99 Days Without You

di StripesAndCurls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Day 1 - Day 15 ***
Capitolo 3: *** Days 16 - 22 ***
Capitolo 4: *** Days 23 - 30 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Note: La storia è una traduzione della popolare one-shot di Ashley, io la sto solo traducendo, ergo non possiedo nulla, non scrivo a scopo di lucro e non intendo offendere nessuno. Thanks. 



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Caro Harry,


Te ne sei andato da due settimane ormai.  Io non sono stato all'altezza dell'affronto.
I ragazzi mi hanno mandato da una terapista per aiutarmi a dimenticare. Ma non posso dimenticare. Sei tutto ciò a cui penso. I tuoi adorabili riccioli, il modo in cui il tuo sorriso illumina una stanza, i tuoi occhi verdi che amo così tanto. Sei impossibile da dimenticare. Non voglio dimenticare.
Ovviamente i ragazzi sono preoccupati, persino io sono preoccupato per me stesso. Anche la mia terapista è preoccupata, per questo mi ha consegnato questo diario, in modo che io possa scrivere i miei pensieri più intimi.
Dovrei farglielo leggere ogni settimana, ed è una sensazione strana darlo a lei. La maggiorparte dei miei pensieri ruota intorno a te, quindi suppongo sia per questo che vuole leggerlo, per assicurarsi che io stia affrontando bene il tutto.
Ad essere sinceri non lo sto facendo, e sì, sono piuttosto consapevole che lei lo leggerà. Ma la verità deve uscire fuori,  prima o poi, no?
Non mi ha specificatamente detto cosa scrivere, ma che devo scrivere e basta. Quindi scrivo a te. Spero non ti dispiaccia. Voglio che tu sappia che ho fatto fronte alla cosa.
Ti racconterò com'è stato qui senza che tu fossi con me. Come mi sento ogni giorno, tutto il giorno, è scritto qui. Partendo dal giorno numero uno, aka, il giorno il cui lasciasti questo mondo.  



*continua*

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Capitolo 2
*** Day 1 - Day 15 ***


Giorno Uno

Mi svegliai come al solito, aspettandomi di trovarti raggomitolato al mio fianco. Ma quando mi girai il letto era vuoto e tu non eri nei paraggi. All'inizio non ci diedi importanza, dicendomi che stavi facendo la doccia o cucinando la colazione. Ma la mancanza di rumori in giro per l'appartamento avrebbe dovuto allarmarmi, e mi scuso per non averci prestato attenzione. Avrei dovuto sapere. Avrei dovuto fermarti.
Quando finalmente mi alzai dal letto il silenzio della casa mi snervò, ed è lì che i nervi cominciarono ad entrare in ballo. Mi sentii girare la testa mentre ero alla tua ricerca, le mie ginocchia si indebolivano ad ogni passo.
Suppongo di poter dire che cedettero definitivamente nel momento in cui ti trovai. Piansi. Molto, a dire la verità. I miei occhi bruciavano di lacrime velenose e anche il mio cuore pompava veleno alla tua vista. Ma non ti incolpo. Non l'ho mai fatto. Incolpo me stesso.
Non sarò mai capace di dimenticare quel giorno, o di cancellare l'immagine del tuo freddo corpo immobile steso sul pavimento. Mi perseguita giorno e notte.
Ho fatto l'unica cosa di cui ero capace: chiamai l'ambulanza. Arrivarono nell'appartamento nel giro di pochi minuti, portandoti via da me. Ero incapace di muovermi, così come Niall e Zayn, che avevo chiamato assieme a Liam subito dopo l'ambulanza. Era Liam che guidò dietro l'ambulanza, mentre io piangevo silenziosamente sul sedile posteriore. Non volevo crederci.


Giorno Due

La tua famiglia era lì. Eravamo tutti lì. Abbracciai tua madre cercando di confortarla mentre piangeva fino allo sfinimento, cercando nel frattempo di contenere le mie stesse lacrime. Il resto dei ragazzi si stava prendendo cura di Emma, che iniziò a gridare e dimenarsi, rifiutandosi di credere che suo fratello l'avesse lasciata. C'erano lacrime ovunque ed era difficile distinguere a chi appartenessero, ma non aveva alcuna importanza.
Guardammo tutti mentre venivi rimosso dal tuo letto ed eri portato via su una lunga barella. Eri coperto da un sottile lenzuolo bianco, così non fui capace di vedere il tuo volto un'ultima volta. Mi rifiutavo di credere che te ne fossi andato. Mi rifiuto tutt'ora.
Tornerai indietro, vero? Spero tu lo faccia. Stiamo tutti di merda per questo. Mi manca il modo in cui stavano le cose un tempo, sai? Ora tutti sorridono di rado. Mi manca il tuo sorriso.


Giorno Tre

Silenzio. Questa è l'unica parola che posso usare per descrivere quel giorno. Infatti ogni giorno al di là del secondo cadde semplicemente nel silenzio. Non c'era alcuna parola da dire allora, così come non ce ne sono adesso.
Io e i ragazzi eravamo rigidamente seduti sul divano di Liam, con le lacrime che scivolavano sui nostri volti mentre realizzavamo di non essere più i One Direction. Non c'erano alcuni One Direction senza di te, e non ci sono tutt'ora. Quindi quel giorno fu sprecato sui nostri stessi pensieri penosi, e sul chiederci cos'avremmo fatto ora che tu te ne sei andato.


Giorno Quattro

Quello fu il giorno in cui trovai il tuo biglietto. La famigliare vista della tua scrittura mi portò alle lacrime. Non potevo trovarmi a condividerla con nessuno.
Anne mi ha fatto visita quel giorno, credo fosse mercoledì, ma non lo sapevo, davvero. Non riuscivo a farmelo importare. Solitamente saremmo stati alle prove, ma la notizia era già trapelata alla stampa e diffusa per tutto twitter. Mi rifiutavo di andare online o guardare la tv. Le uniche cose che trasmettevano erano pronostici sul perché tu l'avressi fatto, ma io sapevo il perché, quindi non volevo sentire le teorie altrui. Ai nostri fan manchi. Molti di loro mi si avvicinarono per strada, piangendo e abbracciandomi, facendomi le condoglianze per la mia perdita. Dissero che eri stupendo, una persona stupenda, che non meritavi di andartene così giovane. Io sono d'accordo con loro.
Perché te ne sei andato? Beh, io so il perché. Ma non riesco a capacitarmene e basta.
Finii col mostrare il biglietto a tua madre. So che intendevi farlo leggere a me, solo ed unicamente a me, ma sentivo che anche lei aveva il diritto di sapere. Pianse, Haz, pianse un sacco. Però sento di essere io quello da incolpare per tutto questo e il peso sulle mie spalle continua a ingrandirsi.


Giorno Cinque:

Iniziammo a organizzare il tuo funerale quel giorno. Non so se fosse un po' troppo presto o un po' troppo tardi per organizzarlo, tutto quel che so è che nessuno lo voleva. Nessuno voleva accettare il fatto che tu te ne fossi veramente andato.


Giorno Sei:

Mostrai il biglietto ai ragazzi quel giorno. Beh, non gliel'avevo esattamente mostrato. Lo lasciai sul bancone della cucina e Zayn ci si imbattè. Entrò in soggiorno con le lacrime che gli scorrevano dagli occhi e iniziò a urlarmi addosso.
Mi gridò addosso per non averglielo detto. Mi gridò addosso per essere stato egoista. E diede la colpa a me, per tutto. Niall e Liam provarono a calmarlo, ma io non gli diedi la colpa per essersi arrabbiato. Anche io ero arrabbiato con me stesso.


Giorno Sette:

Una settimana senza di te nella mia vita sembrava un eternità. Passai l'intera giornata a guardare vecchi video di xfactor e le nostre interviste, facendo finta che tu fossi lì con me, a ridere insieme.


Giorni Otto-Dodici:

Ho deciso di mettere questi giorni in un'unica grande voce perché, beh, non è accaduto molto in quei giorni. Zayn continuava a rifiutarsi di parlarmi, e io non gliene diedi colpa. Niall e Liam fecero del loro meglio per tentare di parlare con me, ma diventai distante. Non parlai con nessuno, eccetto te, ovviamente. Ma tu non eri davvero lì, e questo cominciò a preoccuparli.


Giorno Tredici:

Probabilmente nella nota di ieri avrei dovuto dire che il nono giorno abbiamo finito di organizzare il tuo funerale. Quattro giorni dopo, eccomi lì, avvolto di nero, davanti a un profondo buco nel terreno, dove sarai forzato a rimanere per l'eternità.
La bara non era aperta. Sapevamo tutti quanto detestavi essere visto dagli altri quando non eri in buono stato. Concordammo tutti sul fatto che fosse la cosa migliore, e ad essere sinceri, non volevo guardarti in faccia sapendo che i tuoi occhi non si sarebbero più aperti, e che io non sarei più stato capace di guardare in quelle pozze verdi.
Piansi di nuovo quel giorno. Diamine, piansi tutti i giorni dal giorno in cui te ne andasti. Ma quel giorno fu molto peggio. Quando ti stavano piazzando nel buco, mi precipitai quasi a fermarli, e ci sono voluti Liam, Zayn e Niall a trattenermi. Caddi in ginocchio e piansi fino allo sfinimento. Non riuscii a stare forte al tuo funerale, e mi dispiace così tanto.
Devi essere così deluso di me. So che hai sempre pensato a me come a quello forte. Ma è così solo quando sono con te. Ora che te ne sei andato non so più cosa fare.
Fu una funzione lunga, e abbracciai ogni singolo membro della tua famiglia, facendo le condoglianze e mormorando parole incoerenti durante tutto il mio vaneggiare. Gemma ed Anne mi hanno stretto più a lungo, e singhiozzammo l'uno sulle spalle delle altre. Mi separai da Gemma e la fissai a lungo. Le dissi che voi due vi somigliavate molto. È così bella, Harry. Ti prometto di prendermene cura.
Prometto anche di prendermi cura di tua madre. È sempre stata come una seconda madre per me in ogni caso. Quando la abbracciai mi sussurrò una cosa che non dimenticherò mai, e spero davvero che non mi stesse mentendo.
"Sai, lui ti amava." sussurrò, e sì tiro in dietro, con un lieve sorriso sulle labbra. Andò via prima che io avessi avuto la possibilità di ripondere, lasciandomi senza parole, prima di scoppiare a singhiozzare nuovamente. Liam dovette trasportarmi fino alla macchina, e io opposi resistenza. Non volevo lasciarti.


Giorno Quattordici:

Mi piacerebbe solo dire che non morivo dalla voglia di andare in terapia, ma i ragazzi insistettero che lo facessi. La mia terapista mi incitò a parlare per ricevere informazioni, facendomi domande su come mi sentissi e a cosa pensassi. Non mi piacque l'invasione di privacy. I miei pensieri dovevano stare nascosti, non finire qui.
Ma ora eccomi qui, a scriverti.
Sai, a volte riesco a sentirti. È come se tu mi stessi guardando. Al posto di essere una sensazione che mi spaventa, come immaginavo sarebbe stata, la trovo piuttosto confortante.


Giorno Quindici: 

Ed eccomi qui, al giorno presente.







*Zakie's Corner*

Buonasera shppers!
Prima di tutto devo assolutamente scusarmi per il ritardo madornale, davvero. Sono successe un po' di cose, e non ero neanche sicura di voler proseguire, ma per fortuna (o sfortuna) sono tornata, più intenzionata che mai a terminare, quindi credo di vi prometto che gli aggiornamenti arriveranno più frequentemente.
Passiamo alle cose più piacevoli: il feedback!
Siete tutte fantastastiche, davvero, a questo punto pensavvo non si interessasse nessuno, ma davvero vi ringrazio tutte: chi segue, preferisce recensisce o vuole solo dare un'occhiata. 
Se lasciate una parolina anche alla fine di questo mi rendete stra-felice, quindi vi saluto e spero abbiate gradito!

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Capitolo 3
*** Days 16 - 22 ***


Translator's corner:
I'm back! *sensi di colpa*
Allora, signorine, chiedo umilmente perdono per essere scomparsa così. Pensavo di non continuare più; ma alla fine non sono riuscita a stare lontana. Giuro solennemente di aggiornare più frequentemente, davvero. Questo capitolo è cortissimo, ma era solo per far sapere che non lascerò la cosa a metà.
A presto! 


Giorno 16
 
Le persone dicono che i One Direction sono finiti e questo mi ferisce nel profondo. Sono passate solo poco più di due settimane e già la gente inizia a parlare. Io e i ragazzi stiamo cercando di tornare al lavoro, ma è semplicemente troppo presto. Non pensiamo di essere ancora in grado di reggere di tornare sul palco o nello studio, sapendo che ci manca un membro, e che non tornerà mai più.Non è che abbiamo negato i pettegolezzi. Infatti, non ci considererei nemmeno più i One Direction. Ora che siamo solo noi quattro è semplicemente Louis Tomlinson, Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik. 
Tu hai trovato il nome, Haz. Quindi, senza di te qui sembra così sbagliato continuare a farci chiamare così. 
So che probabilmente vorresti che voltassimo pagina, che continuassimo le nostre carriere con la band.
Ma è così DIFFICILE.
Perché non puoi tornare?


 
Giorni 17-20
 
Scusami, mi sono scordato di scriverti negli scorsi giorni. Ad essere sincero, non ho nemmeno abbandonato il mio letto. Sono solo così STANCO. Suppongo che capiresti, dal momento che ormai sei addormentato da un'eternità. Dirlo è stato sgarbato? Non lo so. Non so cosa accade quando te ne vai, ma qualcuno dice che è solo un mondo nero da cui sei circondato. Dio, spero davvero che tu non sia seduto nell'oscurità, Harry. Tu meriti di cantare con gli angeli.
Scommetto che canteresti davvero dei bei canti armonici con loro, ho sempre pensato che la tua voce fosse angelica.
Magari, potresti essere il mio angelo custode e cantarmi qualcosa per farmi addormentare qualche volta?
In ogni caso, tornando ai giorni precedenti. Come ti ho già detto, sono così stanco. Non mi sono mosso dal letto. Tutto ciò che ho è la compagnia del mio laptop, che non mi dispiace. Ci sono una marea di cose da fare online. Ma faccio del mio meglio per evitare i social network. Non sono ancora pronto ad affrontare il mondo reale. 
Niall si è fermato qui spesso. Penso che fra tutti, lui sia il più preoccupato per me. Ero io quello che sorrideva sempre, che illuminava le giornate altrui. Ora io non sono più quella persona, e Niall prova ad esserci. Prova a farmi sorridere, ed io apprezzo lo sforzo.
È solo che non so se sarò più capace di sorridere.
 

 


Giorni 21 – 22
 
Liam è rimasto qui le scorse notti. Sta dormendo sul divano accanto a me in questo momento. È una bella sensazione avere qualcuno nell'appartamento con me. Quando ci sono solo io sembra così grande e vuoto. Penso che chiederò a qualcuno dei ragazzi di restare qui più spesso. Per te va bene?
È solo che non voglio più sentirmi solo.
Zayn mi ha finalmente chiamato oggi. Si è scusato per per essersi scaraventato su di me. Ovviamente io mi sono scusato per aver nascosto il biglietto. Ha dichiarato di aver completamente capito le ragioni dietro il mio gesto. Penso che potremmo finalmente esserci dirigendo verso la pace.
Oh, ho rotto con Eleanor da un bel po'. In caso volessi saperlo. Veramente, l'ho  fatto il giorno in cui ti ho trovato. Semplicemente non avevo il coraggio di scrivertelo fino ad ora.
Avresti dovuto tenere duro solo per un altro giorno. Poi saresti potuto essere con me.
Avremmo potuto essere felici.

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Capitolo 4
*** Days 23 - 30 ***


*translator's corner*
Come promesso, sono riuscita a ricavarmi un po' di tempo, ed eccomi qui :3 
Bene, ringazzio tutti quelli che ci sono, anche solo leggendo, siete grandiosi (: 
Au revoir!



Giorno 23:

La terapia è un'assoluta tortura. Non sto migliorando affatto. Sarah continua a dirmi di arrendermi e di smetterla di scrivere queste note perché non mi stanno aiutando. Ma io non riesco a smettere. Se mi fermassi, mi sentirei come se ti stessi tradendo.

Non posso deluderti di nuovo.

 

Giorno 24:

Sarah mi ha chiesto del tuo biglietto oggi. Non so perché fosse stata in silenzio così a lungo sul proposito. Quando l'ha chiesta non sono riuscito a trattenermi dalle lacrime, ma le ho passato il pezzo di carta stropicciato, anche se ero reclutante. È strano che me la porti dietro? È come un fuoco che mi squarcia la tasca, ricordandomi del dolore ovunque vada, ma non riesco a lasciarla andare. È una delle ultime cose che mi restano di te.

 

Giorno 25:

È passato un po' di tempo dall'ultima volta che cantai. Ma oggi cantai di nuovo. Lo facemmo tutti. È stata la nostra prima giornata di nuovo nello studio, e lasciati dire che tutto suona così diversamente senza la tua roca voce mischiata alle nostre. Abbiamo dovuto cambiare tutte le canzoni. La maggior parte dei tuoi assoli sono stati spartiti fra me e Niall, ma non mi sembra giusto prendere il tuo posto.

Non sarò mai capace di cantarle bene quanto te. La tua voce era l'unica fra milioni, lo giuro. Ogni volta che cantavi il mondo diventava sfocato intorno a me, tutto ciò che vedevo eri tu. Ho chiesto un CD di tutte le nostre vecchie registrazioni, ma so che non me lo darà nessuno. Liam mi ha sentito chiederlo, quindi so che ha detto loro di non farlo.

Ma ho ancora YouTube dalla mia parte. Dio benedica l'internet. Ho ascoltato la tua voce tutta la notte passando dalle performace di X Factor al nostro album. Non mi stancherò mai di sentire la tua voce, e sembra che questo sia l'unico modo in cui riuscirò più a sentirla.

 

Giorno 26:

Ho visitato il Cheshire oggi. Ho passeggiato per le strade per un bel po', semplicemente inalando i posti in cui un tempo camminavi, immaginando che fossi lì con me, a tenermi la mano. Dopo aver girovagato per la città, ho deciso, anche se reclutante, di andare a visitare casa tua.

Quando sono arrivato alla porta Anne mi ha accolto a braccia aperte, assiame a Gemma, che ho faticato a togliermi di dosso. Giuro, tua sorella ha nelle braccia la forza di un scimpanzè.

Abbiamo parlato davanti ad una tazza di thè, e le ho chiesto come stesse. Stanno tenendo duro quanto possono, Harry, ma è difficile per tutti noi. Non sentirti in colpa però, ce la faranno. Sono io quello su cui ho dubbi. Sono io quello che dovrebbe sentirsi in colpa, e quando gliel'ho detto, si è rifiutata di ascoltarmi parlare e ha detto che se avevo intenzione di prendermi tutta la colpa dovevo andarmene.

Sono uscito dritto da quella porta.

Non penso che si aspettasse che me ne andassi, perché l'ho sentita gridare il mio nome dalla porta, ma l'ho ignorata e ho fatto partire la macchina.

Stavo piangendo così tanto che ho dovuto accostare sull'autostrada, ricevendo occhiatacce e clacson chiassosi quando la gente passava. Ma non realizzavo nulla di ciò. Tutto quello a cui pensavo eri tu. Riuscivo a sentire la tua voce che mi parlava, ed era abbastanza da calmarmi in modo da poter guidare fino a casa.

 

Giorno 27:

Oggi ho passato l'intera giornata a letto. Ho ignorato ogni chiamata e ogni messaggio. Niall, Zayn e Liam sono tutti venuti qui ad un certo punto, bussando alla camera e chiedendomi di aprire e uscire a parlare e basta. Mi sono sentito di nuovo in colpa per far passare a loro tutto questo dolore. Vorrei solo che il dolore finisse.

 

Giorno 28:

Quando sono finalmente uscito dalla mia camera, stamattina, ho trovato Niall che dormiva accanto alla soglia della porta. Sembrava così stanco e senza più speranze che mi misi a piangere. Sono stato io a fargli questo. Io ho risucchiato la vita da tutti loro. Tutto perché sono stato un egoista.

Il mio pianto lo svegliò, e mi prese fra le sue braccia. Niall da ottimi abbracci, come già sai, quindi mi sono aggrappato a lui per molto tempo, non sentendo alcuna lamentela da lui, nemmeno una volta, e senza che si tirasse indietro. Pianse assieme a me, e in quel momento mi sentii più vicino a lui che mai. Mi pento di non avergli prestato abbastanza attenzione prima.

 

Giorno 29:

Domani sarà un intero mese. Un intero mese da quando te ne sei andato e mi è difficile farci i conti: sembra che solo ieri tu fossi pieno di vita, a ridere così forte da battere le mani in quel sciocco modo in cui lo facevi sempre.

Tutto questo è reale, vero?

 

Giorno 30:

Oggi io e i ragazzi abbiamo passato una giornata di silenzio in tuo onore, rifiutandoci di rispondere a qualunque chiamata o messaggio, o anche di parlare fra di noi e basta. Era puro silenzio. Non un silenzio imbarazzante, però; veramente, era piacevole. Abbiamo passato la giornata nel mio e tuo appartamento oggi, mettendo su i tuoi film preferiti, da guardare durante la giornata. Ci siamo seduti rannicchiati assieme, aggrappandoci l'uno all'altro mentre piangevamo fino allo sfinimento. Si sentivano echi di singhiozzi in tutto l'appartamento e c'erano pile di fazzolettini dappertutto. Eravamo un tristi da vedere.

Ma non c'è neanche bisogno di dirlo, non mi sentivo così vicino a loro da molto tempo.

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