I know i'll take you to another world...♥

di ImBritIrish
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***
Capitolo 11: *** Chapter 11 ***
Capitolo 12: *** Chapter 12 ***
Capitolo 13: *** Chapter 13 ***
Capitolo 14: *** Chapter 14 ***
Capitolo 15: *** Chapter 15 ***
Capitolo 16: *** Chapter 16 ***
Capitolo 17: *** Chapter 17 ***
Capitolo 18: *** Chapter 18 ***
Capitolo 19: *** Chapter 19 ***
Capitolo 20: *** Chapter 20 ***
Capitolo 21: *** Chapter 21 ***
Capitolo 22: *** Chapter 22 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


Ed eccomi qui fuori la scuola con la mia migliore amica,aspettandando che si aprano i maledetti cancelli. Mi presento sono Jessica Jey De Rossi,ho 18 anni,alta,bionda,occhi azzuri con venature verdi. Penserete la classica ragazza bellissima che tutti desiderano,beh no,in realtà fino all'anno scorso ero tipo una palla che invece di camminare rotolava,avevo due migliori amiche che mi usavano solo per i compiti ed ero un'asociale di prima categoria per la mia troppa timidezza. Ero presa di mira dai ragazzi della mia scuola. Quattro sgradevoli e antipatici e cosi fottutamente belli Harry Edward Styles,Liam James Payne,Niall James Horan e Zayn Javadd Malik. Già,bellissimi...ogni ragazza della scuola gli sbavava dietro anche quelle più grandi,ridicole. Ma torniamo a noi. Stavo dicendo dall'anno scorso sono cambiate un bel po' di cose. Sono cambiata io. Da una taglia 50 ad una 46,dimagrita di 10 kg,la mia soddisfazione più grande,ho più fiducia in me stessa ora,quindi ho detto addio anche alla timidezza,e ho mandato a fanculo anche quelle due che io reputavo amiche.Il destino fortunatamente ha capito che avevo bisogno di qualcuno che mi volesse bene cosi un giorno d'estate incontrai Daienne Zaira Adams,siamo molti simili d'aspetto molto spesso ci scambiano per sorelle,anche il carattere è simile,molto solari,sempre positive,mille complessi per tutto,e prendiamo la vita come viene.L'unica differenza è che io ho origini italiane mentre lei è Londinese. Mi ricordo come se fosse ieri mentre la osservavo intenta a cercare di comunicare ad un barista che voleva un bicchiere d'acqua ma quell'asino non sapeva cosa significasse "A glass of water" e cosi tradussi io. Dopo di che ci presentammo,ci scambiammo i numeri di telefono e da quel giorno non ci separammo mai. Io convinsi i miei a farmi andare a vivere con lei a Londra. Sono quasi tre anni che abito in questa splendida città. Tre anni che il mio sogno di andare via dall'Italia si era avverato. 
Louis:Oh e chi è questa bella ragazza?!!? 
Io:Il quinto cretino è arrivato. Hai presente Jessica Jey De Rossi?!?! Eccomi. 
Louis William Tomlinson l'amico 21enne dei quattro cretini,che lavorava nei dintorni della scuola.
Harry:Oh piccola Jey siamo migliorate di molto a quanto vedo. 
Disse dandomi uno schiaffetto sul sedere. Avevo il viso rosso dalla rabbia. Cosi gli presi il polso e lo allontanai dal mio sedere e con tutta la forza che avevo in corpo gli mollai uno schiaffo in pieno volto. 
Io:Provaci ancora una volta e tornerai a casa con la faccia rossa come un pomodoro Edward. 
Niall:Oh furia calma i tuoi spiriti. Era un' innocente schiaffetto.
Io:Irlandese vuoi anche tu un cinque stampato in faccia?!?!?No?!?! Bene allora non continuare a parlare.
Finalmente i cancelli si aprirono e Zaira,cosi preferiva farsi chiamare mi trascinò per un braccio.
Zaira:Non è nemmeno iniziato l'anno e la nuova Jey esce fuori. Brava la mia tigre.
Ridemmo ed entrammo in classe. Non è una di quelle classiche classi dove tutti si odiano o non si sopportano,ci siamo indifferenti,ma durante i compiti in classe ci diamo una mano. 
Roxenne:Nuova compagna di classe?? 
Io:No Roxenne. Jessy Jey migliorata. 
La prof di algebra entrò in classe,con fare come al solito da 'quest'anno vi boccio tutti',ma non lo faceva mai,riesciva sempre a trovare un modo per mettere sei. Tutte le prof cosi no eh?!!? Ma va beh lasciamo stare. Trascorsero in fretta quelle tre ore e poi venne l'ora di pranzare. Cibo, è stato il mio avversario più difficile da abbattere ma ci sono riuscita,ora mangiavo di tutto e di più ma andavo in palestra a smaltire tutti i grassi che ingurgito e ingurgitavo. 
Liam:Oh ma guarda qui chi c'è. 
Zaira:Oh mio dio santo sono una persecuzione. 
Io:Oh puoi dirlo forte. Che c'è state cercando qualcuna di nuova che non ve l'ha data ancora?? 
Zaira:Non si possono mica fare quelle di prima.Sarebbe pedofilia. 
Ridemmo e uscimmo dalla fila per prendere posto in un tavolo vuoto. Restammo tranquille per circa dieci minuti poi vennero ancora quei quattro rompi coglioni. Vi prego uccidetemi. 
Zayn:Saaaalve. Siamo ancora noi. 
Zaira:Non potete andare a sfottere qualcun'altro?!?!? Ci sono quelle di prima datele il benvenuto. Magari trovate sul serio qualcuna che ve la dia. 
Non volevamo offendere le ragazze di primo superiore solo toglierci quei quattro da vicino. 
Liam:Ma avete le vostre cose voi due?? Siete antipatiche oggi. 
Io:Abituatevi a questo comportamento, con voi saremo sempre cosi. 
Niall:Ok Jessy Jey ti devo chiedere un favore. 
Niall Horan che voleva un favore da me.Sia ben chiaro che io non gliela do ne oggi ne mai. 
Io:Cosa vuoi Horan?? 
Dissi alzando un sopracciglio. 
Niall:Mi servono ripetizioni in matematica. 
Io:Horan oggi è il primo giorno di scuola non è possibile che già hai preso un brutto voto. E poi la prof Smith è brava. Non ti può aver messo di già un due. 
Harry:Infatti gli ha messo tre. 
In quel momento Niall lo fulminò con lo sguardo. Odiava dire i suoi voti in giro,soprattutto quando erano cosi miseri.
Zaira:Ahahahahahahahha oddio ahahahaahaha hai preso tre con la Smith ahahahaah non ci credo. 
Iniziammo a ridere tutti a crepapelle mentre lui si faceva sempre più rosso dalla vergogna e dalla rabbia per l'amico. 
Niall:Avanti Jessy Jey me la dai o no una mano?!?! 
Io:Uno solo chi non mi prende in giro mi chiama Jessy Jey. Tu mi chiamerai Jessica. Due mi devi pregare per avere un mio aiuto e tre se accetto, voi tutti non mi prenderete mai più in giro e questo vale anche per quell'altro rincoglionito di Tomlinson!
Dissi sbattendo una mano sul tavolo e alzandomi. 
Niall:Ti prego ho bisogno di non essere rimandato in matematica di nuovo. Ti supplico. 
Io:Eh va bene Horan. Due o tre volte? 
Niall:Tre. Il lunedi, il venerdi e il sabato.
Io:Eh no il sabato te lo scordi. Noi scendiamo. Facciamo il lunedi,venerdi e mercoledi. Un giorno si e l'altro no. Alle cinque da me.Puntuale che devo fare anche gli altri compiti. L'indirizzo è 29-31 Lampton Road.
Zayn:Ci siamo mi potete dare una mano in letteratura?? 
Io:Io e la letteratua due mondi completamente diversi.Mi dispiace Zà ma tocca a te prenderti a questo. 
Zaira annuì si organizzarono e la pausa pranzo finì. Tornammo in classe e facemmo le ultime tre ore. Tornammo a casa distrutte.Buttammo le cartelle in un angolo remoto della stanza e ci sdraiammo sul letto. Neanche il tempo di chiudere occhio che il mio telefono squillò. 
Io:Zà sai di chi è questo numero?? E' 3329856741. 
Zaira:No non ne ho la più pallida idea. 
Io:Pronto?? 
Niall:Jessy Jey sono Niall. 
Io:Chi te l'ha dato il mio numero? 
Niall:Segreteria. Senti non è che potreste venire voi qua per studiare? Casa nostra è più grande e abbiamo camere seprate. Sarebbe più comodo per tutti vi veniamo a prendere e vi accompagnamo noi. Ti prego!! 
Io:Okkey veniamo noi da voi. Allora alle quattro e mezza qui fuori.Puntuali.
Niall:Ok a dopo. 
E staccammo.Riferì tutto a Zaira che sbuffò e alzò gli occhi al cielo. 
Io:Abbiamo dato la nostra parola ormai.Non possiamo tirarci indietro nemmeno con loro. 
Zaira annuì e scendemmo giù per pranzare. Le quattro e trenta arrivarono subitissimo e loro erano precisi come un orologio svizzero. Li salutammo e andammo a casa loro. Era una villa non una casa. 
Louis:Ma buongiorno Jessy Jey,Zaira. 
Io-Zaira:Tomlinson. 
Niall:La camera è l'ultima in fondo a sinistra.
Zayn:La mia è l'ultima in fondo a destra.
Liam:Non fate gli scortesi. Volete qualcosa da bere o da mangiare?? 
Io:Acqua.
Zaira:Succo. Va bene qualsiasi avete. 
Io:Mi sbaglio o ci manca un co....cretino?? 
Louis:Harry. Sta dormendo. 
Zaira:Nessun tipo di compito? 
Liam:Lui è il classico tipo 'Mi salvo con una botta di culo alla fine dell'anno'.
Facemmo spallucce.Contento lui contenti tutti.
Io:Froza Niall prendi tutto quello che devi prendere e andiamo in camera per studiare. 
Louis:Si studiare. 
Disse avvicinandosi a Liam per far sentire solo a lui.
Io:William non sono sorda. Se dico per studiare è per studiare. 
Trascorremo più di quattro ore e mezza sul libro di matematica per fargli entrare in quella capoccia dura cos'erano le equazioni della retta. 
Niall:Oh mio dio basta. Non ce la faccio più.
Io:Hai capito almeno qualcosa?? 
Niall:Ho capito che nella vita non mi serviranno ad un cazzo ste equazioni del cazzo. 
Io:Per ora ti servono per non essere rimandato di nuovo in matematica. Eccoti degli esercizi facili. Mercoledi quando ci vediamo li correggo e vedo. Ora io e Zaira dobbiamo tornare a casa.
Ci incontrammo fuori le camere dei ragazzi e poi ci dirigemmo alla porta di ingresso. 
Harry:A mercoledì ragazze. La prossima volta avrete il piacere di avermi in giro per casa. 
Io:Vorrai dire il dispiacere. Comunque a mercoledì. Ciao. 
Niall:Le accompagnamo e ritorniamo.
Arrivammo a casa,ci cambiammo,cenammo e ci buttammo sopra al letto. Ci augurammo la buona notte e ci addormentammo.Oh quasi dimenticavo io sono una fata e solo Zaira lo sa. 

Spazio scrittrice
Eccomi ancora qui.Questa è un'altra storia.
Ma dai giuramelo. Ve lo giuro! v.v 
Spero che vi piaccia e che la recensirete e la seguirete e
io vi ringrazio in anticipo.
Vi voglio bene!! 
Baci la vostra ProudToBeFOOD
ancora per poco,tra poco sarò 
ImBritIrish xx

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


*Pov Zaira*

Inizia un altra giornata di scuola e quella cretina di Jessy Jey dorme ancora. 1,2,3 e prima di buttarle il secchio d'acqua gelida sul volto facendola avvilire mi bloccò.
Jessy Jey:Non ci pensare proprio. Sono sveglia vedi?!?!
Io:Ringrazia i tuoi poteri. Anche questa volta ti hanno salvata dall'acqua.
Lei sorrise e andò a prepararsi.  
Io:Non capisco perchè non puoi vestirti e lavarti con i tuoi poteri. Sei una fata,hai dei poteri sfruttali no?!!?
Jessy Jey:Lo sai che i miei poteri funzionano solo per aiutare gli altri. Per me posso usare solo la veggenza.
Io:Ma allora perchè non hai predetto il fatto di Niall?!?!
Jessy Jey:Non lo so,ma con loro è difficile prevedere le cose. Come se vivessero senza pensare o programmare niente. Sono strani,ma cosi belli.
Io:Si ho capito che sono belli,non c'è bisogno che me lo ripeti ogni volta.
Jessy Jey:Come va con Zayn Jawaad NonSonoBravoInLetteratura Malik??
Io:Va bene. Non è cosi stupido come credevo. Ieri ha capito ben cinque pagine non tanto facili.
Jessy Jey:Uh uh. Malik colpisce ancora! .
Io:Scordatelo. Lui non mi piace.
Jessy Jey:Ed io sono un essere umano.
Io:Zayn non mi piace.
Dissi sottolineando bene il 'non'. No lui non mi piaceva. Era bello,carino,gentile quando non stava in compagnia, era anche un tipo intelligente solo non si applicava,simpatico,dolce...E no,lui non mi può piacere. No,no,no,no,no,no,non è proprio possibile. Ok forse,un pochino,pochino, c'è qualcosa che mi attrae in lui. Ma niente di che sarà un'attrazione fisica,niente di importante.
Jessy Jey:Ok,ok. Calmati pantera. Tanto lo so che alla fine ho ragione.
Io:E' solo perchè hai i poteri che sai come andrà a finire.  
Jessy Jey:Non posso vedere le cose riguardo l'amore. Quello è una cosa che non si può prevedere,se viene,viene e si deve accettare. Io sono sicura perchè ho un sesto senso per queste cose.
Io:E con Niall James LaSmithMiHaMessoTre Horan?!?!
Jessy Jey:Niente. Perfettamente niente.
Io:Non me la conti giusta ragazza.
Jessy Jey:Io in matematica ho nove. Se non conto bene io chi deve contare?!?
Io:Ah-ah sempre più spiritosa la fatina. Daiiii tanto lo so che ti piace!
Jessy Jey:Forse. Bha. Chi lo sa.
Io:Uh uh uh allora ti piace. Com'è quando sta da solo?
Jessy Jey:Come quando sta in compagnia. Stupido,cretino,deficiente,con un sorrisino fastidiosissimo,non si applica per niente,è simpatico,divertente,gentile,carino e poi è bellissimo.
Io:Oh quanto sei bella innamorata.
Jessy Jey:Io non sono innamorata. Sono solo incuriosita dal fatto che con loro non riesco a prevedere niente,i miei poteri si spengono quando ci sono loro.
Io:Non riesci a leggere nel pensiero,non riesci a prevedere il futuro,o vedere il loro passato,non riesci a sentire i loro sentimenti??Non riesci a fare niente di tutto questo?!??!
Jessy Jey:No,niente. Riesco però a vedere quello che stanno facendo. Ad esempio ora Malik si sta facendo la doccia. Devo dire che ha un bel corpicino il signorino.
Io:Hey vediti il tuo Horan,lascia stare il mio Malik.
Jessy Jey:Oh da quando era un'attrazione fisica niente di importante è diventato il tuo Malik. Dai dimmi ancora che non ti piace. E comunque scherzetto.
Mi fece la linguaccia e scese giù per fare colazione. Tutto quello che mangiavamo a colazione era un pancarrè bruciacchiato con della marmellata sopra. Bella colazione,ma almeno mettevamo qualcosa nello stomaco. Erano le otto precise e noi stavamo ancora sotto la fermata del bus,fuori casa nostra.
Louis:Passaggio?!?!
Liam:Ci stringiamo.
Io:Un secondo.
Mi tirai Jessica che stava per rinunciare a quel passaggio,che ora come ora era come vedere la terra dopo tre anni che hai visto solo mare.
Io:Non possiamo rifiutare sono le otto e siamo in ritardo,il secondo giorno di scuola. Ci conviene e ci serve.
Jessy Jey:Eh va bene,ma solo perchè siamo in ritardo.
Cosi andammo dai ragazzi e accettammo il passaggio. Io capitai in braccio a Zayn mentre Jessy Jey in braccio ad Harry.
Jessy Jey:Smettila di farlo.
Harry:E' la macchina che salta non è colpa mia.
I ragazzi risero mentre Jessica mi voleva uccidere con lo sguardo,ma non era colpa mia se capitò in braccio ad Harry. Cosi con il labiale le dissi un 'Sorry' e la sua risposta fu 'I'll kill you'. Feci un sorriso preoccupato e guardai avanti.


*Pov Niall *

Come ha fatto a cambiare cosi tanto??E' una cosa possibile per una persona fare un cambiamento cosi radicale??Il corpo non è più quello di prima,il taglio non è più quello di prima,gli occhiali da vista nemmeno sono più quelli di prima. Lei non è più quella di prima. No,che questa nuova Jessica Jey De Rossi non mi piaccia,però anche quella di prima a suo modo non era male. Togliendo i chili di troppo,e sistemando un po' il look sarebbe stata una bella ragazza. Ma a cosa pensi Horan. Lei è sempre quella sfigata che passava davanti a noi arrossendo e osservandoci come se fossimo dio sceso in terra. Si,lei è ancora quella ragazza. O forse no?!?!
Louis:Niall dovresti scendere. Gli altri ti stanno aspettando fuori al portone. Tanto ora non vi fanno entrare.
Io:Oh si scusami Lou scendo subito.
Louis:Pensieroso Horan??
Io:Un po',ma niente di che. Stupidaggini. Io vado ci vediamo dopo la scuola. Ciao Lou.
Louis:Ciao irlandese.
Restai per un po' ad osservare quei sei mentre chiacchieravamo poi Harry mi fece segno di avvicinarmi. Così mi unì.

 

*Pov Jessy Jey *

E chi l'avrebbe mai detto,che io avrei avuto un invito a casa loro e sarei rimasta a parlare con loro. Questo cambiamento allora è servito. Eh brava la mia fatina interiore,mi ha consigliato bene.
Zaira:Non è possibile che già al secondo giorno di scuola arriviamo tardi. Di solito passava una settimana e saltavamo sempre la prima ora di lezione.
Liam:Voi saltavate la prima ora?!?! Non ci credo nemmeno se lo vedo.
Io:Come si vede che non ci guardavate nemmeno di striscio gli anni passati.
Harry:Perchè?
Io:Perchè vi vedevamo sempre. Eravate seduti qui su questa panchina,con delle ragazze...
Zaira:Troie.
Io:Con delle troie,ecco, e vi baciavate,o meglio infilavate la lingua nella gola di quelle e fin quando non suonava la campanella della seconda ora non vi staccavate. Neanche per prendere fiato.
Zayn:Eravate nostre stalker?!?
Zaira:No. Eravamo solo delle stupide bambine che sbavavano dietro ai ragazzi più sexy della scuola.
Niall:Eravamo??
Io:Si eravamo. Ora non più,a stento vi notiamo mentre passeggiamo per i corridoi. Andiamo che la campanella ora suona.
Harry:Ma non è vero.
E in quel momento la campanella suonò. Ecco a cosa servono i miei poteri a niente di cosi veramente utile,ok che sono alle prime armi però,qualcosa che mi serva a salvare gente da draghi malefici che un giorno ci potrebbero attaccare,sarebbe più utile. Ma per ora mi accontento di questi. Entrammo ognuno nella propria aula e non ci guardammo o rivolgemmo la parola. Ora della Smith,si abbiamo tre ore a settimana e ce l'hanno messe tutte e tre vicine. Come far rincretinire gli studenti,ma va bene anche questo,il telefono mi squilla,sono i miei.
Io:Prof io vado in bagno.
Smith:Non puoi!
Io:Prof devo è urgentissimo.
Smith:Avanti signorina si segga.
Io:Prof mi devo cambiare...sto nel mio periodo. Posso andare o il pantaloncino da rosa deve diventare rosso?!?
Smith:Oh io veramente non credevo che fosse cosi urgente. Allora vada.
Io:Grazie mille.
Feci una corsa in bagno e risposi.
Io:Mamma,papà cosa c'è?
Moira:Niente ti volevo chiedere ti stai allenando con i poteri?
Io:Si mamma che li sto allenando i poteri. Lo so che non posso non farlo se no non diventerei una fata come si deve.
Antuan:Bene. Inizio giugno alla gara di magia. Non ti dimenticare. Allenati ogni giorno,il più possibile.
Io:Si,mi sto allenando a far lievitare le cose,a leggere nel pensiero,a vedere il futuro,il presente e il passato di una persona,a sentire le emozioni che provano.
Moira:Bene ora ti manca solo il teletrasporto e saprai tutte le magie più importanti.
Io:Si mamma lo so che mi manca il teletrasporto. Lo imparerò in questi mesi non preoccuparti.
Antuan:Mi raccomando devi passare quell'esame,se no non ti daranno il diploma di magia.
Io:Mi state portando l'ansia. Il diploma di magia sarà mio. Ora fatemi andare che se no la Smith si incazza. Ci sentiamo. Ciao
Moira-Antuan:Ciao.
Uscì dal bagno e trovai Niall fermo vicino la porta del bagno.
Io:Horan.
Dissi per salutarlo, lui ricambiò con un sorriso,e poi andò in bagno.

 

*Pov Niall*

Stavo andando in bagno quando sento una ragazza che parla al cellulare. Inizialmente non ci diedi tanto peso poi capì che era Jessica,cosi mi fermai per impicciarmi un po'.Per vedere quella sfigata con chi stava parlando di cosa.
Jessy Jey:Si mamma che li sto allenando i poteri. Lo so che non posso non farlo se no non diventerei una fata come si deve.
'Poteri. Fata' nei suoi sogni magari è una fata. Bah. Ma questo mi incuriosì ancora di più così mi misi ancora più vicino alla porta.
Jessy Jey:Si,mi sto allenando a far lievitare le cose,a leggere nel pensiero,a vedere il futuro,il presente e il passato di una persona,a sentire le emozioni che provano.
Come fa a saperlo fare?!?Sono cose che non esistono. E' pazza. Mi sta dando ripetizioni di matematica una pazza.
Jessy Jey:Si mamma lo so che mi manca il teletrasporto. Lo imparerò in questi mesi non preoccuparti.
Io la faccio chiudere in un manicomio.
Jessy Jey:Mi state portando l'ansia. Il diploma di magia sarà mio. Ora fatemi andare che se no la Smith si incazza. Ci sentiamo. Ciao
Sentì che la porta si stava aprendo cosi mi allontanai e feci finta di niente.
Jessy Jey:Horan.
Ricambiai il saluto con un sorriso e poi andai in bagno. Era tutto troppo strano. Lei non poteva essere una fata. Le fate non esistono,sono cose inventate dagli adulti per i bambini. Lo stesso vale per la magia. Se ci fosse vivremmo tutti meglio,ma neanche quella esiste. Quella ragazza o è pazza o sapeva che io ero fuori la porta e mi voleva fare uno scherzo,cosi da farmi impazzire. Meglio non pensarci più e tornare in classe.

 

*Pov Zaira*

Ormai le ore scolastiche erano finite e noi stavamo attraversa il giardino per tornare a casa.
Jessy Jey:Mamma e babbo mi stanno portando l'ansia con l'esame di magia.
Io:Ancora?!?! Dio sono assillanti. Tu gliel'hai detto che ti stai allenando ogni giorno??
Jessy Jey:Si ma loro mi hanno trovato un altro incantesimo da imparare. Il teletrasporto.
Io:L'ho letto nel libro di magia. Non è facilissimo ma con un po' di aiuto imparerai anche questo.
Jessy Jey:Ah poi sai chi c'era fuori al bagno della ragazze?
Io:No chi?!?!
Jessy Jey:Horan.
Io:Ha sentito qualcosa??
Jessy Jey Spero proprio di no. Lo sai che con loro i miei poteri vanno a farsi fottere. Quindi non ho potuto vedere nemmeno il presente di Horan,che ora sarebbe il passato. Ma non posso vedere nemmeno quello. Inutili poteri,che ti abbandonano nel momento del bisogno.
Io:Domani dobbiamo andare da loro. Se vedi un comportamento strano capirai se ha sentito o no qualcosa.
Jessy Jey:E già. Ma ora non pensiamoci più. Torniamo di corsa a casa che ho una fame da trecento mila fate.
Arrivammo a casa dopo quaranta minuti facemmo i compiti,ci lavammo,cenammo e andammo a dormire. Anche questo giorno era volato.  


Spazio scrittrice
Allora devo ringraziare le 7 ragazze che hanno messo nelle preferite,
le 3 che hanno messa nelle storie da ricordare, le 10 che hanno messo nelle seguite e tutte le 21 ragazze 
ce hanno lasciato una recensione alla 
mia prima ff. Vi giuro che se vi avessi qui con  me vi strapazzerei di baci. *^* 
Poi devo ringraziare le 2 ragazze che hanno messa questa storia nelle seguite. E devo ringraziere 
la ragazza che mi ha lasciato la prima recensione anche se mi è arrivata come messaggio. 
Grazie di cuore!! 
Baci vostra futura ImBritIrish
(Non capisco perchè ancora non mi hanno cambiato il nome ç.ç) 

 

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


*Pov Jessy Jey*
Io:Rincoglioniti oggi veniamo da sole a casa vostra.
Harry:Noi a passo svelto ci mettiamo un'ora. Voi camminate come lumache ci mettere due ore,se non di più.
Io:Voi non vi preoccupate. Se abbiamo problemi chiamo Niall e ci facciamo venire a prendere.
Liam:Contente voi.
Annuì e ci dirigemmo verso casa.
Io:Zà ti ricordi che so leggere nel pensiero?!!?
Zaira:Si lo so. Solo non capisco come cacchio facciamo ad andare da quelli ed essere puntuali. Ci dovremmo avviare da ora,per essere puntuali.
Io:Teletrasporto hai presente?!?!
Zaira:Hai presente che non lo sai usare?!?!
Io:Bene vuol dire che mi darai una mano. E ci faremo tutti i compiti da quei deficienti.
Zaira non potette fare altro che annuire. Arrivammo a casa e corremmo nella nostra camera,non pranzammo nemmeno.
Zaira:Avanti ce la puoi fare. Io ora...
Io:Io ora vorrei essere nel corridoio...
Zaira:Per....
Io:Io ora vorrei essere nel corridoio per prendere le chiavi.
Puff sparì e mi ritrovai nel corridoio davanti allo svuota-tasche dove c'erano le chiavi.
Io:Io ora vorrei essere da Zaira per abbracciarla.
Ed eccomi in camera. La formula era facile,bastava che dicessi 'io ora vorrei essere', poi il posto e per fare cosa. La parte difficile era non far confusione con gli altri incantesimi,ma questo era l'unico che aveva una formula magica,o almeno era l'unico di mia conoscenza con una formula magica.
Zaira:Sempre più brava questa fatina.
Io:Siiii hai visto ce l'ho fatta. Non era poi cosi difficile come hai detto.
Zaira:Imbrogliata con un altro incantesimo scusami!!
Io:Perdonata. Facciamo una prova.
Zaira:Che prova??
Io:Proviamo ad andare con il teletrasporto fuori casa dei rincoglioniti.
Zaira:Okkey.
Io:Dammi la mano,chiudi gli occhi e focalizza la casa nella tua testa.
Zaira:Fatto.
Io:Io vorrei essere al 59-61 Lampton Road per fare una sorpresa ai nostri amici.
Puff sparì ma Zaira non venne. Non capivo perchè avesse funzionato solo per me. Sentì delle voci,cosi mi nascosi sul retro della casa.
Io:Io vorrei essere al 19-21 Lampton Road per dare un bacio a Zaira.
Ed eccomi di nuovo qui.
Zaira:Perchè io non sono venuta?
Io:Non lo so. Non hai letto niente sul libro?!?
Zaira:Ora vedo. C'è scritto che quando viaggi con una o più persone devi dire noi vorremmo essere eccetera eccetera eccetera. Ecco spiegato il mistero.
Io:Riproviamoci. Noi vorremmo essere al 59-61 Lampton Road per fare una sorpresa ai nostri amici.
Ed eccoci entrambe fuori la loro villa, proprio davanti la staccionata. Ci guardammo sorridemmo e poi tornammo a casa in due secondi. Il teletrasporto semplifica di molto la vita devo dire. Restammo a casa fino alle 16:59 e alle 17:00 stavamo già bussando al campanello della villa.
Io:Precise e puntuali. Non ci abbiamo messo neanche mezz'ora.
Zaira:Buongiorno.
Io:Buongiorno a tutti.
Eravamo entrambe di buon umore. Sapere che da oggi non avremmo mai più fatto tardissimo o che in caso di imprevisti potevamo sparire come se niente fosse ci mise allegria.
Harry:Avete bevuto per caso?!!?
Disse sbadigliando e venendo verso di noi. Era in boxer bianchi. Io e Zaira ci guardammo e ridemmo nervosamente. Era una bomba messo cosi il riccio,ma mi prendeva sempre in giro,quindi sei più che scopabile,ma non te lo dico e me lo tengo per me.
Io:No, siamo soltanto molto felici.
Liam:Oggi studio di gruppo.
Zayn:Se a voi non dispiace ovviamente.
Io-Zaira:No,non vi preoccupate va bene.
Io e Zaira ci avviammo nel soggiorno e ci sedemmo sul divano quando li vediamo arrivare tutti senza la maglietta e con dei pinocchietti delle tute abbastanza aderenti sui punti giusti.
Io:Sarà un lunghiiiiiissimo pomeriggio.
Dissi all'orecchio di Zaira,che mi guardò e annuì. Eravamo entrambe rosse,e per non restare a sbavare d'avanti a loro mettemmo la testa sui libri senza staccare gli occhi dalle pagine neanche un secondo.
Niall:Ehm qui ci sono i compiti che mi avevi detto di fare. Io a provare ci ho provato,tre non mi sono riuscite.
Io:Niall te ne ho date cinque. Ne hai fatte solo due?!?!
Niall:Io ti ho detto che non ne capisco niente di queste cose.
Io:Ok ti rispiego tutto. Però prima fammi finire di fare storia e arrivo.
Niall:Ti posso ascoltare mentre la dici cosi se sbagli ti posso correggere. Vado molto bene in storia.
Louis:Oh si è il migliore della classe.
Io:Perfetto allora a qualcosa servi.
Si prese il libro e io lo guardai negli occhi. Erano asdfkglfdjs,si io so dire anche asdfkglfdjs.
Harry:Dai ascoltiamo. Inizia.
Io:Ok ma non mi osservate,mi mettete in imbarazzo. Guardate il libro.
Cosi iniziai a dire storia mentre Zaira e Zayn facevano degli esercizi di spagnolo. Quel ragazzo aveva bisogno ripetizioni in tutto.


*Pov Zaira*
Io:Allora hai capito la differenza tra 'pretérito imperfecto' e il pretérito indefinido regular'?
Zayn:Oh si l'ho capita. Passiamo alla letteratura? Domani mi vorrebbe interrogare sul programma dell'anno scorso,e lì non ci sono problemi,e mi vorrebbe chiedere queste dieci pagine.
Io:Cinque le abbiamo fatte ieri. Ora me le ripeti cosi vediamo cosa ti ricordi,poi ti faccio delle domande sulle cose dell'anno scorso. Dobbiamo fare le ultime cinque pagine. Prima ripetizione o andiamo avanti e poi ripetiamo tutto?
Zayn:Prima ripetizione e poi andiamo avanti.
Gli feci tantissime domande per farlo ripetere e fortunatamente seppe tutte le risposte. Non dovevo ri-ripeterlo,meno male. Gli spiegai le nuove cose,capì anche quelle.
Io:Oh ma allora non sei cosi rincoglionito come credevo.
Zayn:Mai giudicare un libro dalla copertina.
Io:Sei l'ultimo,insieme ai tuoi amichetti, su questo mondo che potete dire una cosa del genere.
Zayn:Perchè??
Io:Dimenticati gli anni scorsi?? Solo perchè non ci mettevamo in mostra,per la nostra bassissima autostima, ci notavate,solo per prenderci in giro per qualcosa che forse non era nemmeno accaduto.
Zayn:Ti riferisci al fatto..??
Io:Quello che,secondo Ramona Smint, ero scivolata nel vomito di una quando stavo nel bagno. Quando fu lei ad aggrapparsi a me per non cadere in una merda di cane. Mi fece andare col sedere su quello schifo.
Zayn:Oh si mi ricordo. Eri la 'scivomata' per noi.
Io:Scivo cosa?!!?
Louis:Scivomata. Scivolata nel vomito. Ti ricordi come chiamavamo Jessica?!?
Zayn:Oh si 'la palla con la coda'. Ma oramai è acqua passata.
Io:Per voi forse. Queste cose fanno ancora male. Jessy Jey andiamo per favore.
Jessy Jey:Certo andiamo subito.
Presi la cartella e mi strinse tra le sue braccia, senza prendere neanche una sua cosa,lasciò tutto lì da loro. Uscimmo e appena fummo abbastanza lontane dalla loro vista tornammo a casa con il teletrasporto. Ho mai detto che amo questa nuova magia?!?. Mentre i ragazzi cercavano di fermarci gridando i nostri nomi. Non so perchè lei non restò male,non cacciò neanche una lacrima nel sapere come la chiamavano,forse ne aveva cacciate già troppe in passato. Eh si piangeva ogni volta che ne aveva l'occasione. Da sola non voleva nessuno,voleva stare da sola. Ma io non ce la facevo, cosi piansi e piansi fin che gli occhi stanchi di cacciare lacrime,e la testa sembrava che volesse scoppiare mi addormentai,avvolta ancora dalle braccia della mia migliore amica.


*Pov Zayn*
Harry:Posso capire perchè le avete detto i loro soprannomi?!?! Siete proprio stupidi.
Io:Ma non pensavamo di ferirle in fondo è acqua passata. Ora sono il sesso che cammina quelle due.
Louis:L'abbiamo fatto senza pensarci.
Liam:Voi fate tutto senza pensare. Razza di idioti.
Niall:Jessy Jey ha lasciato tutto qua c'è anche il telefono. Dovremmo riportarle queste cose.
Harry:Andiamo ora. Cosi ci scusiamo anche per come le chiamavamo. Mi raccomando non vi fate uscire più niente, cretini.
Io:Ormai li abbiamo già detti i soprannomi. Non mi ricordo nient'altro che dicevamo.
Liam:Mi raccomando.
E cosi andammo sotto casa loro. Vedemmo i genitori di Zaira cenare ma delle ragazze nemmeno l'ombra. Sul serio le abbiamo ferite cosi tanto da non mangiare?!?! Bussammo la mamma ci aprì e quando dicemmo chi eravamo ci guardò con un'aria schifata.
Celestinne:Mi dispiace ma non ci...
Jessy Jey:Celestinne me la vedo io con loro non ti preoccupare.
Celestinne:Sicura?
Jessy Jey:Si vai. E grazie.
Jessica chiuse la porta alle sue spalle e si accomodò sugli scalini dell'entrata.
Jessy Jey:Allora cosa volete? Magari vi siete ricordati altri soprannomi?!?!?
Harry:No è che ti volevamo portare le cose che avevi lasciato a casa.
Niall:E' suonato anche il telefono e abbiamo pensato che ti servisse.
Jessy Jey:Beh grazie. Arrivederci allora.
Si alzò, prese la borsa, salì i tre scalini e stava per entrare in casa quando Louis la fermò per il polso.
Jessy Jey:Che cosa volete ancora?
Louis:Chiederti scusa.
Jessy Jey:Ho già pianto troppo per le vostre prese in giro,quella di oggi poi già la sapevo. Non è a me che dovete chiedere scusa. Anzi sono io che vi devo ringraziare per avermi dato il coraggio di cambiare. Quindi grazie ragazzi.
Sorrise,un sorriso spento,pieno di tristezza,si girò,tirò su col naso ed entrò in casa.
Io:Sento un qualcosa di strano che nasce dallo stomaco. Come se qualcuno mi stesse trapassando e si stesse portando via tutti i miei organi. Una nuova sensazione, orrenda,mi fa sentire una merda.
Liam:La sto provando anche io.
Louis-Harry-Niall:Beh si anche io.
Niall:Cosa sarà mai?? E perchè sta uscendo fuori proprio ora?!? Perchè proprio ora ci dobbiamo sentire cosi?
Louis:Non lo so ma c'è qualcosa di strano in quelle ragazze che ci fa sentire cosi.
Ci mettemmo in macchina e andammo a casa passando prima per un fast food,prendemmo qualcosa da mangiare ma quando tornammo a casa nessuno toccò niente,andammo direttamente a dormire,se stare svegli fino al mattino del giorno dopo lo vogliamo chiamare dormire allora si a dormire.

 

*Pov Harry*
Niente non riuscì a chiudere occhio,nemmeno cinque secondi,quella strana e stupida sensazione nuova mi ha fatto stare sveglio. Ora sarò orrendo,ma quella sensazione un po' è sparita.
Io:Buongiorno ragazzi.
Tutti:Giorno
Sembravamo degli zombie. Giocherellavano con i cucchiai nel latte,ma senza mai portare alla bocca qualcosa. Ridotti proprio male. Io non mi azzardai nemmeno di prendere la tazza per fare colazione. Presi solo un bel po' di caffè per riuscire a restare sveglio durante le lezioni. Ma questo sarà solo il primo di tanti altri,ne sono sicuro.
Harry:Lou ci accompagni?
Louis:Si certo andiamo.
Zayn:Dobbiamo proprio?!? Non ho molta voglia di vedere Jessica e Daienne.
Niall:Neanche noi,ma ora non possiamo saltare la scuola solo per due ragazze,ogni volta che le vedremo,non le guarderemo in faccia. Forza ora andiamo.
Liam:Niall ha ragione. E poi in fondo sono solo due stupide ragazzine. Non è possibile che non vogliamo andare a scuola per loro due,noi siamo i più sexy della scuola,abbiamo la coda di ragazze.
Zayn:Si è vero. Ok allora andiamo.
Cosi arrivammo a scuola,stranamente con soli due minuti di ritardo. Iniziammo a correre per il corridoio quando io e Niall cademmo a terra dopo esserci scontrati con qualcuno. E chi il destino ci poteva mai far incontrare se non con Jessica e Daienne?!?

 

*Pov Jessy Jey*
Io e Zaira stavamo correndo in segreteria per prendere dei fogli quando improvvisamente andammo addosso a qualcuno,e cademmo tutti e quattro a terra.
Io:Oh scusateci non volevamo. Solo che...ma siete voi. Andiamo Zaira.
Zaira annuì e iniziammo a camminare senza voltarci.
Io:Zà ho avuto una strana sensazione quando mi sono scontrata con Niall.
Zaira:Che strana sensazione?
Io:Sono riuscita a percepire qualcosa in lui. Come se provasse qualcosa. Tipo come riesco a leggere i tuoi di sentimenti. Però mentre a te riesco a leggere tutto a lui sono riuscita a leggere solo un senso di colpa. Si sentiva in colpa per qualcosa,ma non ho capito per cosa.
Zaira:Perchè ora riesci a sentire cosa prova e prima non potevi farlo?? Per il fatto che si sentiva in colpa magari è per ieri. Bho.
Io:Non ne ho idea. Devo parlarne con mamma e babbo di questo fatto. Ah si è vero tu non lo sai. Ieri sono venuti a casa nostra.  
Le raccontai quello che successe la sera prima e lei mi guardava e annuiva.
Zaira:La vecchia Jessy Jey è proprio sparita.
Eh si le avevo detto addio per sempre,non ho intenzione di farla ritornare da me,non voglio essere di nuovo debole. Sono una fata e le fate sono forti. Arrivammo in segreteria e prendemmo i fogli con la lista dei nuovi libri per la classe e tornammo indietro.
Io:Oddio mio ne sono un'infinità. Guarda!!
Zaira:Si sto vedendo!! Meno male che noi ce li dividiamo.
Io:Ma serio.
Ritornammo in classe e distribuimmo le liste. Cosa emozionante. Si anche a 18 anni, da compiere, distribuire qualcosa è divertente. La campanella suonò la fine della terza ora. Ci aspettava il pranzo,una mela all'ombra della quercia che c'era nel giardino della scuola. Lì non li avremmo mai potuti incontrare. E invece eccoli che stavano venendo. Ma perchè non mi sto mai zitta?!!?
Zayn:Possiamo??
Disse indicando una spazio vuoto accanto a noi.
Io:Se proprio dovete...
E cosi si sedettero. Zaira mi guardava,aveva gli occhi lucidi. Cosi mi avvicinai al suo orecchio e le dissi.
Io:Non piangere,loro non se lo meritano. Fai vedere che sei forte,solo cosi riuscirai a vincere il nemico.
Zaira annuì,fece un enorme respiro e continuò a mangiare la mela. Io invece non ne avevo più voglia,mi sentivo disgustata.


*Pov Niall*
Ora di pranzo. Avevo ancora quella strana sensazione dentro me. Una sensazione che mi ha fatto passare anche l'appetito. Cosi non presi niente come anche gli altri. Ci dirigemmo nel giardino della scuola quando le vedemmo appoggiate al tronco delle quercia mentre mangiavano una mela.
Zayn:Ragazzi sono là.
Disse girandosi per andarsene,ma Harry e Liam lo fermarono.
Harry:Tu non vai da nessuna parte. Ci dobbiamo scusare ancora con Daienne,cioè Zaira.
Io:Magari potremmo farlo domani quando vengono da noi.
Liam:Veramente credi che verranno domani??
Zayn:E perchè non dovrebbero farlo?!?
Harry:Va beh voi state male. Ora però andiamo a scusarci. Forza.
Cosi andammo da loro. Jessica ci vide da lontano e fece una faccia tra il disgustata e ora li mando a fanculo,mentre Zaira ci guardava con un'aria triste. Non avevo mai visto quella ragazza cosi. Di solito riuscivano sempre a ridere e scherzare su tutto.
Zayn:Possiamo?
Jessy Jey:Se proprio dovete...
E cosi ci sedemmo affianco a loro. Harry diede una gomitata nel fianco a Zayn che sussultò e tentò di parlare,ma vedendolo molto impacciato mi intromisi io.
Io:Quello che sta cercando di dire Zayn è che ci dispiace.
Zaira:Veramente ora credete che con delle scuse fatte giusto per,risolverete qualcosa??
Zayn:Potrebbe essere l'inizio.
Jessy Jey:L'inizio di cosa??
Harry:Un'amicizia??
Jessica e Zaira ci fecero una grossa risata in faccia.
Zaira:Bella questa. Da dove ti escono dal buco del culo?!?!
Disse smettendo di ridere.
Jessy Jey:Comunque non vi preoccupate,vi daremo sempre ripetizioni. Non c'è bisogno di fare tutto questo. Quando noi diamo la nostra parola per qualcosa la manteniamo. Spero che anche voi facciate lo stesso.
Disse,per poi alzarsi e voltarci le spalle. Jessica ci guardò uno ad uno come se stesse cercando di leggerci l'anima. Magari aveva anche trovato qualcosa perchè aveva uno strano sorrisino sul volto.
Liam:Non è per le ripetizioni che ci stiamo scusando. E' perchè ci dispiace sul serio.
Disse urlando per farsi sentire da quelle due che erano entrate quasi in mensa per tornare in classe.
Zaira:Dimostratecelo che vi dispiace. Non ci bastano le parole,soprattutto le vostre.
Urlò lei di rimando,per poi sparire entrambe nella folla che si stava andando a creare. Tornammo a casa peggio di stamattina. Non avevamo voglia di fare niente,solo distrarci. Cosi chiamammo cinque ragazze e ci fecero distrarre un bel po'. Mi dovrei sentire meglio dopo una bella….Beh avete capito no?!!? E invece sono ancora qui a pensare a lei.
Io:Esci dalla mia camera ragazza-di-cui-non-ricordo-il-nome!
X:Okkey vado. Ma chiamami quando ti serve altra compagnia.
Io:Si certo lo farò.
Perché ora voglio lei qui vicino a me?!?! Non ha senso. L'ho presa in giro per tutto questo tempo e ora la vorrei qui. Aaaaaah ma perchè doveva cambiare cosi tanto?!?!!?Non poteva restare quella di prima?!?! Va beh Horan non ci pensare inizia a fare i compiti. Cosi iniziai a cercare tutto ciò che mi serviva e trovai anche un orecchino. Aveva un fiore con una perlina arancione e una lunga catenella,che faceva da stelo. Non può essere di quella di prima,è troppo elegante. Va beh lo metto qua poi chi l'ha perso se lo viene a riprendere.


*Pov Louis*
E' normale che io a 21 anni che ho mi metto a sfottere delle ragazzine?!?! Dovrei dare il buon esempio agli altri. Sono come un fratello maggiore per loro. Devo comportarmi più da adulto. Ero con la testa tra le nuvole quando mi ricordo della ragazza che sta vicino a me. Sta dormendo. Come ha detto che si chiama?!!? Vola...Valie...Valerie. Si Valerie.
Io:Valerie svegliati. Si sta facendo notte potresti fare tardi a lavoro.
Valerie:Io non vado a lavorare.
Io:Ah no?!?!? Credevo che lavorassi la notte. Va beh errore mio.
Valerie:Ma quanto sei simpatico. Devo dire che su una cosa avevano ragione le mie amiche. Sei molto bravo a letto. Alla prossima ciao.
Io:Ciao Valerie.
Non ho ancora perso il mio senso dell'umorismo. Ma se crescendo svanisce?!?!?Diventerei un tipo depresso,che non ride mai,che vede sempre tutto negativo. Resto per un altro po' bambino e poi cresco. Si,ho deciso. Ora vado a chiamare gli altri e gli dico di iniziare i compiti.
Io:Ragazze forza la festa è finita. Devono fare i compiti i ragazzi. Su forza smammate. Veloci!
Liam:Smamma. Hai sentito il ragazzo che urla. Forza!
Io:E una va via!
Harry:Lou non urlare e tu alzati. Devi andare via.
Io:E la seconda anche ci fa ciao ciao. Zayn forza sveglia!! Zayn!! Zayn??! Zayn non c'è nel letto. Non c'è nessuno nella camera di Zayn.
Harry:Sul serio?!?! Ora lo chiamo e vedo.
Liam:Neanche Niall c'è.
Io:Io chiamo Niall allora.
Li chiamammo ma non rispondevano. Sentivamo la suoneria dei loro telefoni provenire dal salone. Erano sul divano ma loro non c'erano ancora. Sentimmo ridere,proveniva dal retro,dove stava la piscina.
Liam:Trovati finalmente.
Zayn-Niall:Stavamo qua.
Harry:Che facevate qua fuori??
Niall:Parlavamo.
Zayn:Di quanto potessero essere scopabili Jessica e Daienne.
Io:Zaira. Lei vuole essere chiamata Zaira.
Zayn:Si okkey Zaira.
Liam:Non potete pensare a questo ora!
Niall:E perchè no?!?! Sono super scopabili.
Harry:Si è vero non gli puoi dare tutti i torti.
Liam:Ma lo so che è vero,solo che dopo tutto quel tempo a prenderle in giro,ora dici che sono scopabili.
Io:Hanno fatto bei cambiamenti entrambe. Come loro cambiano fisicamente noi possiamo cambiare il nostro pensiero su di loro.
Zayn:Comunque ho avuto un'idea.
Tutti:Spara.
Zayn:Sabato usciamo con loro.
Tutti:Mmmh perchè no.
Harry:Andiamo ad avvertirle. Da vicino è più bello sembra che ci teniamo di più.
Niall:Che ore sono?!?!
Io:Le nove. Staranno cenando. Andiamo.
Cosi andammo ancora a casa loro. Non bussammo nemmeno che la porta si aprì erano Jessica e Zaira. Avevano un pantaloncino di quelli cortissimi,che si vede anche il sedere e sopra avevano una canottiera di quelle che non lasciano niente alla fantasia. La cosa che le differenziava era il colore del completo Zaira rosa e Jessy Jey arancione.
Jessy Jey: Che cosa cazzo volete ancora da noi?!?
Disse non importandosene minimamente di cosa indossava.
Niall:Ehm...
Zayn:Mmmmh noi....ehm....
Zaira:Ma vi si è congelato il cervello per caso?!?! Jessy Jey dobbiamo buttare la spazzatura andiamo.
Jessy Jey:Si eccomi.
Ci sorpassarono e camminarono svelte verso i bidoni,buttarono la spazzatura e tornarono indietro.
Jessy Jey:Secondo me si sono congelati. Guarda non si muovono.
Liam:No è che....fa molto freddo qui fuori non potremmo parlare in casa?!?!
Zaira:Avanti entrate. Mamma,papà sono venuti quelli a cui diamo ripetizioni. Andiamo sopra in camera a parlare di cosa dobbiamo studiare domani.
Celestinne:Ok. Mi raccomando se sento strani rumori. A calci in culo fuori da casa mia.
Jessy Jey:Non ti preoccupare non succederà perfettamente niente con questi esseri.
Liam:Da rincoglioniti ad esseri. Progressi?!?!
Jessy Jey:No evito di dire parole molto poco carine davanti i genitori di Zaira. Coglione.
Salimmo nella loro camera,che era divisa a metà da una striscia di nastro nero.
Io:Perchè la striscia?!?
Zaira:Oh una volta litigammo e incollammo la striscia come muro divisorio. Ma neanche tre ore che avevamo fatto pace. Ma non lo togliemmo più.
Jessy Jey:Allora cosa volete??
Harry:Chiedervi di uscire con noi sabato.
Si guardarono e poi ci risposero.
Jessy Jey-Zaira:Va bene.
Zaira:Ma decidiamo noi a che ora e dove andiamo. Ci venite a prendere voi qui fuori. Vi facciamo sapere domani quando ci vediamo.
Jessy Jey:Solo questo?!?
Tutti:Vogliamo chiedervi ancora scusa.
Zaira:Mettetevi in ginocchio e vi perdoniamo.
Io:Un po' troppo no?!!?
Zaira:Vieni preso in giro tu tre anni con quel soprannome orrendo e poi mi dirai se delle scuse in ginocchio sono poche.
Jessy Jey:Va beh ora andate che domani c'è scuola. Ciao. La strada la sapete. Ci vediamo domani.
Zaira:Ciao.
Tutti:Buona notte.
Jessy Jey-Zaira:Notte.
E cosi le lasciammo mentre si addormentavano. Andammo anche noi a casa nostra. Ci sentivamo meglio. Felci forse. Più leggeri sicuramente. Ci augurammo la buona notte e ci addormentammo anche noi.  

Spazio scrittrice
Allora come sempre devo prima ringraziore le ragazze 
che mi stanno lasciando le recensioni
e chi ha già messo questa storia nelle seguite e nelle preferite.
Grazie verametne non potete immaginare quanto mi faccia felice.
Spero che questo capitolo vi piaccia. E come al solito aggiornerò presto!!
Ora mi firmo direttamente ImBritIrsh!
(Non mi piace più ProuToBeFOOD >.<)

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


*Pov Liam*

Io:Volete venire a casa nostra??
Zaira:Cos'è tutto d'un tratto vi stiamo simpatiche?!?
Harry:E' che ci siamo resi conto che abbiamo sbagliato a giudicarvi solo per il vostro aspetto fisico. Vogliamo farci perdonare.
Niall:Dai non vi fate pregare lo sappiamo che vi siamo simpatici anche noi.
Jessy Jey:Simpatici. Dei tizzi come voi?!?! Tzè ma per favore.
Ci fece la linguaccia e si allontanarono. Ci guardammo tra di noi,facemmo spallucce e iniziammo a camminare.
Zaira:Non avete fame?!?! Muovete il culo e andiamo a casa,che dobbiamo studiare.
Questa cosa ci stupì molto avevano accettato il nostro invito. Le corremmo incontro e ci unimmo a loro.
Jessy Jey:Sorpresi eh?!?
Zayn:Abbastanza. Come mai avete accettato?
Zaira:E' acqua passata no?!?! E poi una seconda possibilità si da a tutti. Noi la stiamo dando a voi,non sprecatela.
Tutti:Non lo faremo.
Jessy Jey:Perfetto andiamo allora. Oh no che vuole mo la Smint?!?!
Io:La Smint?!?!?
Jessy Jey:Si ora si avvicina. Guarda. Uno....Due...e Tre.
Ramona:Ciao ragazzi. Sgorbi.
Io:Come facevi a saperlo?!?
Jessy Jey:Poi un giorno ti spiegherò. Che vuoi?
Ramona:Ma come siamo acide,comunque da voi non voglio niente. Cosa ci fate con queste perdenti voi?
Zayn:Uno non sono delle perdenti. Due sono fatti nostri. Tre smamma dalla nostra vista.
Tra quei due non scorreva buon sangue. Ramona era l'ex di Zayn l'unica di cui si fosse veramente innamorato e lei,beh lei lo ha tradito con la capitana della squadra di palla a volo,mostrando il suo bipolarismo. Lasciando il suo cuore in mille pezzi. Da quel giorno Zayn non è stato più lo stesso. Era freddo con chiunque e noi abbiamo imparato da questo a non affezionarci a nessuna ragazza. Ora le usiamo per puro divertimento.
Ramona:Non ti fa bene la vicinanza con Palla con la coda e Scivomata, ti rende acido. Beh se vuoi divertirti di nuovo come una volta chiamami. Oh anche voi potete farlo eh,ho tante amiche con cui farvela spassare.
Niall:Grazie del pensiero,ma non ci teniamo. Ora puoi anche andare.
Ramona:Va bene io volevo solo avvertirvi. Ciao ragazzi, Palla con la coda,Scivomata.
Jessy Jey:E no ora mi hai rotto il cazzo!
Non capimmo più niente. In frazione di due secondi vedemmo Jessy Jey che prendeva Ramona per la treccia che aveva e la spingeva a terra,Ramona si alzò diede un urlo isterico e spinse Jessy Jey giù,a loro si unì anche Zaira. Alla fine Ramona aveva fango dappertutto mentre Zaira e Jessy Jey erano soltanto un po' sporche in faccia.
Preside:Che cosa sta succedendo qui!! Nel mio ufficio subito. Adams,De Rossi,Smint,Horan, Peyne,Malik,Styles ho detto nel mio ufficio!!!
Io:Jessy Jey,Zaira smettetela!! E andiamo dalla preside! Ora!
Jessy Jey e Zaira si alzarono,cercarono di sistemarsi e iniziarono a camminare,quando Ramona le stava per prendere da dietro e farle cadere.
Louis:Smint ma che cazzo stai facendo?!? E perchè sei combinata cosi?
Ci girammo tutti e restammo ad osservare Louis che guardava le ragazze sconvolte.
Ramona:Le vostre nuove amichette mi hanno aggredita.
La risposta di Louis fu ridere. Stava morendo dalle risate a cui ci unimmo anche noi. Ma venimmo richiamati ancora una volta dalla preside.
Louis:Andate vi aspetto qui.
Annuimmo e andammo nell'ufficio. In tutti quegli anni a scuola non eravamo mai stati mandati dalla preside. Neanche una volta,in fondo eravamo bravi ragazzi e poi le cose le risolvevamo al di fuori della scuola.
Preside:Ora voglio capire cosa è successo.
Le ragazze iniziarono a parlare contemporaneamente e in modo confusionario,la preside cercò più volte di fermarle,ma non ci riuscì. Quando poi perse la pazienza e diede un urlo che l'ebbe sentito anche Louis. Le ragazze spaventate si ammutolirono.
Preside:Ramona inizia a raccontare tu.
Ramona:Allora preside io stavo parlando tranquillamente con loro,quando senza che facessi niente Jessy Jey mi ha dato un calcio e Zaira un pugno.
Tutti:Ma non è vero.
Preside:Silenzio. Quindi tu le hai attaccate per auto difesa.
Ramona:Esattamente signora preside.
Preside:Allora i ragazzi non c'entrano niente?
Jessy Jey-Zaira:No,loro non c'entrano niente.
Preside:Perfetto allora voi siete liberi di andare. Riguardo a voi due. Sarete in punizione per i prossimi due mesi. Resterete qui a pulire tutte le lavagne della scuola.
Jessy Jey-Zaira:Va bene preside.
Ramona:Io non ho avuto nessuna punizione??
Preside:No, tu puoi andare.
Ramona:Grazie preside.
E andò via.
Harry:Ma non sono andati proprio cosi i fatti. Anche Jessica e Zaira si stavano difendendo.
Zayn:Si è vero
Niall:Si erano stancate di certi soprannomi che Ramona usa per insultarle.
Io:Avanti preside non può sentire solo la versione dei fatti di Ramona.
Preside:Chi ha iniziato?
Jessy Jey:Io.
Preside:Bene allora i due mesi vanno solo a te. Per Zaira solo un mese.
Jessy Jey:Preside Zaira non c'entra niente. Voleva dividerci ma sfortunatamente è caduta sopra di noi. Sono stata solo io.
Zaira:Ma...
Jessica la zittì e Zaira abbassò lo sguardo.
Preside:Bene allora ti farai i due mesi da sola. Ora potete andare.
Niall:Ma preside non è affatto giusto.
Preside:Horan se non vuole essere punito anche lei è pregato di stare in silenzio e andarsene.
Niall:In silenzio un cazzo. Non è possibile che la punizione se la prendi solo Jessy Jey. E' stata Ramona a provocarla. E' lei che dovrebbe avere la punizione. Porca merda.
Preside:Non si rivolga a me con quel tono signorino Horan che sto perdendo la pazienza. Ora vada via.
Niall:Ma...
Jessy Jey:Niall grazie ma non fa niente. Cosa sarà mai pulire le lavagne per due mesi?!? Dai andiamo,che dobbiamo trovare anche un modo per darti ripetizioni.
Preside:Arrivederci.
Niall:Stronza.
Preside:Horan mi ha scocciato ora! Due mesi di punizione anche a lei. Ecco cosi non sei da sola Jessica.
Niall:Grazie mille,almeno abbiamo risolto il problema della ripetizioni.
Prese lo zaino da terra ed uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Preside:Quel ragazzo deve darsi una calmata.
Jessy Jey:No è lei che non è giusta.
Ci girammo tutti e uscimmo dalla stanza.
Preside:La punizione inizia da lunedì!
Disse urlando. Camminavamo tra i corridoi quando vedemmo Ramona appoggiata al muro che ci osservava orgogliosa di se stessa.
Zaira:Guarda un altro po' e il muro prenderà la forma del tuo viso.
Ramona:Vuoi anche tu una punizione?? Allora prego fai pure,poi però ti denuncio anche.
Jessica si avvicinò pericolosamente a Ramona che si schiacciava sempre più vicino al muro,le prese una ciocca di capelli e glielo spostò dietro l'orecchio. I due corpi ormai aderivano,Jessica sfiorò le labbra di Ramona per farle credere che la stava per baciare ma invece si avvicinò all'orecchio.
Jessy Jey:Calma Smint,non ti voglio fare niente. Voglio solo dirti che se succede qualcosa a Zaira o a qualsiasi altra persona qui presente e se ti azzardi ancora una volta a chiamarci in quel modo il tuo bel faccino non sarà più cosi.
Disse passandole l'indice destro sulla guancia dove successivamente le diede un bacio e si allontanò facendoci segno di seguirla,mentre Ramona restava lì immobile con il fiato affannato. Appena fummo da Louis io e i ragazzi gli raccontammo tutto come dei bambini emozionati che stavano dicendo alla mamma di avere una sorpresa per lei.
Louis:E brava Jessy Jey.
Io:Sappi che non ti vorrei mai più come nemica.
Tutti:Oh si neanche io.
Le ragazze risero divertite.
Jessy Jey:Noi andiamo a casa a cambiarci e poi vi raggiungiamo. Dateci qualche minuto.
Louis:Vi accompagniamo noi forza salite.
Zaira:Ma veramente sporcheremo tutto.
Io:Salite forza!!
E cosi andammo a casa delle ragazze.

*Pov Jessy Jey*

Zaira:Mamma siamo a casa.
Celestinne:Tesori. Oh siete ancora voi?!!?
Disse indicando i ragazzi.
Io:Celestinne sono innocui,li stiamo mettendo sulla retta via. Andiamo di sopra a cambiarci e poi andiamo a casa loro a studiare. Ci vediamo sta sera per cena.
Niall:Ehm..no per cena no. Mangiate da noi sta sera.
Zaira:E quando avremmo accettato?
Zayn:Ora.
Celestinne:E va bene. Allora a domani mattina. Mi raccomando io osservo tutto.
Disse facendo strane facce. Ridemmo e salimmo di sopra.
Zaira:Restate qui. Noi andiamo in bagno ci laviamo e veniamo.
Annuirono e restarono buoni buoni in camera. Chiudemmo la porta del bagno a chiave e ci iniziammo a fare la doccia. Si c'erano due cabine docce nel bagno.
Io:Riesco a sentire le emozioni dei ragazzi.
Zaira:Come fai?!!?
Io:Non lo so. Ma sembra che ora è come se provassero qualcosa. Come se stessero rinascendo dopo un periodo buio.
Zaira:Prova a vedere se riesci a vedere il loro presente.
Io:Oddio riesco a farlo. Provo ad andare nel passato.
Zaira:Allora?!?
Io:Niente. Lo stesso per il futuro.
Zaira:Piano,piano vedrai anche quello.
Uscimmo dalla doccia e ci accorgemmo che non avevamo preparato i vestiti.
Zaira:Ed ora??
Io:Non ci resta che andare in camera e prendere le nostre cose.
Zaira:E' una figura di merda. Guarda come siamo combinate.
Io:Amore ora come ora siamo il sesso che cammina. Forza muovi queste belle gambine verso la cameretta.
Zaira:Entra prima tu.
Io:Si ma non mi appendere.
Bella idea eh?!!? Ma sul serio a volte mi devo tappare questa bocca. Il sesso che cammina, ma dove?!?! Aiutatemi, ora muoio dalla vergogna. Eravamo fuori la porta della camera che era chiusa.
Zaira:Avanti apri.
Io:Eh con calma faccio tutto.
Zayn:Ragazze entrate è la vostra camera.
Io:Ci hanno sentite. Ora dobbiamo entrare per forza.
Harry:Avanti entrate.
Disse aprendo la porta. Restò con la bocca aperta mentre noi gli passammo davanti come se niente fosse.
Io:Niall se ti spostassi un attimo e mi faresti prendere l'intimo saresti gentilissimo.
Niall:Ehm io....
Louis:Niall sveglia!! Spostati!
Niall:Oh si subito.
Io:Grazie.
Ora svengo dalla vergogna sicuramente.
Zaira:Zayn scusa potresti farmi prendere i vestiti?!?
Zayn:Si certo vai pure.
Io e Zaira sentivamo i loro occhi su di noi. Era una cosa carina ma molto imbarazzante. Mi veniva da dirgli avete visto Palla con la coda e Scivomata come sono sexy ora?!? Ma mi trattenni e andai a prendere i panni mentre Zaira prese l'intimo. Avevamo tutte e due l'intimo con i pupazzetti,i gattini e tutte 'ste cose qua,niente di sexy,a noi quella roba di pizzo dava un fastidio incredibile.
Io:Subito arriviamo, il tempo di vestirci.
Liam:Fate con comodo. Abbiamo tempo.
Annuimmo e corremmo in bagno.
Zaira:Vedi cosa dicono di noi. Dai,dai,dai,dai
Io:Okkey,okkey. Calmati. Zayn 'Mica male le ragazze' Harry 'Male?!?!Sono un qualcosa di...altro quelle che ci siamo portati a letto' Louis 'Niall è rimasto sconvolto. Guardatelo non parla più. Che c'è Jessy Jey ti fa quest'effetto?' Niall 'Ma l'avete vista?!?! Se l'avete vista vi strangolo. Comunque la discussione dell'altra sera io e Zayn avevamo ragione' Liam 'Eh si sono il sesso che cammina'. Ora stanno annuendo tutti e ridono. Hanno le facce un po' da pervertiti.
Zaira:Siamo il sesso che cammina. Siamo il sesso che cammina. Ecco un soprannome che non mi da fastidio.
Io:Si ma ora non ti esaltare. Ti ricordo che dobbiamo fare finta di niente. E comunque anche a me questo soprannome non mi dispiace affatto, poi detto da loro.
Dopo una ventina di minuti ritornammo in camera,pulite e profumate,prendemmo un quaderno e delle penne e andammo a casa loro.
Zaira:Chi cucina di solito tra di voi?
Liam:Escludete Niall. Si mangerebbe tutto senza farlo arrivare in tavola. Facciamo i turni comunque.
Io:Oggi cuciniamo io e Zaira.
Harry:Non ci vorrete mica avvelenare?!?
Zaira:Mmmmmmh forse. Bho.
Louis:Ragazzi teniamo sotto controllo la cucina. Mi raccomando non perdetele mai di vista.
Ridemmo. Chi ha mai detto che i nemici non potessero diventare amici?!?! Speriamo solo che poi appena finisce il periodo delle ripetizioni non ci mettano da parte. Arrivammo e iniziammo a dare a Niall una mano con l'algebra. Dopo due ore circa fece una faccia come se si fosse accesa la lampadina che aveva al posto del cervello.
Niall:Ho capito!
Io:Non starai mica scherzando!?!? Mi fai commuovere cosi.
Feci finta di piangere per la gioia e tutti quanti risero. Andammo avanti con la letteratura,poi la storia e poi ritornammo all'algebra.
Zaira:Allora Niall hai capito o hai bisogno di un disegnino più chiaro?!?!
Niall:Ho capito. Dai datemi degli esercizi cosi lunedì te li porto e me li correggi. Tanto dobbiamo restare anche dopo l'orario scolastico.
Io:Mi fai questi 10 esercizi. Non venire lunedì che mi dici che ne hai fatti solo tre o quattro che ti strangolo con le mie mani.
Rise e mi disse di non preoccuparmi. Speriamo bene. In tutto questo si fecero le nove e mezza.
Zaira:Non credete che dovremmo cucinare?!?
Io:Oh si andiamo ho una fame incredibile.
Cosi cucinammo un qualcosa di semplice. Spaghetti con la salsa e il tonno,per secondo l'hamburger con le patatine fritte e facemmo anche un dolce tipicamente italiano il tiramisù. Si l'avevano anche là ma non la facevano come la facciamo noi.
Io:Allora cosa ve ne è sembrata la cena?!
Niall:Fantastica. Non mi aspettavo che sapeste cucinare cosi.
Zayn:Buonissimo tutto. Mah io sto per morire. Ci hanno avvelenato!!
E fece finta di svenire,seguito dagli altri. Chi si buttò a terra,chi era immobile, chi aveva le convulsioni e chi correva per tutta casa urlando 'Ci hanno avvelenato!Ci hanno avvelenato!' No, okkey quei tizzi non stavano affatto bene.
Zaira:Quando vi siete calmati e siete resuscitati pulite la tavola e fate i piatti.
I ragazzi si ripresero,risero e andarono in cucina a fare i piatti. Lavoravano come una squadra,qualsiasi cosa facevano o c'erano tutti o non c'era nessuno. Erano tipo come me e Zaira solo che ne erano di più. Io e Zaira li guardavamo mentre loro si schizzavano come dei bambini, noi ci girammo per prendere dei bicchieri d'acqua e quando ci voltammo verso di loro avevamo il getto puntato su di noi. Neanche il tempo di dire 'non lo fate' che eravamo già tutte e due bagnate dalla testa ai piedi.
Io:Ora vi conviene scappare.
Seguirono subito il mio consiglio e io e Zaira li seguimmo con delle bottiglie piene d'acqua. Erano velocissimi ma la casa era quella quindi non potevano scappare per sempre. Ci ritrovammo sul retro della casa dove c'era la piscina,ci nascondemmo dietro un cespuglio mentre loro si guardarono in torno.
Zayn:Dove potrebbero essere?
Louis:Non le sento più. Saranno ancora in casa.
Liam:Meglio cosi ci riposiamo un po'.
Harry:Sono veloci le ragazze.
Niall:Mancava poco e Jessy Jey mi raggiungeva.
Si sedettero tutti e cinque a bordo piscina. Idioti. Con passo felino gli andammo dietro,non si accorsero di niente.
Zaira:Mai mettersi a bordo piscina durante una gara di schizzi.
Disse mentre li spingemmo in acqua.
Zayn:Non so nuotare!!! Aiuto!!! Vi prego!! Sto affogando.
Harry:Oh cazzo. Prendete Zayn!! Lou sei il più vicino!! Prendilo!
Louis:Arrivo Zayn.
Zaira:Lui non sa nuotare?!? Sul serio?!!?
Louis lo prese e Zaira allungò le mani per farlo salire.
Io:Ci dispiace cosi tanto non pensavamo che non sapessi nuotare. Scusaci!
Zayn:Non vi preoccupate. Ma non fatelo mai più,ho visto la mia vita passarmi avanti agli occhi. E' stato orribile. Grazie Lou.
Louis:Niente brò.
Niall:Mi date una mano a salire. Mi inizia a far male la gamba.
Io:Dai vieni.
Allungai la mano e lui mi tirò giù in piscina. Non so nuotare neanche io,cosi invece di salire a galla scendevo sempre più giù.
Zaira:Prendetela non sa nuotare neanche lei.
Niall:O mio dio. Vado.
Non vedevo più niente,solo nero, sentivo qualcuno che mi afferrò da sotto al seno e mi riportò a galla. Gli occhi non si volevano aprire. Sentivo solo qualcuno che faceva ogni tanto pressione sul mio petto e poi mi tappava il naso per poi darmi aria con la bocca. Dopo un po' aprì gli occhi e tossì sputando una parte d'acqua che avevo ingerito.
Io:Sei uno stronzo Horan.
Harry:E si è svegliata.
Ridemmo. Erano le prime parole che mi vennero in mente quando mi ripresi,è stato più forte di me non potevo non dirle.
Niall:Io che ne sapevo che tu non sapessi nuotare?!?!
Io:Eh va beh solo per questo sei perdonato. Ora ho freddo e mi devo asciugare. Datemi qualcosa da indossare e cercate di farmi asciugare almeno l'intimo.
Niall:Ti accompagno io vieni.
Cosi mi portò nella sua camera, mi diede una sua maglia,che doveva essere grande anche per lui, il fono per asciugarmi i capelli e mi indicò il bagno.
Niall:Resto qua fuori. Cosi basta che urli e sono in tuo aiuto.
Io:Grazie.
Mi sorrise. Chiusi la porta mi tolsi i vestiti bagnati e diedi l'intimo a Niall.
Io:Cerca qualcosa per asciugarlo.
Niall:Passami il fono che te li asciugo.
Io:Come faccio?!?! Dovrei avere un po' di porta aperta.
Niall:Non ti salto mica addosso e poi non ti guardo. Vuoi indossare l'intimo asciutto o no?!?
Io:E va bene ma non azzardarti a guardare.
Sbuffò ed io gli passai il fono cosi iniziò ad asciugarli mentre io restavo nuda nel bagno a morire di freddo.
Io:Niall hai fatto?!?! Ho freddo!
Niall:Inizia a prendere il pezzo di sotto. Ora arriva anche il reggiseno. Ecco tieni.
Io:Grazie mille.
Indossai tutto e poi uscì,presi il fono che aveva in mano e mi iniziai ad asciugare i capelli.
Io:Che fanno gli altri?
Niall:Tuffi in piscina.
Io:Con questo freddo?!!? Gli verrà qualcosa.
Niall:Vorrà dire che vi prenderete voi cura di noi.
Io:L'infermiera non è ciò che voglio diventare Niall.
Niall:Lo sarai per me,quando io mi sentirò male ci sarai tu a prenderti cura di me.
Non ebbi il tempo di ribattere che mi baciò. Era l'ultima cosa che pensavo facesse. Ricambiai molto volentieri questo bacio,lo stavo aspettando da troppo tempo per farlo terminare. Mi fece avvolgere le gambe intorno al suo bacino. Potevo sentire in quel momento come si sentisse e non era grazie alla magia. Lo provocai un po' poi mi interruppi. Non poteva avermi cosi facilmente,non dopo tutti quello che mi aveva fatto passare gli anni scorsi.
Io:Eh no mio caro. Non bastano un paio di giorni dove stiamo pace e amore e che mi difendi per portarmi a letto. Mi dispiace ma finisce qui.
Gli diedi un bacio all'angolo della bocca e poi andai in bagno per finire di asciugarmi i capelli.

*Pov Niall*

Ha delle labbra morbidissime,devo assaporarle di più. Devono essere mie. Uscì dal bagno con i capelli tutti bagnati cosi si prese il fono che avevo in mano e iniziò ad asciugarseli.
Jessy Jey:Che fanno gli altri?
Io:Tuffi in piscina.
Jessy Jey:Con questo freddo?!?!? Gli verrà qualcosa.
Io:Vorrà dire che vi prenderete voi cura di noi.
Jessy Jey:L'infermiera non è ciò che voglio diventare Niall.
Io:Lo sarai per me,quando io mi sentirò male ci sarai tu a prenderti cura di me.
Non le diedi neanche il tempo di ribattere che la baciai. I suoi baci erano la cura di cui avevo bisogno,mi sentivo bene,diverso. Come in un altro mondo. Mi sentivo cosi ogni volta che era al mio fianco. Feci aderire la sua schiena al muro e le feci avvolgere le gambe intorno al mio bacino. Stavamo andando oltre quando lei si fermò e sciolse le gambe dalla presa.
Jessy Jey:Eh no mio caro. Non bastano un paio di giorni dove stiamo pace e amore e che mi difendi per portarmi a letto. Mi dispiace ma finisce qui.
Mi diede un bacio all'angolo sinistro delle labbra e poi si chiuse in bagno per asciugarsi i capelli. Era la prima che mi interrompeva di solito ci stavano tutte. Bene mia cara sarai la mia sfida. Ho detto che sarai mia e mia dovrai essere. Mia e di nessun altro. Aspettai che uscisse dal bagno e poi raggiungemmo gli altri in piscina.
Jessy Jey:Andatevi ad asciugare prima di prendere qualcosa!
Tutti:Agli ordini mamma.
Jessy Jey restò sconvolta dal fatto che tutti avessero risposto in coro,poi rise. Restammo per l'ennesima volta da soli. Entrammo in casa e ci accomodammo sul divano.
Io:Tu sarai mia. Non sarà oggi ne domani ma sarai mia.
Jessy Jey:E' la convinzione quella che di solito fotte la gente.
Io:Non sono uno che si arrende facilmente. Vedrai ti farò mia e non per una notte,ma per sempre.
Jessy Jey:Mh convinto tu Niall,convinti tutti.
Io:Fidati di me sarà cosi.
Zaira:Cosa fate?!?!
Io:Niente parlavamo. Allora domani cosa facciamo?
Zayn:Oh si è vero. Avete deciso?
Zaira:Onestamente no.
Liam:Bene decideremo tutti insieme ora. Credo che tra poco dovremmo accompagnarvi
Jessy Jey:Eh si.
Harry:Allora io propongo cinema. Horror.
Zaira:E' noioso. Non ho voglia di cinema.
Louis:Cena in un ristorante tres chic.
Jessy Jey:Ci dobbiamo divertire domani.
Io:Disco allora.
Jessy Jey:Mmmh bell'idea. Io voto per Niall.
Zaira:Pure io.
Liam:No problem. Ci sto pure io.
Jessy Jey:La maggioranza vince. Domani party hard in disco.
Zaira:C'è un problema.
Louis:Quale?
Zaira:Come facciamo a tornare ora a casa che indossiamo solo una maglia e l'intimo. I miei ci bombarderanno di domande.
Harry:Vi aspettano svegli?
Jessy Jey:Si.
Liam:E domani come farete?
Zaira:Come al solito. Pigiama party a casa di un'amica.
Zayn:State dicendo che quando andate a ballare, restate fuori tutta la notte andando in giro per locali fino alla mattina del giorno dopo?
Jessy Jey:Eh già. Ma per domani non ce ne sarà bisogno verremo a dormire da voi.
Io:E dove vi mettiamo? Per curiosità.
Zaira:Ci stringiamo un po'. Avete questi divani cosi grandi. Due di voi ci andranno sicuramente bene per dormire.
Louis:Chi vi dice che vogliamo ospitarvi?!?!
Jessy Jey:Vi volete far perdonare o no?
Harry:Si. Ma non significa che dobbiamo dormire scomodi per farci perdonare.
Jessy Jey:Mettetela su questo piano. Vi saremo riconoscenti a vita.
Disse in un tono cosi provocatorio che mi fece morire.
Io:Eh va bene ci dormo io sul divano. Un letto è libero.
Jessy Jey:Grazie Niall.
Si avvicinò a me e mi sfiorò le labbra con le sue. Mi farà morire ne sono sicuro.
Zayn:L'altro letto libero sarà il mio.
Zaira:Sei un amore.
Gli prese il viso e gli diede un soffice bacio sul labbro superiore. Si ci stavano provocando e non poco. I ragazzi ci stavano guardando con un sorrisetto malizioso che dava fastidio. Lo sapevano che a me e Zayn quelle due ci tenevano in pugno ormai. Ma erano cosi tremendamente sensuali,belle e con un bel caratterino che non riuscivamo a non starle dietro.
Jessy Jey:Dateci un pinocchietto di una tuta cosi andiamo.
Le demmo quello che ci avevano chiesto,ci salutarono con un bacio sulla guancia e poi Louis e Harry e Liam le accompagnarono.

*Pov Zaira*

Io:Facevate venire anche gli altri due già che stavate.
Ridemmo. Ceh tre di loro per accompagnarci mica eravamo delle persone famose che avevamo bisogno delle guardie del corpo.
Louis:No. Dobbiamo parlare un po' noi.
Harry:Inizio io con le domande. Vi piacciono.
Jessy Jey:Questa sarebbe una domanda?!?!
Liam:E' un'affermazione incerta. Quindi sarebbe una specie di domanda.
Io:E cosa vi fa pensare che ora vi diciamo la vera risposta?!?!
Louis:I vostri volti dicono tutto quindi questa affermazione incerta l'avete resa certa.
Liam:Prossima domanda. Fin quando li volete far morire?
Jessy Jey:Per un bel po'.
Io:Oh si. Abbastanza.
Harry:Avete il nostro aiuto.
Io:Avete già un piano o è ancora tutto da creare?!?!?
Louis:Abbiamo già un piano.
Jessy Jey:Stupiteci.
Liam:Domani mattina verremo da voi vi sceglieremo i vestiti per la sera in disco. Poi sceglieremo ciò che dovete indossare per la sera a casa.
Io:Perchè dovete scegliere voi cosa dobbiamo indossare?!?!
Harry:Siamo ragazzi e sappiamo i gusti di quei due,quindi potremmo dirvi con cosa li fareste uscire pazzi.
Jessy Jey:Perfetto. Non vi presentate alle otto che vi ammazzo.
Io:Oh si prima delle dieci non vi fate vivi. E tu alle nove ti voglio pronta. Dobbiamo correre domani.
Jessy Jey:Svegliami tu. Va beh ragazzi grazie di tutto noi andiamo. A domani.
Tutti:Ciao.
Io:Buona notte.
Tutti:Notte.
Salimmo nella nostra camera e Jessica mi raccontò cosa successe con Niall quando stavamo a casa loro.
Io:Cosi si fa. Brava.
Jessy Jey:E con Zayn?
Io:L'unico semi bacio è stato quando ci stavate tutti.
Jessy Jey:Dai del tempo e vedi che ti mangerà di baci.
Annuì e mi addormentai ero stanca e poi la mattina dopo ci dovevamo svegliare presto. Ci aspettavano un bel po' di km in corsa.  

Spazio scrittrice
Eccomi di nuovo qui ad aggiornare.
No,non ho i capitoli già preparati è solo che ho trovato nello 
scrivere un modo per sfogarmi e scappare dalla realtà che vivo. 
No,niente di grave sono solo stanca delle situazioni che si vengono a creare a casa.
Se aggiorno troppo presto o scrivo troppo in ogni capitolo,se vi annoio e cose cosi
me lo dite in una racensione o in un messaggio?!?! 
Farò di tutto pur di rendere la storia migliore.
Ringrazio come sempre tutte le persone che la seguono e le ragazze che l'hanno 
recensita. Sono fantastiche.
Spero sia stata una lettura piacevole. A domani credo. 
Baci ImBritIrsh xx
(Mi chiamo cosi anche su Twittah! Se volete seguitemi, ricambio ovviamente)

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


*Pov Zaira*
E cosi stava iniziando un altro giorno. Erano le otto e mezza quando mi alzai e mi andai a preparare. Per le nove finì cosi andai a svegliare Jessica.

Io:Ho il secchio d'acqua in mano. O ti alzi o te lo butto addosso. Lo sai che non mi faccio problemi.
Jessy Jey:Si mi alzo. Guarda. Vedi sto andando in bagno.
Io:Ti sto osservando e tutto quello che stai facendo è stare nel letto a dormire. Uno...sta per arrivarti l'acqua addosso...due....manca poco ormai....tre...ce l'hai voluto tu.
E cosi per la prima volta riuscì a farle il bagno con l'acqua gelida. Era cosi stanca che non aveva neanche la forza di mettere in atto i suoi poteri,cosi riuscì a coglierla all'improvviso.
Jessy Jey:Non ci credo, l'hai fatto sul serio!
Io:Non mi hai lasciato altra scelta. Ora alzati e vatti a cambiare che andiamo a correre.
In giro di mezz'ora era pronta. Uscimmo di casa silenziosamente e prima di accendere ognuna il suo mp3 ci mettemmo d'accordo fino a che isolato dovevamo arrivare.
Io:59-61 Lampton Road?!?!
Jessy Jey:Perfetto.
Disse finendosi di riscaldare.
Jessy Jey:Io vado che ho fatto il riscaldamento.
Io:Ti raggiungo tra poco. Tu vai.
Annuì e infilando le cuffie iniziò a correre. Dopo un paio di minuti finì anche io il riscaldamento cosi la raggiunsi. Ci facemmo il percorso da casa nostra a quella dei ragazzi e viceversa un paio di volte poi iniziammo a fare un giro più grande. Casa nostra,quella dei ragazzi,il parco e poi il tragitto al contrario. Si fecero le undici. Chiamai Jessy Jey e le dissi che dovevamo tornare perchè sarebbero venuti i ragazzi a casa. Staccammo e feci il resto del tragitto correndo il più velocemente possibile, non per l'appuntamento sia chiaro,ma perchè l'ultimo percorso lo facevo sempre basandolo sulla velocità. Arrivammo a casa contemporaneamente e fortunatamente i ragazzi non c'erano ancora.
Jessy Jey:Fatto il percorso di corsa?
Io:Si. Tu fatti gli addominali e gli affondi?
Jessy Jey:Tre serie da dieci di entrambi.
Io:Perfetto. Il nostro allenamento per oggi è finito. Doccia e aspettiamo gli altri.
Cosi ci andammo a lavare e poco dopo profumavamo io di pesca e lei di cocco,capelli legati in una coda alta,leggero trucco,un jeans lungo e stretto,una canotta io rosa e lei arancione e una felpa sopra per tenerci calde,io bianca e lei rossa,corvese rosa per me e bianche per lei. Ci stendemmo sul divano e iniziammo a fare zapping, quando il campanello suonò.
Io:Arrivo!
Louis:Eccoci qui.
Harry:Abbiamo pensato di portare anche qualcosa da mangiare.
Liam:Spero vi piaccia il cappuccino e le ciambelle, una al cioccolato e una al cocco.
Jessy Jey:Dimmi che non stanno parlando di cocco e di cappuccino e di ciambelle.
Io:Non posso dirtelo. Lo sapete che noi non possiamo sgarrare. Se mangiamo queste cose oggi dovremmo andare a correre di nuovo.
Louis:Pensate che sta sera non ingerirete niente. Quindi il pranzo e la colazione saranno le uniche cose solide che ingurgiterete.
Jessy Jey:Vero. Quindi possiamo permettercelo. Forza mollate il cibo.
Liam:Eccovelo.
Io:Io voglio quella al cioccolato.
Jessy Jey:Non avresti mai avuto il mio cocco.
Harry:Andiamo a vedere i vestiti.
Portammo la nostra colazione di sopra e io e Jessica ci mettemmo sul letto mentre i ragazzi scavavano nelle nostre cose.
Io:Trovato niente per sta sera?
Harry:Sinceramente?!?! Sono tutti molto belli ma sono molto poco corti,o scollati o provocanti. Sono da una sexy santarellina niente di più.
Jessy Jey:Quindi ora? Non veniamo più sta sera?
Louis:Vediamo le cose per sta sera a casa e poi vediamo.
Io:Sapete i posti scavate e vedete.
Scavarono,mi dava fastidio quando altre persone mettevano le mani tra le miei cose,ma era per una buona causa,quindi li lasciai fare.
Jessy Jey:And?!?!?
Liam:C'è che dobbiamo partire dall'intimo.
Io-Jessy Jey:Partire??
Liam:Avanti venite con noi.
Jessy Jey:Ma devo finire il mio cappuccino.
Louis:Lo finisci per strada.
Io:Questo vale anche per me vero?!?!
Harry:Oh si mia cara. Veloci forza. Tutti in macchina.
Io:Lascio un biglietto a mamma e scendo.
'Mamma io e Jessy Jey siamo andate a fare compre con dei nostri amici. Ci vediamo per pranzo. CIAO xx' Lo misi sul piano da lavoro della cucina e uscì. Arrivammo ai grandi magazzini e il primo negozio fu proprio quello d'intimo. Cosa potevano mai considerare i ragazzi, sexy?!?! La biancheria di pizzo nero o rosso. Cos'altro se no.
Jessy Jey:Non vorrete sul serio che proviamo queste cose?!!?Io non lo faccio.
Io:Non sono i nostri generi. Ecco,questo è quello che fa per noi.
Harry:Sul serio credete che dell'intimo con gli orsacchiotti sia sexy?
Commessa:Serve una mano?
Louis:Spieghi a queste ragazze che quell'intimo con gli orsacchiotti non è sexy.
Commessa:Una ragazza può essere provocante anche con quel tipo di intimo perchè dipende da come si comporta se è sexy o meno, non da quello che indossa. Guardate vi faccio vedere. Misurate sia l'intimo di pizzo e uno scelto da voi e poi uscite.
Liam:Sono curioso di sapere dove vuoi arrivare...
Commessa:Danielle.
Liam:Sono curioso di sapere dove vuoi andare a parare Danielle.
I soliti cascamorti. Eccolo che ci stava provando con la commessa,ma lei sembrava non farsi abbindolare. Brava ragazza resisti al suo fascino.
Harry:Avete fatto?
Jessy Jey:Zà prima quello di pizzo. Cosi ci togliamo il pensiero.
Io:Perfetto. Pronta?
Jessy Jey:Si. Usciamo.
Ed ecco fuori ai camerini mentre i ragazzi e la commessa ci guardavano. Sembravamo veramente molto poco sexy anche con le cose di pizzo.
Danielle:Ecco vedete,non sono per niente sexy perchè non sono a loro agio con quello che indossano risultando femminili si, ma non da far impazzire chiunque. Ora provatevi l'altro intimo.
Liam:In pratica ci vuoi dire che loro sono sexy solo quando si sentono a loro agio?
Danielle:Ma non solo loro. Tutte le ragazze sono sexy quando vogliono esserlo,quando vogliono provocare,solo che viene più naturale quando sono con cose che non le mettono in imbarazzo.
Harry:Uscite.
E cosi facemmo. Notammo un'espressione meravigliata sul volto dei ragazzi.
Io:Allora dobbiamo per forza mettere le cose di pizzo?
Tutti:No.
Harry:Non ci pensate nemmeno.
Louis:Siete una bomba cosi.
Liam:E vada per l'intimo con la farfalla e il delfino.
Ci dirigemmo alla cassa e i ragazzi pagarono per noi. Cosa che io e Jessy Jey non sopportavamo,si era un gesto carino ma le cose erano nostre e dovevamo pagarle noi.
Liam:Danielle questo è il mio numero. Se sta sera ti vuoi unire chiamami.
Danielle:Lo farò con molto piacere. A sta sera allora.
Tutti:Ciao
Jessy Jey:Grazie mille per aver fatto capire qualcosa a queste capre.  
Danielle:Ahahah di niente.
Salutammo un'altra volta e uscimmo dal negozio.
Io:Ci dite quanto è venuto che vi diamo i soldi, santo dio!
I ragazzi risero. Li divertiva innervosirci.
Jessy Jey:Dopo gli mettiamo i soldi da qualche parte e non gli diciamo niente.
Louis:Ci fate cosi cretini da non portarveli indietro?!?!
Harry:Facciamo cosi. Ci offrirete sta sera qualche drink.
Io:Okkey però non fate che non bevete o lo fate di nascosto che non vi vediamo. Pagheremo noi sta sera.
Liam:Si ve lo diremo. Ora andiamo a cercare qualche vestito.
Jessy Jey:Guardate c'è un negozio solo di converse. Entriamo vi prego.
Louis:Ma non siamo venuti qui per le converse.
Jessy Jey:Vi prego.
Fece una faccia da cucciola e cosi i ragazzi si convinsero. Quel negozio per lei era il paradiso. Era letteralmente ossessionata dalle converse,avrebbe voluto una stanza solo di converse. A volte mi spaventava questo suo amore per queste scarpe.
Harry:Forza andiamo,si fa tardi.
Jessy Jey:Dopo veniamo un'altra volta?!!?
Liam:Ma le scarpe non cambieranno. Le hai viste tutte.
Jessy Jey:Le ho viste ma non le ho osservate. Devo guardare ogni minimo dettaglio di ogni minima scarpa. E ho deciso,dopo se voi non volete venire me ne vengo da sola e mi accampo qui.
Io:Avanti ragazzi cosa vi costa?!!? Dopo veniamo un'altra volta Jessy Jey, non preoccuparti.
Mi saltò al collo e mi riempì di baci. Va l'avevo detto che aveva un'ossessione per queste scarpe. Ridemmo e andammo a cercare i vestiti. Dopo aver girato quattro negozi e non aver trovato niente ci fermammo cinque minuti e rincominciammo il giro. L'ottavo negozio, se non trovavamo niente qui andavo con il pigiama.
Liam:Io ho scelto questi quattro. Due a te e due a te.
Louis:Io solo due. Uno a te, Zaira, e uno a te, Jessy Jey.
Harry:Sto arrivando, un attimo.
Ci venne incontro con non so quanti vestiti. Io e Jessy Jey ci guardammo avevamo entrambe un'espressione di paura. Neanche se mischiavamo il mio guardaroba con quello di Jessy Jey riuscivamo ad arrivare a quel numero di vestiti.
Io:Ditemi che è uno scherzo. Sul serio dovremmo provarci tutti quei vestiti??
Harry:In fondo ne sono solo una decina a testa.
Jessy Jey:De-de-decina?!?!? Okkey Jessy Jey mantieni la calma. Non sta accadendo davvero. E' tutto frutto della tua immaginazione.
Harry:Stendete le braccia. Ed ecco a voi.
Io:Se non vi piace niente vi giuro che vi ammazzo.
Dissi lanciando un'occhiataccia ai ragazzi. Risero e ci spinsero nei camerini. Dopo aver misurato circa 15 vestiti i ragazzi ci portarono altri due vestiti.
Liam:Misurate questi.
Jessy Jey:Altri vestiti?!?!?
Louis:Sono gli ultimi. Non ve ne daremo più.
Io:Giurate?!?
Tutti:Parola di boy-scout.
E cosi ci misurammo quei vestiti. Uscimmo e i ragazzi restarono spiazzati. Forse avevamo trovato finalmente dei vestiti che li avevano colpiti. Pagammo,o meglio pagarono, e uscimmo dal negozio. Erano circa l'una e non avevamo ancora deciso i pigiami per quella notte.
Harry:Chiamiamo Zayn e Niall e gli diciamo che non torniamo a casa per pranzo. Voi chiamate i vostri e ditegli la stessa cosa. Mangiamo qua,scegliamo i pigiami, gli accessori, le scarpe,andiamo al negozio delle converse e poi torniamo a casa.
Jessy Jey:A me piace fare shopping ma con voi è stressante. Non voglio vedere dei negozi per due mesi.
Ridemmo e dopo aver fatto le varie chiamate andammo a mangiare.
Io:Cibo finalmente.
Jessy Jey:Paghiamo noi questa volta.
Ordinammo cinque cheeseburger con due acque e tre coca-cole ci sedemmo e mangiammo. Finimmo, comprammo le ultime cose e ce ne andammo. I ragazzi ci accompagnarono a casa e ci salutarono con un bacio sulla guancia. In fondo non erano poi cosi antipatici o cattivi o spregevoli. Salimmo in camera e ci addormentammo.

 

*Pov Jessi Jey*
Sentivo dei telefoni squillare insistentemente,ma ne io ne Zaira avevamo l'idea di rispondere. Demmo entrambe un urlo isterico e ci gridammo a vicenda di rispondere,non sapendo che erano entrambi i nostri telefoni a squillare. Quando finalmente ci rendemmo conto di ciò che stava accadendo rispondemmo.
Zaira:Parliamo sul telefono di Jessy Jey.
Io:Cosa volete?
Liam:Non ci avete detto l'ora per dopo.
Zaira:Le undici fuori da noi. Non fate tardi.
Lous:Va bene allora a tre due ore.
Io:Eh?!!? Due ore?? Allora facciamo alle undici e mezza.
Niall:C'è qualche problema??
Zaira:Nuoooo nessuno. Va tutto alla grande!
Zayn:Ok allora a tra due ore e mezza. Mi raccomando puntuali.
Io:Eh si,certo saremo puntualissime. Ciao.
Neanche il tempo di fargli ricambiare il saluto che staccammo.
Zaira:Noi prepararci ora!
Cosi corremmo per tutta la stanza a raggruppare tutto ciò che dovevamo metterci. Nel giro di un'ora e mezza avevamo fatto quasi tutto,dovevamo solo truccarci e sistemarci i capelli.
Zaira:Mi devi fare la piastra.
Io:Mi devi truccare.
Ero molto brava a fare i capelli e lei era bravissima nel truccare cosi le feci prima la piastra e poi lei mi truccò,quando finì mi feci i capelli mossi,li amavo. Ovviamente avevamo fatto quindici minuti di ritardo. Scendemmo e li trovammo fuori dalla macchina che parlavano e scherzavano.
Io:Buonasera.
Niall:Alla buon ora.
Disse voltandosi e restando senza parole,come del resto anche Zayn.
Harry:Siete fantastiche.
Disse avvicinandosi e salutandoci seguito da Liam,Louis e in fine Zayn e Niall.
Zayn:Visto che in macchina non ci andiamo tutti,io e te andiamo sulla moto.
Zaira:Io vengo se mi prometti che non corri.
Zayn:Fidati di me,non ti succederà niente.
Si avvicinò alla moto,le mise il casco e l'aiutò a salire.
Zayn:Reggiti!
Zaira strinse le braccia intorno alla vita di Zayn,che accese la moto e partì. Potevo sentire i suoi pensieri,stava morendo di paura,ma si sentiva bene vicino Zayn. Era proprio innamorata. Beata lei che non era una fata,e poteva stare con qualunque essere umano. Lei non lo sapeva,non lo avevo mai detto a nessuno,ma a noi fate è severamente vietato innamorarci o fidanzarci o sposarci con un' essere umano. Punizione??!?L'immediata perdita dei poteri. Bella situazione la mia,innamorata di un umano, sapendo che non ci sarà futuro. Bella merda. Zaira mi dice sempre che vorrebbe essere una fata,vorrebbe avere poteri,vorrebbe essere me,ma non sa quanto io la invidi per potersi innamorare di chi vuole.
Niall:Hey tutto bene??
Disse sorridendomi. Quel sorriso non glielo avevo mai visto sul volto,era un misto di dolcezza, preoccupazione ed imbarazzo.
Io:Oh si tutto bene non ti preoccupare. Stai benissimo.
Niall:Grazie. Tu sei una bomba vestita cosi.
Risi e per l'imbarazzo mi feci rossa,mi fece accomodare in auto e si mise al centro,come se non mi volesse far avere contatti con nessun altro,solo con lui. Appoggiai la testa sul vetro del finestrino e mi immersi nei miei pensieri. Cercavo una soluzione per smettere di amarlo. Smettere di amare quel biondo che mi prendeva sempre in giro,smettere di pensare al suo sorriso,ai suoi occhi tanto profondi da potergli leggere l'anima e notare la sua tristezza. Tristezza che tutti e cinque i ragazzi nascondevano dietro una risata o dietro una presa in giro. Tristezza per cosa poi?!? Sono belli,hanno tutte le ragazze che vogliono ai loro piedi,sono anche intelligenti,simpatici e gentili quando vogliono e anche se non sembra in certi momenti sono più maturi di chiunque altro. Non capisco,non li capisco. Devo sapere di più sul loro passato. Forse solo cosi posso capire.
Niall:Hey sei sicura di stare bene?
Io:Eh? Cosa hai detto??
Niall:Ho detto,sicura di star bene?
Io:Oh non ti preoccupare il tempo di qualche drink che mi passa tutto.
Niall:Lo sai che se vuoi parlare ci sono.
Come potrei dirti che sei tu il problema di tutto?? Come potrei dirti che sono una fata e non posso innamorarmi di te?? Come potrei dirti tutto ciò?? Non posso quindi non posso fare altro che mentire.
Io:Grazie,ti stai dimostrando un vero amico.
Gli sorrisi e tornai ad osservare il cielo.

 

*Pov Niall*
Cosi bella e cosi pensierosa. Cosa avrà sta sera? Starà pensando tremila modi per farmi morire,non capendo che anche quando si mordicchia il labbro inferiore mi fa morire. No,non starà pensando a questo,ha la faccia troppo seria e gli occhi quasi lucidi. Attorciglia il naso,e guarda il cielo. Cosa sarà successo? Chi me la sta facendo soffrire? Chiunque esso sia lo prenderò a calci in culo. Lei deve ridere,lei è bella quando ride. Io ho bisogno di vederla ridere.
Io:Hey sei sicura di sta bene?
Jessy Jey:Eh? Cosa hai detto??
Io:Ho detto,sicura di star bene?
Jessy Jey:Oh non ti preoccupare il tempo di qualche drink che mi passa tutto.
Niall:Lo sai che se vuoi parlare ci sono.
Jessy Jey:Grazie,ti stai dimostrando un vero amico.
Mi sorrise e tornò ad osservare il cielo. Amico,una fitta al cuore dopo questa parola. Allora non ha capito che io non voglio essere un semplice amico,voglio qualcosa di più,io voglio farla mia e so che anche lei mi vuole. Me l'ha dimostrato ieri,lo so ne sono sicuro e allora perchè si comporta cosi?? Perchè non mi rende le cose più facili e mi dice che mi ama come io amo lei? Penserete che io sia folle dire di amarla quando ho passato gli scorsi anni ad offenderla e deriderla,ma l'ho fatto per lei per fare uscire fuori la vera lei,perchè io sapevo che c'era una ragazza fantastica dietro a quelle maglie abnormi e sotto quei chili in più. Io lo sapevo e infatti non mi sbagliavo. Arrivammo fuori il locale c'era un mucchio di gente in fila aspettando di entrare e c'erano Zayn e Zaira che parlavano con il butta fuori.

 

*Pov Zayn*
La sua presa era cosi salda intorno ai miei fianchi. Potevo sentire tutto il suo calore, il cuore che batteva forte. Sono io a farla sentire cosi?? Spero di si. Voglio essere la persona che le fa accelerare i battiti,come lei è la mia. Una notte intera nella stessa casa,posso osservarla una notte intera e non solo sognarla. Può una ragazza fammi sentire cosi innamorato dopo solo cinque giorni?!? No, non credo sarà il desiderio di portarla a letto. Sicuramente. E allora perchè ogni volta che a scuola parla con quel Matteo SoTuttoIo mi saltano i nervi?!? Semaforo rosso,poggio i piedi a terra e lei lascia la presa. No,voglio sentire ancora le sue braccia stringermi. Cosi le afferro i polsi e la faccio ritornare come prima. Sento che sta sorridendo, cosi lo faccio anche io.
Io:Si riparte.
Rimetto in moto e parto. Arrivammo prima degli altri. Parcheggiai la moto,sistemai i caschi nel bauletto e ci dirigemmo all'entrata.
Zaira:Nick!! Tutto bene??
Nick:Piccola. Tutto bene a te?
'Piccola' come si è permesso di chiamarla cosi?!?! Quell'omone grande e grosso mi da ai nervi.
Zaira:Bene,bene. Nick ti presento Zayn,Zayn ti presento Nick.
Nick:Piacere.
Gli strinsi la mano e gli sorrisi. Non so se già l'ho detto ma quel tizio mi stava sul cazzo.
Nick:E Jessy Jey dov'è?
Zaira:Sta arrivando con altri nostri amici. Zayn devi sapere che noi e Nick ci conosciamo da circa otto mesi. Ci ha salvate da due tizi che ci stavano per violentare. Avevamo bevuto troppo e non ci rendevamo conto di niente e quei due si stavano per approfittare di noi. Allora venne Nick e ci salvò. Restammo nel locale fino al giorno dopo e quando ci riprendemmo ci offrì la colazione e ci spiegò tutto. Da allora ogni volta che abbiamo voglia di ballare veniamo qui. Conosciamo tutti quelli che ci lavorano. Siamo di famiglia io e Jessy Jey qui.
Zayn:Oh capisco. E' stato bravo a salvarvi.
Nick:Credo di non stare troppo simpatico al tuo amico.
In quel momento arrivarono anche gli altri, e Jessy Jey gli corse in contro per abbracciarlo vidi Niall molto infastidito. Ecco qualcuno che mi capiva.
Jessy Jey:Nick loro sono Niall,Harry,Liam e Louis, ragazzi lui è Nick.
Raccontarono di nuovo la storia i ragazzi gli fecero i complimenti mentre io e Niall restammo in silenzio. Ci fece entrare nel locale facendo passare prima le ragazze mentre a noi ragazzi ci fermò.
Nick:Fatele del male e ve la dovrete vedere con me.
Dopo di che ci fece passare.
Dj:Oh,oh oh, oh, gente guardate qui chi c'è!!! Daienne Zaira Adams e Jessica Jey De Rossi.
Tutta la gente iniziò ad urlare e le ragazze salutarono con un movimento della mano il Dj facendogli gli occhiolini. Si avvicinarono al bancone e dopo aver salutato anche i barristi presero da bere. Troppi ragazzi lavoravano lì per i miei gusti.
Zaira:Eccovi i drink. Spero siano di vostro gradimento.
Buttammo giù quei bicchierini e andammo a ballare.
Jessy Jey:Andiamo un attimo a salutare il Dj arriviamo tra due secondi promettiamo.
Le lasciammo andare e ci avvicinammo ad un gruppo di ragazze per perdere del tempo mentre loro erano dal Dj. Io e Niall non staccavamo gli occhi da sopra la postazione. Dopo un po' vennero al centro della pista e io e Niall ci avvicinammo. Ci sentivamo osservati e infatti cosi era. Erano una famiglia no?!?! E quelli che lavoravano lì tenevano sotto controllo tutti quelli che si avvicinavano alle uniche due ragazze della loro famiglia. Gli bastava un gesto per comunicare tra di loro. Non pensai più a nessuno e mi concentrai su Zaira. Ballammo per un bel po' quando poi le ragazze iniziarono a lamentarsi per i tacchi, cosi si andarono a sedere mentre noi prendemmo qualcos'altro da bere.
Niall:Quattro drink che hanno preso prima Zaira e Jessy Jey.
Barista:Tu devi essere Niall e tu Zayn. Io sono Jack piacere. Arrivano subito.
Le voci qui dentro corrono veloci. Dopo un paio di minuti ci diede i drink.
Jack:Oh e una cosa. Provate a ferirle e beh...avete capito.
Prendemmo i drink e andammo dalle ragazze. C'erano dei tizi che a quanto pare loro non volevano.
Niall:Ragazze ecco i drink.
Disse mettendosi accanto a Jessy Jey e appoggiando un braccio sulle sue spalle. Cosi feci anche io.
Io:E voi siete?
X:Siamo Matteo e Nicolas.
Niall:E cosa volete da qui?
Matteo:Fare amicizia.
Jessy Jey:Sono simpatici. Sono italiani come me e vanno all'università di scienze matematiche. Ci stavano dicendo quanti esami gli mancavano. Loro sono Niall e Zayn.
A quanto pare la loro compagnia gli faceva piacere.
Nicolas:Vi va di ballare?
Zaira:Oh certo molto volentieri. Ormai i piedi sono riposati.
Gli porsero le mani e le ragazze andarono con loro. La gelosia mi sta mangiando,divorando. Non la voglio portare a letto. Voglio qualcosa di più ho capito. Si allontanarono e iniziarono a ballare in un punto della pista dove noi riuscivamo ancora a vederle.
Niall:Non ce la faccio più a vederla ballare con gli altri.
Io:A chi lo dici. Sto morendo. Guarda come quel Nicolas si butta su di lei,la stringe,ride.
Niall:Ma perchè hai visto Matteo?!!? Non lo sopporto a quello. Tu sei italiano ma io sono irlandese e lei è mia.
Io:Andiamo a riprendercele.
Cosi con calma andammo da quei ragazzi e con un gesto gli facemmo capire di andarsene. Diedero i loro numeri di telefono e poi sparirono. Ballammo con loro ancora e ancora fin quando il Dj non le chiamò. Ora faccio una strage.
Niall:Andiamo a prendere un po' d'aria.
E cosi facemmo. Avevamo bisogno entrambi di respirare una nuova aria quella stava iniziando ad essere soffocante.

 

*Pov Liam*
Il piano andava alla grande. I due si stavano ingelosendo e le ragazze si stavano divertendo,mentre noi stavamo conoscendo i ragazzi che lavoravano lì. Erano tutti molto simpatici.
Jack:Mi dica cosa desidera.
X:Vodka.
Un voce familiare attirò la mia attenzione. Mi girai e c'era lei in tutto il suo splendore aspettando il suo drink.
Io:Alla fine sei arrivata. Ti avevo detto di chiamarmi.
Danielle:Non ce n'era bisogno. Sapevo dove sareste andati.
Io:Come?
Danielle:Indovina un po'.
Disse indicando le ragazze che stavano dal Dj. Mi guardarono mi fecero l'occhiolino e salutarono Danielle.
Io:Capisco. Allora balliamo??
Danielle:Perchè no. Andiamo.
Iniziammo a ballare,era bravissima. Poi con quel suo vestito che metteva in risalto le sue forme era un sogno da cui non ti vorresti mai svegliare. Ballammo fino allo sfinimento, poi ci accomodammo su dei divanetti e iniziammo a parlare e a bere.
Io:Da quanto tempo vivi qui?
Danielle:Abbastanza da dire di averti visto già un paio di volte.
Io:Impossibile. Se tu avessi visto me io avrei visto sicuramente anche te. E di te mi ricorderei.
Danielle:Eri sempre impegnato a baciarti con qualcuna.
Disse ridendo. Era cosi bella quando rideva.
Io:Quello è il passato. Ora sono diverso.
Danielle:Mmmmh buono a sapersi allora. Dai continuiamo a ballare.
E ancora una volta ballammo. Fin quando non ci chiamarono per andarcene. Cosa che è accaduta alle cinque del mattino più o meno.

 

*Pov Zaira*
Io:Ma che morte hanno fatto quei due??
Dj: I tizi che erano con voi??
Jessy Jey: Si.
Dj:Allora uno sta lì. Due al bar a rimorchiare quelle due e altri due sono usciti da un bel po'.
Io:Andiamo a recuperarli. Dj ci vediamo tra poco e metti le nostre canzoni quando rientriamo.
Dj:Se ballate sul bancone,si.
Jessy Jey:Perchè ci vuoi far ridicolizzare avanti a tutti?!?
Dj:Oh credimi se vi ridicolizzasse non ve lo farei fare. Voglio vedere un po' di ragazzi che vanno in tilt per voi.
Io:Okkey allora dacci il tempo di riportare quei due dentro.
Dj:Vi aspetto.  
Fece un segno a Jack,che iniziò a pulire il bancone e togliere tutti i bicchieri vuoti. Ogni tanto quando eravamo felici ma sobrie ci capitava di ballare sul bancone o sui tavoli. Ci divertivamo,era come se avessimo due vite parallele,il pomeriggio santarelline e la sera usciva la parte che di noi che più ci piaceva. Uscimmo e non vedemmo ne Zayn ne Niall.
Nick:Sono nel parcheggio. Venite vi accompagno.
Jessy Jey:Non puoi lasciare il tuo posto. Andiamo da sole. Tanto la macchina l'hanno parcheggiata all'inizio.
Nick:Mi raccomando qualsiasi cosa urlate e arrivo di corsa.
Io:Tranquillo Nick. Ci vediamo tra poco. Oh e quando entriamo dopo,inizieremo a ballare sul bancone.
Nick:Felici oggi?
Jessy Jey:Cercando di far morire due ragazzi.
Nick:Già cosi lo state facendo. Non vi spingete oltre se no la terza gamba va oltre.
Io:Non ti preoccupare si sanno contenere. O almeno spero.
Ridemmo e andammo da loro.
Jessy Jey:Oh che carini quei due ragazzi seduti sulla macchina!
Sussultarono e ci girarono. Sorrisero e ci fecero avvicinare.
Io:Che c'è non vi piace l'aria della discoteca?
Niall:Non ci piacciano tutti quei tipi che vi stanno intorno.
Jessy Jey:Qui c'è qualcuno che è geloso o sbaglio?!?!
Zayn:Eh si siamo gelosi e allora?!? Siete bellissime e molto sexy cosi. E tutti quei ragazzi che vi si avvicinano o vi parlano o qualsiasi altra cosa ci da suoi nervi,anche quelli che conoscete.
Ridemmo. Erano dolcissimi. Gli demmo un bacio a stampo e poi entrammo di nuovo in disco.
Io:Quello che vedete ora vi piacerà ancora meno. Ma è nostra abitudine farlo.
Entrammo nella disco e Nick ci seguì. Lo faceva perchè non voleva che nessun ragazzo salisse sul bancone oltre noi. Nessuno ci doveva importunare durante il nostro momento. Facemmo segno a Dj e lui partì con la canzone. Jack ci aiutò a salire sul bancone e iniziammo a ballare guardando sempre Zayn e Niall che ci seguivano in ogni movimento. La canzone cambiò e dopo un po' decidemmo di far salire anche quei due. Ballammo con loro come non avevamo mai fatto. Le persone sotto ci acclamavano,applaudivano. Si stavano godendo lo spettacolo. Dopo altre due canzoni facemmo segno a Dj di interrompere tutto e Zayn e Niall ci aiutarono a scendere. Uscimmo dal locale ringraziando Jack e Dj e salutammo Nick. Erano le cinque e stanchi decidemmo di tornare a casa. Eravamo quasi tutti abbastanza sobri,ma non cosi tanto da poter guidare cosi lasciammo macchina e moto lì e chiamammo dei taxi. Arrivammo a casa,e ci raggruppammo tutti nel salone.
Danielle:Allora divertiti?!?
Harry:Puoi dirrrrlo forrrrte ragazza di cui non so il nome.
Ecco quasi tutti,tranne Harry e Louis. Che neanche dopo cinque secondi che si stesero per terra si addormentarono.
Jessy Jey:Due sono già partiti.
Liam,Zayn e Niall li portarono nelle loro stanze e chiusero la porta per poi raggiungerci di nuovo. Danielle e Liam andarono a dormire nella camera di Liam e rimanemmo solo io,Jessy Jey,Zayn e Niall.
Io:Piaciuti i balli alla fine?!?
Zayn:E ce lo chiedi.
Niall:Siete state strepitose.
Jessy Jey:Si lo sappiamo ma ora basta,io vado a dormire. Ci vediamo dopo.
Diede un bacio a Niall sulle labbra. Un bacio,bacio. Una volta staccatasi Niall restò lì imbambolato con le labbra ancora socchiuse e gli occhi aperti mentre lei aveva un sorriso di soddisfazione stampato in faccia.
Jessy Jey:Buona notte.
E andò in camera di Niall. Che la seguì dopo un poco. Restammo io e Zayn,l'imbarazzo era forte che lui interruppe dandomi un bacio. Era la serata dei baci quella?!?! Si stava trasformando da un semplice bacio ad un qualcosa di più. Lo fermai. Non volevo che succedesse qualcosa con anche se piccola percentuale di alcool nel sangue. Se succede deve essere perchè siamo sobri al 100% non al 98%. Andai in camera mi spogliai e presi il completo d'intimo con cui dovevo dormire quella notte secondo il consiglio di quegli altri tre. Lui invece scese giù e andò a dormire. Mi aveva capito e questo significava tanto per me.

 

*Pov Niall*
Dopo quel bacio non ci ho visto più. Ora,questa sera doveva essere mia. Dovevo farla mia. Cosi la seguì e quando chiuse la porta io la riaprì. Stava iniziando a spogliarsi per andare a dormire.

Jessy Jey:Vuoi restare ancora lì sulla soglia della porta o vuoi venire qui.
Cosi andai da lei e la presi da dietro rabbrividì al solo contatto con la mia pelle,poi sorrise.
Jessy Jey:Cosa credi che accadrà ora?
Io:Io ho avrei un'idea.
La presi a baciare,andai dal collo alla spalla. Brividi che invadevano entrambi i nostri corpi. Si girò e prese a baciarmi. Le lingue iniziarono a giocare tra di loro. La desideravo ogni secondo di più. Le tolsi il vestito,lei mi tolse la maglia. Era fantastica. Riprese a baciarmi. Mi slacciò la cinta,e mi tolse i pantaloni.
Jessy Jey:N-n-niall...
Io:Che c'è?
Jessy Jey:Non possiamo.
Non le diedi ascolto e continuai a baciarla su ogni parte nuda che aveva.
Jessy Jey:Niall ho detto no!
Disse urlando.
Io:Ma...
Jessy Jey:Ma ho detto di no. Non posso spiegarti,o dirti il perché. Ti voglio,ti desidero ma non posso. Io ti amo da quando ti ho visto la prima volta a scuola. Io e Zaira eravamo arrivate tardi e cercavamo la classe, voi stavate correndo perchè non lo so,quando mi spingesti facendomi cadere a terra,mi guardasti negli occhi e poi ti unisti alla risata degli altri e dicesti 'sfigata'. Poi continuaste a scappare mentre io restai a terra a piangere e Zaira mi abbracciava e mi diceva di non darvi ascolto. Io ti amo Niall. Ti amo.
Quelle parole mi stavano facendo morire dentro. Le lacrime pizzicavano e non poco, ma mi trattenni. Nessuna ragazza poteva farmi questo. Non di nuovo.
Io:Perchè? Perchè se mi ami non possiamo diventare qualcosa. Se mi vuoi, mi desideri perchè non lo facciamo. Perchè non facciamo l'amore. Perchè vuoi vedermi soffrire?!?! Ti vuoi vendicare in questo modo?
Jessy Jey:No io non voglio vendicarmi cosi. Farei del male solo a me stessa rinnegare l'amore per te. E non sai quanto io ora stia morendo. Non sai quanto fa male dirti queste parole.
Io:E allora non dirmele! Non dirmele...
Jessy Jey:Purtroppo devo.
Piangeva,piangeva. Le lacrime scorrevano veloci sul suo volto. Stava male e si vedeva ma allora perchè preferisce stare male a stare con me? Perchè mi desidera cosi tanto e non fa niente per colmare il suo desiderio? Perchè vuole soffrire lei e vuole far soffrire me?? Perchè?
Io:No, tu non devi. Tu vuoi. Perchè hai paura. Paura di essere amata sul serio.
Jessy Jey:Io non posso averti perchè sono una fata! E le fate non possono innamorarsi degli esseri umani. Hai capito ora?!!? Perchè non posso amarti liberamente?Perchè posso solo desiderati senza mai averti?!?
Io:Le fate non esistono. Sono una pura invenzione degli adulti per far sognare i bambini.
Jessy Jey:Ah si. Guarda. Pensa a qualcosa.
Io:Fatto.
Jessy Jey:'Io ti amo'. Provi rabbia,e tristezza in questo momento. Non posso vedere il passato o il tuo futuro,quindi non posso dirti niente. Posso però portarti dove vuoi.
Io:Portami a casa mia. In Irlanda.
Jessy Jey:Una parte qualsiasi dell'irlanda??
Io:Si.
Jessy Jey:Noi vorremmo andare in Irlanda per abbracciare un albero.
In pochi attimi fummo in irlanda. Era il mio posto preferito,il parco giochi. Restai stupito. Mi riportò a casa.
Io:Io...
Jessy Jey:Non dire niente. Vai solo via. Oh e non ci possiamo vedere più cosi spesso. Chiederò alla preside se ci può dare dei turni. Che tipo ci alterniamo i giorni. Io vado lunedì tu vai martedì e cosi via. Le ripetizioni te le da Zaira. Tanto lei è brava in matematica. Ora ti prego vai via. E non dire a nessuno che sono una fata. Credo che domani glielo dirò io.
Non dissi niente,abbassai lo sguardo e mi chiusi la porta alle spalle. La sentivo piangere ed ero io la causa di tutto. C'era silenzio assoluto in casa,presi una coperta e andai in piscina. Non ce la feci più e piansi in silenzio cercando di non farmi sentire da nessuno. Sentì la vetrata aprirsi. Mi girai e c'erano Liam e Zayn assonnati che mi guardavano. Mi asciugai di corsa le lacrime e mostrai una dei miei sorrisi migliori.
Liam:Cosa c'è?
Io:Niente ragazzi. Andate a dormire che è tardi. Domani un' altro party hard.
Risi.
Zayn:Stavi piangendo perchè?
Io:Ehm. No non è vero. E' il troppo vento che mi fa lacrimare gli occhi.
Liam:Ne parliamo domani.
Zayn:Ora però vieni dentro che fa freddo.
Io:Sto un altro po' qui e poi arrivo. Giuro.
Liam:Tra cinque minuti dentro. Ti prenderai qualcosa ne so.
Annuì e loro ritornarono dentro mentre io restai lì. La mia cura a tutto era lei. Mentre io per lei sono solo una malattia,un virus. Stanco di pensare e di piangere rientrai. Mi misi sul divano e Zayn mi venne vicino e mi abbracciò.
Zayn:Domani me ne parlerai. Ora dormi.
Cosi mi addormentai tra le braccia di uno dei miei migliori amici.



 

Spazio scrittrice
Ragazze eccomi di nuovo qui a scassarvi le balls.
Questo è un nuovo capitolo (Capitan ovvio è sempre presente v.v LoL)
e spero che vi sia piaciuto. 
Devo ringranziare di cuore I am Moon per le recensioni che sta lasciando ma 
soprattutto per l'ultima. Devo ringraziare anche CiuffoMalik e Expectopatronum_
per le loro recensioni. Mi fa sempre piacere leggere 
ciò che pensano le lettrici delle mia FF,anche se sono negative,
mi aiuteranno a migliorare. 
Eh niente che dirvi. Spero sia stata una buona lettura,
mi scuso per il ritardo e aspetto una vostra recensione o un messaggio.
Baci ImBritIrish xx 
Oh quasi dimenticavo qui sotto ci sono i vestiti delle ragazze. Spero vi piacciano. xx

                                                                                                                          Zaira.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=422193981139105&set=a.171543166204189.38510.148861065139066&type=3

 

Jessy Jey.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=411540785537758&set=a.171543166204189.38510.148861065139066&type=3


S
alutate l'omino con le braccia alzate -> lol
xDxD

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


*Pov Jessy Jey*

Sentivo dei rumori provenire dalla cucina. Sicuramente erano gli altri che stavano facendo colazione. Mi sistemai e cercai di nascondere gli occhi rossi che avevo, dovuti al pianto isterico durato tutta la notte precendente. Ho delle occhiaie che farebbero paura a chiunque. Sembro un mostro altro che fata. Ma presi coraggio e scesi. C'erano tutti tranne Niall. Potevo sentire il mio cuore rompersi in mille pezzi. Sapete quando vi cade un vetro o una tazza o qualsiasi altra cosa che si può rompere sul pavimento e si sbriciola?? Ecco cosi era il mio cuore in mille piccoli pezzettini.
Io:Ehm...salve.
Si voltarono tutti verso di me. Avevano anche loro facce sconvolte. Alcuni per la sbornia di ieri. Altri solo perchè si erano appena svegliati.
Io:Niall?
Liam:Che te ne frega dov'è?
Zaira:Non l'aggredire.
Zayn:Se no?
Zaira:Ma cosa credete che lei non stia soffrendo? Credete che solo lui ora sta con il cuore a pezzi?!?! No, anche lei sta male. Ma a differenza del vostro amico lei non fa la vittima. Stronzi che non capite un cazzo.
Io:Non litigate per colpa mia.
Liam:Ma lui non sta facendo la vittima. Lui è ferito ed è stata la tua mica a ferirlo.
Ecco le mie parole erano andate al vento.
Zayn:Io gliel'avevo detto di non affezionarsi troppo. Lo sapevo che andava a finire cosi. Lo sapevo che lo stavi solo usando per fargliela pagare di tutti quegli anni di prese in giro.
Lì non ci vidi più. Tutto potevano dire di me tranne che gioco con il cuore delle persone.
Io:Non dirlo. Non dire che io non lo amo. Non dire che lui non mi piace. Non dire che io ho voluto solo ferirlo. Non sai niente per dire determinate cose. Non sai perchè ieri gli ho detto quelle cose e gli ho chiesto di non dire niente perchè sarei stata io a dirvele. Lui dovrebbe capirmi. Non dico non ci dovrebbe restare male ma dovrebbe cercare di capire.
Niall:Io non voglio capire. E' tutto troppo assurdo. Una volta ogni tanto che mi sono innamorato di qualcuno dopo...
Si interruppe. Gli amici lo guardarono con un'aria come per dire non dire niente.
Io:Mi dispiace ma ieri ti ho dimostrato che è tutto vero. Che non ti sto prendendo in giro,nessun trucco,ti ho detto la pura e semplice verità.
Louis:Che verità?
Io:Non gliel'hai detto?
Niall:Mi hai chiesto di non farlo. Non l'ho fatto.
Zaira:Non dire cosa? Che tu...
Annuì. Restò sconvolta. Sapeva ora cosa sarebbe successo. Il tempo di far arrivare la notizia dai miei.
Io:Io...io...io sono una fata.
Harry:Tu cosa!?!?!
Zaira:Lei è una fata. Può leggere tutta la vita di un'essere umano. Tranne quella di voi cinque e qualsiasi cosa legata a voi lei non può vederla. A parte quello che state facendo nel presente o quello che pensate. E sa usare il teletrasporto.
Io:Datevi le mani. Vi porto in un posto. Noi vorremmo andare a Napoli per vedere il mare.
Puff ecco lì la mia città,il mio mare.
Harry:Ma....
Io:Non vi sto mentendo. Venite torniamo a casa.
Louis:E cosa c'entra che sei una fata con il fatto di fidanzarti con Niall?
Zaira:Già cosa c'entra?
Io:Non te l'ho mai detto,ma a noi fate è severamente vietato stare con un umano.
Zaira:Punizione?
Io:Immediata perdita dei poteri.
Liam:E allora? Cosa te ne fai dei poteri se non hai nessuno che ami al tuo fianco? Se non hai nessuno da difendere??
Io:E cosa credi che io non ci abbia mai pensato a dire addio ai miei poteri? Non abbia mai voluto essere un'umana normale? Ma i miei genitori mi dissero che se avessi detto addio al mio lato da fata loro non avrebbero mai più avuto una figlia.
Zayn:Ti avrebbero cacciato dalla famiglia?
Annuì. Le lacrime iniziarono a scivolare veloci sul mio volto. Zaira mi guardava senza dire niente.
Io:Capito il motivo per cui io ti dico sempre che non è bello essere una fata? Troppe regole,poca libertà. Non puoi amare chi vuoi,sempre sotto esame, sempre ad imparare cose nuove.
Zaira mi guardò ed annuì. Stava per piangere anche lei. Cosi mi venne in contro e mi abbracciò.
Zaira:Ti starò sempre accanto,qualsiasi cosa succeda. Te lo prometto.
Liam:Per questo l'altra volta sapevi della Smint.
Annuì.
Io:I miei. Beh ragazzi è stato un piacere conoscervi per quello che siete. Mi dispiace avervi creato tutti questi casini. Oh e Niall.
Niall:Si?!?!
Io:Posso darti un ultimo bacio prima di andare via per sempre?
Niall mi si avvicinò,mi prese il viso fra le mani e mi baciò.
Zaira:Ed ora dove andrai?
Io:A scontare la mia punizione.
Zaira:Non puoi lasciarmi da sola per un anno. Non ancora una volta.
L'ultima volta è stata prima che andassi a vivere da lei. I miei non accettarono il fatto che un solo essere umano lo sapeva. Poi però lei in quell'anno dimostrò di essere in grado di tenere quel segreto cosi i miei mi lasciarono andare.
Io:Questa volta credo di doverti dire addio per sempre. Ricorda che sarai sempre la mia migliore amica e che se hai bisogno guarda la luna e pensa. Ricordi?!?! So leggere nel pensiero. Oh e prendi questa,mi sentirai più vicina.
Le diedi una collana che avevo sempre con me. Era un pietra blu. Bussarono la porta erano i miei, come previsto. Abbracciai tutti e andai.
Niall:Non lasciarmi!
Disse correndo nella mia direzione. Mi voltai,piangevo. Che novità.
Io:Non ti lascerò mai. Ti amerò per sempre.
Niall:Ti prego resta!
Non riuscì a rispondere che sparì. Continuai a piangere. Non rivolsi la parola a nessuno, neanche per dire ciao o passami l'acqua.
Moira: Non potrai mai più rivedere quelle persone.
Antuan:Innamorarti di un umano ma come ti è saltato in mente?!!? Tu la figlia di due dei più potenti maghi di tutta la nostra gente,che si innamora di un umano. Come hai potuto farci questo?
Non rispondevo,avevo lo sguardo fisso a terra e non emanavo parola. Piangevo soltanto. Avevo bisogno di loro. Di tutti loro.
Moira:Ora vai in camera tua e allenati.
Cosi andai.

 

*Pov Zaira*

Io:Mi ha lasciata! Ancora. La odio. Mi ha detto che mi sarebbe stata sempre accanto,ed ora è andata via! La odio!La odio!
Zayn:Non dire cosi. Lo sai anche tu che non è vero. Non la odi e non potrai mai farlo.
Mi strinse tra le sue braccia mentre io piansi senza sosta. Mi aveva abbandonato,aveva abbandonato tutti noi. Ora che tutto stava andando bene,lei non c'era. Ora che finalmente eravamo felici. Niall dopo esserle corso dietro,rientrò e mentre stava correndo sopra Liam lo raggiunse e lo abbracciò. Piangeva più di me. Si amavano ma il loro amore non aveva futuro.
Niall:Perchè?? Perchè tutte se ne vanno via da me? Chi per un motivo chi per un altro,mi lasciano tutti prima o poi.
Liam:Ci siamo ancora noi. Noi non ti lasceremo mai.
Non rispose più,continuò soltanto a piangere. Mi iniziava a scoppiare la testa.
Io:Zayn non mi sento bene.
Non vidi più niente solo nero. Per il troppo pianto ero svenuta. Mi portarono di sopra e mi misero sul letto.
Io:Jessy Jey!! Allora non mi hai lasciata!
Jessy Jey:Te l'ho detto che ti sarei stata sempre vicino. Però ora non piangere più,abbiamo trovato un modo per vederci.
Io:Ma che modo??
Jessy Jey:Questo è un sogno,non è la vita reale. Ora vai che gli altri si stanno preoccupando. Dì a Niall che il mio cuore gli apparterrà per sempre e agli altri che li voglio bene. Sei bella migliore amica.
Mi diede un bacio ed io mi svegliai piangendo.
Io:Jessy Jey mi è venuta in sogno. Era lei.
Niall:Sul serio?!? Cosa ti ha detto?
Io:Mi ha detto che il suo cuore sarà per sempre tuo e che vi vuole bene e che sono bella. Anche nei sogni ha bisogno degli occhiali.
Harry:Abbiamo trovato un modo per comunicare con lei. Nei sogni.
Niall:Voglio parlarci anche io.
Louis:Sta notte la vedrai.
Zayn:Non si può fare niente per riaverla qui??
Io:Che io sappia no. Quando mi ha lasciata la prima volta è ritornata cosi all'improvviso. Mi disse solo che aveva chiesto scusa ai genitori e che loro l'avevano perdonata.
Danielle:E non può chiedere di nuovo scusa?
Io:Ha detto dell'esistenza delle fate a sette persone. Non credo che i genitori la perdoneranno facilmente.
Liam:Non ci resta altro da fare che sperare in un suo ritorno.
Io:Ora io devo andare. Ci vediamo in questi giorni.
Niall:E con la scuola come facciamo??
Io:Con la scuola è tutto risolto.
Danielle:Cioè?
Io:Jessy Jey per gli altri non esiste più. Come se non l'avessero mai conosciuta.
Louis:Perchè?
Io:Non lo so ma succede cosi.
Harry:Non credevo che una ragazzina cosi potesse avere questa vita.
Io:L'avete detto anche voi. Mai giudicare il libro dalla copertina.
Niall:Perchè io non posso dimenticarla,fare finta di non averla mai conosciuta??
Danielle:Perchè la ami semplice e non ci si può dimenticare di chi si ama.
Niall:Ma fa male.
Io:Amare fa sempre male,ma è bello,amare o essere amati. Ti fa sentire importante,ti fa sentire bene,ti fa sentire tante cose. Ti fa capire che sei vivo.
Niall:Ma io ora vorrei solo morire.
Io:E non credi che se moriresti mancheresti a qualcuno? Non credi che faresti sentire tutti male,faresti soffrire noi,ma soprattutto faresti soffrise Jessy Jey. Non credi che valga la pena aspettare il ritorno della persona amata? Sperare almeno nel suo ritorno?
Niall:Ma se questo non avverrà mai io resterei ad aspettare il nulla assoluto.
Io:Credo che capirai quando sarà il momento di smettere di aspettare,voltare pagina o andare a prendere quello che tuo.
Annuì e mi abbracciò. Zayn prese la moto e mi riportò a casa.
Io:Buona notte.
Gli porsi il casco e mi girai. Mi prese il polso e mi baciò.
Zayn:Beh allora buona notte.
Io:Cancella quel sorrisino dalla tua faccia Malik. Oggi sono troppo abbattuta per risponderti. Ma cancella quel sorrisino.
Zayn:Nessun sorrisino.
Disse facendo la faccia da angelo. Sorrisi,lo salutai ed entrai in casa. Come immaginavo i miei si erano già dimenticati di Jessy Jey. Avevano apparecchiato solo per tre.
Io:Salve.
Mi sorrisero e iniziammo a mangiare. Avevo bisogno di distrarmi. Cosi decisi di andare a ballare quella sera. Mi addormentai e mi svegliai direttamente la sera verso mezzanotte. Mi preparai e sgattaiolai fuori senza farmi sentire. Andai nella discoteca di sempre e restarono sorpresi che io stessi da sola. Allora non se ne erano dimenticati,mi inventai una palla ed iniziai a bere e a ballare.
Restai fino all'orario di chiusura.
Nick:Zaira si ritorna a casa.
Io:Ma io ho voglia di ballarrrre!!
Jack:Chiamo i tuoi amichetti.
Io:Ma io sto bbbene. Vedete?!?!
Dj:Si benissimo. Tieni il telefono.
Jack:Sei Zayn? Sono Jack quello della disco. Bene. Potresti venire a prendere Zaira nella discoteca? E' troppo ubriaca per farla tornare a casa da sola.
Io:Ma io non sono ubriaca.
Jack:Si ed io sono babbo natale.
Io:Oh ciao babbo natale. Io vorrei che la mia migliore amica ritornasse da me e vorrei che Zayn Javadd SonoIlSessoCheCammina Malik mi amasse. Oh e auguri di buon natale.
Jack:Grazie mille a tra poco.

 

*Pov Zayn*

Stavo dormendo beatamente quando il mio telefono squillò.
Io:Pronto?
Jack:Sei Zayn?
Io:Si Jack sono Zayn.
Jack:Bene. Potresti venire a prendere Zaira nella discoteca? E' troppo ubriaca per farla tornare a casa da sola.
Zaira:Ma io non sono ubriaca.
Le sentì dire.
Jack:Si ed io sono babbo natale.
Zaira:Oh ciao babbo natale. Io vorrei che la mia migliore amica ritornasse da me e vorrei che Zayn Javadd SonoIlSessoCheCammina Malik mi amesse. Oh e auguri di buon natale.
Era ubriaca fradicia,dovevo andare.
Io:Arrivo.
Jack:Grazie mille a tra poco.
E staccai. Presi la macchina e andai a recuperarla. Non so chi stava peggio tra le e Niall so solo che se non gli stiamo vicini potrebbero combinare qualcosa di cui si pentiranno a vita. Arrivai alla disco.
Parcheggiai e mi diressi all'entrata.
Io:Ragazzi.
Nick:Zayn finalmente.
Dj:Stava iniziando a sclerare. Parlava di fate.
Io:Eh?!?!E che diceva?
Jack:Che sono cattive e che le odia,ma solo ad una vuole un bene immenso.
Io:Non vi ha detto più niente?
Nick:No.
Io:Ah. Grazie per averla tenuta sotto controllo. Ci vediamo.
Dj:Mi raccomando trattala bene signorino SonoIlSessoCheCammina.
Ridemmo e la presi tra le mie braccia.
Zaira:Zayn?
Io:Si sono io.
Mi avvolse le braccia intorno al collo,appoggiando la testa sulla spalla.
Io:Ecco qui. Ora torniamo a casa piccolina.  
La feci stendere sui sedili posteriori e misi in moto.
Zaira:Hey non te ne andare, resta con me,non mi devi abbandonare. Dimmi che mi ami,perchè io già lo faccio. No,non te ne andare! Resta! Ti supplico! Ho bisogno di te! Zayn!! No!
E si svegliò. Aveva il respiro affannato,guardava il vuoto.
Io:Hey,che succede?
Zaira:Il peggior incubo di tutta la mia vita.
Io:Dai racconta.
Zaira:Te ne stavi andando. Mi stavi abbandonando anche tu.
Io:Non accadrà mai. Dai vieni qui che siamo arrivati.
La presi di nuovo tra le mie braccia e la portai nella mia camera. Stavo chiudendo la porta quando mi chiese di restare lì con lei e cosi feci. Tra circa mezz'ora mi sarei dovuto svegliare per andare a scuola,ma decisi di saltarla. Mentre i ragazzi convinsero o meglio costrinsero Niall ad andarci. Trascorremmo una giornata a casa guardando film strappalacrime,mentre i ragazzi decisero di far compagnia a Niall a scuola per la punizione che aveva avuto. Tornarono più o meno alle sei,facemmo i compiti e cenammo.
Niall:Jessy Jey non mi è venuta in sogno.
Zaira:Non so che dirti. So solo che io non la vedo da quando svenni.
Niall:Magari deve succedere qualcosa per farla comparire.
Harry:Non avrebbe mai voluto che ti accadesse qualcosa.
Danielle:Figurati se vuole comparire solo se ti sta per accadere qualcosa.
Liam:Dalle tempo, magari sta studiando qualche modo per venire e darci sue notizie.
Louis:Non avere fretta io sento che lei tornerà da noi. Lo sento.
Io:Si anche io. Ho la sensazione di un cambiamento nell'aria. Non imminente però.
Niall:Si abbiamo un fato tra di noi ora.
Zaira:Abbi fiducia in Jessy Jey. Si farà viva.
Annuì ed io accompagnai Zaira a casa. La baciai e me ne andai.

*Pov Niall*

Erano trascorse due settimane da quando lei se ne era andata. Mi sentivo vuoto. Sapete è come se vi avessero tolto tutti gli organi e tutto quello che avete dentro è aria. Come se foste palloncini. Ecco cosi mi sento io ora. Pieno d'aria. In queste due settimane ho pensato a come poter vedere di nuovo i suoi occhi e il suo sorriso e sentire di nuovo le sue frecciatine. Ed ora mi ritrovo da solo su questa scogliera,con un leggero vento che mi scompiglia i capelli, il suono del mare che si infrange sugli scogli e il pensiero fisso di buttarmi. Ho deciso mi butto. Mi alzo mi spoglio,resto in boxer,quando sento un 'Non lo fare'. Mi guardai intorno non c'era nessuno. Lo sentì dire ancora una volta.
Io:Chi sei??
X:Mi conosci bene. Ti chiedo di non farlo. Non per me. Io ti amo e tornerò presto.
Io:Non puoi essere tu.
X:Chi ti dice che non posso esserlo?
Io:Tu..
X:Io cosa?
Io:Tu mi hai lasciato. Mi hai abbandonato.
X:Io l'ho fatto solo fisicamente. Ma in queste due settimane ti ho osservato. Ti ricordi?!? Il mio cuore sarà per sempre tuo.
Io:E il mio sarà per sempre tuo.
X:Promettimi che non lo farai.
Io:Te lo prometto. E tu mi prometti una cosa? Promettimi che tornerai da me.
Non ci fu più risposta. La voce era scomparsa. Mi rivestì e tornai a casa dagli altri. Mi misi a letto e mi addormentai,per la prima volta con meno tristezza nel cuore.  


Spazio scrittrice
Lo so che questo capitolo fa cagare. Ma è
stata un'idea che mi è venuta sta mattina quella di far succedere tutto
questo bordello e volevo scriverlo cosi è uscito questo.
E' una vera e propria cacca. 
Il prossimo sarà meglio di questo sicuramente.
Baci la vostra ImBritIrish xx 

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


*Pov Niall*

Erano passati tre mesi da quando lei mi aveva lasciato. Mesi che non avevo sue notizie. 'Abbi fiducia in lei' 'Si farà risentire' 'Ritornerà',ma quando sarebbe accaduto tutto questo? E quando io mi sarei stancato di aspettarla?
Danielle:Fa freddissimo fuori. Vi sconsiglio di uscire.
Liam:Sta anche nevicando.
Io:Ragazzi io vado al cimitero.
Zaira:Vorrei proprio conoscere questa Eeanor di cui mi avete parlato.
Zayn:Sareste diventate ottime amiche secondo me.
Io:Vorresti venire con me?
Zaira:Posso?
Io:Certo che puoi.
Louis:Oh vai a trovarle?
Io:Vuoi venire anche tu?
Louis:E' che...
Harry:Vai Lou. Vai a trovarla.
Cosi arrivammo al cimitero dopo circa due ore.
Io:Ecco lei è Eleanor.
Zaira:Eleanor Jane Calder 16 giugno 1992 – 11 gennaio 2012. Wao era bellissima.
Louis:E'...ehm cioè era mia moglie. Era bellissima,e simpaticissima,ma anche molto romantica e sexy quando voleva.
Io:Era un Louis al maschile.
Zaira:Oh wao. Ma come è morta?
Louis:Me lo ricordo come fosse ieri. Stavamo andando a comprare gli ultimi regali di natale,quando stanchi ci accomodammo ad un bar. Mentre aspettavamo le nostre ordinazioni viene un tizio e le punta una pistola alla testa e fa a quelli del bar 'Se non mi date subito i soldi questa ragazza morirà'. Un signore che passava di lì chiamò la polizia che intervenne in pochi istanti. 'Abbassa la pistola!',gridavano,ma il ladro non ne aveva l'intenzione. Prese tutti i soldi e mise un braccio intorno al suo fragile collo tenendo sempre la pistola sulla tempia destra. 'Non provate a fermarmi o questa ragazza morirà',iniziò a scappare tenendo sempre Eleanor come ostaggio,arrivarono su un tetto di un' edificio di 20 piani. E lì il ladro la stava lasciando andare, ma uno stupido poliziotto li raggiunse e lui riprese Eleanor. Sentì uno sparo,poi un' altro. Corsi sul tetto e vidi Eleanor stesa a terra con il segue che scendeva dalla sua testa e il ladro ferito solo ad una spalla. Iniziai a prenderlo a pugni, a dargli i calci,con tutta la forza che avevo in corpo. Era quasi stremato,sputava sangue, ma il poliziotto mi fermò. Piansi e piansi abbracciato ad Eleanor. I poliziotti mi tiravano,mi dicevano di lasciare quel corpo ed io non facevo altro che stringerla. Mi staccarono a forza,mi portarono giù dove trovai loro pronti ad accogliermi tra le loro braccia,cosi continuai a sfogarmi. Lei era il mio tutto. Quell'anno avremmo fatto un anno di matrimonio. Ma la vita a quanto pare non ci voleva insieme per sempre.
In quel momento si inginocchiò sulla tomba della ragazza,le lacrime solcavano il suo volto, accarezzava la foto con amore,delicatamente,come se stesse accarezzando lei in carne ed ossa e non voleva farle del male. Il vento si alzò,e gli sfiorò la guancia,chiuse gli occhi e sorrise.
Louis:Ti amo Eleanor Jane Calder. Ti amo e sempre ti amerò.
Due tombe più in là invece c'era Annabelle Morgan 23 febbraio 1994 – 30 luglio 2011. Mi avvicinai alla sua tomba. Pulì la foto e l'accarezzai. Zaira mi venne vicino.
Zaira:E lei chi è?
Io:Lei è stata la parte più importante delle mia vita.
Zaira:Com'è morta?
Io:Non amava tanto la vita. Cosi un bel giorno decise di dirci addio buttandosi dal quindicesimo piano di un palazzo di New York. Eravamo andati a fare un viaggio di istruzione lì. Lei si allontanò dal gruppo e il resto già te l'ho raccontato.
Zaira:Una cosi bella ragazza.
Io:Aveva anche uno splendido sorriso e degli occhi bellissimi.
Baciai la foto e ce ne andammo. 
Io:Vado a fare una cosa. Torno a casa a piedi, non preoccupatevi di me.
Louis:Ma fa freddissimo. Dai torna a casa.
Io:Giuro,non ci metto niente. Andate.
Zaira:Facciamo cosi, quando hai fatto, ci chiami e ti veniamo a prendere,cosi non ti congeli.
Io:E va bene vi chiamo. Oh vi voglio bene! Ditelo anche agli altri.
Entrambi:Anche noi te ne vogliamo.
Zaira:Glielo diremo.
Li salutai ed uscì dal cimitero. Andai alla scogliera,era un'abitudine ormai. Però questa volta raggiunsi il punto più alto. Osservavo il paesaggio,il mare infrangersi contro gli scogli quasi come se volesse rompere quella barriera,il vento era molto forte. Mi sedetti sul bordo con le gambe che davano sul vuoto. Poi decisi di alzarmi. Ero in bilico,ora con un solo piccolo soffio sarei caduto. Mi piaceva quella sensazione di sentirmi in pericolo,mi faceva stare bene.
X:Non farlo.
Io:E perchè non dovrei farlo?
Dissi senza voltarmi. Non mi interessava chi fosse,tanto meno cosa volesse. In quel momento sapevo solo che sarebbe stata l'ultima persona che avrei sentito.
X:Per le persone che ami. Non farlo.
Io:La persona che amo non la posso vedere.
X:Perchè no?
Io:Lunga storia.
X:Abbiamo tempo.
Io:Tu hai tempo,io ho deciso che il mio tempo sta per finire.
X:E cosa cambia se finisce dieci minuti più tardi?
Io:Hai ragione non cambia niente,ma sai non posso raccontarti niente lo stesso, è un segreto.
Dissi sporgendomi sempre più avanti. Il mio cuore batteva forte,sarebbero stati gli ultimi miei battiti,poi sarei andato in un posto più bello e avrei rivisto Eleanor e Annabelle.
X:Niall non farlo!
Gridò con tutto il fiato che aveva in gola.
Io:Non trovo motivi per non farlo. Trovo solo motivi per buttarmi.
X:Dimmi quali sono i motivi per buttarti?
Io:Jessica Jey De Rossi. Questi sono i motivi per farlo.
X.Io saprei dirti almeno sette motivi per non farlo.
Io:Avanti ascolto.
X:Harry Edward Styles, Liam James Payne, Louis William Tomlinson, Zayn Javadd Malik, Danielle Peazer, Daienne Zaira Adams e Jessica Jey De Rossi.
Io:I miei motivi sono più validi. Ma grazie per averci provato. Se puoi vai dai miei amici e digli che gli ho voluto bene. Sai tutto di me quindi saprai anche il mio indirizzo, immagino.
X:59-61 Lampton Road.
Io:Ecco come immaginavo.
Ma la curiosità prese il sopravvento.
Io:Vorrei sapere come fai a sapere tutte queste cose di me.
X:Sai non amavo la vita e non vorrei che qualcuno si pentisse di una scelta,come ho fatto io.
Quell'ultima frase mi spiazzò. Indietreggiai e voltandomi la vidi a pochi metri di distanza mentre mi osservava avvicinandosi con il suo solito passo felino.
Io:Non puoi essere reale.
Annabelle:Mi hanno chiesto di venire da te per farti ragionare.
Io:Chi te l'ha chiesto?
Annabelle:Il tuo buono motivo per buttarti.
Io:Perchè lei può comunicare con te?
Annabelle:Ha potuto comunicare perchè era andata in coma per dieci giorni. I dottori la davano per morta,si anche le fate possono andare in coma o morire. Mi venne in contro e mi disse 'Hey ciao sono nuova di qui sai dove devo andare?' cosi la portai da quello che scriveva i nomi dei nuovi arrivati,un po' come x factor,che tu vai lì,dici il nome e loro ti danno il numero,solo che qui non c'era numero. Iniziammo a parlare di chi eravamo,quanti anni avevamo,mi raccontò tutta la sua vita e c'eri anche tu nei suoi racconti.
Io:Si insieme agli altri siamo stati veramente molto cattivi con quella ragazza.
Annabelle:Dai suoi racconti non si direbbe. Mi ha raccontato delle prese in giro ma mi ha poi parlato di ognuno di voi, di come siete fatti e di come si è innamorata di te. Il tuo sguardo unito al tuo sorriso conquista ancora Horan. 'I suoi occhi sono cosi profondi che riesci a leggergli anche l'anima e il suo sorriso è cosi luminoso che anche in una notte buia e triste ti sentiresti meglio',cosi mi ha detto. Poi mi ha raccontato delle regole che hanno le fate. E so tutto questo perchè si trovava su insieme a me.
Io:Perchè?
Dissi avvicinandomi ad Annabelle.
Annabelle:Ha tentato il suicidio anche lei,però lei non aveva nessuno che la fermava come io sto facendo ora con te.
Io:Come si voleva suicidare?
Annabelle:Era andata in barca con i genitori,il mare era agitato ma non tanto,cosi lei si buttò. Sapeva che lì le acque erano profondissime e che non avrebbe mai toccato il suolo cosi si lasciò andare,smise di provare a risalire,smise di trattenere il fiato,restò con gli occhi chiusi,lasciandosi scivolare sul fondo,quando stava quasi per toccarlo il padre la riportò sulla barca e chiamarono l'ambulanza.
Quelle parole mi fecero fare dei passi indietro,ero incredulo a tutto quello. La mia Jessy Jey che tentava il suicidio. Non mi potevano portare via un'altra ragazza, cosi.
Annabelle:Niall no!!
Non mi accorsi di aver indietreggiato troppo e caddi nel burrone. Chiusi gli occhi e mi godetti quella sensazione di sprofondare. Si dice che quando si sta per morire ti ritornano in mente i momenti più belli che hai vissuto,io invece vedevo solo nero. Oh un momento ora vedo qualcosa. La prima volta che incontrai i ragazzi. Erano trascorse quattro settimane dalla morte di Annabelle ed io avevo bevuto fino a non ricordarmi nemmeno più il mio nome,era diventata una cosa abituale quella, stanco mi rifugiai in un vicolo buio,stavo per chiudere gli occhi quando qualcuno mi dice che vuole i miei soldi ma non avendo forze per scappare o fare quello che mi diceva me ne stavo steso a terra,quello perse la pazienza ed iniziò a picchiarmi. Dopo un po' vennero i ragazzi che me lo tolsero da dosso,gli diedero qualche pugno e mi portarono in ospedale,mi risvegliai la mattina dopo che ero ancora in ospedale e loro erano tutti intorno a me. Facemmo subito amicizia e mi offrirono un posto dove vivere. Di nuovo nero,poi una luce bianca e in fine lei mentre mi sorrideva. Splash, il mio corpo ha appena toccato il mare,non ho voglia di lottare per risalire cosi mi lascio andare. Da quel momento non sento più niente.

 

*Pov Zaira*

Ritornammo a casa e mentre parlavamo davanti al camino acceso mi addormentai.
Io:Hey Jessy Jey ti fai viva finalmente. Ma cos'è quella faccia?
Jassy Jey:Correte alla scogliera quella vicino al cimitero. Ti supplico salvalo.
Iniziò a piangere.
Io:Salvare chi?
Jessy Jey:Svegliati,ti prego,correte alla scogliera,devi salvarlo.
Io:Chi??Jessy Jey chi dobbiamo salvare?
Jessy Jey:Niall. Si vuole buttare. Vai a salvarlo! Svegliati!
Mi urlò contro cosi mi svegliai.
Io:Ragazzi dobbiamo correre alla scogliera!
Harry:Ma fa freddissimo non possiamo uscire.
Io:Niall si sta buttando!
Louis:Ma è stato un sogno. Niall non lo farebbe mai.
Io:Me l'ha detto Jessy Jey. Niall si vuole buttare.
Zayn:Ragazzi dobbiamo andare.
Liam:L'ha detto Jessy Jey? Andiamo di corsa.
Danielle:Zayn prendi la moto. Harry tu prendi il mio motorino, voi due prendete la macchina. Noi restiamo qua.
Io:Veloci!
Cosi uscirono e corsero il più velocemente possibile verso la scogliera.

 

*Pov Zayn*

Nel giro di venti minuti ero lì. Vidi tutto con i miei occhi. Niall che indietreggiava e che cadeva nel voto.
Io:No!
Mi sentivo inutile,non riuscivo a correre,a parlare,a pensare. Niente non riuscivo a fare niente,solo ad osservare lui che cadeva.
Harry:Hey Zayn cosa c'è? Hai visto Niall?
Non risposi, alzai il dito indice e indicai Niall in caduta libera.
Liam:Niall no!!!
Iniziò a correre,inutile,non sarebbe mai arrivato in tempo, non l'avrebbe mai raggiunto. Le gambe non riuscirono a reggere più il mio peso così caddi, piangevo. Non potevo credere a quello che stavo vedendo. Il nostro irlandese che ci diceva addio per sempre. Sentì uno splash, aveva toccato il mare. Il nostro angelo in terra stava per andare in un posto migliore.
Louis:Perchè lo hai riportato da te?!? Perchè ti stai prendendo tutte le persone che amo? Che ho fatto in vita mia per avere il tuo odio? Sto amando troppo forse? Dimmelo,perchè non capisco il motivo per cui tu mi stai togliendo tutti!
Urlava al cielo,come se qualcuno fosse lì ad ascoltarlo. Harry invece restava in piedi inerme, il vento gli scompigliava i capelli,occhi sbarrati, lacrime salate scendevano senza sosta sul suo volto pallido. Appena vide che Niall toccò il mare scappò via. Corse senza una meta,voleva liberarsi.
Louis:Liam no! Morirai congelato.
Disse prima che Liam si buttasse.
Liam:Non me ne frega niente di morire congelato. Non voglio perdere anche lui. Non voglio perdere qualcun' altro.
Disse per poi buttarsi. Lo vedemmo risalire due ore dopo per prendere un po' di fiato. Poi scese di nuovo di giù. Trascorsero altre due ore e lo vedemmo salire con il corpo senza vita di Niall.
Liam:Chiamate qualcuno!!!
Disse appoggiando Niall sulla sabbia fredda e buttandosi sfinito al suo fianco. Tremava per il troppo freddo, aveva il viso pallido e le labbra violacee. Mi alzai e andai da loro,gli diedi la mia felpa per fargli sentire un po' di calore e lo abbracciai mentre Louis chiamava un ambulanza e Harry. In giro di mezz'ora l'ambulanza venne. C'erano non so quante persone. Due medici si presero cura di Liam mentre altri due caricarono Niall nell'ambulanza.
Medico:Qualcuno vuole venire?
Louis:Andate voi. Io resto qui con Liam e chiamo le ragazze. Vi raggiungeremo tra poco.
Disse riferendosi a me ed Harry. Annuimmo e salimmo nell'ambulanza.
Medico:Vi farò qualche domanda. Va bene?
Annuimmo.
Medico:Come si chiama?
Io:Niall James Horan.
Medico:Anni?
Io:19.
Medico:Ha parenti? Genitori?
Harry:Si ma non abitano qui. Sono in irlanda. Noi abitiamo tutti insieme a 59-61 Lampton Road.
Fece altre domande di routine fin quando non arrivammo in ospedale. Ci fece restare in sala di attesa mentre lui e altri tre o quattro dottori entravano in un'altra sala. Un'ora dopo ci raggiunsero tutti gli altri.
Zaia:Allora?
Harry:Non ci hanno fatto sapere ancora niente.
Dopo di che restammo tutti in silenzio.
X:Allora come sta?
Ci voltammo tutti di scatto. Tutto ci aspettavamo in quel momento tranne lei.

 

*Pov Jessy Jey*

Ero stanca di quella vita,senza nessuno che mi amasse, ero stanca della mia famiglia. 'Come hai potuto farci questo?'. Quella frase rimbombava ancora forte nella mia testa. Se potevo scegliere di chi innamorarmi non avrei scelto di certo lui,ma non posso al cuor non si comanda. Ero sola in casa cosi decisi di vedere cosa stava facendo il mio Niall. Lo vidi stava su una scogliera da solo, gli occhi lucidi, e la mente piena di pensieri,si alza e resta in bilico. Ho capito cosa vuole fare,ma prima che lo facesse apparì Annabelle. Quella ragazza conosceva bene Niall, lo amava tanto quanto me, non gli avrebbe mai permesso di farsi del male. Ma decisi di chiedere aiuto a Zaira nel caso lei non sarebbe riuscita a fermarlo nel suo gesto folle.
X:Dimmi quali sono i motivi per buttarti?
Io:Jessica Jey De Rossi. Questi sono i motivi per farlo.
A quella sua frase una fitta al cuore. Io ero il motivo di tutto quello e lui era il motivo del mio tentato suicidio.
X.Io saprei dirti almeno sette motivi per non farlo.
Io:Avanti ascolto.
X:Harry Edward Styles, Liam James Payne, Louis William Tomlinson, Zayn Javadd Malik, Danielle Peazer, Daienne Zaira Adams e Jessica Jey De Rossi.
Io:I miei motivi sono più validi. Ma grazie per averci provato. Se puoi vai dai miei amici e digli che gli ho voluto bene. Sai tutto di me quindi saprai anche il mio indirizzo, immagino.
Lei gli disse anche l'indirizzo e visto che lo sapeva, lui rise, poi però curioso gli chiese come facesse a sapere tutte quelle cose e lei gli raccontò, lui si girò e la vide mentre lei continuava a raccontare come faceva a conoscermi. Restò spiazzato quando sentì che avevo tentato di morire,fece dei passi indietro come se volesse che quelle parole non lo colpissero in pieno volto,ma indietreggiò troppo e cadde. Arrivarono anche gli altri ragazzi. Mi sentivo cosi inutile,cosi piena di rabbia, cosi vuota, senza senso. La porta di casa si aprì erano i miei uscì dalla mia camera. Restai sotto la porta del salone.
Io:Io me ne vado. Rinuncio ai miei poteri.
Antuan:Permettiti e noi non avremo mai più una figlia.
Io:Vorrà dire che io non avrò mai più dei genitori. Per colpa vostra la ragione della mia esistenza sta morendo. Per colpa vostra il motivo per cui sorridevo si è buttato da sopra una scogliera. Per colpa vostra io non sono più felice. Siete ossessionati dalla magia,non fate altro che parlare di questo dalla mattina alla sera. Siete ossessionati dall'esame. Ma mi avete mai chiesto cosa volessi fare io della mia vita? Vi siete mai interessati a me? Avete mai pensato che gli esseri umani siano in grado di mantenere un segreto cosi grande? Voi non potete immaginare quanto un essere umano possa amare qualcuno. Voi non potreste nemmeno immaginare quanto è bello ricevere amore da un essere umano. Ti fa sentire speciale,bene, amata,importante, ti vuole rendere sua,ti dona il suo cuore e tu non puoi far altro che prendertene cura, perchè sono così fragili, sensibili. Ed hai paura di fargli del male, e lo accarezzi delicatamente o solo il pensiero cosi da non poterlo ferire. Mentre voi avete un solo scopo nella vita,essere i più bravi di tutti. La vostra è una continua gara, è una continua lotta al potere.
Le lacrime scorrevano insistenti. Presi fiato,cercai di calmarmi,andai in camera mia, presi un borsone, ci infilai due o tre cose e mi avvicinai alla porta.
Io:Vi auguro una vita felice. Addio.
Dissi e chiusi la porta alla mie spalle senza dare neanche il tempo di replicare.
Io:Vorrei essere da Zaira per dirle che le voglio bene.
Puff ed eccomi in ospedale. Li vedo,sono davanti a me ma non si sono resi conto della mia presenza. Appoggiai il borsone a terra.
Io:Allora come sta?
Dissi con le la voce rotta dal pianto. Si voltarono tutti verso di me,restando increduli.
Zaira:Non puoi essere veramente tu.
Disse piangendo e venendo in contro per abbracciarmi. Mentre i ragazzi mi guardarono con un'aria di disprezzo,e rabbia e tristezza.
Zayn:Sparisci. Ora. Dalla. Mia. Vista.
Io:Ma...
Louis:L'hai sentito!?!?! Sparisci! Ora!
Disse spingendomi.
Harry:E' colpa tua se ora lui è là. E' tutta colpa tua se lui ora è in fin di vita. E' tutta colpa tua.
Disse per poi iniziare a piangere.
Liam:Lui credeva che solo se fosse stato in pericolo di vita saresti comparsa. Ed ora eccoti qua. Lui sta per morire e tu sei qui. Dovresti essere tu in fin di vita ora, non lui. Tu ora dovresti morire non lui!
Io:Ci ho provato a morire! L'ho fatto più e più volte ma senza riuscirci! Sono andata in ospedale un giorno si e l'altro pure. Sono stata per un mese intero in un centro dove ti fanno tremila domande sul perchè ti autolesioni per poi dirti alla fine 'Sei forte, supererai tutto questo. Ci vuole solo del tempo e tornerà tutto come prima'. Cosa credi che ora non vorrei essere al suo posto?!? Non sarei pronta a dargli la mia vita pur di farlo rivivere?!?!?
Sembravo una pazza isterica,i dottori che mi passavano accanto mi guardavano sconvolti.
Infermiera:Si calmi ora. Si segga.
Io:Mi calmo un cazzo,mi calmo. E mi lasci il braccio. Mi calmo quando cazzo mi pare!. Provi lei a restare calma o lo vada a dire a qualcuno che non sta per perdere qualcuno di importante di calmarsi. Calmarmi! Tzè sembra facile,sembra!
Zayn:Eh si è ritornata.
Louis:La faremo calmare noi. Grazie e scusi.
L'infermiera se ne andò più sconvolta di prima mentre io iniziai a fare avanti e dietro per il corridoio.
Liam:Scusami per prima è solo che non sapevo niente e mi è sembrato assurdo che tu ti fossi presentata solo oggi.
Io:Non preoccuparti. Ti capisco,anche io mi sarei arrabbiata se fossi stata in te.
E ci abbracciammo. Dopo circa un'ora uscì il dottore dalla sala dove avevano portato Niall. La faccia non diceva niente di buono. Un vuoto dentro. Mi mancava il fiato.
Dottore:Siete tutti qui per Niall James Horan?
Tutti:Si.
Dottore:Allora ho una cattiva notizia e una buona.
Mi sentì mancare. Infatti caddi. Zayn ed Harry mi aiutarono ad alzarmi e farmi sedere sulla sedia. Li ringraziai.
Danielle:Ci dica prima la buona notizia.
Dottore:Allora il ragazzo si è ripreso.
Delle lacrime di gioia scivolarono sul mio volto. L'avrei rivisto,avrei rivisto il suo sorriso,i suoi occhi,avrei risentito la sua voce,il suo calore,la sua risata. Lui.
Louis:E la cattiva?
Dottore:E' che ora è in coma.
Di nuovo una fitta. Di nuovo la terra sotto ai miei piedi che spariva.
Harry:E quanto durerà?
Dottore:Dipende da quanto forza di volontà ha il ragazzo. Può durare una settimana o due,ma anche un giorno.
Zayn:Lo possiamo vedere?
Dottore:Si ma per poco. E serve qualcuno che resti qui la notte.
Liam:Resto io. Se per voi non ci sono problemi.
Io:Vorrei restare io se non ti dispiace.
Liam:Ti capisco non preoccuparti.
Gli sorrisi. Lo portarono in una camera ed entrammo tutti. Restarono per tutto il resto del giorno fin quando non si fece sera.
Harry:Vuoi che resti qui con te?
Io:No vai. Che domani mattina mi date il cambio.
Annuì e se ne andò. Restammo solo io e lui. Gli presi la mano,mentre con l'altra gli accarezzavo i capelli.
Io:Hey sono io Jessy Jey. Allora come va? A me cosi e cosi. Non ti aspettavi eh di sentirmi o vedermi,ma oggi questo tuo gesto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho detto ai miei che rinunciavo ai miei poteri. Gli ho detto addio e tutto questo solo per te,per il nostro amore. Cosi ci ameremo finalmente senza nessun limite. Finalmente potremmo essere una normale coppia.
Sbadigliai, la stanchezza prese il sopravvento cosi mi addormentai sul suo petto.  

Spazio scrittrice
Saaaaaaaaaalve eccomi di nuovo qui.
Questo capitolo è molto deprimente,ma devo 
dire che è abbastanza carino. Forse è il primo capitolo che mi
piace di tutti e sette.
Comunque spero che abbiate avuto un ottima lettura
spero che vi continui a piacere e spero di non deludervi.
Alla prossima. 
Vostra ImBritIrish xx

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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


*Pov Jessy Jey*

I giorni passavano ma Niall non voleva svegliarsi ed io non avevo intenzione di lasciarlo da solo. Non ancora una volta. Sarei stata lì fino al suo risveglio,anche se ci sarebbero voluti dei mesi. Non mi interessava,non l'avrei abbandonato ancora.

Zaira:Vai a casa. Ti riposi,ti fai una doccia.
Liam:Ci siamo noi con lui.
Io:Non ci penso proprio. Sto qui,sto bene io qui.
Zayn:Avanti hai bisogno di un po' di riposo.
Harry:Ti accompagno io con la moto,non ci mettiamo niente.
Io:No,mi posso anche lavare qui e poi a dormire sto dormendo bene. Vicino a lui,sto bene.
Louis:Andiamo si vede dalla faccia che non stai bene. Non ti costa niente andare un attimo a casa e poi ritornare.
Io:No! Ho detto di no! Sto bene cosi.
Danielle:Hey calma lo stiamo dicendo per il tuo bene.
Io:Si lo so e vi ringrazio,ma non voglio andare da nessuna parte fin quando lui non si sveglia. Sto bene cosi,vi giuro. Vi chiedo solo una cosa, mi potete portare qualcosa da leggere o da colorare?
Zaira:Non sei un po' troppo grande per i libri da colorare?
Io:Vi prego,cosi quando non ho sonno inizio a colorare,magari mi fa addormentare più facilmente.
Cosi mi portarono i libri da colorare con i pennarelli e tutto. Trascorsero altri tre giorni ed io già avevo colorato una ventina di libri. La notte non avevo molto sonno cosi coloravo e a volte finivo due o tre libri in una volta sola,come oggi. Non avevo più niente da colorare,cosi decisi di spostare il lettino di Niall sotto la finestra,in modo da potermi stendere al suo fianco e guardare la luna fin quando il sonno non avrebbe preso il sopravvento. Spostai l'unica macchina a cui era collegato e poi spostai il lettino.
Io:Oddio che sudata. Un altro po' e ce l'abbiamo fatta!  
Finii di spostare il lettino e aprì le tende in modo da far entrare la luce della luna. Mi stendetti al suo fianco e appoggiai la testa sul suo petto mentre con il braccio gli circondavo il torace. Più o meno alle sei di mattina il sonno prese il sopravvento e mi addormentai cosi.

 

*Pov Annabelle*
 

Io:Allora quando ti decidi a ritornare sulla terra?
Niall:Non ho poi mica tutta questa voglia di ritornarci al dire il vero...
Eleanor:Ma lì ci sono persone che ti amano in attesa di un tuo risveglio.
Niall:Lo so e sono cosi dispiaciuto di procurargli tutti questi problemi...
Io:E allora?
Niall:E' che è tutto molto confuso. Vorrei stare qui con te...
Disse guardandomi.
Niall:Vorrei stare qui con voi. Sto cosi bene. Nessun problema di cui occuparsi,niente di niente. Solo stare bene con se stessi.
Io:Si ma qui non avresti un futuro. Restando qui procureresti un dolore inimmaginabile alle persone che ti aspettano giù. Restando qui diresti addio per sempre alla vita.
Niall:E che vivo a fare? Non ho nessuno che mi ami,che mi dica che è fiero di me. Non ho nessuno a cui donare il mio cuore,a cui mostrare il mio amore. Non trovo motivi per ritornare.
Eleanor:Non dire cosi. Questa scelta ti segnerà in eterno. Non scegliendo la vita te ne pentiresti. Ti incolperai ogni volta di questa scelta, di aver scelto di restare qui. Non sai quanto mi manca la vita. Non sai quanto mi manca Louis. Non puoi neanche immaginare quante volte mi tormento per aver chiesto di fermarci a quel maledettissimo bar. Non sai quanto vorrei essere ora al tuo posto. Sceglierei sicuramente di ritornare in vita. Di andarmene da qui.
Niall:Ma tu hai qualcuno che ti aspetta e ti ama e che prega per te ogni singolo giorno. Io invece se ritorno alla vita cosa o chi mi aspetta? Niente,solo la preside che mi chiede di finire di scontare la punizione.
Io:Anche io mio piccolo tesoro sceglierei la vita. E sai perchè? Perchè solo ora ho capito il suo vero significato. Solo ora ho capito che buttandomi da quel palazzo ho fatto la peggiore cazzata della mia vita,avevo tutto. L'amore, una famiglia e vivevo in condizioni agiate. Solo il mio problema era l'autolesionismo perchè il cancro non voleva andare via. Ma avrei preferito centomila volte morire di cancro che di suicidio, almeno potevo dire di aver vissuto fino alla fine dei miei giorni e di aver lottato per vivere. Invece mi sono arresa davanti alla morte. Ma tu,tu non devi farlo. Tu sei forte, sei un combattente, quello che non si arrende facilmente. Hai l'amore di una ragazza, degli amici,hai due famiglie e una salute di ferro. Goditi quella vita fino all'ultimo,non sprecare mai, e dico mai un momento della tua vita. Non gettare mai la spugna al primo fallimento, riprova più e più volte, che prima o poi riuscirai a raggiungere ciò che vuoi. Ricorda i sogni con più ostacoli sono quelli giusti.
Niall:Mi stai dicendo che lei è il mio sogno giusto? Che un giorno l'avrò tra le mie braccia senza aver timore che possa svanire nel nulla?
Io:E' già cosi Niall,devi solo ritornare giù per capirlo. Allora cosa vuoi fare ora?
Niall:Vado a vivere la mia vita.
Io:Oh è cosi che voglio il mio Niall! Bravo mio piccolo tesoro.
Eleanor:Prendi questa. Quando tornerai giù non ricorderai niente,ma prendi questa e fa ciò che c'è scritto sopra. Mi raccomando vivi ogni secondo senza pentirti di niente. Buona fortuna piccolo.
Niall:Grazie ragazze siete state di grande aiuto in queste settimane. Grazie.
Ci abbracciò e poi svanì, tornando alla sua vita.

 

*Pov Niall*
 

Sentivo una leggera pressione sul torace,una puzza di disinfettante mi invase le narici,poi però fu sopraffatta da un odore di cocco. Aprì gli occhi e notai che il sole era alto nel cielo. Guardai cosa ci fosse sul mio petto. Era una visione celestiale per me. C'era lei che dormiva e mi stringeva. I suoi capelli biondi le ricadevano sul volto e le coprivano un po' il collo,erano scompigliati. Si vedeva che era da tanto che non tornava a casa. Il viso era stanco ed affaticato. Notai un foglio nella mano sinistra 'Dallo a Louis'. Appena lo avrei visto gliel' avrei dato. Ora volevo solo godermi quel paesaggio e lei tra le mie braccia.
Jessy Jey: Niall non fare il coglione. Smettila di tirarmi lo sai che non so nuotare. Niall non mi lasciare,mantienimi non tocco qui. Ecco cosi,stringimi ancora tra le tue braccia.
Sorrisi. Stava sognando. E nel sogno c'ero io. La porta della stanza si aprì,erano i ragazzi. Non fecero caso che ero sveglio,avevano enormi mazzi di fiori in mano che li coprivano il volto.
Harry:Se ero in Jessy Jey avrei messo il letto fuori la finestra.
Zayn:Deve tornare a casa almeno per mezz'ora. Non ce la può fare cosi. E' stanca si vede.
Danielle:Chi non fosse stanca dopo non so quanto tempo qui dentro e l'ansia che lui non si risvegli più, che ti assale? Ma lo ama e non vuole lasciarlo da solo.
Dissero mentre sistemavano i fiori. Erano tantissimi e tutti colorati. Un po' di allegria e colore in quel posto spento.
Zaira:Ha finito quattro album da colorare ieri. A che ora si è addormentata alle 4?!!?
Louis:Gliene ho presi altri insieme ad altri pennarelli. Mi aveva detto che alcuni si erano scaricati cosi gliene ho presi degli altri.
Liam:Hai fatto bene. Io le ho preso la colazione,spero le piaccia. Ciambella al cocco con un succo all'albicocca. Va bene?
Zaira:Perfetto. La sveglio cosi lascio Niall anche più libero.
Chiusi di nuovo gli occhi e feci finta di dormire. Non volevo che mi vedessero prima gli altri sveglio,ha aspettato così tanto per vedermi per prima e cosi sarà.
Zaira:Tesoro sveglia dobbiamo sistemare il lettino se no il dottore ci sgrida. Su alzati,abbiamo anche la colazione.
Jessy Jey:Si mi alzo. Ma non ho fame,grazie comunque del pensiero.
Lasciò la presa e si alzò. Mi sentivo come se mi avessero tolto metà corpo,ma sentivo la sua presenza,i suoi occhi che mi fissavano. Era una bellissima sensazione.
Liam:Andiamo mangia,almeno oggi.
Jessy Jey:Vi ho detto che non ho voglia di mangiare. Sul serio,se mi viene fame mangio.
Zayn:Disse colei che non mangia da settimane.
Jessy Jey:L'essere umano può vivere senza cibo è l'acqua che non deve mancare. E quella non mi manca mai. Mi vado a rinfrescare un attimo. Non toccate niente,lasciatelo stare sotto la finestra, quando esco lo sistemiamo.
I ragazzi dissero un 'Va bene' di gruppo e poi sentì un porta chiudersi.
Harry:Ora la rapisco e la porto a casa. Non è possibile che deva stare cosi.
Louis:Resterebbe incazzata a vita se lo facessi.
Liam:Ma almeno cosi si riprenderebbe.
Zayn:Ma poi non riusciremmo a sopportarla arrabbiata con noi.
Zaira:Lasciatela stare. Quando se la sentirà ve lo chiederà stesso lei.
Danielle:Non continuate ad assillarla con queste cose. Lo sappiamo che volete fare di più per lei,ma per ora vuole stare cosi.
Lei è stata tutto il tempo al mio fianco. Non mi ha lasciato nemmeno per un'instante. E se facessi finta di non stare bene ancora per un po'? Per continuare ad averla qui. Ho paura che quando mi vedrà sveglio sparirà,ancora. Ed io non voglio che accada,voglio svegliarmi ancora come oggi,con lei al mio fianco che mi abbraccia e il sole che le illumina il volto. Una porta si apre e poi si chiude subito dopo.
Jessy Jey:Ora rimetto il letto al suo posto. Mentre io trascino il letto voi spingete la macchina.
Zayn:Lascia spingere a noi il letto,tu muovi la macchina.
Louis:Già hai poche forze poi le sprechi per sistemare il letto. Già abbiamo lui ricoverato,non ne vogliamo un altro.
Jessy Jey:Okkey. Però fate piano,non voglio che si faccia male.
Io:Io farmi male?? Quando ho la mia cura al mio fianco tutto passa.
Dissi aprendo gli occhi. Si girò di scatto,restò senza parole e poi iniziò a piangere,venendo verso di me.
Jessy Jey:I-i-i-io non ci credo! Sei sveglio.
Mi abbracciò stretto,come se potessi scivolare tra le sue braccia da un momento all'altro. Riuscivo a sentire le sue lacrime cadermi sul collo.
Io:Hey,non piangere. Ora sono qui e non ti lascerò. Dai sorridi!
Feci un sorriso a 32 denti e lei rise. Quanto mi mancava il suo sorriso.
Jessy Jey:Io non ti lascerò mai più,sarò qui al tuo fianco fin quando vorrai.
Mi baciò. Le sue morbide labbra di nuovo sulle mie,potevo sentire il sapore di menta. Gli altri ci guardavano increduli ma felici. Avevano tutti gli occhi lucidi.
Ragazzi:Ci sei mancato!
Dissero poi abbracciandomi. Quanto mi mancava sentire le loro voci,le loro risate e battute.
Io:Oh Lou ho questa per te. Non so da dove salta fuori,giuro.
Dissi porgendogli il foglio che avevo quando mi svegliai tra le mani.
Louis:Oh grazie. Lo leggerò dopo.
Zaira:Allora come ti senti?
Danielle:Io ho chiamato un dottore. Tra cinque minuti viene e ti visita.
Io:Non vedo l'ora di ritornare a casa.
Restai per qualche istante ad osservare Jessy Jey. Era diversa,ma non capivo cosa avesse di diverso. Poi capì. Era molto più magra, aveva il viso stanco,delle occhiaie che sembrava un panda.
Io:Ma da quanto tempo non mangi?
Jessy Jey:Ehm...da....da qualche ora.
Zayn:Settima. Da qualche settimana.
Io:Come?!?! Non mangi da qualche settimana?
Jessy Jey:Ma no,Zayn si sbaglia. Sono ore che non mangio.
Io:Mangia subito qualcosa. Sei troppo magra.
Jessy Jey:Non ho molta fame ultimamente.
Io:O mangi o mangi. Due sono le possibilità.
Jessy Jey:Quando torniamo a casa mangio.
Stavo per continuare a parlare ma Zaira mi interruppe e mi fece segno che mi avrebbe parlato dopo. Annuì e mi zittì. Arrivò il dottore mi visitò e disse che stesso quel pomeriggio sarei potuto uscire da lì dentro. Casa dolce casa,finalmente. Jessy Jey andò a lavarsi,mentre i ragazzi prepararono il pranzo, mentre io andai in camera mia,dove venni raggiunto subito dopo da Zaira. Chiuse la porta a chiave e si sedette accanto a me.
Zaira:Hey ti ricordi il fatto di poco fa in ospedale,Jessy Jey che non mangia??
Io:Si certo che mi ricordo. Allora cosa succede?
Zaira:E' da quando eri in ospedale che lei non mangia. Inizialmente non ci diedi più di tanto peso,perchè credevo che fosse normale,fosse dovuto alla preoccupazione. Però poi questa cosa continuava a peggiorare. Per i primi giorni mangiava almeno un pasto al giorno e poi caramelle e cose cosi. Poi ha iniziato a togliere le caramelle e tutto il resto delle schifezze. Poi ha tolto il pasto ed ha iniziato a mangiare solo le schifezze e poi in quest'ultima settimana ha tolto tutto,sia schifezze che pasti, e credo che siano due giorni che non beve. Ho cosi tanta paura che le possa succedere qualcosa. Lo so, sei appena uscito dal coma e devi stare tranquillo e devi prenderti cura di te,ma ti prego aiutami a farla uscire da questo vortice che sappiamo che non porta di certo a qualcosa di bello.
Mi raccontò anche che si auto-lesionava quando i genitori la portarono via. Io sapevo anche che si era suicidata. Restai spiazzato. Quelle parole mi stavano ferendo come coltelli. Ma dovevo resistere,dovevo dimostrarmi forte per lei.
Io:La prima cosa da fare è mettere al corrente di questa situazione anche gli altri,più siamo a starle vicino e ad aiutarla meglio è. Secondo dobbiamo farle capire che ha un problema e deve ammetterlo a se stessa. E terzo non dobbiamo costringerla a
mangiare come stavo facendo io oggi.

Zaira annuì,aveva le lacrime agli occhi,la capivo,sapevo come si sentiva,perchè mi sentivo cosi anche io. Uscimmo dalla camera e mentre Zaira andò a parlare con gli altri io raggiunsi Jessy Jey in bagno dove si stava facendo la doccia.
Io:Hey.
Si spaventò. Era sovrappensiero.
Io:Scusami non volevo spaventarti.
Jessy Jey:Non preoccuparti. Dimmi, cosa c'è?
Io:Niente volevo stare un po' con te. E' da tanto che non ti vedo e non ho tue notizie.
Jessy Jey:Le ultime notizie te le ha date Annabelle. Sai quando tu ti stavi per buttare ho dato un'occhiata al tuo presente ed ho sentito tutto.
Io:Perchè non ti sei fatta viva?
Jessy Jey:Ci ho provato più e più volte,ma Moira e Antuan avevano fatto un' incantesimo per non farmi usare il potere dei sogni.
Io:Moira e Antuan?
Jessy Jey:I miei. O meglio quelli che erano i miei genitori. Lunga storia. Te la spiego quando starai meglio.
Mi diede un bacio sulla fronte e si coprì il corpo con un' asciugamano. Osservai ogni minimo movimento. Si pettinò ed asciugò i capelli e poi iniziò ad asciugarsi il corpo. Mi alzai e andai da lei. Con l'indice percorsi il corpo. Lei mi guardava lasciandomi fare,osservava la mia espressione,si aspettava un'espressione disgustata,credo,ma da me non l'avrebbe mai avuta. Passai più e più volte sulle costole, poi l'abbracciai.
Io:Non puoi continuare cosi. Ti stai riducendo ad un mucchio di ossa e non va bene. Io voglio la mia Jessy Jey. Rivoglio lei.
Lei non ricambiava l'abbraccio,aveva le braccia diritte lungo i fianchi,gli occhi sbarrati, e non parlava. La sua pelle era ancora bagnata, lo potevo sentire poiché ero a petto nudo. Dopo un po' mi abbracciò anche lei e sentì delle gocce cadermi sulla spalla nuda. Non erano quelle della doccia erano sue lacrime.
Io:Ci sono io qui ora con te. Mi prenderò io cura di te. Ti staremo tutti vicini. Però mi devi promettere una cosa.
Sciolsi l'abbraccio e presi il suo esile viso tra le mie mani. La guardai negli occhi che in quel momento erano rossi per il pianto.
Io:Promettimi che farai di tutto per combattere,che non ti arrenderai facilmente,che anche se senti che stai per cadere di nuovo in questo baratro prenderai la mia mano e ti farai aiutare. Promettimi tutto questo.
Ci pensò un po' e poi annuì.
Io:Dai ora finisciti di asciugare che scendiamo giù.
Cosi facemmo lei finì di asciugarsi,mentre mi parlava un po' di quello che successe con i genitori.

 

*Pov Louis*
 

Stavamo cucinando il pranzo quando Zaira scese e ci raccontò cosa stesse succedendo a Jessy Jey. Restammo tutti sconvolti,non ci aspettavamo niente di tutto ciò,credevamo che fosse tutto perchè era in ansia per Niall,ma a quanto pare era qualcosa di più grave.
Harry:Ci dobbiamo comportare come al solito. Dobbiamo darle una mano ogni volta che vediamo che sta ricadendo in quel circolo pericoloso.
Liam:Se non ha voglia di mangiare tutto un piatto,non costringiamola a farlo.
Zayn:Non dobbiamo ricordarglielo ogni volta. 
Io:Dobbiamo farla ridere e scherzare. Dobbiamo farla divertire e non farle pensare troppo al suo problema.
Misi le mani in tasca e mi ritrovai il biglietto che quella mattina mi diede Niall. Mi isolai dal resto del gruppo e inizia a leggerlo. 'Hey mio Lou sono Eleanor. Lo so ti sembrerà incredibile,impossibile o un miraggio,ma sono proprio io. Niall quando stava in coma è venuto qui su ed io e Annabelle gli abbiamo parlato. L'abbiamo convinto a tornare in vita. Non sai quante volte mi maledico per averti chiesto di fermarci a quel bar. Non sai quante volte immagino le tue labbra sulle mie e le tue braccia stringermi in un abbraccio,quelli che solo tu sai dare. Sai mio piccolo angelo mi ferisce cosi tanto vederti piangere davanti la mia tomba ed io non posso dirti che andrà tutto bene,posso solo far sentire la mia presenza facendo alzare il vento ed accarezzandoti. Passo intere giornate a guardare cosa fai,a vederti rinunciare a delle possibilità di un futuro migliore solo perchè poi non potresti venire al cimitero da me. Ma sai che io vivo per sempre nel tuo cuore,e che se vuoi parlarmi basta che guardi il cielo e mi vedrai in qualsiasi parte del mondo. Non rinunciare a niente per me, farò in modo che in ogni parte del mondo ti trovi farò arrivare la mia risposta. Ti farò sentire la mia presenza. Ti amo mio piccolo Lou,ti amerò per sempre.' Lei mi aveva scritto,lei mi aveva parlato. Le lacrime scivolavano giù rapidi ed io non avevo parole. Sentì dei passi, era Niall.
Niall:Hay che succede?
Io:Eleanor...
Gli porsi la lettera e lui la lesse. Restò un po' sconvolto quando lesse che aveva parlato con Annabelle e con Eleanor. Ma chi non lo sarebbe stato? Sapere che eri tra la vita e la morte, mette un po' brividi. Posò la lettera sul tavolo e mi abbracciò. Mi mancavano i suoi abbracci,mi mancavano veramente tanto.
Niall:Pensa alla tua vita,goditi ogni singolo momento,non restare nel passato.
Annuì e Liam ci chiamò per pranzare. Oddio alle tre del pomeriggio non puoi proprio chiamarlo pranzo. Iniziammo a ridere e scherzare, Jessy Jey iniziò a mangiare. Ma non ci aspettavamo grandi cose,ed infatti lasciò metà primo e non mangiò il secondo. Beh già è tanto che ha mangiato un po' di primo. Passammo la giornata cosi a parlare di come ci si sente in coma,Jessy Jey raccontò cosa successe a casa e Niall le stava vicino. Venne sera e tutti stanchi andammo a dormire. Finalmente eravamo tutti insieme. Come una volta.
Io:Buona notte mia piccola Ele. Ti amo dal profondo del mio cuore.
Il vento si alzò e un odore di vaniglia mi invase. Il suo odore. Mi aveva fatto sentire la sua presenza. Sorrisi e mi addormentai.

 

Spazio scrittrice.
Non mi ammazzate vi prego!!
Lo so ho aggiornato tardissimo è solo
che ho ancora i compiti delle vacanze da fare
e venerdì inizio la scuola. D:
Coooomunque spero che vi sia piaciuto il nuovo
capitolo e spero che continuerete a seguire la stora.
Ringrazio per le 14 recensioni!!!
Sono sempre felicissima delle vostre recensioni
sono tutte cosi sklafjklghdljksfljdkhkljafsdjklfasldkeoithhg
*^*,grazie!!
Vostra ImBritIrish
*Avete visto il nome finalmente è cambiato :')*

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


*Pov Liam*
Era trascorsa una settimana da quando Niall era uscito dall'ospedale. Due giorni e sarebbe stato il compleanno di Louis. Eravamo tutti molto eccitati,perchè gli stavamo organizzando una festa a sorpresa,alquanto diversa da tutte le altre.
Io:Hey Jessy.
Jessy Jey:Hey.
Io:Ehm...
Jessy Jey:Non mi fare quella domanda.
Io:Ma...
Jessy Jey:Sto bene. Bene...
L'abbracciai,stava migliorando,ma non stava bene. Se in quel momento le avrei chiesto se fosse felice,avrebbe detto di si e avrebbe nascosto tutto dietro un sorriso,come ormai faceva da un po'. Ma tutti noi sapevamo che non era cosi. Lei era felice,ma veramente felice,solo quando sentiva la presenza di Niall,che in quel periodo non c'era molto. Era troppo preso dai regali, dalla festa e doveva finire di scontare la punizione. Ora si ricordavano tutti di Jessica,e si anche lei doveva scontare la punizione,ma quando stavano nella stessa stanza si guardavano con vergogna. Più che altro era lei che guardava Niall con vergogna. Si faceva 'schifo' perchè era anoressica e perchè si auto-lesionava. 'Schifo' cosi ci disse, quattro giorni fa. 'Io mi faccio schifo da sola,non sono mai forte, alla prima difficoltà crollo. Faccio schifo a me stessa,a tutti!' Disse,per poi fuggire nella camera di Niall e chiudersi dentro. Uscì tre ore dopo perchè Niall la costrinse a scendere per cenare. La osservavo mentre lei cambiava canali,più veloce del vento.
Jessy Jey:Che c'è? Perchè fissi?
Io:No niente. Mi stai facendo venire il mal di testa,giri troppo velocemente i canali.
Jessy Jey:Oh scusa. E' che non c'è niente di bello in tv.
La spense,poggiò il telecomando sul tavolino di vetro che c'era al centro della stanza e si girò verso di me.
Jessy Jey:Come va con Danielle?
Io:Bene. E' una brava ragazza. Si mantiene da sola. Lavora e va a scuola e nel tempo libero va a danza.
Jessy Jey:Perchè non la fai venire a vivere qui? Almeno le spese di casa le potrebbe dividere con voi. Più persone in questa casa,meno pagate a testa.
Io:Ci devo pensare. Ma non credo che accetterà. Ama la libertà che ha a casa sua. E poi ti immagini a stare 24 ore su 24 con 5 ragazzi casinisti come noi? Si esaurirebbe dopo due secondi.
Jessy Jey:Siete casinisti,ma sapete aiutare chiunque nel momento del bisogno.
Io:Per gli amici si fa di tutto. Tu ti butti da un ponte noi passiamo sotto con un gommone e ti prendiamo al volo.
Jessy Jey:Grazie mille.
Mi abbracciò e andò di sopra.
Jessy Jey:Mi faccio una doccia che tra poco verranno gli altri!
Disse urlando mentre chiudeva la porta del bagno. Mi stesi sul divano. Restai per non sto quanto tempo a fissare il soffitto,poi però il sonno iniziò a farsi sentire.
Jessy Jey:Party hard!!!
Disse urlandomi nelle orecchie e facendomi saltare per lo spavento.
Io:Ma di che ti fai?!?!?
Rise e accese lo stereo a tutto volume. Iniziò a pulire casa mentre ballava e faceva finta di cantare. La guardai per un po' sconvolto,poi lo feci anche io. Suonarono la porta, andò ad aprire. E trascinò anche gli altri in quella specie di festa,che serviva a pulire casa. Finimmo di pulire e iniziammo a cucinare. Tutti insieme sempre cantando e ballando.
Zaira:Il pranzo è ufficialmente pronto!!
Disse spegnendo lo stereo. Ci accomodammo tutti a tavola con i nostri piatti tra le mani.
Niall:Vedo che stai meglio.
Jessica gli sorrise e annuì dandogli un bacio sul naso.
Finimmo di mangiare il primo e restammo un po' a parlare.
Niall:Ho fame!! Continuiamo a mangiare?
Jessy Jey:Vieni andiamo a prendere il secondo.
Zaira-Zayn:Vi diamo una mano!
Harry:Vado in bagno. Arrivo subito.
Louis:Mi chiamano. Esco due secondi.
E cosi facendo restammo solo io e Danielle. Ero abbastanza in imbarazzo. Jessica si affacciò nella stanza e mi fece degli strani segni,che ebbero come mia risposta strane facce.
Danielle:E' successo qualcosa?
Disse girandosi verso la porta della cucina. Jessica scappò da lì in due secondi.
Io:No niente.
Si girò verso di me e spuntò di nuovo fuori Jessy Jey,con un foglio con scritto 'CHIEDIGLIELO'. Feci una smorfia come per dire 'come' e lei fece spallucce e scrisse su un altro foglio 'PROBLEMA TUO'. Dissi con il labiale un 'Grazie mille' fece un sorriso per prendermi in giro e se ne andò.
Io:Ehm...Danielle...
Danielle:Siii??
Io:Ti volevo chiedere,no. Se magari,ma solo se vuoi eh,non sei costretta.
Danielle:Dimmi avanti.
Io:No è che ti volevo chiedere,se ti piacerebbe,venire ad abitare qui con me.
Un po' di silenzio e poi mi saltò al collo.
Danielle:Anche subito!
Mi sorrise e ci baciammo. E quasi fosse come una cosa organizzata ritornarono tutti in sala da pranzo.
Io:Ragazzi vi volevo dire...
Zayn:Che Danielle viene a vivere con noi. Aii,aglia,aii. Mi state facendo male.
Zaira:Ma perchè non stai mai zitto.
Disse portandosi le mani sugli occhi.
Harry:C'abbiamo messo cosi tanto.
Zayn:Scusate!
Niall:Si va bene ma ora mangiamo.
Io:Quindi voi mi state dicendo che era tutto organizzato?!?
Louis:Noi??Organizzare qualcosa??Nahhh,lo sai che non è da noi.
Io:Voi non me la contate giusta.
Jessy Jey:Ma è vero, non ci siamo organizzati su niente. A parte a lasciarvi da soli,e a convincerti,non ci siamo organizzati su niente.
Io:Tu eri al corrente di tutto??
Danielle:No,non sapevo che volessi chiedermi di venire a vivere qui. Loro però in settimana mi hanno borbandato di domande,se avrei cambiato casa e cose cosi.
Louis scoppiò in una fragorosa risata che coinvolse tutti.
Io:Quindi verrai a vivere qui! Con me! Dovrai sopportarmi sette giorni su sette. Contenta?
Danielle:Ok ho cambiato idea, rifiuto la proposta.
Mi fece la linguaccia e mi baciò. Feci una smorfia e mi abbracciò ridendo.
Danielle:Sei bello anche quando fai le smorfie.
Sparecchiammo e lavammo tutto. Dopo pranzo uscimmo.
Harry:Lou senti non è che mi potresti accompagnare a prendere dei regali. Sai com'è ora viene natale ed io non ho fatto nessun regalo.
Louis:Ma certo, ti accompagno volentieri. Ragazzi voi che fate?
Io:Ehm...
Danielle:Noi andiamo di là.
Jessy Jey:Noi invece andiamo da una parte diversa dalla vostra. Sicuramente
Zaira:Si anche io e Zayn non dobbiamo venire dove andate tu e Harry.
Louis:Come fate a sapere dove andiamo io e Harry?
Niall:Intuizione.
Zayn:Lo sai anche tu che le ragazze hanno un sesto senso per queste cose.
Harry:Okkey Lou andiamo.
Fece delle strane facce e se ne andò. Mentre noi facemmo finta di parlare fin quando loro non ci videro più. Harry ci mandò un messaggio. 'Lo so che state tutti insieme e bastava inviarlo solo ad uno di voi ma lo invio a tutti lo stesso lol. Non siete per niente bravi a trovare scuse al momento -.-”...mancava poco e scopriva tutto. Mi raccomando per la prossima volta. A dopo xx'
Jessy Jey:Allora io e Niall andiamo a prendere i festoni.
Zayn:Io e Zaira andiamo a consegnare gli inviti.
Danielle:Io e Liam andiamo a prendere la torta.
Liam:Ma i regali chi li va a prendere?
Niall:E' andato Harry. Lou non lo capirà mai che sono per lui.
Annuimmo e ci dividemmo.

 

*Pov Zaira*
Zayn:Ehm...allora cosa ne dici di noi?
Disse per togliere quel silenzio imbarazzante che c'era.
Io:Di voi? Cosa dovrei dire?
Zayn:Cambiata l'idea che avevi di noi?
Io:Oh. Si certo che è cambiata.
Zayn:Cosa pensavi e cosa pensi di me ora?
Si perchè ora secondo te,ti dico che sei un figo da paura e che ti salterei addosso anche subito?!?! Spiritoso.
Io:Eri un montato che si credeva chi sa chi solo perchè aveva la fila di ragazze che gli dicevano che era bello,anche se in alcuni giorni eri il cesso che camminava.
Zayn:Mentre ora?
Disse con non-calanche,come se le parole di prima non gli diedero alcun tipo di fastidio. E questa sua non-calanche mi stava innervosendo. Ceh io ti ho detto che eri il cesso che camminava e tu non ti scomponi proprio?!?!Non è cosa dal signorino Malik. Presi fiato e continuai.
Io:Mentre ora sei sempre un montato che si crede dio,però ho notato che quando i tuoi amici hanno bisogno di una mano tu ci sei sempre,anche se non ti chiedono niente, tu ci sei. Ed è un bella cosa. Sai non ho trovato molte persone cosi nella mia vita,a parte Jessy Jey, ovviamente. Lei è stata l'unica,che anche se aveva trecento mila problemi,metteva da parte tutto e mi aiutava. Se doveva mettersi il mondo contro per me, lo faceva. A volte credo di non volerle abbastanza bene. Oh siamo arrivati al posto di lavoro di Lou.
Mi guardò,si fermò per un po' davanti all'entrata. Mi fissava,i nostri occhi erano intrappolati tra loro. Non dicevamo niente,ma era come se ci capissimo,come se parlassimo,come se grazie a quel contatto ci eravamo detti 'Ti amo'.
X:Permesso.
Nessuno dei due si spostava,e il signore continuava a chiedere di passare.
Io:Ehm...si ci spostiamo.
E cosi ci spostammo,rovinando quel momento. Ero abbastanza in imbarazzo. Non sapevo che dire o fare.
Zayn:Dobbiamo chiedere a questa ragazza.
Io:Oh si..certo.
Sembravo una di quelle deficienti,che hanno lo sguardo perso nel nulla e nel cervello solo aria.
Zayn:Domando io??
Io:Oh si...certo.
Mi si è incagliato il disco per caso?!?!
Io:No,cioè..
Zayn:Vuoi domandare tu??
Io:No,no, domanda tu se vuoi.
Annuì e fece uno strano sorriso. Non era uno dei suoi soliti sorrisi da 'e anche un'altra è cascata ai miei piedi' era uno strano sorriso,come se gli facessi tenerezza.
Zayn:Salve. Siamo degli amici di Louis Tomlinson lavora da voi.
Segretaria:Si. Ma non è qui.
Zayn:Lo sappiamo. Ma gli stiamo organizzando una festa a sorpresa per il suo ventunesimo compleanno. E volevamo invitare tutti quelli che conosce.
Segretaria:Quindi vorreste una lista di nomi.
Io:Si,magari.
Segretaria:Subito. Aspettate due secondi.
Cinque minuti dopo venne con due fogli pieni di nomi. Erano due colonne per foglio,avanti e dietro.
Io:Ehm...in pratica tutti quelli che lavarono qui.
Segretaria:Tutti vogliamo bene a Tommo.
Zayn:Louis. Si chiama Louis!
Disse quasi gridando. Lo guardai sconvolta non mi aspettavo una reazione del genere,perchè poi?!?!Perchè l'ha chiamato con un diminutivo.
Segretaria:Si Louis. Tutti vogliamo bene a Louis.
Io:Non ci può fare una lista con molti meno nomi?? Sa com'è, ne sono troppi e non abbiamo una villa.
Segretaria:Si certo. Aspettate lì.
Ci indicò una sala d'attesa ed io e Zayn ci dirigemmo lì. Ancora una volta c'era un maledettissimo silenzio imbarazzante che io sapevo come spezzare ma non avevo il coraggio di parlare.
Zayn:Scusa per la reazione di prima,è stata esagerata.
Eccolo ancora una volta che spezza lui il silenzio. Ed ecco io che faccio ancora una volta la figura delle deficiente.
Io:Non ti devi scusare con me,ma con la ragazza. Ma poi perchè ti sei arrabbiato cosi tanto? In fondo è un diminutivo che possiamo usare tutti.
Zayn:Lunga storia. Un giorno vi spiegheremo tutto.
Io:Siete tutti avvolti in un'aura di mistero.
Zayn:Ed è sexy tutti ciò. No??
Io:Vuoi siete sexy anche con una lampada in testa.
Intelligentemente io gliel'ho detto. Brava Zaira,complimenti,ora si monterà la testa peggio di prima. Ne potrà aggiungere un'altra alla sua lista. Figurati se non potevo non dirglielo. Deficiente!!
Zayn:Sul serio?
Io:Non ci provare Malik. Non te lo dico di nuovo. Anzi non capiterà mai più,quindi goditi il momento.
Zayn:E...
Disse avvicinandosi a me.
Zayn:Se...
Sempre più vicino,i battiti acceleravano.
Zayn:Mi godessi...
Mi mise una mano sulla guancia.
Zayn:Questo momento...
Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Fai qualcosa Zaira,muoviti,respingilo,allontanati. Fai qualcosa!.
Zayn:In questo modo?
Disse inumidendosi le labbra per poi appoggiarle sulle mie. In quel preciso momento il mio cuore esplose. Chiusi gli occhi. Misi le mie mani nei suoi capelli,avvicinai i volti. Eravamo incastrati,ormai.
Segretaria:Ehm!
Nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi per parlare con la segretaria. Cosi si schiarì per un paio di volte la gola e poi fui io la prima a staccarmi.
Io:Si??
Segretaria:Scusate il disturbo. Comunque ecco a voi la lista con i nomi,il piano dove lavorano e quello che fanno.
Zayn:Mmh grazie. Allora noi andiamo a distribuire gli inviti. A dopo.
Fece un sorriso a 32 denti,mi prese per il polso e corse. Prendemmo al volo l'ascensore e salimmo. Mi guardava con quell'aria maliziosa per dire 'ti ho fatta mia. Ora appartieni a me.'
Io:No,scordatelo.
Zayn:What??
Io:Non sono tua. Non appartengo a te. E' stato solo un bacio niente di più.
Annuì,ero poco convinta anche io di quello che avevo appena detto,ma non voglio fargli montare troppo la testa. Se vuole essere il mio ragazzo dovrà corteggiarmi,ed io devo farlo morire. Non sono una delle tante,non mi avrà ai suoi piedi,non così facilmente. Arrivammo al piano che ci interessava ed uscì dall'ascensore soddisfatta di me. Ci dividemmo gli inviti e li distribuimmo. Nel giro di un'ora e mezza avevamo finito e ritornammo a casa. Al caldo finalmente,e....da soli. Perfetto. Accesi il camino e mi stendetti sul divano facendo zapping,cercando di non incrociare il suo sguardo. Venne sul divano di fianco a me,costringendomi a sedermi e dopo pochi istanti appoggiò la sua testa sulle mie gambe. Mi immobilizzai.

 

*Pov Zayn*
Un bacio. Sono riuscito a farmi dare solo un bacio. Di questi tempi con le altre ragazze ero già andato oltre,me n'ero fatte già una decina. Ma con lei no, con lei dopo tre mesi e qualche settimana ero riuscito solo a farmi dare un bacio. Un bacio formidabile. Bacia da dio quella ragazza. Ora troviamo un modo per farmi saltare addosso. Io sono Zayn Javadd Malik e sono sexy anche con una lampada in testa. L'ha detto lei. Mi sedetti vicino a lei,facendola mettere seduta. Cosi ne approfittai e appoggiai la testa sulle sue gambe. Si irrigidì,non si aspettava una cosa del genere. Continuò a girare i canali, senza mai guardarmi.
Io:Stai evitando il mio sguardo?
Zaira:Io??? Perchè mai dovrei evitare il tuo sguardo?
Rise nervosamente. Ci avevo azzeccato,voleva evitare il mio sguardo.
Io:Non lo so il motivo. So solo che lo vuoi evitare.
Zaira:Ma non è vero.
Altra risatina nervosa. Bene Malik colpisce ancora. Ma c'è qualcosa di diverso,è come se Malik fosse stato colpito a sua volta. Ma colpito da cosa? Non saprei.
Io:Allora guardami.
Zaira:Conosco il tuo viso Zayn, perchè dovrei guardarti?
Fissava sempre di più la tv, come se ci volesse entrare,per evitare quel discorso.
Io:E perchè non dovresti farlo? Se non hai problemi,guardami. Cosa ti costa? In fondo come hai detto tu,mi conosci,quindi non ci dovrebbero essere problemi nel guardami negli occhi.
Zaira:Ma è inutile. Perchè oggi ti sei fissato con questo fatto??
Io:Oh allora vuol dire che non vuoi guardarmi perchè non puoi resistere al mio sguardo. Ormai mia sei mia Adams.
Zaira:Io lo sto dicendo per te Malik. Lo sai benissimo anche tu, che saresti tu a non resistere al mio sguardo. Lo so benissimo che sei innamorato di me,mio caro,carissimo Malik.
Io:Proviamo.
Zaira:Non mi sfidare Malik. Potresti perdere.
Io:Vediamo.
Zaira:L'hai voluto tu.
E cosi posò il telecomando e mi guardò. Credo che mi sia fatto rosso,sentivo il cuore battere forte, una strana sensazione che partiva dallo stomaco,avevo una confusione in testa incredibile. Confuso per cosa poi?? Non lo so. Volevo agire,fare qualcosa,ma non ci riuscivo. Riuscivo solo a guardarla come un' ebete. Perchè solo con lei sto provando queste cose? Si inumidì le labbra,il mio cuore perse un battito. Si stava avvicinando,sentivo il suo respiro sempre più vicino al mio viso. Sentivo l'aria che veniva a mancare. Era a qualche millimetro dalle mie labbra.
Zaira:L'avevo detto di non sfidarmi Malik. Te l'avevo detto.
Mi sfiorò il labbro superiore con le sue labbra e poi si alzò. Restai fermo sul divano,nella posizione in cui mi aveva lasciato. Guardai il soffitto. Non potevo credere a quello che era appena successo. Io che non facevo niente,io che mi facevo incantare da un paio di occhi azzurri,io che non parlavo,io che ero innamorato. Già innamorato. Bella fregatura,l'amore. Ho già sofferto una volta, non voglio farlo una seconda. E se con lei non soffrissi. Se con lei fosse tutto perfetto,anche le litigate. Se con lei fosse diverso dalle altre volte. Magari ho trovato quello di cui avevo bisogno,quello che cercavo da tanto tempo. Forse...aaaaaah maledetti dubbi,maledetto l'amore.


Spazio scrittrice
Giiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiirls!!!! Come state?? 
Io bene v.v Venerdì ho iniziato il mio terzo anno di liceo! Woooohhooooo.
Già hanno assegnato e già vogliono farci fare una verifica.
Ceh stai soft,mo siamo ritornati dalle vacanze ç.ç.
E voi già l'avete iniziata la scuola??
Coomunque come vi sembra questo capitolo??
Sperio vi piaccia!!!! Grazie mille per le recensioni! E per seguirla! 
Vi ringrazio di cuore! 
Vostra ImBritIrish xx

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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


*Pov Harry*

Il sonno sparisce,cosi all'improvviso. Senza alcun motivo. Prendo il telefono le sei e trentotto di mattina. Bene,cosa faccio sveglio da solo in casa?? Mi infilo il pigiama,mi avvolgo nel piumone e scendo giù vicino al camino che c'è in giardino. Strana sensazione. Un senso di vuoto mi assale,parte dallo stomaco. Avrò fame, forse. No,non è fame. La testa gira,sento da vomitare,mi fa male la pancia,la testa inizia a scoppiare. Perchè mai?? Perchè proprio ora? Cerco di ricordare cosa ho sognato ma senza successo. Ho il vuoto più assoluto. Mi stendo sulla panchina,con lo sguardo rivolto al cielo. Inizia a passare un po' tutto. Ma il senso di vuoto non sparisce. E' sempre presente. Sento dei passi. Sono veloci. Stanno correndo. Chi è il pazzo che corre alle sei e quarantacinque di mattina?? Mi volto. Resto senza fiato. Era Jessica con una ragazza bellissima. Alta,capelli leggermente mossi,castani,quasi neri,fisico da fare invidia anche alle modelle. Il vuoto inizia a sparire,lentamente,molto lentamente. Jessica si volta verso la casa. Mi nota. Mi saluta con un gesto della mano e uno splendido sorriso. Si volta anche la ragazza. Occhi verde smeraldo,fanno invidia ai miei. E il sorriso,il sorriso è qualcosa di indescrivibile. Sapete quando in una giornata di pioggia interrotta, voi siete tristi, non trovate niente che vi faccia ridere o almeno sorridere e poi vi compare davanti agli occhi la persona che vi riempe la giornata,che può essere un amico,un'amica, un fratello, il ragazzo, la ragazza. Chiunque. Ecco questa ragazza mi sta facendo sorridere anche se non ne avevo voglia. Jessy Jey si avvicina togliendosi le cuffie e invitando anche l'amica ad entrare.
Jessy Jey:Ricciolo cosa ci fai già sveglio?
Io:Non lo so nemmeno io. Mi è partito un senso di vuoto dallo stomaco e il sonno mi ha abbandonato. E allora per distrarmi sono venuto qui fuori.
Jessy Jey:Gli altri dormono?
Io:Si,si. Cosa ti aspettavi un party hard alle sette di mattina?!? Lo sai che siamo dei cadaveri a prima mattina.
Scoppiammo tutti in un fragorosa risata. Si sentivano solo le nostre risate per tutto il quartiere.
Jessy Jey:Oh ma che cretina. Lei è Lorelayne Heather.
Lorelayne:Per gli amici Lay.
Disse sfoggiando ancora una volta il suo splendido sorriso e allungando la mano.
Io:Harry...Harry Edward Styles. Per gli amici Harry. Piacere mio conoscerti.
Jessy Jey:O Ricciolo,Hazza,Harold.
Lay:Io ti chiamerò Curly boy. Ne hai da aggiungere un altro alla lista.
Rise. Sempre più bella.
Jessy Jey:Ragazzi subito arrivo. Vado a farmi altri due giri di corsa e poi vengo a svegliare Niall.
Lay:Vengo anche io. Aspettami. Allora Curly boy ci vediamo tra due giri.
Mi fece l'occhiolino e se ne andò. Può una ragazza qualsiasi colpirti cosi? Nah Harry, l'amore non fa per te. Eravamo d'accordo su questo. Tu non facevi soffrire me ed io cercavo di non cadere nel circolo dell'amore. Ecco appunto cercavo. Non ci sei riuscito bene. Ti dovevi difendere meglio da questa ragazza. Maledetto cuore. Hey non dare la colpa solo a me. Anche il cervello non ha mantenuto il patto. Sei tu che contieni i sentimenti non io. Sei tu che dovevi stare attento non io. Silenzio ad entrambi. Ora torniamo dentro che fa freddissimo. Bene sto diventando anche pazzo. Inizio a parlare con i miei organi. Rinchiudetemi. Andai nella mia camera. Mi rimisi al letto ma non chiusi occhio. Aspettavo con ansia che Jessy Jey ritornasse con Lay. 'Quando siete fuori la porta mandami un messaggio. Vi apro io cosi la sorpresa la fai bene a Niall. Xx' 'Ok....eri poco incantato da Lay sta mattina... :P xx' Non risposi. Non sapevo che dire. Restai a pensare se una ragazza cosi potesse essere single. E la risposta era no. In qualsiasi modo pensassi,cercassi anche dei difetti,come risposta usciva sempre no. Diedi un mini urlo. Che tanto mini non fu visto che corsero tutti i ragazzi nella mia camera.
Liam:Cosa succede?
Io:Niente ragazzi non preoccupatevi.
Danielle:Perchè hai gridato?  
Io:Ho gridato??
Feci finta di niente.
Niall:Si...
Io:Non mi ricordo.
Zayn:Ti ammazzerei.
Io:Scusatemi. Andate a dormire. Ci vediamo più tardi.
Louis:Vuoi che resti con te?
Io:No,no. Non ti preoccupare, vai ci vediamo dopo.
Annuì e chiuse la porta. Restai a fissare il soffitto,mentre aspettavo con ansia il messaggio.

*Pov Lay*
Io:Parlami un po' di Harry Edward Styles.
Jessy Jey:Cosa vuoi sapere?
Io:Mmmmmh quello che sai...
Jessy Jey:Vediamo... E' molto sexy,ama stare in boxer quando è in casa, è un tipo molto dolce, ma anche molto rompipalle è il suo modo di dimostrarti affetto. Sa ascoltare,ti da ottimi consigli, è un buon amico. Come ragazzo,non saprei,ma credo che se ti ama,non guardi nessun'altra,a meno che non voglia farti ingelosire. Non posso dire che è un angelo con le ragazze,ma credo perchè non ha trovato ancora la ragazza che gli faccia perdere la testa.
Io:Mmmh però mica male....
Jessy Jey:Non ci provare Lay. Con lui non puoi fare il gioco 'ti faccio perdere la testa ma quando la sto per perdere anche io ti mollo'.
Io:Perchè no?
Dissi entrando in casa di Jessica e Zaira.
Zaira:Perchè no,cosa?
Jessy Jey:Hazza colpisce ancora. E lei vuole fare il suo solito gioco.
Zaira:No,no,no,no,no,no,no,no,no,no. Con Hazza no. Scordatelo.
Jessy Jey:Visto?!? Non puoi,non con lui.
Io:Ma perchè?? Vi prendeva anche lui in giro. Ho tutto il diritto di vendicarvi.
Zaira:Lay non ce n'è più bisogno. E poi con Hazza non riusciresti a fare quel gioco.
Io:Tu credi?
Jessy Jey:No, è sicuro il fatto. Non ci riusciresti.
Io:Mi state sfidando??
Zaira:No,ti stiamo soltanto dicendo che ti innamorerai anche tu di lui e quando lo lascerai ci resterai malissimo e vorrai ritornare con lui.
Jessy Jey:E ti stiamo anche dicendo che non devi neanche provare a ferirlo. Non ha bisogno di altro dolore nella sua vita. Da quanto possiamo aver capito ce n'è stato già abbastanza, sia nella sua vita che in quella degli altri ragazzi con cui vive. Quindi NON CI PROVARE NEANCHE.
Disse scandendo benissimo le ultime parole. Mi fece venire i brividi per il modo in cui lo disse. Vorrà dire che non lo farò, sarò solo sua amica. Ci lavammo,preparammo e andammo dai ragazzi. Alle otto e trenta eravamo fuori casa di Harry e dei suoi amici. Gli inviammo il messaggio e dopo neanche due secondi ci aprì. Il suo sorriso era qualcosa di spettacolare. No,no,no,no. Cuore non permetterti di fare questo sbaglio. Non lo devi fare. Io non posso innamorarmi. Resta a cuccia al tuo posto.
Jessy Jey:Corro da Niall.
Zaira:Faccio prendere uno spavento a Zayn.
E cosi se ne andarono lasciandomi da sola con Harry. Imbarazzo non uscire ora. Accucciati anche tu da qualche parte remota di me.
Harry:Allora Lay parlami un po' di te.
Io:Tipo provino.
Scoppiammo entrambi in una fragorosa risata.
Harry:Ecco una cosa in più che so di te. Sei divertente.
Io:Cosa in più?? Cos'è che già sai di me?
Harry:Hai un sorriso da mozzare il fiato e i tuoi occhi fanno invidia ai miei.
Io:Grazie.
Sono rossa. Datemi dell'acqua gelata. Fatemi togliere questo rossore. Lay ritorna in te. Cuore metti le barriere, qua la vedo male.
Harry:Dai raccontami un po' cosa fai nella vita.
Io:Niente di speciale. Vado a scuola,lavoro,vivo con mia sorella più grande ed ho la passione per il flauto trasverso. Sono una ragazza molto poco sportiva,ma quando Jessy Jey mi chiede di andare a correre lo faccio molto volentieri perchè con lei è uno spasso. Mi vesto con felponi enormi,scarpe da ginnastica. E niente questa sono io. Ora parlami un po' di te.
Harry:Solare,so ascoltare,riccioluto,bello,sexy...
Io:Modesto anche.
Ridemmo ancora. Incantata dal suo sorriso. Cuore le tue barriere sono fatte di ricotta oggi?? Riprenditi. Ed inizia ad odiare di nuovo la razza maschile.
Harry:Si,giusto un po'. Rompipalle,mi piace giocare,abbracciare,girare nudo o in boxer per casa,odio il freddo di dicembre,mi piacciono molto i miei ricci e farei qualsiasi cosa per i miei amici,credo molto nella famiglia, mentre nell'amore un po' meno. Non mi domandare il perchè. Lo sanno solo i miei amici, che più tardi ti presento. E non provare a chiederlo a loro che non te lo diranno.
Io:Ecco, siete fatti tutto con lo stampo voi maschi.
Dissi in modo sprezzante.
Harry:E come saremmo fatti?
Io:Avvolti tutti da un'aura di mistero,perchè credete che vi renda fighi agli occhi delle ragazze. Ma non è cosi.
Harry:Hey,hey,hey. Io non voglio fare il misterioso solo perchè credo che renda sexy,io non ti dico della mia vita perchè ci conosciamo da soli quindici minuti e non mi sembra il caso. Non l'ho detto a Jessica e Zaira che le conosco da mesi,perchè dovrei dirlo ad un'estranea.
Effettivamente aveva ragione. Forse ne avevo trovato uno intelligente. Annuì e cercai di cambiare discorso.
Io:Quanti anni hai?
Harry:18
Io:Un attimo ma se quel Niall ha 19 anni,come fate a trovarvi in classe insieme??
Harry:Sono stati bocciati. E cosi ci hanno messo in classe insieme. Il più grande sbaglio che quella scuola potesse fare. E invece tu quanti anni hai?
Io:18 pure io. Anche se ne dimostro di meno,visto la mia statura.
Restammo cosi a parlare. Mentre aspettavamo che gli altri scendessero.

 

*Pov Jessy Jey*
Io:I won’t let the night stand in my way
I know what I want, I know what I can
I’m only here to find you, you
All I need is you by my side
All I wanna do is lay down next you
Cause I all I need is one love,one love,one more
Cause I all I need is one love,one love,one more
Baby give it to me
Cause I don’t want-want nobody when I got-got your body
Baby no no nobody, has got what I need
Cause I don’t want-want nobody when I got-got your body
Baby no no nobody, has got what I need tonight.
Dissi cantandogli nell'orecchio. Cantandogli,oddio è una parola grossa per me cantare,essendo io stonata come una campana. Infatti saltò dal letto cadendo con il culo a terra dall'altra parte.
Niall:Ma sei impazzita?!?! Mi hai fatto far male.
Disse massaggiandosi il sedere. Mentre io mi buttai sul letto per il troppo ridere. Vedendo che non lo calcolavo,si unì anche lui alla risata. Si mise di nuovo sul letto ed io appoggiai la testa suol suo petto,mentre con un braccio mi circondava le spalle. Bene,mi sentivo bene,tra le sue braccia.
Niall:Allora come va la mia piccolina?
Io:La tua piccolina ora mangia tutto e fa di nuovo sport.
Niall:Sta diventando proprio un donna allora.
Io:Eh già.
Feci un enorme sorriso e lui mi guardò,serio,quasi preoccupato. Poi ritornò a fissare il panorama fuori la finestra.
Niall:Ti stai comprendo il viso con un sorriso adesso,ma non riesci ancora a nascondere il dolore che porti dentro.
Deglutì rumorosamente. Come faceva a capirmi? Eppure sono sempre stata abbastanza brava a nascondere quello che provavo. Una lacrima scendeva sul mio volto inespressivo,ma prima che potessi toglierla, Niall mi precedette,asciugandomela con il pollice.
Niall:Quante volte ti devo ripetere che con me non devi e non puoi fingere? Sei un libro aperto per me. Ti conosco troppo bene per farmi ingannare da un sorriso di proporzioni smisurate.
Non risposi,lo strinsi soltanto più forte. Quasi come se volessi entrargli in corpo. Lui ricambiò con la stessa forza,giusto un po' di più.
Niall:Ti faccio male se ti stringo cosi?
Io:Se mi stringi cosi non fai altro che farmi star bene. Quindi ti prego stringimi sempre cosi,fammi sentire protetta,amata. Fammi sentire tua. Perchè io ti farò sentire sempre mio.
Ci stringemmo ancora. E restammo in camera cosi,stretti l'un l'altro senza dire più niente. Aspettando che il sole fosse abbastanza alto nel cielo. Cosi sempre,io tra le sue braccia.

 

*Pov Zayn*
Sentì la porta aprirsi. Aprì leggermente gli occhi e vidi Zaira che tentava di fare meno rumore possibile. Vuoi farmi uno scherzo eh?!?Bene vediamo chi ci andrà a perdere.
Zaira:Buooooooooooooooooooongiorno Malik!!!
Disse urlandomi nell'orecchio,ma non le diedi neanche il tempo di fare altro, che la presi per il braccio e la tirai nel letto. Le iniziai a fare il solletico.
Zaira:No....ti...prego....basta....
Disse tra una risata e l'altra.
Io:Chiedimi scusa e la smetto.
Zaira:Ne-ne-neanche per sogno...
Io:Bene allora io non la smetto.
Zaira:Aaaaah no,no,no. Okkey. Okkey. Scusami. Scusami.
Io:Scusami...non ti...Continua.
Zaira:Non ti sveglio più cosi.
Io:Non ho sentito bene.
Zaira:Scusami non ti sveglio più cosi!!
Io:Ecco cosi si fa Adams.
Mi fermai e notai la posizione in cui stavamo. Io a cavalcioni sopra di lei,che le mantenevo i polsi,lei sotto di me stesa,con il fiato corto. I nostri occhi si osservavano. Non so da cosa è partito ma l'ho fatto. L'ho baciata. Ancora. Le lascio i polsi,cambio la posizione ora è lei che sta sopra ed io sotto. La mantengo per i fianchi. Ho paura che vada via. Ma a quanto capisco non ha molta voglia di andarsene,inizio a toglierle la maglia,poi le slaccio i pantaloni,mentre lei con la mano destra percorre il mio torace. Arriva all'elastico dei boxer. Mentre ci baciamo sento lei che fa uno strano sorriso. Si stacca,io abbasso le braccia. Mi accarezza il viso.
Zaira:Sei molto sexy Malik con i capelli scombinati.
Disse passandomi una mano tra i capelli e togliendosi da dosso. Prese la maglia, se la mise e si diresse vicino la porta.
Zaira:Prima di avermi....devi amarmi capisci? Devi amarmi. Sempre. Da morire. Follemente. Incondizionatamente. Devi amarmi tanto quanto hai voglia di portarmi al letto. Quando mi amerai cosi tanto,sarò tua.
Mi sorrise ed uscì dalla camera,lasciandomi senza parole. Amarla. Come può pensare che io non la ami? Come fa a non capire che io la amo con tutto me stesso? Come fa a non capire che non voglio portarla a letto per fare del sesso,futile ed inutile sesso,ma per fare l'amore. A M O R E. Quello che fanno due persone quando si A M A N O alla follia. Amore quello che faremo noi, quando finalmente capirai che io TI AMO. Più di quanto tu immagini. Avrei trovato un modo per farglielo capire. Fosse l'ultima cosa che avrei fatto. Scesi giù in cucina cosi in intimo e mi ritrovai Harry che parlava con una ragazza.
Io:Giorno.
Harry:Hey. Zayn lei è..
Lay:Lorelayne Heather. Piacere di conoscerti.
Io:Zayn Javadd Malik. Piacere mio.
Mi sorrise e continuò a parlare con Harry. Quella ragazza non mi piaceva. No,non tanto lei come aspetto fisico,ma lei come quello che stava facendo ad Harry. Quel cretino stava cadendo in quella trappola che tutti chiamavamo occhi. Dopo poco ci raggiunse anche Danielle con Liam e Louis.
Danielle:Ma salve! Io sono Danielle Peazer.
Liam:Io Liam James Payne.
Louis:Io sono Gianfilippo Frapapappo.
Ridemmo tutti. Come faceva ad inventarsi nomi assurdi come quello?? Stupido di un Tomlinson.
Harry:Lui è Louis William Tomlinson. Il ventunenne più cretino che io conosca.
Louis:Hey,hey,hey,moderiamo i termini signorino.
Disse con aria offesa.
Lay:Io sono Lorelayne Heather. La diciottenne più sfaticata che potreste conoscere.
Niall:Ne dubito fortemente. Non hai visto Harry nei giorni in cui non vuole fare niente. Resta sul divano ad osservare il soffitto. Io sono Niall James Horan.
Disse allungando la mano. La ragazza ricambiò la presa e infine ci raggiunse anche Zaira.
Io:Io vado sopra a lavarmi. Lou dopo usciamo? Voglio fare compre!!
Lou:Ma certamente.
Disse regalandomi un sorriso a 32 denti. In realtà non avevo molta voglia di fare compre, ma dovevo farlo uscire da casa,perchè i ragazzi dovevano organizzare il pre-party. Quello solo nostro. Cosi lasciai tutti lì e me ne andai sopra.

 

*Pov Liam*
Dopo un paio di minuti Zayn e Louis uscirono e noi iniziammo ad organizzare il party.
Io:Parteciperà anche lei al party?
Dissi indicando quella Lay. Non è che non mi piacesse,ma avevo una strana sensazione su di lei.
Lay:No,non credo che sarei gradita.
Da me non sei di certo gradita.
Harry:Ma certo che sarai gradita. Vero Lì?
Si vede cosi tanto la mia espressione schifata?? Devo migliorare nella recitazione.
Io:Ma si certo che sarà gradita.
Dissi facendo un finto sorriso. Mi guardavano tutti con aria interrogativa. Mentre Lorelayne mi guardava con aria di sfida.
Danielle:Allora vogliamo organizzare questa festa si o no?? Forza iniziamo!
Disse guardandomi con rimprovero.
Zaira:Allora. I regali dove sono?
Harry:Camera mia. Sotto il letto.
Jessy Jey:La torta?
Io:Prenotata. Oggi alle sei dobbiamo passarla a prendere.
Dainelle:Abbiamo fatto scrivere 'Auguri Lou di buon compleanno. TI VOGLIAMO UN BENE IMMENSO'
Niall:Perfetto. Gli invitati?
Zaira:Ecco la lista. Ed ecco chi ha confermato. Va beh ma questi ci serviranno per domani. Oggi è solo la nostra festa.
Lay:Dove la fate?
Harry:Scogliera. Quella vicino al cimitero.
Lay:Perchè avete scelto un posto cosi macabro per una festa?
Jessy Jey:E' il posto più in alto. Dove sembra che tocchi il cielo. Quindi va benissimo per lui.
Lay:Perchè va benissimo per lui? Cosa c'è di tanto speciale da voler toccare il cielo?
Io:Ma quante domande! Non devi per forza sapere tutto. A lui piace avere la sensazione di toccare il cielo. Ti va bene questa risposta o ci sono altre domande??
Dissi stizzito. Non capivo cosa c'era in lei che mi innervosiva, ma c'era.
Lay:Forse è meglio se non vengo questa sera alla festa, in fondo non lo conosco nemmeno.
Harry:Facciamo cosi. Noi ora andiamo a farci un giro,mentre Liam si prende una camomilla e si calma.
Zaira:Vengo anche io...
Harry:No,andiamo da soli. Piuttosto cercate di farlo calmare.
Prima di uscire dalla stanza,Harry,mi ammazzò con lo sguardo mentre tutti gli altri avevano gli occhi puntati su di me. Sembrava che mi volessero sbranare.
Jessy Jey:Allora posso capire cos'hai contro Lay?
Io:Non lo so. Ma non mi piace quello che sta facendo ad Harry.
Danielle:E cosa sta facendo ad Hazza?
Niall:Lo sta facendo innamorare. E questo non va bene.
Danielle:E perchè non va bene? Scusa se a lui, lei piace e a lei,lui piace cosa succede se si innamorano?
Io:Succedono tantissime cose. Cose che lui non deve più rivivere.
Zaira:Del tipo?
Niall:Del tipo che non possiamo dirvelo. Ma vi prego per questa sera non fatela venire. E' una cosa nostra e lei è soltanto un'estranea.
Danielle:Non riusciremo a convincere Harry a non farla venire.
Io:Dovete farlo. Dovete convincerlo. Vi preghiamo in ginocchio.
Io e Niall ci mettemmo in ginocchio e in quel preciso istante entrarono Louis e Zayn.
Zayn:Cosa succede qui?
Louis:Proposte di matrimonio in arrivo?
Ridemmo tutti. Ridemmo più che altro per l'imbarazzo che c'era. Come avremmo domandato a Louis se voleva o no Lay alla sua festa a sorpresa.
Jessy Jey:Lou ma tu hai organizzato qualcosa per il tuo compleanno?
Louis:No. Credo che faccio qualcosa al lavoro e poi la sera ce ne andiamo in qualche locale ed offro io.
Io:Inviterai anche Lorelyne Heather?
Louis:Chi??
Zaira:Quella ragazza di sta mattina.
Louis:No,credo proprio di no. Non è per qualcosa ma non la conosco e vorrei passare il compleanno con i miei amici.
Disse guardando Zaira e Jessica.
Jessy Jey:Non ti preoccupare non devi scusarti. Ti capiamo.
Louis:Grazie. Ragazzi io ora vado di sopra,che fare shopping con Zayn è qualcosa di stressante al massimo.
Annuimmo e sorridemmo. Appena sentimmo che chiuse la porta della sua camera iniziammo a parlare.
Zayn:Mi spiegate dove sono Harry e quella??
Zaira:Non la sopportate proprio a Lay,vero?
Io, Niall e Zayn ci guardammo e poi annuimmo.
Danielle:Ma perchè? Perchè ad Harry piace? Allora non dovreste sopportare nessuna di noi tre. Perchè a te Niall piace Jessy a te Zayn piace Zaira e a te Liam piaccio io. Allora perchè non ci odiate? Cos'ha quella ragazza diverso da noi?
Zayn:La persona che si è innamorata di lei è sbagliata.
Zaira:Ma non è colpa sua se ha colpito Harry.
Jessy Jey:Nessuno le ha detto 'Fai innamorare Harry'. L'amore è una cosa che nessuno,e dico nessuno può comandare,prevedere, è una cosa che nasce da dentro cosi all'improvviso.
Niall:Lo sappiamo, è solo che...
Jessy Jey:Sentite. Non vogliamo sapere perchè state dicendo queste cose,perchè avete tutti questi segreti che non volete dirci,perchè vi create tutti questi problemi,non vogliamo sapere niente di tutto ciò. Quando vorrete dirci qualcosa di voi sapete dove trovarci. Ora però cercate di sopportare Lay,perchè lei non è una cattiva ragazza.
Disse esasperata ormai da tutta quell'aura di mistero che ci portavamo dietro. Finito di dire queste cose organizzammo le ultime cose per la festa e poi tornarono a casa. Dopo quasi tre ore Harry entrò a casa.
Zayn:E Lay?
Harry:E cosa ve ne importa??
Io:Avanti non fare l'acido con noi. Lo sai benissimo anche tu perchè mi sono comportato cosi con lei.
Harry:Lo so. Ma quella è una cosa passata. Non è per forza detto che lei farà lo stesso.
Niall:Metti il caso che lo faccia. Che farai? Ricadrai in quel baratro?
Harry:Ed anche se fosse?
Louis:Ed anche se fosse questa volta ti sentirai dire anche quattro 'te l'avevo detto'. Sarà tutto più difficile. E non provare a dire che non è cosi. Lo sai benissimo anche tu che abbiamo ragione.
Harry:Voglio soltanto voltare pagina,andare avanti,dare un'altra opportunità all'amore. Voglio innamorarmi ancora,come voi. Voglio avere qualcuno al mio fianco che mi ami e che lo ripeta tutte le volte che vuole. Voglio soltanto questo. E se poi ricadrò in quel baratro vi chiederò aiuto,spero solo che sarete lì per me.
Ci guardammo e poi ci abbracciammo. Aveva bisogno di noi. Noi avevamo bisogno l'uno dell'altro.
Pranzammo e il pomeriggio trascorse veloce,tra mantenere il segreto della festa ed organizzare il tutto segretamente. Alle nove vennero Jessy Jey,Zaira e Danielle a casa, pronte per festeggiare. Louis era sopra a dormire. Disse di essere stanco. Lo svegliammo e lo trascinammo in macchina.
Louis:Cosa ci facciamo qui?
Disse guardandosi intorno.
Jessy Jey:Sorpresa.
Arrivammo all'inizio della scogliera. Tutti sapevamo cosa successe lì qualche settimana prima. Quando arrivammo ci girammo tutti verso Niall. Ma non era affatto preoccupato,anzi era felicissimo. Continuammo a camminare andando sempre più verso la punta.
Niall:Jessy dove sei?? Jessy Jey!! Piccola!!! Amore dove sei??!?!
Non la trovavamo. A Niall stava venendo qualcosa. Prendemmo i cellulari e facemmo più luce con i flash. La vedemmo all'inizio della scogliera ferma,immobile. Sembrava che avesse visto un fantasma. Quando Niall la vide lì tirò un sospiro di sollievo,si era preoccupato per nulla.
Niall:Amore ma che c'è?
Jessy Jey:Ehm...io....io non credo di poter venire fin lì.
Niall:Avanti sono pochi passi. Vieni.
Scosse la testa,per dire di no.
Harry:Lo so perchè non vuoi venire,lo so che ti stanno ritornando alla mente tutte quelle immagini, lo so che hai paura. Lo so,ma ora è acqua passata. Ora tu sei vicina a lui,ora lui è qui e non pensa più a buttarsi, ora vuole soltanto divertirsi. Vuole vivere.
Niall:Avanti dammi la mano,stammi vicino e tutto andrà benissimo.
Allungò la mani verso di lei e lei l'afferrò,sorrise e continuò a camminare. Più o meno a metà scogliera posammo tutto e iniziammo a sistemare. Dopo mezz'ora circa avevamo sistemato tutte le luci,lo stereo,il cibo,i cuscini,le coperte e i regali.
Niall:Ed eccoci tutti qui...
Jessy Jey:Per augurarti...
Zayn:Un bellissimo...
Zaira:E divertentissimo...
Io:Ventunesimo..
Danielle:Compleanno.
Harry:Ti vogliamo bene Lou!
Lo abbracciammo. Era emozionato tanto quanto noi. Aveva gli occhi lucidi. Era tutto perfetto.

*Pov Louis*
Io:Ma quanto vi posso voler bene io?!?!? Siete degli esserini adorabili.
Harry:Ed ora party hard!!
Accese lo stereo e iniziammo a ballare. Faceva freddissimo ma a nessuno importava,quasi non ce ne accorgemmo che faceva freddo. Ballammo per un bel po', si fecero le undici e mezza. Mezz'ora e sarebbe stato ufficialmente il mio compleanno. Che strano, è il secondo anno che festeggio il mio compleanno senza di lei. Era strano. Era come se ci fosse,ma non c'era. Me l'avevo scritto nella lettera. 'Farò sempre in modo di farti sentire la mia presenza,in qualunque parte del mondo ti trovi'. Lei le promesse le mantiene sempre. Odiava quando facevo una promessa e non la mantenevo. Mi siedo proprio sulla punta della scogliera. Osservavo il mare. Era bellissimo. Le onde che si infrangevano contro la scogliera,o quelle che arrivavano sulla sabbia,bagnandola.
Niall:Bella sensazione,vero?
Annuì. Era una bellissima sensazione. Ti sentivi vivo,libero,senza problemi. Era mezzanotte e uno.
Tutti:Felice ventunesimo compleanno!!!!
C'era l'eco. Ecco che un improvviso ed inaspettato odore di vaniglia che mi invase le narici,un lieve vento,che prima era freddo,ora è caldo e mi sfiora la guancia,poi le labbra. Una voce soave mi augura buon compleanno. Una voce,la sua voce. Una lacrima cadde lenta sulla mia guancia raggiungendo la bocca,poi volò via. Come se qualcuno me l'avesse tolta. Chiusi gli occhi e mi godetti quella sensazione,fino all'ultima folata di vento.
Danielle:Lou è ora di aprire i regali!
Mi voltai e li raggiunsi sui cuscini che avevano posizionato intorno ad un fuoco. Coperte sulle spalle e iniziai ad aprire i regali. Jessy Jey mi aveva regalato ben dieci paia di bretelle,tutte con diverse fantasie e colori. Niall mi regalò una maglia larghissima con sopra una foto di tutti noi. Un po' troppo sdolcinato,ma il nostro irlandese è fatto cosi. Zayn mi regalò un completo elegante,di quelli che piacciono a me. Zaira invece mi fece una sciarpa,dei guanti e un cappello di lana a strisce tutte colorate,per portare gioia nelle giornate grigie. Liam camicie di tutti i tipi,a quadrettini,a strisce,a pois,arancioni,blu,gialle. Insomma si era sbizzarrito parecchio con i colori. Danielle mi fece un album di foto e dentro c'erano tutte le nostre foto con delle scritte fatte un po' da tutti. Harry invece mi regalò un enorme peluche di un orso bruno,e indossava una maglia con scritto Boo Bear. Era il soprannome che mi aveva dato quando ci conoscemmo.
Zayn:Ora che abbiamo aperto i regali e mi sembra un po' troppo presto per la torta facciamo un gioco.
Niall:Facciamo un gioco mentre mangiamo la torta??
Io:Okkey apriamo ora la torta.
Presero un tavolino di legno e ce l'appoggiarono sopra,posizionarono tutte e ventuno candeline,a strisce tutte colorate e mi cantarono 'Tanti auguri a te'. Jessy Jey mi fece le foto prima da solo e poi con tutti gli altri e alla fine ne facemmo una noi due insieme e poi mettemmo l'autoscatto e ne facemmo una di gruppo. Il più bel compleanno di sempre. Ci sedemmo di nuovo intorno al fuoco e iniziammo il gioco.
Liam:Visto che ci siamo stancati di non farvi sapere tutto di noi questo gioco si chiama 'Scoprire il passato dei ragazzi'.
Harry:Cosa ve ne pare?
Jessy Jey:Bel gioco.
Io:Allora cosa volete sapere?
Zaira:Tutto quello che volete dirci.
Danielle:Non vi vogliamo obbligare a farci raccontare cose che non volete dirci. Quello che siete pronti a dirci quello ci dite. Noi stiamo in ascolto.
Io:Essendo il più grande inizio io.
Raccontai la storia di come morì Eleanor e del motivo per cui non mi sono mai più mosso da questa città. Zaira già la conosceva ma riascoltarla le fece lo stesso effetto della prima volta. Sentivo le lacrime pizzicare,mi faceva sempre male ricordare quel momento. Eppure volevo farlo,volevo raccontarlo,per liberarmi,per sfogarmi. Zayn invece raccontò la storia di Roxenne.
Zayn:Ed ora capite perchè dopo di lei,mi vedevate usare le ragazza come se fossero stracci. Non volevo più innamorarmi,non volevo più soffrire,non volevo provare più quelle emozioni,non volevo più sentirmi alle stelle e poi dopo qualche mese sentirmi buttato nella merda. Non volevo. Ora però ho cambiato idea. Grazie ad una persona.
Disse voltandosi verso Zaira che lo stava ascoltando con molto attenzione. Si fece rossa e poi abbassò lo sguardo.
Liam:Racconti anche come ci siamo conosciuti?
Zayn:Okkey. Allora, era giorno,stavo andando a scuola e come mio solito presi una stradina per fare prima. Era deserta,come sempre. Cosi con la mia musica a palla nelle orecchie andavo a passo spedito verso scuola. Stavo per fare tardi. Prima ci tenevo ad essere puntuale a scuola. Prima,però. Avevo appena messo piede fuori da quella strada che dietro di me spuntano sei tipi dell'ultimo anno. Mi circondano. Iniziano ad insultarmi per le mie origini pakistane,ma io non mi tiro indietro rispondo ai loro insulti. Perdono la pazienza e iniziano a picchiarmi,a darmi calci e pugni. Fortunatamente per me passarono Liam,Harry e Louis lì davanti. Cos'è che dovevate fare? Non ricordo.
Io:Stavamo andando al bar.
Zayn:Ah si è vero. Comunque, mi vedono e cercano di far allontanare quei tizi. Ma non ne vogliono sapere cosi anche loro tre iniziano a picchiare. E alla fine riescono a tirarmi fuori da lì e a portarmi all'ospedale. E cosi il gruppo era quasi al completo.
Harry:Ora racconto io?
Annuimmo.
Harry:Era più o meno il 4 ottobre del 2009. Tre anni fa quindi. Ero fidanzato con una ragazza più grande di me di due anni. Ci amavamo,eravamo felici insieme. O almeno a me sembrava cosi. Quel giorno dovevo presentarla alla mia famiglia,cosi gli dissi che dovevamo andare a casa di questa ragazza per l'ora di cena. Io mi avviai prima,volevo farle una sorpresa ed anche perchè volevo vedere come stava andando con l'organizzazione. Entro in casa con le chiavi che lei nascondeva sempre dietro la pianta che aveva fuori la porta di ingresso. La tavola era sistemata per la cena,il cibo si stava cuocendo,ma lei non la vedevo. Me la aspettavo vicino ai fornelli con l'aiuto della madre e del fratello,ma non era cosi. Andai in bagno e nemmeno c'era,poi andai in camera sua e la trovai. Restai spiazzato della scena che mi ritrovai d'avanti agli occhi. Lei abbracciata ad un altro. Quello poteva avere diciotto anni. Erano nudi,quindi non essendo io cretino capì subito quello che era successo poco prima. Abbassai lo sguardo,inizia a piangere e senza fare rumore uscì da quella casa. Chiamai mamma e annullai tutto per quella sera. Invece di tornare a casa andai in un bar. Chiesi l'alcolico più forte che avevano e visto che mi dimostro più grande me lo hanno dato senza problemi. Mi scolai ben tre bicchieri di quel drink,che ora non ricordo nemmeno più il nome e poi uscì. Potete immaginare come stavo dopo. Non capivo più un cazzo,c'era solo un pensiero fisso nella mia mente. Farmi del male,del male fisico. Cosi tornai a casa,fortunatamente per me stavano tutti dormendo. Andai nella mia camera e cercai il mio coltellino svizzero. Facevo il boy-scout,per questo l'avevo in casa. Comunque. Lo presi e andai sul tetto. Silenzio. In quel momento il silenzio non andava affatto bene,non faceva altro che farmi sentire i miei stessi pensieri e quindi iniziai a tagliarmi un po' dappertutto. Polsi,braccia,gambe,caviglie. Poi mi fermai. Rientrai in casa e incontrai mia sorella. Mi scrutò per un po',poi vide il sangue gocciolare dal mio corpo. 'Ma ti sei fatto male!',mi disse. 'Si,sono salito sul tetto e stavo cadendo e per tirarmi su mi sono fatto malissimo',mentì. 'Puzzi d'alcool' 'Giusto un po''. Le raccontai quello che vidi,mentre lei mi medicava. 'Non dirò niente a mamma di questa sera. Domani le dirai di Kate'. Annuì e poi mi misi al letto. Passai più di un anno a tagliarmi senza far capire niente a mamma e a Gemma. Ma un giorno mia sorella mi vide mentre mi tagliavo e cosi mi ascoltò,mi fece sfogare, mi medicò e mi disse che quella sera avrebbe parlato con mamma per farmi andare in un centro di cura. Trascorsi un anno in quel centro e a volte ci vado per ricordami di non farlo più,di non tagliarmi più,vado lì per parlare con i ragazzi che sono lì,per dirgli che nulla su questa terra deve spingerci a fare ciò. In quel centro incontrai Louis. Lavorava lì per fare volontariato. Diciamo che grazie a lui le giornate trascorrevano felici. Quando uscì di lì io e Lou rimanemmo in contatto ed ora ecco ci qua. Mentre alla fermata del bus per tornare a casa incontrai Liam,mi ricordo che era pieno di lividi. Cosi incuriosito gli domandai perchè era ridotto cosi,ci scambiammo i numeri di telefono e uscimmo anche qualche sera noi tre insieme.
Jessy Jey:Ed ora hai ancora le ferite di quando ti tagliavi?
Harry:Quelle sono indelebili. Anche le più piccole lasciano il segno e non dico solo sulla pelle ma anche nell'anima. Mi ricorderò sempre tutti posti in cui ho i tagli,avrò sempre la tentazione di rifarlo,ma ora so che posso contare su qualcuno,che non sono solo.
Jessy Jey si massaggiava i polsi. Quando Niall era in ospedale ci disse che anche lei si era tagliata. Per questo era particolarmente colpita dalla storia di Harry. Tutti noi avevamo un buon motivo per essere degli stronzi con le ragazza,anche se non è stata colpa di tutte loro,ma solo di alcune.
Liam:Ora capite perchè Lay non ci piace? Perchè non vogliamo far ricadere Harry in questo circolo ancora una volta. Non riusciremmo a vederlo soffrire.
Le ragazze annuirono e ci dissero che non dovevamo preoccuparci.
Liam:Racconti tu o io?
Niall:E' lo stesso.
Liam:Vado io allora.
Niall:Va bene.
Liam:Avevo un rene che non funzionava bene e l'altro funziona solo per il 95%. Bella merda. Ho vissuto 17 anni e 7 mesi e mezzo cosi. 'Liam non bere questo..non bere quello'. 'Hai bevuto troppo.' 'Liam hai una dieta da seguire' 'Liam di qua,Liam di là'. Ero arrivato ad un punto che non ce la facevo più. Volevo mollare tutto,volevo essere come un ragazzo normale. Bere quello che voleva,quanto voleva,tutte le volte che voleva farlo ed io invece non potevo. Ero costretto a fare determinate cose,senza poter mai sforare. Iniziai a fare box in una palestra. Poi iniziai a fare partite clandestine,dove la partita finisce soltanto quando sei steso a terra e riesci a mala pena a respirare. Andai avanti cosi per qualche mese,giustificando i miei lividi con allenamenti un po' troppo pesanti.
Danielle:E quante volte sei arrivato al punto di riuscire a mala pena a respirare?
Liam:Un po' troppe volte...
Danielle:Oh...
Si sistemò i capelli in modo nervoso e poi continuò ad ascoltare la storia.
Liam:Passai cosi i pomeriggi di sette mesi. Un pomeriggio me ne andai prima dall'incontro perchè arrivò la polizia e incontrai Harry. Mi iniziò a tartassare di domande. 'Perchè hai queste ferite...come te le sei fatte...perchè fai tutto questo'. Lui e la sua curiosità,in quel caso non fu scocciante. No,per niente. In quel caso mi aiutò parecchio. Mi aiutò a sfogarmi,mi capì,mi consigliò. Mi fece riaprire gli occhi. Mi fece capire che non c'era niente di male a vivere cosi. Che mi distinguevo dalla massa e che non ero un menomato. E da quel giorno uscì con lui e Lou. Lasciando stare i match di box clandestini. Anche se devo ammettere che ho sempre voglia di farne uno.
Niall:Beh ora tocca a me no?
Annuimmo tutti.
Niall:Iniziò tutto il 13 dicembre di quattro anni fa. Cambio di città. Potete immaginare come può essere. Non conosci nessuno,sei timido,ma hai molta voglia di fare amicizia,la voglia di andare a scuola è ben poca,e l'accento è diversissimo,tutti ti guardano come quello strambo,con aria di superiorità. I primi due mesi furono veramente stressanti. Mettiti al passo con le lezioni,fai amicizia, indossa una maschera per farti apprezzare,capisci di chi ti puoi fidare e di chi no. Un giorno venne anche una nuova ragazza da New York. Bellissima. Alta un po' più di me,capelli corvini,lunghi e mossi,con delle ciocche rosse. Occhi ghiaccio,di quelli che se ci guardi dentro non leggi le emozioni che quella persona sta provando. E labbra rosse come ciliegie e carnose al punto giusto.
Io:Ehm...
Dissi muovendo gli occhi verso Jessy Jey.
Jessy Jey:Oh ma non ti preoccupare. L'ho vista anche io, Annabelle,ed è veramente una dea.
Niall:Comunque. Da lì a poco facemmo amicizia e poco a poco la nostra amicizia si trasformò in amore. Eravamo felici. Ci divertivamo insieme,ci godevamo la vita a pieno. Un giorno mi rivelò il suo segreto più grande. Lei era malato di cancro. Si alzò le maniche della maglietta di Starbucks che aveva quel giorno e mi fece vedere tutte le incisioni che si era procurata. Le aveva su tutta la lunghezza delle braccia. Non dissi niente l'abbracciai,forte. L'aiutai ad andare avanti,a sorridere,a godersi ancora quel poco di vita che le aspettava. Dovevamo fare un viaggio di istruzione a New York,la sua città. Era emozionatissima alla sola idea di ritornare in quello splendido posto. Era l'ultimo giorno di quella gita e avevamo organizzato un'uscita di classe,lontano dai musei e cose storiche. Era un giorno di pure cazzate. Si allontanò dal gruppo con la scusa di dover andare in bagno. Dieci minuti dopo la vidi cadere giù da un grattacielo. Osservavo la scena immobile,mentre tutti gli altri nostri amici erano in panico,chi chiamava la polizia,chi i vigili del fuoco,chi gli ospedali,ed io invece ero lì fermo ad osservare tutto. Che cosa stupida da parte mia. Potevo fare qualcosa,potevo mettermi sotto a aspettare che cadesse tra le mie braccia,ma no,restavo lì ad immaginare di salvarla come superman. Quando il suo corpo fece contatto con l'asfalto,lì riuscì a muovermi. Le andai vicino e l'unica cosa che feci,fu prendere un foglietto che aveva tra le mani. 'Per Niall' c'era scritto. Mi ricordo tutto come se fosse successo ieri. Anche le parole di quella lettera in cui mi confessava del perchè di quella sua azione,dove mi diceva che mi amava,dove mi diceva che avrebbe per sempre vissuto nel mio cuore,dove diceva che sa che quella che ha fatto era una cosa stupida,ma non ce la faceva più a vivere sopportando quel dolore che si portava da quando era piccola. Quella sera tornammo tutti nelle nostre case. Neanche il tempo di posare i bagagli che già ero in un bar ad ubriacarmi. Dopo un paio di bicchieri di non mi ricordo cosa uscì. Non avevo la forza di camminare,di parlare,di pensare,di fare niente. Cosi mi buttai a peso morto in un vicoletto buio e deserto. All'improvviso spunta un barbone che mi chiede i soldi e tutto quello che avevo di più costoso,non dissi niente,restavo steso a terra,abbracciando la mia bottiglia di birra. Iniziò a picchiarmi e poco dopo arrivarono tutti loro e mi salvarono da quello. Non capivo niente in quel momento,mi ricordo solo che mi svegliai la mattina dopo in un ospedale e con loro che erano intorno al letto.
Io:Gli fecero una lavanda gastrica e poi dei lavaggi. Nei giorni dopo ci conoscemmo bene. E ben quattro mesi e mezzo da quando ci conoscemmo tutti e cinque decidemmo di andare a vivere e di comportarci cosi. Facemmo una promessa.
Tutti:Andare tutti in un'unica direzione.
Zaira:Potremmo entrare anche noi in questa promessa?
Ci guardammo e poi annuimmo. Ci abbracciammo e ritornammo a fare festa. Alle tre e mezzo del mattino tornammo tutti ognuno a casa propria.

 

 

Spazio scrittrice.
Eeeeed eccomi di nuovo qui!!!!
Come potete vedere questo capitolo è un po' più
lungo del solito,beh visto che li sto aggiornando ogni
trecentocinquanta mila giorni credo che sia il minimo farli più lunghi.
Spero che vi piaccia e che non vi deluda.
Un bacininininino vostra
ImBritIrish xx

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Capitolo 11
*** Chapter 11 ***


*Pov Jessy Jey*

Era il 31 gennaio. Il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Harry a cui io non volevo andare. Perchè?Lasciata con Niall,da due settimane.
Zaira:Avanti non puoi non venire. Harry è tuo amico, fallo per lui.
Io:Non posso vedere Niall mentre si bacia con un'altra. Non ce la farei a sopportarlo.
Ley:Ma chi ti dice che si bacia con un'altra!
Io:E chi è quella ragazza che gli sta sempre appresso? La mamma?!?!
Dissi stizzita.
Zaira:Stupida di una ragazza. Quella ragazza che gli sta sempre appresso,come dici tu,è la cugina. E' stata qui per un paio di giorni per fare non so cosa.
Io:Oh...la cugina,eh? E da dove spunta questa “cugina”?
Dissi facendo le virgolette con le mani.
Lay:Dalla Spagna. Hai presente??
Io:Bah...sarà. Ma io comunque non ci vengo alla festa.
Bussarono la porta. Andò ad aprire Lay.
Lay:Amore mio!
Io-Zaira:Ciao Harry!
Dopo cinque minuti in cui si baciarono,manco non si vedessero da anni,ricambiò il saluto.
Harry:Allora pronte per la festa di domani?
Io:Io. Non. Ci. Vengo.
Harry:Ed. Io. Mi. Incazzo.
Disse serio. Non l'avevo mai visto cosi serio,nemmeno quando chiese a Lay di mettersi con lui. Fu un momento romanticissimo. Stavamo vedendo un film d'amore,l'aveva scelto lui apposta. Alla fine del film,lui le prende la mano,la costringe a guardarlo negli occhi e le dice 'Vuoi essere la mia ragazza?',sapete come si faceva quando eravamo piccoli. La conclusione della loro serata fu tutt'altro che da bambini. Potete immaginare.
Io:Andiamo. Lo sai perchè non voglio venire.
Harry:Non ci sarà solo lui lì. Ci saranno tantissime persone,non riuscirete nemmeno ad incontrarvi.
Io:Ma andiamo!!! Ma mettiti nei miei panni. Immagina che trovi Lay in un bar mentre parla con un altro ragazzo,si tiene la mano con quest'altro,e poi ad un certo punto si baciano. Come ti sentiresti? Vorresti ancora vederla? Io credo di no.
Harry:Mi sentirei morire. Lo so, ti posso capire. Ma, prima cosa: non gli hai dato modo di spiegarsi. Seconda cosa: quella ragazza non è invitata alla festa. E terza cosa:lo fai per me,non per lui. Ti prego!
Lay:Ti prego!
Zaira:Ti prego!
H-L-Z:Ti preghiamo!
Io:Aaaaaaaaaaah e va bene. Ma lo faccio solo per te e per stare con gli altri tre cretini.
Mi sorrise,mi abbracciò e lui e Lay uscirono. Dopo un po' anche Zaira se ne andò. Andò a casa dei ragazzi. C'era Zayn lì. Il suo amore. Finalmente si erano messi insieme quei due. Il giorno del compleanno di Zayn avvenne il tutto. Stavamo giocando al gioco della bottiglia Zayn scelse bacio e capitò a Zaira. Il loro primo bacio d'avanti a tutti,confessarono cosa provavano l'uno per l'altra e si misero assieme. Due coppie nascono una sparisce. Mmmmh bello. Mentre vagavo con la mente, suonò il campanello. Tutti e tutto mi aspettavo ma non quello che mi ritrovai d'avanti.
Io:C-c-c-cosa ci fate qui?
Moira:Ci siamo resi conto che abbiamo sbagliato.
Antuan:Ci manchi piccola. Ci mancano le tue telefonate senza senso,solo per dirci che ore sono,o per dirci un semplice buonanotte. Ci manchi.
Io:Ora cosa volete che io faccia? Magari perdonarvi di tutto? Dimenticarmi che mi avete cacciata di casa? Dimenticarmi che mi avete disconosciuto come figlia? Vorreste che io dimentichi tutto questo, solo perchè ora voi mi avete detto che vi manco?
M-A:Ci dispiace...
Io:Vi dispiace...ora vi dispiace. Dopo mesi in cui io avevo bisogno di voi e non ci siete stati,mi dite un semplice 'ci dispiace'. Seriously? Fate sul serio o è uno scherzo? Non sapete quello che ho passato in questi mesi e un 'ci dispiace' non farà passare tutto.
Moira:Ma neanche tenerci il broncio lo farà.
Io:Ma mi farà sentire meglio. Mi stavo abituando alla vostra assenza,mi stavo abituando al pensiero di non avere dei genitori.
Antuan:Ma noi siamo qui. In carne ed ossa,per essere perdonati. E per ridarti i tuoi poteri.
Mi diede una collana come la regalai io a Zaira quando i miei mi portarono via l'ultima volta.
Io:Grazie, molto gentili. Ma ci devo pensare.
Dissi sbattendogli la porta in faccia. Era cosi frustante,cosi triste,cosi. Tutti i ricordi tornarono a galla. Ogni loro singola parola mi ritornò in mente. Un pensiero circolava insistente,come il rumore di un martello pneumatico. 'Fallo. Sfogati su te stessa. E' colpa tua se ora sei da sola. Ti devi punire'. La vocina aveva ragione,aveva pienamente ragione. E' colpa mia se ora sono sola. E' colpa mia se mando via tutti,se nessuno mi ama. E' colpa mia. Allacciai la collana e andai in bagno. Mi sedetti sul pavimento, con la schiena appoggiata alla vasca. Pensavo e ripensavo. 'Lo faccio o non lo faccio?' 'Me lo merito, certo che lo devo fare.' Poi però una sola voce si fece più forte delle altre. L'ultima voce al mondo che volevo ascoltare,quella che mi mancava più di tutte,quella che c'era stata quando più ne avevo bisogno. Quella che mi disse: 'Promettimi che farai di tutto per combattere,che non ti arrenderai facilmente,che anche se senti che stai per cadere di nuovo in questo baratro prenderai la mia mano e ti farai aiutare. Promettimi tutto questo.' Devo mantenere la mia promessa. Ho bisogno di una mano e la sua sarà già lì. E se non è cosi? Se stringe già la mano di un'altra ragazza? Se l'ha tesa per qualcun'altra? In fondo io sono solo colei che l'aiutava in matematica. Perchè dovrebbe avere la mano ancora tesa verso me? Già perchè...
E cosi ecco che mi feci la prima ferita. Poi una seconda,una terza,una quarta. E cosi via,fino a perderne il conto. Mi fermai appena vidi le braccia piene di tagli,il sangue che scivolava veloce sulla pelle, il dolore per i tagli che iniziava a farsi sentire, la lucidità, che eccola, appariva all'improvviso. Resto a terra piangendo, prendo il telefono che è in tasca. Faccio il primo numero della rubrica. Troppo stanca per capire chi è.
Io:Ho bisogno di aiuto.
X:Che è successo? Jessy Jey rispondi che è successo?
Io:I-i-io non lo so...aiutami. Mi fanno malissimo.
Chiunque io avessi chiamato continuava a parlare, ma non avevo più forze per muovere le labbra o per continuare ad avere il telefono appoggiato all'orecchio. Gli occhi si fanno sempre più pesanti cosi li chiusi. Tutto quello che ricordo sono dei passi veloci e il fiatone di qualcuno.

 

*Pov Niall*
Io:Pronto?
Louis:Niall mi ha chiamato Jessy Jey.
Io:E cosa vuole ora?
Louis:Non lo so. Mi ha chiamato e mi ha detto 'ho bisogno di aiuto'. Io sto cercando di andare a casa sua ma c'è troppo traffico. Arriverei tra un paio di ore. Puoi andare a vedere tu?
Io:Chiama qualcun altro.
Louis:Harry sta con Lay,non so dove. Zayn sta con Zaira al centro commerciale in centro. Io sono bloccato nel traffico,Liam è andato a fare un corso a scuola,Danielle è al lavoro. Dimmi tu a chi posso chiamare oltre te.
Io:E va bene vado. Ma sappi che se è uno scherzo,ti ammazzo.
Louis:Nessuno scherzo. E' la verità. Sbrigati. Dalla voce non stava bene.
Io:Corro.
Cosi staccai e corsi a casa delle ragazze. Nel giro di dieci minuti arrivai. La staccionata era chiusa, cosi la scavalcai ed entrai nel giardino, anche la porta di ingresso era chiusa. Bussai, nessuno apriva. Provai la porta sul retro, quella fortunatamente era aperta.
Io:Jessy Jey! Jessy Jey sono Niall, dove sei??
Non rispondeva. Lo sapevo, era uno scherzo di quel cretino di Tomlinson. Stupido 21enne.
Jessy Jey:Sono..sono qui.
Non capivo da dove proveniva la sua voce. Era troppo fievole per capire la direzione. Cosi la cercai per tutta la casa,fin quando con un rumore di un oggetto metallico che cadeva a terra, la trovai in bagno. La scena davanti ai miei occhi mi fece mancare un battito. Era a terra, con il sangue che colava dalle sua braccia. Non so quante ferite potessero essere quelle, ma ne erano tantissime, troppe.
Io:Hey!Hey!
Jessy Jey:Sei tu.
Io:Lou mi ha chiamato dicendomi che l'hai chiamato e chi gli hai chiesto aiuto e cosi eccomi. Aspetta qui che prendo una sedia, il disinfettante e le bende.
Annuì. L'appoggiai sulla sedia e iniziai a disinfettarle i tagli.
Io:Posso capire perchè l'hai fatto?
Jessy Jey:Perchè me lo merito.
Alzai lo sguardo dalle ferite e la guardai negli occhi. Credeva sul serio di meritarlo, i suoi occhi non mentivano, lei lo credeva sul serio.
Io:Perchè? Perchè dici di meritartelo?
Jessy Jey:E' cosi. Me lo merito. Sto procurando troppo dolore a chi amo. Non merito di essere felice. E non mi riferisco solo a te. Mi riferisco a tutti. Oggi sono venuti anche i miei, mi hanno chiesto di perdonarli. Ma non ne ho avuto il coraggio. Mi hanno portato anche questa collana e mi hanno detto che volevano ridarmi i poteri. Ed io cosa ho fatto?
Io:Cosa hai fatto?
Jessy Jey:Gli ho chiuso la porta in faccia. E sono venuta qui ed ho fatto quello che ho fatto.
Disse per poi concludere la frase con un urlo di dolore, poichè il disinfettante stava iniziando ad agire.
Jessy Jey:Brucia!!!
Io:Non fare la bambina. E' del semplice disinfettante. La prossima volta impari e non fai niente. Fai la brava che ti devo mettere le bende.
Sbuffò e si stette tranquilla. Dopo cinque minuti avevo finito di fasciarle le braccia.
Jessy Jey:Sembro una mummia. Guarda!!
Io:La prossima volta non ti fai tutto quello che ti sei fatta. Non è colpa mia se non capisci che non devi soffrire e ti fai tutto questo.
Jessy Jey:Però devi dire che una cosa giusta l'ho detta.
Io:Che cosa giusta hai detto?
Jessy Jey:Che io allontano le persone che amo.
Sapete la faccina che si fa su twitter o facebook quando una cosa ti stupisce? Quella ''o'' grande, poi c'è il punto e la ''o'' piccola?( O.o ) Ecco la mia espressione era esattamente cosi.
Jessy Jey:Oh andiamo. Non fare finta di non capire.I
o:Non sto facendo finta. Sul serio non ho capito. Andiamo in cucina che ti preparo una cioccolata. Tu in tanto spiegami sto fatto.  
Jessy Jey:Beh ti ho fatto allontanare da me. Però ho dei buoni motivi.
Io:Sarebbero? Perchè non li ho ancora capiti, io.
Dissi mentre appoggiavo le tazze sul bancone della cucina.
Jessy Jey:Ti ho visto, Niall. Ti ho visto.
Io:Dove? Quando? Con chi? Che ho fatto?
Jessy Jey:Sul serio non ti ricordi? Eri ad un bar. C'era con una ragazza con i capelli rossi, corti, ricci. Stavate parlando. Vi tenevate la mano, poi i vostri volti si sono avvicinati e vi siete baciati.
Iniziò a picchierellare nervosamente le dita sul bancone. Mentre io versai la cioccolata nelle tazze. Ci pensai poi mi ricordai, i ragazzi mi avevo detto qualcosa. Scoppiai a ridere. Era gelosa per niente. Due settimane senza parlarci, per niente. Lei e la sua stupida gelosia.
Jessy Jey:Cazzo ridi?
Io:Perchè sei scema.
Dissi allungandole la tazza. Ne comprammo due per usarle tutte le volte che eravamo insieme. Erano una arancione e un'altra verde. La prima aveva il coperchio verde, la seconda l'aveva arancione.
Jessy Jey:Quindi noi stiamo parlando di una cosa seria e tu dici che io sono stupida. Vuoi chiarire, a quanto vedo. Fanculo.
Si alzò e andò veloce verso la sua camera.
Io:Sono più veloce di te è inutile che scappi.
Afferrai la mia tazza di cioccolata e le corsi dietro. La raggiunsi in nemmeno due secondi. L'afferrai per il polso e, solo dopo aver visto la sua espressione di dolore sul volto, mi ricordai delle ferite.
Io:Oddio scusa, me ne ero dimenticato.
La lasciai e lei si andò ad accomodare sul letto. Presi una sedia e mi sedetti di fronte. Ricordando la scena di prima risi. Alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
Io:Non ci posso credere che tu ti sei arrabbiata per quello.
Jessy Jey:No, sai io quando vedo il mio ragazzo che si bacia con un'altra salto di gioia. Faccio dei mini party nella mia testa.
Non smettevo di ridere. Avevo le lacrime agli occhi e il fiato corto per il troppo ridere.
Louis:Ragazzi tutto bene?
Si fermò sulla soglia della camera con lo sguardo che avevo io prima.
Jessy Jey:Si tutto bene. Niall mi ha trasformato in una mummia.
Louis:Ancora Jey?? Quante volte ti ho detto che non lo devi fare più? La devi smettere.
Disse severo e con tono di rimprovero. Jessy Jey abbassò lo sguardo e Lou le si avvicinò.
Louis:Non volevo arrabbiarmi con te. E' solo che i tagli non sono una soluzione a tutti i problemi. Anche se sembra cosi. E tu perchè ridi?
Io:Perchè siamo stati per due settimane distanti perchè si crede che io l'abbia tradita.
Dissi scoppiando, per l'ennesima, volta a ridere.
Jessy Jey:Non farmi passare per la pazza è vero. Hai baciato un'altra.
Louis:Oh quel fatto. Te l'abbiamo detto tutti che dovevi lasciarlo spiegare. Quiiindi è meglio se vi lascio da soli. Ci vediamo dopo.
Lo salutammo e restammo da soli, come prima. Questa volta ero serio. La guardavo negli occhi e lei reggeva il mio sguardo. Brividi. I suoi
occhi, il suo sguardo, mi procuravano brividi.
Jessy Jey:Allora mi vorresti spiegare questa storia?
Io:Vuoi sentirla da me o dalla ragazza?
Jessy Jey:Hai anche il suo numero? Comunque già so la sua versione dei fatti.
Mi stupì. Ma almeno cosi capirà che io non le mento.
Io:Allora questa ragazza l'ho incontrata nel bar. Non c'erano posti cosi ha detto che potevo sedermi lì. Ci presentiamo, iniziamo a parlare del più e del meno. Poi nota un bracciale che avevo quel giorno e inizia a giocarci...
Jessy Jey:E tu non l'hai fatta spostare. Ovviamente.
Io:Non ci avevo visto niente di male.
Jessy Jey:Si va beh. Continua.
Io:Comunque. Restammo a parlare, ordinammo e all'improvviso a lei entra qualcosa nell'occhio. Mi avvicino per vedere cos'è e nel tramite le pulisco anche la guancia dalla cioccolata.
Jessy Jey:Tutto questo lo fai con le labbra.
Io:Non ci siamo baciati!! Ma ti sei rincretinita?
Jessy Jey:Allora le tue labbra sfioravano quelle di lei o magari preferisci 'Mi hanno spinto in avanti e le mie labbra sono capitate casualmente sulle sue'?.
Io:Non c'è stato nessuno sfioramento di labbra, nessuna spinta. Niente. Noi non ci siamo baciati!
Jessy Jey:Questo non mi risulta.
Io:Non è colpa mia se credi a tutte le stronzate che ti vengono dette. Non è colpa mia se non ti fidi di me.
Jessy Jey:Io non fidarmi di te?!?! Sei serio?
Io:No guarda ti sto sfottendo, che dici!
Jessy Jey:Io non mi fido delle ragazze che ti girano attorno. Lo vuoi capire che tutte, tutte, vorrebbero essere al mio posto?!!!?. Lo capisci? Lo capisci perchè ho tanta paura di perderti? Sei perfetto e tutte ce ne siamo rese conto. Sei il ragazzo che tutte vorrebbero. Ed io non riesco a vivere con l'ansia che un giorno ti porteranno via da me.
Io:Ma facendo cosi sei tu che mi stai spingendo dalle altre. Sei tu che mi stai facendo allontanare.
Jessy Jey:Vedi. Sono io il problema. Sono sempre io.
Disse massacrandosi le braccia. Stava sentendo dolore, ma non le importava. In quel momento lei sentiva solo di meritarselo. Le afferrai le mani, si era sporcata tutte le bende di sangue. Ancora.
Io:Smettila! Smettila di farti del male. Smettila di credere che devi soffrire. Smettila di pensare che tu sei inferiore a tutte le altre. Smettila di pensare che un giorno me ne andrò, che ti lascerò affrontare questa vita da sola, perchè non è cosi, anche se un giorno ci dovessimo lasciare resteremo amici, e ti difenderò da ogni male. Smettila di credere di non essere importante per nessuno, ci sono tantissime persone per cui tu lo sei, e quello che fai le ferisce e le fa restare male, perchè credono che non ti sono mai abbastanza vicino, che non sono all'altezza per aiutarti. Ama il modo in cui ridi, ama il modo in cui cammini, ama i tuoi occhi, il tuo fisico, ama la tua simpatia, ama il modo in cui dimostri affetto alle persone, ama anche i lati snervanti del tuo carattere. AMATI. Perchè c'è una persona su questo mondo che ti ama proprio per quella che sei. Tutti hanno questa persona, basta solo aspettare, ma arriverà. E la tua è qui, ti sta tenendo le mani, ti sta guardando negli occhi, sta cercando di fare un discorso sensato e che viene dal cuore, questa persona ti vuole dire che ti ama da quando eri la vecchia Jessica Jey De Rossi.
Jessy Jey:E questa persona mi resterà amico sempre, partendo da ora?
Restai spiazzato. Avevamo fatto tanto per diventare una coppia ed ora cosa voleva?!? Essere amici. Le lacrime che volevano scendere giù veloci le respinsi indietro tutte, dalla prima fino all'ultima.
Io:Okkey...
Jessy Jey:Io...
Io:Dimmi solo una cosa...
Presi fiato. Le lacrime iniziavano a mozzarmi il respiro.
Io:Mi hai mai amato come io ho amato te? Mi hai mai amato un po'?
Jessy Jey:Ti amo e ti ho amato con tutta me stessa e lo farò per sempre.
Io:Ed allora perchè hai preso questa decisione?
Jessy Jey:Non voglio soffrire, Niall. Non voglio avere tagli anche sul cuore.
Io:Quindi lo hai fatto per paura. Tu per una stupida paura stai rinnegando un amore, per cui hai lottato fino ad un mese fa. Poi ci chiedevate perchè trattavamo le ragazze come stracci. Guardami ora, sono distrutto e tutto questo per colpa di una ragazza.
Mi girai e me ne andai. Ero sulla soglia della porta della sua camera quando mi afferra per il polso.
Io:Cosa vuoi? Mi hai detto tutto, ora lasciami andare. Hai ottenuto ciò che volevi, farmi andare via, lo sto facendo.
Jessy Jey:Aspetta.
Io:Cosa!? Cosa devo aspettare ancora? Ti ho aspettata per tanti mesi. Hai aspettato che cadessi giù da una scogliera per venire da me. Cosa vuoi, che ti aspetti ancora come uno stupido? Mi sono stancato di aspettare, di aspettare te. Prima erano le regole che hanno le fate ad ostacolare il nostro amore, ora sei tu.
Jessy Jey:Tutti hanno paura nella vita.
Io:Ma cercano di affrontarle, di superarle. Non si fanno ostacolare da queste, qualsiasi esse siano. E pensare che in questo periodo non ho fatto altro che pensare a te. E poi cosa credi che io non abbia paura che te ne possa andare da un altro ragazzo? Ti sbagli. Io ho più paura di te, ma non per questo ti allontano e mi faccio sopraffare dalla paura. L'affronto facendo di tutto per tenerti al mio fianco.
Jessy Jey:Perchè?
Io:Perchè ti amo! Ecco perchè. Io ti amo.
Mi strattonò il braccio per farmi girare e mi baciò. La feci appoggiare la schiena al muro, feci attorcigliare le sue gambe in torno al mio bacino. L'appoggiai sul letto, iniziai a toglierle la maglia e lei fece lo stesso con me, mi tolsi le scarpe. Continuammo a baciarci. Continuammo fin quando non fummo una cosa sola.
Jessy Jey:Io affronterò le mie paure.
Io:Abbiamo trovato un bel modo di fare pace.
Appoggiò la sua testa sul mio petto e attorcigliò le sue gambe intorno alla mia gamba. Sentire ogni sua parte nuda sulla mia era una sensazione bellissima. E ci addormentammo cosi.

 

*Pov Louis*
Io:Ragazzi vado a prendere Niall. Non risponde al telefono. Non vorrei che fosse successo qualcosa.
Dissero un 'ok' generale ed uscì. Controllai tutti i bar, fortunatamente non c'era stato. Alla fine andai a casa delle ragazze. Bussai più e più volte ma non aprivano. Cosi chiamai sul telefono di Jessy Jey e sentì la suoneria provenire da dentro. Entrai dall'entrata secondaria e mi diressi in camera.
Io:Jessy Jey c'è Niall qui?!?
Dissi entrando in camera.
Io:Oh porca...scusate esco.
Sentivo la risata di Niall che invadeva la stanza mentre Jessica continuava a ripetere 'Che figura di merda'
Io:Ehm...potete mettervi qualcosa addosso? Cosi entro.
Jessy Jey:Entra sono,cioè siamo coperti.
Io:Non volevo disturbare, è solo che si sta facendo tardi e dobbiamo andare a comprare i regali ad Harry.
Niall:Mi vesto e arrivo.
Io:Fatto pace?
Dissi facendo la linguaccia e uscendomene dalla camera. Dopo un paio di minuti furono pronti per uscire.
Io:Ci stanno aspettando tutti gli altri al centro commerciale.
Annuirono. Il viaggio fu silenzioso. Si sentiva ogni tanto Niall canticchiare qualcosa e Jessy Jey sorridere. Arrivammo a destinazione e come previsto c'erano tutti. Osservavano Niall e Jessy Jey dietro di me che si tenevano per mano. Avevano tutti qualcuno da amare, tranne io. Nessuna ragazza eguaglia la bellezza di Eleanor, nessuna mi fa sentire come mi ha fatto sentire lei. Nessuna. Entrammo nel centro commerciale, tutti che ridevano e scherzavano ed io ero in disparte sovrappensiero. Non ho mai pensato cosi tanto a qualcosa. Non era un qualcosa di specifico, era più che altro un insieme di più pensieri.
X:Ai!
Qualcuno mi era venuto addosso.
Io:Tutto bene?
X:Guarda dove metti i piedi. Cretino.
Io:Potresti farlo anche tu, sai? Sei tu che mi sei venuta addosso non io. Io stavo solo camminando per fatti miei.
X:Ma mi hai visto correre in questo verso, potevi anche spostarti.
Io:Potevi anche scansarmi tu.
Allungai la mano verso di lei. La rifiutò.
Io:Stupida ragazzina.
X:Ragazzina ci chiamerai tuo fratello. Stupido deficiente che non sei altro.
Disse alzandosi.
X:Ora devo andare spostati.
Cosi sorrisi e la lasciai passare. Bel caratterino che aveva la ragazza. Ritornai suoi miei passi e raggiunsi gli altri ad un bar. Stavano parlando di Jessy Jey e Niall.
Harry:Tutto bene?
Io:Una ragazzina mi è venuta addosso. Niente di rotto.
Annuì e mi spiegò un po' l'argomento di cui stavano parlando in modo che anche io potessi intromettermi. Ma non mi andava più di tanto di parlare in quel momento. Ci alzammo e continuammo il giro per il centro commerciale, separandoci. Io preferì andare da solo, anche se mi avevano detto tutti di andare con uno di loro. Osservavo attentamente le vetrine dei negozi. Volevo trovare il regalo perfetto. Quello di cui non si sarebbe stancato mai, che se lo sarebbe ricordato per sempre. Mi fermai davanti ad un centro di adozioni degli animali. Entrai.
Io:Salve.
X:Salve. Posso esserle d'aiuto?
Io:Oh no ancora la ragazzina.
X:Non fa piacere nemmeno me. Ma ormai ci siamo. Cosa vuoi?
Io:Devo fare un regalo di compleanno ad un mio amico fissato con i gatti. Ne vorrei adottare uno. Possibilmente con uno o due mesi, non di più.
X:Vieni. Ti faccio vedere i cuccioli che abbiamo. Questi a sinistra hanno tutti un mese, questi al centro un mese e mezzo e questi a destra due mesi.
Restai da osservarli tutti. Erano cosi carini, teneri. Bellissimi. Ma uno in particolare mi colpì. Era simile ad Harry. Aveva gli occhi di un verde meraviglioso, aveva la faccia da cucciolo, di uno che aveva bisogno di coccole.
Io:Voglio adottare quello lì.
Dissi indicando una scatola che era lontana dalle altre. Conteneva cinque meravigliosi gattini, uno diverso dall'altro, ma sembravano fratelli.
X:Ti sei preso quello più difficile da gestire. E' molto amichevole, è dolce ed è un coccolone. Ma è stato abbandonato non si fida molto degli altri, sembra il più cattivo tra quelli che ti ho mostrato ma non è affatto cosi.
Io:Hai descritto questo mio amico. Non ti preoccupare si troverà benissimo con lui. Non gli farà mancare niente. Voglio anche tutto ciò di cui possa avere bisogno il gatto. Non gli deve mancare niente.
X:Gli dovete dare un nome. E' maschio. Deve farsi alcuni vaccini, e deve essere visitato da un bravo veterinario almeno una volta ogni due mesi. Deve essere sempre pulito, se no si può prendere qualche infezione. E la cosa più importante è che non deve stare mai da solo. Se voi in casa non ci siete spesso trovategli qualcuno con cui possa giocare.
Io:Prendo un altro gatto.
Me ne indicò un paio. Avrei voluto prenderli tutti ma non potevo.
X:In fine c'è lui. Il simpaticone del gruppo. Ha due mesi e mezzo, è il più grande di tutti, difende i più piccolini, per dimostrarti il suo affetto fa di tutto, e rompe dalla mattina alla sera.
Io:Uuuh voglio quello, allora. Credo che questi due bei gattini si troveranno molto bene insieme. Voglio un lettino dove possano dormire vicini.
X:Ora ti prendo il resto, aspetta qui e non fare nessun tipo di danno.
E cosi feci. Me ne restai lì fermo ad osservare gli altri gattini mentre giocavano. Quei due gattini che avevo preso assomigliavano tanto a me ed Harry e continuavano ad avvicinarsi ad altri tre gattini. Oh c'era una versione mia e dei ragazzi con i gattini. Mi stavo commuovendo. Vorrei prenderli però, poi come facciamo a mantenerli tutti. In fondo in casa solo io e Danielle lavoriamo. Le spese sarebbero troppe. Però io posso sempre chiedere aiuto ai miei. Quindi prendo anche gli altri.
X:Ed ecco a te tutto ciò che ti potrà servire.
Io:Senti non è che magari potresti darmi anche gli altri tre gattini?
X:Quelli che stavano nella scatola con loro?
Io:Si, esattamente.
X:Guarda che poi diventano una grande responsabilità.
Io:Non ti preoccupare ce la caveremo. Eliza.
Dissi leggendo la scritta che aveva sul grembiule.
Eliza:Si dice Elaisa. Aspetta qui,devo prenderti le altre cose.
Io:Agli ordini signorina Eliza.
Dissi marcando bene il nome. Sorrise e andò nel retro. Stavo girando per il negozio quando vidi Harry venire verso il negozio. Merda, non mi deve vedere qui dentro. Dove cazzo vado?!?!. Corsi dietro al bancone, ma mi si vedeva, cosi entrai nella stanza dove Eliza prendeva le cose per i gatti.
Eliza:Allora. Questa è per il micio bianco e arancio,questa è per quello nero,questa è per quello marrone. Dove merda stanno le cucce per cinque?!?
Indietreggiò di qualche passo per avere una migliore visuale sulle cose e mi finì addosso. Stava per urlare ma io le misi la mano sulla bocca.
Io:Non fiatare. C'è il mio amico, quello a cui devo regalare i gatti di là. Non deve assolutamente sapere che io sono qui.
Tolsi la mano e la lasciai libera.
Eliza:Visto che non puoi uscire, renditi utile e dammi una mano. Trova le cucce a cinque. Me ne servono due. Io intanto prendo le ciotole. Oh. Devono essere colorate?
Io:Si. Tutte di diverso colore. Ma non hai paura che qualcuno possa entrare e rubare qualcosa?
Eliza:E' un negozio di animali, le persone mi riportano i gatti, i cani, i conigli, anche i pesciolini rossi, figurati se ne ruberebbero uno.
Io:Il mio amico lo farebbe.
Eliza:Ok,ok,ho capito. Vado a vedere se il tuo amico si sta prendendo qualche gatto a mia insaputa. Potresti restare qua senza combinare danni,o sto chiedendo troppo?
Io:Resterò qui,alla ricerca delle cucce perdute.
Eliza:Ecco bravo. Comunque, tu sai il mio nome ma io non so il tuo.
Io:Louis. Mi chiamo Louis William Tomlinson,per gli amici Lou.
Eliza:Mackenzie. Eliza Mackenzie,per gli amci Eli.
Io:Ok Eli,allora io finisco di cercare.
Eliza:Io vado dal tuo amico,Lou.
Strana ragazza. Restai ad osservarla mentre usciva dalla stanza. Mi ricordava vagamente Eleanor. Lo stesso passo felino,lo stesso modo di parlare,cosi graziato. Aaaah meglio che cerchi le cucce. Mezz'ora dopo ritornò nella stanza.
Eliza:Insistente il tuo amico. Voleva per forza prendersi i gatti che avevi scelto tu. Diceva che erano la fotocopia sua e di altri quattro suoi amici.
Io:Devo chiamare gli altri miei amici. Gli facciamo questo regalo. Io ho trovato le cucce. Le ho appoggiate sul tavolo.
Eliza:E le ciotole?
Io:Nessuna traccia delle ciotole. Sorry.
Eliza:Non importa le cerco. Tanto sono qui da qualche parte ne sono sicura.
Chiamai gli altri e gli dissi la mia idea, piacque a tutti fortunatamente.
Eliza:Allora che hanno detto?
Io:Che sono d'accordo e che dopo ci dividiamo le spese.
Eliza:Oh mio dio. La ho trovate! Finalmente ho trovato le ciotole.
Prese la scala e salì fino all'ultimo gradino. Prese quello che doveva prendere e iniziò a scendere. Mancavano cinque scalini e sarebbe scesa dalla scala,ma notai che era un tipa abbastanza imbranata, ed infatti stava per cadere. Cosi andai sotto e l'aiutai.
Eliza:Oddio,grazie. Mi sarei rotta l'osso del collo se ora non c'eri tu.
Io:Devi fare più attenzione a dove metti i piedi. Te l'ho detto io prima.
Ridemmo. Ci osservammo per un po'. Quella ragazza mi faceva sentire delle strane sensazioni,come quando stavo con Eleanor.
Eliza:Ehm...ehm...allora andiamo di là che ti incarto tutto.
Io:Si,si,certamente. Senti non è che potresti tenerli a casa tua fino a domani pomeriggio? Sai viviamo tutti insieme e non vorrei far vedere la sorpresa al mio amico.
Restò un po' spiazzata da questa domanda,infatti ci pensò un po' su e poi mi rispose.
Eliza:Va bene. Allora ti do il mio numero,cosi mi chiami quando devi venirli a prendere.
Acconsentì e ci scambiammo i numeri di telefono. Pagai tutto e me ne andai. Era strana. Forse io mi sentivo strano. Credo che dopo tanto tempo abbia trovato qualcuna diversa dalle altre,quella che stavo aspettando da un po'.

Spazio scrittrice.
Bene,bene,bene,bene,bene.
Mi faccio viva dopo non so quanto
tempo. Potete ammazzarmi,vi do il permesso.
Il capitolo precedente non vi è piaciuto tantissimo,eh?!?!
Cercherò di fare del mio meglio.
Come al solito la scuola rompe le palle. La
cosa belle è che abbiamo manifestato due giorni consecutivi e quindi
non siamo entrati. YEAH!!!
Il lato negativo è che ora i proffy per farcela pagare,ci faranno
fare un culo grande cosi
(______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________)
sui libri è.é.So sad for this ç.ç
Comunquo(lol) spero che il capitolo vi sia piaciuto.
LOTS OF LOVE YOUR
ImBritIrish xx

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Capitolo 12
*** Chapter 12 ***


*Pov Eliza*

Io:Piccoli ecco a voi il cibo.
Diedi le ciotole piene di cibo ai gattini e mi andai ad accomodare, con una tazza di tè caldo tra le mani, sulla poltrona. Osservavo quei gatti mangiare e giocare tra loro, mi sentivo cosi sola in questi momenti. Ho una casa enorme, senza nessuno con cui dividerla. E' tutto cosi malinconico. Sento il telefono squillare, scocciata vado a rispondere.
Io:Pronto?
Louis:Hey ciao Eli.
Io:Hey Lou. Dimmi tutto.
Si sentiva un vociare di sottofondo, ciò vuol dire che non era da solo.
Louis:Senti oggi vengo a prendere il pacco. E' stato tranquillo?
Io:Si certo. Sono stati anche di ottima compagnia.
X:Oh Eliza quanto sei bella!!
Louis:Ragazzi smettetela.
Risi. Chissà cosa aveva detto ai suoi amici.
X:Oh Eliza sei la ragazza perfetta per me.
Louis:La smettete di fare i cretini?!?!?! Vi giuro che appena stacco vi ucciderò.
X:Di solletico?!?!
X:Dai lo sai che ti amiamo.
Louis:Molto gentili, sul serio.
Non ce la feci più e scoppiai in una fragorosa risata. Credo che l'abbiano sentita anche loro visto che iniziarono a ridere.
X:Sei invitata anche tu alla festa di sta sera! E' il mio compleanno voglio gli auguri.
Sentì urlare.
Louis:Allora quando vengo a prendere il pacco fatti trovare pronta che cosi ci dirigiamo alla festa.
Io:Va bene allora a dopo.
E staccammo. Dormì per un po' e poi mi andai a preparare. Ero stranamente agitata. In fondo dovevo andare ad una festa di un diciottenne. Sarà quella classica festa in discoteca con alcolici a tutto spiano e ragazzini che vogliono fare i grandi, ubriachi che non capiscono più niente. Finì di prepararmi e misi i gattini nello scatolone, tutti gli accessori nelle buste e aspettai che Louis arrivasse.

 

*Pov Louis*
Io:Siete dei deficienti!
Ero innervosito ma divertito. Quei cretini che mi ritrovavo come amici, mi avevano fatto fare la peggior figura che potessi mai fare con Eliza.
Niall:Oh andiamo! Abbiamo soltanto riportato quello che ci hai detto tu ieri.
Zayn:Noi siamo i tuoi Cupidi. Grazie a noi ti metterai con Eliza.
Gli lanciai il cuscino del divano in faccia. Non poteva sparare cazzata più grande di quella. Ridemmo.
Io:Ha una bella risata. Avete sentito?
Harry fece la facepalm e rise, coinvolgendo tutti gli altri.
Io:Che c'è? Che ho detto??
Liam:Ah l'amour, l'amour!
Io:Ma quale amour e amour. E' una cosa ovvia. Sbaglio?? Non aveva una bella risata?
Lay:Chi ha una bella risata?
Disse entrando nel salone seguita da Jessy Jey, Zaira e Danielle.
Harry:Una ragazza di cui il nostro Lou è cotto.
Jessy Jey:Oh,oh,oh,oh.
Io:E' arrivata babba natale. LoL
Zaira:No, le tue battute quando sei cotto sono squallide.
Disse facendoci scoppiare a ridere.
Danielle:Com'è fatta?
Io:Avete presente Eleanor? Ecco ha delle movenze come le sue.
Liam:Ma di aspetto com'è?
Io:E' alta, ha un bel fisico, occhi marroni, capelli neri, mediamente lunghi. Si preoccupa molto del suo aspetto e lavora.
Harry:Che lavoro fa?
Io:Lavora in un centro commerciale. E' la ragazza con cui mi sono scontrato ieri.
Harry:Oh capisco.
Guardai l'orologio erano le sei, tra tre ore la festa sarebbe iniziata e noi non eravamo ancora preparati e non eravamo ancora andati ad addobbare il locale. Fantastico eravamo in ritardo.
Io:Ragazzi siamo in ritardo.
Guardarono tutti quanti l'orologio e poi ci guardammo con aria preoccupata.
Jessy Jey:Allora il più veloce a prepararsi?!?!
Liam:Io.
Jessy Jey:Perfetto. Il primo ad andare a prepararsi sarà Liam. Niall e Zayn vienite a casa nostra. I genitori di Zaira non ci sono quindi abbiamo casa libera. Mentre io e Zaira ci prepariamo in una camera voi lo fate in un'altra, facciamo prima cosi. Harry sarà l'ultimo a prepararsi, visto che è il festeggiato e non si deve occupare di addobbare il locale. Lou tu sarai il penultimo e Danielle tu la seconda. Quando avete finito di prepararvi venite a casa nostra che, ora che ho di nuovo i poteri, ce ne andiamo al locale con il teletrasporto. Harry quando tu hai finito di prepararti mi chiami e ti vengo a prendere. Lay ti porto a casa tua cosi ti prepari.
E cosi Jessy Jey sparì con tutti. Restammo solo io, Liam, Harry e Danielle in casa.
Io:Le docce dureranno massimo dieci minuti per noi tre. Finite di lavarvi e ve ne andate in una camera a vestirvi. Quindi il bagno dopo la doccia dovrà essere libero.
Danielle:Si ho capito mi trucco fuori.
Annuì e sorrisi. In venti minuti io e Liam eravamo pronti mentre Danielle ci impiegò mezz'ora. Aaah le donne. A proposito di donne, io devo andare a prendere Eliza.
Io:Ragazzi devo andare a prendere Eliza prima di andare da Jessy Jey.
Liam:Tu vai, chiamo io Jessy Jey e dico che tu già sei al locale. Non può vederla Eliza mentre usa il teletrasporto.
Io:Perfetto allora ci vediamo dopo al locale. Ciao!
Ricambiarono il saluto e andai. Arrivato ad una villetta a due piani, la chiamai.
Io:Pronto Eliza, io sono arrivato dove sta una villa a due piani, credo di aver sbagliato...
Eliza:No, no, non hai sbagliato. Ti apro il cancello cosi entri con la macchina.
Io:Va bene.
E staccai. Era una villa bianca, con il cancello nero automatico, cosa che io e i ragazzi ci sognavamo. Aveva un giardino pieno di fiori colorati, statuine dei sette nani, la tipica villa londinese. Casa che pochi, pochissimi di loro potevano permettersi. Mi fermai con la macchina proprio davanti la porta di ingresso, osservavo tutto a bocca aperta, quella casa era enorme.
Eliza:Ciao.
Io:Si, ciao.
Era un po' in imbarazzo, cosi ritornai sulla terra.
Io:Ti do una mano con tutte le cose?
Eliza:Eh si magari. Dai entra.
Mi fece entrare e, e, e era tutto cosi spettacolare.
Eliza:Vieni con me.
La seguì continuando a guardare in torno estasiato. Salimmo una rampa di scale e arrivammo in una stanza. Era vuota c'erano solo i gattini che dormivano beati davanti ad un camino, per prendere calore. Eliza prese la scatola e con cautela avvolse i gattini in una coperta. Io intanto presi le due buste che erano messe accanto la scatola. Diedi a lei le buste a presi io i gatti.
Io:Vivi da sola in questa casa?
Eliza:Purtroppo si. I miei sono morti in un incidente e mi hanno lasciata da sola. Aspetta un attimo qui, devo prendere delle cose.
Io:Va bene.
Mi appoggiai con la schiena su una parete, quando questa ad un certo punto si apre. No, non era una porta, era proprio una parete. Ne sono sicuro. Comunque, dopo essere caduto a culo a terra, mi rialzo e inizio a guardarmi in torno. Era diverso dal resto della casa. Aveva un leggio con sopra un libro, proprio al centro della stanza, una libreria piena di libri, una mensola piene di boccette di profumo. Mi avvicino al libro al centro della stanza e inizio a leggere qualche riga. “Quello che succederà, quello che è successo, quello che succede. E' tutto molto facile da sapere quando hai dei poteri, avvicinati ad una persona, sfiorala, guardala negli occhi e saprai tutto quello che vuoi di lei. Ma ricorda che non puoi con le persone che la vita non la programmano, che la prendono come viene, non puoi vedere niente se nel futuro o nel passato queste persone hanno avuto o avranno qualche legame con te.” Quindi lei è una fata. Lei è come Jessy Jey.
Eliza:Chi ti ha detto che potevi entrare qui?!!
Io:Io non l'ho fatto apposta. Mi sono appoggiato alla parete e questa si è aperta, è sparita, non so. So solo che dopo mi sono ritrovato qui. Stai certa che da me non uscirà niente. Non dirò a nessuno che sei una fata. Ti dico solo una cosa, non sei la prima che incontro.
Eliza:Sul serio? Ce n'è un'altra?
Io:Si.
Eliza:Oh..e la conosci?
Io:Si,anche molto bene.
Eliza:Ci starà stasera alla festa?
Io:Si.
Eliza:E come si chiama?
Io:Si chiama...
Ci pensai un po'. Ero indeciso se dirglielo o meno. Era tutto molto strano. Stava facendo troppe domande per i miei gusti.
Io:Ora dobbiamo andare si sta facendo tardi.
Decisi di non dirglielo, non mi fidavo molto. Devo dirgli tutto a Jessy Jey. Salimmo in macchina e ci mettemmo in viaggio.
Io:Devi fare qualche esame di magia?
Eliza:Oh si a giugno. Devo affrontarmi con una certa Jessica De Rossi. Ma mi hanno detto che forse devo cambiare sfidante, perchè questa non ha più i poteri.
Io:Oh capisco. E sai perchè non ha più i poteri?
Eliza:No, purtroppo. Tra i maghi le notizie non girano veloci come qui sulla terra.
Io:Ah. E quando ti fanno sapere se cambierai sfidante o meno?
Eliza:Hanno detto che la ragazza ancora non ha fatto sapere niente.
Io:Avrai una bella sorpresa.
Eliza:In che senso?
Io:Niente. Dai scendi che siamo arrivati al locale.
Prendemmo le cose e arrivammo al locale. Già erano tutti lì che stavano sistemando gli addobbi e dando gli ordini ai baristi.
Jack:Hey Lou!
Io:Jack,dimmi.
Jack:Prenditi Jey. Non ho mai ricevuto cosi tanti ordini in vita mia.
Risi. Quella ragazza era un'ottima organizzatrice, ma era perfezionista, doveva andare tutto secondo i suoi piani e se non fosse stato cosi, avrebbe fatto scatenare la terza guerra mondiale.
Io:Dammi cinque minuti e la farò calmare.
Jack:Sei il mio salvatore.
Sorrisi e andai negli spogliatoi del locale.
Eliza:Io non posso entrare. Tieni tutto tu.
Io:Dai entra!
Chiuse gli occhi e appoggiò tutto a terra. Feci uscire i gatti da dentro la scatola e li lasciai liberi di girare per gli spogliatoi. Affissi un cartello all'entrata della porta con scritto di stare attenti ai gatti. Riempì le ciotole di cibo e di acqua e misi la sveglia ogni mezz'ora, cosi da tenerli sotto controllo. Uscì e sentì gridare Zaira e Jessy Jey.
Jessy Jey:Ma cazzo ti avevo chiesto una cosa! Una sola cosa e tu nemmeno quella hai fatto.
Zaira:Ma me ne sono dimenticata. Calma il tuo isterismo.
Jessy Jey:Ma ora senza la torta come facciamo? Ti avevo chiesto di andarla a prendere. La dovevi solo ritirare, non ti avevo nemmeno chiesto di andarla a prenotare. Ho dato tremila incarichi agli altri tra ieri e oggi e loro hanno fatto tutto, a te avevo chiesto solo una cosa. Una stupida e semplice cosa!
Io:Jey calmati! Non è la fine del mondo! Non ci metto niente ad andarla a prendere un attimo io.
Jessy Jey:Eh si lo apri tu il negozio? Ha chiuso un'ora fa.
Io:Sei andata alla pasticceria di sempre?
Jessy Jey:Si.
Io:Allora calmati. Avrai la torta tra mezz'ora.
Jessy Jey:Mezz'ora. Non più tardi.
Io:No,no. Non ti preoccupare.
Zaira:Hai visto? Ti sei esaurita per niente.
La guardò con aria minacciosa e se ne andò. Zaira mi guardò, sopirò e fece spallucce. Era abituata ai momenti di isterismo di Jessica,quindi non le facevano ne caldo ne freddo. Però visto che esagera sempre Zaira non le parla fin quando Jessy non le si avvicina e l'abbraccia. Chiamai quello della pasticceria e mi assicurò che in venti minuti, la torta sarebbe arrivata. Grazie al cielo anche questa è risolta.
Io:Eliza fai quello che vuoi vado a calmare un attimo quella ragazza che gridava.
Eliza:Fai con comodo non ti preoccupare.
Sorrisi e corsi verso Jessy Jey.
Jessy Jey:Che c'è Lou?
Non mi aveva nemmeno guardato in faccia, non avevo fatto nemmeno un rumore. Lei e i suoi poteri.
Jessy Jey:E cosa ci fa una fata con te?
Io:La conosci?
Jessy Jey:No,ma sono una fata ricordi? Vedo il passato, il futuro e il presente.
In tanto continuava a dare ordini di qua e di là, senza fermarsi nemmeno un momento. Mi stava venendo il mal di testa.
Io:Fermati un attimo, prenditi un momento per respirare.
E cosi ci sedemmo per terra e iniziammo a parlare.
Jessy Jey:Avanti cosa vuoi sapere di lei?
Io:Un po' tutto.
Jessy Jey:Allora è di 1 anno più piccola di te, i genitori sono morti in un incidente il 17 luglio dell'anno scorso. Era una modella e aveva un fratellino più piccolo di 3 anni e vorrebbe fare l'università di medicina.
Io:Aveva?
Jessy Jey:Un fratellino di 3 anni.
Io:Perchè hai detto aveva?
Jessy Jey:E' morto anche lui. Ma comunque queste cose te le dovrebbe dire lei quando si fiderà di te. Quindi non indagare più.
Io:Hai ragione. Oh e un'altra cosa...
Jessy Jey:Si lo so. Lei è la mia sfidante all'esame di magia.
Feci un mezzo sorriso ed annuì. Sentimmo un fracasso di bicchieri che cadevano a terra e mi guardò con aria preoccupata, poi corse al bar. La vedo veramente male per il povero cameriere che ha fatto tutto sto bordello. Mi suona il cellulare e mi ricordo della torta, infatti era proprio il pasticciere. Cosi presi la macchina e mi fiondai fuori la pasticceria.

*Pov Jessy Jey*
Io:Che cosa è successo?
Jack:Non ti arrabbiare.
Io:Dimmi cos'è successo.
Jack:Resta calma però.
Io:Jack mi stai facendo innervosire. Dimmi cosa succede e non mi arrabbierò.
Jack:Giura sulla cosa più cara che hai.
Io:Giuro su Niall che non mi arrabbio.
Jack:Hai giurato.
Io:Si ho giurato. Ora mi dici cosa è successo?
Si già lo sapevo ma dovevo fare finta di niente.
Jack:Ecco io stavo portando i drink dietro al bancone per sistemarli e non ho visto le scatole di bicchieri a terra e allora ci sono caduto dentro e ho fatto rompere i bicchieri e ho fatto cadere tutti le bibite a terra.
Io:Okkey mantengo la calma. Vedi sono calma. Sono calmissima.
Iniziai a fare avanti e dietro nervosamente, cercando di trovare una soluzione.
Io:Mica avevi solo quelle di bibite?!?
Jack:No, non ho solo quelle. Alcune già le ho sistemate e devo prendere altri tre scatoloni.
Spostai la scatola dei bicchieri rotti, visto che predetti che Niall ci sarebbe cascato anche lui dentro.
Niall:Che succede ragazzi?
Guardava entrambi con un sorriso da ebete, lo stesso fece Zayn. Gli sorrisi e gli dissi che andava tutto bene.
Io:Liam!
Il suo nome rimbombò per tutto il locale e tutte le persone che erano presenti si voltarono a guardarmi.
Liam:Dimmi.
Disse correndo verso di me.
Io:Vai a prendere altre bibite. Fatti dire da Jack quali bottiglie si sono rotte. Prendi solo quelle che ti dice, niente di più niente di meno.
Poi mi avvicinai a Niall e Zayn.
Io:Voi invece dovete prendere dei bicchieri. Tanti bicchieri.
Zayn:Dove li prendiamo a quest'ora?
Io:Io non lo so. So solo che si sono rotti e a meno che non vogliate dare una bottiglia ad ogni ospite ci servono i bicchieri. Potete prendere anche quelli di carta, ci accontenteremo di quelli. Andate con Liam. E siate veloci.
In quel momento vidi entrare Louis con altri due ragazzi che portavano la torta di Harry. Luce per i miei occhi. Guardai un'ultima volta Niall, Zayn, Liam e Jack e andai da Louis.
Louis:Dove la mettiamo?
Io:Dove sono gli spogliatoi, hai presente?
Louis:Si.
Io:Ecco, di fronte c'è una stanza, quello è un frigo. La torta va messa lì.
Una cosa era fatta. Gli addobbi erano sistemati, Dj era pronto con la sua musica, le ballerine erano dietro le quinte a finire di truccarsi. Mancavano solo Harry, gli invitati e gli alcolici. Diedi la lista dei nomi degli invitati a Nick e andai a prendere Harry e casa.
Io:Harry sei pronto per la festa?!
Harry:Due secondi e arrivo.
Io:Dai sbrigati che tra 15 minuti arriveranno gli ospiti.
Andai in cucina per prendere un bicchier d'acqua e per riposare almeno due minuti.
Harry:Ed eccomi qui pronto per festeggiare!
Alzai gli occhi e sputai l'acqua. Rise come un matto.
Harry:Lo prendo come un complimento.
Disse continuando a ridere.
Io:Lo è.
Attraversammo il corridoio e mi guardai distrattamente allo specchio. Lì per lì non ci feci caso poi però ritornai davanti lo specchio e mi guardai. Ero messa veramente male. I capelli tutti spettinati, il trucco che in alcuni punti era sbavato e i vestiti che erano ridotti uno straccio.
Io:Dobbiamo passare prima per casa mia.
Harry annuì e andammo. Mi ri-preparai e poi andammo al locale. Gli ospiti già erano tutti lì, in fila, pronti per entrare. Diedi un' occhiata veloce al locale ed era tutto perfetto. Mi assicurai che c'erano bicchieri e drink e diedi l'ok a Nick di fare entrare gente e a Dj di mettere la musica. La ballerine uscirono e la festa ebbe inizio!
Mi presi un momento di pausa da tutto quel ballare e non stare mai ferma. Mi sedetti dove stava il bancone e restai un po' lì guardandomi in torno. Da quel punto potevo vedere ogni parte del locale. Danielle che ballava con Liam, Niall che ballava come un deficiente sui cubi insieme a Louis, Harry che ballava insieme a Lay,continuandosi a baciare e Zayn e Zaira che ballavano per fatti dei loro, senza seguire la musica. A proposito di Zaira devo chiederle scusa. Continuavo ad osservare tutto e a bere il mio drink. Dj mi fece segno se gli potevo portare qualcosa da bere e cosi ordinai altri due drink, per lui e per Nick che stava là fuori. Mentre mi alzavo per andare a portare i drink una ragazza mi venne addosso. Ah era Eliza.
Eliza:Oddio scusa.
Io:Non ti preoccupare non è successo niente.
Eliza:Tu sei la ragazza che dava gli ordini prima...
Io:Si sono io, chissà cosa penserai di me.
Ridemmo.
Io:Comunque io sono Jessica Jey De Rossi.
Si lo avevo detto apposta il mio nome completo. Volevo che sapesse che io sarò la sua sfidante.
Eliza:Oh, io sono Eliza Mackenzie.
Ci stringemmo la mano e ci guardammo con aria di sfida. Avevamo capito di aver capito. Ma non dicemmo niente di noi, non era ne il momento ne il luogo adatto, quello. E cosi chiesi scusa e andai a portare i drink. Mentre ritornavo vicino al bancone uno mi prende il braccio, faceva ancora un po' male per le ferite, mi girai e vidi un ragazzino, ubriaco come non mai, che si voleva buttare addosso, tirai con tutta la forza che avevo in corpo, il braccio e mi allontanai di corsa da lì. Le ferite iniziarono a sanguinare di nuovo. Fantastico. Non avevo nessun tipo di garza per poter tamponare il sangue. La porta del bagno si aprì era Niall.
Niall:Che succede?
Quando vide il mio braccio sanguinante pensò che mi ero di nuovo tagliata.
Io:Non mi sono di nuovo tagliata,ti giuro.
Niall:E perchè sanguina di nuovo?
Io:Uno mi ha stretto il braccio in una presa, si voleva buttare addosso, e allora ho tirato il braccio e mi è uscito di nuovo il sangue. Si vede che si saranno tolte le croste ed è uscito il sangue.
Niall:Come si chiama questo?
Io:Non lo so.
Niall:Vieni qui. Troveremo qualcosa da mettere per tamponare.
Io:Non ci metto la carta igienica qua sopra, sappilo.
Rise e uscimmo dal bagno. Andammo da Jack.
Niall:Jack hai le garze?
Disse mostrandogli il mio braccio.
Jack:Che cazzo hai fatto Niall? Ti giuro che sei morto.
Niall:Io non ho fatto niente. Ti sei impazzito? Uno le ha strattonato il braccio e le è uscito il sangue.
Jack mi guardò per vedere se era vera la versione di Niall, annuì, lui annuì a sua volta e ci accompagnò in una stanzetta piccolissima. Prese uno scatolo da dentro un armadietto e lo porse a Niall.
Jack:C'è sia il disinfettante che le garze. Vado a continuare il mio lavoro.
Annuimmo e uscì.
Niall:Com'era questo?
Disse con aria arrabbiata come se gliela volesse far pagare per quello che mi aveva fatto.
Io:Non l'ho visto bene. So solo che era molto robusto e alto.
Niall:Lo so che mi stai mentendo. Se mi dici com'è fatto non succederà niente. Voglio solo che ti chieda scusa. Tutto qui.
Io:Tu con quella faccia mi vuoi far credere che mi vuoi far chiedere solo scusa? Non fa niente, è passato. L'importante è che non sia successo niente di grave. No?
Niall:Si,ma se si avvicina un'altra volta...
Io:Non lo farà.
Dissi interrompendolo prima che potesse finire la frase. Gli accarezzai la guancia e lo ringraziai con un soffice bacio sulle labbra. Finì di medicarmi e uscimmo.
Non capì niente ed io e le ragazze nel giro di un paio di secondi ci trovammo sul bancone a ballare, mentre tutti battevano a tempo le mani. Ci allungammo e tirammo su i ragazzi cosi iniziammo a ballare con loro. Questo per un bel po' di tempo. Poi scendemmo e, mentre Lay teneva occupato Harry, noi altri andammo a prendere la torta. Le luci si spensero Dj mise la solita musichetta e tutti i presenti iniziarono a cantare “Tanti auguri a te.” Harry si fece rosso e sorrise imbarazzato. Cosa da non credere Harry Styles imbarazzato. Facemmo delle foto e mangiammo la torta. Il mio momento preferito. Ahahahah. Ultimi balli e poi tutti a casa, con i taxi. Ci eravamo assicurati che tutti tornassero con i taxi pagati da noi, cosi da non avere brutte sorprese. Aspettammo che tutti se ne andassero e demmo il nostro regalo ad Harry.
Louis:Pronto per il nostro regalo?
Harry:Mi avete fatto un regalo?
Niall:Avevi dubbi?
Harry:No è che non solo mi avete organizzato questa festa incredibile, vi siete occupati di tutto, avete pagato tutto voi. Non me l'aspettavo.
Zayn:Ma tu lo sai che noi dobbiamo sempre stupire.
Liam:E poi ti vogliamo bene.
Ragazze:Tanto, tanto, tanto bene.
E ce lo abbracciammo, mentre Eliza con non so quale potere aveva fatto arrivare i gatti vicino a noi.
Ragazzi:Tu sei una fata?
Eliza annuì.
Io:Beh ragazzi ne dovete sopportare un'altra.
Dissi mettendole un braccio sulle spalle e avvicinando i volti.
Eliza:E tra tre mesi ci vedrete anche gareggiare.
Io:Non so se farò l'esame. Ma non parliamo di questo ora. Dai apri!!
Annuirono un po' perplessi e Harry aprì il regalo.
Harry:Oddio, oddio, oddio, oddio. Sono gatti. Guardate sono gattini. Dei teneri e soffici e cucciolosi e coccolosi gattini. Oddio, oddio, oddio, oddio grazie!! Aaaaah ho dei gatti. Io ho i gatti. E sono miei.
Ridemmo. Lou era convito che gli sarebbero piaciuti, ed infatti cosi è stato. Quanto era carino con gli occhi luccicanti e un sorriso a 32 denti per i gattini. Ero felice, felice che lui era felice. Ci stritolò e ci baciò tutti, uno per uno. Poi iniziò a parlare con i gatti. Ma va beeeene. Quando uno è normale dicono. Andammo tutti a casa dei ragazzi con il teletrasporto.
Io:Beh ragazzi si è fatto tardi. Io e Zaira dobbiamo tornare. Quindi Lay vieni qui e che ti porto a casa.
Lay:Allora ci vediamo tra qualche ora.
Era l'alba quindi quell'affermazione era giustissima.
Salutammo e, stavo per pronunciare la frase quando, Eliza mi fermò.
Eliza:Non è che magari potreste venire a casa mia? E' che sono sola lì e non ho proprio voglia di tornarmene da sola.
Lou:Per me non ci sono problemi. Tanto ce n'è di spazio a casa sua.
Danielle:Per me anche va bene.
Liam:Non ci sono problemi.
Zaira:Chiamo i miei e vi facciamo sapere.
Lay:No problem.
Harry:Io e Lay veniamo,allora.
Niall:Allooooora?
Zaira:Veniamo!!
Io:Allora venite qui che ce ne andiamo.
Ci demmo le mani e ce ne andammo. Arrivammo e tutto quello che potevamo fare era restare stupiti per la bellezza e la grandezza di quella casa,che aveva anche un filo di mistero, che gli alti non intuirono. Mi avvicinai a lei.
Io:Sono successe un bel po' di cose in questa casa.
Eliza:Si tante. Troppe per essere ricordate e,o sopportate.
Io:Perchè non ti trasferisci?
Eliza:E dove vado? Sotto un ponte? E poi non voglio lasciare tutti i ricordi che mi riporta alla mente questa casa. Il mio piccolo fratellino che correva per tutto il giardino, mia mamma che lo osservava
ridere e mio padre che iniziava a giocare con lui. No,non voglio lasciare questi altri ricordi.
Io:Ma c'è quello in cui...
Eliza:No,ho detto di no. Preferisco restare qui. Uno o due o tre ricordi brutti, orrendi non possono farmi scappare da un posto dove ho vissuto momenti bellissimi con quella che era la mia famiglia.
Annuì, senza parlare. Aveva ragione, non si può mica scappare dai ricordi, belli o brutti che siano. Restando qui aggiungerà altri ricordi belli. E cosi piano piano quella che ora sembra la casa della sfortuna diventerà lo scrigno dei suoi ricordi più belli.
Con un gesto della mano aprì la porta di ingresso e ci fece accomodare.
Eliza:A sinistra c'è il salone, a destra la cucina, andando diritto si va in cantina, e andando ancora più in fondo c'è un'altra camera, a sinistra della camera c'è il bagno, sopra a sinistra ci sono due camere, al centro quattro porte, sono i bagni, e a destra ci sono altre due camere. Fate come se stesse a casa vostra. Vi chiedo solo una cosa non aprite la cantina.
Un va bene di gruppo le bastò per farci correre nelle camere. Eravamo come dei bambini alla ricerca della camera più bella. Una volta aver deciso la divisione delle camere andammo tutti in cucina.
Louis:Vorrei sapere io dove dovrei dormire. I posti letto sono dieci si,però non credo che io e te possiamo dormire insieme.
Eliza:Che c'è ti faccio schifo?
A questa frase partì un 'ooh oh' da parte dei ragazzi.
Louis:No è che non mi conosci non credevo...
Eliza:Non hai la faccia da un violentatore. E poi che ti credi che non ti rifiuterei se ci provassi?
Ancora una volta i ragazzi in sottofondo. Idioti.
Louis alzò le mani, come per dire 'okkei contenta tu', e rise.
Louis:Quindi io dormo con te.

Eliza:Eh già.
Ci furono pochi minuti di silenzio imbarazzante. Sapete dove vi guardate tutti ma non dite niente e si sente ogni minimo rumore, anche quello dei respiri. Venne interrotto dagli sbadigli di Niall e Lay. Cosi ci demmo la buonanotte e andammo nelle nostre stanze. Passai due ore a cercare di dormire,ma niente non riuscivo a prendere sonno. Ero incuriosita su cosa ci potesse essere nella cantina. Cosi decisi. Mi alzai e senza fare un minimo rumore scesi per andare in cantina. Dovevo scendere gli ultimi 4 scalini quando mi venne davanti.  

Spazio scrittrice.
Ed eccomi qui!!!
No,non sono morta.Sono viva e vegeta,per vostra sfortuna. 
Non sapete quanto è difficile la terza.Poi sto facendo anche 
un corso di inglese al di fuori della scuola,giusto per facilitarmi le cose.
Comunque.Ho tante cose da dirvi.
1)Avete sentito Little Things e Live while we're young? Sono sfdlòsgdk
2)11 novembre ci sono gli EMAs. dskjfal
3)Le tappe in italia. (Non ho i biglietti).
4)13 esce Take me home. :') 
5)Li avete visti ad xfactor in italia?? Io si alla tv. Sono stati perfetti.
 6)Questa l'ho saputa oggi. Un paparazzo ha detto a Zayn 'pakistano di merda,figlio di una cagna.'
Quando l'ho letto volevo andare da quello e spaccargli la faccia.Ma come cazzo si è permesso di 
dire quelle cose? Zayn è un ragazzo fantastico,è una persona RISPETTOSA,generosa,dolce. 
Paul lo stava per picchiare ma uno si è messo in mezzo.
Dopo questa vi saluto. Un bacio a chi segue ancora la mia storia. 
Vostra ImBritIrish

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Capitolo 13
*** Chapter 13 ***


*Pov Jessy Jey*

Io:Hey!
Feci finta di niente.
Eliza:Cosa stavi facendo?
Io:Andavo in cucina per prendere un bicchier d'acqua.
Eliza:Sicura?
Aveva capito. Non potevo fare niente, insomma era una fata, leggeva nella mente ed io non ero abbastanza potente per non farmi leggere il pensiero. Mentre lei ci riusciva con molta facilità. Se decido di partecipare alla gara di magia devo allenarmi di più.
Io:Ehm si.
Continuai a mentire.
Eliza:Va bene allora vengo anche io. Cosi ti faccio compagnia.
Se avessi anche solo sfiorato un po' d'acqua avrei vomitato tutto. Bere di notte quando non ho sete non è una cosa che sono solita fare.
Io:Aaaah e va bene. Volevo andare in cantina. Voglio sapere cosa c'è di tanto misterioso da doverlo tenere nascosto persino a me.
Eliza:E' una cosa che nessuno deve sapere per non avere problemi.
Io:Andiamo siamo fate! Dillo solo a me e nessuno verrà a sapere niente. Giuro. Parola di fata.
Eliza:No.
Io:Ti prego. Non lo dirò a nessuno.
Eliza:Ma perchè sei cosi curiosa? Insomma è una stupida cantina che contiene una ''stupida'' cosa.
Disse facendo le virgolette con le mani quando disse stupida.
Io:E queste?? Non è poi stupida, se tu fai cosi.
Dissi io facendo di nuovo il gesto.
Eliza:Certo che hai una testa dura. E va bene te lo mostro. Ma NON. FIATARE.
Annuì e nel silenzio più assoluto andammo in cantina. Aprì la porta e....niente. Non c'era assolutamente niente.
La guardai con viso interrogativo.
Io:Ehm...non c'è niente.
Eliza:Concentrati. L'hai detto stesso tu, sei una fata. Usa i tuoi poteri.
Annuì. Chiusi gli occhi e mi concentrai.  
Eliza:Ripeti con me.
 

''Circles, we going in circles
Dizzy's all it makes us
We know where it takes us we've been before
Closer, maybe looking closer
There's more to discover''


E cosi feci. Ripetetti quella formula, come lei mi disse. Era tipo una canzone. Cantare. Stonata come sono io, non credevo avrebbe funzionato. Insomma, si, okkey che era un' incantesimo ma ci vuole sempre un po' di classe nel dirlo.
Ma invece mi sbagliavo. Funzionò. Diedi un urlo appena aprì gli occhi e Eliza prontamente mi tappò la bocca.
Io:Che razza di posto è mai questo?
Eliza:Questo è il posto in cui mi alleno. L'ho scoperto cosi per caso. Un giorno, mentre leggevo il libro degli incantesimi, mi capitò questa specie di filastrocca. Mi piacevano le parole e cosi lessi. E mi ritrovai qui. Da quel giorno sono passati circa 12 anni. Non ti spaventare per le ''persone'' che incontrerai, sono tutte molti ospitali e gentili. Vuoi visitarlo o tornare indietro?
Non avevo parole. Era, si un posto bellissimo, ma chi ci abitava era inquietante. Elfi, maghi, fatine, draghi, castelli, principesse, regine, re, cielo sempre azzurro, fiori dappertutto. Insomma era un mondo incantato.
Una fata che si scandalizza nel vedere elfi e quant' altro, ma dove si è mai vista? Volevo continuare a vedere, a sapere, ad incontrare persone speciali come me. Lo volevo. Cosi facemmo. Andammo in giro per questo mondo. Mentre Eliza mi spiegava.
Eliza:Se ora qualcuno aprisse la cantina ci vedrebbe girare in tondo, e parlare. Non vedrebbe questo che vediamo noi ora.
Io:E come facciamo a sapere che non sta già accadendo?
Eliza:Piccolo trucchetto.
Io:Che sarebbe?
Eliza:Porta con l'occhio. Semplice. Se vede qualcuno che non sono io, mi avverte facendomi venire un grosso mal di testa. E quindi mi deconcentra e l'incantesimo svanisce.
Io:Wau. E la gente di qui per come ti conosce? Ceh cosa sei per loro? Una regina, una principessa..??
Eliza:Sono una fata che appena ha la possibilità viene a trovarli. Quando mi sento sola ad esempio
io vengo qui e non esco mai.

Io:Ma ora sono entrati quei cinque deficienti nella tua vita ti sentirai tutt' altro che sola. Credimi. Anzi a volte la vorresti la solitudine.
Eliza:Ciò che ho sempre desiderato.
Mi presentò alcuni elfi e gnomi. Veramente gentili e simpatici. Non so ma mi sentivo bene in quel mondo.
Ovviamente Jessy Jey insomma sei circondata da tuoi simili, come vorresti non sentirti bene.
Eliza:Beh è ora di andare. Sono stanca, e portare avanti quest'incantesimo per due persone è faticosissimo.
Io:Oh si certo andiamo subito. Ciao Annael, ciao Ladhui.
L'elfa e lo gnomo ricambiarono il saluto e andammo.
Era come se non fosse trascorso nemmeno un po' di tempo.
Eliza:Si è trascorso solo un minuto. Due ore di lì sono un minuto di qui, più o meno.
Io:Wau. E' davvero tutto fantastico. Ma perchè non puoi mostrarlo agli altri? Insomma non si scandalizzerebbero di certo per un paio di draghi, o maghi, o gnomi, o elfi.
Eliza:Loro forse no. Ma il mondo di Neverland si scombussolerebbe. E non voglio di certo portargli problemi. Loro si sono presi cura di me.
Io:Ah. Ora mi è tutto chiaro.
Eliza:Giura che non dirai niente a nessuno.
Io:Giuro. Dovessi morire all'instante.
Uscimmo dalla cantina e andammo ognuna nelle nostre camere.
Mi accucciolai vicino Niall, facendo meno rumore possibile. Impresa non riuscita.
Niall:Hey piccola. Dove sei stata?
Disse con la voce impastata dal sonno.
Io:A bere. Avevo molta sete.
Niall:Sicura? Sei strana.
Ma era anche lui un mago? Ogni volta che avevo una variazione d'animo lui subito la capiva. Era una cosa inquietante ma fottutamente bella. Mi faceva sentire come se fossi il centro del suo mondo.
Io:No, non ti preoccupare niente di che. Ho incontrato Eliza prima e abbiamo parlato un po' di come lei vive il fatto di essere l'unica fata tra gente normale.
Niall:Quando vorrai dirmi cosa succede veramente sono qui. Okkey?
Io:Sono cose da fata. Mi ha fatto giurare di non dire niente.
Niall:Non ti preoccupare,capisco, non fa niente. Ora però dormi.
Io:Grazie.
Niall:Perchè?
Io:Per essere te.
Mi tirò più verso di se. I nostri corpi aderivano perfettamente, potevo sentire tutto di lui. Petto che faceva su e giù, il cuore che batteva, il suo leggero e dolce respiro che mi sfiorava i capelli, e il suo sorriso, nato dopo avergli detto quelle parole. Il suo braccio mi avvolgeva. Protetta.
Lui è il mio scudo per tutto, non ho bisogno di creare un altro mondo, perchè quando ho lui al mio fianco io sto bene, felice.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
 

*Pov Eliza*
Eh si piccola Jessy Jey ti ho dato un compito veramente difficile. Ma so che ce la farai, so che manterrai il segreto. Supererai questa prova.
Ritornai in camera e quando aprì la porta Louis non era a letto. Mi guardai in torno ma lui non c'era.
Fuggito via da me? Gli facevo cosi schifo? Bah.
Louis:Hey Ely mi fai passare?
Disse con molta gentilezza, quasi non sembrava lui.
Io:Ma certamente.
Mi spostai, continuando ad osservarlo.
Louis:Che c'è? Ho qualcosa che non va?
Disse passandosi una mano tra i capelli.
C'è che sei maledettamente sexy. Volevo dirgli ma non sembrava proprio il caso.
Io:No, è che non ti ho visto al letto e allora credevo fossi scappato.
Ridemmo.
Louis:Io? Scappare? E perchè mai dovevo farlo? Dormo cosi bene vicino a te. Poi sono io che non ti ho trovata a letto e pensavo ti fosse successo qualcosa, poi ti ho sentito parlare con Jessy Jey e allora ho deciso di lasciarvi in pace.
Io:Oh capisco. Dai ora però torniamo a dormire che sono stanchissima.
Louis:Certo. Vieni.
Ci mettemmo a letto. Ci addormentammo in men che non si dica e nel sonno lui si voltò verso di me e mi abbracciò. Lei mie guance andarono a fuoco, me lo sentivo. Ma non volevo farlo togliere cosi feci finta di niente e continuai a dormire.

DUE GIORNI DOPO A SCUOLA.

 

*Pov Niall*

Segretaria: Niall Horan è qui?
Io:Sono io.
Segretaria:Devi andare all'ufficio della preside.
Prof:Ti faccio il permesso ed esci.
Segretaria:E qui c'è anche Jessica De Rossi?
Io:No. Se vuole la vado a chiamare.
Segretaria:Perfetto. Allora ci vediamo tra dieci minuti dalla preside.
Con il permesso scritto della professoressa mi diressi fuori la classe di Jessy Jey.
Bussai e la professoressa Smith mi fece entrare.
Io:Salve! Jessica De Rossi deve uscire.
Prof:Chi è De Rossi?
Jessy Jey:Io.
Prof:E' una cosa urgente? Stavo distribuendo i fogli del compito.
Io:La preside ci ha convocati. Tra cinque minuti dobbiamo essere da lei.
La professoressa mi squadrò dalla testa ai piedi per vedere se stavo mentendo, cosi le porsi il premesso scritto che mi aveva firmato la prof di storia.
Prof:Va bene. Esca pure signorina. Tenga il permesso.
Jessy Jey:Ehm prof ma se ci metto tanto tempo io il compito lo posso recuperare giusto?
Prof:Poi vedremo.
Jessy Jey:E no prof mi dia subito una risposta. Che se non posso recuperarlo non vado dalla preside però poi se mi sgrida lo dico che è stato perchè non voleva farmi recuperare il compito.
Prof:No,no, vada pure. Il compito lo recupererà nelle due ore dopo.
Jessy Jey:Interrogazione di francese.
Prof:Domani. Lo recupererà domani.
Jessy Jey:Grazie mille prof. Arrivederci. 
Prese la borsa, salutammo ed uscimmo dalla classe.
Io:Hai visto che faccia ha fatto la Smith quando hai detto che avresti dato la colpa a lei??
Jessy Jey:Quella ha una paura immensa della preside.
Ridemmo.
Ma del resto non era la sola ad avere paura della preside. Quasi tutto il resto dei professori ne aveva. Solo che erano più bravi a nasconderlo.
Arrivammo in quell'ufficio ricoperto da targhe, premi, attestati, lauree, tutti della preside. Di cui beh, non poteva fare a meno di vantarsi.
N-J:Salve.
Preside:Accomodatevi.
E cosi facemmo.
Ci furono pochi minuti di silenzio, in cui la preside continuava a fissarci ed io e Jessy Jey ci tenevamo per mano.
Jessy Jey:Allora? Perchè ci ha fatti chiamare?
Preside:Sapete che tra poco ci sono le elezioni per eleggere coloro che vi devono rappresentare.
Io:E allora? Cosa dovremmo farci noi?
Preside:Se vi occuperete dell'organizzazione di tutto, la punizione finirà in seduta stante.
Io e Jessy Jey ci guardammo, lei leggeva nel pensiero quindi le dissi tutto quello che dovevo e lei diede la risposta.
Jessy Jey:E va bene. Ma lo metta bianco su nero. Non voglio di certo che dopo aver preparato tutto se ne esca con ''La punizione la dovete continuare''.
La preside accettò senza batter ciglio.
Le dicemmo quello che doveva scrivere su questo documento e lo firmammo tutti e tre. Ci alzammo e la ringraziammo.
Mancava mezz'ora alla fine dell'ora. Cosi invece di tornare in classe ci mettemmo in giardino all'ombra della quercia.
Io appoggiato con la schiena sul tronco e lei era appoggiata con la schiena sul mio petto, mentre le mie abbraccia la avvolgevano e lei leggeva un libro.
Io:Di cosa parla?
Jessy Jey:Incantesimi. Se devo partecipare alla gara di magia contro Eliza devo diventare più forte di cosi. Conosce molti più incantesimi e magie di me. E poi ha più controllo sui suoi poteri.
Io:Cose da fata...
Ero un po' scocciato di tutte queste cose, che io non capirò mai. Di tutti questi segreti che lei aveva riguardo la magia. Ma facevo finta di niente.
Insomma è la mia ragazza, la devo accettare cosi com'è. Con tutto questo mistero. Ma è tutto cosi strano, tutti questi segreti da reggere. Mi ci vorrebbe proprio una pausa.
Jessy Jey:So leggere nel pensiero. Ricordatelo, sempre.
Prese la sua borsa e si alzò. Non potevo farla scappare ancora da me, cosi l'afferrai per il polso.
Io:Non volevo. E' solo che...
Jessy Jey:Solo che sei stanco. Solo che non dovevo dirti niente. Solo che non dovevo mai iniziare a darti ripetizioni e innamorarmi ogni giorno di più di te. Solo che forse hai ragione. Devi prenderti una pausa....da me.
Si girò verso di me, mi sorrise e mi abbracciò.
Jessy Jey:Chissà magari potremmo avere un po' di pace un giorno. Magari riusciremo ad essere felici.
Disse sciogliendo l'abbraccio. Mi accarezzò la guancia e se ne andò.
Restai lì immobile osservando lei che andava via. Ancora. Ancora una volta lei andava via. Ma questa volta non era colpa sua, questa volta l'ho mandata via io.
Forse dopo un po' di pausa riuscirò ad affrontare tutto questo. Forse. Lo spero. Insomma io voglio amarla, come quando non sapevo che lei fosse una fata, voglio stringerla. Ma non credo di poterlo più fare ora. Ora ho bisogno solo di un attimo per me, per sentirmi meglio.
I corridoi erano di nuovo affollati. Ma era come se intorno a me non ci fosse nessuno. Solo io ed i miei pensieri.
Qualcuno mi viene addosso, non alzo nemmeno la testa per dire ''scusa''. Continuo a camminare diritto, senza sapere neanche dove sto andando. Qualcuno grida il mio nome. Non ho voglia di voltarmi. Alla voce di prima se ne aggiunge un'altra, e poi un'altra ancora. Solo. Voglio stare da solo.
Io:Lasciatemi solo!
Dico urlando senza voltarmi. Ma le voci continuano a chiamare il mio nome.
Cosi mi girai e vidi chi mi stava chiamando. Erano loro, quelli che mi sono stati vicini sempre. Ma ora non era il momento, ora ho bisogno di solitudine.
Io:Solo! Non venite con me!
Dissi urlando ancora più forte, ormai il corridoio era semi vuoto, cosi mi sentirono.

Spazio scrittrice.
Eeeeeeeeeee macarena!!!
No scherzo!! Eeeee salve a tutte.
Come state?? Io bene bene bene. 
Questo è il nuovo capitolo della storia e spero vi sia piaciuto!!
Ringrazio per le recensioni e per chiunque abbia letto le mie flashfic. 
Lasciate una recensione se volete!! 
Baci vostra ImBritIrish xx 
Ps:Se volete che legga le vostre storie, lasciatemi un messaggio
il venerdì, cosi ho tutto il tempo di leggerle. 
E magari se ricambiaste la recensione mi fareste un piacere :D

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Capitolo 14
*** Chapter 14 ***


 

DUE SETTIMANE DOPO.

*Pov Niall*

 

Erano trascorse due settimane esatte da quando avevo preso una pausa da Jessy Jey e le cose non facevano altro che peggiorare. I voti a scuola, la mia vita sociale, il mio umore. Mi sentivo ogni giorno peggio. Ogni giorno mi mancava qualcosa. Sembrava tutto cosi chiaro, cosi semplice. Io dovevo ritornare da lei. Io dovevo sentir pronunciare ancora una volta il mio nome dalle sue labbra. Il mio corpo voleva essere avvolto ancora una volta dalle sue braccia. Ma la mia mente non riusciva a sopportare ancora tutti i suoi segreti, ma il mio cuore stava andando in frantumi.
X:Niall...
Vuoto allo stomaco. Eccola che diceva il mio nome, ecco il suo profumo di cocco che invadeva le mie narici, eccola con il suo soffice e delicato tocco sulla mia spalla per richiamare la mia attenzione.
Io:Si?
Jessy Jey:Volevo dirti che più tardi ci sarà l'incontro extrascolastico per i preparativi per le elezioni dei rappresentanti. Ecco io non ci sarò. Ho detto alla preside che continuerò la punizione e che deve chiedere a qualcun' altro per darti una mano.
Io:Perchè?
Jessy Jey:Il periodo di pausa come vuoi prendertelo? Se devi stare lontano da me per capire cosa fare, non credi che vederci poi dopo le lezioni manderebbe a puttane tutto? Quindi per aiutarti a decidere ho preso questa decisione. Non ci dovremmo incontrare visto che tu sei in palestra e io nelle aule. Beh allora alla prossima.
Mi sorrise, si girò e andò via.
Quel sorriso gliel'ho visto troppe volte sul volto, quel sorriso non mi piaceva affatto. Quel sorriso di tristezza ora, glielo stavo provocando io.
Segretaria:La preside mi ha detto di darle questo.
Mi porse un fogliettino e andò via.
''Oggi subito dopo scuola in palestra, ci sarà Ramona Smint lì ad attenderla. Sarà lei che le darà una mano''
Tutti potevo accettare, ma non lei.
Corsi dalla preside e non curandomi di quello che stesse facendo entrai nel suo ufficio e senza neanche darle il tempo di parlare iniziai io.
Io:Lei non può aiutarmi. Lei proprio no. Accetto tutti, qualsiasi essere di questa scuola, ma lei no. Mi va bene anche il custode o il giardiniere. Ma io a quella non la voglio.
La preside mi guardò stranita. Chi poteva darle torto, ero entrato nel suo ufficio da un momento all'altro e parlavo più veloce di Liam.
Le porsi il fogliettino che mi aveva fatto mandare tramite la segretaria e capì.
Preside:E' l'unica che si è messa a disposizione per aiutarti. Mi dispiace dovrai accontentarti.
Ci pensai un po' e poi mi venne un'idea.
Io:Se convocaste Zayn Malik, Harry Styles e Liam Payne? Loro potrebbero darmi più di una mano.
Ci pensò e poi li convocò.
Gli disse tutto e i ragazzi, dopo essersi fatti implorare, decisero di darmi una mano.
Io:Allora come vede non c'è bisogno che venga anche Ramona Smint. Ne siamo già troppi e poi riusciremo sicuramente a far partecipare una ragazza.
Preside:Si ho capito Horan, faccio dire a Ramona Smint che può tornarsene a casa dopo la scuola. Ora però andate che già avete perso un'ora.
Annuimmo e uscimmo da quell'ufficio.
Ci fu un silenzio imbarazzante, dove mi sentivo gli occhi dei ragazzi addosso. Pesanti. Con tremila domande, a cui dovevo dare una sola e semplicissima risposta.
Liam:Allora? Niente da dire?
Non era rivolta a tutti, era rivolta a me. Solo e soltanto a me.
Zayn:Avanti. Dovrai dirci qualcosa prima o poi.
Io:Facciamo poi?
Harry:E se invece facessimo subito? Cosi giusto per farci capire quello che passa nella tua testa.
Io:Ho pensato che mi ci vorrebbe una pausa da Jessy, lei l'ha sentito e allora ci siamo allontanati.
Harry:Pausa? Niall è da un mese, più o meno, che siete felici tu e lei. E già vuoi una pausa?
Io:Troppi segreti, troppe cose che non riesco ancora a capire. Io vorrei solo una ragazza che quando le chiedo come sia andata la giornata mi risponda: ''Niente di che. Scuola, compiti.'' E non una che mi dica: ''Scuola, poi incantesimi, pozioni, gare di magia.'' E cose cosi.
Liam:E non pensi che magari anche lei vorrebbe questo? Ce lo ha detto più e più volte che vorrebbe avere una vita normale, ed è anche per questo che non sa ancora se partecipare o meno alla gara. E facendo cosi di certo non la stai aiutando a decidere razionalmente.
Zayn:Lei sarebbe disposta a rinunciare a tutto pur di starti vicino. E te l'ha dimostrato in passato ed ora te lo sta dimostrando con la sua incertezza.
Harry:Ti chiede solo di sostenerla qualsiasi scelta lei faccia. Di starle vicino. Di comprenderla.
Io:Ma mettetevi nei miei panni. Insomma, non è facile. Segreti da mantenere, poteri, lettura del pensiero. Non è facile realizzare che tutto questo esista sul serio.
Il nostro discorso venne interrotto dall'entrata del prof di chimica.
Cosi ci sistemammo ai nostri posti e facemmo silenzio.
Mi guardavo in giro, quella lezione era l'unica che avevamo in comune noi ragazzi con Jessy e Zaira. Ma di Jessy nemmeno l'ombra.
Io:Hey ma Jessy?
Zaira:Bho.
Una risposta molto profonda.
Ero irrequieto, volevo sapere dove era andata a finire. Quando all'improvviso apre la porta dell'aula con il fiatone e chiede scusa al professore.
Prof:Vedo che ha portato un'ospite.
Jessy Jey:Si. Lui è Riccardo. Ha 17 anni ed è sardo. Viene dall'Italia.
Prof:Lo faccia accomodare accanto a lei. E non proferite parola.
Annuirono entrambi e andarono a sedersi. E dove il destino voleva due posti vuoti? Ma dietro di me ovviamente. Eh, dove sennò.
Mentre il prof faceva lezione loro continuarono a parlare in Italiano, credo. Volevo capire, volevo sapere se stessero dicendo qualcosa su di me, ma niente, non capivo. Sentì solo pronunciare i nomi dei ragazzi e poi ''Si è cosi.'' Tutto cio' che avevo capito.
La lezione finì ed i ragazzi accerchiarono Jessy Jey e Riccardo.
Harry mi invitò ad unirmi per presentarmi al nuovo arrivato e cosi feci.
Jessy Jey:Ragazzi uno alla volta! Sa parlare e capire benissimo l'inglese e resterà con noi per il week-end. Quindi avrete tutto il tempo di fargli domande e parlarci.
Riccardo:Allora noi andiamo. Ci vediamo in giro.
Prese la mano di Jessy Jey e la trascinò via da me, o meglio da noi.
Erano tutti molto felici di questo Riccardo, tutti tranne io.
 

*Pov Jessy Jey*


Usciti dalla classe ci fermammo dove stavano gli armadietti. Quello mio e degli altri erano vicini.
Io:Allora cosa ne pensi?
Riccardo:Ti ho detto, sembrano simpatici.
Io:E....e di Niall?
Riccardo:Sembra solo confuso. Dagli tempo vedrai che passerà. Tu reggimi il gioco.
Lo guardai confusa. Reggergli il gioco?
Jessy Jey:Che gioco?
Neanche il tempo di rispondermi che mi mise con la schiena contro gli armadietti, si avvicinò quasi come volesse baciarmi, con la mano destra mi accarezzò la guancia e mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, le nostre fronti si toccavano.
Riccardo:Questo gioco. Facciamogli capire che sei tu tutto ciò che vuole.
Io:Ma quanto posso volerti bene io?
Riccardo:Poi mi farai una statua d'oro.
Risi. E in quel momento Niall passò e si schiarì la voce.
Riccardo:Oh ciao!
Come risposta ebbe un finto sorriso da parte di Niall mentre gli altri ragazzi lo invitarono a casa per passare una giornata tra soli maschi.
Riccardo:No, oggi non posso. Dopo le lezioni vorrei stare con il mio piccolo raggio di sole.
Io:E comunque lui sa tutto di me.
Zaira:Tutto, tutto?
Io:Yeah!
Zaira:Ma assilla anche a te con gli incantesimi?
Riccardo:Oh si, non hai idea. Poi sotto il periodo degli esami fa paura. Una volta ripetette talmente tante volte che imparai a memoria ogni singola parola di ogni singolo incantesimo.
Zaira:Oddio si. Qualcuno che mi capisce. Piango.
Provocò una risata generale. Si intromisero anche gli altri, e lui fu molto attento a non lasciarmi da sola con Niall.
Ci salutammo e andammo a fare anche l'ultima ora.
Ecco che andavo a scontare la punizione.
Riccardo:Prima di iniziare voglio visitare la scuola. Cosi da dire ai tuoi un po' com'è fatta.
Io:I miei?? E cosa c'entrano? Non dirmi che sei venuto qui solo perchè te l'hanno chiesto i miei, che giuro mi incazzo.
R
iccardo:No, ma sei stupida? Sono venuto qui perchè mi mancavi ed avevo messo abbastanza soldi da parte per il biglietto aereo.
Io:La prossima volta che vuoi venire chiamami e ti vengo a prendere io. So usare il teletrasporto!! Lalalalalala. Allora vieni che ti mostro il carcere denominato Berrytown High School.
Cacciò la macchina fotografica dalla borsa e scattò foto ogni trenta secondi.
Quando dicevi qualcosa ai miei dovevi portare sempre le prove, se no non ti avrebbero creduto.
Fece tremila foto, con e senza di me.
Io:Ora vado a scontare la mia pena. LoL
Riccardo:Ti accompagno. Cosi ti do una mano.
Ci dirigemmo nella prima aula, quella appena entravi nella scuola a sinistra.
Lui alzò le sedie e le mise sui banchi, mentre io pulivo le lavagne.
Mancava l'ultima sedia e avremmo finito tutti e tre i piani. Erano le sei di sera ed eravamo super stanchi. Chiudemmo a chiave anche la porta di quell'aula e dopo aver raccolto le nostre cose da terra ci dirigemmo in palestra, dove c'erano tutti.
Io:Zà vado a casa. Vieni con noi?
Zaira:No,no. Mi accompagna dopo Zayn.
Io:Va bene. Allora a dopo.
Gli diedi un bacio sulla guancia, dissi un ''Ciao'' generale e andammo.
Riccardo arrivati a casa si addormentò, mentre io restai un po' in giardino a cercare di ripetere.
X:Ripetere, ripetere, e ancora ripetere.
Mi voltai spaventata. Poi capì.
Io:Eliza mi hai fatto spaventare. Comunque si, sarà un incontro ad armi pari il nostro. Tu non ripeti?
Eliza:No, so tutto quello che mi basta sapere.
Era inquietante. Parlava con una voce non sua, aveva un atteggiamento non suo. Era diversa.
Io:Ti senti bene?
Eliza:Ma stata meglio in vita mia. Ora vado. A dopo Cuinie.
Io:Come mi hai chiamata?
Ma neanche il tempo di finire la frase che lei già era scomparsa nelle nulla.
Nessuno sapeva di quel nome. Nessuno lo sapeva tranne la mia famiglia.
Restai lì in piedi a pensare e ripensare all'accaduto di poco prima, quando una figura mi si piazzò davanti. Farfugliava qualcosa di insensato per me, ero troppo assorta dai miei pensieri per concentrarmi su quello che diceva o per riconoscere la figura davanti ai miei occhi.
Io:Scusa ora non posso devo andare!
X:Ma raggio di sole dove vai?
Ah era Riccardo.
Io:Richy chiama gli altri. Tutti gli altri. Raggiungetemi a casa dei ragazzi. Tutti tranne Eliza, poi vi spiego!!
Dissi mentre correvo verso casa, ricordandomi solo a metà strada che sapevo usare il teletrasporto.
Eccomi finalmente a casa, sommersa dai libri di magia, storia dei maghi, ricette delle pozioni, e via dicendo fino a trovare quello che cercavo. Il libro con il significato di ogni nome ''fiabesco'', cosi li avevo soprannominati quei nomi strani, senza significato a prima apparenza.
Riccardo:Eccoci tutti qui. Come mi avevi chiesto.
Io:Grazie mille! Oh vedo che ci sei anche tu.
Niall:Mi hanno detto che era importante e allora eccomi qua, a disposizione per dare una mano.
Io:Allora dovete sapere che la mia famiglia non mi chiama Jessica Jey De Rossi ma mi chiama Cuinie. E nessuno mai lo ha saputo. I miei non lo hanno mai detto perchè dicevano che se lo avrebbero saputo sarebbero successi molti casini.
Louis:Tipo?
Io:Non lo so. Non me lo hanno mai voluto dire, nonostante io glielo abbia chiesto tremila volte. E che ora Eliza lo sa.
Zaira:La prima cosa da fare è mantenere la calma...
Riccardo:L'altra è dirlo ai tuoi.
Si quella era la cosa giusta da fare, ma non so se avrei avuto abbastanza forza da perdonarli. La ferita che mi hanno creato cacciandomi di casa e dicendo che da quel giorno non avrebbero avuto più una figlia, è ancora lì dolorante e sanguinante.
Tutte le immagini di quel giorno tornarono alla mente all'improvviso, senza un ma né un perchè. Cosi. Le lacrime iniziarono a scivolare anche esse veloci, fissavo il vuoto in silenzio, sentivo che le gambe non avrebbero retto ancora per molto, la testa iniziava a girare, cercavo di sedermi sul letto ma sbandavo e cosi mi accasciai sul pavimento gelido, creando preoccupazione e paura nei miei amici.
X:Oh la piccola Cuinie è crollata.
Io:Chi sei!?
X:Mia piccola e ingenua Cuinie non tutti a questo mondo sono sinceri. Prendi Niall, ti nascondeva il fatto che non sopporta tutti questi segreti. E se mentiva anche sui suoi sentimenti?
Io:No. L-l-l-lui non lo faceva. Mi amava sul serio! E lo fa ancora. Posso sentire le sue emozioni, e sento ancora che mi ama.
X:L'amore è una cosa che nemmeno con la magia riesce a controllare. Bugie su bugie su altre bugie. E' cosi la vita. La tua vita. Riccardo che ti nasconde il fatto che i tuoi sapevano che lui doveva venire qui. Louis, Harry, Zayn e Liam che hanno ancora piccoli segreti. Zaira dice che ti odia.
Io:Quello è stato per un momento di rabbia. Non lo crede sul serio! Lei mi vuole bene. Lei è l'unica che riesce a essermi veramente amica.
X:Apparenze. Sono solo semplicissime apparenze. Ti do' un consiglio. Stai molto attenta a Danielle. Non tutti possono essere quello che sembrano.
Volevo parlare, fare altre domande, ma la voce non usciva, restava bloccata nella gola.
Una strana sensazione, come se stessi ritornando in vita.
Un ''bip-bip'' snervante risuonava per tutta la stanza. Vedevo tutto sfocato. Non si sentiva nemmeno parlottare. Aprì ancora di più gli occhi, mettendo finalmente a fuoco tutto. Ero in ospedale ed era notte fonda.
Io:Ma che succede?
Dissi con il poco fiato che avevo.
Niall:Ti sei svegliata finalmente.
Si avvicinò al mio volto, mi accarezzò, mi osservò, aveva gli occhi pieni di lacrime e rossi e gonfi.
Niall:Aspetta che chiamo un dottore.
Mi lascia la mano per cinque secondi e la paura, il freddo, l'ansia fanno largo dentro di me.Perchè? Perchè ora che lui è lontano solo pochi passi mi sento male?
Niall:Il dottore sta per arrivare. Mentre i ragazzi sono in sala d'attesa che dormono.
Io:Un dejavù.
Sorridemmo.
Io:Non li svegliare subito. Appena dopo la visita del dottore vado io.
Annuì continuando a stringere la mia mano. Era salda la presa. Come se volesse dire : ''Non me la porterai via. Non lascerò portartela via da me.'' Ma a chi lo stesse dicendo? Mmm bho. Mistero.
Il dottore entrò in stanza. Mi fece alzare dal lettino e mi visitò. Strani rumori con la bocca, strane mosse, parole
troppo difficili da capire in quel momento.

Dottore:Allora. La ragazza deve mangiare di più. E' sotto peso, di molto. Andando avanti cosi, tra qualche mese non sarà in grado di reggersi in piedi. Da quanto ho visto sulle braccia e sulle gambe ci sono delle cicatrici. Io vi consiglio di andare da questo dottore. E' un ottimo psicologo si chiama Coleman. Reimund Coleman. Vi sarà di aiuto.
Mi sentì spogliata di tutti i miei segreti. O quasi tutti. Mi sentì nuda davanti a quel dottore.
Niall mi strinse tra le sue braccia, ringraziò il dottore e lo salutò.
Io:Prima di andare dagli altri. Vogliamo parlare di noi?
Non so con quale forza avrei affrontato quel discorso. Ma siamo da soli ed io ho bisogno di sapere se lui mi sosterrà o sarà una delle cause per cui crollerò.
Niall:Io...io non lo so. Io ti amo. Ti voglio. Però voglio Jessica Jey De Rossi, la normale ragazza, non Jessica Jey De Rossi....la maga.
Disse in un bisbiglio l'ultima parola.
Io:Sei prendi una prendi anche l'altra. Senza ma o però. Purtroppo sono cosi. Purtroppo sono questa.
Come immaginavo sarà un altro motivo per cui io crollerò.
Niall:E lo so. Solo che mi devi dare del tempo per abituarmici. Devo ancora elaborare questo concetto di mondo parallelo. Di un mondo che per me fino a sei, sette mesi fa era una cosa inventata.
Io:E quindi, ora, cosa siamo? Siamo amici, un qualcosa tra l'amicizia e l'amore, siamo fidanzati, separati in casa...o...non so...
Niall:Siamo fidanzati, solo che devi avere la pazienza di aspettare che io mi abitui a tutto cio'.
Io:Se ti prometto che l'avrò, come l'ho avuta fino ad ora, mi prometti che non te ne andrai?
Niall:Promesso.
Mi sorrise, mi abbracciò e mi baciò.
Niall:Ancora una cosa. Quel Riccardo non si deve più avvicinare in modo pericoloso a te. Non mi è piaciuto affatto due giorni fa a scuola vicino gli armadietti.
Io:Ehm due giorni fa?
Niall:Giusto non lo sai. La botta che hai preso quando sei svenuta a casa è stata talmente forte che ti ha fatto dormire per due giorni. Però era sonno non coma. Cosi ci ha detto il dottore cosi ti dico.
Io:Quindi oggi sarebbe...domenica?
Niall:Si. E non ti preoccupare per il tuo amichetto. Se ne va la settimana prossima, cosi che questa settimana ti può stare vicino.
Disse con una faccia scocciata.
Tutto alla normalità o quasi.
Ricordo molto chiaramente le parole che quella voce mi disse prima che mi svegliassi. Il tono in cui me le ha dette. Una scossa di brividi mi percorse l'intero corpo.
Niall:Hai freddo?
Io:No. Solo dei pensieri che vi dirò appena saremo fuori di qui. E si lo so niente più segreti da oggi in poi tra me, te e la magia.
Annuì.
Ritornai ai miei pensieri. Cosa voleva quella voce da me? E Eliza come faceva a sapere di quel nome? E io avrò la forza di affrontare i miei? Troppe domande, poche risposte. Risposte che avrei avuto solo rispondendo all'ultima domanda. Sarò abbastanza forte per combattere tutto questo? 

 

Spazio scrittrice.
Allllllllllllllllllllllllllors. Eccomi di nuovo qui!!
Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Altro capitolo in cui le cose si fanno più complicate di quanto
si potesse immaginare. 
Kjdhgalkjghsljkhskldflkuyiruyoemcxmakliofjk
Voglio chiedere solo una cosa.
Questa storia la devo continuare si o no?
Perchè vedo che non state lasciando più recensioni
ed ho paura che faccia cagare.
Quindi se non la devo continuare questo è l'ultimo capitolo
che pubblicherò. Se invece la devo continuare ci vediamo
al prossimo capitolo.
Vostra
@ImBritIrish. Xx

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Capitolo 15
*** Chapter 15 ***


*Pov Jessy Jey*

Zaira:Pronta?
Io:Si.
Louis:Sicura che vuoi che non veniamo?
Io:Ci saranno Riccardo e Zaira, non vi preoccupate. Vi chiamerò appena ho saputo qualcosa.
Niall:Ma posso venire anche io se vuoi.
Io:Niall sarebbe troppo per te. L'hai detto stesso tu che devi avere del tempo per abituarti a tutte queste cose nuove. Venendo con me vedresti tutto insieme e troppo in fretta. Meglio cosi credimi.
Niall:Mi chiami se succede qualcosa?
Disse rivolgendosi a Riccardo. Lui gli sorrise e annuì. Presi i borsoni, salutai tutti e con Zaira e Riccardo al mio fianco andai.
In un paio di minuti ero nel mio mondo con due esseri umani.
Io:Non fiatate, non fate casini e non dite a nessuno cosa siete, non lo pensate e quant' altro.
In coro mi dissero un ''va bene''.
Neanche due secondi che avevo messo piede in quel mondo, da me tanto odiato,che vennero verso di noi i miei genitori.
Neanche il tempo di respirare che già sono qui.
Presi fiato e continuai ad avanzare. Non li degnai nemmeno di uno sguardo, andai diritta verso casa. Mi serviva un po' di tempo per riordinare le idee, poi avrei potuto affrontarli.
Io:Ragazzi questa è la casa. A destra c' è la mia stanza, più avanti quella dei miei fratelli, poi la camera alla fine del corridoio è dei miei e quella a sinistra è il bagno. Questo è il salone e quella è la cucina.
Annuirono e mettemmo tutte le borse in camera.
Dovevamo stare attenti ad ogni cosa, a quello che pensavamo, che dicevamo, che facevamo, perchè se si veniva a sapere di ben due umani sarebbe stata la mia fine.
Feci l'incantesimo con cui la porta avrebbe avuto gli occhi, cosi da dare la possibilità di riposarsi a Riccardo e Zaira.
Mentre loro dormivano io andai in terrazza. Osservai per un po' il paesaggio, assaporai tutti i ricordi che mi venivano in mente. Poi pensai all'ultimo episodio che mi era successo.
Non era normale che io svenivo solo per ricordare momenti non facili per me. Ci pensai e ripensai, arrivando poi alla conclusione che purtroppo anche se non era normale era cosi.
Mi sedetti in un angolo, con il sole proprio rivolto sul mio viso, aprì il libro degli incantesimi e iniziai a studiarne di nuovi. Mancavano più o meno due mesi, l'ansia saliva, ed io non sapevo ancora se studiare per partecipare alla gara, o studiare semplicemente per imparare io nuovi incantesimi.
Scossi la testa come per cancellare quei pensieri, che mi tormentavano da quando avevo di nuovo i poteri, e ritornai a studiare.
Stavo provando ad usare più poteri insieme, e la cosa era abbastanza complicata.
Io:Dai ci devo riuscire. Mi basta leggere nel pensiero di Riccardo anche per solo due secondi.
I miei tentativi furono inutili. Non riuscivo a leggere nel pensiero, o fare qualsiasi altra cosa, mentre avevo già un incantesimo in atto. Era difficile e stancante.
X:Ma guarda chi si rivede.
Sapevo benissimo chi era, ma sapevo anche che non l'avrei sopportato neanche per un secondo.
Io:Guarda che quello che mi ha lasciata da sola sei tu, non io. Giusto per ricordartelo, fratellino.
Mio fratello. Eravamo l'opposto l'uno dell'altro, ma quando ero più piccolina mi ricordo che andavamo d'accordo. Lui si confidava con me, io gli davo consigli, e viceversa. Poi incontrò la donna dei suoi sogni e..beh...addio Jessica.
Thomas:Io sono andato via di casa, tu dal nostro mondo. Chi è stato più distante? Io? Credo proprio di no.
Io:Io sono andata via fisicamente ma ogni volta che avevate bisogno di me c'ero e ci sono. Tu invece sei andato via, non c'eri mai, non eri mai disponibile, e ogni volta che dovevo parlarti ''avevi da fare'' con la tua donna. Ogni volta che stavo male, ma stava male anche lei decidevi di stare accanto a lei e non me. E lo so quella era ed è la tua famiglia, che ora è di lei che devi prenderti cura, però io ci sono stata male di tutto questo. Mi ha fatto male veder andar via il mio Toti.
Restò lì senza dire niente, mi osservava, mi scrutava, mi studiava, voleva leggermi l'anima, ma non gliel' avrei permesso, non questa volta.
Thomas:Ma io per te e per il resto della famiglia c'ero, ci sono e ci sarò.
Abbassai lo sguardo, e anche il tono di voce. Questa volta non avrei fatto scendere lacrime.
Io:Non è cosi. Dove eri quando io avevo bisogno di te? Dove eri quando mi tagliavo? Quando i ragazzi a scuola mi prendevano in giro per il mio aspetto? Quando non mangiavo per giorni? Quando ho tentato di suicidarmi? Quando mangiavo e poi cercavo di vomitare tutto? Dove eri quando il mio di mondo stava andando in frantumi? Non c'eri.
Thomas:Ma io...
Io:Tu di tutto questo non lo sapevi. Ne sono consapevole, ma non hai mai pensato di dire ''Ora do' uno sguardo alla vita di Jessica, magari ha bisogno d'aiuto.'' ? No, non l'hai fatto e questo mi basta per capire.
Thomas:E tu? E tu invece l'hai mai pensato?
Io:Io? Ogni giorno. Puoi chiederlo a Zaira. Ogni giorno vedo il tuo presente. E ho visto quando hai litigato con lei, ho visto quando avete chiarito, ho visto quando hai pianto per lei, vedo ogni giorno che ti fai il culo quanto l'universo per farle avere una vita degna di una regina.
Thomas:Io non lo sapevo.
Io:Come tutto il resto, d'altronde. Non ti preoccupare, ormai mi sono abituata alla tua assenza, quindi non preoccuparti a ritornare. Ciao.
Thomas:Scusa...
Io:Non ho bisogno delle tue stupide scuse.
Mi girai e me ne andai, lasciandolo da solo lì.
Zaira:Hey Jey che è successo?
Io:Niente.
Riccardo:Jey?!?
Io:Toti. Ma ora è l'ultimo dei miei problemi.
Ripresi nervosamente a provare due incantesimi contemporaneamente.
Pochi secondi, mi ci sono voluti solo pochi secondi per lanciare il libro in aria e piangere.
Io:Ma perchè tutti insieme! Perchè i problemi, i ricordi, vengono tutti insieme?!?!
Riccardo:Calmati. Vedrai che si sistemerà tutto. Ora non piangere.
Zaira:Affronteremo una cosa alla volta tutti insieme. Eh, cosa dici?
Piansi. Questa fu la mia risposta. E, come l'ultima volta, iniziarono a ritornare alla mente tutti i ricordi, i problemi cosi all'improvviso. Non capivo, non era possibile, mai mi ero sentita cosi, mai era successa una cosa cosi, era come per magia. Come l'ultima volta ebbi un flash e poi le immagini passavano veloci nella mia testa, poi nero totale ed ecco che svenivo.
Non era trascorso molto tempo, mi sentivo dare leggeri schiaffi, e strattonarmi, aprì gli occhi e vidi sfocato, ero frastornata, stordita. Non capivo molto di quello che stesse succedendo in torno a me.
Zaira:Deve parlarvi.
Riccardo:Sono successe un po' di cose.
Io:Ragazzi adesso parlo io. Sto meglio, posso farcela. Grazie per l'aiuto.
Andammo in cucina, mia mamma mi preparò una camomilla, e iniziai a parlare. Le raccontai tutto per filo e per segno e lei ogni tanto annuì.
Moira:E quindi tu cosa vuoi sapere?
Come faceva a non capire? Ero stata cosi chiara nella spiegazione.
Io:Vorrei sapere perchè mi chiamo cosi. Perchè non lo può sapere nessuno. Perchè questa Eliza lo sa.
Annuì e se ne andò in un'altra stanza per poi ritornare con uno strano libro in mano.
Moira:In questo libro troverai tutte le risposte.
La guardai sconvolta. Le stavo chiedendo aiuto, le stavo dando un'altra possibilità e lei la usava cosi? Dandomi solo un libro senza spiegare? Non è possibile.
Presi quel libro e restando ancora una volta delusa, persi tutte le mie cose e andai fuori da quella casa, seguita da Riccardo e Zaira.
Camminavamo in silenzio, quando mi accorsi che qualcuno ci stava seguendo. Con un gesto lo feci capire agli altri, cosi iniziammo a camminare a passo svelto. Provavo a leggergli nella mente ma non ci riuscivo, non conoscendolo non potevo vedere il presente o il passato e nemmeno il futuro. Andammo verso il vicolo stretto, ma molto illuminato, e deserto, per un po' perse le nostre traccie ed ebbi il tempo di far nascondere Riccardo e Zaira, in modo da non metterli in pericolo.
Feci finta di niente, ma sentivo i suoi passi farsi sempre più vicini, più veloci, più pesanti. Oramai è a pochi passi da me.
Io:Chi sei e cosa vuoi da me.
X:Voglio avvertirti.
Io:Di cosa?
Che cosa mai poteva sapere quello che stavo passando uno sconosciuto.
X:Di stare attenta.
Io:A chi e perchè.
X:Alle persone di questo mondo. Non sono tutte quello che credi.
Io:A chi ti riferisci? Chi non è quello che credo?
X:Le persone ultimamente hanno comportamenti strani. Non sono più le stesse, c'è qualcosa che le ha cambiate, sono controllate da qualcuno, sono state trasformate.
Io:Da chi? Chi sta facendo tutto questo?
Un fischio, mal di testa forte, talmente forte che le forze sono venute a mancarmi, a me come allo sconosciuto.
Ecco che finiva tutto. Ma lo sconosciuto era in fin di vita, mi avvicinai. Dovevo sapere, cosi gli ripetetti le domande.
Io:Da chi sono controllati? Chi li sta cambiando? Chi sta facendo tutto questo?
X:Cu....cur....curun...
Era morto. Non aveva finito di dirmi nemmeno il nome.
Gli tolsi la maschera che aveva sul volto. Non potevo crederci, non era possibile.
Lanciai un urlo. Mi lo aveva portato via. Questa era diventata una cosa personale ora.
Ma prima di fare tutto, dovevo seppellirlo.
Riccardo:Chi è?
Io:Mio padre.
Riccardo:Ma non è lui. E' troppo giovane.
Io:E' lui. Mi ha detto che li stanno trasformando e lui è diventato più giovane. Ne ho viste di foto sue e di mamma da ragazzi, e credimi so riconoscere mio padre.
Zaira:Cosa hai deciso di fare?
Io:Ora lo faccio seppellire, poi andrò da mamma e glielo dirò e poi torneremo dagli altri e inizierò a studiare il libro, a cercare di capire chi è questo Curunqualcosa, e dovrò vedere a cosa si riferivano queste informazioni che mi ha dato lui.
Lo sistemai con le braccia incrociate sul petto e le gambe stese, e poi con la levitazione lo portai al cimitero dove l'avrebbero sotterrato.
Zaira:Ma qui non fate funerali o cose del genere?
Io:No. Qui sei stesso tu che sotterri la persona, poi per dirlo agli altri parenti, o vai casa per casa, o vai lì, in quell'ufficio tutto nero e bianco e fai cancellare il nome della persona morta. E poi stesso quell'ufficio lo annuncia a tutti i parenti.
Zaira:Ma è orrendo.
Io:Lo so. Ma funziona cosi e di certo non sarò io a cambiare la regola.
Riccardo:Tu hai detto di questo a un bel po' di persone.
Io:E poi mi sono presa tutte le responsabilità. Ma una cosa è prendermi la responsabilità di otto persone, un'altra cosa è prendermi la responsabilità di un cento mila persone.
Riccardo:Non fa una piega il tuo ragionamento.
Aprì la tomba di famiglia e lo sistemai lì. Andai velocemente all'ufficio e sbrigai tutte le pratiche. Nel giro di cinque minuti sarebbero venuti qui tutti i parenti sparsi per il mondo.
Zaira:Pensavo, non è che potresti chiedere qualcosa ai tuoi parenti? Insomma almeno loro qualcosa ti dovrebbero saper dire.
Io:Hai presente l'acqua e il fuoco? Questo siamo io e miei parenti. Ero l'unica che diceva le cose come stavano in faccia, questo a loro non piaceva ed ora c'è un muro tra me e loro.
Riccardo:Nemmeno uno? Non c'è nemmeno uno che ti vorrebbe aiutare?
Io:Ahahahah no. Purtroppo no.
Zaira:Tentar non nuoce.
Io:No, Zaira, no. Ti ricordi cosa sei? Se loro lo vengono a sapere mi decapiterebbero.
Zaira:Allora noi restiamo qua. Se qualcuno ci nota e si avvicina glielo chiedi.
Annuì. Sapevo che non si sarebbe avvicinato nessuno, ma non volevano credermi.
Ormai erano le dieci di sera e anche se i parenti continuavano a venire, nessuno si era avvicinato a me.
Zaira:Okkey avevi ragione.
Io:Non vuoi mai credermi. Ora possiamo andare?
Annuirono e iniziammo a camminare.
X:Jey!Jey!Jey! Aspetta!
Una voce di un bambino che diceva il mio nome? E che vorrà mai?
Io:E tu sei?
Dico girandomi e trovandomi il bambino a pochi centimetri da me.
X:Non ti interessa sapere chi sono, ti serve solo prendere questa. Leggila solo quando sei al sicuro, qui ci sono troppi occhi indiscreti.
Io:Ma non c'è praticamente nessuno.
X:Non ha forma colui che osserva, è il suo spirito che osserva tutto.
Io:Uno mi dice che questo trasforma le cose, un altro dice che osserva. Ma posso capire chi cazzo è questo?
Il bambino non c'era più, era scomparso. Beh almeno non era morto.
Diedi un urlo isterico, che l'eco prolungò per più di un minuto.
Riccardo:Ora torniamo a casa tua, diciamo della morte di tuo padre a tua madre e poi facciamo ciò che vuoi.
E infatti cosi facemmo.
Andai a casa, restai fuori la porta, avvertì mia madre e senza dirmi niente mi chiuse la porta in faccia. Mi girai e come se non bastasse ecco che mi ritrovavo quell'altro guaio d'avanti.
Io:Mi avete rotto le palle. Tutti. A questa dico che è morto il marito, ero disposta a stare un po' con lei e mi chiude la porta in faccia, quel bambino che mi da una letterina, papà che fa il misterioso, tu che scassi le palle perchè dici che sono stata io ad allontanarmi. Sul serio, andatevene un po' tutti a fanculo.
Thomas:Papà è morto?
Io:Si. E' morto. Ed io devo scoprire il perchè.
Riccardo:Non è che potresti darle una mano, tu?
Io:Diventerei pazza più tosto di farmi dare una mano da lui.
Dissi con disprezzo nella voce.
Zaira:Scusaci un' attimo, eh.
Io:Zaira è un mago ti po' sentire anche se sei dall'altra parte del pianeta.
Zaira:Allora te lo dico qui. Ora come ora è l'unico mago che hai dalla tua parte. Quindi o accetti e ti fai dare una mano o non troverai mai la soluzione.
Thomas:La biondina qua ha ragione.
Io:Lo faccio solo perchè voglio capire cosa sta succedendo in questo mondo e alla mia famiglia.
Riccardo:Prendi tutto ciò di cui hai bisogno vieni con noi. Tra cinque minuti qui. Ti aspettiamo.
Sparisce e dopo cinque minuti esatti riappare con un borsone enorme.
Io:Ragazzi siamo tornati!
Il tempo di posare il borsone a terra che mi sono trovata le braccia di Niall che mi stringevano, e le sue labbra che mi davano il bentornata.
Louis:E lui sarebbe?
Thomas:Sono Thomas, piacere.
Harry:Un altro maghetto?
Thomas:Si. Qualcosa in contrario?
Io:Thomas non hanno niente in contrario, si chiama simpatia, hai presente? Quella che tu hai perso da anni. Comunque ragazzi questo è mio fratello, mago anche lui, ovviamente. Thomas questi sono Zayn, Harry, Louis, Liam e lui è il mio ragazzo, Niall. Resterà qui con noi, perchè nel mio mondo stanno succedendo un sacco di casini e non posso perdere anche lui.
Niall:Anche lui?? Cos'è successo?
Io:Papà è morto e mia mamma non mi parla.
Niall:Mi dispiace tanto.
Io:Non ti preoccupare. Ora non c'è tempo per piangersi addosso. Ora devo solo capire e cercare risposte.
Detto questo me ne andai in un'altra stanza e lessi la lettera di quel bambino.''Pagina 69, 8.'' Ecco tutto quello che diceva. Niente che mi spiegasse perchè stesse succedendo tutto quel casino. Di quale libro dovevo vedere pagina 69? E perchè poi? Invece di iniziare ad avere risposte, stavo solo creando più domande.

 

 

 

Spazio scrittrice.
Anche se non mi avete detto se dovevo
continuare o no la storia ho deciso di farlo lo stesso.
Perchè?
Per le persone che l'hanno messa nella seguite,
perferite, ricordate, quelle poche che l'hanno
recensita inizialmente e poi, l'ho iniziata
e voglio portarla a termine, non mi piace lasciare
le cose a metà.
Detto questo ringrazio chiunque la stia leggendo.
Vostra
ImBritIrish. Xx :D

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Capitolo 16
*** Chapter 16 ***


*Pov Niall*

Era trascorsa una settimana da quando Jessy Jey era ritornata con il fratello, una settimana da quando le era morto il padre, una settimana da quando la mamma le aveva chiuso per la seconda volta la porta in faccia, una settimana da quando la sua vita si è incasinata più di prima. Cosi decisi di fare qualcosa per lei, per farla sentire felice almeno per una sera, per un momento, voglio farle dimenticare per un po' tutte le domande che la assillano ogni giorno.
Harry:Colazione fatta in casa!
Io:Non ti ci abituare, l'ho fatto per Jessy Jey e questo è avanzato. E' già sveglia?
Liam:No, dorme ancora.
Io:Le vado a portare la colazione.
Era la sua preferita. Cappuccino e ciambella al cocco, con una rosa bianca.
Aprì delicatamente la porta, poggiai il vassoio sulla scrivania e aprì le tende per fare entrare un po' di sole. I raggi che filtravano fievoli le colpivano leggermente il volto, e il vento che soffiava faceva entrare l'aria di primavera da cui era invasa Londra.
Presi il vassoio e mi sedetti al suo fianco, cosi si svegliò.
Io:Buongiorno piccola.
Jessy Jey:Hey amore.
Era da tanto che non mi chiamava amore, che non mi diceva ti amo, io ne avevo bisogno. Io non sapevo se lei provava ancora lo stesso per me. Se dopo tutto quello che è successo tra di noi lei mi ami ancora. Questo era il primo ''amore'' dopo non so quanto tempo. Forse un mese o due.
Jessy Jey:E a cosa devo tutto questo?
Io:Cosi. Per farti pensare ad altro almeno per una giornata. Perchè oggi saremo io e te, nessun' altro, nient' altro. Cosa ne dici?
Jessy Jey:Dico che ti amo infinitamente.
L'aveva detto. Aveva detto che mi amava. Questa giornata stava andando nel verso giusto.
Io:Mi hai letto nel pensiero?
Jessy Jey:No, perchè? Sono troppo stanca per farlo. E poi oggi non ho voglia di usare la magia.
Io:Bene allora andrà tutto secondo i piani.
Jessy Jey:Che piani?
Io:Vedrai...
Jessy Jey:Sono curiosa ora.
Disse facendo la voce da bambina e gli occhi dolci. Non potevo resisterle, ma dovevo. Era per lei.
Io:Mi dispiace ma dalla mia bocca non uscirà niente. E non provare a leggermi nel pensiero che mi incazzo.
Jessy Jey:Va bene non lo farò.
L'avrebbe fatto. Lei non era tipo da resistere alla curiosità.
Io:Giura su noi due. Giura che non lo farai.
Jessy Jey:Non è giusto così, però.
Mise il broncio. Era proprio una bambina. Ma era la mia bambina, e questo era cio' che volevo.
Io:O giuri o niente giornata tra noi due.
Jessy Jey:E va bene. Giuro su noi due che non ti leggerò nel pensiero.
Sigillammo questo giuramento con un bacio e poi iniziò a mangiare.
Chiacchierammo di tutto, di niente, di oggi, di domani, degli anni che verranno, la vita che vorremmo, la famiglia che vorremmo, il lavoro dei nostri sogni.
Io:Quindi tu vorresti fare la segretaria?
Jessy Jey:Si. Sarebbe fantastico. Sai maneggiare trecento scartoffie, metterle in ordine, gestire la settimana di qualcuno. Ti fa sentire importante perchè pensi ''Se ora non c'ero io, lui o lei chiunque sia, non si sarebbe ricordato di quest'appuntamento, o non avrebbe saputo organizzare secondo una logica questi documenti.'' Mi è sempre piaciuto questo lavoro, sin da piccola. Ora parliamo di te. Coma mai vorresti fare il cantante?
Io:Coma hai detto tu sarebbe fantastico. Se diventassi cantante sarei importante per un sacco di persone, renderei orgogliosa tutta la mia famiglia, mi sentirei felice. Pensare che con la mia sola voce potrei rendere migliore la giornata di tantissime persone. Sentirsi amati per quello che si esprime. Potrei fare molta beneficenza, farei regali alla mia famiglia, ai miei amici. Insomma la vita sarebbe più facile. Ovviamente non ho calcolato i paparazzi che non mi farebbero vivere in pace, ma potrei superare quest' ostacolo, se poi mi assicurano tutto il resto, ma soprattutto la felicità dei miei fan.
Jessy Jey:Un piccolo Justin Bieber irlandese.
Io:Vorrei avere solo la metà del successo che ha lui. Ma comunque l'idea è quella.
Jessy Jey:Cantami qualcosa.
Io:My heart's a stereo,
It beats for you so listen close,
Hear my thoughts in every no-oo-o-te,
Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
Just sing along to my stereo
Oh oh oh oh, Oh oh oh
Jessy Jey:Ancora. Fammi ascoltare la tua voce ancora.
Andai nella stanza di Liam e presi dei quaderni da dentro la sua scrivania. Ritornai in camera, presi la chitarra e iniziai a suonare.
Io:If I'm louder, would you see me?
Would you lay down in my arms and rescue me?

'Cause we are the same
You save me, when you leave it's gone again.
Jessica leggeva le parole sui quaderni, i suoi occhi scorrevano veloci sulle pagine, la sua espressione era di meraviglia.
Jessy Jey:E tutte queste chi le ha scritte?
Io:Io e i ragazzi. Anche a loro piace molto comporre. Cosi quando abbiamo bisogno di sfogarci, o semplicemente abbiamo voglia e ispirazione andiamo in salone e componiamo.
Jessy Jey:Voglio sentirvi.
Io:Scendiamo e diciamolo agli altri.
E cosi facemmo. Furono tutti d'accordo e una volta esserci riuniti in salone cantammo una canzone che presero a caso dai quaderni.
Tutti: Shut the door, turn the light off
I wanna be with you, I wanna feel your love
I wanna lay beside you, I cannot hide this
Even though I try
Heart beats harder, time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this hard, girl
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
Close the door, throw the key
Don't wanna be reminded, don't wanna be seen
Don't wanna be without you, my judgement's clouded
Like tonight's sky
Undecided voice is numb
Try to scream out my lungs
It makes this harder
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
Flashes left in my mind
Going back to the time
Playing games in the street
Kicking balls with my feet
Dancing on with my toes
Standing close to the edge
There's a pile of my clothes
At the end of your bed
As I feel myself fall
Make a joke of it all
You know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
You know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today.
Erano tutte con le lacrime agli occhi. Tutte sorprese, tutte cosi stupite.
Io:Vedi perchè voglio fare il cantante?
Jey annuì e mi sorrise.
Jessy Jey:Riuscirai a diventarlo. Devi diventarlo. O meglio dovete. Le vostre voci insieme sono perfette. Un qualcosa di divino.
Io:Ora però vai di sopra e cambiati.
Jessy Jey:Come mi devo vestire?
Io:Molto semplice.
Salì e dopo un'ora fu pronta.
Jessy Jey:Andiamo?
Io:Andiamo.
Salutammo ed uscimmo.
Prendemmo la metro, tre fermate e scendemmo.
Jessy Jey:Ma questo è il centro. Cosa ci facciamo qui?
Io:Vedrai. Vedrai. Non avere fretta. Ora goditi la passeggiata.
E cosi fece.
Non c'era niente di speciale, solo negozi e tanta gente. L'importante era non pensare a quello che stava succedendo.
Passammo l'intero pomeriggio a divertirci, ridere, scherzare, parlare. Una normale coppietta. Andammo al parco giochi.
Andammo a pranzare. Ci facemmo le foto e alla fine arrivò la mia sorpresa.

Io:Indossa questa e fidati di me.
Le misi un foulard sugli occhi e le presi la mano per farle strada.
Jessy Jey:Dove andiamo? Dove mi porti? Sono curiosa. Dai dimmi dove stiamo andando. Ti prego.
Continuò cosi per tutto il tempo.
Io:Siamo arrivati. Aspetta due secondi qui. Subito vengo.
Jessy Jey:Niall non mi lasciare qui da sola. Niall ho paura. Niall dove sei? Niall...
Non riuscì a finire quella frase, quelle lamentele, che la baciai. Era come un martello pneomatico. Non prendeva nemmeno un momento di pausa.
Io:Ecco, cosi va bene. Ora aspetta due secondi qui. In silenzio.
Annuì ed io mi allontanai.
Sistemai i cuscini, la coperta, e la feci accomodare.
Io:1....2....3. Guarda il cielo.
Dissi togliendole subito il foulard.
Accesi lo stereo con una canzone italiana che lei mi fece sentire un po' di tempo fa, traducendomela. Era tutto quello che volevo dirle.

''Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi
In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande
Vorrei mi facessi un regalo
Un sogno inespresso
Donarmelo adesso
Di quelli che non so aprire
Di fronte ad altra gente
Perché il regalo più grande
È solo nostro per sempre
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante

Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai...
E se arrivasse ora la fine
Che sia in un burrone
Non per volermi odiare
Solo per voler volare
E se ti nega tutto quest'estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia
E stavo attento a non amare prima di incontrarti
E confondevo la mia vita con quella degli altri
Non voglio farmi più del male adesso
Amore..
Amore..
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande. ''

E mentre la canzone andava comparivano in cielo le nostre foto.
Mi voltai verso di lei per un'instante e la luce della luna le fece brillare una lacrima, che scendeva lenta sulla guancia.
Non era quello che volevo. Io non volevo vederla piangere.
Io:Io...non volevo...
Mi zittì. Continuò ad osservare, ad ascoltare, a piangere.
Finì tutto, ed io non sapevo che dire. Insomma piangeva, e il mio scopo non era quello. Io avevo fatto tutto questo proprio per non farla piangere e invece non ci sono riuscito.
Mi stendetti al suo fianco, mentre lei osservava il cielo ormai vuoto. Non capivo. Cosa aveva da osservare? Non c'era niente. Solo la luna e qualche stella qua e là. Ma non era niente di speciale. Le lacrime le continuavano a scendere veloci. Mi ero scocciato. Non era quello che volevo. Cosi mi alzai, misi le mani nelle tasche e le diedi le spalle, iniziando ad andare verso il lago.
Jessy Jey:Che succede?
Io:Non era quello che volevo. E' tutto uno schifo.
Jessy Jey:Schifo? E' stato tutto perfetto. Tutto cosi perfetto che mi sembra di sognare. Le immagini, il cielo, il posto. La canzone, che poi ti ho fatto ascoltare i primi tempi che abbiamo parlato. Non credevo nemmeno che la ricordassi ancora.
Io:Perfetto? Ma andiamo hai pianto. Oggi dovevi fare tutto tranne che piangere. Sei stata lì in silenzio osservando il cielo ormai vuoto. Non doveva andare cosi. Dovevi ridere, dovevi guardarmi e poi sorridermi...
Jessy Jey:E dirti grazie per tutto, e dirti che mi hai stupito, e stringerti tra le mie braccia e poi baciarti, e ripeterti ancora e ancora ti amo, fino allo sfinimento. Questo volevi?
Io:Si.
Jessy Jey:Ed io invece di dirtelo a parole te l'ho dimostrato con le mie lacrime. Quelle lacrime che prima hai visto per una volta, per la prima volta, non erano di tristezza ma di gioia, di felicità. Con quelle lacrime ho detto tutto quello che volevi sentirti dire.
Mi prese il viso tra le sue calde e morbide mani, mi accarezzò delicatamente e mi sorrise.
Non credevo che potesse essere cosi. Era diversa. Era particolare. Lei era mia.
Jessy Jey:E lo so che ormai ti sei scocciato di vedere lacrime, di vedermi piangere e che non mi sopporti più, che vorresti qualcuno con una vita più facile, che sono soltanto un peso, e che...
La baciai.
Io:Non è ciò che penso, tu non sei quello che stavi descrivendo. Non sei un peso, non voglio lasciarti, non mi sono stancato di te. Chiaro?
E ci baciammo, ci stringemmo, e volevamo di più. Ci volevamo. Non semplici baci, qualcosa di più. Ma dovemmo fermarci.
Io:Le sorprese non sono ancora finite.
Arrivammo all'aeroporto, la bendai, la presi in braccio e corsi verso l'elicottero che avevo prenotato.
Jessy Jey:Dove stiamo?
Io:Guarda tu stessa.
Si tolse la benda e restò incantata.
Jessy Jey: Aaaaaaah siamo altissimi!
E si buttò tra le mie braccia.
Risi. Come faceva una fata ad aver paura dell'altezza? Insomma volavano, e andavano in alto.
Jessy Jey:Non ridere. Non è divertente.
Io:E invece si. Devi vedere la tua faccia. E' fantastica.
Dissi continuando a ridere.
Si rimise il foulard scatenando ancora di più la mia risata.
Jessy Jey:Sono contenta che ti stia divertendo cosi tanto, mentre io ho paura.
Fece la parte dell'offesa.
Sorrisi e la strinsi.
Io:Siamo arrivati.
Corse giù dall'elicottero, ringraziando tutti quelli che erano a bordo.
Io:Andiamo lì e siamo arrivati.
Dissi indicandole l' hotel davanti ai nostri occhi.
Jessy Jey:Le tue intenzioni non le stai facendo capire. No, no.
Disse entrando in camera.
Io:Ma non è vero. Non voglio portarti a letto.
Jessy Jey:Bene, allora non ti dà fastidio se mi metto comoda.
Io:No. Fai pure.
Voleva provocarmi e lo stava facendo benissimo.
Si tolse le converse bianche, poi i pantaloncini bordeaux e il giacchetto di jeans restando solo con la maglia, che le arrivava appena al sedere.
Io:Ehm...ehm...ehm...
Jessy Jey:Mi devi dire qualcosa?
Io:Esco un po' fuori.
Restai per un paio di minuti lì fuori da solo.
Ora capisco perchè continuava ad osservare il cielo. E' cosi rilassante, cosi stupefacente. Ti perdi tra le stelle e la bellezza della luna. Una cosa cosi imperfetta, pallida, era come noi essere umani. Lei, la luna, è l'unica che può capire come si sente un umano.
Jessy Jey:Bella vero?
Mi voltai di scatto verso di lei, sentendo un dolore forte al collo.
Era di profilo, con la luce della camera che segnava la sua esile figura, e il buio della notte che non mi faceva vedere i dettagli.
Giocherellava con le mani.
Io:Cosa?
Dissi continuando a massaggiarmi il collo.
Jessy Jey:La luna. E' un qualcosa di eccezionale.
Io:Si, bellissima.
Alzò la testa verso la mia figura.
Jessy Jey:Perchè ti massaggi il collo?
Io:Mi fa male.
Jessy Jey:Vieni dentro ti faccio un massaggio.
Andò in bagno e poi uscì con un tubetto di crema.
Io:A cosa serve?
Jessy Jey:Rende la pelle più liscia. Non ti preoccupare, non ti faccio niente di male. Leva la maglia.
Iniziò a massaggiarmi la parte dolorante, dopo un paio di minuti il dolore stava sparendo.
Io:Non sapevo che sapessi anche fare massaggi.
Jessy Jey:Ci sono sempre cose da scoprire.
Io:Tipo?
Dissi girandomi e mettendomi su di lei.
Fortunatamente il dolore era ormai passato.
Jessy Jey:Tipo che mi piace avere il comando.
Disse invertendo la posizione.
Io:E la vuoi sapere una cosa su di me?
Jessy Jey:Certo che si.
Io:Che non so resistere alle tue labbra.
Dissi per poi baciarla.
La accarezzavo delicatamente tutto il corpo. I brividi la percorrevano, si stringeva a me.
Iniziò a slacciarmi la cinta, poi il pantalone mentre io le tolsi la maglia.
In pochi minuti eravamo nudi, l'uno sull'altro, esprimendo al meglio l'amore che provavamo.
Che stupido che ero stato a pensare di lasciarla, di prendermi una pausa. Io avevo bisogno di lei, del suo corpo, dei suoi baci, della sua voce.
Mi fa capire che è pronta, che posso entrare in lei. E cosi con un dolce e lento movimento lo faccio.
Il ritmo aumenta sempre di più, piccoli gemiti escono dalla sua bocca, ma io volevo sentire il mio nome. Cosi il ritmo aumenta, ancora, fino ad arrivare al mio scopo. Eccola che con il poco fiato che aveva sussurrava un fievole ''Niall''. Ultima spinta ed ecco che arriviamo entrambi all'apice.
Jessy Jey:Ti amo Niall.
Io:Anche io piccola.
E ci addormentammo stretti, i nostri corpi combaciavano alla perfezione, come se fossimo stati creati per poi essere messi insieme.
 

 

SPAZIO SCRITTRICE.
Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii people.
Questo capitolo è un po' per
capire la situazione tra Niall e Jessy Jey.
Visto che si erano allontanati.
Quindi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere con un messaggio o
una piccola recensione!!
Grazie a tutti quelli
che la seguono, recensiscono,
l'hanno messa nelle preferite!!
Grazie di cuore! 
Vostra ImBritIrish!! xx

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Capitolo 17
*** Chapter 17 ***


*Pov Jessy Jey*

Scesi dal letto in punta di piedi per non svegliare Niall che dormiva beato. Il piede destro che usciva fuori dal letto insieme alla mano destra, il braccio sinistro con cui mi avvolgeva ora era sotto il cuscino, le coperte gli coprivano il sedere, lasciando tutto il resto del corpo nudo, la bocca semiaperta.
Andai in bagno, e poi mettendomi la sua maglia uscì fuori al balcone. Era l'una e il sole era alto nel cielo. Stranamente il cielo era limpido, la gente sembrava serena, spensierata, tranquilla. O forse non era la gente, ero io che dopo tanto tempo ero finalmente felice.
Pensai a quel bigliettino che quel bambino mi portò. '' Pagina 69, 8 '' Poi capì. Era semplice, come avevo fatto a non pensarci prima? Rientrai in stanza, presi il telefono e ritornando all'aria aperta chiamai Zaira.
Zaira:Jey che si dice??
Io:Zai mi fai un piacere enorme?
Zaira:Dimmi tutto.
Io:Prendi il libro che mi ha dato mamma, aprilo a pagina 69, leggi la riga 8.
Zaira:Aspetta un attimo.
Due minuti di silenzio ed eccola che riparlava.
Zaira:Allora... Cuinie significa che ha vita. Il suo significato esprime il potere che circola nelle sue vene, ma è anche il più nascosto. Lei o lui può ridare la vita a chi l'ha persa. Ma chi ha questo nome deve far ben attenzione a come usa il suo potere, perchè ogni volta che rida vita a qualcuno la perde lei o lui. E' uno dei poteri più temuto nel mondo magico perchè è la persona più difficile da abbattere.
Io:Ma è il nome che usava la mia famiglia. Quindi io avrei quel potere? Proprio io? Sembra impossibile. Ehm...grazie mille Zai. Io ora va..
Zaira:Aspetta. Ti ricordi il fogliettino che ti ha dato quel bambino?
Io:Si...
Zaira:L'ho osservato più attentamente e ci ho trovato inciso qualcosa. C'erano scritti altre due cifre.
Io:E...
Zaira:Credo che se metto la pagina 93.... e.... leggo....la riga...5 troveremo altre risposte. Allora c'è scritto...Curunir, quello dagli abili stratagemmi. Letteralmente curunir è stregone, dove è presente una parentela con curu cioè abilità, destrezza.
Io:Potrebbe essere il nome che mi stava per dire mio padre. Ora mi serve sapere chi è questa, questo, Curunir. Zai mi fai un ultimo piacere?
Zaira:Dimmi tutto.
Io:Chiedi a Thomas di andare ad informarsi o se conosce qualcuno con questo nome. Più tardi quando ritorno mi fai sapere.
Zaira:Va bene. E senti una cosa..
Io:Dimmi..
Zaira:Com'è andata la serata.
Con quel suo tono malizioso, come per dire ''immagino cosa sia successo, ma voglio saperlo.''
Ridacchiai.
Io:Ti racconto tutto più tardi. Ti dico solo che quel ragazzo è perfetto.
Niall:Chi è perfetto?
Io:Zai ora vado ciao.
Dissi staccando e girandomi verso Niall, che indossava solo i boxer.
Io:Tu!
Gli sorrisi e lo baciai.
Non so come ci trovammo sul letto. Continuava a baciarmi, a stringermi. Poi....smise. Mi fissava, mi scrutava, non l'aveva mai fatto, mi sentivo vuota. Come se lui, mi stesse svuotando.
Io:Che succede?
Non rispondeva continuava a guardarmi. Perchè? Perchè lo stava facendo? C'era qualcosa che non andava?
Non parlava, continuando a guardarmi mi accarezzò il viso. Era dolce, lento, delicato.
Niall:Sembri una bambina.
Quell'affermazione mi fece mancare il respiro, restai stupita.
Ieri sera non aveva fatto l'amore con una bambina e credo di averglielo dimostrato, e bene anche.
Io:E perchè?
Niall:Perchè hai un viso d'angelo, sei onesta, dolce, delicata, ti preoccupi come una bambina si preoccupa dei genitori, hai la risata come quella di una bambina, se devi giocare con le bambole lo fai perchè non ti interessa che hai 18 anni e la gente ti prende per stupida...
Io:18 anni da compiere...
Niall:Dai attenzione ai dettagli più stupidi, quando entriamo nel Disney Store inizi a correre a destra e sinistra e ti perdi tra i pupazzi.
Distolse lo sguardo da me, sorrise e si mise al mio fianco.
Io:Cercherò di cambiare. Scusa.
Niall:Chiedi scusa per una cosa che non hai fatto.
Io:Scusa...
Niall:Ancora!
Rise, e lo feci anche io. 
Niall:Io non sto dicendo che questo non vada bene. Anzi, tutt'altro. Va più che bene, cosi ti crescerò io.
Mi toccò la punta del naso con l'indice, mi sorrise.
Io:Chi arriva primo in bagno si prepara per primo!
Dissi togliendomi la maglia e restando in biancheria.
Con uno scatto Niall mi superò.
Niall:Mi dispiace. Ma questo vuol dire che faccio prima io.
Disse.
Una volta che si spogliò, aprì la porta del bagno per poter parlare e corse subito sotto l'acqua bollente.
Io:A che ora torniamo a casa?
Niall:Quando vuoi. Ora, dopo, domani, mai. Sta a te decidere.
Io:Allora facciamo dopo pranzo.
Niall:Come desidera lei signorina De Rossi.
Restai stesa sul letto, fissando il soffitto. Non aveva niente di particolare, era giallino, o meglio bianco scambiato dal tempo.
Pensandoci era un bel albergo. Aveva avuto gusto nel sceglierlo.

Ero persa in qualcosa che nemmeno io sapevo cos'era. Ma mi aveva preso completamente. Non sentivo rumori esterni, solo questa cosa. E per concentrarmi meglio chiusi gli occhi.
All'improvviso sento una leggera pressione su di me. Poi delle goccioline cadono sul mio viso. Inizia a lasciarmi una scia di baci umidi, parte un po' più dietro l'orecchio, scendendo piano piano giù, attraversa il collo, arriva al seno, poi percorre la pancia e si ferma sul bordo della mia biancheria, restando sempre sopra di me. Ritorna al mio volto. Regge il mio sguardo. Lo faccio avvicinare, lento. Ma poi...
Io:La prossima volta facevi andare prima me in bagno.
Dissi fuggendo dalla sua presa e andando in bagno.
Lo sentì ridere, e anche io lo feci.
Dopo di che silenzio in tutta la stanza, si sentiva solo il rumore dell'acqua che scorreva veloce sulla mia pelle.
Ancora una volta i miei pensieri si concentrano su quel ''qualcosa'' di prima. Non so esattamente cosa sia, ma deve essere importante per perdermi ogni volta tra i miei pensieri. Non è una cosa negativa, nemmeno una positiva, è qualcosa che non so spiegare. E' strana. Chiudo gli occhi. Mi concentro e vedo tutto nero, poi tra il nero vedo qualcosa come la nebbia di colore blu, poi diventa verde, poi rossa, poi viola, gialla, arancione, grigia, bianca, lilla, azzurro. E' tutto cosi maledettamente strano. Sento che i miei poteri si siano amplificati. Riesco a vedere quello che stanno facendo i ragazzi, quello che stanno pensando, il loro passato, poi il futuro, quello che sentono. Fino ad ora riuscivo a sentire solo Niall, ora anche gli altri. I poteri iniziano ad accavallarsi, facendomi mancare le forze. Tutti in una sola volta, troppo stancante per me.
Io:Niall sto per sveni...
Ed ecco che svenni. Ma riuscivo a sentire tutto, solo che non riuscivo a reagire.
 

X:E cosi sei riuscita a venire a conoscenza del tuo vero potere mia cara Cuinie. Ed ora sai anche chi sono io. No, no, no, no, questo non va affatto bene. Troverò una soluzione per questo, per distruggerti.
Io:Posso capire che cosa vuoi da me? Che cosa ti ho fatto di male? Perchè vuoi uccidermi?
X:Sei nata. Ecco cosa hai fatto.
Io:Oh beh scusami tanto eh. La prossima volta dicevo ai miei di non scopare o di usare dei migliori
anticoncezionali.

X:Sappi solo che ti eliminerò in un modo o nell'altro. Lo farò parola di Curunir.
Io:E giusto per informazione eh, sempre se non è di troppo disturbo per te. Potresti dirmi gentilmente come minchia sei fatta? No giusto per vedere da chi devo stare alla larga.
X:Mi riconoscerai quando te lo lascerò fare.
Mi concentrai ancora di più, volevo vedere se riuscivo a capire chi fosse guardandole il presente.
Io:Conosci Nerverland?
X:E' un posto magnifico.
Io:E' lì che ci batteremo. Preparati.
 

Una stupida risata ed ecco che riuscivo a ritornare in me.
Niall:Ma che ti è successo?
Io:Non lo so. Sentivo solo una grande forza in me. Poi ho visto qualcosa come la nebbia che cambiava colore, i poteri hanno iniziato ad accavallarsi e sono crollata.
Niall:E' successo qualcosa quando sei svenuta.
Io:Cosa ne sai?
Niall:Borbottavi qualcosa di incomprensibile in un' altra lingua.
Io:Curunir, il nome che mio padre stava cercando di dirmi, mi ha detto che mi ucciderà, gli ho chiesto com'era fatta, fatto, ma lui, lei, mi ha detto ''Mi riconoscerai quando te lo lascerò fare''.
Non ero spaventata e nemmeno preoccupata per me. Era preoccupata per gli altri. E se fosse successo qualcosa a chi mi circondava? Non me lo sarei mai perdonato.
Niall:Non ci succederà niente. Non ti preoccupare andrà tutto per il verso giusto. Nessuno si farà del male.
Io:Possiamo tornare subito a casa?
Niall:E addio tranquillità. Però prima vestiti.
Disse sorridendo leggermente. Mi lasciò un dolce bacio sulla guancia e mi lasciò andare in bagno.
Mi preparai, pagò il conto dell'albergo e andammo.
Nel giro di mezz'ora eravamo di nuovo a casa.
Niall:Ragazzi siamo qui!
Disse aprendo la porta di ingresso.
Nessuna risposta.
Io:Lou siamo tornati!! Hey c'è qualcuno??
Nessuno rispondeva, la casa era in un silenzio che incuteva timore.
Niall disse di fare silenzio, chiuse la porta di casa, e mi fece segno di mettermi dietro di lui. Percorremmo furtivi il corridoio come se fossimo ladri.
Entrammo in camera di Zayn, i vestiti erano su una sedia, il letto era disfatto. Tutto come al solito.
Poi entrammo in quella di Louis, tutto sistemato, le scarpe ai piedi del letto, il pigiama sul cuscino, il computer aperto ma spento sulla scrivania.
La camera di Harry era peggio di quella di Zayn, ma era tutto a norma.
Liam tutto ordinato anche qui era tutto normale.
Entrammo in fine in camera di Niall.
Niall:Ci manca qualcosa di tuo?
Io:No.
Mi concentrai sul presente di Zaira e notai che erano tutti fuori per pranzo.
Io:Non c'è da preoccuparsi. Sono andati a pranzo fuori.
Niall:Grazie al cielo. Ora cosa facciamo?
Io:Io direi di pranzare, mettiamo a posto e poi cerchiamo di riflettere su quello che mi ha detto quella voce quando sono svenuta.
Niall:Va bene.
E cosi facemmo.
Si fecero le quattro e i ragazzi non erano ancora venuti. Poco importava, fin quando potevo vedere che stavano bene e in caso di qualcosa riuscivo a difenderli.
Io e Niall facemmo mille discorsi illogici su quella voce, su quelle parole, sul mio nuovo e vero potere.
Niall:Quindi tu dai vita. Se dai vita, tu hai più vita di chiunque altro al mondo. E se tu hai più vita di chiunque altro al mondo hai anche più vita di questa, questo, Curunir. E quindi lui, lei deve toglierti questa vita in più che hai e poi toglierti la vita tua normale. Ma se non riesce a toglierti quella in più, come fa a toglierti quella normale?
Restai spiazzata dal quel discorso. E non perchè non l'avevo seguito, ma perchè lo disse cosi velocemente che mi persi quando disse ''Quindi tu dai vita. Se dai vita, tu hai più vita di chiunque altro al mondo.''
Io:Ma che hai detto?
Dissi scoppiando subito dopo a ridere.
Mi ripetette il discorso che fece prima, questa volta più lentamente e capì.
Io:Aaaaaaaaaaaaah ora è chiaro. In realtà non so come ha intenzione di uccidermi. Perchè, appunto, io ho il potere di ridare vita, quindi quando e se lei, lui mi ucciderà potrò sempre ritornare in vita.
Niall:Guarda cosa ho trovato.
Disse mostrandomi il libro che mi diede mia madre.

''Cara figlia, so che mi starai odiando, ma devi sapere che se ho fatto quello che ho fatto, era solo per proteggerti. Mi dispiace immensamente che ora dovrai affrontarla da sola, ma non posso farci niente. Lei ci tiene tutti sotto controllo, lei ci manipola, lei ci comanda. Lei ci fa diventare quello che noi non vogliamo essere. Mi dispiace di doverti chiudere la porta, di doverti voltare le spalle, ma è l'unico modo per non farti avere altri problemi. Con questa lettera ti voglio far conoscere l'identità di questa Curunir. Sembra un angelo, un bellissimo angelo, camminata da modella, molto brava con le parole, alta, capelli mossi, castani, occhi castani, magra. Non so se ti potrà essere d'aiuto tutto questo, spero di si. Con affetto mamma.''

Restai scioccata, non è possibile, non poteva essere lei.
Liam:Ragazzi siamo a casa!!
Niall:Siamo in camera mia. Venite pure.
Mi sedetti sul letto, mentre le braccia di Zaira mi circondavano e la sua voce continuava a chiedermi insistente e gioiosa ''Come è andata?'' ''Qual'è stata la sorpresa''.
Ma tutto quello che circolava nella mia testa era ''Come lo dico a Lou?''
Lay:E' successo qualcosa?
Eliza:Hey Jey che succede?
Quella voce, quella frase, quella persona. Lei. Lei non doveva starci qui. Lei doveva sparire dalla mia vista. Lei. Lei che ha ucciso mio padre.
Io:Sparisci immediatamente dalla mia vita! Come hai potuto uccidere mio padre! Cosa ti aveva fatto di male! Cosa ti ho fatto io di male!
Eliza:Hey ma che ti ho fatto?
Niall:Tesoro calmati. E' Eliza. Lei non ha ucciso tuo padre.
Io:Si, Niall l'ha fatto è stata lei.
Louis:Ma no, non può essere stata lei. Dai Jey sta delirando per la troppa stanchezza. Vieni con me, ti porto a prendere una boccata d'aria.
Io:Si, però prima voglio chiamare Thomas e Riccardo. Loro sapranno cavarsela se succede qualcosa.
Dissi mentre ci allontanavamo dagli altri.
Quando finalmente uscimmo da quella casa, Thomas e Rick entrarono. Uno sguardo veloce e andammo via da lì.
Louis:Allora? Mi dici che ti succede? Perchè ti sei comportata cosi prima?
Gli diedi la lettera che lessi poco prima.
Louis:E allora? Sulla terra esistono milioni di persone così, non è detto che sia lei.
Io:Tutto è iniziato da quando lei è entrata a far parte della nostra vita, tutti i maghi sono nel mio mondo, ed io li conosco tutti, uno ad uno. Io sono la principessa di quel mondo, tutti mi conoscono Ma nessuno, e dico nessuno conosce il mio vero nome. Nessuno tranne lei.
Louis:Non è stata lei a uccidere tuo padre. Non tutto gira in torno a te!
Disse urlando. Mi fece paura. Era la prima volta che Lou alzasse la voce in quel modo.
Indietreggiai. Avevo paura.
Si accorse dell'effetto che mi fece, e ritornò in se.
Louis:Mi dispiace. Non volevo. Voglio solo dirti che posso assicurarti che lei non è stata. Perchè quando tuo padre è morto, noi stavamo insieme.
Io.E'.....molto brava a pilotare la mente delle persone.
Louis:Stavamo facendo sesso. A meno che non abbia messo una bambola gonfiabile al suo posto che gridava il mio nome, ma non credo, posso assicurarti che era lei.
Io:Sto facendo solo disastri.
Louis:Non è vero vuoi solo assicurarti che tutti stiano al sicuro. E poi da brava principessa vuoi che il tuo regno sia al sicuro.
Io:Sai cosa c'è? Che forse ho capito come fare a capire chi è.
Louis:A si? E come?
Io:Vieni, torniamo a casa. Quando siamo dentro dai questo a Eliza.
Dissi dandogli un fogliettino con su scritto ''Poi ti spiego, tu non dire niente''.
 

Spazio Autrice.
Eeee salve, salvino persocine!!!
Allora ecco a voi un altro capitolo!! 
Ehm.....credo che tra poco finisca questa storia. 
Spero che vi sia piaciuta e che non vi abbia deluse. 
Fatemi sapere cosa ne pensate!!! 
Grazie per tutto quello che avete fatto!
Vostra 
ImBritIrish xx

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Capitolo 18
*** Chapter 18 ***


*Pov Curunir*

Non ha capito. Non ha capito chi sono in realtà, sto facendo bene il mio gioco. Posso continuare cosi e la eliminerò. Quella stupida ragazzina ha creduto a quelle lettera.
Stupida, stupida, stupida, stupida ragazzina.
Jey:Eli scusami per prima, ma sono ancora sconvolta dalla morte di mio padre.
Eliza:Non ti preoccupare ti capisco.
Louis dice qualcosa all'orecchio di Eliza, non riesco a capire c'è qualcosa, tipo qualche incantesimo che mi impedisce di sentirli.
Jey:Hey Toti tutto bene?
Thomas:Si tutto molto bene.
Jey:Allora ragazzi Curunir sa cos'è Neverland e sa che ci batteremo lì.
Louis:Qui conoscete tutti Neverland?
Eliza:Tutti i maghi sono a conoscenza di Neverland. Vero?
Thomas:Oh si. Tutti.
Neverland. Tu dimmi solo quando ed io sarò lì pronto a battermi.
 

*Pov Jey*

Andava tutto secondo i miei piani. Eliza aveva ricevuto il messaggio, con gli altri bastò uno sguardo mio, di Louis e di Eliza che capirono subito.
Tutto secondo i piani.
Tra poco verrò a conoscenza del vero aspetto di Curunir. Tra poco, senza che lui o lei lo sappia io saprò chi è.
Louis:Qui conoscete tutti Neverland?
Eliza:Tutti i maghi sono a conoscenza di Neverland. Vero?
Thomas:Oh si. Tutti.
Tutti, non era vero. Nessuno, nessuno sapeva cosa fosse Neverland, nessuno tranne Eliza e me.
Perchè tutto mi porta a lei? Non è stata lei, non può essere lei. Lei aveva da fare quel giorno.
Ma se nessuno sapeva cosa fosse Neverland perchè Thomas ha detto che lo conosceva? Quel giorno quando nostro padre è morto lui è riapparso dal nulla. Lui è a conoscenza del mio vero nome, lui sa i significati di tutti i nomi. Lui sa che potere nascondo. Lui sa troppe cose. Lui sa tutto quello che sa Curunir. Ma se tutto questo fosse un piano di Curunir? Se mio fratello fosse solo una pedina? Sta di fatto che io non conosco il vero nome di mio fratello. Mi ricordo che anche a lui chiamavano con un altro nome, ma quale? La memoria non è mai stato un mio punto forte.
Riccardo:Ragazzi mi dispiace ma io domani parto.
Io:Già vai via?
Riccardo:Sono stato anche più del dovuto.
Io:Allora questa serata la passeremo diversamente.
Zaira:Tutti a prepararsi tra due ore, qui.
Riccardo:No discoteca. Restiamo a casa, tranquilli a fare non so cosa.
Eliza:Bene, allora venite da me.
Passammo la serata a vedere film e a fare giochi.
Parlammo anche di noi. C'era sempre qualcosa da scoprire, sempre.
Io, Niall e Riccardo andammo a casa.
Celestinne:E dov'è Zaira?
Che ci faceva lei sveglia?!?!
Io:Sta a casa di una nostra amica. Io ci ho litigato e me ne sono tornata.
Celestinne:Sul serio? E perchè?
Io:Lunga storia Celestinne. Noi andiamo di sopra a dormire.
Celestinne:Noi?
Io:Si, io e Riccardo.
Celestinne:Oh si giusto Riccardo.
Riccardo:Signora.
Disse salutandola, mentre Niall si nascondeva dietro di noi.
Celestinne:Allora buona notte, ragazzi.
Io-R:Buona notte.
Anche quella era fatta.

*Pov Zaira*

Come ormai era nostra abitudine, Louis restò a dormire da Eliza, Harry andò da Lay, Riccardo, Jey e Niall andarono a casa mia, Liam e Danielle si rinchiusero nel loro nido d'amore, Thomas tornò nel suo regno ed io e Zayn restammo in cucina a prepararci una cioccolata.
Zayn:Allora?
Era da settimane che mi faceva sempre la stessa domanda.
Io:Lo sai. Sta a te.
La stessa domanda a cui io davo la stessa risposta.
Zayn:Non sono bravo nelle relazioni o nel parlare di stupidi sentimenti.
Io:Allora agisci. Fai qualcosa. Non sempre puoi essere scelto tu. Perchè io ho bisogno di essere scelta. Di avere la consapevolezza che qualcuno mi accetti cosi come sono pur sapendo che anche solo spostando lo sguardo, ci sia qualcuno di migliore.
E cosi prese la sua tazza di cioccolato, e si alzò lasciandomi lì da sola.
Veramente credevo che avesse fatto qualcosa? Lui si accontenta di stupidi baci, lui non vuole me, lui vuole solo portarmi a letto. Lui è come tutti gli altri. Io? Io invece sono solo una povera illusa, che ha cercato il Zayn nascosto. Quello che nessuno conosce. Ma mi sta rendendo questa ricerca cosi difficile, cosi dura e stancante.
Io:Vedi è questo che fai.
Zayn:Cosa?
Disse fermandosi sulla soglia della cucina.
Io:Scappi. Non sei in grado di affrontare i tuoi sentimenti. Appena ti metto alle strette, appena ti metto spalle al muro tu vai via. Ed io come stupida che continuo a cercare il vero te stesso. Ma sai che c'è? Che mi sono stancata. Stancata di cercare qualcosa che forse non esiste. Mi sono stancata di pensare ''Aspettalo, dagli del tempo'', perchè di tempo te ne ho dato già abbastanza, anzi fin troppo. Ora basta. Trova il coraggio e parla. Mi odi. Mi ami. Guardami.
Non disse niente, andò via.
Presi il mio cioccolato e andai fuori dove c'era la piscina e magicamente compare Jey.
Io:Che ci fai qui?
Jey:Mi chiedevo cosa stessi facendo e cosi ho sbirciato nel tuo presente e ti ho vista.
Io:Mi lasci da sola?
Jey:Tu non ami la solitudine.
Io:Ma voglio stare da sola. Io sono sola.
Dissi iniziando a piangere.
Jey:Non è vero. Non vuoi stare da sola. Tu non sei sola. Tu hai me.
Disse abbracciandomi.
Io:Perchè?
Jey:Perchè, cosa?
Io:Perchè non mi dice quello che prova?
Jey:Ha paura. E' insicuro. Non vuole una nuova delusione. Non vuole sentirsi alle stelle per poi essere buttato nella merda dopo poco.
Io:Ma io non gli farei mai provare tutto questo.
Dissi continuando a piangere.
Jey:Ma lui questo non lo sa. Tu gliel'hai mai detto? Hai mai pensato che invece di aspettare lui, gli dicessi tu quello che provi?
Io:Ma io voglio che lui sia il primo. Che per una volta in tutta la sua vita dica quelle tre parole. Che le dica a me.
Jey:Ma lui ha paura. P. A. U. R. A. Capisci? Non è facile per lui.
Io:Ma tu da che parte stai?
Jey:Da nessuna. Ma preferisci che ti dica ''Hai ragione è uno stronzo'' ? Beh mi dispiace ma non lo è più con noi. Lo è stato e forse ancora lo è con le altre, ma con noi, con te, si sta dimostrando il ragazzo più dolce e profondo di questa terra. Ora ti ha detto che non sa parlare dei suoi sentimenti, non puoi pretenderlo. E' come se ti costringessi a parlare di cos'era per te la ginnastica. Tu non vuoi perchè ti porterebbe indietro nel tempo a prima del tuo incidente. E ti farebbe male. A lui fa male esprimere i suoi sentimenti. Perchè secondo lui poi non avrebbe più scudi per difendersi da una delusione che forse potresti procurargli.
Lei era cosi. Ti metteva in faccia la verità anche se questa ti poteva far male. E quelle parole che ora mi stava dicendo mi facevano male.
Io:Io....
Zayn:Tu non dovresti versare nemmeno una lacrima per me.
Io:Zayn!
Dissi girandomi di scatto.
Jey:Beh io tolgo il disturbo. Ragazzi...
Disse regalandoci uno dei suoi sorrisi. Ricambiammo e le dissi ''grazie'' .
Restai ad osservare i miei piedi che muovevo lentamente nell'acqua.
Si sedette al mio fianco e mise anche lui i piedi nell'acqua. Si schiarì la voce, ma continuò a non parlare.
Io:E cosi Zayn Malik ha paura.
Zayn:Strano e stupido, vero?
Io:No, umano.
Zayn:Non credevo che potessi provare ancora una volta un qualcosa di così grande, importante.
Io:E come ha detto Jey, ora hai paura.
Zayn:Si. Sono spaventato. Da quello che potrà succedere se io dico tutto quello che devo dirti.
Io:Tu cosa pensi che succederà?
Zayn:Staremo bene per un paio di mesi, poi inizieremo sempre a litigare, a vederci di meno, poi ti scoccerai di me e mi lascerai.
Io:Perchè sarò io a lasciarti?
Zayn:Perchè va a finire sempre cosi.
Io:E se io ti dicessi che potrebbe finire in un altro modo. Che io non lo farò finire cosi? Che forse per una volta potresti essere tu a scaricare qualcuna, che potresti essere tu a stancarti di qualcuna.
Zayn:Stancarmi di te? E' una cosa cosi stupida da dire.
Io:E allora perchè pensi che possa farlo io? Perchè credi che possa io stancarmi di te?
Zayn:Perchè è sempre, sempre, sempre, sempre, stato cosi.
Io:Dovevano essere pazze o stupide per lasciarti andare, per stancarsi di te.
Zayn:Pazze o stupide?
Io:Si. Perchè io non mi stancherei mai di te, delle tue attenzioni, dei tuoi baci, abbracci, del tuo corpo, delle tue parole, dei tuoi occhi, del tuo mistero, della tua storia, del tuo sorriso, delle tue mani che scivolano sul mio corpo lente e delicate, del tuo senso di protezione nei miei confronti.
Zayn:Io non mi stancherei mai della tua pazzia, della tua timidezza mista alla sfrontatezza che riservi a chi ti conosce, della tua risata, di tutto cio' che esprimono i tuoi occhi, non mi stancherei mai della tua presenza, del tuo viso. Non mi stancherei mai di stringerti e difenderti anche da me stesso.
Ci dividevano pochi millimetri, che annullammo entrambi in pochi secondi. Le nostre labbra combaciavano alla perfezione, le nostre lingue si toccavano, i nostri corpi si desideravano.
Mi misi a cavalcioni su di lui. Continuammo a baciarci. Si alzò, mantenendomi saldamente a lui. Non prestando attenzione a dove andavamo, attraversammo il corridoio arrivando in camera sua. Mi appoggiò delicatamente sul letto, gli tolsi la maglia, mentre lui mi sbottonò il jeans, ci togliemmo le scarpe, e poi mi tolsi la maglia, passando io sopra di lui. Con un veloce movimento mi tolse definitivamente il jeans, cosa che dopo poco feci io a lui. Passai di nuovo sotto di lui. Mi lasciò una scia di baci lungo tutto il corpo arrivando fino alla mia intimità. Poi ritornò alla mie labbra. Con un gesto gli feci capire che poteva entrare in me e cosi fece. Dolce e lento. Aumentando piano piano il ritmo.
Sapeva che era la mia prima volta.
Io:Z-z-zayn!
Dissi graffiandogli la schiena.
Zayn:S-sc-scusa...
Ultima spinsa e arrivammo entrambi.

Strinsi il lenzuolo color azzurro tra le mani, non riuscì a trattenere un gemito di piacere che Zayn interruppe baciandomi. Uscì in me e si stendette al mio fianco.
Zayn:Zaira...
Io:Dimmi Zayn.
Zayn:Zaira io...io...io...
Io:Un passo alla volta Zayn. Un passo alla volta.
Aveva fatto tanto per quella sera. Mi aveva dimostrato il suo amore, me lo aveva detto. Questo poteva anche bastare. Per questa volta.
 

*Pov Niall*
Io:Allora hai capito chi è?
Jey:Purtroppo si.
Disse guardando una vecchia foto.
Riccardo:Ci sei arrivata finalmente. Come hai fatto a non capirlo?
Jey:Inizialmente non ci avevo proprio pensato, poi oggi ho capito.
Io:Cosa farai?
Jey:Lo affronterò. E' l'unica soluzione. Ora però dormiamo, che domani dobbiamo accompagnarti presto all'aeroporto.
Riccardo:La prossima volta usiamo il tuo teletrasporto.
Jey:Ovvio che si. Magari la prossima volta veniamo noi da te.
Riccardo si addormentò poco dopo, seguito subito da Jey mentre io restai ancora un po' sveglio. In realtà ero preoccupato.
''La prossima volta'' ''La prossima volta'' E se questa prossima volta non ci fosse stata? E se lei non avesse sconfitto Curunir?
Mi alzai e andai alla finestra. Restai lì ad osservare il cielo. Nemmeno una stella, non c'era nemmeno la luna.
Jey:Amore che succede?
Io:Niente. Avevo bisogno di un po' d'aria.
Non fece domande, aveva capito.
Mi regalò uno dei suoi soliti abbracci, un bacio e andammo a dormire.

N:Che strano posto è mai questo?
X:Il bellissimo Niall Horan spaventato.
Io:Chi ha parlato?
X:Non mi riconosci? Che peccato non saprai mai chi ti ha ucciso.
Un qualcosa strinse forte il mio collo, non potevo respirare, non solo stavo morendo nel sonno, ma anche nella realtà.
Sentivo che mi stavo agitando nel letto, sentivo la voce di Jey preoccupata chiedermi che stesse succedendo. E con quel pizzico di fiato che avevo ancora le chiesi aiuto. Lei continuava a dire ''Come posso aiutarti?'' ''Niall cosa succede?''
Lei non parlò più, ma me la ritrovai al mio fianco nel sogno.
Jey:Niall!!
Era spaventata, ma anche arrabbiata.
Jey:Tu non mi porterai qualcun' altro via. Vuoi uccidermi? Bene. Fallo. Ma colpisci me non loro.
Curunir:Si, voglio ucciderti. No, non me la prenderò solo con te. So che colpendo anche gli altri ti ferirò. Ed io voglio questo. Voglio farti soffrire e poi ti ucciderò senza pietà.
Jey:Dovrai passare sul mio cadavere prima di toccare uno di loro.
Non so come ma quella presa che mi stava soffocando andò via.
Curunir:Ccccome hai fatto?
Jey:Non si dicono i trucchi che si usano. Né quando si gioca, né nella vita reale. Giusto, fratellino? Mio caro Thomas ci vediamo tra un mese esatto nel nostro regno. Solo io e te. Nessuna regola. Vince colui che ucciderà l'avversario. Addio Thomas.
 

Ci svegliammo da quell'orrendo incubo. Ero spaventato, lei invece era solo incazzata.
Jey:Come ha potuto farmi questo? Perchè lui mi odia? Ma come lui odia me, io odierò lui, fosse l'ultima cosa che faccio.
Mi strinse tra le sue braccia, mi cullò.
Dovevo essere io a farlo, ma in questo momento non ne avevo le forze.
Jey:Andrà tutto bene, amore. Ci sono io a difenderti. Non ti preoccupare. Ora so come devo usare i miei poteri. Ora so come difendervi. Ora. Ora è arrivata la sua fine. Non toccherà mai più uno di voi. Mai.
Lei ce l'avrebbe fatta. Lei avrebbe affrontato suo fratello in quella guerra che nemmeno lei sapeva il motivo.
 

 

 

Spazio scrittrice.
Come potete vedere finalmente si è capito
chi è Curunir.
Ma perchè il fratello vuole eliminarla?
Perchè prova tanto odio verso di lei?
Riuscirà a sconfiggerlo?
Sarà ancora viva alla fine della storia?
Vedremo...
Baci vostra
ImBritIrish xx
(Sto scrivendo un'altra storia, diversa da questa. I nostri
amati cantanti sono agenti dell'FBI..Cosa ne dite, la pubblico?)

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Capitolo 19
*** Chapter 19 ***


*Pov Jessy Jey*

 30 DAYS TO GO.

Eliza:Dai Jey devi solo usare più poteri insieme. Ce la fai.
Io:Ce la faccio. Ce la faccio. Ce la posso fare.
Continuavo a ripetermi.
Eliza:Io ora colpisco Niall, tu devi difendere lui e lanciare a me in aria. Pronta?
Guardai Niall. Non era spaventato, lui credeva in me.
Io:Vai.
Eliza:Ora!
Colpì Niall che non si scostò di una virgola.
Sapeva che ce l'avrei fatta. Lui sentiva che non l'avrei mai fatto ferire.
Eliza:Hai difeso lui, ma non mi hai allontanata. Cosi dai all'avversario la possibilità di colpire ancora.
Niall:Riproviamo.

28 DAYS TO GO.
 

Niall:Lanciami.
Io:Ti farò male.
Niall:Fallo!
Lo lanciai.
Niall:Ora bloccami in aria!
Disse mentre era in volo.
Lo feci.
Niall:Ora lanciami più su e bloccami!
Lo feci, ancora.
Niall:Lasciami in caduta libera!
Io:Ma, Niall ti ucciderai!
Lo iniziai a far scendere lentamente.
Niall:Portami di nuovo su e poi lasciami andare in caduta libera. So quello che faccio. So che non mi farai uccidere.
Lo feci, contro voglia ma lo feci.
Niall:Ora, non pensare a niente! Non pensare alla paura che hai! Non mi farai morire! Al mio tre lasciami andare in caduta libera. Pronta?
Io:Si!
Niall:Tre!!
E lo lasciai andare.
Lo vedevo scivolare veloce. Era come quando si buttò dalla scogliera.
Rividi la scena nella mia testa.
Ed ero cosi presa da quel pensiero che solo dopo un po' lo riuscì a sentire.
Niall:Bloccami! Jey ho detto che mi devi bloccare! Jey!!!
Stavo per farlo schiantare.
Lo bloccai velocemente e lo appoggiai a terra.
Io:Io.....
Niall:Non dire niente. Pronta a rifarlo?
Io:Ti farò solo uccidere.
Niall:Devi allenare i tuoi riflessi. Se lo fai con me starai più attenta. Ora, sei pronta a rifarlo?
Io:Ma, io...
Niall:Non. Ti. Preoccupare. Pronta?
Disse iniziando ad allontanarsi.
Annuì.
1...
2...
3...
Ed ecco che lo lanciavo in alto.
Sapevo usare due poteri ora cosi oltre a quello della levitazione, iniziai a leggergli il pensiero ''Più su'' ''Ancora più su'' ''Voglio toccare il cielo, alzami ancora''. ''Lasciami''
E cosi feci.
''Aspetta....aspetta...aspetta. Con calma. Resta concentrata. Ce la puoi fare. Aspetta ancora un po'. Resta concentrata su di me''
Continuava a ripetere nella sua testa. Sapeva che gli stavo leggendo la mente.
''Ora''
E cosi lo bloccai.
''Brava, continua cosi. Ora lasciami andare ancora in caduta libera''
Seguivo i suoi ordini.
''Bloccami.'' ''Lasciami andare'' ''Bloccami'' ''Lasciami andare''
Facemmo questo fin quando non mise piede a terra.
 

  10 DAYS TO GO.

So usare due e più poteri insieme. Ho aumentato di potenza. Ho imparato qualche trucco. So come riportare le persone in vita. So come difendere gli altri. So tante cose, troppe anche. Ma allora perchè non mi sento soddisfatta?
Eliza:Perchè non sai se sarai pronta ad affrontare tuo fratello. E non perchè tu abbia paura, ma perchè non hai ancora capito perchè tuo fratello, sangue del sangue, ti voglia morta. Perchè ti odi cosi tanto.
Disse interrompendo i miei pensieri.
Eliza:Scusa non volevo sbirciare nella tua testa, ma sembravi cosi pensierosa ed io volevo dare solo una mano.
Io:Non preoccuparti.
Dissi spostandomi, per farle spazio.
Io:Sai quando Curunir...o meglio Thomas, mi ha parlato le prime volte mi ha detto di stare attenta a Danielle. E visto che questo è stato un periodo tutt'altro che facile per me, non ha avuto modo di controllarla. E ti volevo chiedere visto che hai trascorso molto più tempo di me con lei, mi devo preoccupare?
Eliza:Per Liam? Nah. Se la sa cavare.
Io:Quindi Thomas aveva ragione?
Eliza:Hanno litigato. Due volte. Una Danielle andò via mentre l'altra non si sono parlati, ma hanno continuato a vedersi.
Io:Perchè?
Eliza:Una volta Liam ci ha provato con la commessa di non so che negozio e l'altra Danielle per vendicarsi ci ha provato con un commesso. Cos'altro ti ha detto Thomas?
Io:Che Niall non mi ama, che gli altri nascondo ancora qualcosa, e che devo stare molto attenta a te.
Eliza:Niall non ti ama ?!? Pft è come dire che Belen è vergine. Tutti nascondiamo qualcosa, anche tu lo fai. E per il fatto che devi stare molto attenta a me è perchè devi sapere che ti taglierò i capelli mentre dormi.
Disse scoppiando a ridere.
Io:Non dormirò più allora.
Risi anche io.
Eliza:Ora, però, vai a dormire che ti aspettano altri giorni di allenamenti.
Disse alzandosi.
Entrò in casa e dopo un paio di minuti ritornò da me.
Eliza:Jey.
Io:Dimmi.
Eliza:Battiamoci.
Io:Vuoi uccidermi anche tu?
Eliza:No, voglio solo metterti alla prova.
Io:Ok. Quando e dove.
Eliza:Tra tre giorni a Neverland? Facciamo venire anche i ragazzi.
Io:Perfetto.
Eliza:Non ti dirò quando o chi o cosa sto per attaccare. Dovrai essere tu pronta a difendere ed attaccare.
Io:Non ti preoccupare. Me la caverò.
Mi sorrise e rientrò, cosa che poco dopo feci anche io.

 7 DAYS TO GO.

Eliza:Pronta?
Io:Pronta.
E cosi iniziammo a combattere. Niente di troppo serio. Era giusto per vedere se ero pronta per affrontare una battaglia con qualcuno più forte e con più esperienza.
Eliza:Non male ragazzina.
Io:Stupita?
Dissi attaccandola.
Eliza:Particolarmente. Non credevo potessi diventare cosi forte.
Disse schivando il colpo.
Io:E invece..
Dissi lanciandola via.
Louis:E la battaglia finisce qui.
Disse appena vide che dalla bocca di Eliza stava uscendo del sangue.
Eliza:No, ancora.
Disse sferrandomi un colpo al dir poco potente, che io schivai solo per metà.
Io:Aaaah! Merda! Brucia. Che cazzo di colpo era?
Eliza:Oddio scusa non credevo fosse cosi potente. E' il mio potere naturale. Quello che per te è la vita per me è il fuoco.
Io:Qual'è il tuo vero nome?
Eliza:Xaj.
Io:Complicato. Ok, mi sono ripresa, riprendiamo.
E cosi facemmo.
La battaglia finì solo quando entrambe, dopo che due nostri poteri si scontrarono e ci lanciarono sulla terra fredda, restammo distese a terra con il respiro affannato.
Eravamo entrambe messe male. Sporche, con delle ferite qua e là e del sangue vicino la bocca, sotto al naso, e sugli zigomi ed io avevo una grossa bruciatura sul braccio sinistro per colpa del colpo che mi diede.
Eliza:Sei pronta per affrontare tuo fratello.
Io:E tu sei eccezionale.
Sorridemmo e con gli altri tornammo nel nostro mondo.
 

 

  2 DAYS TO GO.
 

Dopodomani. Dopodomani. Dopodomani. Dopodomani. Dopodomani.
Nella mia testa non faceva altro che passare costantemente quella parola.
L'ansia saliva.
E se non ce l'avessi fatta? Se domani dovrei dire addio a tutti? Se non liberassi il mio mondo da quell'essere? E se fossi morta?
Possenti braccia mi circondarono l'esile vita. Morbide labbra mi sfiorarono la gelida guancia. Profumo di cioccolato invase le mie narici.
Io:Sai che ti amerò per sempre?
Niall:Si lo so. Me lo hai ripetuto un centinaio di volte in questi 30 giorni. Ti amo anche io.
Annuì.
Niall:Tu non mi abbandonerai, giusto?
Cosa gli avrei mai potuto dire? Io non volevo abbandonarlo. Ma non sapevo come sarebbe finita la guerra.
Mi fece girare verso di se. Mi alzò il viso, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Niall:Sei sicura di volerlo fare?
Io:Non posso più tirarmi indietro. E poi si, devo farlo. Per me, per voi, per il mio popolo, per la mia famiglia.
Mi abbracciò. Cosi all'improvviso. Uno di quegli abbracci di cui non ti dimentichi facilmente. Quelli che ti stritolano, ti lasciano senza fiato. Quelli con cui esprimi tutto cio' che vuoi dire ed essere detto.
 

 

  TODAY IS THE DAY.

Io:Ely sai quello che devi fare. Mi raccomando.
Eliza:Vai. Noi staremo lì.
Disse indicando un posto su una delle gradinate dell'arena.
Niall:Ti amo.
Io:Ti amo anche io, Niall.
Tutti:Ti vogliamo bene.
Io:Anche io ragazzi. Ora però andate.

    Spazio scrittrice.
Ed ecco a voi uno degli ultimi capitoli
di questa storia.
Finalmente vi liberate di me!!
Anche perchè non so se dopo questa
metto un'altra storia.
Quiiiiiiiiiiiiiindi godetevela fino all'ultimo.
Il finale potrebbe essere diverso da quello
che vi potreste aspettare!!
Baci vostra
ImBritIrish xx

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Capitolo 20
*** Chapter 20 ***


*Pov Jessy Jey*

Io:E cosi ci siamo.
Thomas:Già.
Io:Perché?
Thomas:Te l'ho detto. Sei nata.
Io:Ci volevamo bene.
Thomas:Appunto, volevamo.
Io:Cos'ho fatto?
Thomas:Sentirsi dire ogni giorno dai nostri genitori che ero un fallito, che eri meglio di me, che non sarei mai arrivato ai tuoi livelli. Sai non faceva altro che far aumentare l'odio verso di te.
Io:Vuoi sapere la cosa più buffa? Che dicevano le stesse cose a me di te.
Thomas:Beh ora non mi importa. Ora è arrivato il mio momento. Ora dimostrerò sia a te che a loro chi è il più forte.
Annuì.
Non mi sarei tirata indietro. Non dopo essere arrivata fin qui.
Iniziò ad attaccare, senza darmi un attimo di tregua. Sapeva prendere i poteri degli altri, cosi era lui quello in vantaggio. Avrebbe saputo prendere anche i miei di poteri.
Thomas:Ti distruggerò. Tu morirai. Loro saranno orgogliosi di me, per una volta. Loro sapranno chi è sul serio il più forte.
Mentre diceva quelle parole attaccava. Era veloce, troppo, era forte il doppio di me. Lui era pieno di odio. Odio per me.
Niall:Jey!!!
Disse quando crollai al suolo.
Niall:Ti prego, riprenditi. Ti prego. Non puoi lasciarmi. Ti prego. Jey!!
''Sta correndo verso di te, rialzati. Dimostragli che ce la fai. Alzati Jessica. Alzati. Fallo per lui. Alzati.'' Mi diceva Eliza tramite telepatia.
Sentivo i passi del mio biondo sempre più veloci, sempre più vicini, sempre più pesanti.
Io:No! Non ti puoi avvicinare!
Dissi lanciandolo in aria e facendo, poi, scendere piano sulle gradinate.
Posso farcela.
Io:Ora si fa sul serio.
Non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere o attaccare o capire quello che stava per succedere che gli sferrai un colpo, che mi fece restare senza parole.
Come ho fatto? Non l'avevo mai provato.
Guardai Eliza. Non era per niente stupita.
''Che succede?''
''E' tutto normale, non preoccuparti, continua cosi ''
E mentre guardavo ancora lei, percepì che Thomas stava per colpire. Allora lo afferrai per la gola e lo tirai su.
Stringi. Stringi. Stringi. Fargli mancare il respiro. Lui ti odia. E' colpa sua se tuo padre è morto. E' colpa sua se tua madre ti ha voltato le spalle. Lui non c'era quando avevi bisogno. Lui non c'era quando ti prendevano in giro. Lui non c'era più stato. Lui ti odia. Stringi. Stringi. Ancora. Più forte. Continua. Lui ti odia.
Zaira:Tu non sei cosi. Tu non uccidi le persone. Tu non provi rancore. Tu non odi. Non farlo te ne pentirai.
Io:Lui ha ucciso mio padre, mi ha fatto voltare le spalle da mamma, mi ha abbandonata, mi ha lasciata da sola a sopportare tutto questo. Certo che lo odio.
Lay:No, non è vero. Lo dici solo perché sei delusa e triste. Perchè vuoi trovare un motivo per odiarlo ma non lo trovi. Perchè in fin dei conti è tuo fratello. E' il tuo Toti.
Danielle:E' quello che ci è stato quand'eri piccola. E' lui che ci è stato quando i tuoi ti urlavano, ti facevano una merda, quando ti buttavano giù, quando non ti lasciavano libera per sognare. Era lui quello che li ha convinti a farti venire a Londra.
Io:Ma ora lui mi odia.
La presa continuava a diventare più stretta. Si era detto che il combattimento sarebbe finito solo quando uno dei avrebbe smesso di respirare e a quanto pare sarei stata io la vincitrice.
Thomas:Non può finire cosi.
Non so come si liberò della presa e mi scagliò dall'altra parte dell'arena. Andai a sbattere con la schiena contro un grosso masso che c'era a terra.
Emanai un enorme urlo.
Lui corse verso di me. Mi alzò in aria, mi fece roteare per un po' e poi mi sbattette contro il lato sinistro delle gradinate. Il sangue vicino la bocca usciva veloce, il braccio destro non lo sentivo più, la schiena era dolorante. Ma non mi sarei arresa.
E cosi sferrai un colpo dietro l'altro. Non dovevo dargli il tempo di attaccarmi, di pensare a quale mossa potesse fare per liberarsi una volta per tutte di me.
Lui odiava le altezze e cosi lo lanciai in aria e lo feci restare sospeso lì per un po'. Sentivo che la paura circolava in lui. Poi lo lasciai cadere. Mancavano due centimetri e avrebbe toccato il suolo, ed io lo fermai.
Era terrorizzato.
Iniziai a fare dei palleggi con lui come se fosse una palla da basket, stando attenta a non fargli toccare il suolo.
Io:Su e giù. Giù e su. Ti diverti? Io si, tantissimo.
Thomas:Lasciami!
Inizò a dimenarsi. Ma quella volta non l'avrei lasciato liberare.
E cosi li tirai di nuovo su. Raggiungendolo.
Visti da persone normali, umani, eravamo dei puntini piccolissimi, quasi invisibili.
Io:E cosi ancora una volta vinco io.
Thomas:Mica ho smesso di respirare.
Io:Lo vuoi sul serio?
Fece un piccolo movimento con la mano destra, ma non ci diedi molta importanza.
Thomas:Se vuoi vincere, devi farlo.
E cosi strinsi di nuovo il suo collo in una presa salda.
Era più stretta di prima. Questa volta avrei vinto.
Ancora quel movimento con la mano.
Mancava poco per vincere.
Thomas:Non è detta l'ultima parola.
Ancora quel gesto.
Capì finalmente a cosa serviva.
''Eliza ora.''
Thomas:Com'è possibile?
Risi. Mi credeva veramente cosi stupida?
Io:Ah fratellino mio caro. Mi credevi sul serio cosi stupida?? Credevi sul serio che non avrei preso misure di sicurezza per loro?
Thomas:Non.....non esistono......queste tipo di magia.
Io:Devo ringraziare mamma per quel libro. Lì ce ne sono tantissime che molti maghi non conoscono. Ora cosa vuoi fare? Vuoi veramente morire cosi?
Dissi non lasciando nemmeno un secondo la presa.
Thomas:Fa quello che ritieni più giusto.
Ritornammo a terra.
Lasciai la presa e lui come un' idiota cercò di scappare e di attaccarmi.
Io:Ancora? Non hai capito che ti conoscono troppo bene? So quello che farai. Smettila di cercare di vincere.
Lo bloccai in una gabbia fatta di corrente. Se solo si fosse avvicinano alle sbarre, sarebbe morto sul colpo.
Io:Fai quello che ritieni più giusto, no? Bene.
Gli tolsi tutti i poteri, tutti i possedimenti, tutto. Non gli lasciai niente.
Thomas:Non puoi farmelo.
Io:Mi odi. Mi hai sfidato. Mi hai fatto del male, sia fuori che dentro. Mi hai lacerato. Deluso. Fatta sentire in colpa. Mi hai fatto passare per la stronza di turno. Mi stavi per uccidere. Tu meriti tutto questo.
Lo teletrasportai nel nostro regno.
Finalmente il capitolo Thomas era finito.
Stavamo camminando per uscire dall'arena. Tutti si complimentavano con me. Raccontavano la battaglia. Le scene che a loro più erano piaciute. Facendo di tanto in tanto qualche battuta.
Eravamo quasi usciti fuori da quella maledetta arena che svenni.
 

*Pov Niall*

Stavamo parlando di quanto fosse stata formidabile, che svenne.
Io:Amore. Amore forza riprenditi. Jey. Ti prego. Hai resistito cosi tanto. Amore forza apri gli occhi. Ti prego...
Non li apriva. Non si muoveva. Non respirava. Niente.
Zaira:No. No. No. No. No. No. E' ….è solo stanca. Ora li riapre.
Corse verso di me e prese le spalle di Jey tra le sue mani.
Zaira:Jey!! Jey!! Svegliati andiamo. Lo so che non sei morta. Lo so. Ne sono sicura. Jey ti prego!!
Piangeva senza sosta. Continuava a muovere velocemente Jey avanti e dietro a darle piccoli schiaffi sul volto.
Zayn:Piccola forza. Smettila.
Zaira:No, Zayn, no. Lei non può avermi lasciato. No. Lei me lo aveva promesso.
Disse iniziando a dare pugni sul petto di Zayn, che la stringeva forte tra le sue braccia.
Io restavo inginocchiato, accanto a lei, senza dire o fare niente. Neanche piangere. Niente. I ragazzi erano tutti attorno a noi due non sapendo quello che dovevano fare.
Ancora una volta lui mi aveva portato via qualcuno di caro. Ancora una volta. Ancora una volta dovevo rialzarmi. Ancora una volta. Ancora una volta una cosa che mi rendeva felice andava via. Ancora una volta dovevo farmi forza da solo. Ancora una cosa che mi avrebbe reso soltanto più forte o soltanto più debole di prima.
Presi il suo corpo senza vita tra le mie braccia e senza piangere o dire qualcosa uscì da quell'arena lasciandomi tutti alle spalle.
Sapevo dove andare. Lo sapevo. Doveva capire. Doveva sentire dolore, in colpa. Doveva sentirsi come si è sentita lei prima della sua morte.

 

 

 

Spazio scrittrice.
*Va a seppellirsi*
Lo so questo capitolo non è un gran che.
Tutto troppo scontato. Ma non ho saputo fare di meglio.
Vi chiedo umilmente perdono per questo schifo.
Perdonatemi.
Vostra
ImBritIrish. xx

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Capitolo 21
*** Chapter 21 ***


*Pov Thomas*

Mi aveva ridotto in un pezzente. Ero diventato uno del popolo, un barbone, un mendicante. Non avevo niente. Non avevo una famiglia, un lavoro, soldi, palazzi, terre, qualcuno da amare. Niente. Ero completamente solo, mentre lei aveva tutto.
Ora starà festeggiando la vittoria con i suoi amici, con la sua nuova famiglia, nella sua nuova vita. Mentre io devo ricostruire tutto.
Chiunque passasse al mio fianco mi riconosceva e subito dopo rideva. Rideva di me. Rideva di colui che prima era il loro principe e futuro re.
Dovevo pensare a come procurarmi cibo e alloggio. Ah già, anche un lavoro.
X:Ma quella è la principessa.
X1:Cosa ci fa la principessa qui?
X2:Cosa l'è successo?
X3:Chi l'ha ridotta cosi?
Diceva la folla mentre si apriva come un sipario di un teatro.
Cosa voleva ancora da me? Voleva mostrarsi in tutto il suo splendore?
X4:Chi è quel ragazzo che la porta con se?
X5:E' un bellissimo ragazzo.
X6:Guardate i suoi occhi. Sono due perle.
Non sopportavo tutto quel vociare su quei due. Bleah troppo dolciume. E cosi mi alzai e andai a chiedere carità.
Niall:Che c'è scappi? In fondo sei un codardo. Ed i codardi scappano. No?
Thomas:Che c'è la vittoriosa principessa ha perso la lingua? Non si sa difendere?
Dissi girandomi verso l'amabile coppia.
E la visione non fu una delle migliori.
Lei sostenuta dalle braccia dell'irlandese, era senza vita. Le ferite che le avevo procurato si stavano espandendo a vista d'occhio. La sua pelle era sporca e sanguinante. I suoi vestiti erano stracciati. I suoi capelli erano infangati e scombinati. E il suo volto. Il suo volto era pallido, più del solito, e triste.
Niall:Come ci si sente? Come ci si sente a sapere di essere stata la causa di questo? Come ci si sente a sapere che sei tu il colpevole della sua morte? Ora ti senti fiero di te, no? Hai avuto quello che volevi. Hai dimostrato a tutti chi è il più forte. Forza vai a festeggiare la tua vittoria. Ma sappi che verrò ogni singolo giorno a farti visita e ti ricorderò ogni volta che tu sei l'assassino di tua sorella. Sangue del tuo sangue. Ogni giorno verrò da te e ti farò sentire in colpa. Ogni giorno dovrai provare quello che lei ha provato prima di morire. Ogni giorno mi mescolerò tra la folla e dirò quanto il loro principe è un lurido schifoso che ha ucciso la sorella. Ti metterò contro anche loro. Ti ossessionerò con questo pensiero. Nel nostro mondo questo è chiamato bullismo psicologico. Da oggi in poi io lo chiamerò vendetta. Ora guardala per l'ultima volta e prova solo pietà per te stesso. E tanto per chiarire lei resta comunque la più forte. E non per i poteri, ma per la forza d'animo. A presto Thomas.
Dette quelle parole mi mostrò le spalle e con passo lento e commemorativo, passava tra la folla per far salutare un'ultima volta la loro principessa.
Devo essere felice ora, giusto? Perchè non lo sono? Ho vinto. Ho di nuovo i miei poteri, i palazzi, le terre. Eppure non ero felice.
La gente mi passava ancora accanto, ma questa volta invece di ridere di me, facevano facce disgustate.
Ho combinato un grosso guaio. Ho fatto il più grande errore della mia vita.

*Pov Eliza*

Aspettammo Niall e Jey e poi ritornammo a casa.
Quell'enorme casa era avvolta nel silenzio.
Stringeva ancora il suo corpo ormai freddo ed inerme. Non voleva staccarsene.
Quando finalmente eravamo tutti riuniti nel salone Niall crollò.
Niall:Non è possibile. Non ce la faccio. Lei non doveva andarsene. Ci dovevano essere le prossime volte. Dovevamo essere noi ad andare da Riccardo.
Piangeva e la stringeva ancora forte tra le sue braccia.
Quelle lacrime, quelle parole, quella stretta non l'avrebbe riportata in vita. Ma lui la voleva sentire sua. Ancora. Come i vecchi tempi.
Niall:Perdonami... per... tutte le volte che.... ti ho preso in giro. Perdonami per aver.... aspettato tanto tempo per dirti che..... mi piacevi. Perdonami.... per non averti difeso....... dal tuo stesso fratello. Perdonami....... T..........ti chie.............chiedo scusa.... ma ritorna. Ti prego.
Era ridotto in singhiozzi. Il fiato era poco. Le lacrime erano tante, troppe, che non smettevano di scivolare lungo le sue guance arrossate.
Io:Niall...
Ma gli altri mi fermarono.
Dovevamo lasciarlo piangere. Lasciarlo sfogare.
I ragazzi si avvicinarono a Niall. Harry e Louis presero il corpo di Jey, Zayn strinse ancora tra le sue braccia Zaira che non aveva smesso un attimo di piangere, mentre Liam lasciò sfogare Niall tra le sue braccia.
Niall:Perchè? Perchè, Liam? Non mi comporto bene? Non mi merito anche io una storia d'amore felice?
E piangeva, piangeva. E Liam lo accarezzava, come si fa con i bambini piccoli quando piangono perchè si sono fatti male, o hanno paura.
Liam:No, Niall. Tu ti meriti tutta la felicità di questa terra. Tu sei speciale.
Niall:E allora perchè?
Liam:Perchè....perchè..
Io:Perchè in cielo mancava un angelo bello tanto quanto Jey. E allora visto che il cielo era invidioso di questo, se l'è presa.
Niall:Ma lei è mia!
Danielle:E lo sarà per sempre. Solo che non sarà presente fisicamente.
Niall:Io ho bisogno di qualcuno al mio fianco. Non voglio solo il cuore occupato da persone che ormai sono solo spiriti. Lei era mia. Lei deve continuare ad essere mia. MIA!!
Mi allontanai dagli altri e andai da Jey.
Io:Lasciatemi sola con lei.
Louis:Non puoi fare niente?
Io:Io...non lo so.
Harry:Sei una fata, si o no? Dovresti sapere fare qualcosa. Hai dei poteri, diamine, usali.
Io:Io non sono Jey. Io non ho il potere di ridare vita!
Lay:Cerchiamo qualcosa nei libri di magia. Zayn va con la moto a casa e va a prendere quelli che abbiamo lasciato lì, Lou e tu, Eliza, andate nel regno di Jey..o meglio di Thomas, e vedete qualcosa lì, non so cosa potreste trovare. Harry tu guardi quelli che abbiamo qui, io e Danielle ti daremo una mano. Zaira e Niall devono stare per un po' tranquilli. Cerchiamo di farli calmare e li teniamo ogni tanto sotto controllo. Se vogliono uscire da soli, lasciateli fare, ma seguiteli senza farvi accorgere. Non vogliamo far accadere quello che è successo l'altra volta con Niall. Liam quindi gli farà la guardia.
Detto questo ognuno prese la sua strada e mise in atto il piano.
Louis:Dove andiamo?
Io:Biblioteca.
Ci recammo lì in men che non si dica. Era piena di libri. Libri che parlavano di tutto. Che raccontavano la storia del regno, la storia della famiglia di Jey.
Erano pochi i libri che riguardavano la guarigione.
Io:Trovato qualcosa?
Louis:Sai non è facile cercare in una libreria alta una cinquantina di metri e non poter volare. Quindi per ora, no. Ora riconcentriamoci e continua a cercare.
Io:Ok...
Non volevo farlo innervosire. Ora come ora è l'ultima cosa che voglio fare.
Cosi feci quello che disse ritornandomene in silenzio.
Sentivo i suoi occhi su di me. Mi guardava a tratti. Poi soprirò.
Louis:Non volevo essere aggressivo o altro. Sono soltanto triste e incazzato e...provo tante cose ora. Non me la voglio prendere con te. Voglio solo riportare in vita la mia amica il più presto possibile. Voglio soltanto vedere il mio migliore amico felice. Tutto qui. Giuro che quando finirà tutto questo farò di tutto per farti capire che ti amo.
Io:E se tutto questo non dovrebbe finire? Se noi non riusciremo a salvare Jey?
Louis:No. Noi ci riusciremo. La parola ''fallimento'' nel mio vocabolario non esiste. Noi la salveremo. Ora continuiamo a cercare.  
Due ore dopo uscimmo da quella biblioteca con solo dieci libri che potevano servire.
Mentre camminavamo per le strade di quel regno una voce insistente ripeteva i nostri nomi. Sapevamo chi era. E quella era l'ultima persona al mondo che poteva avvicinarsi, parlarci e pensare di noi.
Louis:Aspetta che mi ha rotto il cazzo.
Era distante pochi centimetri da noi. E bum. Loui lo colpì in pieno volto facendogli uscire il sangue dal naso.
Louis:A quanto pare solo Jey riesce a leggermi.
Disse guardando il naso sanguinante di quel lurido.
Louis:Cosa vuoi ancora? Non hai capito che devi sparire dalla nostra vista? Ne vuoi un altro?
Thomas:No. Non ne voglio un altro, voglio solo essere d'aiuto.
Louis:Bene. Allora levati dai coglioni che quello che hai fatto è già abbastanza.
Thomas:Prendete questo.
Ci lanciò un libro e se ne andò. O meglio scomparve.
Tornammo a casa e dopo aver dato del ghiaccio a Louis per la mano iniziammo a spulciare i libri in cerca di qualche incantesimo specifico.
Io:Ricorda...
Louis:Anche un incantesimo che può far battere il cuore solo una volta va bene. Ho capito non sono stupido.
Passarono ore prima che finissimo tutti i libri.
Io:Cinque incantesimi trovati.
Dissi entrando nella sala dove erano Harry, Lay, Danielle e Zayn.
Louis:Niall?
Liam:Sta dormendo sul divano.
Zayn:Ti do il cambio. Vado a controllarli io.
Uscì dalla camera mentre io iniziai a provare qualche incantesimo.
Dopo svariate prove non c'erano risultati.
Io:Tutto inutile. Io non sono forte quanto Jey. Questi incantesimi sono troppo deboli.
Harry:Riprova.
Io:Riccio ho fatto il possibile n...
Harry:Riprova. Non ti arrendere. Ti prego.
Io:Harry...
Harry:Ti prego...
Io:Va bene. Voi però continuate a cercare.

*Pov Zayn*

Faceva cosi strano vedere lei cosi distrutta e lui...lui sembrava un vetro rotto. Era in tanti piccoli pezzi. Fa male vederlo cosi, ancora.
Mi sedetti accanto a lui, avvicinando il divano dove era Zaira. Cosi da poter stare vicino ad entrambi.
La pressione che feci sul divano lo svegliò.
Io:Dormi irlandese, che sei stanco.
Dissi bisbigliando.
Niall:Zayn...
Continuò lui con la voce impastata ancora dal sonno.
Io:Si, Niall..?
Niall:Si è svegliata?
Io:No, Niall. Ma stanno facendo il possibile.
Niall:Lei si sveglierà. Vero Zayn?
Io:Lo spero, Niall, lo spero.
Si rannicchiò, poggiò la testa sulle mie gambe, mentre io lo strinsi con le mie braccia.
Lui era cosi. Era come un bambino. Doveva essere protetto.
Restammo cosi per un po'. Fin quando un rumore di vetro che cadeva sul pavimento non ci fece sobbalzare.
Io:Vado io. Non muovetevi.
Dissi in un soffio.
Niall si avvicinò a Zaira pronto a difenderla mentre io andai in corridoio per prendere un ombrello, per difendermi da un ipotetico attacco, e poi mi diressi di sopra.
Sentivo dei passi e il vetro che veniva schiacciato.
Era nella camera di Jey e Niall.
Chiunque fosse era vicino la porta della camera, cosi con passo svelto ma silenzioso mi appoggiai al muro per non farmi vedere.
L'uomo aprì la porta ed io mi piazzai davanti.
Ero pronto a sferrargli un colpo con l'ombrello quando mi fermò.
Io:E tu cosi ci fai qui? E perchè sei entrato da qui? Esistono quelle cose chiamate porte. E poi che hai fatto al naso?
Thomas:Sapevo che se avessi bussato non mi avreste mai fatto entrare. E per il naso domandalo al tuo amico Tomlinson.
Io:Ora puoi andare. E se l'ha fatto avrà avuto le sue buoni ragioni. Addio.
Thomas:Aspetta.
Io:Cosa? Che magari uccidi anche noi? No, grazie. Ora addio.
Thomas:Lasciami vedere mia sorella. Ti prego.
Niall:Zayn tutto a posto?
Urlò da giù.
Io:Ehm..si, Niall. Potete stare tranquilli è stato un ragazzino che ha lanciato una pietra.
Presi il braccio di Thomas e portandomi un dito alle labbra, gli dissi di fare silenzio.
Entrai nella camera dove tenevano Jey.
Liam:Che cazzo ci fa qua?
Lui, Louis e Harry si piazzarono avanti Jey, tipo scudo umano.  
Harry:Non si avvicinerà di nuovo a lei.
Thomas:E' mia sorella. Vi prego voglio vederla.
Louis:Ti ricordi solo ora che è tua sorella? Ti ricordi solo ora che lei era importante? Se sul serio non vuoi essere fatto del male fisico, ti conviene andare.
Thomas:Vi prego. Un'ultima volta.
Danielle:Vuoi essere sicuro di averla uccisa? Ti posso assicurare che è cosi. Lei non respira più, non si muove più. Niente. Ora è solo un corpo senza anima. Ora prego io te. Vattene.
Thomas:Io....
Lay:Vattene.
Thomas:Per favore...
Io:Va via.
Thomas:Zayn almeno tu. Ti prego.
Io:No, Thomas. Almeno io niente. Non siamo amici, non siamo conoscenti, non siamo niente di niente. Quindi è inutile. Hanno detto di no? E allora accontentati di questo. Sono stati molto calmi fino ad ora, non mettere alla prova la loro e la mia pazienza. Ora ti accompagno alla porta.
Liam:Con Niall e Zaira? Non devono vederlo.
Thomas:Non vi preoccupate, sparisco con i miei poteri.
In frazione di secondi sparì ed io tornai da Niall e Zaira.
Zaira:Chi era?
Io:Uno stupido ragazzino che ha lanciato una pietra troppo grande ed ha rotto la finestra.
Niall:Ti ho sentito parlare.
Io:Io? E' perchè ho incontrato Liam e poi siamo andati da Jey.
Niall:Ok...Io esco un po' fuori. E non mi seguire.
Zaira:Io vado a fare un giro.
Io:Metto la giacca e arrivo.
Zaira:Zayn per favore posso andare da sola? Ti prego.
Io:Va bene. Ma se succede qualcosa chiamami.
Annuì ed uscì mentre Niall andò fuori, dove stava la piscina.
Avvertì gli altri e Liam stette a fare la guardia a Niall mentre io seguì Zaira, che fortunatamente andò al cimitero a parlare con i suoi nonni.
''Gli altri già non si ricordano più di lei. Tutti gli altri non sanno più della sua esistenza. Già, tutti gli altri. Ma io no. Io devo ricordare. Io devo ricordare ogni momento trascorso con lei bello e brutto. Io devo ricordare quando mi ha lasciata da sola per due volte, quando è ritornata, quando mi ha fatto forza, quando....quando....'' Iniziò a piangere e il cielo si rannuvolò, scatenando una leggera pioggia.
Non curante delle gocce che scendevano dal cielo lei continuò a sfogarsi.
''...quando è morta. Io dovrò sentire la sua mancanza ogni fottuto giorno. Lei non vorrebbe questo. Non vorrebbe vedermi cosi. Mi vorrebbe forte, alle prese con il suo funerale a cui avrei partecipato solo io e il suo futuro marito....'' Prese una grande pausa, poi continuò. ''Sapete cosa? Ora mi alzo, faccio finta di essere forte e di stare bene e le organizzo il più bel funerale di sempre.'' E cosi fece.

*Pov Liam*

Zayn ci avvertì che i ragazzi volevano stare da soli. Ma noi sapevano che non potevano perchè avrebbero commesso qualche sciocchezza.
Cosi mentre lui seguiva Zaira, io andai in cucina, l'unica stanza che affacciava sulla piscina, facendo le prime cose che mi venivano in mente.
Niall:Non devi spiarmi.
Disse senza nemmeno voltarsi.
Io:Io....io in realtà stavo preparando una cioccolata calda.
Niall:Leeyum...
Quando mi chiamava cosi era perchè sapeva che stavo mentendo o avevo qualche strana strategia.
Io:Ti va di parlare Nialler?
Niall:E cosa dovrei dirti?
Io:Non lo so. Dimmi la prima cosa che ti passa per la testa. Bella o brutta che sia.
Iniziò a raccontarmi la prima volta che vide Jey. Non poteva perdonarsi di averla chiamata sfigata, di averla presa in giro per tutto quel tempo, ma secondo lui era l'unico modo per essere notato da lei, ricordato, per essere rivolto uno sguardo, e si anche delle lacrime. Non si poteva dimenticare della prima volta in cui si sono baciati, della loro prima volta, di tutto il tempo che hanno trascorso insieme, di quando hanno litigato. Poi ha iniziato a parlare di tutto. A piangere. Piangere come non aveva mai fatto fino ad ora.
Era un pianto per tutto. Non solo per questo che stava succedendo.
Io:Passerà. Ti giuro che passerà.
Niall:Ci vorrà molto?
Io:Un po'. Ma passerà.
Eliza:Ragazzi!! Ragazzi!! Correte qui! Presto sbrigatevi!!
Disse gridando.
Io e Niall dopo esserci guardati con fare interrogativo facemmo quello che ci gridò Eliza poco prima.
Niall:Che succede?
Eliza:Ho trovato un' incantesimo che non faccio da un po', però me lo ricordo. Mi serve il sangue della sua famiglia.
Io:Andiamo a chiamare Thomas.
Eliza:No. Già l'abbiamo fatto. Questo è il suo sangue. Ma non funziona. Non capisco perchè. Cosi ho provato con il mio, ma niente. Allora vorrei provare con il vostro. Quello di tutti voi. Zayn e Zaira stanno arrivando. Voi iniziate a farvi un piccolo, piccolissimo taglietto. E fate cadere un paio di gocce in questa boccetta.
E cosi facemmo, aspettammo Zayn e Zaira e poi, quando anche loro misero delle gocce di sangue, Eliza versò il liquido nella bocca di Jey.
Passò un'ora.
Niente.
Due ore.
Due ore e mezzo.
Quattro ore.
Niente. Niente, di niente.
Erano le dieci di sera.
Mezzanotte.
Le due.
Le quattro.
Niall:Andate a riposarvi. Sto io qui.
Tutti:Ok.
Eliza:Qualsiasi cosa urla e sarò da te.
Annuì.
Harry:Andate resto con lui.
E allora li lasciammo da soli a fare la guardia al corpo di Jey.

*Pov Niall*

Io:Non devi...
Harry:Voglio.
Non era un tipo di molte parole in queste occasioni. Sentiva di dover dire qualcosa, ma sapeva che già gli altri mi avevano fatto una testa grande come un pallone, che già di mio avevo la testa che scoppiava. Cosi preferiva stare in silenzio, a farmi capire che c'era anche se non parlava, che se era qualcosa c'era la stretta delle sue braccia e il mondo non mi avrebbe nemmeno sfiorato. Lui era cosi. Il più piccolo, il più dolce, il più protettivo, quello che ti sapeva ascoltare e dare consigli. Lui era il nostro Harold o Hazza.
Io:Grazie...
Mi sorrise. Però era strano. Era un sorriso pieno di diverse emozioni. Paura, preoccupazione, coraggio, dolcezza, tenerezza, affetto, tristezza.
Poggiai la testa sul petto di lei e con un braccio le circondai il torace, mentre Harry restava steso sul davanzale della finestra osservando il cielo.
Si fecero le sei.
Poi le sette.
Otto.
Nove.
Un movimento della mano. Sentì un ''bum''. Il rumore di un cuore di quando una persona è viva.
Uno. Un solo ''bum''.
Io:Ha...Harry!! Harry!!
Harry:Dimmi.
Io:Ha fatto bum.
Harry:Chi è saltato in aria?
Io:No. Il suo cuore ha fatto bum.
Harry:Il suo cuore ha fatto bum? Il suo cuore?
Io:Si. Il suo cuore ha battuto.
H-N:Eliza!!!!
Eliza:Cosa...cosa..cosa..cosa!!
Disse con poco fiato e correndo per le scale.
Eliza:Aaaah!
Bam!
Era caduta, ma subito si rialzò.
Eliza:Che succede?
Io:Il..il suo cuore ha fatto bum.
Harry:Il suo cuore batte.
Eliza:Sul serio? Perfetto. Quante volte? E quanto tempo fa?
Io:Una volta dieci minuti fa.
Eliza:Rifacciamolo.
E cosi svegliammo tutti e rifacemmo l'incantesimo di ieri.
Questa volta aspettammo di meno.
Solo fino alle due del pomeriggio.
Io:Ancora. Questa volta ne sono di più.
Eliza:Perfetto. Sta funzionando. Ancora. Di nuovo.
E lo facemmo ancora una volta. Sempre lo stesso incantesimo. Sempre le stesse mosse.
Ogni volta che la facevamo i battiti ne erano di più. Ma mai abbastanza per respirare e tornare in vita.
Niall:Ancora.
Danielle:Non potete. Fermatevi un attimo.
Io:No. Lei deve vivere.
Lay:Niall. Fermati. Basta. Dovete riposarvi un attimo. Non vogliamo portarvi anche a voi all'ospedale.
Io:Deve ritornare in vita.
Liam:Nialler. Lo sai anche tu che non è una buona idea continuare. Fermiamoci. Riposiamo due secondi. Ci sarà utile.
Io:Ma...vi prego.
Louis:Irlandese due secondi. Il tempo di riprenderci.
Harry:Cosi si riposa anche Eliza. E noi ci sistemiamo.
Io:Per favore.
Zayn:Niall....vieni con me. Ti medico le ferite e andiamo a fare un giro.
Mi prese per il braccio e mi tirò con se.
Nessuno voleva continuare. Nessuno voleva riportarla in vita. Erano contro di lei? O contro di me? No. Loro non erano mai contro di me. E allora perchè non mi aiutavano? Li avevo pregati. Lo avevo chiesto per favore. Perchè no?
Eravamo in bagno e lui mi stava medicando le ferite.
Un lenta lacrima scese sulle mie guance pallide.
Zayn:Ti sto facendo male?
Io:No. E' che mi sono ricordato di quando lo feci l'ultima volta a Jey. Quella stupida ragazza non mi voleva stare a sentire. Non voleva smetterla.
Zayn:Ma poi non l'ha fatto più, no?
Io:No.
Zayn:Vedi tutto si risolve.
Io:Non l'ha fatto più quando c'ero io. Ma non so se non l'ha fatto più.
Zayn:E' un libro aperto per te. L'hai sempre detto. L'avresti capito.
Finì di fasciarmi e uscimmo per un'oretta e poi tornammo a casa.
Io:Riproviamo?
Tutti annuimmo.
Ecco che per l'ennesima volta ci trovavamo a fare quell'incantesimo.
Eliza:Questa volta però, mi serve qualche altro mago.
Zaira:Dove lo prendiamo?
Eliza:Neverland. Prendete Jey e seguitemi.
Andammo in un'altra stanza e, dopo esserci presi per mano e detto una formula, ci ritrovammo in un altro mondo.


 

Spazio scrittrice.
Eeeee la storia sta per finire!!!
Thomas che si pente. Niall che fa il bastardo con lui.
Gli altri che non gliela fanno vedere...
Trovate giusto il loro comportamento? 
Chi sa se Eliza riuscirà a trovare quello che cerca...
Vostra 
ImBritIrish xx

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Capitolo 22
*** Chapter 22 ***


*Pov Niall*

Eliza:Bene. Voi continuate ad andare diritto, poi al bivio andate a destra, sempre sulla destra c'è una stradina piccola piccola, prendetela e andate fino in fondo. C' è una casina, bussate e dite che siete amici di Ela. Loro capiranno.
Louis:E tu dove vai?
Eliza:Arrivo tra poco voi non preoccupatevi. Devo andare da sola. Non provate a seguirmi. Andate. Ora.
Titubanti seguimmo le indicazioni di Eliza e arrivammo, con non poche difficoltà, a quella casina.
Ci accolsero calorosamente. Prepararono un letto per Jey e ci diedero da mangiare e bere.
Si stava facendo tardi ma Eliza non tornava.
Annael:Non vi preoccupate. Eliza conosce questo posto meglio di tutti noi che ci abitiamo.
Ladhui:Sa ogni tipo di pianta, e le sue funzioni. Sarà andata a cercare qualche erba guaritrice. Raccontateci piuttosto cosa le è successo.
Indicò subito dopo il corpo di Jey. Passammo il tempo cosi.
Noi gli dicemmo cosa successe e loro quando videro per la prima volta Jey.
Era sera ormai ma Eliza ancora doveva fare ritorno.
Forse non ha trovato quello che cercava? Si è arresa? Spero di no.
 

*Pov Eliza*
 

Ho preso ogni tipo di pianta medica, ogni tipo di frutto, ogni tipo di pozione. Doveva esserci qualcosa per aiutarci, per rendermi più forte.
X:Ma guarda chi si vede...
Io:Chi sei?
X:Non mi riconosci? Sul serio?
Io:Ehm...no. Dovrei?
X:Dovresti.
Io:Scusami. Ma non so chi sei.
Era alto, biondo, occhi verdi con venature azzurre, fisico perfetto. Di un tipo cosi me ne sarei ricordata sicuramente. Era insolito e...e....perfetto.
X:Ti aiuto. Cosa cerchi?
Io:Qualcosa che mi renda più forte.
X:Vieni con me.
Dovevo andare con qualcuno di cui non mi ricordavo nemmeno il nome o dove l'avevo visto?
X:Fidati. Non ti ucciderò. Tornerai dai tuoi amici e dal tuo ragazzo sana e salva.
Io:Come fai a sapere che sto con loro?
X:L'hai detto tu.
Io:No, non è vero.
X:Si l'hai detto prima. Quando mi hai detto cosa cercavi.
Io:No. Non è vero.
X:Pensaci bene.
Io:Non mi ricordo. Però forse l'ho detto...
L'avevo detto e non me lo ricordavo? Forse. Non lo so. Sono confusa. Sono nel pallone.
Mi porse la mano e guidata da non so cosa la strinsi e mi feci guidare.
Era tremendamente strano. Da una parte credevo di conoscerlo, e sapevo di potermi completamente fidare di lui, dall'altra ero cosciente che non era vero che lo conoscevo. Non poteva essere. Magari erano le mie preoccupazioni che si erano materializzate in questa figura
Non mi parlava, sorrideva, e mi trascinava con se, attraversando tutto il bosco e il mercato.
Mi portò in un posto che non avevo mai visto. Eppure Nerverland la conoscevo meglio del mondo umano. Com'era possibile che lui lo conoscesse?
X:Siamo arrivati.
Mi indicò l'entrata di quel palazzo enorme, bianco, con un fiume che lo circondava.
X:Entra.
Io:Non vieni con me?
X:No. Devi entrare da sola. Io starò qui e ti aspetterò.
Io:Dimmi chi sei.
X:Lo scoprirai presto. Ora vai.
Senza fare altre domande entrai in quell'immenso e sconosciuto posto.
Come avrei fatto a non perdermi? Non lo conoscevo, era una cosa nuova. Ma quello sconosciuto- conosciuto, diceva di andare.
Camminai lentamente, osservando tutto cio' che mi circondava. Era nuovo, troppo nuovo.
Non so come, entrai in una camera. Conteneva un'immensità di libri e al centro c'era un leggio.
Dopo essermi guardata in torno mi diressi al leggio.
Io:Vediamo un po' cosa c'è in questo libro.
Leggevo e sfogliavo le pagine velocemente.
C'erano scritti i nomi di tutti i libri, in che scaffale erano posizionati e di cosa parlavano.
Le prime 400 pagine parlavano soltanto di stupidi incantesimi, di come usare il potere che ci portavamo dalla nascita, di come fare a riconoscerlo. 500 pagine e niente, non c'era un potere su come aumentare la potenza o come riportare in vita una persona. 800 pagine e iniziava ad esserci qualcosa di utile, ma non abbastanza, tutte cose che già avevamo provato. 1000 pagine quasi vicina, me lo sentivo. Mancava poco.
3000 pagine, alla faccia del poco. Ne mancavano ancora molte ed avevo trovato solo qualcosa che si avvicinava a quello che mi serviva ma non era abbastanza.
5000 pagine, posso farcela. Ne mancano altre mille, troverò qualcosa.
5969. L'ho trovato. Ho trovato cio' che cercavo. Finalmente.
Scaffale 300, fila 45, libro numero 80½
Volai verso quel libro e non lo trovai, pensando poi alla copertina mi ricordai di averlo già visto da qualche parte, infatti era il libro che ci diede Thomas. Cosi ritornai nel mondo degli umani e dopo aver preso il libro, uscì dal palazzo e mi cercai intorno.
Non c'era, era sparito.
Feci la strada per ritornare sui miei passi e arrivai alla casina di Annael e Ladhui.
Erano tutti raggruppati intorno al tavolo parlando di non so cosa, mentre Niall stringeva la mano a Jey.
Io:So come fare a riportarla in vita.
Niall alzando la testa dal petto di Jey mi guardò. Aveva gli occhi lucidi e la speranza ancora viva.
Niall:Allora non ti sei arresa.
Io:No. Dopo vi spiego perchè ci ho messo cosi tanto. Ora pensiamo a Jey. Pronti?
Tutti:Si.
Feci posizionare il corpo di Jey al centro della stanza.
Io:Gocce del nostro sangue in una boccetta, erba medica, frutti dei sentimenti, e l'ultima cosa, ma non meno importante acqua.
Liam:Acqua?
Io:Non normale acqua.
Ladhui:Hai preso quell'acqua?!?!
Io:Ho preso quell'acqua.
Annael:Come? Come hai fatto?
Louis:Cos'ha di speciale quest'acqua?
Io:Lunga storia dopo vi spiego. Ora concentriamoci, vi prego.
Zaira:Ha ragione. Dopo ci spiega.
Lay:Cosa dobbiamo fare?
Io:Posizionatevi intorno a Jey. Annael, Ladhui voi no.
A-L:Va bene.
Io:Prendetevi le mani. Chiudete gli occhi. Non pensate a niente altro che a lei. Mentre ride, parla, scherza, respira, corre, beve. Pensate solo e soltanto a lei nei giorni normali. Pronti?
Tutti:Si.
Io:Ora.
Mentre pensavano a quello che gli avevo chiesto io le spalmavo quella pozione sulle ferite.
Io:Più intensamente. Pensate a lei in vari giorni. Forza ce la possiamo fare. Vi prego.
La pozione stava per finire e lei non reagiva, non dava segni di vita. Niente.
Io:Aaaaah! Vi prego. Ancora, pensatela ancora.
Quel libro, quel maledetto libro, diceva di fare cosi.
Perchè non funziona? Cos'è che non faccio giusto.
La pozione era ormai finita. Non c'era nemmeno più una goccia di quell'intruglio. Noi eravamo ancora intorno a lei pensandola e aspettando che si risvegliasse. Ma niente. Non avveniva ad un emerito cazzo.
Niall:Allora? Avevi detto che avevi la soluzione. Abbiamo aspettato un intero giorno per fare questa cazzata. Un. Intero. Pomeriggio. E lei non è sveglia. Come dei coglioni ci siamo dati le mani e abbiamo pensato a lei. Ma niente. La magia esiste. La magia aiuta la gente. La magia di qua e la magia di là. Guarda Jey come la magia mi sta rendendo felice, guarda Jey come ci è d'aiuto. Hai visto? Hai visto! Era meglio prima, quando non credevo in tutte queste stronzate.
Diede un calcio alla sedia e se ne andò, sbattendo la porta.
Io:Mi disp...
Zaira:Non è colpa tua. Lascia stare. Vado da Niall.
Mi diede un colpetto sulla spalla e se ne andò anche lei.
Io:Io credevo sul serio che avrebbe funzionato. Lo credevo. Perchè uno mi ha portato lì e mi ha detto che avrei trovato quello che cercavo, e che sarei tornata sana e salva e invece e invece siamo di nuovo punto e d'accapo e io non so che fare e vi sto solo deludendo e io voglio riportarla in vita e io.....Scusatemi.
Dissi iniziando a piangere.
Louis mi abbracciò. Niente parole, niente baci, niente. Solo le sue braccia intorno al mio corpo. Mi bastavano.
Zayn:Non ti preoccupare. Lo sappiamo hai fatto del tuo meglio. Non è colpa tua.
Danielle:Dai ora riprenditi. E cerchiamo di capire cos'è che non funziona.
Lay:Eh? Cosa ne dici?
Io:Posso prima prendere una boccata d'aria?
Annuirono e uscì.
Venni raggiunta poco dopo dal tipo di prima.
Mani nelle tasche, passo lento, la luce che mettevano in risalto i suoi occhi e i riflessi oro.
Io:Non farmi anche tu la predica. Mi sento di merda già di mio.
X:Non era mia intenzione.
Io:E allora cosa vuoi?
X:Ehm...
Io:Non volevo essere acida. Scusa. E' che....non sta succedendo niente di quello che avevo previsto. E sono cosi incazzata con me stessa. E sono delusa da me stessa. Perchè volevo aiutare una mia amica, voi. Volevo fare qualcosa che quando era più piccola non sono riuscita a fare. Riportare in vita qualcuno a me caro. E vedo che non è facile, che non ci sto riuscendo, anche se mi sto applicando e sforzando. Sarei disposta a tutto.
X:Nella vita niente è facile. Ma se vuoi qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Sei disposta a fare qualcosa che non hai mai fatto?
Io:Ti ho detto, sono disposta a tutto.
X:Bene. Allora questo ti sarà utile.
Io:Perchè non l'hai dato prima?
X:Dovevo essere sicuro che saresti stata pronta. Beh buona fortuna.
Lessi il foglietto e tutto quello che c'era scritto era l'incantesimo di prima, ma in più c'erano degli oggetti, erano di Jey.
Corsi di nuovo dentro casa.
Questa volta sarebbe andato tutti per il verso giusto. Questa volta ne ero sicura.
Io:Io la salverò. Annael, Ladhui prendetemi le cose di prima. Harry, Liam andate a chiamare Niall e Zaira. Ley, Danielle vi apro un varco per tornare a casa, prendete questi oggetti. Io, Louis e Zayn intanto prepariamo Jey. Dovete essere veloci, tutti. Dieci minuti e vi voglio di nuovo tutti qui.
Tutto quello che dovevo fare era credere.
Tutto quello che non avevo fatto fino ad ora. Non avevo creduto in me, ma solo nella magia.
Non avevo creduto in lei, in loro, avevo creduto solo in una pozione.
''Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto.'' Io devo iniziare a credere.
Io:Lo so che ora non avete fiducia in me, che penserete che sarà la solita cazzata. Ma no. Questa volta la riporteremo sul serio in vita. Questa volta io crederò in me, in lei e in voi. Questa volta non crederò solo nella pozione. Vi potete fidare ancora di me?
N-Z:Si.
Zaira:Vogliamo fidarci di te.
Niall:Io la voglio di nuovo viva.
Annuì.
Posizionai gli oggetti intorno a Jey, spalmai ancora una volta la pozione e poi mi unì anche io al cerchio che avevano formato con le mani.
Io:Occhi chiusi, presa delle mani strette, pensieri solo su di lei. Io ci credo. E voi?
Tutti:Si.
Io:Ora. Pensatela e credeteci.
All'improvviso tutti iniziamo a dire una frase.
Non ci eravamo messi d'accordo, era una cosa venuta dal cuore. Era quello che volevamo dirci.
''I do believe in me, in you, in us, in magic.'' ''I do believe in me, in you, in us, in magic.'' ''I do believe in me, in you, in us, in magic.''
E ripetemmo questa frase all'infinito.
Poteva non avere senso per gli altri ma per noi erano delle parole che sentivamo sul serio.
Annael:Continuate. Sta funzionando.
Ladhui:Guarda si sta alzando. Questa non è magia, questo è un qualcosa di più potente.
''I do believe in me, in you, in us, in magic.'' ''I do believe in me, in you, in us, in magic.''
Ladhui:Ce la potete fare. Lo sento. Ancora. Credeteci.
Annael:Aprite gli occhi e guardate voi stessi.
Aprimmo tutti gli occhi continuando a dire quella frase.
Le era in aria, stava levitando.
Harry:La....le.....le dita. Si sono mosse.
Louis:Il piede. I piedi.
Lay:Le dita della mano sinistra. Si stanno muovendo.
Danielle:La pelle sta riprendendo colore.
Zayn:Le ferite stanno sparendo.
Liam:I capelli. I capelli stanno ritornando biondi con quelle strane venature rame.
Zaira:Sta ritornando nel suo peso forma.
Niall:Lei....lei....lei sta respirando.
Io:Continuiamo. Non fermiamoci.
E cosi riprendemmo il ritmo di prima, questa volta la guardavamo.
Osservavamo ogni suo cambiamento, miglioramento.
Lei stava ritornando in vita.

*Pov Zaira*

Lei stava mantenendo la promessa. Lei stava ritornando da me.
Niall stava ormai piangendo, a me mancava veramente poco e sarei scoppiata.
Gli altri avevano tutti gli occhi lucidi, restando ad osservare Jey senza parole.
Una profonda e lunga inspirazione. Come se stesse riemergendo da un lungo periodo di apnea.
Eliza:Ha aperto gli occhi! Ha gli occhio aperti! Ce l'abbiamo fatta!
Jey si guardò a torno. Ci sorrise.
Jey:Si ragazzi ci siete riusciti.
Ma svenne di nuovo.
Ci assicurammo che non fosse niente di grave, che fosse ancora viva.
Ed era cosi.
Afferrammo il suo corpo, Eliza creò un varco per il mondo umano e andammo in ospedale.
I dottori ci chiesero i suoi dati, cosa le fosse successo, e ci diedero una camera.
La tennero sotto osservazione per un po', sottoponendola a vari esami del sangue.
Tutto a posto.
A parte il braccio e la gamba che ha dovuto ingessarsi.
Chiamai a casa. Tutti si ricordavano di nuovo di lei.
Io:Possiamo dire che Jey è ufficialmente viva! Tutti sanno di lei!
Corsi tra le braccia di Niall, che era l'unico che poteva veramente capirmi.
Piangemmo insieme e poi ci abbracciammo tutti insieme.
Io e il biondo ci avvicinammo ad Eliza, ci scusammo per tutto quello che avevamo detto, pensato, di aver scatenato tutta la nostra tensione su di lei. Era una ragazza dal cuore d'oro, non meritava tutto quello che avevamo fatto passare.
Dottore:Siete qui per la signorina Jessica Jey De Rossi?
Tutti:Si.
Dottore:Allora la ragazza è ufficialmente fuori pericolo. Due giorni e può uscire. Ma, niente stress, camminare solo con una sedia a rotelle, e ci vediamo tra un mese e mezzo qui, per togliere i gessi. Prendetevene cura, è una ragazzina che sa, se lo dico non offendetevi, ma sa rompere le scatole. E potete andarla a trovare. E qualcuno..
Niall:Resto io per la notte.
Dottore:Bene, allora deve firmare qualche documento e poi puoi restare.
Annuì e corremmo in camera di Jey.
Si lamentava per il fastidio. Odiava non potersi muovere liberamente.
Jey:Ma che cazzo. Dottore!!! Dottore!! Mi dovete togliere assolutamente questi fottutissimi gessi. Posso guarire con la magia, io. Cazzo, mi prudono. E se entrano gli animali? No. Non posso crederci. Dottore!! Dottore!! Dottore!!
''Ma sa rompere le scatole.'' Quella è la sua specialità.
Ridemmo e lei smise di parlare e ci fissò.
Jey:Niall, esci immediatamente da questa camera! Tu non puoi vedermi cosi. Sembro tipo una mummia cicciona, perchè è stata ricoperta con troppi strati di carta igienica.
Niall:Tu sei la mia mummia cicciona preferita.
Disse smettendo di ridere e avvicinandosi a lei. Le lasciò un soffice bacio sulla fronte e poi sulle labbra. Si mise al lato del letto dove aveva la mano libera, per stringergliela.
Jey:Ragazzi mi siete mancati tantissimo. Ma posso sapere cos'è successo? Il dottore mi ha detto che sono stata tipo in coma.
Io:In realtà...tu...ecco come dire....tu....eri morta.
Jey:A quanto pare farvi preoccupare sta diventando la mia specialità.
Scoppiò in una fragorosa risata.
Gli diedi un piccolo colpetto sul petto.
Io:Non fa ridere. Stronza.
Jey:Bitch please. Io sono troppo divertente.
Harry:Poi vedendoti cosi. Anche solo guardandoti uno ride.
Jey:Ah- ah- ah. Questa non faceva ridere.
Liam:Oh e invece si.
Trascorremmo cosi il tempo. Come prima. Ridendo, scherzando, eravamo finalmente tutti insieme.


UN MESE E MEZZO DOPO.

*Pov Jey*

Io:Accompagnami all'ospedale!!! Devo togliermi questi cazzutissimi gessi!
Feci cadere Niall dal letto, avendogli urlato nelle orecchie.
Niall:Io sapevo che le mummie non parlavano.
Io:Io mi devo distinguere dalla massa. I'm special, tzè.
Guardò l'orologio ed erano appena le sette di mattina.
Niall:Tu sei pazza. Sono le sette.
Io:Ma io non sopporto più queeeesti gessi. Ti prego andiamoci ora.
Gli feci la faccia da cucciola e non potette resistermi.
Niall:Vai a svegliare Lou. Io intanto mi preparo.
Io:Intelligentone e io la rampa come la salgo? Con la testa?
Eravamo a casa di Eliza. Ed io e Niall avevamo fatto a scambio con la stanza di Louis ed Eliza, che era a piano terra.
Niall:Allora chiama sul cellulare a Zaira, cosi svegli sia lei che Zayn e digli di andare a svegliare gli altri.
Io:Ottima idea.
Niall:Ne dubitavi?
Io:Mai.
Con l'unica mano buona lo avvicinai, tirandolo dolcemente per la maglia, e lo baciai.
Io:Un'altra cosa da fare quando mi tolgo i gessi.
Niall:Cosa?
Io:Lo scoprirai.
Dissi mordendogli il labbro inferiore.
Mi sorrise e andò a prepararsi.
In meno di un'ora erano tutti pronti, tranne io.
Io:Mano. Grazie.
Zaira, Lay, Danielle e Eliza mi diedero una mano a prepararmi e alle nove finimmo. Non era per niente facile lavarsi e vestirsi con un braccio e una gamba ingessati.
Arrivammo in ospedale, aspettammo le undici, e finalmente arrivò il mio turno.
Dottore:Pronta per sapere se togliere o meno i gessi?
Annuì.
Avevo tantissima ansia. Non li sopportavo più. Non poter stringere Niall come volevo, non poter fare le cose che volevo, come e quando volevo.
Mi tolse i gessi, mi accompagnò in sala radiografie, aspettammo i risultati e finalmente la notizia.
Dottore:Bene. Allora i gessi li puoi togliere. Non fare grandi cose. Cerca di non correre. Cammini lentamente, poi passo veloce e poi corri. Datti tempo. Lo stesso per il braccio. Scrivi poco, non alzare grandi pesi.
Io:Non grandi sforzi. Ho capito.
Dottore:Perfetto. Prendi queste pillole per una settimana, una volta al giorno. E per un controllo ci vediamo tra due mesi.
Io:Grazie dottore.
Niall:Grazie mille.
Tornammo dagli altri. Gli spiegammo tutto e poi andammo a fare ''colazione'' al bar.
Finalmente la vita poteva tornare quella di tutti i giorni. Finalmente. Mi mancava tutto questo.
E Thomas è diventato una persona migliore. Una persona degna di essere chiamata re.
Ed io finalmente ero una persona, senza una parte magica.
Ero una persona senza alcun tipo di segreto. Finalmente ero quello che volevo.  
Eliza scoprì finalmente anche chi fosse quel ragazzo con i capelli biondi, gli occhi verdi e le venature azzurre. Me. 


 

Spazio scrittrice.
Tadaaaaaaaaaaaaaaaan.
Questo è il fianle della storia. Cosa ne pensate? 
E' una cacca al 100%?
Ora vorrei ringraziare le ragazze che l'hanno recensita,
messa nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate. 
Ringrazio chiunque l'abbia letta.
E chiunque conitnuerà a leggerla.
Vi ringrazio di cuore per essere state cosi gentili 
da non dirmi che facesse cagare. 
VI RINGRAZIO DI CUORE! GRAZIE MILLE! 
SUL SERIO.
Vostra ImBritIrish. xx 

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