Midnight di SalemK (/viewuser.php?uid=20330)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Incontro & Scontro ***
Capitolo 3: *** Lettera ad un amico ***
Capitolo 1 *** Prefazione ***
midinght1
Midnight
Prefazione
Tu con quei occhi di gatto pensi di essere eluso dal circolo del
dolore,
povero piccolo pensi che rifugiandoti nel ricordo di qualche cosa di
passato
tu possa cancellare l'onta di una esistenza inetta.
Quale mai la ragione che ti ha spinto a me, la conosco ma che ora giaci
nudo
tra le mie lenzuola, non comprendo bene come sia potuto accadere.
Eppure ricordo bene la sequenza:
rumore di passi dietro la porta, un bussare cheto e poi una voce che sa
di vitreo.
L'ho riconosciuta al volo e una scarica di adrenalina mi ha percorso
lungo la colonna vertebrale.
A passi misurati mi son avvicinato alla porta, la mano salda sulla
maniglia:
aprendo tutto mi aspettavo che vederti con quegli altri mocciosi
imbrattati di sangue.
Infine l'oblio e l'inizio della fine di un quartetto già
preannunciata agli inizi.
Io umile testimone, faccio le veci di una brava persona di nome Leorio,
caduto nel tentativo
di rapire dalla follia il gesto disperato e misurato tante volte in
solitudine di un esule di guerra.
A voi le ceneri dei ricordi di tempi che furono.
Hisoka
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Capitolo 2 *** Incontro & Scontro ***
midinght1
Midnight
Incontro & Scontro
Vorrei capire ancora oggi come sia potuto accadere a me, di aver
fatto la conoscenza di un quartetto che nemmeno con le più
arcane previsioni del mio karma,
potrei mai aver percepito come false. Invece no, mi ritrovo incastrato
in questa situazione perchè: perchè son fatto
così?!
Non mi piace la noia, non mi piace il quieto vivere e forse si è
destino che questo ragazzino mi debba turbare il sonno e rovinare
perennemente l'esistenza.
Pensavo che fosse il piccolo Gon a essere il prediletto, ma è
troppo puro e distante da me.Ho notato che ultimamente quel Killua ha
capito sin troppo bene le mire che avevo su quel piccoletto dagli occhi
grandi e spensierati.Ora capisco che più che proteggerlo
da me, lo protegge quasi dalla bramosia che lui stesso,piccolo mercenario puro sangue, da cui
è stato invaso. Indi per
cui fuori gioco completo in due e poi in questo dato momento la
mia ira si concentra su un paio
di occhi dal taglio felino che per ora giacciono chiusi, coperti dalle
palpebre e in parte nascosti da ciuffi sottili di crine biondo grano.
Esisterà questo colore: biondo grano? Non lo so, poco mi
interessa. Son le quattro di mattina ora in cui mi alzo per allenarmi e
meditare.Si dia il caso però che non ho avuto modo di riposare
le mie solite tre ore,anche perchè le ho utilizzate per altro:
una attività dilettevole che molti chiamano, sesso.
Nel mio caso potrei dire che è stato wrestling, o a metà
tra scazzottata e scopata, con il tuo "scopa-nemico".
Perdono, sto perdendo colpi, sarà l'avanzare dell'età? Il
punto è: come diamine ci son finito in questa situazione?
Ah si, lo so lo so. Da quando decisi di voler riprovare a diventare a
tutti gli effetti un Hunter.Cosa avvenuta un due anni fa.O meglio quasi
due anni fa,
sembra passata un'era e anche i due ragazzini son dei pigmei che
ostentano di voler essere chiamati uomini.
Lo sguardo divaga, vorrei trovare il filo conduttore che mi faccia
tracciare una linea di unione o separazione da questi tre corpi che
giacciono sparsi,per la mia casa.Io sto facendo le veci, un sostituto
inadeguato di una brava persona che: da quanto ho appreso durante la
"dilettevole" pratica del wrestling-sesso, non essere più su questa
terra. Alla notizia son rimasto silenzioso, non è da me reagire
dinnanzi alla morte, io che ho sempre avuto un modo di essere e di fare
completamente estranei al sentimento e alla contemplazione del valore
esiguo-prezioso della vita.
I miei stessi tratti, le mie mani, il crine che porto addosso è
segno infutabile che io e il sangue siamo come una cosa sola. La morte
la mia compagna ideale, il lamento e il dolore le note della musica che
mi scorre dentro come una follia. L'odio l'edillio di una vita
trascorsa in solitudine a scavare cunicoli verso la conoscenza
intriseca di me stesso nei minimi particolari. Sino ad arrivare alla
vivisezione dell'anima.
Leorio, l'ho sempre considerato uno stupido. Uno che meritava di
morire. L'ho sempre visto come un inetto, uno che Hunter era assurdo
che lo aiutassero ragazzi in gamba come i due pigmei qui presenti e
anche questo ragazzino a cui davo due di picche perchè
conoscevo dal capo della brigata dell'illusione,a cui finsi di farne
parte, fosse l'ultimo superstite di una tribù la cui
particolarità erano gli occhi rossi quando essi fossero stati
posseduti da sentimenti quali: odio,paura e ira. Io non ho mai visto
direttamente una intera tribù pervasa da un sentimento a me
tanto familiare, che mi funge da combustibile per la mia esistenza, ma
mi son bastati un paio che ora son qui celati. Eppure tornano i ricordi
come fumo di una sigaretta che mi accingo a fumare. Leorio, si me lo
ricordo bene, quella difesa disperata dalla mia ira feconda, quasi
un'erezione verso l'orgasmo di sterminio. La pelle d'oca che
vedevo sul collo tenero del ragazzino Gon. Lo sguardo sgomento del
gatto ora steso qui di fianco, eppure lui ha detto di andarsene. Con
quella faccia da stupido inetto ha detto di andarsene, i suoi compagni
che non lo abbandonano anzi si animano e alla fine, nausea non so
nemmeno perchè ma la cosa mi nausea, vorrei ucciderlo e mi
limito a semplicemente a mollargli un cazzottone in pieno viso da
fargli gonfiare la guancia sinistra.
Torno alle mie carte,la cenere si sparge sulle lenzuola e la sigaretta
rimane lussuriosa tra le mie labbra: godiamo a vicenda del contatto
tiepido l'una con l'altra.Ora so perchè quella volta l'ho
lasciato vivo, intendo Leorio, perchè volevo vedere sino a dove
potevano spingersi quattro rottami il cui più integro era un
ragazzino dodicenne con un buco vuoto nella propria vita: mai ha
conosciuto il padre, chissà se fuggito o semplicemente un
egocentrico, che ha imposto al figlio di andare al capo al mondo pur di
farsi scoprire dove fosse. Buon sangue non mente, sin ad ora Gon se
l'è cavata, ma dopo questa notte penso che la loro unione
già precaria si sia del tutto saldata in coppia e solitario, o
forse il biondino crede di farsi complice me incantandomi coi suoi bei
addominali?
Bhe ha anche un bel visino e non solo. La mente divaga tra presente e
quel fatto che mi son divertito a concedere non una ma varie chance a
quei pivelli.
Scuoto la sigaretta ridotta a mozzicone, tirandola nel cestino:
canestro. Le carte aderiscono l'una sull'altra, sfarfallano tra le mie
mani come vecchie amiche, come i pugnali che giacciono inficcati nel
muro. L'avevo detto no, il sesso con questo ragazzino appaga i miei
sensi e anche la mia bramosia di omicida.
Mi aiutano a fare il punto della situazione.
Sono qui:
con un ragazzo che è un vendicatore, uno che si occupa della
black list, io sono sulla sua lista da sempre anche se ha già
eliminato quasi tutti della brigata della illusione, il ragno la cui
testa è ancora del tutto inutilizzabile. Si effettivamente
vorrei ucciderlo questo essere che mi dà sui nervi, eppure non
so come ha la capacità di comprendermi in modo così
diretto che mi fa quasi ridere. Eppure il suo cuore non credo mi
appartenga,o meglio la sua anima.
Incastrato mi ha incastrato con del buon sesso. Altro alito di fumo che
si alza dalle nari che buttano fuori anidride carbonica, mentre i
follicoli golosi e drogati di nicotina si ammalano sempre più.
Non fumo spesso ma quando c'è di mezzo la commemorazione di un
nemico valido fumo.
A ognuno il suo rito di commemorazione dei defunti.
Seppur quello di Leorio sia ancora semicaldo nella stanza accanto.
L'hanno ucciso, o meglio l'ha ucciso in un raptus di ferocia.Gon giace
ferito non molto gravemente sul pavimento, ma il fatto è che ha
perso molto sangue. Ironia della sorte io e lui disponiamo dello stesso
identico tipo di sangue. Togliermi mezzo litro di sangue renderebbe
nervosi chiunque. Sol gli occhi gelidi di Killua mi fanno da monito di
non alzarmi per nessun motivo dal letto. Sincermanet nemmeno ne ho
voglia.
L'odore fetido del sangue mi elettrizza,con il suo aroma a mo di
retrogusto rameico che mi sale per le nari. Un grosso respiro,non
accade nulla avendo già dato son qui a riflettere, cosa che mi
capita spesso di fare da quando bhe, questo biondino dallo sguardo
ferino mi ha impedito di avere uno scontro con il capo della banda del
ragno. Doveva per forza consumare in un modo così degradante,
almeno per me, la sua pesonalissima vendetta.
Guardo l'orario, mi volto son le quattro appena scoccate, mi rigiro e
...
poi alla fine mi ritrovo in un
paesino di montagna, un continuo suono di campane mi fa da sottofondo.
Io sento la tua mano sulla mia testa, che dolcemente rimane
patena appoggiata leggera senza pretendere nulla in cambio. Avverto con
tutto me stesso la tua presenza,come se fosse impossibile non
percepirte la tua assenza in questo momento: so benissimo che non ci
sei più, eppure ora che ho chiuso gli occhi, Leorio, so che sei
qui vicino a me. Stranamente avverto un senso di pace, un senso di
enorme felicità che so anche che appena riaprirò gli
occhi terminerà all'istante.
Un gorglio di stomaco o forse è un vacuo eco di ciò che
è la tua risata. Un sorriso,un sorriso...
mi venisse un colpo il biondino sta sorridendo e ha aperto gli
occhi. Il tuo sguardo da blu diviene rosso fuoco, ecco è tornato
normale e prima bhe, si sa non sono affari miei. Leorio rubi la scena
anche da morto. Sei davvero insopportabile. Mi fissa come se non ci
fossi, a carponi si volta verso Killua i cui occhi assassini son
spariti ma io avverto, come pari razza di serial killer, la loro
completa presenza e malvagità. Mi solletica la simpatia, ma al
contempo mi irrita.Il biondino procede incespicando non facendo nemmeno
caso che lo seguo poco dopo. Nella stanza accanto: un odore fetido che
ti sale dai piedi, ti fa rizzare i peli di tutto il corpo ma è
una cosa lenta agonizzante, come il soggetto che è ritratto nel
suo grigiore innaturale di cadavere, un puzzo di putrefazione o forse
chissà son io che voglia che già stia marcendo.O meglio
la necrosi è presente,ma la verità è che
Leorio stava già morendo da tempo.
Lo spettacolo rimane comunque raccparicciante persino per me che son di
stomaco esigentemente forte.
Lui che si inginocchia macchiandosi di sangue e altro materiale
organico non suo sparso sul mio pavimento di casa mia. Che
semplicemente lo fissa e sorride.Lo so che gli stai semplicemente
parlando, so che mai gli dirai addio non è nel tuo stile
Kurapika.
Il vero assassino in questa stanza temo di non essere io. Il vero
colpevole è colui che giace freddo sul pavimento di casa mia.
Oddio, le macchie non verranno mai via dalla moquette. Eppure, eppure
provo solo sollievo che non sia stato per mano mia che una brava
persona come lui se ne sia andata in un modo così violento come
violenta è stata la sua avvenuta nascita e vissuto.
Leorio tu nascondevi più cose di me che son un prestigiatore
folle, sol ora che giaci morto in casa mia sto cominciando ad
apprezzarti.
Indi per cui perchè non partire dall'inizio?
Bene allora conviene che io torni a sedere nella mia stanza. Risalgo il
letto, con calma, tanto domani mattina è ancora lontana.Mi
sistemo per bene,poggiando la schiena sulla struttura in ferro battuto
del letto. Carte e fumo a me, mie fedeli compagne rievocate ancora una
volta la mia labile e sciocca memoria.
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Capitolo 3 *** Lettera ad un amico ***
4mid
Lettera di Un amico
Debolmente da quella fatidica
notte che sei entrato tra le mie lenzuola e il corpo nudo e moribondo
di Leorio, posso dire che son passati sei mesi. Non pensavo di dirlo ma
la tua presenza è mefitica. Sei come una sorta di tossico
dipendenza da cui non so come pararmi e togliermi di mezzo la tua
fragranza di biondo sexy. Per questo ti sto scrivendo questa lettera.
Kurapika, io non so se sarò capace di essere il "tuo uomo"
come nelle notti in cui ti possiedo con veemenza e tu mi gridi come una
puttanella in calore, che io bhe sono il tuo uomo. Credevo che quello
fosse Leorio. Si lo so già meriterei di morire, di finire
come l'ex capo della brigata dell'illusione. Insomma quanto sei
fiscale, non ti aspettare che ti dica quelle tre paroline che tu tenti
facendomi sbavare come una sorta di rotvailer/san bernardo
perchè mi tieni a stecchetto di sesso facendomi assumere una
potenza di braccia notevoli...per tu sai cosa. Si insomma che credi che
rimanga con una tenda della felicità a vita sotto le
lenzuola?! Son un uomo e non di certo un ragazzino...a proposito ma ne
vogliamo parlare di quei due che ogni due per tre li scovo che scopano
come conigli? Okei che ora hanno quattordicianni, ma non è
un tantinello presto? Oddio tu sei di poco più grande e io
fra poco sarò anche maggiorenne a tutti gli effetti. Grazie
di avermi reso partecipe di un reato: pedofilia. Dannato sia il tuo
culo sodo!
Principalmente nemmeno so perchè mi sto affliggendo a
scriverti questa lettera nel mentre ti stai insaponando solitario sotto
la doccia...ed ecco che devo interrompermi.
Dopo due giorni di sesso e quell'interruzione ecco nuovamente a
scriverti...dove eravamo rimasti? Ah si che non so perchè
sto scrivendoti ma forse la ragione principale è che se sai
come io sia fatto: questa è una dichiarazione, una lettera
...di dichiarazione di qualcosa che nemmeno riesco a scrivere, quel
sentimento che tu mi sbatti in faccia continuamente e giustamente
rivendichi con forza.
A...m...o..r...e okei l'ho scritto anche tutto storpio, non pretendere
che lo riscriva o GIAMMAI possa pronunciarlo o morirei anche io, ma
ecco...a parte le poche battute di spirito: questa lettera oltre che di
dichiarazione è semplicemente qualcosa per tenerti
compagnia, quando sei da solo o semplcemente fato volesse (si mi sto
stringendo il pacco mio caro) che io svanissi nel nulla: tu sappia
ciò che provo.
Principalmente sei amico, principalmente sei MIO e quindi vedi di non
tradirmi nemmeno nei pensieri e l'unico ammesso lo sai è
Leorio.
Con oggi invece fanno un anno esatto dalla notte in cui sei piombato
nella mia vita. Nonostante i cambiamenti e tu sia cresciuto molto in
questo lasso di tempo, devo ammettere che mi manca molto il tuo profumo
e il tuo modo di fare così spelacchiato e insolente. Mi hai
scritto che mi ami e che senza di me quella notte non sapresti cosa
avresti fatto. Ancora una volta rileggo le tue parole appresso l'sms
che mi hai appena scritto: alla mia domanda da demente ebete
"perchè sei venuto da me quella volta?" tu hai risposto
semplicemente: "perchè sapevo che solo tu avresti potuto
accogliere un proprio simile reietto e in fondo sapevamo già da
tempo che fossimo fatti l'una per l'altra. Le nostre membra combaciano
bene, quanto le nostre labbra. I peccati di cui ci siamo macchiati son
così simili e solo tu avresti accettato che io potessi uccidere
la persona che più amavo al mondo perchè affetta da un
male incurabile..." Al che mi fa trasalire e mi chiedo: sei sicuro di
avere fatto la scelta giusta? Tu hai ucciso per amore io per
diverimento. Tutta la mia esistenza si basa sull'omicidio...e dal
piacere che ne traggo da esso. Ma non sta a me giudicare: dopotutto
ammetto che son concorde del fatto che tu sia un folle e che tu e solo
tu, possa combaciare così bene con quel qualcosa di melmoso che
posso chiamare anima giusto per farti intendere che forse anche io ne
possiedo una. Me l'hai fatta ritrovare tu, tu con quei occhi ferini e
capaci di sprazzare via qualsiasi tenebra tu e solo tu, mio tallone
d'Achille che oramai mi hai ancorato a morte certa che senza di te la
vita non ha quasi più gusto di venire vissuta. Tra sesso e
sangue, omicidi e suicidi, non so come ho fatto per quasi vent'anni di
esistenza a fare a meno di te...piccola troietta. Ma lo sai che te lo
dico con dolcezza. Oggi è l'anniversario...oggi andremo tutti
assieme a dire addio ad un amico a cui son molto grato: mi ha portato
la mia coscienza e anche amore, seppur non so se lo sia...non ne ho
idea. Qualunque essa sia: brindo a te amico mio Leorio, senza di te io
non sarei nemmeno qui già perchè già cinque anni
fa tu mi avevi cambiato e ora in tua assenza mi pare che forse io
più di tutti commemori sin troppe volte il passato.
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