A River Flows In You

di R0xy_xD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: La malattia ***
Capitolo 3: *** La telefonata decisiva ***
Capitolo 3: *** Capitolo2: L’arrivo del Dottor Charles Smith ***



Capitolo 1
*** Prologo: La malattia ***


Prologo: La malattia

14 maggio 2011

Doveva essere un controllo qualunque…
Ma non lo è stato…
 
Ore 9:30,
la famiglia White attende il controllo di routine per la piccola figlia Holly.
Dopo qualche minuto, la dolce infermiera dai capelli color carbone esce dalla stanza del controllo e chiama con un dolce sorriso la bimba.
 
Ore 11:00,
La stessa infermiera esce nuovamente dalla stanza. Questa volta i suoi occhi sono lucidi e il sorriso, prima dolce e spensierato, è falso e solo appena accennato.
I signori White lasciano la figlia a giocare con altri bambini e, preoccupati, seguono l’infermiera.
Arrivano all’ufficio della dottoressa primaria dell’ospedale, si siedono e guardano attenti le analisi di Holly.
La dottoressa inizia a parlare: “Lei signor White è inglese vero? Lei no, vero signora? Si si, è così…”,dice la dottoressa cercando le giuste parole per rivolgersi ai due “vi ho fatto chiamare, come probabilmente immaginate, per darvi una brutta notizia…”.
In seguito a quelle parole una lacrima riga il viso della madre di Holly, il padre, invece, rimane impassibile e si mostra calmo e freddo.
La primaria, allora, da la tanto attesa brutta notizia: “Holly è malata. La cosa peggiore è che non sappiamo di che malattia si tratta… Sembra che distrugga pian piano tutto l’organismo… Mi spiace, ma non ci possiamo fare niente…”
La mamma della piccola scoppia in un pianto disperato, ma non sa che per un anno dovrà sentire quella frase da tutti i dottori…
Il padre impallidisce diventando bianco come il latte, ma non versa una lacrima, è forte: non si può permettere di piangere… 
I due consultano la dottoressa e, seguendo i suoi consigli, iniziano da subito a chiamare medici rinomati e “più preparati”.
 

Come l’ha presa la piccola Holly???

Male… molto male…
I genitori l’hanno messa subito a riposo e lei, pur non stando male fisicamente, si sente debole…
Forse perché sente il suo organismo sgretolarsi…
Forse perché i suoi genitori, anche se in buone fede, la stanno intristendo dicendole che è malata…
 
Ma in fondo che ne sanno???
La tengono a letto, ma forse correre e giocare potrebbe aiutarla…
O forse no…
Inutile, nessuno lo sa…. Neanche i medici che, in questo lungo anno, hanno visitato Holly…
 
Ma un medico in realtà…  
 
 
Angolo “Autrice”:
Ok, u-c-c-i-d-e-t-e-m-i, ORA!
*le puntano ancora un’arma contro*
Io scherzavo, ma effettivamente un colpo ci stava..
Yiruma abbinato a ‘sto coso… :’(
Sembra la trama di film dell’orrore…
Fa niente: so che orribile, ma vorrei i vostri pareri…

Saluti, dall’autrice che non sa scrivere e che ha vomitato questo coso mentre ascoltava della musica meravigliosa.
 
Ogni secondo che passa odio questo schifo sempre di più… :’(

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Capitolo 3
*** La telefonata decisiva ***


Capitolo1: La telefonata decisiva
21 maggio 2012
E’ passato ormai un anno dal giorno in cui è stata diagnosticata la malattia ad Holly.
Un anno orribile, più di quanto la famiglia avrebbe potuto immaginare.
Oggi, come tutti i giorni, Holly è a letto a riposare guardando triste il giardino soleggiato e i suoi genitori stanno discutendo in salotto.
 
“Tesoro, mi sono informato… e ho trovato un medico inglese che potrebbe esserci utile…”, dice  piuttosto titubante il padre. “Questo medico ha molti ‘pro’ e altrettanti ‘contro’ ”, prosegue, “E’molto chiacchierato, per quanto riguarda i modi di fare, ma è stimato per le terapie che propone… E’ laureto in psicologia, tuttavia si dice che abbia portato conforto a malati di tumore, leucemia…”.
Il padre continua il suo “elenco”, la madre della bambina, invece, guarda in lacrime la piccola indifesa figliola per poi dire convinta: “Chiamalo, è l’ultima speranza…”
 
Un triste silenzio invade la stanza, poi, il tastare delle dita del padre di Holly sul telefono  lo distrugge.
 
“Squilla”, dice il padre freddo come un cubo di ghiaccio.
“Hello?”, chiede una voce femminile e graziosa.
“Do you speak Italian???”, replica ansioso il padre della piccola.
“Sì, sì! Non molto bene, ma un po’ si!”, risponde la stessa voce.
“Lei è l’assistente del Dottor Smith???”
“Sì sono io! Desidera qualche cosa?”
“… sì, vorrei che visitasse mia figlia Holly: ha una rara malattia e pensavo che potesse aiutarla…”
“Mi dice di dove vive?”
“Certo…”, il padre dice l’indirizzo alla giovane assistente e, sorpreso, accoglie con gioia la ‘sentenza’ della signorina: anche se residente in Italia il dottore sarà felice di visitarla.
“Mi dica i vostri nomi e sarà tutto okay…”
“Micheal White e Giulia Angeli”, esclama felice e orgoglioso il padre.
 
Il viso della madre si illumina leggermente: un candido sorriso della donna rallegra anche il padre della bimba.
La piccola Holly, intanto, esce dalla sua stanzetta. Cammina con decisione, ha un equilibrio perfetto e con la sua dolce vocina chiede: “Cosa è successo? Qualcosa di bello?”.
Giulia risponde con la voce smorzata da un pianto di gioia: “Cucciola mia! Verrà un medico bravissimo a visitarti!”.
L’entusiasmo della bambina si spegne, la sua faccia diventa cupa e lei commenta: “Non c’è da festeggiare… è solo una persona che mi mette addosso degli strani aggeggi… e poi dice ‘non saprei dire che malattia è…’”.
I due genitori si rattristano, ma il padre riesce a prometterle che ‘questa volta sarà diverso’.
La bimba finge un sorriso e si reca al davanzale della finestra.
“Se questo dottore non mi fa tornare a giocare mi arrabbio tantissimo e vado fuori lo stesso!”, esclama irritata al gattino che le fa le fusa.
“Briciola”, continua la piccola, sempre rivolta al micio, “Un giorno giocheremo là nel giardino!!! Sì, andrà così!”.
 
E’ ancora arrabbiata, ma come biasimarla???
Ha un giardino enorme davanti con una piccola fontana grigio topo, una distesa di fresca erbetta verde smeraldo e un grande melo ricco di rossi frutti.
 
“Briciola… secondo te questo dottore è davvero diverso?”, conclude Holly.
Il gatto bianco e marrone si striscia contro il suo braccio miagolando in modo dolce e confortevole e riuscendo a strapparle un sorriso.
 
 
 
Angolo “Autrice”:
Salve mondo!
Questa cosa fa schifo… meno schifo di quell’altro rigurgito di lettere capitolo, ma comunque SCHIFO e su questo punto non accetto obbiezioni u.u!
Comunque sia, ho sottolineato alcune parole perché serviranno nel proseguo della storia… non che vi interessi…
Recensite, se vi va…
Saluti, dall’autrice di questa cosa o-r-r-i-b-i-l-e
 
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo2: L’arrivo del Dottor Charles Smith ***


24 maggio 2012

Oggi è il giorno dell’arrivo del dottore…
Il giorno in cui il chiacchierato/stimato dottor Smith fa capolino nella vita di Holly e di tutta la famiglia White.
 
C’è grande agitazione in casa: il dottore dovrebbe arrivare tra pochi minuti.
I genitori sono preoccupati e ansiosi, il padre picchietta freneticamente la penna sulla scrivania di compensato, la madre sistema in continuazione i cuscini colorati del divano.
Holly, al contrario dei suoi, è scocciata e annoiata, teme che la visita sarà come le altre: lunga, monotona e fatta di discorsi pieni di lunghissimi paroloni complicati.
 Il padre suda freddo, la madre contorce le dita, il gatto si stiracchia e la bambina sbuffa…
Vanno avanti così per mezz’ora, poi il suono del campanello attira l’attenzione di tutti…
 
Dalla porta entra un uomo alto e snello sulla sessantina d’anni. Ha i capelli brizzolati e i baffi, brizzolati anche questi, lunghi e arricciati. Indossa un impermeabile beige e in mano ha una valigetta di pelle scura. L’aspetto dell’uomo incuriosisce Holly, ma non colpisce più di tanto i due adulti.
“Buongiorno!”,  esclama il dottore con un accento buffo e tipicamente inglese.
“Salve, noi siamo i signori White!”, dice precipitoso Micheal.
Il dottore ‘ispeziona’ la casa, guarda le foto e poi commenta con un semplice ‘carina’; poi inizia a parlare con un fare maturo e ‘superiore’: “Io sono Charles Smith, Il Grande dottor Charles Smith. Mi avete chiamato per aiutare vostra figlia! Ora potete dire il suo nome al Grande dottore? ”.
Il padre risponde in un inglese perfetto: “Holly, her name is Holly!”.
Il dottor fa una risata di soddisfazione e dichiara immediatamente il suo apprezzamento per il nome della bambina e per la pronuncia impeccabile del signor White.
“Allora piccolina! Vuoi parlarmi un pochino di te???”, chiede Smith rivolto alla bimba.
“Buongiorno… mi chiamo Holly e sono felice di conoscerti…”, risponde educatamente la bambina ricordando gli insegnamenti dei genitori.
“Chiamami Charles, okay my dear?”ribatte il dottore.
Gli sguardi dei due genitori si incrociano perplessi dalla risposta di ‘Charles’, mentre la risatina innocente di Holly invade il salotto.
 
Il dottor Smith, allora, approfitta della risata della piccola per scrutare meglio la famiglia…
Prima squadra attentamente la figura seria ed imponente del padre: osserva il particolare castano chiaro dei capelli dai riflessi dorati, l’azzurro cielo degli occhi e l’accenno di scuri baffetti; poi la figura più dolce e rassicurante di Giulia. Nota i riflessi verdi negli occhi blu come il mare, i capelli castani e ricci, la carnagione pallida e la bocca rosea.
Si sofferma anche sul gatto di casa, ma soprattutto sulla sua paziente, Holly.
Lo colpiscono i suoi ricci capelli del colore dei girasoli, gli occhi espressivi e dolci come lo zucchero  ricordanti due piccoli zaffiri e la carnagione candida come quella della madre.
 
Una domanda postagli dal padre di Holly riporta alla realtà Smith: “Vuole iniziare la visita… o le serve altro tempo?”.
Giusto la visita! La visita medica!

Il ‘nostro dottore’ è qui per questo…

 
 

Angolo “Autrice”:
Hola mondo bello! (?)
Questo capitolo mi convince quasi… solo Quasi però…
Spero che le mie descrizioni vi siano piaciute e di non essere stata ripetitiva…
Personalmente, amo il personaggio del dottor Charles Smith, ma i miei gusti sono miei e i vostri, sono vostri… (capitan ovvio alla riscossa .-.)
Bho… recensite e ditemi che ne pensate…
 Ciao a tutti, dall’autrice che descrive da schifo

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