Wolf & I: Absent.

di Atemlos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ease my mind, will you? ***
Capitolo 2: *** Play that song again, 'cause we were in love before the rain began and if I cry out, cover my ears. ***



Capitolo 1
*** Ease my mind, will you? ***


 

                   Ease my mind, will you? {Part 1}  

 

Strano il modo in cui la vita possa cambiare così, da un momento all'altro. Un giorno, le tue uniche preoccupazioni sono quelle di alzarsi all'orario giusto e non fare tardi alle lezioni, passare ore ed ore immerso nei libri con la speranza di apprendere il necessario per il test di chimica del giorno successivo, riuscire ad essere degnato di un solo -unico- sguardo dalla persona per la quale hai una cotta dalla terza elementare. Ancora ci pensi, nonostante tutto, agli occhi splendidamente marroni di Lydia, ai suoi capelli dolci e lisci al tatto di colore bronzo ramato, alla sua voce sottile e seducente, alla splendida persona che si nasconde dietro quella maschera da classica oca presente in ogni liceo. Un solo sguardo, un unico e vero filo invisibile fra i vostri cuori: il tuo, che è quasi sempre appartenuto a lei ed il suo, che è sempre appartenuto a quello spaccone di Jackson. Invece, il giorno dopo ti ritrovi coinvolto in un mondo parallelo traboccante di lupi mannari, zanne, omicidi, zanne, Kanima, zanne, Alpha, zanne, cacciatori di lupi mannari, zanne, un vecchio psicopatico, zanne, liquidi paralazzinati, branchi, quel personaggio ambiguo ed insopportabile di Derek, zanne e... ancora zanne. Come se tu, l'umano-inutile-senza-poteri Stiles, fossi in grado di reggere tutto quel... quel... 
-Stiles, non hai toccato cibo.
Le tue ginocchia, in un attimo, trovano confortante la liscia superficie del tavolo contro il quale vai a sbattere dallo spavento che la voce calma e preoccupata di tuo padre ha procurato alla tua coscienza. La forchetta che ti è sfuggita di mano procura un tonfo assordante al terreno, le tue labbra aperte in un boccone che rilascia sospiri come bombe ad orologeria. Gli occhi corrono su quelli dell'uomo di fronte a te, un sorriso quasi spontaneo si forma e decora il tuo viso. 
-Eh... sì... io, scusa. Stavo pensando ad altro, mi sono distratto un attimo.
Tenti di recuperare l'oggetto dal terreno, mentre tuo padre ti osserva con aria preoccupata. Sì, ti sei decisamente distratto. Cosa che, ultimamente, capito troppo di frequente. Poggi gli avambracci sulla piattaforma, spostando leggermente in avanti il piatto, portando le mani sul viso a distendere la pelle contratta che non riesce a darti pace. Sì, ti sei distratto... rintanato nei tuoi pensieri, rifugiato nella tua mente per la futile paura di perdere tutto, di perdere quello che oramai hai già perso. Come se questo potesse aiutare.
-Domani ho un test di trigonometria e -credimi- non ricordo assolutamente niente. Come se tutte quelle ffformule e tutte quelle regole, che diamine, servissero a qualcosa nella vita. Cioè, guardami, a cosa pensi servano delle formule nel momento in cui la forchetta ti scivola di mano? Assolutamente a niente!
Continui a parlare, le parole fluiscono, il suono della tua voce è quasi ironica ed il tuo viso è perfettamente sereno e dannatamente immaturo. Parole prive di senso, sarcasmo, ma quello è ciò che ti resta. Lo sceriffo ti sorride, annuendo concorde con le tue affermazioni.
-Sì, hai perfettamente ragione Stiles... sul serio, la trigonometria è una materia difficile ed inutile allo stesso tempo che probabilmente dovresti andare di sopra a studiare, giusto per non rischiare un'insufficienza.
Lui parla, mentre tu ti sei già alzato con il chiaro e limpido dolore alle ginocchia mentre ti avvii verso il lavandino dove poggerai il piatto che tuo padre laverà, data la non-presenza di una donna in casa. E per un attimo ripensi a lei, al suo viso, alla sua calda voce... simile a quella di Lydia. Sì, ti sei nuovamente distratto e seguire il consiglio di tuo padre non sembra una brutta idea. Quella di andare di sopra, quella di studiare un po' meno. Gli sorridi, dandogli una pacca affettuosa sulla schiena per poi girargli le spalle.
-Anche se domani è domenica. Una domenica di Luglio. Una domenica durante le vacanze estive, Stiles!
Il tuo corpo s'arresta all'improvviso tono di voce della persona alle tue spalle, cupo e preoccupato, ed in special modo al senso più che sensato delle sue parole. Giri lentamente il capo, un sorriso largo trentadue denti e occhi verdi scintillanti.-
-Ok... forse sono più che distratto.
Tuo padre inarca un sopracciglio, abbassando il capo in modo inequivocabile. Come se volesse dire 'Seriously?'. E sì, ti sei distratto e sicuramente non attenderai che ti vengano imposte altre domande... quel 'Seriously?' è già abbastanza. 
Stringi le labbra in una morsa di difesa, strizzando leggermente gli occhi ed alzando l'indice verso l'uomo come per zittirlo. 
-No question, no aswer!
Fili per scale come un fulmine, raggiungendo la tua stanza e sigillandotici dentro. Il respiro affannato e gli occhi chiusi. Si, ti sei distratto e sei stato miseramente beccato. 
-Dannazione...
Lasci che le braccia cadano sui fianchi, esauste e senza aprire gli occhi t'incammini lentamente verso il letto. La tua oasi, lì potrai distenderti e -con un pizzico di fortuna- addormentarti. E con un altro pizzico di fortuna, Lydia verrà a trovarti nei tuoi sogni.
-Sei distratto.
Sussulti nuovamente, ma questa volta non per colpa di tuo padre e della sua voce preoccupata. Questa -di voce- è roca, profonda, frustrante e fastidiosa. Cosa diamine ci fa LUI qui? Volti per l'ennesima volta il capo, insieme al corpo. Ma non vai molto lontano, perché  lui è a pochi centimetri da te ed inevitabilmente finisci per sbatterci contro. Un breve ma intenso contatto che infiamma ogni tua cellula, che ti obbliga a serrare gli occhi e a tenere le piante dei piedi ben saldi per non rischiare di cadere rovinosamente al terreno. 
-Derek, ma che diamine...
Non concludi, non ne hai la forza. D'un tratto hai aperto gli occhi e ti sei immerso nei suoi, di un colore freddo e raggelante. Non hai mai avuto l'opportunità di studiarli, non hai mai avuto l'opportunità di affogare dentro quell'acqua gelata. Le sue pupille svolgono piccoli movimenti, le tue invece sono fisse. E' travolgente come quell'odioso licantropo riesca a farti ribbollire il sangue... dalla rabbia, dall'odio, daquelcheè.
-Sei distratto.
Ripete nuovamente lui, questa volta scandendo lettera per lettera. E tu segui il contorno di quelle labbra, le guardi muoversi. Sono carnose, sono delineate, sono inumidite, sono perfette. Sì, ti sei distratto...
-Stiles.
La sua voce ti riporta con foga alla realtà, ma questa volta non sobbalzi, non ti rovini le ginocchia, non sussulti, non respiri. Fissi i suoi occhi e, conoscendolo, a quest'ora dovresti essere morto. 
-Io, sì... cioé. Aspetta, non sei tu qui a-a fare le domande. Che diamine ci fai in camera mi...
-Era una constatazione.
Non fai in tempo a concludere la frase che la tue parole vengono sopraffatte dalle sue. Certo, tu sarai distratto ma lui è molto più complessato del solito. E fa molto stile Psycho. Ed è molto più inquietante. Ed è davvero attraente... E questa te la potevi risparmiare. E lui sorride, in modo impercettibile ma sorride. Quel bastardo, come se ti potesse leggere nella mente... aspetta, i licantropi non leggono nella mente. Lo fanno? Ti devi documentare meglio su questo importante dettaglio ma speri vivamente di no. No, non lo fanno o probabilmente saresti già morto. O magari aspetta di squarciarti i polmoni con le zanne.
-E' per Lydia?
Ti sei nuovamente distratto, ma il nome di lei è molto più armonico pronunciato dalla sua voce. Non legge i tuoi pensieri Stiles, altrimenti saresti già morto e sepolto. 
-Sì...
Ma non è solamente per lei e questo dovrebbe saperlo.
-Anche per le zanne... un po'... mi distraggono, ecco.
Ma non è solamente per le zanne e questo dovrebbe saperlo.
-Anche per tutta la faccendo di voi lupi mannari. 
Ma non è solamente per i lupi mannari e questo dovrebbe saperlo.
-E anche per quel mostruoso Kanima nonché Jackson.
Ma non è solamente Jackson, anche se principalmente è Jackson, ma questo dovrebbe saperlo.
-E anche perché... ho paura. 
E' la paura e questo lui non lo dovrebbe sapere. La paura di perdere tutto, la paura di essere inutile, la paura di essere ucciso, la paura di essere paralizzato ed intrappolato da un fottuto rettile in una piscina dov...
-Per il fatto di avermi salvato, in quella piscina... Non ho ancora avuto modo di ringraziarti, Stiles.
E' solo una coincidenza, vero? I lupi mannari non leggono i pensieri altrui. E lo guardi negli occhi, le tue palpebre spalacante. Ora siete più vicini che mai, in quegli occhi color gelo ora ti puoi specchiare, puoi morire, puoi annegare ed in quelle labbra vuoi approdare. Immobile, il suo calore invade ancor più il tuo corpo e, dannazione, hai caldo. Ti senti bruciare gli occhi, ti senti bruciare la pelle, ti senti bruciare le ossa, lo stomaco, le labbra, l'anima... in particolar modo lo stomaco, dato che ti ritrovi a terra con un dolore lancinante. Te lo dovevi aspettare, Derek è deciamente complessato. Ma che cavolo gli è preso? 
-Bel modo di ringraziare, eh. La prossima volta vedrò di lasciarti affogare, ti filmerò con una videocamera e ne farò un film che venderà parecchi dollari. Ah, e lo andrò a vedere al cinema mangiando pop-corn con...
Sì, ti sei distratto e parli da solo: Derek è sparito. Cacci un lungo sospiro e lasci che il capo tocchi il pavimento, chiudendo gli occhi nonostante il dolore sia ancora lì, presente. Ed il dolore del pugno non è nemmeno una minima parte del dolore che invade le tue membra. Una risata sarcastica attraversa la tua gola, fuoriuscendo dalle tue labbra. Non ti alzi nemmeno per raggiungere il letto, resti lì, in attesa di un qualcosa. Qualsiasi, cosa. 


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Beh, ecco qui la mia prima fanfiction in questo contest. E' una one-shot, ma ho deciso di spezzarla in due parti per questioni di comodità. 
Amo questa coppia, letteralmente. I loro sguardi nelle varie puntate lasciano molto all'immaginazione, dato che Dylan e Tyler hanno un feeling davvero ottimo. Insomma, chi non ha notato che si fissavano le labbra ogni cinque secondi? Uh, non fatemici pensare.
Ma parliamo della shot, molto probabilmente in qualche punto potrebbe risultare OOC con quello che sono in personaggi ADESSO. Diciamo che ho cercato di vedere come potrebbero essere DOPO, e intendo dopo sette mesi dalla 2x12. Stiles si è chiuso in sé stesso, nascondendo tutto sotto la maschera sarcastica e sotto i suoi sorrisi da -sto-sorridendo-ma-in-realtà-il-mondo-mi-sta-crollando-addosso-e-non-so-gestire-la-situazione. Ho letto alcuni spoiler dove si dice che, nella terza stagione, vedremo un Derek diverso ed un avvicinamento fra lui e Stiles. Il Derek diverso qui lo noterete, e tanto, ma Stiles sarà comunque stato 'fuori dal branco' per mesi. A dire il vero non voglio sia tutto perfetto, ambientazione e tutto il resto.  Principalmente ci sono Stiles e Derek. 
Spero vi piaccia.

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Capitolo 2
*** Play that song again, 'cause we were in love before the rain began and if I cry out, cover my ears. ***


      Play that song again, 'cause we were in love before the rain began... {Part 2} 

         

 
E sei approdato. Quelle labbra, carnose ed ingannevoli, si prosciugano contro le tue. Le smuovono, le baciano, le schiudono, le distruggono. Tu le assapori, ma da esse alcun sapore ne riesci a trarre. Ma loro ti succhiano l'anima, il respiro vieno mozzato ogni qualvolta quel torpore t'inaridisce. Sai a chi appartengono, lo senti... le senti. Ma è solo un sogno e senti pure quello. La paura di aprire gli occhi sparisce ed i suoi sono lì, ti guardano, ti mangiano, ti inglobano in quell'iceberg di puro trambusto. Una tua mano scivola, sdrucciola sulla nuca di lui e lo spinge verso te, verso le tue labbra. E' una droga, la vuoi e non ne puoi fare a meno. La scena si schiarisce, il tuo palmo segue le curve di quel corpo che si contrae al suo tocco. Si spinge verso il tuo ed è come un vortice afrodisiaco, come un uragano, come se le fiamme dell'inferno si riversino su di voi. Due corpi avvinghiati, due cuori che battono, quattro labbra che si divorano, quattro mani che s'intrecciano. E tu non puoi crederci, ti senti dannatamente bene sotto quel tocco. Sotto un tocco... diverso. Sotto il tocco di Derek.
 
Sobbalzi, e sobbalzi davvero. Non hai aria nei polmoni, gli occhi spalancati e le labbra ancora bagnate. E quello non era mai accaduto, quello non era mai accaduto... in tutti i sensi possibili ed esistenti: non aveva mai sognato così, non aveva mai... non aveva mai.  Non era mai successo, mai. 
Incredulo, riesci ad alzarti e con fatica a raggiungere la porta. E' stato lui, ne sei sicuro, lui e i suoi maledetti trucchetti da lupo mannaro. E' sempre stato lui, è sempre stata solo colpa sua. Scendi le scale, prendi le chiavi dell'auto dal tavolo ed esci di casa; tuo padre starà già dormendo. Sali in auto, la fai partire e sai esattamente dove andare. Quello non era mai successo, ma la sua presenza è ancora lì... i suoi occhi lo sono. E no, questa volta non ti sei distratto. 
Cinque minuti durante i quali le immagini di quel sogno non ti abbandonano, cinque minuti e sei davanti alla porta degli Hale; non chiedi il permesso di entrare, è aperta. La oltrepassi e lui c'è, lo senti. Senti il suo battito cardico, senti il suo odore. Ed è tutto così dannatamente sbagliato. Sei distratto... 
-Ma questa volta, non da lei.
Da lui. E tu chiudi gli occhi, stringi i pugni e la rabbia ti assale. Non può farti questo, il braccio parte da solo e senza preavviso finisce per scagliarsi contro la mascella del licantropo, ma senza smuoverlo di un millimetro. E' come se tutto fosse arrivato ad un limite, un limite che lui ha oltrepassato. Un limite che quegli occhi grigi hanno colto, un limite che si è abbattuto non sul suo viso, ma sul suo cuore. Un limite che, in questo preciso istante, stai superando perfino tu. Un limite che fuoriusce dai tuoi occhi, un limite che ti toglie le forze. E poi quelle immagini, te li fanno serrare. 
-No, seriamente. Voi lupi leggete nella mente?
-Non sono Edward Cullen.
-Oh, luccichi anche?
-Stiles.
-No, perché io come Bella non mi ci vedo.
-Stiles.
Un respiro profondo, tutto questo non ha senso. Alzi lo sguardo verso lui, dato il fatto che sia più alto di qualche spanna. E'... un sussulto al cuore, i quali battiti continuano ad accellerare di secondo in secondo. Non capisci cosa sia, non capisci come, quando e cosa ti stia accadendo.
-Cosa ti succede?
Un mormorio, un tono di voce che mai avresti pensato di poter udire dalla bocca di Derek. Uno sguardo che mai avresti pensato di poter vedere dagli occhi di Derek. Cosa sta succedendo realmente? 
-Sto ancora sognando?
-Siamo preoccupati per te, Stiles. 
-''Siamo''?
-Tutti noi.
-E da quando ti ritieni parte di qualcosa, Derek?
- ... sono passati sette mesi.
- Oh, quindi fra altri sette mesi tornerai a schiacciarmi la faccia contro un volante?
-Stiles!
- Che c'è?
- C'è che... sono preoccupato per te.
Un sussurro impercettibile, un passo che quegli occhi percorrono verso di te. E no, non capisci. Non può essere vero... non può essere cambiato. Sì, sono passati mesi da quando non lo vedi, ma non può essere cambiato. Non ha senso, nulla di tutto questo ha senso. Stai sognando.
-Ed essere preoccupato per me non ti dovrebbe dare il diritto di... sganciarmi un pugno nello stomaco e lasciarmi lì, a terra... a sognarti.
E lui si avvicina con agonia, i vostri sguardi incatenati mentre lui ti sfiora un braccio, gesto al quale tremi. Il calore di qualche ora prima s'impossessa nuovamente di te, mozzandoti il respiro mentre il petto di lui aderisce al tuo. Rimani imbambolato, per un attimo pensando a Lydia e ai suoi capelli ramati.
-Lì, a terra, in casa tua... non avrei potuto fare questo.
Pochi millimetri e le sue labbra bollenti si poggiano sulle tue, in una lieve scia di magia. Le senti schiudersi le tue, il labbro inferiore che s'intrappola fra il suo mentre lentamente vi abbandonate alla sensazione di torpore, di umido. Lo stomaco in subbuglio, si ribalta e fa le capriole mentre cerchi d'impossessarti di quelle labbra. La sua lingua, dannatamente calda e umida, chiede il permesso per entrare; ma sa che non dovrebbe, la porta è aperta. Assaggi il suo sapore e le sue labbra ne hanno uno, un qualcosa che ti dà letteralmente alla testa. Non sai definirlo, non sai definire la morbidezza di quelle labbra, non puoi descrivere l'appetitoso languore di quella lingua e non puoi nemmeno descrivere la guerra che incombe fra le vostre bocche, le quali non vogliono altro che divorarsi. E non è come nel tuo sogno, questo è differentemente migliore. Derek è diverso, tu sei diverso, le sensazioni sono diverse. E lui ti morde le labbra, le mangia e ne è affamato, così come tu sei affamato delle sue. E' un muro qualsiasi che ospita la schiena di lui, dopo averlo schiacciato fra il tuo corpo ed esso. Ora non sei più immobile, ora capisci cosa significhi essere un lupo, cosa significhi avere fame, cosa significhi voler divorare; e lo fai, le tue mani sono ovunque. Tasti la sua pelle calda, i suoi muscoli perfetti, le sue braccia, il suo corpo. Ed è così diverso da quello che potrebbe avere Lydia, è così... dannatamente attraente, bollente. Intrappoli i suoi palmi nei tuoi, facendoli scorrere in altro, fin sopra il capo di lui dove li intrappolerai. Spingi il tuo corpo verso il suo e tremi, scordandoti di tutto quanto. Di tutto il dolore, di tutti gli orrori, di tutte le ferite, di tutti i pensieri e di tutti gli incubi. Ora ci sono solo le labbra di Derek, i suoi occhi carichi di lussuria fra un bacio ed un altro. Nuovamente senza fiato mentre lui ribalta la posizione, schiacciando il tuo corpo fra il suo ed il muro prima di fronte; ed è ovvio che la Bestia è stata risvegliata, sinonimo del desiderio. Ti senti schiacciato, accaldato. Le dita di lui esplorano il tuo corpo, parole incomprensibili escono dalle sue labbra... ma non ci fai caso, ora hai solo bisogno di toccarlo e di essere toccato da lui. Sempre con le dita, s'impossessa dell'orlo della tua maglia che -presto- ti verrà strappata di dosso, lasciandoti a torso nudo. Porti le braccia al suo collo, per poi tentare di fare lo stesso con lui; essendo impacciato, sarà Derek stesso a rimuoverla di dosso. La mancanza delle sue labbra ti sta uccidendo, nonostante non stia passando nemmeno mezzo secondo. E' tutto così strano...  non riesci a respirare ma non puoi fermarti, non vuoi fermarti. Lo afferri le spalle, per poi circondargli il collo con le braccia mentre gli mordi il labbro inferiore, e non con poca ferocia. E' una sopresa per lui e non appena lo lasci andare si fionda sul tuo collo, esattamente come farebbe con una preda. Percorri la sua schiena mentre riprendi fiato, nonostante quest'ultimo ti venga rubata ogni volta che quelle labbra bollenti baciando un tuo lembo di pelle che, per fortuna o per sfortuna, non si sta limitando solo al collo. Ti morde il petto, prima una parte poi un'altra, costringendoti a graffiargli crudelmente spalle e sbraccia. Si abbassa lentamente, arrivando all'asciutta e marginale scia di addominali che nell'ultimo periodo hai sviluppato discretamente. Pochi gesti, nonostante tu sia completamente pervaso dalla situazione, e vi ritrovate entrambi nudi; spogli di qualunque veste, di qualunque maschera, di qualunque paura, di qualunque pregiudizio: solo Stiles e Derek, ed è così ambigua come sensazione che restate a guardarvi negli occhi per interi minuti, se non ore. Tu aggrappato al suo bel corpo, gambe e braccia a circondargli vita e collo, lui aggrappato ai tuoi tocchi e ai tuoi sentimenti. Non hai mai visto questo lato del lupo e, forse, non avresti mai voluto vederlo... con la paura che da un giorno all'altro ritorni quello che era, quello che entrambi odiate. E lo guardi negli occhi, cerchi di cogliere ogni sua domanda, ogni sua risposta e tutto quello che trovi è Derek. E' la sua anima, è il suo cuore, è quel suo sguardo che nessuno potrà mai sostituire; quello sguardo che ti ha rapito dalla prima volta che hai visto, quelle labbra che ti hanno tormentato per mesi, quella voce che ti entra dentro. E' tutto così... grande. E con tutto, intendo tutto.
-Sai che... sai che l'uomo ha inventato un certo affare che semplifica certe cose? Una di quelle certe cose la stiamo follemente facendo ora e... è chiamato letto.
Ed è così bello sentirlo ridere, è così maledettamente fantastico ascoltare la sua risata. E' così assurdo che lo faccia proprio grazie a te, per te, solo per te. Porti la mano destra sul suo viso, accarezzandolo lentamente, il pollice ad occuparsi delle sue labbra. E sì, ti stai distraendo mentre un torpore dipinge di timido rosso il viso di Derek. Un sorriso sporge dalle tue labbra, le quali vengono immeddiatamente possedute da quelle del lupo mannaro. Un lieve sfiorarsi di labbra, roventi mani che si toccano, corpi bagnati che s'intrecciano. Pochi istanti e raggiungete quel maledetto letto malandato, sul cui vieni adagiamente sdraiato senza che le vostre labbra si separino nemmeno per un istante. Lo guardi, lo tocchi, lo baci, ti aggrappi a lui, al suo viso, ai suoi occhi, intrecci le vostre gambe e sì, ti stai distraendo.
-Derek... non sto più sognando, vero?
Una domanda, la disperazione nella tua voce. Non potresti resistere se, proprio in questo momento, tutto finisse. Impazziresti, totalmente. Provi ad imprimere la tua pelle sulla sua, ad annusare a fondo il suo profumo, qualcosa a cui tu possa aggrapparti. Non puoi perdere anche lui.
-No, Stiles. Sono qui, sono reale... e sono tuo.
E tutto sembra così caotico con le sue labbra, carnose ed ingannevoli, che si prosciugano contro le tue. Le smuovono, le baciano, le schiudono, le distruggono. Tu le assapori, facendoti inebriare da quel sapore famelico che ti fa venire voglia di urlare, di uccidre, di mordere. Ti succhiano l'anima, il respiro vieno mozzato ogni qualvolta quel torpore t'inaridisce. Sai a chi appartengono, lo senti... ed entrambi sapete a chi appartenete: l'uno all'altro. E non è solo un sogno, nulla potrebbe essere tanto perfetto. La paura sparisce ed i suoi occhi sono lì, ti guardano, ti mangiano, ti inglobano in quell'iceberg di puro trambusto. Una tua mano scivola, sdrucciola sulla nuca di lui e lo spinge verso te, verso di te. Lo lasci entrare, è doloroso ma sai che è l'unica via verso la felicità, sai che è quello che vuoi. Finalmente, sai che è Derek.  E' una droga, lo vuoi e non ne puoi fare a meno, così come lui non potrà fare a meno di te. La scena prende una piega paradisiaca, il tuo palmo segue le curve di quel corpo che si contrae al solo tocco. Si spinge verso il tuo ed è come un vortice afrodisiaco, come un uragano, come se le fiamme dell'inferno si riversino su di voi. Due corpi avvinghiati, due cuori che battono, quattro labbra che si divorano, quattro mani che s'intrecciano. E tu non puoi crederci, ti senti dannatamente pieno. Pieno di Derek.
                                                                    
                                                              
                                 ... and If I cry out, cover my ears. {Epilogue}


 
                                                                                          
La luce ferisce i tuoi occhi, costringendo il tuo corpo a rannicchiarsi contro quello della persona distessa accanto al tuo. Un corpo sconosciuto ma al contempo familiare, di cui solo ti potresti nutrire. Delle braccia ti circondano, braccia forti, non esili come quelle di una donna. E tu ti senti al sicuro, protetto, in un rifugio dove niente può scalfirti. Apri le palpebre, ma sai che non potrai guardarlo senza che il tuo cuore si fermi. Solo resti così, per attimi interi avvolto in quel corpo nudo e caldo, ascoltando i suoi battiti del cuore mentre, piano, delle dita accarezzano la tua nuca.
- Dillo ancora, Derek. 
Silenzio, e cominci ad avere paura. Il cuore batte all'impazzata, non può essere tutto una menzogna, non può. Attira il tuo mento verso l'alto, il suo sguardo a cercare il tuo con un urgenza. E sì, sei distratto da quello sguardo; nessuno ti ha mai guardato così.
- Io... sono... ti ringrazio per avermi salvato da quella piscina. E per tutte le altre volte in cui lo hai fatto. In cui hai salvato tutti noi. Non sei inutile, non lo sarai mai.
Sorridi, sorridi davvero. Per una volta nella tua nuova vita, sorridi senza secondi fini. E se tutto questo fosse un sogno, non ti svegliare mai. Non c'è altro posto per te.
- Anche io sono tuo...
- ... e sei proprio distratto.


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Ecco a voi la seconda parte della shot, insieme ad un epilogo (se così possiamo chiamarlo). Uhm... questa parte è decisamente hot, forse avrei dovuto mettere il rating rosso ma -da quel che ho capito- ci dovrebbero essere descrizioni dettagliate per far sì che lo sia, cosa che io ho cercato di non fare. Probabile che sia andato un po' nell'OOC con le parole 'Sono tuo' da parte di Derek, ma comunque penso sia qualcosa che andava detto. Loro due si sono appartenuti sin dall'inizio, si sono voluti e non sono mai riusciti a stare lontani. Insomma, fra loro vige la regola 'Ti salto al collo ma non so per fare cosa', della serie 'Ti azzanno oppure...'' e la linea fra odio ed amore è davvero sottile. Tra l'altro, Jeff Davis -in varie interviste- ha confermato che sfrutterà lo Sterek nella terza stagione. Forse non come coppia, ma comunque avranno dei bei momenti insieme dai quali potremmo ricavare idee per le nostre fanfiction. E semmai questa scena si avverasse, v'invito al mio funerale. (Da notare le due gif che -personalmente- adoro. In più, la strepitosa fan art dell'epilogo.)
Ringrazio tutti coloro che apprezzeranno il manoscritto e chi, pazientemente, lascerà una recensione... ad un autore fa sempre piacere un parere altrui.
Alla prossima follia.

-Atemlos.

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