Sei innamorata di me, Evans?

di Arya__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Maledetto piano ***
Capitolo 2: *** Transformatio Pendens ***
Capitolo 3: *** Il cervo ***
Capitolo 4: *** Proposta interrotta ***
Capitolo 5: *** Avviso ***
Capitolo 6: *** Trasformazioni inattese ***
Capitolo 7: *** La Stanza delle Necessità ***



Capitolo 1
*** Prologo - Maledetto piano ***


Sei innamorata di me, Evans?

 

Maledetto piano

 

“Evans! Ehi Evans aspetta!”

Sono praticamente scappata! Io non scappo, per la barba di Merlino!

Sono scappata perché ho sentito del piano! Minus ne stava parlando con Black. Non ci posso credere! Mi ha incastrata! Maledetto Jam.. Potter! Maledetto Potter! Adesso mi metto pure a chiamarlo per nome!

E lui? Lui sorrideva, con quel dannatissimo sorriso perfetto e quei capelli ribelli sempre al vento! O Merlino, mi sto mettendo a elogiare le sue qualità! Sono proprio finita!

Sento una mano che mi afferra il polso e mi costringe a fermarmi. Non ho il coraggio di girarmi.

“Ehi Lily.. io..” tentenna un James Potter oltremodo intimidito.

“Tu cosa?” gli urlo girandomi.

“Non so cosa hai sentito, ma ti posso spiegare..” mi risponde lui guardando dritta negli occhi.

Ha degli occhi così magnetici. Non li avevo mai notati prima.

“Avanti! Spiegami! Spiegami come hai fatto e perché lo hai fatto! Non ti bastava deridermi chiedendomi di uscire, no? Dovevi pure umiliarmi con quella sottospecie di bacio! Quel.. quel.. quel coso non significava niente! E non sono nemmeno sicura fosse un bacio, a dirla tutta” gli dico in faccia.

“Non sai quello che dici Evans, altrimenti non saresti scappata” mi dice lui sicuro di sé.

“E comunque non sono scappata! Ho da portare urgentemente dei libri da Madama Pince o rischio la punizione per il ritardo” mi invento su due piedi. È credibile, no? Io passo metà del mio tempo in biblioteca.

“Evans tu non sei mai in ritardo con i libri. E comunque ‘Mille incantesimi da sapere a memoria prima dei M.A.G.O.’ lo hai consegnato ieri. E credo che Madame Pince ti abbia detto che puoi prenderlo in prestito solo tra altre due settimane” mi dice lui. Mi conosce davvero così bene? Tutto questo mi spiazza, ma spero che lui non lo noti.

“Cosa fai Potter, mi spii?” gli dico sulla difensiva.

“No Evans, spiare è un termine negativo e offensivo. Direi piuttosto che mi preoccupo che la tua vita scorra nella maniera più fluida possibile” dice arrampicandosi sugli specchi, ma sorridendo come solo un Marauders sa fare.

Ok, in pratica mi spia. Ma come mai non mi da noia?

“Tu mi hai presa in giro! Mi aspettavo di tutto da te, ma non questo! Io mi sono fidata, per Merlino! E tu?? Tu ti sei preso gioco di me fin dall’inizio!” gli urlo in faccia carica di risentimento.

Non doveva andare così!

“Io non ti ho mai presa in giro” mi risponde lui offeso.

“Ah no?” gli dico “E adesso vorresti dirmi che quello che tu e Black avete organizzato non era un piano?”

Lui tentenna incerto poi risponde “Sì, ma l’ho fatto solo per farti capire com’ero davvero! Tu non hai mai voluto conoscermi per davvero!”

“Ti conosco da 7 anni Potter. Sei un borioso e assillante giocatore di Quidditch che passa il suo tempo a fare scherzi e a prendere punizioni. E che mi assilla in continuazione. Lo so come sei fatto” gli dico dura.

“Tu non sai un accidenti! Sai solo quello che vuoi vedere, ma non riesci ad aprire gli occhi perché sei dannatamente prevenuta verso i Marauders e verso di me soprattutto” mi risponde alzando la voce. Lo vedo infervorato, è la prima volta che mi urla contro e il suo risentimento un po’ mi ferisce.

“Pensala come vuoi” gli dico sperando non veda quanto le sue parole mi hanno ferito “Non mi interessa”

“Tu non capisci! Io l’ho fatto per permetterti di conoscermi” cerca di spiegarsi “Siamo stati bene nei momenti che passavamo insieme, no? perché non vuoi ammettere che siamo stati bene?” mi chiede pieno di risentimento.

“Perché tu hai organizzato un piano! Tutto quello che è successo faceva parte di un piano! E non mi piace essere la pedina di nessuno. Per me questa cosa finisce qui” gli dico prima di andarmene.

Lo sento allontanarsi nella direzione opposta e borbottare “Maledetto piano..”

Come siamo arrivati a questo punto?

 

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Eccomi! Sono tornata con una nuova FanFiction su Lily E James! Non potevo resistere! Li adoro come coppia e visto che l’altra FF era quasi finita, ho deciso di postarvi il prologo di questa nuova creazione. Spero vi abbia incuriosito!

Se avete piacere, lasciatemi un’impronta del vostro passaggio!

Dafne

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Capitolo 2
*** Transformatio Pendens ***


Transformatio Pendens

Tre settimane prima

 

“Lene non credo che sia il caso!” bisbiglio alla mia amica “E’ un Marauders e Merlino solo sa cosa combinino quei quattro quando nessuno li vede!”

La mia amica fa spallucce e continua a camminare. Bella, fiera e bionda. Dannatamente bionda.

“Lily ma tu sei cieca! Lo vedi com’è?” mi dice lei con sguardo ammirato.

“Sì, è un arrogante ragazzo, pieno di sé” le rispondo. E il mio sguardo si sposta dalla pecora bianca della famiglia Black al suo migliore amico barra fratello barra compagno di malandrinate barra mio persecutore.

“Parli ancora di Black o ti riferisci a qualcun’altro Evans?” mi chiede Marlene ghignando. Merlino come mi conosce bene questa ragazza!

Marlene McKinnon, alias una delle mie migliori amiche, è dannatamente rapita dal fascino di Sirius Black. E cerca in tutti i modi, senza risultato oserei dire, di convincermi a diventare almeno un po’ più amica di Potter in modo che lei possa essere almeno un po’ più amica di Black. Per Merlino! Tra tutti i maghi che le fanno il filo a Hogwarts, doveva interessarsi proprio dell’unico che non mostra interesse per lei e che è il degno fratello di Potter?! Questa io la chiamo sfortuna liquida, una sorta di Felix Felicis al contrario, tipo una Infelix Infelicis.

“… non ti dispiace, vero?” sento solo l’ultima pezzo di quello che Lene mi ha chiesto.

“Come scusa?” le chiedo, sperando non si arrabbi perché non ho sentito una parola di quello che mi ha chiesto. E poi mica posso dirle che stavo pensando a Potter!

“Lily tutto bene?” mi chiede lei preoccupata.

“Sì, scusa stavo pensando. Dicevi?”

“Dicevo che non ti dispiace se ci mettiamo nel banco davanti a quello di Potter e del bellissimo Sirius, vero?” mi chiede con gli occhioni da cucciolo per convincermi.

“Non credo sia il caso, Lene. Non vorrei finire per bollire Potter nel calderone al posto delle zampe di ragno..” le dico spiegandole il mio stato d’animo. Non riuscirei a stare così vicino a Potter per ben due ore! Ho bisogno di concentrazione per fare una pozione, non mi serve che un capellone arraffa-boccini mi importuni.

“E dai Liliuccia” persevera lei “Ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego”

Certo che io a questa ragazza non so dire di no!

La guardo un po’ torva per tenerla sulle spine mentre lei continua a pregarmi, poi le dico “ E va bene. Ma promettimi che non ti intrometterai se dovessi per caso affatturare i due compari per disturbo alla quiete pubblica”

“Disturbo alla quiete pubblica? E questa dove l’hai sentita?” mi chiese lei decisamente contenta della mia risposta. Alzo gli occhi al cielo.

“Certo che voi di Babbanologia non sapete niente eh? È una frase utilizzata dalla polizia per accusare di schiamazzi” le spiegai.

“Ah beh, mai sentita! Comunque se dovessero disturbare la tua quiete sei autorizzata a pietrificarli, come questa polizia. Ma sei sicura che non puliscano? Comunque almeno potrei mettermi a osservare Black da vicino che secondo me sprizza virilità da tutti i pori e non solo da quelli..” si perde nei discorsi tutti suoi, lei.

“Lene dai tienitele per te queste considerazioni” le dico ridacchiando.

“Che c’è?” mi chiede “E’ vero! Solo perché tu hai l’ormone sessuale addormentato come un bradipo in tempo di letargo, non significa che io non riesca a immaginare Black fare, anzi farmi cose che ti scandalizzerebbero..” ammicca lei.

“Io non ho l’ormone di un bradipo in letargo, cosa credi!” replico offesa.

“Certo certo” mi dice lei per accontentarmi “Se fossi solo un briciolo più sveglia in questo campo vedresti quanto è affascinante e provocante quel pezzo di ragazzo che ti assilla! Ma tu sei cieca”

La guardo e faccio spallucce entrando in classe. Non sono cieca, lo vedo che è passabile, ma è tremendamente assillante e infantile. Infatti eccolo lì, seduto sul banco mentre ride e fa scherzi a Minus. È così.. così..

“Ehi Evans! Esci con me sabato?” mi urla Potter mentre entro in classe.

.. petulante! Ecco è petulante!

“No Potter. Nemmeno sotto Imperius uscirei con te” gli rispondo pungente come al solito. È così assillante!

Ogni volta gli dico di no, ma lui non cede! Capirà mai che deve smetterla??

“Dai Evans! Sarebbe divertente se uscissi con me!” continua lui sorridendo in maniera strafottente come al solito.

“No Potter. È inutile che insisti. Non voglio stare appiccicata a te” gli rispondo per l’ennesima volta.

Intanto Lene si è andata a sedere nel famigerato banco lanciando sguardi poco consoni per una lezione di scuola all’amico di Potter. Glielo ho promesso, così mi vado a sedere accanto a lei.

“Evans, come mai qui vicina? Non riesci a starmi distante?” ammicca Potter sorpreso.

“No Potter. Fosse per me non esiterei a starti lontano, ma si da il caso che questo banco sia uno di quelli da cui si riesce a seguire meglio la lezione” gli rispondo sperando che la scusa sia plausibile. Non è il caso di mettere di mezzo Lene.

Lei lo capisce e mi lancia un’occhiata di ringraziamento alla quale non posso fare a meno di sorridere sincera.

“Evans, mi stai per caso sorridendo?” riprova a chiedermi uno sfinente Potter. E, come se non bastasse, si scompiglia i capelli e afferra il boccino che poco prima aveva lasciato sfuggire. Ovviamente per attirare la mia attenzione. Tempo sprecato.

“Ramoso non credo che questo faccia colpo sulla Evans” nota Sirius Black al suo fianco. Ecco, appunto.

“Tentar non nuoce” risponde lui sicuro di sé.

Questo teatrino va avanti da non so quanto tempo e si ripete non so quante volte ogni giorno. Lui mi chiede di uscire, io gli dico di no. Lui mi propone di andare al Lago Nero, io gli dico che ho già un appuntamento con la Piovra Gigante. Lui cerca di attirare la mia attenzione, io mi giro dall’altra parte. Lui mi perseguita, io lo ignoro. Si stuferà mai? Quest’anno ci sono pure i M.A.G.O.  e non voglio passare il tempo a scappare da Potter o a evitare le sue sorprese in sala comune o in sala grande.

È terribilmente frustante non avere il controllo su tutto!

Mentre sistemo l’occorrente per la lezione sul banco, fa il suo ingresso in aula il Professor Lumacorno. Sempre sorridente, un po’ matto e un po’ asfissiante.

Se anche questa volta mi dice che sarei dovuta finire nella sua casa, la scaltra Serpeverde come dice lui, giuro che sbaglio una pozione apposta.

“Buongiorno a tutti, ragazzi” inizia lui sfavillante.

“Buongiorno Professore” gli rispondiamo in coro.

È un teatrino che facciamo solo con lui e che lui apprezza particolarmente. Per me si potrebbe anche evitare, ma Potter ha notato che questo comportamento ci permetteva di ricevere meno compiti e tutti ovviamente hanno optato per farlo. Visto che poi la mozione era capitanata dal famoso, brillante e fascinoso Potter, non si poteva mica dire di no.

“Oggi ho in mente di farvi preparare una pozione molto speciale. Si chiama Transformatio Pendens. Qualcuno ne ha mai sentito parlare?” domanda Lumacorno guardandosi intorno.

Vedo che Piton alza la mano “Sì, Signor Piton?” gli chiede Lumacorno.

“E’ una pozione particolarmente difficile da preparare. Il suo scopo è quello di legare la trasformazione di una persona alla vicinanza con un’altra” risponde il mio ex-amico di Serpeverde.

“Benissimo!” trilla Lumacorno “Dieci punti a Serpeverde. In pratica si gettano nel calderone in ordine due capelli: il primo sarà di quello che subirà la trasformazione e il secondo sarà di quello la cui vicinanza influenza il primo” fa una pausa e si guarda intorno “Tutto chiaro?”

La mia compagna di banco alza una mano “Dica Signorina MicKinnon. Ha dei dubbi?” chiede il professore.

“In pratica se io inserisco i miei capelli e poi quelli della Evans, mi trasformerò in qualcosa quando lei si avvicina, giusto?” chiede Lene.

“Esattamente” risponde il professore sorridendo.

“Ma in cosa mi trasformo esattamente?” chiede ancora lei curiosa.

“Ottima domanda, Signorina McKinnon! Vedete ragazzi, la trasformazione dipende esclusivamente da chi la subisce. Ci si può trasformare in animali, piante, oggetti. Pensate che una volta uno studente si è trasformato in un Poltergeist tipo Pix” ridacchia il professore.

I Serpeverde storcono il naso e lui continua “Si era innamorato di una ragazza che adorava Pix e così la vicinanza con lei lo trasformava in un Poltergeist. Ci abbiamo messo giorni a convincerlo a prendere l’antidoto, lui voleva rimanere trasformato per stare affianco a questa ragazza che finalmente lo considerava”

Rimango stupita da questa storia, non so se sia vera o meno, ma di sicuro incanta. Il professore continua dicendo “Bene, è giunto il momento di iniziare” fa un movimento con la bacchetta e sulla lavagna compaiono gli ingredienti necessari “Questo è l’occorrente, lo troverete nell’armadio delle scorte. Avete due ore da adesso”

“Lene sei pronta?” chiedo alla mia amica mentre molti studenti si alzano a prendere gli ingredienti.

Lei mi guarda e risponde “Certo! Fare una pozione con te è come far volare una piuma, facile e veloce!” mi dice lei.

Mentre mi alzo per accendere il calderone sento Lumacorno dire “Signorina McKinnon dovrà farmi il favore di cambiare di banco col Signor Potter. Non posso lasciare insieme quei due, non concluderanno niente di buono”.

Mi immobilizzo e provo a parlare ma la voce non esce come dovrebbe “M-ma professore..” inizio tentennando.

Sento la voce di Marlene intervenire “Come vuole Professore”.

La guardo malissimo e lei si scusa con lo sguardo, ma vedo che sotto sotto sorride. Se Potter preparerà la pozione con me, vorrà dire che Lene sarà in coppia con Black.

Alzo le spalle sconfitta e Lene interpreta questo gesto come un consenso, così si alza e si siede nel banco vuoto che era di Potter mentre lui viene saltellando da me “Ehi Evans, mi sa che saremo costretti a passare un po’ di tempo insieme” dice lui sorridendo in maniera sfacciata.

“Non montarti la testa Potter, lo faccio solo perché sono obbligata” rispondo io.

 

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Ed eccomi qui di ritorno, velocissima eh?

Ultimamente l’ispirazione non mi manca e ho scritto questo capitolo di getto (non ho resistito a postare xD).

Ringrazio chi ha apprezzato lo scorso capitolo, sono stata davvero contenta di ricevere i vostri pareri e i vostri commenti *-*

Ne aspetto altri!

Alla prossima!

Dafne

 

 

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Capitolo 3
*** Il cervo ***


Il cervo

 

“Non montarti la testa Potter, lo faccio solo perché sono obbligata” rispondo io.

 

 

Estraniarmi è uno dei comportamenti che mi riescono meglio. Il tuo corpo è lì e quindi una parte di te è lì, ma la tua mente pensa ad altro. Vola via libera.

Alcuni si estraniano per fantasticare, altri sognano, altri ancora rivivono momenti. Personalmente mi capita quando sono a Pozioni. Mi lascio guidare dall’istinto e lascio che siano le mie mani a preparare il tutto, correggendo talvolta il libro o aggiungendo tocchi personali. Non è una questione di astuzia o altro, è istinto puro per me preparare una pozione.

Ovviamente questo vale finché sono da sola davanti al calderone o alla meno peggio con me c’è Lene. Di sicuro non vale se ho affianco Potter che sghignazza e ridacchia e si bulla della sua bellezza.

“Potter smettila” gli dico per l’ennesima volta, sapendo già che non mi darà retta.

“E dai Evans” risponde lui “Prometto che smetto di disturbarti mentre fai la pozione se accetti di venire ad Hogsmeade con me” e si gira in direzione del suo compare Black ridacchiando.

Lui a bassa voce risponde “Tanto non ti dirà mai di sì, Prongs! Arrenditi!”

“Ha ragione il tuo amico, Potter. Te lo puoi scordare. Anzi se continui a interrompere la lezione sarò costretta a dirlo a Lumacorno, a costo di far togliere punti alla nostra Casa” lo minaccio.

“Non puoi farlo, Evans! Non riusciremo a vincere la Coppa della Case!” bisbiglia lui sconvolto “E non credo che tu voglia lasciare quella vittoria alle Serpi”

Quanto è petulante questo ragazzo! Ma ha ragione, in questo caso ha ragione. Sarebbe un suicidio far levare apposta dei punti a Potter. Se continua a perseverare in questo suo comportamento da pagliaccio posso benissimo farlo stare zitto.

“E quindi Evans, ho ragione o no?” continua lui “Beh almeno potresti venire a Hogs..”

Silencio” lo interrompo. Almeno adesso starà zitto.

Lo vede portarsi le mani alla gola e leggendo il labiale vedo che sta mandando Merlino e Morgana a farsi un giro non so dove. Ridacchio vedendolo così in difficoltà e, quando mi supplica di interrompere l’incantesimo - meno male che so leggere il labiale -, faccio no con la testa e poi gli dico “Se fai il bravo e non disturbi posso pensare - bada Potter, ho detto pensare – di farti tornare la voce giusto prima che finisca la lezione”.

In questo momento Potter ha lo sguardo da cucciolo inoffensivo e quasi mi sento in colpa. Quasi eh. Penso che passerò un’ottima lezione e la Pozione verrà perfetta.

Dopo aver detto al mio muto compagno di classe di andare a prendere gli ingredienti, iniziamo la preparazione. Lui mi osserva lavorare con il calderone con sguardo stupito e meravigliato. Sembra ipnotizzato quando la pozione passa esattamente da un verde bottiglia scuro con riflessi violacei a un giallo canarino misto a biondo paglia. Lo vedo che mima qualcosa come Non ho mai visto una pozione rispettare il colore detto da Lumacorno. Non posso fare a meno di sorridere e gli dico “Ovvio, Potter. Questa pozione è opera mia”.

In quel momento si avvicina al calderone Lumacorno che ovviamente mi loda “Ottimo Signorina Evans. Con la sua bravura sarebbe stata perfettamente a suo agio nella mia Casa”

E te pareva, penso sconsolata. Gli rivolgo un sorriso tirato e lo sento continuare “Ascoltate, ragazzi. Una volta che tutti avrete finito, proveremo questa pozione sulla Signorina Evans e sul Signor Potter..”

“Ma Signore” intervengo “Non mi sembra molto il caso vista la situazione. Come tutti sanno, io e Potter ci odiamo” affermo sicura che cambierà idea.

Affianco a me Potter alza un cartello in direzione del Professore che riporta Parla per te, Evans. Per me va benissimo, Professore. Sarò ben felice di partecipare a questa dimostrazione pratica. Lumacorno stranamente non commenta il fatto che Potter non abbia voce. Ma, per evitare problemi, sciolgo l’incantesimo del Silenzio.

Lo vedo che rivolge un ghigno al suo compare Black e questo gli sorride di rimando, mentre Lene lo contempla.

Detesto essere tirata in mezzo in queste situazioni. Non mi piace essere al centro dell’attenzione. Potrei quasi sbagliare la pozione di proposito..

“Evans, lo so cosa stai pensando” mi distrae Potter e lo guardo male “Non so quanto ti convenga sbagliare volontariamente la pozione. Dopotutto il Professore ci tiene particolarmente e se verrà perfetta sono sicura che ci darà un sacco di punti che ci servono per la Coppa delle Case..”

Dannazione! Dannazione! Dannazione! Quello stupido ha stramaledettamente ragione. Grrrr

“Evans, ti vengono le rughe se ringhi a quel modo..” ridacchia James-morirò-per-mano-della-Evans-Potter.

Lo fulmino con lo sguardo e continuo per la mia strada a preparare la pozione. Ormai manca poco. Aggiungo due radici sottili di mandragola, una coda di rospo e ci siamo. Direi che è il momento di mescolare il tutto.

“Evans, guarda che sbagli a mescolare così. Il libro dice chiaramente 4 rotazioni in senso orario e due in senso antiorario, ma io ne ho contate 5 in senso orario..” nota Potter. Che rompiscatole.

“Potter, per una buona volta lasciami fare. Lo so cosa dice il libro e non mi pare che seguendolo come fai tu di solito vengano delle pozioni perfette, no? Un motivo ci sarà” rispondo cattiva e sicura di me.

Lo vedo annuire e restare in silenzio.

“Perfetto ragazzi. Il tempo è scaduto” afferma Lumacorno “Posate tutto. Adesso passiamo a una dimostrazione pratica” e si avvicina al mio banco e a quello dell’afferra boccini.

“Ottimo Signorina Evans! Questa pozione è molto più che perfetta!” trilla allegro “Trenta punti a Grifondoro”

I miei compagni di Casa ridacchiano soddisfatti.

“Adesso è il momento di inserire i due capelli e poi vedremo i risultati” dice il Professore e intanto ci fa cenno di strapparci un capello.

Potter se ne strappa quasi una ciocca e rapido li getta nel calderone che gorgoglia, io mi limito a inserirne uno quasi con stizza. Non mi piace essere tirata in mezzo in queste dimostrazioni.

Lumacorno sorride nella mia direzione e poi in quella di Potter e spiega “Adesso bisogna lasciarlo sobbollire esattamente due minuti, dopodiché si spegne il fuoco e lo si versa nelle ampolle. A noi basterà prepararne due, una la berrà Potter e l’altra la userò per dare il mio giudizio”

Siamo tutti intorno al calderone a guardare le bolle che scoppiettano aspettando che i due minuti passino. Sembra un tempo infinito.

Dopo due minuti esatti il Professore spegne il fuoco e versa un po’ di pozione in due boccette.

“Bene Potter” dice porgendogli un’ampolla “Questa è per te”

Sirius Black alza la mano. È un comportamento insolito e infatti tutti lo guardano in maniera sorpresa, ma lui non ci da peso.

“Mi dica Signor Black” gli dice Lumacorno.

“Mi scusi Signore, ma quanto durerà l’effetto della pozione?” domanda stranamente umile Black.

“Ottima domanda Signor Black. L’effetto è di un’ora soltanto” risponde Lumacorno, pi continua “Beva, Potter, beva. Siamo tutti curiosi di vedere cosa succederà”.

Vedo Potter ghignare in direzione di Sirius e quest’altro rispondergli alla stessa identica maniera. Tipi strani. Poi il mio compagno di banco giornaliero ingurgita tutta la pozione che Lumacorno gli ha dato.

Siamo tutti lì, curiosi, attorno a lui per vedere cosa succede. Normalmente sarei curiosa anche io, ma questa volta non nutro tutto questo interesse e ciò mi permette di notare qualcosa che altrimenti non avrei visto.

Cosa sta facendo Black intorno al calderone?

Poi una luce illumina l’aula, tanto potente che siamo costretti a ripararci gli occhi e quando li riapriamo davanti a noi non c’è più Potter, ma un cervo.

La mia vicinanza con Potter lo ha trasformato in un cervo. Non capisco come mai. Non sono un’amante particolare dei cervi. Un cervo.

“Ottimo” trilla di nuovo Lumacorno “Un bellissimo cervo, non trovate, ragazzi?” domanda in maniera retorica.

La classe pullula di bisbigli e vedo Black dare una gomitata a Minus che a sua volta da una gomitata a Remus. Sono tutti e tre shockati e con la bocca spalancata. Sono così stupiti che sia un cervo?

Il professore richiama la mia attenzione “Signorina Evans, la prego, si allontani dal Signor Potter in modo che si possa testare l’efficacia della pozione”.

Come un automa mi allontano di qualche metro dal cervo che mi fissa stranito, quando una luce ci abbaglia nuovamente e quando la visibilità torna normale, davanti a noi è ricomparso Potter con i suoi soliti occhiali, i capelli scompigliati e quel ghigno perenne.

“Ottimo! Ottimo!” ci loda Lumacorno “Vista l’efficacia della pozione, assegno altri 20 punti a Grifondoro”

Quanto meno questa pozione ha fatto guadagnare diversi punti alla mia casa.

Sovrappensiero mi avvicino al banco per sistemare la mia roba e Potter si ritrasforma davanti agli occhi di tutti.

Certo che come cervo non è male. Almeno sta zitto.

Lumacorno sorride ancora, se sorridesse più di così probabilmente gli verrebbe un paresi.

In quel momento finisce la lezione e sento Lumacorno affermare “Signorina Evans, per il momento è meglio che non stia vicino a Potter, altrimenti non potrà seguire la prossima lezione così trasformato”.

“Non si preoccupi, Professore” rispondo “Sarà un vero piacere stargli distante”.

 

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Eccomi qui di ritorno!

Ho dovuto interrompere qui il capitolo se no veniva esageratamente lungo (non potevo interromperlo più avanti se no mi avreste torturato xD)

Cosa ne pensate? Per ora non è ancora successo niente di che, lo ammetto. Ma preferisco non correre con la narrazione.

Fatemi sapere!

Alla prossima!

Dafne

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Proposta interrotta ***


Proposta interrotta

 

“Non si preoccupi, Professore” risponde “Sarà un vero piacere stargli distante”.

 

Finita la lezione di Pozioni mi allontano dall’aula per prima, per correre a quella di Rune Antiche. Sono l’unica di Grifondoro a seguire quella materia e ciò mi permette di starmene un po’ in pace. Senza Potter che assilla.

La professoressa inizia a spiegare i modi corretti con cui interpretare le rune e io mi concentro sul libro che ho davanti per non perdere nemmeno un passaggio, ma ben presto la mia mente si perde a ragionare.

Potter si è trasformato in un cervo a causa della mia vicinanza. Ma perché un cervo? Perché è maestoso? Non definirei maestoso Potter. E soprattutto dovrebbe essere collegato con me, ma non viene in mente niente. Mi sembra che il cervo rappresenti il rinnovo della vita, ma come può essere collegato con me?

Persa tra i miei pensieri, l’ora di Rune Antiche scorre velocemente e mi ritrovo, non so come, a camminare per i corridoi del terzo piano dirigendomi verso la Sala Comune Grifondoro.

Passato il ritratto della Signora Grassa, ritrovo Marlene e Alice Prewett a parlare. Alice è una mia carissima amica, nonché compagna di stanza insieme a Lene, ed è innamorata dal secondo anno di Frank. Ricambiata egregiamente.

“Ehi ragazze” le chiamo avvicinandomi a loro.

“Ciao Lily” mi rispondono insieme “stavamo giusto parlando di te” continua Lene.

“Ah sì?” chiedo “e come mai?”

“Ci chiedevamo come mai Potter si fosse trasformato in un cervo, sai, alla lezione di Lumacorno” spiega Alice sorridendomi.

“Vorrei saperlo anche io. Ci ho pensato prima ma--“

“Ci hai pensato??” mi chiede Lene alzando il tono di voce.

“Beh sì, ma che c’è di strano?” domando non capendo.

“Cioè tu ammetti di aver pensato volontariamente a Potter??” mi chiede Lene ghignando e con un tono di voce più stridulo del solito.

La guardo male, arrossendo leggermente, e continuo a dire “Dicevo, prima ci stavo pensando mentre ero a Rune, ma a me il cervo non dice niente”.

“Io sapevo che i cervi sono simbolo di continuità della vita..” accenna Alice.

Vedo Marlene guardarla con la bocca spalancata e poi iniziare a ridacchiare.

“Cos’hai Lene?” le chiedo curiosa “perché ridacchi come una iena?” la punzecchio.

“Oh niente, mia cara” inizia “pensavo solo che se quello che Alice dice è vero, significa che voi due vi darete da fare come conigli..”

Capendo le sue parole, arrossisco di botto, poi prendo un cuscino dal divano di fianco a me e glielo lancio dritta in faccia, ma Lene lo evita facilmente.

“Marlene Porzia McKinnon” le urlo “come puoi solo pensare una cosa del genere??”

“Oh oh” sussurra lei ad Alice “devo davvero averla fatta arrabbiare se usa anche il mio secondo nome”.

“Ma Lily cara” continua poi rivolta verso di me “è evidente ciò che ho detto. E siccome sappiamo che Alice ha sicuramente ragione, questo è ciò che accadrà”.

“Lene, io veramente ho detto credo. Non sono sicura che sia giusto” tenta di salvarsi Alice timidamente.

So che Alice ha ragione, ma è inconcepibile! Inaudito! Non plausibile! Assurdo!

“Alice, con tutto il bene che ti voglio, starai sicuramente sbagliando. Non è possibile quello che dici” ribatto sicura mentendo spudoratamente “non accadrà mai niente tra me e Potter e non c’è alcun tipo di legame che ci unisce”.

“Sarà” continua Lene aumentando il ghigno “vedremo come andrà”.

“Lene se non la smetti di ghignare a quel modo, qualcuno potrebbe prenderti per una Serpeverde sotto Polisucco, ti avviso” ribatto.

“Ma come ti sei inacidita, Evans” mi risponde lei continuando a sorridere furbescamente.

“Io non mi sono inacidita!” le rispondo portandomi le mani sui fianchi e spostando il peso del corpo verso di lei in un chiaro segno di sfida.

“Ops hai ragione scusa!” cinguetta lei “sei sempre stata acida. Dovresti farti sciogliere da Potter” propone.

La guardo stupita con la bocca leggermente aperta e le braccia che mi ricadono lungo i fianchi.

“Lene, ma dici sul serio?” le chiedo, sentendo un’incrinazione nella mia voce.

Lei mi guarda un po’, poi mi dice dispiaciuta “No Lily, scherzavo. Solo che sembri sempre così sulle tue, sempre perfetta. Pensavo di scuoterti un po’, non volevo offenderti”.

“Non lo so” le dico “forse hai ragione te. Ormai siamo infondo e non so cosa ci succederà fuori di qui”.

I nostri pensieri profondi vengono interrotti dall’ingresso del quintetto casinista formato dai ragazzi Grifondoro del nostro anno: Potter, Black, Remus, Minus e Frank Paciock.

Quando ci vedono fermi a fissarli, si zittiscono. Per poco.

“Evans, sei uno splendore oggi” mi dice Potter.

“Sono come ieri, Potter” gli rispondo atona.

“Allora sei bella sempre” risponde lui, sempre guardandomi profondamente. Ha uno sguardo così profondo che sono costretta a distogliere il mio.

“Ciao Sirius!” sento dire dalla mia amica Lene per spezzare quella tensione creata.

“Ciao Marlene” le risponde lui sorridendo in maniera ammiccante. Devo bene capire come sia un sorriso ammiccante, ma di sicuro fa effetto sulla mia amica che arrossisce come un pomodoro.

“A-Alice” balbetta Frank Paciock timido.

“Ciao Frank” gli risponde la mia amica sorridendo emozionata.

“Avanti Frank” bisbiglia Potter spingendolo leggermente “sembra un buon momento questo”.

Guardo sospettosa Potter per questo consiglio e lui mi risponde con un gesto della testa.

“Senti A-Alice” inizia Frank.

“Si chiama Alice, non A-Alice” lo prende in giro Black ridacchiando.

Paciock si gira verso di lui e lo guarda malissimo, poi gli risponde alzando la voce “Lo so benissimo come si chiama, Black! Non riesci a stare zitto nemmeno quando devo chiederle di venire a Hogsmeade con me, vero?”.

Temo non si sia reso conto di ciò che ha appena fatto. Ma ci mette poco ad accorgersene.

Esclama un “Oh” che non so se sia più imbarazzato o intimidito, ma rimane lì fermo a guardare la mia amica. Alle sue spalle Black ghigna insieme al suo compare Potter e si lanciano gomitate in segno di ammiccamento.

Alice rimane a guardarlo felice, facendo finta di non accorgersi dei soggetti che stanno alle spalle del Suo Frank e gli chiede “Allora, dove mi porti a Hogsmeade?”.

Nell’esatto momento in cui Frank capisce ciò che gli ha risposto Alice, si illumina e le si avvicina svelto “Possiamo andare dove vuoi” le sussurra ancora imbarazzato “scegli tu, a me va bene tutto”. Vedo Alice annuire e rimanere a fissarlo.

Sono così carini insieme che mi sento in dovere di distogliere lo sguardo da un momento così privato.

Potter nota il mio comportamento e mi si avvicina dicendo “Hai visto Evans? Visto che la tua amica va ad Hogsmeade con il mio amico, potremmo andarci insie--“.

Ma non fa in tempo a finire la frase che veniamo abbagliati da una luce e, davanti a me, al posto di Potter, ricompare il cervo.

 

 

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Eccomi di ritorno con un altro capitolo!

Avrete notato che non sono lunghi. È stata una scelta, discutibile certo, ma è comunque una scelta.

Due piccoli appunti: non so davvero se Lily seguisse Rune Antiche e se fosse la sola del suo corso. Mi sono presa questa licenza poetica, fatemela passare xD

Ho dato ad Alice il nome Prewett da nubile, anche qui con licenza poetica in quanto la Rowling non lo dice espressamente.

Direi che per questo capitolo abbiamo finito.

Avete dubbi/domande/commenti/critiche da fare? Qualcuna ha capito cosa è successo realmente? Uhuh Io sono qui.

Ah, già che ci sono vi lascio il link di una OS scritta qualche giorno fa, è sui problemi di peso. Se avete voglia e tempo passateci. Il link è  questo

Alla prossima!

Dafne

 

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Capitolo 5
*** Avviso ***


E' da settembre che non scrivo niente. Sarà per lo studio, il periodo infernale, preparativi vari, momenti di vita vissuta che hanno impegnato tutto il mio tempo.
Prossimamente dovrei averne. avere del tempo libero solo per me, e ho deciso di tornare a scrivere qualcosa, giusto per liberare la mia mente.
Non so nemmeno se c'è ancora qualcuno che segue questa FF, ma ho deciso di finirla per fare un paicere a me stessa e per soddisfazione personale.
Posterò appena possibile.
Grazie per la pazienza (se c'è ancora qualcuno) e scusate per il ritardo mostruoso (a chi so mi seguirà)
Dafne

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Capitolo 6
*** Trasformazioni inattese ***


Trasformazioni inattese

 

Ma non fa in tempo a finire la frase che veniamo abbagliati da una luce e, davanti a me, al posto di Potter, ricompare il cervo.

 

“Po-Po-Potter!!” balbetto stupita, ma affianco a me non vedo il ragazzo che mi assilla di continuo, al posto c’è un bellissimo cervo. Rimango ammutolita a guardarlo mentre Marlene parla al posto mio “Perché diavolo Potter si è ritrasformato in un cervo con Lily vicino se ha bevuto la pozione più di tre ore fa?”

“Lily allontanati da lui per cortesia” propone Remus educatamente. Senza proferire parole faccio come lui ha detto e mi allontano dal ragazzo/cervo. Immediatamente siamo di nuovo tutti abbagliati e, quando la luce torna alla normalità, davanti a noi c’è Potter con la faccia stupita.

“Cosa è successo?” domanda il ragazzo in modo curioso “Come mai sono tornato un cervo? La pozione doveva durare un’ora soltanto!!” esclama con voce più acuta.

Nella mia mente ripenso agli ingredienti che ho messo nel calderone, al tempo di bollitura, a quante volte e in che direzione ho mescolato la pozione, ma tutto mi sembra corretto. Perfino Lumacorno ha approvato in pieno la pozione. Cosa diavolo è andato storto??

Mentre sono lì a rimuginare mi viene in mente la prima trasformazione di Potter, erano tutti intorno a guardarlo eccetto.. eccetto Black! Cosa diavolo ci faceva Black intorno al calderone mentre il suo amico si trasformava??

“Black!!” urlo tenendo le braccia lungo i fianchi e i pugni stretti.

“Sì signora” risponde lui in modo militare.

“Niente prese in giro, Black! Cosa diavolo hai fatto alla mia pozione?” domanda arrabbiata.

“Non ho idea di cosa lei stia parlando, Signora!” continua Black rimanendo rigido sul posto

“Non fare il finto tonto con me, signorino! Ti ho visto sai?? Tutti erano intorno al tuo compare e tu? Nooo tu eri intorno alla pozione!” spiego mantenendo la voce alzata. Tutti intorno a me sono ammutoliti e altri Grifondoro ci stanno raggiungendo nella Sala Comune. Probabilmente richiamati dalle mie urla.

Black rimane ammutolito, poi cerca di spiegarsi “Io non ho fatto niente, Evans! Non metterei mai in pericolo la vita di mio fratello!” risponde convinto di sé.

“Ma ogni occasione è buona per fare casino, vero??” continuo io “adesso andremo da Lumacorno e gli spiegheremo la situazione, darà poi lui un giudizio su tutto quanto”.

La stanza rimane in silenzio per qualche istante e poi continuo “E tu Potter!” lo indico. “Io?” chiede lui spaesato.

“Sì tu! Lo so che c’entri anche tu in tutto questo, ma non la passerai liscia, fidati di me” lo minaccio educatamente.

“Lily cara, non ti sembra di stare esagerando?” mi chiede gentilmente Alice posandomi una mano sul braccio.

Mi giro a guardarla e la fulmino, poi calmandomi impercettibilmente le dico “No, Alice, se loro hanno sbagliato devono pagarne le conseguenze”.

“Ma così ci rimetteremo tutti!” esclama Lene scocciata “Non voglio perdere i punti che abbiamo guadagnato oggi! Dobbiamo rimanere davanti ai quei viscidi bavosi serpenti!” afferma agguerrita. Alle sue parole dalla Sala Comune si alzano voci di incitamento e di ingiurie verso i Serpeverde. Dopotutto nemmeno io voglio perdere la Coppa delle Case.

“Va bene, ma adesso andiamo da Lumacorno. Per quanto adori stare lontano da Potter, se qualcuno lo vedesse trasformato in un cervo, passeremmo guai molto più seri”.

A queste parole Potter e Sirius si lanciano un’occhiata strana, ma non ho tempo di stare lì ad indagare. Con passo veloce e fermo mi dirigo verso l’ufficio di Lumacorno e dietro di me sento i passi delle mie amiche e degli altri Marauders.

In poco tempo arriviamo nei sotterranei e busso alla porta del professore, mentre i Marauders al completo stanno più distanti, in modo che il caro Potter non si trasformi.

“Professore buonasera” saluto educatamente.

“Signorina Evans! Buonasera a lei! E a tutti voi miei cari!” risponde educatamente Lumacorno “come mai non siete nella vostra Sala Comune?” domanda curioso.

“Abbiamo bisogno di lei” ammetto forzatamente “vede, solo lei può aiutarci”.

Detesto fare così, ma  l’unico modo in cui lui non ci denunci! Se dovesse pensare che Potter ha ripreso la pozione dopo la lezione, passeremmo tutti dei guai!

“Mi dica Signorina Evans, di cosa avete bisogno?” chiede gentilmente.

Senza perdere tempo mi avvicino a Potter che, avvolto dalla solita luce abbagliante, si trasforma in cervo.

“Perbacco!” esclama il Professore coprendosi gli occhi con la mano a causa della luce.

“Vede?” gli chiedo io retoricamente “pensavo che la pozione durasse un’ora soltanto e invece sono passate più di tre ore!” esclamo docile.

“Vedo vedo” annuisce il professore “e infatti la pozione dura un’ora soltanto non so come mai il Signor Potter si trasformi ancora” ammette Lumacorno.

Rimane un attimo a pensare e poi ordina “Aspettatemi qui, torno subito! Non vi muovete, dobbiamo risolvere questa situazione”.

Come da istruzione nessuno di noi si muove né fiata fino al suo ritorno. Quando lo vediamo sbucare dal suo armadio personale delle scorte, porta con sé una pozione violacea che ribolle leggermente. Ha davvero un aspetto poco invitante.

“Signorina Evans si allontani per favore, e lei Signor Potter, venga qui. Cercate di non stare vicini che non voglio rischiare che qualcun altro veda la luce della trasformazione”.

Facciamo come Lumacorno ci dice e poi lui continua “Questa, Signor Potter, è una pozione molto particolare. Dovrebbe annullare almeno temporaneamente gli effetti di quella di oggi, almeno in teoria. La beva, non ha un sapore gradevole ma per il momento è l’unica cosa che posso darle. Domani poi penseremo a una soluzione permanente”:

Potter prende dalle mani del professore l’ampolla, se la rigira un po’ in mano e poi la beve tutta in un sorso. Dalla sua espressione tutti capiamo che il sapore è proprio pessimo e infatti, quando non è rimasto più niente nell’ampolla, Potter inizia a tossire pesantemente. Black si avvicina velocemente al suo amico per sostenerlo, ma dopo qualche istante, Potter sembra stare bene.

“Bene Signor Potter, si avvicini alla signorina Evans per cortesia” afferma gentilmente Lumacorno.

Lo vedo venire verso di me sorridente come al solito e controvoglia, per porre fine prima a tutta quella storia, mi avvicino a lui di qualche passo. Mi copro gli occhi con il braccio, aspettandomi di vedere la solita luce abbagliante, ma niente succede. Davanti a me c’è ancora Potter in forma umana, sorridente come al solito.

“Sei bella da togliere il fiato, Evans” esclama romantico il ragazzo davanti a me. La mia risposta si riassume in uno sbuffo e un’alzata di spalle. Quel ragazzo non cambierà mai!

“Bene, mi sembra di capire che sia tutto tornato normale e Potter non mostra segni di effetti collaterali” afferma entusiasta Lumacorno “Ottimo! Adesso tornate tutti nei vostri dormitori, avanti!” detto ciò il professore sparisce nella sua stanza e noi ci ritroviamo a camminare verso la nostra Sala Comune.

“Hai visto?” mi chiede Alice “si è tutto sistemato velocemente e per il meglio!”

“Sì hai ragione” le dico io “per una volta non ci sono stati problemi dai”

“Direi che è l’occasione per festeggiare” esclama Lene rivolta a tutti quanti.

“Ottima idea, McKinnon! Direi che possiamo fare una festicciola nella nostra stanza” afferma indicando se stesso e i Marauders.

Nel frattempo siamo arrivati nella Sala Comune deserta eccetto per la nostra presenza.

“Io direi che passo” dico sinceramente. Non ho voglia di stare vicina a Potter, e poi devo andare  a studiare Antiche Rune.

“Evans, davvero?” chiede Potter dispiaciuto “Volevo mostrarti che non siamo così male, che io non sono così male”.

“No grazie Potter. Questa storia mi ha leggermente scosso, adesso vado in camera e mi riposo” rispondo educatamente. Sembra davvero dispiaciuto.

“Come vuoi Evans” mi dice lui sorridendo gentilmente “Allora riposati e buonanotte, mio sole” ammicca.

Lo vedo ammiccare e mi imbarazzo un po’, ma quando vedo che ormai gli altri non ci fanno più caso, mi sblocco e mi dirigo verso le scale.

“Buonanotte Potter, e buonanotte a tutti. Ragazze, ci vediamo dopo. Non fate troppo casino” dicendo ciò mi avvio sulle scale, quando, improvvisamente, la stanza è avvolta da una luce immensa che stordisce tutti.

Quando ritorna la visibilità normale, vedo tutti spaesati e, cercando Potter non lo trovo, ma al suo posto c’è il solito cervo che mi fissa.

Sbatto gli occhi un paio di volte, ma vedo, dagli sguardi dei miei compagni di casa, che sono tutti stupiti per questa trasformazione inaspettata. Mi avvicino al cervo per vedere meglio ed ecco che ricompare la luce e al posto dell’animale rivedo Potter un po’ scombussolato.

“Ma che diavolo sta succedendo?” chiede spaesato Paciock.

Perché, per Merlino, adesso Potter si trasforma in cervo solo se gli sto distante?

È Lene a dar voce ai miei pensieri, io sono troppo paralizzata “Perché, per Merlino, Potter si trasforma in cervo solo quando Lily è distante? Non doveva essere il contrario?”

 

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Eccomi eccomi!

Incredibile ma ce l’ho fatta. In super ritardo rispetto a quanto avevo detto (e infatti non dirò mai più niente), ma prima ho avuto troppi problemi.

Sono tornata con questa FF che mi era mancata parecchio…

Qualcuno ha capito cosa succede??? *-*

Vabbè dai alla prossima!

Torno a studiare!

Dafne

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Capitolo 7
*** La Stanza delle Necessità ***


La Stanza delle Necessità

 

Siamo ancora tutti imbambolati a guardare il cervo che ha preso il posto di Potter. Nessuno proferisce parola ma poi, presa da non so quale iniziativa, Lene mi prende per un braccio e mi avvicina al cervo. La luce riempie la stanza e ci abbaglia e Potter ricompare.

“Prongs” urla Black correndo verso il suo amico “non farmi più prendere questi spaventi” gli intima.

James lo guarda e accenna un sorriso che però non si trasmette agli occhi.

“Qui la questione è più complicata del previsto” dichiara Remus pensieroso “evidentemente la pozione che ti ha dato da bere Lumacorno ha solo invertito gli effetti della Transformatio Pendens” continua cercando di far luce sulla situazione “ricapitoliamo un attimo cos’è successo: voi due” dice indicando me e Potter “avete preparato la pozione e Lumacorno ve l’ha fatta provare davanti a tutti, giusto?”

“Esatto” rispondo stanca.

“Quindi la pozione andava bene, James si è trasformato quando ha bevuto la pozione che avevate preparato ed è tornato in forma umana quando ti sei allontanata, no?” chiede ancora Remus.

“Sì, giusto” risponde questa volta Potter mentre tutti gli altri rimangono in silenzio.

“Poi la lezione è finita e quando ci siamo rivisti più tardi e Potter ti si è avvicinato si è trasformato in cervo” afferma rivolto a me.

Questa volta interviene Alice “Ma la pozione doveva durare un’ora soltanto! Quando ci siamo rivisti l’ora era passata da parecchio!” esprime concitata.

“Quindi questa è la prima cosa strana” chiarisce Remus “poi siamo andati da Lumacorno e ci ha dato una pozione che avrebbe dovuto far svanire gli effetti della Transformatio, cosa che non ha fatto perché questa volta James si è trasformato quando Lily si è allontanata” conclude.

“In pratica ha invertito gli effetti anziché eliminarli!” termina Black parecchio soddisfatto del suo ragionamento.

Mi decido a intervenire, questa situazione deve finire “Bene quindi la prossima mossa è semplice, andiamo da Lumacorno e gli spieghiamo la situazione e lo obblighiamo a sistemare tutto questo casino perché sono stanca e voglio andare a letto” affermo irascibile.

“Lily ormai è notte inoltrata” mi fa notare Lene “Lumacorno starà dormendo e non mi sembra il caso di andare a svegliarlo rischiando che rimanga mezzo addormentato e ci dia di nuovo una pozione sbagliata” suggerisce la mia amica “sarebbe meglio andarci domattina con calma e spiegargli bene tutto”.

“Questo vorrebbe dire che dovrei rimanere tutta la notte vicino a Potter in modo che nessuno veda che si trasforma!” ribatto quasi disgustata.

“Ti fa così senso pensare di passare un po’ di tempo vicino a me, Evans? Eppure io ti adoro, lo sai” replica Potter con uno sguardo quasi triste. Forse le mie parole lo hanno ferito. Forse sono stata troppo dura. Forse.

“Potremmo andare nella Stanza delle Necessità!” esclama Minus che fino a quel momento era stato solo un osservatore.

“Shhhhhhhh” gli fanno in coro gli altri tre Marauders, mentre Minus si rannicchia in un angolo rimanendo in silenzio.

“Di che accidenti state parlando?” chiede Alice curiosa.

“Ma niente..” risponde Black cercando di non dar peso alle parole del suo amico Peter.

“Però non sarebbe male come idea..” interviene Remus cambiando idea “la Stanza potrebbe fornirci anche dei libri su cui informarci ed è l’unico posto in cui potremmo stare tutti senza dare nell’occhio” ragiona lucidamente.

“Ma doveva rimanere un segreto!” esclama Black scocciato.

“In fondo ha ragione, Pads. Forse lì troveremo qualche risposta, o quanto meno staremo comodi” accondiscende Potter.

“Di cosa state parlando?” chiedo interrompendo i loro ragionamenti.

È Potter a spiegarmi la situazione “Mentre giravamo per il castello abbiamo scoperto una stanza che compare solo in certe situazioni, è al settimo piano e ogni volta fornisce tutto quello che serve a chi la trova, potremmo andare lì”.

“E chi ci dice che non sia tutto un trucco?” domando io dubbiosa.

“Lily smettila di essere così scettica” mi rimprovera Alice “Hanno proposto una soluzione per non far scoprire a nessuno questo casino, vedi di fartela andare bene o proponine una migliore” mi sfida la mia amica.

Non avendo idee migliori, scuoto la testa e rimango in silenzio mentre vedo Black ridacchiare. Non ho la forza di dire niente, voglio solo che questa brutta situazione finisca al più presto per tornare alla mia routine.

“Bene allora andiamo” ci invita Remus “Io e Sirius andremo avanti per controllare che non ci sia nessuno, andremo avanti da soli per fare una mappa della situazione, ci siamo capiti?” chiede con espressioni strane. Di che stanno parlando?

“Sì, sì” annuisce James “stavo pensando la stessa cosa” e detto questo, guarda il suo compare Black e gli fa un cenno. Il suo amico annuisce e scompare come un razzo dalla nostra vista per tornare alcuni minuti dopo fischiettando.

“Adesso possiamo andare” afferma “ho preso tutto quello che ci serve”.

Vedo Remus girarsi verso di me con aria quasi dispiaciuta “Lily tu dovrai stare vicino a Potter mentre ci spostiamo, ma soprattutto dovrai stare attenta a non allontanarti da lui per evitare di farlo trasformare e quindi di illuminare a giorno tutto il castello..”

“Ma io..” tento di replicare.

“No, Lily, niente ma” interviene Lene “Remus ha ragione, non dobbiamo farci scoprire”.

Col capo basso mi metto in fondo alla fila insieme a Potter. Non ho la forza di controbattere, non è da me, lo so, ma non riesco a venire a capo di tutta questa situazione.

Black e Remus sono in cima al gruppo e li vedo bisbigliare mentre osservano una pergamena che tengono in mano, illuminando di una luce fioca i corridoi davanti  a noi. Li seguono Alice e Frank che parlottano, mentre Lene, facendo finta di parlare con Minus, li scolta e ridacchia. Io e Potter siamo in fondo, leggermente distanti da chi ci precede, in un silenzio assordante, almeno finché lui non parla.

“Mi dispiace che tu sia in mezzo a tutto questo” afferma tenendo gli occhi bassi “ero contento quando Lumacorno ci ha messo insieme a fare la pozione, era un’occasione per starti vicino senza vederti scappare. Non volevo che diventasse così pesante..”si scusa.

“Non è colpa tua, o almeno, non è tutta colpa tua” gli rispondo sincera “non potevi sapere che sarebbe andata così e apprezzo il fatto che tu non ti stia approfittando della situazione per assillarmi” gli confido.

“Non potrei mai farlo, ti presso per uscire perché penso che staremmo dannatamente bene insieme e perché tu sei miracolosamente bella” mi confida alzando lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. Ha degli occhi così sinceri. Poi continua “ma vorrei starti vicino se lo vuoi anche te, non perché sei obbligata” ammette arrossendo leggermente.

Non credevo che Potter sarebbe potuto arrossire così.

 “Ti ringrazio” gli dico candida e gli sorrido leggermente.

Vedo Potter illuminarsi e rispondermi “Questo non significa che non cercherò velatamente di convincerti a uscire con me il prossimo week end a Hogsmeade!” esclama allegro.

Ridacchio imbarazzata per il suo entusiasmo e rischio quasi di finire addosso a Lene che si è fermata di colpo davanti a me.

“Ehi Lene, ma cos--“ non finisco la frase che vedo davanti a noi un portone enorme che non avevo mai notato prima. Black si avvicina e apre una porticina che da lontano non si nota, ci fa segno in silenzio di entrare e, in fila indiana, spariamo dietro la porta.

All’interno ci attende un luogo caldo e accogliente. Sembra un po’ la nostra sala comune a Grifondoro con questo camino enorme acceso e i divani tutti intorno. Sulle pareti circostanti ci sono librerie contenenti volumi su volumi messi rigorosamente in ordine per argomento e autore. Da una parte ci sono anche delle specie di letti, più che letti sembrano brandine improvvisate ma hanno un aspetto comodo. Tutto ha un aspetto rasserenante e invitante.

Gli altri si accomodano, chi sulle sedie e chi sul divano. Io mi dirigo verso uno degli scaffali e sento Potter che mi segue mantenendo quanta più distanza possibile per non disturbarmi, e lo apprezzo. Apprezzo che riesca a capire quanto questa situazione sia difficile.

Tra gli altri libri vedo “Pozioni Avanzate: cosa può andare storto e come risolverlo” e decido che è un buon punto di partenza. Afferro il libro e mi dirigo verso l’ultimo divanetto rimasto vuoto, aspettando per un attimo Potter che prende un libro sul Quidditch. Ci accomodiamo, non troppo vicini ma nemmeno troppo distanti, e iniziamo ognuno la sua lettura. Alice e Frank si mettono a giocare a scacchi magici, Black e Lene provano qualche incantesimo di Trasfigurazione e li sento ridacchiare, Minus aiuta Remus a controllare i vari volumi che hanno sistemato su un grosso tavolo, alla ricerca di una spiegazione.

L’ambiente è familiare e sembra coccolarci, il tempo passa e alcuni si sdraiano sulle brandine per riposare. Io e Potter rimaniamo sul divanetto a leggere, senza parole, senza gesti, niente di niente.

Ogni tanto lo vedo guardarmi con la coda dell’occhio e lo sento sospirare, ma non si muove dalla sua postazione.

Sono quasi arrivata alla fine del volume, ma non ho trovato niente che potesse tornarmi utile. Sono presa dalla stanchezza e un po’ dall’indolenzimento per essere stata ferma tanto a lungo nella stessa posizione.

Tra il sonno e la veglia sento scivolarmi via dalle mani il libro ma non oppongo resistenza, sento qualcuno mettermi una coperta addosso per scaldarmi. Poi il divano affianco a me si abbassa e d’istinto, colta dal sonno, mi appoggio a quel cuscino morbido che sta affianco a me.

“Buonanotte Evans” sono le ultime parole che sento, o immagino di sentire, prima di sprofondare addormentata.

 

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Eccomi! Solo (solo?) due mesi ci ho messo ma ci sono! Ci sono! Eccomi! Sono presente!

Procediamo con questa storia a piccoli passi, passi che comunque hanno una loro importanza in tutto il racconto. Non so quanto ci sarà ancora alla fine, davvero non lo so. La scaletta è scritta da tempo ma potrei approfondire o no alcuni aspetti, alcune situazioni, alcuni personaggi all’apparenza secondari. Ancora non so… Vedremo!

Felice che ci siate ancora (se ancora mi seguite xD)”

Alla prossima (che non sarà tra due mesi promesso)

Dafne

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