Oh,how i wish,that was me.

di svolHazza
(/viewuser.php?uid=194724)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** -My new little world ***
Capitolo 3: *** Bring me back,where i came from. ***
Capitolo 4: *** -First days ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


-Prologo

 

Ed eccomi qui,in camera mia svogliata di fare tutto e niente, pensando al mio ultimo giorno su questo paradiso chiamato Londra. Nel mio letto c’era il caos più totale, il mio armadio si era praticamente svuotato e la maggior parte delle mie cose quotidiane,  erano sparpagliate qua e la,pronte da mettere in quella fottutissima valigia che avrei voluto bruciare. Anzi avrei voluto bruciare i biglietti,la proposta di lavoro di papà,non volevo andare via no! La mia camera mi dava un senso di vuoto,non c’era più niente ormai che mi potesse regalare un mezzo sorriso,era tutto triste,in casa le fastidiose voci dei miei mi trapanavano le orecchie,non sopportavo la frenesia di mia sorella,l’agitazione di mio padre e la felicità di mia madre . Ormai erano in iperventilazione,non stavano nella pelle di partire,ma io non avrei mai voluto mettere piede in quel fottuto posto e soprattutto non avevo idea,di come sarebbe stato svegliarmi la mattina,sentire il  pieno caos,trovarmi sotto agli occhi una coda di gente e macchine che suonano,fino a smacellarti il cervello.
 
Qui stavo da Dio. No okay,non proprio ma.. Avevo tutto quello di cui avevo bisogno,gli amici più  fantastici che avessi mai potuto incontrare nella mia noiosa vita,la mia scuola,che anche se era il posto dove odiavo mettere piede,era anche il posto dove avevo conosciuto le persone più strambe,il sabato sera,a divertirci come matti con i miei migliori amici ,sbattersene del coprifuoco e tornare all’alba,i pomeriggi più belli della mia vita a fare le cose più impossibili e immaginabili,il centro commerciale,''assolutamente vitale'',come squittivano le barbie del terzo anno ,anche se io non gli davo molta importanza. Cioè per me il centro commerciale è un semplice edificio,che può esserti vitale solo per non rischiare di camminare in giro nuda, il modo migliore per farti passare per una pervertita cronica,o per non rischiare di morire di anoressia a causa della fame. Loro invece erano convinte che fosse soltanto un posto stracolmo di vestitini e di borsette firmate. Al sol  vedere quelle cianfrusaglie con la firma di qualche stilista famoso ‘Per caso’, squittivano con le loro vocine a dir poco assordanti,esclamando di quanto fossero belle,quando invece il giorno prima non se li cagava nessuno. Non vedo quale sia il senso!Anche io diventerei famosa, se mettessi  la mia firma !Forse farei  più figura di tutti quei stilisti che a malapena mostrassero un minimo di mascolinità. Per loro questo era shopping sfrenato,del genere
‘’Sono una riccona megagalattica,con le tettone e i biondi finti. Perché io posso e tu no.’’ E non parliamo di quando dovevano provare i vestiti,che sembravano quelli delle barbie con le megatestone più grandi del corpo. Ma dopotutto io avevo lei  Emily,la  mia più grande migliore amica. L’Adoravo,era la persona più speciale che avessi mai conosciuto. Era così solare,in gamba,piena di sogni,e di vita. Amava le avventure,le sfide. Era il tutto più assoluto messo insieme. Ed è per questo che avevo un perfetto tutt’uno con lei. Ed è anche per questo  che odiavo andare via,non volevo lasciare lì una parte di me .Decisi così di passare a trovarla,dato che era il mio ultimo giorno.
Presi lo scooter,che mi avevano appena regalato qualche giorno fa,per il mio sedicesimo compleanno,non indossai neanche il casco,preferivo il vento che faceva oscillare i miei lunghi capelli rossi. Quando Emily mi vide,scoppiò in pianto liberatorio. Non capivo il perché di quelle lacrime,che continuavano a rigare il suo volto.
 
‘’Emily! ‘’Quasi urlai. ‘’Che succede? Perché  piangi?’’
 ‘’Oh ma niente,non farci caso’’ disse  abbassando lo sguardo,e facendo un sorrisetto nervoso.
‘’Emily,non me la dai a bere,coraggio che succede?’
Dissi dandole una pacca sulla spalla,e mostrandole un sorriso a 32 denti.
‘’Beh,il fatto è che non riesco a immaginare che non potrò più vederti’’ 
Disse imbronciando il viso,facendomi gli occhi dolciosi.

 
La abbracciai istintivamente,e una lacrima stavolta rigò anche il mio di viso. Non potevo trattenere le mie emozioni. Era inevitabile,non avrei potuto mentire sul fatto che mi sarebbe mancata, più di chiunque altro. E questo mi faceva ancora più rabbia,un motivo in più non partire.
Passai un intero pomeriggio con lei,e mi aiutò anche a preparare gli ultimi bagagli. Tra la confusione che c’era in giro per casa,Emily trovò  un foulard con la bandiera inglese,appena la vide,i suoi occhi si illuminarono,sembravano quasi più grandi,dimenticò tutto quello che aveva attorno,e con gli occhi ancora sognanti,riuscii a emettere una sola frase
‘’ Wow’’
‘’Ti piace?’’
Dissi io,inutilmente già consapevole della sua risposta.
‘’Tanto!’’
Rispose lei,quasi sussurrando.
‘’Beh tienila tu’’
Le dissi,lasciando che nel mio viso solcassero due fossette compiaciute.
‘’Cosa,no no no! cioè non posso è tua e io.
‘’Shh’’
La zittii io sfiorandole le labbra con un dito .
‘’Prendila,così ti ricorderai sempre di me’’
Dissi porgendole il foulard. Si sentiva ancora il mio profumo,quel profumo che ti oltrepassava le narici,e che ti dava quella voglio di un non so chè di dolce.
Immediatamente mi saltò addosso,soffocandomi in un’enorme abbraccio. Ricambiai il gesto,lasciando sfuggire un mezzo sorriso.
Di solito io non sono una,che esprime le sue emozioni con abbracci o baci,sono molto chiusa in realtà. Non sono molto espansiva. Ma tralasciamo.
Era quasi mezzanotte,ed io non facevo che girarmi e rigirarmi, nel letto. Riuscivo a immaginare,il caos che si sarebbe creato la mattina presto!Riuscii ad addormentarmi all’alba.


Saalve a tutti gente :D
Come prologo devo dire che non è tanto male
ma ho in serbo qualcos'altro per voi nel prossimo capitolo. 
Perora si riesce solo a capire che la nostra protagonista Mitchie non 
sembra essere molto d'accordo sul trasferimento,e si deduce anche che tra qualche ora si ritroverà 
su un'aereo di prima classe per Mullingar in Irlanda.
Vi starete chiedendo,cosa c'entri tutto questo con i nostri Boysss *--*
Ecco,arriaviamo al dunque per chi non avesse letto la trama.
Mitchie Logan è una sedicenne che a causa del lavoro del padre è costretta a lasciare Londra e tutti i suoi
amici ma in particolare Emily la sua migliore amica.
A Mullingar conoscerà nuove persone tra cui un biondino arrogante noto
come Niall Horan che lei imparerà a conoscere nel profondo. 
Così può bastare? *---* Bene se vi interessa 
MI LASCIERESTE UNA RECENSIONE?*-----------*
*Faocchidolci*
 WhitLoveeee
Greta.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** -My new little world ***


-My new little world


*Bip bip! Bip bip!*
“Gngmmmgnn...” Il mio braccio flaccido colpì con foga la sveglia,erano esattamente le 6:15 del mattino. Si sentiva, mia madre che sistemava le ultime cose con fretta e furia ,mia padre che discuteva con mia sorella,che era chiusa in bagno più o meno dalle 5:00 
Era tutto un caos,quella mattina.Decisi con coraggio di alzare le chiappe dal letto e darmi una mossa!L'areo sarebbe partito esattamente alle 7:30.
Appena misi piede nel salotto,mia madre mi aggredì di parole,non ci capivo niente! sentivo un ronzìo in testa.

''Mitchie?!Blablabla.. blablabla?Blablablaabla.. quindi blablabla, e ora blablabla... hai capito signorinella?'' - Disse mia madre,con tono arrabbiato!

Feci finta di aver capito tutto,così mi piombai in bagno senza neanche aver fatto colazione. Afferrai la maniglia,ma la porta non si aprì.Ritentai,ma niente. Una voce a dir poco assordante,penetrò nelle mie povere orecchie.

''E' occupato!non si può avere un'attimo di pace in questa casa?'' - Avevo dimenticato che in bagno ci fosse chiusa da almeno 2 ore quella peste con le lentiggini di mia sorella!
''Cavolo Tay!Vuoi muover quel culo?-Dissi nervosa,picchiettando le dita sulla porta.
Erano già,le 6:30 ed io ero ancora con il pigiama addosso,i capelli arruffati e un'alito da paura! Nell'attesa che mia sorella non si deteriorizzasse in bagno,afferrai il cellulare. Avevo un messaggio di Emily.

Tesoro, tra un paio d'ore volerai per l'altra
parte del mondo. Per questo voglio dirti una cosa..
ricordati che sei stata la cosa più bella della mia vita e lo sarai sempre!
Sei mitica! 
Emily xX


Un mezzo sorriso,scappò dalle mie labbra. Anche se non avrei mai voluto sentirmi quelle cose! Mi dava di più l'dea che non l'avrei più rivista.Guardai l'orologio,sullo schermo spuntava 6.40 
questo significava, che mancavano solo 20 minuti alle 7. Socchiusi gli occhi e feci un respiro profondo per calmarmi, per poi prendere a pugni la porta!


''Taaaay!Sono le sette meno venti! Ti muovi o no?'' - Mi feci sentire da tutto il quartiere! Persino il cane dei vicini ..abbaiava!
D'improvviso la porta di aprì con violenza!Mia sorella mi lanciò uno sguardo fulminante,facendo oscillare i capelli.


''E' tutto tuo!'' - Disse con sorrisetto beffardo,riferendosi al bagno.
La spinsi,leggermente ed entrai.Sciaquai il viso ancora assonnato, presi il dentifricio al sapore di menta e lavai i denti. Spazzolai la mia lunga chioma rossa e mi vestii alla velocità della luce.
Afferrai i trucchi e misi un velo di matita,giusto per dare intesità a miei grandi occhi color nocciola, e misi giusto un pò di gloss sulle mie labbra secche e sottili.
Mi guardai allo specchio,per darmi un'ultima occhiata e uscii dal bagno.

In corridoio stranamente,non si sentiva più un cane. Affacciai la testa per le stanze, quando li vidi tutti comodamente seduti sul divano,che mi fissavano con occhi vispi!


''Cosa diavolo state aspettando?Andiamo no!?'' -Dissi convinta!
Ci fiondammo tutti quanti in macchina,con la speranza che per strada,non ci fosse stato il solito traffico mattutino! Misi alle orecchie gli auricolari, e schiacciai Play sullo schermo del mio Iphone. ''Turn Around'' di Conor Maynard,chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare tra le note di quella canzone, pensando a tutto quello che mi stavo lasciando alle spalle, la mia amata città,i miei amici,ma soprattutto Emily!
Arrivammo all'aero porto esattamente alle 7.10,giusto in tempo.Mi feci prendere dalla depressione, c'era gente disperata,bambini che piangevano ed io a farmi gli affari miei. Decisi così negli ultimi 20 minuti,di chiamare Emily. 


*Du Du Du*
Il telefono sembrava emettere solo quel suono,la linea non dava segni di vita così riattaccai.Mi spostai da un punto all'altro per cercare di trovare campo. Sembrava quasi, che avessi le crisi epilettiche,non facevo che muovermi,col braccio alzato,ed in mano il cellulare! Quando trovai per un soffio, un filo di campo. Riprovai a chiamare Emily.

*Du Du Du*

''Pronto?'' -Rispose.
''Emily!!'' - Dissi quasi urlando di gioia.
''Mitchie!!'' -Disse ridendo.
''Sono all'aereoporto'' - Sospirai.
''Non preoccuparti tesoro,andrà tutto bene!Ho chiesto a papà se potrò venire a trovarti e mi ha detto di si'' - Disse contenta.
''Davvero?!Non sai quanto tu mi stia rendendo felice!Tuo padre è un grande!Strappazzalo di baci da parte mia. - Ridacchiai.
''Lo farò babe,anche io ti mando mille baci''.
''Bene adesso devo andare,l'aero sta per partire! Kiss.''
- Riattaccai.

Andai alla ricerca della mia famiglia,quando li vidi in mezzo alla folla di gente. Dopo qualche istante ci fecero salire sull'aereo. Un'hostess che parlava a malapena la mia lingua, mi fece cenno di accomodarmi sul sedile,e di spegnere tutti gli apparecchi elettronici prima del volo.Il comandante ci avvisò che stavamo per partire. Il decollo, era qualcosa di orribile. Avevo paura di non riuscire a farcela, e che avrei vomitato ancora prima di partire. D'un tratto vidi dal finestrino che tutto diventava più piccolo. Una lacrima rigò il mio viso,lasciando che i pensieri oscurassero la mia mente. Con ''Demi Lovato'' alle orecchie,mi accorsi che eravamo arrivati. L'aereo atterrò dolcemente sull'asfalto bagnato.Guardai fuori dal finestrino,cercando di distrarmi dai pensieri cupi che mi avevano accompagnata per tutto il viaggio.Ero terrorizzata da ciò che mi aspettava. Il volo era stato lunghissimo,o almeno così mi era sembrato. Scesi dall'ereo con le pesanti valige in mano,quando notai quanto fosse bello quel posto. Scrollai la testa, e continuai a scendere. Ci avviammo subito all'albergo. Arrivata in camera gettai le valige per terra sprofondai sul letto a piangere in silenzio. 


Salvesalvino bellissime :3
Oggi sono dolciosa!
OOKAY,andiamo al dunque.. come primo capitolo non è il massimo
ma mi congratulo con me stessa! Eheheh sisi!
Non ho molta esperienza nello scrivere. Quindi se ci sono errori di battitura o 
grammaticali,vi prego di scusarmi. ;) 
Ci terrei tanto se mi lasciaste una
RECENSIONE *---*

vorrei sapere cosa ne pensate :D
Un bacino.
Greta.

 











Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Bring me back,where i came from. ***


-

- Bring me back,where i came from 
 

Arrivata in camera,mi gettai sul letto a piangere in sielenzio.

D'un tratto sentii il cigolio della porta aprirsi lentamente,alzai lo sguardo per capire se in quella stanza ci fossero i fantasmi, o se qualcuno mi stesse realmente spiando!

Era mia sorella.

<< Cosa diavolo fai sull'uscio della porta? >> Dissi quasi arrabbiata.

<< N-niente,controllavo solo che tu fossi qui. >> Disse lei,mangiandosi alcune parole.

<< Non hai proprio nulla da controllare,non sono mica un cane io. Fuori di qui,di corsa! >> Dissi questa volta arrabbiata per davvero.

Ero totalmente confusa,la mia testa sembrava quasi fluttuare nello spazio,assorta dai pensieri più cupi. Si lo ammetto,non riuscivo a trovare il lato positivo della situazione,sono sempre stata pessimista. Sono consapevole che non è ottima come cosa, ma la situazione stava degenerando, andava di male in peggio! E quello che più mi faceva rabbia, era che nessuno abbia ascoltato quello che avevo da dire.

Per almeno una volta, volevo che si desse un minimo di importanza a quello che penso io. Nessuno mi lascia libertà di parola,ma nella mia famiglia purtroppo o ti abitui o scappi di casa.

Vi starete chiedendo perchè io non l'abbia già fatto.. La verità è che non potrei mai.

Beh in realtà non so nemmeno io quale sia la motivazione,ma so che non potrei farlo. Devo ammettere di averci pensato più di una volta,ma non penso che sia questo il modo migliore per risolvere i problemi. Scappare non mi servirà proprio a nulla, bisogna affrontarli!

*Sisi certo Mitchie,sei brava a dirlo.. ma non a farlo! Ma dove sta la coerenza?*

Okay,ammetto che mi sono sempre lasciata intimorire, ogni qual volta mi si fosse presentata una difficoltà! Non ho mai cercato di prendere parola,anche se mi si veniva detto di tacere. Ma sopratutto non ho mai provato a far capire ai miei, che ogni tanto anche quello che penso io possa essere importante.

Si okay, non sempre quello dico ha un senso compiuto, ammetto che dico spesso e volentieri cavolate enormi, ma ho quasi sedici anni e sono in grado di ragionare da adulta ogni tanto. Ma anche se provassi a parlarne con loro, sarebbe solo fiato sprecato.

Mio padre non sa nulla di me, nulla.. ! Si ricorda a malapena il mio compleanno, non mi chiede mai ' Hei, tesoro come va?', non sa che una volta a settimana vado a lezione di equitazione,non sa che negli ultimi mesi i miei voti non sono stati il massimo,non sa se sto bene, non sa se sto male.. E' inconsapevole praticamente di ogni cosa. Ultimamente non lo vedo quasi mai, la sera si ritira sempre più tardi del solito, non faccio nemmeno più caso alle strane telefonate notturne di mia madre,o suoi strani ma straani imprevisti appuntamenti.

Se state pensando quello che ho pensato io negli ultimi mesi, beh si.. Avete indovinato!

Non è assolutamente da mettere in dubbio che i miei non si amino più come prima.

Non si scambiano più gesti affettuosi, si salutano ogni tanto con un semplice 'ciao' gelido. Non si danno neanche più la buonanotte ma sopratutto è un secolo che non li vedo darsi un bacio sulle labbra.

*MOMENTO MOMENTO MOOMENTO! Mitchie!? tu hai sempre odiato quei sbaciucchiamenti da voltastomaco!*

Oh si è vero, odiavo sopratutto quando esprimevano il loro amore davanti ai miei poveri occhi! Ma mi rendo conto che tutto questo mi manca! Una famiglia felice.. è solo questo che desidero!

Ma in tutto questo, la povera vittima non ero solo io, ma anche mia sorella minore.

Non sopportavo l'idea che quella povera creatura, dovesse accorgersi con i suoi stessi occhi quello che stesse accadendo!

Ed infine ci mancava solo questo trasferimento a farmi sclerare del tutto. Ma ormai era fatta! Voglio dire.. Avevo lasciato la mia vecchia Londra per un posto come questo? Non che sia orribile, ma non riuscivo ad immaginare una nuova vita qui a Mullingar. Costretta a cambiare abitudini, a cambiare scuola e sopratutto farmi dei nuovi amici!

'Sarà divertente' squittiva mia madre! Ma il vero problema è che non capisce quanto sia difficile per me instaurare un rapporto, con persone che conosco appena. Ci vorrà un'eternità prima che un semplice e impacciato ' ciao' diventi un 'Heilà' sicuro di se!

Scrollai la testa da tutti i pensieri e cominciai a disfare i bagagli in modo da sistemarli, aspettando giusto il tempo di trovare un'appartamento e andare via da questo sudicio albergo a tre stelle.

Sentii nuovamente cigolare la porta, e questa volta una voce sottile pronunciò quasi sussurrando

<< Si può ? >>

Mi voltai per capire chi fosse

<< Cosa fai li' impalata? Su entra! >> esclamai con tranquillità,rivoltandomi e continuando a fare quello che stavo facendo un'attimo prima.

<< Ti serve una mano? >> Mi chiese quasi preoccupata.

<< No grazie, posso fare anche da sola! >> le dissi con superficialità.

<< Mitchie, che ti succede bambina mia? >> mi chiese chinando la testa.

<< Uhm, come mai ti interessa? >> le chiesi,senza neppure distogliere lo sguardo su quello che stavo facendo.

<< Come sarebbe a dire, perchè mi interessa? Sei mia figlia, è ovvio che mi interessa! >> esclamò convinta.

<< Uhm.. Davvero? Finalmente stai mostrando un minimo di preoccupazione nei miei confronti vedo! >> dissi agitandomi e gesticolando.

<< Mitchie, adesso smettila! >> disse quasi urlando.

<< Smetterla? No adesso stammi a sentire …

*ASPETTA UN MOMENTO MITCHIE..! CALMA E SANGUE FREDDO..

Ohhh al diavolo le buone maniere!!!*

...Ultimamente ,non ti sei neanche accorta che per il resto degli ultimi giorni, non ho fatto altro che piangere in silenzio,non ti sei mai chiesta se fossi d'accordo con questo trasferimento, e non mai lasciato che io esprimessi la mia opinione! Non sei mai stata consapevole sul fatto che avessi capito già da tempo ciò che sta succedendo fra te e papà, e inconsciamente mostrate il vostro disinteresse l'una verso l'altro, senza pensare che magari qualcuno dagli occhi innocenti potesse capire tutto, e stravolgergli la vita …

*Stavo lasciando che le parole penetrassero dalle mie labbra senza fermarsi, e senza timore. Questa volta stavo esprimendo tutto quello che per anni è rimasto sigillato nel mio fragile cuore, lasciando che subisse ogni giorno. Era come un vagone stracarico, che pian piano si andava svuotando, diventando sempre più leggero. Ed era così che mi sentivo.. più leggera,mi facevo trasportare dalle mie parole,quasi come una piuma viene trasportata dal vento.

.. Adesso capisci come mi sento? Capisci cosa si prova a sentirsi completamente messa da parte?

Dissi tutto d'un fiato, alterandomi e puntando il dito verso i suoi occhi, che mi guardavano a dir poco sconvolti.

POV ANNE*MOM*

Continuava a rispondermi a tono, con un pizzico di arroganza e superficialità. Non potevo più tollerarlo, così le chiesi di smetterla!
Neanche le avessi detto chissà che, che cominciò ad alterarsi alzando il tono della voce, mancandomi sempre più di rispetto.
Mi limitai ad osservarla ed ascoltare con attenzione le sue parole che uscivano fluide dalle sue labbra,del tutto sicura di sé senza alcun timore. Disse tutto così sostanzialmente veloce, che non ebbi neppure il tempo di sbattere le palpebre.

Terminò il suo discorso conuna domanda,ma non ebbi il coraggio di rispondere tanto rimasi senza parole.
Qualche secondo dopo scoppiò in lacrime, e l'unica cosa che istintivamente potevo fare era abbracciarla,stringerla forte e farle capire che non era sola.

Le sue parole mi hanno fatta sentire una madre assente, e terribilmente in colpa. Era come se l'intero mondo mi fosse crollato addosso senza nessun ritegno.

Ancora incredula, sul fatto che si fosse realmente accorta della situazione tra me suo padre. Non mi sarei mai immaginata che riuscisse ad accorgersene, ma io non volevo assolutamente che pensasse tutto questo,perchè avrei già immaginato il disagio che si sarebbe creato.

Decisi così di contraddirla e mentirle a fin di bene.

<< Ma cosa dici,io e tuo padre ci amiamo come il primo giorno,non pensare mai più cose di questo genere e sopratutto non sentirti mai più sola. Ti chiedo perdono, mi rendo conto di non esserci stata come madre, ma il punto è che sto affrontando un periodo non bello, e non volevo che ne subiste le conseguenze ne tu ne tua sorella. Io ti amo sappilo! >> le dissi dolcemente stringendola nuovamente a me.

POV MITCHIE

Rimase in silenzio per un paio di secondi. Non ci potevo credere, non aveva nulla da dirmi?Non le importava niente di quello che le avevo detto? Il nervosismo stava sempre di più aumentando, e la mia testa stava per esplodere. Così scoppiai in un pianto liberatorio.

D'un tratto senti le sue forti braccia avvolgermi in un'enorme abbraccio. Riuscii a sentire il suo cuore battere,e il suo respiro sfiorarmi la pelle. Ricambiai il gesto, continuando a singhiozzare lasciando che un'ultima lacrima rigasse il mio viso,e che scendesse giù fino a toccare le mie labbra,riuscivo a percepire che fosse salata.

Continuava a rassicurami con le sue dolci parole, e smentire tutto ciò che avevo detto, scusandosi per non essersi comportata come una madre deve.

Ci staccammo dall'abbraccio,e lei cominciò a sistemare i miei capelli portandoli indietro,mi guardò per qualche secondo. A primo impatto i suoi occhi sembravano più grandi e luminosi, ma soprattutto notai che erano realmente lucidi. Lasciò scappare un sorrisetto dalle sue labbra ed infine mi diede un bacio infronte, uscendo a passo svelto dalla stanza, lasciandosi alle spalle tutto quanto.

Lasciai che il mio corpo cadesse libero sul letto,chiusi gli occhi, cercando di non pensare a nulla, a nessuno, a tutte le preoccupazioni fuori da quella porta, cercando di liberare la mente dalle cose cattive.




                                                                                  

 

Salve gente, allora è davvero un bel po'

che non aggiornavo il capitolo, perchè ultimamente

Devo dire che apparte la mancanza di ispirazione mi sono un po' demoralizzata

del fatto che mi arrivassero davvero daaavvero pochissime recensioni.

Speriamo bene adesso che ho ripreso a scrivere. Devo dire che non è il massimo perchè

in realtà non ho molta esperienza nello scrivere, perciò scusatemi se è

davvero molto piccolo come terzo capitolo non dice molto.

Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciandomi una RECENSIONE *---*

Perdonatemi se c'è qualche errore grammaticale o di battitura.

Whit loveee

Greta.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** -First days ***


-First days

*BIP BIP BIP BIP*

Quella tortura aveva ricominciato a suonare ..

*BIP BIB BIP BIP*

Sembrava non cessare mai, mugnai qualcosa come 'mmmgmngmm' cercando di trovare la sveglia, sventolando la mano.

Strofinai gli occhi ancora assonnati,per poi alzarmi e cercare di sbrigarmi.

Avevo quasi dimenticato che oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola,e l'idea di mettere piede in quel posto mi terrorizzava,non tanto per il fatto che fosse la scuola ad annoiarmi,ma perche sarei stata 'quella nuova' in quella classe o qualsiasi altro posto confinante,avevo paura che qualche idiota mi avrebbe presa di mira.

La voce assordante di mia madre, che strillava dall'altra parte della stanza riuscì a distrarmi dalle mie profonde riflessioni delle 6:40.

 

<< Mitchie, vedi di darti una mossa! >>

<< Si!! >> le risposi,poco convinta e con la voce ancora impastata dal sonno.

Mi avviai verso il bagno a passo svelto,sperando che non ci fosse chiusa dentro Taylor come al solito.

Afferrai la maniglia con violenza, convinta che la porta fosse chiusa a chiave. Ma le mie aspettative non erano esattamente quelle. Scivolai per terra con la faccia in avanti, e l'unica cosa che feci in quell'istante qual'era? Ridacchiare?!

*UN MOMENTO, MITCHIE .. TU STAI RIDENDO DI TE STESSA?CADI, TI FAI MALE E INVECE DI RIALZARTI COSA FAI?RIDI? NO OKAY.. MITCHIE TU HAI SERI PROBLEMI*

Mi preparai per quella mattina,velocemente sistemai la mia folta chioma rossa,e leggermente truccai il mio viso.

Finalmente pronta,mi diressi verso la macchina,mentre mia madre continuava a farmi pressione.

<< Devi stare tranquilla Mitchie! Non c'è nulla di cui avere paura. >>

Sisi questo è quello che diceva ,non doveva mica andarci lei a scuola.

<< Si mamma, certo. >>

<< Cos'è che ti spaventa? >>

<< Oh nulla, apparte le barbie del terzo anno, le montate dai capelli cotonati e sorrisi più finti degli alunni, dopo un'annuncio di un compito a sorepresa, i soliti idioti dalle battute demenziali, o gli sverginati puri di perversione.

<< I che cosa?! >> disse sconvolta, frenando bruscamente.

<< Lascia stare! >> dissi abbassando la testa.

<< No aspetta un'attimo, credi che abbia fatto questa frenata da film horror, per sentirmi dire 'lascia stare' ?

<< Che cosa? Oh lasciamo stare >> Dissi nuovamente.

<< Ecco qui, sei arrivata. Buona fortuna! >> disse schiacciando l'occhio, e lanciandomi un bacio.

Le mostrai un sorrisetto finto,in modo che non si preocupasse troppo per me e per il mio umore diciamo 'stressato'.

Mi avvicinai alla folla di ragazzi, che attendevano la campanella. I forti schiamazzi,le risatine da scoiattolo di certe ragazze,sembravano quasi da ricovero e le occhiatine che ti lanciavano i ragazzi che si credevano 'fighi' con i capelli spettinati, mi davano sui nervi

*DRIIIN*

Ed ecco che in quell'istante,scoppiò la terza guerra mondiale.Li vidi ammassarsi come un branco di bambini obesi all'apertura del McDonald, mentre io rimanevo indietro, aspettando che passassero tutti senza travolgermi.

* okay Mitchie, adesso calma e respira senza agitarti,al massimo può succedere che rimani spiaccicata per terra, travolta da questa massa di elefanti in calore.*

Mi avviai verso il corridoio in cerca del mio armadietto. '109c'era scritto sul foglietto stropicciato . 'Eccolo'! Esclamai, sospirando.

Cercai di aprirlo ma sembrava essere forzato,o difettoso. La situazione si faceva seria,non riuscivo ad aprire un dannto armadietto,lasciai cadere i miei libri per terra cercando di aiutarmi con due mani, quando una mano calda e soffice, si poggiò delicatamente sulla mia, spostandola gentilmente.

Mi voltai confusa,e vidi due grandi occhi verde smeraldo fissarmi. I più belli che abbia mai visto,così luminosi,così intensi che mi perdetti nel suo sguardo.

Mi sorrise, facendo sbucare due fossette all'estremità delle labbra, io caddi dalle nuvole scrollando la testa e scostandomi impacciata.

<< Sai che si aprono solo con una combinazione, vero? >> disse riferendosi all'armadietto, senza distogliere lo sguardo su di me.

<< Ehm, veramente .. Già che stupida, dimenticavo che qui da voi, si usa un codice. >> Dissi velocemente, imbrogliandomi con le parole.

<< Perchè, non sei di qui? >> Mi domandò lui dubbioso, corrugando la fronte.

<< Ehm no, veramente vengo dall'Inghilterra, Londra precisamente.>> dissi quasi dispiaciuta.

*Un momento Mitchie! Perchè diavolo lo dici con quel tono?!*

Scrollai la testa come per dire 'Non fare caso a come l'ho detto' riprendendomi con un sorriso.

<< Ah, capisco. Quindi immagino sarai nuova? >> Disse lui mostrandomi trentadue denti.

<< Si esatto! >>

Si era creato un terribile imbarazzo tra noi, così per rompere il silenzio cambiai discorso.

<< Tornando all'armadietto,fammi capire meglio come funziona! >> Dissi voltandomi verso l'oggetto in questione, scrutandolo da cima a fondo.

<< Certo, allora devi solo inserire un codice di apertura, proprio come una cassaforte. >> Disse poggiando nuovamente le sue mani sulle mie, girando la manopola avanti e indietro, cercando di farmi capire come cambiare i numerini sottostanti.

Era leggermente più alto di me, riuscivo a sentire il suo respiro sfiorarmi il collo,d'un tratto spostò all'indietro i capelli che cadevano liberi sulla spalla. Evidentemente gli davano fastidio. Lo guardai, sorridendo imbarazzata.

<< Che stupido! Non ti ho ancora chiesto come ti chiami? >>

<< Ehm,Logan. Mitchie Logan! >> risposi, lasciando che lui venisse quasi portato via dall'intera squadra di football.

Lo avevano preso di soppiatto,e da quello che ho potuto capire,un suo 'degno compare' gli diede una pacca amichevole sulla spalla, esclamando estasiato.

<< Chi si rivede, Styles!>>

<< Ehi, come te la passi Malik? >>

<< Non male. Su andiamo, ti faccio conoscere due bambole che ho rifilato quest'estate.>>

<< Sempre il solito sciupafemmine eh? >> Disse lasciando scappare una risata beffarda.

'Styles', 'Malik' .. Ero del tutto confusa.

Ed è lì che mi lanciò un sorrisetto sghembo,come se volesse dirmi ' Piccola,posso andare?'

Sorrisi e gli feci cenno di si, lasciandolo andare. Quando mi voltai di colpo, rendendomi conto di aver dimenticato di chiedergli quale fosse il suo nome.

<< Ah,Dimenticavo!! .. Tu sei? >> dissi quasi urlando.

<< Il mio nome è Harry >> disse sorridendomi per l'ultima volta.

<< Grazie Harry! >> dissi entusiasta

Harry Styles. Mi aveva proprio colpito quel ragazzo,con quel suo modo di fare, i suoi splendidi occhi, e quei ricci assolutamente sexy, che si ritrovava per capelli.

*ASPEEETTA UN MOOMENTO! MITCHIE! NON DIRAI MICA SULSERIO, LO HAI APPENA CONOSCIUTO.*

Ehm, si tornando alla vita reale, mi chinai per raccogliere i libri caduti per terra,quando sentii una voce che si stava sempre più allontanando.

Era sempre lui.

<< Allora si ci vede Logan! >>

Io non risposi, ma gesticolai facendo segno di si.

Andai disperatamente in cerca della mia classe,quando distrattamente andai a finire addosso ad una povera ragazza. I nostri libri si mischiarono, così mi chinai per ridarglieli.

Alzai lo sguardo e vidi una splendida ragazza dagli occhi color carta zucchero, i capelli sottili e raccolti in una coda di cavallo, lasciando che qualche ciuffo cadesse giù.

Sorrise impacciata.

<< Scusami tanto!sono un disastro. >> disse quasi sussurrando.

<< Oh no, scusami tu. Ero completamente distratta. >> risposi sorridendo, e restituendole i libri.

<< Sono Jade. >> Disse, stringendomi la mano.

<< Mitchie. >> ricambiai il gesto.

<< Stavi cercando qualcosa? >> Disse,sistemando i libri nella sua cartella verde mela.

<< Ehm, veramente si. Cercavo l'aula 98. Sai percaso dove si trova? >>

<< Si, dovrebbe essere infondo al corridoio, la prima a destra. >> disse, guardandosi intorno.

<< Grazie mille. >> le dissi, salutandola.

<< Figurati, a dopo. >> Disse lei andando via di corsa.

Finalmente dopo tanta fatica, arrivai a destinazione. Mi trovavo proprio lì,davanti a quella porta, cominciai ad agitarmi, pensando che non sarei neanche arrivata alla fine delle lezioni. Quando una forza di coraggio sovranaturale, mi fece afferrare quella maniglia nera come la pece, e lucida come le scarpe dei damerini. Picchettai la porta tre volte e poi entrai decisa.

Vidi al primo banco un tipico secchione dalla montatura alta e spessa, che mi fissava sfoggiando un sorriso, che faceva meglio a non mostrare. Indossava larghi pantaloni ,una camicia ben saldata sino all'ultimo bottone, e i capelli ingellati che andavano tutti per lo stesso verso.

Infondo ci stava un gruppetto di ragazzi insieme ad una flotta di barbie, con tanto di tettone e capelli biondo platino, che se la ridevano.

<< Buon giorno, professoressa. >> dissi pianissimo.

<< Buon giorno a te cara, ragazzi questa è la vostra nova compagna di classe Mitchel Logan >> Disse rivolgendosi alla classe, con tanto di sorriso stampato in faccia.

Mi guardai attorno, e cercai di capire se ci fosse qualcuno che si fosse accorto della mia presenza.

<< Vai a sederti vicino Tomlinson. >> Disse la prof,scarabbocchiando qualcosa sul registro di classe.

Non avevo idea di chi fosse Tomlinson, così rivolsi il mio sguardo verso i miei compagni del tutto confusa.

Un tizio alzò la mano, e indicò la sedia libera accanto a lui. Poggiai la cartella per terra, e mi sedetti più dritta di un soldatino nell'esercito, con tanto di mani incrociate.

<< Tu devi essere Tomlinson giusto?>> Dissi sussurrando, senza distogliere lo sguardo dalla professoressa.

<< Louis Tomlinson. >> Disse tutto sorridente,porgendomi la mano.

<< Mitchie Logan >> Dissi oggi per la terza volta.

<< Non era Mitchel? >> Disse alzando un sopracciglio,e riferendosi alla presentazione della prof.

<< Ehm, si . Ma di solito mi chiamano Mitchie. >>

<< Sei nuova, vero? >> disse sicuro di se'.

<< Come hai fatto a capirlo? >> chiesi dubbiosa.

<< Dal tuo accento! >> disse sorridendo.

Continuava a fissare la cattedra, senza neppure gurdarmi negli occhi.

<< Tomlinson, hai finito di fare salotto? Stai già distraendo la ragazza nuova? >> strillò la prof, ai quattro venti.

In quell'istante, avrei voluto strozzare quella donna. Ogni parola l'aveva scandita chiaramente, in questo modo tutti avevano potuto ben capire che io fossi 'Quella nuova' !

Era proprio questo che volevo evitare, dare nell'occhio.

Mi feci piccola piccola, scivolando lentamente sulla sedia, in tal modo nessuno avrebbe fatto caso a me.

*Oh,sicuramente Mitchie! Stai pur certa che nessuno si accorgerà di te e del fatto che stai quasi sotto al banco.*

Ad un certo punto, sentii una voce maschile provenire da dietro di me.

<< Ehi, ma io ti ho già vista! Raga, quella nuova stamattina stava insieme ad Harry>> Disse ridendo maliziosamente.

Di certo quel tipo, non aveva molte cose carine da dire sul mio conto. Mi voltai a metà tra l'imbarazzo e la furia.

<< Si da al caso, che 'quella nuova' abbia un nome! >>

Un 'Ooooh' pesante ruppe il ghiaccio, e una risposta poco carina, gettò la mia autostima nel wc.

<< Nervosetta oggi eh? Cosa c'è Logan? Styles non ti si fila? Vedi di darti una calmata civetta del ca*..

non ebbe neppure il tempo di finire la frase, che la professoressa squittì disgustata dal suo linguaggio.

<< Logan, Malik? Cosa intendete dimostrare con questo atteggiamento, e questo linguaggio? Smettetela IMMEDIATAMENTE!>>

*Malik?MOOOMENTO MOOMENTO, avevo già sentito quel cognome. Ed avevo anche già visto quel tipo*

Certo! Adesso tutto mi era chiaro. Mi ritrovavo nella stessa classe con quella specie di puttaniere. L'amico di Harry.

Grazie al cielo,ero sopravvisuta alla fine delle lezioni. Finalmente non vedevo l'ora di lasciare quell'aula chiusa, stracolma di insicurezza.

Ma quando credevo che tutto era cessato,quel tipo 'Malik' molto scherzosamente poggiò le braccia ai due lati della porta, impedendomi il passaggio.

<< Se cortesemente faresti un favore all'umanità,spostandoti! >> Dissi con poca delicatezza.

<< Non faccio favori a nessuno!. >> Disse mostrando un sorrisetto beffardo.

<< E sti cazzi! Io devo tornare a casa se non ti dispiace! >>Risposi, spingendolo.

Okay, era ufficiale. Quel tipo mi aveva messa sotto al naso.

<< Che c'è Mitchel, devi tornare dalla mamma? >> Disse mentre se la rideva insieme agli altri playboy.

*COME CAZZO MI HAI CHIAMATA?IDIOTA!*

Già non tolleravo quella suo atteggiamento da 'superfigo' poi ci manava solo che mi chiamasse per nome. E sopratutto col nome di battesimo.

<< Perchè non vai a rompere, a quelle imbotulinate delle tue amiche! >> Dissi spingendolo con forza,riuscendo a passare.

Afferrò il mio braccio, e mi voltai automaticamente verso di lui. Fissai quella sua lurida mano, stringere il mio braccio ancora pieno di lividi.

Notai con attenzione il suo sguardo, sembrava quasi volesse dirmi qualcosa, ma in quel momento neanche Brad Pitt a petto nudo mi avrebbe imbambolata. Scossi il braccio liberandomi, e percorrendo sempre dritto a passo svelto.

Non vedevo l'ora di tornare a casa,dimenticare questo terribile 'primo giorno' evitando di farmi del male dinuovo..

 

Salve bella gente, allora ho continuato perchè mi andava

anche se non avrei dovuto, quello precedente non se lo è cagato nessuno!

vabbuò parlando del capitolo, allora come avrete potuto notare, Mitchie

incontra un fantastico e sognante (?)'Harry'

mmmm non lasciatevi ingannare dall'apparenza..!

*BASTA GRETA NON DEVI ANTICIPARE*

Per quanto si può capire c'è anche un 'MaliksuperfigoYo'

e una tipa di nome Jade, che conosceremo più in la.

Possiamo notare anche quella vocina malefica che spunta ogni tanto!

MUAHAHAHAHAHH *mlmlmlmlml*

Sisisi scusate la smetto. Okay

Poi c'è anche quest'ultima frase che lascia un po' a desiderare..

Beh lo capirete presto!

Per adesso è tutto.

Lasciatemi una RECENSIONE PLS *---*

Greta.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1245705