From the moment I met you, everything changed.

di wonderwall_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una chiamata inaspettata. ***
Capitolo 2: *** Un'altra vita. ***
Capitolo 3: *** Una giornata disastrosa. ***
Capitolo 4: *** In viaggio. ***
Capitolo 5: *** Sentirsi in colpa è una brutta sensazione. ***
Capitolo 6: *** Il mio eroe. ***
Capitolo 7: *** Dopo la tempesta, spunta sempre l'arcobaleno. ***



Capitolo 1
*** Una chiamata inaspettata. ***


Salve a tutti! Ora vi farò una piccola presentazione di me stessa, ma non troppo lunga. Non vorrei annoiarvi.
Beh, io sono Chiara, ho 16 anni compiuti da poco e vivo in Italia da quando avevo 10 anni. Mia madre è italiana, mentre mio padre è americano. Ora vi spiego; mia madre e mio padre si sono separati 6 anni fa, quando ero ancora una bambina. Si, perché a 10 anni si è ancora bambini. Era come se mi fosse crollato il mondo addosso. Non volevo vedere nessuno, parlare con nessuno. Mi sentivo sola. Come un granello di sabbia che viene portato nella neve. 
Decisero che sarei andata a vivere con mia madre, in Italia. Ma non volevo lasciare la mia adorata America. Ero vissuta lì per 10 anni! E mi ritrovavo a frequentare l'ultimo anno delle elementari in un posto completamente nuovo per me. Si, l'Italia. Non l'avevo mai vista prima d'ora. Non l'avevo mai neanche calcolata. Ma poi, i miei hanno deciso così, e mi sono dovuta trasferire con mia madre in una nuova casa nel Sud Italia. Diciamo che sapevo parlare abbastanza bene l'italiano, perché a volte mi divertivo a sentire mia madre parlare quella lingua tanto buffa per me, e così la facevo parlare sempre in italiano, quando avevo voglia di scherzare un po'. Questo mi ha avvantaggiato molto, perché sapevo una buona parte della lingua italiana. Ora, si può dire, che sono un'italiana completa. Anche se mi manca l'America. Mi manca da morire. Mi manca passeggiare la sera tra le stade della California, perché era lì che abitavo. Mi manca passare giornate intere con la mia migliore amica Rosie. Ormai non la vedo più, e arrivata al secondo anno di liceo, mi sono trovata un'altra migliore amica. Lei è fantastica, si chiama Jenna. La adoro tanto, e non la cambierei con nessun altro al mondo, ormai. O almeno, così avrei pensato.
Un'ultima cosa: come tutte voi, anche io ascolto musica. Musica che ad altre non piace, ma dovranno pur capire che è musica. I miei idoli sono gli One Direction e non mi vergogno affatto di considerarmi una Directioner. Insomma, a volte, quando sembra crollarmi il mondo addosso, quando sembra che tutti mi siano contro, sono LORO a farmi tornare il sorriso. Ma in secondo luogo adoro: Avril Lavigne che con il suo stile punk-rock, mi fa sentire più allegra quando non lo sono affatto. Poi c'è la mia cantante preferita che è Miley Cyrus. Adoro la sua voce e tutto ciò che le appartiene. In una piccola minoranza mi piacciono anche Demi Lovato, Selena Gomez e Justin Bieber.
E un'ultimissima cosa: adoro la serie TV The Vampire Diaries *-* Mi fa sognare ogni giorno, e le ore passate a guardarla, non sono mai ore sprecate.
Credevo che la mia vita sarebbe andata avanti così: scuola, danza, casa,TV, musica, cena, letto. Ma no, mi sbagliavo. E di grosso. Capii di sbagliarmi quando dopo tanto tempo mi squilla il cellulare con Up All Night, e vedo scritto <> Insomma, erano anni che non si faceva sentire, che non si faceva vedere e tutto a un tratto, arriva una sua chiamata che mi avrebbe sconvolto la vita. 
 
 
To be continued. ♥

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Capitolo 2
*** Un'altra vita. ***


Capitolo 1: Un'altra vita.
Ero insicura. Non sapevo se dover rispondere o meno. Era passato troppo tempo, ma la voglia di risentire la sua voce era tanta. Cosí, mi faccio coraggio e premo su .
-...tesoro, sei tu?
-Papààààà!
-Non puoi immaginare quanto sia stato male in questi anni in cui non ti ho visto, parlato. Ma non che non abbia voluto. È che non ho potuto...
-Papà, non m'importa! L'importante è che ora sto sentendo la tua voce dopo 6 anni! Non hai idea di quanto io sia felice!
-Tesoro, ma io devo spiegarti...
-Certo! Ma ora non è quella la cosa piú importante..
-Giàà...avevo pensato..che ne dici di venire da me per le vacanze?...
-Ma...papà*-* sarebbero le vacanze piú belle della mia vita!
-Posso considerarlo un sí?
-Certo! Almeno per me...
-No, la mamma non verrà.
-E perchè?
-Già le ho parlato, e mi ha detto che se tu sei felice di venire da me, lo è anche lei. Ma non può venire. Dice che se stessimo solo io e te, questa estate..beh, il nostro rapporto potrebbe essere recuperato..
-Ti voglio bene, papà!
-Anche io, tesoro.
Stacco il telefono. Non potevo credere di aver parlato davvero con mio padre. Non potevo credere che avrei trascorso l'estate piú bella della mia vita! Nella mia adorata America! Cosa potrei desiderare di piú dalla vita? Aspetta, solo una cosa. E poi la mia vita sarebbe davvero completa. Andiamo, sapete di cosa si tratta. Potró realizzare il mio ultimo sogno? Quello per cui ho versato, ogni sera sul mio cuscino, quintali e tonnellate di lacrime.
No, questo non l'avrei potuto sapere. Ma per ora ero felice.
Sento bussare alla mia porta.
-Avanti.
Entra mia madre. Corro ad abbracciarla e lei mi stringe forte forte. 
-Fammi immaginare...papà ti ha chiamato e ti ha detto tutto?
-Si, mamma! Non puoi Immaginare quanto io sia felice!
-Posso immaginarlo, fidati.
È quasi finita la scuola. Da oggi conteró i giorni. Si, fino ad arrivare ad Agosto. 
Chiamo Jenna. 
-Chiaraaaaaaaaaaaa!
-Jen, non puoi immaginare..
-Cosa? D:
-Andró in vacanza da mio padre, quest'estate!!! Riesci a immaginare?
-Tesoro, sono troppo felice per te! Davvero!
-Mi ha chiamato, per dirmi questo! E poi mi ha detto che non ha POTUTO chiamarmi, ne vedermi. Non che non abbia VOLUTO. Secondo te cosa vuol dire?
-Ehm...scusami, mio padre mi chiama. Domani ne parliamo.

JENNA.

Come facevo a dirglielo? Era cosí felice, e non le rovinerò l'estate. Almeno non io. Mio padre e suo padre sono molto amici e si confidano tutto. TUTTO. Anche i segreti piú segreti, tutti gli sbagli, errori, episodi...insomma tutti i segreti...anche quelli piú oscuri.
Uno di questi mio padre me l'ha svelato, facendomi promettere di non dirlo per nessuna ragione a Chiara. E non l'avrei mai fatto! Forse il motivo di questa vacanza era per dirglielo. Per farglielo sapere. E non avrei tolto a suo padre, per nessuna ragione al mondo, l'opportunità di dirglielo in prima persona. Era una cosa seria. Una cosa sulla quale non è permesso scherzare. E, in poche parole, una cosa della quale io ero rimasta shockata! 

CHIARA.

Perchè ha chiuso cosí all'improvviso? Non è da lei. Vabbè, non voglio pensarci. Voglio solo pensare alla vacanza dei miei sogni. Tutto qua. Quella in cui sarei tornata finalmente in America! La mia America*-* avrei rivisto tutto...TUTTO! Forse anche lei, Rosie. Ma era l'ultima persona che avrei voluto incontrare. Peró, si sà com'è...gli scherzi del destino! 
Talmente presa dall'entusiasmo, apro l'armadio e prendo la valigia! Si, volevo cominciare a fare i bagagli! Tanto mancava una settimana per la fine della scuola...e poi...e poi avrei dovuto aspettare solo due o tre settimane, e a Luglio sarei partita! Che emozione. 
Mi stendo sul letto, lanciando le pantofole in aria. Ma prima accendo lo stereo e metto il CD Up All Night a tutto volume, fregandomene dei vicini che avrebbero bussato alla porta, esasperati! Lo facevano sempre. Volevano dormire e io li disturbavo...ma per favore, fatevi una vita!
Comincio a sognare quella vacanza. Che forse sarebbe rimasta indimenticabile!...


To be continued. ♥

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Capitolo 3
*** Una giornata disastrosa. ***


Una giornata disastrosa.
Oggi è un altro giorno. Mi sono appena svegliata e anche di buon umore. Buon segno! Erano le...cosa? D: erano davvero le 10:30?! Mi alzo di scatto dal letto e corro nel bagno, anche se sapevo che avrei fatto tardi a scuola. Sarei pot
uta entrare solo se mi avesse accompagnato un genitore, quindi mia madre, oppure con la giustifica e la firma di un genitore. Ma come...? Mia madre non mi aveva svegliata? Tutte le mattine si mette sempre nelle orecchie e non si arrende finchè non mi alzo e...oggi, no? Era strano, moooolto strano. 
-Mammaaaaaaaaaa!
Silenzio di tomba.
-C'è nessuno in questa casa?! 
Io non capisco...mia madre era uscita senza avvisarmi?! Quella donna più si andava avanti e più stava perdendo il cervello.
Provo a chiamarla.
Tu tu tu. Niente. Segreteria telefonica.
Sbatto il telefono per terra e corro nella mia camera.
Ero stufa di tutti. Finalmente in vacanza me ne sarei stata da sola con mio padre. 
Mi butto di nuovo sul letto. Non vado a scuola. Tanto mi rimanderebbero a casa, senza un giustifica nè un genitore.
Che bella cosa -.- L'unica cosa che posso fare è sentire la musica. Metto l'iPod nello stereo con le casse, seleziono la playlist che si chiama "I Miei Idoli" e la musica parte a tutto volume. La prima canzone che capita è Skyscraper di Demi. La adoro quella canzone! Comincio a cantare, quando...mi sembra di sentire un rumore. Un rumore di...un campanello. Era lei?
Vado ad aprire e...
-Signorina, scusami, ma...
-Mi vuoi richiamare di nuovo per lo stereo? Mi spiace, ma oggi non è proprio il caso di fare discussione con...
-Non ero venuta qui per questo. Tieni pure la musica a cento, a me non importa più di tanto. Quella che un giorno si ritroverà sorda, di certo non sarò io! Ero venuta per dirle...
Le sbatto la porta in faccia. Non sopporto le persone come quelle! Sono delle vipere! Aveva solo 31 anni, ma sembrava una vecchia zitella, che siccome odia la musica, si viene a lamentare dalla vicina! Ma che ci diventi lei sorda!
Vado nella mia stanza. Mi butto sul letto e riprendo col sentire la musica.
Bussa di nuovo. Ma questa ha una bella faccia tosta!
Apro violentemente la porta e la guardo con aria di sfida.
-Cosa vuoi da me? Mia madre non c'è, puoi pure andartene.
-Lo so che non c'è, ero venuta per spiegarti il motivo.
-Tu?! Cosa ne sai di me? Della mia vita? O di mia madre? Eh?
-Allora, si hai ragione. Io non so niente, me ne vado e...scusa per il disturbo.
Mi è sembrata risentita, quasi dispiaciuta...infondo questo è il mio carattere, sarà anche brutto, ma quando una persona non mi và a genio, non la tratto di certo come una sorella. 
Ho un carattere ribelle, e le cose non me le tengo per mè. Anzi mi faccio sentire quando qualcosa non mi sta bene. 
Vado nella mia stanza, speriamo che questa sia la volta buona e che nessuno mi interrompa!
Ovviamente tutte queste mie illusioni, non sono mai reali, e perciò quella brutta faccia tosta della mia vicina bussa di nuovo.
Decido di non aprire. Per me può pure marcire là fuori. Tanto non le aprirò mai!
Poi squilla il cell. E' mia madre. Alla buon'ora!
-Mamma!
-Chiara, sto venendo a casa...
-Finalmente! Poi venivi...
Non risponde più. Stava piangendo.
-Mamma, che succede?
-Niente. Sto tornando.
Non ce la faccio più! Perchè la mia vita è così complicata? Perchè? Il motivo del suo piangere? Non c'è! NON C'E'!!!!
Mi metto le mani fra i capelli, e piano piano lascio scivolare la mia schiena contro il muro, sempre più giù.

JENNA
-Papà...posso parlarti?
-Certo, dimmi tutto.
Si siede accanto a me, circondandomi le spalle con il suo braccio destro.
-Papà, non credi che...? Beh...
-Cosa Jen?
-Beh, mi ha chiamato Chiara, dicendomi che quest'estate l'avrebbe trascorsa con suo padre. E lui le avrebbe detto che in tutti questi anni non ha POTUTO vederla, non è che non ha VOLUTO..Papà secondo me il motivo di questa vacanza è per dirle la verità...
-Non 'secondo te'. E' così. Oggi mi ha chiamato, sapevo già tutto.
-Ma c'è una volta in cui devo essere io ad aggiornarti su quel che succede, o devi essere sempre tu?
Scoppia a ridere. Io e mio padre eravamo molto legati, lui si confidava sempre con me, al contrario della mamma. Lei non se ne fregava minimamente di me. Pensava ad andare dal parrucchiere, dall'estetista...è stata una vera delusione.
-Comunque tesoro è tutto sotto controllo, quest'estate Billy glielo dirà e...
-E...cosa? Chiara è una ragazza sensibile e non puoi mai sapere come la prenderà!
-Ma deve succedere! Non sei tu a decidere quello che succederà, a quello ci pensa il destino.
-Ma papà...è una cosa seria!
-Jen - mi dice, appoggiandomi una mano sulla spalla - è una ragazza matura, capirà. Solo una cosa è fondamentale; il tempo.

CHIARA
Bussa la porta. Corro ad aprire.
-Mamma! Ora mi spieghi perchè! Perché piangevi!
-Tesoro, ci sono cose che puoi sapere e cose che...non puoi, per il semplice motivo che non le capiresti...
-Mamma! Ma davvero fai? Ho sedici anni, quando lo capirai, eh?
Me ne vado nella mia stanza sbattendo la porta. Una lacrima mi riga il viso. Cosa stava succedendo? E perché io non ne ero al corrente? Qualcosa stava succedendo, e quella giornata che mi era sembrata così solare, si era rivelata un disastro totale.

To be continued. ♥

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Capitolo 4
*** In viaggio. ***


In viaggio.

Okay, oggi è il gran giorno. Il giorno in cui avrei rivisto mio padre e l'America. Dio, quanto ci tenevo a questa vacanza. Niente e nessuno me l'avrebbe rovinata, volevo solo vivermela a pieno. Ero così eccitata all'idea!
Sarei dovuta essere in aeroporto con Jenna per le 10:00. Mi alzo dal letto, guardo la sveglia e...cosa? S
ono davvero le 4:00 del mattino? D:
Pensavo fosse più tardi...altre 6 ore!! Stavo contando i minuti, forse anche i secondi.
Corro nella cucina, stando attenta a non fare rumore per non svegliare mia madre. Apro il frigorifero e prendo un bicchiere di Fanta. Si, lo so, sono un po' strana. Penserete voi: "Ma la Fanta a prima mattina?" o.O Beh, infondo che c'è di male? 
Bevo quel bicchiere tutto d'un sorso. Dopo un po' mi gira la testa. Ho freddo. Corro nella mia camera, e come una pazza scatenata (?) apro il secondo cassetto del mio comodino. Lo cerco, lo cerco disperatamente. Non c'è. Ma dove diavolo l'ho messo l'ultima volta che l'ho usato? Certo, non si puó proprio dire che io sia ordinata xD
Poi mi giro per istinto. Era lí, sulla mia scrivania. Sembrava che mi stesse guardando e dicendo: "Ehi, cosa aspetti ad usarmi?" Andiamo, non avete ancora capito di cosa si tratta? Beh, è un termometro. Dovevo essere sicura che non avessi la febbre. Comincio a misurare e...cosa? 39 e mezzo? Oh mio Dio, avevo la febbre! Era meglio nascondere quel termometro, e alla svelta. Se mia madre avesse scoperto che avevo la febbre, ne avrei fatti 10 di viaggi! xD Sento dei rumori, erano dei...passi? Era mia madre! Poso subito il termometro nel primo cassetto che mi trovo davanti. Mi levo le pantofole e mi butto sul letto come un razzo. Anzi, no. Piú veloce! Mia madre entra nella cameretta e io subito chiudo gli occhi. 
-Tesoro, sono le nove...
Mi alzo di scatto dal letto. 
-Co-cos'hai detto? D:
-In poche parole, ho detto "Alzati dal letto e vatti a preparare" !
-Ehm...?
-Chiara: Sbrigati!!
Non potevo crederci, avevo dormito davvero? E per cinque ore, poi? Aspetta, come ho potuto non pensarci! Era tutto un sogno, non ho la febbre!! 

JENNA.
Ecco arrivato il "gran" giorno. Che poi tanto grande non era. Chiara, da un momento all'altro, avrebbe saputo la dura realtà. E io non avrei potuto fare altro che consolarla. Che cosa triste. Sono la sua migliora amica e non posso fare niente per lei. È una cosa frustrante.
Squilla il Cell. 
-Jennaaaa!
-Chiara, non cominciare ad esaltarti, che tu giá sei pazza normalmente xD
-Ah bene >.< comunque a che punto stai?
-Come?
- -.-"" Sei pronta?
-Aaaaaah. Si si, sto venendo a prenderti.
-E sbrigati!! Se facciamo tardi, giuro che...
-Cosa? Che farai?
-Ehm...vediamo. Ti stacco piano piano i capelli. Uno ad uno, cosí c'è piú gusto.
-Che amica perfida che ho!
-Eh già, ho fatto risvegliare il mio lato perfido, perciò stai attenta!
-Si, ma se continuiamo cosí, si fa notte...quindi ora chiudo, vengo a prenderti e...
-E ne parliamo da vicino >.<
-Si, Come no?!
La mia amica è proprio scema, a volte. Se ne esce con certe battutine, direi...inopportune.xD

CHIARA.
Bussa la porta.
-Jeeeeeeeeeeeen!!!
Corro ad abbracciarla. Anzi, no. Stavo per stritolarla. xD
-Si, Chiara peró ora lasciami respirare due secondi, ok?
-Ok. - la guardo divertita.
Passati due secondi, la riabbraccio.
-Due secondi erano per dire, Chià -.-"
-Okay...
Finalmente la lascio.
Vado da mia madre.
-Allora, è proprio arrivato questo momento?
-Mamma! Non vado in Americ... Oh si, vado in America! xD 
-E devo ancora rassegnarmi.. Chiara, ti raccomando...
-Si, non devo parlare con gli sconosciuti, devo stare attenta quando attraverso il marciapiede e devo chiamarti e risponderti quando mia chiami. :D
-Hai dimenticato una cosa: non illuderti di poter incontrare...
-Okay, mamma. Ciao.
-Scusa, non volevo...
Troppo tardi, ho giá chiuso la porta. Lo sapeva pure che mi dava un enorme fastidio, quando diceva quella cosa. E poi chi era lei? Una veggente? Ma, per favore. Sapevo che al 99% era impossibile, ma...infondo io ci speravo in quell'1% che rimaneva.


L'arrivo era previsto per le 20:00. Uffa! Erano ancora le 19:00.
Stato per addormentarmi, quando...
-Chiaraaaaa, siamo arrivate! Scendiamo, forza!
-Uhm...
Mi prende la mano, facendomi svegliare. Ero ancora un po' scossa, ma al momento di scendere, mi riprendo. 
Con appena i piedi per terra, vedo una ragazza. Avevo un viso cosí familiare. 
-Chià, aspettami qua, io vado a prendere qualcosa da mangiare o da bere. Che vuoi?
-Fai tu. - le rispondo senza togliere lo sguardo da quella ragazza. Ora capivo. Sapevo benissimo chi era. Nonostante la situazione, decido di andare avanti per la mia strada. Anzi, no. Quale strada? Senza meta.
-Chiara...
Mi giro di scatto. Allora mi aveva riconosciuta *-* 
Corro ad abbracciarla, incurante della valigia rimasta per terra.
-Oh Rosie, non sai quanto mi sei mancata!
-Anche tu!! È...è...
Una lacrima le riga il viso. 
-Peró ora non cominciare a piangere, altrimenti...
-Ehi!! Ehi, ehi! Brutto barbone, fermo!! Non è tua quella! Cazzo, fermati!
-Ma cos...?
Mi giro. No! Un barbone mi stava portando via la valigia!
Lo vedo fermarsi. Si ferma, proprio nel momento in cui gli si mette davanti un...bel ricciolino :p
-Non riesco a vedere bene da lontano. Cosí, corro verso di loro e...possa prendermi un colpo! 
Strabuzzo gli occhi. 
-H..a..rr...r..y...S...s.s..t...
-Si, ok. Sono Harry Styles, piacere :D - mi dice, mostrandomi un sorriso smagliante.
-Oh mio Dio!
-Hehe! Avvicinati, non mordo.
Timidamente faccio qualche passo verso di lui. Ho lo sguardo basso, non riesco a guardarlo dritto negli occhi. 
-Ehm...scusate se interrompo qualcosa, ma...Harry potresti farmi un autografo? :D - chiede il barbone a Harry. 
-Oh! Ehm...certo! Mi fa piacere sapere che siamo conosciuti anche ad un pubblico...beh...
-Anziano, dillo pure!
Comincia a ridere. Dio, la sua risata. Mi accorgo che è contagiosa, infatti comincio a ridere anch'io!
Dopo un po' vediamo Jenna venire verso di noi con due gelati belli pieni in mano!
Appena avvicinata un po' di piú...Addio gelati :O Le cadono di mano e scappa via.
-Jennaaaaaaaaaaa! Torna qui!!!!
Niente da fare. Non risponde. È andata e il problema era recuperarla. Sà essere molto creativa, in fatto di luoghi. Li scava tutti lei!
-Faccio questo effetto sulle ragazze?
-Harry, non hai ancora visto niente.
-Oh bene xD ....Bella, mi dici come ti...?
I Wanna Stay Up All Night And Jump For All Until We See The Sun...
-Bella suoneria!
-Lo so! È una vostra canzone, dev'essere per forza una bella suoneria!
-Directioner?
-Assolutamente.
-Da 1 a 10? 
-? Non esiste un numero per definirmi una Directioner :D i numeri sono infiniti e non só qual è il piú grande in assoluto. 
Mi guarda stupito. Nel frattempi che mi guarda rispondo al cell.
-Chiara?
-Papàààààà! :D
-Allora, sei arrivata?
-Si si, stavo cercando di capire quale fosse l'indirizzo... xD
-Alza la testa.
Alzo leggermente la testa, ma...non vedo niente ._.
-Ehi, devi guardare al balcone. - si intromette Harry.
Forse sentiva perchè avevo messo il vivavoce.
Alzo la testa e vedo mio padre. Ecco, che la mia espressione cambia. Stacco il telefono e incurante di Harry, le valigie, Jenna e Rosie, corro dentro il palazzo.


La giornata era quasi finita e io e mio padre avevamo passato ore e ore a parlare, a raccontarci tutti gli episodi, le avventure non fatte insieme.
L'unica cosa capace di interromperci è stato il campanello. 
-Vado io, pàà.
Salto dal divano per andare ad aprire e...
-Harry? D:
-Ciao :D
-Cosa ci fai qui? E come fai a sapere dove abito?
-Ehi calma! Ti ho vista entrare e quindi ho scoperto dove abiti ;) e poi sono venuto per...beh, mi sembrava giusto darti la possibilità di vestirti, truccarti...insomma, quelle cose lí.
-Ma che stai dicendo? o.O
-Nkn hai dimenticato nulla?
-No!
-Okay, allora vado.
-Ciaoo!
Che scema che sono!
Proprio mentre sembrava se ne stesse andando, lo vedo scappare con un...reggiseno in mano! 
-Ma cosa...?
-Vienitelo a prendere se lo vuoi!
-Ma quello è mio!
Guardo a sinistra e vedo la mia valigia. La valigia! Giusto, l'avevo dimenticata! Mio padre che neanche se ne accorge, poi -.-"'
Gi corro dietro, e in men che non si dica gli sono giá davanti.
-Uhm, sei veloce, peró!
-Già. 
Mi sorride, in un modo strano. C'è qualquadra che non cosa (?) D:
-Che c'è Harry?
Lo vedo spaventato, con un'espressione da impaurito. 
-Uno scarafaggio volante!!! Proprio dietro di te!
-Aaaaaaah. - Urlo, girandomi.
Mi accorgo che non c'era alcuno scarafaggio, quando sono giá per terra. 
-Questa me la paghi!
Lo tiro, facendolo cadere...su di me.
Ora è appoggiato su di me. I nostri corpi sono piú vicini di quanto ognuna di voi possa mai immaginare.
Le nostre labbra sono divise da un soffio di vento e...
Proprio quando stava per succedere, giro la faccia verso la casa, a sinistra e... No! Non è possibile! 
Appoggiato al muro esterno della casa di mio padre, c'è quel ragazzo di Bratford che aveva rubato il mio cuore. Si, quel ladro! Avete capito bene; era proprio lui. Zayn Malik.
E mi stava guardando. Anzi, no. Ma che dico? Mi stava fissando! 
Rimango cosí: con Harry addosso che mi guardavo stupito, e con Zayn appoggiato a quel maledetto muro, che mi guardava da lontano. 


To be continued. ♥

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Capitolo 5
*** Sentirsi in colpa è una brutta sensazione. ***


-...scusa non volevo...non credevo che reagissi cosí...
-No, scusami tu...
-È tutto ok?
Non rispondo. Sono smaniosa, non so cosa mi prende. Sarà stato l'effetto che mi ha fatto Zayn. 
-Scusa Harry. - gli dico, mentre cerco di scostarmelo di dosso.
Appena alzata, mi giro e Harry mi sta guardando stupito. 
-Mi spieghi cosa cavolo ti prende?
-Devo andare.
Corro piú che posso, fino ad arrivare alla casa di mio padre. 
Busso. Passano vari secondi e nessuno apre. 
-Papà?
Niente.
Dopo pochissimo tempo...
-Ehm...ciao.
-Scusa, tu saresti?
-Io...sono Stacey, un'amica di Billy. Scommetto che tu sei sua figlia.
-Già, sono sua figlia. E non mi pare che mio padre abbia amiche.
-Io lo sono. Dai, entra.
-Ah grazie tante per concedermi di entrare nella casa di mio padre! -.-"
-Perchè voi adolescenti siete cosí scontrosi? Bah, gioventù bruciata.
-Con permesso. - le rispondo a tono, dandole una spallata.
-Papà...dove sei?
-Tesoro, sono qui. In bagno.
-Appena hai finito, esci. Devo parlarti.
-Oh. Giá so cosa vuoi dirmi e...credimi, è un'amica. 
-Certo...ma io ho detto che dopo ne parliamo, ok?
-O..ok...


JENNA. 
Non posso crederci. Chiara stava parlando con Harry Styles, e...senza problemi! Senza neanche un po' di vergogna. Quanto vorrei avere il coraggio che ha lei! Io mi faccio scappare qualsiasi occasione, senza sapere che quest'ultime una volta arrivano, e se te le lasci sfuggire...non capitano piú. 
Squilla il cell. È lei. Non voglio rispondere. Ma dove mi sono cacciata? Sono in una strada buia, lunghissima che sembra non finire mai e...deserta. Poi vedo un'ombra da lontano. Un'ombra nera. L'ultima cosa che ricordo di aver visto erano due occhi neri come il carbone che spuntavano da un passamontagna altrettanto nero. 


CHIARA. 
Ma dove è finita Jenna? Posso capire che sia rimasta shockata per aver visto Harry da lontano, ma...a quest'ora sarebbe tornata da me. La conosco troppo bene. Ho un'angoscia e un brutto presentimento. Spero solo di sbagliarmi. Ma mi sento in colpa, perchè se è successo qualcosa è tutta colpa mia. Io me ne sono fregata di lei quando è scappata, solo perchè ero con Harry.


-Billy, tesoro. Io tolgo il disturbo, vi lascio soli. Ciaoo.
-Finalmente.
-Ma non mi pare di averlo detto a te.
-Ma lo stai facendo PER me.
Senza rispondere, esce finalmente di casa.
-Ah Stacey, ciaoo.
-Papà -.-" giá è andata. Lasciala perdere.
-Ma è un'amica!
-Come no?! E io, 16 anni e con almeno un minimo di intelligenza, so che tu e la mamma siete separati, vedo un'altra donna in casa nostra...o meglio tua...e non devo pensare male?
-No, tesoro. Allora...devi sapere che la vita è cosí. No? È fatta di occasioni, e Stacey è simpatica, bella, insomma una persona con cui ci si può passare...
-Il resto della propria vita, dillo pure.
-Beh, mi hai tolto le parole di bocca. 
-Allora per questo mi hai fatto venire in vacanza da te? Per farmi sapere che ora stai con un'altra donna che non è la mamma?
-No...in realtà...
-Tutto chiaro, papà. Non farti problemi. Io vado di là.
Corro nella mia "stanza" e mi butto sul letto. Quella non era una stanza, quella era una specie di salotto. Insomma, era enorme. Ora capisco; lo scopo di quest'estate era farmi capire la verità...come ho potuto non pensarci?
I Wanna Stay Up All Night and Jump For All Until We See The Sun........
-Jenna, sei tu?
-Se cosí si può dire...muahahahaha. 
-Jenna? Jenna rispondi!
-Jenna non può rispondere...vedi, ha solo 3 metri di scotch appiccicati sulla bocca...
-Chi cazzo sei? E dov'è Jenna? 
-Vienilo a scoprire...se vuoi. Altrimenti...beh, avrai giá visto la fine di qualche film horror, no? Di quelli sche finiscono male peró...di quelli in cui di solito il protagonista non se la svigna.
-Dove siete?
-Siamo in un posto che in realtà ha scavato la tua amichetta. Muahahahaha, siamo in Saint Nicole Street. Ti va di fare un capatina, eh?
Lí?? Ma dove si era cacciata la mia migliore amica?
-Arrivo subito.
-Bene, e fai presto.
Comincio a piangere. Ero disperata. Non sapevo che fare. 
Stacco il telefono. Senza cambiarmi i vestiti o prepararmi, prendo le chiavi di casa ed esco. In lontananza sento mio padre:
-Chiaraaaaaaaa! Dove vai? Torna subito qui! 
Non gli rispondo, ma continuo a correre per la mia via. Quel posto lo conoscevo molto bene. Quando ero piccola e mio padre mi portava tra le strade della California, ad un certo punto si allontanava sempre per prendere una cosa da bere a mia madre e io...mi allontanavo in quel posto cosí oscuro. Mi sembrava non Diagon Alley, ma ben Diagon Ally di Harry Potter. Ci vedevo sempre degli uomini che si scambiavano delle...credevo fossero piccole palline con cui giocare, solo ora capisco che quelli erano spacciatori. Ma lei non lo poteva sapere, gliel'avrei dovuto dire. Avrei dovuto avvisarla. E se ora si trova lì, è solo ed esclusivamente colpa mia.


To be continued. ♥

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Capitolo 6
*** Il mio eroe. ***


Okay, meglio che mi calmi. Devo solo pensare a Jenna, a salvare la mia migliore amica. 
B:-Chiara, ma dove ti sei cacciata?
-Papà, ora non è il momento di parlarne, sto andando da Jenna...è stata rapita! Capisci ora?
B:-Cosa? Ma...oh. 
-Papà, cosa c'è?
B:-Logan...
-Papà, parla! Chi è Logan? Rispondi!!
B:-...non è possibile, non è possibile!
-Papà...cos...?
Stacca il telefono. 

BILLY.
Non avrei mai pensato che una sciocchezza commessa 15 anni fa, quando ero ancora un ragazzino, avesse causato tutto questo! Devo rimediare, infondo la colpa è tutta mia!
Chiamo Bob, il padre di Jenna, nonchè mio migliore amico. 
-Bró, che succede?
-Bob, devi assolutamente sapere una cosa...
-In realtà non ho molto tempo per ascoltarti...Jenna è sparita! Non so dove sia, sono disperato!
-Io lo so...
-Cosa? Sputa il rospo, Billy!
-Ho chiamato mia figlia e...mi ha detto che è stata rapita...la sta andando a cercare e sinceramente ho paura anche per lei perchè...
-Perché, cosa? Oh mio Dio, mia figlia rapita! No, non è possibile!
-Ricordi quando 15 anni fa combinammo quel casino con Logan e Denver...?
-Logan e Denver...cazzo, eccome se me lo ricordo!
-Beh, staranno cercando di vendicarsi con le nostre figlie...in particolare con la tua...
-Brutti figli di puttana! Billy, dobbiamo andare...ora! Se Chiara arriva lí, verrà presa anche lei!
-Lo so, lo so. Corri da me, sono a Leroy Street, e sbrigati! Non abbiamo tutta la vita! Ah, ma...tu sei in Italia...!
-No, volevo fare una sorpresa a te, Jenna e anche a Chiara, è da tanto che non la vedo...cosí ieri ho preso l'aeroporto diretto per l'America, in California di preciso...insomma dove siete voi. Ora sono qui, da un amico. In cinque minuti sono lí.

CHIARA.
Sono arrivata a Saint Nicole Street. Un uomo col cappuccio mi si avvicina. 
x:-Bella fanciulla, hai bisogno di aiuto? Ti sei persa, forse?
-No, grazie. Faccio da sola.
Corro piú che posso per allontanarmi da quella specie di uomo...sembrava piú che altro un mostro.
Arrivo davanti ad un portone, altroché se familiare. 
-Credo di essere arrivata. Siete in un palazzo con un portone dorato e nero?
Logan:-Ahahahahah, si quello con i grifoni a destra e a sinistra per suggestionare l'atmosfera.
-Abbastanza ripugnanti, direi. 
Logan:-Sbrigati a salire, altrimenti vedrai la fine del film horror davanti ai tuoi occhi, muahahahahhaahaha!
-Viscido schifoso!
Salgo piú in fretta che posso le scale, con indosso una mantella con un cappuccio che avevo trovato a casa di mio padre. L'avevo messa perchè pioveva, sembravo davvero cappuccetto nero xD
Quando ero davanti alla porta, squilla il cell. È Harry.
-Harry? Cosa c'è?
-Ehm...ciao, non sono Harry...ho chiamato per vedere chi fosse questa misteriosa ragazza della quale mi parla sempre...
-Oh e...posso sapere chi sei?
-Non vorrei farti prendere un colpo.
-Sono preparata, parla xD
-Sono...pronta?
-Yes :)
-Sono...Louis Tomlinson!
-Ehm...scusa?
-L'ho detto che non volevo farti prendere un colpo! 
-Oh mio Dio, dimmi che scherzi!
-Perchè mai dovrei...
x: -Allora...eccoti, finalmente...ma come ci siamo fatte belle!
-...dimmi immediatamente dov'è lei!
x: -Se rivuoi la tua amica, mi sà che devi salire sopra!
Lou: -Ehi, ma...con chi stai parlando?
x: -Già, con chi stai parlando?
-Non sono fatti che ti riguardano, dimmi subito il piano.
Lou: -Chi c'è con te? Non mi sembra una persona con buone intenzioni...Rispondi!
Butto il telefono a terra. 
Sentivo ancora una voce proveniente dal telefono che continuava a parlare. Povero Lou!

LOUIS.
Quella ragazza era in pericolo. Se avessi saputo dove si trovasse, sarei andato a vedere cosa stava succedendo. Intanto decido di andare a fare una passeggiata, solo.

CHIARA. 
Quell'uomo mi stava trascinando con la forza per le scale fino all'ultimo piano, dove c'era Jenna. 
-Cazzo, lasciami! So camminare, lasciami!
Marcus:-E che figlia che ha fatto nascere Billy! Tale padre, tale figlia. 
-Che vuoi dire?
Marcus:-Lo so io, non sono fatti che ti riguardano. - mi risponde, imitando la mia voce. 
-Vabbè...in ogni caso, lasciami! Lasciami subito! - gli dico, urlando. 
Marcus:-Ora ti faccio vedere io... - mi dice, caricandomi sulle spalle a testa in giù. 
-Fammi scendere! Fammi scendere, fammi scendere! Voglio solo andare da Jenna. Per favore... - gli dico, sbattendo le gambe sulla sua schiena.
Marcus:-Ma tu sai quanti anni ho io?
-Ma cosa me ne può fregare?
Marcus:-Ne ho 19, e sono Marcus, l'assistente di Logan...
-Okay...Ma non so chi sia Logan e...mi dispiace, ma a me non può fregare piú di tanto che hai 19 anni.
Marcus:-Tu intanto stai zitta, manca poco e conoscerai Logan...e anche Denver forse.
-Aaaah non ce la faccio piú, ma quando arriviamo?
Marcus:-Un'altra rampa, tranquilla.
-E chi sarebbe Denver?
Marcus:-Il tuo peggior incubo. - mi risponde, con un'espressione divertita, ma allo stesso tempo seria.
Continuava a portarmi sulle spalle a testa in giù...e Dio, quanto odiavo tutto questo. Io volevo solo salvare la mia migliore amica, ma cosí non sarebbe stato. Cerco sempre di non cacciarmi nei guai, ma che posso farci? Evidentemente sono i guai che cercano me. 

Siamo arrivati finalmente. Guardo dappertutto per trovare Jenna, ma...non vedo altro che una casa dall'aspetto sinistro. 
Corro in una stanza buia e rannicchiata in un angolino, trovo Jenna. 
Appena mi vede: 
J:-Chiaraaaaa, oh Chiara ti prego. Non ce la faccio piú a stare qui. Da sola, poi. Aiutamo, ti prego!
Denver:-Bene, bene. Non ce la fai piú a stare da sola, vero? Allora sarai in compagnia ora! Muahahahahahaahha. 
Mi giro di scatto. 
-Cosa intendi per...Aaaaaaaaaah!
J:-No, Chiara! Non saresti dovuta venire!
-Aaaaaaaah, uuuuuh! - cerco di parlare, ma non ci riesco. 
Un uomo mi aveva tappato la bocca e subito dopo messo due metri di scotch sopra. 
-Mmmmmmmm. Mmmmmmm. - mugugno, cercando di togliermi quel cartone dalla bocca. 
Lo guardo terrorizzata. Lo guardo fisso negli occhi. 
-Bene, mi presento. Io sono Denver Vert, il tuo piú grande incubo. 

JENNA. 
Avrei dovuto impedire che Chiara venisse. Infondo lo sapevo, sapevo che sarebbe venuta con lo scopo di salvarmi e riportarmi a casa. Ma sapevo anche le conseguenze. Sapevo che sarebbe stata presa anche lei. 
Mi giro, la guardo. Mi fa tenerezza. Ora dorme appoggiata sulla mia spalla. Non potrei ritenermi piú fortunata di cosí. Se la perdessi, sarei persa. È la miglior amica del mondo, ed era mia. MIA, e di nessun altro. 

CHIARA. 
Mi sveglio, avevo dormito un bel po' a quanto pare. Mi giro e c'è Jenna affianco a me che mi guarda, sorridendo. 
Vorrei parlare, ma nessuna delle due puó. Poi mi si illumina la lampadina (?) Affianco a me c'è un coltello. No, tranquille. Non voglio uccidere nessuno xD Jenna mi guarda scettica. E la guardo come per dire: "fai fare a me". 
Prendo il catenaccio con cui era legata, ci metto il coltello nella serratura e...ed ecco che il catenaccio si apre! In fretta e furia, cercando di non far rumore, tento di fare lo stesso al mio catenaccio...cavolo, ha una serratura diversa. È piú piccola e il coltello non ci entra. Intanto Jenna si leva lo scotch dalla bocca. 
Mi guarda a bocca aperta e una lacrima le scende sul viso. 
J:-Io...tu hai fatto tanto per liberarmi e ora...ora non riuscirai ad uscire...io non me ne vado. Non posso.
La guardo dritto negli occhi. Poi con un gesto, le faccio capire che DEVE andarsene. 
Lei scuote la testa, in segno di no. Io la spingo verso la porta. Deve, deve andare. Ero venuta per quello, per liberare lei. E conoscevo benissimo le conseguenze. Sento un rumore di piedi. Erano i passi di quel viscido di Denver. 
Ancora di piú la sprono ad andarsene, finchè se ne va. Ok, ora sono sola. 
D:-Allora...Cosa? Cosa significa questo? Dov'è Jenna? Eh? Dov'è?!
Alzo le mani come per dire "Boh!", con un'espressione divertita. 
D:-Oh no! Cazzo, no! Perchè, perchè? 
Si avvicina di piú a me, poi...si gira e prende il coltello. Me lo avvicina, dicendo:
D:-Allora...con questo l'hai liberata, eh?
Io lo guardo impaurita, senza rispondere. 
D:-Rispondi! Rispondi, con questo l'hai liberata???
Vedendo che non rispondevo, non gesticolavo...mi stappa tutto in una botta quello scotch che avevo sulla bocca. 
D:-Ora puoi parlare! Rispondi, prima che io perda la pazienza! 
Continuo a guardarlo, senza rispondere. 
D:-Rispondi, cazzooooooo! - urla come una bestia. 
-Io...
Marcus:-Denveeeeeeer, vieni un attimo. 
D:-Non la passerai liscia, fidati. Dopo ne riparliamo. 
Appena uscito, non so come, tastandomi le tasche trovo il mio cellulare. Ma se io l'avevo buttato per terra? Vabè, intanto ho avuto un'idea geniale. 
Trovo il numero di Harry. Gi mando un messaggio, sperando che risponda Lou. 
"Ti prego, se sei ancora tu, Lou...vieni a Saint Nicole Street, dentro un palazzo nero e dorato con dei grifoni, al quarto piano. Ti prego, sono in pericolo."

HARRY. 
Bip-bip. Oh, un messaggio. È Chiara. Leggo il messaggio tutto d'un fiato. Ma, che vuol dire: "se sei ancora tu, Lou..."? 
Chiamo Lou. 
L:-Harry? 
H:-Lou, che significa...Chiara mi inviato un messaggio alquanto strano, dice che è in pericolo e...
L:-Leggimelo subito. 
H:-"Ti prego, se sei ancora tu, Lou...vieni a Saint Nicole Street, dentro un palazzo nero e dorato con dei grifoni, al quarto piano. Ti prego, sono in pericolo." Che vuol dire, Bro? 
L:-Lo so io cosa vuol dire, grazie per avermelo detto. 

LOUIS. 
Avrei salvato quella ragazza a tutti i costi. Ora che sapevo dov'era...si, l'avrei salvata. Sarei diventata non solo il suo IDOLO, ma anche il suo EROE. 
Vado a prendere la mia macchina e vado a 200/h, sfrecciando fra le macchine che mi intralciavano la strada. 
Dopo 11 minuti, arrivo. 
Da una finestra, vedo una ragazza con la testa appoggiata al muro. Sarà il quarto piano. È quella ragazza dev'essere lei. 
Mi giro e trovo un albero. Si, io ho la mania di salire sugli alberi, e sono anche abbastanza bravo. 
Arrivato in cima, lancio un piccolo sassolino alla finestra. Si, come nei film. 
Lei si gira, e incrocio il suo sguardo. Resta vari secondi, così, a fissarmi. 
Quell'albero era vicinissimo alla finestra, cosí le faccio segno di aprirla. Quando è aperta...

CHIARA. 
L:-Chiara...
-Si, Louis...non, non posso crederci. Sei davvero venuto fin qui per me. - dico, con quasi le lacrime agli occhi. 
L:-Mi sentivo in dovere. Dai, salta. Ti prendo. 
-No, Lou...ho paura. 
L:-Dai, sbrigati! Non abbiamo poi cosí tanto tempo. Ti prego, sbrigati! 
Di nuovo quei passi. Quei passi terrificanti di Denver. 
-Sta arrivando. 
L:-Perció, sbrigati. Salta sú! 
D:-Chiaraaaaaaaaaa! Sto tornando, scommetto che ti sono mancato. Hehehe! 
L:-Chiara! Non hai piú tempo! 
-....
L:-Fidati di me.
A quelle parole, mi lancio e lui mi prende al volo. Ero fra le sue braccia. Non sapevo come ringraziarlo, quindi...mentre Denver ci guarda dalla finestra con la bocca aperta...
-Grazie Lou, sei il mio eroe.

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Capitolo 7
*** Dopo la tempesta, spunta sempre l'arcobaleno. ***


Mi ero appena svegliata e...
-Ciao.
Spalanco gli occhi. Seduto nel letto accanto a me che mi guardava c'era Zayn!
-Oh Zayn?!
Z:-Si...stai bene?
-Credo di si...ma cos'è successo? Perchè sono qui?
Z:-Sei nella casa degli One Direction! 
-Cosa?
Z:-Si, sei in casa nostra! 
-E...e gli altri sono di lá?
Z:-Si, stavano aspettando che ti risvegliassi per conoscerti...apparte Harry e Louis che ti hanno giá conosciuta. 
-E perchè mi avete portato qui?
Z:-Beh, perchè dopo che Lou ti ha salvata, ti sei subito addormentata come una pera cotta!
-Aspetta. Dov'è Jenna?
Z:-Chi è Jenna?
J:-Io sono Jenna!!
Guardo vicino alla porta e c'è lei. 
-Jennaaaa! Vieni qua! 
Appena mi si avvicina, la abbraccio. 
J:-Mi hai salvato la vita, e io non saprò mai ringraziarti abbastanza. 
-Sei la mia migliore amica. Dovevo salvarti.
J:-Ma hai rischiato di rimanere lì dentro per salvarmi!
-Lo so ma...Lou mi ha salvata e ora sto bene. 
J:-Sicura? - mi guarda con occhi dolci, abbozzando un sorriso.
-Certo. Ora che ho te qui, si che sto bene. E poi...siamo nella casa degli One Direction!
J:-Oh ma che stupida che sono! - dice, mentre si gira verso Zayn. 
Z:-Finalmente ti sei accorta che sono qui...
J:-Scusami, ero troppo emozionata per aver visto Chiara...ma tu ti fai sempre piú bello, eh?
Z:-In realtà, mi dicono il contrario...cioè che non sono piú bello come prima...
J:-Ma non ascoltare le voci...ascolta me!
E:-scusate...
Alzo lo sguardo e chi vedo? 
E:-Stai bene, Chiara?
Non posso crederci. 
-El? *-*
E:-Ehm...si. 
Z:-Beh, io vado. Vi lascio fare una chiacchierata fra donne. 
-Ciaoo.
J:-No. - dice Jen, mettendo il muso. 
Z:-Vuoi venire con me?
J:-Ssssii!
Z:-E sia, andiamo. 
Appena sono usciti, El si siede accanto a me. 
E:-Allora, come stai?
-Bene, grazie. Non posso credere che sia venuta anche tu. 
E:-È stata un'idea di Lou...
-Hai davvero un ragazzo fantastico. Sei fortunata e poi...lo meriti. 
E:-Giá...
-Posso abbracciarti?
E:-Ma certo!
La abbraccio e in quell'istante mi sembra di conoscerla da sempre. Non mi sembrava di abbracciare Eleanor Calder, la fidanzata di Louis Tomlinson, mi sembrava di abbracciare El, una semplice ragazza come me. 
L:-Oh, vedo che avete giá fatto amicizia!
Mi stacco da El e Lou è lì, sul ciglio della porta di quella camera. 
Salto subito giù dal letto e corro ad abbracciarlo. 
L:-Non mi sarei aspettato questa reazione... -mi dice, contraccambiando l'abbraccio. 
-Lou, tu mi hai salvata! 
Mi sorride mentre, ormai fra le sue braccia, mi accarezza i capelli. 
E:-Ragazzi, vado a prendere qualcosa da bere. - ci dice El, sorridendo. 
L:-Ok.
Essendo piú bassa di lui, ho la testa appoggiata al suo petto, tanto vicina da poter sentire il suo respiro. Sento che piano piano il battito del suo cuore accelera. 
-È tutto ok?
L:-Si si. Scusa, non posso. - mi dice serio, staccandosi da me. 
-Ma cosa non puoi? 
L:-Devo andare in bagno. 
Ma che gli prende? Stavamo semplicemente abbracciandoci. Niente di piú. 
Scendo di sotto. 
Harry stava mangiando un cornetto, appena mi vede, alza lo sguardo mostrando quei suoi occhioni verdi. 
-Ciao. 
H:-Ciao. 
-Dove sono gli altri? 
H:-Da qualche parte. Stavano aspettando che ti alzassi per conoscerti. 
-Lo so. Perciò ho chiesto. 
H:-Cercateli. - mi risponde in modo freddo. 
Lo guardo accigliando le sopracciglia. 
H:-Cosa c'è?
-Perchè ti comporti cosí? 
H:-Cosí come?
-Per favore, Harry. C'è qualcosa, dimmi cos'hai.
H:-Lo sai benissimo. Scusa, ma mi è passata la fame. 
Lo guardo allontanarsi e andare in un'altra camera.
Dopo un po' entra Niall. Lo guardo. 
N:-Ehi! Tu devi essere Chiara. 
-Ehm...s-s-si...s-s-ono...i-io. 
N:-Piacere, sono Niall Horan. - mi dice stringendomi la mano. 
-Guarda, non lo sapevo xD - gli rispondo, guardandolo scettica. 
N:-Vabè, era per dire xD
Gli sorrido. 
N:-Sei molto piú carina di quanto Harry mi aveva detto. 
Arrossisco. 
H:-Io non ho mai detto che fosse carina. - urla Harry dall'altra stanza. 
N:-Oh si, caro. L'hai detto. E sei anche molto piú simpatica di quanto mi avesse detto Harry. 
H:-Io non ho mai detto che fosse simpatica!
N:-Harold, stai zitto. 
L:-Infatti, ha ragione Harry. Lei non è ne carina n'è simpatica. - interviene Liam.
Lo guardo scettica, volevo vedere fin dove voleva arrivare. 
N:-Cosa?!
L:-Chiara è bellissima, e simpaticissima. Spiegati meglio, Niall, quando dici le cose. 
-Oh Liam! Grazie! 
N:-Vabè, che fosse bellissima era sottinteso. 
Lo guardo sorridendo. Liam si avvicina. Sorrido anche lui. 
H:-Andiamo, ma la finite? Siete patetici. Dite queste cose solo perchè non la conoscete. O per essere gentili. Lei può essere bella quanto volete, ma guardate bene il carattere prima di parlare. - interviene Harry entrando nella stanza. 
-Harry scusa, ma non ti permetto di dire queste cose. 
N:-Ma poi senza un motivo.
-No, un motivo c'è. E lo volete sapere? Ora lui si comporta cosí solo perchè siccome è Harry Edward Styles degli One Direction, crede di essere un Dio. Crede di poter conquistare tutte le ragazze, solo con un sorriso. Ma con me non è cosí. L'altro giorno, appena arrivata qui, l'ho incontrato per la strada. Dopo un po' lui è venuto a casa di mio padre, dove io sto trascorrendo le vacanze, a riportarmi la valigia che avevo dimenticato. Tra uno scherzo e l'altro, siamo finiti per terra uno sull'altro. Stava per baciarmi quando...
Z:-Quando ha visto me! Ahahah. 
-No, Zayn. Sono seria. Stava per baciarmi, ma io ho girato la faccia perchè non volevo. È vero sì, che lui è Harry Styles, ma questo non significa che tutte le ragazze possano essere disponibili con lui. 
H:-Dove vuoi arrivare? 
-Non è te che amo. Ora scusate, ma tolgo il disturbo. 
Arrabbiata, con una lacrima che mi scende sul viso, torno nella camera in cui ero prima per prendere la mia borsa e...trovo Louis con la testa fra le mani a pensare. 
-Io me ne vado. 
L:-Non è giusto. Harry è uno stronzo. Non è giusto che ti parli in quel modo. E non è giusto che tu vada per colpa sua. 
-Mi dispiace Louis. Ma devo. Ciao. 
Prendo le mie cose e vado via. 
Esco di casa, e dopo due minuti. Puff! Comincia a piovere a dirotto. Stavo tornando a casa di mio padre, infondo sarà anche in pensiero per me. Cavolo, non ho neanche un ombrello. Pazienza, mi coprirò col cappuccio della felpa. L'acqua comincia ad entrarmi negli occhi. Con gli occhi appannati, vedo da lontano una sagoma. Una sagoma bagnata fradicia venire verso di me. Mi asciugo bene gli occhi, e capisco. 
Appena mi è vicino...
H:-Credi davvero di non amarmi? Eh?
-Harry...lasciami in pace!
H:-No, non ti lascio finchè non mi dai una risposta. 
-Ma vai dentro che sei bagnato fradicio. 
H:-Non cercare di cambiare discorso con me! Rispondimi piuttosto. 
-Ma cosa vuoi che ti dica? Sotto la pioggia per di piú? 
Non mi risponde, continua a guardarmi negli occhi. 
-Okay, visto che non parli e che piove...ciao, vado.
Mi afferra per il braccio, tirandomi verso di lui e facendomi girare. 
Le nostre facce sono di nuovo vicinissime. 
-Harry io...
H:-Ssh, non voglio che la storia si ripeta. Questa volta ci riuscirò. 
-Ma riuscirai a fare cosa? 
H:-Riuscirò a fare questo. 
Attirandomi a sè, mi bacia. Mi bacia sotto la pioggia. Non mi lasciava, continuava a tenere le sue labbra bagnate sulle mie. 
H:-Allora...? Dirai ancora che non mi ami?
Non rispondo e riprendo a baciarlo. 
Dopo due secondi, mi porta vicino un muro. Mi sbatte li vicino, stando su di me. Il mio cuore batteva a mille. 
H:-Chiara, io ti amo. 
Era diventato cosí insistente. Ma quell'insistenza mi piaceva. Continuava a baciarmi con foga. 
-Harry, anch'io ti amo. 
A quelle parole, mi abbraccia, mi dà baci sul collo. Continuava a spingermi verso il muro. 
-Harry, calmati. 
H:-Io...io voglio fare l'amore con te. 
-Si, ma io non sono pronta. 
H:-E quando sarai pronta?
-Quando mi dimostrerai che mi ami veramente.

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