Arrogant boy, love yourself so no one has to...

di Lady Memories
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Try me ***
Capitolo 3: *** Fudge Boy and Date Girl ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Però Zayn è carino.” disse indifferente Christine, intenta a guardarsi le unghie smaltate di un rosso acceso.
Ribadisco,” dissi tra i denti, “è insopportabile.”
Christine fece per aprire bocca, quando un rumore squillante provenne dalla sua borsa, facendola saltare per aria. Le avevo detto un milione di volte che se non voleva morire di infarto un giorno di questi avrebbe dovuto cambiare suoneria, ma mi ascoltava? No, certo che no.
Frugò per qualche attimo all'interno della borsa stracolma, finché non riuscì a trovare il cellulare, che continuava a vibrare ed emettere suoni acuti che stavano attirando l'attenzione di una buona metà del corpo studentesco.
Divenne improvvisamente scura in volto.
Entrambe sapevamo chi fosse il mittente di quel messaggio ed entrambe sospirammo, indecise se essere annoiate dai continui messaggi oppure arrabbiate.
Non rispondergli.” le ordinai con tono freddo, per ammonirla.
Lei sbuffò: “Come se l’avessi mai fatto.”
La guardai di sottecchi per controllare che non cedesse. Per lei quel silenzio era difficile, lo sapevo bene. Nonostante stesse cercando di dimenticarsi di lui, era palese che non lo aveva ancora dimenticato del tutto.
A qualche metro di distanza vidi quel troglodita di Zayn, intento ad abbordare un'oca bionda tinta.
Evidentemente la fase di corteggiamento-che era durata più o meno un paio di minuti- aveva funzionato, perché adesso la biondina si era avvinghiata attorno a lui come una specie di rampicante. Inorridii alla vista di quel bacio, i due che si stavano succhiando via le facce come due sanguisughe. Era a dir poco disgustoso. Sembrava uno stupro, anche se non ero certa se fosse lui a stuprare lei o il contrario.
Non che si potesse biasimarla, la bionda. Andiamo, chiunque avrebbe voluto baciare quel ragazzo!
Sebbene fosse presuntuoso, scorbutico, vanitoso e tutti gli insulti possibili ed immaginabili, conosciuti e sconosciuti, non si poteva dire che fosse brutto. Nossignore. Era alto, moro, gli occhi così scuri da sembrare quasi neri e un fisico...
La mia immaginazione iniziò a vagare senza controllo.
Una spiaggia, al tramonto. Lui che camminava sulla sabbia tutto bagnato, con i piedi che a tratti sfioravano l'acqua e il vento che attraversava l'aria. Scuoteva i capelli, perfetti, come al solito. La maglietta bianca aderiva al suo corpo scolpito.
Tutto sembrava andare a rallentatore.
Adesso si stava togliendo la maglietta e...
Basta!
Cercai di domare i miei pensieri ribelli, che sembrava volessero farmi impazzire.
Quando tornai in me mi accorsi che stavo ancora guardando nella direzione di Zayn e avevo stampato in faccia un sorriso da completa ebete. Avrei potuto giurare che stessi anche sbavando un po’.
Probabilmente Harry, che era affianco a lui e stava bisbigliando qualcosa all’orecchio di Zayn, glielo stava facendo notare.
Un attimo dopo aveva voltato la testa, incontrando il mio sguardo, che era passato da spaesato ad allarmato.
Vidi le sue labbra incresparsi in un sorriso di scherno, piegate leggermente verso l'alto, e gli occhi maliziosi.
Gli feci il terzo dito e vidi con soddisfazione il suo sorrisino sparire, rimpiazzato da un paio di sopracciglia corrugate.
Oh povero Zayn, non ti piace quando ti mandano a quel paese, vero?, pensai tra me e me.
A fianco a lui Harry stava sghignazzando, ma bastò un'occhiata furente dello stesso Zayn per farlo smettere, anche se non era stato in grado di sopprimere un sorriso divertito.
Mi voltai verso Christine, che mi stava fissando sconcertata mentre cercava di dividersi tra me e la tastiera. Stava messaggiando con Niall, che stava frequentando molto in questo periodo. Da amici, dicevano, ma probabilmente erano gli unici a credere che fosse solo amicizia.
Socchiuse gli occhi mentre mi guardava attentamente, cercando qualche espressione sul mio volto: “Lisa Simples, sei nei guai.”
Feci spallucce: "Non ti preoccupare, saprò tenere a bada uno scimmione imbestialito."
Christine sghignazzò: "Lo spero per te perché mi sembra molto imbestialito."
In quel momento suonò la campanella della prima ora.
"Vengo da te alle sette." mi fece Christine, mentre ci alzavamo dal muretto umido per dirigerci nelle rispettive classi.
Le feci un cenno d'assenso e la salutai mentre ci dividevamo per andare in direzioni opposte. Grugnii per l'orrore quando mi ricordai che non solo avevo matematica, ma avrei anche dovuto passare un'ora a respirare la stessa aria di quell'energumeno di nome Zayn.
 
Saaaalve, è eledifra che parla!
Perché? Perché mia sorella, quella troglodita demenziale di Lady Memories, non avrebbe mai pubblicato la storia se non fosse stato per me *si inchina*. Ho dovuto estorcerle la password di EFP e prenderla a calci nel suo delicato didietro :)
Quindi siate clementi, è la sua prima ff e dice che fa schifo, ed è qua che mi sta maledicendo in tutte le lingue del mondo (vorrebbe morire, dice).
Quindi, se potreste lasciare una piccola recensione per mostrare il vostro apprezzamento (o, come crede lei, gli insulti) sarebbe molto gradita :D
Ottimo, Lady Memories dice: Non mi uccidete!! D:
Ringraziamola per l'intervento xD Io vi saluto, alla prossima!
P.S. Mi prendo pieno merito per aver trovato il titolo perfetto per la ff xD, è preso dalla canzone 'Therapy', degli All Time Low.

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Capitolo 2
*** Try me ***


Quando entrai in classe, fortunatamente prima della professoressa, notai con un pizzico di soddisfazione che la faccia di Zayn era ancora imbronciata. Anche se andava detto che quell'espressione sul suo volto gli faceva risaltare le labbra, e non in un modo molto casto... Sbattei le palpebre un paio di volte per far dissolvere un paio di fantasie malevole, che proprio non ne volevano sapere di sparire.

Mi diressi verso il mio solito posto a fianco a Liam, uno che occupavo per il solo ed unico motivo che, al contrario di tutti gli altri, era nell'ultima fila, proprio di fianco alla finestra. E Liam, in nome di una vecchia amicizia che si era più o meno dissolta, non mi disturbava più di tanto, quindi quello era un bonus aggiuntivo. 

Ma trovai il mio posto preferito occupato da Hannah, che stava blaterando qualche sciocchezza davanti all'espressione annoiata di lui.

Gli lanciai uno sguardo interrogativo, e, altro segno negativo, lui fece un’alzata di spalle ed evitò la mia occhiata. Nascondeva qualcosa, lo sapevo perché lo conoscevo fin troppo bene.

Scrutai la classe per analizzare i posti rimasti. Mi correggo: il posto rimasto.

No, ah no! Non mi sarei di certo seduta di fianco a lui. Mai e poi mai in vita mia!

Allora Simples, ha intenzione di restare in piedi a ciondolare o magari seguire la mia lezione?”

Saltai per aria dallo spavento, soffocando un gridolino allarmato all'ultimo istante.

Non mi ero accorta che quella zitella della professoressa di matematica fosse entrata in classe.

Lei mi scrutò accigliata e poi disse: “Su, su. Vada a sedersi al posto. Lì, sì proprio lì. Vicino a Malik.”

Vicino a Malik.

Quella frase mi rimbombò per la testa all’infinito.

Il mio peggior incubo era diventato realtà.

Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik.

Non potevo sedermi a fianco a lui. Se l'avessi fatto sarebbe arrivata la fine del mondo. L'apocalisse!

Non voglio morire!”

Mi ero completamente persa nei miei pensieri e non mi ero accorta che ero ancora lì in mezzo alla classe, con i pugni stretti, la mascella serrata e gli occhi sgranati.

La professoressa mi matematica mi guardò incredula: “Si vada a sedere Simples. Sono sicura che Malik non ha nessun istinto omicida verso di lei.”

Dalla classe si alzò qualche risata divertita, mentre i miei compagni si divertivano a guardare la mia espressione disgustata e quella leggermente scocciata di Zayn. Si vedeva che non aveva nessuna voglia di sedersi di fianco a me. E il sentimento er sedetti.

Zayn mi osservava, divertito da quella situazionea del tutto corrisposto.

Ti sbagli vecchia zitella, pensai, evitando un'occhiata omicida da parte di un paio di ragazze, che chiaramente passavano le loro giornate a sbavare dietro la sua foto del profilo di Facebook.

Presi un profondo respiro e mi sedetti. Zayn mi osservava, divertito da quella mia titubanza.

Non vuoi morire, eh?” disse con voce di scherno.

Mi trattenni dal staccargli la testa a morsi e cercai di ignorarlo.

Adesso non mi parli neppure?”

Stava cercando di sfidarmi, mettermi alla prova. Ma io avrei resistito...

Ti parlerei, se tu capissi almeno metà delle parole che dico.” O forse no.

Sorrise sarcastico: “Oh non ti preoccupare Lisa, ho capito. Ho capito tutto.”

Ah sì? Riesci a capire quello che dico? Pensavo capissi solo nitriti, miagolii e versi vari, dato che la tua intelligenza è pari a quella del mio cane."

Il resto della classe, ci guardava, curiosa di come sarebbe finito quel battibecco, mentre la professoressa di matematica continuava a spiegare scrivendo sulla lavagna e evidentemente non accorgendosi che la classe non stava prestando la minima attenzione alla sua lezione.

"Fa la brava, Simples. Non ci vogliamo mettere nei guai, vero?” fece lui con una vocina irritante.

Sbuffai, picchiettando il piede per terra con movimenti ritmati: “Se non la smetti di parlare in quel modo, giuro che ti strappo le corde vocali.” lo minacciai, con la dolcezza di uno scaricatore di porti.

Avanti provaci”, mi sfidò lui.

Ma volentieri!”

Mi fiondai su di lui, facendolo cadere dalla sedia.

Iniziai a colpirlo in faccia mentre cercava inutilmente di difendersi, lo sentivo sotto di me mentre si divincolava e cercava di immobilizzarmi le braccia.

Si alzarono delle urla spaventate da qualcuna delle ragazze nella classe, e almeno quello parve attrarre l'attenzione della professoressa, che si girò verso di noi e cominciò a sbraitare con isteria di smetterla.

Alla fine lui riuscì a buttarmi a lato, ma io mi rialzai prontamente e mi preparai nuovamente all’attacco.

Intanto la classe, che aveva assistito a tutto, urlava, entusiasta della lotta tra me e Zayn, mentre la professoressa cercava inutilmente di riportare la calma.

Ma sei impazzita?” domandò Zayn con incredulità, ancora ansimante.

Sei tu che mi hai detto di provarci!” risposi, indignata.

Cercai di acchiapparlo, ma questa volta fu lui ad avere la meglio. Mi issò su una sua spalla, mentre io gli tiravo pugni sulla schiena, intimandogli di mettermi giù.

Basta!” La voce della professoressa aveva sovrastato tutto il chiasso che la classe stava facendo, “Vi sembra questo il comportamento da avere in classe? Non siete più dei bambini! Non ci si comporta così. Per oggi ne ho avuto abbastanza di voi. Dato che avete così tanta voglia di giocare come quando avevate tre anni non vi dispiacerà di certo andare in punizione. Adesso fuori da quest’aula. Io devo fare lezione!”

Beh, forse Zayn non aveva imparato molta matematica da quella lezione.

Ma una cosa era certa: lui aveva imparato a non sfidarmi.

Buonsalve! (?)
Grazie mille a tutte le bellissime lettrici che hanno recensito il prologo, e anche alle meravigliose otto persone che hanno messo questa schifezza tra le seguite!
Non so cosa dire... Il capitolo non mi piace, tanto per cambiare, spero he non sia stato troppo male xD
Lady M.

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Capitolo 3
*** Fudge Boy and Date Girl ***


Eccomi in punizione, quella stupida stanza polverosa di fianco alla biblioteca della scuola. Sinceramente non avevo mai messo piede in quel posto polveroso, se non quando Christine mi trascinava dentro.

Salutai Mary, che tutti i pomeriggi “controllava” i ragazzi in punizione.

Sì beh, controllava per modo di dire. Perché in realtà faceva tutt’altro. Sarebbe potuto anche scoppiare un petardo in classe e lei non avrebbe detto nulla.

Cos’hai fatto oggi?”, chiese con un sorriso bonario, segnalando la mia presenza sul registro blu di fronte a lei. Adoravo Mary. Era l’unico docente a posto.

Ho fatto a botte.” dissi con un’alzata di spalle, facendo scivolare il mio zaino dalle spalle e appoggiandolo per terra, di fianco alla gamba del banco.

Lei rise e mi fece l’occhiolino.

Già, avevo fatto a pugni con Zayn-melefacciotutte-Malik.

Di certo sarei nella storia per quell'azione valorosa che avevo compiuto. Sarei stata glorificata per il resto della vita. Nei corridoi mi avrebbero applaudita e ringraziata.

Quando mai avrebbero rivisto una ragazza fare un occhio nero ad un ragazzo? Cretino come lui, poi...

Nessun precedente. Io l’avevo steso.

Non era solito che una ragazza lo stendesse...

O forse sì, non ero mai stata così interessata alle sue abitudini a letto. Rabbrividii, pensando a che cose disgustose succedessero in camera sua quando il resto del mondo tentava di dormire.

Era stata una grande soddisfazione. Ma ora chi aveva voglia di spendere il proprio tempo lì, a fianco a quel babbuino?

Sì, esatto. Aveva avuto anche il coraggio di sedersi a fianco a me. Incredibile!

Zayn, se non ti sposti ti faccio nero anche l’altro occhio.” minacciai, tentando di mantenere un tono di voce regolare e di non alzarmi e strappargli ad uno a uno quei brutti ciuffi marroni che gli spuntavano dalla testa.

Lui aveva fatto una smorfia, ma non aveva nemmeno accennato ad alzarsi.

Mi imposi di restare tranquilla. Non mi sarei stressata per lui, era uno spreco del mio prezioso tempo.

Sbuffai e finsi di cercare qualcosa nella borsa.

Cosa cerchi?” domandò, avvicinandosi a me di qualche cruciale centimetro.

C.T.M?” gli feci.

Lui aggrottò le sopracciglia, confuso: “Cosa scusa?”

Cavoli. Tuoi. Mai?” scandii, in modo che anche lui, dal difficile comprendonio, recepisse il messaggio.

Fece una faccia offesa e incrociò le braccia, come un bambino che non aveva ricevuto il regalo desiderato a Natale.

Risi a quella vista, non mi sarebbe capitato ancora molto spesso di vederlo così, visto e considerato che io e lui facevamo di tutto pur di non incrociare i nostri cammini.

Cosa ridi?” chiese visibilmente offeso.

Quando ti offendi sembri un bambino.”

Un bambino?” domandò, con voce scandalizzata.

Risi ancora più forte.

Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!”

Sembri un bambi...”

Non riuscii a finire la frase, perché lui mi si avventò addosso, facendomi il solletico.

Le sue mani mi solleticavano la pancia e ben presto mi ritrovai a ridere come un'isterica: “Oh.. no... ti prego... il solletico, no... ti prego... lo... soffro tantissimo... basta... per favore...”

In mezzo ad una parola e l’altra dovevo riprendere il respiro, da quanto stavo ridendo.

Lui iniziò a farmi ancora più solletico di prima.

Ok. Non so come successe, ad essere sincera, ma mi ritrovai riversa sul pavimento e lui steso su di me.

Le nostre facce erano a qualche centimetro di distanza e sentivo il suo profumo intenso.

Mi persi in quegli occhi così scuri da poter sembrare neri. Cercai di distinguere la pupilla dall’iride, ma non ci riuscii.

Lui si morse le labbra. Sembrava... in imbarazzo?

Sorrisi, divertita, questa situazione era anche più strana di quella precedente. Mai, in tutti i miei anni di vita, avevo visto Zayn sembrare in imbarazzo.

Cosa c’è di così divertente, Simples?” chiese in un sussurro.

Pensavo che tu ci sapessi fare con le ragazze, Malik.”

Infatti. Cosa stai insinuando?” chiese alzandosi un poco, per guardarmi meglio.

Allora perché sei rosso come un peperone?” lo rimbeccai, ridendo.

Lui sgranò gli occhi e iniziò a balbettare: “I-io? No, n-non sono rosso come un peperone. T-ti stai sbagliando!”

Smisi di ridere, alzandomi a sedere. Lui mi imitò.

Si certo, come no.” ribattei, facendo trapelare il mio solito spigolo di sarcasmo.

Non sono io che ti fissavo sorridente, perso nei miei sogni erotici...”

Davvero? Questo era proprio un colpo basso.

Aggrottai le sopracciglia: “Cosa? Ma di che stai parlando?! Preferirei fare dei sogni erotici su un cinghiale in bikini che fa la lap-dance, piuttosto che su di te!”

Lui rise, buttando indietro la testa, poi tornò a guardarmi, con un sorrisino malizioso: “Ecco, adesso siamo pari. Ora anche tu sei rossa come un peperone.”

Mi toccai le guance, che effettivamente scottavano: “Ah, ah! Allora l’hai ammesso che anche tu sei arrossito!”

Lui strabuzzò gli occhi: “Non ho mai detto una cosa del genere!”

Bugiardo!”

Bugiardo a chi?”

A te!”

Ah, no. Questo non dovevi dirlo!” E con ciò, si fiondò su di me e riprese a farmi il solletico.

Ancora una volta lui era su di me.

Mm... Ce l’hai la fissa per questa posizione...”

Diciamo che sono solito ad usarla” insinuò maliziosamente.

Feci una faccia scandalizzata: “Sarà meglio che tu non la usi con me!”

Alzò un sopracciglio: “Non ti preoccupare. Non corri nessun rischio, tu.”

Ma che simpatico!

Davvero un applauso, Zayn! Che bella battuta.

Distolsi lo sguardo dai suoi occhi: “Grazie tante.”

Avrei voluto rispondergli con sarcasmo, ma quel ‘Grazie tante’, detto con tono piatto e monotono, era l’unica cosa che mi era uscita di bocca.

Lui mi prese il viso tra due dita e mi costrinse con delicatezza a guardarlo.

Non mi opposi a quel contatto anche se avrei tanto voluto. Quegli occhi profondi mi facevano venir voglia di spaccargli tutti i denti.

Ma no. Non hai capito quello che intendo, è che tu sei una ragazza più da... appuntamento.” disse, ancora una volta imbarazzato.

Sorrisi senza volerlo.

Forse in quel momento avrei dovuto rispondergli ‘Ma che dolce che sei Zayn!’, oppure, ‘Oh Zayn, ti prego, portami ad un appuntamento con te!’, o anche ‘Zayn, sposami!’

No beh, forse l’ultima frase no.

Ma scordati che io venga ad un appuntamento con te!” fu quello che mi uscì in realtà, senza il permesso del mio cervello.

Esatto! Brava Lisa, è così che si risponde ad un ragazzo meschino come lui!

Meschino? Era davvero meschino come avevo sempre creduto?

Mi aveva detto che ero una tipa da appuntamento. Lo avevo visto arrossire.

Mi aveva fatto ridere... Beh si, lo ammetto, un po’ con la forza, ma andiamo, lo aveva fatto.

Forse non era così male...

Ma chi ha mai detto di voler uscire con te?” domandò con gli occhi spalancati, alzandosi da me con uno scatto.

Ecco, appunto.

Era così male.

Salve a tutti!
É ancora la sorella della scrittrice che vi parla, in quanto lei è a scuola, e io sono a casa malata, e lei mi ha chiesto di aggiornare.
Ecco, ho detto tutto.
Grazie mille a tutte le ragazze che hanno recensito, mia sorella è andata in visibilio quando le ha viste xD
Un bacio,

eledifra
 

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