Oh no, divento normale!

di _Mirya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dopo la realizzazione dei propri sogni. ***
Capitolo 2: *** C'è e non c'è. ***
Capitolo 3: *** Veniamo in pace. ***
Capitolo 4: *** Benvenuti tra di noi. ***
Capitolo 5: *** Sorgono i dubbi. ***
Capitolo 6: *** Facciamo del nostro meglio. ***



Capitolo 1
*** Dopo la realizzazione dei propri sogni. ***


 

Spazio Autore:

Questa è fresca fresca, spero che vi piaccia. Recensite se l'avete letta :D




Oh no, divento normale!

Capitolo 1 

Dopo la realizzazione dei propri sogni.
 

 

 

Ormai erano passati anni da quando la ciurma di Cappello di Paglia realizzò i propri sogni.

Rufy era diventato il Re dei pirati.

Zoro aveva dimostrato di essere il miglior spadaccino.

Nami disegnò le cartine di tutto il mondo.

Usopp divenne un coraggioso guerriero del mare.

Sanji trovò l'All Blue.

Chopper scoprì una cura per tutti i mali.

Nico Robin decifrò il Real Poigree Griffe.

Franky costruì la nave che girò tutto il mondo.

In quanto a me, semplice scheletro di nome Brook, sono ritornato da Lovoon, la mia dolce, ma gigante, balena.

Non sono qui per raccontare i miei comodi, ma per dirvi un po' cosa hanno fatto i miei amici dopo aver realizzato i propri sogni.

Era una tranquilla giornata di sole e sulla nave di Rufy (Rubber) c'era un grande caos.

- Ma sarà possibile che non sai contenerti?- urlò infuriato Sanji.

- Ma.. nffhjjap akkidnfadf adjhh – rispose Rufy con la bocca piena di cibo.

- Rufy, ti sembra il modo di parlare educatamente?- cercò di far notare Nami

Rufy ingoiò il cibo e portandosi le mani alla pancia piena esclamò:

- Il cibo, ottimo come sempre-

A Sanji gli si illuminarono gli occhi.

- Beh, mi sembra ovvio che sia perfetto. L'ho cucinato io e..-

- C'è il bis?-

- COSA? Non esiste, basta bis ne hai fatti troppo oggi, poi non c'è cibo a sufficienza per i prossimi giorni. No e poi no. -

Mentre loro due erano in cucina a litigare, fuori dove l'aria era fresca e i raggi del sole riscaldavano un po', Zoro schiacciava (come suo solito) un pisolino anche se, tutti gli altri ridevano allegramente.

- Ahah, Franky, le tue facce sono come dire...- tentò Robin

- Divertenti?- azzardò Brook

- Si proprio quello-

- Vi ho mai raccontato di quella volta che trovai una lucertola a testa in giù..?- fece Usop

- No, racconta- disse dubbioso Franky

- Beh, me la sono appena inventato-

- Sei qualcosa pure tu eh.- rispose un po' seria Robin

- Ehi Robin, dai non fare sempre la seria Divertiti adesso che puoi- esordì teneramente Chopper

- Si ora che posso- ripetè Robin

Il suo sguardo si perse nel cielo immenso, l'aria le scompigliava i capelli. Ora poteva. Aveva trovato degli amici veri che non l'avrebbero mai abbandonata. Si allontanò dagli altri appoggiandosi sul lato della Thousand Sunny guardando il mare e i gabbiani che volavano felicemente. Pensò. A quando era piccola e il mondo le era caduto addosso; a come, incontrando un semplice ragazzo dal cappello di paglia con un sogno da portare a termine, la sua vita cambiò del tutto. Al suo sogno realizzato, come il resto della ciurma. Una lacrima le solcò il viso e cadde in mare. Un ombra le si avvicinò, era Zoro.

- Ehi, pensi ancora al tuo passato?-

- Si, a come ho fatto a meritarmi tutto questo-

- Nessuno è nato per star solo, ricorda-

- Grazie Zoro-

Improvvisamente tutti persero l'equilibrio e la nave barcollò. Nami, Sanji e Rufy si precipitarono fuori dalla cucina raggiungendo il resto del gruppo. Si affacciarono per vedere i danni subiti, ma non ce n'erano traccia. Nemmeno la causa di tutta quella agitazione. Davanti a loro non c'era niente, a parte il mare. Come era possibile?

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Capitolo 2
*** C'è e non c'è. ***


Spazio Autore:

Ho deciso, comunque, di andare avanti con la storia anche se, il primo capitolo non è andato a buon fine, all'inizio però.

Buona lettura. Recensite. Questa volta è un po' più lungo. :)

 

Oh no, divento normale!
 

Capitolo 2
 

C'è e non c'è.

 

Agitati e increduli. Ecco come pareva la ciurma di cappello di paglia. Quell'avvenimento così strano fece tremare la nave, per la prima volta, aveva portato seri dubbi ai componenti. Eppure, davanti a loro regnava il vuoto. Semplici onde si poteva scrutare, niente di più. Come era possibile? Questa, era la frase che attraversava la loro mente. Nessuno sapeva rispondere, era un mistero. Non sarebbe durato a lungo. Rufy raccolse il suo cappello che cadde nel momento della collisione col mistero, lo pulì un po' e se lo rimise in testa. Con lo sguardo dritto davanti a lui, si poteva notare il suo viso serio e impassibile, ma anche quell'alone di felicità. Un misto tra divertito e arrabbiato, forse di più la seconda opzione. Come se, gli avessero appena rovinato il suo momento si relax con il suo amato cibo. E difatti era così. Mai distrarre Rufy quando sta mangiando, mai.

- E ora.. Chi è stato a rovinarmi il mio momento di relax?- gridò Rufy con i pungi chiusi

- Rufy, calmati non è successo niente di così grave- cercò Nami

- Arg ! Invece si !-

- Per una volta concordo con Rufy, tutto quel cibo sprecato, ho il cuore appezzi come se, come se, una ragazza mi abbia appena detto che non le piaccio- disse Sanji

- E' davvero una brutta cosa eh, cuoco di serie c- ironizzò Zoro

- Si è davvero.. Ehi, come ti permetti spadaccino da quattro soldi-

- Pff, che cosa vuoi.. ho solo detto la verità. Sei negato in cucina- e si avvicinò di più alla faccia di Sanji, come per sfidarlo.

- Ah si, bene.. allora fatti sotto spadaccino. Vediamo se sei così forte come credi-

Usop continuava a saltare da Zoro a Sanji tentando di calmarli e fargli, soprattutto, cambiare idea. I due però, non volevano ascoltarlo anzi, facevano proprio finta di non ascoltarlo. Come se non esistesse. Lo spadaccino e il cuoco, nessuno di più. Solo loro due.

- Pff, bambini !- affermò Usop

- Cosa hai detto?- urlarono i due.

Usop indietreggiò con le mani davanti a sé, le scuoteva mentre gocce di sudore freddo gli scendevano dal viso.

- Io? Niente, niente. Avete frainteso. Ah ah ah, aiutooooo- e scappò al riparo.

- Dai ragazzi, ora basta. Abbiamo cose più urgenti da risolvere.- si intromise Robin

Tutti si guardarono dritti negli occhi, in quel momento erano seri come non mai, una folata di vento arrivò ma loro non si mossero. Erano decisi ormai, decisi a scoprire questo mistero.

- Capitano, siamo pronti. Basta scherzi, litigi. Siamo decisi. - affermò Brook

- Bene, idee su cosa potrebbe essere stato?-

- Mm, non abbiamo tante scelte. Deve per forza provenire dal mare. In profondità.- sospirò Chopper

- Potrebbe anche essere, però c'è qualcosa che non mi piace.. puzza sotto il naso- commentò Usop

- Osp, colpa mia, scusate- rise imbarazzato Franky portandosi una mano dietro alla nuca

Tutti si guardarono perplessi. Che?

- Va beneee, capitata a tutti di avere delle esigenze, siamo esseri umani. Beh, tu un cyborg, ecco.- sdrammatizzò Usop

- Oltre a questo piccolo fatto che è appena accaduto.. Io dico che è meglio fare il punto della situazione. La cosa è troppo strana.- propose Robin

- Si anche per me, è meglio. Così ci chiariamo tutti un po' le idee.- concordò Brook

- Uffaaaa ! Io a stomaco vuoto non riesco a ragionare però ! Sanji, cibo !!- sbraitò Rufy

- Si Rufy, ti porto subito qualcosa da mettere sotto i denti- rispose il diretto interessato.

Dopo che il capitano aveva concluso il suo banchetto, gli altri si sedettero accanto a lui e iniziarono così a fare il resoconto della situazione.

- Sappiamo tutti che è una situazione diversa dal solito. Almeno prima sapevamo dove eravamo, contro chi dovevamo sfidarci e chi salvare. Sta volta non è così. Ho esaminato le cartine in mio possesso, e sono molte. Ma dove siamo noi, non c'è traccia di isole nascoste o altro. La cosa mi ha fatto pensare. E se come ha detto Chopper fosse in profondità, o meglio ancora in cielo? O forse, abbiamo sottovalutato qualcosa di importante.- spiegò Nami

- Quindi stai dicendo che dovremmo sommergerci sotto l'acqua per scoprire se c'è un isola nascosta?- domandò Zoro

- E volare, grazie a una fionda gigante, suppongo, nei cieli immensi per trovare spunto?- continuò Sanji

- Si proprio così-

- Ma qui siamo tutti matti ! - esclamarono i due assieme

- Pff, è una sciocchezzuola, suvvia ! - scherzò Usop, ma subito si sentì osservato dalle due teste verde e biondo. Lo guardavano così male, come per dire “Parli proprio tu che sei stato un fifone fino a l'altro giorno?”. Poteva anche essere, però il cecchino era molto migliorato negli ultimi due anni. Si. Il più coraggioso.

- Ehi, adesso basta. Le discussioni le rimandate a più tardi. Senza ma, di nessun genere. Ora, la cosa di volare, secondo me, non bisogna farla. E' facile capire che non ci sia niente. Il mare è più logico.- concluse infine Franky

- E allora, che mare sia !- esclamò Rufy

La ciurma si preparò. Prese le cose che potevano servire mentre Franky faceva scendere l'ancora per tenera la Thousand Sunny ferma. Appena furono tutti pronti si diressero verso il piano sotterraneo, Chopper girò il dispositivo per controllare il Soldier Dock System, collocato sul timone, e fece uscire dal Canale 1 il “Shiro Mokuba I”, un waver, con a bordo Nami; dal Canale 2 la “Mini Merry II”, un vaporetto, con Rufy, Usop, Sanji e Brook; dal canale 3 il “Submerge Shark III”, un sottomarino, con Franky, Zoro e Robin. Chopper invece, saltò e raggiunse Nami, anche se l'imbarcazione era a un posto solo. Si divisero, il vaporetto a destra, il waver a sinistra mentre il sottomarino sparì sott'acqua. I minuti passarono e nessuno dei componenti dava segno di vita. Chissà cosa avevano scoperto, e perchè non rispondevano?

- Nami, Nami !- urlava Chopper. - Riprenditi !-

- Mm, che è successo?- chiese la donna

- Non lo so. Stavamo tranquillamente guardando il mare in cerca di qualcosa e a un certo punto siamo andati a sbattere contro la cosa che ci sta reggendo ora sopra l'acqua.-

- In che senso sopra l'acqua? Che cosa? Ma come è possibile?-

Chopper fece spallucce e in quel momento il telefono squillò.

- Nami, mi senti? Sono Usop. Abbiamo un problema. Cioè, la questione è più strana di quello che pensavamo.-

- In che senso? Spiegati meglio. -

- Beh, non so come dire. Siamo sopra l'acqua e in più abbiamo le allucinazioni. Avevamo visto una casa, ma è sparita appena ho sbattuto gli occhi-

- Eh? Ma dici davvero? Pure io e Chopper siamo sopra l'acqua. -

- Hai sentito notizie dagli altri? -

- No, sarà meglio ritornare alla nave. A dopo-

Prima di far ritorno sulla nave anche il telefono di Chopper squillò. Sta volta era Robin.

- Ehi che fine avete fatto? Noi e gli altri abbiamo scoperto delle cose, ritornate sulla nave-

- Va bene, anche noi abbiamo fatto delle scoperte. Sott'acqua c'è uno strano macchinario, è enorme, ed esce anche del vapore. Almeno così credo che sia. E non solo questo.-

- Ci spiegherete meglio sulla nave. A dopo.-

Poco dopo sulla nave ognuno di loro raccontò la mini avventura vissuta. Adesso un po' si capiva tutto, ma c'era ancora un forte alone di mistero. Ancora irrisolto. Ad un tratto una strana luce bianca avvolse la nave, i ragazzi si coprirono il viso con le mani e quando tutto finì aprirono gli occhi sgranandoli. Il loro sguardo andò sempre più su, verso il cielo. Erano sconvolti. Ora era chiaro, sapevano la causa. La nave non riusciva a muoversi, erano bloccati e l'unico modo era affrontare quella cosa. Ma come era apparsa sparì, come per magia. In poche parole “c'è e non c'è”, questo era il nome che erano riusciti a leggere per quel breve tempo prima che scomparve. 

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Capitolo 3
*** Veniamo in pace. ***


Spazio Autore:

Ecco qui il terzo capitolo, vi avviso che aggiornerò la storia ogni 4 giorni tranne per dei contrattempi. Beh, buona lettura. Recensite.
E' veramente corto, ma il tempo a mia disposizione è poco, davvero. D: cercherò di fare di più !

 

Oh no, divento normale!
 

Capitolo 3
 

Veniamo in pace.

 

- E' sparito!- disse Brook

- Ma come.. Non può essere- continuò Usop

- Era.. era enorme- commentò Chopper

- Cosa era ? Un mostro, nono, una specie di isola, ecco.- concluse Nami

- Wow, dobbiamo trovare il modo di poterla vedere per raggiungerla e.. ispezionarla- esultò Rufy

- Io ci sto, una bella avventura via terra può andare.. tutto questo mare, dopo un po', fa - venire il volta stomaco.- ironizzò Zoro

- Ahahahah, povero spadaccino da quattro soldi.. Lui si sente male.. Va bene, ci do un taglio- fece Sanji

- Che facciamo adesso? Della isola non c'è traccia- chiese Franky

- Beh, se alcuni di noi sono riusciti a rimanere sopra l'acqua.. ci sarà un entrata. Basta solo cercarla a tentoni- rispose Robin

- Questa potrebbe essere un'ottima idea, resta solo di entrare lì dentro.. Costi quel che costi- affermò Chopper

- Se non vogliamo restare qui, per forza, visto che siamo bloccati.- sottolineò Franky

Tutti annuirono decisi. Presero, ancora una volta, il minimo indispensabile e scesero a “terra”, diciamo così. Pensarono che fosse meglio non dividersi, soprattutto per non rischiare spiacevoli conseguenze. Si misero infila, uno dietro l'altro, e a passi piccoli incominciarono a tastare ogni piccolo centimetro di quel posto. Per chi, casualmente, passava di lì e vedeva quella situazione “strana”, li avrebbero portati immediatamente in un manicomio per sottoporli a cure mediche. Non erano a conoscenza di una cosa però. Nessuno poteva vederli. Era una particolarità che la caratterizzava. Nessuno vede, a meno che è lei stessa a mostrarsi. L'avrebbero scoperto presto, sempre se fossero sopravvissuti all'accoglienza che era stata riservata agli intrusi.

Il terreno vibrò e la stessa luce bianca che aveva tentato di accecarli si presentò, di nuovo, facendo comparire così “l'isola” misteriosa. Si vedeva ancora la scritta “C'è e non c'è”. La ciurma continuava a cercare, forse invano, un qualcosa per entrare, ma l'unica cosa che riuscirono ad avere era una valanga luccicante provocata dallo starnuto di Usop. Per evitare di essere travolti iniziarono a correre e qualcuno premo un bottone aprendo così una porta segreta. Entrarono appena in tempo, si ritrovarono in un corridoio dove la luce era soffusa, emanata dal rifletto proveniente dal muro. Lo percorsero fino a quando non videro la fine. Davanti a loro regnava il verde, gli uccellini volavano da un albero all'altro cantando allegramente, come è loro fare. Il posto pareva tranquillo, l'aria era fresca e pulita e tutto quel posto trasmetteva serenità. Non sembrava abitata, ma non potevano esserne sicuri visto che gli alberi gli impedivano di vedere perfettamente.

Spensierati e ignari di quello che gli stava per capitare a tutti loro. Poi un urlo li raggiunse, un rumore di rametti spezzati, un'ombra e... in un breve secondo Brook sparì, man mano scomparvero tutti lasciando Rufy da solo. Non era agitato, solo un tantino arrabbiato perchè avevano rapito i suoi amici.

- Chi siete? Fatevi vedere, adesso.- ordinava Rufy

Un altro urlo e Rufy venne bloccato, non poteva ad allungarsi. Non riusciva neanche a guardare in faccia il suo nemico. L'ultima cosa che riuscì a fare era dire:
- Veniamo in pace-

Lo colpirono e lui cadde a terra.

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Capitolo 4
*** Benvenuti tra di noi. ***


Spazio Autore:

Spero che questa storia stia diventando sempre più interessante, per voi, perchè non me ne accorgo.

Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma le idee iniziano ad abbandonarmi.

Scusate se ci sono alcuni errori.

Buona lettura. Recensite, grazie.

 

Oh no, divento normale!
 

Capitolo 4
 

Benvenuti tra di noi.

Stordito e confuso.

Ecco come si sentiva in quel preciso momento Rufy.

Colpito dal dietro da qualcuno a lui sconosciuto.

Aveva un fastidio al collo, cercò di levarselo ma qualcosa lo bloccava.

Era legato a due pezzi di legno a forma di croce, ma quei pezzetti di ferro che gli bloccavano braccia e gambe non gli lasciavano allungare.
Era come se neutralizzavano i suoi poteri.

Rufy iniziò a dimenarsi tentando di liberarsi.

- Calmati, è inutile ! -

Nel sentire quella voce famigliare si calmò, ma allo stesso tempo si agitò un po' sorpreso.

- Zoro ! Sei vivo-

- Cosa credevi, non mi eliminano così facilmente-

- Dove sono gli altri ?-

- Non lo so..-

- Ehi, ci siete anche voi due-

- Nami, qual buon vento ti porta qua?- ironizzò Zoro

- Quello dei miei fulmini che ti scaglierò se non la finisci-

- Si è tutto chiaro, ora però calmati eh – rispose preoccupato per la sua vita.

- Tsè, avete notato che siamo in cerchio?-

- Si, ma perché siamo legati ?- chiese Brook

- Forse per non farci scappare ?- ironizzò di nuovo Zoro.

- Tsè, queste specie di manette in ferro neutralizzano i poteri delle persone- disse Sanji

- E come fai a esserne sicuro ?- domandò Usop

- Non è la prima volta che le vedo-

- E bravo Sanji- concluse Chopper

Piombò il silenzio tra di loro.

Erano confusi per via di tutto quel che stava succedendo. Dove erano capitati ?

Al centro del cerchio che formavano si trovata una catasta di legname pronta per essere bruciata, ma per cosa ?

Piano piano l'atmosfera cambiava, si faceva più tesa e alla ciurma di cappello di paglia trasmetteva solo nervosismo.

- Sai che c'è? C'è che mi sto stancando di essere legata a questi cosi da più di mezz'ora- protestò Nami

- E' vero, è snervante. Sembriamo delle salamelle pronte allo spiedo- rise Usop

- Non è divertente, non sai quanto sto diventando nervosa e...-

- Vogliamo darci una calmata ? Presto sapremo perché siamo qui.- azzardò Robin

In quel momento si sentì un urlo composto da altri, ma non era di persone in pericolo. Come se qualcuno, in quel preciso istante, stesse per piombare lì tra di loro dal nulla.

La terra iniziò a tremare e improvvisamente 'boom', un esplosione di fumo. Tutta la ciurma tossì e chiuse gli occhi, appena il fumo fu sparito li riaprirono con grande sorpresa.

Un uomo alto, ma robusto era comparso. Un pezzo di stoffa viola copriva sotto il suo busto, alla mano portava una grande lancia, era a piedi nudi. Sembrava un cannibale. Man mano la popolazione o tribù compariva alle spalle della ciurma, anch'essi vestito come il tizio al centro al cerchio. Quest'ultimo guardava i prigionieri con aria di sfida, li stava squadrando da cima a fondo. Poi li stupì.

Sorrise a 32 denti: - Benvenuti tra di noi !- ci furono delle urla - Chi siete ?-

- Salve, noi siamo... una ciurma BUONA di pirati- rispose preoccupata Nami

- Aah, pirati.. spero per voi che siate buoni come diciate altrimenti .. farete la fine come tutti gli altri, credo che alcuni li conosciate.-

- No, ma si figuri. Noi siamo buonissimi come il pane. Deve stare tranquillo- cercò di salvarsi il lato b Usop

- Bene, ho la vostra parola. Ma non ho ancora afferrato il nome della ciurma-

-Ehm ehm, questa è la mia ciurma, la ciurma di Cappello di Paglia ! Io sono Rufy, il capitano- si presentò

- Ah, cappello di paglia eh, ho sentito molto parlare di voi, o forse no. Io mi chiamo Amir, bla bla. In ogni ca... che c'è tipetto dal naso lungo ?-

- Ehm niente Amir bla bla.- rispose mordendosi un labbro per non ridere.

- Ti fa ridere qualcosa, voglio saperlo-

Divenne rosso, non riuscì a trattenere le risate, scoppiò – Ahah, bla bla ridicolo !-

- Bla bla non è il mio nome, l'ho detto perché è lungo.-

Usop rimasto spiazzato si scusò e bordò per l'imbarazzo chinò la testa.

- Stavo dicendo: se volete essere liberati dovrete conquistarvela con la fiducia-

- Capisco, e cosa dovremmo fare di preciso?- chiese dubbioso Chopper

- Tenero peluche, scegliete le tante doti che avete e con queste dovrete trovare il modo di stupirmi e darmi così il motivo per liberarvi.
Tutto chiaro ?-

Annuirono tutti anche se non capivano il motivo di quella piccola sfida lanciata da questo Amir.

- E quando potremo iniziare?- domandò Sanji

- Molto presto figliolo. Ma ora sarete affamati e quindi .. La cena è servita-

A due a due i tipetti si diressero verso ogni pirata, li slegarono mettendo ad ognuno un pezzo di ferro al polso, per non rischiare che fuggissero o altro. Li condussero verso un sentiero che si infittiva sempre di più verso la foresto o bosco (?). Sbucarono in un immenso prato ammannito di ogni genere e immaginabile prelibatezza e quando c'è profumo di cibo, gli occhi di Rufy iniziano a luccicare. Presero posto e iniziarono ad abbuffarsi, la cosa bella è che il cibo non finiva mai e per Rufy era confortabile, come per Zoro e l'alcool, un'amore a prima vista.

Ad un certo punto della serata Amir si alzò: - Quando credete di essere sazi potete andare liberamente in giro o se siete stanchi potete pure recarvi nelle vostre stanze che gentilmente i mie sudditi vi indicheranno.-

- Ci da così tanta libertà, Amir ?- chiese Franky

- certo, tanto vi tengo sotto controllo, non vi perdo di vista e poi, i bracciali ai vostri polsi faranno la loro parte. Buona continuazione- e sparì

- E' strano il tipetto eh ! - commentò Usop – Beh, io vado a fare un giretto-

Robin e Nami si diressero da dove erano venuti, Usop e Chopper andarono dalle parti dove furono stati legati, mentre i restanti si incamminarono senza nessuna metà. Solo Zoro e Rufy non si mossero dal prato. Rufy continuava a mangiare senza sosta e Zoro, portando le mani dietro la nuca, schiacciò un pisolino come suo solito.

Il posto, in sé, pareva molto tranquillo e senza pericoli. Tutti gli abitanti erano cordiali e gentili, non ti facevano mancare niente.
La ciurma di Cappello di paglia non sapeva ancora una cosa, quel luogo nascondeva un mistero, un qualcosa che nessuno da fuori a mai scoperto.
Ben presto sarebbe stato diverso.

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Capitolo 5
*** Sorgono i dubbi. ***


Spazio Autore:

Ed eccoci ad un nuovo capitolo di questa storia, sperando che vi piaccia sempre di più.

E' corto perché non ho avuto tempo, causa: lutto familiare ç.ç

Scusate se ci sono alcuni errori di battitura o semplice distrazione.

Buona lettura. Recensite, grazie.

Oh no, divento normale!
 

Capitolo 5
 

Sorgono i dubbi.


Nami and Robin:

 

Le due ragazze camminavano a ritroso, avevano deciso di ritornare su i propri passi per trovare qualcosa, un semplice indizio. Erano furbe ed era difficile illuderle con delle sciocchezze che venivano usate per incantare i creduloni. Oltre a questo, c'era qualcosa che le turbava. Nami non riusciva a contenere le sue immense preoccupazione, cosa che a Robin riusciva benissimo. Si fermarono ai piedi di due massi, lisci e ottimi per sedersi.

- Come fai?- chiese la rossa

- Fare cosa?- rispose la scura

- Beh, non trasmetti preoccupazioni a tutto ciò. Io invece si, anche tanto-

- Ricordati che abbiamo due caratteri diversi, e a volte simili.-

Si guardarono negli occhi e la mora sorridendo continuò – Non è facile, ma ci si fa l'abitudine. Anch'io sono preoccupata, che credi. Il fatto è, che ci sono troppe cose misteriose in questo posto che non ho risposta-

- Si anch'io. Questo posto mi mette i brividi. L'hai notato anche tu vero?-

Annuì. - Quel tipo nasconde molte cose, e presto lo scopriremo.-

- Devo dirla tutta, ho paura che.. sia una cosa pericolosa. Avremo una ciurma infallibile.. ma prima o poi ci sarà qualcuno che ci sconfiggerà-

- E' vero, ma non è ancora arrivato il momento. Abbiamo molta strada da fare-

Risero. I dubbi, i pensieri negativi affollavano continuamente le menti delle giovani ragazze. Non vollero parlare dei loro presentimenti per paura che si avverassero o complicassero le cose. Un rumore si udì in sottofondo.

 

Usop and Chopper:

 

Il tipo dal naso lungo camminava lentamente verso la grande via, accanto a lui una piccola e tenera renna dal naso blu lo seguiva. Entrambi scrutavano attentamente l'ambiente circostante cercando di non far alcun rumore, per questo erano in punta di piedi.

- Sssh, fai piano. Prima che ci sentano- sussurrava Usop

- Questo posto non mi piace proprio e poi.. che era quello?- rispondeva Chopper aumentando la voce.

Un'ombra sfuocata passò accanto a Usop che si irrigidì, Chopper lo seguì poco dopo stringendosi la pancia. L'ombra scomparve e riapparve poco più in là per poi, sparire piano piano tra gli alberi.

Usop, ancora irrigidito cercò di spicciare qualcosa all'amico: - Dimmi che l'ho sognato-

- Non credo visto che, l'ho visto pure io- giunse in risposta da Chopper

- Lo sapevo, questo posto ha qualcosa sotto-

- Senti, ho notato come si comporta e vorrà sicuramente qualcosa in cambio-

- Spero non la mia vita.. e se volesse mangiarmi? No, non può.. sono pelle e ossa e..-

- Usop, riprenditi ! Stai farneticando-

- Scusami, ma non voglio morire. Ho promesso di ritornare da Kaya-

- Si, ma...-

Si fermarono appena udirono un rumore vicino. Corsero.

 

Sanji, Franky and Brook:

 

I tre gironzolavano per “l'isola” senza meta. Chiacchieravano liberamente di qualsiasi tre uomini potevano parlare. Franky, non faceva altro che parlare di robotica e delle piccole modifiche che voleva farsi. Sanji, dimostrava perennemente che difendere una donna non era perché si aveva paura di lei e Brook cantava strani motivetti cercando di non ascoltarli. Era troppo, anche per i suoi buchi che aveva al posto delle orecchie.

- Bastaaaa! State parlando da ore di due argomenti che non interessano. E contemporaneamente, per giunta- esplose

- Scusaci, non credevamo che ti desse così fastidio- risposero i due

- Difatti non me ne da-

Ricevuta la risposta rimasero basiti, di sasso -E allora.. Perché ci hai urlato contro?- alzò il tono Sanji

- Perché, facevate troppo casino e qui, se non ve ne siete accorti, c'è gente che ascolta-

- Stai dicendo che siamo osservati?- chiese Sanji

- Di più, sento delle presenze.. E' una trappola quella della tranquillità e gentilezza- commentò il cyborg

- Non ci posso credere.. Beh, avevo notato qualcosa di strano, ma non credevo così e poi..- Sanji non finì la parola che un rumore lontanissimo lo raggiunse.

Udirono. Gli uccelli volavano spaventati, stava succedendo qualcosa. Si mossero.

 

Rufy and Zoro:

 

Lo spadaccino dormiva ancora beato mentre il suo amico mangiava a non finire. Un pozzo senza fondo, ecco cosa era.

- Ehi Zoro, sjdkvc dekdo-

Il suo sonno fu interrotto, come sempre, si stiracchiò e prese una bottiglia di rum e la bevve. - Cosa c'è?-

- Vedi.. askco a pensieri djckce negativi sjsddk-

- Non riesci a non parlare con la bocca piena?!- si infastidì

Rufy ingoiò. - Scusa, stavo dicendo che ho dei pensieri negativi, anche se sono tranquillo-

- L'hai capito anche tu eh. Qui, c'è un segreto che il nostro caro Amir ci nasconde-

- Si, e poi.. “farete la fine come tutti gli altri, credo che alcuni li conosciate” questa frase mi ha fatto riflettere..-

- Pure a me, credo che non ci abbia detto tutta la verità.. e la storia che dobbiamo conquistarci la fiducia? Bazzecole, è per catturarci definitivamente.-

Si alzarono. Si guardarono intorno e presero la prima via alla ricerca degli altri. Si sentirono osservati, ma non ci fecero caso. Un urlo accanto a loro. Accadde tutto in un secondo. Non persero neanche un minuto e si diressero a grande velocità al luogo, sperando non fosse successo niente ai loro compagni.

 

- Aiutooo!- gridò in continuazione una voce roca.




Spazio Autore:

Il prossimo capitolo non so quando lo posterò.

Abbiate pazienza, grazie.

Recensite. :D

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Capitolo 6
*** Facciamo del nostro meglio. ***


Spazio Autore:

Ce l'ho fatta, sono riuscita ad aggiornare con il sesto capitolo.

Ditemi un po', come sembra che stia proseguendo la storia?

Scusate se ci sono alcuni errori di battitura o semplice distrazione.

Buona lettura. Recensite, grazie.

Oh no, divento normale!
 

Capitolo 6
 

Facciamo del nostro meglio.

 

Successe tutto in un lampo, in pochi secondo c'era il caos. Si sentivano urla provenienti da tutte le parti, era la stessa che si udiva prima. Qualcuno, si suppone un uomo, era in pericolo e quando qualcuno è in pericolo, la ciurma di cappello di paglia, se nei paraggi, non perde tempo e si piomba nell'azione, per salvare delle vite. Si percepivano passi pesanti di gente che correva, scappava mettendosi al riparo.
Riparo da cosa?

Non si vedeva niente di quel che poteva essere la causa, l'unica cosa era un enorme vampata di fumo seguito da un imponente fuoco che usciva dal bel mezzo della foresta, il luogo dove era proibito andare. Perché?

Troppi misteri erano celati in un solo luogo. Strane ombre si aggiravano per i cespugli, per non parlare dei frutti particolari sugli alberi e dello strano comportamento del capo tribù, Amir, se così si può definire. Improvvisamente qualcosa di piccolo e luccicante cadde dal cielo, sembra neve al primo sguardo, ma prendendolo in mano si vedeva chiaramente la somiglianza con il metallo o alluminio, non so. Altre urla, stavolta più sofferenti piene di dolore. Poi, il vuoto più totale. Apparvero delle immagini, scene di persone morte, ferite, speranzose, qualcuno che le salvassi. Una ragazza urlava a pieni polmoni con le lacrime agli occhi. Quelle immagini scorrevano una dietro l'altra, uno strido sofferente, pieno di rancore. “Boom” scomparve tutto.

Zoro aprì gli occhi sobbalzando, aveva il respiro affannato. Rufy era preoccupato.

- Ehi, tutto bene? Sei caduto e..-

- Credo di aver visto una visione-

- Una visione?-

- Si, di cosa succederà se non ci diamo una mossa a scoprire questi misteri.-

- Quanto tempo abbiamo?-

- Ma ti pare che io sia un veggente adesso?- si inacidì – Piuttosto, raggiungiamo gli altri-

Dubbiosi si avviarono da dove erano venuti, le urla che avevano sentito prima di tutto ciò erano finite. Forse era uno scherzo?
I due si ritrovarono con gli altri dove avevano pranzato, ma stavolta era tutto vuoto.
Entrambi avevano sentito la richiesta d'aiuto svanita nel nulla, come del resto ogni abitante di lì. Dov'erano tutti quanti?
Videro una tipetta dai capelli lunghi e mossi salire le scale dietro di noi, aveva in mano qualcosa. Si fermò e se lo porse sulle labbra, era una conchiglia. Ci soffiò dentro, era un richiamo d'allarme, però. Di colpo tutti si precipitarono fuori, impauriti.

- Vi prego, aiutateci.. Non sappiamo cosa fare-

Li portarono sul luogo, non vedevamo niente di così pericoloso finché Usop non disse la sua cavolata del giorno.

- Voi ci avete chiesto una mano per una semplici, indifesa lucertolina?-

- Questa no- rispose il tipo schietto – Quella si- continuò preoccupato alzando lo sguardo.

Tutti lo imitarono e Usop ritirò, per l'ennesima volta, la sua cavolata.

Davanti a loro si ergeva una enorme animale viscido, una biscia. All'apparenza poteva essere una sciocchezzuola, ma aveva qualcosa di particolare, come se fosse geneticamente modificata. Ruggì. Ora era chiaro, erano due animali in un corpo solo. Oltre alla biscia c'era anche un leone. Sotto di esso c'era Amir che tentava di eliminare il 'mostro'. Usava delle strane tecniche, forse aveva mangiato qualche frutto del mare. Alzò le mani al cielo pronunciando qualcosa, ci fu una scossa. Il 'mostro' barcollò, ma si riprese subito. Si scagliò su Amir che lo colpì in pieno lasciandolo steso a terra. Chopper corse subito da lui e riuscì appena in tempo a trarlo in salvo. Perdeva molto sangue, quelle zampe da leone gli avevano inferto un taglio profondo, era avvelenato. Zoro si fece più avanti di tutti, le sue mani erano appoggiate sulle spade, le tirò fuori e si preparò.

- Tecnica a due spade..- il colpo fallì – Giusto, mi ero scordato che con questo braccialetto non posso fare molto- scrollò le spalle e si girò.
Il tipetto di prima si precipitò verso lo spadaccino, gli prese il braccio e gli tolse il bracciale di ferro. Il samurai sorrise e ritornò a combattere, una stupidaggine era sconfiggerlo, basta solo una mossa di spade per mandarlo K.O

- Attento Zoro, i suoi artigli sono velenosi- avvisò Chopper

Annuì – Tecnica a due spade, Scalata della Torre – andò sempre più in alto e quando tocco terra il 'mostro' cadde privo di sensi. Facile.

Lui e Sanji trasportarono Amir adagiandolo in un letto, dove Chopper iniziò a medicarlo.

- Io mi metto a cucinare una zuppa per Amir, funziona sempre contro ferite del genere- disse Sanji

- G..grazie- sussurrò Amir guardando Zoro, Chopper e Sanji. Tre su nove erano apposto. Avevano conquistato la sua fiducia, così sembrava.

Nel frattempo Rufy festeggiava, in mano aveva delle bacche dai colori strani.

- Ehi ragazzi, festeggiamo. Ho trovato queste bacche, dal colore dovrebbero essere buone-

- No, non mangiarle ! - urlò una ragazza dai capelli biondo paglia.

Troppo tardi, Rufy ne ingoiò una, leccandosi anche i baffi.
Una semplice bacca gli aveva riempito lo stomaco, tutta la fame che aveva svanì e non solo.

- Non sono bacche normali- concluse la stessa ragazza

Un altro mistero si era aggiunto alla lista, ma quello sarebbe stato svelato prestissimo.

 

E ora, cosa succederà a Rufy, cappello di paglia? Cosa hanno di particolare quelle bacche? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, non perdetevelo.

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