An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

di wonderwall_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un brutto incidente. ***
Capitolo 2: *** Un terribile sbaglio. ***
Capitolo 3: *** Sete di sangue. ***
Capitolo 4: *** Scoprire il nuovo mondo. ***
Capitolo 5: *** Istinti incontrollabili. ***



Capitolo 1
*** Un brutto incidente. ***


An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

Capitolo 1: Un brutto incidente.

 

Jesse: -Chiara, credimi! Non è successo niente fra me e Cari!
-Come faccio a crederti, eh? Dimmelo!
Jesse:- Io...io ti amo.
-Ma sei proprio uno stronzo! - gli rispondo, tirandogli una sberla.
Jesse:- Lei...è solo una vipera. Te l'ha detto solo perchè vuole che io sia il suo ragazzo. Ma non mi avrà mai! Io voglio solo te!
-Mi dispiace, ma non mi fido più di te. Addio...
Jesse:- Chiara, dove cavolo vai? Torna subito qui. Chiara!
Prendo a correre più velocemente che posso, per allontanarmi da quel traditore. Credevo che fosse diverso, ma invece è come tutti gli altri. Mentre correvo senza meta, una lacrima mi scende sul viso. Credevo davvero che mi amasse.
Ad un certo punto qualcosa mi afferra il braccio, facendomi girare...

-Tu ora vieni con me! 
-Ma non voglio, lasciami! - dico, cercando di svincolarmi da quelle braccia che mi tenevano sua prigioniera.
-Ti porterò a vedere un posto...un posto speciale per me. Promisi a mia madre che c'avrei portato solo la ragazza che avrei amato. Stavo aspettando di essere sicuro del mio amore per te. Ora lo sono e...ti prego, non respingermi di nuovo.
Comincio a piangere.
-No, non fare così. Vieni qui. - mi dice Jesse, attirandomi fra le sue braccia. Ricordo ancora la prima volta che lo fece, due anni fa. Si, erano due anni che stavamo insieme.
-Tu sei un traditore e con te non verrò mai da nessuna parte! - rispondo tra un singhiozzo e l'altro.
-Non piangere, ti prego. Mi si spezza il cuore. 
-Tu hai già spezzato il mio andando a letto con Cari...
-Okay, ora basta. Non ti permetterò di accusarmi per qualcosa che non ho fatto. Ora vieni con me, ti dimostrerò che non ho fatto niente.
-Come? Portandomi nel tuo rifugio? Ma per favore...
Non mi fa neanche finire la frase, che mi trascina nella macchina. Dopo due secondi, lui è dentro.
-Ma ti avevo detto che non volevo venire! Fammi scendere, ti prego! 
-Dammi una buona motivazione, allora.
-Io...io non ti amo più. Ti basta questo?
-Tu menti. Lo si vede dalla tua faccia.
-Okay, allora vuoi che dica che non mi fido più di te? 
-Voglio solo che tu mi dica cosa provi per me, ora.
-Odio e amore allo stesso tempo, ti va bene?
-Allora, proprio perchè mi ami ancora, verrai con me.
Mette le chiavi in macchina per accenderla e azionarla, poi parte a tutta velocità.
-Senti se fra due secondi non mi fai scendere da questa maledetta auto...scendo io.
-Non ti permettere, Chiara. Non aprire lo sportello o faremo un incindente.
-Non m'importa. Tu fammi scendere o rischierai di grosso.
-No. Se te ne vai non potrò più averti accanto a me. E senza te non posso stare.
-Come no?! Se davvero non potessi stare senza di me, non saresti andato a letto con la mia migliore amica! - dico urlando. 
-Calmati e smettila di urlare.
-No, no! Non mi calmo, perchè...perchè... - comincio di nuovo a piangere. - perchè non riesco a credere che tu sia stato così falso con me. Credevo che mi amassi.
-Ma quante volte ti devo dire che ho sempre amato solo te?
-Però andando a letto con la migliore amica della tua ragazza.
-No! Non ci sono mai andato a letto!
-Senti, se tu credi di prendere in giro me, hai proprio sbagliato. - comincio ad alzare la voce. - e guardami in faccia!
-Non posso!
-Certo, perchè altrimenti capirei che menti!
-Chiara, ti ho detto di smetterla, sto guidando, cazzo!
-Allora, sai che c'è? Vuoi o non vuoi, io me ne vado. - stavo per aprire lo sportello dell'auto, quando proprio affianco a noi, passa un'auto enorme e...ricordo solo di aver visto quell'auto frantumarsi in mille pezzi. 





 

 


 

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Capitolo 2
*** Un terribile sbaglio. ***


An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

Capitolo 2: Un terribile sbaglio. 
(Jesse)

 

Jesse:- Amore mio...ti prego, perdonami se puoi. Ti ho amata più della mia stessa vita e posso giurarti su chi vuoi che io sono stato sempre e solo innamorato di te. Non sono mai andato a letto con Cari, non so come e da chi lo hai saputo, ma...non è vero, credimi. Ti giuro che, se ti succederà qualcosa io...io mi porterò per sempre questo peso dietro, non riuscirei a perdonarmi una cosa del genere. Ti amo e non sai quanto vorrei che ora, in questo momento, ti svegliassi e mi dicessi che è tutto passato...
x: Jesse, mi dispiace ma devi lasciarla riposare...su dai, vieni fuori. - mi dice la dottoressa entrando nella camera.
-Altri due minuti, per favore.
x: Mi dispiace, ma se vuoi che si svegli, devi lasciarla stare.
Con una mano sulla spalla mi accompagna fuori. La guardavo da dietro il vetro. Era bella anche così, con mille fasce in faccia.
-Io giuro che lo ammazzo a quello lì! Dov'è? Dov'è???? - sento una voce in lontananza.
Mi giro e incrocio lo sguardo del padre di Chiara. Era infuriato come una bestia, e aveva le sue buone ragioni.
Lo vedo avvicinarsi sempre più verso di me.

-Tu...tu dovevi lasciarla stare. Non solo le hai spezzato il cuore, ma ora rischiamo anche di perderla. Ti giuro che se le succede qualcosa, io te la farò pagare. Jesse, ricordatelo. Te la farò pagare! - mi dice, scoppiando a piangere.
-Io...volevo solo farle capire che non avevo fatto niente. Volevo che lei mi perdonasse, anche se non l'avevo mai tradita. 
-Ma intanto guarda ora in che condizioni sta! Solo a causa tua! 
-Mi dispiace, davvero. Io la amo... - dico, piangendo e singhiozzando.
Non avevo mai pianto per una ragazza prima d'ora. Lei è stata l'unica capace di farmi provare queste emozioni, io l'amavo davvero e non sapevo come farle capire che non sono mai andato a letto con Cari.

Come si dice, quando parli del diavolo spuntano le corna...vedo arrivare Cari da lontano.
Correva disperatamente. Poi la vedo avvicinarsi ai genitori di Chiara.
Cari:- Oh Leslie! - dice alla madre, abbracciandola.
Leslie: Io...io sono davvero a pezzi. Spero tu possa capirmi. - le risponde Leslie, piangendo.
Dio, quanto odio la falsità. Quella ragazza era arrivata davvero al limite. 


 

(Chiara)
 

Ma...dove sono? Mi guardo attorno e capisco. Sono in ospedale? Allora abbiamo davvero fatto un incidente. E Jesse? Lui stava bene? Oh, troppe domande. Avevo la testa troppo confusa. Dopo un po' vedo entrare un ragazzo. Non l'avevo mai visto prima d'ora.
-Ciao. Ti sei svegliata finalmente. - mi dice, sfoderando un enorme sorriso.
-Chi sei?
-Sono Matthew. Tu Chiara, giusto?
-Si...come fai a conoscermi?
-Uhm...questo te lo dirò quando sarai dalla mia parte.
-Cosa? 
-Non ci pensare, dopo capirai.
-Perchè sei qui?
-Per salvarti la vita.

-Tu? Ma io sto bene!
-Tu credi di stare bene, ma i medici dicono che ci sono poche speranze nonostante ti sia svegliata.
-E quindi? Tu non sei mica Superman che puoi salvarmi!
-No. Ma un rimedio ce l'ho.
-E cioè?
Si avvicina e si siede nella barella accanto a me.
-Tu credi nell'altro mondo?
-Ti riferisci al Paradiso e l'Inferno?
Comincia a ridere. 
-No. 
-E a quale? - gli chiedo confusa. Non sapevo dove voleva arrivare.
-Tanto neanche mi crederesti.
Acciglio le sopracciglia. Non capivo.
-Se io facessi questo... - mi dice mentre...non potevo crederci. Mentre gli spuntavano delle vene sotto gli occhi. - cosa penseresti?
-Che sei un matto psicopatico! Vattene subito, o chiamo l'infermiera.
-Io sto cercando di salvarti.
-Infermieraaaaaaaaaaaaa! 
-E' inutile.
Dopo due secondi, entra Cassie, l'infermiera.
Cassie:- Oh Chiara, dimmi.
-Fai uscire questo tizio. Non lo voglio qui.
Cassie si avvicina per farlo uscire ma lui...
Matthew:- Ora andrai di là e mi farai rimanere, perchè io non sto facendo proprio nienre di male... - le dice, guardandola negli occhi. Quasi come se volesse soggiogarla.
Cassie:- Oh, ma certo! Chiara con te è al sicuro. - gli risponde sorridendo.
Non capivo.
-Cosa vuol dire? Chi sei tu?
Senza rispondermi, si morde il braccio davanti ai miei occhi. Ero sempre più strabiliata. Cos'era? Un...un vampiro? Avevo paura solo a dirlo.
-Che...che vuoi fare? Allontanati da me! - urlo.
-Devi berlo. 
-No! Tu sei un pazzo! - dico, facendomi sempre più dietro nel letto.
-Se vuoi guarire, devi berlo.
-Ma così diventerò...
-No. Lo diventerai solo se morirai con questo sangue in corpo. Se non morirai, questo sangue avrà un effetto curativo. Coraggio, bevi.
Lo guardo impaurita.
Finchè mi avvicina il suo braccio sporco di sangue alla mia bocca.

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Capitolo 3
*** Sete di sangue. ***


An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

Capitolo 3: Sete di sangue.

(Chiara)
 


Apro gli occhi. Sono appena sveglia e nell'aria c'è un altro odore. Un odore buono, forse non l'avevo mai sentito prima d'ora. Ma...Matthew? Quel ragazzo...lui mi ha fatto bere il suo sangue! Mi ricordo...forse aveva ragione. Forse per questo sono ancora viva.
E proprio mentre pensavo a lui...eccolo apparire sulla porta.
Appena lo vedo, sorrido. 
-Ciao. - gli dico, mentre lo vedo entrare.
-Ciao. - risponde in tono freddo.
-Che c'è? 
-Ascoltami bene - mi dice, prendendomi il viso fra le mani - ora dimenticherai tutto. Dimenticherai che ti ho fatto bere il sangue e che sono un vampiro. Ricorderai solo che sono Matthew, un ragazzo che ti è venuto a fare visita.
Lo guardo negli occhi scettica.
-Allora io...
-Tu cosa? Sei diventato pazzo? Cos'è questa storia che cerchi di farmi dimenticare quello che è successo?
Mi guarda negli occhi, del tutto spalancati.
-Allora? Rispondi, Matt!
-Cioè, tu ora ricordi tutto?
-Ovvio! Per chi mi hai preso?
-No, no. Questa non è una cosa positiva. 
-Spiegati meglio.
-Se non hai dimenticato quello che ti ho appena detto di dimenticare, allora vuol dire che...
Jesse:- Chiaraaaaaaa! - interviene Jesse entrando nella mia sala.
Lo guardo, sorridendo.
Jesse:- Oooh quanto tempo che non vedevo questo sorriso. - mi dice sorridente. Ma quando si gira e vede Matthew la sua espressione cambia. - E lui, chi è?
Matthew:- Sono un suo vecchio amico. - gli risponde, vedendo che io non sapevo cosa dire.
Jesse:- Ti dispiace lasciarci soli?
Matthew:- No, niente affatto. Ci si vede, a dopo Chiara. 
-Ciaooo. - lo saluto sorridendolo. Ma il mio sorriso si spegne, quando vedo che Matt mi guarda senza contraccambiare il sorriso.
Jesse: Finalmente soli...
-Già...
-Non hai detto una parola finora.
-Non...non so cosa dire. Sei tu che dovresti parlare.
-Giusto. Allora, per primo ti chiedo scusa, perchè se non ti avessi portato con la forza in auto, per farti vedere quel posto, per farmi perdonare di una cosa che non ho fatto...tu non saresti qui. Ora saresti a casa tua a divertirti. E poi...io non posso ammettere di aver fatto qualcosa che...non ho fatto! Ti giuro, non so più come dirtelo...io non ho mai fatto sesso con nessuna. Ne tantomeno con Cari. Mentre Jesse continuava a parlare, smetto di ascoltarlo e alzo lo sguardo e...dietro allo sportellino aperto, a guardarci c'era proprio lei; Cari.
Appena si accorge che la stavo guardando, subito abbassa lo sguardo e se ne va.
-Come avrei potuto fare sesso con una come quella? Dai, ragiona. Io...
-Aaaaaaaaaah, Jesse basta! Non ti sto ascoltando, ok? Smettila di parlare sempre delle stesse cose. Ti credo, ok? Ora voglio stare un po' da sola se non ti dispiace.
Mi guarda con una faccia da cucciolo.
-Dai, vai. Ho bisogno di stare da sola.
-Okay...
Lo vedo allontanarsi per poi uscire con una faccia di triste. Okay, forse avevo esagerato un po', ma...era come se avessi la testa da un'altra parte. Sentivo quell'odore nella aria che mi faceva andare in tilt. Per non parlare della fame...avevo una fame strana.
-Cassieeeeeeeeeee.
-Si, arrivo.
Appena entra nella mia aula le chiedo di far venire Matthew.
Cassie:- Scusa, ma non l'avevi cacciato due minuti fa?
-Vabè, tu fammelo venire, per favore.
-Va bene...
Dopo due secondi, Matthew dallo sguardo penetrante, entra in aula.
Matthew:- Volevi dirmi qualcosa...?
-Si. Ti prego, spiegami perchè ho questa fame irrefrenabile...questa sete di non so cosa che non vuole andare via...spiegami perchè sento di continuo questo profumo sconosciuto nell'aria. Spiegami perchè non mi sento più io!
-C'ho pensato, e...sono arrivato ad una conclusione. 
-E quale sarebbe?
-Sei diventata un vampiro.



 

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Capitolo 4
*** Scoprire il nuovo mondo. ***


An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

Capitolo 4: Scoprire il nuovo mondo.
(Chiara)


 

-Co-cos'hai detto?
Matthew:- Io...mi dispiace, ma...hai capito bene. Ci dev'essere stato un errore. Facendo bere sangue di vampiro a un umano, questo ha un effetto curativo sulla persona. Mentre se...l'umano viene ucciso col sangue di vampiro in corpo, entro le 24 ore...inizia la trasformazione.
-Tu...tu mi hai trasformato in...no, non posso crederci. Ora...ora sono anch'io uno di quegli schifosi esseri della notte...no. Sei un bastardo! Vattene! Mi stavo quasi fidando di te. Credevo che il tuo sangue mi avesse salvato la vita, invece me l'ha rovinata. Vattene, mi fai schifo!
-Chiara, io...
-Tu niente! L'hai fatto apposto per far sì che diventassi come te!
-No! Te lo giuro, io...io l'ho fatto per salvarti la vita. Non so come fartelo credere.
-Non ce n'è bisogno. Io me ne vado.
-Co-cosa? No, no. Non puoi, devi rimanere qui in ospedale! - mi dice, fermandomi.
-Lasciami. Non mi toccare.
Pian piano, mi stacco tutte le apparecchiature che i dottori mi avevano messo. Come una furia, corro via. Scampando a tutti i medici, e chiunque ci fossi lì dentro ad aspettarmi. Compreso Matthew.
Appena fuori da quel posto, corro sempre più velocemente. Sapevo dove andare. Sarei andata al mio rifugio; ci andavo da quando ero bambina. Ci andavo ogni volta che ero triste, ogni volta che mi sentivo sola e persa. Ora ero persa, e l'unico posto in cui potevo andare era quello. Non sarei di certo potuta tornare a casa. Infondo quel rifugio era come una cosa per me. Piccola, ma sì, come una cosa. Era un posto pieno d'erba, e all'interno aveva una porticina dalla quale si poteva entrare in una specie di piccolo bungalow. Non aveva un proprietario, almeno credo. Forse era una casa abbandonata, o forse il proprietario era chissà dove. Ma questo non SAREBBE dovuto essere un problema. 
Dopo kilometri e kilometri a piedi, sono arrivata...quando sento un fruscio dietro di me.
Mi giro. Non c'è nessuno, sarà stato il vento. 
Vedere quel posto di nuovo...mi aveva fatto venire la pelle d'oca, e i brividi. Erano anni che non ci venivo più.
Mi avvicino alla porta, girando la maniglia. Appena è aperta, sento che non c'è più quella puzza di chiuso e antico, che c'era tanti anni fa. E poi...è allestita e addobbata. Insomma, ha un arredamento. Prima non aveva niente. NIENTE. Spero solo che ora non abbia un proprietario. In ogni caso, ci provo lo stesso. Se poi ci sarà qualcuno, me ne andrò. 
Prima guardo verso il basso. Poi titubante metto un piede sul ciglio della porta. Poi decido di entrare.
Accidenti! Non...cavolo, perchè? Non riesco ad entrare. Più vado avanti e più qualcosa mi spienge indietro. E' come se avessi un vetro davanti che mi impedisce di entrare.
-Credevi davvero che saresti potuta entrare?
Mi giro di scatto, facendo volteggiare i lunghi capelli.
-Oh, Matthew. Mi hai fatto prendere un colpo.
-Tu rispondi.
-Perchè non riesco ad entrare?
-Quella casa ora ha un proprietario. Non puoi più entrare.
-Che vuol dire?
-Non sapevi che i vampiri non possono entrare nelle case con un proprietario, se non invitati? 
-Oh. Non...non ci avevo pensato. Quindi...ora non posso entrare?
-No. A meno chè il proprietario non ti inviti ad entrare.
-E...e ora dove vado?
-Tu perchè sei scappata, eh?
-Io...sono troppo arrabbiata con te...e con me stessa.
-E perchè saresti arrabbiata con te stessa?
-Per quello che sono diventata. Sono un'assassina, ora.
-No. Non lo sei, finchè non ucciderai nessuno. Ma...
-Ma...?
-Ma per completare la trasformazione devi nutrirti...altrimenti...morirai.
-E quando me lo dici?
-Te lo sto dicendo ora.
-Ma...ma io non voglio uccidere.
-Infatti, non ce n'è bisogno. Ho io un po' di sangue umano da darti.
-Hai ucciso una persona?!
-Una?! - mi dice, sarcastico.
-Quante ne hai uccise?
-Uuuuuuh. - mi dice, buttando la mano all'indietro, come per dire "Tantissime".
Lo guardo negli occhi terrorizzata.
-Non preoccuparti, ho detto che HO UCCISO, non che STO UCCIDENDO. Don't worry. - mi dice, ridendo.
-Quindi, ora non uccidi più?
-No, non più. Sono 7 anni che faccio una dieta a base di sangue animale.
-Ma scusa...tu quanti anni hai?
-1.097.
-Cosa?!
-Si, hai capito bene. 1.097, sono abbastanza vecchio.
-E quindi...per 1.090 anni hai ucciso?
-Diciamo così...escluso gli anni in cui sono stato umano.
-E a quanti anni sei diventato un vampiro?
-A 17 anni.
-Come me...
-Già. Dai, ora vieni con me. Ti porto a casa mia, così potrai nutrirti. 
-Hai delle persone morte a casa?! - gli chiedo, con una faccia mezza disgustata e mezza impaurita.
-No, scemina. Ma che dici?! - mi dice, avvicinandosi sorridendo.
-E allora, come...?
-Ho delle bottigliette di sangue. Si comprano alla banca del sangue. Poi ti farò vedere dov'è, ma...sarebbe meglio che non bevessi sangue umano quando sarai a tutti gli effetti un vampiro.
-Altrimenti...?
-Altrimenti comincerai a uccidere e sarà difficile smettere. E...non reprimere mai la tua parte umana. 
-Cosa vuol dire?
-Vuol dire che se comincerai a uccidere persone e bere sangue umano per abitudine...e deciderai di essere un vampiro...di quelli che uccidono solamente, senza rimorso. Insomma, se deciderai di non provare più emozioni, reprimerai la tua parte umana, e sarà difficile e doloroso riacquistarla.
-Capito. Non lo farò mai, te lo prometto.
-Questo è il tuo nuovo mondo. Più tardi scoprirai tutto il necessario. Ora andiamo. 
Mi circonda le spalle con il suo braccio. Camminavamo così, abbracciati...per tutto il cammino.

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Capitolo 5
*** Istinti incontrollabili. ***


An invisible world in the eyes of human - Blood and eternity.

Capitolo 5: Istinti incontrollabili.

(Chiara)
 

-Siamo arrivati? Non ce la faccio più a camminare. - mi rivolgo a Matthew esausta.
-Uffa, no! Ma sei proprio una lagna, stiamo camminando solo da...
-Due ore.
-Si, okay. Saranno anche due ore, ma è solo perchè non stiamo camminando veloce. Facciamo una cosa... - stava per dire Matthew, ma io lo interrompo senza fargli finire la frase.
-Un'altra idea alla Matthew? No, non ci sto.
-Stavo pensando: visto che ora è quasi completata la trasformazione, dovresti già aver acquisito i poteri da vampiro...
-E quali sarebbero? - gli chiedo con gli occhi al cielo, alzando le sopracciglia.
-L'udito sviluppato...il poter correre alla velocità della luce...e molti altri.
-Wow! Quindi ora posso correre come Edward Cullen? - dico con espressione sognante.
-Diciamo di si...
-Wow...Addio Matthew! - gli dico salutandolo con la mano e correndo via.
Cazzo, mi sembrava davvero di essere un...no, aspetta. Lo ero. Concentrata su quella corsa infinita, sento la voce di Matthew in lontananza che mi chiamava. Fanculo a tutti e a tutto. Mi sembrava di volare!
A un certo punto mi fermo. Avevo fame. E sete. Ma non era ne fame di cibo, ne sete di acqua. Messe insieme avevano un nome: desiderio di sangue. Quella maledetta voglia di sgolarti una persona intera. Ma perchè mi era venuta proprio ora? Cazzo, questa voglia si faceva sentire sempre di più. Mi giro e vedo una ragazza fare jocking. Aveva le cuffie nelle orecchie, ma se ne leva una per avvicinarsi a me. 
"Chiara, contieniti. Resisti." diceva una voce dentro me. Era la mia coscienza, forse. 
-Ciao! scusa, sai dirmi dove siamo? - mi dice, quella ragazza sfoderando un ingenuo sorriso.
-Oh. - mi giro per guardare indietro. Non ho la minima idea di dove mi fossi cacciata. - sai, forse ci siamo perse. - le dico, avvicinandomi sempre più.
-O-ok. 
-Ma posso aiutarti a ritrovare la strada, se vuoi. - le dico sorridente.
"Chiara, che cazzo fai? Ferma i tuoi istinti, Chiara. Calma, ok?"
Fanculo la mia coscienza. Ora potevo fare ciò che volevo di quella ragazza.
-No, grazie.
A quelle parole mi avvicino a lei, le prendo il viso fra le mani.
-Ora tu non avrai paura di me, ti farai mordere e sarai...docile. - le dico queste parole per soggiogarla.
-Non avrò paura di te, mi farò mordere e sarò docile. - mi risponde ormai del tutto ipnotizzata.
Comincio ad avvicinare le mie labbra al suo collo. Tranquille, non sono lesbica. E...non capisco più niente. Stringendola a me, comincio a morderla. Bevo quel sangue, fino ad arrivare a quell'arteria...il punto debole sia per vampiri, sia per umani.
Ai vampiri faceva perdere la testa, mentre per gli umani era fatale. Un morso lì e...Zac! testa mozzata.
Ormai sazia, lascio cadere per terra quel corpo innocente senza vita.
Mi lecco le labbra con la lingua. Mi gusto quel sapore di sangue fino all'ultimo. Poi mi giro.
Matthew:- Chiara? Cos'hai...fatto? - mi dice Matthew sconvolto, guardando la ragazza senza vita per terra.

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