Innamorata del mio migliore amico

di VasHappeninPotato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 11 Giugno ***
Capitolo 2: *** 12 Giugno ***
Capitolo 3: *** 13 Giugno ***
Capitolo 4: *** 22 Giugno ***
Capitolo 5: *** 25 Giugno ***
Capitolo 6: *** 30 Giugno ***
Capitolo 7: *** 30 Giugno (seconda parte) ***
Capitolo 8: *** 3 Luglio ***
Capitolo 9: *** 11 Luglio ***
Capitolo 10: *** 24 Dicembre ***
Capitolo 11: *** 25 Dicembre ***
Capitolo 12: *** 25 Dicembre(seconda parte) ***
Capitolo 13: *** 14 Febbraio ***
Capitolo 14: *** 14 Febbraio (seconda parte) ***
Capitolo 15: *** 15-16 Febbraio ***
Capitolo 16: *** 22 Febbraio ***
Capitolo 17: *** 23 Febbraio ***
Capitolo 18: *** 23 Febbraio (seconda parte) - 26 Febbraio ***
Capitolo 19: *** 5 Marzo. ***
Capitolo 20: *** 5 Marzo (seconda parte) ***
Capitolo 21: *** 6 Marzo ***
Capitolo 22: *** 7 Marzo ***
Capitolo 23: *** 10 Marzo ***
Capitolo 24: *** 10 Marzo (seconda parte) ***
Capitolo 25: *** 8 anni dopo. ***



Capitolo 1
*** 11 Giugno ***


11 Giugno
-sei bellissima- disse mia madre mettendomi la sua collana preferita –grazie- le risposi sorridendo e prendendo la borsa. Aprii la porta e me lo ritrovai davanti, appoggiato alla sua macchina con le mani in tasca che sorrideva. Stavo svenendo vedendo tale bellezza davanti a me, era lui, niall, il mio migliore amico di cui mi ero innamorata qualche sera fa. Scesi le scale con la mia solita paura di inciampare con quei tacchi altissimi, quella sera ci sarebbe stato il ballo della scuola e niall mi avrebbe accompagnata.
-ehilà, chi si rivede!- disse aprendo le braccia, avvampai in pochi secondi e poi l’abbracciai.
-ehi horan, che si dice?- dissi cercando di nascondere la felicità nella voce, abbracciarlo era la cosa più bella che potessi provare, aveva l’abbraccio più bello del mondo, quando mi abbracciava avrei voluto rimanere lì in eterno.
-tutto ok, te?- si staccò dall’abbraccio. Stavo morendo.
-stavo meglio prima- sussurrai appena.
-cosa?- sgranai gli occhi e arrossii all’istante.
-niente! Sto benissimo! Perfettamente! Pronto per il ballo?- dissi gesticolando con le mani come un’idiota, lui sorrise e mi bloccò le mani per poi darmi un bacio sulla guancia, voleva farmi morire?
-andiamo- disse per poi infilarsi in macchina. Arrivammo a scuola in un quarto d’ora, la palestra era stracolma di gente.
-nialler!- si sentì una voce di una ragazza provenire da dietro di noi.
-ehi! Amore!- disse lui baciando quella ragazza. Il cuore mi si fece a pezzi, potevo sentire perfettamente il rumore del mio cuore che si spezzava, come quando un piatto cade a terra e si fa in mille pezzi. Sentivo gli occhi bruciarmi, era una sensazione bruttissima e in più mi sentivo in imbarazzo, stando a fissare quella scena. Mi sedetti su una delle panche della palestra sbuffando, insomma, che mi immaginavo? Che si sarebbe innamorato di me? Che avremmo ballato insieme al ballo scolastico come in uno di quei film d’amore strappalacrime? Forse dovrei fermare la mia immaginazione prima che vada oltre il limite.
-ehi, allison- era niall che mi chiamava, sì, allison è il mio nome, abbastanza merdoso, no? –perché sei andata via?- continuò mettendosi davanti a me.
-bhe, non me l’avevi detto che avevi una ragazza, stai con lei, ne ha il diritto- dissi non distogliendo lo sguardo dalle mie scarpe, mi ero fatta bella per cosa? Starmene lì seduta come una povera sfigata.
-non ci penso proprio, sei la mia migliore amica e ti avevo promesso che saremmo stati al ballo insieme- mi porse la sua mano per farmi alzare, ma non la presi.
-vai…- cercò di aprire bocca ma lo azzittii all’istante –niall, cazzo, vai!- quasi urlai.
-ok… però…- gli lanciai un occhiataccia –vado- continuò andandosene. Rimasi lì per qualche minuto, mi stavo annoiando da morire.
-ti va di ballare?- mi disse un ragazzo, aveva qualcosa di familiare… mah, lo avrò visto per i corridoi di scuola, comunque, visto che non avevo niente da fare accettai l’invito. Cominciammo a ballare.
-nome?- mi chiese dopo qualche minuto.
-allison, te?- risposi.
-zayn, anni?- chiese nuovamente, sorridendo.
-sedici- dissi con un sorriso. Aveva degli occhi stupendi, non come quelli di niall ma… oh, e basta. Devo togliermi dalla testa niall.
-diciannove, ho accompagnato mia sorella qui- continuava a sorridere. Dentro la mia testa i pensieri si alternavano con un “che sta facendo niall?” e un “non pestargli il piede!”.
‘si starà sicuramente divertendo da pazzi con quella lì, e tu sai cosa intendo per divertendo da pazzi’ ma statti zitta tu, stupida vocina nella testa. ‘ammettilo, non si innamorerà mai di te e poi quella ragazza è bellissima ed ha molto più di te’
-oh, che palle- mi lasciai sfuggire.
-ti stai annoiando?- mi disse zayn.
-è? No, no, stavo solo parlando con la…- mi fermai prima che quel povero ragazzo potesse pensare che ero una pazza da rinchiudere in manicomio –emh, no, niente… andiamo a prendere qualcosa da bere?-
-certo- rispose lui sorridente, andammo a prendere qualcosa da bere, niall mi prese per il polso all’improvviso portandomi in una delle classi sul piano della palestra.
-chi era quel tipo?- mi disse avvicinandosi parecchio a me, l’alito aveva un odore disgustoso. Aveva bevuto e anche tanto.
-uno, l’ho conosciuto stasera- dissi facendo la vaga, si avvicinò ancora di più a me, mi stava facendo impazzire, sentivo qualcosa nello stomaco.
-sai che sei bellissima stasera?- disse prendendomi per i fianchi, sentivo il cuore… ma che dico? Io non lo sentivo il cuore! Si avvicinò a me fino a sfiorarmi le labbra, poi cadde a terra addormentato. Soffocai un urlo di gioia, mi aveva quasi baciata! Oddio, oddio, oddio, ho già detto oddio? Misi il suo braccio sulle mie spalle e lo portai a casa sua, mandai un messaggio a mia madre scrivendo che sarei rimasta a dormire da niall perché non stava bene. Lo misi al letto e mi accucciai accanto a lui, rimasi a guardarlo, era qualcosa di meraviglioso anche mentre dormiva, seguii la forma delle sue labbra con l’indice. Era perfetto, semplicemente perfetto. Lo vidi aprire lentamente gli occhi, arrossii e chiusi gli occhi facendo finta di dormire, sentii le sue mani scivolarmi sui fianchi e avvicinarmi a lui. Il suo respiro scaldava il mio viso, sentivo il desiderio di toccare le sue labbra, aprii gli occhi e lo vidi, si avvicinava pericolosamente a me, ma che dico pericolosamente? Meravigliosamente, casomai! Mi tocco le labbra con le sue, sentivo una sensazione indescrivibile attraversarmi lo stomaco, schiusi le labbra, la sua lingua cercava disperatamente la mia, sentivo che sarei svenuta da un momento all’altro dalla felicità. Poi si spostò da me. ‘No! Perché l’hai fatto? Sei forse impazzito?’
-scusa- disse per poi alzarsi. ‘scusa? Ma quale scusa?’ –è che… non lo so- continuò –ah, che mal di testa- si risedette sul letto.
-niall, non ti preoccupare- dissi sedendomi accanto a lui e posandogli una mano sulla spalla. ‘diglielo! Forza diglielo, cretina!’ mi ripetevo nella testa.
-niall, io…- provai a dire, ma niall mi interruppe.
-senti, allison, mi dispiace per quello che è successo, ti prego, scusami-
-sì, certo, ok, però…-
-ora dormi e domani ti accompagno a casa-
-sì, niall, ma…- si buttò sul cuscino, feci la stessa cosa, quando sentii che si era addormentato pronunciai quelle parole:-ti amo- e poi mi addormentai.

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Capitolo 2
*** 12 Giugno ***


12 Giugno
 Mi svegliai con un profumo di brioche che riempiva le mie narici, aprii lentamente gli occhi per ritrovarmi davanti la meraviglia più meravigliosa di questo mondo. Un ragazzo dagli occhi azzurri che ti porta la colazione, e la cosa più bella non è la colazione, per chi non l’avesse ancora capito.
-buongiorno- disse facendo un sorrisone.
-ehi- risposi io al quanto imbarazzata e mettendomi seduta comoda sul letto.
-scusa ancora per ieri…- disse volgendo lo sguardo al pavimento e porgendomi il vassoio con le brioche.
-oh…- ricordai in un istante quelle sue labbra così morbide, i suoi occhi così profondi, le sue mani sui miei fianchi… un brivido attraverso la mia schiena. –forse è meglio che torno a casa- dissi poi alzandomi dal letto.
-e la colazione?- disse con sguardo dispiaciuto.
-tanto lo so che te la vuoi mangiare tutta tu- sorrisi, con tutta la forza che avevo, poi dopo aver preso la borsa uscii. Mi recai a casa senza voglia. –ehi! Allison!- sentii provenire dalle mie spalle.
-zayn!- sorrisi.
-pensavo che non ti avrei più rivista, non ho il tuo numero e poi ieri sei scomparsa nel nulla, se ti scocciavi bastava dirlo- mi sorrideva, ricambiai il sorriso.
-no, no, comunque se mi dai il tuo numero ti faccio uno squillo o facciamo il contrario, non so…-
-dammi il tuo numero- ci scambiammo i numeri di telefono.
-ora devo proprio andare a casa- dissi infine.
-se vuoi ti accompagno-
-come vuoi- mi accompagnò a casa e per la strada parlammo del più e del meno, era simpatico, non come nia… eh basta!
-arrivata, allora ci si vede- gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
-ciao- entrai in casa e mia madre venne ad abbracciarmi.
-come è andata ieri sera?- disse mia madre tutta sorridente.
-bene- ‘ho baciato niall horan! Oh mio dio! Niall horan!’ salii in camera mia e mi misi al computer. Andai su twitter, sul profilo di niall. C’era la foto di lui che baciava la sua ragazza come icon.
-bastardo…- sussurrai tra me e me, sentivo gli occhi bruciarmi, volevo piangere, un nodo mi stritolava lo stomaco. Una lacrima mi scese lungo il viso. ‘cretina, pensavi davvero che ti amasse?’ mi buttai sul letto continuando a piangere. Sentii bussare alla porta. Credevo si trattasse di mia madre che mi avvertiva del pranzo.
-non ho fame!- urlai.
-sono io…- sentii la voce di niall. Chiusi subito il profilo che era rimasto aperto al pc.
-non puoi tornare un altro giorno?- dissi andando in bagno e sciacquandomi la faccia.
-oh… è… è uguale- rispose da dietro la porta.
-dai, entra- dissi infine sedendomi sul letto. Entrò guardando per terra e si sedette accanto a me, sentii la sua mano posarsi sulla mia coscia.
-sei arrabbiata con me, vero?- mi chiese dopo un po’.
-no…- mentii.
-lo so che sei arrabbiata con me- insistette.
-insomma, mi hai baciata! Due volte!- quasi urlai.
-vedi, sei arrabbiata-
-e sei anche fidanzato!-
-al, ma che vuol dire? Sono stati due semplici baci, dovresti essere arrabbiata solo se erano dei baci… come dire… “importanti”-
-ma i baci sono sempre importanti!- urlai.
-shh, abbassa la voce- disse mettendomi una mano sulla bocca, mi sentivo felice anche solo se mi tappava la bocca ‘ti amo, ti amo, mio dio quanto ti amo, ecco perché quei baci erano importanti, mi sono sentita usata in quei momenti eppure ero al settimo cielo toccando le tue labbra’
-allora… non so come dirtelo, ti ho già chiesto scusa, cos’altro devo fare?-
-perché lo hai fatto?- niall sbiancò.
-non lo so- disse dopo esser rimasto in silenzio per qualche secondo.
-che vuol dire che non lo sai?-
-non lo so! È stata una cosa istintiva. Oooh non so come spiegarlo-
-a parole tue- insistetti, avevo bisogno di sapere il perché l’aveva fatto, perché mi aveva baciata.
-io… io credo di…- provò a dire, ma venne interrotto da mia madre.
-niall, tesoro, rimani a mangiare anche tu?-
-no, grazie signora-
-dai tesoro, torna a casa- dissi alzandomi dal letto.
-ci vediamo- scese le scale e uscì di casa. Dopo mangiato mi arrivò un messaggio sul cellulare. “Ehi bella, ti va se domani ci prendiamo qualcosa insieme? Zayn xx”
“Certo bello, a che ora? Al xx”
“Cinque? Zayn xx”
“Perfetto! A forza di xx mi si sta xxando il cellulare(?) ahah Al xx”
“Ahah a domani, non vedo l’ora JZayn xx”
“Anche io JAl xx”

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Capitolo 3
*** 13 Giugno ***


13 Giugno
-buongiorno mamma!- urlai a mia madre sorridente.
-ehi, che cos’è tutto questo entusiasmo?- rispose lei altrettanto sorridente.
-pomeriggio esco- continuavo a sorridere come un ebete e mia madre si mise a ridere.
-niall?- chiese lei.
-emh… no- arrossii.
-e allora con chi?-
-zayn, l’ho conosciuto ieri sera al ballo-
-quanti anni ha?-
*colpoditosse* -diciannove- *colpoditosse*
-non è un po’ grande per te?-
-mammaaa- dissi scocciata.
-ok, ok, a che ora?-
-cinque, ora esco- dissi uscendo di casa. Mi misi a passeggiare sul marciapiede.
-al- a sentire quella voce mi scioglievo. Niall.
-allison, aspetta- mi bloccò il polso e mi tirò facendomi girare verso di lui.
-che c’è?- chiesi acida.
-ti va di uscire pomeriggio?-
-ho un appuntamento, esci con la tua fidanzata-
-un appuntamento? E con chi?-
-un ragazzo-
-no, guarda, pensavo una gallina- scoppiai a ridere.
-ma come te ne esci?- dissi continuando a ridere e lui sorrise. Mi avvicinò a se, avvolgendomi con le sue braccia come se volesse proteggermi.
-chi sarebbe questo ragazzo?-
-si chiama zayn-
-sarà sicuramente un cesso in confronto a me-
-io non ci giurerei-
-che cooosa? Mi stai forse dicendo che questo tizio di nome zayn è più figo di me?-
-esatto-
-chi è questo zayn, fammelo vedere-
-allison?- vidi zayn arrivare chiamandomi.
-eccolo- dissi a niall, lui si girò osservandolo.
-mah, non è tanto più figo di me, anzi, per niente- disse infine.
-niall!- dissi dandogli un cazzotto sulla spalla e diventando color melanzana.
-stavate parlando di me?- chiese zayn imbarazzato. Niall gli si avvicinò guardandolo con gli occhi quasi socchiusi come se stesse ‘ispezionando’ zayn.
-niall, lo stai scopando con gli occhi- dissi ridendo, zayn scoppiò a ridere, mentre niall mi lanciò un occhiataccia.
-direi che… io sono molto più figo- disse niall muovendo le sopracciglia(?) scoppiai a ridere.
-si è fatto tardi, devo andare, ci vediamo pomeriggio… zayn- dissi dandogli un bacio sulla guancia.
-putanaaa- sentii gridarmi da dietro. Niall. Sorrisi e continuai dritta verso casa.
*pomeriggio*
Non so che mettermi, non so che mettermi, non so che mettermi! Sembrava che fosse passato un uragano dalla mia stanza, dovevo chiamare alice, la mia migliore amica.
-ehi capra, che si dice?- mi rispose.
-ornitorinca, mi serve aiuto-
-spara-
-ho un appuntamento, non so cosa mettermi-
-arrivooo- attaccò e in meno di dieci minuti era già a casa mia.
-ecco a voi la nuova… emh… Jennifer lopez!- disse alice dopo avermi conciato per le feste. Mi guardai allo specchio. Avevo una maglietta larghissima con la bandiera inglese che lasciava una spalla scoperta e dei pantaloni a sigaretta con delle converse.
-ora passiamo ai capelli- disse infine compiaciuta del suo lavoro.
-aspetta, che ore sono?- chiesi.
-le… emh… cinque-
-cosa? È tardi! Li lascio al naturale, grazie alice- dissi dandole un bacio sulla guancia. “sei in ritardo, cattivo bambino Al xx” scrissi a zayn, nemmeno due secondi dopo rispose: “ma se sono le cinque e dieci! Non è ritardo, su. Zayn xx”
“sì invece Al xx”
“adesso non uscirai più con me? LZayn xx”
“ooow, ma certo che uscirò con te JAl xx”
“sono arrivato :D Zayn xx” lo vidi con il cellulare in mano che si avvicinava a me.
-ehi- disse sorridendo, ci incamminammo verso milkshake city e prendemmo due frappè.
-due frappè al cioccolato- riconobbi la sua voce e mi girai sorridente per salutarlo. Il mio sorriso si spense vedendo quella scena: niall stava baciando la sua ragazza, sentivo quel nodo allo stomaco che non smetteva di stringere ‘perché deve farmi tutto questo? Perché?’ ‘ma cosa ti sta facendo lui? Stai facendo tutto da sola!’
-possiamo andare?- chiesi a zayn.
-ecco, pago i frappè e andiamo- rispose.
-ti aspetto fuori- dissi uscendo. Sentivo gli occhi bruciarmi, perché dovevo soffrire così? Perché mi dovevo innamorare di lui?
-eccomi- disse zayn porgendomi il frappè, lo presi sussurrando un “grazie”.
-qualcosa non va?- mi chiese dopo qualche minuto. Stavo rimescolando quel frappè da ben dieci minuti con la cannuccia.
-tutto ok- risposi non distogliendo lo sguardo dal basso.
 
-se non ti va ma lo mangio io, non c’è problema- disse ridendo. Gli occhi ormai trattenevano appena le lacrime, una mi scappò e scese giù lungo la guancia. L’asciugai subito ma zayn se ne accorse.
-cosa succede? Se non ti andava di uscire potevi dirmelo, ma non metterti a piangere così- disse vedendomi in quello stato.
-zayn, tu sei perfetto, sul serio, non c’è niente di brutto in questa uscita, è stata un uscita splendida finche…-
-finche…?- mi incoraggio a continuare.
-finche non ho visto niall- dissi in un sospiro.
-allora ti piace niall?- chiese infine.
-sì…-
-allora questo non è il mio posto-
-frociooo- si sentì chiamare.
-oh no, adesso no- disse zayn mentre un piccolo sorrisino gli spuntava sulle labbra.
-frocione, come vaaa?- disse un ragazzo riccio dagli occhi verdi saltando sulle spalle di zayn, dopo di lui si avvicinarono altri due ragazzi.
-al, loro sono harold, louis e liam- disse zayn indicando uno a uno i ragazzi.
-è la tua nuova fidanzatina pucci pu?- disse louis a zayn. Io sgranai gli occhi e arrossii.
-no, no, non è la mia… “fidanzatina”- disse zayn arrossendo leggermente. Guardai lo schermo del cellulare, erano le 20:00.
-zayn, io… emh, devo andare- dissi dandogli un bacio sulla guancia –emh, ragazzi, mi ha fatto piacere conoscervi- continuai riferendomi a louis, harry e liam.
-ci vediamo- dissero tutti insieme, feci una risatina e tornai a casa.

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Capitolo 4
*** 22 Giugno ***


22 Giugno
Non vedevo niall da ben… nove giorni! Wow! Ero uscita con zayn un paio di volte e… e bhe, avevo una voglia matta di rivedere l’irlandese. Mi squillò il cellulare con lo sconosciuto, risposi.
-pronto? Chi è?-
-esci-
-no!- chi cavolo era?
-ti ho detto di uscire-
-sta per piovere-
-per favore, esci- poteva essere…
-chi sei?- chiesi speranzosa di sentire quel nome.
-niall- il cuore prese a battere all’impazzata.
-arrivo- dissi infine, attaccando la telefonata. Scesi le scale.
-dove vai? Sta per piovere- chiese mia madre.
-esco un attimo- dissi per poi uscire di casa chiudendomi la porta alle spalle. Mi arrivò un messaggio: “vieni dove mi hai baciato la prima volta. Niall xx” dove l’ho baciato la prima volta? Intendeva la scuola? Ma a scuola mi aveva baciato lui… ah! Ora ricordo! A tre anni gli avevo dato un bacio a stampo, ma dai, ero così piccola. Se lo ricordava ancora? Un sorriso spuntò sulle mie labbra e mi incamminai verso il parco. Trovai la casetta di plastica, quella dove ci eravamo chiusi quella volta, quando avevo sfiorato per la prima volta le sue labbra.
-niall?- chiamai il suo nome, ma nessuno rispose. Continuai a cercare per il parco, sentii la sua voce, ma non chiamava il mio nome, mi avvicinai al luogo da dove avevo sentito provenire la voce e la sorpresa non fu gradevole. Ancora niall, ancora quella ragazza, ancore quei baci, ancora le mie lacrime. Perché? Perché mi faceva tutto questo? Perché mi aveva fatto venire lì? Per farmi vedere come si scopava la sua amichetta? Mi girai e affrettai il passo per tornare a casa, tanto non credo che niall avrebbe sentito la mia mancanza. Lui non si sarebbe mai innamorato di me, dovevo farmene una ragione. Cominciò a piovere, ci mancava solo questo.
-grazie!- urlai. Tanto nessuno mi avrebbe sentito. E invece qualcuno mi sentì, per mia sfortuna. Sentii le sue mani cingermi i fianchi e stringermi a lui.
-lasciami niall, lasciami-
-hai pianto- disse sentendo la mia voce.
-lasciami ho detto- non liberava la presa.
-perché hai pianto?-
-perché ti amo, cazzo- sbottai, solo dopo mi resi conto di quello che avevo detto. Niall allentò la presa.
-scusa…- disse piano. Mi liberai dalle sue mani e me ne tornai a casa sotto la pioggia. Me ne salii in camera e ripresi a piangere, perché gliel’ho detto? Ora l’ho perso anche come amico e ogni volta che lo vedrò piangerò. Ecco come andrà a finire: diventerò una fontana umana. Mi misi le cuffiette e lasciai partire la musica. Marry me, dei train, amavo quella canzone, mi ero fatta un sacco di film mentali pensando a niall. Ecco, niall. Qualsiasi cosa faccia lui spunta sempre fuori.
-non posso soffrire così… non è giusto- sospirai. Poi andai a vedere la televisione. Film romantici? No. Pubblicità di birra irlandese? Direi proprio di no. Il primo film visto al cinema con niall?
-oh, ma vaffanculo!- sbuffai infine e spensi la televisione. Mi sdraia sul divano e mi addormentai. Lo sognai. Sognavo le sue mani che si stringevano lungo i miei fianchi e le sue labbra, calde e morbide come una brioche appena sfornata. Mi baciava, io ero al settimo cielo, poi scomparve nel nulla, rimasi solo io in quella stanza nera senza pareti. Lo rividi, una speranza nel mio cuore si accese, ma si spense subito dopo essermi accorta che non era solo. Mi svegliai e guardai lo schermo del cellulare: le 4:00 di mattina. Provai a riaddormentarmi nel mio letto ma il sonno non veniva, così uscii sul balcone, c’era un intenso profumo di pioggia. Io amavo quell’odore, mi sapeva di casa, sarà perché in Inghilterra piove spesso. Finalmente mi venì sonno e mi appisolai sul mio letto.

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Per favore cagatemi i capitoli, fa così tanto cagare 'sta storia? D:
Comunqueee, se date segni di vita domani o stasera metto un altro capitolo. Fatevi sentire :D

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Capitolo 5
*** 25 Giugno ***


25 Giugno
Passavano i giorni e niall non si faceva sentire. Lo sapevo. Dovevo rimanere zitta quella stupida sera, o forse dovevo chiedergli cosa ne pensava lui? No, certo che ne sparo proprio tante di cazzate, eh. Mi arrivò un messaggio.
“stasera dormi da me? Niall xx” sgranai gli occhi e urlai, di gioia credo. Mia madre mi chiese anche cosa era successo, risposi con un semplice ‘niente’ ma che niente? Porca vacca, mi aveva detto di dormire da lui, però non sapevo il perché… ma che importava? Insomma, cioè… ok, basta.
“perché? Al xx”
“perché di solito il finesettimana guardiamo un film insieme. Niall xx”
“ah, vedo se posso. Al xx” verrò a dormire da te, fosse l’ultima cosa che faccio.
-mamma, posso dormire fuori stanotte?- urlai dalla mia stanza.
-dove?- rispose lei altrettanto urlando.
-fuori-
-ho capito, ma fuori dove?-
-fuori la porta-
-allison, non fare la cretina con me- rispose abbastanza alterata.
-da niall, ha un po’ di febbre- mentii.
-ah, ok. Salutamelo- disse infine.
“ok, posso venire. A che ora? Al xx”
“now. Niall xx” preparai un borsone e andai a casa di niall. Mi aprì la porta serio, non l’avevo mai visto così, di solito mi abbracciava e sorrideva ‘ma cosa ti aspetti? Dopo che gli hai detto che lo ami, come si dovrebbe comportare?’
-ehi- disse come dandomi il permesso di entrare.
-ehi- risposi entrando in casa sua e posando la borsa in salotto. Niall aveva 18 anni e viveva da solo, ogni tanto sentiva la mancanza dei suoi e mi chiamava.
-che film vediamo?- mi chiese.
-quello che vuoi vedere tu- risposi. La tensione si poteva tagliare con il coltello.
-vediamo un documentario sugli ornitorinchi?- risi, lui sorrise, poi continuò –che c’è? Non ti avevo mai parlato della mia passione sugli ornitorinchi?- continuavo a ridere.
-niall finiscila-
-cos’hai contro gli ornitorinchi?-
-niall!- dissi continuando a ridere, mi girai di scatto e me lo ritrovai davanti, a pochi centimetri di distanza. I suoi occhi erano qualcosa di spettacolare, mi osservò le labbra per un secondo e non esitò a baciarmi. Mio dio quanto l’amavo. Sentivo che quelle labbra erano l’unica cosa che mi teneva in vita, lui era l’unica cosa che mi teneva in vita. Si staccò.
-oh merda- sospirò –allora, il… il film… emh, metto… emh…- balbettò. La mia mente era da tutt’altra parte mentre lui parlava.
-oh- era l’unica cosa che mi usciva dalla bocca. Alla fine mettemmo ricatto d’amore, adoravo quel film, ma con niall accanto e dopo quello che era successo prima i miei occhi non ne volevano sapere di guardare quel film. Perché mi aveva baciata? Cosa cazzo voleva fare? Io non capisco, mi vuole far star male?
-ok, adesso mi dici perché mi hai baciato, porca merda. Non lo capisci che mi fai male? O è quello che vuoi… farmi del male?-urlai a un certo punto, sentii gli occhi bruciarmi. Non dovevo piangere, non dovevo dimostrarmi fragile, ma non ce la facevo, stavo soffrendo, troppo.
-al… io… scusa…-
-scusa un cazzo, mi baci, poi baci quell’altra, poi mi chiami e ti trovo a sbaciucchiarti con quell’altra, poi mi ribaci e fai finta di niente. Cazzo. Non ci sto capendo niente-
-al, ti prego, perdonami-
-non posso perdonarti all’infinito- ‘o sì? No, merda, no, non guardarlo negli occhi’ –ora voglio solo dormire- dissi terminando la conversazione e andandomi a mettere sul letto. Dopo nemmeno dieci minuti sentii che niall si stava sdraiando accanto a me, le sue mani passarono sui miei fianchi, un’ondata di brividi percorse la mia schiena. Mi avvicinava a se, sentii le sue mani passarmi sotto la maglietta, mi alzai immediatamente dal letto.
-ma sei impazzito? La devi smettere porca puttana, mi fai male- gridai, lui si alzò e mi venne vicino, ma mi allontanai e corsi in bagno, era l’unico posto dove c’era una chiave e lui non sarebbe potuto entrare. Cominciai a piangere ‘e quando mai ha smesso?’. Sentii le note di marry me. L’aveva messa niall allo stereo, amavo quella canzone. Aprii piano la porta del bagno, niall era seduto sul pavimento accanto alla porta.
-vuoi ballare? Lo sai che non sono romantico, però…- chiese grattandosi la nuca.
-ok…- niall si alzò e venne davanti a me, prendendomi le mani e portandomi in salotto dove c’era lo stereo e soprattutto c’era più spazio. Cominciammo a fare piccoli passi avanti e indietro, lui aveva la sua fronte appoggiata sulla mia.
-al, ricordi che non ti ho detto il perché ti avevo baciata?- mi chiese a bassa voce mentre le note dei train davano un’atmosfera meravigliosa a quel momento.
-sì- dissi in un respiro quasi impercettibile.
-credo di ricambiare… insomma… non so se mi spiego…- soffocai un urlo di gioia, stava dicendo che mi amava? No, aspetta, allora perché si bacia con quell’altra?
-perché allora stai con quella?- chiesi incerta.
-pensavo ti saresti messa con zayn- rispose, per poi far toccare le nostre labbra. Quel bacio era diverso dagli altri, non c’erano preoccupazioni, non c’era incertezza, c’era solo amore.
-ti amo- disse in un sospiro prima di ricominciare a baciarmi.

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Ma tipo che sto ballando come una cretina perchè mi hanno recenzito la storia lol.
Spero che questo capitolo vi piaccia, non so, ho fatto andare le cose troppo veloci? :s
Recensite!

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Capitolo 6
*** 30 Giugno ***


STO CON NIALL HORAN! Oh mio dio, è un sogno. HA LASCIATO LA SUA RAGAZZA PER ME! Ok, basta (cioè, ma voi come reagireste?) no, seriamente. Torniamo alla giornata.
“Buongiorno amore mio cappuccino. Niall xx” *muoredopoaverurlato*
-tesoro, che succede?- chiese mia madre dal piano di sotto. Eh, è l’amore madre, è l’amore! ‘idiota’ è l’amore, vocina nella testa, è l’amore ‘per me è che sei cogliona’
-niente! Assolutamente niente!- risposi.
“Non farlo mai più se non vuoi vedermi morta. Al xx”
“Perché? D: Niall xx”
“Poi ti spiego. Al xx”
“Allora vieni da me? :D Niall xx”
“No, cretino, stasera c’è quella festa… ricordi…? Al xx”
“Cretino? Tu osi chiamare me cretino? Comunque… quale festa? ._. Niall xx”
“ ._. Quella di alice, mongoincefalitico. Al xx”
“Tratti così il ragazzo che ti piace? E poi, non è un buon motivo per non venire da me. Niall” oddio, non ha messo xx, mi odia? Oddio, oddio, oddio, mi sta lasciando?
“Tu non mi piaci, io ti amo. Mi devo preparare pomeriggio, scusa… Al xx”
“Perché scusa? Ci vediamo stasera, ti amo. Niall xx” mi aveva detto ti amo *^*
*alla festa la sera*
Mi ero vestita come il pomeriggio dell’appuntamento con zayn, solo che mi ero fatta i boccoli e la frangetta. Intravidi niall entrare, era qualcosa di spettacolare. Alice si accorse della mia faccia.
-al, sbava di meno- disse chiudendomi la bocca con un veloce gesto della mano. Arrossii, niall si avvicinava verso di noi. Entrai in iper ventilazione.
-alice, alice, non so se ce la faccio, insomma, guardalo, è bellissimo, io svengo da un momento all’altro!- dissi gesticolando con le mani. Quando sono nervosa sembro una povera pazza.
-allison! Chi si rivede!- sentii una voce familiare alle mie spalle e mi girai.
-harry? Ciao!- dissi salutandolo con la mano, lui a mia sorpresa mi abbracciò.
-chi cazzo è questo?- disse niall appena arrivato.
-un suo amico, perché?- disse harry staccandosi dall’abbraccio.
-no, così, sai, sono il suo fidanzato, piacere- ah, il mio fidanzato, interessante, mooolto interessante. Mmmh… *sviene*
-niall, lui è harry. Harry, lui è niall- dissi presentandoli.
-piacere- disse harry alzando un sopracciglio e osservando niall.
-ma non stavi con zayn, allison?- mi chiese harry. Ma porca vacca statti zitto mongoincefaliticoplettico, me lo vieni a dire davanti a niall? E poi non stavamo insieme… eravamo solo amici…
-emh… no, rocordi? Ti avevamo detto che non stavamo insieme. E poi non ero nemmeno fidanzata con niall!-
-ah… allora è recente? Auguri ragazzi- disse mettendo una mano sulla spalla di niall, quest’ultimo lo fulminò con lo sguardo.
-bella scelta, amico- disse harry a niall, quest’ultimo questa volta fece un sorrisino bastardo.
-già, lo so- disse niall prendendomi per i fianchi con una mano e l’altra la posò sulla spalla di harry, che se ne andò.

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Tadaaan(?)
Mi son fatta desiderare (ma da chi?)
Vabbeh lol
Ma niall gelosono? :3 Lo strapazzere c:
Alla prossima, non so che scrivere lol
Vi lascio con l'irlandese *^*
#facepalm

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Capitolo 7
*** 30 Giugno (seconda parte) ***


-mi sta sul cazzo- disse contraendo la mascella.
-perché? È simpatico, dai…- mi guardò alzando un sopracciglio.
-certo, simpatico come un dito in culo-
-bhe? Cos’è questo linguaggio, minchia non si dicono ‘ste cazzo di parole sconce- rise, mio dio che risata che aveva. Era davvero tutto vero? Stavo sul serio con quella meravigliosa creatura? Di chi era quella canzone? ‘Meravigliosa creaturaaa’ no, ok.
-balliamo?-
-no, avevo intenzione di rimanere a fissare i tuoi occhi per il resto della serata- cosa cazzo ho detto? Oddio, oddio, cosa cazzo ho detto?! Lui mi guardò e rise.
-oh, grazie- continuava a ridere –è questo quello che pensi di me?-
-stai zitto- dissi mettendo il broncio e incrociando le braccia all’altezza del petto come una bambina.
-ooow, la piccolina si è  offesa?- continuava a ridere, nonostante amassi la sua risata, mi stava dando un po’ sui nervi. Gli feci la linguaccia e mi andai a sedere sul divano di casa di alice, lui mi seguì.
-dai, ti sei offesa?- disse sedendosi accanto a me. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla guardandogli prima le labbra e poi gli occhi.
-che c’è?- chiese baciandomi la fronte.
-promettimi di non prendermi per il culo- dissi.
-prometto- rispose.
-ho paura che tu mi prenda per una cretina sdolcinata, ma… amo i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo naso, la tua voce e te- gli sussurrai, lui sorrise.
-io amo te- posò le sue labbra sulle mie avvicinando il mio viso al suo con una mano, poi mi passò le mani sui fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe continuando a baciarmi.
-avete finito di scambiarvi saliva?- alice ci interruppe, a me venne da ridere e per poco non davo una capocciata a niall. Mi staccai e arrossii.
-c’è un ragazzo… harry… ci staresti davvero bene insieme- le disse niall, lei arrossì subito.
-ha… harry?- balbettò.
-sì, quello riccio, puttaniere, che ci prova con tutte- continuò niall.
-finiscila- dissi dandogli una pacca sulla spalla.
-harry…- disse alice con aria sognante, gli piaceva e non mi aveva detto niente! Che puttana!
-harry!- lo salutai con la mano per attirare la sua attenzione, lui si avvicinò a noi e niall lo guardò con un sopracciglio alzato.
-hei al, niall, alice…- ci salutò, niall sbuffò. Passammo la serata così, a chiacchierare, alice e harry avevano un sacco di cose in comune, niall sbuffava ogni volta che harry “interagiva” con me.
-noi torniamo a casa- disse niall.
-noi chi?- chiesi io.
-io e te, cogliona- sarei andata a dormire da lui, avevo detto a mia madre che sarei rimasta da alice, certo, alice. Andammo a casa di niall.
-cazzo merda, il pigiama!- urlai accorgendomi di essermi dimenticata il pigiama nel borsone a casa di alice.
-che sussede? Chi è motto?- disse niall uscendo dal bagno in mutande con lo spazzolino in bocca, arrossii fino alla punta dei capelli.
-emh… ho… ho dimenticato… emh…- lui alzò un sopracciglio guardandomi.
-il pigiama! Sì, giusto, il pigiama, l’ho dimenticato-
-ah, chissà che pensavo. Puoi prendere una mia maglietta nei cassetti- disse tornando in bagno. Cercai nei cassetti e trovai una magliettona enorme adatta a me, che arrivava sotto il sedere.
-non hai un pantalone anche?- chiesi a niall, mi vergognavo porca merda. Lui rise.
-dai, mettiti sotto le coperte- disse infilandosi sotto le coperte in “mutande”
-t… tu il pigiama?- balbettai.
-non lo uso- rispose sorridendo.
-finiscila, niall, tutte le volte che ho dormito da te avevi il pigiama-
-ma non stavamo insieme- insistettè.
-niall, cazzo, il pigiama!-
-dormi e basta-
-vado sul divano- dissi uscendo dalla stanza.
-dove vai tu?- disse cingendomi i fianchi da dietro, i brividi percorsero la mia schiena. Mi baciò il collo e poi mi fece girare verso i lui.
-non vuoi dormire con me?- chi? Dove sono? Cosa? Niall? Cosa sta succedendo?
-chi non vorrebbe dormire con te?- dissi quasi non ascoltandomi tanto che ero incantata a guardarlo.
-allora dormiamo?- mi chiese, io mi limitai ad annuire con la testa, poi mi prese in braccio stile sposa e mi posò sul letto, per poi stendersi anche lui accanto a me.
-ma non hai freddo?- gli chiesi, rise.
-tu hai freddo?-
-un po’- mi abbracciò mettendo le sue labbra sulla mia fronte, adesso stavo bruciando, ma d’ imbarazzo.
-buonanotte- disse schioccandomi un bacio sulla fronte. E chi si sarebbe addormentato in quella posizione? Adesso c’è tutta un’altra prospettiva rispetto alle altre volte #perversionemodeON

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Non mi avete cagato l'altro capitolo ç.ç
Siete cattive ç-ç
Vabbè, cioè, cosa darei per stare nelle braccia di Niall *^*
Alla prossima :D

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Capitolo 8
*** 3 Luglio ***


Oggi andiamo a mare con niall, alice, harry, zayn, louis e liam. La cosa era partita da me e niall, alice si è impicciata, poi ha invitato harry che ha invitato il resto della truppa.
-niaaaall- urlai scendendo le scale di casa di niall correndo in costume tenendomi il laccio attaccato con le dita.
-che c’è?- disse sorridendo come un ebete.
-me lo allacci? Lo so, sono una mongola, però non ci arrivo-
-slacciarlo no?- gli diedi un calcio arrossendo. Mi allacciò il costume, poi mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sul collo.
-tra mezz’ora ci passano a prendere- mi disse.
-lo so- risposi andando di sopra.
-ripeto: abbiamo ancora mezz’ora-
-per che cosa?- gli chiesi fermandomi in mezzo alle scale.
-per noi due- disse sfiorandomi le labbra, arrossii e continuai a salire le scale lasciandolo di cazzo.
-ok- risposi.
-che vuol dire ok?-
-mai sentito dire ok? È una parola che si usa, mai sentita?-
-finiscila di fare la cogliona-
-non sto facendo la coglio…- mi interruppe baciandomi, attorcigliai le mie braccia al suo collo avvicinandomi a lui. Ciao, ti amo, ciao. Suonò il campanello, eh vaffancurucuruculo!
-mettiti la maglietta, vado ad aprire- disse. Mi vestii con una maglia larga e dei pantaloncini, poi scesi di sotto.
-ehi- dissi appoggiandomi sullo schienale del divano dove erano seduti tutti.
-aaal, perché ci hai messo taaanto?- mi chiese alice.
-m… mi stavo vestendo- balbettai arrossendo.
-ma niall è uscito dalla tua stanza- disse guardandomi e socchiudendo gli occhi.
-ero in costume- diventai un peperone con due braccia e due gambe.
-ah…- disse guardandomi con un sorrisetto malizioso.
-allora? Andiamo?- grazie liam! Grazie!
-certo!- disse niall. Entrammo in macchina, io mi misi davanti accanto a niall, luois, zayn, liam ed harry che aveva in braccio alice dietro.
-state comodi?- chiesi ridendo.
-comodissimi!- risposero in coro.
-fa un caldo che si muore, quanto manca?- chiese zayn.
-una mezzora- disse niall.
-che cosa?- di nuovo tutti in coro.
-accendo l’aria condizionata?-
-hai l’aria condizionata e lo dici adesso? Noi stiamo morendo qui dietro!- esclamò harry.
-ma noi stiamo benissimo qui davanti- disse niall con un sorriso guardando harry nello specchietto.
**
Sentii le goccioline dell’acqua gelida sul mia schiena.
-zaaaaaaaaaaaaaayn, io ti uccido- urlai alzandomi in piedi e girandomi verso di lui, lui cominciò a correre e io ad inseguirlo, fin che non mi fermai esausta.
-già stanca?- mi chiese ridendo.
-stronzo!- me ne tornai all’ombrellone dove c’era alice.
-allora?- mi chiese lei, la guardai con sguardo interrogativo –oggi… con niall…- arrossii.
-ero in costume, non è successo niente-
-certo, niente…-
-ci siamo solo baciati, ok? Poi è suonato il campanello-
-e se non fosse suonato il campanello?- chiese lei guardandomi e sorridendomi.
-ci saremmo continuati a baciare- arrossii.
-e…?-
-e niente! Cosa vuoi che succeda?-
-mah… tua mamma te l’ha fatto il discorsetto?-
-alice!- dissi dandogli una pacca abbastanza forte sulla schiena lasciandole la manata rossa.
-mortangoli tuaaa, se ti prendo ti uccido!- disse alzandosi, questa volta ero io ad essere rincorsa.
-al!- mi chiamò niall, corsi verso di lui.
-proteggimi!- dissi riparandomi dietro di lui.
-minchia, sei fradicio!-
-e tra poco lo sarai anche tu…- sentii dirmi alle spalle, non feci in tempo a girarmi che louis mi prese e mi buttò a mare.
-minchia potenza, io vi uccido tutti!- urlai mentre gli altri ridevano. Niall si tuffò venendomi vicino.
-freddo?- rise.
-crepa- sbuffai, lui mi prese il viso tra le mani e posò le sue labbra sulle mie, poi scese sott’acqua continuando a baciarmi. Minchia, è un sogno. Mi stava mancando l’aria, così risalii su. Sentii cingermi i fianchi e l’acqua mancare.
-niall, mettimi giù- urlai mentre niall mi stava per lanciare(?) in acqua.
-cosa mi dai se ti metto giù?-
-sta minchia-
-non sarebbe male-
-niall!- mi butto in acqua. Trascorremmo la giornata a mare, tornammo a casa alle 19:00 e mangiammo brace a casa di liam. Poi tutti alle rispettive case!

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Vabbè, i capitoli non me li cagate ma io continua a metterli(?)
Non ho niente da dire, se vi è piaciuto il capitolo vi scongiuro di lasciare una recensione.

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Capitolo 9
*** 11 Luglio ***


-allison- sentii sussurrarmi all’orecchio mentre ancora dormivo, un’ondata di brividi mi assalì la schiena.
-allison, le brioche- ma che se ne fotte delle brioche, io voglio te! Cominciò a darmi bacetti sul collo per svegliarmi.
-niall, mi fai il solletico!- dissi ridendo, poi mi girai verso di lui e incrociai i suoi occhi azzurri.
-buongiorno nana- disse schioccandomi un bacio sulla fronte. Ma nana a chi? Brutto figlio… dolce, piccolo, orsacchiottoso niall.
-nana ci chiami la tua ex- lui guardò il basso. Che ho detto? Ho sbagliato? L’abbracciai cercando il calore delle sue braccia, lui appoggiò il suo mento sulla mia spalla.
-tu mi ami?- mi chiese. Certo che ti amo, bru… bellissimo idiota.
-secondo te?-
-non lo so, non leggo mica nella mente- rise.
-la sai già la risposta- mi alzai prendendo una brioche e andando sul divano di niall accendendo la televisione. Lui mi raggiunse e si sedette accanto a me invitandomi a poggiare la mia testa sul suo petto. Sentivo il suo cuore battere e il suo respiro mi scompigliava i capelli.
-sono serio. Mi ami?- insistette, capoccia dura della mia vita.
-certo che ti amo-
-lo dici come se fosse la cosa più naturale del mondo, io ho bisogno almeno di un quarto d’ora di prove davanti allo specchio- risi.
-forse sei insicuro, hai paura di sbagliare dicendomi ti amo-
-che vuoi dire?-
-forse non mi ami sul serio- il mio cuore perse un battito, aspettando la sua risposta.
-non dirlo nemmeno per scherzo- disse infine, il mio cuore riprese a battere ed io a respirare.
-allora mi ami?- gli chiesi alzando lo sguardo verso di lui.
-sì, ti amo- mi disse sorridendo, riappoggiai la testa sul suo petto.
-visto che mi ami…- sentivo il suo battito accelerare –sai cosa fanno le persone quando si amano?- diventai viola e gli diedi una manata nello stomaco.
-ahia! Che c’è? È una cosa normale! Lo fanno tutti!-
-stai zitto- dissi non girandomi per non incontrare il suo sguardo. Insomma… cioè… Oddio! Mi vergogno!
-perché devo stare zitto? Allora sei tu che non mi ami!- rise.
-finiscila e non scherzare su queste cose-
-quali cose?- mi chiese sorridendo. Dovetti alzarmi dal divano perché non reggevo più il discorso. Niall rise.
-allison, ti conosco da una vita, so come sei fatta, stai tranquilla, stavo scherzando-
-perché? Come sono fatta?- chiesi insospettita.
-sei fifona- rise.
-ah sì, eh? Io sarei fifona?- dissi riavvicinandomi a lui e salendo quasi del tutto sopra di lui. Lui mi guardò confuso. Cominciai a baciarlo ma non ricambiava, mi spostò.
-non provocare- fece un sorrisetto.
-sennò?- continuai avvicinandomi a lui. Quei lineamenti così perfetti, quel sorriso da fare invidia a tanti. Qualsiasi cosa se faceva lui era bella, qualsiasi cosa se la diceva lui era bella, qualsiasi cosa che apparteneva a lui era bella. Ti amo Niall Horan, e anche tanto, ti amo migliore amico.
-sennò va a finire male- continuava a fare un sorrisetto. Un sorrisetto fin troppo bello.
-male?-
-esatto, male- disse alzandosi dal divano e stiracchiandosi. Mi sdraiai sul divano poggiando la testa sul bracciolo e cominciai a cambiare canale alla televisione.
-così la rompi- rise niall. In effetti stavo cambiando canale troppo velocemente, alla fine mi decisi per MTV music. Partì moves like jagger dei maroon 5 e niall cominciò a gasarsi tutto mentre io ridevo come una cretina.
-cazzo ti ridi?- mi chiese ridendo anche lui.
-sei un emerito coglione, niall horan- lui fece una finta faccia offesa, anche se faticava a non ridere –ed è anche per questo che ti amo- continuai. Lui mi sorrise come un ebete facendomi ridere nuovamente e si fiondò sulle mie labbra abbracciandomi. Lalala ora svengo lalala.
-ti- disse tra un bacio e l’altro -amo- continuò. Altro che svengo, qua muoio.
-anche io- risposi sorridendo.

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CIAO BELLA GENTE :D
"ma bella gente chi che non ti caga nessuno?"

DETTAGLI, DETTAGLI.
Ringrazio chi ha recensito e gli lancio un bacione :* (?)
Posso chiedervi di lasciarmi almeno una recensione?
Dai, su, una recensione e continuo.
Fatemi felice cwc
Alla prossima :D xx

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Capitolo 10
*** 24 Dicembre ***


-mi dai una mano?- chiesi a niall. Un  altro ballo scolastico, questa volta di natale, stavo chiedendo a niall di tirarmi su la cerniera del tubino che mi sarei messa quella sera (mi aveva costretta alice). Niall rimase a fissarmi senza muovere un muscolo.
-oh, ciao, chi sei tu? Dove mi trovo?-
-niall, ma stai bene?- dissi ridendo.
-sei bellissima, vieni qui- disse sorridendo, mi tirò su la cerniera e andammo al ballo. Appena entrati nella palestra rimasi pietrificata.
-oh cazzo, niall, quella non è la tua… emh… ex?-
-ha un nome allison-
-ciao niall- eh merda, ci ha visti, o meglio, ha visto niall.
-niall, io vado da alice- dissi sorridendogli, lui ricambiò il sorriso e andò verso quella lì.
-ma tu sempre da sola sei ai balli?- sentii una voce familiare.
-zayn!- dissi abbracciandolo.
-il tuo ragazzo ti ha lasciata un’altra volta da sola al ballo per quella?-
-no, è che non voglio “affrontarla”-
-hai visto harry?- mi chiese.
-io stavo cercando alice, saranno insieme-
-meglio lasciarli da soli…- disse con un sorrisetto.
-cosa? Non dirmi che harry ha intenzione di… con alice?-
-non si sa mai come è fatto harry, è imprevedibile-
-allison- sentii niall chiamarmi, mi girai verso di lui e lo vidi che mi diceva di andare da lui, non aveva un bell’aspetto. Arrivai da lui.
-allison, credo di aver bevuto un… hip un pochino- un vizio di niall è che beve in continuazione e a me tocca sempre riportarlo a casa a piedi.
-un’altra volta, niall?-
-non mi ami anche per questo?-
-no, questo non lo amo- risi, lui mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui, gli fissai le labbra che erano socchiuse e lui mi baciò. Lo scansai.
-andiamo a casa ora-
-cosa facciamo a casa? Rimaniamo qui!- disse alzando le braccia per aria. Gli scorsi una macchi rossa sul collo, mi avvicinai per vedere meglio. Cazzo, era rossetto! Qualcuno gli aveva dato un bacio sul collo!
-stronzo- dissi andando verso l’uscita. Mi bloccò per il polso.
-non rimaniamo un altro po’?-
-vaffanculo niall- dissi trattenendo a stento le lacrime, mi scrollai la sua mano dal braccio e mi incamminai verso casa. Non mi amava, ha giocato con me, perché?
-ehi, carino il vestitino- sentii delle risate provenire da dietro di me. Cazzo.
-ehi, ehi, ehi, dove credi di andare?- disse un ragazzo bloccandomi e mettendosi davanti a me.
-togliti dal cazzo- dissi con voce tremolante. Non bastava niall a rovinarmi la serata, adesso anche quei maniaci dementi ci si dovevano mettere.
-cosa succede? La bambola si è incazzata?-
-lasciami stare- stavo per riprendere a piangere.
-ve la prendete con le più piccole? Ma non vi vergognate?- sentii una voce che conoscevo.
-ehi, tu non sei nessuno per giudicarci-
-lasciala stare- ora che il ragazzo si era spostato riuscivo a vedere in faccia il mio difensore. Zayn Malik.
-vattene a cercare un’altra, questa l’abbiamo trovata noi- uno di quei ragazzi mi tirò per il braccio mi ficcò la sua lingua in bocca.
-hai capito che la devi lasciare stare?- sbottò zayn dando un pugno al ragazzo che mi aveva baciata. Mi scansai pulendomi le labbra con il dorso della mano e corsi verso di zayn abbracciandolo. Quel gruppetto di ragazzi se ne andarono spaventati.
-che schifo, mettono le mani addosso a una ragazza e hanno paura di un ragazzo- disse zayn guardando quei ragazzi che si allontanavano con guardo schifato.
-grazie- sussurrai appena.
-che ci facevi qui tutta sola?- chiese mentre io ero ancora al caldo tra le sue braccia.
-niall- dissi scoppiando a piangere, non ce la facevo più a trattenere le lacrime.
-perché quando sei con me devi sempre piangere per niall?- disse quasi ridendo. Aveva ragione, ma non era proprio il momento di fare battute su quanto stessi male per niall.
-scusa- dissi tirando su con il naso e spostandomi dalle sue braccia.
-dai, scherzo, ti accompagno a casa e se vuoi me ne parli, ok?- mi chiese sorridente. Cazzo, mi ero dimenticata!
-cazzo, no, devo andare per forza a casa di niall, non ho le chiavi di casa mia e non posso svegliare mia madre-
-ok, allora ti accompagno a casa di niall, a meno che tu non voglia dormire da me-
-no, grazie zayn, ti ringrazio ma davvero non posso- zayn mi riaccompagnò a casa di niall e lo trovammo che per quanto era ubriaco non si reggeva in piedi e non riusciva a mettere la chiave nella serratura della porta.
-spostati- dissi acida e scansai niall prendendogli le chiavi e aprendo la porta.
-mia salvatrice!- disse abbracciandomi e dandomi piccoli bacetti sul collo, la schiena si invase di brividi.
-togliti- dissi buttandolo dentro casa –grazie zayn- continuai riferendomi a zayn e dandogli un bacio sulla guancia.
-di niente, qualsiasi cosa ci sono, notte- se ne andò. Sospirai e trovai niall seduto sul letto.
-io non voglio dormire- protestò niall.
-non farmi incazzare ancora di più niall, io vado a dormire sul divano, non rompere il cazzo-
-perché mi tratti così?-
-perché sei uno stronzo- dissi andando sul divano. Avrei desiderato che fosse venuto lì a coccolarmi e a chiedermi scusa, invece non arrivò. Una lacrima scese calda seguita da altre, e nel silenzio della notte mi ritrovai a singhiozzare da sola.
 
 ________________________

BUONASERA RAGAZZE C:
Per chi segue la storia mi scuso per il ritardo, ma avevo scritto due versioni del capitolo e avevo bisogno del parere di una mia amica c:
Come state?
Oggi è uscito il nuovo video di Daniele Doesn't Matter, il nuovo di Willwoosh e... *tadatadatadaaa* Beauty and a beat *u*
A chi di voi piace Bieber? A me si *^*
Ricapitolandolo:
ringrazio la ragazza che ha lasciato una recensione, a me fa tanto piacere sapere cosa ne pensate della storia c:
California, un bacione alla mamma, se il capitolo non vi è piaciuto magnama(?) e...
AL PROSSIMO CAPITOLO WIII (?)
#doesntmattermodeON

PS. Ma quanto sono dolciosi? *w* Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 11
*** 25 Dicembre ***


Sentii dalle mani che accarezzavano il mio viso, mi svegliai e me lo trovai davanti che mi scansava le ciocche di capelli dal viso in silenzio. Si era fatto una doccia perché non aveva più i vestiti della sera prima e non puzzava più di alcool.
-buongiorno piccola- disse piano.
-ciao- dissi distaccata alzandomi dal divano, cazzo la schiena, che dolore.
-come mai hai dormito sul divano?- eh, bella domanda, stronzo. Senza dargli spiegazioni mi infilai le scarpe e uscii di casa, lui mi seguì.
-che ti prende?-
-che mi prende? Ieri sera ti ritrovo ubriaco con delle impronte di rossetto sul collo e tu mi chiedi cosa mi prende?- lui rimase spiazzato.
-rossetto?- chiese lui.
-rossetto- lui scoppiò a ridere. Cosa cazzo c’è adesso da ridere? Gli ficcherei dieci centimetri di tacco in bocca. Continuai per la mia strada.
-allison, con i ragazzi abbiamo fatto obbligo o verità, harry ha detto a liam che come obbligo doveva mettersi il rossetto e darmi un bacio sul collo, eravamo tutti ubriachi, tranne liam, ovvio- ricollegai tutto.
-quindi non era di una ragazza?-
-no- rise, gli diedi un pugno sul braccio, lui mi prese e mi baciò.
-non potrei mai tradirti, ti amo troppo- disse in un soffio, gli fissai gli occhi e lui mi sorrise.
-sì, vabbè, buon natale- dissi scherzando.
-aspetta, ma oggi non è natale?- mi chiese ridendo. Oh porca mucca, oggi è Natale! Ok, visto che oggi è natale, a partire da adesso fino a mezzanotte mi tratterrò con le parole sconce.
-buon natale!- urlai abbracciandolo, poi scoppiammo tutti e due a ridere.
-kiss mi under the misteltoe- canticchiò niall, io posai le mie labbra sulle sue.
-your lips on my lips. That’s a merry merry Christmas!- urlò come un pazzo in mezzo alla strada.
-zitto cretino- dissi ridendo, tornammo a casa sua e io mi feci una doccia mettendomi dopo la solita magliettona.
-ehi- disse prendendomi per i fianchi.
-ehi- risposi quasi ridendo.
-allora oggi è natale- disse posando la sua fronte sulla mia.
-già-
-cosa mi regali?- gli diedi un leggero bacio sulle labbra.
-questo-
-solo questo?- chiese facendomi il labbruccio, io scrollai le spalle.
-chiedi a babbo natale-
-ma io non voglio babbo natale, io voglio te- disse facendomi indietreggiare sempre con la sua fronte poggiata sulla mia. Mi ritrovai il muro dietro.
-sei molto swag oggi, sai?- gli dissi ridendo, lui cominciò a baciarmi.
-swag, swag, swag on you- disse prima di ricominciare a baciarmi, mi avvicinò a se stringendomi sempre di più a lui, quasi non respiravo. Minc… Caspiterina che Natale! Sentii che si stava spingendo un po’ troppo, lo staccai confusa.
-vediamo un po’ di televisione?- gli chiesi.
-certo- disse lui sorridendomi. Ci sedemmo sul divano e lui accese la televisione, appoggiai la testa sul suo petto mentre lui mi abbracciava.
-ecco la vagonata dei film di natale- disse ridendo, sorrisi, il mio sguardo non era concentrato sulla televisione ma su lui. Quando se ne accorse si girò verso di me sorridendo.
-che c’è?- mi chiese.
-ti amo…- sorrise ancora di più e mi baciò di nuovo alzandomi il viso con due dita –aspetta, non ho finito. Sai, se noi finiremmo per… insomma… fare quella cosa lì- arrossii –cioè, non ti fa strano? Prima sei il mio migliore amico, ti parlo di tutto, poi tutto un tratto mi innamoro di te e ci ritroviamo… insomma… a fare quelle cose- fece una faccia pensierosa.
-io non ci trovo nulla di male- disse infine.
-pff, ovvio, tu lo faresti con tutte-
-ehi, non è vero! Io ti amo, per questo non ci vedo nulla di male- sorrise, ricambiai e mi sdraiai sul divano poggiando la testa sulle sue gambe. Chiusi gli occhi e mi addormentai.
Mi svegliai sul letto sotto le coperte.
-niall?- lo chiamai, la porta della stanza si aprì ed entrò niall vestito elegante. Rimasi a fissarlo, mio dio quanto era bello.
-mi hai chiamato?- mi chiese facendo uno di quei sorrisi fantastici.
-s… sì. Perché sei vestito così?-
-non ti piace?- disse facendo uno sguardo dispiaciuto.
-no! Stai scherzando? Vorrei solo sapere perché sei così elegante- arrossii, lui riprese a sorridere.
-ti porto in un posto-

________________________

Buongiorgio bele babuine c:
Ringrazio la santa che aha recensito.
ATTENZIONE:
Ragazze, per favore, se legete questa ff, recensite, perchè ci tengo molto e se anche voi ci tenete fatemelo sapere così continuo.
Detto questo, vi lascio, ho già il capitolo pronto, me la lasciate una recensione? c:
Love you. xx

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Capitolo 12
*** 25 Dicembre(seconda parte) ***


Mi vestii con un abito nero che arrivava sopra le ginocchia e mi raccolsi i capelli in uno chignon.
-allison, hai fatto? Devo andare in bagno- mi urlò niall da fuori la porta, risi.
-mi devo mettere il rossetto!- gli urlai di risposta.
-mi sto pisciando sottooo- piagnucolò da fuori la porta. Aprii la porta e mi scaraventò praticamente fuori chiudendosi dentro.
-gentiluomo del ca… cacchio- gli urlai ridendo.
-gne gne- uscì dal bagno e rimase a fissarmi.
-posso finire di truccarmi adesso?- chiesi, non disse una parola.
-chi tace acconsente- dissi entrando in bagno, stavo per mettermi il rossetto quando niall mi abbracciò da dietro facendomi sorridere.
-me lo posso mettere questo coso si o no?- gli chiesi ridendo e girandomi verso di lui, le sue braccia rimanevano sempre attorno ai miei fianchi.
-mmmh, non so- disse lui, ma sembrava distratto.
-chiudi gli occhi- dissi sorridendogli e avvicinando il mio viso al suo. Lui obbedì, cosa abbastanza strana. Presi il rossetto che era rimasto ancora aperto e glielo misi sulle labbra. Scoppiai in una fragorosa risata. Con la mia mira abbastanza scarsa niall sembrava un clown. Corsi in camera da letto per evitare di farlo vendicare. Lo vidi arrivare, si era sciacquato il viso e non aveva più il rossetto.
-non mi vendico solo perché ti rovinerei- disse mettendosi seduto sul letto senza smettere di fissarmi. Eravamo seduti vicini.
-che c’è?- chiesi arrossendo, lui posò la sua mano sopra la mia. Fissai le nostre mani per un secondo, poi tornai a guardarlo negli occhi. Quegli occhi, quegl’occhi erano l’ottava meraviglia del mondo.
-s… sei… come dire…- balbettò lui mentre io mi stavo quasi sciogliendo.
-bellissima- ah ah ah *muore*
-non fa caldo?- chiesi io alzandomi di scatto rossa in viso, mi recai verso la finestra e l’aprii per far entrare aria. Niall mi abbracciò da dietro posando il suo mento sulla mia spalla sinistra.
-è il 25 di dicembre, come fai ad avere caldo?- mi chiese, mi girai di scatto verso di li e lo abbracciai, così, mi venne d’istinto. Il suo profumo mi inebriò le narici facendomi rilassare, le sue mani all’inizio insicure mi strinsero a lui. Misi la mia testa sotto il suo mento, vorrei rimanere così per sempre amore mio.
-dobbiamo andare- disse, mi staccai dall’abbraccio con dispiacere e uscimmo. Per tutto il tragitto rimanemmo in silenzio, io cambiavo canzone alla radio continuamente.
-arrivati- disse niall parcheggiando. Uscii dalla macchina e mi guardai intorno.
-caz… caspiterina, niall, ma questo non è il ristorante più caro di tutta londra?-
-credo di sì, perché?-
-oh… niente… così…- iniziai a preoccuparmi appena entrammo.
-niall, ma come ti è venuto in mente? Costa tutto un botto di soldi-
-shh, fai silenzio, è maleducazione- disse facendo una faccia da saputello e prendendomi per il cu… sedere, risi.
-desidera?- chiese il cameriere a niall.
-un tavolo prenotato per due-
-oh, lei dev’essere il signor Horan- scoppiai a ridere, niall mi lanciò un’occhiataccia. Il cameriere ci condusse su un terrazzo dove c’era un tavolo illuminato da delle candele. Io e niall ci sedemmo, diedi libero passaggio alle risate appena il cameriere se ne andò lasciandoci soli.
-cosa cazzo c’è da ridere?- disse niall a bassa voce.
-signor… signor…- non riuscivo a smettere, niall mi guardava male –oddio, non si può sentire signor. Horan, mi fa pensare a te sessantenne con due baffoni e il bastone- continuai a ridere.
-allison, finiscila- disse quasi ridendo anche lui. Ordinammo praticamente mezzo menù e cominciammo a mangiare come maiali.
-niall, la devi chiudere la bocca quando mangi- gli dissi ridendo, era un completo disastro.
-caffo, la camifa nuofa- sbraitò con la bocca piena guardando una chiazza di salsa sulla sua camicia, non la smettevo più di ridere, mi stava facendo male la pancia dalle risate.
-ok, basta, niall andiamo a casa, io devo anche andare a casa mia-
-peffè?- ancora la bocca piena.
-poi mamma si preoccupa, è da tanto che dormo da te-
-uffa…- uscimmo e niall mi accompagnò a casa.
-buonanotte, mi mancherai stanotte- disse facendo il labbruccio mentre stavo per entrare.
-anche tu mi mancherai- dissi dandogli un bacio a fior di labbra.
-aspetta- mi bloccò il polso e mi avvicinò a se –ti amo- disse per poi baciarmi.
-anche io- sorrisi e rientrai dentro. Mi arrivò un messaggio:: “Affacciati alla finestra”. Corsi in camera mia ed aprii la finestra, niall era di sotto.
-buon natale, ti amo- urlò.
-zitto cretino- risi.

__________________________

Buongiorgio (sì, lo so che è sera)
Oddio, mi avete lasciato due recenzioni in un giorno andfnhifei
Quanto siete dolciose iehfieuhiuhru *^*
Comunque, niall che rimare estasiato(?) dalla bellezza di allison *^*
E che non sa mangiare correttaamente lol
Ora vado che son di fretta :s
Mi si sta spegnendo il pc D:
Aiuuutooo
Ok, me la lasciate una mini recensione?
Alla prossima :D
P.S. C'è la parata di San Luca sotto casa mia ʘ‿ʘ (?)

Non mi carica la gif cwc

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Capitolo 13
*** 14 Febbraio ***


-allison- mi sentii chiamare.
-mmmh-
-allison, svegliati- schiaffo da parte mia a niall –ahia!-
-statti zitto-
-dai, dai, apri gli occhi-
-no, niall, ho sonno-
-ma è san valentino!-
-ma sticazzi!-
-allison! Vuoi che passi alle maniere forti?-
-oooh che paura- cominciò a darmi dei piccoli baci sul collo facendomi venire i brividi -n… niall smettila- arrivò alla mia bocca, ma la tenni chiusa.
-che c’è?-
-niente- risposi tenendo un occhio chiuso e uno aperto.
-ho una sorpresa per te- disse accarezzandomi i capelli.
-che sorpresa?- dissi alzandomi di scatto facendo sussultare niall. Rise.
-una sorpresa- disse alzandosi anche lui, scappai in bagno a vestirmi e poi corsi da lui.
-dai, dai, dai, dai, dai-
-ancora no- rise. Gli feci il labbruccio –prima dovrai fare una cosa per me-
-che cosa?-
-baciami- disse prendendomi il mento con una mano, gli fissai gli occhi.
-perché?-
-perché devo essere sempre io a baciarti?-
-perché sei un ragazzo- risposi incerta arrossendo.
-fai finta di essere tu il ragazzo-
-perché dovrei?- risi.
-perché sennò non avrai la tua sorpresa- arricciai il naso.
-ok, tanto non è difficile vederti come una femmina- risi facendogli la linguaccia. Lui mi fece il verso. Mi avvicinai a lui baciandolo, come immaginavo, prese subito lui il controllo.
-ora la sorpresa- dissi staccandomi. Dopo pranzo entrammo in macchina e in un’ora arrivammo in una spiaggia. Il tempo non era dei migliori, avrebbe piovuto a momenti e non capivo quali erano le intenzioni di niall. Con quel freddo cosa voleva fare al mare? Camminammo per una decina di minuti e cominciai a scorgere una casa sulla spiaggia. Era meravigliosa: fatta tutta in legno, con una vetrata che dava sul mare. Cominciò a piovere e ci mettemmo a correre per non bagnarci ma senza alcun risultato. Finalmente arrivammo.
-sono fradicia- risi, lui mi sorrise e cercò le chiavi nei pantaloni, le tirò fuori e aprì la porta.
-eccoci qui- disse entrando. Stavo congelando, niall se ne accorse dal mio battere i denti.
-togliti i vestiti, ti porto una coperta-
-perché?- arrossii.
-stai congelando, non puoi stare con i vestiti bagnati-
-ok, ma nemmeno senza vestiti- niall rise e mi andò a prendere una coperta.
-mica ti devi togliere tutto, solo la maglietta e i pantaloni, poi ti avvolgi in questa-
-e dovei girare per casa con una coperta addosso?- rise –c’è almeno un bagno dove mi posso cambiare?-
-lì, ma non ti assicuro ci sia qualche orrendo animale della polvere- rise, cosa cazzo c’era da ridere? Mi recai in bagno e mi tolsi i vestiti fradici mettendomi poi la coperta morbidosa sulle spalle e chiudendola davanti. In poche parole sembravo la madonna di lourd. Uscii dal bagno e mi buttai sul divano sotto la finestra da cui si vedeva il mare. Niall si mise accanto a me.
-ti piace qui?-
-sì, tanto. Non mi avevi mai parlato di questa casa-
-è la casa dove trascorro le vacanze con i miei quando non hanno da lavorare- mi girai verso di lui, la poca luce che passava tra le nubi nere gli illuminava il volto mentre guardava fuori, sembrava quasi un angelo. Ci fu un lampo seguito da un tuono, sobbalzai e mi accucciai a niall. Lui mi mise un braccio attorno alle spalle e mi diede un lieve bacio sui capelli.
-sei la cosa più bella della mia vita- sussurrai piano, quasi con la paura che mi sentisse, non ebbi risposta, continuava a guardare fuori la finestra. Forse non aveva sentito, meglio così. Socchiusi gli occhi, quando sentii le sue labbra posarsi sul mio collo, il cuore cominciò a battermi all’impazzata. Mi diede piccoli bacetti sul collo fino ad arrivare al mio orecchio.
-tu della mia- mi sussurro anche lui piano, i brividi percorsero la mia schiena. Cominciò a baciarmi passando le sue mani sotto la coperta che mi teneva al caldo, quest’ultima scese lungo la mia schiena facendomi riempire di brividi.

___________________________

Vi prego, ditemi che vi ho fatto rimanere di merda.
Ditemi che ho creato suspence(?)
Ok, mi ritiro(?)
Ieri avevo scrito un angolo autrice lunghissimo e efp me l'ha cancellato cwc
aniuei, vi lascio una gif se riesco a caricarca c:
Alla prossima :D

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Capitolo 14
*** 14 Febbraio (seconda parte) ***


Continuò a darmi piccoli baci sul collo.
__
-promettimi che rimarremo sempre amici, qualsiasi cosa succeda-
-te lo prometto-
-ci sarai sempre per me?-
-certo! Che domande?-
-al mio matrimonio sarai il testimone- risi.
-per me va bene, non ci lasceremo mai, per sempre amici-
-per sempre- e una piccola me e un piccolo niall si strinsero la mano.
__
-niall, non posso- lo scansai, rimase a guardarmi perplesso, ma non insistette. Si alzò dal divano e andò in cucina, lo seguii. –non è per te…- cercai di rimediare, ma mi interruppe.
-no! Non ti preoccupare, se non vuoi non è un problema, è tutto ok- stava facendo qualcosa nell’angolo cottura, non capivo cosa, ma non stava fermo un attimo e guardava verso il basso.
-niall…- posai una mano sulla sua spalla, si girò di scatto guardandomi con gli occhi lucidi –scusa- lo abbracciai forte –non è colpa tua, solo che è ancora troppo presto, siamo amici da una vita, non riesco a…-
-scusami tu, per favore- gli diedi un leggero bacio sulle labbra, quasi per tranquillizzarlo. Lui mi prese in braccio a cavacecio facendomi prendere un infarto e mi buttò sul letto in camera sua. La stanza era piena di sue foto da piccolo sulla spiaggia.
-e questa?- gli chiesi ridendo e prendendo una foto dove c’eravamo io e lui a due anni in costume mentre ci abbracciavamo e ridevamo.
-piace tanto a mia madre, l’ha messa lei qui- mi sorrise lui.
-oddio, questa è bellissima!- presi una foto di niall che giocava con la sua mini cucina.
-oddio, no- rise lui.
-guardati quanto sei cuccioloso, guardati!- dissi spiaccicandogli praticamente la foto in faccia.
-ho capito, ho capito! Sono cuccioloso, me lo merito un abbraccio?-
-certo che te lo meriti!- mi fiondai tra le sue braccia e alzai la testa per guardarlo, mi diede un bacio sulla fronte. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla stanchezza addormentandomi.

__________________________

Lo so, scusate, è corto cwc
Vi giuro, mi farò perdonare, ma in questa giornata non mi viene in mente niente cwc
Il prossimo capitolo cercherò di farlo più lungo.
Quanto lo volete lungo? Per farmi perdonare scegliete voi la lunghezza (basta che non superi le 4 pagine D:)
Credo che il mio massimo siano quasi 4 pagine u-u
Aspetto vostre recensioni c: 
Ora scappo, provo a caricarvi una gif, così mi faccio perdonare ancora di più(?)
Alla prossima c:

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Capitolo 15
*** 15-16 Febbraio ***


15 Febbraio

Aprii piano gli occhi.
-niall- sussurrai cercandolo, non rispondeva, aprii bene gli occhi e mi accorsi che accanto a me non c’era. Mi alzai dal letto e scesi in cucina.
-niall? Sei qui?- non c’era traccia di niall, mi girai tutta casa e non lo trovai. Stavo cominciando ad andare nel panico. Mi misi i miei vestiti che si erano asciugati dal giorno prima e uscii sulla spiaggia, andai verso la riva e finalmente lo trovai, seduto e che guardava il mare.
-allora sei qui, mi hai fatto preoccupare- sussultò nel sentirmi arrivare, poi mi sorrise e mi diede il buongiorno.
-che ci fai qui?- gli chiesi mentre non distoglieva lo sguardo dall’orizzonte.
-penso- sospirò. Io rimasi in silenzio e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, accucciandomi per sentire più caldo.
-a cosa?- chiesi dopo lunghi secondi di silenzio.
-che… che sono disposto ad aspettare, per te sono disposto ad aspettare- sorrisi, sorrisi tanto che avevo paura di rimanere così per tutta la vita con un blocco facciale.
-grazie- sussurrai piano prima di buttarmi sulle sue gambe e guardarlo negli occhi dal basso.
-mi ami?- mi chiese.
-sì-
-dimmelo-
-ti amo- sorrise –tu mi ami?- gli chiesi io.
-sì, ti amo- verso l’ora di pranzo tornammo a casa e ricevetti una sgridata da mia madre per essere tornata tardi.
-non esci per una settimana! Mi hai fatto preoccupare!-
-quindi non vado nemmeno a scuola?-
-sì che ci vai! E non fare tanto la simpaticona!- salii in camera e decisi di studiare, almeno avrei visto niall a scuola.


16 Febbraio

-buongiorno- mi salutò alice appena entrata in classe.
-sì… cià…- dissi tirando fuori i libri per la materia che avevo.
-come siamo di cattivo umore, questa mattina- si sedette vicino a me.
-oggi non ho ancora visto niall- sbuffai.
-io non ho ancora visto harry, invece- tirò in fuori il labbro facendo una faccina triste da cucciola e provocando il mio sorriso.
-come va con harry?-
-benissimo- un sorriso da ebete le spuntò sul viso –e tu? Con niall?- mi incoragiò a parlare dandomi piccoli colpetti con il gomito.
-bene- sorrisi imbarazzata.
-bene… quanto bene?-
-bene, punto- lei mi guardò e rise. Le ore di lezione passarono lente, mandavo messaggi a niall, ma non rispondeva. All’uscita lo aspettai un quarto d’ora. Niente.
-ehi, ciao allison- mi salutò liam mettendomi una mano sulla spalla.
-oh, ciao liam, hai visto niall?-
-no, oggi non è venuto a scuola-
-ah, vabbè, ci sentiamo- gli sorrisi e mi incamminai.
-vuoi un passaggio?- sentii provenire da una macchina, ma andai dritta –non ti mangio mica- sentii ridere. Quella risata aveva qualcosa di familiare. Mi girai e guardai bene dal finestrino. C’erano louis, zayn e liam dentro.
-ciao ragazzi- sorrisi.
-allora? Lo vuoi questo passaggio sì o no?-
-ok, almeno sto in compagnia- dissi accettando e salendo in macchina vicino a liam. Arrivata a casa mi chiusi subito in camera mia a studiare, cosa abbastanza strana, poi, visto che niall non si era fatto sentire, decisi di mandargli un messaggio: “puttano, non ti sei fatto sentire, io sono in punizione, non posso uscire, come faccio a non vederti per un giorno intero? :c” finii di studiare e poi mi sdraiai sul divano esausta.
-io vado a fare la spesa, guai a te se disubbidisci ai miei ordini- mi disse mia madre uscendo.
-sì padrona- sentii subito dopo suonare alla porta e pensai fosse mia madre che avesse lasciato le chiavi dentro casa. Appena aprii la porta niall mi si fiondò sopra, dandomi a malapena il tempo di chiudere la porta.
-niall, cosa cazzo fai? Sono in punizione!- gli dissi ridendo e spostandolo.
-non ce la facevo- disse sorridendo e prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui.
-a fare cosa?- gli chiesi incuriosita sorridendo.
-stai scherzando? A stare con te!- disse lui cominciando a baciarmi e spingendomi sempre più indietro, mi sedetti sul divano (trovandomelo dietro) e presi niall per il colletto della sua polo avvicinandolo sempre più a me.
-cos’hai da dire a tua discolpa per avermi lasciato da sola ‘sta mattina?-
-ero troppo occupato a sognarti- disse ritoccando le mie labbra. Sentii la chiave della porta girare.
-cazzoculo, è mamma! Nasconditi!-
-dove?- mi chiese preoccupato. Lo presi per un braccio e lo portai in camera mia, ficcandolo quasi con la forza sotto il letto.
-tesoro,dove sei?- mi chiese mia madre dal piano di sotto.
-in camera mia!- urlai –mi sa che non puoi uscire- sussurrai a niall.
-oh, perfetto- rispose anche lui sussurrando, mi abbassai fino ad arrivare sotto il letto, dando un bacio a stampo a niall e rimettendomi in piedi.
-rimani a dormire da me stasera-
-sul pavimento?-
-perché no?- rimanemmo per un po’ a chiacchierare sotto voce, io sopra il letto e lui sotto.
-ti amo- mi disse cogliendomi di sorpresa.
-devo andare a cena- gli dissi.
-porti qualcosa anche a me? Sto morendo di fame-
-ma dai? Che novità!-
-fai meno la spiritosa- disse facendomi una smorfia. Andai a cena e cercai di prendere qualcosa per niall, anche se ottenni solo un panino con prosciutto.
-cosa cazzo ci faccio io con questo?- piagnucolò –è più abbondante la mia merenda!-
-niall, tanto per sapere, in cosa consiste la tua cena perfetta?- vidi i suoi occhi illuminarsi.
-un tacchino con contorno di patate, poi… mmmh… una pizza!-
-ma dai! Ti mangeresti un tacchino e una pizza insieme?- gli chiesi guardandolo schifata.
-ah, e poi te- disse sorridendo come un ebete.
-sei cannibale?- risi, lui uscì piano da sotto il letto facendo aderire le nostre labbra. Diamine, lui sì che era perfetto.
Ci addormentammo entrambi.
-allison- sentii chiamarmi piano, osservai l’orologio, le tre di notte.
-che c’è?- chiesi con una voce orribile, visto che stavo dormendo.
-devo pisciare- scoppiai a ridere piegandomi in due –per favore, non ce la faccio più-
-vai al bagno-
-ma dai? Non ci avevo pensato, credevo avessi un vaso da notte!- ricominciai a ridere -e dai, metti che mi vede tua madre?-
-cosa vorresti fare allora?- gli chiesi.
-mi accompagni?-
-ti dovrei accompagnare al bagno e vederti pisciare-
-no! Ti giri dall’altra parte…- a quel punto capii che stava dicendo sul serio e arrossii fino alla punta dei capelli scuotendo la testa come un’idiota.
-no! Mai! Non se ne parla!-
-per favore allison, fallo per me- niall, “l’irlandese”, stava per cominciare a ballare la danza irlandese dal non trattenersela più. Lo accompagnai al bagno e mi girai verso la porta per non guardarlo. Dopo qualche minuto sentii niall prendermi per i fianchi.
-niall, che schifo, lavati le mani prima!- quasi urlai ridendo.
-zitta cretina, che tua madre ci sente- si lavò le mani (l’ho minacciato) e poi tornammo in camera. Cominciò a darmi tanti piccoli baci mentre piano ci sdraiavamo sul letto.
-ora non possiamo, ricordati che c’è mia madre-
-e quando allora?-
-presto- gli sorrisi dandogli un bacio a fior di labbra.

________________________________________

I'm come back bitches(?)
Ok, avevo promesso le 4 pagine e vi ho portato le 4 pagine.
Spero vi piacciono, ora corro sennò mamma mi uccide lol
Scusate tanto se ci ho messo tanto(?) ma non ho per niiente idee cwc
Alla prossima, spero mi perdoniate *fa gli occhi dolci*

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Capitolo 16
*** 22 Febbraio ***


-allison!- sentii chiamarmi all’uscita da scuola.
-ehi lou- lo salutai sorridendo.
-ti va di venire alla mia partita di calcio pomeriggio? Ci saranno zayn, harry e liam in prima fila, naturalmente c’è anche un posto per te e niall. Ah, poi ci sarà una festa dopo la partita- disse tutto d’un fiato.
-oh, certo, sarebbe carino- gli risposi sorridendogli.
-fantastico! Allora… a dopo!- disse salendo in macchina e andandosene. Mi raggiunse niall –pomeriggio c’è la partita di lou, andiamo a vederlo- lo informai.
-ok, tanto non ho impegni- mi sorrise lui. Le quattro arrivarono in fretta e andammo alla partita. Appena entrati nello stadio un gruppo di cheerleaders ci passò accanto ridacchiando. Osservai niall, che aveva gli occhi sgranati, seguii il suo sguardo e trovai l’enorme culo di una spagnola. Porco.
-la smetti di fissare il culo a quella?- lui si girò verso di me sgranando ancora di più gli occhi.
-non le stavo guardando il culo!-
-oh, e cosa stavi guardando con tanto interesse?-                   
-il pavimento!-
-certo, infatti il pavimento ha due chiappe, no?- rise, che cazzo si ride?
-ok, va bene, hai vinto, le stavo guardando il culo, ma è enorme! Come si fa a non vederlo?-
-stai dicendo che ha un bel culo?- sospirò lasciandosi scappare un sorriso.
-insomma, è enorme!-
-allora vai dalla spagnola- dissi mettendo il broncio e andando al mio posto tra liam e zayn.
La squadra di lou vinse la partita, ora dovevamo tornare a casa per prepararci per la festa che ci sarebbe stata.
-allison- mi fermò niall appena usciti dallo stadio. Sbuffai incrociando le braccia e guardandolo in cerca di spiegazioni –ti sei davvero incazzata perché ho guardato il culo ad una?- socchiusi gli occhi guardandolo male –lo sai che amo te, perché ti preoccupi inutilmente? E poi il tuo culo è meglio di quello della spagnola- sorrise. Santo cielo che sorriso, mi faceva sempre lo stesso effetto.
-vieni a casa mia prima della festa?- mi chiese infine. Io non risposi, feci solo un cenno con la testa per acconsentire. Dopo essere andati a casa sua mi feci una doccia, indossai un vestito con un corpetto nero e una gonne di tulle bianco crema.
-sei pronta?- mi chiese niall squadrandomi da capo a piedi –sei stupenda- mi sorrise avvicinandosi a me, fece per baciarmi ma mi scansai.
-sei sempre stata una testa dura- rise.
-magari le spagnole non sono teste dure, che dici?- mi decisi a parlare. Rise ancora di più.
-sei gelosa!- urlò puntandomi l’indice contro.
-non sono gelosa- mi prese il mento con una mano e avvicinò il mio viso al suo, per poi baciarmi. Farfalle, elefanti, scimmie, ornitorinchi, zebre, rinoceronti, decisero di azzuffarsi nel mio stomaco mentre lo baciavo. Mi fece sedere sul letto e piano si stese sopra di me. Sentivo il suo respiro affannato e le sue mani che cercavano inutilmente la cerniera del vestito. Lo spostai.
-so dove vuoi arrivare, so anche che non ci arriverai stasera-
-io non ti capisco- piagnucolò.
-magari capisci meglio le spagnole- mi presi il mio giacchetto e mi infilai le scarpe  pronta per uscire.
-allison, finiscila, che ti prende?- credo di non essere abbastanza per te e soprattutto, hai guardato molto attentamente e desideroso il culo della spagnola.
-niente, non mi prende niente- sospirò e uscì di casa sbattendo la porta. Lo seguii –dove vai?- gli chiesi, più che altro urlai, visto che si stava allontanando.
-dalla spagnola- era incazzato. Si capiva dal tono di voce. Adesso era lui quello incazzato? Per cosa poi?
-niall james horan, torna subito qui!- gli urlai ormai in mezzo alla strada, non mi ascoltò, entrò in macchina e partì, lasciandomi da sola, con un imminente temporale.
Alla fine riuscii ad arrivare alla festa con l’aiuto di harry ed alice, che mi vennero a prendere, ma arrivai in ritardo di almeno tre quarti d’ora.
-avete visto niall?- chiesi a zayn e liam che stavano chiacchierando al piano terra della casa. Loro scossero la testa preoccupati. Mi nascondevano qualcosa –dov’è niall?- insistetti.
-non lo sappiamo!- disse liam.
-ragazzi, per favore- li supplicai.
-secondo piano, prima porta a sinistra- disse zayn. Salii la scale velocemente e aprii la porta della stanza che mi aveva indicato zayn. Dolore, rabbia e paura mi fecero rimanere paralizzata nel vedere niall sopra la spagnola che si dava da fare. Mi sentivo come in uno di quegl’incubi dove ti trovi davanti al pericolo, ma ti senti paralizzata per scappare e senza voce per chiedere aiuto. Delle mani mi portarono via da davanti quella stanza, mentre piangevo e singhiozzavo. Zayn mi portava via da quella festa, da quella casa, mentre ero in macchina e continuavo a singhiozzare, la stanchezza prevalse su di me.

° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Volete ammazzarmi? ok, ammazzatemi lol
Sarebbe così bello andare in paradissso(?)
No, ok.
Sorry di nuovo per il ritardo, solo che ho pensato e ripensato a questo capitolo, ma non avevo voglia di scriverlo ee
Allooora:
Niall, si fa la spagnola da ubriaco.
Allison li vede.
Zayn porta via Allison.
Cosa succederà nel prossimo incontro di Allison e Niall?
Alla prossima bellezze.
Visto che non avete recensito il capitolo precedente, continuo a una recensione ee

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Capitolo 17
*** 23 Febbraio ***


Al mio risveglio mi trovavo in una stanza mai vista prima, sola. Un forte odore di tabacco penetrò nelle mie narici. Mi chiesi perché ero lì e le immagini della festa tornarono nella mia mente, mentre altre lacrime sgorgavano dai miei occhi. La porta si spalancò e zayn venne ad abbracciarmi accarezzandomi i capelli.
-al, al calmati, ci sono io qui, è tutto a posto- mi sussurrò cercando di farmi calmare, ma ci volle almeno un’ora per porre fine alle mie lacrime. Zayn mi preparò una cioccolata calda e si sedette accanto a me sul letto.
-credo che tu debba andare a scuola, sono le sei e mezza del mattino-
-oh, sì, certo-
dissi completamente distratta dalle sue parole e concentrata sui miei pensieri. Niall mi aveva tradita. Ora avrei dovuto rivederlo a scuola. Non ce la potevo fare. Al solo pensiero mi tornava la voglia di piangere, di urlare, di sfogarmi.
-ti accompagno a scuola? Tanto devo portare mia sorella- mi riportò alla realtà.
-magari- provai a sorridere. Zayn mi accompagnò a scuola e mi lasciò sull’entrata. Mi diressi verso l’aula in cui avevo lezione e mi sedetti al mio posto. Ero in anticipo.
-al, come va?- mi chiese alice appena arrivata in classe, sedendosi al banco dietro il mio.
-una merda. Spero tanto che niall non venga a scuola oggi- detto fatto. L’irlandese entrò nell’aula con il fiatone. Pensava di aver fatto tardi e aveva corso per tutta la scuola. Il suo orologio andava di un quarto d’ora avanti, si dimenticava sempre di sistemarlo.
-allison!- mi chiamò. Dolore. Mi girai verso alice facendo finta di trattare una conversazione troppo importante per essere interrotta.
-mi vuoi dire che succede al?- mi chiese alice.
-non ce la faccio alice, non ora- la supplicai.
Lei capì che la cosa era seria e provò a sorridere per tranquillizzarmi.
La lezione passò lenta, appena finì volevo scappare a casa in modo di non parlare con niall. Preparai la cartella in anticipo, senza che il professore se ne accorgesse e al suono della campanella scattai in piedi e corsi verso la porta.
Maledetta sfortuna che mi porto dietro da quando sono nata.
La cinghia dello stivale si incastrò alla porta facendomi perdere l’equilibrio e cadere. Per fortuna qualcuno mi prese, o dovrei dire per sfortuna? Gli occhi del biondo mi fissavano, poi sorrise. Gli occhi mi pizzicavano. Mi rimisi bene in piedi, toglendo le sue mani di dosso.
-grazie- mugugnai, poi mi diressi verso l’uscita.
-allison, ti vuoi fermare?- mi prese per il polso, mentre io trattenevo la voglia di piangere e di urlare –ti comporti come se non mi conoscessi- fa finta di niente.
-forse sarebbe stato meglio non conoscerti- non era più un mugugno incomprensibile, le parole erano chiare e il tono della voce si stava alzando.
-ma che dici?-
-non ricordi niente di ieri sera? Non mi pare di avere le allucinazioni, no? Non mi metto mica le corna da sola, non credi?- la pelle si fece di un bianco cadaverico.
-a…allison, io… io posso spiegarti-
-non hai nulla da spiegare niall, vattene a fanculo, tu e la tua amichetta-
questa volta urlai.
-allison, non fare la bambina, parliamone- riafferrò il mio braccio.
-non mi toccare- urlai per i corridoi della scuola, mentre tutti ci guardavano, le lacrime stavano per uscire, ma non dovevo dimostrarmi debole.
-smettila di urlare-
stava alzando il tono delle voce anche lui.
-togli quella mano-
-sei la mia ragazza, io non la tolgo la mia mano dal tuo braccio-

-io non sono la tua ragazza niall, è finita- una fitta allo stomaco mi stava uccidendo, mi sarei piegata in due dal dolore e sarei scoppiata a piangere se avessi potuto.
La sua bocca rimase socchiusa, i suoi occhi lucidi, la sua mano allentò la presa, scivolando giù dal mio braccio.
Ero uscita dalla scuola, finalmente riuscii a respirare e una lacrima scappò via senza permesso, ma l’asciugai subito. Sarebbe stata l’ultima volta che avrei pianto per niall. Tra noi due era finita. Vallo a dire al cuore.
Vidi zayn con louis, che erano venuti a prendere liam e harry, li salutai e loro ricambiarono sorridendomi. Zayn si avvicinò a me.
-allora… l’hai visto?- chiese lui cercando di essere il più discreto possibile per non farmi ricominciare a piangere.
-purtroppo sì- risposi fredda.
-ne vuoi parlare con me? Vuoi venire a casa mia?-
-non voglio disturbare zayn e poi… poi ho un sacco di compiti per domani-
inventai una scusa.
-domani è sabato, non vai a scuola-
-ah…-


°°°

I'm come back lol

Alluuura uu

Allison e Niall hanno rotto. *scoppia a piangere e si rotola per terra dalla disperazione*

Allison non vuole rimettere le cose a posto e cambiare strada(?), sperando che questa sia l'ultima volta che lei piange per niall.

Mah, voi cosa ne pensate?

Allison dovrebbe perdonare Niall? Insomma, lui l'ha tradita.

Oppure dovrebbe cercare un altro ragazzo che le faccia dimenticare l'irlandese?

Aspetto una vostra recensione.

Ringrazio chi ancora segue questa storia, dopo che è stata per molto tempo inattiva.

I love you guysss. xx


@liamsolos

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Capitolo 18
*** 23 Febbraio (seconda parte) - 26 Febbraio ***


-ehi ragazzi- sentii la voce di niall che salutava louis, liam e zayn, harry.
-oh, adesso siete tanto amici? Scusa devo andare a casa- mi bloccò per il braccio.
-su, dai, allison, se vieni da me ne parliamo- accettai l’invito e arrivammo a casa insieme agli altri tranne niall, ovviamente.
-però io non l’avrei presa così male, insomma… era ubriaco…- louis cominciò a parlare cercando di spezzare il silenzio creatosi nella stanza mentre ognuno aveva una bevanda fumante.
-quindi sei dalla sua parte?- chiesi cercando di trattenermi.
-allison, noi ragazzi… ecco, ne abbiamo bisogno- zayn cercava di calmare la situazione.
-e poi a trovarsi davanti una ragazza del genere è abbastanza difficile trattenersi, specialmente se si è ubriachi- continuava louis.
-io non ero abbastanza, è questo che vuoi dire?- louis stava per ribattere, ma zayn ci fermò.
-ragazzi, ci vediamo stasera, ora potete lasciarci soli?- i ragazzi se ne andarono, zayn mi guardò negli occhi.
-perché li hai mandati via?- gli chiesi sapendo già la risposta.
-avreste cominciato a litigare e tu avresti ricominciato a piangere-
-oh no, io non piangerò mai più per niall, l’ho giurato a me stessa. Comunque, da quanto ho sentito sei d’accordo con louis, vero?-
-no… io non l’avrei mai fatto-
-sono tutti capaci a parlare, ma sono i fatti che contano-
-sono sincero-
-ci saresti andato al letto-
-ti ho detto di no-
si stava incazzando.
-voi ragazzi siete tutti uguali, tu non sei l’eccezione, zayn-
-cazzo, come te lo devo dire? Se io avessi te, non guarderei nessun altra-
lo guardavo negli occhi, non capivo cosa voleva dire, cercavo una spiegazione in quegli occhi che sembravano nascondere tutto. Fu un attimo, le sue mani si posarono sul mio viso e le nostre lingue si attorcigliarono. Mi bloccò al muro continuando a baciarmi, non riuscivo a staccarmi, ma lo fece lui.
-scusa, ecco…- guardava il pavimento imbarazzato.
-che voleva dire? Cosa significava?-
-mi piaci, anche tanto-
si grattava la nuca arrossendo.
-è troppo presto-
-cosa?-
-non è un no, possiamo provarci, ma è troppo presto-
provai a sorridere, lui ricambiò e mi diede un ultimo e leggero bacio sulle labbra prima di accompagnarmi a casa.
 
26 Febbraio
Lunedì. Questo comprendeva tornare a scuola, rivedere niall, stare male.
Mi incamminavo verso scuola con alice, che per una volta era in orario, mentre le spiegavo tutta la situazione tra me e zayn.
-ehi, c’è harry!- mi disse alice saltellando e sventolando la mano per farsi notare dal riccio. Quest’ultimo quando la vide si avvicinò a lei e la baciò delicatamente. Mi sentivo leggermente fuori posto ad osservare quella scena. Me ne andai nel retro del cortile per prendere una boccata d’aria finchè non suonasse la campanella.
-uh, guarda chi c’è- no, vi prego, lui no.
-cosa vuoi?-
-come siamo permalose… troia-
-come scusa?-
-hai sentito bene-
-oh, sono io la troia? O tu che te ne sei andato con quella?-
-smettila di fare la gelosa e non chiamare mai per nome le ragazze con cui sono stato, ti comporti da bambina… bambina troia-
-la smetti di darmi della puttana quando sei tu quello che mi ha tradita?-
-tu vai con malik-
-non sono più affari tuoi con chi vado-
cercai di avviarmi verso l’entrata.
-invece sono eccome affari miei- disse mettendosi di fronte a me per bloccarmi la strada e spingendomi indietro.
-lasciami in pace, è come se non ti conoscessi più, non voglio più vederti, non voglio più sentire la tua voce. Devi sparire, come hai fatto quella sera per andare a scoparti quella- stavo urlando, non riuscivo a tenermi tutto dentro.
-smettila di urlare!- urlò anche lui.
-devi sparire!- urlai più forte. Mi diede uno schiaffo. Rimasi immobile, mentre il dolore si diffondeva sulla mia guancia. Fece dai passi indietro, mentre le foglie morte sul suolo scricchiolavano sotto le sue scarpe. Corse via, mentre io rimanevo immobile. Sentivo il bisogno di piangere. Volevo piangere, ma non potevo. Corsi a casa e dissi a mia madre che non mi sentivo bene, salii in camera mia e mi buttai sul letto addormentandomi.
Quando mi svegliai il telefono segnava le quattro del pomeriggio e dieci chiamate perse da zayn. Lo richiamai.
-allison, che fine hai fatto? Ti aspettavo fuori scuola-
-scusa zayn, non sono stata bene-
-se stai meglio domani ci vediamo?-
-certo-
sorrisi, anche se non poteva vedermi.
-allora a domani al-
-a domani zayn-

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Capitolo 19
*** 5 Marzo. ***


-allison, svegliati! Ho una sorpresa per te- sentivo la voce di niall rimbombare nella mia testa –vuoi aprire quei meravigliosi occhi e venire a fare colazione con me in un posto speciale?- come poteva essere la voce di niall?
-allison! Farai tardi a scuola!- spalancai gli occhi trovandomi mia madre davanti.
Un sogno, un fottutissimo sogno.
Mi vedevo con zayn ogni giorno, ma niall mi mancava. Avevo bisogno di lui.
-allora, vuoi deciderti ad alzarti?- insistette mia madre. Mi alzai, lavai e vestii, poi presi la cartella in spalla e uscii di casa. Non mangiavo quasi niente a colazione, non ne avevo voglia. Mia madre si lamentava, ma io non sentivo ragioni, pensavo a lui e mi si chiudeva lo stomaco, pensavo a lui e mi bruciavano gli occhi, pensavo ai suoi baci, alle sue carezze e un’ondata di tristezza si impadroniva dei miei occhi, del mio volto.
Eppure cercavo di non ammetterlo a me stessa.
’non lo amo’ dicevo a me stessa.
“eccome se lo ami”mi rispondevo da sola.
Ogni giorno speravo di dimenticarlo, ogni giorno speravo di non vederlo, ogni giorno speravo che tutto sarebbe tornato perfetto, senza niall.
-allison- sentii la voce di harry alle mie spalle.
-ciao harry- provai a sorridere. Non ci parlavo da quando io e louis stavamo per urlare.
-senti, mi scuso al posto di louis per l’altra volta, non voglio che per una sciocchezza tu non ci vuoi più vedere, parlare eccetera, eccetera…- cominciò a gesticolare mentre parlava, sembrava così buffo che mi fece sorridere.
-oh, non è niente, non me la prendo per cose di questo genere, è da immaturi-
“pff, ma per favore, tu non te la prendi?”
-ah, perfetto allora- sorrise, facendo intravedere le sue fossette –che ne dici se pomeriggio usciamo tutti insieme, magari anche alice- arrossì. Era cotto, anche tanto.
-certo- cercai di sorridere e poi mi congedai con un semplice ‘ci vediamo dopo’.
Intravidi niall mentre metteva i suoi libri a posto, mi lanciò un’occhiata, si morse l’interno della guancia, poi tornò a fissare i libri. Non aveva nemmeno provato a chiedermi scusa. Mi morsi un labbro cercando di non piangere. La promessa che avevo fatta a me stessa? Odio mantenere le promesse. Infrante, promesse infrante. Addio buoni propositi. Piangevo quasi sempre per lui, ovviamente non se ne accorgeva nessuno, non lo dicevo a nessuno, nemmeno ad alice, figuriamoci poi se lo avrei detto a zayn. Dire al ragazzo con cui mi frequento che piango perché il vero ragazzo che amo mi ha tradita e ci siamo lasciati, per di più dirgli che amo ancora niall.
-buongiorno piccola- mi salutò zayn con un piccolo bacio all’uscita da scuola.
-buongiorno zayn- cercai di sorridere, ma lasciai semplicemente intravedere la tristezza che mi portavo dentro, infatti il suo viso assunse subito un espressione preoccupata.
-che succede piccola?- mi chiese posando la sua mano sulla mia guancia e guardandomi negli occhi.
-niente, ho preso un brutto voto- mentii.
-tutto qui? Dai, tranquilla, lo recupererai- Mi sorrise. Non capiva che stavo male davvero, o forse non voleva sentire la mia risposta. Non voleva sapere che stavo così per niall.
-eccomi gente, aspettavate me?- chiese harry appena arrivato tenendo alice per mano.
-noi, harry, noi- sottolineò alice. Tutti risero. Il tutti comprende zayn, louis e liam, harry sorrise e si grattò la nuca imbarazzato.
-veramente manca qualcuno- si sentì la voce di louis.
-chi?- chiesi io incuriosita.
-eccolo- disse lui indicando col mento niall che era appena uscito dall’istituto.
No.
Lui no, vi prego.
Non ci riesco, non ce la faccio, non posso.






°°°
Eccomi qui!
Lo so, è corto, ma voglio lasciarvi sulle spine ewe
Dedico questo capitolo a Beatrice e Gianmarco, anche se probabilmente se ne strafotteranno lol
Allooora, Allison sente la mancanza di Niall, Niall prova le stesse cose?
Allison è ancora innamorata di Niall, lui lo sa?
Allison si sta frequentando di Zayn, lui ha capito che Allison sente la mancanza del biondo?
Voi cosa ne pensate?
Quale coppia vi piace di più?
Spero mi lascerete una recensione.
Alla prossima c:

@liamsolos

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Capitolo 20
*** 5 Marzo (seconda parte) ***


Niall strabuzzò gli occhi quando mi vide, fece un passo indietro, poi scosse la testa. Si avvicinava sempre di più e io sentivo una stretta allo stomaco. Mi girai verso di zayn.
-non vengo se viene lui- gli dissi sottovoce, ma mi sentì anche harry.
-hai detto di non essere immatura, dimostralo- mi disse sorridendo.
-ehi, hai detto di averlo dimenticato, no? Harry ha ragione, fagli vedere che sei maturata- mi incoraggiò zayn sorridendomi. Dimenticato? Ma per favore. Ci sto lavorando…
-ciao ragazzi- salutò tutti niall, poi mi rivolse uno sguardo, facendo un gesto con il mento per salutarmi.
-dove andiamo?- chiese liam spezzando il silenzio.
-c’è un locale aperto da poco, facciamo un salto?- intervenne louis.
-per me va bene- disse harry –tu che ne pensi, niall?-
-per me è ok- rispose niall. Un brivido percorse la mia schiena nel sentire la sua voce -per tutti gli altri va bene? Allison?- chiese poi. Faceva ancora effetto, molto effetto quando pronunciava il mio nome.
-è… è ok- balbettai. Tutti acconsentirono e ci recammo al locale. Ci sedemmo a un tavolo. I ragazzi e alice ridevano e scherzavano, io mi trovavo ovattata dal mondo. Ero nel mio mondo, nei mie pensieri, non volevo essere lì, non con niall. Lui stava simpatico a tutti, io venivo ritenuta noiosa. Io mi ritenevo noiosa.
Non ascoltai quasi tutte le conversazioni, a parte una domanda che mi diede abbastanza sui nervi.
-allora, niall, riesci ad accalappiarti quella?- lo sfidò louis guardando la cameriera. Zayn avvolse le mie spalle con il suo braccio, stringendomi a lui.
-tu ci riesci, lou?- sorrise niall guardando con sguardo di sfida lou.
-sono fidanzato, ricordi?- louis alzò le manial cielo.
-vuoi davvero che ci provi con quella? Insomma, è…-
-irraggiungibile, niall?- insistette louis.
-vedremo…- niall si alzò dal tavolo e si avvicinò alla cameriera sorridendo maliziosamente. Strinsi i pugni, senza che nessuno se ne accorse. Tornò al tavolo dopo qualche minuto, non volevo guardarlo, non volevo ascoltarlo.
-si chiama sarah, mi ha dato il suo numero, domani sera usciamo. Ah, ha un bel culo- disse mordendosi un labbro. Mi alzai dal tavolo e mi congedai con un “devo prendere una boccata d’aria". Non ce la facevo, sarei scoppiata a piangere da un momento all’altro e non volevo farlo davanti a tutti.
Cominciai a singhiozzare con le mani sul volto per non farmi vedere, tanto il locale era in un vicolo cieco di londra, non ci passava anima viva.
Delle mani coprirono i miei occhi. Mi spaventai.
-zayn?- chiesi, sentii una risatina, doveva essere lui, anche se… le sue labbra si posarono sulle mie, non era zayn. Assolutamente no. Era lui, quel bastardo che mi aveva tradita per una spagnola. Eppure non mi staccavo. Forse era il bacio più bello della mia vita, o uno dei tanti che avevo condiviso con niall. Si staccò per un attimo guardandomi negli occhi. Non riuscivo a muovermi, ormai mi ero persa in quegli occhi color mare su cui potevo farci sogni a non finire. Sorrise debolmente, poi abbassò lo sguardo. Mi ripresi.
-cosa ti salta in mente? Sei forse impazzito?- quasi urlo arrossendo.
-non mi sembra ti abbia fatto schifo- sorrise lui.
-niall, sono seria, ti ho chiesto di sparire e tu salti fuori all’improvviso e mi baci, cosa diamine ti sei messo un testa? Io cerco di dimenticarti e tu complichi le cose!-sbraitai in quel vicolo cieco, sperando che nessuno ci vedesse o sentisse.
-allora non dimenticarmi, no?- mi sorrise speranzoso avvicinandosi a me.
-niall, no, è meglio per entrambi, tu non mi amavi, bisogna stare con chi si ama e…-
-tu non ami zayn-
 ammise mentre il suo sorriso era completamente sparito.
-zayn almeno non farebbe mai quello che tu hai fatto a me!-
-allison per favore, ti amavo davvero-
-oh, ma davvero? Non mi sembrava-
-ero ubriaco, in astinenza da circa otto mesi, cosa dovevo fare secondo te?-
-se tu…-
 presi fiato tentando di trattenere le lacrime –se tu non avessi guardato il culo a quella puttana, forse ora non staremmo qui a litigare, forse quella sera saremmo andati oltre il bacio- dissi puntandogli il dito contro. Rimase a guardarmi sconcertato.
-io…- cominciò a gesticolare.
-non hai niente da dire niall- mi asciugai le lacrime e rientrai nel bar.
Dopo una mezz’oretta tornammo tutti a casa, zayn non mi degnò neanche di uno sguardo per tutto il ritorno a casa. Appena arrivata a casa mia madre mi disse che doveva andare fuori londra per un lavoro importante e che ci rimaneva per una settimana.
Casa libera.
Sola.
Ancora.

 



 

°°°



 

Eccomi qui con un nuovo capitolo uu
Allooora...

Niall ha baciato Allison.
Allison non riesce a dimenticare Niall (e come si fa? ewe)
Zayn è più distaccato, avra capito qualcosa?
Avrà capito che Allison è ancora innamorata di Niall?
Niall, dopo quello che gli ha detto Allison, si rassegnerà o continuerà a insistere?
Cosa ne pensate?
Cosa volete che succeda?
Avete qualche "desiderio" per la fine di questa ff?
Vi prego, lasciatemi una recensione cc
Recensiscono solo Gianmarco e Beatrice lol
Uh, dimenticavo, visto che Beatrice mi ha fatto pubblicita, devo ricambiare ewe
Passate dalle storie di 
Horanmylove_
E' scritto così, giusto Bea? lol
Alla prossima, continuo ad almeno due recensioni.
Plis.


@liamsolos xx

                                                                                                

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Capitolo 21
*** 6 Marzo ***


Mi svegliai di colpo. Un incubo, o forse non lo era.
Le sue labbra combaciavano con le mie, la sua mano era posata sulla mia guancia.
Stavo bene, mi sentivo a mio agio. Sarei rimasta lì in eterno, ma si staccò da me, rideva, si era preso gioco di me, camminava indietro, scomparendo nel vuoto più totale.
Lui, la mia unica luce nell’oscurità, stava scomparendo, mentre io rimanevo al buio, senza orientamento, come un animale rimasto fuori dal gregge.
Un sogno, anzi, un incubo.
Eppure era quello che era accaduto. Si era preso gioco di me e mi aveva lasciata sola. Persa.
Però io avevo Zayn, giusto? Zayn era accanto a me, o no?
Mi preparai per andare a scuola e uscii di casa. L’aria semiprimaverile sbatteva sul mio viso, facendomi stringere nel mio cappotto.
-ehi al- sentii la voce di liam dietro di me.
-ehi liam- lo salutai sorridendogli. Lui, dopo aver corso per raggiungermi, si mise a passo con me, riprendendo fiato.
-come va?- mi chiese dopo essersi ripreso dalla corsa.
-abbastanza bene- sono sola, il ragazzo di cui sono innamorata mi ha tradita, zayn non mi parla da ieri, come dovrei stare? Abbastanza bene.
-oh, ieri mi sembravi un po’ agitata- disse guardando le sue scarpe.
-già… sai, succede quando il tuo ex ragazzo ti bacia e tu sei ancora innamorata di lui- cosa cazzo ho detto? Perché ho parlato? Cosa mi sta succedendo? Liam strabuzzò gli occhi girandosi verso di me.
-che cosa?- michiese incredulo. Io mi misi una mano sulla bocca.
-uh, guarda, siamo arrivati a scuola! Devo proprio andare! O farò tardi alle lezioni- dissi sorridendo falsamente e cercando di entrare dentro l’edificio sgattaiolando via, ma liam mi prese per il polso.
-allison, cosa è successo ieri? Perché, esattamente da dopo che sei rientrata dalla tua ‘boccata d’aria’ di ieri, zayn è scontroso con tutti e niall è sempre con la testa fra le nuvole?- mi mordo il labbro nervosamente, mentre vagonate di pensieri invadono la mia mente.
-io… non… niall…- balbettavo senza dare un senso alle parole che mi uscivano di bocca.
Fa che suoni la campanella.
Ti prego.
Ti prego.
Ti prego.
-amo niall, ok?- sputai fuori chiudendo gli occhi.
-e perché non ci parli?- eh, bella domanda.
-sono troppo orgogliosa, non posso perdonarlo dopo quello che mi ha fatto! E poi…-
-e poi?- mi invitò a continuare.
-e poi credo che tutto questo tempo mi abbia preso in giro- guardai il pavimento, mentre usciva sangue dal mio labbro che mordevo da più di un quarto d’ora.
-cosa cazzo dici? Ma non ti sei accorta che ogni giorno ti fissa e ci sta male per quello che ti ha fatto? Lo notano anche i muri che tiene a te più di qualsiasi altra cosa e che farebbe di tutto per riaverti-sbottò liam facendomi rimanere di stucco.
La campanella suonò, lui mi lasciò il polso e si recò verso la classe che aveva anche lo scorso anno, per recuperare le materie in cui aveva insufficienze.
Mi recai anche io nella mia aula. Le labbra del professore si muovevano, ma il fastidioso suono della sua voce non mi arrivava. Pensavo a quello che mi aveva detto liam, ci riflettevo.
Non avevo mai fatto caso alle attenzioni che mi dava niall in questi ultimi giorni. Provavo ad ignorarlo completamente.
-gregory, vuole stare attenta alla lezione?- il professore mi richiamò.
-sono attenta!- sobbalzai.
-vuole stare attenta fuori la porta?-
-no prof- si rigirò verso la lavagna e continuò con la spiegazione–rifiuto l’offerta e vado aventi- sussurrai per non farmi sentire.
Le lezioni furono come al solito lente, ma all’uscita l’aria diventò più movimentata.
-non ti hanno insegnato che non si bacia la ragazza degli altri?- sentii la voce di zayn e subito mi bloccai. Mi trovavo nel cortile, dove c’erano tutti i ragazzi in cerchio.
Mi avvicinai per vedere meglio.
Zayn spingeva Niall.
Niall stava per cadere.
Un nodo mi stringeva lo stomaco.
-era la mia di ragazza-ribattè niall spingendo zayn.
-hai detto bene, era- questa volta zayn spinse più forte niall.
-che c’è? Hai paura che te la porti via?-chiese niall con un sorriso di sfida. Ora si farà male, me lo sento.
-sei tu che l’hai persa. Oh, dimenticavo…-zayn diede un pugno nello stomaco a niall –questo è perché l’hai tradita- poi gli diede una ginocchiata nella parti basse, mentre il biondo si piegò dal dolore.
L’avevo detto io…
-questo è perché non te lo sai tenere nelle mutande-detto questo se ne andò via, mentre niall rimaneva inginocchiato a terra, dolorante. Tutti i ragazzi se ne andarono, mentre il ragazzo rimaneva solo, nel dolore, avrei giurato che una lacrima gli cadesse lenta sul viso, mentre stingeva i denti perfetti.
Non si era ancora accorto della mia presenza, come non se n’era accorto quella notte, mentre guardavo quella scena singhiozzando, mentre mi si spezzava il cuore.
-fa così male un calcio nelle palle?- gli chiesi, si girò verso di me sorpreso.
-tu non puoi capire, sei una ragazza-
-fa più male un calcio nelle palle o un cuore spezzato? Fa più male un calcio nelle palle o stare a singhiozzare giorno e notte perché il ragazzo che ami ti ha preso in giro tuttoquesto tempo?- mi guardò confuso, mentre l’espressione sofferente non scompariva dal suo volto.
-io… allison, non puoi paragonare queste due cose-
-fa più male essere feriti fisicamente o all’anima?-
-io non lo so, allison. Credo all’anima, perché spesso le ferite nell’anima sono la causa di ferite al corpo-mi abbassai alla sua altezza, visto che si trovava a terra. Mi trovavo a un palmo dal suo viso.
-quindi come pensi mi senta io?-gli sussurrai quasi sulle sue labbra.
-non lo so…-disse provando ad avvicinarsi ancora di più, ma mi alzai, lasciandolo perplesso –cosa devo fare per curare la tua ferita? Cosa devo fare per riconquistare la tua fiducia? Cosa devo fare per riaverti con me?- mi chiese cercando il mio sguardo e provando a rialzarsi, ancora dolorante.
-se mi conosci davvero e se mi ami davvero… beh, troverai tu il modo-detto questo lo guardai un attimo, poi me ne tornai a casa.
Gli stavo dando una seconda possibilità? Può darsi…
E Zayn? Non è Niall.
 



°°°



Eccomi qui c:
Siete soddisfattidi questo capitolo?
Io sono stata tutta la sera a scriverlo, infatti son stanchissima çç
Domani ho anche il compito di matematica...
KILL ME NOW
ora scappo.
lasciatemi una recensione plis
vi amo
baci baci
#felllikeciuchino

@liamsolos

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Capitolo 22
*** 7 Marzo ***


Appena uscita da scuola mi avviai verso zayn, che si trovava appoggiato alla sua auto, con la mascella serrata e il sole che sbatteva sul suo volto, costringendolo a socchiudere gli occhi.
-ehi zayn-lo salutai.
-ciao, harry non è ancora uscito?- chiese non degnandomi nemmeno di uno sguardo e cercando con lo sguardo la chioma riccioluta di harry tra la folla.
-zayn, io volevo parlarti-dissi decisa una volta per tutte, volendo finalmente dire quello che provavo.
-sono occupato ora, sto cercando harry, non vedi?-
-allora non ti disturbo-dissi girandomi e incamminandomi verso casa.
Perché mi trattava così?
‘oh, aspetta, hai baciato il tuo ex’
È stato lui a baciare me, tanto per precisare.
‘non mi pare che a te sia dispiaciuto’
In effetti…
-allison, aspettami!-sentii niall alle mie spalle, accelerai il passo –ti ho chiesto di aspettarmi!- disse posando una mano sulla mia spalla per bloccarmi.
-vado di fretta- mugugnai rallentando il passo, ma non smettendo comunque di camminare.
-posso venire di fretta con te?- mi chiese sorridendomi.
-nah-
-come posso farmi perdonare se non me ne dai modo?-
-sei tu che hai chiuso la nostra relazione, non devo aiutarti io a riaprirla-
-se ci tenessi davvero a noi, ci proveresti-forse aveva ragione, ma il casino l’aveva combinato lui.
-l’hai combinato tu il guaio-sbuffò ormai stanco di quella situazione.
-quindi non mi ami più? Stai dicendo questo? Stai dicendo che siccome ho fatto uno sbaglio, ora sono sotto un’altra luce per i tuoi occhi e quindi non mi ami più come prima?-
-qui quello che non ha dimostrato il suo amore sei tu-sbuffò nuovamente, dandomi sui nervi –vuoi smetterla di sbuffare?- sbottai girandomi verso di lui, che fino ad ora aveva camminato dietrodi me.
-sai che ti dico? Ci rinuncio. Non ti sopporto quando fai troppo la preziosa. Quando stavamo insieme, pensavi solo a te stessa, non hai pensato di cosa avessi bisogno io?-
-niall, tu non sai cosa pensavo, tu non puoi capire come mi sento, tu non capisci niente-
-allora sembra che neanche tu capisci me-detto questo se ne andò nella direzione opposta alla mia.
Non potevo corrergli dietro, non dopo quello che mi aveva fatto.
***
Sedeva al tavolo concentrato, masticando la penna di tanto in tanto, nervoso.
Cercava di rimettere a posto i pezzi, tutto quello che a lei piaceva, per farsi perdonare.
Non avrebbe davvero abbandonato tutto.
Come poteva farlo?
Capiva l’errore che aveva commesso e capiva anche che lei non lo avrebbe perdonato facilmente.
Doveva fare una cosa che avrebbe sorpreso lei. Doveva arrivare a fare la cosa più romantica, più bizzarra, che ogni ragazza si potesse aspettare.
Lei gli aveva detto che amava la musica, che si rispecchiava nelle parole che scorrevano melodiche.
Gli aveva anche detto che ogni volta che si guardava allo specchio trovava un’imperfezione, anche se lui l’amava, l’amava anche perché ora lo faceva disperare per trovare il modo di farsi perdonare.
Gli aveva detto che l’aveva amato in segreto, morendo dentro ogni volta che lo vedeva con un'altra.
E lui lo ricordava.
Ricordava quella volta nel parco, quando lei gli aveva detto di amarlo, quando lui aveva sentito singhiozzare lei, quando era corso da lei chiedendogli il perché di quelle lacrime, quando lei aveva urlato “perché ti amo, cazzo”.
Anche lui l’aveva amata, solo che non se ne era mai accorto, fino a quella sera, che la vide scendere le scale della sua abitazione in tutta la sua bellezza.
La vedeva stupenda, mentre il suo battito cardiaco accelerava.
Si chiedeva perché improvvisamente gli sembra così stupenda e raggiante, perché vedeva ogni suo piccolo, stupendo particolare, perché il suo rossore sulle guance lo faceva sentire il ragazzo più fortunato del mondo, perché si sentiva sempre a casa quando era con lei.
Ecco la risposta: si era accorto dell’amore che provava per lei.
Fece cadere la penna sulla scrivania, mettendosi le mani nei capelli e stiracchiandosi.
Tirò fuori dal cassetto della scrivania un anello argentato avvolto in un tessuto, sospirando.
Voleva regalarle quell’anello, con il simbolo dell’infinito sopra, prima che succedesse tutto quel casino.
-ti amo allison, per favore torna da me-sospirò continuando a osservare l’anello, come se sperasse che la ragazza potesse sentirlo. Una lacrima scivolò sulla sua guancia, bagnando poi il foglio posato sulla scrivania.

 

 

°°°


Hola gente?
Che ve ne pare?
E' la prima volta che scrivo in prima persona, che ve ne pare?
Uh, ho un annuncio da farvi uu

La fanfiction sta per terminare!
Per quella poca gente che mi caga (vi amo lol), se vi piace il modo in cui scrivo (andate da uno psicologo lol) scrivo altre fanfiction.
Vi consiglio di leggere "Fall"
Basta che andate sul mio profilo efp e la trovate.
Per il resto...
Cosa ne pensate del comportamento di Zayn?
Di quello di Allison?

Cosa avrà in mente Niall per sorprendere la nostra protagonista?
Sperro mi lascerete una recensione per farmi sapere cosa ne pensate c:
Alla prossima, continuo a due recensioni xx



@liamsolos

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Capitolo 23
*** 10 Marzo ***


Rimanevo nel mio letto, dato che era sabato.
Guardavo il soffitto senza uno scopo.

-tesoro, io devo andare-diceva mia madre dal piano inferiore. Oggi sarebbe dovuta partire per lavoro e mi avrebbe lasciata da sola per una settimana.

Mi alzai dal letto

-ciao mamma, fatti sentire-dissi dandole un bacio sulla guancia.

Lei mi fece miliardi di raccomandazioni: ‘spegni il gas quando esci’ ‘non aprire agli sconosciuti’ eccetera, eccetera…
-sì mamma, certo mamma, ora vai o farai tardi-continuavo a ripetergli da più di dieci minuti.

-oh, dimenticavo, c’è una cena per due nel frigo, nel caso volessi invitare niall o alice- certo, come no.
-sì mamma, ok, ora vai-finalmente si decise.
-ti voglio bene-urlò prima di chiudere la porta d’ingresso alle sue spalle.

Il silenzio più assoluto regnò in quella casa.
Mi feci una doccia e mi vestii leggera, dato che quella mattina faceva stranamente caldo.
Indossai una camicia di jeans, dei pantaloni neri e le mie vans azzurre.
Decisi di fare quattro passi per distrarmi un po’, ma finii nuovamente a perdermi nei miei problemi, nei miei disordini.

Negli ultimi giorni non avevo pensato molto a niall…
“ma a chi cazzo vuoi mentire?” dicevo a me stessa.
Pensavo se avrebbe davvero lasciato perdere tutto, forse ormai ne ero anche sicura. Aveva deciso di dimenticarmi, e io appoggiavo quella scelta.
Ne avevo anche parlato con alice. Lei diceva che ero stata troppo dura, che dovevo perdonarlo, ma lei non poteva capire come mi ero sentita.

Continuava a dire che lui mi amava, che aveva sbagliato e che ne era cosciente.
Vidi dei ragazzi correre veloci verso di me, feci appena in tempo a scansarmi, ma unodi questi mi venne addosso, facendomi cadere. Il ragazzo si alzò subito in fretta e riprese a correre insieme ai suoi amici.
-no, ma grazie dell’interessamento eh- sbuffai, rialzandomi –potrei essermi slogata una caviglia- gli urlai dietro, ma fecero finta di non sentire.
-ti sei slogata una caviglia?- una voce familiare mi fece sobbalzare.

-zayn! Emh… no, non mi sono slogata una caviglia, è che quei ragazzi mi hanno fatto cadere-dissi impacciata. Non sapevo come comportarmi con lui, non ne avevo la minima idea. Aspettavo che facesse qualcosa, ma rimanevamo entrambi in silenzio.
-quindi… non ti sei fatta male?- mi chiese interrompendo finalmente il silenzio.
-no, è tutto ok… senti zayn, io dovrei parlarti-presi coraggio, come lo presi circa tre giorni fa.
-anche io- disse freddo.

-non…- presi aria–non sta funzionando, non può funzionare, ce ne siamo accorti entrambi- dissi tutto d’un fiato.
-già, non funziona. È ovvio che non funziona, ma potevi dirmelo che eri innamorata di niall senza farmi illudere- disse muovendo la testa in senso di dissenso e guardandomi.
-io cercavo di dimenticarlo, scusa- non sapevo cosa dire.
-certo, magari ora dovrei appendere un cartello ‘affittasi ragazzo per dimenticare quello di cui si è innamorate’-

-zayn, ti ho chiesto scusa, so di aver sbagliato- non mi ascoltava.
-e in più ti sei anche messa a sbaciucchiartelo di nascosto!-
-mi ha baciata lui, zayn! Non era nelle mie intenzioni!-
-ma per favore, allison, vi ho visti e non mi sembrava ti dispiacesse-
-ti ho chiesto scusa…-insistevo.
-certo, scusami, ormai è finita, non dovremmo litigare in questo modo. Anzi, non è mai cominciata-detto questo mi scansò dalla sua strada e proseguì il suo percorso.


Chiusi gli occhi. La testa mi scoppiava e non sapevo su chi sfogarmi.
Decisi di tornare a casa e al mio ritorno trovai un pacco sull’uscio della porta.
Lo presi e entrai dentro casa.
Cominciai ad aprirlo, trovandoci dentro varie foto di me e niall, di quando eravamo piccoli, del primo giorno delle elementari, del primo giorno delle medie, del primo giorno del liceo.
Una rappresentava me mentre dormivo.

Sorrisi al pensiero che lui l’avesse scattata per ricordo, mentre una lacrima rigava lenta la mia guancia.
Due foto erano della serata di natale che avevamo trascorso insieme.
Quando si era sbrodolato sulla camicia, quando parlava con la bocca piena mentre io ridevo a crepapelle.
Mi mancava.
Ogni momento passato insieme a lui era impresso nella mia mente, non si sarebbe mai cancellato.
In mezzo a diverse foto, c’era un cd, con un biglietto attaccato.

‘pensaci, non perdiamo tutto questo’ diceva.
Infilai il cd nello stereo, e le note di una canzone mi rilassarono.
La voce era quella di niall, senza alcun dubbio.
Le parole della canzone erano stupende.
-ti amo niall, per favore torna da me- sussurrai stupidamente come se mi potesse sentire.
 

°°°


Eccomi qui, bei camaleonti(?)

Scusatemi per il ritardo cc

Credo che questo sia il peggior capitolo che io abbia mai scritto.

Yee

Ricapitolandolo

#doesntmattermodeon
Allison e Zayn hanno rotto definitivamente (sigh)

Niall ha fatto questa sorpresa ad Allison (ve lo aspettavate?)
Fatemi sapere cosa ne pensate e...
alla prossima:D
#facepalm

@liamsolos

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Capitolo 24
*** 10 Marzo (seconda parte) ***


Sentii bussare alla porta, dopo essermi accoccolata sul divano mentre lo stereo continuava a riprodurre all’infinito la melodia che mi aveva regalato niall.
Mi alzai dal divano, mi sciacquai la faccia e poi andai ad aprire.
Il battito si fermò, lui arrossì di botto, io sbarrai gli occhi rimanendo a fissarlo.
Teneva in mano una scatolina foderata di velluto blu.
-ecco… io… avevo dimenticato di mettere questo nella sc…- cominciò a balbettare insicuro, ma lo fermai, saltandogli al collo e baciandolo, come se stessi annegando e lui fosse il mio ossigeno, come se la mia vita dipendesse da quelle labbra, come se lui fosse la mia luce nel buio.
Perché lui era tutto quello che mi salvava dalla vita sbagliata in cui vivevo.
Mi spinse dentro casa e chiuse la porta alle sue spalle con il piede.
-avevo dimenticato questo- mi disse sorridendomi e infilandomi al dito un anello con il simbolo dell’infinito rappresentato sopra. Mi morsi il labbro inferiore trattenendo le lacrime.
-ti amo- sussurrai posando la mia mano dietro il suo collo, mentre lui posava le sue sui miei fianchi.
-anche io, mi sei mancata, perdonami- mi sussurrò di risposta lui avvicinando il suo viso al mio.
Potevo sentire perfettamente il suo respiro sulle mie labbra.
Annullai la distanza che c’era fra noi alzandomi in punta di piedi.
In quel momento, non mi importava cosa era successo, o cosa sarebbe successo.
In quel momento, mi importava che eravamo noi due, insieme.
Non mi importava se un giorno lui avesse rifatto quello sbaglio, perché ora lui era lì con me, e speravo ci restasse per tutta la vita.
Mi spinse delicatamente indietro, facendomi sedere sul divano.
-niall, non c’entriamo qui- risi sulle sue labbra. Lui mi fece alzare senza smettere di baciarmi e mi portò al piano superiore, in camera di mia madre, dove c’era il letto matrimoniale.
Cominciai a sbottonargli la camicia, lui fece la stessa cosa con la mia.
-sei sicura?- mi chiese, prima di sbottonare i pantaloni. Annuii. –sicura, sicura?- insistette lui sorridente.
-vuoi che ci ripensi?- gli chiesi ridendo. Lui scosse la testa ancora sorridendo, per poi posare nuovamente le sue labbra sulle mie.
Qualcuno sa cosa vuol dire ‘amore’?
Insomma, chi ti dice che sei davvero innamorato di quella persona?
Come capisci che quella è la persona più importante della tua vita?
Succede così?
All’improvviso?
Come il ‘colpo di fulmine’?
Beh, quella sera facemmo l’amore, o almeno è quello che sentivo io.
Non so cosa sia esattamente l’amore, ma credo che sia quello che io provo per niall.
Quella sera la ricorderò per sempre.
La mattina seguente mi svegliai con la testa sul petto di niall, che ancora dormiva.
Il suo petto saliva e scendeva, mentre il suo respiro arrivava tiepido sul mio collo.
-niall- sussurrai. Lui mi accarezzò semplicemente la schiena, senza svegliarsi, mentre io mi riempivo di brividi –niall- insistetti.
Mugugnò qualcosa di incomprensibile.
-niall!- urlai dandogli una pacca nello stomaco e facendolo spaventare.
Scoppiai a ridere, mentre lui mi guardava sconvolto e stupefatto.
-allison, cazzo, fai male-
-dovevi vedere la tua faccia- continuavo a ridere, mentre sul suo viso comparve un sorrisino divertito.
-sai, sembri tanto innocente, invece non lo sei per niente- ora il suo sorriso divertito era diventato un sorriso malizioso. Gli feci la linguaccia, coprendomi con il lenzuolo.
Lui si infilò sotto le coperte insieme a me e cominciò a baciarmi sorridendo, mentre io continuavo a ridere.
-vorresti avere un figlio con me?- mi chiese ancora sorridendo, mentre ero sotto di lui, che si appoggiava con i gomiti sul materasso, per non schiacciarmi.
-cosa? Niall, ho diciassette anni!- dissi spostandolo e togliendo la testa da sotto le coperte.
-ma non dico adesso- rise, buttandosi sul suo cuscino –magari fra qualche anno…-
-fra molti anni-
lo corressi io.
-fra tre anni…- continuava lui, guardando il soffitto e ridendo sotto i baffi.
-cosa?- urlai io.
-oh, immaginati un piccolo me o una piccola te che gira per casa, non sarebbe una casa dolce?- mi alzai dal letto, mentre lui scoppiò a ridere.
Mi prese per un braccio, tirandomi giù sul letto.
-sto scherzando, stupida- continuava a ridere.
-coglione- gli feci la linguaccia.
-sei stupenda- sorrise, io diventai un pomodoro –tra cinque anni?- sbuffai.
-quando verrà, verrà- cercai di sviare la conversazione.
-da sposati avremmo dei figli?- mi chiese pensieroso guardando il soffitto.
-credo di sì- risposi titubante.
-vorresti un maschio o una femmina?-
-perché tutte queste domande?-
gli chiesi guardandolo con aria interrogativa e divertita.
-voglio parlare del nostro futuro… insomma… come una cosa… ‘seria’- arrossimmo entrambi.
-beh… credo una femmina. E tu?-
-non ci sono differenze-
rimase in silenzio qualche secondo. Lui era sdraiato sulla parte destra del letto, io sulla parte sinistra –sai… la primavera non è ancora arrivata e… io ho un po’ freddo…- sorrisi, capendo le sue intenzioni.
-vuoi che mi metta più vicina a te?- risi, vedendo il suo sorrisetto dolce mentre annuiva con la testa. Mi avvicinai a lui, appoggiando la mia testa sul suo petto, mentre lui mi cingeva le spalle con il braccio.
Sarei voluta rimanere così per sempre, mentre sentivo il suo calore.
Volevo passare il resto della mia vita con lui accanto, ne ero certa.
-se avessi una figlia la chiamerei allison, come la donna che amo- sussurrò lasciandomi di stucco, per poi lasciarmi un bacio sui capelli.

 

°°°

Eccoci, siamo quasi giunti alla fine *piange*
Eh sì, questo è il penultimo capitolo *scoppia in un pianto isterico*
Ricapitolandolo
#doesntmattermodeon
Allison e Niall hanno fatto l'ammmore lol
Zayn se l'è andata a pija 'nderculo
(se non si era capito sono di Roma lol)
La mammina di Allison non era a casa
Allison ama Niall, e Niall ama Allison
Allison e Niall discutono sulla loro futura vita insieme
Non so cos altro dirvi...
Alla prossima con l'ultimo capitolo!
Ah, scusate per il leggero ritardo ç.ç
mi dispy tanto


@liamsolos


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Capitolo 25
*** 8 anni dopo. ***


*8 anni dopo*
-Allison, sbrigati!-sentii Niall chiamarmi, mentre io cercavo qualcosa di decente nell’armadio.
-non ho niente da mettermi!-urlai di risposta. Lui arrivò nella mia stanza, mentre mi infilavo la camicia, con i pantaloni ancora slacciati.
Si avvicinò a me, prendendomi per i fianchi e posò la sua fronte sulla mia.
-Niall, sono in ritardo-lui fece scivolare le sue mani su tutto l’orlo dei pantaloni, fino ad arrivare al bottone, che chiuse.
-buongiorno amore-mi sussurrò a fior di labbra per poi darmi un veloce bacio a stampo.
-mi abbottono la camicia e ti allaccio la cravatta, giuro-dissi abbottonandomi la mia camicia.
-mamma-sentii la piccola al che mi chiamava e corsi in camera sua.
-piccola, che c’è?-le chiesi abbassandomi all’altezza del suo lettino su cui si era appena svegliata.
-pappa-annunciò lei facendo il labbruccio.
Devo dire che in fatto di cibo aveva preso dal padre.
-Niall- lo chiamai urlando dalla stanza di Al.
-cosa c’è?-chiese lui sorridente apparendo da fuori la porta con una cravatta slacciata al collo e la camicia sbottonata.
Era stupendo, aveva i capelli spettinati e un sorriso smagliante.
-non è stupendo papà?-chiesi alla piccola Al che mi osservava affamata. Lei annuì dolcemente sfoggiando lo stesso sorriso del padre.
Niall rise, con quella risata che coinvolgeva tutti.
-mai quanto la mamma e la mia piccola principessa-disse avvicinandosi a me e ad Al e adagiando le labbra sulla fronte di entrambe.
-pappa-insistette la piccola Al.
-ai suoi ordini principessa-sorrise Niall, ed andò a prendere la colazione di al.
-Niall, sono in ritardo, la cravatta te l’allaccio domani- gridai prima di chiudere la porta alle mie spalle, pronta, ma non troppo, per una nuova giornata di lavoro.
Appena arrivata in ufficio, Liam mi corse incontro.
-Allison, ricordi del pranzo, vero?-mi chiese sorridente mentre mi passava le cartelle con i documenti.
-certo! Come potrei scordarmene? Tutti insieme appassionatamente… di nuovo-risposi sorridendo.
-di nuovo-ripetè lui e sempre sorridente andò a sedersi al suo posto.
La giornata passò abbastanza velocemente, e l’ora di pranzo arrivò prima di quanto mi potessi immaginare.
Liam mi accompagnò al ristorante dove avremmo dovuto pranzare tutti insieme.
Liam, Harry, Zayn, Louis, Alice, Niall e me.
Di nuovo insieme dopo tutto questo tempo.
-Allison!- Harry corse ad abbracciarmi, poi arrivò il turno di Louis, che mi sorrise semplicemente e mi diede una pacca sulla spalla, infine Zayn.
Mi tese la mano per salutarmi, ma io dopo averla presa lo tirai per il braccio, stringendolo in un abbraccio.
-non fare il bad boy, ok?-ci scherzai su ridendo, lui sorrise.
-lo so, sono in ritardo, scusate-salutò Niall entrando nel ristorante, tutti risero.
-è arrivato il biondo tinto-urlò Louis ridendo, facendo girare tutti gli sguardi dei clienti su di noi.
-sai louis, pensavo fossi diverso, invece sei sempre il solito coglione-ammisi ridendo anche io.
-scusate il ritardo ragazzi, dovevo fare compere- disse Alice entrando e baciando Harry.
-allora, come vanno le cose tra di voi?- chiese Zayn a Harry e Alice.
-avremo un piccolo Styles-confessò alice con gli occhi lucidi e sorridendo. Mi scappò un urlo di gioia e l’abbracciai saltellando.
-sono felicissima per te-le dissi sorridente.
-e invece, tu? Cosa c’è di nuovo?-mi chiese con un sorriso smagliante. Niall mi prese per i fianchi facendomi indietreggiare fra le sue braccia, poi afferrò la mia mano e la mostrò ad alice, facendole notare la fede al dito.
-oh, e non è tutto, abbiamo anche una piccola Allison a casa- disse Niall ridendo.
-ha l’appetito e il sorriso del padre-dissi io. Alice mi abbracciò e dopo decidemmo finalmente di pranzare e tra una chiacchiera e l’altra passarono ore.
-dovremmo farle più spesso questi incontri tra amici-propose Liam.
-già, è vero- accordammo tutti, poi ci alzammo dai tavoli.
Erano tutti più grandi, eppure sembrava ieri che affrontavamo il liceo insieme, era una sensazione strana.
Improvvisamente mi sentivo vecchia, sentivo che le cose erano cambiate, eppure potevo percepire che ognuno di noi, in quel momento, era tornato ai vecchi tempi.
Tutti insieme, di nuovo.
Uscimmo tutti dal ristorante, salutandoci e abbracciandoci, io mi incamminai con Niall verso la sua auto.
-ho una cosa per te- mi sussurrò Niall all’orecchio, sfiorandomi la mano. Un brivido percorse la mia schiena.
-cosa?-gli chiesi guardandolo negli occhi e cercando di prelevare il maggior numero di informazioni da essi. Ormai dopo tutti questi anni avevo imparato a capirlo, semplicemente con uno sguardo.
-è una sorpresa-disse lui, entrando in macchina e mettendo in moto, appoggiai la testa sul sedile dell’auto, dopo esserci entrata anche io, e rimasi ad osservalo, mentre era concentrato a guidare, mordicchiandosi di tanto in tanto il labbro inferiore –so di essere maledettamente sexy mentre guido, ma potresti evitare di fissarmi? Non riesco a concentrarmi- rise lui, abbassai lo sguardo ridendo.
Dopo qualche minuto arrivammo nel quartiere più costoso di Londra, c’ero stata solo una volta in quel posto, ed era stato circa otto anni fa, a Natale.
-Niall, sbaglio o mi ci hai già portato qui?- gli chiesi divertita, lui si grattò la nuca annuendo.
-ricordi?-mi domandò, anche lui divertito. Annuii e aprii lo sportello dell’auto.
-sai che comunque sono contraria a questo, spendi un sacco di soldi in questo ristorante e ci siamo già abbuffati a pranzo, anche a cena?- lo rimproverai, lui strinse i miei fianchi con un braccio, dicendomi di fare silenzio, per poi entrare nel ristorante dove mi aveva portato otto anni prima.
-ricordi che razza di figure di merda ci abbiamo fatto qui dentro?- gli chiesi ridendo. Lui annuì, ridendo.
-e ne abbiamo ancora tante da fare- puntualizzò, poi si rivolse al cameriere, chiedendogli di portarci al nostro tavolo. Ci sedemmo al solito tavolo sul terrazzo, con la vista sul quartiere più bello di Londra.
-allora, signor Horan, lei cosa vuole ordinare?-le chiesi prendendolo per il culo, anche se ormai era davvero il ‘signor Horan’.
-beh, signora Horan- ci giocò su lui –io direi di partire con un bacio di ringraziamento per la sorpresa, uno per il passaggio ed uno perché sono dolce e strafigo allo stesso tempo- scoppiai a ridere, mentre arrivò il cameriere, che lanciava occhiatacce ad entrambi.
-ne riparliamo stasera, va bene signor Horan?- gli chiesi cercando di calmare le mie risate e coprendo il mio viso con il menù. Ordinammo e divorammo tutto, con lo stesso ‘charm’ di otto anni prima.
-merda, la cravatta-imprecò Niall quando gli cadde della salsa sopra l’indumento.
-sei sempre il solito Niall-risi a crepapelle, mentre lui cercava di rimediare pulendo la cravatta con il suo tovagliolo.
La storia si sarebbe ripetuta all’infinito, non saremmo mai cambiati, come non sarebbe mai cambiato il nostro amore.
Finita la cena, decidemmo di tornare a casa.
-ho i piedi distrutti-dissi entrando dentro casa e sfilandomi le scarpe.
-suvvia, fanno così male i tacchi amore?-mi chiese Niall sottovalutando le scarpe.
-vuoi provare, dolcezza?-lo sfidai porgendogli le scarpe con i tacchi, ridendo al pensiero di Niall con i tacchi.
-no, ti ringrazio amore, ma a me vanno bene le mie di scarpe-rifiutò la sfida, togliendosi anche lui le sue scarpe –oh, dimenticavo… non abbiamo un conto in sospeso noi due? Sai… quei tre baci…?- mi chiese avvicinandosi a me, ma venne interrotto dalla voce di mia madre, che badava ad Allison mentre noi non c’eravamo.
-shh, fate silenzio, Al si è addormentata- ci sgridò mia madre.
-ok mamma, ora puoi andare, grazie mille per esserti presa cura di Allison-quasi la cacciai di casa, per poi far rimanere solo due quelli svegli nella casa.
-ripeto… i tre baci?-insistette Niall ridendo. Mi alzai in punta di piedi lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra che durò svariati secondi, poi lui posizionò un braccio dietro la mia schiena e uno sotto le mie ginocchia, sollevandomi da terra e portandomi come una sposa alla nostra stanza da letto. Lì arrivò il secondo bacio –Allison, non trovi che la mia camicia vada lavata?- risi, capendo dove voleva arrivare.
-oh, certamente Niall-dissi slacciandogli la cravatta, per poi passare alla camicia, lui fece la stessa cosa con i miei pantaloni.
-mamma? Papà?- ci chiamò Allison sulla soglia della porta, che per un incubo si era svegliata. Niall si spostò subito da me e si girò verso la piccola Al.
-stavo aiutando la mamma a mettere il pigiamino- disse lui prendendo nostra figlia in braccio. Risi, anche io imbarazzata.
-butto sogno-disse Allison guardandoci entrambi con il labbro inferiore in sporgenza.
-ow, la mia piccolina, vuoi dormire insieme a mamma e papà?-le chiesi io, mentre Niall me la passava per mettersi il suo pigiama. Allison annuì, infilandosi sotto le coperte. Mi cambiai anche io e poi ci infilammo tutti e tre nel letto.
Niall mise il suo braccio sulle mie spalle, io appoggiai la testa sul suo petto, Allison stava in mezzo a noi due.
-papà, stolia-ordinò Al. Niall cominciò a tossire per far finta di schiarirsi la voce e fare strane facce per essere al centro dell’attenzione. Risi.
-allora-cominciò –c’era una volta una principessa, innamorata del ragazzo che sellava i suoi cavalli, che era il suo migliore amico- sbarrai gli occhi, guardando Niall, forse era un impressione, ma sembrava raccontare di noi –il ragazzo che sellava i cavalli non aveva mai notato quanto fosse bella la ragazza che vedeva quasi tutti i giorni, non si era mai accorto che la ragazza perfetta per lui fosse al suo fianco- Niall rivolse lo sguardo a me, per poi sorridermi dolcemente. Mi morsi un labbro cercando di non mettermi a piangere.
-e poi come finisce, papà?-lo incitò la piccola Al.
-poi finalmente il ragazzo si innamora della principessa e quando lei fu in pericolo, lui la salvò. Così il re diede il permesso alla principessa di sposare il ragazzo e…- lo interruppi.
-…e vissero tutti felici e contenti-finii la frase io, dando un bacio fra i capelli di Allison.
-mamma, sei tu la pincipescia?- mi chiese la piccola.
-sì, la tua mamma è la principessa-rispose per me Niall.
Allison sbadigliò, accucciandosi tra me e Niall.
-buonanotte principessa- mi disse Niall, per poi baciarmi e mettersi comodo nel letto.
Mi accoccolai sul petto di Niall, sentendo il suo calore, chiusi lentamente le palpebre, sapendo che lì sarei stata al sicuro… per sempre.



°°°

Ok, è finita.
Giuro, tra poco mi metto a piangere.
Non sapete quanto mi mancheranno Allison e Niall insieme, le vostre recensioni, anche se poche.
Davvero, credo che il mio sogno sia quello di diventare scrittrice, anche se faccio altamente cagare, e voi, recensendo, mettendo tra le preferite, seguite e ricordate la mia fanfiction mi avete resa felice, tanto.

Mi scuso tantissimo se a volte non ho risposto alle recensioni, dato che non avevo tempo.
Spero magari di sentirvi comunque, o su twitter, o con le mie altre fanfiction.
Non so che altro dirvi, se non GRAZIE per aver letto questa storia.
Ringrazio specialmente Michela, che quando volevo cancellare questa ff mi costrinse a continuarla.
Beatrice, che è dolcissima e mi ha dato consigli su come finire la ff.
Priscilla, che è il mio correttore d'italiano(?) lol
e Gianmarco, che ultimamente recensiva sempre c:
Spero continuerete a seguire le mie fanfiction e se durante tutta la storia non avete recensito, vi prego, fatelo adesso.
All'ultimo capitolo.
Che vi costa farmi tanto felice?


I love you. xx
@liamsolos

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