Moonlight

di domino55
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


1.


L'amore.
Vorrei iniziare con la parola “amore”. Che cos'è l'amore,se non una stupida perdita di tempo? Voglio dire,quanti sono davvero gli uomini e/o donne che amano davvero?
Dopo tutto però,molte persone-me incluse- lo cercano. Lo cercano disperatamente,hanno un disperato bisogno di amare e di sentirsi amate. A quale prezzo,però? Spezzarsi il cuore. Perchè l'amore fondamentalmente fa questo. Non immaginate nemmeno quanti ragazzi incontrerete,quante volte il cuore si spezzerà,prima di incontrare quello che tutti definiscono “giusto”.
Prendete me per esempio,normale ragazza,niente di particolare-se non per i capelli esageratamente lunghi,ma non so per quanti possa considerarsi “segno particolare”- grande cuore,perdo amore da tutti i pori,e..tristemente sola.
Non ho mai amato particolarmente la solitudine,fino a poco tempo fa. Causa? Cuore spezzato. Cosa sennò?
Una storia durata più di un anno. Oh..lui per me era quello giusto,era quello con cui la mattina ti svegliavi e ti compariva un sorriso quando te lo ritrovavi accanto,ancora dormente,mentre ti abbraccia. Ed è tutto rose e fiori,amore di qua..amore di la. Esiste solo l'amore..poi però qualcosa di spezza. Che sia l'età,la voglia di qualcosa che ancora non ero pronta a dargli,e forse il non amore vero. Mi aveva lasciato,tre giorni prima di Natale-immaginate la gioia- perchè ancora non ero “pronta a fare il grande passo” così l'aveva definito durante il discorso. Diceva che non poteva aspettare per sempre,che se io non ne volevo nemmeno parlare era perchè forse non ero attratta fisicamente da lui,e tutte quelle cose che si dicono come scusa per mollare una ragazzina di 19 anni.
Ero triste,forse troppo..non riuscivo ad immaginare che mi avesse mollato per un motivo così..futile?
E questa mattina,era una di quelle..buie,spente. Dove le cose le si fanno in modo automatico,senza metterci passione,e così feci.
Uscì di malavoglia da quel groviglio di coperte e lenzuola,buttai a terra la sveglia infastidita. Attraversai il corridoio come fossi uno zombie,camminata a stile morta,andai in cucina,versai un po' di caffè in una tazza,finì di bere,andai in bagno,mi tolsi i vestiti,presi un colpo quando mi guardai allo specchio,entrai in doccia,e cominciai a lavarmi. Cose di tutti i giorni.
Appena finì di sistemarmi,presi la borsa ed uscì di casa.
Vi chiederete. Ma non ha una famiglia? E dove sta andando?
Si,ho una famiglia..ma ho deciso di voler essere indipendente all'età di 18anni,e infatti..eccomi qua. E vado a lavoro. Lavoro in un piccolo bar al centro,la mattina,il pomeriggio lo passo all'università..non ho ancora amici qui,nemmeno conoscenti..solo persone con cui scambio due parole al bancone.
Entrai in macchina e istintivamente appoggiai la schiena al sedile,e mi rilassai pochi secondi chiudendo gli occhi.
Non che mi lamentassi,l'avevo scelta io quella vita..solo l'avevo immaginata diversamente. Magari pensavo di riuscire a farmi della amiche e magari pensavo di trovare un bel lavoro,magari come scrittrice,mi andavano bene anche storie per bambine. E invece no,in uno squallido pub del centro. Però tutto cambierà da oggi,me l'ero promesso.
Appena entrai nel locale un'aria calda e odore di caffè caldo mi investì. Sorrisi a tutti i clienti presenti ed entrai nel retro per posare le mie cose e mettermi il grembiule.

Buongiorno Vic,come stai oggi?” disse il proprietario. Billy,un uomo alto,decisamente troppo alto,possente ma dannatamente vecchio per una come me. Aveva un non so che cosa di sexy,che fossero i capelli lunghi,o che decidesse di vestirsi come un giovane,anche se in realtà aveva 42 anni suonati,triste no?
Bene. A te come va?” dissi scomparendo dalla porta,per arrivare dietro al bancone,mi seguì per dire. “Tutto apposto direi.”
Sorrisi per poi cominciare a fare caffè,cappuccini e lavare tavoli.
La giornata passò in fretta,troppo velocemente che non sentivo nemmeno stanchezza.
C'era tanta gente all'ora di pranzo,tutti prendevano dei panini per poi riandare al lavoro,oppure ragazzi prendevano del caffè.
A colpirmi però,furono dei ragazzi,due maschi-esageratamente belli-e una ragazza-esageratamente bella-. Erano tipo ragazzi tutti messi in tiro,belli e sistemati come nei film. Come quei vampiri belli e scintillanti. Tutte le ragazze presenti li guardano,come fossero star del cinema. Tutti osservavano il ragazzo biondo,capelli un po' lunghi,labbra sottili ma non troppo,leggera barbetta che lo rendeva più..sexy. Fumava,mentre si guardava intorno,con fare infastidito,forse per le ragazzine che appena il suo sguardo si posava su di loro ridevano maliziosamente.

"Devo aspettare altre due ore,signorina?” disse il signore di fronte a me,aspettando il sacchetto.
Mi scusi,tenga.” Dissi telegrafica io,senza passione.
Appena tornai a posare gli occhi dalla parte dei ragazzi,un colpo al cuore si fece largo nel petto notando gli occhi del ragazzo puntati addosso. Incatenai lo sguardo,lui era troppo teso,io troppo imbarazzata tanto che mi sentì le guance tingersi di rosso e distolsi lo sguardo,decisa a non guardarlo più. Avrà sicuramente pensato che fosse come le ragazzine del tavolo accanto.
Ma,manco a farlo apposta,la sua amica bionda e occhi azzurri-il che era un brutto segno-alzò la mano,per dire “Può venire qua?” e sorrise. Denti perfetti..classico.
Sorrisi e alzai un dito mimando “Un minuto.” ed entrai nel retro.
Era nervosa,sicuramente li avrei guardati come fossero dei scesi in terra,avrei fatto una figuraccia e loro avrebbero riso. Perfetto. Maledì Jess,oggi era il suo turno,ma quel pomeriggio dovetti sostituirla io,saltando anche le lezioni. Mi guadai in un piccolo e vecchio specchio,cosa che peggiorò la situazione,quei capelli a pazza non mi avrebbero aiutato,e quei vestiti terribilmente vecchi avrebbero fatto si che mi prendessero per una barbona. Perfetto!
Ma andai comunque,era pur sempre il mio lavoro.
Così spensierata mi diressi al tavolo.

Salve,che prendete?” disse ritirando il menù e guardando solo ed esclusivamente la ragazza,consapevole che purtroppo avevo gli occhi puntati addosso.
Oh un caffè andrebbe bene,per me.” sorrise in modo dolce,tanto che rimasi di stucco,mi aspettavo fosse una di quelle ragazzine che ammirava se stessa e solo lei. “Tu Liam?” si voltò verso l'altro ragazzo,che a differenza dei altri due era moro,con la pelle olivastra. “Solo un bicchiere d'acqua.” disse questo,guardandomi attentamente. “Ci siamo già visti noi?” disse poi.
Come?N-no,non credo.” dissi cercando di sorridere.
Boh.” disse appoggiando la schiena alla sedia.
Poi,mi girai sull'altro che imperterrito continuava a fissarmi.
Feci un cenno con la testa,come per chiedere cosa volesse.

Un caffè anche io.”
Bene.” e girai i tacchi per tornare dietro il balcone,dove trovai Billy.
Ti stava mangiando con gli occhi.” mi disse,mentre entrambi preparavano il caffè.
Come scusa?”
Il ragazzo li infondo,c'era uno scambio di sguardi da paura. Avreste compito atti osceni in pubblico se ne avesse avuto la possibilità.” e rise compiaciuto.
Perchè invece di dire stupidaggini,torni a fare i panini?” dissi io,fingendomi acida.
Ehi signorina,sono io qui il capo,potrei farti fare qualsiasi cosa..perciò attenta a come parli.”
Mi scusi mia imminenza.” Dissi inchinandomi.
Muoviti che ci sono due tavoli da pulire.” e scomparì dalla porta del retro,baciandomi la testa.
Il nostro era un rapporto speciale,ci eravamo presi in simpatia dal primo momento in cui misi piede qui dentro,era una specie di secondo padre,anche se dannatamente più bello.
Sospirai per poi portare il vassoio al tavolo.

Grazie.” dissero in coro. E me ne andai,sorridendo e basta.
Pulì i tavoli,salutando tutti i clienti che andavano via,e ringraziando a chi gentilmente mi lasciava qualche spicciolo.
Fino a che non sentì un tonfo,come se qualcosa si frantumasse,e in effetti era proprio così.
Una tazzina di caffè per terra,e caffè sulla maglietta del ragazzo biondo.

Dannazione.” sospirò questo.
Come giusto fare,mi avvicinai per recuperare la tazzina.

Ti sei tagliato?” dissi osservando un piccolo taglio nel palmo della mano.
Non è niente.” disse duramente.
Sicuro Alex?” disse la bionda.
Alex. Alex. Alex.

La camicia,devo andare a lavoro ora..come merda faccio?” disse buttandosi in malo modo nella sedia.
Tranquillo,ora torniamo a casa.”
A casa? Non ci arriviamo nemmeno in mezz'ora..a casa!” sbottò lui.
Mi voltai verso Billy che era venuto in soccorso per accettarsi che fosse tutto apposto.

Vic accompagnalo sul retro e cerca di riparare al danno..pensi di farcela?”
Infondo era solo una piccola chiazza.
Alex mi guardò speranzoso,alzandosi.

Io veramente..” ma notai lo sguardo severo di Billy. Sospirai. “Vedrò quello che posso fare.”
Così mi voltai per entrare nel retro,consapevole che mi stesse seguendo,e sentendo di sfuggita le scuse dei ragazzi.
Quando entrammo la porta si chiuse. C'era tensione,e anche imbarazzo..soprattutto da parte mia.
Poi si tolse la camicia.

Che cosa fai?” dissi sovrappensiero io.
"La maglietta,il caffè..non so se ricordi.” disse sarcastico lui.
Oh si..” sussurrai,doppiamente in imbarazzo.
Non guardare,Vic. Non guardare.
Così aprì l'acqua del lavandino e comincia a sciacquare la parte macchiata.

Così..lavoro qui.” disse lui,appoggiato al muro,mentre mi osservava. O ancora meglio,fissava.
Mh.” dissi,si fa per dire,semplicemente io.
Passammo minuti in silenzio.

Accidenti.” dissi io,non riuscendo a sbiancare la maglietta. “Mi tremano le mani.” dissi,non ricordando un piccolo particolare..non ero sola.
Sentì una risata soffocata.

Che hai da ridere,falla tu invece di..di..oh lasciamo perdere.” dissi buttando la maglietta nel lavandino.
E appoggiando le mani sopra. Non potevo essere normale,con un ragazzo a petto nudo accanto a me,con un sorriso sexy,che mi fissava.

Dovresti essere meno tesa.” soffiò lui,mettendosi dietro me,mentre tentava di farmi un qualcosa simile a dei massaggi. E ci sapeva fare. “Sembra che abbia paura di me.” disse sorridendo.
Borbottai qualcosa che sinceramente nemmeno io capì.
Alzai la testa,e attraverso lo specchio notai il suo sguardo fisso sulla mia spalla. Così spostò di poco la maglietta.

Uhm,siamo trasgressive vedo.” disse,notando probabilmente il tatuaggio.
Piccolo particolare,avevo disegnato un piccolo uccello nella spalla sinistra,segnò di libertà. Non facevo nemmeno più caso,come se non lo avessi più.
Infastidita mi girai. Mettendo,tra il nostro poco spazio che ci divideva la mia mano a la maglietta.

Mi dispiace non posso aiutarti.” dissi guardandolo negli occhi.
Notavo il suo divertimento negli occhi,notai il suo sorriso strafottente,e notai anche la sua braccia muscolose ma non troppo.

Non posso indossarla,è bagnata.”
Allora dovrai uscire così,tanto non penso che alle ragazzine fuori dia troppo fastidio.” disse io,cercando di allontanarmi.
Lasciam-” non riuscì a finire la frase,che un qualcosa di morbido e caldo si impossessò della mia bocca,all'inizio non capì,poi cercai di focalizzare la situazione.
Questo tizio mi stava baciando,mi aveva intrappolata senza via di fuga,e io stavo inconsciamente ricambiando il bacio.
Era la prima volta che baciavo dopo Jack,il mio ex,la prima volta dopo un anno..e mi piacque e anche parecchio.
Lui continuava a baciarmi imperterrito,io continuavo a ricambiare imperterrita. Così non so come,mi trovai tra le sua braccia,con le mie gambe allacciate alla sua vita,mentre il bacio continuava,con spazi di dolore..quando si staccava per riprendere fiato. Le nostre lingue si ricorrevano,e lui mi stringeva come se da un momento all'altro scappassi..e così fu.
Ripresi coscienza,quando per sbaglio,stringendo ancora più forte,un gemito uscì dalla sua bocca.
Così,come scottata mi scansai.

Fammi scendere.” dissi io.
Sorpreso,mi aiutò a staccarmi.
Mi sistemai,in silenzio,senza dire nulla.

Puoi anche andare,mi dispiace per la maglietta,ciao.” dissi e feci per uscire,prima che potesse dire qualcosa.
Ero scossa,appagata,confusa..ma stranamente,fottutamente,dannatamente,felice.

Ma quanto ci avete messo?” disse la ragazzina.
Non sono riuscita a togliere la macchia,mi dispiace.” dissi io,con lo sguardo basso,continuando a sistemare il locale.
Poco dopo uscì anche lui,con la maglietta ancora bagnata.

Ci tocca tornare a casa,Liz.” disse lui,superandomi come niente fosse. Poi uscirono,salutando e chiedendo nuovamente scusa,e che non sapevano come si fosse rotto.
Dopo svariati saluti e scusa andarono via. Finalmente.
Billy mi guardò con uno sguardo curioso e divertito. Tanto che si avvicinò.

Sistemai meglio i capelli.” sussurrò lui,per non farmi sentire dall'ultimo cliente rimasto.
Non risposti,portai semplicemente i bicchieri al bancone.
Ma che cosa mi era saltato in mente?
Dare baci così..a gente sconosciuta,come se niente fosse. E quello che sarebbe potuto succedere se non mi fossi fermata in tempo.
Mi diedi della stupida,fino a quando una voce non mi fece smettere.

Non c'è più nessuno,ora puoi anche raccontarmi.” disse sedendosi in una sedia,fingendosi una ragazzina in calore,che voleva sapere i dettagli piccante di una folle notte.
Sono impazzita,tutto qua.” dissi sedendomi nel bancone. “Non so come sia successo,l'ho fatto e basta,e non volevo..cioè si,è un bel ragazzo non posso negarlo,ma..diamine non lo conosco nemmeno,nemmeno un po',niente,uno sconosciuto!” dissi velocemente,scendendo e cominciando a camminare nervosamente.
Ho bisogno di andare a casa,farmi una doccia,chiudere finestre,e tutto mettermi nel letto..e uccidermi.” dissi. “Si farò proprio questo.” dissi andando a prendere le mie cose.
Sentì una risata.

Oh andiamo..è solo un bacio no?” annuì. “Che vuoi che sia un bacio?”
IO ho dato il mio primo bacio a un ragazzo dopo due mesi..DUE,non dopo un minuto!” dissi infuriata io.
Ti fai troppi problemi,sei una ragazzina,queste cose si fanno. Io alla tua età mi davo alla pazza gioia,senza esagerare..ovviamente.”
Mi calmai a quelle parole. Era solo un bacio,che c'era di male? Il problema sarebbe stato se ci fossimo spinti oltre.

Mh,io vado..buon proseguimenti di serata.” dissi salutandolo.
Sorrise semplicemente,come sempre.
Appena arrivai alla macchina,sorrisi come una cretina.
Feci tutto il tragitto con la musica allegra alla radio,e un sorrisone stampato in faccia.
Appena arrivai a casa,controllai ci fossero messaggi,ma erano tutti che riguardavano pubblicità. Così frettolosamente mi feci una doccia,per poi andare al pc.
Capitemi,avevo 19 anni e facebook oramai l'avevano cani e porci.
Controllai messaggi,notifiche e un colpo mi venne appena vidi la richieda di amicizia di un certo..Alex Deblow. Sperai con tutta me stessa che non fosse lui,ma dopo aver accettato,e quindi visto le foto,imprecai schifosamente.
Mi aveva trovata,magari pensava che fossi una poco di buono,magari l'avrà già detto a tutti.
E impallidì al solo pensiero,non avevo una reputazione,non mi conosceva nessuno..ma sicuramente dopo quelle voci..non sarebbe stare una delle migliori.
Si aprì magicamente la chat.

Mi sa che noi due abbiamo una questione in sospeso,e mi sa che dobbiamo anche parlare.” Sbattei la stessa la scrivania.
Non poteva essere,perchè? Che avevo fatto di male?
Finì per chiudere tutto,senza degnarlo di una risposta. Si sarebbe stancato,avrebbe dimenticato e avrei dimenticato anche io. Semplice,ma perfetto.



**Note finali.**

Ciao e benvenuti a tutti! Grazie per aver letto questo capitolo,una malsana idea venuta ieri pomeriggio,rinchiusa a casa con la febbre. Volevo scrivere qualcosa di diverso..e questo è tutto quello che ho saputo uscire. So che forse non piacerà,sinceramente non ha ancora colpito del tutto neanche me. Ma la speranza è l'ultima a morire,no? Magari a qualcuna di voi è piaciuto,e sinceramente lo spero.
Spero che questi personaggi vi abbiamo in qualche modo incuriosito,e spero che nel corso della storia-che sicuramente non tarderà ad aggiornare-vi facciamo divertire.
Mi scuso per gli errori,se ce ne sono,non sono arrivata in tempo a far revisionare il tutto.
Bene,mi dileguo.

Aspetto i vostri commenti(belli o brutti che siano),un bacio!
                                                                                                                                 Domino.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


1.

Vattene,adesso.” Dissi,per la millesima volta in quella giornata.
Non me ne vado,ancora.” Disse lui,per la millesima volta in quella giornata.
Poggiai malamente il vassoio nel bancone,guardando seduto di fronte Alex,che con la faccia tra le mani,mi osservava divertito.

Sono giorni che stai qua,mi segui fino a casa,la mattina sei qui..ma che vuoi da me?”
Un appuntamento,ovvio.”
Non lo avrai,ovvio.”
Era un esasperazione,il ragazzo. Odiavo questo suo essere così appiccicoso e apprensivo,non capivo cosa volesse in realtà da me. Ma qualsiasi cosa fosse,non l'avrebbe di certo ottenuta.

E allora continueremo così.” disse,bevendo la sua birra.
Ma non hai un lavoro o che so?”
Si,ma non ho clienti perciò posso stare qua quanto voglio.”
Fratellino sei esasperante.” disse la ragazza che il primo giorno se ne stava seduta con lui. “Ancora qua?”
Esattamente,e sei arrivata tu. Non rovinare tutto..va via.” disse lui,indispettito.
Prima prendo un caffè da portare via,lo prepari?” mi chiese gentilmente. “Quando a te,sgorbio. Devi ancora farmi il regalo per il compleanno..sono passati due giorni e ancora non ho avuto niente. Sei un'idiota.”
Mi dispiace piccola. Ma la signorina qua fa i capricci. Lo comprerò pomeriggio.” Disse baciandola in fronte,e in quel momento tutta la dolcezza del mondo si era depositata in loro.
Sei il fratello migliore del mondo. Ed è per questo che paghi tu. Buona giornata!” Che se ne andò dopo questa frase.
Sbuffò per prendere il portafoglio. “Quant'è?”

Oh nono..non importa.” dissi,togliendomi il grembiule.
Vai già via?”
Si,sono stanca..voglio andare a casa.” ammisi,sperando che non mi seguisse.
Oh..ok,allora ci vediamo. Domani..intendo.” E si alzò anche lui,venendomi incontro.
Alla stessa ora,no?” sorrisi. Alle 7 sotto casa mia,sempre così.
Esatto.” sorrise anche lui.
Bene..ciao.” dissi io,salutando anche Billy.
Non feci in tempo ad uscire che di tutta sorpresa,poggiò le labbra sulle mie. No,non era un vero e proprio bacio..era simili a quelli che si danno ai nonni da piccoli.

A domani.” disse,per poi uscire prima di me.
E così,mi ritrovai a camminare per le strade,con un sorriso da ebete stampato in faccia e i piedi doloranti.
Possibile che..uno come lui fosse riuscito a colpirmi così tanto? Voglio dire..è solo un'idiota appiccicoso rompi scatole..che sta tutti i giorni con me solo per convincermi a uscire con lui. Grandioso..sono un'idiota io! Un'uscita. Che sarà mai? Una pizza..una birra e poi tutti a casa.
Entrai in casa,per rilassarmi..dormire,mangiare e dormire ancora anche se in realtà erano solo le cinque del pomeriggio. Film,cioccolata e acqua ghiacciata..mi mancano i gatti e posso fare la parte della vecchia zitella.
[..]

Wake me up before you go-go..don't leave me hanging on like a yo-yo..” Mi svegliai di soprassalto con quest'insopportabile musica che proveniva di sotto. Le tre di notte,chi era il pazzo?
Mi affacciai,con solo un pantaloncino e una maglietta e i capelli a tipo pazza.
E per poco non caddi. Alex. Bagnato a causa della pioggia. Con un macchina che andava a pezzi. Con lo stereo ad alto volume,che mi guardava con uno sguardo divertito.

Ma sei impazzito? Ti uccideranno..chiudi questa musica!” dissi io.
No.” rispose pronto lui.
Sveglierai tutti. Dai non scherzare..vieni,entra qua..a casa,ma stacca!”
Ok hai vinto.” disse alzando le mani in segno di resa,come se fosse costretto..non aveva nemmeno insistito!
Sistemai alla ben meglio i capelli con le mani e andai alla porta non appena sentì dei passi.

Sei impazzito o cosa?!” dissi,non appena entrò a casa,sedendosi sul divano. “Fa come se fossi a casa tua eh!” Sorrise,fissandomi ancora,appoggiando i piedi nel tavolino,sporcandolo tutto,essendo bagnato.
Dammi due ragioni. Entro tre secondi. Solo due,per non ucciderti..adesso!”
Uno..mi vuoi troppo bene per farmi del male..du..”
Tempo scaduto,corri!” urlai io,mentre,lo rincorsi per tutta la casa. Ero seria,ma dopo un po' ci ritrovammo per ridere,scambiando a volte l'ordine..lui rincorreva me.
Sei cattiva,vai via.” disse lui,da dietro la porta di camera mia,dopo essersi gentilmente chiuso.
Apri dai..” dissi,sorridendo io.
Poi vinci,non vorrei mai. Rimarrò qui..ma tranquilla,me ne andrò quando mi accerterò che dormi.” disse tranquillo,mentre..probabilmente saltava sul letto.
Ok..io sarò nel divano,quindi quando accidentalmente uscirai io mi sarò addormentata.” dissi,ridendo,stando al gioco.
Buonanotte allora.”
Notte..”
Mi misi così sul divano,chiudendo gli occhi,ma non avevo intenzione di dormire..sorridendo ancora. Ma..ovviamente,mi addormentai al solo pensiero di avere lui a pochi passi da me,dietro una stupida porta marrone.
Quando mi svegliai però,fu per la televisione ancora accesa.
Le sei..perfetto,mi sarei dovuta alzare comunque. Mi guardai attorno,ricordando la serata di ieri notando il tappeto dall'altra parte della stanza. Ma..la cosa che mi colpì di più fu la porta della mia camera ancora chiusa. Così,prendendo le chiavi di riserva che avevo nel cassetto,andai ad aprire.
E un'immagine così tenera si presentò davanti ai miei occhi.

Alex..” sussurrai,guardandolo dormire,abbracciato al cuscino,il mio..con la bocca leggermente socchiusa e l'espressione beata. Sembrava un bambino,solo un po' più cresciuto.
Così..mi preparai alla ben meglio e dopo essermi accertata che dormisse ancora andai a prendere del caffè che non fosse scaduto al bar di fronte,convinta di trovarlo dormire al mio ritorno.

Ehi.” dissi,entrando in casa,trovandolo che cercava qualcosa tra le stanze.
Ma sei impazzita tu? Ti pare normale saperi a casa e invece non ci sei?”
Stai tranquillo..ero solo andata a prendere del caffè bevibile.” dissi,alzando i bicchieri davanti alla faccia,e guardandolo confusa non appena fece un respiro di sollievo.
Sorrise,sollevato. “Potevi avvertire..”

Dormivi. Mi dispiaceva svegliarti.” dissi,levandomi la giacca,passandogli il bicchiere.
A proposito..scusami se mi sono addormentato,non volevo farti dormire nel divano.”
Oh no..non importa,è comodo il mio divano.”
Scusami comunque,ho anche dormito a casa tua sapendo che..”
Non importa,davvero.” dissi,osservandolo seria.
O-ok.” e si voltò per andare in bagno. Da quand'è che aveva cominciato a balbettare?
Notavo la sua faccia turbata,stressata e stanca da giorni.. Era stravolto,e non ne capivo il motivo,avevo pensato inizialmente al fatto che soffrisse di insonnia ma appena l'ho visto dormire nel mio letto avevo cambiato idea. E se stesse succedendo qualcosa di grave nella sua vita? E io gli impedissi di prendersene cura per la mia testardaggine?
Passarono diversi minuti,e lui non si degnava di uscire. Così,furtivamente cercai nelle tasche della giacca qualcosa che potesse aiutarmi a capire. E appena trovai un foglio,qualcuno lo strappò dalle mie mani.

Ma che stai facendo?!” sbraitò lui.
Volevo..volevo,non lo so..” sussurrai io.
Tu volevi che?Hai cercato nella mia giacca che cosa? Non puoi mettere le mani nelle mie cose!”
Mi dispiace ok? Ero solo curiosa di sapere quello che hai..hai la faccia strana!”
Non ti giustifica questo! Tu non mi conosci,potrebbe essere la mia faccia di sempre!”
Mi dispiace! Credevo avessi qualcosa. Che altro vuoi che ti dica?” sbottai io.
Niente. Non devi dire niente.” disse lui mettendosi,appunto,la giacca e fece per andarsene.
Scappa si dai..dopo che sei rimasto qui a casa mia,vattene per una sciocchezza! Ho fatto bene a non accettare di uscire con te.”
Mi guardò per l'ultima volta,per poi voltare le spalle e andare via.
Andato. Via. Un colpo al cuore si fece largo in me dopo aver sentito il rumore della porta chiudersi.
Non poteva fare così. Aveva rovinato le mie mattinate per giorni,trovandolo fuori dalla porta di casa alle 7 del mattino anche quando avevo un diavolo per capello. Aveva fatto si che rompessi diversi bicchieri perchè si avvicinava da dietro furtivamente,lasciando baci sul collo e mi aveva fatto anche pagare i danni.
Bene,un'altra storia andata a farsi benedire. Perfetto..me ne sarei fatta una ragione,e magari sarei diventata anche suora.
Uscì così di casa,lasciando il caffè a marcire nel tavolo e il letto a marcire nel profumo di Alex.
Entrai in macchina sbattendo lo sportello,misi la chiave rischiando di romperla e partì senza controllare che ci fossero macchine. Facevo sempre così quando ero incavolata nera,facevo tutto con più enfasi,imprecando anche per le piccole cose..anche solo per il semaforo che non si degnava a segnare il colore verde.
Appena arrivai,non salutai nemmeno..mi sistemai e basta.
E la giornata passò così..sbattendo sportelli,bicchieri e vassoi.

Ehi ragazzina. Vieni subito qui prima che mi rompa tutto il locale.” Disse Billy,fermando da dietro le mie braccia,quando ormai il cielo diventava scuro e la luna cominciava a farsi vedere.
Mi voltai,mentre lui si spostava incrociando le braccia.

Non è colpa mia se è quello che pensi.” dissi io,sulla difensiva. “Non è colpa mia se sono così nervosa..cioè forse un po' di colpa c'è,ma minima.”
Non ho capito niente.”
Sospirai ricordando i clienti che erano venuti quel giorno..c'erano ragazzi..uomini donne e anziani. Ma lui no.
Lui non c'era,era arrabbiato e lo capivo.

Lui non c'era oggi. Ed è colpa mia..pensavo avesse qualcosa e ho cercato tra la sua roba ma lui non aveva niente e si è arrabbiato ed è andato via..e io lo so che non lo rivedrò più perchè sono una cretina..ecco perchè. E non so nemmeno dov'è cioè non posso andare a trovarlo per chiedergli scusa. Mi manca vedere le sua stupida faccia tutto il giorno.” dissi tutto in un fiato.
Magari sarà lui a chiedere scusa a te..” disse lui,passando un pollice nella mia guancia..e guardando dietro me.
Un Alex,con gli stessi vestiti della mattina..con i capelli in disordine e gli occhi troppo chiari e trasparenti per essere veri.

Magari..forse,manca anche a me a vedere la tua stupida faccia.” disse..cercando di sorridere.
E sorrisi anche io,lui c'era.



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