And then uploads you.

di cocochanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologue - Waits are not ready. ***
Capitolo 2: *** I'm (not) lesbian. ***
Capitolo 3: *** Ceci. ***
Capitolo 4: *** hot dogs and chips. ***
Capitolo 5: *** You're beautiful. ***
Capitolo 6: *** 1+2= kiss. ***
Capitolo 7: *** Just once and never forget it anymore. ***
Capitolo 8: *** Where were you? ***
Capitolo 9: *** First symptoms. ***
Capitolo 10: *** Titanic. ***
Capitolo 11: *** Love hurts. ***
Capitolo 12: *** Pride makes them strong but not happy. ***
Capitolo 13: *** What are we? ***
Capitolo 14: *** Friend? no. ***
Capitolo 15: *** We are together. ***
Capitolo 16: *** I only need two of us. ***
Capitolo 17: *** bothers the word sex? ***
Capitolo 18: *** But people like you do not change and those like me suffer always. ***
Capitolo 19: *** Love is suicide. ***
Capitolo 20: *** I can hear people talking out loud, but when you hold me near you drown out the crowd. ***



Capitolo 1
*** prologue - Waits are not ready. ***




Waits are not ready.

 

 


La mia vita è sempre stata un pò altanelante,ma oggi più che mai mi sento su una montagna russa.
"Mamma, perchè non può venire lui a vivere qui?", chiesi scettica. Non volevo andare a vivere con il compagno di mia madre, amavo la mia casa.
Amavo i miei amici - in realtà avevo una sola amica, dettagli - amavo la mia città.
"Cecilie, non rompermi la minchia",sbottò aggiustando le ultime cose in valigia. "Mamma sei una minchiona!", urlai stridula.
"Ah, mammamia quanto sei pesante. Non puoi essere felice per me?".
Fammici pensare..."No!".
"Bene", borbottò.
"Mamma, non voglio andare a vivere a casa di Bob è un cretino. Poi non ha i capelli! Come fai a farci sesso!?", le chiesi tranquillamente.
Tossicchiò con gli occhi fuori dalle orbite. "Cecilie, ma che dici?".
"La verità", farfugliai.
L'arpia - mia madre - mi diede un schiafetto dietro la nuca. "Và a prepare la valigia, Ceci".
"Ceci? mi fai sembrare un piatto di pasta", sbuffai salendo le scale. Non voglio andare a vivere a Londra centrale, non voglio andare a vivere con quell'uomo e basta. Che vita di merda, proprio.
Aprì la valigia e a malincuore presi tutto quello che mi serviva, con un pò di forza feci entrare tutto. Domani sarei partita e addio vecchia vita. 
 
La casa di Bob, mi faceva cagare onestamente. Era una specie di merda con le finestre. "Ciao Cecilie", mi sorrise radioso.
Ciao minchione. "Ciao", bofonchiai.
"Ehm...", guardò mia madre come in cerca di aiuto. Cosa vuoi l'aiuto del pubblico pelato? "V-vuoi vedere la tua camera?", chiese titubante.
"No, dormirò nel cesso che dici?", sorrisi per un istante - ironicamente - poi ritornai seria.
"Cecilie!", mi richiamò la stronza. Alzai gli occhi al cielo. "Si fammela vedere, Bob".
Sorrise amorevolmente mostrandomi una stanzetta rosa. Rosa barbie. Ma che cazz..?!
Spalancai la bocca. "Dimmi che questa non è la mia stanza e nessuno si farà male"
Il viso di Bob da un sorriso ritornò serio. "Perchè non ti piace?", chiese piano.
Sbuffai. Lo faccio perchè nonostante tutto voglio bene a quella cazzona di mia madre. "E' bellissima...", sussurrai.
"Cosa?", distese le orecchie.
"E'bellissima", dissi con i denti stretti. Corrugò la fronte. "Emh, io non ho cap..."
Lo precedetti. "E BELLISSIMA, PORCA CICCIA!", urlai.
Tirò un sospiro di sollievo. "Ah, menomale..." si girò di scatto e lo stesso feci anch'io.
Un ragazzo dalla pelle ambrata - come il padre - si avvicinava a noi. "Questo è mio figlio", sorrise poggiando una mano sulla spalla del tizio.
Lo scrutai per bene 10 secondi. Era davvero un bel ragazzo peccato che lo avrei odiato. Io odio tutti, non è una questione personale.
Mi stanno tutti sui i coglioni. "Zayn", sorrise svelando dei denti fottutamente perfetti. Mi porse la mano, forse voleva che c'è la stringessi.
Feci una smorfia. "Cecilie".
Vivo in una casa che odio. Ho un patrigno coglione e il figlio è un bonazzo. Dovevo essere un fottuto cozzo, sarebbe stato meglio. 
E cosa peggiore a mia vita da oggi cambierà del tutto, ma io non sono pronta. 





***


E con questa gif, ciao ovaie. AHAHA
ok, questa è la mia prima storia in assoluto
poichè le altre le ho cancellate.
L'idea mi è venuta stamattina mentre mi facevo le sopraciglia çwç AHAHA
ho pensato: buttiamo, mal che vada nessuno mi cagherà :) AHAHA
Spero davvero che vi colpisca perchè ho scritto questo prologo 1039923 volte, e alla fine è uscito
questo. 
E'corto, ma è un prologo i prossimi saranno più lunghi. :) 
alla prossima! 

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Capitolo 2
*** I'm (not) lesbian. ***




I'm (not)
 lesbian.
 
Mi alzai titubante dal letto e poggiai i piedi per terra. Minchia, che pavimento freddo. Andai in bagno, mi guardai allo specchio. 
Cazzo, che mostro che sono di mattina. In riflesso vidi Zayn con una asciugamano in vita che mi guardava divertito. "Oh, merda! Esci fuori di qui", urlai stridula.
"Dovresti uscire tu, io sono entrato per primo.", disse con calma. Feci una smorfia scocciata e usci dal bagno con ancora la visione di quel re degli dei con addosso un solo asciugamano e il petto che gocciolava. Minchia.
Scesi giù le scale e arrivai in cucina come un'assatanata. "Mamma!", urlai.
Si girò con calma sorridente insieme al pelato. Mi sembrava che andavano a rallentatore e che avessino dei vestiti ottecentesci e che Bob avesse una folta capigliatura. Minchia, stavo impazzendo. "Cosa succede?".
"Non si può vivere con un solo bagno quando in casa c'è un ragazzo".
Bob mi guardò confuso. Cazzo guardi? "Ma c'è un'altro bagno.. ed è proprio nella tua stanza", spiegò sedendosi sulla sedia e sorseggiando il caffè.
Ah, bella notizia. "Cosa credi? lo sapevo, pff", dissi sbattendo più volte le palpebre per poi materializzarmi nella mia camera e finalmente andare nel bagno. Mi preparai per il mio primo giorno di scuola e scesi giù - ancora - e mi sedetti facendo colazione.
Zayn si sedette accanto a me. "Ansiosa?".
"Per cosa?". 
"Per il primo giorno di scuola, sciocchina".
Sciocchina? Oh, questo è minchione sul serio. "No, non me ne frega una minchia", disse prendendo un biscotto e inzuppandolo nel latte.
"Ti faccio conoscere i miei amici, ti piaceranno di sicuro", sorrise.
"Non ci tengo, sono una lupa solitaria, io". 
Alzò gli occhi al cielo. "Muoviti dai, che facciamo tardi".
Presi il biscotto e con la mano presi anche la borsa, usci di casa convinta che il pakistano mi stesse seguendo, ma mi girai e non c'era.
"Zayn dove minchia stai?".
"Mi stò aggiustando il ciuffo, aspetta".
 
Quando attraversammo la soglia del cancello, tutti gli sguardi era puntati su di noi. Ma che minchia succede? Sono così orrenda? 
"Perchè ci fissano tutti, Malik?". 
Ghignò. "Perchè io sono un puttaniere - sospirò come un saggio - e quindi non hanno mai visto una ragazza di prima mattina con me".
"In che senso?".
"Nel senso che mi piace farci sesso, ma non sono uno da coccole di prima mattina".
Oh merda, non me l'immaginav... Oh, merda credano che io e questo coglione senza cervello facciamo le cose sconcie.
Feci una sformia di disgusto che lo fece ridere. Da lontano intravidi 4 ragazzi - bellissimi - che ci venivano incontro. 
Quando furono abbastanza vicino, salutarono con delle strette stupide Zayn. 
Il riccio si girò verso di me, lasciando spazio a due adorabili fossette. "Una nuova conquista Zayn?", chiese sorridendomi maliziosamente.
Spalancai gli occhi, indignata. "Ma che cazzo dici?", sbottai. 
Il riccio spalancò gli occhi ridendo. "E' la figlia della compagna di mio padre", spiegò Zayn. 
"Ah, bene", sorrise il biondino. 
Non sò perchè ma mi sembravano tutti dei pervertiti cronici. Del tipo che si sedevano a cerchio e un signore anziano con degli occhiali, li dava spazio per parlare: Mi chiamo - riccio senza nome - è sono un malato del sesso cronico. 
"Piacere Louis", mi porse la mano un visino buffo e bello, contemporaneamente. "Harry", disse il riccio. 
"Niall", il biondino. 
"Io sono Liam", si intromise un viso tanto dolce e figo. "Cecilie", dissi distaccata.
"Benvenuta nella Stadium high school", sorrise l'ammasso di ricci. Sforzai un sorriso. "Potete dirmi dov'è la segreteria? devo vedere quale sia il mio armadietto". 
"Vieni ti accompagno io", mi prese la mano - il biondino - e ci allontanammo da tutti, mentre camminavamo mi spiegava ogni tipo di persona che passeggiava per i corridoi. "Samuel, da quello stai lontana Cecilie", disse serio. 
Mi spaventò quasi. "Perchè?".
"E'un coglione ed un pervertito".farfugliò guardandolo con disprezzo. Un brivido di paura mi percorse la schiena.
"Scusa se te lo dico, ma da come sembra anche tu e i tuoi amici lo siete". 
Sospirò sforzando un sorrisetto. "Si hai ragione".
"Quindi perchè dovrei starci lontano?"chiesi a bruciapelo. 
Mi guardò intensamente. "Stai lontana da quell'essere". 
Feci per rispondere ma mi avvertì che questa era la segreteria. "Grazie Niall", sorrisi sincera.
"Di niente, a dopo". 
Entrai nella stanza e una signora - cicciotella - mi diede tutte le informazioni che mi servivano. 
Usci e andai verso il mio armadietto, lo apri e posai quello che non mi serviva, chiusi l'anta e mi trovai il riccio da un lato e Malik da l'altro.
"Hai l'armadietto accanto al nostro!", sorrise Harry. "Yuppi", dissi con poco entusiasmo. 
"Sarà piacevole, non credi?", chiese Zayn. 
Sorrisi. "Le cose piacevoli sono altre".
Alzò gli occhi al cielo e io andai nella mia classe - ora di matematica - mi guardai attorno e vidi che nella mia aula c'era Niall, Harry e Samuel. 
No, ma si incomincia bene. Ho uno pervetito seriale nella mia classe per lo più i suoi capelli rossi mi fanno pensare che qualche ragazza lo abbia sporcato di mestruazione. Sospirai cercando un banco libero, l'unico fù proprio quello accanto alla mesturazione con le braccia.
Titubante mi sedetti cercando di mantenere una certa distanza di sicurezza. "Ciao", sorrise mostrando dei denti perfetti.
Che minchia vuole? "Come ti chiami?". 
Che minchia vuoi? troione. Mi girai ignorandolo, ma mi richiamò. "Oddio, forse sei sorda... ok, ora faccio dei gesti per farti capire". 
Alzai un sopraciglio quando cominciò a fare dei gesti senza senso. "Non sono sorda", lo stoppai e sorrise.
"Bene, sarebbe stato un peccato".
Minchione. "Ma i tuoi capelli sono rossi perchè sei nato così o perchè ti sei scopato una ragazza con le mesturazioni?", chiesi senza pensare.
Mi tappai subito la bocca, ma contro ogni mia aspettativa rise di gusto. "Ehm, sarebbe stato fico, ma no.. sono nato così". 
Non è tanto male dopo tutto. Anche se le parole dell'amico di Zayn mi giravano in testa come un ventilatore. 
Prese il libro di matematica e io mi accorsi di non aver portato un cazzo. "Potresti metterlo in mezzo, per favore?". 
"Certo". 
Mise il libro in mezzo e per tutta l'ora non parlammo più anche perchè evitai ogni contatto visivo. Quel tizio nonostante fosse simpatico mi incuteva timore e poi volevo seguire il consiglio di Niall. Gli sarei stata lontana. 
Quando finiro le lezioni, mi prese il polso - un pò violentemente - mi girai. "Ti và di uscire sabato?". 
Minchia. "Mi dispiace ma..."
"Ma?", mi spronò con un espressione al quanto brutta. 
"Sono lesbica". 
Ottima idea Cecilie, ottima idea. Anche se non potrei mai esserlo, la vagina mi fa senso.
Mi guardò confuso. In quel momento comparve Zayn. "Andiamo", disse contraendo la mascella fissando Samuel. "Ehm, si...", presi la mia roba. Lo salutai e me ne andai con il pakistano.
"Cecilie, stai lontano da quel ragazzo".
La seconda volta in una giornata. Non sarebbe finita li questa questione, potrei metterci la mano sul fuoco. Anzi no, se nò mi brucio porca merda. 
Potrei giurarci, si, così va meglio. 
 
***
Oh, malik anche io ti amo. HAHAH

5 recensioni? 
mi volete far piangere?! :')
Per me sono moltissime !
wkdeijfd
ok, allora.. 
Abbiamo conosciuto i ragazzi e Samuel.
Ah samuel...
CAZZO, sarà un vero problemone skjdujd
Ok, stop AHAHAH
Se questo capitolo vi fà schifo, perchè fa schifo anche a me ditemelo.
Potete dirmi che: FA CAGARE AD UN PICCIONE STITICO. 
E I PICCIONI NON SONO MAI STITICI PERCHE' CAGANO SEMPRE. LOL
non mi offendo, anzi AHAHA
ok, mi offendo però è meglio la cruda verità che una dolce bugia(?)
ANZI, ditemi una bugia AHAHHA
Ringrazio me stessa per questo banner. AHAH
eh già l'ho fatto io, LALALA.
Evaporo çwç
vi ringrazio comunque, siete fantastiche ijjdeud
 

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Capitolo 3
*** Ceci. ***





Ceci.
*mi scuso per eventuali errori, ma mi pesa il culo a rileggere AHAHA*


 
 
"Cecilie, noi usciamo per una serata romantica", annunciò mia madre guardando con occhi di intesa il pelato - Bob - che la sorrise dolcemente.
Alzai gli occhi al cielo. "Ma che avete 17 anni?".
Mia madre sbuffò. "Eh dai cazzo, Cecilie, concedimi una tregua", sbottò.
Sembrava tanto una frase dei soliti idioti e invece del Gianluca, il mio nome. Sbuffai.
Al mio fianco si mise Zayn. "Per serata romantica intendete sesso selvaggio?", chiese beffardo.
Lo guardai incredula era più sfacciato di me nelle domande. Mia madre avvampò e sorrise imbarazzata.
Hai capito Ylenia Giles - mia madre - avrebbe passato una nottata di fuoco con la scusa della serata romantica, pff.
Bob fulminò il figlio per poi mandarlo a quel paese. Si misero i giubbotti e uscirono. In casa rimanemmo solo io e il pakistano.
Si era pakistano, la madre lo era. "Io vado a chiudermi in camera mia, con la chiave..", sottilineai la parola chiave.
"Aspetta!", mi bloccò. Mi girai nuovamente notando i suoi occhi che mi guardavano, era imbarazzante. "Che minchia vuoi?".
"La tua dolcezza mi fà sciogliere", bofonchiò.
"Zayn, cosa vuoi?", chiesi dolcemente. Sorrise. "Ecco và molto meglio".
Alzai un sopraciglio. "Allora?"
"Ho fame".
E che minchia vuoi? "E quindi?".
"E quindi dato che sei donna dovresti cucinare qualcosa", sorrise amorevolmente.
Forse il fumo mi stava uscendo dalle orecchie. Anzi senza il forse. "Zayn infilzati una forchetta nel ciuffo".
Sbuffò avvicinandosi a me. "Per favore... ho davvero tanta, ma tanta fame", disse facendo il labbruccio.
Al pakistano gli hanno fottuto il cervello, ne sono sicura. "Ma io sò cucinare poche cose Jhonny", Jhonny come jhonny bravo.
"Jhonny?", chiese confuso.
"Non ci pensare Malik, dimmi cosa posso cucinare perchè anch'io ho un pò di fame", ammisi.
Si toccò il mento col fare pensieroso e sorrise come un'ebete quando la lampadina del suo cervello - inesistente - si accese. "Uno spaghetto aglio e olio?".
Mmh, buono. "Ottima idea. Però devi aiutarmi".
"Emh, vabene", sorrise.
Ma sorrideva sempre? e che minchia. Mi feci una coda disordinata e mi avviai in cucina seguita da lui.
Presi una padella e una pentola che riempi di acqua prima di metterla sotto il fuoco. Quando bollì ci spiaccicai dentro gli spaghetti con un pò troppa forza che Zayn mi spostò e fece lui. "Se sai farla, falla solo tu", dissi inacidita.
"Li stavi spezzando, la vuoi o no la mia mano?".
Giusto. "Ehm, si.. ma stai calmo che ti prendo a sfrangate sulle gengive!".
Rise di gusto prima di preparare il sugo per gli spaghetti. Mi girai ad osservarlo mentre tagliava l'aglio. Quant'è era bello, merda.
Si girò guardandomi e mi sorrise, forse si è accorto che lo fissavo come una cicciona obesa quando guarda una torta al cioccolato. Merda.
Sforzai un sorriso tornando a guardare gli spaghetti che furono pronti dopo 1 minuto. Scolai la pasta e con l'aiuto del pakistano la mischiai con il sugo.
Dopo aver preparato tutto ed aver apparecchiato, incominciammo a mangiare. "Come ti trovi a scuola?", domandò.
Peggio di una che ha scopato alla grande e ora non gli vengono le mesturazioni. "Bene", mi limitai a dire.
"Sai, ho una certa fama con le ragazze a scuola", sorrise.
Alzai un sopracciglio succhiando lo spaghetto che fece un rumore irritante. "Me ne sono accorta, però molte sono coglione", feci spallucce.
"Ed è questo il bello, sono cretine e senza cervello per questo me la danno".
Mi pulì la bocca con un tovagliolo e sorseggiai un pò d'acqua. "Che coglione", commentai.
"Dopo un pò stancano le ragazze così, sai?", disse guardandomi intensamente.
Non dire minchiate Zayn che ti piace scopare come un ippopotamo in calore. "Sè..."
"Sul serio, le ragazze come te sono meglio", sorrise sincero.
Mi si bloccò uno spaghetto in gola, facendomi tossire, stavo per morire merda. Bevvi un sorso di acqua e ritornai a respirare. Ho temuto il peggio, cazzo. "Ma lo sai l'orgasmo delle scrofe dura 30 minuti?", dissi sviando il discorso.
Fece per ribattere ma spalancò la bocca. "30 minuti? porca merda!", disse con gli occhi che luccicavano dalla sorpresa.
Quant'è cretino. "30, come le ragazze che ti scopi alla settimana", ironizzai.
"30 ragazze? ma nemmeno se fossi Rocco siffredi Ceci!".
Ceci? non mi chiamate così, che nervi, minchia. Non sono un cecio. "Non chiamarmi Ceci, mi fai girare i coglioni".
"Ok, Ceci".
Lo faceva apposta, che lurido stronzo. "Vaffanculo".
"Vabbene, Ceci".
Continuava? "Inficcati una barca nel culo".
"Sei impazzita? Ceci".
Oh merda, ma questo è ridotto male sul serio. Sbuffai infastidita e mi alzai dal tavolo prendendo il mio piatto e posandolo nella lavastoviglie.
"E il mio Ceci?".
"Il tuo te lo posi tu, coglione incallito! Chiamami di nuovo Ceci e ti straccio gli occhi dalle orbite!".
Alzò gli occhi al cielo. "Quanto sei pesante... - sospirò - Ceci".
Nemmeno il tempo di pensare che mi tolsi la pantofola e gliela lanciai, peccato che la schivò. Minchia, che riflessi.
Rise così tanto da piegarsi in due. "Che hai da ridere?".
"La tua faccia mentre mi lanciavi la pantofola, sembravi un toro". Quanto mi irrita questo minchione.
Prima che potessi ribattere me lo ritrovai di fronte che mi sorrideva dolcemente. "Comunque grazie per il pranzo, sei un ottima cuoca", mi fece l'occhiolino.
Stava cercando di fare colpo? "Prego", risposi fredda.
"Davvero un'ottima cuoca... - prese una pausa. Ghignò. - Ceci".
E' un caso perso. E'un coglione, ed i coglioni rimaranno tali. "Il cieco te lo ficco in culo!".
Alzò gli occhi al cielo. "Dai vediamoci un film, horror".
Non mi sembra il caso. E' buio e.. ho paura. "Comico... è meglio", dissi nascondendo il nervosismo.
"Hai paura?", ghignò.
Risi - nervosamente - e mi sedetti sul divano. "Horror sia!".
Prese una videocasetta - L'esorcista - e la mise, si sedette accanto a me. "Se hai paura, puoi abbracciarmi", mi fece l'occhiolino.
"Non avrò paura".
 
Oh, merda. Penso che morirò di paura. Si può morire dalla paura? Beh, c'è una prima volta per tutto. "Merda, leva questa merda!" urlai come una impossessata scavalcando il divano e andando a rifugiarmi dietro. Rise fragorosamente togliendo il dvd. "E questo perchè non avevi paura.."
"Vaffanculo minchione! Vado a dormire", sbraitai.
 
23.30.
Cos'è questo rumore? Minchia. Ho paura.
 
23.45.
Oh, merda. Forse qualcuno mi stà osservando dalla penombra. Forse... dovrei andare a chiamare Zayn.
Ehm, meglio di no.
 
00.00.
Mi alzo dal letto con un'espressione sofferente e vado a bussare alla porta del pakistano. Mamma e Bob ancora devono tornare, cazzo ci stanno dando dentro. Busso forte. "Mmh...", mumugnò.
Con un calcio alla james bond aprì la porta e mi buttai sul letto di Zayn. Sobbalzò spalancando gli occhi. "Che ci fai qui?", disse con la voce impastata dal sonno. Notai che non portava la maglietta. Cazzo, quant'era figo.
Deglutì. "Allora la spiegazione è semplice vedi quando stavo cercando di addormentarm...".
"Hai paura vero?", mi precedette.
Sbuffai. "Non puoi immaginare quanta", ammisi.
Mi fece spazio nel letto e mi stesi accanto a lui. "Buonanotte piccola", sussurrò.
“Zayn fai poco il dolce e se mi sfiori anche solo con un dito, ti grattugio le palle”.
 
 
Zayn pov's.
La guardavo dormire e mi accorgevo sempre di più che era bellissima. Cazzo, se solo i nostri genitori non facessero sesso, tutto sarebbe diverso.
Mi poggiò la sua gamba tra le mie - incosciamente - e mi senti strano.
Era la prima volta che dormivo con un ragazza senza farci sesso.



 

***



3 capitoli in 3 giorni, minchia :') 
penso che ora dovrete aspettare un pò di più, perchè questi li tenevo già scritti AHAHAH
Allora, vabbene.. 
6 recensioni.
*PIANGE DALL'EMOZIONE*
Siete fantastiche, grazie grazie grazie mille!
e poi chi ha messo tra le seguite, chi ricordate, chi preferite. 
*CRISI ISTERICA* 
AHAHA
Parliamo un pò di questo capitolo che sinceramente non mi convince tanto, ma vabbè. 
Zayn e Cecilie, dormono insieme dje
ho messo anche la parte in cui pensa Zayn per farvi capire che lui
prova attrazione per Cecilie c: 
Poi che dire, djsfe
Ah si, ho cominciato a fare i banner, se volete posso farne uno anche a voi, mi
contattate privatamente e io cercherò di accontentarvi. 
 
 
Sarah - piccolasognatrice - sei bellissima!
Non farti problemi, tutte le ragazze sono bellissime.
Tutte sono delle principesse.
E questo vale per tutte, siete stupende c: 
 
Ok, dopo questa breve parentesi me ne vado a fanculo. LOL 
Ciao coglione. HAAAH
posso chiamarvi così? almeno non mi sentirò l'unica cogliona çwç AHAHA
Vi amo. <3
Il mio twitter: 
https://twitter.com/josefinewosh

 

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Capitolo 4
*** hot dogs and chips. ***



hot dogs and chips. 
*Mi rompo la minchia a rileggere, quindi se ci sono errori. Mi scuso* 
 
Posai le ultime cose nell'armadietto e lo chiusi. Sussultai quando mi trovai Samuel che mi fissava come uno psicopatico.
"Ehm.. ciao", lo salutai.
Sorrise. "Non sei lesbica vero?".
Minchia, mi aveva scoperto. Sbuffai. "Che ne sai?". 
Fissò i suoi occhi azzurri nei miei altrettanto azzurri. Sembrava dolce... per quanto uno con lo sguardo da strupatore possa esserlo.
"Ne ho conosciute di lesbiche e tu non lo sei. Quindi vuoi uscire con me?".
Avvampai. "Ehm.."
"Mi piaci molto, Cecilie...", abbassò lo sguardo imbarazzato. 
Che carino però. "Quando?".
"Stasera, vabene?". 
Annuisco lentamente. "Fantastico, a stasera", mi schioccò un bacio sulla guancia e se ne andò.
In quel momento mi accorsi che Zayn ci – mi -  stava osservando. “Zayn”, lo salutai.
Si avvicinò e mi spalmò addosso. Era davvero imbarazzante. Mise un mano sull'armadietto per non pesarmi e mi guardò intensamente.
In questi casi la campanella non suona mai, porca merda. "Esci con Samuel?", disse quelle parole con maggior disprezzo possibile.
"Ciao anche a te", lo imitai. 
Alzò un sopracciglio chiudendo la mano libera in un pugno. "Tu non ci uscirai".
Risi divertita togliendomelo di dosso. "E tu chi saresti? Io faccio quello che voglio. Se voglio potrei anche uscire con un barbapapà, tu non me impediresti". 
"Tu non ci esci", ripetè deciso. 
Alzai gli occhi al cielo. "Zayn non rompermi le palle". 
"Ma cosa ci trovi in lui?".
"Ma che minchia ne sò Zayn, ci esco e basta. E poi scusa se io ti vieto di scopare con le ragazze mi ascolteresti?". 
Sembrò pensarci. "No". 
"E allora non mi scassare la minchia", sbottai.
Io faccio quello che voglio. Quando voglio e come voglio. Comando io la mi... "Signorina smith, entra subito in classe", gracchiò la professoressa affacciandosi alla porta.
"Subito".
 
"Mamma io esco", annunciai dandomi un ultima guardatina allo specchio. "Con chi?", mi chiese.
Zayn spuntò dal nulla con le braccia incrociate. "Con un coglione", rispose. 
Alzai gli occhi al cielo. "Con un ragazzo davvero, davvero, carino", risposi fulminandolo con gli occhi.
Sbuffò tornando a sedersi sul divano. Presi il giubbotto. "Mamma alle 10 sarò a casa, ciao". 
Mi baciò la guancia e in quel momento bussarono alla porta. Feci per andare ad aprire ma Zayn balzò in piedi scattando per aprire.
"Ciao rosso", lo salutò con disprezzo. 
"Zayn", rispose Samuel allo stesso modo. Sbuffai avvicinandomi alla porta. "Ciao Samuel", sorrisi. 
"Ciao, sei bellissima".
Potrei giurare che Zayn avesse alzato gli occhi al cielo. "sei bellissima", scimiottò a bassa voce. Gli diedi una gomitata e usci di casa.
"Grazie comunque", risposi a scatto ritardo, mi sorrise portandomi alla sua macchina. Spalancai la bocca, alla faccia della macchina. 
Era una casa con le ruote. "Wow", mi uscì di getto.
Rise piano. "Ti piace?".
"Si", dissi con troppo entusiasmo che lo fece ridere. Mi ricomposi. "Cioè.. è carina". 
Mi apri la portiera come un vero gentlemen - impara da lui Zayn - e entrai sedendomi sul sedile. "Dove andiamo?". 
"Ad un ristorante - Rimones - conosci?".
No coglione. "No", mi limitai.
Mi sorrise ancora e mise in moto. In quel momento sentì il mio telefonino squillare. "Pronto?".
"Che state facendo?", una voce conosciutissima mi perforò i timpani. Zayn il cazzone. 
Mi trattenni da entrare dentro al telefono e prenderlo a sfrangate. "Ma sei coglione?", farfugliai con la testa fuori dal finestrino. 
"Cecilie, cosa state facendo?", chiese - ancora - scandendo bene le parole. Alzai gli occhi al cielo. "Mi sta portando al ristorante, che minchia vuoi?".
"Cecilie, si prudente".
Ma si è bevuto il cervello con una cannuccia blu? "Zayn ma stai fuori?".
"No, stò in casa perchè?".
Oddio, poi uno dice che i maschi sono cretini. "Ciao pakistano".
"Ricordati che io ti osservo", staccò la telefonata. Scossi la testa rassegnata e rientrai con il capo nella macchina. 
"Chi era?".
"Fatti miei", sorrisi educatamente. 
Mi guardò torvo. "Dai, dimmi chi era...".
Fatti i cazzi tuoi. "Mia madre".
"Uhm, ok". 
"Minchia", mi sfuggì. "Cioè cavolina quanti pacchetti di gomme che hai", esclamai sbalordita.
Rise piano. "Si, le uso molto.."
"Hai l'alito scostumato?". 
"Eh?".
"Cioè ti puzza l'alito?".
Rise ancora. "No e solo che mio padre vende queste cosette quà e allora ne ho una montagna". 
Annuì. Tutto il tragitto per arrivare al ristorante fù estremamente silenzioso. Il rosso non parlava molto e io ogni volta che cercavo di fare una battutina - come solito fare - mi faceva rammutolire con le sue guardate di dissaprovazione. E che minchia, io sono così non posso cambiarmi. 
All'arrivo al ristorante Samuel mi fece sedere mantenendomi la sedia. La tavola aveva una tovaglia bluastra, dei bicchieri fini e dei tovaglioli azzurri. Presi il menù e cominciai a decidere cosa mangiare. "Cosa volete ordinare?".
"Wurstel e patatine", dissi sorridente.
Il rosso tossicchiò. "Cosi tanti grassi? io invece prendo un'insalata leggera".
E porca minchia. Alzai gli occhi al cielo. "Conti i grassi?".
"Certo", sorrise.
Ma cazzo ti ridi? coglione! "Buon per te".
Passammo i minuti per l'arrivo del cibo in silenzio. Quando il cameriere portò i piatti, mi godei il mio piatto pieno di calorie aggiungendoci anche la maionese. Ben ti stà stronzo. "Wow, avevi fame eh...", commentò.
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Terminammo di mangiare e mi riaccompagnò a casa sotto i miei ordini. Mi ero rotta i coglioni, dovevo star a sentire Zayn. 
Arrivammo sotto la mia porta. "Sono stato bene..", sorrise dolcemente.
Sei stato bene? Beh, io no. Razza di psicopatico conta calorie. "Mi fà piacere, io vado a dormire".
"Aspetta...", mi fermò prendendomi il polso. 
Sospirai rassegnata. Diamoci questo bacio e poi me lo toglierò dalle palle. Fù abbastanza vicino da confondere i nostri respiri annusai il suo alito sapeva di insalata, fico. Quando sfiorò le mie labbra, la porta si aprì violentemente.
"Cecilie, entra subito".
In quel momento avrei voluto baciare i piedi a Zayn. Ok, non esageriamo, ma gli ero grata. "Si, zayn", sorrisi radiosa.
"Il bacio della buonanotte?", chiese con il broncio Samuel.
Feci per rispondere ma Zayn mi precedette. "Bacio della buonanotte? ma baciami il culo coglione", chiuse la porta - violentamente - e mi guardò male. "Stavi per baciarlo?", urlò quasi.
Spalancai gli occhi. "Già, ma tu mi hai salvato", sorrisi.
Mi guardò confuso. "Non volevi baciarlo?". 
"No, avevi ragione e coglione e anche noioso. Ti rendi conto che mi ha contato le calorie nelle patatine? e che minchia".
Scoppiò a ridere. "Ci uscirai ancora?".
"No, neanche per sogno", sorrisi. 
Fece un sospiro di sollievo. "Menomale".
"Cosa?".
Scrollò la testa. "ehm, niente. Notte piccola".
Mmh, Zayn non me la conta giusta e pensandoci ora vado a mangiarmi anche una barretta al cioccolato. Vaffanculo Samuel.

 

***

10 recensioni? 10 fottutissime recensioni?
10 meravigliose recensioni?
10.. ok, la smetto AHAHA
Grazie, grazie grazie grazie, sul serio. *piange* 
Ok allora, ora kedie
Samuel sè tolto dai coglioni? NO AHAHA
Oddio ho delle ideone per questa fan fiction :') jednfjj
questa sarebbe l'uscita di Samuel e Cecilie, samuel è un pò.. 
noioso? si AHAHAH
ma ragazze, ragazze.. tenetevi sull'attenti, Samuel romperà ancora i coglioni a Cecilie *SPOLEIR*
ksdjie
Ah, poi ancora.. 
Stavo pensando che quando finirò questa ff potrei comiciarla un'altra, ma una mini - long.
10 MODI PER FAR INNAMORARE NIALL HORAN? 
Se vi piace come idea ci lavorerò su solo dopo finita questa, perchè
poi mi incasineri e Boom. SCOPPIEREI LOL
Lo so, lo so, fa schifo questo capitolo.. però si vede un Malik GELOSO.
L'ho postato perchè 10 recensioni mi hanno dato una specie di carica, il prossimo kjfudifei l'ho scritto venti volte, ma ne è valsa la pena! AHAH
jsdjue *spoleir* AHAH
ok, me ne vado a fanculo. Ciao principesse!
Vi amo, grazie di tutto! <3

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Capitolo 5
*** You're beautiful. ***




You're beautiful.

*come sempre mi scuso per eventuali errori*

 
Mi svegliai stizzita, tutta colpa di un rumore causato da un vaso rotto. Mi alzai di scatto scendendo giù.
Sbadigliai. Feci per andare in cucina ma sentì delle urla. "Bob ma vaffanculo", urlò mia madre.
"Tesoro non è come pensi.. l'ho accompagnata perchè me l'ha chiesto", urlò di rimando il pelato.
"Che succede?", esordì una voce facendomi sobbalzare. Porca merda. "Minchia zayn, mi hai fatto cagare in mano!".
Alzò gli occhi al cielo stiracchiandosi. "Ma stanno litigando?".
Annuì pensierosa. "No stanno facendo sesso, ma ti pare?".
Sbuffò dirigendosi in cucina lo seguì. "Mamma che minchia succede?", urlai stridula.
Si portò una mano in testa aggiustandosi i capelli - nervosamente - e mi lanciò uno sguardo triste. "Bob ha accompagnato la vicina a casa sua".
E quindi? "Non capisco dov'è il problema".
Alzò gli occhi al cielo sbuffando. "La vicina è quella che ci prova spudoratamente con Bob, quella che si mette i tacchi per andare a fare una fottuta spesa", disse sull'orlo di una crisi di nervi.
Io e Zayn ci guardammo per una frazione di secondo, poi lo trascinai in salotto. "Che facciamo?", chiesi.
"Hai mai visto Criminal minds o un film poliziesco?".
Feci mente locale. "Mmh, si".
"Bene, io sarò il poliziotto buono e tu il cattivo".
"E perchè io il cattivo scusa?".
 "Bob ora ti prendo a sprangate sulla tua testa pelata del cazzo!", urlò mia madre in cucina.
Zayn mi spinse in avanti. "Non fare domande, agisci!".
Feci per ribattere ma mi ritrovai in cucina - ancora - sospirai e presi mia madre facendola sedere. Zayn mi imitò e fece sedere suo padre.
Presi il mio cellulare accendendo la lucetta e spegnendo poi le luci principali. Mi avvicinai a Bob e gliela misi in faccia. "Cosa è successo con la vicina, signor Malik?".
Mi guardò impaurito. "S-signor malik?".
Diedi un colpo sul tavolo facendolo sobbalzare. "Faccio io le domande qui", urlai.
Annui lentamente. "Niente, non è successo niente", rispose.
Sospirai mettendogli la luce ancora più vicina. "Signor Malik, dica la verità".
Chiuse gli occhi infastidito dalla luce. "L-la sto dicendo".
Zayn mi spostò delicatamente e si avvicinò al padre. "Papà, per favore dici questa verità".
"La sto dicendo Zayn, non mi credi?".
Mi intromisi battendo ancora una volta la mano sul tavolo. "Minchia, qui le facciamo noi le domande!", urlai stridula.
Zayn scoppiò a ridere. "Stai entrando troppo nel personaggio Cecilie", mi sussurrò all'orecchio. Lo guardai in cagnesco e alzò le mani in segno di resa.
Posai la luce del cellulare. "Che fai?", chiese mia madre.
La ignorai e andai in camera mia. Presi la lampada - verde - che avevo sul comodino e la portai in cucina. La misi nella presa e l'accesi puntandogliela - nuovamente - in pieno viso al pelato.
"Bob dici la verità e mia madre non si arrabbierà e tu non verrai preso a colpi con questa lampada da me".
Si asciugò la fronte con un tovagliolo. "E-ec-co lei ha te-e-ntanto di b-aciarmi", balbettò.
Mia madre si alzò di scatto. "E tu?", urlò istericamente.
"Io l’ho rifiutata, ovviamente", disse prontamente. Ylenia - mamma - rise nervosamente correndo verso la porta. Zayn fece per ricorrerla ma lo fermai. "No, aspetta", sorrisi.
Annuì guardandola correre.
Presi padre e figlio e li portai sulla soglia della porta.
Mia madre bussava freneticamente alla porta della vicina - Sofia - e quando finalmente apri le diede uno schiaffo in piena faccia.
Scoppiai a ridere. Mia madre era un fottuto mito. Si strofinò le mani e sorrise soddisfatta venendo verso di noi, intanto Sofia la guardava con la bocca ancora spalancata.
"Stronza", urlò prima di sbattere la porta.
"Hai picchiato la vicina?", le domandò Bob.
Mia madre lo ignorò tornando in cucina. Chiusi la porta e la seguimmo a ruota tutte e tre. "Mamma", la chiamai piano.
"Che c'è?", si girò con una lacrima che le rigava il viso.
Sospirai e mi avvicinai a lei facendo segno ai maschi di aspettare in salotto. Annuirono lentamente e se ne andarono.
Mi sedetti accanto a lei - per terra - con la schiena contro il muro. “Perché piangi mamma?”.
"Perché ho paura di perdere Bob…".
"Mamma lui non ti ha tradito, per favore fate pace".
Spalancò gli occhi. "Tu non lo odiavi?".
Giusto non lo odiavo? "Beh, odiare è una parola grossa... diciamo che ora questa convivenza mi piace".
"Zayn eh?", tirò su con il naso.
Tossicchiai. "Mamma per favore non dire stronzate", la ripresi. 
Alzò gli occhi al cielo asciugandosi la guancia. "Eh vabene tesoro... ti posso abbracciare?".
Tesoro? Abbracciare? "Ehm ok".
Sorrise amaramente e mi abbracciò. Posai la testa sul suo petto mentre lei mi accarezzava i capelli. "Ok, mamma vai e fà pace con Bob".
"Credi?".
"Mamma ha rifiutata una figa assurda perchè ama te".
"Figa assurda?", arricciò il naso.
"E' più bella di te mamma, non diciamo minchiate".
Mi diede un leggero schiaffetto dietro la nuca. "Vado", sorrise.
"Vai".
Si alzò e andò in salotto. Rimasi seduta per terra e poco dopo venni raggiunta da Zayn che si sedette accanto a me.
"L'hai più sentito?", chiese poggiando la testa contro il muro.
"A chi?".
"A Samuel".
"No, te l'ho detto non è il mio tipo".
Annuì posando la sua mano per terra. "Che colore ti piace?".
"E che minchia c'entra adesso, scusa?".
Rise piano. "Allora?".
"Blù".
"La cosa che odi di più?".
"Le persone che prendono in giro i più deboli. Cazzo mi fanno imbestialire. Oppure le ragazze che se la credono, cazzo mica la tenete d'oro", sbottai.
Rise. "Concordo pienamente".
Sorrisi. "A te invece che colore?".
"Anche il mio è il blu".
Alzai gli occhi al cielo. "Non ci credo è impossibile".
"Sul serio", sorrise ancora.
"E vabene, invece cosa odi di più?".
"Il fatto che viviamo insieme".
Lo guardai male. "Vaffanculo".
"Scherzo cretina".
Sbuffai. "Hanno fatto pace?".
"Si, posso dirti una cosa ora?".
Annuì lentamente. "Sputa l'uccello".
"L'uccello?", rise fragorosamente.
Io sono originale. Potevo mai dire sputa il rospo? no, io mi confondo dalla massa. "Si è molto originale, comunque cosa vuoi dirmi?".
"Sei bellissima".
 
 
Samuel pov’s.
 
Sbuffai ripensando alla serata con Cecilie, lei sembrava… scocciata?
Si, non lo sembrava lo era.
E poi quel Zayn quanto lo odio, sicuramente sarà cotto di Cecilie. Gli farò il culo.
Sospirai buttandomi sul letto, mi girai di lato affondando la testa nel cuscino.
Cecilie sarà mia.
Mia in tutti i sensi.
Dovrà essere mia e di nessun’altro.
Se non lo sarà con le buone, lo sarà con le cattive. 




 
***
Partiamo a numeri ok? lol
1. grazie per le 10 recensioni, mi volete morta?
2. avete visto i ragazzi alle olimpiadi? il ciuffo di zayn? il sorriso di niall?
il modo di muoversi di harry?
il faccino di louis?
i capelli nuovi di liam?
NON ERANO PERFETTI?
Io non sono una directioner, no perchè non li seguo
solo perchè non mi ritengo parte di questa splendida famiglia c:
ma comunque non è questo il punto. aspettate passo al punto 3 AHAH
3. Ho postato a quest'ora perchè boh, AHAHA
4. Vi consiglio una fanfiction da leggere, è davvero bellissima ragazze sul serio :) 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1136420&i=1
5. e niente, sto ancora tutta incoglionita per i ragazzi AAHAHA
notte principesse! Siete meravigliose :3

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Capitolo 6
*** 1+2= kiss. ***



1+2= kiss. 



La matematica è una fottuta nemica rompi minchia. Perchè esisti? Perchè ti hanno creato?
Sbuffai sedendomi sulla sedia. Apri il libro cercando di capire qualcosa. Qualcosina. Piccolina, piccolina. Ma niente.
"E che minchia", urlai sull'orlo di una crisi isterica. "Cosa succede?" spuntò dal nulla il pakistano.
Sbuffai. "Non riesco a fare matematica".
Spostò una sedia e si sedette accanto a me. Lo scrutai. Che voleva? "Che vuoi?".
"Ho 9 in matematica, piccola".
Spalancai gli occhi. "Allora hai un cervello" sorrisi.
"Esatto" ricambiò il sorriso, prese il libro e una penna. "Fammi vedere un pò... questi sono gli esercizi?".
Annuì guardandolo intensamente. "In matematica un polinomio è un'espressione con costanti e variabili combinate usando soltanto addizione, sottrazione e moltiplicazione".
Annuì - ancora - mordicchiandomi il labbro. Presi un quaderno per scrivere quello che mi diceva.
"Le costanti sono anche chiamate "coefficienti" e sono tutte elementi di uno stesso insieme numerico o di un anello" continuò a spiegare senza interrompere il contatto visivo.
"Aspetta" lo bloccai.
Sorrise dolcemente. "Dimmi".
"Non ho capito una minchia".
Rise piano e si spostò per essermi più vicino. Prese il mio quaderno e scrisse un polinomio e cominciò a spiegarmi come svolgerlo.
"Quindi devo mettere il 2?".
"No Cecilie, lo devi togliere" sbuffò.
Alzai gli occhi al cielo. "Scusami, come sei scorbutico mammamia".
"Non sono scorbutico, ma ti sto spiegando questo passaggio da mezz'ora!".
"Si, ma non è colpa mia se la matematica mi odia".
Sospirò. "Ora te lo rispiego piccola, stammi a sentire... vabene?".
Annuì sorridendo. Cominciò a ri-spiegare e mi perdevo nei suoi movimenti, nei suoi sorrisi, nelle sue occhiate per accertassi che lo ascoltassi. Mi perdevo in lui.
Dopo un pò mi passò la penna. "Fammi vedere se hai capito".
"Ehm, ok".
Cominciai a fare l'espressione e tra vari dubbi la finì. "Vedi"  spostai il foglio sotto il suo naso.
Sorrise. "L'ho fatta bene?" chiesi speranzosa.
"L'hai sbagliata tutta" disse accigliato.
Vaffanculo. "E che minchia sorridi a fare?".
Alzò gli occhi al cielo. “Ora piango, ok?” disse ironicamente.
“Si, piangi dai”, lo spronai.
Sbuffò ritornando a guardare sul quaderno. “Vedi hai sbagliato queste due somme e di conseguenza tutto”.
“Quindi devo sommare questo?”.
Annuì. Ripresi il foglio e feci l’espressione tutto da capo. Ci misi mezz’ora.
Passai il foglio a Zayn. Si asciugò una lacrima – inesistente – e mi sorrise. “Bravissima – sospirò - và a prendere due coca-cole... facciamo una pausa e dopo riprendiamo, vabbene?".
Perchè devo prenderle io? cosa sono una schiava? "Valle a prendere tu".
"Vai tu, dai".
"E che cazzo!" sbuffai alzandomi. Arrivai in cucina e presi la cola, la versai in due bicchiere e la posai al suo posto.
Mi incamminai nel salotto per arrivare da Zayn, ma inciampai nel tappeto. L'avevo detto a quella cretina di mia mamma di levarlo, ma lei no. 'Dà un effetto in più alla casa', diceva.Il bicchiere mi cadde a terra frantumandosi in mille pezzi, mentre l'altro volò in testa al mio professore privato barra Zayn.
Mi alzai di scatto andandogli incontro ridendo. "Oddio, scusami", risi.
Presi un tovagliolo cercando di pulirgli la fronte e il ciuffo. "Merda Zayn, scusa davvero", mi avvicinai al suo viso.
"Cazzo, forse dovresti farti una doccia perchè puzz..."
Mi stoppò baciandomi.
Posò le sue labba sulle mie. Sentì dei brividi attraversami la schiena. Caldo, freddo, nervoso, rabbia, felicità, imbarazzo tutto in un solo bacio a timbro che si approfondì dopo qualche secondo. Zayn si alzò dalla sedia continuando a baciarmi, mi accarezzò la guancia dolcemente e la sua lingua giocava con la mia delicatamente.
Mi staccai piuttosto violentemente. "Oddio mio, mi hai baciato brutto idiota!", gli urlai in faccia. “E’ colpa tua ti sei avvicinata troppo, sono un ragazzo Cecilie”.
“Oddio mio, porca merda, cazzo culo! Mi hai baciata” urlai ancora prima di scappare nella mia stanza.
Mi aveva baciato.
Mi aveva ficcato la sua lingua in bocca.
Mi aveva slinguazzato.
Mi avev… oh, al diavolo. Mi ha baciato e io non mi sono spostata, diamine. 
Feci un urlo liberatorio. “Tutto bene?” urlò Zayn da sotto.
“Vaffanculo coglione” urlai di rimando.
Mi buttai sul letto dandomi a testate con il cuscino. “Sei una cogliona Cecilie” parlai tra me e me.
“Cogliona e pure minchiona” continuai.
Il telefonino vibrò da sotto le coperte, risposi. “Pronto?”.
“Cecilie, sono Samuel, domani possiamo parlare?”.
Ci mancava solo quest’altro coglione patentato. “Se proprio devi… scusa ma adesso devo studiare matematica, ciao.”, staccai e mi ributtai con la faccia spiaccicata nel letto, urlai di nuovo ma il cuscino coprì le mie urla isteriche. Zayn Jawaad Malik mi aveva baciato! 




***


 E questi due coglioni si sono baciati, lalala AHAHAHA
anche se non è un vero bacio perchè zayn gliel'ha rubato :') 
ok, ma non è questo il punto.
Il punto è... bho AHAHHA
8 recensioni? di solito sono 10, ma comunque io vi ringrazio lo stesso
siete veramente formidabili. Mi fate piangere :')
jerdfefr 
e niente, boh, spero che vi piaccia questo misto bacio, spero di non essere
stata volgare, 
cioè mica è stato uno bacio zozzo? AHAHA
sto sclerando, ok :') 
Oddio la gif che vi ho messo di Zayn mi piace da impazzire, porca merda :3 jehu2r
ok, ciao principesse! 
o scaricatrici di porto, come preferite HAHAHA 
love u.
Ps: per il problema Samuel ci arriveremo presto è sarà tutto diverso
da come vi aspetterete skndhi

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Capitolo 7
*** Just once and never forget it anymore. ***


Just once and never forget it anymore. 


Non posso evitare di pensare al bacio che ci siamo dati io e il pakistano.
Avrei tanta voglia di prenderlo a calci in faccia.
Oggi l'eviterò, non gli parlerò, non lo guarderò. Gli starò lontana, si.
Quel ragazzo è un minchione, come ha potuto baciarmi? Cioè proprio ora che stavo diventato un pò più dolce...
Bella battuta.
Sospirai scendendo le scale, guardando bene se c'era Malik da qualche parte. Per fortuna, via libera.
Entrai in cucina, prendendo il latte e sedendomi sulla sedia.
"Buongiorno", esordì una voce. Il cazzone.
Deglutì e continuai a bere il mio latte. "Ragazzi vado di fretta, a stasera", disse Bob barra bei capelli.
Prese una fetta di pancarrè tostato e uscì di casa, seguito poi da mia madre. Rimanemmo solo io e Zayn.
"Che palle oggi ho chimica", borbottò.
Lo ignorai tornando ad inzuppare il biscotto nel latte. "Tu che hai?".
Certo, continua così. Evita di parlare del bacio che tu mi hai rubato, bravo. Coglione!
"Cecilie, ma che hai?".
Lo ignorai ancora. "Oh, andiamo ora non mi parli più?".
Distolsi lo sguardo, sorseggiando il latte. "Dai è stato solo un bacett-".
Scattai in piedi, fulminandolo. Posai la tazzina nel lavandino e mi avviai in salotto. "Dai, Cecilie".
"Porco cazzo, non osare rivolgermi la parola pakistano che bacia delle povere ragazze indifese!".
Sbuffò. Cazzo sbuffi stronzo? "Avresti potuto spostarti, ma non l'hai fatto".
Minchia, non me lo ricordare. "Ero scandalizzata", mi difesi.
Accennò una risata. "La verità è una sola...".
"La verità è che ora ti castro, brutto troio".
Alzò gli occhi al cielo. "La verità e che il bacio ti è piaciuto. Pure molto".
Spalancai gli occhi, arrossendo come una minchiona.
Cazzo merda, dì qualcosa!
Scoppiai a ridere presa dall'imbarazzo. "Non dire stronzate!".
"Ammettilo, che ti costa".
Sbuffai, sedendomi sul divano. "Aspetta dai...".
"Porca di quella pecora in calore, non parlarmi!".
"Cazzo quanto sei suscettibile, era solo un bacio, come la prendi a male...dai".
Alzai un sopracciglio. "Per te che fai sesso e baci anche il muro era un solo bacio. Per me i baci sono importanti".
Ignorò la mia 'offesa'. "E'questo il punto mia cara Ceci, non ti sei spostata perchè ti è piaciuto".
Risi nervosamente. "Che minchiata colossale".
Non mi era piaciuto il bacio con Zayn ne ero sicur...Ok, forse un pò m'è piaciuto.
Eh, vabbene mi è piaciuto e basta.
E cazzo lo bacierei ancora. Baciava così bene, era come se danzass...Cecilie basta!
"Non mi parlarei più allora?".
Annuì.
"Sul serio?".
Annuì ancora.
"Davvero?", chiese piano.
Lo guardai e aveva un visino dolcissimo. L'avrei strapazzato di coc... di calci in culo.
Sbuffai. "Zayn, se solo se solo riprovi a fare una cosa del genere, ti prenderò a sfrangate sul ciuffo così tante volte da fartelo cadere. Intesi?".
Alzò gli occhi sorridendo. "Un altro bacino?".
"Ti stacco la panocchia con una motosega!".
Rise fragorosamente. “Eh vabbene… ma mi perdoni?”.
Alzai gli occhi al cielo, incapace di trattenere ancora il muso per molto. “Si”. 
 
Zayn pov's.
"Ragazzi, sto nella merda più totale", farfugliai buttandomi sul letto di Louis a peso morto.
Liam spostò lo sguardo su di me. "Perchè?".
Sbuffai, affondando con la testa nel cuscino. Mi piaceva davvero Cecilie? no, non poteva essere. A me non piace mai nessuna, io sono l'eterno puttaniere.
"Harry non usare cucchiai in mia presenza, merda", urlò Liam sedendosi sul letto affiancandomi.
Alzai gli occhi al cielo, chi cazzo può aver paura di un fottuto cucchiaio?
"E come minchia lo mangio il gelato, con la forchetta?".
Liam sbuffò. "Dammi un pò di gelato anche a me Harry", chiese Niall.
"Anche a me ho fame", si intromise Louis.
"Ragazzi sto nella merda totale", alzai un pò il tono di voce.
Nessuno di loro si girò. "Ho un giornaletto zozzo".
"Dove?", louis.
"Dov'è?", liam.
"Oh minchia ci sono tette?", niall.
"Culo e tette", Harry.
"No non c'è, ma mi state a sentire un'attimo?", bofonchiai.
Harry mi guardò in cagnesco. "Mi hai illuso".
Risi piano. "Ho baciato Cecilie", sbottai.
Tutti si girarono verso di me guardandomi come se fossi un alieno o peggio avessi il ciuffo disordinato. "Tua sorella?", urlò stridulo Louis.
"Non è mia sorella Louis e nemmeno sorellastra...".
"I vostri genitori fanno sesso. Scopano. Tomb-"
"Ho capito il concetto", dissi stendendomi sul letto. "Ma ti piace?", chiese piano Liam.
"Cosa? no, cert... cioè è carina no?”.
Niall sbarrò gli occhi. “Carina? È una bomba sexy”.
“Vacci piano, biondino”, mi inacidi.
Alzò gli occhi al cielo. “Minchione nel senso che è una bellissima ragazza anche se quando apre la bocca…”, lasciò intendere.
Ma infondo a me Cecilie mi piaceva proprio per questo.  Non era la solita ochetta rompicoglioni. Lei era solo rompicoglioni ed era fottutamente perfetta per me.
“Allora, ti piace?”, chiese ancora, ma questa volta Harry.
“Beh…un po”.
"Sei fottuto allora", disse Harry.
Sono fottuto. 



***
Ed oggi vi regalo un bellissimo ricciolino,edne
12 recensioni? no, ma dico cazzo merda :') 
siete bellissime scaricatrici di porto AHAHAH
Ok, oggi sono di poche parole.
causa 'problemi d'amore'.
Ah, il prossimo capitolo sarà piuttosto movimentato e anche un pò piu dolce, vi avviso! :) 
wndhwu
Questo fa cagare lo so, HAHA
ma zayn ha ammesso che Cecilie gli piace, quindi. lalala
io vado, ciao principesse di porto(?) AHAHA
vi amo. 

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Capitolo 8
*** Where were you? ***




Where were you?
*Attenzione è ad alto contenuto diabetico*
 
 

Se il buongiorno si vede dal mattino era meglio se stamattina rimanevo a casa a dormire nel mio lettino rosa.
Sbuffai calciando un sassolino per terra, che palle la mattina. Mi sentì pizzicare la nuca e mi girai di scatto trovandomi una chioma rossa che mi sorrideva in modo strano. "Ciao Cecilie", disse pimpante.
Alzai gli occhi al cielo. Minchia, mi hai rotto le palle. "Ciao Samuel", bofonchiai.
Aggrottò la fronte. "Triste stamani?".
Stamani? ma che stiamo nell'ottocento?! "No, stamani mi girano i coglioni".
Annuì lentamente. "Ah, ma dimmi un pò... quando usciamo di nuovo?", sorrise parandosi davanti e spezzandomi la strada.
Giusto, non gli avevo detto che piuttosto avrei mangiato merda che uscire di nuovo con lui. "Sai non credo che usciremo di nuovo...".
"Perchè?".
Come perchè? tu conti le calorie, porca merda. "Vedi io...".
"Tu cosa?".
"Io voglio farmi suora".
Brava Cecilie, ottima idea. "Prima eri lesbica, ora sei suora - rise - dai, dimmi la verità".
Ok, ma l'hai voluto tu: Sei un rompicoglioni e non mi piaci. Ti conti le calorie uomo dai capelli meustrauti, sei inquietante.
Vabene, sarò più gentile. "Non sei il mio tipo, tutto qui", sorrisi dolcemente.
Ora però sparisci. "Ah, tu invece sei proprio il mio tipo".
Ehm? "Ne sono contenta davvero, ma tu non sei il mio".
D'un tratto mi prese il polso bruscamente - strattonandomi - dietro ad un albero. Mi spinse contro il legno e si spalmò completamente addosso.
Il sangue mi si gelò nelle vene. Non riuscivo nemmeno a fare un pensiero concreto.
Mi spostò i capelli dal collo dove incominciò a lasciare dei baci umidi. Deglutì a fatica, cercando di non piangere. Mi sbottonò i primi bottoni della camicia, lasciando intravedere il reggiseno blù. Mi palpò con avidità il seno sinistro, cercando di strappare anche gli altri bottoni.
Sentì gli occhi pizzicare, avevo fottutamente paura.
La paura mi stava consumando l'anima.
Avevo fatto dei corsi di auto-difesa...
"Sei solo mia", si leccò le labbra malizioso e schifoso. Avevo voglia di vomitargli in faccia, mi faceva schifo.
Dovevo usarli...
Mi prese il viso tra le mani - violentemente - e mi baciò con prepotenza. La sua lingua schifosa cercava la mia, che avevo aggroviglioto stretta in gola.
Si staccò deluso e mi tirò i capelli bruscamente. Mi faceva male. Tanto male. Fisicamente e psicologicamente. "Baciami", mi ordinò guardandomi con cattiveria.
Ora...
"Levami le mani di dosso!", dissi cercando di sembrare sicura, ma uscì quasi un sussurro.
"Ah si? se nò che fai?".
Deglutì rumorosamente e con tutta la forza, con la rabbia, con il disgusto, con la paura che avevo gli diedi un pugno nello stomaco facendolo
piegare in due. "Ti spacco il culo - urlai - te lo spacco!".
Alzò il viso con espressione pervertita e nauseante. "Devo essere io il primo", esclamò ricomponendosi.
Spalancai gli occhi, impaurita. Perchè nessuna mi veniva a salvare come nei film?
Con una presa - violenta - posò le sue mani sotto le mie ascelle e mi alzò buttandomi contro il muro, facendomi sbattere la schiena contro il legno duro dell'albero.
Avevo voglia di piangere, di lasciarmi andare. Di farmi violentare senza lottare.
Ma non potevo, non era da me. Avrei continuato a lottare fino all'ultimo. Si avvicinò a mi strappò la camicia, facendomela rimanere però addosso.
Sospirai e lo buttai per l'aria. Mi scagliai contro di lui dandogli un calcio nei testicoli, si piegò in due. "Fai schifo all'essero umano!", urlai istericamente.
Cadde a terra mantenendosi le palle. Mi avvicinai velocemente e gli diedi un calcio dietro la schiena.
"Volevo solo che tu volessi me..",farfugliò.
Ignorai quello che stava dicendo, ignoravo il mondo in quel momento. La rabbia si impossessava di me sempre di più e una lacrima trattenuta troppo tempo
rigò la mia guancia.
Mi sentì all'improvviso protetta da una forte presa che cercava di fermarmi. Mi girai di scatto impaurita. Era Zayn. "Cecilie", borbottò con la mascella serrata.
"Las-sciami", balbettai mentre continuavo a dimenarmi, mi lasciò ma solo per scagliarsi contro Samuel e prenderlo a pugni.
"Non dovevi toccarla!", urlò con gli occhi fuori dalle orbite. "Non dovevi tocergli un capello", urlò ancora.
Rimasi immobile ad osservare la scena, poi qualcuno mi prese la mano e cominciò a correre. Zayn.
 Mi fermai di colpo, con gli occhi che si riempirono di lacrime. Bruciavano sul viso come goccie di limone. Mi sentivo vulnerabile, fragile…
Tirai su con il naso. “Avevo bisogno di te. Dov'eri Zayn?", una lacrima mi varcò nuovamente il volto.
Non riuscivo a trattenermi, nonostante fossi una ragazza 'forte', avevo anch'io i miei momenti deboli.
Avevo bisogno anch'io di essere protetta, di abbandonarmi nelle cure di qualcun'altro.
Mi guardò con tenerezza e la mascella contratta si trasformò in un mezzo sorriso dolce, amorevole, compassionevole.
Mi prese il braccio, portandomi al suo petto delicatamente. Mi accarezzò i capelli, dolcemente. “Non avrei dovuto saltare la scuola… - sospirò - Ti prometto...".

Alzai il viso per guardarlo negli occhi. Aveva anche lui gli occhi lucidi. "...che non sarai mai più sola. Mai più".


 


 
***
Oggi vi regalo un irlandese :3 
Pensavate davvero che avessi lasciato che la mia Cecilie venisse violentata? MAI! :') 

Non potete immaginare quante volte io abbia scritto questo capitolo AHAHHA
cioè è stato un parto di una settimana AHAHA
ok, comunque 13 recensioni? voi mi riempite l'anima :) 
comunque (quanti comunque? HAHA) vorrei chiedervi una cosa, per favore rispondete AHAHA
volete che sia un periodo di recupero per questo brutto evento per Cecilie oppure un salto temporale di 1 settimana? 
un salto che porterà solo cose buone, ve lo assicuro. lalala kdj
ora scappo che il mare mi aspetta :3 
Vi amo principesse di porto(?) AHAHAH
Ps: Samuel penso che c'è l'abbiamo tolto dalle palle. lol 



 

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Capitolo 9
*** First symptoms. ***



First symptoms. 

Una settimana dopo.

Minchia, che sonno.
Diedi un'occhiata all'orologio che portava le 23:30, domani non mi avrebbero svegliato neanche dei gorilla in calore che urlavano.
Sbuffai buttandomi sul letto.
Questa settimana era passata velocemente e con un pò di intoppi, Zayn però mi era sempre stato vicino.
Nella notte quando avevo gli incubi con quel rosso di merda lui correva nella mia stanza tranquillizzandomi è stato davvero carino con me.
Presi le coperte e chiusi gli occhi cercando di addorment...
 
"Allora, sei mia?", disse Zayn baciandomi a fior di labbra.
Annuì con foga. "Mmh, si", dissi con voce che doveva sembrare sexy ma sembrò più un gridolino di una foca in calore.
Si stese su di me baciandomi da per tutto. "Mia e di nessun'altro, intesi?".
Sospirai sorridendogli poi lo attirai a me approfodendo il bacio.
Sorrise dolcemente e per non far peso su di me, si mantanne con le mani sul letto.
Mi sfilò la magl...
 
Mi alzai di scatto. "Minchia era solo un fottutissimo sogno!", urlai stridula asciugandomi la fronte bagnata.
Porca di quella pecora paralitica, ho sognato Zayn.
E no un sogno casto.
Era un sogno porno. Ok, non esageriamo. Ma sono una pervertita,cazzo.

Sospirai alzandomi dal letto e mi avviai nel bagno, dove mi preparai. Dopo essermi preparata scesi giù, per fare colazione."Ma Zayn?", mi uscì di getto.

Zitta minchiona!
Bob e mia madre si girarono di scatto guardandomi confusi e sopresi. "Ci mette più tempo a prepararsi, non lo sai?".
Ah, giusto. "Si, certo e che...".
Bei capelli mi guardava come se fossi un'alieno giallo con un pisello in testa. "Era una domanda, finitela di fissarmi", sbottai.Annuirono lentamente ma non smisero. "Minchia, finitela", urlai alzandomi dalla sedia.
Mia madre sussurrò a Bob testuali parole: forse avrà il ciclo.
Alzai gli occhi al cielo e presi la borsa. "Vado in quello schifo di scuola, con quello schifo di autobus, con questo schifo di temp-".
"Può bastare", rise mia madre.
Sorrisi anch'io e mi avviai verso la porta. "Non aspetti Zayn?", chiese Bob.
Mi girai come se fossi la ragazza dell'esorcista. "Non nominare il nome Zayn!".
"L'hai appena fatto tu", mi avvertì mamma.
"Oh cazzo, è vero!".
Risero e io sforzai un sorrisino. Varcai la soglia della porta, ma una voce mi fece girare. Il pakistano. "Non mi aspetti?".
La sua voce mi provocò un brivido. Cosa minchia mi stava succedendo?!
"No, voglio stare solo io. Come un lupo solitario. Come una forever alone. Solo io minchia!".
Sbattei la porta bruscamente e corsi verso la fermata dell'autobus che arrivò dopo 5 minuti.

 
Perchè Zayn stà parlando con quella pornostar?!
E perchè mi dà fastidio se lo fà? Cioè lo fà ogni santissimo giorno, porca minchia.
Perchè mi stà venendo voglia di prendere quella troiona a calci in culo? Perchè vorrei essere io quella che ride azzeccata all'armadietto?
Perch...Ho rotto la minchia con questi 'perchè', si lo so.
E' tutto normale, lo fà sempre. Ogni giorno parla con qualche pecora in calore diversa.
Le abbraccia anche, le accarez... oh cazzo, fucilatemi sto per fare qualcosa di cui mi pentirò.
Andai verso di loro. "Ciao pecora in calore", sorrisi amorevolmente.
Zayn scoppiò a ridere divertito, mentre la biondina mi guardò confusa. "Chi sei?".
"Sicuramente non sono una pecora in calore. Piacere Cecilie!", sorrisi.
Alzò un sopraciglio. "Pamela".
Il nome delle puttane, troie, zoccole, baldr... "Che fate?".
"Parlavamo, ma tu ci hai interrotti".
Ma ora ti piscio in testa, brutta troia! "Si, infatti", ammisi sorridendo.
Zayn non riusciva a trattenere le risate. "Allora te ne vai si o no?".
Sorrisi sghemba. "Andarmene? non credo proprio".
"Allora me ne vado io, Zayanino vieni con me?".
Zayanino?! Ma questo è scema forte. "No, tesoro devo entrare in classe, ci sentiamo dopo", le fece l'occhiolino e un attorcigliamento nello stomaco mi fece quasi
venire voglia di strappargli il ciuffo da testa. "Ciao, pecora in calore!", sorrisi amorevole.
La ragazza sbuffò spazientita e se ne andò.
"Ma che ti prende?", chiese ridendo Zayn.
Sospirai. "Io? niente facevo amicizia... comunque mi dispiace per essere stata brusca con te stamattina".
Spalancai gli occhi portandomi una mano alla bocca, seguita a ruota da Zayn che sbarrò gli occhi. "Ti dispiace?".
Cazzo, no! Dì una minchiata Cecilie! "No, certo che no!", sorrisi.
Sorrise anche lui. Porca minchia, Zayn Malik ti sorride e tu... BAAAM, sei incinta ragazza.
"Cazzo mi hai spaventato!".
Non sai quanto mi sono cagata in mano io!"Ma io ti tratto sempre una merda?".
Alzò un sopracciglio. "Ehm, la maggiorparte delle volte".
"Davvero?".
"Piccola fa niente, mi piaci per come sei - sorrise - piuttosto tutto bene?", chiese dolcemente.
Mi piaci per come sei.
Mi piaci per come sei.
Mi piaci per come sei.
Mi piaci per come sei. "Certo", sorrisi.
"Sono proprio felice, ora vado nel cesso. A dopo", sorrise amorevolmente.
Arrossì violentemente ma il pakistano non se ne accorse. Minchia. Cosa mi sta succedendo?!
Ho sognato Zayn, merda.
Ho avuto i brividi quando mi ha parlato, doppia merda.
Sono arrossita quando mi ha sorriso, tripla merda.
Mi sono ingelosita, quadrupola merda.
Non può essere. E' impossibile.
Non può piacere Zayn, è contro natura!
Lui piscia senza alzare la tavoletta del cesso! E' più vanitoso di una donna ed è un minchione!
Sono fottuta.

 


***
TOOMMOOOOOOO! :3
Dovevo postare domani, ma cazzo 16 recensioni.
16, minchia! 
AHAHAH cioè sono ancora sconvolta, ma quanto posso amarvi?
Prima di tutto, voglio scusarmi avrei voluto accontentarvi tutte. Vi giuro, chi diceva
il periodo di recupero chi la settimana, mi sento una merda a non avervi accontentate
perchè mi dispiace sul serio. (: 
Ma passiamo ad una cosa importante. lalala
Cecilie ha capito finalmente che gli piace Zayn, anche se non è ancora sicura :3 dsjif
'sono fottuta'.
AHAHAH lo stesso finale di quando zayn capisce che gli piace Cecilie. AHAHAH :3
skdi
Vi consiglio una fanfiction da leggere. 
Leggetela, sul serio. E'magnifica!
Scritta in un modo perfetto anche più di me AHAH:) 
Ti voglio bene yeahbuddy_ (: 
dkeuf
E niente vado a farmi le sopraciglia, che sembrano un cespuglio AHAHAHAH
Ecco ora sapete che ho le sopraciglia peggio di felicecaccamo çwç HAHA
Ciao principesse di porto. 
Vi amo. 
Ps: spero che vi piaccia almeno un pò questo capitolo, l'ho scritta ieri a mezzanotte :') AHHA
Ps del ps(?): i prossimi capitolo saranno un pò piu dolci, dolci e idioti (: 

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Capitolo 10
*** Titanic. ***


 
Titanic. 
*Come sempre mi scuso per evenutali errori*

 

 
L'importante sarà non pensarci. Tanto poi Zayn non è nemmeno tanto bello, è brutto. Molto.
E pure antipatico, puzzone e rivoltante. Aggiungiamoci anche minchione e viene fuori un bel mix di merda.
Ma che minchia dico? Zayn è bellissimo. Cioè avesse un difetto, cazzo.
E' simpatico, non puzza anzi.
Minchione forse lo è, anzi senza forse. Lo è e basta. Ma aggiungiamoci che è pure sexy e ci viene un bel mix di perferzione.
Forse se aggiungo un pò di sal... Oddio, sono partita, completamente.
Mi vesti frettolosamente e scesi giù.
Diedi un calcio al divano facendomi male il mignolo del piede. "Fottuto divano di merda! Sei un minchione", imprecai buttandomi sul divano - cazzuto - e massaggiandomi il piede.
"Cazzo, è peggio del bagno dopo che ci ha cagato Bob", continuai a parlare da sola.
Sospirai mettendo il piede 'malato' sul tavolino e presi il telecomando accendendo la tv.
"Che guardi?", esordì una voce facendomi sussultare. Zayn. Si buttò sul letto e si sedette accanto a me, poggiando anche lui i piedi sul tavolino.
"La tv".
Alzò gli occhi al cielo. "Davvero?", ironizzò.
I suoi occhi si spostarono sui miei incatenandoli. Porca minchia, oggi è più bello del sol..."Ti sei fatto il ciuffo biondo?", urlai stridula.
Rise."Fico vero?".
"Fico? Fico?", ripetei come una psicopatica.
Era ancora più bello, merda. "Faccio tanto schifo?".
Schifo? Sei il sesso che cammina. Sei l'orgasmo in persona. Sei l'eccitazione con i pied..."Sei accettabile", bofonchiai.
"Accettabile tipo ora ti scopo? o accettabile, fai schifo al cesso?"
"Un'altra opzione?".
"Scegli".
Accettabile, ti sc...basta. "Accettabile... e basta".
Sbuffò. "Ma accettabile scopabile?".
"Oh, cazzo Malik".
Rise e mi rubò il telecomando. "Perchè mi rompi sempre la minchia?".
"Non saprei, sei adorabile quando urli o scleri", sorrise dolcemente.
Adorabile.
Adorabile.
Adorabile. Sbuffai, non riuscendo però a sorridere. "Che guardiamo?".
"Un film Horror?".
Scatti all'indietro cadendo dal divano e facendomi male il sedere. "E che cazzo", urlai.
Zayn si affacciò scoppiando a ridermi in faccia, poi mi porse la mano che con la mia solita gentilezza non accettai.
Tornai a sedermi. "Odio i film horror".
"Infatti", sorrise beffardo.
"Ma vaffanculo, idiota".
Rise ancora. "Ci vediamo, titanic?".
"Titanic?", chiesi per accettarmi.
"Si, non me lo sono mai visto".
Lo guardai confusa, per poi sorridere. "Piangerai Zayn, ti avviso".
Alzò un sopracciglio. "Piangere? ma che dici. Io sono un'uomo. Gli uomini non piangono".
Le ultime parole famose.
 
 
"P-passami un fazzolettino", singhiozzò Zayn piangendo come un bambino.
Alzai gli occhi al cielo, passandoglielo. "Smettila di piangere. E'solo un film".
Mi guardò in cagnesco. "Un film? Ma che cazzo dici?", mi urlò contro.
Spalancai gli occhi. "Calma, pakistano".
"Jack non doveva morire!", urlò stridulo. Prese il fazzoletto e si soffiò il naso. "C'era posto per due su quella cazzo di tavola", continuò.
Tirò su con il naso.
"Si, Zayn. Ora finisci di piangere che ti prendo a mattonate in testa. Intesi?".
Annuì pensieroso asciugandosi le ultime lacrime. "Però c'er-".
"Basta".
"Si però potev-".
"Zayn, smettila".
"Vabbene. Però Jac-".
Feci un urlo isterico che lo fece sobbalzare. "Mi hai rotto la minchia!".
Alzò gli occhi al cielo. "Si per-".
Oh, porco cazzo. Ma si è rincoglionito?!
Mi avvicinai a lui puntandogli il dito contro il petto. "Quale parte del 'mi hai rotto la minchia' non ti è chiara?".
Scoppiò a ridere. "Come hai fatto a non piangere? Sei senza cuore Cecilie", mi accusò.
Risi anch'io. "L'ho visto mille volte, ho già pianto".
Annuì pensieroso, poi si avvicinò al mio viso pericolosamente, arrossì di getto. "Facciamo qualcos'altro? insieme?".
Deglutì rumorosamente, allontanandomi imbarazzata. "Cosa?".
"Una bella... scopata?".
Spalancai gli occhi indignata. "Fatti una sega, Zayn!", urlai con gli occhi fuori dalle orbite.
Scoppiò a ridere. "Scopata intendo le carte, certo che con i doppi sensi, vai forte".
Avvampai. "Fanculo, non voglio giocare".
Alzò gli occhi al cielo. "Per favore", fece il labbruccio.
"No, è una pall-".
Non finì di parlare che il telefonino di Malik squillò, rispose alzandosi dal divano.
"Ciao Pamela".
Sentì il fumo uscirmi dalle orecchie e il sangue andarmi al cervello. Cosa voleva quel dodungo in calore?
Purtroppo non sentivo cosa diceva la pecora paralitica. "Venire a casa tua? Ora?".
Spalancai gli occhi e senza accorgemene avevo strappato un pezzo di stoffa del divano.
"No, senti... un'altra volta?".
Dentro di me ci fù un'esplosione nucleare. "Si, ciao tesoro".
Lasciamo perdere il 'tesoro' che poteva risparmiarselo. Cosa tesoro? quella è una pietra. Una busta. Un pezzo di carta.
Un pezzo di protesi che ha nelle tette.
Tutto, ma non è un tesoro. Staccò e si buttò sul divano. "Ordino la pizza e ci vediamo un'altro film, divertente, si?".
Sorrisi. "Quale?".
"Decidi tu".
 
Zayn pov's.
Pamela sinceramente mi aveva scassato i coglioni.
Cecilie poi non capiva che se dovessi scegliere se uscire con il resto del mondo o restare sul divano mangiando un trancio di pizza guardando uno schifossisimo programma tv con lei. Sceglierei lei, sempre.
Si fece una coda disordinata e sorrisi pensando a quanto fosse bella, nella sua semplicità.
Pamela e tutte le ragazze che avevo avuto fin'ora erano completamente diverse da lei. Diverse in senso negativo.
Lei era diversa in senso positivo.
Cecilie era una ragazza completamente unica. In tutto e per tutto. Chi aveva mai conosciuto una ragazza che non piangesse per un' unghia spezzata?
Io mai, fin'ora.
"Benvenuti al sud?", chiese.
"Ah, quello con Alessandro siani?", domandai.
"E che minchia ne sò, scusa".
Risi.
"Vediamocelo, dai".
Ribadisco: sceglierei sempre lei. 


***
Vorrei tanto aggiornare dopo giorni, poi però vedo le vostre recensioni e sbatto
a terra urlante. AHAHAH
cioè siete magnifiche! 
io, non sò che dire, come ringraziavi.. mi fate sentire davvero apprezzata (:
Siete meravigliose.
19 recensioni? Ma voi.. ma voi..
CAZZO MINCHIA IO VI AMO AHAHA :') 
Ok, niente questo capitolo mi piace e non mi piace AHAH
cioè mi piace la parte in cui piange Zayn AHAHAH però
poi mi fa schifo il resto. lol
Ah, risponderò alle vostre recensioni più tardi perchè mi fa male la testa. Mi gira.
Mi pulsa.
AHAHA
Sapete una cosa? Se prendete un ombrello e ci girate in torno con la testa azzeccata dopo
vi sembra di stare in un tunnel non riuscite a capire niente e il pavimento si muove. lol
BAMBINI NON FATELO. AHAHAH
Oh, ma questo non c'entra una minchia, giusto. HAHAHA
Oh aspettate porca minchia, proprio ora è arrivata un'altra recensione.
20..
20..
20...
recensioni?
aspettate un'attimo vado ad urlare fuori al balcone. 
Eccomi. AHAHA
oddio sto coso sta diventando lunghissimo :') 
Va bene evaporo, ma prima voglio consigliarvi due fanfiction fantastiche (: 
Vi saluto lasciandovi i link :) 

1: Ashley styles.

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Capitolo 11
*** Love hurts. ***


 

Love hurts.


Dirglielo o non dirglielo? Questo è il problema.
Se glielo dico potrebbe scoppiarmi a ridere in faccia e dirmi: Ma ti sei vista? Sembri un dodungo in calore. E ti bacio solo perchè non ho niente da fare.
E se invece non glielo dico, potrei rimanere con il rimorso che forse avrei avuto una possibilità.
Cazzo, quant'è difficile.
Mi sedetti sul mio letto, guardandomi allo specchio.
L'occhio cadde sulle tette. Ma quando Dio distrubuiva le tette, io dove cazzo ero? Dove?!
Ok, non avevo seno. Ma ero carina, infondo. Cioè mica era un cesso con i piedi? Oppure si?
Mi legai i capelli in una coda disordinata, tornando a guardami.
Quella Pamela nonostante mi stesse sulle ovaie, era una bella ragazza. Aveva tette e culo, un bel sorriso e la patatina navigata.
E ai ragazzi piace la donna navigata e si rompono la minchia di quelle come me, che c'è l'hanno chiusa in lucchetto.
Mi misi le pantofole e varcai la porta della mia stanza, percorsi il corridoio e arrivai davanti alla porta del pakistano che era socchiusa.
Distesi le orecchie e origliai.
 
"Venire a casa? Pamela stà la mia famiglia non credo sia il caso", bisbigliò.
Non sentì cosa disse l'altra. "Cecilie? non metterla in mezzo. Lei non mi interessa. Però di fare sesso non se ne parla. A domani ok? Ciao piccola".
 
Mi senti mancare la terra da sotti i piedi.
Quella brutta troiona di merda, le avrei stracciato le tette e poi le avrei date in pasto ai cani. O alle tigr...
Lei non mi interessa.
Mi risuonavano queste parole in testa come una canzone, una poesia. Una poesia che però mi faceva male da morire.
Sentì le gambe tremare e le mani sudaticcie, brutta cosa.
Deglutì rumorosamente, allontanandomi dalla porta. Corsi verso il bagno con la testa che pulsava.
Sentivo gli occhi lucidi, sentivo le lacrime che volevano esplodere. Ma mi ostentavo a farle rimanere lì, dov'erano.
Non dovevo dimostrarmi debole. Ancora.
Non sono mai stata così, perchè incominciare proprio adesso?
Apri la porta - del bagno - e mi sedetti a terra, accanto al gabinetto. Alzai gli occhi al soffitto, per trattanere le lacrime.
"Sono una cogliona!", parlai tra me e me.
Sono fatta così, e mi fa schifo.
Vorrei essere come tutte le ragazze, quelle che mettono le tette in mostra - Pamela - e magari piangere per un' unghia spezzata.
Ma non lo sono e non posso fare niente per evitarlo. Sono fatta così. Da sempre.
Stavo quasi per lasciarmi andare, quando qualcuno bussò alla porta. "Chi cazzo è?".
"Ehm, sono Bob...".
Tirai su con il naso, ricacciando in dentro le lacrime. "Entra".
Apri la porta e quando mi vide per terra, si paralizzò. "C-cosa succede?", balbettò.
Sospirai. "Succede che anch'io un cuore, porca minchia!", sbottai.
Mi guardò confuso e si sedette accanto a me. "In che senso?".
"Nel senso che si, sono stronza...".
"Ehm si, lo sei".
Lo guardai in cagnesco. "Certo che lo sono, però anch'io soffro".
"Perchè mai dovresti soffrire?".
Sbuffai. "Amore".
Rise piano. "Quindi hai anche tu un cuoricino?".
Alzai gli occhi al cielo. "Avere un cuore è una merda, vorrei essere un robot".
"Oh, andiamo. Chi è il fortunato?".
"Z-zayn", dissi titubante.
Scattò all'indietro andando a finire con la testa contro il gabinetto. "Cazzo, che male", imprecò.
Risi e gli massaggiai la testa pelata. "Va meglio?".
Annuì. "E quindi ti sei presa una cotta per Zayn eh?".
Annuì pensierosa, era vero. Non potevo più negarlo. "Già, bella merda".
"Senza bella, Cecilie. Mettici solo 'merda'".
Mi accarezzò i capelli delicatamente. "Sò che non posso prendere il posto di tuo padre. Ma io voglio che tu sappia che ci sarò sempre per te, d'accordo?".
Aveva gli occhi che brillavano. Sorrisi d'impulso. "D'accordo".
"Ora però dovrei fare la cacca, puoi uscire?", chiese imbarazzato.
Scoppiai a ridere e usci dal bagno, scontrandomi con lo stronzo. "Buongiorno", sorrise radioso.
Cazzo ridi neh? "Ficcati una barca in culo.".
Spalancò gli occhi. "Ma cosa ho fatto?".
"Niente. E’ questo il punto. Non hai fatto NIENTE!", gli diedi una spallata e scappai in camera mia.







 


***
Oddio quant'è figo in questa foto?
Ciuffo biondo che spicca. lol
Ok, parliamo un pò del capitolo
ecco cominciano un pò di battibecchi :') 
ah volevo avvisarvi che durerà 15 capitolo + epilogo. AHAHA
poco vero? eh si, ma credo che soddisferanno i vostri desideri. lol
jsdhew
Ok e niente, 17 recensioni?
schiatto. 
muoio.
urlo.
sorrid...HAHAH ho rotto la minchia :') 
Se ci penso che mancano 6 capitoli alla fine mi dispiace un pò,perchè
è la prima fanfiction che comunque non cancello e allora, bo. 
Ma tutto questo grazie a voi (: 
wde
VI AMO. 
Ah volevo consigliarvi delle storie.
Dovete leggerle che vi prendo a capocciate HAHA
scherzo (:
ma sul serio la prima che vi consiglio è già finita e tutto, ma è la prima che ho letto nella mia vita
e vi giuro che è stata PERFETTA.
resterà per sempre la mia preferita :) 
Le altre due, fantastiche e le amo. :) 
E con questo vi saluto. Ciao principissine di porto. <3

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Capitolo 12
*** Pride makes them strong but not happy. ***


 

Pride makes them strong but not happy.



Chi ha bisogno di Zayn?
Di un ragazzo con un fisico perfetto, con occhi ipnotici, con un sorriso smagliante e un viso da far mozzare il fiato. Cioè chi ne ha bis...io!
Porca minchia, ne ho bisogno io.
Mi alzai dalla sedia e mi misi di fronte al muro della classe,cominciando a prendermi a testate.
"Che stai facendo, Cecilie?", mi chiese Mark.
"Mi prendo a capocciate nel muro, perchè?".
Si schiarì la voce. "Credevo fossi più intelligente Cecilie, invece sei più cretina di un dodungo".
Lo guardai in cagnesco. "Ma non rompermi la minchia, secchione di merda!".
Sbuffò. "Ti odio Cecilie".
Alzai gli occhi al cielo. "Mettiti in fila, allora", sbuffò ancora e se ne andò a sedere al suo posto.
Mancavano esattamente 5 minuti e la campanella avrebbe dovuto suonare.
Bob mi aveva avvisata che mi sarebbe venuta a prendere lui, sia me che il pakistano - spezza cuori - più comunemente chiamato: Zayn.
La campanella suonò e smisi di prendermi a testate, corsi verso il cancello e mi intrufolai in una macchina che era simile a quella di Bob.
"Bob che ha cucinato mamma? se ha fatto i fagioli, glieli butto in faccia. Cioè  fanno fare le scorreggie. Non è orrendo? Bob perchè non risp-".
"E tu chi cazzo sei?", squittò una donna alzando un sopracciglio.
Spalancai la bocca e scappai via. Ero entrata in una macchina sbagliata.
Scoppiai a ridere, andando in contro al pakistano. "Ehi, che succede?".
Ritornai in un attimo seria, ignorandolo.
"Andiamo, piccola..."
Mi girai di scatto fulminandolo. "Non chiamarmi mai più in quel modo hai capito?", mi ritrovai ad urlare.
Spalancò gli occhi. "Perchè mai?".
"Perché piccola chiami anche Pamela, io non sono lei. Io sono Cecilie. ".
Spalancò anche la bocca, boccheggiando. "Lo so, tu sei speciale!".
Risi amaramente. "Speciale eh? A quante lo hai detto, puttano?".
"Solo a te".
Avrei voluto credergli, ma non ero una stupida. Non sono come quella pecora in calore, a proposito devo sgonfiargli le tette.
"Finiscila...", dissi dandogli le spalle.
Mi prese il polso e mi fece girare nuovamente, incatenò i suoi occhi caramello nei miei azzurro cielo.
"Te lo giuro".
Alzai gli occhi al cielo. "Zayn ho un cervello sai? E non credo a queste minchiate. Ora entriamo in macchina che tuo padre ci aspetta".
 
Buttai la cartella per aria e mi lasciai scivolare a terra - nella mia stanza - toccando le chiappe con il pavimento freddo.
Appoggiai la testa al muro e arrossì pensando al primo bacio con Zayn.
Ma cazzo avevo in testa?
Gli ho urlato pure contro, sono una cogliona.
Ora se ci penso, se potessi ritornare indietro, gli salterei addosso.
Lo porterei nella mia stanza e lo costringerei a farmi proceare tanti piccoli Malik o piccole Cecilie.
Però cazzo merda, dovrei odiarlo e invece penso al bacio, ma che minchiona.
Però lui è tanto carucci... Cecilie non fare la cretina e odialo!
Però non avevo provato mai queste sensazioni, nemmeno con... con chi?
In realtà non sono mai stata piena di fidanzati. Ne avrò avuto 3.
Oh, vabbene 2.
...
E che cazzo ne avuto 1, ok?!
Sbuffai portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
E'colpa di Zayn, lui mi confonde le idee. Si, solo colpa sua.
Però lo potrei perdonare. Insomma non ha fatto niente di così male, se non gli interesso, non gli interesso.
Non significa che gli debba strappare la pannocchia.
Se faccio schifo e non lo attraggo non è colpa sua no?
Voglio essergli amica, nonostante tutto. Sè, sto cazzo. Ma quale cazzo di amica? Ora mi alzo e gli confesso tutti i miei sentimenti, si.
Feci per alzarmi, ma ritornai di nuovo al mio posto. Non c'è la posso fare.
 
Zayn pov's.
Buttai la cartella sul letto e mi lasciai scivolare a terra, toccando il culo con il pavimento ghiacciato.
Misi il viso sulle ginocchia e sorrisi pensando al primo bacio con Cecilie. Solo uno, niente più.
Nessuna carezza dopo, anzi mi ha urlato contro.
Nessun abbraccio.
Nessun rapporto sessuale. Eppure, mi sento pieno di lei.
Perchè ho detto quelle cose a Pamela? Non mi interessa Cecilie? Lo vorrei tanto, ma mi interessa e come.
Porca minchia, io sono cotto.
Si è una scassa maroni, è infantile su certi lati. Ma a volte è così donna.
Devo dirglielo, devo confessare tutti i miei sentimenti, forse mi ricambierà o forse no.
Ma devo farlo.
Feci per alzarmi, ma ritornai di nuovo al mio posto. Non c'è la posso fare.

 






  ***

Scusate riprendo ossigeno per questa gif ar dipoco... be' avete capito. AHAH
Ragazze volevo farvi sapere che ci ho pensato un pò sù e..
per vostra (s)fortuna la storia durerà più di 15 capitoli. kdfjwh
Sono una scassapalle eh? :3
dksjfr
Ok e niente, 21 recensioni? io, vi giuro AHAH
dovreste vedermi mentre le leggo sembro una cogliona.
Sorrido come una cretina AHAHA
perchè siete fantastiche. 
Tipo che l'ultima frase dei pensieri di Cecilie e quelli di Zayn mi piace un casino? jnsdjhwu
l'ho fatta apposta a mettere uguale. lol :3
tutte e due credono di non piacersi, ma alla fine si piacciano tantissimo. lol 
ekwjdei
ciao, principesse di porto.
Ps: ultima cosa, volete che aggiorni più tardi oppure va bene uno al giorno (:?
kdejfi
<3

 

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Capitolo 13
*** What are we? ***




What are we?
*mi scuso per eventuali errori*


Posai la tazza di latte nel lavandino della cucina e passai per il salotto, dove c'erano quei coglioni  degli amici di Zayn e il pakistano troio.
Io e Zayn non ci parlavamo più come prima, era passata una settimana e niente era cambiato.
Ogni giorno mi piaceva sempre di più, però poi ricordavo le sue parole: Lei non mi interessa.
Così, mi facevo meno film mentali e tornavo alla impegnata vita. Si, molto impegn... sti cazzi.
Passai cercando di fare meno rumore possibile, per non farmi notare.
Sfortunatamente mi scontrai con il mobiletto accanto al divano e feci rumore. Minchia.
"Ehi, Cecilie", mi salutò Niall.
"Ciao biondino, ciao ricciolino, ciao simpatichino,ciao dolcino. E ciao Zayn", pronunciai l'ultima parola con rabbia e freddezza.
Tutti gli altri mi sorrisero, per poi spostare lo sguardo da me e Zayn che ci guardavamo freddamente.
Distolsi lo sguardo e salì in camera mia, mi buttai sul letto cercando di non pensare a Zayn.
Fra poco viene Natale, forse potrò ricevere Zayn per regalo.
Oh, minchia, l'ho pensato.
Potrei fidanzarmi così da dimenticarmi Zayn.
L'ho rifatto, porco cazzo.
Se mangio una banana? Gialla? Come il ciuffo di Zayn?
Sono senza speranza, cazzo.
Sbuffai e presi il giornaletto da sopra il mobiletto accanto al letto.
Così almeno non penserò a Zayn,si.
D'un tratto presa da un'ira improvvisa lanciai il giornalino per aria e ripensai alle parole di Zayn.
- Ti prometto che non sarai mai più sola. Mai più.
L'avevi promesso, pakistano e pure eccomi quì da sola.
Sbuffai - nuovamente - e mi alzai dal letto riprendendo il giornaletto, poi mi venne in mente Zayn e lo stracciai rovinosamente.
- Sei bellissima.
Certo, lo era prima che venisse quella ciucciapanocchie di Pamela.
Mi sedetti a terra cercando di salvare il giornalino e leggerlo.
- Buonanotte piccola.
Ristrappai nuovamente i pezzi che avevo aggiustato.
Piccola, come chiama quella Pamela anzi, la chiamo con il suo vero nome: Troione.
Mi alzai da terra e camminai per il corridoi, entrando poi nella stanza di Zayn.
Odoravo di lui. Si, vabbè è normale, è la sua stanza.
Mi sdraiai sul suo letto, poi mi alzai di botto.
Lui... Pamela... Letto... Sesso selvaggio... Io... Minchiona.
Usci dalla stanza e scesi di giù nuovamente, nascondendomi dietro la grande pianta del salotto.
Sospirai e allungai l'orecchio sinistra, origliando.
 
"Cosa succede tra te e Cecilie?", chiese Louis con tono malizioso.
"Nient-".
 
Non lo feci finire di parlare che scattai in avanti, cadendo come un sacco di patate.
Si girarono tutti e vennero verso di me. "Tutto bene?", chiese Harry.
Alzai il braccio e alzando il pollice gli feci segno di si.
Zayn spostò tutti gli altri, prendendomi per il braccio e trascinandomi in cucina.
Deglutì rumorosamente quando chiuse la porta. "Ora tu mi spieghi per non ci parliamo da 1 settimana".
Sospirai, ignorandolo. Apri la porta, ma mi riportò nuovamente dentro la cucina. Mi girò e ci trovammo naso e naso.
Mi allontanai paonazza. Si sedette sul tavolo, guardandomi intensamente.
"Cosa vuoi?".
Sorrise dolcemente. "Ma io e te cosa siamo?".
Alzai gli occhi al cielo. "Due minchioni?".
Rise piano. "Sul serio, Cecilie".
"Amici?”, mi uscì di getto.
Ma quale amici maledetti, io… “Amici”, sorrise amaramente.
Bene, siamo amici.
Amici, be’, meglio di niente.
Amici… stà minchia!


 


***
26 recensioni? ma voi siete fantastiche.
Io non sò che dire, sembro una minchiona appunto perchè dico sempre le stesse cose. AHHA
prima cosa: questo capitolo fa schifo al cesso, ma serve per il prossimo...
perchè beh, BOOOOOOOOM sorpresa:) 
CHE PALLLLE. 
Beh, niente... 
AHAHAH oh cazzo quant'è triste sto spazio autrice. mammamia...
consolatevi sapendo che il prossimo capitolo, ci sarà una cosettina, beh e.e
dsnkcsk
ciao principesse di porto.
vi amo. 

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Capitolo 14
*** Friend? no. ***





Friend? no. 
*Contenuto diabetico*


Amici, bene.
Si essere amici è la miglior soluzione,sarà perfetto, ottimo, fantastico, splendido, belliss...una merda.
Sarà peggio di quando scopi selvaggiemente e poi hai un ritardo, che ti fa pentire di aver fatto la troietta.
Peggio di quando un ciccione con le tettine che gli rimbalzano se corre, vede un buffet ma non può mangiare niente perchè è a dieta.
Peggio di quando un amico coglione ti svela la fine del film.
Peggio di quando non hai studiato una minchia e sai che nessuna l'ha fatto nella tua classe, ma la professoressa - zitella - interroga proprio te.
Peggio di quando parli con una persona che ha l'alito scostumato e con un'alitata in viso ti brucia le sopraciglia.
Peggio di quando Bella e Edward fanno sesso per la prima volta.
Perchè l'amicizia tra maschi e femmine non esiste, soprattutto quando la femmina è una minchiona patentata che già si è presa
una bella cotta per un pakistano di nome: Zayn sonofigoeloso Malik.
Sbuffai, uscendo dall'aula e incrociando lo sguardo - incantevole - del mio amicone.
Lo sorrisi e mi avvicinai a lui dandogli una pacca sulla spalla. Più che una pacca
sembrava una schiaffo dato che fece una smorfia di dolore. "Ciao amicone", scimmiottai.
Sorrise amorevolmente. "Ciao amicona".
Vaffanculo. Odio esserti amica. "Si, amicona...", ripetei a denti stretti.
"Cosa?".
"Niente Malik. Dimmi amichetto che materie hai?".
"Matematica, la tua materia preferita!", disse ridendo.
Mi mordicchiai il labbro per non sbatterlo al muro e baciarlo. Cazzo. "Tu si che mi conosci, amico", altra pacca - forte - che lo fece arricciare il naso.
"Già", disse massaggiandosi il braccio.
Sorrisi, dandogli un pugno sulla spalla amichevole. "Sono proprio contenta che siamo amici!", sibilai dandogli un'altro cazzotto.
Indietreggiò spalancando gli occhi. "Pensa se non lo eri...", farfugliò.
La campanella suonò rovinando quella rimpatriata tra due amici. "Uh, la campanella. Ciao friend".
Sorrise e mi lasciò sola vicino all'armadietto. Lo osservavo mentre camminava e mi accorgevo sempre di più che era
bellissimo anche nei suoi modi di fare.
Sospirai, cominciando a camminare verso la mia classe. Chimica. Minchia.
Arrivata alla soglia della porta, una forte presa ma delicata mi bloccò e mi girai infastidita ma quando nuotai negli occhi caramello di Zayn
sorrisi come un'ebete.
"Che ci fai qui amico?".
Alzò gli occhi al cielo. "Non chiamarmi mai più amico. Io non voglio essere tuo amico".
Spalancai gli occhi, sorpresa.
Sentivo i fuochi d'artificio dentro lo stomaco. La mente non connetteva più e non riuscivo a fare un pensiero concreto.
Avevo la terza guerra mondiale dentro.
Zayn mi guardava con occhi speranzosi.
Deglutì rumorosamente. "C-cosa vuo-i e-essere?", balbettai.
Di male in peggio, cacchio.
Sorrise dolcemente accarezzandomi la guancia, dei brividi percorsero ogni fottuta cellula del mio corpo.
Oramai c'eravamo solo noi nei corridoi e avevo il cuore nei calzini.
"Voglio essere quello che ti bacia la mattina. Quello che ti vede in pigiama senza trucco e ti sussurra all'orecchio: Sei bellissima, piccola.
Voglio essere quello che chiami dalla tua stanza per delle carezze. Voglio essere il tuo solo bisogno.
Voglio che tu sia mia e basta, senza avere il timore degli altri ragazzi che ti guardino perchè so che solo io posso averti.
Anche perchè non ti sopporterebbero - rise - Voglio essere il tuo presente. Il tuo futuro".
Mi prese i fianchi, portandomi a sè.
Spalancai la bocca boccheggiando. Tocca a te, Cecilie. Puoi farcela, lo so.
Digli quello che provi, ora.
Digli  che quando lo vedi ti esplode il cuore in petto.
Digli che quando si avvicina e ti sorride le gambe diventato molli.
Digli che lui è tutto quello che vuoi, che dopo di lui non ti interessa nessuno più.
Diglielo.
Sorrisi incerta, abbassando lo sguardo. "P-polpette", mi uscì di getto.
Scoppiò a ridere, mantenendo però il contatto visivo.
Polpette? ma che minchia.
Respirai profondamente.
Fai parlare il cuore.
"Zayn... io...".
"Ti ascolto", sorrise amorevolmente.
Minchia, quant'è bello.
"Quando ti guardo, giuro io scoppio a vivere. Adoro il modo in cui sorridi, ti si arriccia il naso e strizzi un pò gli occhi.
Adoro invece quando ti arrabbi, una piccola rughetta ti si forma all'angolo della bocca.
Adoro quando dormi, sembri un angelo pakistano. Il più bel angelo.
Adoro quando mangi, lentamente.
Adoro le tue mani, quando stringono le mie. Adoro le tue labbra, quando si posano sulle mie. Come quella volta facendo matematica, Dio, il più bel bacio della mia vita Zayn. Lo so, rompo le palle. Ma quando ti guardo sento di poter star bene anch'io".
Sbarrò gli occhi, stringendomi ancora di più a sè. Sorrisi imbarazzata per tutto quello che avevo detto.
Se le avesse detto qualcun'altro avrei pensato: che minchiona. Eppure sono qui, a dirle io stessa.
"Si,rompi le palle è vero…", sorrise.
Sorrisi a mia volta, guardandolo dritta negli occhi. "Cioè di tutto quel-".
Non mi lasciò finire la frase che prese il mio viso tra le mani. Ci avvicinammo lentamente e quando poi toccò le mie labbra mi sembrò di stare in paradiso.
Era lui il paradiso.
Le lingue si ricontrarono e cominciarono a sfiorarsi gentilmente, dolcemente e delicatamente.
Mi strinse ancora di più a sé, accarezzandomi la schiena.Ci staccammo e lo abbracciai posizionando la testa tra l’incavo del suo collo, apri gli occhi e l’immagine di Pamela mi fece sorridere.
Era lì che guardava.
Gli feci la linguaccia e con la scusa di mettere la mano nei capelli del mio Zayn, gli alzai il dito medio.
Fanculizzati stronza.  



 



***

"no cazzo metti la foto degli fuochi?".
AHAHAHA beh, scusatemi ma ci vuole
perchè questi due hanno rotto la minchia ma finalmente si sono messi inssssssieme.
PEPEPEPEPE(?)
per il prossimo capitolo ho il vuoto totale, quindi dovrete aspettare HAAH
se avete qualche idea ne sarei felice se me la direste, sul serio*u*
ksduef
e niente spero vi piaccia,l'ho fatto un pò dolce 
credo che ci sarà solo un'altro capitolo e poi la fine, sinceramente non sò ancora niente AHAHAH bo, poi vedrò :)
Vi lascio con questo capitolo che l'altro ha fatto vomitare dei dodunghi in calore. lol
AHAHAAA
Vi amo, davvero!:)
siete fantasticheeeeeee!


 

Passate qui:
Look what I feel for you now?
 The stakhanovite girl.

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Capitolo 15
*** We are together. ***



We are together.

 
 
 
Sembriamo due minchioni.
Due cazzoni.
Du... si, be', due idioti.
Fissai Zayn che guardava interessato la televisione, gli diedi un colpo sul braccio. "Aglia, ma che ho fatto?".
Alzai gli occhi al cielo. "Dobbiamo dirglielo, Zayn".
Alzò un sopraciglio. "Dirgli cosa? a chi?".
Sbuffai. Zayn certe volte è proprio cretino. "A mamma e Bob, che stiamo insieme!".
Sorrise improvvisamente. "Già, stiamo insieme", si avvicinò e mi lasciò un bacio a fior di labbra, sorrisi anch'io, poi indietreggiai seria.
Per quanto io possa essere seria. "Zayn, sul serio. Sembriamo due spie dell'fbi".
Annuì pensieroso. "Saresti sexy con una tuta nera aderante, sai?", disse accarezzandosi il pollice sul mento con fare pensieroso.
Spalancai gli occhi facendo la finta offesa, ma in realtà... "Minchia, smettila".
Alzò gli occhi al cielo. "Vuoi dirglielo? allora glielo diremo, va bene?".
Sorrisi soddisfatta. "Ora".
Scattò in avanti, tossicchiando. "Ora?", ripetè.
"Si, prima gliel-".
Prima che finissi la frase, Zayn stava correndo verso la sua camera a gambe levate. Mi alzai di scatto correndogli incontri, mi posizionai davanti a lui
troncandogli la strada. "Zayn", lo chiamai dolcemente.
"Cecilie, io...".
Mi avvicinai a lui abbracciandolo, mi strinse a sè. "Puoi farcela ok? possiamo farcela. Non sarà così imbarazzante, vedrai".
 
Mi guardai allo specchio, mi feci una coda disordinata e sorrisi al riflesso.
Posso farcela.
Aprì la porta e nello stesso momento Zayn aprì la sua, gli sorrisi e mi avvicinai a lui.
Mi prese il viso tra le mani per poi baciarmi con foga, ci staccammo e ci prendemmo per mano.
"Cazzo, che ansia", borbottai scendendo le scale.
"Sono andato in bagno 4 volte e non per aggiustarmi il ciuffo".
"Ma che schifo Zayn", dissi accigliata.
Scoppiò a ridere, stringendomi ancora di più la mano. "Mi stai facendo male".
"Oh, si scusa...", farfugliò allentando la presa.
Presi un grande respiro entrando mano nella mano in cucina con Zayn.
Mia madre stava cucinando - non so' cosa - mentre Bob leggeva il giornale, sembrava un film.
Mi schiarì la voce, ma nessuno dei due si girò.
La mano di Zayn era... sudata? Che carino.
Mi girai verso di lui, sorridendolo in modo da rassicurarlo, anche se mi stavo cagando in mano anch'io. Ma vabe', dettagli.
Mi schiarì nuovamente la voce facendomi quasi strozzare con la saliva.
Niente.
"Minchia, ma siete sordi?", urlai stridula.
Si girarono tutte e due verso di noi, guardandomi prima me. Poi Zayn e poi le nostre mani unite.
Spalancarono la bocca e gli occhi. "Mani... Strette... Incrociate...", farfugliò mia madre.
"Cecilie... Zayn... baci...", disse Bob.
Ma che cazzoni, proprio. Alzai gli occhi al cielo. "Già. Stiamo insieme".
Mia madre si fece scivolare il bicchiere d'acqua che cadde rovinosamente a terra. Bob invece sorrise, sapendo già della mia cotta per Zayn.
"Insieme?", sul viso gli comparve un sorriso di 32 denti.
Mi girai verso Zayn che era rimasto zitto tutto il tempo. Guardava un punto indefinito davanti a sè, sembrava agitato. Oh, no, lo era.
Lo strattonai - delicatamente - e si risvegliò, sembrava in trans.
"Da una settimana", disse Zayn.
Arrossì di getto, sentendo la sua voce seCsi - sexy - ma secsi è più figo no?
Bob si alzò dalla sedia sorridendo com'un ebete, infondo lo volevo bene. Gli avrei dato un bel bacio su quella testa pelata.
Mia madre rimase immobile per qualche secondo. Secondi che mi facevano venire la diarrea galoppante.
Poi scosse la testa e si asciugò una lacrima. Ok, si era rincoglionita.
"Lo sapevo! Lo sapevo", disse entusiata.
Alzai un sopracciglio. "Cosa sapevi?", senza accorgecene io e Zayn parlammo all'unisono.
"Che c'era del tenero tra voi", sorrise maliziosa.
Sorrisi nervosa. "Si, be'...".
"Comunque sono contenta per voi!", annunciò.
Gli sorridemmo e tornammo in salotto, sedendoci sul divano. "Non è stato tanto male no?".
"Ora posso baciarti alla luce del sole", disse con tono teatrale.
Alzai gli occhi al cielo, sorridendo, mi avvicinai a lui e mi lasciai baciare con dolcezza.
Mi staccai bruscamente. "Che c'è?", chiese confuso.
"Devo fare la pipì,aspettami!”. 
 
“Siete una bella coppia”, sorrise dolcemente Harry.
Io e Zayn ci guardammo sorridenti prima di scambiarci un dolce bacio. “Ok, non ho mica detto che dovete scambiarvi effusioni davanti a me”, scherzò Liam.
Alzai gli occhi al cielo, poi mi senti prendere la mano e senza nemmeno voltarmi capì che era Zayn.
Avrei riconosciuto ogni cosa di lui fra mille.
Oh, cazzo sto diventato romantica. Brutto segno. 




***

 
 
Ok, questo capitolo fà cagare i piccioni stitici. lool 
kzdia
sinceramente non ho più ispirazione come prima, quindi AHAHA bo :')
volevo chiedervi una cosetta, vorrei iniziare una nuova storia, magari più in là :) 
Lei studentessa, lui professore ksjd
fico no? 
oppure lei ragazza di colore e lui uno normale HAAHA
ma che sarebbe incentrata sul razzismo e loro che combattano per il loro amore.
Si, sono trame serie e infatti vorrei cimentarmi in qualcosa di più serio :) 
certo, questa storia la amo mi è stato facile scriverla, è divertente e sarà per sempre la mia preferita però
vorrei inziare qualcosa di più, jfiuewhf
fatemi sapere :3 
siete bellissime, grazie per le recensioni.
io vi amo. 
dkfjwie

 

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Capitolo 16
*** I only need two of us. ***


I only need two of us. 
*non ho un fottuto banner*

 




Sinceramente Pamela mi ha rotto la minchia, me la sfrantumata.
Mi dà fastidio che continua a parlare con il mio pakistano, mi dà fottutamente fastidio.
Quella ciucciapanocchie, non capisce che Zayn ed io stiamo insieme e lei deve tenere la vagina a posto.
La vorrei prendere a legnate su quelle tette - al 99% finte - fino a farla diventare piatta.
Una tavola da serf o più semplicemente una tavola.
Oppure potrei tagliuzzarle - le tette - e darle a mangiare ai cani randagi, mi sarebbero grati e avrei fatto una cosa buona per l’umanità.
E’scentificamente provato che se Pamela Orson se ne và a fanculo, il mondo sarà un posto migliore.
Guardo criminal minds posso ucciderla in 50 modi diversi e farlo sembrare un incidente, sarebbe mitico.
Risi maleficamente chiudendo l'armadietto, mi girai e incrociai lo sguardo di chi non avrei più voluto incrociare: Samuel.
Era da un pò che non veniva a scuola, da quando è successo quel che è successo.
Mi si gelò il sangue nelle vene, ma sostenni lo sguardo, finchè un petto muscoloso mi si posizionò davanti.
Zayn. "Ehi", disse con la sua voce sexy.
Boom, i'm pregnant. Mi aggiustò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorrisi come un'ebete.
Mi schiarì la voce. "Di cosa parlavate tu e Pamelina la zoccola in calore?", dissi cercando di rimanere vaga.
Sul volto di Zayn si dipinse un sorriso beffardo.
Minchia, dovevo stare zitta.
"Gelosa?", sussurrò al mio orecchio facendomi quasi morire nel corridoio della scuola.
Risi istericamente. "Che minchia dici? io? gelosa?", dissi con una voce stranamente acuta.
Rise piano, accarezzandomi la guancia.
Donna dov'è finito il tuo carattere?
Carattera sta minchia, Zayn mi faceva sciogliere come un pupazzo di neve al sole. "Sei gelosa, non c'è niente di male".
"Non dire minchiate, io non sono gelosa, pff", sibilai.
Alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi al mio viso. Cazzo, quant'era fottutamente bello.
"Io invece di te si", sorrise beffardo.
Credo che il mio cuore abbia smesso di battere, si.
Spalancai gli occhi guardandolo intensamente. "Di cosa dovresti essere geloso scusa? nessuno mi caga", risi.
Si girò verso un ragazzo che mi guardava maliziosamente. "Per esempio di quel minchione", disse a denti stretti.
Si spostò di scatto da me. "Cazzo guardi cretino?", urlò al ragazzo che spalancò gli occhi e con vari 'scusa' se ne andò.
Risi portando la schiena all'armadietto e Zayn mi si spalmò completamente addosso. "Vado in classe, a dopo".
"Ciao pakistano", sorrisi, lasciandogli un dolce bacio e ed entrai nel bagno.
Dove mi ritrovai una Pamela che si guardava allo specchio. Bleah.
La affiancai, guardandola dall'alto al basso.
Lei si girò verso di me, guardandomi con aria di sufficienza.
Cazzo guardi? "Ciao Cecilie", disse a denti stretti.
Cazzo saluti? "Senti ciucciapanocchie devo dirti delle cosette, apri le orecchie e chiudi le gambe ok?".
Mi guardò confusa.
E' una minchiona. Alzai gli occhi al cielo. "Ascoltami, chiaro?", semplificai.
"Perchè dovrei?".
Sbuffai. "Perchè ti dò un calcio sotto e ti faccio diventare di nuovo vergine", sorrisi amorevolmente.
Alzò gli occhi al cielo, posando il rossetto e guardandomi completamente. "Parla".
Sospirai, feci per parlare ma la sua voce da pompinara mi fece chiudere la bocca.
"Si tratta di Zayn?", chiese con un tono scocciato.
Chiusi gli occhi in due fessure. "Si e allora?".
"Non lo lascerò perdere, se è quello che vuoi dirmi. A me piace Zayn, è poi...", si leccò le labbra con fare maliziosa.
Spalancai gli occhi. "Succhiati il cazzo di tutti, ma stai lontana da Zayn puttanella da 4 soldi".
Senza aspettare la sua risposta, ritornai in classe.
Cazzo, era un fottuto mito.
 
Non riesco ancora a capire perchè stiamo seduti sull'erba guardando il cielo, sembriamo due barboni che non hanno una fottuta casa e dormono nei parchi.
Oppure in uno scatolone barilla, sapete com’è.
Dov’è c’è barilla c’è casa.
"Bene", mi alzai dall'erba rimanendo però seduta. "Che ci facciamo in questo parco?", chiesi scettica.
Si alzò anche lui. "Niente, volevo star un pò con te", sorrise dolcemente.
Sorrisi anch'io facendolo stendere e appoggiandomi con la testa sul suo petto. "Oggi ho parlato con Pamela", borbottai.
Accarezzò i miei capelli con movimenti dolci e delicati, sembravo una gatta che faceva le fusa.
Oppure una micietta sex... ehm, no.
Sembravo una gatta in calore. "Cosa le hai detto?".
Tossì. "Niente, che era davvero una brava pomp... pompiera".
Si alzò facendomi sollevare la testa. "Pompiera?", alzò un sopraciglio.
"Be', sai com'è... - alzai gli occhi al cielo -  ok, minchia. Forse avrei potuto accennare il fatto che tu sei mio...", mormorai grattandomi la testa imbarazzata.
Spalancò la bocca. "Sei gelosa eh?", disse malizioso.
Mi ritrovai come una cogliona con uno strano tic all'occhio, forse era perchè ero in imbarazzo.
Fottutamente in imbarazzo. "Precisiamo: non sono gelosa. Mi dà fastidio".
Alzò gli occhi al cielo, trascinandomi di nuovo per terra. "Dillo".
"Cosa?", chiesi confusa.
"Che sei gelosa di me".
"Non lo sono davvero, solo mi dà fastidio che le ragazze ti guardino oppure parlino con te. Mi dà fastidio addirittura se ti pensano", borbottai.
Mi alzai di scatto, puntando un pugno al cielo. "Ma non è gelosia!", dissi fiera.
Zayn mi seguì alzandosi anche lui e cingendomi i fianchi. "Allora posso andare a casa di Pamela? sai vogliamo far-".
Non lo lascio finire la frase che glì dò un pizzico sul braccio. "Provaci e ti prendo a sprangare sul ciuffo!".
Rise piano. "Ah, sei davvero bella quando sei gelosa".
"Non son... oh al diavolo. Sono gelosa".
Sorrise prima di baciarmi nuovamente.




 


Ah, cazzo cercare le gif di Zayn significa uccidermi 
indirettamente, porco cazzo. AHAHA
Ok, kasjfdier
e niente, dovrebbero esserci 2 capitoli prima che succeda qualcosa.. TATATA *musichetta di paura* AHAH
che poi ho tutto stampato in testa il finale e tutto, devo
solo mettermi sotto e scrivere qualcosa che non faccia cagare
ai camelli. lol
Io comunque vi vorrei ringraziare, siete fantastiche, veramente :') 
Siete uniche e AHAHAH sono morta vedendo alcune recensioni tipo:
un profossore pedofilo oppure mi sà tanto da porno AHAHAHH  
minchia, sono caduta dalla sedia. lol 
Allora chiariamo alcune cosette e.e 
La ragazza avrà 18 anni e lui il professore, avrà 22 anni. AHAHA 
Certo non è una grande differenza, ma lui è un professore e quindi, be', non può star con lei e.e
sljfwir
Cazzo che minchia di caldo, voglio l'inverno. VOGLIO LE FELPE, IL FREDDO, LE CIOCCOLATE CALDE E PIUMONI. :3
ok, basta evaporo çç 
ksld non è fica sta scrittura?
non è fico scrivere di lato? scrivere al centro mi ha rotto la panocchia. lol 
approposito se sapete fare i banner, potete contattarmi?
perchè mi sono appena accorta che i miei fanno cagare (: AHAH
ciao principessssssse *u*

 

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Capitolo 17
*** bothers the word sex? ***



 

bothers the word sex? 



Presi le coperte e mi misi sul divano a guardare la televisione, niente di meglio in una serata d'inverno.
Incrociai le gambe e presi il telefono per ordinare una bella pizza, in quel esatto momento Zayn mi piombò addosso a petto nudo.
Feci cadere il telefono per terra con un sorriretto da ebete stampato in volto. "Ehi", sussurrò prima di stamparmi un bacio.
Sbattei più volte le palbepre. Che vista paradisiaca, porco cazzo.
Ok, respira.
Espira e inspira.
"Quanto cazzo sei arrapante, Zayn", mi uscì di getto.
Rise, avvicinandosi sfiorandomi le labbra. "Ma non hai freddo?", continuai.
"Si, riscaldami tu".
Spalancai la bocca con la mascella che avrebbe potuto toccare terra e gli occhi avrebbero potuto staccarsi e camminare
allegramente nel parkè della casa. Alzai la coperta facendogli segno di mettersela addosso, sorrise e si accoccolò a me.
Sorrisi dolcemente allugandomi verso di lui per farmi baciare. Ogni bacio un emozione.
Appoggiai la testa sul suo petto nudo. "Riscaldami tu? Minchia, zayn dovresti fare il pornostar!", esclamai ridendo.
Alzò gli occhi al cielo, trattenendo una risatina. "Era sexy, vero?".
"Ovvio".
Presi il telefono da terra e ricomposi il numero della pizzeria. "Pronto?", esordì una voce squillante.
"Buonasera, vorrei ordinare due pizze, una capricciosa e...?", guardai Zayn in attesa di una risposta che  non arrivò.
Gli diedi una gomitata nel fianco e cacciò un gridolino di dolore che mi fece ridere. "Aglia!".
Scossi la testa. "Come vuoi la pizza?".
"Margherita".
Annu. "E' una margherita, ciao".
"Razza di rimbambita come te la portiamo la pizza se non sappiamo dove abiti?".
Spalancai la bocca.
Cazzo era vero, però chi minchia ti conosce, stai calmo, sciolto e disinvolto, coglione. "Razza di rimbambita? ma chi cazzo la conosce?".
Il tizio sbuffò. "Mi dice dove abita per favore?".
Sospirai. "Si caga in mano è? Ah, la crisi!".
"Mi dice dove abita o no?".
"E se poi diventa uno stalker?".
Il tipo sghiniazzò. "Signorina, per favore, mi dice dove abita?".
Alzai  gli occhi al cielo, arrendendomi e dandogli il mio indirizzo.
 
 
 
Bussarono alla porta e mi precipitai ad aprire, era mezz'ora che aspettavamo quelle fottute pizze che
forse faranno anche cagare un ornitorinco in calore. "Ecco a lei", sorrise il ragazzo.
"Grazie", chiusi la porta ma ritornai ad aprirla ricordandomi di non aver pagato. Che sbadata. "Mi sono rincoglionita, scusi", gli posai
sulla mano 10 sterline e richiusi la porta.
Posai le pizze sul tavolino e mi sedetti nuovamente sul divano accanto a Zayn. "Mmh", mumugnò avvicinandosi a me.
Prese le mie tra le sue, stendendosi su di me e facendo stendere di conseguenza me su di il divano.
Mi prese il viso tra le mani, baciandomi dolcemente. "Sei bellissima", farfugliò.
Sorrisi, baciandolo con più foga.
Spostò i capelli dal mio collo dove incominciò a lasciare baci umidi, dei brividi mi attraversavano la schiena.
Avevo in mente di mangiare la pizza, ma questo è decisamente meglio, porco cazzo!
Misi una mano nei suoi capelli e una sulla schiena, stringendolo di più a me, mi accarezzò la pancia cercando di togliere la maglietta.
Ansimai.
Mi alzai di poco per sfilarmi la maglia, ma prima che potessi farlo...
"Che state facendo?", spuntò dal nulla mia madre con un sorriso malizioso.
Spalancai gli occhi, deglutendo. "Minchia, mamma!".
Gongolò sul posto. "Porcellini!".
Tossì, strozzandomi e con vari pugni in petto mi ricomposi. "Mamma ma che cazzo dici?".
"Sesso adolescenziale!", esclamò portando un pugno in cielo.
Zayn rise fragorosamente. "Sparisci", esclamai.
"Ma tesor-".
"Ylenia Sofia Giles, esci fuori di qui!".
Rise. "Siete così carini, alle prime armi. Insomma per te è la prima volta vero?".
Arrossì, cadendo rovinosamente dal divano all'indietro. "Mamma, cazzo culo, ma hai perso la testa?", urlai stridula.
"Oh, andiamo, è normale vi volete bene e quindi è ora del grande passo".
"Ylenia, stavamo solo pomiciando", disse Zayn.
Rise. "Sè, certo... lo so che volevate fare sesso".
Diventai paonazza più del dovuto nascondendomi il volto tra le mani. "E'imbarazzante sentire uscire dalla tua bocca la parola 'sesso', mamma".
Alzò gli occhi al cielo, sparendo in cucina.
Ritornai a sedermi sul divano. "Allora facciamo sesso? non possiamo mica deludere tua madre, sù!".
Alzai un sopraciglio. "Lapatata l'avrai quando te la meriterai!".
Rise per poi aprire il pacco della pizza.
E' bello anche quando mangia. "Sei arrapante anche quando mangi!", esordì.
Lui si girò ridendo per poi lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.
"Adoro il fatto che dice sempre ciò che pensi", sorrise dolcemente.
"Davvero?", chiesi scettica.
"Certo!", sorrise ancora.
Sorrisi anch'io, baciandolo a fior di labbra.
Ah, l'amour. 








***

Allora ora vi chiederete: ma il banner non hai detto che non li sapevi fare
e che se li facevi facevano cagare? 
ebbene si. AHAHA
Cioè ora vi spiego anche se non ve ne fotte una minchia, io lo faccio lo stesso
perchè questo capitolo fa schifo e per evitare di prendermi a capocciate nel muro
parlo un pò con voi ok? ok. 
Partiamo dal fatto che mi sono scaricata gimp 2 settimane fà e non sapevo fare
una beata minchia, niente di niente!
Poi prima quando l'estetista mi ha tolto con la ceretta
le soppraciglia e io per poco non la prendevo a calci in faccia gridandogli: BRUTTA PUTTANONA 
TROIONA FAI PIU PIANO, NON STRAPPARMI ANCHE LA PELLE! 
Ho deciso così di reprimere questo istinto pensando un pò alla mia fanfiction AHAH
Così mi sono munita (una volta a casa) di computer e tuturial e c'è l'ho fatta
e venuto una merda ma è solo l'inizio no? yè.
Ero troppo contenta quando ci sono riuscita, mi stavo emozionando ma ho pensato che non era
il caso AHAH
Ok, ho rotto il cazzo e dovrei fare il cesso perchè questo
capitolo fa schifo, si lo so. Ma non ho più ispirazione porco cacchio, quindi il prossimo
succederà una cosetta brutta, si. 
Non può andare bene tutto il tempo lalala(?)
Ok e niente se fa schifo lo capisco HAHAH 
Quindi ora mi vado a dondolare da sola in angolino :') 
come sempre siete fantastiche e io vi voglio un gran bene, adoro leggere
le vostre recensioni in alcune scoppio a ridere come una minchiona HAHA
Ps: il prossimo vi farà piangere, o almeno credo. AHAHAHA
adddioss <3

 

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Capitolo 18
*** But people like you do not change and those like me suffer always. ***


But people like you do not change and those like me suffer always. 
 

Credo che sia venuto il momento di parlare apertamente dei miei sentimenti con Zayn. 
Stasera quando tornerà dalla festa di Niall - non sò perchè l'abbia fatta - io gli dirò le fatidiche paroline.

Sei un cazzone!
Ops, mi sono sbagliata, scusate.
Volevo dire, ti amo. 
Sono pronta, mi sono preparata una settimana intera facendo prova con lo specchio.
Be', sono emozionata è il mio primo ti amo.
Mi posizionai davanti allo specchio del bagno, legandomi i capelli in una coda ordinata con un elestico verde pisello.
Perchè verde pisello?
C'è tutto un ragionamente contorto die...no, non è vero, così l'ho trovato, così me lo metto.
Mi guardai un'ultima volta prima di scendere giù e sedermi sul divano, in ansia.
L'orologio segnava le 23.30, tra 10 minuti sarebbe arrivato. Minchia, che agitazione!
In questa settimana ho constatato che:
Pezzo di merda, ti amo: è aggressivo.
Patatino, biscottino, micino, lo sai che ti amo da impazzire? certo che lo sai:è da una minchiona, brr, mi fà venire i brividi.
Babe, ti amo: troppo alla... alla... non lo so, ma fa schifo.
Se scopiamo ti dirò che ti amo, ops, ma l'ho appena fatto. Ma vabè, scopiamo lo stesso: troppo a ninfomane psicopatica.
E che l'unico modo per dirlo è essere se stessi, si.
Sospirai stendendomi sul divano.
Zayn mi ama, non me l'hai mai detto ma lo so. Me lo dimostra, quindi non c'è niente da aver paura.
Ora chiudo la bocca e lo aspetto pazientemente.
 


"Tesoro", la voce di mia madre mi risvegliò, ero sul divano. "Che ore sono?", chiesi con voce impastata dal sonno.
"Le tre di notte, perchè stai dormendo sul divano?".
Aspettavo quel coglione di Zayn. Feci spallucce. "Il pakistano è tornato?".
"Si è in camer-".
Non la feci finire di parlare che mi catapultai in camera Zayn, sembravano quelle scene
a rallentatore, correvo velocissima e diedi un calcio alla porta che si spalancò. "Perchè minchia hai fatto tardi?", sbraitai.
Mi tappai subito la bocca, vedendolo dormire beatamente.
Sospirai sedendomi sulla sedia vicino al pc, presi il mause e cominciai a cazzeggiare, finchè
casualmente non fìnì nelle e-mail di Zayn.
Indietreggiai sapendo che quelli erano fatti suoi e io nonostanti fossi la su... stà minchia, non sono così razionale, io.
Cliccai sul file, ma c'era bisogno della password.
Sbuffai.
Pensa Cecilie, pensa... 
Forse è la lunghezza del ciuffo! Certo, può essere.
Presi un righello dalla scrivania e alzandomi cautamente e senza fare rumore mi avvinai a Zayn incurante che ci fosse
una psicopatica che gli stava a prendere misure del ciuffo, ma vabbè.
3 centimetri. 
Porco minchio!
Ritornai alla postazione e misi la lunghezza, niente.
Forse è la lunghezza del suo pistolin... ehm, no.
Quale può essere la sua password? cazz... oh, è se ha messo la data in cui ci siamo fidanzati?
Sorrisi come un'ebete e imettei la data che risultò esatta.
Sospirai sorridendo come una minchiona, che carino. Patatino. E cucciolino. E biscotti... stop.
Muovevo la frecetta su e giù per trovare qualche nome compromettente, finchè non uscì un
'anonimo', che attirò la mia attenzione.
Non ci pensai due volte e cliccai sopra.
Deglutì rumorosamente. Sensi di colpa o paura?
 
 
Zayn stasera eri più bello che mai, sento anche la sua bocca sulla mia, peccato fosse tardi.... :P
Non ci mancherà occasione, però no? 
Pamela x :) 
 
 
Spalancai la bocca mentre gli occhi cominciavano a pizzicare. Tolsi la mano dal mause di scatto.
Non può essere vero, Zayn non può aver baciato lei.
E ferito me... no, è tutto una finzione.
Il cuore cominciò a palpitare e una lacrima silenziosa scese sulla mia guancia, bruciava.
Bruciava la pelle, il cuore.
"Ehi...", disse Zayn con voce sexy.
Trattenni il respiro.
Cecilie tu non vuoi strappargli le palle e legargliele al ciuffo, no che non vuoi. 
Asciugai frettolosamente la lacrime e mi girai verso di lui, che mi sorrideva dolcemente, si alzò dal letto venendomi incontro.
"Che ci fai qui a quest'ora?", chiese piano.
Mi alzai dalla sedia indietreggiando. "Che c'è?", domandò confuso.
"N-niente, ho sonno", dissi con voce distrutta.
Sorrise. "Allora, notte", si avvicinò nuovamente a me cercando di baciarmi.
Mi staccai bruscamente dalla sua presa. "Non toccarmi!".
Alzò un sopracciglio. "Che succede?".
"Dimmelo tu, Zayn, che succede?", chiesi fredda e glaciale.
Spalancò gli occhi e sul mio viso scese un'altra lacrima inutile come me. Fragile, come me. "Cosa è successo a casa di Niall?".
"Niente", rispose prontamente.
Risi amaramente. "Che bastardo che sei".
Scosse la testa, visibilmente in agitazione. "Ma che stai dicendo, Cecilie?".
Un'altra lacrima cadde rovinosamente sul mio viso e prima che potessi asciugarmela ne cadde subito un'altra.
"Dimmi la verità, per favore".
Si mordicchiò il labbro, sedendosi sul letto. "Te la stò dicendo, ehi picc-".
"Zayn cazzo dimmi la fottuta verità!", lo aggredì.
Alzò lo sguardo su di me, era pallido. Il mio cuore accelerava ad ogni battito.
"A casa di Niall, c'erano tutti... anche alcune ragazze", farfugliò.
Il mio cuore cessò di battare per qualche secondo, qualche minuto o forse qualche ora.
Mi sentì crollare il mondo addosso, mi sentì crollare tutte le mie stupide certezze addosso.
"Poi?", chiesi con un groppo in gola.
"E... c'era anche... - sospirò- Pamela...", distolse lo sguardo.
Un colpo in pieno stomaco, un colpo al cuore, all'amore.
Per quanto volessi la verità, avrei preferito una dolce bugia.
Volevo solo sentirmi dire che non era vero, che era tutto una stronzata, che tutto sarebbe passato, tutto trannenoi. 
"Continua..".
Annuì guardandomi tristemente, avrei voluto baciarlo, scivolargli tra le braccia e dirgli: Ti amo e ti perdono. 
Era troppo l'amore che provavo è il troppo stroppia, fà male.
"Pamela mi ha detto che voleva parlarmi...".
Mi alzai lentamente dal suo letto, asciugandomi un'altra lacrima, inutilmente.
Il ti amo mi morì in bocca.
Non volevo sembrargli così fragile, potevo sembrare una stupida cretina innamorata.
E non sembravo, lo ero.
"Parla, cazzo!".
Si portò le mani in viso con i gomiti sulle gambe.
Il silenzio parlò al posto suo, quel silenzio così assordante. 
Si alzò anche lui, cercando di sfiorarmi, mi scansai con lo sguardo vuoto. Perso. Triste. Senza nessuna emozione.
Cercavo di mettere insieme le parole, ma boccheggiavo.
Si avvicinò di nuovo e mi strinsè a sè, quasi con prepotenza. Mi staccai da lui, con altrettanta aggressività.
"Non osare sfiorarmi".
"E'stato uno sbaglio, io...".
Cercò di continuare, ma gli feci segno di stare zitto.
La sua voce che era musica per le mie orecchie, ora era rumore.
"Ci sei andato a letto?", chiesi ferma.
Scosse la testa. "No, però...".
"Però cosa?".
"Preliminari, non ero lucido io...".
Lo fermai ancora."Tu cosa? non avresti voluto vero? la verità è che sono stata un'idiota a credere che fossi cambiato. Perchè quelli come te non cambiano e quelle come me soffriranno sempre!". 
Sentivo che la gambe avrebbero smesso di tenermi, tremavano.
Mi sentivo così stupida.
Si avvicinò nuovamente. "Ho sbagliato, lo ammetto, ma è stato uno sbaglio, sei tu quella che conta!".
"Stammi lontano", urlai stridula.
"E'stato un fottuto errore, non avrei mai dovuto farlo!".
Scossi la testa con le lacrime che avrebbero potuto sfamare il terzo mondo.
"E'finita, Zayn", sussurrai.
Sbiancò. "Mi stai l-lasciando?".
"No, ti stò chedendo di sposarmi", risposi acida.
I suoi occhi divennero lucidi. "Ti preg-".
"Sei così importante che forse le parole per spiegarlo non le hanno nemmeno inventate. Ma guardami sto piangendo come una bambina, perchè con ogni singola parola che hai detto, hai ucciso lentamente ogni parte di me. Mi hai distrutta Zayn e mi sento quasi in imbarazzo per questo.
Perchè se volevi lei, bastava dirmelo. Mi avresti lasciata, avrei sofferto ma adesso mi sembra di sentire mille lame travolgermi".
"Non voglio lei, voglio te, da sempre!".
Scossi la testa, mordendomi il labbro inferiore quasi a sangue. "Lo sai una cosa? per dirti che ti amavo mi sono preparata una settimana intera - sforzai un sorriso - e ora, l'unica cosa che mi esce è che mi odio. Io mi odio, perchè mi sono lasciata andare.
Ma ora che sò come sei, non mi lascerò ferire di nuova da te".
Deglutì rumorosamente. "No, no... Cecilie per favore non allontanarmi, non guardami come facevi prima con disprezzo quasi, ti prego.
Non pensarmi con odio. Il tuo sguardo mi stà uccidendo.
Pamela non è niente per me, niente. E'stato un insignificante bacio!"
Con scatto di ira improvvisa, lo lanciai sul letto violentemente. "Hai ferito l'unica persona che non dovevi ferire Zayn! e non me ne frega un cazzo delle tue scuse, se ti è piaciuto il bacio oppure no, mi hai calpestato il cuore, lo capisci?".
"Dammi un'altra possibilità, potrei amarti nel modo giusto".
Indietreggiai fermandomi sulla soglia della porta. "Mi farei del male da sola Zayn, io ti ho amato una sola volta nel modo giusto, perchè tu no?, non sai quanto fa male amare per due", sussurrai prima di precipitarmi giù trovando mia madre con occhi preoccupati e capelli
spettinati. Asciugai frettolosamente le lacrime. "Mamma, ritorno da papà".






***

Sono lieta di annunciarvi che tra 3 capitoli, la storia finità e.e
Eh già, sinceramente non vedo l'ora di iniziare la nuova (:
Anche se questa mi mancherà terribilmente, sisi :')
ma bando alla ciancie, ecco il capitolo incriminato AHAHA
ok, in realtà all'inizio Cecilie doveva beccarli sul fatto, ma ho pensato meglio così
più struggente. lol 
E ancora un'altra opzione Zayn doveva aveva un'incidente o Cecilie doveva averlo,
ma sarebbe stato troppo... drammatico e la fanfiction non lo è, forse la prossima
sarà piu triste, lkdfjdsi non vedo l'ora di scriverla :3
ma non è questo il punto, ho optato per il tradimento "lieve",perchè Zayn
non ha fatto sesso con Pamela,però be', se le sbaciucchiata AHAHAH
e quindi nel prossimo capitolo ci sarà una scena di lotta e.e
SPOOOOOOOOOLEIR. :3 
Spero di avervi toccato almeno un pò con questo capitolo
ci ho messo una nottata intera per scriverlo, poi ieri l'ho cancellato e l'ho riscritto, la sera
di nuovo e alla fine è uscito così. 
Spero davvero vi piaccia, ho sudato 7 camicie! AHAHAH
come sempre vi ringrazio siete kefjewir 
e per chi vorrebbe aggiungermi su twwwwwwwwitter, clicchi qui. 
E niente, evaporo e.e
aaaaaaaaaddioooooooooooss <3

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Capitolo 19
*** Love is suicide. ***




 

Love is suicide. 

Stamattina mi sento peggio di una merda calpestata da un elefante incinto di 3 gemelli.
Non ho più la forza di prima e me ne accorgo guardandomi allo specchio, questa qui non sono io. Cerco di sorridere, allungo la mano verso me, ma non mi raggiungo. Non riesco ad aiutarmi.
Insomma, se mi prendi a colpi di piedi di porco in testa e poi mi schiatti contro il muro, tirandomi
i capelli per poi strizzarmi le tette, non piangerò di sicuro.
Perchè?
Perchè ho finito tutte le lacrime. Tutte.
Presi un grande respiro aprendo la porta della mia stanza, sgattaiolai giù come una ladra per non parlare con Zayn, o con mia madre
o con bei capelli barra Bob.
Per fortuna mia madre e Bob erano intenti a prepararsi, presi un biscotto velocemente ma mi cadde sbattendo
contro il petto di qualcuno. Qualcuno con un ciuffo alla Jhonny bravo, qualcuno che ha un sorriso sbagliante,
qualcuno di arrapante, sexy, figo, bello.
Qualcuno che mi ha spezzato il cuore.
Mi prese delicatamente il polso che prontamente ritrassi. Sbuffò. “Possiamo parlare?”.
Feci un smorfia. “Fammici pensare eh... no. E poi non credo che Pamela voglia che parli con me, no, non credo”.
Sorrisi beffarda anche se dentro il cuore singhiozzava.
Sospirai e ignorandolo andai verso la porta che sbattei, in 10 minuti mi trovai a scuola.
Il mio unico pensiero era: Pamela.
Posai frettolosamente nell'armadietto i libri e prima che potessi andare a cercarla
Zayn mi si presentò davanti. "Cosa cazzo vuoi da me?", sbottai acida.
Incatenò i suoi occhi nei miei, guardandomi intensamente. “Fammi parlare!".
Sbuffai.
"Vai”.
"Io non stò con Pamela, non è niente per me, lo capisci? Sei tu tutto ciò che voglio!".
Scossi la testa. "Wow, mi fai venire voglia di perdonarti, sul serio", dissi portandomi una mano sul cuore fintamente commossa.
"Davvero?".
"No, mi fai venire voglia di prenderti a calci in culo!".
Distolse lo sguardo, per poi prendermi le mani tra le sue, facendo aderire perfettamente gli spazi tra le dita.
"Perdonami, Cecilie. Non avrei mai dovuto baciare Pamela è stato un orribile sbaglio, non me lo perdonerò mai".
Esatto. "E come potrei farlo io allora?", dissi tremolante.
"Perchè la nostra storia deve superare qualsias-".
Non lo lasciai finire stanca delle sue minchiate.
"Non è la nostra storia, Zayn, io devo superarlo, io! Lo capisci? devo superare io il fatto
che mentre ti aspettavo sedutasul divano, tu eri a baciarti lei... e chissà cos'altro hai fatto. Solo il pensiero mi lacera. Amarti è un suicidio!".
Spalancò occhi e bocca e portando la sua mano ad accarezzarmi il braccio.
Distolsi lo sguardo, gli diedi una spallata e corsi verso l’unico problema.
"Pamela", la chiamai a gran voce.
Si voltò verso di me e guardandomi con aria beffarda e maligna.
Adesso mi hai rotto il cazzo, brutta troia.
"Questo sorrisino della minchia mettitelo in culo, anzi no, nella tua vagina dato che c'entrerebbe anche un camion!".
Mi catapultai contro di lei, tirandogli uno schiaffo in pieno viso. Spalancò gli occhi, portandosi la mano sul punto colpito. Poi d’un tratto mi tirò i capelli, facendomi uscire un gridolino di dolore.
Gli diedi un calcio nelle gambe facendola cadere rovinosamente.
"Sei una stronza", urlò stridula.
"Meglio che essere una zoccola!".
Ci trovammo stese l'una sopra all'altra, io sopra. Continuai a prenderla a colpi, finchè la situazione si ribaltò, ero io quella sotto adesso.
Graffiò gran parte del mio collo e gli diedi un cazzotto nelle tette. Facendola gemere. Troia.
Mi colpì il braccio pesantemente e questa volta a tirargli i capelli ero io.
Ritornai alla postazione di prima - sopra di lei - e le graffiai la guancia sinistra. Mi gettò per l’aria, dandomi un calcio dietro la schiena.
Mi alzai di scatto. Eravamo tutte e due in piedi.
Essere tradita da Zayn mi ha fatto sentire lo stesso dolore, zoccola!
Mi guardai un secondo intorno e tutto un gruppo di ragazzi guardava la scena, raggiunsero il posto anche Niall, Harry, Louis e Liam che cercavano di dividerci.
In quel momento venne Zayn che corse verso di noi.
Mi prese, cercando di tenermi a bada.
Pamela si aggiustò i capelli, respirando profondamente, mentre io la uccidevo con lo sguardo. "Intanto ero io quella che ieri si baciava il tuo ragazzo o sbaglio?".
Colpita e affondata.
Sentì gli occhi pizzicare e bruscamente mi staccai da Zayn, che mi guardava con compassione. Feci per scagliarmi di nuovo contro lei, ma si avvicinò lei stessa guardandomi minacciosa.
“Punto debole, Cecilie? Ops, sai una cosa però, be’, Zayn bacia proprio bene!”.
Spalancai gli occhi, ferita.
Harry mi prese, accarezzandomi il braccio. “Calmati tesoro”, sussurrò al mio orecchio.
Me lo scrollai di dosso, stanca di tutto.
"Che cosa è successo qui?", gracchiò la zitella della presida.
Mi girai verso quella vecchia, inferocita.
"Vada a farsi fottere lei, tu - puntai Zayn - quella puttana e tutto il resto del mondo!", urlai con gli occhi colmi
di lacrime.
Dovevo smetterla, volevo ritornare ad essere quella che sparava minchiate, no lacrime.
“Sei solo una poveraccia, Pamela. Tieniti Zayn io mi tengo la mia dignità”.
“Signorina Cecilie, ma come si permette?”, urlò la preside.
Sospirai. “Mi permetto perché sto soffrendo e lei si faccia una scopata e non mi rompa i coglioni”, urlai stridula.
Prima che la preside mi prendesse a sprangate, corsi verso l'uscita di scuola.
Stava andando tutto a puttane.
 
Misi le ultime cose nella valigia e scesi giù. "Quanto tempo starai da papà?", chiese cauta mamma.
Sospirai. "Tutte le vacanze natalizie, mà...".
Annuì capendo, mi abbracciò delicatamente. “Ho saputo della tua sfuriata a scuola, tesoro…”.
“Ne riparleremo ok?”.
Zayn e Bob scesero le scale con espressioni tristi.
Non parto per la guerra.
Il pakistano mi prese tra le sue braccia e mi strinse a sè, mi ritrassi debolmente. "Evitiamo contatti fisici".
Annuì lentamente. "Non partire, resta con me".
Lo guardai intensamente, prima di staccarmi sul serio da lui. "Lasciami in pace, Zayn", farfugliai.
Bob mi tirò il braccio, abbracciandomi forte. Singhiozzava? "Piangi?", chiesi stranita.
Tirò su con il naso. "No, mi è entrato qualcosa nell'occhio. Volevo che passassimo questo Natale tutti insieme", borbottò.
Sorrisi dolcemente. "Sto vià solo poche settimane, cazzo piangi?".
Rise fragorosamente, abbracciandomi di nuovo.
Mi avvicinai alla porta e Zayn mi accompagnò alla fermata del pullman. “Rimani con me, questo Natale, Cecilie”, sussurrò.
“Non lo passi con Pamela?”, chiesi acida.
Sbuffò. “Non me ne fotte un cazzo di Pamela, lo capisci?”, sbottò.
“E a me di te”.
Boccheggiò e il silenzio ritornò sovrano.
 
 
Aprì la porta, buttando le valigia per l'aria. "Papà!".
Dalla cucina sbucò un uomo panino o un panino uomo?!
Ripresi la valigia e mi buttai sul cibo vivente, prendendolo a colpi. "Chi cazzo sei? che ci fai a casa di mio padre?", urlai.
"Cecilie s-".
Come minchia fà a sapere il mio nome? cazzo, forse è il pizzaiolo stalker!
Lo sapevo che non dovevo dargli il mio indirizzo, porco cazzo!
"Che ne hai fatto di mio padre stalker psicopatico?".
Il tizio mi prese per le spalle delicatamente. "Cecilie, sono io tuo padre!".
Spalancai gli occhi, imbarazzata.
Ho picchiato mio padre. Sono un mito.
Cioè tutti vorrebbero almeno una volta dare un schiaffo ad uno dei propri genitori, be', io l'ho preso a valigiate.
Principianti, pff.
Sorrisi. "L'avevo capito".
Rise fragorosamente. "Mi sei mancata, ceci!".
Ceci.
Ceci.
 
 
"30 ragazze? ma nemmeno se fossi Rocco siffredi Ceci!".
Ceci? non mi chiamate così, che nervi, minchia. Non sono un cecio. "Non chiamarmi Ceci, mi fai girare i coglioni".
"Ok, Ceci".
Lo faceva apposta, che lurido stronzo. "Vaffanculo".
"Vabbene, Ceci".
Continuava? "Inficcati una barca nel culo".
"Sei impazzita? Ceci".
Oh merda, ma questo è ridotto male sul serio. Sbuffai infastidita e mi alzai dal tavolo prendendo il mio piatto e posandolo nella lavastoviglie.
"E il mio Ceci?".
"Il tuo te lo posi tu, coglione incallito! Chiamami di nuovo Ceci e ti straccio gli occhi dalle orbite!".
 
Sorrisi ancora e mi rintanai in camera.
Dove c'erano scritti sul muro dei numeri, da piccola papà li fece per insegnarmi a contare.
Primi problemi con la matematica.
 
 
"Ho 9 in matematica, piccola".
Spalancai gli occhi. "Allora hai un cervello" sorrisi.
"Esatto" ricambiò il sorriso, prese il libro e una penna. "Fammi vedere un pò... questi sono gli esercizi?".
Annuì guardandolo intensamente. "In matematica un polinomio è un'espressione con costanti e variabili combinate usando soltanto addizione, sottrazione e moltiplicazione".
Annuì - ancora - mordicchiandomi il labbro. Presi un quaderno per scrivere quello che mi diceva.
"Le costanti sono anche chiamate "coefficienti" e sono tutte elementi di uno stesso insieme numerico o di un anello" continuò a spiegare senza interrompere il contatto visivo.
"Aspetta" lo bloccai.
Sorrise dolcemente. "Dimmi".
"Non ho capito una minchia".

 
Rabbrividì pensando al primo bacio con Zayn e una lacrima silenziosa cadde sul mio viso.
Lo amavo molto, forse troppo.
 
"Cosa vuoi?".
Sorrise dolcemente. "Ma io e te cosa siamo?".
Alzai gli occhi al cielo. "Due minchioni?".
Rise piano. "Sul serio, Cecilie".
"Amici?”, mi uscì di getto.
 
Amavo ogni singolo suo gesto, ogni cosa di lui. Dalla più importante alla più insignificante.
Amo il suo ciuffo biondo...
 
 
Porca minchia, oggi è più bello del sol..."Ti sei fatto il ciuffo biondo?", urlai stridula.
Rise."Fico vero?".
"Fico? Fico?", ripetei come una psicopatica.
Era ancora più bello, merda. "Faccio tanto schifo?".
Schifo? Sei il sesso che cammina. Sei l'orgasmo in persona. Sei l'eccitazione con i pied..."Sei accettabile", bofonchiai.
"Accettabile tipo ora ti scopo? o accettabile, fai schifo al cesso?"
 
 
Amo il suo lato sensibile.
 
"P-passami un fazzolettino", singhiozzò Zayn piangendo come un bambino.
Alzai gli occhi al cielo, passandoglielo. "Smettila di piangere. E'solo un film".
Mi guardò in cagnesco. "Un film? Ma che cazzo dici?", mi urlò contro.
Spalancai gli occhi. "Calma, pakistano".
 
Il suo lato protettivo.
 
"Andiamo", disse contraendo la mascella fissando Samuel. "Ehm, si...", presi la mia roba e me ne andai con il pakistano.
"Cecilie, stai lontano da quel ragazzo".
 
Il lato geloso.
 
"Tu non ci uscirai".
Risi divertita togliendomelo di dosso. "E tu chi saresti? Io faccio quello che voglio. Se voglio potrei anche uscire con un barbapapà, tu non me impediresti".
"Tu non ci esci", ripetè deciso.
Alzai gli occhi al cielo. "Zayn non rompermi le palle".
 
 
Le sue labbra, le sue mani, il suo sorriso, i suoi occhi, il suo corpo. Tutto. .
Lo amo incondizionatamente, profondamente e pazzamente.
E adesso dovrei odiarlo, ma non lo sò fare.
Anzi, lo amo ancora di più.
 
 "Non è stato tanto male no?".
"Ora posso baciarti alla luce del sole", disse con tono teatrale.
Alzai gli occhi al cielo, sorridendo, mi avvicinai a lui e mi lasciai baciare con dolcezza.
Mi staccai bruscamente. "Che c'è?", chiese confuso.
"Devo fare la pipì,aspettami!”. 
 
 
Perchè forse non amerò mai più così.
Mai più.


 

 
"Zayn", sorrise svelando dei denti fottutamente perfetti. Mi porse la mano, forse voleva che c'è la stringessi.
Feci una smorfia. "Cecilie".
 
Ho dovuto lasciarlo andare,perché ci tengo a lui.
E devo renderlo libero, se non mi ama perché costringerlo?
 
"Allora facciamo sesso? non possiamo mica deludere tua madre, sù!".
Alzai un sopraciglio. "Lapatata l'avrai quando te la meriterai!".
Rise per poi aprire il pacco della pizza.
E' bello anche quando mangia. "Sei arrapante anche quando mangi!", esordì.
Lui si girò ridendo per poi lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.

 
Mi misi le coperte e mi ranicchiai nel letto, con le lacrime che scendevano fino a bagnare il cuscino.
 
 
"Oh, merda! Esci fuori di qui", urlai stridula.
"Dovresti uscire tu, io sono entrato per primo.", disse con calma. Feci una smorfia scocciata e usci dal bagno con ancora la visione di quel re degli dei con addosso un solo asciugamano e il petto che gocciolava. Minchia.
 
Odio tutti, mi stanno quasi tutti sulla minchia.
Ma se vedevo lui la mattina mi scoppiava il cuore.
 
 
"Ma non è gelosia!", dissi fiera.
Zayn mi seguì alzandosi anche lui e cingendomi i fianchi. "Allora posso andare a casa di Pamela? sai vogliamo far-".
Non lo lascio finire la frase che glì dò un pizzico sul braccio. "Provaci e ti prendo a sprangare sul ciuffo!".
Rise piano. "Ah, sei davvero bella quando sei gelosa".
"Non son... oh al diavolo. Sono gelosa".
Sorrise prima di baciarmi nuovamente.

 
E così, quando lui scoppia a ridere, io scoppio a vivere.
 
"Non mi parlarei più allora?".
Annuì.
"Sul serio?".
Annuì ancora.
"Davvero?", chiese piano.
Lo guardai e aveva un visino dolcissimo. L'avrei strapazzato di coc... di calci in culo.
Sbuffai. "Zayn, se solo se solo riprovi a fare una cosa del genere, ti prenderò a sprangate sul ciuffo così tante volte da fartelo cadere. Intesi?".
Alzò gli occhi sorridendo. "Un altro bacino?".
"Ti stacco la panocchia con una motosega!".

 
Lo amo da impazzire e non posso fare niente per evitarlo.
Mi addormentai così, con una lacrima sul viso e Zayn nel cuore. 




***

Questa storia è frutto della mia testa, mi dispiace per chi pensa che io abbia copiato, non è così.
Plagiare e prendere ispirazione sono due cose completamente diverse.
niente, volevo solo queste cose. 
Ciao bellissime, scusate per questo sfogo. 

 

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Capitolo 20
*** I can hear people talking out loud, but when you hold me near you drown out the crowd. ***




I can hear people talking out loud, but when you hold me near you drown out the crowd.
 

Sento che morirò se resterò un'altro minuto senza di lui.
Si può morire d'amore?
Perchè se ci potrebbe morire, allora io sarei una zoombie. Si.
Sembro una stupida, lo so. Ma non riesco a mascherare l'amore che provo per lui, non ci riesco.
Mentre lui forse starà facendo allegramente sesso con Pamela sotto l'albero di Natale, io sono qui sul divano
con una vaschetta di gelato in mano vedendo le repliche del mondo di Patty, ma andiamo.
Mi sento una cazzona.
E Patty mi sta sulle ovaie. Cazzo piange ogni minuto della sua inutile vita?!
Gliele strapperei quelle treccie e le farei mangiare i suoi occhiali di merda.
Sbuffai, posando la vaschetta sul tavolino.
Mi manca troppo.
Mi sembra di essere senza ossigeno, non riesco a respirare se penso a lui con un altra che non sia io.
Perchè lo penso?
Mi faccio del male.
Sono una masochista del cazzo.
Mio padre dice che merito il meglio, ma non capisce che Zayn è il meglio per me.
Lo amo e non posso farci niente.
Presa da un attacco di ira, buttai il telecomando per aria e di conseguenza si spense la tv. "Oh, fanculo!".
Mi alzai dal divano e diedi un calcio al tavolino, facendomi male il mignolo, naturalmente. "Ma che cazzo, Natale di merda".
Scossi la testa e sorrisi quando mi riaffiorarono nella testa i momenti con Zayn, come l'altra notte.
Ricordai i momenti passati con lui.
Sorrisi come un'ebete e mi precipitai sopra, aprii la porta di mio padre e mi buttai a peso morto sul letto.
Sussultò con ancora gli occhi di sonno. "C-che succede?".
"Papà, alza il culo e accompagnami da Zayn!".
 
Erano solo pochi giorni che non lo vedevo e mi sentivo male.
Come avrei potuto passare una vita senza di lui?
Mi sentivo strana. Innamorata, più che altro. Salii in macchina con mio che padre che borbottava sotto voce.
"Ma proprio a quest'ora dovevi perdonarlo?" disse scettico.
Sbuffai. "Papà parti, porco minchio!".
"Un attimo, cavolo".
Alzai gli occhi al cielo, mettendomi la cintura di sicurezza. Mise in moto e ci avviamo.
E se però non fosse a casa? Se fosse con Pamela a fare cose che non voglio immaginare? Mi verrebbe un infarto.
Più che altro si sarebbe frantumato il cuore, ancora.
Arrivammo a metà strada ma ci bloccammo per il traffico. L'ansia saliva e continuavo a torturami le mani.
Mi sporsi dal finestrino. "Partite razza di coglioni rincitrulliti" sbottai.
Una vecchietta mi guardò male.
Oh, al diavolo.
"Papà, sorpassa qualcuno, vola, mettiti un petardo nel motore. Ma per favore, muoviti" lo supplicai.
"Cecilie calmati, nemmeno quando tua madre venne a sapere che l'avevo tradita ero così in agitazione, sù".
Spalancai la bocca. "Hai tradito mamma?".
Tossii. "Si, ma questa è un'altra storia. Pensa a Zayn, ok?".
Sbuffai e mi riaffacciai dal finestrino. "E volete partire cazzoni?" urlai stridula.
"Signorina, ha rotto le palle” gracchiò la vecchia.
Mi girai verso di lei fulminandola. “Non voglio essere volgare oggi, signora, quindi chiuda il cesso che si ritrova a posto della bocca”.
Spalancò la bocca. “E’ una maleducata!”.
 
 
Zayn pov’s.
30 minuti prima.
Come avevo potuto tradirla con Pamela? Anzi, come avevo potuto tradirla e basta. Come?
Che razza di stronzo sono stato. Io la amo.
Deve perdonarmi. Non sono niente senza di lei, senza il suo sorriso allegro e i suoi occhi limpidi sempre
pronti a guardami e ad accettarmi per come sono.
Quello del detto 'tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile', dovrebbe venir preso a calci in culo.
Cecilie è indispensabile, per me.
Mi alzai di scatto dagli scalini di casa e mi scaraventrai su mio padre. "Pà, dammi la macchina".
"Cosa?".
"Devo riprendermi la mia Cecilie".
 
30 minuti dopo.
Il traffico.
Fanculo.
Mi misi a guardare ogni macchina intensamente, quasi come se volessi farle sparire.
Ma mi fermai di colpo e persi un battito vedendo una chioma bionda che urlava contro una vecchietta. Sorrisi.
Cecilie.
Aprii -senza pensarci due volte- la portiera della macchina e camminai verso la sua di macchina.
Il padre che mi vide, le diede una gomitata facendola girare.
Quella sua espressione, in quel momento me la sarei registrata volentieri per poi guardala nelle giornate tristi.
Aprii la sua portiera e sostenendo il contatto visivo, arrivò a me.
 
Cecilie pov's.
Un fiocco di neve cadde sul mio viso delicatamente.
Era un film?! Perché se lo era, sarebbe stato sicuramente il mio preferito.
Da un fiocco si scatenò una vera e proprio pioggia di neve. Sorrisi titubante e prima che potessi fare qualcosa, mi tirò stringendomi forte a sè.
Valeva la pena crederci di nuovo? giocarmi il cuore -ancora-? Dargli una seconda possibilità?
Si, ne valeva la pena.
"Sembra un film", sussurrò al mio orecchio.
I clacson delle macchine mi rompevano il timpano e le ovaie, ma in mezzo ai rumori delle macchine sentivo solo le sue parole.
"Zayn...".
"Shh, ascoltami. E'colpa mia se conosci solo la mia parte da 'puttaniere', quella parte che ha combinato solo guai. Ma tu meriti tutta la mia persona, ogni singolo pezzo di me, tu lo meriti.  Forse sono io quello che non merito una ragazza come te, ma ormai sei indispensabile.".
Una lacrima scese sul mio volto ma sorrisi sentendo quelle semplici parole.
Ma che dette da lui potevano essere tutto tranne che semplici e banali.
Ogni singola parola che diceva e come se prendesse un pezzo di cuore sparso per terra e lo mettesse al suo posto.
Gli accarezzai la guancia e mi strinsi nella felpa, per il freddo. La neve cadeva incessante sulle nostre teste.
Mi guardò intensamente, aspettando pazientemente che parlassi.
Presi un gran respiro. Gli sorrisi imbarazzata e lui prese le mie mani tra le sue.
"Zayn, sei stato la mia svolta. Mi hai salvato da una vita senza amore e ti perdono, perchè ho capito cos'è l'amore. L'amore sei tu".
Spalancò gli occhi, sorpreso.
Alzai il viso verso di lui, prendendo il suo tra le mani, mi avvicinai e eliminai ogni distanza fisica.
Schiuse le labbra e tornai di nuovo ad assaporare il suo sapore.
Era lui il sapore della mia vita.
Le lingue giocavano, si sfioravano ma con passione. Come se non ci baciassimo da anni.
Mi morse il labbro, facendomi sorridere.
Sentivo mio padre applaudire dalla macchina. La vecchietta imprecava ancora.
“Stà zitta vecchia zitella!”, urlò mio padre.
Risi, staccandomi, guardando verso l'alto e lo stesso fece lui.
Sorridemmo insieme, per poi tornare a guardarci.
Ogni pezzo del mio cuore rotto ora era al suo posto. Come se fosse un puzzle, ormai ogni pezzo era proprio dove doveva stare.
Mi morsi il labbro.
Ti amo”, dicemmo all’unisono con sottofondo le maledizione e i clacson degli automobilisti.
Ridemmo per il nostro tempismo, poi mi baciò con più foga, mentre alcune persone imprecavano e altre applaudivano.
Il più bel giorno della mia vita.  



















***
Chi l'avrebbe mai detto che avrei finito una fanfiction? 
Nemmeno io, pensavo che l'avrei cancellata come le altre, che l'avrei fatta ammuffire ed invece eccomi qui
a ringraziarvi perchè si è arrivata la fine di questa storia.c: 
Mi sono affezionata ai Zecilie forse farò qualche one-shot con loro, ma vabbè, passiamo oltre. :')
Non ci sarà l'epilogo, non mi piacciono molto, immaginatevi i vostri Zecilie come volete, da sposati o che forse
si lasceranno tra qualche anno, a voi l'immaginazione.
Io penso che staranno insieme tutta la vita (: 
Ma passiamo a voi. 
Ad ognuna di voi che con le sue recensioni mi ha fatto sorridere almeno per 5 minuti.
Grazie perchè non mi avete abbandonata.
Grazie perchè mi avete soppurtata.
Grazie perchè siete semplicemente fantastiche.
Grazie a chi ha recensito ogni capitolo.
Grazie anche a chi leggeva silenziosamente.
Grazie a chi lasciava recensioni quando voleva.
Grazie perchè nonostante tutto e solo grazie a voi che ho portato avanti questa storia. 
Mi avete dato la carica con i vostri complimenti e i vostri scleri - che io adoro - siete state fondamentali. 
GRAZIE DI VERO CUORE.
*Cerca di non piangere*, non vi dimenticherò mai e spero che continuerete a seguirmi quando pubblicherò la fanfiction del professore.c: 
VI VOGLIO BENE. :')
 

 

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