California.

di ceandzm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Are you ready? ***
Capitolo 2: *** Unicorns? ***
Capitolo 3: *** Non ti innervosisce,ti ferisce. ***
Capitolo 4: *** YOLO. ***
Capitolo 5: *** Frist night in LA. ***
Capitolo 6: *** It's a joke. ***
Capitolo 7: *** Sorry Sally.. ***
Capitolo 8: *** Falò. ***
Capitolo 9: *** Stay strong. ***
Capitolo 10: *** Alone. ***
Capitolo 11: *** Marijuana. ***
Capitolo 12: *** I care about you. ***
Capitolo 13: *** I want kiss you.. ***
Capitolo 14: *** over again. ***
Capitolo 15: *** I waited all my life. ***
Capitolo 16: *** Last day. ***
Capitolo 17: *** Back to NY. ***
Capitolo 18: *** Old friends. ***
Capitolo 19: *** i'll miss u. ***
Capitolo 20: *** How am i? ***
Capitolo 21: *** College. ***
Capitolo 22: *** Welcome to London. ***
Capitolo 23: *** You're mine,i'm yours. ***
Capitolo 24: *** I'm changing my life. ***
Capitolo 25: *** Coffee. ***



Capitolo 1
*** Are you ready? ***


Are you ready?








New York,30 giugno 2012.


Era l'ultimo sforzo che dovevo fare,l'ultimo giorno che passavo in quel carcere minorile e poi l'avrei salutato per sempre. Finalmente il giorno tanto atteso da me e Sally era arrivato: il giorno del diploma. Programmavamo la nostra estate da diplomate da ormai tre anni. La nostra meta preferita? Los Angeles,ovvio. Chi non desiderava di passare un estate lì con la sua migliore amica? Un attimo,voi non sapete io chi sono. Avete presente quelle ragazze perfette? Che non combinano mai 'disastri' e che hanno un eccellente media a scuola? Bene,questa era il prototipo di figlia perfetta di mio padre ma in realtà ha avuto me. Lola Malik,ho 18 anni e vivo da sempre a New York. Ho sempre amato la mia città. E non a caso è una delle più belle del mondo. Ho origini pakistane dalla famiglia di mio padre,mia mamma invece è americana DOC. Anche io mi considero così alla fine. Ho la migliore amica che si possa desiderare,la nostra amicizia è nata grazie a quel posto che tanto odio chiamato scuola. Dal primo giorno di liceo andammo subito d'accordo e ancora oggi non ci stacchiamo un attimo. L'adoro e senza di lei non farei nulla. Nemmeno questo viaggio,appunto. Parlavamo ai nostri genitori del progetto da più di un anno,pare si siano convinti ma aspettiamo ancora il verdetto finale. Io e Sally siamo le tipiche amiche 'opposte' lei bionda e io mora,lei dolce e coccolona e io strafottente e sicura di me. Alla fine sapete chi è la più forte? Sally. Tornando alla realtà. Dovevo alzarmi dal letto e il mio cervello non dava comandi a nessuno dei miei arti.

"Lola! Avanti alzati. C'è già Sally qui." la voce squillante di mia madre rimbombava nei corridoio delle scale di casa mia. Mi buttai un cuscino sulla faccia e cercai di formulare una frase di senso compiuto.
"Che palle." borbottai tra me. Mi feci anima e coraggio e poggiai i piedi sul pavimento freddo. Mi stiracchiai per bene,due tre sbadigli.. Occhei non credo vi importi.

In tutti i modi dopo i riti del mattino uscii dalla mia camera e scesi giù in cucina dove mi aspetta l'allegra famiglia: mio padre,Amir 40 anni,mia mamma Jane 38, e la bionda figa della mia amica ancora diciassettenne ma non per molto. Mi guardai intorno e salutai accennando un sorriso sedendomi al tavolo per mangiare la mia immensa colazione: un bicchiere di latte. La mia faccia rappresentava la pigrizia fatta persona,sono lenta anche mentre bevo un bicchiere di latte ma la colpa non è certo mia. È di mia madre che mi ha 'generato' in questo modo.


"Canotta,pantalone lungo e pantofole invernali,sei unica anche quando dormi" esclamó la bionda dopo avermi fissato per un periodo di tempo che andava dai 5 ai 10 minuti. Mi limitai a sorridere,la mattina non avevo risposte pronte.
"Allora pronta per diventare la diplomata della casa?" mi domandó papà posando il giornale sul bancone della cucina. In realtà non so nemmeno come ci sono arrivata fino al diploma caro babbo. Feci una smorfia e finii l'ultimo sorso di latte.
"A che ora è la cerimonia?" chiese mamma a Sally,sapeva benissimo che di primo mattino non riesco a dire altro se non 'mmmmh'.
"Alle 13 " rispose mangiando un biscotto. Mi guardó per un po',stava osservando i miei capelli che somigliavano a dei nidi di uccelli. La fissai anche io per poi scoppiare a ridere come due deficienti sotto lo sguardo rassegnato e interrogativo dei miei genitori.
"Va bene,vado a prepararmi" dissi alzandomi dalla sedia capendo lo sguardo della rompi palle davanti a me. Sally mi seguì in camera.


"Dici che riusciremo a fare questo viaggio Lola?" mi chiese sedendosi sul mio letto ancora disfatto mentre io cercavo qualcosa di decente da mettere.
"Dobbiamo,stasera mi faranno sapere per quella casa" risposi girandomi verso di lei dopo che presi il mio solito jeans stretto scuro,canotta bianca e con qualche disegno sopra lunga. Mi accorsi degli occhi sognanti della bionda facendo diventare anche i miei come i suoi.
"Speriamo.." disse in un sospiro. "Non metterai gli anfibi anche per la cerimonia vero?" mi chiese indicando il completo sul letto.
"Certo che si,altrimenti perché avrei speso 80 dollari per degli stivali estivi?" risposi sfacciata andando in bagno.

Mi feci una doccia, misi un po' di schiuma nei capelli tanto per renderli più guadabili. Elayner,mascara e lucido. Mi preparai anche troppo per i miei gusti,ultima sbirciatina allo specchio e dopo le tante urla isteriche della bionda ero pronta.


"Ho finito,ho finito" esclamai uscendo dal bagno. Corsi in camera per prendere la borsa e scesi velocemente le scale per raggiungere Sally.
"Finalmente! Andiamo." disse dopo che la raggiunsi. L'autobus era arrivato giusto in tempo alla fermata fuori casa. Che culo. Ci precipitiamo fuori di corsa come tutte le mattine ed entriamo in quel coso giallo.
"Giorno Jhon" esclamammo in coro all'autista.

Prendemmo i nostri soliti posti alla fine del bus. Mi mancherà questo posto,come mi mancherà la mia vecchia scuola. Il college mi fa paura. Non sono mai stata sicura su quale scegliere e su cosa fare nel futuro,ma adesso che la scelta è imminente sono ancora più confusa. Sally contrariamente a me aveva tutto il suo futuro programmato,la invidiavo per la sua fermezza. Avrei voluto essere anche io come lei su questo aspetto. 'St. Jude high school' lessi per l'ultima volta il cartellone immenso sopra al portone di entrata della scuola. Scendemmo dall autobus e presi istintivamente la mano di Sally.


"Andiamo" esclamó sorridente per rassicurarmi stringendo la mano.

Sospirammo insieme e attraversammo per l'ultima volta quel portone. Eccoci di nuovo tra quei corridoi pieni di ragazzi che corrono a destra e a manca in cerca delle loro aule,altri che si riposano ai loro armadietti e altri che chiacchierano con il loro 'gruppo'. Tutti li avevano una sottospecie di gruppo di amici,dovevi averlo per sopravvivere in quella scuola. Ovviamente dopo 5 anni passati li anche noi avevamo il nostro di gruppo. Non era uno di quelli popolari ma.. Non eravamo nemmeno degli sfigati. Li vedemmo in lontananza vicino al nostro solito armadietto che in teoria era il mio.


"In ritardo anche l'ultimo giorno vero amore?" mi disse Sean vedendomi arrivare.

Sean era il mio ragazzo. Prima eravamo migliori amici,anche se io sono sempre stata dell'opinione che tra maschi e femmine non esiste l'amicizia. Tra di noi è durato questo legame per 4 lunghi anni,fino a che 9 mesi fa non abbiamo resistito più. C'era e c'è qualcosa di troppo forte tra di noi. Mi fiondai tra le sue braccia per poi stampargli un bacio sulle labbra. Era bellissimo. Alto più di me,fisico longilineo,capelli castani che andavano quasi nel biondo e occhi verdi. Per me era il paradiso. Giocava nella squadra di football della scuola. Il suo migliore amico,Mike,era il capitano.


"Non scomodarti a salutare eh!" disse appunto Mike ironico. Sorrisi e mi staccai dal corpo perfetto di Sean.
"Come non posso salutarti Capitano!" esclamai abbracciandolo forte. Salutai anche Summer,Hope,Karen,William e James. Eravamo tutti amici da anni. E sicuramente anche dopo il liceo lo saremo. Tutti eravamo convinti di questo. Non volevamo perderci di vista.

Stavamo aspettando il Signor. Morrison,il professore di chimica. Ci mancava solo la sua interrogazione. Per me fu quella più pesante in assoluto. Ero un fascio di nervi,già la mia promozione era appesa ad un filo. Era l'ultima carta che potevo giocarmi.

"Tutto ok!" urlai come una liberazione chiudendo alle spalle quella porta maledetta. Ero l'ultima del gruppo quindi tutti mi stavano aspettando fuori. Dopo l'annuncio della promozione mi vidi all'improvviso travolta dai coglioni dei miei amici.
"Los Angeles arriviaaaaaamoo!" urlammo io e Sally insieme abbracciate mentre andavamo verso il giardino dove si sarebbe tenuta a breve la cerimonia.

"Cos'è sta storia di Los Angeles Lola?" mi chiese Sean tirandomi verso di lui. Non ne avevo mai parlato con lui,vedevo questo viaggio come una cosa unicamente mia e di Sally,nessuno apparte i nostri genitori lo sapeva.
"Che forse vado li con Sally. Dov'è il problema?" risposi a tono.
"Perché non sapevo nulla di tutto questo?" chiese avvicinandosi di più alla mia faccia puntandomi i suoi occhi addosso.
"Non lo sa nessuno,solo i nostri." dissi alzando il mento all'altezza del suo. Ci fu una sfida di sguardi.
"Non fare sciocchezze..." esclamó cedendo. Mi sorrise e mi abbracció di colpo. Ero sicura che avrebbe capito.

Restammo per un po' sul muretto a parlare dell'unico argomento che affrontavamo in quel periodo: il college.

"Andrai alla Brown allora?" domandai poggiando la testa sulla sua spalla.
"Ho inviato il modulo.." ripose guardandosi le mani. La paura di perdere il nostro rapporto era troppa,per entrambi. Per noi che passiamo 7 giorni su 7 insieme il pensiero di vederci una o due volte l'anno spaventa.
"Tu?" continuó puntando lo sguardo sul giardino che si stava affollando.
"Non lo so.." risposi scendendo dal muretto. Senza dire nulla fece anche lui lo stesso.

Riconobbi da lontano i miei e in compagnia di Sean andai a salutarli.

"Salve signor Malik" disse cordiale a mio padre che ricambio il saluto allo stesso modo. Lo conoscevano come il mio migliore amico,non insinuavano nulla su di noi. Un problema in meno.
"Jane.." continuó salutando mamma.
"Ciao Sean,i tuoi?" chiese mia madre girandosi intorno.
"Sono lì" rispose indicando i suoi genitori non lontani da noi. Vedemmo Miss. Brady che faceva segno di andare ai nostri posti. Così salutammo i quattro 'vecchi' e andammo in prima fila. Il cuore era andato a puttane. Batteva più forte del previsto.

Io e Sally ci sedemmo vicine,avevate dubbi? Mi girai per cercare lo sguardo del mio ragazzo e lo trovai proprio dietro di me che faceva lo stesso. Sorridemmo e aspettammo che la preside annunciasse i nomi di tutti.


"Lola Malik" ecco era il mio momento. Mi alzai apparentemente tranquilla e salii sul palco. "Complimenti" mi disse sorridente dopo che mi consegno quel foglietto arrotolato tra le mani. Dall'altra parte del palco mi aspettavano i miei in fibrillazione più di me.
"Brava tesoro!" disse mio padre abbracciandomi,mamma lo seguì a ruota. Dopo esserci subiti tutta la noiosa cerimonia ognuno era tornato a casa propria. Il giorno dopo avevamo organizzato una festa tra di noi,cosa che facevamo molto spesso.

Tornata a casa mi andai a stendere un po' sul letto,diplomarsi era faticoso. La musica invadeva quel po' di cervello che mi era rimasto. Tra l'intervallo di una canzone e un altra sentivo i miei discutere di qualcosa.

"Lola scendi!" urló mio padre. Tolsi le cuffie e mi precipitai giù in salone.
"Vieni qui.." disse sorridente mamma. Già di norma ci capivo molto poco dei loro comportamenti ma questa volta non capivo perfettamente nulla. Seguii mio padre sul divano guardandolo interrogativo.
"Ho parlato con un mio cugino di Londra.." inizió a dire. Che c'entrava Londra adesso?
"Quindi..?" domandai ansiosa di capire qualcosa.
"Mio cugino ha una casa di vacanze a Los Angeles e.." appena sentii Los Angeles il mio cervello si fermó. Mi catapultai addosso a lui abbracciandolo più forte che potevo.
"Grazie! Grazie! Grazie!" urlavo
"Un attimo,un attimo." disse cercando di bloccarmi. Mi fermai e mi sedetti a terra per ascoltare cosa aveva da dirmi, nel frattempo presi il telefono dalla tasca della tuta e mandai un messaggio a Sally.
'Pronta per la California Babe?'
"...quindi starai con suo figlio e un amico" sentii solo le sue ultime parole.
"Chi figlio? Chi amico? Cosa?" esclamai di botto.
"Zayn,il figlio di mio cugino Yaser" rispose alzandosi dal divano. Momento,momento,ho un cugino che si chiama Zayn?
"Chi minchia è adesso sto Zayn,papà?" urlai seguendolo in cucina. Io volevo una vacanza con la mia migliore amica, non con un ragazzo di cui non so nemmeno l'esistenza.
"Tuo cugino. O con lui o niente Los Angeles,già è un favore che ti mettono la casa a disposizione. Vedrai andrete d'accordo è un bravo ragazzo." rispose sorseggiando placido il suo caffè. Io invece ero in preda ad una crisi isterica. Che fottuto ricatto.
"Partite domani,vengono qui per stare un po' da noi. Almeno non farete il viaggio da sole" continuó per poi dileguarsi per le scale. Perfetto.

Mi ha organizzato tutto lui come se fossi una bambina. E se magari volessi partire dopodomani? Lunedì? Martedì? Non posso perché arriva un mio pseudo cugino che deve portarmi a Los Angeles manco fossi un pacco postale.

Fanculo. Diedi un pugno sul tavolo per sfogare un quarto di quella rabbia che avevo dentro e salii in camera mia. Solo il letto e le cuffie potevano calmarmi.





Piccole (?).
Ecco un'altra mia storia.
Diversa da tutte, ovviamente.
E' il primo capitolo, quindi le cose non sono chiare,
ma ben presto lo saranno. lol
Sotto ci sono le foto delle ragazze. :D

Fatemi sapere cosa ne pensate, please.



 


Lei è Lola.



E lei è Sally.

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Capitolo 2
*** Unicorns? ***


Unicorns?





"Allora hai preso tutto?" domandi sedendomi sul suo letto enorme che amavo tanto.

Sally per preparare una valigia ci impiegava ore,doveva portare tutta casa con se ed era capace anche di non dimenticare nulla a differenza mia che una cosa qua la pensavo ed un secondo dopo già la dimenticavo.


"Ehm.. Credo di si.." rispose la bionda percorrendo per l'ennesima volta la sua stanza e con un altra marea di roba destinata ad entrare,non so come,in quella valigia.

Mi alzai e presi l'ultimo borsello che serviva per chiudere,finalmente,quella valigia.


"Avanti muoviti. Oggi arrivano gli inglesini" dissi volendola stuzzicare.

Ha sempre avuto un debole per i britannici. E non a caso la sua nuova scuola si trovava proprio a Londra. Alla parola 'inglesini' gli si illuminarono gli occhi e sfoggió uno dei suoi sorrisi migliori. Io inevitabilmente scoppiai a ridere per la sua faccia da pesce lesso.


"Già il fatto che sono inglesi saranno perfetti. Se poi sono anche due Fighi della madonna io non so se riuscirò a trattenermi Lola" rispose chiudendo la valigia.

Sally appena notava dei ragazzi che,come li definiva lei, meritavano andava in escandescenza. Non che fosse una di quelle oche in calore,chiariamo. Amava solo la bella vista. Dopo aver ricontrollato il suo armadio,ormai vuoto,scendemmo per salutare i suoi genitori.


"Mi raccomando Sal.. Stai attenta" le disse il padre portando il valigione alla porta.
"Chiamateci quando arrivate" esclamó la mamma abbracciandola.
"Non vi preoccupate sign. McCol è in buone mani" risposi ironica. Tutti,perfino il vicino,sapevano che io ero tutto tranne che responsabile. Ovviamente anche loro e dopo la mia esclamazione si fecero scappare una risatina seguita da quella mia e della bionda.
"Ciao belli" urló Sally abbracciandoli.

Uscimmo di casa e raggiungemmo con fatica la mia macchina. Anche se più che macchina io la chinerei rottame. 'Non sei pronta per una macchina nuova' ripeteva sempre mio padre quando gli chiedevo qualcosa di più decente di quella lattina ambulante. Si forse aveva ragione,in due mesi che avevo la patente con quella scatoletta avevo già fatto vari incidenti. Ma era solo una schiantata nel muro,che cosa vuoi che sia.

Entrammo in macchina e come nostro solito accendemmo la radio. Grazie alla mia guida prudente dopo nemmeno 10 minuti eravamo dall'altra parte della città. Sostai l'auto davanti al garage e scendemmo.
Entrammo in casa con difficoltà vista la grandezza della valigia di Sally. Sentivamo diverse voci provenire dal salone anche se più che voci era un urlare di tante persone.

"Tu sei la mia nuova cugina giusto?" mi chiese una bambina sui 6-7 anni. Ho sempre amato i bambini mi intenerivano,erano dolcissimi. sorrisi dopo la sua esclamazione e mi abbassai alla sua altezza.
"Che bella cuginette che ho. Come ti chiami?" domandai spostandogli una ciocca dei suoi lunghi capelli neri dietro la schiena.
"Io sono Safaa tu chi sei?" mi domandó dondolando su se stessa.
"Lei è Lola,mia figlia. Lascia che te la presenti" intervenì mio padre seguito da un'altro uomo,mia mamma e una donna.
"Presumo che loro sono i nostri benefattori giusto?" risposi porgendogli la mano e facendoli sorridere.
"Mi avevano detto che eri cresciuta,ma non credevo così bene" disse la donna prendendo la mia mano. "Io sono Trisha" continuó.
"Io Yaser" rispose l'uomo sorridendo.

Erano simpatici,perché zii del genere non li frequentavamo più spesso? E per di più hanno anche casa in California. Dio sono perfetti.

"Ah tu sei la 'famosa Lola' " esclamó con tono antipatico un ragazzo dal ciuffo moro seguito da un riccioluto.
"Tu saresti?" risposi allo stesso modo.
"Lui è Zayn,mio figlio." intervenne sua madre. Gran bel coglione tuo figlio.

Mi girai stizzita verso Sally che ormai era persa nel vedere così tanta bellezza davanti ai suoi occhi. Tanto bello quanto stronzo. Almeno questa era la prima impressione che avevo su di lui. Notai che il riccio spostava fulmineamente i suoi occhi prima su di me e poi su Sally. Oddio la mia amica in versione maschile.


"Non mi avevi detto di avere dei parenti così Zayn.. Perché?" chiese a bassa voce,anche se tanto bassa non era,il riccioluto all'amico. Il moro come se volesse bloccare la domanda imbarazzante dell'amico prima che potesse finire di parlare gli pestó un piede facendogli segno di tacere.Questo gesto non passó innosservato e tutti scoppiammo a ridere..
"Amo i tuoi parenti Lola" esclamó contemporaneamente la bionda con la bocca aperta a mo' di 'U' muta. Istintivamente mi venne da tapparle la bocca. Avrebbe potuto urlare davanti a tutti 'dio che Figo' oppure 'da fare'. Era tutto fumo e niente arrosto peró,come si usa dire. Dopo averla fulminata con lo sguardo e assicuratami di averla convinta di non fare figure poco gradevoli tolsi la mano dalla bocca.
"Noi andiamo a preparare la cena" disse mamma,facendo cenno a Trisha di seguila in cucina,soffocando una risata per la scena,o meglio,figura di merda di Sally e l'innominato.
"Ti faccio vedere il giardino,vieni" incitó papà Yaser facendosi seguire fuori.

Nessuno di noi quattro si mosse dalle sue posizioni. Stavamo analizzandoci,in un certo senso. Moro,magro,pelle ambrata,occhi color nocciola e aria da figo. Guardai più volte sto Zayn,non era male ma mi sa che ci sarà un estate di fuoco tra di noi. Mi soffermai poi sul riccio.


"Scusa,innominato,posso sapere il tuo nome?" chiesi alzando un braccio per attirare la sua attenzione che era solo su Sally,stessa cosa per la bionda.
"Che razza di nomignolo è innominato?" domandó scettico Zayn alzando un sopracciglio. La mia risposta fu solo una faccia seccata. Dio,un mese con questo rompi coglioni? Iniziamo bene.
"Harry" rispose sorridente "Tu sei..?" continuó rivolgendosi alla mia amica.
"Sally." rispose allo stesso modo. Sentivo lo sguardo di Zayn puntato addosso,e io odio essere osservata.
"Vado a chiudere la valigia" dissi sbuffando e andando verso le scale.
"Serve una mano..?" domando Sally capendo il mio nervosismo. Feci cenno di 'no' con la testa.

Mi innervosivo spesso. Ero un tipo molto lunatico e il nervosismo come veniva così se ne andava. Mi girai e raggiunsi la mia camera. Misi le ultime cose in valigia,con la speranza di non aver dimenticato nulla.


"È pronto Lola" urló la bionda fuori la porta bussando con le dita.
"Entra" risposi chiudendo la borsa delle scarpe.
"Passato?" chiese una volta in camera mettendosi una mano in tasca.
"Si" dissi sedendomi sul letto.

Lei era l'unica che mi capiva senza che aprivo bocca. Era la cosa che più amavo di lei. Spesso mi scocciava raccontare quello che provavo. Più che scocciatura la chiamerei paura di non essere capita. Apparentemente tutti mi definivano 'forte' ma in fondo non lo ero.


"Dai sono simpatici" continuó sedendosi anche lei.
"Tantissimo guarda.."
"Eddai. Pensa che stiamo per andare a Los Angeles insieme come desideriamo da anni. Che ti importa di lui? Non devi dargli per forza peso. Evidentemente si comporta così con tutti. A te non importa del giudizio degli altri perché rovinarti l'estate per questo tuo pseudo cugino?" disse tutto d'un fiato. Ecco vedete? Mi ha letto per l'ennesima volta nel pensiero.
"Ah come farei senza di te!" urlai per poi fiondarmi su di lei.
"È pronta la tua valigia? Sto caricando la macchina" interruppe il nostro momento 'coglione' Zayn fermo sul ciglio della porta. Accennai un si e ci alzammo dal letto ancora ridendo. Trascinai la valigia dall'altra parte della stanza,pesava un accidenti. Fortuna che la mia camera era piccola.
"La scendo io." disse dopo che lo raggiunsi. Posó la sua mano sulla mia e io la spostai istintivamente.
"Grazie." risposi indietreggiando fingendo di dover perdere qualcosa. Sorrise e scese giù.
"Peró che figo eh?" esclamai di botto a Sally. Scoppiammo nuovamente a ridere e scendemmo giù in cucina.


"Non correre Zayn" disse Yaser mentre ci accompagnavano alla macchina.
"Lola credo che tu sia la mia nuova cugina preferita ora" disse Safaa tenendomi la mano. Passó tutta la serata con me. Ogni tanto correva dal fratello per dargli qualche bacio sulla guancia e poi ritornava alla base. Era dolcissima. Sorrisi e la presi in braccio.
"E tu la mia" risposi.
"Non mi saluti piccola!?" disse Zayn avvicinandosi a noi sorridente. L'abbracció e lei gli diede un bacio 'come i fidanzati' almeno così li definiva lei i baci a stampo.
"Fai la brava" continuó scompigliandogli i capelli. Io guardavo la scena con un sorriso da ebete. Avrei voluto più di qualunque cosa una sorella da 'crescere'. Adesso anche io avrei voluto dire alla mia sorellina "Fai la brava". Un po' forse ero gelosa. La misi giù e andai a salutare i miei.
"Ciao piccola divertiti" disse papà abbracciandomi. Affondai in quell'abbraccio e poi continuai con il salutare mamma.
"State attenti" urló Trisha in lontananza dopo che già la macchina si era allontanata dall'ingresso di casa.

Io e Sally avevamo i posti posteriori. E mentre lei per tutto il viaggio non fece altro che parlare con Harry io pensavo a tutte le cose che avrei fatto in queste estate. Più le pensavo e più volevo farle all'istante. Non vedevo l'ora di arrivare.


"Bene,arrivati" esclamó Zayn improvvisamente facendomi sobbalzare.

Parcheggio l'auto davanti ad una villa enorme,posta su due piani e con un giardino con tanto di piscina enorme. Prendemmo ognuno di noi la propria valigia ed entrammo in casa. Pavimenti in marmo,rifiniture da capo giro,un salone gigantesco con un divano altrettanto gigante all'entrata,una cucina a cui non mancava nulla.. Era la casa perfetta. Ma dico questi parenti ricchi da far schifo non potevo conoscerli prima? Sally si guardava intorno con il mio stesso stupore.


"Venite,vi accompagno in camera" fece Harry gli onori di casa. Salimmo le immense scale e arrivammo al piano di sopra. Ci ritrovammo su un corridoio abbastanza lungo con tre porte sulla destra. Ci fermammo alla prima.
"Ecco la vostra,la nostra è affianco" disse Zayn mentre trascinava con fatica le nostre valigie. Povero dai. Andai a dargli una mano prendendo per lo meno la mia roba.
"Grazie tante!" rispose dopo che presi i bagagli.
"Non ti ho chiesto io di portarla" esclamai girandogli le spalle entrando in camera.
"Ma scusa.." disse ironico.
"Taci" esclamai gettando la valigia a terra. Dio sto tipo mi faceva urlare proprio il sistema nervoso.
"Invece di litigare voi due,perché non andate a chiamare Louis,Niall e Liam? Saranno già qui" si intromise Harry poggiandosi alla porta. Chi sono questi altri adesso? Entrambi sbuffammo. Cercai Sally in camera ma la trovai a gironzolare per il corridoio. Zayn e il riccio si scambiarono alcuni sguardi.
"Andiamo Lola" disse il moro dopo aver alzato dito medio per un Harry soddisfatto e sorridente. Feci una smorfia e seguii Zayn giù.

"Abitano lontani?" domandai una volta che arrivammo in giardino.
"Sono i nostri vicini" rispose accendendosi una sigaretta. Mi venne voglia di fumarmene una,erano un paio di giorni che non lo facevo.
"In America le sigarette le offrono. In Inghilterra non si usa?" dissi ironica.
"Non pensavo fumassi." rispose dandomi il pacchetto. Ne presi una e l'accesi. Feci il primo tiro e sentii il fumo invadere i polmoni. Quanto mi mancava.
"Almeno sono simpatici o sono come te?" domandai mente lui cercava il cognome sul citofono.
"Io sono diversamente simpatico. E comunque sono uno spasso" rispose fingendosi offeso. Se diversamente simpatico.
"Mmh.."

"Chi è?" rispose una voce squillante dopo che bussammo.
"Louis?" disse il moro.
"Oddio Malik!" urló "indovinate? Sono arrivati! Ooh mi mancavano i miei unicorni!" unicorni? Dio ma dove sono capitata?








L'estate è iniziata per loro, finalmente.
Inutile dirvi che ne accadranno delle belle.
Ancora non si capisce bene, anche se state iniziando a capire, lol.
ma nel prossimo sarà ancora più chiaro.
DITEMI COSA NE PENSATE, PLEASE.

Grazie a tutte.

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Capitolo 3
*** Non ti innervosisce,ti ferisce. ***


Non ti innervosice,ti ferisce.

"Quindi tu sei la cugina di Zayn,giusto?" mi chiese con un boccone in bocca il biondino,credo si chiamasse Niall,non sono il mio forte il nome fin da piccola. Mi sedetti sul pavimento accanto a Sally,che mangiava qualunque cosa si trovava nel suo campo visivo, e anuii come risposta. Harry era in cucina con quello del citofono,Louis se non sbaglio.Stavano discutendo da tempo e pareva che la cosa fosse anche seria,secondo me c'entrava una ragazza. Non sono un genio,avevo sentito il nome della tipa,ovvero Melissa. Zayn era seduto sul divano con Liam che gli accarezzava i capelli,sembravano me e Sally al maschile. Tra di loro c'era complicità,era difficile non vederlo. Erano appena l'una di notte. Per essere in estate era presto no? 
"Vi somigliate però.." esclamò Liam dopo aver scrutato per vari minuti me e Zayn. Impossibile moro. 
"Ma neanche per scherzo." rispondemmo ridendo in coro io e mio cugino. Ci guardammo dopo l'esclamazione e facendo entrambi una smorfia. La bionda e Liam scoppiarono a ridere e farfugliarono qualcosa a bassa voce che io non ascoltai,ovviamente. Ero bloccata dallo sguardo di Zayn addosso mentre rideva. Aveva un sorriso bellissimo,ne avevo visti pochi così belli. Era perfetto,i denti bianchissimi e quell'espressione serena lo facevano sembrare stupendo. Cercai di sfuggire ai suoi occhi e a testa bassa andai in cucina per prendere dell'acqua,si era seccata la gola.

"Perchè hai baciato una ragazza che conosci da poche ore Harry?" urlò fuori di se Louis avvicinando il suo viso a quello del riccio. Appena mi vide entrare si allontanò fulmineamente dall'amico rivolgendomi un sorriso,sperava che non avessi sentito forse,ma purtroppo per lui e per il riccio avevo sentito alla perfezione quella frase,e,facendo alcuni ragionamenti da bimbi dell'asilo capii subito che 'quella ragazza' era inevitabilmente Sally. Strano però che non me l'abbia detto..
"Ah,a Londra fate così?" risposi intromettendomi nel discorso sentendomi presa in considerazione,ogni cosa che riguardava lei riguardava anche me e quindi dovevo capire per lo meno se questo bell'inglesino avesse un inglesina pronta ad aspettarlo a casa. Harry non rispose e si portò una mano dietro la nuca apparentemente nervoso,fulminò Louis con uno sguado omicida e poi ritornò a guardare me che nel frattempo versavo l'acqua nel bicchiere,feci due o tre sorsi per poi tornare sui ragazzi. Nessuno dei due parlava,bene. A mali estremi,estremi rimedi.
"Siete fidanzati ragazzi?" domandai andando diritto al punto. Non lo feci in maniera sfacciata,non era sicuro che quella ragazza fosse la mia amica.
"Beh in teoria io si,insomma ci incontriamo ogni anno qui e passiamo l'estate insieme" rispose per primo Louis tranquillo e sorridente. Il riccio taceva e guardava l'amico.
"E tu Harry?" chiesi volendolo mettere in difficoltà.
"Noi andiamo a prendere le patatine." rispose tirando con la maglia il biondino. Merda! C'ero quasi. Rispondere con quella frase ti fa classificare solo un coglione patentato,sappilo riccio. Sentii il telefono vibrare nella tasca e mi ricordai di dover chiamare Sean. Doppia merda,sarà lui e di certo sarà furioso con me. Presi velocemente il telefono dai jeans e accettai la chiamata.

'Io sono vivo tu?' ecco,come prevedevo.
'scusami Sean nel mettere a posto le valigie e via dicendo mi è passato di mente chiamarti,non ho avvisato nemmeno i miei che fossi arrivata.'
'non sei nemmeno partita da un giorno che già ti sei dimenticata di me? E come faremo quando andremo all'università eh? Me lo spieghi?'
'ho solo dimenticato di chiamarti,non mi sono dimenticata di te. E non parlare sempre di quest'università del cazzo,troveremo un modo!' urlai. Mi sentirono tutti,di sicuro.
'trovalo anche per quest'estate il modo Lola,consideralo come un periodo di prova ok? Perchè non credo che in questo mese verrò a trovarti' bom,una doccia fredda.
'non ti obbligo a venire..almeno mi abituo a stare senza di te..' urlai di nuovo staccando la telefonata. Lo conoscevo da anni,quando era arrabbiato diceva di tutto ma quella non era una cosa tanto per dire,era serio e davvero non sarebbe venuto,me lo sentivo. D'altra parte poteva essere una cosa positiva,tra meno di tre mesi lo vedrò si e no due o tre volte l'anno quindi potevo iniziare ad abituarmi alla sua assenza. Anche se il solo pensiero alla sua assenza mi provocava un vuoto dentro,tutti i passaggi della mia adolescenza li avevo vissuti con lui. E' stato il mio primo migliore amico,il mio primo vero ragazzo,il primo a tirarmi su quando ne avevo bisogno,il primo che c'era in qualsiasi circostanza,il primo con cui feci l'amore,il primo con cui mi ero scoperta di tutto. Davanti a lui ero spoglia,trasparente. Ricordando tutto sentii gli occhi pungere,a lui ci tenevo più di chiunque altro,quasi quanto Sally,e quindi..tanto. Non litigavamo spesso,ma quelle volte che lo facevamo entrambi stavamo male. 

"Che è successo?" mi chiese la bionda sotto l'arcata della porta,dopo pochi minuti la raggiunse anche Zayn. 
"Rompe le palle perchè non l'ho chiamato.." risposi andando in salone rimanendo i due scettici sotto la porta.

"Quindi dov'è il problema?" sentii Zayn domandare a voce bassa a Sally mentre raggiungevano la stanza.
"E' sempre così quando litigano,ci rimane male.." rispose la bionda allo stesso modo raggiungendomi sul divano. Tutto in quel momento mi irritava,ero nervosa e una parola di troppo su un argomento mi faceva saltare il sistema nervoso. Non volevo rovinare la serata a nessuno,me ne sarei salita in camera a dormire. Meglio di così?

"Vado a dormire." esclamai sbuffando mentre mi alzavo,mi stiracchiai un po',salutai tutti con un cenno della mano e un freddo 'a domani' e salii le scale.

'dopo parliamo un po'?' era un messaggio di Sally che mi fece sorridere,eravamo a dieci metri di distanza.
'ok xP' risposi chiudendo la porta e gettandomi sul letto come un sacco di patate sbuffando per l'ennesima volta.
 
 


"Quindi vi siete baciati? Sei fuori di testa Sally? Lo conosci appena" esclamai a bassa voce per non farmi sentire dai due nella camera affianco. Avevo intuito bene,quella ragazza era proprio la mia bionda.
"E' capitato,mi stava aiutando a mettere a posto le valigie..è stato per sbaglio" rispose in sua difesa credendo di darmela a bere.
"Ti credo,fidati" dissi girandomi dalla sua parte del letto. Iniziò a ridere,primo segnale che era una balla.
"Dio Lola ma l'hai visto? Dai.." disse tornando per un po' seria. Si l'ho visto,ha due occhi,una bocca,un naso,dei capelli. Mi sembra okkei. Gli feci un occhiataccia come risposta scoppiando poi a ridere. Ero certa che fosse capitato qualcosa conoscendola. Ma non credevo così presto,ma d'altronde siamo in estate e ..si sciala! Come dicono in Italia no?
"Allora cos'è successo con Sean?" mi chiese sedendosi al centro del letto incrociando le gambe,mi alzai anche io a mezzo busto imitandola.
" Non verrò a trovarti,è un periodo di prova per l'università " recitai le sue parole senza fare troppi giri di parole (?) tanto lei avrebbe capito comunque.
"Periodo di sto cazzo..!" rispose. L'avevo pensato appena anche io cara bionda. Feci spallucce e mi ristesi.
"Tanto meglio,ti divertirai con il tuo 'cuginetto' " disse buttandosi su di me calcando la parola cuginetto. Sapevo cosa pensava,ma no e no. Tra me e Zayn non ci sarà mai niente,primo perchè in un certo senso abbiamo lo stesso DNA e poi perchè mi sta leggermente sulle palle e ancora una cosa.. io amo Sean.

"Mai." risposi
"Anche Liam lo pensa."
"Pensate male,notte." dissi dandogli le spalle e portandomi il cuscino sulla testa.
 
4:00

Sally si muoveva come un rinnoceronte che balla la conga in quel letto. Avevo già ricevuto tre o quattro calci,due pugni nello stomaco e un gomito dietro la schiena. Era praticamente impossibile dormire,se fossi stata sotto anestesia avrei sentito ugualmente tutto. Mi tolsi il suo braccio dal collo e mi alzai sbuffando. Volevo solo dormire,ma forse volevo troppo. Mi legai i capelli avvicinandomi alla finestra,guardai l'enorme giardino che circondava la villa per poi allungare lo sguardo verso il mare,era bellissimo. Ho sempre amato andare in spiaggia,lo trovavo rilassante. Lì mi dimenticavo di tutto. Stranamente avevo fame,di solito a quest'ora a casa quando mi svegliavo una bella zuppa di latte e cereali nessuno me la negava. Lo stomaco reclamava così decisi di scendere. Infondo alle scale si vedeva la luce della cucina accesa. Che palle nemmeno di notte si può stare da soli. Girai i tacchi e stavo risalendo quando all'improvviso tutto buio. Non vedevo un cazzo. Allungai le mani in avanti,poggiai una sul poggiamani e un altra.. su un petto?!? Urlai al contatto. Una luce illuminò il viso del 'padrone' di quel petto scolpito.

"Ma vaffanculo,mi sono cagata sotto Zayn!" urlai. Lui intanto era piegato in due dal ridere. Ah,Ah,Ah. Divertente.
"Scusami non volevo" disse nelle risate.
"Spostati,voglio del latte." dissi spostandogli il braccio dal muro.
"Anche io." rispose facendo spallucce e seguendomi. Dio voglio stare da sola,s o l a. Chiedo troppo?
"Caldo o freddo il latte?" mi chiese dopo che prese il latte del frigo.
"Freddo" risposi sedendomi sulla penisola della cucina in marmo. Lo guardavo prendere le due ciotole,lo scatolo dei cereali e il tutto solo con dei pantaloncini addosso. Era impossibile non notare il fisico perfetto. Ma che cazzo,sei troppo fatto per bene. Non puoi dormire a petto nudo!
Posò le ciotole sul marmo facendo un po' di rumore che mi fece sobbalzare, mi ero incantata. Merda. Lui sorrise e iniziò a versare il latte.
"Tutto ok con il tuo ragazzo?" mi chiese facendo il primo boccone poggiato difronte a me al lavandino. Feci lo stesso e gustai per una manciata di secondi il gusto del cioccolato dei cereali. 
"Più o meno.." risposi guardando nel vuoto. Mangiammo ognuno la sua porzione in silenzio,non mi sentivo in imbarazzo. Non ora.
"Posso darti un consiglio?" disse spezzando il silenzio mentre posava la ciotola nel lavandino. Annuii.
"Non prendertela così quando litigate,è normale che lo facciate.." continuò avvicinandosi.
"Noi siamo abituati a vederci sempre,fare tutto insieme e tra tre mesi non sarà più possibile,andremo ad università diverse e questo ci stressa. Non è facile.." gli confidai. Annuì. Sembrava mi stesse capendo sul serio così continuai.
"Con lui ho passato tutti i momenti più belli della mia vita e sentirmi dire 'considera questo periodo come un periodo di prova per l'università' e capire che forse a lui non interessa quanto me il fatto che ci separiamo mi innervosice." finii.

"Non ti innervosisce,ti ferisce." disse salendo anche lui sul marmo. Mi spiazzò,non volevo dire quella parola e avevo usato il verbo 'innervosire' che è il verbo sempre all'ordine del giorno. 
"Non sono un mago,ci sono passato anche io. Mi è capitato quest'inverno con una ragazza.." iniziò a raccontare. "Si dovette trasferire in Irlanda per il lavoro del padre,stavamo insieme da due anni,le cose non andavano molto bene negli ultimi tempi ma comunque a lei ci tenevo.." continuò guardandomi negli occhi. Lessi la tristezza nel raccontare di lei.
"Tieni." rettificai facendolo sorridere,era evidente che ci soffriva ancora,i suoi occhi parlarono al suo posto.
"Era un tipo che non dimostrava e spesso ne soffrivamo entrambi di questa cosa perchè anche io sono così,in quel perido dimostrava 0 e pensarla lontana a me faceva stare male ma pareva che a lei non importasse. E' brutto vedere l'indifferenza,ecco perchè ti capisco." finì il discorso sfoggiando un sorriso che ricambiai.

"Credevo fossi peggio Malik.." dissi scendendo dalla penisola.
"Non ti fa strano chiamarmi con il tuo cognome?" chiese ridendo.
"In effetti si." risposi allo stesso modo. 
"Andiamo a dormire?" mi chiese avvicinandosi all'interruttore. Annuii e lo seguii per il corridoio.
"Buonanotte" dissi una volta arrivata alla porta della mia stanza.
"Se ci tiene te lo dimostra ricordatelo,notte Lola." rispose facendomi l'occhiolino. Entrai in camera e andai sul letto. Mi stai quasi simpatico Zayn..


Lo so,è passato taaaanto tempo.
Scusate ç_ç
Spero mi sia fatta perdonare,è abbastanza lungo *O*
poichè non ho ancora ricevuto recensioni vi domando:
la continuo o meno?
Il loro futuro è nelle vostre mani lol
Non lasciatemi forever alone ç_ç
Baci <3

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Capitolo 4
*** YOLO. ***


YOLO.

La notte passò tra un calcio e un pugno della mia migliore amica. Rientrata in camera restai ancora un po’ sveglia,ma non per mia volontà,la motivazione già la conoscete. Fu la notte più straziante di tutta la mia esistenza,chiusi a mala pena occhio. Sally finalmente aveva lasciato il letto tutto per me,ne approfittai per recuperare il tempo perduto.
“Oh eddai,muoviti.” Urlò una voce familiare entrando in camera. Non risposi e mi buttai un cuscino sulla faccia maledicendo chiunque mi avesse svegliato.
“Io voglio andare a mare Lola!” urlò di nuovo gettandosi su di me. Chi poteva essere se non la rompipalle di una bionda?
“Sally tu hai dormito,io no va e non rompermi..” risposi con voce impastata dal sonno e con gli occhi chiusi girandomi dal lato opposto al suo.
“Ma anche Harry e Zayn dormono..con chi vado?!” domandò stendendosi sul letto.
“Cazzi tuoi,fammi dormire.” La sentii sbuffare “Vado da sola!” urlò e chiuse la porta. Mi addormentai  di nuovo,sta volta il tempo sufficiente per non sembrare una zombie appena sveglia. Mi svegliai comunque nervosa,odiavo non dormire la notte. Mi stiracchiai un po’ e scesi giù in cucina.
“Buongiorno..” esclamai a Zayn seduto al tavolo che divorava la sua colazione. Alzò lo sguardo e rispose con il cenno della mano,era troppo indaffarato a masticare come un porco. Feci una smorfia un po’ disgustata per la scena e mi avvicinai al frigo per prendere del latte.
“..certo amore,ci sentiamo dopo. Ti amo.” Sentii quasi in lontananza Harry pronunciare questa frase. Allora le mie teorie sulla sera precedente non erano da folli. L’inglesino aveva l’inglesina. Sicuramente Sally era all’oscuro di tutto,odiava farsi prendere per il culo e di essere la ‘seconda scelta’ di qualcuno.
“amore,ti amo. Dio che sdolcinato che sei Styles.” Dissi non appena rientrò in cucina. Mi guardò con sguardo assassino non rispondendomi.
“Cosa c’è,non si può sapere con chi parlavi?” continuai avvicinandomi a lui al tavolo.
“Sono cazzi miei.” Rispose innervosendosi e sedendosi vicino a Zayn che nel frattempo guardava preoccupato il riccio.
“Tu lo sai?” chiesi rivolgendomi al moro.
“Ti ho detto che sono cazzi miei mora!” urlò Harry alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a me con fare alterato.
“Sta calmo riccio,perché ti scaldi così tanto se non hai nulla da nascondere?” dissi posandogli una mano sulla spalla e sorridendo di gusto.
“Infatti io non nascondo nulla.” Rispose guardando altrove e non me.
“Solo una ragazza cornuta.” Esclamai facendogli l’occhiolino.
“Non è cornuta,sono in vacanza e mi diverto.”
“Proprio con Sally vuoi farlo?” urlai innervosita. Il verbo divertire affiancato al nome di una era una cosa disgustosa.
“Lo faccio con chi voglio.” Rispose beffardo.
“Col cazzo Harry.” Esclamai. Girandomi verso le scale. Sentii Zayn tirarmi per un braccio e vidi il riccio passarmi davanti.
“Sta stronza..” sentii quando mi oltrepassò.
“Di una Melissa!” urlai riferendomi alla cerbiatta della sua ‘amata’.
“Calmati,non sono affari che ti riguardano.” Disse Zayn frenando il mio istinto di salire in quella camera e spaccargli la faccia.
“Si invece,è mia amica non posso non dirgli niente!” urlai contro di lui. Girandomi per guardarlo in faccia.
“Faresti meglio a farti i cazzi tuoi Lola,Harry sembra tranquillo..”
“Ma è un coglione? Si lo è. Se si aspetta che io non dica una cosa del genere a Sally si sbaglia,sto stronzo.” Esclamai andando avanti e indietro per l’immensa cucina. Odiavo il comportamento di quel riccio,non perché avesse la ragazza,ma perché non era stato sincero con la mia amica. A Sally piaceva Harry,era il suo prototipo di ragazzo perfetto,lo sognava da sempre un ragazzo come lui,almeno esteticamente.
“Lola..ragiona,tu che cosa ci guadagni?” disse Zayn cercando di fermarmi.
“Harry è fatto così,se non trova la ragazza a cui tiene davvero non stabilizza una relazione. Con Melissa sta durando da due mesi solo perché gliela da quando a lui fa comodo. Per baciare Sally vuol dire che alla sua ragazza,se così possiamo chiamarla,non ci tiene. Non guardare il lato negativo della cosa,forse a Harry la tua amica piace davvero..”  finì guardandomi eccessivamente negli occhi da farmi perdere la concezione di realtà.
“Che devo fare secondo te?” gli chiesi non sapendo come reagire dopo le sue parole.
“Non dire nulla,le cose verranno da se.” Rispose scrollando le spalle con naturalezza. Perché sempre io devo trovarmi in queste situazioni di merda? Sbuffai e abbassai lo sguardo guardandomi i piedi,in un certo senso mi sentivo sconfitta,aveva ragione lui. Lui mi sorrise e mi accarezzò la guancia facendomi arrossire.
“Andiamo a mare?” mi chiese spostandosi affianco a me. Annuii ancora scombussolata e salii presto le scale.

“Lola..” mi sentii chiamare dal coglione. Mi girai sbuffando e incrociai le braccia per ascoltarlo.
“Che vuoi?”
“Puoi mantenere questo segreto?” disse con voce bassa.
“Perché dovrei?” chiesi e lui non rispose. Mi guardò solo con degli occhi imploranti.
“Va bene!” esclamai esasperata da quegli occhi ‘da cucciolo’ che mi fissavano.
“Grazie!” urlò sorridendo venendomi in contro.
“Niente abbracci,va a lavarti che andiamo a mare.” Dissi dileguandomi in camera mia. Mentre mi preparavo ripensavo a quanto mi costasse non dire nulla a Sally,non gli avevo mai nascosto niente prima d’ora. Preparai la borsa con gli asciugamani,indossai le mie amate ray-ban e scesi. All’ingresso c’erano il moro e il riccio che mi aspettavano. Entrambi solo con il costume e un asciugamano alla mano. Fisici scolpiti,dio buono. Erano surreali. Forse era la luce che entrava nel salotto a renderli ancora più perfetti,o forse fu madre natura che si sbizzarrì su di loro. Sorrisero mentre mi avvicinavo a loro.
“Sei una mozzarella.” Esclamò Zayn dandomi uno schiaffo sul braccio. Che fece ridere Harry e lui.
“Non ridete sulle mie sventure,e poi Harry sei peggio di me tu.” Risposi anche io ridendo mentre uscivamo di casa. La spiaggia era praticamente di fronte casa. Il sole splendeva così forte che sentivo i suoi raggi penetrarmi la pelle. Il cielo chiarissimo,privo di nuvole ed un mare azzurro. Era tutto come l’avevo sempre sognato. Spiagge immense,piene di ragazzi. E che ragazzi,buon dio. Non ce ne era uno ‘non fattibile’. Scendevo vicino la riva sempre più esterefatta. Era il paradiso. Vedemmo in lontananza Sally in compagnia di Louis,Liam,Niall e una ragazza mora con dei lunghi capelli.
“Buongiorno ragazzi!” urlò Harry gettando la sua asciugamano sulla sabbia e abbracciando Louis.
“Giorno!” lo seguimmo in coro io e Zayn. Sally si alzò velocemente con la mora sotto al braccio e si avvicinò a me.
“Lei è Harmony.” Disse. Era bellissima,aveva gli occhi color cielo e un viso perfetto. Mi porse la mano sorridente e io gliela strinsi.
“Lola” risposi sorridendo. Lei probabilmente era la ragazza ‘estiva’ di Louis,gran gusto ragazzo.
‘E’ simpaticissima’ mi mimò la bionda indicando la mora che stava parlando con Niall.

“Andiamo a fare un bagno?” disse Harry abbracciando Sally da dietro. Il sistema nervoso stava scoppiandomi,l’istinto di urlare quanto era coglione era fortissimo. Ma poi,vedevo la mia amica sorridere mentre schizzava l’acqua in faccia a quel riccio e mi passava tutto. Era felice e spensierata,si stava vivendo il primo giorno di vacanza come avevamo programmato da sempre,’senza pensieri.’ Sorrisi nel vedere tutti correre verso l’oceano.
“Al mio tre?” disse Zayn girandosi verso di me e mettendosi in posizione di partenza,manco dovesse fare una gara agonistica di corsa. La sua faccia buffa dopo la domanda mi fece sorridere e annuii imitando anche io la sua posizione.
“Uno,due..” iniziò.
“Tre!” continuai dando il via alla nostra corsa.


 Harmony :) lei è Harmony :) figa eh? ù.ù



twittah:https://twitter.com/xsmileformezayn
Rieccooomi,per la felicità d Simona ù.ù
è passato tanto tempo ed è corto,lo so.Sorry ç_ç
Comunque..coss ne pensate voi di questo capitolo?
non lasciatemi forever alone D:
ora vado che mi sorella fracella i coglioni che vuole il pc -.-
Vi lascio il link di un altra mia storia,se volete passateci :)


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1071268&i=1




 

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Capitolo 5
*** Frist night in LA. ***


Frist night in LA


L’acqua con il passare delle ore diventava sempre più fresca,ero stata in ammollo abbastanza tempo,quel po’ di sole che rimaneva volevo godermelo,visto che,secondo Zayn e Harry,ero una mozzarella. Uscii dall’acqua lasciando i ragazzi a giocare a pallavolo. Un motivo in più per stendermi sulla sabbia: ero una schiappa nella pallavolo,diciamo che ero una schiappa in quasi in tutti gli sport. Era come se il mio corpo si rifiutasse di fare movimento,lo sport mi è sempre stato sulle palle fatta eccezione per il calcio. Non lo praticavo solo perché secondo la genetica ero una donna,per correre dietro ad un pallone avrei fatto lo sforzo di far muovere il mio corpo. Lo amavo.
Presi l’asciugamano da terra e tremando un po’ per la brezza fresca del tramonto mi affrettai a metterla sulle spalle. Rabbrividii a voce alta,tipo come fanno i cavalli avete presente? Strizzai i lunghi capelli inzuppati di quell’odiosa acqua piena di sale e mi stesi sulla sabbia morbida e dorata. C’era ancora tantissima gente,sebbene fossero le cinque passate. Mentre i raggi del sole battevano sul mio viso e lo coloravano un po’ sentii degli schizzi d’acqua fredda sulla pancia. Mi alzai di scatto per vedere chi fosse sto coglione sicura di ritrovarmi mio cugino dopo aver aperto gli occhi. Con mio stupore invece ad agitare i capelli con fare molto sexy era l’amico di Zayn,quello moro. L’osservai muovere i capelli da una parte all’altra mentre mi guardava sorridendo. Un sorriso dolce,quasi timido ma mi fece andare dannatamente su di giri.
“Scusa se ti ho bagnato.” Esclamò sedendosi accanto a me. Bagnato? Ho dimenticato tutto quello che è successo un paio di minuti fa.
“Non preoccuparti.” Risposi portandomi le gambe al petto e guardando la sabbia. Lui si sporse su una borsa e tirò fuori l’ipod. Non ricordavo il nome,ci mettevo sempre tempo per ricordali.
“Non chiamarmi stupida,ma come ti chiami?” chiesi mentre portava le cuffiette alle orecchie.
“Liam.” Rispose sorridendo porgendomi una cuffia. “Vuoi?”. Annuii.

‘I’m still alive,hope there’s a reason can’t move my lips,but my heart screaming’.  Avrei riconosiuto quella canzone tra mille: ‘Breathing-Jeson Derulo’,una delle mie canzoni preferite. Ritmo forte e parole con significato. Il mio genere.
“E’ una delle mie preferite.” Esclamai mentre andava la musica.
“L’adoro anche io.” Rispose sorridendo. Sentii dalla borsa il mio telefono squillare,a malavoglia tolsi le cuffiette e mi alzai per prendere l’iphone. Era un messaggio,uno di Sean. Si era fatto vivo. Avrebbe dovuto farlo lui,ovvio. Io non dovevo farmi scusare nulla,il ragazzo si.

‘è sempre così,ti faccio un discorso per ottenere qualcosa e alla fine ottengo il contrario. Ti stai divertendo abbastanza?’ ora prendo un volo per New York e gli spacco i testicoli.
‘non solo dici cose senza senso pretendi anche di avere ragione? Comunque si,mi sto divertendo da matti ;) per la prima volta ero io a non volerlo sentire,parlare.
‘continua così :)’ ma fai a fare in culo. Non meriti nemmeno la risposta a questo messaggio insensato più di te,coglione.

“E’ il tuo ragazzo?” chiese Liam leggendo i messaggi sulla schermata dopo che mi sedetti di nuovo vicino a lui.
“Lo definirei più coglione che un ragazzo..” risposi sospirando e guardando verso il mare.
“Ti va di andare a prendere qualcosa al bar? Ci vuole ancora tempo nel frattempo che escano dall’acqua.” Domandò il ragazzo alzandosi e liberandosi della sabbia appiccicata al suo costume. Guardai di nuovo i ragazzi a mare e non davano segnali di voler salire. Erano intenti a battere quella palla avanti e indietro,eccetto per Sally e Harry che erano seduti a riva,probabilmente a parlare. Speravo che in quella ‘chiacchierata’ (anche secondo il mio modesto parere,tutto era tranne che una chiacchierata,a meno che in Inghilterra le persone parlassero con le bocca vicine),il riccio parlasse alla bionda della sua inglesina. Dopo aver osservato i due mi rigirai verso Liam e sorridendo annuii. Mi annoiavo a restare lì senza fare nulla. Misi il pantaloncino,presi gli occhiali e il telefono della borsa e raggiunsi il moro un po’ più distante che mi aspettava.
“Perché voi ragazze siete sempre così lente?” mi chiese dopo che lo raggiunsi.
“Ci ho messo un attimo..” replicai ironica. Lui sorrise e mi fece strada verso il bar.
Era il tipico bar sulla spiaggia,struttura in legno chiaro,divanetti e tavolini bassi sulla terrazza che aveva la vista sull’oceano e la sabbia bianca. Ci sedemmo ad uno dei tavolini fronte mare e la cameriera subito venne a prendere ordinazioni.
“Per me un frappè al cioccolato” disse Liam non appena la bionda gli si avvicinò.
“Lo stesso” esclamai avendo un improvvisa voglia di frappè. La ragazza scrisse il tutto e rientrò.
“E’bellissimo qui..” dissi mirando il sole scendere in acqua,tutto era diverso,un'altra aria,un altro mondo.
“Beh,non a caso è LA babe..” rispose con aria da ‘so tutto io’. Ovviamente era ironica la risposta,credo..
“Da quanto vieni qui?” chiesi mettendo gli occhiali da sole.
“I miei hanno la casa qui da prima che nascessi,quindi da sempre.” Rispose. Intanto i nostri frappè arrivarono e ognuno prese il suo.
“Beato te..” dissi gustandomi il sapore del cioccolato mischiato al latte.
“Più o meno sono fortunato..” disse sorridendo con la cannuccia tra le labbra. Sorrisi anche io guardandolo.
“E’ tanto che conosci Zayn?” chiesi. All’inizio di una ‘conoscenza’ con qualcuno lo caricavo di domande,mi piaceva parlare con gli altri.
“Saranno un 7-8 anni..Purtroppo però ci incontriamo solo qui,io abito a Sutter Creek e lui in Inghilterra,troppo lontano per vederci. Ci teniamo in contatto,come facciamo anche con Harry.” Rispose. Onestamente non conoscevo quale fosse la sua città,sapevo solo che si trovasse sempre in California. Annuii e sorrisi.
“Gli altri due invece? Dove abitano?” qua è una combriccola multietnica la vostra a quanto ho capito.
“Louis a Washinton e Niall è irlandese.” Strabuzzai gli occhi. Minchia,altro che combriccola multietnica.
“Lo so,siamo un casino totale!” esclamò vedendo la mia espressione sorridendo. Sorrisi anche io e lo
lascia finire il suo frappè in pace senza troppe domande,sapevo di rompere un po’ troppo i coglioni dopo un certo periodo di tempo. Il sole era scomparso dal cielo lasciandogli un colore aranciato e rosato.
“Credo che saranno usciti no?” domandai riferendomi ai sei ancora in acqua. Lui annuii e richiamò l’attenzione della ragazza per farsi portare il conto.
“Merda i soldi,sono in borsa,vado e torno!” esclamai ricordandomi di aver dimenticato il portafoglio.
“Offro io,non preoccuparti.” Disse cordiale.
“No,non è giusto,faccio in un attimo.” Ribadii alzandomi dalla sedia. Mi bloccò con una mano la mia mano sul bracciolo di vimini.
“Lascia perdere ti ho detto,che sarà mai.” Rispose insistendo. Mi lasciai convincere,in fondo erano solo due frappè.
“La prossima volta pago io però.” Dissi sorridendo. Liam si alzò e io lo imitai.

Pagammo e raggiungemmo gli altri. La mia previsione fu giusta. Erano seduti selle asciugamani che parlavano tra di loro.
“Dove siete andati?” chiese Zayn avvicinandosi a noi. I due si lanciarono degli sguardi indecifrabili.
“Al bar” risposi facendo spallucce lasciandoli e andando verso Sally e Harmony.
“Stronza mi hai abbandonato!” urlò la bionda dopo che mi sedetti affianco a lei.
“Come se ti dispiacesse troia..” risposi ridendo facendo sorridere anche lei.
“E’ da tanto che vi conoscete?” ci chiese Harmony mentre io e Sally continuavamo a riempirci di insulti e frecciatine,le mie riferite ovviamente al riccio,e le sue,dopo il bar a Liam. Erano tutte dimostrazioni d’affetto solite nostre.
“Cinque anni che la sopporto!” esclamai tirandola verso di me per scompigliarle meglio i capelli biondi. La mora sorrise per l’aspetto che assunsero i capelli di Sally.
“Lou,stasera che si fa?” chiese Harmony a Louis che si avvicinava a noi.
“A casa mia per un party hard!” urlò fiondandosi su di lei e abbracciarla.
“Stronzo!” urlò lei lasciandogli un bacio sulle labbra. Si,lei era la ragazza estiva di Lou.


Raccogliemmo le nostre cose e ci demmo appuntamento tutti da Louis,ovvero alla casa affianco alla mia per le 21:00. Avevamo un ora per prepararci. Un po’ la cosa di andare dai ragazzi mi scocciava,l’avevo immaginata diversa la mia prima serata a Los Angeles,comunque sempre meglio di niente.
“Vado prima io a fare la doccia!” urlò Zayn alzando il braccio non appena entrammo in casa.
“Ragazze siete fottute,verrete così..” disse Harry sconsolato.
“Perché?” chiese Sally,io mi limitai a guardare mio cugino in cagnesco che si avviava verso le scale.
“Ci mette un eternità.” Rispose rassegnato entrando in cucina.
“Allora andremo prima noi,così può passare tutto il tempo che vuole in doccia.” Esclamai andando anche io verso le scale.
“No,ho detto che vado io Lola!” urlò Zayn già in cima.
“Fanculo,prima io.” Ribadii.
“Possibile che anche per una doccia dobbiate litigare?” sentii Sally e Harry esclamare dalla cucina. Iniziai a correre per arrivare prima alla porta del bagno. Era libero e il moro era in camera sua per prendere le sue cose. Silenziosamente entrai in bagno e chiusi la porta a chiave. Colpito e affondato.
“Lola sei una stronza!” lo sentii urlare. Risi di gusto sotto la doccia. Uscita dal bagno lo vidi accovacciato a terra vicino la porta che aspettava.
“Ci mettevi più tempo!” esclamò alzandosi. Non gli diedi conto e entrai subito in camera stringendo l’asciugamano sul petto. Misi un pantaloncino di jeans,maglia larga bianca semplice e stivaletti neri borchiati,l’immancabili. Strizzai un po’ i capelli e li lasciai asciugare al naturale. Misi un po’ di mascara senza mettere il blush,il sole aveva fatto il suo lavoro,avevo la faccia colorita finalmente. Dopo un po’ anche Sally si preparò,mettendo un vestitino corto a fascia grigio con le infradito arancioni fluorescenti. I ragazzi ci impiegarono più tempo di noi per prepararsi,strano a dirsi.
“Vi muovete?” urlò Sally dal piano di sotto per farsi sentire da Harry e Zayn. Io sbuffai e mi sedetti su una scala poggiando la testa sulle mani.
“Siamo pronti!” esclamarono in coro scendendo le scale.
 
Niall ci aprì la porta sorridente e ci fece accomodare,dalla cucina si sentiva un buon’odore di cibo. Louis era sul divano con Harmony a guardare la tv e dopo aver salutato Liam in cucina li raggiungemmo disturbandoli un po’. Il cibo fu ottimo,davvero un ottimo cuoco il ragazzo. Aiutai a togliere la tavola,sotto insistenza di Sally la rompicoglioni ‘è male educazione’,ma sti cazzi.

“Che si fa ora?” chiese Harry mentre andava verso il divano.
“Qualcosa,sicuro.” Ripose Louis e Niall iniziò a ridere.
“Giochiamo a qualcosa?” chiese il biondino sedendosi a terra.
“Carte?” propose Louis,tutti rifiutarono la proposta.
“Nascondino?” ripropose.
“A 20 anni?” chiesi trattenendo una risata. Lui rispose facendo spallucce quasi offeso “Io ci gioco sempre con le mie sorelle”. Risero tutti.
“Dimmi dammi e comandami?” propose Zayn guardando Liam che fece un segno di approvazione.
“Buona idea,inizio io.” Esclamò Harry sedendosi dietro a Sally che ci aveva raggiunto sul pavimento.


Stavolta ho aggiornato prima #proudofme lol
nella speranza che qualcuno si caghi questa storia ç_ç
e anche sotto insistenza di Simona la rompi palle 
(ti amo ricorda) hahaha.
Tornando seri: cosa faranno in questo 'dimmi dammi e comandami'?
gli sguardi tra Zayn e Liam
*attenzione* lol
'lo scopriremo solo vivendo' (?)
Ora mi dileguo.
Datemi vostri pareri,pare che nessuno se la caghi questa FF
#sad
confido in voi (?)
Byeeee honey! :)

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Capitolo 6
*** It's a joke. ***


It's a joke.


Ci sistemammo tutti in cerchio e iniziammo il gioco,il primo fu Harry che dopo innumerevoli schiaffi e insulti amichevoli da parte di tutti era arrivato alla parola ‘comandami’.
“Louis comandami.” Disse il riccio. Il biondino ci pensò su per un po’.
“Bevi due birre contemporaneamente.” Rispose Lou ridendo. Harry sbuffando per il pegno al quanto ridicolo dell’amico si alzò e prese le due birre.
“Fanculo sono tutto bagnato!” esclamò pulendosi il labbro. Tutti scoppiammo in una risata più di tutti Louis,ovvio.
“Dai è la vita..” rispose abbracciando Harmony. Accanto al biondino c’ero seduta io quindi era il mio turno. Già avevo in mente pegni del tipo corri in mutante per la strada oppure fingi di essere gay innamorato di Niall. Volevo metterlo un po’ in difficoltà giusto per fare due risate,che c’era di male?
“Tocca a te..” disse indicandomi con la testa e sedendosi vicino Sally. La bionda mi lanciò uno sguardo che solo tra noi era percepibile. Nel pegno di Harry voleva rientrare anche lei. Ricambiai lo sguardo facendogli capire di essere priva di idee in quel momento e lei mi indicò la maglia sporca di birra con gli occhi. Colpo di genio.
“Va a cambiarti la maglia.” Dissi guardando Sally che iniziò a sorridere.
“Tutto qui?”
“Porta Sally con te e dovete riscendere tra 10 minuti,devi fare una sorta di spogliarello privato Harry.” Esclamai con un boato di sottofondo che incitava il riccio a fare questo pegno. Ovviamente non si tirò indietro.
“Ok.” Rispose alzandosi e prendendo la mano della bionda.

‘Grazie’ mimò con la bocca la mia amica e io le risposi sorridendo. Era i turno del ‘comandami’ di Niall.

“Fai 10 volte testa e muro” esclamò Liam non appena fu il suo turno. Una risata collettiva riempì il solone mentre il povero biondo batteva ripetutamente la testa contro il muro.
“Me la pagherai..” disse massaggiandosi la testa e sedendosi accanto al moro che gli accarezzò i capelli ridendo piegato in due.
“Dai povero!” esclamai sedendomi vicino a lui abbracciandolo. Il biondo ricambiò l’abbraccio “Tu si che mi capisci.” Disse ironico battendo il cinque.

Era arrivato il mio turno,finalmente. Dopo avrei lasciato il gioco,non mi stavo annoiando ma il culo stava diventando pappa e ciccia con il pavimento.
“Comandami.” Dissi guardando Niall. Il biondo si guardò in torno con un sorriso quasi da stronzo in faccia. Lo guardai interrogativa e lui mi fece un occhiolino.
“Bacia Zayn.” Esclamò alla fine soddisfatto. Risi istintivamente quasi in modo isterico giusto per sottolineare la cazzata che mi aveva appena detto di fare.
“Ma sono cugini.” Intervenne Liam indicando con un braccio Zayn. Scoprii il volto dalle mani ancora ridendo. Il moro intanto si stava avvicinando dalla mia parte. No aspetta,forse non è chiaro il motivo della mia risata,io non ti bacerò Zayn.
“Allora bacia Liam.” Disse sconfitto Niall facendo bloccare di colpo il passo felpato del moro. Mi alzai cercando di smetterla di ridere e mi avvicinai al predestinato (?).
“Ma è fidanzata!” urlò Zayn davanti a me e Liam.
“E’ un gioco Malik.” Dissi per poi far combaciare le mie labbra con quelle del moro sotto gli occhi di mio cugino scettico. Un bacio semplice,il bacio del gioco,primo di emozioni e sensazioni,proprio come doveva essere,un bacio giusto per divertirsi. Sorrisi ancora sulle labbra del moro e lui mi imitò allontanandosi. Nel girarmi vidi Zayn ritornare al suo posto sbuffando. Risi di gusto bagnando un po’ le labbra che avevano il sapore di quelle di Liam,amavo far innervosire le persone. Mi alzai e andai a sedermi vicino al biondo.
“Ma Sally e Harry?” domandò Harmony guardando l’orario sul cellulare che segnava le 2 del mattino. Erano passati molto di più di dieci minuti. Effettivamente erano chiusi in quella camera da circa tre quarti d’ora,ma la cosa non mi preoccupava,anzi alla bionda faceva piacere essere l’oggetto del pegno.
“Vado a chiamarli.” Disse alzandosi Liam.
“Vengo anche io.” Dissi imitandolo e seguendolo verso le scale. Intanto gli altri continuavano a fare pegni tanto infantili quanto quelli dei bambini dell’asilo.
“Hai visto che faccia che ha fatto Zayn?” chiese Liam ridendo mentre saliva le scale.
“Da povero fesso.” Risposi trattenendo una risata.
“E’ sempre geloso delle sue cose..” disse poggiando l’orecchio alla porta della stanza dopo che la trovammo. Feci una faccia scettica.
“Io non sono ‘cosa sua.’” Risposi imitando il ragazzo per sentire se dall’altra parte del muro si sentisse qualche rumore.
“Un po’..” disse prima di aprire la porta velocemente. Sally e Harry si stavano lanciando i cuscini e urlavano come due matti. Il riccio senza maglia che era buttata a terra vicino la porta.
“Questo è sequestro di persona Styles!” esclamai ironica ridendo alla scena di quei due coglioni grandi e vaccinati ritornare all’età di due anni.
“Non voleva scendere la bionda.” Disse con il fiatone poggiando un braccio sulla spalla di Sally che per risposta gli fece una smorfia e poi lo baciò a stampo.

“Andiamo a casa?” Zayn poggiato al ciglio della porta che mi guardava fisso. Era uno sguardo così penetrante da mettere pressione. Lo osservai anche io per un po’ per poi entrare nell’imbarazzo più totale e sentirmi una completa rincoglionita. Distolsi velocemente lo sguardo e guardai Sally che metteva le scarpe e il riccio mettere la sua maglia fradicia di birra.
“Domani venite al mare giusto?” mi chiese Liam toccando la mia spalla con una mano. Io annuii istintivamente e sorrisi.

Raggiungemmo di nuovo tutti al piano di sotto e dopo aver ripreso le nostre borse e salutato i ragazzi ci incamminammo verso casa,fu questione di minuti ed arrivammo difronte all’enorme cancello della propietà di Malik. Mi piaceva pensarla come ‘propietà Malik’ quella casa così era anche un po’ mia.
“Sono stanchissima!” esclamò Sally catapultandosi sul divano.
“Tu fai la porcella con il riccio e queste sono le conseguenze.” Risposi ironica sedendomi accanto a lei e poggiando i piedi sul tavolino di cristallo davanti a noi.
“Sei un mito,mi hai capito al volo.” Disse stendendosi poggiando la testa sulle mie gambe.
“Non a caso sono la tua migliore amica troia.” Risposi accarezzandogli i capelli.
“Primo togli i piedi dal tavolino,secondo stasera dobbiamo dormire in camera insieme e terzo come hai potuto baciare Liam?!” entrò Zayn agitato in salone,disturbando il nostro momento di relax. Dopo aver messo tutti i punti che aveva detto in ordine mi soffermai su uno e mi alzai di scatto dal divano.
“Io e te dormire insieme cosa?!” urlai agitando le braccia davanti a lui.
“I due piccioncini vogliono dormire insieme.” Rispose guardando Harry vicino al muro che se la rideva. Cercai conferma da Sally ma evidentemente nemmeno lei era a conoscenza della brillante idea del riccio avuta in notte fonda.
“E’ solo per una notte dai..” disse il riccio avvicinandosi a me.
“Non mi toccare.” Risposi innervosita. La bionda si alzò e raggiunse il trio delle belve,anche se le belve eravamo io e Zayn fondamentalmente,Harry pareva così rilassato,lui. E certo perché il signorino avrebbe avuto nel letto la persona con cui voleva stare,se non che mi amica,se non che mia compagna di stanza,e non un rompi coglioni diplomato. Sbuffai portando le braccia al petto e guardando Sally battendo un piede freneticamente a terra. Ai suoi occhi da cucciola non ho mai saputo resistere,era da cinque anni che con quei fottuti occhi che si ritrovava mi abbindolava come gli pareva.
“In quale stanza dovremmo dormire?” chiesi a Zayn prendendogli da mano la sigaretta che aveva appena accesso e facendo un tiro.
“Nella mia.” Rispose lui avviandosi verso le scale.
“Mi dovete un favore.” Dissi a denti stretti con sguardo assottigliato ai due vincitori che si abbracciavano allegri. Tolsi le scarpe rimanendole al piano di sotto,lasciai la sigaretta nel posacenere e salii le scale. Prima di andare in camera del moro andai nella mia per prendere il pigiama ovvero maglia della palestra di Sean e pantaloncini. Sbuffai cercandoli nella valigia e dopo aver scaraventato tutti i vestiti sul pavimento li trovai.

“Non agitarti mentre dormi,non russare e non osare avvicinarti.” Dissi entrando nella stanza enorme e tutta blu e grigia dei ragazzi.
“Copriti!” urlai mettendo le mani avanti agli occhi intravedendo Zayn con una chiappa del culo dentro i boxer e una fuori.
“Ti scandalizzi per così poco?” disse sistemandosi e avvicinandosi a me sorridendo. Si fermò a pochi passi da me e osservò i vestiti che avevo in mano.
“Dormi con il pigiama?” chiese stupito indicando le mie braccia.
“Tu no?” domandai impaurita per la risposta.
“No.” Rispose muovendo il suo bel culo verso il letto. E’ vero che sei un po’ antipatico,però il fisico lo hai e come. Non puoi punirmi dormendo solo in boxer nel mio stesso letto,non puoi proprio farlo.
“Dovrei cambiarmi..” dissi un po’ imbarazzata vedendolo steso sul letto mentre giocava con un videogiochi. A 19 anni giocare ancora ai videogiochi è normale,normalissimo. Che coglione.
“Mi giro.” Esclamò dandomi le spalle. Mi cambiai velocemente e mi avvicinai al letto.
“Non ti mangio mica.” Disse vedendomi aspettare per un po’ ai piedi del letto prima di stendermi. Stavo cercando la posizione adatta per non avere nessun contatto con lui.
“In realtà non è questo il problema,sto escogitando una posizione per non toccarti durante tutta la notte.” Risposi guardando attentamente la mia parte di letto e non trovando una soluzione.
“Muoviti!” disse tirandomi vicino a lui. Iniziò a farmi il solletico sulla pancia,il mio punto debole.
“Ho detto nessun contatto!” urlai tentando di liberarmi dalla sua presa. Ma il ragazzo non demordeva continuava a muovere quelle fottute mani sulla mia pancia facendomi piangere dal ridere.
“Per favore!” urlai di nuovo con la voce rotta dalle risate.
“Chiedi pietà!” rispose anche lui ridendo ormai su di me.
“Pietà!” esclamai spingendolo con le braccia di lato al letto. Avevo l’affanno e una paralisi facciale. Continuavo a ridere anche se non mi toccava minimamente.
“Perché hai baciato Liam?” mi chiese sistemandosi sul lato e mantenendosi su un braccio la testa.
“Era un pegno.” Risposi facendo spallucce.
“E Sean?”
“Ma che ti frega?” chiesi un po’ innervosita. Saranno cazzi miei o no? Non mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto,stavamo divertendoci ed era un gioco,non c’era niente di male,anche se l’avesse fatto lui per me la cosa non era preoccupante.
“Voglio capire solo se state ancora insieme..” disse stendendosi a pancia all’aria.
“Si stiamo insieme.” Risposi girandogli le spalle e coprendomi con il lenzuolo.

Altra notte di inferno,Zayn non la smetteva di rigirarsi nel letto,i miei colpi alle gambe furono inutili,non si calmava se non per una decina di minuti. Esasperata cercai di svegliarlo,almeno il tempo che lui si sarebbe riaddormentato io mi sarei addormentata e dopo avrebbe potuto anche fare una lezione di zumba sul letto non avrei sentito niente.
“Zaaayn,zaaayn” urlai scrollandogli le spalle.
“Svegliati ti prego è urgente!” urlai di nuovo e lui accennò ad aprire gli occhi.
“Che è successo?” mi chiese con la voce impastata dal sonno e gli occhi semi chiusi.
“Devi stare fermo ok? Non devi assolutamente più muoverti altrimenti ti castro! Non riesco a dormire!” esclamai al centro del letto.
“Ok.” Rispose afferrando il mio collo con un braccio e portandomi vicino a lui. Cercai di scostarlo prima solo con le braccia e poi con le gambe.
“Ora devi stare tu ferma Lola.” Disse serio portando anche l’altro braccio sui miei fianchi mettendo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia riprendendo a dormire.


i'm here agaaaaain.
ho cercato di postare il prima possibile.
Ho riso tantissimo nello scrivere questo capitolo.
Siete curiose di sapere cos'è successo tra Sally e Harry?
ssddjfjhj anche io lol.
Nel prossimo ci sarà la versione della bionda così saprete tutto ù.ù
cosa ne pensate di questo capitolo invece?
non lasciatemi forever alone ç_ç

grazie a quell che stanno seguendo la storia e la stanno recensendo.
Vorrei almeno una recensione prima di portare nuovamente,non uccidetemi lol.
occhei ora me ne vado,sono rompipalle lo so.
Alla prossima bellissime.
love u.

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Capitolo 7
*** Sorry Sally.. ***


Sorry Sally..


Sally.


“Hai sonno?” mi chiese Harry mentre mi accarezzava i capelli. Eravamo stesi sul divano,in silenzio,senza fare nulla,ma a me bastava stare poggiata con la mia testa sul suo petto per farmi stare bene. So che posso sembrarvi esagerata ma,in questi giorni stare con Harry mi fa dimenticare tutto,dimentico la separazione dei miei,l’anno frustrante di scuola,la nuova vita che dovrò iniziare l’anno prossima in Inghilterra. Quando stavo con lui esisteva solo Harry,solo i suoi occhi,la sua bocca,la sua voce,le sue braccia e il suo sorriso. Mi piace,esteticamente mi è piaciuto subito,ma credo e,sono certa,che oltre alla bella faccia c’è di più in lui e avrò la mia certezza.
“Un po’.” Risposi sbadigliando. Lui sorriso e mi scompigliò un po’ i capelli. Il suo movimento dolce sui miei capelli mi fece rilassare,anche troppo. Ho sempre adorato le persone che mi toccavano i capelli,mia mamma da piccola mi faceva addormentare così,proprio come fece Harry quella sera. Mi addormentai sul divano e mi svegliai tra le sue braccia mentre lui saliva le scale.
“Bentornata.” Disse non appena aprii gli occhi sorridendo. Mi strofinai un po’ gli occhi e gli sorrisi anche io.
“Devo ricordarmi di non accarezzarti più i capelli,altrimenti crolli e mi annoio.” Esclamò aprendo la porta con maestria. Io risi rumorosamente dimenticando che alla stanza affianco c’era i due ghiri versione umana che dormivano già da un pezzo,ero certa almeno per Lola.
“Shhh!” sussurrò chiudendomi la bocca con un dito e poi con un bacio leggero. Sorrisi al contatto con le sue labbra. Incantata nel guardarlo non mi accorsi di essere vicino al letto.
“Il letto è pronto.” Esclamò togliendo il lenzuolo e stendendosi. Tolsi le scarpe e mi misi al mio posto. Volevo dormire accanto a lui,avere un contatto con lui che durasse tutta la notte,ma poiché sono timida e imbranata me ne stetti al mio posto. Non volevo sembrare ‘troppo’,infondo sto dormendo nello stesso letto di uno sconosciuto. Mi girai verso di lui e mi ritrovai il suo viso girato verso di me,sorrisi impacciatamente e mi girai subito di scatto.
“Vuoi abbracciarmi?” soffiò sul mio collo. Annuii senza dire nulla.
“Ok.” Disse girandomi verso di lui. Poggiai la testa sul petto e con un braccio gli cinsi il tronco magro ma muscoloso,mi sentivo così piccola vicino a lui. In effetti lo ero,non solo per l’altezza,per tutto,sembrava che prima di lui non avessi mai avuto un ragazzo,era come se fosse tutto nuovo,mi sentivo ancora più stupida di quanto non mi senta normalmente. Harry con un braccio mi portò più vicino a lui e incrociò una sua gamba con la mia.
“Buonanotte.” sussurrò dandomi un bacio sulla fronte,io mi lasciai cullare dal profumo della sua pelle,mi addormentai sicuramente con un sorriso da ebete stampato in faccia.

La notte passò veloce,troppo veloce. I vecchi detti non sbagliano mai: quando si sta bene il tempo vola. Mi svegliai nella stessa posizione. Harry dormiva ancora e cercando di non svegliarlo mi staccai da lui. Volevo rompere un po’ le palle alla mia amica così lentamente aprii la porta della stanza di Zayn. Aspettavo di trovarmi una scena tipo film west,con vestiti sparsi dappertutto,Zayn che dormiva a desta e Lola a sinistra ma con mia sorpresa aprendo quella porta trovai una scena tranquilla e anomala,non proprio nello stile della mia amica che adesso dormiva sul petto del moro con le gambe attorno alle sue e intravedevo sul viso di entrambi un sorriso. Sorrisi istintivamente a quella scena,erano perfetti vicini,se solo fossero meno rompi coglioni entrambe potrebbero fare una bella coppia quei due. Sentii due mani posarsi sulle spalle,sobbalzai al contatto inaspettato e mi girai velocemente.
“Fanculo Harry,mi hai fatto spaventare.” Esclamai vedendolo dietro di me.
“Perché urli e vuoi svegliare questi due angeli?” rispose facendomi segno di abbassare la voce e guardando anche lui la scena.
“Ma chi quei due angeli?” dissi trattenendo una risata.
“Zayn non lo è nemmeno quando dorme riflettendoci,si muove continuamente.” Disse pensandoci e ridendo.
“Lola lo odierà ancora di più dopo stanotte allora.” Dissi chiudendo la porta.
“A giudicare da come lo stringeva non credo lo odi..” disse scendendo in cucina.
“Lei è fatta così,non è espansiva,sembra fatta di corazza,ha tutta l’aria da dura ma infondo è una pesce lessa.” Dissi aprendo il frigo per prendere del latte.
“Zayn al femminile.” Esclamò Harry sedendosi sulla penisola della cucina.
“Poveri noi che dobbiamo sopportarli..” dissi istintivamente. Una Lola mi basta e avanza,dover sopportare anche la sua versione maschile metterà a dura prova la mia pazienza. Il riccio sorrise dopo la mia risposta e si avvicinò a me con il tazzone tra le mani di caffè,il tutto rigorosamente in mutande e con un sorriso perfetto sul viso anche di primo mattino.
“Se ci prepariamo e andiamo al mare? Dormiranno fino a tardi i due angeli.” Disse una volta vicino a me.
“Corro!” esclamai andando velocemente verso le scale. Harry fece lo stesso.
“Tanto arrivo prima io!” urlò mentre correva per le scale dietro di me.
“Nei tuoi sogni riccio!” risposi facendo l’ultima rampa di scale.
“Bionda scommetti che ti supero?” detto,fatto. In un secondo il mio primo posto era andato a farsi un giro.
“Fai presto..” dissi sconfitta poggiandomi al muro della porta del bagno.
“Forse.” Rispose chiudendosi la porta alle spalle.
 
Lola.

La luce fastidiosissima del sole entrava nelle pieghe delle imposte illuminando la stanza e accecandomi completamente. Misi una mano davanti agli occhi impedendo,per quanto mi riuscisse,di far entrare la luce negli occhi.
“Fottutissima luce!” esclamò una voce vicinissima al mio orecchio. Scoprii gli occhi e mi ritrovai praticamente attaccata al petto caldo e nudo di Zayn. Mi staccai istintivamente da lui. E menomale che non volevo avere nessun tipo di contatto con lui. Se volevo averlo che mi ritrovavo nuda nel letto dopo una notte di fuoco?
“Puoi chiudere per favore? Visto che sei più vicina alla finestra ora.” Disse Zayn dandomi le spalle.
“Io scendo in cucina quindi sono problemi tuoi.” Risposi alzandomi.
“Premurosa..” esclamò mettendosi un cuscino sulla testa.
“Coglione..” dissi allo stesso modo uscendo dalla stanza. Scesi lentamente e con gli occhi semichiusi a mo di zombi le lunghissime,infinite e odiosissime scale arrivando finalmente in cucina. La casa era silenziosa,troppo. Mettendo in moto il cervello collegai che,dato l’orario,Harry e Sally non erano in casa. Ovvio,le persone normali si svegliano di mattina,non alle due del pomeriggio. Presi il latte dal frigo e ne versai un po’ nel bicchiere. Sentii che c’erano dei messaggi sul telefono che avevo abbandonato la sera precedente nella borsa buttata ai piedi delle scale. Andai alle scale e presi il telefono. In effetti c’erano parecchi messaggi: nove. Otto erano di Sean e uno di Sally. Dopo aver letto i messaggi del biondo che dicevano più o meno sempre la stessa cosa,ovvero: ‘sei viva? Hai ancora un ragazzo,ricordatelo. Il tuo atteggiamento mi sta rompendo le palle’ e rispondendo con un semplice ‘Buongiorno :)’ lessi quello di Sally.

Tu e Zayn siete dolcissimi abbracciati,sembrate quasi meno rompipalle. Comunque noi siamo al mare,quando vi svegliate raggiungeteci.

Ma che simpatica questa biondina. Sbuffai ripensando alla notte passata con mio cugino e dentro avevo un senso di ribrezzo ma anche di voglia di ridormici con lui così. Diedi un colpo alla fronte,era praticamente impossibile quello che avevo pensato,è capitato,è stato solo per una notte. Posai il telefono sul mobile e salii per mettere un costume e raggiungere gli altri al mare. Zayn probabilmente dormiva,ma a me poco importava,quando si sveglierà se vuole viene in spiaggia. Presi un costume a fascia bianco dalla valigia con un pantaloncino ed entrai in bagno. Mi fiondai sotto la doccia,il clima della california per me è simile a quello dell’africa. L’acqua era freddissima.
“Cazzo chiudi la porta!” urlò Zayn entrando in bagno ancora assonnato.
“Tu perché non bussi?!” urlai anche io istericamente portandomi la tenda della vasca addosso per coprirmi.
“Una persona intelligente chiude la porta a chiave.” Disse fuori dal bagno.
“Una persona altrettanto intelligente bussa prima di entrare!” risposi con l’acqua che andava sul corpo.
“Harry e Sally?” domandò dopo un po’. Sei ancora qui? Nemmeno una doccia in pace mi lasci fare,dio.
“Possiamo parlare quando esco dalla doccia?” risposi innervosita.
“Antipatica..”sentii in lontananza. Finii la mia doccia dopo una decina di minuti,misi il costume e legai i capelli bagnati in uno chignon morbido e uscii dal bagno.
“Posso usare il mio bagno?” mi chiese salendo Zayn.
“Certo,io vado in spiaggia.” Risposi acida.
“Aspettami dai non voglio andarci da solo.” Disse bloccandomi per un braccio e puntando i suoi occhi nei miei guardandomi in modo supplichevole. Forse avevo trovato l’unico difetto sull’aspetto fisico del moro: gli occhi,erano capaci di paralizzarti e li odiavo.
“Sbrigati..” dissi abbassando lo sguardo e scendendo. Sicuramente adesso stava sorridendo.
 


“Tu li vedi?” chiesi coprendomi il viso con una mano per vedere meglio le persone sulla spiaggia.
“Sono lì.” Disse indicandoli  “Andiamo.” Mi prese una mano e ci avvicinammo al solito gruppo. Harry,Sally,Louis e Harmony erano stesi al sole con delle cuffie nelle orecchie e non si accorsero neppure che fossimo arrivati. Niall e Liam erano a riva che parlavano con delle ragazze,a me sconosciute.
“Chi sono quelle lì?” chiesi al moro indicando i quattro a riva.
“Gelosa del tuo Liam?” mi chiese lasciandomi la mano e stendendo la sua asciugamano sulla sabbia. Io credevo facesse l’idiota per finta,invece è idiota sul serio questo qui. Sbuffai togliendomi i pantaloncini e andando verso la riva per fare un bagno. Mi sarei giocata la testa che Zayn fosse li dietro a fissarmi,quello sguardo si percepiva a chilometri di distanza,almeno a me faceva quest’effetto,mi sentivo sempre sotto esame.

“Buongiorno!” esclamò Liam venendomi in contro abbracciandomi.
“Tutto bene?” dissi dopo che ci staccammo. Salutai anche Niall e feci un sorriso alle due ragazze in loro compagnia.
“Io sono Hope,piacere.” Disse la ragazza rossa porgendomi la mano cordiale. Aveva il viso coperto di lentiggini e gli occhi azzurri.
“Lola.” Risposi allo stesso modo.
“Stavamo dicendo ai tuoi amici che stasera vorremmo organizzare un falò,vi unite nel caso?” chiese.
“Adoro i falò.” Esclamai in segno di approvazione.
“Siamo in due!” disse la bionda accanto alla rossa “Sono June.” Disse sorridente.
“Che falò sia allora!” urlò entusiasta Niall abbracciandomi. Era un tipo così espansivo il biondo,o forse ero io che la vedevo in modo diverso da lui. Stemmo lì a riva per un po’ a parlare del più e del meno,Hope e June erano davvero simpatica,abitavano da sempre a Los Angeles e io invidiavo loro per questo e loro altrettanto me per abitare nella grande mela. Organizzammo i dettagli della serata. Avevamo appuntamento alle 22:00 su questa spiaggia. Il compito mio e di Liam era quello di comprare le cose da mangiare,Niall insistette tanto per condividere questo compito. Zayn e Louis dovevano procurarsi la legna e Harry,Harmony e Sally pensavano alle bibite. June e Hope portavano i sacchi a pelo per passare la notte in spiaggia.

-

"Hai un attimo per parlare?" mi chiese Sally vicino la il muro della cucina. Sembrava preoccupata,quasi spaventata.
"Ho sempre tempo per te,dimmi." risposi ricontrollando la lista della spesa. Mi guardò due minuti negli occhi e capii quasi tutto.
"Harry?" chiesi avvicinandomi a lei.
"A me piace Lola,ma non solo fisicamente,non lo so.." iniziò sedendosi alla penisola della cucina "il fatto è che ci sto troppo bene e non lo conosco nemmeno,mi preoccupa,ho quasi paura che rimanga fregata." disse sbuffando. In quel momento avrei voluto dirgli tutto quello che sapevo su Harry,ma non era la situazione opportuna.
"Tu sai sempre come cavartela,prendi la situazione come una 'storia estiva' non aspettarti nulla,nel caso poi ti accorgi che vole fregarti,frega tu lui.." dissi riflettendoci un po' prima.
"Io non sono forte come te Lola,se mi lego a lui e poi lasciarmi tutto alle spalle dopo che chiudo questa porta non ne sono capace.." rispose un po' demoralizzata.
"Vorrà dire che la mia forza la presterò a te in quel caso,non pensare già al negativo,vivi alla giornata." esclamai abbracciandola.
"Tu sei la mia forza.." sussurrò sorridendo sulle mie spalle.
Scusami Sally..

 lei è Hope :)



 lei è June :).



Heilà bellezze c:
riccomi a rompere le palle *-*
ho aggiornato un po' prima sjhanhkhb.
Ecco la versione di Sally,che dolce che è :3
I ragazzi faranno un falò e dopo.. boom,neews.
Grazie a chi sta seguendo la storia e chi la recensisce c:
Abbastanza lungo no come capitolo?
Cosa ne pensate voi del capitolo e della coppia 'Harry e Sally'?
Dai,dai voglio vostri pareri,non lasciatemi sola çç

Ora vi lascio,alla prossima.
Love u.

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Capitolo 8
*** Falò. ***


Falò.


Il fuoco era pronto,la spiaggia era occupata solo da noi,Liam e Niall accendevano la brace mentre il resto beveva qualche birra. Un inizio tranquillo,io e Harmony stavamo sistemando i sacchi a pelo accanto al fuoco.
“Da quanto conosci Lou?” gli chiesi mentre slacciavo il sacco.
“Da due anni,ci vediamo ogni anno qui..” rispose sorridendo e spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Sorrisi anche io e continuai a sistemare i letti. Zayn,Louis e Harry giocavano a calcio,o se non altro,cercavano di giocare a calcio. Il più bravo tra i tre era il biondino. Zayn aveva una mira da far cagare,tanto che mi colpì in pieno viso svariate volte,ovvio io sono sempre la solita sifigata ricordate? E adesso ho il viso indolenzito perché quel pallone di cuoio evidentemente pesa più di me. Mi girai in torno cercando Sally e la vidi in lontananza sulla riva con June e Hope.
“Andiamo da loro?” chiesi alla mora riferendomi alle tre in acqua.
“Subito!” esclamò togliendosi i pantaloncini. Sorridemmo entrambe e prendendoci la mano iniziammo a correre verso la riva.
“Cazzo è fredda!” urlai non appena entrai in contatto con quell’acqua ghiacciata.
“Ma se è caldissima!” rispose Sally schizzandomi. Dal suo schizzo partirono anche i nostri e all’improvviso ci vedemmo invase dall’acqua volante (?). Rischiai di affogarmi parecchie volte per ridere mentre schizzavo l’acqua. Affannate e zuppe ci fermammo. Tutte avevamo il fiatone e il sorriso da ebeti in faccia. Pare una cosa stupida schizzare l’acqua ma è sempre divertente,a qualunque età.
“Secondo voi mangeremo stasera?” chiese Hope girandosi verso Niall e Liam che tentavano di cucinare la carne. Scoppiammo tutte a ridere date le circostanze di quei due,avevano cotto solamente una fetta di carne che Niall già aveva mangiato e digerito anche.
“Dubito..” rispose June stendendosi sulla sabbia. L’aria era fresca e io soffro il freddo anche in piena estate,quindi avevo freddo. Rabbrividii mentre salivo sulla riva.
“Ragazze io ho freddo,vado vicino al fuoco.” Dissi tremante esagerando un po’.
“Vengo con te.” Disse Sally strizzandosi i capelli,anche lei perennemente freddolosa. Raggiungemmo il fuoco e ci sedemmo il più vicino possibile a lui con le asciugamani sulle spalle. Harry non appena vide la bionda avvicinarsi nel suo territorio gli corse vicino.
“Hai freddo?” chiese il riccio vedendola sfregare le mani vicino al fuoco.
“Un po’…” rispose Sally soffiando tra le mani. Harry sorrise e si sedette dietro di lei avvolgendola completamente tra le sue braccia. Se non avesse una ragazza potrei considerarlo anche un bravo ragazzo. Iniziarono le loro effusioni e detto sinceramente non mi andava di vedere i loro sbaciucchiamenti,ho sempre odiato queste cose sdolcinate al contrario di Sally. L’odore della carne arrostita arrivò al mio naso,io ho sempre adorato l’odore della brace e dato l’orario il mio stomaco reclamava per avere un po’ di cibo. Mi allontanai dai due sentendomi il terzo in comodo e mi avvicinai ai due che erano tutti indaffarati nel cucinare,anche se Niall dava più che altro il suo contributo nell’assaggiare le cose più che cucinarle.
“Allora,si mangia?” domandai aggrappandomi alla schiena accovacciata di Liam che sentendo il mio peso si alzò subito lasciandomi penzolare,era molto più alto di me,vabbeh a dirla tutta chiunque era più alto di me,ma come si dice? ‘Nella botte piccola c’è il vino buono’.
“Tra poco signorina.” Rispose facendo unire le mie mani alle sue e incominciando a girare su se stesso.
“Mi gira la testa!” urlai ridendo come una bambina che giocava con suo padre,in effetti da piccola papà mi faceva fare sempre questo tipo di gioco ed io l’amavo,come lo amo tutt’ora. Volare mi ha sempre affascinato,sentirmi libera con il vento tra i capelli,era il mio sogno e magari se avessi avuto il cervello più allenato avrei potuto inventare in futuro qualche affare per far volare le persone guadagnando soldi a palla. Mh..interessante come progetto. Nel frattempo che io riflettevo sul mio ambizioso e stupido futuro Liam continuava a girare perdendo anche lui l’equilibrio facendoci ritrovare entrambi con il sedere sulla sabbia e con un espressione da ebete sul viso per il forte giramento di testa.
“Adesso mi fa male anche il sedere!” urlai alzandomi ridendo mentre pulivo i pantaloncini dalla sabbia.
“Pardon..” disse ironico dandomi un bacio sulla guancia che mi fece sorridere. Era un gesto così inaspettato e allo stesso tempo dolce,Liam era dolce in tutto.
“Giusto per farmi perdonare la prima a mangiare sarai tu.” Disse porgendomi il piatto. Io lo presi con un sorriso a trentadue denti, vista la fame che avevo, e mi avviai verso gli altri che già prendevano le loro postazioni per la cena. Niall portò il vassoio e lo posò al centro del cerchio che formammo e come dei vichinghi non civilizzati incominciammo a mangiare. Svuotammo tutto il vassoio,mangiammo fino a sentirci male e per digerire ovviamente cosa c’era di meglio se non un po’ di vodka? Iniziammo a stappare bottiglie fredde di alcolici una dietro l’altra e dopo nemmeno mezz’ora ognuno di noi aveva già bevuto un tre,quattro birre e altrettanti drink improvvisati da June in quel momento. Tanto che bevvi non sentivo nemmeno più freddo,strana come cosa. Sentivo solo una strana allegria dentro e un senso di vuoto nella testa,ma non era il solito vuoto di tutti i giorni,era ancora più vuoto del solito. Tutti evidentemente stavano messi come me se non peggio,chi sballò di grosso fu Harry,era incontrollabile faceva movimenti simili a uno scimpanzé in fase di sviluppo,o forse imitava proprio quello visti i versi che urlava,questi sono dettagli comunque per farla breve stava fuori come un lampione. Harmony rideva per ogni cazzata che le si diceva. Niall e Hope ballavano attorno al fuoco danze senza alcun senso e cantando-urlando canzoni inesistenti. Louis voleva ostinatamente buttarsi nel fuoco per avere la prova di essere immortale mentre Zayn e Liam bevevano roba incessantemente girandosi intorno senza capire nulla,un po’ come me. Non capivo nulla di quello che stava succedendo introno a me,vedevo gente fare cose insensate.
“No,cioè quello è il mare?” urlai sbalordita girandomi verso l’acqua. Misi le mani davanti la bocca per lo stupore. Davanti a me c’era una distesa grande blu luccicante e bellissima,forse sono in paradiso.
“Non è il mare,è l’oceano.” Urlò Zayn avvicinandosi e appoggiando un braccio sulla mia spalla mantenendo una birra tra le mani. Lo sguardo era praticamente assente e l’espressione era uguale alla mia.
“No Zayn è il mare!” insistetti io arrabbiandomi. Se è il mare perché ti ostini a dire sempre il contrario di quello che dico io?
“Ma perché sei ottusa? Ti dico che è l’oceano!” urlò lui sorseggiando ancora un po’ di birra che io gli rubai per bere l’ultimo sorso.
“Mica hai pure una sigaretta?” gli chiesi mentre assaporavo il gusto amarognolo della birra.
“Tieni,solo una però.” Rispose porgendomi il pacchetto. Ne prendo una e l’accendo con l’accendino che era di lato. Inizio ad ispirare,solite cose insomma.
“Grazie cugino.” Esclamai ridandogli il suo pacchetto e guardando il mare o oceano,comunque guardavo davanti a me.
“Stanotte però non sembravamo cugini.” Disse mettendosi davanti al panorama che stavo osservando attentamente. Mi fissava con un sorriso,bagnò un po’ il labbro inferiore con la lingua avvicinandosi a me. Questo sta fuso serio.
“Ma lo siamo.” Risposi ispirando un po’ di fumo che poi gli buttai in faccia facendolo tossire. Credevo fossi abituato alla nicotina Zayn,mi deludi. Giro le spalle e la scena folle che avevo lasciato prima non c’era più,c’erano solo otto ragazzi distesi sulla sabbia che russavano. Gioventù bruciata. Tutti dormivano a coppia tranne Niall che era nel sacco a pelo con Hope e June. C’erano un sacco a pelo libero e un posto accanto a Liam. Se avessi scelto quello libero sicuramente il moro sarebbe venuto a dormire accanto a me,visto che dubito vada a dormire con l’amico. Volendo evitare la situazione della notte precedente scelsi la seconda opzione. E poi l’aria si era rinfrescata ancora di più e il sacco a pelo di Liam sembrava bello caldo,mi stava proprio chiamando diceva ‘Lola,Lola,scegli me!’ e io non potetti non accontentarlo,scelsi proprio lui. Mi avvicinai al moro e cercando di essere più delicata possibile iniziai a spostarlo per farmi spazio. Da sobria e non ne sono capace,figuriamoci da ubriaca fradicia. Il mio intento di non svegliarlo andò a farsi fottere.
“Scusami non volevo svegliarti,volevo solo dormire con te..” Sussurai quando aprì gli occhi. Sorrise e mi fece spazio.
“Vieni..” disse allargando le braccia. Mi fiondai nel caldo sacco e mi sentii subito più calda. Liam era simile ad una stufa umana. Mi avvicinai ancora di più a lui per percepire ancora più colore.
“Stasera cambi partner?” sentii sbuffare Zayn quando si avvicinò al suo sacco affianco al nostro.
“Cazzi miei.” Risposi con la faccia girata verso il petto di Liam.
“No infatti..” disse stendendosi nel sacco e accendendosi un'altra sigaretta. L’odore di fumo quando volevo dormire lo odiavo,mi infastidiva,infatti non fumavo quasi  mai prima di andare a letto,eccetto stasera ma vabbeh,data la mia condizione l’ultimo pensiero era quello di non fumare prima di addormentarmi.
“Perché fumi sempre?” gli chiesi girandomi verso di lui innervosita.
“Cazzi miei.” Rispose con un sorriso fastidioso sul viso.
“Sei antipatico come pochi.” Dissi mettendomi a pancia all’aria guardando il cielo.
“Mi comporto di conseguenza.” Esclamò buttando fuori un po’ di fumo.
“Vuoi dire che anche io sono antipatica?” domandai sospettosa alzandomi su un braccio per guardarlo.
“Di certo non sei simpatica come potresti essere.” Disse girandosi verso di me.
“Che vuoi dire?” gli chiesi aggrottando il sopraciglio. Non capivo dove voleva arrivare.
“Voglio dire che secondo me non sei così antipatica infondo,solo che ti ostini ad esserlo..” decreta soddisfatto sicuro di avere ragione. Purtroppo per me aveva ragione,e non poca. Sbuffai e mi ristesi non rispondendolo.
“Ho ragione.” Esclamò sorridendo.
“Ho paura di mostrare la mia personalità a tutti,ho paura che non mi capiscano e che mi giudicano..solo Sally sa come sono veramente,nemmeno Sean mi conosce come lei.” Rispondo un po’ rattristata. Ho sempre avuto questo difetto,quello di non fidarmi delle persone. Per me la fiducia esisteva solo per me stessa,mi fidavo solo ed unicamente della bionda.
“Non devi avere paura di mostrarti Lola,sei una bella persona così come sei,non devi nasconderti solo perché possano giudicarti..” disse con un tono dolce che mi stupì.
“Come fai a dire che sono una bella persona se non mi conosci?” chiesi abbozzando un sorriso.
“Tutti sono delle belle persone anche se non vogliono mostrarlo.” Risponde facendo spallucce sorridendo.
“Almeno a tuo cugino puoi mostrare chi sei veramente?” disse dopo un periodo di silenzio. Aprii gli occhi e mi alzai per guardarlo.
“Perché?” chiesi titubante. L’idea di giocare a carte scoperte e di mostrare quella che sono realmente anche a lui mi spaventava,non volevo che la mia fiducia venisse tradita di nuovo come sei anni fa. Sapete perché ho tutte queste pippe mentali? Perché quando andavo in quella fottutissima scuola media la mia pseudo migliore amica una mattina si mise al centro dei corridoi e iniziò ad urlare a tutti le mie cose più personali,che solo lei conosceva. E’ stato il giorno più imbarazzante della mia vita,mi sentii così umiliata. Da quel giorno mi giurai che nessuno più doveva conoscere la vera me,nessuno doveva conoscere Lola ma dovevano conoscere la Lola che io volevo mostrare,la Lola più acida,scontrosa e fredda che fosse mai esistita. Se ci penso la rabbia mi sale al cervello. Se incontrassi quella troia in questo preciso momento,scusate la non finezza,ma gli aprirei il culo in quattro parti. Ripensando a quell’orribile giorno dimenticai la domanda fatta a Zayn che nel frattempo mi guardava interrogativo.
“Terra chiama Lola!” esclamò sventolando una mano davanti ai miei occhi. Ripresi coscienza della realtà.
“Ehm,si scusami.” Dissi sorridendo.
“Comunque io avrei risposto..” disse fissando il cielo.
“Quindi perché?” richiesi visto che non avevo ascoltato la risposta.
“Voglio scoprirti,voglio che con me tu sia Lola,quella vera,quella che fa tutto in modo istintivo.” Rispose guardandomi.
“Posso dormire con te?” gli chiesi a bassa voce come se non volessi farmi sentire. Avevo ascoltato l’istinto con una persona diversa da Sally,era la prima volta.
“Non avere paura di chiederlo.” Disse spostandosi più a lato. “Vieni.” Continuò sorridente alzando la coperta del sacco.



Hei girlssssssssss.
i'm back.
ho cercato di aggiornare il prima possibile,amatemi ù.ù
tornadno seri: io amo Zayn e Lola,ah dovevo dirlo.
Nel prossimo ci sarà la booom notiziona (?).
A voi che ve ne pare di questo capitolo?
Le recensioni sono aumentate ultimamente e vi ringrazio tantissimo.
Grazie a tutte quelle che stanno seguendo la storia :')

ora vado,non lasciatemi sola ç_ç
soffro di malinconia lol
alla prossima.
love u all.

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Capitolo 9
*** Stay strong. ***


Stay strong.


Quella notte sentii più del solito l’aria fresca estiva,le coperte non bastarono a far prendere al corpo un po’ di calore,bastò un contatto con Zayn e il freddo scomparve. Mi addormentai finalmente appagata,scommetto anche con il solito sorriso da ebete in faccia. Il sole subito si fece sentire non appena uscì allo scoperto,i raggi battevano prima fiocamente e poi più intensamente sulla pelle. Ma stranamente non era una sensazione fastidiosa,il sole stamattina non mi rompeva le palle perché a romperle erano quegli otto bradipi che uno ad uno svegliandosi facevano più casino di dei bambini al luna park,scusate la pessima metafora,spero abbiate capito il concetto e il loro livello di idiozia però. Mi lamento per il fracasso e porto la testa sotto l’asciugamano che io avevo usato come coperta quella notte.

“Sveglia angioletti!” urlò Harry alzando l’asciugamano. Contorsi subito gli occhi avendo un brusco incontro con il sole,per evitare che mi desse fastidio mi girai a pancia in giù.
“Harry taci..” disse fiocamente Zayn imitandomi.
“Zayn c’è Megan Fox!” esclamò Louis.
“Dove? Dove?” urlò alzandosi di scatto,tipo come fanno quelle ragazzine quando vedono i loro cantanti preferiti o meglio chiamati,idoli.
“Ora che ho la tua attenzione vogliamo avvisarvi che noi andiamo a mettere un po’ di roba nello stomaco,se i signori vogliono sarebbe gradita la loro presenza.” Disse Louis tutto d’un fiato seguito dalle risate del resto della combriccola.
“Queste stronzate le pensi la notte o ti vengono al momento?” gli domandai alzandomi stropicciando gli occhi e sbadigliando.
“Dote naturale.” Esclamò vantandosi portando un braccio sulla spalla di Niall.
“Hai fame?” mi chiese Zayn sperando in un no per poter continuare a dormire. Sei capitato male però stamattina caro cugino,ho talmente di quella fame che mangerei più di quanto l’abbia fatto nella mia intera vita.
“Che domande sono? Certo che ha fame! Alzati e non fare il solito ribusciato.”  Disse Niall sorridente prendendomi una mano e aiutandomi ad alzarmi. Afferrai la presa del biondo e il mio corpo assunse la postura dell’homo erectus. Zayn Sbuffò e molto lentamente si alzò. Liam,Sally,June e Hope non erano nei dintorni,o quanto meno non erano nel mio campo visivo.
“Dove sono gli altri?” chiedo guardandomi intorno.
“Sono già al bar.” Risponde Harmony in braccio a Louis che la portava a mo’ di principessa. Sorrisi nel vederli. A parere mio erano perfetti,parevano si completassero.
“Allora andiamo che ho fame!” esclamai mettendomi a braccetto con Niall e Harry.
“Oggi viene Melissa..” sussurrò Harry avvicinandosi al mio orecchio. Mi si irrigidisce tutto. Sta Melissa adesso non c’entra un cazzo.
“Come mai?” chiesi innervosita. Lui mi fa segno di tacere. “Te ne parlo dopo.” Sussurrò incamminandosi verso il bar. L’idea che Sally debba assistere alle loro ovvie smancerie mi innervosisce. Appena l’avrei vista le avrei raccontato tutto,almeno la batosta era meno pesante. Il bar era quello del pomeriggio precedente. Il luogo mi fece ricordare Liam,sicuramente addormentarsi con una persona affianco,che per di più per dormire con te ti ha svegliato e sfracellato le palle, e risvegliarsi solo nel sacco con quella persona,ovvero io,che dorme nel sacco affianco con un tuo amico,non deve essere una bella cosa.
I ragazzi erano seduti sui divanetti sulla terrazza così li raggiungemmo. Liam parlava con June,rideva e scherzava,non pareva arrabbiato,che poi pensandoci non avrebbe motivo.
“Scusa per stanotte.” Gli dico quando lo raggiungo per salutarlo.
“Non preoccuparti..” rispose sorridendo rassicurante. Continuo la mia cerchia di saluti fino ad arrivare a Sally,mi siedo accanto a lei.
“E così ci hai preso gusto a dormire con il tuo cuginetto eh?” mi disse ironica e sorridente.
“Taci,per favore,è capitato.” Risposi mentendo. Era ovvio che non era capitato. Ma non era nemmeno stato voluto da me,ma dal mio istinto,posso essere biasimata. In risposta la bionda mi colpisce con il gomito e sorride stronzamente. L’ucciderei quando fa così.
“Che prendi?” mi chiese Zayn che si sedette affianco a me sbadigliando.
“Cornetto a cioccolato.” Gli rispondi sbadatamente volendomi togliere quel peso da dosso della visita di Melissa dicendo tutto a Sally.
“Sally,possiam…”
“Ti ho fregato il posto mi dispiace!” urlò Harry scaraventandomi per l’aria e sedendosi affianco alla bionda. Ora gli do un pugno,sono seria. Sto coglione.
“Stronzo..” dissi a bassa voce avvicinando una poltroncina vicino al tavolo e vicino a Zayn. Le ordinazioni arrivarono velocemente poiché erano appena le 9,era l’alba in pratica. Dopo aver consumato tutto quel ben di dio ognuno andò a casa propria. Per tutto il tempo io parlai con Hope e June,erano davvero forti quelle ragazze,molto simili a me. Harmony e Sally non fecero altro che parlare a bassa voce ridacchiando come delle oche. Ero gelosa. Lei è la mia di amica,non la tua.


“Perché più tardi non vai un po’ da Harmony? Le fai compagnia,è da sola qui in casa.” Disse Harry a Sally mentre pranzavamo tutti e quattro seduti al tavolo della cucina. Non era un vero e proprio pranzo considerando che su quel tavolo c’erano solo schifezze varie. La frase di Harry era davvero palese,voleva togliersi dalle palle Sally per stare con la sua Melissa. Hai fatto male i conti riccio.
“Ci avevo pensato in effetti..” rispose la bionda inconsapevole di tutto.
“No dai Sally,volevo passare il pomeriggio con te oggi.” Esclamò facendo gli occhi dolci alla bionda. Contemporaneamente Harry e Zayn mi fulminano con lo sguardo,avrebbero voluto uccidermi,avevo stravolto tutti i loro piani. Ti ho fottuto riccio,adesso se hai le palle ti prendi la responsabilità delle tue cazzate. Tra il moro e il riccio ci furono attimi di panico aspettando la risposta di Sally che io già conoscevo benissimo.
“Solo perché sei tu..” risponde alzandosi e portando il suo piatto al lavandino.
“Ti ammazzo Lola!” sibilò Harry a denti stretti.
Non essere uomo solo quando ti pare Harry,caccia le palle e prenditi le tue responsabilità.” Urlai furiosa alzandomi dalla sedia e battendo forte le mani sul tavolo di marmo.

“Ehm Sally hai visto che bel sole che c’è oggi?” balbettò Zayn a Sally cercando di non fargli capire il nostro discorso.

“Sono cazzi miei non devi intrometterti!” urlò anche lui avvicinandosi al mio viso.
“Fino a che ci sarà Sally in questi cazzi tuoi questi cazzi saranno i nostri! Lei non lo merita!” risposi agitandomi. La rabbia mi ribolliva dentro come quando l’acqua bolle sul fuoco.
“Non urlare che ci sente!” sibilò vicino al mio viso.
“Digli tutto.” Risposi allo stesso modo. Zayn aveva distratto la bionda portandola fuori il giardino. Stava facendo la figura della zimbella e questo mi stava enormemente sulle palle. Harry abbassò lo sguardo dopo la mia frase,l’avevo convinto.

“Amore!” urlò una voce stridula e terribilmente irritante aprendo la porta d’ingresso. Il riccio spalancò gli occhi non appena sentì quel suono irritante. Era lei. Corre in salone cercando di essere naturale.
“Chi è entrato?” chiede Sally rientrando in casa.
“No,aspetta..” gli dico tirandola per un braccio ma fu troppo tardi. Harry abbracciava Melissa sotto l’arcata della porta,lei lo riempiva di carezze,domande,baci,era euforica di rivederlo,ma non si poteva dire lo stesso di lui. La faccia di Sally diventò pallida,perse ogni colore. Spalancò la bocca cercando di trattenere le lacrime e portò le mani agli occhi. L’abbracciai sotto lo sguardo quasi impaurito di Zayn. Gli feci cenno con la testa di lasciarci sole e lui lo fece in un attimo. Uscì dalla cucina chiudendosi alle sue spalle la porta.

“Siamo sole..” sussurrai accarezzandogli i capelli. I singhiozzi che tentava di trattenere uscirono finalmente fuori ed insieme ad essi scesero le lacrime.
“Lo sapevo!” urlò contro il mio petto.
“Sh…” sussurrai tenendola stretta. Mi sentivo responsabile del suo stare male,ero una pessima amica,mi sentivo il mondo crollare addosso mentre lei inzuppava la mia maglia. Stava sfogandosi,stava piangendo,ha sempre fatto così,il suo modo per sfogarsi o erano le lacrime o una stanza buia,vuota e con la musica.
“Perché sempre a me?” disse tra un singhiozzo e un altro asciugandosi le lacrime con il polso. Io ero inerme,non sapevo cosa fare,dire,sentii il sangue gelarsi nelle vene quando quegli occhi color ghiaccio mi fissarono.
“Io..” iniziai a dire,ormai il danno era fatto,dovevo dirglielo. Lei mi guardò interrogativa.
“Io sapevo tutto Sally..” sbottai fuori tutto d’un fiato. Sobbalzò all’indietro allontanandosi da me.
“Tu sapevi che aveva una ragazza,sapevi quanto cazzo mi piaceva quel bastardo,sapevi quanto ci sarei stata male se l’avessi visto vicino ad un'altra e non mi hai detto niente?” urlò furiosa facendo scendere di nuovo le lacrime. Abbassai lo sguardo,ogni parola era inutile in quel momento,aveva ragione.
“Bella migliore amica,davvero!” esclamò uscendo dalla cucina e lasciandomi sola. Sola con me stessa scoppiai anche io in lacrime,non piangevo da tempo,troppo tempo. Cercavo di non piangere mai,di restare sempre forte e di affrontare i problemi a testa alta,ma sta volta non ci riuscii. Tutto adesso sembrava più forte di me. Mi sentii improvvisamente sola,sbagliata. Mi meritavo tutto questo,e non meritavo un amica come lei,al mio posto Sally me l’avrebbe detto non appena l’avesse scoperto,invece io mi sono comportata da vigliacca con l’unica persona a cui tengo davvero,la mia migliore amica. Gli occhi bruciavano e le lacrime calde continuavano a bagnare il viso. L’unica persona che adesso poteva aiutarmi era Sean. Quando litigavo con la bionda ,e non,lui c’era sempre. Ricordai poi che stavolta neppure lui ci sarebbe stato,sarei stata incoerente se l’avessi cercato,sarei andata contro il mio essere,ma fanculo l’orgoglio. Avevo bisogno di lui. Tirai su con il naso e mi asciugai le lacrime. Ero arrivata di fronte alla porta. Dall’altra parte mi aspettava l’inferno,a giudicare dalle urla che si sentivano. Sospirai e aprii la porta.

“O me o lei Hary!” urlò Sally sbattendo la porta con un borsone in mano. Alzai gli occhi fino ad incontrare quelli del riccio. Caricai il mio sguardo di disprezzo e rabbia.
“Io ti odio!” esclamai urlando. Lanciai le pantofole in aria per evitare di rompere qualcosa di fottutamente costoso. Iniziai a salire le scale e sentii  dei passi seguirmi,era Zayn.
“E tu non ti avvicinare!” gli urlai contro fissandolo diritto negli occhi e puntandogli un dito contro il petto. Girai le spalle il più velocemente possibile,mi bloccò per un braccio,ma mi liberai subito della fioca presa. Raggiunsi la mia stanza,entrai e sbattei la porta violentemente. Mi gettai istintivamente sul letto. Mi sentivo stanca,priva di forze,l’unica cosa che volevo fare era urlare,rompere ogni cosa. Urlai contro un cuscino e mi sentii lievemente meglio. La mia salvezza era sul comodino,il telefono e le sigarette. Ne accesi una,feci un lungo tiro facendo fare alla nicotina il suo dovere. Dopo che me ne fumai un’altra,un’altra e un’altra ancora mi ero quasi calmata. Presi il telefono tra le mani e digitai il numero di Sean. Rispose subito,proprio come speravo.

“Pronto?”
“Sean,sono Lola.”
“Ah la signorina è viva.” Parole che non portarono altro che dolore dentro di me. Era fottutamente doloroso essere debole,ecco perché preferivo di gran lunga rimanere forte.
“Stai piangendo?” mi chiese quando il mio respiro vicino alla cornetta si fece più pesante.
“Ho litigato con Sally,non so come rimediare l’ho fatta grossa,ho bisogno di te.” Dissi tra una lacrima e un'altra.
“Anche io nei giorni precedenti avevo bisogno di te,dov’eri?”
“Non è il momento di litigare Sean,ti ho detto che sto di merda!” urlai.
“Non è mai il momento per niente da quando sei in quella fottuta casa,non hai mai un momento per me,pensi solo a te stessa e al tuo divertimento. Se questo è il comportamento che la mia ragazza ha quando siamo lontani allora,vuol dire che non può essere più a mia ragazza.” Mi rispose. ‘non può essere più la mia ragazza..’ l’ultima frase fece più male di un pugnale.
“Mi dispiace sia andata a finire così..spero che tu e Sally chiarite.” Disse a voce bassa.
“Non ti dispiace un cazzo! Vaffanculo!” urlai staccando la chiamata e buttando il telefono per aria. Mi accasciai a terra poggiando le spalle alla spalliera del letto.

Tutto il peso del mondo lo sentivo su di me. Sentivo sgretolare tutta la mia vita in due minuti. Non avevo nessuno,non avevo Sean e non avevo Sally.
“Lola posso entrare?” bussarono alla porta e la voce di Zayn mi risuonò nella mente quasi angelica. Forse avevo ancora Zayn..
“Vieni…” risposi asciugandomi il viso.
“Ti ho sentito urlare,tutto bene?” mi chiese torturandosi le mani ed entrando lentamente in camera. Feci segno di no con le testa e gli feci segno di avvicinasi. La sua figura alta era davanti a me che mi guardava interrogativa. Mi alzai e mi ritrovai quasi alla sua altezza.
“Cos’è successo?” domandò allargando le braccia. Quelle due braccia il mio cervello le vide come un ancora di salvezza. Mi strinsi forte a lui,anche se la forza che avevo era poca.
“Ti ha lasciato?” sussurrò appoggiando il mento sulla testa. Annuii e mi sentii stringere più forte.
“Starai meglio ok? Te lo prometto.” Mi disse accarezzandomi la schiena. Con il viso schiacciato su quel petto e le sue braccia attorno alle mie spalle non mi sentivo sola. Non mi sarei mossa da quella posizione neanche fosse venuta la fine del mondo. Mi prese in braccio come un peso morto,in effetti lo ero,si avvicinò al letto e mi fece stendere mettendosi affianco a me.
“Vuoi raccontarmelo?” chiese accarezzandomi la guancia.
“No..” risposi stringendo le gambe al petto. “Posso solo abbracciarti rimanendo zitta?” gli chiesi pensando che fosse l’unica cosa che adesso mi faceva stare meglio. Lui annuì e mi avvicinai. Alzai la testa per cercare quello sguardo che metteva timidezza ma anche tanta sicurezza,lo trovai forse troppo vicino al mio,i nostri visi erano troppo vicini. Lentamente cercava di avvicinarsi ma io mi retrassi allontanandomi da lui.
“Scusa io non volevo..abbracciami ancora se ti fa stare meglio.” Sentendo di nuovo il vuoto dentro di me seguii anche sta volta l’istinto. Mi avvicinai a lui,mi faceva stare meglio.




Rieeeeeccomi c:
sono sempre io,Claudia,che rompe le palle.
Ecco,ho approfittato dell'occasione presentandomi (?).
I'm Claudia,per voi Clà :)
Tornando al capitolo che credo vi interessi molto di più:
Finalemente Lola non dovrà più tenere nessun segreto a Sally.
Piaciuta la notiziona booom (?) ?
Ma le notizioni non finiscono qui ù.ù
Terrò chiusa la mia bocca larga,sorry.
Grazie infinite a tutte quelle che stanno seguendo la storia.
Per me questa OS è molto importante poichè ho preso spunto da una mia
situazione simile con un mio pseudo cugino.
Essi,mi sono sgamata ç_ç
Diventando seri,ora vi lascio.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia,ovviamente ricordatevi che
soffro di solitudine c:
Vi lascio il mio link di facebook nel caso qualcuno volesse vedere la mia faccia da culo :O



http://www.facebook.com/hopeinmydream


Sciao belle.
C.

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Capitolo 10
*** Alone. ***


In questo capitolo cito droga esplicitamente,
mi sentivo in dovere di avvertirvi (?)

Alone


Erano passati sette giorni,sette giorni di totale apatia..Sette giorni che Sally rifiutava le mie chiamate,due giorni che mi sentivo completamente vuota. Sette giorni passati in quella fottutissima stanza,non avevo voglia di mangiare,uscire e palare con un'altra persona al di fuori di Zayn, ci era passato per primo in questa merda di situazione e solo lui adesso riusciva a capirmi. Mi ero fatta un idea sbagliata su di lui: sembra un tipo stronzo,freddo,duro e che non se ne importa di niente ma alla fine è l’opposto. Ci somigliamo molto,forse è per questo che adesso c’è solo lui con me. Lui e queste santissime venti sigarette. In assenza del moro c’erano loro che facevano il loro effetto per rilassarmi. Ero seduta vicino la finestra aperta a fumare una delle mie ennesime sigarette,c’era il sole,la gente era in spiaggia,tutti erano felici tranne io.
“Posso?” sentii una voce bussare alla porta,non era la voce di Zayn,quindi mi venne automatico rispondere di no.
“No.”
“Sono Harry,devo parlarti.” Proprio perché sei tu devi tenere fuori da questa stanza il tuo corpo.
“Appunto.” Risposi retorica inspirando un po’. Melissa,quella finta bionda insomma,tutto il tempo che erano in casa,o almeno,quelle poche volte che avevo messo la testa fuori dalla stanza lei era l’ombra del riccio. Carina,molto carina. Puttana.
“Tanto io entro lo stesso,non voglio che tu stia così.” Esclamò aprendo la porta e avvicinandosi alla mia finestra. Non mi curai della sua presenza,non volevo innervosirmi,era inutile per lui. Tanto ad Harry non importava veramente di come io o Sally stessimo. Continuai a guardare fuori e feci l’ultimo tiro.
“Puoi guardarmi un attimo?” mi chiese ed io risposi subito di ‘no’ con il capo.
“Vorrà dire che mi ascolterai.” Disse sedendosi sul letto e facendo un respiro. “Io non voglio che tu perda la tua amicizia con Sally per una mia cazzata Lola,sono sincero. Vederti così apatica non mi diverte,al contrario di come pensi,chiedilo a Zayn,anche io vorrei aiutarti ma tu puntualmente metti un muro tra me e te..”
“Io non voglio il tuo aiuto Harry,voglio solo che sparisci dalla mia vista,hai fatto già troppi casini può andartene dalle palle.” Lo interruppi innervosita.
“Non ti aiuterò direttamente allora,oggi andrò da Sally e gli spiegherò come sono andate le cose,così non c’è l’avrà più con te.” Disse deciso. E bravo,ha fatto l’opera di carità,ma vaffanculo. Prega solo che Sally appena ti vede non ti da un calcio negli attributi e non ti faccia diventare Harryna. Non risposi,non avevo nulla da dirgli.
“E comunque se potessi,la mia scelta sarebbe la tua amica..” sussurrò alzandosi dal letto. La sua voce sembrava dispiaciuta,avrei voluto guardarlo negli occhi per verificare se mentisse o meno,ma non lo feci,volevo evitare l’ennesima discussione. Aprì la porta e uscì dalla stanza rimanendomi di nuovo sola. Il pacchetto che avevo fregato stamattina a Zayn era finito,non potevo rubargliene un altro,mi avrebbe fatto a pezzi. La necessità mi spinse a prendere in considerazione la decisione di mettere uno straccio addosso e cercare un tabaccaio nelle vicinanze. Aspettai per un po’ sperando che il mio bisogno di quella roba diminuisse,ma non fu così. Misi dei pantaloncini e una canotta probabilmente verde,pantofole da spiaggia e presi il portafoglio. In casa ero sola,come sempre,del resto. Presi le chiavi sul mobile all’ingresso e le misi in tasca vicino al cellulare. Fuori il mondo sembrava più bello di come l’avevo lasciato,il cielo mi sembrava più azzurro del solito e la luce più forte delle altre volte,forse perché mi ero in un certo senso abituata alla luce cupa della stanza. Guardai a destra e a sinistra dal sotto al portico della casa in cerca di un bar,tabaccaio,qualunque cosa vendesse le mie malboro,vabbeh di Zayn,ma questi sono dettagli. Vidi in lontananza un insegna della ‘T’ segno che vendevano sigarette. Contenta come una bambina che aveva appena scartato il suo regalo di Natale mi avviai verso il mio paradiso. Lo raggiunsi in fretta,forse la voglia di prendere la mia medicina era troppa.

“Un pacchetto di Malboro da 20,grazie.” Dissi all’uomo barbuto dietro la cassa,nel frattempo che il ciccione si alzava dallo sgabello che a mala pena riusciva a tenere il suo peso più lento di una tartaruga in calore diedi un’occhiata fuori la terrazza del bar. La struttura di legno era posata sulla sabbia,come tutti i bar qui del resto,c’erano parecchi ragazzi,tanta gente insomma. Riconobbi Liam e June in compagnia di un ragazzo pieno di tatuaggi. Presi le mie sigarette,pagai il ciccione e li raggiunsi.
“Lola!” esclamarono in coro la bionda e Liam alzandosi. Sorrisi e li salutai abbracciandoli.
“Vieni siediti,lui è Marcus,un mio amico.” Disse June presentandomi il tipo tatuatoso,se così si può chiamare,in caso contrario,ho inventato un nuovo termine. Strinsi la mano del tipo e mi accomodai affianco alla bionda.
“E’ il primo anno che vieni qui?” mi chiese cordiale il ragazzo dai capelli biondi.
“Già..” risposi aprendo il pacchetto di Malboro.
“Vuoi?” gli chiesi giusto per sembrare più gentile. Lui sorrise beffardo.
“Ho la mia roba,grazie.” Disse facendo l’occhiolino. Bene,è un drogato. Usa droga per dimenticare le sue cazzate e per divertirsi,un’attimo. Io voglio dimenticare le mie cazzate e forse voglio anche divertirmi,io userò per la prima volta questa roba. Sorrisi per la mia idea geniale,non sarei diventata mica una drogata dopo che mi sarei fumata una canna no?
“Stasera io e June andiamo ad una festa,venite anche voi?” mi distrasse Liam. Occasione perfetta: festa,divertimento,Lola sballata in arrivo.
“Dov’è?” chiese Marcus accendendo la sua roba.
“Al Buddha. Qui,sulla spiaggia,conosci?” rispose Liam mentre beveva la sua birra. Il biondo annuì.
“Io no però.” Dissi in obiezione.
“Veniamo a prenderti noi alle 22:00” esclamò June sorridente. Che cara questa ragazza. Risposi anche io con un sorriso.
“Ci vediamo stasera.” Disse Marcus alzandosi. Noi tre rispondemmo con un ‘ciao’ collettivo e il biondo si allontanò. Mi sentii di nuovo viva in quell’attimo. Forse l’eccitazione della festa o forse perché avevo deciso di cambiare un po’ le regole sul mio divertimento. Giusto di questo,non so dove prendere il mio divertimento però. Prima che la figura di Marcus si allontanasse ancora di più dal bar mi alzai in corsa per raggiungerlo.

“Marcus!” urlai per farmi sentire anche se non era molto distante. Lui si girò non appena sentì la mia voce e si avvicinò.
“Dimmi Lola.” Rispose maliziosamente.
“Senti,se per caso io volessi comprare un po’ della ‘tua roba’ come posso fare?” gli chiesi a bassa voce ironizzando su ‘tua roba’. Sorrise e mi spostò i capelli dietro l’orecchio. E’ il ragazzo meno raccomandabile di tutta Los Angeles probabilmente ma non sarà questo a far cambiare la mia decisione.
“Stasera aspettami all’entrata del Buddha,te ne do’ io un po’,marijuana va bene?” rispose a bassa voce sul mio collo per non far sentire agli altri il nostro discorso. Annuii velocemente e mi staccai dal suo contatto.
“A stasera allora.” Dissi allontanandomi verso il bar,salutò con una mano e il solito sorriso in faccia. Un po’ la sua faccia mi metteva paura,non che fosse brutto,anzi era anche un bel pezzo di ragazzo,ma dal suo viso si capiva che vita faceva. Sospirai e rientrai nel bar per salutare i due.
“A stasera.” Esclamai prendendo il portafoglio sul tavolo.
“Non fare tardi.” Disse Liam sorridendo.
“Ci proverò.” Risposi salutando con un cenno della mano June.

Almeno la mia serata stasera sarà più interessante rispetto alle due precedenti.
 
-

“Hai preso tu il mio pacchetto che era sul letto Lola?” mi chiese Zayn entrando in camera mia senza bussare. Anche se adesso la stavamo condividendo in un certo senso,dormiva con me,mi ci stavo abituando alla sua presenza nel letto ed in questo momento ne avevo bisogno più di qualsiasi altra cosa.
“Si ma sono finite,sono andata a comprarne uno nuovo,è sulla scrivania.” Risposi indicando il mobile vicino la finestra riprendendo a guardare nell’armadio. Dovevo decidere che cazzo mettere stasera,avevo programmato tutto: il costo di quella roba,il modo per allontanarmi da Liam e June senza andare nell’occhio,l’andata,il ritorno ma non il mio abbigliamento. Grande Lola.
“Esci?” mi chiese sfilando una sigaretta dal mio pacchetto sorridente. Nei giorni precedenti me lo ripeteva ogni santo momento di uscire da questa camera. Annuii sorridendo girandomi verso di lui.
“Bravissima.” Esclamò abbracciandomi da dietro dopo che mi raggiunse avanti l’armadio. Avete presente quelle sensazioni forti allo stomaco che avete quando siete felici? Ecco il mio stomaco provava quelle sensazioni elevate alla terza,quarta,quinta. Zayn era un elevamento a potenza per me. Con un abbraccio mi faceva stare meglio anche con le lacrime agli occhi,probabilmente era magico. In questa settimana non mi riconoscevo,non ero la Lola di sempre,ma pian piano mi stavo rimettendo in sesto grazie a lui.
Mi girai verso Zayn e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Mi aiuti?” gli chiesi priva di idee. Fissò per qualche minuto i miei vestiti e si dipinse sul viso un espressione soddisfatta.
“Questo vestito,con queste scarpe e questa borsa.” Disse indicando un mini vestito nero attillato semplice,i decoltè borchiati neri,e pochette coordinata.
“Devo dire che hai buon gusto cugino.” Esclamai approvando il completo.
“Non mi chiamare cugino.” Rispose abbassandosi per prendere le scarpe alla fine dell’armadio. In effetti l’aveva ripetuto spesse volte che gli stava sulle palle questo nomignolo,ma era l’unico che mi veniva in mente adesso. Risi fragorosamente.
“Non ridere e vestiti,voglio vedere come stai.” Esclamò ridendo anche lui. Presi i vestiti dalle sue braccia e andai in bagno a cambiarmi. Il vestito mi andava più largo della volta precedente,una settimana di digiuno si nota,ma non mi dispiace,anzi. Iniziai a truccarmi,diversamente da come facevo tutti i giorni. Feci un trucco pesante sugli occhi nero e misi un rossetto rosso,mi stavo trasformando. Finii l’opera aggiustando un po’ i capelli,li vaporizzai,giusto per renderli guardabili.

“Sei pronta?” urlò Zayn fuori dal bagno. Misi le scarpe di fretta per non far continuare ad urlare quello psicopatico dall’altra parte della porta.
“Voilà!” esclamai aprendo la porta. Il moro era steso sul letto e nel vedermi si alzò di botto. Mi fissò per alcuni minuti mettendomi veramente in soggezione.
“Sei bellissima Lola.” Disse con gli occhi spalancati per lo stupore. Alla sua faccia sorrisi automaticamente,era bellissimo anche con la faccia da pesce lesso. Aspetta,ho detto bellissimo? Sto passando troppo tempo con lui.
“Chi ti accompagna?” mi chiese avvicinandosi.
“Viene Liam.” Risposi mettendo un po’ di profumo. Irrigidì la mascella dopo che dissi quel nome,perché?
“C’ è anche June.” Dissi sperando di fargli passare quell’incazzatura.
“Meglio.” Rispose sorridendo appena e uscendo dalla stanza. 


Rieccomi quiii c:
è un po' cortino il capitolo,sorry.
Lola?
Che combinerà?
Ed Harry?
Tutto nella prossima puntata (?) lol
Ringrazio tutte quelle che stanno seguendo la storia c:
love u all.
Ora vi lascio.
sciao bele.
C.

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Capitolo 11
*** Marijuana. ***


Riparlo della droga in modo esplicito.


Marijuana.

Controllai l'orario sul cellulare erano le 19:57 per la prima volta sono pronta con minuti di anticipo. Mi riguardai allo specchio,le occhiaie delle nottate in bianco si notavano anche con il correttore,avrei dovuto dormire di più. Chissà se quella roba dopo ti fa anche dormire,nel caso l'avesse fatto avrei preso due piccioni con una fava,come si usa dire: avrei dimenticato e avrei dormito almeno sei,sette ore continue. L'iphone,dallo schermo spaccato per i troppi voli che fece in questi giorni,si illuminò. 

'siamo fuori :)' era un messaggio di Liam. Presi la pochette nera e ci buttai dentro quella manciata di soldi destinati al mio divertimento per questa sera e le mie,ormai,immancabili sigarette e scesi giù in salone. Zayn era sul divano a guardare qualcosa alla tv,pareva fosse un programma comico,visto che rideva come un coglione. 

"Io vado Zè." gli dissi scendendo l'ultimo gradino. 
"Noi andiamo da Louis,Harry vuole parlare con Sally quindi quando ritorni vieni li." rispose senza staccare gli occhi da quell'affare. Non ci volevo andare da Louis,questo comportava rivedere Sally,e l'idea che lei fosse ancora incazzata con me e che potesse vomitarmi addosso ancora insulti per non avergli detto nulla mi faceva rabbrividire e poi far gonfiare gli occhi e.. basta stasera devo solo divertirmi,li aspetterò giù al palazzo,non entrerò in quella casa. Ecco tutto risolto.
"A dopo allora.." esclamai aprendo la porta.
"Sta attenta." disse il moro guardandomi sorridente. Si certo,starò attenta,ma anche se mi succedesse qualcosa a chi importa? A nessuno.
Uscii da quella casa che per me era diventata da una settimana a questa parte come una prigione e mi avvicinai alla macchina nera di Liam in compagnia di June.
"Stai benissimo Lola!" esclamò la bionda nel vedermi. Sorrideva a qualunque orario della giornata quella ragazza. Mi metteva buon umore ogni volta che la incontravo. Sorrisi sincera ed entrai in macchina.
"Tu non sei da meno." le risposi. Il Buddha era un locale sulla spiaggia,era un tipico locale di Los Angeles. Avete presente quando in quei film americani fanno quelle mega festa con migliaia di persone,alcol e musica che batteva forte nella testa? Questo era il Buddha. Già dal parcheggio si sentiva la musica altissima. Entrammo ed era pienissimo. Le luci soffuse e ragazzi già ubriachi che si poggiavano su un muro e un altro per reggersi in piedi. La pista da ballo era ampissima,anch'essa stracolma di gente. Una volta che entri al Buddha dimentichi il mondo esterno. Era il locale perfetto per divertirsi,in qualunque modo tu voglia farlo. Liam e June andarono subito al banco dei cocktail per prendere il primo di una lunga serie,ovviamente li seguii a ruota. Loro presero un cocktail inventato al momento dal barrista,io presi un chupito,giusto per restare leggeri. Non avevo mai retto bene l'alcol,in realtà non lo reggevo per niente. Ma questo di certo non mi fermava,anzi mi dava un motivo in più per continuare. Dieci minuti dopo il secondo chupito il mio cervello connetteva già appena. Il dj,santo uomo,mise una delle canzoni che ho sempre amato ballare in discoteca 'I gotta feeling' dei Black Eyed Peas. Solo nell'ascoltare la prima nota il mio corpo si mosse automaticamente al centro della pista. Iniziai a ballare in mezzo alla folla con June e Liam che facevano lo stesso. Un passo di danza di troppo e dei due nessuna traccia,non me ne curai di essere sola,continuai a ballare anche la canzone successiva,ancora quella dopo. Tra la folla riconobbi Marcus,o almeno pareva lui. Mi scrollai da dosso quel ragazzo che stava appiccicato a me a mo' di koala e andai verso la direzione del biondo. Pareva quasi un privè la zona dove era Marcus,c'erano due divanetti in pelle rossi e tante coppie che si accoppiavano sopra. Nel vedermi avvicinare il biondo si alzò accompagnato da un sorriso collettivo dei suoi amici coglioni quanto lui,alle sue spalle.
"Lola giusto?" mi chiese una volta vicini con fare malizioso.
"Si.L'hai portata?" risposi senza giri di parole,quelle persone non mi piacevano,non avevano un bell'aspetto,non che io adesso l'avessi,anche io ero sballata e non di poco.
"Con calma,non vuoi restare un po' con noi?" disse indicando i tre dietro sui divanetti. 
"No grazie,quanto devo darti?" Marcus mise una mano nella tasca ed estrasse una bustina trasparente con della roba verde dentro. 
"Sono 15 gr,dammi 10 dollari." rispose avvicinandosi al mio orecchio per farsi sentire meglio. Economica sta roba,pensavo costasse di più.
"Hai le cartine?" gli domandai mentre gli porgevo i soldi,avevo dimenticato di comprarle,nel caso non le avesse avrei aperto una sigaretta e usato la cartina della Malboro. Fece 'no' con la testa. Bene,menomale che ho pensato ad un piano alternativo.
"Non importa,grazie Marcus." dissi.
"Con questo peso puoi farne 3,4 di canne ma non esagerare se è la prima volta." mi rispose per poi andare dai suoi amici. Forse non avrei esagerato,avrei voluto prima provare l'effetto che faceva fumare una canna. La fibrillazione nell'avere quella bustina tra le mie mani cresceva minuto dopo minuto. Restai ancora un po' nel locale per assicurarmi che di Liam e June non si vedesse nemmeno l'ombra. In realtà li vidi,ma loro non videro me,erano troppo occupati a fare quasi sesso vicino ad un muro. Perfetto. Tutto sta andando nel modo perfetto. Sorrisi soddisfatta guardando la bustina,pochi minuti e mi sarei divertita ancora di più. Uscii dal locale e fuori non c'era molta gente,giusto un gruppetto di ragazzi che fumavano la loro sigaretta. Mi sedetti su un gradino e presi il pacchetto di Malboro dalla borsa,ruppi la cartina e gettai,a malincuore,il tabacco al suo interno. Aprii piano la bustina di plastica per evitare che la roba da dentro cadesse. Poggiai la cartina sulle gambe e presi una manciata di erba e la posizionai all'interno della cartina sopra al filtro. Arrotolai piano e poi leccai la parte finale per chiudere la canna. Però,vedere le ragazze della scuola farsi le canne nei bagni è stato utile. Portai il filtro alle labbra e presi l'accendino per accendere. Feci il primo tiro un po' titubante,non conoscevo che sapore potesse avere. Inizialmente quel gusto amarognolo mi fece un po' schifo,ma tiro dopo tiro diventava sempre più saporito il suo sapore. Mano mano che i miei polmoni aspiravano marijuana il cervello iniziava ad appannarsi e la musica,che prima sentivo come se fossi all'interno del locale,la sentivo appena. Una strana voglia di sorridere mi venne a trovare,l'ultima sua visita risaliva a circa tre,quattro giorni fa. Sorridevo e credevo di essere felice. Perchè credevo? Perchè mentre sorridevo e fumavo la canna finì. E più passavano i minuti e più la felicità se ne andava. Io non volevo che andasse via,volevo restare con lei ancora un altro po'. Presi di nuovo tutto l'occorrente e accesi un'altra 'sigaretta'. Stesse sensazioni,ma anche questa finì. Arrivai alla quarta e forse la felicità sarebbe rimasta con me per un bel po' di tempo. Con la testa che girava e la vista offuscata,ma con il sorriso sul viso rientrai dentro mentre mettevo la mia roba in borsa,volevo ballare,tutta la notte,senza mai fermarmi,sentivo che avrei potuto rimanere al centro di quella pista per tutto il resto della mia vita. La musica e la marijuana fecero il loro dovere: mi stavo divertendo.

Sally.

Questa è stata probabilmente una delle settimane più difficili della mia vita. Non per Harry,lui sarebbe passato,ma perchè per la prima volta ne vedevo e ne sentivo Lola per un periodo di tempo più lungo del nostro solito,ovvero due o al massimo tre ore. Harmony in questa settimana mi ha ospitato in casa sua. Litigare con Lola mi faceva stare male ma il mio orgoglio non voleva dimenticare già tutto e andare in di nuovo in quella casa e fare come se niente fosse successo. E poi Harmony aveva una casa tutta per lei,un po' di compagnia non gli faceva male,come a me non faceva male prendermi un po' di tempo per me e metabolizzare come passare il resto dell'estate qui. Stavamo preparandoci per andare a casa di Louis,non era per niente una novità. La mora e Lou non si staccavano un'attimo,il più delle volte dormivamo dai ragazzi invece che a casa di Harmony.
"Sei pronta?" mi chiese la mora mentre scioglieva i suoi lunghi capelli. Stavo finendo di mettere un po' di mascara giusto per rendere guardabile il mio viso,in questi giorni non lo era stato affatto. Era sempre ricoperto e bagnato dalle lacrime quindi vi lascio immaginare che spettacolo pessimo ero. 
"Si. Non ci sarà Harry vero? Saremo i soliti?" chiesi. Ogni volta che dovevamo andare da Louis chiedevo se ci fosse il riccio,non volevo incontrarlo,evitavo ogni contatto con lui da una settimana. Il più delle volte mi riusciva,ma le altre volte me lo ritrovavo davanti ai miei occhi con lei accanto mano per la mano passeggiare per la spiaggia o prendere un gelato al bar. Con lei faceva tutto quello che io desideravo fare con un ragazzo,non volevo cose estrose,non mi sono mai piaciute,io preferivo le cose semplici. Ed Harry ,non a caso, era un ragazzo semplice,un motivo in più per evitarlo.
"Zayn verrà sicuramente ma Lola e Harry non so se ci saranno sinceramente,Louis non mi ha detto niente." rispose mettendo il gloss. Speriamo non ci siano allora. Uscimmo di casa e raggiungemmo a piedi casa Tomlinson che non distava molto. Harmony aprì la porta con le sue chiavi che aveva sempre in borsa.
"Siete in anticipo." disse Louis vedendoci entrare. La mora posò la borsa e le chiavi all'entrata e si catapultò sul suo ragazzo. Io e Niall nel guardarli facemmo continuamente una smorfia,perfino io che ero 'sdolcinata',come mi definiva Lo...,lasciamo perdere. Comunque ritornando al discorso di quei due,erano davvero impossibili,appiccicosi come nessun'altra coppia. 
"Ciao biondo." dissi avvicinandomi a lui.
"Bionda." rispose abbracciandomi. "Come stai?" mi chiese andando verso il divano. Lo seguii anche perchè ormai mi restava solo lui con cui parlare in casa,Lou e Harm li avevamo persi,erano in cucina a preparare le cose da mangiare per stasera.
"Meglio."risposi sedendomi accanto a lui sul divano comodo.
"Film e patatine?" mi chiese indicando la tv con il capo. Io annuii entusiasta. Conobbi bene,se non benissimo,Niall in questi giorni e lo adoravo. Era il ragazzo che tutte avrebbero voluto avere al loro fianco,un po' ero invidiosa di Hope,la rossa. Da un paio di giorni avevano iniziato a frequentarsi. 'mi somiglia molto' diceva alla fine di ogni frase quando parlava di lei. Il biondino arrivò con l'immensa busta di patatine tra le mani distogliendo i miei pensieri. Accendemmo la tv e suonò il campanello. Tempismo perfetto devo dire. Niall si alzò rassegnato dal fatto che Louis non l'avrebbe fatto. 
"Harry,Zayn!" esclamò aprendo la porta. Ebbi una forte fitta allo stomaco sentendo quel nome. C'era anche lui e io non potevo fare niente per evitarlo. Avrei potuto rimanere in silenzio per tutto il tempo ma poi sarei sembrata un asociale del cazzo. Avrei potuto evitare di incontrare un suo sguardo,se almeno mi fosse riuscito. Avrei fatto quello che mi sarebbe passato per la testa,decisi.
Non mi mossi dal divano e continuai a mangiare patatine cercando di restare naturale anche se dentro stavo morendo nel vedere Harry non accorgersi nemmeno della mia presenza.

"Melissa?" sentii Louis domandare,ovviamente,al riccio.
"E' partita." rispose. Almeno si è levata dalle palle. Un problema in meno. 

"Non saluti nemmeno più me adesso?" mi chiese Zayn avvicinandosi. 
"Scusami." risposi imbarazzata alzandomi per salutarlo. Lui sorrise e si sedette anche lui sul divano.
"Vuole parlarti e anche io." disse dopo un periodo di silenzio. 
"Strano perchè io non ho nulla da dirgli." risposi io masticando una patatina.
"Lola sta male quanto te,la smettete di fare le coglione? Non voglio più vederla in quello stato Sally.." sbottò fuori all'improvviso preoccupato mentre si passava una mano tra i capelli. Sapevo benissimo quanto la mia amica stava soffrendo adesso,perchè io provavo le stesse cose. 
"Mi ha fatto fare la figura della cogliona Zayn." risposi buttando la busta di patatine sul pavimento innervosita.
"Ma ti vuole bene Sally e lo sai." disse alzandosi per andare in cucina. "Pensaci." 
Pensare a cosa? Che mi sono sentita una marionetta nelle mani della persona sabagliata,nel momento sbagliato. Per l'ennesima volta mi sono sentita sbagliata e ci penso ogni giorno,non è necessario che lo faccia anche adesso.
In tv stavano trasmettendo uno dei miei cartoni preferiti,Rossana. Somigliava tanto a Lola quella cogliona della rossa,forse era per questo che lo adoravo. Perfino un carone mi riportava alla mia amica. Il mio orgoglio mi avrebbe ammazzato ma..stasera forse ci avrei parlato con lei,avrei chiarito.

"Posso sedermi?" mi distrasse dai miei pensieri chi cercavo di evitare da giorni.
"Fai come vuoi,tanto lo fai sempre no?" risposi senza staccare gli occhi dal cartone. Sbuffò. Perdonami signorino sono scocciante? Vaffanculo.
"Se avessi potuto avrei lasciato lei per te Sally.." disse poggiando la schiena al divano. 
"A quante lo hai detto Harry? E comunque resta che non lo hai fatto quindi a me delle tue intenzioni non me ne frega granchè." esclamai senza guardarlo. Non avrei potuto parlare in questo modo guardandolo negli occhi,non ci sarei riuscita.
"Io devo stare insieme a lei,per forza." disse serrando i pugni. "Tu non capisci."
"Se me lo spieghi forse si,non sono menomata." risposi guardandogli i pugni chiusi.
"E' figlia di un grande imprenditore,capo di mio padre,con la nostra relazione ho salvato il posto di lavoro a lui,non posso lasciarla,lui perderebbe il lavoro che ha sempre desiderato." disse abbassando la testa guardandosi le converse bianche.
"Mi spiace,ma io non voglio essere messa in questo casino Harry.." risposi alzandomi. Ovviamente la questione non era semplice,nessuna delle mie questioni o situazioni era mai stata semplice,in un certo senso mi ci ero abituata. 
"Vuoi ancora provare a stare con me Sally? Dimmi di si e io cercherò di fare il possibile per scaricarla." disse prendendomi un polso. Mi girai verso di lui. A giudicare dal suo sguardo non mentiva. Ma non sapevo cosa pensare su di lui adesso.
"Non lo so Harry.." risposi confusa.
"Ti farò cambiare idea." disse deciso lasciandomi il polso.

-

"Ma perchè ti ricordi quella volta che stavi annegando Zayn?" urlò Louis mentre rideva piegato in due. Alla sua risata si unirono le nostre immaginando la scena.
"Non ricordiamolo grazie." rispose il moro bevendo dell'acqua. Tutti ridevamo per gli aneddoti che ci stavano raccontando i ragazzi delle loro estati precedenti. Erano folli,ma non per dire,lo erano davvero. Si era fatto tardi mentre loro raccontavano le loro cazzate. Controllai il telefono ed erano le 4 di notte,ecco perchè avevo un leggero sonno. Il suono del campanello interruppe le nostre risate.
"Vado io,come al solito." disse Niall facendo scendere Hope dalle sue gambe. 
"Liam che ci fai qui?" esclamò il biondino.
"E' successo qualcosa amico? Hai una faccia.." disse Harry dopo che entrò in cucina.
"Lola non è qui?" rispose con il fiato corto. Perchè cercava Lola qui? E soprattutto che c'entra lei adesso e perchè sei così preoccupato?
"Non era con te Liam?" esclamò Zayn alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a lui.
"Si ma poi non l'ho vista più,non sono riuscito a trovarla,c'era troppa gente." disse.
"Dove siete andati?" mi intromisi. Se Lola era in qualche locale c'era da preoccuparsi,non si controllava ogni volta che andavamo in qualche discoteca.
"Erano al Buddha,una discoteca sulla strada.." rispose Zayn che si agitava per il salone. Grandioso.
"Siamo fottuti." mi lasciai scappare.
"Perchè cazzo ti sei allontanato da lei Liam? Sono le quattro di notte,siamo in una città dove c'è gente di ogni tipo e Lola non si trova,sei un genio,che avevi di più importante da fare?" urlò il moro incazzato.
"Stavo facendo i cazzi miei,non credevo fosse una bambina di due anni a cui dovevo badare! Scusami papà,la prossima volta esci anche tu con noi così la controlli meglio!" urlò Liam in risposta.
"Invece di urlare prendete una macchina e andiamo a cercarla,sono preoccupata!" mi intromisi tra i due distaccandoli.Zayn strinse i pugni e diede un calcio alla sedia vicino al tavolo.
"Aspettate,vengo con voi." urlò Harry raggiungendoci vicino la porta. Ero preoccupata,e non poco,temevo gli fosse successo qualcosa.
"Louis prendo la tua macchina." urlò il moro prendendo le chiavi sul mobile all'ingresso.



 

i'm baaaaaaaaaaack.
lo so sono in ritardo çç
uccidetemi,fate di me quel che volete lol
spero vi piaccia questo capitolo perchè a me piace tanto :3
grazie a tutte quelle che stanno seguendo la storia :')
amo da morire leggere le vostre recensioni.
Mi raccomando,non lasciatemi alone **
ora vado,cercherò di aggiornare il prima possibile.
un bacione.

love u all.

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Capitolo 12
*** I care about you. ***


I Care about you.

Sally.

Zayn premeva sull'accelleratore sfrecciando per le strade di Los Angeles,fortuna che il Buddha non era molto distante,non sarei sopravvisuta a lungo a quella guida. Ai posti anteriori accanto a me c'era Harry,preoccupato quanto noi,che non la smetteva un attimo di fissarmi. Sono sempre stata un tipo ansioso e in questi casi necessitavo di un abbraccio,ma a chi chiederlo? E soprattutto,non era il momento opportuno,mi sarei accontentata di far passare il tempo con la speranza che l'ansia fosse andata via una volta che avessimo raggiunto il locale. In realtà la cosa non funzionò proprio così. Una vola fuori al Buddha c'era un cerchio di gente fuori all'entrata che urlava 'Vai più forte,vai'. Quel cerchio e quelle urla attirarono la nostra attenzione e per uno strano presentimento ero sicura che c'era Lola in mezzo a quel cerchio. Zayn,come se avesse letto il mio pensiero,frena di botto e parcheggia l'auto avanti al gruppo di ragazzi uscendo velocemente per avvicinarsi a loro. Io ed Harry lo seguimmo.
Come immaginavo,in quel cerchio c'era Lola che picchiava una ragazza,mai vista prima d'ora. Il moro riconoscendo la cugina si fece spazio tra la folla e la raggiunse.
"Lasciami,chi cazzo sei?" urlò Lola cercando di liberarsi dalla presa forte di Zayn,infuriato.
"Lola,stai ferma,sono Zayn." rispose il moro girandola verso di lui. Avevo paura,non sembrava lei,aveva un pessimo odore quando la portò vicino a me,la faccia gonfia forse per la lite appena finita.
"Io non ti conosco,devo andare a casa però mio cugino mi aspetta." disse la mora togliendosi le scarpe.
"Lola,sono Sally. Mi riconosci?" urlai davanti a lei guardandola negli occhi. I suoi occhi si fecero subito lucidi.
"La mia migliore amica si chiama Sally.." esclamò. "Ci ho litigato sai? Anzi ora che ci penso tu le somigli." urlò ridendo e piangendo contemporaneamente. Si era ridotta così per colpa mia?
"Lola sono io la tua migliore amica.." sussurrai abbracciandola. Lei si lasciò abbracciare e scoppiò in lacrime. "Siamo di nuovo noi,andiamo a casa su.." dissi accarezzandogli la testa. Lola tirò su con il naso. Mi osservava,forse non aveva ancora messo a fuoco chi fossi. Era arrivata al punto di non riconoscermi,di non riconoscere Zayn e Harry. 
"Conosci casa mia?" chiese ad Harry una volta che entrammo in macchina.
"Abitiamo nella stessa casa." rispose il riccio premuroso accarezzandogli una guancia e lei sorrise. Mi venne una strana sensazione dentro quando Harry gli sfiorò il viso,ma non me ne curai molto. Ora era il momento di far riprendere Lola,dovevo farlo io,poichè sono stata la causa di tutto questo.
"Zayn sembra antipatico però.." sospirò la mora accavallando le gambe e poggiando i gomiti sulle ginocchia. Il moro accennò appena un sorriso,era tesissimo,si leggeva nella sua espressione. Per il tragitto verso casa Lola diceva cose insensate senza smetterla,aveva perfino detto di aver cavalcato un unicorno o cose simili in quel locale. Finalmente arrivammo a casa.
"Devo vomitare.." esclamò la mora mettendosi una mano sullo stomaco entrando. Zayn la prese per un braccio e la portò veloce in bagno. Chiuse la porta a chiave ma dall'esterno sentivo tutto. 

"Mi sento male Zayn,aiutami."
"Vomita Lola,starai meglio."


Piansi. Non potevo fare altro. Mi sentivo inutile,forse mi sentivo sostituita dal moro. Sussultai per il tocco di due mani sui miei fianchi,mi girai non volendo conoscere il propietario di quelle mani,che in realtà conoscevo benissimo.

"Non è colpa tua.." disse il riccio. Mi lasciai affondare nel suo petto dando libero spazio ai singhiozzi e alle lacrime.
"Forse è più mia la colpa.." sussurrò accarezzandomi la testa. Tirai su con il naso e alzai la testa per guardarlo negli occhi. Erano lucidi,e odiavo,per qualche strano motivo,vederli così.
"Non piangere anche tu per favore.." gli dissi quasi come una preghiera. Lui sorrise appena e mi diede un bacio sulla fronte. Al contatto con le sue labbra sorrisi istintivamente,mi sentivo un po' sollevata anche se rimanevo dell'idea che la colpa fosse mia per lo stato di Lola. 
"Va a riposarti,ci pensiamo io e Zayn a lei.." mi disse allontanandomi appena.
"Non l'abbandono di nuovo." riposi subito. Sentimmo la serratura della porta del bagno aprirsi. Lola era in braccio a Zayn del tutto pallida,con la fronte bagnata. Mi precipitai vicino ai due portandomi le mani alla bocca cercando di trattenere le lacrime davanti a lei che aveva gli occhi a malapena aperti.
"Sto bene Sally,ho solo sonno..non preoccuparti." disse fiocamente per poi chiudere gli occhi e appoggiare la testa sulla spalla del moro.
"Dormo io con lei,riposati vai.." disse Zayn aprendo la porta della stanza. Rimasi fuori la porta per sveriati minuti sbalordita,non l'avevo mai vista così. All'improvviso mi sentii sollevare per i fianchi. Non ero in vena di scherzi ma girandomi e trovando la faccia sorridente di Harry il mio umore cambiò un po'.
"Harry che stai facendo?" urlai ridendo mentre mi agitavo a distaza di metri dal pavimento.
"Devo farti cambiare idea no?" rispose.

Lola.

Ero stesa sul letto. Avevo freddo,troppo freddo. Sentivo le mani e i piedi paralizzati. Avevo uno strano sapore in bocca,era disgustoso a dire il vero. Ricordo ben poco,se non nulla,di quello che ho fatto in quel locale. Ho alcuni flash che mi passano per la mente. Ricordo di aver comprato la droga,di aver fumato tre o quattro canne,poi ricordo di aver litigato con un bionda stronza,credeva che stessi guardando quel cesso del suo ragazzo. La bionda forse non sapeva del mio nuovo progetto 'niente ragazzi fino alla fine dell'anno'. Mi rigirai sul letto sentendo la testa ancora scoppiare. Mi accorsi di non essere sola,c'era come al solito Zayn nel mio letto. Appena sentì il mio movimento si girò velocemente verso di me.
"Come stai?" mi chiese posando il cellulare sul comodino. Feci una smorfia che non voleva certo significare 'sto alla grande'.
"Ho mal di testa.." risposi. 
"Come hai fatto a ridurti così? Mi hai fatto prendere uno spavento Lola.." disse guardandomi e accarezzandomi una guancia. Abbassai lo sguardo sentendomi sotto esame.
"Volevo solo divertirmi,non credevo di arrivare a questo.." divertirmi,felicità,ridere,droga. Cazzo dov'è la mia borsa? Lì dentro c'era ancora un po' di marijuana che era rimasta. Cercai di ricordare dove avevo buttato la pochette. Figuriamoci se ci riuscii,ricordai appena il mio nome. Mi alzai di scatto dal letto girando per la stanza,dovevo trovarla e nascondere quella roba.
"Cosa cerchi?" mi chiese Zayn corrugando le sopracciglia.
"La mia borsa,l'hai vista?" risposi passandomi una mano tra i capelli. Devo trovare quelle fottuta pochette. C'erano anche quelle due o tre sigarette dentro era di vitale importanza trovarla.
"E' qui." disse il moro indicandola ai piedi del letto alzandosi. No,non muoverti,non aprire,non toccare..troppo tardi. Mi avvicinai troppo tardi alla borsa,c'era arrivato prima lui.
"E questa?" urlò prendendo la bustina trasparente dalla borsa. 
"Non è come credi,lasciami spiegare.." cercai di rispondere ma la sua voce sovrastava la mia fioca.
"Che cazzo è sta roba Lola?" riurlò avvicinandosi minaccioso. Più si avvicinava e più indietreggiavo,mi metteva paura. Aveva uno sguardo che ardeva dalla rabbia e la mascella era tesissima,come i pugni delle sue mani.
"Io..volevo.."
"Volevi cosa? Non posso crederci.." disse sorridendo amaro. Aprì la bustina e odorò il suo contenuto. 
"Marijuana Lola?" urlò avvicinando il mio viso al mio,eravamo distanti pochi centimentri e il cuore batteva fortissimo,la gola si era seccata e respiravo appena. "Mi rispondi?" esclamò poggiando la sua fronte alla mia rilassandosi un po'.
"Si Zayn è ma..."
"Non farlo mai più,ti distruggi,stai facendo del male a te stessa per un fottuto ragazzo ti rendi conto quanto sei cretina?" disse innervosito ancora con il viso vicino al mio. Indietreggiai ancora un po' trovando alle mie spalle il muro. Ero in trappola.
"Non è lui il motivo principale.." risposi abbassando lo sguardo. "Volevo provare qualcosa di nuovo."
"Qualcosa di nuovo? Non ti andava bene un giro sulle montagne russe o cose simili? Provi qualcosa di nuovo con la droga?" urlò agitandosi per la stanza. La stava facendo più grande di quello che era,avevo fatto una cazzata,stavo peggio di prima,la testa mi scoppiava e non avevo voglia di sentirmi la sua predica da ragazzo maturo del cazzo.
"Senti Zayn ma a te cosa importa? Non sei mica il mio babysitter o mio padre. Ho 18 anni,sono grande abbastanza per scegliere cos'è giusto o sbagliato per me no? Non ho voglia di ascoltare le tue prediche,ho mal di testa e voglio dormire,la smetti di urlare?" dissi massaggiandomi le tempie,apparentemente calma. Avrei urlato come una pazza in preda ad una crisi isterica ma se l'avessi fatto il mal di testa sarebbe aumentato,stavo abbastanza male per procurarmi altro malessere.
"Me ne importa invece,altrimenti non avrei fatto tutto questo,idiota! Ma alla fine hai ragione,sono cazzi tuoi,devo imparare anche io a farmi i cazzi miei,buonanotte." rispose urlando e sbattendo la porta. Sbuffai e mi stesi sul letto. Vaffanculo tutto. Vaffanculo a questa droga del cazzo che non ha fatto il suo massimo,adesso sto soffrendo più di prima come un cane. Vaffanculo a quest'estate che doveva essere la migliore in assoluto,non vedo l'ora che finisca. Vaffanculo Los Angeles. Vaffanculo a me stessa. Cerco di rimediare ad un errore e prontamente ne faccio un altro,dovevo solo litigare anche con Zayn per chiudere la serata alla grande. Mi girai con la pancia verso il materasso e affondai il viso nel cuscino,non tentai di far uscire le lacrime,non volevo. Piangendo non risolvevo i miei problemi,li ho sempre affrontati a testa alta e ci riuscirò anche questa volta. Magari se avessi Sally accanto sarebbe più semplice,anche se stasera non mi è sembrata arrabbiata con me,le immagini nella mia testa sono molto confuse,ma il suo viso era quello di una persona preoccupata,forse era anche bagnato dalle lacrime,adesso che mi sforzo per ricordare,e odio tutto questo. Bussarono alla porta.
"Chi è?" dissi contro il cuscino.
"Posso entrare?" era la sua voce,la voce della mia bionda. Mi alzai di scatto dal letto e andai vicino la porta.
"Ti ho portato un po' di latte,così ti passa il mal di testa.." disse con un bicchiere tra le mani quando aprii la porta. Sorrisi e lei fece lo stesso. Non esitai un attimo per abbracciarla. Mi erano mancati tanto i suoi abbracci e adesso era quello che desideravo. La stringevo forte a me,avevo paura che potesse andare via di nuovo.
"Come stai?" mi chiese mentre io non la lasciavo quasi respirare.
"Adesso bene,anzi benissimo." risposi staccandomi un po'. "Scusami per quella storia di Harry,non vol...."
"Mi ha spiegato tutto,è passato." mi interruppe sorridente. Sorrisi anche io e chiusi la porta della stanza. Si ritornava alle vecchie abitudini,dormivo di nuovo con lei,mi confidavo di nuovo con lei,piangevo e ridevo di nuovo con lei. Non servirono parole per spiegare della mia rottura con Sean,capì da sè e con un abbraccio sentii tutto il male della settimana andare via. Sally era la mia droga eterna,mi faceva stare sempre bene.
"Non conciarti mai più così.." disse stendendosi sul letto. Io feci lo stesso dopo che finii di bere il mio latte.
"Già ho avuto la predica da Zayn,abbiamo discusso prima..." risposi guardando il soffitto. In realtà non mi piaceva discutere con lui,in questi giorni è stata la mia ancora di salvezza,in un certo senso.
"Vi ho sentiti urlare,perciò sapevo che eri sveglia." disse dandomi un pizzicotto sul braccio come se volesse rimproverarmi.
"Scusami.." risposi ironica facendogli la linguaccia. Abbassai lo sguardo guardando la mia borsa sul letto. Avrei dovuto raccontargli tutto di questa serata?
"Sally se ti dico una cosa promettimi di non fare la solita ramanzina.." iniziai sedendomi al centro del letto incrociando le gambe,la bionda mi guardò interrogativa e poi annuì alzando appena la testa sul cuscino. "Ho fumato marijuana stasera.." dissi torturandomi le mani.
"Ma sei cretina?" urlò alzandosi di scatto. "Già mi stanno sulle palle le sigarette.."
"Ho sbagliato,lo so.. per questo prima io e Zayn urlavamo.." la bloccai prima che potesse riempirmi di domande.
"Ha ragione Lola,sei stata una stupida!" ribadì il suo complimento portandosi da un lato i suoi capelli lunghi.
"L'hai risposto nel tuo solito modo vero?" mi chiese guardandomi,io annuii.
"Lo dice per te,ti vuole bene.." sospira avvicinandosi.
"Anche io però è.."
"Tutto quello di cui hai bisogno adesso,scommetto che in questa settimana l'unico che ti è stato accanto è stato lui,non puoi ripagarlo così." mi bloccò. Spesso avevo la sensazione che Sally spiasse ogni mio movimento e pensiero.
"Dovrei..?" iniziai lasciandole intendere il continuo della frase ovvero: 'chiedere scusa'.
"Non è da te però puoi fare uno sforzo,è in camera con Harry,ti aspetto qui." disse spingendomi fuori dal letto. Sbuffai e mi alzai,prima o poi arriverà il giorno che io avrò ragione e lei torto.


 

Heeeei girlsss!
i'm baaack,sono un po' in ritardo forse,i'm sorry ç_ç

allora.. Quanto è bella la coppia Sarry? **
Zayn preoccupato per Lola è tenerissimo c:
a voi chi piace di più come coppia?
Mi scuso per il pessimo capitolo,a me non piace molto come l'ho scritto çç
a voi che ve ne pare?
Vorrei ringraziare tutte quelle che seguono,leggono e recensiscono la storia **
A massive thank u
#likeonedirection ahah.
Se vi propongo la storia di mia cugina ci fate un salto? *occhi dolci* 

ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1350879

o
ra vi lascio c: alla prossima bellissime.
love u all.

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Capitolo 13
*** I want kiss you.. ***


I want kiss you...


Avevo ascoltato il consiglio di Sally,anche se al mio paese lo chiamavo più obbligo che consiglio,ma questi sono punti di vista. Ero quasi fuori la camera dei ragazzi,ma non avevo il coraggio di avvicinarmi alla porta,non avrei saputo la reazione di Zayn,e per come l'avevo trattato mi spaventava una sua reazione. La porta era aperta,dalla stanza sentivo dei passi sicuramente appartenenti al moro. Feci un lungo respiro e mi avvicinai all'entrata della stanza. Erano circa dieci minuti che restavo lì fuori come una perfetta idiota. Bussai con la mano vicino la soglia di legno della porta e Zayn,intento a fumare la sua immancabile sigaretta,si girò verso di me. 
"Posso?" chiesi schiarendomi la voce.
"Vuoi dirmi qualcosa?" rispose soffiando il fumo girando la testa. Era bello,troppo bello,avrei seriamente voluto abbracciarlo e rimanere per tutta la vita aggrappata a lui a mo' di koala senza staccarmi un attimo.
"Primo ho esagerato.." iniziai abbassando la testa sotto il suo sguardo quasi divertito. Evidentemente si aspettava le mie scuse,strano,non sono mai stata scontata come persona. "Sto passando un brutto periodo,ho sbagliato,e me la sono presa con l'ultima persona con cui avrei dovuto prendermela.." finii alzando finalmente lo sguardo per incontrare il suo,non distante dal mio.
"A me interessa che tu non faccia più una cosa del genere Lola,è merda quella. Intesi?" disse andando verso la scrivania per posare il mozzicone della sigaretta rimanente. Sembrava di ricevere una ramanzina da mio padre,ma volevo evitare un'altra discussione.
"Non la userò più,anche perchè sto peggio di prima adesso.." risposi appoggiandomi con la schiena al muro.
"Almeno hai imparato la lezione." disse con un sorriso beffardo in faccia dandomi un pizzicotto sulla guancia dopo che mi raggiunse. Fottuto stronzo di merda che non sei altro,coglione patentato,ritardato,bastardo,stronzo già l'ho detto vero? Mmmh..conoscete altri insulti? Non sono al massimo della lucidità.
"Ora va a dormire,ci si vede domani." esclamò spingendomi fuori dalla camera e sbattendomi la porta letteralmente in faccia. Devo imparare nuovi insulti,cazzo. Ci avrei messo la mano sul fuoco che metre io al di fuori della porta ero in preda ad una crisi di nervi lui dall'altra parte se la rideva soddisfatto,odioso. Sbuffai tipo come un toro e feci ritorno alla mia stanza.
"Hai capito che coglione? Non dice nemmeno 'non preoccuparti,capita,spero tu stia meglio'" esclamai entrando in camera " 'Spero ti sia da lezione' mi risponde,quanto lo odio." continuai imitando le sue parole. La bionda non rispondeva,io ero spalle al letto che urlavo contro la porta. Mi girai verso la mia amica e la trovai dormire placidamente. Avrei dovuto immaginarlo in effetti. Sorrisi vedendola dormire,era bellissima. Mi avvicinai al letto e presi il mio posto,feci piano per non svegliarla e per la prima volta in vita mia ci riuscii. Non riuscivo a dormire,avevo il nervosismo che mi usciva anche dalle orecchie a momenti,presi l'iphone e giocai un po' a pes,almeno mi sarebbe venuto il sonno no? Prima di accedere al gioco controllai il promemoria,avevo una strana sensazione di aver dimenticato qualcosa. La mia memoria faceva cagare,perciò scrivevo tutto sul promemoria,almeno le cose più importanti.

'20 Agosto,compleanno bionda,fagli un bel regalo amica ingrata.' lessi. Interessante la mia teoria del parlare da sola vero? Comunque il punto principale era un'altro. Il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Sally e io da schifosa amica,la quale sono,non le avevo ancora comprato il regalo. Dovevo necessariamente farglielo,il suo al mio diciottesimo compleanno fu quello che avevo sempre desiderato: ci eravamo incise entrambe sulla pelle,lei si tatuò la chiave ed io il lucchetto. Ci tatuammo in un posto che solo noi potevamo vedere,per rendere quel tatuaggio solo nostro,sotto al braccio nei lati della costola,non so se avete capito ma il disegno era talmente piccolo che spesso nessuno se ne accorgeva,come del resto nemmeno i nostri se ne sono ancora accorti. Pensa Lola,pensa. Cosa puoi regalare all'ultimo minuto alla tua migliore amica trovandoti in una città che conosci a malapena? Pensai circa dieci minuti,la migliore soluzione che mi venne in mente fu una festa a sorpresa. Lei le adorava. Carina come idea,che festa a sorpresa sia. Ovviamente June,Hope e Harmony dovranno aiutarmi a preparare tutto mentre i ragazzi dovranno distrarla.
Anche se erano le sei del mattino ,e probabilmente tutti stavano dormendo, mandai un messaggio a tutti,anche a Zayn e Harry alla camera affianco,dovevo organizzare tutto alla perfezione,non doveva accorgersi di nulla.

'domani è il compleanno di Sally,missione festa a sorpresa. Ho bisogno di voi ragazzi,domani mattina venite da noi,vi aspetto.P.s. non datele gli auguri.' scrissi e inviai a tutti. Il mio cervello aveva consumato le energie necessarie per avere sonno. Così posai il telefono sul comodino e,dopo aver tentato tantissime posizioni,trovai la più comoda e finalmente mi addormentai.

-

"Tanto perdi Niall,rassegnati." urlò Louis muovendo velocemente le dita sul joystick con Harmony seduta tra le sue gambe che lo incitava.
"Taci Tommo,guarda e impara!" rispose allo stesso modo il biondo mentre mangiava dei pop-corn imboccato da Hope. Perchè tutti urlano in questa casa a prima mattina? Io mi sono appena svegliata,non so se ve ne siete accorti eh. Salutai con un lamento e un'alzata di mano circolare ai quattro in salone. Sally non era a letto quando mi sono svegliata e la cercavo con lo sguardo.
"E' fuori con Harry" mimò con la bocca Hope capendomi. Sorrisi come risposta e andai in cucina. Liam e June erano ai fornelli per preparare la colazione,o il pranzo..ma che ore sono? Guardai l'orologio ed erano le 14:00. Ah perfetto,è prestissimo.
"Buongiorno dormigliona,hai fame?" esclamò Liam vedendomi entrare in cucina mentre tagliava dei pomodori,si credo fossero pomodori. 
"Lasciala stare,non vedi che ha ancora gli occhi chiusi?" rispose al mio posto la bionda mentre si asciugava le mani con lo strofinaccio. Feci una smorfia sbadigliando appena.
"Il solito avvocato eh?" disse il ragazzo tirandola verso di lui e stampandogli un bacio. Eddai ragazzi,di prima mattina no.. Mi andai a sedere vicino al tavolo,poggiai i gomiti sul marmo e posai la testa sulle mani. Ero ancora assente,il mio cervello rispondeva al 50% dei miei comandi. 
"Comunque l'idea della festa a sorpresa mi piace tantissimo!" urlò Louis sedendosi vicino alla mia sedia. Gli feci segno di non urlare per non farci sentire dalla bionda,anche se stando in compagnia di Harry dubito sentisse altro suono se non la voce del ragazzo.
"Dovete portarla lontani da casa ragazzi,mentre noi qui sistemiamo tutto." dissi vedendo raggiungerci Harmony,Hope e June.
"Ho già un idea.." disse Niall facendo sedere la rossa sulle sue gambe. Aspetta,ma mi sono persa qualcosa? Guardai i due con sguardo interrogativo in cerca di una spiegazione. Il biondo sorrise e capii tutto,anche se non c'era molto da capire in realtà,solo che Hope era una delle poche ragazze più fortunate al mondo.
"Sarebbe quest'idea Horan?" chiese Liam avvicinandosi a noi lasciando i fornelli.
"Portiamola ad Hollywood. E' da tanto che non ci andiamo anche noi." rispose soddisfatto il biondo. Sally ha sempre amato il cinema,era l'itinerario perfetto.
"Grande Niall,gli piacerà sicuramente!" risposi entusiasta.
"Ragazze,quanto a noi,dobbiamo comprare addobbi,roba da mangiare e un regalo." dissi rivolgendomi alle tre. Speravo vivamente che qualcuna di loro si fosse occupata del cibo,io ero una frana in questo.
"Io cucino." disse June. Sia santificata questa ragazza.
"Un problema in meno allora. Hope credo che tu debba dargli una mano quindi Harmony verrà con me in cerca di qualcosa. Giusto?" esclamai guardandole.
"Se fossimo state a New York conosco tanti bei negozi di addobbi per feste,qui non ne conosco nessuno.." rispose titubante la mora. 
"Sei di New York anche tu?" risposi meravigliata. La conoscevo quasi da un mese e non sapevo dove abitasse,sono veramente pessima. La ragazza annuii sorridente e io ricambiai. Magari ci incotriamo anche dopo l'estate,mi farebbe piacere.
"Io sono messa peggio.." esclamai ritornando sulla sua ignoranza dei negozi.
"Troveremo un modo,non preoccuparti." mi rassicurò. Terminammo il nostro discorso perchè la diretta interessata era rientrata seguita dal riccio. Harry mi passo davanti e fece l'occhiolino lasciando intendere di aver ricevuto il messaggio. Io ricambiai,avevamo messo entrambe da parte tutto quello che era successo,non mi dispiaceva in un certo senso. Tutti a tavola evitavano di parlare con la bionda,temevano di poter farsi scappare qualcosa. Sally si innervosì,ma infondo quello era il nostro scopo. All'appello mancava il moro,che sicuramente dormiva ancora di sopra.
"Ehm.. che giorno è? Che ore sono?" toh,parli del diavolo e spuntano le corna. Zayn entrò in cucina ancora gonfio di sonno sbadigliando.
"Vedi Zayn oggi è 20 Agosto e sono le 14:30" urlò Sally calcando sulla data. Mi lasciai scappare una risata,non ero molto brava a fare le cose di nascosto. La bionda mi rivolse uno sguardo omicida e si alzò dal tavolo andando in salone agitata.
"Ma che ha?" chiese il moro sedendosi al suo posto mangiando del pane,tutto rigorosamente con gli occhi chiusi. Bene,Zayn non sapeva un cazzo di quello che stava succedendo,segno che non aveva ancora letto il messaggio.
"E' il suo compleanno,festa a sorpresa,dobbiamo portarla ad Hollywood mentre loro organizzano tutto. Va a vestirti." rispose Harry a bassa voce a mo' di ordine.
"Piano amico,sono rimasto a 'festa a sorpresa'" disse Zayn guardando Harry come un alieno. Tutti scoppiammo a ridere,era davvero buffo,parlava a stento,era simile a me appena sveglio,solo appena sveglio però. Dopo pranzo e dopo aver aspettato Mr.Malik-ho-bisogno-di-altri-due-minuti i ragazzi portarono Sally ad Hollywood,che era restia,suo solito. Per tutto il tempo il moro non mi rivolse ne uno sguardo e ne una parola,come la fa lunga,ti ho chiesto anche scusa signorino maturo. Comunque adesso il problema non erano le attenzioni di Zayn,ma organizzare la festa. Io e Harmony non appena i ragazzi ci rimasero casa libera andammo in giro per LAin cerca di qualche negozio di addobbi. Hope e June andarono a fare la spesa. 
Il sole rovente batteva sulla nostra pelle,avevamo percorso correndo quasi tutta la città. Eravamo stanchissime. E' vero io sono sempre stanca ma adesso ho un motivo valido per esserlo.
"Devo sedermi." disse Harmony vedendo una panchina libera. Raccogliemmo tutte le nostre rimanenti forze e la raggiungemmo.
"Sono esausta!" esclamai facendomi aria con un volantino che mi era stato dato da un tipo al semaforo.
"Voglio una macchina,ora." rispose la mora accasciandosi sulla panchina. Chiusi gli occhi e quando li riaprii quasi come un miraggio davanti a noi c'era un negozio per le feste.
"Dimmi che non è un sogno!" esclamai chiamando la mora per un braccio.
"E' reale,è reale,vedo la luce!" rispose Harmony rivolgendosi al cielo alzando le braccia. Scoppiammo entrambe in una risata. Il caldo ci stava dando letteralmete alla testa. Ci alzammo dalla panchina come dei trichechi in via d'estinsione,ammesso che esistano,e raggiungemmo il negozio. Quel negozio era il paradiso,aveva di tutto. Comprammo piatti,bicchieri,posate di plastica. Tovaglioli disegnati,striscioni,coriandoli. Insomma tutto il necessario per una festa. Lì dentro mi venne un colpo di genio.
"Avete della stoffa grande bianca?" chiesi alla signora dietro la cassa.
"Che devi farne?" mi chiese la mora.
"Vedrai.." risposi soddisfatta della mia idea.
"Si,la vendiamo al metro,quanto te ne taglio?" rispose la donna.
"3 metri grazie." risposi a caso. Harmony mi guardava interrogativa mentre metteva i nostri acquisti nelle buste.
"Ecco a te." disse la signora porgendomi la stoffa.
"Conoscete qualche negozio che vende delle bombolette o roba simile?" chiesi non vedendole in giro sugli scaffali.
"Che colore ti serve?" rispose.
"Rosa" dissi pensando al suo colore preferito. La donna andò nel retro nel negozio.
"Sei fortunata,mi è rimasta una." mi disse uscendo dal deposito. Grandioso.
"Grazie mille!" esclamammo in coro io e la mora dopo aver pagato. Ero soddisfatta di tutto quello che avevamo comprato,restava solo addobbare la casa. Arrivammo alla villa il prima possibile,il tempo a nostra disposizione era poco.

'se gli regalassi una mia collana gli piacerebbe il gesto? H.' era un messaggio di Harry. 
'ti sposerà.' risposi subito pensando alla sua reazione,si sarebbe sciolta.

Mentre Harmony sistemava gli ultimi addobbi e Hope e June sistemavano il cibo sul tavolo io andai in giardino per completare l'opera. Presi la stoffa e la bomboletta,stesi il lenzuolo sul prato e iniziai a scrivere la nostre frase. 

'you're for me forever.'

Era enorme,prendeva tutto il lenzuolo. Era un regalo semplicissimo ma sia per me che per lei era importante. La mia scrittura un po' curva stava bene su quella tela,ero soddisfatta di tutto. Rientrai con il lenzolo tra le mani volendolo sistemare avanti all'entrata in modo da farglielo notare non appena avesse messo piede in casa.
"E' bellissimo." disse Hope guardandolo. Sorrisi e scesi,molto lentamente,dalla scala. Tutto era pronto,mancava solo lei.

'uno,due,tre..dlin,dlon.' lesse ad alta voce Harmony il messaggio,indubbiamente,mandato da Louis. Ci lasciammo scappare una risata e poi prendemmo tutte le nostre postazioni.
"Vi ho detto che me la pagherà,com'è possibile dimenticarlo?" sbraitava Sally fuori la porta. Zayn aprì la porta d'ingresso e tutti urlammo in coro 'Sorpresa'. La bionda si portò le mani alla bocca,era rimasta di stucco. 
"Come avrei potuto dimenticarlo?" le dissi abbracciandola.
"La nostra frase.." rispose guardando lo striscione. Sorrisi mentre lei piangeva dalla gioia.
"Grazie di tutto Lola." disse stringendomi forte.
"Ehm..scusate,vorrei dare il mio regalo a Sally." ci interruppe Harry. Il riccio si sfilò una collana dal suo collo e la mise sul collo della mia amica.
"Scusa se non ti ho comprato nulla,te ne regalo una mia,così non mi dimentichi.." disse sorridendo. La bionda si catapultò ad abbracciarlo,come preventivato,si era sciolta. Lasciai i due da soli raggiungendo gli altri in salone che già stavano divorando di tutto. Stavamo trascorrendo la serata in modo tranquillo,muniti di pop-corn e schifezze varie stavamo vedendo film di ogni genere. La mia ciotola si schifezze era diventata vuota. Non perchè avessi mangiato tutto io,ma perchè quel coglione di mio cugino si dava alla pazza gioia mangiando le mie patatine.
"Zayn ne vorrei anche io però,lasciamele.." lamentai vedendo i residui sul fondo.
"Va a metterle..sono finite." rispose girandosi verso di me. Il divano era minuscolo rispetto al nostro numero. Ci stavamo strettissimi,eravamo tutti uno vicino all'altro,ero troppo vicina a Zayn. Per poco in nostri nasi non si sfioravano e questo mi metteva un imbarazzo assurdo. Ritrovandomi il suo viso così vicino persi un attimo la concezione della relatà.
"Si hai ragione.." risposi senza staccare gli occhi dai suoi. Mi sentivo attratta da una calamita. Il moro era una calamita vivente. Mi alzai lentamente.
"Vengo con te." disse Zayn sorridendo. Una volta che raggiungemmo la cucina io mi catapultai subito alla busta enorme di patatine sul ripiano del mobile. Sentii la porta chiudersi.
"Perchè chiudi la porta?" chiesi mettendo delle manciate di patatine nel recipiente. Il moro si avvicinava a me facendo spallucce. Si poggiò al mobile e iniziò a fissarmi,di nuovo. Quando ero eccessivamente in imbarazzo avevo il brutto vizio di bagnare le labbra con la lingua e mordere le labbra,quando ero più piccola spesso me le mordevo fino a far uscire il sange,ma adesso sono matura e non mi capita più così spesso,era tipo un antistress,non so spiegarvi.
"La smetti di fissarmi?" dissi sentendomi sotto esame. Lui sorrise e mi accarezzò una guancia.
"Smettila tu di giocare con le tue labbra,le stai torturando,poverine.." sussurrò vicino al mio orecchio. Indietreggiai al contatto,la sua voce mi aveva provocato dei brividi lungo la schiena e la cosa non mi piaceva.
"Zayn che vuoi? Prima mi eviti e poi fai il coglione,lasciami perdere." trovai la forza di risponderlo. Ripensai alle sue 'mancate attenzioni' non mi era piaciuto,io amo le attenzioni. Lui sorrise bagnandosi le labbra.
"Vedi,io vorrei baciarti.." iniziò spostandosi più verso l'interno del viso. "Ma non credo lo farò.." finì andando via lasciandomi come una perfetta idiota che aspettava il suo bacio. Vaffanculo serio Malik,e mi fa pure strano chiamarti con il mio stesso cognome ma me ne frego. Non puoi fare così,tu rischi di farmi impazzire.


 

Heeeeeeeeeeei girls.
rieccomi c:
sono in ritardo,scusatemi çç
ho postato questo capitolo alle 02:37,sono folle,lo so.
L'ho fatto solo per Simona,sono dolce no? **
Passando al capitolo: Lola e Sally sono delle cucciole :')
anche Hazza però dai.. :3
Malik il solito.. lol
a voi che ve ne pare?
Non mi lasciate forever alone ç_ç
Grazie a tutte quelle che recensiscono la storia,
la seguono e la leggono :3

love u so much.
ora vado.
sciao bellissime.

 

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Capitolo 14
*** over again. ***


Over again.
 

Sally.
Il mio diciottesimo compleanno non lo immaginavo migliore. Avevo passato questa giornata come avevo sempre desiderato,nella città che sempre sognavo,con Lola e.. Harry. Lui era la sorpresa della serata,con quel suo 'regalo' mi aveva già fatto cambiare idea. Harry però non doveva ancora essere a conoscenza di ciò,dovevo avere altre conferme,non mi andava di fidarmi di nuovo. Eravamo sul divano a vedere il terzo o quarto film della serata ma la mia attenzione non era sul televisore avanti a me ma sul ragazzo seduto accanto a me. Appena gli era possibile si voltava verso di me e mi sorrideva. Quando tutti erano concentrati sul film mi stringeva di più a lui. Ed ecco che ora mi ritrovo seduta sulle sue gambe con la testa poggiata sulla spalla con un espressione da ebete sul viso per colpa sua. Mi accarezzava di tanto in tanto i capelli.
"Non continuo sennò ti addormenti." mi sussurrò spostando una ciocca di capelli dietro le orecchie. "E non puoi,le sorprese non sono finite per la festeggiata." finì. Girai la testa per poterlo guardare. Gli rivolsi uno sguardo interrogativo e curioso. Lo imploravo con lo sguardo a dirmi queste nuove sorprese ma,da stronzo professionista,non aveva intenzione di svelarmele.
"Eddai Harry,sei cattivo." sbuffai mettendo il finto broncio. Sorridendo mi sollevò.
"Non la porto via,non vi preoccupate." disse ai ragazzi che lo guardarono. Risi istintivamente da quell'altezza. Sembrava di volare,forse perchè lui era alto 1 e 80 e io 1 e,a stento,50. Mi portò in cucina e chiuse la porta alle sue spalle,mi sedette sul tavolo,tipo come fanno i genitori con i propri figli. In un certo senso mi sentivo così adesso,una figlia protetta da suo padre.
"Allora?" gli chiesi facendo dondolare le gambe fuori dal tavolo.
"Curiosa?" rispose aprendo una birra. Annuii e lui si avvicinò a me.
"Non farmi morire,stronzo." dissi una volta che mi era davanti. Posò le mani sulle mie gambe.
"Prima di tutto." disse avvicinandosi al mio viso. "Devo." continuò sempre più vicino. "Baciarti." finì la frase facendo unire le nostre labbra. Sorrisi al contatto,erano così calde e morbide quelle labbra. Avrei voluto seriamente prendere in considerazione l'idea di non staccarmi più da lui.
"Ora posso dirti tutto,visto che non sei stata restia al mio bacio." Spiegami se esiste un modo per respingerti Harry,voglio conoscerlo.
"Non avevo altra via d'uscita." risposi portando le braccia intorno al suo collo lasciandogli un bacio all'angolo della bocca. Un po' stronza lo ero anche io. Lui sorrise e mi cinse i fianchi.
"Se ti dicessi che ho prenotato un volo per domani per noi verresti con me a Miami?" disse. Non sapevo se urlare e iniziare a sclerare per la stanza e fare la figura della ritardata oppure starmene lì impalata fingendo di pensarci su' prima di dare una risposta. Optai per la seconda,anche perchè ritardata già ci sembro.
"Harry io non lo so.." risposi abbassndo lo sguardo. In effetti non stavo fingendo di pensare,stavo pensado veramente se fosse la cosa giusta partire con lui dopo quello che era successo. Il fatto di doverlo dividere con qualcuno non mi andava bene.
"Sally ascoltami." disse prendendomi il viso tra le mani. " Rispondimi senza pensare al passato,ti prego." Mi fissava e con i suoi occhi puntati addosso non riuscivo a decidere.
"Non guardarmi,non riesco a pensare." dissi guardando altrove.
"Ricominciamo tutto d'accapo." esclamò. "Dimmi se sei disposta a diventare mia e io romperò con Melissa." finì allontanandosi e appoggiandosi alla porta. Diventare mia. Voleva davvero che io diventassi sua come io volevo che lui diventasse mio. Entrambi volevamo un noi. Giusto? Non sto sognando è tutto vero? Datemi una risposta.
"Solo se tu sarai solo mio,non voglio condividerti Harry,non mi piace.." risposi facendogli intendere che avevo accettato il viaggio,e lui.
"Domani mattina alle 10 abbiamo il volo." disse sorridente abbracciandomi.
"Quando chiami Melissa?" gli chiesi volendolo tutto per me.

Lola.
Datemi un buon motivo per non ammazzare la mia migliore amica. Datemelo,altrimenti faccio un omicidio. Perchè? Perchè non solo mi lascia in questa casa con questo cugino sola per due giorni,ma per di più mi costringe anche a dormirci insieme stanotte perchè i due piccioncini vogliono dormire in un unico lettone per potersi sbaciucchiare meglio. Che palle. Almeno loro avranno qualcosa da fare,io che farò? Idea. Dormirò. Dio sono un genio. Zayn era in bagno,io avevo già messo il pigiama. Mi intrufolai subito sotto le lenzuola e chiusi gli occhi. Almeno quando sarebbe tornato vedendomi dormire non avrebbe rotto il cazzo. Dopo quel 'voglio baciarti' l'ultima cosa che volevo era che Zayn si avvicinasse a me. Mi girai di spalle alla porta e iniziai la mia recita. Dopo non molto il moro venne in camera.
"Lola hai preso la mia maglia?" disse entrando in camera. Non sentii nessun rumore per un paio di minuti. Iniziai a sentire un calore vicino al viso,la tentazione di aprire gli occhi e scoprire cosa fosse era tanta,ma dovevo portare a termine la mia missione 'evita Zayn'. Sentii una piccola risata e poi una mano passare tra i miei capelli e delle labbra posarsi sulla mia fronte. "Prima volevo baciarti,in reltà lo vorrei anche adesso.." sussurrò credendo che dormissi. Ebbi una strana sensazione alla pancia e il mio cuore iniziò a battere più veloce del normale. Forse per le parole che avevo appena ascoltato,forse perchè erano state dette dalla persona che non credevo potesse dirle,forse perchè le labbra di quella persona erano così morbide quando avevano toccato la mia fronte che venne anche a me la sua stessa voglia. Ma non potevo pensare tutto questo sul conto di Zayn,era fuori discussione,non che lui fosse sbagliato,era la nostra situazione ad essere sbagliata. Non è facile scoprire in pochi minuti di piacere al cugino che ti piace. Perchè si,Zayn a me piace. Zayn ha tutto quello che vorrei io,Zayn è quella persona che mi fa stare bene,Zayn è quello che c'è stato quando nessuno c'era, Zayn è stronzo,Zayn è misterioso,Zayn ti fa capire una cosa ma in realtà pensa l'opposto,Zayn però è un ragazzo dolce,Zayn è il ragazzo che ti riempie d'attenzioni,Zayn è tutto quello che cerco. Zayn è Zayn.

Senza neanche accorgermene mi addormentai con la sua immagine positiva tra la mente,mi risvegliai però con le sue urla.
"Alzati! Dobbiamo accompagnare Sally e Harry all'aereoporto,siamo in ritardo!" urlava. 
"Che ore sono?" chiesi portandomi un cuscino sul viso.
"Le 9 e mezza,muoviti Lola!" urlò mentre infilava saltellante una gamba nel pantalone. Sbuffai e mi alzai dal letto. Era realmente tardi e dovevo veramente muovermi se volevo che la mia amica arivasse a Miami. Presi i vestiti sulla sedia e senza nemmeno guardare cosa avevo tra le mani andai in bagno per potermi vestire o quanto meno lavare la faccia per svegliarmi. Chiusi la porta e sciaquai il viso osservando quanto fossi somigliante ad un opossum appena sveglia. Non volendomi concentrare troppo su quello scempio misi velocemente il pantaloncino di jeans e la canotta che avevo raccimolato. Vicino al lavandino c'erano i miei stivali così li misi. Legai i capelli e dopo aver lavato i denti ero pronta.
"Esci,sono già di sotto!" esclamò Sally battendo una mano vicino la porta che subito aprii.
"Sono pronta,andiamo." risposi sorridendo e andando verso le scale. Harry e Zayn erano vicino la porta d'ingresso che ci aspettavano con le valigie tra le mani. Non appena ci videro uscimmo e andammo verso la macchina,caricammo,anzi,caricarono le borse nella macchina del moro e ci incamminammo verso l'aereoporto.
"Ho paura dell'aereo." disse la bionda entrando in macchina.
"Pensa se si rompe qualcosa e precipitate giù a picco Sally." rispose Zayn ridendo mentre metteva in moto l'auto. Tutti scoppiammo in una risata tranne la diretta interessata che se la stava facendo sotto al solo pensiero. L'aereoporto non era molto distante ma il traffico ci stava facendo perdere più tempo del previsto. Dai sediolini posteriori Harry continuava a ripetere 'Lo perderemo se non ti muovi Zayn',l'avrà detto circa una cinquantina di volte,era un grandissimo rompipalle.

"Lo perderemo se non ti muovi Zayn." ripetè sporgendosi avanti per vedere l'andatura del traffico.
"Hai rotto il cazzo Harry,non posso volare,non vedi che è tutto bloccato?" rispose il moro accendendosi una sigaretta. Il riccio aveva innervosito anche me,avevo bisogno un po' di nicotina,già avevo avuto un risveglio traumatico. Presi il pacchetto in vista di Malboro sul cruscotto della macchina e ne estrassi una.
"Non fumare." mi fermò il moro.
"Scusami?" dissi girandomi completamente verso di lui. Dormire poco ti fa male.
"Mi da fastidio che fumi,ok?" esclamò buttando la cenere fuori dal finestrino.
"Anche a me da fastidio che tu fuma ma non vengo a dirti di non fumare." risposi confessando. Sostanzialmente io il fumo lo odiavo,però mi serviva per non far scoppiare il mio sistema nervoso.
"Io si invece." ribbadì prendendosi la sigaretta dalle mani. Di conseguenza io gli presi la sigaretta che aveva tra le labbra e gliela buttai fuori dall'auto.
"Se io non fumo neanche tu devi farlo." dissi a mo' di sfida. Mi guardò un po' e poi allargò le sue labbra in un sorriso rischiando di accecarmi.
"Affare fatto." rispose accettando la sfida.
"Ehm..non vorrei disturbare il vostro interessante discorso ma..Dovremmo prendere un aereo tra dieci minuti e le macchine stanno camminando,quindi premi il piede su quell'accelleratore Zayn!" urlò Sally isterica. Io e il moro restammo ancora un po' a fissarci e poi riprese la guida in modo più veloce. Finalemente arrivammo all'aereoporto,sembrava un miraggio. Restavano ancora cinque minuti. Più veloci di non so cosa la bionda e il riccio presero le loro borse e corsero all'entrata.
"Divertitevi e non fate stronzate!" urlai abbassando il finestrino ai due che si allontanavano.Questo fece sorridere Zayn.
"Perchè ridi?" gli chiesi rientrando la testa in macchina.
"E' Strano sentir dire da te non fate stronzate!" rispose scrollando le spalle. Si vabbeh simpatico. Anche io sono matura e responsabile,più o meno..

-

Ce ne stavamo tutti placidamente seduti sulla sabbia a parlare del più e del meno quando all'improvviso iniziò a piovere,ma non due goccioline,si potrebbe paragonare all'apocalisse. E' vero che la giornata non era una delle migliori,però caro tempo,potresti avvisarci quando vuoi scatenare tutto questo ben di dio,almeno uno si prepara. Ci alzammo velocemente e corremmo verso il bar sulla strada. Si crearono dei vortici a mare e il cielo diventava sempre più grigio e cupo. Eravamo tutti fracidi,inzuppati d'acqua. 
"Che freddo!" esclamò Hope sfregando la mano sul braccio per fare un po' di calore quando entrammo nel bar. Niall le si avvicinò e l'abbracciò. Cercava di dargli un po' di calore,ammesso che gli era possibile visto che era bagnato come lei. Ma conta il gesto,no? Ci sedemmo ai tavolini interni del bar,sebbene casa nostra fosse dall'altra parte della strada non potevamo raggiungerla,era da folli. Sembrava che l'estate fosse già andata via. Le strade erano deserte,il tempo metteva la sua parte e faceva un freddo della madonna. Era abbastanza malinconico come scenario. Il cameriere si avvicinò a noi per predere le ordinazioni. Tutti presero il classico 'cibo' dell'estate: il gelato. Io che ero un gelato già di mio volevo qualcosa che mi riscaldasse,odiavo il freddo.
"Potete portarmi una camomilla?" chiesi soffiando tra le mani e incrociando i piedi sulla sedia. Il ragazzo annuì e scrisse sul foglietto. 
"Pochi minuti e arriva tutto." disse allontanandosi.
"La camomilla ad agosto? Esagerata.." disse Liam sistemandosi sulla sedia. Feci una smorfia e scrollai le spalle.
"Ha freddo." rispose Zayn al mio posto mettendosi una mano in tasca e stendendo le gambe. Perfetto,ora mi legge anche nel pensiero.
"Indovinato." dissi per non sembrare stupita per la sua perspicacia. Perchè ero sempre così scontata per Zayn? 

Il cameriere portò quello che avevamo ordinato e ognuno prese il suo ordine.

"Dai Harmony fammi assaggiare!" urlò Louis cercando di raggiungere con la lingua il cono della mora.
"No,è mio." rispose la ragazza allontanando il suo gelato. Louis tirò la sedia della mora più vicino alla sua potendo così raggiungere quello che voleva.
"Stronzo." urlò Harmony ridendo mentre guardava il suo ragazzo mangiare due gelati contemporaneamente. Sorrisi anche io guardando la scena,era troppo un coglione. Continuai a sorseggiare la mia camomilla e presi il cellulare dalla tasca,anche lui bagnato,che aveva appena suonato.

'c'è un sole bellissimo,è tutto bellissimo,Harry è bellissimo e già mi manchi.' era Sally. Sorrisi leggendolo e questo attirò l'attenzione di Zayn che un attimo prima stava parlando con Liam di non so cosa.

"Chi è?" mi chiese sporgendosi per leggere. Avvicinai il telefono a lui facendogli leggere il messaggio.
"Harry è bellissimo." sussurrò imitando la voce di un frocio facendosi più vicino a me.
"Già li immagino,tutto amore e d'accordo." risposi allo stesso modo avvicinando il mio viso al suo. Facemmo entrambi delle smorfie. Ancora sorridendo,poggiò la sua fronte alla mia. I nostri nasi per poco non si sfioravano. Il suo sorriso così vicin era ancora più bello. Delle ciocche di capelli bagnate mi impedivano di vedere il suo viso completamente così le portai dietro l'orecchio.
"Finalmente ha smesso di piovere!" urlò Niall facendoci sobbalzare dopo che ci eravamo,come dire,isolati dal gruppo. Ci staccammo contemporaneamente un po' imbarazzati.  Posai la tazza sul tavolino e guardai fuori dal bar ed effettivamente non pioveva più. Volevo andare a casa,fare una doccia e mettermi a letto. Se non avessi fatto quella 'promessa' del non fumare una bella sigaretta ci sarebbe stata nel programma. Evidentemente un po' tutti la pensavano come me,infatti ci salutammo e ognuno andò a casa sua,tranne Harmony che andò da Louis. In loro compagnia,quindi,attraversammo la strada e raggiungemmo le nostre rispettive case.
"Più tardi veniamo da voi,vi va?" chiese Louis a Zayn. Io intanto cercavo le chiavi che dovrebbero essere in tasca.
"A dopo." rispose il moro salutandoli. Ovviamente le chiavi non le trovai,le aveva Zayn,ecco perchè. Aprì la porta e finalmente potetti sprofondare sul divano. Mi sentivo stanca quanto un operaio dopo una giornata di lavoro,anche se in realtà non avevo fatto un cazzo. Occupai completamente il divano stendendomi a pancia in giù. 
"Uno,due,tre!" urlò Zayn sedendosi sulla mia schiena e iniziando a saltellare come un bambino ritardato. Scusate bimbi ritardati se vi ho offeso paragonandovi a lui.
"Sei scemo naturale o usi qualcosa per essere così?" esclamai con voce a tratti e ridendo. In teoria volevo sembrare incazzata perchè stava disturbando la mia quiete,la in realtà mi stava divertendo.
"Tutto Natural babe." rispose a mo' di vanto continuando a saltare. Si mise a cavalcioni sulla mia schiena e iniziò a farmi il solletico sotto le braccia. Mi sentivo praticamente in trappola con il viso compresso sul divano di pelle e il suo peso sulla schiena,ma nonostante ciò ridevo.
"Non respiro,fermati." urlai cercando di girarmi ma pesava troppo. Ovviamente il moro di fermarsi non ci pensava.
"Zayn sono seria non respiro." urlai assumendo un espressione un po' più seria e diventando ottima attrice. Così lui si fermò e si alzò in piedi sul divano liberando la mia schiena che implorava pietà per tutto quello che aveva subito. Una volta libera mi girai dalla parte opposta. Aria,finalmente ti riassaporo!
"Ora che respiri di nuovo posso continuare?" chiese sedendosi sulla pancia facendo la faccia da cucciolo.
"No perchè adesso non respirò più di nuovo." risposi riferendomi al peso sull'addome.
"Eddai.." pregò facendo il muso e avvicinandosi.
"Non mi abbindoli Zayn.." dissi cercando di non perdere conoscenza.
"Poco poco.." sussurrò vicino l'orecchio provocandomi gli stessi brividi della sera precedente. Sembrava di rivivere un dejavù.
"No.." risposi respirado a malapena,ma non per il peso,per la sua vicinanza. Di nuovo faccia a faccia,di nuovo vicini pochi millimetri,di nuovo l'affanno e di nuovo il battito a mille. Non staccavo gli occhi dai suoi,ero ipnotizzata da lui. Mi resi conto di quello che stava succedendo solo quando sentii una pressione sulle labbra. Aprendo gli occhi mi resi conto che stavo baciando Zayn. Le mie labbra sottili si persero nelle sue carnose e morbide. Il bacio timido e insicuro ben presto si trasformò in un bacio sempre più voluto. Non mi bastava mai. Non era mai troppo vicino a me. Ci staccavamo per attimi solo per riprendere fiato. Con una mano mi accarezzava i glutei e con un altra si reggeva per non farmi peso. Sentivo che il mio stesso affanno lo aveva lui,come la mia voglia di non staccarmi mai da lui. Lentamente iniziammo a baciarci più lentamente e lui capovolse la scena,adesso io ero a cavalcioni su Zayn. Dopo un ultimo bacio a timbro ci staccammo e io poggiai la testa sul petto stendendomi su di lui. Portò un braccio sulla mia schiena e un altro dietro la testa.

"Non avremmo dovuto.." disse accarezzandomi la schiena dopo un periodo di silenzio.
"Perchè?" gli chiesi alzando il viso per poterlo guardare.
"Io non legarmi a te,e tantomeno voglio che tu lo faccia con me.." sussurrò mentre premeva le labbra sulla mia testa quasi con rabbia.
"Troppo tardi Zayn.." risposi ritornando con il viso sul petto delusa. Potevi dirmelo,avrei evitato di illudermi. Sospirai alzandomi dal suo corpo,ma lui me lo impedì.
"Non voglio che tu soffra e che tu sia una storiella estiva perchè non sei questo per me,ma abitiamo in parti del mondo diverse e per di più in teoria saresti mia cugina.." disse facendomi distendere di nuovo su di lui. Io non avrei avuto paura della distanza per lui,e tanto meno del legame familiare che ci univa. 
"Zayn io non avrò paura di soffire perchè tu sei lontando da me." risposi sorreggendomi sulle braccia.
"Per te se mi è possibile prenderò ogni settimana un aereo." continuai mentre lui sorrideva. "Per te andrei contro la nostra famiglia. Per te non avrei paura di niente." finii guardandolo negli occhi capendo che per quanto tutto questo fosse sbagliato,io lo volevo.
"Quindi non avrai paura di essere la mia ragazza seguendo il tuo ragionamento,giusto?" rispose sorridendo e prendendomi il viso tra le mani per baciarmi.Feci segno di no con la testa mentre entrambi sorridevamo sulle labbra dell'altro.
Essere la tua ragazza è tutto quello che voglio Zayn. Non sono mai stata così sicura su una decisione in tutta la mia vita.


 

I'm baaaaaaaaaack.
eccomi a rompere c:
ebbene si! E' ARRIVATO L'ATTESO BACIO.
sia per Sally e Harry che per Lola e Zayn **
che cuccioli i 'sarry' (?) che partono vero?
A me piace anche la scena di Hope e Niall e di Harmony e Lou.
A dirla tutta questo capitolo mi piace *si nasconde*
voi cosa ne pensate?
ci ho messo tanto per scriverlo,fatemi sapere le vostre opinioni c:
Grazie a tutte quelle che seguono la storia.
Amo leggere le recensioni,spesso mi cambiano la giornata
#likeapuppy (?)
Aggiornerò il prima possibile,promesso.

ciao ciao ciao ciao principessa.

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Capitolo 15
*** I waited all my life. ***


                                                                                                              I waited all my life.

Non mi sono mai sentita meglio. Mai così felice,così serena,così Lola. Non stavo fingendo più,non stavo mostrando quella persona che volevo far credere che fossi. Ero me stessa,e non feci nessuno sforzo per esserlo,certo accadde tutto dopo il bacio. Ho aspettato troppo,non avrei dovuto farlo. Eravamo ancora sul divano,io con la testa appoggiata al suo petto mentre mi raccontava tutte le cazzate che lui e Harry avevano fatto da liceali. Erano amici da quasi dieci anni,quindi da sempre. Conoscevano tutto uno dell'altro,e non c'era una cosa che quei due non avessero fatto insieme. Se non avessi Sally come migliore amica potrei anche essere gelosa del rapporto tra Zayn e il riccio,da come parlava di lui si capiva subito quanto entrambe tenessero alla loro amicizia. Giuro che se un attimo fa non mi avesse baciata potrei anche considerarli due,come dire,gay. Dio immaginate che spreco della natura. No,no,no. Cancella pensiero,adesso.
"Quindi per l'ennesima volta siamo stati mandati dalla preside.." disse ridendo al ricordo.
"Certo che potevate evitare di uscirvene per la finestra eh.." risposi ridendo anche io immaginandoli arrampicati alla finestra mentre cercano di scappare da quel carcere. Quante volte avrei voluto farlo anche io..
"Avevamo i nostri impegni,non potevamo starcene a scuola." rispose con un sorriso strafottente.
"Questi impegni sarebbero?" dissi alzando la testa per poterlo guardare e gli lanciai uno sguardo di fuoco. Va bene che voglio sapere ogni cosa di te,però sapere che qualcun'altra è stata al mio posto,nella stessa posizione in cui mi trovo adesso con te,o che semplicemente ti avesse parlato in precedenza mi dava fastidio. Il motivo di questa gelosia improvvisa verso di lui non me lo spiego,anche perchè io non sono un tipo geloso,ma oramai io non mi capisco più da quando Zayn è entrato nella mia vita. Dovrò farci l'abitudine.
"Vedi,le ragazze non aspettano." rispose beffardo ridendo con la lingua appena tra i denti. Rideva sempre così quando voleva farmi innervosire,di solito la faceva quando litigavamo,e questo da me non passava inosservato,ovvio no?
"Che stronzo che sei." esclamai dandogli un leggero schiaffo sulla spalla,che per lui era una carezza. Lui sorrise e mi strinse al suo petto.
"Da oggi dovrò fare i conti anche con la tua gelosia?" mi chiese lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Non sono gelosa.." risposi. "E poi è normalissimo esserlo,non che lo fossi però..insomma,tu non sei geloso?". Scoppiò a ridere. Si occhei va bene,sono già stata sgamata,viva me.
"Con te lo sarò di meno.." disse. Lo guardai interrogativa. "Solo perchè mi fido,in un certo senso.." finì la frase con uno dei suoi migliori sorrisi. Zayn si fidava di me. E' una bella sensazione sapere che qualcuno si fidi di te. Sorrisi anche io e lo fissai per un po'. Era bellissimo. Troppo. Seriamente uno come lui cosa ci fa con una come me? Potrebbe aspirare al meglio. Non ho mai conosciuto un ragazzo così..profondo. Ogni giorno è una sorpresa,non puoi mai affermare 'conosco Zayn.' Forse solo il riccio poteva vantare di questo privilegio.
Il suono del campanello mi distolse dai miei profondi e inaspettati pensieri. Spiegatemi perchè mi sto facendo tutti questi problemi. Da quando io mi pongo la domanda 'perchè ha scelto me?'.
"Sicuramente saranno Louis e Harmony." disse il moro dopo che il campanello suonò svariate volte. Nessuno dei due voleva alzarsi,quindi suonò ancora per un po'. Louis però sapeva rompere le palle meglio di chiunque altro e non smise di pigiare il dito sul pulsante fino a che non mi alzai per andarli ad aprire,sotto imploro di Zayn.
"Eravate nella camera dei tuoni che non sentivate?" esclamò quando aprii la porta.
"Forse eravamo semplicemente troppo pigri per alzarci e aprirti Tommo." rispose Zayn alzandosi dal divano mentre si stiracchiava un po'. Feci accomodare i due in casa e chiusi la porta.
"Stavi dormendo?" mi chiese Harmony notando la mia faccia. Feci una smorfia e annuii.
"Non volevamo svegliarvi." rispose sorridendo. 
"Non preoccuparti Harm,eravamo già svegli." dissi andando in cucina con il sottofondo delle urla di Louis e Zayn che non riuscivano a montare la play station. Mi chiedo come possano avere 19 e 20 anni quei due. Sia io che la mora ridemmo di gusto alla scena di quegli due imbecilli.
"Avete mangiato?" chiesi avendo un leggero languorino,vista l'ora di cena era da maleducati mangiare senza chiedere.
"No,ma non preparare nulla,non vogliamo essere di disturbo." rispose subito Harmony. 
"Ragazzi avete fame?" urlai ai due in salone che avevano compiuto l'ardua impresa. "Sì!" urlarono come risposta.
"Dovrai aiutarmi perchè cucinare,come ben sai,non è il mio forte." dissi alla ragazza sorridendo. La mora accettò la sfida e frugando nei mobili cercammo qualcosa di commestibile. Optammo per le pizze surgelate che erano in frigorifero,non erano il massimo ma sempre meglio di nulla. Scongelammo queste pseudopizze e le cuocemmo in forno. Dopo un dieci minuti era tutto pronto. Apparecchiamo,da brave donne di casa.
"Se mia madre mi vedesse scatterebbe una foto." disse Harmony sistemando le posate.
"Anche tu aiuti molto in casa?" chiesi ironica sfornando le pizze. La mora si voltò verso di me con una faccia che parlava da sola. Scoppiammo entrambe in una risata.
"Fortuna che andrò in un college a New York,non oso immaginare la mia stanza come potesse essere se fossi andata lontana da casa." Bene,tutti avevano già un progetto per il loro futuro tranne io,grandioso
"Che college frequenterai?" le domando mentre mi avvicino al tavolo con le teglie roventi tra le mani.
"Il Baruch,è l'unica scuola che ti permette di fare due anni di base,su quasi tutte le materie del liceo e poi dal terzo anno inizi la specialistica che vuoi,la cosa migliore è che ha tantissimi corsi extra e quindi anche nei primi due anni puoi dare esami." rispose. Era perfetto.
"Ci sono ancora posti?" chiesi prendendo in considerazione che fosse la scelta giusta,almeno per non far atrofizzare ulteriolmente il cervello.
"Mia zia lavora come segretaria lì,quando ritorneremo ti farò dare il modulo d'iscrizione se ne hai bisogno." disse rassicurante. Per un attimo pensai che anche io adesso avevo un mio progetto. Certo era sempre confusionario e provvisorio,ma almeno non sarei restata a casa a poltire,anche se avrei preferito.
"Mi faresti un enorme piacere in realtà." esclamai soddisfatta. "Dove si trova precisamente?" chiesi ancora.
"A Manatthan,con la metro ci arrivi subito." BINGO.
"Hai appena salvato il futuro di una povera ragazza." dissi ironica sorridendo.
"Ci faremo compagnia." rispose andando verso il salone per chiamare i due. La compagnia di Harmony in una scuola nuova non mi dispiaceva,anzi. L'unica cosa è che sarà strano non avere più Sally tra le palle ogni giorno. La sua partenza per Londra devo ancora metabolizzarla,la sua assenza sarà strana. Ci siamo promesse però che appena ci è possibile prenderemo il primo aereo per incontrarci. Londra non mi ha mai entusiasmato più di tanto ma ci sarei andata volentieri,non solo perchè andrà a vivere Sally lì, Zayn era il secondo motivo per prendere quell'aereo.
"Si mangia allora?" chiese appunto,il moro,entrando in cucina e strofinando le mani come fanno i bimbi quando sono contenti di qualcosa. Probabilmente si aspettava una cena diversa vista la faccia che fece quando vide quelle quattro pizze nel piatto.
"Accontentati." dissi capendolo e prendendo posto.
"Si signora." rispose poggiando le mani sulle mie spalle e sporgendosi verso di me per poter guardare il mio viso. Era bello anche al contrario. Possibile? Sorrise e mi stampò un bacio.
"Oh,ooh." urlò Louis eccitato dalla scena che aveva appena visto.
"Quando avevi intenzione di dirmelo?" chiese a Zayn dandogli una leggera spinta.
"Cerca di essere perspicace qualche volta amore,io già l'avevo capito." rispose Harmony poggiando la testa sulla spalla del biondino.
"E poi è successo neanche un'ora fa'." disse il moro tagliando la sua pizza.
"Vi siete mossi troppo tardi,tra cinque giorni si parte." esclamò Louis addentando il suo trancio.
"Louis neanche quando mangi stai zitto?" dissi ironica masticando.
"Da che pulpito.." rispose quasi offeso per poi contaggiarmi nella sua risata.
"Faranno come noi Tommo,voleranno ogni settimana." disse Harmony bevendo un po' di coca.
"Quest'anno nuove regole?" chiese Zayn sapendo più di me sul loro conto.
"Non sarà mia solo per un estate." rispose Louis guardando la mora che ormai era andata.


"Buonanotte ragazzi." urlammo in coro io e Zayn chiudendoci la porta alle spalle e restando vari minuti in silenzio dopo che i due lasciarono la casa. Li amavo,li adoravo ma cazzo quando casino che fanno. Dio mi scoppia la testa,sembra di aver partecipato ad una festa per bambini.
"E' sempre così." esclamò il moro come se mi avesse letto nel pensiero.
"Però che miti." risposi ridendo. 
"Già." disse allo stesso modo andando verso il salone. Ero stanchissima,volevo solo riposare,prima però avrei dovuto chiamare Sally,o quanto meno mandarle un messaggio per informarla di quello che era successo. Così presi l'iphone dalla tasca e iniziai a scrivere il messaggio.

'avevi ragione tu,è tutto quello di cui ho bisogno..' inviai poggiandomi al muro. Zayn vagava per la stanza,cercava qualcosa. E chissà perchè avevo una vaga idea di cosa stava cercando.

"Dove sono le sigarette?" mi chiese vagando come un anima in pena per la sala.
"Hai già dimenticato la promessa?" risposi sembrando offesa. Ne volevo una anche io,quindi se avesse trovato il pacchetto la promessa l'avrei infranta.
"Eddai Lola,solo una.." rispose.
"No,va a dormire." dissi incrociando le braccia.
"Solo se vieni con me." esclamò piombandosi davanti a me con la solita faccia da chi vuole abbindolarmi.
"Perchè vinci sempre tu?" risposi retorica portando le braccia attorno al suo collo.

Avevo aspettato tutta la mia vita per una persona che mi facesse stare così bene.

Sally.
Miami era un sogno. I film la rappresentavano in modo pessimo,questa città è bellissima. Qui è sempre estate,non si dorme mai. Eravamo arrivati a Miami da solo un giorno ma pareva di averci passato tutta l'estate. Dopo aver passato quasi l'intera giornata in spiaggia la sera decidemmo di andare a mangiare qualcosa di commestibile che non fosse gelato o cornetti. Ne avevamo mangiati abbastanza per oggi. Ci stavamo preparando,o per meglio dire,io mi stavo preparando. Harry era sul letto che mi aspettava già da parecchio tempo. Ma ben gli sta,ha voluto fare la doccia prima di me e adesso aspetta. Non ascoltai le sue ripetute incitazioni a sbrigarmi. Io amavo stare ore ed ore sotto la doccia e ci sarei stata anche questa volta,la doccia per me era come una cosa sacra,se così posso definirla. Sciaquai per l'ennesima volta i capelli e dopo aver eliminato l'acqua in eccesso misi l'accappatoio e li riccolsi in un turbante. 

"Sally per favore,ho fame!" urlò Harry fuori la porta. In effetti era abbastanza tardi,e anche io avevo fame,decisi così di darmi una mossa.
"Sono quasi pronta." mentii indossando velocemente l'intimo.
"Come se ti credessi." rispose il riccio. Aprii la porta dopo che non ero del tutto nuda. In fin dei conti era come se mi vedesse in costume no?
"Il tempo che mi vesto." dissi uscendo dal bagno fingendo di non rendermi conto di quanto era perfetto anche quella sera. Jeans,maglia con scollo a V bianca e converse. C'era visione migliore?
"Ti aspetto alla Hall." disse avvicinandosi e stampandomi un bacio. Era uscito dalla stanza,non era più presente eppure io sentivo ancora le sue mani sulla mia schiena che mi stringevano a lui. Che strano effetto che mi fa ogni volta che mi sfiora. Non riesco a controllare le mie emozioni ogni volta che si avvicina,il cuore inizia a battere e io non riesco a controllarlo,non controllo nulla. Mi svegliai dalla mia ipnosi post-bacio,che avrei dovuto superare prima o poi, e iniziai a vestirmi. Misi un pantaloncino di jeans chiaro,con una canotta sotto una camicia blu aperta e le converse. In qualche modo non volevo sfigurare accanto a lui,anche se mi risultava abbastanza difficile. Ho sempre pensato di non essere all'altezza per qualcuno,e con lui lo penso ancora di più. Sciolsi i capelli ancora bagnati e dopo aver messo un filo di trucco scesi nella hall dove c'era il riccio che mi aspettava. L'idea mi emozionava. Uscii dalla camera chiudendola a chiave. Non mi girai in tempo che qualcuno mi si precipitò praticamente addosso,in modo anche violento. Era alto più di me,muscoloso,pareva quasi una montagna quel ragazzo.
"Oddio scusami!" esclamò notando la mia espressione un po' confusa per l'urto. 
"Non preoccuparti,sto bene." risposi accennando un sorriso mentre mi portavo una mano sulla fronte.
"Hai bisogno di qualcosa?" mi chiese preoccupato.
"Sto benissimo grazie,ora scusami ma devo prendere l'ascensore." dissi indicando con il capo la porta alle sue spalle.
"Anche io." rispose ridendo. 
"Sono Lucas." disse mentre raggiungevamo le porte scorrevoli.
"Sally." risposi cordiale porgendogli la mano. Era un bel ragazzo,alto,muscoloso,forse troppo,molto abbronzato e pare avesse gli occhi scuri. Decisamente non il mio tipo. L'ascensore arrivò dopo un po' che prememmo il pulsante.
"Prima le signore." disse facendomi spazio per entrare. Abbassai lo sguardo arrossando appena ed entrai. Fortuna che erano solamente tre piani. L'imbarazzo mi stava divorando. Lucas cercava di portare avanti un discorso ma io ero bloccata,forse colpa della claustrofobia. Lo sono sempre stata,fin da piccola. Odio i posti chiusi. Le porte si aprirono prima che potessi entrare nel panico più totale. Harry era seduto su un divanetto di pelle  all'entrata  che parlava a telefono. Già mi stava sulle palle questa situazione. Sicuramente stava al telefono con lei,non vedevo l'ora che mettesse fine a questa storia.Presa dalla rabbia e forse anche dalla gelosia,non mi resi conto che ero ancora in compagnia di Lucas e mi avvicinai al riccio.
"Beh io vado,ci si vede." disse il gorillone allontanandosi mentre io mi sedetti affianco ad Harry. Mi fece segno con la mano di aspettare e io sbuffai accasciandomi sul divano. Come prevedevo. 
"Buonanotte a...." speravo veramente che non dicesse quella parola,non davanti a me. "a domani." finì la frase ridendo e facendo un smorfia.
"Avrei potuto ucciderti." dissi seria dopo che staccò.
"Anche io potrei farlo,chi era quello?" rispose alzanodosi e sistemandosi i pantaloni.
"Ci siamo scontrati nei corridoi,pare si chiami Lucas,visto che bello?" risposi volendolo stuzzicare.
"Va da lui no?" disse quasi arrabbiato uscendo dall'hotel.
"No,meglio tu." esclamai seguerndolo verso la macchina.
"Ah grazie." esclamò aprendo l'auto.
"Davvero te la sei presa?" gli chiesi una volta in macchina.
"No. Sally hai i capelli bagnati,vuoi prenderti qualcosa?" disse severo osservandomi. Toccai i capelli abbastanza umidi. L'aria era fresca,ma io in estate non li asciugo quasi mai i capelli,quindi ci sono abituata.
"Lo faccio sempre." risposi.
"La prossima volta è meglio se li asciughi. E adesso fatti perdonare per quello che hai fatto." esclamò girandosi verso di me con una faccia da cucciolo riferendosi all'incontro con il gorillone. Non facendomelo ripetere due volte mi avvicinai di più a lui,gli accarezzai la guancia mentre entrambe sorridevamo,giocai un po' con i ricci morbidi e poi finalmente posai le mie labbra sulle sue,che attimo dopo attimo mi appartenevano sempre di più.


SCUSATEMI.
SCUSATE DAVVERO.

Ho postato con un ritardo tremendo e per di più fa anche cagare.
Ho avuto problemi con il pc e non ho potuto scrivere.
PERDONO.
Ritornando al capitolo,come vi ho anticipato non mi piace tanto.
è un capitolo di 'transizione',dopo l'estate le cose
non diventeranno noiose,don't worry lol.
A voi che ve ne pare?
Sincere ç_ç
Ora vi lascio,non so cosa dire se non SCUSA
e poichè non voglio essere ripetitva mi dileguo lol.
alla prossima,grazie a tutte.
davvero.

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Capitolo 16
*** Last day. ***


Last day.

Riecco me e Sally in camera in preda ad una crisi isterica e di panico con la speranza di non dimenticare nulla,la bionda correva a destra e io a manca,buttavamo qualsiasi cosa ci capitasse tra le mani nelle borse. Era strano rifare le valigie per ritornare alla vecchia vita. La fine delle vacanze estive è stato da sempre per me un momento malinconico,ma quest'anno era moltiplicato quel senso di tristezza. Forse colpa della consapevolezza. Cercavo di evitare la realtà e di non pensarci,ma alla fine le cose sarebbero andate sempre nello stesso verso. Sally sarebbe partita per Londra tra nemmeno dieci giorni,e con lei sarebbe andato via anche Zayn. Ritornare a New York comportava al cambiamento di tante cose: l'inizio del college,la lontananza dalle due persone a cui tengo di più e il rivedere tutti i miei vecchi amici,purtroppo anche Sean. Non mi sono mai chiesta come ragirò nel rivederlo,di sicuro le sensazioni che provavo un tempo nel guardarlo non ci saranno,e sarà strano essere al suo fianco e non sentire il cuore battere a mille. Questa sera sarà l'ultima qui a Los Angeles,e per salutarci,abbiamo deciso di passarla tutti insieme,forse andremo in qualche locale. Nel frattempo noi quattro eravamo impegnati a preparare le valigie prima che il sole tramontasse. Volevamo goderci l'ultimo sole californiano.
"Puoi sederti sulla valigia? Non si chiude." esclamò la mia amica dimenandosi sul suo valigione rosa. Chiusi la cerniera dell'ultima mia borsa e le diedi una mano. Ci volle un po' per chiudere quell'enorme borsone,ma ci riuscimmo.
"Ma perchè porti sempre mezza casa dietro quando parti Sally?" chiesi sedendomi sul letto e osservando la differenza delle nostre borse. Le mie erano appena 3,le sue erano circa 6,senza contare le svariate buste dove c'erano i regali per i parenti.
"Sai che se non ho le mie cose non mi trovo.." rispose affanata raggiungendomi. Ci guardammo per un po'. Aveva gli occhi felici,poche volte li avevo visti così brillanti. Erano così da quando era tornata da Miami. Harry le avrà fatto qualche incantesimo,non l'ho mai vista così bene. Moriva dalla voglia di dirmi qualcosa,si leggeva in faccia.
"Spara." esclamai capendola e girandomi completamente verso di lei.
"Harry.." iniziò. Guarda che novità,Sally che parla del riccio,è un giorno da ricordare. "Ha lasciato Melissa!" urlò abbracciandomi. Ricambiai l'abbraccio stringendola forte,ero felicissima. Se lo meritava,e forse il riccio era la persona che più era adatta a lei.
"Quando? Come?" domandai incuriosita volendo sapere tutti i dettagli.
"Ieri un suo amico lo chiama,ha visto Melissa con un tipo e lui ha colto l'attimo per levarsela dalle palle!" esclamò battendo le mani felice. Sembrava una bambina che riceve il suo giocattolo preferito per natale. In un certo senso aveva ricevuto il regalo che da sempre desiderava.
"Hai anche il culo di andare al college dove ansrà lui,stronza." le rispondo ripensando a quanta fortuna avesse la mia migliore amica.
"Tanto tu non resisterai a lungo lontano da Zayn.." rispose facendo spallucce e scendendo dal letto.
"E da te." affermai ridendo e raggiungendola. 

Le valigie dei ragazzi erano fuori alla porta della loro camera,segno che erano già pronte. Ci avvicinammo alla porta e li vedemmo ricontrollare la stanza. 
"Io non dimentico nulla." esclamò Zayn dando un'occhiata sotto al letto.
"Spero nemmeno io." rispose Harry chiudendo l'anta dell'armadio. I due si accorsero di noi,che nel frattempo restavamo in silenzio ad ammirarli,incredule che esistessero per davvero. Il riccio raggiunse subito la sua bionda stampandogli un bacio sulle labbra in segno di saluto. Sorrisi guardandoli,erano perfetti. 
"La smetti di guardarli e mi dai un bacio?" chiese il moro dopo che mi raggiunse mettendo il finto broncio. Gli scompigliai i capelli e feci una smorfia.
"I capelli Lola.." lamentò e io sorrisi sulle sue labbra.
"Vi staccate voi due? Voglio andare a mare." esclamò Harry disturbando il nostro raro momento di dolcezza mattutino. Ci lamentammo entrambi e lo guardammo seccati. Il riccio,soddisfatto di ciò che aveva appena fatto,sorrideva a trentadue denti e si incamminò verso le scale. Prendemmo le borse con le asciugamani e raggiungemmo la spiaggia dove avremmo incontrato tutti. Più guardavo questo paradiso e più mi rincresceva lasciarlo. La mia città mi mancava,ma questo posto è troppo bello per non ritornarci. Programmi per la prossima estate: ritornare a Los Angeles. Vedemmo in lontananza il nostro gruppo al solito posto così ci avvicinammo a loro.
"Buongiorno piccioncini!" esclamò Louis una volta vicini a loro. Ci limitammo a sorridere,ormai dovevamo rassegnarci,chi nasce coglione muore coglione. 
"Ciao ragazzi." salutò Liam avvolgendosi nell'asciugamano. 
"Hei fammi spazio.." esclamò tremolante June avvicinandosi al moro. "Oh finalmente!" disse rivolgendosi a noi sorridente.
"Stavamo sistemando le ultime cose in valigia." risposi per giustificarmi. 
"Io vado in acqua!" esclamò Sally togliendo il telo dai fianchi. Harry senza nemmeno farselo chiedere tolse la sua maglia e la seguì in acqua.
"Harmony?" chiesi a Louis non vedendola con lui.
"A mare,anzi mi manca,vado da lei." rispose tutto d'un fiato alzandosi velocemente per raggiungere la riva. Mi feci scappare una risata che contaggiò anche Zayn. Il moro e Liam si guardarono per una frazione di secondi.
"Ci vediamo dopo." disse Liam prendendo la mano di June e allontanandosi da noi. Zayn guardava fisso il mare con un mezzo sorriso sul viso. Mi stringeva forte la mano facendomi il solletico sul palmo,sapeva quanto l'adoravo.
"Ho bisogno di parlare con te Lola." disse d'un tratto girandosi.
"Ci sediamo?" risposi indicando la sabbia. Lui annuì e ci accomodammo. 
"Allora,cosa vuoi dirmi?" chiesi temendo la sua risposta. Avevo paura che potesse esclamare un: 'è troppo difficile portare avanti un rapporto del genere.' oppure 'non sono sicuro di quello che stiamo facendo.' Ero terrorizzata da quel momento di silenzio che adesso regnava tra di noi.
"Io non credo di riuscire a restarti lontano.." iniziò. "Vorrei averti sempre con me,ogni momento,chiamarti e dire 'tra cinque minuti ti passo a prendere',passare intere giornate con te." prese fiato e mi guardò. Sentii per un attimo scomparire tutto quello che c'era attorno a noi. Nessuno aveva mai detto cose simili prima d'ora,e da lui non me le sarei aspettate.
"Io voglio lo stesso Zayn,dov'è il problema?" dissi accennando un sorriso per smorzare la tensione. 
"Il problema è che tu sei in America e io in Inghilterra Lola.." rispose abbassando lo sguardo. Mi strinsi vicino al suo braccio poggiando la testa sulla spalla. 
"Non la sentiremo la distanza,ogni settimana verrò a Londra." sussurrai sicura di ciò che dicevo. L'avrei fatto per anni.
"Voglio cambiare il college." disse guardando avanti a lui.
"Sei impazzito?" risposi.
"Verrò a New York,farò esami integrativi,tanto è solo un anno che devo recuperare." continuò girandosi verso di me.
"Zayn non fare una pazzia del genere,cambi tutto per cosa?" dissi volendo cancellare quel pensiero che aveva.
"Per stare con te,lo farei,mi preparerò gli esami velocemente e non cambierà nulla." rispose facendo spallucce. Il mio cuore ballava la conga,l'idea di averlo accanto a me anche a New York mi rendeva serena. Ma il mio cervello non poteva permettergli di fare una cosa del genere. Non poteva rinunciare tutto per me.
"Non puoi,ragiona." dissi guardandolo.
"Proprio perchè ci ho ragionato voglio farlo." rispose sorridendo.
"Non fare scelte affrettate,è la tua vita. Vediamo le cose come vanno tra di noi,se prendono una brutta piaga decideremo che cosa fare." proposi. Era più razionale così.
"Vivrò su un aereo.." disse ovvio.
"Saremo in due." risposi ridendo contagiandolo. Mi abbracciò e mi stese sulla sabbia calda posizionandosi al mio fianco reggendosi su un gomito. Il sole lo rendeva soprannaturale.
"E se vi fermaste a casa per qualche giorno invece di ripartire subito per Londra?" chiesi. Una volta a casa avrei dovuto sbrigare tante faccende,una di questa era l'iscrizione al college,mi sarebbe piaciuta l'idea di passeggiare con lui tra le strade affollate della grande mela. Avrei potuto fare da guida turistica ai ragazzi,conoscendo bene la mia città. Era un'ottima scusa per averlo ancora con me. Ci pensò un po' sù dopo che glielo proposi.
"Cosa diremo ai tuoi?" rispose.
"Che hai una voglia matta di visitare la città più bella del mondo." risposi ironica facendogli una smorfia.
"Si fa sempre quello che vuoi tu.." esclamò sconfitto poggiando la fronte sulla mia. Ritornare a casa adesso non era così triste.

-
Finalmente eravamo pronte per la nostra ultima serata. L'ultimo ad uscire dal bagno era sempre Zayn,ma ormai tutto lo sapevano e quindi anche se tardavamo non si lamentavano più. Uscimmo di casa e raggiungemmo il pub. Dopo che parcheggiammo l'auto entrammo nel locale. 
"Avete prenotato?" chiese il cameriere vedendoci entrare.
"Si,Horan." rispose Harry tenendo per mano Sally. Zayn fece lo stesso con me,e una volta che il ragazzo ci indicò il nostro tavolo,andammo dai nostri amici. Erano sedute da un lato le ragazze e da un lato i ragazzi,così anche noi quattro ci dividemmo. Il mio posto era tra Hope e Sally. Il pub era molto affollato. C'era musica,ma non troppo alta. Il cameriere venne a prendere le nostre ordinazioni e dopo un po' arrivarono al tavolo. Il panino era buonissimo,dubitavo fosse così buono visto che mi sono fidata del gusto di Niall ordinando lo stesso suo. 
"La smettete?" esclamò ridendo Hope a Louis e Niall. I due stavano facendo le solite poltiglie schifose che fanno i bambini con la cocacola ai ristoranti. In un bicchiere dove c'era della coca misero del succo di limone,sale,mollice di mane e altre cose vomitevoli che trovarono sul tavolo. Giravano quel miscuglio dalla puzza orribile proprio sotto il mio naso e quello della rossa. Avrei vomitato a momenti se non avrebbero smesso.
"Assaggia dai." incitò il biondo alla rossa che si ritirò subito indietro quando il bicchiere gli si avvicinò al viso.
"Che schifo Niall!" urlò facendo sorridere i due ragazzi. Il dj/tipo del karaoke/quello che metteva la musica passò dalla musica 70' che incitava al sonno a quella house facendo risvegliare i nostri animi. Appena sentimmo il volume delle casse aumentare noi ragazze,con uno sguardo d'intesa,raggiungemmo il centro del locale iniziando a ballare. Rimanemmo per quasi tutta la prima canzone le uniche a ballare nel pub,ma poi mano mano tanti gruppi di ragazzi si unirono al nostro ballo. I cinque vecchi rimasero seduti al tavolo preferendo osservare la scena. Ballavamo tutte noi riunite in cerchio senza badare troppo alla massa di persone che si muovevano attorno a noi. Ogni tanto davamo uno sguardo al nostro tavolo e puntualmente trovavamo i ragazzi fare lo stesso. I cinque erano rimasti come li avevamo lasciati: Zayn fumava la sua odiosa sigaretta,Niall e Louis continuavano a mettere schifezze nella loro poltiglia e Liam ed Harry bevevano della birra. Tutto tranquillo. Mi domando da quando sono diventata così ossessiva. Lasciai perdere per un'attimo le mie ossessioni e ritornai a ballare con le altre.

"Guarda quella bionda seduta al nostro tavolo!" urlò Harmony perforandomi un timpano. Dopo aver recepito il messaggio mi girai e vidi proprio quello che vedeva lei: una bionda zoccola,con altre due sue amiche altrettanto zoccole che civettavano con i ragazzi,tra cui c'era anche Zayn non che mio ragazzo. Restai immobile ad osservare la troia fino a che punto si spingesse e se il moro acconsentiva o meno. Osservai la scena per pochi minuti dopo di chè mi diressi verso il tavolo. Avevo visto troppo. Quella bionda davvero ci stava provando con Zayn? 
Oddio porco cane,sto diventato una pscicopatica ossessionata gelosa. Che cazzo mi prendeva? Mentre cercavo la risposta del perchè mi premesse così tanto la vicinanza di lei a lui avevo già raggiunto,quasi inconsciamente,il tavolo.
"Amore,non vieni a ballare?" dissi sedendomi sulle gambe di Zayn. Il moro sorrise leccandosi le labbra. Poi si avvicinò e mi baciò.
"In realtà stava parlando con me." si intromise la bionda.
"Stava,hai detto bene." risposi a tono mentre il moro mi stringeva a lui.
"E tu non dici nulla?" chiese a Zayn. Lui fece spallucce e sorrise.
"La mi ragazza vuole stare con me." rispose ovvio. Un sorriso di trionfo mi si stampò sul viso. La bionda,se fossimo stati in un cartone animato,adesso avrebbe il fumo che esce dalle orecchie.
"Anche loro sono impegnati,aria." dissi alle sue amiche/oche incitandole di levarsi dalle palle con un braccio. La troia numero uno si dileguò portando via con sè la sua mandria. 
"Devo farti arrabbiare più spesso.." sussurrò Zayn all'orecchio ridendo.
"Non se vuoi che combini una strage." risposi ironica facendogli l'occhiolino.
Ero gelosa di chiunque lo guardasse,anche dei miei occhi.

 

Heeeeeeeeeeei honeeey **
i'm baaack c:
ho postato un po' prima.
#fieradime
ringraziate Simona lol
allora: ecco che l'estate finisce, *cry*
ma non finirà tutto askjjkdgd
Lola gelosa è dolcissima.
Amo tanto la coppia Zayn/Lola in questo capitolo lool.
Voi cosa ne pensate? *faccia da cucciola*
nel precedente ci sono state poche recensioni,una a dirla tutta.
è stato davvero il capitolo più brutto che ho scritto allora çç
spero non mi lasciate dinuovo da sola anche in questo.

I need u è.è
confido in voi.
Ringrazio comunque tutte quelle che seguono questa storia.
I LOVE U SO MUCH.
Alla prossima.
un bacione.

 

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Capitolo 17
*** Back to NY. ***


Back to NY.

Tutto pronto. Tutte le nostre valigie fuori alla porta di casa che aspettavano di essere caricate sull'auto di Zayn. Fuori dal grande cancello che separava la casa dalla strada c'erano i nostri amici ad aspettarci. Eravamo i primi a partire,gli altri sarebbero partiti nei giorni successivi,solo Harmony sarebbe partita con noi,abitando anche lei a New York. In realtà doveva ritornare a casa già prima,ma abbiamo convinto suo padre per farla partire con noi. Caricammo i nostri bagagli in macchina e ognuno prese il suo posto. Harry aveva insistito tanto per stare dietro con Sally,quindi io mi accomodai sul sediolino anteriore accanto al moro. Non mi dispiacque,io amavo stare seduta ai sediolini di fianco al conducente. E' come se avessi la situazione sotto controllo della strada,e poi posso cambiare la stazione radio,distendere i piedi sul cruscotto,aprire il finestrino automatico,insomma ci sono parecchi vantaggi. Zayn mise in moto la macchina e varcò il cancello. 
"Fate buon viaggio ragazzi." disse Liam abbracciando Harry e Zayn. 
"Ti aspettiamo per Natale! Quest'anno sei obbligato!" rispose il moro sciogliendo l'abbraccio. Liam sorrise e acconsentì abbracciando June per i fianchi.
"Ciao Tommo,mi raccomando,studia!" esclamò Harry andando verso Louis che aveva già le braccia aperte per accogliere il suo abbraccio. L'abbraccio del riccio e del biondino si trasformò in un abbraccio di gruppo. Erano perfetti insieme quei cinque,era come se si completassero a vicenda. Io mi avvicinai alle ragazze,avrei salutato i ragazzi dopo,non volevo rompere il loro momento.
"E' stato un piacere conoscerti." dissi a Hope abbracciandola. Lei ricambiò sorridendo.
"L'anno prossimo voglio rivedervi." rispose la rossa riferendosi anche a Sally dietro di me.
"Sicuramente." rispondemmo in coro ridendo. Salutammo anche June e i ragazzi dopo che furono liberi. Sally abbracciò a lungo Niall,io Louis. Mi sarebbe mancato più di tutti. Era un coglione,ma in fondo gli volevo bene. Salutai comunque ognuno di loro e rientrammo in macchina.
"Chiamami quando arrivi." disse Louis alla sua mora stampandogli un bacio sulle labbra. La guardò per un po' e notò,come me,i suoi occhi lucidi. Sorrise amaro e le accarezzò la guancia con un dito.
"Ci vedremo presto,te lo prometto." disse con la sua fronte su quella di Harmony. A quella scena rattristai anche io,era davvero dura dire 'arrivederci' se sai che quella persona abita a chilometri di distanza da te.
La mora salutò per l'ultima volta il suo ragazzo e salì in auto tirando su con il naso. 
"Te l'ha promesso." esclamai girandomi verso di lei volendola rassicurare,sapevo quanto facesse male e paura la distanza. Lei sorrise come segno di ringraziamento.
"Lola nel cruscotto ci sono dei cd,predi quello di Chris Brown per favore." mi fece girare la voce di Zayn. Frugai nel cruscotto e trovai il cd. Lo presi e lo inserii nello stereo. Si parte.


"Manca ancora molto?" lamentava Sally stanca poggiata al finestrino. Io ero stata appena svegliata dalle urla del moro e del riccio che discutevano su quale strada prendere. Sbadigliai e guardai Zayn che stava facendo lo stesso sorridendo.
"Buon giorno piccola." disse per poi ritornare con gli occhi sulla strada. Sento che non ho più gli organi interni,si sono disintegrati,sciolti,mi sento tutto un bollore,ho improvvisamente caldo e il battito del cuore alterato. Tutte queste emozioni solo perchè mi ha chiamata 'piccola',non è stato il primo,ma l'unico a farmi provare cose del genere con una sola parola. Sorrisi sentendo il rossore sulle guance e mi girai verso la bionda che attendeva ancora una risposta che interessava anche me.
"Un'oretta,poggiati sulle gambe se vuoi,così riposi." rispose Harry facendo stendere Sally con la testa sulle sue gambe. Sorrisi. Mi voltai verso Harmony e la trovai a dormire placidamente con le cuffie del suo ipod nelle orecchie.
"Ha chiamato tua madre mentre dormivi,voleva sapere dove eravamo." disse il moro dopo che mi rigirai.
"Ora la richiamo." risposi. 
"Prendi il mio telefono,il tuo si è spento,Harry ci ha giocato tutto il tempo." mi indicò il suo blackbarry vicino lo stereo. Guardai seccata il riccio che sorrideva e batteva le palpebre per sembrare tenero. In effetti lo era. Scossi la testa sorridendo e presi il telefono di Zayn,composi il numero di mia madre che rispose dopo pochi squilli.

'Mamma' dissi quando accettò la chiamata.
'Tesoro,dove siete?'
'Un'oretta e saremo a casa.'
'Vi preparo qualcosa,sarete affamati.'

'Ottimo.'
'Ho già messo in ordine la stanza per Harry e Zayn,sono così felice che rimangano da noi!' esclamò entusiasta. Beh almeno era contenta quanto me.
'Sei la migliore' risposi ironica ridendo.
'A più tardi,non correte' disse e attaccò.

Il viaggio proseguì tranquillo,anche se le canzoni di Chris iniziavano a stare un po' sulle palle a tutti. 
Arrivammo a casa per ora di cena e tutti,come preventivato da mia madre,avevano fame. Invitai Harmony a rimanere da noi per la cena ma doveva ritornare,i suoi erano abbastanza pesanti come genitori. Papà vedendoci parcheggiare in giardino venne a darci una mano cone le tante valigie.
"Lascia a me Amir,c'è la faccio." disse Zayn a mio padre prendendogli la valigia tra le mani. Vedere i miei uomini insieme mi rendeva..felice forse? Probabile. 
"Mamma!" esclamai vedendola arrivare verso di noi. L'abbracciai forte,mi era mancata.
"Tesoro!" rispose. Sorridevamo entrambe. Sally ci raggiunse e salutò anche lei mia madre,non che sua seconda madre,o almeno lei così la classificava.
"La cena è pronta,metterete dopo a posto le valigie,avrete sicuramente fame." disse mamma chiudendo la porta alle nostre spalle dopo che portammo tutte le valigie dentro. I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e,seguiti da mio padre altrettanto affamato,presero i loro posti a tavola. 
"Vado a prendere le cose in cucina,sedetevi." disse a me e Sally. Non che io volessi fare la donna di casa,ma volevo ugualmente aiutarla,lei non voleva l'aiuto e fu migliore. Io e la bionda andammo a sederci ai nostri soliti posti. Zayn parlava tranquillamente con papà. Vorrei un po' della sua calma. La nostra situazione,avendo la figura di mio padre avanti mi rendeva nervosa. Ero sicura al 101% che se solo avesse saputo,non l'avrebbe mai accettata.Ci teneva alla famiglia,per lui sarebbe stato una specie di scandalo sapere una cosa del genere,anche se io e Zayn non eravamo quasi per niente cugini. Quindi con lui non avrei potuto aprire bocca su questa faccenda. Mia madre invece,come tutte le madri,avrebbe capito e quando sarei dovuta partire mi avrebbe anche aiutato anche con papà. Dovevo spiegargli tutto al più presto.
Cenammo proprio come una famiglia,con due membri aggiuntivi,Zayn e Harry che parevano stare proprio a loro agio. Stavano parlando di cose maschili,basket,calcio..cose che mio padre adorava. Io e Sally aiutammo mamma a sparecchiare dopo aver finito la cena. 
Restammo a parlare ancora per un po' della nostra vacanza in salone fino a che la stanchezza non si impossessò di noi. Eravamo stanchissimi,soprattutto Zayn che aveva guidato per parecchio tempo.
"Noi andiamo a dormire papà." dissi interrompendo il suo discorso.
"Lola,le lenzuola per il letto di Sally sono nell'ultimo cassetto." disse mamma mentre beveva il suo tè. Annuii.
"Buonanotte ragazzi." dissero in coro i miei genitori e noi quattro ricambiammo con un sorriso stanco e ci avviammo alle nostre camere. La stanza degli ospiti era infondo al corridoio,affianco a quella dei miei. 
"Stanotte dormirai senza di me." disse Zayn quando ci fermammo vicino la porta della stanza. 
"Non dormirò,credo." risposi abbracciandolo. Per tutta la serata non avevo potuto nemmeno abbracciarlo,per mio padre sarebbe stato un gesto incriminato. Mi mancava il contatto con lui.
"Non puoi restare in camera nostra?" chiese dandomi un bacio sulla testa.
"Se voglio finire la mia vita adesso si." risposi ironica facendolo sorridere.
"Buonanotte piccola." disse dandomi un bacio sulle labbra. Non le sentivo sulle mie da troppo tempo. Il bacio casto diventò in un nostro bacio. Sentimmo dei passi avvicinarsi e ci staccammo velocemente prima che qualcuno potesse vederci. Lui raggiunse Harry in camera e io Sally. Prima di mettermi a letto aspettai vicino la porta con la curiosità di scoprire il proprietario di quei passi,quasi sicura di sapere a chi appartenessero. Quando la figura di mio padre passò davanti la porta della mia camera la mia teoria fu affermata e potetti raggiungere il mio letto.

'mi fai spazio? sto arrivando.' era un messaggio di Zayn.

-
Dopo una rigorosa colazione e una splendida dormita in compagnia del ragazzo che avevo sempre desiderato avere al mio fianco,andare ad iscrivermi al college non sembrava così una brutta cosa. Chiamai Harmony che mi accompagnò alla mia futura scuola. Con me venne solo Zayn,poichè Sally doveva ritornare a casa per iniziare a fare le valigie,di nuovo. Il riccio andò con lei,come se fosse una novità. Non usammo la macchina per raggiungere la metro dove ci aspettava la mora,visto che ci abitavo a dieci minuti di distanza,e poi c'era un bellissimo sole quella mattina a New York. Passeggiare di nuovo nella mia città era una sensazione bellissima. Mi erano mancati tantissimo tutti questi negozi,le strade affollate di persone che andavano di fretta,i taxi gialli,le insegne luminose sui grattacieli. Zayn si guardava intorno esterrefatto. Eravamo entrambi stupefatti dalla bellezza della grande mela. Io lo ero ogni volta che varcavo la porta di casa. Per me New York è la città in cui tutti vorrebbero vivere,non mi trasferirei in nessun'altra città. 
"Harmony!" esclamai vedendola all'entrata della metro.
"Lola perchè corri?" domandò Zayn faticando a starmi dietro.
"Sei nella città più frenetica del mondo,dovresti farlo anche tu." risposi ironica. Lo trascinai con la mano vicino alla mora.
"Buongiorno" disse lei una volta che la raggiungemmo.
"Anche tu corri Harmony?" chiese il moro. Io e Harmony sorridemmo.
"Certo Malik." rispose dandogli uno schiaffetto sulla spalla. Scendemmo le scale della metropolitana con Zayn che sbuffava in continuazione. Il treno arrivò non appena raggiungemmo il piano inferiore. Per una volta la fortuna è dalla nostra parte. La nostra fermata era una delle ultime,e mano mano che il treno si fermava il vagone si svuotava. Ci sedemmo solo per un paio di fermate dopo di chè arrivò anche la nostra. 
'Manhattan'.
"Dista molto da qui?" chiesi alla mora una volta che uscimmo alla luce del sole.
"E' dietro questa strada,vieni." risposi. Presi la mano del moro che si sentiva chiaramente spaesato. Lo guardai e sorrisi,averlo con me in questo momento significava tanto,stavo facendo un passo importante per il mio futuro e la sua presenza mi dava sicurezza.

"Non sbagliare la firma." mi disse Zayn ironico capendo che ero in tensione per quello che stavo appena facendo. Avevo il modulo d'iscrizione davanti a me e la penna tra le mani,ormai diventate sudate.
"Mi aiuti molto." risposi ridendo e mettendo la prima firma di una lunga serie sul foglio. Diedi il modulo alla zia di Harmony al di là del vetro e lei me ne consegnò un altro.
"E' per i corsi extra." spiegò indicandomi dove firmare. Completai anche questo modulo.
"Hai il diploma con te?" mi chiese io annuii e lo presi dalla borsa mantenuta dal moro.
"Ecco." dissi porgendoglielo.
"Perfetto,ci vediamo per la metà di settembre allora. Benvenuta al Baruch." disse sorridendo la donna sulla cinquantina. Sentii squillare il telefono nella tasca e lo presi.
"Dai a me,rispondo io,tu finisci qua." esclamò Zayn prendo il mio iphone tra le mani. Continuai ad ascoltare tutti i corsi che avrei dovuto frequentare in questa scuola che elencava la segretaria che aveva dato il cambio alla parente della mora. C'erano davvero tantissimi corsi,uno che catturò la mia attenzione fu quello di giornalismo.
"Lola,scusami se ti interrompo,era Sally al telefono,dice che dobbiamo ritornare a casa subito." disse il moro terminando la chiamata.


 

I'm heeeeeeeeereeee!
rieccomi c:

non ve lo aspettavate vero? mlml 
sorpresaaaaaa! lol
tronando seri e parlando del capitolo:
a me pare abbastanza lungo,che ne dite?
mi piace tantissimo la scena tra Lou e Harmony c:
che cuccioli :')

Cosa sarà mai significherà la telefonata di Sally?
lo scopriremo solo leggendo mlmlml
non anticipo nulla,sono un po' cattivella.
A voi che ve ne pare di questo capitolo? **
sincere.
Voglio comunque ringraziare tutte quelle che non mi lasciano sola
con le recensioni c:
ma anche alle lettrici silenziose.

Insomma ringrazio tutte,oh.
Ora posso andare in pace (?)
alla prossima.

love u all <3

 

 

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Capitolo 18
*** Old friends. ***


Old Friends.


“Cosa ti ha detto?” chiesi a Zayn allontanandomi dalla scrivania della segreteria.
“Che era urgente,dobbiamo andare a casa sua..” rispose confuso. Se avessi risposto io dal tono di voce di Sally avrei capito se c’era da preoccuparsi o meno,non potevo pretenderlo dal moro questo.
“Andiamoci subito allora.” Dissi mettendo i documenti nella borsa. Gli presi la mano e dopo aver salutato cordialmente la gentile donna seduta uscimmo dall’edificio. Camminavamo frettolosamente tra le strade affollate fino a che arrivammo alla metro. Questa volta la fortuna non fu dalla nostra parte,il prossimo treno sarebbe arrivato tra 15 minuti,come indicato sul tabellone. Sbuffai e lasciando la mano di Zayn andai a sedermi su una panchina libera in fondo alla stazione. Avrei voluto sapere cosa fosse successo a Sally o in generale,sa benissimo di quanto mi preoccupo perciò mi chiama solo nei casi più gravi,se così si possono chiamare. Non sapere completamente nulla mi dava un nervoso,odiavo non sapere mai niente.
“E’ tutto ok,calmati..non sembrava grave.” Disse Zayn sedendosi affianco a me poggiando una mano sulla mia gamba. Lo guardai e mi sorrise. Quel sorriso mi fece dimenticare tutte le preoccupazioni,forse inutili,che mi stavano assillando pochi momenti prima. Sorrisi anche io quasi involontariamente,chissà perché sorridevo ogni volta che mi era vicino. Abbracciai il suo braccio e poggiai la testa sulla sua spalla,mi strinsi a lui facendolo sorridere,e forse anche meravigliare. Era il primo ‘momento tenero’, se così possiamo definirlo,di mia iniziativa. In realtà mi è venuto spontaneo farlo,molte cose mi riuscivano spontanee negli ultimi tempi.
“Hai un ipod in quella borsa?” chiese indicando la borsa,o per meglio dire,borsone ai miei piedi. Ricordai di avere delle cuffiette in qualche taschino interno,l’impresa era trovarle. Annuii e a malavoglia mi staccai da lui per arrivare alla borsa. Iniziai a frugarci dentro. Era buio. Dio quante cose inutili che ho. A volte odio essere disordinata,non trovo mai nulla. Cercai in fine nelle tasche non avendo trovato niente nel resto della borsa. Si. Finalmente. Uscendo di nuovo con la testa fuori la borsa tirai fuori con la mia coda di cavallo anche le cuffie bianche dell’iphone. Sospirai aggiustando i capelli fuoriusciti dal codino e mi girai verso Zayn che ormai era piegato in due dal ridere. Bel fidanzato.
“Stronzo.” Esclamai inserendo le cuffie nel telefono e premendo il tasto play. Avrei ascoltato la mia musica da sola.
“Eddai..” disse ancora con un mezzo sorriso sul viso. Finsi di non ascoltarlo e iniziai a canticchiare ‘Diamonds’ dell’immensa Rihanna. Amavo quella canzone.
“Tanto io prendo lo stesso la mia cuffia.” Esclamò tirando il filo verso di lui. Non mi opposi e lo lasciai fare,posò un braccio attorno alle mie spalle e iniziò a canticchiare anche lui,di certo era molto più intonato di me,anche se non ci voleva tanto per superarmi.
 
‘we’re beautiful like diamonds in the sky..’
  sussurrò guardandomi involontariamente . Per quell’attimo la canzone sembrava descrivere noi due,o almeno lui. Lui era bello come un diamante nel cielo,per me lo era. Il suono della sirena che avvisava l’arrivo del treno mi fece ritornare sul pianeta terra. Stoppai velocemente l’mp3 e misi il telefono in borsa.
“Muoviti Lola!” urlò Zayn avvicinandosi verso il vagone meno vuoto. Lo raggiunsi correndo e salimmo al volo. La corsa durò poco,dopo la metro prendemmo un pullman che fermava esattamente avanti casa della bionda. Finalmente a breve avrei scoperto cosa era successo di così importante. Scendemmo dall’autobus.
“E’ quella tutta bianca.” Dissi al moro indicando la villetta McCol. C’erano delle macchine parcheggiate fuori familiari. Uno lo era eccessivamente,era quella di Sean. Degludii e cercai di tenere a bada il nervosismo semmai in quella casa ci fosse lui. Zayn per fortuna non si accorse di nulla.
‘uno,due,tre….’ Sospirai e suonai al campanello.
“Finalmente!” urlò Sally aprendo la porta. “Menomale che ti ho detto che era una cosa importante.” Continuò andando in salone,entrai in casa come se fosse la mia e chiusi la porta seguita dal moro.
“Allora?” chiesi andando verso il divano. “A me sembra tutto apposto.” Dissi sedendomi. La bionda si girò verso la cucina e fece cenno con il capo di ‘si’.
“Bentornata!” urlarono in coro i miei amici di sempre correndo verso di me. Dopo pochi secondi mi ritrovai sovrastata da loro e dalle loro urla e risate. Otto persone su un divano che facevano i coglioni,otto amici che erano sempre stati insieme in qualunque situazione,otto bambini che ormai erano adulti. Tra di loro ne mancava uno,Sean. Pensai davvero che Dio esistesse in quel momento.
“Cosa ci fate qui ragazzi?” esclamai dopo che ripresi fiato.
“Volevamo passare una serata tutti insieme.” Disse Karen ancora attaccata a me come un koala.
“Mi sei mancata..” esclamò Summer abbracciandomi. Anche loro mi erano mancate,tantissimo. Erano le mie amiche da anni. Le abbracciai entrambe mentre Mike,William e James si presentavano a Zayn e Harry che parevano a loro agio.
“Sei mancata anche a me..” disse una voce,quella voce varcando la porta. Mi gelai sul colpo riconoscendolo. Lo guardavo avvicinarsi,più si avvicinava più i ricordi di lui e me insieme si facevano vivi dentro di me. Tutto mi passò avanti in quel momento,le risate fatte insieme,le stronzate,il nostro primo appuntamento,ma mi passò avanti anche tutte quelle scene buie delle settimane precedenti,tutto il dolore che avevo provato a causa sua,tutto quello che avevo fatto a causa sua. Mi aveva spinta lui lontana da noi.
“Ciao..” disse vicino al divano sorridendo appena. Non risposi e abbassai lo sguardo. Sentii qualcuno sedersi accanto a me,alzai poco gli occhi e capii che era chi volevo fosse: Zayn.
“Rispondilo.” Mi sussurrò cingendomi le spalle. Alzai la testa sospirando,temevo che riguardando in quegli occhi avrei dimenticato tutto quello che mi ero ripromessa su di lui,di ritornare indietro e quindi con lui.
“Ciao.” Risposi nascondendo la voce tremante.
“Lui sarebbe?” mi chiese indicando il ragazzo al mio fianco.
“Io sono Zayn.” Disse il moro sorridendo con fare sicuro porgendogli la mano.
“Sean.” Rispose con aria irritata. Nessuno dei tre parlava,sembrava di essere in una bolla di sapone,isolata da tutto,sentivo le voci dei ragazzi in lontananza.
“Mi serve un po’ d’aria.” Dissi alzandomi e andando verso il balcone.
“Anche a me.” Esclamò Zayn seguendomi. Poggiai i gomiti sul muretto freddo e sentii la finestra chiudersi.
“Cosa vuole?” chiese il moro accendendosi una sigaretta.
“Non lo so..” risposi sincera guardando il vuoto.
“Che ti prende Lola?” disse girandosi verso di me,mi guardava come se volesse capire la mia espressione,mi stava studiando.
“Nulla Zayn,solo che mi fa strano riaverlo avanti adesso,tutto qui.” Dissi.
“Perché ti fa strano? Sei ancora innamorata di lui? Hai già dimenticato quello che ti ha fatto?” esclamò alzando la voce.
“Mi fa strano perché è normale che lo faccia. Non ho dimenticato quello che mi ha fatto e tantomeno ho dimenticato lui.” Risposi alterandomi. Stavo parlando senza pensare. Vomitavo parole forse anche prive di senso. Avrei voluto urlare per liberarmi di quel peso che avevo adesso dentro rivedendolo.
“Lo dimenticherai mai?” disse guardandomi negli occhi. I suoi erano cambiati,dal nocciola erano diventati neri.
“Sto a buon punto se adesso qui con me ci sei tu e non lui.” Sussurrai distogliendo lo sguardo.
“Lola stai bene?” sentii aprirsi la finestra riconoscendo subito la voce. Mi girai per confermare la mia ipotesi.
“Non ti riguarda,scusaci ma stavamo parlando.” Rispose il moro al mio posto lanciando il filtro della sigaretta al piano di sotto.
“Perché non dovrebbe riguardarmi?” esclamò il biondo avvicinandosi a noi.
“Non te ne sei fottuto di lei tutta l’estate e adesso vuoi fare la parte del ragazzo premuroso che si interessa?” disse a tono Zayn lasciandosi scappare una risata nervosa.
“Non sai niente di noi,e tanto meno di me.” Rispose il biondo.
“So quel che mi basta per reputarti un coglione,e adesso facci passare.” Esclamò il moro prendendomi la mano. “Io e la mia ragazza dobbiamo andare.” Finì lasciando Sean fuori da solo.
“Zayn cos’hai?” chiese Harry dopo che entrammo trovandosi vicino la finestra.
“Dov’è Sally,Harry?” domandai con un nodo in gola.
“In cucina.” Rispose. Senza ascoltare le sue successive domande al moro trattenni ancora un po’ le lacrime e raggiunsi con il trucco intatto la bionda.
“Lola..” disse la mia amica vedendomi entrare e chiudere la porta. Guardandola negli occhi feci uscire finalmente le lacrime che stavo trattenendo. Sally posò i vassoi sul tavolo e mi si avvicinò.
“E’ tutto ok..” sussurrò accarezzandomi la testa mentre io sprofondavo tra le sue braccia esili.
“Devi solo abituarti.” Disse capendo cosa mi aveva fatto crollare. Ancora una volta uno sguardo tra di noi era meglio di mille parole. Mi lasciavo accarezzare la testa mentre gli sporcavo la magli di matita e mascara. Non avevo mai pensato ad un nostro incontro. La cosa che mi destabilizzò non fu tanto incontrarlo ma il fatto che adesso Zayn non era più sicuro di me,era forse questo quello che mi stava facendo stare così. Aveva dubitato di me,non sapendo che questa volta io sono sicurissima su quello che voglio. Ma con lui non avrei sbagliato,avrei riconquistato di nuovo la sua fiducia,e dovevo farlo quanto prima. Tirai su con il naso e guardai gli occhi azzurri preoccupati della mia amica.
“Spero solo si fidi ancora di me..” sussurrai.
“La tua è una reazione normalissima,e poi perché non dovrebbe fidarsi di te?” rispose Sally sorridendo. Dal salone si sentivano urla disumane,era una cosa normalissima quando eravamo tutti insieme ma stavolta erano urla diverse.
“Scusami un attimo eh,sti stronzi devono farmi richiamare da sta zitella affianco.” Esclamò la bionda andando di là. Sorrisi per il suo atteggiamento e asciugai il viso seguendola.
“Calmati Zayn,cazzo!” sentii urlare da una voce molto simile a quella di Harry. Andai verso il salone più velocemente e la scena,anche se io la definirei rissa,che mi si presentò avanti avrei preferito non vederla. Zayn era mantenuto da Harry alle sue spalle mentre Sean da Mike. Erano impazziti,urlavano di tutto ed entrambi avevano uno sguardo di fuoco,oltre il loro viso rosso di rabbia. Non potevo restarmene impalata con le mani in mano,ero certa che la causa del loro litigio fossi io,non avrebbero avuto alto motivo. Io sono un problema,in tutti i casi. Mi feci largo tra James e Karen,non ascoltai le preghiere di Sally di farmi da parte,e mi misi tra tutti e due costringendoli così a fermarsi.
“Smettetela,subito!” urlai allargando le braccia.
“Lasciami Mike!” urlò Sean liberandosi della presa.
“Che cazzo vi salta in testa a tutti e due?” sbraitai rivolgendomi ad entrambi,ma di più al moro. Nessuno dei due parlava.
“Allora? Non avete nemmeno l’educazione di discutere fuori,siete in una casa non vostra.” Urlai di nuovo conoscendo anche la problematica dei vicini rompi coglioni di Sally.
“Io me ne vado..” disse Sean portando la mano sul naso sanguinante. Insieme a lui andarono via tutti,tranne Harry. Rimanemmo noi quattro in casa che ormai era diventata un campo di battaglia,era un completo casino. Iniziai ad aiutare Sally a mettere le cose al loro posto,tra poco sarebbe ritornata la madre. Non rivolsi lo sguardo a Zayn,ero troppo incazzata con lui e per evitare ulteriori litigi meglio che me ne stavo zitta. Presi i bicchieri sporchi dal tavolino di fronte al divano e andai in cucina dove c’era Harry che tamponava il labbro rotto del moro con del ghiaccio. Guardai furtiva la scena,mi infastidiva vederlo dolorante vicino al lavandino per colpa mia,perché di certo la colpa era mia. Ritornai di là da Sally.
“Harry mi ha spiegato un po’ la cosa..” disse la bionda sistemando i cuscini.
“Non mi interessa.” Risposi posando il telecomando vicino al televisore.
“La colpa non è sua,credimi.” Esclamò guardandomi.
“Sally colpa sua o no dovevano ridursi così?” urlai innervosita.
“No però..”
“Però niente,io me ne vado,domani mattina ti aiuto con le valigie.” La interruppi prendendo la borsa dall’attaccapanni e aprendo la porta. Iniziai a camminare verso casa,anche se camminare era una parola grossa,trascinavo i piedi per terra muovendomi così alla velocità di una tartaruga appena sveglia. Dentro di me c’erano due vocine,se così possiamo chiamarle. Una voleva sapere tutto,l’altra voleva fare la parte dell’indifferente dimenticandosi che il problema era lei. Pressai la mia testa tra le mani come per far tacere quelle voci interiori che mi stavano massacrando il cervello. Mi sentii tirare per un braccio e mi girai di scatto ritrovandomi un Harry affannato alle mie spalle e Zayn che ci stava raggiungendo un po’ zoppicante.
“Ma sei sorda? Ti sto chiamando da secoli.” Affannò il riccio accovacciandosi.
“Non ti ho sentito,semplice Harry.” Risposi per poi girare i tacchi e proseguire.
“Eddai neanche un po’ pena ti faccio?” chiese il riccio seguendomi.
“No.” Risposi secca.
“Lola.” Urlò questa volta una voce più roca. Non mi fermai e andai avanti camminando.
“Fermati,per favore.” La voce si addolcì e si fece più vicina a me.
“Girati.” Disse facendomi girare verso di lui. Guardavo il suo viso gonfio e il suo labbro rotto e la rabbia mi ribolliva dentro.
“Perché l’hai fatto?” chiesi toccandogli piano la ferita.
“Ti ho solo difeso..” rispose con una smorfia provocata dal dolore.
“Da cosa?” domandai ascoltando la vocina che voleva sapere tutta la verità.
“Dopo che siamo rientrati e tu sei andata da Sally in cucina mi si è avvicinato e..” iniziò diventando sempre più nervoso. “mi ha detto qualcosa che non è stato di mio gradimento.” Finì non volendo essere chiaro.
“Non ti capisco Zayn..” dissi confusa.
“ ‘Attento,come ha lasciato me nella merda ti lascerà anche a te,è solo una puttana’ “. Recitò le parole che probabilmente disse Sean. “Non ci ho visto più,io so che non è vero,è stata una provocazione e ho sbagliato a reagire ma non potevo starmene lì zitto.” Continuò volendosi scusare e forse percependo la delusione sul mio viso. Ero letteralmente scossa. Sean si stava rivelando la persona che mai avevo pensato potesse essere. Non era il mio migliore amico che avevo conosciuto cinque anni fa. Era un mostro. Prima non avrebbe mai detto una cosa del genere per ferirmi o anche solo per ripicca contro Zayn,perché ora l’ha fatto? Sentii gli occhi pungere,determinate cose dette da una delle persone più importanti della tua vita fa uno strano effetto,fa male. Ma forse era arrivato il momento di considerare Sean come un ‘ex persona più importante della mia vita’. Dopo questa bravata mi farebbe schifo guardarlo negli occhi. Gli ho dato tutto quello che avevo e mi ha ripagato in questo modo,chiamandomi puttana,avanti a tutti. E’ una cosa imbarazzante e umiliante,per me. Non volevo piangere,non adesso,non davanti a Zayn.
“Voglio tornare a casa.” Sussurrai guardando l’asfalto.
“Lola..”
“Zayn voglio tornare a casa,voi fate quel che volete.” Dissi senza guardarlo in faccia,sarei scoppiata,come mio solito. Mi girai dalla parte opposta alla sua e iniziai a camminare.
“Noi veniamo con te.” Disse Harry facendosi più vicino,dopo non molto anche Zayn mi si avvicinò. Il tragitto verso casa fu una cosa straziante,e non solo fisicamente,desideravo il mio letto e la mia camera. Finalmente la mia casa ci apparve come un miraggio davanti. Aprimmo il cancelletto con le mie chiavi e bussammo alla porta,i miei erano in casa,l’auto era parcheggiata in giardino.
“Salve…” iniziò mia madre aprendo la porta. “Zayn ma cosa..” continuò notando la faccia del moro.
“Niente.” Sbottò quest’ultimo e corse vicino le scale. Io e il riccio lo seguimmo dentro. Papà era sul divano come suo solito e nel girarsi si accorse anche lui della faccia livida del nipote assumendo un’espressione arrabbiata. Mi guardò rimproverante.
“Non voglio parlare,voglio solo dormire,a domani.” Dissi prima che potessero fare qualche domanda salendo le scale.
“Zayn hai bisogno di qualcosa?” chiese mamma preoccupata.
“Me ne occupo io.” Risposi e ricevetti uno sguardo di ringraziamento dal moro che in quel momento si sentiva chiaramente in difficoltà,aveva gli occhi di quei due puntati addosso come dei fucili.
“Beh,io vorrei restare un po’ qui per parlare con voi,sembrate delle persone simpatiche..” disse il riccio avvicinandosi al divano e quindi a mio padre.
“Harry!” esclamammo in coro io e Zayn per farlo salire con noi.
“Ecco ma non posso,a domani,notte.” Disse sorridente e salutando i miei. Sorrisi per la sua idiozia,almeno qualcosa di buono nella sua giornata l’aveva fatta. Ci raggiunse sulle scale e salimmo insieme verso le nostre camere.
“Tesoro.” Rispose al telefono il riccio e a giudicare dalla sua voce e dai suoi occhi quel tesoro era chiaramente Sally. Scossi la testa sorridendo appena.
“Voi che ti medichi?” chiesi a Zayn una volta al piano di sopra.
“Non ne ho bisogno.” Rispose secco andando verso la sua camera.
“Possiamo parlare?” mi chiese vicino alla porta. Scossi il capo,non avevo voglia di parlare con nessuno,volevo starmene con me stessa.
“Ho bisogno di stare da sola..” risposi ed entrai in camera lasciando un’espressione desolata sulla faccia del moro. Chiusi la porta e iniziai a spogliarmi cercando di non ripensare a quelle parole che mi rimbombavano nella mente da ormai un’ora. Aprii l’armadio per prendere una felpa abbastanza grande e comoda che mi coprisse un po’ il sedere. Nel cercarla trovai una maglia di.. di nessuno. La presi con tutto lo sdegno che provavo nei suo confronti e andai in bagno,presi le forbici e iniziai a tagliarla con rabbia. Distruggevo la maglia con la stessa voglia di distruggere lui. La tagliai fino a ridurla in stracci. Ecco cos’era lui adesso,uno straccio. Anche se io adesso mi sentivo così. Fermai le lacrime che stavano uscendo,basta. Non lo meritava più. Non meritava più nulla. Mi asciugai il naso e andai verso il letto. Poggiai la testa sul cuscino liberandola da tutti i pensieri. Stavo quasi svuotandosi del tutto quando la vibrazione dell’iphone mi distrasse.

‘scusami,l’ho fatto solo per te…’ era un messaggio di Zayn. Sorrisi inconsciamente,almeno oltre ad essere un problema ero importante,se così potrei definirmi,per qualcuno. Riposai il telefono sul comodino ma dopo pochi secondi lo ripresi a causa di un altro messaggio.

‘se si è scusato il minimo che tu possa fare adesso è venire di qua e abbracciarlo,se non vuoi parlargli,consideralo un consiglio da amico ;) H.’ era di un numero sconosciuto la firma mi fece riconoscere il mittente. Erano telepatici quei due senza alcun dubbio. Forse sotto esortazione di Harry e lo scomparire lento del desiderio di voler restare da sola scesi dal letto. In quel momento mi sentivo quasi in dovere di ringraziare Zayn,aveva preso dei pungi in faccia a causa mia,dovevo farlo in un certo senso no?  Feci un respiro profondo e aprii la porta per andare verso la camera dei ragazzi,sicura del fatto che i miei stessero già dormendo. Raggiunsi la stanza in punta di piedi per non svegliare i vecchi. La porta era socchiusa così la aprii lentamente. Il letto del moro era vuoto mentre Harry era nel suo con il cellulare tra le mani,si accorse di me e alzò il viso sorridendo.
“Vai lì..” sussurrò indicando il letto vuoto. Entrai lentamente avvicinandomi al materasso.
“Dov’è?” chiesi allo stesso modo.
“In bagno,fatti trovare qui.” Rispose posando il telefono sul comodino. Sorrisi per l’idea avuta dal riccio e mi infilai sotto al lenzuolo.
“Io farò finta di dormire,non fatelo in mia presenza.” Disse prima di girarmi le spalle. Ridemmo entrambi per la sua pessima battuta.
“Ciao Liam,grazie sei un amico.” Sentii la voce di Zayn farsi più vicina alla porta,misi la testa sotto il lenzuolo. Il rumore della chiave che girava e  passi si facevano più pesanti mi avvertirono che si stava avvicinando. Sbuffò togliendosi,probabilmente,la maglia e il pantalone.
“Che stanchezza.” Esclamò stiracchiandosi. “Coglione già dormi?” chiese al riccio che fingeva di fare il bello addormentato.
“Sei un caso perso.” Esclamò alzando il lenzuolo. Quando mi scoprì la sotto la sua espressione era un misto di sorpresa e confusione.
“Che ci fai qui?” chiese sorridendo.
“Posso dormire con te?” chiesi alzandomi un po’ per poggiare la testa sul cuscino. Il sorriso si allargò ancora di più contagiando anche me.
“Non aspettavo altro.” Rispose entrando nel letto. Mi avvicinò a lui e cinse le mi spalle con un braccio. Il suo profumo forte e il petto che si alzava e abbassava lentamente furono il mio sonnifero,la rabbia che provai nei minuti precedenti era dimenticata,tutto veniva dimenticato in questo momento.



Non sono morta è.è
i'm baaaaaaaack.

con un ritardo assurdo e vi chiedo perdono e pietà (?)
è un periodo critico ç_ç
spero mi scusiate per il ritardo.
non aggiungo altro.
spero il capitolo vi piaccia.
grazie a tutte.

i need u.
love u so much. **

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Capitolo 19
*** i'll miss u. ***


i'll miss u.

Sally.
Il giorno che aspettavo da anni era arrivato. Questa domenica non sarebbe stata come tutte le altre,sarebbe stata quella che avrebbe cambiato la mia vita. Da domani svegliandomi non vedrò più la statua della libertà quando camminerò per la città,i taxi gialli o i tanti cartelloni pubblicitari luminosi,ma il Big-ben,la London Eye e il Tamigi. Da domani vivrò la mia vita nella città dei miei sogni,frequenterò l’università che ho sempre voluto frequentare e non sarò sola come immaginavo di essere una volta trasferita lì. Ci sarebbe stato Harry con me,costantemente presente in tutta la mia giornata,poiché frequentava anche lui la Columbia,fortuna? Beh penso di si. A tutte queste cose positive si opponeva una negativa,forse l’unica ma che per me contava molto: essere distante da Lola. Si è vero che ci siamo promesse di prendere ogni settimana un aereo per poterci vedere,ma il fatto di non averla sempre vicino un po’ mi spaventa,negli ultimi anni abbiamo vissuto completamente in simbiosi. Parlando della mia migliore amica,era in ritardo,come al solito. Penso che perfino il suo essere ritardataria mi mancherà. Avevo iniziato a fare la prima valigia destinata alle scarpe nel frattempo che arrivasse. Harry era giù con mia madre a parlare di non so cosa,parlavano sempre di qualcosa. Mia madre fortunatamente l’ha presa bene la notizia che il mio ragazzo frequenterà la mia stessa scuola,e poi cosa ancora più importante,il riccio le piace,quanto a mio padre,non sa nemmeno la sua esistenza. Era in viaggio per lavoro e non lo rivedo dall’ultima volta che sono partita per Los Angeles,ma ormai sono abituata alla sua assenza. Buttavo nella valigia blu tutte le scarpe che erano nella scarpiera,non potevo lasciarne nemmeno una. Sentii bussare la porta sicura che fosse Lola. Mamma andò ad aprire lasciando il riccio libero di salire su.
“Sally è Lola.” Disse mia madre dal fondo delle scale.
“Falla salire!” urlai. Nel frattempo Harry era vicino la porta della mia camera con una catasta di panni tra le mani che gli superava la testa rendendolo incapace di vedere davanti a lui. Mi stavo godendo quella buffa scena del riccio che cercava di aprire la porta invano. Mi lasciai scappare una risata abbastanza rumorosa facendolo girare verso la scarpiera al centro del corridoio.
“Mi aiuti invece di ridere?” disse innervosito.
“Quanto rompi,vai eccoti aperta la porta.” Fece il suo ingresso la mora con il suo solito garbo e ritardo. Mi si avvicinò dopo che posò la borsa in camera.
“Scusami,sarei dovuta essere qui mezz’ora fa,lo so ma ho discusso con mia madre e ho tardato.” Disse prendendo un paio di nike e mettendole nella borsa. Sorrisi accettando le sue scuse e continuai a sistemare le scarpe.
“Perché avete discusso?” chiesi chiudendo la cerniera della valigia e alzandomi da terra.
“Stanotte ho dormito con Zayn..” mi rispose semplicemente con un sorriso realmente felice.
“Grazie Harry.” Disse il riccio avvicinandosi a noi  dandomi un bacio.
“Che cosa c’entri tu?” gli domandai toccandogli i ricci. Li amavo,erano sempre morbidissimi.
“Mi ha consigliato lui di andare da Zayn ieri sera dopo quello che era successo..” rispose al suo posto la mora. “Consiglio che però mi ha portato nei casini.”
“Perché?” chiesi mentre Harry si avviava in camera e io era aggrappata alla sua schiena,troppo pigra per camminare da me. Dopo non molto la mora mi raggiunse impaziente di raccontare tutto.
“Se vuoi faccio andare Harry di là.” Dissi conoscendola.
“L’ha vissuto in tempo reale.” Rispose sorridente sedendosi sul letto.
“Sei uno spasso quando urli.” Disse il riccio aprendo la valigia rosa,quella destinata ai vestiti. “Soprattutto di prima mattina.” Concluse ironico facendo sorridere entrambe.
“Comunque sono nei casini perché ormai mia madre sa di me e Zayn..” disse la mia amica.
“Il problema è?” domandai piegando le maglie.
“Forse che siamo cugini? Forse perché lo dirà a mio padre e col cazzo che vengo a Londra?” esclamò sbuffando.
“Non lo dirà a tuo padre Lola.” Risposi sicura.
“Lo so ma il fatto che lo sa non mi rende tranquilla.” Ribadì alzandosi per aiutarmi a piegare i pantaloni.
“Dai magari quando verrai da noi potrai restare più tempo perché lei inventerà qualche scusa con tuo padre.” Dissi per rassicurarla.
“Speriamo..” sussurrò prendendo i maglioni dal cassetto.
“Ma il tuo ragazzo? Dorme ancora?” chiese Harry a Lola uscendo dal bagno con il beauty delle mie cianfrusaglie.
“No,dovrebbe venire a momenti.” Rispose la mora controllando il telefono. Sistemammo tutti i pantaloni nella valigia,poi le maglie,i maglioni. Ero una maniaca dell’ordine quando si trattava di queste cose,al contrario della mora che buttava tutto dentro come le capitava costringendomi a sistemare anche le cose che lei piegava. Il riccio che si stava dando da fare con la borsa dei libri,documenti e roba varia,seccato accese un po’ lo stereo,giusto per un po’ di compagnia,sentendoti probabilmente escluso dai discorsi miei e di Lola su il prossimo periodo. La musica era alta e ci isolò da tutto il resto della casa,tanto che non sentimmo il campanello che avvisava l’arrivo del moro. Ci accorgemmo che era in casa solo quando piombò in camere con una busta piena di cornetti dentro.
“Alla buon’ora .” disse la mora lasciando quel che aveva tra le mani per andare da lui.
“C’era folla.” Si giustificò sorridendo e salutandola con un bacio sulle labbra.
“Sono alla nutella?” chiesi entusiasta per i cornetti avvicinandomi al moro seguita dal riccio.
“Sono i tuoi preferiti quindi li ho presi così.” Rispose porgendomi la busta dopo che ne prese due.
“Non è un mago,gliel’ho detto io che ti piacciono così.” Disse Harry percependo il mio stupore. Sorrisi dandogli un cornetto e prendendone uno per me. Era buonissimo,forse era la nutella a renderlo così,forse il momento,forse la compagnia,stavo da dio in quel momento. Dopo un meritato relax per tutti proseguimmo con il preparare le cose finendo prima del previsto,il volo era tra due ore.
“Visto che abbiamo un po’ di tempo noi andiamo a casa,devo preparare anche io la valigia.” Disse Zayn alzandosi dal letto mentre si sistemava il pantalone.
“Ti accompagno,non hai le chiavi.” Rispose Lola facendo lo stesso.
“Devo sistemare anche io delle cose..” disse Harry beccandosi un’occhiataccia dal moro. Quanto era poco perspicace quel ragazzo,era evidente che volessero restare un po’ per fatti loro,si sarebbero visti chissà tra quanto,anche se spero tra poco,sia per me che per loro.
“Le sistemerà sicuramente Zayn amo,già vuoi scappare da me?” dissi in aiuto ai due che mi ringraziarono con lo sguardo.
“Non scapperò mai da te,bionda.” Esclamò in risposta gettandosi su di me sul letto facendomi sorridere.
“Occhei,siamo di troppo, a dopo.” Disse Lola aprendo la porta scomparendo con il moro e lasciandoci soli. Harry era steso placidamente sul mio corpo esile senza farsi troppi problemi del suo peso su di me,all’inizio era piacevole la cosa ma poi respirare si fece abbastanza complicato,soprattutto se quel peso che hai addosso si dimena,ride e ti fa il solletico. Stava testando la mia sopravvivenza probabilmente.
“La smetti?” dissi tra le risate.
“Solo se mi dai un bacio.” Rispose facendo una smorfia. Era meraviglioso. Era meraviglioso il suo modo di muovere la bocca quando parlava,di battere le ciglia quando sorrideva rendendo i suoi occhi verdi brillanti. Era meraviglioso quando gli si illuminava il viso mentre scherzavamo insieme. Io ero felice,lui era felice,io rendevo felice lui,e lui me. Mi sentivo completa come non mi sono mai sentita prima d’ora. Mi sentivo così anche quando faceva il gesto più banale,come questo.
“Anche due..” dissi avvicinandomi a lui “tre..” continuai arrivando alla bocca.
“Quattro.” Proseguì lui ancora più vicino. “cinque..” disse infine facendo combaciare le nostre labbra.
 
Lola.
“Eddai mi fai alzare?” implorò per l’ennesima volta il moro non muovendosi di un centimetro dal letto.
“Nessuno ti mantiene.” Risposi facendomi più vicina a lui.
“Coerenza zero.” Esclamò ridendo.
“Guarda chi parla.” Dissi seguendo la sua risata. Avrei voluto davvero non farlo alzare mai da quel letto,perché ciò comportava alla sua partenza e quindi alla sua assenza e quindi..lasciamo stare. Passarono ancora una decina di minuti e nessuno dei due non si muoveva dalla sua posizione. La mi testa restava sempre poggiata alla sua palla e le nostre mani intrecciate. Entrambi avevamo la forza solo mentale di staccarci,quella fisica la trovammo solo quando ci accorgemmo che tra meno di mezz’ora saremmo dovuti essere all’aereoporto. Fortuna che sistemammo appena tornati a casa le valigie e quindi erano già pronte.
“Dobbiamo alzarci.” Disse muovendosi di poco.
“Lo so.” Risposi sbuffando e alzandomi dal letto. Andammo nella camera degli ospiti per prendere le borse,io presi quella meno pesante,ammesso che lo fosse. Scendemmo e contemporaneamente dalla porta entrò mia madre con le buste della spesa tra le mani.
“Ehm..serve una mano?” chiese il moro a mia madre che cercava di restare impassibile alla situazione di valigie all’ingresso.
“No,credo di..” affannava per reggere il peso delle buste.
“Dai a me.” Disse prendendo le buste più piene e portandole in cucina,dopo avermi rivolto uno sguardo di fuoco Jane lo seguì. Il moro fece ritorno dopo una svariata di minuti.
“Grazie a presto!”esclamò ritornando in salone e sollevando la valigia. Tutto d’un tratto l’espressione di mia madre era cambiata,sembrava meno arrabbiata. Ho un ragazzo mago e non lo sapevo.
“Che le hai fatto?” sussurrai abbassandomi per prendere il restante delle borse. Non rispose e fece un occhiolino. Per arrivare dall’altra parte della città avevamo bisogno di una macchina,e poiché quella noleggiata l’aveva Harry fummo costretti a prendere il mio catorcio. Il moro scoppiò a ridere non appena lo vide.
“Se non vuoi fartela a piedi smettila.” Risposi irritata aprendo la portiera.
“Non sapevo fosse così all’ultima moda la tua macchina.” Disse trattenendo una risata mentre caricava borse in macchina.
“Zayn ti rimango a piedi.” Dissi accendendo il motore.
“Non ne avresti il coraggio.” Ripose entrando. Gli feci una smorfia e schivai il bacio che stava per darmi.
Maledettissimo traffico,lo odio. Battevo nervosa le mani sul manubrio aspettando che la luce del semaforo diventasse verde.
“Sally e Harry sono appena arrivati,dovresti correre.” Avvertì il moro prendendo una sigaretta dal pacchetto.
“Primo tu non fumi,secondo non c’è bisogno che tu mi metta ansia e terzo dammi quel pacchetto che devo bruciarlo.” Esclamai ricordandomi del patto che facemmo in precedenza.
“Dai solo una,in aereo non posso.” Implorò.
“No,dammi.” Dissi allungando la mano,sbuffando rumorosamente mi porse il pacchetto che in un nano secondo era già fuori dalla macchina sull’asfalto pronto per essere schiacciato dalle macchina.
“Sei una stronza però..” borbottò incrociando le braccia al petto mentre ci avvicinavamo all’entrata del parcheggio.
“Quante storie,drogato.” Risposi parcheggiando.
“Mi stai insultando per caso?” chiese girandosi completamente verso di me.
“Tu che dici?” esclamai ridendo per poi lasciargli un bacio sulla guancia,a malavoglia,ma dovevo prenderlo un po’ in giro prima che partisse,facendo così evitavo anche di pensare che fosse andato via e l’avrei rivisto chissà quando.
“Avevo ragione.” Disse lui ridendo e scuotendo la testa.
“Sono una stronza.” Proseguii aprendo la portiera. Scese anche lui dalla macchina e si avvicinò al portabagagli che mano man svuotammo. In lontananza vedemmo la bionda e il riccio aspettarci all’entrata circondati da una marea di borse di Sally. Li raggiungemmo trascinando con noi i bagagli.
“Vi muovete?” urlarono in coro.
“Che rottura che siete.” Esclamai avanzando il passo. Finalmente eravamo all’interno dell’aereoporto e loro subito caricarono le valigie su quell’affare per il controllo e si misero in fila per mostrare il passaporto all’hostess. Mentre erano in fila io tenevo da una parte la mano di Sally e dall’altra quella di Zayn.
“Sally chiamami ogni giorno,non fregartene del fuso orario.” Dissi mentre stava arrivando il loro turno.
“Anche tu,appena arrivo ti video chiamo così vedi la stanza.” Rispose con gli occhi azzurri lucidi. Sorrisi amara facendo diventare anche i miei occhi scuri come i suoi. Le lasciai la mano tenendo ancora stretta quella del moro.
 “Tu chiamami ogni minuto..” sussurrai poggiando la mia fronte alla sua facendomi scendere una piccola lacrima. Stavo realizzando tutto.
“Ogni secondo.” Rispose asciugandomi il viso con un dito.
“Ciao riccio.” Dissi a Harry battendogli il cinque. Non mi sentivo ancora pronta a lasciare la mano di Zayn.
Signor Malik,deve entrare.” Disse l’hostess leggendo il nome sul passaporto. Annuì e si avvicinò più a me dandomi un bacio sulle labbra premendo forte.

“Guida piano.” Disse prima di sparire in quel corridoio tutto bianco lasciandomi come un essere inerme alle sue spalle con il viso ormai bagnato. 

I'm heeeeeere.
prima di quanto vi aspettavate vero?

ditemi di si,vi prego lol
bene il capitolo è un po' corto,sorry ç_ç
che ve ne pare comunque?
non mi lasciate alone però eh èè
confido in voi lol
grazie a tutte quelle che seguono la storia c:
love u so much.
ora mi dileguo.
un bacione.


p.s. buon natale *w*

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Capitolo 20
*** How am i? ***


How am i?


Rimasi ferma all’entrata di quel corridoio bianco ancora per un po’,forse incosciente del fatto che ormai l’aereoporto era quasi vuoto e c’erano poche persone che aspettavano i voli successivi. Fissavo il corridoio rivedendo nella mia mente la figura di Zayn allontanarsi. Non mi sono mai chiesta come avrei reagito alla sua partenza,adesso lo so. Mi sento vuota,come se mi mancasse qualcosa. Ritornai cosciente dopo che la voce metallica annunciò un volo verso l’Italia. Scossi la testa per ritornare sulla terra e iniziai ad avviarmi verso l’uscita giocando con le chiavi del  mio catorcio,dopo che lo raggiunsi lo aprii e accesi il motore. Non volevo ritornare a casa,l’ultima cosa che volevo era rinchiudermi in una stanza e pensare a cose che ,probabilmente,mi avrebbero fatta stare più male che bene poiché l’unica cosa che mi passava per la testa era lui. Decisi così di andare al Central Park,mandai un messaggio ad Harmony in modo da organizzarci anche per l’inizio del college di domani. Raggiunsi il parco prima del previsto e dovetti aspettare per un po’ Har che stava per arrivare. Ho sempre odiato aspettare,misi un po’ di musica, ma ben presto mi scocciò anche quella. Feci un giro per il parco con la speranza che il tempo passasse più in fretta. In fine  optai per un passatempo che non utilizzavo da tempo: le mie merit. Vidi in lontananza un tabaccaio e lo raggiunsi per comprare il pacchetto che mi avrebbe salvato dalla noia. Uscii dal negozio e non esitai a tirar fuori dal pacchetto una sigaretta,l’accesi e feci fare alla nicotina il suo dovere. Mi sentivo più calma,pacata. Aveva colmato l’assenza che avevo dentro e messo a bada il nervosismo. Fece il suo dovere per farla breve. Il tempo,come avevo preventivato,passò più velocemente infatti dopo un paio di tiri vidi la mora avvicinarsi all’entrata. Le sorrisi alzando il braccio per farmi notare e mi raggiunse.
“Scusami se ti ho fatto aspettare,la metro era in sciopero.” Disse quando sciogliemmo il nostro abbraccio di saluto.
“Non preoccuparti.” Risposi sorridendo. Ancora non so il perché ma quella ragazza mi metteva serenità,forse perché sapevo che adesso meglio di lei nessuno poteva capirmi,eravamo sulla stessa barca.
“Allora,andiamo a prendere un frullato? Ho una fame!” esclamò dopo che si guardò un po’ in torno ad osservare gli alberi del Central Park illuminati dal sole.
“Vieni,ti porto in un bar che li fa ottimi.” Dissi andando verso l’uscita. Il locale non distava molto,ci andavo sempre con Sally dopo la scuola in estate,era un posto tranquillo,semplice,dove poter passare un po’ di tempo senza rotture di palle. Arrivammo a destinazione molto presto e occupammo uno dei tavolini fuori la strada. Ordinammo entrambe un frullato della casa,in pratica decidevano loro cosa metterci dentro,demmo libera scelta al barista.
“Pronta per domani?” mi chiese mentre saggiava il frullato color pesca.
“Sono un po’ agitata.” Le confidai girando la cannuccia nel bicchiere.
“Come mai?” domandò sistemandosi i capelli su un lato.
“Zayn è partito meno di un’ora fa,con lui anche Sally,domani andrò al College.” Dissi facendogli intendere quanto tutti questi cambiamenti mi spaventassero. Sorrise percependo il messaggio.
“Andrà tutto bene,vedrai.” Mi rassicurò dopo che lesse un massaggio che le portò un sorriso diverso sul viso.
“Era Louis?” azzardai a chiederle mentre bevevo il frullato,come al solito squisito.
“Forse tra due settimane ci rivediamo,non vedo l’ora Lola,mi manca..” confessò abbozzando un sorriso. Ecco,questa è la mia paura,che mi manchi troppo,che mi manchi così tanto da farmi stare male. Sorrisi forse facendo intravedere un po’ della mia amarezza.
“Avevi ragione,sono buonissimi questi frullati!” esclamò dopo che lo finì tutto.
“Vuoi anche il mio?” dissi avendone lasciato abbastanza. Annuì e le porsi il bicchiere.
“Domani mattina a che ora ci incontriamo?” le chiesi accendendomi una sigaretta.
“Non avevi fatto un patto con Zayn tu riguardo queste cose?” mi guardò severa prima di rispondere. Feci una smorfia e lei passò a rispondere alla domanda.
“Comunque,alle 9 c’è il benvenuto per i nuovi studenti,sarebbe comodo vederci alla metro verso le 8.30.” disse. Annuii gettando la cenere nel posacenere sul tavolo. Girando lo sguardo incontrai degli occhi che avrei preferito non incontrare,occhi che avevano una cornice nera attorno e il muso gonfio: Sean. Abbassai subito lo sguardo e lui mi imitò evitando anche di salutarmi. Troppe cose in una sola giornata,non posso reggere tutto questo. Sbuffai spegnendo la sigaretta e richiamai l’attenzione della cameriera con un braccio.
“Può portare il conto?” le chiesi una volta che si avvicinò.
“Offro io.” Dissi a Harmony che aveva appena finito di bere il secondo frullato. “Non voglio un no come risposta.” La bloccai prima che potesse ribadire. Sorrise e alzò le mani in segno di resa.
“Ecco.” Disse la bionda portando lo scontrino.
“Vuoi che ti accompagni?” chiesi alla mora mentre posavo i soldi nel piattino. Volevo scappare da quel posto,Sean era dentro e non volevo nemmeno respirare la sua stessa aria. La rabbia iniziava a salire,dovevo andarmene.
“Se non è un problema.” Rispose. Scossi la testa prendendo la borsa ai piedi della sedia e mi allontanai veloce dal bar.
“Lola! Non correre.” Esclamò la mora raggiungendomi. Mi fermai per aspettarla.
“Cos’hai?” mi domandò una volta vicina.
“Nulla,andiamo?” risposi sorridendo e fingendo,come sempre. Harmony annuì e ci avviammo alla macchina mentre parlavamo del più e del meno,anche se parlava più lei che io,mi limitavo ad ascoltare. Arrivammo al catorcio e dopo vari minuti eravamo nel pieno traffico. Poggiai il gomito alla portiera mantenendo la testa con una mano annoiata. La mora era perennemente con lo sguardo attaccato al cellulare.
“Posso mettere un po’ di musica?” chiese quando staccò gli occhi da quell’affare. Annuii e lei accese la radio,una stazione sconosciuta che però stava trasmettendo bella musica. Sentii il telefono nella tasca vibrare e quindi lo presi.

‘non potrei messaggiare in aereo,ma un messaggio devo mandartelo,tra un paio d’ore siamo a casa,appena arriviamo ti chiamo. P.s. ti saluta Sally.' Era un suo messaggio che mi fece sorridere automaticamente,mi affrettai a rispondere.

‘che bad boy che sei lol,ti aspetto.Salutami la bionda.’ Risposi sentendomi più serena dopo averlo sentito.
Finalmente il semaforo si era deciso a diventare verde,accelerai in modo da non farmi superare dalle altre macchine,volevo arrivare presto a casa,dovevo preparare le cose per domani. Harmony mi indicò la strada di casa sua che era abbastanza distante dalla mia.
“Grazie mille,a domani.” Disse la mora scendendo dall’auto sorridente. Ricambiai e proseguii veloce verso casa. Parcheggiai la macchina in garage,dopo che litigai violentemente con il catenaccio ribelle che non voleva aprirsi.
“Sono a casa!” urlai aprendo la porta d’ingresso e buttando la borsa per terra.
“Cucina!” rispose mia madre allo stesso modo che probabilmente stava cucinando,visto l’odore.
“Che profumo.” Esclamai entrando. Si voltò verso di me accennando un sorriso e poi diventando immediatamente seria. Doveva dirmi qualcosa,anche perché stava in silenzio da troppo tempo,segno che stava pensando alle parole giuste. Mi accomodai sul tavolo aspettando che si girasse verso di me. Qualcosa mi diceva che c’entrava Zayn.
“Allora? Che devi dirmi mamma?” chiesi dopo troppo tempo che non si decideva a parlare.
“Dopo la scena di stamattina parlare con lui mi ha fatto bene.” Iniziò asciugandosi le mani. La guardai interrogativa non capendo.
“Che significa?” domandai dondolando le gambe fuori dal tavolo.
“Che quello che stai facendo è una pazzia,ma ho visto come ti abbracciava mentre dormivi,e poi mi ha parlato di te stamattina ha una luce negli occhi che non passa inosservata. Anche io ho fatto le mie pazzie da giovane e per questo..” disse prendendo una pausa,la guardai pregandola con gli occhi di continuare mentre il mio cuore stava andando a puttane per quello che aveva detto di Zayn.
“Ti aiuterò,quando vorrai andare a Londra e rimanere un po’ più di tempo per stare con lui ti copro io qui.” Finì girandosi di nuovo verso i fornelli. Sorrisi e urlai ritornando ai tempi dell’infanzia quando ricevevo la notizia che sarei andata alle giostre. Scesi velocemente dal tavolo e l’abbracciai alle spalle.
“Grazie,grazie,grazie” esclamai stringendola. Rise rumorosamente contagiando anche me.
“A patto che tu vada bene a scuola.” Diventò seria. Annuii non smettendo di sorridere.
“Mi mancava questa Lola.” Esclamò sorridendo guardandomi negli occhi.
 
-
“Quindi domani inizi ad essere un’universitaria.” Disse soddisfatto mio padre mentre addentava il suo pollo. Annuii sempre con il solito sorriso sul viso.
“Stranamente felice stasera vero?” osservò sorridendo.
“Sono eccitata per domani.” Inventai una scusa veloce,in realtà mi interessava ben poco della scuola adesso.

‘due minuti e ti chiamiamo in web.’ Era un messaggio di Sally che non tardai a leggere poiché avevo il telefono tra le mani da praticamente un’ora senza lasciarlo.
“Sally è arrivata a Londra,mi sta chiamando in web.” Annunciai alzandomi dal tavolo come per giustificarmi.
“Salutacela.” Dissero in coro. Salii le scale velocemente e presi il computer dall’armadio,come al solito il posto del caricatore era sempre un mistero,frugai nei cassetti e lo trovai dopo un po’. Accesi il pc accedendo direttamente su skype trovandoci già due chiamate perse della bionda così la richiamai. Accettò la videochiamata e come prima immagine davanti ai miei occhi fu Harry e Sally che si baciavano avanti la web,era teneri,si davano piccoli baci sulle labbra mentre sorridevano. Li amavo,più la bionda certo,ma anche lui mi era simpatico. Dietro di loro c’era Zayn che cercava di dividerli per poter avvicinarsi alla web.
“Eddai levatevi fatemi vedere Lola.” Esclamò allontanandoli più violentemente i due sorrisero e si allontanarono permettendomi di vedere tutti.
“Ciao!” urlò Harry agitando la mano e ridendo come un coglione. Risi rumorosamente seguita dal moro e la bionda.
“Chi si rivede!” risposi facendo lo stesso.
“Eravate bellissimi prima tu e quella stronza della mia amica.” Dissi facendogli una smorfia.
“Fanno questo da circa tre o quattro ore,non ne posso più.” Rispose Zayn avvicinandosi alla web.
“Dai lasciali stare.” Esclamai ridendo.
“Come stai?” mi chiese poggiando la testa sulle mani isolando Harry e Sally dalla videochiamata.
“Bene.” Risposi sorridendo.
“E’ notte da te?” domandò guardando fuori dalla mia finestra. Annuii e mi girai verso di essa.
“Domani inizio la scuola.” Dissi facendo la faccia annoiata che lo fece sorridere.
“Mi raccomando.” Rispose.
“Ma io dovevo far vedere la stanza alla mia migliore amica,ti togli dalle palle Zayn?” si sentì la voce della bionda in lontananza che richiamava il moro. Entrambi sorridemmo.
“Chiamami prima di andare a dormire,io vado a casa.” Disse il moro avvicinando le labbra alla web per poter dare un bacio virtuale (?) sorrisi e toccai lo schermo del pc con un dito.
“So che ti dispiace,ma anche io vado via.” Esclamò il riccio avanti alla web mentre metteva la giacca.
“Non immagini quando Harry,non vivrò più.” Risposi mettendo il finto broncio.
“Ciao amore.” Urlò Zayn prima di aprire la porta. Quant'è bella la sua voce quando pronuncia quella parola?
“Dio andatevene,non vi sopporto più.” Esclamò Sally prima di dare un bacio al riccio. Guardai la scena desiderosa di essere anche io lì.
“Ah,finalmente sole.” Si sedette avanti al pc sistemando la web.
“Allora questa stanza?” chiesi curiosa di scoprire come fosse. Mi fece segno di aspettare e staccò il pc dal caricatore. Era abbastanza grande,c’erano due lettini,due armadi e un bagno non di gran lusso. La solita camera di un college,nulla di esoso ma nemmeno di misero. Era carina.
“Secondo me non ci dormirai nemmeno una notte in questa stanza.” Esclamai dopo che finì il giro panoramico.
“Harry ha la stanza troppo lontana..” rispose dispiaciuta.
“Come se questo lo fermasse.” Dissi ridendo contagiando anche lei.
“Amore,scusami ma sono stanchissima ci sentiamo domani?” le dissi dopo vari sbadigli.
“Ok stronza,buon primo giorno di scuola.” Esclamò facendomi la linguaccia prima di spegnere la videochiamata. Sospirai guardando la finestra di Skype nera. Stavo meglio o peggio? Una via di mezzo se è una risposta accettabile. Volevo partire in quel momento,essere anche io lì. Mi alzai dalla sedia rassegnata e iniziai a spogliarmi,nell’armadio trovai una maglia non mia,era maschile e di certo non era di Sean. La presi annusandone il profumo e non ebbi dubbi,era di Zayn la strinsi sotto al viso e la misi al posto del pigiama. Abbassando lo sguardo c’era un foglio stropicciato sul pavimento : ‘così non ti dimenticherai di me.’
Sorrisi per quello che aveva scritto,era impossibile. Scossi la testa posando il foglio nel cassetto della scrivania e scoprii il letto entrandoci dentro volendoci passare tutto il resto della mia vita lì dentro,ovviamente dopo aver sentito la sua voce.



HAAAAAPPY NEW YEAR!
rieccomi :')
dopo tanto,anzi,troppo tempo ç_ç
scusatemi èè.
Parlando del capitolo che ne pensate?
mi perdonerete mai per la lunga attesa? *ihope* 
Grazie a tutte.
un bacione e ancora auguri :)

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Capitolo 21
*** College. ***


College.

Avevo dimenticato quanto fosse rompi palle il suono della sveglia di primo mattino. Quell’affarino continuava a suonare imperterrita,erano le 7,decisamente l’alba.  Con uno sbuffo rumoroso mi alzai lentamente stropicciandomi gli occhi con le mani,dovevo metabolizzare ancora la realtà. Mi girai un po’ in torno per prendere coscienza ancora con gli occhi appiccicati dal sonno,notai il telefono sul cuscino che si illuminava e una telefonata in corso. Mi ero addormentata a telefono con Zayn? Bene,dovrà abituarsi succederà molto spesso. Sorrisi prendendo l’iphone e staccai la chiamata.
‘buongiorno,vado a scuola,quando ti sveglierai dal tuo letargo avvisa x’ gli scrissi velocemente prima di scendere dal letto e stiracchiarmi per bene. Presi i vestiti che preparai la sera precedente,una cosa surreale. Volevo presentarmi come una studentessa seria,almeno il primo giorno. Aprii la porta per andare in bagno.
“Giorno piccola.” Disse mio padre in corridoio mentre metteva le pantofole. Mi si avvicinò e mi diede un piccolo bacio sulla fronte,sorrisi come risposta e mi chiusi in bagno,destinazione doccia,dovevo riprendermi. Tolsi la maglia che rimase il suo profumo,mi dispiaceva lavarmi,adoravo quell’odore. Tremolante per il freddo aprii l’acqua facendola riscaldare un po’ prima di entrarci. L’acqua era abbastanza tiepida ma avevo ugualmente freddo,odiavo fare la doccia appena sveglia ma era l’unica soluzione per non sembrare uno zombie Finii di sciacquare i capelli e poi li tamponai in un asciugamano e misi l’accappatoio di papà. Mi asciugai per bene prima di indossare i miei leggins neri di pelle con la camicia lunga e larga di jeans che adoravo. Presi il phon e asciugai i capelli in modo naturale,avrei messo comunque il cappello quindi non importava di come venissero. Dopo una buona mezz’ora finalmente erano asciutti e potetti scendere giù in cucina per poter far colazione,avevo una strana fame quella mattina,forse era quella tipica del nervosismo,stavo entrando seriamente in ansia anche se non lo davo a vedere,come mio solito. Presi la borsa dall’armadio e il cappello dal comò e raggiunsi la colazione che mi aspettava sul tavolo: cornetto e cappuccino,tipico dell’Italia,me la preparavano ogni primo giorno di scuola,era un rituale Malik. Scesi allegra e salutai mia madre,che preparava il caffè,con un bacio sulla guancia.
“Sorridi appena sveglia,wao.” Esclamò lei notando il mio stato d’animo. Le feci una smorfia e addentai il mio cornetto. Era ottimo. Mentre gustavo la mia sacra colazione mi arrivò un messaggio di Harmony:

‘Louis insiste per accompagnarci lui,sei già pronta? Ci sarà traffico.’ Ero felicissima per lei che fosse arrivato Lou,almeno lei non sentiva la mancanza.

‘Certo,puoi venire anche ora.’ Le risposi bevendo il cappuccino.

‘dammi cinque minuti :)’ la sua risposta arrivò subito. Finita la colazione mi rimanevano ancora vari minuti di totale nullafacenza,li sfruttai come meglio potevo,mi stesi sul divano intenta a giocare con qualche stupida app del cellulare. Mentre davo da mangiare al mio sims ricordai che oggi era il primo giorno di college anche di Sally,non potevo non mandarle un messaggio di buona fortuna,anche se non ne aveva bisogno. Dopo esattamente 5 minuti l’auto di Louis era già fuori il mio giardino che bussava,mi alzai e presi la borsa dalla sedia dopo che sistemai il cappello.
“Io vado.” Urlai vicino la porta.
“In bocca al lupo Lola!” risposero allo stesso modo i miei. Aprii la porta dirigendomi veloce alla macchina nera.
“Non sei in ritardo,miracolo.” Esclamò Louis sorridente quando entrai in macchina.
“Era Zayn che mi faceva tardare.” Risposi allo stesso modo chiudendo la portiera.
“Ciao Har.” Dissi sporgendomi avanti per darle un bacio sulla guancia,ero particolarmente affettuosa stamattina,avrò la febbre. Come preventivato dalla mora per Manhattan c’era traffico,facemmo una strada alternativa indicata dalla mora e arrivammo alle 9 precise fuori il cortile della scuola. Era davvero immenso e colmo di macchine. Louis sostò e raggiungemmo l’ingresso come tutta la folla di ragazzi.
“Ci sono troppi maschi.” Disse il biondino tenendo stretta la mano di Harmony,sorrisi alla scena di lei seccata e lui che la teneva sotto il suo radar.
“Che ridi? Io lo dico a Malik.” Esclamò girandosi verso di me.
“Non è geloso.” Risposi ironica. O forse era vero? Non avevo ancora testato quest’aspetto di Zayn. Senza pensarci troppo varcai per la prima volta il portone del ‘Baruch College.’ Mi girai intorno ed era tutto enorme,la segreteria che vidi i giorni precedenti era nulla  rispetto tutta la scuola. Un comunicato affissato al muro diceva che dovevamo recarci nel’aula magna del college e così seguimmo la massa sperando che ne sapessero più di noi. Arrivammo in questa sala grandissima piena di poltroncine universitarie,era davvero fico vedere stanze del genere dal vivo,prima di adesso le conoscevo solo tramite la televisione. Un signore ben vestito ci chiese di prendere posto per ascoltare il discorso di benvenuto della Preside. Quando tutti presero il loro posto la donna sulla cinquantina si avvicinò al microfono,gli diede due o tre colpetti sopra e iniziò il suo lungo,anzi lunghissimo discorso. Avevo già sonno di mio ma di certo lei non mi aiutò a rimanere sveglia,ogni tanto staccavo gli occhi dalla sua figura per girarmi verso i due affianco a me. L’espressione di Louis meritava una fotografia che poi sarebbe stata stampata nelle dimensioni più grandi possibili. Era memorabile,si stava annoiando a morte,accasciato sulla poltrona con le braccia incrociate al petto che stentava a tenere gli occhi aperti. Al suo fianco,invece,c’era un’attenta Harmony. Ma come faceva? Avrà qualche tattica,non è possibile che non si sia rotta i coglioni di ascoltare questa voce petulante nelle orecchie. Punzecchiai il fianco di Louis volendolo prendere un po’ in giro,dovevo fare qualcosa prima che sprofondassi nel sonno,nessuno ci avrebbe notati,eravamo seduti ad una delle ultime file e c’erano milioni di persone,quindi. Scattò al contatto e risi per aver ottenuto quel che volevo. Lui si girò verso di me con un mezzo sorriso malefico sul viso e iniziò a solleticarmi sotto il collo,trattenetti un urlo in gola e allungai le mani verso la sua pancia per ricambiare la sua tortura.
“La smettete? Non sento niente.” Lamentò la mora girandosi verso di noi che a malapena la sentimmo.
“Hei voi due,vorrei capirci qualcosa.” Disse alle nostre spalle un essere più che scorbutico. Harmony ci lanciò un’occhiata e fummo costretti a fermare il nostro divertimento.

“..le lezioni inizieranno domani passeranno i collaboratori nelle aule per portarvi il foglio con i corsi di specializzazione. Grazie a tutti,a domani.” Finalmente era finita,non ne potevo più. Stavamo lì dentro da due ore esatte e quella donna non aveva smesso di parlare un attimo. Un po’ intontiti lasciammo l’aula Magna per poter uscire all’area aperta e alla luce del sole che tanto mi era mancata. Come farò a passare 5 ore della mia vita in queste mura? Devo abituarmi a questo tipo di libertà.
“Giuro che sta tipa parla anche più di Liam,cazzo.” Esclamò Louis una volta fuori. Sia io che la mora scoppiammo in una risata,non tanto provocata dalla sua battuta ma piuttosto per la sua espressione nel dirla.
“Ho fame.” Lamentò. Io guardai seccata Harmony che sorrise. Era simpatico quanto rompipalle Tomlinson.
“Un po’ anch’io,andiamo al mc.” Rispose la sua ragazza.
“Vieni con noi?” chiese il biondino. In realtà non avevo fame e poi non volevo essere di troppo tra di loro,insomma,non si vedevano da quasi un mese,c’entravo ben poco lì,sicuramente volevano starsene per fatti loro.
“No grazie ragazzi,io torno a casa.” Risposi. Loro non insistettero più di tanto,ecco avevo ragione. Decisi di tornarmene con la metro,volevo camminare un po’,a casa mi sarei solo annoiata. Dopo aver salutato i due mi incamminai verso la stazione prendendo dalla borsa le sigarette per prenderne una. Camminai lenta osservando tutto quello che avevo intorno a me. Mi incantavo da ben 18 anni nel guardare quelle strade,incredibile. Ogni volta che le guardavo era sempre come la prima volta. Arrivai alla stazione e gettai la Merit,quasi finita,prima di scendere le scale . Passai la barriera dei biglietti,come mio solito senza marcarlo,non perché volessi trasgredire la regola,semplicemente perché non lo avevo con me il biglietto. Mi sedetti su una panchina per aspettare il treno che arrivò poco dopo.

‘sei dolcissima quando dormi,peccato che quando ti svegli ritorni la solita,sto entrando in classe ti chiamo quando c’è il cambio,buon giorno anche a te amore.’ Lessi il suo messaggio non appena uscii dalla galleria dei treni che,come al solito,non aveva ricezione del segnale. Strano che per quanto fosse dall’altra parte del mondo lo sentivo vicino con un semplice messaggio. Sospirai. Spero finisca il primo possibile quest’agonia.



No,non sono morta lol
rieccomiiiiiiiiiiiiiiiiii.

in ritardo,lo so.
sono troppo spesso in ritardo ultimamente,sorry èè
allora parliamo del capitolo.
premetto con il dire che lo so che è noioso
ma è un capitolo di 'transizione' (?)
dal prossimo ci saranno di nuovo il fantastico trio lol
è anche corto,quindi mi scuso,mi farò perdonare nel prossimo.
che ve ne pare a voi?
non lasciatemi alone çç 
vi lascio il link di una mia nuova ff 
mi piacerebbe se la leggeste c:

'You're my drug'
s
ciao alla prossima.
grazie a tutte.
i love u <3

 

Se volete cagarmi (?) lol
 

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Capitolo 22
*** Welcome to London. ***


                       

Welcome to London.

Erano passati tre mesi dall’inizio della scuola,tre mesi che passavo tutto il mio tempo su quei fottuti libri. Ormai la mia giornata ruotava intorno a quei milioni di pagine da imparare e ai corsi di specializzazione che scelsi di frequentare. Amavo quel che avevo scelto,ovvero quello di giornalismo,ma cazzo,è pesantissimo. E’ dura coincidere lo studio mattutino con quello pomeridiano,spesso credevo non passare gli esami e invece già ne ho fatti due più il test di verifica prima delle vacanze natalizie del corso. Aspettavo queste vacanze con ansia,almeno avrei ripreso a vivere al di fuori di quel college,non credevo che fosse così straziante essere un’universitaria. Tralasciando lo studio aspettavo queste vacanze per poter volare finalmente a Londra,ne io ne Zayn trovammo del tempo libero per salire su quell’aereo e per entrambi tutto questo era una frustrazione. In sua assenza il mio ‘sfizio’ delle sigarette passò a ‘vizio’,lo stress fece la sua parte ovvio,ma il motivo principale era avere lui lontano. Era una tortura poter sentire solamente la sua voce o vedere il suo viso da una webcam. Dopo un esame invece di chiamarlo e dirgli l’esito avrei voluto trovarlo fuori ad aspettarmi. Quando quei pomeriggio di studio straziante andavo in giro per la città avrei voluto che ci fosse anche lui con me. Desideravo ritornare a pochi mesi fa quando vivevamo sotto lo stesso tetto,24 ore al giorno insieme e averlo vicino continuamente. La distanza con Sally era ancora più difficile da sopportare,per quanto Zayn mi mancasse la mancanza della tua migliore amica si sente di più. Erano passati tre mesi di totale apatia,non vivevo se non per studiare ed andare al college. Il solo attimo di gioia lo provavo la sera quando,appena svegli,prima uno e poi l’altro mi chiamavano per darmi la buona notte e io a loro il buongiorno. Il fuso orario è la cosa più irritante che esista,credetemi è una vera e propria frustrazione. Finalmente però questo benedetto natale era alle porte e tra non molto io e la mia famiglia saremmo andati a Londra per trascorrere le feste lì,cosa mai fatta prima d’ora tra l’altro ma mia madre quando vuole sa persuadere mio padre come pochi,infatti lo convinse a passare le feste dai suoi parenti,ovviamente sotto mia richiesta,almeno non avrei dovuto sentirmi la predica di mio padre per non passare il natale con loro,ci teneva tanto a queste cose.
Dopo essere rientrata a casa avendo sbrigato le ultime faccende dei passaporti e quant’altro mi restava solo di preparare la valigia. Poggiai le chiavi sul mobile all’ingresso e salii le scale per andare in camera. In casa non c’era nessuno,i miei erano ancora a lavoro.

‘sei in camera?’ mandai un messaggio a Zayn volendolo chiamare. Lì erano le 3 del pomeriggio e in teoria avrebbe già dovuto finire le lezioni. Nell’attesa della risposta accesi il pc accedendo a skype. Lasciai che il mio catorcio di pc aprisse la finestra del programma e tirai fuori dall’armadio la mia valigia. Tossii un po’ per la polvere che si alzò facendola cadere sul pavimento. Era dall’estate che non la prendevo ed era già piena di polvere e schifezze varie,devo pulire di più la mia stanza. Andai in bagno per prendere uno strofinaccio inumidito dovendo assolutamente pulire l’interno della valigia. Con una smorfia finii la mia tortura e buttai il panno sul pavimento.
“Devo dire che mi fa strano vederti fare le faccende di casa.” Sentii la voce di Zayn provenire dalle casse del mio pc. Mi girai verso lo schermo e risposi con una smorfia mentre mi avvicinavo alla scrivania.
“Non preoccuparti,non mi vedrai mai fare di nuovo una cosa del genere.” Dissi sedendomi sulla sedia.
“Sei andata a ritirare i passaporti?” mi chiese sapendo di quanto la mia memoria facesse schifo.
“Si,me l’hai ricordato anche stamattina.” Risposi prendendo dal cassetto della scrivania il caricatore del telefono,cuffiette e equipaggiamento vario.
“Mica farà storie tuo padre se dormi con me?” chiese stiracchiandosi sulla sedia.
“Non farmi rispondere,già conosci come la pensa.” Mi limitai a dire alzandomi dalla sedia.
“Io sono in casa mia,decido io.” Disse avvicinandosi alla web. “E poi ho l’obbligo di dormire con te dopo tutto questo tempo.” Esclamò facendo una smorfia baciando la web.
“Stronzo.” Risposi io ridendo mentre mettevo in valigia delle  maglie.
“Fa freddo lì?” chiesi con la testa nell’armadio.
“Si,ma non quanto New York.” Rispose lui accendendo la televisione. Bene allora potrò portare anche le maglie estive,mi sono abituata al gelo di New York,posso abituarmi a tutto. Aprii i cassetti per prendere una decina di maglioni,felpe e maglie. Poi passai ai leggins,li presi tutti,quelli di pelle,quelli a fantasie,quelli di jeans. Insomma trasportai il mio guardaroba in valigia.
“Secondo me mia sorella t’ammazza con tutta sta roba.” Rise lui vedendomi coperta completamente dai vestiti.
“Io li metto in camera tua.” Risposi piegando delle maglie più inguardabili.
“Cazzo sono già le 4,devo andare al corso di canto.” Esclamò lui scocciato guardando l’orologio. Frequentava quel corso da due mesi,più o meno,l’avevo costretto io ad iscriversi. Amavo tantissimo la sua voce quando canticchiava in web convinto che io non lo sentissi. Era un timbro di voce che ti scalda l’anima,il cuore,almeno a me faceva venire i brividi dappertutto e non perché lui fosse il mio ragazzo,perché era una voce che ti trasportava,ti destabilizzava,dolce e calda. Aveva un talento,perché non approfittare?
“Dai che un po’ ti piace.” Dissi mentre tiravo dal sotto al letto le scarpe.
“Tanto lo sai che lo faccio solo perché l’hai detto tu.” Rispose mettendo il giubbino di pelle.
“A che ora arrivate domani?” mi chiese prima di chiudere la chiamata.
“Partiamo qui alle 8 del mattino.” Dissi.
“Mh,allora mi sveglierò con te in casa,ottimo.” Sorrise lui.
“Sicuramente starai ancora dormendo quando arrivo.” Risposi lasciando tutto quel che stavo facendo per avvicinarmi allo schermo.
“E’ questo il bello.” Disse facendo l’occhiolino. “A domani,buonanotte.” Esclamò prima di chiudere la finestra lasciandomi con la voglia di far passare il primo possibile questo tempo che ci teneva ancora per poco distanti.
 
-
Per la prima volta nella mia vita mi svegliai prima del suono della sveglia,fondamentalmente non avevo chiuso occhio,ero tesa ed agitata e non perché a breve avrei preso un aereo,era l’ultimo dei miei pensieri benché fosse la prima volta che ci salivo su un affare del genere. Quando iniziai a sentire un po’ di movimento in casa decisi di alzarmi dal letto e scendere in cucina. Mia madre era già pronta e stava bevendo il caffè mentre metteva tutto quello che gli capitava tra le mani in un mega borsone. Papà scendeva goffamente le scale con le valigie tra le mani stando attendo a non inciampare.
“Buongiorno.” Dissero in coro notandomi sotto l’arco della porta. Lamentai un risposta ed aprii il frigo per bere un po’ di succo.
“Lola,va a lavarti che tra mezz’ora dobbiamo andare all’aereoporto.” Disse mio padre scendendo l’ultima valigia all’ingresso. Bevvi l’ultimo sorso di succo e andai in camera per prenderei vestiti. Chiusi la porta del bagno gettandomi sotto la doccia veloce,volendo essere pronta quanto prima. Come ho già detto odio fare la doccia appena sveglia,ma in certi casi è necessario. Asciugai velocemente il corpo per poi vestirmi ancora con la pelle umida. Sciolsi i capelli e li agitai,misi solo un po’ di mascara,non amavo truccarmi appena sveglia e comunque il trucco non avrebbe cambiato la sconvolgente situazione della mia faccia. Misi un po’ in ordine nel bagno prima di scendere in salone dove mi aspettavano i miei già con la giacca addosso e pronti per andare. Fortuna che le mie valigie le scese papà,altrimenti si faceva notte se dovevano aspettare me. Li raggiunsi mentre infilavo il cappotto e mettevo il cellulare nella tasca dopo aver mandato un messaggio ai miei ovvi destinatari.

‘sto partendo!’ scrissi semplicemente ed inviai ad entrambi.

“Ok,sono pronta.” Dissi una volta davanti ai miei. Presi la borsa appoggiata alla ringhiera di legno delle scale e una delle tante valigie,la più leggera ovvio. Da uomo forzuto,il quale era,papà caricò sull’auto tutte le valigie e ci avviammo all’aereoporto. Di primo mattino non c’era mai traffico,almeno la strada che dovevamo fare noi non lo prevedeva. Arrivammo,infatti,dopo nemmeno un quarto d’ora a destinazione. Parcheggiammo e ci incamminammo verso l’entrata. Varcando quella porta mi venne in mente l’ultima volta che la varcai, e perché. Tirai un sospiro di sollievo sapendo che questa volta la stavo attraversando per un motivo diverso,un motivo migliore,stavo andando da lui. Ci mettemmo in fila per i biglietti e quando arrivò il nostro turno,dopo non molto,l’hostess ci fece accomodare in quel corridoio che tempo prima aveva percorso anche lui.
“Prego,di qua.” Ci indicò un’altra hostess accompagnandoci verso i nostri posti.
“Io vicino il vetro.” Dissi ai miei poiché il sediolino era a tre posti. Non fecero resistenza acconsentendo con un sorriso. Tolsi il giubbino e presi dalla borsa le cuffie che mi avrebbero accompagnato per l’intero viaggio,dopo di che misi la borsa e il giubbino negli scompartimenti sopra ai nostri sedili.
“Immagino che passerai tutte le 12 ore con questi affari nelle orecchie,giusto?” disse ovvio papà sporgendosi verso la mia direzione.
“Perspicace vecchio.” Risposi ridendo contagiando mia mamma al mio fianco. Odiava quando lo definivo ‘vecchio’ ma infondo sapeva che scherzavo,il più delle volte.
“Credo tu sia agitata più per il fatto di rivederlo che del volo.” Disse mia madre dopo che feci il mio solito gesto di quando sono agitata,ovvero sfregare le mani. Credo che questa donna abbia il potere di capirmi più di chiunque altro e forse anche più di me stessa. La guardai sorridendo appena lasciandole intendere che aveva pienamente ragione.

‘Preghiamo i passeggeri di rilassarsi e di godersi il volo,l’aereo sta per partire.’ Disse la voce metallica proveniente dalle casse,dopo aver ascoltato l’annuncio mi rifugiai nella musica,sperando che queste ore passassero il prima possibile.
-
Il viaggio andò bene,o almeno così dicevano i miei,io non feci altro che dormire,in fin dei conti dovevo recuperare il sonno non fatto della notte. Mio padre mi svegliò con la sua solita grazia di un elefante e ancora assonnata misi il giubbino per scendere dall’aereo. Il cielo era cupo,grigio e pieno di nuvole,a vederlo mi fa venire ancora più sonno. Sbadigliai non appena misi piede sull’asfalto e rabbrividii sentendo la brezza fresca nell’aria. Seguii i miei all’interno dell’aereoporto per recuperare le nostre valigie. Nell’abbassarmi verso quell’affare che faceva scorrere i bagagli notai una ragazza che somigliava tantissimo a Sally. Mi convinsi di aver preso una svista e che dovevo dormire ancora un po’.
“Guarda,Sally!” esclamò mia madre indicando la bionda. Allora non sono ancora del tutto rincoglionita è lei,è la mia migliore amica. Lasciai la valigia sul pavimento e le andai incontro. Era più bella del solito,perfettamente vestita,capelli perfetti e sorriso smagliante anche alle nove del mattino. Una volta vicine la cosa più ovvia che facemmo fu abbracciarci. Fu uno di quegli abbracci che desideri da tempo e che finalmente hai ricevuto. Ci stringevamo forti entrambi e sentivo mancare il respiro.
“Quanto mi sei mancata!” urlò asciugandosi il viso. Io risi rumorosamente contagiando anche lei che si tuffò di nuovo tra le mie braccia.
“Anche tu.” Risposi con gli occhi lucidi. Si allontanò da me per osservarmi.
“Sei bellissima.” Esclamò facendomi girare sul posto. Risi e le feci una smorfia come segno di ringraziamento.
“Devo aiutare quei due,sembrano degli zombie.” Dissi trattenendo una risata nel guardare i miei genitori che camminavano goffamente con la decina di valigie tra le mani.
“Serve una mano?” chiese avvicinandosi a loro,io la seguii ed entrambi prendemmo due valige a testa.
“Dobbiamo chiamare un taxy.” Disse mio padre prendendo il telefono dalla tasca.
“Non ce ne è bisogno,vi accompagno io.” Spuntò Harry dal nulla giocando con le chiavi della macchina. Mi avvicinai a lui per poterlo salutare e con mia sorpresa mi abbracciò.
“Finalmente.” Disse staccandosi. “Stavo per portare sti due in un centro di riabilitazione.” Continuò scompigliandomi i capelli. Ridemmo entrambi.
“Già le hai detto tutto?” chiese Sally avvicinandoci a noi.
“No,spetta a Zayn.” Rispose lui in sua difesa e andando verso i miei.
“Che deve dirmi Zayn?” chiesi impaziente alla bionda mentre trascinavo la valigia verso la macchina.
“Cosa deve farti vedere,forse.” Rispose lei rimanendo vaga. “..o sentire.” Finì allontanandosi da me. Ecco,mi era mancato tutto questo,mi erano mancate le frasi rimaste a metà e i miei dubbi per poter concludere la frase da lei iniziata,mi era mancato il modo in cui mi ostinavo a sapere di più mentre lei non diceva una parola. Anche questa volta non disse nulla oltre a quello che già aveva detto. ‘Sai già troppo’ concluse prima di salutarmi fuori casa Malik. Si può dire che in questi casi la odiavo,odiavo il fatto di non sapere. Ringraziammo i due che avremmo visto dopo non molto tempo e bussammo alla porta. Anche se erano appena le 9 e mezza del mattino erano quasi tutti svegli quando ci accolsero in casa e con quasi intendo che Zayn stava ancora dormendo.
“Finalmente,vi stavamo aspettando!” disse Yaser aprendo la porta. Presto Trisha lo affiancò facendoci accomodare in salone. Ci sedemmo sui divani e iniziarono a parlare di cose da adulti,insomma di come era andato il viaggio,se era stato stancante e di tutte queste cose futili. Rimanere con loro lì mi risultò un’impresa,volevo solo salire quelle scale e raggiungere la sua camera. Saperlo a pochi metri da me e non poter andare da lui era una tortura. Mentre i quattro parlavano scesero le due sorelle del moro assonnate quanto me. I loro nomi ovviamente non li conoscevo,ricordavo solo una certa Safaa ma di sicuro non era nessuna delle due,era la più piccola. Le due ragazze si avvicinarono a noi e salutarono prima i miei e poi me.
“Io sono Doniya.” Mi disse la più grande porgendomi la mano,io ricambiai presentandomi.
“Io Waliyha.” Esclamò sorridente la minore. Ehm,dubito che riuscirò a ricordare i vostri nomi. Dio ma nomi più semplici no? Diminutivi? Niente di niente? Dal piano di sopra scese anche la più piccola che mi riconobbe.
“Lola!” esclamò venendomi incontro con le braccia aperte. Sorrisi seguita dalle sorelle e mi accovacciai per poterla prendere in braccio,la ricordavo meno alta e pesante. Mi sforzai un po’ per poterla tenere in braccio.
“Piccola,come stai?” le chiesi sorridente.
“Benissimo.” Rispose lei aggrappandosi al collo. “Zayn è sopra,vai.” Mi sussurrò nell’orecchio. Cioè fammi capire tutti qui sanno tutto tranne mio padre? Che grande merda. Sorrisi dopo aver ascoltato il suo consiglio e la misi giù.
“Non posso..” le risposi alzandomi.
“Invece si,vieni con me.” Disse lei tirandomi per una mano.
“Accompagniamo Lola in camera sua.” Disse Doniya ai quattro precedendomi e andando verso le scale. Un’organizzazione perfetta devo dire. Seguii le tre lungo le scale.
“Prima porta a destra,dorme ancora.” Mi indicò Waliyha.
“Ma come lo sapete,insomma.. io.” Cercai di formulare una frase compiuta.
“E’ nostro fratello,sappiamo tutto di lui.” Risero le più grandi e io feci lo stesso.
“Dai ci ringrazi dopo,va a svegliarlo che abbiamo fame e vogliamo la colazione.” Disse la maggiore spingendomi verso l’ultima rampa di scale che mi separava da lui. Le guardai allontanarsi sorridenti. Sospirai prima di salire quelle scale,arrivai in un corridoio e mi avvicinai alla porta che mi era stata indicata. Poggiai l’orecchio al legno per essere certa che stesse ancora dormendo. Non si sentiva alcun rumore,solo il mio battito che era oramai accelerato. Cercai di prendere in mano la situazione trattenendo l’ansia e con la mano che tramava un po’ girai la maniglia lentamente entrando in camera sua. Non era ordinata ma nemmeno in disordine,di sicuro la mia lo era di più. Sulla scrivania c’erano le sigaretta,il telefono e un album da disegno. Sul pavimento i vestiti che indossava la sera precedente e le scarpe. Mi avvicinai al letto e lui mi dava le spalle,senza fare troppo rumore feci il giro del letto per poter guardare il suo viso che finalmente non era più un’unione di pixel ma reale,era davanti a me a pochi metri. Sorrisi osservandolo dormire beato. Era più bello di quanto ricordavo. Gli accarezzai i capelli sfiorandolo appena,non volevo svegliarlo,ovviamente l’intento di farlo continuare a dormire andò a puttane poiché al primo tocco lui si accorse della mia presenza. Ritirai subito la mano all’indietro e lui cambiò direzione stiracchiandosi un po’. Non era ancora del tutto cosciente che ci fosse qualcuno in camera sua. Si girò di nuovo verso di me aprendo gli occhi dopo che passò le mani su di essi un paio di volte.
“Sei reale?” chiese alzandosi di poco da sotto le coperte. Io sorrisi ed annuii.
“Quindi non sto sognando?” domandò sorridendo. Feci di no con la testa.
“Perché sei così lontana? Vieni qua.” Disse tirandomi per un braccio facendomi sedere sul letto.
“Finalmente.” Sussurrò mentre mi abbracciava. Si,finalmente. Finalmente sentivo di nuovo il tuo profumo,finalmente ero di nuovo tra le tue braccia,finalmente sentivo di nuovo lo stomaco stringerti quando mi sei vicino,finalmente sei qui,sei mio.



eeeeeeeeeeee rieeeccomi c:
in ritardo,assoluto ritardo,lo so ç_ç
i'm sorry 
vorrei dare il benvenuto al banner della storia :3
vi piace?
Passando al capitolo,avete aspettato tanto per averlo
quindi ho deciso che doveva venire lungo 
e quanto meno carino.
Spero di esserci riuscita e di essermi fatta perdonare è.è
allora,che ve ne pare?
aspetto come al solito i vostri fondamentali pareri c:
confido in voi.

grazie a tutte,un bacione.
alla prossima <3

Twitter.

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Capitolo 23
*** You're mine,i'm yours. ***




"You're mine,i'm yours."

Il primo giorno a Londra avrei voluto passarlo diversamente,l'ultimo cosa che avrei voluto fare era girare per i negozi in cerca di un regalo per Zayn di natale. Come mio solito mi riducevo all'ultimo secondo per fare una cosa,e anche questa volta non mi sono smentita: era la vigilia di natale e non avevo ancora un regalo per il mio ragazzo. Fortuna volle che quel giorno il moro era impegnato,sarebbe dovuto andare all'aereoporto per aspettare Liam e June che avrebbero passato il natale a Londra,come promesso. I suoi impegni mi resero più facile la mia missione di sgataggliolare fuori di casa con Sally. Mi benedissi da sola quando quel giorno a New York vidi quel maglione in vetrina che Sally cercava da mesi e decisi di regalarglielo per natale. Prima di uscire di casa salutai mia madre e Trisha che parlavano in cucina sull'organizzazione della cena di stasera e i due uomini in salone. La bionda era già fuori il cancello che mi aspettava coperta di vestiti di lana,faceva parecchio freddo lì. Mi alzai il cappuccio per ripararmi,per quanto mi era possibile,dal vento e la raggiunsi.
"Muoviti,devo fare il regalo ad Harry,cazzo." disse quando mi avvicinai,io sorrisi facendole una smorfia,anche lei,come al solito si era ridotta all'ultimo minuto.
"Riesci sempre a copiarmi in tutto,fammi strada tu che non ho idea dove andare." le risposi iniziando ad incamminarmi sul marciapiede.
"Cosa regali tu a Zayn?" mi chiese una volta che mi raggiunse. In realtà mi prese alla sprovvista,sapevo che dovevo regalargli qualcosa ma cosa? Assunsi un'espressione pensierosa e non la risposi,la mia mente stava facendo mente locale di tutte le cose che piacevano a Zayn e che avrei potuto regalargli,una cosa era certa,lui preferiva i piccoli gesti,cose semplici,almeno su questo mi trovavo avantaggiata.
"Non lo sai ancora vero?" rise lei fermandosi davanti a me. Io scossi la testa e lei sorrise.
"Pensaci bene al regalo,lui ti ha fatto qualcosa  di speciale." disse dandomi le spalle e continuando a camminare.
"Sai cosa mi ha regalato?" esclamai senza ricevere una risposta,il suo passo aumentò e di conseguenza lo fece anche il mio.
"Eddai Sally,dimmelo." implorai quasi vicino a lei.
"Sei una fottuta stronza." urlai fermandomi e alzando le mani al cielo per il nervosismo,erano anni che faceva sempre così ottenendo la reazione che voleva da parte mia.
"Su,devi aspettare solo stasera." mi rispose facendomi l'occhiolino. La odio,è ufficiale. Gli indirizzai una sguardo innervosito ricevendo un sorriso da parte sua,per l'intero tragitto non le parlai,semplicemente non mi andava,stavo cercando il regalo perfetto. Arrivate in centro alzai gli occhi ritrovandomi davanti una città movimentata,piena di persone in giro per i negozi,addobbi natalizi dappertutto,si sentiva davvero l'aria del natale. Sorrisi istintivamente nel guardare le vetrine colme di neve decorativa sui vetri.
"Sapevo che ti sarebbe piaciuta." esclamò la bionda stringendosi vicino al mio braccio ed osservando anche lei il corso.
"E' bellissima." risposi incantata. Iniziammo a girare per i negozi dopo aver comprato una cioccolata calda a testa,era ottima. Passammo velocemente davanti una gioielleria che aveva affisso fuori un cartello con su scritto 'incisioni.' leggendo mi venne un colpo di genio,uno di quelli rari.
Avrei inciso una frase su una taghetta e l'avrei regalato a Zayn,l'avrebbe apprezzato moltissimo. Mi fermai di botto davanti alla vetrina e guardai Sally per farle capire di aver avuto un'idea.
"Entriamo." dissi tirandola con me verso l'entrata.
"Salve." esclamammo in coro una volta dentro il negozio,ci svestimmo di sciarpa e cappello avvicinandoci al bancone dove c'era un uomo barbuto sulla cinquantina.
"Buongiorno ragazze,posso esservi utile?" rispose cordiale poggiando le mani sulla vetrina del banco.
"Ho letto che fate delle incisioni,vorrei farne una." dissi sistemandomi la borsa.
"Certo,su un bracciale,collana o anello?" chiese aprendo un cassetto. Guardai la bionda prima di rispondere in cerca di aiuto "Bracciale." mimò con la bocca e io sorrisi,ero d'accordo con lei.
"Su un bracciale." risposi avvicinandomi al bancone.
"Argento giusto?" domandò porgendomi diversi tipi di bracciali davanti.
"Si." esclamai mentre guardavo i vari modelli. Sotto consiglio di Sally ne scelsi uno con una maglia non troppo grande intrecciata,portava la placchetta sul lato superiore lucida dove sarebbe andata l'incisione,era molto semplice ma altrettanto bello. Lo indicai al negoziante e lui lo sfilò.
"Cosa ci incidiamo?" mi chiese lucidando la placca.
"You're mine,i'm yours." risposi senza pensarci troppo. Quella frase sicuramente racchiudeva tutto quel che volevo far capire a Zayn in quel momento. Era il modo più schietto ed esplicito per dirgli quanto mi avesse cambiato il fatto di essere sua e di quanto mi fa stare bene considerarlo mio. L'uomo sorrise recandosi in una stanza anteriore al negozio,presumo quindi un laboratorio.
"Ah l'amore,come sei sdolcinata amica mia." esclamò la bionda quando rimanemmo sole,mi diede una pacca sulla spalla e scoppiò a ridere contaggiando anche me. Arricciai il naso come risposta e lei mi fece una linguaccia.
"Da che pulpito." risposi fingendomi offesa.
"Ma io lo sono sempre stata,tu no." disse in sua difesa. Come darle torto? A momenti non mi riconoscevo nemmeno io,con Sean dubito che avrei fatto tutto questo,partire solo per vederlo,fargli un regalo così semplice,tutto era diverso prima di Zayn. 
Dopo una ventina di minuti l'uomo uscì dal laboratorio con in mano il bracciale,me lo porse e la scritta era stupenda,luccicava e la calligrafia in corsivo era magnifica,mi sarei emozionata qualora quello fosse stato un regalo per me. Sorrisi.
"E' perfetto." dissi guardando l'uomo.
"Sono felice che le piaccia,è un regalo?" mi chiese prima di fare la confezione,annuii e lui poseguì. Finita la confezione pagai ed uscimmo dal negozio,era felice del regalo fatto,speravo solo che a Zayn piacesse quanto me. Di nuovo tra il freddo della città proseguimmo in giro per il corso in cerca del regalo per i miei genitori ed Harry. La mia ricerca fu piuttosto breve comprai a mia madre una borsa che mi colpì molto e a papà una cravatta che utilizzava spesso per il lavoro,quanto a Sally prima di trovare il regalo per il riccio dovettimo girare infiniti negozi,finalmente dopo tante ricerche decise di comprargli il profumo che il riccio voleva regalarsi da solo,lo Bleu de Chanel,entrammo in una profumeria a caso sul corso e ne uscimmo con un'unica direzione in mente: casa,camino,relax. Sally e la famiglia di Harry avrebbero cenato in casa Malik poichè le rispettive famiglie si conoscevano ormai da anni.Stanche e ingreddolite cercammo aiuto ai nostri due ragazzi che vennero a prenderci all'inizio del corso con la macchina di Zayn,la fortuna quel giorno era dalla mia,anzi dalla nostra parte,ci eravamo evitate un bel po' di strada a piedi. Vedemmo l'auto nera del moro in lontananza avvicinarsi a noi e gli andammo in contro. Zayn guidava la macchina ed Harry era seduto accanto a lui,così io e la bionda ci accomodammo sui sediolini posteriori accasciandosci completamente sui sedili in pelle,erano comodissime.
"Siete appena tornate da una guerra?" scherzò il moro mentre guardava la strada.
"Giuro che non ho mai camminato così tanto nella mia vita." risposi alzando i piedi sul sediolino per stare più comoda.
"Lola,iniziamo." disse seccato il moro ma io non tolsi i piedi,che sarà mai un po' di polvere.
"Che avete comprato?" chiese il riccio girandosi verso di noi.
"Tante cose,poi vedrete stasera." rispose Sally alzandosi per potergli dare un bacio. Arrivammo fuori casa nell'arco di cinque minuti circa,la bionda e il riccio scesero per primi dalla macchina mentre io ci misi più tempo sentendomi davvero stanca. Non ho mai amato essere quel tipo di persona che si lamente in continuazione,ma mi sentivo una vera vecchia decrepita in quel momento.
"Devo prenderti in braccio?" aprì la portiera Zayn ridendo. Lo guardai implorante.
"Mia nonna è più arriva di te." rise abbassandosi.
"Non prenderti il gioco di me solo perchè non posso rispondere alle tue accuse." risposi guardandolo.
"Nemmeno mi hai salutato.." disse con una faccia da finto offeso,io sorrisi e mi avvicinai a lui dandogli un bacio.
"Ora mi porti dentro?" chiesi con occhi dolci attaccata al suo viso,scosse la testa e sorrise.
"Sei terribile." esclamò dandomi un bacio sul naso. Prese prima le borse mettendole su un braccio e poi mi prese a mo' di sposa chiudendo la portiera con un calcio. Aveva le chiavi della macchina tra le labbra e afferrai al volo,con mia sorpresa,che spettava a me mettere l'antifurto alla macchina,gliele sfilai e chiusi l'auto.
"Sei migliorata." rise mentre si avvicinava alla porta.
"Fanculo." risposi poggiando la testa sulla spalla. Raggiungemmo la porta d'ingresso che era semiaperta,l'aprì con una gamba e dopo che mi mise a terra si sistemò il pantalone e lasciò le buste sul pavimento.
"Inizia la missione evita Zayn." dissi con una voce da spot pubblicitario.
"Dopo di questo." esclamò dandomi una pacca sul culo avviandosi prima di me nel salone,mentre camminava si alzò le maniche della camicia e questo gesto mi incantò,sentivo gli occhi brillare nel guardarlo.
"Finalmente siete qui!" esclamò Trisha quando mi vide all'ingresso con una faccia da pesce lesso mentre guardavo suo figlio che riusciva ad evitarmi proprio bene. Ritornai sulla terra per non sembrare troppo stupida e ripresi coscienza,annuii sorridendole avviandomi in salone. Sul divano c'erano Harry,sua madre e Sally che parlavano tra di loro,vicino al camino papà e Yaser facevano altrettanto mentre Zayn era seduto sull'altro divano con Liam e June,appena vidi i due mi avvicinai a loro.
"Lola!" esclamò la ragazza alzandosi,ci abbracciammo forte in segno di saluto,era ancora più bella.
"Ti trovo benissimo." le dissi dopo averla osservata. Lei mi sorrise e poi fece avvicinare Liam per salutarmi,abbracciai anche il ragazzo sotto lo sguardo fisso del moro che non dimenticava quel famoso bacio tra noi. Mi indicò con lo sguardo di sedersi accanto a lui e io mi avvicinai sedendomi. Restammo a parlare noi quattro per un po' e dopo si unirono anche Sally e il riccio,la cena fu portata in tavola non molto tardi anche se tutti avevamo molta fame,non appena il cibo era in tavola nessuno di noi perse un attimo in più per sedersi e mangiare. Dalla parte destra ci sedemmo noi ragazzi con anche le sorelle del moro e a sinistra tutti gli adulti. La cena andò avanti tranquilla,mi sentivo in famiglia,tutte quelle persone che ridevano e scherzavano tra di loro,passai forse una delle vigilie più belle degli ultimi anni,forse anche a causa del fatto che la mano di Zayn per tutta la cena rimase sulla mia gamba e lui accanto a me. Finirono tutto il cibo che mamma e Trisha prepararono,adesso aspettavamo solo la mezzanotte per aprire il regalo,forse io ero in fibrillazione più di Safaa per quel momento,desideravo scoprire cosa mi avesse regalato il moro e anche se il bracciale gli sarebbe piaciuto. Dopo aver mangiato i dolci e cose varie,che io non toccai minimamente altrimenti avrei corso il rischio di vomitare all'istante,venne l'aspettato momento di scartare i regali. Anne,la mamma di Harry,raggruppò tutti i regali sparsi per la casa sul grande tappeto sotto l'albero,seguii con lo sguardo la busta di quello di Zayn dovendolo prendere prima di tutti tra le mani in modo da non correre rischi,non destando sospetti mi alzai dalla sedia spostando la mano del moro,e mi avvicinai all'albero seguita da Waliyha e Safaa. Presi veloce la busta e la misi tra le gambe dopo che mi sedetti accanto ai regali. Safaa si diede subito alla pazza gioia nella ricerca dei suoi e di tanto in tanto chiedeva alla sorella se su quella busta ci fosse scritto il suo nome facendomi sorridere. Al nostro piccolo gruppo si aggiunsero dopo pochi minuti tutta la famiglia che iniziarono a scambiarsi i regali. Io consegnai per primo il regalo ai miei genitori e poi proseguii con Sally.
"Ommiodio,lo cerco da anni!" esclamò coprendosi la bocca per la sorpresa. Sorrisi e l'abbracciai.
"Questo è per te." mi disse porgendomi una busta della profumeria in cui abbiamo comprato il regalo al riccio,la guardai stranita pensando come non mi fossi accorta di quella busta.
"Tu sei pazza." urlai scandendo le parole. "Cazzo Sally!" esclamai abbracciandola,avevo appena tra le mani il profumo che avevo sempre amato e che amerò sempre: Angel di Thierry Mugler. Dio l'adoravo quella fragranza e costava anche una cifra,era seriamente uscita fuori di senno! Non persi un attimo per spruzzarmi un po' di profumo sul collo innamorandomi per l'ennesima volta.
"Me lo presti però." rise contaggiando anche me.
"Grazie." esclamai mentre cercavo con lo sguardo Zayn tra le tante braccia che si intrecciavano.
"Seguimi un attimo." sentii la sua voce sussurrarmi all'orecchio,tolse le mani dai fianchi e si avviò vicino le scale aspettandomi. Tutti erano impegnati a scartare i propri regali,non avrebbero notato la nostra assenza così mi avvicinai a lui.
"Che succede?" chiesi vedendolo fermo sul primo gradino.
"Prima tu,in camera mia." rispose con un sorriso e io curiosa feci come mi disse. Salii le scale seguita dal moro che dopo la seconda rampa di scale mi prese la mano mettendosi affianco a me prima di arrivare alla camera.
"Prometti di non sbirciare però." mi disse mettendomi le mani sugli occhi. Io annuii sorridendo. Non amavo tanto le sorprese,era una tortura per me non conoscere quel che mi aspettava,ma stavolta adoravo le sorprese. Tolse una mano dall'occhio destro per pochi istanti in modo da aprire la porta,mi guidò all'interno della stanza e sentii la porta chiudersi,ingoiai la saliva istintivamente diventando improvvisamente nervosa.
"Non aprire gli occhi." disse togliendo le mani allontanandosi. Scossi la testa e tenni gli occhi chiusi torturando la busta della gioielleria che avevo ancora tra le mani. Il silenzio della stanza venne sostituito da una musica e soprattutto da una voce che proveniva dallo stereo,quella voce cantava la canzone che dal primo momento in cui l'ascoltai me ne innamorai: Just the way you are di Bruno Mars,ma la voce non era una qualunque,era la sua voce,quella che sentivo ogni sera cantare davanti la webcam mentre mi aspettava che uscivo dal bagno per fare la doccia,quella che per mesi mi ha parlato tramite un pc,era la voce di Zayn,quella che adesso mi fece venire i brividi accompagnate da lacrime e un sorriso da ebete senza una ragione precisa,aprii gli occhi anche se avevo promesso di tenerli chiusi ritrovandomi la figura del moro davanti a me con in mano un cd.
"Sapevo che avresti aperto gli occhi prima che te lo dicessi." rise avvicinandosi.
"La qualità non è delle migliori,ma sono le tue canzoni preferite." disse porgendomi l'astuccio di plastica contenente il cd,lo guardai asciugandomi la guancia e sorridendo.
"Come fai a sapere che sono le mie canzoni preferite?" gli chiesi prima di leggere i titoli dietro scritti.
"Ricordi quella sera che te le chiesi?" mi rispose e io annuii ricordando subito,stranamente.
"Beh mi servivano a questo." rispose facendo spallucce. Abbassai lo sguardo per leggere i titoli.
- Just the way you are
- Give me love
- Let me love you (e qui mi hai copiato) 
- This song saved my life
- Forever Young
- Listen
- With you (e anche qui)

mano mano che leggevo il sorriso si allargava e ad ogni titolo alzavo la testa per guardarlo mentre mi osservava serio.
"Sai che non potevo desiderare regalo migliore?" gli dissi abbracciandolo,affondai la testa nel petto e sentii la sua testa poggiarsi sulla mia.
"Così mi ascolti tutte le volte che vuoi." disse facendo vibrare il petto. Sorrisi allontanandomi di poco.
"Ora tocca a me." esclamai mordendomi il labbro e avvicinandomi alla busta che avevo poggiato sul pavimento. Zayn mi seguì curioso di sapere cosa ci fosse nella busta.
"Eddai muoviti." disse dietro di me. Risi rumorosamente coinvolgendolo.
"Solo perchè voglio ascoltare subito questo cd." risposi dandogli la busta,lui la prese e si diresse verso il letto sedendosi per poter scartare la confezione,io lo seguii con il cd ancora tra le mani,incrociai le gambe sul materasso e lo guardai rompere la carta. Rimase un po' di tempo a leggere l'incisione e in quel silenzio la mia mente si riempì di pensieri tipo : 'non gli piace,ho sbagliato tutto,merda.'
"Ora è per iscritto che sei mia,non puoi negarlo" disse sorridendo mentre si girò verso di me.
"Mi sa di no." risposi arricciando il naso.
"Quindi posso farti tutte le torture che voglio." si ulluminò il viso salendo completamente sul letto.
"Del tipo?" avrei voluto dirgli se magari non avesse iniziato a farmi il solletico e di conseguenza urlare come se mi stessero massacrando.


eeeeeeeeeeeeeeee non sono mortaaa c:
scusatemi ragazze,non posto dall'epoca di Napoleone (?)
scusate davvero tanto! cc
spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo,è abbastanza lungo no?
conoscete le canzoni che ho messo sul cd? lol
io le amo davvero *non so se vi frega*
bene,parlando dei ragazzi,questo capitolo mi piace molto per Zayn e Lola,sono dolcissimi :3
a voi che ve ne pare?
don't leave me alone *sweet face* (?)
occhei mi sto dilungando.
prometto di postare prima se mi fate sapere cosa ne pensate di questo capitolo
nel prossimo ci sarà la parte che aspetto di scrivere da tempo *non ve lo dico* muhamuha
si,mi dileguo.
alla prossima.

grazie a tutte.
un bacione. <3


Twitter.
una nuova arrivata: You're my drug.

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Capitolo 24
*** I'm changing my life. ***


I'm changing my life.


Dormivo beatamente con tutto il peso del corpo di Zayn addosso che stranamente non era un fastidio, la luce,proveniente dalle fessure, illuminava poco la stanza. Il silenzio regnava l’unica cosa che le mie orecchie riuscivano ad udire era il respiro del moro affianco a me. Se non fossi stata sveglia avrei potuto credere di star sognando per come mi sentivo beata in quel momento. La tranquillità di quel quartiere era unica,mai mi sarei immaginata di svegliarmi così pacatamente nella mia amata New York,stavo iniziando a rivalutare questa città,non era così male Londra.
“Svegliaaa!” ecco,anche qui,ovviamente non si può stare tranquilli a lungo. Safaa aprì la porta urlando felice. Saltellava per la stanza mentre raggiungeva il nostro letto. Osservò il materasso ai lati del letto che avrebbe dovuto essere la mia sistemazione notturna e poi si concentrò sulla mia figura che la osservava stanca e scocciata perché svegliata in modo brusco. Si posizionò ai piedi del letto e io mi alzai di poco per poterle farle capire che ero sveglia,se così posso definirmi.
“Dormiglioni,mi sto annoiando alzatevi.” Esclamò. Io risi istintivamente e iniziai a calciare la gamba di Zayn per farlo svegliare. Quest’ultimo mugolò come risposta e si girò dal lato opposto al mio.
“Credo che tuo fratello non voglia svegliarsi.” Risposi con la voce assonnata mentre sbadigliavo.
“Perché tu si..” rispose il moro a bassa voce. Come risposta ricevette un pizzicotto sul braccio. Feci segno a Safaa di salire sul letto,e lei ci raggiunse come se fosse l’unica cosa che stava aspettando. Si sedette sulle mie gambe e io iniziai ad accarezzarle i capelli lunghi e morbidi,era stupenda.
“Mamma e papà sono usciti con gli zii,Liam e la fidanzata sono ancora a letto e le mie sorelle chiuse in camera,siete la mia unica salvezza.” Disse guardandomi con occhi dolci. Sorrisi per la sua tenerezza e lei arricciò il naso.
“Cosa possiamo fare per non farti annoiare?” le chiesi sollevandomi di più .
“Vorrei andare dalla nonna,ci sono tutti i miei cuginetti lì oggi.” Rispose le dopo averci pensato un po’.
“Sentito Zayn,dobbiamo accompagnare tua sorella dalla nonna!” mi avvicinai all’orecchio del moro parlando ad alta voce.
“Si ho capito.” Rispose lui sbuffando e girandosi verso di noi. Increspò gli occhi per la luce e poi sorrise alla piccola.
“Non dai il buongiorno al tuo fratellone?” le chiese aprendo le braccia. Safaa si spinse verso di lui per abbracciarlo. Era una scena dolcissima,avrei voluto anche io una sorellina che mi venisse a svegliare la mattina che potevo abbracciare. Ora ho capito quanto è bello avere dei fratelli,al contrario di come avevo sempre pensato. Sono persone con le quali puoi condividere tutto,24 ore al giorno.
“Vado a mettere le scarpe,così mi accompagnate.” Esclamò la bimba liberandosi dall’abbraccio. Scese veloce dal letto e corse giù per le scale.
“Safaa,dobbiamo ancora prepararci,non mettere fretta!” urlò Zayn invano con la speranza che la sorella potesse sentirlo.  Si passò le mani davanti agli occhi e sbadigliò per l’ennesima volta.
Cercai le poche forze che avevo per poter spostare il piumone dal mio corpo e uscire dal letto. Feci il gesto per alzare la coperta ma il moro la riportò al suo posto.
“Manca un buongiorno,non credi?” disse dopo che mi girai verso di lui già pronta ad urlargli contro.
“Mh,secondo me..” risposi avvicinandomi a quel viso,che anche appena sveglio era di una bellezza immane.
“Stronza.” Disse lui ridendo e poi mi stampò un bacio. Sorrisi sulle sue labbra morbide.
“Andiamo dai,chiamo Sally,giriamo un po’ Londra.” Dissi staccandomi controvoglia. Lui lamentò per la mia proposta,di sicuro avrebbe preferito starsene tutta la giornata in casa,sul divano a poltrire mentre vedeva qualche film. Questa opzione,sebbene potesse sembrare noiosa,mi affascinava. Relax allo stato puro per un’intera giornata era ciò che avrei voluto sempre fare,ma d’altronde ero a Londra,come potevo starmene chiusa in casa? Era da pazzi.
Prima di scendere in cucina misi una felpa rabbrividendo,faceva davvero freddo. Lasciai il moro ancora nel letto.  Scesi le scale sentendo il pavimento gelato sotto la pianta dei piedi scalzi, sensazione divina. In cucina c’era Safaa che guardava i cartoni seduta sul divano,al mio arrivo si girò mi sorrise e tornò alla sua interessante attività. Avevo fame,ma la vergogna di aprire i mobili in una casa non mia era superiore. Credevo potesse dar fastidio,per il semplice fatto che a me lo avrebbe dato.
“Fai come se fossi a casa tua,ci sono i biscotti in questo mobile e il latte in frigo.” Disse Zayn,quasi come se fosse a conoscenza di quel mio pensiero,entrando nella stanza. Sorrisi un po’ intimidita e aprii il frigo prendendo il latte.
“Lo vuoi?” gli chiesi e lui annuì. “Freddo come lo prendi tu,hai ragione,è più buono.” Continuò mentre si sedeva accanto alla sorella sul divano.
“Ho sempre ragione.” Risposi orgogliosa ridendo mentre versavo il liquido in due bicchieri che avevo preso dalla credenza. Posai il cartone sul tavolo e iniziando a sorseggiare il mio latte mi avvicinai ai due fratelli e porsi il bicchiere al moro. Restai in piedi vicino il divano ed estrassi il cellulare dalla tasca della felpa.
“Allora chiamo Sally,usciamo un po’.” Avvisai mentre scrivevo un messaggio alla bionda.
“Dobbiamo proprio?” rispose Zayn alzando la testa per potermi guardare. Io annuii staccando gli occhi dallo schermo per poter guardare la sua faccia scocciata.
“Eddai,voglio vedere un po’ Londra,che palle che sei.” Sbuffai allontanandomi dal divano. Bevvi l’ultimo sorso di latte e posai il bicchiere sul tavolo. Nel frattempo la risposta della bionda al mio messaggio arrivò e tra una mezz’ora lei e il riccio sarebbero arrivati a casa.
“Preparati prima tu,intanto sveglio Liam.” Rispose sconfitto il moro alzandosi dal divano. Sorrisi soddisfatta e salii le scale per andare in bagno. Presi i vestiti dalla valigia in camera di Zayn e andai a fare una sana doccia calda. Il getto dell’acqua bollente mi fece sobbalzare ma poi mano man mi abituai a quella temperatura paradisiaca. Non amavo molto fare la doccia appena sveglia,ma in alcuni casi,come questo ad esempio,mi ricredevo. Era davvero rilassante. Cercai invanamente di non bagnare troppo i capelli,ma alla fine le punte si bagnarono quasi completamente. Uscii dalla doccia e avvolsi l’asciugamano attorno al corpo,aprii qualche cassetto a caso per cercare l’asciugacapelli e lo trovai al primo colpo. Sono fortunata oggi. Misi la spina e iniziai ad asciugare i capelli, impiegandoci molto poco. Mi vestii e poi misi un po’ di mascara e blash per non sembrare troppo un cadavere ambulante. Mi guardai un’ultima volta veloce allo specchio prima di lasciare il bagno. Dalla cucina sentivo le voci di June,Liam e Zayn così li raggiunsi.
“Buongiorno.” Esclamai entrando. June accennò un saluto con la mano mentre Liam sorrise come riposta.
“Vado a prepararmi,così dopo accompagniamo Safaa.” Disse il moro prima di darmi un bacio e poi lasciare la stanza non dandomi il tempo di dire anche un semplice ‘ok’. Scossi la testa e mi avvicinai ai due che facevano colazione.
“Spiegami come hai fatto a convincerlo ad uscire con questo freddo.” Disse Liam dopo che masticò un biscotto.
“Doti naturali.” Risposi ridendo contagiando anche i due.
“Hai fatto bene,voglio anche io visitare la città.” Esclamò June bevendo il suo caffè. Sorrisi e mi sedetti al tavolo,rassegnata di dover aspettare parecchio prima che Zayn fosse pronto. Scambiai diverse chiacchiere con i due e il tempo sembrava volare. Era da mesi che non ci incontravamo ma non si notava per niente,sembrava che abitassimo da sempre vicini e che ci conoscessimo da tanto. Mi sentivo molto a mio agio con loro,più dell’estate. Forse perché anche se telefonicamente o via internet,li avevo conosciuti un po’ meglio. June era la ragazza perfetta per Liam,per tutti noi,i due erano una coppia bellissima. Era come se si completassero a vicenda,sebbene non si conoscessero da anni.C’era complicità tra di loro e nel guardarli mi chiedevo se dall’esterno anche tra me e Zayn si notasse una certa affinità oppure no. Era la prima volta che mi veniva un dubbio del genere e stranamente credevo fosse importante.
“Eccomi.” La voce del moro mi distrasse dal discorso che stavo facendo con June riguardo il college e cose simili. Si avvicinò alla sedia facendomi segno con la testa di andare.
“Safaa,sei pronta?” urlò alla sorella al piano di sopra. Nel frattempo io presi i nostri cappotti e indossai il mio mentre porgevo la giacca di pelle a Zayn.
“Si,eccomi.” Rispose la bimba all’ultimo gradino delle scale già pronta.
“Ragazzi,dovrebbero arrivare Sally ed Harry.” Avvisai ai due prima di uscire dalla porta. Lasciando il tepore caldo della casa incontrammo il freddo londinese e ci affrettammo a raggiungere la macchina. Chiusi la portiera alla piccola e poi salii al mio posto accanto al guidatore. Strofinai le mani per il freddo e rabbrividii rumorosamente.
“Ora che si riscalda il motore accendo il condizionatore.” Esclamò Zayn mettendo in moto e accendendo lo stereo. Meno male che quel motore si riscaldò prima del previsto,accendemmo il condizionatore al massimo e mano man l’aria iniziò a riscaldarsi. Anche se c’era abbastanza traffico arrivammo a destinazione non molto tardi,il moro lasciò l’auto in moto e scese per accompagnare Safaa. Io mi rifiutai categoricamente di uscire da quell’oasi,più potevo rimanerci e meglio era. Ho sempre detestato il freddo.
“Sicura di voler camminare con questo gelo?” chiese ironico quando entrò in macchina portando con se tutto il freddo della strada.
“Si,ci riuscirò.” Risposi poggiando i piedi sul cruscotto. Scosse la testa ridendo e mise la marcia per dirigerci a casa. Durante il tragitto la musica ci accompagnò,e cantavamo a squarciagola, canzoni delle quali non conoscevamo nemmeno il testo. Più che cantare io l’avrei chiamato ridere e dire qualche cazzata a ritmo di musica.
“Possiamo vincere x-factor!” esclamai ancora ridendo quando arrivammo fuori al suo giardino.
“Tu sicuramente arriveresti in finale.” Rispose lui allo stesso modo spegnendo il motore. Si girò completamente verso di me guardandomi. Desideravo che quegli  attimi insieme durassero per sempre,il pensiero che tra pochi giorni rivedrò quel viso tramite una webcam mi uccide. Passare del tempo con lui è la cosa che più amavo. Ridere,scherzare,dormire insieme,cose così banali quanto significative. Ora più che mai riuscivo a capire quanto fosse difficile stargli lontano,e se ero riuscita a farlo in passato dopo che ritornerò a New York dubito lo farò così facilmente.
“Vorrei che tu restassi.” Disse guardando fuori dal finestrino. Abbassai la testa,nessuno dei due avrebbe sopportato di nuovo la distanza.
“Anche io.” Risposi a voce bassa sentendo un nodo in gola senza motivo. Perché già stavo pensando al peggio,ero con lui,era davanti a me,perché dovevo pensarlo distante.
“Io cambio scuola,ti avviso.” Esclamò guardandomi diritto negli occhi.
Zayn ne abbiamo parlato già in estate,perché devi rinunciare a tutto solo per me?” risposi incrociando le gambe sul sediolino iniziandomi a sentirmi agitata.
“Perché tu non puoi e allora lo faccio io,sopporteresti la distanza dopo questo periodo?” esclamò lui calmo.
“No,ma…” risposi fiocamente.
“Ecco,nemmeno io quindi questa è l’unica soluzione.” Affermò.
“Tu non puoi rinunciare alla tua vita,vedrò se c’è qualche università qui che mi faccia valere i corsi che ho fatto a New York.” risposi convinta. Quella risposta in realtà non la pensai,la dissi e basta. Ma ero sicura di volerlo fare,avrei cercato in questi giorni l’università più vicina a Londra che mi permettesse di seguire il corso di giornalismo qui,avrei lasciato la mia amata città,avrei abitato lontano da tutti,avrei intrapreso una nuova vita,se questo significava stargli vicino. Questa era l’unica cosa che realmente mi importava,sentivo che anche se sarebbe stato difficile l’averlo accanto mi avrebbe aiutato a rendere tutto facile,mi ha aiutato in passato la sua presenza per cose peggiori,cose banali come queste insieme le supereremo facilmente. Pensarlo a pochi chilometri da me già mi dava la sicurezza che nulla poteva andare male. Accanto a lui avevo una forza che prima non avevo,una di quelle che sai che non ti abbandonano,che ti danno coraggio di combattere,di provare ogni cosa senza timore. Quella forza la ho dentro dal primo giorno che quegli occhi scuri mi hanno scrutata attentamente nel mio soggiorno,e ora sono pronta a fare ciò che non ho mai fatto prima.
“Ma..no Lola.” Disse.
“Si Zayn,sono pronta,sono sicura,andrà tutto bene,io a New York non riesco a tornarci.” Lo interruppi. Prima che potessi finire di parlare delle grandi braccia mi chiusero e un profumo divino invase le mie narici,una voce rimbombava nella mia testa dicendo ‘giura che resti’.
Ecco,era proprio tutto questo quello che non volevo perdermi,volevo viverlo,nel migliore dei modi possibile.

Siiiiiiiiiiii,sono vivaaaaaa c:
non ci sentiamo da tantissimo,lo so scusatemi non ho avuto per niente tempo cc
spero possiate perdonarmi,e soprattutto che il capitolo vi piaccia.
non è un granchè,fa capire una svolta importante nella storia e nella vita di Lola.
Approposito di lei e Zayn,li amo lol
siete curiose di sapere cosa succederà?
io lo sono tanto infatti cercherò di scrivere quanto prima,promise.
ora mi dileguo,aspetto vostri pareri,non lasciatemi sola cc

alla prossima,un bacione,grazie a tutte della pazienza lol

twittah

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Capitolo 25
*** Coffee. ***




Coffee.

Incontrammo Sally e Harry fuori il cancello di casa Malik in compagnia di Liam e June che aspettavano noi. Zayn accostò l'auto vicino ai quattro impegnati in un discorso ed io abbassai il finestrino lasciando entrare il gelo all'interno della macchina.
"Non credo ci stiamo tutti,Harry prendi la tua macchina." disse il moro sporgendosi verso il finestrino che era al lato opposto al suo. 
"E' qui dietro,ci vediamo direttamente da Starbucks?" rispose il riccio prendendo le chiavi dalla tasca. Io nel frattempo non vedevo l'ora che quella coversazione finsse per chiudere quel vetro,stavo gelando sebbene fossi ricoperta di indumenti. Sfregai le mani e le nascosi nei polsini del giubbino.
"Si,Liam salite." esclamò Zayn chiudendo finalmente il finestrino. Io sospirai e lui mi guardò sorridendo. "Sapevo che avevi freddo." disse soddisfatto tornando al volante. Sorrisi e allacciai la cintura,stesi i piedi sul cruscotto beccandomi una sua occhiata non curandomene.
"Aspettavate da molto?" chiesi ai ragazzi ai sediolini posteriori stendendomi sul mio sedile.
"No,circa 5 minuti." rispose Liam mettendosi al centro e poggiando i gomiti sugli schienali dei sediolini anteriori. Alzai il viso e sorrisi come risposta.
"Allora,destinazione?" chiese June spostando il  ragazzo e prendendo il suo posto. Risi per la scena e guardai Zayn fare lo stesso.
"Per ora arriviamo in centro,c'è tutta la città da visitare." rispose il moro rivolgendosi ai due. Accesi la radio odiando il silenzio che si creava quando nessuno in macchina parlava,il centro non era eccessivamente lontano ma il traffico natalizio rallentò il nostro viaggio. Fortuna volle che trovammo anche un posto adiacente al corso,almeno avremmo camminato di meno. Zayn parcheggiò lasciando noi ragazzi all'entrata del fabbricato. Già mi piaceva l'atmosfera che c'era in giro. Si sentiva l'odore dei pini e tutte quelle luci in ogni angolo di strada ti rendevano felici anche se eri in uno dei tuoi giorni peggiori. Era come se l'aria fosse incantata,percepivo a mala pena il freddo,ed era un grande miracolo. Mentre aspettavamo guardavo Liam coprire per bene June,era una scena dolcissima,sebbene io,come ben sapete,non amo le sdolcinatezze..o amavo. Vabbeh,dettagli. Finalmente il mio ragazzo raggiunse la qui presente ragazza sconsolata e una volta vicino a me mise un braccio intorno al collo mentre ci incamminavamo verso il corso. Camminavamo tutt'e quattro vicino,Zayn e Liam parlavano di ogni cosa mentre io e Jude osservavamo incantate le vetrine dei negozi. Tutto era più bello lì,forse anche la compagnia dava il suo contributo. Londra mi stava letteralmente conquistando,più andavamo avanti e più ero convinta di voler vivere in questa città,anche se devo ammettere,la mia amata New York già mi manca. Arrivammo finalmente da Starbucks che anch'esso aveva allestito la vetrina in tema natalizio: c'erano dei folletti colmi di neve che bevevano una cioccolata calda,ci somigliavano. 
"Hanno le nostre stesse facce gelate." esclamai a June che rise seguita da me.
"Mi si è atrofizzata la guancia." disse lei volendo sembrare preoccupata. Entrambi scoppiammo a ridere sotto lo sguardo di Liam e Zayn che avevano smesso di parlare. I due si guardarono e scossero la testa. 
"Il freddo non ti fa bene." sussurrò il moro mentre mi spingeva verso l'entrata del bar. Io girai la testa e come risposta feci una smorfia,non trovavo una risposta azzeccata: aveva ragione,sentivo che il mio cervello si era congelato. Finalmente entrammo nell'aria calda del bar,infondo la sala vedemmo Harry e Sally che si stavano appena sedendo ad un tavolo di 6 persone. Presi la mano di Zayn e lo trascinai dai due. Arrivati al tavolo lascai la mano e raggiunsi la bionda,che si alzò di scatto dalla sedia abbracciandomi,può sembrare che non ci vedessimo da anni ma in realtà erano solo due giorni. Sciogliemmo l'abbraccio e ci guardammo,Sally mi studiava e avrei scommesso la mia casa che aveva capito.
"C'è qualcosa che devi dirmi,vero?" disse sospettosa allonanandosi un po'.
"Una cosa piccola ed insignificante." risposi io ridendo e spostandomi i capelli dal viso. Mi prese la mano e mi fece sedere alla sedia accanto alla sua,l'avvicino a lei e posò i gomiti sul tavolo.
"Sono tutta orecchie." esclamò facendo un sorriso da ebete. Risi coprendomi gli occhi,non sapevo come iniziare.
"Ehm..sarò diretta perchè non sono brava con le parole." dissi mentre sbottonavo il giubbino sentendo caldo. "Studierò qui a Londra." finii posando il giubbino sullo schienale della sedia. 
"Cosa? Lola lontana da New York,sto sognando?" rispose lei ridendo.
"Strano ma vero." esclamai ridendo.
"Non ti chiedo il motivo,mi sembra ovvio." disse guardando Zayn vicino la cassa,feci anche io lo stesso e abbassai lo sguardo.
"Non avrei mai creduto di vederti così." sussurrò abbracciandomi.
"Così come?" chiesi sospettosa.
"Quasi o del tutto innamorata." rise sui miei capelli. Ah,si..in questo senso. Avevo odiato il verbo amare dopo Sean,ma chissà perchè senza volerlo Zayn me lo stava facendo diventare simpatico quello stupido verbo. Avevo sempre avuto timore di lui,e facevo bene ad averlo,visto come sono andate le cose.
"Non avere paura." mi disse Sally guardandomi. Non avrò paura di amarlo e di sentirmi amata,o almeno ci provo. Sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia come per ringraziarla. Nel frettempo al tavolo si avvicinarono Liam,June,Zayn e Harry con in mano i bicchieroni tipici dello Starbucks. Il riccio si sedette accanto alla bionda e il moro fece lo stesso con me. Posò i bicchieroni sul tavolo e sistemò i capelli,facendomi perdere un battito.
"Te l'ho preso al cioccolato,non volevo interrompere te e Sally così sono andato sul sicuro." disse premuroso avvicinando il bicchiere al mio posto non distante dal suo.
"Va benissimo,grazie." risposi dandogli un bacio. Non era difficile provare ad amarlo,ora che ci penso l'ho fatto per tutto questo senza pormi il problema,problema che è nato da quella parola 'innamorata',lo ero mai stata prima? Forse è per questo motivo che provavo cose così diverse rispetto a quando ero insieme a Sean,sono sempre più convinta del fatto che nella relazione con me e il biondo ero io che convincevo me stessa di amarlo,rendendo tutto estremamente pesante. Ecco,la differenza sostanziale è questa,a me riesce fin troppo facile amarlo,e forse dovrei avere paura di questo. Ma ora perchè devo complicarmi l'esistenza invece di bere questo buonissimo e caldo caffè? Ritornai alla realtà quando la mano di Zayn si posò attorno ai miei fianchi che mi fece sussulatare. Infilai la cannuccia nel bicchiere e iniziai a bere il caffè,giusto per non sembrare fin troppo sconnessa. Il caffè era divino,in precedenza avevo bevuto milioni di caffè da Starbucks ma stavolta sembrava più buono.
"Domani si festeggia,sappiatelo." urlò Harry spostando il bicchiere dalla bocca.
"Festeggia in modo serio sennò diventerai Harriet." disse seria Sally facendo sorridere tutti. Il riccio rise e l'abbracciò.
"Perchè non andiamo al The Shine? Organizzano la serata per capodanno." propose Zayn mentre poggiavo la testa sulla sua spalla e continuavo a bere il caffè,ormai verso la fine. 
"Io ci sto." dissi guardando lui e poi gli altri.
"Beh,noi non possiamo rifiutare." esclamò June sorridente. 
"Zayn chiamiamo Max,ci da le prevendite." disse Harry prendendo il cellulare dalla tasca. Zayn rise. 
"Cazzo lo dici a fare se poi fai tutto tu?" mi sussurrò trattenendo una risata. Io risi più silenziosamente che potevo.
"Sh." disse ridendo mentre avvicinava la mia sedia alla sua in modo che io potessi poggiare la testa sul petto dopo che mi girai. Rimanemmo seduti a quel tavolo,nelle stesse identiche posizioni per almeno due ore. La cosa fantastica era che nessuno la smetteva di sparare cazzate e di ridere. Presi il cellulare dalla tasca per controllare l'orario ed erano appena le 6 del pomeriggio,sembrava molto più tardi.
"Torniamo a casa? Prima abbiamo accontentato te,ora tocca a me." disse Zayn,le sue parole rimbomarono nel petto. Somigliavano ad una melodia,non esagero.
"Due minuti." risposi poichè ero interessata alla lite di Sally e Harry divertentissima. Lui sbuffò.
"Ok,andiamo." esclamai alzandomi facendolo sorridere.
"Dove andate?" chiese Liam poggiato allo schienale della sedia.
"Il nonno vuole tornare a casa." risposi mentre mettevo il giubbino e il moro mi imitava.
"Sei già fortunata che sia uscito." disse Harry ridendo. Zayn fece lo stesso alzandogli il dito medio,che finezza.
"Ci vediamo a casa stasera." esclamò ai quattro il moro sisemandosi il colletto della giacca.
"Ciao belli." risposero in coro. Presi la mano del moro preparandomi psicologicamente a dover camminare al freddo e al gelo. Assaporai un'ultima volta il calore della sala per poi gelarmi di botto all'esterno. 
"Muoviamoci." dissi aumentando il passo. Zayn mi tirò.
"Sali,sono più veloce,ho le gambe lunghe." esclamò indicandomi la schiena.
"Mi spieghi che c'entrano le gambe lunghe?" chiesi ridendo.
"Nulla,sali." rispose allo stesso modo accovacciandosi permettendomi di salire sulla sua schiena. Strinsi le gambe intorno al bacino e le braccia intorno al collo.
"Non strozzarmi." rise dandomi un bacio sulle mani.
"Idiota." risposi poggiando il mento sulla spalla e godendomi la vista dall'alto. 


*Rullo di tamburi* sono ritornata OuO
in ritardo come mio solito,scusatemi come sempre cc
allora,parliamo subito del capitolo: non è ricco di significato,è di passaggio.
il prossimo sarà il mio preferito c:
anche se non c'è molto da dire su questo qual'è la vostra opinione?
fa cagare? lol
aspetto vostre notizie (?) non lasciatemi :')

vorrei postarvi il link di un'altra mia storia,se vi va passateci,mi farebbe piacere:

You're my drug.

Ora mi dileguo,spero di risentirci al più presto.
un bacione a tutte.

Thanks.

twittah. 
(chiedete il follow back se non vi seguo c: )

 

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