Sailor Fantasy 8

di eugeal
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rivals ***
Capitolo 2: *** Winhill ***



Capitolo 1
*** Rivals ***




Il plenilunio illuminava le vetrate della Cattedrale Marina quella notte.
Tutto era silenzioso, si sentiva solo il respiro pieno di tensione delle ragazze.
Uno scintillio nella penombra, poi le fiamme scatenate dalla strega.
La Coppa Lunare era lì.
Non dovevano fare altro che prenderla e usarla.
Sailor Moon ed Eudial saltarono.
Chi l'avesse presa avrebbe deciso il destino del mondo, per entrambe era in gioco la vita stessa.
Chi falliva doveva soccombere, questa era la regola.
Il calore delle fiamme sotto di loro, poi il freddo del metallo sotto le loro mani, una luce rosa violentissima, poi nulla.
Le guerriere sailor guardarono sconvolte il punto in cui fino a pochi istanti prima era la Coppa Lunare: ora non c'era più nulla.
Né Coppa Lunare, né Sailor Moon, né Eudial.
Tutto svanito

Eudial sentiva il calore del sole sulla pelle e riusciva a intuire una luce brillante attraverso le palpebre chiuse.
Ma non era notte fino a pochi istanti prima?
Era svenuta?
Per quanto tempo?
Strinse una mano sul suolo.
Erba, erba ancora fresca di rugiada.
Non riusciva a sentire l'altra mano, era come addormentata.
"Sono morta?" si chiese.
Con uno sforzo riuscì ad aprire gli occhi.
Non era morta allora.
La luce le faceva bruciare gli occhi, ma era decisamente viva.
Vicino a lei, stretta nella mano insensibile, la Coppa Lunare!
Aveva vinto?
No.
Intorno alla coppa era stretta anche la mano di Sailor Moon.
Avevano preso entrambe la coppa nello stesso momento.
Questo non era previsto.
Dove erano finite?
Sailor Moon riprese conoscenza.
Le due ragazze si guardarono.
Sailor Moon strinse lo scettro, Eudial, si preparò ad usare il Fire Buster.
Nessuna delle due era disposta a lasciare la Coppa Lunare all'altra.
Silenzio, ancora un silenzio pieno di tensione.
Poi, sempre silenziosamente, senza che nessuna delle due potesse opporsi, la Coppa Lunare si sollevò in aria, scintillò e svanì.
Eudial e Sailor Moon fissarono il punto fino a pochi istanti prima era il calice.
"Cosa faremo ora?" sussurrò Eudial.
"Cosa intendi strega? E' colpa tua se è successo tutto questo! Dove siamo? Dove mi hai portato?!"
"Non sono stata io. Questo non è il tuo mondo. E nemmeno il mio."
"Non è il mio mondo? Cosa intendi?"
"Non puoi sentirlo? C'è l'erba, c'è il sole, il vento, le nuvole e tutto, ma questa non è la Terra. E non é il pianeta da cui provengo."
"Dove siamo allora? Voglio tornare a casa!"
"Deve essere stata la Coppa Lunare a mandarci in questo posto. La sua potenza é enorme, più di quello che pensassi."
"Allora senza Coppa non possiamo tornare indietro? Ma dov'è finita? Voglio tornare dal mio Mamoru!!!"
Sailor Moon scoppiò in lacrime.
"Smettila di piangere o ti arrostisco col mio Fire Buster!"
Eudial si allontanò di qualche passo da Usagi.
La ragazza la seguì immediatamente.
Eudial le puntò contro il Fire Buster.
"Cosa vuoi?! Siamo nemiche, non voglio avere nulla a che fare con te! Tornerò nel mio mondo con la Coppa Lunare e lo farò da sola!"
"Non puoi lasciarmi qui..."
"Perché non potrei? Io sono...ma cosa succede?!"
Mentre Eudial parlava, l'aria sembrava essersi mossa, distorcendo il paesaggio intorno a loro.
Quando tutto era tornato normale, c'era un mostro davanti a loro.
Eudial azionò il Fire Buster: una colonna di fuoco si abbatté sul mostro, colpì una specie di scudo invisibile e tornò verso la strega, gettandola a terra.
"Non é possibile...il mio Fire Buster non funziona..."
"Brutto mostro, come osi attaccarci? Io sono una combattente che veste alla marinara e ti punirò in nome...AHI!"
Il mostro gettò a terra Sailor Moon con un colpo di coda.
Un gocciolone spuntò sulla testa di Eudial.
"Scema, i mostri non aspettano la fine del discorso per attaccare!"
"Ah, davvero? Allora perché le tue demoni aspettavano sempre?"
"Bella domanda..."
Il mostro attaccò di nuovo.
"Sailor Moon, prova con il tuo scettro!"
L'attacco della sailor sembrò avere effetto: il mostro cominciò a roteare su se stesso lentamente.
"Ora é il mio turno: Witchy Eudial Fire Busteeeer!"
Questa volta la colonna di fuoco avvolse il mostro e lo distrusse.
Sul terreno erano rimasti alcuni rottami.
Eudial li raccolse.
"A quanto pare siamo costrette a fare una tregua. Da sole non siamo in grado di sconfiggere questi mostri."
"Ora che facciamo Eudial?"
"Cerchiamo un posto abitato...sempre che..."
"Sempre che cosa?! Mi spaventi..."
"Sempre che i mostri non siano gli unici esseri viventi di questo posto..."
"Noooooo! WAAAAAAAA! HO PAURAAAAA!"
"Smettila di gridare o attirerai altri mostri!"
Sailor Moon si calmò e si guardò intorno.
"Eudial! Dove sei?!"
"Guarda in alto."
Eudial era sospesa a mezz'aria e si guardava intorno.
"Cosa stai facendo?"
La strega atterrò delicatamente.
"Almeno i miei poteri funzionano ancora qui." Accarezzò leggermente la stellina nera sul suo collo "Ci sono buone notizie. Più' avanti c'è un villaggio..."
"Un villaggio?"
"O almeno quello che sembra un villaggio, potrebbe essere l'accampamento di mostri come quello che abbiamo incontrato prima..."
"Non sei per niente rassicurante, sai?"
"Non devo esserlo. Ora risparmia il fiato e mettiamoci in cammino, il villaggio non é vicino."

Qualche ora dopo il cielo splendeva del rosso di un tramonto e le due ragazze erano arrivate in prossimità' del villaggio.
"Sono esausta e ho fameeee!"
"Possibile che non sai fare altro che lamentarti?!"
"Ma sono ore che camminiamo...e poi abbiamo dovuto affrontare tantissimi mostri..."
"Ora smettila, siamo quasi arrivate."
"Però sembra piuttosto abbandonato questo posto..."
"Mi chiedo se troveremo qualcuno..."
Eudial e Usagi si avvicinarono a un vecchio cartello piantato all'inizio del villaggio.
"Ma cosa c'è scritto? Non riesco a leggere queste lettere strane."
"Winhill, c'è scritto Winhill. Deve essere il nome del paese."
"Riesci a leggerlo?"
Eudial annuì.
"Non so perché, ma posso leggerlo chiaramente."
"Strano...beh, non importa, andiamo a vedere cosa c'è nel villaggio!"
"OK, ma stiamo in guardia, potrebbero esserci dei nemici."
Sailor Moon ed Eudial entrarono a Winhill.
Le case erano decadenti e la maggior parte sembrava deserta.
Ormai era quasi buio e i muri semi diroccati davano un aspetto spettrale al posto.
Eudial si fermò davanti all'entrata di un vicolo scuro.
Usagi si aggrappò al braccio della strega.
"Eudial, co-cosa c'è?"
"Laggiù'...nel vicolo...c'è' qualcosa..."
Usagi guardò nella direzione indicata da Eudial e soffocò un grido: due occhi lucenti la guardavano dal buio...

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Capitolo 2
*** Winhill ***


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Prima di iniziare con la seconda parte della fanfic, devo avvertirvi che per chi non ha giocato una buona parte di Final Fantasy 8, può contenere spoiler sulla trama.

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Usagi non riusciva a staccare gli occhi dal vicolo, era terrorizzata.
"Eudial...cos'è quello?"
"Non lo so, é buio e non riesco a vederlo bene, di sicuro é grosso..."
"Che facciamo? Scappiamo?"
"Non avrebbe senso, se vogliamo entrare nel villaggio dobbiamo passare da lì, andiamo!"
Eudial e Sailor Moon si avvicinarono al vicolo.
In quel momento l'essere misterioso si mosse e corse via travolgendole e gettandole a terra.
"WARRRK"
Un grosso uccello dorato fuggì e sparì in un campo di fiori.
Le due ragazze lo guardarono allontanarsi.
"Ma cos'era?"
"Non ne ho idea, però non sembrava pericoloso..."


"Era un chocobo." Disse una voce alle loro spalle.
Eudial e Usagi si voltarono: una bambina vestita di azzurro le guardava e rideva.
"Un chocobo?"
"Si, quell'uccello che é fuggito. Non é pericoloso."
"Meno male, ci ha spaventato..."
"Non conoscete i chocobi? Ma voi chi siete?"
"é una lunga storia, veniamo da molto lontano. Il mio nome é Eudial, quella con la pettinatura strana é Usagi. "
"Ehiiiii, ma hai mai visto la tua pettinatura?!"
La bambina rise.
"Io mi chiamo Ellone. Mi accompagnate a casa? Ci sono parecchi mostri in giro, mamma e zio Laguna si arrabbierebbero moltissimo se sapessero che sono uscita da sola. Forse loro potranno aiutarvi."
Una voce maschile fece trasalire Eudial e Usagi.
"Ellone! Ma dove eri finita?"
La bambina rise.
"Zio Laguna!"
Eudial e Sailor Moon guardarono il nuovo arrivato: un bel ragazzo con gli occhi verdi e capelli castani lunghi. Non era giovanissimo, ma di sicuro non aveva superato i ventisei o i ventisette anni.
Non si accorse subito delle due ragazze e continuò a sgridare Ellone per la sua imprudenza.
"Zio Laguna, non ero sola, Eudial e Usagi mi avrebbero accompagnato a casa..."
Laguna si guardò intorno stupito.
"Cosa? Oh! Siete straniere?"
Eudial annuì "A dire il vero non sappiamo nemmeno dove siamo esattamente..."
"Questa é Winhill, comunque venite al bar di Raine, le strade sono pericolose, parleremo lì."
Si incamminò lungo una strada sterrata.
Eudial e Usagi lo seguirono.
La strega osservò le targhette metalliche che Laguna portava al collo.
"Sei un militare?"
"Uh? Cosa?"
Eudial indicò le targhette.
"Lo ero. Sono stato ferito e la gente di Winhill mi ha soccorso curato. Anche per questo cerco di rendere le strade sicure. Glielo devo."
"Anche? C'è un altro motivo?"
Laguna distolse lo sguardo e mormorò che dovevano affrettarsi.
Riprese a camminare zoppicando.
Usagi lo guardò preoccupata.
"Le fanno ancora male le ferite?"
Una voce maschile rise.
"Non preoccupatevi, é un crampo alla gamba, gli succede quando é nervoso!"
Un altro uomo li aveva raggiunti uscendo da un vicolo.
Laguna sorrise.
"Questo é Kiros, un mio amico. Eravamo nell'esercito di Galbadia insieme."
"Molto piacere signorine."
Arrivarono alla piazza principale del paese ed entrarono nel bar.
Una donna stava mettendo mazzi di fiori sui tavolini.
Quando vide Ellone entrare di corsa sorrise di sollievo.
"Ero preoccupata, Ellone..."
Sorrise anche a Laguna e a Kiros, poi guardò Eudial e Usagi con aria stupita.

Qualche minuto più tardi le due ragazze erano sedute a un tavolino del bar e stavano raccontando di come fossero arrivate a Winhill.
"E così venite davvero da un altro mondo... Sembra incredibile."
"Che tu ci creda o no questo é successo." replicò Eudial "Certo non sono arrivata in questo posto sperduto insieme alla mia nemica perché mi andava!"
Laguna sorrise imbarazzato.
"Scusa, non intendevo dubitare di voi"
"Non darle retta, é solo una strega acida." Ridacchiò Usagi.
"Strega acida a chi?!"
"Indovina!"
"Se io sono una strega acida tu sei una ragazzina stupida!"
"Io non sono stupida!!! E tu sei acida!"
"Stupida stupida stupida!"
"Acida acida acida!"
Eudial e Sailor Moon continuarono il litigio con vari "stupida", "acida" e linguacce sparse.
Laguna le guardava con un gocciolone in testa e senza sapere cosa dire.
Ellone ridacchiava.
"Zio Laguna, secondo me in fondo sono amiche."
"Ah si?"
La proprietaria del bar entrò nella sala portando un vassoio coperto che depose sul tavolo, proprio in mezzo alle due litiganti.
"Dovete essere affamate, prego mangiate qualcosa."
Eudial e Usagi arrossirono e smisero di litigare.
"Grazie, tu devi essere Raine vero?" disse Usagi, poi aggiunse sottovoce rivolta a Eudial "Guarda che figura che ci hai fatto fare, ora penseranno che siamo delle maleducate!"
"Ioooo?! Ma se hai iniziato tu!"
Laguna rise. "Non é meglio mangiare prima che la cena si raffreddi?"
Raine ed Ellone scoppiarono a ridere.
Dopo qualche istante anche Eudial e Usagi sorrisero.
"Prenderete una stanza all'albergo?" chiese Ellone.
"Non ci abbiamo pensato a dire il vero."
"Non vi consiglio di uscire di notte, una di voi può restare qui per questa notte."
"Raine ha ragione, ci sono troppo mostri in giro e combattere al buio é più pericoloso. L'altra può restare da me, la mia casa é qui di fianco e c'è una stanza libera."
Eudial e Usagi annuirono.
"Allora io resto con Raine ed Ellone" disse Usagi "Non mi fido a lasciare due ragazze indifese nelle mani di una strega malvagia come te."
"Fai come ti pare, tanto per me é indifferente."
Eudial uscì dal bar.
Laguna salutò Usagi Raine ed Ellone e la seguì di corsa.
"Hey! Aspetta é pericoloso uscire da sola!"

Eudial esplorava le varie stanze della casa di Laguna mentre lui riordinava un po' la stanza libera.
"Kiros tornerà tardi questa notte credo. Non ti spaventare se lo senti rientrare" le disse dall'altra camera.
"Vivete insieme?"
"Sì, non é proprio casa nostra però. Il villaggio é quasi abbandonato, ci sono tante case libere."
Eudial notò un vecchio grammofono.
"Ti dispiace se metto un po' di musica?"
"Credo sia rotto. Non ha mai funzionato."
"Posso ripararlo. Sono molto brava in questo genere di cose..."
Eudial prese dalla tasca alcuni dei rottami che aveva raccolto dopo la battaglia con i mostri e cominciò a lavorare sul grammofono.
Laguna si affacciò alla porta. "La tua stanza é pronta."
"Anche io ho finito. Vediamo se funziona ora."
Eudial prese un disco.
Sembrava essere più nuovo rispetto agli altri che erano vicino al grammofono: la foto un po' sfocata di una donna al pianoforte sorrideva dalla copertina.
"Julia Heartilly, Eyes on me." lesse Eudial.
Mise il disco sul piatto del grammofono e appoggio la puntina.
Laguna intanto aveva aperto una porta finestra ed era uscito su un balconcino.
Le prime note di un pianoforte si diffusero nell'aria, poi una voce dolce iniziò a cantare.

*Whenever sang my songs*
*On the stage, on my own*

Eudial raggiunse Laguna sul balcone.
"Sembra una bella canzone..."
Laguna sembrava turbato.
"Lo è"
Eudial fissò il panorama: il balconcino affacciava sul retro della casa e davanti ai loro occhi si estendeva un enorme prato fiorito.
Il chiaro di Luna dava al panorama un aspetto strano, quasi magico.

*Whenever said my words*
*Wishing they would be heard*

Nella casa a fianco Raine sentì la musica e sospirò.
"Laguna é molto gentile vero?" disse Usagi.
"Certo, senza il suo aiuto non so come avremmo fatto. Poi Ellone gli é molto affezionata."
Usagi sorrise maliziosamente. "E non solo Ellone vero?"
Raine arrossì e sospirò di nuovo.
"Lo ami? Siete fidanzati?"
Raine scosse tristemente la testa.

*I saw you smiling at me*
* Was it real or just my fantasy*

"Un giorno lui andrà via da me. Non so se mi ami o no, ma Winhill non é il posto per lui. Il suo sogno é di viaggiare, di vedere il mondo. Anche se restasse per me, alla fine sarebbe infelice. Non voglio essere un peso per lui."
Una lacrima scivolò sul suo viso.

*You'd always be there in the corner*
*Of this tiny little bar*

Il vento portava il profumo dei fiori.
Eudial si appoggio alla ringhiera del balconcino.
"Stai attenta, non so quanto sia solida..."
"Non ti preoccupare, non mi farei male anche se cedesse, ho i miei poteri."
Laguna abbozzò un sorriso e tornò a fissare la distesa di fiori.

*My last night here for you*
*Same old songs, just once more*

"Però anche un posto squallido e abbandonato come Winhill ha i suoi lati belli... non lo credevo..."
Laguna non rispose, sembrava distratto.

*My last night here with you?*
*Maybe yes, maybe no*

Eudial gli tirò la manica della giacca.
"Tutto bene?"
Laguna chiuse gli occhi e si appoggiò al muro.
"Ascoltavo la canzone...é la prima volta che la sento come canzone vera e propria."

*I kind of liked it your way*
* How you shyly placed your eyes on me*

"Ti porta dei ricordi, vero?"
Laguna annuì.
"Julia...il mio primo amore...le ho parlato una sola volta prima di partire per la missione in cui mi hanno ferito..."
"Julia Heartilly? La cantante?"
"Sì. Sentire la sua voce così, dopo tanto tempo, é strano..."

*Oh, did you ever know?*
*That I had mine on you*

"Vuoi ritrovarla?"
Laguna scosse la testa.
"No. Julia appartiene al mio passato. Questa canzone mi fa chiedere cosa avrebbe potuto succedere fra noi se non fossi partito, ma ormai il passato é passato."
"Nostalgia?"
"Forse un piccolo rimpianto, come se qualcosa fosse rimasto incompiuto. Julia appartiene a un altro mondo ormai."

* Darling, so there you are*
* With that look on your face*

Eudial annuì.
Laguna la guardò. "E a te manca il tuo mondo? Dopotutto sei arrivata qui all'improvviso..."
"Non era il mio mondo quello. Dal mio mondo sono partita tanto tempo fa per combattere una guerra che ho perso..."
"Perché vuoi ritrovare la Coppa hmmmm come si chiama?"
"La Coppa Lunare? Chi la ottiene avrà il potere. Se la porto ai miei capi mi daranno una promozione e..."
Mentre parlava si rese conto che le sue stesse parole sembravano vuote. Si interruppe.

*As if you're never hurt*
*As if you're never down*

"Eudial? Va tutto bene?"
"No!" gridò "Non va tutto bene! Mi hanno sempre usata per i loro scopi...me ne rendo conto solo ora! Ai miei colleghi non importava nulla della mia vita."
Nascose il viso tra le mani.
"Non ho più nulla...il mio passato non ha più un senso."

*Shall I be the one for you*
*Who pinches you softly but sure*

Laguna le passò un braccio intorno alle spalle.
"Ti capisco... Anche il mio passato é un capitolo chiuso ormai. Ma non é vero che non hai più nulla."
Eudial si asciugò le lacrime.
L'abbraccio di Laguna era rassicurante.
"Cosa...cosa mi resta?"

*If frown is shown then*
*I will know that you are no dreamer*

Laguna sorrise.
"Hai tutto il presente. E puoi costruirti un futuro."
Lanciò un'occhiata alle finestre ancora illuminate della casa accanto.
Eudial seguì il suo sguardo.
"E il tuo presente é Raine vero?"

*So let me come to you*
*Close as I wanna be*

"Si. Raine, Ellone, Winhill sono il mio presente. Mi hanno salvato la vita, mi hanno regalato un futuro."
"Ami Raine, vero?"
Laguna non rispose.

*Close enough for me*
*To feel your heart beating fast*

Eudial appoggiò la testa sul petto di Laguna.
"Hey, é vero quello che dice la canzone! Sento il tuo cuore... E se dico "Raine" batte più forte!"
Rise e lo guardò negli occhi.
"Che ti piace é chiaro, ma la ami?"

*And stay there as I whisper*
*How I loved your peaceful eyes on me*

Laguna sospirò.
"Forse ho paura di amarla..."
"Paura?"
"Fino ad ora una parte del mio cuore é sempre rimasta legata a Julia anche se Raine é diventata giorno dopo giorno una parte sempre più importante della mia vita..."

*Did you ever know*
*That I had mine on you*

"E avevi paura di tagliare anche l'ultimo legame con il tuo passato."
"Già."
"E ora? Ora che farai?"
"Non lo so."
"Dovrai prendere una decisione. Raine non ti aspetterà per sempre."

*Darling, so share with me*
*Your love if you have enough*

"Non voglio che soffra a causa mia..."
"Per questo devi decidere. Lei ti ama. Anche se l'ho vista per poco tempo me ne sono accorta chiaramente."
"E se non riuscissi a renderla felice? Se le portassi solo dolore?"

*Your tears if you're holding back*
*Or pain if that's what it is*

"Credo che il suo desiderio più grande sia quello di dividere la vita con te. Tutta la vita. Anche il dolore."
"Lo credi davvero?"
"Non ho mai amato qualcuno e quindi potrei anche sbagliarmi, ma se io fossi in lei lo vorrei. Raine é fortunata..."

*How can I let you know*
* I'm more than the dress and the voice*

Eudial si allontanò da lui e strinse forte tra le mani la ringhiera del balconcino.
Laguna la osservò preoccupato.
"Eudial, che hai? Stai tremando..."
Eudial sollevò la testa e rise.
"Un po' freddo. Fa solo un po' freddo. Comunque non preoccuparti, non sei il tipo di persona che può rendere infelice una donna! Raine é il tuo presente, chiedile di essere anche il tuo futuro!"

*Just reach me out then*
*You will know that you're not dreaming*

La musica si spense con le dolci note del piano con cui era iniziata.
Eudial si mosse per rientrare in casa, poi, sulla soglia della porta finestra, si voltò verso Laguna.
"Laguna?"
"Si?"
"Julia ha scritto "Eyes on me" pensando a te vero?"
"Cosa te lo fa pensare?"
Eudial sorrise. Un sorriso strano, quasi triste.
"E' bello essere guardata dai tuoi occhi."
Tornò in casa.
Laguna restò ancora un po' sul balcone.
Aveva una decisione importante da prendere.

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