Beccato in pieno
Capitolo quattro: Melma di corridoio
Beccato in pieno.
Guardo divertito la faccia di
Piton, ancora in terra.
Io e Sirius in tanto ce la
ridiamo come non mai. La sigaretta gli è addirittura caduta dalla mano.
Dio, quanto mi mancava questo.
Potrà sembrare una bambinata, ed
è per questo che è estremamente divertente.
Quel verme si rialza a fatica. Ha
ancora del letame su quello che dovrebbe essere la sua faccia.
-Bel trucco... dove hai comprato
quell'ombretto? Lo consiglierò anche alla mia ragazza!
Sirius guarda Piton con finta
ammirazione. Ma la viscida serpe non batte ciglio. Anzi. Si rialza, sogghigna, e
ci guarda soddisfatto.
Guardo Sirius. Ok. C'è qualcosa
che non va.
Come mai improvvisamente sento
caldo in mezzo alle gambe?
Sirius di scatto allarga gli
occhi e si lascia andare ad un urlo disumano.
Io, non sono da meno e mi
accascio in terra, vicino al mio amico... o almeno quel che ne resta.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! TI
AMMAZZO BASTARDO!
Alzo lievemente il viso, ma
Mocciosus è sparito.
Al suo posto una figura slanciata
e estremamente familiare mi si para davanti.
Non posso sapere di chi si
tratta, essendo in controluce.
Ormai sto andando a fuoco, quando
la figura ci lancia il controincantesimo.
Il mio viso credo stia tornando
del suo colore originario.
-POTTER! CHE CAVOLO STAI
COMBINANDO? E QUESTO....QUESTO... COS'E'?
La figura indica il lerciume di
sterco e letame.
Un sorriso nasce spontaneo sul
mio viso. Non posso controllarlo.
Intanto Sirius si è alzato. Mi
accerto che le mie parti virili siano ancora in vita e faccio lo stesso.
-Grazie, Evans... Se non altro
per aver salvato i miei cari te...
-Black! dovevo immaginarlo!
Lo interrompe (per fortuna) Lily.
-Venti punti in meno a Grifondoro,
per aver sporcato ingiustificatamente i corridoi.
Ogni scusa è buona. A volte credo
che il suo lato da prefetto prenda il sopravvento, come se avesse vita propria.
Gode nel darci punizioni, esulta
nel toglierci punti, ride malefica nel vederci entrare nell'ufficio del preside.
Detto così forse, sembra il diavolo in persona, ma se la vedrete anche solo una
volta e di sfuggita, on potrete che rimanere ammaliati da lei.
-Mocciosus ci manda a fuoco le
palle e tu togli punti a noi???
Chiedo con fare curioso a lei.
A nessuno dei due frega qualcosa dei punti.
Sembra lievemente arrabbiata. Ma
quant'è bella?
-E finiscila di guardarmi in quel
modo Potter. O vuoi perdere altri punti?
Sorride, perfida. Ma non ha
ancora capito che non me frega un cavolo di quanti punti toglie?
Sirius la guarda come a voler
dire "Fai un po' te", cercando di contenersi.
-Mi dovete come minimo delle
spiegazioni.
Adoro quel suo sguardo truce,
come se volesse ucciderci seduta stante. Sir sta per ripetere quanto detto da me
in precedenza, ma la comparsa in fondo al corridoio della McGrannitt glielo
impedisce (termini come "palle" non sarebbero adatti a una donna con una certa
classe come la professoressa, illustrissima... beh avete capito. Il fatto è che
non vorrei rischiare la nomina di capitano, che dovrebbe essere a giorni. E Sir
neanche).
-Beh... Mia carissima
Evans... Sai com'è... Io e il caro James, avevamo pensato di dare il
giusto benvenuto ai Serpeverde, i nostri carissimi amici...
Il discorso è alternato da
occhiatacce furenti e diffidenti di Lily. Se Sirius crede di arruffianarla
così... Io ci ho provato per sette lunghi anni, e mi è andata male.
Intanto, divertito da quella
scena, mi concedo un'altra sigaretta, unica superstite delle sgraffignate di
Sirius.
-E avete pensato che il modo
migliore per farlo sarebbe stato quello di rovesciargli questa botola di fango
addosso?
-Certo che no. Prima di tutto,
non abbiamo preso la mira, quindi è stata una cosa involontaria...E' finita
per caso sulla sua testa.
Lily è veramente arrabbiata. Non
che le altre volte non lo sia, ma stavolta credo che non le basterà toglierci
punti, mandarci invano dal preside e tirarci qualche sberla.Ma in questo
caso Sirius ha ragione. E poi, ne abbiamo combinate di molto, molto mooolto
peggio.
-E in secondo luogo, quella non è
una botola, bensì una cisterna. E quello - Dice Sirius, indicando la "melma" -
non è fango, ma sterco.
Lily allarga gli occhi,
incredula. Poi scoppia in una smorfia disgustata. Profondamente disgustata.
-ODDIO! POTTER! BLACK! VI FARO'
SOSPENDERE!!!
Lily urla come impazzita.
Noi intanto ridiamo.
Fa per andarsene.
Involontariamente scivola sulla poltiglia sparsa sul sudicio pavimento.
Merda.
Ci sono letteralmente dentro.
Incapace ancora per qualche
secondo di capire come cavolo ho fatto a caderci.
E per di più davanti alla folla
del secondo anno, credo, che si stava dirigendo a lezione.
Ovviamente ridono come pazzi.
E io vorrei morire.
Sono qui, con i capelli
arruffati, gli occhi spalancati, immobile, sdraiata su una coperta di... di
cacca. Sterco. Letame. Come dir si voglia.
So che le mie guance si stanno
tingendo sgradevolmente di rosso.
OH- MIO- DIO.
Devo fare qualcosa. Si. Devo
alzarmi, e farò come nulla fosse.
Ma tutte queste risa mi
confondono. Sarò lo zimbello della scuola. Già mi vedo lo scoop della settimana,
anzi dell'anno: "Lily Evans, prefetto perfetto...
Ma qualcosa mi distrae.
-Oh... guardate... La mezzosangue
è tornata alle origini!
Mi volto di scatto. La prima
mossa che riesco a fare, finalmente.
Un ragazzo mi sta guardando,
schifato.
E ad un tratto, percepisco tre
figure voltarsi e avvicinarsi all'indirizzo di Lucius.
Mi avvicino
lentamente a Malfoy. Sirius mi segue.
Un conto è insultare
me. O Sirius.
Un conto è insultare
Lily Evans.
-Malfoy... Ti
prenderei volentieri a botte ma non posso torcerti un capello perché sennò il
WWF mi verrebbe a cercare.
Alza un sopracciglio
e arriccia il naso, con ribrezzo. Mi rendo conto di essere un po' a corto di
parole in questo momento, e non so perché.
-Senti, Potter,
facci un favore, eh? Porta il tuo flaccido culo, e quello della sudicia
mezzosangue, s'intende; fuori dal mio campo visivo o saranno guai seri per te.
Ok. Sono stato calmo
e tranquillo come vuole Lily. Ma quando è troppo...
E non sento più le
battute di Sirius. Non sento più il respiro trattenuto di Lily.
Non me ne frega un
cazzo se la McGrannitt è in fondo al corridoio, ne se avremmo dovuto essere a
lezione da un pezzo.
Io voglio vedere il
suo sangue. Voglio vederlo implorare in ginocchio.
Non so neanche
quello che sto facendo. Le mie mani si muovono da sole, e la stessa cosa vale
per i piedi.
Afferro saldamente
il colletto della divisa di quel verme e lo scaravento contro la parete. Con
l'altra mano impugno la bacchetta e gliela punto al petto.
Lui storce la bocca
in una smorfia e mi guarda freddo.
Ma non mi muovo. Sto
ancora pensando a quale fattura infliggergli contro.
Non mi importa delle
grida di Lily che mi intimoriscono di smetterla.
Dov'è il suo sangue?
Dov'è?
-Potter! Black!
FINITELA!
La sua voce mi
arriva da lontano, indistinta e confusa. Mi fermo, incapace di capire cosa sia
accaduto. Lascio Malfoy ma non distolgo lo sguardo.
E ad un tratto mi
accorgo di non essere l'unico ad essere partito contro di lui.
Di fronte a me, con
in viso un'espressione che dovrebbe "far vedere quanto è figo", c'è quell'idiota
di Corvonero... quello che ha invitato Lily a Hogsmead.
Si, lui. Lo stronzo.
Mi viene voglia di
menare anche lui. Quasi quasi ne approfitto.
La McGrannit avanza
verso di noi, precipitosa. Io e Sir facciamo per andarcene ma lei ci trattiene.
-Potter. Black.
Avete qualcosa da dire in vostra discolpa?
Ci guardiamo.
-Professoressa... So
che potrebbe sembrare strano, ma noi non stavamo facendo ASSOLUTAMENTE niente di
minimamente interessante, ne pericoloso, ne distruttivo. Capisco che questo
potrebbe portarla a pensare che...
-Black, non mi
incantano le sue storie. Lei, il signor Malfoy e il signor Potter, dritti dal
preside. Adesso.
Ma non mi muovo.
Continuo a guardare Malfoy, schifato. Sto per sputargli addosso, ma sentendo lo
sguardo di Lily puntato addosso e mi fermo.
Lei da dietro ci
guarda ma non sorride.
Dovrebbe essere
contenta in quanto la mia nomina da capitano è seriamente in pericolo.
La guardo ancora per
un po'. La vedo, trema leggermente. Le sorrido, forse un po' troppo impacciato.
-Come vuole lei
madame.
Sirius guarda
rispettoso la prof. Sa che è inutile. Addio al sogno di diventare capitano. Ma
non mi importa più di tanto.
Non quanto lei.
E lentamente mi
volto, nell'indirizzo di Sir che cerca di calmarmi semplicemente guardandomi.
-Filate.
Hey, aspettate un
attimo. L'imbecille non viene a farsi un giro in presidenza con noi?
Improvvisamente vedo il suo sguardo incontrare quello di Lily. Si sorridono. Ok.
Questa non deve essere esattamente la mia giornata fortunata.
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