è solo un sogno

di calliope_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


era un'enorme distesa di petali rossi, io ero coricata lì immezzo e indossavo solo l'intimo, nero, semplice senza pizzi o perline, e stavo dormendo. L'espressione sul mio viso era rilassata, ero tutta ragrommitolata, spora quei petali rossi, intorno a me il buio. Di colpo diventa tutto buio e dura quasi meno di un secondo, non è cambiato niente, i petali, il buio intorno, la mia posizione e l'intimo, tutto è ugale tranne che nel collo ho un grosso coltello conficcato e la mia espressione non è più rilassata, ma era mutata in un'espressione di dolore con la bocca e gli occhi spalancati e un urlo che faceva eco.
"Emma, Emma svegliati!" urlava mia mamma squotendomi, sono un bagno di dolore, mi tocco la gola, sto bene, sono viva "E' solo un incubo!" sussura mia mamma accarezzandomi "Vuoi un bicchiere d'acqua?" guardo l'ora le 6.00 del primo giorno di scuola "no grazie... Vado a farmi una doccia" dico scendendo dal letto, pure le coperte sono bagnate.
Mentre mi preparo non posso non pensare a quello che ho sognato, cosa centrano i petali rossi, quel coltello, adesso basta devo smetere di pensarci e devo pensare alla scuola, oggi conoscerò i miei nuovi compagni, ma chi prendo in giro? Sono la ragazza più timida sulla faccia della terra, sicuramente starò attaccata come una cozza a Riccardo e non parlerò con nessuno.
Esco di casa alle 7.00 e 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


dalla fermata mi aspettva Riccardo "Emma ciao! Cos'è quella faccia?" "lascia perdere mi prenderesti solo in giro!" rispondo "Ti prometto che non lo farò!" "allora mi porterai dalla strizza cervelli della scuola, è meglio che lasci perdere" "ma sono il tuo migliore amico, come posso lasciare perdere? Hai quel visino tutto affranto..." "ho fatto un incubo, dove morivo, ma nell'insieme era tutto piuttosto strano" Riccardo mi guardò e mi abbracciò, poi disse "lo hai detto tu che è solo un sogno, non pensarci più" "come posso non pensarci? Riccardo ero morta!" arrivò l'autobus e ci sedemmo senza più dire niente. La nuova scuola era circondata da un bellissimo prato verde con grossi alberi che facevano ombra e sotto essi gruppi di studenti che ripassavano, leggevano o ascoltavano musica, sembrava carino nell'insieme. Riccardo andò verso un gruppo di ragazzi dove c'erano anche due ragazze lo seguii.

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