Gli Amici di Narnia

di SusanTheGentle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sogno ***
Capitolo 2: *** Tu, piccola Leonessa ***
Capitolo 3: *** Re ***



Capitolo 1
*** Sogno ***


Sogno


Una volta avevi un sogno in cui correvi libera sull’erba più verde dello smeraldo, calda e profumata; nel sogno potevi sdraiarti tra fiori selvatici di tutte le specie e colori, chiudevi gli occhi e sorridevi, pensando a tutto e a niente, mentre un raggio di sole ti illuminava il viso spendente di gioia.

Galoppavi in groppa a uno splendido cavallo bianco, tra valli e grandi foreste, dove i piccoli amici animali saltavano fuori dalle loro tane e salutavano con gracidii, cinguettii, ruggiti, e squittii il passaggio di Susan, la Regina Dolce.

Gli alberi ti accompagnavano di tanto in tanto, i loro spiriti volteggiavano gioiosi attorno a te, perché tu e la tua famiglia avevate riportato la pace e tutti vi amavano per questo.

Nel tuo sogno c’erano creature fantastiche che vivevano con te in uno splendido castello ritto su una scogliera, affacciato sull’Oceano, dietro il quale il sole andava a dormire ogni sera.
Ma anche se calava il buio, tu non avevi paura, perché non appena la luna era alta nel cielo, tu e i tuoi fratelli potevate ammirare le danze e i canti dei Fauni e dei Satiri. Poi ti addormentavi, stanca, per aver ballato con loro tutta la notte.

Ogni giorno nuovo era un sogno ad occhi aperti, ma era pur sempre un sogno…Eppure è ancora lì, solo che tu ora non puoi più vederlo.

Tu diresti che i tuoi occhi si sono aperti, ma in realtà si sono chiusi. Adesso scorgono soltanto strade di cemento, non più verdi, ma grigie. Il tuo cavallo bianco è un’automobile scura. Gli animali non parlano e i castelli sono rovine antiche di storie passate. Il tuo sorriso si è spento, mia piccola Susan. Che cosa ti è successo? Dove sono i Fauni, le Driadi e i Centauri? Dov’è l’allegria di quelle serate di festa? Dove sono le grandi battaglie che hai affrontato con paura e con coraggio? E’ tutto lì, vicino a te. Puoi ancora vederli, ma tu non te preoccupi più. Li hai dimenticati in quel grande armadio e li hai chiusi a chiave, gettandola via.

Sei diversa, sei cresciuta, hai perso la spensieratezza di quando eri bambina, ma la causa della tristezza che provi ora è la vita che hai deciso di fare, ma che non è la tua. Tu lo sai, ma non lo ammetti. Preferisci rifugiarti nel mondo reale, perché fa troppo male pensare a Narnia e sapere che non portai più vivere laggiù.
Eppure avresti potuto essere ancora la Regina che eri, avresti potuto ricordare, così come hanno fatto Digory, Polly, Peter, Edmund, Lucy, Eustace e Jill. Ma tu non volevi, soffrivi e hai pensato che fosse più facile dimenticare tutto.
In questo modo però hai perso la strada. Sei diventata una ragazza come tutte le alte. Potevi essere migliore di tutte le altre. Eri la Regina di Narnia, e lo sei ancora. Ricordi le parole di Aslan? No, non le ricordi. Se qualcuno ti parlasse del Leone sorrideresti e scuoteresti la testa con un po’ di amarezza. Perché la Susan di oggi ha scordato, ma la Susan di ieri è ancora lì da qualche parte e rammenta ogni particolare di quel sogno che era vero, ma che per tè è rimasto solo un sogno. La vedono tutti la Dolce Susan, tranne te.

Erano così importanti per te la bellezza, le danze, gli spasimanti e i vestiti, da farti dimenticare di Narnia, di Aslan e dei tuoi amici? No, non lo erano, credevi che lo fossero, ma non era vero.

E ora che non hai più nessuno che ti aiuti, che farai piccola Susan? Tu che hai voluto crescere tanto in fretta, adesso vorresti tornare a essere bambina. Forse perché le feste e i balli non ti aiuteranno a dimenticare. La morte non si può dimenticare.

Che farai senza i tuoi fratelli? Peter, gentile e premuroso, con la sua presenza così rassicurante. Edmund, lo scavezzacollo di casa, che dava uno strappo alla tranquillità, ma al quale volevi così bene. E Lucy, la piccola Lucy, la tua migliore amica, che per te sarà sempre una bambina, con il suo dolce sorriso e la sua risata…dove sono loro adesso? Non ci sono, non più. E nemmeno mamma e papà sono qui con te. Hai perso tutto, ma avresti potuto essere con loro, a Narnia, di nuovo e stavolta per sempre. Ma tu non eri lì con loro quando è successo, e ora sei rimasta in questo mondo, forse rendendoti conto troppo tardi che il sogno era la realtà, la vita che volevi. La te stessa di quel sogno era la vera Susan.

Un giorno li rivedrai, non temere, un giorno il tuo più grande sogno si avvererà: tornerai a Narnia, nella Vera Narnia, dove tutto dura per sempre. Ma non ancora…non ancora. Passeranno molti anni prima che questo accada.

Avevi un sogno, ma hai deciso di svegliarti. E ora sogni di poterti di nuovo addormentare.

 
 
 
Piccola one-shot su un personaggio che adoro, Susan Pevensie.
 E’ la prima ff che pubblico su Narnia, anche se nella mia testolina stanno prendendo forma milioni di idee, forse per continuare questa o forse per iniziarne un’altra, non so ancora. Penso di fare una raccolta con vari pensieri dei personaggi principali…vedrò.
Una volta ho letto una frase di C.S.Lewis in cui affermava che un giorno Susan raggiungerà Narnia e vivrà felice per sempre con tutti i suoi cari. Proprio oggi mi è capitato di rileggerla e così mi è venuta in mente questa. L’ho scritta di getto, spero mi sia riuscita bene. Non so perché ho immaginato che ha parlare di Susan non sono io, ma Aslan.
Mi è sempre dispiaciuto per Susan, che secondo me provava davvero dolore nel pensare a Narnia, ed essendo più fragile degli altri, ha preferito dimenticare tutto.
Bè, detto questo vi lascio recensire (se vorrete). Mi farebbe un sommo piacere.
Un bacio a tutti
Usagi^^

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Capitolo 2
*** Tu, piccola Leonessa ***


Tu, piccola leonessa.
 
Essere la più piccola di casa è a volte una fortuna e altre volte una sfortuna.
 
Vieni riempita di attenzioni se cadi e ti fai male; ti sgridano se fai qualcosa di sbagliato; i tuoi capricci finiscono sempre con un “Sì, Lu, d’accordo, hai vinto”; non ti danno mai retta anche quando hai più ragione di loro.

Ti senti così piccola e insicura, a volte. Però, in fin dei conti, sei tu quella che ha dato il via a tutto quanto.
Tu, quella che ha subito percepito che c’era qualcosa di meraviglioso in quell’enorme guardaroba nella stanza vuota.
Tu, che hai sostenuto le tue idee fino alla fine anche se gli altri non ti volevano credere.
Tu, che hai fatto conoscere loro quel mondo incantato.
Tu, che li hai sempre spronati a non cedere allo sconforto.
Tu, piccola, grande Regina.

Se non fosse stato per te, nessuno di voi avrebbe mai intrapreso la strada verso la più straordinaria delle avventure.

Sei una piccola leonessa, con il sorriso sempre sulle labbra, con una parola di conforto per tutti, con una fede incrollabile nell’impossibile che diventa possibile. Allegra, spensierata, piena di freschezza e gioia di vivere.

Sei così giovane e piena di vita, coraggiosa e assai più saggia di quanto credono gli altri, e persino tu stessa. Non hai mai smesso di sognare, nemmeno quando hai dovuto lasciare il mondo che tanto amavi: Narnia, la terra che tu chiami casa.
Il tuo cuore è ancora là, mia valorosa amica.

Non smetterai mai di cercare, di sperare, di provare, perché sai, in fondo al tuo grande cuore, che un giorno o l’altro sentirai un ruggito possente e maestoso, vedrai quella figura così famigliare spuntare all’orizzonte, quell’immagine più luminosa del sole.
Non ti sei mai arresa e mai ti arrenderai.
E quando ti chiamerà, non esiterai un istante e correrai da Lui. Lo abbraccerai, affonderai il viso nella sua criniera rassicurante, calda, soffice. E quando guarderai quegli occhi dorati, saprai che mai, mai, mai più lo lascerai.
 
L’unica che gli è sempre rimasta fedele sei tu.
L’unica che non l’ha mai tradito, che non ha mai dubitato, che ha sempre avuto l’assoluta certezza che tutto si sarebbe risolto sempre e comunque per il meglio.

Tu hai visto, sentito, parlato e vissuto con il cuore e hai donato tutta te stessa a quel mondo.

Forse non te ne rendi conto, ma sei il centro di quest’avventura, Lucy.
Tu sei la migliore amica di Narnia.

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Capitolo 3
*** Re ***


Re

Un re è solo un uomo, una figura rappresentativa; tu sei solo un ragazzo, ma sei molto più che un simbolo.
 
Sei sempre stato una guida per i tuoi fratelli, quello a cui aggrapparsi, quello a cui chiedere consiglio quando c’erano incertezze o decisioni da prendere.
Li proteggi e li conforti, li ammonisci, li sorvegli, a volte nell’ombra, perché sai che non sempre amano essere tenuti d’occhio, specialmente Edmund. Ma ti prendi cura di loro perché sai che hanno bisogno di te. Perché tu sei il maggiore.
Sai che questo è il compito che ti spetta, in questo mondo e nell’altro. Un compito che non ti da il minimo peso adempiere.
 
Così fai con Susie, Ed e Lu, e così con il tuo popolo.
 
Non sei solo il re: sei un amico, un fratello per umani, animali, creature dalle mille forme e colori. Tu sei la fiamma della vita del mondo che ti apparterrà ora e per sempre.
Un regno prende vita grazie al suo sovrano, la forza di quel sovrano è alimentata a sua volta dall’amore del popolo.
Il re e la sua terra sono legati tra loro.
 
In sella al tuo unicorno, sei pronto a combattere per lei.
Il sole sta spuntando e tutti gli sguardi sono rivolti a te, guerriero ineguagliabile che in futuro non perderà mai una battaglia.
Tu, giovane re dall’armatura lucente, nella quale la luce del mattino si specchia e illumina la tua figura come di luce propria.
Inali l’aria del mattino e senti sul viso il calore del primo raggio di sole.
Come potrai vincere quella guerra ancora non lo sai, ma potrà succedere se continui a crederci.
 
Griderai e inciterai come solo il Re Supremo può fare.
Ti seguiranno perché si fidano, perché ti amano e ti ammirano; ti seguiranno perché hanno fiducia in te. E tu non hai alcuna intenzione di deluderli, per questo, anche se sei solo un ragazzo, ti batterai fino alla morte. Ti batteri per vedere i sorrisi solcare di nuovo i volti di tutte quelle creature.
 
La vittoria e la sconfitta sono a un passo da te. Solo ciò che sceglierai di fare ti spingerà verso l’una o verso l’altra.
Hai imparato a non arrenderti, hai imparato ad aver fiducia nelle tue capacità e a credere che con le tue forze puoi smuovere le moltitudini.
 
Impugni la spada, tutti sono in attesa. Urli il nome di Narnia, di Aslan, il tuo unicorno si impenna e la fiamma d’ardore che brilla nel tuo petto comincia a bruciare.
No, non sai ancora come andrà, ma dentro di te hai una sola certezza: anche quando non potrai più ritornare, nessuno potrà toglierti Narnia.
Narnia è tua, che tu sia lì o in altro luogo, e tu sei disposto a morire per lei, ora e per sempre.
 
E un giorno racconteranno le tue gesta.
Tu forse all’ora non ci sarai più, sari tornato nel tuo mondo, ma rimarrai sempre il più grande Re che Narnia abbia mai avuto.





 
 
 
Prima Susan, poi Lucy, ora Peter. La one-shot si è trasformata a breve in una raccolta in cui vorrei riuscire a esprimere i sentimenti principali degli amici di Narnia. Ok, non so se mi sta riuscendo tanto bene, ma io ci provo.
Questa volta ho immaginato cosa dovesse provare Peter a essere il Re Supremo e il fratello maggiore. Da lui ci si aspetta molto, ma Peter non si lamenta mai del suo ruolo di capo, anzi, secondo me è fiero di essere ciò che è. Fa tutto con la massima serenità, con coraggio e forza.
Mi è venuto in mente che potevo descrivere un pochino il pre-battaglia de Il Leone, la Strega e l’Armadio, proprio perché quella scena rende in pieno l’idea del ruolo d Peter, secondo me.
Tra poco toccherà a Edmund e poi a Caspian, poi a Eustace e dopo a tanti altri personaggi di uno dei libri più belli che esistano sulla faccia della terra!
Spero che gradirete, recensite per favore, vorrei sapere che ne pensate e se mi sta venendo bene.
Un bacio
Usagi^^

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