Io, te e una nuova vita da gestire!

di IAGOD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Una nuova vita. La fortuna gira dalla mia parte? ***
Capitolo 2: *** AIUTO! Come comportarmi?? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Una nuova vita. La fortuna gira dalla mia parte? ***


"Attenzione, il volo per Londra delle 15.30, è in arrivo. Si prega la gentile clientela, di prepararsi all'imbarco". Ed eccomi qui, mentre una voce squillante dell'aeroporto avvisa tutti dell'arrivo dell'aereo, e la gente inizia ad avere vari sbalzi di umore euforici e nervosi, io sorseggio tranquillamente la mia lite cola, tenendo stretta la mia valigia, aspettando che il caos si calmi. Sta per iniziare una nuova vita, mi sono detta; una vita che voglio svolgere con successo, lontano da casa e dal passato. Arrivata sugli scalini dell'aereo, i posti erano quasi tutti finiti e, come se non bastasse hanno dovuto mettere la mia valigia nella stiva e accompagnarmi nell'unico sedile rimasto libero. Quelle ore furono tremende, vicino ad un vecchietto sbavoso e chiaccherone, bambini rompipalle che continuavona ad agitarsi e tirare calci al mio sedile. L'unica cosa che riusciva a non farmi agitare e perdere le staffe, erano le mie cuffiette e le mie noccioline salate. Arrivati a Londra, cercai di prendere la mia valigia con cautela, quando però le hostess aprì le porte, ecco che il caos si inondò come mille puledri assettati di liberta, . Io erò lì, per terra, schiacciata dagli altri che continuavono a non accorgersi di me, essendo una ragazza abbastanza minuta, con capleli neri e occhi verdi, seno ridotto e fisico che faceva ridere i poli. Non mi ritenevo una chissa quale bellezza, ma a modo mio speravo di essere carina. Comunque uscita finalmente, la hostess mi spinse fuori per velocizzare i tempi e, ecco che come una scema mostravo alla mia nuova città le mie capacità di imbranattaggine: inciampai fino a rotolare con tutta la valigia,e come se non bastasse la maggior parte delle mie cose intime erano cadute per terra. Che imbarazzo! Dopo, essere diventata tutta rossa e silenziosa dalla vergogna, mi affrettai a raggiungere l'hotel prenotato da mia madre. Non era un gran che ma, era l'unico che potessi pagare e , avevo promesso a me stessa che mi sarei trovata un lavoro al più presto per permettermi un appartamento tutto mio. Comunque, erano passate ore e nonostante,avvessi attacatto dapertutto dei volantini con su scritto" Offro servizi, pulizie,cucina, e molto altro" con la mia faccia attaccata, nessuno mi aveva ancora chiamato per offrirmi un lavoro. Forse era stata la mia faccia a spaventarli? Può darsi ma, anche la mia modesta proffessione non era un granchè, anche se era l'unica cosa che riuscissi a fare bene. Credo. La notte giunse subito, il ponte di londra dalla mia piccola finestra d'albergo, sembrava piena di colori, musica e luci. Tutti sembravano essere felici, camminavano con borse di prada e cellulari microscopici per le strade illuminate di Londra, ridevano, giovinano. Io invece, ero l'essatto opposto. Tutta questa giornata era andata per il verso sbagliato, aveva completamente annullato le mie illusioni. Pioveva e tuonava, ormai di gente fuori non c'è n'era più. Quando, una folata di vento fece volare via la mia sciarpa fatta a mano, per strada, corsi subito a riprenderla. Era un ricordo speciale, e non volevo che si rovinasse. Ero scesa con una maglietta del pigiama e un jeans a vita bassa; "tanto nessuno mi vedrà in questo stato"pensai fra me e me, mentre mi bagnavo fradiccia stringendo tra le mani la mia calda sciarpa. E invece, quest'ultima frase venne completamente smentitta. Infatti, prima di aprire la porta di hotel, qualcuno mi afferò la manica: era tutto scuro, ombrello verde e il mio volantino in mano. Ma, lo spavento, era così tanto che non pensai a quello che stavo facendo e, tirai subito un calcio sullo stomaco a questo tizio strano. Avevo fatto anni di pugilato, mi sapevo ben difendere XD. Comunque questo, si scoprì il volto e, lì pensai poco a poco, di svenire: era Harry Styles, accidenti! Così mi gettai disperatamente fra le sue braccia e , cercai di chiedere scusa, ma l'emozione mi fece dire solo questo: "Me scusa, scusa perfavor..." Ok, sembravo una completa idiota, e ci vollè un pò per calmarmi ma, poi lui aggiunse con quel suo sorrisso sgargiante:" Non ti preoccupare, non sono un maniaco. Sono Harry, della band one direction ma questo lo sai già. Ho letto il tuo volantino e io e la mia band, saremmo interessati ad un mese di prova per la nostra casa. Tutte le cameriere avute sono state pessime, riccatatrici, ladre e meschine a fin di soldi. " Io allora, strofinandomi gli occhi per realizzare che la persona più hit del momento, mi stava parlando, dissi:" E come sai , cioè come può fidarti di me?" Harry allora, mi ridiede il volantino e rispose, disinvolto e alleggro:" Bhe ho visto come hai scritto il volantino e la tua faccia, mi basta per sapere che sei affidabile. Inoltre, qua quasi nessuno se non disperato,attacherebbe certi volantini no? Io più che altro, ho bisogno assolutamente di una domestica!" Io, allora forzata dalle sue bellissime parole, che non sapevo se prenderle come insulto per la mia faccia, accettai e , da lì mi prese la mano, aprì l'ombrello ridendo e ci diressimo lontano dall'albergo. Non dissi una parola per tutto il tragitto, e anche se ero piena d'acqua, i capelli erano ridotti a uno schifo e ero in pigiama, nulla era più importante della occassione che mi si era prorposta oggi. Non so dove mi stava portando, ma già avere la mano di harry, e guardare da vicino i suo riccioli bagnati sexy, bastava per aggiustare la mia giornata. Un miracolo? Non l'avrei mai spauto ma, adesso, ora come ora, sembrava che la fortuna girasse a mio favore. La mia nuova vita, è pronta per cominciare.

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Capitolo 2
*** AIUTO! Come comportarmi?? ***


Arrivati all'abitazione della band che ha scalato milioni di classifiche, Harry mi diede un colpetto sulla schiena, come se volesse incoraggiarmi e spazzare dalla mia mente panico e imbarazzo assoluto. Le sue mani erano così miracolose da salvare la mia giovane mente, che voleva solo sprofondare dalla vergogna? Si, assolutamente. Credo. Comunque suonò alla porta, e ci volerò dei minuti per far arrivare qualcuno ad aprire: quando ad un certo punto il mio sguardo incrociò quello del componente più dolce e coccolone della band: Niall Horan. Si, è come se fosse sceso un angelo dal paradiso a salvare la mia triste e umile vita, quando però mi accorsi che questo angelo alato sgargiante, portava le mutande. Eh si, era venuto ad aprire in mutande. Scena che mi porto a un crollo totale e mentre lui mi sorrideva e incitava ad entrare, speravo di non cadere da un momento all'altro e mi coprivo perciò, dietro le spalle possenti di Harry. Ero minuta cavolo, nessuno mi avrebbe osservato quando invece, Niall mi prese la mano ridendo e mi fece entrare alle porte del nel paradiso. Ero nella casa più spettacolare e extragigante che io abbia mai visto: un salone pieno di luci, arredato modernamente e con un pianoforte, una scala lunga non so quanto con un tappetto in veluto, una cucina molto funzionale, piscina, sale e sale e tanto altro. MI VENIVA DA PIANGERE, ma solo dopo mi accorsi che mentre i mie occhi e la mia mente vagavano per conto loro tra mille fantasie inimagginabili, tutti mi stavano fissando. Tutti. Eh si, perchè io come una idiota, non mi ero presentata e quindi, mi affrettai a dire :" ssaalve, il mio nome è, si cioè il mio nome è Jade.."ma subito venni interrotta da Louis, il componente più sexy e simpatico della band, di cui ero follemente innamorata segretamente da quando aveva esordito ad X factor. Comuque mi abbracciò e ridendo disse: "Non essere emozionata, siamo una famiglia!" Io, ok adesso potevo morire in pace ma, solo dopo mi accorsi che anche lui era a petto nudo, così quando lo stavo scruttando ben bene, senza accorgermi che Louis era ad un passo da me, disse orgoglioso :" Ti piacciono i miei pettorali eh!!!??" Jade Morrison ma che cavolo ti succede!! oddio, che imbarazzo totale e quindi per non piangere e arrossire completamente, evitai il suo sguardo, ed il mio riccadde subito su Liam e Zayn. Sembrava che Zayn non provasse alcun interesse a conoscermi, poichè se ne andò poco dopo. Non ne avrei mai capito il motivo, fin quando Harry mentre mi conduceva alla mia stanza, mi disse sottovoce:" Non badare a Zayn, è molto freddo con le persone che non conosce." Io allora annui, con il capo rivolto verso il basso e poi, entrata nella mia stanza, Harry aggiunse sempre sorridendo ( se non la smette di sorridere, murirò di infarto, me lo sento):" Senti riposati, sarai stanca. Se hai bisogno io sto nel corridorio a destra con Louis, Niall alla porta accanto con Liam e Zayn, ok? ah, inoltre nel guardaroba troverai il tuo completo da cameriera. A domani !" Quando se ne andò, e mi lasciò sola, io sprofondai nel letto e nei miei mille pensieri, non dormì tutta la notte. Per me questo era un sogno che si realizzava e non sapevo come comportarmi. L'indomani, c'èra però qualcosa di più importante che mi diede il buongiorno: la mia divisa. Quando ho aperto l'armadio, e ho visto la divisa, mi missi a urlare dalla vergogna e dalla confusione. Nessuno vennì a vedere come stavo, poichè tutti erano già in soggiorno a fare colazione e a parlare a gran voce dicendo:" Non è che ..forse le l'abbiamo data troppo corta la divisa?" io allora, una volta vestita, mi bloccai sulle scale. Non volevo scendere, non volevo avere gli occhi puntati su di me. Ma, è il mio lavoro e quindi, mi diedi forza e scesi lentamente. Tutti, come ben prevedevo, mi fissavano, ma non come per ridere, ma incantati dalla mia divisa da cameriera che era al quanto,....sexy. Comuque Zayn, disse, mentre sorseggiava del caffè:"Dovevi prepararci la colazione. Sei la cameriera, te ne sei scordata?" Harry allora aggiunse, addentando un pezzo di muffin:" Non importa, è il suo primo giorno. è NORMALE." Ecco che ci risiamo. Non volevo essere giustificata, Zayn aveva ragione ed io per scusarmi mi affrettai a lavare piatti e stoviglie, mentre gli altri continuavano a parlare fra di loro. Dopo, rimasse solo Louis,che mi chiese guardandomi da cima a fondo, con la faccia riflessiva :" Sei sexy con quello addosso!" Oddio, mi dissi. Cioè, Louis se mi diceva frasi del genere così ogni giorno, rischiava di fare un attentato al mio cuore e , ancora, dal mio arrivo, io non riuscivo a dirli una parola. Comunque poco dopo, io rimassi da sola, a pulire, stirare, cucinare, riordinare...mentre tutti erano usciti a fare compere. Non so perchè ma, anche se era bello stare qui, era altrettanto stancante fare tutto, e quel tutto non so se l'avrei retto mesi e mesi. Ce l'avrei fatta? Non lo sapevo, dovevo attendere che il tempo passasse, e inoltre era inutile in quel momento pensarci, anche se le mie mani stavano lavando calzini sporchi, perchè forse la soluzione migliore era proprio vivere qui, accanto ai miei idoli. Ma cosa dico cavolo!! Vivo con la band più jabnkjdnbjdk del momento, e mi metto a fare certi discorsi soleni? Certo, che sono una vera idiota, un idiota che finalmente, sembra, aver trovato la sua strada.

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