Her history. No, OURS.

di _cassiopea95_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo-Lei ***
Capitolo 2: *** il suo sguardo, il suo sorriso. ***
Capitolo 3: *** un anno e un piccolo ma speciale momento. ***
Capitolo 4: *** Mille e più colori ***
Capitolo 5: *** il tempo scorre e gli anni passano. ne basta uno per far cambiare mille cose ***
Capitolo 6: *** a parte questo, tutto a posto! ***
Capitolo 7: *** E in tanto i giorni passano, e le settimane si susseguono ***
Capitolo 8: *** Epilogo- questa è la sua storia anzi no la nostra. ***



Capitolo 1
*** Prologo-Lei ***


‘Caro diario, ciao!
Oggi è la prima volta che ti scrivo. Ieri era il mio compleanno e Louis, il mio fratellone, mi ha donato te in regalo.
Mi presento: sono Noemi, italiana di origini inglesi e mi sono trasferita a Doncaster  all’età di un anno. I miei genitori si chiamavano George e Chiara. Perché parlo di loro al passato? Bhè ….devi sapere che loro sono morti in un incidente stradale, quando io avevo dieci anni. Eravamo i vicini della famiglia Tomlinson, che, saputo dell’accaduto, ha subito preso il mio affido e sono ormai cinque anni che vivo sotto il loro tetto.
Ieri sera durante la cena per il mio quindicesimo compleanno, Louis ci ha comunicato che vuole entrare ad X-factor e che proverà a fare il provino. Mamma quasi si strozzava con l’acqua, sapeva dell’interesse che suo figlio ha per la musica ma non pensava che volesse fare il cantante. E’ stata comunque molto felice e appena si è ripresa ha abbracciato Louis. Personalmente, credo profondamente nelle sue capacità: io adoro tantissimo la sua voce.
Sai, diario, pensavo di darti un nome. Un po’ come fece Anna Frank col suo, che chiamò Kitty, mi pare. Però tu sei maschio, quindi ti chiamerò…….William!
Ora ti devo proprio lasciare, mamma mi chiama per la cena. A presto.
=Noe=’
 
Leggo con calma ogni singola parola di quelle poche righe che danno inizio al suo diario. Il tratto è leggero, la sua calligrafia è ordinata e precisa, giusto un po’ tremolante nella parte relativa ai suoi genitori. Molto probabilmente piangeva, in alcuni punti la pagina aveva impresse due o tre sue lacrime, come per ricordare in eterno il suo dolore.
Ora, dopo anni, quelle pagine tornavano a bagnarsi, con la sola differenza che le gocce calde e salate non appartengono a lei. Appartengono a me. Sono ricordi di qualcosa che non può tornare ma che rivive in ogni singola parola del suo diario, in ogni mio gesto e in ogni immagine di lei che la mia mente mi regala.

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Capitolo 2
*** il suo sguardo, il suo sorriso. ***


‘Ciao Will!!!!
Si, lo so, è mattina ed è strano che sono già sveglia a scriverti, ma oggi è un giorno importantissimo!
Ti ho già raccontato della finale di X-factor no? Bene. Louis e gli altri sono arrivati terzi ma Simon Cowell (uno dei giudici) ha detto che potranno, comunque, continuare il loro sogno e la loro carriera. Non è STUPENDO?!
Comunque, ero qui per dirti che oggi incontrerò “i ragazzi”. Si, proprio quelli che insieme a mio fratello formano gli One Direction.
Sono mesi che non vedo il mio adorato Loueh! Però ora è davvero tardi, mi devo preparare per il pranzo con quei cinque.
Ti prometto che questa sera, quando torno, ti racconto tutto. Ogni piccolo dettaglio. A dopo
=Noe=’
Seduto sul mio letto leggo assorto e giro veloce le pagine, mentre i ricordi di quel giorno mi affollano la mente.
‘Sera William caro!
Visto?! Sono tornata. D'altronde te l’ho promesso questa mattina.
Il pranzo e il pomeriggio sono andati alla grande.
Come mi ha rivista, Lou mi è subito corso in contro e mi ha abbracciata. Sono rimasta fra le sue braccia per dieci minuti buoni! Poi è passato a presentarmi ai suoi compagni della band.
Oddio, la televisione non gli rende per niente giustizia. La loro figaggine (oltre alla bravura) è qualcosa di impossibile! Sono stupendi! Ora te li descrivo.
Louis è il più grande e sai già come è fatto. Poi, in ordine di età ci sono Zayn, Liam e Niall che hanno due anni più di me (quindi diciassette).
Zayn ha origini pakistane, la pelle ambrata, capelli neri tenuti su da un po’ di gel e degli occhi dorati e profondi.
Liam: capelli castani/ biondo cenere, lisci con frangia da un lato, gli occhi color cioccolato e un viso da orsacchiotto coccoloso.
Niall è biondo (penso sia tinto) con gli occhi color del cielo…un angioletto, insomma!
E in fine c’è lui, Harry!
Ha solo un anno più di me. Ha i capelli castani e ricci, due occhi dello stesso colre degli smeraldi che quando sorride, brillano. Il suo sorriso è mozzafiato ed è contornato da due tenere fossette ( anche io ho le fossette ma su me non hanno lo stesso effetto uffa!)
Sono tutti simpaticissimi e la giornata passata con loro è stata una delle più belle e divertenti della mia vita.
Siamo stati al parco, abbiamo preso un gelato e abbiamo scherzato tanto. Ma la cosa che davvero ho amato di questo giorno e che mi ha resa più che felice è stata vedere Louis ridere con i suoi amici. Mi è mancato molto.
Devo andare ad apparecchiare ora, scusa, a domani.
=Noe=
P.S. nella pagina a fianco ti lascio la foto di me i i miei cinque amici!’
 
Sorrido nel vedere quella foto di anni fa. Sorrido al ricordo di quello splendido giorno.
Quella era la prima volta che la vedevo.
Non aveva niente di particolare o di perfetto, eppure ai miei occhi lei risultava splendida.
Non si era nemmeno messa in tiro, anzi: aveva i capelli ricci raccolti in una coda alta un po’ disordinata,il viso acqua e sapone e i vestiti molto sportivi.
Però mi ha stregato, con quel suo sorriso sincero, calmo e accompagnato dalle sue fossette che la rendevano speciale  e i suoi occhi scuri ma limpidi, “chiari” e facili da leggere, così pieni di emozioni, che ti scavavano dentro e ti trapassavano l’anima.
Mi sono innamorato al primo sguardo di lei.
Ogni giorno, continuo a ringraziare per averla conosciuta. Anche ora che non c’è più.
Quel giorno avevo trovato un nuovo motivo per cantare. Avevo trovato per chi cantare.

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Capitolo 3
*** un anno e un piccolo ma speciale momento. ***


“Niall, dai, alzati. E’ tardi.”La voce sempre allegra di Louis mi sveglia.
“Buongiorno Lou!”mi stropiccio gli occhi tutto assonnato.
“Ma che buongiorno! Scemo, sono le 20.00! dobbiamo fare il concerto”
“ E’ tardi, cazzo! Perché mi avete lasciato dormire di pomeriggio???”mi alzo per iniziare a prepararmi.
“Eri sfinito. Ti sei addormentato mentre leggevi.”Rivolge lo sguardo al pavimento dove c’è quello che leggevo : il suo diario. Velocemente prendo quel piccolo ‘tesoro’ e lo rimetto nel cassetto del comodino, come per nasconderlo.
“E’ inutile che lo togli. So che stai leggendo il diario di Noemi, anzi dovrei dire rileggendo”. Abbasso il capo colpevole.
“Questa è la quinta o la sesta volta? Sai, Niall ho perso il conto. Non puoi continuare così. E’ passato un anno, tu hai 22 anni e devi vivere non semplicemente esistere.”
“Sai che non è così, io vivo. Sai che ho superato la perdita, è solo che a volte ho bisogno di sentirla vicina.”Dissi quasi arrabbiato.
‘Perché non capisce?’
“Ma così non andrai mai avanti. Ti perderai nei ricordi”lo guardo negli occhi, deciso.
“No Louis. Io sto andando avanti, solo che non amo nessuna come lei. E non mi perdo nei ricordi, ma quel piccolo libricino è l’unica cosa intima che ho di lei. E tu mi capisci: l’hai letto e riletto anche tu, quindi non farmi la predica”
Infilo i pantaloni neri, la maglia bianca e scendo dagli altri.
Siamo pronti a partire per il tour del nostro terzo album. Stiamo per iniziare un nuovo concerto. Il primo da quando lei non c’è più. Mentre salgo in macchina mi viene in mente il concerto di apertura dell’ “Up all night Tour”.
 
‘Sono nei camerini con i ragazzi e Noemi. Siamo elettrizzati e su di giri: ci sono una marea di Directioner che ci stanno aspettando lì fuori. Louis e Zayn fanno scherzi a un Liam ancora in mutande, mentre Harry ride abbracciato alla “piccola” Tomlinson. Non stanno più insieme: due settimane dopo essersi dichiarati, hanno deciso di comune accordo che loro non sono fatti per essere fidanzati ma per essere grandi amici.
Mi allontano dagli altri, fra pochi minuti dobbiamo salire sul palco e la paura e l’agitazione si fanno sentire sempre di più. Decido di prendere una bottiglietta d’acqua quando delle mani delicate e lisce si posano sui miei occhi.
“Non saprei proprio dire di chi siano queste mani. Forse di Lou? No, dai Noemi ti ho riconosciuta” mi restituisce la vista e mi abbraccia. Sorridiamo sinceri.
“ Come mai sei andato via?”chiede con un tono che sembra quasi preoccupato.
“Sono venuto a prendere l’acqua per calmarmi un po’. Confesso di avere un po’ di paura.”
“E di cosa? Di sbagliare?” annuisco lievemente. Aveva centrato il punto.
“Di non essere in grado di cantare. A volte penso che le fan che dicono che non mi merito di essere nella band abbiano ragione. Io la rovino e basta.”Non riesco neanche a finire la frase che mi arriva un ceffone dritto in faccia e le braccia della ragazza mi cingono il collo.
“Sei uno scemo! Non lo dire mai più! Tu sei perfetto, hai una voce bellissima e quelle che osano dire queste stupidaggini non possono essere considerate né Directioner né fan. La band non sarebbe gli One Direction senza di te! Ricordalo sempre”.La ringrazio e la stringo forte a me.
Dopo quella conversazione salgo sul palco molto più sicuro di me e il concerto inizia con successo.’
 
Ancora adesso quelle parole mi danno forza e ad ogni canzone le ripeto nella mia mente.
Siamo davanti a tutte quelle fantastiche ragazze, che ci seguono da anni interi, da quasi due ore e ci stanno richiedendo a gran voce le nostre prime canzoni. Decidiamo di cantare le prime cinque dell’album: What’s Make You Beautiful, More Than This, Gotta Be You, One Thing e come ultima Up all Night.
Gli altri stanno già iniziando a scendere quando delle semplici note, fatte partire da me, li fanno bloccare e un urlo si leva dal pubblico.
Liam  inizia il suo pezzo guardandomi come a chiedermi il perché di quella scelta. Louis rimane lontano, con il capo chino e un lieve sorriso. Harry , con gli occhi lucidi e la voce piena d’emozione, continua con le sue parole. Zayn è pensieroso e quasi malinconico. Non mi unisco a loro per il ritornello. Arriva il mio turno e io non ho il coraggio di aprire la bocca e cantare, ma lo faccio. Le lacrime calde scorrono veloci e mi inondano il viso , con voce tremante canto tutto il dolore e tutto l’amore per la mia dolcissima Noemi. Alla fine della mia strofa un singhiozzo troppo forte mi impedisce di proseguire e finire la sua canzone preferita che era diventata semplicemente la sua canzone. Quella che ora la rappresentava di più: Moments. Scivolo lento a terra e sento le braccia forti dei ragazzi, che ormai considero come fratelli, stringermi in un abbraccio comprensivo e consolatore. Tutto tace, anche le fan sono in un rispettoso silenzio. Mille luci di accendini si accendono sotto i nostri occhi. E mi rialzo. E  prendo il microfono in mano. E una semplice frase viene sussurrata da tutti i presenti
“Grazie Noemi per aver fatto sorridere sempre i nostri idoli, grazie, sei sempre nei nostri pensieri”le lacrime mi riempiono di nuovo gli occhi, vedo tutto sfocato ma sento il bisogno di parlare.
“Grazie. Grazie Directioner perché ci seguite e ci sostenete da anni ormai. Ma soprattutto grazie per averci lasciato vivere questo piccolo ma speciale momento. Oggi, come molte di voi sanno, è un anno preciso che lei non c’è più, non fisicamente. Ma sono certo che ora mi sta ascoltando. Quindi, ora mi rivolgo a te mia piccola Noemi -un fremito mi scuote mentre pronuncio il suo nome- mi manchi e avrò cambiato umore così tante volte in questi dodici mesi senza te che i ragazzi hanno pensato fossi impazzito. Ma non è questa la cosa importante. Anche impazzirò, anche se continuerò a viver, comunque vada, la cosa che conta davvero è che ti ho amata, ti amo e ti amerò come non farò mai con nessun’altra. Tu eri e sei ancora la ragione che mi spinge a scrivere note, a cantare, a esprimere tutto dando il meglio di me in ogni minima canzone. Grazie di aver scelto me, grazie di essere stata mia. Ti amo”. Un applauso scrosciante arriva alle mie orecchie e mi riporta alla realtà. Noto di essere solo sul palco, gli altri erano già scesi e decido di raggiungerli.
Un ultimo abbraccio di gruppo e poi saliamo sul bus per partire in una nuova avventura.
 
 
 
 
 
SORRYYYYYYYYYYYYYY!
So che è un secolo che non posto però davvero con la scuola che è ricominciata non riesco a trovare uno straccio di idea!! Spero di aver scritto un capitolo almeno un minimo decente. Mi piacerebbe sapere quello che ne pensate quindi recensite in tanteeeeee!!!

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Capitolo 4
*** Mille e più colori ***


 Prendo il diario e esco dalla stanza.
“Ehi Liam, potresti avvertire anche gli altri che esco?”mi sorride.
“Certo. Dove vai? Posso venire?”
“Faccio una passeggiata. Ho bisogno di fare quattro passi da solo scusa Lì!”lo abbraccio per poi dirigermi a passi veloci verso la strada.
È novembre e fa decisamente freschetto. Mi stringo di più nel giubbetto.  Il parco, anche se il tempo non è dei migliori, è immancabilmente pieno: alberi sempreverde, bambini che si rincorrono e giocano, ragazzi che passeggiano o semplicemente sono seduti in gruppi a ride e scherzare, vecchietti che passano giornate intere su quelle panchine e un dolce prato ancora umidiccio dalla pioggia della notte. Senza mai rallentare arrivo al mio posto preferito: il nostro albero. Mi siedo incurante dell’erba bagnata appoggio lievemente schiena e testa sulla corteccia ormai rovinata dell’albero secolare.
 
‘ Wiiiiiiiillliaaaammm!!!
Non puoi immaginare minimamente con chi sono uscita oggi!!! No, non con i ragazzi. Ho già detto che non lo indovinerai mai , quindi te lo dico direttamente.
È tornata Ilaria. Lei è l’unica amica che ho, a parte le mie “sorelline”. È italiana e non la posso mai vedere. Mi ricordo che l’ho incontrata per caso, al supermercato. Si è strano lo so, però lei si era persa e non trovava più i suoi genitori e io l’ho accompagnata da una cassiera per fare l’annuncio al microfono . avevamo sei anni mi pare. Com’è? Bhè, bella! Ahahah … ha gli occhi verdi, colore della speranza, i capelli corti ma non troppo e castani, ma soprattutto è ribelle, testarda, cocciuta, scatenata e tanto distratta. Si penso che sia davvero una persona fantastica.
Si fermerà per due o tre settimane e questo non può farmi che felice, ogni volta che tornava passava solo per un saluto e poi via in volo per l’ Italia.
Il pomeriggio è stato memorabile: abbiamo fatto shopping, siamo andate al parco, da starbucks, siamo cadute, abbiamo riso e ci siamo fatte riconoscere come nostro solito.
A proposito di pomeriggio, prima che uscissi è successa una cosa che non mi sarei mai (e ripeto MAI) aspettata: Niall mi ha baciata.
Sinceramente non so che pensare. Mi piace? Ancora non credo, però è un ragazzo davvero bello e dolce e fantastico. Mi sembra quasi un angelo, ma questo già lo sai. Mi è piaciuto il bacio? Bhè… direi di si. Però questa sera non ne abbiamo parlato, anzi era come se non fosse successo nulla. Davvero io non ci capisco più niente.
Ora vado che sono le due e dovrei dormire. Buona notte
=Noe=’
 
Il sorriso sulle mie labbra è uno dei più sinceri. Quel giorno era stato tutto così strano e non sapevo neanche io quello che stavo realmente facendo. Mi ero semplicemente buttato, senza pensare che sotto di me c’era il vuoto.
I ricordi sono ancora lì, vividi e pronti a sbucare fuori.
“E che cazzo!!” l’urlo pieno di ira di Noemi mi costringe a mettere in pausa la playstation.
“Che succede? Perché così arrabbiata?”chiedo curioso.
“Louis”risponde sibilando fra i denti.
“Ne ha combinata una delle sue?”ridacchio e mi arriva uno sguardo infuocato.
“Ovvio. Mi aveva promesso che prima di uscire mi aiutava a prepararmi per uscire. Io ora come mi metto la maglia mulita? Come mi metto le scarpe? Odio avere un braccio ingessato, cazzo!”
Sta dando letteralmente in escandescenza. Il gesso le da mille problemi e si potrebbe dire che non può fare quasi niente da sola. Ma in fondo è colpa sua: è caduta come una salama scendendo le scale e ha appoggiato tutto il peso sul polso destro.
“Dai, che fra dieci giorni quel coso lo togli!”mi sorride e mi abbraccia.
Mi aiuti tu, vero Nialler?” fa gli occhi dolci, maledetta, sa che mi fanno sciogliere. Annuisco un po’ imbarazzato. Aiutarla vorrebbe dire vederla senza maglietta, e vederla senza maglia vorrebbe dire tanta vergogna e Willy risvegliato.
La aspetto davanti la porta della sua stanza mentre si infila i pantaloni, poi quando mi richiama entro.  Ha scelto di vestirsi sportiva, come sempre: jeans corti e mezzi strappati, canotta blu scura e converse rigorosamente bianche.
È meravigliosa, con un sorriso che illumina la stanza e mentre l’aiuto a infilare la semplicissima maglia non fa altro che ringraziarmi e inveire contro Louis. Solo appena dopo aver finito di allacciarle le scarpe e dopo essermi trovato a due centimetri dal suo viso decido di zittirla e annullare la distanza che separa le nostre labbra. È un bacio semplice e inaspettato. Mille e più colori affollano la mia mente insieme a tante emozioni, la più facile da percepire è l’immensa gioia che quel lieve contatto mi da.
“Buona giornata. Divertiti”mi stacco da lei le sorrido e torno a giocare davanti alla televisione.’
Era tutto così semplice: qualche settimana dopo, superato l’imbarazzo iniziale, ci mettemmo ufficialmente insieme.
 Le giornate con lei volavano, ma tutto si è complicato.
 
 
RIECCOMIIIIIII
Si sono sempre priva di idee decenti lo so scusate. Mi farebbe davvero piacere se recensite lo stesso. accetto anche critiche, però fatemi sapere come vi sembra. Un saluto immenso      Cassiopea !!

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Capitolo 5
*** il tempo scorre e gli anni passano. ne basta uno per far cambiare mille cose ***


Il tempo scorre. Può andare lento, i secondi possono diventare minuti, i minuti ore e le ore giorni, ma il tempo non si arresta mai. Non puoi niente contro di lui, ti muovi dentro di lui e lui continua a correre e rallentare ma mai si ferma.
“Ehy Noemi. Buon compleanno. Si lo so è prestissimo ma volevo essere il primo a farti gli auguri per il tuo diciannovesimo compleanno”è appena scoccata la mezza notte e finalmente anche il 9 marzo è arrivato. Sono fermo, seduto qui sull’erba davanti a una lapide a fare gli auguri a colei che mi ha rubato il cuore.
“Come va lassù? Bene? Sono contento. Ci manchi, a tutti quanti, ma stiamo provando ad andare avanti. No, non vuol dire che ti stiamo dimenticando, non vuol dire che non ti amo più. Semplicemente sto accettando la cosa. Ti ho portato dei fiori, c’è un bigliettino e un pacchetto in mezzo.”Prendo in mano il foglietto
“ Il biglietto dice così: ‘ Tantissimi auguri di buon compleanno Noemi!! È un po’ scontata come frase ma noi ti amiamo sempre. Un bacio speciale dai tuoi uomini!’ il pacchetto è fatto un po’ male, scusa non sono molto bravo.” Lo scarto e tiro fuori una foto con un vecchio bracciale fatto a mano.
“ Eccoci, te la ricordi questa foto? Spero di si. È la primissima foto, quella di quando ci siamo incontrati per la prima volta. Quanto eravamo piccoli e spensierati. Ti ricordi ancora quei giorni.. ti ricordi ancora di noi? Ti ricordi di me? Io si. Ricordo tutto di te. Ricordo come ti amavo e come ti amo. Ricordo quei tuoi occhi scuri, color cioccolato, i tuoi capelli al vento e la tua risata. Ricordo anche questo bracciale. L’ho ritrovato ieri in un cassetto. Ero proprio negato a fare cose a mano! Era l’anno scorzo. Poco prima del tuo compleanno ricordi? Avevo visto due fili uno blu e uno bianco, i nostri colori. Li avevo intrecciati mettendoci una semplicissima perlina al centro e poi te l’avevo regalato. Così semplicemente, perché per te erano le cose semplici quelle più belle. E adesso sono qui ancora con il tuo diario in mano. Mi da forza, mi fa sentire vicino a te. Neanche a farlo a posta sono arrivato precisamente al punto del tuo compleanno. Mi manchi” ricaccio in dietro le lacrime, prendo il diario e riinizio a leggere: ho bisogno di sentirla vicina, ora più che mai.
 
‘ William!
È un anno che siamo insieme e ancora non ti ho finito? Wow! Si, oggi la tua cara scrittrice è diventata maggiorenne. È stato tutto stramitico. Ho scelto di non fare come le mie “amiche”, niente festa. Ho festeggiato con una cenetta intima con i miei cinque coglioni preferiti poi sono passata da Ilaria a lavoro. Si ha finalmente deciso di trasferirsi qui e ora ha trovato un lavoro serale in un pub molto chic.
E… ecco, diciamo che è successo. Cioè, ho passato la notte con Niall. Era la mia prima volta. Ora ti racconto.
sono appena tornata dal salutare la mia migliore amica. È tardi e quindi non mi accorgo che la casa è vuota e silenziosa. Entro in camera e vedo uno splendido biondino steso a giocare con il cellulare sul mio letto. Mi avvicino e lo abbraccio, gli chiedo che ci fa lì e perché non è a letto e lui mi risponde che è lì per me, per passare tutta la notte con me. I brividi mi invadono appena le nostre labbra si incontrano, ormai è passato qualche mese dal nostro primo bacio eppure è ancora strano e stupendo avere quelle labbra a contatto con le mie. Il bacio si approfondisce , sento le sue mani scorrere sulla mia schiena e portarmi sempre più vicino a lui. Poi è tutto confuso, dettato dall’istinto dalla passione e dall’amore. Una cosa tira l’altra e ci ritroviamo nudi nel letto a baciarci e stuzzicarci e in fine ad unirci in un qualcosa di inspiegabile. Le emozioni sono tante: dolore, passione, godimento, AMORE. Dopo averlo sentito entrare in me, dopo aver sentito quelle spinte, dopo aver percepito tutto quell’amore lo sento venire. La stanchezza inizia a farsi sentire, mi accoccolo meglio sul suo petto e faccio in tempo a sentire un semplice e dolce “Ti amo, piccola mia” prima di scivolare fra le braccia di Morfeo. Dopo mesi e mesi per la prima volta mi ha detto che mi ama, l’ha detto con una sincerità disarmante.
Io la amo?? Si penso proprio di si. Darei la mia stessa vita per lui. Io, in fin dei conti, vivo per lui.
 
= Noe =’
 
“Grazie Noemi, grazie per tutto quello che hai fatto per me. Grazie di avermi amato”mi alzo da quel prato ormai diventato umido per colpa della brina mattutina e ritorno a casa, al calduccio.
 
A ME GLI OCCHI PLEASEEEE!!
Lo so è tanto che non ci sentiamo ma sinceramente i compiti e lo studio mi stanno letteralmente uccidendo. Non trovo neanche il tempo di stare con le amiche figuriamoci di scrivere. Come al solito il capitolo non è molto lungo e come al solito non mi convince. Vi pregooooooo lasciate una recensione se passate accetto anche le critiche!! Ma vi supplico ditemi cosa ne pensate!! Un saluto più che frettoloso ( dovrei fare latino! D: ) dalla vostra scrittrice !!

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Capitolo 6
*** a parte questo, tutto a posto! ***


Sento bussare alla porta.
“Avanti!”
“Ciao Niall, io e gli altri stiamo uscendo, andiamo al pub, vieni anche tu?”annuisco vigorosamente
“Ma certo. Dammi il tempo di cambiare maglietta e arrivo” Harry mi sorride raggiante. Si stanno preoccupando per me. È da molto che non usciamo tutti insieme, è da molto che mi rinchiudo in me stesso. ma ora è tempo di cambiare, di andare avanti : ora devo essere forte.
Usciamo e ci stringiamo nei giubbetti, malgrado sia quasi maggio a Londra ancora piove.
“ In quale pub pensavate di andare?”chiesi appena fuori dalla porta.
“ Non so. Quello in centro?”chiede Harry
“ Ma, NO! Quello è troppo lontano! Io sono già stanco!”
“ahahahah Zayn guarda che camminare non fa mica male! Ahahah”il più grande tra tutti noi abbraccia il moro e gli scompiglia i capelli: la sua morte è vicina.
“ LOUIS WILLIAM TOMLINSON, COME HAI OSATO ROVINARMI IL CIUFFO??!” e come al solito iniziarono a rincorrersi.
“Dai basta, fate i bravi e vediamo di decidere il pub” li sgrida Liam per poi continuare
“ Ma se andassimo a trovare Ilaria?”gli brillano gli occhi, è da più di un anno che le muore dietro.
“ Perché ,scusa, è tornata dall’Italia?”chiedo stupito, lui annuisce sorridendo.
Ilaria dopo la sua morte non ha retto, ha preso il primo volo senza salutare nessuno e è tornata nel suo paese. È sicuramente più di un anno che non la vedo. Mi manca un bel po’, è la mia migliore amica e se penso che le poche volte che ci sentivamo era solo tramite twitter la tristezza e quel brutto periodo bussano subito alle mie porte.
Sono quasi le 4.00 siamo mezzi ubriachi, soprattutto Louis, e siamo appena rientrati. Salutati gli altri con un debole ‘ciao’ mi butto letteralmente sul letto. Apro il cassetto e inizio a leggere il solito piccolo squadernino.
 
‘ ciao William.
Si sono tornata, lo so lo so mi starai odiando in fin dei conti sono due settimane che non ti scrivo. Ho avuto un po’ di “problemi” : è un po’ di tempo che ho frequenti mal di testa e vomito. Pensavo avessi preso un virus ma sinceramente dopo quattro giorni che non passava ho iniziato a farmi un po’ di domande. Oggi sono passata in ospedale per fare le analisi che mi ha ordinato il medico. Fra una settimana saprò i risultati.
A parte questo, tutto a posto. I ragazzi sono sempre più impegnati con il nuovo cd e stanno per pubblicare un altro libro. Sono molto orgogliosa dei miei cinque uomini. Le fan sono sempre di più e loro sempre più richiesti tra radio e televisione sono pieni di interviste!
Ora le fan mi accettano non solo come sorella di Lou ma anche come ragazza di Niall: è si, abbiamo reso pubblica la nostra relazione. Con lui va tutto a meraviglia, l’altro giorno così per caso mi ha regalato delle scarpe nuove. È fantastico, non so che farei senza di lui.
 So che ti ho scritto pochissimo ma sento già che il mal di testa ricomincia a farsi sentire. Vado a stendermi, a presto
                                                                                                                                             =Noe=’
 

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Capitolo 7
*** E in tanto i giorni passano, e le settimane si susseguono ***


Mi addormento leggendo queste poche frasi e quando mi risveglio mi cambio. Pronto a ricominciare una nuova giornata, pronto a vivere la mia vita, per me, per lei.
E in tanto i giorni passano, e le settimane si susseguono, ed io mi faccio forza e son pronto per affrontare quelle ultime pagine di diario.
 
‘ Ehy  W.
L’ultima volta che ti ho scritto era quasi Aprile e ti avevo detto che ti avrei raccontato più spesso della mia vita. Scusa, non ce l’ho fatta. È, ormai, Novembre e ti devo raccontare mille cosa.
Dove sono ora? All’ospedale, sto aspettando il momento tanto atteso, il momento che aspetto da mesi. Nove per la precisione. Si, sono incinta.. cioè lo sono ancora per poco. Le acque le ho rotte questa mattina ma i medici stanno aspettando che le contrazioni forti si facciano vive. Ho poco tempo per raccontarti tutto quindi scusa se sarò frettolosa.
 Quando sono andata a ritirare le analisi mi hanno annunciato che aspettavo un bambino. Ho pianto e riso assieme. Si è vero ho solo 18 anni ma è successo e sapevo che con l’aiuto di Niall e gli altri avrei portato a termine con successo tutta la gravidanza.
Non solo questa notizia, però, mi è stata data. Quel giorno ho scoperto il motivo dei miei frequenti e dolorosi mal di testa. Ho un aneurisma, vicino al cervello. Non era molto grande e mi hanno detto che se evitavo gli sforzi troppo grandi non sarebbe sicuramente scoppiato.
Ma ora sono qui. Ora sto per partorire. Questo è uno di quegli sorzi che non dovrei fare. Tutto questo mi porterà a un’emorragia interna.
Si, è pericoloso, e si, molto probabilmente non sopravviverò però lo sapevo. L’ho capito subito. Niall non sa niente e nemmeno gli altri. Loro credono che starò bene. Ho detto che guarirò. Non riuscivo a guardare negli occhi i miei uomini e dirgli che li avrei abbandonati. Scusa, scusa per le lacrime che a volte hanno bagnato, come in questo momento, le tue pagine. Ora è davvero giunto il momento di salutarci. Ciao William e addio. Per sempre di Niall
                                                                                                                                      =Noemi=’
 
Le lacrime scendono copiose e veloci sulle mie guance. In quel giorno un angelo dalle fattezze di ragazza è volato via. Una vita è nata e un’altra ci ha abbandonato. Una ragazza è morta e un bambino è venuto alla luce.
 
 
 
CIAOOOO
Allora, questo è l’ultimo capitolo poi ci sarà l’epilogo e poi questa storia sarà ufficialmente conclusa. Oddio mi mancherà non sclerare per trovare l’ispirazione. Spero davvero che questo capitolo vi piaccia. Me la lasciate una recensione vero??? Grazie mille e a presto per l’epilogo J

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Capitolo 8
*** Epilogo- questa è la sua storia anzi no la nostra. ***


‘Ciao William.
Volevo ufficialmente dirti che oggi alle 14.05 Noemi ci ha detto addio. È tutto il giorno che rileggo le sue ultime parole. Si è scordata di dirti moltissime cose. Come per esempio dell’estate passata in piscina e al mare. Lei aveva già un bel pancione ed era buffissima mentre cercava di prenderci e di rincorrerci. E tante altre cose fatte assieme. Ma va bene così. Era stanca e molto provata quindi è normale che alcune cose le siano sfuggite.
Sai non me lo aspettavo da lei . non mi ha detto niente. Si, sapevo avesse un aneurisma o comunque che era molto malata, ma non mi ha mai detto che mi avrebbe lasciato solo. Lei mi diceva tutto, sempre. Scusa se sto piangendo ma era la mia piccola Noe e non le ho detto addio. Non le ho detto quanto è stata importante per me.
Però se lo lascio detto a te, tu glielo diresti? Grazie.
 Ciao Noemi. Sai dovevi dirmelo. Ne abbiamo passate così tante insieme e magari spesso bisticciavamo. Scusa, ora penso sempre che non ti ho mai dato tutto l’affetto che avrei potuto darti. Io ti ho sempre adorata. Ricordi come ci siamo conosciuti? In un piccolo giardino di fronte casa tua. Da lì tutto è cambiato. Ogni singolo giorno della mia vita. Ed ora senza di te io come farò? Noi ragazzi come faremo? Spero di superare tutto questo in fretta. So che è difficile ma te lo devo. Tu sei sempre stata forte. Tu sei sempre stata al mio fianco pronta ad aiutarmi ed ora ti voglio far vedere che anche io sono forte come te.
Sei con George e Chiara vero, i tuoi genitori? Me li potresti salutare? È tanto che non pensavo a loro. Ricordo quando una notte corresti da me piangendo perché li avevi sognati non ricordandoti più i loro visi. Ora li ricordi vero? Ora sei lì, felice con loro? Come una vera famiglia. Insieme.
Addio mia piccola, il tuo fratellone
                                                                                                                                 =Loueh=’
 
Un sorriso commosso spunta sulle mie labbra. Quel dolce bambinone di Lousi aveva aggiunto una piccola pagina per dirle definitivamente addio. Non l’avevo mai notato. Respiro profondamente e riapro gli occhi che avevo appena chiuso al suono di una dolce voce infantile
“Pa-Pa Papà!”due occhioni dolci come il cioccolato, come quelli di lei, entrano nella mia visuale.
“Ehy Stefan, vieni qui. Amore mio dolce, dolce “dico prendendo in braccio il mio bel bambino. È come me. È la mia copia spiccicata a parte per un piccolo particolare, il più importante: gli occhi. Sono felice che ha gli stessi occhi di Noemi perché ogni volta che vedo lui posso vedere una piccola parte di lei.
Mi dirigo al piano inferiore mentre cerco di far ridere il mio piccolino con  facce buffe e proprio mentre entro in cucina sento un urlo da parte dei miei amici
“Auguri Niall!”rido e divento leggermente rosso. Ci sono tutti quanti anche i miei genitori. E soprattutto ci sono i cinque fratelli che considererò per sempre come miei fratelli. Loro sono la mia famiglia.
E questa che vi ho raccontato è la sua storia., anzi no la nostra!  
 
 
 
 
 
 
 
Addioooooo
 Oddio è finita. È finita. E io sto piangendo. Vi supplico vi scongiuro ditemi cosa ne avete pensato. Io mi ci sono impegnata davvero e spero vi sia piaciuta ok non so cosa dire i saluti non sono il mio forte. Spero di avere una buona idea per cominciare una qualsiasi nuova storia e spero di vedervi presto pronti per recensire qualcosa di nuovo. Un bacio da Federica

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