You got me tongue tied.

di Alexsandra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** it's cool we're just friend ***
Capitolo 2: *** if you walk away,everyday it will rain. ***
Capitolo 3: *** Preparativi. ***
Capitolo 4: *** we're gonna party all night,have the time of our life! ***
Capitolo 5: *** My hands keep shaking. ***
Capitolo 6: *** stuck. ***
Capitolo 7: *** we're smiling but we're close to tears. ***
Capitolo 8: *** Life goes on.. ***



Capitolo 1
*** it's cool we're just friend ***


Prologo.
 
-Secondo me dovresti dirglielo.
Disse James dando pigramente un calcio ad un ciottolo.
-No,non potrei mai farlo..e lo sai. Non sono quel tipo di ragazza che..fa la prima mossa o è così spigliata da baciarlo e dire "oh scusa non l'ho fatto apposta,è che mi piaci da circa 8 mesi!" 
James si lasciò sfuggire un sorriso.
Alexandra era la sua migliore amica da sempre..nonchè ex ragazza.
In realtà,al primo anno di liceo avevano provato a stare assieme e i loro genitori non potevano essere più felici visto che le loro famiglie sono amiche.
Ma beh,qualcosa andò storto e si lasciarono.
Non si parlarono per mesi ma fu grazie alla madre di Alex che riuscirono a riavvicinarsi e a recuperare il loro rapporto,ma semplicemente come amici.
-Ti voglio bene
Sussurrò Alex schioccando un bacio sulla guancia dell'amico,il quale istintivamente sorrise guardandola.
Avrebbe soltanto voluto dirle che invece lui la amava,la amava da morire e non aveva mai smesso di farlo. Ma si limitò ad un semplice "Ti voglio bene anche io".
Già,James era ancora innamorato di Alexandra ma decise di tenersi tutto dentro.
Era la cosa migliore. Avevano già provato a costruire una storia e non aveva funzionato,perciò il giovane James Maslow si decise a seppellire quel sentimento dentro di sè e si promise di aiutare Alex in qualsiasi modo pur di vederla felice.
E se vederla felice significava che lei stesse dietro ad un altro ragazzo,doveva supportarla sebbene questo lo facesse morire dentro.
Specialmente se il ragazzo in questione era uno dei suoi migliori amici.


Alexandra.
 
                                                                                                   

                                                                                                     * * * 

 
                                                 

You got me tongue tied.
 
Come tutte le volte in cui aveva bisogno di pensare,o semplicemente di fare qualcosa Alex montò in macchina con la sua preziosa tavola da surf verso Malibù.
Amava quello sport.
Il vento tra i capelli,il brivido delle onde.
Era come rinascere. 
-Mare di Malibù ci rivediamo!
Pensò sul bagnoasciuga inspirando profondamente.
D'un tratto si mise a correre ed entrò nell'acqua fresca immergendosi poi sdraiata sulla sua tavola.
La prima onda fu subito un successo.
Alex iniziò a surfare a circa 8 anni e vinse diverse competizioni.
Aveva 14 anni quando smise di gareggiare. Era un 15 settembre e durante una gara per la Roxy,primeggiava.
Fu un crampo ad una gamba e un'onda troppo violenta a rovinare la sua carriera.
Da quel giorno non ebbe più il coraggio di partecipare a nessun evento ma non abbandonò il surf.
-Ciao dea della tavola!
La ragazza era appena uscita dall'acqua quando una voce,anzi quella voce,la fece sussultare di colpo.
Kendall Schmidt era lì,in costume,tutto bagnato,con una tavola da surf sotto braccio che la guardava sorridente.
-Oh merda.
Pensò la bruna esibendo un sorriso forzato.
-Si,dea della tavola da pranzo al massimo!
Alex era così. Sempre solare e con un sorriso stampato sulle labbra,pronta a scherzare in qualunque situazione.
Ormai era da più di un anno che conosceva Kendall e si era abituata a fingere con lui.
Si comportava come se fosse un amico qualunque,avendo ormai imparato,quasi del tutto,a sopprimere quella vocina interna che continuava a ripeterle "guarda quanto è bello! dai Alexandra bacialo,dai dichiarati!" e via dicendo.
La ragazza era bellissima,e non si può certo dire che non avesse un bel seguito di ragazzi. Era alta,fisico snello,capelli scuri,degli occhi color mare e un sorriso da favola. Eppure tutto ciò non riusciva a darle la sicurezza necessaria per dire i suoi veri sentimenti al ragazzo che amava. Si sminuiva. Era come se difronte a lui non fosse abbastanza e non sarebbe mai riuscita a dichiararsi.
-Che cavolo ci fai tu qui?
Il ragazzo rise.
-Anche io sono felice di vederti Carter! E comunque guarda cos'ho sotto il mio possente braccio,secondo te che ci faccio?
-Sono abbastanza sicura che non riesci a reggerti in piedi su quella tavola nemmeno per un attimo.
Kendall la fissò per qualche secondo,poi poggiò la tavola sulla sabbia e ci saltò sopra facendo finta di surfare.
-IDIOTAAAAAA
Urlò Alex scoppiando a ridere e buttando giù il ragazzo,il quale istintivamente le afferrò un braccio e la trascinò per terra.
Lei era lì,sulla sabbia sopra il ragazzo dei suoi sogni,che rideva come un matto.
-Cavolo quanto pesi? CARROATTREEEEEZZI!
Esclamò Kendall continuando a ridere. 
-Ti odio da morire Schmidt! Mi hai pure riempita di sabbia.
-Come siamo susciettibili piccola Carter
Il biondo l'abbracciò da dietro e fortunatamente,non vide le gote della bruna infiammarsi di un imbarazzante rosso acceso.
Aveva ancora qualche problema con questa cosa dell'arrossire.
-Allora sabato hai intenzione di venire o farai la pensionata come al solito?
-Ehm..venire? Dove?
Fece la bruna agrottando le sopraciglia.
-Alex sabato è il compleanno di Carlos! L'avevi dimenticato?
-Ah ehm no! Come potrei dimenticarmelo! Ok si,non dirglielo ti prego.
I due scoppiarono a ridere. 
Il sorriso di Kendall era davvero uno spettacolo. 
Anche se era solo in procinto di sorridere,gli spuntavano costantemente delle tenerissime fossette ai lati della bocca.
Era una delle cose che Alex adorava di più nella sua persona ed era in quei momenti che la vocina interiore si faceva sentire.
-Zitta cavolo.
-Hai detto qualcosa Carter?








 



 

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Capitolo 2
*** if you walk away,everyday it will rain. ***


If you walk away,everyday it will rain.



La pioggia batteva insistente sul tetto e le gocce d'acqua scendevano velocemente lungo i vetri delle finestre.
Era davvero raro veder piovere a Los Angeles,in una sera d'estate.
Sicuramente,era uno di quei temporali notturni che si sarebbero poi conclusi all'alba dando spazio ad una delle tante soleggiate e afose giornate Californiane.
I signori Carter,come di routine,si trovavano fuori dal paese per impegni di lavoro e Alexandra era distesa nel suo letto a leggere un buon libro.
Da un lato amava la pioggia. Lo scricchiolio che provocava cadendo sulle foglie secche,il suo profumo,il suo provocare un assidua voglia di leggere con una cioccolata calda in mano. Era..piacevole.
Ciò che non amava affatto invece,era la solitudine.
Era completamente sola con Trevor,il suo labrador,e una storia di Nicholas Sparks.
Cosa c'era di più deprimente? Ah già,il fatto che i suoi genitori stessero con lei una settimana al mese e che il ragazzo per cui aveva un cotta non poteva essere al suo fianco.
Ecco,questo è il lato cattivo della pioggia: il suo irritante portare alla mente pensieri più o meno spiacevoli.
Alex si alzò di scatto dal letto,prese il cellulare e andò alla finestra,schiudendola leggermente.
La ragazza chiuse gli occhi per un attimo lasciandosi inebriare dalla leggera brezza fresca e dal profumo della pioggia,il cui flusso sembrava incessante.
Pochi secondi dopo,i polmoni di Alex non furono più sede dell'aria pulita e della brezza fresca,ma di grigi fili di fumo provenienti da una marlboro light.
Alexandra non poteva considerarsi una fumatrice ma beh,da qualche tempo era come se si fosse rifugiata in quel comunissimo vizio.
Concluso di inspirare da quella sottile stecca di tabacco,la ragazza prese il cellulare e compose di fretta un numero conosciuto ormai a memoria.
-James,sono io
-Ciao cucciola!
Rispose dolcemente il migliore amico,dall'altro capo del telefono.
-Sta piovendo,Jè.
-Lo vedo,ma che hai?
-Mh,boh
I due rimasero qualche attimo in silenzio,spezzato poi da un "sto arrivando" del giovanoe Maslow.
Ad Alex infondo dispiaceva il fatto che James era sempre così carino e disponibile nei suoi confronti.
Insomma,quanti ragazzi,amici o non,hanno la pazienza di ascoltare una ragazza parlare del tipo che le piace per ore?
Sono cose di cui si parla tra amiche. Se solo Alexandra ne avesse una.
-Arrivo!
Gridò la mora andando verso la porta d'ingresso,dopo aver sentito il campanello suonare.
-Oh cavolo Jè entra,sei fradicio! Ahahaah sembri un pulcino spelacchiato!
James entrò e appese la felpa grondante d'acqua nell'appendiabiti di fianco al portone,scuotendo poi i capelli.
Conosceva quella casa come se fosse sua.
-Hey anche se sei fradicio un bacino mi andava lo stesso.
Fece Alex sorridente,afferrando il phon dallo scaffale.
-Pensavo che avessi solo voglia di prendermi in giro invece!
Il ragazzo diede un leggero bacio sulla guancia dell'amica e immediatamente la cinse in un fresco abbraccio.
-SEI COMPLETAMENTE BAGNATO JAMES LEVATII
Scalciò Alex ridendo all'impazzata.
Dopo una doccia calda e dopo essersi asciugato,James raggiunse Alexandra nella sua camera da letto dove giocherellava con Travor.
-I passi dell'amore? Ci credo che eri depressa!
Fece il bruno sedendosi sul letto a due piazze e leggendo la copertina del libro.
-Hey non ero depressa..è che stare qua sola con questo tempo,sai com'è!
-Pensavi a Kendall eh?
-Mh un po'..ma non solo. Pensavo ai miei genitori,al fatto che non ho un'amica e a te..
-A..a me?
James sgranò gli occhi. Non si dimenticò che aveva una cotta per Alex e sentire quella frase era un tuffo al cuore. 
Ma non ci sperava.
-Si insomma,io ti assillo costantemente parlando di Kendall e tu sei sempre così carino. Non merito tutte queste attenzioni.
Fece Alex assumendo un'espressione seria. 
-Alexandra Carter,tu sei..sei la mia migliore amica. E anche qualcosa di più e..ehm cioè,nel senso mh che..sei una delle persone più importanti della mia vita. E come potrei non ascoltarti? Come potrei abbandonarti? A me fa piacere sentirti,mi fa capire che ti fidi di me. E non è da poco.
James sorrise dolcemente. In quei momenti avrebbe solo voluto sputar fuori tutta la verità. Avrebbe voluto baciarla e rassicurarla da tutte quelle sue insicurezze.
La mora rimase in silenzio e lo abbracciò stretto.
-Sei fantastico.
Sussurrò poggiando la testa sulla sua spalla.
James sospirò piano,cercando di non farsi sentire. Averla lì,tra le sue braccia,e non poterla baciare era come scavalcare 99 cancelli e tornare indietro al centesimo.
-Dai ora basta con queste cose strappa lacrime! Parliamo di te Maslow mmmmmh!
Disse Alex staccandosi ed esibendo un sorrisetto malizioso.
-Che vuoi sapere?
Fece il ragazzo con un'espressione tra il divertito e il preoccupato.
-Parliamo di...ragazze! Non ci credo che non ti piaccia nessuna!
Il bruno deglutì. Quello sì che era un colpo basso,Alexandra.
-No ma che ragazze? pff! Ma chi potrà mai piacermi,ma dai!
Esclamò nervosamente.
-Mmmmmmmmmmmmh. Allora sabato alla festa di Carlos qualcuno dovrà darsi da fare!
-Mah vedremo.
Rispose James facendo spallucce.
-Però no,infondo sono gelosa..tu sei tutto per me.
-Ah si e chi ti dice che io voglia?
Alex si imbronciò per un momento e poi diede una cuscinata addosso all'amico,finendo entrambi per ridere fragorosamente.
-E tu con Kend? Che hai intenzione di fare?
-Io? Io non faccio proprio niente,se vuole qualcosa fa lui. Sai come sono per queste cose..
-Oh Già. Ma secondo me ti vuole!
-Ddddio James smettila di dirmi ste cose,potrei finire per crederci!
Proferì la ragazza affondando la testa nel morbido cuscino.
Presto si fecero le due del mattino e i ragazzi crollarono in un sonno profondo dopo ben 4 ore di chiacchiere e risatine.
Alex si addormentò con la testa poggiata sul petto di James e lui la cingeva con il braccio.
Inutile negarlo: James Maslow rappresentava un posto sicuro per Alexandra,era come la sua àncora di salvezza.
E gli voleva un gran bene,ignara dei veri sentimenti che invece provava lui.

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Capitolo 3
*** Preparativi. ***


Preparativi.



Finalmente arrivò il sabato tanto atteso.
Tutti erano in fermento perchè d'altronde si sa,quando vi è una festa ad LA ci si può solo aspettare di tutto.
-Hai sentito Carlos?
Fece Logan rivolto ad Alex,mentre sorseggiava il suo frappè alla fragola.
-Sì,l'ho chiamato appena mi sono svegliata per fargli gli auguri! E' così dolce quel ragazzo,ogni volta che lo vedo mi viene voglia di abbracciarlo!
-Già ma questa settimana ho davvero temuto per la sua sanità mentale. Era così stressato per la festa.
-Posso immaginare..giuro che appena lo vedo lo stritolo!
I due amici furono presto interrotti dall'arrivo di James e Kendall,il quale irruppe chiedendo subito "Chi hai intenzione di stritolare,Carter?"
-Vedi Logan,
Riprese la mora.
-Kendall è come mia nonna: sente l'ultima parte dei discorsi e ci si intrufola volendo sapere tutto.
Concluse poi provocatoriamente causando la risata di James e Logan e una brutta occhiata del biondino.
-Ah ah ah,simpaticona!
Esclamò quest'ultimo sedendosi affianco ad Alex e scompigliandole i capelli.
-E cooooooomunque! 
Gli interruppe Logan.
-James come andrai alla festa? Se vuoi passo da te,però io avevo intenzione di andare presto. Per controllare il battito a Carlos,non vorrei che..
I ragazzi scoppiarono a ridere.
-Grazie Logan,ma devo passare prima a prendere Alex.
Fece il bruno,volgendo lo sguardo verso questa.
-Qualcuno si vergogna ad arrivare sola alla festa!
Continuò poi,divertito.
-Hey non è che mi vergogno! Sono pur sempre una signorina e non è bene ignorare le signorine e farle muovere da sole.
Sbuffò Alex. 
Spesso e volentieri,i ragazzi si divertivano a prenderla in giro.
Alcune volte Alex sapeva esattamente come rispondere a modo,altre invece,come quella mattina alla gelateria,sapeva solo farneticare qualcosa e imbronciarsi come una bimbetta a cui era stato appena preso un lecca-lecca dalle mani.
-Cosa avete intenzione di regalargli?
Esclamò poi,cercando di cambiare discorso.
-Io gli ho preso uno di quei capellini da rapper,un New Era.
Fece Logan.
-Io una felpa,te l'avevo detto!
Proseguì James.
-Aspettate..sono l'unica che non ha ancora..
-No ci sono anch'io,Carter!
La interruppe Kendall,leggendo nella sua espressione preoccupata.
-Ragazzi non vorrei allarmarvi ma la festa è questa sera!
Alex,prima che James potesse aggiungere altro,si alzò di scatto,lasciò 5 dollari sul tavolo e con un frenetico "devo scappare!" si allontanò a passo svelto.
-Amico,forse ti converrebbe raggiungerla.
Kendall guardò gli amici,mise il suo skate a terra montandoci sopra,e andò verso Alexandra che,non si sa come,aveva già percorso un centinaio di metri.
-Carter aspetta!
Urlò il ragazzo avendo quasi raggiunto la mora,la quale si girò.
-Hey ti dico che nemmeno io ho ancora comprato un regalo a Carlos e tu fuggi così?
-Oh ehm giusto scusa! Allora dai muoviti,abbiamo due ore prima che i negozi chiudano per la pausa pranzo!
Kendall si affiancò alla ragazza con lo skate sottobraccio ed entrarono in qualche negozio,senza buoni risultati.
-Che ne dici se gli regalassimo un porcellino?
-Kendall Schmidt,pensavo fossi consapevole del fatto di essere l'unico ragazzo in questo pianeta ad avere un maiale domestico!
Alex scoppiò a ridere e anche lui non potè evitarlo.
Dopo un'ora di ricerche,i due finalmente trovarono una soluzione.
Lei prese la canottiera ufficiale dei Los Angeles Lakers,con tanto di autografo della leggenda del basket Kobe Bryant,mentre Kendall comprò uno skateboard che,a suo parere,era davvero figo.
-Allora..ci vediamo stasera?"
Disse il biondo,sorridendo.
-Certo! 
Inconsciamente Alex schioccò un bacio sulla guancia di Kendall e andò via tranquilla. La sua faccia iniziò a bollire quando realizzò cosa aveva fatto.
-Che. vergogna. 
       
 
                                                        * * *
 
 
Erano le 19.30 e James aspettava comodo nel salotto Carter.
-Alex sei pronta? Non farmi fare figuracce,la festa inizia tra mezz'ora!
Urlò scherzosamente,mentre accarezzava dolcemente Travor.
James indossava un paio di jeans attillati,una camicia a quadri sbottonata di poco e rigirata nelle maniche.
Era semplice ma perfetto,come sempre d'altronde.
La madre di Alex fin da quando erano piccoli lo definiva "il principino" per il suo portamento elegante,la sua rara gentilezza e quel visino angelico.
Era il classico ragazzo perfetto che ogni genitore avrebbe voluto al fianco della propria figlia.
Insomma,James Maslow era il prototipo di principe azzurro che ogni ragazza un po' sognatrice desidererebbe.
O meglio,che ogni ragazza che lo incontra desidererebbe.
-James..
Bisbigliò Alexandra,uscendo dal bagno in cui si era stabilita per circa un'ora.
Il ragazzo,sentendo pronunciare il suo nome,si girò di scatto e subito fu catturato da un'immagine singolare.
Alex era una di quelle ragazze solite a farsi vedere in giro con un paio di shorts di jeans,una semplice canottiera e un filo di trucco sul viso.
Già in quel caso era considerata bellissima ma quella sera,a detta dell'espressione di James,aveva superato sè stessa.
Portava una stretta gonna nera a vita alta che risaltava le dolci curve,dentro la quale era infilata una canottiera bianca altrettanto attillata che lasciava gran parte della schiena abbronzata scoperta.
I capelli scuri erano sciolti e dei delineati boccoli cadevano morbidi sul seno.
-Sei bellissima.
Sibilò James sottovoce mentre porgeva la mano alla ragazza,che fece una giravolta.
-Grazie! Anche..anche tu lo sei.
Quella era una della rarissime volte in cui Alex arrossì di fronte a James. Perchè era arrossita? Cioè,era il suo migliore amico,l'aveva vista in milioni di modi e..no,non poteva arrossire per un semplice complimento.
James sorrise.
-Comunque io..sono sempre uguale! Non è niente di che infondo,la cosa che mi preoccupa di più sono le scarpe.
Riprese Alex cercando di nascondere il suo imbarazzo e indicandosi i piedi. 
Portava delle decolletes color panna con tacco 17,che le davano un'aria sofisticata ma allo stesso tempo "pericolosa".
-Dai,almeno per una sera cerca di soffrire e lascia a casa le tue Vans!
Rispose il ragazzo esibendo uno di quei tenerissimi sorrisi.
-Promettimi che mi reggerai in caso di caduta.
-Lo prometto! 
Così i due uscirono di casa,in direzione della spiaggia dove era situato il locale della festa.


















Spero la storia vi stia piacendo!
Questa è la mia prima ff sui big time rush,fatemi sapere come vi sembra!
Aspetto tante critiche,positive o negative che siano :)
Un abbraccio,Alexsandra.

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Capitolo 4
*** we're gonna party all night,have the time of our life! ***


we're gonna party all night,have the time of our life.




James e Alex scesero dall'auto e subito videro un gran numero di persone avvicinarsi all'edificio dove la festa era ormai in procinto di cominciare.
Il locale era già pieno e iniziava a sentirsi la musica soffusa provenire dall'interno.
I due quando stettero per entrare riconobbero Logan,che era all'ingresso e parlava con alcune ragazze.
-Hey ragazzi!
Disse facendo una strana stretta di mano con James,e dando un bacio sulla guancia ad Alex.
-Wow come sei bella Alex! Stasera qualcuno farà faville!
Proseguì procurando il sorriso della ragazza e uno sguardo irritato di James.
I tre ragazzi entrarono nel locale e Logan scorse Carlos in lontananza,mentre era intento a salutare alcuni ragazzi affianco al tavolo degli snack.
Alex notò immediatamente che il festeggiato portava uno di quei capellini da rapper. Doveva essere quello che gli aveva appena regalato Logan.
Finalmente lo raggiunsero e la mora,senza proferir parola,corse dritta ad abbracciarlo stretto.
-Tantissimi auguri Carlitosssss!
Esclamò staccandosi e consegnandogli la busta con dentro il regalo.
James,a ruota,consegnò il suo.
Su Carlos si dipinse il volto della felicità.
Era come uno di quei bambini super esaltati con in mano l'ultima figurina mancante per completare il proprio album.
Riabbracciò velocemente entrambi e prima di riuscire a ringraziarli per l'ennesima volta,fu interrotto dal rombo della musica assordante provenire dalla console,e tutti gli invitati urlare in risposta una sorta di " WooHoo! ".
A quanto pare,la festa era ufficialmente cominciata.
Presto Carlos e Logan si mischiarono alla folla e sparirono dalla vista di James e Alex.
Quest'ultima adocchiò alcuni visi conosciuti,la maggior parte compagni di scuola.
Molti di questi si avvicinarono,altri,o meglio altre,si limitarono a squadrare e a commentare da un angolo della sala.
-Hai visto Kendall?
Fece la mora all'orecchio dell'amico il quale,dopo essersi guardato intorno,indicò con lo sguardo il biondo.
Kendall era lì che parlava con un gruppetto di persone,tra cui un paio di ragazze che sembravano pendere dalle sue labbra.
Alla vista di quella scena,Alex si voltò di spalle come se fosse pronta ad andarsene,ma James la trattenne per un braccio.
Subito si girò verso di lui e ciò che vide fu un Kendall che si dirigeva verso di loro.
Quella sera era più perfetto del solito.
Portava un paio di jeans strettissimi,una maglietta bianca con sopra un leggero cardigan nero sbottonato,che lasciava la collana con piastrina ben in mostra.
Nonostante Alexandra fosse una persona piuttosto modesta,non le sfuggì il modo in cui Kendall la esaminò dalla testa ai piedi,andando poi a mordersi il labbro inferiore.
Subito la ragazza scosse la testa cercando di rimuovere quel pensiero. 
-Ci manca solo che il caldo mi faccia venire le allucinazioni. 
Pensò.
-Ciao ragazzi!
Kendall fece quel strano saluto con James e prima di salutare Alex la guardò un'ultima volta fulmineo,posando poi la sua mano nel fianco della mora e stampandole un bacio sulla guancia.
Alexandra rabbrividì. Non solo lui la cinse per il fianco avvicinandola a sè,ma le stampò un vero e proprio bacio.
Non come quando saluti apaticamente qualcuno poggiando semplicemente la metà del volto in quello dell'altro,ma aveva proprio posato le sue labbra sulla sua pelle.
I ragazzi rimasero a chiacchierare per un po' finchè James non si allontanò in cerca di un bagno,a sua detta.
Alex capì immediatamente che fu un espediente per lasciarla sola con Kendall e gli sorrise grata.
-Allora..ti prendo qualcosa da bere?
Il ragazzo era come in imbarazzo. Eppure,non era la prima volta che stava solo con Alexandra,era successo persino quella stessa mattina. E poi,a dirla tutta,non erano nemmeno soli.
-Si grazie,aspetta ti accompagno.
Fece sorridente lei.
I due si sedettero in una panchina all'esterno dove la musica era ben più fioca e anche la folla era praticamente inesistente; vi erano solo un paio di ragazzi che fumavano una sigaretta.
-Che ha detto Carlos per il regalo? Gli è piaciuto?
Domandò la mora,cercando di intraprendere un discorso.
-Oh si,era felice! Ma effettivamente è raro vedere un Carlos Pena senza il sorriso.
Rispose lui,tranquillamente.
-Ti piace?
Continuò poi,volgendo lo sguardo verso Alex,come se quella fosse la domanda più naturale del mondo.
-CHE??
-Ti piace Carlos?
-Che cavolo dici?
Sbottò la mora imbarazzata e provocando la risata di Kendall.
-Devi sapere che noi ragazzi abbiamo la strana abitudine di parlare e commentare le ragazze attorno a noi e boh,visto che Carlos ti..apprezza particolarmente,volevo sapere se facessi la stessa cosa!
Alex ascoltò il ragazzo che stava per scoppiare a ridere e non capiva se fosse per la sua espressione tra l'incredulo e il "questo è pazzo" o semplicemente perchè forse,la stava prendendo in giro.
-No no aspetta ma come..voi parlate di me? no cioè non è possibile,noi siamo amici e dico..mi avete visto nel peggiore dei modi,anche in mutande e cavolo..
-Appunto!
Scherzò Kendall provocando un leggero rossore alle gote di Alex che non potè fare altro che ridere.
I ragazzi continuarono a chiacchierare quando poi furono raggiunti da Logan e da Carlos,che aveva visibilmente bevuto qualche bicchiere di troppo.
-Carisssssimo amico Schmidt!
Esordì il moro,rivolto verso Kendall.
-Dica Carlos l'ubriacone!
Rispose l'amico,trattenendo la risata.
-Mi dispiace avvertirla ma vorrei chiedere la mano per un ballo alla sua damigella.
Alex scoppiò a ridere e con un "balliamo mio principe" e fece qualche passo seguendo lo scoordinamento di Carlos che improvvisò una danza strana,sotto la musica che si udiva a malapena.
-Ok,vado dentro a prendere qualcosa da bere torno subito!
Alex entrò nella sala dove subito la inondò un caldo soffocante.
La musica rimbombava nella pareti e improvvisamente qualcosa la fece bloccare.
James era lì con Susanna Bacford,la ragione per cui si lasciarono e non si parlarono per mesi.
Anche se non era più innamorata di James Maslow,Alexandra provò una stretta allo stomaco come se qualcuno le avesse appena sferrato un pugno,e qualcosa che le si bloccò giù per la gola lasciandola senza fiato.
Come aveva potuto farle questo? Anche se stavano solo parlando,come poteva farlo dopo che lei era stata la ragione per la quale avevano quasi mandato tutto a monte.
Subito si voltò e corse verso l'uscita passando davanti ai tre ragazzi,con i quali stava ridendo allegra fino a 3 minuti prima.
-Alex dove corri?
Urlò Logan mentre reggeva Carlos ormai barcollante.
-Forse è meglio che vada tu amico,io ho da badare a lui.
Continuò rivolto a Kendall.
Quest'ultimo senza pensarci due volte corse verso la mora che ormai,aveva già raggiunto la spiaggia.
-Alex!

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Capitolo 5
*** My hands keep shaking. ***


My hands keep shaking.





Alex affondò i piedi nella sabbia fresca; qualche attimo prima si sfilò le scarpe col tacco,rendendosi conto che le impossibilitavano i movimenti.
Era scossa,confusa.
-Ciaaaaao bambolina dove vai tuta souulaa?
Le disse un ragazzo evidentemente troppo ubriaco per formulare una frase sensata.
-Levati idiota.
Fece lei,spingendolo via.
Dopo aver camminato un po',trovò un punto tranquillo,dove non vi erano ne ragazzi ubriachi ne coppiette appartate,e si sedette a pochi metri dal bagnoasciuga.
Ancora non credeva a quello che aveva appena visto: quella sotto specie di Taylor Swift versione diabolica era appiccicata al suo James. Ancora.
Era come rivivere nel passato.
James Maslow e Alexandra Carter,la coppia perfetta.
I classici fidanzatini che tutti ammiravano per la solidità del loro rapporto,per l'essere amici e innamorati nel contempo.
Ma quella solidità era solo apparenza.
Il declino iniziò quando il destino volle che Susanna Bacford,capo cheerleader della squadra di football della scuola,mettesse gli occhi su James.
In realtà,tutti sanno che lo fece solo per umiliare Alexandra e cercare di lasciarla sola ma questa è un'altra storia.
Comunque sia,l'ingenuo Maslow ci cascò come una pera. D'altronde si sa,la popolarità è una vile tentatrice a cui pochi riescono a resistere.
Alex era distrutta da quello che era successo,perchè lei beh..lo amava sinceramente.
La storia tra James e Susanna durò poco meno di tre settimane e il ragazzo sembrò capire l'errore madornale che aveva commesso,e chiese diverse volte il perdono di Alex rendendosi conto che era lei la ragazza che aveva sempre amato.
Fu grazie alla madre di quest'ultima che si salvò la situazione.
Alex ripensò alle parole che continuava a ripeterle in quel periodo: "Tesoro,James è un umano e tutti gli umani sbagliano. E allo stesso modo hanno il diritto di avere una seconda occasione.".
Scosse la testa. Che stupida.
-Alex finalmente!
I pensieri della mora furono interrotti dalla voce tremante e dal sospiro affannato di un ragazzo,che si sedette accanto a lei.
-K..Kendall.
Balbettò sorpresa.
-Scusa il..fiatone..è che..stavo correndo..e..non ti fermavi.
Rispose lui sorridendo dolcemente e cercando di riprendere fiato.
-Scusa è che..ascolta,se ti hanno preso qualcosa giuro che non c'entro niente!
Proferì la ragazza,cercando di trovare una spiegazione plausibile alla presenza di Kendall accanto a lei.
-Cosa? No! E' che ti ho visto andare via e..ho pensato che ci fosse qualcosa che non andava,volevo assicurarmi che stessi bene.
In un altro qualsiasi momento della giornata,realizzando di essere in riva al mare con il ragazzo che le piaceva,Alex probabilmente sarebbe morta o avrebbe iniziato a partorire frasi senza senso arrossendo come un peperone.
Ma tutto quello che fece invece,fu pronunciace un timido grazie accompagnato da un sincero sorriso.
L'espressione di Kendall rimase preoccupata. 
-Che succede?
-Eh? No niente,volevo solo prendere una boccata d'aria.
-Alex,eravamo all'aperto per tutto il tempo.
Fece lui,spingendola a dire la verità. Alexandra rimase in silenzio e Kendall le afferrò dolcemente la mano così che lei istintivamente,lo guardò nei suoi grandi occhi verdi.
Subito si ricordò del perchè amava tanto quel ragazzo. Era sempre così simpatico e distratto,ma allo stesso modo sapeva essere premuroso e..bello.
Già,bello era la parola giusta. Kendall Schmidt non era solo affascinante fisicamente ma era esattamente il prototipo di bella persona. E Alex ebbe come l'impressione che poche persone ebbero la fortuna di avere a che fare con quel lato del ragazzo.
Kendall guardò infondo agli occhi azzurri della mora,quasi rispecchiandosi dentro.
Il chiarore della luna illuminava debolmente il viso dei ragazzi,ma Kendall potè scorgere la delusione dipinta nel volto di Alex.
-Si tratta di James?
Le domandò,come se le avesse letto nel pensiero.
Alex annuì abbassando lo sguardo.
-L'ho..l'ho visto con Susanna Bacford.
Disse poi lei con grande fatica,come se avesse appena rigurgitato un macigno di cemento che le occupava la gola.
-Oh..
-Già.
-Senti Alex..io sono sicuro che James non rifarebbe mai lo stesso errore,insomma..voglio dire,anche se non state assieme sa quanto sia stata male per quella vipera e posso assicurarti che anche lui era distrutto quando non gli rivolgevi più la parola,per cui non vedo perchè dovrebbe rifarlo.
La mora rimase in silenzio a fissare un punto fisso nel mare.
-Lui tiene molto a te.
Alex si girò a guardare il ragazzo.
-Io non lo so.
-Lo ami?
Le domandò Kendall,con tono comprensivo e investigatorio allo stesso tempo. Alex raggelò.
-N..no. Io non lo amo,Kend. E' solo che è come se avessi avuto un deja vou,e..non è stato bello. Perciò sono venuta qua in spiaggia,non credo di voler rientrare a quella festa.
-Stai tranquilla non ti lascio sola,rimango qui con te.
La rassicurò il biondo,accarezzando teneramente la morbida mano.
Alex iniziò a sentire le farfalle agitarsi nel suo stomaco e deglutì parecchie volte,come per scacciarle via.
Non voleva illudersi. Era abbastanza convinta che tutto quell'interesse da parte di Kendall,era frutto di un sentimento di commiserazione nei suoi confronti. Non poteva essere altrimenti.
-Mi fai un sorriso? Sei così bella oggi.
A quel punto,il rossore alle gote fu inevitabile. La mora benedì il cielo che fosse notte,ed esibì un grazioso sorriso verso Kendall,che ricambiò teneramente.
-Sai cosa sarebbe perfetto in questo momento? 
che ci baciassimo? Pensò Alex,tra sè e sè.
-Ehm,no. Cosa?
-Che avessi la mia chitarra. Ti avrei suonato qualcosa!
In quel momento la mora avrebbe voluto sferrargli un pugno sulla faccia e urlare "risposta sbagliata!" ma poi pensò che fu una frase altrettanto dolce e che effettivamente non poteva pretendere di più,così sorrise radiosa.
-non hai la chitarra,ma hai la voce..dai!
-ehm,no dai non credo di essere..
-Eddai!
Alex scorse un leggero imbarazzo nello sguardo del biondo e non ne trovava motivo,visto che aveva già constatato prima di allora che aveva una voce angelica,per usare un eufemismo.
Kendall prese fiato e cominciò a cantare,fissando la ragazza dritta negli occhi.
 
I'm trying to speak but girl you got me tongue tied
I'm trying to breathe but I'm frozen inside
I'm trying to move but I'm stuck in my shoes,You got me paralyzed,paralyzed,paralyzed
I see you walking, but all you do is pass me by
Can't even talk, cause words don't fall into my mind
I'd make a move if I had the guts to
But I'm paralyzed, paralyzed,paralyzed.
 
 
Alex fissò Kendall,i suoi occhi erano umidi. Quelle parole erano piene di sentimento,e sembrava che le farfalle ebbero avuto la meglio nello stomaco della ragazza mentre il battito del suo cuore accellerava incontrallibilmente.
-Cavolo sei meraviglioso,io non so che..
E prima che potesse concludere la frase,Kendall la baciò.









***
In questo capitolo mi sono concentrata sul rapporto Alex-Kendall,come avrete notato,con tanto di colpo di scena!
Ma tranquille,non mi sono dimenticata di James ;)
Fatemi sapere come vi sembra! E penso si sia capito che mentre scrivevo ascoltavo Paralyzed! Ahaha la amo :)
Un abbraccio,Alexsandra.

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Capitolo 6
*** stuck. ***


Stuck.

 
Erano le 4 e 15 del mattino quando James riuscì finalmente ad uscire dal locale e a ritrovare Logan e Carlos,che erano seduti nella panchina dell'esterno da un paio d'ore.
-Finalmente vi ho trovato! Non riuscivo più ad uscire da lì dentro e..Carlos,che brutta faccia!
Il ragazzo era verdiccio e tutto sudato,la sbronza gli aveva preso davvero male ma se non altro,erano 15 minuti che non vomitava.
Poteva essere un buon segno.
Logan mimò il fatto che aveva bevuto come un matto ma questo James,l'aveva già capito.
-Tesorino che fai mi lasci sola senza neanche preavviso?
D'un tratto,uno squittio acuto e decisamente insopportabile,pervase i padiglioni dei ragazzi.
Logan agrottò la fronte e tirò le labbra in un'espressione di disgusto mentre James,rimanendo di spalle,alzò esausto gli occhi al cielo.
Inutile dire che Carlos,non aveva capito nemmeno quello che stava succedendo.
James emise un rumoroso sospiro tipico di chi sta per intraprendere una leggendaria crisi di nervi e si voltò fugace.
-Senti ochetta da quattro soldi che non sei altra! Prima ho cercato di essere educato ma ora davvero basta. Mi hai rovinato la vita una volta,non riuscirai a rovinarmela di nuovo,chiaro? SPARISCI! SPA-RI-SCI.
Scandì a gran voce il ragazzo,con una punta di veleno che gli animava lo sguardo.
Il volto della bionda si dipinse di un'espressione scioccata e incapace di ribattere,così voltò le spalle intimando la sua povera scorta composta da gallinelle senza carattere a rientrare nel locale.
-Ah e per la cronaca: MI FAI SCHIFO!
Concluse James rivoltandosi con espressione soddisfatta verso Logan che gli battè un cinque.
-Finalmente si è tolta dai piedi! Si è attaccata anche prima,ma ho constatato che con persone come lei l'educazione non funziona.
Logan annuì.
-E comunque,dov'è finita Alex? Ero convinto che fosse qui fuori con voi due e Kendall.
-Alex? Ah sì,prima è entrata dentro il locale per prendere da bere e n'è uscita con la faccia di chi ha appena visto un fantasma. E poi è corsa verso la spiaggia,così ho mandato Kendall da lei. Pensavo non si sentisse bene.
James impallidì di colpo e rimase pietrificato per qualche istante.
-Oh no.
Bofonchiò poi,iniziando a correre verso il litorale.
-HEY MA OGGI CHE AVETE TUTTI DA CORRERE?
Urlò Logan che fu subito interrotto da un Carlos rigurgitante.
-Amico,fai veramente schifo.
 
 
 
                                                                                                                        * * * 
 
 
 
Kendall si staccò dolcemente dalle carnose e pronunciate labbra di lei,emettendo un piacevole schiocco.
Alex rimase a guardarlo immobile con gli occhi pieni di gioia.
-Scusa Alex..io non ho resistito scusa è che..
Farfugliò il biondo,pensando di averla scioccata. 
Alex sorrise e lo zittì con un altro dolce bacio,questa volta più intenso.
-Era esattamente come me l'ero immaginato.
Sussurrò.
-Che cosa?
Domandò lui,come se non avesse capito cosa intendesse. La verità,è che voleva solo sentirglielo dire.
-Il nostro primo bacio
La mora sorrise ingenuamente,fissandolo dritto nei suoi profondi occhi smeraldo.
-Se non altro ora sorridi.
Rispose il biondo accarezzando delicatamente la rosea guancia di Alex.
Il sorriso che quest'ultima era in procinto di abbozzare fu distrutto da un flusso di pensieri repentini che occuparono la sua mente e che si impossessarono anche del suo corpo che d'un tratto,si irrigidì.
-Che ti prende?
Domandò il ragazzo accigliato,notando il cambiamento.
-Tutto questo non è vero Kendall.
Bisbigliò la mora con voce tremante mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi.
Kendall la guardò con aria interrogativa e preoccupata nel contempo.
-E' solo un sogno,come tutti gli altri. Tra qualche minuto mi risveglierò e tu sarai per conto tuo e mi rivolgerai il solito "Ciao Carter!" che per me è vita. E invece James..James sarà con Susanna. Perchè è così,quando mi risveglierò rimarranno solo le cose brutte.
Il biondo la guardò per un attimo,cingendola poi in un caldo abbraccio.
-Tu mi piaci davvero,Alex. Non avrei mai pensato che ti avrei baciata ma..quando mi hai chiesto di cantare una canzone..il mio cuore mi ha spinto a farlo. E' come se in tutto questo tempo fosse rimasto in silenzio a sopportare,convinto che tu fossi ancora innamorata di James. Ma poi prima,cantando la canzone che ho scritto pensando a te..beh,il mio cuore ha urlato che quello era il momento giusto e la cosa giusta da fare. E io l'ho fatto.
Alex interruppe l'abbraccio e guardò il ragazzo fisso negli occhi,per l'ennesima volta quella sera. Non si sarebbe mai stancata di farlo.
I suoi occhi erano pieni di gratitudine e le sue labbra tremanti si aprirono in un sorriso.
Da un lato pensava che il suo cuore non avrebbe resistito a tutte le emozioni repentine che lo travolsero quella sera,da un altro lato si sentì stupida a non aver mai notato che Kendall corrispondesse la sua cotta e da un altro lato ancora,era sempre più convinta che quello fosse solo un sogno.
-Allora questo bacio?
Scherzò il biondo per spezzare il silenzio.
-Arriva!
Alex incrociò le braccia dietro il collo di Kendall e lui,ghignando leggermente,avvicinò subito le sue labbra a quelle rosse della ragazza in cerca di un altro bacio.
Kendall in quel momento dimostrò di essere più avaro,spingendo con forza la sua lingua contro quella della ragazza come per poter gustare appieno tutto il suo sapore,per poi tornare delicatamente ad accarezzarle il palato con lenti movimenti.
Alex si distese lentamente sulla sabbia fresca senza staccare le labbra da quelle del biondo che continuava a inondarla di baci,inebriandola di quel profumo alla menta che tanto amava.
Mentre Kendall si mise sopra di lei,non poggiando il peso come per paura di farle male,la sua collanina con piastrina scivolò sopra Alex che pur attenta a non interrompere quel bacio,ci giocherellò con le dita.
Non fu la collana di Kendall però,a fermare quel momento.
Una figura gli osservava dall'alto da qualche secondo,attonita.
-A..Alex.
La ragazza alzò lo sguardo.
-James?


















************
Ed ecco il sesto capitolo con tanta dolcezza e interrotto in una parte cruciale.
Vorrei davvero sapere che ne pensate,recensite mi raccomando! Ho bisogno di critiche,per me è molto importante :)
E poi volevo ringraziarvi se state seguendo questa storia,qualcuno disse che se vuoi salvarti devi leggere ma se addirittura
vuoi salvare qualcuno devi scrivere. Spero di essere sulla buona strada :3 
Un abbraccio,Alexsandra.

 

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Capitolo 7
*** we're smiling but we're close to tears. ***


we're smiling but we're close to tears.


James voltò le spalle e si allontanò a passo svelto.
Sapeva che prima o poi sarebbe successo,ne era certo.
E poi Alex,beh non faceva altro che parlare di lui e si era quasi abituato all'idea. O almeno era quello che cercava di imporsi.
Ma vederli lì con i suoi occhi,fu come una pugnalata dritta al cuore.
Doveva essere lui,doveva essere lui a baciarla in riva al mare e a donarle quei brividi e quegli occhi lucidi.
Vederla tra le braccia di qualcun'altro,amico o no,era come morire.
Come se il suo cuore vedendoli,avesse preso autonomamente delle decisioni come ad esempio battere all'impazzata e trasferirsi nella sua gola provocandogli un senso di nausea e l'offuscamento della vista. 
Fu come ricevere un grosso colpo in testa,di quelli che non ti fanno capire neanche più dove ti trovi.
Alex guardò Kendall con aria quasi spaventata,con uno di quegli sguardi che ti dicono"cosa sta succedendo? Che devo fare?".
-Va da lui.
Sussurrò il biondo.
Alex non troppo convinta,si alzò,bofonchiò un "grazie" e corse verso il bruno che sembrava ormai essersi quasi dissolto nel buio.
-James! James fermati!
Urlò la ragazza ansimando,un po' per la corsa un po' per la confusione che animava la sua mente.
Il bruno finalmente si fermò e Alex lo raggiunse rallentando il passo.
-Che succede James?
Il ragazzo fissò per qualche attimo la mora abbassando poi lo sguardo e portandosi le mani alle tempie,massaggiandole,quasi come per aiutare la sua mente a partorire una frase.
-va tutto bene.
Fece poi esibendo un falsissimo sorriso.
-No non va tutto bene.
Rispose di botto Alex,seria.
James deglutì pesantemente,senza però ribattere.
-Prima ti vedo con quella..quella gallina di Susanna Bacford..
Alex proseguì nervosa. La voce tremava,gli occhi iniziavano ad inondarsi di lacrime. Il solo pensiero e il solo pronunciare quel nome le faceva accapponare la pelle e la rabbia le pulsava in gola.
-Sono corsa via James! Non potevo credere ai miei occhi. Non di nuovo..
-No Alex è stato un malinteso! Mi ha incastrato lei! Si è appiccicata,puoi chiedere a Logan! Lui ha visto tutto,ha assistito alla scena anche quando l'ho mandata via!
Alexandra scosse la testa e proseguì,come se non avesse udito le parole del ragazzo.
-Kendall è stato l'unico a raggiungermi per assicurarsi che stessi bene. Mi ha baciata. Per un istante mi ha fatto dimenticare ciò che avevo appena visto.
James strinse i pugni e serrò le labbra,come per trattenere sè stesso dallo scoppiare di dolore al suono di quella frase.
-Sapevo che era solo un sogno. E tu anzichè essere felice per me scappi via furibondo o non so cosa. E dici che va tutto bene! Cosa devo fare James?
Il ragazzo guardò Alex con occhi stanchi. Non solo stava morendo dentro per la scena a cui aveva appena assistito ma doveva anche veder soffrire la ragazza che amava più di ogni altra cosa. Ed era tutta colpa sua.
-E' solo che..Alex,non posso sopportare di vederti con qualcun altro.
La ragazza sgranò gli occhi e,scuotendo debolmente la testa,calde lacrime iniziarono a rigarle lentamente il viso.
-Non vuoi che stia con te! Non vuoi che stia con qualcun'altro! Cosa devo fare per essere felice?
Al suono di quelle parole James sentiva che sarebbe crollato da lì a poco.
Prese il viso della ragazza,ormai pervaso di lacrime,e lentamente avvicinò le sue labbra a quelle di Alex.
La baciò.
Un bacio breve ma pieno di significato.
-Io ti amo,Alexandra Carter.
Fece il bruno staccandosi dolcemente.
Alex lo fissò per qualche attimo e deglutì.
-James..no..ti prego..
Indietreggiò di alcuni passi. Non poteva essere vero. Non in quel momento. Non quel giorno. 
Cosa ne sarebbe stato di loro? Della loro amicizia? E di lei e Kendall?
Senza neanche pensarci,la mora scappò via confusa.
-Non lasciarmi solo..Alex..
Sussurrò James guardandola correre via. In quel momento le sue ginocchia cedettero,e si ritrovò a carponi sulla sabbia completamente solo,mentre il buio penetrava silenzioso nei suoi occhi e nella sua anima.
-Che stupido.

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Capitolo 8
*** Life goes on.. ***


Life goes on..


Erano passati due giorni ormai dalla famosa festa,di cui mezza Los Angeles non smetteva di parlare.
Inutile dire che Alex era ancora scossa da ciò che accadde quella sera,e passò l'intera domenica a letto ad ammazzarsi di film d'amore e sigarette.
Il lunedì fu già meglio. Uno spiraglio di caldo sole Californiano trapassò dalle tende di stoffa chiara,andando a riscaldare l'angelico viso della ragazza che si stiracchiò pigramente,sbadigliando.
Prese il cellulare,come ogni mattina,e controllò l'orario che segnò le 11 e 14.
-buongiorno cucciolotto
Fece poi alzandosi dall'alto baldacchino ed accarezzando Travor,che scodinzolava allegro ai piedi della padrona.
Ormai era tutto un automatismo: Svegliarsi,controllare il cellulare,coccolare il cane,andare in cucina a bere un caffè e farsi una doccia fresca.
Alex non voleva considersi una ragazza noiosa e prevedibile,era solo che di prima mattina era troppo difficile azionare il cervello per improvvisare qualcosa di nuovo.
Dopo la doccia la mora si sentì decisamente più pronta ad affrontare quella che sarebbe stata,sicuramente,un'altra pesantissima giornata.
Il giorno prima decise di non uscire per nessuna ragione al mondo e ignorò persino le 7 chiamate di Kendall.
E di James..beh,di James nessuna traccia.
Quel lunedì mattina Alexandra cercò con fatica di allontanare i pensieri riguardanti la festa che sembravano volersi insinuare ad ogni costo nella sua mente,che però fu aiutata a distrarsi dalla fastidiosa vibrazione insistente del suo blackberry.
-Pronto?
Fece la ragazza con tono incerto,non avendo letto il nome nel display.
-Pronto Alex,sono Logan!
Rispose il ragazzo dall'altro capo del telefono con voce squillante. Anche se Alexandra non poteva vederlo,era assolutamente convinta che Logan avesse il suo solito (e spettacolare) sorriso sghembo stampato sulla faccia.
-Logan! Come stai?
-Io sto bene..tu piuttosto? Ti ho chiamato per questo..
Alex rimase in silenzio per un secondo.
-Oh,io..sto. Hai parlato con loro,vero?
-Già,ieri. Bel casino!
-Si..
Logan avvertì il disagio nella voce di Alex e si affrettò a concludere il discorso.
-Ok,so che non è il caso di parlarne per telefono e ieri non volevo disturbarti perciò volevo chiederti se ti andasse di bere qualcosa stasera con me e Carlos! Ovviamente lui berrà al massimo un succo di frutta all'ananas.
Concluse poi sdrammatizzando e provocando con successo una leggera risatina alla mora.
-Direi proprio che si può fare signor Henderson! A proposito di Carlos però..come sta? Avevo intenzione di chiamarlo..
-E' sopravvissuto! Non so quanto ti interessi sapere che ieri ha passato la giornata a vomitare ma l'ho sentito proprio una mezz'ora fa e mi ha detto che è apposto.
-Grande!
-Allora,alle 8 al BlueEye? 
-Ci sarò! Ah Logan..
-Si?
-Grazie.
 
 
 
 
 
                                                         * * *
 
 
19:40.
Alex era pronta ad uscire.
Non era elegante come la sera della festa ma era altrettanto bella: portava dei jeans attillatissimi e un top.
Gli occhi azzurri erano adornati soltanto da un filo di eyeliner posto sulla palpebra superiore e dal rimmel nero che rendeva più folte le ciglia e più intenso lo sguardo.
La mora era davvero grata a Logan per quell'invito,era evidente che teneva a lei e non voleva che si deprimesse chiusa tutta sola in casa. Lui era davvero una di quelle persone degne di essere chiamate amico.
Non appena fu sull'uscio però,nonostante fosse abbastanza felice per il fatto che probabilmente non avrebbe pensato almeno per un paio d'ore al sabato,Alexandra ebbe una stretta al cuore.
La felpa di James,quella che bagnò completamente il giorno del temporale,era ancora lì nell'appendiabiti di fianco alla porta d'ingresso.
Un doloroso flash back occupo' la mente di Alex.
Pioveva a dirotto. Lei era davvero triste,depressa. Pensava alla sfortuna che animava la sua vita: la sfortuna di non aver accanto i propri genitori,la sfortuna di non poter essere accanto al ragazzo per cui aveva una cotta.
Ma c'era solo una cosa,o meglio una persona,che rendeva quella vita bella.
Quella persona era James.
James che senza molte spiegazioni,capì che c'era qualcosa che non andava nella voce di Alex quella sera e nonostante il diluvio insistente uscì di casa per andare da lei e ascoltarla,al costo di rischiare un raffreddore.
Era tutto più chiaro adesso.
Alex scosse la testa e mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi si ricordò che aveva un appuntamento.
-Dannazione.
Uscì in fretta di casa,prima che un altro soffocato ricordo tentasse di assalirla e montò in macchina.
In non meno di 10 minuti era arrivata al BlueEye,un classico locale Californiano con musica soffusa e divanetti all'esterno per sedersi e prendere un aperitivo.
Come al solito era colmo di gente,Alex avrebbe potuto giurare di aver visto persino Pauly D di Jersey Shore,ma nonostante tutto non fu difficile riconoscere Logan e Carlos all'entrata.
-Ecco il mio piccino che si ubriaca e poi sta male
Disse la ragazza abbracciando Carlos che ricambiò l'abbracciò calorosamente.
Poi abbracciò anche Logan,in maniera più dolce e delicata.
I tre ragazzi entrarono nel locale e presero posto nei divanetti.
Cominciarono a parlare e Logan e Alex evitarono palesemente l'argomento festa mentre Carlos raccontava di quanto fosse stato male il giorno precedente.
-Giuro che non berrò mai più!
-Si certo Carlos,certo..
Lo assecondò Logan.
-Credo pure di essermi..essermi fatto..Cindy Kracott.
Continuò il ragazzo dai tratti sudamericani,rabbrividendo.
-Fossi in te,non andrei a dirlo in giro.
Rispose Logan dando una pacca amichevole sulla spalla dell'amico mentre Alex scoppiò a ridere.
-E tu Alex? Ti sei divertita alla festa?
La ragazza sgranò gli occhi ed esibì un falsissimo sorriso forzato. Logan diede una forte gomitata sulle costole di Carlos ma prima che la ragazza potesse farfugliare qualcosa arrivò la cameriera.
-Ciao ragazzi,cosa vi porto?
Salvata in corner,come si suol dire.
-Per me una birra,grazie
-Per me un mojito.
Fece la ragazza.
-Per me una..cola.
Concluse Carlos visibilmente in imbarazzo.
-D'accordo arrivo subito!
-Allora Alex,dicevamo..
-Vado a chiedere dov'è il bagno!
La ragazza interruppe Carlos prima che le chiedesse ancora una volta della festa e si alzò andando verso il bancone.
Il personale sembrava volerla ignorare di proposito e ogni qualvolta che provava a domandare "scusi sa dirmi dov'è il bagno" un cameriere o il barman le voltava le spalle.
-Cerchi il bagno?
Le chiese all'improvviso un ragazzo. Non faceva parte del personale nonostante il suo abbigliamento fosse..ugualmente inconsueto. Portava uno di quei berretti stile cuffia di lana,solo che non copriva aderente la testa ma rimaneva un po' più largo sulla cupola e un paio di rayban con le lenti scure gli coprivano gran parte del viso.
Doveva essere sicuramente uno di quei vip super montati,intento a passare "inosservato".
-Si! Sai dov'è per caso?
-Si guarda vai dritta e poi..al diavolo,c'è troppa gente ti accompagno ok?
Alex fece spallucce incurante,e seguì il ragazzo.
-Grazie!
Esclamò la mora,arrivati alle porte dei servizi.
-Figurati.
Fece lui restando immobile di fronte alla mora,che aggrottò la fronte.
-Ehm..puoi anche andare adesso!
Il ragazzo fulmineo,la afferrò per un braccio trascinandola dentro il bagno.
-HEY MA SEI IMPAZZITO? MA CHE CAVOLO VUOI? Aspetta..
Alex guardò più attentamente quella figura singolare,e soffermandosi su alcuni ciuffi biondi che uscivano ribelli dal berretto,sfilò lentamente gli occhiali al ragazzo.
-Kendall.
Sussurrò con meraviglia.
-Sorpresa!
-Che ci fai qua? E poi vestito in quel modo! Sembri un maniaco!
La ragazza scoppiò a ridere e Kendall con lei.
-Il mio travestimento è perfetto! E comunque,a Carlos è sfuggito il fatto che dovevate uscire questa sera e si è visto costretto ad invitarmi ma ho rifiutato. Ho pensato che la situazione ti avrebbe imbarazzato e allora sono venuto qua in incognito! Dovevo vederti. E poi quando eri in cerca di un bagno..non ho resistito!
Kendall sorrise dolcemente mentre con la mano si grattava la nuca in segno di un leggero disagio.
La mora lo abbracciò.
-Scusa non volevo fuggire sabato è che..
-So tutto.
La interruppe il biondo.
-E ti capisco,non ti devi preoccupare. Ma ora..posso avere un bacio?
Alex sorrise e gli stampò un leggero bacio sulle labbra,che staccandosi provocarono un piacevole schiocco.
-Tu sei incredibile!











****

Questo capitolo non è particolarmente eclatante,il seguito rivelerà sicuramente un po' più di indizi e svolte :)
Continuate a recensire comunque,aggiornerò presto!
Un abbraccio,Alexsandra.

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