Sorry, but i love you

di RedRuby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***







 

 

Ero pronta a fare a cazzotti, tirare capelli, lanciare scarpe e tirare in faccia padelle, ma avrei dovuto riprendermi Mark. Dopo tornati dal viaggio dove eravamo coinvolti io, Mark, Derek, Cristina, Arizona e Meredith, non ci eravamo più parlati. Dovevo dire qualcosa! Non potevo stare mica con le mani in mano dopotutto... E se vuole sposare Julia? E se vuole un figlio? No! Non potevo nemmeno pensarci, stava andando tutto a rotoli! Io ero sua, anche quando non lo ero, il mio cuore apparteneva a lui e sarà così per sempre. Dovevo rassegnarmi! Avrebbe avuto una bella vita con Julia e suo figlio, sarei stata felice per lei... Ma io? Cosa succederebbe a me? Senza Mark.

-Meredith, devo parlarti!- Fermai la corse irrefrenabile di mia sorella -Si tratta di te e Stranamore 2?- Mi chiese velocemente riprendendo fiato, io annuii mordicchiano il labbro -Allora non ho proprio tempo. Un piccolo paziente è scappato, e devo acchiapparlo!- Mi spiegò velocemente per poi riniziare a correre verso il suo obbiettivo.

Ero abbattuta, triste e stanza. Già, la cosa giusta sarebbe lasciare il povero Mark e farlo vivere la sua vita felice, con Julia. Sarebbe stato giusto... Per lui, ma non per me, per noi, per "Mexie"... Perfetto, avevo inventato un nomignolo sui nostri nomi! Stupida, stupida e stupida!

-Mark!- Quasi urlavo per lo spavento -Lexie...- Mi rispose con tono di voce serio e alla "Che ti prende??" -C... Ciao- Ora balbettavo anche, cosa mi succedeva davanti a quell'uomo? -Hey, come stai...?- Mi domandò serio -Bhe, non hai risposto alla mia domanda del "ti amo, e tu?" e mi stò disperando per avere una risposta decente!- Volevo tanto dire quello, ma mi spuntò fuori solo un "Benissimo" davvero triste e apparentemente felice -Sono contento- Un sorriso! Oh, ci si potrebbe incantare davanti a quel sorriso. Era durato poco, ma era qualcosa, ed io sorridevo come la cretina... Eccolo là, se ne era andato -Ti amo! perchè non lo capisci? Forse sei scemo ecco perchè- Avrei voluto urlagli dietro queste vere parole, ma non lo feci affatto, semplicemente continuai a tacere e mi diressi verso Derek, i mio cognato dai capelli perfetti, il bello è che erano davvero perfetti... Che invidia!!

-Mi hai chiamata?- Chiesi conoscendo la risposta -Si, dovrei chiederti un favore!- Mi disse velocemente -Oh...- Forse, quello non era proprio quello che Derek avrebbe dovuto dire nella mia immaginazione -Cosa posso fare per te?- Chiesi ancora -Meredith, puoi chiamarla?- Mi rispose con una domanda -Certo- Risposi sorridendo. Okey, ora dovevo anche inseguire mia sorella che inseguiva un mini-paziente impazzito in giro dell'ospedale. Mi poteva andare meglio di così?

Dopo una rincorsa lungo il perimetro intero dell'ospedale, riuscii a ritrovare Meredith, stanche morte entrambe ci sedemmo su un divanetto lì vicino -Preso il piccolo corridore?- Chiesi con l'affanno -No, ma comunque, perché mi hai corso dietro?- Continuò Meredith -Derek...- Mi mancava ancora il fiato -Derek aveva bisogno di te- Continuai annuendo -Ok, prenderemo dopo il bambino, se ne occuperà un'infermiera- Disse Meredith, ci alzammo dal divanetto e arrivammo dal nostro obbiettivo: Derek.

-Ho le analisi!- Esultò Derek contento abbracciando la moglie -Analisi? Non stai bene?- Chiesi preoccupata portando una mano sulla spalla di Meredith e chinando leggermente la testa di lato -No, non è niente di preoccupante- Rispose lei guardandomi -Quindi hai qualcosa!- Cotninuai preoccupata -Si, sono incinta!- Si spiegò Meredith, mentre Derek la stringeva per la centesima volta in un abbraccio molto sincero... Era un bello spettacolo vederli così contenti ma io avevo da lavorare, quindi diedi gli auguri a loro e mi avviai nel corridoio, svoltai l'angolo, ed un'angelo! Il mio angelo mi stava d'innanzi -Hey- Mi sprecai, Mark mi sorrise senza fiatare e continuò a camminare -Hai fretta?- Le mie parole lo bloccarono, si girò nuvamente verso di me e si avvicinò dinuovo -No, problemi?- Mi chiese fissandomi -E' che mi eviti- Risposi prendendo coraggio guardando quei occhi cristallini -No, io...- Fece un finto sbuffo ed una finta risatella metre indietreggiava pian piano -No, non ti evito Lexie...- Quando pronunciò il mio nome fece un sospiro leggero -Ma, ora devo andare- Continuò lui -Avevi detto che non avevi fretta- Dissi quasi implorandolo di rimanere -Infatti, io avevo tempo libero, ora non ne ho più- Continuò, e indietreggiando ancora si voltò e ando via. Era così, mi evitava.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Un pugno, due pugni, tre pugni. Mark stava picchiando il povero sacco rosso per smaltire un pò di stress e rabbia. Avrei tanto voluto abbracciarlo, dirgli che tutto si risolverà, ma sarebbe stata davvero la cosa migliore da fare? Ancora pugni, qualche calcio. In palestra si sentiva solo lui, con il suo rancore e la sua rabbia, persino uno spruzzetto di angoscia. Ma che facevo in palestra a gurdarlo, lo perseguitavo? Gli volevo bene, tanto da seguirlo come una spia... ma questo non credo sia un buon fattore per seguire una persona. Non riuscivo nemmeno a parlargli. Julia lo aveva lasciato, ecco perchè tutta qurlla rabbia, almeno questo era un punto a favore per me. Ma ora dovevo proprio andare.

-Lexie!- Stavo andando via scendendo per le scalinate e la sua voce mi fermò istintivamente, mi voltai verso di lui mentre si avvicinava a me -Cosa ci fai qui?- Mi chiese curioso asciugando con una pezza bianca il sudore dal viso -Hem... Palestra! Già, volevo fare palestra. Oh, ma ci sei anche tu- Risposi idiotamente con una finta risata al termine della frase -E cosa fai precisamente?- Continuò a chiedermi sorridendo. Un altro meraviglioso sorriso! -Io? Io faccio... Palestra- Che razza di risposta era? -Ci credo- Mi disse ridendo, lo avevo fatto ridere! -Vuoi farlo con me?- Questa domanda mi lasciò spiazzata -Diamo due pugni al sacco!- Continuò lui. Oh mio Dio, e io che pensavo... -S... Si! Certo!- Un'altro balbetto insulso.

-Io vado a fare una doccia- Mi disse sorridendo, asciugando il petto con la stessa pezza bianca di prima. Sudati e stanchi, avevamo proprio bisogno di una doccia rinfrescante. Aprii il rubinetto, e le goccioline tiepide mi bagnarono i capelli e il corpo. Un pò di sapone profumato ed ero già linda e pinta. Un tocco. Leggero. Delle mani, le sue mani. Ancora con la doccia in azione si avvicinò Mark a me e mi strinse forte forte in un'abbraccio caldo e gradevole. Iniziammo a baciarci ma mi accorsi subito che piangeva. Stava piangendo per Julia ne ero sicura -Si risolverà tutto Mark, tu e Julia starete benissimo insieme- Cercai di consolarlo. Sentivo i singhiozzi, le lacrime sue calde mi cadevano sulla spalla. Ancora abbracciati, come mamma ci aveva fatto. Per le persone normali poteva essere imbarazzante, per altre eccitante, ma per noi un abbraccio da nudi era un abbraccio normalissimo, calmissimo, bellissimo -Dai...- Mark si staccò dall'abbraccio e si asciugò le lacrime, chiuse l'afflusso della doccia e mi gurdò -Torniamo a lavoro- Terminò. Magari avrei dovuto lasciare Mark e Julia ed aiutarli a tornare insieme.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Un frastuono enorme, paura, dolcezza, tristezza, amore. Dentro me c'è il putiferio più grande. Il mio cervello picchia il mio cuore, il mio cuore massacra il cervello. Logica o amore, tristezza o felicità, Neurochirurgia o Mark... Morire o Vivere. Mi ero ripromessa di dare una mano a riappacificare Mark e Julia, e un pò lo ho fatto, ma non riesco proprio a stare accanto a quell'uomo senza pensare di volerlo tra le braccia. La sua guancia sulla mia in un'abbraccio, il suo sorriso eternamente splendente. Solo pace tra le sue braccia, voglio essere cullata da lui, così starei in pace. Solo pace.

Mark si avvicinò a me e si stese sul lettino proprio vicino vicino a me. Occhi negli occhi. -Ho baciato Julia- L'odio, profondo, un buco nero di tristezza... Una lacrima? -Piangi?- Mi chiese inarcando un sopracciglio Mark -Si... No... Cioè, sono contentissima per voi!- mentii asciugando la lacrima. Il mondo, l'intera Terra mi era caduta addosso con tutte 6,215,000,000 persone. Adesso anche nei miei pensieri ero Lexiepedia... Mark mi abbracciò, stretta, e mi stampò un bacio sulla fronte -Ti ho sempre voluto bene Lexie- Che dolce confessione, dolce come miele e zucchero in quantità stratosferiche. La porta si chiuse. Mark era andato via. Per sempre.

-Derek, ho bisogno un secondo di mio cognato- Disse velocemente strattonando Derek in una stanza lì accanto -hey, cosa succede?- Mi chiese preoccupato fissando i miei occhi rossi e lacrimanti -Mark... Julia... Io non ce la faccio. Mi devi aiutare, ti prego. Devi far capire a Mark chi vuole- Risposi versando quelle lacrime da toppo tempo tenute strette negli occhi. Derek si avvicinò a me, prese il mio corpo e poggiò la mia testa sul suo petto, mi accarezzò i capelli e posò la sua testa sulla mia -Ti prometto che farò il possibile per Mark e te. Ma se vuole Julia, non gli rovinerò la vita- Mi disse serio accarezzando anche il mio viso -Ti voglio bene Dottor Shepherd- Dissi guardandolo negli occhi azzurrissimi... Mi ricordavano Mark

Spalancai gli occhi in vista di quella mongolfiera -Meredith!- Dissi rimanendo a bocca aperta -Lexie!- Rispose ironica imitandomi -Sei...- Era diventata enorme, grande, una cicciosa... -Grassa?- Continuò Meredith precedendo la mia voce -Cresce bene questo piccolino!- Affermai accarezzandole il pancino cresciuto. La mia sorellina aspettava un bambino. Forse me ne ero resa conto solo adesso vedendo attraverso quella pancia, un bambino, vivo.



L'immagine non è perfetta, però rende l'idea che questo capitolo parla di Mark, Lexie e Derek... nò?
E lo so, questo capitolo è minuscolo

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



Uno spruzzo di felicità, Mark aveva lasciato Julia. OK, non era proprio una cosa bella, a per me invece è tutto. Derek ha fatto il suo dovere, è stato un bravo cognato... Per fortuna... Sarebbe ritornato da me? Da Julia? Avrebbe passato agli uomini? No, l'ultima domanda era stupida.

-Lexie...- Sentii la sua voce pulsarmi dentro, mi voltai verso di lui -Ciao!- Scatenai il mio sorriso più grande, e lui rispose dandomi anche lui un sorriso splendido -Cosa... Cosa fai?- Mi chieseguardandomi. Aveva l'aria serena per aver lasciato Julia... Magari voleva chiedermi "qualcosa"!!! Che bello! -Stavo mettendo a posto certe carte...- Non lasciavo a vedere la mia esplosione di emozioni-Senti, volevo dirti una cosa- Continuò lui, ecco, lo stava facendo! -Spara!- Affermai sicura... avevo detto proprio spara? -Mi serviresti...- Ancora non finiva. Per un bacio? Qualcosa! Perchè non si sbrigava? Lo fissavo incantata -Per un intervento!- Terminò sorridente -Un intervento? Io mi aspettavo che mi avresti chiesto di baciarti, di stare con te!- Avrei voluto dire, ma "sparai" solamente "Ci sarò" secco e terribile. -Bene- erminò lui allontanandosi ma io ero sicura che me lo avrebbe chiesto durante l'intervento o prima... O dopo...

La tua bocca calda sulla mia, c'è gioia e follia, ma questo è quello che avevo desiderato da tempo. Però, il ragazzo non si lasciava nemmeno un secondo single eh! Ora tutto quello che pensavo era al bacio, caldo, dolce, morbido e gentile. L'abbigliamento vola via, sotto le coperte c'è magia. -Ho scelto te, perché vivere è semplice da quabdo sei fianco a fianco con me. Rimani qui, per sempre!- Disse Mark baciandomi ed indicando il su cuore alla fine della frase. Finalmente eravamo insieme dinuovo. Sapevo che mi amava, lo sapevo.

Finalmente, io e Mark eravamo "Mexie". La perferzione, avevamo raggiunto la perfezione finalmente. La felicità mi esplodeva da dentro, partiva tutto dal cuore. Pompava sangue e felicità. Io e Mark eravamo fidanzati, ci saremo sposati e avremo avuto tanti bambini, tutti fratelli di Sofia. Che bello, non potevo far altro che e saltare per tutta la casa. Io e Mark finalmente ci amavamo. Stavamo insieme e nessuno poteva combiare questa situazione, era unica e speciale.





Un'altro capitolo giunto al termine, ma non vi allarmate, l'altro sarà più lungo, non sono contento della lunghezza di questi capitoli recenti. Grazie mille e ciao.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Sorrisi, eterni sorrisi, felicità esplosiva, gioia, amicizia. Paura, anche quella. -Dai Meredith, Derek e mark saranno qui a momenti, per ora respira, e cerca di calmarti!- Feci velocemente adagiare Meredith sul letto -Io sto partorendo un bambino su un divano...- Mi disse respirando -Non dirmi di stare calma!- Iniziò ad urlare a suarciagola -Respira!- Risposi, se possibile, più agitata di lei -Lexe....- Mi guardò con gli occhi dolci -Chiamo dinuovo Mark!- Affermai rassicurandola estraendo il telefono dalla tasca

-Meredith, devi respirare e calmarti, vedo i unpezzo di testa!- Dissi più calma possibile -Sei sicura?- Mi chiese impaurita, la fissai alla tipo "Sono un medico o no?" ma mi limitai ad annuire -Alexandra Caroline Grey, fai uscire questo bambino dal mio corpo oppure io ti sgozzo!- Disse meredith stanca urlando il mio nome -Ma... Dere e Mark?- Continuai prendendo tempo -Derek e Mark faranno tardi! Ora toglimi questo cazzo di dolore!- Era difficile sentire parolaccie da Meredith, aveva proprio dolore!

-Meredith...- Dissi sgrandando gli occhi spaventata -Cosa?!- Mi chiese agitando la testa -La testa è fuori- Spiegai - Ma dove sono Derek e Mark?- Disse preoccupata guardando il cielo -Meredith calmati! Ho detto calmati!!!- urlai e lei mi fissò -Se tu che urli- hehe, aveva ragione. Però stava nascendo mio nipote su un divano, dovevo essere preoccupata! -Lexie...- Continuò Mer -SI?- Risposi con voce tremolante -Devi toglierlo tu- Questa affermazione mi lasciò spazzata. Dovevo far nascere mio nipote senza un minimo di conoscenza su ginecologia. Sicuramente avrei fatto morire sia Meredith che il piccolino.

Il pianto di un bambino. Una porta che si apre. Sangue. Guanti imbrattati di sangue. Due uomini alla porta, sonvolti. Due donne. Una mezza svenuta e una con tra le mani un neonato che piange. Paura.

-Meredith...- Cercavano di svegliarla -Hey Meredith!- Un piccolo strilletto e Meredith aprì gli occhi. Si illuminarono davanti alla visione di un piccolo bimbo assonnato che continuava a sbadigliare -Saluta Jesse meredith!- Disse sorridendo Derek -Jesse?- Si riprese meredith -Vuoi dire Lex- Continuò Meredith -Lex? Che razza di nome è? Senza offesa Lexie- Cotninuò Derek accigliandosi -Micheal!- Aggiunse Derek -Lucas!- Continuò Meredith -Luke!- Aggiunse Derek -Certo, Luke! Chiamiamolo Rey!- Cotninuò Meredith -No! Mike!- Terminò Derek -Eric. E non se ne parla più- Affermò Meredith e Derek annuì sorridendo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***








 

Gioia. Coccole e bambini. Zola e Eric. Derek e Meredith. Io e Mark. Felicità: 99,9 %                                                                  
E'bellissimo vedere la famigla riunita. Mark è riuscito a scappare dalle grinfie di Julia ed è tornato da me!                                                                                                                                                                                                       Insicurezza. Paura. Un test di gravidanza. La striscetta rossa. Un bambino in vista.

-Meredith...- La pressione era alle stelle -Meredith ti prego!- fermai la mia sorellona per la manica del camice. Un piccolo strattone e lei mi stava davanti. -Meredith, ho un problema pazzesco!- Occhi lacrimanti, farfalle nello stomaco. Cervello in fumo. -Dimmi Lexie. Non spaventarti- Mi rispose Meredith accarezzandomi il viso con le mani. Iniziano a sgorgare lacrime. Il "rubinetto" non si chiude. -Meredith...- Ancora lacrime e niente parole. -Lexie!- Un urlo e mi calmai... Quanto bastava almeno. -Tesoro cos'hai?- Continua da mamma Meredith. Un finto sorriso e il sacco si svuota -Sono incinta- Sorriso, enorme, stratosferico, grande e bello. -Alexandra Caroline Grey, non sai quanto sono contenta- Finalmente Meredith mi consolò, ora potevo stare in pace. Il mi cuore era più leggero, però bisognava dirlo ancora a Mark.

-Ciao amore- Mi salutò Mark -Devo...- La mia voce viene fermata insieme alle labbra da un dito di Mark -Prima che tu dica qualcosa te ne devo dire una io- Spiegò sorridendo. Gli occhi lucidi splendevano di un azzurro cielo, più azzurro di prima. Un cofanetto. Anello. -Mi vuoi sposare?- Una semplice domanda che racchiudeva la vita nuova, la storia. -Lexie, io con te sono rinato, mi hai cambiato la vita! Ed io voglio portarti sull'altare. Voglio vederti con l'abito bianco. Voglio vederti con un pancione grande quanto una casa! Voglio veder crescere nostro figlio, invecchiare insieme! Voglio stare con te. Se tu non sei pronta puoi dire di no- Non avevo capito la maggior parte delle cose che mi aveva detto, ma sapevo cosa dovevo rispondere -No!- La magia si spezza. Il cofanetto si chiude nascondendo l'anello. Il sorriso splendente di Mark si spegne -P...- Un vuoto nel cervello -Posso sapere perché?- Una domanda -Sono incinta- Avrei voluto urlare piangendo -Mark, io ti amo...- Ancora angoscia -Ho... Ho capito. Io ero solo la tua macchina del sesso. Tu non mi ami, volevi solo il mio corpo!- rabbia e lacrime da parte sua. Dietrofront. -Mark sono incinta!- Finalmente confessai e lui ritornò da me -Io non lo voglio un figlio- Parole di ghiaccio.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***




Non voleva un figlio. Mark mi stava davanti e aveva detto di non volere un figlio. E questo? Avrei dovuto toglierlo? Insicurezza. Paura. Felicità: 10,0 %

-Io non lo voglio un figlio!- Disse mark ripetendosi. Annuivo, annuivo paingendo -Non voglio un figlio perchè ne voglio 3!- Improvvisa gioia e amore. Felicità: 100 %. Ci baciammo intensamente -Avevo paura! Ecco perchè ho detto no. Non sapevo se lo volevi- Lacrime. Di gioia però. -Ti amo tanto Lexie- Mi disse baciandomi ancora. Il prossimo obbiettivo era indossare l'abito bianco col pancione. La mia vita era perfetta.

-Voglio vivere così! Hai capito?- Gioia incontenibile -Voglio stare sempre con te!- Da quando combattevo contro Julia per Mark e stavo alla "Scegli me. Prendi me. Ama me" adesso ero contentissima. Mark aveva "Scelto me. Preso me. Amato me" la felicità più assoluta mi scorreva nelle vene, nelle arterie e nei capillari. Magari questo bambino quì, nella mia pancia ha lla mia memoria fotografica. I miei capelli. Il viso e gli occhi di Mark. Sarebbe il bambino più bello della galassia! Ma fantasticare è male... Se il bambino è brutto? No... ma che dico! Con dei genitori così belli... La modestia raggiunge le stelle hehe.

-Lexie, lo so che sei contentissima perchè ti sposerai, ma c'è da lavorare! Mi serve che tu vada a prendere Lucas Hayes. Abbiamo un tumore!- Mi informò Derek vedendomi nei corridoio. Il mini-corridore era ancora in ospedale e aveva un tumore? Erano passati mesi da quando io e Meredith la avevamo rincorso. Povero piccolo.

-Lucas!- Urlavo come una gallina per tutto l'ospedale. Fortunatamente il capo era fuori per il weekend. -Lexie!- Mi chiamò Jackson -Hey!- Lo salutai sorridendo -Cosa stai cercando?- Mi chiese sfoderando un sorrisone dei suoi -Un bambino con un tumore! E' scappato dinuovo alle infermiere!- Spiegai cercando sotto l'ennesimo lettino -E ti potrei dare una mano?- Continuò a chiedermi -Certo! Saresti gentilissimo!- Lo ringraziai abbracciandolo per poi tornare al mio posto -Bene. Facciamo che lo ho trovato- Mi disse Jackson sorridendo ancora -Cosa? E dov'è?- Chiesi gurdandomi intorno, lui si girò e prese in braccio il piccolo bambino magrolino -Io ho davvero un tumore?- Mi chiese il piccolo -No.. Cosa?- Che avevo fatto -No tesoro! No!- Continuai -Ora andiamo dal dottore Shepherd. Il migliore del mondo!- Dissi prendendo la amnina del bambino. Jackson lo posò a terra e inizziammo a camminare -Sarai una brava mamma- Mi disse il bambino accarezzando il mio pancino poco crescuto. Però lu l'aveva notato.

-Hey! Com'è andata con Lucas?- Chiesi sorridente avvicinandomi a Derek. Aveva le lacrime algli occhi -Lacrime di gioia?- Lo punzecchiai il fianco. Lui  scosse la testa e iniziò a piangere. Ci abbracciammo. L'unico che era riuscito a vedere che ero incinta e che aveva detto che sarei stata una buona madre era steso su un lettino. Morto.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***




Il pancione cresceva come l'amore tra me e Mark. Un giorno qualunque. Tranne per il fatto che Julia era venuta a trovarmi. Chissà perchè quando Mark non era in casa.  Feci accomodare Julia sul divano, ma desistette.

-Allora?- Disse sorridendomi -Tra te e Mark?- Continuò lei spegnendo il sorriso -bhe... Bene!- Risposi sorridendo -Ah, sono contenta....- Sfilò qualcosa dalla tasca -Questo è per avermi rubato il fidanzato!- Urlò Julia lanciano una palla da baseball contro la mia pancia, spingendola contro il letto. Una violenza esagerata. Una velocità muostosa cotro la mia pancia. Oscurità. Svenni.

Al mio risveglio vidi sangue. Fuoriusciva, ma da dove? Mi alzai e mi guardai le gambe. Sangue. Il mio bambino era vivo?
-Mi dispiace- Le  parle di Meredith mi colpirono al cuore. Quella stronza mi aveva colpito ed ora avevo perso il mio bambino. -Tommy- Dissi continuando a piangere -Avrei voluto chiamarlo tommi- Cotninuai. Mark si avvicinò a me e mi abbracciò infilandosi nel lettino con me. -Come è successo?- Mi chiese Mark con le lacrime agli occhi. Dovevo confessare che era stata Julia? -Mi... Mi sono svegliata in un bagno di sangue- Mentii piangendo -Ti giuro che ci riproveremo!- Urlò quasi arrabbiato -Avremo il nostro Tommy amore. Te lo giuro!- Un ultima affarmeziane.







Lo so, questo capitolo è proprio minuscolo, ma sono le 00:06, quindi il sonno si sente...
Grazie mille a (in ordine alfabetico. Che non si offenda nessuno) _Elizabeth_ e lulubellula
Il prossimo capitolo dovrebbe essere l'ultimo. Poi non sò.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Finti sorrisi. Gioia fasulla. Felicità: sotto le scarpe. Io e Mark stavamo provando da giorni ad avere un figlio. Ma niente. E non avrei mai confessato che quella stronza mi aveva fatto perdere il bambino. Più che triste, ero arrabbiata. Avrei voluto prendere Julia e staccarle la testa e magari buttare il tutto in un tritacarne. Avevo perso un bambino. Il matrimonio ancora aspettava, però mancavano solo due settimane. Avevamo messo tutto a posto per quello, ma non mi sentivo pronta. Avrei voluto mostrare la pancia, tenera e rotonda. Ora non potevo farlo.

-Lexie, ancora niente?- Mi guardò speranzoso Mark mentre io scuotevo per l'ennesima volta il capo. Nessun bambino ancora. -Ci riusciremo amore. Avremo il nostro bambino- Continuò lui con le lacrime agli occhi -Lo so Mark. Me lo ripeti sempre- Risposi fredda, distaccata e stanca. -Dai, ci sposeremo e ti giuro che la prima notte di nozzerimani incinta. Ci metterò tutto me stesso. Avremo questo bambino Lexie. Te lo prometto- Aggiunse accarezzandomi  la guancia. Aprii il cestino e ci buttai quel test negativo. -Su, riproviamoci- Continuai io spingendolo sul letto dietro di lui.

-Hey!- Iniziò Meredith entrando vedendomi entrare nella stanza -Tutto apposto?- Mi chiese seria -Si, insomma. Io e Mark stiamo cercando di avere un bambino, ma niente- Risposi posando delle cartelle -Ti capisco. Ma vedrai, una crepa di luce nel buio la trovi sempre- Cercò di confortarmi -Ti voglio bene Meredith!- Affermai abbracciandola -Anche io tesoro- Mi rispose accarezzandomi la schiena.

-Problemi?- Chiesi avvicinandomi a Derek -No Lexie. Ma avrei bisogno di chiederti una cosa- Mi rispose facendo un sorriso -Cosa ti serve?- Chiesi pronta e sicura -Avrei bisogno che tu mi porti Eric. Dall'asilo qui in ospedale- Mi rispose -Eric? E a che ti serve?- Chiesi inarcando un sopracciglio -Voglio abbracciarlo! Insomma, non lo vedo da 17 ore per colpa di un intervento- Mi rispose -E Zola dov'è?- Continuai a chiedere -Zola è con Meredith. L'ho appena portata da lei-  Mi sorrise -Ok Derek, ti porto Eric. Ma prima devo fare una cosa. Ci metto due minuti- Cotninuai e iniziai a camminare

-Dottore Sloan. Stanza del medico di guarrdia. Ora!- Dissi vedendolo per i corridoi e prendendo strade diverse ci ritrovammo all'obbiattivo. Lo spinsi sul letto e cominciammo a svestirci -Voglio un bambino!- Quasi urlai arrabbiata -Voglio un bambino- Ripetei triste -Avrai un bambino!- Mi rispose Mark sorridendomi  togliendo i boxer.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


era la prima volta che mi sentivo così bene. Così mamma! Eh già, aspettavo un bambino. Non lo avevo detto ancora a nessuno, quindi la sorpresa stava per essere liberata.

-Mark- Lo salutai allungandomi fino a baciarlo -Buon umore?- Mi chiese posando la tazza di caffè e sorridendomi -Una bellissima novità- Continuai baciandolo ancora e ancora -Bellissime notizie a quanto vedo!- Affermò sorridendo ancora e sedendosi su una sedia -Sono incinta Mark. Aspetto un bambino!- Urlai sorridendo e lui si fiondò su di me baciandomi e abbracciandomi -E' bellissimo amore! Ci voleva proprio questa solendida notizia- Mi disse lanciandomi uno strepitoso e scintillante sorriso.

-E'fantastico Lexie, sono contentissima- Mi rispose dopo le spiegazioni Meredith -Lo so. Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento!- Dissi emozionandomi -No! Non piangere!- Continuò Meredith abbracciandomi -E' una cosa bellissima Lexie. Augurissimi- Continuò abbracciandomi-

2 Mesi Dopo

Un passo alla volta. Passo per passo e arrivai davanti agli occhi splendidi di Mark. L'altare. Finalmente era giunto il momento di sposarsi. Un passo importantissimo per una coppia. Io e Mark stavamo per sposarci, e le lacrime non facevano altro che continuare ad uscire. Non riuscivo proprio a fermarle. Amavo con tutta me stessa quell'uomo. Avrei voluto sposarmi, attendere insieme a lui questi mesi e godermi il mio bambino. Che ho scoperto sarà una femmina. Nei pensieri continuai a camminare e arrivai accanto a Mark. Ci stringemmo la mano. L'ultima cosa che capii era l'"Ora puoi baciare la sposa" del prete e il magnifico bacio di Mark. Avevo tutto quello che una donna poteva volere: un marito sexy e gentile, una figlia in arrivo ed una casa bellissima. L'amore di una famglia e il lavoro. Avevo tutto.

7 Mesi Dopo

Dopo aver superato il doloroso parto che stava per farmi morire, riaprivo gli occhi. E in quel momento vidi la mia vita: la mia bambina era accanto a me. -Hey. Hey Lexie. Svegliati!- Insistette Mark accarezzandomi il viso -Come vuoi chiamare la piccolina?- Continuò a chiedermi -Chyler- Dissi stanca accarezzando la manina della bambina -Chyler Sloan- Terminai piangendo.







E così finisce la storia di Mexie. Il problema è che ne ho un'altra in mente. Sono un'affamato di Mexie o Slexie... Come li volete chiamare... Mi piace troppo scrivere un futuro su di loro, dato che nella serie il mio personaggio preferito è morto (T_T) non voglio nemmeno ricordare. Vabbè, ciao a _Elizabeth_ e lulubellula. Vi saluto.
RedRuby.

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