Cosa ti aspettavi? Sono Draco Malfoy.

di medahmalfoy_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa ti aspettavi? Sono Draco Malfoy. ***
Capitolo 2: *** L'infatuazione di Ginny ***



Capitolo 1
*** Cosa ti aspettavi? Sono Draco Malfoy. ***


Cosa ti aspettavi? Sono Draco Malfoy”

 

Un'altra giornata, una solita comune giornata al castello di Hogwarts.

Era un sabato e di solito mi recavo in sala grande a fare i compiti. Era una specie di tradizione per me, svolgere il lavoro assegnato dai professori insieme a Ginny.

Ma avrei fatto qualcosa di diverso. Quel sabato sarebbe stato il giorno in cui avrei parlato con quel ragazzo.

Le mie preoccupazioni erano immotivate, non era un mostro e sarei stata in grado di parlargli senza intoppi. Ero curiosa di sapere com'era la sua vera essenza e mi distoglievo dalle opinioni del corpo studentesco. Era un Serpeverde, questo non potevo  negarlo, ma ero fermamente convinta che i ragazzi di quella casa non fossero tutti degli aspiranti Mangiamorte, pronti a tutto per fare del male e per servire il Signore Oscuro.

Avevo fatto delle consuete ricerche su di lui, era come una piccola ossessione per me. Il fatto che fosse così dannatamente bello mi portava a pensare che fosse pieno di amicizie, invece dalle mie ricerche, ero venuta alla conclusione che in campo di amicizia non era molto ferrato.

Di solito si accampava nel parco della scuola.

Mi ritrovavo a pensare a lui quasi tutti i giorni e, ogni volta che lo intravedevo nelle lezioni che i Grifoni avevano in comune con le Serpi, non potevo fare altro che provare un vivo interesse verso di lui.

Ero innamorata? Probabilmente, ma non ero pronta a definire i miei sentimenti.

I miei respiri erano irregolari.

Ero seduta in uno dei divanetti della sala comune, preoccupata e in preda all'agitazione. Come avrebbe reagito di fronte alla mia presenza? Avrebbe pensato che ero una seccatrice o un'altra delle sue spasimanti, ma non ero pronta a dargliela vinta. Magari provavo qualcosa per lui, ma non mi riducevo a fare la leccapiedi per avere un po' di notorietà.

Ero sola, non c'era quasi nessuno. Decisi che era il momento di andare.

L' ora X era scattata.

Mi recai di corsa al parco, dove ovviamente gli studenti se la spassavano e chiacchieravano animatamente.

Mi sistemai i capelli rossi, volevo risultare almeno presentabile.

Era, come prevedevo, seduto sotto un albero. Mi armai di coraggio e mi avvicinai a lui

Ciao” dissi, timidamente.

Lui alzò lo sguardo.

I capelli biondo platino erano vagamente scompigliati dal vento. Gli occhi di ghiaccio mi scrutavano privi di espressione. Non sembrava seccato, quello probabilmente era il mio giorno fortunato. Non rispose, anzi mi trattò con indifferenza. Per un paio di minuti rimase in silenzio. Aspettavo ardentemente una sua risposta.

Cosa vuoi?” disse lui, un po' stizzito.

Volevo solo parlare” risposi io, imbarazzata.

Il suo sguardo era di pieno e sincero stupore, come se non avesse mai sentito nessuno che avesse il desiderio di parlargli.

Chi sei?” mi disse lui, con una vaga curiosità.

Sono Elizabeth Miller, chiamami Beth” dissi io, mantenendo uno sguardo imbarazzato.

Sei parente dei Weasley?” mi chiese una nota di disprezzo.

Ovviamente aveva notato i miei capelli rossi. Ero preparata a quella specie di domanda ma non lo ero al suo disprezzo verso i Weasley.

No” dissi io stizzita

Il mio sincero interesse verso di lui stava cominciando a scemare.

Com'era possibile che trattasse gli altri come se fossero spazzatura?

La famiglia Weasley era una delle mie preferite in assoluto. Come mai aveva una nota di disgusto nei loro confronti?
Ma la risposta venne immediatamente. Erano i più grandi traditori di sangue che il mondo magico avesse conosciuto, quindi era palese che i purosangue li odiassero a morte.

Anche se lo fossi non sarebbe un tuo problema. Credevo fossi diverso. Non volevo credere che fossi un ragazzo presentuoso ed arrogante, pieno di risentimento verso nati babbani e mezzosangue, come credono tutti. Ma forse quelle persone che credono che tu sia cattivo non hanno tutti i torti” dissi io seccata e delusa allo stesso tempo.

La mia bolla di speranza si era disperatamente frantumata.

 

Il suo sguardo era vacuo. Non riuscivo a cogliere del sentimento.

Era straordinariamente bello, anche se provava un evidente sofferenza.

Cosa ti aspettavi, sono Draco Malfoy” disse infine.

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Capitolo 2
*** L'infatuazione di Ginny ***


Capitolo 2

 

 

 

 

 

 

La sua risposta era quasi imprevedibile. Avrei voluto che smentisse almeno quelle voci ma si era limitato ad accettarle, senza battere ciglio. Senza aspettare nessuna risposta , volsi una rapida occhiata al ragazzo e me andai di filato. Lui non cercò di fermarmi, non proferì parola, anzi, era rimasto con la solita aria sofferente, seduto sotto l'albero come l'avevo visto, prima di parlargli.

Com'era possibile che fosse così presuntuoso e pieno di se?

Avevo finalmente raggiunto la Torre dei Grifondoro. Sbuffai irritata. Il ritratto della Signora Grassa non c'era, probabilmente se ne sarà andata a zonzo a ciarlare con ritratti di altri dipinti. Diavolo.

Poche lacrime mi percorsero il viso, le asciugai con le dita.

Non potevo piangere per Draco , ma ero totalmente delusa.

Aveva distrutto ogni mia vaga speranza di avere un rapporto stabile e solido con lui.

Ero una ragazza stupida e sciocca. Ma probabilmente mi sentivo in quel modo perché ero innamorata di lui. Ormai non dovevo mentire a me stessa.

Avevo messo in dubbio i sentimenti che provavo per il Serpeverde ma la mia mente si ritrovava spesso a pensare al suo viso dalle fattezze angeliche. Il mio cuore ormai batteva al solo pensarlo, talmente forte da fracassare le mie costole.

Mi sedetti , leggermente scossa dalle mie emozioni, sul pavimento aspettando che la Signora Grassa si facesse viva.

Straordinariamente il corridoio era vuoto, quindi potevo disperarmi in tranquillità.

Non odiavo Draco, non riuscivo a provare negatività nei suoi confronti.

La sua perfezione riusciva a sminuire qualsiasi cosa facesse di cattivo e arrogante.

Era sofferente in viso e non ne sapevo il motivo.

Mi aveva snobbato, era il suo stile secondo il corpo studentesco, ma io volevo andare a fondo. Non mi sarei arresa, avrei saputo qualsiasi particolare su Draco, anche quello più crudo.

Mi alzai e guardai speranzosa verso il ritratto. La Signora Grassa si era decisa a tornare, finalmente. Dissi la parola d'ordine e mi intrufolai nella sala comune. I  grifoni discutevano animatamente, Ginny mi salutò con la mano.
Era con Dean Thomas.
Feci una smorfia irritata mentre vedevo  la rossa posare le sue labbra contro quelle del ragazzo. Vederli mentre si baciavano, avvinghiati come due sanguisughe era disgustoso.
Il loro modo di dimostrare amore era una cosa che non potevo sopportare, nessuno avrebbe voluto vederseli davanti mente si baciavano in maniera quasi ossessiva.

Dean se ne andò soddisfatto. Colsi quel momento per andare incontro a Ginny che dal suo viso spento pareva non essere, al contrario di Dean, su di giri.

“Come stai Beth?” disse lei, sorridendo.

“Mai stata meglio” mentii. Nessuno doveva scoprire il mio dilemma per il Serpeverde.

“Senti Beth, è normale provare qualcosa per un altro ragazzo?” mi chiese la rossa.

Io la guardai accigliata. Quella domanda era alquanto strana.

Per caso stava nascondendo qualcosa che avrei dovuto sapere?

Una vocina nella mia mente mi condusse alla conclusione del mio imminente dubbio verso la sua domanda. Era semplice. Ormai non negava di essere innamorata di Harry. Lo era sempre stata, dal primo anno. Me l'aveva raccontato una sera, quando non riuscivamo a dormire.

Hermione le aveva consigliato di scegliere altri ragazzi con cui stare, visto che, come sapevamo, il Prescelto aveva dei problemi molto più grandi di lui, non poteva preoccuparsi dell'amore al momento. Ginny però non riusciva a nascondere i suoi sentimenti e ne soffocava il pensiero invano.

“Non starai forse parlando di Harry, Ginny?” chiesi inarcando le sopracciglia..

“Sono innamorata Beth, non posso non... non pensare a lui, vorrei stringerlo a me, baciarlo, ma qualcosa mi impedisce di farlo. Harry ha tanto a cui pensare e non gli sono mai piaciuta veramente a dirla tutta” disse infine sconsolata.

Non era del tutto vero. Hermione mi aveva confidato in segreto che ormai Harry non vedeva Ginny come una semplice amica, ma non voleva che orecchie indiscrete ne sapessero il fatto.

Lottavo con me stessa. Il piacere di dirle la verità stava lottando contro la sensazione di nascondere il tutto. Optai per la seconda opzione.

“Non ti abbattere, sei o non sei una Grifondoro eh? Vedrai andrà bene” le dissi io, abbracciandola con affetto. Lei sciolse dolcemente l'abbraccio e mi sorrise.

“Sai sempre come tirarmi su di morale. Andiamo a dormire adesso. Gli allenamenti di Quidditch mi hanno stremato”

Fece un lungo sbadiglio e mi trascinò dritto nei dormitori femminili.

Quella fu la notte in cui per la prima volta sognai di ritrovarmi tra le braccia di Draco Malfoy.

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