L'erasmus

di Luna_Love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'aereo non può cascare! ***
Capitolo 2: *** Conversazioni e momenti imbarazzanti ***
Capitolo 3: *** Studiare è noioso l'altalena di meno ***
Capitolo 4: *** La confusione e le amicizie ***
Capitolo 5: *** Pizza fuori e confessioni ***
Capitolo 6: *** Dubbi e nuovi arrivi ***
Capitolo 7: *** Tutti i sogni prima o poi finiscono...Forse ***
Capitolo 8: *** Fratelli e relazioni ***
Capitolo 9: *** Giorgio ***



Capitolo 1
*** L'aereo non può cascare! ***


                                                                                             L 'aereo non può cascare!
è arrivato il momento, stiamo tutti aspettando che l'aereo parta, sono così emozionata, è da più di tre mesi che aspetto questo momento, e ora è arrivato.
Mi hanno messo nella casa di un ragazzo, la cosa mi imbarazza decisamente, forse perchè mi sono lasciata con Giorgio da appena una settimana, proprio per colpa di questo.
Ma non ho intenzione di abbandonare due mesi a NewYork solo per un ragazzo, un ragazzo che poi, mi ha solo fatto stare male.
Il viaggio in areo per gli altri è tranquillo, loro dormono, parlano e ascoltano musica, io piango e prego.
Odio l'idea di stare sospesa in aria, potrebbe succedere di tutto, e la cosa mi spaventa. Claudia e Luca mi prendono in giro, dicono che sono una stupida ad avere paura di un aereo, che è sicuro e che non lo farebbero volare se così non fosse -Da quanto non vedete Final Dastination??- domando tremante, i miei due migliori amici ridono, ma intanto mi tengono la mano, e questo mi basta.
Nove ore di volo, NOVE! E io che avevo avuto difficoltà a superarne una quando sono andata a Barcellona.
Appena scendiamo non mi sento più le gambe, mi tremano e il suolo su cui sto camminando è istabile, Luca mi mette un braccio intorno le spalle, senza lui non avrei sostegno nella mia vita, è il mio migliore amico e lo sarà sempre.
Claudia mi mette una sigaretta in bocca e me l'accende, lei invece è la mia seconda mamma, noi tre siamo una famiglia, e niente e nessuno potrà dividerci.
Tranne adesso le persone che ci verranno a prendere.
Ci mettiamo in uno spiazzale, siamo venti, e tutti siamo decisamente nervosi. 
Sarà perchè dovremmo stare due mesi a casa di gente che non abbiamo mai visto, la cosa però è anche eccitante, esperienze nuove, aria nuova. E io ne ho bisogno. Il mio pensiero vola nuovamente a Milano e la faccia di Giorgio mi fà perdere un battito per un istante, quegli occhi azzurri che un tempo mi sembravano tanto dolci, adesso mi sembrano solamente cattivi ed egoisti.
Mi ha tradito, mi ha lasciato facendomi credere fosse colpa mia, invece poi Federica, una mia amica mi ha detto di averlo visto con la sua ex Laura. 
Inutile dire che in quel momento il mondo mi era crollato di sopra.
Le prime macchine cominciano ad arrivare, e molti miei compagni vanno via salutando.
Ricambio alcuni saluti, ancora scossa dall'aereo e nervosa per la persona che avrò davanti tra poco.
Sono rimasta sola, sono andati tutti via e i tizio ancora non si vede! Cominciamo proprio bene.
Rimango ad aspettare due ore seduta in uno scalino.
Mi attorciglio una ciocca di capelli rossi nel dito indice della mano sinistra, non vedere più la fedina che avevo con Giorgio mi fà stare male.
Una macchina si ferma davanti a me
-Tu sei Giulia?-
alzo lo sguardo, un ragazzo con capelli corvini e occhi scuri e profondi mi parla in inglese, annuisco e collego la testa alla bocca, comincio a parlare in inglese pure io
-Si, tu sei Zayn?- lui annuisce e scende per prendere il mio bagaglio, prima però mi stringe la mano, è morbida, grande e calda.
-Potevi arrivare più tardi, mi stavo divertendo qua!- dico con il mio tono sarcastico più tagliente, lui scoppia a ridere e questo mi irrita ancora di più 
-Scusa, è solo che mi ero dimenticato- salgo in macchina boffocchiando parolacce in italiano, lui sorride probabilmente conoscendone alcune.
In macchina stiamo in silenzio, sono gia le 21:00 e io ho sonno, il viaggio mi ha distrutta.
Arriviamo davanti una casa, le classiche case che si vedono nelle sit-com, col giardinetto davanti a due piani ecc. Canticchio la sigla di Settimo Cielo e lui mi guarda come se fossi impazzita, non gli dò torto.
Mi mostra la mia stanza, stiamo tutti e due in sienzio, lui a quanto pare vive solo, non lo sapevo e non me l'aspettavo, che palle!
La cosa mi imbarazza, ma non lo dò a vedere, semplicemente mi chiudo in camera e mi metto a letto, prima però chiudo a chiave la porta, non si sa mai cosa potrebbe avere in testa quel tizio.
 
NDA: Avevo voglia di raccontare questa storia che è successa seriamente, solo che lui lo descrivo come Zayn Malik, mi è venuto in mente perchè lui si chiama sul serio Zayn, ma non mi va di descrivere lui, se non sapete chi è cercatelo su internet xD lei sono io e basta, solo più figa. Spero vi piaccia, è una parte molto importante e triste della mia vita, e io la voglio raccontare a voi!
-Luna

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Capitolo 2
*** Conversazioni e momenti imbarazzanti ***


                                                                                                                       Conversazioni e momenti imbarazzanti
Sono in un parco con Giorgio, gli corro incontro, appena lo abbraccio però lui diventa un mucchio di biancheria sporca.
Mi sveglio confusa, sono le 06:00 del mattino ,il fuso orario non fà bene.
Apro la porta della stanza dove dormo, dovrò abituarmi a chiamarla, "la mia stanza", mando un sms veloce a Luca e Claudia "Sono sveglia, ci vediamo dopo al collage, mi ha fatto aspettare 3 ore in aereoporto".
Vado in giro per la casa, è davvero grande e bella, cosa ci farà mai una persona sola in tanta maestosità?
Nemmeno il tempo di girarmi che finisco sul petto nudo di Zayn -Ma cavolo mettiti una maglietta!- lui mi guarda e alza un sopracciglio, io lo osservo, bè in effetti ha un fisico niente male, le guance diventano rosse e lui mi dà un pizzicotto -Sei imbarazzata? Che tenera!- ok giuro che lo strozzo!
Lo guardo malissimo e lui non curante del mio sguardo assassino apre il frigo e prende una busta di latte, lo guardo arricciando il naso e mi seggo sul tavolo, mi mette davanti al viso una tazza di latte e dei cereali, cereali strani,niente a vedere con i miei adorati Vitasnella, ma in fondo sono un ospite, quindi sto zitta e mangio quell'ammasso di zuccheri.
Zayn è seduto di fronte a me, ancora senza maglietta!
-Allora... Che te ne pare di qua?- mi domanda lui visibilmente imbarazzato e senza nulla da dire -Ho visto solo l'aereoporto, e devo dire che è veramente bello- rispondo io col suo stesso tono di voce.
Per circa venti minuti si sente solo il ruomore delle nostre mascelle che sgranocchiano cereali.
-Qunti anni hai?- mi chiede quando il silenzio diventa troppo imbarazzante  -Diciannove, tu?- mi verrebbe di dire, vado al primo anno di universita, cretino quanti pensi ne abbia -Pure- risponde tranquillamente.
Appena finiamo di mangiare ci alziamo entrambi, litighiamo un pò su chi deve fare i piatti, ma alla fine li fà lui, io vado a farmi la doccia e a prepararmi.
Mi metto un paio di jeans e una maglietta bianca a maniche corte, i capelli i lascio sciolti e metto un pò di matita intorno gli occhi chiari. Appena esco lui mi apetta già preparato, è davvero carino, il ciuffo di capelli tende a stare verso sinistra ed è vestito molto alla moda, con una camicia a quadri e dei pantaloni neri.
Mettiamo entrambi gli occhiali da sole e usciamo, in macchina c'è sempre quel silenzio denso e carica che ci ha accompagna dal giorno prima.
Mette della musica, almeno è musica decente.
Appena arriviamo salto quasi in braccio a Luca, i ragazzi si dividono in due gruppi, Italiani e Americani, Zayn sta mano nella mano con una ragazza, io sto appiccicata a Claudia e Luca.
Andiamo tutti in aula magna, ci sono i discorsi del Rettore che ci dà il benvenuto e così via, insomma ci facciamo due palle.
Mentre sto camminando in giro per il campus qualcuno mi attanaglia il polso, è Zayn, lo guardo -Che c'è?- gli domando con una punta di risentimento, da lontano Luca ci tiene sotto controllo -Stasera c'è una festa in casa di Ash, ci andiamo?- annuisco -Ovvio, io non mi perdo le feste!- mi sorride e si allontana di nuovo.
-Però è davvero sexy!- dò una gomitata nelle costole a Claudia, lei si mette a ridere e mi prende la mano -Sul serio!- si gira a guardarlo -E ha pure un sedere niente male- le dò uno schiaffo nella nuca -Cla! Smettila- andiamo via ridendo.
Ho conosciuto la maggiorparte delle persone che fanno parte dell'Erasmus, i gemelli di Claudia e Luca sono un amore, si chiamano Alan e Isabel, stanno insieme, la cosa è curiosa dato che io voglio che Luca e Claudia si mettano insieme, ma a quanto pare è solo un  sogno.
Quando io e Zayn arriviamo a casa ci chiudiamo entrambi nelle nostre stanze. Sento il rumore della doccia, in questo momento un ragazzo è nella mia stessa casa, nudo, sotto la doccia.
Scaccio quei pensieri dalla mia testa e prendo i vestiti da mettere quella sera stessa.
Vado dove c'è il bagno per incitare Zayn ad uscire, ma non appena sto per bussare, la porta si apre e lui esce, solo con un asciugamano in vita, resto visibilmente bloccata, se continua così la terza volta lo vedrò completamente nudo!
Non dico niente l'imbarazzo è troppo, semplicemente entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle.
La casa di Ash (non ho ancora capito bene chi sia) è enorme, con la piscina, tanta birra e tanto fumo. Qualcuno si diletta anche con cose più pesanti ma a me basta poco.
Ballo, conosco gente bevo e fumo. Diciamo che alla fine sono un pò rincoglionita, inoltre non trovo più Zayn, e se non lo trovo non so come tornare a casa, quindi vado in giro a cercarlo.
Il mondo attorno a me non è molto tranquillo, si muove in modo psichedelico, è anche divertente per certi versi.
Ecco ho trovato Zayn, è accasciato su un divano e direi che sta peggio di me, mi avvicino a lui e gli muovo una spalla -Ei! Zayn! Ci sei?- non riesco ad articolare bene in questo momento, il mio inglese è più che penoso e strascicato, ma meglio di niente.
Merda, non si muove, lo continuo a muovere finchè grazie a Dio non emette un rantolo, un rantolo non magnifico ma pur sempre un verso, si muove e mi finisce ai piedi, mi chino verso di lui e lo chiamo di nuovo apre gli occhi e mi guarda, si alza in piedi con un agilità incredibile e mi trascina per una mano, non ho il tempo di dire niente che siamo in pista a ballare.
Più che ballare probabilmente assomigliamo a delle scimmie in calore.
Balliamo per circa un ora in modo strano, so solo che si strusciamo tanto e che forse una volta o due mi ha provato a baciare.
In macchina guido io, non mi ricordo la strada ma per fortuna Layla (il navigatore) mi indica la strada, in inglese, arriviamo a casa che già solo le 05:00. Mi trascino Zayn fino alla sua camera non sò come faccio, però lo riesco a distendere sul letto.
Sono esausta, mi seggo un attima di fianco a lui e poi più niente buio totale.
 
Nda: Allora sono pazzi entrambi lo so, ma la pazzia è una forma di normalità ricordate!
-Luna

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Capitolo 3
*** Studiare è noioso l'altalena di meno ***


                                                           Studiare è noioso, l'altalena di meno
Appena mi rigiro nel letto sento che c'è qualcosa di diverso, ma non mi preoccupo non è il mio letto di Milano, sono a NewYork, però appena apro gli occhi qualcosa non va sul serio, sono sul letto con Zayn! E lui ha il braccio intorno al mio stomaco, il mio delicatissimo stomaco che sta per rigettare, ma quanto cavolo ho bevuto la notte scorsa? Non riesco a ricordare.
Guardo i profilo del ragazzo che ho davanti agli occhi, è davvero carino, la pelle è scura, i capelli sono nerissimi e le labbra sensuali e morbide, eppure non parliamo, vorrei conoscerlo meglio, essere sua amica, ma siamo tutti e due troppo timidi e poi lui si è dimenticato di me all'aereoporto!
-Devi fissarmi ancora per molto?- la voce impastata mi fà saltare in aria -Io non stavo... Cioè... Non lo so- cerco di trovare qualche scusa, ma, ovviamente non ne trovo nemmeno una, lui ghigna e mi guarda, cerca di fare il seducente -Guarda che con quelle occhiaie non hai dove andare- gli dico per fargli smontare quel sorriso malizioso, lui ride e mi guarda -Sei tu che ti sei intrufolata nel mio letto! E poi guardati, nemmeno tu sei una bellezza- gli dò uno schiaffo -Ei caro! Guarda che se non era per me potevi rimanere nel divano di Ash!- per me è ancora un mistero chi sia questa Ash.
-Dai torniamo a dormire è presto!- mi sto per alzare per andare nella mia camera ma lui mi prende e mi spinge sul suo letto, per un momento ho paura ma poi vedo che già si è riaddormentato, chiudo gli occhi pure io e mi addormento con un sorriso sulle labbra.
Appena mi sveglio nuovamente il letto è vuoto, vado in salotto e trovo il ragazzo dai capelli corvini che guarda una partita di football, i telecronisti ovviamente parlano in americano, ma sono così veloci che capisco ben poco, però c'è gente che si picchia e la cosa mi diverte, salto sul divano e mi metto accanto a lui, appena mi vede mi sorride.
-Ei peldicarota- prende in giro i miei capelli rossi e io non so come prenderlo in giro di rimando, cosa potrei dirgli? Ei figo della Madonna? Faccio la matura e semplicemente non rispondo, incrocio le gambe e guardo per un pò la partita, lui si gira di nuovo e mi chiama -Giulia?-  lo guardo, è la seconda volta che pronuncia il mio nome nel giro di tre giorni, mi stupisce ma non lo dò a vedere, semplicemente dico -Si Zayn?- lui sorride ma non mi guarda più, ha lo sguardo fisso alla tv, come se fosse la cosa più interessante del mondo
-Grazie-
il suo ringraziamento è quasi un sussurro, ma non pretendo più di tanto da uno come lui, mi sembra già tanto che mi abbia ringraziato.
 
***
 
I giorni passano, tra feste, corsi di approfondimento ecc e sopratutto approfondimento di Zayn, adesso ho scoperto tante cose su di lui, sò che musica gli piace, che film guarda, qual'è il suo tipo di ragazza, sò che Ash (finalmente ho capito chi è!) è la sua ex e che l'ha fatto stare malissimo, sò anche che non è più vergine e lui sà che non lo sono più nemmeno io.
Adesso parliamo, non possiamo considerarci amici, ma viviamo insieme e almeno sappiamo qualcosa l'uno dell'altro.
Siamo in un aula vuota del college in cui sto facendo ill gemellaggio, lui studia e io gli rompo le palle.
All'ennesima pallina di carta che gli lancio mi fulmina con lo sguardo -La vuoi smettere??! Ho un esame tra una settimana!- sbuffo e guardo il soffitto, ho le gambe su un banco e un foglio tutto strappato in mano -Ma io mi annoio- con uno scatto felino lui si mette accanto a me e mi porge il libro, -Su fammi qualche domanda- prendo il libro e sfoglio le pagine di mala voglia -Mmm vediamo... - lo guardo negli occhi, sono speranzosi e sgranati come se io potessi dargli la salvezza, e in effetti posso.
Chiudo con forza i libro e lo prendo per mano -Andiamo Zayn- lo faccio alzare e lui mi guarda curioso -Dove mi stai portando?- scoppio a ridere infilo il libro nello zaino e lo porto fuori dal college -Sono stanca di studiare- lui alza un sopracciglio -Ma se non hai aperto libro!!- saliamo in macchina, ma stavolta sono io a guidare, lui mi continua a guardare stranito, ma vedo che un sorrisetto increspa le sue labbra.
Appena vedo un parcogiochi mi fermo, scendo dalla macchina e lui mi segue, ancora non capendo che voglio fare.
Il parco è deserto, in fondo sono le sette di sera, nessuna madre farebbe stare al crepuscolo il bambino in un parco. Mi seggo su un altalena e Zayn si siede in quella accanto alla mia -Allora?- mi chiede, io gli sorrido e comincio a dondolare, dandomi la spinta con le mi stesse gambe, i miei pantaloncini aiutano questa impresa -Dai Zayn torna bambino per un momento!- comincia anche lui a dondolarsi ma non sembra convinto, continua a sistemarsi quel maledetto ciuffo, gli do un calcio facendo attorcigliare le nostre altalene, lui sbuffa -Ecco e adesso come ci liberiamo?- domanda, troppo pratico, troppo adulto -Non ci liberiamo- rispondo io con leggerezza, evita il mio sguardo è imbarazzato dalla nostra vicinanza, con un colpo del bacino le altalene cominciano a girare, e ci liberiamo, io continuo a dondolare e il sole continua ad abbassarsi, poi un flash, mi volto verso di lui che mi ha appena fatto una foto -Sembravi così pacifica, non potevo non immortalare il momento-  rido e continuo a dondolare -E proprio quello che ti voglio far capire, rilassati!- nemmeno finisco questa frase che lo vedo sparire, mi fermo e mi cerco intorno -ZAYN! DOVE SEI? ZAYN NON è DIVERTENTE!- è buio e io non lo trovo da nessuna parte, corro per il parco, il panico mi attanaglia, già immagino i nostri corpi mutilati e quelli di CSI NY che scoprono il nostro assassinio.
Appena finisco questi flash malati e fusi, qualcuno mi prende da dietro, urlo come una pazza, ma il mio aggressore si rivela per essere Zayn -Sei un idiota!- urlo con le lacrime agli occhi, mi sono spaventata sull serio, anche lui ha le lacrime agli occhi, ma per le gran risate -Stronzo!- gli urlo, gli tiro uno schiaffo forte, risuona nella notte, lui mi guarda offeso tenendosi la guancia, poi si rende conto della mia faccia sconvolta e mi abbraccia, quell'improvvisa vicinanza mi fà battere forte il cuore -Scusa- mi sussurra all'orecchio, dei brividi mi prendono la schiena, brividi che non hanno niente a che fare col freddo o con la paura, lo guardo e mi asciugo una lacrima sfuggita dai miei occhi chiari -Stronzo- gli ripeto -è l'unica parolaccia che sai in inglese?- mi domanda divertito, io sono costretta ad annuire, -Si, ma te ne posso dire tante in italiano!- comincio a inveire contro di lui, in italiano, ma poi qualcosa blocca la mia bocca, è la sua, sulla mia.
Le sue labbra carnose sulle mie fini, le nostre labbra si modellano insieme, le nostre lingue si esplorano, quasi timorose.
Appena il bacio finisce, ci osserviamo, e lui va via senza dire niente, va verso la macchina, io resto imbambolata per un pò, appena suona il clacson però lo seguo, il buio non mi piace.
 
Nda: Ed ecco il primo bacio, ho pubbicato i primi capitoli tutti in un giorno, ma adesso rallenterò il ritmo, spero di vedere qualche recensione e spero che la storia vi piaccia.

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Capitolo 4
*** La confusione e le amicizie ***


                                                                                                                             La confusione e l'amicizia
-E quindi ti ha baciato?- rispondo per l'ennesima volta a quella domanda di Claudia -Si, mi ha baciato- mi giro verso Luca -E prima che tu possa chiederlo, si con la lingua- Luca ride, io ho una smorfia sull viso, ogni volta che penso a quel bacio mi si attorcigliano le budella, è successo appena la sera prima e da quel momento non ci siamo più parlati, e io non so cosa fare. 
Lo cerco nella sala da pranzo di un ragazzo e lo ritrovo seduto in un divanetto, solo, che beve una birra, Claudia segue il mio sguardo -Vai da lui- mi sussurra all'orecchio, -Credi che dovrei?- entrambi annuiscono, io mi alzo e tacchi volendo , mi avvicino a lui velocemente.
Mi seggo accanto a lui, spero di vedere sul suo volto un sorriso, ma non lo vedo, al contrario il suo sguardo mi chiede perchè sono là a rompergli le palle, non gli dico nulla, i suoi occhi hanno parlato, mi alzo ed esco in giardino.
Ho bisogno di prendere aria.
Mi seggo su uno scalino e mi accendo una sigaretta, il cielo è libero, ma le stelle non si vedono, non che a Milano si vedessero meglio, anzi.
Un rumore dietro di me mi fà voltare, spero sia Zayn ma ovviamente sarebbe troppo da film, è Luca, si siede dietro di me e mi abbraccia -Hai visto come mi ha guardata?- domando, con lui non fingo spavalderia, anzi gli faccio sentire tutta la mia tristezza -Si ho visto, ma forse è confuso anche lui no?- mi giro e lo guardo nei suoi occhi grandi e castani -Ma è stato lui a baciarmi!- esclamo indignata, Luca sorride -E come non potrebbe sei fantastica!- anche lui mi bacia ma la punta del naso, non arrossisco e ne niente, semplicemente mi sento un pò meglio -Vai da Cla, Luca, ti aspetta è il vostro momento- lui ride e si allontana, io continuo a fumare la mia sigaretta.
Poi chiamo un taxi e vado a casa, mentre sono nel taxi ho le cuffie nelle orecchie, risuona  la canzone del video "love 2054 miles away" odio quando la musica è così maledettamente appropriata.
Arrivo in casa ed entro, per fortuna Zayn mi ha dato le chiavi, mi chiudo in camera, e finalmente scoppio in un pianto liberatorio. 
Mi sento una merda, pensavo seriamente che un semplice bacio potesse significare chissà che cosa? La risposta che il mio cervelletto mi fà arrivare alle orecchie è si.
Mi addormento così, abbracciando il cuscino e con i capelli bagnati per le lacrime.
 
***
 
I giorni passano, è già passato un mese da quando sono arrivata qua, ho conosciuto gente incredibile, vado sempre a feste e mi diverto come una matta, se però io e Zayn parlassimo la cosa andrebbe meglio.
Si è da più di una settimana per essere precisi nove giorni, sei ore e quarantaquattro minuti che non parliamo. Ma adesso mi sono stancata, entro in cucina convinta, adesso devo parlargli, anche se è per dire qualcosa di stupido.
Lo trovo che lava i piatti, la mia espressione è di estremo stupore, lui finge di non vedcrmi, io tossisco un pò per farmi notare, si volta e chiude l'acqua, mi passa vicino e sta per andare via, poggio la mano nel muro e gli blocco il passaggio -Cosa sta cercando di fare?- mi domanda con la sua voce tranquilla, è fin troppo tranquillo, mi fà innervosire, ma continuo a ostruirgli il passaggio e lui continua a evitare il mio sguardo, io gli sorrido per farlo irritare ancora di più.
-Ti devo parlare- dico con meno forza di quanto sono convinta di possedere, lui mi guarda seccato -A me non va!- esclama annoiato, lo lascio andare via, ma prima che possa sparire gli grido dietro -Tu mi hai baciato Zayn! Ed è inutile che cerchi di negarlo!-.
Si chiude la porta alle spalle, sbattendola fortemente, non sò cosa credevo, forse che sarebbe tornato indietro a baciarmi di nuovo, ma purtroppo il risultato è stato quello di farlo arrabbiare ancora di più.
Esasperata mi apro una birra che si trova in frigo, in teoria qua è illagale per me bere, ma cavolo in Italia posso farlo e lo farò anche qua.
Sono le dieci di sera e io ho fame, non ho la più pallida idea di dove sia Zayn, non ho il suo numero di cellulare e quindi tristemente mi preparo un panino, ma quando sto per addentarlo, il chiavistello si apre e uno Zayn con i capelli fuori posto e il foulard di traverso entra con un cartone della pizza da asporto.
Appena lo vedo non riesco a far trapelare sollievo -Zayn!Ma dov' eri finito?- vorrei abbracciarlo ma non posso, lui mi guarda e per la prima volta dopo giorni mi sorride, mi sento riscaldare il cuore alla vista di quel sorriso, voglio essere sua amica se proprio... non posso essere niente di più.
-Sono andato a studiare dato che la tua presenza me l'ho impedisce- lo dice tranquillo senza nessuna malizia o imbarazzo, lo guardo torvo -Io non ti impedisco di fare proprio nulla- poggia la pizza sul tavolo e apre il coperchio, l'odore che ne fuoriesce non è buono come quello della pizza italiana nemmeno lontanamente. Ma fingo di apprezzare, il sapore non è male, ma il cibo dell'Italia mi manca, per adesso è il cibo spazzatura che fà parte della mia dieta.
-Zayn?- lo chiamo, lui mentre litiga con la mozzarella fà un verso animalesco e mi invita a continuare -Possiamo essere amici?- quando finisce quel boccone particolarmente impegnativo, mi fissa -Perchè non lo siamo?- io alzo gli occhi al cielo -Certo! Ultimamente ci siamo divertiti un sacco insieme a non cagarci a vicenda!- lui vuole fare il serio, ma alle mie parole sorride, non ne può fare a meno, mi porge la mano e io la stringo -Hai ragione, io e te amici, nessun contatto fisico- questo sembra dirlo più a se stesso, ma io annuisco e ci stringiamo la mano.
Finiamo di mangiare la pizza e parliamo di musica.
Poi ci mettiamo a guardare un film, non ricordo nemmeno che film è perchè poco dopo mi addormento, mi sveglio con una coperta addosso e un post-it attaccato alla fronte "Giù, sono a lezione, ci vediamo in mensa per pranzare insieme se ti svegli a un orario decente", sorrido e guardo l'orario sono solo le dieci, posso farcela.
 
Nda: Almeno sono amici, il che è meglio di niente no?
-Luna

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Capitolo 5
*** Pizza fuori e confessioni ***


                                                                                          Pizza fuori e confessioni
 
Io e Zayn non siamo più rimasti soli, nemmeno un attimo, solo la notte, ma purtroppo non insieme, non appena decidevamo di stare insieme per parlare o semplicemente per fare i cretini, c'era sempre qualcuno e qualcosa che impediva. Mi sento come se tutto il mondo fosse contro di me, o forse solo le persone del gemellaggio.
Siamo da McDonald's, con gli altri ovviamente, non tocco cibo, sono stanca di mangiare Hamburger, o tutto ciò che è considerato cibo spazzatura, a casa mia entra solo il biologico, e poi sono convinta di aver preso almeno una taglia.
Tutti scherzano e ridono ma io, non esisto, sono lì' in mezzo a tutti, ma il mio sguardo cerca solo Zayn, che purtroppo evita il mio.
Forse sono un pò civetta, ma non riesco a smettere di fissarlo, il modo in cui ride, il modo in cui fà sciogliere le altre ragazze, il modo in cui fà ingelosire me!
Perchè alle altre le abbraccia, gli sorride, gli offre da bere, con me zero totale, forse fà così perchè gli piaccio, o forse fà così semplicemente perchè fra poco più di due settimane ci separeremo e lui si sente sollevato.
Avere una persona dalla cultura completamente diversa dalla tua in casa deve essere un peso, ma tanto lui il prossimo anno sarà a casa mia, quindi la cosa non mi turba, sarà costretto a rivedermi, a meno che, non faccia cambio con qualcuno, e tante ragazze del mio corso sarebberò contente di questo, tipo Veronica che non smette un attimo di mangiarselo con gli occhi.
Quanto la odio, solo perchè ha le tette grosse (e non smette di farlo notare) si sente la regina del mondo, purtroppo i ragazzi, incluso Zayn, glielo fanno credere, perchè sprofondano in quella scollatura, senza però fare caso alla mancanza di cervello, logica e loquacità.
-Mi passi la salsa Barbecue?- mi domanda Zayn dopo aver levato gli occhi dalle tette di Vera per guardare i miei occhi, ghiacciati, non solo di colore ma anche di espressione, gli passo la salsa, rigida, non gli rispondo, e anche quando lui mi dice grazie non lo cago.
Non capisco questa gelosia e questa rabbia repressa che tutta insieme si è scatenata dentro di me.
Insopportabile, non mi sopporto da sola, quindi pensa quanto mi possano sopportare gli altri. La cosa triste è che me ne rendo conto perfettamente da sola.
Appena finiamo, o meglio finiscono di pranzare, andiamo a Central Park, è enorme, lo vedevo sempre nei film, ma sul serio non me l'ero mai immaginato così gigante, romatico e poi mi sento nel film "Come d'incanto" quasi mi viene voglia di cantare -Che fai per dirle che l'ami, per dirle ciò che hai nel cuore- una voce maschile mi raggiunge e continua la frase in italiano sempre -Qual'è il tuo modo per dirle "cara tu sei grande!"- guardo Zayn e alzo un sopracciglio -Non continuerò, e non duetterò con te- mi allontano, non prima però di notare la sua faccia da cane bastonato, quegli occhioni tristi mi fanno rabbrividire, eppure non torno indietro, mi distendo sul'erba e chiudo gli occhi. Metto le cuffie, ed il mondo sparisce, ascolto i Good Charlotte e non ci sono più, la pace mi inonda e niente potrebbe disturbar... tranne ovviamente un macigno sullo stomaco, apro gli occhi e mi ritrova Zayn adosso, lo guardo male -Che stai facendo?- domando a denti stretti -Sono caduto- si giustifica lui tenendo gli occhi bassi, non lo cago e mi ridistendo, mi odio, sono acida, però è lui che si sta comportando da idiota! O forse sono io che mi sento rifiutata.
 
***
 
-Io e te? A cena fuori? Soli?- domando, ogni punto  interrogativo è più accentuato, lui annuisce -Si, se ne hai il coraggio!- io scoppio a ridere e faccio di sì con la testa -Ok, vediamo che ne esce fuori, stasera?- lui annuisce di nuovo -Si stasera, ti vengo a prendere alle otto- si allontana -Emh Zayn?- lui si volta -Che c'è? Hai rovinato la mia uscita teatrale!- sorrido sotto i baffi, è un vero deficente -Dico, ti ricordi che stiamo nella stessa casa vero?- lui fà spallucce a và nella sua stanza a fare non sò cosa, dopo un pò sento della musica però.
Io mi chiudo nella mia, apro la valigia, non ho portato niente di carino, le cose che metto per le feste sono troppo provocanti, ed io non lo voglio provocare, o forse si?
Dopo ore che rimugino sui miei vestiti prendo degli short, quelli messi quando mi ha baciata, una maglietta comprata in Transilvania, con un sorriso con i denti di Dracula e poi scritto " A smile of Transilvania" adoro questa maglia, è simpatica, rossa e sexy al punto giusto.
Lego i capelli in una treccia che ricade sulla schiena, e preparo la borsa.
Alle otto quando sto per uscire dalla mia camera qualcuno bussa, apro la porta, è Zayn, su un monopattino, lo guardo con le sopracciglia arcate e un grosso punto interrogativo sul viso -Visto sono puntuale! Salta su- rido e mi metto dietro di lui, automaticamente le mie mani si stringono sui suoi fianchi, mi sento tremare, e sento che anche lui freme un pò.
Arriviamo in cucina, dove la tavola è apparecchiata perfettamente, e una rosa sta su quello che dovrebbe essere il mio piatto.
Mi fà sedere come solo un vero galant'uomo potrebbe fare, poi leva le clonche d'argento dai piatti per rivelare... Pizza. Il mio stomaco fà una capriola, - Mi aspettavo qualcosa di più!- esclamo con malizia, lui sembra offeso -Ei, io non sò cucinare e se ti avessi portato fuori comunque pizza avremmo mangiato- rido e comincio a mangiare, e non sò come mai, quella mi sembra la pizza più buona mai mangiata in tutta la mia vita.
I nostri sguardi si incrociano spesso, ci sorridiamo e facciamo una conversazione civile, poi una curiosità mi balena in mente, il fatto è che tutto mi sembra così romantico e non mi sembra nemmeno da lui -Come mai tutto ciò?- gli chiedo indicando il monopattino e la rosa, lui sorride imbarazzato -E per chiederti scusa, mi sono comportato da stronzo in questi ultimi tempi, e tra poco tu vai via, voglio che tu abbia un bel ricordo di me- mi mordo l'interno delle guance, l'unico bel ricordo che ho di lui, è quel bacio, così bello e così inaspettato, e allora lo faccio mi alzo e corro verso di lui, lo bacio, tenendogli il mento fermo tra le mie dita, per un attimo mi sento l'uomo della situazione, e lui probabilmente si sente la donna, perchè poco dopo, solo il tempo di assaporare le sue labbra e non la sua lingua si allontana, -Come fai a non capire...- sussurra, mi sento la rabbia montare dentro -No ho capito tutto! Io non ti piaccio, tranquillo tra due settimane sarà tutto finito e io tornerò a casa, e poi tu quando verrai in Italia potrai fare cambio, potrai andare da Veronica e farti cullare dalle sue grosse tette!- non sò nemmeno da dove mi sia uscita questa frase, piena di rabbia, rancore e tette. La mia espressione di fatto trasmette stupore puro, la sua invece è indecifrabile, mi guarda negli occhi -Non capisci che è proprio questo il problema?- lo sprono a continuare -Tu tra poco tornerai in Italia, tu mi piaci Giulia ed io... Soffrirò già quando andrai, pensa se ti baciassi o se tra noi succedesse qualcosa- mi sento una merda, non avevo assolutamente pensato a questo, sono stata un egoista, eppure il mio cuore si sente più leggero, e sà già che Zayn non è un codardo.
Infatti poco dopo si avvicina e mi bacia, stavolta è un bacio disperato, mi tiene con una mano la schiena stringemdomi a lui e con l'altra la nuca, mi sento sciogliere sotto il suo tocco, è il massimo. Le mie braccia sono penzoloni inizzialmente, poi però una gli accarezza il viso e l'altra si poggia sul suo petto, sento il suo cuore battere fortissimo il suo respiro pesante. Il mio cuore batte insieme al suo, il mio respiro è un tuttuno col suo.
***
Mi sveglio nel letto di Zayn, come quando mi ero addormentata lì ubriaca, adesso però sono nuda, le mie gambe sono intrecciate alle sue, lui mi tiene stretta come se non volesse farmi scappare e io lo guardo meglio, è davvero stupendo. I ricordi della notte scorsa mi piombano nella mente facendomi arrossire, mille sospiri, baci roventi e carezze in posti inesplorati. Abbiamo fatto l'amore, ho fatto l'amore con una persona che non è Giorgio e non sono triste per questo, al contrario, mi sento felice.
Ma poi la mia felicità evapora, l'imminente data del mio ritorno a casa piomba su di me. Zayn ha ragione, questo è uno sbaglio, soffriremo entrambi.
 
Nda: Recensite per favore, voglio sapere che ne pensate. Anche se la mia storia non sembra suscitare tanto interesse ma sono solo all'inizio.

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Capitolo 6
*** Dubbi e nuovi arrivi ***


 
                                                                                                             Dubbi e nuovi arrivi         
System Of a Down, quanto li amo, e adesso sto proprio ascoltando un CD con Zayn, siamo distesi sul divano, abbiamo le mani incrociate, dovremmo anche uscire con gli altri ogni tanto, ma non ci riusciamo, vogliamo passare del tempo solo per noi. Noi, io e lui, nient'altro.
Il tempo che prima passava lento quando volevo tornare a casa adesso passa a una velocità esasperante, e se prima io e lui passiamo un momento meraviglioso insieme poi uno dei due si deprime.
Ho un sacco di foto, non faccio altro che scattarle, la mia preferita, quella che guardo sempre è che mi fà venire le lacrime agli occhi è già nel mio portafoglio. 
Io sto ridendo e lui mi tiene per non farmi cadere, mi guarda sconvolto con un misto di divertimento però, è così bella così spontanea. Stavo per scattarla e poi mi è venuto da ridere, ed ecco il risultato.
-Che vuoi fare stasera?- la voce del mio... Emh ragazzo? Gemello? La voce di Zayn insomma mi distrae dai miei pensieri, alzo le spalle e lo guardo, lui mi fissa e le sue labbra mi sorridono aspettando una mia risposta, -Non saprei, voglio stare con te- lui ride e torna ad ascoltare la musica.
Da quando ci siamo baciati, appena cinque giorni fà, abbiamo fatto di tutto in giro per la Grande Mela, siamo andati per negozi, a pattinare, al cinema, a mangiare fuori, al lago, a fare un Picnic e tante cose belle, romantiche ma sopratutto divertenti.
Zayn è un ragazzo che può sembrare arrogante, ma poi mostra il suo vero carattere, è simpatico e mi fà ridere un macello.
Mi ha improvvisato una bomba in salotto, o mi canta le canzoni di uno dei miei gruppi preferiti, gruppo che lui odia e che ha cominciato ad ascoltare solo per fare un piacere a me.
Ringrazio Paolo, che non è partito per il gemellaggio e io sono andata al posto suo.
Perchè qui, a New York io sono felice.
Ancora per non sò quanto.
La giornata passa lenta e densa come un olio. Io e Zayn evitiamo di parlare, guardiamo la tv, ascoltiamo musica e ci baciamo. Nessuno di noi vuole che la nostra conversazione finisca per sbaglio in un terreno minato, la mia partenza.
Il campanello squilla, vado io ad aprire e mi ritrovo davanti una ragazza dai lunghi capelli biondi, mi guarda con un espressione schifata, forse perchè indosso solo una felpa di Zayn.
Entra senza dirmi nulla, io la seguo un pò sconvolta, ma appena vedo come si abbraccia col MIO Zayn, anche parecchio scocciata.
-Giù, lei è RoseMary, una mia... amica- la parola amica, esce strozzata dalla sua gola. Come se fosse stata la prima venuta in mente, potre incenerire qualcuno, o meglio voglio incenerire qualcuno, quella ha le braccia intorno al collo di Zayn e lui non sembra fare tanti complimenti anzi le stringe la vita con fervore.
Mi infilo i miei Jeans ed esco, gridando -Salutatevi come si deve!- ok forse sono stata un pò isterica, oh magari solo gelosa, ma lui fà il pazzo se anche solo Luca mi abbraccia, e Luca è il mio migliore amico, e questa invece chi diavolo è??
Arrivo nel parco vicino casa mi seggo su una panchina e ascolto la musica, l'unica che mi rilassa, e stranamente il mio pensiero và a parare sull'immagine di Giorgio, quei suoi occhi azzurri, quei capelli chiari, il modo terribile in cui mi ha lasciato dopo quasi cinque anni di relazione, eravamo cresciuti insieme, una lacrima mi scende dall'occhio, come ha potuto trattarmi così?
Moments dei One Directione mi risuona nelle orecchie, già vorrei essere la tua voce, il tuo respiro, la tua ragione per vivere.
Ma guesta canzone a chi la dedico a Zayn o a Giorgio?
A chi dei due darei tutto? Ho già dato tutto a Giorgio e ho ricevuto solo un calcio in faccia, a Zayn ho dato meno di niente, è troppo tardi per affezzionarmi, mancano appena otto giorni alla mia partenza, mi sento mancare l'aria al solo pensiero, alzo lo sguardo, il cielo è limpido, i bambini intorno a me gridano, e quallcuno si siede accanto a me.
Mi volto, è Zayn, -Sapevo saresti venuta qua- mi dice, almeno tre volte dato che ho le cuffie, decido di spegnere l'Mp3, forse questo è stato troppo per me, una storia di cinque anni e poi una convivenza decisamente forzata.
Ma appena incrocio i suoi occhi, capisco che di sbagliato non c'è niente, mi accoccolo sul suo petto, lui mi stringe a se e mi bacia una tempia, la felpa che indosso e grande e morbida, e poi è dei Guns.
Mi scompiglia i capelli, una cosa che vuole essere affettuosa, ma che odio, ci perdo tempo a sistemarmi la frangia, mica ho i capelli alla "ho preso la scossa"come lui. Ma non ho il tempo di dire queste parole che lui mi anticipa -Hai problemi con Nina?- il mio cervello deve prima carburare chi sia Nina, poi finalmente ci arrivo, è semplicemente la bambolona bionda, tutta labbra e tette, faccio spallucce -No figurati- anche se in realtà vorrei mangiarmela viva, -Che rapporto avete voi due?- domando fingendo indifferenza -Stavamo insieme- è la sua odiosa, patetica e incredibie risposta, lo guardo con occhi sgranati e probabilmente furia omicida negli occhi -Tranquilla ma ora siamo solo amici, ha solo bisogno di una casa per un paio di giorni- sputa come per giustificarsi, mi sciolgo dal suo abbraccio, e lo continuo a guardare, i miei occhi chiari probabilmente inniettati di sangue, anche se le mie labbra sorridono -Ok- mi alzo senza dire altro e vado a casa, con Zayn alle calcagna.
Appena entriamo la tizia ha apparecchiato per due per la cena con tanto di candele, mi volto verso Zayn -Solo amici eh?- lei sembra sorpresa, e con voce del tutto innocente chiede -Chi è questa?- il suo accento è fortemente inglese non americano, lo chiede come se poco prima non ero stata io ad aprire la porta -Maga Magò!- esclamo con falso entusiasmo e mi vado a rintanare in camera. 
Zayn non sale, probabilmente sta cenando con la sua amichetta, sento le risate e il tintinnio dei bicchieri.
Scendo giù lentamente perchè sono stanca, ok è per origliare, ma non lo dite a nessuno.
-Allora chi è questa ragazza Zayn?- lui annaspa e arrossisce, non faccio a meno di pensare "Quanto è tenero", ma ora con ansia aspetto la sua risposta, una linea immagginaria tra la mia vita e la sua morte.
-è la ragazza che vive con me per il gemellaggio- il mondo mi crolla addosso, sto per tornare in camera quando gli sento dire -E credo anche di essermi innamorato di lei- adesso ho un sorriso che va da un precchio all'altro, la ragazza parla ma io non la sento, ho solo tanti cuoricini che mi fuoriescono dalle orecchie, dagli occhi, dal naso, da tutti i pori, sconci e non.
Zayn, innamorato, me! Queste tre parole mi fanno battere il cuore a mille.
Mi metto a letto ma non riesco a dormire, quando finalmente riesco a chiudere gli occhi bussano alla porta, strano di solito Zayn non bussa, -Chi è?- sento la porta aprirsi -Mago Marlino!- sorrido sotto le coperte,ancora su di giri per quello che ho sentito prima, -Sai che Merlino e Magò si odiano?- gli domando sarcastica, sento le molle del letto abbassarsi e ritrovo immediatamente le sue labbra sulle mie -Sei ancora arrabbiata?- non riesco a distinguere il suo viso ma la luna illumina appena i suoi occhi, squoto la testa -No Zayn, ti sei divertito con La tua Amica- enfatizzo le ultime parole, lui ridacchia -Abbastanza- lo schiaffeggio, prima di farmi uscire dalle labbra -Ti amo Zayn- tutti i dubbi che avevo il pomeriggio sono scivolta via, scoprendomi tremante e innamorata, di quel ragazzo arrogante e tenero da impazzire, lui sorride lo sento perchè le sue labbra sono sull'incavo del mio collo, -Anche io ti amo Giù- mi sciolgo letteralmente, e mi faccio trasportare dai suoi baci e dalle sue carezze, che si fanno sempre più intime e meravigliose.
Che mi travolgono nella vera essenza dell'amore, la fusione tra due corpi e due anime.
 
Nda: Nuovo capitolo. Che ne pensate? Da qui in poi per me è difficile descrivere esattamente ciò che è successo ma ci proverò, buona continuazione **

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Capitolo 7
*** Tutti i sogni prima o poi finiscono...Forse ***


                                                                                                           Tutti i sogni prima o poi finiscono...Forse
 
Quella è seriamente rimasta in casa di Zayn, io amo lui e lui ama me, ma lei mette a rischio la mia sanità mentale.
Stanno insieme scherzano e poi lui mi viene a coccolare, ma si vede lontano un miglio che lei lo vuole per se.
Vado in giardino, Zayn sta levando le foglie secche, dice che così si rilassa, comincio a schiacciarne alcune, il rumore che fanno dà soddisfazione, lui alza lo sguardo e mi sorride, il suo sorriso è così, unico, immenso e... ok devo smetterla di essere così smielata -Ei- ricambio il sorriso, posa il rastrello con cui sta lavorando e mi viene vicino.
Mi stringe a se e lo sento sussultare, mi scosto un pò e guardo il suo viso, -Zayn... Che succede?- lo vedo vacillare, non vuole dirmi che ha, ma non può essere seriamente convinto che io lo lascì lì a piangere come un bambino.
Continua a non parlare, i suoi occhi dorati sono comunque colmi di lacrime, -Zayn?- domando di nuovo, mi da un bacio, un bacio umido e tenero, un bacio come non me l'aveva mai dato -Domani andrai via- cazzo non ci pensavo, è già domani, la mia valigia non è ancora pronta, non ho salutato gli altri ragazzi, non ho assolutamente fatto nulla, fino ad ora è stato come vivere in un sogno, non credevo che prima o poi la sveglia suonasse.
Non riesco a dire nulla che non sia -Ah si, c'è una festa a casa di Lou- lui annuisce e si volta per continuare a pulire il giardino, gli stringo i fianchi con le braccia -Andrà tutto bene-  gli sussurro, anche io con le lacrime agli occhi, entro dentro casa e vado a sistemarmi per la festa.
Ho messo un vestito nero a tubino, e delle decoltè nere, sembro in lutto e forse lo sono sul serio, ho raccolto i capelli appena scendo in cucina c'è Nina tutta in tiro, io nella mia innocenza le domando -Esci?- lei ghigna -Oh si Zayn mi ha invitato alla vostra festa d'addio- non sono pazza e sono convinta di aver visto in lei troppa felicità nella parola ADDIO.
Zayn arriva con una faccia da funerale, io sono contenta, non caga lei ma riserva a me un sorriso radioso -Sei stupenda- gli sorrido e lo abbraccio, anche lui è bellissimo, ha abbandonato i soliti jeans strappati per un paio di pantaloni neri stretti, e e solite felpe enormi per una camicia bianca a maniche corte, niente giacca o cravatta, non esageriamo, i suoi capelli sono perfetti, quel ciuffo che và verso destra è fantastico, mi sciolgo solo guardandolo.
Zayn ci fà cenno di seguirlo, a me tiene la mano e io sento Nina ribollire dentro, sembra una teiera, il suo vestito rosso, scollato e supersexy è stato ignorato da Zayn.
In macchina c'è silenzio tranne per la musica che esce dallo stereo, musica italiana, Vasco, Zayn canticchia azzeccando quasi tutte le parole, che dolce.
Arriviamo da Lou una casa enorme, siamo puntuali, altra gente arriva insieme a noi compresa Claudia che mi abbraccia contenta, ditro di lei Isabel, abbraccio anche lei è una ragazza dolcissima.
Entriamo tutti insieme io cerco Luca e Zayn non molla un attimo la mia mano, Nina in compenso gli sta incollata alle costole, odiosa.
Appena vedo Luca mi allontano, mi volto un attimo verso Zayn che mi sorride. 
-Ma chi è quella fregna che sta con Zayn- è questo il saluto di Luca, lo abbraccio e gli stringo la mano -Lo sai che ti adoro ma quella fregna come la chiami tu è la ex di Zayn e io la odio- lui scoppia a ridere e ci incamminiamo verso un gruppo di altri ragazzi dell'universita con i rispettivi italiani -Bè se le sceglie bene le ragazze- mi volto e non lo vedo più, sarà andato a prendere da bere, Nina parla con Ash, quindi per il momento tutto ok. 
Sto per un pò a parlare con Adam e Isa, ma poi i bisogni chiamano, chiedo indicazioni a Lou che sorridendo mi indica il piano di sopra, in fondo a sinistra, il bagno è sempre in fondo a sinistra, è anche inutile chiederlo ormai.
Entro nel bagno, enorme come il resto della casa, con tante boccettine che da brava italiana analizzo una per una.
Mi metto un pò di Miss Dior, profumo fantastico a mio parere. A casa ce l'ho anche io, ma non l'ho portato qui.
Faccio i miei bisogni ed esco dal bagno, una donna ride, ha una bella risata, cristallina.
Passo davanti la porta dalla quale proviene la risata, -Nina- mi fermo di botto, quella voce che ha sussurrato quel nome è la stessa che in questi giorni mi ha detto ti amo.
Nella mia testa balenano momenti, i miei occhi si riempiono di lacrime, 
" Stavo pulendo i piatti, un bicchiere si ruppe e il sangue comincio a uscire dal mio dito, mi ero ferita cogliendo i cocci, lui però arrivò in quel preciso istante, mi prese la mano dolcemente, mi ci spruzzo del succo di limone e mi mise un cerotto, mi riempì di baci e mi disse che mi amava, mi sentivo la migliore, la più bella, mi sentivo sua".
Spalanco,  la porta della stanza e trovo Nina a cavalcioni su Zayn intenta a baciarlo, mentre gli tiene i polsi fermi sopra la testa.
Li guardo shifata -Potevi almeno aspettare la mia partenza- gli volto le spalle non prima di sentire Nina cadere con un tonfo sul pavimento, e lui che mi urla dietro -Giulia! Dove cazzo vai fammi spiegare!-.
Ma io non lo faccio spiegare, prendo la macchina, le chiavi le avevo io in borsa, e pur non avendo la patente, almeno non per guidare in America, torno a casa, mi chiudo a chiave, piango in posizione fetale sul letto, lo sento rincasare poco dopo, batte sulla porta, minaccia di buttarla giù, ma non lo fà, semplicemente poco dopo va via, lo sento litigare con Nina, la butta fuori di casa, questo nonostante la situazione mi dà un pò di sollievo.
Non dormo tutta la notte, sistemo borsa e valigia, esco dalla stanza solo quando sono sicura che lui dorme, sento il sue leggero russare.
Mi faccio la doccia, l'acqua calda mi fà sciogliere in lacrime, avevo fatto la doccia insieme a lui pochi giorni prima là dentro.
Alle quattro in punto di pomeriggio esco fuori, mi trascino la valigia, esco fuori ma lui mi segue, ha gli occhi gonfi, la stessa maglietta che aveva il giorno del parco, -Dove stai andando?- mi urla contro quasi disperato, -Aspetto un taxi- la voce fredda che esce dalla mia bocca non sembra nemmeno mia, e lui se ne rende conto perchè mi guarda stranito.
Senza dire altro prende la mia valigia e la carica in macchina.
-Sali!- ordina, anche se vorrei andarmente, lo seguo e salgo in macchina.
Il viaggio dura poco ed è silenzioso, accendo la radio, "Le tasche piene di sassi" di Jovanotti riempie l'auto. Mi viene da piangere, ma per fortuna arriviamo in aereoporto.
Già ci sono tutti, è ill momento tra poco andrò a fare il Check- In, stringo tutti gli americani in un abbraccio, ci scambiamo contatti di facebook, twitter ed msn, ci vedremo tutti il prossimo anno, il mio cuore è a pezzi.
Mi giro e sto per raggiungere Claudia e Luca, ma qualcuno mi ferma, è Zayn, contro il mio volere mi stringe a se, sento il suo cuore battere forte, lo guardo sta piangendo, -Fidati di me Giù, non è come può sembrare, è stata lei, io cercavo di levarla ma...- gli chiudo le labbra con la mano, -Shh Zayn, mi mancherai- gli dò un bacio sulla guancia e mi allontano correndo, ma proprio prima di sparire mi giro verso di lui, lui è ancora in lacrime, le braccia lunghe accanto ai fianchi -Ci vediamo il prossimo anno!- gli grido, vedo i suo sorriso illuminarmi, non so se credergli, ma ho un anno per riflettere, tra un anno lo rivedrò, e al solo pensiero sorrido e l'aereo non mi fà più tanta paura, si lo amo. E lo amerò sempre, Nina o non Nina.
 
Nda: Questo è stato ill capitolo più difficile da scrivere, scusate se non è il massimo ma troppi ricordi mi si sono scaturiti. Recensite per favore vi sto donando un pezzo di cuore
-Luna

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Capitolo 8
*** Fratelli e relazioni ***


                                                                 Fratelli e relazioni                                                                       
 
Italia, Milano.
Già appena sono scesa in aereoporto avevo il magone in gola.
Mi sento uno schifo. Forse adesso tutto andrà bene, o tutto andrà male. 
Appena tornata a casa mia madre mi ha stritolato, mio padre stava per mettersi a piangere, mio fratello non mi ha cagata di striscio, non che questa sia una novità.
In fondo lui non mi caga mai, ma so che sotto, sotto mi vuole bene.
è già da una settimana che sono a casa, non ho completamente sentito Zayn, entro sempre su facebook, su twitter ma lui non c'è mai. Poi tra studio, amici e famiglia non sono riuscita completamente a rintracciarlo.
Mi sento così vuota, mi aspettavo che l'ultimo giorno insieme sarebbe stato unico, magnifico e speciale.
Certo è stato unico, unico perchè lui si stava rotolando sul letto con la sua ex. Io sono destinata a questo, destinata all'essere tradita per le ex. Ex di merda ma perchè esistete?
Sto gironzolando per casa, i miei sono a lavorare, mio fratello Andrea è chiuso nella sua stanza, tanto per cambiare, non so esattamente cosa faccia, ha diciassette anni, ma come vita sociale zero tagliato. Anche se ultimamente mi sembra che la mia vita sociale sia minore della sua.
Entro in camera di mio fratello, è davanti al pc con le cuffione, probabilmente sta ascoltando qualche gruppo metal, metal duro e puro, come faccia a sopportarlo non lo capisco.
Ma almeno ha le cuffie, perchè quando si mette lì a suonare la chitarra elettrica sembra che stia uccidendo un gatto col mal di pancia.
Mi distendo sul suo letto sbuffando, e finalmente, non so come, sembra accorgersi della mia presenza.
Si leva le cuffie e come immagginavo ne esce una canzone, ma non riesco a riconoscerne ne strumenti ne voce. 
-Che c'è?- mi domanda brusco, mi sorride però appena vede il mio sguardo triste, gli occhi gonfi di pianto e la bocca piegata in una strana smorfia.
-Tutto ok?- mi domanda di nuovo con più garbo, lo guardo negli occhi, i miei azzurri i suoi grigioverde. Ha degli occhi molto belli l'ho sempre pensato ma non gliel'ho mai detto.
Senza rendermene conto gli racconto tutta la storia di Zayn, piango mi dispero, sussulto e lui mi fissa stranito, come se fossi impazzita, e in effetti tutti i torti non ce li ha.
Appena finisco mi aspetto che mi prenda in giro, che scoppi a ridere, non so nemmeno per quale motivo mi sono sfogata con lui.
Invece fà una cosa che fino a poco tempo fà credevo impossibile. Mi abbraccia. Vi sembrerà strano, io amo mio fratello e lui ama me, ma e nostre dimostrazioni d'affetto non sono mai state molto, come dire, esplicite.
Non mi dice niente, mi culla solo tra le sue braccia, è più piccolo di me, ma è più alto e più forte, mi sento protetta, mi sento al sicuro.
Appena ho finito di sussultare per il pianto mi molla -Hai finito?- annuisco asciugandomi l'angolo dell'occhio e tirando su col naso.
-E sto Zayn deve venire qui?- annuisco in silenzio, mio fratello si rimette le cuffie e lo sento sussurrare -Bene, sarà divertente- non mi caga più, ma io resto lì sul suo letto a rotolare e poi in seguito a giocare alla play. Mi sento al sicuro in quella stanza. Anche se la puzza di piedi di adolescente impregna i muri.
 
***
Un messaggio, un solo sms, no nemmeno quello.
Ogni volta che il mio cellulare vibra, io corro stile Bolt per vedere se è Zayn, ma ovviamente, non è mai lui.
Ma non dovrei essere io quella incazzata che non si fà sentire? Non dovrebbe lui chiamarmi e implorare il mio perdono?
No ovviamente niente di tutto questo.
Lo rivedrò tra undici mesi, UNDICI! Qua mi vogliono morta, io non ce la faccio ad aspettare undici mesi, quanti giorni sono undici mesi?
Non riesco nemmeno a contarli.
Squilla il telefono, non guardo nemmeno chi è.
-Oi- la mia voce potrebbe somigiare a quella dello zombie della famiglia Adams
-Ciao meraviglia- è Luca, la sua voce sembra, imbarazzata il che è strano, non può essere imbarazzato mentre parla con me.
Capisco che c'è qualcosa che non và
-Lu tutto ok?- gli domando mettendomi seduta sul letto con le gambe incrociate.
Lo sento farfugliare, cerca delle scuse, delle vie di mezzo. Il mio cuore batte fortissimo, sento la lingua gonfia e la gola secca, non riesco a parlare.
Mi sto cominciando a preoccupare.
Mi metto a gridare cose incomprensibili per farlo sbloccare finalmente mi riesce a dire
-Entra su FB vai sul profilo di Zayn, ci vediamo stasera alla festa-.
Mi chiude i telefono in faccia. Festa? Quale festa? Non voglio andare a una festa, non ne vedo il motivo.
Entro subito su Facebook, non guardo nemmeno le notifiche, vado subito nel contatto di Zayn Gurman, e lo vedo, lì scritto a lettere nere su sfondo bianco.
Tatuate per sempre nel mio cuore.
Zayn Gurman ha cambiato la sua situazione sentimentale da single a impegnato.
Le lacrime cominciano a scendere, non mi riesco a trattenere, sono andata via solo da un mese e lui già mi ha sostituito. Certo con Nina.
Che stupida che sono stata, speravo che sarebbe andato tutto bene, tutto meglio.
Per distrarmi mi guardo le richieste di amicizia, chatto un pò. Tutti mi chiedono per la festa di stasera, io non cago nessuno.
Poi guardo le notifiche, foto dove gli americani mi hanno taggato e così via,  Ogni foto che vedo mi fà venire il magone.
Ultimamente mi sciolgo in lacrime troppo facilmente.
Mi Arriva una richiesta, la apro.
Il mondo si ferma, non so se ridere o piangere.
Zayn Gurman sta chiedendo a Giulia Freschi di avere una relazione.
Non accetto, non subito.
Non si è fatto sentire per un delirio di tempo e adesso mi mette nuda e cruda la verità su facebook. Stiamo insieme?
Ma l'ha deciso lui?
Ovvio che io voglio stare con lui. Ma Nina? Nina di merda ma ci doveva essere per forza?
 
-Ecco qua i capitolo numero 8. Oddio già 8? Geniale. Questo è stato più un capitolo di stallo. Nel prossimo capitolo vi presenterò il famoso Giorgio. Giulia deciderà di andare alla festa!
Luna <3

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Capitolo 9
*** Giorgio ***


                                                                   Giorgio
 
Sono distesa nel mio letto, sono ancora un pò confusa.
In fondo non capisco cosa pretende che io accetti la relazione? Anche se lui non si è fatto completamente sentire?
E' sabato sera e sto rimanendo a casa, anche se tutti vanno a questa festa del cavolo.
Non ho capito nemmeno di chi è, se è un compleanno o una festa fatta così.
I miei sono usciti, ogni Sabato vanno da amici a giocare a Poker, e quello che perdono lo mettono in una cassetta, così si pagano i viaggi in estate, l'anno scorso sono andati a Lampedusa per una settimana, io e Giorgio siamo rimasti tutto i tempo a casa, soli, come due sposini.
Era stato bellissimo, ma ora che ci penso non è niente in confronto alla convivenza con Zayn, quella è stata seriamente perfetta.
Sento il campanllo suonare, sono sola in casa, non mi va. Dovrei scendere e aprire.
Al quinto squillo mi alzo, scendo le scale ad una lentezza esasperante, mentre il campanello continua imperterrito.
Apro la porta e mi ritrovo Claudia davanti, è vestita con un vestitino rosso e dei tacchi vertiginosi neri, i capelli ricci sollevati, gli occhi circondati di nero, è bellissima, come sempre.
Guarda me con un sopracciglio alzato -Hai intenzione di venire alla festa con una maglietta logora e le mutande di mia nonna?- senza aspettare invito entra, e si piazza davanti lo specchio.
Si ripassa il rossetto, sto per dire che non vado alla festa, ma non appena cerco di aprire bocca mi prende per mano e ci ritroviamo in camera mia.
-Non voglio sentire le tue scuse. Non esci da non sò quanto e alla festa senza te non ci vado! Mi vuoi fare sprecare questo vestito?- la guardo e sorrido, lei prontamente mette un dito nella mia fossetta sinistra, come fà da quando abbiamo quattordici  anni. Io le cerco di mordere il dito.
Apriamo il mio armadio,  ne prendo un vestito a fascia, con la gonna a palloncino blu polvere, semplice, ma molto bello.
L'ho comprato a New York in un negozietto sulla tredicesima strada.
Metto dei sandali con la zeppa e lascio i capelli liberi e ondulati. Mi trucco leggermente e sono pronta.
Quando mi guardo allo specchio sono felice non mi sentivo così bella da una vita.
Saliamo in macchina da Claudia e arriviamo nel villone di Jessica, una ragazza piena di soldi e con la puzza sotto il naso, non è che mi vada proprio a genio, ma le sue feste sono le più IN e venire invitata è un privilegio che in pochi hanno.
Davanti il garage c'è Luca che ci aspetta. Appena ci vede resta incantato, ma io sò che resta incantato per Claudia, è veramente bella, come forse non lo è stata mai.
Entriamo dentro casa tutti e tre a braccetto, salutiamo gente, e io vado subito a prendermi una birra, già mi manca la tranquillità della mia camera.
-Riconoscerei quel sedere tra mille- e io riconoscerei quella voce tra mille, chiudo gli occhi, sospiro, conto fino a dieci e mi volto.
-Ciao Giorgio- la mia voce esce sicura, ma il mio cuore aumenta i battiti in maniera indecente.
E' bello, come sempre, i capelli biondo scuro, i grandi occhi azzurri circondati da ciglia lunghe. La barbetta incolta che gli circonda le labbra morbide.
Vestito casual, con jeans e camicia leggermente aperta sul petto, l'orecchino all'orecchio sinistro e il pearcing al sopraciglio, e quel sorriso strafottente che gli fà creare una fossetta nella guancia destra.
Non l'avevo mai visto così attraente come ora.
Un sacco di ricordi mi vorticano nella mente, e sento l'anulare della mano sinistra vuoto e allo stesso tempo pesante.
-Hey Giulia, sei tornata vedo?- lo guardo scettica e sorseggio la birra, in realtà mi ci aggrappo come se fosse la mia linfa vitale.
-A quanto pare- rispondo con freddezza. come a dire, "Sei un idiota, non sono mica un fantasma".
Lo vedo sorridermi, un sorriso che mi ha fatto sciogliere milioni di volte, si prende anche lui una birra, una Ceres rossa, esattamente come me.
-Dai andiamo fuori ti offro una sigaretta- lo guardo sospettosa e lui lo percepisce -Andiamo Giù, ho vent'anni e ti sto solo chiedendo di fumarci una sigaretta insieme, no te procupe- rido per il suo spagnolo improvvisato e lo seguo.
Ci sediamo sotto il portico sugli scalini, non mi è mai importato molto dei vestiti, se Claudia mi vedesse in questo momento mi picchierebbe.
Mi abbraccio le gambe con un braccio e lui mi accende la sigaretta che tengo tra le labbra.
Il suo profumo ha un sapore dolceamaro, mi ricorda troppe cose e mi fà girare la testa.
Stiamo un pò in silenzio a fissare il vuoto, fin troppo spesso però i miei occhi scrutano il suo profilo, non riesco ancora a capire che genere di emozioni mi provoca.
-Allora... Zayn- dice cautamente, lo osservo e faccio un altro tiro di sigaretta -Cosa Zayn?- lui guarda la luna, quella luna che rende i suoi occhi limpidi e sinceri -Bè sembrate molto... Affiatati nelle foto- già  foto, su facebook ce n'è una marea. Anche le foto di quella prima sera al parco, quando mi ha spaventata e poi baciata per la prima volta.
-Lo credevo anche io prima che lo trovassi in posizione molto intima con la sua ex- è questo il bello di Giorgio, non ho mai avuto problemi a parlare con lui, di qualsiasi cosa, in qualunque momento.
Lui è l'unico a sapere che ho paura del buio e finchè non lo dirò a qualcun'altro non amerò mai nessuno come ho amato lui. Forse nemmeno Zayn. Perchè una parte di me sarà sempre innamorata di Giorgio.
Lui non mi risponde, ma leggo nei suoi occhi che si sente in colpa, mi mette un braccio intorno alle spalle e stiamo così in silenzio a fumarci la sigaretta.
Ogni tanto uno dei due ricorda un episodio divertente accaduto tempo fà, come quando una notte abbiamo scavalcato un cancello e la polizia ci ha beccato, quel giorno non era stato molto divertente, ma il ricordo è esilarante.
Quando rientriamo sono passate ore, Claudia è seduta su un divanetto completamente ubriaca con le gambe su Luca, stanno lì a ridere come i coglioni e vedo che Luca vuole baciarla, ma non lo fà.
Perchè è così idiota?
Gli passo davanti e appena Cla mi vede urla -Giù!! Siediti con noi!- la sua voce è stridula, mi seggo accanto a loro e metto anche io le gambe su Luca, ormai le coppiette sono sparite in meandri nascosti della casa, mentre gli sfigati dormono ubriachi, Jessica non l'ho nemmeno intravista sarà con Paolo, il suo ragazzo, da qualche parte già dall'inizio della festa.
Giorgio è a bar, è poggiato al bancone e mi osserva sorridendo, parlare con lui come amico mi ha aiutato, anche questo mi mancava di Giorgio, il suo essere mio amico.
-Dove sei stata? Non ti vedo da ore- mi domanda curioso Luca, gli rispondo con la verità, io a loro non nascondo nulla -Ero con Giorgio.- loro conoscono la mia debolezza per questo ragazzo, di fatto mi guardano, e leggo perfettamente la loro domanda muta, e rispondo a parole -Abbiamo solo parlato, di cazzate sopratutto- li vedo lanciare un sospiro di sollievo.
La serata si conclude così, tranquilla.
Claudia resta a dormire da me, è troppo ubriaca per andare a casa, e sua mamma le farebbe passare i guai grossi.
Ci addormentiamo nel mio letto, e per una notte non sogno.
 
Nda: Eccoci qua col nove. Che ve ne pare di Giorgio. E' un figo non ci posso fare niente!! Alla prossima, lasciate una traccia del vostro passaggio 
-Luna <3

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