The Most Wonderful Smile In The World

di GleekNewYorker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un misterioso Ragazzo. ***
Capitolo 2: *** LUI, Blaine Anderson. ***
Capitolo 3: *** Ti amo. ***



Capitolo 1
*** Un misterioso Ragazzo. ***


È inverno e come sempre fa un freddo cane, e quale stagione è più ideale per andare al Lima Bean per bersi buoni, bollenti e riscaldanti caffè?
Mi chiamo Kurt Hummel ho 18 anni e frequento l ultimo anno di liceo, sinceramente non vedo l ora di finirlo e potermene così fuggire a New York per diventare una stella di Brodway ma fin quando sono intrappolato in Ohio non mi resta che sognare il mio futuro al Glee Club o sorseggiando buon caffè in un bar. Come tutti i giorni ci vado dopo la scuola, per studiare fare i compiti e staccare un po’ il cervello dopo che tra lezioni e musica mi impegnano tutta la giornata. Mentre sto ordinando il mio caffè noto sul muro un cartello scritto in caratteri cubitali “Cercasi Personale”, lo sapevo che il mio amico Harry non che barista con cui avevo legato si era licenziato per la bassa paga…
Sinceramente non me ne curai molto e andai a cercare un bel posto appartato dove pensare alle mie cose, di tanto in tanto mandavo messaggini a Rachel Berry, una mia amica del glee club, e senza voglia sfoglio di tanto in tanto il libro di storia (la mia materia preferita proprio -.-). Sono assorto nei miei pensieri da studentello modello quando sento la porta aprirsi nonostante ci sia il forte rumore di sottofondo e alzo quasi spaventato lo sguardo e vedo entrare un ragazzo moro, molto carino, non abbastanza alto e con i capelli gellati, non ho la minima idea di chi possa essere visto che non lo mai visto qui, il tipo si avvicina al proprietario del bar parlano per 5 minuti e poi se ne va.
Quando esce dalla porta ritorno tranquillo ai miei impegni, come se non me importasse tanto del misterioso ragazzo…
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Anche oggi la stessa storia, scuola, glee club, compiti, studio, bar:
Quando entro mi dirigo subito per ordinare il mio caffè.
-         “Un caffè medio, perfavore?”
-         “Subito!” Mi risponde una voce molto chiara e decisa.
Quando alzo lo sguardo non credo ai miei occhi… è il ragazzo misterioso. E sul muro non c’è più il gigantesco cartello. Da vicino fa molto più effetto: Occhi color nocciola, pelle non troppo chiara, sorriso smagliante quasi da illuminare la stanza, questo mi colpisce subito non ho mai visto un ragazzo con il sorriso più bello.
-         “Tenga” Mi da il caffè molto educatamente e mi fa pagare il conto.
-         “Sei il nuovo barista immagino” Gli dico cercando di non sembrare troppo ficcanaso.
-         “Sì, sì” mi risponde ridendo e mostrando quel sorriso irresistibile a 20000 denti. “Blaine, mi chiamo Blaine” mi dice.
-         “Oh sì, io mi chiamo Kurt, spero di diventarti amico” dico senza sapere la minima idea di cosa dire o fare, e me ne vado al mio solito posticino appartato.
Sto studiando. Ma non riesco a stare attento ogni strofa del libro mi ritrovo imbambolato a fissare il Blaine misterioso. Nella testa mi rimbomba “Mi chiamo Blaine”, “Oh il mio nome è Blaine” non so più che fare non riesco proprio a concentrarmi tutto ritorna allo stupido ragazzo con gli occhi fantastici così decido di andarmene a casa sperando l indomani di non ritrovarmelo così gentile e carino a prepararmi il caffè.
 
 
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Salve a tutti, questa è la mia prima FF farà sicuramente pena, sarà molto ovvia e noiosa. Io ci ho provato,  non avendo molta fantasia non ho trovato trama migliore. Spero vi piaccia e accetto tutte le  critiche anche se saranno pessime.
 
Vi saluto e spero che continuate a leggere questa storia.
 
Lo so che è molto corta, ma essendo la mia prima e il primo capito è ovvio, andando avanti e se piacerà sarà più lunga :) - Rori :)

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Capitolo 2
*** LUI, Blaine Anderson. ***



 
Cosa può fare un ragazzo di 18 anni, di prima mattina, che deve svegliarsi perché non ha dormito la notte prima per il troppo studio, se non che andarsi a drogare di buon caffè?
Mi serve proprio, devo evitare di addormentarmi sul banco mi è già successo e non è piacevole ritrovarsi da Figgins che con il suo accento aramaico ti urla nelle orecchie.
Entro sperando di non rincontrare il misterioso Blaine dal sorriso capace di accecarmi visto che ho ancora gli occhi assonnati, visto che avrà più o meno la mia età non penso abbia il turno sarà a scuola (cerco di convincermi, perché deve essere per forza così…), ovviamente vado subito ad ordinare il mio caffè.
-          “Un caffè medio grazie”
-          “O subito” Mi risponde una signora molto posata e educata, anche lei nuova, non l avevo mai vista prima visto che conosco tutti i baristi.
Mi da il caffè e nel girarmi non potreste credere chi mi vedo davanti tutto allegro e agghindato..
-          “Ciao Kurt!” Un sorridente e vivace Blaine Misterioso mi illumina con il bianco candido dei suoi denti quasi finti dalla perfezione.
-          “Ciao Blaine Mis….” Oddio mi stava quasi scappando ‘Misterioso’ , un po’ imbarazzato aspetto che ordini il suo caffè.
-          “Bene, anche tu qui per risvegliarti con un forte caffè prima di cominciare la giornata?” mi dice ridacchiando.
-          “Sì e sono pure in ritardo, ma non ci posso rinunciare il mio corpo e il mio cervello hanno bisogno di caffeina per vivere al mattino” Dico ironicamente, quasi come se lo conoscessi da una vita.
Allora ci dirigiamo verso l uscita e in silenzio nessuno dei due chiede o dice semplicemente qualcosa, mi sento in imbarazzo questo inutile silenzio non dovrebbe esserci.
-          “Mh, quindi tu Blaine lavori qui solo il pomeriggio?” Chiedo dicendo la prima cosa che mi viene in mente.
-          “Sì, devo anche andare a scuola, essendo al 3° anno” Mi dice. Oddio è più piccolo di me deduco che ha 17 anni.
-          “Uh io vado al 4° invece, del Mckinley” Tutto convinto, come se lui ne fosse a conoscenza.
-          “La conosco, il mio Glee Club ha perso contro quello della tua scuola l anno scorso”
Glee Club? Ho sentito bene? Anche lui fa parte di un GLEE CLUB?
-          “Non dirmi che fai parte dei Warbler della Dalton” lo guardo con sguardo minaccioso da super curiosone.
-          “Esattamente, ora penserai, cosa ci fa un ragazzo della Dalton ricco sfondato che lavora in un bar?” ride a crepapelle, penso che mi abbia letto nel pensiero.
-          “Ma io non stavo pensando affatto a questo….” Se solo fossi stato più convincente non avrei fatto la figura del deficiente patentato. ‘Hummel, Hummel sei un disatro!’ mi dico tra me e me.
Di punto in bianco mi squilla il telefono.
“Kurt dove seeeeeeeeeeeei? Siamo già tutti entrati, muoviti!”
È Rachel che urla squarciagola.
“Sto arrivando!” Le dico allontanandomi il telefono dall orecchio per evitare di rompermi un timpano.
- “Scusa Blaine ma devo proprio scappare, alla prossima” E corro via senza sentire neanche la risposta del ragazzo più carino di tutto l’Ohio.

 
 
 
Sono indeciso se andare al Lima Bean sicuramente ci sarà Blaine Sorriso Smagliante Anderson, però non vorrei sembrasse una scusa per incontrarlo. Mi convinco a stare a casa e mi metto a studiare, mi si chiudono gli occhi non devo proprio ridrogare di caffè. Allora quasi costretto mi alzo , prendo la macchina e mi dirigo al bar. Appena arrivo noto subito il bellissimo Barista sempre con quel cavolo di sorriso che mi fa tanto impazzire. Non posso dire di essermi innamorato di lui, lo “conosco” da neanche due giorni diciamo che mi interessa solo, lo trovo affascinante e simpatico.
Ordino il mio caffè.
-          “Ciao Blaine!” Sfoggiando il mio sorriso più convincente ma non perfetto come il suo.
-          “Caffè medio?” Mi risponde tutto convinto.
-          “Certo Baby!” rido.
Pago il conto e vado subito a sedermi al mio solitissimo posticino appartato. Studio, almeno cerco di studiare, domani avrò la verifica della mia adorotissima materia preferita, storia (è molto ironico).
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“Kurt… mi dispiace disturbarti, ma dovremmo chiudere…”
Sentivo la voce di Blaine rimbombarmi nelle orecchie.
“Kurt, se fosse per me potresti stare qui a vita ma dobbiamo chiudere”
Fin quando apro appena gli occhi e me lo trovo accanto, sento il calore del suo sospiro molto vicino a me e sottovoce mi dice.
“Svegliati Kurt...”
Oddio arrossisco e mi alzo di soprassalto.
-          “Oddio scusa Blaine mi ero addormentato, sai storia non è una materia molto invitante” sono troppo imbarazzato non riesco neanche a guardarlo in faccia.
-  “ Non preoccuparti, su prendi le tue cose e usciamo, ho già sistemato tutto qui”
Usciamo dal bar, evito in ogni modo il suo sguardo, sentire la sua voce calda e intrigante mi abbastanza scosso. L’ ho sempre detto odio il silenzio e in questo momento tra noi ce n’è molto, anzi moltissimo.
-          “Comunque anche io faccio parte di un Glee Club, e abbiamo passato le provinciali” dico, come se volessi vantarmi del fatto che l ho battuto l anno scorso.
-          “Ah anche noi Usignoli, quindi dovresti far parte delle nuove direzioni no?” nonostante non ci sia niente di divertente in quello che stiamo parlando lui è sempre allegro e solare, e questa cosa mi piace molto, non ho mai conosciuto un ragazzo più vitale.
-          “ Sì sì, e senti caro Blaine hai già trovato la tua anima gemella?” cerco di sembrare meno interessato possibile.
-          “Non ancora il mio cuore è vuoto, nessuno ha ancora preso il posticino dentro di lui, e tu caro Kurt?”
-          “No, l ultimo e primo ragazzo di cui mi sono invaghito era etero fino al midollo e se l’è preso la mia migliore amica” non mi importa minimamente di quello che possa pensare dicendogli che andavo dietro ad un tipo…
-          “Ragazzo?”
-          “Sì, carissimo Blaine, sono dichiaratamente Gay!” cerco di ridere per non rendere la cosa troppo imbarazzante.
-          “Oh Piacere, signor Kurt Dichiaratamente Gay…?”
-          “Hummel”
-          “Io sono il signor Blaine Dichiaratamente Gay Anderson!” Continuava a sorridermi sapevo che era un ragazzo speciale il mio cuore batteva , batteva fortissimo. Continuammo a parlare per molto come se non sentissimo passare il tempo, come se non ci fosse un domani, a lui piace il football, segue abbastanza la moda e nonostante non abiti vicinissimo a me, neanche molto lontano. Lui è gay, lui è il primo ragazzo gay e single che incontro, è bellissimo, i suoi occhi, i suoi capelli nerissimi mi incantano, le sue labbra, le sue forti braccia, LUI. Al pensiero mi si illuminano gli occhi, ho speranze, tante speranze. Vorrei parlare per sempre con lui ma mio padre e Carol, dimenticavo che il ragazzo decisamente etero è diventato mio fratello perché io da deficiente ero convinto che se facevo stare insieme mio padre e sua madre io avrei avuto più shance con lui, si preoccupavano per me.
-          “ Io Blaine devo andare, è stato un piacere”
-          “Domani mattina vieni ancora a drogarti di caffè, almeno non mi lasci solo” Sfodera quel suo dannatissimo sorriso perfetto.
-          “Certo a domani!” gli ricambio il sorriso, salgo in macchina l accendo e dallo specchietto lo vedo che mi fa un gesto di saluto con la mano e parto.
 
Devo davvero correggermi, Blaine Anderson non mi interessa soltanto, lui è il primo ragazzo che mi abbia mai fatto battere così forte il cuore.


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Risalve, visto che il primo capitolo era molto corto ho scritto subito il secondo , uun po' più lungo. I prossimi con
l inizio della scuola li scriverò con un distacco di tempo più lungo.
A mio parere questo fa pena , però la trama è abbastanza carina anche se la mia fantasia è molto 
spenta, spero vi piaccia e che dire ? Alla prossima.

- Rori :3

 

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Capitolo 3
*** Ti amo. ***


La sveglia stava suona, mi alzo vado in bagno, mi lavo, mi pettino cerco di verstirmi meglio possibile e quando sono pronto e perfetto esco di casa... Bip bip bip.
 
Oh per l amor del cielo stavo sognando - la sveglia continuava a suonare e io guardando l ora balzai dal letto e corsi in fretta e furia a prepararmi - Non ero il massimo anzi non ero mai stato più disordinato di quella mattina e avendo uno speudo appuntamento con il mio "ragazzo dei sogni" questo mi urtava un po'.
Arrivo di corsa al Lima Bean quasi in tempo per non essere super in ritardo, entro cerco di notare tra tutta la gente tenta a drogarsi di caffè il mio Anderson: Non c'è! Lui non c'è  ed è strano visto che lui mi ha invitato a fare colazione con lui.  Mi preoccupo un sacco, non mi sembrava il tipo di persona da dare buca così alla gente. Vado a scuola ovviamente dopo aver aspettato il più possibile con la speranza di vedere sbucare da qualche parte la sua testolina gellosa,  Rachel nota subito il mio fare arrabbiato e deluso:
- "Kurt si vede un miglio che sei triste!" disse con voce da spicologa vissuta
- "io? Niente non ti preoccupare"
Mi lancia uno sguardo assassino alla Berry 
-" okkay okkay, non ti alterare ti dico tutto!" le sue orecchie diventarono pari a dumbo, ovviamente doveva assimilare ogni mia parola "è da qualche giorno che.... Mi vedo con un tipo" i suoi occhi si ulliminano "ti prego smettila di fangirlizzare! Comunque e oggi avevo un appuntamento e lui non si è presentato"
- " potevi chiamarlo no!?" dice con fare da sapientina
- "ecco è questo il punto non ho il suo numero, lavora al lima bean potrei chiedere se loro sanno il numero"
-" Kurt, sembresti un pazzo maniaco ...... E questo è così eccitante!! Presentati a casa sua, possilmente semi nudo e fatti valere, fagli pentire di non essere venuto all appuntamento!" 
Rachel mi faceva paura quAndo se ne usciva con certe storie
-"è inverno, e poi da dove ti vengono certe idee le sogni la not..."
Schuester, il nostro prof preferito nonchè Will direttore del glee club mi fece uscire prima perchè anche lui di nascosto aveva sentito tutta la storia e così mi precipitai al lima bean.
Non vedevo i capelli inconfondibili di Blaine e pensai subito che poteva essere stato rapito da alieni o dato in pasto ad una tribù cannibile cose assurde proprio.
Arriva il mio turno.
-"Salve, vorrei chiederle perchè Blaine Anderson non è di turno oggi..." sicuramente ero rosso fuoco dall imbarazzo
-"oh sì, mi ha chiamato stamattina è malato, ha la frebbre alta... Non dirmi che tu sei Kurt?"
-"sì sono io..."
- "stamattina mi sono dimenticato di avvisarti, mi aveva lasciato un messaggio per te, mi dispiace tanto"
Chiedo l indirizzo e corro subito a casa sua.  È enorme non ho mai visto una casa così grande e curata, per andare alla Dalton deve essere per forza pieno di soldi, prima di suonare il campanello ci penso un po' non so se mi frena l imbarazzo o la paura di trovarmi davanti i suoi genitori.
Mi faccio coraggio *dlin dlon* 
Aspetto un po' prima che qualcuno si degni ad aprire la porta.
- " Kurt!!"
-" ciao Blaine... Scusa ma non ti ho visto oggi e mi hanno detto che sei malato..." 
Non avevo mai visto un ragazzo più bello e perfetto con febbre e raffreddore, la sua voce più nasale era comunque bella e buffa, il naso dalla punta gonfia tendente al rosso da quanto se lo era soffiato, era adorabile e tenero, per non parlare dei capelli, ricci, mossi,  ne rimasi incantato senza tutto quel gel era un altra persona, sexy, provocante e irresistibile gli toglieva quell aria da perfettino figlio di papà ma comunque intrigante, e i suoi occhioni lucidi da bambino malato erano ugualmente dorati e luminosi. 
-"non mi dovresti vedere così" tira su con naso
-"non avendo il tuo numero, non ho potuto chiamarti quindi ho pensato di venirti a trovate chiedendo al tuo capo dove abiti... È da maniaco lo so..."
-"sei troppo adorabile, Kurt" e così che il mio cuore si fermó, per un secondo sentii un brivido. Io lo avamo e lui mi faceva sentire così bene, con quella disinvoltura e leggerezza con cui mi parlava io non potei resiste "i miei capelli sembro Medusa ...."
Gli diedi un bacio.
Non uno di quei baci sulla guancia che due amici si danno quando non si vedeno da una vita, proprio uno di quei baci che si danno ad una persona speciale, che si ama.
 
Lui prese il mio viso tra le mani e non sembrava per niente sorpreso o schifato, si staccó leggermente da me.
"Kurt, non ti vorrai ammalare..." disse con voce affannosa e sempre adorabilmente nasale
Le mie labbra si fiondarono una seconda volta sulle sue morbide e umide quanto bastava per farmi impazzire. 
Continuammo a baciarci mentre lo spingevo sul divano, mi dispiaceva lasciarlo sul luscio della porta così conciato.
Le nostre lingue si incontrarono e si intorcigliano una con l altra, quando  staccandosi delicatamente 
-"se ti ammali  Kurtuccio mio la colpa non è mia, che sia chiaro" sfoderava un sorriso di quelli perfetti, guardava le mie labbra.
 Cercó la mia borsa con una mano, ci Frugó dentro e prese il telefono, baciava me e con la coda dell occhio cercava di non sbagliare a scrivere il suo numero e facendo cadare il cellulare sulle mie gambe e riafferando il mio viso.  
Raccattai tutto e mi avviai verso l uscio, quando tornai  indietro per stampargli un ultimo bacio delicato ma comunque passionale , uscendo senza dire niente. Ero rosso, sentivo caldo troppo caldo ed  il freddo del rigido inverno mi dava una soave senzione di fresco e il mio cuore non smetteva di battere, guardai nella rubrica del telefono e ci trovai Blaine, gli feci uno  squillo.
 
 Appena salito  in macchina per tornare a casa mi arriva un messaggio:
'ti amo'
E senza esitare rispondo
'anche io
 
 
Starnutendo, accendo la macchina parto.
Kurt Hummel non era mai stato così contendo di ammalarsi
 
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ovviamente sarà un casino assurdo ma continuavo a fangerlizzare quando scrivevo.
Mi scuso per il ritardo di questo terzo capitolo, ma la scuola e gli impegni mi hanno rubato molto tempo.
Vi saluto <3
- rori

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