my sweet sixteen.

di itsabbie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «esprimi un desiderio,abbie» ***
Capitolo 2: *** «okay, magari non ero preparata proprio a tutto.» ***



Capitolo 1
*** «esprimi un desiderio,abbie» ***



Sedici anni. Uno dei più importanti traguardi per una giovane donna l’avrebbe definito mio padre. Tutte balle secondo me. Niente di tutto questo mi rappresenta: i vestitini, l’essere eleganti. Ma che figura ci avrebbe fatto una Jensen nell’invitare alla festa il giorno prima dei suoi sedici anni le figlie di un fornaio? Sono solo le uniche ragazze con cui riesco ad essere me stessa e che condividono i miei stessi interessi, niente di più. Non avrei notato di sicuro la loro assenza, con intorno tutti quei ragazzi e quelle ragazze con la puzza sotto il naso il cui unico interesse sono i vestiti firmati e il cibo raffinato.

Dopo aver sorriso per tre incessanti ore, sento che sto per crollare. Con passo furtivo mi avvio verso la mia stanza che sta al piano di sopra, senza farmi notare dagli invitati. Mi butto sul letto non preoccuparmi dell’acconciatura dei miei capelli, e le lacrime mi calano incessanti nel viso.
Non voglio tutto questo. Non l’ho mai voluto. Ho sempre voluto essere una ragazza normale, con delle amiche normali, che può sostenere ed amare i suoi idoli senza nessuno che glielo impedisca. Mio padre mi ha sempre fatto la predica riguardo al fatto che una ragazza come me deve concentrarsi solo sullo studio, non su cinque stupidi ragazzi che hanno 875986435743 ragazze intorno. Ma lui non sa di certo cosa si prova. Solo loro mi hanno dato la forza di sopportare tutto questo, con le loro voci perfette e rassicuranti. Mi sono innamorata, si, innamorata. Ma uno in particolare, uno. Non faccio a meno di pensarlo. E’ curioso, quando ho sentito per la prima volta una loro canzone, la sua voce mi ha fatto sentire le farfalle nello stomaco, nonostante non l’avessi mai visto e sentito prima. E’ qualcosa di più forte di me, ma quel ragazzo, Liam James Payne, mi ha rubato il cuore. Ma lui e’ fidanzato. Beh, chi non conosce la perfetta danielle peazer? La invidio più di ogni altra cosa al mondo. Darei qualsiasi cosa per essere al suo posto. Il suo ragazzo, si, mi fa sentire a casa.
Ma come può farmi stare così bene un ragazzo che neanche conosco e che mai conoscerò? Questi pensieri annebbiano la mia mente in questo momento, vengo solo interrotta da un suono. ‘bip bip bip’ è l’orologio di papà nella camera accanto. E’ mezzanotte.
E’ il mio compleanno. Ho sedici anni. Esco fuori nel balcone che si affaccia sul lago e guardo il cielo.
«esprimi un desiderio,abbie»
Sento ancora il rumore dei bicchieri e sento che mi stanno cercando. Ma non voglio scendere, non voglio ritornare ad essere gentile ed a fingere di ammirare quelle persone sconosciute. Così mi distendo sul letto e a poco a poco cado in un sonno profondo.
 
 Un leggero venticello primaverile mi scompiglia i capelli. Sono sveglia, ma non voglio aprire gli occhi per rendermi conto che è di nuovo tutto come prima. Però ad un certo punto sento dei passi, e sono costretta ad alzarmi, se non voglio ricevere una delle solite prediche, che senza dubbio si aggiungerà al grande discorso in cui mio padre mi parla della mia mancanza di responsabilità, e di quanto mi sono comportata da immatura la sera prima, che bel modo per iniziare il mio sedicesimo compleanno – penso. Apro gli occhi e mi tiro su con le braccia. Mi guardo attorno un po’ spaventata, quella non è la mia camera. E’ qualcosa di semplice, ma carino. Questo non mette in dubbio però, che non è casa mia. Che mi abbiano portato in una casa segreta in Cile per il modo in cui mi sono comportata ieri sera, dalla quale non potrò uscire prima dei miei trent’anni.(?) Sento il rumore di passi che si fa sempre più vicino, ed il tutto mi spaventa un po’, ma sono pronta ad affrontare qualsiasi cosa ci sia dietro quella porta. Sento la maniglia aprirsi, e rimango sbalordita.
«Buongiorno dolcezza, dormito bene?» 
 

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Capitolo 2
*** «okay, magari non ero preparata proprio a tutto.» ***


Okay, magari non ero proprio preparata a tutto.

Rimango imbambolata guardando quella figura che mi ritrovavo davanti. No, non può essere vero. Liam James Payne senza maglietta nella mia stanza.
Si Abbie, stai proprio delirando. Chiudo gli occhi per qualche secondo – tendo a fare così nelle situazioni difficili, oppure semplicemente se ritengo troppo strano quello che mi trovo davanti. Riapro gli occhi. Ma nulla cambia: stessa stanza, stessa scena, stesso Liam Payne davanti che adesso si sta avvicinando lentamente verso di me sorridendo. Non so cosa fare, ma reagisco senza deciderlo, quindi concludo balbettando qualcosa in una lingua incomprensibile e arretrando spaventata inciampando con una borsa. Mi ritrovo a terra con Liam che mi guarda divertito e allo stesso tempo incuriosito.
Alcune ciocche dei capelli finiscono sul mio viso, ed è a questo punto realizzo che quelli non sono i miei capelli.

Mi alzo di fretta ignorando del tutto il fatto che il mio idolo mi sta guardando spaventato, e mi metto di fronte allo specchio, ma non ritrovo i miei capelli biondo scuro, ma a scendermi morbidi sulle spalle ci sono dei ricci di un castano chiaro.
 Quello non e’ il mio corpo. Quella non sono io. Quella e’ Danielle Peazer, o meglio: io sono Danielle Peazer.
Mi sento abbracciare da dietro, e osservo attentamente la scena nello specchio. Per anni avevo invidiato tutto questo. Mi volto di scatto e mi ritrovo a pochi centimetri dal viso di Liam. ‘’che ti succede oggi eh?’’ mi dice sorridendo divertito.

E’ così spaventosamente vicino da mozzarmi il fiato. Senza dire una parola, ecco che le sue labbra si stanno avvicinando lentamente alle mie. Se questo e’ un sogno, non svegliatemi per i prossimi anni – penso fra me e me. Il tutto diventa surreale: i suoi occhi meravigliosi, il suo profumo e le sue braccia che stringono i miei fianchi. In qualche secondo mi ritrovo le sue labbra fra le mie, e il tutto mi sembra infinito. Ed eccole lì, le cosiddette ‘’farfalle nello stomaco’’ mi stanno facendo compagnia, proprio come la prima volta in cui ho sentito la sua voce. Ad un certo punto si stacca, e mi guarda negli occhi. Posso morire, okay. ‘’sai che sei più bella del solito oggi, piccola?’’ mi dice con tono dolce, mentre continua a stringere i miei fianchi. ‘’grazie’’ mugugno abbozzando un sorriso, sono senza parole. Lascia la stretta sui miei fianchi facendomi una carezza sul viso, e si avvicina all’armadio prendendo una camicia. ‘’Vado in studio con i ragazzi, se ti va di fare un salto da noi nell’ora di pranzo, ti ho lasciato l’indirizzo sul comodino. ‘’ Prende le chiavi ed il telefono, mentre io osservo ogni suo singolo movimento. Infine, si avvicina a me, e mi da un bacio sulla guancia prima di uscire e chiudere la porta.

Mi siedo sul letto sbalordita. Okay, tutto questo è surreale, ma potrebbe anche essere vero. E’ difficile ammetterlo, ma che sia reale e’ la cosa che desidero di più. Ma come e’ potuto succedere? il desiderio, certo. Il desiderio di ieri sera. Ad un certo punto sento bussare alla porta. Dobbiamo essere in un hotel, penso mentre mi infilo un accappatoio per andare ad aprire.

‘’Buon compleanno Abbie!’’ dice una ragazza vestita in modo eccentrico, che senza nessun preavviso entra in casa. Chiudo la porta e mi volto velocemente verso di lei. Si sta guardando intorno, ed io noto le sue bizzare calze a strisce nere abbinate con i vestitino rosso. ‘’piacere, io sono Clove, e mi occuperò di te per i prossimi giorni.’’ La guardo sempre più confusa ed e’ allora che lei si decide a spiegarmi, non prima di essersi seduta su una poltrona ed avermi fatto cenno di fare lo stesso.
‘’Bene Abbie, oggi e’ il tuo sedicesimo compleanno. Non posso darti molte spiegazioni, ma come puoi vedere il tuo desiderio e’ stato avverato. E’ questo che avevi desiderato ieri sera, giusto? E’ la cosa che desideri più ardentemente, non e’ così? - annuisco e lei continua -  bene.  Ma questo e’ solo il primo. Avrai ben sedici desideri. Sedici desideri come i tuoi sedici anni. Beh, ormai quindici dato che hai già espresso il primo. – si schiarisce la voce per farmi stare particolarmente attenta a quello che sta per dire – a proposito, ottima scelta! Ho visto il ragazzo nelle scale – mi dice maliziosamente facendomi l’occhiolino. Sorrido.  ‘’Quindi – continua – ricapitolando, hai quindici desideri da esprimere quando vuoi, senza alcun limite. Ovviamente io ci sarò ogni volta in cui tu avrai bisogno di me, basta chiamarmi’’.

‘’una cosa tipo -ehi clove ti invoco-, e tu compari all’improvviso?’’ dico ridendo. ‘’No, ti lascio il mio numero ’’  dice prendendomi in giro. Mi chiedo ancora se il tutto e’ reale, sto sognando, ne sono sicura.
‘’Aspetta, stavo dimenticando una cosa fondamentale – dice porgendomi una scatola decorata con tanti brillantini – ogni volta che vuoi esprimere un nuovo desiderio, devi solo  accendere una delle candeline che troverai dentro - indica la scatola - e poi soffiarle pensando al desiderio.’’

Niente di più semplice. Devo aver sbattuto la testa. Ma dai, affrontiamo la cosa come farebbe una ragazza matura, o meglio, come farebbe Danielle Peazer – dico beffarda fra me e me. Mi volto verso Clove per domandargli il perché di tutto questo, ma è sparita. E mi ritrovo in questa stanza d’albergo che condivido con Liam Payne, nel corpo di Danielle Peazer con altri quindici desideri da realizzare.
Anche se e’ un sogno, che inizi lo spettacolo babe. 

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