Anche gli eroi hanno paura

di MissPiratina97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Iron man ***
Capitolo 2: *** Captain America ***
Capitolo 3: *** Hulk ***
Capitolo 4: *** The Black Widow ***
Capitolo 5: *** Hawkeye ***
Capitolo 6: *** Thor ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Iron man ***


Cap. I
"Iron man"



-Sto cadendo.
No. All'inizio sto volando. Sa dottore,con la mia armatura. Dopotutto io sono Iron man. -
- Si concentri sul suo sogno signor Stark. -
- Ci stavo arrivando. Ecco,sono lì,sopra New York che volo. Ho salvato la città un'altra volta e sto volando verso la mia Stark Tower. Perché l'ho ricostruita,l'ha letto questo dottore? -
- Sì che l'ho letto Stark. Ma non siamo qui per parlare della sua torre. -
- Capisco. Ha altro da fare. Sicuramente dietro quella porta ora c'è Batman che sta aspettando il suo turno... -
- Stark... -
- Va bene. Va bene. - Dice l'uomo alzando le mani al cielo in segno di resa per poi continuare il suo racconto.
- Beh,come stavo dicendo sto volando su New York quando davanti a me appare Loki. "Impossibile" penso all'inizio. Infatti è impossibile. Quella specie di Dio lo abbiamo spedito ad Asgard,a quest'ora starà singhiozzando in una prigione implorando pietà. -
- ... -
- Dicevo... mi appare Loki davanti. Mi fermo,ma non dico una parola. Lui mi guarda sorridente quando all'improvviso me lo ritrovo dietro di me e prontamente toglie le batterie alla mia armatura. -
- Le batterie?!? -
- Appunto. È per questo che ho deciso di parlare con lei di questo sogno dottore. La mia armatura di certo non va a batterie! -
- Beh,lo immaginavo. -
- Ed è lì che cado. Cado su New York. Intanto quel maledetto Dio ride. Ride di gusto mentre mi vede cadere. -
- Quante volte gli capita di sognare Loki? -
- Cosa? Dottore,che cosa sta insinuando? -
Sospiro. - Non si preoccupi Stark. Sto solo analizzando il suo sogno. -
- Non sembra... -
- Ecco vede,a quanto ho capito lei è ossessionato dalla possibilità che Loki possa tornare sulla Terra. -
- Sta scherzando? - Mi domanda Stark mentre si gira verso di me per guardarmi. - Voglio dire...Loki è su Asgard ora. Perché dovrebbe tornare? È stato sconfitto,umiliato,disonorato e ora sta scontando la sua pena,spero. -
- Non è molto sicuro di quello che dice.-
- Non lo so dottore. Ho come la sensazione di una catastrofe imminente. Che possa portarmi alla morte... -
- Ha mai sofferto di tanatofobia*?-
Lui si alza e mi si avvicina,guardandomi dritto negli occhi. Dopo qualche minuto prende a guardare il mio quaderno e utilizzando i suoi soliti modi sbruffoni mi dice:
- Spero che sul quel quaderno stia scrivendo qualcosa di sensato,non come le cazzate che dice.-
- Prendo appunti. Tutto qui. -
Stark annuisce un po' confuso per poi dirigersi verso la porta. Cerco di fermarlo.
- Mr. Stark,non abbiamo finito. -
L'uomo appoggia la mano sul pomello della porta,ma prima di aprirla si volta di nuovo verso di me.
- Per me la seduta è conclusa. Le consiglio di cambiare lavoro dottore... -
Stark esce. Portando con sè tutto il suo ego. Mi soffermo sulle sue parole,ma non ci resto molto a lungo. Stark è solo un miliardario pieno di sè,cosa può capirne lui di psicologia? Dopotutto,stavo solo cercando di aiutarlo...
Prendo a scrivere questi miei pensieri su Stark sul blocco degli appunti mentre aspetto l'arrivo di un altro paziente.

*Tanatofobia=paura della morte

*** Note ***


Buonsalve! Questa è la mia prima ff con protagonisti gli Avengers. I capitoli saranno abbastanza corti e anche pochi. Il nostro protagonista però non è nessuno degli Avengers,ma un semplice psicologo (No,lui non ha una doppia vita. xD) è solo lo psicologo dell'organizzazione S.H.I.E.L.D. e questo poveraccio dovrà sopportare i delicati animi dei vendicatori. [SPOILER]Forse anche l'anima di Loki. xD È il mio preferito e per questo voglio metterlo,ma devo prima trovare una spiegazione al fatto che lui possa trovarsi sulla Terra a farsi curare da midgardiano. xD[/SPOILER]
Spero di riuscire ad aggiornare al più presto. In questo periodo dell'anno dormo poco,invece di dormire immagino e questa ff mi è venuta in mente proprio fantasticando qualcosa sugli avengers. :3
A presto con il prossimo capitolo! ù_ù

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Capitolo 2
*** Captain America ***


Cap. II
"Captain America"



- Devo proprio? -
- Beh,se se la sente di parlarne. -
L'uomo sospira.
- In verità no,ma Fury mi ha suggerito di sfogarmi con qualcuno invece di continuare a prendere a pugni un sacco da pugilato. E così eccomi qui. -
Prendo appunti e resto ad ascoltarlo. Lo lascio continuare e non dico una parola.
- Ci sono molte cose di cui vorrei parlare. Sono così tante che il tempo a nostra disposizione è veramente poco. -
- Perché non comincia con raccontarmi come si trova nel nostro tempo? -
- Beh,Stark mi ha aiutato molto. Nella mia vita sociale intendo. Proprio due settimane fa sono stato invitato ad una festa organizzata alla Stark Tower. In realtà sono stato tutto il tempo seduto su un divanetto. Finché una ragazza non si è avvicinata a me. -
Noto che ora il ragazzo sorride e mentre descrive l'aspetto della ragazza noto anche i suoi occhi sognanti che continuano a guardare il soffitto come se fosse cosparso di stelle. Continuo a prendere appunti.
- Quella ragazza mi chiede il nome e continua a fissarmi negli occhi. Riesco a non distogliere lo sguardo dai suoi occhi color del ghiaccio. È bellissima. -
- Ha passato tutto il tempo con questa ragazza? -
- Praticamente sì,prima di andarsene mi ha scritto il suo numero di telefono su un tovagliolo di carta. -
- L'ha poi richiamata? -
- No. Non credo di farlo. -
- Perché no? Non vorrebbe rivederla?-
- A che scopo? Probabilmente la perderei,come ho già perso Peggy... E la farei soffrire. -
- Questa sua paura capitano,deve cercare di sopprimerla o non riuscirà mai ad avere una vita sociale adeguata. Non riuscirà mai ad essere in pace con se stesso. -
- Forse non ho diritto ad una vita sociale. -
- Tutti ce l'hanno. Anche lei! -
- No invece! Ed è colpa mia. Ho preso questa decisione anni fa arruolandomi. Devo pagarne le conseguenze. -
- Signor Rogers non è così. - Proprio in quel maledetto momento suona il timer per ricordarmi che la seduta è finita,ma in realtà non era affatto finita.
- Sarà meglio che vada. Grazie dottore! Mi ha fatto bene sfogarmi con lei. -
Cerco di fermarlo.
- Rogers io penso che lei abbia bisogno di altre sedute. Vorrebbe tornare per parlare della sua vita sociale? -
- Non credo ci sia bisogno di ciò dottore. Io non ho una vita sociale e mai l'avrò la questione è chiusa. -
Ed ecco un altro supereroe cocciuto che se ne andava. Sospiro. Rileggo gli appunti che ho preso su Steve Rogers,nonostante nella mia mente sappia che non si rifarà più vedere.

***Note***


Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo della fan fiction. È stato duro trovare l'ergomento principale questa volta,Steve Rogers sembra perfetto o almeno con pochi problemi. Ma anche questo è andato. xD Ringrazio: SybelleStormborn e ElleGray per aver recensito il primo capitolo e _Bad Wolf per aver messo la mia storia tra i seguiti. Grazie per l'attenzione,spero che vi piaccia anche questo capitolo. :) Alla prossima! ù_ù

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Capitolo 3
*** Hulk ***


Cap. III
"Hulk"



- Sono stato da vari psicologhi dopo l'incidente. -
Tremo. Ho paura di dire qualcosa di sbagliato che possa fai arrabbiare di brutto il dottor Banner,scatenando Hulk. Lui mi guarda.
- C'è qualcosa che non va dottore? -
Continuo a tremare. E lui se ne accorge visto che con la mano sinistra reggo un bicchierino di plastica ricolmo di caffè. Sì,trema anche lui.
- No,affatto. Perché? -
Accenno ad una risata. Ma fallisco miseramente.
- Mi sembra un po' strano. - L'uomo mi guarda confuso,come se non sapesse cosa dire o fare.
- Ma siamo qui per affrontare il suo problema dottor Banner. Quindi faccia pure,si sfoghi...
Cioè no,si sfoghi proprio no. Ma parli liberamente. -

Pessimo approccio.
- Ah,capisco. Ha paura che possa uscire l'altro me. -
Perfetto. Hai davvero fatto un ottimo lavoro. Ora si incazza e tu sei fritto.
- Beh,paura... diciamo che è meglio non scatenare Hulk. -
A quel punto mi sono accorto di averla fatta grossa. Non dovevo dire quella parola. Banner mi guarda di sbieco per poi ricordarmi usando un tono calmo.
- L'altro dottore. Chiamiamolo "l'altro". -
Deglutisco.
- D'accordo! Come vuole lei. -
L'uomo sospira.
- Ci ho provato in tutti i modi dottore. Sono solo riuscito ad arrivare alla conclusione che quel giorno sarebbe stato meglio se mi fossi tirato indietro. -
Finalmente mi viene in mente qualcosa di giusto da dire.
- Ha ragione. -
- Come? -
- Le sto dando ragione. Lo trova strano? -
- Beh,un po'. -
- Il passato. Tutti vorremmo tornare indietro nel passato per cancellare alcuni nostri errori. Errori che a volte,come nel suo caso,ci cambiano la vita. -
Il volto di Banner si illumina. All'improvviso si gira verso di me e sorridendo mi stringe la mano per ringraziarmi.
- Grazie dottore! Ha ragione. Non posso tornare nel passato per correggere i miei errori, posso solo cercare di utilizzare Hulk per fare del bene. –
- Le auguro di riuscirci dottor Banner! Sa, la buona volontà è il primo passo verso qualsiasi cosa. –
Sono riuscito a mantenere la tranquillità questa volta. Sorseggiò il mio buon caffè e a quel punto sento il timer suonare.
- Mi spiace interromperla, ma il tempo a nostra disposizione è esaurito. –
Sorride.
- Il tempo è volato. –
Esce dalla stanza con il sorriso stampata sul viso. E a quanto ho capito,quel sorriso non ha intenzione di andarsene. Sono soddisfatto del mio lavoro questa volta.

*** Note ***


Finalmente rieccomi! Era da un po' di tempo che non aggiornavo e finalmente oggi mi sono decisa a scrivere. Forse questo capitolo fa un po' schifo. >.< E nonostante Hulk dovrebbe essere uno degli animi più facili da analizzare,beh... alla fine non penso di esserci riuscita molto bene. .-. xD

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Capitolo 4
*** The Black Widow ***


 

Cap. IV

"The Black Widow"

 
 
- Vediamo di fare presto,dottore. Ho altro da fare. -
La donna era entrata nello studio senza neanche rivolgermi uno sguardo. Decisa si era sdraiata sul lettino.
- Non è contenta di trovarsi qui,signorina Romanoff? -
Sento un leggero sbuffo da parte dell'agente.
- Sinceramente trovo che tutto ciò sia una buffonata. Non ho bisogno di uno psicologo,riesco a leggere la mia anima. Per me stessa sono un libro aperto. So cosa ho fatto in passato ed è per questo che spesso non dormo la notte. I miei ricordi tornano nella mia mente vivi e crudeli. -
La determinazione dell'agente Romanoff mi stupisce sempre di più. Non avrei mai immaginato che sarebbe riuscita a tirar fuori un discorso sensato senza neanche un minimo aiuto da parte mia. Stupito prendo appunti e la lascio continuare. Ho paura di fermarla e di perdere così la miglior seduta che io abbia mai fatto da quando lavoro come psicologo allo S.H.I.E.L.D.
- Prima di lavorare per lo S.H.I.E.L.D. non ero proprio una santa,questo lo sanno tutti. Ma la paura che io possa tornare come un tempo,che io possa rovinare altre vite,mi perseguita da dentro ogni notte. Come un mostro si fa sentire e io ho paura che venga a prendermi...il passato. -
Continuo a prendere appunti.
- Capisco,lei ha paura del passato. -
La donna si gira per guardarmi leggermente sbigottita,come se questa cosa fosse ormai ovvia per lei.
- Proprio così dottore. Cosa dovrei fare secondo lei? Vorrei dormire la notte... -
- L'unica cosa da fare è affrontare il suo passato,imparare da esso e andare avanti. -
La Romanoff si girò di scatto verso di me e cominciò ad urlarmi contro. Non mi sarei mai aspettato un atteggiamento del genere da parte sua. Pensavo avesse affrontato l'intera seduta con estrema calma.
- Andare avanti?! Dico,si rende conto di cosa sta dicendo? Io ho ucciso delle persone innocenti solo per denaro! Ero una mercenaria. Non avevo scrupoli ad uccidere bambini o vecchi. E ora dovrei dimenticarmi tutto quello che è stato? Non ci riuscirò mai,le sto dicendo che il mio passato mi perseguita tutte le notti e lei mi consiglia di...ignorarlo?! -
Sospiro cercando di trattenermi dal rispondere in malo modo all'agente. Almeno uno di noi due deve stare calmo.
- Signorina Romanoff,io intendevo dirle semplicemente che deve sforzarsi di continuare a vivere. La vita è troppo breve per passarla ad aver paura di qualcosa che non c'è più. -
L'agente Romanoff sigilla ermeticamente la bocca e credevo che se ne sarebbe andata senza più dire una parola. Accettando il mio consiglio ma senza darmi la soddisfazione di averla aiutata. Si fermò a metà strada e senza voltarsi cominciò a sussurrare:
- Ha ragione Stark. Dovrebbe cambiare lavoro....fa saltare troppo i nervi,dottore. -
La porta sbattè rumorosamente e nella stanza calò il silenzio. Potevo ancora sentire la lieve fragranza del profumo della spia. In fondo,lei non era ancora andata via...
 

*** Note ***

 
Non so cosa dire. xD Beh,posso dire che sto cercando di finire al più presto questa ff così da cominciarne una nuova. :3 Spero che il capitolo vi sia piaciuto! ^_^

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Capitolo 5
*** Hawkeye ***


Cap. V

"Hawkeye"
 
- Non so neanche che cosa ci faccio qui. –

- Beh, lei è qui per ordine di Nicky Fury. C’è qualcosa che la turba, signor Barton? Qualche sogno strano, magari? –

Osservo il ragazzo con la coda dell’occhio facendo finta di scrivere sul mio taccuino. Di solito tranquillizza i pazienti fargli credere che nessuno li stia osservando. E, a volte, si sentono così liberi e fuori dal mondo che cominciano a parlare come se fossero da soli. È il caso dell’agente Barton.

- Non lo so, dottore. Tutto è cambiato dopo New York. Loki si è impossessato del mio cervello, ho ucciso molte persone durante questo periodo di pura follia. Da allora non mi sento molto al sicuro, ho paura che altri possano prendere il controllo di me.

Continuo a scrivere, questa volta per davvero, ma non proferisco parola. Lascio che il paziente continui da solo.

- Durante il corso della mia vita ho rubato, sono stato addestrato ad uccidere, ma nessuno mi aveva mai detto che mi sarei dovuto confrontare con cose di questo calibro. L’altro giorno ho letto sul giornale che stanno venendo fuori persone con poteri speciali, li chiamano mutanti, alcuni di loro controllano la mente degli altri. Dio, mi sento così piccolo in questo dannato mondo. –

- Non è colpa sua, signor Barton, ma del mondo. Il mondo si sta evolvendo e stanno venendo fuori cose che nessuno avrebbe mai preveduto. Guardi me, fino all’altro giorno avevo una vita ed ora mi ritrovo a dover fare da psicologo ad un gruppo di supereroi. –

- Mi dica qualcosa che non so già, dottore. –

-Beh, le dirò, agente Barton, che una persona del suo calibro si dovrà adeguare al mondo. Lei non è fatto per mollare. Sono stato chiaro? –

Il ragazzo si gira per la prima volta verso di me e mi scruta confuso con i suoi grandi occhi azzurri.

- Mi sta dando degli ordini? –

- Lo prenda come un suggerimento. –

 
Silenzio. Il ragazzo annuisce e poi sparisce rivolgendomi un breve segno di saluto con il capo. È stata una seduta tranquilla, rispetto agli altri, non posso lamentarmi. 
 

***Note***
 
Scusate il ritardo di quasi un anno. D: E sì, il capitolo è anche un po' corto, ma voglio cercare di finere subito questa fanfiction per dedicarmi ad altre. 
Nel capitolo vi ho inserito anche il "problema mutanti". La fan fiction per carattere, composizione della squadra e tempo, si svolge poco dopo il film The Avengers e quindi è un movie!verse, ma nonostante i vari diritti tra le case di produzione, io spero ancora in un film "Vendicatori e X-Men". u.u Spero vi sia piaciuto, le recensioni fanno sempre piacere. :) 
 
*Pitì

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Capitolo 6
*** Thor ***


Cap. VI
 
"Thor"
 
- Devo dire di trovarmi molto a mio agio qui, signor dottore. Non abbiamo persone del genere ad Asgard. Lì noi risolviamo i problemi con della caccia e un bel bicchiere di idromele! – 
 
E comincia a ridere. Non ha fatto altro che ridere per tutta la seduta.
 
- Sì, signor Thor. Io sono uno psicologo e io aiuto le persone a capire cosa la turba.
 
- Sono il Dio del Tuono! Il grande Thor! Non c’è niente che possa turbarmi. –
 
- Perché non mi parla di suo fratello?
 
Colpito in pieno. Dopotutto è il fratello di un assassino, sapevo che l’argomento non poteva lasciarlo indifferente. Thor rimane in silenzio per qualche secondo. Io lo lascio pensare. 
 
- Lui non è mio fratello. – 
 
- Signor Thor, questa si chiama negazione. Sappia che non ci porta da nessuna parte.
 
- Stai dando del bugiardo a Thor? Lui non è mio fratello! È stato adottato! – 
 
Per un pelo. Sospiro sollevato per poi continuare a parlare, questa volta con più cautela. 
 
- Beh, ma siete cresciuti insieme. O mi sbaglio? – 
 
- No, mortale, questa volta no. – Sospira anche lui. – Ma quelli erano altri tempi. Più di mille anni fa. Era il tempo dell’innocenza. – 
 
- Sì, capisco cosa voglia dire. Tutti rimembrano i bei tempi andati. – 
 
- Avete un modo strano di ascoltare le persone qui su Midgard. – 
 
- Oh, mi scusi. Continui pure. – 
 
- Bene. Io e Loki siamo cresciuti insieme, è vero. Riparati dalle calde e affettuose braccia di nostra madre Frigga e sicuri grazie alla saggezza di nostro padre Odino. Loki non era ben visto ad Asgard. O meglio, così sembrava a lui. A me è sempre parso il fratello di sempre. Quello con cui ridevo e scherzavo. Il fratello dedito allo studio ma che veniva sempre a vedere i miei allenamenti. Non ricordo quando ha smesso di essere mio fratello. – 
 
Lascio cadere di nuovo il silenzio tra di noi. O meglio, lascio cadere il silenzio tra il mio paziente e i suoi pensieri. Ma poi mi decido a parlare, il tempo stava anche per scadere. 
 
- C’è altro, signor Thor?
 
- In effetti… No, no. Ho capito. Grazie dottore. – 
 
Quello si alza e fa per andarsene. Non mi aspettavo questo comportamento bizzarro. 
 
- Signor Thor! Dove sta andando? – 
 
Ed ecco che il potente dio del Tuono si gira mostrando tutta la sua eleganza. Mi rivolge uno strano sorriso pieno di speranza. 
 
- Vado a chiedere scusa a mio fratello per essere stato così ottuso da non capirlo. – 
 
Non aggiungo altro. Sono un po’ sorpreso, ma fiducioso gli rispondo con un sorriso prima che quello se ne vada sbattendo rumorosamente la porta. Questi supereroi, sono così strani e lunatici. Sono felice di aver finito. 

 
***Note***

Questa volta sono stata veloce. xD Ve l'ho detto che voglio finire al più presto questa fan fiction, infatti ora manca solo l'epilogo con un paziente a sorpresa. Spero di riuscire a scriverlo tra oggi e domani. :) 
 
*Pitì

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Capitolo 7
*** Epilogo ***


Epilogo

 
Sto rimettendo a posto le mie cose nella valigetta. Spero di poter finalmente tornare alla vita di tutti i giorni. Dopotutto non è andata poi così male, ho cercato di aiutare il più possibile questi supereroi, spero solo che ne sia valsa la pena. Sto per raggiungere la porta del mio studio quando sulla soglia ci trovo Nick Fury, il comandante dello S.H.I.E.L.D. Penso “Spero abbia portato con sé la mia paga”.

- Comandante, stavo giusto liberando lo studio. –

- Lo vedo. Ma perché? –

Lo guardo confuso e leggermente impaurito.

- Il mio lavoro qui è finito. Ho fatto tutto il possibile per la sua squadra. –

Lui inarca un sopracciglio e incrocia le braccia al petto.

- Questo non le dà di certo il diritto di andarsene. La mia squadra è ancora a pezzi dopo New York e non creda che una seduta possa bastare per quello che hanno subito! –

- Si calmi e guardi che non è stato facile neanche per me. Ho perso mia moglie durante l’invasione. E poi… Alieni, pensavo che il Governo tenesse tutto sotto controllo. Non credevo ai supereroi fino a quando non sono spuntati dinanzi ai miei occhi. E di certo non sapevo dell’esistenza di questa organizzazione. Come crede che mi sia sentito quando mi hanno detto che avrei dovuto curare un branco di psicopatici? –

- Ma lei deve rimanere! Mi ascolti: perché ha accettato? Le è rimasta una vita lì sotto? No. Quindi lei rimane a fare lo psicologo dei vendicatori. Un milione di persone vorrebbero trovarsi nella sua situazione.

- Ne dubito fortemente, e dubito anche che i vendicatori vengano di nuovo qui per parlare con me. –

- A questo sì può rimediare. –

10 minuti dopo…

Sono di nuovo seduto sulla solita sedia bianca mentre sul divanetto di fronte a me vi è il mio paziente. Finisco il mio caffè, faccio un respiro profondo per poi prendere di nuovo il taccuino e cominciare a scrivere.

- Bene. Mi parli di questi sogni, comandante Fury. –

- Beh… - 
 
Fine (?)


***Note***

 
Beh, finalmente è finita. xD Spero vi sia piaciuto, soprattutto l'epilogo a sorpresa. Grazie a tutti per le recensioni. :) 
 
*Pitì

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