It's you.

di thatsmylastsong
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Echoes in my head. ***
Capitolo 2: *** - Secret smile. ***
Capitolo 3: *** - I'm ready. ***



Capitolo 1
*** - Echoes in my head. ***


''Immagino che tu ti sia presa un momento per riflettere sul perché ti ho convocata qui, non è così?''.
Riflettere? Si chiese mentalmente Demi. 
E chi riusciva a riflettere? Persino il ricordo del suo nome era offuscato tra la nebbia del delirio.
Nonostante dovesse mantenere un certo contegno per non dare l'impressione di una che avesse un serio bisogno di andare dall'analista, Demi era su di giri.
Jim Sturgess l'aveva convocata nel suo studio ad Hollywood, per parlare di un progetto al quale avrebbe piacere di collaborare con lei, essendo una delle dive più richieste del mondo delle Star.
''Io? Naturalmente'' rispose Demi, in tono quasi convincente.
''Bene. Allora, io e i miei soci vogliamo produrre un film senza però rischiare di cadere nel banale'' esordì lui, molto serio.
''E avete pensato a me nel ruolo della protagonista?'' chiese Demi, con gli occhi che le brillavano.
''Non esattamente. Stiamo però pensando, se tu sei d'accordo, di includerti nella produzione''.
La cantante non riusciva a crederci.
Questo era ancora meglio; non aveva ma partecipato ad un progetto semi-ambizioso e sul suo volto si manifestò un sorriso più che entusiasta.
''Jim, non so davvero che cosa dire... sono lusingata! Ma, vorrei saperne un po' di più, prima. Sì, insomma, avete già qualche abbozzo di trama?''.
''Abbiamo molto più di questo. Principalmente ci manca solo la conclusione, ma se vogliamo davvero che il progetto vada in porto, ci serve il tuo aiuto''.
''Veramente?'' chiese lei, con voce squillante.
''Ma certo. Abbiamo pensato a Los Angeles come location''.
''Geniale! E, solo per curiosità, di cosa tratterebbe il film?'' chiese la cantante beatamente.
''Di te'' rispose lui, senza tanti giri di parole.
Demi era confusa.
''Di... me?'' chiese lei, un po' disorientata.
''E Joe Jonas''.
BAM.
Incidente d'auto, tamponamento, fine del mondo, esplosione nuclerare, invasione aliena.
In quel momento, nella testa di Demi, stava accadendo di tutto e di più.
''Jim... non puoi dire sul serio. Insomma, è assurdo. Non ne vedo lo scopo''.
''I soldi, bimba, i soldi'' rispose lui, tranquillamente.
La stima che provava nei confronti di Jim, era calata a picco.
''Insomma, pensaci: raccontare la storia della vostra amicizia, che si mutò in amore, che si mutò in tragedia'' riprese Jim, sognante.
''Ma... sembra un dramma Shakespeariano''.
''Hai fatto centro! La vostra storia è stata così vissuta e sofferta, che sembra la trama di un film... che diventerà tale''.
''Guarda, io non so se...''
''Avanti, Demi. Ad essere onesto, voi eravate più che ben assortiti. E poi io non conosco nessuno che sia più figo di Joe Jonas''.
Al suono di quelle parole, Demi fece una smorfia.
''Ora, l'unico interrogativo è questo: che cazzo di problema ha Demi, mi spiego?''.
La cantante pensava di essere vittima di qualche esperimento dei Servizi Segreti, su quanto tempo una persona potesse resistere prima di catapultarsi dalla finestra del quinto piano di uno studio Hollywoodiano.
''Io non ho nessun problema. La relazione è naufragata perché certe persone non sanno mantenere un rapporto su solide e sane basi, tutto qui''.
''Oh, ma andiamo! Tu dovresti sapere meglio di me che dietro ad un ''tutto qui'' vi si nasconde un mondo''.
''Non c'è niente di più di quello che tu e 1765435 riviste pensiate''.
''Cazzate, Demi, cazzate''.
La cantante sbarrò gli occhi.
''Rilassati, sto scherzando'' sorrise lui, dandole una pacca sulla spalla per metterla tranquilla.
Lei sorrise imbarazzata, sentendosi profondamente a disagio.
''Ora, tu fai Demi''.
''Ma... io sono Demi!'' tuonò lei.
''Ad ogni modo... io voglio... scoparti, piccola''.
''Ehm... stai scherzando adesso?''.
''Io ti amo, e non capisco perché non possiamo stare insieme!'' disse lui, con foga.

*

Ad ormai pochi passi da casa propria, Demi si dette della stupida come minimo un centinaio di volte.
Come aveva potuto accettare quel folle progetto, accettando il fatto che un totalmente drogato Jim Sturgess interpretasse il ruolo di Joe, dovendo poi fare un casting per scegliere ''la Demi adatta''?.
Ma, ripensandoci, avrebbe persino accettato di prostituirsi, pur di uscire fuori da lì.
Nel vialetto di casa, Demi vide una limousine nera scintillante parecheggiata.
Si avvicinò ad uno dei finestrini e vi bussò.
Entrambi i finestrini si aprirono e ne uscirono fuori un mucchio di palloncini colorati.
Demi sorrise e scosse la testa, quasi incredula.
''Tu non hai idea di quanto sia ironico questo momento'' disse lei, dolcemente.
''Avanti, sali'' le propose lui, aprendole la portiera dall'interno.
''Buon compleanno, splendore''.
''Ti ringrazio per lo splendido pensiero, Joe. Insomma, sei stato gentile a recapitarmeli qui a casa, invece che in un corriere''.
''Non fare la vipera. Sai quanto ci ho messo per trovarli dello stesso colore dell'arcobaleno?''.
Demi sorrise affabilmente.
''Come ti senti, invecchiata?''.
''Scombussolata''.
''Perché?''.
''E' troppo lunga da spiegare''.
Joe, d'improvviso, si fece più serio.
''Qualcosa non va?''.
''Come potrebbe non andarmi qualcosa?'' rispose automaticamente lei.
''Che razza di risposta''.
''E' solo che... mi sento come se stessi per rivivere un incubo''.
''Porca miseria... dovevo comprartene di più di palloncini'' disse lui, facendole l'occhiolino.
''Se c'è qualcosa che non va, devi sempre ricordarti che ad altri va peggio. E' quello che mi dico nelle lunghe notti  in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio''.
''Lo sai, ora che ci penso, non va più così male'' disse lei, sincera.
''Grande. Ascolta, bella donna, che ne dici di prenderci un drink, una serata di queste?''.
''Ce ne hai messo di tempo, eh?''.
''Il mio fascino ti ha riconquistata, vero?''.
''Oh sì, sono tua'' disse lei, scherzandoci sù.
Dopo essersi dati appuntamento, Demi scese dalla limousine, salutò Joe ed entrò in casa, con un sorrisino ebete stampato in faccia.



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Capitolo 2
*** - Secret smile. ***


Mentre Demi si dirigeva verso uno dei locali più alla moda delle ultime... ore di Los Angeles, le balenarono in testa un mucchio di cose.
Ieri Joe l'aveva invitata in questo magnifico posto e lei aveva accettato con troppe aspettative.
Quando stavano insieme, quando si amavano, quando lui era tutto per lei, la cantante si aspettava sempre che Joe si comportasse in una determinata maniera, dicesse le cose in un modo specifico, insomma, è vero che erano e sono tutt'ora personaggi pubblici, ma sono anche esseri umani che vorrebbero essere felici con il proprio partner.
E invece succedeva il vuoto.
Joe era sempre stanco e Demi sempre irritata da qualcosa, ma si erano amati, questo sì.
L'incontro con Joe avrebbe segnato una svolta nella loro amicizia e lei doveva essere pronta a qualsiasi cosa.
Non voleva di certo rovinare tutto, proprio ora che si stavano avvicinando.
No, questo mai.
Appena Demi arrivò all'ingresso del locale, il buttafuori, nonché suo grande amico, la fece passare e la cantante si addentrò in questo locale.
A dispetto delle apparenze e nelle foto nelle quali viene spesso paparazzata, Demi è una ragazza che si accontenta di poco, per nulla snob e ama i locali tranquilli, con luce soffusa e, perché no, una musica romantica, essendo una veneranda delle commedie rosa.
Bene.
Questo locale era l'esatto opposto, l'apoteosi dello stordimento e del casino più totale.
C'erano un sacco di VIP che Demi seguiva su Twitter, ma questi, invece di salutarla apertamente, si limitarono a schioccarle un'occhiata veloce.
Mentre si faceva strada a fatica, una mano, dietro di lei, si posò sulla propria spalla.
Appena si girò, vide un Joe Jonas con un sorriso tenerissimo, che lei non poté fare a meno di ricambiare.
''Ma non ti sembra un po' troppo caotico, qui?'' urlò lei, per riuscire a far sentire l'amico.
''Magari un po', ma a me piace! A te?''.
''Io? Ne vado pazza'' mentì Demi.
Odiava tutto quel rumore e odiava gridare per farsi intendere.
''Beh, l'importante è che siamo noi due soli, giusto?'' urlò lei.
''COSA?'' chiese Joe con voce squillante.
''Ho detto...'' ma Demi non riuscì proprio a concludere la frase.
Dietro a Joe, era spuntata una ragazza alta il doppio di lei, che sussurrava maliziosamente qualcosa a Joe, senza degnarla di uno sguardo.
Joe sorrise e le sussurrò qualcosa a sua volta.
La cantante era incredula.
''Oh, ma che maleducato, non vi ho ancora presentate! Demi, lei è Evelyn, fa la modella. Evelyn, lei è...''
''So chi è, sciocco. Sappi, cara Demi, che io ti ammiro mooooltissimo. Allora, come butta?'' chiese lei, palesemente brilla.
''... Butta... '' rispose lei, snobbandola.
''Joe, posso parlarti un secondo?''
''Naturale!'' disse lui, compiaciuto.
''Ma sei scemo?'' esordì lei.
''Cosa? Perché?''
''Perché... io mi aspettavo che saremmo stati noi due soli, senza altre presenze'' disse lei, indignata,
''Lo so ma Evelyn mi ha chiamata all'ultimo minuto dicendomi che non aveva niente da fare e così...''
''Ma questa doveva essere la nostra serata, non un mènage à trois!''.
Joe iniziò a ridere di gusto ma il pugno che Demi gli sferrò sul braccio, lo fece rinsavire.
La cantante, lo sapeva, ne era certa.
Basta aspettative, specialmente su una persona che non farà altro che deluderla.
Così, profondamente indignata, Demi girò i tacchi e si allontanò da un Joe Jonas che non fece niente per impedire l'allontanamento della cantante.
Ma, dal momento che aveva pagato 200 dollari per entrare, tanto valeva restarci nel locale, il più lontano possibile da Joe e da quella aspirante Kate Moss.
Dopo pochi passi, si mise a sedere su un divano di velluto rosso fuoco ed iniziò a rimuginare.
Ci era rimasta davvero male, capendo che Joe sottovalutava lei e l'importanza che aveva avuto nella sua vita.
Sì, doveva ammetterlo: era delusa.
Ma sapeva che le sarebbe passato.
Doveva passare.
D'altronde, la ferita al cuore, che in un primo momento è sensibile anche allo stimolo più leggero, alla fine diventa di tutti i colori dell'arcobaleno e smette di fare male.
Ci si dimentica di tutto.
Ci si dimentica perfino di avere un cuore, fino alla prossima occasione.
Basta, era troppo.
200 dollari o meno, lei doveva andarsene da quel posto, ma qualcuno la bloccò.
''Ciao'' le intimò uno dei ragazzi più belli che Demi avesse mai visto.
''Ciao a te'' le disse lei, sorridendo.
''Non volevo disturbarti, però, non potevo fare a meno di dirtelo: sei bellissima''.
Ecco, questo era proprio quello che Demi aspettava: un complimento.
''Accidenti, ti ringrazio. Quanti drink devo ringraziare per questa frase?''.
Lui sorrise e scosse la testa.
''Nessuno. Sono sobrio e tu sei ancora bellissima''.
''Sei dolcissimo, ti ringrazio. Comunque, io sono Demi'' si presentò lei, porgendogli la mano che lui strinse all'istante.
''So bene chi sei. Io sono Dylan Witter, e faccio il modello''.
NO, NON ERA VERO... o magari sì.
Anche a lui un modello? Questa era senz'altro una delle serate più ambigue della vita di Demi.
''Accidenti. Ascolta, io adesso devo proprio andare, perciò...''
''No dai, resta con me, ci divertiamo un po''.
''Davvero, devo andare...''
''Resta, eddai!''
''No'' si impuntò lei, spazientita.
''Qualcosa non va?'' chiese una voce esterna alla conversazione.
''Amico, vattene'' intimò Dylan al ragazzo.
''Ti ringrazio dell'offerta, ma perché non te ne vai tu?''.
''E' una minaccia?''.
''BASTA'' tuonò Demi, esausta.
''Joe, piantala, non mi stava facendo niente e tu... Dylan, lasciami stare''.
''Ma, Demi...'' esordì Joe, con occhi da cucciolo abbandonato.
''La stessa cosa vale per te, Jonas. Lasciami stare''.
Dopodiché, la cantante uscì dal locale, parecchio provata.

*

La mattina successiva, Demi era a consumare una sana colazione in uno dei suoi bar preferiti di Los Angeles, quando qualcuno si sedette al suo tavolo, facendola sobbalzare.
''Buon giorno, principessa'' le intimò Joe.
''Che vuoi?'' chiese lei, inacidita.
''Scusarmi''
''Come sapevi di trovarmi qui?''
''Beh... io e te facevamo sempre colazione qui quando stavamo insieme. Sono andato a logica''
''Allora penso che sia anche logico che tu te ne vada. Ora sei tu che mi stai importunando'' disse lei, vagamente compiaciuta, come lo era stata anche la scorsa sera.
Il fatto che Joe fosse venuta a vedere come stava con Dylan, la fece sentire... soddisfatta.
Aveva fatto scattare in lei una specie di sorriso segreto e impenetrabile esternamente.
''Mi dispiace per ieri sera, seriamente''.
''Bene. Ora vattene, immagino che Heidi Klum ti stia aspettando''.
''Dems, eddai...''
''Senti, ci sono rimasta da schifo, ok?''.
''Per così poco? E io che dovrei dire?''.
''Ma che vai farneticando?''.
''Te lo spiego subito. Ieri sera, dopo la tua uscita melodrammatica, mi ha telefonato di Jim Sturgess, parlandomi di... oh, ma immagino che tu già lo sappia. Insomma, davvero, come hai potuto non dirmi che sarai la produttrice di un film basato sulla nostra rottura?''.
''Joe... io...''
''Non dire niente, lo so che sei dispiaciuta. Comunque... tu e Jim avete un nuovo socio''.
''Davvero? Chi?''.
''Io, dolcezza''.
''CHE?? NO, E' ESCLUSO!'' tuonò lei, furibonda.
''Mi spiace contraddirti ma Jim mi ha incluso proprio ieri sera. Inizialmente declinai l'offerta, finché non mi disse che tu avevi accettato'' disse lui, più tenero che mai.
''Ma non puoi! Sarà un massacro, me lo sento'' disse lei, preoccupata.
''Sarà divertente, invece. Andiamo, sarà solo un film, non ti allarmare''.
''MI ALLARMO ECCOME! No guarda, io non ci sto più''.
''Vuoi dire che ti tiri fuori?'' chiese lui.
''Esatto''.
''Già, me l'aspettavo. Allora... ci vediamo domani con Jim''.
''Che? No! Ho detto che mi tiro fuori!''.
''Mi piace vederti così entusiasta per un progetto che ci accomuna, Lovato. A domani mattina, non tardare!''.
''Ma... JOSEPH!'' tuonò lei, ma ormai Joe si era ormai dileguato.
La cantante non riusciva a crederci.
Si era fatta incastrare una seconda volta, sfoderando, sotto sotto, un altro sorriso segreto.

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Capitolo 3
*** - I'm ready. ***


'Cause it's you and me and all of the people
With nothing to do
Nothing to lose
And it's you and me and all of the people
And I don't know why
I can't keep my eyes off you

{ You and me – Lifehouse






''Sì, beh, devo dire che hai del talento. Ti faremo sapere. IL PROSSIMO!'' esordì Jim, comodamente seduto su una delle poltrone per spettatori del Kodak Theatre, uno dei teatri più famosi di Los Angeles.
Il luogo scelto da Jim per le audizioni dei potenziali ''Demi e Joe'', fece indispettire parecchio la cantante.
Quello era il teatro dove si tenevano gli Oscar ogni singolo anno e tutto questo non le andava bene, perché ogni paparazzo ora, sapeva dove Demi si trovasse, cosa stesse facendo e soprattutto... con chi.
Mentre la cantante e Jim erano impegnati a bocciare ogni singolo candidato, Joe, come suo solito, era impegnato in un'altra attività: pubblicare foto su Instagram.
Appena Demi si accorse che il cantante stava per scattarne una a lei, la cantante prese l'iPhone di Joe con violenza e glielo sbatté sul tavolo con foga.
''Sei impazzita?!'' tuonò lui.
''Sì, esatto, sono impazzita. Sono impazzita perché non ho visto un'attore decente e siamo qui da oltre tre ore e mezzo e tu ora vuoi anche fotografarmi mentre non sono nel pieno delle mie facoltà sia mentali che fisiche? Bene, questa cosa mi fa impazzire e non in senso buono''.
Così Joe, potendo leggere la disperazione nel volto della cantante, alzò le mani con fare innocente e rimise l'iPhone in tasca.

*

''Demi, posso rubarti un paio di minuti?'' chiese Jim a Demi, prendendola da parte per non fare sentire a Joe cosa volesse dirle.
''Sicuro!'' rispose lei, squillante.
''Prima di tutto, mi vorrei scusare se per oggi le audizioni sono andate tutte male''.
''Non ti preoccupare Jim, non è di certo colpa tua'' rispose lei, comprensiva.
''Già. Comunque, qui, in teatro, ho fatto venire una persona che è una mia cara amica e... penso che voi due formereste una magnifica coppia''.
Demi inclinò il capo, confusa ma curiosa.
''Che dire... sono lusingata che tu abbia pensato a me''.
''Quindi... te la sentiresti di conoscere questa persona?''.
''Certo, perché no!'' rispose la cantante con un sorriso a 32 denti.
Nell'atrio del teatro, Demi stava per conoscere, quella che Jim aveva definito 'la sua anima gemella' e la cantante pululava di curiosità.
Aveva proprio bisogno di frequentare un ragazzo nuovo.
Appena questa persona si voltò, a Demi venne quasi un colpo.
Di certo era una persona bellissima con un aria molto dolce, ma...
''Demi Lovato, ti presento Melissa Gleason''.
... era una donna.
La cantante era a dir poco esterrefatta e, dopo aver stretto la mano alla ragazza, accennandole un sorriso, trascinò Jim per un braccio il più lontano possibile.
''Ma ti ha dato di volta il cervello?'' tuonò lei, in collera.
''Perché? Secondo me formereste una coppia stratosferica!''.
''Già, peccato che io non sia lesbica!''.
Jim la guardò, interdetto.
''Oddio... Demi mi dispiace. E' che non ti vedo con un ragazzo dalla tua rottura con Joe, così ho pensato...'' ma la cantante lo interruppe.
''Non pensare. Il tuo pensare è molto molto pericoloso. Dannazione Jim, sono single. Da quanto essere single significa essesere lesbica?''.
''Io...''
''Va all'inferno!''.
Così, respirando profondamente, mentre si allontanò da Jim, andò a spiegare la situazione a Melissa e si fecero entrambe due risate.
''In effetti tu non sembri poi così lesbica. Sarà dai vestiti''.
''Lo prenderò come un complimento'' disse Demi, facendole l'occhiolino.
''Dimmi Melissa, tu di che ti occupi?''.
''Sono una pittrice''.
''Cosa? Veramente?'' chiese la cantante, illuminandosi.
''Certo! E... guarda, morivo dalla voglia di chiedertelo sin dal primo momento che ti ho vista... e... oh, al diavolo, te lo chiedo e basta: vorresti posare per uno dei miei quadri?''.
In quel momento, il cuore di Demi si sciolse.
''Molto, ma molto volentieri! E dimmi, disegnerai tutto il mio corpo o solo una parte?''.
Melissa fece un ghigno e sussurrò a Demi la parte del corpo che voleva imprimere sulla tela.
La cantante spalancò gli occhi e in un primo momento cercò di rimangiarsi il suo 'molto volentieri', però, poi... accettò.
''Ti va bene se inizio... ora? Il mio appartamento è proprio qui dietro l'angolo'' esordì Melissa.
Demi annuì e si diressero verso l'appartamento della pittrice.

*

Mentre Demi era 'in posa', Melissa, per allentare la tensione, iniziò a fare conversazione.
''Allora, dimmi... tu e quel ragazzo molto molto carino che era seduto accanto a te alle prove, siete amici o più che amici?''.
''Io e lui siamo... indefinibili, ecco.''
''Ho capito, siete ex''.
''Come hai fatto a scoprirlo?'' chiese Demi, stupita.
''Andiamo! C'è una tensione sessuale assurda tra voi due, l'ho avvertita persino io''.
''Nah, non è così. Abbiamo superato quella fase. Ora siamo semplicemente due buoni amici. Abbiamo entrambi dimenticato ciò che è successo tra di noi''.
''Vi siete amati?''.
''Sì'' fece Demi, con un tono di nostalgia nella voce.
''Allora è impossibile dimenticare una persona o ciò che è successo con essa, quando la si è amata''.
''Non so che cosa dirti, Melissa. Tra di noi sono successe talmente tante cose che l'unica alternativa sensata è quella di dimeticare tutto''.
''Anche le parti belle?''.
''Soprattutto quelle''.
''Da quanto tempo non state più insieme?''.
''Un anno e mezzo, ormai''.
''E come mai è finita?''
''Io... non me la sento di parlarne''.
''Ma certo... mi dispiace se sono stata invadente''.
''Non ti preoccupare'' disse Demi, tranquillinzandola.
''Però questo conferma la mia teoria: tra di voi c'è ancora qualcosa, se tu non vuoi parlare del motivo della vostra separazione''.
''Non c'è niente da dire. Però, sai... con lui non mi sono mai sentita al sicuro, per quanto lo amassi. Lui è un ruba cuori e io sono solo una ragazza insicura''.
''Ma... tu sei una Star!''.
''Prima di tutto sono una persona. Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai sono caduti nel dimenticatoio dell'anima''.
''Quelle come te sono il dono più prezioso della terra''.
Demi sorrise paonazza, data soprattutto la situazione, con la speranza di uscire presto da quell'appartamento.

*

La sera dopo, Demi, Joe e Jim, vennero invitati alla mostra dei quadri di Melissa... dove vi era anche il 'ritratto' di Demi.
''Ciao bellissima'' esordì Joe, che fece sobbalzare la cantante.
''JOSEPH! Smettila di piombarmi alle spalle in questo modo!''.
''Perdonami... non pensavo che la musa di una pittrice si spaventasse con poco''.
''Ma quale musa... comunque sia, hai finito di pubblicare foto su Twitter?''.
''Non ancora. Ormai è diventata una specie di mania''.
Demi schioccò uno sguardo stranito a Joe, con l'intento di girare i tacchi da lui, ma il cantante le prese la mano, bloccandola.
''Ti andrebbe di uscire insieme?''.
''E chi ti porterai dietro questa volta?''.
''Nessuno. Io e te. Solo noi due. In un ristorante calmo e tranquillo. Ci stai?'' chiese lui, avvicinandosi moltissimo al viso della cantante.
''Va bene. Ma questa è l'ultima possibilità che ti do. Chiaro?''.
''Sissignora'' rispose lui schioccandole un lento bacio sulla guancia.
''Allora. Dov'è il tuo ritratto?''
Appena Demi glielo indicò, Joe per poco non si strozzò con il martini che si stava scolando.
''Ma... ma... quella... è...''
''Sì, lo è'' e scoppiarono entrambi a ridere, alla vista della pittoresca... vagina di Demi.
''Come mai hai accettato?''.
''Volevo provare qualcosa di nuovo''.
''Quindi... anche per quanto riguarda te e me... sei pronta per qualcosa di nuovo?''.
''Sì, sono pronta'' rispose fermamente Demi.




 

 

 

 

 

 

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