Who says you're the only one that's hurting?

di yleniarespiradiparole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naturally. ***
Capitolo 2: *** I won't apologize. ***
Capitolo 3: *** Middle of Nowhere. ***
Capitolo 4: *** My dilemma are you. ***
Capitolo 5: *** Who's that boy? ***
Capitolo 6: *** We own the night. ***
Capitolo 7: *** New song, new friend. ***



Capitolo 1
*** Naturally. ***


'You follow what you feel inside
It's intuitive, you don't have to try
 It comes naturally'
 

Avete idea di cosa voglia dire essere una stella?
Sentirsi amati ogni giorno sempre di più, sapere che là fuori
c'è qualcuno che crede davvero così tanto in te da far sì che tu
diventi il suo tutto?
Sapete cosa vuol dire dare la propria vita per far sì che gli altri
siano fieri di te a discapito di te stesso?

Sono Selena Gomez e ho diciassette anni, sono Texana ma da
quando sono diventata famosa mi sono trasferita a New York,
la città delle opportunità e devo dire che con me è stata davvero
molto o forse troppo generosa.
Mi ha regalato una vita da sogno, piena di soddisfazione sia nel
campo lavorativo che affettivo. Mia madre è fiera di me, anche il
suo compagno Brain lo è.  I miei fans lo sono e ogni giorno
sono sempre più adorabili.
Anche se un po' mi manca la mia vita, a volte vorrei poter vivere
come ogni ragazzo o ragazza della mia vita senza sentire il peso
della fama sulle spalle. Senza la paura di sbagliare qualcosa o
di avere affianco a me persone che mi amano solo per l'immagine
che ho invece che per quello che sono.

 


Ed ecco che un altro concerto sta arrivando al termine,
canterò 'Naturally' tanto per concludere.

Sto salendo sul palco, i miei fans sono già lì che urlando
per me mentre io devo ancora cominciare a cantare.
Una volta finito il concerto me ne torno dietro le quinte,
qualche foto, qualche autografo e finalmente posso tornare
a casa a rilassarmi. No, non potrò perchè già so che ci
saranno una marea di Selenators lì fuori ad aspettarmi in
attesa di potermi abbracciare o scambiare due parole.
Ecco, è in questi momenti che odio essere Selena Gomez,
quando non riesco a trovare un attimo di pace per pensare solo
ed esclusivamente a me stessa.
Amo le mie fans, con tutto il cuore, ma vorrei che a volte
non fossero così appiccicose e ossessive.
Siamo in auto, chiedo a Bruce di farmi entrare dal retro,
per stasera non sono in vena di autografi e quant'altro.
Stasera voglio solo riposare.



Sono in camera mia e fortunatamente sono riuscita a
sfuggire alle mie fans. Mi spiace che restino la fuori invano,
ma davvero non posso farci niente, stasera non mi va.
Vorrei affacciarmi e dire loro di tornare a casa, che non
ha senso che restino la fuori a prendere freddo per me,
ma non farei altro che ferire i loro sentimenti quindi
lascio correre. Come al solito, non posso fare altro.
Mi faccio una doccia veloce, mi metto il pigiama e sono
già le due di notte. Non ho sonno così accendo il pc,
twitter, rispondo a qualche domanda poi guardo
le foto del concerto che qualche fan ha postato. Carine,
almeno non sono venuta male anche se in alcune ho delle
faccie buffe.
Spengo il pc, cuffie alle orecchie così potrò dormire
rilassata come piace a me.
Domani sarà un altro giorno, sempre uguale, sempre lo
stesso. Ormai è così naturale sentirsi stanchi di tutto.
Perfino di una vita così perfetta.


 


Qualcuno entra nella mia stanza, apre le tende della finestra
facendo entrare la luce del giorno.
Apro lentamente gli occhi, è Olga la donna delle pulizie.
-Buongiorno signorina Gomez- mi dice con volto sorridente;
spesso mi chiedo come faccia quella donna ad essere sempre così
allegra, vorrei davvero essere come lei.
Lei è davvero felice, io devo sembrarlo per i miei fans.
Loro sono la mia vita, il mio tutto. Non posso deluderli.
-Buongiorno Olga, mamma è in piedi?- le chiedo strofinandomi
gli occhi per svegliarmi meglio. -Oh certo, stanno facendo colazione-
afferma prima di andarsene e tornare a finire le faccende
domestiche. Non si ferma mai, lavora sempre e non si stanca.
Dio, quanto l'ammiro.
Scendo in cucina, mia madre e il suo compagno stanno
già facendo colazione. Ok, è il momento che lo dica a mia madre.
E' da troppo tempo che ci sto pensando e basta, non ne posso più
di aspettare, devo dirglielo e devo farlo adesso.
-Mamma, possiamo parlare di una cosa?- chiedo sedendomi al
tavolo e mordendo un toast che mi ha appena passato Brain.
-Certo tesoro, ma prima devo ricordarti dell'intervista per Teen Vogue-
eccola, cercava sempre di mettere il lavoro come priorità.
-Mamma, stavo pensando di smettere di essere Selena Gomez..-
nonappena finì la frase mia madre e Brain mi guardarono scioccati,
come se avessero visto un fantasma. I loro caffè erano rovesciati sulla tovaglia,
ma nessuno di loro due se ne era accorto.
-Intendo per un po', ho bisogno di spazio e di un po' di relax.. - dico
continuando a mangiare il mio toast. -Ma quello puoi averlo anche
andando alle terme, non c'è bisogno che smetti di essere quello che sei
-
mia madre cercava di convincermi a non farlo, a non lasciare la mia vita
attuare. Forse perchè quand'era giovane aveva mollato la sua carriera per
me e adesso non voleva che io commettessi lo stesso sbaglio, ma è diverso.
Io non aspetto alcun figlio.
-Mamma, mi manca avere una vita sociale, avere dei veri amici che non
facciano parte dello spettacolo come Miley, Demi o Taylor. Voglio vivere
una vita come tutti i diciassettenni della mia età
- sbuffo, ma mia madre
sembra ostinarsi a non voler capire.
Poi si mette in mezzo Brain - Facciamo una cosa, se ti mandassimo da tua
nonna a Londra per qualche mese? Vai lì, vivi la tua vita da teenager e
prendi la tua decisione. Quando l'avrai presa tornerai qui, che ne dici?-

la sua proposta non era male; accettai immediatamente anche se mia
madre era ancora un po' titubante.
Sì ma mi avrebbero riconosciuta comunque, infondo Selena Gomez
cioè io sono conosciuta in tutto il mondo. Come avrei fatto a
svignarlmela dalle fans?
-Per il nome non c'è problema, ti farai chiamare Selena Teefey.
Il cognome di tua madre, tanto nessuno lo conosce
- disse poi lui.
Ok, adesso sì che stimavo quell'uomo.
Sarei andata a Londra, avrei vissuto finalmente la vita che volevo.
Sì!



Spazio Lettori.
Questa è la mia prima FanFiction su Selena Gomez,
spero davvero che vi piaccia e di ricevere tante critiche.
ByeBye Yleniarespiradiparole.

 


Spazio 

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Capitolo 2
*** I won't apologize. ***


'I'm sorry for changing.
I'm sorry it had to be this way.
Believe me, it's easier just to pretend.
But, I won't apologize for who I am.'

 

Sono nello studio di 'Teen Vogue' per l'ultima intervista che
farò prima di partire per Londra, ovviamente non dirò niente
dei miei piani altrimenti i paparazzi mi cercherebbero da per tutto.
Mi hanno fatto sedere su una delle due poltrone rosse dove
avverrà l'intervista; verrò ripresa da una telecamera.
Ecco l'intervistatrice, carina, sembra davvero molto giovane
rispetto all'età che tutto sanno che ha.
Si sta sforzando di sorridermi, lo so, me ne sono accorta.
Ma non importa, lo fanno sempre tutti, si sforzando di far
apparire che a loro sto simpatica ma in realtà mi odiano  per
tutta la fama che sono riuscita ad avere nonostante abbia solo
diciassette anni. Bho, forse si sentono falliti o forse cercano
di sfogare le loro frustrazioni su di me.

L'intervista comincia e la 'ragazza' davanti a me comincia
a farmi domande su domande. Alcune provengono dai fans,
altre sono domande più personali. Credono davvero che sia così
tonta da farmi anche solo scappare qualcosa di davvero troppo
personale dalla bocca solo per regalare a loro uno scoop?
Oh andiamo, ho diciassette anni non cinque.
-Allora Selena, quali sono adesso i tuoi progetti?- cosa potevo dirle,
infondo sarei sparita per mesi, tutti si sarebbero ovviamente chiesti
che fine avessi fatto. Inevitabilmente si sarebbe venuto a sapere.
Ok, accennerò qualcosa.
-Beh, a dire il vero penso che per un po' mi dedicherò più a me stessa,
magari con un viaggio. Voglio riposarmi..-
sulla faccia dell'intervistatrice
comparve un bel sorriso. Stavolta spontaneo, certo le avevo appena
regalato uno scoop senza volerlo.
-E dove andrai?- chiede speranzosa di avere ancora un'atra notizia.
-Non ci ho ancora pensato- il suo sorriso si tramuta in una smorfia
delusa, vorrei riderle in faccia ma cerco di trattenermi.
Eh già, Selena Gomez ve l'ha fatta di nuovo.


Erano passate due ore dall'intervista ed era già stata mandata in onda;
e in meno di due ore la notizia si era già sparsa per il mondo intero.
'Selena Gomez andrà a fare una vacanza, quale sarà la metà?'
Ormai sui telegiornali si leggeva solo questo titolo di coda,
per non parlare di facebook e twitter. Le fans continuavano a
chiedermi dove sarei andata, per quanto tempo ma non sapevo
nemmeno io quanto tempo ci avrei messo.
Poi chiamate. Chiamate su chiamate da parte dei fan, così tante
che mi sono ritrovata costretta a dover spegnere il cellulare.
Sono in camera mia con il pc alla mano che cerco di leggere tutte
le cose che mi stanno scrivendo i fan, poi arriva Ashley con il mio
cellulare privato. -Selena, c'è Demi a telefono- mi passa il cellulare
e lo porto all'orecchio ed ecco il solito grido isterico di Demi.
-Oddio, ma è vero che parti? Dove vai, quando, come?-
Ok, troppe domande tutte assieme.
-Sì è vero, ma non è un viaggio per riposarmi o cose del genere,
voglio capire se essere Selena Gomez è davvero quello che voglio
nella vita e staccare da tutto è la soluzione perfetta
- cerco di
spiegarlo, ma sono già quasi sicura che non sarà d'accordo con
quello che le ho appena detto.
-Ma come, la fuori c'è gente che morirebbe per essere al tuo posto
e tu che fai? Vieni a dirmi che vuoi una vita normale? Sel, stai bene?-

Roteo gli occhi al cielo sbuffando, sapevo che se ne sarebbe uscita
con le solite cose. Ormai eravamo amiche da troppo tempo per non
sapere quale sarebbe stata la sua reazione.
-Vabeh, se è quello che vuoi va bene, adesso vado che sono piena
d'impegni. Ciao Sel
- neanche il tempo di rispondere che già stacca,
ma la capisco è sempre così nel nostro mondo frenetico.
Chiudo la chiamata, ma ecco che ne arriva un'altra: Miley.
-Ehi dolcezza, che è sta' storia che parti?- sorrido, il modo
che ha Miley di approcciarsi alle persone è più che buffo.
-Sono confusa ultimamente, non so se questa vita fa per me-
la sentò sorridere dall'altra parte della cornetta.
-Ti capisco, capita per gente come noi di dubitare di ciò che abbiamo,
ma tu sei una ragazza in gamba e farai la scelta giusta. Ciao Sel
e spaccagli il culo, capito?-
sorrisi, il modo forte ma divertente di Miley
mi fece tornare di buon umore. Almeno lei capiva a cosa mi stessi riferendo.
Poso il cellulare sul comodino quando vedo una chioma bionda entrare
come un fulmine nella mia stanza e piombarmi addosso.
-Oddio Selly stai bene?- Ok, questa è Taylor, solo lei può chiamarmi
in quel modo ed entrare  in camera mia così.
-Hai saputo del viaggio, vero?- lei annuisce, probabilmente
avrà pensato che fosse perchè mi sentissi male o cose del genere.
Mi abbraccia fortissimo, quasi non respiro.
-Tay, non sto andando in guerra..- cerco di parlare con quel poco
d'aria che mi è rimasta in corpo, fortunatamente molla la presa.
-Lo so, ma mi mancherai- sorrido e l'abbraccio forte.
Mi mancherà anche lei, in realtà mi mancheranno tutti,
ma devo farlo.

 


 

E' arrivato il giorno della partenza, ho in dosso una felpona
grigia col cappuccio e un paio di occhiali da sole così magari
in aereoporto non mi riconsoceranno. Per prevenienza ho
anche schiarito un po' i capelli, in modo che sia più credibile
la copertura.
Siamo in aereoporto, saluto mia madre e il suo compagno e
vengo scortata da Bruce fino all'aereo. Per sicurezza lui
non verrà con me, altrimenti tutte le fan potrebbero riconoscerlo
e di conseguenza riconoscere me.
Salgo sull'aereo, non è il mio get privato ma un aereo qualunque,
ho il posto in prima classe, affianco al finestino come piace a me.
Così posso guardare le nuvole mentre sono in volo, è una cosa
che amo e adoro fare.
Qualche posto avanti c'è una ragazzina con al braccio una
fascia con scritto 'Selena Gomez Tour'. Probabilmente dev'essere
venuta ad uno dei miei ultimi concerti.
Cavolo, continua a fissarmi, forse sospetta qualcosa.
Dio, se esisti fa che non venga qui.
Ok, niente, si sta già avvicinando a me.
-M-ma tu sei Selena Gomez?- mi chiede con occhi sognanti,
oddio quanto li riconosco quegli occhi.
Mi fa male doverle distruggere il suo sogno, ma giuro che un
giorno rimedierò.
-No, scusa, non sono lei. Vedì..- mi tolgo il cappuccio- I miei
capelli sono diversi dai suoi
- sul volto della ragazzina appare una
smorfia delusa e torna al suo posto con le lacrime agli occhi.
Dio Sel, guarda che hai fatto.



 

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Capitolo 3
*** Middle of Nowhere. ***


Now i’m lost trying to make it on my own
i thought i could never do this alone
but now i’m walking myself out in the

middle of nowhere.


 

Mi dispiaceva troppo per quella ragazzina, infondo desiderava
soltanto avere un'autografo dal suo idolo cioè da me.
-Pss, hei piccola..pss- la chiamo, lei si avvicina col volto ancora
imbronciato, le sorrido. -Se ti dico un segreto prometti di non
dirlo a nessuno?-
la ragazzina annuisce col capo, incrociamo i
mignoli in segno di promessa. Tiro fuori il mio microfono con la
scritta 'Selena Gomez' pieno di brillantini, quello che di solito uso
durante i concerti.
La ragazza sembra non capire, ha uno sguardo misto tra lo stupito
e lo scioccato, mi scappa da ridere ma devo trattenermi nel farlo.
-Sono Selena Gomez, ma non dev dire a nessuno che mi hai visto
su questo aereo, capito? E' un segreto tra me e te, lo manterrai?-

adesso sul suo volto c'è un sorriso a 32 denti, l'ho resa la persona
più felice al mondo credo. Lei mi abbraccia fortissimo e mi  chiede
se posso autografarle la fascia che ha al polso.
Lo faccio, infondo non mi costa niente.
Poi mi chiede un abbraccio, non glielo nego. Mai negare un abbraccio
a nessuno, io non l'ho mai fatto.
Torna al suo posto più felice che mai, anche io lo sono.
Anche stavolta ho reso felice una mia fans e non c'è soddisfazione
migliore di questa.
Continuo il mio viaggio ascoltando musica 'Don't forget' della
mia carissima amica Demi. Sembrava di averla vicino a me anche
se non c'era. So che avrebbe preso male il fatto di essermene andata
senza dirle niente, ma sapevo che avrebbe cercato di farmi cambiare
ancora una volta idea.



Ecco, l'aereo sta atterrando, a prendermi ci sarà mia cugina Danielle
e i suoi che mi porteranno da mia nonna.
Dio, ma da quanto tempo non tornavo a Londra?
Dai tempi dei primi tour, ma cavolo quanto tempo era passato.
Sto scendendo dall'aereo, entro nell'aereoporto e prendo le valigie,
da lontano noto che la bambina del viaggio mi stava fissando.
Le sorrido e faccio cenno col dito come per dire 'Shh, ricorda il segreto'
e lei sorride soddisfatta di se. Sembra una tipa apposto, terrà il segreto.
Sto uscendo ed ecco che noto subito la chioma riccia di mia cugina,
mi avvicino a lei e che mi corre incontro abbracciandomi.
-Selena!- grida mentre mi stringe fortissimo -Dani, non gridare il
mio nome, nessuno sa che sono qui e se qualcuno te lo chiede mi
chiamo Selena Teefey, ok?-
lei non capisce, mi guarda confusa ma si
limita a far cenno di sì col capo e a sorridermi accompagnandomi
all'auto.
I miei zii mi corrono incontro abbracciandomi forte anch'essi
-Oh come sei cresciuta- afferma mia zia -Meglio dal vivo che
dalla tv
- ironizza mio zio. Beh, loro non sono cambiati per niente.
Sempre il loro fare ironico. Li adoro.

Arriviamo alla casa della nonna.
E' enorme, non proprio come la mia casa a New York, ma ci
si avvicina parecchio. In realtà è molto più grande di quanto
immaginassi.
Il cancello si apre ed entriamo con la macchina nel giardino.
Molto stile inglese solo più grande e vasto.
Arrivano due maggiordomi che mi aiutano con i bagagli, quando
sento mia nonna gridare il mio nome -Selena!- mi si avvicina
abbracciandomi anche lei.
So che immaginerete mia nonna molto anziana stile 'Regina Elisabetta'
ma in realtà lei è molto giovane. Forse perchè ha avuto mia madre a 16 anni
che ha avuto me a 16 anni. Eh sì, mia nonna aveva più o meno 50 anni.
Giovane eh?
-Sono così felice che tu sia qui- mi ripete tra un bacio e l'altro -Oh, lo sono
anche io nonna-
le sorrido abbracciandola.



Entriamo in casa, davvero molto grande e ampia.
Ci mettiamo a sedere al tavolo nella cucina, assieme a mia cugina e
ai miei zii. La cameriera porta il caffè mentre io continuo a guardarmi
attorno come se fossi spaesata. L'ultima volta che ero stata in
quella casa avevo avuto all'incirca undici anni.
Prima dei film e della carriera musicale.
-Allora, perchè sei qui? Tua madre mi ha accennato qualcosa,
ma la conosci molto bene, sai che esagera sempre
- Beh, non ha tutti i
torti, mia madre esagera sempre quando succede qualcosa figuriamoci
adesso che rischiavo di voler mollare tutto proprio come aveva fatto lei.
Sorrido amaramente e abbasso lo sguardo -Sono venuta qui perchè
voglio sapere cosa si prova ad avere una vita normale, senza paura che
i paparazzi ti seguano ovunque o senza la paura di dire qualcosa che
potrà ferire milioni di persone-
non so perchè ma parlare con mia nonna
mi faceva stare meglio, mi sentivo capita e soprattutto ascoltata.
Mia mamma non lo faceva mai se non quando dovevo provare le canzoni.
- Sai che frequenteremo la stessa classe?- afferma Danielle dandomi
una leggera spallata amichevole -Davvero?- sono meravigliata all'idea
che frequenterò un Liceo normale e non delle lezioni private.
-Così ti aiuterà ad ambientarti- inutile dire quanto sia agitata.
Finalmente sarò una ragazza normale, finalmente saprò cosa si prova
ad essere come tutti gli altri. 
Finalmente sarò soltanto Selena.


 

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Capitolo 4
*** My dilemma are you. ***


He’s my Dilemma,
One half of me wants ya
And the other half wants to forget.

 



E' arrivato il primo giorno di Liceo.
Sono agitatissima, forse perchè non l'ho mai avuto
o almeno non come avrei dovuto.
Quando studi da privatista certe cose non puoi averle e
nemmeno chiederlo come ad esempio un banco tutto tuo,
la campanella che suona a fine lezione o l'armadietto privato.
Degli insegnanti che siano serii e che non ridano ogni cinque
minuti e, in fine, dei compagni di classe con cui chiacchierare.
Al massimo io potevo chiacchierare con Ashley, la mia assistente.



Siamo in auto, mia zia ci sta portando a scuola mentre Danielle
continua a girare programma radiofonico ogni cinque secondi.
Ho sentito passare anche la mia nuova canzone 'Hit the light' che
se non sbaglio ultimamente è prima in classifica nel Regno Unito.
Continuo a guardare fuori dal finestrino, non so perchè ma la vita
inglese là fuori mi attira parecchio.
Oh, adesso c'è 'Boyfriend' in radio, la canzone di Justin che mia
cugina sta cantando a squarcia gola.
-La conosci?- mi chiede mia zia guardandomi dallo specchietto
retrovisore. E come se lo conosco, è Justin Bieber.
-Sì, è il mio migliore amico- noto che adesso Danielle ha lo sguardo
rivolto su di me come se stesse per uccidermi da un momento all'altro.
Eppure non ho detto niente di male, mi guarda come se non fosse una cosa
normalissima. Oh ..già, ma io sono Selena Gomez, ovvio che non è una cosa
ovvia per lei. Per loro.
Scopro con mia grande sorpresa che mia cugina è una belieber e
che adesso mi sta riempiendo di domande su domande, mi chiede
cose a cui nemmeno io so darle risposta.
Ma poi arriva alla solita domanda -Puoi darmi il numero?- e adesso
come le spiego che se gli do il suo numero Justin mi uccide?
Vabeh, magari gli do quello riservato alle fans anche se so che
quando lo verrà a sapere mi vorrà decapitata.
Scusa Justin, ma è per una buona causa.
Le mie orecchie!




Arriviamo fuori scuola, l'ingresso è pieno di ragazzi che aspettano di
entrare nell'istituto. Alcuni sono seduti a dei tavolini altri per terra,
nel giardino. E' tutto come nei film, come l'ho sempre immaginato.
Seguo mia cugina che si sta avvicinando ad un gruppo di ragazzi
che sono seduti ad un tavolino.
Aspetta ma mi pare di riconoscerli, li ho già visti da qualche
parte.. Oddio sono.. Mmh, non mi viene il nome.
Ah sì, i One Direction! No, aspetta, i One Direction?!
Afferro mia cugina per la maglietta e la fermo - Dani, non mi
avevi detto che i tuoi amici erano i One Direction!-
le dissi
con un tono severo.
Se mi avessero vista in loro compagnia avrebbero potuto
riconoscermi e i paparazzi avrebbero cominciato a starmi addosso.
-Tu non me lo hai chiesto e comunque tranquilla, manterremo
il segreto anche con loro-
mi fa l'occhiolino, per lei è tutto un gioco
per me è in gioco la mia vita.
Ci avviciniamo ai quei cinque, non li avevo mai conosciuti di
persona ma so che molto spesso mi avevano menzionato
durante qualche intervista. In altre circostante avrei cercato
di essere loro amica, ma stavolta non motevo davvero.
Ci avviciniamo, Danielle bacia uno di loro. Ok, la mia cugina
è la fidanzata di uno dei One Direction?
Pff, Selena ma dove diavolo vivi?
- Selena ti presento Liam, il mio ragazzo- lui sorride, ricambio
il sorriso però noto che mi sta guardando in modo strano e
assieme a lui anche i suoi compagni.
Ok, Selena mantieni la calma, mantieni la calma, non ti hanno
riconosciuta, non ti hanno riconosci.. -Selena Gomez!- uta.. Merda!
Ad aver quasi urlato il mio nome è stato un biondino dagli
occhi color cielo. Carino, ma stupido!
Dannazione.
-Ehm, no non sono Selena Gomez..- cerco di rimediare,
guardo verso il basso ma sento il riccio mormorare qualcosa
che però non riesco a capire.
-Non puoi mentire a Niall Horan, sono un belieber boy e so
tutto di te da quando ho saputo che siete migliori amici-

Porco cazzo, ma non potevi limitarti ad ammirare il tuo idolo?
No certo, stolkeriamo anche la Gomez.
-Se la memoria non m'inganna dovresti avere una croce..
proprio sul polso
- mi affera il polso alzando la manica della felpa
e scoprendo il mio tatuaggio - Ahaaa, trovato! Sei Selena!-
lo guardo scioccata, in realtà un po' tutti lo guardiamo
scioccati. Ok, questo tizio mi fa paura.
Danielle cerca di tappargli la bocca, qualcuno si è già
voltato verso di noi. M'infilo il cappuccio della felpa e
cerco di coprirmi i capelli. So che il loro colore è diverso adesso,
ma non si sa mai che io trova un altro stalker boy come quel biondino.
-Shh- lo zittisce mia cugina, lui la guarda confuso.
-Non chiamarmi mai Selena Gomez, ma Selena Teefey. Sono qui
per vivere una vita normale, quindi non voglio paparazzi
alle calcagne!-
sbotto acida, non voglio guai e non saranno
cinque ragazzini alle prime armi come boyband a farmi cambiare
i miei piani.
I cinque mi fissano come se fossi una pazza isterica,
anzi no il biondino mi guarda come se fossi una dea.
Poi c'è un tizio moro col ciuffo all'insù, ha la pelle olivastra,
se non sbaglio dev'essere quello Pakistano.
Com'è che si chiamava?
Zaino, Zaiano, Zaian.. Ah sì Zayn.
Beh, qualunque sia il suo nome mi sta guardando in
modo fin troppo malizioso.
Ehi bello, sono comunque Selena Gomez, non dimenticarlo.









Caaffeeewewfffeffaw 

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Capitolo 5
*** Who's that boy? ***


Who's that boy, who's that boy?
And everybody in the club turn around and say
Who's that, who's that
Beautiful boy with the big brown eyee, tell me
Who's that, who's that.

 



La campanella è suonata, io e Danielle stiamo entrando
in classe e per mia sfortuna Zayn, Niall lo stalker e il suo ragazzo
frequenteranno i nostri stessi corsi.
Non ho niente contro i One Direction, sia chiaro ma..
andiamo, avere una cugina dall'altra parte del mondo fidanzata
con uno di loro si chiama davvero sfiga!
Entriamo in classe, mi siedo al primo posto che trovo vuoto;
spero con tutto il cuore che affianco a me si sieda Dani ma è
più che ovvio che si siederà affianco al suo ragazzo.
A questo punto spero soltando che il moro non la rimpiazzi,
ma con 'meraviglia' lo vedo oltrepassare il mio posto e andare
a sedersi in fondo alla classe. Beh, non dev'essere un tipo studioso.
Mi guardo attorno, per me è tutto nuovo. Andare a scuola,
frequentare delle vere lezioni e delle vere persone.
Guardo fuori dalla finestra, sembra tutto come in uno di quei
film che mi hanno fatto girare. Ma questo non è un film, è tutto reale.
Ad un tratto  sento una voce 'dolce' al mio fianco che mi distoglie
dai miei pensieri -Posso sedermi al tuo fianco?- mi volto,
è il biondino stalker di stamani.
Sono intenta a volergli dire di no, ma in fondo so bene che
non è colpa sua se ammira così tanto Bieber. Il suo è solo un
comportamento da vero fans sfegatato.
Annuisco col capo sorridendogli, lui si siede al mio fianco e tira
fuori un quaderno e un vecchio taqquino.
Continuo ad osservarlo con la coda dell'occhio, la lezione è
oramai cominciata e arriva il momento dell'appello.
-S..Selena Te..Teefey?- balbetta il professore non sicuro che si
pronunciasse in quel modo. Mi alzò per fargli notare la mia presenza,
ricambia sorridendo e con un cenno di testa.
-Appena trasferita da..?- l'insegnante si è appena alzato gli occhiali dal naso
e adesso mi sta fissando, non so perchè ma m'incute un po' di timore.
-New York..- tutti mi guardano con stupore, qualcuno sta borbottando,
il prof resta a fissarmi con aria incuriosità, un po' come tutti.
Il cuore si è praticamente fermato, la paura che qualcuno sospettasse
anche solo qualcosa era davvero troppa. Comincio a tremare,
il biondo se ne accorge e mi stringe la mano sussurrando
-Tranquilla, nessuno sospetta niente- lo guardo di sfuggire, mi sorride
ed io ricambio il sorriso.
Andremo d'accordo biondino, andremo proprio d'accordo.



La lezione continua da più di un'ora e io già non ne posso più.
La cosa positiva delle lezioni private è che puoi farle smettere
quando vuoi, mentre nella scuola pubblica non si può.
Sono stanca dei numeri, della matematica, così comincio a
disegnare cerchi sul quaderno, giusto per passare il tempo.
Noto con piacere che anche Niall, al mio fianco sta scarabocchiando
sul suo taqquino, no ma aspetta quello è uno spartito.
Allungo l'occhio per riuscire a vedere meglio. Sì, ho ragione.
Lui si volta coprendo la pagina, sì è accorto che staco sbirciando.
-Lo sai che non si fanno gli affari degli altri?- bisbiglia per non
farsi sentire dal prof. Non rispondo, mi limito a fargli una linguaccia
e fingo di essere interessata alla lezione, lui continua a scarabocchiare.
Finalmente la campanella della ricreazione.
Che Dio sia lodato!
Prendo i miei quaderni, il mio zaino e mi catapulto nel corridoio
verso il mio armadietto. Ripongo alcuni libri e chiudo lo sportello
quando mi ritrovo la faccia del moro davanti. Non riesco a trannere un
urlo dallo spavento, ddio mi sento il cuore in gola.
Ma è forse stupido?
-Ehi, di solito le ragazze le faccio urlare per altre circostanze!-
sorride ammiccando, eccolo ci sta provando.
-Certo, durante i concerti- ironizzo con fare ovvio, ma lui
mi sorride con lo stesso sguardo malizioso della stessa mattina.
-Non solo..- roteo gli occhi e afferro la chiave delll'armadietto
camminando velocemente per il corridoio.
-Hei Selena!- mi chiama seguendomi, se si aspetta che mi volti
può anche scordarselo.
Ok, come non detto, mi afferra per il polso e mi volta verso di
lui costringendomi a guardarlo negli occhi. Wow, che bei occhi che ha.
Non li avevo mai notati, sono di un color cioccolato.
Potrei sprofondarci in quegli occhi.. Selena ma che cazzo dici!
-Che diavolo vuoi Zayno, Zayn o come ti chiami- lui ridacchia
nel vedermi intenta a ricordare il suo nome.
-Un uscita- sì certo, sta scherzando vero? Oddio no, è serio.
Scoppio a ridere, lui mi guarda confuso e stupito -No!-
mi volto di spalle e continuo a camminare ma nuovamente mi
ferma costringendo a guardarlo. Stesso copione.
-Senti Zayn, sei molto carino davvero, ma no- stavolta sono seria.
-Perché?- ha una faccia delusa, mi spiace ma non posso.
-Pronto, sono Selena Gomez e tu Zayn Malik. Sai cos'accadrebbe
se ci vedessero assieme per Londra? Che tu verresti assalito
dalla stampa e anche io, e mi ritroverei costretta a tornare a New York!-

Ha la testa abbassata, forse si sta guardando le scarpe ma non credo
sia così cinico e vanitoso. Poi alza lo sguardo di nuovo, forse
ha avuto un lampo di genio -Usciamo come Zayn Malik e Selena Teefey-
neì suoi occhi c'è un lampo di speranza. Ma allora non capisce!
-Non cambierebbe niente, finirei nello scandalo per essere la tua
nuova fiamma 'sconosciuta' e poi scoprirebbero la verità.
Mi spiace Malik, non sono la tua preda
- gli do una pacca sulla spalla
in segno di conforto, ne avrà davvero bisogno.
Mi spiace tesoro, ma avrai altre ragazze da far cadere ai tuoi piedi.







. 

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Capitolo 6
*** We own the night. ***


When we are together is the time of our lives
We can do whatever, be whoever we'd like
Spend the weekend dancing cause when we sleep when we die
Don't have to worry about nothing
We own the night! 

 



Sono a casa di mia nonna, sdraiata sul mio 'nuovo' letto e nella
mia 'nuova' casa. La giornata a scuola è stata davvero impegnativa,
eppure era soltanto la mia prima lezione, a pensare che ce ne saranno
altre mi è già passata la voglia di studiare. 

Prendo i miei cellulari, quello per le fans e quello privato.
Fans? 32572735 messaggi. Privato? Zero.
Bene, bastavano due giorni e la mia mancanza già non si sentiva.
Interessante, lo ricorderò nel momento del bisogno. 
Beh, meglio così, magari anche i paparazzi si dimenticheranno
per un po' di me. Sospiro all'idea che finalmente potrò stare tranquilla,
accendo la tv, quasi mi emoziono all'idea che sarò soltanto un telespettatore
e non colei che è all'interno di quella scatola.
'Che fine ha fatto Selena Gomez?' oddio, il telegiornale stava parlando
di me, oramai mi davano per dispersa. 'Gira voce che sia partita per Parigi,
altre negano dicendo che si trovi a Londra e altre dicono di averla vista
girare per le strade del Brasile. Ma quale sarà la verità?'
la frase della
giornalista mi fece salire il cuore ingola, era citata anche Londra e se
mi avessero scoperto? Oh mamma, ma in che razza di guaio mi sono cacciata?!
Sono nel bel mezzo dei miei penseri 'autodistruttivi' quando qualcuno bussa
alla porta del terrazzo della mia stanza. Sussulto dallo spavento, forse sono i
ladri, i paparazzi? Ti prego, fa che siano i ladri!
Mi affaccio e con mia grande sorpresa trovo Zayn Malik sorridente
che aspetta impaziente che gli aprà. Lo faccio.
-Lo sai che le porte sono fatte apposta?- ironizzo, lui mi sorride.
Beh, niente male devo dire. -In teoria questa è una porta, no?- oh beh, aveva
di sicuro la risposta pronta a tutto, un po' come me.
Sorrido, ma lui mi prende per mano e mi porta via con se facendomi
scendere dal terrazzo. Meno male che c'è una scala fatta di piante, altrimenti
ci saremmo praticamente uccisi. 


Siamo nella sia auto, dove mi sta portando? Non ne ho la minima idea,  
però in fin dei conti la sua compagnia non mi dispiace affatto.
Solo che ho ancora un po' paura.. Dai, Selena goditi il momento.
-Dove stiamo andando alle dieci di sera?- chiedo sorridendo, lui ricambia
il sorriso e fa spallucce -Una sorpresa- lo guardo con fare sospetto,
ma pur sempre ironico -Odio le sorprese..- sospiro guardando fuori dal
finestrino. -Nah, non credo- ridacchia lui canticchiando.
Dio, canta proprio bene. Ma in realtà nella loro band tutti cantano davvero
molto bene, non li ho mai ascoltati ma ogni tanto capitava che mi
arrivasse qualcosa alle orecchie ma, purtroppo, sempre e solo di sfuggita.
Perfino Demi e Justin mi avevano detto che sono molto bravi e detto
da loro, dev'essere proprio vero.
-Mi fai sentire qualcosa di tuo, di vostro?- lo guardo sorridendo, ma pur 
sempre seria; lui mi guarda come se non aspettasse altro e comincia:

Baby you light uo my world ike nobody else.
The way that you flip your hair gets me overwhelmed,
but when you smile at the ground it ain't hard to tell.
You don't know oh-oh, you don't know you're beautiful.


Batto il tempo, mi piace. Mi ricorda non so perchè 'Who says' la mia canzone,
noto che mi sta guardando soddisfatto, forse ha capito che mi piace.
Arrossisco, cavolo Sel che ti prende è solo un ragazzo.
La macchina si ferma davanti ad un grande albero illuminato solo da
alcune lanterne, c'è una casina lassù. Oddio, mi ricorda quella che mi fece
mio padre da piccola; quasi mi commuovo ma cerco di trattenermi.
-Siamo arrivati, ti piace?- chiede lui sorridente, io non posso
far altro che annuire quasi imbambolata da quella meraviglia che
ho davanti ai miei occhi. E' una scena davvero molto romantica.
Scendiamo dall'auto e resto ad ammirare per qualche istante quella
meraviglia finché Zayn non mi afferra per il polso e mi costringe a
seguirlo la sopra. 
Quassù sembra tutto magico, tutto come una grande favola.
E' davvero bellissimo e noto che mi sta guardando, ok sto arrossendo.
Me lo sento. -Perchè mi hai portata qui?- mi sta fissando, dio mi sta
fissando. E quel sorrisetto? Oddio perchè è così perfetto.
No Selena non puoi, ricorda ricorda ric.. oh al diavolo!
-Perchè di notte i paparazzi non ci sono e poi qui non verrebbero mai,
è il posto più sicuro del mondo se è questo che ti preoccupa
- sospira
fissandomi negli occhi, abbasso lo sguardo. Non riesco a reggerlo, mi mette
troppo in imbarazzo. -Vieni- mi prende per mano ed entriamo nella casetta,
prende una coperta e la sdraia per terra. Ci si siede e mi fa segno di sedermi
affianco a lui, esito un po' ma in fondo stare vicini non comporterà a niente.
Mi siedo al suo fianco e cominciamo a guardare le stelle da una specie di 
fessura enorme simile ad una finestra.
Le fissiamo in silenzio per qualche secondo, poi noto una stella cadente.
-Hei guarda, una stella cadente.. esprimi un desiderio- grido euforica,
a New York difficilmente è possibile vederle. Noto che Malik è divertito
dalla mia reazione, ma me ne frego e chiudo gli occhi esprimendo un
desiderio. -Io non ho desideri, ho tutto quello che vorrei in questo
momento
- sorride guardandomi le labbra. Oddio, oddio, oddio.
Si sta avvicinando, e adesso, che faccio? E' a un passo dalle mie labbra.
-Oh, ehm.. un'altra stella!- grido voltando lo sguardo davanti a me,
noto il suo sguardo fisso su di me. Dio, mi dispiace ma.. No!
Sposta lo sguardo verso le stelle, poi comincia a canticchiare:




We can drive in your car, somewhere into the dark
Pull over and watch the stars
We can dance, we can sing, do whatever you think
As long as i'm with you


 .,...
-Hei, ma questa è la mia canzone!- sorrido dandogli un colpetto sul petto,
lui mi guarda ancora una volta le labbra, si morde il suo labbro inferiore e
si avvicina. Ok, me lo sento, stavolta non ho la forza di spostarmi.

Mi bacia, mi bacia, mi bacia..
E invece no, finisce col darmi un bacio sul collo. Un dolce e tenero bacio sul collo,
che mi fa letteralmente perdere l'orientamento. Mi sorride, comincio ad amare
quel sorriso perfetto -Qui siamo solo Selena e Zayn, qui siamo noi- sussurra dolcemente.
Rimango alibita dalla sua frase, ma aveva dannatamente ragione.
In quel momento non eravamo Selena Gomez e Zayn Malik dei One Direction,
in quel momento eravamo solo noi due, potevamo essere noi stessi.
Potevamo goderci quel momento come era giusto che fosse.
Eravamo solo Selena e Zayn e il cielo stellato.

 

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Capitolo 7
*** New song, new friend. ***





When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
Cause I can't love you more than this
Can't love you more than this

 


 Scuola, ricreazione.
Sono seduta ad un tavolo, da sola, in sala mensa e aspetto o,
forse, spero che Danielle arrivì a farmi compagnia ma per ora niente.
Mi guardo attorno; dio, la gente al Liceo è davvero così
antipatica e superficiale. Somiglia molto al mondo dello spettacolo,
con la differenza che è la vita vera. Ok, questo mi fa un po' paura.
Che motivo c'è di voler cambiare vita se ti ritrovi la stessa?
No Sel, non affettare le cose, magari non è così male.
I miei pensieri vengono interrotti da due 'idioti' che si siedono
di fronte a me, per la precisione: mia cugina Danielle e Niall il biondino.
-
Qualcuno si è divertito ieri sera, eeh!- canzone mia cugina, la
guardo senza capire ma poi ricordo la serata prima con Zayn e
capisco a cosa si allude. No ma.. Chi gliel'ha detto?!
La guardo con aria sconcertata, i due si guardano negli occhi
e scoppiano in una fragorosa risata. Io mi quasi mi strozzo col
boccone di mela che ho appena ingogliato.
-
Tranquilla, ce l'ha detto Zayn.. cioè non proprio, lo abbiamo dedotto-
afferma poi il biondino ridacchiando; no ok, ma che razza di potere hai?
Leggi nella mente delle persone oppure fai davvero lo stalker di mestiere?!
Poggio un gomito sul tavolo e mi avvicino socchiudendo gli occhi
-
Dimmi, hai mai pensato di lavorare nella CIA?- do un morso alla mia mela,
con aria sarcastica, mentre i due se la ridono come non mai.
-
Oh beh, sicuramente sarei il migliore- ride per poi ricomporsi- Comunque
me ne sono accorto perchè ieri sera è arrivato tardi a casa e visto che
dormiamo in stanza insieme non ho potuto far altro che notarlo-
adesso nel suo sguardo c'è un che di malizioso, oddio chissà che avrà
pensato! -
Per non parlare dei bellissimi sguardi che si davano stamattina-
afferma Dani dando una pacca sulla spalla di Niall.
-
Ok, non siamo proprio usciti, me lo sono ritrovato sul terrazzo e mi ha
trascinata con lui..-
borbotto arrossendo, i due mi guardano quasi
incantati dal mio racconto. Se si aspettano in particolari da me non li avranno!
Fortunatamente suona la campanella e siamo costretti a tornare in classe.
Campanella, non ti ho mai amata così tanto.



Siamo in classe, la lezione sta quasi per finire eppure il tempo
sembra non passare mai. Filosofia, la materia più noiosa che esista.
La prof è lì che spiega ed io non so davvero che fare, non ho voglia
di ascoltarla parlare dei soliti filosofi e scrittori. Tanto dicono sempre le
stesse cose. Niente di davvero innovativo.
Mi guardo attorno, magari trovo qualcosa di più interessante da
fare e noto che come al solito il biondino è impegnato a scrivere sul
suo amato 'taccuino'. Lo smuovo, mi guarda con i suoi bellissimi
occhioni azzurri, sembra quasi un bambino.
-
Posso sapere che stai facendo?- sussurro, non mi va che l'insegnante mi
sgridi. Lui sorride passandomi direttamente il foglio col tutto.
E' uno spartito per la chitarra, lo leggo con attenzione e cavolo,
sembra davvero buona come idea. Suonata dev'essere stupenda.
In cima al foglio noto una frase 'More than this' probabilmente il titolo
della canzone. Poi noto che il testo non è ancora del tutto finito.
Lo guardo, lui arrossisce ed io non posso far altro che sorridergli
-
E' davvero bello..- sto per finire la frase, ma lui mi blocca - Sì ma..
è solo un'idea..c-cioè.. devo finirla..
- scoppio a ridere, la prof mi guarda male
ma fa poco conto e lascia stare. -
Niall, posso aiutarti a finirla?-
Mi guarda scioccato, forse non crede alle sue orecchie o forse ha
visto una carota gigante volare fuori dalla finestra.
Nah, probabile la prima.
-
Stai scherzando spero!- sbotta improvvisamente lui, l'insegnate si
arrabbia e ci sbatte fuori dall'aula. Prima di uscire nascondo il taccuino
sotto la felpa. Cavolo, secondo giorno e sono già stata sbattuta fuori. 

 Siamo fuori dalla  dell'aula, il corridoio è triste e vuoto e c'è un
silenzio davvero imbarazzante. Sembra tutto troppo diverso confronto
al clima che si respira durante l'intervallo.
Lancio uno sguardo a Niall che sembra essere abbastanza nervoso e
sovrappensiero, mi avvicino per chiedergli cos'abbia ma mi batte sul tempo.
-
Prima stavi scherzando o facevi sul serio..- sospira- cioè, tu Selena mi
aiuteresti a finire una canzone per me e i ragazzi?-
ok, detto in quel modo
sembrava quasi una cosa brutta. Il mio era solo un gesto di altruismo,
possibile che gli inglesi non conoscano questa parola?
Annuisco col capo e lo spingo per la schiena costringendolo a camminare,
lui mi guarda con aria interrogativa
-Forza, ci sarà un'aula di musica in
questa scuola, no?
- mi guarda per qualche istante in silenzio per poi
scoppiare assieme in una fragorosa risata.
Entriamo nel teatro della scuola, davvero enorme per essere di una scuola
locale come quella. Ricordava molto High School Musical, visto che i miei
ricordi scolastici si fermavano a film visti in televisione.
Rimasi per qualche istante ad osservare l'immensità di quella stanza,
mentre il biondino era già salito sul palco accendendo le luci.
-
Che te ne pare?- mi urlò, non potei far altro che continuare a guardarmi
attorno sbalordita. Eppure ne avevo visti di teatri e di palchi enormi,
ma quello sembrava davvero diverso. Forse, perchè non me l'aspettavo.
Lo raggiungo, lui prende una chitarra e si mette a sedere sul bordo del palco,
mi siedo al suo fianco tirando fuori il taccuino.
Comincia a suonare e poi canta:



When he opens his arms and holds you close tonight
It just won't feel right
Cause I can't love you more than this
Yeah

 ..
Lo guardo cantare, è bravo devo ammetterlo.
Anche Zayn la sera prima mi ha mostrato la sua bravura, cavolo
adesso capisco perchè sono tanto famosi. Non sono solo belli, le loro
voci sono qualcosa d'indescrivibile.
Si è fermato, adesso continua a suonare. Forza Selena, pensa
a qualcosa e in fretta, gli hai promesso che lo avresti aiutato.
Pensa, pensa, pensa..



When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
Cause I can't love you more than this
Can't love you more than this
 


Ho cantanto la prima strofa che mi è venuta in mente,
il biondino mi sta guardando scioccato. Ha perfino smesso di suonare.
Ok, Sel hai fatto una stronzata, probabilmente non è di suo gradimento.
-
E'..è perfetto!- balbetta guardandomi con occhi lucidi, mi avvolge
in un abbraccio, quasi mi manca il respiro tanlmente che mi stringe a se.
Rimaniamo così per qualche istante, poi lui comincia a scrivere,
probabilmente la strofa che ho cantato.
Continuiamo a cantare e a scrivere, ogni tanto scoppiamo a ridere per
le  idee assurde che ci vengono in testa, fino al suono della campanella.
Assieme torniamo in classe per prendere le nostre cose prima di
tornare ognuno a casa propria.
Sto per uscire dall'aula vuota quando Niall mi ferma per un braccio,
lo guardo e noto il suo rossore in viso. A volte sembra un bambino,
data la sua dolcezza infinita.

-V..volevo ringraziarti ancora per l'aiuto- abbassa lo sguardo,
giuro che se fosse stato un dolce lo avrei mangiato.
Lo abbraccio forte, credo proprio che mi affezionerò a questo
piccolo irlandese.

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