The pack survives.

di itszombieh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Rickon - A new life ***
Capitolo 2: *** 02. Lyanna - Give me your love , give me your flowers ***
Capitolo 3: *** 03. Bran - Risveglio di primavera ***



Capitolo 1
*** 01. Rickon - A new life ***


Note : Il what if della storia non è specificato , immaginate come preferite , diciamo soltanto che Rickon è cresciuto ( e ciò presuppone che sia ancora vivo )
Questa raccolta partecipa alla corsa al Trono di http://agameoffanfic.livejournal.com/.
Tabella permanente STARK2

 A NEW LIFE

Rickon si alzò,come rinato. Lungo la sua schiena adesso scivolava il suo giuramento.
Jaime Lannister si avvicinò a lui,ormai erano confratelli,uniti dalle loro ombre bianche.
 
- Tuo padre sarebbe orgoglioso di te – disse il comandante della guardia reale,studiandolo con i suoi occhi smeraldini.
Rickon annuì con un cenno deciso. Soltanto lui sapeva di non ricordare il volto di suo padre. Non avrebbe saputo nemmeno dire se l’avesse mai ricordato.
 
Eddard Stark era stato il lord di Grande Inverno, Il Primo Cavaliere del Re . Un traditore decapitato , un guerriero vincente al fianco del defunto Re Robert. Un uomo dagli occhi grigi. Suo padre.
Era fumo nei suoi ricordi,un’ombra,un desiderio mai esaudito. Un’altra statua fredda nelle cripte dove giocava con i suoi fratelli. Ricordava poco anche loro. Robb,Sansa,Arya,Bran. Nomi,cenere,frammenti di sensazioni.
 
Adesso aveva una nuova famiglia. Confratelli giurati della Guardia Reale come lui , spadaccini al servizio del Re. Un giuramento , un destino , un dovere. Adesso aveva una nuova vita.

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Capitolo 2
*** 02. Lyanna - Give me your love , give me your flowers ***


Note : Per la tabella STARK2 di A Game Of Fanfic . Avevo un milione e più idee su Rhaegar e il suo rapporto con Lyanna,spero solo sia venuto fuori qualcosa di passabile.

GIVE ME YOUR LOVE, GIVE ME YOUR FLOWERS.
 
Il silenzio del parco degli déi quel giorno la rendeva inquieta. Il suo spirito anelava a correre veloce in groppa alla sua puledra. Cavalcare , per Lyanna significava vivere il Nord . L’ondeggiare della sua treccia al vento , il bacio del freddo sulle guance , suo fratello Brandon al suo fianco . In quei momenti si sentiva senza paura , la sua terra era parte di lei . Non c’era nessun posto che amasse come il Nord , nei suoi pensieri i regni al di sotto dell’Incollatura erano pieni di pericoli . Per quanto selvagge , per quanto brutali ; le terre dell’Inverno non la spaventavano. C’era una sola cosa di cui sentiva la mancanza : i fiori. Lyanna adorava i fiori da sempre. Erano così belli,alle volte selvaggi,colorati,dai profumi inebrianti. Ma soprattutto così vari. Se nel cielo i fossero i fiori sarebbero uno diverso dall’altro , non uguali come le stelle ; era solita pensare. Anche i suoi fratelli erano diversi fra loro e lei li amava per questo. Brandon era quello con cui cavalcare per ore , perdersi e poi passare la notte nel castello di qualche vassallo lord loro padre. Brandon era il rumore di una risata , forte come un tuono , potente come i suoi sentimenti. Ned il completo contrario. Lui era una mattina innevata : fredda , silenziosa , pura ma anch’essa incredibilmente potente. Loro due venivano spesso nel parco degli déi , lei si perdeva nei suoi pensieri mentre il fratello affilava la sua spada. Passavano istanti eterni senza dirsi una parola , poi si guardavano e sorridevano. Avrebbe voluto Ned a distrarla dalle sue domanda ma quel giorno era sola davanti all’imponente all’ imponente albero-diga. Si rigirò il pezzo di carta fra le mani. Odorava di lavanda , era la prima cosa che aveva notato , ancor prima di leggere quelle dolorose parole.
 
‘ Amore mio , noi staremo assieme . Arrenditi a me Lyanna , sai che deve essere così. Tu mi vuoi e io ti avrò .’
 
 
Un viandante di passaggio a Grande Inverno gliel’aveva consegnata in gran segreto. Rhaegar , aveva pensato all’istante. Poi l’odore di lavanda , Rhaegar , timore e desiderio avevano accelerato i battiti del suo cuore. Infine quelle parole , Rhaegar , aveva urlato nella sua testa ; un grido di dolore. Lui si rifiutava di capire , lui non pensava alla follia che tutto ciò implicava.
-So solo una cosa , noi dobbiamo stare assieme - le aveva detto.
Era come un bambino che , una volta deciso il modo in cui deve essere una cosa , non lasciava spazio a discussioni.
-Ti regalerò Alto Giardino , sarà tua – diceva.
Elia , i suoi figli , il Re suo padre , il reame stesso non esistevano nella sua visione delle cose. Immaginava che loro due stessero insieme , tutto quello che sarebbe successo non aveva importanza , non sapeva cosa avrebbe fatto. Lui non sapeva niente , Lyanna sì.
Non riusciva a togliere dai suoi pensieri l’immagine di Robert Baratheon , chiuso nella sua armatura. Vedeva Rhaegar schiacciato dal suo futuro sposo. Robert si toglieva l’elmo e il viso che vi si celva sotto era quello di Brandon. Un battito di ciglia ed era Ned . Poi lei ; stringeva un mazzo di rose rosse , grondati sangue , il sangue del principe. Sapeva che Robert l’avrebbe ucciso , quell’uomo trovava la sua pace nella battaglia. Era bello ,doveva ammeterlo , aveva un che di maestoso e selvaggio. Lui l’amava , non ripeteva altro , ma questo non gli impediva di montare ogni fanciulla in grado di allargare le gambe. Lyanna sapeva di essere bella ed era certa che Robert la desiderasse solo per questo. Ma persino le più meravigliose rose sfioriscono , e sarebbe venuto il giorno in cui Robert avrebbe voluto con lo stesso fervore un’altra donna . Lyanna sapeva anche questo. Essere cosciente di questo le impediva di scacciare il principe dalla sua mente. L’erede del trono di spade era un fiore raro ,che appassisce prima del tramonto del giorno in cui è sbocciato. Lyanna sentiva che il suo animo combaciava con l’anima malinconica,candida e folle del principe Rhaegar. Voleva essere accanto a lui quando l’inverno sarebbe arrivato . Ma questo significava ucciderlo e uccidere anche lei . Fissò il volto millenario del pallido albero . Se piangevano anche gli déi , lei cosa poteva fare?
 

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Capitolo 3
*** 03. Bran - Risveglio di primavera ***


ATTENZIONE,ATTENZIONE SPOILER! Non leggete se non avete letto i libri , almeno fino a Tempesta di Spade.
Note:Tutto questo è nato dal fatto che ascoltando Risveglio di Primavera di Battiato ho deciso di prendere spunto dal ritornello per scrivere qualcosa su Bran per la tabella permanente di A Game Of Fanfic. Il risultato è molto discutibile visto che il what if? è un po’ azzardato e poco sensato (fingete che la logica della storia sia a prova di bomba lol ). Comunque sono felice di averla scritta e averci infilato dentro un po’ di House Tyrell (meritiamo più considerazione * sventola un mazzo di rose*).
Spero vi piaccia.

 
 
sentimenti occulti tra noi/
mi innamorai/
seguendo i ritmi del cuore/
e mi sveglia in primavera
 
 
Bran aprì gli occhi e la prima cosa che vide furono gli scheletrici rami di un albero-diga. Voltò leggermente il viso osservando il volto centenario dell’albero. Sentiva come se la sua pelle si stesse staccando lasciando spazio a una più sensibile. Anche i suoi polpastrelli erano più sensibili , ora sentiva la terra fra le dita . Mi sono svegliato , pensò all’improvviso.
 
Ma quando si era addormentato? Bran non ricordava. Puntellandosi sui gomiti cerco di alzarsi ma le sue gambe non risposero. Si era dimenticato di essere spezzato , eppure gli sembrava di aver camminato nei suoi sogni . Ormai non aveva memoria neanche di quelli. Era sveglio da pochi secondi ma già estraneo in tutte e due quei mondi. Questa non è Grande Inverno , pensò. Non c’era nessuno stagno , ma soprattutto quel parco era ricco di vegetazione . Non solo sassi , muschio e querce come nel posto dove era nato . Lì c’erano cespugli , fiori variopinti che il piccolo Stark era sicuro di non aver mai visto prima , alberi altissimi dalle fronde ombro e altri più piccoli carichi di frutti . Lui non conosceva quel posto , forse era solo un sogno . Sì , doveva essere per forza così . Però i suoi sensi gli dicevano che era sveglio . Ad un tratto di accorse di un particolare che fino a quel momento era rimasto al margine dei suoi pensieri . C’era il sole . Bran sentiva il bacio dorato sulla pelle, sui capelli , sulle gambe . Su tutto il suo corpo avvolto da vestiti non suoi. C’era il sole . Non era sicuro di averlo mai visto prima .
 
E’ solo un altro sogno , si trovò a pensare chiudendo gli occhi e ributtandosi per terra. Ho solo sognato di svegliarmi . Rimase steso sull’erba , con la sensazione che la sua colonna vertebrale sprofondasse sotto terra . Continuò a tenere gli occhi chiusi sotto al sole , eppure non succedeva niente. Nessun nuovo posto , nulla  . Di solito nei sogni , almeno nei suoi , accadeva sempre qualcosa . Lasciò che la carezza del sole lo cullasse mentre gli uccellini cinguettavano sugli alberi attorno a lui. Il tempo si fermò nella sua mente fino a quando non sentì dei passi. Alcuni erano veloci , leggermente goffi ma determinati . Gli altri erano precisi ma c’era qualcosa di sbagliato . Un piede era trascinato . Aprì gli occhi e vide Hodor torreggiare su di lui.
 
-  Hodor! – esclamò il ragazzo gigante ,sorridendo con gli occhi e con la bocca. Bran stava per parlare quando di accorse a chi appartenevano gli altri passi. Era un uomo giovane , con i capelli marroni corti e spumosi . Un ricciolo gli ricadeva sul volto celando uno sguardo dorato. Bran sbatté le palpebre per vedere meglio. Il verde del farsetto dell’uomo si era confuso con quello della natura circostante e il piccolo Stark aveva faticato a metterlo a fuoco. Adesso invece lo vedeva bene , sul suo petto si apriva una rosa dorata il cui stelo si srotolava fino al cinturone della spada.
-  Finalmente ti sei svegliato , giovane lord – disse l’uomo osservandolo. Bran deglutì non sapendo cosa fare , l’unico che avrebbe potuto dirgli cosa era successo sapeva solo una parola .
-  Ho dormito tanto? – fu l’unica cosa che riuscì a dire. L’uomo si avvicinò di più e Bran notò che per camminare si appoggiava a un bastone.
- Tanto , pensavamo  che non avresti mai aperto gli occhi – gli rispose puntandogli addosso i suoi occhi dorati – stalliere prendi il braccio il ragazzo – ordinò. Hodor , che non aveva ancora smesso di sorridere , prese Bran fra le sue braccia consentendogli una visuale migliore.
-   Brandon Stark , tu sei mio ospite da tanti mesi ma non ci siamo mai parlati – proseguì l’uomo , con un gesto del bastone fece intendere a Hodor che doveva muoversi. La sua andatura era lenta , nonostante si muovesse in modo composto e avesse un aspetto nobile nulla poteva nascondere che la sua gamba destra era messa assai male. Avanzarono lentamente nel grande parco.
-  Sappi che sei ospite ad Alto Giardino ed io sono Willas Tyrell  - continuò – mia sorella , la Regina Margaery mi ha incaricato di trovarti e dopo mesi di ricerche ci siamo riusciti . Dormivi  per terra , nascosto da un cespuglio nei pressi dell’Incollatura. Ti abbiamo portato qui e ti abbiamo nutrito , vestito ma tu non ti svegliavi. Dormivi e ogni giorno sembravi più vicino allo Sconosciuto. Ti avevo fatto portare davanti all’albero degli antichi déi pensando che almeno saresti morto vicino ai tuoi déi. Ma vicino all’albero-diga hai cominciato a stare meglio. Hodor si è preso cura di te mentre dormivi lì sotto e adesso finalmente sei sveglio -.
 
Mentre ascoltava il racconto di Willas Bran si era reso conto di molte cose che prima non aveva notato. I suoi capelli dietro erano sporchi di terra e anche i suoi vestiti , la parte superiore del suo farsetto era imbrattata di olio e sugo. Immaginò il goffo Hodor che gli dava da mangiare mentre lui dormiva. Ma come ci sono arrivato in un cespuglio vicino all’Incollatura ? si domandò. Frammenti di sogni gli tornavano in mente  : era fuggiti da Grande Inverno , poi lui e Hodor si erano persi , non avevano da mangiare , una sera era entrato dentro Estate e non era più uscito . Era troppo debole , aveva vissuto dentro il suo metalupo per tutto quel tempo ,abbandonando il suo corpo umano. Ma adesso vi era tornato . Corrugò , cercando di ricordare meglio. Quando erano fuggiti , lui e Hodor non erano soli . Meera , il suono nome emerse dalle nebbie dei suoi ricordi .
 
-    Sì , Jojen - aveva detto dopo un lungo silenzio .
-   A me .. a me piacerebbe stare con tua sorella – aveva proseguito tenendo gli occhi fissi sul terreno fangoso. Temeva che Meera potesse tornare dalla ricerca di cibo e ascoltare quel discorso.
-  Ti piacerebbe più di imparare a volare? – chiese il piccolo Reed . Bran annuì , facendo del suo meglio per non incrociare quegli occhi verdi.
-   Allora non dobbiamo andare a Nord. Ho sognato te e mia sorella in un giardino – sentendo quelle parole lo Stark alzò lo sguardo – però Bran… dovrai dormire , tanto , aspettare . Certi fiori non nascono d’inverno..- . Non c’era una volta che Jojen non riuscisse a fargli venire i brividi.
 
Bran adesso ricordava : aveva fatto una scelta. Non volare per stare con lei . Adesso , adesso si sentiva davvero sveglio , tutto aveva un senso.
- Meera Reed è qui, mio lord? – la sua voce era tesa . Quanto aveva sognato Jojen forse si stava per avverare, sarebbe stato con Meera.Sentiva le sue viscere contorcersi.
 Le labbra di Willas si incresparono un sorriso. - Sei davvero un figlio dell’inverno – disse divertito – non ti sei nemmeno accorto che è arrivata la primavera - .
 

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