Kanto: Una Nuova Avventura

di Miss Yuri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio del viaggio ***
Capitolo 2: *** il primo pokèmon ***
Capitolo 3: *** la prima cattura ***
Capitolo 4: *** un nuovo amico ***
Capitolo 5: *** Bosco Smeraldo parte 1 ***
Capitolo 6: *** Bosco Smeraldo parte 2 ***
Capitolo 7: *** la prima medaglia ***
Capitolo 8: *** incontro imprevisto! ***
Capitolo 9: *** Il Monte Luna ***
Capitolo 10: *** Separazione ***
Capitolo 11: *** Finalmente Celestopoli! ***
Capitolo 12: *** Misty, la capopalestra ***
Capitolo 13: *** Lucy vs Sandro e Christopher vs Dakota ***
Capitolo 14: *** La pensione pokèmon ***
Capitolo 15: *** Litigio ***
Capitolo 16: *** Pace e dichiarazione ***
Capitolo 17: *** Nuove conoscenze ***
Capitolo 18: *** Prima lotta doppia ***
Capitolo 19: *** Riolu e Makuhita ***
Capitolo 20: *** Vecchi amici... ***
Capitolo 21: *** Il Torneo ha inizio! ***
Capitolo 22: *** Il ritrovamento di Christopher ***
Capitolo 23: *** Un avvenimento inaspettato ***
Capitolo 24: *** Confusione ***
Capitolo 25: *** Secondo round! ***
Capitolo 26: *** Terzo round ***
Capitolo 27: *** Ultimo round ***
Capitolo 28: *** La terza medaglia ***
Capitolo 29: *** Elekid, il Pokèmon elettrico! ***



Capitolo 1
*** l'inizio del viaggio ***





Quella mattina Lucy si svegliò molto presto perchè sapeva che quello era un giorno molto speciale:finalmente avrebbe ricevuto il suo primo pokèmon dal prof.Oak.
Ci aveva pensato tutta la notte e non aveva ancora deciso quale scegliere.
Era meglio prendere Charmander, Squirtle o Bulbasaur?
Tutti e tre erano delle buone scelte ma poteva prenderne solo uno.
''Ora è inutile pensarci, una volta lì saprò qual'è quello che più mi si addice''si disse mentre scendeva le scale.
Raggiunse la cucina dove sua madre aveva finito di preparare la colazione.
<< Oh Lucy, sei già sveglia, è presto lo sai? >> le disse sua madre.
<< Lo so, ma sono troppo eccitata all'idea di avere, finalmente, un pokèmon tutto mio! >> le rispose mentre si sedeva al tavolo da cucina per finire la colazione.
Dopo che ebbe finito di mangiare Lucy si precipitò sulla porta di casa salutando la madre ma ella riuscì a raggiungerla poco prima che uscisse.
<< Ferma, dove scappi?Hai dimenticato questo! >> e le mise in spalla il suo zaino da viaggio color pesca.
<< Ah, grazie mamma.Me lo ero scordato >> le disse ringranziandola.
<< Sei talmente distratta!Stà più attenta la prossima volta!Comunque volevo darti anche questo ciondolo, è un piccolo portafortuna, me lo aveva dato mia madre all'inizio del mio viaggio personale, perciò ho voluto fare la stessa cosa con te >> e le diede il ciondolo.
<< Grazie per il regalo, è bellissimo! >>
<< E ora vai Lucy, meravigliose avventure ti aspettano. Esplora la regione di Kanto e quando ritorni raccontami tutto...>>
<< Lo farò >> le rispose Lucy baciandola sulla guancia.
Finalmente la ragazza uscì di casa per dirigersi al laboratorio.Mentre camminava si disse ''e con questo ho iniziato il mio viaggio''. 
 
IL MIO SPAZIO
Per favore siate comprensivi, è la prima storia che faccio e ho intenzione di farne una serie, questo primo capitolo è più un prologo.
Accetto le critiche e anche i consigli per migliorarmi.

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Capitolo 2
*** il primo pokèmon ***


 Lucy arrivò al laboratorio di Biancavilla del prof.Oak, il più brillante scienziato di tutta Kanto.
Si fece coraggio ed entrò nell’edificio.
Sulla soglia c’era il prof.Oak ad aspettarla.
<< Ciao Lucy, sei arrivata e anche in perfetto orario, però Sandro ti ha battuto sul tempo e… >>non fece in tempo a finire la frase che da dietro sbucò Sandro.
<< Forse intendeva dire con largo anticipo! >>
<< Calmati, non era una gara a chi arrivava primo! >> puntualizzò Lucy.
<< Sei solo invidiosa >> le disse Sandro con superiorità.
Sandro era il ragazzino che Lucy odiava di più al mondo:voleva essere sempre il primo in tutto, era arrogante e non smetteva mai di vantarsi.
Lo aveva conosciuto all’asilo ma il suo brutto carattere non le era mai piaciuto e col passare degli anni non era mai cambiato di una virgola.
<< Adesso manca solo Christopher >> disse il prof.Oak.
Dal fondo della strada si sentì qualcuno che urlava.Tutti i presenti si girarono di scatto per riuscire a capire a chi appartenesse quella voce.
Era Christopher, il migliore amico di Lucy. Anche lui  lo aveva conosciuto quando era all’asilo e da allora sono rimasti sempre amici.
Era un ragazzino di dieci anni come Lucy e Sandro, era simpatico e altruista con tutti e in più era molto carino.
Il suo unico difetto era il fatto che non arrivava mai puntuale agli appuntamenti.
<< Christopher, sei sempre il solito >> gli urlò Lucy mentre il ragazzino si avvicinava sempre di più.
<< Scusate il ritardo, mi sono svegliato tardi! >> spiegò Christopher imbarazzato.
<< Non importa, l’importante è che sei arrivato.>> lo consolò il prof.Oak << Bene, ora che ci siete tutti possiamo entrare. >> e aprì la porta del suo laboratorio di ricerca.
Si diresse verso la stanza dove c’erano i primi tre pokèmon che i ragazzi avrebbero ricevuto.
Il professore si fermò davanti al tavolo dove erano appoggiate le tre pokè ball.
<< Ragazzi ora vi consegnerò i vostri pokèmon, però prima ve li presento >>
Il prof.Oak prese le tre ball e le lanciò in aria.
Dalla prima uscì un pokèmon tutto arancione con una fiamma sulla coda e due occhietti vispi e vivaci.
Dalla seconda uscì un pokèmon con la pelle azzurra e un guscio di tartaruga sul dorso.
Dalla terza uscì un altro pokèmon di color verde acqua e con un bocciolo verde sulla schiena che sembrava in procinto di sbocciare.
<< Il primo si chiama Charmender, un tipo fuoco, il secondo è Squirtle, un tipo acqua e il terzo si chiama Bulbasaur, un tipo erba >>spiegò ai tre ragazzi il professore.
<< Sono tutti carini! >> esclamò Christopher.
<< Chi lo sceglie per primo? >> domandò Lucy agli altri due.
<< Io sono ancora indeciso, scegli prima tu! >> le rispose Christopher.
<< A me non importa, fallo per prima. >> rispose Sandro non dimostrando interesse.
<< Bene, io scelgo… Charmender! >> disse dopo una breve pausa di riflessione e prese la pokè ball richiamando il suo nuovo amico.
<< Se tu scegli Charmender allora io prendo Squirtle! >> disse rapidamente Sandro e con uno scatto afferrò la sua.
<< Visto che Bulbasaur è l’ultimo rimasto lo prendo io. >> concluse Christopher e prese la pokè ball di Bulbasaur.
<< Ora che avete tutti un pokèmon vi consegnerò altre cinque pokè ball a testa e il vostro pokèdex personale >> e il prof.Oak consegnò agli aspiranti allenatori  le ball  e i loro pokèdex.
 
 
<< Buon viaggio e che questa avventura vi serva per la vostra crescita personale! >> urlò ai tre ragazzini che intanto si stavano allontanando dal suo laboratorio.
 << Lucy, ti sfido a una lotta:il tuo Charmender contro il mio Squirtle?Se non accetti vuol dire che sei una codarda!Che ne dici? >> le chiese Sandro con sfrontatezza.
<< Accetto! >> rispose subito la ragazzina.
<< Ma Lucy, il suo è un pokèmon di tipo acqua, il tuo è un tipo fuoco, non puoi vincere! >> la avvertì Christopher.
<< Lo so, ma voglio dimostrargli che sono coraggiosa e che non ho paura di lui! >> gli sussurrò Lucy.
<< Bene >> ghignò soddisfatto il rivale.
Dopo qualche minuto i due rivali erano ognuno al proprio posto per iniziare la lotta.
<< Siete pronti? >> chiese Christopher.
<< Pronti >> gli risposero in coro.
<< Iniziate >> urlò Christopher  per dare inizio alla lotta.
<< Squirtle combatti! >> disse Sandro facendo uscire il pokèmon dalla sfera pokè.
<< Charmender metticela tutta! >> e anche Lucy chiamò in campo il suo pokèmon.
<< Vediamo quali sono le mosse di Charmender >> si chiese prendendo il suo pokèdex.
<< Le mosse di Charmender sono graffio, braciere e muro di fumo >> spiegò il pokèdex.
<< A te la prima mossa >> le disse l’avversario.
<< Ok, Charmender usa braciere >> ordinò Lucy al suo pokèmon.
Il suo piccolo amico eseguì la mossa che andò a segno colpendo in pieno il nemico ma sembrava non avergli fatto molti danni.
<< Sciocca, lo sai che le mosse di tipo fuoco non sono molto efficaci contro i pokèmon di tipo acqua?! >> la informò Sandro col suo tono da sapientone.
<< Ora tocca a me! Squirtle usa bolla! >> ordinò a sua volta il rivale.
<< Charmender prova a schivarlo! >>
Il pokèmon di Lucy riuscì appena in tempo a schivare il potentissimo attacco bolla dell’avversario.
<< Contrattacca con graffio! >>
Stavolta l’attacco aveva procurato parecchi danni a Squirtle che indietreggiò velocemente nel vano tentativo di schivarlo, purtroppo la lotta non era ancora finita, anzi, era appena iniziata.
Sandro non perse tempo e pensò subito alla strategia che doveva adottare.
Sorrise malignamente e a Lucy quello sguardo non piacque neanche un po’, significava che aveva qualcosa in mente per riuscire a vincere il combattimento.
<< Squirtle usa ritirata! >>
<< Non perdere tempo Charmender usa graffio! >>
<< Usa ancora ritirata! >>
<< Di nuovo graffio Charmender! >>
<< Continua a usare ritirata! >>
Finalmente la ragazzina capì cosa aveva in mente l’avversario:voleva potenziare al massimo la difesa del suo pokèmon in modo che non subisse più tanti danni, così avrebbe potuto attaccare senza preoccuparsene.
Fu in quel momento che Sandro iniziò ad attaccare. I suoi attacchi erano efficaci  e potenti e per quanto Charmander si sforzasse non riusciva ad arrecare molti danni al nemico.
‘’Devo trovare una soluzione o perderò miseramente’’pensò Lucy.
Poi le venne un lampo di genio, forse aveva trovato il modo per battere lo Squirtle di Sandro.
<< Charmender usa muro di fumo! >> ordinò finalmente l’allenatrice.
Il pokèmon fece uscire dalla sua bocca una fitta nuvola di fumo che confuse Squirtle impedendogli di vedere dove si trovava l’avversario.
Neanche Sandro riusciva a vedere il suo pokèmon rimanendo spiazzato da quella mossa e perciò cominciava a ordinare attacchi a caso.
<< Squirtle usa bolla! >>
<< Charmender usa braciere! >>
<< Squirtle usa azione! >>
<< Continua con braciere! >>
Charmender colpiva Squirtle a distanza, ogni suo attacco andava a segno mentre l’avversario non riusciva neppure a vederlo.
Sandro continuava a sentire i lamenti del suo pokèmon e quando la nuvola di fumo cominciava a diradarsi poteva finalmente attaccare.
<< Squirtle usa bolla! >>
Riuscì a colpire  Charmender che cadde a terra stanco.
<< Rialzati, per favore, so che ce la puoi fare! >> supplicò Lucy il suo pokèmon.
Si rialzò e la lotta poteva proseguire.
<< Non serviranno a niente i tuoi sforzi, ormai sto per vincere! >> disse trionfante Sandro.
<< Non è ancora finita! >> gli rispose.
Lucy poteva ancora sfruttare il muro di fumo visto che non era ancora sparito perciò ordinò al suo pokèmon di entrarci dentro.
A sua volta il rivale ordinò anche al suo di entrarci.
<< Charmender usa braciere! >>
<< Squirtle usa bolla! >>
I due colpi si scontrarono provocando una luce abbagliante,
Sandro fu furbo e la utilizzò per permettere a Squirtle di sbucare all’improvviso davanti all’avversario.
<< Squirtle usa azione >>
Lucy aveva i riflessi pronti e ordinò a sua volta un attacco.
<< Charmender usa graffio! >>
Le sorti di quella battaglia erano concentrate in quell’attacco.
I due si colpirono a vicenda e caddero nella nuvola di fumo, solo quando scomparve del tutto si poté determinare il vincitore.
Charmender si era alzato a fatica ed era pieno di graffi mentre Squirtle era a terra immobile, esausto.
Lucy aveva vinto la lotta e Sandro aveva perso.
<< Abbiamo vinto! >> esultò Lucy insieme al suo piccolo amico.
<< Non ti illudere, la prossima volta vincerò io! >> la avvertì Sandro e prendendo il suo zaino se ne andò seguito dal suo pokèmon.
<< Congratulazioni per la vittoria!>> si complimentò Christopher << L’ ho seguita tutta d’un fiato e per un attimo ho pensato che avresti perso! >>
<< Come vedi ho vinto, grazie per avermi sostenuta da lontano >> lo ringraziò Lucy.
<< Di niente, volevo chiederti una cosa, tu, ehm, vorresti… >>
<< Si? >>
<< Vorresti… >>
<< Si? >>
<< Viaggiare con me per tutta Kanto? >> le chiese infine Christopher.
<< Certo che voglio! >> gli rispose allegramente l’amica.
 
 
IL MIO SPAZIO
Come vedete ho già scritto il secondo capitolo.Come vi è sembrato?
Recensite per farmi sapere la vostra opinione.Per gli altri capitoli cercherò di essere più rapida possibile.
 
 
 

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Capitolo 3
*** la prima cattura ***


Lucy e Christopher avevano da poco lasciato Biancavilla, la loro città natale, per dirigersi a Smeraldopoli, una cittadina immersa nel verde smeraldo dei suoi alberi, dove Lucy avrebbe disputato la sua prima lotta in palestra.
<< Sei pronta per affrontare la prima palestra della regione di Kanto? >> le chiese l’amico rompendo il silenzio che governava tra i due da qualche minuto.
<< Non credo, forse non sono ancora pronta, se catturassi un pokèmon in più riuscirei a ottenere sicuramente la medaglia. >> gli rispose e intanto si guardava in giro nel tentativo di scovare un pokèmon selvatico.
<< E allora perché non ne catturi qualcuno? >> le domandò.
<< Ci sto provando, ma non ne vedo in giro.  >> gli disse sconsolata.
A un certo punto si sentì uno strano rumore gorgogliante.
<< Che ne dici? Mangiamo qualcosa? >> le chiese Christopher affamato.
<< Comincio anch’io ad avere un certo languorino! >> esclamò Lucy rispondendogli.
I due ragazzi si fermarono in una piccola radura dove abbondavano bacche di ogni genere:c’erano alberi di baccarancia, di baccapesca, di baccastagna e di baccaliegia che davano a quel piccolo posto un’atmosfera gradevole.
Tirarono fuori il loro cibo e fecero uscire dalle pokè ball Charmender e Bulbasaur in modo che si godessero l’aria aperta.
Si sedettero su un tronco e cominciarono a parlare del più e del meno mentre i loro pokèmon giocavano e facevano amicizia.
Il lieve venticello che soffiava faceva ondeggiare leggermente i lunghi capelli neri di Lucy che Christopher guardava ammirato.La ragazza dopo un po’ si accorse che l’amico la stava fissando.
<< C’è qualche problema Christopher? >> gli chiese Lucy domandandosi del motivo di quello sguardo.
<< Oh, no, niente, è che ho ancora fame e non ho più panini >> le rispose il ragazzo non sapendo cos’altro dire.
<< Ne ho ancora uno, lo vuoi? >>
<< Si, ehm, grazie. >>
Lucy si chinò a prendere il panino che le era rimasto e appoggiò la sua mano su quella di Christopher.
Egli arrossì non sapendo il motivo della sua reazione.
‘’ Riprenditi, Christopher, riprenditi, prima che se ne accorga ’’ si disse tentando di eliminare il rossore dalle sue guance.
Proprio in quel momento un pokèmon che assomigliava a un piccolo uccellino volò davanti a loro e si fermò nel mezzo della radura.
<< Guarda Christopher! Un pokèmon! >> disse Lucy entusiasta << Lo catturo subito! Scusa per il panino! >>
‘’ Meno male ‘’ pensò Christopher ringraziando mentalmente quell’arrivo imprevisto.
La ragazza richiamò il suo pokèmon, che in quel momento stava giocando con quello dell’amico.
<< Vediamo di che pokèmon si tratta… >> si chiese Lucy prendendo il suo pokèdex.
<< Pidgey, il pokèmon uccellino, molto comune in boschi e foreste, sbatte le ali al livello del suolo per raccogliere sabbia accecante. >> spiegò la voce elettronica del pokèdex.
<< Molto bene, Charmender impegnati al massimo in questa lotta! >> si raccomandò Lucy.
<< Chaaarrrr! >> le rispose vivacemente.
<< Cominciamo! Vai Charmender usa graffio! >>
<< Piiii >> urlò spaventato Pidgey.
Il pokèmon selvatico fu preso alla sprovvista dall’attacco che Charmender gli aveva lanciato ma egli riuscì comunque ad evitarlo.
<< Charmender continua a insistere! Usa ancora graffio! >>
<< Chaaarrrrrr! >> disse il pokèmon mentre si preparava a colpire l’avversario.
Stavolta Charmender era riuscito a colpire il  Pidgey selvatico scaraventandolo a terra e procurandogli parecchi danni di certo non di poco conto.
<< Ben fatto! Bella mossa! >> si congratulò Lucy.
Il pokèmon selvatico si rialzò sbattendo velocemente le ali preparando un possibile attacco. Infatti scatenò una violenta raffica di vento che sollevò Charmender facendolo roteare per aria.
In seguito lo colpì con un tremendo attacco d’ala facendolo precipitare al suolo.
<< Come va Charmender? Riesci a continuare? >> gli chiese preoccupata Lucy.
<< Chaarr! >> le rispose il suo piccolo amico.
<< Allora continuiamo! Usa braciere! >>
Dalla bocca di Charmender uscirono lapilli di fuoco che andarono dritto a colpire Pidgey procurandogli una scottatura che gli avrebbe reso la lotta più complicata e più difficile.
<< Molto bene! Pokè ball vai! >> e Lucy lanciò la sua sfera pokè verso il pokèmon selvatico.
Un fascio di luce rossa catturò Pidgey e lo risucchiò all’interno della sfera.
La pokè ball cadde sul terreno. Si continuava a muovere emettendo uno strano rumore.
Lucy aspettò, non era ancora sicura di averlo preso.
Infatti dopo qualche secondo la sfera si riaprì facendo uscire il pokèmon al suo interno. Pidgey si alzò faticosamente. Non voleva assolutamente essere catturato.
<< Non diamoci per vinti Charmender! >> gli disse incoraggiandolo Lucy << Usa ancora braciere! >>
L’attacco andò di nuovo a segno e il pokèmon selvatico cadde di nuovo a terra. Ormai era esausto e non aveva più forze per proseguire nella lotta. A quel punto Lucy era convinta che stavolta lo avrebbe veramente catturato.
Lanciò un’altra volta la sua sfera pokè che risucchiò per la seconda volta Pidgey. La pokè ball si mosse alcune volte e infine cessò: la ragazza era riuscita a catturarlo.
Ora nella sua squadra aveva un nuovo amico con cui avrebbe vissuto tante nuove avventure.
<< Guarda Christopher! L’ho catturato! >> gli urlò entusiasta Lucy.
<< Brava! Sapevo che ce l’avresti fatta! >> si congratulò l’amico.
<< Ora lo faccio uscire! Voglio conoscerlo! >> disse emozionata la ragazza.
<< Pidgey, vieni fuori. >> e fece uscire il suo nuovo pokèmon dalla pokè ball.
<< Ciao io sono Lucy, la tua nuova allenatrice e questo qui con cui hai lottato prima è Charmender >> gli disse  presentandogli il suo primo pokèmon.
<< Chaarrr! >>  gli disse Charmender salutando il nuovo arrivato.
<< Piiiii! >> gli disse Pidgey salutandolo a sua volta.
<< Che bello! Ora che abbiamo un nuovo compagno il nostro viaggio sarà ancora più emozionante! >> esclamò Lucy felicemente.
<< Sono d’accordo con te! >> affermò Christopher.
<< Ora possiamo proseguire con il nostro cammino! >> disse la ragazza e intanto si stava già incamminando per il largo sentiero.
<< Aspettami! >> le urlò Christopher.
 
 
Il sole ormai stava per tramontare dietro le colline e i due ragazzi erano arrivati alla loro prima destinazione.
<< Guarda laggiù, quella deve essere Smeraldopoli! >> disse Christopher indicando la cittadina che si estandeva a poche centinaia di metri da loro.
<< Non vedo l’ora di disputare la mia prima lotta in palestra! >> confessò Lucy emozionantissima.
 
 
IL MIO SPAZIO
Come vi è sembrato questo capitolo? Finalmente Lucy è riuscita a catturare il suo primo pokèmon.
Che ve ne pare della avvincente coppia che formano i due ragazzi? Sembra che stia nascendo qualcosa di nuovo al di là della loro amicizia.Recensite per farmi sapere la vostra opinione.
 
 
 

 
 
 
 

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Capitolo 4
*** un nuovo amico ***


 << Come non c’è il capo palestra?! Non è possibile! Io devo farla questa lotta in palestra! >> si mise a urlare Lucy.
<< Sta calma, forse è assente solo per qualche ora. >> la tranquillizzò Christopher.
 I due amici erano arrivati a Smeraldopoli dove Lucy avrebbe ottenuto la sua prima medaglia.Arrivati però davanti all’immensa palestra pokèmon scoprirono, purtroppo, che il capo palestra sembrava momentaneamente assente.
<< Davvero? Forse tu non hai letto quel cartello! >> e la ragazza indicò il cartello che era affisso non molto lontano da loro.
Christopher andò a leggerlo e apprese anche lui la spiacevole notizia.
<< Peccato… >> disse il ragazzo con un accenno di rammarico.
Lucy era veramente delusa, dopo il grande successo che aveva ottenuto il giorno prima con la cattura del suo Pidgey era rimasta talmente entusiasmata che era sicura di vincere la sua prima lotta in palestra. Invece arrivata a Smeraldopoli viene a sapere che il capo palestra non c’era.
<< Beh, potremmo sempre andare all’accademia pokèmon qui in città >> propose Christopher, convinto di aver trovato un’ottima alternativa.
<< C’è un’accademia? Io non ne sapevo nulla. >> gli confessò la ragazza.
<< Certo! Me ne ha parlato mia madre prima che partissi. Mi aveva consigliato di passarci perché avrei sicuramente imparato qualcosa di nuovo. >>
Gli occhi celesti di Lucy si illuminarono  e guardarono quelli verdi di lui. Il suo viso ritrasmetteva la stessa vitalità prima che arrivasse alla palestra.
<< Mi sembra un’ottima idea >> esultò Lucy di nuovo contenta.
<< Bene, allora è deciso, si va tutti all’accademia pokèmon! >>
 
 
L’accademia pokèmon era un edificio piuttosto grande, con le pareti esterne bianche, il tetto rosso e finestrelle adornate di piccole tendine gialle che si potevano scorgere attraverso i vetri.
I due amici entrarono in quel grazioso edificio, convinti che avrebbero imparato, sicuramente, molte cose nuove sui pokèmon.
L’atrio fungeva da segreteria all’accademia, dietro a un bancone scorsero una giovane donna, intenta a scrivere qualcosa su un block notes.
<< Mi scusi, vorremmo frequentare questa scuola per un giorno, vorremmo apprendere le basi >> disse Lucy in tono autorevole.
<< Benissimo! >> rispose gentilmente la donna << Vi inserisco subito in una classe. >>
Dopo essere stati collocati la signorina si mise in contatto con la futura insegnante di Christopher e Lucy.
Successivamente li accompagnò nella loro aula.
Dopo aver camminato per i corridoi, la segretaria si fermò davanti a una porta. Bussò e fece entrare i due ragazzi. L’insegnante li accolse calorosamente e li presentò subito alla classe.
<< Ragazzi, questi saranno i vostri nuovi compagni per tutto il resto della giornata >> disse rivolgendosi ai suoi alunni << Loro sono Lucy e Christopher >>
<< Ciao >> li salutarono gli studenti.
<< Io sono la vostra insegnante e invece questi sono i miei alunni, presentatevi ragazzi! >> disse la loro docente.
Finite le presentazioni i due amici si andarono a sedere in due banchi diversi per conoscere i loro compagni e per guadagnarsi qualche nuovo amico.
Lucy si sedette di fianco a un bambino di piccola taglia che poteva avere un anno in meno di lei.
Christopher invece si sedette vicino a un ragazzino della sua stessa età che aveva i capelli castani come i suoi solo un po’ più corti e ribelli.
<< Ciao! >> gli disse il compagno.
<< Ciao! >> gli rispose Christopher.
<< Tu ti chiami Christopher giusto? Io invece sono Dakota. Piacere! >> gli disse il compagno di banco presentandosi.
<< Piacere mio. >> gli rispose il ragazzo.
<< Ragazzi! Ora cominciamo la lezione! >> richiamò gli alunni l’insegnante.
La lezione passò in fretta, gli argomenti che avevano trattato in classe erano interessanti e tutti i presenti partecipavano attivamente. Dopo la teoria viene come sempre la pratica, perciò la classe si trasferì sul retro dell’accademia.
Combinarono le coppie per dare inizio alle lotte pokèmon che si sarebbero svolte:ogni alunno era contro il suo compagno di banco.
Tutti gli alunni si misero ai posti di combattimento.
<< Non mi sottovalutare, sono un avversario temibile! >> disse Dakota al suo avversario.
<< Staremo a vedere! >> gli rispose Christopher.
L’arbitro diede il via alla lotta con un fischio.
<< Vulpix, vieni fuori! >> disse Dakota facendo uscire il suo pokèmon dalla pokè ball.
<< Bulbasaur, conto su di te! >> e anche Christopher fece uscire il suo.
<< Vulpix… vediamo di cosa si tratta… >> si chiese Christopher prendendo il suo pokèdex.
<< Vulpix, il pokèmon volpe, alla nascita ha una sola coda, che col passare del tempo si moltiplica. >> spiegò l’apparecchio.
<< A te la prima mossa! >> gli disse Dakota con spavalderia e sicurezza.
<< Va bene, Bulbasaur usa azione! >>
<< Vulpix schivalo subito >>
Bulbasaur caricò il pokèmon avversario, ma Vulpix non era lento e perciò scansò il colpo con facilità.
<< Vulpix usa braciere! >>
<< Schivalo! >>
Bulbasaur era riuscito a schivare l’attacco ma Dakota aveva già elaborato una strategia.
<< Vulpix usa attacco rapido! >>
<< Bulbasaur tenta di bloccarlo con frustata! >>
<< Usa subito braciere! >>
Il potente braciere che il pokèmon di Dakota sferrò colpì le liane del pokèmon di Christopher.
<< Saaaauuur! >> urlò Bulbasaur per il dolore.
<< Oh no! Riesci a continuare? >> gli chiese preoccupato l’allenatore.
Il pokèmon annuì, poteva ancora proseguire nella lotta.
<< Bulbasaur usa parassiseme ora! >>
<< Cosa?! >> esclamò stupito Dakota.
I semi lanciati dal tipo erba colpirono Vulpix, per i successivi turni di lotta avrebbe dovuto cedere un po’ di energia all’avverasario.
<< Non basterà un simile attacco a fermarci! >> disse convinto Dakota.
<< Vulpix usa turbofuoco! >>
Bulbasaur venne avvolto da una miriade di fiammelle che gli causarono parecchi danni e ustioni.
<< Nooooo! >> urlò Christopher.
Non ostante Bulbasaur avesse subito l’ultimo attacco dell’avversario era ancora in piedi.
Il parassiseme che il pokèmon aveva lanciato qualche turno prima aveva cominciato a fare effetto, dell’energia venne sottratta a Vulpix e venne data a Bulbasaur. Il pokèmon ora stava meglio ma era ancora indebolito. ‘’ Se Dakota userà un altro attacco di tipo fuoco io verrò sconfitto ’’ pensò Christopher.
<< Vulpix usa braciere! >>
<< Schivalo! >>
<< Usalo di nuovo! >>
Vulpix non poté utilizzare l’attacco ordinatogli che venne colpito dal parassiseme.
Quello, per Christopher, era il momento giusto per attaccare.
<< Bulbasaur usa azione! >>
Il pokèmon venne colpito in pieno e strisciò qualche metro più indietro.
<< Vulpix usa attacco rapido! >>
Questa volta fu Bulbasaur a essere colpito.
‘’ Meglio chiudere in fretta con un ultimo attacco ’’ pensò Christopher.
<< Bulbasaur usa ancora azione! >>
<< Svelto Vulpix, usa ancora attacco rapido! >>
entrambi gli avversari si sollevarono di qualche centimetro da terra per scontrarsi a mezz’aria.
Purtroppo Vulpix venne nuovamente colpito da parassiseme e perciò fu lui a subire l’attacco cadendo a terra esausto, senza più forze.
<< Ce l’abbiamo fatta Bulbasaur! Abbiamo vinto! >> esultò Christopher.
<< Congratulazioni, ha vinto il migliore! >> si complimentò Dakota.
<< Sì, ma se non avessi usato parassiseme avresti vinto tu! >> gli disse.
 
 
<< Ciao! Ciao! Tornate presto a trovarci! >> li salutò da lontano la maestra.
Dopo che si furono allontanati dall’ accademia pokèmon i due amici cominciarono a parlare.
<< Come è andata la tua lotta? >> gli chiese Lucy.
<< Ho vinto! >> le rispose entusiasta l’amico.
<< Pure io! >> gli sorrise la ragazza.
<< Aspettatemi! >> si sentì a un certo punto.
<< Questa voce mi è familiare… Ma certo è Dakota! >> si ricordò Christopher.
Arrivò a gran velocità dal fondo della strada Dakota rischiando di travolgere i due allenatori.
<< Scusate! Ho fatto una corsa per riuscire a raggiungervi! >>
<< Ciao Dakota! Come mai tutta sta fretta? >> gli domandò Christopher.
<< Il fatto è che… volevo chiedervi se potevo unirmi a voi! Mi piacerebbe tanto viaggiare in vostra compagnia! >> gli chiese Dakota supplicante.
Lucy e Christopher si guardarono all’unisono:sapevano entrambi cosa rispondere.
<< Certo! >> gli risposero in coro.
 
 
IL MIO SPAZIO
Scusate per il leggero ritardo, in questi giorni ho avuto da fare con la scuola ma ecco ho finalmente pubblicato il quarto capitolo. Ora la compagnia si è arricchita di un nuovo amico, come vi sembra?
Recensite per farmi sapere la vostra opinione.
Ringrazio  Sweet_Contestshipper_  e KiA99_LiZzY15 per le loro recensioni.
 

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Capitolo 5
*** Bosco Smeraldo parte 1 ***


 Il sole stava quasi per calare all’orizzonte. Lucy e Christopher avevano lasciato Smeraldopoli con un nuovo amico, Dakota e si erano inoltrati nel Bosco Smeraldo, purtroppo però avevano perso il sentiero giusto…
<< Dakota! Sei sicuro che questo sia la strada giusta? >> gli domandò Lucy preoccupata.

<< Ehm… Certo! >> le rispose il ragazzino.
<< Dai, ammettilo che hai perso il senso dell’orientamento! Sono ore che giriamo in questa dannata boscaglia! >> lo accusò spazientito Christopher.
<< Hai ragione, è già da parecchio tempo che non so dove stiamo andando! Mi dispiace non avervelo detto prima! >> gli rispose dispiaciuto Dakota.
<< Se lo avessi detto subito non saremmo ancora qui a perdere tempo! Oltretutto si sta facendo buio e non è saggio rimanere dentro questa foresta tutta la notte! >>

Dakota arrossì di vergogna, Lucy vedendo la sua reazione decise di intervenire per calmare Christopher.
<< Stai tranquillo, è una perdita di tempo anche rimanere qui a litigare! Piuttosto cerchiamo di trovare una soluzione! >>
La ragazza era riuscita a ristabilire l’armonia nel gruppo ma rimaneva sempre lo stesso problema.
<< Potremmo cercare di raggiungere Plumbeopoli il più in fretta possibile… >> propose Dakota cercando di rimediare al suo errore.
<< Questo è da escludere, non faremmo in tempo neanche se volessimo! E allora a quel punto dovremmo camminare tutta la notte in balia dei pokèmon selvatici! A meno che… >> si interruppe pensante il ragazzo.
<< A meno che? >> lo invitò a proseguire Lucy.
<< Ameno che non decidessimo di fermarci da qualche parte al riparo dai pokèmon selvatici. >> concluse Christopher.
<< Direi che è un’ottima idea! >> disse la ragazza.
<< Sono d’accordo con te! >> confermò Dakota.
I tre amici ormai avevano risolto il problema e si apprestavano a cercare un riparo nella foresta.
Dopo minuti e minuti di ricerche trovarono una grotta abbastanza grande da essere usata come alloggio.
Prepararono il focolare che sarebbe servito loro per scaldarsi, raccolsero qualche bacca da mischiare con il cibo per i loro pokèmon e prepararono la cena.
Scoprirono che il loro nuovo compagno di viaggio era un cuoco niente male che se la cavava in cucina.
Si sedettero attorno al fuoco e cominciarono a mangiare e intanto conversavano per passare il tempo.
<< Allora Dakota, perché ti sei messo in viaggio con noi? >> gli chiese curiosa Lucy.
<< Beh, perché io vorrei diventare un capo palestra un giorno e ho intenzione di raggiungere i miei obbiettivi! >> gli rispose entusiasta l’amico.
<< E voi? Quali sono i vostri sogni? >>
<< Io voglio diventare l’allenatrice più forte del mondo! >>
<< Invece io voglio diventare un ricercatore come il prof. Oak! >>
<< Il prof. Oak? Lo scienziato di Biancavilla? Allora devi farne di strada! >> gli disse scherzando l’amico.
<< Senti chi parla! >> stette allo scherzo Christopher.
<< Che bello che ora siete di nuovo amici! >> disse Lucy << Oh, sono pronti gli spiedini! >>
<< Aspetta te li prendo io! >> si offrì Christopher.
Entrambi allungarono la mano per prendere gli spiedini e il ragazzo toccò per la seconda volta la mano di Lucy e per la seconda volta arrossì.
‘’ Oh no! Di nuovo! ‘’ pensò l’amico tentando di nascondere il rossore.
In quel momento Dakota notò la reazione di Christopher ma non disse nulla, gli avrebbe parlato in privato dopo cena.
Anche stavolta Lucy non lo aveva notato perché era chinata a prendere lo spiedino per toglierlo dal fuoco.
<< Forza! Cominciamo a mangiare! >> disse la ragazza distraendo i suoi due compagni dai loro pensieri.
La cena proseguì senza altri ‘’incidenti’’ e poi i tre se ne andarono a letto.
 
 
Era tarda sera ormai, la luna, completamente piena, mandava un bianco bagliore che riusciva appena a rischiarare il Bosco Smeraldo.
 Christopher uscì dalla grotta, si sedette su un masso e si fermò ad ammirare le stelle, stava pensando, pensando a quello che gli stava succedendo da quando aveva lasciato Biancavilla.
Anche Dakota uscì dal loro riparo, si sedette di fianco all’amico e entrambi si fermarono a guardare il cielo stellato.
<< Ti ho visto questa sera a cena! >> gli disse Dakota dopo un po’.
Vedendo che Christopher non rispondeva proseguì.
<< Sei innamorato vero? >>
<< Non lo so! >>
<< Come non lo sai?! >>
<< Siamo solo amici! Lo siamo stati e lo saremo sempre! >>
<< A mio parere dovresti dirle quello che provi. >>
<< Non posso! Cosa direbbe?! >>
<< Dovrai farlo prima o poi… >>
<< Non ora, promettimi che non aprirai bocca! >>
<< Promesso! >>
Proprio allora si sentì un urlo provenire dalla caverna, Lucy uscì spaventata e corse verso i sui amici.
<< Aiuto! Ci sono dei pokèmon impazziti! >> urlò la ragazza.
<< Cosa?! >> urlarono all’unisono gli altri due.
Dalla grotta uscirono dei pokèmon selvatici che attaccarono gli allenatori.
I tre corsero nella boscaglia e senza mai fermarsi si nascosero su un albero appena in tempo, poco prima che i loro inseguitori li raggiungessero.
Una volta che se ne furono andati i tre ragazzi erano in salvo, ma non potevano uscire dal Bosco Smeraldo perché qualsiasi pokèmon li avrebbe attaccati.
Cercarono di trovare una possibile via d’uscita, ma era praticamente impossibile perché c’erano dappertutto nemici da combattere. I loro pokèmon a lungo andare avrebbero esaurito le energie e perciò avrebbero avuto un altro problema da risolvere.
Come usciranno dal Bosco Smeraldo?
 
 
IL MIO SPAZIO
Ecco qua il quinto capitolo! Spero vi sia piaciuto! Stavolta ho scelto di farne uno diviso in due parti, aspettate il prossimo e saprete come andrà a finire.
Vi terrò sulle spine fino a quel momento!
Ringrazio chi continua a recensire la mia fanfiction perché mi da la forza per continuare!
Al prossimo capitolo!
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Bosco Smeraldo parte 2 ***


 I tre amici restarono a osservare lo spettacolo spiacevole che si presentava davanti ai loro occhi:c’erano pokèmon che combattevano tra di loro senza un apparente motivo, altri che scappavano perché avevano paura che quelli impazziti gli facessero del male e alcuni che distruggevano rocce e alberi.
Sapevano che alla fine, di quel bosco, non sarebbe rimasto più nulla, solo desolazione.Poi sarebbe toccata anche a Plumbeopoli la stessa sorte e poi proseguendo nelle città vicine.
Dovevano assolutamente impedire che tutto ciò accadesse.
<< Ma cosa sta succedendo?! Qua dentro sembra che sia scoppiata una guerra! >> esclamò Dakota.
<< A me non sembra però che questi pokèmon agiscano volontariamente… >> osservò Christopher.
<< Anche a me, forse c’è qualcuno o qualcosa dietro a tutto questo… >> ipotizzò Lucy.
<< Può darsi, ma fin’ora non abbiamo altra scelta che scoprirlo. >> disse Christopher.
<< Ehi, guardate laggiù! >> disse Dakota indicando un punto nel bosco.
Gli altri due guardarono meglio: nel punto indicato dall’amico c’erano dei pokèmon radunati in cerchio,
non erano furibondi o distruttivi come gli altri ma erano tranquilli e calmi.
<< Proviamo ad avvicinarci, forse lì si trova il responsabile di tutto questo caos! >>propose Dakota.
<< Siamo d’accordo. >> concordarono Lucy e Christopher.
Proprio in quel momento un Nidoking si avvicinò all’albero su cui erano rifugiati i nostri protagonisti.
Esso lo puntò e caricandolo  lo incornò abbattendolo e facendo precipitare i ragazzi. Caddero a terra facendosi qualche graffio ma non ferendosi gravemente.
Lo stesso Nidoking li caricò e si preparò ad attaccare.
<< Charmander e Pidgey, venite fuori! >>
<< Ho bisogno di te Bulbasaur! >>
<< Esci ad aiutarmi Psyduck! >>
<< Tu hai uno Psyduck? Fammi controllare… >> disse Christopher e intanto prese il suo pokèdex.
<< Psyduck, il pokèmon papero, mentre calma il nemico col suo sguardo vacuo, questo pokèmon astuto usa poteri psicocinetici. >> spiegò il pokèdex.
<< Fatemi controllare Nidoking… >> e anche Lucy prese il suo pokèdex.
<< Nidoking, il pokèmon trapano, in lotta usa la potente coda per colpire e stritolare la preda, poi le rompe le ossa. >> spiegò il pokèdex.
<< Mi viene timore soltanto a guardarlo! >> confessò la ragazza.
<< Non è ora il momento di farsi prendere dal panico! Dobbiamo solo distrarlo e così potremo fuggire! >> pianificò Dakota.
<< Ben detto, ora Bulbasaur usa frustata! >>
<< Charmander usa braciere e tu Pidgey usa raffica! >>
<< Psyduck usa pistolacqua! >>
Gli attacchi andarono tutti a segno e il Nidoking indietreggiò strisciando e sollevando una nuvola di polvere.
Approfittando del momento i tre allenatori scapparono e si diressero nel punto in cui avevano visto la maggior parte dei pokèmon radunarsi.Una volta arrivati si nascosero dietro a un albero e fra i cespugli per non essere scoperti.
Videro al centro della cerchia due pokèmon che usavano uno stordiraggio che ipnotizzava tutti i pokèmon del Bosco Smeraldo.
Uno assomigliava a un pipistrello senza occhi, con la bocca spalancata a mostrare due canini, mentre l’altro sembrava più una nuvola di gas tossico, con gli occhi e la bocca piegati in un ghigno.
 Erano uno Zubat e un Gastly che si erano uniti per riuscire a ipnotizzare tutti i pokèmon della foresta.
Quelli che ipnotizzavano ma che non riuscivano a controllare li lasciavano liberi di distruggere tutto.
Gli allenatori capirono le loro intenzioni e cercarono di escogitare un piano.
Christopher e Lucy controllarono sul loro pokèdex.
<< Zubat, il pokèmon pipistrello, forma colonie in luoghi oscuri.Usa ultrasuoni per identificare e avvicinarsi ai suoi obbiettivi. >> spiegò il primo pokèdex.
<< Gaslty, il pokèmon gas, quasi invisibile questo pokèmon gassoso avvolge il nemico e lo addormenta senza preavviso. >> spiegò il secondo.
<< Se li attaccassimo forse l’effetto del loro stordiraggio si annullerebbe! >> ipotizzò Lucy.
<< Si, ma dobbiamo fare attenzione, se lo usano prima che li attacchiamo ipnotizzerebbero anche i nostri pokèmon! >> la avvertì Dakota.
<< Dobbiamo rischiare per il bene del Bosco Smeraldo! >> disse Christopher.
<< Al mio via li attacchiamo tutti assieme! >> disse Dakota.
<< Ok! >> dissero gli altri due.
<< Uno…due…tre! >>
I nostri protagonisti sbucarono dai loro nascondigli e attaccarono i responsabili. Zubat e Gastly erano stati presi alla sprovvista da quell’attacco improvviso e infatti vennero colpiti e ogni mossa andò a segno.
Come previsto gli effetti del loro stordiraggio svanirono e tutti i pokèmon ritornarono normali.
<< Zuuubat! >> ridacchò il pokèmon.
<< Gasstlly! >> ridacchiò l’altro.
I due usarono ancora stordiraggio e stavolta anche i pokèmon dei tre amici caddero sotto il devastante effetto.
Solo Psyduck ne rimase immune.
<< Perché il tuo Psyduck non è stato colpito dallo stordiraggio? >> gli chiesero in coro Lucy e Christopher.
<< Perché gli Psyduck sono affetti continuamente da un mal di testa che quando si intensifica concede agli Psyduck dei potenti poteri psichici, ma purtroppo dopo averli usati non se ne ricordano! >> spiegò Dakota ai suoi compagni.
<< E ora scusatemi, ma ho una lotta doppia da concludere! >> annunciò il ragazzo << Psyduck usa pistolacqua! >>
<< Psaaaiiiduck! >> disse.
Dalla bocca del pokèmon uscì un potente getto d’acqua che colpì i due avversari.
Per contrattaccare Zubat usò morso e Gastly usò sbigoattacco.
<< Psyduck schivali entrambi! >> ordinò Dakota.
Il pokèmon riuscì a schivarne solo uno mentre fu colpito dall’altro.
<< Non arrenderti! Psyduck usa ancora pistolacqua! >>
L’attacco andò a segno e colpì Zubat mandandolo KO.
Senza la sua presenza lo stordiraggio si indebolì e alcuni pokèmon si risvegliarono dall’effetto ipnotizzante.
A questo punto anche Charmander, Bulbasaur e Pidgey poterono attaccare.
In pochissimo tempo mandarono KO anche Gastly e il Bosco Smeraldo tornò alla normalità.
<< Dakota, possiamo catturarli noi? >> gli domandarono Lucy e Christopher.
<< Certo, a me non servono, ma siete sicuri che riuscirete a farvi ascoltare? Lo sapete quello che hanno fatto no? >> li chiese preoccupato l’amico.
<< Ce la sapremo cavare… >> rispose Lucy per entrambi.
A questo punto i due lanciarono le loro pokè ball, Zubat e Gastly vennero risucchiati all’interno dal fascio di luce rossa. Le sfere si mossero per un po’ e poi alla fine cessarono di muoversi.
I due allenatori esultarono, dopo quell’avventura erano riusciti comunque ad allargare il gruppo con due nuovi compagni: Zubat e Gastly.
Mentre il sole stava ormai per sorgere i tre amici proseguirono il loro viaggio alla volta di Plumbeopoli, la città dove Lucy disputerà la sua prima lotta in palestra.
 
 

IL MIO SPAZIO

Ciao ragazzi, ecco a voi il seguito del capitolo che avevo lasciato in sospeso.Che ve ne pare? Alla fine non vi ho fatto aspettare tanto perché conosco l’attesa che si prova.
Alla fine tutto si è risolto per il meglio come vuole la sottoscritta. Ringrazio come sempre chi mi recensisce e voglio ringraziare anche chi non lascia una recensione per commentare.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** la prima medaglia ***


 << Guardate ragazzi! Ecco, quella deve essere Plumbeopoli! >>gridò Dakota indicando la cittadina che si estendeva sotto i loro occhi.
<< Si, finalmente siamo arrivati! >> esultò Christopher dando uno sguardo anche alla cartina che possedeva.
<< Che aspettiamo allora? Andiamo! >> li spronò Lucy << E stavolta io riuscirò a sfidare il capo palestra! >>
<< Sei sicura di riuscire a batterlo? Brock, il capo palestra di questa città, usa i pokèmon di tipo roccia che sono dei veri ossi duri! >> le chiese Dakota.
<< Se non lo sfido non lo saprò mai! >> gli rispose per niente preoccupata Lucy e intanto la ragazza si stava fiondando giù per la collina per raggiungere la palestra.
<< Fermati! >> le urlò Christopher << Non credi che prima dovremmo passare per il centro pokèmon? Dopo quello che abbiamo passato nel Bosco Smeraldo siamo tutti molto stanchi! E credo che lo sia anche tu! >>
<< Hai ragione, come al solito sai essere il più saggio! >> lo esaltò l’allenatrice dandogli ragione << Allora andiamo, credo che la mia lotta sarà rimandata a domani. Ho bisogno non solo di riposo ma anche di allenamento! >>
<< Una volta lì potremo anche contattare il prof. Oak per dirgli che siamo arrivati a Plumbeopoli! >> propose Christopher.
<< Direi di si >> accettò la ragazza << Dobbiamo presentargli anche Dakota, non credi? >>
<< Non vedo l’ora di conoscere il professore! >> esclamò entusiasta Dakota.
 
I tre ragazzi erano arrivati al centro pokèmon di Plumbeopoli, una costruzione con le pareti bianche e il tetto rosso, un edificio gradevole dove gli allenatori si possono riposare e fare conoscenza.
Gli allenatori diedero alla simpatica e cordiale infermiera Joy i loro pokèmon per rimetterli in sesto e intanto loro pranzavano in uno dei tavoli del ristorante.
Dopo mangiato contattarono il prof. Oak.
<< Salve professore! >> lo salutarono.
<< Ciao ragazzi! Come sta andando il vostro viaggio? >> li domandò.
<< Molto bene! Abbiamo catturato già dei pokèmon: Lucy ha catturato un Pidgey e un Gastly e io ho catturato uno Zubat. A noi si è aggiunto Dakota, un ragazzo che abita a Smeraldopoli. >> gli raccontò Christopher.
<< Piacere di conoscerla! Io sono Dakota. >> si presentò.
<< Piacere mio! Sicuramente vi divertirete di più durante il vostro viaggio! >> disse il prof. Oak << Ditemi, avete raggiunto Plumbeopoli? >>
<< Si! E ho intenzione di sfidare la palestra! >> gli rispose Lucy.
<< Bene! Sta attenta a Brock! Potrebbe riservarti qualche sorpresa… dopo la lotta in palestra vi consiglio di andare sul Monte Luna, di notte i Clefairy danzano sotto la luna ed è uno spettacolo meraviglioso! >> li consigliò il professore.
<< Lo faremo! Arrivederci prof. Oak! La contatteremo non appena saremo arrivati a Celestopoli! >> lo salutarono i tre compagni.
<< Arrivederci e buona fortuna! >> li salutò a sua volta.
Lucy dopo la chiamata passò tutto il pomeriggio ad allenare i suoi pokèmon in attesa della lotta contro Brock, voleva prepararli al meglio.
Il giorno dopo si diressero verso la palestra, ormai l’allenatrice era pronta, sicurissima di ottenere la sua prima medaglia.
Entrarono dentro l’edificio e pian piano Lucy diventava sempre più nervosa.
All’interno vennero accolti da Brock, un ragazzo alto con i capelli castani e gli occhi chiusi in due fessure.
<< Ciao! Io sono Brock, capo palestra di Plumbeopoli! Vi do il mio benvenuto! >> si presentò.
<< Salve! Io vorrei sostenere una lotta per ottenere la medaglia… è disponibile a lottare contro di me? >> gli domandò Lucy.
<< Certo cominciamo quando vuoi! >>
 
I due sfidanti si disposero sul campo di lotta, un terreno roccioso adatto ai tipi roccia.
L’arbitro elencò le varie regole di lotta e alla fine diede il fischio d’inizio.
<< Geodude! Vieni fuori! >> disse Brock.
Dalla pokè ball del capo palestra uscì un piccolo pokèmon molto somigliante a una roccia rugosa che per spostarsi fluttuava nell’aria.
<< Vediamo di che cosa si tratta… >> disse Lucy mentre prendeva il pokèdex.
<< Geodude, il pokèmon roccia, si trova nei campi e in montagna, se confuso con una roccia può succedere di inciamparvi. >> spiegò l’apparecchio.
Lucy rifletté sulla scelta che doveva fare: non possedeva tipi acqua perciò non poteva che scegliere o Charmander o Gastly se voleva arrecargli qualche danno.
<< Gastly, vieni a combattere! >> e anche la ragazza mandò in campo il pokèmon.
<< A te la prima mossa! >> disse Brock.
<< Gastly usa stordiraggio! >>
<< Veloce Geodude schivalo e poi usa cadutamassi! >>
Il Geodude di Brock riuscì a schivare la mossa e subito dopo cominciò a lanciare enormi massi a un ritmo impressionante.
Gastly continuava a schivarli con tutto l’impegno che poteva ma alla fine quando venne colpito da uno di quei massi una raffica gli arrivò addosso.
Il pokèmon resistette e la lotta poteva proseguire senza indugi.
<< Gastly usa ombra notturna! >>
<< Gaaaastly! >>
Il tipo spettro ingrandì la sua massa corporea e tentò di spaventare l’avversario. Geodude venne a tal punto terrorizzato che per quanto Brock gli ordinasse di attaccare, il pokèmon non riusciva a muoversi.
<< Svelto Gastly usa leccata! >>
Dalla bocca di Gastly uscì una lunga lingua che avvolse l’avversario in modo da impedirgli di liberarsi mentre lui continuava a leccarlo senza esitazione.
Brock capì che ormai la situazione non era a suo favore e si affrettò ad attaccare.
<< Geodude usa rotolamento per liberarti! >>
La strategia del capo palestra funzionò e il tipo roccia era finalmente libero.
<< Bene! Geodude usa sassata! >>
Un’altra raffica di sassi, stavolta più potente, colpì Gastly e lo scaraventò a terra ma il tipo spettro non si arrese e la lotta poté proseguire.
<< Gastly usa stordiraggio alla massima potenza! >>
<< Gaaaastly! >> annuì.
L’attacco andò a segno e Geodude ne rimase confuso.
<< Geodude usa cadutamassi! >>
Il pokèmon non obbedì e continuava a volteggiare in aria senza meta non riuscendo ad eseguire la mossa.
<< Usa sbigoattacco! >>
Gastly continuava a colpire Geodude finché quest’ultimo rimase senza forze.
<< Bravo! Abbiamo vinto! >> si congratulò Lucy con il suo pokèmon.
Dalla platea Christopher e Dakota esultavano per la prima vittoria ma era troppo presto per festeggiare, a Brock mancava ancora un pokèmon e questo voleva dire che l’allenatrice poteva ancora perdere la sfida.
<< Onix impegnati al massimo! >>
Brock mandò in campo il suo l’ultimo avversario di Lucy, un Onix, un pokèmon enorme che assomigliava a un serpente di roccia.
La ragazza tirò di nuovo fuori il pokèdex.
<< Onix, il pokèmon serpesasso, crescendo la parte rocciosa del suo corpo si indurisce diventando simile a un diamante nero. >> spiegò la voce robotica del pokèdex.
<< Gastly rimani tu in campo! >> ordinò Lucy.
Stavolta la prima mossa toccava a Brock.
<< Onix usa legatutto! >>
<< Gastly schivalo e usa ombra notturna! >>
Lucy tentò di usare la stessa strategia di prima ma purtroppo l’avversario non sembrava intimorito dall’attacco.
<< Onix usa stridio! >>
Dalla bocca del pokèmon uscì un potente stridio metallico che fece abbassare la difesa a Gastly.
A quel punto Brock, approfittando del momento cominciò ad attaccare.
<< Onix usa sassata! >>
L’ennesima raffica di massi colpì Gastly mandandolo K.O. e impedendogli di proseguire nella lotta.
<< Dai Gastly ritorna! >> disse Lucy << Hai fatto del tuo meglio! >>
La ragazza schierò in campo il suo ultimo pokèmon: Charmander. L’allenatrice sapeva che con un tipo fuoco avrebbe avuto poche speranze però era meglio usare l’elemento migliore della sua squadra.
<< E così hai scelto un Charmander… anche se sembra molto agguerrito non riuscirà a battere il mio Onix! >> disse Brock.
<< Staremo a vedere! >> gli rispose la sfidante.
<< Bene… Onix usa fangata! >>
<< Cosa?! >>
Il pokèmon di tipo roccia inondò il campo lotta con pozze di fanghiglia che avrebbero reso difficili i movimenti dell’avversario.
<< Non sarà un po’ di fango a fermarci! Charmander usa braciere! >>
<< Schivalo e usa sassata! >>
<< Non lasciarti colpire Charmander! >>
Il pokèmon di Lucy in quanto a velocità era sicuramente migliore di Onix ma il terreno fangoso non permise a Charmander di schivare il colpo. L’attacco sassata dell’avversario era veramente potente.
<< Non arrenderti! Rialzati e usa muro di fumo! >>
Una nuvola di fumo coprì il campo lotta e questa mossa poteva essere la chiave della vittoria.
<< Svelto Onix usa stridio! >>
Tutto il fumo che aveva provocato l’attacco di Charmander venne spazzato via dal potentissimo stridio. A quel punto Lucy tentò un attacco diretto.
<< Charmander usa graffio! >>
La mossa non era abbastanza potente infatti Onix non risentì dei danni e Brock sfruttò l’occasione per colpirlo.
<< Onix usa legatutto! >>
Charmander venne avvolto dalla grossa coda del tipo roccia e venne stritolato finche l’avversario non lo lasciò cadere a terra.
Il tipo fuoco non era ancora esausto ma ormai aveva poche speranze di vincere, ma la fiamma sulla sua coda cominciò a bruciare ardentemente.
<< Ma quello è aiutofuoco! >> esclamò Lucy << Benissimo! Charmander attacca! >>
Il pokèmon fece un attacco diretto, morse l’avversario con la bocca piena di fiammelle e gli causò un brutto colpo.
<< Bravo Charmander! Hai imparato una nuova mossa! >> si congratulò la ragazza << Possiamo ancora vincere! Usa braciere alla massima potenza! >>
Il braciere del pokèmon risultò potenziato da aiutofuoco e stavolta Onix venne colpito in pieno.
<< Onix usa legatutto! >>
Il tipo roccia tentò di stritolarlo ancora ma Charmander schivò l’attacco.
<< Charmander usa rogodenti! >>
Il tipo fuoco morse il muso all’avversario e gli causò di nuovo un brutto colpo e anche una scottatura.
L’ultimo attacco bastò a sconfiggere Onix che cadde esausto a terra dopo una estenuante lotta.
<< Bravo Charmander! Non potevi fare di meglio! >> disse Lucy entusiasta e corse ad abbracciare il suo piccolo amico.
<< Lotti in modo impressionante! >> esclamò Brock avvicinandosi << Con immenso piacere ti consegno la medaglia sasso! >>
L’allenatrice prese la medaglia luccicante e la inserì nel suo porta medaglie, era orgogliosa di avere ottenuto la prima.
Dakota e Christopher, che fino ad allora avevano fatto il tifo dalla platea la raggiunsero e si complimentarono con lei.
La giornata si concluse con molti avvenimenti emozionanti e i tre ragazzi lasciarono Plumbeopoli felici.
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Finalmente ho finito di scrivere il capitolo, vi confesso che mi emozionavo anch’io mentre lo scrivevo. Ringrazio come sempre chi mi recensisce e chi preferisce leggere senza lasciare commenti.
Al prossimo capitolo! 
 
 

 

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Capitolo 8
*** incontro imprevisto! ***


 I tre allenatori avevano lasciato Plumbeopoli con la conquista della prima medaglia di Lucy e si apprestavano ad andare sul Monte Luna per andare a vedere la danza notturna dei Clefairy.
Stavano camminando tranquillamente per il largo sentiero, alla loro destra e alla loro sinistra c’erano filari di alberi da cui proveniva il verso di qualche pokèmon. C’erano pace e tranquillità quasi surreali.
A un certo punto sentirono qualcuno avvicinarsi urlando. Si voltarono di scatto e videro Sandro sbucare dai cespugli. In braccio aveva un Wartortle ferito gravemente che teneva stretto a sé.
<< Scappate! >> disse << Scappate prima che vi prendano! >>
<< Sandro, ma che hai da urlare?! >> esclamò Lucy.
<< Muovetevi! Correte! >> disse ancora.
<< Perché dovremmo correre scusa? E si può sapere chi sei? >> gli domandò Dakota.
<< Questo è Sandro, da sempre è il rivale di Lucy >> glielo presentò Christopher.
<< Voi conoscete ‘sto tizio?! >>
<< Non perdete tempo! Stanno arrivando! >>
<< Chi sta arrivando? >>
Intorno a loro i cespugli e gli alberi cominciarono a muoversi facendo strusciare le foglie.
<< Siamo finiti! >> disse Sandro amareggiato.
Finalmente un gruppo di pokèmon uscì allo scoperto. Erano degli Abra e dei Kadabra con a capo un Alakazam.
Accerchiarono i quattro ragazzi, sembravano tutti molto arrabbiati.
<< Che vogliono da noi? >> si chiese preoccupata Lucy.
<< Sei stato tu a farli arrabbiare? >> urlò esasperato Christopher.
Sandro annuì, dispiaciuto di aver coinvolto anche loro.
<< Brutto incosciente! Ma io ti ammaz… >>
Christopher non fece in tempo a terminare la frase che Dakota gli tappò la bocca per non far peggiorare le cose, forse quel gruppo di pokèmon si sarebbe spaventato o addirittura infastidito dai suoi urli.
Il capo, Alakazam, disse qualcosa che i quattro allenatori non compresero, ma non c’era bisogno della traduzione, avevano già capito le sue intenzioni.
I pokèmon selvatici si prepararono ad attaccare. Gli Abra restarono in disparte  mentre i Kadabra, guidati dal loro ledaer, indirizzarono i loro attacchi contro gli allenatori che, spaventati, scapparono appena in tempo per evitare di rimanere feriti.
Corsero finché potevano per riuscire a seminare i loro inseguitori, purtroppo arrivarono sulla sponda di un grosso fiume. Non potevano fare il giro, perché avrebbero perso troppo tempo. L’unica cosa da fare era buttarsi in acqua.
Si tuffarono nella gelide acque di quel torrente e rimasero in apnea finché non erano sicuri di aver seminato i pokèmon selvatici.
Quando vi uscirono erano grondanti d’acqua e i loro vestiti erano fradici.
<< Sei proprio un genio! >> disse ironicamente Christopher per continuare a riprendere Sandro << Ora hai tirato in mezzo anche noi! >>
<< Non è il caso di arrabbiarsi! Si trovava lì e ci ha incontrato senza sapere che eravamo nei paraggi! >> tentò di giustificarlo Dakota.
<< Piuttosto, ci puoi spiegare perché ti inseguivano? >> gli domandò Lucy.
<< Beh, ecco… io stavo tentando di catturare un Abra che apparteneva a quel branco, sfortunatamente per me Alakazam se ne era accorto e perciò ha mandato K.O. il mio Wartortle. Il resto lo sapete >> le rispose il ragazzo.
<< Non è stato molto prudente da parte tua! >> gli disse Christopher ormai calmo.
<< Dammi il tuo Wartortle. >> gli disse Dakota << Lo rimetterò in sesto! >>
<< IL vostro amico è più gentile di qualcuno che conosco! >> esclamò Sandro guardando Lucy con il suo solito sorrisetto.
<< Piantala per favore! >> gli rispose scocciata la ragazza.
<< Il vecchio Sandro è tornato! >> sospirò Christopher.
 
I quattro ragazzi cercarono un modo per scusarsi o almeno per far scusare Sandro. Raccolsero bacche per tutto il piccolo boschetto da portargli come segno di scuse. Si fecero aiutare dai loro compagni di squadra e tutti collaborarono per dare un piccolo contributo.
Alla fine tutto era pronto.
Cercarono il gruppo di pokèmon per la foresta.
Non ci volle molto tempo a trovarli perché anche loro gli stavano dando la caccia.
Vennero di nuovo circondati, erano ancora arrabbiati per quello che era accaduto al piccolo Abra e gli allenatori sapevano che non sarebbe stato facile.
Alakazam si avvicinò a Sandro con aria di sfida.
Il ragazzo rabbrividì, terrorizzato sia per l’imponenza di quel pokèmon, sia per il modo in cui lo stava fissando.
Gli altri tre da dietro lo incoraggiarono. Il ragazzo si fece coraggio e cominciò a parlare con un leggero tremolio nella voce.
<< Salve! Sono venuto qui per scusarmi di quello che ho fatto… >>
Sandro, vedendo che Alakazam non parlava continuò il discorso.
<< Mi dispiace di aver attaccato Abra in quel modo! Ho portato anche un po’ di bacche per voi, se vorrete accettare le mie scuse! >>
Il pokèmon rimase a fissarlo per capire se era veramente pentito o se stava solo fingendo.
Chiamò l’Abra che l’allenatore aveva attaccato, e gli chiese cosa ne pensava delle parole dette da Sandro.
Dopo qualche secondo il cucciolo gli rispose. A quel punto l’ultima decisione doveva essere quella del capo branco.
<< Alllaaakazam! >> gli disse alla fine.
I ragazzi intuirono che l’offesa era stata perdonata.
Alakazam prese il sacco contenente le bacche e, seguito dai Kadabra e dagli Abra si allontanarono nel folto della foresta.
<< Per fortuna è andato tutto bene! >> disse sollevata Lucy.
<< Però che questa esperienza ti serva da lezione! >> gli disse Christopher.
<< Avete ragione! Non lo farò mai più! >> disse Sandro incrociando di nascosto le dita.
<< Vuoi venire sul Monte Luna con noi? >> gli chiese Dakota.
Il ragazzo si beccò una occhiataccia da parte di Lucy e Christopher, entrambi non volevano essere accompagnati da un tipo così.
Fortunatamente Sandro aveva ben altro in mente.
<< Io non perdo tempo con simili sciocchezze! >> gli rispose secco il ragazzo.
<< Ci vediamo! >> li salutò freddamente e si allontanò per la sua strada.
<< Che persona strana che conoscete! >> esclamò  Dakota.
<< Non è una novità che si comporti così! >> dissero in coro gli altri due.
<< Ad ogni modo, dirigiamoci sul Monte Luna come avevamo in programma! >> disse Christopher.
 
IL MIO SPAZIO
Salve a tutti! Ecco a voi l’ottavo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Lo confesso, volevo vendicarmi su Sandro perché, anche se è un mio personaggio, mi sta un po’ antipatico. D’altronde dovevo inserirlo uno come lui visto che mi sono ispirata all’anime.
Ringrazio come al solito chi mi recensisce e chi legge soltanto.
Arrivederci al prossimo!

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Capitolo 9
*** Il Monte Luna ***



I tre ragazzi dopo aver aiutato il loro amico/nemico Sandro a farsi perdonare da un gruppo di pokèmon selvatici si stavano dirigendo verso il Monte Luna per andare a vedere la danza dei Clefairy.
Durante il loro cammino fanno conoscenza con un nuovo amico.
<< Ehi guardate! Là, all'angolo della strada c'è qualcosa steso per terra! >> disse Dakota indicando un punto del sentiero.
Corsero più in fretta che potevano e arrivati lì videro un piccolo pokèmon tutto rosa affaticato e ferito tanto da non riuscire neanche ad alzarsi.
<< Questo è un Clefairy! >> esclamò Christopher identificandolo.
<< Fammi controllare... >> disse Lucy accendendo il suo pokèdex.
<< Clefairy, il pokèmon fata, forma evoluta di Cleffa, molti amano il suo aspetto magico e tenero. Essendo raro si trova solo in certe zone. >> spiegò l'apparecchio.
<< Non si trova in un buono stato, è davvero messo male! >> osservò Dakota.
<< Qualcuno di voi ha qualche baccacedro? Io le ho perse nel fiume quando ci siamo buttati per salvarci dai Kadabra che ci inseguivano... >> domandò la ragazza.
<< Mi dispiace, ma io le ho finite ieri per curare il Wartortle di Sandro... >> gli rispose Dakota.
<< Bhe, io ne ho qualcuna, lo curerò io! >> si offrì Christopher.
Il ragazzo si avvicinò al pokèmon lo prese in braccio e gli diede la sua baccacedro. L'allenatore fece un po' di fatica a fargliela mangiare tutta visto che Clefairy era molto affaticato.
Finalmente si riprese e guardò con i suoi teneri occhi neri e pieni gratitudine Christopher.
<< Ciao io sono Christopher! >> si presentò il ragazzo << E questi sono i miei amici Lucy e Dakota! >>
<< Clefairy!!! >> li salutò.
<< Scusa se te lo chiediamo, ma come hai fatto a ridurti in quello stato? >> le chiese Lucy a nome di tutti.
<< Cleef clef, clef, clefairy, clefairy, clef! >> gli spiegò il pokèmon.
Lucy e Christopher la guardarono straniti, non avevano capito una sola parola di quello che aveva detto.
<< Credo che stia dicendo che si stava dirigendo sul Monte Luna per evolversi in Clefable ma dei pokèmon selvatici l'hanno attaccata perchè è entrata nel loro territorio ... >> tentò di tradurre Dakota.
<< Clefairy! >> lo appoggiò il pokèmon.
<< Tu capisci quello che dice?! >> esclamò sorpresa Lucy.
<< Un po'! >> le rispose modesto il ragazzo.
<< Allora che ne dici di venire con noi? >> le domandò Christopher.
<< Clefairy! >> gli rispose entusiasta il pokèmon.

I tre allenatori erano, dopo aver scalato il Monte Luna, arrivati sulla cima.
Si vedeva una bella vista da lassù e lì c'era anche una radura dove i Clefairy avrebbero dovuto danzare per evolversi in dei Clefable.
Non era ancora notte perciò i ragazzi si diressero verso il negozio di souvenir per comprare qualcosa. All'interno c'erano bambole, dei portachiavi, dei marsupi e persino degli zaini tutti a forma di Clefairy. Si poteva comprare anche una pietralunare, la pietra che fa evolvere i Clefairy in Clefable.
Dopo aver fatto un giro per il negozio e aver comprato qualcosina si diressero verso la radura e una volta lì cenarono.
Prepararono il cibo per i loro pokèmon e anche per Clefairy e tutti assieme cenarono in allegria.
Una volta finita la cena erano impazienti di vedere la danza, ormai era da tempo che stavano aspettando.
Finalmente la luna comparve dietro gli alberi e quando fu alta nel cielo i Clefairy cominciarono a uscire dai loro nascondigli.
<< Vai! >> le dissero in coro i tre ragazzi << Esegui una danza meravigliosa insieme ai tuoi simili! >>
La loro amica annuì soddisfatta e si unì agli altri pokèmon.
Gli allenatori si sedettero su un tronco e si prepararono ad ammirare lo spettacolo.
I Clefairy cominciarono a danzare emettendo i loro simpatici versi.
Quei pokèmon ballavano in un modo divino sotto la candida luce della luna. Le pietrelunari sparse per la radura brillarono sotto i raggi producendo degli scintillì.
Lucy in quel momento appoggiò la sua testa sulla spalla di Christopher e intanto ammirava lo spettacolo. Il ragazzo per poco non arrossì e pertanto approfittò della situazione per abbracciarla.
Dakota, a stento tratteneva una risatina ironica vedendo l'amico che, molto compiaciuto, abbracciava la ragazza.
Quando la danza finì alcuni Clefairy si erano evoluti in Clefable e si allontanarono in fretta dalla radura.
Solo uno rimase e si avvicinò agli allenatori.
<< Ragazzi, credo che sia il Clefairy che abbiamo aiutato! >> ipotizzò Dakota.
<< Ma cosa vorrà>> si chiese Lucy.
<< Clefffabble! >> disse il pokèmon.
<< Christopher, credo che voglia seguirti nel viaggio, si vuole unire alla tua squadra! >> tradusse Dakota.
<< Benissimo! >> esclamò contento il ragazzo << In questo caso... pokè ball vai! >>
L'allenatore lanciò la sfera sulla testa di Clefable, rimbalzò e risucchiò con un raggio rosso il pokèmon al suo interno. La sfera pokè si mosse per qualche secondo e alla fine smesse.
<< Evviva! >> esultò Christopher << Ora ho un nuovo amico! >>
I ragazzi erano riusciti ad assistere alla danza dei Clefairy e avevano guadagnato un nuovo compagno. La loro prossima tappa sarebbe stata la città di Celestopoli.

IL MIO SPAZIO
Scusate il leggero ritardo ma ho avuto un ''problemino'' con il computer, anzi un problemone, perciò ho dovuto riscrivere tutta la storia da capo!
Ma, finalmente, ce l'ho fatta! Come vi è sembrato? Stavolta Christopher ha fatto davvero colpo! Ormai siamo vicini alla sua dichiarazione ma dovrete aspettare qualche capitolo prima di allora.
Ringrazio come sempre che mi recensisce e ringrazio anche chi ha messo la mia storia nelle preferite, nelle seguite o nelle ricordate.
Arrivederci al prossimo!
 

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Capitolo 10
*** Separazione ***


I tre allenatori avevano da poco lasciato il Monte Luna, accompagnati da un nuovo amico, Clefable, e si stavano dirigendo verso Celestopoli, la città dove Lucy avrebbe disputato la sua seconda lotta in palestra.
Quel giorno c’era, stranamente, molto vento. Le raffiche che arrivavano facevano piegare le cime degli alberi, cumuli di polvere si sollevavano da terra, non si era mai visto tanto vento.
<< Fermiamoci, c’è una bufera ed è difficile proseguire! >> disse Christopher tentando di convincere l’amica a ripararsi da qualche parte.
<< No! Dobbiamo arrivare a Celestopoli entro stasera! >> gli rispose irremovibile Lucy.
<< Ha ragione! Proseguire è troppo faticoso, andando di questo passo poi arriveremo sfiniti! >> disse Dakota accordando la proposta dell’amico.
<< No! No! E poi… no! >> gli rispose più seccata di prima la ragazza.
<< Vi ho detto che proseguiremo e così sar… >>
L’allenatrice non terminò la fare che scomparve agli occhi degli altri due.
<< Dov'è finita? >> si domandò Christopher.
<< Eccola, è laggiù! >> disse Dakota.
Appena sotto di loro si estendeva una profonda voragine dove sul fondo scorreva un enorme fiume.
Aggrappata disperatamente a una radice c’era Lucy che cercava di reggersi per non cadere nel vuoto.
<< Oh no! >> urlarono.
<< Resisti Lucy! Vengo a salvarti! >>
Il ragazzo si calò giù per salvare la sua amica:non l’avrebbe lasciata andare in quel modo, altrimenti non se lo sarebbe mai perdonato.
<< Fermati! Rischi anche tu di cadere! >> l’amico tentò di trattenerlo ma non ci riuscì, ormai era troppo tardi.
<< Afferra la mia mano! >> le urlò Christopher.
<< Non ci riesco! Non ci arrivo! >> gli rispose Lucy.
<< Devi farcela! >> la incoraggiò.
La ragazza con una spinta riuscì a prendere la mano dell’amico, ma il ragazzo non riusciva a tirarla su, era troppo pesante.
<< Lasciami! O cadrai anche tu! >> lo pregò Lucy.
<< No! Ce la faremo, vedrai! >> tentò di rassicurarla Christopher.
Proprio in quel momento una folata di vento fece perdere l’equilibrio al ragazzo. Fortunatamente non cadde ma ne sarebbe bastata un’altra per far precipitare entrambi.
<< Christopher! >> lo chiamò l’amica << Ti prego! Perdonami! >>
<< Non lo fare! Resta con me! Io ti a…>>
<< Mi dispiace! >>
Lucy mollò la presa, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non coinvolgere il suo amico d’infanzia.
La ragazza cominciò a cadere, fece appena in tempo ad accennare un breve sorriso al ragazzo che, esterrefatto, la vide allontanarsi sempre più giù.
Nella mente di Christopher rimase impressa quella immagine:la sua amica, la prima  persona di cui si fosse mai innamorato, la stava lasciando.
I due si guardarono per l’ultima volta, i meravigliosi occhi verdi di Lucy incrociarono lo sguardo di quelli scuri e disperati del ragazzo, prima di precipitare nel vuoto.
<< Nooooooo! >> urlò Christopher chinando la testa e iniziò a singhiozzare.
Si domandava come avesse potuto lasciare che tutto questo accadesse;in un attimo aveva perso una della persone più importanti della sua vita.
Non era riuscito neanche a dichiararsi e ora avrebbe vissuto con quel rimorso.
<< Christopher, torna su! >> gli gridò Dakota dall’alto.
Fino a quel momento lui aveva assistito alla scena, impotente e non sopportava il fatto che non avesse potuto fare nulla come l’amico.
Scese per raggiungere Christopher e per farlo risalire.
<< Vieni! Andiamo! >> gli disse addolcendo la voce.
<< Tu! Come fai a rimanere così impassibile! >> lo rimproverò il ragazzo.
<< Sono dispiaciuto quanto te! >> gli rispose subito Dakota.
<< Non è vero! Non è vero! Non sei neanche sceso giù ad aiutarmi! Forse non sarebbe caduta se ci fossi stato tu! >> insistette Christopher cominciando a piangere sempre più forte e guardando l’altro con sguardo accusatorio.
<< Non se n’è andata per sempre! C’era un fiume sul fondo! Sicuramente è caduta in acqua e ora la corrente la trasporterà a valle! >> tentò di calmarlo Dakota.
Quella ipotesi riuscì a dare a Cristopher una speranza, forse avrebbe visto Lucy un’altra volta.
<< Forse hai ragione! >> gli disse smettendo di piangere.
<< Bene! >> concluse l’amico << Allora raggiungiamo la valle! >>
 
Nel punto in cui c’era il letto del fiume si sentiva il verso di fatica di un pokèmon. Era il Pidgey di Lucy che tentava di trascinare la sua allenatrice sulla sponda, ma, per quanto si sforzasse, riusciva appena a tenere fuori la testa.
Non molto lontano da lì si estendeva un’enorme cascata.
Vedendola il pokèmon tirò con tutte le sue forze e finalmente riuscì a trasportarla sulla riva.
Stanco, Pidgey si posò sul terreno, si scrollò l’acqua di dosso, si lisciò le penne e andò a svegliare la sua allenatrice becchettandole leggermente la guancia.
Lucy aprì gli occhi e sorrise al suo piccolo ma coraggioso amico.
<< Grazie Pidgey! Mi sei stato di grande aiuto! >> si complimentò.
<< Piiiiii! >> le rispose felice il pokèmon, fiero di averla aiutata.
<< Ma dove sono finita? >> si domandò.
La ragazza guardò il paesaggio circostante: la foresta era più fitta tanto da oscurare quasi del tutto la luce del sole, sembrava più una giungla.
<< Mmmh, non mi sembra che ci sia questo posto sulla cartina! >> esclamò guardando la mappa << Sarà meglio trovare Christopher e Dakota, saranno preoccupati per me! >>
Fece uscire dalle loro pokè ball Charmander e Gastly, avrebbe avuto bisogno di tutto l’aiuto per uscire da quella giungla in cui si ritrovava.
Assieme ai suoi tre pokèmon Lucy camminò per qualche ora, ma scoprì che la boscaglia era troppo fitta e che quella distesa di alberi era immensa.
 
<< Ehi! E questa da dove sbuca! >> esclamò Dakota guardando la giungla che si estendeva davanti a loro.
<< Sulla carta non c’è, strano! >> commentò Christopher.
<< Beh, strano o no credo che Lucy si trovi là dentro! >> disse l’amico.
<< Allora muoviamoci! >>
 
<< Cosa c’è Gastly? >> chiese Lucy.
Il tipo spettro non rispose.
L’allenatrice, dopo aver camminato per ore senza risultato, si era accampata in una radura dove aveva acceso un piccolo fuoco e in quel momento stava mangiando con i suoi pokèmon per poi riposarsi e continuare l’indomani le ricerche.
<< Dai vieni a mangiare! >> insistette Lucy.
<< Gassstlly! >> si decise il pokèmon.
Sembrava aver avvertito qualcuno o qualcosa che li stava spiando e forse per questo si sentiva nervoso.
<< Chaaarrr! >> lo incoraggiò Charmander dicendogli di mangiare.
Finita la cena andarono tutti a dormire e si addormentarono sotto il cielo stellato. Però quella notte Lucy aveva paura, ogni suono che sentiva la intimoriva e questo non era mai successo. Strinse a sé i suoi pokèmon come per sentirsi più protetta.
A un certo punto si sentì un frusciare di foglie. Il primo a svegliarsi fu Pidgey che usando raffica attaccò l’intruso.
Esso venne scaraventato a terra e si rialzò usando foglielama svegliando anche il resto del gruppo. Fortunatamente tutti evitarono quell’ attacco appena in tempo.
<< Pidgey! Cosa succede?! >> urlò Lucy.
<< Piiiiii! >> rispose il pokèmon indicando la sagoma dell’intruso.
Finalmente riuscirono a capire di cosa si trattava: era un pokèmon di bassa statura, grigio scuro a parte il bocciolo marrone che aveva sulla testa.
<< Di che cosa si tratta? >> si chiese Lucy prendendo il suo pokèdex che, fortunatamente, si era salvato dalle acque del fiume.
<< Gloom, il pokèmon malerba, forma evoluta di Oddish, il fluido che gli esce dalla bocca non è bava, è un nettare usato per attirare le prede. >> spiegò l’apparecchio.
<< Lo voglio catturare! >> disse l’allenatrice << Pidgey lotta tu! >>
La lotta stava per cominciare e sarebbe stata forse la più difficile che Lucy avrebbe dovuto affrontare, per via del fatto che fosse ancora notte fonda.
<< Pidgey usa attacco d’ala! >>
<< Piii! >>
Il piccolo pokèmon tentò di sferrare una potente mossa al nemico ma non ci riuscì e fu Gloom ad attaccarlo con energipalla.
<< Rialzati e usa aeroassalto! >>
<< Glooom! >>
Neanche stavolta riuscì a centrare il bersaglio perché, stranamente, l’avversario era più veloce e si beccò una raffica di foglielama.
<< Pidgey non abbatterti! Usa aeroassalto! >>
<< Gloom! >>
Riuscì a colpirlo ma il colpo non sembrava avergli inferto danni gravi.
Il piccolo pokèmon era proprio in svantaggio rispetto all’avversario e difficilmente avrebbe vinto la lotta.
Gloom continuava ad attaccare senza sosta infliggendo danni sempre maggiori e non lasciava il tempo a Pidgey di contrattaccare.
<< Oh no! >>
Per l’ennesima volta il compagno di Lucy venne scaraventato malamente a terra. A lungo andare avrebbe perso la lotta.
Pidgey tentò di rialzarsi e nel farlo il suo corpo emise una luce intensa che abbagliò tutti i presenti.
Quando si dissolse  c’era un Pidgeotto al posto di Pidgey.
<< Fantastico! Ti sei evoluto in Pidgeotto! >>
 esclamò Lucy.
<< Piiidgeotto! >> disse.
<< Bene! Attacca con beccata! >>
L’evoluzione aveva fatto acquisire al pokèmon velocità e forza maggiori e riuscì per la seconda volta a colpire l’avversario, stavolta infliggendogli ferite non di poco conto.
<< Usa attacco d’ala e poi finiscilo con aeroassalto! >>
Entrambi gli attacchi andarono a segno e infersero a Gloom danni gravi.
A quel punto Lucy lanciò la sua pokè ball che, col solito fascio di luce rossa, risucchiò all’interno il pokèmon selvatico.
Si mosse per tre volte soltanto e alla fine smise.
Lucy esultò e corse ad abbracciare Pidgeotto.
<< Bravissimo! Sei stato grande! >>
<< Piiidgeotto! >>
<< Chaaaaarrr! >> disse geloso il pokèmon che di solito era lui a ricevere i complimenti.
<< Non fare così Charmander! >> lo sgridò l’allenatrice.
<< Lucy! >> la chiamarono a gran voce Christopher e Dakota.
<< Eccomi! >> li rispose.
<< Finalmente ti abbiamo trovata! >> dissero entusiasti i due ragazzi.
<< Mentre ci eravamo separati ho catturato anche un Gloom! >> li informò felice << A proposito, Christopher prima di cadere mi stavi per dire qualcosa… >>
‘’ Oh no! ‘’ pensò il ragazzo.
<< No, io non stavo per dire niente! >> mentì l’allenatore.
<< Volevi raggiungere Celestopoli vero? Allora muoviamoci! >> tagliò corto Dakota per salvare l’amico da una situazione imbarazzante.
 
IL MIO SPAZIO
Ciao! Ecco a voi il decimo capitolo. Ho un solo rimpianto: la lotta sarà venuta una schifezza! Mi sono soffermata di più sul resto della storia perché preferivo.
Per  Christopher non è ancora arrivato il momento di dichiararsi, forse lo volevate ma la sottoscritta ha deciso diversamente!
Ringrazio come sempre chi mi recensisce e chi legge senza lasciare commenti. Arrivederci!
  

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Capitolo 11
*** Finalmente Celestopoli! ***


<< Wow! >> esclamarono in coro i tre amici.
Dopo qualche imprevisto Lucy, Christopher e Dakota erano arrivati a Celestopoli, una città nei pressi di un fiume e anche di un mare dove si respira un sublime e magnifico profumo di fiori.
<< E' una città veramente bellissima! >> disse Christopher.
<< Secondo la cartina qui c’è una palestra, un negozio di bici e un promontorio da cui si gode una vista meravigliosa >> li informò Dakota.
<< C’è scritto chi è il capo palestra? >> gli chiese Lucy.
<< Si, è una ragazza di nome Misty, la dirige assieme alle sue tre sorelle e usa i pokèmon di tipo acqua! >> le rispose.
<< Sicuramente la batterai! >> la incoraggiò Christopher << Hai battuto abilmente Brock e farai la stessa cosa con lei >>
<< Stanne certo! Otterrò sicuramente la vittoria! >> gli rispose determinata la ragazza << E poi ho catturato un Gloom, che è un tipo erba e con lui vincerò! >>
<< E chi userai come secondo pokèmon? >> le domandò Dakota.
<< Non so, devo ancora pensarci! >> gli rispose.
<< Intanto andiamo al centro pokèmon, dobbiamo riposarci e poi abbiamo promesso al prof. Oak che lo avremmo contattato non appena saremmo arrivati! >> gli ricordò Christopher.
<< Ok! >>
 
Gli allenatori si diressero al solito edificio che ormai conoscevano bene, consegnarono i loro pokèmon alla infermiera Joy e contattarono, per video chiamata, il professore.
<< Salve ragazzi! >> li salutò raggiante.
<< Salve! >> lo salutarono a loro volta.
<< Allora siete arrivati a Celestopoli! Siete stati molto rapidi! >>
<< Si! E Lucy freme come una foglia nell’attesa di affrontare Misty! >> disse Dakota guardando la sua amica che assomigliava veramente a una foglia scossa dal vento.
<< Lo vedo! >> gli rispose sorridendo il professore << Ah, a proposito! Avete catturato qualche nuovo pokèmon? >>
<< Io ho catturato un Clefable e Lucy ha catturato un Gloom, mentre Dakota ancora niente! >> lo informò Christopher guardando con un sorrisetto, quasi di sfida, l’altro allenatore.
In quel momento lui avrebbe voluto, per vendetta, rivelare i sentimenti dell’amico per la loro compagna, ma si limitò a sbuffare. Avrebbe trovato un altro modo per vendicarsi, perché aveva pensato alla possibile reazione che Christopher avrebbe avuto su di lui e rabbrividiva solo a pensarci.
<< Allora devi impegnarti di più! >> disse il prof. Oak << Sono sicuro però che lo farai! >>
<< Arrivederci professore! >> lo salutarono.
<< Arrivederci! >>
Il monitor stava quasi per spegnersi ma si riaccese di colpo facendo sobbalzare gli allenatori.
<< Scusate! Mi ero quasi dimenticato di dirvi una cosa! Sandro mi ha chiamato ieri, aveva già conquistato la sua seconda medaglia e sprizzava energia da tutti i pori! Dovevate vederlo! >> li informò.
Lucy si rabbuiò, il suo rivale era più avanti di lei con la conquista delle medaglie di Kanto. Tirò fuori per un attimo il suo porta medaglie e lo fissò per qualche istante.
“ Tra poco anche il mio ne conterrà due! “ pensò la ragazza.
<< Ho un messaggio da parte sua: vi aspetta sul percorso 5 perché vuole fare una lotta contro di te, Lucy, ha aggiunto anche che stavolta sarà lui a vincere, sembrava molto determinato! >> proseguì il prof. Oak.
<< Vi ha detto qualcos’altro? >> gli chiese l’allenatrice.
<< Si, ha detto anche di riferirti questo messaggio: “ Sappiate che non siete altro che una banda di sfigati con quello scemo che si è aggiunto! “ >> le disse imitando Sandro.
<< Penso che si riferiva a te Dakota! >> lo informò Christopher.
Dapprima il ragazzo si arrabbiò, poi divenne rosso come una bomba a orologeria pronta a scoppiare, infine si mise a urlare, tanto che il suo urlo, proveniente dal monitor, fece tremare tutta Biancavilla.
<< Professore! Cosa succede?! >> disse una voce femminile che Lucy e Christopher conoscevano bene.
<< Mamma! >> la chiamò la ragazza.
<< Ciao tesoro! Come prosegue il tuo viaggio? >> la salutò la madre.
<< Molto bene! Ho catturato già quattro pokèmon e ho conquistato una medaglia! >> le rispose la figlia.
<< Assomigli proprio a me quando ero giovane! >> esclamò.
<< Detto questo, però, direi che possiamo salutarci! >> disse il prof. Oak, che temeva un’ altro strillo di rabbia del loro amico.
Il monitor finalmente si spense diventando tutto nero.
I tre ragazzi si guardarono intorno, tutti gli altri allenatori li stavano guardando, commentando e ridendo per la reazione di Dakota.
Christopher e Lucy erano molto imbarazzati e perciò corsero nella loro stanza trascinando il loro amico per le gambe.
Dopo avergli fatto una bella ramanzina uscirono e si diressero alla palestra di Celestopoli.
All’esterno videro una divertita Misty impegnata a giocare con i suoi pokèmon di tipo acqua.
<< Salve! >> la salutò ragazza << Mi chiamo Lucy, gli altri due sono Christopher e Dakota, vorrei disputare una lotta nella sua palestra! >>
<< Ciao! Io mi chiamo Misty, come già saprete! Mi dispiace per la tua lotta, oggi ho un po’ di cose da fare! Ti va bene se lottiamo domani? >>
<< Ehm… si! >> le rispose l’allenatrice con un po’ di rammarico.
 
<< Peccato per la tua lotta! >> le disse Christopher dispiaciuto.
<< Gia! >> gli rispose la ragazza.
<< Non fate quelle facce! Ora pensate a mangiare! Il cibo è tutto squisito! >> li incoraggiò Dakota infilando una grossa forchettata in bocca.
I tre allenatori, dopo essere ritornati dalla palestra, avevano fatto un giro turistico della città di Celestopoli e, una volta rientrati, si erano dati da fare per preparare al meglio i pokèmon di Lucy alla lotta.
Dopo l’allenamento erano andati a mangiare nel ristorante del centro pokèmon.
<< Dopo, se volete, potremmo andare al promontorio appena fuori città, dicono che li si possa godere di una bellissima vista! >> propose il ragazzo.
<< Per me va bene! >> gli rispose Christopher.
<< Sono pienamente d’accordo! >> gli rispose a sua volta Lucy.
 
<< Quanto manca al promontorio? >> chiese Christopher al ragazzo.
<< Ehm, poco, poco! >> gli rispose Dakota preoccupato.
<< Non ti sarai perso un’altra volta voglio sperare! >> esclamò Lucy.
<< Che succede se dico si? >> domandò timoroso il ragazzo.
<< Ecco, lo sapevo! Non ci si può fidare di te! >> lo rimproverò l’amico << Ormai lo abbiamo capito che non hai il senso dell’orientamento! >>
<< Ma la mappa dice che questa è la direzione giusta! >> tentò di giustificarsi.
<< Fammi guardare! >> disse Lucy sbirciando sulla cartina << Ehi! L’hai guardata al contrario! >>
<< Scusate! >>
<< Dovremmo scusarti un’altra volta secondo te?! >> gli gridò Christopher.
<< Si che lo scusiamo! >> si mise fra i due la ragazza << Possiamo sempre fermarci a chiedere indicazioni! Guardate, là c’è qualcuno! >>
I tre amici raggiunsero quella persona per chiedergli indicazioni e incontrarono una loro conoscenza…
<< Misty?! >>
<< Ciao! Anche voi stavate andando al promontorio? >>
<< Si ma ci siamo persi! >> la informarono.
<< Se volete vi faccio strada io? >>
<< Grazie! >>
Sotto la guida della capo palestra gli allenatori arrivarono, finalmente, alla loro meta e, ringraziandola, salutarono Misty che si avviò verso Celestopoli.
Si appoggiarono con i gomiti sulla palizzata e si fermarono a guardare la splendida vista che si presentava davanti a loro.
Quella sera il mare era calmo, le stelle brillavano luminose sopra le loro teste, in un cielo limpido senza nuvole e si poteva scorgere qualche costellazione, si riusciva anche a vedere la stella Polare.
Gli unici suoni che si sentivano erano le onde che si infrangevano sugli scogli e il verso di qualche pokèmon notturno. L’atmosfera era veramente magica.
In quel momento Christopher avrebbe voluto dichiararsi, ma, non controllando il suo corpo, avvicinò lentamente la bocca a quella di Lucy, senza che lei se ne accorgesse. Non sapeva perché lo stesse facendo, ma una parte di lui lo costringeva a proseguire in quel folle gesto. L’avrebbe fatto e non si sarebbe fermato.
Dakota, vedendolo, pensò che quello fosse il modo giusto per fargliela pagare per quello che gli aveva fatto quel giorno. Vide un Ekans che dormiva tranquillo sotto a una roccia, visto che doveva catturare nuovi pokèmon, quale modo migliore avrebbe escogitato per interrompere il loro momento romantico?
<< Un Ekans! >> urlò il ragazzo mettendosi fra i due interrompendo il contatto che stava per avvenire.
Lanciò la sua pokè ball che andò dritto a colpire il pokèmon, risucchiandolo al suo interno.
Christopher guardò truce l’amico, che, in quel momento, sarebbe stato scritto sul suo libro nero.
La sfera pokè di Dakota si mosse tre volte e, alla fine, smise.
Il ragazzo era riuscito a raggiungere due obiettivi in una volta: vendicarsi sull’amico e catturare nuovi pokèmon.
Più felice di così non poteva essere.
 
IL MIO SPAZIO
Buona sera o buon giorno a tutti! Spero abbiate passato bene le vacanze pasquali! Io si! So gia che mi aspetterete sotto casa per farmi fuori! Lo so che è gia la seconda volta che Christopher tenta di dichiararsi, ma a me piace tenervi sulle spine ( ha ha ha!).
Per chi aspettava la lotta in palestra la farò svolgere nel prossimo capitolo.
Ringrazio come sempre chi recensisce e chi legge senza commentare.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
 
  

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Capitolo 12
*** Misty, la capopalestra ***


<< Ciao! Lucy ti stavo aspettando! >> la salutò la capo palestra.
<< Ciao! Non vedo l’ora di lottare contro di te! >> le rispose l’allenatrice.
Dopo aver ammirato lo splendido paesaggio dal promontorio vicino a Celestopoli, i tre amici sono ritornati al centro pokèmon. Il giorno dopo si sono diretti alla palestra dove Lucy sperava di ottenere la sua seconda medaglia.
Le due sfidanti erano l’una agli antipodi dell’altra, separate dal campo lotta, che non era altro che una piscina con qualche masso qua e là, un ambiente adatto ai tipi acqua.
<< Spero che ti sia preparata! Non sono un avversario da sottovalutare! >> la avvertì Misty.
<< Mi sono allenata a sufficienza! >>
<< Spero che Lucy vinca! >> disse Christopher.
<< Ah! Speri che Lucy vinca, eh? >> gli disse Dakota con sguardo d’intesa.
<< Smettila! Ieri hai rovinato tutto! >> lo sgridò il ragazzo.
<< Era quello che ti meritavi! >> gli rispose.
<< Vai Staryu! >> disse Misty chiamando in campo il suo primo pokèmon.
<< Staryu, fammi controllare… >>
<< Staryu, il pokèmon stella, molto enigmatico, è in grado di rigenerare, senza fatica, qualsiasi appendice persa lottando. >> spiegò il pokèdex.
<< Pidgeotto, tocca a te! >> disse Lucy chiamando il suo.
<< A te la prima mossa! >> le urlò la capo palestra dall’altra parte del campo.
<< Va bene! Pidgeotto vola in alto e usa raffica! >>
Il pokèmon si portò nel punto più alto del campo lotta e cominciò a battere velocemente le ali per generare una violenta bufera.
<< Staryu tuffati in acqua! >>
<< Pidgeotto non perdere di vista i suoi movimenti! >>
<< Pidgeoootto! >>
Era impossibile tenere d’occhio i movimenti dell’avversario perché, essendo sott’acqua, il volatile non riusciva a vederlo.
Poi Misty ordinò un attacco.
<< Staryu usa pistolacqua! >>
<< Schivala! >>
<< Continua a usarla finché non lo colpisci! >>
Il pokèmon avversario continuava a usare i suoi attacchi sotto la superficie del liquido, in modo che lui non venisse colpito.
Riuscì finalmente a colpire Pidgeotto che cadde in acqua. In quel momento era in balia dell’avverasario.
<< Staryu usa rapigiro! >>
<< Pidgeotto cerca di schivarlo! >>
Il volatile non era abbastanza veloce in acqua e perciò venne colpito ripetutamente dall’ultimo attacco che gli era stato inferto.
Lucy capì che la situazione non le era per niente favorevole e escogitò un modo per riuscire a colpire il tipo acqua.
<< Staryu usa ancora rapigiro! >>
<< Quando si avvicina prova a scansarti con aeroassalto! >>
La strategia dell’allenatrice funzionò e Pidgeotto riuscì a schivarlo con la velocità del suo attacco.
<< Staryu seguilo! >>
<< Continua a evitarlo! >>
<< Usa rapigiro per creare un vortice! >>
<< Oh noo! >>
Il tipo acqua riuscì a creare un vortice sottomarino che risucchiò il volatile al suo interno, facendolo roteare come una trottola. Il pokèmon si avvicinava sempre di più all’avversario fino ad arrivare vicino a Staryu.
<< Pidgeotto usa beccata e risali in superficie! >>
<< Non te lo lascerò fare! Staryu usa ancora rapigiro! >>
Stavolta il tipo volante riuscì a uscire dall’acqua e a ritornare a volare a mezz’aria.
<< Pidgeotto usa raffica per sollevare l’acqua! >>
Il volatile generò una turbine più potente della prima e fece balzare fuori dall’acqua il pokèmon avversario.
<< Finiscilo con attacco d’ala! >>
Pidgeotto riuscì a colpire Staryu, ma non era ancora esausto.
<< Staryu usa pistolacqua! >>
<< Usa attacco d’ala per difenderti! >>
Il volatile parò l’attacco dell’avversario e riuscì anche a colpirlo facendolo precipitare a terra.
Misty volle ordinare un ultima mossa prima che il suo pokèmon andasse a finire dritto sopra uno scoglio.
<< Staryu usa pistolacqua! >>
L’ultimo attacco del tipo acqua colpì in pieno Pidgeotto.
Entrambi finirono a terra esausti dopo il duro combattimento. La lotta era finita alla pari.
<< Dai Staryu ritorna! Mi sei stato di grande aiuto! >> disse Misty.
<< Ritorna anche tu Pidgeotto! >> disse Lucy << Sei stato davvero bravo! >>
<< Bene, ora a entrambi manca un solo pokèmon! >> disse Christopher dalle panchine.
<< Scommetto che poi andrai a fare i complimenti alla tua fidanzatina! >> lo indispettì Dakota.
<< Non è la mia fidanzata! >>
<< Lo sarà! >>
In quel momento i due cominciarono a litigare dandosi calci, pugni e insultandosi l’un l’altro.
<< Sembrano due bambini! >> disse Misty << Mi domando come faccia Lucy a viaggiare con voi! >>
<< Me lo domando anch’io! >> disse la ragazza che ormai era al limite della pazienza.
<< Lasciamo stare! Starmie tocca a te! >> e la capo palestra schierò in campo il suo secondo pokèmon.
<< Vediamo cosa dice il pokèdex… >>
<< Starmie, il pokèmon misterioso, forma evoluta di Staryu, nel suo nucleo brillano i sette colori dell’arcobaleno. Qualcuno lo considera una pietra preziosa. >> spiegò l’apparecchio.
<< So gia chi scegliere! Gloom ho bisogno di te! >> disse Lucy mandando in campo la sua seconda scelta.
<< Stavolta la prima mossa tocca a me! Starmie usa rafforzatore! >>
<< Gloom usa foglielama! >>
<< Usa comete! >>
Il tipo acqua utilizzò il suo ultimo attacco per difendersi dalle foglioline che gli erano state lanciate a grande velocità. Le due mosse si scontrarono in aria producendo degli scintillii.
<< Starmie usa rafforzatore! >>
<< Gloom cerca di avvicinarti il più possibile e usa megassorbimento! >>
<< Svelto Starmie usa bollaraggio per non farlo avvicinare! >>
Il tipo erba e veleno tentò di attaccarsi all’avversario per succhiarne l’energia ma era stato malamente respinto dall’ultima mossa che aveva utilizzato.
<< Usa ancora rafforzatore! >>
<< Gloom usa acido! >>
Il tipo acqua venne ricoperto dalla densa melma violacea che le era stata scagliata contro per impedirgli di vedere i movimenti dell’avversario.
<< Gloom usa energipalla! >>
<< Tuffati in acqua per toglierti la melma! >>
Starmie venne colpito dalla potentissima energipalla del nemico ma riuscì a buttarsi nella piscina e a liberarsi dell’acido che gli oscurava la vista.
<< Usa foglielama e colpisci sott’acqua! >>
<< Starmie balza fuori e usa psichico! >>
<< Cosa?! >>
Il pokèmon usò i suoi poteri psichici per manovrare il foglielama dell’avversario e scagliarlo contro il nemico. Non riuscendo ad evitarlo, Gloom venne colpito dalla sua stessa mossa.
<< Starmie usa comete! >>
<< Cerca di schivarlo! >>
Il pokèmon di Lucy non si era ancora ripreso dall’ultimo attacco e non riuscì a evitare la raffica di stelle che gli fu scagliata addosso.
<< Gloom usa energipalla! >>
<< Schivalo! >>
Il tipo acqua, questa volta, non riuscì a evitare la mossa dell’avversario e venne colpito, subendo gravi danni.
<< Benissimo! Avvicinati e usa megassorbimento! >>
<< Nooo! >>
Gloom si avvinghiò a uno degli arti del pokèmon e cominciò a succhiarne l’energia.
<< Starmie cerca di liberarti! >>
<< Non fartelo scappare! >>
Per quanto si divincolasse il tipo acqua non riusciva a liberarsi dalla stretta dell’avversario. Quando finalmente Gloom lo lasciò andare il pokèmon era quasi senza forze, difficilmente la capo palestra avrebbe vinto.
<< Starmie usa ripresa! >>
Il pokèmon, grazie all’ultima mossa, si riprese completamente ribaltando la situazione.
<< Starmie usa bollaraggio e fallo volare in aria! >>
<< Prova a schivarlo e contrattacca con foglielama! >>
<< Evitalo e usa comete! >>
<< Schiva anche questo! >>
Gloom evitò la raffica di stelle dell’avversario che colpì il tetto di vetro facendo entrare la luce del sole.
<< Gloom usa acido! >>
Misty non ebbe il tempo di ordinare un attacco che il tipo erba aveva gia colpito il suo pokèmon.
<< Ma che succede?! >> si domandò sorpresa Lucy.
<< E’ l’abilita clorofilla di Gloom! >> le urlò dalle panchine Dakota che aveva appena smesso di litigare con Christopher.
<< L’abilita clorofilla? Fammi vedere sul pokèdex! >> e la ragazza prese di nuovo l’apparecchio.
<< Clorofilla è un’abilita che si attiva quando il pokèmon che la possiede lotta sotto la luce del sole. Raddoppia la velocità di chi la usa. >>
<< Perfetto! Gloom usa foglielama! >>
<< Schivalo Starmie! >>
<< Non dargli tregua! Attacca ripetutamente con energipalla! >>
Gloom continuava a colpire senza sosta infliggendo danni, sempre maggiori, all’avversario.
<< Starmie usa psichico per bloccarlo! >>
Il tipo erba e veleno, pur avendo attivato l’abilita clorofilla, venne bloccato dai poteri psichici del tipo acqua, impedendogli di muoversi.
<< Gloom cerca di usare foglielama! >>
Con uno sforzo immane il pokèmon riuscì a sferrare la raffica di foglioline contro Starmie che cadde in acqua.
Tutti aspettarono che ritornasse in superficie, dopo un po’ il suo corpo riemerse mostrando che Starmie era ormai esausto.
<< Nooo! Starmie! >> urlò Misty recuperando il pokèmon.
<< Bravo Gloom! Abbiamo vinto! >> esultò Lucy e corse ad abbracciare il pokèmon.
Christopher e Dakota esultavano dalla platea per la vittoria della loro amica.
<< Ora andrai a congratularti con la tua fidanzatina vero? >> scherzò il ragazzo.
<< Non sono affari tuoi! >>
<< Smettetela di litigare voi due! >> li sgridò Lucy.
<< Sei stata brava! >> si complimentò la capo palestra.
<< Si, ma se non si fosse attivata l’abilita di Gloom non avrei vinto! >>
<< Sciocchezze! >> disse Misty << E ora, con immenso piacere, ti consegno la medaglia cascata! >>
 
IL MIO SPAZIO
Salve a tutti! Ecco a voi, con trepidazione, il dodicesimo capitolo!
Finalmente Lucy ha vinto la sua seconda medaglia. I suoi sforzi non sono stati vani. Spero di aver descritto bene la lotta, non sono sicura di averla fatta bene.
Ringrazio ( come sempre ) i miei recensori e i lettori “silenziosi”.
Arrivederci al prossimo! 

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Capitolo 13
*** Lucy vs Sandro e Christopher vs Dakota ***


<< Che bello ragazzi! Finalmente ho due medaglie! >> esultò Lucy.
<< Sono fiero di te! >> le disse Christopher.
<< Tu cosa?! >> esclamò la ragazza.
<< Cioè, io volevo… dire che sono entusiasta di avere un’amica come te! >> le rispose imbarazzato l’amico.
<< Forse dovresti dire neo fidanzata! >> gli sussurrò all’orecchio Dakota.
<< La vuoi finire con questa storia?! >> strepitò il ragazzo spaccando il timpano all’altro.
<< Che storia? >> domandò a entrambi Lucy.
<< Oh no! Nessuna storia! Vero Dakota? >> le rispose Christopher guardando con sguardo d’intesa l'amico.
<< Ha ragione lui! >> concordò.
Dopo aver lasciato Celestopoli i tre allenatori si erano diretti verso il percorso 5 dove li attendeva Sandro, il, fin troppo antipatico, rivale di Lucy.
<< Siete arrivati finalmente! >> li accolse con il suo solito tono il ragazzo << Io non ci ho messo così tanto! >>
<< E dai Sandro piantala! >> sbuffarono Christopher e Lucy.
<< Ah! C’è con voi anche lo sfigato! >> esclamò il rivale.
<< Tuuuu! Hai ufficialmente firmato la tua condanna a morte! >> gli urlò Dakota saltandogli addosso.
Sfortunatamente, per lui, Sandro stava avendo la meglio.
<< Non lo aiutiamo? >> chiese la ragazza all’amico.
<< Naaaa! >> le rispose << Perché dovrei farlo? >>
“ Così impari a rovinare i miei momenti romantici! “ pensò Christopher ridacchiando.
<< Fa niente! Non ho bisogno del tuo aiuto! >> gli rispose offesa Lucy e, intanto, stava andando a soccorrere il compagno.
<< No! Aspetta! Non intendevo… >> replicò.
“ Dannazione! “ pensò.
Quando i due smisero di litigare la lotta tra i due rivali poté cominciare senza interruzioni.
<< Useremo quattro pokèmon a testa, va bene? >> propose Lucy.
<< Come quattro?! >> esclamò stupefatto Sandro << Io ne ho catturati solo tre! >>
<< Che allenatore da strapazzo che sei! >> gli urlò Dakota, che non perse l’occasione per prenderlo in giro.
<< Zitto! O vuoi che ti pesti ancora? >> gli rispose furioso.
<< Cominciamo la lotta piuttosto! >> disse esasperata Lucy.
<< Va bene! Il mio primo pokèmon sarà Nidorina! >> disse Sandro lanciano la sua pokè ball nel mezzo del campo lotta.
Dalla sfera uscì un pokèmon con il pelo celeste, gli occhi grandi e le pupille rosse, con delle punte sulle orecchie e sulla schiena.
<< Vediamo cosa dice il pokèdex… >> disse la ragazza estraendolo dalla borsa.
<< Nidorina, il pokèmon velenago, forma evoluta di Nidoran. Il corno della femmina cresce lentamente. Ama attacchi fisici come graffi e morsi. >> spiegò l’apparecchio.
<< Bene! Il mio primo pokèmon sarà Gastly! >> disse Lucy chiamando in campo il suo.
<< Comincio io! >> disse velocemente lo sfidante << Nidorina usa morso! >>
<< Niiiiido! >>
<< Gastly schivalo e usa stordiraggio! >>
Il tipo spettro schivò in modo eccellente l’avversario e usò la mossa ordinatagli senza perdere tempo.
<< Noooo! >>
<< Benissimo! Gastly usa sbigoattacco! >>
Il pokèmon, approfittando della confusione di Nidorina attaccò con tutta la potenza possibile. Sfortunatamente Nidorina si riprese velocemente dallo stordiraggio dell’avversario.
<< Come?! >>
<< Nidorina usa velenospina! >>
<< Usa ombra notturna per spaventarla! >>
Il tipo spettro eseguì l’attacco prima che il tipo veleno riuscisse a usare la sua mossa e così Lucy aveva una possibilità di attaccarlo, ma prima voleva essere sicura che non reagisse.
<< Gastly usa ancora stordiraggio! >>
<< Stavolta non ci riuscirai! Nidorina usa doppiocalcio ripetutamente per difenderti dall’attacco! >>
Il tipo veleno cominciò a sferrare calci, uno dopo l’altro, e riuscì a non subire gli effetti della mossa. L’allenatrice aveva capito che a quel punto doveva cambiare strategia.
<< Gastly avvicinati e usa leccata! >>
<< Gaaastllly! >>
<< Nidorina lascialo avvicinare! >>
Lucy in quel momento capì che era finita nella trappola di Sandro e tentò, disperatamente, di ordinare al suo pokèmon di non eseguire la mossa.
<< Gastly fermati! >>
<< Gaaaa? >>
Ma ormai era troppo tardi.
Il tipo spettro subì gli effetti dell’abilità di Nidorina: velenopunto e così rimase avvelenato.
<< Ti ho sorpresa eh? >> la schernì il rivale << Nidorina usa velenospina! >>
<< Gastly schivale! >>
Il tipo veleno sparò dalla bocca delle piccole spine velenose che indirizzò verso l’avversario. Purtroppo il tipo spettro non riuscì a schivarle perché era stato colpito dall’avvelenamento. Così subì danni doppi.
Il pokèmon cadde a terra esausto. L’allenatrice non ci poteva credere, era riuscito a battere in brevissimo tempo il suo Gastly.
<< Dai Gastly ritorna! Grazie comunque per l’aiuto! >> disse sconsolata Lucy.
<< E quello dovrebbe essere un tipo spettro?! Non è riuscito neanche a battere il mio Nidorina! >> la prese in giro Sandro.
<< La lotta non è ancora finita se permetti! >>
<< Oh no! Lucy ha perso la prima lotta! >> disse preoccupato Christopher.
<< Vedrai che la tua fidanzatina recupererà! >> lo rassicurò Dakota accentuando la voce sulla penultima parola.
<< Quante volte te lo devo dire! Per ora siamo solo amici! >> gli rispose infastidito il ragazzo << Ti vorrei pestare come Sandro! >>
<< Il mio secondo pokèmon è Pidgeotto! >> disse la ragazza schierando il volatile.
<< Bene! A te la prima mossa! >>
<< Pidgeotto usa raffica! >>
Lucy sapeva che non doveva usare gli attacchi fisici perciò decise di usare l’unica mossa a distanza che il suo pokèmon possedeva.
<< Scelta sbagliata Lucy! Nidorina usa velenospina! >>
<< Pidgeotto usa raffica per cambiare la traiettoria! >>
Il volatile scatenò di nuovo una turbine che servì a fargli da scudo dall’ultimo attacco dell’avversario.
L’allenatrice però capì che non poteva usare solo raffica, non avrebbe ami vinto in quel modo.
<< Pidgeotto usa attacco d’ala ripetutamente! >>
<< Cerca di schivarlo Nidorina! >>
Il volatile riuscì ad attaccare in modo continuo il tipo veleno senza subire gli effetti di velenopunto. Dopo quella serie di attacchi il pokèmon cadde a terra.
<< Rialzati subito! >> gli ordinò l’allenatore.
Nidorina si rialzò faticosamente, la lotta poteva proseguire.
<< Nidorina usa sfuriate! >>
<< Schivalo! >>
Stavolta l’avversario fu più veloce del tipo volante e riuscì ad attaccarlo infliggendogli un brutto colpo.
<< Pidgeotto usa aeroassalto! >>
<< Sta fermo lì! >>
Nidorina guardò preoccupata Sandro, ma vide che lui era tranquillissimo, perciò aspettò il prossimo ordine.
Pidgeotto si stava avvicinando ad una velocità impressionante ed era quasi vicino all’avversario.
<< Usa doppiocalcio per contrastarlo! >>
I due pokèmon si scontrarono a mezz’aria, entrambi vennero catapultati all’indietro dall’attacco reciproco che avevano sferrato. Strisciarono a terra alzando una nuvola di polvere. Quando si dileguò gli allenatori videro che la lotta era finita alla pari.
<< Nidorina ritorna! >> disse un po’ infastidito Sandro.
<< Pidgeotto ritorna! Grazie per aver lottato! >> disse, decisamente più felice del rivale, Lucy.
<< E ora ecco il mio secondo pokèmon! >> disse il rivale mandando in campo il suo Wartortle.
<< Il mio prossimo pokèmon è Charmander! >> disse l’allenatrice schierando il suo elemento migliore.
<< Peccato che sia finita alla pari! >> commentò dispiaciuto Christopher.
<< Oh! Peccato che sia finita alla pari! Oh! Adesso la mia fidanzatina rischia di perdere! >> lo prese in giro Dakota imitando la sua voce.
<< Non mi importa se hai un sacco di ferite! Io ora ti ammazzo! >> strepitò il ragazzo e si lanciò sull’amico-nemico.
Esattamente come avevano fatto alla palestra di Celestopoli, i due cominciarono a picchiarsi rotolando per terra.
<< Ci risiamo! >> disse seccata Lucy battendosi la mano sulla fronte. Il suo Charmander la imitò compiendo lo stesso gesto della padrona.
<< Ma fanno sempre così?! >> le chiese sconcertato Sandro.
<< Precisamente è da due giorni che tentano l’uno di sopraffare l’altro! >> gli rispose imbarazzata.
<< Visto che sto vincendo fai tu la prima mossa! >> le disse il rivale.
<< Ok! Charmander usa braciere! >>
<< Pessima mossa! Wartortle entra nel tuo guscio per sfuggire all’attacco! >>
Il tipo acqua si riparò all’interno del suo guscio per difendersi dalle piccole fiammelle dell’attacco che gli era stato appena sferrato.
<< Wartortle balza fuori e usa bollaraggio! >>
<< Charmander usa ancora braciere! >>
I due attacchi si scontrarono producendo una massa informe di vapore.
<< Wartortle avvicinati e usa morso! >>
<< Schivalo! >>
Charmander non era veloce quanto il suo avversario, perciò non riuscì a evitare l’attacco.
Il tipo fuoco venne stretto dalla mascelle del tipo acqua. Charmander si agitava il più possibile per riuscire a liberarsi me non serviva a nulla.
Lucy pensò e trovò subito una soluzione.
<< Charmander usa rogodenti! >>
Il tipo fuoco morse a sua volta il pokèmon che, per il dolore, mollò la presa ribaltando la situazione. Ora era Wartortle a essere stretto dalle mascelle dell’avversario.
<< Wartortle colpiscilo ripetutamente con bollaraggio! >>
<< Nooo! Charmander staccati via da lui! >>
<< Chhaaaa! >>
Il pokèmon non fece di nuovo in tempo a schivare l’attacco perciò subì la mossa dell’avversario che, siccome Charmander era un tipo fuoco, risultò molto efficace.
<< E ora finiscilo con azione! >>
<< Charmander usa graffio appena si avvicina! >>
L’attacco di Wartortle non andò a segno e fu colpito dalla mossa dell’avversario.
Il pokèmon, però, non era ancora esausto.
<< Wartortle usa bollaraggio! >>
<< Charmander usa muro di fumo! >>
Il tipo fuoco inondò il campo di un denso fumo nerastro che forse sarebbe stato la chiave della vittoria.
<< Sei scontata Lucy! Hai usato la stessa strategia della nostra prima lotta! >> le disse poco sorpreso Sandro << Wartortle usa bollaraggio in tutte le direzioni! >>
Il pokèmon cominciò a girare vorticosamente su se stesso e cominciò a sparare raffiche di bolle da tutte le parti.
fInalmente riuscì a colpire l’avversario che, ormai, era si era stancato a schivarle.
<< Tenta di reagire Charmander! >>
<< Usa morso per bloccarlo e poi lancialo in aria! >>
Wartortle eseguì la mossa e, prima che l’avversario potesse reagire, lo scaraventò in aria.
<< Charmander usa braciere alla massima potenza! >>
<< Usa azione e non ti fermare! >>
Il tipo fuoco si riprese il più velocemente possibile dall’attacco e sferrò la sua raffica di fiammelle contro il tipo acqua. L’avversario risentì poco dei danni che gli erano stati provocati e eseguì la mossa buttando malamente a terra Charmander.
<< Noooooo! Charmander! >>
Il pokèmon di Lucy era completamente esausto e non riuscì più ad alzarsi: Sandro aveva vinto la lotta.
<< Sapevo di vincere stavolta! >> disse fiero il rivale chiamando il suo Wartortle per farlo salire sulla sua spalla << Sono sempre il migliore! >>
Lucy non aveva tempo di rispondere alle provocazioni di Sandro ed era corsa a dare una baccarancia al suo pokèmon.
<< Ci vediamo! >> disse freddo infine e si allontanò per il sentiero.
<< Mi dispiace Lucy! >> le disse Christopher abbracciandola.
Charmander, vedendo il ragazzo, si scagliò contro di lui usando graffio e allontanandolo dall’allenatrice.
<< Capisco che sei arrabbiato perchè non hai vinto Charmander, ma non c’è motivo di attaccare Christopher! >> lo rimproverò Lucy << E ora rientra!
>> 
<< Chaaarrr! >> disse il pokèmon scuotendo la testa.
<< Va bene allora! Resta fuori! >>
<< Chaaarr! >> esclamò contento il tipo fuoco e rivolgendo al ragazzo uno sguardo di sfida.
“ Te la faccio pagare anche a te! Non preoccuparti! “ pensò furioso Christopher. Ora non c’era solo Dakota a intralciarlo ma anche Charmander.
I tre ragazzi si incamminarono anche loro per il sentiero.
Senza farsi sentire, Dakota si stava congratulando con il pokèmon.
<< Batti il cinque Charmander! >>
<< Chaaarrr! >>
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Ecco a voi il tredicesimo capitolo! Uff! C’è voluto un po’ ma alla fine ce l’ho fatta! Povero Christopher, ora ha due avversari che lo vogliono intralciare! Secondo voi riuscirà a dichiararsi?
Mi dispiace ma devo darvi una brutta notizia: credo che aggiornerò meno rapidamente, forse ogni quattro giorni. Spero che voi abbiate tanta pazienza!
A presto! 
  

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Capitolo 14
*** La pensione pokèmon ***


<< Ragazzi! Quanto manca al prossimo centro pokèmon? >> chiese impaziente Dakota.
<< Mi dispiace Dakota, ma il prossimo si trova a Zafferanopoli! >> gli rispose Lucy, con grande gioia di Christopher.
<< E allora mi dovete trasportare voi! >> disse poi.
Il ragazzo, dopo aver litigato con Sandro e con l’amico, era diventato un ammasso di cerotti e lividi.
<< Cosa?! >> esclamò Christopher << Ma sei impazzito?! >>
<< E’ anche colpa tua se si trova in questo stato! >> puntualizzò l’amica << E ora ne paghi le conseguenze! >>
<< Dai su non fare lo sfaticato! >> disse Dakota guardandolo con il suo solito sorrisetto.
<< Chaaarrrr! >> fece lo stesso Charmander.
Il ragazzo sbuffò, non voleva mettersi contro Lucy, ma in quel periodo aveva cominciato a detestare il suo compagno di viaggio.
<< Buone notizie! >> disse trionfante la ragazza << Non lontano da dove ci troviamo c’è una pensione pokèmon! >>
<< Sul serio?! >> esclamarono in coro gli altri due.
<< Certo! Guardate! >> e gli mostrò la cartina.
<< Potremmo fermarci lì per un po’! >> propose Christopher, sollevato di non dover portare l’amico in spalla.
<< Perché no? Sarebbe un’ idea carina! >> disse Lucy.
<< Se proprio insistete! >> disse Dakota un po’ contrariato.
<< Che aspettiamo allora?! >> gli urlò Christopher, che era gia in fondo alla strada perché temeva che cambiassero idea.
 
La pensione pokèmon era un edificio a due piani, con le pareti esterne gialle, il tetto fatto di tegole rosso mattone sbiadite dal tempo con un magazzino a fianco, un piccolo giardino sul davanti e un enorme cortile sul retro.
<< Tutto sommato non è poi così male! >> dissero i due ragazzi.
<< Entriamo, così facciamo riposare Dakota! >> disse Lucy, preoccupata per le condizioni del suo amico.
Suonarono al campanello e ad aprire venne una ragazza abbastanza alta, con i capelli rossi, gli occhi castani e un fazzoletto verde legato al collo.
<< Ciao! >> li salutò cordialmente << Questa è la pensione pokèmon, vi do il mio benvenuto! Come posso aiutarvi? >>
<< Salve! Potrebbe far entrare il nostro amico? >> le chiese Christopher << Ha avuto un piccolo incidente e perciò ha bisogno di riposare! >>
Dakota, appena il ragazzo finì la frase, tossì rumorosamente per far capire che non era d’accordo, ma non disse nulla.
La ragazza li fece entrare e chiamò i suoi genitori a gran voce.
<< Mamma! Papà! Abbiamo degli ospiti! >>
<< Va bene cara! Falli entrare! >>
<< Venite! >> disse poi << Seguitemi, ora andiamo in infermeria! >>
Una volta raggiunta la stanza la ragazza fece accomodare Dakota su un lettino, gli cambiò i cerotti e lo lasciò riposare.
<< A proposito! Io sono Mika e voi come vi chiamate? >> gli chiese.
<< Io sono Christopher, lei è Lucy e lui è Dakota! >> disse il ragazzo a nome di tutti.
<< Piacere! Sono contenta di conoscervi! >>
<< Mika! Vieni subito! >> la chiamò nervosamente suo padre.
<< Cosa c’è? >> chiese lei.
<< Un pokèmon deve essere trasportato subito in infermeria! >>
La ragazza corse per il corridoio, ma venne raggiunta da Lucy e Christopher.
<< Possiamo aiutarti se vuoi! >> le disse l’allenatrice.
<< Grazie! >> li ringraziò Mika.
Il pokèmon ferito venne trasportato d’urgenza in infermeria e venne medicato accuratamente.
Era piccolo, rotondo e rosa con gli occhi grandi e azzurri.
<< Che cos’è? >> domandò Christopher.
<< E’ un Jigglypuff! L’hanno affidato ai miei genitori per qualche tempo! Il proprietario ha detto di fargli imparare la mossa rotolamento prima che lui tornasse! Ma purtroppo non l’ha ancora imparata! >> gli rispose la ragazza andando nei dettagli.
<< Jigglypuff giusto? >> disse il ragazzo prendendo il suo pokèdex.
<< Jigglypuff, il pokèmon pallone, forma evoluta di Igglypuff. Se i suoi occhi si illuminano canta una melodia misteriosa che addormenta i nemici. >> spiegò l’apparecchio.
I due allenatori si diedero da fare per riuscire a offrire assistenza a Mika, anche il Charmander di Lucy si diede da fare per essere utile alla sua padrona, tenendo sempre d’occhio Christopher, in modo che non facesse qualcosa di strano.
Dopo una mezz’ora, il pokèmon era gia guarito e pieno di vita.
<< Grazie ragazzi! Mi siete stati di grande aiuto! >> li ringraziò la ragazza.
<< Di nulla! >> le risposero entrambi, soddisfatti di essere stati d’aiuto.
“ Finalmente ho passato un po’ di tempo con Lucy! Peccato che ci fosse anche quello scocciatore di Charmander! “ pensò il ragazzo, ormai stufo di avere tutti contro.
<< Ora se non vi dispiace vado ad allenarlo! Sapete, dobbiamo rispettare la consegna! >> gli annunciò Mika.
<< Possiamo venire? >> le chiesero ancora, a loro piaceva molto aiutarla.
<< Vengo anch’io se non vi dispiace! >> irruppe Dakota fra i tre.
<< Ma non dovevi riposare? >> gli chiese il ragazzo, che ormai si era abituato presto ad averlo fuori dai piedi.
<< Mi sono riposato abbastanza! >> gli rispose frettolosamente << Allora, posso venire? >>
<< Non vedo perché no! >> gli rispose la ragazza.
 
I quattro ragazzi avevano deciso che il modo migliore per allenare Jigglypuff fosse farlo partecipare a una lotta.
Dakota si era offerto gentilmente, per modo di dire, per combattere contro il pokèmon e Mika, invece, lottava al fianco di Jigglypuff.
Il ragazzo mandò in campo il suo Vulpix e la lotta poté cominciare.
<< Vulpix usa attacco rapido! >>
<< Jigglypuff usa doppiasberla! >>
<< Schivalo e usa braciere! >>
Il tipo fuoco riuscì a schivare abilmente l’attacco dell’avversario e a contrattaccare in modo rapido causandogli molti danni.
<< Jigglypuff rialzati e usa coro! >>
Il tipo normale cominciò a emettere dalla bocca dei suoni così assordanti che disorientarono il povero Vulpix.
<< Benissimo! Ora usa botta! >>
<< Tenta di schivarlo! >>
Stavolta il pokèmon non riuscì a evitare l’attacco  e venne colpito ma Dakota capì ben presto che Jigglypuff non era tanto forte e che solo quando usava coro riusciva ad attaccare.
<< Jigglypuff usa doppiasberla! >>
<< Vulpix schivalo e usa turbofuoco! >>
<< Usa coro per fermarlo! >>
Il tipo normale riuscì a evitare di essere colpito dalle fiamme, ma questo non bastava.
<< Jigglypuff usa ancora coro! >>
<< Tenta di schivarlo! >>
Questa volta il tipo fuoco non eseguì perfettamente gli ordini e perciò scavò un tunnel sotto terra per rifugiarsi.
Solo allora Dakota capì che aveva imparato a usare fossa.
<< Bravo Vulpix! Sei riuscito a imparare una nuova mossa! >> esultò il ragazzo << Allora usala! >>
Il pokèmon sfruttò il tunnel che aveva scavato per attaccare di sorpresa l’avversario che, dopo essere stato spedito in aria, cadde a terra esausto.
<< Alla fine non è servito a un granché farlo lottare! >> disse delusa Mika.
<< Jigglypuff non è poi così tanto forte! >> disse Dakota girandosi verso i suoi amici per ricevere i complimenti che gli spettavano.
Subito venne colpito alla schiena da una raffica di massi che lo danneggiarono più di quanto non lo fosse gia.
<< Wow! Jigglypuff ha imparato a usare rotolamento! >> esclamò sorpresa Mika << Che modo curioso però di imparare una mossa! >>
<< Tutti con me ce l’hanno?! >> gridò esasperato Dakota.
<< Comunque io vi devo ringraziare! >> disse la loro nuova amica << Forse so cosa darvi! >>
La ragazza guidò i tre verso il magazzino di fianco alla pensione e aprì la porta.
Al suo interno c’erano tantissime uova di pokèmon, tutte di colori e dimensioni diverse.
<< Sceglietene una ciascuno! >>
I tre allenatori erano meravigliati e felici e perciò corsero a scegliere un uovo.
Lucy prese un uovo di colore blu col fondo nero, Christopher ne prese uno tutto giallo con delle strisce nere e Dakota uno arancione con qualche venatura di grigio scuro.
<< Sicura che possiamo prenderli? >> le chiese l’allenatrice.
<< Certo! >> le rispose cordiale << Avete fatto delle ottime scelte! >>
<< Tu sai quali pokèmon si trovano al loro interno? >> le domandò Christopher.
<< Ovvio che lo so! Avete scelto tutti e tre dei pokèmon che provengono da altre regioni! >> gli rispose << Il tuo proviene da Johto, quello di Dakota da Hoenn e quello di Lucy da Sinnoh! >>
<< Grazie! >> la ringraziarono i tre amici.
<< Non c’è di che! >>
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Ecco a voi il capitolo 14! Mi scuso perché nel capitolo precedente ho sbagliato a mettere il numero del percorso, invece che 9 è il numero 5. Scusate tanto!
Chiedo anche scusa per chi voleva che nella mia fan fiction ci fossero solo i pokèmon di Kanto, ma non potevo ignorare le altre regioni.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, questa volta mi sono messa d’impegno.
A presto!
 
 
  

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Capitolo 15
*** Litigio ***


I tre allenatori, dopo la loro breve sosta alla pensione pokèmon dove avevano conosciuto Mika, erano finalmente arrivati a Zafferanopoli .
Una volta arrivati in città si diressero verso il centro pokèmon e contattarono il prof. Oak.
<< Ciao ragazzi! Sono felice di vedervi! >>
<< Salve professore! >> lo salutarono gli allenatori.
<< Chaaarrr! >> lo salutò Charmander.
 << Vedo con piacere che siete arrivati a Zafferanopoli! Dimmi Lucy, come è andata la lotta con Sandro? >> le chiese.
<< Purtroppo ho perso! >> gli rispose con un po’ di rammarico la ragazza.
<< Una volta si vince, una volta si perde, è così che vanno le lotte! >> la consolò il professore << Avete gia incontrato Sabrina? >>
<< Sabrina? E chi sarebbe? >> chiese Christopher pensieroso.
<< Non conosci Sabrina?! >> esclamò Dakota << E’ forse uno dei più forti capo palestra di Kanto! >>
<< E’ davvero così forte? >> domandò Lucy.
<< Certamente! Molti dei miei allievi hanno avuto tante difficoltà a ottenere la sua medaglia! Alcuni non sono riusciti neanche a battere il suo primo pokèmon! >> le rispose lo scienziato.
<< Eppure io non l’ho mai sentita nominare! >> esclamò Christopher.
<< Questo perché non hai mai letto una guida o qualcosa del genere! >> lo schernì Dakota.
<< Ehi! Ma non è vero! >> mentì il ragazzo.
In effetti lui non aveva mai letto una guida e si era solo limitato a leggere i libri riguardanti la scienza, la matematica, la tecnologia e le lingue straniere.
Infatti lui a scuola era il secchione della classe ed era il primo in tutte le materie.
Lucy ridacchiò perché sapeva che l’amico non diceva il vero.
<< E allora perché non sai questa cose? >> gli chiese poi.
<< Ehm… >>
<< Ah! Lo sapevo! Lo sapevo! Non hai mai letto una guida! >>
<< Te la do io la guida adesso! In testa! >>
I due cominciarono ad azzuffarsi come al solito e come al solito la loro amica si vergognava di viaggiare insieme a loro.
“ Ecco che ricominciano! “ pensò seccata la ragazza.
<< Chaaarrrr! >> le disse il pokèmon.
<< Ciao ragazzi! Io chiudo! >> disse il prof. Oak mentre spegneva velocemente il monitor.
Charmander, vedendo la sua allenatrice in quello stato, tentò di calmare a parole i due ma non ci riuscì e venne spinto contro la parete.
<< Charmander! Stai bene?! >> gli chiese preoccupata Lucy.
<< Chaaaarrrrrr! >> urlò infuriato il tipo fuoco scagliandosi addosso a Christopher e Dakota.
Il pokèmon usò graffio su entrambi e riuscì a dividerli, calmando la situazione.
<< Ora basta! Sono stufa di voi! Io viaggerò da sola d’ora in poi! >> gridò arrabbiata la ragazza << Vieni Charmander! Andiamocene! >>
<< Aspetta Lucy! >> le gridarono i due ragazzi ma lei se ne era gia andata.
 
 
L’allenatrice, affiancata dal suo fedele compagno, arrivò alla palestra di Zafferanopoli dove lei avrebbe sfidato Sabrina.
Entrò nell’edificio e vide una ragazza alta, con i capelli di color grigio brillante e gli occhi rossastri che stava meditando insieme al suo Kadabra. Lucy suppose che fosse Sabrina, la capo palestra di Zafferanopoli.
<< Mi scusi? >> disse.
La ragazza non rispose e continuò a meditare, neanche il suo pokèmon alzò lo sguardo.
<< Mi scusi? >> ripeté la ragazza più forte.
Neanche stavolta ottenne un risultato.
L’allenatrice si avvicinò di più per guardarla meglio, Charmander la imitò e si avvicinò a Kadabra.
Provò a schioccargli le dita davanti agli occhi ma non successe ancora nulla.
All’improvviso entrambi aprirono gli occhi facendo sobbalzare Lucy e il suo pokèmon, che si nascose dietro le sue gambe.
<< Chi sei? >> le domandò.
<< Mi chiamo Lucy e vorrei sfidare la sua palestra! >> le rispose prendendo coraggio.
Sabrina rimase lì a scrutarla per un po’.
“ Che tipa strana! “ pensò la ragazza.
<< Seguimi! >> disse dopo qualche secondo.
 
 
<< Ma bravo! Complimenti! >> si complimentò ironicamente Christopher.
<< Ma che centro io?! >> disse Dakota.
<< Centri eccome! >> gli rispose ancora più infuriato il ragazzo << Ora lei è arrabbiata con noi e non ci rivolgerà più la parola! >>
<< Non esagerare! Vedrai che ci perdonerà presto!>>
<< Non sto esagerando! Io la conosco meglio di te! Quando Lucy si arrabbia in quel modo ci vogliono giorni prima che le passi tutto! >>
<< Ok, adesso hai esagerato! >>
<< Da quando sei arrivato tu le cose hanno cominciato a precipitare tra me e lei! >>
<< Assi? E quindi sarei io la causa di tutto?! >>
<< Ovviamente! >>
<< Ma sentilo! Allora me ne vado! >>
<< Bene! >>
<< Bene! >>
Proprio in quel momento Lucy entrò nella loro stanza seguita da Charmander.
<< Ciao! >> la salutarono mettendo da parte il loro litigio per non farla rattristare.
La ragazza non gli rispose e rimase in piedi sulla soglia.
<< Cos’è successo? >> le domandò Christopher.
Lucy prese in braccio il suo pokèmon, corse nella sua camera e si chiuse dentro a chiave.
<< Dai Lucy apri! >> la intimò Dakota.
A niente servirono le richieste dei due ragazzi perché la loro amica non voleva uscire.
Dentro la camera Lucy singhiozzava disperata, non perché aveva perso la sua lotta in palestra, ma perché aveva sentito il litigio dei suoi compagni prima di varcare l'ingresso della camera.
Sentiva che ora si sarebbero separati e che non avrebbero più viaggiato insieme.
Era triste e anche arrabbiata con se stessa perché credeva di essere stata lei a causare tutto questo.
Charmander tentava di consolarla ma neanche lui riusciva a tranquillizzarla.
Perciò prese le sue sfere pokè dallo zaino e, lanciandole in aria, fece uscire Pidgeotto, Gloom e Gastly per farsi aiutare.
Neanche tutti insieme riuscivano a farla sorridere e, in breve tempo, anche loro si rattristarono perché erano preoccupati per la loro allenatrice.
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti quanti! Finalmente ho finito di scrivere il quindicesimo capitolo.
L’ennesimo litigio di Christopher e Dakota stavolta ha avuto delle gravi conseguenze sull’armonia che c’era nel gruppo.
Litigando si finisce solo per farsi del male.
Riusciranno a far pace?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo! 

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Capitolo 16
*** Pace e dichiarazione ***


 “ Pace e Dichiarazione “
 
 
Lucy rimase nella sua camera tutto il pomeriggio, senza mai uscirne, lei non aveva il coraggio di affrontare a viso aperto i suoi due compagni, ma sapeva che, primo o poi, sarebbe dovuta uscire.
Era là, in compagnia dei suoi pokèmon che, dopo aver tentato in ogni modo di consolarla, le stavano attorno per dargli il loro conforto.
Nell’altra camera invece i due ragazzi del gruppo stavano discutendo sul da farsi.
<< Cosa pensi che dovremmo fare ora? >> chiese Dakota che ormai si era rassegnato e aveva rinunciato a calmare il suo compagno.
<< Non saprei, ora lei crede che noi ci separeremo e che non viaggeremo più assieme! Tutto per una stupida litigata! >> gli rispose con un accenno di rabbia nella voce.
I due rimasero in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri e non si parlarono per alcuni minuti.
<< Forse dovremmo smetterla di litigare! >> si alzò a un certo Dakota << Perché alla fine era sempre tua la colpa! >>
<< Senti chi parla! Perché tu non mi hai mai istigato vero?! Sei sempre stato buono senza dire una parola contro di me! >> gli rispose ironico l’amico << E poi tu ci provi gusto a farmi arrabbiare! >>
<< Un po’ si! >> ammise << Ma ora ho capito che ho sbagliato! >>
<< Finalmente te ne sei reso conto! >> disse Christopher approfittando della situazione per riprenderlo.
Ripensando però a quello che aveva fatto lui, si rese conto che avevano sbagliato entrambi, fin dal principio.
<< Anch’io ho fatto degli errori! Me ne sono reso conto troppo tardi! >> disse dopo qualche secondo.
Il suo amico non parlò, solitamente avrebbe approfittato di una situazione del genere per prenderlo in giro, ma questa volta si limitò a tirargli una pacca sulla spalla. Finalmente era diventato più maturo e meno attaccabrighe.
<< Però come facciamo a farla uscire? Non ci ascolterà mai! >> domandò il ragazzo.
<< Io forse so un modo! >> disse Dakota << Non avevi intenzione di dichiarare il tuo amore per lei? Ho una soluzione a entrambi i problemi! >>
A Christopher si illuminarono gli occhi di una luce vivissima. Finalmente avrebbe potuto esternare i suoi sentimenti, senza più tenerseli per sé.
Dopo tanto tempo avrebbe detto un romantico e dolce “ ti amo “ alla persona che gli aveva rubato il cuore sin da quando era un bambino.
<< Ma come hai intenzione di agire? >> gli chiese per conoscere i dettagli.
<< Lo vedrai presto! Intanto prepariamo le cose… >>
<< Quali cose?! >>
<< Vieni con me! >> disse Dakota trascinando l’amico fuori dal centro pokèmon.
Il ragazzo non si era mai interessato alle questioni riguardanti l’amore, ma tutto questo lo eccitava in qualche modo.
E poi era anche un suo modo personale per chiedere perdono all’amico.
 
 
Si era fatta ormai sera sulla cittadina di Zafferanopoli.
Lucy stava guardando il paesaggio fuori dalla finestra della sua camera assieme ai suoi fidati amici pokèmon.
Finalmente era tornata alla normalità e in quel momento stava accennando un mezzo sorriso alla vista circostante, ma, in fondo in fondo, era ancora molto triste per quello che era successo quel giorno.
<< Bello, non trovate? >> disse la ragazza per rompere il silenzio.
I suoi pokèmon emisero ognuno il proprio verso sorridendole affettuosamente.
Fuori si vedeva quasi l’intera città, le luci dei lampioni e dei palazzi in lontananza erano luminose e rassicuranti al tempo stesso, il cielo era un po’ nuvoloso e le stelle non si vedevano molto, ma l’atmosfera era silenziosa e tranquilla.
Finalmente Lucy aveva ritrovato per qualche minuto la sua pace interiore.
A un certo punto vide due ombre muoversi nei pressi dell’edificio.
La ragazza le osservò incuriosita. “ Chi c’è in giro a quest’ora di notte? “ si chiese l’allenatrice.
<< Lucy! Lucy! Lucy! >>
Sentì qualcuno che la chiamava, proprio sotto la sua finestra. Riconobbe subito quelle voci.
<< Christopher? Dakota? Siete voi? >> domandò guardando il punto in cui aveva sentito pronunciare il suo nome.
Subito vide un vortice di fuoco rischiarare la strada e due getti, uno d’acqua e uno di ghiaccio, partire da direzioni opposte e scontrarsi per formare una specie di arco in cui l’acqua allo stato liquido viaggiava sopra e la superficie di ghiaccio faceva da supporto per illuminare.
In quel momento un pokèmon di tipo erba attraversò l’arco e si mise nel centro usando la mossa paralizzante e, attraversando quella nuvola d’oro, comparvero Christopher e Dakota.
Tutti rimasero in posizione per qualche secondo per farsi ammirare dalla ragazza.
<< Ti è piaciuta? >> le chiesero << Ci siamo impegnati a fondo per riuscire a realizzarla! >>
<< Si, è molto bella! Complimenti! >> gli rispose entusiasta Lucy.
<< Non sei più arrabbiata con noi vero? >> le chiesero, convinti di meritare il suo perdono.
<< Certo! Vi perdono! >> gli rispose in modo solare. Era ritornata quella di prima.
<< Christopher ti deve dire una cosa! >> la informò Dakota tirando una leggera gomitata all’amico per incoraggiarlo << Ti vuole parlare in privato! >>
<< Va bene! Aspetta lì! Ora scendo! >>
<< Non ce n’è bisogno! Bulbasaur usa frustata e tirami su fino alla finestra! >>
Il ragazzo raggiunse la sua amica, ormai pronto per il momento cruciale che stava attendendo da molto tempo.
L’allenatrice fece rientrare nella sua pokè ball i suoi pokèmon. Charmander sbuffò, non si fidava a lasciare la sua padrona nelle mani di Christopher, soprattutto perché, secondo lui, era inaffidabile. Ma alla fine rientrò nella sua sfera pokè.
<< Allora, di cosa volevi parlarmi? >> gli chiese la ragazza molto impazientemente.
<< Ecco… io… >> cominciò balbettando Christopher.
“ No! Così non funziona! Devo provare qualcos’altro! “ pensò disperatamente cercando qualcosa da dire.
<< Fin dal primo momento che ti ho conosciuta io ti ho considerata solo un’amica. Non mi sono accorto però che negli anni ho cominciato a maturare un sentimento più forte dell’amicizia, me ne sono reso conto solo quando ho cominciato il mio viaggio insieme a te! >>
Il ragazzo si fermò, vide che l’amica non diceva nulla perciò proseguì.
<< Ho cercato di dirtelo, anche di dimostratelo, ma ero troppo timido. Dakota però mi ha aiutato, è stata una fortuna incontrarlo per me! >>
<< Quindi vuoi dirmi che… >>
<< Si Lucy! Io ti amo! Ti amo da impazzire! Sei la cosa più importante al mondo per me! Sarei perso se tu non esistessi! >>
<< Ma io… >>
Christopher le si gettò al collo abbracciandola follemente. Finalmente era riuscito a dirle cosa provava.
Poi, dopo averla abbracciata, gli sfiorò le labbra, il ragazzo proseguì nel gesto e si abbandonarono entrambi in quel tenero gesto d’amore. Ora non erano più amici, ma molto di più, due innamorati.
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Ecco il sedicesimo capitolo! Sicuramente avrete tutti esultato! L’ho fatto anch’io anche se sapevo gia come andava a finire!
Finalmente ho fatto dichiarare Christopher. Alla fine ho anticipato, volevo farlo dichiarare qualche capitolo più avanti.
Mi sa però che ho fatto meglio a farlo prima.
Accetto come sempre le vostre recensioni.
Tra poco aggiornerò anche l'altra.
A presto!
 
 
  

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Capitolo 17
*** Nuove conoscenze ***


                                                                                                       '' Nuove conoscenze ''
 

 
Il giorno seguente a quella magica serata i tre allenatori erano indecisi sul da farsi.
Non sapevano dove dirigersi e cosa fare, perciò ne stavano discutendo nella loro stanza all'interno del centro Pokèmon.
<< Dove vogliamo andare ora? >> chiese Christopher a un certo punto.
<< Potremmo andare a Lavandonia! >> propose Lucy << Ho sempre desidarto visitarla! >>
<< Lavandonia? Ma non è una cittadina un po' troppo monotona? >> le aveva domandato Dakota.
<< Prechè no scusa? >>
<< Una volta arrivati lì poi cosa facciamo? >>
<< Ehm... >>
<< Forse lo so io cosa potremmo fare a Lavandonia! >> disse Christopher attirando l'attenzione dei due << Da qualche parte qui a Zafferanopoli ho visto un manifesto che diceva che si terrà un torneo proprio lì! >>
<< Un torneo? In che senso? >> gli chiesero gli altri due.
<< Un torneo! Ragazzi! Un torneo di lotta intendo! >> gli rispose il ragazzo.
<< Ma non è un po' troppo presto per noi? >> gli domandò l'amica a entrambi.
<< No! Io invece credo di no! >> le rispose Dakota << Mi sento più che pronto! >>
<< Vabbè! Non sarò io a oppormi! >> disse Lucy che ormai avevano convinto anche lei.
<< Fantastico! >> aveva esclamato Christopher abbracciando la sua fidanzatina.
Da un angolo Charmander aveva osservato la scena. Quello che era successo la sera prima non gli era per niente piaciuto, era addirittura geloso.
Perciò partì come un razzo e saltò addosso al ragazzo continuando a usare graffio sulla sua testa e sulle sue braccia.
<< Ahhhhhhh! >>
<< Charmander! Cosa stai facendo?! Staccati subito! >> gli aveva urlato la padrona mentre cercava, inutilmente, di staccare il suo Pokèmon dall'amico.


Dopo aver fatto i preparativi necessari e aver tranquillizzato Charmander, i tre allenatori partirono alla volta di Lavadonia.
Lasciarono la città di Zafferanopoli, ci sarebbero tornati in seguito al torneo.
Per strada però fecero una strana conoscenza, anzi, delle strane conoscenze...
<< Dammi subito la cartina Dakota! >> gli aveva ordinato Christopher << O rischi di farci perdere un'altra volta! >>
<< No! Stavolta sono sicuro al cento per cento che la userò bene! >> gli aveva risposto sicuro l'amico.
<< Ehm... Dakota?! >> lo chiamò Lucy << Sei sicuro che quella sia una cartina? >>
<< Certo che sono sic... >>
Il ragazzo si interruppe perchè, appena aveva dato un' occhiata alla mappa, vide che era un volantino.
<< Ihhhh! >> esclamò sottovoce.
<< No! Non ci posso credere! Sei ai limiti della realtà! Come si può scambiare un volantino per una cartina?! >> gli aveva urlato Christopher in preda ad una crisi di nervi.
< Io... io... >>
In quel momento un piccolo pokèmon di colore viola, che emanava dei gas tutti attorno a sè, si posò sulla testa di Christopher.
<< E questo cos'è? >> aveva domandato il ragazzo.
<< Fammi controllare... >> disse Lucy prendendo il suo pokèdex.
<< Koffing, il pokèmon velenuvola, siccome accumula vari tipi di gas tossici nel proprio corpo, può esplodere senza preavviso. >> spiegò l'apparecchio.
<< Che cosa? Questo vuol dire che... >> disse il ragazzo guardandolo in modo spaventato.
<< Kofffing! >> annuì il pokèmon.
<< Oh no! Toglietemelo di dosso! >> aveva urlato Christopher.
<< Aspetta ti aiuto! >> disse l'allenatrice correndo in suo aiuto.
<< Hi! Hi! Hi! >> ridacchiarono Dakota e Charmander godendosi la scena.
<< Non c'è niente da ridere! >> aveva protestato l'amico.
<< Infatti! C'è da sbellicarsi! >> gli rispose il ragazzo, stavolta ridendo più forte.
<< Charrrrr! >> gli rispose il Pokèmon continuando a ridere.
<< Charmander vieni subito qui ad aiutarmi! >> gli aveva ordinato l'allenatrice.
<< Koffing! Cosa stai facendo?! >>
A un certo punto si sentì una voce femminile proveniente dagli alberi circostanti.
Subito uscì una ragazzina di undici anni, con i capelli biondo platino e lunghi, gli occhi blu e con una pokè ball nella mano.
Indossava dei braccialetti alle braccia, una maglietta a maniche corte rosa shoking, una minigonna di jeans, degli stivaletti neri e un cappellino dello stesso colore della maglietta.
Era accompagnata da un ragazzino che sembrava avere la sua stessa età, anche lui aveva i capelli biondo platino solo che erano corti, aveva gli occhi azzurri ed era più alto della ragazza.
Indossava anche lui un cappello, solo che era di colore blu, una maglietta a maniche lunghe rossa, dei pantaloni, anch'essi blu e delle scarpe da ginnastica bianche.
<< Koffing! Vieni subito qui! >> ripetè la ragazza.
<< Kofffing! >> le rispose annoiato il Pokèmon che si andò a mettere sopra il cappello della padrona.
<< Scusami! Non volevamo causarti problemi! >> si scusò il ragazzo per entrambi.
<< No fa niente! E' acqua passata. >> gli rispose Christopher.
<< Comunque, come vi chiamate? >> gli chiese Dakota.
<< Io sono Molly! >> si presentò la ragazza.
<< E io sono Mattia! >> si presentò il ragazzo.
<< E siamo... gemelli! >> dissero in coro i due.
<< Io invece sono Dakota, il mio amico si chiama Christopher, lei è Lucy e il pokèmon è Charmander >>
<< Piacere di conoscervi! >> dissero i due fratelli.
<< Piacere nostro! >> gli risposero i tre amici.
<< Certo che tu sei veramente carino! >> aveva sussurrato Molly a Christopher << Ti va se ci mettiamo insieme? >>
<< Tu! Cosa hai detto?! Lui sta con me, hai capito?! >> le aveva urlato Lucy.
<< Ehi! Non vuol dire che sia tuo! >> le rispose la ragazza in modo ostinato.
<< Invece si che lo è! >>
<< No che non lo è! >>
<< Si che lo è! >>
<< No che non lo è! >>
Le due rivali continuarono per un po' con quell'inutile litigio. Christopher intanto era imbarazzatissimo, lui voleva solo l'amica come fidanzata, non una sconosciuta.
<< Magari avessi io delle spasimanti! >> sospirò Dakota.
<< Guarda che non è bello! E poi io Molly non la conosco proprio! >> gli aveva risposto l'amico.
<< Non ti preoccupare! A mia sorella capita spesso di avere queste cotte per tutti i ragazzi carini. Ma sono semplici cotte che durano poco! >> lo rassicurò Mattia.
Ma lui non sapeva che quello sarebbe stato il chiodo fisso della gemella d'ora in poi.
<< Ho deciso! Facciamo una lotta doppia! Io e mio fratello contro tu e quello che chiami il tuo fidanzato! >> propose Molly << Se perdete Christopher sarà mio! >>
<< Accetto! >> le rispose subito Lucy.
<< Ehi perchè tirate dentro anche noi?! >> protestarono i due ragazzi.
<< Zitto Christopher! E' una questinone di principio! >> disse l'allenatrice.
<< Fatti valere se te la vuoi tenere stretta! >> lo incoraggiò Dakota.
<< Grazie! Ma non mi servono gli incoraggiamenti! >> gli rispose l'amico.
 
IL MIO SPAZIO
Buonasera o buongiorno a tutti! Ecco, finalmente ho finito il capitolo diciassette. Scusate, ma non avevo molta ispirazione in questo giorni.
Chistopher si è appena fidanzato con Lucy e già un'altra lo pretende. Credevate davvero che il loro rapporto sarebbe andato liscio come l'olio?! Insomma la vita non è sempre rosa e fiori!
Nel prossimo descriverò la lotta doppia. Spero che abbiate pazienza!
Al prossimo capitolo! 
  

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Capitolo 18
*** Prima lotta doppia ***


'' Prima lotta doppia ''

 

 

 

 

 

Dopo aver finito la loro lotta all'ultimo sangue, tra insulti e combattimenti, le due ragazze trascinarono con sè i loro compagni e si disposero sul campo.Da una estremità c'erano Molly con il suo fratello gemello Mattia e dall'altra Lucy con Christopher.
Dakota, che, a suo malgrado, era rimasto in disparte, avrebbe fatto da arbitro nella lotta.
<< Siete pronti? >> chiese il ragazzo << Vi devo elencare le regole della sfida? >>
<< No! >> risposero le allenatrici con tono secco e spazientito.
<< Questa sarà una lotta due contro due... >> continuò ignorandole del tutto << Ogli allenatore sceglierà un Pokèmon da mandare in campo e... >>
<< Vai Gastly! >> disse Lucy << Mi dispiace Charmander, parteciperai alla prossima lotta. >>
<< Chaaaarrr. >> le rispose deluso il Pokèmon.
<< Scendi in campo Meowth! >> disse a sua volta Molly.
Dalla pokè ball della ragazza uscì un Pokèmon simile a un gatto, con la pelliccia color crema, con la punta delle zampe e della coda, che si ripiegava su se stessa a formare un ricciolino, marroni, con una moneta al centro della fronte e le orecchie nere.
<< Esci fuori Dugtrio! >> questa volta fu Mattia a mandare in campo il suo.
<< Tocca a te Zubat! >> Christopher fu L'ultimo a scegliere.
Dalla pokè ball del ragazzo uscì un Pokèmon che si spostava scavando la terra, infatti ne aveva un grumo intorno a sè, formato da bensì tre teste che sembravano fuse assieme.
Dakota era stato prontamente ignorato e la cosa lo irritò da morire, ma non era quello il momento adatto per lamentarsi e strepitare a più non posso.
<< Meowth e Dugtrio... >> ripetè ad alta voce Lucy controllando sul suo Pokèdex.
<< Oh guarda! Ho trovato la pagina relativa a Dugtrio! >> disse trionfante Christopher.
<< Dugtrio, il Pokèmon talpa, forma evoluta di Diglett. E' un trio di Diglett che provoca terribili terremoti scavando cento chilometri sotto terra. >> spiegò il primo apparecchio.
<< Oh! Eccola la pagina! >> disse stavolta la ragazza.
<< Meowth, il Pokèmon graffimiao. Ama gli oggetti rotodi. Di notte vaga per le vie in cerca di monetine perdute. >> spiegò il secondo.
<< Dovete ancora continuare per tanto o cominciamo la lotta?! >> esclamò con impertinenza Molly.
<< Non essere scortese! >> la rimproverò il fratello.
<< Ok! Ora abbiamo finito! >> li informò Christopher.
<< Bene! Allora cominciate! >>
Dopo il via di Dakota la lotta cominciò senza esclusione di mosse.
<< Meowth usa sfuriate! >>
<< Dugtrio usa fangosberla! >>
<< Gastly usa stordiraggio! >>
<< Usalo anche tu Zubat! >>
I Pokèmon avversari indirizzarono i loro colpi verso i il tipo spettro e il tipo veleno, ma Lucy e Christopher adottarono subito una strategia vincente, infatti usarono la mossa che aveva creato tanto scompiglio nel Bosco Smeraldo. Pensavano che così avrebbero vinto facilmente, ma li aspettava una reazione diversa da quella che avevano pensato di ottenere.
<< Meowth usa subito bruciapelo! >>
Il tipo normale non perse tempo e si affrettò a utilizzare l'attacco ordinatagli. Il Pokèmon scattò in avanti e bloccò i due colpi con un battere di zampe.
Gastly e Zubat vennero respinti e si rimisero in attesa di nuovi ordini.
<< Gastly usa ombra notturna! >>
Lucy provò con un'altra strategia che lei aveva adottato già diverse volte nel corso delle lotte.
Ma neanche questa andò a buon fine.
<< Meowth! Presto! Usa introforza su Gastly! >>
<< Dugtrio usa sabbiotomba dopo Meowth! >>
Il tipo normale riuscì a colpire il tipo spettro con rapidità, in modo da bloccare anche questa mossa.
Il tipo terra attaccò dopo di lui usando sabbiotomba e imprigionando i due Pokèmon avversari in un turbinio folle di sabbia.
<< No! Gastly! >>
<< Resisti Zubat! >>
<< Mh... mh... mh... >> ridacchiò Molly << Direi che ormai il finale sia già programmato! >>
<< No! Non è ancora finita! >> le rispose Lucy fiduciosa.
<< Forse dovremmo arrenderci! >> propose Christopher che non era speranzoso come la compagna.
<< Cosa?! E dargliela vinta?! Mai! >> gli urlò la ragazza.
<< Ti arrendi di già?! Ripensa a tutta la fatica che hai fatto per dichiararti! >> gli disse poi Dakota.
<< Ehi arbitro! Non si incoraggiano gli avversari! >> strillò Molly dall'altra parte del campo lotta.
Mattia sospirò, sua sorella era proprio incorreggibile.
<< Gastly usa sbigoattacco! >>
<< Zubat usa attacco d'ala! >>
I due provarono a uscire dal turbinio di sabbia con tutti gli attacchi che avevano a disposizione, quando ormai avevano esaurito tutte le mosse che conoscevano la situazione diventò davvero drammatica.
I due allenatori pensavano ormai che avrebbero perso. Addio fidanzamento e vita insieme a Lucy, addio viaggiare tutti assieme, addio Dakota e addio a tutti i sogni che Christopher aveva.
All'improvviso i presenti intravidero un bagliore intenso nella sabbia. Sembrava che uno dei due Pokèmon si stesse evolvendo.
Quando il bagliore cessò due mosse partirono dal centro della turbine e la spazzarono letteralmente via.
Fu allora che tutti videro che non un solo Pokèmon si era evoluto, ma entrambi. Emisero i loro versi, soddisfatti del risultato ottenuto.
Al posto di Gastly e Zubat c'erano un Haunter e un Golbat. La loro amicizia e il desiderio di non perdere la loro prima lotta dopo tanto tempo dalla loro cattura, li aveva spinti ad evolversi. Il primo sembrava una specie di spirito fluttuante viola, aveva due occhi grandi e, a differenza della sua pre-evoluzione, era munito di mani, il secondo assomigliava a un enorme pipistrello, cn gli occhi piccoli e cattivi e con l'apertura alare viola. Entrambi avevano una bocca gigantesca.
Lucy e Christopher non persero tempo e li fecero subito identificare dal pokèdex.
<< Haunter, il Pokèmon gas, forma evoluta di Gastly. Per l'abilità di sgattaiolare via attraverso i muri, si pensa venga da un'altra dimensione. >> spiegò il primo pokèdex.
<< Golbat, il Pokèmon pipstrello, forma evoluta di Zubat. Quando attacca non smette di succhiare energia, sebbene diventi troppo pesante per volare. >> spiegò il secondo.
<< Coraggio! Attaccate! >> disserò insieme Lucy e Christopher.
Haunter sferrò un attacco diretto colpendo l'avversario con un pugno avvolto da una forza misteriosa, mentre Golbat usò un attacco a distanza, colpendo gli avversari con dei turbinii. Avevano usato pugnodombra e aerasoio.
Meowth e Dugtrio vennero colpiti dagli attacchi dei loro avversari, ma non erano ancora esausti.
<< Meowth usa coro! >>
<< Dugtrio usa fossa e riparati sotto terra! >>
Il tipo normale emise un urlo assordante, mentre il suo compagno si rifugiava per sfuggire a quegli strilli.
<< Haunter e Golbat usate stordiraggio! >>
I due contrattaccarono insieme per tentare di contrastare quella mossa. Intanto Dugtrio era spuntato fuori dall'altra parte del campo, per aiutare il suo alleato.
<< Dugtrio usa turbosabbia! >>
Il Pokèmon mise in difficoltà i suoi avversari, ma, dopotutto, Haunter e Gastly riuscirono a proseguire con il loro attacco.
Lo stordiraggio andò a colpire il tipo normale e anche il tipo terra ne subì gli effetti perchè si trovava nei paraggi. Ora erano decisamente vulnerabili.
<< Haunter usa leccata e poi pugnodombra! >>
<< Golbat usa sanguisuga e poi morso! >>
Dopo gli ultimi attacchi che gli erano stati inferti, Meowth e Dugtrio erano ufficialmente fuori combattimento.
<< Meowth e Dugtrio non sono più in grado di combattere! Vincono Lucy e Christopher! >> annunciò Dakota il risultato.
<< Si abbiamo vinto! >> esultarono i due.
<< Non è valido! I loro Pokèmon si sono evoluti! >> protestò Molly.
<< No! Invece è valido in una lotta. >> gli rispose Dakota.
<< Noooo! Christopher! Vieni da me! >> strepitò la ragazza.
Lucy la guardò da lontano e, per farla ingelosire ancora di più, sussurrò al suo fidanzato di avvicinarsi e gli schioccò un bacio sulle labbra. Il ragazzo arrossì e gli sembrava di scoppiare da un momento all'altro. Molly era diventata insostenibile e ci volle l'intervento di suo fratello per trattenerla.
<< Vabbè ragazzi! Ci vediamo! >> li salutò Mattia trascinando la sorella via.
<< Finalmente è andata via! >> sospirò felice l'allenatrice.
<< Christopher! Ci sei? >> lo chiamò Dakota.
Il ragazzo era ancora scosso da quel bacio che aveva appena ricevuto, infatti non sembrava in sè.
<< Charrrrr! >> urlò Charmander graffiandolo in faccia perchè lui aveva osato baciare la sua allenatrice.
<< Ahhhhhiiiiiiaaaaaaa! >> strillò per il dolore.
<< Charmander! >> lo rimproverarono gli altri due.

 

 IL MIO SPAZIO

Salve cari lettori. Lo so, più in ritardodi così non potevo essere. Però ho una scusa pronta. Ho iniziato un'altra storia, stavolta sul genere avventuroso, se vi va passate a leggerla. Spero di aver descritto la lotta bene come faccio di solito, perchè io non sono convintissima.
Christopher è rimasto il fidanzatino della nostra cara Lucy e, per questo, ha guadagnato un bacetto e una graffiata da Charmander. Finita la sua lotta con Dakota dovrà ingaggiarne un'altra, stavolta col Pokèmon prediletto di Lucy.
Spero vi sia piaciuto anche questo. Come sempre critiche, consigli, ma anche le recensioni positive sono sempre accette. Ringrazio anche quelli che mi hanno seguito fino a questo punto.
Al prossimo capitolo! 

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Capitolo 19
*** Riolu e Makuhita ***


“ Riolu e Makuhita “

 
 
Dopo la lotta che ha visto fronteggiarsi Molly e suo fratello Mattia contro Lucy e Christopher, i tre ragazzi si incamminarono alla volta di Lavandonia, ma il loro viaggio sarà interrotto da un avvenimento molto particolare…
Si erano fermati in un bel prato verde e rigoglioso, che, siccome era primavera, era tutto in fiore.
Proprio nel bel mezzo Lucy e Dakota si stavano affrontando in una lotta per allenarsi in occasione del torneo a cui presto avrebbero preso parte.
<< Gloom usa energipalla! >>
<< Schivalo Ekans e contrattacca con acido! >>
<< Bloccalo con foglielama! >>
La loro sfida continuava imperterrita e ognuno rispondeva ai colpi dell’avversario con grande fermezza.
<< Ekans usa velenospina! >>
<< Fermati Dakota! >> gli aveva urlato Christopher.
Per errore, le spine che il Pokèmon aveva sferrato dalla bocca andarono a centrare in pieno le loro uova. I contenitori in cui erano conservate si ruppero e andarono in frantumi. Le uova si graffiarono in qualche punto ma, per fortuna, non subirono la stessa sorte.
<< Oh! Il mio uovo! >> aveva urlato Lucy.
<< Chaarrr! >> aveva urlato anche Charmander.
<< Scusate tanto! >> mormorò l’autore del danno.
<< La prossima volta fa più attenzione! >> si raccomandò Christopher.
L’allenatrice raggiunse gli altri suoi compagni e, dopo aver fatto raccogliere l’uovo dal suo Pokèmon, se lo strofinò addosso, come per pulirlo.
<< Ora dove le mettiamo? >> si chiese la ragazza.
<< Potremmo portarle negli zaini. >> disse Dakota.
<< Mhm… non credo sarebbe molto praticato! >> commentò l’amico.
In quel momento le uova di Lucy e Dakota cominciarono a lampeggiare a intermittenza di una luce color rame.
<< Charrr! Chaarrrrr! >> li chiamò il tipo fuoco e le indicò in modo irrequieto.
<< Cosa succede?! >> si chiese Dakota.
<< Si stanno schiudendo!!! >>  li informò entusiasta Christopher << Ho letto in un libro che quando si stanno per schiudere si comportano in questo modo! >>
<< Oh mamma mia! Ora cosa facciamo?! >> gli domandò preoccupata Lucy.
<< Calmati Lucy, bisogna solo aspettare! >> le rispose il fidanzato.
<< Scusami. E’ che è la prima volta che assisto alla schiusa di un uovo. >> si scusò la ragazza.
<< Allora aspettiamo! >> disse Dakota.
I tre allenatori si misero in cerchio e si sedettero a braccia conserte.
Charmander si accoccolò tra le gambe della padrona e si mise in attesa anche lui.
Finalmente una delle due si schiuse. Era quella di Lucy e vi uscì un piccolo Pokèmon bipede di colore blu, basso di statura, con gli occhi rossi, con le zampe, il petto, il muso e le orecchie nere, con una fascia gialla intorno al collo. Sulle zampe anteriori aveva delle protuberanza bianche.
<< Rioluuu! >> disse il Pokèmon emettendo il suo verso con particolare entusiasmo.
<< Wow! Che carino! >> esclamò la padrona prendendo il pokèdex.
<< Riolu, il Pokèmon emanazione. E’ in grado di vedere emozioni come rabbia e gioia sotto forma di onde. Si tratta di un potere unico. >> spiegò l’apparecchio.
<< Sono contenta di averti scelto! >> disse felice Lucy << Vieni qui Riolu, vuoi conoscere me e i miei Pokèmon? >>
<< Rioluuu! >> rispose vivacemente il tipo lotta.
<< Non aspetti che anche il mio si schiuda? >>
<< Me ne ero dimenticata! Certo che aspetto. >>
Dopo qualche secondo anche quello del ragazzo si schiuse.
Dall’uovo uscì un Pokèmon anch’esso basso di statura, un po’ grassottello, di colore arancione chiaro, quasi giallo. Aveva le mani nere e strette come in due guantoni da box, al collo aveva come una fascia nera e alle guance aveva dei pomelli rossi, rotondi e cavi.
<< Makuuuhita! >>
<< Oh! Sembra molto forte! >> commentò Dakota << Christopher me lo puoi identificare? >>
<< Con piacere! >> gli rispose l’amico prendendo il suo pokèdex.
<< Makuhita, il Pokèmon coraggio. Si rafforza allenandosi duramente. Molto coraggioso, resiste a qualsiasi attacco. >> spiegò l’apparecchio.
<< Bene, allora è venuto il momento delle presentazioni! >> disse Lucy tirando fuori i suoi compagni.
<< Certo che è arrivato il momento! >> concluse il ragazzo estraendo anche i suoi.
 
 
 Dopo le dovute presentazioni, i tre ragazzi passarono il pomeriggio giocando con i loro nuovi amici e allenandoli per le future lotte che avrebbero intrapreso.
Tutti si divertivano da morire, ma Christopher ci era sempre rimasto male perché il suo uovo non si era ancora schiuso.
<< Eddai, non prendertela! Se saprai attendere sono sicuro che rimarrai soddisfatto! >> lo rassicurò Dakota.
<< Tu dici? Vorrei sapere almeno il motivo del suo ritardo. >> gli rispose il ragazzo sospirando.
<< Bulbasauuuuur! >> disse Bulbasaur tirandogli la manica della giacca e invitandolo a unirsi al gruppo.
<< Vedi? Il tuo Pokèmon è più ottimista di te! >> lo schernì l’amico.
<< Hai ragione Dakota, hai ragione anche tu Bulbasaur. Non ha senso buttarsi giù! >> e così ritrovò il suo buon umore.
 
 
Quella sera cenarono tutti assieme e poi andarono a dormire, soddisfatti della bella giornata trascorsa insieme.
Fu a tarda notte che qualcuno si svegliò…
<< Maa… Makuhita. >> disse il Pokèmon guardando la luna che splendeva alta nel cielo.
Si incamminò per il sentiero e scomparve dietro le fronde degli alberi.
Riolu si svegliò subito dopo di lui perché non aveva visto il suo compagno dormirgli a fianco.
<< Rio! >> lo chiamò a bassa voce.
Non ebbe nessuna risposta.
Così andò a svegliare Charmander per non andare in giro tutto solo, col rischio di essere attaccato e di finire ko.
<< Rio! Rio! Rioluuu! >>
<< Char? >> gli chiese tutto assonnato.
<< Rio! Riolu! Rioluuu! >> gli spiegò brevemente.
Così facendo però svegliarono anche Vulpix e Bulbasaur che si unirono presto alla conversazione.
Decisero di andare a cercare Makuhita nella foresta e si allontanarono, anche loro, nella più completa oscurità.
Lo trovarono in una piccola radura che tirava pugni ad una roccia, forse per riuscire a frantumarla.
Del resto si sa che questi Pokèmon passano tanto tempo ad allenarsi e ad irrobustire il proprio fisico, perciò non si meravigliarono.
Il Pokèmon, vedendoli, volle dare una bella dimostrazione della forza che aveva acquisito dopo essersi allenato.
Quindi tirò un bel pugno contro un albero e lo tagliò di netto con un solo colpo, squarciandone il tronco.
Gli spettatori applaudirono entusiasti e impressionati dalla forza che aveva dimostrato.
Ma Makuhita aveva combinato un bel guaio compiendo quel gesto così irresponsabile.
Infatti, proprio mentre si stava pavoneggiando, dalla chioma dell’albero sbucò un Machoke che si era infuriato, e non poco, di aver ricevuto quell’albero addosso, nel bel mezzo del suo riposo.
Era alto in confronto agli altri cinque Pokèmon, aveva l’aspetto di un lottatore esperto, i suoi muscoli possenti erano ben in mostra e sembrava davvero potente.
Era viola con una cresta sulla testa, delle righe rosse gli rigavano le parti più muscolose delle braccia e possedeva degli slip neri e una cintura dorata.
I cinque impallidirono all’istante e capirono che non l’avrebbero passata liscia.
Ognuno emise il suo verso in modo alquanto terrorizzato e i due tipi lotta si rifugiarono dietro gli altri tre.
A nulla servirono le loro spiegazioni perché Machoke non voleva ascoltarli.
<< Chaaarrrr!! >>
<< Bulbasauuuuur!!! >>
<< Vuuuuuulpix!!!! >>
Quelli più forti si prepararono ad attaccare con tutte le loro forze.
Charmander usò rogodenti e si attaccò al braccio del lottatore, Vulpix usò fossa  e lo fece inciampare e Bulbasaur gli si attaccò all’altro braccio usando megassorbimento per succhiarne l’energia vitale.
Ma vennero respinti malamente: Vulpix ricevette un calcio in pieno muso e finì a terra quasi privo di forze, Bulbasaur venne lanciato contro un albero contro cui vi sbatté violentemente e Charmander ricevette un pugno nello stomaco.
Erano quasi del tutto esausti, tanto che, anche volendo, non avrebbero potuto aiutare gli altri due Pokèmon indifesi.
Riolu e Makuhita si strinsero a vicenda, come per darsi coraggio, e avrebbero sicuramente subito la stessa fine dei loro compagni.
L’urlo di una persona squarciò l’aria.
<< Pidgeotto usa aeroassalto! >>
<< Psyduck usa pistolacqua! >>
I loro allenatori erano arrivati giusto in tempo per evitare il peggio.
Machoke fu sorpreso da quegli attacchi e strisciò all'indietro, non riuscendo a pararli.
<< Clefable usa attrazione e digli di andarsene il più lontano possibile! >>
Il tipo normale usò l’attacco che gli era stato ordinato e diresse verso il tipo lotta una miriade di cuori rossi che lo fecero infatuare e cadere sotto il suo controllo.
<< Cleffffable! >> gli chiese dolcemente il Pokèmon compiendo una piroetta su se stesso.
Il tipo lotta obbedì senza esitazione e si allontanò rapidamente.
<< State bene tutti bene? >> chiesero in coro i tre allenatori.
Nessuno rispose, erano tutti troppo spaventati o indeboliti per poter emettere un singolo verso.
Così ritornarono al prato dove erano accampati.
 
 
Dopo aver curato i Pokèmon esausti, si fecero spiegare cos’era successo per filo e per segno.
<< Bul, Bull, Bulbasaur! >> cominciò Bulbasaur.
<< Charrr, charmanderr… >> continuò Charmander.
<< Vulpix, vu, vulpix! >> concluse Vulpix.
Dakota posò il suo sguardo sul suo Pokèmon.
<< E’ stata una mossa molto imprudente Makuhita! >> lo rimproverò il ragazzo << Spero che tu ne abbia imparato qualcosa! >>
Il tipo lotta abbassò la testa lentamente, con un gesto meccanico, poi scoppiò a singhiozzare.
<< Poverino! Guarda! L’hai fatto piangere! >> lo sgridò Lucy.
<< E cosa pretendevi che gli dicessi?! Bravo continua a mettere gli altri in pericolo? >> gli rispose abbastanza seccato l’amico.
<< Si, ma potevi dirglielo in modo più gentile, non con quel tono! >> gli disse Christopher.
La ragazza prese in braccio il Pokèmon e cercò di calmarlo.
Dakota, vedendolo, gli si avvicinò per parlargli.
<< Makuhita… >> cominciò << Scusami, non volevo ferirti. Vuoi essere ancora un mio Pokèmon? >>
Il tipo lotta smise di piangere e lo guardò in faccia. In un attimo il suo viso paffuto si illuminò di nuovo e gli saltò addosso.
<< Sono contento che tu mi abbia perdonato! Vuoi fare una lotta domani, prima di ripartire? >>
<< Ma, ma, makuuuhita! >> gli rispose entusiasta.
<< Benissimo! >>
Lucy in quel momento gli si avvicinò.
<< Vuoi lottare contro il mio Riolu? Sono tutti e due tipi lotta. Vediamo chi dei due è il più forte! >> gli chiese la ragazza << Sei d’accordo con me Riolu? >>
<< Rioluuuu! >> gli rispose subito con la sua solita vivacità.
<< Adesso credo sia ora di andare tutti a dormire! >> li avvisò il loro amico che si stava già infilando nel suo sacco a pelo.
<< Certo! Buonanotte a tutti! >> dissero gli altri due.
 
 
<< Bene! Le regole le sapete entrambi vero? Quindi vi risparmio la fatica di ascoltarle! >> disse Christopher << Allora cominciate! >>
<< Makuhita vai in campo! >> gli ordinò Dakota.
<< Vai anche tu Riolu! >> ordinò stavolta Lucy.
Tutto era pronto per l’incontro e a breve avrebbero cominciato.
<< Comincia tu Dakota! >>
<< Ok! Makuhita usa focalenergia! >>
<< Riolu usa attacco rapido! >>
<< Resta fermo e usa ancora focalenergia! >>
Il Pokèmon più grassottello si stava gonfiando più che poteva e la cosa non preavvisava niente di buono. Ma Lucy non conosceva quella mossa perciò attaccò di nuovo senza la minima esitazione.
<< Riolu usa palmoforza! >>
<< Makuhita usa sberletese! >>
Non pensando alle conseguenze, l’allenatrice aveva sbagliato ad attaccare e, infatti, appena Riolu si avvicinò, ricevette una raffica di sberle che erano state rese potentissime anche grazie a focalenergia.
A quel punto il Pokèmon era indifeso e si accasciò a terra e Dakota si affrettò a colpirlo un’altra volta.
<< Vai Makuhita usa azione! >>
Dopo l’ultimo attacco il Pokèmon venne spinto via e strisciò sul terreno.
<< Alzati ti prego! So che puoi farcela! >> lo intimò l’allenatrice.
Il tipo lotta si alzò a fatica ma poteva ancora continuare, non era così debole.
<< Riolu usa contatore! >>
<< Usa sberletese ancora una volta! >>
Lucy pensò subito di usare contatore perché così avrebbe restituito tutti i danni che avevano subito.
Infatti lo sberletese non bastò e stavolta Makuhita venne colpito dalla mossa.
<< Makuhita usa azione! >>
<< Usa attacco rapido per schivarlo! >>
Riolu riuscì a schivare l’attacco grazie alla velocità dell’ultima mossa e subito la ragazza ne approfittò per attaccare.
<< Riolu usa palmoforza! >>
<< Bloccagli le zampe prima che ci riesca! >>
<< Usa attacco rapido per schivarlo! >>
Il Pokèmon riuscì comunque a colpire l’avversario ma poi Makuhita lo afferrò per entrambe le zampe anteriori, impedendogli di usare i suoi attacchi.
<< Cerca di liberarti Riolu! >>
<< Usa ripetutamente focalenergia! >>
Il tipo lotta non riuscì a liberarsi dalla sua stretta e, intanto, l’avversario si stava caricando al massimo per sferrare un attacco potentissimo.
<< Lascialo andare e usa sberletese! >>
<< Usa palmoforza e cerca di contrastarlo! >>
I due avversari scontrarono le loro mosse e si colpirono entrambi e caddero a terra completamente esausti.
<< Chi se lo aspettava… >> mormorò Dakota.
<< E’ un pareggio! >> concluse Lucy.
I due allenatori corsero dai loro Pokèmon per complimentarsi con loro per la lotta che avevano appena concluso.
<< Siete stati bravissimi! >> si complimentò Christopher << Una lotta davvero accesa! >>
<< Grazie caro! >> lo ringraziò la fidanzata dandogli un buffetto sulla guancia. Il ragazzo arrossì e cominciò a balbettare parole che la ragazza non comprese.
<< Charrrr! >> si arrabbiò il tipo fuoco che non perse tempo a graffiarlo in faccia.
<< Ahiaaaa! >> strillò il ragazzo.
<< Charmander! >> lo rimproverò l’allenatrice.
<< Rioluuuuu! >> lo rimproverò il Pokèmon.
<< Cha, cha, char! >> ridacchiò Charmander.
 << Forza muovetevi! Lavandonia ci sta aspettando! >> gli gridò il loro amico dal fondo del prato.
 
 
 
IL MIO SPAZIO
Eccomi qua che ritorno in grande stile! Lo so benissimo che non ho aggiornato per giorni, spero che non abbiate pensato male di me.
Finalmente le prime due uova si sono schiuse, non vi aspettavate questi Pokèmon vero?
Per Riolu ho un motivo, è uno dei miei Pokèmon preferiti e a me piace da impazzire sia lui che la sua evoluzione, Lucario.
Quindi non potevo non inserirlo nella mia fan fiction.
Questo capitolo è, inoltre, un tributo alla mia squadra di Pokèmon Diamante, di cui appunto Riolu ne faceva parte.
Ho deciso poi che quasi tutti i capitoli li dedicherò a qualcuno.
Questo è dedicato a Anime Love99, che è stata la prima in assoluto a recensire il primo capitolo della mia storia molto tempo fa e gliene sono grata. Come sempre anche una piccola recensione è gradita e ricordate che motivano l'autore.
Alla prossima!
 
  

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Capitolo 20
*** Vecchi amici... ***


“ Vecchi amici… “

 
 
Dopo la schiusa delle uova di Dakota e Lucy, i tre allenatori avevano continuato il loro viaggio verso Lavandonia per poter partecipare al torneo di lotta Pokèmon, che si terrà da lì a qualche giorno.
Finalmente raggiunsero la loro destinazione dopo poche ore di cammino…
<< Così questa è Lavandonia… >> disse Christopher guardandosi attorno con circospezione.
<< Per essere una piccola cittadina è abbastanza accogliente! >> commentò la ragazza << Ora andiamo a iscriverci al torneo. >>
<< Charrrr! >> Charmander sprizzava energia da tutti i pori e non vedeva l'ora di iscriversi, perciò si trovò d’accordo con la sua padrona.
In effetti Lavandonia non era una città troppo grande, ma, in compenso, era molto graziosa, in cui regnava dappertutto il colore lilla.
<< No! Prima andiamo alla Torre Radio, ho sempre desiderato visitarla e non perderò l’occasione per uno stupido torneo di lotta! >> la interruppe Dakota.
<< Strano! Da come ti allenavi non mi sembrava che lo considerassi stupido! >> osservò l’amico.
<< Taci! >> controbatté lui.
<< Christopher! >>
Si sentì una voce in lontananza che sembrava chiamare uno di loro.
Non riconobbero subito la voce ma la trovarono familiare, come se non l’avessero sentita per la prima volta.
Videro poi una ragazza vestita soprattutto di rosa, che trascinava per un braccio un altro ragazzo. Quando si furono avvicinati ancora, Lucy e Christopher impallidirono e cominciarono a sudare come non gli era mai capitato prima di allora.
<< Ragazzi…ehm, state bene? >> gli chiese il loro amico che non si era ancora accorto di quello che stava per succedere.
<< Christopher! >>
L’ennesimo urlo di quella ragazza arrivò fino a loro e, finalmente, ne ebbero la certezza assoluta: Molly era tornata!
<< Nascondiamoci! >>
I tre ragazzi corsero a perdifiato lungo le vie di quella minuscola cittadina per far perdere le tracce alla loro inseguitrice che, purtroppo, non accennava segni di stanchezza, e a farne le spese era suo fratello, che cercava in ogni modo di starle dietro più che poteva. Lui non era stato un grande sportivo, a differenza della sorella, perciò abbandonò l’impresa dopo qualche minuto.
Continuarono a correre e ogni via che attraversavano la gente li guardava sorpresi e increduli, alcuni passanti si mettevano addirittura a ridere guardando la scena che si presentava davanti ai loro occhi.
<< Dakota! Dov’è quella maledetta Torre Radio?! >> gli urlò Lucy, che era al limite dell’esasperazione.
<< Svoltando l’angolo e siamo arrivati! >> la informò Dakota, che stava combattendo contro la fitta che aveva alla milza per via della fatica.
<< Non era una cattiva idea! Lo ammetto! >> disse Christopher, ironizzando la situazione.
<< Aspettate! Cerchiamo di rallentarla! Charmander usa muro di fumo! >> gli ordinò l’allenatrice.
<< Charrr! >> obbedì il Pokèmon.
Dalla sua bocca uscì una nuvola densa e grigiastra che andò a finire tutta addosso a Molly. La ragazza tossì a raffica, senza mai fermarsi per qualche secondo.
Così i tre amici ne approfittarono per rifugiarsi all’interno delle Torre Radio e si andarono a nascondere nei bagni.
<< Uff! Finalmente l’abbiamo seminata! >> esclamò soddisfatta Lucy.
<< Ehm… Lucy! Guarda qui! >> la chiamò Dakota indicandole il segno che c’era sulla porta.
Lucy alzò lo sguardo lentamente fino a guardare l’incisione che le era stata indicata.
La ragazza diventò rossa più del suo fidanzato nei suoi momenti di romanticismo e si mise le mani nei capelli.
<< Uaaaahhhh! Sono nel bagno dei maschi! >> urlò lei e corse lungo il corridoio, verso il bagno delle femmine.
I due ragazzi risero per la sua reazione esagerata. Dopotutto, poteva capitare a tutti.
In quel momento Charmander intervenì graffiando la faccia a entrambi e stendendoli con un attacco graffio multiplo.
<< Era davvero necessario? >> gli chiese Christopher dolorante.
<< Char. >> annuì il Pokèmon.
 
 
<< Oh! Perché capitano tutte a me? >> si domandò Lucy restando appoggiata con la schiena contro la porta del bagno femminile << Siamo qui da nemmeno mezz’ora e già questa cittadina mi ha stancato! >>
<< Lucy! Da quanto tempo! >>
Una voce, che le sembrò molto familiare, provenne dal fondo del locale.
Poi comparve una ragazza con una fazzoletto rosso sgargiante al collo che l’allenatrice riconobbe subito.
<< Mika! Sei tu! >>
<< Certo che sono io! Così sei anche tu a Lavandonia! Dimmi, come stanno le vostre uova? >>
<< Molto bene! La mia e quella di Dakota si sono già schiuse! >>
<< Ne sono contenta! >>
Lucy parve rianimarsi incontrando una sua amica di vecchia data e si dimenticò, quasi completamente, di quello che aveva passato fino ad allora.
<< Scusa, ma dove sono i tuoi amici? >>
<< Ehm, brevemente è successo questo… >>
E così cominciò a raccontarle tutto quello che era successo da quando erano arrivati in città.
<< Scusa, per caso hai visto mia sorella? >> le chiese poi Mika.
<< Tua sorella? No, non so neanche come è fatta, alla pensione non c’era quando eravamo arrivati noi! >> le rispose lei.
 
 
<< Stavolta ti facciamo nero! >> urlarono insieme Dakota e Christopher.
<< Cha, cha, cha, cha, cha! >> li indispettì il tipo fuoco saltellando allegramente da un water a un lavandino all’altro, seguito dai due ragazzi, che erano furibondi per l’ennesimo graffio infertogli.
Finchè il Pokèmon si nascose dentro a un bagno, pensando di non essere stato notato.
I due si scambiarono un’occhiata d’intesa, sorridendo maliziosamente, poi aprirono insieme la porta, afferrando con voga la maniglia.
Sobbalzarono quando videro che dentro c’era già qualcuno.
Chiusero in fretta la porta e vi si appiattirono, imbarazzati.
Poi i loro occhi assunsero un'espressione stranita e si guardarono di nuovo in faccia.
<< Hai visto anche tu quello che ho visto io? >> gli chiese Dakota.
<< Credo di si! >> gli rispose l’amico.
La aprirono di nuovo e capirono che avevano visto bene: all’interno c’era una ragazza non molto alta, con un fazzoletto blu al collo, gli occhi marroni e i capelli corti, castani e lisci.
<< Ehm, mi scusi se la disturbiamo, ma credo che lei sia nel bagno sbagliato… >> la informarono.
<< Ahhhh! Chiudete la porta! Non vedete che è occupato! >>
<< Ohhhh!!! >>
I due ricevettero l’antina in faccia e inciamparono l‘uno contro l’altro. In quel momento rispuntò fuori Charmander.
<< Cha, cha , cha! >> ridacchiò di nuovo, divertito per quello che era appena accaduto.
<< Finiscila subito! >>
I due ragazzi non si capacitavano del fatto che un esserino così piccolo fosse riuscito a fregarli in quel modo. Ribollivano di rabbia dalla testa ai piedi.
<< Sery! Sery! Sei tu? >>
La chiamò Mika bussando all’ingresso.
<< Eccomi! Arrivo! >> le ripose la ragazzina di prima.
Ella uscì in fretta e si precipitò dalla sorella maggiore.
<< Eccoti dov’eri! Ti ho cercato dappertutto, ma non ti trovavo! >> le disse.
<< Mi dispiace di averti fatto preoccupare! >> si scusò lei.
<< A proposito Sery, quello è il bagno dei maschi! >> la informò la sorella.
<< Ah! Ecco cosa volevano quei tizi! >> le ripose spavalda e per niente imbarazzata.
<< E’ successo anche a me! >> disse Lucy ridendoci su.
Alla fine risero tutte e tre di buon gusto.
A un certo punto le tre ragazze sentirono puzza di bruciato.
<< Lo sentite anche voi questo odore? >> le chiese Mika.
Le altre annuirono e, quando riuscirono a scoprirne la fonte, capirono che doveva essere successo qualcosa.
Entrarono di nuovo e videro che Christopher, Dakota e Charmander stavano ingaggiando una lotta all’ultimo sangue.
<< Charmander! Vieni subito qui! E’ un ordine! >> lo richiamò la padrona.
Dopo che li ebbero calmati ci furono le dovute presentazioni. Mika presentò la sorella a tutti, dicendo che lei si chiamava Serena, ma lei la chiamava Sery come diminutivo affettivo.
Successivamente visitarono la Torre Radio assieme e scoprirono che era un edificio grandissimo e che c’erano tante trasmissioni radio, sia di maggiore che di minore importanza.
Si divertirono un mondo e poi, quando venne l’ora, si precipitarono a partecipare al torneo di Lavandonia.
Si sarebbe svolto all’interno di una grande arena posta nel centro della piazza e allestita per l’occasione.
C’erano tanti partecipanti e, intanto che aspettavano il loro turno, chiacchieravano comodamente seduti su una panchina.
Sentirono qualcuno urlare dal fondo della piazza e videro un grosso polverone alzarsi, non molto lontano da loro.
<< Christopher!!!!!!! >>
Era di nuovo Molly, che tentava in ogni modo di incrociare quello che considerava il suo unico amore, non corrisposto dall’altro.
Stavolta non riuscirono ad evitarla e la ragazza finì dritta sul petto del ragazzo facendolo sbattere e cadere a terra.
<< Christy! Ora sei mio!!! >> urlava come una forsennata.
<< Cosa?! Da quando è “ tuo” ?! E come osi dargli un soprannome?!>> gli chiese abbastanza seccata Lucy.
<< Da adesso! >> disse trionfante baciandolo sulle labbra.
Christopher tentò di divincolarsi inutilmente, ma Molly lo stringeva a sé per non mollarlo e farselo sgusciare via.
<< Charmander usa braciere! >>
Il tipo fuoco emise dalla sua bocca delle piccole fiammelle, che andarono a finire sui capelli della rivale della padrona. Quindi venne afferrata da Lucy che la costrinse a staccarsi dal suo fidanzato.
<< Non osare mai più! O ti assicuro che non uscirai viva da questa città! >> la minacciò guardandola in modo truce.
<< A proposito! Dov’è tuo fratello? >> le chiese Dakota.
<< E chi se ne frega di mio fratello quando ho Christy! >> gli rispose sfuggendo alla presa di Lucy.
<< Molly! Mi vergogno per te! >> sospirò Mattia prendendola per un braccio.
<< Tornerò presto! Contaci! >> urlò lei, rivolta alla sua rivale.
<< Ma voi conoscete gente davvero strana! >> esclamò Mika seguita da Sery.
<< Parlate voi, che sembrate cinque sfigati, uno più dell’altro! >>
Qualcuno si inserì nella conversazione, senza preavviso.
A parlare era stato Sandro, che aveva, sicuramente, assistito a tutta la scena.
<< A chi hai detto sfigato?! >> strepitò Dakota fondandosi su di lui.
<< Non riuscirai a battermi neanche questa volta! E poi tu non sei il più sfigato di loro, ma di tutto il mondo! >> esclamò l’altro.
 
 
Dopo che i due smisero di litigare, andarono tutti a iscriversi al torneo di lotta.
Le regole parlavano chiaro: si potevano utilizzare solo tre Pokèmon e le lotte sarebbero state uno contro uno, senza sostituzioni.
Il torneo si sarebbe svolto l’indomani, bisognava avere solo la pazienza di aspettare…
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Eccomi qua con un bel capitolo ricco di colpi di scena e, se posso definirlo, anche di risate.
Tutti, ma proprio tutti i personaggi che abbiamo conosciuto fin’ora, apparte Serena, sono a Lavandonia, in occasione del famoso torneo.
Il conflitto tra Lucy e Molly continua imperterrito, mentre, a chi piaceva il Dakota che si azzuffa in continuazione, vi informo che tornerà in carica grazie a Sandro.
Spero di avervi deliziati abbastanza.
Questo capitolo è dedicato a KiA99_styles1D, una delle mie più grande amicissime.
A presto!
 
 
  

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Capitolo 21
*** Il Torneo ha inizio! ***


“ Il Torneo ha inizio! “

 
 
 
Il giorno dopo Lucy, Christopher, Dakota e i loro amici si erano recati all’arena di lotta, dove avrebbe avuto inizio il tanto atteso torneo di Lavandonia.
Ognuno di loro fremeva dall’impazienza e tutti volevano dare il massimo per vincere il primo premio, quindi avrebbero fatto di tutto per non lasciarsi sfuggire l’occasione.
Quando fu il momento, entrarono e si diressero al centro dell’arena.
Gli spalti erano pieni di persone che urlavano e facevano il tifo per i loro preferiti, eccitate e desiderose di veder lottare i Pokèmon dei concorrenti.
Lucy si guardò attorno e fissò le tribune, stupefatta dal fatto che tanta gente li avrebbe guardati lottare.
Strinse leggermente la zampa del suo Charmander, che capii subito la situazione: la sua allenatrice era nervosa, al contrario di lui, che non vedeva l’ora di lottare.
In quel momento le si avvicinò Christopher e le prese l’altra mano.
“ Sei nervosa? “ le chiese, sussurrandoglielo dolcemente.
“ Solo un po’, ma non è niente. Penso sia normale. “ gli rispose lei.
“ Vedrai, andrà tutto bene. Fai del tuo meglio e sono sicuro che vincerai! “ la incoraggiò, poi le diede un piccolo bacio sulla guancia, che, per sua fortuna, non fu notato dal Pokèmon dell'allenatrice.
“ Come? Non vuoi vincere anche tu? “ gli chiese.
“ Non l’hai capito Lucy? Se vi scontrerete l’uno contro l’altro lui perderà apposta! “ si intromise Dakota fra i due.
“ Ehi! No! Non… “ il ragazzo si interruppe e trascinò l’altro con sé “ Puoi aspettarmi un momento? “ le chiese.
Poi si voltò e lo guardò in modo truce.
“ Questo doveva essere un segreto! Pensavo di essere stato chiaro! “
“ Scusa, ma penso che a Lucy non faccia piacere! “ controbatté l’amico.
“ Perché non mi fai vincere Christy?! Sarebbe un bel regalo per il nostro fidanzamento! “ Molly saltò fuori e si mise a fare gli occhi dolci al ragazzo.
“ Vai via! Se Lucy ti vede sei spacciata! “ la avvisò, temendo il finimondo se sarebbe accaduto veramente.
“ Non importa, tanto vincerò io! “ urlò ai tre, da lontano, Sandro “ E lo sapete perché? Perché io sono il più forte di tutti! “
“ Vincerò io invece! “ gli rispose Dakota.
“ Tu?! Uno sfigato come te?! Ma fammi il piacere! “ controbatté, smorfiosamente, l’altro.
“ Ti faccio vedere io chi è il più forte! “ disse, pronto a balzargli addosso.
In quel momento Mika e Serena intervenirono prontamente e li fermarono prima che si mettessero a litigare.
“ Brave ragazze! “ si complimentò Christopher.
“ Mi sa che qui avremo un bel lavoro da fare Sery! “ commentò la prima.
“ Ci penseremo noi a mantenere la pace nel nostro gruppo! “ annunciò la seconda.
“ Per fortuna io e Christy non litighiamo mai! “ disse Molly, strusciandosi contro la spalla di quello che considerava il suo fidanzato.
Il ragazzo tentò di staccarsela di dosso, ma era stato un’altra volta avvinghiato dalla sua stretta.
Lucy arrivò proprio in quel preciso momento, seguita dal suo inseparabile Pokèmon; dopo quello che era successo il giorno prima non si sarebbe più permessa nessun tipo di distrazione, specialmente con Molly nei paraggi.
Perfetto, ora una figuraccia non ce la toglie nessuno, come al solito Lucy si arrabbierà con me! “ pensò il ragazzo tra se e se.
Infatti accadde esattamente quello che lui aveva previsto: Lucy si avventò sulla rivale, accompagnata dal suo Charmander e cominciarono a prendersi a pugni e calci, Mika e Serena si distrassero a causa del frastuono che le due stavano provocando, così Dakota e Sandro riuscirono a liberarsi e cominciarono ad azzuffarsi anche loro.
Gli altri tentavano di separarli, ma tutti i loro tentativi erano vani. A loro si aggiunse anche Mattia, che, per colpa della sorella, aveva avuto un contrattempo, quindi non era riuscito a tenerla d’occhio.
Per sbaglio colpirono anche gli altri concorrenti, così, anche loro, cominciarono a picchiarsi e a insultarsi l’un l’altro.
Il tutto in una manciata di secondi.


Quando, finalmente, la situazione si calmò, il presentatore annunciò l’inizio del torneo.
“ Benvenuti al famoso torneo di Lavandonia! “ cominciò, brandendo il suo microfono “ Anche quest’anno le partecipazioni sono state numerose, quindi, più spettacolo per voi, caro pubblico! “
Dagli spalti si levò un grido di entusiasmo, che stava a significare l’approvazione dei numerosi spettatori.
“ Come ogni anno il premio per chi lo vincerà sarà composto da un set di pietre evolutive! “ disse sollevando una teca contenente una pietrafoglia, una pietrafocaia, una pietraidrica, una pietratuono, una pietralunare, una pietrasolare, una pietrabrillo, una neropietra e una pietralbore.
“ Bene! Ora il tabellone farà gli abbinamenti per le lotte del primo round! “ annunciò indicandolo.
Dopo pochi millesimi di secondo apparvero i volti dei primi due concorrenti.
I primi a lottare sarebbero stati Sandro e Serena.
“ Così sarete voi a lottare per primi! “ esclamò Mattia.
“ Mi raccomando, stendi quel presuntuoso sorellina! “ la incoraggiò Mika.
“ Avrai tutto il mio sostegno! “ la informò Dakota.
“ Grazie ragazzi! “ li ringraziò lei.
“ Nessuno fa il tifo per me? “ chiese Sandro.
Non ebbe una risposta, quindi la capii da solo: tutti volevano che perdesse.
Egli si voltò e diede le spalle al resto del gruppo, in modo alquanto stizzito.
“ La prima lotta sarà Serena contro Sandro! “ annunciò il presentatore.
I due sfidanti si fecero avanti e si posizionarono l’uno di fronte all’altro, ai due estremi del campo lotta.
Avrebbero potuto usare un Pokèmon a testa, senza sostituzioni, ma sapevano già che scelta fare.
“ Siete pronti? Iniziate! “
“ Scendi in campo Spearow! “ disse il ragazzo mandando in campo il suo Pokèmon uccello.
“ Tocca a te Abra! “ disse a sua volta l’avversaria.
Lucy e Christopher non persero tempo e presero subito i loro pokèdex.
“ Spearow, il Pokèmon uccellino. Mangia insetti nell’erba alta. Per rimanere in aria sbatte le ali corte molto velocemente. “ lo identificò il primo.
“ Abra, il Pokèmon psico. Con la capacità di leggere nella mente, prevede i pericoli e si teletrasporta in un luogo sicuro. “ spiegò il secondo.
“ La prima mossa spetta a Serena! “ disse l’arbitro.
“ Benissimo! Abra usa calmamente! “
Il tipo psico assunse una posa meditativa e si concentrò per aumentare i suoi potersi psichici.
“ Spearow è la nostra occasione! Usa aeroassalto! “
“ Usa subito teletrasporto per schivarlo! “
Sandro pensò che quello fosse il momento giusto per attaccare perché credeva che Abra avrebbe abbassato la guardia, ma invece l’avversario conosceva la mossa teletrasporto. Evidentemente il ragazzo non ne aveva mai affrontato uno prima di allora.
Il tipo psico si teletrasportò in modo rapido e riapparve dietro al tipo volante.
“ Abra usa introforza! “
Il Pokèmon generò un turbinio di sfere intorno a sé, che avevano colori che andavano dal verde smeraldo al verde limone e le indirizzò tutte verso l’avversario.
Spearow rimase spiazzato e venne colpito da quelle sfere, che, all’impatto, provocarono del fumo nerastro.
Il tipo volante cadde a terra ma si rialzò dopo poco tempo.
“ Peccato, pensavo che quel presuntuoso avesse perso! “ sospirò Mika.
“ Tutti vogliamo la sua sconfitta. “ la informò Lucy.
“ Chaaarrrr! “ disse Charmander, che era d’accordo con le altre due.
Dopo aver perso la lotta contro il suo Wartortle si era sempre allenato duramente, e, un giorno, si sarebbe preso la rivincita, rendendo felice la sua allenatrice.
“ Soprattutto io! “ si intromise Dakota “ Ho già provveduto a truccare la sfida! “
“ Cosa?! Ma come hai fatto?! “
“ Tutto merito di Mattia! “ le informò lui.
“ Proprio così! “ esclamò fiero l’altro.
“ Scusa, ma tu non stavi controllando tua sorella?! “ gli chiesero i tre.
“ Ehm… si… oh no! L’ho persa di nuovo! “ urlò lui, guardandosi intorno per vedere se era ancora nei paraggi.
“ Aspettate! Dov’è Christopher? “ chiese Mika, notando il posto vuoto di fianco a lei.
“ Era qui un attimo fa se non sbaglio! “ disse Dakota grattandosi la testa.
“ Anche Charmander è scomparso! “ disse Mattia.
“ Non sarà mica stata… “ ipotizzarono, sospendendo la frase a metà.
“ Molly!!! Ridammi subito Christopher e il mio Pokèmon, o rivolterò l’intero stadio per trovarti! “ gridò al cielo Lucy, che sembrava proprio un vulcano in eruzione in quel momento.
Come ho fatto a distrarmi in questo modo! “ pensò disperata e arrabbiata allo stesso tempo.
“ Guardate ragazzi! Serena ha vinto! “ disse Mattia, indicando lo Spearow di Sandro che giaceva a terra esausto.
“ Spearow non è più in grado di combattere! Il primo round lo vince Serena! “ annunciò l’arbitro, terminando così l’incontro.
“ Bravo Abra! Sapevo che avremmo vinto! “ esultò la ragazza abbracciando il piccolo Pokèmon.
 “ E’ stata solo fortuna! “ la avvisòl’avversario, avvicinandosi alla vincitrice.
“ Andiamo dagli altri adesso! “ disse l’allenatrice.
 

“ Guardate ragazzi ho vinto! “
“ Brava Sery, nessuno ti può battere! “ si complimentò Mika, dando il cinque alla sorella.
“ Grazie a tutti! “ li ringraziò, felice, la ragazza.
“ Ben ti sta Sandro! “ lo schernì Dakota facendogli la linguaccia e saltellandogli attorno, dicendo frasi come “Sei una schiappa! o “ Sei l’allenatore peggiore del mondo! “.
L’unica che si era rabbuiata era proprio Lucy, che stava con la testa china e le braccia a penzoloni.
I presenti la guardarono e colsero subito l’occasione per dire cosa era successo durante la loro lotta.
“ Ecco… mentre voi lottavate… è successa una cosa bruttissima… “
“ Che cosa?! “ chiesero i due.
“ Christopher e Charmander sono scomparsi! “
 
 
“ Hi, hi, hi! “ ridacchiò Molly chiudendosi la porta dietro le spalle “ Ora siamo solo io e te! “ disse famelica, mentre si stava avvicinando al corpo inerme di un Christopher svenuto e privo di sensi.
“ Non ci troveranno mai qui! “
 
 
 
IL MIO SPAZIO

Buona sera o buon giorno a tutti! Eccomi qua con il nuovo capitolo!
Ora che la scuola è finita gli aggiornamenti si faranno sicuramente più rapidi perché avrò più tempo libero, come la maggior parte degli autori di EFP.
Che ve ne pare dei nuovi segni che ho usato per i dialoghi e per i pensieri dei personaggi? Preferite il vecchio modo o questo? Fatemelo sapere!
Il tanto atteso torneo di Lavandonia ha avuto inizio e tutti sono impazienti di vincere il tanto ambito primo premio.
Un torneo non è un torneo se non ci sono le lotte no? E per lotte non intendo solo quelle tra i Pokèmon, ma anche quelle tra i loro allenatori.
La prima si è conclusa con la vittoria di Serena e con la sconfitta di Sandro, con enorme gioia di Dakota.
Ma Molly non si ferma un attimo e non c’è mai da stare tranquilli con lei in giro, in fatti, ha colpito ancora.
Ce la faranno a ritrovare Chrsitopher? Dove è finito Charmander? Chi vincerà questo torneo?
Lo saprete solo nel prossimo capitolo! ( spero di aver fatto abbastanza scena! nd me )
Questo capitolo è dedicato a nikypayne direction99.
A presto! 

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Capitolo 22
*** Il ritrovamento di Christopher ***


“ Il ritrovamento di Christopher “
 

 
“ Lucy calmati! Adesso non abbiamo tempo di andarlo a cercare! La tua lotta inizierà tra poco tempo! “ tentò di tranquillizzarla Dakota.
“ Come faccio a calmarmi?! Quella strega lo avrà portato chissà dove! “ singhiozzava, in modo disperato, la ragazza.
“ Dai! I ragazzi vanno e vengono! “ esclamò Sandro, suscitando ancora più scalpore nel gruppo.
“ Sei un insensibile! “ lo sgridò Mika.
“ Non mi importa quello che pensate di me! “ ribatté il ragazzo.
“ Menefreghista! “ lo insultò Mattia “ Comportati bene! Non ti conosco e già mi dai i nervi! “
“ Non sei l’unico a cui lui da i nervi! “ sospirò Serena.
“ Non contate sul mio aiuto! “ li avvisò lui, facendo dietrofront e andandosi a sedere su una panchina.
Così facendo, si beccò le occhiatacce di tutti gli allenatori lì presenti, ma la cosa non sembrava infastidirlo minimamente. Anzi, se ne stava seduto tranquillo con le braccia conserte e gli occhi a fissare un punto indefinito davanti a lui.
“ Prima della tua, Lucy, si devono svolgere ancora due lotte… “ la informò Mattia “ Troveremo, sicuramente, mia sorella in questo lasso di tempo! “
“ Non sappiamo, però, dove andare a cercare! “ affermò, sconsolata l’allenatrice.
“ Cominciamo subito allora! “ disse Dakota, alzandosi in piedi e alzando un pungo per aria “ Dopo la fatica che avete fatto per mettervi insieme non permetterò che questo accada! “
“ Si! “ urlarono tutti gli altri, imitando il suo gesto.
Lucy alzò gli occhi su di lui. Gli accennò un flebile sorriso, il suo amico stava maturando poco a poco.
 
 
“ Che idea geniale che ho avuto! “ disse Molly, compiacendosi del fatto che era riuscita a farla franca “ Qui nella *Torre Pokèmon* nessuno mi verrà mai a cercare! Anzi, ci verrà a cercare! “ concluse, guardando il povero ragazzo che era capitato tra le sue grinfie.
La ragazza avrebbe solo dovuto aspettare il risveglio di Christopher, e poi sarebbe stato suo per sempre.
Ghignò sadicamente mentre pensava all’invidia che avrebbe scatenato nella sua rivale.
Ma non si era accorta che non era completamente sola in quel momento.
Dalla porta, appena socchiusa, un Pokèmon, simile ad una lucertola arancione, la stava tenendo d’occhio costantemente.
Era Charmander, il fidato compagno di Lucy.
Lui era stato l’unico a notare la scappatella che Molly aveva compiuto. All’inizio, credeva di essersi, finalmente, tolto dai piedi quell’antipatico di Christopher, avendo la sua allenatrice tutta per sé.
Ma poi ci aveva ripensato, la prima priorità, per lui, era rendere felice la sua padrona, e la sua felicità risiedeva in quel ragazzo.
Così li aveva seguiti fin dentro la Torre Pokèmon e, adesso, stava valutando un piano di azione.
Non poteva mettersi contro l’intera squadra di Molly, perciò stava riflettendo sulla strategia che doveva adottare.
In quel momento, qualcuno lo afferrò con entrambe le mani e lo allontanò dalla piccola fessura da cui stava tenendo d’occhio la situazione.
Non poté emettere alcun verso perché, sempre quel qualcuno, gli tappò la bocca prima che potesse farlo.
“ Charmander, sono io! Sandro! “ gli sussurrò per farlo calmare.
Ma il risultato fu che il tipo fuoco si divincolò ancora di più per sfuggirgli.
“ Io ti lascio se non fai rumore. “ gli sussurrò ancora.
Quando Sandro lo lasciò andare il Pokèmon si mise a ringhiargli contro. Non era, decisamente, la persona che gli stava più simpatica al mondo, soprattutto dopo averlo afferrato in quel modo.
“ Mi vuoi aiutare o no? “ Gli chiese a bassa voce.
Charmander smise di ringhiare, si mise, perciò, a rimuginare sulla domanda che gli era stata appena fatta. In quella situazione lasciò perdere i suoi sentimenti e decise che un po’di aiuto gli avrebbe fatto comodo.
“ Cha! “annuì poi.
“ Bene! Allora lavorerai con me e Wartortle! “ disse, facendo uscire il tipo acqua dalla pokè ball.
Proprio lui doveva scegliere! “ si lamentò mentalmente il Pokèmon. Ma non poteva mettersi a fare il difficile proprio in quel momento.
Wartortle, appena uscì dall’oggetto rotondo, si pavoneggiò davanti a Charmander, mettendo in mostra la sua coda azzurra.
Era completamente uguale al suo allenatore.
Dalla stanza in cui Molly era rinchiusa sentirono arrivare un gemito. Probabilmente, Christopher si stava svegliando.
“ Mhm… dove… mi trovo? “ disse con parole soffocate.
“ Christy! Ti sei svegliato! “ trillò la ragazza, correndo verso di lui.
“ Molly! Dove siamo?  E dove si trovano gli altri? “ domandò Christopher tutto confuso.
L’ allenatrice si voltò all’istante sentendo tutto ciò.
“ Hai… qualcosa che non va? “ gli chiese lui.
Il ragazzo si alzò e le si avvicinò piano piano.
“ Loro… non verranno… “ cominciò, con un tono a dir poco inquietante.
“ Che vuoi dire? “ indietreggiò, sbigottito, Christopher.
“ Siamo solo io e te… “ concluse, malignamente, lei, girandosi con una lentezza incredibile.
Aveva una faccia che non prometteva nulla di buono.
“ Cosa significa?! Lasciami subito andare! “ le ordinò il ragazzo.
“ Questo mai! “ urlò lei, diventando furibonda “ Non ti lascerò andare da Lucy! “
“ Non me lo puoi impedire! “ le urlò, precipitandosi sulla maniglia della porta.
“ Beedrill vieni fuori e usa millebave su Christopher! “ disse la ragazza lanciando, con una velocità fulminea, la sua pokè ball per aria.
Dalla sfera uscì un Pokèmon simile a una grossa ape, che volava grazie alle sue ali trasparenti.
Aveva degli occhi enormi e rossi tipici degli insetti, alle estremità delle zampe anteriori aveva due spuntoni appuntiti e emetteva una specie di ronzio.
Il tipo coleottero obbedì subito al comando e usò la sua bava appiccicosa per legare il ragazzo.
“ Lasciami andare! “ strillò Christopher.
“ E adesso… “ disse Molly, avvicinandosi sempre di più alle sue labbra.
In quel momento i tre stavano osservando la scena, pieni della indignazione più totale.
Charmander non poté più resistere a quel disgustoso spettacolo.
“ Chaaaaarrr! “ urlò il tipo fuoco, lanciandosi sull’allenatrice.
“ No! Charmander! Fermo! “ gli aveva ordinato sottovoce Sandro, ma ormai era troppo tardi.
Il Pokèmon usò graffio, colpendo la ragazza, che rotolò su un fianco dolorante, scostandosi dal ragazzo.
Appena in tempo, prima che Molly lo baciasse sulle labbra.
Dopo l’ultimo attacco, il tipo fuoco si precipitò a liberarlo, mordendo, più forte che poteva, le corde di bava appiccicosa.
“ Grazie Charmander! Allora non mi odi più! “ lo ringraziò l’allenatore.
“ Cha… cha… “ mugugnò il Pokèmon, in segno di disapprovazione.
“ Ancora quel piccolo ficcanaso! Beedrill usa millebave anche su di lui! “ gli ordinò Molly appena si rialzò.
Il tipo coleottero emise ancora, dalla sua bocca, quella bava appiccicosa. Il tipo fuoco non fece in tempo ad evitarlo e finì contro il muro, completamente bloccato dall’attacco che gli era stato inferto.
“ Oh no! Charmander! “ gridò Christopher.
“ E ora… dagli il colpo di grazia! Usa missispillo! “
Stavolta Beedrill emise delle punte affilatissime che indirizzò sull’avversario.
Il Pokèmon non poteva muoversi e, quindi, non poteva neanche evitare quella mossa. Chiuse gli occhi e attese di essere colpito.
“ Wartortle difendilo da quell’attacco! “ ordinò Sandro al tipo acqua, intervenendo prontamente.
Wartortle si mise davanti a Charmander e parò il colpo con entrambi le zampe, non subendo grossi danni.
“ Vedo che ci sei anche tu! “ disse Molly, sorpresa di vederlo “ Allora il mio Beedrill non basterà! Koffing, vieni fuori anche tu! “
Stavolta, la ragazza fece uscire il tipo veleno dalla pokè ball per venire ad aiutarla.
Il tipo acqua non avrebbe avuto un avversario, ma bensì due.
“ Non farti impressionare! Usa bollaraggio su entrambi! “
“ Koffing usa garanzia e tu Beedrill usa doppio ago! “
Il tipo coleottero parò l’attacco di Wartortle, lasciando la via libera la suo compare, che riuscì a colpire il tipo acqua.
“ Rialzati e usa azione! “
” Koffing avvicinati e usa velenogas! “

Il tipo veleno usò la sua ultima mossa per distrarre l’avversario con una nuvola di fumo tossico. Il Pokèmon tossì e gli incominciarono a bruciare gli occhi.
“ Perfetto! Beedrill usa millebave! “
“ Muoviti! Schivalo! “
A Wartortle bruciavano talmente gli occhi che non riusciva a pensare ad altro. Perciò, si accasciò e incominciò a strofinarseli in modo frenetico.
Stava per essere colpito, quando un piccolo Pokèmon, di colore blu e nero, si parò davanti a lui e respinse la bava con un solo attacco.
“ Ma cosa?! “ esclamò Molly.
“ Bravo Riolu! Sei stato eccezionale! “ si congratulò Lucy con il tipo lotta.
“ Rio! “ gli rispose, soddisfatto, lui.
“ Ragazzi! “ li chiamò Christopher.
“ Chaaaaarr! “ li chiamò a sua volta il tipo fuoco.
“ Finalmente vi abbiamo trovato! “ disse, trionfante, Dakota.
“ Wow! C’è anche Sandro! “ esclamò, sorpresa, Mika.
“ E pensare che non volevi aiutarci! “ lo canzonò Serena.
Il ragazzo digrignò i denti, non era nei suoi piani farsi beccare in questo modo.
“ E tu Molly! Finiscila con questa messa in scena! “ gli ordinò Mattia.
La sorella indietreggiò, si chiedeva soltanto come avevano fatto a trovarla.
“ Chrsitopher! Charmander! Cosa vi ha fatto?! “ esclamò, indignata Lucy “ Me la pagherai cara! “ disse, rivolta alla sua rivale.
“ Non ora… “ mormorò lei “ Koffing usa velenogas! “
Il tipo veleno usò la mossa ordinatagli e emise, di nuovo, quel gas violaceo e puzzolente, che fece tossire tutti quanti.
Quando si dissolse, la ragazza non c’era più.
“ Ci penserò io a recuperarla! “ li avvisò il fratello.
Nella confusione, era scomparso anche Sandro, infatti, ne aveva approfittato per svignarsela.
Dopo aver slegato Christopher e Charmander, si fecero raccontare tutto quello che era successo per filo e per segno.
Alla fine del racconto erano rimasti tutti sorpresi, soprattutto per il gesto che Sandro aveva fatto.
“ Secondo voi, perché ha deciso di venirti comunque a cercare? “ gli chiese, curiosa, Mika.
“ Non saprei… “ fu la riposta del ragazzo.
“ Alla faccia del ‘non contate sul mio aiuto’ ! “ esclamò la sorella.
“ Però Molly è scappata… “ disse, deluso, Dakota.
“ La prenderemo, si farà, di sicuro, vedere! “ disse Mattia “ Lei sa che non riuscirebbe a stare senza di me. Dobbiamo avere pazienza! “
“ Ora dobbiamo fare ritorno al Torneo. “ li avvisò Serena “ Ormai, toccherà a voi tra poco. “
“ Chi arriva per ultimo è Molly! “ disse Dakota, alzandosi velocemente e precipitandosi fuori.
“ Aspettaci! “ gli urlò Mika.
I presenti si misero a correre, carichi di energia, verso l’arena.
Grazie… Sandro… “ pensava Lucy mentre correva dietro ai suoi amici “ Te ne sarò grata per sempre! “.
 
* La Torre Pokèmon, per chi non lo sapesse, è un luogo presente nella prima generazione del videogioco, dove vengono sepolti i Pokèmon defunti. *

IL MIO SPAZIO
Salve a tutti! Con largo anticipo, ho finito di scrivere il ventiduesimo capitolo!
Una pazza, sadica, isterica, Molly è quasi riuscita a farla franca, ma non ha messo in conto di avere Charmander e, con grande sorpresa di tutti noi, Sandro alla costole.
So di avervi stupiti, in effetti, credo che non ve lo sareste mai aspettato.
Ora, senza ulteriori indugi, proseguiremo con il Torneo di Lavandonia. Non credo che ci saranno altri imprevisti del genere, per adesso.
Questo capitolo è dedicato a Pokèmon cuore argentato, un autore che ho conosciuto qui su Efp.
A presto!
 
Dark Riocha 

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Capitolo 23
*** Un avvenimento inaspettato ***


“ Un avvenimento inaspettato “

 

 
Dopo la breve disavventura di Christopher, il gruppo aveva corso, in maniera frenetica, verso il grande stadio, posto al centro della piazza di Lavandonia.
A breve sarebbero stati annunciati i successivi sfidanti, in quella, che sarebbe stata, l’ultima lotta del primo round.
A pelo, i sei ragazzi arrivarono alle panchine dove erano seduti prima del loro abbandono momentaneo.
Il presentatore stava già per annunciare gli ultimi correnti.
“ Bene! Signori e signore! Eccoci giunti all’ultima lotta del primo round del Torneo di quest’anno! “ urlò, a gran voce, il cronista.
Dagli spalti si levò l’ennesimo grido di entusiasmo che fece intuire l’adrenalina che percorreva, da capo a piedi, gli spettatori.
Ma non erano i soli.
Anche se il tabellone non lo avevo ancora mostrato, le ultime a lottare sarebbero state Lucy e Mika.
“ L’ultima lotta sarà disputata fra Lucy e Mika! “ annunciò il presentatore, dopo aver dato una rapida occhiata al grande schermo, che mostrava i volti delle due allenatrici.
“ Andate e fatevi valere! “ le avevano incoraggiate i loro amici.
Stavolta, erano del tutto imparziali, perciò tifavano per entrambe.
Le due si posizionarono agli estremi del campo lotta e si scrutarono l’un l’altra, decise, più che mai, a vincere.
“ Sta attenta! Non mi farò battere facilmente! “ la avvisò, da lontano, Mika.
“ Se per questo neanche io! Facciamo del nostro meglio! “ le rispose la sfidante.
Lei accolse la riposta con un leggero cenno della testa. In mano teneva già la sfera pokè dove era contenuto il suo Pokèmon.
Chissà contro chi dovrò lottare! “ si chiedeva l’allenatrice.
Non aveva mai avuto l’occasione di vedere la squadra di Mika, quindi non sapeva contro cosa avrebbe dovuto combattere.
“ Siete pronte? Iniziate! “ aveva gridato loro l’arbitro.
“ Mightyena! Vieni fuori! “ disse la sfidante, lanciando l’oggetto rotondo nel mezzo del campo.
Dalla pokè ball ne uscì un Pokèmon simile a una iena, col pelo grigio e nero, che mostrava i denti come se ringhiasse.
Le zampe erano provviste di artigli ed erano nere, gli occhi erano di un color rosso vermiglio ed, al di sotto, avevano delle striature triangolari nere.
Lucy prese subito il suo pokèdex.
“ Mightyena, il Pokèmon morso, forma evoluta di Poochyena. La sua eccezionale obbedienza verso gli allenatori esperti deriva dall’antica abitudine di vivere in branchi. “ lo identificò l’apparecchio.
“ Così il tuo Pokèmon proviene da Hoenn! “ disse l’allenatrice.
“ Beh, non devi stupirti. La nostra pensione riceve uova anche da altre regioni, come già sai. “ le rispose.
“ Allora io userò Riolu! “ disse Lucy, facendo uscire il tipo lotta dalla sua fera pokè.
“ Così Lucy userà Riolu. In questo modo avrà il vantaggio del tipo! “ constatò Dakota.
“ Si, ma non è ancora esperto nella lotta. “ disse Christopher.
“ Quindi Lucy potrebbe perdere contro mia sorella? “ gli chiese Serena.
“ Secondo me, sarà una lotta interessante! “ commentò Mattia.
“ Stiamo a vedere come va a finire! “ disse, stavolta, Molly.
“ Molly?! Da quanto sei qui? “ gli chiesero tutti i presenti, sbalorditi dalla sua improvvisa apparizione.
La ragazza non rispose, si limitò solo ad alzare leggermente le spalle, volgendo il suo sguardo sull'incontro, che ancora doveva iniziare.
“ La prima mossa spetta a Mika! “ annunciò l’arbitro.
“ Ok! Mightyena usa gridodilotta! “
Il tipo buio emise un enorme ruggito che aveva la funzione di aumentare l’attacco.
“ Riolu usa attacco rapido! “
Il tipo lotta attaccò per primo, usando un attacco diretto.
“ Usa palla ombra! “
“ Schivalo usando la velocità di attacco rapido! “
Il Pokèmon avversario generò dentro la sua bocca una sfera di energia negativa viola, che, una volta pronta, scagliò contro Riolu.
Il tipo lotta riuscì ad evitarla per un soffio e riuscì a colpire Mightyena, facendolo indietreggiare di qualche centimetro.
La iena scosse energicamente la testa e si mise di nuovo in posizione, pronto a ricevere ordini.
“ Mightyena usa azione! “
” Tenta di schivarlo! “

Il tipo lotta riuscì, di nuovo a schivare la mossa, ma questo faceva parte della strategia di Mika.
“ Usa subito morso! “
“ Evitalo! Veloce! “
Questa volta, Lucy venne spiazzata dalla mossa dell’avversaria, quindi il suo Riolu non riuscì a schivare il colpo, così venne afferrato dalle potenti mascelle del tipo buio.
Ma la sua allenatrice sapeva bene come ribaltare la situazione.
“ Usa palmoforza sul suo muso! “
“ Lascialo andare prima che ti colpisca! “
Mightyena aprì la bocca e lanciò, nel modo più rapido che conosceva, il Pokèmon in aria.
“ Benissimo! Ora, colpiscilo con palla ombra! “
“ Tenta di bloccarlo con entrambe le zampe! “
Il tipo lotta si riprese dopo qualche istante e si raddrizzò. Protese gli arti davanti a sé e parò la sfera di energia. Ma non poteva resistere a quella pressione per molto tempo.
“ Cerca di deviare il colpo! “
“ Non ci riuscirà! Mightyena usa ancora palla ombra! “
Mentre Riolu stava cercando di deviare la traiettoria della sfera, le iena ne stava preparando un'altra.
Il Pokèmon riuscì, con uno sforzo immane, a spedire la palla viola verso il cielo.
Ma, così facendo, non riuscì a schivare l’attacco.
“ Benissimo! Ora avvicinati e usa morso! “
L'avversario, dandosi una spinta con le zampe posteriori, raggiunse il tipo lotta, pronto a serrarlo ancora fra le mascelle.
“ E’ il momento! Usa attacco rapido per schivarlo e saligli in groppa! “
“ Cosa? Oh no! “
Riolu sfruttò, di nuovo, la velocità della mossa per schivare il colpo, riuscendo a salire sulla schiena della iena nera.
“ Scrollatelo di dosso Mightyena! “
“ Tieniti stretto alla sua criniera e continua a usare palmoforza! “
Il Pokèmon continuava ad agitarsi in modo alquanto frenetico, per riuscire a scrollarsi di dosso l’avversario.
Ma egli si teneva ben stretto al suo manto nero e continuava a colpirlo con la zampa sinistra.
“ Ho capito! Cerca di staccartelo usando morso e poi colpiscilo con azione! “
La strategia di Mika funzionò, così il tipo lotta mollò la presa.

Ma questo era proprio quello che Lucy voleva.
“ Usa contatore e chiudiamo l’incontro! “
“ Non farti colpire e schivalo! “
La iena non riuscì a evitare in tempo i colpi e così venne colpito dalla mossa contatore, che restituì tutti i danni che l'avversario aveva subito.
Dopo quella serie di attacchi, entrambi i Pokèmon ansimavano per la fatica, guardandosi l’un l’atro, ai due estremi del campo.
Dopo qualche secondo, Mightyena crollò a terra, completamente esausto.
“ Mightyena non è più in grado di combattere! Questo incontro lo vince Lucy! “ annunciò l’arbitro.
“ E così si conclude l’ultima lotta del primo round! “ concluse il conduttore “ Ora, tutti quelli che hanno passato il primo turno si facciano avanti! “
Subito, i concorrenti si misero in fila al centro dell’arena, in modo da farsi ammirare dal pubblico.
Gli spettatori applaudirono per l’ennesima volta quel giorno.
Erano passati tutti tranne Sandro, Mika e qualche altro allenatore, che avevano perso contro i loro avversari.
“ Questi partecipanti si presenteranno domani per il secondo round! “ concluse il presentatore.
Quando la maggior parte del pubblico si era disperso, il gruppo si riunì in un angolo dello stadio e si misero a discutere su quali Pokèmon avrebbero usato o cose del genere. Tutti tranne Sandro, che era rimasto a osservarli, di nascosto, per la maggior parte del tempo.
Quando si decise ad andare via, Lucy si separò dai suoi compagni con una scusa e lo seguì, finché lui non se ne accorse.
“ Che vuoi? “ le aveva chiesto, in modo alquanto scontroso.
“ Volevo… solo… ringraziarti, ringraziarti per quello che hai fatto! “ gli rispose lei.
“ Davvero?! “ disse lui, con un accenno di sorpresa nella voce, che cercò di nascondere.
“ Si… è stato un gesto carino! “ proseguì l’allenatrice.
“ Ehi! Mi hai frainteso! Io volevo solo… “ il ragazzo si interruppe, non sapendo come continuare la frase.
“ Farmi un favore? “
“ No! Volevo solo dimostrare, ancora una volta, che io sono più in gamba di voi smidollati! “ concluse poi.
Un velo di rossore ricoprì le sue guance, facendolo apparire sotto una luce diversa. Lucy se ne accorse eccome, perciò si limitò a sorridergli.
“ Beh, ci vediamo… allora… “ disse lei, avviandosi verso l’uscita, per raggiungere i suoi amici.
“ Aspetta! “ la fermò il rivale, afferrandola per la spalla.
“ Cosa dovrei aspettare? “ gli domandò la ragazza.
“ Niente… “ le rispose, cingendola con le sue braccia.
“ Niente, questo per te è niente?! Abbracciarmi in questo modo?! “ strepitò poi “ Ora mollami se no io ti… “
Sandro, a quel punto, le mise un dito sulla bocca per farla tacere.

“ Stai tranquilla! “ le disse piano.
“ Come?! “ esclamò Lucy “ Cosa vuoi dire? “
“ Questo… “
Il ragazzo se la strinse ancora di più a sé e la baciò sulla bocca, chiudendo gli occhi. Lucy lo guardò, un po’ perplessa. “ Che sta facendo? “ si chiese “Però è così dolce… non credo che accadrà qualcosa di spiacevole se mi  abbandono a lui, per una volta… “, così chiuse gli occhi e lo abbracciò a sua volta.
Quando smise, si allontanò dalla ragazza, rimanendo lì a fissarla, per un po’. Anche l’allenatrice lo scrutava, sormontata da tanti pensieri che le giravano per la testa. Poi, si rese conto di aver fatto una cosa orribile. Ella scappò via, in preda ad una confusione pazzesca.
Perché l’ho fatto?! Perché?!
 
 
 
IL MIO SPAZIO

Ciao! Eccomi qui col nuovo capitolo che ho appena scritto. Sono appena tornata dal mio giretto con i cavalli, perciò, per rilassarmi, ho pensato di postare il nuovo capitolo.
Allora, chi è sorpreso? Forse lo siete tutti quanti! Credo proprio che stavolta ho davvero esagerato, non so neanche se l’ho scritto in modo decente. Ditemelo pure che il titolo è pessimo e potevo trovarne uno migliore, ma non mi veniva in mente! Per chi non lo sapesse, tutti gli altri hanno già lottato, perciò hanno vinto e sono passati al secondo turno.
Ringrazio come sempre i miei recensori e le persone che leggono e basta.
A presto!
 
 
 
  

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Capitolo 24
*** Confusione ***


“ Confusione “
 

 
 
Un sole mattiniero mandava i suoi tiepidi raggi verso la terra. Si sentiva, in lontananza, lo scroscio di un pacifico ruscello nella foresta. I fiori si svegliavano, aprendo i loro petali colorati e vivaci e mostrandosi pieni di vita. I boschi e i prati cominciavano a essere ripopolati da Pokèmon di tutte le dimensioni e di tutte le forme. Così si presentava la mattina nella lontana cittadina di Biancavilla.
Una donna stava stendendo i panni, canticchiando allegramente, mentre veniva aiutata dal suo Mankey, che era, stranamente, contento e di buon umore.
Dopo aver messo tutto ad asciugare, si diresse in casa e si sedette nel salotto, sulla sua comoda poltrona di velluto. Il campanello comincia a trillare, producendo un’ eco in tutta l’abitazione.
Aprì la porta e vide un uomo sulla sessantina d’anni, con un camice bianco addosso, che gli dava l’aria di un intellettuale, ma che mostrava un sorriso brillante.
“ Oh! Salve Prof. Oak! “ lo aveva salutato, cordialmente, la donna.
“ Buon giorno anche a lei! “ la aveva salutata a sua volta.
“ Per cosa ho l’onore di avere la sua visita? “ gli aveva chiesto poi.
“ Vede… sua figlia mi ha chiamato giusto due minuti fa! “ gli rispose “ Mi ha detto che doveva assolutamente parlare con lei e che era urgente! “
“ Grazie per avermi avvisata professore. Non si doveva scomodare così tanto! “ lo aveva ringraziato la donna.
“ Ma si figuri, per me è un piacere! E ora… se vuole seguirmi… “ e si incamminarono tutti e due per le stradine di quella minuscola città.
 
Il monitor si accese, mostrando il viso affranto di una ragazzina.
“ Lucy! Da quanto tempo che non ci sentiamo, eh? “ disse la giovane madre “ Ora dove siete tu e i tuoi amici? “
“ Siamo a Lavandonia e stiamo partecipando a un Torneo. “ le rispose, senza un minimo di entusiasmo.
“ Cosa ti succede tesoro? “ le domandò, preoccupata.
“ Ho un problema… “ si limitò a dire “ Con… Christopher e Sandro… un problema… d’amore… “
La donna non rispose, poiché stava riflettendo sulle parole della figlia e, nel frattempo, stava trovando qualcosa di adatto da dirle. Fece cenno con la testa e la invitò a proseguire.
“ Vedi, a me piace Christopher, lui è l’unica persona con cui vivrei per sempre… ma… “
“ Ma? “
“ Adesso, credo che Sandro provi qualcosa per me e mi ha pure baciata… “
“ Ho capito. Beh, l’unico consiglio che ti posso dare è di fare la tua scelta. Con chi stai meglio tra i due e con chi ti senti completa? “
“ Ma mamma! Io sono così confusa… “ aveva replicato la ragazza.
“ Lucy, ormai sei cresciuta e so che saprai trovare la decisione da sola! “
” Ok… Ci vediamo mamma. “

“ Ci vediamo, bambina mia! “
Il monitor si spense, lasciando l’allenatrice nell’indecisione più completa. Sperava che, dopo aver parlato con la madre, tutto le sarebbe stato più chiaro, più nitido, invece era ancora al punto di partenza. Chi doveva scegliere fra i due?
Un verso soffocato la distrasse dai suoi pensieri. Era Charmander, che si era appena alzato dal lettino che la padrona le aveva preparato la sera prima. Le si avvicinò con aria interrogativa e, con un balzo, si andò a sedere sulle sue ginocchia.
“ Charmander… non puoi capire… “ gli aveva risposto.
“ Cha? “ le aveva domandato, essendo, ancora all’oscuro di quello che era successo.
“ Con chi devo stare? Con Christopher o con Sandro? “ gli domandò, più a se stessa che a lui.
“ Char! “ le aveva risposto, con decisione.
“ Hai ragione, piccolo mio. Non posso dimenticare tutti i bei momenti passati insieme. Grazie, mi sei stato di grande aiuto! “ lo ringraziò Lucy, alzandosi di scatto, facendo quasi cadere il suo Pokèmon.
Solo allora si accorse che Sandro era in piedi, appena dietro di lei.
“ Ciao. “ l’aveva salutata.
“ Buon giorno… Sandro. “
“ Come mai tutta questa freddezza?! “ le domandò, sorpreso “ Solo ieri eri una dolce bambolina fra le mie braccia! “
“ Io non sono mai stata la tua bambolina! E ora, lasciami stare! “ gli aveva urlato.
Dopo aver ricevuto quello strillo, sul volto del ragazzo si dipinse una espressione furibonda, con un misto di rabbia e gelosia, per non essere stato accettato dall’altra.
Lucy indietreggiò, spaventata dal suo improvviso cambio di umore. Charmander le si parò davanti e si mise a ringhiare contro il rivale, mostrando i denti tipici dei predatori.
“ Sei solo una sciocca! “ l’aveva sgridata lui, procedendo a passo spedito verso l’allenatrice.
Ella indietreggiò ancora, più terrorizzata che mai dallo sguardo dell’altro.
“ Chaaaarr! “ il tipo fuoco gli ringhiò contro ancora una volta e impedì a Sandro di avvicinarsi di un’altro passo.
“ Wartortle! Vieni fuori e occupati di Charmander! “ disse il ragazzo, tirando fuori la sua pokè ball e facendola rimbalzare a qualche metro di distanza.
Dall’oggetto uscì il sue fedele Wartortle che partì all’attacco, senza esitazione.
Il Pokèmon fu costretto a difendersi scostandosi dalla sua padrona e a cominciare una nuova lotta contro il tipo acqua.
“ Lascia stare quei due idioti e vieni con me in viaggio. “ le aveva ordinato prendendola per un polso.
“ Lasciami! O giuro che ti tiro una sberla! “ lo minacciò lei.
“ Non ne saresti capace! “ ridacchiò il rivale.
Proprio in quel momento, si sentì arrivare uno schiaffo in pieno volto, che gli provocò un dolore intenso sulla guancia destra. Si toccò il punto e capì che gli era rimasta l’impronta della mano della ragazza.
Serrò i denti e divenne ancora più furioso di prima.
L’allenatrice indietreggiò per l’ennesima vota e si mise a tremare come una foglia autunnale.
Sandro le fu addosso in un attimo e le prese entrambi i polsi, costringendola a chinarsi e a mettersi in ginocchio, per non ricevere un altro schiaffo in faccia.
“ Adesso mi hai stancato! “ sbraitò il ragazzo.
“ Non la passerai liscia in questo modo! “ lo aveva avvisato Lucy che, dopotutto, continuava a sostenere il suo sguardo, senza battere ciglio.
“ Ora ti faccio vedere io! “
La ragazza chiuse gli occhi, pronta a ricevere qualsiasi punizione che il rivale le avrebbe inflitto. Avrebbe voluto rispondergli, ma non riusciva a emettere alcun suono.
“ Lasciala andare, subito! O te ne daremo così tante che non riuscirai più neanche a parlare! “ lo minacciarono una moltitudine di voci.
“ Cosa?! “
Sandro si cominciò a guardare intorno, ma non vedeva nessuno, poiché il centro Pokèmon era nella semipenombra.
“ Sei sordo?! Ti abbiamo detto di mollarla! “ gli ordinarono, nuovamente, le voci.
“ Siete solo dei codardi! Fatevi vedere se ne avete il coraggio! “
“ Beh, se proprio insisti! “
Tutte la luci della sala si accesero, mostrando sei allenatori, ognuno con le rispettive pokè ball in mano.
Lucy riaprì gli occhi e vide tutti i suoi amici, disposti a cerchio intorno a lei: c’erano Christopher, Dakota, Mika, Serena, Mattia e persino Molly non mancava all’appello.
“ Adesso, te la vedrai con noi! “ gli dissero, sprezzanti.
Argh! Qui la situazione si fa rischiosa! “ pensò il ragazzo “Meglio tagliare la corda il più in fretta possibile!
Finalmente, mollò la presa sulla rivale e si mise in posizione d’attacco.
“ Wartortle vieni qui! “ aveva ordinato al suo Pokèmon, che stava ancora lottando contro Charmander.
“ Usa surf! “
“ Come?! No! Inonderai tutto! “
Sandro non era intenzionato a fermarsi e aveva comandato al tipo acqua di procedere con l’attacco. Si levò una grossa onda che sommerse tutta la sala d’attesa del centro, travolgendo tutti, meno che lui.
Come al suo solito, approfittò della confusione per svignarsela, ma non avrebbe potuto nascondersi a lungo.
 
Dopo essersi asciugati e preparati, i sette allenatori si diressero verso lo stadio nella piazza, per affrontare le lotte del secondo round.
 
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Dopo giorni, mi degno di ritornare in carica con il ventiquattresimo capitolo, che, per me, rappresenta un traguardo!
In questo periodo mi stupisco di quello che scrivo, domandandomi se sono io a essere sulla tastiera del computer o qualcun’ altro.
Ditemelo pure che il capitolo fa schifo, prometto che mi assumerò tutte le colpe! Oddio! Spero che mi sia venuto decentemente!
Ringrazio come sempre chi mi recensisce e chi ha messo la mia storia nelle preferite, ricordate o nelle seguite.
Ci vediamo al prossimo! 

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Capitolo 25
*** Secondo round! ***


“ Secondo round! “
 

 
 
“ Bene Pidgeotto! Usa attacco d’ala e finiscilo! “ ordinò Lucy, come attacco finale.
L’uccello si scagliò, con tutta la potenza che aveva in corpo, contro l’avversario. Quella doveva essere la mossa finale, quella che avrebbe deciso le sorti dell’incontro.
Il tipo volante colpì il Pokèmon, che cadde a terra, svenuto e privo di energie.
“ Parasect non è più in grado di combattere! Questo incontro lo vince Lucy da Biancavilla! “ concluse l’arbitro.
“ Sono fiera di te Pidgeotto! Sei stata grande! “ si complimentò l’allenatrice, entusiasta che gli allenamenti avevano dato i loro frutti.
“ Charrr! “ si complimentò, a sua volta, il tipo fuoco.
“ Pidgeotto! “ disse il Pokèmon, piegando un ala e facendo un inchino alla sua padrona e a Charmander.
“ E così, cari spettatori, si conclude la prima lotta del secondo round di questa edizione del Torneo di Lavandonia! “ annunciò il presentatore “ E ora, che inizi la seconda lotta! Gli sfidanti sono Dakota e Mattia! “
Lucy abbandonò in fretta il campo, per lasciare spazio ai due amici, che, ora, avrebbero dovuto lottare uno contro l’altro.
“ Sei stata bravissima come al solito! “ si congratulò Christopher, dandole un piccolo bacino sulla guancia.
“ Attento! Non farlo o Charmander ti colpirà con il suo graffio! “ lo avvisò la fidanzata, parlando sottovoce, per non farsi scoprire dal tipo fuoco.
Charmander, in quel momento, era occupato ad affilarsi gli artigli su una panchina lì vicino, non troppo distante da loro.
Il ragazzo deglutì, pensando che, se venisse scoperto, avrebbe provato quelle lame sulla propria pelle. La cosa non lo entusiasmava molto, quel Pokèmon stava diventando davvero potente e, quindi, un pericolo per la usa incolumità.
“ Ora tocca a noi due! “ disse Dakota, guardando il suo futuro sfidante, per niente intimorito.
“ Che vinca il migliore! “ gli rispose l’altro, con la stessa grinta.
“ Fatti valere fratellone! “ lo incoraggiò Molly, saltandogli addosso e avvinghiandosi intorno al suo collo.
“ Grazie Molly! Ma adesso mollami! Mi stai soffocando! “ le disse lui.
“ Buona fortuna a tutti e due! “ gli augurarono Mika e Serena.
“ Almeno, potrò essere contenta per qualcuno, visto che ho già perso la lotta. “ disse la prima, con un certo rammarico.
“ Non buttarti giù sorellona! Sei stata brava comunque! “ le disse l’altra, regalandole uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti.
“ Grazie a tutti! “ li ringraziarono i due, raggiungendo il campo.
“ Gli sfidanti sono ognuno di fronte all’altro! Si preannuncia un duello entusiasmante! “ commentò il presentatore.
“ Siete pronti? “ gli chiese l’arbitro.
I due ragazzi annuirono con decisione, avevano già le loro pokè ball in mano.
“ Ok! Iniziate! “
“ Ekans! Vieni fuori! “ disse Dakota, lanciando la sfera in mezzo in campo e facendo uscire il suo Pokèmon, simile a una serpe, che agitava il suo sonaglio in segno di sfida.
“ Raticate! Scendi in campo! “ disse, a sua volta, Mattia, lanciando l’oggetto a qualche metro da lui.
Vi uscì un Pokèmon simile a un grosso ratto, bipede, con il pelo marroncino e ribelle. Aveva due grossi dentoni tipici dei roditori, gli occhi socchiusi in due fessure e neri, con dei baffi lunghi e spessi.
“ Raticate, il Pokèmon topo, forma evoluta di Rattata. Usa i baffi per mantenersi in equilibrio. Sembra diventare più lento se gli vengono tagliati. “ spiegò il pokèdex di Lucy.
“ Nessuno dei due ha il vantaggio del tipo, quindi. “ rifletté la ragazza.
“ La lotta sarà, sicuramente, interessante! “ commentò, eccitata, Serena.
“ Quanto entusiasmo! “ esclamò Christopher.
I ragazzi, però, non si erano accorti che qualcuno stava osservando sia loro che i due sfidanti in campo. Da un angolo, piuttosto ombroso, un ragazzo sui dieci anni li stava osservando attentamente. Sandro aveva deciso di prendere ogni precauzione possibile, non gliela avrebbero fatta in barba un’altra volta quei sei fannulloni, non un’altra volta.
“ Mhm… per fortuna non possono vedermi da qui… “ aveva detto fra sé e sé “ Dakota dovrà perdere per forza! “ commentò poi.
“ La prima mossa spetta a Dakota! “ annunciò l’arbitro.
“ Partiamo con velenospina! “
“ Usa doppioteam! “
Il tipo veleno sparò dalla sua bocca delle minuscole spine viola, che avrebbero dovuto colpire l’avversario. Egli, prima che venisse colpito, si sdoppiò in venti Raticate, perfettamente uguali, permettendo così, all’originale, di confondersi fra le false copie.
Ekans ne colpì cinque con la sua ultima mossa, ma nessuno era quello vero.
“ Stringetevi intorno a lui! “
“ Cerca di individuare quello originale! “
La serpe, con i suoi gialli e attenti, si mise a scrutare gli avversari che aveva intorno a sé. Ma, evidentemente, non riusciva a capire chi di loro fosse il suo obiettivo.
“ Usa fulmine! “
” Stai attento! “

 Tutti i ratti si prepararono a utilizzare l’attacco elettro sul tipo veleno. Nessuno sembrava avere qualcosa di diverso dagli altri.
“ Ora! Lancialo su Ekans! “
” Schivalo saltando in aria! “

“ Saltate anche voi! “
Il Pokèmon, con un  forte colpo di coda, si sollevò e rimase sospeso a qualche metro da terra.

I suoi avversari interruppero l’attacco e saltarono, a loro volta.
Quando si furono tutti alzati, un fulmine partì e andò a colpire la serpe. Ora Dakota aveva individuato l’originale. Mattia non era stato molto astuto.
“ Non ti sbilanciare Ekans! Usa acidobomba! “
“ Oh no! Tenta di schivarlo! “
Il tipo normale venne colpito dalla grossa bomba di acido viola che gli era stata scagliata contro. Nello stesso istante, tutte le sue false copie scomparvero. Sbatté sul terreno arido, sollevando un grosso polverone.
“ Veloce Ekans! Usa rocciotomba e intrappolalo dentro! “
“ Rialzati e corri più veloce che puoi! “
Il Pokèmon si rialzò più velocemente che poté, prima di essere colpito da un grosso macigno che cadde dall’alto. Cominciò a correre a zig zag, usando le quattro zampe di cui disponeva. Dopo un po’, una pietra gli passò di fianco, facendolo inciampare e sbattere, violentemente, il muso.

“ Perfetto! Scagliati su di lui dall’alto e usa avvolgibotta! “
” Evitalo!!! “
Raticate, stavolta, non si rialzò in tempo, così il tipo veleno gli arrivò addosso e arrotolò la sua lunga coda attorno al suo corpo, stritolandolo, fino a farlo quasi soffocare.

“ Resisti! Cerca di usare iperzanna! “
“ Stringilo ancora di più! “
La serpe tentò di aumentare la presa sul ratto, ma non ci riuscì, perché venne morsa dalle zanne dell’avversario. Emise un verso stridulo e lo lasciò andare, a causa del dolore.
“ Ora sono alla pari! “ disse Mika.
“ Io non direi. “ le rispose Christopher.
“ Hai ragione. Raticate è allo stremo delle forze. “ disse, stavolta Serena.
“ Quindi il mio fratellino potrebbe perdere?! “ strillò Molly.
“ Haunter, vieni fuori! “ disse Lucy, lanciando la sua pokè ball, in aria, interrompendo la loro conversazione.
“ Cosa vuoi fare con Haunter? “ le chiesero subito.
“ Oooohh! Lo vedrete! Oh! Se lo vedrete! “ ghignò lei, con un sorriso sadico in volto.
Poi si avvicinò, lentamente, al tipo spettro e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio.
“ Hau! Haunter! “ annuì, ridacchiando con una espressione divertita mentre sfregava entrambe le mani.
“ Cha, cha! “ lo mise in guardia Charmander che, evidentamente, conosceva già tutto.
“ Hauuuunterr! “ lo tranquillizzò il tipo spettro, facendogli un breve  cenno. In seguito, sparì, dissolvendosi nell’aria, tanto che sembrava che si fosse fuso con essa.
 “ Veloce, Raticate! Morso alla massima potenza! “
” Schivalo e finiscilo con acidobomba! “

Il ratto era troppo stanco per riuscire a contrattaccare in così poco tempo, così venne colpito, ancora, dalla bomba acida. Rotolò per terra, venendo sporcato da quel liquido viola, alzando una piccola nuvola di polvere. Quando scomparve, mostrò, chiaramente, che il tipo normale non poteva più lottare.
“ Raticate non è più in grado di lottare! Vince Dakota! “ annunciò l’arbitro.
“ Ebbene signori e signore, questa lotta si è conclusa con la vittoria di Dakota da Smeraldopoli.
“ No! Non doveva vincere lui! “ si lamentò Sandro a bassa voce, per non farsi scoprire dagli altri. Ma non si era accorto che, a sua volta, qualcun altro lo stava spiando.
“ Evviva! Bravo Ekans! Sei stato grande! “ si congratulò il ragazzo, sollevando il suo Pokèmon da terra.
“ Eeee… kans! “ il tipo veleno spalancò la bocca dentata e si attaccò alla spalla del suo allenatore.
“ Aaahiaa! Ok! Ho capito che sei felice! Ma adesso potresti staccarti?! “ gli ordinò lui, tentando di aprirgli le mascelle.
“ E’ stata proprio una bella lotta! “ commentò Mattia, avvicinandosi a lui, con in braccio il suo Raticate “ Mi sono divertito molto! “
” Anche per me è stata la stessa cosa! “ gli rispose, stringendogli, amichevolmente, la mano.

I due ragazzi tornarono dai loro amici e accolsero i loro calorosi complimenti. Alla loro, seguirono altre lotte, finché non arrivarono all’ultima.
“ Cari telespettatori! Eccoci giunti all’ultima lotta di questo strepitoso secondo round! “ cominciò il presentatore “ Gli ultimi sfidanti sono Serena e Christopher! “
“ Ok! Tocca a noi! “ disse il ragazzo, pieno di trepidazione.
“ Ti batterò! Stanne certo! “ lo avvertì la sua avversaria.
“ Lo stesso vale per me! “ gli rispose lui.
I due si diressero agli estremi del campo lotta, decisi, anche loro, a passare al round successivo.
“ Siete pronti? Cominciate! “ disse l’arbitro.
“ Va bene Bulbasaur! Vieni fuori! “ disse Christopher, lanciando la sua sfera in campo, lasciando uscire il suo tipo erba.
“ Tocca a te Pichu! Fatti valere! “ disse,stavolta, Serena.
Dalla sua pokè ball vi uscì un Pokèmon piccolo e giallo. Aveva le orecchie grandi e contornate di nero, sproporzionate rispetto al corpo, una faccia paffuta, con due pomelli rossi sulle guance e due occhi dolci e teneri. Alla base del collo aveva una specie di collare nero e una codina dello stesso colore.
“ Pichu, il Pokèmon topino. Nonostante sia minuto, può abbattere una persona adulta. Ma, se lo fa, sorprende anche se stesso. “ spiegò il pokedex di Christopher.
“ La prima mossa spetta a Serena! “ annunciò l’arbitro.
“ Pichu usa raggioscossa! “
“ Schivalo e usa riduttore! “
Il tipo elettro si caricò al massimo per lanciare il suo attacco, che poi sprigionò sotto forma di un raggio d’elettricità. Purtroppo, Bulbasaur non riuscì a schivarlo, ma proseguì con la mossa che gli era stata ordinata. Così, colpì il suo avversario, ma subì, comunque, dei danni.
“ Usa dolcebacio! “
“ Bloccalo con frustata! “
” Attaccati alle sue liane e usa dolcebacio! “

Il Pokèmon si avvicinò il più possibile all’avversario per stampargli un bacio sul muso, ma il tipo erba usò le sue liane per tenerlo lontano. La cosa, però, non funzionò e venne confuso dalla mossa.
“ Oh no! Cerca di usare parassiseme! “
” Evitali! “

A causa della confusione, i semi lanciati da Bulbasaur non centrarono Pichu, che continuava a saltellare beato in mezzo al campo lotta.
“ Ora usa invertivolt! “
“ Schivalo! Presto! “
Il tipo elettro formò nella sua zampa una palla di energia elettrica, che indirizzò sull’avversario, che non riuscì a schivare. Il tipo erba strisciò, per un breve tratto, sul terreno, sollevando una nuvola di polvere.
“ Tenta di rialzati! So che ce la puoi fare! “ lo incoraggiò il suo allenatore.
Il Pokèmon si rialzò a fatica e molto lentamente. Nello stesso momento, una luce bianca e accecante ricoprì il suo corpo, lasciando i presenti a bocca aperta.
“ Cosa diavolo succede?! “ si domandò Molly.
“ Si sta evolvendo! “ le rispose Mika.
Quando il bagliore scomparve, al posto del tipo erba, c’era un Pokèmon molto più alto del precedente. Sulla schiena aveva un bulbo grosso e rosa, con delle foglie seghettate che gli spuntavano da sotto. La pelle era ancora di color turchese, con qualche macchia blu scuro, i suoi occhi erano di un rosso più appariscente.
“ Wow! Vediamo di che Pokèmon si tratta! “ disse, curioso, Christopher, estraendo il suo pokèdex.
“ Ivysaur, il Pokèmon seme, forma evoluta di Bulbasaur. Quando gli cresce il bulbo sulla schiena, sembra non riuscire più a stare in posizione eretta. “ spiegò l’apparecchio.
“ Sei stato bravissimo! Ti sei evoluto in Ivysaur! “ si complimentò il ragazzo.
“ Iiiivy! “ annuì lui.
“ Non farti scoraggiare Pichu! Usa raggioscossa! “
“ Piiiichu! “ gli rispose, senza timore.
L’avversario cominciò a caricarsi di energia, per poi sprigionarla in un altro potente raggio.
“ Usa foglielama per contrattaccare! “
I due indirizzarono le loro mosse a mezz’aria, che si scontrarono, annullandosi l’un l’altra e producendo una nuvola biancastra.

“ Ivysaur saltaci dentro! “
“ Stai attento a non farti colpire! “
Il tipo erba saltò dentro la nube, attendendo gli ordini del suo padrone, intanto, Pichu cercava di prevedere le sue mosse.
“ Ora! Usa frustata! “
” Tenta di schivarlo! “

Il tipo elettro non riuscì a schivare la mossa e venne intrappolato dalla liane dell’avversario.
“ Presto! Usa raggioscossa! “
Il Pokèmon sprigionò, ancora, quell’energia, che andò a colpire il tipo erba, danneggiandolo.
“ Veloce! Lancialo in aria e usa riduttore! “
Ivysaur lanciò in aria il topino giallo, raggiungendolo e colpendolo con l’ultimo attacco ordinatagli.
Pichu precipitò a terra, esausto dopo lo stremante combattimento.
“ Pichu non è più in grado di lottare! Vince Ivysaur! “ disse l’arbitro.
“ E il secondo round si conclude con la vittoria di Christopher da Biancavilla! “ annunciò il conduttore.
Il pubblico era in trepidazione per l’ultimo duello che si era appena concluso ed era ansioso di assistere a quelli del terzo round.
“ Sei stato grande Ivysaur! Non potevi fare di meglio! “ disse il suo allenatore, abbracciandolo calorosamente.
“ Ivysaurrr! “ gli rispose il Pokèmon.
“ La migliore lotta della mia vita! “ disse Serena avvicinandosi “ Spero che ci affronteremo ancora! “ si augurò la ragazza.
“ Lo spero anch’io! “ le rispose sorridendole.
I due fecero ritorno dai loro amici, che li tempestarono di complimenti.
“ A proposito! Lucy non ci ha ancora spiegato il perché ha fatto uscire Haunter dalla sfera! “ disse Mattia.
In quel momento, tutti gli occhi erano puntati su di lei, in attesa di sapere il motivo di quel gesto.
“ Ecco! Sta arrivando il bello! “ gli rispose la ragazza, indicando il tipo spettro che si avvicinava. Stretto fra le sue mani, aveva un ragazzino di dieci anni, che si dimenava e urlava come un matto.
“ Hai fatto un bel lavoro Haunter! “ si congratulò la padrona.
“ Hauuunter! “ gli rispose lui.
“ Char! Char! “ si complimentò il tipo fuoco, dando il cinque all’altro.
“ Hau! Hau! Haunterr! “ gli rispose felice l’altro.
“ Adesso mollami! “ gli ordinò il ragazzino.
“ Haunterrr! “ gli rispose lui, lasciandolo cadere sul terreno.
“ Sandro?! “ esclamarono tutti i presenti.
“ Che sia maledetto il tuo Pokèmon! “ gridò Sandro a Lucy.
“ Invece è un bravo compagno di viaggio, come tutti i miei Pokèmon, del resto! “ controbatté lei, fiera e poco modesta.
“ Avevamo un conto in sospeso, vero? “ disse la ragazza, facendo l’occhiolino ai suoi amici, che ricambiarono prontamente.
“ Noooo! “ urlò lui, mentre tutti gli si lanciavano addosso.
 
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti! Con vostra grande sorpresa, sono riuscita ad aggiornare prima! Ed eccomi qui con il venticinquesimo!
Direi che questo sia il capitolo più lungo che abbia mai scritto, il problema è che ci volevo far stare molte cose, perciò mi è venuto lungo.
Il Torneo prosegue con le lotte, nel secondo round sono passati tutti, tranne Mattia e Serena. A questo punto, gli ultimi rimasti sono Lucy, Christopher, Dakota e Molly. Secondo voi, chi vincerà dei quattro? Beh, mancano ancora due round, poi sapremo chi sarà il vincitore.
Grazie al nostro Haunter, Sandro è stato scovato, suppongo che tutti abbiate capito cosa gli aveva detto Lucy, vero?! E ora le prenderà di santa ragione!!!
Questo capitolo è dedicato a Cristlhika.
Ci vediamo!
  

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Capitolo 26
*** Terzo round ***


“ Terzo round “
 

 
 
“ No! Vi prego! “ li supplicò Sandro, cercando di proteggersi parando le braccia davanti a sé.
“ Dovevi pensarci prima! “ gli urlò contro, una Lucy, più infuriata che mai, ma anche entusiasta di averlo intimorito così tanto.
“ Adesso… ti meriti una bella lezione! “ disse Christopher, arrabbiato persino più della fidanzata.
“ Si, ma che punizione gli infliggiamo? “ domandò Mika.
Tutti i presenti si misero a rimuginare su una possibile pena per il ragazzo in questione, perciò cominciarono a proporre le loro idee. Ma nessuna sembrava andare bene, o perché era troppo esagerata, o perché non era poi così dura.
Ma, alla fine, si accordarono su una decisione.
“ Ehi! Dakota! Non avevi detto che gliele avresti date un giorno? “ gli chiese l’amica.
“ Certo Lucy! Io mantengo sempre la parola data! “ gli rispose lui.
“ Cosa hai in mente? “ le chiese Serena.
“ Quindi… “ proseguì lei “ Quel momento è arrivato!!! “
“ Wow! Davvero posso?! “ chiese il ragazzo, cercando l’approvazione di tutti i suoi amici.
Loro annuirono, con un sorriso permissivo. Ormai era deciso: Sandro era bello che sistemato.
 
 
Quel pomeriggio, era stato un vero trionfo per Dakota, uno dei classici momenti storici da segnare in tutti i diari, in tutte le biblioteche del mondo e in tutti i centri di ricerca. Finalmente, dopo aver solo subito, era riuscito a contrattaccare e a vincere sul suo odiato rivale di lotte corpo a corpo. Così, gliela aveva fatta pagare non solo per l’azione che aveva compiuto, ma anche per tutte le volte che aveva osato chiamarlo sfigato.
Il giorno dopo, cominciarono le sfide del terzo round, il penultimo del Torneo di Lavandonia. Poi, si sarebbe decretato il vincitore assoluto.
“ Vi do ancora il mio benvenuto signori e signore! “ disse il solito presentatore, che era diventato quasi un simbolo “ Dopo il secondo round molti allenatori sono stati battuti e sono rimasti solo in quattro! Ora, il tabellone deciderà le ultime coppie che si sfideranno! “ concluse poi, guardando lo schermo gigante.
Dopo qualche secondo, gli sfidanti erano stati decisi: Lucy avrebbe lottato contro Christopher e Dakota avrebbe lottato contro Molly. Quest’ultimi sarebbero stati i primi a cominciare.
“ Oooohhh! Matty! Fammi gli auguri! “ disse, con una vocina infantile, la sorella, abbracciando forte il fratello.
“ Si…buona…fortuna! “ riuscì a dire Mattia, con una voce soffocata.
“ Vincerò io! “ disse, sicuro, il suo avversario, per niente modesto.
“ Bene! I primi a lottare saranno Molly e Dakota! Prego, posizionatevi all’interno del campo! “ disse loro il conduttore.
“ Buona fortuna Dakota! “ gli urlò l’amica “ Non fare vincere lei! O te le suonerò io appena ritorni! “ concluse, in modo sarcastico.
“ Contaci! “ le rispose.
“ Non metterlo sotto pressione. “ le disse il fidanzato, stringendola con una mano.
“ Ma no! Stavo scherzando! “ gli rispose lei, soffocando una risatina e abbandonandosi alle sue braccia.
Molly guardava i due da lontano, con una certa invidia. Doveva esserci lei al suo posto. Di lì a poco, Charmander si accorse di tutto e, alquanto infastidito, partì subito all’attacco, usando, come faceva abitualmente, graffio.
“ Chaaa! “ urlò il tipo fuoco.
“ Attenta! “ disse Christopher, scostandosi e buttandosi di lato.
Questa volta, il Pokèmon non era riuscito a centrare bene il bersaglio e sbatté col muso contro la barriera che separava il campo dagli spalti.
“ Ah! Te l’ho fatta! “ lo schernì il ragazzo, cantando vittoria, forse troppo presto.
“ CHAAAARRR! “ urlò lui, e questa volta lo attaccò usando rogodenti sulla sua spalla, seguito da un potentissimo braciere.
“ Charmandeeeeerrrr!!! “ lo sgridò la padrona, ma venne prontamente ignorata dal suo piccolo amico.
“ Siete pronti? “ chiese l’arbitro.
I due annuirono con un breve cenno del capo e aspettarono il fischio che avrebbe dato inizio al duello.
“ Allora, cominciate! “
“ Ok! Psyduck vieni fuori! “ disse Dakota lanciano la sfera pokè in mezzo al campo e facendo uscire il papero giallo.
“ Ora tocca a noi! Koffing metticela tutta! “ disse Molly, lanciando la sua pokè ball e facendo uscire il suo compagno.
“ La prima mossa spetta a Molly! “ annunciò l’arbitro.
“Koffing usa vortexpalla! “
“ Psyduck usa confusione per bloccarlo! “
L’avversario cominciò a volteggiare su stesso fino a sembrare una trottola impazzita e si diresse verso il tipo acqua, ma venne subito bloccato dalla mossa psichica.
“ Non dargli tregua! Usa pulifumo! “
“ Evitalo e usa idrovampata! “
Il tipo veleno emise dalla sua bocca un forte getto di fumo bianco che indirizzò sul papero, che lo schivò abilmente, contrattaccando e colpendolo.
“ Perfetto! Ora usa sfuriate! “
Il Pokèmon fece un piccolo balzo e andò a colpire, con dei graffi multipli, il suo sfidante.
“ Sbrigati! Usa vortexpalla! “
Koffing, dopo aver subito l’ultimo attacco, ricominciò a girare vorticosamente e colpì il tipo acqua in modo ripetuto e costante.
“ Psyduck usa idrovampata! “
“ Continua a usare vortexpalla e usa fango! “
Il tipo veleno continuò a volteggiare e, intanto, scagliava dei getti di fango violaceo dalla bocca. L’avversario fu costretto a interrompere la mossa e a evitare quegli nuovi attacchi.
“ Psyduck usa confusione! “
“ Non smettere di girare! Mi raccomando! “
Il papero, nuovamente, a usare la sua forza telecinetica, ma non servì un granché, visto che non rallentò la corsa di Koffing. Così continuò a girare inseguire il papero.
“ Presto, usa idropulsar! “
Il tipo acqua preparò un grosso cerchio d’acqua che racchiuse il suo avversario, impedendogli di avanzare. Quando si dissolse, il Pokèmon smise di vorticare e scoprirono che era rimasto confuso dopo quell’attacco.
“ Koffing usa pulifumo! “
Invece della mossa ordinatagli da Molly, il tipo veleno lanciò, dalla sua bocca, ancora quel fango violaceo.
“ Ma cosa fai?! Ti ho detto di usare pulifumo! “
“ E’ il nostro momento! Usa sfuriate e poi confusione! “
Il papero continuò a colpirlo incessantemente e, finalmente, il suo avversario si riprese, ma aveva subito molti danni.
Così, la sua padrona decise di porre fine alla lotta, non pensando a una strategia migliore.
“ Veloce! Usa autodistruzione! “
“ Come?! “
Il Pokèmon si cominciò a gonfiare più che poté ingrandendosi il triplo di prima, per poi rilasciare una potente esplosione che coinvolse pure Psyduck. Si sentì un grosso botto e poi si generò un denso fumo nerastro, che non  lasciava capire l’esito dell’incontro. Quando si dissolse, i due avversari erano, entrambi, sfiniti e senza energie per continuare.
“ Signori e signore, contro ogni aspettativa, questo incontro è finito con un pareggio! “ annunciò il presentatore “ Quindi, per decidere il vincitore passo la parola alla nostra giuria! “ concluse, affidando nelle mani dei giudici l’incarico. Dopo diversi minuti, erano pronti ad annunciare il risultato. Passarono il foglio al conduttore che, dopo avergli dato una rapida occhiata era pronto a comunicare il risultato.
“ Bene! Secondo la nostra giuria, lo sfidante più meritevole della vittoria è Molly! Quindi è lei la vincitrice dell’incontro e passa, direttamente, in finale! “
“ Evviva! Bravo Koffing! Sapevo che avremmo vinto! “ disse lei, congratulandosi con il suo compagno fidato.
“ Kof! Koffing! “ le rispose, felice ed emozionata come lei.
“ Beh, ha vinto chi era più forte. Ma sei stato in gamba comunque Psyduck! “ disse Dakota, tentando di consolare il suo Pokèmon.
“ Psyyy… “ gli rispose il papero.
I due ritornarono dai loro amici ricevendo i loro soliti complimenti. C’era, ovviamente chi non era entusiasta della sua vittoria, come la nostra Lucy, ma le cose non vanno sempre come si vuole.
Dopo una breve pausa, si proseguì con l’ultima lotta del terzo round.
“ Eccoci ritornati dopo la pausa! Ora si disputerà l’ultima lotta di questo round e poi si saprà quali saranno i due allenatori che arriveranno in finale! I prossimi avversari sono Christopher e Lucy! “
“ Mi raccomando, non andarci piano con me! “ lo avvertì la fidanzata.
“ Certo! Come vuoi tu! “ la rassicurò lui, facendole l’occhiolino.
Lei gli sorrise e tentò di baciarlo sulla guancia, ma venne fermata dal ragazzo.
“ Per oggi ne ho avuto abbastanza con Charmander, perciò rinuncio a questo bacio. “ le disse, scrutando il tipo fuoco, appena dietro di lei.
“ Va bene! Ora andiamo. “ gli disse la ragazza, un po’ rammaricata.
I due si posizionarono agli estremi del campo, con le loro pokè ball in mano, pronte per essere lanciate.
“ Siete pronti? Iniziate! “ diede il via l’arbitro.
“ Vai Gloom! Tocca a te! “ e Lucy lanciò l’oggetto sferico in aria, facendo uscire il Pokèmon malerba.
“ Bene! Clefable vieni fuori! “ e anche Christopher fece uscire il suo.
“ La prima mossa spetta a Lucy! “
“ Gloom usa fangobomba! “
“ Clefable usa breccia per fermare l’attacco! “
Il tipo erba emise dalla sua bocca, una enorme palla di fango violaceo e denso, che diresse contro l’avversario. Ma venne subito bloccata perché il tipo normale la neutralizzò con un forte colpo della zampa.
“ Non arrenderti usa foglielama! “
“ Usa ancora breccia con entrambi le zampe! “
Questa volta fece sparire tutte le foglioline, una dopo l’altra, colpendole.
“ Bravo! Ora usa Psicoshock! “
“ Presto! Evitalo! “
Il Pokèmon formò delle palle multiple di energia psichica e le indirizzò sul suo avversario. Gloom ne evitò la maggior parte, ma venne colpito da alcune e restò danneggiato.
“ Non scoraggiarti Gloom! Avvicinati e usa megassorbimeto! “
Il tipo erba si avvicinò il più possibile e si attaccò all’avversario, iniziando a succhiarne l’energia vitale.
“ Staccalo subito usando forza! “
“ Nooo! “
Clefable, usando una mano, scaraventò il Pokèmon con la sua forza e lo fece rotolare per terra.
Lucy rimase spiazzata da quella mossa, ma sapeva già come contrattaccare. Si scambiò uno sguardo di intesa con il suo piccolo compagno e si preparò a ordinare l’attacco.
“ Usa energipalla! “
“ Preparati a bloccarla! “
“ Come mai Lucy non dice al suo Pokèmon di fermare l’attacco? “ si chiese Serena.
“ Avrà pensato a qualcosa… “ suppose Dakota.
“ Stiamo a vedere cosa ha escogitato! “ disse Mattia.
Il tipo erba formò una sfera di energia verde e la indirizzò sul terreno a qualche centimetro dal suo avversario. Così facendo, sollevò un grosso polverone.
“ Cerca di tenerlo d’occhio Clefable! “
Dopo che il polverone si sollevò, mostrò un Gloom intento a preparare una enorme energipalla, molto più grande della precedente e, sicuramente, anche più potente.
“ Ora! Scagliala! “
“ Tenta di fermarla! “
Il Pokèmon malerba lanciò la sfera a una velocità impressionante che andò a finire contro il suo avversario. Il tipo normale parò entrambi le zampe davanti a sé e la bloccò, trattenendola. Dopo pochi secondi mollò la presa e si fece colpire da quel potente attacco.
A contatto con il suo corpo la palla esplose, facendo scivolare anche Gloom per la potenza che sprigionò, illuminando tutto lo stadio e abbagliando gli spettatori.
Quando il bagliore finì, si vide, chiaramente, che Clefable non aveva resistito e, perciò, era esausto.
“ Signori e signore! Con un finale a dir poco sorprendente, Lucy ha vinto la lotta, aggiudicandosi un posto nella finale! “ annunciò il presentatore “ Ci vedremo domani per assistere all’ultima lotta! “ concluse, congedandosi dal suo ruolo.
 
 
 
IL MIO SPAZIO
Salve! Un po’ meno puntuale dell’altra volta, ma, eccomi qui con il 26!  Il Torneo di Lavandonia sta per finire, ma manca ancora l’ultima lotta, quella decisiva.
Sono sicurissima al 101 % che tutti tiferete per la nostra Lucy, vero?! Però non voglio essere prevedibile, quindi voglio lasciarvi con il fiato sospeso.
Questo capitolo è dedicato a Lenkiyomasa.
A presto e ci vediamo al prossimo come sempre! 

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Capitolo 27
*** Ultimo round ***


“ Ultimo round “
 

 

 
 
“ Benvenuti signori e signore per l’ultimo e attesissimo incontro del Torneo di Lavandonia! “ disse il conduttore, brandendo, come al solito, il suo microfono “ Dopo giorni di sfide continue, siamo giunti al quarto round! La lotta vedrà Lucy contro Molly! “ terminò, dopo aver presentato le due finaliste. Dagli spalti si udirono le grida concitate degli spettatori, impazienti di vedere chi avrebbe vinto l’edizione di quell’anno.
“ Buona fortuna Lucy! “ la incitò Christopher, dandole un piccolo bacio sulla guancia.
“ Grazie Christopher! “ la ringraziò lei.
Da subito, notò il suo piccolo Charmander che li squadrava con aria infastidita, quindi, si affrettò a fermare la sua possibile reazione di gelosia.
“ Charmander, non fare il guastafeste proprio adesso! “ gli disse, rivolgendogli un’occhiataccia di rimprovero.
Il tipo fuoco sbuffò inviperito, andando poi ad aggrapparsi alla spalla della sua allenatrice.
“ Metticela tutta! “ la incoraggiò, stavolta, Serena, decisa più che mai a tifare per lei.
“ Avrai anche il mio sostegno! “ la informò Mika.
“ E anche il mio! Tiferò più di tutti voi messi assieme! “ si affrettò a dire Dakota, in modo alquanto presuntuoso, ma i suoi amici lasciarono correre.
“ E per me? Nessuno tifa per me?! “ strepitò Molly, infastidita di non aver ricevuto le stesse attenzioni.
“ Io farò il tifo per te. “ la consolò il fratello.
“ Grazie Matty! “ lo ringraziò la sorella.
“ Le due concorrenti si stanno posizionando sul campo lotta! “ disse il presentatore, vedendo le due che si sistemavano ognuna di fronte all’altra. Avevano le loro sfere pokè in mano, determinate come non lo erano mai state.
“ Siete pronte? “ chiese l’arbitro.
“ Pronte! “ gli risposero, in coro.
“ Che la lotta abbia inizio! “
“ Pidgeottto, scelgo te! “ disse Lucy, lanciando la sua pokè ball per aria. Dopo un breve bagliore, uscì il suo Pokèmon.
“ Beedrill, è il tuo turno! “ disse, a sua volta, Molly.
Entrambi gli sfidanti sapevano volare e, quindi, si preannunciava una battaglia aerea.
“ La prima mossa spetta a Molly! “ annunciò l’arbitro.
“ Ok! Beedrill parti con missispillo! “
“ Usa raffica e cerca di deviarlo! “
Il coleottero  sparò, direttamente dalla bocca, una raffica di punte luminescenti, che lasciavano una scia luccicante nell’aria. L’uccello, invece, cominciò a sbattere le ali fino a formare un'enorme raffica di vento che deviò l’ultimo attacco che gli era stato mandato contro.
“ Bravo! Ora vai con aeroassalto! “
“ Bloccalo con doppio ago! “
Il tipo volante si scagliò, ad una velocità pazzesca, contro l’avversario, che si preparava a parare il colpo con gli aghi posti sulle zampe anteriori. Beedrill si era difeso bene, ma Lucy era, sicuramente, più furbadi Molly nel sorprendere i propri sfidanti.
“ Usa beccata! “
Pidgeotto allungò il suo becco per colpire il tipo coleottero. La mossa andò a segno e risultò molto efficace.
“ Beedrill usa millebave! “
“ Tenta di schivarlo! “
L’uccello fu colto alla sprovvista perché era ancora impegnato a beccare il nemico, così fu stretto dalla bava appiccicosa dell’avversario e cadde a terra.
“ Continua così! Usa missispillo senza fermarti! “
Il Pokèmon sferrò, ancora una volta, la sua raffica di punte luminescenti, senza che il tipo volante si potesse difendere a dovere. Se Lucy non avrebbe escogitato qualcosa al più presto, le sorti dell’incontro erano già segnate e questo significava la vittoria della rivale.
“ Usa beccata e cerca di liberarti! “
Pidgeotto usò il suo becco per tranciare la bava e, così, fu di nuovo libero di attaccare.
“ Veloce! Usa forbice X! “
“ Schivalo e poi attaccalo alle spalle con aeroassalto! “
Beedrill unì i suoi due pungiglioni per formare una grossa X davanti a sé e, poi, si lanciò contro l’avversario. L’uccello schivò la mossa, perché era di velocità superiore alla sua e lo attaccò alle spalle, facendolo precipitare al suolo.
“ No! Così non va per niente bene! Usa millebave! “
“ Schivalo e afferra il filo col becco! “
“ Cosa?! “ esclamò Molly.
“ COSA?! “ esclamarono tutti i presenti.
“ Che ha in mente Lucy?! “ chiese, sbalordito, Mattia.
“ Una delle sue genialate per vincere un incontro! “ gli rispose Christopher, sentendosi fiero della sua fidanzata.
“ Ci sarei arrivato anch’io! “ si intromise Dakota.
“ Si! Proprio! “ lo schernì Serena.
“ Ma allora ne vuoi un po’ anche tu! “ esclamò il ragazzo, che si era già messo in posizione di combattimento.
“ Ti ho osservato! Non sei un granché. “ disse lei.
“ Vuoi vedere?! “ gli rispose lui.
“ Dai! Calmatevi e seguite l’incontro! “ li separò Mika, evitando un altro putiferio.
Il tipo volante evitò l’attacco e afferrò, con il becco, la bava appiccicosa, sbalordendo tutti gli spettatori.
“ Bene! Ora, avvicinati e giraci attorno per bloccarlo! “
“ Evitalo! “
Beedrill non riuscì a volare e ad evitare il filo, che si ritrovò intrappolato dal suo stesso attacco.
“ Mi dispiace Lucy! Ma Beedrill sa cosa deve fare in questi casi! “
“ Come? “
” Usa doppio ago e taglia la bava! “

Con due colpi dei suoi spuntoni, il coleottero era di nuovo libero e pronto per proseguire con la lotta.
“ Ora, vai con forbice X! “
“ Schivalo! “
“ Appena si scosta usa missispillo! “
Il Pokèmon unì, nuovamente, i suoi aghi per formare una croce e si diresse a tutta velocità verso l’avversario. L’uccello schivò l’attacco, ma, così facendo, fu colpito dalla raffica di punte luminescenti, che aveva destabilizzato il suo volo.
“ Bene! Ora avvicinati e usa doppio ago! “
Il tipo volante, ancora scosso dall’ultimo attacco inflittogli, venne colpito dagli spuntoni dell’avversario varie volte, senza che potesse reagire.
“ Con questa mossa mi gioco il tutto per tutto! Usa aeroassalto e beccata in un'unica volta! “
“ Usa millebave e cerca di bloccare il suo attacco! “
Il coleottero tentò di usare la mossa, impedendogli di colpirlo, ma la bava fu fatta in mille pezzi dal becco di Pidgeotto. Beedrill era rimasto senza difese e tentò, inutilmente, di proteggersi, protendendo le sue zampe anteriori davanti a sé. Ma non bastò, perché l’uccello lo colpì in pieno e lo spinse, violentamente, contro il terreno, creando un grosso buco con il corpo del coleottero. Dopo questo attacco, il suo avversario era completamente esausto e, quindi, non era più possibile continuare l’incontro.
“ Beedrill non è più in grado di combattere! Vince Pidgeotto! “ disse l’arbitro, decretando il risultato.
“E questa edizione del torneo di Lavandonia la vince Lucy da Biancavilla! “ disse il presentatore.
“ Si! Sei stato grande Pidgeotto! “ si congratulò l’allenatrice, abbracciando forte il suo compagno.
“ Piiiiidge! “le rispose lui, felice ed emozionato.
“ Charr! “ si complimentò Charmander, dandogli una pacca sull’ala.
“ Piii! “ il tipo volante ricambiò il gesto.
“ E ora, invitiamo la vincitrice a salire sul palco per consegnargli l’ambito premio! “ disse il conduttore.
La ragazza salì sulla piattaforma che era stata allestita per l’occasione e volse il suo sguardo prima ai suoi amici e poi all’immenso pubblico che la acclamava dagli spalti, gridando il suo nome o incitandola con “ Sei grande! “ o “ Sei la migliore! “. Ora sì che era diventata davvero popolare!
“ Uffa! Doveva vincere io! “ si lamentò Molly, guardandola dalle panchine.
“ Su Molly! Ha vinto il migliore e sei stata brava anche tu! “ cercò di calmarla il fratello, facendogli dei complimenti.
“ Ma dovevo esserci io su quel palco! “ strepitò, indicando la rivale e mettendosi a braccia conserte.
“ Allora Lucy, cosa si prova a vincere uno dei tornei più importanti di tutta Kanto? “ le chiese il presentatore, avvicinandole il microfono.
“ Una gioia pazzesca! Ma il merito è tutto dei miei Pokèmon! “ gli rispose lei, adulando i suoi piccoli amici.
Pidgeotto, Riolu e Gloom le sorrisero ricambiando le sue parole con i loro versi. Charmander se ne stava sulla sua spalla, un po’ invidioso per non aver partecipato anche lui. La sua allenatrice gli aveva detto che anche gli altri Pokèmon della sua squadra dovevano essere allenati, quindi, era naturale che non poteva dedicargli tutto il suo tempo.
Lucy, vedendolo, gli prese una zampina, per cercare di attenuarlo un po’, mentre, con l’altra mano, teneva alta la bacheca dove era contenuto il set di pietre evolutive.
“ C’è qualcuno che vuoi ringraziare in particolare? “ le domandò il conduttore.”
“ Certo! Prima di tutto, i miei amici seduti sulle panchine laggiù! “ cominciò la ragazza, indicando i suoi compagni di viaggio.
La telecamera inquadrò i visi dei sei allenatori, che sorridevano, chi in modo spavaldo e chi in maniera un po’ timida.
“ Poi, mia madre, che mi sta seguendo da casa e il Prof. Oak! “ terminò.
“ Bene, cari spettatori! Ci vediamo alla prossima edizione del Torneo di Lavandonia! “ concluse il presentatore.
 
 
Dalla televisione del soggiorno, la madre di Lucy era intenta a scrutare il viso sorridente della figlia, mentre tutti i suoi Pokèmon la abbracciavano in modo affettuoso. Era orgogliosa di lei ed era contenta di aver deciso di lasciarle intraprendere quel viaggio. Dopo, sarebbe andata dal Prof. Oak, per chiamarla e congratularsi, ma era sicura che non ce ne sarebbe stato il bisogno: lei stava già alla grande e la sua avventura stava procedendo bene.
 
 
 
IL MIO SPAZIO
 
Ciao a tutti! Si, so benissimo che sono in un ritardo pazzesco e mi dispiace di avervi fatto attendere. Uno dei motivi è la mancanza d'ispirazione e l’altro è che ho cominciato una nuova fan fiction su A Tutto Reality, quindi, se vi va, passate a leggere. Ma ora ho finito il capitolo 27 ed è questo quello che conta, giusto?
Il Torneo di Lavandonia si è concluso con la vittoria di Lucy, si vedeva lontano un miglio che Molly non aveva le possibilità per farcela, visto il modo in cui ha concluso la sua precedente lotta con Dakota.
Ringrazio come sempre i miei recensori e tutti quelli che mi seguono. Recensite per farmi sapere la vostra opinione.
A presto! ( spero ) 

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Capitolo 28
*** La terza medaglia ***


“ La terza medaglia “
 

 
 
Dopo la vittoria di Lucy al Torneo di Lavandonia, i tre fecero ritorno a Zafferanopoli, la città dove era situata la palestra di Sabrina, la maestra dei tipi psico. Dopo una giornata di cammino, scorsero i primi grattacieli della metropoli, quelli più alti, proprio davanti ai loro occhi. E così fecero ritorno alla città dal colore dello zafferano.
“ Bene! Stavolta ne sono convinta! La medaglia sarà mia! “ ridacchiò Lucy, più pimpante che mai.
“ Chaaar! “ disse anche il Pokèmon, sprizzante di energia da tutti i pori.
“ Quando avevi sfidato Sabrina non eravamo venuti a vederti, ma, ora che siamo di nuovo tutti assieme, faremo il tifo per te! “ le disse Christopher.
“ Puoi giurarci! Dopo il torneo sei diventata più forte di prima. “ si complimentò Dakota.
“ Cosa sentono le mie orecchie?! Dakota che fa un complimento a me?! “ scherzò la ragazza.
“ Ehi! Non sono così vanitoso come mi descrivi! “ protestò l’amico.
“ Ne sei davvero sicuro? “ gli chiesero i due.
“ Assolutamente! Non sia mai che sono insicuro! “ gli rispose tutto d’un fiato.
“ Qualche giorno ricordami di comprare una videocamera. “ bisbigliò Christopher alla fidanzata. Lei rise sotto i baffi. Entrambi avevano dei difetti, ma erano, comunque, i suoi inseparabili amici.
 
 
Sabrina era nella sua solita posa meditativa, come la prima volta che Lucy l’aveva incontrata. Sembrava talmente concentrata ad aumentare i suoi poteri che niente poteva distrarla. Di tanto in tanto, qualche gocciolina di sudore le imperlava la fronte e le attraversava le guance fino a ricaderle sul collo, lasciando una scia umida lungo il percorso che aveva compiuto. Anche il suo fedele Kadabra stava meditando su un cuscino di fianco alla padrona.
I due ragazzi del gruppo la fissarono straniti e sbigottiti, chiedendo informazioni alla loro amica con un semplice sguardo. Lei intuì subito e, dopo un breve sorriso, gli spiegò.
“ Era così anche la prima volta, perciò, state calmi. “
Il suo Charmander, invece, era intimorito dalla presenza del tipo psico perché da lui aveva preso una bella batosta. Si avvinghiò attorno al collo della sua allenatrice, come per darsi coraggio. Lei gli diede un piccolo bacio sulla testa e gli regalò uno dei sguardi color verde speranza.
I tre si avvicinarono alla capo palestra. Lucy aveva come un enorme nodo alla gola, forse era la tensione a giocarle questo brutto scherzo. Si era resa conto che forse era insicura come il suo Pokèmon. Si, era vero che aveva vinto il Torneo di Lavandonia, ma era pur sempre una lotta impegnativa. Sabrina aprì gli occhi e abbandonò la sua posa meditativa per accogliere i suoi ospiti.
“ Voi due… vi do il benvenuto alla mia palestra. Mi ricordo di te… “ disse, indicando la ragazza “ Sento che sei tornata per sfidarmi. Spero che stavolta sarai all’altezza dell’incontro. “
“ Puoi star certa che la vittoria sarà mia! “ le rispose lei.
“ Bene… la tua grinta… spero che la userai in combattimento… “ detto questo si voltò e li condusse verso il campo lotta. Era sempre lo stesso: un terreno completamente spianato, dove non ci si poteva ne nascondere ne rifugiare, l’ideale per i tipi psico. Dakota e Christopher presero posto sulle panchine riservate agli spettatori, pronti a godersi lo spettacolo.
L’arbitro stava per dare il via al combattimento.
“ La lotta sarà fra Sabrina, capo palestra di Zafferanopoli e fra la sfidante, Lucy da Biancavilla. Ognuno potrà usare tre Pokèmon e la lotta si concluderà quando tutti i Pokèmon di una delle due non saranno più in grado di combattere. Pronte? Iniziate! “
“ Adesso vai, Venomoth. “ disse la ragazza, lanciando, dolcemente la pokè ball in campo.
“ Venoooo! “ disse il Pokèmon una volta uscito. Era una specie di enorme falena dalle ali e dalla testa viola. Sul capo aveva tre antenne molto simili a dei corni. Gli occhi erano tendenti all’azzurro con due pupille nere.
Christopher non perse tempo e tirò fuori il suo pokèdex.
“ Venomoth, il Pokèmon velentarma, forma evoluta di Venonat. La polvere che ricopre le sue ali è diversa a seconda del tipo di veleno posseduto. “ spiegò il congegno meccanico.
“ Venomoth è sia di tipo veleno che di tipo coleottero. “ disse Dakota, curioso di sapere chi avrebbe scelto la sua amica.
La borsa a tracolla di Lucy cominciò a tremare e ne uscì il suo Riolu, emettendo il suo dolce verso.
“ Rioooo! “ disse, salutando la padrona e Charmander.
“ Chaa! “ lo salutò lui.
“ Vuoi lottare tu Riolu? “ gli domandò lei.
“ Rio! “ le rispose immediatamente.
“ Ok! Ma vedi di fare del tuo meglio! Ricordati che questa è una lotta importante. “ lo avvisò Lucy. Il Pokèmon corse al centro del campo, pronto alla battaglia.
“ E così hai un tipo lotta… penso che la scelta che hai fatto non sia la migliore… “ disse Sabrina, squadrando l’avversario.
“ La prima mossa spetta alla sfidante! “ urlò l’arbitro per dare il via all’incontro.
“ Vai con attacco rapido e saltagli addosso! “
“ Schivalo adesso. “
Riolu usò la potenza del suo attacco per raggiungere il coleottero. Venne prontamente schivato poiché per aria la sua mobilità era fortemente ridotta.
“ Usa paralizzante! “
“ Torna subito a terra!
“ Sbatti le ali e spedisciglielo contro. “
Il tipo lotta atterrò rapidamente a terra, venne colpito comunque dalla raffica di polverina giallognola. Cominciò a starnutire a raffica e non riusciva a vedere niente.
“ Ora usa psicoraggio. “
Il coleottero emise dalla bocca un raggio di colore fucsia che andò a colpire l’avversario e risultò molto efficace.
“ Rialzati! Non è ancora finita! So che ce la puoi fare! “ lo intimò Lucy, pregandolo di reggere ancora un po’. Riolu si alzò con fatica e cominciò a respirare affannosamente.
“ Tutto qui… speravo che fossi migliorata… “ sospirò Sabrina “ Ora, bloccalo e usa sanguisuga. “
Venomoth scese velocemente a terra e, senza che il tipo lotta avesse il tempo di reagire, usò le sue zampe biancastre per portarselo su e cominciare a succhiargli l’energia vitale.
“ Usa palmoforza! “
Il Pokèmon reagì e lo colpì sulla testa ma, anche se il colpo non bastò per liberarsi, il coleottero rimase paralizzato.
“ Sei stato bravissimo! “ si complimentò la padrona.
“ Non cantare vittoria… troppo presto… il mio Venomoth ha l’abilità polvoscudo… “ la avvisò la capo palestra.
“ Come? Polvoscudo? “
“ E’ una abilità che permette al pokèmon di non subire gli effetti secondari delle mosse! “ le gridò dagli spalti il suo fidanzato.
“ E questo come lo sai? “ gli chiese l’amico.
“ Merito dei libri! “ gli rispose Christopher.
“ Secchione… “ lo insultò Dakota.
“ Prego? Puoi ripetere?! “ alzò la voce il ragazzo.
“ Christopher è un secchione! Christopher è un secchione! E non ha il coraggio di ammetterlo! “ lo canzonò lui. Un pugno gli arrivò all’istante in pieno volto, tanto che, per poco, non gli fece sanguinare il labbro.
“ Che… reazione… spropositata! “ disse, prima di ricadere al suolo.
“ Così ti sta bene! “
In campo, le due ragazze avevano osservate la scena. Più sbigottita era Sabrina, anche se la sua espressione aveva mantenuto la forma imbronciata e severa.
Come previsto, Venomoth guarì dalla paralisi e ricominciò a succhiare energia.
Lucy, invece, era più concentrata di Sabrina, ma non sapeva proprio cosa fare. L’urlo del coleottero interruppe i suoi pensieri e alzò lo sguardo per vedere la scena. Il suo Riolu era sospeso per aria. I suoi artigli si erano allungati a dismisura ed erano circondati da un’aura viola e nera. Il suo avversario, invece, si stava schiantando al suolo.
“ Ho capito! Riolu ha imparato una nuova mossa! “ esultò l’allenatrice, più felice che mai.
Anche il tipo lotta, dopo aver abbandonato la sua posa da spadaccino, cadde, rovinosamente a terra. Entrambi erano finiti KO.
“ Riolu e Venomoth non sono più in grado di lottare! La prima lotta si conclude in parità! “ annunciò l’arbitro.
“ Venomoth… ritorna. “ disse Sabrina, facendo rientrare il suo Pokèmon.
“ Riolu, torna anche tu! “ disse anche Lucy “ Sei stato bravissimo. Non potevi fare meglio di così! “
“ Chaaarrr! “ esultò Charmander, prima di andarsi a posizionare al centro del campo.
“ Mi dispiace Charmander. Ma non tocca a te, adesso. “ lo avvisò la padrona “ Ho intenzione di usarti dopo… “
“ Chaa. “ disse, dispiaciuto, la lucertola arancione. Si sedette di fianco alla padrona, aspettando il suo turno.
“ Niente male… ma non credo… che sarai altrettanto fortunata… con il mio prossimo Pokèmon… “ sussurrò Sabrina, lanciando la sua sfera pokè. Da essa uscì una specie di clown, con delle buffe scarpe nere. Le braccia, le gambe e la testa erano rosee e il corpo era bianco e alle estremità delle gambe, sulle spalle e sulla pancia aveva delle sfere rosse. Alle mani portava dei guanti bianchi, sulle guance aveva dei pomelli rossastri e i capelli erano crespi e neri.
“ Mr. Mime! “ fece lui, agitando le braccia come un mimo.
Christopher tirò, nuovamente, fuori il suo pokèdex.
“ Mr. Mime, il Pokèmon barriera, forma evoluta di Mime jr. Se interrotto durante la mimica schiaffeggia il nemico con le enormi mani. “
“ Mr. Mime è di tipo psico… “ rifletté Lucy “ Direi che Haunter è una buona scelta! “ concluse lei, lanciando la sua pokè ball e facendo uscire il fantasma.
“ Non poteva scegliere di meglio! Haunter è avvantaggiato contro di lui! “ disse, fra sé e sé, Christopher, poiché il suo amico era ancora steso a terra e incosciente.
“ Hai scelto Haunter… sono in svantaggio… ma non mi fermerò comunque… “ la avvisò la capo palestra.
“ La prima mossa spetta a Sabrina! “
“ Usa schermoluce. “
“ Parti con leccata! “
“ Schivalo e usa barriera! “
Il tipo spettro fluttuò a mezz’aria con la lingua penzolante, mentre l’avversario innalzava una barriera di luce invisibile. Schivò l’attacco e ritornò a usare i suoi gesti da mimo per innalzare un’altra barriera.
“ Usa stordiraggio! “
“ Confusione e rispedisciglielo contro. “
Il fantasma generò delle sfere viola e le lanciò contro il mimo. Mr. Mime usò i suoi poteri psichici per deviare la traiettoria della mossa e confondere il suo avversario.
“ Oh no! “
“ Ora attaccalo con doppiasberla. “
“ Evitalo! “
Haunter non riuscì a schivare i colpi ricevuti e continuò a subire danni.
“ Cerca di reagire Haunter! “
“ Usa confusione e sbattilo contro la parete. “
Il mimo usò, nuovamente, i suoi poteri psichici e, questa volta, spedì il tipo spettro contro il muro portante della palestra.
“ Saltagli addosso e usa doppiasberla. “
“ Carica un pugnodombra! Presto! “
Mr. Mime scattò in avanti verso l’avversario. Il fantasma, intanto, stava preparando la sua mossa. Lo scontro fu inevitabile e i due pugni si sovrapposero. Ma il mimo aveva ancora una mano libera e la usò per schiaffeggiare il Pokèmon un’ultima volta. Haunter, dopo questo attacco, non aveva più energie da spendere.
“ Haunter non è più in grado di lottare! Vince Mr. Mime! “
“ Nooo! Haunter! “ gridò Lucy, mentre andava a raccogliere il Pokèmon ferito seguita da Charmander. Lo sollevò da terra delicatamente. Il tipo spettro aprì gli occhi e la guardò.
“ Mi dispiace Haunter. “ gli disse lei.
“ Hau… “ gli rispose lui.
“ Sei stato bravo comunque. Non prendertela. “ lo consolò la padrona per poi farlo rientrare nella sua pokè ball.
“ Chaa? “ gli chiese il tipo fuoco.
“ Si, ora tocca a te. Il destino di questa lotta è nelle tue mani! “ lo incoraggiò l’allenatrice.
“ Chaaar! “ disse, prima di posizionarsi in mezzo al campo lotta.
“ E così hai scelto Charmander… spero che ti ricordi che è stato lui a perdere contro il mio Kadabra… non riuscirà a vincere due incontri di fila… “ rifletté ad alta voce la capo palestra.
“ Sta certa che è migliorato parecchio dall’ultima volta! “ le rispose Lucy.
“ Bene… Mr. Mime usa doppiasberla.
“ Contrastale con graffio! “
I due Pokèmon si avvicinarono e cominciarono una battaglia a suon di colpi. Il tipo psico sferrava sberle che veniva prontamente parate dalle unghie affilate del tipo fuoco  che, qualche volta, riusciva pure a infliggere danni. Sabrina decise di cambiare strategia.
“ Usa confusione. “
“ Usa braciere prima che la usi! “
Charmander fu più rapido del mimo e gli impedì di usare i suoi poteri psichici.
“ Avvicinati e attaccalo con rogodenti! “
“ Usa doppiasberla e para l’attacco. “
La lucertola corse in avanti e saltò addosso all’avversario e si attaccò alla sua mano guantata.
“ Scaraventalo via. “
Il mimo agitò bruscamente il braccio e il tipo fuoco atterrò sul terreno strisciando.
“ Balza in avanti e preparo l’attacco graffio! “
“ Balza anche tu e usa doppiasberla. “
“ Usa muro di fumo! “
Charmander si diede la spinta con le zampe posteriori e si lanciò in avanti. Il suo avversario imitò la sua mossa ma ricevette una nuvola di fumo nerastra in faccia. Questo, offrì una possibilità a Lucy.
“ Benissimo ora entraci dentro e attaccalo con rogodenti! “
Prima che la capo palestra potesse reagire, la lucertola arancione si era inoltrata nella nuvola e aveva danneggiato con il suo morso infuocato il Pokèmon.
Quando il fumo si dissolse, Mr. Mime era finito KO.
“ Mr. Mime non è più in grado di lottare! Vince Charmander! “ annunciò l’arbitro.
“ Si! Sei stato grande Charmander! “ si congratulò l’allenatrice, abbracciandolo forte.
“ Chaaar! “ gridò, felice, il Pokèmon.
“ Mr. Mime… ritorna. “ disse Sabrina “ Sei stata… in gamba… ma con Kadabra non te la caverai così. “
Con i suoi poteri telepatici chiamò il suo ultimo compagno di squadra. Dall’ombra apparve il suo Kadabra, apparentemente calmo ma determinato
dentro.
“ Kadabraa! “ ruggì lui.
 Alla sua vista, Charmander rabbrividì, ma non si sarebbe tirato indietro.
“ Se non sbaglio, l’ultima volta il mio Kadabra aveva vinto… ora vedremo chi trionferà sull’altro! “ disse la capo palestra.
“ Certo! “ le rispose Lucy.
“ La prima mossa spetta alla sfidante! “ annunciò l’arbitro.
“ Ok! Usa braciere! “
“ Lasciati colpire e poi usa inibitore. “
“ Inibitore? Che cos’è? “
“ E’ una mossa che blocca uno dei tuoi attacchi! “ le rispose il fidanzato dagli spalti.
“ Allora sei secchione. “ bisbigliò Dakota con un filo di voce e alzando leggermente la testa dal pavimento. Stavolta, il pugno gli arrivò dritto in testa che lo fece svenire nuovamente.
Il tipo psico si lasciò colpire dalla raffica di fiammelle e, poco dopo, usò inibitore e bloccò il braciere dell’avversario.
“ Oh no! Ora dovrò solo usare degli attacchi fisici! “ constatò la ragazza.
“ Usa psicoraggio. “
“ Contrastalo con muro di fumo! “
Il Pokèmon generò una serie di onde psichiche fucsia che si diffusero per il campo lotta. Il tipo fuoco emise dalla sua bocca il solito fumo nerastro. Ma si dissolse non appena venne a contatto con la mossa dell’avversario. Charmander si tappò le orecchie, ma non riuscì a contrastare l’attacco.
“ Psichico e sbattilo a terra ripetutamente. “
Kadabra usò i suoi poteri per prendere possesso del corpo della lucertola arancione e cominciò a farlo schiantare da una parte all’altra del campo.
“ Forza! Cerca di accecarlo usando muro di fumo! “
Il tipo fuoco, facendo appello alle sue ultime energie emise la nuvola nerastra che andò a finire sugli occhi dell’avversario, interrompendo l’attacco ancora in corso.
“ Non servirà a niente. Kadabra può percepire le aure. “
“ Si, ma intanto ci siamo liberati dal tuo psichico! “
“ Non servirà… usa psicoraggio. “
Le onde di energia psichica si espansero, nuovamente, per tutto il campo lotta.
“ Charmander! Resisti! Ce la puoi fare! “ lo incoraggiò la padrona.
Contro ogni aspettativa da parte di Sabrina, il Pokèmon cominciò a correre verso il suo, ignorando completamente l’attacco. Balzò addosso all’avversario e affilò i suoi artigli fino a farli diventare lunghi e ricoperti da un’aura blu. Lucy capì subito che non si poteva trattare del normale graffio.
“ Ma che mossa è? “ si chiese lei.
“ Quella era dragatigli! “ la identificò la capo palestra.
“ Perfetto! Usala ancora e non dargli tregua! “
“ Tenta di schivare. “
Kadabra non riuscì a schivare l’attacco ed era in balia del tipo fuoco.
“ Ora, finiscilo con rogodenti e mordilo in volto! “
“ Non permetterglielo! “
L’avversario, ancora scosso dai precedenti colpi, non riuscì a parare il morso che gli bruciò il muso. Cadde a terra con un suono fragoroso, creando una piccola nuvola di polvere. Ormai era esausto e non poteva continuare.
“ Kadabra non è più in grado di lottare! La vittoria va alla sfidante! “ annunciò l’arbitro.
“ Ce l’abbiamo fatta Charmander! E’ merito tuo se abbiamo vinto! “ si congratulò la padrona.
“ Chaar! “ disse lui, modesto.
 
 
“ Si vede che sei migliorata… per i tuoi sforzi… sono lieta di consegnarti la medaglia palude. “ disse Sabrina, porgendole l’oggetto, luccicante nel sole del pomeriggio.
“ Grazie! Finalmente ho vinto la medaglia palude! “ esultò Lucy.
“ Ero sicuro che questa era la volta buona! “ disse, entusiasta, Christopher.
“ Uffa! Io non ho visto niente per colpa tua! “ si lamentò Dakota.
“ Un’altra volta impari! “ gli rispose il ragazzo.
“ Vabbè! A presto Sabrina! “ la salutò Lucy.
“ Arrivederci… “ li salutò la capo palestra.
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti!!!!
Eccomi che ritorno alla carica con il vero capitolo! Dopo un mese di vacanza ve lo devo. L’ ho fatto più lungo del normale proprio per compensare, in parte, i giorni in cui sono stata assente.
Come vi è sembrata la lotta in palestra? Spero di non aver perso il mio talento nello scrivere le lotte. Mi auguro che vi sia piaciuto.
Per Sabrina, prima che qualcuno mi faccia notare che ho messo troppi puntini, ho voluto fare così perchè lei faceva sempre delle pause nell'anime. Spero di essere stata chiara.

Ringrazio, come sempre, tutti quelli che mi seguono e ci vediamo al prossimo! 

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Capitolo 29
*** Elekid, il Pokèmon elettrico! ***


“ Elekid, il Pokèmon elettrico! “
 

 
 
 
I tre allenatori si erano appena allontanati da Zafferanopoli per raggiungere la vicina città di Aranciopoli. Dopo qualche ora di cammino, decisero di sostare in riva ad un laghetto in mezzo ad un boschetto di baccarancie.
“ Che posto magnifico! Non è vero Charmander? “ esclamò Lucy, guardando le sponde dello stagno.
“ Charmander! “annuì, meravigliato, la lucertola arancione.
L’acqua era di un bel azzurro cristallino, tanto che, sul fondo, se si guardava attentamente, si potevano scorgere alcune piante acquatiche. La superficie, invece, rifletteva il cielo limpido e soleggiato e raramente, qualche nuvoletta bianca e soffice.
“ Davvero un posto invitante! “ commentò, a sua volta Christopher.
“ Se siete d’accordo, io mi metto a mangiare! “ disse Dakota, per poi sedersi lì sul posto e tirare fuori un panino dal suo zaino da viaggio.
“ Abbiamo fatto colazione a Zafferanopoli almeno due ora fa! “ esclamò l’amico, stupito da tanta voracità.
“ Lascialo fare! Intanto, facciamo rilassare anche i nostri Pokèmon. “ disse Lucy, tirando fuori quattro sfere pokè dalla tasca della sua borsa a tracolla.
“ Bene. Allora tiro fuori anche i miei! “ disse il castano, prendendo le sue.
“ Prendo anche io le mie! “ urlò il ragazzo, distraendosi dal suo pasto.
Tutti e tre lanciarono le loro pokè ball in aria, facendo uscire Pidgeotto, Haunter, Gloom, Riolu, Ivysaur, Clefable, Golbat, Vulpix, Ekans, Makuhita e Psyduck.
I Pokèmon, una volta liberi, emisero i loro versi e cominciarono a rincorrersi, spingersi e giocare sul fraticello rigoglioso. I loro padroni, intanto, avevano aperto un tavolino da campeggio e si erano seduti attorno. Lucy con il suo porta medaglie in mano, Christopher con il suo uovo fra le gambe e Dakota con il suo tramezzino mezzo mangiucchiato.
“ Ci pensate ragazzi! Ancora cinque medaglie e potrò partecipare alla lega! “ esclamò la mora ancora in fibrillazione per la sua recente vittoria contro Sabrina, la regina dei tipi psico.
“ Il pruoossimo è Lt. Surrge, il crapo pralestra di Arranciopoli! “ disse Dakota, con la bocca piena.
“ Ehi! Ah, ah! Non si parla con la bocca piena! “ rise l’amica, seguita dagli altri due.
“ Secondo voi, quando si schiuderà? “ chiese il ragazzo castano, rivolgendosi al suo uovo, che si ostinava a ritardare la sua schiusa “ Cominciò a pensare che ci sia qualche problema… “
“ Ma no! Sii speranzoso! “ lo incoraggiò la fidanzata.
“ Ha rraagione! Non starre sempre a lamentarti! “
I tre risero di nuovo, tutti assieme, finché non venero interrotti da un rumorino proveniente dall’uovo.
“ Si sta schiudendo! “ gridò Christopher, sorpreso emozionato e nervoso allo stesso tempo. In realtà, non sapeva come comportarsi e non era riuscito a mantenere la calma come i suoi due compagni di viaggio. Dopo qualche toc toc cominciò a brillare di una luce arancione. I loro Pokèmon, vedendo quel bagliore, gli si strinsero intorno per assistere alla nuova nascita. Il ragazzo posò per terra l’uovo e, un attimo dopo, una luce lo avvolse, lasciando il posto a un esserino giallo. Aveva il viso che sembrava un tutt’uno con il resto del corpo. Sulla testa aveva due corna che assomigliavano a una presa della corrente. Le braccia e il petto presentavano delle strisce di color nero carbone e al centro del busto aveva un fulmine anch’esso nero.
“ Elllekid! “ trillò lui, pieno di vita.
“ Wow! Un tipo elettro! “ esclamò Christopher, prendendo il suo pokèdex.
“ Elekid, il Pokèmon elettrico. Genera elettricità ruotando le braccia, ma non fa mai una ricarica completa perché si stanca presto. “ spiegò l’apparecchio.  
“ Perfetto! E ora, vediamo che mosse sa usare! “
“ Le sue mosse sono tuonoshock, colpo basso e comete. “
“ Però, a vederlo, mi sembra leggermente diverso da come lo mostra il pokèdex. “ notò Dakota, sbirciando sul sistema di ricerca del compagno.
“ Hai ragione, il giallo del suo corpo è più chiaro! “ disse Lucy, osservandolo anche lei attentamente.
“ Allora vuol dire che è raro! Forse è per questo che il mio uovo ha tardato a schiudersi! “ ipotizzò Christopher.
Il nuovo nascituro, dopo aver osservato i Pokèmon che gli stavano attorno, cominciò a girare, vorticosamente, le braccia, proprio come aveva spiegato prima il pokèdex. Dopo qualche secondo di carica, era tutto ansimante.
“ Che forza! “ commentò il padrone, guardandolo attentamente e chinandosi davanti a lui.
“ Ciao! Io sono Christopher e sarò il tuo nuovo allenatore! Piacere di conoscerti! “ si presentò lui, porgendogli la mano.
“ El? Elekid! “ disse, prendendogli il braccio con la zampa.
“ Sono contento che ti stia simpatico! “ esclamò il ragazzo. In un attimo, l’espressione del tipo elettro cambiò di colo, passando dal semplice sorriso ingenuo ad un ghigno spaventoso. Con l’arto ancora libero, fece lo sgambetto a Christopher, facendolo ricadere al suolo, stortandogli il braccio.
“ Aaaahhh! Lasciami andare Elekid! “ urlò lui, dolorante, con il Pokèmon sulla schiena.
“ El, el, el, el! “ ridacchiò, per poi lasciarlo andare e scappare lontano.
“ Tutto bene? “ gli domandò la fidanzata, aiutandolo ad alzarsi.
“ Chissà perché, ma mi sta già simpatico! “ rise Dakota, malignamente.
“ Si! Perché non sei tu quello che ha pestato! “ si lamentò l’amico “ Dove è andata a finire quella canaglia?! “ urlò, più infuriato che mai.
A qualche metro di distanza, il tipo elettro gli stava facendo le smorfie, per invogliarlo a rincorrerlo. Christopher raccolse a pieno la sfida e lo rincorse fino alla sponda del lago.
“ Forza Christopher! Fagli vedere chi sei! “ lo incoraggiò Lucy, fiduciosa. Tutt’altro stava facendo il suo Charmander. Infatti, la lucertola, tifava per la parte opposta insieme a Dakota. Gli altri Pokèmon erano tutti con lei e decisero pure di aiutarlo.
“ Venite tutti qui! Cerchiamo di aiutare Christopher! “ li richiamò subito la ragazza. Erano tutti determinati ad aiutare il loro amico in ogni modo. Ma lui non ne voleva sapere proprio.
“ Questa è una questione fra me e lui! “ le gridò il fidanzato, proseguendo con la sua corsa.
“ Quando fa così è veramente testardo! “ si lamentò Lucy, girandogli le spalle.
Dopo qualche minuto di corsa, i due erano stremati. Ansimavano e la loro andatura era diventata meno scattante e rapida di prima. Elekid, perciò, decise di terminare quel gioco e di farla finita una volta per tutte. Si fermò di colpo, fissando il suo allenatore negli occhi con sguardo determinato.
“ Finalmente hai deciso di arrenderti! “ sospirò, sollevato, credendo di aver avuto la meglio.
Il tipo elettro, intanto, stava caricando un attacco che gli avrebbe spedito contro. Una scarica elettrica partì dal suo corpo in direzione di Christopher, colpendolo in pieno e con una forza devastante.
“ Io… ti… odio… “ disse con voce flebile, prima di cadere a terra mezzo fulminato. Il Pokèmon rise e si allontanò, rifugiandosi nella foresta e nascondendosi fra il fogliame folto e rigoglioso.
“ Christopher! “ lo chiamò Lucy, raggiungendolo il più velocemente possibile.
Tempo qualche minuto e il ragazzo era di nuovo in piedi, ma non si era ripreso completamente dalla scarica elettrica che gli era stata inflitta.
“ Giuro che se lo prendo…! “ disse, infuriato, lui, ma non terminò la frase perché l’amica lo interruppe.
“ Calmati! E’ solo un cucciolo dispettoso! “ tentò ti tranquillizzarlo lei, ma non servì a nulla.
“ Quella è pura malvagità! Supera persino Charmander! “ sbraitò il castano. Era davvero arrabbiato e si sentiva umiliato da un Pokèmon appena nato e ancora inesperto.
“ Chaaar! “ si indispettì la lucertola arancione. Nessuno poteva superarlo nel maltrattare Chistopher e questo era un affronto bello e buono!
“ Ora lo vado a cercare, così le darò prima a lui, poi a Dakota, poi a Charmander, poi di nuovo a lui e di nuovo a Dakota! “ urlò il ragazzo.
“ Ehi! Perché io le prendo due volte?! “ esclamò l’amico, offeso “ Perché non le dai anche a Charmander?! “
“ Lo faccio subito! “ disse, scattando verso il compagno, pronto per saltargli addosso. Il tipo fuoco gli si parò davanti e, dopo aver saltato sulla sua schiena facendolo finire a faccia  a terra, usò dragatigli sulle sue gambe.
“ Aaaahh! “ urlò, di dolore, lui.
“ Charmandeeeeer! “ lo sgridò la padrona, più duramente del solito.
“ Mi correggo… Charmander è peggio! “ bisbigliò il ragazzo.
 
 
I tre allenatori impiegarono tutto il pomeriggio nella disperata ricerca di Elekid. Pidgeotto, Haunter e Golbat perlustravano la foresta dall’alto, mentre gli altri Pokèmon perlustravano, divise in squadre, l’intero territorio. Ma, tutte le ore che avevano utilizzato, non erano servite un granché, anche perché Elekid restava introvabile.
Verso sera, si accamparono in una piccola radura, all’ombra di alcuni alberi di baccarancie. Prepararono un fuoco da campeggio e montarono una tenda come riparo per la notte. Avevano già dato da mangiare ai loro Pokèmon, che avevano già fatto rientrare nelle rispettive sfere. Per rallegrarsi, avevano infilato su degli esili bastoncini dei frutti canditi, che facevano arrostire sopra le fiamme.
“ Allora… ehm… “ balbettò Dakota, cercando di attirare l’attenzione dei suoi compagni. Nessuno dei due alzò la testa dal focolare e questo fece lo fece un po’ innervosire.
“ Eddai! Avete delle facce da funerale! “ esclamò il ragazzo “ Lo troveremo, su! “
“ Hai ragione Dakota! Non ha senso buttarsi giù così! “ disse Lucy, come se si fosse rianimata dopo un lungo periodo di paralisi.
“ Per una volta… si… ha ragione… “ mormorò Christopher, alzando lo sguardo dal fuoco “ Sono pronti, possiamo mangiarli! “
“ Questo è il Christopher che conosco! “ esclamò la fidanzata, dando al suo Charmander un frutto candito. La lucertola arancione lo prese, ringraziandola.
 
 
Dopo aver cenato, andarono tutti nella loro tenda e si addormentarono quasi subito. Però, verso le tre di notte, qualcuno o qualcosa fece svegliare Christopher. Lui, a differenza dei suoi compagni, era in uno stato di dormi-veglia, per questo era uscito fuori per vedere chi o cosa lo aveva disturbato dal suo sonno. Vicino al focolare, ormai quasi spento, vide un Pokèmon avvolto nella penombra. Riconobbe subito la sua sagoma, troppo familiare per la sua memoria infallibile.
“ Elekid! Brutto mascalzone! Finalmente ti sei fatto vedere! “ gridò, svegliando anche i suoi due amici che si precipitarono subito fuori per vedere cos’era successo. Charmander, che stava dormendo comodamente sulla spalla della sua allenatrice, venne catapultato contro le pareti di tela della tenda.
“ Che cosa sta succedendo?! “ chiese, allarmata, Lucy.
“ Ma quello non è il tuo Elekid? “ gli domandò Dakota.
“ Si! E’ lui! “ gli rispose subito il castano.
Il tipo elettro sobbalzò sentendo la voce del suo allenatore e si precipitò subito fra la vegetazione, correndo il più lontano possibile.
“ Non mi sfuggirai! “ gli gridò dietro il padrone, che, ancora in pigiama, partì al suo inseguimento.
“ Aspettaci! “ dissero Lucy e Dakota, afferrando al volo i loro zaini e Charmander, ancora mezzo assonnato.
Elekid correva velocemente, ma, presto, le sue gambe cedettero, un po’ perché era affaticato e un po’ perché era debole per la fame, visto che non aveva ancora mangiato nulla. Si ritrovò con la strada bloccata quando arrivò nei pressi di una cascata che scendeva impetuosa verso la superficie del fiume, provocando schizzi che sembravano schegge di vetro.
“ Ormai non mi scappi più! “ disse Christopher, una volta raggiunto, tirando fuori la pokè ball del suo Ivysaur.
“ Ivysssaur! “ disse il tipo erba, ergendosi con tutta la sua fierezza.
“ Ivysaur usa frustata e portalo qui da me! “
Dal dorso del Pokèmon, spuntarono due lunghe liane che si diressero verso il suo avversario. Elekid, con un balzo all’indietro, le evitò entrambe.
“ Usa ancora frustata! “
Neanche questa volta le liane ebbero alcun effetto perché il tipo elettro le evitò con un altro balzo. Per sbaglio, mentre atterrava, scivolò sulla sponda del fiume e cadde in acqua. Riemerse subito dopo, annaspando per tenersi, disperatamente, a galla.
“ El! El! Ellekid! “ gridava, poiché non sapeva nuotare.
“ Resisti! Sto arrivando! “ lo incoraggiò il suo allenatore, mentre si buttava per raggiungerlo e trarlo in salvo. Dopo poche bracciate, lo afferrò con una mano, mentre, con l’altra, cercava di avvicinarsi alla riva. Ma il Pokèmon non si era ancora tranquillizzato.
“ Cerca di calmarti! Tra poco saremo a riva! “
“ Elekiiiiiid! “ urlò, sprigionando un potente tuonoshock. L’acqua fece da conduttore all’elettricità e l’attacco si espanse tutto attorno, raggiungendo anche la cascata. Tutti i Magikarp che stavano nuotando vennero colpiti ed emersero lentamente, emettendo, in modo pigro, i loro versi.
“ Aaah! Elekid! “ lo sgridò il suo allenatore. Dopo quell’ultima mossa, il tipo elettro era completamente esausto e smise di divincolarsi.
“ Oh no! Stai bene? “ gli chiese, preoccupata, Lucy, mentre lo trascinava a riva.
“ Certo che hai preso proprio una bella scossa! “ commentò Dakota, aiutandolo anche lui.
“ Più tardi gli farò un bel discorsetto a questo piccolo birbante! “ disse Christopher, asciugandosi il pigiama, ormai zuppo d’acqua, mentre Lucy teneva in braccio il suo Pokèmon.
“ Direi che possiamo andare! “ disse il castano, cominciandosi ad avviare verso il loro accampamento.
“ Sono stanco morto! Ho proprio bisogno di andare a letto! “ sbadigliò l’amico, seguendolo a passo cadenzato. In quel momento, un ruggito fragoroso si diffuse nell’aria circostante. I tre ragazzi sobbalzarono per lo spavento e si girarono verso la fonte di quel suono. Proveniva da dietro il muro d’acqua della cascata. Probabilmente, al suo interno, era situata una grotta che faceva da dimora a un Pokèmon selvatico. A causa del tuonoshock di Elekid, adesso era molto arrabbiato.
“ A giudicare da quel ruggito, direi che siamo tutti in guai grossi! “ disse Dakota, tremante dalla paura.
“ E’ tutta colpa di Elekid! Perché non potevo scegliere un altro uovo?! “ si lamentò Christopher “ Ce ne era uno che mi interessava ma, invece, ho scelto proprio quello di Elekid! “
“ Non lamentarti e, piuttosto, preparati a combattere! “ lo rimproverò la mora, facendo uscire il suo Gloom da una pokè ball.
Da dietro la parete d’acqua della cascata, irruppe fra i tre allenatori una specie di grosso drago azzurro. Generò tanti spruzzi tutti attorno che lo avvolsero come in un trasparente velo mistico. Il ventre e le macchie sul suo corpo erano di colore giallo e sul dorso aveva quattro pinne di colore bianco. La parte inferiore del corpo terminava in una coda di pesce anch’essa bianca. La sua bocca era aperta a mostrare quattro canini acuminati e affilati. Ai lati delle fauci aveva dei lunghi baffi azzurri. Sulla testa aveva una cresta blu scuro. Le iridi dei suoi occhi erano spalancate e color del sangue. Atterrò proprio davanti ai tre ragazzi e ruggì, facendo la terra circostante a lui.
“ Gyaaridoooooss! “
“ Che Pokèmon è?! “ chiese Dakota, con voce tremante.
“ E’ un Gyaridos! “ gli rispose, terrorizzato, Christopher.
“ Come? Si chiama Gyaridos? “ esclamò Lucy, prendendo subito il pokèdex mentre il suo Charmander si stava cercando di nascondere nei suoi lunghi capelli neri.
“ Gyaridos, il Pokèmon atroce, forma evoluta di Magikarp. Poco comune allo stato selvatico. Enorme e cattivo, distrugge intere città con un solo attacco. “ spiegò l’aggeggio elettronico.
“ Ho paura che siamo nei guai! “ constatò la mora.
“ Scappiamoooo! “ urlò il suo fidanzato, facendo dietro front e cominciando a correre seguito dal suo Ivysaur.
“ Ti seguo! “ gli gridò l’amico, intraprendendo anche lui la sua pazza corsa per la salvezza.
L’enorme drago azzurro usò la sua robusta coda per bloccare il passaggio ai tre fuggitivi e ai loro Pokèmon, frantumando il terreno intorno a loro.
“ Non ci resta che combattere! Haunter scelgo te! “ disse Lucy, tirando la pokè ball poco più avanti a sé, facendo uscire il fantasma.
“ Per quanto l’idea mi faccia paura hai ragione! Ivysaur preparati a combattere! E tu, Golbat, esci fuori “ disse Christopher, richiamando il tipo erba alla battaglia e tirando fuori il grosso pipistrello.
“ Psyduck, tocca a te! “ disse, a sua volta, Dakota, tirando la sua sfera pokè sul terreno, liberando il papero.
“ Haunter usa sbigoattacco! “
“ Ivysaur usa foglielama e tu Golbat usa aerasoio! “
“ Psyduck usa idrovampata! “
I loro attacchi colpirono tutti assieme colpirono Gyaridos ma egli non sembrava, apparentemente, danneggiato. Lui, invece, contrattaccò usando geloraggio e congelando tutti i Pokèmon dei ragazzi.
“ Su avanti! Liberatevi! “ gridarono, in coro, i loro padroni.
I loro Pokèmon tentarono in ogni modo di liberarsi, ma non riuscivano proprio a rompere il ghiaccio che li imprigionava. A un certo punto, il ghiaccio che avvolgeva lo Psyduck di Dakota si ruppe, mostrando che il papero aveva gli occhi di un colore fucsia fosforescente mentre il resto del suo corpo era avvolto da una strana aura rosa.
“ Ma?! Che gli sta succedendo?! “ esclamò Christopher.
“ Ho capito! Il suo mal di testa si è intensificato nel momento del bisogno e adesso sta utilizzando i suoi poteri psichici! “ disse il padrone, guardando attentamente il suo compagno d’avventure.
Il tipo acqua, infatti, tentava di usare i suoi poteri psichici per sconfiggere Gyaridos, ma sembravano non bastare.
“ Charmander! Smettila di nasconderti e cerca di liberare gli altri Pokèmon! “ gli ordinò Lucy, osservando come la lucertola arancione tremasse dietro alle sue spalle. Finalmente, si decise ad abbandonare il suo nascondiglio e cominciò a usare braciere sul ghiaccio.
“ Vulpix! Aiuta Charmander usando turbofuoco! “ ordinò, a sua volta, Dakota, facendo uscire la volpe dalla sua sfera. Mentre i due tipi fuoco svolgevano il loro compito, il papero giallo era alle prese con il grosso drago acquatico che, nonostante le difficoltà, continuava ad avere la meglio. I suoi poteri non erano serviti a un granché. Per molte volte, Psyduck continuava a cadere sotto gli attacchi del suo nemico ma, dopotutto, continuava sempre ad alzarsi e riprendeva a combattere. Purtroppo, non poteva resistere ancora per molto. Dopo l’ennesima volta che tentò di alzarsi, una luce accecante ricoprì per intero il suo corpo, facendo interrompere a Gyaridos il flusso di attacchi.
“ Cosa succede?! “ esclamò Lucy:
” Il mio Psyduck si sta evolvendo! “ le rispose, con voce sognante, Dakota, che cercava di aprire gli occhi per godersi quello spettacolo.

Dopo qualche secondo, tutta quella luminescenza svanì, lasciando il posto all’immagine di un grosso papero blu, con delle grosse zampe palmate, dotate di artigli affilati e una lunga coda. Il becco era giallo, in mezzo alla fronte aveva una piccola pietra rossa e sulla testa aveva quattro grossa punte.
“ Golduuuuck! “ disse, emettendo fiero il suo verso.
“ Wow! Quello è un bellissimo Golduck! “ esclamò, entusiasta, il padrone, dimenticandosi che erano ancora in pericolo per via di Gyaridos.
“ Fammi controllare… “ mormorò Christopher, prendendo il suo pokèdex.
“ Golduck, il Pokèmon papero, forma evoluta di Psyduck. Visto spesso nuotare nei laghi elegantemente, è a volte confuso con Kappa, mostro giapponese. “ spiegò l’apparecchio.
Il tipo acqua, una volta evoluto, cominciò ad attaccare senza sosta il grosso drago azzurro. Dopo poco, anche Ivysaur, Haunter e Golbat che, poiché erano stati liberati dalle fiamme di Charmander e Vulpix, ripresero anche loro la spietata battaglia.
Dopo una serie di attacchi Gyaridos era stanco di lottare e finì Ko, a causa dell’enorme svantaggio numerico.
“ Bravo Haunter, hai fatto del tuo meglio! “ si congratulò Lucy con il tipo spettro.
“ Grazie Ivysaur e Golbat! Siete stati grandi! “ li ringraziòil loro allenatore, soddisfatto che i suoi allenamenti erano serviti.
“ Sei stato il migliore Golduck! Ma adesso ti meriti un bel po’ di riposo! “ disse Dakota, ancora estasiato per la sua recente evoluzione.
“ Beh… chi cattura quel Gyaridos? “ domandò Christopher agli altri due.
“ Dovremmo fare una conta! La faccio io! “ si offrì l’amico, cominciando a girare il dito, intonando una canzoncina per bambini.
“ Troppo tardi! “ si intromise Lucy, lanciando la sua pokè ball sul dorso del grosso drago acquatico. L’oggetto sferico si aprì, risucchiandolo al suo interno con un fascio di luce rossa. Dopo essersi mossa per tre volte, emanò delle scintille e si udì un suono sordo, segno che la cattura era riuscita.
“ Ehi! E se lo volevo catturare io?! “ strepitò Dakota, infuriato come non lo era mai stato.
“ Su Dakota! Era solo un Gyaridos! “ disse Christopher, battendogli una pacca sulla spalla.
“ No caro mio! Era il Gyaridos! “ gli rispose il compagno, in preda a una crisi di nervi.
“ Ah, Christopher! Eccoti il tuo Elekid. “ disse la mora, consegnando al fidanzato il tipo elettro che, fino a quel momento, era rimasto tra le sue braccia.
“ Spero che d’ora in poi andremo d’accordo! “ si augurò l’intellettuale osservando il piccolo Pokèmon che giaceva, addormentato, fra le sue braccia.
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti!!! Eccomi tornato con il nuovo capitolo! Questo, se non sbaglio, è il N°29 giusto? Che traguardo che ho raggiunto!
Allora che ne pensate? Spero che vi sia piaciuto come i precedenti. Sono successe tante cose in questo capitolo!
Prima, l’uovo di Christopher si è schiuso, mostrando che il Pokèmon al suo interno era un Elekid shiny. Purtroppo, questo cucciolo non renderà la vita facile al suo allenatore. E già si vede, visto che ha causato l’attacco di un Gyaridos infuriato che, per fortuna, è stato fermato dai Pokèmon dei nostri tre protagonisti. Con estrema gioia di Dakota, il suo Psyduck si è evoluto in un bel Golduck e, con estrema superbia di Lucy, lei ha catturato il povero Gyaridos.
E’ stato proprio un capitolo tosto!
Se ci sono errori vi prego di segnalarmeli.
Ringrazio come sempre tutte le persone che mi seguono e lasciate tante recensioni!
Alla prossima!!!
  

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