The Turnover

di Merryweather616
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** Divorami l'anima ***
Capitolo 7: *** Imprimo ***
Capitolo 8: *** Slytherin Heart ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Shame-chain

Salve, è la mia prima FF su Harry Potter e la seconda in assoluto, è spudoratamente romantica (visto che l’amica Rowling non ci delizia di queste scene, qualcuno le dovrà pur scrivere no?) e l’azione si vedrà solo alla fine. E’ una sorta di Harmony con un pizzico di Zelig.

Cercherò di aggiornare piu spesso che posso!!!

Un bacio

Enjoy^^

The Turnover

Lo sguardo di Draco si posò su Hermione. Una mano lentigginosa le stava spostando un ciuffo di capelli dal volto.

Come avrebbe voluto che quella mano fosse la sua.

Per una volta avrebbe volentieri scambiato la sua vita agiata e confortevole con la confusa e semplice vita dei Weasley.

Per una volta avrebbe voluto rinnegare i suoi alti e nobili natali per poter essere lui, il ragazzo vicino ad Hermione.

Sembrò averla chiamata col pensiero. Hermione si voltò verso di lui, rivolgendogli un’espressione sgomenta e interrogativa.

Draco non aveva fatto in tempo a rimettere su il suo migliore sorriso da stronzo, che Hermione l’aveva colto con lo sguardo adorante che faceva, quando era sicuro che nessuno stesse guardando.

“Accidenti” mormorò Draco a bassa voce, Hermione l’aveva visto. Doveva stare piu attento, non poteva permettersi che qualcuno scoprisse il suo piccolo debole per la mezzosangue.

Poi la sua reputazione di malvagio sarebbe andata in fumo.

No, non poteva assolutamente accadere.

Volto immediatamente lo sguardo e si alzo in piedi, dirigendosi verso l’uscita sperando che nessuno si fosse accorto di nulla.

Le sue speranze, purtroppo erano mal riposte…

****************

“Hermione?!” disse Ron

“Che hai fatto? Vuoi degnarci della tua compagnia o stai rimuginando su qualche incatesimo?”

Hermione si scosse dallo stupore e si volto verso il suo ragazzo, che la guardava con aria interrogativa.

“Ahahah, bella battura Ron, io almeno qualche volta penso a qualcosa”

Ron rise della sua battura acida, ed Hermione, anche se gli voleva bene e teneva a lui, ancora non si capacitava dall’attegiamento cosi superficiale di Ron. Bastavano due parole per distrarlo, e per non fargli capire cosa stesse realmente pensando.

Il volto di Draco, il modo in cui l’aveva colto a guardarla, era una cosa troppo strana, lui non la sopportava, la disprezzava senza ritegno, non c’era giorno che non cogliesse l’occasione per chiamarla mezzosangue o peggio. L’unica cosa che vedeva nei suoi occhi quando lo guardava era antipatia, mai altro.

Ora questo comportamento la disorientava profondamente.

“Hey, amore, andiamo?” la voce di Ron la svegliò di nuovo dai suoi ragionamenti. Si alzò dalla panca e si unì a Harry e Ron per tornare nella torre.

****************

Chi sapeva cosa stava succendendo ai ragazzi di Hogwarts? I cattivi si innamorano dei lor supposti nemici…I buoni….i buoni…per quanto tempo ancora saranno buoni?

Che le situazioni si stiano ribaltando?

********************

“Mezzosangue, ti serve una mano a portare tutto quell’ammasso di sudici libri?

La voce di Malfoy le provoco un brivido lungo la schiena. Come faceva sempre a sapere quando era sola? Ogni volta che si dirigeva in biblioteca lasciando Ron e Harry a giocare a scacchi o che andava a cercare qualcosa che aveva lasciato in aula, Draco la trovava sempre.

“Di sicuro da te, sporco purosangue non voglio assolutamente nulla, i miei libri saranno pure sudici, ma almeno io li leggo.”

Draco sorrise. Quanto gli piaceva quando si arrabbiava. Quanto avrebbe voluto bloccarla al muro e guardarla mentre sfogava la sua rabbia su di lui. Incapace di liberarsi.

“Mia cara, sei veramente maleducata, io ti offro un aiuto e tu mi tratti cosi. Tutte le ragazze di Serpeverde pagherebbero per avermi tutto per loro per qualche minuto”

“Ecco, hai detto la cosa giusta, le ragazze di Serpeverde. Se quelle cozze scialbe, ti cadono dietro come sassolini, fatti loro. Io sono di Grifondoro, e avendo un po di stima per me stessa, neanche se fossi tu a pagarmi accetterei che tu fossi mio per cosi poco tempo”

Questa era stata dura, era esattamente quello il problema con Hermione, era troppo intelligente per morire dietro ai suoi soldi e al potere della sua famiglia. Lei era una che guardava ai sentimenti, basta vedere che il suo ragazzo era un fallito totale, senza un soldo, privo di un minimo barlume di intelligenza, ma comunque uno di quei tipi che rientra nella categoria “Bravo e affidabile ragazzo”, che per una come lei era sicuramente preferibile al “Bello, figo, ricco ma malvagio” della quale Draco era il signore incontestato.

“Touchè” disse Draco. “Ora che mi hai verbalmente malmenato, mi permetti di aiutarti a portare i libri?”

Il tono di voce, cosi gentile, non era da lui, assolutamente non era il modo di parlare di Draco Malfoy. Hermione era sconvolta. Senza parole gli porse un po’ dei suoi libri. Lui li prese e si volto verso di lei.

“Dove andiamo?” le chiese maliozioso.

“Dove vado io è la biblioteca, dove vai tu non lo so. Di sicuro non con me”

“Ma come? E i libri? Me li posso tenere, non ha mai avuto cose cosi diciamo folkloristiche, potrei mettere sulla mensola dei souvenir dal mondo” rispose.

“Ahahah, molto molto simpatico, si si sei veramente la simpatia fatta Serpeverde” disse Hermione “ok, vieni in biblioteca, ma mentre arriviamo mi spieghi perché mi segui, perché sinceramente sento puzza di bruciato.”

“Come vuoi, mezz…Hermione. Fai strada”

*******************

Serpeverde che fraternizzano con Grifondoro. Purosangue che aiutano Mezzosangue.

Che sia in atto una rivoluzione nel piccolo mondo di Hogwarts?

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Capitolo 2
*** 2. ***


Ed eccomi al secondo capitolo

Ed eccomi al secondo capitolo…ringrazio Titti6493, Himeno Chan, Sonaj, Alezka, DamaArwen88,Camyxpink per le recensioni…Grazie mille a tutti spero vi piaccia anche il seguito.

Un grazie speciale a Candygirl che anche se odia il paring che ho scelto ha letto il primo capitolo…e che oltre a condividere la passione per Hp è anche una delle fantastiche Twilighters!!

2.

“Malfoy, ti supplico, allontanati da questo tavolo”

Hermione alzò la testa sbuffando.

“Ti avevo detto che potevi venire qui solo a patto che mi raccontassi perché ora ti sei preso questa fissa con me, ma a quanto pare non hai alcuna intenzione di farlo, quindi, se gentilemente te ne torni tra i tuoi malvagi amichetti, mi faresti un enorme piacere” disse ormai totalmente esasperata.

Oltre al fatto che non era riuscita a studiare per neanche un minuto, Draco in un secondo si era trasformato in “Mister Chiacchera” e l’aveva coinvolta in una animata discussione sui pregi della mandragora.

Chi poteva immaginarsi che il cocco del professore di pozioni in realtà si interessasse veramente alla materia. E udite udite, aveva anche delle opionioni piuttosto precise su quasi ogni argomento.

In realtà il vero problema era la paura di poter essere vista da qualcuno di Grifondoro che senza alcun dubbio l’avrebbe riferito a Harry o ancora peggio a Ron.

Poi come avrebbe spiegato cosa ci faceva a chiaccherare amabilemente in biblioteca con Malfoy. L’avrebbero presa per scema. E quello era un insulto peggiore di Mezzosangue, o almeno lo era per lei.

“Dai Hermione, eravamo così lanciati e tu mi perdi il filo del discorso così? Forse vuoi cambiare argomento. Che mi dici allora del capitolo 15 paragrafo 2.1 della Storia di Hogwarts? Quel pezzo sui bassorilievi pre-quidditch ritrovati a Stiner. Una scoperta veramente interessante, non ti pare?” le disse, aspettando guardandola e sorridendo.

Hermione si ritrovò a ricambiare il sorriso, fissandolo stupita.

Dentro di se c’era una lotta in corso, stava cercando di evitare di fare una cosa di cui si sarebbe molto pentita.

Alla fine, la malvagia che era in lei, vinse di qualche lunghezza.

Ed accadde quello che non doveva accadere.

Draco VS Ron- Il grande match

Come poteva non paragonarli, era semplicemente impossibile.

Uno dolce, simpatico, maldestro, sempre disponibile, ma purtroppo decisamente poco sveglio, senza alcun spirito critico e dotato dell’ironia di un criceto con la febbre.

L’altro…biondo, ricco, molto stronzo, molto misterioso, con un intelligenza acuta e con la puzza di furbizia proveniente da ogni dove. Capace di ironia sagace e dot….

“NO, BASTA, Hermione. Ora smettila”

Si disse tra se e se, non poteva assolutamente continuare a pensare a queste cose. Conoscendosi sarebbe riuscita a trovare dei pregi in Draco Malfoy, il Nemico per Eccellenza, The Ultimate Enemy, El Nemigo...

O forse questa idea che aveva sempre avuto di lui era solo una scusa?

Ora basta, si ripetè. Che le stava accadendo?

*****************

Draco era totalemente incredulo. Lei lo stava ascoltando, non nel senso di ascoltare per poi rispondere male. Ma ascoltare nel senso di rispondere veramente.

Una conversazione vera.

Quando l’aveva fermata nel corridoio era per per stare un pò con lei e l’aveva vista tutta sommersa dai libri che non aveva resistito a chiederle se le servisse aiuto.

Ma chiamandosi Draco Malfoy di certo mica poteva farlo con gentilezza.

Ma a quanto pare Hermione aveva deciso di stare al gioco.

E lui non vedeva l’ora di giocare.

Abituato a parlare con Pansy-Gallina-Parkinson, sentire i ragionamenti di Hermione, era nutella per la sua mente.

E se la sarebbe goduta fino a che poteva.

“Ehy, perché ora non parli piu?” le chiese. Si era improvvisamente rabbuiata e aveva abbassato la testa sui libri.

“Non so te, Malfoy, ma io ho tutta l’intentenzione di mantenere le mie E, se poi tu ti accontenti delle tue misere A, allora fai pure, ma abbia la decenza di lasciarmi in pace mentre studio” Hermione sbottò.

Ecco, era gia finita. Era stato troppo bello per essere vero.

“Ok. Come vuoi. Vado a cercarmi qualcosa da studiare”

“Ti prego, Draco. Fammi il piacere, tu non studi mai qui, ci hai deliziato piu di una volta con la descrizione delle tue sale personali dove puoi studiare con sottofondi musicali o maltrattati elfi domestici che ti servono spuntini esotici. Quindi torniamo al punto di partenza.”

“Ci risiamo” penso Draco. Il motivo. Voleva sapere il motivo.

Come poteva spiegarle una cosa del genere quando nemmeno lui sapeva che cosa stava accadendo.

“Hermione, ora sono io che ti prego, possiamo lasciare perdere. Facciamo come vuoi tu, io me ne vado e tu studi. Ma non farmi domande a cui non so rispondere. Perché otteresti solamente silenzii.”

Prese la sciarpa che aveva posato sul tavolo e si avviò verso l’uscita.

Senza voltarsi indietro.

“Drac…” le parole morirono sulla bocca di Hermione.

Che stava facendo? Se ne era andato, ed era quello che voleva.

Perché non era contenta allora?

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Capitolo 3
*** 3 ***


Un grazie a chi ha recensito il secondo capitolo

Un grazie a chi ha recensito il secondo capitolo. Se avete qualche consiglio per migliorare la storia, non vedo l’ora di leggerli.

Questo è l’ultimo capitolo introduttivo, dal prossimo in poi, inizia la linea narrativa principale!

3.

Rimase in biblioteca per un'altra ora, ma studiare le risultò impossibile.

Il sorriso di Draco le rimbombava in testa. Si sentiva terribilmente in colpa anche solo al fatto di pensarlo. Vedeva la faccia dolce di Ron, che l’amava senza riserve, senza pretese. E si chiedeva come potesse anche “pensare” a qualcun altro.

Non era da lei comportarsi così. Fino ad ora, Malfoy era stata l’ultimo dei suoi pensieri. Se proprio doveva lasciare Ron, al massimo avrebbe potuto pensare ad Harry, sarebbe stata una scelta decisamente più logica.

Ma Draco?

Come era possibile?

Dieci minuti prima della chiusura della bibleoteca decise di tornarsene nella torre, per vedere cosa stavano facendo i ragazzi.

Prese i suoi librì e usci barcollando dalla grande sala studio.

In quel momento pensò che Draco e la sua inaspettata disponibilità le avrebbero fatto molto comodo. Ma si pentì immediatamento di averlo pensato e si limitò a formula un semplice incantesimo non verbale che le alleggerì il peso di tutta quella carta e le permise di non cadere sotto a quell’ammasso di cultura che si trascinava dietro ovunque.

“Hermione?!”

Quella voce vellutata la fece sobbalzare.

Levilibrus”. Qualcuno pronunciò l’incantesimo prima che tutti i suoi libri cadessero in terra.

Si voltò per vedere chi fosse stato. Ma non aveva bisogno di farlo.

Sapeva gia chi era.

“Malfoy” disse con una nota sorpresa nella voce.

“Ancora qui?” aggiunse.

“Non farti illusioni, baby” disse sorridendo.”Non sono qui per te, sai, ti facevo più sveglia”

“Ma com…” Hermione non fece in tempo a finire la frase che lui continuò a parlare.

“Questo corridoio porta al mio dormitorio, al quale volevo tornare prima possibile, ma a quanto per senza di me proprio non puoi stare, eh?” disse guardandola e scuotendo al testa con fare divertito.

“Drac…Malfoy, lasciamo perdere, sono stanca e non ho la forza di discutere di nuovo con te.” Doveva andarsene prima di fare qualcosa che avrebbe sonoramente rimpianto “Ti ringrazio per l’aiuto, da qui posso cavarmela da sola”.

“Come vuoi, allora, ci si vede in giro” disse Draco voltandosi ed allontanandosi da lei.

“Ah, aspetta, dimenticavo”

Librusdelevìta

Il rumore di carta risuonò per tutto il corridoio ed i libri prima sollevati in aria franarono intorno ad Hermione, che guardava Draco senza parole.

Prima che lei potesse dire qualcosa, se ne andò ridendo senza ritegno, fischiettando un motivetto allegro.

“Maledetto” mormorò Hermione.

“Guarda che ti ho sentito cara” disse urlando Draco che ormai era arrivato alla fine del corridoio.

“Era proprio quello che volevo” ribattè Hermione ormai arrabbiatissima.

Accio libri”

Aspetto che tutto fosse tornato sulle sue mani e furiosa si avviò verso la torre di Grifondoro, sperando di non incontrare altre distrazioni lungo la strada.

Scolapiatti

La Signora Grassa si spostò per far passare Hermione che sospirando entrò nella sala comune.

“Finalmente ce l’hai fatta, pensavo che qualche topo ti avesse presa prigioniera in biblioteca”

La voce familiare e dolce di Ron le diede un brivido caldo lungo la schiena.

“Ho avuto dei contrattempi” disse lasciando i libri sul primo tavolò che trovò e avvicinandosi alla poltrona dove era seduto Ron intento ad una partita a Sparaschiocco con Harry.

Si sedette tra le braccia di Ron, sperando che il suo calore la potesse confortare.

Nello stesso momento qualcuno chiamò Harry per consultarsi sulla prossima partita di Quidditch.

Ora erano rimasti soli.Finalmente. Guardandosi intorno vide che a parte Harry e Seamus che discutevano animantamente dall’altra parte della sala, non era rimasto nessuno. Si strinse ancora di più vicino a Ron e gli baciò il collo nel modo in cui lui adorava.

“Si ti prego continua” lo sentì mormorare, mentre lei si avvinghiava ai suoi fianchi continuando a baciarlo sul collo, prima con delicatezza, poi con piu ardore, arrivando quasi a morderlo.

Lui le prese il mento tra le dita e le avvicinò la bocca alla sua. Schiudendole le labbra con la lingua. Quando si toccarono, sentì Ron fremere di desiderio.

“Andiamo al solito posto” le disse afferrandola.

Il solito posto era il bagno dei prefetti al terzo piano dove non andava mai nessuno, se non per un motivo particolare.

“Va bene, andiamo” disse Hermione improvvisamente rabbuiatasi.

Ron ovviamente non si accorse di nulla, tutto preso a pensare a come avrebbero passato la prossima mezz’ora, o meglio dieci minuti, perché Ron non è che fosse proprio un asso della durata, pensò tra se e sé, sperando lui non si accorgesse di nulla.

Chissà come se la cavava Malfoy?

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Capitolo 4
*** 4 ***


4.



Draco, Draco, Dracooooooo, DRACOOOOOOOOOOO”

Qualcuno lo stava chiamando, doveva essersi addormentato sulla poltrona. Era stato alzato fino a tardi a fare qualcosa di non proprio corretto ma ne era assolutamente valsa la pena. Se solo ci ripensava gli saliva un sorrisino compiaciuto sulle labbra.

Hermione?” disse ancora nei fumi del sonno.

Hermione?!Hermione?!Ma che dici Draco. Ah, aspetta, non me lo dire. Ti sei di nuovo scolato il Whisky incendiario che hai sgraffignato dall’ufficio di Snape.”

Pansy, ti prego chiudi il becco e vattene”

Ma Draco, dobbiamo andare ad Hogmeade, ti sei dimenticato? Stiamo aspettando tutti te.”

Ops. Draco aveva avuto tutt’altro a cui pensare piuttosto che alla gita a Hogsmeade e dopo quello che aveva scoperto ieri sera, per niente al mondo quella mattina sarebbe uscito dal castello.

Andate senza di me” disse lasciando Pansy a bocca aperta.

Ho altro da fare” detto questo si alzò e se ne andò, lasciando la povera serpeverde decisamente arrabbiata.

Fai come vuoi” gli disse e se ne andò per raggiungere gli altri che si stavano dirigendo verso l’uscita, in attesa di Gazza che li avrebbe condotti al villaggio.

Draco nel frattempo era scomparso dietro la porta del bagno. Non poteva uscire dal dormitorio in quello stato con i capelli tutti arruffati e i vestiti discinti. Doveva darsi un contegno. Anzi no, doveva essere disarmante e figo da lasciare a bocca aperta. Essendo un soggetto decisamente egocentrico non fu difficile trovare qualcosa da indossare che potesse rispecchiare il suo stato mentale.

Un completo di Ar’manee, il miglior stre-stilista di tutta Londra. Con lui non si falliva un colpo. Indossò con cura la cravatta di seta porpora che dava un tocco di colore al completo che era completamente nero e gli aderiva perfettamente al bel corpo magro ma muscoloso al punto giusto. Era stato fatto apposta per lui, ed era ciò che di meglio aveva. Non doveva sbagliare nulla. Altrimenti avrebbe avuto rimorsi per tutta la vita.

Si guardò di nuovo alla specchio.

Capelli: OK

Profumo: OK (un tocco di AquaDiMorgana 4 Men non guastava mai)

Vestiti: piu che OK

Era pronto. Prese la bacchetta dal comodino e la infilo nella tasca interna della giacca fatta apposta per essa.

Aspettò che tutte le voci si dileguassero, e si avvicinò alla libreria della sua stanza, ne tirò fuori un foglio di vecchia pergamena. Lo aprì e soffocò una risata.

ExpositeNocens” le sue parole soffiarono vita sulla vecchia carta stinta, che velocemente si tinse di linee e punti, che si muovevano velocemente, indicando i nomi di chiunque fosse ad Hogwarts in quel momento.

Potter pensava fosse l’unico ad avere una cosa del genere. Povero idiota. Draco ne era in possesso dal primo anno, era stato un gentile dono di sua zia Bellatrix che l’aveva inventato quando era ad Hogwarts. Ovviamente Draco non essendo naive come Potter non aveva fatto sapere a nessuno che era in possesso di una cosa così utile. Preferiva tenersela per i momenti migliori, tipo questi.

Fortuanatamente nella scuola non era rimasto nessuno, se non per qualche ragazzino indifeso del primo anno che non aveva nemmeno il permesso di uscire dal dormitorio, e gli fu facile trovare il nome che cercava, esattamente nel posto dove aveva aspettato di trovarlo.

Nada” pronunciò la formula di chiusura e la pergamena tornò al suo stato naturale.

La rimise al suo posto e si diresse verso la porta del dormitorio. Sorridendo e con una voglia incredibile di saltellare per tutta la strada che lo separava da Hermione


**********************


Sentì il ritratto aprirsi e si girò sorpresa, chi poteva essere a quest’ora. Dovevano essere tutti a Hogmeade a fare il pieno di caramelle da Mielandia.

Si sporse dalla poltrona pregando silenziosamente che non fosse Ron. Dopo quello che era accaduto la sera precedente non aveva alcuna voglia di vederlo.

Aveva deciso di non andare e starsene per conto suo, per fare ordine tra i mille pensieri che le vorticavano in testa. La gita al villaggio era stata una coincidenza fortunata, altrimenti si sarebbe dovuta chiudere in biblioteca e stare li per un giorno intero, invece ora se ne stava comodamente rannicchiata davanti al fuoco leggendo uno dei suoi capitoli preferiti della storia di Hogwarts, felice di avere ancora tutta una giornata davanti prima di dover fronteggiare il suo ragazzo.

Non vedendo nessuno, si rimise comoda a leggere. Doveva essere stata un’impressione.


Mezzosangue, che ci fai qui tutta sola? Lentiggini non ti ha voluto portare a Hogmeade eh?”

Quella voce poteva essere di una persona sola. E solo una persona in tutta Hogwarts la chiamava così.

Draco Malfoy” disse tentando di contenere le emozioni che le stavano bruciando dentro. “Di grazia, cosa ci fai qui, nella MIA torre?” chiese sperando di ottenere una risposta soddisfacente.

Sono passato a farti un salutino, sai ieri sera mi sei sembrata piuttosto giu di morale”

Ieri sera quando?”

Sai, dopo la piccola sosta nel bagno dei prefetti, non eri al meglio della tua forma”

Disse guardandola con fare compiaciuto.

Lui come diamine faceva a sapere cosa era successo nel bagno dei prefetti. Oh santo cielo. Era l’ultima persona che doveva sapere una cosa del genere.

Malfoy, io, non…sai…non…” non riusciva a spiccicare parola.

Ora sei senza parole Granger, deve essere una sensazione nuova per te, immagino, abituata come sei a non fare pause tra una parola e l’altra.”

Hermione divenne tutta rossa in viso. Cercando di convincersi che stesse facendo finta di sapere qualcosa.

Ma come hai fatto?” riusci a dire alla fine.

Nel frattempo Draco si era avvicinato, e la guardava senza proferire parola. In un istante le balzò davanti e mise le mani sui braccioli della poltrona dove era seduta, impendendole di muoversi.

Vuoi sapere come ho fatto? Ero curioso di sapere cosa facessi con quel fallito di Weasley, così ho preso la mia palla di vetro e con un semplice incantesimo ti ho trovata. Devo dire che all’inizio non è stato molto piacevole. Vederti baciare il roscio, vederti che lo toccavi che ti toccava come se fossi sua, che faceva strusciare la lingua sul tuo collo, e in altre parti, non mi è piaciuto, volevo essere io a farti gemere, Granger” disse avvicinandosi ancora di piu al suo volto, quasi a sfiorarle la faccia.

Ma non potevo smettere di guardare. I tuoi occhi sono magnetici lo sai, e non solo. Non potevo toglierti gli occhi di dosso. Vederti sudare e muoverti sopra di lui, mi provocava un brivido di rabbia”

Ora basta Malfoy, non voglio sentire più nulla, lasciami in pace” disse Hermione cercando di alzarsi. Con forza spostò le mani di Draco dal bracciolo e corse verso la porta del dormitorio.

Ma Draco fu più veloce di lei.

Non fece in tempo a mettere la mano sulla maniglia che si sentì a afferare e spingere contro la porta.

Draco le aveva bloccato le mani contro gli stipiti e la teneva stretta.

Un brivido le corso lungo la schiena che la costrinse ad in arcuarsi per seguire l’onda che le provocò. Lui se li avvicinò ancora di più, avvicinando la sua bocca al suo orecchio, e mordendole il lobo con delicatezza.

Non vuoi sentire il resto della storia? Ora viene la parte migliore.”

Drac…no, ti prego” disse, mentre lui continuava a tormentarle il collo.

Dai, Hermione se non fossi certo che ti piacesse non continuerei”

Come fai ad esserne cosi certo, non mi sembra di averti dato alcune indizio”

Ah si, non essere cosi naive, pensi che non ti abbia sentito. Mentre Weasley ti toccava e spingeva le dita dentro di te, ho sentito quale nome hai urlato in preda al piacere, e non era il suo, mia cara, era un nome infinitamente più nobile”

Santo cielo, urlò Hermione dentro di se. I flash di quel momento le tornarono tutti vididamente in testa. Come poteva aver fatto una cosa del genere.

In piena estasi, aveva gridato il nome di Draco senza ritegno. Sognando che le mani che le stavano esplorando fossero le sue, sperando che il corpo bagnato e caldo stretto al suo appartenesse a Draco Malfoy.

Cosa le stava succedendo?

Dalla tua faccia, deduco che tu abbia capito di cosa sto parlando, Granger”

Lasciami andare Malfoy, altrimenti non rispondo della mie azioni”

Hermione se ti lascio andare io non rispondo delle mie azioni, vuoi veramente che lo faccia?”

Correrò il rischio”Draco le sorridette e mentre lei cercava di liberarsi dalla sua presa, lui l’afferrò per la vita, la strinse a se.

Ti avevo detto di non rischiare”

Si avvicinò pericolosamente alla sua bocca a la baciò con violenza e passione.


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Capitolo 5
*** 5. ***


5.

Why don't you like me, Why don't you like...”

Harry camminava per la stradine di Hogsmeade, a fianco a Ginny, canticchiando una canzone che aveva sentito a Londra, ed ora non riusciva a togliersela dalla testa.

Ginny lo stava odiando per questo. Ma lui continuava imperterrito.

Harry, dai, ora basta, non ce la faccio più a sentirti cantare, poi eri tu quello che me ne diceva di tutti i colori quando ero entrata in fissa con la sigla di quel bel cartone che mio padre si vedeva, avevo pure la figurina del padre di lei. Come è che faceva la canzone?”

No Ginny ti prego non ricominciare” disse Harry smettendo di cantare.

Eccola, ce l'ho...*Sulla cima dell'Olimpo, c'è una magica città, gli abitanti dell'Olimpo sono le divinità, poi c'è una bambina che ancora dea non è. È graziosa e birichina, Pollon il suo nome è*”

Pollon, Pollon, combina guai, su nell'Olimp..”

Ok, Gin, hai reso l'idea” disse Harry tappandole gentilmente la bocca con un bacio.

Potter, cosi non vale” mormorò sulle sue labbra.

Dopo qualche minuto Ginny si staccò dall'abbraccio di Harry e si allontanò.

Harry, vado, che ho un appuntamento con Luna, tu vai a cercare mio fratello non vedo ne lui ne Hermione da stamattina.”

Ok. Gin, a dopo”


Harry si voltò e si mise in cerca del suo amico. Era da ieri sera che non lo vedeva, quando si era svegliato non era a letto, ma Seamus gli aveva detto che l'aveva scorto mentre andavano tutti insieme al villaggio, quindi doveva essere li da qualche parte.

Si guardò un po in torno, poi gli venne in mente che molto probabilmente avrebbe trovato Ron ai Tre Manici di Scopa, di solito si rintanava li a bere una burrobirra.

Cercò un altro po' per le varie stradine e poi si diresse verso l'entrata del pub.

Era ancora presto perché il popolare locale fosse affollato da studenti che si riposavano dopo una giornata di divertimenti,ed appena entrato quindi non gli fu difficile scorgere Ron, seduto da solo con in mano una bottiglia chiusa, che fissava l'etichetta come se avesse una calamita negli occhi.

Harry si preoccupò, non era da Ron, starsene seduto da solo senza fare nulla, a meno che non gli fosse successo qualcosa di molto grave. Qualcosa che riguardava Hermione.

Se era davvero così c'era da preoccuparsi.

Ron?!”

Harry, che ci fai qui? Non dovresti essere in giro a spassartela con mia sorella?”

Tua sorella sta con Luna e mi ha mandato a cercarti, è da stamattina che non ti vediamo in giro.”

Ron lo fissò e poi tornò a guardare la sua burrobirra senza alcun apparente interresse nel rispondere all'amico.

Dai, Ron, ormai ti conosco, dimmi che ti è successo, cosi vediamo cosa si puo fare”

Si lasciò cadere contro il tavolo, e sbatté con forza il pugno sul tavolo. “Harry non si può fare nulla, nulla, nulla, capisci? Nulla” disse

Dai, Ron, avete litigato di nuovo?”

Io, sinceramente non so che fare, ce la metto tutta, ma dopo questa cosa, sono senza armi, è finita.”detto questo si lasciò completamente cadere sul tavolo e scoppiò in una sorta di singhiozzo nervoso.

Diamine, Ron, spiegami, di certo non posso esserti d'aiuto se fai così, raccontami”

Harry..Io non ce la faccio”

Ron, dai che sarà mai successo, ti ha di nuovo battuto al sudoku e te la sei presa perché a te non ti riesce di fare una colonna?”

L'amico rise, ma era una risata nervosa, una risata che non auspicava niente di felice.

Sai, penso che Hermione finalmente abbia trovato qualcuno che può fare il sudoku con lei, che la porti a teatro, che capisca varie lingue, che la soddisfi a letto...qualcuno che non sono io, io non voglio più avere niente a che fare lei”

Ron ma che ha fatto, Hermione non ti tradirebbe mai, non è che ti stai scambiando una litigata per qualcosa che non esiste?”

Harry, ieri sera, mentre stavamo facendo sesso, mentre la guardavo e pensavo, quanto la amo, proprio nel momento più importante, non ha gridato il mio nome, non ha gridato Ron, dalla sua bocca sono uscite solo 5 lettere, ma erano piu pesanti di una montagna. D R A C O”

La faccia di Harry si contorse in una smorfia a metà tra la sorpresa ed il disgusto.

Draco ed Hermione?!?

Nemmeno in un incubo li avrebbe potuti immaginare insieme, erano troppo diversi, prima cosa lui era malvagio fino al midollo, e lei no, e poi Hermione era sua amica e ragazza di Ron, come avrebbe mai potuto tradirli cosi.

Ron ma sei sicuro che abbia detto proprio Draco, e non qualche altra cosa?”

Ma dai, Harry, mi prendi per scemo, che avrebbe potuto dire? “Caco”?!”

Harry guardò l'amico.

Beh, no in effetti”

Ed ora che hai intenzione di fare?'” gli chiede Harry.

Sinceramente...ubriacarmi di whisky incendiario e dimenticare tutto.” disse Ron scoraggiato.

Secondo me le devi parlare, è esattamente da te nasconderti sotto le coperte, o in questo caso dietro ad un bicchiere e non affrontare la verità. Vai da lei e chiaritevi.”

Harry, ti prego lasciami in pace e risparmiami la tua filosofia buonista e ottimista, oggi non è giornata, rischi solo di prenderti un pugno.”

Ma Ron...” Harry provò a ribattere, ma Ron fu piu veloce di lui, prese il cappotto e si allontanò, dirigendosi verso l'uscita.

Prima di uscire però si voltò verso il suo amico, rivolgendogli un ultimo sguardo prima di uscire.

Uno sguardo che diceva piu di mille parole.

Lo sguardo di chi si sente sconfitto, di chi sente di aver perso una ragione di vita, uno sguardo pericoloso.

Harry ebbe un moto di paura che gli scosse la schiena, si alzò piu in fretta che potè per correre dietro il suo amico, ma era già sparito dalla visuale.

Era veramente preoccupato, doveva trovare Ron e di sicuro non poteva farlo da solo.

Si volto verso il castello e corse, sperando di trovare Hermione e sperando che lei, visto come stavano le cose, fosse interessata ad aiutarlo.

Ma ora i pensieri erano superflui, Harry sentiva che qualcosa nel suo mondo si era spezzato, si era rotto un equilibrio. Non è cosi che dovevano andare le cose.


Nel frattempo, in una sala vuota, due corpi, scaldati dal tiepido fuoco del camino, si incontravano per la prima volta.


Nell'antro buio di un sotterraneo, una bocca si aprivain un ghigno soddisfatto...








CoRner:

Ma ciao a tutti,*mesiinchina* per ringraziare chi con pazienza è arrivato fino a qui...Sono stata un pò “malvaggerrima” in questo capitolo, in teoria ci doveva essere la SCENA tra Draco e Herm, e sinceramente anche io pensavo di continuare cosi, ma poi alla fine se la scrivevo, mi ritrovavo con mezza trama gia usata al quinto cap, quindi deciso per piccola svolta della situazione, e mi sono concessa un scenetta Harry/Ginny, spero me la perdonerete...per il prossimo cap, spero di metterci poco, anche perchè la base è gia stata gettata.

Lasciatemi un commentino se vi va, alcuni mi hanno veramente aiutato a continuare la storia, e a migliorare la trama.

Ora qualche rispostina veloce.

Sonaj: sono contenta che ti sia piaciuta la scena succosa, vedrai dopoXDD

Fedefun: ecco la reazione di Ron, anche se è ancora incompleta perché dal punto di vista di Harry, ma tutto a suo tempo...^^

SweetChocolate: contentissima che ti piaccia, mi dispiace per gli errori di battitura, era un problema con il diabolico word, ora uso altro progr, quindi tutto risolto

stellina-malfoy. Grazie mille per tutti i complimenti^^


Un bacio a tutti

Alla prossima



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Capitolo 6
*** Divorami l'anima ***



Da qui si cambia registro, la storia fino ad ora non aveva senso,non mi ispirava neanche piu scriverla, fortunatamente erano solo capitoli introduttivi, quindi faccio un bel ribaltone, e cambio tutto.

Draco era troppo moscioooooo...

Spero vi piaccia il nuovo stile


6.


Divorami l'anima.



Sentirla davanti a me, intrappolata tra le mie braccia, mi stava dilaniando l'anima, stava facendo bruciare un fuoco che mai si era acceso per nessun altra, bella, come una notte senza nuvole, come una sigaretta ed una coca cola a mezzanotte in compagnia della donna che ti fa ridere, di colei che ti guarda e ti odia cosi tanto da amarti alla follia.


L'avrei fatta mia, senza dubbio, volevo possedere il suo corpo, disintegrare la mia anima tra le sue membra vergini.


“Guardami Granger” le afferrai il polso e lo poggia senza delicatezza sul mio petto, vicino al cuore “sentilo, batte per te”


“Vaffanculo Draco” disse slacciandosi subitaneamente dalla mia presa ferrea, usando la mano che le avevo posato su di me per spingere più lontano possibile.


Sentii una stretta, una brivido d'ira percorse tutto il mio corpo, non doveva andare cosi.


Il suo metro e cinquanta di carne e ossa, cosi delicato e fiero, non poteva di certo averla vinta contro il mio corpo, contro un corpo che non poteva fare altro che volerla, che possederla senza sosta.


La afferrai a tradimento per le spalle, sentendo sotto di me la sua pelle fremente di rabbia.


“Ti odio Draco, lasciami stare, lasciami ti prego, ti odio” la sua voce da irosa stava diventando un sussurro, il tremore che la scuoteva si placò, si afflosciò tra le mie braccia, e feci giusto in tempo a stringerla a me, appogiandola con il mio petto, sentendo la sua testa reclinarsi, e le lacrime copiose che mi bagnavano la mano che le sfiorava il volto.


“Mi fai male” disse in un sussurro, mi resi conto che la stravo stringendo cosi forte a me, che rischiavo di spezzarla.


La sensazione del suo corpo sciolto senza paure sul mio, mi diede il colpo di grazia. Sperai che ci fosse un muro dietro a sorreggermi, perche mi lasciai cadere seduto, tenendo sempre Hermione vicino a me.


Mi mancava il respiro.


“Granger” il suo pianto si era ridotto ad un sibilo dolce, che mi faceva venire di voglia di legarla a me e non lasciarla piu scappare..

“Malfoy” stava stringendo con forza il mio maglione, le nocche della sua mano erano rosse, le presi la testa tra le mani per poterla guardare negli occhi.

Era cosi bella che mi faceva male stare li a fissarla, senza poter fare nulla per lei.


“Draco” disse usando il mio nome di battesimo, nome che usavano con me solo pochissime persone, che sulle sue labbra aveva un sapore cosi diverso.


“Cosa ci sta accadendo? Non è possibile, provare cosi tanto in cosi poco tempo”

“Hermione, non ti innamorare di me ti prego, non sono colui che vorresti al tuo fianco”

Il suo sguardo, inespressivo, mi diceva piu delle sue parole, lo specchio dei miei pensieri era lo scuro marrone dei suoi occhi.

Le nostre anime, come i nostri corpi, uniti senza una ragione, senza un motivo, dove c'era solo odio, era stato piantato un seme, un seme della discordia, che avrebbe creato solo problemi.


Ma in questo momento, piu che pensare a ciò che andavamo incontro, preferivo cullarla contro di me, sentirla rilassarsi, svuotare la mente e pensare che non sempre deve esserci un futuro di cui preoccuparsi.


“Io...la mia vita era già scritta”sussurrò sapendo che io potevo sentire anche il più flebile alito uscire dalla sua bocca, cosi pericolosamente vicina alla mia “è l'ultimo anno, mi sarei dovuta diplomare col massimo dei voti, Honor Student di questo corso, Capoclasse, impeccabile secchiona, algida fidanzata di Ron Weasley, giullare della corte di Harry Potter...”


Al solo sentire il nome di Lenticchia, contrassi il pugno, l'avevo sempre odiato, lui come Potty il santo, loro era la famiglia di Hermione, loro non l'avevano chiamata Mezzosangue per sei anni senza sentire il minimo rimorso, erano loro a cui lei avrebbe affidato la vita, non a me. Ed il solo pensiero mi distruggeva, roso dalla rabbia, sapendo che per noi esisteva un passato d'astio ed un futuro inesistente.


“...io e Ron, coppietta di Hogwars, ammirati e belli, senza difetti ad un superficiale occhio esterno. Poi sei arrivato tu, quel giorno in biblioteca, ho sentito l'odio sciogliersi in pozze dolorose, mi sbriciolavo sotto ai tuoi occhi gelidi, sempre cosi cattivi nei miei confronti, hai quel potere su di me che nessun altro, mi fai venire voglia di non essere piu me stessa, di essere una vile Serperverde, di soddisfare tutti i tuoi desideri piu nascosti, ma non sono questo io, non lo posso essere, e se non sono così, non sono per te, e tu...beh lo sai, non sei per me.”


Piangeva, gli occhi gonfi di candide lacrime la rendevano ancora piu perfetta ai miei occhi impietosi, tenevo i pugni stretti, volevo toccarla, volevo inginocchiarmi ai suoi piedi, e chiederle di uccidermi, di sentire le sue mani sul mio collo mentre esalavo l'ultimo respiro, perchè quando si sarebbe allontanata, sarei morto, forse non nel corpo, ma nell'anima, perchè l'unica nostra scelta in questo momento era vivere in due mondi, due universi paralleli che non dovevano piu incrociarsi.


“Hermione” si tirò su, tenendo sempre una mano dolcemente vicina al mio volto, si inginocchiò davanti a me “baciami, per un unica volta, desiderami”


“Unica, Draco, come se potesse essere vero”


Si abbassò su di me, sfiorandomi i capelli biondi, con i polpastrelli ancora umidi dalle lacrime che le scorrevano sul volto. Col pollice toccò le mie labbra, giocando con loro, tentandomi, la sfiorai con la lingua, vedendola sussultare, tolse la mano, e spostò la sua attenzione sui miei occhi, li chiusi, godendo delle sua mani che esploravano il mio viso, teso dal piacere.

Non resistetti molto a quella tortura, le afferrai violentemente il polso, colmando in un istante la poca distanza che ci separava, inchiodandola possessivo, al mio corpo, la tirai su in piedi, entrando senza permesso nella sua bocca infiammata, baciandola senza freni, le nostre lingue danzavano un waltzer oscuro, di rintocchi e campane, di sangue e rabbia, i nostri corpi ormai uno, fluttuavano in un limbo infernale.


La presi in braccio mettendo le sue gambe intorno ai miei fianchi, volevo sentire il suo peso gravare sul mio, sentire ogni suo movimento, appropriarmi dei suoi fianchi e dalle sua gola.


Si irrigidì contro di me. Smise di baciarmi, fu una cosa improvvisa. Senza motivo, si staccò da me.

“Herm...”mi mise un dito sulla bocca.

“Arriva qualcuno”


Non potevo andarmene così, sapendo che non ci sarebbe stato piu nulla tra noi. Dovevo imprimerle il mio ricordo, dove non avrebbe piu potuto dimenticarlo.


Con uno scatto, afferrai la sua mano, la bacia con furia, mentre estraevo la bacchetta dal suo fodero nella mia giacca.


“Imprimo” non esisitai a pronunciare il semplice incantesimo, la lascia attonita mentre mi allontavano velocemente dalla sala comune di Grifondoro.


Mentre me ne andavo, la sentii pronunciare il mio nome, bruciante come un tizzone ardente, era proprio quello che chiedevo.


“Addio, mia perfetta mezzosangue” dissi maledicendo l'ossimoro che viveva in lei, e la mia incapacità di respirare ancora senza pensare a lei.





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Capitolo 7
*** Imprimo ***


7.


Si respirava un aria strana ad Hogwarts, un aria stracolma di magia, o almeno io la sentivo così. Camminavo in un guscio ovattato, per proteggermi dagli sguardi di paura o di astio a cui ormai ero quasi abituato. Mi proteggevo da lei, dai suoi occhi che così spesso li trovavo voltati verso i miei, pronti a sfuggirmi non appena un contatto si fosse potuto stabilire.


Era doloroso vederla cosi distante eppure così vicina, dovevo alzarmi e afferrarla, portarla via, dove avremmo potuto essere solo io e lei.


Erano state due settimane d'inferno sopratutto gli ultimi giorni. All'inizio ero quasi compiaciuto nel vederla litigare con Lenticchia ogni due per tre, in Sala Grande, a lezione, durante gli allenamenti di Quidditch, insomma, ovunque capitasse, ed io da bravo serperverde non perdevo l'occasione di farmi una sonora risata insieme ai miei amici, che si chiedevano cosa stesse andando storto nella coppietta di Hogwarts, mi tenni dal dire che molte di quelle liti erano merito mio, ma dentro gioivo. Finchè lei non tornava tra le sue braccia, anche se non la potevo stringere tra le mie, le cose andavano bene. Quando avrebbe fatto pace con Ron, perchè conoscendola, l'avrebbero fatta, avevo paura delle mie azioni.

Probabilmente dovevo essere impazzito a seguire con gli occhi quella piccola mezzosangue che fino a qualche mese prima per me era meno di niente, ma non potevo fare a meno di seguire ogni suo movimento, di fissare la sua chioma scuotere mentre rideva ad una qualsiasi battuta di Harry-sopravvisuto-Potter o guardava con astio quel traditore di Ron. Avrei preferito mille volte che quello sguardo lo rivolgesse a me, l'importante era che mi guardasse, che incrociasse gli occhi con i miei.

Non potevo fare altro che fissare quel viso serio e geniale, perfetto in ogni sua fattezza e meravigliarmi della mia pazzia per lei.


Mi diressi verso la biblioteca, sperando di trovare un po di pace, i miei amici non mi davano tregua, quella gallina di Pansy non faceva che schiamazzare parlando di quello o quell altro vestito che aveva comprato durante le vacanze di natale a londra, volevo darle una sonora sberla sulla faccia per farla smettere di parlare ma mi fermai in tempo, e decisi di prendermi una pausa dai fighetti serperverde per godermi con calma ,ma non visto, la mia Granger che studiava, china su libroni giganteschi. Era ormai un passatempo quotidiano di cui non potevo fare a meno.

Presi posto al lato piu esterno e buio della grande sala di lettura della bellissima biblioteca di Hogwarts, la panca era comoda e calda, tirai fuori un libro a caso e scorsi la sala per cercare Hermione. Le panche si stavano svuotando, non mi fu difficile individuarla con tutti i capelli a coprirle il viso.

Mi chiesi come mai l'incanto Primio non stesse dando gli effetti desiderati, dovevo aver sbagliato qualcosa, ormai era passato tanto tempo ma continuava a non funzionare, stavo perdendo le speranze, era la mia ultima chance di capire veramente cosa stesse accadendo con la mia vita.


Anche l'ultimo studente aveva lasciato la biblioteca, ci ritrovavamo solo io e Granger, non potevo piu resistere, anche se avevo promesso a me stesso che non le avrei parlato, che avrei lasciato stare, sentivo il bisogno fisico di spostarle quella ciocca ribelle di capelli che le dava fastidio mentre studiava.

Nel momento in cui avevo deciso di alzarmi intravidi una figura alta avvicinarsi ad Hermione e sfiorarla, non mi ci volle molto a capire che si trattava dell'odioso Weasel, magari voleva tentare una pace definitiva, anche se il primo impulso era andare li e squartarlo con le mie mani, mi costrinsi a rimanere fermo e non fare nulla, osservare quella scena sarebbe servito anche a me a capire meglio lo stato delle cose.


Hermione” sentii Weasel apostrofare la Granger “abbiamo bisogno di parlare”

Cosa vuoi Ron? Sei tu quello che non mi può perdonare un piccolo errore, una cosa da nulla, io ci ho messo del mio meglio”

Voglio che tu mi assicuri che tu non provi alcun sentimento verso quel viscido Serperverde e che il suo nome non è nulla per te.”


Il silenzio di Hermione provocò un sobbalzo nel mio cuore, era il momento della verità, o me o lui.


Ron te l'ho gia detto non provo nulla per lui, ma tu non vuoi crederci, cosa pretendi che faccia”

Vieni a letto con me, qui in questo momento e dimostrami che mi sbaglio”


Ok, ora non me ne sarei rimasto fermo, nell'istante in cui Ron stava afferrando ciò che era mio, le mie gambe si mossero da sole e la mia mano trovo senza sforzo la strada per la bacchetta. Ma accadde qualcosa che fermò la mia avanzata.


Hermione, baciami, guardami negli occhi” disse Ron afferrandola per le spalle stringendola a a se baciandola con cattiveria.

La spina dorsale di Hermione si contorse in una curva dolorosa che la fece staccare dall'abbraccio di Ron. La sua mano corse alla manica della divisa, tremando la scostò dall'avanbraccio e urlò.

Potevo sentirlo, il fuoco bruciare sulla sua pelle, esattamente come stava bruciando sulla mia, piccoli aghi stavano tessendo il loro filo sulla candida pelle del mio braccio, e la stessa cosa stava accandendo ad Hermione. Il mio incanto aveva funzionato a dovere.


Hermione cosa sta accandendo al tuo braccio” disse Ron mentre vedeva delle lettere sempre piu nitide distiguersi sulla spalla di Hermione “cosa c'è scritto sul tuo braccio?”


Guardai l'interno del mio braccio e lessi la parola che aspettavo da troppo tempo.


HERMIONE” impresso e fuoco sulla mia pelle per sempre, un incanto senza possibilità di essere riverso.

La verità finalmente.


Hermione, rispondimi, perchè sul tuo braccio è apparso il nome di Draco Malfoy?”

La faccia di Hermione era sconvolta, stavo aspettando il momento giusto per rendere nota la mia presenza.

Penso sia un Incanto Imprimo, un maledizione senza possibilità di essere cambiata, serve a rivelare la verità, quando viene inferta colui che la scaglia offre il suo stesso dolore in cambio della conoscenza dei veri sentimenti della persona, quindi anche lui riceve lo stesso trattamento della persona soggetta all'incanto.”


Vedo che hai studiato bene il libro di Incantesimi Granger, sono contento” dissi rivelandomi dal mio nascondiglio in fondo alla biblioteca.

Il suo nome sul mio avanbraccio bruciava sempre di piu mentre mi avvicinavo a lei, la volevo stringere cosi forte che dovetti stringere i pugni per evitare di farle male.

Draco” il modo in cui disse il mio nome mi disarmò completamente.

Potevo leggere dal suo sguardo la lotta interna che si stava svolgendo dentro di lei. “Cosa hai fatto?Perche mi hai scagliato l'incanto Primio?”

Granger, sei cosi sveglia e non capisci le cose piu ovvie”

Ron che fino a quel momento era rimasto muto senza muoversi si avventò contro di me ma io fui piu veloce, mentre la sua mano cercava la bacchetta la mia voce aveva gia formulato un incantesimo, non volevo fargli male, avevo in mente qualcosa di meglio per lui.

PETRIFICUS TOTALUS”

Il corpo di Ron si immobilizzò esattemente li nell'atto di prendere la bacchetta. Io guardai Hermione, ma non riuscii a capire cosa stava provando in quel momento

Ci fermammo uno davanti all'altro senza parlare, le spostai dagli occhi quella ciocca che le tormentava sempre il volto.Afferrò la mia mano e se la portò in volto, baciandola. Con l'altra mano le afferrai per i fianchi attirandola verso di me.

Non ci puo essere niente tra noi, Draco, è solo uno sfizio che vogliamo toglierci entrambi, nient'altro.”

Hermione non mentire a te stessa, sei la prima della nostra classe, sai benissimo come funziona l'imprimo, la mia richiesta è stata quella di scoprire se le nostre due anime fossero legate una all'altra, i nostri due nomi sono apparsi reciprocamente ognuno sulle braccia dell'altro, funziona solo se entrambe le persone sono coinvolte allo stesso modo e con la stessa intensità”

Mi sta dicendo che non sono pazza?”

Ti sto dicendo che sono tuo, fai di me quello che vuoi, strappami il cuore, bruciami, uccidimi, qualsiasi cosa”



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Capitolo 8
*** Slytherin Heart ***


8.

Sliteryn Heart


Draco”

Non c'era bisogno di parole in quel momento, tutto cio di cui avevo bisogno era stringerla a me, e non lasciarla fuggire piu.

Aggrappata a me Hermione piangeva, le tirai su il viso con una mano, avvicinando il suo volto al mio, per sentire l'odore del suo respiro, le sue lacrime bollenti mi bagnarono il volto, regalandomi un po del loro calore. Non so cosa avrei potuto fare se qualcuno me l'avesse portata via.

L'unica cosa che intendevo fare in quel momento era spogliarla e farle capire che non si sarebbe liberata di me tanto facilmente, la sognavo da anni, ora che era arrivato il momento di viverlo questo sogno, non potevo piu aspettare.

L'attirai ancora piu vicina, facendole sentire quanto avevo bisogno di lei, ma non reagì al mio gesto, mi guardava invece con un espressione divertita e contrita allo stesso tempo, non capivo cosa intendesse. Poi catturai i suoi occhi voltarsi verso un punto imprecisato della biblioteca.

Lenticchia” risi tra me e me, me ne ero completamente dimenticato, povero si stava godendo tutta questa bella scenetta, non doveva essere facile per lui. Da bravo Slytherin gli detti solo un occhiata e poi tornai a dedicarmi a Hermione. Che Weasley soffrisse un pochino, cosi imparava a toccare e fare il simpatico con la mia donna.


Hermione? Che ti prende?” le chiesi dato che continuava a girarsi verso Ron.

E' solo, che da una parte mi fa un po pena”

Oddio, non riuscivo a smettere di ridere, ed io che mi preoccupavo che volesse tornare da lui, se era solo quello il problema, l'avrei risolto subito.


Finite incantatem” rilascia Ron dalla pastoia total-body ma non feci in tempo a farlo che mi si avventò contro. Niente da fare, i grifondoro non imparano proprio dai loro errori, duri come noci di cocco sono, pensavo tra me e me, mentre con fare delicato alzavo la bacchetta per difendermi dall'attacco di Lenticchia Weasley.

Io.Ti.Uccido. Draco Malfoy, togliele le mani di dosso o assaggierai la mia bacchetta”

Io non tolgo le mani di dosso a nessuno, men che meno a Hermione, piuttosto tu, abbassa quel ammasso di legnetti che ti ritrovi e vattene.”

Draco, fammi parlare con lui da sola” mi disse Hermione lasciandomi di stucco.

Ma...”

Ti prego, Draco, appena ho finito ti raggiungo, ovunque tu sarai” quest'ultima frase la sussurrò accostandosi al mio orecchio.

Nel frattempo Ron, aveva deposto la bacchetta, e stava aspettando a braccia conserte, con un aria trionfatrice. Che pensasse quello che voleva, era da me che Granger sarebbe venuta, tra le mie braccia, di sicuro non le sue, pensai mentre mi allontanavo.


Non ce la facevo a tornare nel mio dormitorio, ed aspettare li che Hermione tornasse con il verdetto della sua chiaccherata con Weasley. Camminavo avanti e indietro per il corridoio deserto, tutta la scuola stava cenando, dedussi, doveva essersi fatto decisamente tardi, chissa cosa pensavano i miei amici della mia scomparsa, non avevo pensato nemmeno un secondo ad avvisarli. Ormai avevo capito che da quando la Granger era entrata nella mia vita non ci stavo piu cosi tanto con la testa, non mi riconoscevo piu nemmeno io. Una volta mi sarei ucciso piuttosto che aspettare che una ragazza venisse da me, ma piu che altro, soffrire per una donna, io, Draco Malfoy, dovevo essere proprio impazzito.


Le voci di Hermione e Ron nel frattempo si stavano alzando sempre di piu, potevo quasi distinguere le parole attraverso le spesse pareti di pietra.

Tu mi hai preso in giro per anni, Hermione” le stava urlando Ron.

No, e lo sai che non è vero, ormai era un anno che non c'era piu niente tra di noi, se non vuoi vederlo peggio per te”

Ma tu sei sempre stata la mia confidente, la mia ragazza, la mia migliore amica”

Mia, mia, MIA, Ron questo è il problema, hai sempre pensato che io fossi di tua proprietà, che qualsiasi cosa succedesse sarei sempre rimasta al tuo fianco senza fare un fiato, qui è stato il tuo errore”

Bene, se non vuoi essere proprietà di nessuno di certo stare con Malfoy ti sarà d'aiuto, ti esibirà come un trofeo, gia me lo immagino che si vanta con quei maledetti serperverde di averti portata a letto, proprio tu, la mia ragazza, amica di Harry, non capisci quanto si divertiranno alle nostre spalle, sarò lo zimbello di Hogwarts, e tu la sua puttana”


Beh, avevo ascoltato abbastanza, Weasley ora aveva davvero esagerato, chiamare la MIA ragazza una puttana, era veramente troppo.


Aprendo la porta della biblioteca per andare a dare una lezione a quel idiota, rimasi fermo senza avanzare piu, vedendo Hermione schiaffeggiare Ron.

Che donna” pensai tra me e me.

Ma Ron le afferrò la mano mentre lei cercava di andarsene, e la baciò un altra volta. Non si dava per vinto per quel ragazzo. La cosa che mi sconvolse fu che Hermione non si tirò indietro, anzi lo abbracciò e lo strinse.

Con lo stomaco stretto dalla gelosia mi girai velocemente e mi allontanai, deciso ad andare a sfogare la mia rabbia, in un posto dove non potesse vedermi nessuno, e non sentii la voce di Hermione che mi urlava.

Draco aspetta”


Di corsa, veloce come il vento, arrivai all riva del lago, prendendo a calci ogni cosa si trovasse sul mio sentiero.

Stupido, stupido, stupido” ripetevo a me stesso.

Non dovevo darmi corda da sola, perchè se l'avessi fatto sarei impazzito, ma era piu forte di me, continuavo a rivedere la scena, di Hermione che fino ad un momento prima voleva schiaffeggiare Lenticchia e poi si ritrovava a ricambiare il suo abbraccio, non era normale, doveva essere successo qualcosa.

Ma piuttosto che pensare a cosa potesse essere successo, preferivo essere incazzato e nervoso, invece di ragionare logicamente.

Tra le braccia di quel idiota, puah!

Mi sentivo rodere da dentro, dovevo spaccare qualcosa, sfogare la mia rabbia contro un oggetto, o meglio una persona.

Ma una mano posata sulla mia spalla mi fermò.

Draco...”

Era la mia Granger.

So che quello che ti dico ora sembre uscito da una commedia d'amore, una di quelle cose che dicono le protagoniste mentre versano tutte le loro lacrime, ma tu devi ascoltarmi, non è come sembra.”

Non è come sembra, Hermione, dimmi tu cosa devo pensare, prima lo prendi a schiaffi, poi lo baci, pazza, solo questo sei”

Detto questo mi girai verso il lago, lascandole solo il mio silenzio.

Draco, per una volta, ascolta qualcun altro, oltre a quel tuo cinico cuore da serperverde che ti ritrovi”

Mi prese il volto e me lo girò verso il suo, costringendomi a guardala negli occhi.

Ti ascolto”

Ragazzi grazie a tutti per i commenti, se non c'eravate voi non so se avrei continuato a scrivere. Cleo88 il tuo commento mi ha fatto veramente troppo piacere, grazie grazie grazie. Shavanna il capitolo ha sconvolto anche me mentre lo scrivevo, XD Pinefertari, grazie somma capa dell'aaar @Scott ti ringrazio tantissimo, non sai come ero emozionata quando ho letto il tuo commento, la mia fic stampata, grassieeeeeee...

Scusate se questo cap è un po sconclusionato ma l ho scritto nei ritagli di tempo, spero vi piaccia cmq...baciiiiii

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