I've Never Had The Words To Say But Now I'm Asking You To Stay

di Vale_Smile_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Guys Hazza fell in love ***
Capitolo 2: *** You're right, I feel as you say ***
Capitolo 3: *** LONDON EYE. STARBUCKS. DATE. HARRY ***
Capitolo 4: *** Yes, Here I Am ***
Capitolo 5: *** You need us ***
Capitolo 6: *** Madie, Are you ready? ***
Capitolo 7: *** You are part of the family, seriously ***
Capitolo 8: *** A Different Day ***
Capitolo 9: *** How could they leave me alone today? ***
Capitolo 10: *** I can't believe this... thank you ***
Capitolo 11: *** Holy Shit ***
Capitolo 12: *** What the hell have you done?? ***
Capitolo 13: *** Things back in line ***
Capitolo 14: *** Damn ***
Capitolo 15: *** I've never seen Niall like this... ***
Capitolo 16: *** I hate lying ***
Capitolo 17: *** I'll be here by your side ***
Capitolo 18: *** The best day ever... ***
Capitolo 19: *** The Following Day... ***
Capitolo 20: *** Departure ***
Capitolo 21: *** More Than Him ***
Capitolo 22: *** You'll be fine... ***
Capitolo 23: *** Changes ***
Capitolo 24: *** She's... ***
Capitolo 25: *** Doubts and questions... ***
Capitolo 26: *** The boys are back... ***
Capitolo 27: *** Tears ***
Capitolo 28: *** I'm confused ***
Capitolo 29: *** She's gone... ***
Capitolo 30: *** You Have To Call Her... ***
Capitolo 31: *** It's Gotta Be You... ***
Capitolo 32: *** Always By Your Side ***
Capitolo 33: *** Five Years Later... ***



Capitolo 1
*** Guys Hazza fell in love ***


Madie’s POV
 
Erano passate ormai diverse ore dal moi risveglio, la stanchezza si faceva sentire, ma a me non importava. Ero a qualche passo dai miei idoli.
Erano appena tornati da diversi tour internazionali e sicuramente erano stanchissimi, ma avevano deciso di organizzare ugualemente un signin per noi fan londinesi.
Ah scusate, non mi sono presentata, io sono Maddison, una ragazza londinese di 19 anni. Ho lasciato da poco gli studi perché una agenzia di modelle mi ha proposto un lavoro, anche se sinceramente io non vedo tutta questa bellezza in me. Secondo me io sono una semplicissima diciannovenne con due grandi occhi verdi e i capelli di un arancioncino, tipo pel di carota, non so se avete in mente…
Comunque torniamo al presente…
Ero li, a pochi metri da quei cinque deficienti che mi avevano rubato il cuore, potevo addirittura iniziare a sentire le loro voci mentre parlavano con le fans prima di me.
Quando venne il mio turno il primo con cui incrocia gli occhi fu Louis, mi persi per qualche secondo in quel mare che erano i suoi occhi, ma mi ripresi quando lui mi sorrise dolcemente e mi fece notare che erano vari secondi che non mi muovevo più e che i miei occhi erano innondati dalle lacrime. Imbarazzata gli porsi il moi cd da firmare e gli chiesi un rapido abbraccio. Così feci inseguito con Liam, Zayn e Niall, ma quando raggiunsi Harry, beh non posso nasconderlo sono sempre stata follemente innamorata di lui. Lo strinsi in un abbraccio e inizia a piangere e singhiozzare, allora lui si staccò dall’abbraccio un po’ preoccupato e mi disse : « Hei tutto bene ? » Io annui impercettibilmente, ma subito mi ricordai di aver preparato una cosa per lui. Frugai nella mia borsa e ne estrassi una lettera. Era una lettera che avevo scritto con molta cura e che era molto tempo che aspettavo che lui stringesse tra le sue calde mani. Lui mentre gli porgevo la busta si era perso nei suoi pensieri, anche se sembrava che mi fissasse e questo mi metteva un po’ a disagio. Gli consegnai la lettera con un sorriso che lui ricambio e mi dileguai nella folla piangendo di felicità.
 
Harry’s POV
 
Si presentò davanti a me una ragazza, alta, i capelli color, beh, color carota… E degli occhi verdi e profondi, devo ammettere che mi ci persi dentro per qualche secondo. Quando mi abbracciò iniziò a singhiozzare così forte, pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma poi capii che era di felicità e questo mi fece star bene. Era davvero bellissima. Appena separato l’abbracciò i suoi occhi parvero illuminarsi ricordandosi di qualcosa. Iniziò a frugare nella borsa e io mi persi a osservarla. Niall lo notò e appunto mi diede una piccola gomitata e mi sorrise. Poco dopo lei alzò lo sguardo dalla borsa e mi consegnò una busta di un delicato azzurrino e mentre mi stava dando la lettera mi giunse un delicato profumo di rose. Lei sorrise e mi parve che bisbigliò un semplice : «Grazie » e si dileguò nella folla. In quel momento volevo solo leggere quella lettera e sapere cosa quella fantastica ragazza aveva da dirmi. La osservai per qualche secondo sparire nella folla e poi tornai a concentrarmi su quella luuuunghissima signin.
 
Madie’s POV
 
Non posso crederci gli ho consegnato davvero quella lettera. In quella lettera avevo scritto tutto quello che provavo per lui e gli avevo lasciato un numero, il mio numero di cellulare, pregando e sperando che mi avesse chiamata.
 
 
*Flashback*
 
« Becki ho preso una decisione importantissima. »
« Cazzo Madie, mi spaventi. »
« No tranquilla. Hai in mente che a tutte le signin dei One Direction che ho provato a entrare, ogni volta il numero previsto di persone era stato raggiunto ? »
« Si Madie e tu piangevi per giorni per questo, ma ti devi rendere conto che hai 19 anni non puoi passare la tua vita dipendente da loro » Le rivolsi lo sguardo peggiore che potessi fare e ripresi la parola.
« Becks lo sai quanto io ami Harry Styles e ho deciso di scrivergli una lettera e alla prossima signin io mi accamperò all’entrata due giorni prima pur di essere tra le prime ». Becki sospirò.
« E cosa scriverai in questa tua lettera ? »
« Ancora non lo so, ma scrivero…Tutto… Tutto quello che lui e i One Direction mi fanno provare, tutto il mio amore per lui. »
Becki mi guardo divertita e disse : « Lo sai che ogni volta che parli di lui, di loro, ti brillano gli occhi ? E dopo che lui avrà letto la tua lettera cosa ci avrai guadagnato ? » mi chiese incuriosita.
« Gli lascerò il mio numero di cellulare e incrocierò le dita »
*Fine Flashback*
 
*Qualche settimana prima mentre scrivevo la lettera *
 
-Va bene Madie ora ti concentri e provi a mettere su carta tutto quello che provi- pensai.
Presi un foglio di carta azzurrino e mi sedetti alla mia piccola scrivania.
Inizia a scrivere :
« Caro Harry, come stai ? Spero tutto bene. Sicuramente già non ti ricorderai chi ti ha dato questa lettera, o forse si. Ti scrivo per dirti una cosa davvero importante per me. Magari per te io sono una semplicissima fan. Ma tu per me sei molto di più, ogni tuo gesto, sorriso, e verso di canzone mi scalda il cuore. Io non amo l’Harry dei One Direction. Io amo Harry Styles. Non so se è vero amore, ma a me sembra di sì….
 
Harry’s POV
 
…Quindi ti lascio il mio numero di cellulare, magari possiamo vederci. Sai quello che penso sempre e ho sempre detto di volerti dire ? Io mi sono sempre immaginata la scena io davanti a te a dirti : Harry, vorrei tanto tu mi amassi quanto Louis ama Eleonor, quanto Liam ama Danielle, quanto Zayn ama gli specchi, quanto Niall ama il cibo e quanto voi One Direction amate le vostre fans.
Lo so, non te lo sto dicendo in faccia. Ma almeno sono riuscita a scrivertelo. Spero che tu voglia chiamarmi… Se no, grazie di essere come sei, grazie a voi cinque di essere così e grazie che ogni volta che sono giù mi scaldate il cuore.
A presto (spero).
Madie »
 
Avevo letto quella lettera appena finita la signin e non riuscivo a togliermi dalla testa l’immagine di questa ragazza con i capelli color carota piangere davanti a me e abbracciarmi, non potevo togliermi dalla mente quando i suoi occhi si illuminarono ricordandosi della lettera, di quel dolce sorriso.
-Hazza non dirmi che ti stai innamorando- pensai sorridendo tra me e me.
« Hazza cosa turba la tua testa ? Il calore mentre pensi potrebbe piastrare i tuoi ricci » disse Louis richiamandomi alla realtà.
Io lo guardi un po’ confuso e poi gli dissi : « Hai in mente quella ragazza con i capelli color carota e gli occhi verdissimi ? »
Lui solo annui e urlò ai ragazzi :
« Gente Harry si è innamorato »
Io lo spintonai e dissi : « Non sono innamorato solo che mi ha colpito profondamente e poi mi ha scritto una lettera così dolce. »
Tutti mi osservavano curiosi aspettando il resoconto della lettera.












Spazio autrice

Questa è la mia prima FF sinceramente non so... La trovo forse banale, ma ho delle idee per il futuro che potrebbero essere carine. Comunque io sono Valentina... Su twitter @Vale_Smile_ se vi va seguitemi... Recensite :D Non dico che metterò il prossimo capitolo fino alla raggiunta di tot recensioni perchè non è vero :P Lo metterò quando lo avrò scritto :P Comunque avete sentito che quei due deficienti di Louis e Zayn si sono persi a Sidney? HAHAHA sincemranete all'inizio ridevo come una pazza ma poi mi sono un po preoccupata.. ma ora stanno bene :) Devo dire che però anche se preferirei averli qui in italia ringrazio di cuore l'Australia per averceli fatti vedere in costume :Q__ ok ora smetto di annoiarvi buona lettura dei prossimi capitoli e spero vi piaccia la storia :D

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Capitolo 2
*** You're right, I feel as you say ***


Harry’s POV
 
Ero nel mio lettino al caldo e riflettevo. Sì, strano da dire no ? Pensavo, una cosa che non faccio spesso, normalmente io mi lascio trasportare dalle emozioni e dagli impeti del momento, ma tutta questa situazione non era normale, quindi sì, pensavo.
I raggi di sole che entravano dalle persine semi chiuse illuminavano un pulviscolo tipico di quella casa, si vede che non ci piace pulire molto vero ? Quel movimento lento e irregolare del pulviscolo mi aiutava a pensare. Pensavo alla sera prima, quando spiegai ai ragazzi perchè quella ragazza mi sembrava così, così… Beh insomma così diversa da tutte le altre fan. Pensavo a, quando ritrovata la privacy di me e dei miei quattro amici nel salotto di casa, dopo una cena con manager e quant’altro, gli avevo letto ad alta voce le righe su quel foglio azzurrino scritte con tanta cura e delicatezza. Pensavo alla commozione nella mia voce mentre leggevo. Era tutto così strano, sapevo a mala pena il suo nomignolo, Maddie, quanto era bello, ma sentivo le farfalle pervadermi lo stomaco prepotentemente ogni volta che evocavo nella mia mente il ricordo del suo sorriso.
Mi rigirai un attimo nel letto osservai la sveglia, le 11:30. 
–È abbastanza tardi, sto pensando da quasi due ore, ho fame- pensai un po’ stranito. Mi alzai e infilai le pantofole a forma di testa di gatto di peluche regalatemi da Louis per quel Natale… Ogni volta che le vedevo mi scappava un sorriso.
Mi alzai incerto dal letto e consatato che avevo freddo presi le coperte e me le misi sulle spalle a mo’ di mantello… Adoravo farlo… Mi faceva sentire così, così…mi sentivo come batman con il suo mantello, o un re con il suo mantello. Scossi la testa riprendendomi da quei pensieri e scoppiai a ridere.
Dietro la porta sentii uno sbuffo leggere e un « Cavolo, si è già svegliato, piano saltato, dileguatevi, ci riproviamo domani ».
Tempo di finire di sentire quella frase che aprii la porta e mi trovai Louis di spalle con un secchio d’acqua pieno tra le braccia e gli altri tre deficienti con espressione sorpresa a fissarmi, cercando di spiegare a gesti che io ero dietro di lui.
« Ragazzi che vi succede ? » esclamò Louis
Niall fece cenno di girarsi, Louis con una alzata di spalle si girò e mi trovò li proprio davanti a lui. Non gli diedi il tempo di girarsi che spinsi il secchio da sotto facendo si che se lo rovesciasse tutto addosso.
« Cavolo Harryyyyyyy » urlò Louis disperato « hai rovinato la nostra sorpresa, volevamo svegliare il bel addormentato innamorato in modo bagnato, ma qui mi sa che l’unico bagnato ora sono io » scoppiai in primo momento a ridere ma tornai subito serio « Non sono innamorato, è solo, è solo strano, molto strano ».
Allora si intromise Zayn con fare da saputello « Oh si mio caro Harry sei innamorato, dici di non esserlo, perchè non sei mai stato prima veramente innamorato, ma ora, ora lo sei » mi sorrise compiaciuto. Io alzai gli occhi al cielo e mi avvia verso le scale.
Mi parve di sentire dei bisbigli tra quei quattro, ma non ci feci caso, avevo fame e sapevo che qualsiasi scherzo stessero tramando li avrei scoperti…
 
Madie’s POV
 
Era tutta la notte che mi rigiravo nel letto. Un milione di domande rimbalzavano nel mio cervello facendo impazzire quei miei pochi neuroni.
Aveva letto la lettera ?
Cosa aveva pensato ?
Avrà detto qualcosa agli altri ?
Ora cosa faceva ?
Avrà trovato il bigliettino dentro la busta con il mio numero ? O forse era caduto fuori ?
Mi avrebbe chiamato ?
Mi considerava una pazza ?
 
Ogni due minuti guardavo il cellulare, la notte sembrava non passare. Mi alzai di soppiatto e andai in cucina, cavolo erano solo le 4 del mattino. Non volevo svegliare Becki. Sì, da qualche mese vivo con la mia migliore amica nel centro di Londra. Io sono nata a Londra, ma quando avevo 3 anni ci trasferimmo, e guardate un po’ la coincidenza, a Holmes Chapel, si il paese di Harry. Rimasi a vivere lì fino ai miei 17 anni, fin quando quell’agenzia di modelle mi offrì un lavoro, poi per motivi lavorativi dovetti trasferirmi a Londra e io e i miei genitori tornammo nella mia amata Londra. E ovviamente non potevo lasciare a Holmes Chapel la mia migliore amica, Becki, è stata la mia vicina di casa per tutti quegli anni, ma diciamo che lei si era accampata a casa mia e li aveva vissuto quasi da sempre, quindi nel momento di partire decidemmo con mia grande gioia che sarebbe venuta con me. Poi qualche mese fa mia nonna ebbe un malore, un’ictus, ma non si sa per quale motivo, e ringrazio Dio per questo, è sopravvisuta anche se molto anziana e i miei si sono senti obbligati a tornare a casa, ma io non potevo lasciare il mio lavoro e così trovai un appartamento insieme a Becki.
Raggiunsi strisciando i piedi la cucina nella penombra, esattamente davanti a casa nostra, alla nostra altezza c’era un lampione che faceva luce, anche se non molta. Aprii il frigo delicatamente e tirai fuori la bottiglia del latte, ma come al solito la mia goffaggine la fece atterrare dritta dritta sul pavimento di marmo. Soffiai un « Merda » tra le labbra strette, pregando che Becki non avesse sentito niente, ma due secondi dopo sentii una porta cigolare e dei passi lenti e cadenzati raggiungermi.
 
Becki’s POV
 
Quella squilibrata della mia migliore amica non riusciva a dormire dissi trattenendo un sorriso che diventò presto una smorfia. Aveva anche distrutto la bottiglia del latte e lei sa benissimo quanto divento nervosa se mi svegliano di notte e oltretutto se mi svegliano di notte di colpo con qualcosa che si rompe… Va beh, cercai di non sembrare troppo scontrosa. Lei stava pulendo il casino che aveva combinato e non la vedevo in viso, ma quando lo alzò per guardarmi, parve prima dispiaciuta, poi preouccupata, ansiosa e infine triste. Si lasciò andare in un lungo pianto. Misi da parte i miei malumori notturni e la raggiunsi rapida. « Hei Madie, non ti preoccupare non è successo niente, è solo una bottiglia di latte, non sono arrabbiata perchè mi hai svegliato » Madie mi guardo con un punto di domanda negli occhi e disse « Non… è-è q-q-uello il pro-o-oblema… » o meglio singhiozzò la frase… Io la guardai senza capire, lei si alzò si sedette sul divano in posizione fetale e iniziò ad abbracciare un cuscino e tra i singhiozzi mi raccontava quello che la sera precedente per le felicità non riusciva a raccontare. Mi raccontò degli occhi perfetti di Harry, del suo sorriso, dell’abbraccio, delle farfalle nello stomaco e delle sue paure : che lui non la chiamasse, che lei non valesse niente per lui, che lei era una come tutte. Io stetti in silenzio ad ascoltare. Dopo un lungo silenzio la abbracciai forte e le dissi « Hei Madie, guardami » le girai il volto verso di me « Styles la prima cosa che farà domani sarà chiamarti ne sono sicura o se non sarà la primissima cosa ti assicuro che lo farà, sei bellissima e non c’è nessuna ragione per cui tu non gli possa piacere, anzi io ne  vedo un migliaio perchè tu gli possa piacere. Quindi ora bevi un bicchiere d’acqua, senza fare danni questa volta » dissi alludendo al disastro di prima e così facendo lei abbozzò un sorriso « Poi vai a nanna perchè stare sveglia tuta la notte non aiuterà i tuoi occhi stanchi e arrossati, e non credo che tu voglia che ti veda con degli occhi così » sorrisi « e domani mattina aspettiamo insieme la sua chiamata. Non devi lavorare vero ? » Lei scosse la testa, si alzò, mi diede un rumoroso bacio sulla guancia e andò in cucina. Io rimasi li a fissare il vuoto sulla parete del salotto : Madie aveva bisogno del mio aiuto, lei doveva rivedere Styles, lei lo amava sinceramente. E inizia a farneticare su come farli rivedere facendo una sorpresa a Madie.
 
Madie’s POV
 
Un raggio caldo di sole mi colpi un occhio e così di mala voglia decisi di aprirli. Guardai l’ora, le 11 :30… -Cavolo, cavolo, cavolo, cavolo- pensai –e se Harry ha già chiamato ? Io ero qui a dormire…Che cavolo- Mi alzai rapidissima e guardai il BlackBerry, niente. Nemmeno un messagio. Lo lanciai sul letto e corsi in cucina a fare colazione. Quando sono triste mangio, ecco una cattiva abitudine per una modella o meglio diciamo una ragazza che gioca a fare la modella perchè per me non è un lavoro, io quando mi chiedo che lavoro faccio dico che mi faccio scattare foto, perché secondo me non sono così bella e perfetta da farmi considerare una modella, il punto è, ed è una cosa che ho sempre amato di me, che posso mangiare qualsiasi cosa e dico qualsiasi cosa e non metto su un grammo di peso.
Inizia a preparare delle omelette visto che era quasi ora di pranzo quindi decisi di fare un misto tra pranzo e colazione, ma pensai che fosse davvero strano che Becki non mi avesse già raggiunto, così iniziai a cercarla in camera sua, in bagno, dappertutto, sembrava sparita, poi raggiunsi il salotto e la trovai nella posizione in cui l’avevo lasciata, solo che ora dormiva. Sorrisi nel vederla li addormentata, quando dormiva faceva espressioni così buffe e innaturali…
Tornai in cucina e preparai anche per lei. Quando tutto fu pronto andai a svegliarla. Lei non proferì parola ma si vedeva che nel suo sguardo c’era una delle sua geniali idee che spesso si trasformavano in distrasosi malintesi. Mi bastò un secondo, la guardai e gli dissi « Hei tuuuu, cos’hai in mente questa volta ? » Lei fece finta di sorprendersi, ma era una pessima attrice e solo sussurrò con la voce impastata del sonno : « Oh niente… Solo… » annusò l’aria « Cibooo » urlò improvvisamente sveglia e così si alzò di corsa e si fiondò in cucina sul cibo per non continuare il discorso. Per un attimo mi dimenticai che aspettavo una chiamata e risi di gusto.
 
Harry’s POV
 
Erano diversi minuti che fissavo il mio cellulare con il suo numero digitato, volevo premere il verde, ma c’era qualcosa che mi impediva di abbassare il dito su quel tasto. Appogiai il cellulare sul piano della cucina e mi diressi in salotto, ma mi fermai sulla porta quando udii le voci dei ragazzi parlare di me. Ero sicuro che se fossi entrato in salotto avrebbero cambiato discorso. Quindi mi misi li in attesa di non so cosa, magari una rivelazione fatta da quei quattro chiassosi amici che ritenevo fratelli.
 
Louis’s POV
 
« Ragazzi conosco Harry, o meglio lo conosciamo tutti, non è da lui ricevere il numero di cellulare di una fan ed essere così indeciso se chiamarla, lui o chiama e sappaimo tutti come va a finire o non chiama » dissi guardando negli occhi a uno a uno i miei amici, devo essere sincero, ero davvero felice che Harry avesse incontrato qualcuno a suo parere speciale, ma c’era qualcosa che mi turbava, io conoscevo l’Harry sciupafemmine, spaccacuori, l’Harry-sono-da-una-botta-e-via-gente. E avevo paura che Harry scoprendo per la prima volta l’amore sincero potesse averne paura, perchè anche per me è stato così, appena incontrata Eleonor io ho scoperto il vero amore, quello puro, quello sincero e all’inizio ne avevo davvero paura, anche se sapevo che lei mi amava avevo paura di soffrire…Niall mi schioccò le dita davanti agli occhi e mi riportò di colpo alla realtà strappandomi dai miei ricordi, sospirai e decisi di proseguire « vi ricordate com’ero quando ho incontrato Eleonor ? » il miglior modo per farli capire era un esempio. Tutti annuirono convinti e Zayn azzardò un commento « Eri sempre teso, distratto, un po’ forse buio, avevi paura di quello che provavi davvero » sogghignò.
Io ripresi « Si ero così, avevo paura che il mio cuore sinceramente innamorato potesse spezzarsi e io avevo paura… » la mia voce tremò « …che senza lei avrei potuto fare pazzie, ecco perchè ho la ragione di credere e di sapere il perché Hazza è così pensieroso e indeciso se chiamarla »
Liam mi guardò a bocca aperta « Di solito quello che fa queste considerazioni profonde sono io… » poi scherzando aggiunse « Louis sicuro di essere tu e non avere la febbre ? O magari ti hanno… » le parole gli morirono in bocca mentre fissava un punto indefinito dietro di me. Io mi girai e lo trovai li, Hazza, era li con un’espressione indecifrabile. Poi corrucciò la fronte e infine ci sorrise e disse « Si forse hai ragione, provo esattamente quello che hai detto, ma non so se è vero amore » Noi tutti ci lasciammo a un sospirò di solievo e Harry aggiunse « Ho deciso la chiamo, non voglio perdere quest’occasione ».
 
Madie’s POV
 
Ero rannicchiata sul divano e fissavo il mio Blackberry appoggiato sul tavolo ormai da diversi minuti, ma quando il display si illuminò, con un numero non salvato che lampeggiava, beh il mio cuore perse un battito, ma che dico ne perse almeno dieci. Inizia a urlare tutta agitata « Becki corri qui, mi sta chimando » e le sopraggiunse proprio nell’attimo in cui presi un respiro profondo risposi cercando di sembrare calmissima. « Pronto ? » dissi imbarazzata
 
Harry’s POV
 
Ero in salotto, con il mio cellulare stretto in mano appoggiato all’orecchio, mi aveva risposto e avevo sentito un timido « Pronto ? ».
Louis accanto a me vide il mio sguardo illuminarsi e mi scompigliò i capelli.
 
 
Spazio autrice
 
Lo so che avevo detto che il prossimo capitolo lo avrei messo domani, ma volevo farvi conoscere qualcosa in più sul sincero colpo di fulmine di Harry… In più ho aggiunto la parte del secchio d’acqua per movimentare un po la cosa HAHAHA va, torniamo alle cose serie. Cosa ha in mente Becki ? Lo scoprirete… Harry, farà il timido o si darà alla sua natura da una botta e via ? E Madie riuscirà a reggersi in piedi dopo quello che ho in mente di scrivere ?
Lo scoprirete solo leggendo e vivendo…
Voglio ringraziare di cuore le due recensioni del capitolo precedente… Grazie grazie grazie…
Poi tutti quelli che hanno messo la mia storia in seguite e *ancora non ci credo *qualcuno l’ha messa in preferite, grazie di tutto cuore, spero che vi piaccia questo capitolo e spero recensiate, in tanto cercherò una foto per farvi vedere com’è Madie :D Baci 

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Capitolo 3
*** LONDON EYE. STARBUCKS. DATE. HARRY ***


Harry’s POV
 
-La sua voce- pensai estasiato, poi mi accorsi della mano di Louis sui miei sexy e perfetti riccioli e lo fulminai con lo sguardo. Passò qualche secondo dove mi immersi nei miei pensieri immaginandola sul divano tutta sorridente al telefono con me ma poi dei leggeri colpi di tosse finta riportarono la mi attenzione al telefono. Quasi in un sussurro soffiai « Madie ? » poi mi schierii la voce e lo dissi più chiaramente « Madie ? » dall’altra parte del telefono sentii un « Si » delicato, quanto mi era mancata quella voce che a mala pena avevo sentito alla signin.
« Ciao sono Harry » aggiunsi imbarazzato.
Ok potevo tirare fuori di meglio lo ammetto, ma ero completamente imbarazzo e sentivo le mie guancie colorarsi e scaldarsi ogni secondo di più, fin quando fu lei a parlare « Allora…Uhm, come stai ? » .
Inconsciamente sorrisi « Benissimo, adesso che ti sento » quelle parole, mi uscirono così decise, senza che io potessi fermarle, non le avevo preparate prima o nemmeno pensate, ma loro erano uscite così sincere…sentii un sospiro imbarazzato e un « Grazie mille di avermi chiamato, non ci speravo più ».
Allora io mi alzai dal divano, mi sentivo a disagio a dover parlare con lei con gli altri quattro che mi fissavano, era già tutto abbastanza imbarazzante senza avere otto occhi rivolti verso di me. Mi chiusi in cucina.
« Hei non dire così, ti avrei chiamato sicuramente perché… » mi morirono in bocca le parole, non potevo ammettere quello che prima i ragazzi mi avevano fatto ammettere.
« Perché ? » chiese lei curiosa
« No, niente, dimenticatene »
« Oh ok » la sentii dire delusa, mi immaginavo il suo viso corruciarsi in una smorfietta di delusione e mi si strinse il cuore.
« Ti va di vederci da Starbucks, tra 20 minuti ? Quello vicino al London Eye, preferisco vedere le persone con cui parlo » il mio cuore perse un battito aspettando quella risposta.
« Si » disse lei, questa volta con una nota di pura felicità nella voce.
« A dopo Madie e grazie » dissi prima di chiudere la chiamata senza aspettare una risposta da lei, ma cosa voleva dire quel grazie ? Mi era uscito da solo, senza pensarci, forse era un grazie di non avermi spezzato il cuore o forse grazie di essere come sei. Non lo so, so solo che uscii dalla cucina raggiante e aprendo la porta quei quattro deficienti caddero in cucina e così constatai che stavano origliando.
Liam si grattò i folti capelli che accennavano a un riccio leggero « Stavamo ecco, noi stavamo…Si insomma, cercavamo una monetina che ci era caduta »
Io lo guardai prima facendo l’arrabbiato e poi mi aprii in un enorme sorriso «  Ragazzi, anche se avete ascoltato per questa volta vi perdono, ma ora abbracciatemi, esco con lei tra venti minuti e sono la persona più felice di questo pianeta ». Così ci stringemmo in un lungo abbraccio di gruppo. Ero così orgolioso di averli al mio fianco, sempre, qualunque cosa fosse accaduta.
 
Becki’s POV
 
Raggiunsi il salotto rischiando di andarmi a schiantare contro il tavolino davanti al divano per la fretta. In quel momento Madie stava facendo un respiro profondo e disse un dolcissimo e imbarazzato « Pronto ? » la vidi solo sorridere, in quel momento preferii non chiederle di mettere il vivavoce come quando parlava con il resto dei suoi mille ex-ragazzi. Quello era il suo momento. Lei tossicchiò al telefono come volendo attirare l’attenzione di qualcuno e li mi preoccupai. Poi soffiò nel telefono un semplice e emozionato « Si », io non sapevo cosa si stessero dicendo ma morivo dalla voglia di saperlo e sopressi un sorriso. « Allora…Uhm, come stai ? » disse dolcemente e poi sentendo la risposta gli si infuocarono le guancie, come mai prima in vita mia la vidi arrossire sembrava un pomodoro, ma ancora soppressi un sorriso. Poi scosse la testa per tornare alla realtà e disse « Grazie di aver chiamato, non ci speravo più » ma questa volta la risposta scatenò in Madie prima curiosità e un « Perché ? » poi un « Oh, ok » un po’ deluso.
Prima che riagganciasse lei solo annui e disse « Si » poi appoggiò il cellulare sul tavolo si girò verso di me e iniziò a piangere.
Io strabuzzai gli occhi e la guardai « Hei Madie, Madie tesoro, non ti merita, non starci male è uno stronzo » alzò lo sguardo su di me e senza capire cosa volevo dire urlò « VENTI MINUTI. LONDON EYE. STARBUCKS. APPUNTAMENTO. HARRY. » non potevo crederle, aveva un appuntamento con Harry Styles ? Il suo grande amore ? Woooow.
Poi lei mi raccontò tutta la telefonata, con una voce piena di emozione e arrivata alla fine mi disse confusa  « Quando stavo per attacare mi ha detto A dopo Madie, grazie, ma cosa vuol dire quel grazie, grazie di cosa ? Io non ho fatto niente »
Mi alzai e saltellando in giro le spiegai la mia teoria : Lei piaceva ad Harry.
 
 
Madie’s POV
 
Mi trovavo davanti allo Starbucks, ero addirittura in anticipo di dieci minuti visto che abitavo a pochi isolati dal London Eye.
Mi sedetti su un muretto e paziente aspettai che l’orologio compiesse i giri di lancette necessari per far passare dieci minuti. Il tempo sembrava non passare mai. Quando alzando lo sguardo distratta vidi arrivare un ragazzo con una felpa enorme e grigia con cappuccio e tanto di occhiali da sole, una folata di vento però fece scivolare il cappuccio e apparrire quei riccioli così sexy. Quando mi arrivò davanti ero ancora presa dai miei pensieri su quanto fossero sexy i suoi ricci e lui mi salutò imbarazzato « C-ciao Madie » Cazzo pensai, Harry Styles è imbarazzato davanti a me ? Era un sogno. Io mi alzai gli diedi un bacio sulla guancia, nemmeno ci pensai, lo feci e basta e gli dissi sorridente « Ciao Harry ». Per diversi minuti rimanemmo li a perderci l’una negli occhi dell’altro. Finché un brivido mi percorse la schiena e lui decise di prendere la parola «  Madie hai freddo? È una decina di minuti che siamo qui a fissarci, cosa ne pensi di continuare così ma dentro al caldo con una bella cioccolata ? » io sorrisi e annui, mi prese a braccietto e entrammo.
 
 
Liam’s POV
 
Eravamo tutti e quattro vestiti di nero, con tanto di cuffie e occhiali da sole neri. Ci trovavamo a pochi metri dalla vetrata di Starbucks rannicchiati dietro un vaso di fiore.
Ok, lo ammetto forse stavamo facendo la cosa sbagliata, ma la curiosità ci uccideva  e cosi avevamo deciso di fare come James Bond, gli agenti in missione segreta. Devo ammettere che non stava andando per niente bene, Niall davanti a uno Starbucks senza che ci possa entrare impazzisce, Zayn ogni volta che ci guarda scoppia a ridere per come ci siamo conciati e Louis che continuava a fare commenti sul colore fantastico dei capelli di quella Madie, solo perché erano color carota.
Ecco in questo momento ero forse l’unico che avrebbe voluto essere a casa, ma Louis e i suoi stupidi piani…
 
Harry’s POV
 
Stava andando tutto alla grande. Io e Madie parlavamo del più e del meno davanti a due cioccolate fumanti e delle ciambelle.
Ogni secondo che passava, ogni sorriso, ogni respiro, i ragazzi avevano ragione, colpo di fulmine.
Per un secondo calò un silenzio imbarazzante sul tavolo, mentre io facevo le mie constatazioni di quanto fosse bella, ma poi giusto per riavviare la conversazione le chiesi « Allora tu studi o lavori, o cosa fai di bello ? » lei arrossì di colpo, mi sa che avevo toccato il tasto sbagliato…
« Uhm, ecco… Io faccio la modella » si in effetti potevo pensarlo anche da solo, è così perfetta « ma, lo faccio più come un gioco, tutti mi ritengo così bella e perfetta, ma io non mi sento così. » aggiunse frettolosa. Io la guardai davvero stranito, cioè lei era perfetta…
« Ma no, Madie tu sei così… » le parole nuovamente mi morirono in bocca, premetto che non sono pazzo, ma io avevo visto la chioma bionda di Niall rotolare da un vaso di fiori abbastanza distante dallo Starbucks a uno più vicino.
« Sono così cosa ? » chiese sorridendo curiosa.
« Sei così bella… » non potevo crederci, lo avevo detto, ma poi la curiosità di sapere se quello era Niall mi iniziò a divorare e dissi « Sai Madie… Hai in mente i miei amici, la mia band. »
« Si » disse lei confusa per via del cambio di discorso.
« Ecco, ho paura che quei quattro siano qui, non ti girare, ma hai in mente i vasi di fiori proprio qui fuori ? »
« Si »
« Ecco ho visto Niall rotolare da un vaso all’altro e… » ecco ora avevo visto anche Liam  « …ora anche Liam… Sono qui. »
Lei scoppiò a ridere « Non dirmi che magari sono anche vestiti tutti di nero, con tanto di cuffie e occhiali da sole »
Io strabuzzai gli occhi « Sono così prevedibili, sembra che tu li conosca bene»
« Fino a prova contraria sono una fan » disse scoppiando a ridere
Io annui e aggiunsi « Resta qui, torno subito, vado solo a vedere cos’hanno in mente »
Lei per tutta risposta rise. Mi alzai e uscendo dallo Starbucks mi diressi verso il vaso.
 
Liam’s POV
 
Avevamo appena cambiato posizione, c’eravamo avvicinati, ma era più di mezz’ora che tenevamo d’occhio quei due, chiaccheravano animatamente nel bar, mi stancai e smisi di guardarli. Fissai Louis, Zayn e Niall e gli dissi « Lasciamogli un po’ di privacy o il riccio ci ammazza » ma quelle parole non fecero in tempo a uscirmi di bocca che sentii la voce terrorizzata di Louis sussurrare « Mi sa che ci ha scoperti, viene qui. » Stettimo tutti zitti pregando che cambiasse direzione, ma Madie era rimasta ad aspettarlo dentro lo Starbucks quindi c’era una sola soluzione, lui ci aveva visti davvero. Senza rendermene conto qualcuno mi afferrò per il collo della felpa e mi tirò su alla sua altezza. « Liam, cosa ci fate qui ? »
« Ecco io, noi, si beh… »
« Ragazzi sapete che vi racconto sempre tutto non dovete seguirmi… » ci guardò un po’ deluso.
Noi silenziosamente annuimmo e sgattagliolammo a casa, mentre lui tornava dalla sua Madie.
 
 
 
 
 
Madie’s POV
 
Mi girai per vedere la scena. Harry sollevò Liam dal collo della felpa e gli disse qualcosa che non potei capire visto la mia scarsità nel leggere il labbiale. I quattro si alzarono e ascoltarono Harry a testa bassa e poi se ne andarono diretti chissà dove. Harry stava tornando allo Starbucks soddisfatto e si risedette al suo posto.
« Ecco, sono tornati a casa »
Io lo guardai contrariata « Potevi invitarli a prendere una cioccolata no ? »
Lui fece un espressione buffa e quasi si strozzò con la cioccolata. « Ma… era… ecco si questo è il nostro appuntamento… » disse evidentemente imbarazzato « ma se vuoi possiamo andare a vedere un film a casa con gli altri ». Io sorrisi all’idea, avrei visitato Casa One Direction e pensai a quante milioni di ragazzine volevano essere al mio posto…
Io semplicemente annui e lui da gentiluomo pagò la nostra merenda visto che erano le quattro e mezzo di pomeriggio. Mi prese sotto braccio e uscimmo nel pomeriggio gelido di Londra.
 
Camminavamo in silenzio. Non sentivo il bisogno di dire niente e quello non era di certo un silenzio imbarazzante. Anzi era piacevole, io e lui non avevamo bisogno di parlare, ci basta essere vicini. Scoprii che la loro immensa, e se dico immensa credetemi, villa era a pochi isolati da quello Starbucks e quindi anche da casa mia.
Era un’enorme villa a due piani in stile signorile di un bianco sporcato dal tempo e dallo smog. C’era un cancello sontuoso e un vialetto di marmo. Raggiunta l’enorme porta bianca Harry tirò fuori un mazzo di chiavi enormi e cercò la chiave giusta. Così entrammo. Appena dentro si apriva una grande stanza rettangolare con pareti di un candido bianco e un pavimento di marmo. Lasciammo li scarpe e giacche e facendo finta di pattinare, visto che con le calze si scivolava, ci dirigemmo verso il salotto più grande che avessi mai visto. Era arreddato in perfetta armonia e mi piaceva tantissimo.
Inaspettatamente Harry mi prese in braccio e ci andammo a sedere sul divano. Fino a quel momento non avevamo ancora parlato dopo essere usciti da Starbucks, iniziò a farmi il solletico e io inizia a ridere di gusto.
Quattro teste folte fecero capolino dalla cucina per vedere chi stesse facendo quel casino e corsero a gettarsi sul divano
« Allora cosa ci fate qui ? » disse Liam ridendo
« Uhm…Ecco… Pensavamo di guardare un film » dissi imbarazzata cercando di riprendere fiato dopo tutto quel ridere.
«Ah perfetto » disse Liam poi rivolgendosi ad Harry «  sai cos’ho trovato finalmente sotto il tuo letto ? » Harry parve terrorizzato a quella domande « No »
« Il mio film di Toy Story… Tuuuu, tu lo avevi nascosto e visto che è quasi tre mesi che non lo guardò oggi guarderemo quello, vero Madie ? »
Io nel tempo di quella breve conversazione stavo ridendo, mentre Zayn, Louis e Niall essendo complici di Harry per nascondere il DVD sbuffarono. « Si per me va bene Toy Story » dissi convinta e Liam aggiunse « Amo già questa ragazza » io arrossì visibilmente imbarazzata, ma nessuno disse più niente. Liam mise il DVD, Niall corse in cucina per prendere qualcosa da mangiare, io mi ranicchiai contro Harry e Zayn si ranicchiò contro di me, Louis era anche lui corso in cucina a prendere le carote. Così guardammo il film.
Non potevo immaginare come sarebbe finita quella apparente tranquilla serata, in realtà nessuno mai se lo aspetta, ma successe comunque.
 
 
 




Spazio Autrice
 
 
Hei ciao bella gente :D
Questo capitolo non mi convince per niente, ma è un capitolo di passaggio, il prossimo sarà un po’ più movimentato.
Non so perchè ma mi vedevo tantissimo la scena di Harry a un appuntamento e i ragazzi che lo seguono cercando di non farsi notare.
Non ho fatto parlare molto tra di loro Harry e Madie perchè trovo che loro due si capiscano senza parole, o per lo meno per adesso. Per ora i ragazzi sono stati un po’ trascurati, non ho parlato molto di loro, ma dai prossimi capitolo verranno fuori anche loro :D
Nei prossimi capitoli probabilmente non saranno proprio incentrati sulla nascente relazione tra Harry e Madie perchè succederanno un paio di cose, ma ancora non so bene, non li ho scritti :D
Vi ricordate il primo capitolo quando Madie si presenta ? Ecco non ha detto tutto di lei, probabilmente farò uscire un lato di lei nascosto, qualcosa successole da piccola ma ancora non so niente e non vi confermo niente :P
Buona lettura e spero vi piaccia la storia

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Capitolo 4
*** Yes, Here I Am ***



Spazio autrice
Questa volta il piccolo spazio autrice lo scrivo in alto cosi lo leggete di sicuro :P Ecco diciamo che questo capitolo è incentrato su Becki, Madie e Liam. In questo capitolo conosceremo un piccolo pezzo del passato di Madie e (anche se a tutti nota) la dolcezza di Liam. Ho voluto fare un capitolo Madiam (?) perchè non voglio trascurare nessuno dei ragazzi, presto anche gli altri avranno il loro capitolo e poi mi direte ma sei paza a far succedere quello che state per leggere…Ma era per trovare un modo di far si che Harry si senta molto unito a Madie e anche per Liam in poco tempo e poi dovevo togliere di mezzo qualcosa per farla viviere con i ragazzi :P ora buona lettura bella gente e grazie delle recensioni e delle visite e dei Preferiti/seguite/ricordate… Grazie di tutto :D Buona lettura

 
 
Madie’s POV
 
Il film era appena finito e stavamo discutendo su cosa avremmo potuto mangiare
« Io propongo di fare un salto da Nando’s » disse Niall convinto e contento
« Ma ci siamo stati ieri sera » si lamentò Louis
« Perchè non mangiare una pizza ? » propose Liam
« Ma e se cucinassimo qualcosa noi ? » azzardò Zayn
« Io la penso come Zayn, tu Madie ? » aggiunse Harry
« Ma… Io sinceramente dovrei andare a casa cioè… »
« Ma no tranquilla sei benvenuta qui e ti invitiamo a cena » mi sorrise Liam
Io ricambia il sorriso e in quel momento mi suonò il cellulare, avevo What makes you beautiful come suoneria, quindi potete immaginare la mia reazione e la loro…
« Si pronto ? » dissi ancora ridacchiando, avevo letto sul display che era Becki quindi non mi preoccupai molto, ma quando sentii la voce dall’altra parte sbiancai.
« Lei è la signorina Madison Turner ? Buonasera qui è l’ospedale centrale di Londra, lei vive con la signorina Rebecca Philips giusto ? »
Per un secondo mi dimenticai di essere circorndata dai cinque ragazzi, mi dimenticai del mondo, mi dimenticai di respirare, cosa poteva essere successo alla mia migliore amica ?
« Signorina pronto ? Pronto ? » la voce mi richiamò alla realtà e mi ricordo che dovevo respirare.
I ragazzi non capivano e mi guardavano terrorizzati « Si, sono io. »
 
 
 
 
 
Harry’s POV
 
Ero riuscito a scorgere il nome Becki sul display del suo BlackBerry, chissà magari è una sua amica pensai sorridendo, ma quando vidi la sua reazione alla telefonata, beh, sbiancai anche io e sicuramente la stavo guardando terrorizzato.
Lei solo disse « Si, sono io » e poi stette ad ascoltare tutto quello che il suo interlocutore aveva da dirle. Gli occhi gli si fecero prima lucidi e sembravano aver perso tutta la felicità di pochi minuti prima. Si alzò e con un distratto « Ragazzi ho alcuni problemi io vado, ci sentiamo » uscì dalla porta, dove iniziò a diluviare.
 
 
 
Liam’s POV
 
 
Madie si alzò di colpo e sparì verso la porta, Harry fece per alzarsi e seguirla, sicuramente voleva sapere, ma per esperienza personale sapevo che in questi momenti, anche se non so di preciso cosa sia successo, non vuoi accanto la persona a cui bastano poche parole per metterti in imbarazzo, ma vuoi accanto qualcuno che ti ascolti e sappia rassicurare e in questo, scusate la poca modestia, io ero il migliore. « Harry fermati, vado io, ha bisogno di qualcuno che possa confortarla, anche se non so che è successo ».
Harry solo annui e io mi diressi verso la porta.
Fuori pioveva senza sosta e Madie era li sul ciglio della strada in attesa di un taxi.
« Madie, vieni qui prendiamo la mia macchina e dimmi dove devi andare »
Lei si girò, aveva il panico negli occhi, annuì e ci dirigemmo verso la mia auto.
 
 
Madie’s POV
 
Non riuscivo a parlare, non che fossi una che parla molto, ma il dolore e il panico mi attanagliavano la lingua. Cosa poteva essere successo a Becki ? L’infermiera mi ha detto solo che era grave e di correre in ospedale e io ora mi immaginavavo tutti gli aspetti più tragici. Non volevo perdere la mia migliore amica.
Una voce mi ridestò da quei pensieri « Madie, vieni qui prendiamo la mia macchina dimmi dove devi andare » mi girai, era Liam, forse ero felice che non fosse Harry, non volevo silenzi imbarazzanti stavo già abbastanza male.
Mi avvicinai a Liam e alla sua macchina « Ospedale centrale di Londra ». Liam mi guardò spaventato ma annuì e mi fece cenno di salire in macchina.
 
 
Liam’s POV
 
Dovevo portarla all’ospedale… Ma cos’era successo ? Forse era meglio non chiedere, se avesse voluto me lo avrebbe detto lei. Era una decina di minuti che guidavo nella Londra incasinata e sotto la pioggia di un venerdì sera e Madie guardava fuori dal finestrino, con gli occhi colmi di tristezza e vuoti, senza espressione, allo stesso tempo. Mi stavo seriamente preoccupando, non conoscevo bene quella ragazza, in realtà non la conoscevo affatto, ma solo sapere che facesse stare bene Harry la faceva diventare parte della famiglia e quindi se aveva bisogno di appoggio io c’ero.
Una decina di minuti dopo raggiungemmo l’ospedale. Lei scese frettolosa e io la seguii, entrammo al pronto soccorso e lei si avvicinò a un’infermiera abbastanza robusta e le chiese « Mi scusi signora ho appena ricevuto una telefonata dall’ospedale dicendo che la mia coinquilina e migliore amica era qui ricoverata per qualcosa di grave, il suo nome è Rebecca Philips. »
L’infermiera parve pensarci su un attimo e disse « Non può ancora vederla, la stanno operando adesso ».
Quella notizia parve sconvolgere Madie ancora più di quanto già lo fosse, l’infermiera ci fece accomodare nella sala d’attesa e così aspettammo, forse minuti, ore, potevano sembrare anche giorni in silenzio, in rigoroso e rispettoso silenzio. Io sentivo il mio cellulare in tasca continuare a vibrare, era Harry di sicuro, ma non gli davo ascolto Madie aveva bisogno di un forte abbraccio, così gli passai il mio braccio sopra le spalle e la strinsi a me. Potevo benissimo immaginare come si sentisse e anche se non sapevo molto di lei dovevo e volevo starle accanto.
Dopo non so bene quanto tempo uscì dalla sala operatoria un dottore, aveva il viso tutto corruciato e si vedeva che non portava la migliore delle notizie
« Maddison Turner ? » chiamò delicatamente
« Si sono io » disse rotta dai singhiozzi
« Ecco, la sua coinquilina ha subito vari traumi alla testa, alla gamba destra e al braccio destro, abbiamo fatto il possibile ora dobbiamo vedere se si risveglierà e quando lo farà. »
Mentre il dottore dava questa notizia io osservavo Madie e le sue speranze crollare dentro a una misera e stupida frase.
 
 
Madie’s POV
 
Non poteva essere. Non era vero. Non stava succedendo a me. Era uno stupido sogno, era tutto prima troppo perfetto e ora troppo una merda per essere vero. Il mio mondo stava crollando e poteva solo essere un sogno.
Il dottore se ne andò dispiaciuto e io mi girai verso Liam, lui era rimasto li con me, tutto questo tempo, li solo per me. Le sue calde braccia mi strinsero in un abbraccio e io mi lascai andare a un grandissimo pianto, le mie gambe stavano cedendo e Liam se ne accorse perchè mi sostenne per quelle che parvero ore.
 
 
Liam’s POV
 
Il cellulare continuava a vibrare, Harry cavolo smettila pensai. Abbraccai forte Madie e lei inizò a piangere bagnandomi la maglietta. A un certo punto le sue gambe sembrarono cedere, ma c’ero li io, non sarebbe caduta, ero al suo fianco per sorreggerla in quella brutta situazione. Dopo quelle che parvero ore ci si avvicinò un’infermiera « Ora la potete vedere se volete, la stanza è la 651. Quinta porta a sinistra » io semplicemente annui e mi girai di nuovo verso Madie. Le si leggeva il panico negli occhi, ma disse solo « Portami da lei ».
 
 
Madie’s POV
 
L’atmosfera in quella stanza era surreale. La mia Becki, la mia migliore amica, era stesa su quel letto, con gli occhi color nocciola chiusi, immobile. Aveva una grossa benda a chiuderle la ferita dell’operazione alla testa e gli arti destri ricoperti da bende e garze. I capelli neri erano adagiati delicatamente sul cuscino candido, aveva il viso rilassato, come se stesse dormendo, ma sapevo che non era così.
Non potei osservarla più di dieci secondi. Mi avvicinai all’angolo della parete e scivolai lungo quest’ultima finendo con il rannicchiarmi contro il muro.
 
 
Liam’s POV
 
Su quel letto c’era una ragazza, una ragazza bellissima a mio parere, doveva essere Becki. Madie la guardò, forse per dieci secondi e poi andò a rannicchiarsi contro l’angolo della parete. In due secondi le fui accanto e la strinsi forte in un abbraccio. Lei inizò a parlare senza trattenere le lacrime e io ad ascoltare
« Ero appena arrivata a Holmes Chapel, avevo tre anni. Scesa dal grande camion con su tutti i nostri mobili e scatoloni vidi una ragazzina giocare a calcio contro un muro tutta da sola, giocava nel muro della casa accanto alla mia. Era lei. Era Becki. Subito corsi da lei e giocammo insieme tutto il pomeriggio. Da quel giorno diventammo inseparabili, diventammo sorelle. Le nostre mamme erano disperate perché se una non era accanto all’altra non riuscivamo mai a dormire, quindi decidemmo che avremmo vissuto una settimana a casa sua e una settimana a casa mia. È ormai sedici anni che ci vediamo ventiquattro ore al giorno.
Lei mi è stata accanto alla morte di mio fratello, in un incidente d’auto, lei era li quando mi hanno offerto il lavoro di modella, lei era li quando decisi di abbandonare Holmes Chapel e di ritrasferirmi a Londra, lei era con me quando ho saputo dell’ictus di mia nonna, lei era con me quando i miei genitori dovvettero tornare a Holmes Chapel, lei era li quando alle due di notte ero agitata perchè pensavo che Harry non mi avrebbe chiamato, lei era li con me a dormire davanti alle porte della signin la sera prima. Lei per me c’è sempre stata. Non posso permettermi di perderla, sarebbe perdere un pezzo troppo importante di me, sarebbe morire anche io. Non posso permettermelo. »
Smise di parlare e iniziò a essere scossa da singhiozzi forti. Io la strinsi ancora di più a me, quelle sue parole, mi avevano commosso, anche io stavo piangendo.
Qualcuno bussò alla porta ed entrò. Due uomini in divisa da poliziotti dissero « In questa stanza c’è per caso Maddison Turner ? »
Madie si alzò terrorizzata e asciugandosi le lacrime disse per l’ennesima volta quella sera « Si sono io » .
« Dovremmo farle alcune domande su dove fosse stasera e informarla di tutto l’accaduto di questa sera nel suo palazzo e alla sua coinquilina Rebecca Phillips. »
« Ma non è avuto un incidente ? La polizia non dovrebbe interrogarmi… » disse impaurita
« Signorina nel suo palazzo c’è stato un incendio, non sappiamo ancora se doloso o no, ma dobbiamo farle delle domande, niente di preoccupante. »
Lei guardò gli agenti senza capire veramente il significato di quelle parole. Si girò verso di me, mi cercò con gli occhi. Io le fui subito accanto e la abbracciai.
« La aspettiamo in centrale quando se la sente » dissero i polizziotti prima di uscire.
Madie scoppiò in un altro lungo pianto e disse « Liam non devi restare per forza, ho sentito il tuo cellulare vibrare tutto il tempo, chiama i ragazzi, va da loro, in fondo sai così poco di me, perchè mi aiuti tanto ? Vai, ce la posso fare. » io la abbracciai ancora più forte «  No tu ora hai bisogno di me, se vuoi li chiamo, ma resto con te, lo so che non ti conosco quasi, ma tu hai bisogno di qualcuno e io ci sono perchè anche se ti conosco poco mi sono già affezionato a te » Lei sorrise e annui delicatamente. Quella serata parve essere la più lunga delle nostre vite e il peggio è che non sapevamo come sarebbe andata a finire tutta la storia…

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Capitolo 5
*** You need us ***


Spazio autrice
Ok si mi voglio scusare infinitivamente per quello che ho fatto succedere a Becki… Scusatemi per favore è che avevo bisogno un avvenimento che unisse fortemente e definitivamente Madie e i ragazzi, non volevo una storia, li ho appena conosciuti e gia siamo amici, come moltissime FF succede… Volevo qualcosa che li facesse sentire legati e mi è venuta in mente Becki… E poi volevo che loro due andassero a viviere con i ragazzi quindi cosa c’è di meglio di togliere dal mezzo il loro appartamento ? Ok adesso basta vi lascio al nuovo capitolo… Ho modificato un pochino la trama in modo da far tornare Becki dal capitolo dopo questo perchè mi sentivo in colpa e pensavo che magari non vi piacesse la storia senza Becki… Quindi tra due capitoli probabilmente ci saranno alcuni dettagli che possono sembrare banali, ma devo riallacciarmi alla storia originale :P spero vi piaccia e commentate è l’ultimo capitolo triste…

 




Liam’s POV
 
« Ok chiamali, ma non farli preoccupare, digli che va tutto bene e non farli venire per favore, non voglio scomodare tutto il mondo solo per un mio problema » disse lei con voce convinta, anche se dai sui occhi si leggeva che aveva bisogno di gente in giro e di gente pronta a sostenerla.
Digitai rapido il numero « Harry pronto ? Sono Liam »
« Ohhh finalmente Payne ci degna della sua chiamata » disse Harry acido
« Ma cosa stai dicendo ? »
« Beh sei uscito di corsa dietro alla ragazza che mi piace e non hai risposto a forse ventotto chiamate, devo credere che state parlando di tutto quello che è successo a non so chi ? Sono passate sei ore da quando siete usciti » era incazzato, forse aveva ragione dovevo avvisarlo prima ma io decisi di rispondergli a tono, perchè non si fidava di me ? Si era sempre fidato di me…
« Senti Harry siamo in ospedale ok ? Una amica di Madie ha avuto un incidente e tu non venirmi fuori con le tue scene di gelosia inutile e da bambino, lo sai benissimo che noi sarei capace di fare le cose che tu hai fatto molto spesso nella tua vita. »
Non sentii nessuna risposta e Madie accanto a me mi guardò confusa.
« Harry ? Ci sei ? »
« Si, dove siete ? »
« In ospedale ma Madie ha detto di non venire »
« Sto arrivando non mi interessa »
Mi attaccò in faccia senza attendere risposta. Io mi girai cauto verso Madie.
« Ha detto che vuole venire e sta arrivando » avevo paura della sua reazione ma lei solo sospirò e delle lacrime leggere ricominciarono a bagnarle il viso.
La conoscevo così da poco tempo, ma tutta quella situazione mi faceva sembrare che la conoscessi da mesi, forse da anni. Passarono forse un’altra trentina di minuti in cui stettimo abbracciati, la consolavo, ma non serviva e Harry irruppe nella stanza con una delicatezza degna di un elefante, si vedeva che era preoccupato per come stava Madie. Diede un misero sguardo alla povera Becki sul letto e corse a strapparmi dalle braccia Madie.
 
 
Harry’s POV
 
Entrai in quella stanza, diedi un rapido sguardo alla ragazza sul lettino, non mi importava più di tanto anche se mi dispiaceva molto se quella situazione faceva soffrire Madie, io ero li per Madie e lei era abbracciata stretta stretta a uno dei miei migliori amici… Non era tempo di scenate di gelosia acuta, quindi solo corsi da lui e gliela strappai dalle braccia stringendola forte a me e cullandola tra le mie braccia. Come detto forse mille volte, noi ragazzi non la conosciamo per niente, anche se io per lei provo qualcosa di speciale… Ma lei aveva bisogno di me, di Niall, di Liam, di Zayn e di Louis. Ora Niall, Zayn e Louis aspettavano lei e Liam a casa nostra e avevano preparato una zuppa calda.
Ci voleva così poco per affezionarsi a lei, i ragazzi già la adoravano da quando era li a vedere il film con noi, o così mi avevano detto e io, beh, io stare accanto a lei mi provocava le classiche farfalle nelle stomaco, che non avevo mai provato prima.
Mentre la stringevo tra le mie braccia lei mi raccontò l’accaduto e concluse con « Vorrei vedere il medico che ha operato Becki, vorrei sapere qualcosa di più e poi devo andare in centrale a deporre, dicono che casa mia ha subito un incendio. » Io la strinsi ancora di più al petto e mi rivolsi a Liam, questa volta delicatamente, notando che era davvero stanco « Vai a casa, dormi un po’, i ragazzi hanno preparato qualcosa di caldo per te, noi quando avremo finito vi raggiungeremo. »
 
 
Madie’s POV
 
 
Diedi un ultima occhiata a Becki su quel freddo letto d’ospedale e uscii in corridoio accompagnata da Liam e Harry. Salutai Liam con un caldo abbraccio e lui mi sussurrò all’orecchio « Non arrenderti, andrà tutto bene, resisti. Ci vediamo a casa » io sorrisi e dissi solo « Grazie ».
Harry e Liam si abbracciarono forte e si dissero qualcosa che non potei udire, ma Harry annui e disse « Stai tranquillo ora ci sono io con lei ».
Liam stava attraversando il corridoio per andarsene e si voltò un ultima volta sorridendomi il più incoraggiante possibile.
« Bene, ora dobbiamo cercare il medico giusto ? » mi disse Harry io solo annuì.
Lo cercammo per forse mezz’ora quando me lo trovai davanti. « Mi scusi signor dottore, mi scusi »
Lui si voltò con un sorriso smagliante e disse « Si ? Lei è ? »
« Sono Maddison Turner, lei ha operato qualche ora fa la mia amica Rebecca Phillips, ma non mi ha dato un quadro generale della sua condizione » dissi con voce tremante e sentii la mano di Harry avvolgere la mia.
« Ecco, in realtà potrei dare queste informazioni solo a un parente… »
« Lei ha vissuto tutta la sua vita con me, siamo coinquiline da quando abbiamo tre anni, diciamo che posso considerarmi una parente » dissi quasi acida
Il dottore parve titubante « Beh, farò un eccezzione per lei allora. Per quanto ne sappiamo noi il suo palazzo è stato vittima di un incendio e la sua amica si trovava in casa in quel momento. Ha avuto una forte intossicazione da fumo e cercando di scappare è svenuta nel mezzo dell’appartamento picchiando molto forte la testa sul pavimento e quindi riportando ferite gravi e oltretutto il fuoco l’ha raggiunta poco prima che i pompieri la tirassero fuori provocandole ustioni di secondo grado agli arti destri. Noi operandola abbiamo fatto il possibile, abbiamo bloccato l’emoraggia lieve celebrale e curato in parte le bruciature, ma qui arriva la parte peggiore, non sappiamo se si risveglierà dallo stato di coma che ora la affligge, dovremo fare alcuni controlli. Ma siamo ottimisti perchè l’emoraggia non ha danneggiato nessun tessuto, quindi è quasi certo che si risveglierà quando i lembi del tessuto danneggiato si saranno ricostituiti, il problema è che è soggettivo il tempo di ricostituzione dei lembi, ci potrebbero volere ore, ma anche giorni. »
Seguii attentamente il discorso e ogni singola sillaba usata da quel dottore per spiegarmi la situazione sembrava prendere a calci ogni singolo ricordo e ogni singola speranza. Mi sentivo morire dentro e Harry accanto a me mi guardava impotente cercando di rassicurarmi con la stretta della sua mano.
Il dottore allora frettoloso disse « È tutto ? » e prese il mio silenzio per un sì e sparì dietro una corsia del pronto soccorso.
Forse Harry capì che per quella sera, per quella notte era abbastanza, mi prese sotto braccio come una decina di ore fa al nostro primo appuntamento, ma mi parve tutto così lontano… E mi portò in macchina. Io lo guardai attentamente, ogni suo movimento, ogni sua espressione in fin dei conti io l’avevo sempre amato sinceramente, ma non sapevo cosa lui provasse per me. Osservavo anche la goffaggine e la pazienza con cui si prendeva cura di me, mi chiedevo perchè facesse tutto questo per me... Salimmo in macchina e io non sapevo cosa fare, dire, cosa credere, cosa pensare, il mio mondo era crollato nel giro di una decina di ore, ma Harry parve capire, uscì dalla macchina venne ad aprirmi la portiera e poi rientrammo sui sedili posteriori, lui si sdraio il più comodo possibile e mi fece rannicchiare contro di lui e così piansi e lungo contro il petto di Harry Styles.
 
Un raggio di sole mi accarezzo gli occhi e mi svegliò, sentii subito un dolore lancinante alla schiena e aprii gli occhi, mi trovai rannicchiata contro il petto di Harry e lui era sveglio a guardarmi.
« Hai dormito male vero ? » disse preoccupato dalla mia smorfia di dolore, ma poi mi ricordai del giorno precedente, di tutto quello che era successo e mi si riempirono gli occhi di lacrime
« Oh, ti prego non piangere, mi spezza il cuore vederti così… » disse supplichevole, io lo guardai negli occhi per qualche minuto e poi aggiunsi « Devo ancora andare dalla polizia, devo deporre, poi andrò a vedere se qualcosa si è salvato nel mio appartamento e ne cercherò uno nuovo » Lui parve terrorizzato
« No ti prego vieni a vivere da noi, ne saremo ben contenti e tu in questo periodo duro hai bisogno di qualcuno accanto, hai bisogno di noi »
« Harry ieri sera il mio mondo è crollato in pezzi, devo raccogliere i frammenti di quello che resta e vedere cosa riesco a risistemare e ora non credo sia la cosa migliore venire a vivere con voi anche se sarebbe stupendo ».
«  Ti prego… » supplicò.
« Vedremo… » dissi solo per farlo smettere
 
Ci avviammo verso la centrale di polizia in silenzio. Non era uno di quei silenzi imbarazzanti, ma era carico di dolore e smarrimento.
Gli agenti ci fecero accomodare in un ufficio, un classico ufficio da polizia inglese, puzzava di caffè e tristezza.
Harry mi prese la mano come la notte precedente per rassicurarmi.
Entrò un uomo calvo, sulla cinquantina e si sedette alla scrivania guardando prima me poi Harry e sconvolto chiese « Ma lei è Harry Styles dei One Direction ? »
Harry parve essere in imbarazzo « Si sono io, ma ora sono qui per lei e per favore faccia finta che non sono chi sono davvero… è più importante lei di me in questo momento » quelle parole mi toccarono il cuore, qualcosa di buono in quel giorno schifoso c’era, ed era Harry.
Il polizziotto annui silenzioso e si rivolse a me « Lei deve essere la signorina Maddison Turner giusto ? »
« Si sono io » seppi dire solamente, lo avevo detto così tante volte nelle ultime ore…
« Perfetto, dove si trovava ieri tra le cinque e le otto di ieri sera ? »
« A casa di amici a vedere un film »
« C’è qualcuno che può confermarlo ? »
« Si, cinque persone… Ma perchè queste domande crede che io abbia appiccato l’incendio ? È un incendio doloso ? Cosa sta succedendo ? Io… i-i-io… » scoppiai di nuovo in lacrime e Harry prontamente mi abbracciò forte.
Il polizziotto parve spiazzato « Oh no, solo sono domande di routine… »
Io parvi calmarmi.
« Ora, lo so, che potrà sembrare uno strano argomento, ma alcune cose all’interno di casa sua si sono salvate, se vuole andare a prenderle prima che demoliscano il palazzo. »
Io solo annui e mi alzai uscendo facendo intendere a Harry che se voleva restare a parlare con il polizziotto lo avrei aspettato fuori.
 
*Alcune Ore Dopo *
 
Eravamo sul vialetto di casa dei ragazzi e camminavamo con due piccole borse mezze piene del poco che si era salvato, solo alcuni vestiti. Raggiunta la porta stavo per suonare il campanello quando Harry prese il mio polso e mi girò verso di lui.
« Lo so che doveva essere una storia normale, avere vari appuntamenti, poi un bacio, poi chissà, ma tutti questi tristi eventi mi hanno fatto capire quanto io non voglia più vedere lacrime sul tuo viso, mi fa male. Quindi voglio che tu sappia che sei speciale per me, ti conosco così poco e mi sembra di conoscerti da anni. Solo questo ». Poi mi abbracciò forte per qualcosa che a me parve una decina di minuti.
 
Quella sera cenammo tutti insieme sul grande tavolo di legno del loro salotto. Con loro a prendersi cura di me mi sentivo bene, mi facevano sentire bene e loro mi riservavano un sacco di attenzioni, non sapevo perchè lo facessero infondo non mi conoscevano, ma lo vedevo che non lo facevano solo per convenienza o per dovere, lo facevano con piacere ed è questo che mi fece sentire a casa.
Decidemmo di dormire tutti e sei in salotto e piazzammo li dei materassi. Mi addormentai nell’abbraccio di Harry e con Liam accanto.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Madie, Are you ready? ***


Zayn’s POV
 
Mi ero appena svegliato… strano vero ? Di solito dormo così tanto, ma quella mattina uno strano rumore proveniente dalla cucina mi aveva svegliato. Gli altri ragazzi nemmeno se ne erano accorti, dormivano beatamente…
Cercando di non fare rumore mi alzai dai comodi materassi stesi nel nostro salone e mi diressi in cucina. Trovai la porta finestra che dava sul giardino aperto e provai a fare mente locale se la sera prima fosse aperta o no, ma un’ombra mi distrò dai miei pensieri, uscii in giardino e trovai Madie rannicchiata in un angolo. Non la conoscevo molto, ma ero felice di poterle stare accanto in questo momento, ero felice che noi cinque provassimo a strapparle un sorriso, infondo quella ragazza faceva stare bene Harry e quindi era parte della famiglia ormai.
Mi avvicinai a lei, mi sorpresi che non stesse piangendo, aveva gli occhi persi nel vuoto « Buongiorno cara, come mai sveglia così presto ? » lei si sorprese a vedermi li ma accennò un debole sorriso « Buongiorno a te, non riuscivo più a dormire, non sai quello che ho dovuto penare per alzarmi e non svegliare Harry, mi abbracciava così forte »  ridacchiai.
« Come va oggi ? » le chiesi spontaneo e sincero
« Beh, a parte che la mia vita è crollata e ho paura di andare a visitare la mia migliore amica e che ancora non riesco a rendermi conto che sia successo davvero, a parte questo tutto bene. Grazie di essere gentili con me, ma non dovete farlo per forza »
« Per forza ? Ascolta ti confiderò qualcosa, ma mi devi promettere che non lo dirai a nessuno e tanto meno a Harry… »
Mi guardò confusa ma annuì
« Ti ricordi la signin alla quale sei venuta ? »
« Certo come dimenticarla… »
« Ecco Harry ti ha visto li la prima volta ed è stato colpo di fulmine e… » non mi lasciòfinire
« Mi stai prendendo in giro vero ? »
« No Madie, lui è innamorato di te, ti pare che se fossi la prima che passa lui ti riserverebbe tutte le attenzioni che ti da ? Questa tua situazione lo ha fatto sentire ancora più legato a te e noi se qualcuno fa stare bene Harry lo riteniamo parte della famiglia, quindi è per questo che ti aiutiamo, Harry con te è felice e ha scoperto per la prima volta il vero amore »
Dopo queste parole io mi alzai delicatamente e la lasciai li a bocca aperta a riflettere sulle mie parole.
 
 
Madie’s POV
 
Non poteva essere vero. Zayn mi aveva mentito. Ma aveva senso quello che aveva detto. Non avrebbero fatto tutto questo per una persona a caso. Oddio Harry Styles provava qualcosa per me ?
Quei pensieri riuscirono a distrarmi un attimo dal ricordo della sera prima, anche se faceva male pensarci.
Mi alzai qualche minuto dopo che Zayn se ne era andato e lo raggiunsi in cucina, stava facendo colazione.
Presi una scodella e un cucchiaio e mi sedetti accanto a lui « Non mi stai prendendo in giro vero ? »
« Mai stato più serio » disse lui
Io solo annuì e lui mi sorrise, poi però si fece subito serio « Ora che sai perchè siamo tutti così premurosi, vuoi che ti accompagno a vedere la tua amica in ospedale ? » mi rabbuiai e scossi la testa « Ho paura di vederla così, devo ancora chiamare i suoi genitori, anzi devo farlo adesso e devo elaborare la cosa… »
Lui annuì e aggiunse « Ti capisco, anche io quando mio nonno avevo scoperto che era malato ho dovuto far passare un paio di giorni prima di visitarlo, dovevo elaborare il fatto… »
Io mi girai verso di lui e lo fissai per qualche minuto, pensavo alle sue parole, aveva ragione ogni cosa ha suo tempo e poi non so perchè pensai a quante milioni di ragazzine volevano essere lì di fianco al loro idolo e pensavo anche che io non lo consideravo più il mio idolo, ma una amico e poi lo abbracciai di colpo e senza preavviso. Lui mi strinse forte e  così mi sentii rassicurata.
Oltre la sua spalla vidi il riccio entrare in cucina stropicciandosi gli occhi, oh mio dio è così tenero pensai. Lui ci guardò prima un po’ stranito e poi si avvicinò e picchiettò sulla spalla di Zayn « Ecco si Malik insomma sempre tu ti prendi gli abbracci mattutini » disse io mi staccai da Zayn e gli saltai praticamente addosso.
« Hei hei, cos’è tutto quest’entusiasmo ? »
« Non è nessun entusiasmo era un abbraccio per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me ieri, davvero »
I nostri occhi si fecero lucidi e i miei si persero dentro quelli di Harry.
« Hei no oggi non si piange Madie »
Io accennai un sorriso ma le lacrime già cadevano. Mi abbracciò ancora più forte e rimasimo lì un po’ abbracciati. Zayn dopo alcuni minuto si dileguò dalla cucina.
 
 
Passarono due giorni da quella mattinata e non c’era momento in cui non pensassi a Becki e alle parole di Zayn « Ci vuole qualche giorno per elaborare la cosa, ma poi ti fai forza e vai a trovarla ». Quel momento era arrivato, dovevo farmi forza, infondo i medici hanno detto che si sarebbe svegliata, magari sentire la mia voce la avrebbe aiutata, magari avevo fortuna a si svegliava quando ero lì... In quei due giorni i genitori di Becki erano arrivati e non c’era momento in cui non la lasciassero sola.
« Hei Madie, oggi te la senti ? » Harry mi distrasse dei miei pensieri e mi accarezzò delicatamente i capelli. Le cose non erano cambiate da quando Zayn mi aveva detto che Harry provava qualcosa per me, ma ora riuscivo a notare i dettagli di un ragazzo premuroso e, se è vero, innamorato. Io annuì delicatamente, in quei due giorni anche se la situazione tra noi non era cambiata io mi ero molto avvicinata a quei ragazzi, così premurosi e gentili verso di me.
Presi la borsa e stavo per uscire quando mi trovai Louis, Niall, Zayn e Liam in fila con la guancia rivolta verso di me, si aspettavano un bacio tutti e quattro ma io li abbracciai teneramente, per poi uscire nell'aria gelida di metà febbraio di Londra con Harry.
 
In quei due giorni i ragazzi ebbero alcuni problemi con alcune riviste che ritraevano le foto di me con Liam e di me con Harry o io che entravo a casa loro, ma loro fecero un semplice comunicato stampa smentendo tutte le voci assurde e spiegando la situazione, ora loro per i prossimi due mesi avevano vacanza e io avevo chiesto un esonero dal mio lavoro finchè Becki non si fosse svegliata.
 
Eravamo in ospedale, davanti alla porta di Becki, camera 651, era una porta grande e di un azzurrino delicato, la maniglia era di un metallo freddo, al contatto con la mia mano calda rabbrividii. Presi un respiro molto profondo, fissavo un punto indefinito della porta davanti a me.
« Sei pronta Madie ? Sei sicura ? » disse Harry io non risposi ed entrai.
Ero arrivata proprio nel momento in cui non c’erano i genitori di Becki, che strano pensai.
Non aveva più la benda alla testa, segno che i punti le erano stati tolti, questo mi diede speranza. Vidi una sedia accanto al letto e non esitai a sedirmi.
« Io ti lascio sola con lei » disse rapido Harry per poi dileguarsi nel corridoio semi-deserto dell’ospedale.
Io guardai Becki, era sempre bellissima, le volevo così bene. Poi iniziai a parlare con le lacrime che mi rigavano il viso « Sai Becki quella mattina in cui ricevetti la telefonata di Harry? Ti ricordi quanto eravamo felici che avrei avuto un appuntamento con lui ? Ecco a quell’appuntamento è andato tutto alla grande, abbiamo bevuto una cioccolata calda e poi immagina chi ci stava spiando da dietro un vaso di fiori ? Non lo crederai mai, ma Louis, Niall, Zayn e Liam erano li a tenerci d’occhio » ricordai quel fantastico pomeriggio e sorrisi al pensiero, le presi la mano e proseguii nel mio resoconto « Harry a quel punto mi aveva chiesto di restare nello Starbucks ad aspettarlo e lui uscii ha cacciare quei quattro a casa. Allora io lo rimproverai dicendogli che poteva invitarli a bere qualcosa. Beh, mi ritrovai a casa loro a guardare Toy Story »  sorridevo amaramente ricordando quella sera «  poi ecco, si insomma, dopo ho ricevuto la chiamata dell’ospedale. Mi hanno riferito tutto. Io quella notte l’ho passata con te Liam ed Harry. Poche ore dopo i ragazzi mi hanno chiesto di restare a vivere da loro, perchè sai quando a te è successo tutto questo la nostra casa stava andando in fiamme, Zayn mi ha detto che Harry è innamorato cotto di me, non ci crederai mai ma è così, aveva ragione e io stentavo a crederti, non poteva capitare a me e invece… » sentii una lieve stretta sulla mano, pensai che fosse un’allucinazione non poteva essere lei e proseguii « ora io e i ragazzi siamo molto legati e ho bisogno che tu ti svegli, sei una parte fondamentale della mia vita » finii quella frase e sentii un’altra lieve stretta alla mia mano, questa volta ero sicura che non fosse la mia immaginazione, la osservai per alcuni minuti e le sue palpebre tremolarono, infine si sollevarono mostrando quegli occhi color nocciola che mi piacevano tanto e che tanto mi erano mancati.

 
 

Spazio autrice
 
Eccomi qui con un altro capitolo… che ne pensate?
Beh inizio con il ringraziare tutti, chi recensisce, chi solo legge, chi è nei preferiti/seguite/ricordate, grazie
Sapete è da poco che ho deciso di condividere quello che scrivo, ho sempre amato scrivere storie ma mi ritenevo non un granchè, ma ora ho trovato il coraggio e grazie a tuti voi di sostenermi
Come avrete notato Becki si è svegliata, io contavo di tenerla al letto ancora per il prossimo capitolo e il prossimo capitolo intitolarlo due mesi dopo, ma dopo leggendo dalle vostre recensioni che era tutto forse un po troppo triste ho deciso di farla svegliare senza far passare troppo tempo. Quindi ho dovuto modificare un po' tutta la trama e probabilmente il  capitolo dopo il prossimo sarà di passaggio per riallacciarmi alla trama originale… Grazie di tutto e fatemi sapere che ne pensate :D

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Capitolo 7
*** You are part of the family, seriously ***


Madie’s POV
 
I suoi occhi color nocciola mi fissavano interrogativi. Con voce roca chiese
« Hei perchè piangi ? Dove siamo ? »
Io la guardai a bocca aperta «  Non ricordi niente ? » lei scosse delicatamente la testa, mi voltai fissando un punto indefinito del muro azzurrognolo e le raccontai gli avvenimenti degli ultimi quattro giorni tra lacrime e singhiozzi miei e suoi, questa triste discussione si chiuse con un abbraccio lungo e sincero.
In quel momento entrarono i genitori di Becki e Harry. La madre di Becki appena la vide sveglia corse ad abbracciarla, il padre anche e poi uscii frettoloso cercando un medico. Harry si avvicinò un po’ più cauto, le sorrise «Ciao Becki » e poi venne da me e mi strinse in un lungo abbraccio. Io mi rivolsi a Becki « Ora che sei sveglia ti lascio un attimo con tua mamma, ma non ti liberi di me facilmente » sorrisi a sua madre che era un po’ una seconda madre per me e uscii prendendo per mano Harry. Raggiungemmo gli ascensori in fondo al corridoio e li iniziai a parlare con lui « Harry, Zayn mi ha detto il perchè tu fai tutto questo per me, quindi penso che sia arrivato il momento di dirti quello che ho sempre voluto che tu sapessi, quello che hai letto nella lettera, quello che ora sono pronta a dirti in faccia, quello per cui ho dormito una notte accampata fuori dalla signin nel gelo dell'inverno londinese… Voglio ringraziarti davvero di tutto quello che hai fatto per me » poi guardai verso il corridoio « per me e per la mia migliore amica, ma ora voglio che quello che mi hai detto sulla porta di casa tua diventi realtà, tu volevi una storia con appuntamenti e tanto amore, adesso io sono pronta, ma voglio sapere se per te è lo stesso… »
 
 
Harry’s POV
 
 
La guardavo incredulo, Zayn le aveva detto tutto, Malik cazzo dovevo essere io a farlo pensai, ora dovevo dirglielo, dirle che i suoi sorrisi mi provocano delle contorsioni speciali nello stomaco, forse farfalle, dirle ogni volta che la vedo piangere mi uccide un pochino, dovevo dirle tutto e ora lei mi sta chiedendo se sono pronto, io lo sono.
Mi ricordai poi della lettera, di quello che aveva scritto, del fatto che volesse sempre dirmi quelle parole ecco ora sarei stato io a dirle a lei.
« Madie io sono pronto ad amarti quanto Louis ama Eleonor, sono pronto ad amarti quanto Liam ama Danielle, sono pronto ad amarti quanto Zayn ama gli specchi e quanto Niall ama il cibo. Sono pronto ad amarti quanto noi ragazzi amiamo le nostre fan, se non di più ancora… »
I suoi occhi si fecero lucidi e io bruciai quella distanza che ci separava e unii le nostre labbra in un tanto atteso bacio. Sapeva di cilliegia e aveva le labbra morbide e calde, essendo così vicino a lei potevo sentire quel dolce profumo di rosa che mi aveva travolto già il giorno della signin quando mi aveva consegnato quella magica lettera, sentii le lacrime accarezzarle il viso, ma finalmente dopo giorni quelle lacrime erano di felicità.
 
 
 
 
Madie’s POV
 
 
Erano passati tre giorni dal risveglio di Becki e stava giusto per essere dimessa. Questa volta preferii andare da sola a trovarla, volevo passare un po’ di tempo con la mia migliore amica, prima di iniziare a vivere entrambe in una casa che non ci avrebbe mai concesso minuti tra migliori amiche. Entrai nella stanza felicissima « Ma salve migliore amica » esordii io.
Lei mi corse incontro e mi abbraccio forte forte « Ciao cara, è bellissimo poter ricominciare a camminare sulle proprio gambe » ridemmo di gusto
« Hei ma dov’è Harry ?»
« Sei curiosa eh ? » le dissi ridendo
Ci abbracciammo ancora una volta «È rimasto a casa con i ragazzi… Hanno detto che vogliono organizzare qualcosa di speciale per il tuo arrivo a casa e così potrai conoscerli tutti finalmente »
« Come se già non li conoscessi grazie a te » commentò lei scoppiando a ridere.
Lei finii di mettere le ultime cose nella borsa e si rivolse a me «Mamma è già partita, è tornata a Holmes Chapel » io la abbracciai di nuovo «Hei ci sono qui io e ora rimpiangerai la calma del ospedale quando arriverai a casa, con quei cinque pazzi… » e così ripresimo a ridere, le raccolsi il borsone da terra e ci avviammo alla reception dell'ospedale per ufficializzare la dimissione.
Nel tragitto di ritorno le raccontai alcuni dettagli di quei giorni che si era persa e lei volle sapere tutto su me e Harry e sui ragazzi.
Arrivate all’entrata della gigantesca casa dei ragazzi a lei le scappò un lieve « Woow » sorpreso e io risi «Anche a me ha fatto lo stesso effetto, ma quel giorno ero troppo occupata a perdermi negli occhi di Harry e cularmi nelle sue fossette per dire: Woow » rise di nuovo di gusto. Ero così felice di avere di nuovo accanto la migliore amica.
Aprii la porta con il doppio di chiavi che mi aveva dato Harry. La casa era silenziosa, surrealmente silenziosa, dov'erano tutti? E la mini festa per Becki?
Mi incamminai verso il salotto con Becki al seguito e trovai tutte le luci spente.
Di colpo si accessero e i cinque saltarono fuori da dietro il divano urlando « Sorpresaaaa » io e Becki quasi ci prendemmo un infarto e poi scoppiammo a ridere.
« Finalmente ti conosciamo Becki » le sorrise Louis «Io sono Louis »
« Già abbiamo sentito così parlare di te, io sono Niall » disse visibilmente imbarazzato, mi appuntai mentalemente di chiedergli il perchè.
« Sarai stanca o affamata… Comunque sono Zayn » si preoccupò Zayn ma lei sorrise e lo rassicurò « No grazie sto bene »
Liam invece in un gesto inaspetatto le si fiondo tra le braccia a la strinse forte « Sono stato quella sera tutto il tempo con Madie, sono davvero felice che tu ora stia bene. Benvenuta, io sono Liam » lei lo abbracciò a sua volta e rise «Davvero dolce il biondino » disse rivolta a me e Liam si grattò i riccioli imbarazzato. Poi Harry salutò Becki con un abbraccio, loro già si conoscevano dalle due visite in ospedale fatte nei giorni precedenti e poi lui si fiondò sulle mie labbra senza lasciarmi più commentare e lasciandomi senza parole con i suoi fantastici baci.
« Mi sei mancata » mi sussurrò
« Ma sono stata via meno di due ore » risposi baciandolo ancora e afferrandogli il colletto della polo rossa.
« Lo so, ma mi sei mancata uguale » poi io ridendo mi rivolsi agli altri « Non mi avevate detto che quando lui sta con una ragazza diventava tutto panna e zucchero » risero tutti tranne Harry che fece finta di essere offesso, ma l’arrabbiatura gli passò quando lo baciai delicatamente e gli soffiai « Ma tutto panna e zucchero va più che bene » in modo che sentisse solo lui.
« Penso che restare qui all’ingresso del salotto o osservare voi due fare i piccioncini non ci aiuterà a mangiare » commentò Niall e noi lo guardammo un po’ perplessi « Avete capito cosa volevo dire…andiamo a mangiare vi supplico » fece lui mettendo le mani a mo’ di preghiera. Tutti scoppiammo a ridere e ci avviammo verso la sala da pranzo. Cenammno sullo stesso tavolo in cui poche sere prima avevo cenato senza la mia migliore amica, era tutto così diverso, l’atmosfera finalmente era calda, allegra, degna di un gruppo di amici o forse quasi di una famiglia. Becki aveva fatto subito amicizia con i ragazzi e specialmente con Louis e Niall. Ero così felice che la mia migliore amica, il mio ragazzo e i miei migliori amici fossero riuniti intorno al tavolo insieme a me.
Finito di cenare Becki sbadigliò e si stiracchiò « Vedi che eri stanca » disse Zayn con la sua voce da saputello lei gli sorrise « Si hai ragione… penso che andrò a dormire… » E così facendo si alzò dal tavolo salutando tutti i presenti con una bacio sulla guancia e facendo arrossire tantissimo Niall, io la accompagnai di sopra e le stetti accanto finchè non si lasciò cullare da tutta la sua stanchezza e iniziò a dormire.
Dormivamo nella stessa camera, i ragazzi ci avevano dato la stanza degli ospiti ed era enorme e arredata nello stesso fantastico modo di tutta la casa, le tende pesanti rosse che coprivano le finestre davano un tocco di calore alla stanza e alle pareti di un delicato color panna.
Quando Becki si fu addormentata scesi silenziosa le scale, volevo sentire di cosa parlavano i ragazzi.
« …Harry devi dirglielo, deve sapere cosa pensiamo » disse quella che identificai come la vode di Niall
« M-a-a se lo facessimo tutti assieme ? » disse titubante quello che doveva essere Harry
« Harry ha ragione in questa cosa centriamo tutti » disse Liam
« Ok, vado a chiamarla » si rassegnò Harry
Io mi stavo preoccupando, ma non volevo che notasse che li stavo ascoltando quindi feci finta di continuare a scendere le scale e lo raggiunsi « Oh Harry, mi cercavi ? » e gli stampai un dolce bacio « Si in effetti io e i ragazzi vogliamo parlarti, o meglio io parlo tu ascolti e i ragazzi restano li a guardare »
Ero visibilmente preoccupata perchè lui mi disse « Stai tranquilla è una bella cosa ».
Trassi un respiro di sollievo ed entrai in cucina.
C’erano due sgabelli uno di fronte all’altro, Harry si sedette su quello con alle spalle altri quattro sgabelli con i ragazzi seduti sopra, mi guardavano con sguardo inquisitorio, ma divertito. Io li guardai e deglutii rumorosamente
« Non vogliamo ucciderti ne farti un interrogatorio, vogliamo solo parlare con te » disse Liam sorridendo
« È inquietante » affermai io e provocai le risate dei cinque. Mi sedetti sullo sgabello. Harry si schiarì la voce e iniziò a parlare.
« Beh… Prima parlo a nome mio poi di tutti… Allora quel giorno alla signin devo ammettere di essermi perso nei tuoi occhi e Niall è stato il primo ad accorgersene » si girò e sorrise a Niall, quelle due fossette lo facevano sembrare così innocente e dolce  « Zayn invece il giorno dopo mi ha fatto ammettere che quello tra me e te è stato colpo di fulmine » si girò e scoccò un occhiata a Zayn che gli sorrise « Louis mi fece ammettere che avevo paura di chiamarti perchè avevo paura mi spezzassi il cuore » lui si girò e Louis gli scompiglio i capelli « Liam invece ti è stato accanto nel momento peggiore, dove io avrei creato solo danni. Quel che ti è successo ha fatto provare ai ragazzi un grande senso di solidarietà e un forte legame di amicizia nei tuoi confronti, ma a me quello che è successo mi è servito a capire che voglio stare con te a lungo e che non vorrò mai più vedere lacrime bagnare il tuo viso. In poco tempo sei diventata parte della famiglia, della nostra famiglia e ora lo è anche Becki, quindi ti chiedo per favore resta a vivere con noi, non cercare un’altra casa con Becki, noi vi vogliamo qui. Sei parte della nostra famiglia Madie. »
Io sentendo queste parole mi commossi… Quanta dolcezza ci poteva essere in cinque ragazzi ? Qualche lacrima mi rigò il viso « Senti Harry ha appena detto che non ti vuole più vedere piangere e tu cosa fai ? Piangi » disse scherzoso Niall.
Quelle sue parole mi erano entrate nel cuore, ero immobilizzata da tanta dolcezza. Quando riuscii a riprendermi e a richiudere la bocca e togliermi quell'espressione da idiota commossa dal viso loro cinque si erano alzai e si stavano avvicinando a me a vedere se stavo bene e io gli saltai letteralmente addosso.
« Ragazzi siete il meglio che mi sia capitato grazie davvero »
Dopo il momento tante coccole ci sedemmo a guardare un film e tutti e sei crollammo su quel divano.
 
 
La mattina seguente fui svegliata dall’odore di Pancake dell’aria e un bacio sulla punta del naso.
 
 
Harry’s POV
 
Sorrise ancora con gli occhi chiusi, era così bella.
Becki si era alzata prima di tutti e aveva preparato le crepes, quando anche io fui svegliato dall'odore soave di crepes nell'aria la raggiunsi in cucina e mi spiegò che non riusciva a dormire e voleva fare una sorpresa a Madie perchè lei amava le crepes, quindi la aiutai di buon grado a prepararle e ora ero li accanto al divano dove la mia piccola dormiva con un vassoio pieno di crepes, per me e per lei, aveva cacciato i ragazzi che ancora dormivano dal divano e ora si sentiva un piacevole chiacchericcio provenire dalla cucina dove i ragazzi e Becki stavano facendo colazione con le crepes rimaste.
In pochi giorni sarebbe stato il compleanno di Madie, il 2 di marzo e io e i ragazzi volevamo organizzarle una festa a dovere e in più io volevo una cenetta romantica con lei, in fin dei conti è la mia ragazza…
In quel momento lei aprii gli occhi e mi distrò dai miei pensieri si tirò su lievemente e mi posò un dolcissimo bacio come solo lei sapeva fare sulle labbra.
«Buongiorno amore» sussurrò
«Buongiorno piccola»

 
 


Spazio autrice
 
Eccooo finalmente abbiamo Becki che è tornata…
E quanta dolcezza c'è in cinque ragazzi? Ho pianto a scrivere quella parte
Voglio ringraziarvi come sempre delle recensioni, preferite/seguite/ricordate, ma voglio ringraziare anche chi semplicemente legge…
Fatemi sapere cosa ne pensate
Baci xx

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Capitolo 8
*** A Different Day ***


Harry's POV
 
Dopo esserci abbuffati di crepes quella mattina decidemmo che non avremmo pranzato, almeno noi tutte persone normali tranne Niall che voleva mangiare ancora… Mi chiedo quel ragazzo dove metta tutto quello che mangia, forse nel turbo per fare i salti così in alto, comunque… I ragazzi avevano deciso di restare giù con Becki a vedere un film nel caldo salotto, mentre io e Madie volevamo passare un paio di ore da soli quindi salimmo le scale e ci sdraiammo sul mio letto caldo a parlare, baciarci e ridere fin quando un urlo acutissimo ci fece sobbalzare « Sembra Becki » disse preoccupata la mia piccola. « No vedrai che c'è una spiegazione » dissi per rassicurarla, ci alzammo all'unisono dal letto e corremmo giù per le scale, ma davanti a noi si aprì una scena bellissima. Trovammo Niall, Louis, Becki, Zayn e Liam contro la vetrata del salone a guardare fuori.
Nevicava.
 
 
Madie's POV
 
Stava nevicando, presi per mano Harry e ci avvicinammo alla vetrata, osservai per alcuni minuti la neve e poi guardai i visi dei miei amici e del mio ragazzo a tutti brillavano gli occhi, come se la neve fosse una cosa sconosciuta. Sembravano tutti dei bambini alle prese con le prime nevicate e io li guardavo divertita.
 
 
Niall's POV
 
Amavo la neve, da bambino mi ricordo che quando nevicava mio padre mi portava nel boschetto dietro casa a giocare. Perso nei ricordi indietreggiai alcuni passi e mi venne un lampo di genio « Ragazzi andiamo fuori a giocareeee » strillai e tutti si voltarono verso di me  « Oh si vi pregooooo » disse Becki supplichevole, lei doveva ancora riprendersi del tutto, ma un po' di gioco in mezzo alla neve non le avrebbe fatto male, pensai. « Per una volta il biondo ha un'idea che non riguardi il cibo » disse Zayn provocando una risata generale.
 Si dispersero ognuno in camera sua senza aggiungere niente e cercarando di cambiarsi il più in fretta possibile.
Solo Becki rimase li, dopo che tutti erano scappati ognuno in camera sua, lei si era riavvicinata al vetro e guardava fuori, stregata da quel manto soffice e bianco… Quella ragazza era stupenda, sono davvero felice che ora stia bene e sono ancora più felice che abbia deciso di rimanere a vivere qui con Madie, pensai. Chissà se tra me e lei ci sarebbe potuto essere qualcosa… Lei era così bella, io, beh io ero un semplice Niall sempre affamato…
Mi ero perso nei miei pensieri e non mi ero accorto che si era separata dalla vetrata e si era avvicinata a me, mi stava sbandierando una mano davanti « Heiiiii Niiiiaaalll ci sei? »
« Oh si scusa, pensavo… » dissi arrosendo poco convinto
« Non ti devi giustificare… Però corri a prepararti così usciamo a giocare » e mi stampò un bacio sulla guancia avviandosi verso le scale.
 
 
 
 
Madie's POV
 
Una decina di minuti dopo scesi le scale tutta imbottita e al caldo pronta per una giornata nella neve. Appena arrivata in soggiorno vidi Niall di spalle, come lo avevamo lasciato dieci minuti prima dopo che aveva detto di uscire a giocare, l'unica cosa che era cambiata era che si teneva una mano sulla sua guancia destra, sorrideva come un deficiente e gli brillavano gli occhi. Allora mi avvicinai cauta  «Niall? Ci sei? Stai bene? » lui solo sorrideva come uno stupido e balbettava «Ec-c-co s-si, m-mi… »  poi scosse la testa, come per tornare in sè e disse estremamente serio e poco convinto «Si sto perfettamente, mi sono perso un'attimo nei miei pensieri, ma ora vado a cambiarmi »
«Un attimo nei tuoi pensieri? Sono passati almeno dieci minu… »
Era già sparito su per le scale senza darmi il tempo di concludere la frase, ma mi dimenticai di tutto perchè in quel momento scese Harry, mi venne in contro mi prese in braccio e ci lanciammo sul divano sbaciucchiandoci e ridendo in attesa che gli altri finissero di cambiarsi.
 
 
Becki's POV
 
Uscendo dalla mia camare tutta imbottita nel mio maglione di lana incrociai Niall in corridoio che camminava a testa bassa verso camera sua «Hei ma non ti sei ancora cambiato? Sono passati dieci minuti…»
Lui solo alzò lo sguardo mi sorrise, arrosì e si chiuse in camera sua. Che strano quel ragazzo, e infondo in questi giorni mi ero resa conto di avere un debole per lui. I suoi capelli biondi, i suoi occhi colore del cielo, la sua voce, il suo sorriso, la sua risata contagiosa, mi sembra così un angioletto pensai, poi mi resi conto dei pensieri che stavo facendo e arrosii di colpo.
Mentre scendevo le scale che arrivavano dritte dritte nel grande salone sorrisi tra me e me vedendo una scena dolcissima. La mia migliore amica sdraiata sul divano a fare il solletico al suo Harry, erano così dolci pensai.
Arrivata alle spalle del divano mi schiarii la voce «Ehm…» giusto per farmi notare, non volevo essere la terza incomoda.
«Oh eccoti Becki » disse premurosa Madie «Sicura che stai abbastanza bene per una giornata nella neve? » mi chiese aprendosi in uno dei suoi sorrisi perfetti.
«Certo, sto bene, davvero»
Si alzò dal divano tra le proteste di Harry e mi abbracciò forte, mi sussurrò «Ti voglio bene »
In quel momento arrivò Louis alle nostre spalle «Quanta dolcezza… » e prese in braccio Madie come un sacco di patate. Lei strillava «Noooo lasciamiii Louuu…. Harry aiutoooo »
Io, Harry ridevamo di gusto. Louis si avventurò con Madie sulle spalle verso la cucina ed io e Harry lo seguimmo fino alla porta finestra in cucina che dava sul giardino dove erano già caduti una decina di centrimetri di neve.
«Becki puoi aprire la finestra per favore » disse Louis tra una risata e l'altra cercando di evitare le pedate che Madie sferrava a vuoto
«Oh nooo, cos'hai intenzione di fare… Harry amore aiutamiiiii » urlava disperata Madie.
Tutto quel casino aveva attirato in cucina anche Niall, Zayn e Liam che non riuscivano a smettere di ridere.
Io mi avvicinai cauta alla finestra e a Louis, impaurita dall'idea di poter prendere una pedata da Madie che si divincolava e poi aprii la finestra.
Louis buttò letteralmente Madie in mezzo alla neve, lei ci atterrò con un tonfo sordo urlando.
Solo allora Harry si decise ad urlare «Nooo Louis come hai potuto fare questo alla mia ragazza » urlò fra una risata e l'altra in tono sarcastico e poi saltò addosso a Louis. Il risultato fu che entrambi caddero nella neve accanto a Madie rotolandosi dal ridere. 
A quel punto anche Madie si lasciò contagiare dalle loro risate.
 
Era una giornata fantastica, la neve cadeva soffice e stavamo giocando ormai da alcuni minuti nella neve fresca, quando notaii una testolina bionda appollaiata sul bordo della porta finestra guardando gli altri giocare. Mi avvicinai cauta e mi sedetti vicino a lui «Hei biondo che succede? » lui fece un sorriso pallido guardando ancora a terra e picchiettando la neve con la punta della scarpa.
Dopo alcuni minuti che eravamo li seduti guardando per terra Niall si decise a parlare «Sai quando hai quella sensazione di qualcosa che ti opprime il petto? Ma non sai di preciso cosa, ti sforzi di capire, ma riesci solo a guardare gli altri felici e non riesci ad esserlo tu »
Io lo guardai corruciando le sopracciglia e questo gli fece scappare una risatina che mi contaggiò, finito questo torno serio, serio come non lo aveva mai visto.
«Sai sono qui, a Londra, lontano da casa, ma sono qui con le persone a cui voglio davvero bene. Poi tu e Madie siete entrate nelle nostre vite » disse accennando un sorriso verso Madie «e avete portato una ventata d'aria fresca a tutti noi, a tutto il gruppo. Come abbiamo detto ieri sera a Madie voi ora siete parte della famiglia, di questa buffa e strana famiglia. Ma io sento che mi manca qualcosa… » Per alcuni minuti restammo in silenzio, io riflettevo sulle sue parole e infine inspirai a fondo decisa di dire quello che pensavo « Sai Niall, credo che ti manchi casa, quella sensazione è capitata anche a me spesso allora prendevo un paio di giorni per me e tornavo a casa. A me capitava questa sensazione quando succedeva qualcosa che mi legava particolarmente al mio passato accanto ai miei genitori. »
Lui annui e mi abbracciò inaspettatamente, sciolse l'abbraccio e iniziò a parlare.
« Quando ero piccolo e nevicava mio padre veniva sempre la mattina presto a svegliarmi, mi vestiva con, sai quelle tutine intere per i bambini? Quelle imbottite per andare a sciare o a giocare nella neve, ha continuato a farlo fino ai miei 13 anni, lo so può sembrare strano ma è così. Veniva mi svegliava e mi metteva la mia tutina, che anche se crescevo e ne compravo di nuove era sempre rigorosamente verde. Sembravo un folletto vestito così, anzi forse ho qualche foto di sopra, dopo ti faccio vedere. Poi mangiavamo il torrone al cioccolato tipico del periodo invernale, ma non era un torrone qualsiasi era un torrone fatto in modo particolare, solo in Irlanda lo fanno così, e infine mi prendeva in braccio portandomi nel boschetto dietro casa dove giocavamo fino a quando eravamo davvero stanchissimi e la routine si prolungava finchè c'era neve abbastanza. Ora ho 19 anni, due anni fa mi trasferii qui con i ragazzi, dopo Xfactor e mio padre aveva smesso di trattarmi così da quando avevo 13 anni, ma è quello che mi manca, essere un bambino, spensierato e con la tutina verde, ma penso che non sarebbe il caso vedermi andare in giro in tutine verdi vero? » mi chiese alzando un sopracciglio e scoppiammo a ridere entrambi.
Lo abbracciai stretto stretto e gli sussurrai « Horan sei davvero dolcissimo, ti voglio bene » entrambi arrossimmo e guardammo a terra, che strana situazione no? Ancora non mi spiegavo perchè reagissi così. Poi per sdrammattizzare presi un pezzo di neve e glielo stampai dritto dritto in faccia.
Iniziammo a rincorrerci per tutto il giardino e a buttarci a terra sotto gli sguardi divertiti degli altri che ben presto si unirono alla lotta.
 
Madie's POV
 
Dopo un quarto d'ora di lotta nella neve erano tutti definitivamente stanchi, ma volevamo ancora stare un po' fuori sotto la neve che cadeva quindi ci ritrovammo tutti e sette  sdraiatti a terra a riposarci, ma dopo alcuni minuti tutti si rialzarono per entrare in casa. Feci anche io lo stesso spolverandomi il giubotto e i pantaloni da tutta la neve, ma una mano fece pressione sul mio polso e mi tirò a se facendomi ricadere, questa volta non sulla neve fredda e soffice, ma su un corpo caldo e morbido per via di tutti gli strati di maglioni. Non mi serviva guardare chi fosse, già sapevo, raggiunsi i suoi occhi verdi di una sfumatura intensa con i miei e bruciai la distanza che separava le nostre bocche. Ci baciammo per alcuni minuti finchè non udimmo Liam urlare attraverso la porta-finestra della cucina « Ragazziii, ecco la cioccolataaaa » così ci fiondammo in cucina facendo a gara a chi arrivasse prima e ovviamente lui vinse con l'inganno, mi fece inciampare e cadere di faccia dritta dritta nella neve soffice, ma si fece perdonare con un altro tenero bacio, passammo accanto a Liam e prendemmo due tazze dal vassoio che portava tra le mani e andammo a rannicchiarci sul caldo divano davanti al camino del salotto inseme agli altri.
 
 
Becki's POV
 
Rientrammo nella grande e accogliente casa dopo un paio d'ore di puro divertimento dentro a quel soffice manto bianco che ci faceva tornare bambini. Di Harry e Madie nemmeno l'ombra, magari erano ancora sotto la neve, pensai. Zayn e Louis cercavano di accendere il camino in salotto, « Giusto per avere un'atmosfera romantica per me e Zayn » si giustificava Louis ridendo e Liam preparava sette tazze di cioccolata calda.Sembravamo una vera famiglia e questo mi rendeva felice, ma quando scorsi Niall rannicchiato su una poltrona isolata del salotto capii cosa dovevo fare. Dopo che Harry e Madie rientrarono sorseggiammo tutti la nostra calda cioccolata sul divano del salotto davanti al caminetto che emanava un'atmosfera romantica. Finita la cioccolata sapevo esattamente cosa avrei dovuto fare, salutaii tutti e senza dare spiegazioni presi cappotto e guanti e uscii di nuovo, questa volta diretta a un negozietto di dolci ad alcuni isolati da casa, sperando di trovare quello che cercavo.

 
 
 
Spazio autrice
 
Volevo mettere un capitolo un po' diverso ed eccolo qui :D Ho pensato a una bella nevicata e così scopriamo qualcosa in più sul nostro Horan… Non so perchè ma questo capitolo mi piace particolarmente e qui si vede anche la nascita della forte amicizia (che si svilupperà tra alcuni capitoli) tra Madie e Louis…
Spero che questo capitolo vi piaccia quanto piace a me… E non smetterò mai di dirlo Grazie a tutti voi
Baci xx

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Capitolo 9
*** How could they leave me alone today? ***


Madie's POV
 
Sentivo un sacco di rumore provenire dal piano di sotto, stavo ancora dormicchiando nel mio lettuccio al caldo pensando alla bellissima giornata scorsa e alla neve, ma c'era un chiacchericcio insistente e dei rumori troppo fastidiosi per lasciarmi continuare a dormire. Così decisi che ormai era ora di aprire gli occhi e dopo una serie di smorfie e sbadigli mi decisi. Aprendoli trovai il mio volto accanto ad un ammasso di riccioli che mi fissavano, appena ebbi aperto gli occhi quella massa informe di riccioli iniziò ad urlare «Auguri amoooreee ».
Lui non poteva saperlo, nessuno in quella casa apparte Becki sapeva perchè odiassi tanto il mio compleanno, quel giorno, quell'esatto stupido giorno di undici anni prima il mio fratellone arrivando a casa per la mia festa ebbe un incidente e, come mi dissero allora i miei, era diventato un angelo e da allora si prendeva cura di me.
I miei occhi al ricordo di quel giorno di undici anni prima si annebbiarono, mi alzai discatto e senza degnare di uno sguardo Harry corsi a chiudermi in bagno. Le lacrime già rigavano il mio volto quando sentii Harry dall'altro lato della porta «Hei piccola cosa succede? Ho sbagliato qualcosa? Aprimi »
«Harry voglio stare sola… » sussurrai, ma parve che lui avesse sentito perchè sentii dei passi allontanarsi dal bagno.
 
 
Harry's POV
 
 
Cosa avevo fatto di male? L'avevo solo svegliata il giorno del suo compleanno… Forse dovevo essere più delicato nel svegliarla.
Ero immerso nei miei pensieri quando andai a sbattere contro Louis «Hei riccio che ti succede? Giù abbiamo bisogno di te, stiamo pianificando gli ultimi dettagli per la missione festa a sorpresa » io annui incerto e Louis riprese «Madie non l'ha preso bene il tuo risveglio vero? »
«No non so che le prende, in ogni caso Zayn la porterà a fare compere tutto il giorno in modo da tenerla fuori di casa e noi avremo tempo per organizzarci, Becki ha detto che si chiama fuori dall'organizzazione, non capisco perchè non voglia organizzare una festa a sorpresa per la sua migliore amica…»
Louis fece spallucce mi prese sotto braccio e insieme scendemmo al piano inferiore per rivedere con gli altri gli ultimi dettagli dell'organizzazione.
 
 
Becki's POV
 
La sera prima ero rientrata tardi. Nessuno mi chiese dove fossi stata, ma il mio piano stava per essere messo in atto. Però prima dovevo fare una cosa, cercai Madie dappertutto fin quando non la trovai rannicchiata in bagno, si stava asciugando le lacrime, aveva appena finito di piangere. Mi vide entrare e mi corse incontro abbracciandomi stretta, una volta separate la guardai e le dissi «Lo so, non è facile, ma questo compleanno andrà meglio, ora abbiamo una straba nuova famiglia accanto, non siamo più sole e siamo felici, quindi vedi di dimenticare solo per oggi il passato e goderti questo compleanno, i ragazzi hanno detto che purtroppo oggi non ci saranno » dissi poco convinta pensando a quello che stavano organizzando, una mega festa per Madie «e nemmno io ci sarò, l'unico che ci sarà è Zayn e lui ti porterà a fare acquisti per il tuo fantastico compleanno, i ragazzi hanno già istruito Zayn e lui sa dove ti deve portare andrà tutto bene.» Lei mi strinse ancora qualche secondo in un abbraccio e infine si stampò sul viso il suo solito e splendido sorriso per poi uscire dal bagno e dirigersi in camera sua.
Dal piano inferiore sentii delle urla rivolte a me «Becki io, Liam e Louis usciamo già adesso, sveglia Niall e quando potete raggiungeteci, lo so che non vuoi organizzare nulla, ma almeno facci compagnia, vi aspettiamo dove sai tuuu » urlò Harry
«Va bene riccio a dopo » risposi e poi emisi un sospiro.
Ora dovevo solo aspettare che anche Zayn e Madie uscissero…
 
Zayn's POV
 
Ero tranquillamente rannicchiato nello spazioso divano di casa quando finalmente vidi Madie scendere dalle scale pronta per uscire.
«Eccoti qui » le sorrisi, mi alzai e rapidamente la strinsi in un abbraccio. «Auguri festeggiata » non mi rispose nulla, solo sorrise.
Quando ebbimo staccato l'abbraccio le dissi sorridente «I ragazzi già mi hanno istruito su tutto quello che ti devo comprare, sono i loro regali, solo che sono tutte cose che ti devi provare quindi ho bisogno di te per comprarli» lei sorrise, ma un colsi un bagliore di tristezza in quei occhi verdi forse, di un verde troppo intenso rispetto al solito.
La presi sotto braccio e uscimmo nel freddo e nel vento di Londra del primo di Marzo.
 
Becki's POV
 
Finalmente ero a casa da sola, il mio piano era da attuare ora. Presi il sacchetto con le cose che avevo comprato la sera prima e mi avviai verso la porta socchiusa della camera di Niall. Non c'ero mai entrata prima, ma appena aprii la porta la stanza era così disordinata che ci misi alcuni secondi a distinguere la chioma bionda nel letto. Mi avvicinai cauta e mi sedetti di fianco a lui.
Quant'era bello, pensai. Iniziai a scuotergli un pochino il braccio e a chiamarlo «Niall? Hei è ora di alzarzi… Niall? » lui mugugnò qualcosa e dopo alcuni minuti che tentavo di svegliarlo aprì gli occhi. «Hei buongiorno » disse con la voce impastata dal sonno.
«Salve folletto» dissi io ridendo accennando al suo pigiamone tutto verde «Ho una sorpresa per te » e così dicendo tirai fuori il torrone al cioccolato dal sacchettino della pasticcieria.
Vidi i suoi occhi azzurro cielo illuminarsi com il cielo in una giornata particolarmente solleggiata, quando ebbe tra le mani il torrone, lo guardò incredulo per alcuni secondi e poi guardò me «Dove lo hai trovato? Questo tipo di torrone lo fanno solo in Irlanda » io lo guardi sorridendo imbarazzata «C'è un negozio irlandese qui vicino, una pasticciera ed ecco, li lo vendono, mi sembra strano che tu non ci abbia mai fatto caso… »
«Woow io non me ero mai reso conto, come farei senza di te » mi abbracciò stretto stretto e poi iniziò a scartare il torrone che dividemmo chiaccherando del più e del meno.
Finito di mangiare quella squisitezza irlandese lui mi abbracciò stretto stretto e mi sussurrò un semplice ma sincero «Grazie » io sorrisi spontanea e aggiunsi «Ma non è finita qui folletto… » lui con sguardo incredulo balbettò «No, non dirmi che, cioè no davvero? Io… »
«Hei calma » gli sorrisi amorevolmente e tirai fuori dal sacchetto una tuta intera, come quella dei bambini solo taglia per Niall, di un verde molto accesso .
Lui non ci poteva credere, sembrava un bambino a natale, iniziò a saltare in giro per la stanza urlando «Grazie, grazie, grazie » e io ridevo alla vista di Niall finalmente felice.
«Ora per tornare alla realtà » dissi quando si era calmato «mettiti la tua tutina che ti voglio vedere e andiamo dagli altri, che si chiederanno dove siamo finiti, dobbiamo organizzare una festa » gli feci l'occhiolino e uscii da sua stanza in modo che lui potesse cambiare il suo pigiamone verde con la tuta verde…
Alcuni minuti dopo uscii con la sua tuta verde io lo guardai e scoppiai a ridere «Posso chiamarti folletto Horan? »lui borbottò qualcosa, mi avvicinai e lo abbracciai stretto.
«Ho deciso che non andrò a trovare i miei genitori come mi avevi suggerito di fare, per ora, mi mancano, ma ora ho trovato te che ti prendi cura di me e…»lasciò la frase in sospeso. «E che cosa? »lui arrossì mi prese per il braccio e disse «Andiamo che gli altri ci aspettano…»io decisi di non fare più commenti sull'accaduto e uscimmo nel vento di una fredda mattinata londinese.
 
 
Madie's POV
 
Era un paio d'ore che giravamo per il centro commerciale e non riuscivamo a fare due metri ci fermavamo perché una fan riconosceva Zayn e lo assaliva di domande, foto e autografi, ero davvero stanca…
Lui lo intuii e appunto si mise cappuccio e occhiali da sol e poi sorridendomi «Ok così magari non mi riconosceranno »
«Ti ci sono volute due ore per capirlo? » dissi io perplessa e incredula.
Lui per tutta risposta fece risuonare la sua risata cristallina.
Finora avevamo comprato cose solo per Zayn… Una giacca, una camicia, dei pantaloni, ma finalmente ci dirigemmo verso un negozio di vestiti «Ecco, qui Harry mi ha chiesto di portarti e aiutarti a scegliere un vestito » disse Zayn indicando il negozio.
«Oh ma sono tutti fantastici » dissi rimanendo a bocca aperta
«Vedi di chiuderla o entrano le mosche, ora dentro a provare vestiti » disse lui ridacchiando.
Entrammo in quel negozio e un aroma di fragola mi avvolse, con una musica leggera di sottofondo, ci avvicinammo a dei divanetti davanti ai camereni e Zayn mi disse « Siedeti qui e restaci, io so che vestiti Harry vuole che tu provi…»
« Ma io…»
« No vedrai ti piaceranno, fidati di me »
Sospirai rassegnata. Zayn si allontanò dietro a uno stand di vestiti e io estrassi il BlackBerry dalla mia tasca destra dei Jeans
-Perchè Becki mi ha mandato con lui a fare shopping? Ora è sparito sta cercando dei vestiti che devo provare, non mi lascia nemmeno dire la mia-
Dopo alcuni minuti mi arrivò una risposta –Se è già tornato, beh hai visto che hai fatto bene a fidarti? Se non è ancora tornato non disperarti e vestiti sono stupendi-
-Hahaha grazie Becki-
Dopo alcuni istanti Zayn mi raggiunse con una pila enorme di vestiti, tutti sul rosso, amavo il rosso, ma forse era un po' troppo appariscente…
«Ecco qui, inizia a provarteli »
Mi diressi ai camerini sbuffando osservando la centinaia di vestiti che avrei dovuto provare. Ogni volta che mettevo un vestito dovevo uscire dal camerino e sotto stare ai commentini di Zayn, ma dopo una ventina di vestiti ne provai uno, un tubino rosso scollato sulla schiena, forse un po' troppo corto per i miei gusti, ma mi stava davvero bene. Quando uscii e feci un giro su me stessa per mostrarlo a Zayn lui potè solo dire « Woow, sei bellissima »
« Chiudi la bocca che entrano le mosche e smetti di sbavare » dissi io ridendo
Lui si riprese un attimino « Ti sta davvero bene, non credo che tu voglia provare il resto dei cinquecento vestiti che ho cercato vero? »
« Mmhh… No sono soddisfatta con questo… credi che piacerà ad Harry? » chiesi per sicurezza
« Penso che gli farai prendere un infarto…»
Risi « Scemo…» entrai di nuovo nel camerino per cambiarmi. Quando finalmente uscimmo da quel negozio ci avviamo a un negozio di scarpe dove ci fu la stessa routine, un infinità di scarpe e poi trovai quelle perfette, le scarpe erano da parte di Liam.
Un bracciale d'oro da parte di Louis, Becki invece una borsa rigorosamente rossa in tono con le scarpe, Niall mi regalò il pranzo e Zayn disse solo « Il mio regalo arriverà tra un po', non è un problema vero? »
Lo abbracciai senza rispondergli.  Ci incamminammo verso la macchina, erano ormai le sette di sera, era stata una lunga giornata di shopping. Ma poco prima di varcare le porte del centro commerciale Zayn mi prese il polso e mi trascinò fin davanti ai bagni del centro commerciale io spaventata « Ma Zayn che cosa stai facendo? »
« Io? Niente, tranquilla» mi sorrise « Entra in bagno, mettiti il vestito le scarpe, insomma tutto quello che hai comprato io sarò nel bagno qui accanto cambiarmi » vide che stavo per fargli una domanda ma mi precedette « Non chiedere, sono ordini » sbuffai ma feci come diceva.
Alcuni minuti dopo uscii da quel bagno, decisamente poco curato del centro commerciale, mi trovai davanti Zayn in giacca e cravatta che esclamò un « Woow ». Io risi e aggiunsi curiosa « Ma perchè mi hai fatto vestire così dove andiamo di bello? » lui fece finta di pensarci un attimo e disse « Doveva essere una sorpresa ma tu insisti tanto… Adiamo a casa, devo passare a prendere il portafogli e ti porto nel super ristorante di lusso dove abbiamo organizzato la tua cena di compleanno solo che probabilmente ci sarò solo io visto che Becki e i ragazzi sono molto impegnati, se potranno ci raggiugeranno. » lui mi porse il suo braccio che afferrai un po' delusa, come potevano lasciarmi sola il giorno del mio compleanno? Ci dirigemmo verso l'auto.
Tra il centro commerciale e casa c'erano una ventina di minuti di tragitto in macchina. Nessuno disse niente, ma si vedeva palesemente che Zayn sprizzasse gioia da tutti i pori, senza che io e sapessi il motivo e questo un pochino mi spaventava.
Zayn posteggiò nel vialetto di fronte a casa e mi venne ad aprire la portiera, io guardai delusa la casa, le mie poche aspettative di trovare i miei amici a casa andarono infrante perchè tutte le luci erano spente, non c'era nessuno. Lui lesse il mio sconforto e mi abbracciò sorridente, io non capivo.





Spazio autrice

Ecco... questo capitolo è dedicato a Zayn... per non trascurarlo troppo, mi sentivo in colpa x.x 
In ogni caso, qui scopriamo qualcosa in piu so Madie che verrà poi approfondito più avanti... Presto ci sarà un capitolo di chiarimento... 
In ogni caso grazie a tutti voi e fatemi sapere cosa ne pensate, se ci sono critiche fatele pure non ho problemi... 
baci e grazie xx

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Capitolo 10
*** I can't believe this... thank you ***


Spazio autrice

voglio stra mega super scusarmi se metto il capitolo in ritardo, è che ieri una mia amica era in ospedale e volevo esserle vicina... Ora sta bene per fortuna...
Ecco il tanto atteso compleanno di Madie... vedrete cos'hanno in serbo i ragazzi... Woow, in ogni caso voglio avvisarvi che aspetto almeno due o tre recensioni prima di mettere il prossimo capitolo perchè voglio sapere cosa pensate su questa FF, moltissimi la leggono ma non recensiscono...
Allora vi do le due canzoni a cui è ispirato parte di questo capitolo eccole:
http://www.youtube.com/watch?v=N6bpJ3bk5aI
http://www.youtube.com/watch?v=h_xv-pw_K9A
Buona lettura :DD



Madie's POV
 
Entrammo nella casa silenziosa, non sapevo cosa esattamente Zayn cercasse ma fu estremamente chiaro « Aspettami qui all'ingresso, non ti muovere » questo mi fece sospettare, ma non volevo discussioni, quindi sopressi i miei istinti di curiosità e rimasi dove mi aveva lasciato.
Lui si disperse nel salotto buio senza nemmeno accendere una luce.
Una decina di minuti dopo, quando tutte le mie speranze di vederlo riapparire dall'oscurità e di festeggiare il mio compleanno in modo normale sembravano essere crollate, lui riapparve, mi prese per il braccio mi tirò a se e mi bendo gli occhi con una benda nera e pesante sotto le mie proteste « Hei no Zayn… Zayn? Cosa fai? Ma.. »
Lui solo rispose secco « Shhh» e allentò la sua presa su di me, lasciandomi nel salotto buio, bendata e da sola.
Una ventina di secondi dopo qualcuno snodò il grosso nodo di tessuto nero e la scena che mi si aprì fu: un occhio di bue puntato su di me, illuminava solo me nella stanza ed io mi guardavo in giro spaesata e impaurita. Pochi secondi dopo se ne accessero cinque che illuminavano il solido pavimento di marmo bianco ad alcuni metri da me, lasciando vedere solo ed esclusivamente i pezzi illuminati, il resto della stanza era immerso nell'oscurità più totale e poi parti una canzone, l'avrei riconosciuta tra mille, era la mia preferita nonchè quella cantata dai ragazzi a Xfactor.
La voce così inconfondibile di Liam iniziò a farsi spazio per la stanza e lui apparve nel cerchio di luce centrale dritto davanti a me.
 
You are so beautiful to me
You are so beautiful to me
Can't you see
Oh oh

 
Pochi secondi dopo la voce inconfondibile del mio ragazzo prese il posto di quella di Liam e lui apparve più sorridente che mai nel cerchio di luce alla destra di Liam
 
Your everything I hoped for
Your everything I need
You are so beautiful to me
 
Non potevo ancora credere stesse succedendo a me, non ebbi nemmeno il tempo di riflettere che alla sinistra di Liam apparve Zayn, aveva fatto di tutto per non farmi scoprire niente e ci era riuscito, non sospettavo nulla e per questo sorrideva soddisfatto mentre la sua voce delicata intonava le parole della canzone.
 
You are so beautiful to me
You are so beautiful to me
Can't you see
Oh oh
 
Le lacrime mi rigavano il viso delicatamente, le sentivo bagnarmi prima lo zigomo, poi la guancia infine il mento e ai lati di Harry e Zayn vidi apparire Louis e Niall che intonavano ormai la fine di quella canzone che nessuno mi aveva mai dedicato.

                                                            Your everything i hoped for 
                                                            Your everything i need 
                                                            You are so beautiful to me
 
Ancora una volta quei ragazzi erano riusciti a inchiodarmi al pavimento da tanta dolcezza, la canzone si era appena conclusa e loro mi guardavano sorridenti, orgogliosi che il loro piano fosse riuscito. Non ebbi il tempo di riprendermi e di capire esattamente cosa stava succedendo che parti una nuova canzone. Ancora una volta la melodia era inconfondibile, ma sapevo che questa volta questa canzone l'avrebbero cantata tutta loro, senza l'arrivo di Robbie Williams e un'altra volta quella sera mi dedicarono una canzone che nessuno mai aveva avuto il coraggio di dedicarmi.
Mentre dalla voce di Liam uscivano delle parole estremamente dolci mi sorrideva, pienamente contento.
 
I was her, she was me 
We were one 
We were free 
If there's somebody calling me on 
She's the one
 
Le lacrime ricominciarono a precipitare giù dai miei occhi appena sentii la voce di Harry invadere la stanza, ancora era difficile per me da credere che stavo con lui, ma sentirmi dedicare quelle parole mi stava rendendo la ragazza più felice del mondo.
 
We were young 
We were wrong 
We were fine, all alone 
If there's somebody calling me on 
Le loro cinque voci si unirono e quei pochi secondi in cui cantarono quella frase ebbi dei brividi in tutte le parti del corpo.
 
She's the one 
La canzone continuava e Louis non aveva annunciato l'arrivo di Robbie quindi con enorme piacere ascoltai la voce di Niall mischiarsi con la melodia dolce della musica.

When you get to where you wanna go 
and you know the things you wanna no 
you're smiling 
When you said what you wanna say 
and you know the way you wanna play 
you'll be so high you'll be flying 
Solo un angelo poteva avere la voce come la sua, ma non feci in tempo a pensarlo che Louis prese subito a cantare, con quella tonalità vocale di pochi.

Though the sea will be strong 
And know we'll carry on 
'Cause if there's somebody calling me on 
Ormai la canzone era giunta al termine Zayn fece risuonare la sua voce per gli ultimi due versi
 
She's the one 
If there's somebody calling me on 
E infine i ragazzi mischiarono le loro voci per il finale di quella stupenda canzone
 
She's the one
 
Mi corsero incontro, il primo a raggiungermi fu Harry che inseguito ad un bacio appassionato mi sussurrò « Sei bellissima, auguri piccola » e mi asciugò con l'indice alcune lacrime che ancora si soffermavano sulla mia guancia.
Subito dopo abbracciai gli altri ragazzi e non smisi di ringraziarli per un solo secondo, ma quando mi si avvicinò Zayn e mi disse « Guarda che la sorpresa non è ancora finita»
Io risposi balbettando « Se non la piantate con queste sorprese potreste uccidermi di infarto » e così oltre alle risate dei cinque presenti e di Becki nascosta ancora nell'oscurità scatenai una risata fin troppo famigliare, ancora nascosta dalle tenebre, sgranai gli occhi osservando che Becki mi veniva ad abbracciare e mi sussurrava « Si, è qui »
Harry sparì per alcuni secondi nel buio accendendo poi la luce e si illuminò davanti a me una figura fin troppo famigliare, in un abito da sera rosso come il mio ma molto più lungo, teneva i capelli raccolti in uno chignon dietro l'orecchio destro, era sempre bellissima.
« Mamma » urlai trattenendo a stento le lacrime, anche lei piangeva.
Ci abbracciamo per momenti che parvero infiniti.
« Tesoro, diventi ogni giorno più bella » disse lei sciogliendo l'abbraccio, io ancora non riuscivo a crederci. Mi voltai verso Becki e i ragazzi, loro mi guardavano soddisfatti, il loro piano era riuscito ed io non avevo intuito niente.
Sia mia madre che io sapevamo che quel giorno era triste, anche se avevo promesso a Becki di festeggiarlo nel migliore dei modi e penso che Becki avesse parlato anche con mia madre di questo perché lei non sembrò dare cenni di cedimento o di tristezza, anzi con una nota forse troppo allegra nella voce commentò « Mi avevi detto che stavi con Harry Styles, ma devo essere sincera non ti ho creduto finché non l'ho visto con i miei occhi, hai avverato il tuo sogno tesoro » io strabuzzai gli occhi e arrossii visibilmente, lei mi fece l'occhiolino e poi sei risate mi travolsero, si aggiunse anche mia madre, devo davvero dirlo: momento davvero imbarazzante.
« Ok tesoro, lo so di averti imbarazzata abbastanza, ora visto che non ci siamo vestiti tutti eleganti per stare in casa a guardarci addosso andiamo a cena no? »
Io annui impercettibilmente e in pochi secondi Harry mi fu accanto circondandomi i fianchi e portandomi verso l'uscita.
Salii in macchina con Harry, Becki e Niall. Mia madre insisteva tanto di voler andare con Louis, Liam e Zayn e quindi la lasciai andare.
Ero seduta nel sedile davanti accanto a Harry, mentre Becki e Niall erano dietro che chiaccheravano animatamente della performarnce appena conclusa in salotto.
Mi girai di scatto verso Becki « L'hai chiamata tu non è vero? »
« Si sono stata io perchè? » voltandomi di nuovo verso la strada sorrisi tra me e me « No perchè se fosse stato Harry volevo vedere come aveva trovato il numero » provocai una risata sarcastica di Harry che aggiunse « Baby io posso procurarmi qualsiasi numero, non è quello il problema » e sorrise malizioso
« Scemo» sussurrai io ridendo.
« Ma in realtà l'idea è stata di Zayn, cioè quello è il suo regalo » volle precisare Becki
Raggiungemmo il ristorante in una decina di minuti e vi assicuro ero uno dei più bei posti che avessi mai visto, così raffinato ed elegante. I ragazzi già conoscevano il posto perchè appunto il portiere che ci chiese se avevamo prenotato li saluto in modo cordiale ma amichevole « Buonasera signor Styles » disse appena io e lui gli passammo accanto Harry sorridendo disse solo « Buonasera Victor » e passammo oltre all'entrata, un cameriere ci condusse fino al nostro tavolo dove passammo una serata fantastica. Intorno a quel tavolo c'erano tutte le persone che avrei voluto accanto a me per sempre: Becki, mia madre, Harry e Liam, Zayn, Louis e Niall.
 
Harry's POV
 
Finita la cena di compleanno per Madie lessi abbastanza stanchezza sul suo volto per decidere che non saremme andati in nessuna discoteca a festeggiare, magari un altro giorno. Quindi esattamente come all'andata riportai a casa Becki, Madie e Niall.
Arrivammo a casa pochi istanti dopo di Liam, Louis, Zayn e la madre di Madie che scherzavano amorevolmente seduti sul divano. Madie alla vista di quella scena sorrise appoggiata alla soglia del salotto e poi si unì a loro.
Noi sapevamo benissimo che la madre di Madie sarebbe dovuta ripartire subito per Holmes Chapel perchè la nonna di Madie, quella malata, era rimasta tutta la sera a casa da sola, visto che il padre di Madie era via per lavoro, quindi le lasciammo sole in salotto per salutarsi.
 
Madie's POV
 
« Hei Madie» iniziò a dire mia madre « lo so cara che non ami il tuo compleanno e tanto meno i saluti, ma è arrivato il momento che la mamma torni a casa dalla nonna Rose, tuo padre è via per lavoro è l'ho lasciata sola per venire qui. » mi abbracciò forte
« Ti sei fatta tutta questa strada per venire qui? » dissi sconvolta
« Questo e altro per la mia bambina, adesso vieni qui, abbracciami e non rovinare tutto, ti voglio bene»
Ci stringemmo in un caldo abbraccio per alcuni minuti, fin quando lei si decise a sciogliere l'abbraccio « Ora vado a salutare Becki e i tuoi amici, cavolo mi sono davvero simpatici e poi Harry è un gran bel ragazzo, non lasciartelo sfuggire » mi fece l'occhiolino e si diresse in cucina. Sentii la sua voce salutare tutti e la vidi attraversare il salone un'ultima volta mandandomi un bacio e sparendo poi oltre l'ingresso.
Per alcuni minuti rimasi sola in salotto e il mio cervello iniziò a vagare. Per quella sera le sorprese si erano concluse, potevo anche smettere di sorridere e finalmente abbandonarmi per alcune ore al ricordo di mio fratello, era una routine, lo facevo ogni compleanno. Mi chiudevo in camera, prendevo qualcosa da bere e annegavo le mie pene in della tequila, non ero un'alcolizzata, anzi bevevo solo il giorno del mio compleanno, per soffocare il dolore troppo grande nel petto che cresceva al ricordo di Edward, il mio fratellone.
Becki sapeva di questa mia abitudine e pochi minuti dopo che mia madre se ne era andata entrò in salone con la classica bottiglia di tequila e me la consegnò vedendo già i primi accenni di lacrime sul mio volto « Vai, non ti farò raggiungere da nessuno, promesso » sussurrò. Io annuii e sparì su per le scale, preparandomi a una notte insonne.
 
 
Harry's POV
 
« Ragazzi Madie è andata a dormire non disturbatela » annunciò Becki rientrando in cucina.
« Ma…ma nemmeno le ho dato il bacio della buona notte, è il suo compleanno e…»
« Niente ma, niente se, niente e Styles… Ora lei è su che dorme, noi siamo qui che ne dite di un bel film? » mi rispose a tono Becki, ma io sapevo che lei mi nascondeva qualcosa, io me lo sentivo. I ragazzi approvarono la sua idea senza troppi dubbi sulla fine di Madie e quindi cinque persone controllavano che io non mi intrufolassi di soppiatto nella stanza di Madie, ma io sapevo che qualcosa non andava.
Guardammo per l'ennesima volta Toy Story sotto obbligo di Liam e quando ormai mancavano una decina di minuti alla fine sentii problemi di forza maggiore… « Ragazzi ho cercato di trattenermi finora ma devo andare in bagno, Becki ti prego vado su, vado in bagno e scendo…Becki per favore»
Lei mi guardò sospirando « Vai, ma cerca di non disturbare Madie »
« Signorsì signora » e così scomparii su per le scale.
 
Becki's POV
 
Sapevo che me ne sarei pentita, non avrei dovuto lasciare andare Styles di sopra, sicuramente non avrebbe resistito a non entrare nella stanza di Madie, ma la parte irrazionale di me era convinta che Madie avesse bisogno di qualcuno e chi meglio che non Harry?, pensai per giustificare le mie scelte e poi tornai a concentrarmi sulla fine del film.
 
Harry's POV
 
Infondo non stavo facendo nulla di male, stavo andando nel bagno di casa mia, non è un reato. Ma comunque mi sentivo in colpa, non so perchè. Decisi di non pensarci e feci quello che dovevo fare in bagno. Quando passai davanti alla stanza di Madie per tornare di nuovo giù verso il salotto però non potei evitare di sentire dei singhiozzi, erano leggeri, quasi impercettibili, ma c'erano. Mi appoggiai un secondo alla porta e si, c'era Madie che singhiozzava senza sosta. Appoggiai la mano sulla maniglia di freddo ferro che ha contatto con la mia pelle mi fece rabbrividire, rimasi combatutto sul da farsi per alcuni minuti. Entrare, non entrare, entrare, non entrare… Decisi di entrare, abbassai la maniglia deciso senza rimpianto alcuno.
Trovai Madie stesa sul letto con accanto una bottiglia di Tequila  mezza vuota, era rannicchiata con le ginocchia al petto e guardava delle foto. Il trucco che poco prima a cena era perfetto si era trasformato in una poltiglia nera informe sulle sue guancie.
Alzò verso di me i suoi occhi verdi, forse di un verde un po' troppo inteso a causa del pianto e della tequila. « Vattene via, lasciami sola » sussurrò, aveva la voce impastata dall'alcol, aveva bevuto tanta tequila, come sospettavo. Non la ascoltai, mi avvicinai di alcuni passi e vidi che nelle foto era ritratta lei, ma molto più piccola di ora, con accanto una figura maschile. Era molto simile a lei, stessi occhi, stesso colore di capelli, l'unica cosa palese e differente era l'età. Quello doveva essere suo fratello, ma io non avevo mai saputo avesse un fratello.
Non ebbi il tempo di pensare che lei mi afferrò per il colletto della camicia bianca tirandomi a se.

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Capitolo 11
*** Holy Shit ***


Harry's POV
 
Si era alzata e mi aveva afferrato il collo della camicia bianca tirandomi verso di lei, ricademmo sul letto, io sopra di lei. Iniziò a baciarmi e all'inizio stetti al gioco, ma quando capii che lei voleva andare oltre la fermai e mi sedetti sul letto. Lei mi guardò con i suoi grandi occhi da cerbiatta pieni di lacrime e arrossati
« Harry perchè no? Sei il mio ragazzo, ho bisogno di te. Ora. »
Scossi la testa e risi, senza essere divertito dalla situazione
« Madie sei ubriaca fradicia »
Mi guardò e annuì « Si lo sono e ho bisogno di te»
« No Madie tu ora non hai bisogno di me, forse potresti avere bisogno di dormire, di spiegarmi cosa sta succedendo o semplicemente di sfogarti con me. »
Questa volta si fiondò su di me sdraiandomi sul letto e mettendosi a cavalcioni sopra di me
« Harry ti prego…» mi supplico, ma io non potevo.
La scostai da sopra di me « Mettiti il pigiama e vai a dormire, starò qui finchè ti addormenterai» e così facendo mi girai in modo da non vederla svestirsi, era dura dire di no a delle avances, ma se dovevo dire di no alle sue lo era ancora di più. Pochi secondi dopo lei era ancora davanti a me, ma io prontamente la presi in braccio e la misi sotto le coperte « Sai perchè non voglio farlo con te ora? E sai perchè mi sto comportando così? » le dissi accarenzandole la fronte
« Perchè sei uno stupido» fu la sua chiara e circoncisa risposta.
« No, perchè ti amo. In altre circostanze non avrei cercato di evitare tutto questo, anzi sarebbe stato un gioco per me, ma con te è diverso. Io voglio farlo con te quando ti ricorderai ogni singolo secondo di quella sera, quando entrambi saremo sobri e felici. » dissi accarezandole la fronte e asciugandole le lacrime che le cadevano sul viso.
Da alcuni minuti piangeva in silenzio, decisi che quella notte lei aveva bisogno di qualcuno accanto, mi sfilai pantaloni e camicia e mi sistemai sotto le coperte accanto a lei. Il suo singolare profumo di rosa mi avvolse, lei subitò si rannicchiò contro il mio petto, i suoi capelli mi solleticavano il petto, io presi a canticchiarle nelle orecchie "Gotta be you" e così quella sera lei si addormentò tra lacrime, tequila e musica.
 
Madie's POV
 
Un suono insistente proveniente dal piano di sotto diede il buongiorno a me è al mio mal di testa. Non ricordavo bene cosa fosse accaduto quella sera, avevo dei flash sfuocati di Harry che entrava in camera, io sopra di lui e poi?
Poi più niente.
Mi misi a sedere massaggiandomi le tempie e cercando di ricordare, ma appena notai l'ammasso di riccioli sul cusciono accanto al mio andai in panico. Sollevai leggermente il lenzuolo e Harry mugugnò qualcosa, forse per il freddo, dovevo controllare se la mia teoria avesse senso e Harry era in boxer. Avevo fatto l'amore con il mio ragazzo e non lo ricordavo per niente, che persona orribile che sono, pensai sconvolta.
Pochi secondi dopo identificai il rumore sospetto al piano di sotto come il campanello e decisi che dovevo uscire da quella stanza, al più presto.
Cercai di sollevarmi dal letto, ma sembrava avessi le gambe fatte di pasta frolla, ci riuscii solo al terzo tentativo, sapevo benissimo che l'alcol mi faceva quest'effetto e mi sentivo così per la tequila della sera prima.
Tra le proteste delle mie ossa arrancai fino all'ingresso, erano forse dieci minuti che chiunque fosse suonava insistivamente, senza sosta, ma i ragazzi dov'erano quando servivano? Lanciai un'occhiata all'orologio, 7:10 di mattino… Ma chi diavolo poteva essere?
Aprii la porta e mi trovai un ragazzo della posta, nella classica uniforme blu scura e azzurra, sembrava molto giovane ed era pieno di brufoli, mugugnai qualcosa che doveva essere un « Buongiorno » e lui prese a sparare parole alla velocità di un treno « Salve signorina, lei è Madison Turner? Mi è stato affidato questo pacco da recapitarle, è la mia prima consegna e quindi volevo essere sicuro che le arrivasse tra le mani, ho aspettato dieci minu…»
« Ok si sono Madison Turner, dammi quel pacco e fammi tornare a dormire…» dissi forse un po' troppo scontrosa.
« Si certo, ma deve firmare perchè è un pacco di priorità rispetto agli altri e ecco ora le do il fog…» gli strappai dalle mani il foglio, firmai, presi il pacco e chiusi la porta, non mi piaceva essere scortese, ma immaginatevi essere mitragliati di parole alle sette del mattino,vi sareste comportati anche voi così.
Sentii un attutito « Arrivederci» dall'altra porta, ma non ci feci caso dopo che ebbi letto il mittente di quel pacco.
 
Louis's POV
 
Mi rigirai nel letto, ormai ero sveglio per colpa del campanello, erano le 7:15 e non sapevo cosa fare.
Dopo una serie di rigiramenti sotto le coperte e la scoperta del fatto che non potevo più dormire mi alzai e scesi deciso a fare colazione. Mi alzai da sotto le mie calde coperte e mi misi le mie ciabatte con disegnato un piccione, regalo di Harry…
Più scendevo le scale più i rumori proveniente dalla cucina si facevano chiari, dei singhiozzi, profondi, forti. Entrai in cucina e vidi una figura seduta su uno sgabello posto davanti al ripiano di marmo dove facevamo colazione, aveva la testa nascosta tra le braccia, ma i suoi capelli di un forte color carota me la avrebbero fatta riconoscere in mezzo a una folla, era Madie.
Lei evidentemente sentii che io ero entrato nella stanza perchè distolse le braccia e alzò il suo sguardo su di me, aveva gli occhi verdi contornati da occhiaie e pieni di lacrime, come se si fosse ubriacata o non avesse dormito o peggio come se avesse ricevuto una cattiva notizia, o forse tutte e tre le cose insieme. Accanto alle sue braccia notai ora un pacco, piuttosto grande. In un gesto improvviso, non pensato mi avvicinai a lei e la abbracciai, non sapevo cosa avesse, ma aveva bisogno del calore umano di qualcuno. La sentivo singhiozzare contro il mio petto, sempre meno forte, si stava calmando cercando di seguire il ritmo dei miei respiri. Quando riuscì quasi a calmarsi del tutto sciolse l'abbraccio e tornò a rannicchiarsi su se stessa. Non voleva parlarne e si vedeva, ma si vedeva anche che aveva bisogno qualcuno che potesse confortarla e sinceramente di svegliare Becki alle 7:30 del mattino forse non era il caso, conoscendo Becki, faceva scenate se veniva svegliata e io non volevo sentirmi ricoprire di insulti, ma io andavo bene per ascoltarla.
Quindi mi sedetti accanto a lei le passai un braccio dietro alle spalle, la strinsi a me e aspettai, aspettai finchè lei si sentisse pronta a sfogarsi o semplicemente a parlare.
Dopo una decina di minuti in cui entrambi fissavamo le nervautre del marmo davanti a noi lei alzò il suo intenso sguardo su di me « Louis? » aveva un tono di voce incerto, come se con un dito io potessi spezzarla « Dimmi cara »
« Ho paura, tanta paura » quella frase mi lasciò pietrificato, di cosa poteva avere paura o meglio di chi? Se Harry le aveva fatto qualcosa penso che lo avrei strozzato…
« Stamattina è arrivato questo pacco» disse indicando la scatola marrone sistemata ad alcuni centimetri da me e lei « Questo pacco conteneva una rosa, una lettera e delle foto » avvicinò a noi la scatola e ne estrasse una rosa rossa, poi tirò fuori un foglio di un debole color panna e me lo diede tra le mani.
« Cara Madie, ormai sono passati due anni da quando mi hanno rinchiuso per colpa tua. Ora sono fuori, ti ho cercato e trovato. Sto venendo a prenderti, ti ho trovato e ti osservo, le foto ne sono la prova. Ti ho sempre amato. Jack »
Mentre leggevo il mio umore passava da preoccupato a incredulo a terrorizzato quanto lei. La fissavo senza poter capire quello che avevo appena letto.
Lei vedendo lo sconforto nel mio volto iniziò a spiegarmi la situazione « Due anni fa stavo con un ragazzo, si chiamava Jack. All'inizio sembrava una persona così dolce e di buon carattere, ma dopo sette mesi che stavamo assieme iniziò a diventare morbosamente geloso e aggressivo, ma io lo amavo e non volevo abbandonarlo. Il massimo a cui arrivava erano insulti verbali, era convinto che io me la spassassi con altri ragazzi, ma poi un giorno mi aveva trovata ad abbracciare un mio amico e non ci aveva visto più dalla rabbia. Mi ha picchiata. Io non sono riuscita a denunciarlo subito, avevo paura, quando ci riuscii gli fecero delle perizie psichiatriche perchè dimostrava anche altri disturbi e lo chiusero in una clinica psichiatrica. Doveva essere per due anni e ora quei due anni sono passati e lui è qui da qualche parte qui fuori, guarda cos'altro mi ha mandato. » tirò fuori da quella scatola alcune foto e mi ci vollero pochi secondi a capire dove erano state scattate. Quelli nelle foto eravamo noi, dentro casa nostra: con le cioccolate due giorni prima, per il compleanno di Madie e molte altre. Erano un sacco di foto che ci ritraevano dentro casa nostra, nemmeno i paparazzi riuscivano ad avere quelle angolazioni. Ora capivo perchè Madie fosse così spaventata. « Non allarmare gli altri, ti prego » cercò di dire lievemente, ma io scossi deciso la testa. « Devono sapere, sei in pericolo tu e lo siamo noi…»
«Ti prego non lo fare, dovrei dare troppe spiegazioni, l'unica a saperlo sarà Becki» disse supplichevole.
« Ma Madie…»
«Niente ma Louis ho bisogno che le cose restino così» disse ora molto decisa.
Io annui e lessi un po' di sollievo nei suoi occhi, ma c'era ancora qualcosa che non andava.
« Non è tutto, vero? » dissi per farle sparare ciò che ancora la preoccupava
« No, credo di averlo fatto con Harry, ma non ricordo niente e mi sento una merda per questo e…» scoppiò di nuovo a piangere, la abbracciai forte e le sussurrai
« Posso chiedergli discretamente io se è vero o no, mi faccio il finto tonto e…» non potei finire la frase che una voce alle nostre spalle ci fece sobbalzare
« Hei Tomlinson staccati dalla mia ragazza » disse Harry ridendo. Madie in gesti rapidi e tremanti richiuse il contenuto del pacco nella scatola, si asciugò le lacrime e sciolse l'abbraccio.
Diede un rapido bacio a Harry e si dileguò dalla cucina lasciandoci soli.
« Hei buongiorno Tomlinson » mi disse scompigliandomi i capelli in modo affettuoso Harry.
« Salve Styles » dissi io ridendo « Cos'è successo ieri sera in quella camera? » dissi ad un tratto estremamente serio.
« Niente» sostenne cercando la bottiglia del latte nel grande frigo.
« Harry a me devi dirmelo, in fondo non mi puoi tradire così » risi, ma lo feci solo per sdrammatizzare, sapevo che dovevo sapere cosa era accaduto
« Lei era ubriaca, chiusa in camera da sola, non mi ha detto il perchè. Voleva farlo con me, ma le ho detto di no perchè voglio che anche lei sia sobria alla nostra prima volta. ». Trassi un sospiro di solievo. « Perchè tanto interesse Lou? » mi guarò piegando la testa verso destra.
« Niente, niente » mi affrettai a dire e sparii su per le scale alla ricerca di Madie.
La trovai rannicchiata in camera sua, non piangeva più solo guardava fuori dalla finestra, come se stesse cercando di capire come fosse possibile essere caduta in quella situazione, la porta era aperta, ma in ogni caso bussai.
Il rumore delle mie nocche sulla porta parve riportarla alla realtà, la feci sobbalzare « Non lo avete fatto ieri sera, tu volevi, ma lui no. Ha detto che il momento sarà quando entrambi sarete sobri e vi ricorderete ogni singolo istante »
Lei trasse un sospiro di solievo « Almeno qualcosa che non va male » disse. Io uscii da camera sua e la lasciai sola con i suoi problemi. Mentre uscivo incrociai Becki che entrava, sono sicuro che Madie le avrebbe raccontato tutto.





Spazio autrice

Come potete vedere la vita di Madie non è mai calma... Sinceramente da come la vedo io non è mai stata calma la sua vita, molto movimentata, ma lo scoprirete anche voi tra un po' :P
Ecco l'arrivo di Jack... Farà tanti danni? Oh si ne farà un sacco, ma poi puff
Doo questo episodio la vita tornerà per alcuni capitoli calma ma poiii ooooh ariverà un nuovo personaggio fisso che sarà parte della mia One Shot...
Va beh scoprirete solo leggendo, almeno tre recensioni per il prossimo capitolo, ma se passa troppo tempo metto il prossimo.. vedrò...
baci xx

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Capitolo 12
*** What the hell have you done?? ***


Madie's POV
 
« Ma Madie, devi fare qualcosa, devi denunciarlo di nuovo. Non puoi rischiare che ti faccia ancora del male. Chi lo sa oltre a Louis? » disse allarmata Becki
« Senti Becki, con un po' di fortuna non farà niente, andrà tutto bene. Lo sa solo Louis e tu, nessun altro deve saperlo, per nessuna ragione »
« Ma Madie tu sei impazzita devi dirlo a Harry ora » Becki stava per avere una crisi di panico e non era da lei, aveva più paura lei di me.
« No Becki e se provi a farlo tu, sai come sono quando mi incazzo…» dissi decisa
« Non dirò niente ma promettimi che Louis ti seguirà quando dovrai uscire senza Harry…» mi supplicò
« Non sono una bambina Becki me la posso cavare da sola » lei scosse la testa contrariata, ma vide Harry sulla soglia della porta, quindi sospirò e uscii dalla stanza.
« Hei piccola come stai? Mi sembri preoccupata che succede? » disse Harry sedendosi a gambe incrociate accanto a me.
« Niente » dissi io evasiva, girando il volto verso la finestra.
« Devi spiegarmi una cosa… Cos'erano quelle foto ieri sul tuo letto? »  quella domanda mi prese alla sprovvista, mi si formò un nodo nello stomaco e le lacrime di un antico dolore iniziarono ad annebbiarmi la vista
« No non volevo farti piangere, hei piccola, ti prego, mi ammazza vederti piangere »
Mi girai verso di lui e lo guardai fisso negli occhi. « Undici anni fa, il giorno del mio compleanno, mio fratello stava tornando da una festa di un suo amico per venire a festeggiare il mio compleanno. Ha avuto un incidente in auto e io non l'ho più visto varcare la porta di casa, avevo otto anni. Lui era sobrio, era sobrio alla guida, ma un ubriaco contro mano lo ha preso in pieno e lo ha portato via. » parlavo come un automa, le lacrime cadevano e le espressioni sul viso di Harry si alternavano tra preoccupato, triste e impotente.
In quel momento sentii vibrare la tasca destra dei miei jeans, mi era arrivato un messaggio –Hei sono Jack…Chi è quello, il tuo ragazzo? Mi dispiace informarti che tornerai a stare con me…-.
 
Harry's POV
 
Vidi un lampo di paura e preoccupazione attraversare gli occhi di Madie quando lesse il display del suo cellulare. Non volevo essere ficcanaso o sembrare geloso, ma mi stavo preoccupando. « Piccola in questi giorni sei strana, cosa succede? » ero sinceramente preoccupato.
« Oh niente, era… era Becki, ha bisogno di me al piano di sotto » disse evasiva e poco convinta.
Così si alzò e mi lasciò da solo a gambe incrociate nel vuoto della sua grande stanza, a riflettere. Cosa poteva preoccuparla? Perchè ?
L'unica cosa di cui ero certo era che non avrei dovuto chiderlo, se lei voleva me lo avrebbe detto di sua spontanea volontà…
Dopo questi pesanti pensieri la mia testa si perse nel fatto che ancora non era tanto che non uscivamo una sera tutti insieme e andavamo in discoteva, quindi dovevamo organizzarci, volevo portare Madie nel locale più bello di Londra, anche se il posto più bello non sarebbe mai stato bello quanto lei.
 
Louis's POV
 
Zayn, Liam, Becki e Niall erano appena usciti per andare a mangiare qualcosa e sarebbero finiti di sicuro da Nando's, io non avevo voglia di mangiare, avevo delle strane sensazioni.
Ero raggomitolato nel divano del salotto quando vidi sfrecciare giù dalle scale Madie e iniziare a camminare avanti e indietro davanti ai miei occhi.
Gesticolava e borbottava tra se, sembrava decisamente una pazza e io inevitabilmente scoppiai a ridere
« Stai cercando di farmi capire che ti devo portare al manicomio? » dissi asciugandomi i bordi degli occhi da quelle lacrime dal ridere.
« No sto cercando di capire come trovare Jack per rispedirlo dove si merita di stare » disse lei bloccandosi e accigliandosi.
« Oh, mi sembra un idea geniale, ma forse un po' troppo pericolasa, non vuoi aspettare che si stufi e se ne vada? » dissi io preoccupato
« Il punto è che non si stuferà, lo conosco, è insistente, pesante ed…»
Le suonò il cellulare che avvisava l'arrivo di un nuovo messaggio, lo fissò per alcuni secondi e poi me lo sventolò davanti alla faccia quasi urlando
« Cavolo Lou se non lo caccio come dico io mi distruggerà la vita » il messaggio recitava : –Quando ti muovi avanti e indietro e gesticoli, oltre ad essere sempre bellissima, si vede che architetti un piano, niente cazzate…-
Sospirai, doveva esserci un modo per cacciarlo.
Entrambi stavamo riflettendo fissando un punto indistinto nel muro quando sobbalzammo sentendo il campanello, sentimmo poi anche Harry che ci urlava dal piano di sopra «Potete andare voooiii, mi sto facendo la doccia », Madie mi guardò e scoppiammo a ridere.
 « Certo Styles, amore della mia vita, vado io » dissi allora ridendo
« Louis non sputtanare così la nostra relazione, sei con Madie, ti ricordo che è ufficialmente fidanzata con me, anche se serve a coprire noi due » urlò Harry ridendo dal piano di sopra.
« Grazie mi sento così amata » disse sarcastica Madie
«Dai scherzavo piccola sono tutto tuo… Dopo la doccia » strillò ancora Harry.
Madie allora ridacchiando andò ad aprire alla porta.
 
Madie's POV
 
Ero davanti alla porta aperta, non c'era nessuno. Solo una lettera con accanto una rosa. Mi squillò il cellulare –Hei tesoro, consideralo un regalo, ma avrai di meglio-.
Cazzo era ancora Jack, mi affrettai a raccogliere quello che quel bastardo aveva lasciato davanti alla porta senza avere il coraggio di venire di faccia e corsi a raggomitolarmi accanto a Louis.
Il biglietto recitava : "Can we fall one more time? Stop the tape and rewind "
Sentii la rabbia salirmi in corpo, farmi pulsare le orecchie, tingendomi di rosso le guancie, aveva addirittura avuto il coraggio di usare un pezzo di frase cantata del mio ragazzo? Aveva davvero questo coraggio?
Louis doveva aver notato che ero tesa, rossa in faccia e con i denti stretti in un ringhio, avevo bisogno di urlare, urlare forte e sfogare tutto il mio rancore verso Jack, perchè disse
« Hei Madie, cara calmati, ti prego stai diventando tutta rossa, non ne vale la pena. Respira a fondo…»
Mi alzai di scatto dal divano presi la giacca infilai le scarpe e uscii di casa, per fortuna ero in tuta, perchè dovevo sfogare la mia rabbia e per farlo sarei andata a correre. Sentivo alle mie spalle Louis urlare « Madie aspettaaa, tranquillaaa » ma era tutto così attutito, la rabbia mi pulsava nelle orecchie.
 
 
 
Louis's POV
 
Era uscita, di corsa, senza guardarsi indietro. Io ho cercato di fermarla ma lei è andata via. Proprio in quel momento vidi Harry sfrecciare giù dalle scale ancora con i capelli gocciolanti, sicuramente si era insospettito di tutto quel rumore e mi disse prima calmo, poi sempre più urlando
« Cosa hai fatto? Cosa le hai fatto? » io non risposi, guardavo il vialetto e la porta aperta da dove era scappata poco prima, Harry urlò a pieni polmoni
« Tomlinson dimmi cos'hai fatto prima che io ti salti addosso per farmelo dire…»
« I-o io niente Harry, il fatto è che devi sapere cosa gli sta facendo qualcun'altro » a quelle parole Harry parve calmarsi nei miei confronti, ma subito divenne agitato, qualcosa si incrinò nella sua sicurezza e la voce gli uscì tremante
« Chi le sta facendo qualcosa? Dimmelo, ti prego… Se qualcuno arriva a farle del male, i-i-io, io muoio… »
Mi sedetti su una poltrona davanti al divano e gli feci segno di sedersi.
« Lei non vuole che ti dica questo, anzi mi scuarterà per avertelo detto ma…» in quel preciso istante, in quel preciso e fottutissimo istante entrarono dalla porta Liam, Zayn, Niall e Becki ridendo e urlando, sembravano dei bambini. In circostanze normali mi sarei unito anche io, ma quella non era una circostanza normale, quella situazione aveva tutto quello che si potesse avere, ma non aveva la normalità.
« Shhhhh » fece Harry secco, con un cenno della mano in direzione dei ragazzi appena entrati in casa « Louis sta cercando di raccontarmi una cosa grave »
Becki inordì a quelle parole « Oh no no no no no, Louis, hai promesso, taci. E ora di sopra, io e te dobbiamo parlare, sai benissimo che non dovevi fare quello che stavi per fare » Becki non mi diede modo di controbattere perchè mi guardava con uno sguardo assassino, sapevo che se avrei parlato contro la sua volontà quella a scuartarmi sarebbe stata lei.
« Scusa Harry non avrei dovuto nemmeno iniziare a parlartene » dissi mortificato e così a testa bassa salii le scale dietro Becki.
Arrivammo davanti alla camera di Becki, lei aprì la porta e mi fece strada, la chiuse accuratamente a chiave.
« Mi spieghi cosa diavolo ti salta in mente ? » iniziò a sbraitare
« Ma Becki, è il mio migliore amico, non che ragazzo di Madie e…» non mi lasciò finire che urlò di nuovo
« Niente e… Tomlinson, tu hai fatto una promessa, e una promessa è una cavolo di promessa. »
« Ma Harry…»
« Harry niente, dimenticati di Harry, se Madie gliene vorrà parlare lo farà » continuava a urlare, senza fermarsi un attimo. Si vedeva quanto avesse a cuore Madie. Io in un gesto impulsivo, non previsto, mai pensato, un istinto, mi avvicinai le cinsi i fianchi e la baciai.
Lei per alcuni secondi ricambio poi si staccò e urlò di nuovo « Ma che diavolo fai? » e uscì sbattendo la porta. Perchè lo avevo fatto? Cosa voleva dire? Provavo qualcosa per lei? Nemmeno io lo sapevo. Io amavo Eleonor, ma in quel periodo lei era sparita, era raro la sentissi, era molto occupata con il lavoro per ora lei, può essere che i miei sentimenti stiano cambiando? Boh…
 
Madie's POV
 
Dopo quasi due settimane dalla prima rosa di Jack non avevo più avuto sue notizie, per fortuna. Magari si era dimenticato di me, magari era tornato a casa e aveva deciso di non rovinarmi più la vita. Magari…
Ma qualcosa in casa era cambiato: Harry era sempre il solito, solo a volte un po' più freddo, distaccato. Louis e Becki quasi non si parlavano e Becki non voleva dirmi perchè, e Harry anche se parlava con Louis lo faceva con un luccichio strano negli occhi. Ma cosa diavolo stava succedendo in casa?
 
Louis's POV
 
Quasi due settimane dopo il bacio con Becki. Cosa mi era passato per la testa ancora non lo so, io sto con Eleonor e so di amarla, solo che è un po' di tempo che è molto impegnata e sembra che il lavoro sia più importante di me, forse per questo, ma era ovvio che non era così, ma allora perchè?
Becki mi parlava a mala pena e questo faceva male, ma perchè?
Erano passate anche quasi due settimane dall'ultima volta che Madie aveva ricevuto qualcosa da Jack e da quando io avevo quasi detto tutto a Harry. In quelle due settimane un sacco di cose erano cambiate in casa. Gli unici a non sembrare accorgersene erano Niall, Zayn e Liam. Loro vivenano nel loro mondo, o così pare.
Pensando e ripensando mi convinsi che dovevo andare dritto al problema, il mio primo problema era Becki, dovevo capire cosa provavo per lei e al più presto, così da poi poter parlare con Eleonor. Il secondo problema era Madie, dovevo aiutarla con Jack. E poi c'era Harry, io odio che lui sia arrabbiato con me, ma da quando non gli ho detto di Jack mi parla a malapena.
Stavamo facendo colazione, eravamo tutti seduti intorno a quel tavolo che era stato teatro di allegre serate tra amici e di puro divertimento. Ora era semplicemente un tavolo con intorno quattro persone silenziose e tre che cercavano di mettere su una discussione senza successo, guardavano ognuno nel proprio piatto, come eravamo arrivati a quel punto?
Io mi alzai di soprassalto e rivolto a Becki dissi
« Vieni con me, sono stufo di questa stupida situazione, ora noi parliamo e chiariamo »
Becki parve aver capito, sapeva che quel momento sarebbe arrivato e dopo la mia frase era diventata tesissima. Gli altri non sapevano però cosa fosse successo e quindi ci guardavano tra il confuso e il divertito.
Precedetti Becki per la stessa strada che ci aveva portato in quella situazione e mi diressi verso camera sua. Entrai, senza troppi preamboli o preavissi, mi girai di scatto e guardandola negli occhi dissi
« Ascolta io, io non so perchè ti ho biaciato. Io sto con Eleonor, so di amarla, o almeno fino a due settimane fa era così, ma ora. Ora dopo quel nostro bacio, mi sono accorto di tante cose e non posso non pensare a te in tutte queste. »
Lei mi fissava a bocca aperta, sconvolta. Era forse l'ultima cosa che avrebbe voluto sentire dalla mia bocca.
« Tu stai con Eleonor, lo hai detto tu, stai con lei e punto » disse fredda, distaccata.
« Ma io, ma io potrei mollarla per te»
« Ti ho chiesto di farlo? »
« No. » Il nostro discorso era fatto da risposte e domande secche.
« Ecco ciò vuol dire che non voglio Lou, siamo sempre stati bene così. Amici. Non rovinare tutto ora. Tu lo hai detto ami Eleonor. Resta con lei, lei ti farà felice. »
« Ma perchè non puoi farmi felice tu? »
« Perchè non sei tu quello da cui sono attratta » scandì quelle parole in modo freddo, forse troppo calmo, trafiggendomi il cuore e uscì dalla stanza. Lasciandola improvvisamente troppo vuota.
Anche se Becki non mi voleva le cose con Eleonor non erano più le stesse, dovevo lasciarla. Mi resi conto che quello che credevo amore vero era solo un'illusione, tutti i tipi di amore sono solo illusioni, devi solo aspettare qualcuno che ti apra gli occhi.
Allora semplicemente la chiamai e senza troppi preavvisi le disse
« Ascolta, in questo periodo non ci vediamo molto, nemmeno ci sentiamo. Ho pensato che dovremmo prenderci una pausa » nessuno rispose dall'altro lato, solo silenzio e poi il rumore intermittente di qualcuno che aveva chiuso la comunicazione.
Al contrario di come credevo tempo fa, non stavo male, non provavo niente, ma sicuramente tra qualche mese avrei realizzato che non avrei dovuto fare così.
 
Madie's POV
 
Pochi minuti dopo che Louis e Becki avevano lasciato il tavolo vidi tornare Becki visibilmente scossa. Non mi aveva mai raccontato cosa fosse successo con Louis e perchè non si parlassero, ma leggevo nei suoi occhi che aveva bisogno di me. Così mi alzai scusandomi, dando un abbraccio a Liam, scompigliando i capelli a Niall e Zayn e un bacio a fior di labbra a Harry. Andai a raggomitorarmi nel divano accanto a Becki e pochi secondi dopo notai un Louis devastato scendere le scale e raggiungere i ragazzi in cucina chiudendo accuratamente la porta.
Alcuni secondi dopo la confessione di Becki mi lasciò a bocca aperta « Due settimane fa Lou mi ha baciato. »
La guardai scuotendo la testa « Cioè tu mi stai dicendo che tutto questo casino in casa è provocato dal vostro bacio? »
Lei parve rimpicciolire « No, da quello e dal fatto che Lou voleva dire a Harry di Jack, dirgli di quello che ti sta facendo, io non l'ho lasciato e… E lui mi ha baciato…»
« Io ho passato le due settimane peggiori solo per colpa di un capriccio tuo e di Lou? » dissi incredula
« No, non è come sembra. In ogni caso lui adesso mi ha detto che avrebbe mollato Eleonor per me, che voleva stare con me »
In questo momento aveva bisogno di un consiglio avrei messo i rancori da parte, aveva bisogno di me « E tu, tu cos'hai detto? Hai detto si? »
Lei deglutì rumorasamente e scosse la testa.
Mi uscii un urlo automaticamente dalle labbra « Cooosa? »
« Ascolta non è lui quello che mi piace, non è lui il ragazzo che trovo giusto per me e oltretutto lui ha detto che ama Eleonor, ma che la mollerebbe per stare con me se io glielo chiedessi. E io non sarei capace di renderlo felice. Quindi che se ne stia con Eleonor »
Io la guardai contrariata e incredula. Sentii vibrare il cellulare. Ancora scuotendo la testa lessi il display –Hei ho saputo che ti vuoi sbarazzare di me, va bene vediamoci, chiariamo tutto. Io me ne andrò. Quando sai dove e quando scrivi. Jack-
Inorridii, voleva vedermi e non mi dava buoni presentimenti.
 
 

Spazio autrice
 
Ecco… vi ricordate all'inizio quando Lou diceva che il suo vero amore era Eleonor, beh si è preso una sbandata per Becki, l'ho fatto per rendere le cose più incasinate… Ma comunque vedrete che si sistemerà tutto… Era solo una sbandata :P
E Jack… Beh Jack è un bel problema, ma mi intriga molto scrivere di lui, un ex ossessivo che cerca di rovinargli lavita… Beh Madie fin da piccola non è mai potuta stare tranquilla…
E Zayn, Liam e Niall che vivono nel loro mondo a parte senza sapere tutti i casini che stanno succedendo? Beh sinceramente l'ho scritto solo per non creare ancora più casino di quello che già c'è…
Si sta avvicinando il momento dell'arrivo del personaggio fisso che sarà protagonista di una One Shot, siete felici? Io si da morire :DD
Facciamo una cosa, se hai letto recensisci per favore? Mi farebbe davvero piacere cosa pensi di questa FF :D
Baci xx
 

 

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Capitolo 13
*** Things back in line ***


Madie's POV
 
 
Ora che sapevo l'origine di tutti i problemi sapevo anche cos'avrei dovuto fare.
L'origine di tutti questi problemi era Jack.
Io dovevo rivederlo, chiarire la storia con lui e farlo tornare a casa, ma sapevo anche che avrei dovuto prima chiarire le cose con Harry e Louis, avrei dovuto inventare una balla, dire che Jack era stato nei paraggi per un po' ma che era tornato a casa e così avrei fatto.
Mi alzaii dal divano e mi diressi in cucina.
Senza dire una misera parola presi la mano di Louis e quella di Harry e li portai con me fino in camera mia. Li feci accomodare sul letto e io mi sedetti davanti a loro a gambe incrociate.
Cercando di essere il più calma possibile esordii
« Harry, Louis ho capito perchè siamo arrivati a questo punto. Ho capito perchè voi due vi parlate a mala pena. » trassi un respiro profondo e mi rivolsi a Louis
« Lou ho deciso di raccontare ad Harry come sono andate le cose, così lui potrà capire perchè non gliene hai parlato prima e potrete chiarire. »
Insipirai a fondo, Harry ci guardava con un punto interrogativo negli occhi, lasciai passae alcuni secondi e poi mi decisi a parlare, ma non volevo raccontare tutta la storia della mia vita. Non era il momento, gli avrei raccontato solo i fatti delle ultime tre settimane.
« Harry poco tempo fa un mio ex è stato fatto uscire dal reparto di psichiatria, lo hanno trattenuto per due anni perchè mi picchiava e aveva comportamenti morbosi. » Harry mi guardava terrorizzato, facendo ribalzare gli occhi da me a Louis e poi dalla finestra alla porta, decisi di continuare
« Poco tempo fa mi ha mandato un pacco con una lettera che in poche parole diceva che voleva tornare con me e delle foto. Delle foto scattate da angolazioni assurde che riprendevano il dentro di casa. Voleva che io tornassi con lui a casa e mi lasciava biglietti con frasi e rose e…»
Harry mi interruppe urlando dritto in faccia a Louis
« E tu non me lo hai detto? Si dico tu, il mio migliore amico mi ha tenuto nascosto il fatto che la mia ragazza fosse in pericolo? » era rosso dalla rabbia e Louis lo guardava ferito.
« Harry, non è colpa sua. Sono stata io a chiederlo. » Lui mi guardò smarrito, con le lacrime agli occhi « Pensavo che tu mi dicessi tutto, tutti i tuoi problemi »
« Avevo paura della tua reazione » dissi terrorrizata « Vedi come stai reagendo? Sapendo che lui fosse ancora in giro avresti reagito peggio, saresti uscito a cercarlo e lui ti avrebbe fatto del male e io, io… Io non posso permettere che qualcuno ti faccia del male. Ne morirei. »
Harry parve calmarsi, respirava a fondo e dopo alcuni minuti di tensione palpabile nell'aria prese la parola « Ora…ora lui dov'è? » disse tremante e deglutendo rumorosamente, come se stesse per essere preso da una crisi di nervi.
Io sospirai, era arrivato il momento di dire la bugia, quella che li avrebbe teoricamente fatti riappacificare « Lui è andato via. »
Louis mi guardò incredulo « È andato via davvero? »
Annui leggermente e aggiunsi « Ora vi lascio soli, così potete chiare tutto » mi alzai abbracciai Louis e poi baciai Harry.
I sensi di colpa iniziavano a divorarmi, ma dovevo ignorarli per avercela vinta.
 
 
 
Harry's POV
 
La mia piccola era stata in pericolo e io come uno stupido ho pensato che Louis non volesse dirmi che per esempio poteva avermi tradito, mi sentivo una merda.
Era appena uscita dalla stanza e io mi fissavo i piedi, sentivo lo sguardo fisso di Louis su di me, come se attendesse delle scuse. Delle scuse meritate.
Dopo alcuni minuti di puro silenzio e tensione alzai gli occhi, riversai i miei occhi verdi dritti dentro i suoi colore del cielo. Lui si aprì in un grande sorriso, io lo abbracciai.
Spesso non sono necessarie parole per capirci, quell'abbraccio per noi significava la riappacificazione totale e così quando Louis sciolse l'abbraccio disse euforico
« È un secolo che non andiamo in discoteca, dovremmo andarci per festeggiare la nostra riappacificazione. Cosa ne dici di due giorni di discoteca la sera e dormire di giorno? Tanto siamo in vacanza, fan e concerti arriveranno tra un mese. Due giorni di pura festa, ci stai? »
« Se ci stai tu, ci sto… E gli altri si uniranno a noi » dissi ridendo.
Ci abbracciammo ancora e Louis mi sussurrò
« Riccio ti voglio un mondo di bene e mi ha fatto davvero male aver litigato con te » io sorrisi come un bambino mostrando le mie fossette e dissi
« Lou, sei come mio fratello, anche se litighiamo l'amore e il bene che c'è tra noi non cambierà mai ».
Dopo il momento tenerezza uscimmo dalla stanza di Madie, come se non fosse successo niente e scesimo a raccontare ai ragazzi il nostro scopo delle due serate di pura festa.
 
Madie's POV
 
Io, Liam, Zayn, Becki e Niall eravamo da una decina di minuti a chiaccherare allegramente in salotto, vidi scendere dalle scale Louis e Harry che ridevano allegramente e si abbracciavano e subito il mio cuore si rilassò. Avevano fatto pace.
Harry arrivato in fondo alle scale si schiarì la voce, facendo si che tutti ci girassimo a guardare lui e Louis.
« Io e Lou abbiamo chiarito. »
Zayn, Liam e Niall li guardavano come se fossero degli alieni, loro non sapevano della discussione, ma io e Becki capivamo.
« Per questo abbiamo deciso che da oggi per i prossimi due giorni si festeggia » completò euforico Louis.
« Stasera e domani sera… Discoteca » urlò Harry agitando le braccia in aria.
Noi che eravamo sul divano rimanemmo a bocca aperta. Sapevamo che le idee di Louis e Harry messe assieme erano cose catrastofiche, ma due giorni interi di festa, cioè non facevamo in tempo ad andare a dormire e riposarci del tutto che dovevamo alzarci di nuovo e andare di nuovo in discoteca?
Forse era un po' esagerato, ma li assecondammo. Sapevamo che dopo la serata di stasera si sarebbero già stancati.
« Oh, per me va bene » disse Zayn, Liam solo annuì terrorizzato da quello che quei due avevano in mente, non aveva voglia di raccattarli dal locale completamente ubriachi, Niall sorisse felice ed io e Becki ci guardammo ridendo.
Questa sera saremmo stati in discoteca.
Quando anche Louis e Harry si sedettero e iniziammo a parlare del più e del meno ebbi un idea, forse non era giusta, forse stupida.
Ma mi sembrava l'unica soluzione.
Avrei scritto a Jack che ci saremo visti domani sera in discoteca, oggi avrei visto dove è la discoteca, così da poterglielo dire e domani ci saremmo visti ed io lo avrei ricacciato a casa.
 
Più o meno fino alle sette di sera stettimo in salotto a chiaccherare, la famiglia che eravamo prima di quegli stupidi malintesi era tornata. Era tornato tutto alla normalità.
Decidemmo di ordinare una pizza che mangiammo ancora in salotto e infine ci andammo a preparare.
Io e Becki eravamo in camera a decidere cosa metterci e a chiaccherare quando lei si fece estremamente seria
« È vero che Jack se n'è andato per sempre? »
« Si » mentii io, era la mia migliore amica ma mi avrebbe impedito di vederlo se gli avessi detto il contrario.
« Ok, se davvero è così non abbiamo nulla da temere, saranno due sere di puro divertimento »
mi sentii lo stomaco attorcigliarsi, avevo mentito alla mia migliore amica e mi sentivo in colpa, ma subito cercai di distogliere i pensieri dai sensi di colpa e concentrarmi sul vestito. Scelsi un vestito nero con scollatura a cuore con una fascia stretta sotto il seno e la gonna del vestito a righe blu elettrico e nere, gli abbinai dei tacchi blu elettrici e una borsetta dello stesso colore.
Becki optò per un semplice vestito bianco senza spalline con una fascia rossa sotto il seno e prese in prestito le mie scarpe rosse.
Ci soffermammo per una ventina di minuti sul trucco e i capelli. Avevo deciso di fare dei morbidi boccoli e lasciarli sciolti, optai per un trucco leggero, ma visibile. Becki invece si tirò su i capelli in uno chignon, la donava davvero tanto e lei opto per un trucco leggero sugli occhi e un rossetto molto forte in tinta con la fascia del vestito e le scarpe.
« Woow sei bellissima » dissi guardandola bene, lei sorrise e sussurrò per far si che io non sentissi « Sembra non abbastanza »
Io la guardai davvero stranita e lei scosse la testa e mi sorrise « È tardi dobbiamo andare, i ragazzi ci aspettano »
Cosa voleva intendere con quella frase? Cosa succedeva che io non sapevo? Forse ero stata troppo presa dai fantasmi del mio passato per non accorgermi che la mia migliore amica avesse bisogno di me?
Mentre i miei pensieri vagavano sui motivi di quella frase scendemmo le scale e raggiungemmo l'atrio. I ragazzi erano li in piedi ad aspettarci e quando arrivammo ci fissarono ammaliati. Il primo a riprendersi fu Harry che guardò i suoi quattro amici e per farli ritornare alla realtà urlò
« Via gli occhi dalle gambe della mia ragazza, subito» i ragazzi sobbalzarono e presero a fissare insistentemente Becki che ne parve lusingata. Harry mi cinse i fianchi poco dopo e Louis disse « Ok ragazzi basta fissare Becki, la mettiamo in soggezione »
Il primo a distogliere lo sguardo fu Niall che disse solo « Fuori ci sono i taxi, andiamo » prese la giacca e uscii, notai un espressione delusa sul volto della mia amica, che però scomparve subito, forse me l'ero immaginata. Zayn e Liam seguirono a ruota Niall e Louis si avvicinò a Becki e le sussurrò all'orecchio, forse non troppo piano, perchè avevo sentito anche io « Sei bellissima stasera, sicura che non vuoi cambiare idea su quello che abbiamo parlato? » lei subito si irrigidì e scosse la testa per poi dirigersi decisa verso la porta seguita da Louis. Noi fummo gli ultimi a uscire e chiudere la porta. Harry mi guardò confuso « Di cosa hanno parlato Becki e Louis? »
Io scossi la testa e sorrisi « Se Lou non te lo ha detto non sarò di certo io a farlo » lui sbuffò, ma riprese subito a sorridere. Salimmo sul taxi e partimmo verso la discoteca.
La discoteca era un locale nel centro di Londra, a detta di Harry era uno dei migliori posti e all'esterno c'era tantissima gente.
Ci fermammo proprio davanti all'entrata e appena scesi tutti si accorsero che i One direction erano li e un centinaio di ragazze si misero a urlare. Noi ci avvicinammo all'entrata dove ci fecero entrare subito e ci dirigemmo rapidamente al priveè.
Diciamo che quella sera passò forse troppo velocemente, ci scatenammo come ormai non facevamo da tempo e ballammo tutta la notte.
Tornammo a casa verso le quattro e trenta del mattino, con i piedi a pezzi, ma felici. Eravamo tornati il gruppo di amici di una volta, spensierati, felici e senza litigi inutili.
Gli ultimi ricordi che ho sono le luci che scorrevano davanti al finestrino del taxi, poi mi prese un torpore e un dormiveglia che si trasformò in poco in sonno.
 
 
Harry's POV
 
Erano all'incirca le quattro e mezzo del mattino. Eravamo appena usciti dalla discoteca e ci intrufolammo in un taxi che era li pronto ad aspettarci.
Quella serata era stata una delle migliori degli ultimi tempi, aveva ballato, riso, scherzato e ci eravamo puramente divertiti, come ormai da tanto tempo non facevamo.
Mentre il taxi vagava per le vie di Londra riportandoci a casa Madie si addormentò raggomitolandosi contro il mio petto, le infilai un braccio intorno alle spalle e le posai un bacio sui capelli. Quant'era bella la mia piccola mentre dormiva, pensai guardandola, faceva delle smorfie delicate con il naso che la rendevano dolcissima.
Il tempo mentre la osservavo passò in un lampo e arrivammo davanti a casa, non potevo svegliarla, era più forte di me. Quindi con l'aiuto di Louis la tirai fuori dal taxi e la presi in braccio. Lei subito si accoccolò contro il mio petto e mise la sua testa nell'incavo del mio collo, i nostri corpi combaciavano perfettamente.
 Entrammo in casa e salii le scale non con poche difficoltà, ma arrivato in cima la portai in camera sua, le tolsi quelle scomode scarpe e rimasi indeciso alcuni minuti se cambiarla io e metterle il pigiama o lasciarla dormire con quel vestito. Mentre riflettevo entrò Becki che mi sussurrò « Tranquillo le metto io il pigiama » le sorrisi e la ringraziai con un cenno della testa. Mi afficinai e posai un bacio sulla fronte di Madie per poi avviarmi verso la porta e poco prima di uscire lasciare un bacio sulla guancia di Becki e  un « Buonanotte» appena sussurrato nella penombra della stanza.
 
Un tonfo sordo accompagnato da un « Shit » mi svegliò, non feci subito caso alla figura in penombra, prima guardai la sveglia, le due di pomeriggio. Poco dopo vidi una figura muoversi nella penombra della mia stanza e avvicinarsi a me, quando fu abbastanza vicina notai che quella figura era Madie che rapidamente si infilò sotto il piumone accanto a me e si raggomitolò nel mio petto per poi addormentarsi di nuovo. Mi persi di nuovo anche io nel mondo dei sogni.
 
Mi sveglia sotto il peso di cinque corpi che saltellavano forse troppo svegli sul letto e una risata melodiosa nelle orecchie. Aprii lamentandomi gli occhi e vidi Madie accanto a me sveglia che rideva e sopra il letto completamente sdraiati sopra di me c'erano Niall, Zayn. Becki, Liam e Louis. Appena videro che ero sveglio iniziarono a dire tutti insieme « Sono le sei, prepariamoci, dai oggi andiamo ancora in discoteca… »
Io li guardai e alzai gli occhi al cielo, aggiunsi solo « Se vi alzate mi posso preparare» e poi scoppiai a ridere.
 
 
 
Madie's POV
 
Ci preparammo come la sera prima ma oggi optai per un vestito semplice di un tenue azzurro, con delle scarpe abbinate. Mentre Becki optò per un vestito nero. Eravamo ancora molto stanche dalla sera prima.
Una volta pronte presi il mio BlackBerry per controllare che Jack avesse accettato l'appuntamento. Nella discoteca. Due e mezzo. Corridoio dei bagni.
Lo schermo del BlackBerry si illuminò e lessi il mittente del messagio "Jack", aprii la sua risposta, diceva solo –Ci sarò-.
Abbozzai un lieve sorriso di soddisfazione, avrei archiviato quella storia per sempre.
« Hei piccola chi ti ha scritto » esordì Harry nella stanza, sorridente e bellissimo, come sempre.
Becki vedendolo entrare decise che era il momento di sgattagliolare via dalla stanza per lasciarci soli, si chiuse delicatamente la porta alle spalle.
« Oh nessuno. Mia madre » ancora un volta gli stavo mentendo. Mi ero ripromessa di essere sempre sincera e invece ancora una volta tradivo la sua fiducia. Scossi rapida la testa per cacciare via quei pensieri e evitare che le lacrime raggiungessero gli occhi.
Odiavo mentire.
Tutti questi ragionamenti avvennero in meno di due secondi e poi aprii le labbra in un grande sorriso. Harry mi baciò teneramente e mi prese sottobraccio. Ci avviammo verso l'entrata.
I ragazzi ci aspettavano sul divano, tutti come sempre bellissimi.
 
Louis's POV
 
Mancano solo Madie e Harry all'appello, eravamo tutti in piedi ad aspettarli, sulla soglia di casa.
La prima a spazientirsi e a sedersi fu Becki, dirigendosi verso il grande salotto accogliente. Tutti la seguimmo a ruota.
Fui l'ultimo a prendere posto, l'ultimo rimasto, accanto a Becki. Lei si ravvivò i capelli e giunse un odore vanigliato a pizzicarmi il naso.
Chiariamo, non è che mi dispiacesse, ma mi aveva rifiutato, due volte. Avevo rotto con Eleonor e aspettavo solo di vedere Becki girarsi verso di me e dirmi di si.
Cioè Becki aveva rifiutato due volte Louis Tomlinson. Due volte.
Presi posto accanto a lei, ma lei parve non accorgersene.
Guardava la persona seduta accanto a lei, dall'altro lato, Niall.
Ma Niall era perso nei suoi pensieri e fissava un punto indistinto del muro, accigliato.
Improvvisamente arrivarono Madie e Harry sorridenti, Becki si alzò di scatto e parve sollevata dal fatto che potesse allontanarmi da me. Perchè?
 
Madie's POV
 
Si alzarono tutti rapidamente e ci avviammo come la sera precedente alla discoteca.
Quella sera c'era molta meno gente della sera precedente e come sempre passammo davanti alla coda, dirigendoci nel privèè.
Era ancora presto perchè Jack fosse lì, quindi mi preoccupai solo di divertirmi con i miei amici e con il mio ragazzo.
Subito io e Harry ci fiondammo sulla pista da ballo, lui poggio le sue calde e rassicuranti mani sui miei fianchi e presimo a ballare a ritmo di musica.
Becki all'inizio era vicino a noi e ballava con Niall, mentre di Zayn, Louis e Liam nemmeno l'ombra.
Dopo alcuni minuti che ballavo con Harry però vidi arrivare Louis, che cacciò un evidentemente scocciato Niall, mise le mani sui fianchi di Becki e si misero a ballare. Lei mi guardava chiedendo aiuto, in un momento che fummo abbastanza vicine mi urlò nelle orecchie « È ubriaco marcio» io solo seppi rispondere ridacchiando « Non ti mangia mica se ballate » e poi il ritmo della musica e la gente in pista ci allontanò facendo sparire dalla mia vista Becki e Louis che ballavano.
Poco dopo io ed Harry andammo a bere qualcosa. Dopo aver preso il nostro drink ci dirigemmo verso i divanetti di un color blu notte, ci sedemmo sorseggiando il drink tra baci appassionati e baci più dolci.
Dopo alcuni minuti mi ritrovai Becki nel divanetto in faccia sbuffando « Scusate se interrompo qualcosa, ma dovevo staccarmi Lou di dosso. È ubriaco marcio e non mi da tregua…»
Io ed Harry ci guardammo e scoppiammo a ridere.
« Ah beh, molto carini, molto simpatici » sbuffò lei ancora, poi arrivò Niall che sorridente le disse « Ti va di ballare? »
E lei solo annui estasiata aggiungendo dopo « Basta che mi tieni lontano Lou» provocando la risata melodiosa del biondo.
In quel preciso istante mi vibrò il cellulare.
Lo estrassi dalla pochette azzurra –Sono qui, nei corridoi. Ho anche comprato due drink. Sorseggiamo qualcosa mentre sistemiamo la questione-
Io guardai Harry di sottecchi e gli dissi « Amore vado un attimo in bagno, non cercarne un'altra nel frattempo » lui rise e disse « Vado a cercare Lou e ballo con lui, così lo tengo occupato da Becki ».
Io risi ancora una volta e mi fissai bene i suoi occhi in mente, per poi dirigermi verso i corridoi.
Li mi aspettava Jack.



Spazio autrice

Eccomi qui con un nuovo capitolo :D
Woow 500 visite nel primo capitolo di questa FF mi sento anaofandlqnf *-*
Comunque tornando a noi grazie mille delle sette recensioni mi fate sentire bene :D continuate a scrivermi sempre cosa ne pensate, così potrò cambiare magari le cose che non vanno bene... In ogni caso non farò come in altre FF che dicono continuo  solo dopo 8 recensioni, ma mi farebbe davvero piacere che tutti quelli che hanno recensito nello scorso capitolo lo facciano di nuovo e magari chi non l'ha fatto può dirmi cosa ne pensa...
Ancora non ho scritto il prossimo capitolo quindi dovrete aspettare qualche giorno... E per questo per ringraziarvi delle tante visite e recensioni ho fatto un capitolo abbastanza lungo... Spero vi piaccia
E davvero mi fate felice con le recensioni...
ora passo alla pubblicità : c'è una FF stupenda che avevo letto che è  
Until the end, with you  (il link è http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=993504) è davvero bellissima ve la consiglio ma in piu ora la fantastica autrice di quella FF sta scrivendo il seguito e purtroppo a poche recensioni, se ne meriterebbe migliaia e il link di questa nuova FF è   You don't know you're beautiful. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1033008&i=1) quindi magari passate...

baci xx

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Capitolo 14
*** Damn ***


Madie's POV
 
Mi intrufolai negli angusti corridoi del locale, le pareti erano incrostate di una vernice bianca panna che ormai si stava scrostando lasciando intravvedere il timido grigio del cemento , i corridoi erano illuminati da pochi neon a distanza ravvicinata.
Ogni passo che facevo vera un passo in più verso i bagni, verso Jack, verso il mio passato, verso un dolore lontano che solo Harry e i ragazzi erano riusciti a guarire.
Ogni passo che facevo era uno in più che riapriva quella ferita quasi cicatrizzata.
Svoltai l'angolo con il cuore in gola e tanta ansia.
Eccolo lì.
In piedi.
Due drink in mano.
Il suo solito sorriso che tanto mi era piaciuto ora solo mi disgustava.
Il contatto con i suoi occhi grigi mi fece rabbrividire, mi indagò da capo a piedi prima di dire
« Sei sempre più bella »
Io lo squadrai «Vieni al dunque, avevi detto che se ci fossimo visti e avessimo chiarito te ne saresti andato per sempre ».
Lui fece schioccare la lingua e scosse animatamente i capelli di un tenero color cioccolato « Ti pare che dopo due lunghi e intensi anni di psicologi e perizie psichiatriche a me basti vederti alcuni secondi? Ooh no mia cara, tu tornerai a casa con me, alla nostra vita normale. Tutto tornerà come due anni fa » fece una pausa.
Mentre parlava sentivo il panico crescere dentro di me, e se mi avesse rapito? Se mi avesse fatto del male?
Ero stata una stupida a mentire a Becki, a Harry, a Louis, ora ero sola, nessuno sospettava che Jack fosse in questo misero corridoio, nessuno mi avrebbe salvata se fosse successo qualcosa.
Dannazione.
Le mie inpanicate riflessioni vennero interrotte dal tono strafottente di Jack, aveva cambiato argomento « Harry Styles? Ma fai sul serio? Torna con me, lui ti sta solo usando, o sbaglio? »
Quelle parole mi chiusero i polmoni, un eccesso di rabbia mi pervase il corpo, le orecchie ronzavano.
L'unica cosa che volevo fare in quel momento era spaccargli le ossa del viso, tutte quante, con un secco pugno, ma lui era sempre stato troppo forte e se avesse reagito male?
Repressi quell'istinto.
Gli voltai le spalle, per me quella storia era chiusa. Il passato era passato. Ora bisognava guardare avanti. Io amavo Harry, stavo tornando da lui.
Jack mi afferrò il polso e mi trasse a se facendomi combaciare con il suo corpo. Era così vicino, sentivo il suo fiato sul collo, mi sussurrò all'orecchio estremamente dolce « Hei dove scappi? Tu vieni con me ».
Io volevo separarmi da lui, volevo urlare, per chiedere aiuto.
 Ma chi mi avrebbe sentito?
Nessuno.
La voce mi si spense in gola, dovevo liberarmi da sola, scappare, tornare nel locale, trovare Harry…
Tutto mi pareva così difficile.
Decisi di fare un gesto sconsiderato, azzardato, tirai fuori tutto il mio coraggio, la mia forza, gli misi le mani sul petto e lo allontanai da me. Infine per distrarlo e avere il tempo di scappare gli tirai un forte pugno dritto dritto sul naso.
Quel pugno parve provocargli più dolore all'anima che al viso.
Vidi nei suoi occhi quel bagliore lugubre che avevo imparato a riconoscere, da cui avevo imparato a scappare, lo stesso di due anni fa.
Avevo fatto una cazzata.
E ero troppo impaurita per fuggire.
Lui stava per farmela pagare.
 
Harry's POV
 
Era ormai quasi dieci minuti che io e Louis ci divertivamo a fare gli stupidi sulla pista da ballo. Louis aveva trovato una biondina con cui ballare e quindi decisi di andarmi a cercare un divanetto appartato per aspettare Madie. Ci stava mettendo tanto, ero preoccupato.
Nella mi ricerca del divanetto perfetto trovai Niall e Becki su un divanetto appartato che chiaccheravano e ridevano animatamente. Decisi di unirmi a loro.
« Hei ragazzi vi state divertendo? » chiesi sedendomi, cercando di nascondere il cattivo presentimento e la preoccupazione che mi attanagliavano.
« Hei Riccio, ci stavamo giusto chiedendo dove fossi » disse Niall lasciando fluire una calda risata che ci contagiò tutti.
Per un attimo smisi di preoccuparmi e semplicemente risi. Ridere riusciva a non farmi pensare a niente, per questo amavo ridere. Ma appena la risata si perse ne locale e fuggì dalle nostre gole le preoccupazioni tornarono insistenti e soprattutto una domanda rimbalazava in testa –Dov'è Madie?-
« Harry cosa c'è? » chiese subito premurosa Becki, doveva aver notaro la mia espressione preoccupata, sono un pessimo attore, ma d'altronde questo già si sapeva.
« È dieci minuti che è andata in bagno e ancora non è tornata. » ammisi, ma non volevo farle la fatidica domanda, rischiavo di attirare la sfiga. Becki mi fece segno di proseguire, si vedeva così tanto che dovevo dire ancora qualcosa?
« Le sarà successo qualcosa? » me lo lasciai scappare così, quasi in un sussurrò rispetto alla forte musica che ci circondava.
Qualcosa parve turbare per pochi secondi la mente e il viso di Becki, che si corruciò in una piccola smorfia, ero un pessimo attore, ma ero molto bravo ad interpretare le espressioni.
« Ci sarà coda in bagno, se vuoi vado controllare » disse poco convinta, più per tranquillizzare se stessa che me. Questo riaccese e ravvivò le mie preoccupazioni.
Non credo che lei mi avesse mentito, ma se Jack era ancora lì?
E da cattivo attore che sono i miei pensieri e la mia anima sono rispecchiati nei miei occhi.
Becki aveva capito tutto « Credi… credi che lui sia tornato vero? » disse iniziando a mordersi le unghie e picchiettare il piede in modo isterico a terra.
Lo sguardo di Niall correva da me a Becki come un punto interrogativo, ci guardava senza capire veramente ciò che pensavamo stesse accadendo e questo fatto sembrava terrorizzarlo ancora di più.
« Ma di che state parlando? Chi è che è tornato? Ma di che cavolo state parlando? » era seriamente terrorizzato.
Becki allora mi guardò per alcuni secondi poi agitata mi disse « Tu corri, vai a cercarla, io spiego tutto a Niall »
Mi alzai rapido senza girarmi indietro, in pochi secondi mi trovai nella pista da ballo cercando Louis, Liam e Zayn.
 
Becki's POV
 
Stavo cercando di spiegare l'accaduto delle ultime settimane a Niall, cercavo di riassumere il più possibile, ma i fatti importanti erano tanti. I suoi occhi ad ogni parola si facevano sempre più lucidi impauriti e preoccupati. Mi faceva davvero male vederlo così.
« E questo è tutto » terminai  il mio racconto con la voce tremante.
Lui non rispose, lui non fiatò, non aprì bocca, semplicemente si alzò di scatto, come un robottino e si diresse da qualche parte oltre la pista da ballo. Lo persi di vista mentre girava l'angolo diretto verso i corridoi dei bagni.
 
Harry's POV
 
Cercai per alcuni minuti fin quando raggiunsi il bar. Trovai Louis ancora mezzo ubriaco al bar, avvinghiato alla stessa biondina di prima. Le sussurrava qualcosa all'orecchio e rideva come un'occhetta…
Mi avvicinai rapido, senza badare troppo alla situazione e semplicemente urlai « Louis » lui ovviamente fece finta di non sentirmi visto che gli avevo urlato dritto nell'orecchio, urlai più forte « Louis è davvero urgente »
Lui a lentezza di bradipo e con un sorriso sorniione in faccia mi rispose « Riccio non vedi che sono occupato con… » il suo sguardo cadde sulla biondina, di cui lui ovviamente non si ricordava il nome.
« Ashley » completò lei ridacchiando.
« Oh giusto, con Ashley, non vedi? » sostenne lui
In circostanze normali mi sarei spanciato dalle risate, ma seppi solo essere ancora più terrorizzato e aggiunsi « Ho il presentimento che Jack sia qui e sia con Madie…»
La sua sbronza parve sparire, divenne improvvisamente estremamente lucido « Dov'è? » disse secco e preoccupato.
« È andata in bagno una decina di minuti fa e non è ancora tornata » dissi accigliandomi.
Lui guardò la biondina e alzando le spalle le diede la schiena e mi disse « Trova Liam, io cerco Zayn. Un minuto e ci troviamo tutti in bagno ». Seppi solo annuire e lui se ne andò.
Pochi secondi dopo lo persi dentro alla folla ignara di ciò che stava accadendo.
 
Madie's POV
 
Quel luccichio malefico negli occhi di Jack non mi era sfuggito, avevo imparato a riconoscerlo per proteggermi, ma ogni volta mi inchiodava a terra la paura e non riuscivo mai a scappare dalla sua rabbia.
Anche questa volta non fui abbastanza rapida, la gelosia prese il sopravvento su di lui e mi travolse.
Sferrò uno dei suoi pesanti pugni sul mio zigomo lievemente truccato, non mi ricordavo potessero fare così male.
Caddi a terra.
Si fece tutto nero.
Avevo paura.
La storia si sta ripetendo.
 
Spazio autrice
 
*Leggete attentamente, solo dopo 7 recensioni il prossimo capitolo, leggete sotto il perchè*

Ecco… questo capitolo non mi convince per niente, mi sembra che io sti facendo una mega cazzata e un super torto a Madie…
Due capitoli fa avevo ricevuto 7 recensioni, vuol dire che qualcuno legge quello che scrivo, mentre il capitolo scorso solo 4…
Io voglio sapere da tutti o quasi tutti voi cosa ne pensate, quindi cosa ne dite di fare un gioco? Tutti mi dicono sempre cosa ne pensano, anche se pensano che faccia schifo il tutto… Semplicemente ditelo, perchè ricevere poche recensioni primo non mi aiuta a migliorarmi e secondo mi da poca voglia di scrivere perchè penso solo 4 persone leggono,  ma so che almeno 16 di voi leggono :D quindi il prossimo capitolo lo posterò solo dopo 7 recensioni.
Vi ringrazio se avete letto fino alla fine…

#MuchLove per tutti voi e grazie

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Capitolo 15
*** I've never seen Niall like this... ***


Un piccolo commento prima che leggiate, scusate se ci ho messo tanto, questo week end avevo uno spettacolo di teatro... Credo che faccia schifo questo capitolo e poi ho fatto avere una reazione enorme a Niall.. Ma leggerete poi...
Buona lettura


Niall's POV
 
Le mie gambe camminavano da sole, in movimenti robotici, rapidi e senza sosta. Dovevo trovarla, velocemente.
Era parte della mia famiglia, non poteva succederle niente di male, non lo avrei permesso a nessuno. In più era la migliore amica di una persona davvero importante nella mia vita, se le fosse successo qualcosa perchè io non l'avevo raggiunta in tempo mi sentirei malissimo.
In pochi secondi raggiunsi i corridoi del locale che portano ai bagni. Affrettai il passo, sentivo delle voci, forse era quella di Madie.
Raggiunsi l'angolo del corridoio e rimasi paralizzato dalla scena che mi si spalancò davanti agli occhi.
Vidi un pesante pugno raggiungere il delicatissimo zigomo di Madie.
Le mie gambe presero a tremare di rabbia, dolore.
Lei cadde a terra.
Iniziavo a sentire dei passi rapidi alle mie spalle.
Lei chiuse gli occhi.
Delle mani mi raggiunsero le spalle per trattenermi dal mio impeto di rabbia contro quello sconosciuto che evidentemente era Jack, tutto mi pareva tutto troppo rapido, confuso.
 
Harry's POV
 
Quando vidi dal fondo del corridoio Niall tremante qualcosa si incrinò dentro di me. Lo raggiungemo proprio poco prima che potesse saltare addosso allo sconosciuto che si parava davanti a lui sorregendosi il pugno e sorridendo in maniera strafottente.
La forza di Niall in quel momento era enorme, si dimenava, voleva fargliela pagare, ma quando vidi Madie a terra lasciai completamente andare Niall e le caddi in ginocchio accanto.
Aveva un grosso livido sullo zigomo che iniziava a scurirsi.
Con mani tremanti le appoggiai la sua testa sulle mie gambe e le accarezzai la fronte, bagnandola di lacrime.
Come poteva aver picchiato una creatura così perfetta?
Come poteva aver anche osato rovinare un viso angelico?
Come aveva osato toccare la mia ragazza?
Il mondo si stava offuscando, coperto dalle mie lacrime. Tutto era offuscato intorno a me, ma non potei sentire dei movimenti d'aria rapidi. Segnale che Louis, Zayn e Liam non erano più riusciti a trattenere Niall.
 
Niall's POV
 
Aveva picchiato una parte importante della mia famiglia, questo era troppo per me. Non sono mai stato aggressivo, ma quando è troppo è troppo.
Dopo alcuni minuti di dimenamento totale riuscii a saltare addosso a Jack e fargli perdere l'equilibrio.
In pochi secondi lui fu a terra, nonostante Liam e Zayn cercassero di fermarmi io tiravo pugni a tutto quello che trovavo davanti a me.
Braccia.
Gambe.
Pancia.
Viso.
Non ci vedevo più dalla rabbia. Lui era la causa principale delle nostre ultime settimane silenziose, era la causa della freddezza tra Harry e Louis, anche se ora avevano chiarito, era la causa di tutti i nostri problemi. Io non sono stupido, nelle ultime settimane ho solo fatto finta di non vedere alcuni atteggiamenti, facevo finta di niente, ma sapevo che c'era qualcosa che non andava bene, niente era più come prima. Ora sapevo di chi era la colpa.
Era lui la causa di tutto.
 
Harry's POV
 
Sentii una calda mano posarsi sulla mia spalla, cercava di infondermi coraggio, ma in quel momento il mio mondo era lì steso a terra, con gli occhi chiusi, niente poteva farmi coraggio.
Sentivo intorno a me rumori attutiti, in quel momento non mi importava cosa stesse succedendo, per me c'era solo lei, lì stesa a terra.
 
Louis's POV
 
Ero lì, accanto al mio migliore amico, in lacrime.
Ero già distrutto per quello che era successo a Madie, ma vedere il mio migliore amico in lacrime mi faceva ancora più male. Ogni volta che lui versa anche solo una lacrima a me si spezza il cuore.
Mi ripresi dai miei pensieri e lo richiamai alla realtà « Harry? Harry dobbiamo portarla via da qui » dissi dolcemente abbassandomi accanto a lui.
Dopo pochi secondi alzò i suoi occhi verdi arrossati e ancora pieni di lacrime su di me « Dove la vuoi portare? » sussurrò scosso da un singhiozzo.
« Credo che dovremmo portarla a fare una visita in ospedale, solo per vedere se va tutto bene…» dissi incerto, gli si dipinse il terrore negli occhi, l'ultima volta che eravamo stati in ospedale era per Becki in coma.
 
Zayn's POV
 
Non avevo mai visto Niall così arrabbiato, così sconvolto.
Tirava pugni a ogni cosa gli si parasse davanti e piangeva.
Quelle lunghe settimane di silenzi, di freddezza tra Harry e Louis erano colpa di Jack, ora sotto il peso di Niall. Ecco perchè lui lo picchiava, Niall è sempre stato molto sensibile e tutti questi silenzi lo avevano fatto temere il peggio, si stava sfogando contro il vero problema.
Io e Liam facevamo di tutto per fermarlo, non lo avevamo mai visto così, la sua rabbia era incontenibile.
Ad un certo punto si bloccò, smise di sferrare pugni, smise di dimenarsi e si alzò in piedi, scrollò le spalle per liberarsi dalla presa mia e di Liam e si lasciò scivolare contro una parete e prese a piangere e venir scosso da grandi singhiozzi.
 
Liam's POV
 
Niall era ad alcuni centimetri da Jack, steso a terra, aveva un labbro sanguinante, gli occhi chiusi, quello destro ormai viola e sulle braccia iniziavano a fiorire alcuni lividi scuri.
Niall invece singhiozzava e tremante si guardava le mani sussurrando tra sè e sè « Cos'ho fatto… Oddio… »
Io e Zayn eravamo li, fermi, immobili. Impotenti.
 
Harry's POV
 
Avevo ancora gli occhi annebbiati, ma mi sollevai prendendo delicatamente Madie in braccio. Louis mi guidò attraverso i corridoi del locale.
Solo allora mi resi conto che la stampa avrebbe creato uno scandalo sull'accaduto, ma quel pensiero durò pochi secondi, era l'ultimo dei miei problemi in quel momento.
 
Louis's POV
 
Guidai Harry per i corridoi della discoteca. Ci facemmo largo fino all'uscita del locale. Becki ci stava aspettando davanti ad un taxi.
Appena ci vide arrivare gli si dipinse il terrore sul volto, iniziò a piangere.
Harry con tra le braccia Madie salì sul taxi, lo lasciai andare verso l'ospedale, l'avrei raggiunto dopo insieme agli altri.
Nel frattempo Becki si era accovacciata sul ciglio della strada. Riuscii solo a sedermi accanto a lei e stringerla contro il mio petto, questa volta però lei non si oppose, aveva bisogno di qualcuno accanto. Sentivo il suo corpo essere scosso da acuti singhiozzi.
 
Liam's POV
 
Louis e Harry avevano appena svoltato l'angolo con Madie tra le braccia, sparirono così dal nostro campo visivo.
Niall era ancora sconvolto, accasciato contro il muro.
Io e Zayn lo guardavamo addolorati e dispiaciuti.
Dopo alcuni minuti di silenzio una voce ci rubò dai nostri pensieri
« Picchi duro biondino » una risata sarcastica tagliò l'aria.
Gli occhi di Niall balzarono su Jack ancora steso a terra, ora aveva gli occhi aperti e lo guardava. Pochi secondi dopo Jack si alzò e strascicando le gambe doloranti si avvicinò all'angolo del corridoio, non si guardò indietro.
Nessuno lo fermò, nemmeno ci passò per la testa di farlo.
Non sarebbe più tornato.
Ne eravamo certi.
Quando lui girò l'angolo io e Zayn tirammo un sospiro di solievo e ci avvicinammo cauti a Niall.
Ci sedemmo davanti a lui.
Dopo alcuni minuti di silenzio Niall disse con tono riproveratorio verso se stesso « Ho fatto un casino, questo si che diventerà uno scandalo, e ci finirete di mezzo tutti voi, per colpa mia. Mi faccio schifo. »
Io e Zayn lo guardammo alibiti.
Zayn mi precedette « Niall ascoltami bene, tu non fai schifo, sei la persona più speciale di questo mondo, hai difeso una parte della tua famiglia e noi non ce l'abbiamo con te, ignora quello che tutti pensano, noi per te ci saremo per sempre ».
Lo abbracciamo stretto stretto.
Quando ci separammo lui si guardò in giro « E Madie? »
Io e Zayn ci strinsimo nelle nostre spalle, decisi che questa volta avrei parlato io « Non lo sappaimo, Louis ed Harry l'hanno portata via ».
Si alzò di scatto dal pavimento e fece per andarsene, dandoci le spalle disse secco « Voi non venite? » lo raggiungemmo con una lenta corsetta.
Attraversammo il locale e uscimmo, l'aria quasi fredda della notte londinese ci frustò il viso.
 
Zayn's POV
Due figure raggomitolate sul ciglio della strada attirarono la mia attenzione. Mi bloccai a scrutarli un attimo.
Richiamai Niall e Liam che erano alcuni passi più avanti a me « Ragazzi? Quelli non sono Becki e Lou? »
Mentre si giravano all'unisono Niall annui e venne scosso da un brivido. Liam li scrutò alcuni secondi « Si sono loro… » sussurrò.
Ci avvicinammo cauti e non appena Becki ci scorse alle spalle di Lou cercò di sciogliere l'abbraccio con lui e corse incontro a Niall che la accolse tra le sue braccia. Lei ricomincio a piangere sommensamente. Louis parve deluso da quella reazione, lo conoscevo fin troppo bene.
 
Louis's POV
 
Ancora una volta appena le si era presentata la possibilità mi era sfuggita, lasciandomi li tutto solo sul ciglio della strada. Solo. A riflettere.
Riflettei così a lungo che nemmno mi accorsi che i ragazzi mi chiamavano per salire su un taxi per raggiungere Harry e Madie.
Una decina di minuti dopo arrivammo all'ospedale, ci affrettammo tutti verso il pronto soccorso, dove trovammo Harry con la testa tra le mani in sala d'attesa.
Becki allora gli corse incontro e appena se lo trovò davanti gli chiesi « Hai saputo già qualcosa? »
Lui scosse la testa togliendo le mani da davanti al viso e mostrando i suoi soliti occhi verdi molto arrossati.
La prima cosa che feci fu abracciarlo forte, mi uccideva vederlo in quello stato.
In quel momento un uomo sulla cinquantina con un a camicie bianco si avvicinò a noi e disse
« Lei è il signor Harry Styles? »

Spazio autrice

Lo so, lo so, questo capitolo non è bellissimo, fa un po schifo... Sinceramente non mi piace molto, ma fatemi sapere cosa ne pensate...
Continuo dopo 7 recensioni...
Eh grazie dell appoggio che mi date sempre... Vorrei ringraziare specialemente _Sognatrice che è stata dolcissima :D
Baci xx vi adoro grazie di tutto

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Capitolo 16
*** I hate lying ***


Questo capitolo è di passaggio, non mi piace molto, ma serve per il continuo della storia :)
Alla fine vi scongiuro leggete lo spazio autrice è davvero importante
baci a tutte voi vi adoro grazie xx



Harry's POV
 
Mi alzai di scatto e seppi solo annuire, sentivo la gola secca. Nessuna parola sarebbe potuta uscire in quel momento. Il mio cuore prese a battere forte e io ero pendente da ciò che avrebbe detto quel dottore.
«Bene, sono venuto a darle una bella notizia, la signorina Maddison Turner ha subito solo una lieve commozione celebrale dovuta alla caduta in seguito al pugno ricevuto allo zigomo, vorremmo tenerla in osservazione fino a questo pomeriggio e poi potrà tornare a casa ».
Il mio mondo parve ricomporsi, lei stava meglio, volevo vederla, trassi un sospiro di solievo, Liam mi precedette « Ora lei è sveglia? Possiamo vederla? »
Il dottore ora sorridente aggiunse « Si, ma dovete entrare uno alla volta, la sua stanza è l'ultima infondo al corridoio » voltandoci poi le spalle e sparendo dietro ad un angolo.
Io rimasi immobile sorridendo tra me e me, la mia Madie stava bene, anche questa l'avremmo superata insieme, poco dopo sentii una pressione sulla mia schiena e Louis sussurrarmi all'orecchio « Cosa stai aspettando? Vai da lei… ».
Non me lo feci ripetere due volte, tra le proteste delle infermiere mi misi a correre attraverso il corriodio e raggiunsi la stanza di Madie.
Raggiunta la porta di un tenero azzurrino presi un respiro profondo e la mia mano venne a contatto con la fredda maniglia di metallo. La abbassai delicatamente e lì sdraiata su quel letto a guardare fuori dalla finestra c'era Madie, il grosso livido ancora sullo zigomo era più scuro che mai, il suo sguardo era spento e si stava torturando le mani, qualcosa la turbava.
Pochi secondi dopo il mio ingresso in camera lei si voltò a guardarmi, accennò un piccolo sorriso e poi il suo sguardo raggiunse le sue mani.
Mi avvicinai cauto a lei e mi sedetti sul letto accanto a lei.
Le presi il volto tra le mani e feci per darle un bacio, cavolo quanto mi era mancata, ma quando solo pochi centimetri ci separavano lei voltò il viso dall'altro lato e delle piccole lacrime iniziarono a rigargli il viso.
La guardai sconvolto, aspettando che lei mi desse una spiegazione, che non tardò ad arrivare.
Trasse un sospiro e ancora guardando fuori dalla finestra sussurrò « Ti ho mentito, non mi merito questo… »
Io la guardai sconvolto.
« Si, ti ho detto che Jack era andato via solo perchè tu facessi pace con Lou. Ho fatto credere a tutti che lui non fosse più qui e in realtà lui mi ha costretto a vederci, mi aveva detto che se ci fossimo visti lui se ne sarebbe andato. Se io non ti avessi mentito ora non saremmo qui » disse tutto d'un fiato.
In un primo momento mi montò dentro la rabbia, ma decisi di sopprimerla immediatamente, lei lo aveva fatto per proteggere me, per proteggere tutti noi, ma quando si è confrontati con persone così, come Jack, bisognerebbe chiedere aiuto.
Le presi il mento tra il pollice e l'indice e girai il suo viso verso di me. Ci fissammo negli occhi per quelle che parvero ore.
Sentii un leggero brusio fuori dalla porta che mi distrò dal viso di Madie « Gli altri sono qui fuori, credo che aspettino di vederti, va bene se… » non mi lasciò finire la frase e mi baciò teneramente, inseguito mi sussurrò all'orecchio « Lasciali entrare e tu va a casa a riposare che hai una faccia stanchissima ».
Le diedi ancora un bacio a fior di labbra e uscii dalla stanza.
 
Becki's POV
 
Eravamo tutti e sei davanti alla stanza di Madie quando la maniglia della porta azzurrina si abbassò per la seconda volta lasciando uscire la chioma riccioluta di Harry.
Un bellissimo sorriso decorava le sue guancia.
Tutti tirammo un sospiro di sollievo.
La tensione era sparita dai suoi limpidi occhi verdi lasciando spazio a una grande stanchezza accumulatasi per la preoccupazione.
Ci abbracciò ad uno ad uno silenziosamente soffermandosi alcuni secondi in più tra le braccia di Louis.
Rivolgendoci un sorriso riprese ad attraversare, questa volta con calma, il corridoio del reparto. Raggiunta la sala d'attesa si rannicchiò su una di quelle scomode poltroncine.
Qualcosa mi diceva che lui sarebbe stato lì finchè non avessero dimesso Madie.
Giusto il tempo di vedere Harry rannicchiarsi sulla poltroncina decisi di entrare e vedere come stesse la mia migliore amica.
La mia testa fece capolino nella stanza lievemente illuminata, ma notai che Madie era già nel mondo dei sogni. Decisi di non disturbare.
« Ragazzi dorme » sussurrai appena richiusa la stanza
Un sospiro generale invase il gruppetto di persone. Iniziammo a percorrere il corridoio e raggiunsimo la sala d'attesa. Harry si era addormentato sulla poltroncina in una posizione stranissima e con una espressiona buffissima da angioletto in volto. Decidemmo che lo avremmo lasciato lì perchè anche se lo avessimo svegliato non si sarebbe allontanato nemmeno di un passo da quel reparto.
Uscimmo dall'ospedale nella fredda alba di Londra.
Qualcosa però non apparteneva alla classica atmosfera del mattino, dei flash ci seguivano.
 
Harry's POV
 
Dopo essere uscito dalla stanza di Madie mi sentii sollevato, più tranquillo. Lei stava bene e non sarei andato via dall'ospedale finchè non l'avrebbero dimessa. Quindi dopo aver abbracciato tutti mi diressi nella sala d'attessa facendo mia una poltroncina. In questo momento era la cosa più comoda che avrebbe potuto accogliere le mie stanche membra consumate dalla preoccupazione.
Mi sedetti lì e il mondo dei sogni mi avvolse. Furono sonni prima tranquilli e poi particolarmente agitati.
 
Madie's POV
 
Sapevo che dopo Harry ci sarebbe stata la processione dei ragazzi, da una parte mi faceva piacere che si preoccupassero per me, ma dall'altra non volevo che rimproverassero la mia decisione di mentirgli. Così decisi di fingere di dormire, qualcuno fece capolino nella stanza, ma ero sufficientemente stanca per sentirmi rimproverare. Poco dopo il mondo dei sogni avvolse anche me, nonostante fuori stesse sorgendo il sole.
 
Zayn's POV
 
Arrivammo stravolti a casa, ma nessuno riusciva a dormire, la casa era più vuota senza Harry e Madie.
« Ragazzi volete una cioccolata calda? » propose Liam per rompere il silenzio che si era formato dal momento che eravamo entrati in casa.
Tutti annuimmo silenziosamente e ci sedemmo poco convinti sul divano.
Liam sparì dietro la porta della cucina.
Alcuni minuti di silenzio pervasero la stanza, finchè Liam non ci raggiunse con le cioccolate fumanti, ci guardò per alcuni secondi e sospirò « Ragazzi non è morto nessuno, lei sta bene »
Noi annuimmo e cercammo di ravvivare la situazione parlando del più e del meno davanti alle nostre calde cioccolate.
Terminate le cioccolate ci addormentammo uno sull'altro sul comodo divano del nostro salone.
 
Harry's POV
 
Una finestra accanto a me fu aperta e iniziai a sentire i primi cinguettii, dopo alcuni minuti anche un caldo sole raggiunse i miei occhi. Non potevo più far finta di niente. Aprii gli occhi e feci per stiracchiarmi, ma un dolore allucinante pervase tutte le mie articolazoni. Ero rimasto rannicchiato storto su quella poltroncina per così tanto tempo…
Dopo alcuni stiracchiamenti passò una giovane infermiera che appena mi vide parve riconoscermi e si fermò a fissarmi.
Io le sorrisi un po ancora dolorante e lei molto cortesemente mi disse « Lei è qui per Maddison Turner vero?» la voce era calma e rilassata.
Le sorrisi. Annuii. Quell'infermiera probabilmente era un'apprendista, avrà avuto si e no vent'anni.
« È sveglia se la vuole raggiungere, il dottore passerà tra poco a farle visita per capire se può tornare a casa » mi sorrise amorevolemente.
La ringraziai e raggiunsi Madie nella sua stanza. La trovai sveglia intenta ad osservare i passerotti che saltellavano dai vari rami dell'albero che cresceva accanto alla finestra.
Non si era accorta che fossi entrata in camera « Buongiorno amore » dissi piano per non spaventarla.
Si girò verso di me, un sorriso forzato le imperlava le guancie.
« Come stiamo sta mattina? » le dissi aprendomi in un grande sorriso
« Bene » disse lei tirando su con il naso
« Piccola che ti succede? » dissi preoccupato
« Niente » mi rispose secca e monocorde
Presi la poltrona contro il muro opposto al letto e la avvicinai a lei, mi ci sedetti rapidamente constatando quando questa poltrona fosse più comoda di quella in sala d'aspetto. La guardai stranito riflettendo un po' poi un dubbio mi assalì « Stai così perchè ti senti in colpa di avermi mentito? »
Lei annui silenziosamente.
« Ascolta non sono arrabbiato, va tutto bene dimentichiamoci del passato. Ora siamo qui nel presente. » le dissi con il tono più dolce possibile
« Anni fa ormai mi ero ripromessa di non mentire più perchè una mia misera menzogna creò un così grande casino e la sparizione di una parte fondamentale della mia vita ed è stata tutta colpa di un capriccio e di una menzogna di una bambina per far arrivare prima il fratello ».
Avevo capito dove voleva arrivare.
« Non è colpa tua » sussurrai io
« Si lo è » rispose lei iniziando a piangere
La abbracciai e lei si afferrò alla mia maglia « Mi ero giurata di non mentire più » singhiozzava tra una lacrima e l'altra.
« Tranquilla piccola » dicevo io cullandola tra le mie braccia.
Non so per quanto rimanemmo abbracciati così, ma dopo vari minuti lei si separò da me e mi fissò dritto negli occhi « Harry giuro che non ti mentirò più » non sapevo cosa risponderle annuì semplicemente.
Lei mi baciò in modo tenero e poco dopo entrò il dottore pronto a farle una visita per accertarsi che lei potesse tornare a casa.
Il dottore mi fece accomodare fuori dalla stanza dove aspettai un tempo che parve infinito. Quando uscì mi disse « Sta bene, può tornare a casa, ma ha bisogno di tanto riposo e di gente intorno » io annuì e lo ringraziai stringendogli la mano.
Rientrai nella stanza dove ora Madie sorrideva, si stava preparando per tornare a casa.
Il tragitto in macchina lo passamo a guardarci e sorriderci appena possibile, non servivano parole, lei era accanto a me e questo completava il mio mondo.
 
Becki's POV
 
Il rumore di delle ruote sul vialetto mi svegliò. Erano le tre e mezza del pomeriggio.
Sentii delle chiavi entrare nella toppa della porta e vidi entrare i riccioli di Harry e i capelli color carota della mia migliore amica. Corsi subito ad abbracciarla, rapidissima.
« Hei, hei piano, hai bisogno di riposo » disse scocciato e divertito Harry. La strinsi forte a me.
« Come stai? » lei chiese piano
« Meglio, ho bisogno di tanto riposo » mi sorrise
Svegliai gli altri che la abbracciarono calorosamente.
Ci accomodammo per alcuni minuti tutti in salotto a chiaccherare. In un attimo di silenzio Louis si schiarì la voce, prima o poi quell'argomento sarebbe saltato fuori « Erano fuori dall'ospedale » disse serio. Harry parve capire al volo, come tutti quelle presenti in quella stanza, tutti tranne Madie, lei terrorizzata disse « Chi era fuori? »
Tutti la guardammo straniti poi Harry le passò un braccio intorno alle spalle « I paparazzi »
Madie ebbe una strana reazione a quella parola, ma si controllò. Harry stava per aggiungere qualcosa ma Madie lo precedette « E credi che abbiano scoperto di noi, della rissa e di tutto il resto? » Harry annuì « Quasi sicuramente, ma ci sono qui io per proteggerti da quegli animali affamati di scoop » lei parve confortata da quella affermazione.
Poco dopo lei aggiunse « Sono un po' stanca vado su in camera a riposare »
Harry la fissò per un attimo « Vengo anche io a farti compagnia »
Lei sorrise, lo prese per mano e si avviarono insieme su per le scale.
 
Harry's POV
 
Eravamo arrivati all'entrata della camera, la trattenni per un secondo e la baciai. Lei sorrise contro le mie labbra e sussurrò « Grazie. Di tutto ».
Aprii delicatamente la porta, lei si mise il suo caldo pigiama e si infilò sotto le coperte.
Mi sdraiai accanto a lei e presi ad accarezzarle il braccio.
Quanto mi faceva bene stare accanto a lei.
La guardai per un attimo negli occhi, pareva turbata, come se volesse raccontarmi qualcosa.
Attesi paziente finchè lei trovò il coraggio di iniziare a parlare.
Sospirò a fondo e iniziò a parlare.


Spazio autrice

Ciao a tutte allora prima faccio pubblicità: la mia
nuova FF è già online, dopo tre recensioni metterò il prossimo capitolo, si chiama "If only I could remeber" spero vi piaccia fatemi sapere, ecco il link 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1

Ora passiamo a questa FF aggiorno dopo 7 recensioni come sempre :D fatemi sapere se vi piace 
Baci xx

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Capitolo 17
*** I'll be here by your side ***


Harry's POV
 
Le parole fluivano dalla sua bocca leggere e soavi, ma anche tristi e sicure.
« La mia vita non è stata semplice, sono stata una bambina con problemi, sono una ragazza con problemi e sarò una donna con la vita incasinata a causa del mio passato. Non sono mai stata capace di superare certi eventi che mi hanno segnato la vita e che in un certo senso l'hanno distrutta, rendendomi come ora sono. Per fortuna nella mia vita due anni fa è entrata la vostra musica, quella tua e dei ragazzi, riusciva a farmi dimenticare il mondo per un po', i problemi per un po', tutto. »
Si girò verso di me e un lieve sorriso le si disegnò in faccia, con la mano le feci segno di continuare a parlare.
« Sicuramente sarei stata diversa o forse non sarei qui se queste cose non fossero accadute. Forse. Tutto, tutti i problemi, i pianti, erano iniziati il giorno del mio ottavo compleanno. Quella sera la ricorderò sempre, c'era una torta enorme ad aspettarmi in salotto, tanti regali dai miei parenti, ma io non volevo iniziare a festeggiare finchè mio fratello non fosse stato accanto a me. Presi in mano il telefono e digitai il suo numero, lui rispose mi disse Ciao piccola mia, sto arrivando aspettami, cinque minuti. Poi un rumore fracassante invase il telefono e cadde la linea. Era in viva voce, mia madre aveva sentito tutto. La prima cosa che fece fu provare a richiamarlo ancora e ancora. Ma non rispondeva. Aveva solo diciotto anni. Lui era sobrio. » piccole lacrime iniziarono a uscirle dai bordi degli occhi « Lo capisci? Lui era sobrio. Non lo avrei più rivisto entrare dalla porta. Piansi per settimane, forse mesi. Questo è l'avvenimento che più mi ha segnato e che mi ha spinto ad andare via da casa, da Holmes Chapel, perchè ogni volta che sedevo lì sul mio divano di casa tornavo per un attimo bambina e speravo ancora di vederlo entrare da quella porta e… » la abbracciai forte a me, calde lacrime scivolavano sulle mie guancie, non potevo più stare a sentire questo racconto, la sua vita dilaniata dalla perdita del fratello.
Non so per quanto tempo rimasimo lì abbracciati a piangere.
Dopo un lungo periodo indeterminato lei si allontanò un attimo da me e riprese a parlare
« Proprio in quel periodo Jack è entrato nella mia vita, veniva nella mia stessa scuola, anche lui aveva perso un fratello e allora riusciva a capirmi e mi stava accanto, eravamo solo bambini, ma presto diventammo molto amici e inseparabili. Crescevamo fianco a fianco, poi una sera, il giorno del mio sedicesimo compleanno, come tutte le sere mi sedevo li sul mio letto ricorando mio fratello, di solito in quel momento preferivo essere sola, ma quella sera c'era lì Jack… Abbiamo parlato, pianto insieme, ma dopo un paio di ore lui mi disse che doveva confessarmi qualcosa… Mi disse che gli piacevo e che voleva stare con me, io in quel momento dissi di si, lui mi capiva davvero. Siamo stati insieme per molto tempo, in quel periodo conobbi un amico di Jack e mi affezzionai particolarmente a lui, ma Jack era geloso. Un giorno Jack mi trovò ad abbracciare Dave e impazzì totalmente, pensava io lo tradissi e che il suo migliore amico fosse una merda. E da quel giorno iniziò ad aggredermi, ogni volta che poteva »
i singhiozzi iniziarono a farsi sentire ancora. La abbracciai per rassicurarla.
« Allora decisi di lasciarlo, lui questo lo mandò fuori totalmente. Questa è stata la seconda causa principale che mi ha convinto a lasciare Holmes Chapel. »
Restammo molto tempo lì nella chiara stanza, restammo lì finchè qualcuno non bussò alla porta.
« Avanti » urlò lei asciugandosi le ultime lacrime che imperlavano il suo viso, io la imitai.
Entrò Louis con un paio di riviste strette in mano.
« Ragazzi temo che non siano notizie molto allegre » disse grattandosi dietro la testa.
Si avvicinò a noi e si sedette sul letto, ci osservò per alcuni secondi
« State bene ragazzi? »
Annuimmo all'unisono, Madie sorrise e aggiunse « Si Lou, siamo solo stanchi »
Louis parve crederci e proseguì il suo discorso.
« Stavo passeggiando e come al solito avevo raggiunto l'edicola, ho guardato le prime pagine di questi giornali e… Beh guardate voi…» ci mise i giornali davanti, dicevano : "Rissa in discoteca, One Direction coinvolti" oppure "Sono davvero come ce li immaginiamo tutti? " o ancora
"Harry lascia il locale con una ragazza tra le braccia, Louis accanto a una ragazza sul marciapiede, i nostri belli ci nascondono qualcosa?".
I giornalisti sapevano solo di una presunta storia con Madie e sapevano che lei e Becki vivevano da noi perchè la loro casa aveva subito un incendio e sapevano che Madie e Becki venivano da Holmes Chapel e quindi credevano fossero nostre vecchie amiche e poi sospettavano una relazione tra me e Madie. Ora avevano la prova di tutto. Avevano solo le foto di ieri sera, ma non mi sarei sorpreso se domani fossero uscite quelle di questa mattina.
Madie parve sconvolta da quegli articoli. Io feci segno a Louis di andare.
« Hei piccola, prima o poi la nostra relazione sarebbe dovuta essere confermata, io volevo fosse così, io aspettavo che tu fossi pronti ad avere al tuo seguito paparazzi ovunque, e ora sei pronta, secondo me. E in ogni caso ci sono qui io per aiutarti. Stasera chiamo Paul e gli chiedo di lasciarmi fare un annuncio ufficiale. »
Era come se non mi stesse ascoltando.
Lasciai che il silenzio pervadesse la stanza per alcuni minuti, poi le prese parola
« Ok chiamalo, andrà tutto bene »
La vedevo un po persa.
«Non ti devi preoccupare di niente, ci sono qui io a proteggerti, ad amarti, a starti accanto e sostenerti. Ci sono qui io per te »
capii che quello era il momento giusto, dirglielo l'avrebbe rassicurata e lo provavo così profondamente nel mio cuore, delicatamente dissi
« Ti amo piccola »
Lei si voltò verso di me e sorrise, ancora una volta i suoi occhi si riempirono di lacrime, ma di gioia.
« Anche io ».
 

Spazio autrice

Allora... questo capitolo chiarisce la storia di Madie, non ci saranno più segreti o problemi, per ora... Qui vediamo come la loro storia esce allo scoperto.
Nel prossimo capitolo Louis prenderà una decisione importante.
Madie avrà bisogno di molto riposo, ma ormai il tour dei ragazzi in inghilterra è imminente e grazie a questo tour si aggiungerà un personaggio fisso, scombussolerà un po le cose, ma vedrete finirà come sempre bene :)

Continuo dopo 7 recensioni come sempre...
Passate dalla mia altra storia se  vi va http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1 si intitola If only I could remember, al terzo capitolo manca una recensione per il capitolo successivo, ma se mi lasciate un paio di recensioni mi fa piacere...
Le vostre recensioni mi danno la voglia di continuare a scrivere :D
grazie di tutto 
baci xx

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Capitolo 18
*** The best day ever... ***


Madie's POV
 
« Pigrona oggi io, Becki e i ragazzi abbiamo deciso che è il momento che tu esca da quella stanza » sentii urlare Louis dall'altro lato della porta.
Un lieve sorriso mi imperlò le labbra.
« Posso entrare? » poi chiese delicatamente da dietro la porta.
« Certo Lou, non devi nemmeno chiederlo » sentii una risatina dall'altra parte della porta e poi vidi apparire Lou sorridente.
Entrò ed accostò la porta.
Si sedette sul caldo piumone rosso che mi copriva fino alla vita e mi osservò per alcuni minuti.
Poi prese a parlare « Sai quando Harry ti ha incontrato la prima volta ci sembrava assurdo, il nostro Hazza innamorato, era come una barzelletta. » la sua chiara risata trillò nell'aria « Ma poi abbiamo capito che tu lo hai cambiato sul serio, profondamente. Lui ti ama e tutti lo possono vedere. Dal modo in cui ti guarda a quello in cui ti sorride, quando si parla di te lui si volta come se stessero chiamando il suo nome. Per questo lui voleva così tanto che la vostra storia venisse ufficializzata, per non dover tentare di nascondere tutto quello che prova. Quindi sappiamo benissimo che tu già dopo tre giorni di riposo potevi uscire da questa stanza, ma sappiamo anche tutti molto bene che ti sei rintata qui per più tempo per evitare fotografi o nostre fan. Non devi avere paura, perchè come ti adoriamo noi e come ti ama Harry, tutti ti vorranno bene. Quindi Harry sta preparando qualcosa per te stasera, vedi di vestirti elegante, piazzare il più bel sorriso sul tuo faccino fantastico e… » lasciò in sospeso la frase « Abbracciarmi » urlò saltandomi adosso.
A quel ragazzo non servivano spiegazioni colpiva sempre nel segno.
Si lo ammetto avevo paura di non piacere al mondo come piaccio ai miei ragazzi.
«Lou devi spiegarmi come fai a capire sempre tutto » lui solo scrollò le spalle e sorrise.
« Ma ora tu devi aiutare me… » disse serio
« Lou fammi indovinare. Becki? » dissi io ridacchiando
« Si… » disse incupendosi « Nessuno era mai riuscito a resistermi o così e questo mi sprona a farla cedere »
Io lo guardai un po' perplessa.
« Ecco è questo che sbagli, ora non è più il fatto che lei ti piace ora è il brivido della caccia, tu non smetterai di cercarla finchè non avrà ceduto e probabilmente dopo poco che avrà ceduto ti stancherai. È molto che non mi siedo su un letto con la mia migliore amica e una tazza di te e non parlo con lei e di lei, purtroppo in questo periodo non so più bene cosa le passa per la testa, ma ti chiedo se ci tieni veramente a lei continua a provarci, ma se vuoi solo che ceda per poi stufarti e lasciarla, beh lascia perdere. » dissi decisa, l'ultima cosa che volevo era veder soffrire la mia migliore amica.
Lou sorrise amaro « Hai ragione, ci rifletterò, ma ora tu ti alzi, ti prepari e per le sette sei giù in salotto… Ti avviso che sono le tre… » mi stampò un dolce bacio sulla guancia e sparì dietro la porta.
Poco dopo la chioma riccioluta della mia migliore amica apparì da dietro la porta « Da quando si viene a far visita alla propria migliore amica convalescente un giorno si e due no? » chiesi io ridendo.
Lei scosse solo la testa e venne a sedersi accanto a me sul letto.
« Ho visto che c'era Lou prima, non volevo disturbare » sorrise
« Lui ti piace? » chiesi secca e decisa arrivando al punto
Lei parve rifletterci « Io… Ecco non è che non mi piaccia è che non credo che sia la persona adatta a me »
Io la guardai confusa « Becki chi meglio di Lou? Capisce tutto con degli sguardi, non serve spiegargli niente e io ti conosco e fai fatica a spiegare le cose agli altri. In più è la persona più dolce, dopo Harry dal mio punto di vista, di questa terra. Ecco in realtà tutti e cinque i ragazzi che sono sotto nel salotto sono perfetti, perchè non vuoi dare una possibilità a Lou? »
« Ho solo paura che si stufi di me, sai perchè faccio fatica ad innamorarmi. Ho la grande paura di innamorarmi troppo e che l'altra persona si stufi improvisamente di me » disse scuotendo la testa.
Aveva ragione, dovevo capirla, era la mia migliore amica.
Le presi la testa tra le mani e le dissi « Tu sei la persona più fantastica di questo pianeta, chi si stufa di te davvero non capisce niente. Ma sappi che qualsiasi cosa deciderai di fare sarò dalla tua parte. Per sempre »
Ci abbracciamo per attimi che parvero infiniti, poi lei sciolse il tutto con « Ora preparati che Hazza ha una tabella di marcia pronta » io la guardai sgomenta « Ti prego dimmi cos'ha in mente »
Lei scosse la testa sorridendo « Sai benissimo che ti direi qualsiasi cosa ma questa no » disse cacciando la lingua fuori e uscendo dalla stanza.
Sospirai.
Ero rimasta nella tranquillità della mia stanza.
Mi alzai dal caldo letto e appena il mio piede toccò il freddo pavimento di marmo rabbrividii.
Mi posizionai davanti all'armadio con le ante spalancate, avevo una marea di vestiti, ma sembrava che nessuno fosse quello giusto per quella sera.
Non so quanto rimasi li davanti, ma un bussare insistente mi risvegliò dal mio stato di riflessione.
Con precario equilibrio corsi ad aprire la porta e una testa bionda apparve sorridente davanti a me.
«Niall » dissi saltandogli al collo « È forse la seconda volta che viene, ti sei dimenticato di me? » dissei scherzando facendo il broncio e facendolo accomodare in camera.
Si diresse verso il letto e spostò la marea di vestiti che lo ricoprivano per fare un angolino per sedersi, io mi sedetti accanto a lui e lo fissai mentre guardava un punto indistinto nel marmo bianco del pavimento.
« Sai all'inizio, quando siete entrate tu e Becki così rapidamente nelle nostre vite era strano. Avevamo due ragazze ingiro per casa, dovevamo fare attenzione ai nostri discorsi e dovevamo abituarci a vedervi tutti i giorni, dovevamo abituarci ad avere una casa sempre in ordine e ammetto che ho imparato a fare le pulizie grazie a voi. Ma adesso tu Madie sei come mia sorella, ti voglio bene più di ogni altra cosa, volevo solo dirti questo »
Gli saltai tra le braccia un'altra volta « Niall io… Non so che dire, anche io ti voglio bene, come se fossi mio fratello »
Lui sorrise « Promettimi che accada quel che accada non ci abbandonerai »
« Non lo farò mai » promisi convinta, io ci credevo davvero nel per sempre.
« Comunque mettiti il vestiti rosso » disse sorridendo e alzandosi dal mio letto
« Niall aspetta dimmi cosa sta pensando di fare Harry »
« O no, non rovinerò la sorpresa » disse sorridente uscendo dalla porta.
Mi alzai anche io dal letto, presi tra le mani l'unico vestito rosso che avevo, scollatura a cuore, un grande fiocco in vita e lunghezza più o meno a metà coscia.
Oggi sarebbe stata la prima volta che lo indossavo, lo avevo comprato convinta di usarlo, ma non c'era mai stata occasione.
Lo stavo indossando quando una chioma scura fece capolino dalla porta « Zayn » urlai felice « Mi aiuti a chiudere la zip del vestiti » dissi invece più seria
Lui sorrise malizioso io scossi la testa « No Zayn devi solo chiudere la zip, non faccio riferimento a niente altro »
La sua risata invase la stanza.
« In realtà ero venuto a dirti quanto ti voglio bene » disse mentre mi giravo.
« Ma cos'è oggi? Il giorno: Devi dire a Madie che le vuoi bene ? Sei il quarto oggi » dissi ridacchiando.
« Beh si, è più o meno quel giorno » disse scuotendo la testa.
« Perchè tutte queste dimostrazioni di affetto? Sto per morire? Harry mi ucciderà? » chiesi seria.
Zayn scoppiò in una risata poco fine e molto sguaiata « Qui nessuno ti vuole uccidere, solo sappiamo quanto sia dura per te dover affrontare ora il mondo con il nuovo annuncio di te e Harry e vogliamo farti sapere che ci siamo per te. Sempre » disse riprendendosi dalla fragorosa risata.
« Ma quanta dolcezza Malik » dissi divertita
« Sono capace di molto di più, fidati » disse lui avviandosi verso la porta
« Anche io ti voglio bene scemo » urlai mentre chiudeva la porta.
Lo sentii ridere dall'altra parte.
Ok quello era definitivamente il giorno: dimostrate il vostro affetto a Madie, ma infondo infondo amavo che lo facessero.
Ora dovevo pensare ai capelli e al trucco.
Mi diressi nel grande bagno che era dentro camera mia e mi soffermai a fissarmi per alcuni minuti allo specchio.
Fare la piastra o lasciare i capelli con i boccoli?
Mi interrogavo da alcuni minuti quando il suono di una voce familiare che mi chiamava pervase la mia stanza
« Madie? »
«Sono in bagno Liam » urlai
Lui fece capolino davanti alla porta del bagno con una mano a coprirgli gli occhi
« Cucciolo non sono nuda puoi guardare » risi fragorosamente
Lui abbassò rapido la mano e si avvicinò, mi abbracciò forte forte.
« Lascia i boccoli » disse separando l'abbraccio
« Ma come fai a capire sempre quello che penso? » dissi esasperata alzando gli occhi al cielo.
« Perchè ti conosco » sorrise
Lo abbracciai ancora una volta
« Beh credo che le parole non siano abbastanza per dirti quanto tengo a te e cerca di non farci prendere più spaventi del genere come settimana scorsa » disse ancora lui sciogliendo l'abbraccio.
« Grazie di tutto Liam » dissi mentre lui si dirigeva verso la porta, si girò e mi mandò un bacio volante con la mano.
Quanto poteva essere dolce questo ragazzo?
Ascoltai il suo consiglio, lasciai i miei capelli con i boccoli e semplicemente li ravvivai un pochino.
Misi un leggero trucco smoky sugli occhi, uno strato leggero di fard e un lucidalabbra delicato, non mi sembrava il caso mettere il rossetto rosso, ci sarebbe stato troppo rosso in una volta sola.
Uscii dal bagno, mi avvicinai di nuovo all'armadio e presi le mie amate scarpe col tacco rosse, le infilai e presi la borsa rossa.
Uscii così dalla mia stanza, prima di spegnere la luce mi soffermai a guardarla un attimo, era già passata una settimana, ma finalmente uscivo.
 
Harry's POV
 
Erano le sette, sarebbe dovuta arrivare presto.
Sentii dei passi al piano di sopra, era lei.
La vidi più bella che mai scendere in certa su quelle alte scarpe le scale.
Appena mi vide la sua concentrazione passò dagli scalini al mio viso, sorrideva sinceramente contenta, mi avvicinai e le tesi la mano per aiutarla a scendere gli ultimi gradini.
« Sei bellissima » dissi serio
« Anche tu non scherzi » disse lei lasciandosi andare a una risatina che amavo molto.
« Cos'hai preparato per me stasera? » chiese insicura.
Io le presi la mano e la portai in giardino.
« I ragazzi sono usciti, la casa è tutta per noi stasera » dissi indicando la finestra del giardino e aprendola.
 
Madie's POV
 
Arrivammo davanti alla porta-finestra della cucina e Harry l'aprì delicatamente.
Il giardino era stato adornato con delle candele che davano un'aria fiabesca al grande albero dove ai piedi c'era un tavolino apparecchiato per due con una lunga tovaglia bianca.
Poco distante, sotto l'altro albero del giardino invece c'era una coperta stesa.
Lui mi strinse ancora di più la mano e mi portò fin davanti al tavolino, mi fece accomodare su una sedia bianca.
Lui si accomodò giusto in faccia a me e sorrise « Allora ti piace? » mi chiese curioso
Io non risposi nulla, ero incantata da tutto quello che lui aveva preparato per me, era fin troppo dolce.
« Lo sapevo non ti piace » disse sbuffando
« No al contrario tesoro io… Sono senza parole è tutto così fantastico e…È bellissimo »
Un sorriso disarmante pervase le labbra di Harry.
La cena passò rapida e estremamente romantica.
I miei occhi erano incatenati ai suoi e entrambi non potevamo smettere di sorridere.
Quando ebbimo finito di mangiare lui si alzò e si avvicinò a me, dopo un dolcissimo bacio senza dire niente mi porto verso la coperta stesa sotto il secondo albero.
Li ci aspettavano delle fragole e della panna.
Le mangiammo osservando il cielo stellato.
In tutto questo non ci furono parole, non avevamo bisogno di parole, ci capivamo con degli sguardi e in quel caso le parole sarebbero state superflue.
Osservammo a lungo le stelle finchè un grande sbadiglio non interrupe il momento romantico.
« Sei stanca, vero piccola? »
« Un po' » dissi baciandolo.
Lui si alzò delicatamente in piedi e mi prese in braccio.
« Allora si va a nanna » disse con tono serio
« Io non voglio andare a dormire » sbuffai.
Lui rise « Sei carina quando protesti. A dire la verità sei perfetta sempre »
Ancora non mi ero abituata a tutti quei complimenti appunto arrossii.
Lui lo notò e scoppiò in una fragorosa risata.
Il tanto eravamo arrivati in camera mia.
Lui mi depose delicatamente sul letto, ma io con forza lo tirai verso di me.
Ci baciammo per momenti che parvero infiniti.
Quando stavo con lui il tempo sembrava non passare mai.
In poco tempo i vestiti diventarono degli accessori inutili sul freddo pavimento di marmo.
Quella fu la notte più bella e romantica della mia vita.
Quando tutto fu finito lui si sdraiò accanto a me stringendomi la mano.
I nostri respiri si stavano regolarizzando, lui sussurrò « Ti amo piccola »
« Anche io ti amo Harold » ridacchiai io.
Mi ranicchiai contro il suo petto, potevo ancora sentire il battito quasi accellerato del suo cuore, mi addormentai tra le sue braccia dopo aver vissuto la serata più perfetta e fantastica della mia vita.





Spazio autrice

Ciao bellezze :D
Innanzitutto voglio stra scusarmi per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare solo che sapevo esattamente cosa scrivere ma non trovavo il modo con cui esprimerlo...
Allora vi piace questo capitolo?
Io personalmente lo adoro, tutti i ragazzi dimostrano il loro affetto a Madie e la coppia Harry e Madie hanno finalmente la loro prima volta... non volevo scendere troppo nei dettagli della loro prima volta perchè volevo lasciare così qualcosa di romantico nell'aria mentre se avessi descritto la scena non sarebbe stato più tutto cosi magico, o almeno io la vedo così...
Questo capitolo è molto lungo ed è per scusarmi del ritardo... mi dispiace tanto...
Mi piacerebbe tantissimo come sempre avere le tante recensioni che mi lasciate :D mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate...
Baci a tutte xx e grazie di cuore

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Capitolo 19
*** The Following Day... ***


Madie's POV
 
Un leggero bagliore si intrufolò sotto le mie palpebre.
Era già ora di alzarsi?
Un leggero sole che filtrava dalle finestre mi riscaldava le braccia posizionate fuori dal piumino.
Aprii delicatamente gli occhi.
Ero ancora rannicchiata contro la schiena di Harry, probabilmente stanotte si era agitato un po' sotto le coperte, sorrisi tra me e me a quel doppio senso, reale.
Cercai di mettermi a sedere sul letto senza fare troppo rumore per non svegliare Harry che dormiva beato con una faccia da angioletto accanto a me.
Ancora non riuscivo a credere a quello che era successo, ma ne ero completamente felice e soddisfatta, guardai l'ora, le 11.30.
Decisi che era il momento di alzarmi e feci per sgattaiolare verso il bagno, ma una mano mi afferrò il polso poco prima che potessi abbandonare il letto e mi ri trascinò sotto le coperte.
Li mi accolsero le calde braccia di Harry, mi diede un tenero bacio « Buongiorno principessa » non lo avevo mai visto così raggiante e felice.
« Buongiorno » dissi posandogli un bacio sulla punta del naso.
« Dormito bene? » mi chiese stiracchiandosi
« Mai dormito meglio in vita mia » dissi alzandomi di nuovo dal letto
« No dove vai? » si lamentò lui facendo una leggera smorfia
«  A farmi una doccia e a mangiare, non ce la faccio più, ho fame… » dissi sentendo il mio stomaco brontolare.
« Ahh » disse lui sbadigliando.
Mi intrufolai nella doccia.
Ogni volta che succedeva un avvenimento importante della mia vita mi sedevo a gambe incrociate sul piatto della doccia lasciando che le goccioline mi percorressero liberamente e pensavo.
Stranamente sotto la doccia riuscivo a fare pensieri estremamente filosofici e profondi.
Non so esattamente quanto tempo passò, ma quando uscii dalla doccia avvolta dall'asciugamano Harry era ancora rannichiato nel letto e aveva ricominciato a dormire.
Lo osservai per alcuni minuti, i perfetti riccioli che gli contornavano il viso, quella smorfia sulle sue labbra che sembrava un sorriso, come arricciava il naso nel sonno, era perfetto e mi amava e io amavo lui. Ero così fortunata.
Mi vestii con i primi pantaloni della tuta che incontrai e con una grande felpa di Harry, profumava di lui…
Scesi le scale e già sentivo il chiacchericcio dei ragazzi, parlavano delle solite cose.
Mi sedetti su un gradino della scala dal quale io potevo osservare loro, ma loro non potevano vedere me.
Stavano facendo le valigie, quel giorno saremmo partiti per Birmingham, lì ci sarebbe stata la prima data del tour inglese e irlandese dei ragazzi.
Lì seduta mentre li osservavo la mia mente corse indietro a due mesi circa fa, ero una semplice loro fan, non li avevo mai visti e ora stavo con loro giorno e notte, sarei stata per la prima volta a un loro concerto.
Magico.
Poco dopo a richiamarmi dai miei pensieri ci penso Becki, si avvicinò a me e mi posò un bacio sulla guancia « Buongiorno migliore amica, come stiamo sta mattina? Ci siamo divertite eh? » iniziò a dire ridendo.
Io annui imbarazzata.
Louis scosse la testa « Siamo tornati a casa un po' troppo presto, non preoccuparti, faremo finta di niente » disse provocando una leggera risata in Niall, che contagiò presto tutta la sala.
Io arrossii di botto.
« Sempre a fare commenti? » disse una voce alle mie spalle, mi voltai e vidi Harry sorridente.
Mi si avvicinò, posò un delicato bacio sulla mia fronte e poi saltò letteralmente in braccio a Louis.
Era il momento della loro scenata di stupidaggine.
« Lou ti prego perdonami, non ti volevo tradire così, mi ha costretto »
Lou lo lasciò letteralmente cadere nella valigia e ridendo disse « Harold tra noi è finita »
Tra le risate generali Becki si intromise « Harry, Madie vi conviene preparare le valigie partiamo oggi pomeriggio ».
Sorrisi alla mia migliore amica, corsi ad abbracciarla.
Poi uno alla volta abbracciavo i ragazzi.
Prima Liam.
Poi Niall.
Poi Zayn.
Louis.
E infine Harry, le sue forti braccia mi strinsero a lui, nel suo abbraccio mi sentivo protetta da ogni cosa.
Mi avviai verso la cucina.
Tutti mi guardavano straniti, probabilmente si chiedevano cosa mi fosse successo, quando raggiunsi lo stipite della porta della cucina mi fermai ad osservarli per un momento.
« Grazie ragazzi » sussurrai, ma evidentemente sentirono, perchè tutti si girarono verso di me e mi sorrisero.
Corsi in cucina a cercare qualcosa da mangiare, presi il primo pacco di patatine che incontrai sulla mia strada e mi volatilizzai in camera per preparare la valigia.
Un leggero bussare mi distrasse dalla concentrazione rivolta al mio armadio « Avantiiii » urlai.
Entrò Becki sorridente.
« Alloraaaa c'è qualcosa di cui vuoi parlare con la tua migliore amica? » disse curiosa
« No penso di no, tutto normale » dissi sarcastica.
« Oh avanti dimmi che avete fatto ieri sera prima che debba tirartelo fuori con le pinze… » disse ridendo.
« Va bene. Va bene. Abbiamo cenato, abbiamo guardato le stelle e poi beh, il continuo lo hai anche sentito » dissi ridendo.
Becki mi tirò un cuscino dritto dritto in mezzo alla faccia ridendo.
« Tutti i tuoi sogni si stanno avverando » mi disse ora seria.
Annui sorridendo.
« Sono orgogliosa di te Madie, non ti sei mai persa d'animo. Ti voglio bene » ci abbracciamo per un tempo che parve infinito.
Poi mi lasciò nella calma della camera a preparare le valigie per l'imminente partenza.
Poco dopo mi raggiunse in camera anche Harry così preparammo le nostre valigie tra baci, abbracci, coccole e tante risate.
Amavo quel ragazzo e mi sentivo così fortunata a poterlo avere accanto in ogni singolo momento della mia vita.



Spazio autrice

Lo so mi odiate ci ho messo tantissimo ad aggiornare, giuro potete sclerarmi contro, mi dispiace :(
Ma ecco il nuovo capitolo :D è di passaggio ma sto già lavorando al prossimo :)
Lo pubblicherò possibilmente dopo domani...

Spero di ricevere il solito numero di recensione, siete stupendi tutti voi che leggete...
Grazie xx
Baci 

-Vale

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Capitolo 20
*** Departure ***


Madie's POV
 
Uscii di casa con tutte le valigie, aiutata da Harry.
I ragazzi già ci aspettavano fuori, ma quello che non notai al primo impatto fu che l'enorme tour bus con scritto "One Direction" su tutti i lati sostava esattamente davanti a casa nostra, contornato da un sacco di fotografi e fan urlanti.
Harry sorrise guardando la mia faccia sbalordita « E così oggi conoscerai anche Josh e Sandy… »
Io sghignazzai « Come se non me ne aveste parlato fino allo sfinimento »
Harry annui « Questa volta hai vinto tu » disse alzando le braccia in segno di resa.
Da vero gentiluomo prese tutti i miei bagagli e mi fece strada fino all'entrata dell'enorme bus.
Quando ormai eravamo giunti allo sportello dove caricavamo tutti i bagagli notai un ragazzo mezzo infilato dentro il portabagagli che stava armeggiando con una borsa che doveva contenere i piatti di una batteria, esattamente in quel momento Harry lasciò cadare tutti i miei bagagli e saltò letteralmente addosso al povero ragazzo ancora occupato con i piatti.
Quest'ultimo lanciò un urlo « Harry cazzo »
Harry prese a ridere senza contegno e piano piano si rialzò lasciando respirare la sua vittima.
Il ragazzo nettamente più basso di Harry si mise finalmente in piedi e Harry urlò « Josh, fratello, quanto mi sei mancato » si strinsero in un abbraccio che parve infinito.
E tutta questa scena era contornata dalla miriade di flash dei fotografi intenti a cogliere ogni secondo della partenza del secondo tour inglese dei One Direction.
Ormai i fotografi non mi facevano più paura, anzi avevo scoperto che molti erano più cordiali di quello che avessi mai pensato.
Quando separarono il loro lungo abbraccio Josh mi scrutò con gli occhi nocciola, un lieve sorriso gli si formò in viso « Tu devi essere Madie » annui e gli tesi la mano per stringere la sua, ma lui delicatamente afferrò la mia mano e mi tirò a se abbracciandomi « Hei ancora non ci conosciamo però la ragazza di Harry fa parte della famiglia » mi borbottò accanto all'orecchio.
Sentii leggermente il viso avampare e Harry esclamò « Va bene tutto, fa parte della famiglia, ma smettila di provarci con la mia ragazza » disse in tono da finto arrabbiato.
Io e Josh scoppiammo a ridere e separammo l'abbraccio.
Harry mi prese sottobraccio e mi diede un bacio a fior di labbra « Sali sul bus, carico i tuoi bagagli e arrivo » mi sussurrò all'orecchio.
Feci come mi aveva ordinato.
Tutta la scena era racchiusa tra i flash dei fotografi.
Mentre salivo i pochi scalini del bus riflettevo sul fatto che tutta la mia vita da ragazza di Harry sarebbe stata documentata, secondo per secondo.
Mi parve così strano ed irreale.
I miei pensieri furono interrotti dallo scontro tra me e un corpo in corsa lungo la stretta corsia del bus.
Non feci in tempo a capire chi fosse stato che mi ritrovai a terra con una bella botta al sedere.
Alzai lo sguardo e trovai gli occhi preoccupati color cielo di Louis.
« Mi dispiace, mi dispiace » implorava
All'inizio finché non capì perchè lui stesse correndo per la piccola corsia mi finsi arrabbiata, ma quando notai tra le sue mani un piccolo peluche di Woody e gli occhi arrabbiati di Liam alle spalle di Lou capii tutto.
Scoppiai in una risata incontrollabile.
Mi alzai rapidamentee raggiunsi i due sedili precedenti all'ultima fila del bus.
Mi accorsi che giusto nei due sedili dall'altro lato della corsia c'erano Becki e Niall, dormivano tutti e due, Becki aveva la testa appoggiata sulla spalla di Niall e Niall teneva un braccio intorno alle sue spalle.
Mi annotai mentalmente di farmi dare una spiegazione da Becki.
Poi realizzai che in questo periodo non parlavo più come prima, non eravamo più così unite e inseparabili. E mi dispiacque, mi promisi che saremmo tornate come prima.
Harry si sedette accanto a me. Mi passò un caldo braccio sopra le spalle e mi strinse a lui.
« E così da quando sei fidanzato non noti più gli amici seduti dietro di te e nemmeno li saluti » giunse una voce da dietro i nostri sedili.
Lo sguardo di Harry si illuminò « Saaandy » urlò
Si girò di scattò e battè un forte cinque all'amico. Aveva folti capelli scuri e occhi neri quasi impenetrabili.
Era il chitarrista dei ragazzi.
Mi ero girata leggermente per vederlo sorridere « E tu devi essere Madie » esclamò « Benvenuta in famiglia » risimo tutti e tre di gusto.
Accanto a Sandy sedeva Zayn, con gli auricolari nelle orecchie e uno sguardo perso nel vuoto, glielo leggevo dagli occhi, era stanco, doveva aver dormito poco per l'emozione dell'imminente partenza. Lo conoscevo fin troppo bene.
Poco dopo l'ultimo a salire sul bus fu Paul, ci salutò allegramente e prese posto anche lui.
Da poche file più avanti di me sentii Louis urlare poco dopo che il bus fu messo in moto « Inizia il nuovo touuur » era eccitatissimo e non riusciva quasi a stare fermo, per l'appunto stava facendo impazzire il povero Liam seduto accanto a lui.
Il viaggio non era particolarmente lungo, solo un paio d'ore.
La prima tappa del tour era Birmingham.
Tutto sommato sarebbe stato fantastico, infondo oltre ad essere la ragazza di Harry ero anche loro fan e non avevo mai assistito a un loro concerto prima.
Sorrisi eccitata all'idea.
La strada per tutti i presenti sul bus aveva un effetto soporifero, tutti dormivano, compreso l'eccitatissimo Louis di poco fa.
L'unica sveglia ero io con i contorcimenti di stomaco, avrei per la prima volta visto un loro concerto.
Sorrisi un ultima volta prima di smettere di pensare e concentrarmi sul paesaggio che si susseguiva attraverso i finestrini.



Spazio autrice.


Mi dispiace da morire per il ritardo assurdo.
Mi dispiace da morire che il capitolo sia così corto, ci ho messo un sacco di tempo e fa schifo.
Un altro capitolo di passaggio.
Il prossimo capitolo vedrà i ragazzi alle prese con il primo concerto del nuovo tour. Porterà anche un colpo di scena e tanto amore.
Il capitolo dopo invece porterà i ragazzi a fare un concerto i una delle città natali di uno dei ragazzi. Non dico di più. Porterà un nuovo personaggio. e un po' di casini.
Spero che lasciate come sempre otto recensioni, mi fa davvero piacere vederle e rispondervi a tutti...
Vi va di passare nella mia latra storia? Ecco il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1
Mi farebbe piacere vedervi li anche, si intitola "If only I could remember"
Recensite...

Baci xx

-Vale

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Capitolo 21
*** More Than Him ***


*questo capitolo è molto lungo, prendetevi tempo, spero vi piaccia*





Madie's POV
 
Non so se avete mai fatto caso alle reazioni dei bambini nei negozi di giocattoli o caramelle.
Improvvisamente iniziano a sorridere.
Le loro pupille si dilatano.
I loro viso è attraversato da stupore, gioia, libertà, fantastasia, felicità e dolcezza.
Non importa cosa stava succedendo prima di entrare in quel negozio, non era più importante, magari il bimbo prima piangeva, ma ora che importava, era entrato nel suo paradiso.
La seconda reazione è correre in giro, voler vedere tutto, sentire tutto, toccare tutto.
Tutti gli odori, tutti i colori, tutti i sensi.
 
Da quando sono scesa dal tour bus a Birmingham è come se fossi entrata in un mondo nuovo.
Non che cambiassero le persone o le situazioni.
Le fan urlanti c'erano sempre, i ragazzi e Becki erano sempre accanto a me, la sicurezza ora ci circondava e i fotografi facevano di tutto per una foto.
Ma era tutto diverso, per la prima volta in vita mia che ero dall'altra parte, non ero più solo una fan urlante, ero la ragazza di Harry e questo mi faceva sentire dannatamente fortunata.
Il tour bus ci lasciò esattamente all'entrata del nostro hotel, io Becki, Josh e Sandy corsimo rapidi dentro la hall, mentre i ragazzi si fermarono alcuni minuti a salutare le fan, a scattare foto e firmare autografi.
I nostri bagagli ce li avrebbero portati in seguito i signori della sicurezza, direttamente in camera.
Purtroppo Paul era stato chiaro, io e Becki in una stanza, i ragazzi nelle altre, avrei approfittato per parlare un po' con la mia migliore amica.
La giornata fu piuttosto monotona, l'albergo era assediato dalle fan, non potevi far vedere mezzo capello alla finestra che la strada si riempiva di urla eccitate.
I ragazzi un paio d'ore dopo il nostro arrivo si recarono allo stadio per il sound check, mentre io e Becki restammo comodamente in albergo a rilassarci.
« Allora, come mai appoggiata a Niall in bus? » chiesi curiosa a Becki, sapevo che mi nascondeva qualcosa.
Lei sorrise tra se e se « Una casualità, ci siamo seduti vicini perchè stavo chiaccherando e ci siamo addormentati »
« Mi posso fidare? » la guardai di sottecchi.
«Certo » disse sicura.
Mentre parlavamo Becki camminava avanti e indietro nell'enorme suite, a lei non piaceva dover star chiusa in un posto, per sbaglio si avvicinò troppo alla finestra e un mare di urla ci raggiunsero.
« Manco fossimo noi le star » sorrise spostandosi dalla finestra.
« È strano pensare che ogni secondo della nostra vita da quando abbiamo conosciuto i ragazzi è documentato con foto e altro » dissi guardandola.
« Già… Noi alla fine non siamo nessuno, ma ogni nostro movimento sembra importante » rise tra se e se.
Il tempo passò tra una risata e l'altra, ma quello che mi diceva Becki su Niall non mi convinceva, lei prova qualcosa per lui, ne sono quasi sicura.
 
Eravamo sdraiate sul letto a chiaccherare quando dalla finestra entrarono centinaia di urla di ragazze, mi voltai verso Becki e sorrisi « Stanno tornando »
Appunto a conferma della mia teoria qualcuno poco dopo bussò alla porta.
Accorsi ad aprire e mi trovai le cinque facce sorridenti dei ragazzi.
« Ma salve » disse Harry baciandomi rapido ed entrando in stanza.
Niall mi salutò rapido e corse ad abbracciare Becki, come se non si vedessero da mesi.
Poi tranquillamente Zayn, Liam e Lou mi salutarono e si sdraiarono comodamente sul letto accanto a Becki.
Sorrisi tra me e me.
« Mettetevi comodi » dissi sarcastica.
« Oh lo abbiamo già fatto » mi disse Lou ridendo.
« Ma voi avete la stanza più grande » disse Niall guardandosi in giro.
Provocò una risata in tutti noi.
« Tra poco ci dobbiamo preparare » disse Niall eccitato « Che bello la prima data del nuovo tour » disse come se nessuno lo sapesse ancora.
Poi un lampo pervase gli occhi di Liam « Ho un'idea » si alzò rapido e si affacciò alla finestra salutando le fan come un re saluta il suo popolo, i ragazzi si unirono a lui ed io e Becki guardammo la scena ridendo.
Una decina di minuti dopo smisero di salutare le ragazze accampate giù in strada e rientrarono ridendo.
« Noi andiamo a prepararci, dovreste fare lo stesso » sorrise Lou scompigliandoci i capelli.
Ci salutammo rapidi e loro sgusciarono nelle loro stanze.
« Cosa ti metti? » mi chiese rapida Becki mentre scrutava le valigie ancora piene appoggiate accanto all'armadio.
Ci pensai su un po' « Mmh… Penso gli short quelli di jeans scuri corti, la maglia marrone, le scarpe alla Tommo marroni » risi « E quella cuffia che tanto piace a Harry e credo che metterò delle calze lunghe color pelle per non morire di freddo » sorrisi. ( http://weheartit.com/entry/32152372)
« Ottima scelta » sorrise Becki « Ma ora aiuta me a scegliere »
Ci mettemmo al lavoro tra le due valigie per trovare qualcosa per lei.
Dopo un buon quarto d'ora di ricerca Becki sembrò soddisfatta.
Si mise degli short corti di jeans, delle calze lunghe color pelle per non avere freddo, una comoda canotta bianca e un giacchettino morbido marroncino, stava benissimo ( http://weheartit.com/entry/29391316)
Ci truccammo entrambe in modo leggero, Becki lasciò i suoi lunghi capelli lisci sulle spalle, mentre io li lasciai con i boccoli.
Poco dopo qualcuno bussò insistente alla porta, corsi ad aprire e quattro occhi famigliari mi guardarono sorridenti.
Harry portava dei jeans a vita bassa chiari, con una maglietta e un blazer azzurro che lo donava tantissimo, il suo viso era illuminato dal suo sorriso e gli occhi brillavano di felicità.
« Sei bellissima » disse baciandomi.
« Non mi sono ancora abituata a tutti questi complimenti » arrossii ridendo.
In tanto Becki mi aveva raggiunto alla porta.
Accanto a Harry, c'era Louis, chiuso nei suoi stretti ma comodi pantaloni rossi e la sua fidata maglietta a righe, anche il suo viso era illuminato da un sorriso.
« Anche tu Becki non scherzi » disse Harry coinvolgendoci tutti e tre in una risata.
Poi Harry mi porse il braccio, gli sorrisi, presi rapida la borsa e lo presi a braccietto.
Lou fece lo stesso con Becki, che non era troppo eccitata, secondo me si aspettava di vedere Niall, ma non voleva rovinare quel momento bellissimo, sorrise e prese a braccietto Lou.
Tutti e quattro ci avviammo verso l'auto che ci aspettava davanti all'hotel, i ragazzi già erano dentro, le fan urlavano più che mai, erano raggianti, come i nostri ragazzi.
È come se loro cinque riuscissero a influenzare il loro umore, infondo influenzavano anche il mio, se erano felici tutti lo erano, mentre se erano tristi tutti lo erano insieme a loro.
È questo il potere e il segreto di questi cinque scemi.
Sono speciali.
Gli ultimi a salire sul furgone diretto allo stadio furono Josh, Sandy e Paul.
Josh e Sandy erano particolarmente contenti di tornare a suonare per i ragazzi, gli volevano molto bene.
E come sempre quei sette facevano disperare Paul, anche se lui non voleva ammetterlo e si divertiva, in più non si sa perchè le fan lo adoravano, insomma sono tutti una grande famiglia.
Il chiacchericcio costante nel furgone mi lasciò pensare.
Harry era accanto a me raggiante.
Su pretesa dei ragazzi i vetri di quel furgone non erano oscurati, così che le fan potevano vederli dentro e lui sorridente stava salutando chiunque li riconoscesse.
A un certo punto si voltò verso di me e mi diede un bacio, mi strappò dai miei pensieri.
Poi separandosi da me mi sussurrò « Grazie »
Io lo guardai confusa.
Lui mi regalò un sorriso stupendo.
« Grazie per essere stata sempre accanto a me, grazie per aver sopportato tante cose e non essere scappata » sorrisi.
« Grazie per a te di essere riuscito a non farmi scappare » ridemmo attirando gli sguardi curiosi di tutti i presenti nell'auto che non avevano udito la nostra breve conversazione, questo provocò in noi una risata ancora più profonda.
Poco dopo arrivammo allo stadio, la strada era piuttosto corta tra l'hotel e il luogo del concerto.
Anche li ci aspettavano un sacco di ragazze urlanti, avevano i nomi dei ragazzi scritti in fronte o delle magliette fatte da loro. Alla vista dei ragazzi che smontarono dall'auto preso a urlare ancora di più, io e Becki corsimo rapide dentro i camerini, sorridenti, prima di scappare via da tutte quelle ragazze ero riuscita a guardare tutti e cinque i ragazzi negli occhi, la reazione a tutte quelle fan era sempre la stessa, dei sorrisi incredibili, degli occhi pieni di gratitudine, a volte anche lucidi.
Una volta verso i camerini Paul ci mostrò i nostri posti nello stadio, eravamo nell'area vip proprio a destra ai piedi del palco.
Ringraziammo Paul e andammo a fare un giro per il grande stadio, preferimmo lasciare i ragazzi un po' soli prima del primo concerto.
Ripensai alle parole di Paul "se avete voglia durante il concerto potete venire anche un attimo nel backstage per vedere come li vedo io quei cinque".
Harry una volta mi aveva raccontato che vedevano Paul un po' come un fratello maggiore, era stupendo il legame che si era creato tra di loro, i ragazzi cercavano sempre di farne una diversa al povero Paul.
Passeggiando dentro il grande stadio e un pochino all'esterno alcune ragazze ci riconobbero e ci chiesero delle foto, la maggior parte erano cordiali e gentili, ce n'era stata solo una che mi aveva colpito in particolare per le sue parole « Non ti meriti Harry, è nostro » aveva detto piena di disprezzo.
Allora la guardai compassionevole « Una volta ero proprio come te, dall'altra parte. Sai come ho conosciuto Harry? A una signing, gli diedi una semplice lettera e iniziammo a uscire. Anche io ero così come te, una fan. Quindi per favore non essere arrabbiata con me »
Queste mie parole la colpirono « Scusa » mi disse rapida e si dileguò.
Poi la mia tranquilla passeggiata insieme a Becki continuò, mancavano ancora due ore all'inizio del concerto.
A un certo punto una piccola bambina sorridente si avvicinò a noi, seguita da una signora che doveva essere sua madre.
Aveva due grandi occhi azzurri e due codini alti biondi liscissimi, aveva un sorriso enorme stampato in faccia, avrà avuto forse sette, otto anni.
Si avvicinò a me e a Becki e ci sorrise.
Sua mamma esclamò « Lascia in pace le signorine »
Lei scosse la testa « Mamma sono Madie e Becki. »
Mi stupì profondamente il fatto che sapesse i nostri nomi.
Poi mi guardò « Devi sentirti davvero fortunata, Harry è una persona d'oro e in più sei bellissima » disse con l'innocenza di una bambina di otto anni.
Mi commossi.
Sua madre sbuffò, ma lei guardò insistentemente Becki, come se guardandola potesse trasmettergli telepaticamente la domanda.
La piccola finalmente parlò « Ma tu e Niall siete fidanzati? » chiese timida.
Becki si abbassò alla sua altezza e le sorrise « Ti svelerò un segreto, non lo siamo, però mi piacerebbe tanto ».
La bambina sorrise tantissimo « Secondo me sareste davvero bellissimissimi » disse allargando le braccia e abrraciando forte Becki.
Becki sorrise.
Poi la piccola abbracciò me e corse a prendere per la mano la sua mamma.
Mentre si allontanava sentivamo lei che raccontava a sua mamma ciò che ci aveva chiesto.
« Non me lo avevi detto di Niall » dissi sorridendo verso Becki mentre si rialzava.
« Nessuno lo sapeva » sorrise
« E con lui come va? » chiesi sinceramente curiosa.
« Ancora non so… » disse incerta
« Vedrai che cadrà ai tuoi piedi » dissi sicura
« Si spera »
Ridemmo di gusto.
 
Avevano appena aperto le porte dello stadio e le fan stavano affluendo all'entrata, noi ci dirigemmo verso l'entrara per l'area vip.
 
Non voglio mentire l'attesa per l'inizio del concerto fu lunga e carica di eccitazione.
Tutte le ragazze intorno a noi, in tutto lo stadio, ridevano, piangevano, urlavano, cantavano.
Dopo non so bene quanto tempo le luci si fecero soffuse e un video partì sul mega schermo affisso dietro al palco.
Era un video di loro cinque, man mano salivano sul loro furgoncino e si dirigevano verso una spiaggia, fin quando delle onde oscurarono tutto lo schermo.
Le urla delle ragazze che già invadevano lo spazio circostante si fecero ancora più acute.
Cinque paia di occhi familiari sbuccarono dallle quinte cantanto "Na Na Na".
L'energia che c'era su quel palco e sulle tribune era una cosa incredibile, riusciva a rendere elettrica l'aria.
Per un attimo tornai indietro, prima ancora di aver conosciuto Harry, sognavo questo momento ogni singola sera, quando li avrei visti su quel palco a cantare, senza più uno schermo a farci da tramite.
Per un attimo mi dimenticai di essere la ragazza di Harry e tornai indietro, presi la mano a Becki e mi voltai verso di lei, le sorrisi.
Lei mi sorrise « Cosa sono quelle lacrime? »
Mi ero commossa.
Tutto qui.
Le canzoni si susseguirono rapide, Stand Up, I Wish.
E poi arrivò uno dei momenti che più osservavo su internet: le loro canzoni preferite.
Vedere Zayn cantare I Gotta Feeling, Niall Stereo Hearts, Louis Valerie e poi vedere anche Torn mi aveva sempre lasciata a bocca aperta, amavo quel momento.
Ad un certo punto Becki mi strattonò un braccio « E se andassimo dietro le quinte? » disse quasi urlando per farsi sentire sopra tutte quelle urla e quella musica, io annui rapida.
Sguasciammo fuori dall'area vip e ci avviammo all'entrata del backstage.
Mentre andavamo verso il backstage sentivamo i ragazzi cantare Moments.
Quando giunsimo dietro le quinte incontrammo Paul « Oh ciao ragazze. Becki stavo giusto vendendoti a chiamare, Niall mi ha chiesto esplicitamente che tu fossi qui nel backstage durante Gotta Be You » sorrise a Becki.
Becki mi guardò stranita « Cos'ha in mente ? » chiese rapida a Paul.
« Non lo so, ma corri, sta per iniziare » disse rapido.
Noi due annuimmo e ci avviammo verso le quinte del palco.
Stavamo guardando i ragazzi, spesso Niall gettava occhiate a Becki, per controllorare che fosse dietro le quinte, ma per altro non successe nulla di particolare, fin quando non iniziò More Than This.
« When he lays you down, I might just die inside. It just don't feel right. » stava cantando Harry.
La sua voce provocava sempre leggeri brividi lungo la mia schiena.
Poco dopo una cosa non programmata, o meglio decisa solo tra Harry e Niall, Harry cedette un pezzetto del suo assolo a Niall, e Niall modificò leggermente le parole, mentre Niall cantava si avvicinava alle quinte guardando Becki negli occhi e sorridendole « Cause I can love you more than him. Can love you more than him » cantò sparendo a chi guardava la scena dalle tribune, arrivò dietro le quinte e prese la mano a Becki continuando a cantare « If I'm louder, would you see me? Would you lay down in my arms and rescue me? Cause we are the same, you saved me, when you leave it's gone again. »
Delle sottili lacrime rigavano il volto di Becki, mentre Louis iniziava a cantare il suo assolo.
Li lasciai soli.
 
Becki's POV
 
Era vero tutto quello che era accaduto? O era soltanto uno stupido sogno?
Era tutto vero.
Le lacrime sul mio viso lo confermavano.
Le lacrime sul viso di Niall lo confermavano.
Il mio sorriso.
Il suo sorriso.
Poco dopo il bacio tanto atteso giunse.
Non sentivo più le urla e la musica, c'eravamo solo io e Niall.
Quando ci separammo da quel magico momento, il nostro primo bacio.
Tutte le urla e la musica mi riinvenstirono facendomi tornare alla realtà, sbirciai sopra la spalla di Niall mentre lo abbracciavo, vidi Louis guardarmi, con una nota di sconcerto, tutto questo successe in un paio di secondi.
« Allora che mi dici? » mi sussurrò Niall.
« Che dovresti tornare sul palco » dissi ridendo « Grazie » sussurrai.
« Hai ragione, ne parliamo dopo » disse stampandomi un bacio a fior di labbra e correndo di nuovo verso i ragazzi.
Prima abbracciò Harry, poi Zayn e subito dopo Liam, mentre Lou schivò il suo abbraccio con la scusa di mettersi a ballare il suo famoso passo "Stop the traffic, let them through".
Corsi a cercare Madie, le saltai praticamente in braccio.
Non servivano parole.
In questo momento non saprei nemmeno cosa potrei dire, tutto sarebbe inutile.
Solo ridemmo a crepapelle di felicità.
Mentre il concerto andava avanti.
 


Spazio autrice

Questo è il capitolo più lungo che abbia scritto finora, cavolo spero vi piaccia, a me ci sono alcune parti che non so non mi convincono, mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensate, non ho descritto molto il concerto perchè non sapevo bene come descriverlo visto che per me un loro concerto sono un sacco di emozioni non sarei riuscita a scriverle ho preferito che lo immaginiate come il concerto del dvd anche se un po' diverso... :)
Fatemi sapere se vi piace...
Baci xx

(Cosa ne pensate di Becki e Niall? E come reagirà Lou? e chi sarà il personaggio misterioso che apparirà nel prossimo capitolo? Ma soprattutto in quale delle cinque città natali dei ragazzi sarà il prossimo concerto? Voglio le vostre opinioni, per il resto....Tutto nella prossima puntata LOL)

Grazie a tutti <3

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Capitolo 22
*** You'll be fine... ***


Madie's POV
 
Le urla infuriavano ancora la fuori, i ragazzi avevano appena finito di cantare I Want, si stavano inchinando.
Sorridevano e salutavano tutti, sempre con quel sorriso che non si cancellava nemmeno per un secondo dal loro viso coperto di gratitudine.
Le luci si spensero e loro corsero fuori dal palco.
Noi eravamo ancora nel backstage.
Niall si precipitò da Becki e la baciò di nuovo.
Salutai Harry con un leggero bacio, Liam e Zayn con un grande abbraccio, ma Louis sembrava sparito nel nulla.
Dopo che era uscito dal palco non lo vedevo più.
Sapevo dov'era.
Con una scusa mi allontanai da Harry e dai ragazzi e mi intrufolai verso i camerini, non sapevo la strada ma più o meno la immaginavo.
Trovai una porta socchiusa con uno spiraglio di luce, mi avvicinai e la socchiusi.
C'era Louis appoggiata a un ripiano accanto a un lavandino, con la testa abbassata, dal riflesso dello specchio non lo potevo vedere in viso, i capelli lo coprivano.
Bussai piano.
Lui alzò lo sguardo, aveva il viso rigato da lacrime leggere.
Si asciugò rapido le lacrime e venne ad aprire.
 
Louis's POV
 
Aprii la porta e davanti a me c'era Madie.
Non le diedi il tempo di entrare e la abbracciai forte.
Lei solo sussurrò « Oh Lou mi dispiace »
E poco dopo le lacrime ricominciarono a scendere rapide.
Incontrollabili.
 
Madie's POV
 
Separai piano l'abbraccio e lo presi per mano.
Lo feci sedere su una sedia e ne presi un'altra per sedermi giusto di fronte a lui.
Gli asciugai le lacrime « Lou ti avevo detto che non sarebbe stato facile »
Lui annui poco deciso.
« Lou io te lo dico, Becki è testarda, se si mette in mente qualcuno non cambia e io ti avevo avvisato, ma ora ci sarò io qui con te per passare anche questa »
Lui tirò su leggermente su con il naso.
« Lou la fuori ci sono milioni di ragazze che potrebbero farti felice, non devi inpuntarti su di lei, ti do la mia parola che sarai felice. Te lo giuro. »
Lui sorrise leggermente « Però niente mi impedisce di restarci male »
Lo abbracciai.
Qualcuno bussò alla porta.
Mi alzai piano e andai ad aprire, era Harry.
« Eccoti, ti stavo cercando » gli sorrise, poi notò le poche lacrime che restavano sulle guancie di Lou e mi fece segno con la testa di uscire.
Uscii, Harry si chiuse la porta alle spalle.
Decisi di raggiungere i ragazzi.
Trovai Niall e Becki mano nella mano e Zayn e Liam si erano buttati sul buffet del backstage.
Mi avvicinai a Becki « Buonasera Miss Horan »
Risero tutti e due.
« Dov'è Lou? » mi sussurrò Becki senza che Niall potesse sentire
« Con Harry, non sta molto bene » gli soffiai.
Parve preoccupata, in fondo voleva bene a Lou…
Poco dopo apparì Harry con Lou sotto braccio dal corridoio.
Si vedeva che il sorriso di Louis era forzato e quando Niall provò a evitarlo lui lo schivò diretto al buffet.
« Scusate ragazzi » disse rapida Becki, lasciando un leggero bacio a fior di labbra a Niall, si avvicinò a Louis.
 
Becki's POV
 
« Lou cosa c'è? » chiesi sincera
« Niente che tu possa capire »
Scossi la testa « Tu Lou lo sapevi che non avrei ceduto, ti voglio bene, ma purtroppo non ti amo e mi dispiace che non posso renderti felice, ma devi superare anche questa, come le hai superate tutte prima e come farai dopo. Forse dovresti richiamare El, lei ti può fare felice. »
Lui alzò le spalle e sparì di nuovo nel corridoio.
Un'istinto mi disse di seguirlo, ma la ragione mi disse che forse stava abbastanza male senza che io rigirassi il coltello nella piaga.
Poco dopo anche Niall sparì nel corridoio, a seguito di Louis.
 
Niall's POV
 
Vidi Louis svoltare all'interno del camerino e lo raggiunsi.
Lui mi vide entrare nel riflesso dello specchio.
« Io te lo avevo detto, tu lo sapevi. »
Scossi la testa, cosa intendeva?
« Lou non capisco » dissi sincero e confuso.
« Io ci tenevo a Becki, tu lo sapevi, ma hai voluto vincere tu ancora »
Sgranai gli occhi.
« Lou io non sapevo nulla » era la verità. « Lou tu hai lasciato Eleanor per inseguire Becki pur sapendo che non l'avresti raggiunta, hai lasciato un porto sicuro, forse non vedevi El tutti i giorni, ma io la sento ancora ogni tanto ed è distrutta per quello che le hai fatto. Rifletti. Metti da parte l'orogoglio e prendi una decisione. Io non ho intenzione di litigare con te, sei come mio fratello, io non ho rancore e non dovresti nemmeno tu. Solo tu hai preso la decisione di lasciare El già sapendo a cosa andavi in contro. »
Mi guardava incredulo, interdetto.
« Niall anche io ti voglio bene come un fratello ed è proprio per questo che mi sento tradito, pensavo stessi dalla mia parte. » urlò di risposta.
« Lou puoi essere arrabbiato con me ok? Lo accetto. Ma ti passerà questa rabbia e capirai che la fuori quella che ancora di aspetta è El » gli urlai dritto in faccia uscendo dal camerino e sbattendo la porta.
Mi appoggiai alla parete esattamente difronte al camerino e scivolai lungo la parete.
 
Madie's POV
*più o meno un'ora dopo*
 
Paul ci raggiunse « Ok qui abbiamo finito, torniamo in albergo dormiamo un po' e domani si parte presto »
Ci sorrise.
Poi come le maestre fanno con i loro bambini controllò che ci fossimo tutti e il quesito parve spontaneo « E Lou? »
Scossimo tutti la testa.
« Iniziate ad andare in albergo, lo cerco e ve lo porto » ci sorrise.
Cercammo di sembrare tranquilli, ma dove poteva essere Lou a questo punto?
 
Era tardi, ormai mezzanotte, non pensavamo di trovare ancora così tanta gente fuori dallo stadio, ma nonappena uscimmo le urla ci investirono, più forti di prima.
 
Becki's POV
 
Stavamo passando nel largo spazio tra le due transenne che trattenevano ferme tutte le fan urlanti.
Poco dopo scorsi appogiata alla ringhiera che mi guardava sorridente e soddisfatta la piccola bambina bionda che prima mi aveva chiesto di Niall.
Mi avvicinai tirando Niall per la mano e portandolo accanto a quella piccola.
« Hei, è successo durante More Than This vero? » mi chiese con un sorriso enorme.
Annui rapida, poi alzai la mia mano e quella di Niall unite « Grazie » le dissi
« Non c'è di che, ha fatto tutto lui » disse sorridente.
Poi le feci l'occhiolino e avvicinai a lei la mano di Niall, la piccola esattamente come mi aspettavo non gli strinse la mano, ma si precipitò tra le sue braccia per un abbraccio e lui di tutta risposta la prese in braccio e la portò al di qua delle transenne per poterla tenere un attimo in braccio.
Poi la riappoggio al di là delle transenne e le disse « Grazie »
La piccola sorrise e ci fece ciao con la mano mentre ci allontanavamo.
Niall aveva le lacrime agli occhi « Questa me la devi spiegare » disse emozionato.
Gli raccontagli ciò che era successo prima dello spettacolo e lui si bloccò nel mezzo mi trasse a se e mi baciò provocando il triplo di urla dalle due ali di fan che ci circondavano.
Sorrisi.
Sorridemmo.
E così salimmo sul tour bus.
 
Louis's POV
 
« Sono io Louis, Paul. Aprimi » urlava e batteva contro la porta.
Era da un po' di tempo che ero chiuso nella camera dei vestiti rannicchiato per terra e riflettere sulle parole di Becki, di Madie e di Harry.
Mi alzai svogliato e aprii la porta a Paul.
« Louis che ti succede? Ti sembra il caso? » disse agitato
Scossi la testa « Possiamo andare in albergo? » chiesi come un cane bastonato chiede pietà.
Lui solo annuì, uscimmo, ma non feci caso a tutte le fan che erano ancora lì, io e Paul presimo un taxi e ci dirigemmo all'albergo.
Domani sarebbe stato un giorno migliore, una notte di riflessione e di sonno mi avrebbe aiutato.
Tutto sarebbe passato.
Sono una persona positiva, starò bene.
Sorrisi tra me e me.
 
Becki's POV
 
Era ormai un'ora che il sonno mi aveva accolto tra le sue braccia, ma qualcuno mi stava disturbando.
Rumori cadenzati e costanti picchiavano alla porta.
Sbuffai più di una volta comprendomi la testa con il cuscino e cercando di non svegliare Madie.
Ma dopo una buona decina di minuti che chi era fuori non smetteva di bussare mi alzai.
Stropicciandomi gli occhi aprii la porta.
Mi trovai Lou davanti, stanco, assonnato, ma sorridente.
Feci una smorfia senza capire.
« Becki mi voglio scusare ok? » disse rapido
Stavo per rispondergli ma mi disse « No no, lasciami finire, parla dopo. Io quando ho fatto tutto questo casino non ho pensato, c'è stato un momento di debolezza tra me e El e ho pensato di poter sistemare le cose con un'altra, ma sono stato stupido. Non so se tornerò da El, ma so che non voglio più darti fastidio. Voglio che siamo amici come prima. Ci ho pensato a lungo. »
In uno slancio lo abbracciai « Lou grazie, grazie di tutto. Ora vai a riposare, domani sarà una lunga giornata. Ma tranquillo per me è tutto a posto. »
Sorrise ancora un volta, mi lasciò un bacio tra i capelli e sussurrò « Buonanotte »
Aspettai sulla porta finchè non lo vidi sparire nella sua stanza.
Sorrisi al corridoio vuoto e chiusi la porta.
Tornai a dormire con la coscienza più tranquilla.
 
 
Madie's POV
 
"Drive by" di Train pervase la stanza.
Erano le sei e trenta del mattino.
Ora di alzarci e partire.
Svegliai rapida Becki, eravamo così stanche che non avevamo nemmeno la forza di parlare, ci alzammo ci vestimmo rapide e scesimo nella hall dell'albergo ad aspettare i ragazzi.
I primi a scendere furono Josh e Sandy che si accoccolarono sul divano accanto a noi e ricaddero nel sonno.
Sorrisi erano così dolci.
Poco dopo scesero Niall e Liam, Niall salutò rapido Becki, ma la stanchezza era tanta, fecero la stessa fine di Josh e Sandy nel mondo dei sogni.
Zayn e Harry invece scesero e si sedettero sul divano, Harry mi baciò rapido e poi si sedette accanto a me con Zayn, si guardavano e ogni volta che uno accennava a chiudere gli occhi l'altro gli dava una leggera sberla o una piccola spinta per tenerlo sveglio.
Quella scena mi fece sorridere.
Per ultimo scese Louis, non era stanco e il sorriso pervadeva tutto il suo viso.
Si vedeva visibilmente che stava meglio.
Louis era seguito da Paul e alcune persone del managment.
Uscimmo nell'aria frizzante della mattina presto.
Alcune fan erano qui fuori, ma poche, nessuno urlava, c'era solo un chiacchericcio leggero.
I ragazzi salutarono alcune persone e salimmo sul tour bus.
Tutti poco dopo essere partiti cademmo in un sonno tranquillo, ma senza sogni.
Dopo circa due ore di viaggio mi svegliai giusto in tempo per leggere il grande cartello verde che annunciava il posto di arrivo.
"Welcome to Doncaster".
Sorrisi.



Spazio autrice

Heiiii, come state?
Purtroppo nessuno ha azzeccato il luogo dove sarebbero andati... proprio Doncaster... cosa succederà? Beh purtroppo dovrete aspettare una settimana per saperlo perchè purtroppo (o meglio LOL) parto per una settimana a vado a Parigi... continuerò a scrivere anche la ma purtroppo non potrò aggiornare...
Mi farebbe davvero piacere sapere da tutte voi cosa ne pensate :)
Spero che mi sia piaciuto il capitolo...
E, mi andrebbe di passare dalla mia nuova FF? Si chiama If Only I could remember... il link è http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1

Baci...
See you next week... <3

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Capitolo 23
*** Changes ***


Madie's POV
 
Il bus oltrepassò rapido il confine della città.
Appena entrati a Doncaster tutti iniziarono a svegliarsi come se una sveglia gigante avesse suonato.
Il bus riprendeva vita.
Nonostante fossi sveglia restai rannicchiata contro il finestrino con gli occhi chiusi, per riposare ancora un po'.
Un caldo e piacevole chiacchericcio pervase il bus poco prima tranquillo.
Mi aveva sempre rilassato cercare di distinguere le voci delle persone dentro a un brusio, per trovare così fili logici nel caos delle parole.
Le prime voci sulle quali mi concentrai furono di Harry, accanto a me e di Louis seduto dietro di me.
« Finalmente a casa » esclamò Louis eccitato. Me lo immaginai con il viso attaccato al finestrino che scorgeva e riscopriva ogni dettaglio della sua amata Doncaster.
« Ammettilo, non vedi l'ora di abbracciare la tua mamma » disse Harry, lo immaginai in ginocchio sul sedile rivolto verso Lou con un sorriso angelico in viso.
Loui borbottò qualcosa « E tu di… » capii solo queste parole, ma la fine della frase fece sobbalzare Harry che tossicchiò.
Improvvisamente Louis cambiò argomento « Non vedo l'ora di dare i regali a Daisy e Phoebe… » disse pensieroso e eccitato.
Harry gli rispose, ma già mi stavo concentrando su una nuova conversazione per riuscire a percepirla.
La voce di Josh mi rimbalzò in testa, stava raccontando una di quelle barzellette squallide e quando tre persone forzarono una risata solo per non offenderlo provai a distinguere le risate.
La risata cristallina e pura apparteneva a Becki.
Quella risata fantastica che ti arriva alla pancia e delicatamente ti fa solletico apparteneva a Niall.
La risata un po' più roca e profonda, ma comunque fantastica era di Sandy.
Lasciai anche la loro conversazione, mi stavo concentrando sulle voci di Liam e Zayn, ma riuscii a percepire Paul rivoltò a Josh « Non cambi mai tu eh? » e una breve risata.
« Zayn cerca di non pensarci, stai tranquillo, Harry non tornerà indietro, ha Madie » diceva rassicurante e calmo Liam.
« Ma Liam e se lei pensasse ancora ad Harry?» chiese preoccupato Zayn.
Non potei percepire la risposta di Liam perchè Harry prese a sussurrarmi all'orecchio, ma quella conversazione mi aveva lasciato molti punti interrogativi che presto dimenticai « Amore siamo arrivati, svegliati » mi sorrideva contro l'orecchio.
Aprii piano gli occhi, il sole caldo di Doncaster raggiunse i miei occhi.
« Buongiorno » sussurrò ancora, mi baciò la punta del naso.
« Buongiorno tesoro » sorrisi, finalmente mi concedetti di stiracchiare le mie ossa incriccate dalla cattiva posizione.
« Ora il bus ci lascerà all'albergo, non possiamo stare tutti a casa di Lou » disse saccente per poi continuare « Poi andremo a trovare Jay e le sorelle di Lou » disse aprendosi in un sorriso tenero tenero.
Louis infilò la testa tra i nostri sedili « Non stupirti se sembra che ti conoscano, ci sentiamo spesso con la mia famiglia, e anche con tutte le altre, e quindi abbiamo spesso parlato di te e di Becki » disse sereno e angelico.
« Woow sono famosa » scherzai ricacciando indietro con la mano la testa di Lou e baciando Harry.
Poco dopo il bus ci fece scendere tra due ali di folla che portavano dritte all'entrata dell'albergo.
Iniziò la solita routine: foto, ulra, fan, urla, autografi, urla.
Non che mi dispiacesse, anzi ero orgogliosa per i ragazzi, ma appena svegli sentirsi urlare è tosta.
Raggiunsimo l'entrata dell'albergo.
Io e Becki avevamo fatto di tutto per convincere Paul, ma la storia era sempre la stessa, io e Becki da una parte, i ragazzi dall'altra, era per la concentrazione, diceva lui, io pensavo, si come no.
Paul era irremovibile.
Baciai Harry e ci diedimo appuntamento con gli latri nella hall dell'albergo mezz'ora dopo.
Salimmo tutti nel grande ascensore, pochi secondi dopo i ragazzi, Josh, Sandy e Paul scesero al terzo piano, io e Becki invece proseguimmo fino al quinto.
Ci sistemammo velocemente e persimo un po' di tempo in chiacchiere.
Poi per caso Becki scorse l'orologio: « Cavolo Madie siamo venti minuti in ritardo » disse allarmata.
Come a conferma della sua tesi qualcuno prese a bussare insistentemente alla porta urlando: « Madie? Becki? » la identificai come la voce di Liam.
Becki corse ad aprire « Liam ci dispiace così tanto è che… » disse rapida venendo interrotta da Liam.
« No è che Harry e Louis sono stati incontenibili, hanno visto che non arrivavate e sono usciti correndo come due bambini verso casa di Lou » disse concludendo con una fragorosa risata « Dovevate vederli » aggiunse sorridendo.
Io e Becki sorridenti scendemmo verso il taxi che ci aspettava, scortate da Liam.
Quando arrivammo nella hall Becki si precipitò tra le braccia di Niall sorridente.
Zayn era li accanto a Niall con un'espressione cupa « Che ti succede moro? » gli chiesi avvicinandomi a lui.
Alzò le spalle « Nulla »
 Quella risposta non mi convinse, ma non feci in tempo a chiedere spiegazioni perchè Paul ci fece segno di andare.
Salimmo su una camionetta nera dai vetri oscurati.
C'era un silenzio surreale.
Zayn appoggiato al finestrino guardava fuori il paesaggio di Doncaster correre.
Paul scriveva dei messaggi.
Niall e Becki invece si parlavano a sguardi, si mangiavano con gli occhi e si sorridevano.
Liam riposava con la musica nelle orecchie.
Era tutto così silenzioso senza Lou e Harry, constatai.
Raggiungemmo presto casa Tomlinson.
Era una deliziosa villetta a schiera su un strada secondaria, aveva un piacevole color azzurrino dipinto sui muri e la porta di un bianco panna.
La camionetta posteggiò e la porta si aprì mostrando la figura sorridente di Lou.
Era raggiante.
Sorridente ci venne incontro « Ecco casa mia » disse orgoglioso rivolto a me e Becki.
Niall, Liam e Zayn erano già entrati rapidi e oltre le spalle di Louis scorgevo Liam che abbracciava una signora mora, bellissima.
Doveva essere Jay.
Subito accanto Zayn teneva in braccio una bimba bionda sorridente, che lo abbracciava forte. Stessa cosa Niall.
Dovevano essere Phoebe e Daisy.
Sorrisi.
Lou ci fece strada lungo il vialetto.
« Benvenute » disse facendoci entrare in casa.
Jay ci venne incontro sorridente e ci salutò con un caldo abbraccio « Benvenute ragazze, le cinque pesti mi hanno tanto parlato di voi»
Ridemmo.
Jay aveva una risata melodiosa e cristallina che le si addiceva perfettamente.
Aveva gli stessi azzurrisimmi occhi del figlio e un sorriso splendente.
Poco dopo due bambine dell'età di sette anni vestite entrambe con un delizioso vestitino blu si presentarono davanti a noi.
Avevano i capelli biondissimi e gli occhi come quelli di Lou, color del cielo.
Erano Daisy e Phoebe.
Mi abbassai alla loro altezza « Ciao » dissi cauta
« Ciao » trillarono allegre
Da dietro la schiena tirarono fuori due disegni, in uno c'erano disegnati i ragazzi che cantavano e nell'altro noi insieme ai ragazzi, ne consegnarono uno a me e uno a Becki « Questi sono per voi » disse Daisy.
Poi ci abbracciarono.
Subito dopo corsero via verso il salotto, verso le due bambole che Lou gli aveva regalato.
Notai Harry appoggiato a uno sipite pensieroso come se stesse aspettando una rivelazione che potesse rendergli la vita migliore.
Mi incuriosii.
Mi avvicinai rapida a lui « Hei »
« Hei » disse schivo.
« Cosa c'è? »  chiesi curiosa.
« Niente ho solo un po' di mal di pancia » disse facendo dietro front e seguendo Jay che ora entrava nel grande e luminoso salotto.
La risposta del mal di pancia mi convinse, perciò non feci altre domande, ma qualcosa mi insospettì quando fece di tutto per non sedersi accanto a me.
Cercai di far finta di nulla, non avrei certo voluto discutere adesso, magari era solo un po' nerovoso, quindi mi concentrai su Jay che con la sua voce cristallina urlava su dalle scale « Lottie? Fizzy? Scendete. » poi prese posto accanto a Louis lasciandogli un affettuoso bacio sulla fronte « Mi sei mancato tanto piccolo mio »
« Anche tu mamma » disse sincero abbracciandola forte.
 
Louis's POV
 
Abbracciai forte mia mamma.
È la persona più spettacolare che questo mondo abbia mai accolto, sa sempre cosa dire e quando dirlo ed è capace di sapere quando bisogna solo stare in silenzio ed abbracciare o asciugare lacrime.
Oltre la sua spalla mi cadde l'occhio su Becki e Niall che si baciavano teneramente.
Avevo riflettuto molto in quel piccolo lasso di tempo tra il concerto di ieri sera e oggi e avevo capito che Becki per me alla fine non era niente di serio, ma mi rodeva vederla con Niall. Chiariamo non che non fossi felice per loro, però pochi lo sanno, ma quando mi impongo qualcosa odio perdere.
Mi irrigidì e mia madre se ne accorse perchè quando sciolse l'abbraccio si voltò vero Becki e Niall. Mia mamma non era per niente stupida, fece due più due e mi disse rapida « Poi ne parliamo » io solo annui.
Ero grato di avere lei con cui parlare.
All'improvviso due braccia mi cinsero le spalle dal dietro e una voce tanto famigliare mi percorse le orecchie « Boo Bear » urlò.
Risi.
« Lottieeee » esclamai voltandomi.
Non trovai più la ragazzina che avevo salutato l'ultima volta, aveva perso lo sguardo innocente cambiandolo con un sorriso malizioso, aveva perso l'ingenuità e la credulità cambiandola con consapevolezza e ragione, una cosa non era cambiata, i suoi profondi occhi azzurri, identici ai miei.
« Mio Dio quanto sei cresciuta nanetta » le dissi ridendo e scompigliandole i capelli.
« Guarda che ho sedici anni » mi disse facendomi la linguaccia.
Ridettimo.
Poco dopo iniziò a salutare tutti i presenti.
Corse da Niall e lo abbracciò forte, quei due sono sempre stati ottimi amici, purtroppo si vedono di rado.
« Il mio biondino si è anche sistemato » disse lei sorridendo a Becki.
« Hai visto poi con chi? La ragazza più bella di Londra » disse orgoglioso Niall facendo arrossire Becki. Lottie le porse la mano e Becki gliela strinse.
Lottie si guardò intorno « Allora tu devi essere Madie » disse a Madie seduta accanto a Becki.
Notai un minuscolo tono di disprezzo nella voce di Lottie, ma solo io lo notai perchè Madie le sorrise tranquillamente porgendole la mano « Si sono io » sorrise.
Lottie gliela strinse rapida per poi passare a riempire di baci le guancie di Liam.
« Cucciolo » sorrise abbracciandolo
Tra Lottie e i ragazzi c'era sempre stato un rapporto speciale. Lei voleva tanto bene a loro e loro ne volevano a lei.
« Nanetta sei cresciuta » disse ridendo Liam.
Lottie per tutta risposta gli scompigliò i capelli e gli fece la linguaccia.
Ridemmo tutti.
« Tesoro » disse avvicinandosi a Zayn e saltandoglia tra le braccia « Ciao » disse lui con il suo solito lieve imbarazzo quando si trattava di doverla abbracciare, Zayn aveva sempre avuto un debole per Lottie, dalla prima volta che l'aveva vista.
Lui poteva uscire con tutte le cantanti o le modelle possibili, ma per lui Lottie andava al di là, era più importante, peccato che lei non se ne fosse mai accorta.
Lottie infine salutò Harry con un lungo abbracciò, la tensione sul viso di Harry era ben visibile.
Lottie si sedette accanto a lui sorniona.
Poco dopo dei passi sulle scale « Mamma ero al telefono con Cassie e mi ha chiesto se domani sera… » Fizzy raggiunse il salotto e si interruppe per lo stupore « Oddio. Lou. Ragazzi » urlò sorpresa. Ridettimo tutti.
Mi corse incontro e mi saltò tra le braccia « Fratellone mi sei mancato tantissimo » disse stringendomi forte.
« Non immagini nemmeno quanto tu mi sia mancata » le dissi baciandole i capelli.
Fizzy salutò rapida tutti i presenti.
Nonostante volesse un gran bene ai ragazzi non era così espansiva come Lottie con loro, mai capii il perchè.
Ma i ragazzi la adoravano per com'era ed era tutto bellissimo.
Poco dopo mentre Fizzy salutava e si presentava a Madie notai uno scambio di sussurri rapido tra Lottie e Harry ed un'espressione per niente contenta di quest'ultimo.
 
Harry's POV
 
*flashback*
 
« Lottie ti devo parlare » dissi serio.
Ero nella camera di Lottie, di un delizioso color pescam profumava sempre di canella, eravamo seduti entrambi a gambe incrociate sul letto.
« Dimmi » disse lei corruciando le chiare sopracciglia.
« Sai ci ho riflettuto molto, ormai è un mese che è finito Xfactor, sono due mesi che la nostra storia va avanti, ma io mi sto per trasferire a Londra con i ragazzi, tutto sarà più difficile » dissi lasciando intendere che stavo chiudendo la storia.
Io avevo sedici anni, lei quattordici, sarebbe stato tutto troppo difficile, eravamo giovani per una relazione a distanza e in più io ero famoso per scappare quando le cose si complicavano.
« Ma Harry siamo riusciti con la distanza tra Holmes Chapel e Doncaster » disse con le lacrime agli occhi.
« Non è lo stesso oggi, non voglio chiudere i buoni rapporti con te, ma lasciami chiudere questa storia » lei annuì lasciandosi scappare una lacrima.
« Ok conosci la strada verso la porta » disse seria.
Uscii da quella stanza che ormai era diventata troppo piccola per tutti e due e chiusi la porta, con lei chiusi anche con i vecchi ricordi, pronto a vivere una nuova vita a Londra.
 
*fine flashback*
 
Scossi un attimo la testa e tornai alla realtà.
Lottie si era seduta accanto a me, Fizzy stava salutando Madie.
Lottie mi picchiettò sulla gamba « Non ho dimenticato. Non ti ho dimenticato » sussurrò rapida sorridendo maliziosa.
Scossi la testa « Il passato è passato Lottie. Stop. »
Lei scosse vivamente la testa « Oh no, è qui che ti sbagli, sono cambiata, le cose stanno per cambiare » sbuffai e rivolsi la mia attenzione a Fizzy che mi abbracciò forte.
 
Louis's POV
 
Chissà cosa si erano detti quei due.
Non feci nemmeno in tempo a pensarci che la mamma annunciò « Bene ora che ci siamo tutti, beviamo qualcosa » disse sorridendo ed alzandosi « Lou vieni ad aiutarmi » aggiunse.
Era un pretesto per parlare con me, la conoscevo, lo faceva sempre.
Chiese rapida a tutti i presenti cosa volessero per bere e si annottò tutto mentalmente, ha una memoria straordinaria.
Feci strada verso la cucina, entrai rapido, i ricordi mi giunsero alla testa.
Quel posto era stato pieno di ricordi belli e brutti, le tante colazioni in famiglia, i compiti, proprio qui avevo avuto il mio primo bacio, e qui avevo saputo che mio padre se ne sarebba andato.
Non ero tipo da commuovermi, ma mi lasciai scappare comunque una lacrimuccia.
Quattro cose solamente riuscivano a commuovermi: la mia famiglia, i miei amici, le fan e i ricordi.
Mi sedetti a quel tanto caro tavolo mentre mia mamma prese a preparare le bevande.
« Parlami di Becki, che è successo? » chiese seria e curiosa allo stesso tempo.
« Mi sono preso una semplice sbandata per lei, ho mollato El poi ho notato che lei non mi dava corda e per me lei è diventata una sfida, ma lei ha occhi solo per Niall ed io ci ho riflettuto molto, forse avrei dovuto tenermi stretta El nonostante alcune difficoltà che avevamo e non trovare una strada più semplice » dissi completamente sincero.
« Posso confessarti una cosa? » mi chiese rapida.
« Certo mamma, sai che puoi dirmi tutto » sorrisi.
« Il giorno in cui hai mollato El lei mi ha chiamata, mi ha detto che era per la distanze e gli impegni. Piangeva senza sosta. Le ho promesso che ti avrei fatto ragionare. Lei è il tuo porto sicuro Lou, lei ti è fedele ancora adesso nonostante tu le abbia calpestato il cuore. Pensa alle mie parole, tra un po' ti pentirai di averla persa. Pensa un po' a quello che ti ho appena detto, poi scegli tu, sai che ti appoggierò sempre. » disse sedendosi di fronte a me e prendendomi le mani tra le sue, calde e rassicuranti.
Poco dopo ci alzammo entrambi dal tavolo e finimmo di preparare le bibite.
Il pomeriggio passò rapido e allegro.
Il concerto della sera si stava avvicinando troppo velocemente.
Avrei cantato nella mia Doncaster.
Ero teso.
 
 

Spazio autrice

Heiiiii sono tornata :D
Allora mi scuso perchè avevo detto che aggiornavo domenica appena tornata, ma ci ho messo un sacco a copiare tutto ciò che avevo scritto su un quaderno al computer LOL scusatemi...
Anyway... Mi scuso anche perchè ho fatto un  errore di calcolo LOL io so che Lottie deve compiere il 5 di agosto 14 anni, ma fate finta che sia più grande LOL
Comunque... chi si aspettava sta cosa da Harry e Lottie? HAHAHAH *malefica*
Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione :D

-Vale xx

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Capitolo 24
*** She's... ***


Madie's POV
 
Il pomeriggio a casa di Lou passò rapido. Erano tutti molto gentili e disponibili facendoti sentire a tuo agio sempre, ora capivo perchè Lou fosse fatto così.
Presto Paul ci venne a prendere, i ragazzi dovevano prepararsi per il concerto.
Dopo avremmo rivisto Jay quindi ci liquidammo tutti con un « A dopo » e un abbraccio.
Appena uscimmo da quella casa Harry tornò il solito, espansivo, sorridente.
Mi prese per mano e mi fece strada fino al furgoncino nero, posandomi un rapido bacio.
Salimmo tutti salutando Paul.
Paul lasciò me e Becki all'albergo con la promessa di ripassare a prenderci circa un'ora e mezza dopo.
I ragazzi invece andarono diretti all'arena di Doncaster dove si sarebbe tenuto il concerto per prepararsi e concentrarsi al meglio.
Io e Becki raggiunsimo rapide la nostra stanza « È fantastica la famiglia di Lou » disse Becki sorridente.
« Già » dissi io frugando nella valigia e tirando fuori dei pantaloncini corti di jeans e una camicia a manica lunga a quadrettoni blu e rossi e indossai le mie fidate all star blu scure ormai logorate dagli anni, ma sempre bellissime. ( http://weheartit.com/entry/33051604) decisi di fare una treccia laterale e un trucco leggero.
Becki invece frugò per buoni dieci minuti nella sua valigia prima di decidere cosa mettersi. Dopo diverse indecisioni optò per un pantalone rosso, una semplice canotta bianca e un blazer grigio con delle all star rosse, si fece una coda alta morbida e un trucco leggerissimo sugli occhi per poter marcare il rossetto rosso in tinta con i suoi pantaloni. ( http://weheartit.com/entry/26996275).
Ancora non mi ero ben abituata all'idea di vedere ogni volta il concerto dei ragazzi quindi la parte da fan prese il sopravvento e mi formicolò lo stomaco per l'ansia.
Esattamente un'ora e mezza dopo che ci avevano lasciato all'albergo Pual passò a prenderci.
« Ciao ragazze » ci sorrise.
Salimmo in macchina diretti all'arena.
« La procedura la sapete. Posti riservati, quando volete venite nel backstage, oggi al concerto con voi ci sarà la famiglia di Louis ed alcuni sui cari amici » disse Paul sorridente.
« Ok grazie » rispose Becki accompagnando un sorriso.
Una domanda mi sorse spontanea, gliela porsi quasi senza pensare « Paul sei orgoglioso dei ragazzi? »
Lui sorrise silenziosamente poi rispose « La prima volta che li ho incontrato erano cinque ragazzini molto svegli, ma timorosi al cospetto di Simon Cowell pronto a decidere il loro futuro, lui me li ha affidati e ti devi dire ero convinto che fossero più calmi. Ma hanno un enorme talento e sono molto orgoglioso di loro, gli voglio anche un gran bene. Faranno molta più strada di quella che hanno già fatto e spero di poter essere con loro per sostenerli »
La macchina venne pervasa dal silenzio riflessivo sopra quelle parole.
I ragazzi ovunque passassero si lasciavano alle spalle amore e gioia.
Erano speciali e milioni di persone ne erano consapevoli.
 
Il concerto fu esattamente bello e emozionante come tutti gli altri.
Oggi Lou aveva particolarmente brillato e i ragazzi lo avevano lasciato brillare un po' di più perchè era a casa sua.
Li raggiunsimo nel backstage appena terminò il concerto.
Ci avvicinammo al folto gruppetto che si era già formato.
C'erano Lottie, Fizzy, Jay e i ragazzi.
Un cellulare prese a suonare.
Era di Jay.
Rispose rapida sorridendo al nome sul display.
 
Louis's POV
 
« Hei ciao cara » diceva allegra mia madre al telefono.
« Certo sono qui nel backstage con Lou, ora ti vengo a prendere ».
La guardai con un punto interrogativo stampato in viso.
« Indovina un po' » mi disse lei.
Scossi la testa dubbioso.
« Era Danielle, è tanto che non la vedi e volevamo farti una sorpresa e in più ricorda cosa le promettesti tempo fa… » disse lei raggiante.
Sorrisi.
Danielle era la mia vicina di casa dai tempi dell'asilo, ne avevamo passate tante insieme e ci volevamo un gran bene.
 
*flashback*
 
Erano due settimane ormai che ero tornato da Xfactor.
La mia vita era totalemente cambiata, ma nelle quattro mura di casa mia sentivo che non era cambiato nulla.
Era un pomeriggio di sole.
I raggi entravano dalla finestra chiusa.
Io ero steso sul divano godendomi il tepore del sole sulla pelle.
Il campanello suonò insistentemente.
Mi alzai svogliatamente per andare ad aprire la porta dato che ero solo in casa.
Davanti a me una chioma di ricci scuri, una pelle ambrata e un sorriso stupefacente.
Era Danielle.
Era la prima volta che mi veniva a trovare dal mio ritorno, dato che era stata a lungo fuori città.
« Sweetieeee » urlai abbracciandola
« Boo Beaaaaar » urlò lei saltandomi al collo.
« Oh mamma, quanto tempo, mi sei mancata tesoro » dissi separando l'abbraccio.
« Non sai quanto anche tu » disse lei sorridendo.
« Vieni entra » le feci strada fino al salotto anche se non ce n'era bisogno, conosceva casa mia come casa sua.
Andai a preparare un te.
Quando tornai chiacchierammo a lungo di cosa avesse fatto lei in questo periodo e di come le fossero andate le cose a Londra.
Mi raccontò che era riuscita a compiere il suo sogno e ad entrare in una compagnia di ballo.
Era sempre stato il suo sogno, si allenava molto per questo, ballava quasi due ore al giorno da praticamente sempre.
A un certo punto chiese « Abbiamo parlato quasi solo di me, ma dimmi, com'è stato xFactor? »
Le raccontai ogni singolo dettaglio, volevo che sapesse tutto. Lei aveva visto tutti i live e tutti i programmi giornalieri, i video diary, ma c'erano molte cose che le telecamere non mostrano.
Ogni volta che menzionavo Liam la vedevo arrossire, sapevo cosa volesse dire, ma se avesse voluto me ne avrebbe parlato quindi feci finta di niente.
Alla fine del mio dettagliato racconto lei abbassò lo sguardo sulle mani e prese a torturarsele.
« Lou posso confessarti una cosa? » chiese incerta « Non prendermi per pazza » aggiunse rapida.
« Certo, che domande sono? Sai che puoi dirmi tutto » dissi sorridendole.
Si torturava le mani « Lo so che potresti dire, ma nemmeno lo conosci, non può essere, ma non giudicarmi » sapevo dove voleva arrivare.
Prese un respiro profondo « Dal primo momento in cui ho visto Liam ho sentito farfalle nello stomaco, so di non conoscerlo e che potrebbe essere stupido o esagerato e… »
L'abbracciai forte forte « Ti prometto che alla prima occasione lo conoscerai ok? »
La sentii sorridere contro la mia spalla « Grazie Lou. Grazie grazie grazie »
« Non c'è bisogno, te lo meriti »
 
Il resto del pomeriggio passo tra chiacchiere e risate. Le volevo e le voglio molto bene.
 
*fine flashback*
 
Qualcuno mi fece tornare alla realtà saltandomi al collo.
« Boo Beaaaar » urlò
« Swettieeeee » urlai di rimando.
Era il nostro rituale. Ci salutavamo sempre così.
Ci abbracciamo forte.
« È il momento » le sussurrai « Pronta? »
« Affermativo » annui lei sciogliendo l'abbraccio.
« Si fa a modo mio » dissi io scherzando.
E a lei si sbarrarono gli occhi. « Cosa intendi? » disse terrorizzata.
« Intendo questo. » feci una piccola pausa per dare enfasi al tutto « Liam vieni con me, ti posso parlare un secondo? » dissi ridendo.
« Oh no, non vorrai fare davvero come hai fatto quando avevo quindici anni con Matt » disse terrorizzata.
« Oh si, ho intenzione di fare così » dissi ridendo.
Tutti ci guardavano straniti, presi Liam per un braccio e lo condussi in luogo appartato.
 
Liam's POV
 
Una ragazza dai lunghi capelli ricci e un sorriso smagliante attraversava rapida il backstage verso Louis.
Era davvero bella, portava dei jeans attillati bianchi e una morbida camicetta azzurra accompagnate da all star bianche. ( http://weheartit.com/entry/8772950immaginate le all star al posto dei tacchi :D ).
Salto sulla schiena di Lou urlando « Boo Beaaaaar »
Louis sembrò tornare alla realtà dopo aver pensato a lungo « Sweettieee » urlò forte.
Si abbracciarono e scorsero alcune frasi tra di loro finchè Louis non mi menzionò « Intendo questo. Liam vieni con me, ti posso parlare un secondo? »
Io annui rapido.
Si scambiarono ancora alcune frasi e poi Louis mi prese per un braccio portandomi dietro a un angolo.
« Lou che succede? » gli chiesi curioso.
« Sai la ragazza che è entrata con mia mamma? » annuii.
« Ecco… Si chiama Danielle, è la mia vicina di casa dai tempi dell'asilo » disse
« Ascolta sarò diretto come sono sempre stato » aggiunse « Tu le piaci dai tempi di xFactor, ho promesso che vi sareste conosciuti. » disse rapido
Questa sua affermazione mi lasciò del tutto sorpreso. Era una ragazza davvero bella e ne rimasi molto lusingato.
« Solo ti chiedo, se non ti interessa per niente, non chiederle nemmeno il numero. Si illude facilmente e non vorrei che tu la ferissi »
Poi senza lasciarmi rispondere niente sparì dietro l'angolo.
Dovevo farmi coraggio, le avrei chiesto il numero.
Non volevo illuderla.
Non volevo deluderla.
Volevo rivedere ancora il suo sorriso, ancora, ancora.
Presi un respiro profondo e girai l'angolo.
Mi avvicinai assaporando passo dopo passo « Eehmm… Danielle? » dissi titubante
« Si? » disse lei voltandosi, sul suo viso nascette un sorriso genuino e brillante.
« Ecco… io sono Liam e… Non so volevo chiederti… » imbarazzato mi grattai la testa.
Lei sorrideva più che non mai.
« Ecco si, di scambiarci i numeri di telefono » dissi tutto d'un fiato.
Lei trattenne per un secondo il respiro e poi annui.
Estrassi il mio cellulare dalla tasca e lei fece lo stesso con il suo, ogni movimento le leggevo negli occhi la sua incredulità.
Ci scambiammo rapidi i numeri e parlammo per alcuni minuti.
« Dani tesoro? » disse Jay avvicinandosi
« Si Jay? » disse voltandosi verso di lei, con il solito sorriso disegnato sul viso.
« Tesoro fuori c'è tuo padre che ti aspetta, il tuo treno per Londra parte tra poco » disse Jay con il cellulare in mano.
« Oh, devo già andare » disse rivolta verso di me dispiaciuta.
« Non importa, ci rivedremo molto presto » dissi sicuro lasciandole un bacio sulla guancia.
Lei arrossì e mi diede un rapido bacio sulla guancia.
« Ciao Liam » disse sorridente
« Ciao Dani » il mio cuore batteva a mille
La vidi girare l'angolo e buttare un ultimo sguardo verso di me.
I suoi occhi brillavano di gioia pura.
 
Louis's POV
 
Vidi sbuccare dietro l'angolo Danielle.
« Lou mi ha dato il numero, ha detto che ci vedremo presto e che woow… Mamma mia, svengo » disse abbracciandomi.
« Vedi che l'approccio diretto alla Louis Tomlinson funziona? » dissi ridendo
« Si certo peccato che l'ultima volta che lo hai provato Matt non mi ha mai più rivolto la parola »
Matt era un ragazzo che le piaceva ai tempi della prima liceo, diciamo che si, il mio approccio aveva fallito, ma che importava?
« Ora va tesoro il tuo treno sta per partire » dissi facendo spegnere il mio sorriso.
« No odio questo momento » disse lei, i suoi occhi si riempirono di lacrime.
« Scemotta vai anche tu a Londra, ci vedremo presto, in più rivedrai Liam, quindi non potrai fare a meno di me. » dissi ridendo, anche i miei occhi si erano appannati.
« Lo so che ti rivedrò presto, ma sono sempre stata abituata ad averti sempre accanto e ora ogni volta che torni spero sempre che sia per restare e quindi quando vai via sono triste » si fece scappare una lacrime, io ne feci scappare due.
Ci abbracciamo forte forte.
« Quando torno a Londra ci vediamo quindi basta lacrime » le asciugai la guancia « Ora va che poi mi perdi il treno e ci rivediamo non tra tre settimane ma tra cinque minuti » ridettimo.
Poi allontanandosi mi fece ciao con la mano.
 
Andai incontro a Liam « Allora le hai chiesto il numero » dissi serio.
« Se mi avessi lasciato parlare ti avrei detto che glielo avrei chiesto perchè la trovavo una bella ragazza » dissi saccente.
Lo abbracciai « Almeno non dovrò asciugarle ancora le lacrime » risi io « L'ultima volta che ho usato l'approccio alla Louis è stato un casino »
Ridettimo a crepa pelle.
Si avvicinò a noi mia madre.
« Hei tesoro, posso parlarti un secondo? » disse rivolta a me.
« Certo mamma, che succede? » chiesi curioso
« È un po' che parlo con Lottie di questa cosa, le ho trovato una scuola a Londra, e pensavo che sarebbe potuta venire a vivere con voi… » disse cauta
La guardai incredula « Vuoi dire che avrò accanto a me la mia sorellina sempre sempre? » urlai incredulo.
« Certo caro » annuì lei.
Poi un pensiero mi attraverso la testa « A Madie questo però non piacerà quando saprà del passato di Lottie e Harry »
Mia madre scosse la testa « Lo ha dimenticato » disse sicura.
« Io non credo » affermai.
 
 
 
Spazio autrice

ed ecco qui un nuovo capitolo e un nuovo personaggio... Danielle :) (immaginatela carina e coccolosa anche se so che a molte di voi non va a genio ormai io mi sono abituata a lei LOL)
Anyway... ecco... non so che dire xD mancano una decina di capitoli e sarà tutto finito... MAAA manca tanto LOL

Lasciate una recensioncina mi farebbe tanto tanto piacere *occhi dolcissimiiii *

Baci xx e grazie
Vale xx

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Capitolo 25
*** Doubts and questions... ***


Louis' POV
 
« Allora, mi raccomando, avrai cura di te » disse mia mamma aggiustandomi i capelli.
« Mamma non è la prima volta che parto » dissi ridacchiando anche se cercavo di trattenere le lacrime.
I ragazzi erano già tutti sul bus, eravamo rimasti io e Lottie.
Con nostra madre.
« Avrai cura di Lottie » disse con la voce tremolante.
Annuii.
Lottie si asciugò una lacrimuccia e abbracciò mamma.
Era sempre stata una ragazza molto emotiva.
« Mamma ti voglio bene » disse con voce tremante, come se si stesse per spezzare.
« Anche io piccola, anche io » rispose mia madre
« Niente cavolate, comportati bene con Lou, non dare fastidio ai ragazzi e studia, mi raccomando studia » si raccomandò mia madre con Lottie aggustandole la frangetta.
Quando era nervosa mia madre tocca i capelli a chiunque stesse parlando insieme.
« Ciao mamma » dissi abbracciandola l'ultima volta e salendo sul pullman.
« Ciao piccolo mio » sorrise lei nonostante alcune lacrime le stessero gocciolando dagli angoli degli occhi.
Ogni volta era la stessa storia.
Io partivo, lei stava male.
Le mancava avere il suo unico bambino a casa e a me mancava averla sempre intorno.
Ma era così, io facevo ciò che amavo fare e lei mi lasciava libero.
Lottie mi seguì rapida sul bus.
Salii e mi sedetti nel posto vuoto accanto a Lottie, mi prese la mano e la strinse, era la prima volta che lasciava definitivamente Doncaster.
Sarebbe stata dura anche per lei.
Appoggiò la sua testa sulla mia spalla e insieme, silenziosamente guardammo il paesaggio famigliare modificarsi fino a diventare un'autostrada.
La direzione era chiara.
Aereoporto di Doncaster.
 
Madie's POV
 
Guardavo il paesaggio di Doncaster scorrere e lasciare spazio a una lunga autostrada.
Harry era perso nel suo mondo con la musica nelle orecchie.
Mi cadde un occhio su cartelli autostradali.
"Direzione: Aereoporto di Doncaster"
Strabuzzai gli occhi e strattonai Harry dai suoi pensieri.
« Sii? » chiese lui quasi scocciato togliendosi le cuffiette.
« Amore perchè stiamo andando verso l'aereoporto? » chiesi trabuzzando gli occhi.
« Aahh… Mi sono dimenticato di dirti che Paul ha deciso che tu Becki e Lottie tornate a casa oggi… » disse scuotendo la testa.
La testa di Becki sbuccò tra i nostri sedili, lei era seduta dietro di noi con Niall.
« Cosaaa? » disse a piena voce
« Si Paul vuole che ci concentriamo meglio sul tour e poi Lottie deve ambientarsi a casa » disse girandosi dall'altra parte e chiudendo gli occhi.
Lo guardavo esterefatta.
Si era dimenticato di dirmi questo?
Si era dimenticato?
Di quante altre cose si sarebbe dimenticato?
Rivolsi uno sguardo di fuoco alla nuca di Paul, lui era seduto alcuni sedili più avanti.
Si voltò, come se avesse sentito il mio sguardo su di lui, distolsi subito gli occhi.
Guardai il paesaggio monotono dell'autostrada con rabbia crescente dentro.
La rabbia mi risuonava nelle orecchie, non tanto per il fatto che tornassi a casa, ma per il fatto che si era dimenticato…
Come fai a dimenticarti che ti hanno detto che la tua ragazza deve tornare a casa e non la vedrai per un mese?
Come ti dimentichi queste cose?
 
Becki's POV
 
« Non dirmi che anche tu ti sei dimenticato » dissi furente rivolta a Niall
« No amore, te lo avrei detto davvero » disse baciandomi dolcemente «  E in più ti chiamerò tutti i i giorni, ogni volta che potrò, te lo prometto »
La rabbia sbiancò pian piano.
Come potevo essere arrabbiata con Niall? Così dolce e coccoloso.
Sorrisi.
« Va bene, aspetterò con ansia tutte le chiamate » dissi sorridendo e dandogli un altro bacio.
 
Madie's POV
 
Dopo alcuni minuti di silenzio totale Harry si tolse le cuffie.
Aveva un'espressione pentita.
« Senti amore… » iniziò titubante « Scusa per prima » disse baciandomi.
Scossi la testa.
« Ti chiamerò ogni secondo libero vedrai »
Scossi di nuovo la testa.
« Ti amo » disse sincero, mettendomi due dita sotto il mento e voltando il mio viso verso il suo.
Mi guardo dritto negli occhi e lo ridisse « Ti amo »
« Anche io ti amo,  ma ho paura. Ho paura di non riuscire a starti lontana a sentirti solo per telefono per tre settimane » dissi sincera
« Vedrai che voleranno le tre settimane, te lo prometto » disse sincero e mi baciò dolcemente.
Oggi era particolarmente isterico, prima non si voleva sedere vicino a me da Lou, poi mi risposde male e poi fa tutto il tenerone.
Cosa stava succedendo?
Non trovai risposta, non stava succedendo nulla.
Quindi perchè preoccuparmi.
Vidi lo scenario dell'autostrada trasformarsi in un entrata di un aereoporto anonimo.
L'insegna diceva "Aereoporto di Doncaster".
 
Il bus si fermò proprio all'entrata.
Scendendo Paul ci salutò e ci consegno i biglietti dell'aereo.
I ragazzi ci vollero accompagnare a tutti i costi.
« Bene ragazzi, ma tra mezz'ora vi voglio vedere qui, ci aspetta un altro po di viaggio e un nuovo concerto » furono le parole di Paul.
Poi aggiunse « Ciao ragazze, ci si vede tra tre settimane »
« Ciaooo » cantilenammo tutte e tre.
Camminavamo rapidi per l'aereoporto, presi da flash e urla.
Ma i ragazzi non si fermarono per nessuno, avevamo poco tempo.
Ci accompagnarono fino ai controlli di sicurezza, li ci salutammo.
Abbracciai forte Zayn « Ci vediamo tra tre settimane tesoro ok? » dissi riluttante all'idea di dover lasciarli li e partire per Londra.
Lui annui « Te lo tengo d'occhio io Harry » sorrise
« Grazie » sussurrai separando l'abbraccio.
« Eh no, ma se stai così tanto tempo abbracciata a lui io divento geloso » disse Liam cercando di scherzare.
« Orsacchiotto » dissi abbracciandolo « Tieni d'occhio questi quattro scalmanati, ti voglio bene » dissi, si sentiva palesemente che avevo un tono triste.
« Anche io ti voglio bene cara, cerca di non incendiarci la casa » ridemmo.
Mi separai anche da Liam.
Abbracciai Lou « Tua sorella non è una pazza come te vero? » dissi ridacchiando.
Lui scosse la testa preoccupato, poi fece un sorriso teso.
« Ti voglio bene Madie » disse
« Anche io Lou »
Poi fu il turno di Niall.
« Tuuuu » gli dissi puntandogli un dito al petto.
« Vedi di chiamare Becki sempre, una promessa è una promessa. O te la vedrai con me » dissi scoppiando in una grandissima risata e la sua espressione passò da seriamente preoccupata a divertita e poi scoppiò a ridere. Allargò le braccia e mi persi per un secondo contro di lui « Ti voglio bene biondo » sussurrai.
« Anche io Madie » ci separammo e venne il turno di Harry che era rimasto silenzioso, senza protestare, senza parlare.
« Hei » dissi avvicinandomi a lui
« Hei amore » disse lui con la voce triste « Ci sentiremo tutti i giorni ok? » annuii.
« Mi mancherai da morire » gli sussurrai prima di baciarlo. Mi sorrise contro le labbra e soffiò « Anche tu » poi mi diede un lungo e dolce bacio.
« Ti amo » disse mentre ci separavamo
« Anche io » dissi facendogli la linguaccia.
Quando anche Lottie e Becki ebbero finito di salutare tutti ci dirigemmo verso i controlli di sicurezza, ci voltamo un'ultima volta, loro ci salutavano facendoci ciao con la mano e ci sorridevano, anche se avevano sorrisi tristi, per le prossime tre settimane non ci saremmo visti.
Ci voltammo e gli fecimo un'ultima volta ciao con la mano, mandai un bacio voltante a tutti e cinque e svoltammo l'angolo che ci condusse ai soliti controlli, ad un anonimo gate e a un qualsiasi aereoplano che ci riportò a Londra.
Dove pioveva senza sosta.
Rispecchiando il mio umore.
 
*due giorni dopo*
 
Londra era grigia ormai da quando eravamo tornate, pioveva e pioveva e pioveva ancora.
Il mio umore non era dei migliori.
Spesso andavo a rintanarmi nella camera di Harry e mi rannicchiavo sul suo letto, per sentire il suo odore che tanto mi mancava, non pensavo di essere diventata così dipendente da lui, e la metà delle volte trovavo Lottie persa a guardare le foto di Harry.
Spesso tossicchiavo o sbuffavo per farmi notare e lei si dileguava in due secondi senza fare parola.
Iniziava ad irritarmi.
La buona impressione che mi aveva fatto prima era sparita.
Pensavo fosse solo invadente, ma quando una mattina la trovai con la maglia dei Ramones di Harry indosso fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Da quel momento ne ero sicura, non sapeva far altro che invadere i miei spazi e quelli di Harry.
Mi dava i nervi.
Becki cercava di tenermi calma, spesso mi ritrovavo rannicchiata sul divano con lei che cercava di sconsigliarmi di dire niente a Lottie, di ignorarla, ma non mi andava giù come cosa.
 
*Una settimana dopo*
 
*But here's my number so call me maybe*
Risuonava nelle pareti di casa. Avevo da poco cambiato la suoneria del cellulare.
Rincorsi le note di Carly Rae Jepsen alla ricerca del mio cellulare.
Lo raggiunsi e lessi il nome sul display "Harry" sorrisi tra me e me.
In questo periodo le sue chiamate erano diminuite, in una settimana da cinque-sei chiamate al giorno eravamo passati da una due ogni uno due giorni e questo mi faceva preocupare, ma sapevo che era molto occupato
« Amore » dissi rispondendo
« Tesoro come stai? » trillò lui dall'altra parte della cornetta
« Bene, mi manchi tantissimo, tu? » ammisi a me stessa e a lui la sua mancanza.
« Tesoro anche tu mi manchi, si qui tutto bene »
Le nostre telefonate si limitavano a questo, come va? Bene tu e mi manchi.
Mi andava bene, perchè mi basta sentire la sua voce per sorridere, ma la richiesta che mi fece questa volta mi lasciò sconcertata « Mi passi Lottie? » chiese rapido, quasi colpevole
« Si » dissi scocciata.
La cercai per tutta la casa e la trovai di nuovo nella camera di Harry.
Le diedi il telefono e me ne andai arrabbiata sbattendo la porta.
Cosa stava succedendo al mondo?
Mi stava prendendo in giro?
Perchè Harry avrebbe voglia di parlare con Lottie?
Perchè mi chiamava molto meno rispetto ai primi giorni?
Mi chiusi in camera incavolata nera e come ogni volta mi raggiunse Becki per parlare.
« Madie? Posso » disse Becki infilando la testa in camera.
Le feci cenno con la testa di entrare.
Rimasi in silenzio per alcuni minuti, presi un respiro e esternai tutte le mie paranoie
« Becki, ho sorpreso così tante volte Lottie li e ora Harry vuole parlare con lei, cosa sta succedendo? Quei due mi nascondono qualcosa? Forse tempo fa hanno avuto qualcosa? O forse lei vuole prendersi Harry o lui vuole lei? Le chiamate di Harry sono diminuite e spesso trovo Lottie al telefono, io pensavo fosse al telefono con Lou, ma se in realtà era Harry dall'altra parte della cornetta? »
Becki in tutta risposta mi abbracciò forte forte « Non è niente di tutto questo, vedrai che sicuramente poi Harry le ha passato Lou, vedrai che sono molto occupati, per questo ti chiama di meno. Vedrai che non è niente » nascosi il nodo allo stomaco dietro a un sorriso.
Parlammo a lungo, di tutto e di più, cercò di calmarmi, ma le paranoie le avevo e il dubbio mi restava.
Lei uscì dalla stanza e io scoppiai in un pianto di dubbio e paranoie.
 
Quando uscii dalla stanza trovai il mio cellulare ai piedi della porta e un bigliettino "scusa non volevo disturbarti eccoti il cellulare" diceva, sorrisi amara, presi il mio cellulare e stracciai il bigliettino.
Mi sedetti in salotto con un buon libro, per non pensare, per immergermi nella storia di qualcun'altro e alcuni minuti dopo il cellulare di Lottie sul tavolino davanti al divano prese a squillare, il display recitava "Harry".
Il mondo si prendeva gioco di me?
E sospetto che anche si stia divertendo.
La rabbia mi montò dentro, semplicemente la deglutii e continuai a leggere il mio libro.
Magari era Lou che chiamava dal cellulare di Harry, era già capitato anche a me in passato.
Lei rispose e corse a chiudersi in camera.
Io sospirai.




Spazio autrice

Hei salve gente :D
Eccomi qui con un nuovo capitolo..
Non mi ispira molto, soprattutto l'ultima parte, ma deve piacere a voi... Fatemi sapere cosa ne pensate... Mi fa davvero piacere leggere ogni singolo commento :D

Baci
-Vale xx

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Capitolo 26
*** The boys are back... ***


*due settimane dopo*
 
Madie's POV
 
Ormai mi ero abituata all'invadenza di Lottie, ormai solo la ignoravo.
Harry mi chiamava poco perchè era impegnato, questa era quello che volevo credere.
Questo era quello che mi obbligav a credere.
Mi rifiutavo altamente di credere che fosse perchè chiamasse Lottie, perchè non era così, io non ci credevo e Becki era d'accordo con me.
Peccato che lei non aveva questi problemi, Niall la chiamava regolarmente due-tre volte al giorno e stavano al telefono una decina di minuti parlando di tutto e di più, mentre io e Harry due minuti, raramente poco più.
Ma oggi i ragazzi sarebbero tornati, avrei parlato con Harry, o magari sarebbe tornato tutto normale, così io speravo.
Speravo di vederlo entrare da quella porta, accorre tra le mie braccia e vedere tutti i miei sopsetti dileguarsi.
Ormai erano le undici del mattino ed eravamo sedute tutte e tre sul divano, i ragazzi sarebbero arrivati tra poco, questione di alcuni minuti.
Allungavo il mio udito fin fuori dalla casa, attenta a ogni auto che passava, a ogni rumore famigliare.
Ero tesa.
Improvvisamente un rumore famigliare di pneumatici sulla ghiaia mi fece sobbalzare.
Scattai in piedi e raggiunsi rapida la porta prima che Lottie e Becki riuscissero a percepire le risate oltre la porta che decretavano l'arrivo dei ragazzi.
La prima spalla in cui affondai la testa aveva un profumo così chiaro e famigliare, un misto di shampoo al lampone e sigarette.
Sentii rimbombare la risata di Zayn nel mio orecchio appoggiato al suo petto.
« Piccola rossa, ti sono mancato eh? » disse allegro vedendomi
« Non immagini quanto Javadd » lo provocai io ridacchiando.
Pian piano i ragazzi entrarono in casa tra abbracci, baci e risate.
L'ultimo a oltrepassare la soglia fu Harry.
Sguardo basso, non era di certo felice come il resto dei ragazzi.
Cercò di dissimulare, mi diede un bacio, disse parole dolci che però non riuscii a capire perchè ero troppo fissata nel guardare i suoi occhi, che non si posavano un secondo su di me, nemmeno per un sorriso, vagavano rapidi nella stanza indugiando solo ogni tanto su Lottie.
Cercai di non vedere, di non farci caso, ma questo fu il colpo di grazia.
Le mie supposizioni erano sicuramente tutte vere.
Che illusa che sono no?
Con una scusa poco credibile scappai da quel salotto ormai troppo affollato, Harry nemmeno se ne accorse.
 
Louis' POV
 
Eravamo appena tornati dal nostro tour in Inghilterra.
In casa nonostante tutti stessero cercando di dissimulare si respirava un'aria tesa e più o meno tutti ne sapevamo le motivazioni.
Solo io vidi Madie scappare rapida dal salotto, Harry nemmeno registrò la sua piccola fuga.
La seguii silenzioso nel corridoio, lei senza guardarsi indietro entrò rapida e chiuse accuratamente la porta di camera sua.
Esitai alcuni istanti con la mano sulla maniglia fredda.
Tutto questo era causa di mia sorella, non era molto carino come pensiero.
Entrai e la vidi stesa sul letto con una foto tra le mani.
Mi avvicinai e lei trasalì.
La foto che stringeva tra le mani era di alcuni mesi fa, ritraeva lei e Harry sdraiati in un prato in pieno pomeriggio a guardare il cielo.
Mi guardò dritto negli occhi.
Occhi gonfi.
Probabilmente aveva pianto.
« Che succede piccola? » gli chiesi rannicchiandomi accanto a lei.
Per alcuni minuti mi fissò silenziosa.
Finalmente si decise, prese un respiro profondo « Lou cosa succede tra Harry e Lottie? »
Mi trovai inchiodato a un muro, sapevo che Harry chiamava tanto Lottie e che Lottie ancora non lo aveva dimenticato, ma ora cosa stava succedendo?
« Niente. Perchè questa supposizione? » chiesi colpevole di non averle raccontato tutto prima.
« Ho trovato spesso Lottie in camera di Harry, con le sue magliette, con lui al telefono. A me mi chiamava si e no una volta ogni due giorni, lei quasi tutti i giorni » disse mentre i suoi occhi verdi diventavano pozze pronte a traboccare « Cos'ho io che non va? » mi chiese lasciando cadere la prima lacrima.
Decisi che non dovevo sbatterle in faccia la verità che due anni fa Lottie e Harry stavano insieme, decisi di dissimulare e calmarla « Stai calma cara, sono solo molto amici ed è due anni che non si vedono. Vedrai che è per questo che sembrano così uniti. Stai tranquilla » dissi asciugandogli le poche lacrime che le erano cadute sulle guancie.
« E se Lottie stesse cercando di rubarmi Harry? » buttò la lei.
Ogni volta che il nostro discorso avanzava mi sentivo più colpevole, dovevo dirle del passate di Harry e Lottie, ma non ce la feci, solo scossi la testa « Come ti ho detto, sono molto amici. Tranquilla »
Abbozzò un sorriso « Va bene » disse « Si forse hai ragione, sono solo io una pazza paranoica » sorrise.
Le sorrisi anche io, teso.
Poi improvvisamente cambiò discorso « Eleanor, l'hai chiamata? » chiese curiosa
Sospirai « Ancora no, ma pensavo di farlo dopo »
« Ti tengo d'occhio Tomlinson, devi chiamarla » disse ridacchiando e poi abbracciandomi.
« Ora però andiamo di la, ti vuoi perdere i nostri racconti sul tour? » rise e si alzò rapida
« Dai andiamo » disse ridacchiando.
 
Madie's POV
 
Io e Lou raggiunsimo rapidi il salotto.
Erano già tutti seduti sui comodi divani ed erano persi ad ascoltare un attento resoconto di Liam.
Rimaneva un piccolo spazio accanto ad Harry e mi schiacciai tra lui e Zayn.
Per tutto il pomeriggio ascoltammo racconti più o meno seri riguardo all'ultimo mese di tour, nonostante cercasse di nasconderlo Harry era freddo, ma mi ero obligata a credere che fosse perchè era molto stanco, quindi non me ne preoccupai.
Il pomeriggio passò rapido e pieno di risate.
 
Louis' POV
 
Il pomeriggio passò fin troppo in fretta e in alcune ore ognuno si dileguò in camera sua, per risistemare le valigie, per farsi una doccia, per riposare semplicemente.
Ero rimasto solo io nel salotto che ora sembrava fin troppo vuoto e decisi che era il momento.
Presi il mio cellulare tra le mani e digitai il numero.
Passarono alcuni istanti prima che mi decidessi che era tempo di fare quella telefonata.
Decisi che era il momento e premetti sul tasto verde.
Era la quinta volta che il telefono squillava e nessuno rispondeva, mi ero ormai arreso quando la sua voce trillò dall'altro capo del telefono « Pronto? » disse insicura, evidentemente non aveva letto il dispaly del suo cellulare che annunciava che fossi io.
« Ciao El… Ehm…Sono Louis » dissi piano.
La sentii sospirare dall'altro capo del telefono.
« El io… » iniziai la frase, ma le mi interruppe « Lou prima che tu dica qualsiasi cosa volevo dirti che non ti ho dimenticato » disse rapita, imbarazzata
« Nemmeno io… » borbottai
« Cosa? » mi chiese incerta
« Nemmeno io ti ho dimenticato e ti chiamavo per vederci, per provare a riaggiustare le cose » dissi ora chiaramente
« Speravo mi avessi chiamata per questo » immaginai il suo sorriso, i suoi occhi brillare.
« Facciamo domani al nostro solito posto? » chiesi felice della sua risposta
« Certo. A domani. » disse lei.
« Aspetta El… » dissi prima che attaccasse « So che non è molto, ma sappi che in fondo al mio cuore io ti ho sempre amata sinceramente »
« Ti amo » la sentii sussurrare poco prima che attaccase.
Rimasi alcuni secondi con il cellulare tra le mani con il rumore di fine chiamata che mi rimbombava in testa.
Probabilmente avevo un'espressione molto buffa perchè Niall e Becki uscendo dal corridoio scoppiarono a ridere vedendomi
« Chiudi la bocca che entrano le mosche » disse Niall ridendo.
Non risposi, solo sorrisi felice.
Forse non era tutto perduto.
Mia madre aveva ragione.
 


Spazio autrice

Allora inizio col dire che questo capitolo fa schifo ed è cortissimo quindi al più tardi dopo domani ne pubblico uno nuovo...
Secondo...
Per finire questa storia mancano circa sei capitoli quindi volevo dirvi che se avete voglia io sto scrivendo un'altra FF sui One Direction e si chiama If Only I Could Remember quindi se volete passare mi farebbe tanto piacere il link è 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1
Poi ultimamente ho scritto tre One Shot se avete voglia di passare, sono solo un capitolo quindi si leggono in fretta :)
La prima è su una canzone, esprime il mio stato d'animo e si intitola Welcome To My Life, magari alcuni di voi conoscono la canzone dei Simple Plan... ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1206219&i=1
La seconda parla dei Teen Angels e si intitola No Te Digo Adios, parla di come vedo il loro addio ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1210182&i=1
E la terza racconta del mio incontro con Ed Sheeran e del racconto di quella giornata e si intitola One Upon a Time My Meeting With Ed Sheeran - 28.06.12 ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1210447&i=1
Mi farebbe tantissimo piacere vedere una vostra piccola recensione :) 
Smetto di rompervi adesso :)
Per il resto ci vediamo al prossimo capitolo
Baci xx

-Vale xx

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Capitolo 27
*** Tears ***


*il giorno dopo*
 
Louis' POV
 
Ero in un parco.
Il nostro parco.
Una panchina sotto un salice piangente.
Il sole brillava alto e con i suoi caldi raggi riscalda quell'imminenete primavera.
Stavo aspettando Eleanor.
Era in ritardo ormai di una decina di minuti, ma sapevo che sarebbe venuta.
Ai piedi della panchina c'era forse il primo dente di leone, giallo e splendente, lo colsi tra le mie mani.
Era il fiore preferito di El.
Lo osservai attentamente.
 
Eleanor's POV
 
Eccolo li.
Seduto sulla nostra panchina, che era stata sfondo di tante conversazioni, di tanti baci, di tanti abbracci e di tante emozioni vissute insieme.
Tra le mani teneva un dente di leone, il mio fiore preferito.
Lo cullava tra le sue calde mani e lo osservava.
Mi avvicinai piano, non volevo disturbarlo.
Lui si accorse della mia presenza e alzò il suo sguardo caldo come un cielo estivo su di me.
Aveva lo sguardo fisso nei miei occhi color nocciola.
Come se una forza ci attraesse l'un l'altra lui si alzò in piedi, mi sistemò il fiore tra i capelli e poi mi fece perdere tra le sue braccia.
« Louis mi sei mancato » sussurrai
« Anche tu » disse piano.
 
Louis' POV
 
Separammo l'abbraccio e ci sedemmo sulla nostra panchina.
Mi persi nei suoi occhi e per alcuni minuti.
Era tutto quello di cui avevo bisogno.
« El io voglio rimediare le cose » sospirai infine
« Io ti ho già perdonato » disse piano, abbassando lo sguardo sui suoi stivali
Annuii « Lo so, ma ti meriti una spiegazione »
Lei scosse la testa « Non devi dirmi nulla, sono qui perchè ti ho perdonato, perchè voglio tornare indietro. »
Mi avvicinai a lei e le accarezzai una guancia.
« Sono stato così stupido a lasciarti scappare. Ho dovuto allontanarmi e perderti per capire che eri solo tu quello di cui avevo bisogno » le sussurrai a pochi centimetri dall'orecchio.
Lei si avvicinò piano e ci baciammo.
« Ti amo » le soffiai contro le labbra, lei solo prese a baciarmi più intensamente.
 
Dopo aver passato il pomeriggio insieme sulla nostra panchina accompagnai Eleanor a casa sua.
Era raggiante e il fiore giallo tra i suoi capelli le si abbinava perfettamente all'umore.
Poco dopo averla salutata tornai a casa.
Trovai l'impensabile.
Harry e Lottie seduti in salotto a ridere e scherzare e Madie rannicchiata in un angolo del corridoio al bordo delle lacrime guardandoli.
« Eehm… » feci notare che ero tornato.
« Oh Lou com'è andata con El? » mi chiese Lottie
« Tutto bene » dissi passando poco interessato.
Mi avvicinai a Madie, la presi sottobraccio e la condussi fino in camera mia.
« Tesoro non puoi andare avanti così » le dissi chiudendo accuratamente la porta
« Louis c'è qualcosa che tu non hai avuto il coraggio di dirmi? » chiese rapida
« No » negai spudoratamente, spalle al muro
« Louis, te lo chiedo un ultima volta… Devi dirmi qualcosa? » chiese, ora la rabbia le traspariva da tutti i pori.
« Io… » dissi torturandomi le dita.
Lei si alzò dal pavimento e venne dritta davanti a me e mi urlò « Quando pensavi di dirmi che loro due avevano avuto una storia in passato? Ho sentito Lottie dire ad Harry dei bei vecchi tempi e dei loro pomeriggi passati sull'amaca di casa tua a farsi le coccole » quest'ultima parta della frase la disse imitando il tono alto e acuto di Lottie.
Poco dopo che mi aveva urlato le ginocchia non la ressero più e cadde a terra piangendo distrutta.
Mi abbassai e mi sedetti accanto a lei « Scusami » le sussurrai
Lei si rannichiò facendosi piccola piccola contro il mio petto, era scossa dai singhiozzi e aveva un respiro irregolare.
Le accarezzai i capelli « Mi dispiace » tutti i miei tentativi di scusarmi servivano solo a farla singhiozzare più forte.
« Dov'è Becki? » le chiesi piano, sapevo che lei era meglio di me in queste situazioni, ma lei scosse la testa e tra i singhiozzi riuscì a biascicare « È uscita con Niall, Liam e Zayn »
« Vuoi un po' di gelato? » buttai li, quando io sto male il gelato è sempre la scelta migliore.
Lei annui piano, ci alzammo e la condussi attraverso il corridoio.
Evidentemente Lottie e Harry avevano sentito la discussione perchè erano in piedi in corridoio, Lottie mi guardava consapevole che era tutto a causa sua, Harry era impassibile.
Raggiunsimo rapidi la cucina e frugai nel congelatore.
Gelato al cioccolato.
Perfetto.
Gli misi la confezione davanti agli occhi con un grande cucchiaio.
Lei corse a rifugiarsi sul divano, facendosi piccola piccola e prese a mangiare avidamente il gelato.
Poco dopo Lottie mi raggiunse in cucina « Lou è causa mia vero? Perchè amo ancora Harry? » mi chiese poco preoccupata.
« Il problema Lottie è che tu non avresti dovuto cercare di riprenderti Harry » le dissi scuotendo la testa e sedendomi alle sedie del tavolo di fronte a lei.
« Io non ho provato a fare nulla è lui che è tornato » disse rapida
« Poche cazzate Lottie, sappiamo bene tutti che ogni cosa che vuoi riesci ad ottenerla sempre » questa volta urlai, era mia sorella, ma a volte la sua finta ingenuità mi faceva imbestialire « Ora vai da lei e ti scusi, poi fai i bagagli e torni casa appena mamma accetta » dissi duro.
« Scusarmi? Harry non l'ama quanto ama me, di cosa devo scusarmi » mi urlò dritto in faccia.
« Quanto sei ingenua. Lottie, Madie ha cambiato Harry, l'ha reso fedele, non puoi arrivare qui e distruggere tutto quello che lei prova calpestandole il cuore »
I capelli color carota di Madie fecero capolino dalla porta.
Entrò in cucina e si fermò tra la porta e Lottie.
In piedi.
Tesa.
« Lottie io non sono stupida. Ho notato da subito le tue intezioni. Ho notato da subito che tu volevi qualcosa di più da Harry. E ho anche notato da subito che lui non ti è del tutto indifferente, ma io lo amo. Lo amo con tutta me stessa. Lo amo più di me stessa. Tu non puoi semplicemente arrivare qui e distruggere tutto quello che io ho costruito così duramente. Il giorno un cui uscì la prima volta con Harry la mia migliore amica quasi morì, questo ci ha unito così tanto, lui mi è stato accanto. Lui c'era quando tutto per me sembrava perso. Quando avrei preferito non esistere lui c'era e tu non puoi semplicemente portarmelo via così, per capriccio » disse Madie piangendo.
Lottie la guardò indifferente e uscì dalla cucina.
Madie corse a rintanarsi di nuovo in camera mia con il suo gelato.
Lottie e Harry come se niente fosse tornarono rannicchiati sul divano a chiacchierare e ridere. Come se niente fosse.
 
Becki's POV
 
Dopo un lungo pomeriggio di passeggiate e shopping io, Niall e Liam e Zayn finalmente stavamo rientrando.
Entrammo in casa e vidimo Harry e Lottie rannicchiati stretti uno all'altra che dormivano, con visi da angioletti.
Louis appoggiato allo stipite della cucina li guardava corruciato.
Entrai piano « Dov'è Madie? » chiesi preoccupata
« In camera mia, in compagnia del gelato » soffio lui arrabbiato.
Corsi verso la camera di Lou e mi rintanai li dentro.
Madie affogava tra lacrime, gelato e musica triste.
Aveva bisogno di me.
 
Zayn's POV
 
Entrai in casa e alla vista di Harry e Lottie addormentati uno stretto all'altro mi prese una morsa allo stomaco.
Erano due sacro santissimi anni che provavo qualcosa per Lottie. Le ho provate tutte per dimenticarla, uscire con altre ragazze, semplicemente vivere normalmente la mia vita, ma ogni volta che lei si ripresenta davanti a me sembra tutto inutile, le farfalle si fanno largo nel mio stomaco e non mi danno tregua.
Vederla adesso li con Harry, lui l'aveva sempre avuta vinta, lui era sempre riuscito ad avere tutto quello di cui avevo bisogno.
Lasciai i sacchetti dello shopping di quel giorno e mi dileguai da quel salotto.
 
*alcune ore dopo*
 
Becki's POV
 
Finalmente ero riuscita a calmare Madie.
Ora era rannicchiata sul letto di Lou che riposava.
Tutta questa storia la stava sfiancando e ora si meritava un riposino tranquilla.
Stavo attraversando il corridoio quando un rumore famigliare mi giunse alle orecchie.
Un suono che aveva colorato la fine di questo pomeriggio, dei singhiozzi.
Non potevano appartenere a Madie, lei stata dormendo.
Non appartenevano a Louis, Liam o Niall perchè erano in cucina a chiacchierare.
Non potevano essere di Harry o Lottie, erano in saloto a dormire.
Potevano solo appartenere a Zany, ma mai lo avevo visto piangere.
Non poteva essere lui.
I singhiozzi provenivano dal bagno.
Aprii piano la porta e trovai Zayn rannicchiato contro la vasca da bagno che piangeva silenziosamente, lasciandosi scappare ogni tanto un singhiozzo.



Spazio autrice

Cavolo manca sempre meno alla fine... circa sei capitoli :(
Vi ricordo che nella mia pagina trovate 3 one shot e una nuova ff se avete ancora voglia di leggere cose scritte da me, mi farebbe piacere :) vi aspetto...
Per il resto secondo voi cosa accadra? Datemi delle opinioni :D

Baci xx

-Vale

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Capitolo 28
*** I'm confused ***


Becki's POV
 
Zayn con un'espressione da cucciolo era rannicchiato contro la vasca da bagno in lacrime.
Non l'avevo mai visto piangere e mi distruggeva vederlo così, senza saperne il motivo.
Lui alzò gli occhi su di me e scosse la testa, si asciugò rapido le lacrime e si alzò.
Fece per andarsene, ma lo bloccai « Becki lasciami andare, per favore » mugugnò piano.
« No » dissi con veemenza.
« Per favore » sussurrò lui già arreso.
Scossi la testa e lo abbracciai.
Si fece piccolo piccolo tra le mie braccia.
Era la prima volta che lo vedevo così fragile, come se una sola stretta avesse potuto spezzarlo a metà, in qualsiasi momento.
« Cosa succede Zayn? » gli chiesi premurosa facendo si che ci rannicchiassimo contro la vasca da bagno.
Lui scosse la testa « Nulla » disse poco convinto
« Zayn nessuno si chiude in un bagno a piangere senza un motivo apparente. È diverso, se non me ne vuoi parlare, ma io starò qui ad asciugarti le lacrime e darti una spalla su cui piangere. » sospirai piano
Zayn si fissò per alcuni minuti nel riflesso delle piastrelle lucide prima di decidersi a parlare.
Mi guardò dritto negli occhi « Promettimi che non lo dirai ai ragazzi. A nessuno » disse chiaro
« Promesso » dissi piano
« Beh… È strano ammetterlo, sai non l'ho mai detto apertamente a nessuno » scosse piano la testa « Sarò diretto, odio i giri di parole. È due anni che faccio di tutto per non pensare a Lottie quando si ripresenta le farfalle tornano magicamente nel mio stomaco. » disse piano « Penso che Madie ti ha detto della passata relazione tra Lottie e Harry. Ecco io soffrivo molto, ma nessuno se ne accorgeva, è tutto questo sembra un deja vu. Uno stupido deja vu che ora oltre che a prendere me per il culo prende anche Madie. Ferendoci entrambi » sbuffò sentendosi liberato da ciò che aveva appena confessato.
« Oh Zayn » sussurrai piano.
Zayn riprese a piangere silenziosamente e si rannicchiò contro di me.
Non potevo fare nulla oltre a stargli accanto e così feci.
 
Madie's POV
 
Le palpebre pian piano tremolarono.
Mi ero addormentata.
Un forte mal di testa mi martellava, quel mal di testa di dopo un grande pianto.
Aprii gli occhi e mi ritrovai nel letto di Louis.
Improvvismanete gli avvenimenti di quel pomeriggio mi travolsero, ma mi imposi di restare forte.
Niente lacrime.
Mi alzai con un obbiettivo fisso.
Una gamba inutilizzabile e dannosa viene amputata di solito, devo solo riuscire ad amputare tutto quello che mi ha provocato questo dolore.
Percorsi piano il corridoio, ogni passo che facevo faceva più male perchè sapevo dove mi avrebbe portata.
Liam e Niall stavano guardando la tele in salotto « Harry? » gli chiesi convinta.
« In cufina » disse Niall con la bocca piena di chips.
« Che vuoi fare Madie? » mi chiese premuroso Liam.
Scossi la testa entrai in cucina.
Harry era seduto al tavolo di fronte a Louis.
« Harry ascoltami bene. Io non so cosa ti stia succedendo, ma io non ce la faccio più » dissi decisa, cercando di costringere le lacrime a non salire, per non mostrarmi debole.
« Cosa intenderesti? » disse confuso
« Harry cavolo, sei freddo, distaccato, passi le tue ore con Lottie, non riservi più nemmeno un abbraccio, una parola o un bacio a me. Cosa dovrei fare io? » urlai perdendo la calma
« Cosa intendi dire? Mi stai lasciando? » urlò lui perdendo la calma e mettendosi di fronte a me.
« Non so. Tu cosa pensi? Vuoi finirla così? O forse dovresti chiedere a Lottie » gli urlai con tutta la rabbia che avevo dentro.
Le ginocchia volevano cedere, volevo piangere ma resistetti.
« Beh penso che se tu non ti fidi più dovremmo finirla qui » rispose piano, vedendo i miei segni di cedimento.
« Cosa vuoi fare Harry? » gli chiesi, la mia voce si spezzò.
Louis si intromise « Non farete un bel niente, Madie tu ora sei stanca, arrabbiata e ferita. Potresti pentirti di questo. E tu Harry, fatti un esame di coscienza e pensaci bene prima di perderla » disse mettendosi tra noi e cercando di farci ragionare.
Pochi secondi dopo le teste di Niall e Liam sbuccarono dalla porta della cucina.
« Prendo in custodia Madie per un attimo » disse Liam prendendomi il braccio.
« Io invece resto qui con voi » disse Niall facendo spazio a me e Liam per uscire.
Appena usciti dalla cucina Liam mi abbracciò forte « Che vuoi fare? » mi chiese delicato
Non risposi.
Mi prese sottobraccio e ci chiudemmo in camera mia.
« Cosa c'è che non va? » mi chiese premuroso.
« Harry, non è mai cambiato vero? Io non sono riuscita a cambiarlo, a lui non importa di me. » dissi sentendo le lacrime salire.
« Oh no, non devi dirlo nemmeno per scherzo. Tu lo hai cambiato profondamente, solo che Lottie… Lottie qualsiasi cosa voglia riesce sempre ad ottenerla, niente escluso » disse piano
« Ma Harry non può essere cambiato così in fretta » mugugnai.
Lui mi baciò i capelli « Andrà tutto bene. Starai bene. Te lo prometto » mi sussurò piano.
« Liam ti prego distraimi, raccontami qualcosa di bello. Come va con Danielle? » dissi tirando sul col naso.
Un sorriso indescrivibile gli comparve in volto « È un ragazza fantastica ed è dolcissima. Ci siamo sentiti spesso e oggi dovrebbe venire qui perchè è a Londra per lavoro. Sai penso di provare qualcosa di serio per lei » disse perdendo il suo sguardo nocciola nel nulla.
« Sei perso per lei vero? » dissi sospirando
« Così sembra » ridacchiò lui
« Liam? » dissi piano.
« Cosa cara? » chiese sorridendomi
« Ti voglio bene » sussurai
« Non immagini quanto te ne voglia io » sorrise.
Rimasi immobili rannicchiati uno contro l'altra per almeno dieci minuti fin quando la suoneria del cellulare di Liam invase la stanza.
« È lei » disse felicissimo guardando il display
Mi fece sorridere, era davvero felice.
Si alzò uscì dalla stanza e rispose, lasciandomi li sola, ma lo sapevo che lo faceva per non obbligarmi a sentire una conversazione smielata.
E di questo gliene ero davvero grata.
 
Liam's POV
 
« Hei » trillò lei dall'altra parte del telefono.
« Ciao cara » dissi caldamente
« Sto arrivando, vieni ad aprirmi » risi
« Arrivo piccola » dissi rapido e attaccai.
Ricacciai la testa nella stanza « Madie vuoi venire di la in salotto con me e Danielle? Non c'è Lottie in casa quindi… » mi interuppe rapida « No grazie resterò qui » disse abbozando un sorriso poco credibile.
Corsi ad aprirle la porta e ci accomodammo in salotto a chiacchierare.
 
Madie's POV
 
Forse dovevo andare con Liam, magari distrarmi mi avrebbe aiutata, pensai.
Ma scossi rapida la testa, mi avrebbe depresso ancora di più vedere loro due così felici.
Dopo buoni dieci minuti di riflessione decisi che distrarmi poteva anche voler dire sedermi in un angolino del corridoio e stare lì.
Così uscii rapida dalla stanza e mi sedetti all'inizio del corridoio.
Liam e Danielle in salotto stavano ridendo.
Decisi che potevo unirmi a loro, se non gli avesse dato fastidio.
Entrai in salotto.
« Oh ciao Madie » disse Danielle allegra « Vuoi unirti a noi? » chiese premurosa
« No ma se vi do fastidio… » provai a dire, ma Liam mi interruppe
« Ma che fastidio e fastidio vieni qua » disse ridendo « Stavo per fare una proposta importante a Danielle, così la senti anche tu » aggiunse.
Mi sedetti curiosa accanto a Liam e Danielle lo guardava stupita.
« Mi chiedevo se volevi venire a vivere qui, le stanze ci sono e a me farebbe piacere » chiese grattandosi la nuca imbarazzato.
L'espressione di Danielle mi fece sorridere, era un misto tra gioia e incredulità.
« Liam io in realtà… Ero venuta a dirti che mi trasferisco nel palazzo qui di fronte… » disse un po' mortificata.
« Oh… » disse deluso Liam all'inizio ma poi un sorriso maginifico gli si disegnò in volto « Saremo più vicini di quando vivevi a Doncaster, sarai la mia bellissima vicina di casa » ridemmo tutti e tre.
Le nostre risate vennero spente dall'entrata di Louis, Harry e Niall in salotto.
Louis stava dicendo « Dillo a Madie vedrai che capirà » si accorse tardi della mia presenza e nel salotto calò un'aria tesa.
Il sorriso sul mio volto si spense « Dirmi cosa? » chiesi alzandomi
« Vi lasciamo soli » azzardò Liam
Scossi la testa « Oh no restate tutti qua a sentire le follie di Styles parte due. Cosa devi dirmi? »
Pochi secondi dopo sbuccarono sulle scale Becki e Zayn.
Stupendo siamo tutti riuniti ad ascoltare le minchiate di Styles, pensai acida.
« Oh bene ora che ci siamo tutti, parla Styles » dissi acida
« Io… » sembrava quasi imbarazzato « Io sono confuso. Forse… Ecco si, voglio prendermi una pausa » disse sussurrando l'ultima parte di frase.
« Tu cosa? » urlai isterica
« Voglio prendermi una pausa. Lottie mi confonde le idee e tu non sei d'aiuto, non fai altro che urlarmi addosso e rendere tutto peggiore, è già brutto per me » urlò esasperato.
« Io… » dissi piano, mi avvicinai a lui e gli stampai con tutta la rabbia che avevo in corpo le cinque dita della mia mano destra sulla guancia.
Si mise silenziosamente una mano sul luogo dell'impatto e io fuggii da quella casa che sembrava ormai troppo stretta sbattendo con tutta la forza che avevo la porta.
Questa volta non mi sarei voltata indietro.
 
 
 
 
 
 
 
 Spazio autrice

allora... oggi non ho molto da dire xD
sto ancora sclerando per l'annuncio della nuova canzone "Live While We're Young" LOL cosa ne pensate? Passare da WMYB a LWWY si vede che i ragazzi amano le W e Y LOL
Anyway lasciate una recensioncina...
Non so voi io di mio non sopporto molto Danielle ma nella mia storia l'adoro xD
Opinioni su cosa succederà tra Harry e Madie?
Zayn e Lottie?
Grazie D

Baci xx

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Capitolo 29
*** She's gone... ***


Bekic's POV
 
Madie era appena scappata via sbattendo con forza la porta.
Harry era ancora immobile e sorpreso dalla reazione avuta da Madie.
Pochi secondi dopo Lottie entrò dalla porta « Ciao ragazzi come va? Ho visto Madie uscire dove andava? » togliendosi le scarpe rideva.
Mi avvicinai a lei « Dobbiamo parlare » dissi decisa e chiara.
« Oh a me non sembra » disse distratta.
La presi per il braccio e la trascinai fino a camera mia.
Tutti gli altri presenti nel salotto erano ancora immobili, riflettendo su ciò che era accaduto, immagazzinando i fatti, io però dovevo reagire.
Lo dovevo a Madie.
Chiusi la porta alle nostre spalle.
« Siediti » dissi con veemenza, era più un ordine che un atto di gentilezza.
« Non sono qui per girarmi i pollici ora voglio che mi ascolti » dissi decisa, lei mi guardava storto « Madie ha sofferto abbastanza nella sua vita, non puoi arrivare qui e semplicemente rubargli l'amore della sua vita rendendola ancora più debole di quello che già era. Lei ha perso un fratello, io sono quasi morta il giorno in cui lei uscì con Harry la prima volta, la nostra casa è andata in fiamme, è stata picchiata e quasi rapita da un suo ex. Lei ha sofferto. Troppo. Ma si è sempre rialzata, si è sempre fatta coraggio, ma se tu ora le rubi Harry questo sarà il colpo di grazia. Non puoi derubarla dell'amore della sua vita, non si rialzerebbe più, farebbe cose stupide o semplicemente se ne resterebbe sdraiata in un letto aspettando chissà cosa. Tu non li hai visti felici, tu non hai visto il luccichio dei loro occhi mentre si guardavano innamorati, tu non hai visto quanto si amavano, perchè se lo avessi davvero visto non saresti qui a permettere a Harry di fare quello che le sta facendo. Se tu anche solo per un secondo avessi visto i loro sorrisi innamorati ora te ne saresti tornata a casa e saresti sparita dalle loro vite » dissi esasperata.
Lottie in un primo momento mi guardò stranita, poi si riprese e rispose « Sai se Harry l'avesse amata davvero ora non sarebbe confuso » con tono di strafottenza
Anche la mia pazienza ha un limite, decisi di scegliere una strategia non corretta, ma necessaria.
Mi avrebbe perdonato.
« Tu non stai ferendo solo Madie. » dissi piano
« Cosa scusa? » chiese disorientata
« Non stai facendo del male solo a Madie » dissi più forte
Lei parve confusa « E a chi sentiamo? » disse ancora più strafottente.
Mi imposi di restare calma.
« Non ti sei mai accorta che qualcuno piangeva nell'ombra per te? Qualcuno che si irrigidisse ai tuoi abbraccia? Qualcuno che cercava di stare freddo con te nonostante il suo cuore si sciogliesse a ogni sguardo o parola? » dissi, volevo che ci arrivasse da sola, così tecnicamente non sarei stata io a parlare
« Di cosa stai parlando? » mi chiese confusa
« Zayn cazzo. Parlo di Zayn. Lui ha sempre aspettato che tu lo notassi. Ha sempre pregato che tu ti voltassi e oltre a Harry vedessi lui. Lui oggi l'ho trovato chiuso in bagno a piangere per te. Lui è due anni che cerca di dimenticarti, ma ogni volta che gli appari davanti capisce che più cerca di dimenticarti peggio è. Parlo di Zayn. » cercai di non urlare per paura che Zayn potesse sentire « Non stai facendo soffrire solo Madie, ma anche lui e lui arriva a un limite di sopportazione, dopo due anni non pensi che sia giunto il limite? »
Inaspettatamente gli occhi di Lottie si anebbiarono « Non può essere vero. Zayn è uno dei miei migliori amici io… » farfugliava scuotendo la testa.
Forse aveva qualcosa oltre la corazza, un cuore…
« Non ti sei mai accorta che si irrigidisce quando lo abbracci? Che quando lo guardi gli spunta un sorriso indescrivibile? Ma lo sta uccidendo vederti con Harry e sta uccidendo anche Madie. » dissi piano.
« Vattene » disse piano
« Voglio solo che… » risposi.
« Vattene » urlò infine « Lasciami sola »
Così uscii piano dalla stanza, forse quella notizia l'aveva sconvolta.
La lasciai sola.
 
Louis's POV
 
Ero rimasto solo io in salotto.
Niall, Zayn e Liam erano usciti con Harry, per farlo distrare un pochino.
Madie chissà dov'era.
Erano rimaste in casa solo Lottie e Becki e ammetto che avevo relativamente paura nel sapere cosa le avrebbe detto Becki, è sempre estremamente diretta e a volte la sua direttezza ferisce.
Pochi minuti dopo mi raggiunse Lottie con gli occhi rossi « Lou voglio tornare a casa » disse piano.
« Cosa succede? Cos'ha fatto Becki? » dissi agitato alzandomi e abbraccinadola
« Nulla ho solo bisogno di andare un po' a casa. Ora. »
Annuii.
« Non deve saperlo nessuno, tornerò, ma ora voglio partire » aggiunse rapida.
« Va bene, ti prenoto un treno, il prima possibile. Vai a fare la valigia »
Lei annui e si chiuse in camera sua.
Chiamai mia madre « Mamma te la rispedisco a casa, ha bisogno di pensare » dissi appena mi rispose.
« Perchè? Che è successo? » chiese allarmata
« Non ha dimenticato Harry » dissi deciso
Sentii mia madre sospirare.
Rimasi al telefono con lei per altri cinque minuti e poi prenotai un treno che partiava tra un'ora per Doncaster.
Pochi istanti dopo Lottie uscii dalla stanza con la valigia.
L'accompagnai in stazione e la salutai.
Non potevo fare altro per lei.
Doveva perdersi un po' nella traquillità di Doncaster, di casa, per capire cosa doveva fare.
 
Liam's POV
 
Era circa un'ora e mezza che passeggiavo con Zayn, Harry e Niall.
Harry aveva lo sguardo perso, non si soffermava su nulla, non parlava.
Zayn si guardava i piedi.
E io e Niall cercavamo di tirare su l'umore generale. Stavamo fallendo.
Pochi istanti dopo la suoneria del mio cellulare invase l'aria.
Vidi il display brillare.
Sorrisi.
« Pronto cara? » trillai
« Ciao cucciolo » disse lei all'altra capo del telefono « Ti va di vederci da starbucks tra mezz'ora? » aggiunse
« Certo » sorrisi incontrollabile.
« Quello di Piccadilly Circus, ti aspetto li » disse riagganciando
L'atmosfera qui ormai era triste, ma un po' mi dispiaceva abbandonare i miei amicia « Ragazzi c'è Danielle che mi aspetta… » dissi imbarazzato.
« Tranquillo vai, noi stiamo tornando a casa » mugugnò Zayn.
« Vi voglio bene, ci vediamo dopo » li salutai scappando di corsa.
Il pomeriggio con Danielle passò rapido, forse fin troppo.
Stavamo ritornando verso casa quando lei si fermò e mi guardò negli occhi « Andremo avanti così all'infinito? » chiese dolce
« Cosa intendi? » le chiesi inclinando la testa
« Io sono carina con te, tu lo sei con me, abbiamo appuntamenti, ci mangiamo con gli occhi. » disse piano arrosendo.
Le presi la mano e la attirai a me « Allora tu vuoi qualcosa di più? »
Lei annui decisa.
« Era questo il momento che aspettavo » dissi portandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lentamente mi avvicinai.
Ci baciammo a lungo.
 
Madie's POV
 
Camminavo senza meta per le vie di Londra.
Alcune ragazzine mi riconoscevano come la ragazza di Styles, non mi fermavo, camminavo a testa bassa.
Senza rendermene conto raggiunsi il luogo del nostro primo incontro, il luogo della signin.
Li i molti ricordi mi invasero, mi rinacchiai in un vicolo a piangere.
Cosa potevo fare d'altro?
Sapevo che tutto questo, io e lui, il nostro amore, era troppo bello per essere vero.
Un fottuto sogno che si sgretola tanto in fretta come si è creato.
Iniziò a piovere, l'acqua giacciata che cadeva mi si infiltrava sotto i vestiti, mi ricordava che questo mondo non ha pietà.
Che non puoi amare se non si vuoi soffrire. E io non potevo soffrire. Non di nuovo.
Rimasi in quel vicolo non so bene per quanto.
Persi la cognizione del tempo.
 
Louis' POV
 
Avevo appena lasciato Lottie in stazione ed ero tornato a casa, ero seduto sul divano a pensare.
 Lottie mi aveva detto che non sapeva quando sarebbe tornata. Rispettavo i suoi spazi, ma ormai mi ero abituato ad averla sempre in giro, mi sarebbe mancata.
Poco dopo il rumore della porta e le risate di Danielle e Liam mi riportarono alla realtà.
Entrarono in salotto mano nella mano senza accorgersi di me, Liam si fermò di colpo e tirò a se dolcemente Danielle, baciandola.
Leggevo neglio occhi della mia migliore amica solo felicità.
« Non voglio diventare zio » dissi ridendo per fargli notare la mia presenza.
La prima reazione di Danielle alla mia voce fu di staccarsi immediatamente da Liam cercarmi rapida con gli occhi nella stanza e appena mi individuò mi saltò addosso « Stiamo inisieme. Io e Liam stiamo insieme » disse separandosi da me ridendo.
« Congratulazioni » dissi ridacchiando.
La testa di Becki sbuccò dal corridoio « Congratulazioni per cosa? » chiese curiosa.
« Io e Danielle stiamo insieme » disse Liam orgoglioso. Prima che potesse finire la frase alle sue spalle apparirono Niall, Harry e Zayn che gli saltarono letteralmente addosso « Congratulazioni amico » dicevano ridendo.
Liam rise « Si grazie, grazie. Ma se non vi dispiace io e Danielle ora andiamo in camera, vero babe? » disse rialzandosi e rivolgendosi a Danielle.
Lei annui piano.
Danielle e Liam sparirono nel corridoio « Se proprio devo essere zio voglio un maschietto » urlai ridendo verso il corridoio.
Sentii la porta della camera di Liam chiudersi e tutta la gioia che aleggiava prima nell'aria parve risucchiata li dentro insieme ai due fidanzatini.
L'atmosfera si fece ancora più tesa quando Harry chiese « E Madie? Non è ancora tornata? » tutti scossimo la testa con veemenza lanciandoci sguardi cupi.
Harry si avviò solo e a testa bassa verso camera sua e sbattè con forza la porta.
Niall sospirò « Io vado a riposarmi e poi mi faccio una doccia » e anche lui si avviò in camera sua.
Zayn preoccupato si rivolse a me « Dov'è Lottie? » mi chiese confuso.
« È tornata a Doncaster » dissi distratto mentre mi avvicinavo alla cucina.
« Ma tornerà? » mi chiese ancora più confuso.
« Non so » ammisi entrando in cucina.
 
Becki's POV
 
Zayn si fece cadere pesantemente sul divano « Se n'è andata » disse più per se che per me tenendosi la testa tra le mani.
Mi sentii estremamente in colpa, era colpa di ciò che le avevo raccontato con tanta leggerezza senza rendermi conto delle conseguenze.
Zayn poco dopo si alzò e andò a chiudersi in camera sua sbattendo la porta, alcune lacrime gli rigavano il viso.
Ero rimasta solo io in salotto quindi decisi di andare a vedere cosa stesse facendo Niall.
Aprii piano la porta e lo trovai di spalle mentre si stava togliendo la maglietta.
Mi avvicinai piano e con una mano delicatamente gli accarezzai i muscoli dorsali ben definiti.
Lui sobbalzò e si voltò, mi guardava intensamente negli occhi.
Mi sorrideva come non mai.
Mi mise una ciocca di capelli sfuggita alla coda dietro l'orecchio « Lo sai che ogni giorno sei sempre più bella? » mi sussurrò prima di prendere a baciarmi con passione.
Indietreggiamo fino a giungere al muro, lui allora mi prese in braccio e mi appoggiò al muro.
Intrecciai le mie gambe a lui.
Pochi istanti dopo ci trovammo sul letto di Niall.
Sorridendo lui mi sfilò i vestiti facendoli diventare solo un ammasso inutile al bordo del letto.
Quel pomeriggio fu il migliore della mia vita, pochi istanti dopo diventammo una cosa sola.
I nostri cuori battevano insieme, i nostri respiri irregolari riempivano la stanza.
« Ti amo » gemetti piano quando lui si accasciò accanto a me.
I nostri respiri si stavano regolarizzado « Anche io » disse prima di voltarsi verso di me e accarezzarmi la guancia.
Era tutto così estremamente perfetto, come nei sogni.
Solo che questo non era un sogno.
Era la mia realtà.


Spazio autrice

Hei :D
Allora... Lottie è tornata a casa, secondo voi come mai ha reagito così scoprendo che Zayn è innamorato di lei? Tornerà da lui?
Tra Harry e Madie? Le cose si possono riaggiustare?
E Becki e Niall? Allora mi scuso è che non mi piace descrivere in tutti i particolari quei momenti, non so mi fa strano xD
Liam e Danielle? Non sono dolcissimi? **
Allora ormai mancano 3 capitoli... cavolo *piange* mi sono affezionata molto a questa ff è stata la mia prima... se questa vi è piaciuta magari potreste passare dalla mia altra ff, vi lascio il link se a qualcuno interessa :) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1
Allora per il resto fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo capitolo :D
Baci 

-Vale xx

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Capitolo 30
*** You Have To Call Her... ***


Madie's POV
 
Stavo rientrando silenziosamente in casa.
Era circa mezza notte.
Chiusi delicatamente la porta e entrai nel salone buio.
Improvvismanete la lampada da tavolo accanto al divano si accese « Dove sei stata? » era Zayn seduto sul divano « Ero in pensiero per te ».
Rilassai i muscoli tesi e scrollai le spalle « Ingiro ».
« Lottie se n'è andata » disse piano, con tono monocorde.
Mi venne da sorridere spontaneamente, Lottie era sparita, ma poi feci una smorfia vedendo l'espressione triste e sconsolata di Zayn.
« Ascolta… » dissi avvicinandomi a lui e sedendomi accanto a lui « A me diciamo che non sta molto simpatica. Ma si vede che tu ci tieni davvero tanto, e so quanto faccia male stare qui con le mani in mano senza poter fare nulla. Quindi ti darò un consiglio. Aspetta domani, magari dopodomani e chiamala. Dille tutto quello che provi, non importa, che lei voglia o non voglia ascoltare tu parlale. Vedrai che capirà. »
Lui parve sorpreso « Come fai a saperlo? » chiese sconcertato.
Scrollai le spalle e sorrisi « Te lo si legge in faccia »
Lui tirò su con il naso « E se non mi volesse uguale? » mi chiese guardandosi i piedi.
« Ti sarai tolto un peso dalla coscienza e saprai che devi iniziare a cercare un'altra ragazza » lui parve rifletterci un po'.
« Forse hai ragione » disse tranquillo alzandosi dal divano e dirigendosi in camera sua.
«Buonanotte Madie » disse piano uscendo dal salotto.
« Buonanotte » sussurrai ormai al buio dato che sentii l'eco della porta di Zayn chiudersi.
Io ero fin troppo stanca per muovermi da li, il divano era caldo e morbido, mi sarebbe bastato per stanotte.
Così mi persi tra le braccia dei miei sogni quasi subito.
 
Becki's POV
 
Ieri sera alla fine mi addormentai nel letto di Niall.
La luce del giorno iniziava a farsi strada sotto le mie palpebre e un brusio leggero mi fece svegliare del tutto, rimasi in ascolto a occhi chiusi « Certo che glielo dirò mamma, si è tutto per me, si va bene. Ti voglio bene. Oh si è svegliata, ciauu. » la voce di Niall rimbombava chiara,
Mi si gettò accanto « Buongiorno amore » disse baciandomi dolcemente
« Buongiorno a te. Chi era? » dissi curiosa
« Era la mia mammina, abbiamo una sorpresa per te » sorrise.
« Ora vestiti che andiamo a fare colazione. Sto morendo di fame » aggiunse grattandosi la pancia.
Entrambi scoppiammo a ridere.
Stava architettando qualcosa con sua madre.
Ero curiosa.
 
Ci vestimmo rapidi e scesimo a fare colazione.
In cucina aleggiava la solita aria tesa degli ultimi giorni.
Harry era rannicchiato all'angolo del tavolo accanto a Louis, giocchicchiava con i suoi cereali, guardandoli galleggiare nel latte.
Madie esattamente al lato opposto del tavolo teneva lo sguardo basso su una scatola di biscotti.
Poi c'era Zayn, rannicchiato con la testa tra le mani.
E infine Louis, seduto vicino a Harry, che sorseggiava il suo the, era nervoso e con la mano con cui non teneva la tazza si torturava il palmo.
Come potevamo non essere nervosi con tre persone di umore nero nella stessa stanza?
« Buongiorno » trillò Niall, era l'unico a non essere intaccato da questo umore nero.
« Hei » disse Louis come se stesse salutando la sua fonte di salvezza.
Tre mugugni ci giunsero dal resto dei componenti di quella triste tavolata.
« Liam? » chiesi distratta sedendomi vicino a Madie servendomi una tazza di cereali.
« È con Dani » disse Louis dopo alcuni attimi di silenzio.
Niall stava armeggiando con la macchina del caffè per poi prendere posto tra me e Zayn.
 
Zayn's POV
 
Era seduto in cucina, ma non facevo caso a tutto quello che succedeva.
Dovevo chiamare Lottie.
Ora?
Dopo?
Quand'è il momento giusto?
Questi pensieri mi stavano tormentando.
 
Harry's POV
 
Ero stato uno stupido.
Cercavo di tenere lo sguardo fermo sui cereali, ma non riuscivo a non alzare ogni tanto gli occhi e vedere Madie, sempre nella stessa posizione, con gli occhi che guardavano una scatola di biscotti, ma che non la vedevano, era persa nei suoi pensieri.
Improvvisamente volevo abbracciarla e dirle che andava tutto bene, che ero stato uno stupido, ma me ne stavo seduto qui a lanciare occhiate furtive a quella che dovrebbe essere ancora la mia ragazza.
 
Louis's POV
 
Stavamo finendo di fare colazione. Se fissare un piatto pensando ad altro valeva come colazione.
Zayn fu il primo ad alzarsi e come previsto usc ì probabilmente diretto in camera sua senza dire una parola.
Poco dopo anche Harry se ne andò, ma lui uscì di casa, diretto chissà dove.
Madie invece rimase li in compagnia dei suoi biscotti.
Niall si dileguò ricevendo una telefonata.
« Ti ricordi quando qui ridavamo e scherzavamo? » chiesi furtivo a Becki.
Lei annui piano, sorrise lievemente e iniziò a sparecchiare.
 
Liam's POV
 
« Quella casa è un inferno » dissi piano, ero sul divano della nuova casa di Danielle, lei era raggomitolata contro di te e stavamo bevendo due calde tazze di the.
« Cavolo mi dispiace » rispose lei.
« Non so Lottie sembra che abbia fatto impazzire tutti, ora è andata via, ma è peggio di prima » continuai.
Lei annui piano.
« Ma ora non sono da uno psicologo quindi occupiamoci di noi » dissi appoggiando la tazza di the e baciandola.
 
Zayn's POV
 
Ero seduto sul mio letto.
Fissavo il display del mio cellulare "Tommo's House" dicevano le lettere luminose, ma il vero dilemma era chiamare o non chiamare?
Cosa avrei detto?
Lottie avrebbe voluto ascoltarmi?
Dopo dieci buoni minuti di interrogativi che accrescevano solo la mia ansia presi tra le mani il telefono, premetti il bottone verde e rimasi in attesa.
Stavo per attaccare quando la sua voce squillò dall'altro capo del telefono « Pronto? »
« Lottie? » squittii
« Zayn? » chiese le piano deglutendo.
« Si » dissi rapido.
Non rispose più.
« Lo sono forse sono l'ultima persona al mondo con cui vuoi parlare, ma io ho bisogno di parlare con te. »  nessuno rispose, ma decisi di continuare.
« Ormai sono due anni che cerco di negare a me stesso quello che provo. Cerco di essere distaccato, per non soffrire. Ogni volta che mi parli o mi guardi non hai mai notato il sorriso che mi spuntava? Quando mi abbracci non hai mai notato che mi irrigidisco? Lottie io non posso più nascondertelo, ti amo con tutto me stesso e ho bisogno di te qui. Di sentirti tra le mie braccia, di porterti chiamare amore, di baciarti. In questi due anni qualsiasi ragazza frequentassi io pensavo a te. Sei troppo importante ed è per questo che ho deciso di dirtelo, perchè mi ero abituato ad averti qui sempre e vederti andare via mi ha distrutto. » finii il mio discorso sospirando.
« Io… Zayn… Dobbiamo parlarne faccia a faccia » mormorò lei piano
« Vuol dire che torni qui? » dissi sentendo la felicità tornare piano.
« Si » disse piano attaccando il telefono.
Forse non era tutto perso.
Non aveva detto un no secco.
Sarebbe venuta qui per parlarne, era già un passo avanti.
Decisi che non c'era motivo di restare qui chiuso in stanza a fare nulla, così mi raggomitolai sul divano vicino a Louis che stava guardando la tele.
« Tua sorella torna » gli dissi piano
« È una domanda o un'affermazione? » chiese scettico.
« Un'affermazione, le ho parlato. Prima. » dissi lasciando spuntare un sorriso sul mio volto.
 
Becki's POV
 
Io e Niall eravamo raggomitolati nel suo letto a coccolarci, quando mi addormentai tra le sue calde braccia.
Non so bene quanto tempo passò, ma la suoneria del suo cellulare mi scosse dalla dormiveglia, decisi di tenere gli occhi chiusi e ascoltare silenziosamente la sua conversazione con un'interlocutore di cui non sapevo l'identità.
« Hei » disse piano, forse per non disturbarmi.
« Certo tutto bene. Si glielo dico domani, vediamo poi come reagisce » aggiunse rapido
« Si anche io ti voglio bene » conclue prima di attaccare.
Dirmi cosa?
Cosa stava tramando?
Con chi aveva parlato? Forse con sua mamma
Decisi di non farmi paranoie, perchè mi fidavo ciecamente di lui, ha detto che domani mi avrebbe detto qualcosa, domani saprò cos'è.
Ma mi tormentava l'idea di questa sorpresa-
Aprii piano gli occhi.
« Ciao amore » disse lui lasciandomi un bacio in fronte.
 
Harry's POV
 
Era quasi un'ora che vagavo per le vie di Londra.
Nonostante il capuccio della felpa tirato su e gli occhiali da sole la gente mi riconosceva, ma io proseguivo imperterrito senza una vera meta.
Poco dopo alzai per caso la testa e la scritta "hmv" rossa si stagliava contro il cielo azzurro, particolarmente sereno.
Pochi istanti realizzai che ero nelle esatto luogo dove per la prima volta incrociai gli occhi di Madie.
Proprio qui era nato il mio amore per lei.
E ora qui capivo quanto la volessi indietro, tra le mie braccia.
Per tutta la vita.
 
 
 
 
 
Spazio autrice

Heii :D
Come state? Spero tutto bene.
C'è una piccola modifica ho dovuto dividere due capitoli quindi ora ne mancano ancora tre e non due :P
Cavolo tra esattamente una settimana sarò a scuola :( 
Ma parliamo delle cose serie :)
Cosa pensate della chiamata di Zayn?
Cosa sta succedendo a Lottie?
Harry...Riuscirà ad ottenere il perdono di Madie?
Cosa trama Niall per Becki?
Beh sono risposte che scoprirete nei prossimi capitoli... ma per ora voglio sentire le vostre opinioni :D
Tra due giorni in più è il compleanno di Liam lsanvoi ** avete saputo della festa a sorpresa che gli ha fatto Danielle? E della torta di Batman? Awww **
Comunque smetto di annoiarvi che probabilmente già il capitolo in se ha annoiato :P
Fatemi sapere che ne pensate
Baci xx

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Capitolo 31
*** It's Gotta Be You... ***


Madie's POV
 
Vagavo per casa senza una meta.
Tutti ancora dormivano e il cielo iniziava a schiarire.
Sentii come un rumore di qualcuno che bussasse alla porta.
Non era possibile, ma per sicurezza raggiunsi con tutta la calma che possedevo la porta.
Guardai nello spioncino e una ragazza bionda, con occhi azzurri cerchiati da occhiaie che segnavano almeno due giorni di insonnia e tante lacrime cercava di trattenere altre lacrime.
Era Lottie.
La odiava con tutta me stessa e probabilmente se fosse stata aposto l'avrei lasciata fuori dalla porta al gelo un paio d'ore, ma ebbi pietà di lei.
« Tornata? » chiesi scettica aprendole la porta.
« Si. Per restare » disse piano guardandosi i piedi.
Mi feci da parte per farla entrare, appoggiò la sua valigia accanto alla porta e poi alzò i suoi occhi azzuri spenti su di me « Possiamo parlare? » chiese piano.
« Non vedo perchè no » dissi con molta pietà, aveva pianto a lungo, ma la vera domanda era perchè? Ed ero curiosa di saperlo.
Decisi di mettere da parte la rabbia che provavo verso di lei, le feci strada fino al salotto e la lasciai li sola alcuni istanti per preparare due tazze di the alla menta.
Una volta pronti tornai in salotto e la vidi con una foto dei ragazzi tra le mani, sentendomi arrivare la appoggiò sul mobile accanto al divano rapida e si asciugò una piccola lacrima.
« Come mai sei tornata? Perchè eri partita? » le chiesi premurosa porgendole la tazza di the.
« Io… Becki non ti ha raccontato? » chiesi lieve
Scossi la testa.
« Mi ha detto che ha trovato Zayn piangere nel bagno e che lui è due anni che mi ama e che devo aprire gli occhi » deglutì piano « E improvvisamente mi sono resa conto che mi rifugiavo tra le braccia di Harry solo perchè inconsciamente vedevo Zayn irrigidirsi ogni volta che gli parlavo, sorridevo o lo abbracciavo. Mi illudevo che Harry volesse me perchè Zayn non mi voleva e quindi sono tornata per chiederti scusa se ti ho fatto soffrire e per parlare con Zayn. Potrai mai perdonarmi? » i suoi occhi si annebbiarono di nuovo
« Io… » esitai « Va tutto bene, sai in passato ti ho odiato, ma vederti così… Si ti perdono e se vuoi ti chiamo Zayn per parlare » dissi piano compassionevole.
Non che tutto il mio odio verso di lei fosse sparito, ma non volevo farla stare peggio.
« No » scosse piano la testa « Lo aspetto, ma nel frattempo ti dispiace lasciarmi sola? Devo pensare bene a cosa dirgli, a come chiedergli scusa per questi due anni » disse fievole
« Certo » abbozzai un sorriso « Se hai bisogno sono in cucina » rispose con un sorriso appena appena accennato.
Mi alzai dal divano e andai a chiudermi.
Se lei era qui per Zayn ci sarebbe stata un'altra possibilità per me e Harry?
Forse.
 
Niall's POV
 
Il sole era sorto da poco.
Becki dormicchiava ancora sul mio petto, dal silenzio della casa sembrava che nessuno ancora fosse sveglio.
La svegliai piano « Hei amore? Buongiorno » dissi piano baciandole la fronte
Lei mugugnò qualcosa e fece una smorfia.
Si stiracchiò « Buongiorno » sussurrò piano.
« Ho una sorpresa per te » le dissi piano e lei a quelle parole si drizzò sui gomiti sveglissima « Oh sono tanto curiosa » sorrise.
« Io ho deciso di organizzare… » lasciai la frase in sospeso.
Le leggevo la curiosità negli occhi « Un viaggio in irlanda solo per noi due » annunciai solenne.
Lei si tirò su sui gomiti « In Irlanda? Noi due? » era felicissima
Annuii.
« E quanto staremo? Dove andremo? Cosa faremo? » chiedeva in un crescendo di entusiasmo
« Andiamo dalla mia famiglia due settimane. A Mullingar. » gli risposi sorridendo.
« Due settimane? » chiese alzandosi dal letto e piazzandosi davanti all'armadio.
« E quando partiamo? » chiese
« Stasera » dissi distratto
Lei si trovava davanti all'armadio, si girò di scatto e urlò « Coosa? »
« Hai sentito bene babe, stasera » aggiunsi ridendo
« E la valigia? Alzati preparala, aiutami » risi ancora più forte mentre la sua voce diventava isterica.
« La mi valigia è già pronta » dissi ridendo e tirandola fuori da sotto il letto.
Lei mi guardò ad occhi spalancati e sopresi e iniziò a preparare la sua valigia in tutta furia.
Uscii dalla stanza ridendo.
 
Madie's POV
 
Ero ancora in cucina.
Lottie era ancora in salotto.
Non c'erano rumori.
Fin quando dei passi esattamente sopra la mia testa mi suggerirono che qualcuno si era alzato e stava scendendo, decisi di uscire dalla cucina.
Arrivai in salotto esattamente quando Niall raggiunse il salotto e esclamò sorpreso « Lottie? » lei era rannicchiata sul divano in posizione fetale e cercava di trattenere le lacrime.
A differenza mia e di Becki in quella casa tutti adoravano Lottie ormai da due anni ed è per questo che Niall si precipitò al suo fianco « Cosa c'è cara? » gli chiese preoccupato.
Lei scosse la testa « Aspetto Zayn »
Niall le diede un bacio in fronte e si avviò in cucina salutandomi e facendomi strada.
 
Zayn's POV
 
Mi svegliai di soprassalto.
Avevo fatto un incubo.
- "Sei un idiota" Mi urlava scuotendo la chioma bionda, i suoi occhi azzurri troppo chiari, pronti a un grande pianto - ancora un flash mi pervase.
E se fosse stato un sogno premonitore?
E se Lottie fosse venuta qui solo per chiarirmi che tra noi non ci sarà mai nulla?
Mentre riflettevo infilai una tuta e una comunissima maglietta grigia.
Mi lavai rapido la faccia per svegliarmi e cacciare quei brutti pensieri, mi lavai anche i denti perchè ho sempre odiato quel retro gusto che ti resta dopo una lunga notte.
Scesi le scale ancora soppesando quei pensieri cupi, passo dopo passo.
Quello che vidi in salotto però scombussolò tutto ciò che pensavo e immaginavo.
Una chioma bionda si scontrava con il colore scuro del divano.
Teneva la testa tra le ginocchia, era stesa sul divano in posizione fetale.
« Lottie? » balbettai
Lei alzò di scatto la testa.
Richiamata dalla mia voce.
Non era la ragazza che tre giorni fa aveva lasciato questa casa.
Aveva due occhiaie profonde, forse due notti insonni a riflettere.
Aveva occhi rossi, segno di lacrime versate.
Però una cosa era cambiata, il sorriso che le imperlava le guancie, sembrava felice di vedermi.
Si alzò e mi venne rapida incontro « Zayn » sussurrò quando fu vicino a me.
« Io… Voglio parlare con te » disse piano.
Mi prese per mano e mi condusse fino al divano dove ci sedettimo, lei prese alcuni respiri profondi « Ho riflettuto molto sulle tue parole. Ho capito che » esitò un attimo « Ogni volta con me sembravi freddo, mentre Harry era sempre disponbile e gentilissimo e allora io mi sono rifugiata tra le sue braccia perchè non volevo ammettere a me stessa che tu forse non mi volevi, ma solo ora capisco che alla fine ho sbagliato tutto »
Quelle parole mi lasciarono a bocca aperta « Potrai mai perdonarmi? » mi chiese voltandosi verso di me.
Le presi la testa tra le mani e la avvicinai a me.
La baciai.
Aspettavo da tanto questo momento, è finalmente era arrivato.
Quando ci separammo la guardai a lungo negli occhi « Dobbiamo parlare con Harry e Madie » aggiunsi delicato e li annui decisa.
« Io con Madie ho già parlato » ammise lei
« Perfetto, andiamo a parlare con Harry, è già sveglio perchè l'ho sentito prima, ma è su in camera » aggiunsi rapido
Ci alzammo.
 
Louis' POV
 
Stavo scendendo di soppiatto le scale quado vidi seduti sul divano Lottie e Zayn, si stava baciando.
Decisi che sarei sgattaiolato fuori per andare da Eleanor senza dire una parola, per non disturbarli.
Ma quella era una vittoria per me.
In questa casa forse sarebbe tornata quella pace e tranquillità che prima ci caratterizzava.
Uscii nella fredda aria londinese di una mattina particolarmente poco soleggiata.
 
Liam's POV
 
Ieri sera non ero tornato a casa, ero rimasto con Danielle.
- Finalmente mi accasciai al suo fianco stanco. I nostri respiri si regolarizzavano pian piano. Il sorriso sulle labbra di Danielle era il più luminoso e dolce che avessi mai visto "Grazie" sussurrò piano. "Di che?" le chiesi io sorridendole indietro "Di tutto questo, di questa serata, di noi due, di stare insieme a me. Grazie di tutto" la baciai ancora una volta prima che lei sprofondasse tra le braccia del sonno, con il sorriso dipinto in volto. Avevamo avuto una grande nottata e non ebbi quasi tempo di pensare che il sonno accolse anche me tra le sue braccia –
Lei ancora dormiva, rannicchiata, ma il sorriso con cui si era addormentata restava sul suo viso.
Dormiva con un'espressione angelica.
Decisi di alzarmi e prepararle la colazione che poi le avrei servito a letto.
Come una vera principessa.
Come la mia principessa.
 
Harry's POV
 
Ero sveglio da circa un'ora.
Mi crogiolavo nella disperazione.
Volevo Madie con me. Di nuovo.
Dovevo fare qualcosa.
Qualcosa in grande, per ottenere il suo perdono.
Dei passi silenziosi fuori dalla stanza attirarono la mia attenzione.
La chioma scura di Zayn apparì dalla porta « Harry possiamo? » chiese
Mugugnai « Si »
La porta si aprì piano e mostrò Lottie con la mano intrecciata a quella di Zayn.
« Vogliamo parlare con te » disse Lottie piano.
Mi tirai su seduto sul letto « Se è per rinfacciarmi che ho perso Madie e ora tu stai con Zayn no grazie » dissi scontroso.
Lottie scosse la testa « Oh no, tutt'altro. Volevamo dirti che tu devi riconquistare Madie e noi vogliamo aiutarti » aggiunse Zayn.
Mi feci curioso.
 
Madie's POV
 
Ormai era pomeriggio tardi, le cinque e mezza.
Avevamo saputo di Zayn e Lottie e da una parte ero felicissima per loro, ma avevo paura.
Harry sarebbe tornato?
Io lo avrei perdonato?
I quesiti mi stavano uccidendo la testa.
Eravamo in salotto, stavamo guardando un film che stava finendo.
Ero stretta tra Niall e Louis che discutevano sulle patatine.
Il film finì e Niall si alzò in piedi rivolgendosi a Becki « Bene amore si parte. Abbiamo il volo tra tre ore » e anche Becki si alzò.
Quella frase mi suonò strana « Volo? » chiesi curiosa.
« Si andiamo in Irlanda » balbettò Becki « è stata una sorpresa anche per me, ma tu non lo sapevi? »
Sembrava che tutti i presenti, Zayn, Harry, Louis, Eleanor, Lottie, Danielle e Liam sapessero di quel viaggio.
Tutti tranne me.
« Buon viaggio » mi alzai trillando e abbracciando Niall e Becki « Divertitevi » dissi ridacchiando
Salutarono tutti e uscirono con le valigie alla volta della macchina di Niall e dell'aereoporto.
« Ma ero l'unica a non saperne niente? » chiesi piano.
Gli altri annuirono e pian piano fuggirono dal salotto.
 
*due giorni dopo*
 
Madie's POV
 
Becki e Niall erano ormai partitia da due giorni.
Louis e Liam non erano praticamente mai in casa, erano sempre da Danielle o Eleanor.
Zayn era sempre con Lottie, ovunque.
E Harry…
Girava per la casa silenzioso, mangiava poco e pensava molto.
Cosa architettava?
Oggi mi ero rinchiusa presto in camera mia con un panino.
Erano circa le otto e mezza di sera.
Il cielo iniziava a scurisi assumendo una tenute colorazione grigiastra ormai quasi blu scura.
La finestra di camera mia dava sul giardino e laggiù c'era un parlottare basso che attirò la mia attenzione.
Ero stesa sul letto e mangiavo il mio panino con il portatile davanti facendo attenzione a ogni singolo rumore proveniente dal giardino.
Dopo circa un'ora e mezza di parlottare basso e diversi rumori si zittì tutto.
Un picchiettio scostante colpiva la mia finestra.
Un sassolino, pensai.
Mi avvicinai, l'aprii e mi affacciai.
Una scritta luminosa, formata di candelice invadeva il giardino –Perdonami. Ti amo. E solo ora capisco quanto io sia stato stupido-
Da sotto l'ombra della mansarda apparve Harry con un mazzo di rose « Perdonami » disse e poi si sedette a gambe incrociate accanti alla grande scritta, fece un respiro profondo e iniziò a cantare.
 

Girl, I see it in your eyes, you're disappointed 
'Cause I'm the foolish one that you anointed with your heart 
I tore it apart

 
Gli occhi mi si annebbiarono, sapevo che alla sua voce avrei ceduto.
Sapeva quanto l'amavo e quanto non volessi fare a meno di lui.

And girl, what a mess I made upon your innocence... 
And no woman in the world deserves this 
But here I am, asking you for one more chance

 
Si Harry sei stato un coglione, ma sei il mio coglione e ti amo per questo, un'altra chance?
Te la voglio dare, pensai lasciando precipitare alcune lacrime

Can we fall one more time? 
Stop the tape and rewind 
Oh, and if you walk away I know I’ll fade 
'Cause there is nobody else 


Mi chiedi se posso innamorarmi di nuovo di te?
Mi vorrei innamorare ogni giorno di te.
Per te mi getterei da un palazzo felice se me lo chiedessi.
Forse non posso cancellare quel che è successo, ma posso buttarmelo alle spalle.
Non devi pensare che io me ne vada, perché non lo farò.

It's gotta be you 
Only you 
It's got to be you 
Oh, only you 
 

Piangevo a dirotto.
Lui smise di cantare.
Uscii rapida da camera mia e corsi lungo le scale.
Uscii rapida dalla porta finestra e mi precipitai tra le braccia di Harry.
Quanto mi ero mancato potermi stringere al suo petto.
Quanto mi era mancato il rumore del suo respiro.
Quanto mi era mancato lui.
« Harry non ci sarà pericolo che io me ne vada. Ti amo » gli sussurrai contro il petto.
« E per te non ci sarà pericolo che io torni a fare una cosa del genere. Ti amo più di quanto io ami me stesso » mi alzò il mento con due dita e ci baciammo.
Prima pensavo che sarebbe stato difficile perdonarlo, ma mi sbagliavo di grosso, era fin troppo facile tornare da lui.
Finalmente dopo tanto tempo mi sentivo di nuovo a posto con il mondo.

Spazio autrice

Heiii :D
Allora avete visto la copertina del nuovo album "Take Me Home" ? Dio sto sclerando la adoro ojsdvnoifb HAHAHA
Ok ora parliamo di cose serie xD allora in questo capitolo succedono diverse cose... Lottie-Zayn, che mi dite? Vi aspettavate questo o qualcosa di diverso?
Niall-Becki... Vi aspettavate un viaggio in Irlanda?
Harry ve l'ho detto che avrebbe fatto qualcosa di bello per Madie... Che ne pensate?
E Liam e Danielle... Awww la loro prima volta **
Anywayyyy lasciate una recensioncina :D
E grazie a tutti voi **
Baci xx

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Capitolo 32
*** Always By Your Side ***


*due settimane dopo*
 
Niall's POV
 
Becki mi diede un ultimo bacio prima di rientrare in casa.
Aprii la porta piano e portai tutte le nostre valigie dentro l'atrio accogliente e luminoso.
Solo dopo aver depositato tutte le valigie mi accorsi della situazione.
Erano tutti seduti in salotto.
Liam con le lacrime agli occhi.
Danielle abbracciata a Louis, anche lui con le lacrime agli occhi e un'espressione scioccata.
Harry e Zayn tenevano la testa tra le mani per uno shock a me ancora sconosciuto.
Madie si tappava con una mano l'espressione di stupore così evidente in viso, mentre sgranava gli occhi.
Eleanor accanto a Louis era pietrificata.
E Lottie era l'unica ad abbozzare un sorriso leggero, forse più una smorfia.
Prima che si accorgessero che noi eravamo tornati dovetti schiarirmi due volte la voce e chiedere « Ragazzi… Tutto bene? » la voce mi uscì incerta, sconcertata da tutte quelle emozioni che aleggiavano nella stanza.
Solo allora tutti i presenti girarono la testa verso di noi, lentamente, come automi.
Becki mi prese la mano e stringendola forte mi fece capire che era spaventata.
La domanda che le rimbalzava in testa stava divorando anche i miei pensieri « Cos'è successo? » dissi piano, forse pregando che non fosse successo niente di male.
Liam si strinse sul divano e schiarendosi la voce, forse emozionato disse « Venite qui, vi devo parlare »
 
(adesso racconterò gli eventi con un salto indietro… spero riusciate a capire :) se no chiedete pure chiarimenti)
 
*due ore prima dell'arrivo di Niall e Becki*
 
Liam's POV
 
Questa mattina mi ero gettato presto nel freddo londinese, non so bene per quale motivo particolarmente allegro, volevo vedere Danielle.
Tutta questa allegria però, venne infranta nel momento in cui suonai il campanello del portone del palazzo di Danielle.
La sua voce rotta da lacrime e singhiozzi mi rispose « Chi è? » tirò su con il naso.
« Amore, sono io. Che succede? » chiesi disperato e premuroso sentendo la sua voce così distrutta.
Lei esitò « Ora non posso » disse poco convinta, poi parve ripensarci e disse « No aspetta. Sali. »
Ero così preoccupato per lei che l'ascensore mi sembrò che ci mettesse delle ore a fare solamente tre piani.
Bussai piano alla porta chiusa del suo appartamento.
« È aperto » mi giunse smorzato da dentro.
Abbassai la maniglia ed entrai.
Trovai Danielle rannicchiata sul divano a tenersi la pancia piangendo.
Accorsi accanto a lei « Amore cos'hai? » per tutta risposta lei si rannicchiò al mio petto e prese a singhiozzare.
Pochi istanti dopo prese a balbettare « P-papà » mi venne una fitta al cuore.
« Papà cosa? Oddio tuo padre sta bene vero? » mi guardò negli occhi è deglutì tremante, annuendo.
Poi prese un  respiro profondo e disse veloce « Sarai papà »
Lo shock iniziale non mi fece comprendere a fondo le parole « Cooosa? » dissi con una nota isterica nella voce e un decimo di volume di troppo.
Lei prese a piangere ancora più sommensamente e in modo isterico, parlando rapidissima, come se avesse paura che da un momento all'altro la abbandonassi sola « Lo so, forse non erano i tuoi piani. Forse non era come avresti visto una vita per noi due. Infondo siamo stati insieme così poco. Se non vuoi questo bambino puoi lasciarmi. Ma se vuoi abortisco. Farei qualsiasi cosa pur di non perderti. Liam ti prego. Ti amo. »
Queste parole mi sconvolsero ancora di più.
Le presi la testa fra le mani « Danielle sei pazza? Forse non stiamo insieme da tanto ma sarà nostro figlio. Il nostro piccolino. » Le misi una mano sulla pancia « Capisco che forse tu non sia pronta o che tu non lo voglia. Infondo stiamo insieme da pochi mesi, forse è destino, forse doveva andare così. E sappi che qualsiasi cosa tu sceglierai io sarò qui accanto a te per accompagnarti. Dovunque. » dissi premuroso.
« Oh dio avevo il terrore che tu mi lasciassi per questo » disse tappandosi la bocca, stringendosi al mio petto e iniziando a piangere ancora, questo però era un pianto liberatorio.
« Ti amo » disse piano
« Anche io piccola. » le sussurrai tra i capelli.
Improvvisamente mi pervase la consapevolezza che un piccolo frugoletto dalla pelle morbida e dalle guanciotte rosso fuoco sarebbe stato parte della mia vita, di quella di Danielle, della nostra vita insieme.
Iniziai a immaginarmi con questo batuffolo appena nato tra le braccia, dagli occhi nocciola proprio come i miei e quelli di Danielle, dai capelli color miele con qualche tocco scuro, dal sorriso mozzafiato che sicuramente prenderà da Danielle.
Le lacrime mi salirono spontanee e mi strinsi ancora di più a lei.
« Oddio avremo un bambino » sussurrai, emozionato
« Si » disse le piano « Saremo mamma e papà » aggiunse sorridendo.
Sorrisi all'idea della mia futura famiglia, sicuramente perfetta.
 
*20 minuti prima dell'arrivo di Niall*
 
Danielle ancora aveva le lacrime agli occhi per l'emozione.
Avevamo chiamato le nostre famiglie e comunicato la fantastica notizia, tutti erano molto felici anche se all'inizio erano rimasti un po' straniti da una gravidanza così precoce di Danielle.
Sarebbero venuti a trovarci presto.
Ora eravamo diretti verso casa, avevo insistito tanto perché i ragazzi lo sapessero subito, stavamo entrando in casa.
« Ragazziiii » urlai entrando.
La testa di Niall spuntò dalla cucina, stava masticando qualcosa « Fiii? » chiese con la bocca piena.
Louis mugugnò qualcosa dal divano e sentii la voce di El esclamare « Ciao Liaaaam » ridacchiando.
Harry e Madie seguiti da Zayn e Lottie apparirono sulle scale.
«Io e Danielle dobbiamo dirvi qualcosa. Veniti qui, sedetevi » dissi piano, ora forse un po' intimorito dalla notizia che dovevo dare.
La curiosità pervase le loro sette faccie e senza farselo ripetere due volte si accomodarono tutti in salotto, silenziosamente.
Danielle isistette tanto per sedersi vicino a Lou e così fecimo.
Danielle nonostante fosse passato un po' di tempo ancora aveva gli occhi lucidi e Louis la guardava confuso « Che succede tesoro? » Danielle respirò profondamente.
« Sono incinta » sussurrò così piano che solo io e Lou riuscimmo a cogliere il senso delle sue parole.
Louis ora mi guardava « Tu cooosa? » disse per chiarire la situazione, poi splancò la bocca, aveva capito bene, le sue orecchie non gli avevano fatto scherzi.
« Sono incinta » disse schirendosi la voce e parlando più forte.
Scese un velo gelido di shock iniziale, esattamente come era successo a me e poi alle nostre famiglie.
Non che non fossero contenti, perché gli si leggeva dai guizzi che gli occhi facevano percorendo prima il mio viso e poi quello di Danielle, ma capivo che potevano essere sconvolti, infondo siamo giovani no?
Harry e Zayn affondarono la testa tra le mani.
Madie si tappò la bocca per lo stupore, anche se nei sui occhi si leggeva qualcosa molto oltre la felicità.
Louis abbracciò forte Danielle, gli si leggeva in viso che era contento, nonostante mi stesse guardando con uno sguardo freddo. Ricordai le sue parole. -Non voglio diventare zio-
Poi il suo sguardo si sciolse in un sorriso « Deve essere maschio » disse sorridendo a me e Danielle e così trassi un respiro di sollievo.
Eleanor era pietrificata accanto a Louis.
Lottie invece era l'unica a lasciar trasparire quello che poteva essere un sorriso.
In quel preciso istante entrarono Niall e Becki dalla porta.
 
(ok il salto indietro è finito, ora torniamo al presente, il presente è quando Liam finisce di raccontare questo pezzo appena trascorso a Becki e Niall, se non capite qualcosa chiedete pure chiarimenti :) )
 
*presente*
 
Liam's POV
 
Niall e Becki si tapparono la bocca per lo stupore.
Il fatto di aver raccontato per la seconda volta la stessa cosa sembrò far scendere la consapevolezza sul salotto e far riprendere a uno a uno i ragazzi.
Harry alzò la testa di scatto, ora con un sorriso enorme dipinto in viso « Oh mio dio diventeremo zii » disse con un tono eccitato e contento.
A uno a uno i ragazzi si stava riprendendo dallo shock della notizia e sorridevano, ci abbracciavano, poi a turno i ragazzi alternavano un « Congratulazioni » con un « Come lo chiamerete? ».
Da parte di Louis arrivò uno scherzoso « Sapevo di non doverti presentare così presto Danielle. Sapevo che sarei diventato zio tropo presto » disse ridendo e trascinando tutti in una risata collettiva, abbracciandoci entrambi.
 
Becki's POV
 
Dopo circa un quarto d'ora di congratulazioni per caso mi cadde l'occhio sulla mia mano.
« Con tutto questo trambusto non vi ho nemmeno abbracciati » dissi passando tutti in rassegna cercando di far entrare la mia mano destra nel loro campo visivo, ma nessuno disse nulla.
Fino a Madie che esclamò « Ma cosa c'è che non va in te? Continui a mettermi la mano davanti alla faccia » ridendo.
Allora le chiesi piano « Non noti nulla di strano ».
Il salotto si zittì, ora avevo l'attenzione di tutti, dato che quella era una casa di ficcanaso.
Lei scosse piano la testa.
Le piantai la mano destra tra le sue mani e dissi delicata « Guarda »
Lei spalancò la bocca.
Ora tutto il salotto pendeva dalle sue labbra « Oddio ti sposi? » urlò non contentendo stupore e allegria
Le lacrime le salirono agli occhi.
« Non proprio » dissi cercando la mano di Niall
« Ma mi ha fatto una promessa. Forse non ora. Forse non tra un anno. Ma ci sposeremo presto. In futuro. » dissi delicata guardando Niall.
La ruota di congratulazioni e abbracci ricominciò.
 
*flashback*
 
Becki's POV
 
Era ormai sera tardi e Niall era uscito con Greg, suo fratello, che tra l'altro è un'adorabile persona.
Serata tra maschi mi hanno detto e quindi io ero rimasta a casa con sua mamma e suo papà.
Ma ora era tardi e quindi stavo andando a letto quando un rumore secco alla finestra mi fece sobbalzare.
Accorsi alla finestra e vidi appoggiata la cima di una scala.
Aprii piano la finestra e la testa bionda del mio ragazzo stava salendo i pioli pericolanti della scala.
« Oh dio Niall che fai? » dissi terrorizzata che cadesse mentre lui raggiungeva la finestra.
« Stasera sono qui. Sotto la luna di Mullingar. A farti una promessa che vivrà finchè i nostri cuori vivranno. » Solo sentendo quelle parole mi commossi « Sono qui a chiederti una cosa. Forse non sono il migliore con le parole e quindi sarò diretto. Quando ti sentirai pronta, vuoi sposarmi? » mi chiese tirando fuori dalla tasca una scatolina di velluto rosso.
 La aprii e un piccolo anello con una pietra blu brillava contro il velluto nero del rivestimento della scatolina.
Lo guardai è piangendo dissi « Si »
Poi lui piano mi infilò l'anello.
« Adesso però entra che finisce che se no al matrimonio non ci arriviamo » dissi ridendo facendogli spazio per entrare in camera.
Lui entrò e mi baciò delicatamente.
 
*fine flashback*
 
Louis' POV
 
Ormai era qualche tempo che stavo riflettendo su questa cosa.
Nel salotto ancora si sviluppavano abbracci e congratulazioni ovunque.
Mi avvicinai di soppiato a El sussurrandole nell'orecchio e facendola sobbalzare « Psss… Vieni un attimo di la ».
Lei si voltò, mi sorrise e mi seguì fino in cucina.
 
Eleanor's POV
 
Seguii Louis fino in cucina, chissà cosa doveva dirmi.
« So che forse non è romantico. Ma era tempo che ci pensavo » disse piano giocherellando con qualcosa nella sua tasca « Ormai sono quasi tre anni che stiamo insieme, forse è un po' presto, forse stupido. Ma… » esitò un attimo tirando fuori una scatolina di velluto «Mi vuoi sposare? »
« Si » dissi abbracciandolo e baciandolo.
Forse non era stato romantico come Niall, ma che importava, era stato tutto perfetto, le lacrime mi salirono rapide.
Ero felicissima.
Lui mi infilò l'anello al dito e mano nella mano uscimmo nel salotto.
Dove riprese il congratularsi continuo di quella strana ma perfetta giornata.
 
Zayn's POV
 
Questa lunga e strana  giornata ormai stava volgendo al termine.
Eleanor e Louis erano usciti per festeggiare la venuta del loro matrimonio.
Liam e Danielle erano di sopra in camera a parlare del loro futuro.
Niall e Becki erano chissà dove a festeggiare.
Madie e Harry invece erano in cucina a preparare da mangiare, sentivo le loro risate fin dal salotto.
Mentre io ero in salotto a guardare un po' di tele con Lottie.
« Sai stavo pensando. Io non voglio sposarmi, non ora, non tra cinque anni, ma vorrei fosse con te, in qualsiasi momento ci sentiamo pronti » disse Lottie distogliendo la mia attenzione dalla tele.
« Sai nemmeno io credo di essere pronto. » dissi incerto « Ma sono sicuro che sarò li per te anche tra dieci anni » lei mi sorrise e mi baciò.
« A tavolaaaa » urlava ridendo Harry dalla cucina e così ci alzammo e corsimo a mangiare, quella giornata era stata piena di emozioni e ci voleva un buon pasto per concluderle tutte.
 
Harry's POV
 
Io e Madie entrammo nella mia stanza per prepararci ad andare a letto.
Era da poco che eravamo tornati a dormire insieme e questo mi rendeva così felice.
Lei fu molto rapida e presto si infilò sotto le coperte.
Io invece mi cambia con calma, misi un po' in ordine la stanza e la raggiunsi sotto le coperte.
Appena mi infilai accanto a lei, lei aprì gli occhi e mi guardò alcuni istanti fisso.
Mi persi nei suoi occhi verdi « Harry non fare mai più quello che mi hai fatto con Lottie. Ti amo e ne morirei a perderti di nuovo » quelle parole mi lasciarono di stucco.
« Sarei un pazzo a rifarlo, ti amo Madie. Questo non cambierà »
Ci addormentammo uno abbracciato all'altra.
Sperando in un futuro roseo e perfetto per noi.
Per sempre.




Spazio autrice

Ora potete uccidermi. Ho fatto un ritardo assurdo e mi dispiace T-T ma qui è iniziata la scuola ed è un casino...
In ogni caso il prossimo capitolo arriverà tra poco pieno di sorprese :3
Avete opinioni su questo?
Allora Danielle-Liam, vi è piaciuta la sorpresa?
E Niall-Becki, Louis-El? 
Io li ho amati lakngvwrpogivwiorg **
Lasciatemi qualche recensione e ci vediamo al prossimo capitolo :3
Grazie mille a tutte <3
Baci xx

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Capitolo 33
*** Five Years Later... ***


Mani esperte le intrecciano abili un acconciatura complicata, intrinseca di fiorellini fresci primaverili.
Dolcemente un pennello appena appena colorato le decora gli angoli degli occhi verdi e profondi.
Un lieve rossetto rosa le si posa sulle labbra.
Ecco che hanno finito di prepararla.
Lei si alza piano dalla sedia, il lungo vestito bianco le fruscia sulle caviglie.
Il suo sorriso commosso e i suoi occhi umidi lasciano trasparire le emozioni.
« Sei bellissima » le sussurra una minuta donna dai capelli scuri.
« Ti voglio bene mamma » risponde la donna vestita di bianco che ormai ha abbandonato la sua giovinezza al passato.
È pronta per compiere i suoi sogni, pronta per avere una famiglia, pronta per invecchiare mano nella mano con quello che è l'amore della sua vita.
Ora la donna minuta dai capelli scuri scende rapida le scale dando un ultimo sguardo alla sua bambina, vestita di bianco.
La giovane donna si guarda allo specchio meravigliata.
L'abito bianco, stretto in vita da una fascia color perla, lungo fino a terra, con un breve strascico dietro sembra esser stato cucito apposta per lei.
I suoi capelli color carota non sono cambiati, ora legati in una complicata acconciatura con una soave tiara di diamanti e fiorellini freschi profumati.
I suoi occhi, lievementi truccati con dei brillantini.
Il suo sorriso più luminoso che mai.
Prende un profondissimo respiro.
Si guarda un ultima volta e si avvia giù per le scale.
 
Madie's POV
 
Il cuore mi batteva fortissimo contro le costole.
Sentivo il pulsare del mio cuore nell'eco del mio orecchio.
Scendevo incerta su quelle altissime scarpe bianche le scale.
Infondo alle scale si apriva l'enorme portone luminoso della chiesa.
Sostai un attimo sulla soglia guardando dentro.
Tutti radunati per me e Harry.
Sorrisi.
Il tempo di fare questo breve pensiero tutti si erano già accorti della mia presenza, si stavano alzando.
C'era chi sorrideva, chi con gli occhi copriva varie volte la distanza tra me e Harry, chi sospirava e chi piangeva.
Il braccio saldo di mio padre afferrò il mio.
Era stretto in un abito nero con un'allegra cravatta rossa, sorrideva, gli si leggeva in viso la commozione.
Gli sorrisi.
La musica dell'organo coprì le nostre lievi parole, ora solo noi ci potevamo udire, nonostante la chiesa fosse gremita.
« Ti voglio bene, e nonostante tutto rimarrai sempre la mia piccolina » mi sussurrò a un orecchio commosso.
« Ti voglio bene » risposi piano.
Iniziando ad avanzare nella navata mi chiese « Un ultimo desiderio? »
E io incerta risposi « Non mi lasciar cadere »
Mentre avanzavo per la navata osservavo le persone presenti.
Sugli ultimi banchi c'erano faccie famigliari, amici miei e di Harry e parenti lontani, tutti sorridevano commossi.
Ad un certo punto in un banco a destra sorrideva Paul in un completo scuro.
Accanto a lui sua moglie a cui negli anni mi ero legata molto mi mandava un bacio volante, era stretta nel suo lungo abito verde acqua e i capelli scuri le ornavano morbidi il viso, accanto a loro i loro due figli, ormai uno tredicenne e l'altra quindicenne mi salutavano con la mano.
Li risalutai mandado a tutti loro un bacio volonte.
Nella panca esattamente opposta sedevano Andy, Josh e Sandy insieme alle loro ragazze e rispettive famiglie.
Gli sorrisi.
Andy si era sposato da poco con una ragazza bionda di nome Allison.
Erano sorridenti e commossi.
Gli sorrisi di rimando e continuai a camminare incerta.
Nel banco subito avanti sedeva Liam stretto in giacca e cravatta marroni, con accanto una raggiante Danielle vestita di verde. Il vestito di Danielle era largo e comodo, si intravvedevano le morbide curve di una nuova gravidanza in arrivo.
In piedi sulla panca accanto a Liam c'era un bel ometto dai capelli color miele e gli occhi scuri, Alec si chiama e ora ha quattro anni.
Ripensai a quella sera di cinque anni fa, alla prima gravidanza di Danielle, ad Alec appena nato tra le braccia tremanti ed emozionate di Liam.
Il piccolo Alec mi indicò « Guarda papà, quanto è bella la zia Madie » disse con voce innocente a Liam.
Tutti e tre mi sorrisero, Liam mi fece l'occhiolino incoraggiante e poi rispose ad Alec « Si è bellissima » gli occhi mi si innumidirono e dovetti sforzarmi per non far scendere nessuna lacrima e per non inciampare.
Dall'altro lato della navata sulla panca opposta a quella di Liam c'erano Zayn e Lottie, ancora innamorati come cinque anni fa, ancora fidanzati, non pensano al matrimonio, ma pensano ad essere felici.
Si tengono per mano.
Zayn si lascia scappare una lacrima e allarga un sorriso.
Lottie mi sorride raggiante.
Con Lottie negli anni i rapporti sono migliorati, ora siamo molto legate, le sorrido di rimando.
Mio padre ancora accanto a me, più ci avviciniamo all'altare più cammina tremante ed incerto, respira a fondo per cercare di non piangere.
Nella panca davanti a Zayn e Lottie siedono Becki e Niall e Louis e Eleanor.
Becki è scossa da lievi singhiozzi nel suo abito color lavanda, l'anello al dito fa giochi strani di luce sul muro.
Niall le tiene un braccio intorno alle spalle.
Hanno deciso che si sposeranno, i preparativi sono in corso.
Becki mima con le labbra « Sei perfetta tesoro » e io raggiungo ogni limite, lacrime calde scendono lente, una ogni tanto, incontrollabili.
Niall mi sorride incoraggiante.
Accanto a Niall, Louis sorride compiaciuto guardandomi raggiungere i piedi dell'altare.
La magra figura di Eleanor ha lasciato spazio a una figura un po' più morbida che lascia intravvedere una gravidanza già avanzata. Louis ed El si sono sposati circa nove mesi fa e lei durante la luna di miele è rimasta incinta, la bimba è prossima a nascere, Elise vogliono chiamarla.
Mio padre consegna la mia mano tremante tra le mani calde e famigliari di Harry, commosso e felice.
Poco prima che la cerimonia inizi ho il tempo di guardare il primo banco a sinistra, quello dove siedono le famiglie, mia e di Harry.
La madre di Harry, Anne, molto commossa, siede accanto al patrigno di Harry che le accarezza la mano in moti circolari.
Il padre di Harry siede accanto a Gemma, entrambi commossi e sorridenti.
Mia madre che poco prima mi aveva lasciata calma di sopra ora era scossa da brevi singhiozzi, mio padre le stringe la mano sorridendo.
Accanto a mia madre, dall'altro lato però c'è un posto vuoto, lei lo ha fatto apposta, vuole farmi capire che dopotutto il mio fratellone siede li, per farmi rendere conto che lui c'è sempre stato.
Perché lui è qui presente.
Ora.
Lui non se ne mai andato.
Con gli anni mi sono perdonata, il mio fratellone è ovunque con me, nel mio cuore e nei miei pensieri.
Alcune lievi lacrime ancora pretendendono la mia attenzione.
Harry delicato le asciugò con un pollice « Ti amo piccola » mi sorrise
« Anche io » risposi
Pochi istanti dopo il parroco tuonò « Bene iniziamo con le promesse di fedeltà »
Becki e Louis in qualità di testimoni ci portarono sorridenti le fedi.
Harry prese un respiro profondo e sorridendo a Louis che tornava al suo posto disse « La prima volta che ti vidi non credevo che sarei arrivato qui dove sono ora, emozionato, felice e scosso. Non credevo che avrei potuto dirti: per sempre. Quando avrai bisogno di un braccio a darti forza, qui ci sarò io a stringerti. Quando avrai bisogno di essere cullata, in salute e malattia qui ci saranno le mie braccia ad accoglierti. Perché io non ho intenzione di farti più scappare, non ho intenzione di lasciarti andare, voglio passare la mia vita per sempre con te. Un po' come nelle fiabe, io sono il principe e tu la principessa. Voglio vivere per sempre felice e contento con te al mio fianco. » sorrise emozionato lasciando cadere un paio di lacrime ed infilandomi la fede al dito.
« Harry all'inizio avevo il terrore di non poterti nemmeno conoscere e ora sono qui a leggere il mio voto di matrimonio. Sono qui in quello che sembra un sogno. Sono qui per dirti che ci sarò in salute e malattia. Ci sarò in ricchezza e in povertà. Sarò sempre qui finchè morte non ci separi, perché se ci separassimo prima quella sarebbe la mia morte, non potrei più vivere senza di te. Ti amo » risposi emozionata, un lieve sospiro e qualche singhiozzo pervase la chiesa.
 
I due giovani sposini si baciarono e  il prete dichiarò ufficiale quell'unione.
Quasi subito la chiesa si svuotò.
I due sposi attraversarono stretti l'una all'altro la navata, tra sorrisi, lacrime e lievi baci.
Raggiunta la porta della chiesa uscirono vicini, investiti da un ondata di riso.
Pronti per la loro nuova vita.
Pronti per viverla insieme.
Pronti per essere finalmente felici.
Fino alla fine.
Perché i sogni si realizzano.
Quel pomeriggio il sole sorrideva alto nel cielo.
La loro vita sarebbe stata perfetta e sorridente come quel sole.
Fino alla fine.



p.s: prendetevi tempo per leggere lo spazio autrice... visto che è l'ultimo capitolo della storia :)

Spazio autrice

Heiii :D
Allora  mi farebbe moltissimi piacere che prendiate cinque minuti anche per leggere quest'ultimo spazio autrice...
Mi piange il cuore a dover far finire questa ff, ci ero molto affezionata, ma ho una sorpresa tatatan tatatan QUESTA STORIA AVRÀ UN CONTINUO :D
Quindi non abbattetevi, vedrete ancora Harry e Madie, in un ambito diverso da questa prima storia, ma ancora uniti.

Allora passo ai ringraziamenti:
-Grazie a tutte voi che avete lasciato una recensione, le ho apprezzate tutte e ve ne sono grata <3
-Grazie a chi ha la storia tra le preferite, perchè mi ha fatto capire che alla fine non era poi così brutta come credevo
-Grazie a chi ha la storia tra le seguite, per lo stesso motivo di prima
-E Grazie anche a chi ce l'ha nelle ricordate :D
-Poi voglio ringraziare i lettori silenziosi, si ringrazio anche voi che magari non avete lasciato segni del vostro pasaggio ma che avete accolto questa storia nei vostri pc...
-Ringrazio la mia migliore amica (lei sa chi è) perchè è una persona speciale e perfetta, ti voglio bene <3 (woow sentiti figa, ti sto ringraziando LOL)
-E ringrazio infine ogni singola persona che è passata e che passerà di qui...
GRAZIE DI CUORE.

Ora veniamo alle informazioni pratiche, ho letto in molte recensioni che vi piace come scrivo, e vi ringrazio, quindi volevo fare un po' di pubblicità alle mie altre ff e os :P
Allora :D
-"Welcome To My Life" ispirata alla canzone dei Simple Plan, ha solo un capitolo :) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1206219&i=1 ed è praticolarmente cara per me :)
-"No Te Digo Adios" è ispirata a una canzone dei Teen Angels http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1210182&i=1 anche questa per me molto cara, dato che è arrivato il loro scioglimento ho deciso di farne un os :)
-"Once Upon A Time My Meeting With Ed Sheeran-28.06.12**" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1210447&i=1 come lascia trasparire il titolo è sul mio incontro con Ed Sheeran :D
-L'ultima os che ho scritto e vi propongo è "Skyscraper" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229189&i=1 ispirata alla canzone di Demi Lovato, altra canzone molto cara a me
-Ora vi propongo la mia seconda ff "If Only I Could Remember" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1063290&i=1 sempre sui One Direction

Vi aspetto numerose anche nelle mie os e ff...
Grazie di tutto e aspettatevi il continuo di questa ff :D

*oddio mi piace il cuore a mettere il visto su storia completa ç__ç"

vi adoro <3

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