Il Ritratto

di Sar_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incomprensioni ***
Capitolo 2: *** Testardaggine ***
Capitolo 3: *** Rivelazioni ***



Capitolo 1
*** Incomprensioni ***


Ormai erano parecchi giorni che Minerva discuteva con Albus, ed erano parecchi giorni che gli altri professori si chiedevano quale fosse l'argomento così importante da indurre la loro collega e amica, professoressa di Trasfigurazione Minerva McGranitt, a battagliare contro il loro amato preside. Un pomeriggio, in sala insegnanti, i professori rimasero completamente in silenzio quando (per l'ennesima volta) Albus Silente entrò nella stanza seguito dalla professoressa McGranitt che aveva assunto un colorito rossastro in viso come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro.

“Insomma Minerva non vedo quale sia il problema..” disse Silente entrando nella stanza salutando i colleghi con un cenno del capo.

“Non vedi quale sia il problema? Albus! Come fai a non arrivarci?!” disse la McGranitt seguendo a ruota il preside e senza degnare gli altri di un saluto.

“Tu mi sopravvaluti mia cara Minerva se credi che io riesca a capire tutti i problemi che una grande mente come la tua può creare...e francamente ora avrei voglia solo di un buon ghiacciolo al limone. Ne vuoi uno?” E così facendo Silente si sedette, scartò il suo ghiacciolo e pose fine alla conversazione.

La professoressa McGranitt si girò furiosa ed esasperata verso il professor Piton (che aveva assistito alla conversazione tra i due senza mostrare il minimo interesse) e prima di andarsene dall'aula disse a quest'ultimo:

“ Severus, ti prego parlaci tu! Cerca di farlo ragionare oppure non risponderò delle mie azioni la prossima volta! Sarà pure il preside ma questo è troppo!”

A quelle parole il professor Piton si ritrovò, a suo malgrado, circondato dalla professoressa Sprite, da Madama Chips e da Sibilla Cooman che all'unisono parlarono a bassa voce cercando di non farsi sentire da Silente: “Severus, tu sai per cosa discutono da tutti questi giorni e non ce lo hai detto? MA INSOMMA!” In quel momento i professori Lumacorno e Vitios facevano finta che la cosa non li interessasse ma Piton si accorse che nel frattempo si erano avvicinati alle colleghe per saperne di più.

“Ovviamente” rispose Piton inespressivo,

“ E quindi? Qual'è l'oggetto di tanto baccano?! Dai Severus!” disse la professoressa Sprite,

“Non credo che la cosa vi riguardi...e se anche fosse, non credete che sia giusto che siano loro stessi a dirvelo?”

“Giusto? O andiamo Severus, tu che parli di cosa sia giusto o sbagliato? E poi scusaci tanto ma se credi che la cosa non ci riguardi...allora perchè tu lo sai?” a parlare era stato Lumacorno che non era riuscito a starsene in disparte.

Il professor Piton guardò Lumacorno in modo tale che quest'ultimo si pentì addirittura di aver accettato il posto di insegnate di Pozioni, dopo di che si liberò dei colleghi e andò davanti a Silente. Egli vedendo che il professor Piton si era fermato esattamente di fronte a lui sembrò alquanto divertito dalla situazione.

“Ah Severus! Cosa posso fare per te? Gradisci un ghiacciolo? La professoressa McGranitt non mi ha nemmeno risposto quando gliene ho offerto uno...mi sembrava seccata per qualcosa...”

“No, grazie preside ma è proprio della professoressa McGranitt che vorrei parlarle.”

“Di Minerva? Che cosa le è successo?” disse Silente concentrato sullo stecchino quasi vuoto del suo ghiacciolo.

“Riguarda la decisione che voi avete preso la settimana scorsa...non le sembra un poco inconsueta? O quanto meno avreste almeno dovuto chiederglielo...”

“Ah! Ancora con questa storia! Severus sono più che convinto che Minerva si stia preoccupando per niente. Tutti i suoi Grifondoro hanno una grandissima considerazione per lei e questo non farà altro che aumentare la loro ammirazione nei suoi confronti. Inoltre, se mi è permesso dirlo, Minerva è anche una bella donna quindi non vedo proprio di cosa si debba preoccupare.”

Queste ultime parole erano state sentite fin troppo bene dal resto dei colleghi che stavano incominciando a fare supposizioni avventate sulla McGranitt.

“Una bella donna ha detto Silente?!?” disse la Sprite

“Ma che cosa sta succedendo qui?!” disse Lumacorno

“Forse Silente e Minerva sono innamorati e lui avrà deciso di rivelarlo a tutti e forse...” ma Madama Chips venne interrotta da Silente e Piton che ripresero il discorso.

“Preside, se mi permette, lei ha ragione ma come fa ad essere convinto che andrà tutto bene? Voglio dire, se non la riconoscessero nemmeno? Crede che la professoressa McGranitt sia disposta a lasciar correre come se nulla fosse? Professore io ho una grande considerazione di lei ma le consiglio di andarle a parlare ancora un'ultima volta.”

Ciao a tutti!
Questo è il frutto di intere giornate passate in attesa dei risultati dei test universitari.
Vi prego recensite perchè è la mia prima storia in assoluto e i consigli sono preziosi!
Gli altri capitoli arriveranno a breve :)
Ancora grazie a tutti!

 

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Capitolo 2
*** Testardaggine ***


Minerva stava seduta alla scrivania del suo ufficio ormai da ore. Correggeva compiti su compiti ma non riusciva ad eliminare dalla sua mente le discussioni con Albus di quei giorni. Possibile che a lui non importasse nulla di ciò che pensava lei? Impossibile. Da tantissimi anni loro due erano, per così dire, migliori amici e si fidavano ciecamente l'uno dell'altro....ma allora?! I suoi pensieri vennero interrotti quando sentì bussare alla porta. “Si?” disse Minerva “Minerva posso entrare?” a sentire quella voce Minerva ebbe un fremito di rabbia. Non aveva intenzione di ricominciare a discutere. “Albus sto correggendo dei compiti che sembrano essere stati svolti su carta igienica e non ho intenzione di smettere...almeno fino a quando non ne leggerò uno abbastanza decente da convincermi che non è stato svolto in bagno. Quindi ti prego di tornare più tardi.” E con queste parole la professoressa McGranitt tentò di porre fine al dialogo ma Silente continuò... “Mia cara professoressa so molto bene quanto lei prenda a cuore l'istruzione dei suoi studenti ma io sono venuto qui per parlare appositamente con lei e le posso assicurare che non me ne andrò fino a quando lei non mi avrà permesso di entrare.” Dopo di che Silente si mise a sedere proprio di fronte alla porta dell'ufficio di Minerva e aspettò una risposta. “Sei il solito vecchio testardo Albus! Ma se credi che questi sotterfugi mi indurranno a farti entrare hai sbagliato di grosso!” “O io non lo credo affatto mia cara, lo so. Che cosa penseranno i colleghi, o gli studenti, nel vedermi qui tutto il tempo? Incominceranno a fare le più impensabili delle supposizioni e le dico solo che l'oggetto di tali pensieri saremo io e lei...” disse Silente, senza riuscire a trattenere un sorrisetto, pensando alla faccia di Minerva in quel momento. A quelle parole tutti i muscoli della faccia della McGranitt si irrigidirono e le sue labbra divennero pericolosamente sottili. Minerva si alzò dalla scrivania e andò di passo spedito verso la porta e si fermò difronte ad essa senza aprirla. “Queste sono solo delle supposizioni Albus!” “Di solito le mie supposizioni non sbagliano Minerva” “E va bene! Entra! Ma spero per te che ciò di cui mi parlerai riguardi un aumento di stipendio oppure una bella sospensione delle gite nel periodo natalizio...le mie ossa si congelano al freddo!” “Temo....di non poterti accontentare Minerva. Sono venuto per parlare del Ritratto...” Con quest'ultima parola Minerva spalancò la porta dell'uffico e guardando Silente dritto negli occhi gli disse.. “Non ho assolutamente intenzione di essere l'oggetto di battutine e di chissà quali pensieri da parte degli studenti Albus!” “E questo non accadrà mia cara...”

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Capitolo 3
*** Rivelazioni ***


Quella stessa notte i professori si trovavano nell'aula insegnanti per discutere di alcuni importanti acquisti che ognuno di loro avrebbe dovuto fare per le proprie lezioni dei mesi successivi. Quando si aggiunsero al gruppo anche Silente e la McGranitt la sala cadde in un attimo di silenzio e Minerva notò il fatto. Silente, invece, sembrava non aver notato l'improvviso calo di voci.

Il preside fece accomodare tutti al tavolo per discutere degli acquisti necessari.

 

“Albus io devo assolutamente cambiare i calderoni di riserva...se gli studenti continueranno a maltrattarli così, temo che Madama Chips avrà parecchio lavoro da fare in infermeria...e non intendo coi ragazzi!” disse Lumacorno con una voce rassegnata.

 

“Va bene Horace vorrà dire che dovrai comprarne di più resistenti alla prima occasione. Dopo tutto gli studenti sono qui per imparare...” disse Silente con la sua solita calma ma venne interrottò da Lumacorno: “Peccato che nell'aula insieme a loro ci sia anche io Albus! E ci tengo alla mia pelle se non ti dispiace!” Silente incurvò le labbra in un sorriso e con un cenno del capo diede ragione a Lumacorno.

 

“Minerva a te occorre qualcosa?” chiese Silente alla McGranitt seduta vicino a lui.

 

“Si Albus. Gradirei che quel piccolo cambiamento nella sala dei miei Grifondoro non venisse apportato. Ma vedo che è inutile discuterne quindi...no. Non mi serve nulla.”

 

Ovviamente gli altri professori erano stati muti e attenti alla risposta della loro collega, anche perchè volevano scoprire cosa avesse fatto Silente di così sconcertante da indurre Minerva a discutere con il preside ogni qual volta le si presentasse l'occasione.

Ci furono circa dieci secondi in cui nessuno dei presenti nella sala parlò e la situazione rischiava di diventare imbarazzante fino a quando...

 

“Preside io ho già tutto quello che mi occorre per le lezioni...a parte forse un po' di disciplina da parte degli studenti.” a parlare questa volta era stato il professor Piton. Era rimasto esattamente immobile e inespressivo per tutto il tempo e questo suo intervento aveva portato i colleghi a guardarlo con diverse occhiate e alzate di sopracciglia. Tutti sapevano perchè era intervenuto e non ne erano soddisfatti. Volevano la verità.

 

“Molto bene Severus. La scuola potrà risparmiare qualcosina quest'anno.” disse Silente con aria soddisfatta. “Qualcuno ha domande o richiese? No? Allora direi che possiamo ritirarci nelle nostre stanze.”

 

A quelle parole i professori si scambiarono delle occhiate come per decidere a chi sarebbe toccato “l'onore” di fare una domanda così scomoda. La loro paura era rappresentata dalla reazione della McGranitt e non da Silente.

 

Ad un certo punto la professoressa Sprite si alzò in piedi di scatto e tutto d'un fiato disse

“CiscusiprofessorSilentemavolevamosaperequalecambiamentoèavvenutonellasaladeiGrifondoro?!”

 

“Professoressa Sprite mi può gentilmente ripetere la domanda? Non sono riuscito a seguirla, mi perdoni.” disse Silente nel suo solito tono pacato e rassicurante.

“Volevamo sapere: Quale cambiamento è avvenuto nella sala dei Grifondoro? Sa, durante questi giorni non abbiamo potuto fare a meno di notare che lei e Minerva avete discusso tutto il tempo e ci è sembrata una cosa molto insolita...” dopo di che cercò gli sguardi degli altri professori che contraccambiarono con cenni di assenso.

La professoressa McGranitt, che aveva intuito il contenuto della domanda della collega già dalla sua prima formulazione, si era leggermente irrigidita e stava facendo appello a tutta la sua buona forza di volontà per non uscire dall'aula.

 

“Ah! Su questo punto, miei cari colleghi, ho bisogno del vostro aiuto per far capire alla professoressa McGranitt che non deve temere nulla. Minerva, posso dire di cosa si tratta?”

 

La McGranitt si sentì tutti gli sguardi addosso e siccome questa situazione stava diventando ridicola disse “Va bene Albus. Visto che presto diventerò lo zimbello dei miei studenti tanto vale far partecipare anche i colleghi.”

 

“Bene. Allora, per farla breve amici miei, quello di cui io e la professoressa McGranitt discutevamo in questi giorni riguarda niente popò di meno che il suo RITRATTO.” detto questo Silente si interruppe per aspettare qualche reazione che non tardò ad arrivare.

 

“Tutto qui? Un ritratto è l'oggetto delle vostre discussioni?! ” disse la professoressa Cooman che non aveva parlato per l'intera serata.

 

“Perchè tu che cosa avevi Sibilla? Che cosa ti aveva suggerito il tuo occhio interiore?!” disse Minerva con voce seccata.

 

“Non è questo il punto Minerva.” disse la professoressa Sprite. “Pensavamo fosse qualcosa di più importante che un semplice ritratto. Dov'è il problema? Gli studenti avranno un tuo ritratto nella sala comune e saranno controllati anche da quello. Inoltre nelle sale comuni ci finiscono ritratti di maghi e streghe famosi e potenti e tu sei una di quelli amica mia.”

 

“Ti ringrazio Pomona ma credo che tu non abbia intuito di che genere di ritratto stiamo parlando. Vedi, il professor Silente ha intenzione di mettere nella sala comune dei Grifondoro un mio ritratto...ma non uno recente, bensì uno di molti anni fa. E intendo un ritratto di quando ancora non insegnavo qui...e la cosa non mi sembra appropriata.” disse la McGranitt con un aria che non ammetteva repliche.

 

“La professoressa McGranitt crede che la cosa non sia appropriata perchè nel ritratto lei non è vestista, cito le sue testuali parole, nel modo consono e giusto per una scuola.” Con queste parole Silente non fece altro che accrescere ancora di più la curiosità dei professori verso quel ritratto.

 

“Scusate se interrompo questo teatrino, ma eviteremo di sprecare altro tempo se lei Preside ci mostrasse questo ritratto... non crede?” In quel momento Piton si era appena guadagnato ammirazione da parte dei professori Sprite, Cooman, Lumacorno e una fulminata da parte della McGranitt.

Quest'ultima guardò Silente dritto negli occhi anche se in cuor suo sapeva già cosa avrebbe risposto. Infatti lui disse “Molto bene. Vado immediatamente a prenderlo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*So che il secondo capitolo non è stato il massimo...mi scuso con tutti!

Ma come vi ho detto è la mia prima fiction in assoluto e sto cercando di imparare. :)

Prometto di fare più attenzione e ringrazio tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente perche mi hanno aiutato a capire gli errori. Grazie!

Spero che questo capitolo possa piacervi :)*

 

Sar_93

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