All you need is love

di Ginevra_Sabbiadoro
(/viewuser.php?uid=22938)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginevra, ma cosa devi sopportare? ***
Capitolo 2: *** Partenza&Arrivo ***
Capitolo 3: *** Coppia Scoppiata ***
Capitolo 4: *** Conoscenze&Ripetizioni ***
Capitolo 5: *** Dolori&Luna ***
Capitolo 6: *** Partyparty!!!!!! ***
Capitolo 7: *** Custode Segreto ***
Capitolo 8: *** Litigi ***
Capitolo 9: *** Amicizie ***
Capitolo 10: *** Nonni&Errori ***
Capitolo 11: *** Appuntamenti&Soluzioni ***
Capitolo 12: *** Pizzicaa!! ***
Capitolo 13: *** Another kiss ***
Capitolo 14: *** Delusioni ***



Capitolo 1
*** Ginevra, ma cosa devi sopportare? ***


1

1

Heading 2

Normal

Spero vi piaccia... E' la mia prima fanfiction.... Recensite mi raccomando...

**********************************************************

"DRIIIN!" la sveglia suonò insistentemente.

Ginevra, ancora intontita, si alzò di malavoglia, prese la sveglia e premette un bottoncino. All'istante la sveglia smise di trillare.

La ragazza avanzò verso uno specchio antico e si guardò: era una bella ragazza di diciassette anni ormai, con lungli capelli dorati, ondulati e sempre in disordine e due occhi grigi e profondi, contornati da lunghe ciglia, anch'esse dorate.

Si stropicciò gli occhi energicamente e legò i capelli in uno chignon alla buona.

"Cavoli!! Oggi è 31 agosto!! Ahhhh, domani Hogwarts... Finalmente!!" disse all'improvviso tra sè e sè.

Si vestì velocemente e scese a fare colazione.

"Ciao, Tom!! Cosa c'è di buono oggi?" disse Ginevra, salutando un uomo sdentato, che si trovava dietro un bancone. Precisamente dietro il bancone del Paiolo Magico.

"Signorina, il solito! I suoi genitori le hanno spedito una lettera... Eccola qui... E anche la sua amica..." il barista non potè terminare la frase, Ginevra si era già avventata sulle lettere.

Gettò da parte quella dei suoi genitori *Prima mi depositano come un pacco a Diagon Alley per tutte le vacanze estive e poi...*, sbuffando.

Aprì con foga l'altra lettera e la lesse tutto d'un fiato. D'un tratto il suo viso divenne radioso "Tom... Lily viene qui in mattinata!! Prepara la stanza per due... Si fermerà qui a dormire... Partiremo insieme domani per Hogwarts!!" e uscì di corsa, senza nemmeno fare colazione.

Lily Evans era da sempre la migliore amica di Ginevra Sabbiadoro. Erano le due ragazze più belle e popolari di Hogwarts, ma erano molto diverse: Lily sempre così precisa, ordinata,razionale e studiosa, Ginevra invece disordinata fino all'inverosimile, lunatica, svogliata... Una vera bomba ad orologeria. Inoltre Lily era Babbana e Gin una Purosangue con la P maiuscola. Non che questo interessasse a Ginevra.

Eppure erano indivisibili, sin dal loro primo incontro sul treno, quasi sette anni prima: si erano guardate in cagnesco per un pò e poi erano scoppiate a ridere, in uno dei tanti vscompartimenti dell'Espresso per Hogwarts e da subito  furono sicure di finire nella stessa Casa.

Da allora erano cambiate tante cose, ma avevano condiviso tutto. Lily era tutto per Gin e viceversa.

Gin s'incamminò per il viale principale di Diagon Alley, assorta nei suoi pensieri. Ogni tanto si fermava vicino a qualche vetrina, svogliatamente. Non vedeva l'ora di incontrare Lily, non si erano viste per tutta l'estate.

Si avvicinò alla vetrina del negozio di Quiddich: fu letteralmente rapita dall'oggetto che c'era in vetrina. Una scopa bellissima, in legno di ciliegio. La Nimbus Special.

Adorava le Nimbus, o meglio, adorava le scope da corsa, ma le Nimbus erano il massimo. Erano da poco uscite sul mercato ed erano una vera innovazione.

Una come lei poi, la Cacciatrice numero UNO della squadra di Grifondoro, avrebbe fatto faville con quella scopa.

Gin esitò un attimo, ma poi, con risolutezza, pensando alla lettera sbatacchiata che le avevano inviato i suoi, entrò nel negozio.

Dopo pochi minuti, la ragazza uscì dal negozio con un pacco informe in una busta *Lily mi ucciderà! Odia il Quiddich!* e con un pò di senso di colpa. Ma d'altronde, i suoi potevano permettersi ogni lusso e lei doveva fargliela pagare in un modo o nell'altro per la loro inettitudine come genitori. Non che non fossero delle brave persone, al contrario. Ma erano completamente assorbiti dal loro lavoro di Guaritori e dalla loro carriera.

Rimuginando queste cose, Gin si fermò tra la vetrina e la porta del negozio di Quiddich.

"BUM!" un rumore secco. Gin era a terra. Era caduta distesa, la gonna le si era lievemente alzata, facendo vedere due lunghe gambe abbronzate. E la sua nuova Nimbus era a terra anche lei, fuori dalla busta.

"Chi cavolo è stato? Accidenti!" sbottò la ragazza. Non ci mise molto a capirlo. Si parò gli occhi dal sole e li vide: due ragazzi, uno con lunghi capelli corvini e gli occhi azzurri e l'altro con dei capelli arruffati e grandi occhi nocciola "Dovevo aspettarmelo! Potter e Black! Nemmeno è iniziata la scuola e già fate danni? Accidenti a voi!" era furiosa.

James Potter e Sirius Black. I ragazzi più popolari e affascinanti della scuola. Gin non aveva particolare simpatia per loro. E loro non avevano particolare simpatia per lei, soprattutto a causa di Lily, che, essendo Prefetto, li riempiva di punizioni. Erano terribilmente arroganti e donnaioli: era questo che Gin e Lily non sopportavano di loro.

" Niente male, Sabbiadoro! Belle gambe! Un giorno o l'altro..." disse Sirius Black, ammiccando. "Già, Sirius... Se non fosse tanto rompiscatole come la sua amichetta Evans..." aggiunse James. Più della metà delle ragazze di Hogwarts sarebbero svenute a quella sottospecie di "complimenti". Ma Gin no. Bhè, Ginevra Sabbiadoro non era come le altre. Non lo era mai stata. In effetti, a diciassette anni non aveva  nemmeno mai baciato un ragazzo.

" Andate al diavolo!!! Un giorno vi ammazzo! Ringraziate Lily se siete ancora tutti interi! E' troppo buona, si limita a riempirvi di punizioni!" disse Gin arrossendo e coprendosi velocemente le gambe. Si alzò e tentò di raccogliere la Nimbus, ma Sirius fu più veloce di lei e la mostrò a James "Bene bene! La nuova Nimbus! Questa si che è una notizia! Il campionato ce lo abbiamo in tasca quest'anno!" gongolò James "Spero tu ti sia allenata, Sabbiadoro" aggiunse, con sguardo torvo.

Ginevra annuì, riprendendosi la scopa violentemente. *Potter è davvero un eccezionale Cercatore! Cavoli! Ma come si può essere così scemi e così bravi nel Quiddich allo stesso tempo?* pensò.

Poco dopo li raggiunse Remus Lupin " Ragazzi, ma che state combinando? Peter ci aspetta al negozio... Oh ciao, Ginevra!". "Ciao Remus!" disse la ragazza, abbracciandolo e sfiorandogli la guancia con un bacio amichevole. Voleva davvero bene a Remus, parlavano di tutto, o quasi. Certe cose un Malandrino non poteva e non doveva saperle.

" Ehy, perchè con noi non sei così zuccherosa?" disse Sirius "Magari hai bisogno di una spintarella... Sei timida..." e si avvicinò pericolosamente al viso di Ginevra.

" Black, sarò ripetitiva, ma VA AL DIAVOLO!" disse Gin "Wow... Non sei timida... OK.." rimbeccò lui.

"Adesso basta, ragazzi! Lasciatela stare! Peter ci sta aspettando per... Bhè... Per il voi-sapete-cosa." disse Remus, sempre pacifico.

" Ok, hai ragione... E poi... Perchè perdere tempo con questa svitata.." disse Sirius e si allontanò. Ginevra, non molto elegantemente, lo chiamò e gli fece un bel gestaccio di rimando.

Salutò Remus e fece un cenno quasi impercettibile a Potter. Il ragazzo le si avvicinò e con fare spavaldo le disse "Ehy, non puoi snobbare James Potter!" e prese il fermaglio che aveva Gin tra i capelli, cosicchè le ricaddero liberi sulle spalle. "Ehy... Il mio fermaglio!" disse Gin, mentre i due si allontanavano. Di tutta risposta, James si voltò e le disse con un sorriso "Porta i miei saluti alla Evans!! Dille che prima o poi sarà mia!" e se ne andò.

*Ma tu vedi questi matti! Ma tu vedi io cosa devo sopportare!* pensò Ginevra, incamminandosi verso il Paiolo Magico.

D'improvviso, qualcuno la fermò e le coprì gli occhi. Gin avrebbe riconosciuto quelle mani affusolate ovunque "Lily! Finalmente!".

"Gin!! Ma come sei diventata alta!!" disse Lily sorridendo e abbracciandola.

"Ehy, ma cos'hai qui? Cos'è questa... CESTA?" disse Gin, indicando una una specie di gabbia- cesta

"E' un regalo per te!!!" rispose l'amica "Per me?" disse Gin, aprendola.

Un gattino minuscolo, con degli occhi gialli, fissò insistentemente Ginevra.

"Oh cavoli! Lily! Un gatto!"

"Gin, non è UN gatto... E' il TUO gatto... Non è perfetta? E' una gatta incantata... Non cresce mai... Ti piace?"

"E' bellissima!!! La chiamerò... Vediamo... Batuffa! Ti piace? Cavoli... Adesso ho una gattina...WOW".

Adesso Ginevra si sentiva davvero felice. Quando era con Lily tutto andava bene, perchè lei le tirava sempre su il morale.

Dopo aver trascorso la giornata assieme e aver preparato tutto per la partenza dell'indomani, Ginevra e Lily erano ormai nei letti, nella stanza n°7 del Paiolo Magico.

"Lily... Dormi?"

"No... Gin... Che c'è?"

"Stamattina... Mi sono scontrata con Potter e Black... Sapessi che nervi! Ah... Potter ti manda i suoi saluti..."

"AAAGHHHH...Nemmeno siamo ad Hogwarts e già ci tormentano... Cavoli Gin, era meglio che non me lo dicevi... Adesso però dormiamo... Buananotte!"

" E' già... Dormiamo... Domani si torna a casa... Buonanotte!"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Partenza&Arrivo ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

Vorrei ringraziare vale e infinity per le recensioni... E anche tutti quelli che hanno letto... grazie mille!! Ecco qui il secondo capitolo... Un pò movimentato... Ma serve a conoscere meglio i personaggi... Enjoy!!! Recensite... Grazieee!!

*************************************************

 

Ginevra si svegliò di soprassalto.

"Gin è tardi, tardi tardi!!" esclamò Lily dal bagno

"Yaaaawn... Che ore sono? Io ho sonno!" mugugnò Gin, sbadigliando. Si alzò a fatica *Lily è meglio di qualunque sveglia... Da quanto tempo non mi svegliava un suono così DOLCE...* pensò, lasciandosi sfuggire un sorriso.

"Sono le nove e mezza!! Partiamo tra un ora e mezza, ti rendi conto?" biascicò Lily, mentre si lavava i denti.

Lily e le sue paranoie. Ginevra oramai ci si era abituata.

"Okkaaaay... Tu stai fuori come un balcone... Le nove e mezza? Ma ti rendi conto!! Pensavo fossero le undici meno un quarto o qualcosa del genere... Io torno a letto!!"

"Su alzati e non fare la scema!! Se arriviamo tardi?".

"Ok, ok... Ma dov'è il mio fermaglio?" chiese Gin assonnata, rovistando nel baule.

Se c'era una cosa che Ginevra non sopportava era avere i capelli sciolti di prima mattina, per questo li legava appena metteva piede fuori dal letto. Peccato che quella mattina non ne avrebbe avuto la possibilità.

....

Undici meno due minuti, stazione di King's Cross.

"Anf anf... Muoviti Gin... Cavoli ma come hai fatto a fare così tardi? Sei incorreggibile!! Lo sai, sono un Prefetto, devo arrivare presto e fare il giro di controllo!!" esclamò una ragazza con i capelli rossi, che spingeva un carrello con un grande baule. Era davvero furiosa. Lily Evans odiava essere in ritardo.

" Uffa ma che ci devo fare io? E poi... Non trovavo il fermaglio, lo sai!" disse stupidamente Ginevra all'amica, mentre spingeva anche lei un carrello, sormontato da una cesta. *Se quell'imbecille di Potter non si fosse preso il mio fermaglio... Grrr...*

Attraversarono la barriera.

Binario 9 e tre quarti. Un treno era in partenza. L'Espresso per Hogwarts.

Le ragazze corsero all'impazzata, ma alla fine salirono sul treno. Occuparono uno degli ultimi scompartimenti, senza rivolgersi la parola. Lily si mise la divisa di Hogwarts e la spilla da Prefetto. Era impeccabile. Le due ragazze si guardarono per un istante e poi, scoppiarono a ridere, come sempre.

"Credevi che me la fossi presa davvero?" chiese Lily abbracciandola.

"Macchè... E poi lo sai... Non dipende da me... Sono una ritardataria cronica per natura!"

"Adesso cosa fai? Mi accompagni a fare il giro di controllo?"

"Mmm... Ti accompagno fino a quando non trovo le altre!" disse Gin pensierosa.

Lily la guardò torva e si incamminò per il corridoio del treno. Ginevra la seguì tranquilla, giocherellando con la sottile cintura di cuoio che le cingeva la vita *Cosa ci troverà di bello nel fare il Prefetto? Sempre lì a controllare, punire... A fare la parte della cattiva! Bha!*

"Dai Lilyyyy!!! Lo sai che mi piacerebbe tantissimo fare tutto il giro di controllo con te!! Ma non posso... Non ho accesso al vagone di guida, dove voi Prefetti vi riunite!" cantilenò Gin con una voce come lo zucchero.

"Si, come no!" le disse Lily di tutta risposta, facendole una simpatica liguaccia.

 

Rewind. Undici in punto. Binario nove e tre quarti.

Un altro scompartimento dell'Espresso per Hogwarts. Un ragazzo stava indossando la divisa e altri tre stavano sistemando i bauli sulle reticelle. I Malandrini erano tranquilli come sempre.

"Remus, ma devi per forza andare a fare il controllo? Che t'importa... C'è la Evans che starà già impazzando per i corridoi... Miss-Prefetto nell'anima!" abbaiò Sirius Black, rivolto all'amico Remus.

"Sirius, sono un Prefetto... Quante volte devo ripetertelo?Ho degli obblighi!"

"Si... Ma..."

"Ehy, ragazzi... Ma quella non è la Evans con la sua amica? Come si chiama...Sabbiadoro?" li interruppe Peter Minus, schiacciando il viso contro il finestrino.

Non ebbe il tempo di dare nemmeno uno sguardo. Sirius e James lo spostarono e diedero un'occhiata.

"Impossibile! Sono le undici e la Evans è appena arrivata! Allora è umana!" constatò Sirius.

James si limitò a guardare le due ragazze: Lily aveva un jeans, leggermente svasato sul fondo e una maglia verde che si intonava perfettamente al colore dei suoi occhi. Era splendida.

Ginevra invece aveva anche lei un paio di jeans stretti e scuri, e una maglia rosa chiaro, col colletto...

"Cazzo... Saranno pure rompiscatole... Ma valle a trovare due così..." disse Sirius, interrompendo i pensieri di James.

"Già... Però QUANTO sono rompiscatole!!" disse sorridendo James.

Tutti i Malandrini sapevano che aveva una sbandata tremenda per Lily Evans, ma lei lo aveva sempre respinto. Un argomento decisamente poco felice per James.

Non che James stesse con le mani in mano, a quei tempi aveva una storiella a settimana, ogni volta con una ragazza diversa. Non che fosse cattivo, ma James Potter era fatto così. In effetti anche Sirius era un vero donnaiolo, ma lui aveva il buonsenso di non illudere le ragazze che frequentava. Una notte e via. James invece, involontariamente, dava speranze a quelle povere ragazze, con il suo atteggiamento gentile.

James si andò a stravaccare sul divanetto due posti dello scompartimento "Ahiiiiaa! MA PORCO MERLINO!!". Il ragazzo sobbalzò. Qualcosa, che era nella tasca posteriore dei suoi jeans, lo aveva punto.

"Che c'è?" disse Sirius, voltandosi.

James si frugò nella tasca. Un fermaglio.

"Niente..." *Ma tu vedi! Quella Sabbiadoro...* disse, rimettendosi il fermaglio in tasca.

Dopo meno di un quarto d'ora, lo scompartimento dei Malandrini si spalancò.

"Ecco dov'eri Remus... Ma ti decidi a venire? Dobbiamo riunirci!" disse Lily Evans, prendendo per un braccio Remus Lupin. Dietro di  lei c'era una ragazza, seminascosta: Gin.

*Beeeene... Propio qui mi doveva portare Lily...GRAZIE!* pensò Ginevra.

"Thò... Evans ma dove scappi? Lily, amore mio... Ma quando ti deciderai ad uscire con me?" disse James.

"Quando diventerai gay!! Fammelo sapere che corro!" gli rispose Lily e, dalla rabbia, si trascinò Remus verso il vagone di guida, senza aspettare Gin.

E Gin si trovò tutta sola, sorpresa per l'assurdo della situazione.

"Ehy... Ginevra... Che ci fai lì dietro? Vieni a sederti con noi!" esordì Peter, allettato dalla possibilità di rimirarsi da vicino quel bel tipetto.

"No grazie... Propio no... Io adesso andrei..." *Lily, me la pagherai!Ma come si può!*. Ginevra non era dell'umore giusto per sentire i commenti volgari di quei tre.

Stava per andare quando si sentì strattonare. Si girò *Ma allora è un vizio!*.

Con sua sorpresa era la sua amica e compagna di stanza Alice Far e con lei c'era anche l'altra loro compagna, Sal McKnee.

Erano amiche tutte e quattro, ma niente superava il legame tra lei e Lily.

Alice inizialmente stava un pò sulle scatole a Gin. Era dal terzo anno che erano diventate amiche.

Gin aveva imparato a conoscerla: era una ragazza dolcissima, terribilmente cocciuta e... Perdutamente innamorata di Peter Minus. I due si erano presi e lasciati varie volte, ma l'anno prima Peter aveva voluto darci un taglio netto. A pensarci bene, una ragazza carina come Alice era strano che si interessasse a Peter. Non era brutto, ma certo era il meno affascinate dei Malandrini.

Sal invece (Sal sta per Salamandra) era una tipa un pò suonata. Terribilmente simpatica, ma ossessionata dalla Divinazione. In effetti, lei e Gin saltavano spesso le lezioni insieme e bhè... Il tempo che trascorrevano insieme era tutto un programma.

Alice trascinò Ginevra nello scompartimento dei Malandrini *Perchè non posso stare in santa pace? Perchèèè??*. Ally era intenzionata a riprendersi Peter. Nessuno l'avrebbe fermata. NESSUNO.

Alice si passò una mano tra i folti capelli bruni, guardando Peter languidamente.

"Posso sedermi?" disse, indicando il posto vuoto accanto a Peter. Dopo meno di un secondo si era già seduta quasi letteralmente in braccio a lui.

*Ah l'amore!! Cosa fa l'amore? Ti inguaia... Ecco cosa fa! L'amore... l'amore... Che poi mica l'ho capito cos'è... Tutte stupidaggini... Farfalle nello stomaco... Batticuore... Tsk! Altro che amore! Qui si parla di gente psicolabile!* pensò Gin, guardando Alice decisamente disinibita.

Ginevra era un di quelle che non andavano in cerca d'amore, nè volevano essere trovate.

Un cuore di ghiaccio. Solo con i maschi però.

In effetti, Gin non si preoccupava di avere un ragazzo. Sapeva che quando avrebbe trovato quello giusto, non avrebbe avuto la necessità di pensarci su. Sarebbe successo e basta. E non le sarebbero venute le farfalle nello stomaco. Non ne avrebbe avuto bisogno.

Lily, invece, non era così: era un'inguaribile romantica, una di quelle che cerca l'amore immaginario, quello perfetto. Sempre alla ricerca di conferme. Lily cercava conferme in tutto ciò che faceva: era semplicemente insicura, ma era perfetta così.

I pensieri di Gin furono interrotti.

"... Allora? Che fai ti siedi o no?" Sirius certe volte aveva la gentilezza di un camionista.

Gin si guardò attorno: Peter e Alice occupavano un'intero divanetto, Sal fissava dal finestrino il paesaggio scorrere, in piedi. Un solo posto vuoto. O meglio, un posto arrangiato, un pò di spazio creato tra James e Sirius. Una provocazione evidente.

 Gin si sedette, calma. Non una parola di risposta. Si sedette semplicemente. Era una ragazza decisamente imprevedibile.

"Che hai, hai perso la lingua?" chiese Sirius, tamburellando le dita sul bracciolo del divanetto.

James osservò con la coda dell'occhio la ragazza. Aveva i capelli sciolti, lunghi. I raggi di sole creavano giochi di colore su quelle onde dorate.

Gin si umettò le labbra " Si credo di averla ancora... Aspetta che controllo..." rispose, rilassata.

Forse fu propio quella sua calma apparente che spinse Sirius a cedere. Il ragazzo iniziò a chiacchierare con James, come se Gin non ci fosse.

Dopo poco arrivò il carrello del pranzo. "Volete qualcosa, ragazzi?" chiese gentilmente una donna grassottella.

Gin le sorrise, ma fece un cenno di diniego.

" Ehy... Se vuoi qualcosa, non fare complimenti! Offro io!" disse James, con un tono che a Ginevra non piacque per nulla. Lo ignorò. E pe puro spirito di contraddizione disse asciutta alla donna

" Scusi... Ho cambiato idea... Prendo tutto il carrello."

Pagò tranquillamente e la signora se ne andò, lasciando il carrello carico di dolci.

"Servitevi pure, non ho fame" Gin prese un libro dalla borsa, sotto gli sguardi increduli di Peter, James e Sirius. Alice e Sal non si stupirono più di tanto, era tipico di Gin. Anche se era davvero un brutto segno, se Gin non mangiava. Era davvero un avvenimento eccezionale.

" Ally... Dove sarà Lily? Dovrei portare qualcosa a lei e a Remus?" chiese la ragazza, frugando in un agenda.

" No... Sicuramente stanno pranzando nel vagone dei prefetti... Non si faranno vedere per un bel pezzo! Ehy... Servitevi! Non avete sentito Gin?" Alice si era rivolta ai tre ragazzi, ancora immobili, mentre Sal si era già fiondata su di un trancio di BummaBum.

I ragazzi, all'inizio incerti, iniziarono a  mangiare.

Gin trafficava con libri e pergamene e allo stesso tempo li sentiva chiacchierare e ridere. *Forse non sono poi così idioti, questi Malandrini!* pensò, facendo un sorrisetto. Ma fu un momento. Quel pensiero l'abbandonò immediatamente.

Dopo pranzo. Gin trafficava ancora con pergamene e libri, e non dava segno di voler smettere.

"Si può sapere che stai combinando, Sabbiadoro? Nemmeno è iniziata la scuola e già studi!" esclamò Sirius.

Gin arrossì violentemente. Non arrossiva mai, tranne per le cose davvero davvero imbarazzanti.

Sal rise di gusto "Ginevra studiare? Ginevra Sabbiadoro? Oh mamma questa è bella!"

"Zitta, Sal! Ti proibisco assolutamente di..." incominciò Gin.

Sal, noncurante della minaccia di Gin disse "Stupidi! Li sta copiando i compiti!! Cosa credete voi? Lily è la brava ragazza... Noi siamo le influenze negative!!".

Risata generale. E, stranamente, anche Gin si trovò a ridere. Una risata cristallina, piena. Una di quelle risate che ti trasportano.

In quell'istante, entrarono Lily e Remus. Lily si pietrificò. Guardò torva le amiche. Per lei ora stavano fraternizzando col nemico.

"Wow... Che spettacolo..." disse Remus, osservando gaio la scenetta.

"Gin, andiamo nel nostro scompartimento..." disse Lily "Ragazze, voi che fate?" era ora rivolta a Sal e Ally.

Ginevra raccolse le sue cose, guardando Lily con fare interrogativo *Ma che diavolo...*. Decise che era meglio seguirla, senza troppe storie. Non era giornata.

"Ciao, ragazzi!" Ginevra salutò i tre, sorridendo, abbracciò Remus, e se ne andò.

Poco dopo Alice e Sal la seguirono.

Arrivate nello scompartimento dove era seduta Lily, tentarono inutilmente di fare conversazione.

Il viaggio proseguì tranquillo fino ad Hogsmeade.

Scesa dal treno, Gin incrociò Remus

"Remmy... Ehm... Posso farti una domanda?" il ragazzo aveva decisamente una brutta cera.

"Dimmi Gin... Se è per Lily... Non farci caso... Ha ricevuto un rimprovero per il ritardo... Ma nulla di che..."

"Ah... Ecco... Cavoli è tutta colpa mia... Remus... Ma stai bene? Ti vedo pallidino..."

Il ragazzo non riuscì a risponderle. I suoi amici lo avevano trasportato verso la carrozza più vicina.

Gin non vide Remus nemmeno a cena e i Malandrini mangiarono in cinque minuti per poi dileguarsi.

Quando entrò con Lily e le altre nella Sala Comune di Grifondoro, era già iniziata una festicciola.

Ginevra guardò Lily come a dire "Lascia perdere è il primo giorno!" e la trasportò su per la scala a chiocciola, fino al loro Dormitorio. Mentre si infilavano i pigiami, Lily prese coraggio

"Come avete potuto fraternizzare con quei tre!! Gin, mi stupisci molto... Frequentare gente del genere... Dopo che mi sono presa un rimprovero per colpa tua..."

"Lily... Non dare di matto... Sei stressata per il ruolo di Prefetto, vero? A me le cose non puoi nasconderle... E poi... Ma che fraternizzare e fraternizzare!! Lo sai che Ally è shoccata per Peter... Ok... Anche io non so come faccia però... Un pò di comprensione..." Ginevra scoppiò a ridere. Lily si stava esibendo nella sua famosa imitazione del Professor Ruf. Pace fatta.

Le due andarono a dormire, era stata una giornata stressante. Ma ora erano finalmente a Casa.

...

Notte fonda. Gin sbarrò gli occhi.

Si alzò *Brutto sogno del cavolo!!* e si prese dell'acqua.

Guardò fuori dalla finestra. C'era la luna piena, bellissima, con quel suo colore perlaceo.

Diede un rapido sguardo al Lago Nero. Sulle sponde si muovevano delle sagome indistinte.

Sbattè le palpebre.

Quando le riaprì, le sponde del Lago erano deserte.

Si rigettò sul letto, troppo stanca per capire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Coppia Scoppiata ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

 

 

 

Grazie mille per le recensione infinity! Vorrei ringraziare anche la mia amica angy_spuffy… La mia musa ispiratrice!

Infinity... In effetti anche io vedevo Peter così... Ma volevo cambiare un pò la sua immagine... e poi... se era uno dei  Malandrini... Bhè.. Non poteva assolutamente essere uno sfigato!!Almeno credo...

Questo capitolo è un po’ lunghetto… Eheh… Recensiteeeeee…DAIDAIDAIIII…!

********************************************

Primo giorno di lezioni. Panico al tavolo dei Grifondoro.

"Oh... Accidenti... Non ho ancora finito il tema di Incantesimi..." disse Gin, tutta trafelata.

Aveva una fetta di pane tostato in bocca e al contempo scriveva su di un lungo rotolo di pergamena, confrontandosi con un altro rotolo: il compito di Lily.

"Potevi farti qualcosa durante le vacanze eh? Ti riduci sempre all'ultimo.." le rispose l'amica.

Dopo un pò arrivarono al tavolo anche Alice e Sal, ancora assonnate.

"Ragazze, ma che avete combinato ieri? Mamma mia che brutta cera..." disse Gin, bevendo del succo di pompelmo.

"YAAAAWN... La festa è durata fino a tardi... Ma voi due che fine avevate fatto?" Sal era sempre stata una tipa un pò curiosa.

Lily stava per risponderle quando Alice disse

"Ragazze... Non ce la faccio più... Ve lo devo dire.... STO DI NUOVO CON PETER!!", aveva gli occhi raggianti.

Le tre non furono altrettanto felici. Se Alice stava di nuovo con Peter Minus, di sicuro ci sarebbero stati problemi molto presto.

Ally diventava intrattabile, a causa dei frequenti litigi col Malandrino.

"Ally... Ti prego... Dimmi che non è vero!" disse Gin, riponendo il rotolo di pergamena e prendendo freneticamente il libro di Incantesimi.

Non ci fu bisogno della conferma di Alice.

In quell'istante Peter entrò con gli altri Malandrini, si avvicinò ad Ally e le sfiorò affettuosamente le labbra.

Gin guardò in tralice Lily e Sal. Erano sconvolte e disgustate.

Fortunatamente, non c'erano posti liberi vicino alle ragazze, quindi Peter e gli altri se ne andarono.

La McGranitt passò a consegnare l'orario delle lezioni

"Oh, signorina Sabbiadoro... Sono stata informata dal capitano della squadra che ha la nuova Nimbus Special... Mi raccomando, faccia faville!! Il campionato è nostro!" disse gongolando la professoressa.

Gin restò allibita *Capitano? Ma se David Furret ha finito gli studi l'anno scorso... E poi non ho detto a nessuno della Nimbus...*

"Professoressa... Chi sarebbe il Capitano?"

"James Potter ovviamente..." e se ne andò. La professoressa McGranitt era diventata la loro professoressa di Trasfigurazione, vicedirettrice e responsabile della Casata dei Grifondoro da circa cinque anni. Era una tipa severa, ma appassionata di Quiddich. E poi, Gin adorava Trasfigurazione, era l'unica materia in cui eccelleva senza sforzi. Un vero talento naturale.

"Bene. Perfetto. Lui come Capitano. Wow. Il Quiddich sarà uno spasso quest'anno." commentò tetra Ginevra *James Potter... Ovvio!*

"Scusa Gin... Ma quand'è che hai comperato questa Nimbus Special?" chiese Lily con fare investigativo.

La campanella dell'inizio delle lezioni salvò Gin.

*Vediamo cos'abbiamo alla prima ora...*

"Cazzo... Incantesimi..!" esclamò Ginevra, leggendo l'orario. Era davvero in guai seri. Due ore di Incantesimi. Vitious non avrebbe risparmiato nessuno.

Circa un ora e mezza dopo, Gin e le sue amiche erano a lezione.

La ragazza era piuttosto nervosa e leggeva e rileggeva il tema sbatacchiato.

" Vediamo vediamo... Chiamiamo qualcuno a conferire sugli Incantesimi Riparatori... Qualche offerente?" disse il minuscolo professor Vitious.

Nessuno. Ovvio. Per quanto Vitious ci provasse, nessuno voleva mai andare alla sue interrogazioni a sorpresa. Offerente per giunta.

Ginevra strizzò gli occhi, prese la mano di Lily e la stritolò, sussurrando tra sè "Tipregotipregotiprego... Non chiamarmi... Non chiamarmi... Giuro che studierò sempre... Basta che non mi chiami..."

Vitious diede una veloce occhiata all'elenco dei nomi.

" Black... No... Muffin... Nemmeno... Sabbiadoro! Vuole venire lei?"

Sarebbe stato inutile replicare. Gin si alzò, con aria afflitta *Ginevra calmati... E' solo una stupida interrogazione... Gli Incantesimi Riparatori... Li hai studiati... E' vero tanto tempo fa... Ma concentrati... Cerca di ricordare... Parla a raffica e al massimo inventa! Ma si!".

La ragazza arrivò alla cattedra, chiuse gli occhi, fece un bel respiro.

Dopo un iniziale titubanza, iniziò a parlare, senza fermarsi nemmeno un secondo *Tutto bene... Anche questa è andata...".

Dopo la prima settimana di scuola, i ragazzi non avevano ancora ripreso il ritmo.

Una mattina di metà settembre, Gin si svegliò stranamente presto.

Era piuttosto nervosa in quel  periodo e Lily non aveva mai tempo per parlare *Si sta friggendo il cervello... la scuola e il ruolo di Prefetto... Troppo per lei..* pensò, vedendola dormire.

Lily era tutta raggomitolata nel letto, in posizione fetale, con le coperte tirate su fino al viso e i capelli rossi sparsi sul cuscino bianchissimo.

Quella mattina avrebbero avuto un ora buca e poi due ore di Pozioni con Lumacorno.

Una mattinata piuttosto leggera, considerando che Gin era una delle preferite di Lumacorno, insieme a Lily.

In effetti, era una delle preferite  soprattutto per via dei suoi genitori.

Lumacorno era un tipo un pò strambo: si sceglieva le persone con più talento e di buona famiglia e li metteva sotto "la sua ala protettrice", imbandiva festicciole private e cercava di fare il Cupido, cossicchè un giorno, magari, quelle coppiette da lui create, lo avrebbero ringraziato con qualche riconoscimento.

Gin non lo sopportava poi tanto, però fino a quando gli metteva Eccezionale, era felice e non si faceva troppe domande.

Si fece una doccia bollente, come piaceva a lei, si asciugò i capelli, li legò con un elestico in una lunga treccia bassa e si infilò la divisa.

Le ragazze stavano ancora dormendo e Gin non aveva intenzione di svegliarle, era ancora troppo presto.

Scese a fare colazione.

Con sua enorme sorpresa, non era sola al tavolo di Grifondoro: Remus era già sveglio.

Si sedette affianco a lui e lo salutò con un consueto bacio sulla guancia.

"Remmy, come mai sei sveglio anche tu?"

"Gin... Non so... Stanotte non ho dormito tanto bene"

Ginevra era preoccupata per l'amico, era un bel pò che lo vedeva triste.

Fecero colazione in silenzio, tranquillamente.

"Remus, ti va di fare una passeggiata?" chiese Gin. Era decisa a parlargli una volta e per tutte.

"Ok" Remus intuiva ciò di cui Ginevra voleva parlargli. Era una ragazza tanto cara.

Arrivarono al limitare della Foresta Proibita, Gin si sedette sulla staccionata, con Remus di fronte.

"Remus..."

"Si, lo so cosa vuoi dirmi."

"Se lo sai, allora perchè non parli? Lo sai che io ti voglio un bene dell'anima, non mi piace vederti così. Con me puoi parlare. Lo sai vero che con me puoi parlare?" disse Gin.

Aveva l'aria dispiaciuta. Desiderava che l'amico si confidasse con lei.

"Vedi, Gin... Io sto bene, non devi preoccuparti... E' questo che conta"

Remus era sempre stato un tipo riservato. Uno di quelli che preferiva aiutare invece di essere aiutato.

Gin non si diede per vinta

"Remus, PARLA!" lo guardò torva. Sapeva che l'amico voleva confidarsi, ma c'era qualcosa che lo bloccava.

"O parli o me ne vado! E ti puoi scordare la mia meravigliosa faccia!" disse Gin *Cavoli, deve essere una cosa che lo turba parecchio, per non cedere!*

"Molto modesta, Gin, come sempre!" disse ironicamente Remus, sorridendo

"Non si possono avere tutte le qualità, non credi? Qualche difetto dovrò pure averlo!"  Gin assunse un'aria da finta diva.

Scoppiarono a ridere. Poi di nuovo silenzio.

Remus iniziò "Gin ecco... Mi sento un pò stressato... Ecco tutto... Cioè... Li vedi come sono James, Sirius e Peter? Bhè, loro non si preoccupano che io sono un Prefetto, ho degli obblighi ben precisi. Gli voglio un gran bene a quei tre scalmanati ma... Per Merlino, anche a me piace fare casino... Però entro un certo limite... A volte vorrei dar di matto..."

Gin lo stette a sentire, tranquilla. In effetti, a sentirlo le veniva in mente Lily. Adesso capiva un pò meglio come doveva sentirsi l'amica.

"Remus... Lo sai... Sono la prima che accusa quei tre dementi... Però... Non credo sia facile nemmeno per loro, sai, vederti Prefetto e tutto il resto... Per loro sei solo Remus... E questo dovrebbe renderti felice... Non si fanno condizionare da nulla... Ti sono sempre vicini e non pretendono che tu cambi per loro... Cioè... Al massimo ti chiedono di chiudere un occhio per le cazzate che fanno!" Gin sorrise.

Sapeva che c'era dell'altro sotto, ma non volle forzare l'amico.

Si avviarono verso il castello ed entrati nella Sala Grande, trovarono Lily e James battibeccare.

"Non si smentiscono mai eh?" disse Gin

"Si, però sono un bella coppia, non trovi?" le rispose Remus.

Gin non ci aveva mai pensato. Si, effettivamente erano una bella coppia. La coppia che tutti si sarebbero aspettati. O meglio, la coppia che tutti aspettavano da più di sei anni.

Un'ora dopo, erano tutti a lezione di Pozioni, con i Tassorosso.

Il professore era particolarmente felice quel giorno e aveva una sorpresa per i ragazzi.

"Ragazzi... Allora... Dopo aver fatto questa bella ripetizione delle pozioni basilari... Grazie mille signorina Evans..." Lumacorno interruppe il discorso per fare l'occhiolino a Lily "Vorrei darvi una bella notizia!"

"Sicuramente un'altra festa delle sue..." sussurrò Gin alle amiche.

"Ho avuto una bellissima idea per quest'anno! Ho pensato che... Per aiutare la socializzazione... Potremmo stabilire delle coppie fisse... DI LAVORO, ovviamente..."

* Si... SOCIALIZZAZIONE...Al settimo anno?" pensò Gin, che si avvicinò istintivamente a Lily.

"OH...NO...Signorina Sabbiadoro... Ovviamente intendevo... Un ragazzo e una ragazza!"

Brontolio generale.

"Suvvia, ragazzi! Sarà una cosa molto divertente!! Farò anche delle prove intersemestrali di tanto in tanto, per vedere se la coppia è affiatata!"

"Professore... Ma come si sceglieranno le ehm... Coppie?" chiese un ragazzo.

"Ah... Ecco la parte interessante... Le ragazze estrarranno dei nomi a CASO...Da questa ampolla magica... Non vi sembra divertente? Ho già inserito tutto... Forza ragazze, in fila!!" gongolò Lumacorno.

Pian piano le ragazze di Grifondoro e Tassorosso si recarono alla cattedra per estrarre i nomi.

Lily andò titubante. Prese il foglietto ad occhi chiusi...

"Ma bene! Signorina... A quanto pare il caso ha deciso che lei starà in coppia con... REMUS LUPIN! Due tra i miei studenti più in gamba... Che coincidenza..."

Lily tirò un sospiro di sollievo.

Gin pensò che a Lily non era andata affatto male: fare coppia con il proprio migliore amico era sempre uno spasso.

Alice e Peter furono separati dal caso, l'una andò con un attraente Tassorosso e Peter fu pescato da Joyce Finnigan, una delle battitrici della squadra di Tassorosso.

Poi fu il turno di Gin. Sal le diede una spintarella “Dai… Sento che sarà una bella esperienza per te!” disse con la sua “aria mistica”.

Ginevra avanzò tranquilla. * Sal ci prende sempre! Quindi, non devo preoccuparmi… E poi… Avendo fatto alcune considerazioni, quasi sicuramente pescherò un Tassorosso… Ma chi?* pensò avanzando.

Arrivata davanti all’ampolla, affondò la mano e afferrò il bigliettino più a sinistra *Che strano… Sembra quasi… Che la mia mano sia attratta da qualcosa…* pensò.

Era già rivolta verso i Tassorosso, li scrutava con attenzione, quando il professore disse

“Ohhhhhh… Una splendida coppia, davvero… Due campioni di Quiddich…”

Gin guardò il Capitano della squadra di Tassorosso. Era davvero carino *Perfetto…*

“Signorina Sabbiadoro, lei farà coppia con… JAMES POTTER!” Gin atterrì alle parole del professore. Le vennero in mente tante di quelle parolacce che non riusciva a pensare ad altro.

Ginevra si andò tornò al suo posto, nera in volto. Nemmeno James sembrava entusiasta.

Gin ci pensò un po’ su *Ovviamente le coppie non sono state formate a caso…*.

Sal estrasse il bigliettino. Era in coppia con Sirius Black.

Sentendo quest’accoppiata, Gin capì tutto.

Il professor Lumacorno aveva abbinato le persone in base  non solo al sangue, ma anche alle attività in comune *Sal e Sirius… Due discendenti di due famiglie purosangue ricchissime… Senza particolare talento nelle Pozioni… Lily e Remus… Due Prefetti, entrambi mezzosangue… Lily babbana e Remus con padre babbano… Eccellenti in tutte le materie… Io e James… Talentuosi nel Quiddich e in Trasfigurazione, purosangue… Cavoli ci ha insaccati a tutti quel Lumacorno! Non smetterà mai di stupirmi…* ed ecco che a Gin vennero in mente nuovamente decine e decine di epiteti poco gradevoli.

“…Signorina Sabbiadoro? Mi sente? Deve spostarsi al suo nuovo posto… Vicino a Potter!”

Ginevra si alzò rassegnata. Gli altri avevano già preso posto.

Si sedette vicino a James *Se mi chiede di convincere Lily ad uscire con lui, lo ammazzo!*.

Lui fece per dire qualcosa, ma lei lo interruppe “Non dire UNA parola, Potter.  E vedi di non farmi prendere una T… O sei morto.”

“Non credere che io sia felice di questa situazione, Miss-holapuzzasottoilnaso!” sbottò James.

“Vaffanculo, stronzo!” sibilò Gin. Non era proprio giornata.

Non si parlarono per tutto il resto della lezione, si passarono a stento gli ingredienti della Pozione Rinfrescante e si lanciarono occhiate torve, mentre il professor Lumacorno passava tra i banchi dicendo “Collaborazione, collaborazione! Sono sicuro che un giorno mi ringrazierete!”.

*Oh si… Ti ringrazierò… A suon di Caccabombe!* pensò Gin, stringendo i denti.

James e Gin erano decisamente una coppia “scoppiata”. La cosa strana era che i due non avevano reali motivi di odiarsi. E forse non si odiavano nemmeno poi tanto, ma entrambi difendevano le loro posizioni.

Dopo le lezioni, Ginevra dovette sopportare le occhiatacce di tutte le Potter’s Fan.

“Gli usciranno gli occhi fuori dalle orbite a quelle tre cretine di Corvonero, se continuano a guardare da questa parte!” disse Gin a Lily e a Sal, in Biblioteca.

Nemmeno le altre due se la passavano tanto bene. Erano gli inconvenienti di stare in coppia di lavoro con i ragazzi più belli della scuola.

“Accidenti, Gin! Non pensarci! Anche a me danno i nervi!” disse Lily, cercando di concentrarsi su un disegno di Astronomia.

“Ma come hai pensato di fare per Pozioni, Ji-Ji? Inizierai a studiare con Potter? Io ho già preso accordi con Sirius ed anche Lily con Remus… L’unica soluzione e cercare un compromesso!” disse Sal. A Sal stava parecchio simpatico Sirius, solo come amico. Forse perché erano un po’ pazzi tutti e due.

“SAL SEI PAZZA? Studiare con Potter? Se li faccia da solo i compiti… Io farò la mia parte e lui la sua, due minuti prima di entrare in classe le uniremo. Punto e basta.”

Tutti guardarono Gin e le fecero cenno di fare silenzio.

“Gin… Sii ragionevole… Ne và dei tuoi voti… Fa la brava… Almeno ricordagli di farsi i compiti!” sussurrò Lily.

“Ma tu dici così perché stai in coppia col tuo migliore amico! Ed è anche il più bravo della classe!” piagnucolò la ragazza.

“Fa un po’ come vuoi Ginevra…” disse Lily arrossendo lievemente e rigettandosi nel disegno.

*Ci credo che arrossisci! Ho ragione e non sai cosa rispondere!* pensò Gin corrucciata, sapendo però in cuor suo che Lily e Sal avevano ragione, come sempre.

Passarono alcuni giorni, quando Gin decise che doveva parlare con Potter riguardo il compito di Pozioni.

Si avvicinò al suo gruppetto durante l’ora di spacco, in Giardino.

“James… Potrei parlarti, per favore… In privato?” chiese Gin titubante *Meglio essere gentili…*

“Wow… JAMES…Cos’è questo tono confidenziale? Non è che voi due fate qualcosa a nostra insaputa?” disse Sirius, che era sdraiato a pancia in giù sull’erba.

“Si hai perfettamente ragione Black…” disse la ragazza *Adesso gli viene un infarto!*

Tutti e quattro i Malandrini strabuzzarono gli occhi.

“James… E non me l’avevi detto?” Sirius guardò sorpreso l’amico “E com’è? E’ brava a ‘cavalcare’?” continuò curioso.

“Brutto stronzo! Ma come ti permetti! Vaffanculo Black!” lo aggredì Ginevra, prendendo James per un braccio e trascinandolo il più lontano possibile.

“Ehy, calma… Calma! Non sono io quello che ha insinuato delle cose…” disse James.

“Non ti ci mettere anche tu! E la prossima volta fai stare zitto quell’idiota del tuo amico! Mi irrita!”

“Vorrai dire che ti piace…” James la guardò maliziosamente.

“Non credo proprio!” Gin lo fulminò con lo sguardo.

“Parliamo di cose serie! Il compito di Pozioni…”

“E sarebbe una cosa seria?” rispose il ragazzo

“Si! Ero venuta per ricordarti che tra due giorni dobbiamo consegnarlo… Quindi… Tu fai la tua parte e io faccio la mia!”

“Veramente io già l’ho fatto… Eccolo qui… Stamattina non avevo nulla da fare, quindi… et voilà!” James gli pose due rotoli di pergamena scritti fitti fitti.

“Devi solo ritoccarlo e aggiungere la parte finale… Sai com’è… Dopo venti minuti mi sono annoiato… Ma non ti ci abituare.. In via del tutto eccezionale…”

Gin non ci poteva credere. Impossibile.

“V-va bene… Ti faccio avere una copia per domani… E leggilo perlomeno!”

“Ok… Ora posso andare? O vuoi violentarmi prima? Bhè se si… Chiama la tua amica Evans… Mi farebbe molto piacere”

“Vaffanculo… E non aggiungo altro!” Gin girò i tacchi e se ne andò.

Quella stessa sera, Gin era nel suo Dormitorio, con una piccola candela accesa. Le sue amiche dormivano. Lei non aveva sonno.

Aveva il compito di Pozioni tra le mani,correggeva i pochi errori di Potter ed ampliava alcune parti incomplete.

Era davvero un buon compito, e lei era ancora incredula. Sapeva che non sarebbe stato sempre così facile far studiare Potter.

Erano ancora a fine settembre e gli allenamenti di Quiddich non erano ancora iniziati, per questo motivo Potter era così volenteroso.

Finito di correggere il compito e fatta una copia per il ragazzo, bevve un bicchiere d’acqua e si infilò nel letto.

*Domani devo scrivere ai miei… Ma c…* si addormentò, con la gattina Baruffa acciambellata ai suoi piedi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Conoscenze&Ripetizioni ***


1

Capitolo 4

Grazieeeeeee!!!!

****************************************************************

Ginevra correva a perdifiato. Era in ritardo per la lezione di Babbanologia, si era appisolata in Sala Comune e Lily e Alice, che frequentavano quella materia facoltativa con Gin, erano già andate a lezione.

Gin salì veloce una rampa di scale *Ci siamo quasi…* voltò l'angolo e... "BUM!" cadde  a terra come una pera cotta * Mi sembra di aver già vissuto questa scena...* e i libri ruzzolarono giù dalla borsa.

"Accidenti... Scusami... Chiunque tu sia.." disse Gin, raccogliendo i libri. Aveva urtato una persona.

"Bhè... Piacere... Joshua Garrett... Ma chiamami Josh" disse una voce maschile.

Gin alzò lo sguardo “Piacere Ginevra… Ma chiamami Gin” e sorrise.

Gin rimase folgorata per un attimo *Questo ragazzo… è… è… bello!* pensò.

Alto, moro e con degli occhi verdi da svenire.

Gin non era una tipa che si soffermava sull’aspetto fisico, ma quando ci voleva, ci voleva.

La cosa più strana era che lei non lo aveva mai visto.

Il ragazzo aiutò a raccogliere i libri di Ginevra.

“Grazie… Scusami la domanda… Ma… A che anno sei?” chiese lei, curiosa.

“ Al settimo… Bhè stiamo in classe insieme da sette anni, più o meno…” disse lui.

*Figuraccia! Cavoli ma chi se lo ricordava questo qui?* Gin guardò l’orologio. Era davvero tardi.

“Ehm… Io ora dovrei andare… Sai sono in ritardo per Babbanologia…” Ginevra imboccò il corridoio a sinistra, in fondo al quale si trovava l’aula di Babbanologia.

Dopo un po’ il ragazzo la raggiunse “ Frequento anche io Babbanologia…” e sorrise.

Entrarono insieme in aula.

Gin si sedette vicino a Lily “Almeno il posto me lo hai conservato!” disse all’amica.

Lily era troppo sorpresa per ribattere “Ginevra… Da quant’è che frequenti Josh?”

“Ma perché lo conosci Lily?” Gin era stupita.

“E certo! Da quasi quattro anni… In effetti non è uno che si nota molto… E’ un ragazzo tranquillo… Carino vero? E’ anche Prefetto di Corvonero! E quest’anno è capitano della squadra di Quiddich!” Lily era in estasi *Questo si che è il ragazzo giusto per Gin!* pensò.

“Bhè si è un bel ragazzo… Ma non farti strane idee! Lo sai come la penso!”

“Signorina Sabbiadoro e signorina Evans… Se non siete interessate potete anche uscire dall’aula… Qui non si fa salotto!” disse il professore. Era furibondo.

Gin e Lily si zittirono all’istante.

Due giorni dopo, ci fu la prova intersemestrale di Pozioni. Lily, dopo aver ripassato con Remus, aiutò Gin a ripetere per tutta la notte.

“Lily… Sento che andrà da schifo!” la ragazza era nel panico più totale.

“No… Non ti preoccupare… E poi il professore meno di Oltre Ogni Previsione non ti mette… Stai calma… Praticamente sai tutto il libro a memoria…!! Rilassati!”

Lily era sempre ottimista: il mondo poteva crollare, ma lei trovava sempre il lato positivo della cosa.

L’indomani, Ginevra era pallidissima e tremava tutta. Non volle nemmeno mangiare a colazione, nonostante Lily, Sal e Alice l’avessero quasi imboccata.

Arrivò a lezione e prese posto vicino a James.

“Brutta cera, eh?” disse il ragazzo.

 Gin non aveva le forze nemmeno di guardarlo storto o di ribattere.

“Ragazzi… Buongiorno!! Allora… Sarò breve… La prova intersemestrale di oggi è molto semplice… Non impiegherete nemmeno un’ora…” esordì gaio Lumacorno.

I ragazzi trattennero il respiro.

“..Dovrete elaborare una Pozione della Fiducia… Il procedimento è scritto alla lavagna… Serve per testare la collaborazione tra le coppie e l’affiatamento… Se avete studiato insieme e avete approfondito la conoscenza, non ci saranno difficoltà…”

A quel punto James scoppiò a ridere, mentre Gin sembrava un cadavere *Non è possibile…*.

Le intenzioni del professore erano chiare: il suo intento era costringere le coppie a collaborare  e far scattare qualcosa.

*E’ davvero cocciuto questo qui…* pensò Gin (insieme ad ovvi epiteti che non sto qui a riferire).

La pozione andò piuttosto bene, almeno così sembrò a Gin.

Lei e James svolsero il procedimento alla perfezione.

I primi a terminare furono Sal e Sirius, che presero un Oltre Ogni Previsione.

Subito dopo Lily e Remus, che ovviamente si meritarono un Eccezionale.

Le altre coppie ottennero quasi tutte buoni risultati.

Gin e James furono i penultimi a finire, firmarono la boccetta e Gin la portò alla cattedra: dall’aspetto era perfetta.

Il professore la rimirò, felice. Quando la provò, però, non fu più così contento

“Che peccato… Davvero un peccato…”

Gin lo guardò stupita. Anche James strabuzzò gli occhi.

“Signorina Sabbiadoro e signor Potter… Bhè… Come spiegarvi… La vostra pozione non funziona…”

“Non funziona?” Gin era allibita *Ma se è identica a quella degli altri…*

“Si signorina… Il procedimento svolto è esatto… Ma evidentemente, non avete fiducia l’uno nell’altra… Le ripeto… Questa pozione non ha alcun effetto… Sono costretto, mio malgrado, a mettere un Accettabile… Solo perché avete dimostrato di aver studiato le nozioni del libro…”

Gin tornò a posto, furente.

Guardò James dritto negli occhi e gli sibilò sotto voce

“Ti avviso… Io e te studieremo SEMPRE Pozioni insieme da oggi… E non ribattere”

Quelle parole furono un grande sacrificio per Gin, ma sapeva che era necessario, se voleva diventare Auror, avere Eccezionale in Pozioni ed era disposta a tutto per far avverare il suo sogno.

James non disse nulla, in effetti, tutti sapevano che quando Ginevra Sabbiadoro era adirata, era meglio non mettersela contro.

La settimana dopo, Ginevra e Lily erano in Giardino, sotto un grande ciliegio.

Mentre stavano chiacchierando allegramente, si avvicinò Josh Garrett

“Salve, ragazze!” era un po’ titubante.

“Ciao, Josh!” rispose Lily. Quel ragazzo le stava proprio simpatico.

“Ehy, ciao!” disse Gin. Era un bel po’ che non lo incrociava più per i corridoi.

“Ehm.. scusate… Volevo chiedervi… Se… Mi potevate dare una mano con il compito di Babbanologia… Cioè, voi siete bravissime e mi chiedevo..”

Lily gli sorrise “Mi dispiace, io proprio non posso… Ho talmente di quegli impegni… Ma Gin sicuramente sarà felice di aiutarti..” disse, con un sorriso malizioso.

Gin la guardò *Cosa diavolo avrà in mente?*

“Ehm… Si.. Certo… Josh non c’è problema… Ti darò io una mano… Fammi sapere quando possiamo incontrarci, ok?” Gin ebbe la sensazione di essere stata incastarata da Lily.

“Ok, grazie mille! Ora scappo…” Josh se ne andò raggiante.

“Lily… cos’hai in mente?” Gin la guardò con fare investigativo

“Io? Nulla…” rispose la rossa innocentemente

“Seee… Come no… Sputa il rospo…”

“Niente davvero! Certo che tu e Josh sareste proprio una bella coppietta…”

“LILY!NO!Ma quante volte devo ripetertelo?”

In quell’istante sopraggiunse Sal

“Cosa devi ripetergli?” chiese.

“Sal… Non trovi che Gin e Josh siano una bella coppia? Sono perfetti… Lo dice tutta la scuola..”

“Lily…” rimbeccò Gin.

“Si saranno anche carini insieme… Ma non hanno futuro!” tagliò a corto Sal.

Lily era un po’ delusa, credeva che l’amica avesse appoggiato la sua iniziativa, ma lasciò perdere.

“Ma Alice dov’è?” chiese, guardandosi intorno.

“Sicuramente a pomiciare con Peter…” disse Gin, iniziando a sfilacciare una foglia.

“Non ne sarei tanto sicura…” disse Sal. Quella ragazza era un vero mistero.

Rewind. Qualche minuto prima, i Malandrini erano anche loro in Giardino. Precisamente sotto una quercia. Stavano elaborando un piano.

“Che dite… Se Peter fa il palo al corridoio al secondo piano, Remus al quarto e io e James passiamo all’azione? Cinquecento Caccabombe dovrebbero bastare…” esordì Sirius.

“Potrebbe andare… Si..” squittì Peter. Remus fece un cenno d’assenso “Basta che non ci vado io di mezzo…”

“James? Che ne pensi? Allora?” Sirius guardò l’amico. Ultimamente era distratto, non lo capiva più.

“James?”

“Eh? Sisi… Va bene…”

“Ma che ti prende?” chiese Peter

“Non vedete che sta guardando Lily?” sghignazzò Remus.

“James… A star dietro alla Evans ti stai rammollendo… Che ci trovi poi di così speciale?” disse Sirius, spostando anche lui lo sguardo sul gruppetto di ragazze sedute sotto un ciliegio.

Sirius notò un ragazzo che si avvicinò a Lily e Ginevra *Chissà che vuole… Poverino… Lo manderanno al diavolo!*

Con sua enorme sorpresa, vide Lily sorridere e Ginevra fare un cenno d’assenso.

Il ragazzo iniziò a parlare concitatamente con Ginevra

“Oh… Oh… Sembra chela Sabbiadoro si sia trovata il ragazzo!” esclamò Peter.

James tirò un sospiro di sollievo. Per un attimo aveva pensato che quel ragazzo ce l’avesse con Lily.

“ Si… Joshua Garrett… Mi aveva detto che Gin gli interessava…” disse Remus tranquillo.

“Garrett? Ma è un rammollito… E poi, ragazzi… La Sabbiadoro non  è ancora uscita con me!” esclamò Sirius, notando che Josh si era allontanato gongolando.

A Sirius piacevano le sfide e Gin era decisamente una sfida dura.

“Ragazzo… Vorresti dire che è lai la tua prossima sfida?” chiese James

“Puoi giurarci… Una notte e via. Rapido, sicuro ed indolore” disse Sirius

“Ma è irraggiungibile!” esclamò Peter

“Vi faccio vedere io… Aspettate qui…” Sirius si diresse verso Lily e Gin.

“Ciao, bellezze!”

“Che diavolo vuoi Black?” chiese Gin. Vedere quell’essere la irritava.

“Veramente vorrei parlare con te…” chiese dolcemente Sirius “In privato..”

Lily era allibita, ma guardò Gin come a dire “Vedi cosa vuole e se ti tocca, urla!”

Ginevra si alzò cauta e lo seguì “Dimmi tutto…” . Era diffidente e si teneva a distanza.

“Ecco… Siccome tu sei bravissima in Trasfigurazione… No è che potresti darmi qualche ripetizione… Hai visto, la McGranitt mi detesta…” esordì Sirius

*Qui gatta ci cova…* pensò Gin

“Scusa non puoi chiedere aiuto a Potter?” disse, pensando che anche James era molto ferrato in Trasfigurazione.

“Non ha tempo” rispose secco il ragazzo “Cioè… Sai… E’ capitano… Eccetera eccetera..”

Gin lo guardò torva.

“C’è qualcosa sotto!”

“No, giuro, nulla!” disse Sirius, con l’aria ferita (e con le dita incrociate dietro la schiena)

“Mmm… E io cosa ci guadagno?” chiese Gin *Sopportarlo per puro buonismo non se ne parla…*

“Ti lascerò in pace  e non farò più allusioni… Promesso!”

La proposta era allettante *Sbarazzarsi di quest’idiota una volta e per tutte… Mmm..*

“Ok… Ma… Una sola volta a settimana, non di più… E mantieni la promessa…”

Gin se ne andò e tornò da Lily.

Qundo raccontò tutto all’amica, Lily non poteva crederci, ma, come sempre, spinse Gin a credere a Sirius e a non avere dubbi

“Magari vuole solo migliorare la media…” disse Lily pensierosa

“Sarà…” le rispose Gin.

Frattanto, Sirius era tornato dagli amici

“Missione compiuta! Mi dà ripetizioni di Trasfigurazione! James… Non fare quella faccia… E’ ovvio che preferisco fare ripetizioni con una bella ragazza piuttosto che con te…”

James sorrise all’amico *Incorreggibile!*.

Quella stessa sera ci fu il primo allenamento di Quiddich della stagione. Gin era ancora nervosa per via di una lettera ricevuta dai suoi e aveva una gran voglia di volare, per sfogarsi un po’.

Il tempo non era dei migliori, tirava parecchio vento ma, nonostante tutto, fecero ugualmente l’allenamento.

Gin e il capitano non si rivolgevano la parola, e questo risultò un bel problema, considerando che avevano i ruoli più importanti della squadra (Cercatore e Cacciatrice di punta) e che la squadra li seguiva ciecamente.

L’allenamento non andò tanto male, anche se Gin aveva la testa fra le nuvole e lo sguardo assente.

Lily era sugli spalti, come sempre, e notò che Ginevra non stava dando il massimo *Cosa cavolo le prende?*.

Dopo l’allenamento, mentre Gin stava raggiungendo Lily, James la fermò

“Sabbiadoro, un altro allenamento così e sei fuori squadra!”

“Ma…” biascicò lei a malapena

“Da te pretendo molto di più! Non mi interessano i problemi che hai o qualsiasi altra cosa, quando sei qui, tutto il resto lo devi lasciare fuori! Io sono il Capitano e ho il dovere di informarti che, per quanto tu abbia talento, fino a quando non ti impegnerai seriamente, resterai in panchina!” disse serio James.

Il ragazzo contava molto su Ginevra per vincere il campionato *E’ davvero eccezionale!*, e per questo era così duro con lei.

“Va bene, Capitano!” disse Gin, andandosene.

Ginevra era arrabbiata con se stessa, sapeva in cuor suo che James aveva ragione.

Andò a dormire presto quella sera, anche se, prima di addormentarsi, si girò e rigirò nel letto parecchie volte, provocando l’ira di Batuffa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dolori&Luna ***


1

Capitolo 5

 

 

Sorpresa! Vi posto anche il capitolo 5! Veloce vero?

Grazie per i complimenti Infinity!!!! E grazie per la recensione albicoccacida!! In effetti, sono veloce ad aggiornare perchè scrivo di getto... Per la paura di scordarmi le idee... Eheh...Lo so... Ho inserito un casino di ragazzi... Ma Josh mi serviva come imput per Sirius... Per il resto non c'è più nessuno...Eheh

 Accetto consigli e critiche d’ogni tipo, e poi... state capendo qualcosa della trama?? Qualcuno ha già intuito qualcosa?

Questo capitolo è molto importante... Leggete con attenzione... S’inizia a delineare un filone della trama che fino ad ora ho solo accennato... Gli indizi credo siano ben nascosti... AH... Mi raccomando... Recensite! E' vero non ve ne do il tempo, postando capitoli a raffica... Però... Daidaidaiiiii!! Enjoy!!

*******************************************************************

Una mattina come tante, durante la colazione, i ragazzi furono informati che il prossimo sabato ci sarebbe stata la prima gita ad Hogsmeade dell'anno.

"Finalmente... Ci voleva propio..." disse Gin, spalmandosi del burro di arachidi sul pane tostato.

La settimana precedente c'era stata la prima partita di Quiddich del Campionato, Grifondoro contro Tassorosso, e Ginevra era rimasta in panchina, con grande stupore di tutti.

"Già... Sai che spasso... Dovrò stare quasi tutta la mattinata con Gazza a controllare chi va ad Hogsmeade..." commentò Lily abbattuta

"Lily, cavolo! Chiedi a qualcuno di sostituirti... Un prefetto di Tassorosso, per esempio... Non ti negherà mai il favore.." disse Gin

"Ci ho provato... Ma da quando li abbiamo stracciati alla partita... Ops! Scusa..." Lily sapeva di non dover toccare l'argomento. I Grifondoro avevano vinto contro i Tassorosso anche senza Gin, e lei in parte era adirata per questo.

Gin si fiondò sul porridge, senza più proferire parola.

"Bhè, ragazze, io verrò con voi ad Hogsmeade! Ho litigato con Peter!" sbottò Alice

"Lily... Potresti chiedere a Remus... Potrebbe dirti di si..." disse Sal

"Proverò... Ma dubito..."

In quell'istante, Remus e gli altri Malandrini entrarono in Sala Grande.

"Bhè, chiediglielo ora!" disse Gin, con la bocca piena, troncando il suo silenzio.

"Ecco... Veramente..."

"Daiiii!" dissero Gin, Sal e Ally in coro

"Ok... Remus...??" Lily lo chiamò incerta

"Dimmi tutto Lily..." Remus si era avvicinato alle ragazze, seguito da un James piuttosto arcigno

"Ehm... Potresti sostituirmi ad affiancare Gazza... Il giorno della gita? O magari possiamo fare dei turni..." esordì la rossa, diventando cremisi

James diede una gomitata a Remus, che lo ignorò

"Ma certo! Nessun problema!" Remus non poteva rifiutare un favore a Lily, se non altro per tutte le volte che lei non aveva fatto rapporto al Preside sull'indulgenza di Remus verso Sirius e James.

"Anche questo è risolto!" Gin si era rallegrata un pò all'idea di passare una giornata tra ragazze.

Il giorno della gita, tutto il castello era sovraeccitato.

Le ragazze si svegliarono di buon'ora.

"Cavoli! Il tempo è nuvoloso..." constatò una Alice in pigiama e con la chioma arruffata.

"Naaaaaaaaa... Sicuramente non piove..." disse Gin, correndo in bagno per fare per prima la doccia.

Lily, Sal e Alice, colte alla sprovvista, tentarono inutilmente di raggiungere il bagno, ma si trovarono dinanzi solo una porta chiusa a chiave.

"Ginevra Sabbiadoro... Sei una sleale di prima categoria... Sembri una Serpeverde... Anzi, sembri Gabrielle Parkinson!" disse Lily, provocando una risata generale.

Gin, dal canto suo, urlò dal bagno

"Ma come ti permetti? Io somigliare a quella faccia da carlino? Non esiste propio... E poi... Non sono così troia!"

Le ragazze risero.

Ally iniziò a frugare negli armadi delle amiche, cercando qualcosa da mettere

"Questo?No... Questo qui vi piace?No orrido..."

Gin uscì dal bagno, con i capelli bagnati

"Ally, se vuoi puoi metterti la mia gonna blu..."

"Davvero? Sarebbe perfetta con questo golfino..." disse Alice entusiasta

Gin sorrise. Bastava poco per rendere l'amica felice.

Quando andavano in gita, Ginevra era particolarmente felice del fatto che potevano non mettere la divisa e potevano invece indossare abiti babbani.

"Tu cosa metterai, Gin?" chiese Lily curiosa.

Gin si frizionò delicatamente i capelli con l'asciugamano "Bhè... Non saprei... Penso di mettere il jeans chiaro, la camicia bianca a righini azzurri e il maglioncino scollato azzurro... Poi il mantello bianco e i guanti di pelle di drago... Quelli azzurro-argentati..." disse distrattamente

"Ma come fai ad avere sempre le idee così chiare?" sbottò Alice.

Una volta che si furono preparate, le ragazze si avviarono  verso il sentiero che portava ad Hogsmeade.

Passarono una bella mattinata, facendo shopping sfrenato, fino a quando non iniziò a diluviare

"Non piove eh, Gin?" disse Lily, correndo con le altre verso i Tre Manici di Scopa.

"Piccolo errore di calcolo, tutto qui..." disse la ragazza, entrando nel locale, tutta zuppa.

La maggior parte degli studenti di Hogwarts aveva pensato bene di rifugiarsi lì, vista la pioggia.

Le ragazze si sedettero al bancone e ordinarono delle Burrobirre fumanti.

La pioggia non accennava a smettere.

Ad un tratto, si avvicinò Peter

"Salve ragazze! Alice... Sei bellissima... Potrei parlarti?"

La ragazza era in estasi, si alzò come una piuma e lo seguì.

"Wow... C'avevo sperato che si erano davvero lasciati!" disse Gin, tra un sorso e l'altro

"Dai! Cattiva!" commentò Lily, con la sua voce da bimba piccola.

"Ehy, ragazze... Ma Remus dov'è?" disse Sal, osservando James e Sirius da soli ad un tavolo.

Lily si rabbuiò: si sentiva in colpa per aver chiesto a Remus di restare buona parte della mattinata al castello

"Dai! Può darsi che sia da qualche parte!" esclamò Gin, intuendo il dispiacere dell'amica

"Già... Potremmo andare a chiederlo a loro.." disse Lily, indicando James e Sirius

"Non se ne parla... Io con quell'essere che mi ha lasciato in panchina non ci voglio parlare"

"Tipregotipregotipregoooo!!"

"Va bene... Ma parli tu..." Gin e Lily si alzarono

"Approposito, come vanno le ripetizioni con Black?" chiese Lily

"Una FAVOLA...Da sballo... Comunque o è stupido oppure lo fa apposta..." rispose Ginevra sarcastica

Arrivate di fronte ai due, Gin diede una spintarella a Lily

"Ehm... Ciao James, ciao Sirius..." li salutò la rossa, imbarazzata.

"C-ciao Evans" disse James *Evans?Ma sono cretino?* e fece un cenno a Gin.

Gin, di tutta risposta, girò la faccia.

"Ciao bellez...." Sirius si interruppe, notando lo sguardo elettrico di Gin " Volevo dire... Ciao ragazze! Cosa possiamo fare per voi?" *Sarà pure bella... Ma che palle...*

"Avete visto Remus?" chiese Lily

James parve un pò deluso e rispose asciutto "No, non è ancora venuto"

Lily si dispiacque tantissimo e disse sottovoce a Gin "Io vado a dargli il cambio... Ci vediamo dopo..."

"Ragazzi, io vado... Ciao" e fuggì via.

Gin restò lì impalata “Si… aveva una cosa da fare urgente… Bhè io torno al bancone… CIAO SIRIUS!” sottolineò particolarmente le ultime due parole, prima di andarsene sculettando.

“Ce l’ha ancora con te per via della partita James… Certo che hai rischiato grosso a non metterla in campo… E’ un fenomeno..” disse Sirius, tracannando un’altra Burrobirra

“Ma che rischiato e rischiato! E poi non è questo granchè…” rispose James

“Seeeeeeee… Vabbè…” Sirius lasciò perdere, si era reso conto che James ci era rimasto male perla Evans.

Lily corse verso il castello, coprendosi la testa con la borsa, per non bagnarsi.

Trovò Remus all’ingresso, sotto il porticato

“Remmy, ma che fai ancora qui?” chiese Lily

“Nulla, ora vengo, aspetta…” Remus aveva l’affanno ed era pallidissimo

Lily gli si avvicinò, tentò di sostenerlo

“Remus, devi andare in Infermeria!! Sei pallido!”

“No, sto bene…”

“Ma…” Lily non ebbe il tempo di ribattere, Remus era svenuto e le era caduto addosso.

Con una magia, Lily fece apparire una barella e lo portò in Infermeria da Madama Clung.

La ragazza era preoccupatissima e si sentiva in colpa, ma mantenne ugualmente il sangue freddo.

Madama Clung somministrò al ragazzo una pozione rossastra e lo fece stendere sul lettino.

Lily aveva l’impressione che soffrisse molto.

Ad un certo punto, Remus iniziò a delirare

“R-ramoso… Felpato… C-codaliscia… Dove siete?”

Lily non capiva una parola di quello che stava biascicando l’amico, ma decise di spedire una lettera a Gin, per farla venire al castello con gli altri Malandrini.

Spedito il gufo, tornò vicino a Remus e gli prese la mano, sussurrandogli

“Remmy, fatti forza… Adesso arrivano gli altri… Dai…”.

Ginevra stava chiacchierando allegramente con Josh Garrett e con Sal, quando una civetta tutta bagnata picchiettò alla finestra dei Tre Manici di Scopa.

Gin riconobbe il gufo di Lily e prese la lettera. Appena la lesse, impallidì.

Si congedò da Sal e Josh e si diresse spedita verso Sirius e James

I due la guardarono, sorpresi.

“L-lily… R-remus… sta male…” Gin riuscì a balbettare a malapena queste parole e gli porse il breve biglietto di Lily a James.

James e Sirius si lanciarono uno sguardo d’intesa

“Noi li raggiungiamo” disse James, alzandosi dal tavolo

“Vengo anche io!” disse Gin decisa, con gli occhi lucidi.

I tre corsero a perdifiato fino al castello e raggiunsero l’Infermeria stremati.

Sirius entrò violentemente e lui e James iniziarono a parlare sottovoce con Madama Clugg.

Gin si avvicinò al letto di Remus e abbracciò Lily

“L’ho trovato pallido… Ad un certo punto… Non so… Mi è crollato addosso..” disse la rossa, ancora sconvolta.

Ginevra sfiorò con la mano la guancia fredda di Remus

“Dovevo accorgermene… Dovevo…” la ragazza aveva il viso rigato di lacrime.

Non sopportava vedere le persone stare male, soprattutto un suo amico poi.

Dopo circa dieci minuti, Sirius e James congedarono le ragazze

“Ce ne occupiamo noi adesso… Sta bene, non vi preoccupate…”

Ginevra e Lily andarono in Sala Comune e dopo aver parlato dell’accaduto, andarono a dormire, senza nemmeno cenare.

Quella notte, Ginevra si svegliò, sentendo un ululato.

Aprì la finestra e lasciò che i capelli si scompigliassero con il vento.

Dopo poco, lanciò un’occhiata al Lago Nero.

C’erano di nuovo delle sagome *Scoprirò chi siete… Accidenti!*.

 Lanciò un’occhiata alle amiche profondamente addormentate, si vestì velocemente ed uscì di soppiatto attraverso il buco del ritratto.

Uscì dal castello con molta cautela, imboccando alcuni passaggi segreti, scoperti durante i sei anni trascorsi ad Hogwarts.

Le tremavano le mani, sia dalla paura di essere scoperta che dal freddo.

Raggiunse le sponde del Lago.

Non c’era nessuno.

Si guardò intorno attentamente e notò un’ombra indistinta

“Chi c’è? Vieni fuori… Chiunque tu sia…”

Prese la bacchetta magica e la strinse tra le mani.

Dopo alcuni minuti, una figura confusa avanzò nel buio.

Piano piano, la figura prese forma, illuminata dalla luce della luna piena.

Gin rimase a bocca aperta.

Un cervo argenteo, stupendo, avanzava fiero verso di lei.

Aveva delle corna imponenti e bianchissime.

“Ah… Allora eri tu… Sai… Ti ho visto due o tre volte…” disse dolcemente la ragazza, provando ad avvicinarsi.

Il cervo si ritrasse.

“Non avere paura… Non ti mangio mica! Come sei bello…”

Sfiorò la testa del cervo.

L’animale sembrò convincersi e si avvicinò a Gin.

La ragazza accarezzandolo disse “Sai… Sapessi che periodo schifo sto passando… ODDIO…Sto parlando ad un animale… Non farci caso… Ogni tanto svalvolo completamente…”

L’animale sbattè le palpebre

“Ho l’impressione di averti già visto da qualche parte… Ma che dico… Sei un cervo…”

Poi si sentì un ruggito.

Gin si spaventò non poco, ma rimase ferma.

Il cervo si agitò ed iniziò a spingere Ginevra verso il castello, con le corna, lievemente.

“Ma che diavolo succede? Oh… Va bene… Me ne vado… Spero di rivederti sai… Vedere un cervo magico alle tre di notte non è cosa comune” Gin sorrise all’animale e sgattaiolò nel castello. La ragazza si fermò solo quando si trovò di nuovo nella Sala Comune di Grifondoro.

Al limitare della Foresta Proibita, un ragazzo dagli occhi nocciola e i capelli arruffati raggiunse di corsa i suoi amici.

“Dove diavolo eri, Ramoso? Lunastorta ci è sfuggito… E non trovo più Codaliscia…”

Disse un ragazzo dai capelli corvini.

“Da nessuna parte… Proprio da nessuna parte” rispose pensieroso l’amico.

“Vabbè… Andiamo adesso… La notte è ancora lunga…”

Ci fu uno scintillio e al posto dei sue ragazzi, c’erano un cervo argenteo ed un enorme cane nero, che si inoltrarono nella Foresta Proibita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Partyparty!!!!!! ***


1

1

 

 

Grazie per le recensioni e scusate per il ritardo!!

Vi è piaciuto il quinto capitolo? Bene... Il mio intento era propio quello di rendere Gin un pò più umana... O meglio... Far capire che anche lei è fragile e che la sua è solo una corazza... Non so bene cosa c'entri l'incontro con il cervo(james) però l'ho messo...( Okkei sono una bugiarda..)... Mi piaceva come idea! Farla incontrare con un cane enorme o con un topo non aveva lo stesso effetto, non trovate?Il sesto capitolo è ancora un gran casino..Eheh... In effetti sto rendendo la ficcy un pò incasinata... Però poi il finale sarà più bello... Questo capitolo è romanticOOSO... Vi manderò in confusione... Sisi...Eddai... Non avete nemmeno un'intuizione piccina picciò??Enjoy e grazie ancora per le recensioni!! Almeno qualcuno mi legge e come si dice... Pochi ma buoni!! Ah, dimenticavo... In questo capitolo vi è una citazione riadattata del libro "Gli animali Fantastici: Dove trovarli"  della Rowling, che tra l’altro è un libricino i cui proventi sono stati dati a Comic Relief, un'associazione che si occupa di progetti di sostegno e aiuto a vantaggio dei popoli e dei paesi più poveri... Chissà se lo vendono ancora... ?

PS State tranquilli il segreto dei Malandrini e Remus è al sicuro... Per il momento... Non assicuro nulla...

E poi... Qualcuno sa dirmi chi è Mary Sue? Scusate l'ignoranza eh... Ah e poi poi... x albicoccacida ...Cosa significa "naturalmente gin i fatti suoi non se li fa mai"..??? Non dirmi che la mia tesssora ti sta antipatica... Bhuuu!!

*****************************************************************************************

Il tempo, ad Hogwarts, peggiorava di giorno in giorno.

Era ormai fine ottobre e i ragazzi indossavano già i guanti e i mantelli pesanti

"Mmm... Ho il presentimento che sarà un inverno piuttosto freddino..." disse Sal alle amiche, mentre si dirigevano a lezione di Cura delle Creature Magiche.

"Bhè... Sopravviveremo.." disse Gin distrattamente.

Il suo umore era nettamente migliorato ed era anche meno permalosa del solito. Lily, Sal e Ally non ne sapevano il motivo preciso, ma erano decisamente felici di questo cambiamento.

La ragazza impiegava tutto il suo tempo libero ad allenarsi a Quiddich, anche da sola.

Aveva preso molto seriamente la decisione del Capitano di lasciarla fuori squadra durante la partita contro i Tassorosso e voleva ad ogni costo partecipare a quella contro i Corvonero, che ci sarebbe stata di lì a poco.

Ginevra però, si trovava a ripensare molto spesso allo strano incontro che aveva avuto con quel cervo argenteo.

Aveva cercato in moltissimi libri quell'animale, per capire bene le sue caratteristiche, ma in nessun libro era menzionato un animale del genere.

Le quattro arrivarono a lezione puntualissime e trovarono solo il professore.

"Buongiorno ragazze..." disse l'insegnante, con una parlata lenta e soporifera.

Il loro insegnante di Cura delle Creature Magiche era piuttosto vecchiotto e tutti lo chiamavano Puffskein, perchè assomigliava a quel buffo animaletto da compagnia. Bhè, in effetti, il loro professore assomigliava ad una palla.

"Professore, cosa faremo oggi? Nell'ultima lezione abbiamo parlato delle Acromantule... Teoricamente..." disse Gin.

Il professore era sempre indietro con il programma, cosa che sotto alcuni punti di vista, risultava vantaggiosa.

"Bhè... Io... Avevo pensato... Di farvi vedere... Gli Unicorni... Si..." rispose il professore con aria assente

Le quattro si esaltarono. Gli Unicorni erano programma dell'anno precedente, ma era sempre meglio tardi che mai.

Quando arrivarono gli altri alunni, il professore li condusse al limitare della Foresta, dove c'era un unicorno dorato legato alla staccionata. Il terreno era scivoloso e fangoso, quindi l'animale si manteneva dritto a fatica.

"Allora... Ragazzi... Qualcuno sa dirmi qualcosa sugli Unicorni?"

La mano di Lily scattò in aria

"Dica signorina Evans..."

"l'Unicorno è  un cavallo dotato di un corno, col manto di un bianco immacolato quando è adulto, anche se i puledri all'inizio sono d'oro e diventano d'argento prima di raggiungere la maturità. Questo animale si può trovare nelle foreste del Nord Europa e in genere evita il contatto umano, anche se è più probabile che consenta ad una strega piuttosto che ad un mago di avvicinarlo. Inoltre il corno, il sangue e il pelo dell'unicorno possiedono proprietà altamente magiche... Per esempio i peli di unicorno vengono utilizzati anche come nucleo nella fabbricazione delle bacchette... Il corno viene utilizzato polverizzato come ingrediente principale della Pozione Veritaserum e il sangue ha rinomate proprietà curative..." disse Lily tutto d'un fiato

*Cambierà mai?*  pensò Gin, notando orgogliosa che tutti gli occhi della classe erano puntati sulla sua amica, compresi quelli del professore

"Bhè... Ha detto tutto quello che si doveva dire!" esclamò il professore, un pò rammaricato

"Trenta punti per i Grifondoro..." aggiunse.

I Grifondoro si lasciarono sfuggire un sorriso. Nessuno batteva Lily Evans.

"Adesso... C'è qualcuno che vuole provare ad avvicinarsi?"

Gabrielle Parkinson avanzò ondeggiando e con il naso all'insù

"Ehy... Evans la secchia... Ma ti ci sei sposata con i libri?" sussurrò, passando accanto a Gin e Lily.

"Tu invece non ti sposerai mai con nessuno... Chi si prenderà mai una troia patentata come te?" rispose Lily a denti stretti.

Gin sorrise. Aveva un'amica troppo forte.

Il ghigno della Parkinson si incrinò per un secondo.

"Ohi ohi... Prevedo guai..." disse Sal.

Gabrielle si avvicinò all'Unicorno e provò ad accarezzarlo con grazia.

L'animale si ritrasse. Gabrielle provò con un pò più di foga, ma non riuscì a sfiorare l'animale, che iniziò a scalciare furioso

"Ehy, ma questa è una belva!" piagnucolò la Serpeverde, tornando dalle sue amiche oche.

Gin non resistette. Guardò Lily, che le fece un sorrisetto d'assenso *Perfetto... Adesso ho anche il permesso del Prefetto..* pensò Gin

Ginevra allungò il piede, un istante prima che la Parkinson passasse imbronciata dinanzi a lei e Lily. Un tonfo e uno "SPLASH!".

Tutti i Grifondoro scoppiarono a ridere: la ragazza era "inciampata" e "sfortunatamente" finita faccia nel fango .

"E' stata lei! E' indemoniata!" iniziò ad urlare Gabrielle, puntando il dito verso Gin.

"Io? Io sono una Grifondoro, non sarei mai capace di fare una cosa del genere... Ma come ti permetti... Vorresti insinuare che noi Grifondoro siamo infidi come voi Serpeverde?" disse Gin, con aria da finta offesa

"Ragazze.. Basta" biascicò il professore

"Professore... Ma si rende conto?" disse con aria innocente Gin. Lily tratteneva a stento le risate, ed in effetti, anche tutti i Grifondoro, che sapevano perfettamente che Ginevra era capace di una cosa del genere. Uno scherzetto innocente.

La lezione continuò e le ragazze pian piano si avvicinarono all'Unicorno, una dopo l'altra.

Quando toccò a Gin, Gabrielle Parkinson biascicò "Un’ indemoniata come te, non riuscirà mai ad avvicinarsi a quella bestia..."

Gin si avvicinò. In effetti, l'animale era un pò nervoso *Lily e le altre ci sono riuscite senza problemi... Quindi...*.

L'Unicorno scalpitò un pò, ma poi si fece accarezzare.

Ad un certo punto, a Gin sembrò addirittura che le avesse fatto l'occhiolino.

Tornò soddisfatta al suo posto, facendo un “gentil” gesto alla Parkinson.

L'ora successiva, i Grfondoro del settimo anno avevano Pozioni con i Tassorosso.

Gin aveva notato che, stranamente, James era più gentile del solito nell'ultimo periodo, ed era anche più collaborativo, cossicchè, i voti in Pozioni miglioravano a vista d'occhio.

Dopo una lezione tranquilla, Gin e Lily si stavano avviando a pranzo, quando il professor Lumacorno le chiamò "Signorina Evans, Sabbiadoro... E anche lei signorina McKnee... Potreste venire un attimo?"

Le tre ragazze si guardarono stupite e congedarono Ally, dicendole che l'avrebbero raggiunta presto a pranzo.

"Si, professore... Ci dica..." disse Lily

"Bhe... Io... Avrei organizzato una festicciola... Per  Halloween... Niente di speciale… Ecco gli inviti..." il professore porse tre inviti di pergamena color crema alle tre ragazze.

Ognuno era legato da un nastro di colore diverso ed erano contrassegnati da un simbolo particolare per ognuna.

"Mi raccomando... Massima discrezione... E' una festa... Come dire... Esclusiva... Bhè però..." il professore si interruppe, osservandole "Potreste venirci con i vostri compagni di lavoro... Casualmente sono stati tutti e tre invitati..." continuò ammiccando, ma quando vide gli sguardi truci delle tre ragazze, terminò la frase "O forse no... Ah… Solo una cosa… Abbigliamento elegante!" e se ne andò, con la sua tipica arietta compiaciuta.

“Ditemi che non ci andremo…” disse Gin “Ci vuole anche l’abito elegante!Mi ci vedete a me con un vestito?” borbottò.

“Ma certo che ci andremo! Sarà emozionante!” esclamò Lily

“Si potremo farci un salto!” disse Sal. Ultimamente la ragazza era più strana del solito.

“…” Gin si rassegnò *In fondo… Una festa è sempre una festa… E le feste sono divertenti…*

“Ehy, ma ad Ally cosa diciamo?” disse poi Sal, entrando in Sala Grande

“La verità… Non credo se ne dispiaccia… Avrà la nostra stanza libera… Sai lei e Peter potranno starsene in santa pace!” disse Gin

“GINEVRA!” esclamarono Lily e Sal

“Ma cosa avete capito! Maliziose!” disse sinceramente Gin. Non aveva davvero minimamente pensato a quello che avevano creduto le sue amiche.

La mattina di Halloween arrivò come un lampo. Le lezioni erano state sospese, quella sera ci sarebbe stato il consueto gran banchetto e gli elfi domestici gironzolavano ovunque, per preoccuparsi che tutto stesse al proprio posto.

Alice e Peter uscirono presto quella mattina, per rintanarsi in qualche luogo più appartato.

Gin, Lily e Sal dormirono fino a tardi, tranquillamente.

Dopo pranzo e dopo una passeggiata nel Giardino, le ragazze si andarono a preparare.

Gin e Lily si erano riproposte di far sembrare Sal una principessa: avevano scelto per lei un abitino viola, che ben si abbinava alla sua carnagione scura e ai suoi occhi particolarissimi, d’un rosso fuoco. Con un incantesimo le fecero dei bei boccoli e le sistemarono sulle spalle una stola viola con riflessi rossi.

Poi fu il turno di Lily: si infilò velocemente un vestito verde bottiglia, un po’ scollato sul davanti con un coprispalle dello stesso colore, con inserti dorati. Era semplicemente stupenda.

L’ultima fu Gin
”Dai Gin… Vuoi uscire da bagno? Facciamo tardi!” disse Lily, guardando spazientita l’orologio

“No, non esco… Sono brutta… Ho le gambe storte… Il vestito è troppo corto… E poi non so camminare sui tacchi!”

Lily sorrise. Era strano vedere la sua amica, la ragazza più sicura e coraggiosa che lei conoscesse, fare i capricci e sentirsi brutta solo per un vestito. Ma Lily, conoscendola da così tanto tempo, sapeva che quella era la vera Gin: una bambinona, fragile e sensibile come poche persone al mondo.

“Sei bellissima… Su esci! Non fare la stupida!”

Gin aprì piano la porta del bagno, lasciando Sal e Lily sbalordite.

In fatto di vestiti, Ginevra aveva un gusto impeccabile, *Che sciocca che è!* pensò Lily.

“Stai benissimo!” disse Sal

“Sembro un pezzo di legno!” piagnucolò Gin

“Sulla camminata ci possiamo lavorare!” disse Lily, sorridendo.

Ginevra aveva un vestito blu notte con dei punti luce argentati: sembrava il cielo stellato in agosto. Si mise veloce il coprispalle argento e si passò un mano tra i capelli sciolti e mossi naturali, con la frangetta liscia. Fece una piccola smorfia ed avanzò traballante “Andiamo su… Non eravamo in ritardo?”

Nel corridoio che portava alla sala privata del professor Lumacorno, le ragazze incontrarono Gabrielle Parkinson.

“Thò… La secchia, l’indemoniata e la svitata! Non ditemi che vi hanno invitate?”

“Thò… Una mucca che parla… Non sapevo i bovini fossero ammessi alla festa… E per giunta vestiti in malo modo!” sogghignò Gin

“Già… Davvero terribile quella pelliccia sul rosa shocking del vestito Gabry… Volevi per caso imitare  la cantante Dolly Monroe? Peccato… Te l’ho detto tante volte… Non hai il suo fisico…” aggiunse Lily, snobbandola alla grande.

Quando Lily, Gin e Sal entrarono nella sala, rimasero sbalordite: era grandissima ed addobbata elegantemente, come un vero ricevimento.

Il professore le accolse

“Oh… Madmoiselles… Siete incantevoli! Prego… La sala è a vostra disposizione..”

Le ragazze si presero un cocktail “Accidenti… Ma è alcolico!!” esclamò Lily sorseggiandolo

“Bhè… Buttiamolo giù d’un fiato, no?” disse Gin

Dopo poco, fecero il loro ingresso alla festa anche Remus, Sirius e James.

“Accidenti quanto è bella Lily!” disse sognante James

“Oddio… Ma chi sono quelle vicino a lei?” disse Sirius

“Ehm… Sirius… Sono Gin e Sal…” disse Remus perplesso

“Oh, cazzo! Sal? No non è possibile… E’… E’… stupenda!” esclamò Sirius.

I tre si diressero verso il bancone delle bevande

“Buonasera belle donzelle!” disse Sirius. Remus sorrise a tutte e tre e James balbettò un “Ciao” impacciato, fissando Lily.

“Bhè… Ragazzi… Per stasera potremmo sotterrare l’ascia di guerra, no?” esordì Lily, che era già un po’ brilla (ma ancora lucida, non vi preoccupate)

“Wow… Questa si che è una notizia” disse Sirius e poi sussurrò a James “E’ la tua occasione, scemo!”

“Ehm… Perché… Perché non balla nessuno?” chiese il ragazzo. Ormai era tesissimo.

“Già… Perché nessuno balla?” disse Lily. James si illuminò “Infatti… Veramente…”

Lily lo interruppe “Dai, Remus! Balliamo! Qui nessuno vuole ballare… Qualcuno dovrà aprire le danze no? E cosa c’è di più innocuo di due amici che ballano?” e lo trascinò in pista.

Sirius invitò Sal e Gin e James rimasero impalati, l’una impossibilitata a muoversi per via dei tacchi e l’altro troppo depresso.

“Certo che Potter… Potevi spicciarti prima ad invitare Lily a ballare…” commentò Gin

“Già…” il ragazzo era dispiaciuto: dopo così tanto tempo che gli piaceva Lily, quando finalmente stava per raggiungere l’oggetto dei suoi desideri, tutto era sfumato in un lampo.

“Eddai, non fare il musone!”

Dopo una o due canzoni, tutti tornarono alla base.

Gin diede una spintarella a James “Adesso..” gli sussurrò

“Lily… Ecco… Vedi…” esordì James

“Si ok, mi va di ballare James” disse Lily, troncando il balbettare del ragazzo. I due iniziarono un lento.

Mentre gli altri parlavano, Gin riuscì a trascinarsi fuori al balcone della sala, per godersi un po’ d’aria fresca.

Dopo poco, Sirius la raggiunse.

“Oh… Ciao..” disse Gin. Adorava stare  a guardare il cielo stellato.

“Ciao…” i due stettero così, senza parlare, semplicemente a guardare il cielo, per un bel pezzo.

“Sai Gin, non immagini  nemmeno quanto io e te siamo simili…” disse  all’improvviso Sirius, continuando a guardare le stelle. Gin lo osservò per un attimo, ma non disse nulla. Forse era ubriaco.

“Siamo sempre così preoccupati per le per persone a cui vogliamo bene, che a volte non ci preoccupiamo dei nostri sentimenti… E poi… Le persone ci vedono così forti… Si credono chissà cosa… Ma chi ci conosce davvero, Gin? A volte me lo chiedo davvero… Ci sono momenti in cui nemmeno i miei più cari amici mi capiscono… Eppure sto lì a sostenerli e dare tutto me stesso per loro, e non me ne pento… Io e te… Sempre così sicuri, così decisi su tutto e tutti… Eppure… C’è qualcosa in cui credi davvero Gin? ”

Il ragazzo si avvicinò al viso di Ginevra. Lei non si ritrasse. Erano a pochi millimetri di distanza. Eppure, il cuore di Gin era fermo. Come se non battesse più. E in effetti, non capiva se era un bene o un male.

Sirius sorrise “Non ora…” e la lasciò lì, stupendola più d’ogni altro.

Fu una serata tranquilla tutto sommato, costellata di sorprese.

 

Ragazzi… Vi lascio a bocca asciutta… Come si suol dire… TO BE CONTINUED

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Custode Segreto ***


1

1

 

Grazie per le recensioni!!!!!!!

Ragazze… Un consiglio.. Leggete un po’ più sopra le righe… Cioè non so se mi spiego… Bhè comunque mi fa tanto piacere che la mia ficcy vi piaccia!! Ogni cosa è importante in questa ficcy… :D un bacioneee!!

Ah voglio dedicare questo capitolo alla mia amicona Dady… e lei capirà il perché leggendolo… Allora missione compiuta???

************************************************************************

"COOOOOSAAA?" esclamò Lily sbalordita. Le ragazze si erano da poco svegliate e stavano commentando la festa del giorno prima.

"Lily... Hai bal-la-to con Ja-mes Pot-ter.." scandì Gin, sorridendo "Ed un lento per giunta!"

"Non è possibile... Non è possibile... Non ci credo..." balbettò la rossa

"Si... L'hai quasi invitato tu... Ma non ti ricordi?" chiese Sal, sinceramente perpessa

"Non ricordo nulla... Cioè ricordo che ho detto e Remus di ballare e che poi ho bevuto un altro cocktail... Uffa!! Che mal di testa!!"

La ragazza era sconcertata. Non ricordava assolutamente cosa era successo, solo dei ricordi sfuocati.

"Ma... Ma... L'ho... L'ho... Baciato? Voglio dire... Ci ho fatto qualcosa???" al solo pensiero rabbrividì. *Non doveva andare così...*.

"Lily... Cosa ne sappiamo noi?" disse Gin. Si infastidiva a parlare di quegli argomenti, a causa della sua evidente inesperienza.

"Gin... Ma tu cosa hai fatto con Sirius?" chiese all'improvviso Sal, con una faccia scura.

Lily la fissò stupita.

"Niente, propio niente..." rispose Gin. La ragazza non sapeva se esserne felice o meno. Era una vita che aspettava il suo primo bacio, eppure nessun ragazzo sembrava mai quello giusto. A quel punto Ginevra iniziava a pensare che quella sbagliata era lei.

Sal tirò un sospiro di sollievo. Gin lo notò.

"Sal, c'è qualcosa che non va?" chiese

"Sirius non è quello giusto per te" disse semplicemente la moretta e se ne andò.

*Sal a volte è propio enigmatica...* pensò Gin

"Allora... Ora che siamo io e te... Cosa hai combinato con Sirius?" chiese Lily. Era eccitata lei per Gin.

Ginevra arrossì. Non era successo nulla, eppure era il nulla più vicino ad un bacio che lei avesse vissuto, e questa era una cosa che valeva la pena condividere con la propia migliore amica, al di là dell'interesse che poteva provare o meno per Sirius.

Alla fine del racconto, Lily si mordicchiò accuratamente un'unghia e disse

"Sirius ti piace?"

"James ti piace?

"Ma che c'entra, te l'ho chiesto prima io... E comunque no, è troppo bambino... Lo sai come la penso... Il mio ragazzo ideale non deve essere solo simpatico, bello e gentile... Deve essere anche serio e conoscermi e sapermi prendere e..."

Gin fermò il farneticare dell'amica

"Il principe azzurro?"

"Esatto.." disse Lily *Strano che mi capisca, in genere è sempre così...*

"Peccato che non esista! Lily tu sogni!! E poi... James Potter è gentile, bello e simpatico?" Gin aveva un'altra visuale di James *Certo... Bello ci può stare... Simpatico... A volte... Ma gentile propio no! E poi è un rompipalle di prima categoria, idiota, scemo, arrogante...*

*Ecco appunto... Sempre così pratica...* pensò Lily

"Gin!! Uffa ma perchè non sogni un pò? Sei sempre così realista e pratica... L'amore per te è un programma.." commentò

"Che c'è di male nel programmare l'amore?Si va sul sicuro! E poi due persone devono essere compatibili... Altro che anime gemelle, la metà della mela eccetera eccetera... Lily metti un pò i piedi per terra! Non esiste l'uomo perfetto! E non esiste la perfezione!" sbottò Gin.

"Una persona si può sempre cambiare e farla diventare l'uomo perfetto..." continuò Lily

"Bha..." Gin lasciò perdere. Era inutile, Lily non sarebbe mai cambiata e nemmeno lei. O almeno così credeva.

Un'altra stanza della torre dei Grifondoro.

Due ragazzi erano profondamente addormentati e altri due, invece, si stavano vestendo.

"Come è andata ieri sera Ramoso? Ce l'hai fatta con la Evans?" chiese Sirius a James, allacciandosi le scarpe.

"Non avrei mai potuto approfittare di una ragazza ubriaca... Certo che ballare con lei..." James si fermò, per infilarsi la maglietta "E' stato bello..." *Anche se l'avevo immaginato molto diversamente... le sensazioni, le emozioni... Oddio mi sto rammollendo.. Io che volevo vivere delle EMOZIONI più intense... Quando mi basta scopare con una ragazza per sentirmi appagato...* "E tu con la bionda? Missione compiuta?"

Sirius  si rabbuiò, senza darlo a vedere all'amico *Già... Ginevra... * pensò amaramente.

"No, non ancora compiuto nulla... Voglio andarci con i piedi di piombo..." commentò Felpato

"Ma cosa ci trovi di così speciale? Non è che ti stai innamorando?" chiese l'amico incuriosito

"Macchè amore... Lei è diversa... Così bella, intelligente... A volte così gentile e fragile..."

Sirius parlava di Ginevra con un'amarezza strana, come di qualcosa che hai inesorabilmente perso o come qualcosa che ti hanno prestato, ma che non sarà mai veramente tuo.

"Non direi propio..." sbuffò James *Ok... Bella ci può stare, intelligente... Forse... Gentile... Non direi propio e... Fragile... Si quello si... Peccato che sia una rompicoglioni patentata, scema, impertinente, arrogante..."

"Allora ragazzi... Oggi è il giorno!" disse all'improvviso Peter, balzando dal letto.

"Sirius, io e te ci avviamo dopo le lezioni e tu James ci raggiungi più tardi per non destare sospetti... Remus è di guardia..." cantilenò Peter, come se si fosse imparato una canzoncina a memoria.

"Bene, Codaliscia, mi sorprendi... Hai imparato tutto il piano alla perfezione... E bravo il nostro Peter!" commentò James, arruffandogli i pochi capelli che aveva.

Da lì partì la solita zuffa finta, che finì per coinvolgere un Remus ancora assonnato.

Insomma, una mattina come tante ad Hogwarts.

Dopo le lezioni, Gin trovò Alice nel bagno delle ragazze al quarto piano, un po’ sconvolta.

“Ally, tutto bene? Cos’hai? Ultimamente… Ti vedo strana…”

“Nulla Gin, tutto bene… Sono solo un po’ stressata…”

“Hai litigato con Peter?” chiese la bionda *Lo uccido!!* con gli occhi che le brillavano di una luce sinistra.

Ally sembrò intuire le intenzioni dell’amica

“No no… Lui è perfetto..” disse amaramente, pensando *Sono io che non vado mai bene!*

Ally e Gin raggiunsero le altre.

Dopo aver studiato un po’ in biblioteca, Gin si congedò da Lily, Sal e Ally

“Ragazze, io vado..”

“Vai a dare ripetizioni a Sirius?” chiese Lily maliziosamente

“Si… Ti saluto James?” scherzò Gin

Lily le cacciò una linguaccia “Fai la brava eh!!”

Ginevra si recò nell’aula disusata del terzo piano, dove lei e Sirius facevano sempre ripetizioni.

Le sei. Nessuna ombra di Sirius. Le sei e un quarto. Nessuno. Le sei e mezza e ancora nessuno.

*Ma tu guarda questo cafone!! Mi dà buca… Quell’idiota… E io che pensavo che oltre ad essere un cretino avesse un cervello piccolo piccolo in fondo…*

Ginevra era irritata dall’atteggiamento di Sirius *Ma che maleducato! E io che gli faccio un favore a dargli ripetizioni!!*

Ginevra si incamminò nervosa per il corridoio del terzo piano, guardandosi intorno alla ricerca di Sirius *Ma quando lo vedo gliene dico quattro!!!!*

Ad un certo punto, durante la sua furiosa ricerca di Sirius, notò un mantello nero svolazzare dentro la statua della strega orba *Cosa diamine….??*.

Raggiunse la statua. Aveva una fessura, così piccola che Gin ci sarebbe entrata a fatica. Era una specie di porta, per giunta socchiusa *Ovviamente un passaggio segreto… Che io non conoscevo… Ma… Dove porterà?*

Ora, è necessario dire che Ginevra Sabbiadoro era una ragazza molto curiosa, che andava sempre fino in fondo nelle cose. (Lo avevate capito eh??)

Era indecisa  e combattuta *Andare o non andare?*. Si affidò alla classica monetina. Prese uno zellino e lo lanciò: il fato aveva deciso *Andare…* pensò entrando nello stretto passaggio.

Si ritrovò al buio, ma per la paura di essere scoperta, non accese la bacchetta con Lumos.

Scese delle scale, tante scale.

Aveva un freddo cane, quella specie di corridoio in cui si trovava era umido.

Gin aveva il respiro affannato e una gran paura *O mamma, ma dove mi sono cacciata? Sono una scema… Scema… Scema!*.

Camminava lenta, alla cieca, poggiando le mani sulle fredde pareti, troppo vicine al suo corpo.

Un rumore. Gin si fermò. Dopo poco, non sentendo nulla, continuò il cammino.

All’improvviso si sentì afferrare e qualcuno le tappò la bocca. Una mano calda, grande e morbida. Non aveva idea di chi fosse.

Gin tremava dalla paura. Voleva urlare, ma non poteva. Il cuore le batteva a mille.

“Chi cazzo sei?” una specie di ruggito furioso, ma familiare “Mocciosus… Se sei tu… Ti ammazzo… Lo giuro!”.

Gin cercò di tranquillizzarsi, ma aveva paura che si fosse sbagliata, che non era la persona che lei credeva che fosse. Ma anche se lo era, era in guai seri.

“Lumos!” continuò la voce maschile.

“Oh merda ma che ci fai TU qui?” Si era lui. Gin non sapeva se essere felice o meno.

Non rispose, si limitò a guardarlo con aria spaventata e gli occhi lucidi.

James Potter guardò Ginevra per un attimo * Sta tremando… Forse ho esagerato…*

Si tolse il suo mantello e lo appoggiò sulle spalle della ragazza “Adesso vieni con me… Dopo facciamo quattro chiacchiere… Ora stiamo rischiando troppo…” disse duramente.

Gin non si muoveva.

James le prese la mano, senza pensarci, e la trascinò fino alla fine del passaggio segreto.

Un’altra scala, più piccola e di legno.

James salì ed aprì una botola

“Sali, forza!” il ragazzo tese la mano a Gin, che salì a fatica. Si ritrovò in una cantina di un negozio, dove si sentiva un profumo zuccheroso e umido.

“Dove siamo James?” chiese Gin debolmente.

James la fissò per un altro attimo. Era la prima volta che lo chiamava per nome *Quando è spaventata non è tanto male… Sembra come quella sera…*

“Siamo nella cantina di Mielandia e adesso usciamo!”

I due riuscirono a sgattaiolare fuori dal negozio. Gin non disse più una parola.

“Adesso andiamo da una parte e poi ai Tre Manici di Scopa”

Si recarono in un negozio che Gin non aveva mai visto prima. James ordinò cinquecento Caccabombe.

Andarono veloci ai Tre Manici di Scopa. Gin si guardò intorno: aveva paura di trovare qualche professore.

“Stai tranquilla, a quest’ora non vengono… Tutto collaudato… Ora vatti a sedere a quel tavolo… Quello per quattro… Io vengo subito”

Gin fece la brava, si andò a sedere. Ancora non riusciva a connettere, non ci credeva.

James arrivò presto, con due Burrobirre calde. Ne pose una davanti a Ginevra “Bevi!”

Gin scosse la testa *E’ l’ultima cosa che voglio fare adesso!*

“Bevi… Fai la brava…” James cercò di essere più gentile *A questa scema verrà un accidente se non beve qualcosa di caldo… Certo che fa un freddo cane senza mantello..*

Guardò con un po’ di rammarico il suo mantello sulle spalle di Gin.

Gin sorseggiò la burrobirra “Felice adesso? Ehy… Se rivuoi il mantello non fare cerimonie…”

*E’ tornata la stessa di sempre!* pensò James “No che non lo rivoglio!” *…Almeno sta bevendo la Burrobirra..* si consolò *Assurdo… Io seduto ai Tre Manici di Scopa con Ginevra Sabbiadoro… C’è dell’incredibile in tutto questo… Qualcuno potrebbe pensare anche che…*

Poi arrivarono Sirius e Peter.

Peter quando vide Gin con James restò sconvolto, Sirius si limitò a fare un sorrisetto.

“Dove cavolo eri finito Sirius?” la rabbia e la tensione di Gin esplosero.

“Scusa…” sussurrò il ragazzo all’orecchio di Gin *Io che chiedo scusa? Sto fuori…*

I ragazzi iniziarono a parlare concitatamente di un progetto per demolire Gazza.

Gin perse presto interesse.

Guardò James, che parlava con foga.

*Che strano… Chi se lo sarebbe mai aspettato da uno come lui? Certo è sempre una bestia… Ma forse è un po’ più umano…*

James ruttò rumorosamente.

*No… Decisamente no…* pensò Gin.

Poi i tre passarono a lei

“Tu non devi dire nulla… Tutto chiaro?” disse Peter

“Lei non dirà nulla..” assicurò Sirius

“Già…” concordò James “Nemmeno a Lily devi dire nulla…”

Gin pensò a quanto sarebbe stato difficile.

“Peter, avviati… Qualcuno potrebbe avere sospetti..” disse poi Sirius.

Il ragazzo se ne andò.

“Io ho un’idea…” iniziò Sirius “ Potrebbe essere la Custode del segreto… Di questo segreto…”

“Non è eccessivo?” disse James

“Si ma così saremo sicuri…”

“Facciamolo…” disse Gin. Non credeva alle sue orecchie. Stava diventando complice di Sirius Black e James Potter.

E così Gin divenne Custode Segreto. La storia aveva dell’incredibile, ma era così.

Era ormai tardi e Gin, Sirius e James tornarono ad Hogwarts. Al ritorno Gin si sentiva più sicura. Oramai era legata indissolubilmente a Siriu e James. Questo non voleva dire che erano diventati amici. Assolutamente.

Arrivati alla Torre di Grifondoro, i ragazzi andarono nel Dormitorio e Gin raggiunse le ragazze attraverso la scala a chiocciola di sinistra.

“Ma dove sei stata?” chiese Lily, vedendola entrare. Era preoccupatissima.

L’abbracciò forte.

“Nessuna parte… Ho fatto ripetizioni e poi mi sono appisolata in Giardino…”

“Ma ti abbiamo cercato…” disse Lily

“Si mi ero nascosta sotto l’albero di Mentabolle… Per stare più tranquilla…”

“La prossima volta avvisa… Comunque ti abbiamo salito la cena!”

Gin trangugiò tutto voracemente.

Non si era accorta della fame che aveva.

“Ehy Gin… Di chi è quel mantello?” chiese poi Lily, imperterrita.

Gin sorrise, senza farsi vedere *Di quello scellerato… Dovrò restituirglielo… Domani però… Ho un sonno adesso…*

“Ehm… L’ho trovato…!!”

E anche quella lunga giornata finì.

 

OKKEI VISTO CHE DADYNA SI è LAMENTATA… Non metto TO BE CONTINUED… Anche se con questo chap l’ho resa felice… Visto hanno pensato di più?eheheh…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Litigi ***


1

1

Allora GrAzIe ad albicoccacida e dany... ahhh... Peccato che la mia ficcy non ha molto successo... Comunque... Vi lassio subito il capitolo... Sarete impazienti!!

********************************************************

Gin era combattuta. Era sveglia da perecchio, vestita di tutto punto.

Era scesa in Sala Comune, con il mantello di James in mano, ma non aveva il coraggio di salire a portarglielo.

Non era mai salita nel Dormitorio maschile, e non sapeva in cosa poteva imbattersi.

Quando lei e Lily erano più piccole, alcune ragazze del settimo sorridevano maliziosamente e con aria compiaciuta ogni qual volta si nominasse il Dormitorio maschile e rispondevano "Voi siete piccine... Non potete andare... Lì è una giungla...".

Certo, ormai era grande, non si impressionava più come una volta, ma quello era sempre rimasto un luogo misterioso per lei.

Ma se non ridava il mantello a James, sarebbe stato un bel problema *Cosa si mette addosso quello scemo? E poi... Se le ragazze iniziano a sospettare qualcosa... Io che faccio?*

Salì pian piano la scala a chiocciola e bussò alla porta del dormitorio di James, Sirius, Remus e Peter. Nessuna risposta. Bussò di nuovo e nuovamente nessuno rispose. Alla fine entrò.

Sorrise all'istante *Come sono teneri...*

Remus dormiva esattamente come Lily: tutto raggomitolato sotto le coperte, girato su di un lato e aveva un'aria beata, tranquilla.

Nel letto alla sua destra c'era Peter, letteralmente coperto dalle coperte, si intravedeva solo la sua testa bionda.

Poi, più a sinistra c'era Sirius. Dormiva a pancia in giù, con la testa che sporgeva dal bordo del letto e le braccia aperte. Aveva il suo solito sorrisino malizioso, che però lo rendeva carinissimo mentre dormiva.

E poi all'estrema sinistra *Bingo!* c'era James. Dormiva scomposto, abbracciato al cuscino, con l'aria di un bimbetto vispo, che anche se dorme, è sempre lì pronto a saltare e a far confusione. Le lenzuola erano tutte attorcigliate intorno al corpo, immobilizzandolo.

Gin si avvicinò al letto di Remus e gli sfiorò la fronte con un bacio *Eheh... Il mio amicone che dorme beato..*.

Poi passò accanto al letto di Sirius e gli sfiorò la guancia con un dito. Il ragazzo non si svegliò.

*E ora andiamo dalla peste... Il bambinone che non vuole crescere... Ah se fosse un pò meno idiota... Lily uscirebbe con lui all'istante!*

Stava per posare il mantello ai piedi del letto di James, quando notò sul comodino qualcosa di familiare: il suo fermaglio, quello con le  pietruzze azzurre, quallo che lui le aveva rubato quel giorno, a Diagon Alley *Me lo restituirà lui un giorno...* pensò la ragazza.

Con decisione, poggiò il mantello ai piedi del letto

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHGHHHHHHHH!!!!"

James balzò dal letto, urlando.

"O MIO DIO.." Gin si coprì il viso, tutto rosso *Mamma aiuto!!!* "SEI NUDO! COPRITI COPRITI!" urlò di rimando la ragazza.

Gin si sentiva morire. Era una cosa orribile.

James si osservò e si accorse di essere nudo per davvero *Oh Oh*. Si coprì con le lenzuola.

"Che cavolo sei venuta a fare qui? Puoi guardare adesso... Mi sono coperto" disse James, anche lui tutto rosso.

Gin si scoprì un poco il viso.

"Io volevo essere solo gentile e portarti il mantello, idiota!!"

"Oh bhè, potevi bussare!"

"Ho bussato!"

"Bhè ma se nessuno ti apre significa che FORSE stiamo dormendo!"

"SI MA  POI COME LA METTEVI NOME COL MANTELLO?"

"DOVEVI BUSSARE PIù FORTE!" Avevano iniziato ad urlare.

"IO MI SONO SOLO PREOCCUPATA DI MANTENERE IL SEGRETO!"

"CIò NON TOGLIE CHE SEI UNA MALEDUCATA!"

"VAI AL DIAVOLO!" Gin  se ne andò sbattendo la porta *Ma tu guarda questo... Oddio...*

"James..." disse Remus "Hai esagerato..."

Peter e Sirius annuirono. Avevano guardato la scenetta quasi  dall'inizio.

Gin non raccontò nulla alle amiche: sarebbe stato difficile da spiegare ed anche immensamente imbarazzante.

Ginevra ci pensava e ci ripensava, non riusciva a scrollarsi quell'immagine dalla mente. E poi era davvero arrabbiata. L'avevano tirata in quel gran casino e poi si doveva anche sentir chiamare maleducata.

"Gin,che cavolo hai?" chiese Lily, durante la lezione di Trasfigurazione.

"Niente"

"Sicura?"

"Ho detto niente!"

Lily girò la faccia. *Ci mancava che anche lei si arrabbiasse con me... AL DIAVOLO TUTTI QUANTI!*.

Dopo poco, passò a Lily un bigliettino con delle scuse. Aveva bisogno di lei, anche se lei non sapeva.

Da alcuni giorni, James e Gin non si parlavano. Erano entrambi scontrosi e nervosi. E James litigava sempre più spesso con Lily.

"Non lo sopporto!!!!" mugugnò Lily in Biblioteca, un giorno.

"Ma chi?" chiese Ally

"James Potter! E chi sennò!"

Gin soffiò quasi come un gatto "Io vado! Ho scordato un libro!" *Argomento decisamente da non toccare...* pensò Lily.

Gin passeggiò per i corridoi, fino ad arrivare al terzo piano.

Sentì un gran tanfo *Oddio puzza di... di... LETAME!!*

Si avviò verso la scala ch eportava al quarto piano, fino a quando non sentì una voce "AHAHAHAHHA... FINALMENTE... BLACK E POTTER... COLTIIN FLAGRANTE.... LA MIA VENDETTA..."

Gin corse a perdifiato, fino a quando non andò a sbattere *Come devo fare? Non so nemmeno camminare...*

Era Severus Piton. E minacciava Sirius e James( pieni di Caccabombe) con la bacchetta. Gin destestava Piton. C'aveva provato in tutti i modi ad ignorarlo, a farci amicizia... Aveva provato di tutto, ma aveva continuato a detestarlo. Lei non era come Lily. Lily era più paziente e comprensiva con Piton. I Malandrini invece lo avevano preso come loro divertimento. Lo umiliavano sempre, in ogni occasione. Gin sapeva che era sbagliato, ma ogni tanto non riusciva a biasimarli. Quel ragazzo sapeva rendersi particolarmente antipatico. 

"Cosa diamine succede?" chiese Gin *Come Custode, devo proteggere Sirius e James... Cioè ... Credo... Uffa...!!*

"Tu vattene!" fu la secca risposta di Piton

"Piton, che cavolo state combinando?"

Sirius fece segno a Gin di andarsene.

Ginevra lo ignorò.

"Eheh.. Niente di speciale... Ho solo incontrato per caso Black e Potter che lanciavano Caccabombe.. E adesso ho chiamato Gazza..."

"Tu sei un lurido schifoso,lo sai Piton?" iniziò la ragazza *Non lo sopporto, non lo sopporto...*

Sirius fece nuovamente a Gin segno di andare via.

"Ah... Non c'è problema Sabbiadoro... Eroina del Mondo... Finirai anche tu in punizione con loro"

*Infido e schifidoso...*

"Eddai Severus... Questa è una cosa tra noi tre..." disse Sirius

"In quattro sarà più divertente..."

Arrivò Gazza.

E come al solito la diede vinta a Piton. Però ci fu un piccolo ostacolo per il Serpeverde: James e Sirius erano riusciti ad infilargli delle Caccabombe su per le mutande, quindi Gazza spedì in punizione anche lui.

Punizione.

Gin era seduta vicino a Sirius e poi c'era James. Piton era appartato dalla'altra parte del tavolo.

*Ordinare gli schedari! Che schifo!* pensò Gin. Non era nemmeno riuscita  a parlare con Lily.

Sirius le mandò un bigliettino

- Eddai sorridi Gin... Lo sai che quando dorridi sei terribilmente carina? - *Perchè si è messa in mezzo? Stupida... Voleva proteggerci ed è finita in punizione* pensò Felpato guardandola.

Gin lesse il biglietto. E sorrise. Si, sorrise. Fece un gran sorriso,  sia per far contento Sirius sia perchè ne aveva bisogno. Si sentiva a pezzi.

Prese un'altra scheda e la sistemò nell'archivio *Snervante...*

James guardò storto Gin. Ancora non la poteva vedere per quel giorno in Dormitorio. Remus e Sirius mille e mille volte gli avevano detto che aveva sbagliato, ma non era servito a nulla *E poi... Sono convinto che parli male di me a Lily... Si... E' lei che le dice di non uscire con me!*

A volte James era davvero davvero un bambino. Faceva galoppare la fantasia come pochi.

Piton si accorse della tensione che c'era.

"Ehy... Siete un pò nervosetti?"

"Taci, Piton!" un coro di tre voci.

"Mmm... Oserei dire che siete legati da qualcosa... Sapete il vostro sguardo parla chiaro..."

*O cazzo, lui sa!* fu il pensiero di Sirius, James e Gin. Si guardarono pieni di panico.

Sirius sussurrò "State calmi... Sta bluffando..."

"Sirius non lo dire a me... Quella che si sta pisciando sotto dalla paura è la tua Gin..." sbraitò James

"Oh, non direi propio... E poi Potter, fanculizzati!" Gin non lo reggeva propio. Si alzò di scattò e andò a posare il suo schedario

"Io ho finito! Me ne vado!" e se ne andò.

Sirius diede una gomitata a James "Che c'è? Che ho fatto?" ribattè l'amico

Uscita dall'aula delle punizioni, Gin incontrò Lily.

"Si può sapere perchè sei finita in punizione? Gazza non me l'ha voluto dire assolutamente"

*Che le dico?* "Ehm.. Ci hanno trovati a discutere a me e James... Sai... Violentemente..." Gin distolse lo sguardo. Sapeva che se Lily l'avesse guardata neglio occhi, avrebbe capito che era una bugia.

"Gin, perchè menti?" chiese semplicemente Lily "Ultimamente ti sento lontana..."

"Non mento" Gin non sapeva che dire. Lily aveva ragione *Ma come spiegarle tutto?*

"Ginevra, per cortesia!" sbottò la rossa, andandosene.

"Perfetto! Sono sola come un cane!" si disse Gin.

Dopo cena, Ginevra andò a sedersi su di un tronco di fronte al Lago Nero. Era il posto dove lei si rifugiava, quando si sentiva triste.

Stette così per parecchio, passò anche l'orario del coprifuoco. Ma ormai non gliene fregava un bel niente.

Poi, all'improvviso, qualcuno si sedette all'altro capo del tronco. James.

Gin lo ignorò.

Poi, dopo un pò, lo guardò meglio. Sembrava triste.

"Che hai?" la bionda non aveva resistito.

"Lily"

"Ti piace propio eh?"

"Credo di si"

Si guardarono per un attimo negli occhi.

Gin sapeva che prima o poi sarebbe successo.

"Vorresti una mano... Si... Cioè... Per conquistarla?"

Ginevra non credeva alle propie orecchie *Sono fuori... Ma davvero!*

Lui si illuminò, come quando volava sulla sua scopa *Incredibile...*

"Tu davvero...?"

"Si" Gin lo aveva confermato *In fondo è così che doveva andare... Lily e James...*

"Tu vuoi una mano con Sirius?" chiese poi James "Anche se da sola te la cavi benissimo"

"No grazie..."

*Che scemi! Prima ci facciamo la guerra e poi...*

Lui tornò serio. E anche lei.

"Sai, tu non mi stavi simpatica... E non sono nemmeno convinto che adesso sia così"

Lui: semplicemente insuperabile, con la sua sincerità e quei due occhietti vispi.

"Idem!"

Lei: così dolce a volte, con quegli sguardi che dicono tutto e niente.

Così iniziò la loro amicizia.

" Ehy... Ti porto in un posto... Però... Acqua in bocca!" James si alzò e iniziò a saltellare.

Gin lo seguì, scombussolata.

Si inoltrarono nella foresta proibita.

Camminarono a lungo, senza parlare, guardandosi di tanto in tanto.

James l'aiutò a superare le radici di un albero.

E poi arrivarono.

Gin restò a bocca aperta *Bellissimo!*

L'aveva portata in una grotta.

Una grotta splendida, che si ergeva alta fra le montagne.

Entrarono.

Si sentiva odore di muschio.

James guardò Gin

"Qui porterò la ragazza della mia vita sai? Quella che amerò davvero davvero... E qui ci farò l'amore... Non sesso... Cioè... Puoi capirmi no?"

Gin sorrise.

"No, non posso capirti."
Lui la guardò imbarazzato.

"Bhè, andiamo... Si è fatto tardi... Dobbiamo fare la nanna!". Si incamminarono.

Di nuovo le radici dell'albero.

James le prese la mano e l'aiutò a scavalcarle 

"Scusa... Sai... Per l'altra volta..." James sussurrò queste parole, vergognandosi.

Era la seconda volta che faceva delle scuse a qualcuno. E la prima volta era stato a Sirius.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Amicizie ***


1

1

oDDIO...mI fate commuovere... Sono felice che la mia ficcy vi piaccia... ALLOra mi ero sbagliata... cOMUNQUE auguroni di  Buona Pasqua.. eheh... E grazie per le recensioni!! Questo capitolo contiene una citazione del libro "Le avventure di Peter Pan" di Barrie... Vi consiglio di leggerlo... E' il mio libro preferito!!! E inoltre dedico questo capitolo alle mie amicone Arwybolik e Danybolik... E ai loro infarti... Ah si... Un saluto anche al gatto Cagliostro... Loro capiranno il perchè...Ah... inoltre questo chap è dedicato all'incontro di tre pg pazzi scatenati e ad una lezione di Astrologia improvvisata...

**********************************************************************

Gin aveva il fiato sospeso e gli occhi lucidi.

Era seduta nella Sala Comune, tutta sola. Era piuttosto tardi e lei, con una piccola candela accesa, leggeva un libro.

"... 'Che cosa è successo?' gridò Peter, arretrando. 'Adesso accendo la luce' disse Wendy ' e vedrai tu stesso'. E quella fu forse quasi l'unica volta in cui Peter, in tutta la sua vita, ebbe paura 'Non accendere la  luce' gridò. Wendy lasciò che le sue dita giocassero un pò con i capelli di quella tragica figura di ragazzino. Non era più una ragazzina col cuore infranto per lui; era una donna adulta che sorrideva di tutto ciò, sorrisi pieni di lacrime. E Wendy accese la luce, e Peter vide. Emise un grido di dolore, e quando quella bellissima creatura si curvò per prenderlo tra le sue braccia, lui si ritrasse d'impulso. 'Che cosa è successo?' gridò di nuovo Peter. 'Sono invecchiata, Peter. Ormai ho ben più di vent'anni. E' tanto tempo ormai che sono cresciuta. 'Mi avevi promesso di non farlo?' 'Non ho potuto evitarlo. Peter. ora sono una donna sposata' 'No che non è vero' ' Si e la bambina che sta in quel  letto è mia figlia' 'No che non è vero'. Ma intanto pensava che fosse vero; e allora avanzò verso la bambina che dormiva, con il pugnale levato. Ovviamente non abbassò il pugnale. E invece si mise a sedere sul pavimento e pianse..." Gin sussurrò, con il viso rigato di lacrime.

"Ehy, che combini?" era Sirius, in vestaglia.

Gin si asciugò le lacrime velocemente, con la manica del suo pigiama, e nascose il libro.

"Niente" Una risposta un pò umida.

* Ci sono cose che nessuno deve sapere... Oddio morirei se qualcuno scoprisse che quando leggo 'Le avventure di Peter Pan' mi commuovo... Oddio!!! Ma Peter è così... Così... Cioè, non è che vorrei che il ragazzo giusto fosse come lui... Ma Peter è e rimarrà per sempre il mio  primo grande amore... Un amore speciale... Ecco.. Si... Un amore di carta, ma reale. Perchè è l'unica cosa più simile ad una persona del sesso opposto che sento vicino... E' strano da spiegare... Non me lo sono mai chiesto... E non me lo chiederò adesso.." Gin era pensierosa.

"Allora, mi vuoi dire perchè piangevi?" Sirius era un tipo piuttosto perspicace.

"Eddai, niente! Non piangevo!"

"Mmm..." Il ragazzo non era convinto.

Gin lo guardò. Quel ragazzo aveva qualcosa, qualcosa che Gin ancora non capiva. Era misterioso ed in fondo ai suoi occhi c'era come una perenne tristezza.

Sirius si avvicinò a Gin, pericolosamente "Perchè mi guardi?"

"Non so... Notavo che hai davvero una brutta cera!" Gin non aveva paura. Sapeva che Sirius non le avrebbe fatto nulla. Sorrise.

"Mmm... Non ne sono convinto... Tu mi guardavi perchè ti piaccio!" Sirius sorrise a sua volta, maliziosamente, con l'arietta di chi sa tutto.

"Oh bhè... Ti sbagli alla grande!" Gin era lucidissima. Sirius non le piaceva. Certo, ormai si era rassegnata al fatto che erano compatibili. Era innegabile.

"Ah si?" Sirius si avvicinò ancora di più a Gin "E se ti bacio?"

"Tu non lo farai..."

Sirius si avvicinò ancora un pò, anche se in cuor suo non faceva che ripetersi *Come diavolo fa a saperlo?*

Un rumore e una voce "Gin, allora, vieni a letto?". Era Lily. "Oh... scusate io non volevo... Disturbarvi"

"Nessun disturbo, Evans... Stavo dando la buonanotte alla piccola Ginevra.." disse Sirius. Poi guardò Gin negli occhi e le sfiorò la guancia con un bacio "Buonanotte principessa" le sussurrò. Gin restò un pò sconcertata *E' la prima volta che mi chiamano principessa...* "Buonanotte, scemo!"

Sirius se ne tornò nel suo Dormitorio. Non riusciva a pensare a nulla, tanto si sentiva il cuore battere forte *Non ho ancora scoperto perchè piangeva la principessina...*

"Allora...?"

Gin guardò stupita Lily: erano giorni che non le parlava.

"Che c'è? Non posso sapere se la mia migliore amica ha un ragazzo?" Lily le sorrise. Era passato tutto.

Gin sorrise a sua volta "Direi propio che non ce l'ho..."

"Sicura sicura?"

"Sicurissima"

Lily la guardò un pò. Poi l'abbracciò forte, soffocandola quasi.

"Ehy... Non respiro! Approposito... C'ho pensato su... Un ragazzo ce l'avrei!"

Lily la guardò attentamente "E chi sarebbe? Non dirmi Sirius Black... Ti prego..."

"No... Stai tranquilla... E' Peter Pan!" disse Gin, mostrandole il libro *Lei lo può sapere... Daltronde, chi se non lei?* "Piango ogni volta che lo leggo, mi credi?"

"Oddio... Ma tu lo sai che ti voglio tanto ma tanto bene?" esclamò poi Lily. Un'altro pò si commuoveva anche lei.

"Ovvio... Io sono così... così..." Gin iniziò a fare la diva, per far ridere un pò l'amica.

"Scema!|" Lily la trascinò su per la scala a chiocciola "Adesso fai la nanna, piccola principessa!!" Lily fece il verso a Sirius.

Gin le fece una linguaccia *Mi mancava questa matta!* "Lo sai che anche io ti voglio bene vero? Sei come una sorella per me..."

Gin in fondo a Lily glielo doveva. Lily le era sempre stata accanto, in ogni momento. E Lily non aveva idea di quanto a Gin dispiacesse non poterle dire il suo segreto.

Inizi di dicembre. Lezione di Pozioni.

Lily era sovrappensiero. Era seduta tutta sola e faceva la sua pozione Veritaserum. Remus non era venuto a lezione, non si era sentito bene.

Lily ci pensava e ripensava, ma qualcosa non le quadrava.

Remus si assentava frequentemente, circa una volta al mese *Pensandoci, anche gli anni passati Remus si assentava spesso... Ma solo adesso che è seduto vicino  a me me ne rendo conto....*

E poi Lily ripensò alla pozione che Madama Chips gli aveva fatto bere, quella volta in Infermeria. Le ricordava qualcosa, ma non capiva cosa.

Di certo non era una semplice pozione per la febbre, ne era sicura.

Guardò Gin, seduta vicino a James: i due scherzavano, parlavano e si divertivano come matti *Che carini...* poi Lily provò un pò di fastidio *A James piaccio io!!Cioè... Non che mi piaccia... Ma... Sento che deve andare in un certo modo...*

Lily pensò bene che dopo le lezioni avrebbe fatto qualche ricerca, prima o poi si sarebbe ricordata cosa fosse la pozione rossiccia che Remus aveva bevuto.

Gin guardò Lily e poi osservò James "Sareste davvero carini insieme..."

James arrossì per un momento "Dici?"

"Si... Ma solo se sei disposto a cambiare per lei"

James rispose ingenuamente "Certo!"

Gin lo osservò bene. Si, era ancora un bambino. Ma lo invidiava. Sarebbe voluta essere anche lei così spensierata. Lei invece si sentiva arida. Non era disposta a cambiare per amore. E non lo sarebbe mai stata *Non c'è bisogno di cambiare... Se è vero amore...*

"James... Stasera lezione di Conquistare-LilyEvans... Te lo ricordi??"

"Sisi... Che matta che sei!! Dove me la devi fare questa lezione?"

"Nella Stanza delle Necessità, lì ci sarà tutto l'occorrente!"

Gin si rasserenò. *Se io non sono in grado di amare... Almeno unirò due persone compatibili...*

Ora di pranzo.

"Lily, andiamo?" Gin tese una mano all'amica, per andare insieme in Sala Grande.

"Voi andate pure, io devo andare in Biblioteca!" e fuggì via.

Gin, Sal ed Ally andarono in Sala Grande e pranzarono.

Gin però si congedò dalle altre e corse in Biblioteca da Lily *Ma io vorrei propio sapere quella matta che va  a fare in biblioteca all'ora di pranzo...*

"Lily, ti ho portato il pranzo!Ma che combini?"

"Grazie Ginevra... No... Ecco... Niente... Faccio una ricerca" *Una ricerca che sta dando risultati interessanti... Che tu piccola Gin... E' meglio non conosca...*

"Vuoi una mano?"

"Non no... Vai pure..."

Gin sospirò *Meno male!! Lily sa quanto odio studiare!*

La sera arrivò presto. I ragazzi del settimo anno avevano Astronomia a mezzanotte.

Gin andò nella stanza delle Necessità *Si c'è tutto.... Galateo...Libri preferiti di Lily... Foto...*

Gin stava facendo la rassegna degli oggetti, quando entrò James "E' permesso?"

A volte sapeva essere così buffo.

Gin sorrise "Prego, prego... Io sono la professoressa Sabbiadoro e questa è la mia gatta incantata Batuffa... Faccia un inchino prego.."

Gin indicò la gattina acciambellata su di un divanetto, che guardava James con i suoi occhioni gialli.

"Oh.. Buonasera Batuffa" James accennò un inchino e poi prese la gattina in braccio. La gatta iniziò subito a fare le fusa.

*Ma tu guarda che gattina facile che ho!* pensò Gin.

"Bene, iniziamo la lezione... Ah comunque me l'ha regalata Lily la gattina.."
"Si infatti è dolce come lei..."

"Ehy, ma è la mia gatta!Deve somigliare a me!"

"Mmm... No..." James sorrise "Allora, iniziamo?"

"Prima di tutto... Devi imparare il Galateo degli Stregoni..."

"No oddio... Qualcosa di più facile come prima lezione?" James sembrava seriamente preoccupato "Raccontami qualcosa di lei.."

"Allora... Lilian Evans, conosciuta da tutti come Lily, è di origini Babbane. I suoi vivono a Londra, vicino ai Kensington Gardens... Sai tra la stazione South Kensington e Marble Arch.. La mamma è casalinga e suo papà avvocato... Josephine e George... Persone adorabili... Poi c'è la sorella Petunia... Una vera rompicoglioni... Che a dirla tutta, mi odia... Vabbhè odia tutti i maghi a dirla tutta... Il suo colore preferito è il verde...

Mmm...Poi poi..."

Gin si fermò un attimo a pensare

"Oh... Insomma... E' ancora vergine come te?" chiese James spazientito*OOOPS!*

"Diretto al punto eh, Potter? Si comunque si.." Gin non era arrossita. Aveva cercato semplicemente di non pensarci.

*Oh oh...Quando mi chiama Potter prevedo guai...* "Ah..." James evitò di dire ciò che stava pensando *La cosa diventa interessante...*

"So cosa stai pensando!" esclamò Gin. Quel visino compiaciuto alla James Potter non mentiva. "Stai pensando che deve essere una figata che Lily è... Si... Ecco..."

"Vergine?" chiese ironicamente James.

"Non cambiare argomento! Dì la verità... E' così vero?"

"Forse" James sorrise maliziosamente *Ma come cavolo fa?*

Gin prese uno di quei cuscini soffici, quelli che piacevano a Lily, e lo lanciò in faccia a James "A me non nascondi niente!!"

E lì iniziarono le cuscinate.

Ad un tratto, Gin si fermò

"James..."

"Dimmi" *Oddio ha detto il mio nome di nuovo in quel modo...*

"Perchè tu, Sirius e Remus siete così amici?"

Gin glielo voleva chiedere da un pò. Era davvero strano, siccome erano tre persone davvero diverse. Ma poi, a Ginevra sembrava strano che avessero un legame così solido* Cioè si vogliono davvero bene... Mentre in genere noi ragazze siamo più sentimentali..*

"Non lo so... Forse perchè abbiamo imparato a conoscerci... Sono dei fratelli per me... Certo... Dei gran casinisti e rompipalle... Ma... Come dire... Mi sono stati sempre vicini... Mi puoi capire?"

"Questa volta posso capirti"

Gin sorrise ed arrossì, sorpresa della sua stessa audacia.

James evitò lo sguardo di Gin *E' così terribilmente diretta... Mi fa paura a volte!"

"Forza, andiamo! Sta per iniziare Astrologia! Spero tu abbia studiato Cassiopea...Ahhh" Gin sospirò. L'Astrologia le piaceva parecchio.

"Non credo propio... Sai... Avevo pensato... Mi potresti far copiare i compiti?"

Gin cacciò un rotolo di pergamena e lo consegnò a James "Avendo già previsto tutto... Te ne ho fatta già una copia... Mi raccomando, saluta Lily quando andiamo a lezione... E poi..."

Gin si fermò un attimo *Come glielo dico?*

"...Ecco... Sarebbe meglio se... Al di fuori delle nostre lezioni Conquistare-LilyEvans... Cioè... Non ci mostrassimo troppo amici... E' nei tuoi interessi... Se Lily sa una cosa del genere ti uccide... E uccide anche me!"

Gin sospirò. Era un gran peccato.

"Si, va bene" James si alzò dal divano, poggiando delicatamente Batuffa sul divano. C'era rimasto un pò male, il bello era che però non ne sapeva il motivo nemmeno lui.

"Andiamo?" disse Gin tranquilla.

"Si, avviati... Io ti raggiungo dopo... Sennò destiamo sospetti..."

Gin se ne andò *Passerò a prendere Batuffa dopo...* e arrivò a lezione

"Dov'eri?" chiese Lily, facendole spazio accanto a sè "La lezione non è ancora iniziata..."

"Nella Stanza delle Necessità... Avevo sonno e mi sono addormentata con Batuffa, mentre ripetevo..."

"Hai fatto bene... La professoressa vuole interrogare...Lo ha detto ad Ally, durante la cena!"

Nella stanza delle Necessità, James stava leggendo il tema su Cassiopea.

Si fermò, guardando Batuffa

"Lo sai, hai una padrona propio strana..."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Nonni&Errori ***


1

 

 

 

Capitolo 10

 

Carissimiiii... Allora... Finalmente siamo arrivato al capitolo 10!! E finalmente ci sarà qualcosa di realmente emozionante... Ma non vi svelerò nulla... Vi lassio al capitolo, che è meglio!! E recensite, please!! Ho bisogno di pareri su come ho descritto... Vabè poi vedrete!

***************************************************************

"Che strano... E' già quasi Natale!" sospirò Ally, mentre le altre tre erano concentrate su di un tema di Difesa Contro le Arti Oscure.

"E non sei felice?" chiese Lily, alzandò un pò lo sguardo e scostandosi una ciocca rossa dietro l'orecchio.

"Non tanto..." sospirò Ally "E pensare che tra meno di sei mesi lasceremo Hogwarts... Per sempre..."

A quel punto anche Gin alzò lo sguardo. Guardò semplicemente le amiche. E improvvisamente si sentì triste. Anzi, tristissima *Lasciare Hogwarts... La mia casa, le mie amiche, le lezioni, i casini, i passaggi segreti... Lasciare la mia vita per costruirne una nuova... Non so se sono pronta... Dopo così tanto tempo...*

"Che c'entra, noi saremo sempre amiche!" proruppe Sal

*Già* pensò Gin *Chi lo sa... Cambiano così tante cose... Sarà così difficile vederci...*. Ma non espresse i suoi pensieri. Non voleva mettere tristezza anche alle sue amiche. Non sarebbe stato giusto.

"Gin, tu verrai da me a Natale?" chiese Lily. Erano ormai cinque anni che Gin passava il Natale a casa Evans. I suoi erano sempre fuori per lavoro. Ma quell'anno no. Quell'anno sarebbe stato diverso.

"No Lily... Torno a casa..." Gin sorrise. Un sorriso luminosissimo.

Le tre amiche la guardarono, felici per lei.

"Davvero? I tuoi ci sono?" chiese Lily raggiante

"Sisi.."

"Oh, come sono felice per te!!" Lily l'abbracciò *Però non sarà Natale senza Gin che gironzola con le mie ciabatte per casa e che spaventa Petunia!!*

Il giorno della partenza per le vacanze di Natale arrivò presto, troppo presto.

Lily correva per tutti i corridoi alla ricerca di Remus. Doveva assolutamente parlargli di ciò che aveva scoperto.

Finalmente lo trovò. Era in Giardino, tutto solo. Aveva una lettera in mano. Lily lo osservò bene. I capelli castano chiaro di Remus facevano uno strano effetto, accostati al bianco candido della neve che ricopriva la quercia dove era appoggiato. Lily sorrise, ma tornò subito seria *Come gli dico… Cavoli… E’ difficilissimo…*

“Ehm… Remus…”

“Ehy ciao Lily!” Remus arrossì lievemente *Che strano stavo pensando proprio a lei…*

“Remus… Dobbiamo parlare” disse Lily, con uno sguardo serio e deciso

Remus rabbrividì *Non adesso… Non ora… Ti prego.. E’ troppo presto… Non dirmi che già hai scoperto tutto piccola dolce Lily…*

“E di cosa?” chiese lui, con finta disinvoltura.

*E’ il momento… Lily adesso… Fatti forza…*

E Lily parlò, ma non come avrebbe voluto “Sul fatto che sei un Lupo Mannaro” *Non così!! Capoccia mia, ma che cavolo dico!!*

“Ah..” si limitò a rispondere Remus *Proprio come pensavo… Era inevitabile che la più intelligente della scuola prima o poi lo scoprisse… Ma avevo sperato…*. Remus ebbe un altro tremito. Al pensiero che Lily non gli avrebbe rivolto la parola perché era un mostro, quasi gli veniva da piangere. Dopo tutto, Lily era la sua amica.

“Se ti faccio orrore posso capirlo, Lily. Ma ti prego solo di avere riservatezza. Capisco benissimo se non vuoi avere più alcun legame con me, ora che hai scoperto ciò che sono, ma ti ripeto, porta rispetto al mio segreto. Te lo chiedo come favore”

Lily sobbalzò quasi a quelle parole “E cosa saresti, Remus?”.

Lunastorta rimase interdetto. Non si sarebbe aspettato una reazione del genere.

Abbassò lo sguardo, e iniziò a parlare, lentamente e in modo inespressivo

“Un mostro, solo e semplicemente un mostro… Che fa pietà ai suoi amici… Sono un’egoista Lily… E tu non immagini nemmeno quanto…” si fermò. Non doveva raccontarle tutto.

“Non sono degno di comprensione o di affetto, Lily… Sono un mostro e nulla più. Senza diritti e senza doveri. Un finto umano, ecco cosa sono. Non voglio che anche tu abbia pietà di me, non lo merito…” Remus si fermò. Aveva il respiro affannato e i battiti del suo cuore acceleravano.

Lily sorrise, spiazzando il ragazzo “Remus tu sei una persona straordinaria… Non commiserarti… Ti fai del male da solo… Io sono ancora qui… Non ho paura di ciò che sei… Perché ti conosco e so che non faresti del male a nessuno. Hai un gran cuore e avrai sempre il mio rispetto, qualsiasi cosa tu sia. E non fare lo sciocco! Davvero pensi che non ti rivolgerò più la parola? Mi credi così superficiale? Ma ti prometto una cosa… Se tu non vuoi, io non dirò nulla a nessuno… Ma tu mi devi promettere che non ti vergognerai mai di ciò che sei…”

Remus abbracciò la rossa, d’impulso. Non si sarebbe mai aspettato tanta comprensione da lei. Eppure si sentiva più sollevato e più felice.

Partenza.

Gin salutò Lily e le altre. Era euforica al pensiero di trascorrere un Natale con i suoi *Come se fossimo una vera famiglia..*

“Sicura che non devi prendere il treno Gin?” chiese Lily, mentre saliva nella carrozza che l’avrebbe portata alla stazione dell’Hogwarts Express.

“Si, i miei mi vengono a prendere qui, tra un’ora..”

“Bhè, allora, buon Natale, amica mia” Lily l’abbracciò forte, trattenendo le lacrime

“Ma che fai, piangi? Ci rivedremo tra meno di due settimane… Buon Natale!” Gin sorrise e si staccò da Lily. Era proprio ora di andare.

Stava per tornare al castello a sistemare i bagagli, quando vide un Remus tutto sudato che correva come un matto verso le carrozze

“Ehy, hai fatto tardi?” chiese Gin

“Si… Quei cretini non mi volevano lasciare andare… Sai Sirius e James si sentiranno un po’ soli qui ad Hogwarts… Sono gli unici che restano qui per le vacanze, nella torre di Grifondoro… E la cosa che li fa più disperare è che non potranno divertirsi con le ragazze!” Remus sbuffò *Quei due sono incorreggibili.*

“E come mai non tornano a casa?” chiese semplicemente Gin, ignorando l’ultima affermazione *Poverini… Mi dispiace per loro*

“I genitori di James sono dovuti andare da una lontana parente in Irlanda… E hanno preferito che James e Sirius stessero qui… Un po’ più controllati… Non so se capisci…”

Gin annuì *I genitori di James devono conoscere proprio bene il figlio e Sirius…* pensò ridacchiando.

“E allora, amicone mio… Ce li vogliamo scambiare gli auguri prima che le carrozze partano senza di te?”

Remus abbracciò Gin vigorosamente e le impresse un bacio sulla guancia *A volte sa essere così indifesa…* e continuò la sua corsa verso le carrozze.

Gin sospirò e tornò al castello. Di lì a poco i suoi genitori sarebbero venuti a prenderla.

Passarono alcune ore. Gin era seduta in Sala Comune placidamente, fino a quando un buffo elfo domestico con in testa un cappello da Babbo Natale non le si avvicinò.

“Signorina Sabbiadoro?” Gin sobbalzò *Sono arrivati!* “Può venire nell’ufficio del Preside… Desidera parlarle…”

“Certo” Gin era confusa. Non sapeva proprio cosa aspettarsi.

Arrivò nell’ufficio accompagnata dall’elfo.

Silente era lì ad aspettarla “Grazie Twinky… Puoi andare..” disse mestamente, congedando l’elfo.

I quadri dell’ufficio del preside iniziarono a vociferare tra di loro, osservando Ginevra, e non facevano che sussurrare “E’ lei! E’ lei!”

Ginevra e Silente si guardarono a lungo: due paia di occhi grigi, identici, iniziarono una lotta silenziosa per decidere chi dovesse cedere per primo e abbassare lo sguardo.

Ginevra abbassò lo sguardo e fece un sorrisino. Lo stesso identico sorriso cristallino che gli mandò di rimando il preside.

Era tanto tempo che Gin non entrava in quell’ufficio. Precisamente erano quasi sette anni. In quell’incontro, Silente le aveva detto che era il suo bis-bis nonno, ma che non avrebbe mai fatto preferenza alcuna nei suoi confronti. Da quel giorno non si erano più visti, se non durante le cerimonie ufficiali, durante le quali Gin, a volte, aveva la sensazione che il Preside le facesse qualche sorrisino.

Gin se le ricordava ancora quelle parole, quelle parole che nessuno sapeva ad Hogwarts.

“Ginevra… Ti devo parlare…” Silente era calmo, anche se c’era una vena di tristezza nella sua voce.

“Dimmi nonno…” Gin si era seduta. In fondo al suo cuore già sapeva cosa gli avrebbe detto Silente.

Silente sobbalzò lievemente a quelle parole *E’ proprio come sua madre…*

“I tuoi genitori non verranno a prenderti oggi”

Gin lo sapeva *Era troppo bello per essere vero…*

“Lo avevo immaginato… Posso prendere il treno per raggiungere Lily?” Gin pensò che almeno avrebbe passato un altro Natale a casa Evans, con la sua migliore amica e con le persone che le volevano davvero bene, apparte Petunia, ovviamente.

“No Ginevra… Temo che passerai il Natale qui…”

Albus Silente guardò sua nipote: il loro rapporto era irrecuperabile oramai *O forse no…*

E Gin pianse: pianse per tutte quelle volte che era rimasta in silenzio, per tutte quelle volte che avrebbe voluto dire “Mamma, papà vi voglio bene!”, per tutte quelle volte che i suoi genitori non c’erano stati e ancora per tutte quelle volte che non ci sarebbero stati.

Albus Silente, il più grande mago mai esistito, si alzò e fece quello che in diciassette anni non aveva mai fatto: abbracciò sua nipote “Un abbraccio non può colmare diciassette anni, ma può essere un inizio… Se tu lo vuoi..” disse il Preside.

Gin sorrise *Non sono completamente sola…* e annuì.

“Ma non ora, ora c’è qualcuno che ti aspetta… Credo che non saranno delle vacanze noiose, mia cara Ginevra..”

Gin tornò in Sala Comune. Era un po’ più felice.

“Principessa, una partita a scacchi magici?” Era Sirius. Lui e James erano chini su di una vecchia scacchiera, un po’ consunta.

Gin sorrise “Sono una frana a scacchi… Magari vi guardo…” e si posizionò di fronte a Sirius e James, che le lanciò uno sguardo indecifrabile. “Peccato, io li adoro!” replicò Sirius, concentrandosi nuovamente su di una regina un po’ troppo ballerina.

Tutto sommato, non furono delle brutte vacanze. Gin si era abituata ad avere intorno Sirius e James e con loro si divertiva parecchio. Spesso si addormentavano in Sala Comune, di fronte al camino acceso, James e Sirius sul divano, uno addosso all’altro, e Gin sulla poltrona.

La sera della Vigilia, Hogwarts era tutta un fremito. I pochi ragazzi che erano rimasti per le vacanze, quella mattina erano andati ad Hogsmeade, per fare gli ultimi acquisti. Gin non si era voluta far accompagnare da Sirius “Ho una missione da compiere” aveva detto raggiante all’amico.

In effetti, la missione da compiere Ginevra ce l’aveva davvero: doveva comperare un regalo a James e Sirius.

Quella sera Gin era euforica “Ragazzi… Susu… Andate a dormire!! Domani è Natale! Ah… Vi avviso… Mettetevi il pigiama… Perché io domani vengo a svegliarvi!!” ed era andata a dormire, felice, ma con un po’ d’amarezza.

L’indomani mattina, Gin si era svegliata prestissimo: ai piedi del suo letto c’erano parecchi pacchi *O mamma… Quanta gente mi vuole bene!*

Mise da parte, senza aprirli, i numerosi regali dei suoi genitori e si concentrò sugli altri pacchetti: c’era il regalo di Ally e Sal, i dolci fatti da Mamma Evans e una lettera di consigli di papà Evans.

Poi, c’era il regalo di Lily: Gin scartò la carta luccicante e afferrò con mani tremanti il regalo *Lily è pazza da legare!*. Aveva tra le mani la prima stampa del libro “Le avventure di Peter Pan” con i pareri dell’autore. Un pezzo introvabile. Ripose con cura il libro e si dedicò agli altri due pacchi.

Su di uno c’era un biglietto con su scritto semplicemente ‘Alla mia principessa! Spero che imparerai a giocare…’.

Gin sorrise *Sirius!*

Scartò veloce il pacco. Quando la vide, scoppiò a ridere. Una scacchiera magica, con tanto di manuale *Ci siamo scambiati lo stesso regalo!!Oddio!! Quando lo vedo…*. E poi l’altro pacco, anche questo con un bigliettino ‘ Ho saputo da una certa professoressa di Trasfigurazione che il tuo sogno è diventare Auror… Sono sicuro che ci riuscirai e questo è un oggetto che ti tornerà molto utile…’. Gin quasi non voleva crederci: Albus Silente le aveva fatto un regalo. Per la precisione, uno Spioscopio professionale in oro bianco, con inciso il nome di Gin.

Gin stava per andare a svegliare Sirius e James, quando vide un piccolo pacchettino sul suo comò.

Si avvicinò piano e lo prese: era avvolto da una carta semplicissima, rossa con un fiocchettino ,alla buona, dorato in cima.

*Che oggetto strano… Mi è familiare…* Gin si rigirò tra le mani una piccola collanina, con un ciondolo a forma di  stellina fatta di pietruzze. Nessun biglietto. *Chissà chi…* Gin non riuscì a formulare il pensiero.

“AIUUUTOOOOO!!” Corse da dove provenivano le grida e le risate. Sirius e James avevano provato a salire nei Dormitori Femminili *Che matti!*. Gin si lasciò scivolare giù dolcemente.

“Piaciuti i regali?” chiese lei, aiutando i due a rialzarsi. Sirius scoppiò in una risata fragorosa e James cacciò compiaciuto dalla tasca un modellino perfetto di un boccino d’oro, facendo a Gin un gran sorriso “Ehy, adesso fatemi vestire… Sono ancora in pigiama e devo ancora inviare un gufo a casa Evans per fare gli auguri!!”. Come al solito ci fu il banchetto di Natale e chi più chi meno, si abbuffò. Gin notò il viso compiaciuto del Preside che mostrava alla professoressa McGranitt un foglio di pergamena *Regalare un albero genealogico al nonno non è stata affatto un acattiva idea!* pensò soddisfatta.

I giorni di festa passavano sempre più veloci e Gin di tanto in tanto, quando non era impegnata a ridere e a mangiare e a parlare e ad imparare a giocare a scacchi magici, veniva colta da un’improvvisa tristezza che nemmeno le lettere affettuose di Lily riuscivano a colmare.

E poi arrivò l’ultimo dell’anno. Il professor Vitious cambiò le decorazioni in Sala Grande e ovunque si potevano vedere elfi un po’ brilli che allestivano le tavolate.

Inevitabilmente Sirius si ubriacò come una spugna e Gin e James lo trascinarono nel suo letto mentre bofonchiava ancora nel sonno “Buon anno!”.

Entrambi non avevano sonno, quindi si concessero una cioccolata calda in Sala Comune, seduti sul loro divano preferito.

“Allora James Potter, cosa mi racconti?” Ultimamente il ragazzo era più silenzioso del solito con lei.

“Niente..”

E tutto partì da quel niente. Iniziarono a parlare e a ridere e a scherzare. E, con grande sorpresa di Gin, non toccarono mai l’argomento Lily.

“Quanto eravamo stupidi ad odiarci sai James?” disse Gin tra una risata ed un’altra, all’improvviso.

“Già…” *Ha pronunciato di nuovo il mio nome in quel modo… Increspando leggermente le labbra…* E James si avvicinò al viso di Gin.

Alla ragazza iniziò a battere il cuore all’impazzata, non riusciva a pensare a nulla. James la guardava con gli occhi di un bimbo che vede un fiore per la prima volta.

Non l’aveva mai considerata come una ragazza, era prima stata l’odiata Ginevra e poi l’amica Gin, ma nulla più.

“Come sei bella…” sussurrò piano e sinceramente il ragazzo “Come quella sera…”. James stava ripensando a quell’incontro, a quando sotto le sembianze di cervo, aveva scoperto quanto fosse fragile e dolce quella ragazza che aveva di fronte.  Il cuore del ragazzo accelerava e rallentava, prendendosi gioco di lui. A Gin girava la testa. Quasi aveva voglia di urlare “Anche tu sei immensamente bello!” ma non lo fece. Non era arrossita, ma pian piano si sentì invadere da un profondo calore, un calore che partiva da dentro.

E chissà come, chissà perché, Gin prese la mano di James, dolcemente. James guardò per un attimo quelle dita intrecciate, così naturalmente, senza aver bisogno di essere sistemate qua e là. Poi si soffermò sui suoi occhi, quegli occhi grigi e profondi, che non avevano bisogno di parole.

Ginevra non si era mai sentita così, nella testa le vorticarono mille pensieri confusi e senza senso, fino a quando lui non accostò le labbra alle sue. Quelle labbra che pian piano si dischiusero, giocando tra di loro divertite, quasi a farsi beffe di loro due, indifesi e confusi, ma completamente abbandonati a qualcosa di più grande ed incontrollabile. Poi il vuoto.

Il suo primo bacio, Gin quasi non ci voleva credere. Così diverso da come se l’era aspettato, ma pur sempre il suo primo bacio. Morbido ed educato, senza troppe pretese, senza troppi perché e soprattutto senza programmi. Le sembrò quasi durasse ore, ma appena si staccarono, dolcemente come dolcemente si erano avvicinati, le sembrò fosse passato un secondo. James prima di dischiudere gli occhi assaporò ancora un secondo quell’istante di infinito.

Poi li aprì. Ed entrambi tornarono alla realtà.

“O cazzo!” James balzò dal divano, confuso e intontito

“O cazzo!” ripetè Ginevra

“C-ci siamo…. Baciati?” chiese James  con l’aria spaventata.

Gin era altrettanto agitata.

“Credo di… di si..”

“Come credi?”

“Ma io che ne so… Cioè è la prima volta che…”

“O cazzo, cazzo cazzo!! Tu piaci a Sirius!” disse convulsamente James

Gin non sapeva proprio che fare *Ma che cavolo ho combinato? Accidenti!!*

“E’ stato un’errore.” Sentenziò Ginevra.

“Si un’errore” confermò James

*Ma allora perché mi batte così forte il cuore?* pensarono entrambi contemporaneamente.

“Non si verificherà mai più” disse Gin

“Mai più”

“E poi a te piace Lily…”

“Si, Lily…” James si sedette sulla poltrona, a distanza di sicurezza da Ginevra.

Restarono così in silenzio.

“Io… Io vado a dormire…” sussurrò Gin, alzandosi dal divano *Dormire! A rigirarmi nel letto! Ma sempre meglio che stare qui… Mi sento così in imbarazzo!*

“Si..” James era rosso come un peperone. Lui che non arrossiva mai.

Gin stava per salire la scala a chiocciola quando

“Ginevra… Stasera non è successo nulla vero?”

Gin guadò James “Nulla” e salì in camera.

*Quante ragazze di questo mondo possono dire che il loro primo bacio è stato un errore?* pensò ridendo. Ma non con la sua solita risata cristallina. Era una risata più amara, di quelle che ti lascia un brutto sapore in bocca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Appuntamenti&Soluzioni ***


1

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    Capitolo 11

Carissimi… Sono tornata all’attacco!! Vi è piaciuto il baSSSCio (come dico io) tra Gin e James? Loro ne sono sembrati molto soddisfatti inizialmente… Comunque la storia si evolve, e come ha detto vale91 ci sono sempre Sirius e Lily… Quindi… Non pensate che le sorprese siano finite e ricordatevi che anche se si sono baciati, Gin e James non sono una coppia e non desiderano esserlo… Per adesso… Poi non so… Ma voi chi vedete meglio, Gin e James o Gin e Sirius (tenendo conto di  tutti i piccolissimissimi indizi che vi ho lasciato qua e là) ? Vi lascio ad un capitolo chiarificatore.  Ah e troverete una Gin.. Un po’ diabolica… Inoltre vorrei annunciarvi anche che, siccome da domani ricomincia la scuola, aggiornerò meno assiduamente…. Vi prometto che cercherò di fare uno o due capitoli a settimana o di più, se posso… Ah, e se vi va, dareste un’occhiata all’altra mia ficcy? Si chiama “Una Serpe poco Serpe”… Ci vuole poco a leggere i capitoli, sono molto meno lunghi di “All you need is love”!! Buona lettura… ReceNciTe (come dico io!!)!! E ovviamente grazie per le recensioni!!

 

Le vacanze erano finite ormai da un po’, anche se l’aria natalizia non voleva andarsene.

La vita ad Hogwarts ricominciò con i suoi vecchi ritmi, anche se due persone ,di nostra lunga conoscenza ormai, si comportavano davvero in modo strano.

Gin e James evitavano anche il minimo contatto fisico e quando parlavano tra di loro erano sempre imbarazzati.

I loro amici non si sapevano spiegare il motivo, anche se Sirius una vaga idea in mente ce l’aveva.

“Ramoso… Ma è successo qualcosa tra te e Ginevra?” chiese Sirius una notte di metà gennaio, mentre scorrazzava per la foresta proibita con James, sotto le loro sembianze animali *Parlare così è molto più semplice…* pensò sospirando Felpato.

Se James non fosse stato un cervo in quel momento, sicuramente l’amico avrebbe capito tutto, perché il ragazzo andò letteralmente a fuoco.

“No, ma cosa dici… E poi cosa mai dovrebbe succedere?” *Perfido bugiardo infido che non sono altro…*

“Non so… Siete strani… Magari avete litigato? Non dirmi che sei diventato come quelle checche che litigano con le ragazze per le stupidate!” esclamò l’amico, sorridendo un po’ troppo sguaiatamente “Ti vedo molto checca ultimamente, James…” aggiunse poi, con finta preoccupazione.

James prese la palla al balzo *Tutto pur di cambiare argomento…*

“Si hai ragione… Sono diventato checca e adooooorhooo il tuo fondoschiena, bell’omaccione…”

Disse James, facendo gli occhini dolci all’amico.

Ora, dovete sapere, che i Malandrini non avevano nulla contro gli omosessuali, era solo che di tanto in tanto, per dimostrarsi affetto, facevano gli stupidi in quella maniera.

“Oddio allontanati da meee!!! Vai da Peter che è più bendisposto!!!” esclamò Sirius, scandalizzandosi (per finta ovviamente)

“No, Peter non mi piace!” mugugnò James rincorrendo Sirius *Per quanto ancora vuoi evitare l’argomento, James Potter?* pensò Felpato, mentre rideva.

Anche Lily, Sal ed Ally erano un po’ preoccupate per Gin. Nell’ultimo periodo era parecchio silenziosa.

“Gin, va tutto bene?” Lily era sempre stata premurosa con lei.

“Si Lily, tutto bene”

“C’è qualcosa di cui vuoi parlarmi?”

“No, nulla” *Come faccio a dirle che ho baciato James Potter? Come? Come le spiego che ho fatto un’altra cazzata delle mie?*

Gin si concentrò sui compiti di Storia della Magia. Poi però alzò lo sguardo verso Lily. Pensò che forse un modo c’era per uscire da quel casino.

“Lily una cosa ci sarebbe”

Lily si illuminò “Dimmi”

“Credo che dovresti uscire con James Potter” *Si, questa sarà la soluzione…*

“Ehy Gin ma che ti prende? Sei impazzita?”

“Non vedi come è cambiato con te… Io… Io credo… Che lui sia il ragazzo giusto per te, insomma…” E Gin lo pensava davvero. Non ci sarebbe stata coppia più perfetta di James e Lily.

Anche Lily sapeva questo, in effetti lei aveva sempre avuto un piano preciso. James non era il suo ‘tipo ideale’… Però…

“Tu credi?”

“Si, io credo” Gin fissava il vuoto.

“Si… Ma… Non credi che sarebbe perfetto per San Valentino?” chiese poi Lily. Sembrava quasi si fosse programmata tutto da secoli.

“Si, potrebbe andare…” confermò Gin.

“Tu dici che mi chiederà ancora di uscire… Cioè… Dopo tutti quei rifiuti?”

“Si… Ho la netta sensazione che te lo chiederà di nuovo… E quale occasione migliore di San Valentino?” * Puoi giurarci che te lo chiederà… Oh si… A costo di metterci io lo zampino…*

“Mmm… Sai Gin… Io stavo pensando… Sarebbe carino se uscissimo insieme…”

“Insieme? In che senso insieme? Io la candela non la voglio reggere…” Gin sbuffò. Fare la candela per Lily non era il suo programma per San Valentino *Certo… Manca ancora un mese… Magari esco con qualcuno…*

“Ma che hai capito? Dicevo… Potremmo uscire io, James… E tu e Sirius… Che te ne pare? Magari James me lo chiede e poi io… Intercedo… Cioè… Non che tu ne abbia bisogno…”

Gin ci pensò un’attimo. Aveva completamente dimenticato Sirius *In fondo siamo compatibili… E questo risolverebbe definitivamente tutto… Ma… Uscire a quattro… Non so se lo sopporterei…*

“Si potrebbe fare… Ma Lily… Corri troppo con la fantasia… Manca un mese!”

“Veramente mancano venti giorni…”

“Vabbè è lo stesso…”

“No che non lo è!!”

Mentre Lily farneticava su tutti i preparativi, Gin stava escogitando come dire a James che finalmente sarebbe potuto uscire con Lily. E stava pensando anche a come allontanarlo definitivamente da lei.

Qualche giorno dopo, James ricevette un biglietto a colazione ‘Stanza delle necessità. Dopo le lezioni. Devo parlarti urgentemente.’. Non era firmato, ma James riconobbe all’istante quella scrittura sottile ed elegante. Sbirciò oltre la caraffa di succo di zucca e fece un rapido cenno d’assenso a Gin.

Gin si tuffò sul suo caffelatte *Meglio non destare sospetti*.

Le lezioni finirono presto e Gin dovette rinunciare, un po’ a malincuore, ad un invito di Sirius di passeggiare nel parco

“Mi dispiace Sirius… Ho un appuntamento… Mi dispiace davvero..”

Sirius la gurdò torva “Non è che mi tradisci?” disse, accennando un sorriso.

“Ma che dici!! Io amo solo te lo sai!!” Gin sorrise. Ormai avevano l’abitudine a scherzare così. Ingenuamente.

Poi, per non far restare troppo male il ragazzo, si avvicinò piano.

Gin si alzò sulle punte e gli diede un bacio sulla guancia. Nulla di più.

Sirius non sembrava soddisfatto “Tutto qui?”

“Sempre il solito playboy! Si tutto qui!” disse Gin, facendogli una linguaccia e correndo via.

Gin entrò nella Stanza delle Necessità. James era già lì ad aspettarla.

*Che strano… Ritardatario cronico… E adesso addirittura in anticipo…* pensò Gin.

“Allora, cosa mi dovevi dire di tanto urgente?” chiese il moretto. In realtà era in ansia.

“Si… Allora… Prima di tutto… Ecco vorrei mettere in chiaro un paio di cose..”
 “ Sono tutto orecchi..”

“Punto primo: tu non mi piaci… Cioè in quel senso..” Gin lo guardò dritto negli occhi.

“Nemmeno tu se è per questo”

“Bene… Secondo punto… Io e te siamo amici e non dobbiamo fare gli scemi…” Gin lo disse tutto d’un fiato, quasi avesse imparato delle battute a memoria.

“Concordo. Terzo punto?”

*Ecco, arriva il difficile* pensò Gin, mordicchiandosi il labbro.

“Terzo punto… A San Valentino devi chiedere a Lily di uscire… Lei ti dirà di si… Quindi credo che dovremmo riprendere le lezioni Conquistare-LilyEvans se non vuoi fare una figuraccia”

“Cosa?” James era tutto un fremito. Lui e Lily. Finalmente.

“Si hai capito benissimo, James”

*E non dire il mio nome così!* pensò il ragazzo.

“Bene, ora posso andare?” disse lui, felicissimo.

“No… C’è un punto quattro…”

“Cioè?”

 

“Io devo uscire con Sirius a San Valentino… Vedi come vuoi fare… Ma riescici..”

James tentennò un po’ *Che strano… Mi pizzica la pancia…*

“Non ci sono problemi! Sarà facilissimo! Praticamente lui sviene per te!”

Gin arrossì lievemente *Lui sviene per me…*

“ Bene a questo punto è tutto...”

“Si direi di si… Abbiamo finito prima del previsto…”

“Bhè… Allora…. Ciao Ginevra!” James porse la mano a Gin e la strinse vigorosamente.

“Ciao James”

Entrambi, uscendo, ebbero un tremito.

Gin sapeva perfettamente dove andare.

Corse a perdifiato in Giardino. Le ci vollero due secondi per trovarlo.

Sirius era sotto la sua quercia preferita e stava sonnecchiando *Sempre il solito idiota…*

Gin si avvicinò piano e gli coprì gli occhi.

“Chi sono?” disse con voce falsata.

“Mmm… Queste sono le mani di una principessa… Sisi… E io conosco solo una principessa”

Gin tolse le mani e gli fece un gran sorriso *Inimitabile!*

“Peccato… Pensavo fossi quella splendida ragazza che ho conosciuto stamane…”

disse deluso Sirius.

“Ehy, ci metto un attimo ad andarmene eh?”

Sirius la prese per la vita e la tirò giù, affianco a lui.

“Bhè… Ma io mi accontento…”

“Ah si? Stupido, idiota scemo…” Gin gli tirò un pugno sulla spalla, piano.

“Ehy, non sapevo fossi una tipa violenta… Spero che tu lo sia  anche in altre situazioni…” Sirius le fece il suo sorrisino malizioso, quello a cui metà scuola non resisteva *Accidenti quanto è bella!*

Ma, come vi ho già detto, Gin riusciva a resistergli, non proprio tranquillamente, ma comunque resisteva.

“Scemo, e inutile che fai le allusioni… Per quel tipo di sport chiama le tue amichette… E lasciami!”

Sirius la teneva ancora tra le braccia. Il ragazzo affondò il viso nell’incavo del collo di lei e respirò a fondo quel bel profumo di rosa selvatica.

Gin si staccò “No mi sono offesa… Ora è inutile che fai il dolce!” si spostò e si sedette affianco a lui, girandogli la faccia.

*O mamma ma che rompicoglioni!!* Sirius si avvicinò. Gin si allontanò.

Lui, paziente si avvicinò di nuovo e prima che lei potesse nuovamente allontanarsi disse “Eddai scema, lo sai che aspettavo te!”.

Gin cacciò la lingua, ma la sua linguaccia si trasformò pian piano in un sorriso *Non è tanto male…*

“Allora, che dici, me lo merito un bacio?” disse Sirius, cingendole le spalle con il braccio.

“Forse”

“Ma come forse?” Sirius si avvicinò e provò a baciarla. Lei si scansò, inevitabilmente, concedendogli solo un altro piccolo bacetto sulla guancia.

Ma non lo rimproverò per averci provato.

“Facciamo progressi…” sussurrò lui.

“Perché?” Gin aveva sempre quell’aria di sfida, quell’arietta irresistibile per Sirius.

“Non mi hai mollato un ceffone”

“Sono troppo buona, lo so”

Nel frattempo, ne castello, James passeggiava tranquillo. All’improvviso urtò un aragazza, facendole cadere i libri per terra.

“Ehy, guarda dove vai!” Era ovviamente Lily “Oh, James… Ciao..”

Lui si chinò a prenderle i libri “Ciao Lily”

*La prima volta che mi chiama Lily…* La ragazza quasi non ci credeva.

“Cosa stavi facendo?” chiese curioso il ragazzo

“Stavo per andare in Biblioteca… Ti va di venire?” Lily si stupì della sua audacia. Ma ormai la frittata era fatta *Sicuramente dirà di no…*

“Si, con molto piacere…” James seguì trotterellando Lily *Oddio che palle la Biblioteca! Ma pur di stare con lei…*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Pizzicaa!! ***


1

Capitolo 12

 

 

 

CAPITOLO IMPORTANTISSIMOOOOO!!! Grazie per le recensioni… Ragazzi… Capitolo cruciale… In questo capitolo vedrete il trionfo di Lily e Sirius… Non come coppia… Intendo a livello caratteriale… AH l’amour l’amour… Peccato che non tutto è come sembra e che la strada è ancora lunga per arrivare al punto… ENJOOOOOYY!! Scusate l'assenza... Ma come vi avevo anticipato... La scuola è la mia croce!!! Eh bhè... Credo che qualcuno c'aveva propio preso con quel "pizzicore"...

*********************************************************

Si respirava ormai un’aria strana ad Hogwarts, man mano che si avvicinava S.Valentino.

La cosa strana era che le ragazze e i ragazzi camminavano in gruppi separati, lanciandosi delle occhiate maliziose di tanto in tanto. Perfino i fantasmi stavano fantasticando sul giorno di S.Valentino, in particolare Nick-QuasiSenzaTesta.

“Ahhhhh… L’amour l’amour….”

“Nick… Stai bene?” Gin sorrise al fantasma, vedendolo camminare tutto depresso per il corridoio del terzo piano “Lily, secondo te sta bene?”

“Mmm, secondo me è innamorato!” Lily sorrise a sua volta e si sistemò i capelli “Sir Nicholas de Mimsy-Porpington…. Chi è la fortunata?” la rossa adorava chiamare il fantasma con il suo nome intero.

Il fantasma le guardò, e a fil di voce disse “La Dama Grigia!”

“Oh bhè… Prevedibile!!” Gin fu interrotta da una gomitata di Lily

“Non starla a sentire… Bhè secondo me dovresti invitarla per S.Valentino!”

“Ma… Ma… Il Barone Sanguinario…” Gin soffocò un ridolino “Peggio di una soap opera!”

“GIN!Shhh!! Bhè, tentar non nuoce Nick!” Lily aveva preso molto a cuore la situazione.

“Magari tenterò… Ora vi lascio madmoiselles…” e Nick se ne andò via, passando attraverso Gin

“Brrrr…Accidentaccio!!” Ginevra odiava essere attraversata dai fantasmi, le venivano i brividi ogni volta *Ma ad Hogwarts questo è il minimo!*

“Gin… Ma secondo te James e Sirius quando ci chiederanno di uscire?”

“Oddio Lily… Ma tu vai in fissa!!” Ginevra si spazientiva ogni qualvolta si toccava l’argomento “Quando sarà… Sarà!!”

 

Contemporaneamente, due ormai noti ragazzi camminavano anche loro nel corridoio del terzo piano.

“Come devo fare? Come chiedo a Lily di uscire?” James era disperato, mancavano due giorni a S.Valentino e lui non aveva ancora avuto il coraggio di chiedere un appuntamento alla rossa.

Sirius sorrise all’amico *Quando si tratta di Lily… E’ sempre imbranato…*

“Così!” disse Sirius e si allontanò da James.

“Gin, scusa un attimo, posso parlarti?” Sirius era tranquillo. O almeno così sembrava.

James intanto guardava con occhi sgranati l’amico in azione.

“Dimmi tutto Sirius…” Gin arrossì lievemente *Purtroppo so già cosa vuoi dirmi…* e si allontanò con lui, lasciando una Lily alquanto sorpresa.

“Io, non so… Ti andrebbe di uscire con me a S.Valentino? Cioè, magari ci facciamo un giro ad Hogsmeade…” Il cuore di Sirius accellerò un po’

“Mmm… Si, per me va bene, basta che non fai il solito maniaco!” Gin sorrise *Cosa c’è di male? Sirius e io stiamo bene insieme, mi fa divertire e sa essere dolce… Ma allora perché… Perché non mi sento esaltata?*

“Ok, allora… Allora ora spingo James tra le braccia di Lily, sennò non le chiederà mai di uscire”

Sirius aveva notato un bagliore strano negli occhi di Gin a quelle parole, un bagliore indescrivibile.

Sirius raggiunse l’amico “Idiota, vuoi andare o no?”

James deglutì e avanzò piano

“Lily, io… Io…” voleva chiederglielo in una maniera elegante, come piaceva a lei, così fece apparire una margherita e gliela porse. Non erano cose che lui faceva in genere, ma Gin così gli aveva suggerito. Deglutì ancora e provò a continuare quando

“Si James, voglio uscire con te! Oddio ci hai messo secoli!” Lily arrossì un poco e fuggì via. Era stata fin troppo tranquilla per essere lei.

James sorrise e alzò l’indice e il medio in segno di vittoria *Che strano però… Adesso che ho ottenuto l’appuntamento, il nervosismo è sparito* pensò tra sé e sé.

Anche i loro amici si erano organizzati, tutti tranne Remus: il ragazzo sarebbe rimasto al castello a controllare le uscite con la prefetto di Corvonero. Persino Sal aveva deciso di uscire con Joshua Garrett, chiedendo il permesso a Gin che le aveva risposto “Perché mi chiedi il permesso? Sal ma sei ammattita? Io non sono mai stata insieme a Josh e non ne ho mai avuto intenzione!! Se tu vuoi uscire con lui… Escici… Io sono felice per te!”

“Ma… Sai… Lui… Tu… Io credevo..” Gin aveva troncato quello stupido discorso abbracciando l’amica e consigliandole cosa mettere per il grande giorno.

L’unica un po’ strana sembrava Ally.

Nonostante le continue domande inquisitorie delle amiche, continuava a replicare che andava tutto bene.

Ormai la ragazza non stava più con Peter ed era già da un po’ che si frequentava con un certo Fred Gallagher, di Serpeverde, ma non ne parlava quasi mai con le amiche.

E finalmente il gran giorno arrivò.

Lily era abbastanza agitata, erano giorni che pensava dove James l’avesse portata.

“Tu ne sai qualcosa?” chiese con un piccolo cipiglio a Gin

“No nulla…” mentì la ragazza, sapendo perfettamente che James l’avrebbe portata da Madama Piediburro, il locale preferito da Lily *Chissà chi glielo avrà detto eh?* pensò sorridendo e pettinandosi i capelli pian piano e lasciandosi fare una lunga treccia bassa da Lily

“Stai proprio bene!” disse infine soddisfatta la rossa.

“Ehy, vuoi andare a prepararti? James  ti aspetta!” Gin svegliò Sal ed Ally dolcemente, anche loro dovevano uscire con i loro “ragazzi”. Erano tutte emozionantissime, tutte tranne Gin.

Lei era tranquilla, o meglio, era agitata, ma perché era il suo primo appuntamento.

Le  quattro ragazze uscirono, tutte preparate e profumate, e diciamocelo, incantevoli.

Sal ed Ally uscirono dal ritratto e Gin e Lily aspettarono Sirius e James.

“Sei nervosa?” Gin chiese piano all’amica, vedendola un po’ in ansia.

“Non è il fatto di essere nervosa, ho paura di fare qualcosa di sbagliato… Ho paura che forse questa non sia la scelta giusta, perché a volte la scelta più facile è la meno adatta a noi e quella meno dettata dal cuore…”

Gin si fermò un attimo a riflettere. Era più confusa di prima, ed evidentemente lo era anche Lily.

 

Nel frattempo, James non riusciva ad allacciarsi la cravatta

“Oddio ma perché diavolo ti vuoi mettere questa cravatta?” Sirius rideva a crepapelle, vedendo l’amico intento ad annodare la cravatta davanti allo specchio “Ma non puoi fare un incantesimo semplicemente? Non ti dico di fartelo io perché sai… Ultimamente non che io stia studiando chissacchè…” Sirius si alzò dalla poltrona della loro stanza e si avvicinò con la bacchetta in mano verso James

“NONO per carità!!!” James iniziò a correre fino a quando “Gratta e Netta!” Remus con un incantesimo diede la definitiva sistemata a James “Fatto!”

“Remmy mi hai salvato… Fatti dare un bacetto… Pciù Pciù!! Tu oggi te la spassi col prefetto?” chiese James, mandando con la mano due bacetti “amorosi” a Remus. Il ragazzo scosse la testa e  se ne andò. Era particolarmente strano quel giorno.

“Che diavolo avrà?” disse James perplesso

Sirius fece spallucce e lo trascinò fuori dalla stanza “Dai adesso sei perfetto, andiamo! Saranno già giù!”.

E così era infatti.

Gin vedendoli scendere sbuffò “Ce l’avete fatta!”. Ero uno di quegli sbuffetti simpatici però.

Si salutarono un po’ imbarazzati ed andarono.

Arrivati ad Hogsmeade si separarono. E nel separarsi, James prese per mano Lily.

Gin si voltò per salutarli e sentì un forte pizzicore alla pancia *Ma cosa diavolo…*

Sirius la guardò, con un’aria stranamente rassegnata e dolce e le cinse le spalla con un braccio.

Lily e James andarono da Madama Piediburro.

“Entriamo?” James aprì la porta a Lily “ Che gentiluomo!”

La mattinata passò tranquilla. James, stranamente, era calmissimo. Ed anche Lily.

Gin e Sirius invece andarono su di una collinetta poco distante da Hogsmeade.

Erano sdraiati nel prato e chiacchieravano, ridevano, sfiorandosi di tanto in tanto.

Poi, mentre Gin stava raccontando a Sirius una di quelle tante stupidate che succedono ad ogni adolescente, lui la baciò.

Lei si lasciò coinvolgere, tranquilla, sicura e senza pensieri. O almeno così credeva.

Piano piano il bacio finì e Gin ebbe sempre più la sensazione che fosse un bacio amaro, come se fosse un bacio d’addio.

Lui si staccò lentamente, accarezzandole una guancia.

“Il tuo primo bacio” sentenziò il ragazzo.

Gin non rispose *Questo è quello senza errore…* pensò.

“Adesso, adesso che ti ho baciata, adesso posso finalmente parlarti” Sirius si fermò un attimo, e Gin lo osservò sorpresa.

“Ginevra, dovevo baciarti… Non me lo sarei mai perdonato altrimenti..” Le sussurrò poi il ragazzo.

Sirius si sentiva uno schifo *E’ strano… Trovo la ragazza giusta per me… E io non sono quello giusto per lei… *

“Ma io adesso devo lasciarti andare… Devo Gin… Purtroppo ho iniziato questa cosa, sapendo che tu alla fine non avresti scelto me… Forse potresti scegliermi adesso, ma io non sono la tua anima gemella… Tu non mi guardi come guardi lui… Forse adesso ancora non lo sai, ma è così… Sono sicuro che tu potresti essere la ragazza di cui potrei innamorarmi… E forse anche tu di me… Ma non è  giusto… Sappi però che tu rimarrai per sempre la prima ragazza a cui ho dato un bacio sincero…” Sirius si fermò e le accarezzò la guancia “E io sarò sempre stato il tuo primo bacio…”

Gin lo guardò negli occhi. Lei aveva gli occhi lucidi. Sirius aveva ragione, si era voluta illudere di potersi lasciare andare per una volta. Ma non sarebbe stato giusto verso Sirius. Gli voleva troppo bene *Ma chi sarà quel lui..?*

Preferì non correggere la sua affermazione sul bacio *Voglio che mi ricordi così..*

Si alzarono piano e si avviarono verso I Tre Manici di Scopa.

Proprio mentre camminavano, incontrarono James e Lily mano nella mano.

*Pizzica pizzica!* Gin si sfiorò l’addome. Inaspettatamente, Sirius prese la sua mano e guardò dritto negli occhi James.

James soffermò gli occhi sulle mani intrecciate di Sirius e Gin. Sorrise un po’ forzatamente *Che strano… Pensavo che uscire con Lily sarebbe stata la cosa più bella del mondo… E invece… Ma lasciamo perdere… A quanto vedo Sirius ha fatto centro…*

Gin e Sirius tornarono presto ad Hogwarts.

Gin trovò Ally che piangeva nella stanza

“Ally, cosa è successo?”

La ragazza si coprì il viso

“Cosa è successo?” Gin prese la ragazza per i polsi. Rabbrividì. Aveva un labbro spaccato.

“Cosa diavolo è successo? Dimmi cosa diamine è successo?”

“Fred… Ma lui… Non lo ha fatto apposta…”

“Cooosa?”

Gin sembrava una furia.

Cercò Fred dappertutto, fino a quando non lo trovò in Giardino, con i suoi amici.

“TU! LURIDO SCHIFOSO!!Essere orrendo! Non toccare mai più la mia amica con un solo dito! Hai capito? Ti uccido! Ti uccido!”

Gin si avventò sul ragazzo come una furia.

Fred non ci  capì più nulla e nemmeno gli amici.

Gin diede pugni, calci, graffi. Sembrava un’imdemoniata.

Fino a quando James non la prese da dietro e la trascinò in Sala Comune, con una Lily agitatissima.

“Ma che ti è preso? Sei matta? Gin!” Lily tremava tutta.

James la portò sul divano, in silenzio. Aveva la faccia pallida, non poteva crederci.

Gin respirò profondamente.

“Niente” preferì non parlare davanti a James. Altrimenti era sicura che il ragazzo avrebbe chiamato Sirius e avrebbero dato una lezione a Fred *Sarebbe troppo umiliante per Ally…*

Lily la portò nella loro stanza e lì trovò Ally, ancora sconvolta.

“Ecco perché!” sussurrò a Gin.

Lily era troppo spaventata, abbracciò Ally.

Gin era ancora furiosa

“Ally, cosa credevi di fare? Credevi di poterlo cambiare? Di renderlo una persona migliore? E’ una feccia… La feccia delle feccie… Non cambierà mai… MAI!! Lo vuoi capire o no che per amore non si cambia? Tu non puoi cambiare nessuno e nessuno può cambiare te! Devi amare incondizionatamente, al di là dei pregi e difetti di una persona! Sarebbe troppo facile cambiare gli altri a proprio piacimento!”

Lily sobbalzò *E’ vero…*

“Ragazze devo andare! Gin grazie!” abbracciò l’amica stupita e cose giù, nella Sala Comune.

“James… Devo parlarti…”

“Dimmi Lily…” Anche James voleva parlarle *Forse ho sbagliato tutto! Tutto!*

“Io… Sono stata bene oggi con te… Ma…”

“Non è scattato nulla vero?”

“Si… Mi dispiace ma…”

“Sai Lily… Nemmeno a me ha fatto l’effetto che pensavo avrei provato…”

“Io credo che mi piaccia un altro…” disse poi Lily “E credo che anche a te piaccia un’altra…”

Lily ormai aveva capito tutto. Tutto quello che loro ancora non volevano capire.

“Può darsi… Ma allora Lily… Corri! Va da lui!” James sorrise. La sua era stata solo un’illusione, nulla più.

Lily non se lo fece dire due volte.

Corse alla ricerca di LUI, ovunque. Ed infine lo trovò, vicino alla prefetto di Corvonero *Stupida smorfiosa orrida…*

“Remus devo parlarti! ADESSO, SUBITO!”

Il ragazzo era stranito, ma seguì Lily in un posto più appartato.

“Allora, cosa devi dirmi di tanto important…” Remus non finì la frase.

Lily lo aveva afferrato per il mantello e lo aveva baciato. Lui si lasciò coinvolgere, senza pensare più a nulla.

Il ragazzo si staccò all’improvviso

“Lily… Ma… James?”

“A me non piace James… e io non piaccio a lui…”

Allora fu il momento di Remus di prendere Lily per il bavero del mantello e baciarla “Sei bellissima… E’ una vita che ti aspetto…” sussurrò Remus.

“Ero troppo presa dal giudizio degli altri  per capire quanto ti desiderassi…” Lily affondò il viso nel petto di Remus, finalmente felice.

Frattanto, due personcine di nostra conoscenza, si incontrano in Sala Comune

“Come è andata con Sirius?” chiese James *Pizzica accidenti!!*

“Benissimo” mentì Gin e se ne andò naso all’aria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Another kiss ***


1

 

Cariiisssimiiii!! Scusate se non avevo ancora postato il capitolo, ma sono state settimane d’inferno!!!Adesso vi lascio alla lettura… Nuovi colpi di scena… :D… Enjooooyy! Questo è un capitolo di transizione… Con il prossimo capirete tutto…Eheh…Non avete idea di quanto sia diabolica… Recensite mi raccomando… E ricordate… NULLA è COME SEMBRAAA!!

****************************************************************

 

Era ormai quasi un mese che Lily sfuggiva alle sue amiche, in tutto e per tutto.

Ginevra la sentiva distante e diversa, da quando era uscita con James.

Era quasi sicura che i due stessero insieme, ma che preferissero tenere la loro relazione più… Riparata…Ecco.

Gin però non si spiegava perché Lily non glielo confidasse ed era un po’ delusa dal suo comportamento.

“Mi passi del pane tostato?” chiese Lily un giorno a colazione.

“Non puoi prendertelo tu?” Gin si alzò veloce e andò in Dormitorio.

“Cosa le è preso?” chiese Lily interrogativa a Sal ed Ally.

“Nulla” dissero entrambe con un grugnito. Anche a loro non andava tanto a genio quella situazione.

Per Lily era tutto difficile, non voleva allontanarsi dalle sue amiche, specialmente da Gin, ma non era ancora arrivato il momento di confidarle il suo segreto.

Remus le sorrise sconsolato dall’altra parte del tavolo, cercando di non farsi vedere da James e Sirius. Peccato che a Sirius Black non sia mai sfuggito nulla.

“Rem, che ti prende?”

“Che mi deve prendere?” Remus faceva il vago, era l’unico modo per eludere le domande inquisitorie dei suoi amici.

James , non capendo, assunse un’aria interrogativa.

Sirius lasciò perdere, d'altronde sapeva tutto, ma era meglio stare zitto *Quando Rem vorrà confidarsi… Sa dove sono…*.

Oltre Remus e Lily, il clima era ugualmente teso.

Ora di Pozioni.

Gin e James erano fin troppo cordiali tra di loro

“Mi passi l’ Ungaspina?” James era il solito pasticcione incorreggibile.

“Certamente” Gin posò con un po’ più forza l’erba sul tavolo, ma fu un movimento impercettibile.

“Grazie mille”

“Non c’è di che”.

La stessa cosa accadeva agli allenamenti di Quiddich e ogni qualvolta mangiavano. In effetti era una situazione insostenibile.

James e Sirius invece, si tanto in tanto si guardavano con un’aria strana, ma apparentemente era tutto apposto.

James non aveva mai chiesto a Sirius se stesse con Gin, gli dava fastidio il solo pensiero.

Ma il bello era che non ne capiva il perché.

Inizi di aprile. Vacanze di Pasqua.

“Che strano, rimaniamo tutti qui!” esclamò Lily, passeggiando in Giardino con le amiche.

“Tutti? Non direi…” commentò Ally

“Bhè… James, Sirius e Remus e Peter… E noi quattro…” disse poi Gin * Non è possibile! Ce l’ho sempre in mente!* (MA CHI? N.d.A.)

“Già…” Lily e Gin si erano capite al volo. In fondo anche se apparentemente non parlavano, erano dei libri aperti l’una per l’altra

“Ehy, ragazzi! Venite anche voi qui!” Sal era la paciera del gruppo e cercava di portare tutti ad un chiarimento.

Eccoli lì, tutti e otto sotto la Grande Quercia, stretti stretti.

E gli sguardi languidi fioccavano, ve lo assicuro. Ma anche le occhiatacce non mancavano.

“Che cosa combiniamo stasera?” Gin aveva voglia di fare qualcosa di diverso dalla solita partita a scacchi magici “Siamo solo noi in tutto il dormitorio…”

“Diamo una festa!!” Sirius era in vena qual giorno

“SEEEEEEEEEEEEEE” tutti risposero all’unisono a quell’assurdità.

Li avrebbero scoperti sicuramente e non era il caso di ricevere una punizione durante le vacanze. Decisamente.

“Bhè… Potremmo andare tutti a nanna presto…” propose Peter, stringendo a sé Ally in modo allusivo.

“Per cortesiiiaaa!” Gin li spinse un po’ più in là.

“Bhè, io un’idea ce l’avrei…” iniziò timidamente Sal.

Tutti la  guardarono.

In genere le sue idee erano le migliori e le più originali.

“Forza, su… Dicci tutto!” la incalzò Lily.

“Ehm… Non vi dovete tirare indietro però… Vi fidate di me?” Sal sorrise maliziosamente *Ho qualcosa in mente… Di davvero diabolico…*

I ragazzi annuirono perplessi.

“Bene, allora dopo cena tutti in Dormitorio, ci divertiremo!” Sal corse via a preparare tutto l’occorrente.

I ragazzi non sapevano cosa aspettarsi, ma cercarono di non pensarci troppo.

Sal non scese a cena.

Le ragazze arrivarono per prime in Dormitorio, con dei panini per Sal.

“Ehilàà!! Ti abbiamo portato rifornimenti!” urlò Gin dal buco del ritratto della Signora Grassa.

“Mamma mia, c’ho una fame! Forza, entrate e fate silenzio!” Sal afferrò i panini e iniziò a mangiarli voracemente, continuando ad accendere candele qua e là.

“Ma che diavolo…” Lily era stupita: Sal aveva lasciato la stanza in penombra, con delle candele profumate accese, e sul tavolo c’erano dei bigliettini in un’ampolla trasparente, dei fogli e delle piume con l’inchiostro. Infine c’era del tè fumante.

I ragazzi sopraggiunsero in quel momento, portando del cibo e delle bibite.

“Avevamo pensato che….Ohhh…” Peter rimase a bocca aperta

“Complimentoni, Sà!” Sirius le strinse la mano vigorosamente, dandole un piccolo pizzicotto.

“Davvero ammirevole…” aggiunse Remus.

“Ora basta complimenti! Sedetevi e vi spiego cosa faremo stasera! Su su, niente storie!” Sal era eccitatissima.

*Quando è così felice ha in mente qualcosa di terribile…* Gin si sedette sul divano per prima. Seguita da tutti gli altri.

“Allora, stasera faremo il gioco della verità e dei pegni! Un classico gioco babbano a dircela tutta… Allora, io estrarrò due nomi dall’ampolla… Il primo nome è quello che decide la domanda o il pegno e il secondo è quello che dovrà scegliere se pegno o verità… Tutto chiaro?”

Tutti annuirono.

*Oh.. accidenti… Ci mancava questa!* fu il primo pensiero dei sette.

Sal estrasse il primo nome: Ally.

Poi estrasse il secondo: Peter *Che strano… Che coincidenza…*

Cosa ne potevano sapere quei poveri disgraziati che Sal aveva programmato tutto nei minimi dettagli? E che le scelte non erano assolutamente casuali?

“Verità o pegno?” chiese Ally esitante.

Peter ci pensò un attimo. Ally era buona, quindi non le avrebbe fatto una domanda intricata.

“Verità”

Ally, felicissima, chiese all’istante

“Mi ami?”

Gelo polare. Tutti gli altri erano in imbarazzo totale.

Peter ripensò su un attimo. L’amava, ma non gli andava di dirlo davanti a tutti *Non così…*

“Ehm…”

Ally mise il broncio. E quando Ally metteva il broncio erano guai seri.

“E va bene! Si, è vero!” Peter nascose il viso nel cuscino dalla vergogna, Ally gli saltò addosso e gli altri risero come matti.

“Andiamo avaaaanti…” Sal estrasse altri due bigliettini.

Peter e Sirius.

“Allora… Pegno o verità?” chiese Peter.

“Verità” Sirius non esitò un’istante.

Peter invece rimuginò a lungo.

“Cosa è successo tra te e Gin?”

La ragazza divenne di fuoco.

Sirius le sorrise, come per rassicurarla.

“Vabbhè, allora diciamo pegno…”

“Oh benone!” iniziò Peter “Baciala!”

“Ma chi?” Sirius fece il finto tonto.

“Ginevra ovviamente…”

“Io non sarei d’accordo…” iniziò Gin *Oh mio Dio, Oh MIO DIO!*

James strattonò Peter. Un gesto istintivo e senza un perché reale. O forse si.

“Vabbhè, ma un bacetto innocente… Che avevate capito?”

James divenne verde *Che cavolo mi prende?*

Sirius si avvicinò veloce a Gin e le stampò un bacetto innocuo, per tagliar la testa al toro

“Andiamo avanti…”

James stava per scoppiare.

Sal estrasse altri due bigliettini.

Sal e James.

“Bene bene…” cominciò la ragazza “Diciamo…. Verità o pegno?”

James, passandosi una mano tra i capelli disse “Verità…”

“Benooooneee… Allora… Come mai sei diventato viola quando Gin e Sirius si sono baciati?”

*Non le sfugge niente…* “Ehm… Ma non è vero…”

“Si che è vero”

“Bene, siccome non è vero… Farai pegno…”

“Ma…”

“Niente ma…. Adesso tu vai i quello stanzino… su su… tra 5 minuti ti mandiamo una persona…”

Sirius trascinò l’amico nello stanzino e chiuse la porta.

“Allora, con chi passerà 17 minuti?”

Sal li guardò con un sorriso “Ovvio no?”

“NO” dissero in coro.

“Bhè… Sono tre opportunità… O con Sirius… O con Lily… O con Gin… Voi che dite?”

Sal guardò Ally, Peter e Remus “Dobbiamo votare noi quattro”

Remus guardò Lily, che con un piccolo cenno del capo, indicò Gin.

“Io direi Gin” disse esitante Remus. Di certo non avrebbe MAI detto Lily.

Ally, guardando l’amica, disse “Si… Direi anche io…”

Peter allargò le braccia “Il mio voto è inutile… Comunque avrei detto anche io Gin… Almeno è sicuro che non finisce a botte…”.

Il ragazzo sapeva che tra Sirius e James c’era qualche problema, non ben identificato.

Ginevra era pietrificata. Il cuore le batteva a mille.

Lily sorrise alla grande e accompagnò l’amica vicino la porta dello stanzino

“Gin, stai tranquilla… Siete perfetti voi due…” sussurrò

Ginevra guardò l’amica, perplessa “Ma voi due….”

“Sciocca!!” Lily sorrise “Io sto con Remus!” *Ecco, ce l’ho fatta.. Al diavolo tutto…*

“Susu adesso vai dentro!” Lily spinse Gin nello stanzino.

La ragazza finì addosso a qualcosa, o meglio, finì tra le braccia di James.

“S-scusa..”

“Figurati..” James scostò piano Gin. All’improvviso si rese conto che averla tra le braccia non gli dispiaceva affatto.

“Ehhhm… Eccoci qui…” Gin si sentiva strana. Quella penombra e la vicinanza a James la mettevano a disagio.

“..Eccoci qui..” James la guardò per un po’: si soffermò prima sui suoi occhi grigi, poi sui lineamenti delicati del volto e infine su quelle labbra rosee che lei si mordicchiava sempre.

Lei moriva dal desiderio di fare QUELLA domanda a James. Ci pensò un po’ su, e poi disse esitante “James… Cioè… E’ vero che…” si bloccò e abbassò lo sguardo, tutta rossa in viso.

Il ragazzo la guardò dritta negli occhi *Oramai…*

“Si, se intendi dire che mi sono ingelosito prima… Per Sirius… Si” *Ma chi sono iO? Non è James Potter quello che sta parlando… Incredibile…”

Passarono alcuni minuti, così in silenzio.

James stava quasi per aprire la porta a suon di calci, pur di non trovarsi in quella situazione così imbarazzante.

Gin alzò lo sguardo e notò l’irrequietezza di James.

Senza pensarci troppo su, si alzò sulle punte dei piedi e gli sfiorò la guancia.

James prese il viso di Gin tra le mani, dolcemente e accostò le sue labbra a quelle della ragazza.

“RAGAZZIIII, TEMPO SCADUTOOO!!” Sal gridò da fuori la porta.

I due sussultarono e si allontanarono l’un dall’altra, lasciando quel bacio a metà.

Uscirono veloci dallo stanzino, molto impacciati e imbarazzati.

“Allora, tutto bene?” chiese Sal

“Sisi… Tutto bene…” disse Gin, sedendosi vicino a Sirius a testa bassa.

“Perché dovrebbe andare qualcosa male?” disse James, distogliendo gli occhi da Ginevra.

Peccato che c’era qualcuno che aveva capito tutto e non ne era troppo entusiasta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Delusioni ***


1

1

Ragazzuoli... I'M BACK! la scuola mi da tregua e io vi posto FINALMENTE il 14 capitolo... Molto intenso anche se breve... RECENSIIIITEEEEEE!THANKS!!!! Approposito grazie per tutte le recensioni che mi fate!!!

Ad Hogwarts sembrava quasi che il tempo si fosse fermato.

La prima parte dell’anno era scivolata via veloce, mentre la seconda sembrava quasi non voler passare.

I ragazzi del settimo anno erano sempre più indaffarati e tesi.

Tutti tranne Lily e Remus, che riuscivano a mantenere la calma e la serenità.

Avevano anche comunicato la loro relazione a James, Sirius, Peter, Sal ed Ally.

Purtroppo la notizia era diventata di dominio pubblico, e le spasimanti dei Malandrini non ne sembravano entusiaste. Anche perché era trapelata la notizia di Ally e Peter, che stavano di nuovo insieme.

Un giorno come tanti, Lily e Remus erano nel loro nascondiglio, in Giardino.

“Remus, la sai una cosa?” Lily guardò il ragazzo, scostandosi appena dal suo viso “Sono stata molto fortunata a trovarti…” gli diede un leggero bacio, accarezzandogli il collo.

Remus si incupì “Anche se…”

“Anche se sei un Lupo Mannaro” tagliò a corto Lily.

Remus la strinse forte.

Stava per proporle una pazzia “Verresti mai con me una di quelle notti, quando… Insomma… Non sono io?”

Lily ci pensò un attimo. Era una domanda difficile. Non perché non volesse bene a Remus, ma semplicemente perché non era sicura di voler conoscere quell’altro lato di lui.

“C-credo di si…” disse poi, guardandolo dritto dritto negli occhi.

Remus sorrise “ Non devi preoccuparti, non ti chiederei mai una cosa del genere… Non posso volere il male della persona che… Che ho sempre amato e che amo con tutto il cuore”

Lily lo guardò tranquilla. Non era stupita, in fondo anche lei provava le stesse cose per lui. Ma non era pronta a dirglielo. Si limitò ad abbracciarlo.

Stesso giorno, stessa ora. Sala Comune di Grifondoro.

“Eddaaaiii James, lasciami!” una Ginevra a penzoloni dalle spalle di James, non riusciva a smettere di ridere “Lasciami ti dico!”

Il ragazzo l’appoggiò piano sul divanetto, mentre Sirius e Sal li guardavano basiti. Per motivi diversi però.

“Bene, possiamo riprendere? Dobbiamo pianificare il programma di studio… Forza..” Sal era piuttosto sottopressione in quel periodo. La scuola la faceva impazzire.

“Sal, ma che dici? Io e te dobbiamo andare! Abbiamo il colloquio con la McGranitt adesso! Orientamento!” Ginevra prese l’amica e la trascinò fuori dalla Sala Comune, salutando con la mano James e Sirius.

Non avrebbe potuto fare cosa peggiore.

“Dì un po’ James, che intenzioni hai?” Sirius non poteva reprimere la sua gelosia. Non ci riusciva propio.

“Cosa?” Il ragazzo era ancora confuso per la mini lotta avuta con Gin.

“Ginevra ovviamente!”

“Io… Niente… Perché?” James era piuttosto suscettibile sull’argomento. E certo non poteva confidare a Sirius quanto quella ragazza  riusciva a a farlo stare bene, a fargli dimenticare tutti i suoi problemi.

“Sono giorni che le ronzi intorno…”

“Ti sbagli!”

“Bene, meglio così… Siccome io e lei ci siamo baciati… E poi lo sai… Non la meriti… Io ti voglio bene, sei come un fratello per me… Però lei è troppo fragile per essere illusa da te… Lo sai vero?”

Parole un po’ cattive, ma non reali. Dettate perlopiù da una sofferenza interiore, di chi ha ricevuto poco amore.

Quelle parole rimbombarono nella testa di James come cannoni. Non era possibile.

Sirius e Gin non si potevano essere baciati. Ginevra non era così *Ma Sirius non mi mentirebbe mai…*

E poi, si rese davvero conto di quanto poco meritasse una persona speciale come lei.

Doveva darci un taglio netto.

Ufficio della professoressa McGranitt.

Colloquio di Orientamento di Ginevra Sabbiadoro.

“Salve, professoressa…” Ginevra si accomodò, un po’ tesa.

“Ciao cara…” la professoressa McGranitt era sempre stata confidenziale con lei. Forse perché riusciva a comprenderla davvero fino in fondo.

“Allora, cosa ti piacerebbe fare da grande?” disse ancora la professoressa sciolta, abbozzando un sorriso “La tua amica Evans ha optato per la carriera di Guaritrice… c’è il tuo zampino?”

Peccato che la McGranitt si sbagliasse alla grande.

Le sue amiche avevano preso tutte strade diverse dalla sua. Sal aveva il pallino del giornalismo. Sin da piccola aveva desiderato intraprendere quella carriera, recandosi magari in posti pericolosi, come nelle riserve dei giganti. E i genitori avevano finito per accettare quella scelta.

Ad Ally invece le sarebbe piaciuto lavorare nella politica estera. Quello che più le interessava erano i rapporti tra maghi ed altre specie, come le Banshee o i Vampiri.

La buona Lily invece, aveva ovviamente optato per  la carriera di Guaritrice. Come darle tutti i torti? Il solo pensiero di salvare delle vite la elettrizzava.

Gin invece non era ancora sicura di nulla. O meglio, un’idea precisa l’aveva, ma sarebbe stata irrealizzabile.

Guardò la professoressa ed alzò le spalle

“Mi piacerebbe fare l’Auror” chiuse gli occhi, come per aspettarsi una sfuriata.

“Ottima scelta. Hai tutte le carte in regola. In effetti, la nipote di Albus Silente, cosa avrebbe potuto scegliere?Sei proprio come tuo nonno…” aggiunse le ultime parole quasi con rammarico.

“Davvero potrei?” Gin era incredula. Pensava che la McGranitt l’avesse spinta a fare il lavoro dei suoi genitori.

“Eccelli in tutte le materie, potresti fare ciò che vuoi. Ma l’Auror ti sta a pennello. Sarà difficile però… Lo sai” la fissò con sguardo fiammeggiante.

“Si lo so, ma sono determinata”

“Qui ho delle informazioni sulle varie Accademie… Però dovresti prima parlare con i tuoi…”

Gin abbassò lo sguardo.

“Credo parlerò prima col nonno… Magari convince mia madre… Lei quale Accademia mi consiglia, professoressa?”

La McGranitt tentennò.

“La migliore ovviamente. Credo tu sia l’unica ad avere reali possibilità ad entrarci”

Ginevra era incuriosita “Qual è?”

“ L’Accademia Bradfort”

“Il nome mi piace… e dov’è? Vicino Londra?”

“A New York”

Calò il silenzio.

Gin non aveva mai pensato di allontanarsi dall’Inghilterra, dal suo mondo, dai suoi amici.

“Ginevra, so cosa stai pensando. Ma devi credermi, sarebbe l’opzione migliore. Hai talento e non avresti problemi ad integrarti. Ti troveresti molto avvantaggiata. Ci sono solo 10 posti all’anno. E tu potresti essere tra quei dieci. Tra tre anni saresti di nuovo qui, e ti potresti specializzare, e saresti un’Auror con i fiocchi… Pensaci bene…”
Gin non poteva nascondere a sé stessa che l’idea l’allettava. Ma andare a New York sarebbe significato lasciare tutto a Londra.

“Ci penserò…” concluse la ragazza, prendendo i fascicoli che la McGranitt le porgeva

“Qui ci sono tutte le Accademie più importanti… Anche la Bradfort… Ma mi raccomando, devi continuare a studiare come hai fatto fino ad adesso… Anzi di più… All’Accademia non potrai vivere del tuo talento…”

“Grazie professoressa…” Gin le strinse la mano ed uscì abbatacchiata.

Appena vide Sal però, nascose i fascicoli.

“Com’è andata?”

“Bene” rispose semplicemente.

“Wow!!! Dobbiamo festeggiare doppio allora…”

“Doppio?”

“Si, vedo che tu e James…”

Gin arrossì di colpo. Era arrivato il momento di parlargli. Si piacevano entrambi e non potevano continuare così. Anche se… L’Accademia a New York mutava letteralmente tutto.

Fece una linguaccia a Sal ed andarono alla ricerca di Lily ed Ally.

Quando Gin trovò finalmente Lily, la prese in disparte e le raccontò tutto.

“Ma è fantastico Gin! New York! Ti rendi conto?” Lily era felice per l’amica

“Ma…”

“Non fare la musona… Torneresti tra tre anni… Non è una tragedia… Ci sentiremo sempre… Tu sei la mia sorellina… Non lo dimenticare!” Lily l’abbracciò con le lacrime agli occhi.

“Ehy, mica parto domani…SE parto.. Adesso c’è un altro problema… James…”

Lily capì all’istante.

“Gin, devi seguire il tuo cuore e devi pensare al presente. Bradfort è ancora lontana. Adesso pensa solo a lui… Vai susu…”

Lily era come magica. Riusciva a mettere chiarezza nella testolina di Gin in un’attimo.

Ginevra corse a perdifiato fino alla Sala Comune. Lì James però non c’era *Dove sarà?*

E in un’attimo capì che stava nel suo nascondiglio segreto.

Ad Hogwarts tutti avevano un loro nascondiglio segreto.

Magari era lo stesso di qualcun altro, ma il bello è che quando ti serviva, era sempre vuoto.

Corse fino al quadro di Avvallane di Birningam e pronunciò la parola d’ordine, col cuore che batteva all’impazzata *Lo abbraccerò e lo bacerò e finalmente… Oh si… Finalmente…*

I suoi pensieri rimasero interrotti.

Dalla sua bocca aperta non usciva suono alcuno.

Voleva urlare, ma non ci riusciva.

James e Gabrielle Parkinson stavano pomiciando su di una poltrona.

Vedeva lei muoversi su di lui in maniera disgustosa.

Gli occhi le si riempirono di lacrime, la borsa le cadde a terra.

James alzò lo sguardo e la vide. I loro sguardi si incrociarono e James capì che aveva fatto la più grande cazzata della sua misera vita.

Gin non fece null’altro che guardarlo stupita, offesa, arrabbiata, per qualche secondo.

Poi corse via, lasciando James sul punto di dire qualcosa.

Il ragazzo non sapeva che fare. Quasi non si era accorto che Gabrielle era ancora sopra di lui.

“E togliti accidenti… Bavosa!”

La prese per un braccio e la scaraventò letteralmente fuori dalla stanza.

Voleva stare da solo. Senza nessuno attorno. Solo il silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  knowledge base software 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=126753