Non tutti gli starnuti vengono per nuocere!

di Elias_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nuova pagina 1

"Etciùùùù!!!"
Bulma e il piccolo Trunks si voltarono sbalorditi verso la soglia della cucina, ma non si erano ingannati, di fronte a loro c'era proprio il principe dei Sayan.
Vegeta, appena terminato l'allenamento, si era diretto a passo spedito verso la cucina nella speranza di addentare qualcosa di sostanzioso quando aveva avvertito una strana sensazione che si era poi trasformata in quello che un normale terrestre avrebbe chiamato starnuto.
"Questo sì che è strano, non ti avevo mai sentito starnutire da quando ti conosco!" disse allegra la scienziata di casa.
Trunks si limitò ad osservare il padre curiosamente mentre questo si guardava le mani con fare sospettoso.
Maledizione,che mi capiti di nuovo quella cosa?
"Che succede papà?"
Vegeta distolse lo sguardo dalle proprie mani e si spostò verso il frigorifero saccheggiandolo. "Niente. Piuttosto dimmi perché non sei venuto ad allenarti fino ad ora."
Infatti, nonostante la Terra avesse superato anche il pericolo rappresentato da Majin Bu, Vegeta continuava ad allenarsi con costanza anche se a ritmi meno serrati.
"Avrei voluto ma la mamma mi ha costretto a fare i compiti prima!"
"Non tentare di darmi la colpa signorino! Se tu fossi più veloce avresti finito i compiti e saresti già ad allenarti."
Il piccolo mise su il broncio attendendo un aiuto paterno.
"Stupidi compiti terrestri. Un guerriero non dovrebbe perdere tempo con queste cose! Non ricordo di aver mai fatto compiti in vita mia. La mattina seguivo le lezioni e per il resto della giornata mi allenavo."
"Cosa??"urlò stupefatto il bambino "anche tu sei andato a scuola?"
"Tsk, non dire sciocchezze, no di certo, ma mio padre fece chiamare i migliori insegnanti della galassia perché mi facessero lezione solo in alcune ore della giornata. Il resto del tempo lo impiegavo per gli allenamenti."
"Wow, perché non posso fare così anch'io mamma?"
"Scordatelo, andrai a scuola come tutti i bambini della tua età e non si discute." Terminò la donna con un'occhiata severa.
"Domani recupererai l'allenamento che hai perso oggi, chiaro?"
"Sì" Certo che a volte era veramente noioso essere un bambino...





Ciao a tutti! Dopo un'eternità sono tornata a scrivere su EFP! Non vedevo l'ora, ho in mente di scrivere una long che non necessita la lettura delle mie storie precedenti.
Questo è solo un prologo, fatemi sapere se questa storia interessa a qualcuno, ma sappiate che non avete visto ancora nulla!
Sarà la mia storia migliore! Promesso! XD

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Nuova pagina 1

 

Vegeta si rigirò nel letto per l'ennesima volta, ma perché non riusciva a prendere sonno?
Possibile che fosse per quello starnuto? No, l'ultima volta che gli era capitato si era sentito strano, lo ricordava ancora bene mentre ora non notava assolutamente nulla di diverso dal solito.
Sicuramente era stato uno starnuto innocuo.
Infondo poteva capitare anche ad un Sayan.
Si alzò dal materasso e si diresse verso la sua personale palestra a gravità.
Entrato fece diversi esercizi di riscaldamento e prese ad allenarsi nel tentativo di stancarsi.
Erano circa le due di notte quando si sentì sufficientemente provato. Tornò nella camera da letto e, finalmente, si addormentò sfinito.

Quando Bulma si svegliò, notando l'ora sulla sveglia, decise di alzarsi e di staccarla affinché non suonasse, non voleva far svegliare il suo adorato Principe.
Piano si alzò dal letto e, nella penombra della stanza, si mosse verso il bagno.
Quando si fu preparata uscì e pensò che Vegeta doveva essersi addormentato tardi, era infatti completamente coperto e non riusciva a vedere nulla di lui. Bè, magari era solo colpa del buio…
Scese in cucina e iniziò a preparare la colazione per la sua famiglia.

Dopo due ore la cucina era invasa da un irresistibile profumo di dolci appena sfornati e la scienziata era sicura che l'odorino avrebbe presto chiamato a sé i due Sayan. Non si era sbagliata e infatti ben presto fece il suo ingresso in cucina un assonnato ma molto affamato Trunks.
"Buongiorno caro. Dormito bene?"
"Sì. Sto morendo di fame!"
"Lo sapevo" sorrise la donna "ma è meglio che tu vada a svegliare tuo padre prima, altrimenti non resterà nulla per lui."
"Va bene, vado e torno."
Bulma iniziò ad apparecchiare la tavola quando sentì il figlio chiamarla a gran voce preoccupato.
"Mamma! Vieni presto! Sbrigati!"
La scienziata lasciò la cucina e si diresse velocemente al piano di sopra. Entrò nella propria camera da letto e si avvicinò a Trunks che guardava con occhi colmi di stupore il materasso.
"Che c'è?" in quell'oscurità non riusciva a vedere proprio niente lei!
"Guarda…guarda papà!"
"Ma se non si vede nulla! Fammi aprire la finestra prima."
Fatta luce nella stanza e voltatasi verso il materasso rimase completamente sconvolta, ma…ma che era successo al suo uomo??
"Ma è impossibile! Questo non ha alcun senso!"
"Che facciamo mamma? Lo svegliamo?"
"Ecco io non…non saprei, non vorrei che si rivelasse pericoloso!"
Trunks alzò un sopracciglio "Pericoloso? Non penso proprio, guardalo!"
Bulma ci pensò su e decise di chiamare qualcuno che potesse aiutarla.
"Facciamo così: io telefono subito a Goku e gli chiedo di venire e di portare con sé Gohan, magari sapranno aiutarci, tu intanto rimani qui e controllalo. E non svegliarlo! Chiaro?"
"Uffa, ma fai venire anche Goten!"
"E va bene"

Scese di corsa le scale e afferrò il telefono, mentre digitava il numero non riusciva ancora a capacitarsi di ciò che aveva visto. "Maledizione! Rispondete su!"
"Pronto chi è?"
"Oh! Chichi! Menomale!"
"Bulma che c'è? Sembri spaventata!"
"Ecco io ho bisogno di Goku e anche di Gohan e pure di Goten! E forse dovresti venire anche tu, sì sì forse avrò bisogno anche di te. Per favore dì a Goku di teletrasportarvi tutti qui subito!"
"Va bene, ma calmati. Arriviamo."
Bulma mise giù il telefono e dopo pochi istanti apparve davanti a lei la famiglia Son al completo.
"Ciao Bulma" la salutò allegro Goku "come mai hai bisogno di noi?"
"Menomale che siete qui. Comunque te li potevi mettere i pantaloni Goku!"
"Ahahah! Mi sono appena svegliato e me ne sono dimenticato!" rise il Sayan grattandosi la testa.
"Io no invece" intervenne subito Chichi "eccoli qui!"
"Urca, grazie Chichina, come farei senza te?"
"Me lo chiedo anch'io. Comunque Bulma qual è il problema?"
"E dov'è Trunks?" domandò Goten curioso mentre cercava l'amico con lo sguardo.
"Trunks è con il problema. Venite con me."
Tutti alzarono un sopracciglio e si misero dietro la donna seguendola curiosi.
Quando aprirono la porta della camera da letto Trunks si voltò verso i Son e sorrise a Goten.
"Ciao Trunks!" subito il piccolo guerriero si avvicinò all'amico. "Che stai facendo?"
"Ehm…lo controllo!"
Il piccolo Son alzò un sopracciglio e osservò il letto. Strabuzzò gli occhi. Quello non poteva essere Vegeta!
"Si è svegliato?" chiese Bulma.
"No."
"Ma di che state parlando?" chiese Goku che ancora non aveva raggiunto i due piccoli Sayan.
"Va a vedere, anche voi" la scienziata indicò Chichi e Gohan.
Quando i tre si avvicinarono a Goten e Trunks, si poteva ben notare lo stupore nei loro occhi.
"Ma…ma cosa gli è successo?!?" chiese Gohan sbalordito.
"Ma è proprio Vegeta??" Chichi non poteva crederci!
"Ma come è possibile? È forse una nuova tecnica?" Goku non sapeva cosa pensare!
"Io non lo so!" iniziò la padrona di casa "ieri sera era tutto normale e quando mi sono alzata non ho fatto caso a lui, era tutto coperto fin sopra la punta dei capelli. Poi quando ho mandato Trunks a svegliarlo mi ha chiamato ed era già così. La prima cosa che ho fatto è stata chiamarvi."
Tutti guardavano sbalorditi Vegeta dormire beato fra le lenzuola, non ci sarebbe stato nulla di strambo in quell'immagine se non fosse stato per il fatto che il Principe dei Sayan dimostrava all'incirca quattro anni. Quel piccolo Vegeta dormiva raggomitolato su un fianco con un'aria beata e ignara di tutto, la maglia che aveva indossato per andare a letto era ormai talmente grande per lui che gli faceva da coperta.
"Wow…" disse Goku "bè magari dovremmo svegliarlo e chiedergli se ne sa qualcosa."
Trunks e Goten annuirono entusiasti "Sì dai, svegliamolo!"
Già i due si sbellicavano dalle risate immaginando quel piccolo Vegeta inveire contro tutto e tutti furioso!
Gohan sospirò "Secondo me non ne sarà affatto felice"
"Concordo" annuì Bulma.
"Bè però è davvero adorabile!" sorrise Chichi, non credeva che un uomo come Vegeta potesse essere stato un bimbo così adorabile e carino.
"Ecco io credevo che magari voi poteste fare qualcosa, magari è successo anche a te Goku?" domandò Bulma speranzosa di aver già un rimedio per il compagno.
Il Sayan ci pensò su "Mi spiace amica mia, ma non ho mai visto nulla del genere e sono certo non mi sia mai capitato. Ma magari Junior potrà aiutarci, in fondo in lui c'è il Supremo!"
"Sì è un ottima idea papà!" esclamò Gohan "Puoi portarlo qui col teletrasporto!"
"E sia! Vado a prendere Junior e torno."
Ci vollero pochi secondi che anche il namecciano si trovava nella camera da letto di Bulma.
"Ciao amico"
"Gohan, si può sapere qual è il problema?"
"Guarda il materasso e capirai da solo"
Inutile descrivere lo stupore di Junior nel vedere Il Principe, anzi, il Principino dei Sayan.
"Com'è possibile?"
"Io veramente speravo che tu potessi fare qualcosa" il namecciano guardò Bulma "Mi spiace, ma non ho la più pallida idea di come poterlo riportare allo stato precedente"
"Allora che facciamo?" domandò Gohan
Ma non ebbe il tempo di ricevere la risposta che Vegeta si era voltato e aveva iniziato a strofinarsi gli occhi.
"E ora che si fa?" chiese Goku sottovoce "dobbiamo lasciare che se ne accorga da solo o glielo diciamo?"
"Se ci vedrà tutti qui è ovvio che dobbiamo dirglielo!"
"Junior ha ragione papà, tanto lo scoprirebbe da solo prima o poi."
"E va bene Gohan, ma cerchiamo di non farlo arrabbiare!"

Tutti attendevano con ansia che Vegeta aprisse gli occhi e pensavano alle parole che avrebbero dovuto dirgli nel tentativo di non farlo arrabbiare per quella sorpresa sicuramente poco gradita.
Il piccolo Principe sbadigliò e lentamente iniziò a sollevare le palpebre e a mettere a fuoco ciò che lo circondava.
Immediatamente vide tante facce intorno a lui che lo fissavano trepidanti.
                                                                                                           "Buongiorno tesoro, come ti senti?"
Piegò la testa di lato.
Ma chi era quella donna che gli stava parlando? E perché aveva dei colori così strani?
Ma soprattutto, dov'era la Regina?








Ciaooo!!! Eccovi il primo vero capitolo! Vi è piaciuto? A me personalmente è piaciuto tanto scriverlo, mi sono divertita un sacco! XD                                         Ditemi cosa ne pensate! A presto!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Nuova pagina 1

Vegeta alzò un sopracciglio studiandoli. Era assolutamente sicuro di non conoscere nessuno di loro. Vuoi vedere che l'avevano rapito per chiedere un riscatto al Re?! Bè, se era così avevano fatto male i conti! Lui era Vegeta, il Principe dei Sayan e li avrebbe stesi tutti!
"Allora Vegeta, non ti senti…ehm…un po' strano?" Chi diavolo era quel tipo con i capelli a palma? E cosa voleva da lui? Aveva proprio una faccia da ebete!
Decise di passare subito all'azione.
Si alzò velocemente in piedi e allungò le sue braccia verso i rapitori urlando "Nemici! Nemici!" e iniziando a colpire con onde energetiche coloro che aveva d'innanzi.

"Mamma! Bulma!" Gohan subito si pose davanti alla scienziata e a sua madre proteggendole da quell'attacco improvviso e, fortunatamente, non troppo potente per loro. Gli altri guerrieri non ebbero difficoltà a rendere innocue le sfere d'energia.
"Ma che fai papà?" Trunks sì avvicinò a Vegeta cercando di fermarlo "Siamo noi, non ci riconosci?"
Appena Vegeta vide che il suo attacco era stato bloccato scese di corsa dal letto e iniziò a correre in direzione del corridoio.
"Ma che gli è preso?" chiese Goku sbalordito.
"Penso che non si ricordi di noi, hai sentito no? Ci ha chiamati nemici." Gohan annuì, Junior aveva sicuramente ragione.
"Oh no, e ora come farò?" Bulma sembrava scoraggiata.
"Non preoccuparti Bulma, resteremo con te fin quando non risolveremo la situazione, potrebbe essere anche pericoloso."
"Grazie Chichi, ma ora dobbiamo cercarlo prima che combini qualche danno e soprattutto devo mettergli qualcosa addosso, non può certo andare in giro tutto nudo!"
"Hai ragione" parlò Gohan "ma casa tua è enorme dove sarà?"
"Non ne ho idea, non dovevamo farlo scappare. Cerchiamolo!"
"Non c'è bisogno di cercarlo" tutti si voltarono verso il namecciano "basterà trovare la sua aura"
"E dov'è allora?" Bulma era impaziente.
"Di sotto, in cucina credo."
"Ma certo! Avevo appena sfornato dei dolci, avrà sentito l'odore ed è andato lì! Grazie Junior!"
"Aspettate, dobbiamo organizzarci prima."
"Che intendi?"
"Ma papà, è ovvio, Vegeta ci attaccherà di nuovo se andremo da lui!"
"Ah già, non ci pensavo più. E allora cosa facciamo Gohan?"
"Bè qualcuno di noi dovrà acchiapparlo e tenerlo fermo. Infondo è solo un bambino!"
"Lo facciamo noi!" esclamarono all'unisono Trunks e Goten.
Goku sorrise "Va bene, ma state attenti a non fargli male, ora è molto più debole di voi."
"Certo!" i due si sorrisero complici, avrebbero steso Vegeta per la prima volta!

Uffa, ma dove l'avevano portato? Non sapeva dove fosse e quel posto era strano, pieno di porte e corridoi. Continuava a gironzolare ignorando la sua meta quando improvvisamente sentì un odore che gli piacque proprio. Si diresse verso la fonte di quel delizioso odorino e trovò un tavolo pieno di cibi che non conosceva. Si arrampicò su una sedia e si sedette di fronte al banchetto. Stava per ficcarsi in bocca un dolcetto invitante quando ebbe un terribile sospetto. E se fosse stato cibo avvelenato? Decise quindi di dare un piccolo morso e vedere se stava male. Appurato che era tutto commestibile iniziò a mangiare. Aveva tanta tanta fame!

"Eccolo!" sibilò Goku "sta mangiando. Siete pronti ragazzi?"
"Sì" I due piccoli guerrieri si avvicinarono alla soglia della cucina e insieme partirono all'attacco.
"Preso!" Goten lo aveva afferrato da dietro mentre Trunks gli aveva preso le gambe con le quali scalciava per liberarsi. "Mi spiace Vegeta ma non riuscirai a liberarti." Rise Goten.
"E ora?" Trunks fissava suo padre, non gli sembrava vero che fosse così piccolo.
Junior prese una sedia "Fatelo sedere qui, io lo legherò."
Poggiato il piccolo Principe, il namecciano gli fece apparire addosso una piccola tuta blu e delle corde speciali che lo rendessero innocuo nonostante la sua forza.
"Liberami! Liberami subito! Te lo ordino! Io sono il Principe! Lasciatemi andareeee!!!"
Bulma si avvicinò a lui e si abbassò per essere alla sua altezza "Vegeta, sta calmo, non vogliamo farti del male. Non ricordi chi siamo?"
Ma il bambino non parve ascoltarla, anzi, continuava a divincolarsi agitato come un ossesso.
"Vegeta ascoltami. Non ricordi chi siamo?"
Vegeta la guardò per un istante negli occhi azzurri prima di parlare "Siete dei rapitori!"
I presenti si stupirono, rapitori?
"No" continuò Bulma "noi non ti abbiamo rapito."
"Sì invece!"
"Ma no, non è così se mi ascolti ti spiegh...."
"Rapitori! Liberatemi!"
Mentre la scienziata era alle prese con il piccolo, Chichi si ritrovò a pensare che un bambino terrestre a quest'ora sarebbe già scoppiato in lacrime. Li addestravano davvero bene questi Sayan.
"Dai, calmati" Bulma tentò di accarezzarlo per fargli capire che non avevano cattive intenzioni, ma l'unica cosa che ottenne fu un morso sul dorso della mano. "Ahi!Mi…mi ha morso!"
"Tutto bene mamma?"
"Sì, non preoccuparti caro, ma questa me la paga quando torna come prima!"
"Forse ho un' idea per calmarlo" tutti si girarono versò Goku "diamogli da mangiare qualcosa di buono e vedrete che la smetterà di urlare e agitarsi!"
Goten annuì "Giusto! Gli do questo dolce!" appena il piccolo Son si avvicinò a Vegeta questi cercò di colpirlo in qualche modo ma Goten non si arrese "Vegeta, guarda che bel dolcetto, non ti viene voglia di mangiarlo? È davvero buonissimo!"
Il Principino lo guardò diffidente, ma quel bambino sembrava volergli dare quel dolce a tutti i costi.
Ma certo! Quel dolce era avvelenato a differenza degli altri che aveva già mangiato!
"Dai, Vegeta, mangialo!"
"Facciamo così" tutti si avvicinarono ancora di più per sentire meglio ciò che avrebbe detto "se tu mi liberi da queste corde io mangio quel dolcetto. Ci stai?"
Tutti furono inteneriti da quella frase e sorrisero bonariamente, quel piccolo Sayan credeva di poterli raggirare.
"Cosa? Guarda che tu devi mangiare il dolce perché è buono, non per punizione!"
"Non lo voglio! Lo so che è avvelenato!"
Nuovamente rimasero tutti stupiti.
"Perché dovremmo avvelenarti?" domandò Goku
"Perché sì! Volete uccidermi per prendere il mio posto!"
Goku non capì affatto "Il tuo posto? Di che cosa stai parlando?"
"Volete conquistare il pianeta Vegeta! Lo so!"
"Uh? Ma qui non siamo sul pianeta Vegeta, siamo sulla Terra."
Il Principino inclinò la testa da un lato, cos'era la Terra?
"Non siamo su Vegeta?" chiese titubante
"No, tu abiti qui ora " tentò Goku "la Terra è un bel pianeta, e ti piace tanto." Si avvicinò alla finestra facendogli osservare il panorama della città. "Guarda, questa è una delle città più belle e abitate, ci sono tanti negozi dove vendono tante cose buone da mangiare e a te piace vivere qui." Goku sperò di averlo calmato e rabbonito un po', ma il Principe non sembrava affatto convinto.
"Non è vero! Siamo su Vegeta! Sei un bugiardo!"
"Goku smettila!" il Son si voltò verso Chichi
"Che ho fatto?"
Chichi parlò sottovoce per non farsi sentire dal diretto interessato. "Ma non capisci? È solo un bambino e tu vuoi dirgli che non è sul suo pianeta? Già pensa di essere stato rapito, credi che reagirà bene se gli diciamo che è chissà dove nell'universo?"
"Hai ragione, non ci avevo pensato. Gli dirò che siamo sul pianeta dei Sayan allora."
Goku tornò a voltarsi verso il suo Principe che guardava ancora fuori dalla finestra.
"Hai indovinato piccolo, noi siamo sul pianeta Vegeta, ho cercato di ingannarti."
Tutti attendevano la reazione del Sayan ma sembrava che egli non avesse sentito nulla, continuava a guardare fuori dalla finestra con attenzione. Rimase silenzioso per alcuni secondi quando improvvisamente parlò voltandosi verso i presenti. "Non voglio stare su questo pianeta! Liberatemi subito!"
"Ma no" tentò Gohan, "questo è il pianeta Vegeta, non vedi?"
"No! Non è vero!"
"Sì che è vero" il giovane mezzosangue si inginocchiò accanto a lui e tentò di parlargli con calma per rasserenarlo "non c'è niente di diverso." Bè, almeno lo sperava.
"Sì invece!"
"Ah, davvero? E cosa?" Se si trattava delle auto o dei vestiti della gente avrebbe potuto facilmente rimediare con qualche piccola bugia, infondo era solo un bambino!
"Il cielo!"
Goten e Trunks si guardarono senza capire. "Perché?" chiesero all'unisono.
"Il cielo è azzurro!"
Goten sorrise "Certo, il cielo è sempre stato azzurro."
"Non è vero! A casa mia il cielo è rosso!"
Tutti ripeterono in coro "Rosso??"
"Sì! Siete dei bugiardi!"
Gohan deglutì, a questo non sapeva proprio come rimediare, cosa poteva dirgli ora?
"Bè ma a volte capita che il cielo cambi colore, è una cosa molto rara che succede ogni….ogni dieci anni! Già già, non lo sapevi?"
Vegeta lo guardò diffidente e tornò ad osservare la finestra. "Bugiardo! Bugiardo! Non siamo su Vegeta!"
"Perché? Cos'altro c'è di diverso?"
"Il sole!"
Tutti guardarono il sole, non aveva proprio niente di strano…
"Come il sole?" domandò Trunks.
"E' sempre stato così il sole" ritentò Goten
"A casa mia ci sono due soli, uno grande e uno piccolo! Non uno solo!"
I presenti si fissarono sbalorditi, a questo non potevano proprio rimediare in alcun modo, avrebbero dovuto dirgli che era sulla Terra.
Bulma sospirò "E' vero, non siamo sul pianeta Vegeta, siamo sulla Terra ma a te piace questo posto. Tu abiti qui da tanto tempo ormai."
Il bambino aveva ascoltato tutto con attenzione ma cosa voleva dire che abitava lì?
"No! Io non abito qui! Mi avete rapito voi!"
La scienziata volle ritentare. "Ascoltami per favore, noi non ti abbiamo rapito."
"Sì invece!"
"Che testa dura, accidenti!" Bulma stava per impazzire, non solo doveva subire quella situazione, ma persino mettersi a discutere con lui per convincerlo della verità.
"Dai Bulma, riposati un attimo, Vegeta è sempre stato testardo a quanto pare." Le sorrise Chichi
"Già."
"Fai provare me" Chichi si avvicinò al piccolo legato alla sedia e s'inginocchiò vicino a lui, stava per parlare quando il bimbo la precedette "Tu sei una Sayan?"
"Come? Perché mi chiedi questo?"
"Hai i capelli e gli occhi neri, come le Sayan! Perché mi hai rapito allora?"
Chichi gli sorrise dolcemente "No, io non sono una Sayan, sono una terrestre. Loro sono dei Sayan" E indicò i tre Son e Trunks.
Vegeta li guardò. "Anche lui?"
"Certo che sì!" rispose Trunks risentito.
"E perché hai quei colori strani?"
Bulma si mise a ridere, quella situazione stava diventando comica.
"Bè tu dici sempre che ha preso troppo da me quindi…"
Il Principino alzò un sopracciglio non capendo, Bulma si spiegò "Sai, io sono sua madre, è normale che mi assomigli."
"Se siete dei Sayan riportatemi a casa allora!"
"Ma tu sei già a casa" riprovò la scienziata "so che non ti ricordi, ma ti assicuro che è vero, questa è casa tua, abiti qui con me e con Trunks."
"Non è vero! Io abito a Palazzo! Se non mi riportate a casa la Regina vi ucciderà tutti!"
Tutti alzarono un sopracciglio, Goten si voltò verso il suo fratellone super intelligente "Gohan? Chi è la Regina?"
"Bè, se Vegeta è il Principe dei Sayan presumo che la Regina sia sua madre."
Chichi gli sorrise dolce "La Regina è la tua mamma?"
"Sì! Sono sicuro che mi sta cercando e che è arrabbiata! Vi ucciderà tutti quanti! Così imparate a rapirmi!"
Tutti improvvisamente si domandarono come avrebbero fatto a spiegargli che la donna che lui credeva già sulle sue tracce in realtà era morta già da tempo.
Bulma sospirò "Dobbiamo risolvere questa faccenda al più presto."
Goku annuì "Forse Re Kaio saprà aiutarci. Almeno spero."




Ciao! =) Allora? Che ne pensate? A me questa storia piace un sacco! Scriverla è un vero divertimento! XD Pensate che i nostri eroi ce la faranno alle prese con un tale teppistello? O daranno di matto prima? Avete idee su come andrà avanti la vicenda? Fatemi sapere cosa pensate!
Sono curiosa! Approfitto per ringraziare chi ha recensito gli altri due capitoli (ma non ho potuto rispondere) e chi segue la storia. A presto!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Nuova pagina 1

"Re Kaio? Riesce a sentirmi?"
Tutti presenti osservavano attentamente il Sayan dai capelli a palma che era rivolto verso il soffitto e anche Vegeta, nonostante non riuscisse a capire con chi parlasse quel tipo strambo, lo guardava curioso.
"Con chi parli?" Chiese il Principino, ma non ottenne risposta.
"Oh ciao Goku, dimmi pure."
"Salve Re Kaio, l'ho contattata perché abbiamo un problema."
"Di cosa si tratta?"
"Ecco, riguarda Vegeta, gli è accaduto qualcosa di strano. Stamattina quando si è svegliato non era più lui, cioè …come dire? Si è svegliato bambino, ecco!"
"Cosa? Dici sul serio?"
"Certo! Ma la cosa peggiore è che non ricorda chi siamo, sembra che anche la sua memoria sia tornata indietro."
Re Kaio non rispose e tutti aspettavano con impazienza di sapere qualcosa da lui, che infine parlò.
"Credo di sapere cosa gli sia accaduto. Dovete sapere che molti anni fa, quando il pianeta Vegeta non era stato ancora attaccato da Freezer, i Sayan conquistarono molti pianeti nel tentativo di liberarsi di probabili nemici e di rivenderli a buon prezzo. Alcune di queste missioni erano talmente rischiose che spesso videro scendere sul campo di battaglia i membri della famiglia Reale, ovvero i genitori di Vegeta. Il Re e la Regina dei Sayan non permisero mai al Principe di andare con loro nonostante le sue richieste perché troppo piccolo."
Re Kaio sospirò prendendosi una piccola pausa prima di riprendere. "Voi conoscete bene la cocciutaggine di Vegeta e alla fine riuscì a convincere i sovrani a portarlo con loro in una di queste missioni promettendo che avrebbe solo guardato affinché imparasse. La conquista fu portata a termine con rapidità e senza complicazioni, ma uno degli abitanti del pianeta tentò di uccidere Vegeta per vendicarsi. L'attacco fallì, infatti la Regina se ne accorse in tempo, ma Vegeta aveva riportato un piccolo taglio al braccio sinistro. La ferita era talmente piccola da sembrare davvero innocua, ma non fu proprio così. Gli abitanti del pianeta infatti combattevano con armi avvelenate, ma ciò che essi consideravano veleno letale, sull'organismo dei Sayan feriti ebbe un solo effetto, quello di riportarli ad uno stato infantile. Il sintomo che indicava che il veleno era entrato in circolo era sempre lo stesso per tutti i feriti: uno starnuto."
Trunks e Bulma si guardarono. "Ieri sera Vegeta ha starnutito, ma non ha detto nulla; vuol dire che lui sapeva che sarebbe tornato bambino?" Alla scienziata sembrava davvero strano che suo marito non avesse fatto nulla per evitare di rimpicciolirsi.
"No, lui non pensava di tornare bambino. Quando terminò la missione e tornarono tutti a casa il Re sentì Vegeta starnutire e lo portò immediatamente dai medici di Palazzo. Essi, dopo alcuni esami, spiegarono al Re e alla Regina che la percentuale di veleno all'interno del corpo del Principe era talmente esigua che sarebbe bastata una specie di trasfusione poiché il sangue di Vegeta non era ancora dotato degli anticorpi necessari a debellare quel veleno. Sia il Re che la Regina diedero parte del loro sangue al figlio e all'epoca non ci fu nessun effetto collaterale. Diversi anni dopo Vegeta e Radish si trovavano in missione per conto di Freezer, portata a termine la conquista i due tornarono alla base. Rientrati, Vegeta starnutì, iniziò a sentirsi male e andò a coricarsi. Durante la notte si svegliò e notò che era tornato un bambino, ma la sua memoria non era stata intaccata, comunque la sensazione di stanchezza era troppo forte e si addormentò nuovamente. Quando si risvegliò era tutto normale e il suo corpo era di nuovo adulto. Ciò fu possibile perché in lui vi era ancora un ultimo residuo del sangue dei suoi genitori che era abbastanza forte da debellare i residui di veleno, ma ora che le ultime tracce di veleno hanno agito, non può tornare allo stato precedente da solo, il suo sangue non ha mai sviluppato gli anticorpi necessari a combattere quel veleno perché non ne aveva bisogno, ci pensava il sangue dei suoi genitori."
Tutti rimasero molto stupiti apprendendo ciò che era accaduto a Vegeta ma Goku non riusciva a capire una cosa. "Ma perché ora la sua memoria è ritornata indietro, lei ha detto che la prima volta non gli era accaduto."
"Perché la prima volta la presenza del sangue donatogli non aveva permesso al veleno di agire totalmente mentre ora nulla ha potuto fermarlo. Probabilmente Vegeta credeva che sarebbe tornato adulto da solo o che si trattasse di un semplice starnuto."
"Capisco" riprese Goku "ma come facciamo a farlo tornare come prima?"
"L'unica soluzione è quella di reintrodurre nel suo sistema circolatorio il sangue che l'aveva già protetto in passato."
"Ma come?"
"Credo proprio che dovrai andare da Re Yammer e chiedergli di dare ai genitori di Vegeta un permesso speciale per venire sulla Terra, figliolo."
Tutti gli adulti presenti strabuzzarono gli occhi, i genitori di Vegeta sarebbero dovuti venire sulla Terra, per lo più in quella casa! Bulma non credeva che sarebbe stata una convivenza pacifica seppur breve e, a dirla tutta, aveva anche un poco di paura al pensiero che avrebbe dovuto conoscere i genitori del suo compagno. Al contrario, Goten e soprattutto Trunks non vedevano l'ora di conoscere dei veri Sayan, e non dei semplici Sayan, ma il Re e la Regina!
"Che invidia Trunks! Conoscerai i tuoi nonni! Ma ci pensi?"
"Già, scommetto che sono fantastici!"
"Papà, perché non facciamo venire anche i tuoi genitori? Non vuoi conoscerli?"
"Goten" il piccolo Son si voltò verso il fratello "i Sayan non sono pacifici generalmente, potrebbero attaccarci ed essere pericolosi."
"Ma anche Vegeta è un Sayan e non è cattivo. Mi piacerebbe tanto conoscere i nonni."
"Ma per lui è diverso."
"Adesso dobbiamo pensare a risolvere questo problema" riprese Goku "Re Kaio, credo che sarebbe meglio se fosse lei a informare Re Yammer della situazione, così sarà più ben disposto."
"E va bene, ci penserò io e ti dirò quando potrai andare a prendere i Sayan. Non credo che sia una buona idea farli arrivare sulla Terra guidati solo da Baba, sono passati molti anni ormai, ma sono sempre imprevedibili."
"La ringrazio Re Kaio." Il Sayan tornò a voltarsi verso amici e parenti. "Bene, ora dobbiamo solo aspettare e Vegeta tornerà come prima."
"Già, menomale che vi ho chiamati, non s come avrei fatto da sola."
"Tranquilla Bulma, però ora che ci penso, ho un leggero languorino, non avresti qualcosa di buono da mangiare?" Goku rideva grattandosi la zazzera sotto lo sguardo rassegnato dei presenti, non sarebbe mai cambiato.
"Ehi! Ma dov'è??" Tutti si voltarono verso Goten.
"Di che parli?" gli chiese Goku, ma poi il suo sguardo, come quello di tutti, cadde sulla sedia dove era stato legato il giovane Principe.
"Aaahhh! E' scappato! Ma com'è possibile? Eravamo tutti qui!"
"Cosa? Ma come ha fatto?" Bulma era stupita "le corde sono state tagliate e sul tavolo ci sono delle forbici, ma aveva le braccia legate, non può averle usate!"
"Si sta muovendo, è in salotto!" Anche Gohan in effetti era curioso di sapere come avesse fatto a liberarsi.
Corsero tutti in salotto, ma non lo trovarono. "Continua a spostarsi, credo che stia cercando di seminarci."
"Credo che Junior abbia ragione, ma prima o poi si fermerà e noi lo troveremo perché lui non è in grado di nascondere la sua aura."
"Hai ragione Gohan." Goku si avvicinò al tavolo e prese alcuni dolci preparati da Bulma per la colazione.
Passarono alcuni lunghi istanti quando Junior parlò "Ecco, ora si è fermato. Vado a prenderlo."
Il namecciano si alzò e giunse in prossimità di un altro piccolo salotto, qui vide il bambino seduto su una poltrona che tentava di riprendere fiato dopo la lunga corsa. Non si avvide del guerriero se non quando questi lo prese dalla tuta e si incamminò verso la cucina.
"Lasciami! Uffa, come hai fatto a trovarmi? Mi hai seguito? E lasciami!"
Quando i due tornarono in cucina Junior lo fece sedere sulla sedia di prima.
"Vorrei tanto sapere come hai fatto a liberarti prima." Disse Goku avvicinandosi a lui.
"Non te lo dico! E adesso lasciatemi andare!"
Il namecciano ricreò delle corde più resistenti di prima legandolo nuovamente.
"Vegeta, perché non mi dici come hai fatto a tagliare le corde? Avevi le braccia legate, com'è possibile?" La scienziata era davvero curiosa di sapere come avesse fatto.
"Non te lo dico! Liberami subito ora! Questo è un ordine!"
Bulma rise, a quanto pare Vegeta era stato abituato a dare ordini sin dalla nascita.
"Perché ridi?"
"Perché dai sempre ordini." Rispose la donna soffocando un'altra risata.
Improvvisamente sentirono il campanello suonare.
"Aspettavi visite Bulma?" le chiese Chichi
"Veramente no e questo momento non è proprio l'ideale, spero di liberarmene presto."
Approfittando del momento di distrazione generale il piccolo allungò la coda, che era ricresciuta, e afferrate le forbici tentò di tagliare nuovamente le corde.

"Ciao a tutti i ragazzi!" Crilin era allegro ed entrò con C18 e la figliola seguiti dal Genio, il maialino Oscar, Yanko e Pual. Insomma, tutta la comitiva si. trovava ora alla Capsule Corporation.
"Ehi, che ci fate qui?" chiese loro Goku.
"Siamo venuti perché Baba ci ha detto che Re Yammer, avvisato da Re Kaio, le ha ordinato di andare nell'aldilà. Non ci ha detto cosa dovesse fare, ma ha detto che la questione ha avuto origine qui da voi."
"Già, è proprio così" Goku spiegò ai nuovi arrivati tutta la questione sin dal principio lasciando i presenti di stucco.
"Cosa??" dissero sconvolti.
"I genitori di Vegeta?? Qui? Ma sono dei Sayan!"
"Lo so Crilin, ma è l'unico modo e poi non è detto che siano malvagi, infondo sono passati molti anni ormai dalla distruzione del loro pianeta."
"Secondo me sono spaventosi e pericolosi." Disse Yanko
"Ma dov'è Vegeta? Voglio vederlo, non riesco proprio a immaginarlo bambino!" riprese Crilin grattandosi il capo.
Tutti si mossero verso la cucina dove gli altri li salutarono e subito i loro sguardi si posarono sul piccolo Vegeta che tentava di divincolarsi dalle nuove corde urlando a pieni polmoni che fosse liberato all'istante. Bulma infatti l'aveva beccato nel tentativo di tagliare ancora le corde e l'aveva fermato. Questo aveva fatto capire loro che, anche se piccolo, il bimbo non era certo stupido.
"Incredibile" Yanko era davvero stupito "ha un'espressione così diversa, sembra quasi…tenero."
Gli altri annuirono in accordo. Il Genio rise "Già, se non urlasse tanto sarebbe proprio adorabile."
"Ehilà piccolo" gli parlò avvicinandosi "come mai sei tanto arrabbiato?"
Il Principino l'osservò. "Mi hanno legato e rapito! Liberami subito!"
"Ohohoh! Sei molto simpatico" disse scompigliandogli i capelli ridendo.
"Lasciami! Lasciami! Non mi toccare! Liberatemi ho detto! Voglio tornare a casa!"
Crilin si mise vicino a lui. "Ma sei già a casa Vegeta, davvero non ricordi nulla?"
"Non è casa mia questa!"
"E sentiamo un po', qual è l'ultima cosa che ricordi?"
Già, gli altri non ci avevano pensato a chiederglielo. Vegeta ci pensò un po' su prima di rispondere.
"Ero su Tatambar con il Re e la Regina per conquistarlo. Poi uno mi ha colpito, ma non mi ha fatto niente perché io sono forte."
Crilin rise "Ne sono sicuro, e poi?"
"Poi siamo tornati a Palazzo, mi hanno portato dal dottore e mi hanno fatto due punture."
Bulma e gli altri annuirono, i ricordi di Vegeta combaciavano col racconto fatto loro da Re Kaio.
"E poi mi avete rapito voi!"
Crilin alzò un sopracciglio guardando i suoi amici, fu Bulma a rispondergli. "E' convinto che noi l'abbiamo rapito, per poi conquistare il pianeta dei Sayan."
"Che fantasia che hai!" il guerriero umano rise.
"E' tutto vero invece!" Bulma sospirò, certo che suo marito era proprio ostinato!
"Non devi preoccuparti, presto i tuoi genitori verranno a prenderti. Sei contento?" Crilin sperava così di farlo calmare un po'.
Vegeta sorrise "Io sì, ma voi non lo sarete più."
"Che vuoi dire?" il Principe sorrise in modo maligno guardando negli occhi il basso terrestre che aveva davanti. "Voglio dire che quando arriveranno vi uccideranno facendovi a pezzi, e poi vi mangeremo!"
I presenti sbiancarono, "mangeremo"??
Bulma balbettò "Tu…tu…ci mangeresti?"
"Si, ma loro no" e indicò i Sayan presenti "non mangio altri Sayan. Che schifo!"
Tutti si guardarono a vicenda facendo un sorriso tirato.
E pensare che presto sarebbero arrivati lì i sovrani del popolo Sayan…






Ciaooooo! Chiedo perdono per l'immenso ritardo, ma ho avuto un sacco di impegni. So che questo capitolo è il più brutto e anche il più noioso però era necessario, spero di non aver deluso troppo u.u
Ma il prossimo capitolo sarà di gran lunga migliore. Ringrazio chi ha letto, chi ha messo al storia fra le ricordate/seguite/preferite. Inoltre un grazie speciale a chi lascia una recensione, mi dà la spinta per andare avanti ^^ e ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo:

SerenaVegeta
Gogetathebest
venereth92
PawaVeggyRufy4E
PZZ20

A presto!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Nuova pagina 1

"Che cos'è?"
Bulma guardò il piatto che aveva messo davanti al suo piccolo marito "E' molto buono Vegeta, lo mangi sempre. Assaggialo."
Il Principino storse il naso diffidente poi allungò la mano e mangiò, non era poi tanto male.
I presenti sorrisero mentre pranzavano tutti insieme. Bulma aveva deciso di cucinare nonostante la situazione, d'altronde non poteva far morire di fame i suoi amici e grazie all'aiuto di Chichi aveva cucinato abbastanza per un esercito, ma con tutti quei Sayan per casa non era sicura che sarebbe bastato a sfamarli. Aveva anche deciso di liberare Vegeta da quelle corde, era suo marito e lei lo conosceva abbastanza da sapere che se c'era qualcosa che odiava era essere privato della propria libertà. Piuttosto si era stupita del fatto che non avesse cercato di scappare ancora. L'avevano fatto sedere fra Trunks e Goten perché erano gli unici che tollerava vicino a sé, forse, ipotizzava la scienziata, era perché erano i più piccoli Sayan presenti.
Chichi sorrise guardando i bambini che mangiavano voracemente e parlò all'amica "Certo che è proprio adorabile ora che è tranquillo, non trovi?"
Anche Bulma guardò Vegeta sorridendo "Già è bellissimo, ma non ti nascondo che ho un po' di paura all'idea di conoscere i suoi genitori."
"Bè magari scoprirai che tutte le dicerie sulle suocere antipatiche sono infondate!" Tutti si misero a ridere di gusto. Chichi sbarrò gli occhi "Bulma! Devi assolutamente pensare a come vestirti!"
"Cosa? Perché?"
"Ma come! Tua suocera è una Regina! Non puoi certo mostrarti sciatta, non sarebbe certo contenta di sapere che la moglie di suo figlio non è una donna di classe!"
"Ehi! Io sono una donna di classe!"
Tutti i presenti deglutirono, speravano proprio che quelle due non litigassero.
"Però" riprese Bulma pensierosa "hai ragione, devo farmi trovare perfetta! La prima impressione è sempre la più importante."
Crilin s'intromise nella conversazione "Ma vi sembra il momento di parlare di questo? Che importanza possono avere i vestiti in questa situazione?" Ma quando si avvide dell'occhiata gelida di C18 tacque all'istante, per lei i vestiti erano importanti quanto i soldi che spillava a Mister Satan.
"Forse non vi rendete conto che stiamo parlando della Regina dei Sayan! Una Regina!" urlò Chichi.
Nel silenzio generale il giovane Principe si alzò in piedi sulla sedia guardandosi intorno "Dov'è?" chiese. "Come?" domandò Bulma.
"Dov'è la Regina? Avete detto che è qui."
"No," rispose Chichi, "abbiamo detto che arriverà presto, dobbiamo tenerci pronte e vestirci bene."
"Ah, uffa." Vegeta si sedette di nuovo riprendendo a mangiare.
"Ehm…Vegeta, com'è la tua mamma?"
Il Principino guardò la terrestre dai capelli neri che gli aveva parlato. "E' forte!"
"Ah, e poi?"
"Tanto forte! Lei mi ha insegnato a combattere!"
Tutti lo guardarono, i guerrieri erano un po' diffidenti, una donna che insegna a combattere ad un figlio pareva loro un po' inusuale.
Bulma lo guardò curiosa "Credevo che fossero gli uomini a insegnare l'arte della lotta ai figli."
"Su Vegeta prima le mamme ci insegnano le basi, poi tocca ai papà migliorarci."
"Interessante…" farfugliò Goku con la bocca piena.
"E si mette dei bei vestiti la tua mamma?" continuò Chichi
Vegeta la guardò storto "La tuta da combattimento è un bel vestito"
La mora si voltò verso Bulma "Bè, credo che qualunque abito metterai non avrà importanza!"
"Già."

Bulma si voltò spaventata quando sentì Trunks e Goten urlare dal salotto.
"Che c'è? Perché urlate?"
Fu il piccolo Son a risponderle "Vegeta ci pizzica!"
"Mi raccomando, non perdetelo d'occhio e fatelo divertire, così si comporterà bene"
La scienziata tornò in cucina da Chichi e si rimise a lavare i piatti.
"Perché urlavano?"
"Vegeta li sta riempiendo di pizzicotti da quanto ho capito."
Tutti gli adulti ancora in cucina si misero a ridere.
Goku si sporse sulla sedia per vedere i piccoli giocare. "Eppure" disse con sguardo malinconico "se penso a com'è diventato non riesco a immaginare cos'abbia sofferto con Freezer."
Tutti lo guardarono buttarsi ridendo su Trunks e Goten e giocare con loro, era così diverso, spensierato persino, proprio lui che se ne stava sempre in disparte e corrucciato.
"Però" intervenne Bulma "alcuni aspetti del suo carattere sono presenti già adesso. A quanto pare è sempre stato ostinato e cocciuto ed è già stato abituato a dare ordini a destra e a manca. E poi è un vero ribelle!"
Crilin rise "Già, ma noi non dobbiamo dimenticare che si tratta sempre di un Principe! E per di più dei Sayan che sono un popolo di guerrieri, non sarebbe normale se non fosse ribelle."
Goten e Trunks seguiti dal piccolo Principe corsero in cucina da Bulma e Chichi.
"Mamma! Vogliamo la merenda!" Le due donne si guardarono rassegnate, avevano appena finito di lavare i piatti!
"E va bene, mangiate i dolci che avevo preparato a colazione."
"Anch'io ho fame."
Bulma s'inginocchiò prendendo Vegeta in braccio "Ma certo caro, siediti qui però."
"Lasciami!" La scienziata liberò il bambino facendolo sedere "Perché non vuoi che ti tenga in braccio?"
"Perché no, non sei la Regina!"
Bulma lo guardò e sorrise appena "Capisco."
Mentre i tre mangiavano Vegeta guardò tutti i presenti "Siete dei rapitori strani."
Trunks rise "Quante volte dobbiamo dirtelo? Non ti abbiamo rapito!"
Il Principe lo guardò piegando la testa di lato, non sapeva perché, ma sentiva che poteva fidarsi di lui e dell'altro bambino. "No?"
Bulma spalancò gli occhi, a lei non aveva mai creduto, perché credeva a Trunks?
"No," continuò il piccolo mezzosangue "ti abbiamo trovato già piccolo così"
"Che vuol dire?" Lui proprio non capiva "io sono grande!"
Trunks tentennò "Ehm…ma certo, hai ragione!"
Goten richiamò la sua attenzione "Ma tu quanti anni hai?"
Vegeta inarcò un sopracciglio "Che significa?"
"Come? Non sai cosa vuol dire?"
Il giovane Principe negò col capo, ma si fece avanti Crilin "Ehm, Goten vuole sapere quanto sei grande."
"Ah! Ho visto quattro primavere!"
I presenti si guardarono non capendo.
"Cosa vuol dire?" Gohan si sporse verso di lui interessato.
"Che ho visto quattro primavere! Sono già grande."
"Questo vuol dire che i Sayan contano il passare del tempo in questo modo" suppose Gohan, "davvero interessante."
All'improvviso si sentì la voce di Re Kaio rimbombare nella stanza e parlare a Goku.
"Figliolo, da Re Yammer è tutto pronto, puoi teletrasportarti subito."
"Bene, allora vado."
Il Sayan si pose due dita sulla fronte e scomparì sotto la vista dei presenti.
"Dov'è andato? Come ha fatto?" Il piccolo Vegeta era molto sorpreso, non aveva mai visto nulla del genere.
"Tornerà presto." Gli disse Crilin.
"Ti va di giocare ancora?" gli domandò Goten, gli sembrava quasi di avere un fratellino più piccolo.
"Sì, provate a prendermi."
E subito Trunks e Goten partirono all'inseguimento del Principino.

Quando Goku arrivò d'innanzi a Re Yammer si stupì del fatto che fosse solo con alcuni aiutanti.
"Ben arrivato Goku, ho saputo di Vegeta."
"Eh già, è stata una vera sorpresa, ma dove sono i suoi genitori?"
"Gli ho già fatti chiamare, arriveranno a momenti, anche se ho dovuto faticare un po'."
"Perché?"
"Perché non si dovrebbe far uscire qualcuno dall'inferno senza sapere quando potrà tornare indietro, figuriamoci quattro Sayan!"
"Co…come sarebbe a dire quattro?!?" Già credeva sarebbe stato difficile controllarne due!
Re Yammer sospirò "So bene che Vegeta è una testa calda, ma in caso di pericolo il suo aiuto è sempre necessario e non possiamo rischiare di lasciarlo in quello stato"
Goku inarcò un sopracciglio, lui non ci stava capendo un bel niente! "perciò" riprese Re Yammer "ho dovuto scendere a patti con Re Vegeta e assecondare le sue richieste."
Goku aggrottò le sopracciglia "Quali richieste?"
Il Sovrano dell'aldilà sospirò "Ha chiesto che ricevessero un permesso speciale anche Bardak e sua moglie Taanipu."
Il Sayan sollevò un sopracciglio "E chi sarebbero?"
Re Yammer lo fissò negli occhi con serietà "I tuoi genitori."







Ciao a tutti!!! Ehehe! Piaciuto il colpo di scena? XD so che il capitolo è cortino, ma volevo mantenere un po' di suspance! XP
Come al solito ringrazio chi legge e chi segue questa storia, e un grazie speciale a chi lascia un commento e mi da la carica per continuare a scrivere ^^
A presto!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Nuova pagina 1

Era senza parole, i suoi genitori…non ci aveva mai pensato, quando era arrivato sulla Terra il suo "adorabile" fratello, preso dalla priorità dello scontro, non aveva di certo pensato a chiedergli dei suoi genitori, ma non riusciva a comprendere perché il padre di Vegeta volesse che fossero proprio quest'ultimi a seguirlo nel viaggio verso il pianeta azzurro.
"Ma perché?"
Re Yammer lo guardò sospirando "Io non ho idea, so solo che Vegeta ha insistito affinché anche loro lo seguissero. Sarò sincero con te Goku, questi Sayan si trovano fra i gironi più bassi dell'inferno per i peccati commessi in vita, spesso causano di proposito risse e combattimenti gli uni contro gli altri, soprattutto le donne, e non ho idea di come si comporteranno con voi, ma credo di poter dire che non sono più violenti come in passato."
Goku sorrise appena "Lo spero proprio e comunque, se anche fossero male intenzionati, siamo molto più forti di loro e sono certo che riusciremo a tenerli a bada."
"Bene è ciò che volevo sentire, ma ricordati che appena ce ne sarà bisogno dovrai riportarli qui. E' chiaro? "
"Certo!"
"Comunque ci penserà Baba a vegliare la situazione."
Proprio in quell'istante le guardie dell'inferno armate di mazza chiodata fecero il loro ingresso scortando i quattro Sayan. Goku schiuse le labbra in un moto di stupore che non riuscì a trattenere.
Di fronte a lui c'erano i quattro guerrieri ammanettati, ma ciò che l'aveva stupito era l'aspetto incredibilmente simile al suo di uno di loro. Improvvisamente si ricordò di quella frase che Radish gli aveva detto molti anni prima.
"Ti avrei riconosciuto fra mille Kaharoth, sei la fotocopia di tuo padre."
"Re Yammer sono pronti" disse uno dei due guardiani.
"Bene, allora liberate i Sayan dalle manette speciali e andate." I due annuirono e liberarono le mani dei guerrieri dalle manette che erano state messe loro per non rischiare durante il tragitto.
Goku continuò ad osservare il gruppetto, deglutì, il padre di Vegeta era identico al figlio se non fosse stato per quel pizzetto, due gocce d'acqua, ma il suo sguardo metteva terribilmente in soggezione. Poi osservò le donne, erano veramente stupende, favolose persino, si stupì che delle donne guerriere potessero possedere simile bellezza. Una forte consapevolezza lo investì nel momento in cu incontrò gli occhi umidi di una delle due: era sua madre.
Ne era convinto, era una sensazione forte e persistente, quegli occhi lo fissavano nel medesimo modo in cui Chichi guardava Gohan e Goten. Quello sguardo lo fece sentire strano, non sapeva descrivere quella sensazione perché non l'aveva mai provata prima, ma gli piacque e tanto.
"Conoscete già le regole cui dovete attenervi al di fuori del regno dei morti. Dovete seguirle, altrimenti quando tornerete indietro vi aspetterà una punizione peggiore di quella che già soffrite."
Goku guardò Re Yammer, poche volte l'aveva visto così serio e determinato ma Re Vegeta non fu da meno. "Lo sappiamo già Yammer, non c'è bisogno che continui ad abbaiare."
Gli aiutanti del sovrano dell'aldilà strabuzzarono gli occhi temendo una reazione decisamente poco controllata, ma si ricredettero. "Vegeta, ti ricordo che ho accettato le tue richieste e che pertanto se chiunque di voi sgarrerà sarai anche tu a pagarne le spese."
"Tsk, stai tranquillo, ci comporteremo bene. Sei contento ora? La finiamo di perdere tempo?"
Re Yammer si calmò, non doveva far arrabbiare il Re dei Sayan, era l'ultima cosa che gli serviva.
"Va bene, potete andare, vi terrò d'occhio con l'aiuto di Baba la sibilla."
"Ehm…" s'intromise Goku, si sentiva anche in imbarazzo "poggiate pure la mano sulla mia spalla, ci teletrasporteremo subito sulla Terra."
Rimase interdetto quando notò che nessuno di loro sembrava intenzionato a muoversi. I genitori di Vegeta avevano le braccia conserte e lo fissavano diffidenti, mentre suo padre lo guardava con le braccia abbandonate lungo i fianchi e sua madre l'osservava con le mani intrecciate sul ventre.
"Bè? Che aspettate?" chiese Re Yammer.
"Siamo stati all'inferno per molto tempo, voleremo, vogliamo sgranchirci un pò." Goku guardò il padre del suo miglior nemico, non gli sembrava il caso di contestarlo, il suo sguardo passò a suo padre e gli sembrava che anche quest'ultimo fosse d'accordo. Allora annuì "Va bene, come volete, seguitemi." Appena furono fuori dalla casa di Re Yammer e si ritrovarono nel cielo azzurro della Terra vide i quattro molto interessati al suo pianeta. "Niente male questo posto" disse quella che aveva identificato come la madre di Vegeta, "Avremmo potuto farci un bel po' di soldi in passato" continuò il Re. "Comunque" continuò "dove ci stai portando di preciso?"
"Stiamo andando alla Capsule Corporation è lì che abita Vegeta e la mia famiglia e i nostri amici ci attendono lì."
Re Vegeta assunse un aria disgustata, "amici"? Ma non continuò a pensare poiché fu interrotto da Taanipu che, si mise a parlare al figlio.
"Kaharoth, hai dei figli?" Goku guardò la donna, non sapeva come rivolgersi a lei.
"Sì, ho due figli maschi, Gohan e Goten." Si ritrovò ad arrossire lievemente e ad abbassare lo sguardo.
"E Vegeta?" s'intromise la Regina.
"Lui ha solo un figlio, si chiama Trunks." L'espressione sorpresa dei sovrani Sayan lo stupì un po'.
"Trunks?" quasi urlò suo padre "che razza di nome è? Perché non l'ha chiamato Vegeta?"
Goku non sapeva che dire "Ehm..bè questo io non lo so..."
"Tsk, Trunks! Spero che sia forte almeno!"
Goku rise "Può giurarci! È già un Super Sayan!
"Cosa?" Re Vegeta era stupefatto, suo nipote era un super Sayan…
"Dici sul serio?" anche la Regina era meravigliata.
"Certo, ma non è l'unico, tutti noi abbiamo raggiunto il livello del Super Sayan e io,Vegeta e Gohan l'abbiamo superato anche se a fatica."
I quattro Sayan erano molto sorpresi di apprendere che i loro discendenti fossero tanto potenti.
Re Vegeta ghignò più che soddisfatto, avrebbe anche potuto perdonare suo figlio per le sue mancanze…
"Eccoci, quell'edificio giallo è la casa di Vegeta."
La Regina si morse le labbra, non stava più nella pelle…

"No Vegeta! scendi da lì, la mamma si arrabbierà!" Trunks stava facendo di tutto per convincere suo padre a scendere dal lampadario che stava usando come dondolo.
Crilin guardò Goten "Ma come ha fatto? Non sa volare."
"Si è arrampicato su tutti i mobili e poi si è messo a saltare e si è appeso lì."
"Dobbiamo tirarlo giù, se lo rompe Bulma se la prenderà con noi." I tre con l'aiuto del Genio, Yanko, Oscar e Pual tentarono di tirarlo giù, ma il Principino si lanciava su altri mobili arrampicandosi o scappando da tutte le parti. "Aaahh! Ora basta! Acchiappiamolo!" Crilin si gettò su di lui, ma il piccolo Sayan si liberò dalla sua presa e riprese a correre dappertutto. Attirate dal caos anche Bulma e Chichi si mossero verso il salotto e per la scienziata fu un colpo, la sala era completamente devastata e suo marito continuava a correre e a saltare come un selvaggio.
"Vegeta! Finiscila! Smettila o non ti darò mai più da mangiare!" Ma lui non l'ascoltava.

"Ehilà, siamo arrivati." Goku si guardò intorno, ma dov'erano tutti? "Credo che siano nel salotto, sento urlare, eheh" disse grattandosi la nuca. I cinque si diressero in salotto, ma videro che tutti rivolgevano loro le spalle, non si erano accorti di nulla. Ma presto la loro attenzione fu attirata dalla fonte di quel caos, i terrestri stavano tentando in tutti i modi di acchiappare un Vegeta decisamente piccolo e scalmanato. Re Vegeta schiuse le labbra e la Regina spalancò gli occhi, loro figlio, il Principe dei Sayan era tornato bambino, lo sapevano, ma era inutile negare che erano rimasti comunque sorpresi. Il Re dei guerrieri non sopportava più quel frastuono e decise di richiamare l'attenzione.
"Vegeta!" Tutti si voltarono spaventati al sentire quella voce tuonante dietro di loro.
Il piccolo Principe, immediatamente riconosciuta la voce del padre, si voltò fermandosi e corse verso la madre abbracciando le sue gambe.
"Madre, padre, finalmente siete venuti a prendermi!"
I due genitori lo guardarono senza parole, la donna dovette stringere i denti per non scoppiare a piangere di fronte ai terrestri. Abbassò una mano sul capo del figlio. Il suo bambino, il suo piccolo Principe, non poteva credere di aver avuto un'altra possibilità di rivederlo, non avrebbe mai potuto dimenticare quegli occhi vispi che ora la guardavano ridenti. Sentì che gli occhi le si inumidivano, come aveva sofferto pensando che non aveva potuto salvare suo figlio dalle grinfie di quel mostro.
A quel pensiero non riuscì a resistere e una lacrima le rigò il viso, si abbassò abbracciandolo con tutta la forza che aveva in corpo. Al diavolo i terrestri, pensò. Nascose il volto fra la spalla e il collo del suo bambino e pianse quelle lacrime amare che aveva trattenuto per anni e anni.
"Oh piccolo mio!"
"Madre che hai?"
Si vergognò di se stessa quando capì che anche gli altri avrebbero potuto udire i suoi singhiozzi, ma proprio non ce la faceva, come poteva trattenersi? Lo sollevò fra le sue braccia e con lui si allontanò nella stanza adiacente dove non c'era nessuno.

Bulma, Chichi e anche alcuni dei presenti si asciugarono le lacrime che avevano fatto capolino.
Si soffermarono ad osservare i presenti e notarono con stupore la presenza di un uomo identico a Goku e della donna che gli stava affianco.
I tre in effetti ad una prima occhiata intimorivano. Il Re, notò Bulma, era identico a Vegeta, se non fosse stato per quel pizzetto probabilmente non sarebbe stata in grado di distinguerli. Indossava una tuta nera con sopra un'armatura bianca dalle grandi spalline rosse cui era agganciato un mantello e sul petto, all'altezza del cuore, vi era impresso un simbolo, probabilmente quello della loro famiglia. Inoltre aveva guanti e stivali bianchi e una collana davvero particolare e ovviamente la coda annodata in vita, l'aspetto era davvero regale e imponente.
L'altro uomo indossava pantaloni neri ma sotto la corazza verde e nera non indossava nessun tipo di tuta, non aveva neppure dei guanti, ma una specie di scaldamuscoli rossi sia sugli avambracci che su i polpacci e stretta alla fronte una fascia rossa. Infine una cicatrice vistosa era presenta su una guancia, era incredibilmente identico a Goku.
La donna invece, ovviamente dotata di occhi e capelli neri, teneva la lunga chioma legata, aveva una fronte spaziosa e un'armatura grigia sotto la quale faceva capolino una tuta nera. Alcuni dei presenti notarono che anche se era una Sayan indossava una collana anch'essa grigia e due orecchini blu.
Il Genio, Bulma, Crilin e Gohan spalancarono gli occhi, quella donna era identica a Radish! La somiglianza era incredibile.
Gohan si fece coraggio "Scusami, sei forse la madre di Radish?"
Taanipu si voltò verso il ragazzo che le aveva parlato, in realtà stava cercando di memorizzare quei volti, ma si era soffermata sul bambino identico a Kaharoth. "Sì, tu chi sei?"
"Io mi chiamo Gohan, sono il figlio di Goku." I Sayan sollevarono un sopracciglio "Chi è Goku?" chiese la donna. "Ah già, qui sulla Terra è il nome di mio padre, quello che voi chiamate Kaharoth."
"Quindi sei suo figlio." "Già, e lui è mio fratello Goten" disse avvicinandosi a Goten che guardava curioso i due.
"Voi siete i miei nonni? Come vi chiamate?" Taanipu sorrise, com'era dolce. Non aveva avuto la possibilità di crescere suo figlio, ma quel piccoletto sembrava essere una specie di seconda possibilità.
"Il mio nome è Taanipu, e lui è Bardack."
Goku si voltò verso Chichi, si sentiva i suoi occhi addosso e infatti era così. Le si avvicinò "Ma dico, non mi presenti neanche ai tuoi genitori?!?"
"Cosa? Ma se li ho appena conosciuti!"
"Muoviti!!" Goku deglutì, ma la gomitata della moglie fu abbastanza convincente.
I loro amici dovettero trattenere una risata.

"Ehm…" si riavvicinò a loro con sua moglie affianco "vi presento mia moglie Chichi. È davvero un'ottima cuoca e casalinga" Chichi sorrideva annuendo ai complimenti del marito.
Bardack e Taanipu li osservarono, l'uomo non sembrava molto interessato notò Chichi ma non si diede per vinta. "Già, ma non hai detto che sono anche una discreta guerriera, è così che ho convinto Goku, anzi Kaharoth, a sposarmi."
Taanipu la guardò diffidente "Non mi sembri molto forte."
Chichi cercò di controllarsi "Bè, certamente in confronto a voi Sayan sono molto debole, ma fra i terrestri sono una dei più forti."
"Ah, bene allora, non vorrei che la moglie di mio figlio fosse una donnicciola."
"Ti assicuro che non lo è affatto." Sorrise Goku.
"Quindi" riprese il piccolo Son "posso chiamarvi nonni?"
Taanipu sorrise e si abbassò alla sua altezza "Certo che sì, piccolo."
"Tsk, io non mi farò chiamare nonno!" Tutti si voltarono verso Bardack che fino a quel momento era rimasto in silenzio. "E come devo chiamarti?" Goten non capiva, non gli piaceva chiamarlo col suo nome.
"Bardack"
"Ma non mi piace, sei mio nonno, non posso chiamarti col tuo nome come una persona qualsiasi."
"Fa come ti pare moccioso." E strinse ancora di più le braccia conserte.
"Va bene nonno." I presenti sorrisero, quei Sayan erano proprio strani.
Bulma tornò ad osservare il Re, certo che era davvero affascinante! Bè, era identico a suo marito anche negli atteggiamenti! Se ne stava lì, appoggiato ad una parete, con le braccia conserte a guardare verso la stanza in cui erano spariti Vegeta e la donna.
Improvvisamente il Principino tornò in salotto correndo, seguito dalla madre e si aggrappò al mantello del padre.
Re Vegeta lo guardò, il suo moccioso, chissà se lo odiava per non essere riuscito a salvarlo dalle grinfie di Freezer, certo non lo avrebbe biasimato. Sospirò, ce l'aveva fatta, l'aveva sempre saputo, suo figlio era destinato a diventare un Super Sayan!
"Padre, anche se mi hanno rapito non ucciderli, mi sono divertito con loro."
L'uomo lo guardò, pensava di essere stato rapito allora, sorrise appena.
Liberò la coda dalla vita e la passò sul visino di Vegeta, era l'unico contatto fisico che gli aveva sempre concesso. Il piccolo chiuse gli occhi stringendo ancora di più le mani sul suo mantello rosso. Gli sguardi dei presenti si spostarono poi sulla Regina dei Sayan. Gli uomini rimasero estasiati, mentre il Genio stava per avere un infarto. Prima non ci avevano fatto caso, ma quella donna era persino più bella di Taanipu. Aveva lunghi e ribelli capelli corvini e occhi scuri proprio come quelli di Vegeta. Il viso era perfetto e aggraziato, indossava lunghi orecchini d'oro e una vistosa collana dello stesso materiale con al centro una preziosa pietra blu. Una tuta blu ricopriva il suo corpo e un'armatura bianca, con zone dorate, metteva in evidenza il seno generoso. Le gambe erano coperte da alti stivali bianchi, dai medi di ogni mano partivano lunghi guanti che arrivavo sino al gomito e sulle braccia portava dei bracciali d'oro proprio come quello che aveva il Re al braccio destro. Infine un lungo mantello purpureo le copriva le spalle. Accidenti, pensò Bulma, quella donna indossava gioielli preziosi ed era di una bellezza invidiabile, avrebbe potuto sedurre qualunque uomo.
Subito lo sguardo della Regina incontrò gli occhi di Trunks e sorrise avvicinandoglisi.
"Sai…sei la copia di tuo padre alla tua età"
E il piccolo mezzosangue sorrise sereno.



Ciao a tuttiii! Finalmente sono riuscita a postare questo luuungo capitolo! XD Spero tanto di non aver reso i Sayan OOC, ma non è proprio facile rendere il carattere di personaggi che si sono visti tanto poco, se il risultato è deludente fatemelo sapere! Per le donne Sayan spero di averle rese bene, anche col vestiario intendo.
Bene, se avete critiche da fare non trattenetevi! XD fatemi sapere che ne pensate del capitolo in generale!
A Presto!

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Nuova pagina 1

Trunks sorrise a quella donna, strano pensare di avere una nonna tanto giovane e bella.
"Dì un po', è vero che ti chiami Trunks?" Il bambino e Bulma guardarono la Regina non capendo.
"Sì perché?"
La Sayan si voltò verso il marito e quest'ultimo si mosse verso il piccolo mezzosangue che ora aveva innanzi a sé l'imponente figura del Re dei Sayan che lo squadrava ispezionandolo.
Trunks deglutì sentendosi in soggezione, soprattutto quando il Re si avvicinò ancora di più al suo viso per puntare i suoi occhi in quelli del nipotino. Poi l'uomo si voltò verso il proprio figlio rimpicciolito parlandogli.
"Quando tornerai come prima mi dovrai dare delle spiegazioni!"
Il Principe dei Sayan lo guardò curioso senza capire, ma il sovrano continuò a parlare voltandosi verso Trunks.
"Trunks! Ma che razza di nome è? Perché non ti ha chiamato Vegeta?"
"Ehm…veramente gliel'ho dato io quel nome." S'intromise Bulma guadagnandosi tutti gli sguardi dei presenti, Crilin deglutì, lui non avrebbe mai voluto essere al suo posto.
Il Re la fulminò con lo sguardo "E tu chi saresti terrestre? Come osi intrometterti?"
La scienziata corrugò le sopracciglia, non le piaceva il modo che aveva avuto di rivolgerlesi l'uomo, ma non voleva nemmeno fare una brutta figura pertanto si diede un contegno. "Il mio nome è Bulma e sono la moglie di Vegeta e la madre di Trunks." Il Re rimase visibilmente sorpreso, non per il fatto che Vegeta avesse trovato una moglie, ma perché aveva permesso a quella terrestre di dare un nome diverso al suo erede. "E vorresti forse dire che hai convinto mio figlio ad accettare un nome simile per il suo erede?"
"Veramente è una storia un po' complicata, io e Vegeta non stavamo più insieme quando è nato Trunks." Il Re corrugò le sopracciglia, ma che diavolo aveva combinato suo figlio?
"Quindi non sei la sua donna e non ha riconosciuto quel moccioso?"
Bulma corse subito ai ripari, quell'uomo stava andando fuori strada.
"No, non è così, è successo anni fa, ora stiamo insieme e Vegeta allena sempre suo figlio."
In quell'istante prese la parola la Regina dei Sayan che osservava Bulma con attenzione.
"Quando dici che sei sua moglie cosa intendi di preciso?"
"Co..come? Intendo dire che ci siamo sposati e formiamo una coppia."
La Sayan assunse uno sguardo saccente con un ghigno beffardo incrociando le braccia al petto.
"Bè ciò non vuol dire che per le leggi Sayan voi siate legati. E dimmi un po', ti ha anche morso?"
Bulma sorrise vittoriosa, quella donna voleva una prova del suo legame con Vegeta, ma si sbagliava se credeva che lui non la riconoscesse come moglie nella sua mentalità Sayan.
"Certamente." E abbassò lievemente la spallina dell'abito che indossava per mostrare a tutti il morso che il Sayan le aveva fatto fra collo e spalla.
I terrestri osservarono quel segno sul corpo dell'amica e la madre del Principe indurì la mascella.
"Sinceramente non riesco a capire cosa abbia visto in te mio figlio. Sei anche bruttina."
Bulma spalancò la bocca trattenendo un urlo d'indignazione, ma come osava?? Lei era bellissima, lo sapevano tutti! Tra l'altro le aveva detto la stessa cosa che aveva borbottato Vegeta la prima volta che le aveva rivolto la parola, non poteva crederci! I presenti, conoscendo il carattere della padrona di casa e la sua vanità, tacquero temendo una reazione esagerata.
"Cosa?!? Ma come si permette?!? Io sono bellissima! È chiaro? E se Vegeta mi ha scelta vuol dire che lo sono molto più di tutte le altre donne dell'universo!"
La Regina corrugò le sopracciglia, che faccia tosta! "Sei veramente insolente, insignificante terrestre! Come osi rivolgerti così a me? A Rosecheena, Regina dei Sayan! Dovrei eliminarti all'istante per la tua sfacciataggine!"
"Se vuole uccidermi dovrà vedersela con tutti loro come minimo! E le assicuro che Vegeta non ne sarà felice quando sarà tornato alla sua forma normale."
La donna digrignò i denti, e i presenti si avvidero della vena che pulsava freneticamente sulla tempia della bella aristocratica, cavoli, lei e Vegeta erano identici negli atteggiamenti come nel carattere. "Come osi minacciarmi, stupida sgualdrina?!" Subito allungò una mano guantata pronta a colpire, i terrestri si misero sulla difensiva ma prima che Bulma rischiasse davvero di essere colpita il Re dei guerrieri afferrò il polso della moglie portandosi al suo fianco.
"Calmati Rosecheena, ricordati che siamo qui per un motivo ben preciso. Sarà Vegeta a darci tutte le spiegazioni che vogliamo. Lascia stare quella terrestre per ora."
La donna liberò il polso dalla presa del consorte e incrociò le braccia al petto inspirando forte.
Bulma mandò giù un nodo di saliva, stava rovinando tutto, ma quella donna era così…così…irritante, proprio come Vegeta quando l'aveva appena conosciuto.
Rosecheena fisso gli occhi azzurri della terrestre "Considerati fortunata." Bulma non disse nulla e la Regina si ritrovò a pensare che la debole moglie di suo figlio le faceva letteralmente saltare i nervi.
"Madre" il piccolo Vegeta si avvicinò a lei poggiando la mano sulla sua gamba. La donna gli rivolse un'occhiata severa, il Principino la guardò non capendo, perché sembrava arrabbiata con lui? Non lo era mai. La nobile lo guardò ma si rese conto che non poteva giudicare le scelte di suo figlio dopo ciò che aveva passato senza una famiglia che lo indirizzasse. Addolcì lo sguardo, lei aveva sempre amato quel bambino, il suo cucciolo, gli accarezzò i capelli corvini poggiando la mano sulla sua nuca.
Quando tutti pensavano che la situazione si fosse calmata fu l'eremita della tartaruga a farsi avanti. Il Genio si avvicinò lesto alla Sayan con un mazzo di fiori fra le mani.
"E quelli dove li ha presi?" chiese Oscar sussurrando.
"Io non ne ho idea." Replicò Pual.
"Ma che fa?" riprese Crilin dandosi una manata sul viso.
"Mia bellissima Regina" esordì il vecchietto "lei è la donna più bella dell'universo, nessuna creatura è dotata di tale splendore. Vuole sposarmi? Prometto che con me sarà sempre felice."
Tutti quanti strabuzzarono gli occhi, da quando il vecchietto faceva proposte di matrimonio? Lui le donne le palpava e basta!
La guerriera lo guardò basita "Che cosa?"
"La prego non mi dica di no, io l'amo!"
Per il Re quell'affronto fu davvero troppo, acchiappò il Genio per il bavero e lo sollevò con forza, la vena sulla tempia che pulsava furiosa. "Come osi parlare così a mia moglie, essere insignificante!? È mia! Chiaro? Mi appartiene! La prossima volta ti ammazzerò! Capito?"
I presenti fissarono la scena sorpresi, credevano che i Sayan non fossero tanto gelosi, almeno Vegeta non aveva mai dato evidenti segni di gelosia, non di fronte a loro. Lasciato il Genio, Re Vegeta si voltò bruscamente e afferrò il Principe dalla tuta mettendoselo sotto il braccio come una borsa. "E ora vediamo di risolvere questo problema!" Il piccolo Principe sorrise stando buono, suo padre non lo prendeva mai in braccio, e Rosecheena lo seguì senza fiatare, sapeva che ora avrebbe dovuto aspettare un po' prima di calmarsi. I Reali si spostarono nel salotto attiguo e si sedettero sul divano. Il Re iniziò a levarsi l'armatura di dosso e la tuta sottostante, mentre Rosecheena si tolse i lunghi guanti. I presenti li seguirono e gli occhi delle donne scivolarono sul sovrano, quando egli si avvide dei loro sguardi parlò. "Bè, che avete da guardare? Ci servono delle siringhe o cose del genere. Muovetevi!"
Bulma, che aveva già preparato l'occorrente, tornò subito in salotto col necessario. Mentre si apprestava a inserire la punta dell'ago nel braccio del Re la Regina la fermò prendendole dalle mani l'oggetto. "Va pure, non abbiamo bisogno di te."
La scienziata guardò quegli occhi neri spaesata ma annuì, non voleva litigare ancora con sua suocera. "Va bene" si allontanò un poco raggiungendo suo figlio e gli altri.
"Chichi, ho paura! Non permettere che si avvicinino!" Bardack e Taanipu guardarono loro figlio, come poteva un Super Sayan avere paura di un ago e nascondersi dietro le spalle della moglie.
"La finisci Goku? Tu non c'entri niente, non ti faranno nessuna puntura!"
"Ma io non mi fido lo stesso! Quelle siringhe devono sparire!" Gohan arrossì, che figura.
Rosecheena inserì la punta della siringa nel braccio destro del marito e gli prelevò una fialetta di sangue, poi prese la seconda siringa e la diede a Vegeta, quest'ultimo prelevò del sangue alla moglie.
"Così dovrebbe bastare penso."
La donna annuì "Si credo di sì. Ora faccio io. Vegeta, togliti la tuta e allunga le braccia."
Il piccolo la guardò curioso "Perché?"
"Obbedisci senza fare storie."
Vegeta si abbassò la parte superiore della tuta blu e allungò le braccia, vide la madre inserire nel suo braccio una fialetta piena del sangue che loro si erano tolti e farlo entrare nel suo corpo. Quando l'operazione finì, per la gioia di Goku le siringhe vennero portate via da Bulma.
"Ora quanto tempo ci vorrà prima che torni come prima?" chiese Trunks accostandosi al suo piccolo padre. Sua nonna gli rispose "Bè dipende da quanto abbia già fatto effetto quel veleno."
Trunks si voltò verso il Re che si stava rimettendo l'armatura, se suo nonno era come suo padre sapeva come farselo amico "Ti va di combattere con me? Scommetto che posso batterti!"
"Che moccioso impertinente!" Rosecheena sorrise, quel Trunks era come Vegeta da piccolo.
I due si allontanarono in giardino per scontrarsi, e il sorriso di Trunks spinse Goten a chiedere la stessa cosa a Bardack. "E tu vuoi combattere contro di me? Sono forte!"
"Va bene, voglio vedere cosa sa fare un mezzosangue."
E tutti si diressero fuori in cortile.





Salve a tutti!! Scusate il ritardo, ma la prima settimana di università è stata dir poco sfiancante! XD spero che anche se corto il capitolo sia piaciuto! Aspetto i vostri pareri e ringrazio al solito chi recensisce e chi legge ^^

P.S: Mi dispiace da morire non poter rispondere alle recensioni per mancanza di tempo, ma prometto che poi lo farò, vi prego portate pazienza. comunque sono contenta di vedere che la storia vi appassiona tanto!

Bacioni!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Nuova pagina 1

Il giardino interno della Capsule Corporation era veramente grande e spazioso e permetteva ai Sayan di lottare senza problemi. Bardack e Re Vegeta si misero davanti ai due bambini attendendo che questi si muovessero per primi. Trunks e Goten si prepararono all'attacco e si diedero la spinta. I due Sayan più anziani rimasero sorpresi della velocità che avevano i due piccoli, ma non si fecero trovare impreparati. Bardack parò il calcio del piccolo Son e contraccambiò con un pugno che fu evitato abilmente, Re Vegeta scansò tutti i pugni che il nipote assestava e afferratolo dalla gamba lo colpì nello stomaco facendolo cadere a terra. I due si rialzarono senza fatica ma stupiti.
"Ma come fate?" chiese Trunks.
"Già! Siete più deboli di noi, ma riuscite lo stesso a non farvi colpire." Goten non capiva come ciò fosse possibile.
Bardack strinse le braccia al petto "Si vede che siete dei poppanti. Siete molto forti, è vero, ma vi manca l'esperienza."
"E inoltre" aggiunse il Re "non usate il cervello, seguite solo l'istinto. Potreste essere i più forti dell'universo, ma senza tattica siete destinati a perdere contro dei veri Sayan."
Goten mise il broncio "Uffa però, non è giusto."
"Bè, io non mi arrendo!" Trunks si buttò contro il monarca e lo atterrò, ma questo prima di toccare realmente il suolo con una capriola si rimise in piedi e lo colpì con un destro, il giovane non si sorprese e data la scomoda posizione rispose con una ginocchiata al centro del petto dell'uomo.
I due si impegnarono in un corpo a corpo che si rivelò ben presto sfiancante.
Goten spinto dall'intraprendenza dell'amico attaccò Bardack, ma questi lo fermò afferrandogli i polsi con la coda e dandogli un potente calcio allo stomaco, il bambino cadde a terra e voltandosi colpì il nonno con un'onda di energia che, data la distanza ravvicinata, l'uomo non riuscì a scansare. Di nuovo nonni e nipoti si trovarono faccia a faccia ma stavolta i piccoli, anche se stanchi, erano entusiasti.
"Il vostro modo di combattere è fantastico!" esclamò Goten.
"Già, anche papà lotta così, ma c'è qualcosa di diverso" osservò Trunks.
"Tsk, tuo padre ha la tecnica di sua madre, lei gli ha insegnato a combattere quindi i movimenti di base sono i suoi."
"Davvero?"
Rosecheena si fece avanti "Bè? Che c'è?"
Trunks la guardò, la cosa a dir la verità non lo convinceva molto "E' che mi sembra strano, tutto qui."
Rosecheena colse l'occasione per attaccare Bulma "Bè," disse assumendo uno sguardo saccente "solo perché tua madre è un'imbranata non vuol dire che lo sia anche io. Ricordati che sono la Regina dei Sayan, mica una terrestre!"
I presenti guardarono la loro amica, la scienziata stava tentando di contenere la rabbia, ma decise di mostrarsi superiore ignorando la frecciatina.
"Comunque" proseguì la sovrana "possiamo lottare se vuoi"
Il piccolo Brief annuì, era proprio curioso.
I due si scontrarono mentre gli altri osservavano, tutti rimasero stupiti. "Pazzesco" disse Crilin "se già la tecnica del Re è similissima a quella di Vegeta, quella di sua madre è identica!"
"Già" riprese Goku "è evidente che sia stata lei a dargli le basi della lotta."
"E questo si riflette anche su Trunks" osservò Junior "lui combatte proprio come Vegeta e di conseguenza anche come quella Rosecheena."
Bulma deglutì quella donna non era solo bellissima ma anche potente, un' eccezionale guerriera.
Tutti notarono che anche C18 e Chichi seguivano lo scontro con interesse.
"Ha una tecnica formidabile." Disse la mora.
"Già, la sua potenza è pazzesca, se non fossi una cyborg non potrei mai sconfiggerla."
I due lottarono ancora per altri minuti fino a quando la Regina non si ritrovò col fiato corto e così anche il Brief.
"Wow nonna, sei fantastica! Combatti proprio come papà, è esattamente come lottare contro di lui!"
Rosecheena si ravvivò i capelli scuri e rise "Con la differenza che tuo padre è mooolto più forte di me!"
"Già!"
Re Vegeta interruppe quel momento di allegria mettendosi in mezzo "Comunque sia, dovrai allenarti ancora molto! Sei forte e veloce, ma la tua tattica deve migliorare ancora e devi imparare a pensare anche ad una strategia e inoltre commetti gli stessi errori che faceva tuo padre alla tua età."
Trunks annuì e Bardack si rivolse a Goten "Sappi che questo vale anche per te. Potresti fare molto di più e comunque mi aspettavo di meglio da dei Super Sayan."
Tutti fissarono il padre di Goku. "Cosa? Guarda che non ci siamo mica trasformati." Riprese Goten.
I Sayan guardarono i piccoli sorpresi "Vuoi dire che potete diventare ancora più forti?" domandò Taanipu al nipotino.
"Certo che sì! Fino ad ora abbiamo combattuto al minimo."
Trunks lasciò i presenti di stucco e per avvalorare le sue parole lanciò un'occhiata complice all' amico di sempre. I due iniziarono ad aumentare il loro livello di potenza fino a trasformarsi. I Sayan osservarono i capelli dei giovani diventare biondi e gli occhi azzurri. L'aura che li circondava era troppo potente per essere quantificata.
"Fenomenale!" Bardack era sorpreso e Taanipu affianco a lui era rimasta senza parole.
"Quindi è questo il leggendario Super Sayan!" Re Vegeta non poteva crederci, aveva davanti agli occhi il Super Sayan, quello stato da sogno sempre agognato, desiderato e bramato, quasi un'ossessione che aveva trasmesso anche a suo figlio nella convinzione che solo lui fosse in grado di raggiungere quella potenza illimitata.
"E non è tutto, se ci uniamo in una fusione possiamo raggiungere anche il terzo livello!" esclamò Trunks soddisfatto della loro espressione di stupore.
I Sayan ammutolirono, loro non avevano mai visto tanta potenza! "Non posso crederci" sussurrò la Regina "ma il Super Sayan dovrebbe essere uno ogni mille anni, non tanti così."
Dopo la sorpresa generale Bardack si voltò verso Goku e Gohan "Anche voi potete trasformarvi giusto?"
"Certo, ma noi siamo più forti." ammiccò Goku "Su Gohan facciamogli vedere di cosa siamo capaci!"
I due si portarono al centro del giardino e si trasformarono scatenando la loro potenza, tale da far tremare la terra sotto i piedi di tutti. Taanipu si portò una mano alle labbra, com'era possibile che il bambino che era stato spedito in missione per la sua debolezza fosse tanto spaventosamente potente?
Quando i due raggiunsero il massimo e la situazione si stabilizzò Goten e Trunks sbuffarono.
"Sempre a fare gli sbruffoni loro!" esclamò Trunks.
"Già! Solo perché sono più grandi di noi!" gli fece eco Goten.
"E' davvero spettacolare" sussurrò Bardack "e pensare che quando sei nato il tuo livello di combattimento era solo un misero 2…"
Goku strabuzzò gli occhi e così i suoi amici "Che cosa??" dissero tutti in coro "Come 2?"
Bardack annuì "Ricordo bene il giorno in cui nascesti, fu lo stesso giorno che Freezer distrusse il nostro pianeta. Alla nascita il tuo livello era talmente basso che fosti mandato a conquistare un pianeta abitato da esseri deboli affinché tu non incontrassi troppe difficoltà, per questo gli scienziati scelsero per te la Terra."
"E' vero" aggiunse Taanipu "purtroppo eri troppo debole per rimanere sul nostro pianeta e quindi fosti messo in una navicella e spedito verso questo pianeta, ma per te fu una fortuna, così ti salvasti dall'esplosione che ci uccise."
I presenti rimasero allibiti, quel racconto in realtà racchiudeva una profonda tristezza, ma la debolezza di Goku per lui fu, paradossalmente, un vero colpo di fortuna.
"E papà invece era più forte quando è nato?" chiese Trunks a suo nonno.
L'uomo strinse le braccia al petto nascondendo un piccolo sorriso, non poteva dimenticare il giorno in cui era nato il Principe, la sua potenza non era mai stata registrata fino a quel momento.
"Ovviamente! Tuo padre aveva un livello di combattimento talmente alto che ne rimanemmo tutti sorpresi, non era mai stata registrata una tale potenza alla nascita in nessun cucciolo di Sayan. Non si era mai sentito di un neonato con un livello di 6000."
"Coosaaa??" i guerrieri e tutti i presenti rimasero shockati!
"Ma è impossibile!" urlò Goku "io per raggiungere quel livello dovetti allenarmi per un tempo equivalente a duemila anni con Re Kaio!!!"
"Questo è pazzesco!" esclamò Junior "è per questo che al primo scontro contro Vegeta non avevamo possibilità! Solo col triplo kaioken Goku ha potuto contrastarlo, ma erano alla pari! Abbiamo dovuto lottare tutti contro di lui compreso Gohan che si trasformò in uno scimmione enorme!"
"Già" sospirò Crilin "in realtà nessuno di noi, nemmeno Goku, aveva possibilità contro di lui."
Re Vegeta fissò i presenti parlando con vera superbia.
"Ho cresciuto ed educato mio figlio per essere il migliore! È nato per vincere ed è sempre stato così. Non sarà mai secondo a nessuno. Fa parte della famiglia Sayan più nobile e rispettata e la sua preparazione bellica è impeccabile. Nessuno può competere con lui perché non è solo la forza che fa un guerriero, anzi, da sola essa non basterà mai."
Rosecheena si avvicinò a suo figlio "Non vedo l'ora di vederlo trasformato, chissà come sei bello!" disse prendendolo in braccio. Il Re la guardò male "Mettilo giù donna! Non vorrai farlo diventare un rammollito." La Regina si portò una mano sul fianco mentre continuava a tenere il figlio in braccio. "Ti ricordo che è già adulto, il mio comportamento di ora non lo influenzerà di certo!"
I due si guardarono senza l'intenzione di cedere per primo, mentre i presenti osservavano tacendo. "Questo non ti dà il diritto di fare l'oca con il mio erede."
"Che cosaaa? Ma come ti permetti stupido scimmione!"
Re Vegeta digrignò i denti. "Anche tu sei una scimmiona, oca!"
La Regina si infuriò e mise a terra il piccolo Principe "Come osi chiamarmi così?! Io sono la Regina dei Sayan!"
Re Vegeta rise fragorosamente facendo arrabbiare ancor di più la moglie "Ma non è stato merito tuo. O forse eri Regina anche prima di sposarti con il sottoscritto?"
"Ti ammazzo!" la donna si lanciò all'attacco mentre tutti si domandavano come avrebbero dovuto comportarsi, dovevano fermarli o no?
Trunks si mise a ridere, "Ma perché ridi?" gli chiese Gohan.
"Perché litigano proprio come mamma e papà!"
Bulma sorrise, in effetti….
Il piccolo Vegeta si mise vicino a Trunks mentre guardava i genitori lottare l'uno contro l'altra.
"Tanto vince sempre il Re" disse.
Tutti lo guardarono spaesati "Ma è normale che combattano?" gli chiese Crilin.
"Sì lo fanno sempre, è divertente!"
"Perché vi stupite tanto?" chiese loro Bardack. "E' attraverso la lotta che due Sayan si conoscono meglio, solo così sai se hai scelto la donna giusta."
"Oh, non lo sapevo" disse Goku ricordando che anche lui aveva lottato contro Chichi prima di scoprire che avrebbe dovuto sposarla.
Mentre lo scontro fra i Reali proseguiva una voce limpida richiamò l'attenzione dei presenti. "Ehi Gohan!"
Il ragazzo si voltò "Videl! Che ci fai qui?"
La ragazza si avvicinò notando la piccola folla "Ho sentito la tua aura e quella degli altri alzarsi all'improvviso e ho creduto che aveste bisogno di aiuto, ma che succede qui?"
I presenti spiegarono la situazione a Videl che rimase alquanto stupita. "Cosa?" disse guardando Vegeta "pazzesco, è davvero un bambino. Com'è carino!"
Crilin rise "Già, e quelli sono i suoi genitori" indicò i due che stavano ancora lottando.
Gohan allora le spiegò anche che era stato necessario richiamare i Sayan dal regno dei morti.
"Ma quindi vuoi dire che quelli là sono i tuoi nonni??"
Gohan annuì "So che è strano, ma è la verità."
Videl sorrise "Ormai non mi stupisco più di niente quando si tratta di voi!"
"Madre…" Bulma e Chichi abbassarono lo sguardo sul piccolo Principe che aveva appena sussurrato quella parola accasciandosi a terra.
"Vegeta! Che hai?" Bulma lo prese fra le braccia preoccupata "apri gli occhi Vegeta." pose una mano sulla sua fronte e la sentì bagnata di sudore. "Trunks, interrompi quei due."
"Sì." Trunks si avvicinò ai suoi nonni. "Nonna, papà sta male!"
"Cosa?" Rosecheena si spostò subito e si allontanò dal Re che si bloccò nel mezzo di un attacco energetico.
Raggiunta Bulma le strappò dalle braccia il figlio che ormai teneva gli occhi chiusi "Madre…"
"Cucciolo, ti fa male la testa vero?"
Il piccolo annuì apparentemente senza forze. "Cosa gli prende ora?" chiese Goku mentre il Re si avvicinava alla moglie.
La Regina lo strinse più forte a sé accarezzandogli la piccola schiena mentre Vegeta cercava con la propria la coda della madre che subito trovò attorcigliandole insieme. "Il nostro sangue sta facendo effetto" gli rispose il sovrano "e nel suo corpo si sta scatenando una battaglia fra il veleno e gli anticorpi introdotti."
"Povero tesoro mio." Sussurrò Bulma guardando il suo piccolo marito, gli occhi di Rosecheena si allargarono, tesoro mio?
"Sarà meglio entrare in casa" osservò la scienziata, la Regina annuì piano osservandola bene.
E in quel momento decise che avrebbe dovuto tenerla sott'occhio.





Ehilà amici lettori! XD
Com'è questo capitolo??? So che l'aggiornamento è stato veloce, ma l'ispirazione mi ha reclamata e non ho potuto tirarmi indietro. XD
Come al solito si ringrazia chi legge e, soprattutto, chi mi lascia un commento! XD
Inoltre un mega grazie a chi ha deciso di lasciarmi un commento negli scorsi capitoli spiegandomi come dovrebbero essere i Sayan, spero di non aver deluso troppo le aspettative!
A presto! (se l'università non mi sfianca troppo!XD )

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Bulma guidò i Sayan nel suo salotto più bello e propose alla Regina e a Taanipu di scegliere le camere che più piacevano loro per la

Bulma guidò i Sayan nel suo salotto più bello e propose alla Regina e a Taanipu di scegliere le camere che più piacevano loro per la notte, era solo pomeriggio, ma dubitava che se ne sarebbero andati via quello stesso giorno.
"Beh, ma non sappiamo se torneremo agli inferi entro stasera." Disse Taanipu "e poi noi Sayan non dormiamo tutte le notti."
Tutti la guardarono incuriositi "Che vuol dire che non dormite tutte le notti?" domandò Goten senza capire.
"Bè, noi Sayan non abbiamo bisogno di riposarci ogni notte, dormiamo solo quando il nostro corpo è davvero provato, possiamo rimanere svegli senza problemi per due settimane di fila, qualcuno anche tre."
"Ma è fantastico!" esclamò Goten "Allora non dormo stanotte!"
"Nemmeno io!" si unì a lui Trunks.
"Scordatevelo!" tuonarono insieme Chichi e Bulma "Andrete a dormire come al solito."
"Ehi!" esclamò Goku, che pareva caduto dalle nuvole "io non ho ancora capito come mai siete venuti qui anche voi." Disse indicando i suoi genitori.
Bardack fissò Re Vegeta che lo guardò a sua volta.
"Bardack ha chiesto di potermi seguire sulla Terra, ed essendo l'unico che come me si è scontrato contro Freezer avendo capito che voleva eliminarci tutti ho deciso di premiarlo consentendo a lui e alla sua donna di poterti rivedere."
Goku sorrise, ora aveva capito, suo padre non era poi tanto duro come sembrava allora.
"Anch'io sono felice di avervi conosciuti."
Taanipu fissò suo figlio sorridendo appena, era così bello poter guardare quel giovane che aveva partorito in quel nefasto giorno. Improvvisamente un brontolio risuonò nel salotto e la Sayan arrossì vistosamente, si portò una mano alla nuca e rise imbarazzata "Eheh…è che avrei un certo languorino!" Tutti scoppiarono a ridere, ecco di chi aveva preso Goku!
E Bardack la fissò rassegnato "E' sempre così con te, donna."

Rosecheena si guardò attorno, quella sala da pranzo era minuscola, poco fine e di certo priva di lusso. Osservò Bulma e Chichi che si prodigavano per portare a tavola ciò che avevano cucinato per cena, ormai la sera era arrivata e gli stomaci non resistevano più. La lunga tavola rettangolare era imbandita e stracolma di cibo, ma l'occhio fine e dispettoso della sovrana trovava volentieri ogni difetto che poteva rinfacciare alla giovane nuora. Con il piccolo Principe ancora fra le braccia si avvicinò a quel tavolo sotto gli occhi di tutti.
Con studiata lentezza prese un bicchiere fra le mani e lo osservò per attimi che a Bulma parvero interminabili, era certa che volesse attaccarla.
"Dato che intendi farci bere in bicchieri così dozzinali potresti almeno assicurarti che siano impeccabili." Tutti osservarono Bulma, Crilin deglutì, quella donna voleva proprio scatenare una rissa!
Bulma strinse i pugni, e pensare che per loro aveva tirato fuori le stoviglie più belle e preziose!
Si decise a rispondere con calma, la Regina doveva sapere che era la donna più facoltosa della Terra. "Se le stoviglie non le piacciono può sceglierle lei, qui." disse indicando un mobile di per sé costoso e raffinato "Ce ne sono in gran quantità e di vario valore. Quelle che ho messo in tavola sono le più belle e costose del pianeta comunque."
Rosecheena assottigliò lo sguardo, quella Bulma sapeva usare bene la lingua a quanto pareva.
"Se queste sono le più belle e costose deduco che non siate dotati di gran gusto su questo sasso azzurro."
Chichi si risentì di quell'affermazione, era ovvio che la Regina volesse mettere Bulma con le spalle al muro, ma lei non sopportava quell'arroganza verso il suo amato pianeta.
"Bè," disse la mora "ognuno ha i suoi gusti. Qui qualcuno potrebbe trovare ridicole le vostre tutte da combattimento che utilizzate come abiti."
Rosecheena spostò lo sguardo sulla donna di Kaharoth "Non mi sembra di averti interpellata."
Chichi colse subito lo sguardo che le rivolse Taanipu, diceva chiaramente "Non ti immischiare."
"Madre, devo andare in bagno, fammi scendere!"
Rosecheena guardò il suo piccolino mettendolo giù, appena si mosse per fare un passo, cadde perdendo l'equilibrio.
"Mi gira forte la testa."
La donna lo prese per mano "E' normale, non preoccuparti, ti porto io sù."
"Il bagno è in fondo al corridoio, ultima porta a destra." Bulma sperava proprio che essendo gentile la Sayan la smettesse di trattarla come una schiava, ma da lei non ottenne risposta.
La scienziata e Chichi si rimisero ad apparecchiare mentre gli altri parlavano fra loro.
"Certo che se continua così non sarà facile." Disse Bulma alla mora.
"Già, ora capisco come mai Vegeta avesse quel bel caratterino."
"Io non capisco, eppure non ho fatto nulla di male, perché mi detesta?" Chichi guardò l'amica e le sorrise cercando di sollevarla. "Ehi, cerca di capirla. Infondo deve aver sofferto moltissimo, come ti sentiresti tu se Trunks ti venisse strappato via e dopo trenta anni potessi rivederlo? Non lo vorresti tutto per te? Ha passato l'inferno Bulma, nel vero senso della parola."
La scienziata fissò gli occhi amorevoli della Son e capì che si stava immedesimando nelle due donne Sayan a differenza sua che si era calata nel ruolo della vittima. Le era sempre parso di essere meno materna di Chichi, ma infondo lei era una donna d'affari.
"Sai che hai ragione? Io non ho idea di come avrei reagito, ma la smetterò di fare la vittima!"
"Io sì invece!" affermò decisa la mora tagliando con troppo violenza la cipolla che aveva fra le mani. "Io avrei preso a calci tutte le ragazze che si fossero avvicinate al mio Gohan!"
Bulma rise divertita "Se reagisci così tu figurarsi una Sayan!"
Le due finirono di apparecchiare e chiamarono a gran voce i presenti.
"Urca! Quanta roba, sto morendo di fame!" Goku aveva letteralmente l'acquolina in bocca, stava per sedersi, ma Taanipu gli afferrò con forza il braccio bloccandolo, l'uomo la guardò "Che c'è? Hai bisogno di qualcosa?"
"Kaharoth, stavi per fare un terribile errore! Prima devono sedersi il Re e la famiglia Reale, gli altri dopo."
"Ah, non lo sapevo." Goku si avvide anche che Bardack aveva bloccato il piccolo Goten, ma nessuno aveva fermato Trunks che quando notò tutti gli sguardi fissi su di sè si fermò.
"Che c'è?" chiese a sua madre che non aveva capito perché si erano bloccati tutti.
"Trunks," disse Rosecheena entrando nella sala con il piccolo Principe, "non è certo colpa tua se tua madre non ti ha insegnato nulla. Purtroppo non è stata in grado di istruirti come si conviene ad un Principe."
Il bambino la guardò senza capire il suo errore. "Devi sapere che c'è un ordine ben preciso per sedersi a tavola. A capo tavola il Re, alla sua destra il Principe ereditario e gli altri Principi. Alla sua sinistra la Regina, e le donne della famiglia Reale. Tutti gli altri dopo per ordine di forza. Chiaro?"
Tutti annuirono e attesero che Re Vegeta prendesse posto a capotavola, il piccolo Vegeta si sedette alla sua destra e così Trunks.
Goku deglutì guardandosi attorno, ma dove doveva andare??
A salvarlo ci pensò Bardack che si sedette affiancò a Trunks poiché Sayan puro e Goku si mise alla sua destra, cosi Gohan e Goten.
Quando tutti furono seduti Rosecheena si guardò attorno "Finalmente qualcosa di corretto, anche se sarebbe stato piú consono allestire due tavoli separati, ma evidentemente la padrona di casa non è in grado di gestire neppure una semplice cena."
Bulma si concesse un lungo sospiro "Beh direi che ora possiamo cenare no?"
Il Re afferrò la prima cosa che gli capitò a tiro e tutti presero a mangiare sfamandosi.
"Trunks," esordì il sovrano "cosa fai durante la giornata?"
I presenti lo fissarono un po' sorpresi, Vegeta non faceva mai certe domande.
"La mattina mi alzo presto per andare a scuola e quando torno a casa mi alleno con papà."
"Beh quando tuo padre tornerà adulto ci batteremo tutti e tre."
"Tutti e quattro vorrai dire!" aggiunse la Regina.
Trunks esultò "Fantastico! Non vedo l'ora!"
Taanipu guardò suo figlio e i nipoti "Anche noi dovremmo scontrarci tutti insieme"
"Già, ci divertiremo!" aggiunse Goten.

"Padre quando torniamo a casa?" I sovrani si scambiarono uno sguardo senza sapere cosa rispondere al loro figlio in miniatura, cosa avrebbero dovuto dirgli? Il nostro pianeta è esploso?
Re Vegeta si comportò come era solito fare "Non sono fatti tuoi moccioso."
Il Principino lo fissò un po' timoroso di rispondergli "Ma devo allenarmi!"
"Puoi benissimo allenarti qui."
"Ma non c'è la stanza a super gravità. Devo diventare un Super Sayan!"
Bulma osservò il suo piccolo marito, non credeva che conoscesse già la tecnologia a gravità. Però le aveva dato la possibilità di mostrare ai suoi genitori il suo genio!
"Certo che c'è, l'ho costruita io per i tuoi allenamenti!"
Attese con impazienza di sentire cosa avrebbe detto sua madre e non la perse d'occhio neanche per un secondo.
La Sayan osservò Bulma stupita, lei aveva aiutato suo figlio negli allenamenti?
Che donna subdola, l'aveva sicuramente fatto per accaparrarsi l'attenzione di suo figlio!
"Davvero?" chiese il Principe ma la Regina frenò il suo entusiasmo. "Tsk, ora capisco perché mio figlio non ti ha eliminato, gli servivi."
Tutti spostarono lo sguardo su Bulma, erano sicuri che presto sarebbe esplosa.
"Questo non è assolutamente vero! La mia è stata piuttosto un'abile tattica di seduzione." Concluse vanesia scuotendo i capelli.
Rosecheena rise apertamente facendo infuriare la scienziata. "Seduzione! Un rospo come te? Ma per favore!"
Mentre tutti aspettavano terrorizzati la reazione dell'amica perfino il Re pensò che i commenti della moglie fossero troppo avvelenati, la terrestre non era affatto brutta, anzi! Ma se sua moglie avesse saputo cosa gli passava per la testa non avrebbe esitato un secondo ad attaccarlo sul serio e non pensò neppure per un istante di aprire la bocca per difendere la donna di suo figlio.
Non voleva certo rischiare!
"Che cosaaa?? Rospo?? Ma come si permette?! Pensa forse di essere più bella di me?" urlò Bulma alzandosi e sbattendo le mani sul tavolo.
Rosecheena la fissò soddisfatta della figura poco fine che la terrestre aveva appena fatto.
"Sono la piú avvenente della Galassia, non ho certo bisogno del tuo parere per esserne sicura! E poi sono molto più fine di una terrestre rozza come te. Tra l'altro non mi sembri granché, vero?" domandò a suo marito.
Re Vegeta continuò imperterrito a mangiare "E' la donna di Vegeta, deve piacere a lui non a me."
Rosecheena lo guardò male, mai a sbilanciarsi quell'uomo!
"Dimmi un po' Vegeta" si rivolse a suo figlio "chi è la più bella di tutte le donne dell'Universo?"
Il Principe rispose senza guardarsi intorno ma solo fissando gli occhi scuri della madre "Tu!"
E la Regina sorrise vittoriosa verso una Bulma nera di rabbia.




Ehilà! Come va? Spero bene per tutti! :D Piaciuto il nuovo capitolo?
Chiedo scusa per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo, l'università mi sta stressando!                                                                                                      Ma secondo voi dovrei continuare questo corso di laurea che ho capito non far per me perché mi darà probabilmente molto più lavoro di quello che vorrei fare ma per il quale non so se sono portata??? E se cambiassi e poi mi pentissi di averlo fatto?? Scusate, sono tanto stressata e depressa, non so più che fare della mia vita!! ç_ç
Beh posso però dirvi che la storia non finirà tanto presto! :D
Ringrazio moltissimo tutti coloro che hanno commentato il capitolo precedente, non posso rispondere per questioni di tempo, ma vi ringrazio da morire!                                                                                                                                                                                                                                                        P.S per Teen_Gohan_And_Pan_Fan: la storia dei duemila anni di allenamento la dice Re Kaio a Goku nella puntata n.19
quando afferma che i 158 giorni rimanenti prima dell'arrivo dei Sayan equivalgono a duemila anni sul suo pianeta. Ovvio che altrimenti Goku non avrebbe mai e poi mai potuto tenere testa a Vegeta ;)
A presto!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Bulma tornò a sedersi e si disse di calmarsi

Bulma tornò a sedersi e si disse di calmarsi, Rosecheena voleva solo metterla alla prova, non voleva che la moglie di suo figlio fosse una smidollata, tutto qui. Quando vide Chichi alzarsi per andare a prendere il dolce la seguì. "Non ti arrendere con lei, ti sta solo mettendo alla prova, vuole vedere se hai la stoffa della Sayan."
Bulma le sorrise "Lo so, ma sentirmi chiamare rospo mi ha fatta impazzire. Rospo! A me!" La Son rise "In effetti è stato divertente!"
"Io non l'ho trovato affatto divertente!"
Le due tornarono in cucina e servirono il dessert ai presenti, quando la scienziata si sedette nuovamente al suo posto, la guerriera parlò. "Ma come? In questa casa non avete neppure la servitù?"
"Ho costruito dei robot adibiti alle faccende domestiche, non gli ho attivati per servire a tavola, ma solo per le pulizie."
Re Vegeta la osservò bene "Terrestre, sei una scienziata dunque?"
La padrona di casa annuì felice che il padre di suo marito avesse notato il suo talento. "Cosa hai creato per gli allenamenti di Vegeta?"
Bulma rispose sinceramente "A dir la verità all'inizio fu mio padre ad occuparsi degli attrezzi per gli allenamenti di Vegeta, per lui creò la stanza gravitazionale che poi io migliorai sensibilmente e i robot in grado di respingere e riflettere le sue onde energetiche."
Il monarca aveva ascoltato attentamente tutto "E dove si trova tuo padre ora?"
Bulma improvvisamente ricordò che i suoi genitori sarebbero rientrati il mattino seguente, si erano recati infatti nella cittá del Sud per un convegno scientifico. "I miei genitori torneranno domani mattina, sono andati ad un convegno scientifico di importanza mondiale."
"Baba!" tutti si voltarono verso Goku che aveva esclamato quel nome a gran voce.
La vecchia sibilla si trovava ora davanti ai loro occhi seduta sulla sua sfera di cristallo.
"Come mai ci hai messo tanto?" Le chiese il Sayan dai capelli a palma.
"Re Yammer mi ha trattenuta per parlarmi, mi ha informata dettagliatamente sulla situazione e sulle regole che i Sayan devono rispettare durante il loro soggiorno, vero Rosecheena?" disse lanciando un occhiata di rimprovero alla Regina.
La donna sbuffò, tutti conoscevano la sibilla della Terra. "Non ho ancora fatto niente di male mi sembra."
"No, non ancora, ma tutti gli Inferi conoscono la tua bravura nello scatenare risse."
La donna sollevò il capo con superiorità "Non so di cosa tu stia parlando!"
Bulma spalancò gli occhi, ma allora era un vizio per quella donna litigare con tutti.
"Non prendermi in giro!" urlò la sibilla, "sai bene a cosa mi riferisco!"
Rosecheena si voltò a guardarla con severità. "Quello che faccio non sono fatti tuoi, vecchia!"
Baba divenne tutta rossa di rabbia. "Ma come osi! Sei solo una maleducata! E io che volevo metterti in guardia!"
"Non ho bisogno dei tuoi consigli inutili, so benissimo cavarmela da sola."
Tutti osservarono Baba che sembrava ancora arrabbiata, ma prima che potesse nuovamente ribattere il piccolo Vegeta si avvicinò a lei e le lanciò addosso un pezzo di pane colpendola sul suo cappello nero.
"Tu sei maleducata! Lascia stare la Regina, brutta strega!"
"Ma come ti permetti piccolo…ehi, ma Vegeta, sei davvero tu? Incredibile! Non avrei mai immaginato di vederlo così piccolo."
E mentre il Principe dei Sayan continuava a guardare male la vecchia sibilla fu richiamato dal padre. "Vegeta, torna a sederti." Il bambino obbedì senza esitare e Baba si avvicinò all'uomo.
"Vegeta, quand' è che tuo figlio tornerà adulto? Non potete restare per troppo tempo nel mondo dei vivi."
"Lo so. La cura sta già facendo effetto, ma non posso sapere quando il veleno sarà completamente debellato."
"Bene," esclamò Rosecheena "ora che hai avuto una risposta puoi anche andartene, vecchia."
Baba si limitò ad un'occhiataccia "Mi spiace Regina, ma ho ricevuto l'ordine di stare qui con voi e di informare Re Yammer quando sarà il momento di riportarvi indietro."
"Yammer si preoccupa troppo" affermò il Re.

Taanipu osservava già da un po' la ragazza che si era seduta accanto a Chichi e che lanciava sguardi strani al primogenito di Kaharoth.
"Tu chi sei?" le chiese infine troppo curiosa, ma a risponderle non fu la giovane, ma il piccolo Goten.
"Lei è la fidanzata di Gohan, si chiama Videl!"
Gohan e Videl arrossirono imbarazzati e presero a muoversi agitati, ma Chichi peggiorò il loro imbarazzo.
"Infatti! Si sposeranno molto presto e saranno una coppia perfetta. Videl è la figlia di Mr. Satan, l'attuale campione del mondo di arti marziali e uomo piú ricco del pianeta."
Taanipu la guardò stupita "Ma come? Qualcuno piú forte di voi?"
"Veramente mio padre è anche più debole di me, ma mi piace fargli credere che sia davvero fortissimo."
"Già" riprese Chichi "inoltre Videl è davvero molto coraggiosa e insieme al mio Gohan si batte per difendere la pace in cittá"
"Quindi sei una guerriera anche tu?" In effetti Taanipu aveva intuito che la ragazza non fosse proprio debolissima.
"Si e Gohan mi ha insegnato a volare."
Mentre continuavano a chiacchierare Goten, annoiato, fece un cenno a Trunks che il piccolo riconobbe all'istante e si alzarono per andare a giocare.
"Dove andate?" chiese loro Bulma.
"Vogliamo andare a giocare mamma." Rispose Trunks.
La scienziata osservò Chichi e decise di dire sì ai piccoli, Goten chiese anche a Vegeta se voleva giocare con loro e il piccolo dopo aver guardato il padre si alzò da tavola essendo stato ignorato e, pertanto, non fermato.
E mentre gli adulti rimasero soli nella sala da pranzo, i robot cominciarono a lavorare sotto lo sguardo soddisfatto di Bulma.

Rosecheena osservava silenziosa i tre piccoli giocare, alternavano momenti di vero e proprio gioco ad attimi di lotta. Nascosta dietro all'arco che separava le due stanze guardava suo figlio. Erano passati trenta anni circa da quando era morta ed erano trascorsi con una lentezza terribile per lei. Aveva passato ogni giorno a chiedersi dove fosse e cosa facesse il suo Principino.
Pensare che era rimasto con Freezer, fra le sue disgustose zampe, costretto ad eseguire i suoi ordini la mandava in bestia. Desiderava sapere tutto sul suo passato, voleva conoscere ogni attimo, anche il più doloroso, felice all'idea di potersi prendere sulle spalle parte di quel peso che era stato il suo passato, per alleggerire il suo animo.
Perché lei lo conosceva, oh sì, solo lei lo conosceva davvero, lei soltanto sapeva leggere dietro quegli occhi scuri, solo lei capiva al volo cosa pensava e provava solo dalle sue espressioni, era sempre stato così. E proprio per questo era convinta che non avesse detto a nessuno del suo passato, ci avrebbe messo la coda sul fuoco.
Continuava a guardarlo come fosse in un sogno, non le sembrava vero di essere sulla Terra, in quella casa, con lui.
Ora era così vicino, di nuovo vicino a lei.
Sentì gli occhi pizzicare, ma non avrebbe pianto ancora, no, se l'era promesso.

Avvertì dei passi dietro di lei e si sforzò di riacquistare la solita compostezza.
"Maestà, la terrestre chiede quali stanze vogliamo occupare per la notte."
La Regina annuì a Taanipu "Prendi pure quella che preferisci, basta che mi lasci la piú spaziosa. Il Re detesta le camere piccole."
"Va bene Maestà, allora informo la terrestre." Taanipu si allontanò dopo aver riservato uno sguardo al piccolo Goten e tornò nel salottino dove si erano riuniti tutti.
Passarono altri lunghi minuti nei quali era rimasta immobile a guardarli muoversi goffamente mentre già si sentivano grandi guerrieri esperti. Era strano che suo figlio giocasse in quel modo, neanche da piccolo era stato molto giocherellone, ma evidentemente Trunks e Goten erano dei buoni compagni di svago.
All'improvviso si sentì stringere la vita e si voltò di scatto alla sua sinistra, Vegeta era lì e la sua coda sembrava d'acciaio attorno alla sua vita sottile.
Lo vide guardare loro figlio e nei suoi occhi lesse una domanda che non si aspettava di trovare, non da lui. L'inferno l'aveva cambiato, ad una prima occhiata poteva non sembrare, ma lei che lo conosceva da anni sapeva vedere dietro alla sua maschera d'orgoglio. Temeva che Vegeta l'odiasse, ne era certa ed infatti lui confermò il suo sospetto. "Tu credi... credi che lui mi odi?"
Aveva sgranato gli occhi stupita, suo marito aveva proferito quelle parole a voce bassa, quasi impercettibile e lei aveva capito, lui voleva essere rassicurato, ne aveva bisogno.
Si girò nuovamente verso suo figlio. "No, lui non potrebbe mai odiarti," il Re si voltò a guardarla, era sincera, poteva sentirlo. "ti ha sempre e solo ammirato, non ricordi? Sono certa che ti considera ancora il suo eroe, come ogni cucciolo considera il proprio padre. Non importa quanto sia cresciuto, sarà sempre così."
Il Re tornò ad osservare suo figlio sollevato mentre la donna sorrideva, lei poggiò il capo sulla spalla del marito. "Voglio che si corichi con noi, voglio stringerlo forte fra le mie braccia."
Il Re rise guardandola "Donna! L'Inferno ti ha proprio rammollita, non c'è che dire! La grande Rosecheena che dice certe cose, non l'avrei mai immaginato."
La Sayan sorrise tristemente mentre tentava con tutte le forze di trattenere le lacrime che volevano a tutti i costi scorrere lungo le sue guance. "Non mi importa," sussurrò "lo voglio per me, è mio, tutto mio. Non lo vuoi con noi? Non vuoi essere sicuro che nessuno ce lo porterà di nuovo via?"
L'uomo la guardò osservare con troppo possesso negli occhi loro figlio.
"A chi ti riferisci Rosecheena? Non c'è piú nessuno che possa portarlo via. Freezer è morto."
"Lo so, ma…è mio, voglio solo proteggerlo."
"Da chi? Dalla terrestre? È per questo che la provochi ogni secondo?"
Vide subito sua moglie accigliarsi e indurire lo sguardo. " Non mi fido di lei! Non mi piace affatto! Ha quei…quei colori così strani e ridicoli! Hai sentito cosa ha detto no? Ha costruito i marchingegni per gli allenamenti di Vegeta, lo voleva per sé e ha usato degli infimi trucchi per suscitare il suo interesse!"
Il Re aumentò la stretta della sua coda essendosi lei allontanata per osservarlo meglio negli occhi.
"Pensi che Vegeta sia uno sciocco?" disse il sovrano
"Cosa?"
"Se l'ha scelta, vuol dire che si fida di lei. L'ha morsa, l'ha scelta per sempre. E' la madre di suo figlio. Devi accettarlo anche tu."
Rosecheena si rabbuiò, Vegeta non era mai stato uno sciocco, e soprattutto non si fidava mai di nessuno, quella donna doveva aver fatto colpo.
"E poi," aggiunse il sovrano "come fai a mal sopportarla? Non vedi che è esattamente come te? Avete lo stesso carattere, l'avrà scelta perché gli ricordava te."
"Ma che dici? Sei impazzito?" Quella era veramente una sciocchezza bella e buona.
Vegeta sogghignò, gli piaceva vederla così orgogliosa, gli era sempre piaciuta per questo. Srotolò la coda dalla sua vita per afferrare con le mani i suoi fianchi e portarla contro di sé.
"Te lo garantisco, siete identiche." Disse soffiando sulle sue labbra, ma lei gli diede un pugno allo zigomo. "Non prendermi in giro, io sono infinitamente piú bella!"
"Oh, questo è scontato mia Regina."
E finalmente poté baciarla come desiderava.

 

 

 

Sera a tutti quanti! :D come state? Eccovi il nuovo capitolo, un po' corto, ma molto introspettivo direi. Volevo approfondire la figura di Rosecheena che e' spesso molto antipatica XD Ma la nostra Sayan ha i suoi motivi per esserlo! Ringrazio tanto chi legge e recensisce la storia, e anche se non ho tempo di rispondere sappiate che i commenti sono sempre MOLTO apprezzati!! :D                                                                              

P.S: Aggiungo che molto spesso ho letto storie in cui Vegeta detesta suo padre per la storia di Freezer, come avrete capito nella mia non e' affatto così, ma non e' una scelta personale. Ho deciso di seguire questa strada perché nella puntata in cui Freezer uccide Vegeta e quest'ultimo prega Goku di vendicarlo, afferma che i loro padri erano degli eroi, pertanto ho sempre pensato che il Principe non abbia mai odiato suo padre. Se qualcuno non apprezza il mio ragionamento non si faccia scrupoli a dirlo! :D

A presto!!

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Nuova pagina 1

Bulma si avvicinò a Taanipu "E' tutto pronto di sopra."
La Sayan annuì silenziosamente e nello stesso tempo tutti videro Trunks e Goten seguire la Regina che teneva per mano Vegeta.
"Ma perché non possiamo più giocare con lui, nonna? Ci stavamo divertendo!"
"Lo so Trunks, ma ora Vegeta deve farsi il bagno, un Principe deve essere sempre pulito ricordatelo!"
"Ma io non voglio fare il bagno!" Il piccolo Sayan sembrava volersi ribellare alla madre, con grande gioia di Bulma, ma prima che ciò potesse accadere la guerriera si voltò verso il figlioletto.
"Non vorrai disobbedire, vero?"
Vegeta prese a strattonare il polso tentando di liberarsi "Voglio combattere con loro, mi lavo dopo!"
Bulma intimamente gongolava, se Rosecheena non riusciva a gestire suo figlio da bambino figurarsi da adulto! Finalmente si sarebbe presa la sua meritata rivincita!
La donna si accigliò visibilmente e parlò severamente "Adesso basta!"
Udite quelle parole Vegeta si bloccò all'istante e guardati gli occhi della madre capì che era il momento di obbedire. Si stupirono tutti che con poche parole la Sayan fosse stata in grado di calmare il piccolo ribelle.
"Sú prima fai la doccia e prima torni a giocare. Terrestre qual è la nostra stanza?"
"E' la terza porta a destra, la stanza più grande." Bulma sperava che almeno la stanza fosse di gradimento per la donna e che non avesse nulla da ridire.
I due sparirono al piano superiore, i piccoli tornarono a combattere fra loro e anche Re Vegeta giunse in salotto e si mise ad osservare fuori dalla finestra. Mentre ignorava i presenti notò che su un mobile poco distante da lui vi erano appoggiate delle foto, in alcune di questa c'era anche suo figlio con la scienziata e un Trunks di pochi mesi. Pazzesco come somigliasse a lui, due gocce d'acqua, però aveva uno sguardo diverso, quasi spento. Sperava che presto tornasse adulto, voleva parlargli e scontrarsi contro di lui, avrebbe perso sì, ma contro suo figlio, un Super Sayan!

Rosecheena si spogliò con calma e tolse la tuta al suo cucciolo, voleva lavarsi, finalmente si sarebbe rilassata anche lei insieme al suo bambino.
"Dai Vegeta, riempi la vasca di sapone, così facciamo la schiuma."
"Sì!" Ricordava bene che gli piacevano le bollicine nella vasca da bagno, certo, questa era piú piccola di quella che avevano a palazzo, ma non era affatto male, ci sarebbe stato tranquillamente anche il Re. Prese dalla parte interna della sua armatura il contenitore che conteneva le tute da combattimento e lo appoggiò sul grande letto matrimoniale, schiacciò il piccolo pulsante e la scatoletta da minuscola si ingrandì sempre piú. La Sayan la aprì e afferrò ciò che avrebbe indossato dopo e gli abiti per suo figlio, voleva vestirlo da vero Principe, come era giusto.
"Madre, è pronto!"
La donna si incamminò verso il bagno adiacente alla camera da letto e quando giunse sulla soglia vide suo figlio già immerso fra le bollicine bianche e profumate. Si tolse l'intimo e si sedette anche lei nell'acqua calda, lo avvicinò a sè e prese a lavargli i capelli. "Ora ci penso io a te!"

Al piano di sotto i terrestri pensavano a cosa fare, i Sayan non erano molto di compagnia, ma Bulma e soprattutto Chichi erano intenzionate a sapere il più possibile dai presenti.
"Taanipu, perché non ci racconta di come ha conosciuto Bardack?" chiese Chichi curiosa.
"Non devi darmi del lei" rispose la Sayan "non sono certo un membro della famiglia Reale. Comunque l'ho visto la prima volta su un pianeta che stavamo conquistando." La donna si sedette su una poltroncina bianca mentre gli altri erano seduti chi sul divano chi su altre poltrone, solo Junior, Bardack e Re Vegeta se ne stavano in piedi a braccia conserte. Quando la Sayan notò che anche Kaharoth si era sporto un poco di piú dalla sedia per ascoltare, continuò "Durante una battaglia particolarmente difficile ci ritrovammo accerchiati dai nemici e ci ritrovammo schiena contro schiena, inizialmente pensammo di avere un nemico alle spalle, ma quando ci accorgemmo che eravamo due Sayan insieme riuscimmo a sconfiggerli tutti, anche se lui mi aveva dato della mocciosa imbranata!" terminò lanciando una poco velata frecciatina all'uomo che faceva finta di non sentire osservando il giardino avvolto dal buio.
"Com'è romantico!" esclamò la Son.
"E tu come hai conosciuto mio figlio?" Anche Taanipu era curiosa di sapere come Kaharoth aveva vissuto in passato e Chichi avendo capito il desiderio della Sayan raccontò per filo e per segno la storia di suo marito fino ad oggi e delle innumerevoli avventure che aveva affrontato.
"Quindi ti ha cresciuto un vecchio terrestre?" Chiese la guerriera un po' stupita "ma come ha fatto? I piccoli Sayan sono molto aggressivi."
"Beh, la verità è che sono caduto in un burrone sbattendo forte la testa e ho perso la memoria."
"In effetti Radish me l'aveva detto." Sussurrò Taanipu.
I presenti strabuzzarono gli occhi "Come??"
"Già, quando è morto è finito nel girone dei Sayan e mi ha detto tutto e che tu l'avevi ucciso."
Goku abbassò gli occhi dispiaciuto, ma non aveva avuto scelta all'epoca. "Mi spiace aver ucciso mio fratello, ma all'epoca non c'era altra soluzione, minacciava la Terra e non potevo permetterlo."
Taanipu sorrise amaramente "Mi rendo conto che oggi le cose sono molto cambiate da quando è stato distrutto il pianeta Vegeta. Non devi dispiacerti, purtroppo Radish apparteneva ad un'altra mentalità. E comunque era felice di tornare dai suoi genitori!" aggiunse la Sayan per sdrammatizzare.
Re Vegeta continuava a far finta di niente, ma era da un pezzo che Trunks si era messo affianco a lui fissandolo, che sfacciato! "Si può sapere che diavolo hai da fissare?!?"
Il bambino sorrise a trentadue denti "Sei proprio uguale a papà."
L'uomo si voltò di nuovo verso la finestra. "Sei veramente irrispettoso moccioso! Tuo padre al contrario è sempre stato un moccioso a dir poco educato."
Trunks lo guardò stupito, suo padre un bambino obbediente? Gli pareva surreale, proprio lui che non si faceva comandare da nessuno… anche gli altri avevano fissato la schiena del Re poco convinti.
"Ma vá! Non ci credo! Papà fa sempre di testa sua."
Il Re ghignò "Non con me! Tuo padre è stato educato in modo superbo e si è sempre comportato nel modo più consono per un Principe Sayan. Non ha mai commesso errori e non ha mai assunto atteggiamenti inadeguati o sfacciati. Tu al contrario mi sembri un piccolo sfacciato, strano che Vegeta non ti abbia messo in riga."
Trunks si risentì e indurì lo sguardo divenendo incredibilmente simile a suo padre, ma prima che potesse rispondere a suo nonno, Rosecheena che scendeva le scale tenendo Vegeta per mano parlò al posto del mezzosangue.
"Vegeta, lascialo in pace! Sua madre avrebbe dovuto metterlo in riga, non certo Vegeta. E poi cosa preferivi? Un obbediente bambino terrestre?"
Bulma stretti i pugni con forza stava per esplodere, ma quando si voltò rimase senza fiato come tutti gli altri.
La Regina non indossava piú l'armatura di prima, ma una tuta viola con sopra un'armatura nera con insenature dorate che le faceva da bustino. Le spalle erano completamente scoperte, indossava solo dei bracciali d'oro sulle braccia e degli orecchini lunghi, aveva tolto la collana e gli anelli, ora indossava solo dei corti guanti bianchi e corti stivaletti invece di quelli lunghi sino a metà coscia e infine aveva raccolto i lunghi capelli in un'alta coda e si era disfatta del mantello. Gli uomini rimasero senza parole, era davvero stupenda!
Bulma e gli altri poi notarono Vegeta, non l'avevano mai visto con una tale mise, gli dava davvero importanza, ora sì che sembrava un Principe!
La madre gli aveva messo i pantaloni di una tuta blu e sopra un'armatura bianca dalle spalline dorate che all'altezza del cuore aveva lo stemma della famiglia Reale. Un mantellino purpureo scendeva dalle sue spalle e un bracciale dorato gli adornava il braccio destro, proprio come il Re. Sulla fronte gli ricadevano ciuffi scuri e infine guanti e stivali bianchi completavano l'opera.
Il piccolo corse verso Trunks "Combattiamo!" anche Goten si avvicinò e i tre si misero a combattere osservati dagli adulti.
"Non mi sembra che il nostro sangue stia facendo effetto." Disse Re Vegeta alla moglie.
"Devi dargli tempo, mente lo lavavo ha detto che la testa continua a fargli male, ma ci vuole ancora del tempo."
Re Vegeta si sedette su un divano libero in disparte finché Rosecheena non lo raggiunse sedendosi al suo fianco. Notando che anche la donna lo fissava si voltò contrariato. "Si può sapere che hai da fissare?"
"Ma come?" esclamò la Regina incrociando le braccia sotto al seno "non mi dici neppure quanto sono bella?!"
Il sovrano arrossì "Che sfacciata!" borbottò.
La donna sorrise soddisfatta "Ora per farti perdonare dovrai regalarmi qualche gioiello prezioso!"
Il Re sbuffò osservando la sua donna di sottecchi, era sempre così con lei. "Ti ho regalato tutti i gioielli dell'Universo, che te ne fai? Non li indosserai mai tutti."
"Ma come?" chiese Bulma "Non credevo che fosse possibile mantenere i propri beni materiali nell'aldilà."
"Infatti non si può di norma, ma Rosecheena ha sfiancato persino Re Yammer!" disse Baba.
"Beh, che t'importa, vecchia?! Non potevo certo passare l'eternità senza i miei splendidi e favolosi gioielli, sarei morta una seconda volta!" Concluse con gli occhi scintillanti.
"Comunque" riprese rivolta al Re "voglio una collana nuova, anzi! Degli orecchini, meglio! Un Bracciale di diamanti blu! Ah, scegli tu, basta che sia qualcosa di prezioso!"
I terrestri sorrisero, quella donna non era poi così terribile allora, anzi! Sembrava anche divertente!
"Scordatelo donna! Siamo qui per Vegeta, non per te."
Rosecheena spalancò la bocca indignata "Che cosa?? Beh se la metti così sappi che anche Vegeta vuole una nuova collana!"
Il Re sollevò un sopracciglio e la donna interpellò suo figlio. "Cucciolo, vero che vuoi una nuova collana di preziosissimi diamanti?"
Il piccolo inclinò la testa di lato, ma poiché aveva fretta di tornare a lottare con Trunks e Goten annuì "Sì!"
Tutti si misero a ridere di gusto "Quando tornerà adulto te la fará pagare." Affermò il monarca.
Rosecheena sorrise "Beh, dovrò regalargli una collana davvero preziosa allora!"

 

 

Salve a Tutti!! Scusate il capitolo demenziale, ma avevo voglia di scrivere qualche scemenza XD
Spero che non sia terribilmente OOC, ma io ce la vedo tanto Rosecheena ossessionata dai gioielli!
Ah, scusate, non so che ho stasera! XD
Sono però abbastanza lucida per ringraziare TANTISSIMO tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione per lo scorso capitolo, vi adoro!                                Mi date la voglia di continuare questa storia stramba! XD
Ci vediamo presto con un nuovo (e più serio) capitolo. A Presto!!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Nuova pagina 1

Bulma si coricò nel suo letto da sola. Rosecheena aveva ovviamente portato suo figlio a dormire nella camera che aveva occupato. Chissà se ora la sovrana l'avrebbe trattata un po' meglio, aveva notato che non era poi tanto antipatica quando si rivolgeva a suo marito e al figlio.
Mentre pensava a come trattare con la Sayan si addormentò sfinita, finalmente quella giornata finiva.

Re Vegeta sbuffò, va bene che Rosecheena voleva il moccioso con loro nel letto, ma perché doveva fargli tutte quelle moine? Non l'aveva mai trattato così quando erano in vita.
"Allora, la vuoi finire? Mi stai facendo innervosire!" Aveva sbottato a quell'ultima carezza.
"Che noioso! Ora dormiamo tranquillo!" La donna si sistemò meglio abbracciando il suo bambino mentre questi, ormai semi addormentato, si accoccolava alla madre che non lo aveva lasciato allontanarsi da lei.
Finalmente anche l'uomo chiuse gli occhi e ben presto si addormentò dopo aver guardato Vegeta.

Si voltò mettendosi supino, ancora nel dormiveglia avvertì che c'era qualcosa di diverso dal solito, ma il cervello era ancora troppo assonnato per ragionare e gli occhi non volevano aprirsi.
Il suo olfatto però non lo tradiva mai, ma quel profumo era troppo difficile da classificare, l'aveva gia sentito, in un tempo lontano, che ricordava con difficoltà, ma poi, come in una reazione violenta e troppo celere il suo inconscio fece sì che le sue labbra, ancora addormentate, si schiudessero per sussurrare l'unica parola che sapeva associare a quel suddetto profumo. "Madre..."

Rosecheena aprì gli occhi scuri, aveva avuto la sensazione che qualcuno l'avesse chiamata. Le palpebre si abbassarono ancora un paio di volte prima che riprendesse la solita lucidità.
Si voltò subito verso il suo cucciolo che non aveva più fra le braccia, ma appena i suoi occhi videro ciò che aveva affianco rimase senza fiato. Per alcuni istanti fissò suo figlio, ma poi allungò la mano e scosse con forza suo marito. Re Vegeta si destò all'improvviso, ma quando guardò Rosecheena vide quello che lei stava fissando stupita. Subito scattò a sedere e insieme alla moglie rimase a guardare Vegeta. Non era più un bambino, no, loro figlio era un uomo fatto e finito, incredibilmente simile al padre. Il Re scese dal letto mentre Rosecheena lo guardava spaesata, ma quando si accorse che le palpebre del Principe si muovevano capì che era prossimo al risveglio.
"Cosa facciamo ora?" chiese lei che si era seduta accanto al figlio.
Il sovrano non rispose, e all'improvviso la porta della camera venne aperta da Trunks che veloce corse verso di lui.
"Nonno, finalmente sei sveglio, vieni a combattere." Ma presto il piccolo vide che i suoi nonni fissavano il letto su cui c'era suo padre, preso dall'entusiasmo il giovane mezzosangue corse verso il padre e prese a scuoterlo per svegliarlo. "Papà! Papà! Finalmente sei tornato normale, svegliati dai! Andiamo ad allenarci! Sveglia!"
"Trunks…" Vegeta lentamente si stava svegliando, sentiva un mal di testa pazzesco e il fatto che suo figlio lo stesse scuotendo tanto di certo non lo aiutava.
In quell'istante giunse anche Bulma che stava inseguendo Trunks. Vide la porta già aperta e allora si fece avanti. "Scusate, stavo cercando Trunks, deve fare il bagno ma non.." si bloccò quando vide il bambino sul letto mentre scuoteva Vegeta, già suo marito! Era tornato adulto!
Anche lei corse verso di lui e gli resse il capo, vide che faceva fatica ad aprire gli occhi, come lottasse contro un dolore terribile.
Si stupì non poco nel notare che Rosecheena non aveva fatto quello che stava facendo lei, nei suoi occhi vedeva una sorta di timore. Ma certo, come avrebbero dovuto far sapere a Vegeta che i suoi genitori erano li? Proprio loro che aveva visto l'ultima volta trent'anni prima.

Lentamente sollevò le palpebree mise a fuoco una chioma lilla e poi gli occhi azzurri di Bulma.
"Papà!" Il Sayan strizzò gli occhi, ma che diavolo aveva?
"Finiscila di urlare Trunks, mi scoppia la testa."
"Come ti senti tesoro?" gli chiese Bulma notando nel frattempo che i sovrani si erano allontanati un po' dietro di loro, ma Vegeta sdraiato non poteva vederli.
"Ma si può sapere che mi e' successo?" domandò anche se a fatica.
"Sei tornato bambino e Re Kaio ci ha detto che e' successo a causa di un veleno che ti aveva infettato anni fa."
"Maledizione, di nuovo, non credevo mi sarebbe accaduto ancora una volta."
Bulma vide che tentava di mettersi seduto e lo aiutò.
"Non accadrà più, il nostro sangue ha debellato completamente il veleno di Tatambar."
Bulma vide Vegeta sbiancare e schiudere le labbra, accidenti, non era così che avrebbe voluto farglielo sapere.

Vegeta rimase immobile, aveva sicuramente sentito male, non poteva certo essere la voce di suo padre. Ma quella sensazione non lo aveva abbandonato. Volse piano la testa, e proprio in quella camera di fronte a lui c'erano il Re e la Regina. Era certo che i suoi occhi si fossero sgranati da soli per lo stupore, la mente completamente vuota, nessun pensiero l'attraversava, il nulla.
Poi all'improvviso tutte le domande dell'Universo.
Si alzò in piedi, gli sembrava così insensato stare seduto.
"Non dici nulla?" Re Vegeta conosceva solo quel modo per interagire con lui, senza mostrare il suo timore.
"Che razza di scherzo è mai questo?"
Re Vegeta riprese la parola, era certo che Rosecheena fosse troppo agitata per parlare.
"Yammer ci ha fatti venire sulla Terra per darti il nostro sangue affinché quel veleno venisse debellato una volta per tutte. "
Vegeta si stava ancora perdendo nei loro volti e negli occhi scuri di sua madre, era lei davvero.
La vide avvicinarsi tanto, troppo, si sentiva a disagio, che doveva fare? Non ricordava neanche più come fosse avere una madre. Fece un passo indietro come per evitare quell'abbraccio, ma le esili seppur forti braccia della Regina erano già attorno al suo collo.
Si sentì avvampare di imbarazzo e arrossì.
Ma poi uno strano calore che pensava estinto invase il suo petto, un calore quasi bruciante che pizzicava gli occhi e che lo spingeva a ricambiare quella stretta.
Solo in quel momento ebbe la consapevolezza che sua madre, Rosecheena Regina dei Sayan era lì, con lui. La donna che l'aveva cresciuto, che gli aveva dato le basi della lotta, che l'aveva educato come un Principe.
Sua madre!
Sua madre! Era lì! Con lui! Di nuovo!
Le sue braccia la strinsero con tutta la forza che possedeva e non poté trattenere le lacrime.
"Madre!"
"Oh cucciolo, che potenza!" le lacrime della donna inumidivano la tuta blu di Vegeta mentre poteva sentire tutta la sua forza in quell'abbraccio che le stava facendo scricchiolare tutte le ossa.
Bulma aveva sgranato gli occhi, non pensava che Vegeta potesse comportarsi così, ma era una scena così commovente! Sentire le ossa della guerriera stritolare l'aveva fatta preoccupare, ma la Sayan sembrava felice.
Re Vegeta sbuffò "Finitela subito!"
Rosecheena si allontanò un po' da suo figlio e asciugò le sue lacrime.
"Mi dispiace tanto madre, perdonami."
Tutti rimasero allibiti, quello non poteva essere davvero Vegeta.
"Perché dovrei perdonarti?" Casomai era lui che doveva perdonarli per non averlo protetto abbastanza.
Vegeta esitò, solo in quel momento capiva di essersi comportato male.
"Io mi sono comportato male, ho dimenticato i tuoi insegnamenti madre, non mi sono comportato come un vero Principe, piuttosto come un rozzo mercenario. Ho ignorato l'educazione che mi avevi dato."
Terminata la sua confessione rimase con gli occhi bassi, sollevandoli di tanto in tanto verso di lei. Ricordava bene la severità dei suoi genitori.
Rosecheena si mise a ridere destando stupore in suo figlio. "Vegeta! Non essere sciocco, sei un Principe sempre e comunque. Ora ci sono io e ti controllerò, non preoccuparti."
Trunks vide suo padre sorridere come non l'aveva mai visto fare.
Re Vegeta si fece più vicino a suo figlio, Vegeta provava sempre la solita soggezione dinnanzi a lui, ma la consapevolezza di aver raggiunto un livello che lui non poteva neanche immaginare gli faceva gonfiare il petto d'orgoglio. "Tuo figlio è un moccioso impertinente, ma l'hai allenato bene."
Vegeta sorrise un poco, anche suo padre approvava. Non aveva detto niente di male su suo figlio o su Bulma.
Improvvisamente un desiderio feroce lo scosse, suo padre doveva sapere.
Doveva vedere.
"Padre, ci sono riuscito. Sono un Super Sayan!"
Si mise in posizione e si concentrò al massimo, l'oro del Super Sayan li avrebbe lasciati senza fiato!




Sera a tutti! Scusate il capitolo corto, ma volevo dare importanza maggiore ai sentimenti, per l'azione ci sarà tempo! XD Spero di non aver reso Vegeta troppo melenso, ma cavoli non riuscivo a immaginare questa scena in modo diverso1
Fatemi sapere che ne pensate! Al solito ringrazio chi ha recensito i capitoli scorsi, ogni recensione mi fa davvero felice! XD
A presto! XD

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


"Fermo!" Bulma si mise davanti a Vegeta "Non vorrai trasformarti in casa vero? Andate fuori, avrete più spazio per lottare" aggiunse con più garbo per non farsi biasimare dai suoi genitori.
Vegeta annuì e suo padre capì a sua volta, uscirono fuori dalla finestra volando seguiti dalla Regina.
Nel frattempo anche gli altri che si erano alzati da poco videro dalla finestra Vegeta.
"Ehi! Vegeta è tornato adulto!" esclamò Goku
Crilin si voltò verso la finestra "E' Vero! Ed è con suo padre, chissà cosa fanno."
"Io voglio proprio andare a vedere, tra l'altro c'è anche la bellissima Regina!" disse il Genio con uno sguardo poco serio.
Uscirono tutti quanti mettendosi in giardino a breve distanza dai due Sayan.
Quando anche Bulma e Trunks scesero in cortile Goten parlò con l'amico.
"Trunks, tuo papà è tornato grande!"
"Già, e ha anche abbracciato sua mamma!" disse ridendo.
Tutti si voltarono con occhi sgranati e sorpresi increduli.
"Stai scherzando, vero?" domandò Crilin allibito.
"Affatto!" riprese il mezzosangue "Pensa che l'ha stretta così forte che si sentivano tutte le ossa della nonna scricchiolare!"
Goku guardò Vegeta stupito "Incredibile!"
Persino Junior era rimasto senza parole come tutti gli altri.
"E' cambiato" disse Taanipu.
"Ora è un uomo" rispose Bardack mentre i terrestri ascoltavano il loro dialogo.
"Era così piccolo l'ultima volta che lo vidi sul Pianeta Vegeta…ora è un uomo."
Tutti tornarono ad osservare i due Sayan uno di fronte all'altro, occhi negli occhi.

È come guardarsi allo specchio.
Però quegli occhi mi mettono ancora quella strana soggezione, incutono ancora quel timore reverenziale che dovrei avere come figlio verso mio padre.
Padre.
Che strano, padre.
Dopo così tanti anni, dopo così tanti inverni e tante primavere.
Sai padre, ti ho anche odiato quando ho capito che non saresti venuto a salvarmi da Freezer, quando ho capito che non ce l'avevi fatta.
Perché non potevi fallire, non tu che mi avevi insegnato che eravamo una famiglia imbattibile e insuperabile.
Ma non era vero.
Poi però ho imparato a pensare a te come un eroe, avevi provato a salvare il nostro pianeta, la nostra casa. Avevi lottato e probabilmente sei stato l'unico ad avere il coraggio di batterti contro quel mostro.
Avevi provato a salvarmi.
Un eroe.
Volevo essere come te, e l'ho fatto.
Ma poi ho capito che non era il modo giusto di vivere.
Non si può fare il Re senza esserlo davvero.
Sulla Terra i miei comportamenti non avevano senso e non erano capiti, e Trunks mi ha fatto aprire gli occhi.
Per lui ero un eroe ma non un vero padre.
Mi ci è voluto del tempo, sì, ma ora rimedierò con lui e con Bulma.
Con chi mi ha voluto bene.

Re Vegeta osservava suo figlio che da alcuni istanti era immobile dinnanzi a lui.
Straordinario come riuscisse ancora a scandagliare e a capire quegli occhi neri come la notte più tetra.
Non era cambiato nulla, a parte che Vegeta era decisamente più alto.
Non si vedevano da trent'anni, ma sembravano solo trenta minuti, come se quegli anni fossero stati solo immaginati e non reali.
La loro intesa era di nuovo lì, forse un po' nascosta, forse si sentivano un poco a disagio, ma era sicuro che un bello scontro avrebbe rimesso le cose a posto, come era sempre accaduto.
Oramai scalpitava d'impazienza, voleva vedere il Super Sayan.
Perché suo figlio ce l'aveva fatta, l'aveva sottoposto ad allenamenti massacranti per fargli raggiungere quello scopo e finalmente ora avrebbe visto la sua opera.
Già, perché era stato lui a plasmare il Principe dei Sayan.

"Ho l'impressione che qualcuno darà spettacolo!" disse Goku
Gohan annuì "Credo anch'io!"
Vegeta infatti concentrò tutte le sue forze e si preparò, avrebbe mostrato a tutti la sua potenza!

L'aria attorno al suo corpo si fece sempre più carica e il suo livello di forza cresceva sempre più, cominciò ad urlare per caricarsi ancora di più, mentre la vena sulla fronte prendeva a pulsare frenetica per lo sforzo. Attorno a lui l'erba era piegata dalle folate d'aria sempre più forti e la terra sembrava tremare per la paura mentre gli abiti dei presenti venivano smossi dal vento che stava emanando. I suoi genitori lo fissavano increduli e, infine, con un urlo liberatorio si trasformò.
I presenti dovettero coprirsi il volto con le braccia per evitare di essere sbalzati via, mentre il Re così vicino cadde quasi sulla terra tremante.
Quando tornarono a guardarlo videro i suoi capelli ricoperti d'oro e gli occhi che avevano assunto il colore dell'acqua marina mentre una fiamma dorata lo avvolgeva.

Bulma e Trunks sorrisero orgogliosi, nessuno era più forte di lui!
Rosecheena si portò entrambe le mani alla bocca, gli occhi così sgranati da sembrare enormi. Quello era suo figlio! Il leggendario guerriero, il Super Sayan! Ce l'aveva fatta, suo marito aveva sempre avuto ragione, loro figlio ce l'aveva fatta!

Assunse la solita aria severa e di superiorità, lui era imbattibile, lui era un Super Sayan e suo padre era li a guardarlo. Gonfiò ancora di più il petto traboccante di orgoglio, era così soddisfatto!
"Bè?" ghignò sarcastico "Non dici nulla?"
Non aveva certo perso la sua arroganza, che suo padre sapesse che era sempre lo stesso Principe dei Sayan.
Il Re si avvicinò con calma, ma ancora visibilmente stupito, e prese a girargli intorno senza spiccicare parola.
Non sapeva cosa dire era semplicemente…perfetto!
Si fermò davanti al suo viso, non era più un moccioso, non aveva più bisogno di lui, si era creato da solo, con le sue stesse mani, in quel momento capì che lo aveva spodestato, avrebbe dovuto cedergli il trono se fosse ancora esistito.
Posò la mano sulla sua spalla "Lo sapevo! Tutti quegli allenamenti, tutte quelle ore di esercizi…sei l'invincibile Super Sayan!"
Vegeta lesse chiaramente negli occhi del padre l'orgoglio che aveva suscitato e allora volse con lentezza gli occhi a terra riflettendo.
I suoi capelli tornarono scuri, il Re sollevò un sopracciglio.
"Sarebbe troppo facile sconfiggerti trasformato." Disse ghignando, il sovrano sogghignò a sua volta e poi lo colpì sul viso.
Vegeta si allontanò con un balzo e prese a contrattaccare, si misero a lottare con forza, e fu fantastico.
Si sentiva di nuovo un bambino, aveva dimenticato cosa si provasse ad essere un figlio, oramai era un padre.
Suo padre non era forte quanto lui, aveva una grande esperienza ma ce l'aveva anche lui.
Credeva di averlo atterrato, ma il monarca lo colpì nel fianco mentre si rialzava facendo leva sulle mani con una capriola.
Il colpo lo costrinse in ginocchio.
Re Vegeta si mise a ridere, mentre premeva con forza il piede sulla schiena del figlio.
"Dimentichi che conosco tutti i tuoi punti deboli?"
Vegeta sputò a terra e poi con un movimento veloce fece lo sgambetto all'uomo rialzandosi.
Si impegnarono in un corpo a corpo estenuante che sembrava destinato ad essere infinito, si scontravano sempre allo stesso modo. Entrambi si colpivano con un calcio, poi cadevano e subito si rialzavano correndo l'uno verso l'altro, intrecciavano le dita e si prendevano a ginocchiate colpendosi con una testata pur di atterrare l'altro.
Vegeta imprecò frustrato "Maledizione!"
Il Re rise ancora "Dimentichi anche che conosco tutte le tue tecniche?"

"Urca, se Vegeta non fosse più forte di suo padre non saprei dire chi vincerebbe." Esclamò Goku stupito.
"Concordo, a parità di forza si conoscono perfettamente sul campo di battaglia" affermò Gohan.

"Ti arrendi?" chiese Vegeta conoscendo già la risposta.
L'intesa era tornata. Proprio come una volta.
Re Vegeta voltò la testa e sputò in terra "Tsk. Preferisco morire."
La lotta riprese ancora più veloce, ma alla fine i due erano stremati e Vegeta decise di terminare il combattimento colpendo con forza il padre allo stomaco. E mentre il sovrano cadeva Vegeta si lasciò scivolare a terra col fiatone.
I presenti fissarono la scena col sorriso sulle labbra, Vegeta non aveva fatto vincere suo padre, ma almeno non gli aveva fatto fare una pessima figura.
Il Re si mise seduto sul prato e davanti a sé il figlio riprendeva fiato.
"Tsk. Bè almeno ho perso contro un Super Sayan sangue del mio sangue"
Vegeta sogghignò "Sono stato fin troppo clemente"
Il Re si alzò andando verso la casa e quindi verso i presenti borbottando "Moccioso impertinente!"
E mentre gli altri fissavano il Re rientrare Vegeta si mise a ridere di gusto coricandosi sull'erba verde.
Goku, C18, Trunks, Goten e Videl lo fissarono stupiti, da quando Vegeta rideva a quel modo?
Mentre agli altri tornò alla mente una scena di diversi anni prima in cui Vegeta rideva seduto su un prato, ma per la morte dei suoi peggiori nemici.
Vide una bella figura avvicinarsi a lui e si tirò su in piedi. "Che c'è?" domandò quando vide che la donna non accennava a parlare.
Lei sorrise "Anch'io voglio combattere contro di te."
Vegeta annuì, "Ma prima" aggiunse lei "credo che dovresti mangiare qualcosa, d'altronde ti sei appena ripreso."
Rosecheena gli afferrò la mano e prese a trascinarlo in casa mentre lui arrossiva imbarazzato, tentò di ribellarsi quando vide i terrestri sorridere e i mocciosi sghignazzare. Liberò la mano dalla sua e strinse le braccia al petto, la Regina si voltò a guardarlo.
"Non sono più un marmocchio, madre."
Lei lo guardò basita, ma poi sorrise "E va bene, hai ragione."
Si incamminarono l'uno affianco dell'altra mentre i terrestri potevano vedere le loro code intrecciarsi in un groviglio indistricabile.

 

 

Ciao a tutti! Ho scritto questo capitolo un po' in fretta, ma spero che sia carino lo stesso, e' che sono molto impegnata. Ringrazio tutti per aver recensito il capitolo scorso, ogni recensione mi fa tanto felice!! XD  Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo anche se corto! Baci a tutti!

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Nuova pagina 3

"Cosa desiderate per colazione?" chiese Bulma ai Sayan. "Andrà bene qualsiasi cosa." Re Vegeta si preoccupava più del fatto che dovesse mangiare che di sapere cosa effettivamente avrebbe ingurgitato. La donna, con l'aiuto dei suoi robot, allestì la tavola e ciò che aveva preparato, nel dubbio aveva cercato di assecondare tutte le richieste possibili con un quantitativo di cibo impressionante.
Ma d'altronde era pieno di Sayan! Quando vide Rosecheena avvicinarsi prese fiato, che volesse ancora sminuirla? "Cos'è questa roba? Spero che sia adatta al palato di un Principe." Bulma non sapeva se ridere o rispondere offesa, Vegeta avrebbe mangiato qualsiasi cosa, quale palato?!?
"Bhe Vegeta non si è mail lamentato quindi…"
Rosecheena strinse le braccia al petto e andò a sedersi di fronte a suo figlio e a lato di suo marito quando presto sentirono una voce squillante.
"Bulmaaa? Cara, siamo tornati!"
Bulma sobbalzò, "Oh cavoli! Mamma!"
Ora avrebbe dovuto spiegare ai suoi tutta la vicenda e giustificare così la presenza dei suoi amici e soprattutto quella dei suoi suoceri. Corse da loro nel salotto di fronte all'entrata principale.
"Mamma, papà, come è stato il convegno? Devo dirvi alcune cose importanti, ascoltatemi bene."
La scienziata raccontò tutto per filo e per segno suscitando sorpresa nei suoi genitori.
"Vuoi dirmi che mi sono persa Vegeta da piccolo? Che disgrazia! Spero che tu gli abbia fatto almeno una foto!" affermò la signora Brief con aria afflitta.
"Mamma, la cosa più importante è che qui ci sono i suoi genitori, i miei suoceri! Devi comportarti impeccabilmente chiaro? Sua madre mi odia!"
"Accidenti" interruppe suo padre "dobbiamo essere onorati di ospitare un Re e una Regina!"
Bunny Brief si alzò improvvisamente in piedi con aria preoccupata.
"Che succede mamma?"
"E' una tragedia, una vera disgrazia!"
"Di cosa stai parlando, mamma?"
"Oh Bulma! Non ho un abito adatto per presentarmi a dei Reali!"
La donna si diede una manata sulla fronte.
"Non ti devi preoccupare di questo mamma, i Sayan vanno in giro con solo l'armatura!"
Ma la madre della scienziata non l'ascoltò e si diresse di corsa al piano superiore alla ricerca dell'abito ideale mentre suo marito si alzava pensieroso.
"Che dici cara? Dovrei mettermi qualcosa di più elegante?"
"Non ti ci mettere anche tu ora!"
Bulma tornò in cucina e si sorprese di trovare tutti seduti a mangiare.
"Ci ho pensato io" le sorrise Chichi.
"Grazie" disse prendendo posto accanto a Rosecheena "ho dovuto informare i miei genitori della situazione, e appena saranno pronti verranno a salutarvi."
Mentre tutti facevano colazione allegramente a Goten, che si lanciava occhiate cariche di birbonate con Trunks, cadde a terra la forchetta, il rumore prodotto provocò a Vegeta un dolore così acuto che dovette tapparsi le orecchie con una smorfia di dolore dipinta in viso.
"Cos'hai?" gli chiese subito la Regina avvicinandosi.
"Ah, la mia testa, mi fa malissimo."
Goten, mortificato, raccolse la forchetta immediatamente. "Mi dispiace tanto Vegeta, scusa."
Il Principe non vi badò, ma il Re e la Regina rimasero alquanto stupiti del fatto che un bambino, per di più figlio di una terza classe, si fosse rivolto con tanta familiarità al Principe dei Sayan.
"Bè, ti sei appena ripreso, è normale."
Vegeta annuì e riprese a mangiare mentre si guardava attorno, che situazione stramba! Gli sembrava tutto così surreale, guardò sua madre e al suo fianco Bulma, le due donne che amava una affianco dell'altra.
Strano,troppo strano.
"Quando tornerete nell'aldilà?"chiese serio.
"Bè" iniziò Baba, "Re Yammer ha ordinato che quando ti riprenderai completamente loro dovranno tornare indietro."
La Regina assunse uno sguardo corrucciato, non voleva andarsene così presto.
"Vegeta non si è ristabilito ancora come puoi vedere, quindi è inutile parlarne."
Baba sospirò, per quanto potesse essere odiosa la Sayan capiva i suoi sentimenti e anche Taanipu assunse un'espressione di tristezza, aveva finalmente rivisto il suo Kaharoth e conosciuto la sua famiglia, si ritrovò a sperare che il Principe non si riprendesse completamente ancora per un po'.
"Ora sono proprio curioso di vedere come si allenano dei Super Sayan." Affermò il Re alzandosi da tavola seguito da Trunks e Vegeta diretti in giardino, ma prima ancora che potessero fare dei passi si sentì un acuto urlo femminile e tutti si voltarono in direzione di quest'ultimo.
Bunny si gettò addosso a Re Vegeta con uno sguardo assai diverso dal solito, infatti i suoi occhi azzurri erano ben aperti e attenti.
"Lei dev'essere il padre di Vegeta, che emozione! Ora capisco da chi abbia ereditato tutta la sua bellezza. Sono onorata di poter conoscere un Re, soprattutto considerando il suo fascino!" disse accompagnando all'elogio una risatina alquanto acuta e fastidiosa.
"Mamma!" Bulma corse verso la donna cercando di afferrarla per il pomposo abito arancione che aveva indossato per l'occasione.
Il dottor Brief osservò la donna che era seduta accanto a Vegeta, oltre ad essere bellissima era evidente che somigliasse al Sayan. L'uomo si fece avanti portandosi al fianco della figlia che tentava di tenere la madre lontana dal suocero che guardava la scena basito.
Il dottor Brief chinò la testa "Sono onorato di conoscere il Re dei Sayan, siete davvero una razza incredibile di guerrieri. E chiedo scusa per l'avventatezza di mia moglie, ma quando vede un uomo affascinante si perde in complimenti." Terminò l'uomo ridendo.
Anche Rosecheena si alzò avvicinandosi al Re e osservò Bunny
"Che abito ridicolo, è enorme, che scomodità!"
Bunny l'osservò e sorrise "Lei è giovanissima, ma comunque sia io volevo ringraziarla tantissimo e farle i complimenti!"
Rosecheena inclinò il capo "Complimenti? Ma di che cosa parli?"
"Ovviamente mi riferisco allo splendido lavoro che ha fatto dando alla luce un così bel ragazzo qual è Vegeta!" Il Sayan arrossì mentre tutti gli altri ridevano.
"Lui è così bello!" continuò la donna "certo che la collaborazione di un uomo tanto affascinante era d'obbligo." Si rimise a ridere sotto lo sguardo basito e rassegnato dei terrestri riferendosi al Re. A quel punto Vegeta si mosse verso il giardino seguito da tutti gli uomini presenti. Non ne poteva decisamente più, quella donna era insopportabile, se non fosse che gli portava sempre ottimi dolci l'avrebbe eliminata molto tempo prima.
Quando furono fuori Trunks chiese a suo padre perchè non fossero andati nella gravity room e questi rispose che la gravità maggiore non avrebbe fatto altro che peggiorare il suo mal di testa. Si misero tutti ad allenarsi e a combattere, ma quando i terrestri decisero di rientrare i Sayan erano ancora nel vivo dell'azione. Trunks e Goten lottavano insieme ai loro nonni contro i loro padri tentando di sconfiggerli. Quando anche loro furono troppo stanchi per continuare rientrarono in casa e qui videro Bulma e Rosecheena che si urlavano contro senza poter capire cosa si stessero dicendo. C18 osservava la scena indifferente da quando l'ultimo commento acido della Regina aveva fatto esplodere la padrona di casa, mentre Chichi e Videl si erano ormai rassegnate al fatto che fosse impossibile fermarle. C'era solo da sperare che non arrivassero alle mani.
"Ma che succede qui?" domandò Vegeta spaesato.
Bulma sorrise vittoriosa, finalmente avrebbe fatto tacere la Sayan.
"Vegeta, devi sapere che da quando è arrivata, tua madre non fa altro che insultarmi per ogni sciocchezza!"
"Il fatto di vestirti in modo tanto rozzo e volgare ti sembra una sciocchezza? Che figura fai fare a mio figlio con questi abiti da sgualdrina?"
"Sgualdrina?? Ma come ....?" Ma non poté finire che la sovrana si rivolse al figlio.
"Piuttosto mi stupisco che tu permetta una cosa del genere! Hai dimenticato il senso del pudore?" Bulma si aspettava che Vegeta dicesse qualcosa per difenderla, ma rimase stupita come tutti gli altri. Il guerriero rimase un po' sorpreso ma si riprese presto.
"Hai ragione madre, ti assicuro che da ora Bulma indosserà qualcosa di più consono."
Rosecheena strinse le braccia sotto al seno guardando la scienziata con uno sguardo a dir poco soddisfatto e continuò ad infierire.
"Lo spero, anche se dubito che abbia qualcosa di classe."
Bulma ribolliva di rabbia mentre anche la signora Brief si era avvicinata alla figlia dicendole che avrebbero certamente trovato qualcosa di più fine.
"Non ti ci mettere anche tu ora!"                                                                                                                                                                              Rosecheena si allontanò con Vegeta e il Re mentre gli altri potevano distintamente vedere la donna infuriarsi come poche volte.
"Dai Bulma, non arrabbiarti" tentò Goku "appena la madre di Vegeta ti conoscerà meglio sono certo che la smetterà di stuzzicarti."
Bulma prese un bel respiro calmandosi. "Sì, Goku hai ragione, ma facciamo così: la prossima volta tu la prendi e la lanci fuori da casa mia, chiaro?!?"
Il Sayan rise grattandosi la nuca "Ma non ti sembra un po' esagerato? E poi non voglio mica far arrabbiare Vegeta!"
"Me ne infischio di Vegeta! Non mi ha nemmeno difesa!"
"Bè" s'intromise Baba "per una volta Rosecheena non ha esagerato, ti vesti veramente in modo volgare."
Bulma l'afferrò per il bavero del suo abito scuro. "Non azzardarti a dirmi che mi vesto male anche tu, che vuoi saperne di moda??"
Bulma si allontanò andando al piano di sopra mentre Baba tossicchiava "Che casa di matti!"

Ehilà, quanto tempo! XD Scusate il ritardo, ma sono sommersa di roba da studiare e non ho molto tempo ultimamente. Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento :) Come al solito un enorme ringraziamento a chi mi lascia una recensione, mi fate tanto tanto contenta XD Vi saluto e a presto, baciii! :)

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Nuova pagina 1

Bulma gettò l'ennesimo abito sul letto scartandolo, possibile che non trovasse nulla che le sembrasse adatto??
Odiava che Rosecheena la trattasse male, era la madre di Vegeta e lei voleva solo piacerle, ma sembrava un'operazione impossibile.
"Ma che scemenza" proferì ad alta voce, "se ho conquistato il Principe dei Sayan posso anche piacere alla Regina!"
Le capitò fra le mani un abito azzurro lungo sino alle ginocchia e sorrise, l'aveva comprato anni prima e non lo indossava più da tempo ormai, ma le sarebbe stato a pennello.
Lo provò e sorrise guardandosi allo specchio, era stupenda e l'abito davvero impeccabile. Non era troppo corto, troppo scollato o troppo attillato, ma non per questo meno femminile.
Andò in bagno e riempì la vasca di sapone e acqua, si immerse rilassandosi.
Ripensò alla scena di poco prima, Vegeta aveva assicurato a sua madre che lei si sarebbe vestita meglio e forse nella loro ottica Sayan lei si vestiva veramente in modo volgare.
Certo indossava ancora abiti giovanili, ma lei poteva permetterselo a differenza di alcune sue coetanee!
Sospirò cercando di pensare ad una strategia vincente, se la madre di Vegeta era come lui non l'avrebbe conquistata facendo tutto ciò che voleva ma al contrario sfidandola. In entrambi i casi l'avrebbe criticata comunque, era evidente che la Regina intendeva mostrarsi superiore di fronte a tutti, voleva mantenere il titolo di prima donna.
La scienziata si mise a ridere improvvisamente, certo che Rosecheena e Vegeta si somigliavano un sacco! Se ripensava a tutte le varie mimiche facciali e alle frasi arroganti era evidente che condividessero lo stesso sangue.
Finì di insaponarsi e si preparò.

"Certo che non ti capisco! Con tutte le donne che ci sono nell'Universo intero, hai scelto proprio la più sfacciata!"
Rosecheena batté con forza le mani sul tavolo del salotto guardando gli occhi scuri del figlio.
Vegeta la guardò indeciso, come doveva rispondere a sua madre? Si voltò verso il Re in cerca di un suggerimento che purtroppo per lui non arrivò.
"Allora? Che aspetti a rispondere? Vorrei sapere cosa ti è passato per la testa"
Vegeta si mosse a disagio sulla sedia e vide suo padre con gli occhi chiusi nella solita posa che assumeva lui stesso quando si estraniava da tutto.
L'uomo si trovava sulla sedia alla sua sinistra mentre sua madre era in piedi dall'altra parte del tavolo proprio di fonte a lui.
Fortuna che erano soli in quella stanza.
" A dir la verità…è successo e basta."
"Hai agito senza pensare? Non è da te."
Vegeta fissò il tavolo, aveva pensato eccome a quella strana situazione, a come comportarsi verso quella terrestre, se quello che stava facendo fosse giusto ma anche imponendosi di starle lontano era sempre ritornato da lei.
Prese un bel respiro e raccontò tutto ai due Sayan, delle sue indecisioni, del fatto che fosse iniziato tutto per caso e del fatto che avesse abbandonato Bulma per allenarsi nello spazio.
Il Re non disse nulla prendendo atto del cambiamento del figlio mentre la guerriera rimase stupita.
Vegeta alzò gli occhi verso la madre sentendo che non diceva nulla.
La donna si sedette e per un po' guardò il suo anello blu.
Sospirò. "L'hai morsa"
Il guerriero annui.
Rosecheena si alzò ed uscì sotto lo sguardo confuso di Vegeta.
"Lasciala in pace per un po', le passerà."
"Io non capisco…"
Il Re si alzò "Sono donne, se la sbrigheranno fra loro. Andiamo ad allenarci invece di perder tempo in sciocchezze."
Vegeta annui e si alzò seguendo il padre.

Quando Bulma scese al piano inferiore notò che erano di nuovo scomparsi tutti.
"Ma dove sono?" chiese a Chichi che stava organizzando la sala per il pranzo.
"Dove vuoi che siano? Sono andati ad allenarsi nella stanza gravitazionale ora che Vegeta sta meglio, anche Videl e C18 li hanno seguiti invece di restare qui con me!"
"Ma come? Tutti lì dentro?"
"Io no di certo" Bulma si voltò vedendo Baba galleggiare sulla sua sfera di cristallo.
"Vedo che finalmente indossi qualcosa di più adeguato."
La scienziata alzò il mento altezzosa "L'ho fatto perché voglio mostrare alla madre di Vegeta che posso essere elegante e bellissima allo stesso tempo. Non voglio che pensi che sia una donna volgare."
Chichi sorrise "Hai fatto bene, sono sicura che apprezzerà questo piccolo sforzo che hai fatto."
"Oh che bello questo vestitino Bulma!" disse il Genio cercando di toccare il fondoschiena della scienziata.
"Ma come, siete già tornati?" domandò Chichi all'uomo che si era appena beccato una sberla.
"Ahi! Sì, i ragazzi hanno deciso di accendere la gravità e noi non volevamo certo finire spiaccicati, vero?"
Oscar e Pual annuirono mentre sopraggiungevano anche Videl e C18 con la piccola Marron.
"Questi Sayan hanno davvero un'energia inesauribile!" continuò il vecchietto ammirato.
"Già, ma vedrai che quando sentiranno l'odore del pranzo correranno qui."

Bulma e sua madre finirono di apparecchiare proprio mentre entravano Goten e Trunks
"Stiamo morendo di fame mamma!"
"Lo so, andate a lavarvi le mani sù!"
Bulma sorrise e si voltò verso la madre che sorrideva allegra.
"Mamma, perché sorridi a quel modo? E perché hai ancora quel vestito? Non vedi che è terribilmente ingombrante!"
"Ma cara, è il miglior abito che ho! E comunque spero di riuscire a sedermi affianco del padre di Vegeta, o di quello di Goku, l'ho notato sai? Anche lui è davvero affascinante, all'inizio ero indecisa, ma il padre di Vegeta è un tipo semplicemente irresistibile con quell'aria misteriosa ed eroica da bel tenebroso, ha una fronte così spaziosa, chissà com'è intelligente!"
Chichi e Videl scoppiarono a ridere mentre Bulma si accigliò.
"Mamma! Dicesti le stesse identiche cose di Vegeta quando arrivò qui, non te lo ricordi più?"
"Davvero? Bè, non è colpa mia se in quella famiglia sono tutti così affascinanti!"
"Se solo fossi più giovane…" terminò con aria sconsolata.
"Mamma! Smettila, e comunque cerca di controllarti, non vorrei che la madre di Vegeta si arrabbiasse e cercasse di ucciderti, tra l'altro sono morti quindi è inutile che ti ficchi nei guai per niente."
"Ma se il padre di Vegeta è vedovo allora potrei…"
"Anche lui è morto, mamma!"
"Oh, l'avevo dimenticato, che sfortuna! Eccoli!"
Le donne in sala terminarono di mettere in ordine la tavola e presto si sedettero tutti affamati, ma una sedia era rimasta vuota.
"Ehi, ma dov'è la nonna?" domandò Trunks.
Bulma si accigliò, non era possibile! Proprio ora che si era cambiata Rosecheena spariva.
"Ma non era con voi ad allenarsi?" chiese la padrona di casa.
Vegeta negò col capo e guardò suo padre, anche lui sembrava un poco sorpreso, si concentrò sull'aura della Regina e la trovò.
"E' molto lontana da qui, quasi dall'altra parte del pianeta."
"Cosa??" Baba prese ad agitarsi "Cosa vuol fare? Conoscete le regole! Non può allontanarsi da qui!
Se combina qualcosa dovrete subito ritornare agli Inferi!"
"Lascia perdere!" Baba guardò Re Vegeta.
"Ma…potrebbe…"
"Non farà nulla. Ora mangiamo!"
Nessuno pensò di obbiettare all'ordine dell'uomo e pranzarono senza la donna.

Si diressero tutti in giardino per allenarsi, mentre Vegeta pensava a cosa diamine avesse sua madre, quando era un moccioso non era mai stata tanto sentimentale!
Rientrò in cucina per prendersi da bere e si fermò ad osservare Bulma che lavava i piatti con l'aiuto di Chichi mentre Videl giocava con la piccola Marron sotto lo sguardo vigile di C18. Nonostante il suo caratterino aveva deciso di assecondare la Regina cambiandosi d'abito, la vide avvicinarsi.
"Vegeta, come mai tua madre si è allontanata?"
Ripose la bottiglia nel frigorifero "Non ne ho idea."
Lei si portò le mani ai fianchi "Bè spero che quando tornerà le chiederai di finirla di trattarmi male"
Vegeta rise attirando l'attenzione delle altre.
"Bè? Si può sapere perché ridi? Cosa ci trovi di divertente?"
"Tu sei completamente pazza se speri che io mi metta contro mia madre per difenderti."
Bulma spalancò gli occhi "Che cosa vuoi dire?"
"Tu non hai idea di come sia la Regina quando si arrabbia!"
E mentre Vegeta si allontanava Bulma digrignò i denti. "Vegeta!"
Chichi scoppiò a ridere"Questa sì che è bella! Non credevo che Vegeta potesse aver timore di sua madre!"
La scienziata sospirò e poi sorrise "In effetti hai ragione, questa è davvero una situazione strana!"

Si fece pomeriggio inoltrato e anche le donne avevano deciso di uscire fuori per assistere allo scontro fra Taanipu e Kaharoth. Videl, Chichi e C18 rimanevano stupite nel notare quanto fosse preparata, potente e precisa una donna come Taanipu, era incredibile che le donne Sayan avessero tanta capacità nella lotta nonostante i loro corpi fossero femminili come quelli delle terrestri.
Ovviamente fu Goku a vincere il combattimento, ma lottando con la madre aveva capito di come anche una donna fosse pericolosa e da non sottovalutare. Inoltre sentiva che fra loro si era instaurato un legame ancora più forte.
"Nonna sei stata grande!" Urlò il piccolo Goten andando incontro alla donna ansimante.
"Grazie, ma tuo padre è veramente imbattibile!"
"Davvero niente male Kaharoth!"
Goku si voltò verso Bardack, voleva lottare contro di lui, si misero in posa di combattimento.
Bardack scattò verso di lui cercando di colpirlo con un pugno in viso, ma non riuscì poiché Goku si allontanò, i due si impegnarono in un corpo a corpo spossante fino a quando Goku riuscì ad atterrare il padre definitivamente.
Avevano entrambi avvertito una scossa attraversarli mentre lottavano ed era stato come guardarsi allo specchio data la somiglianza.
Il Sayan era soddisfatto."Tsk, non ho vinto Kaharoth ma tu devi imparare a combattere con più crudeltà, non importa chi sia il tuo nemico, egli non avrà pietà di te!"
Goku annuì.


"Ah…" I terrestri si voltarono verso la signora Brief "Mi sembra d'essere in Paradiso con tutti questi bei fustacchioni per casa!"
Bulma sospirò, sua madre era irrecuperabile.
"Come la capisco" disse il Genio "queste donne sono tutte bellissime, ma la più bella non c'è. Mi domando dove sia finita la madre di Vegeta."
"Non ne ho idea" rispose Baba "ma spero che non combini nulla di male, purtroppo Rosecheena quando si arrabbia diventa irrefrenabile."
"Da quello che ho capito la Regina dei Sayan non ha un bel caratterino" disse Videl.
"Dipende" sospirò Baba "Come tutti i Sayan preferisce rimanere fra quelli della sua razza, ma da quando è qui ho notato che è lievemente alterata, e da quello che ho capito è colpa di Bulma."
"Cosa??" Scattò l'azzurra mentre Re Vegeta e Trunks iniziavano a lottare. "Non è colpa mia se lei mi odia! Io non ho fatto nulla per attirare il suo disprezzo."
Taanipu decise di parlare per difendere la sua Regina, d'altra parte lei rappresentava tutte le donne Sayan e lei non poteva far finta di non sentire!
"La Regina Rosecheena ha tutto il diritto di comportarsi come meglio ritiene! Voi non riuscite a comprendere cosa significhi passare tutti questi anni agli Inferi. L'idea di aver dovuto abbandonare un figlio e saperlo in balia del destino è una consapevolezza così dolorosa che ci logora giorno per giorno, attimo per attimo. E se Kaharoth era su un pianeta abitato da uno dei popoli più deboli della Galassia e quindi potenzialmente al sicuro, la Regina sapeva perfettamente che il Principe Vegeta era rimasto nelle mani di un mostro come Freezer.
Per la Regina è stato un incubo chiedersi ogni istante come stesse il Principino. Quando eravamo in vita, sul nostro pianeta, tutti conoscevano la fama della Regina, chiunque sapeva che Rosecheena non aveva rivali, e allo stesso modo ognuno sapeva che l'unico in grado di suscitare sentimenti in lei fosse proprio suo figlio. Quando abbiamo saputo che saremmo dovuti venire qui i suoi occhi si sono improvvisamente illuminati alla sola idea di poter rivedere il Principe Vegeta, gli stessi occhi che per anni si erano incupiti proprio come è accaduto a me. Lo so che Bulma non ha fatto niente per essere odiata, ma per la Regina il Principe è ancora una sua proprietà e saperlo di un'altra donna ha scatenato in lei una reazione che per noi Sayan è più che naturale, ovvero l'aggressività verso chi è entrato nel nostro territorio. A me non è successo per il semplice fatto che non ho potuto crescere Kaharoth." Terminò con lo sguardo basso.
Erano rimasti tutti a bocca aperta e Goku che si era avvicinato, lasciando il campo a Gohan e Goten per scontrarsi contro Bardack, le aveva poggiato una mano sulla spalla facendola voltare.
"Mamma…" sussurrò imbarazzato chiamandola così per la prima volta "Anche se non mi hai cresciuto…ecco…io ti voglio bene."
Taanipu lo guardò stupita e lo abbracciò di riflesso senza riflettere, Goku, un po' impacciato, ricambiò stupendosi della forza di quell'abbraccio.
Chichi si asciugò le lacrime che avevano fatto capolino, era così felice che Goku avesse potuto conoscere la sua famiglia.
"Oh cucciolo mio!"
Goku si perse sorridendo in quell'abbraccio che gli trasmetteva un calore dolcissimo e ormai familiare. L'amore materno.
Si separarono poco dopo sotto lo sguardo sereno dei presenti che facevano intanto il tifo per Goten e Trunks che avevano quasi atterrato i loro nonni.
Quando lo scontrò terminò e tutti stavano rientrando si sentì un boato e tutti si voltarono.
Vegeta aveva schivato senza difficoltà l'attacco che gli era stato rivolto ma alzando lo sguardo era rimasto sorpreso.
"Madre…"
E lo sguardo che vide non prometteva nulla di buono.

 

Salve gente!! Scusate l'immane ritardo, ma per farmi perdonare ho scritto un capitolo abbastanza corposo : Spero che vi piaccia! Ringrazio per tutte le recensioni che mi danno sempre la voglia di continuare questa storia. Siete curiosi di sapere cosa succederà?? Spero di sì! XD
Ci vediamo al prossimo capitolo, a prestooo!!

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Nuova pagina 1

I presenti si voltarono stupiti, la Regina dei Sayan aveva uno sguardo poco rassicurante. Si lanciò contro Vegeta, che balzò all'indietro lontano da lei e dai presenti. La donna si portò di fronte a lui e con i denti in bella mostra gli corse incontro colpendolo con una raffica di pugni.
Il Principe parò i colpi facilmente ma la guerriera era agguerrita e non sembrava intenzionata a cedere. Sferrò un potente calcio al figlio cercando di colpirlo in volto, ma come si aspettava fallì. Vegeta strinse i pugni pronto al contr'attacco e i due si impegnarono in un corpo a corpo serrato.
"Io non capisco, ma perchè la madre di Vegeta lo sta attaccando a quel modo?" Videl non aveva capito molto della situazione e sperava che qualcuno glielo spiegasse.
"Forse si sente offesa." tentò il Genio.
"Offesa per che cosa?" chiese Crili.
Re Vegeta corrucciò le sopracciglia seccato.
"Stupida donna."

"Ora basta, madre." Vegeta si spostò per evitare l'ennesimo calcio, ma aveva notato il fiatone della madre e la sua stanchezza.
"Che c'è? Sei già stanco? I terrestri ti hanno rammollito a tal punto?" replicò provocatoria.
Vegeta la colpì alla schiena facendola cadere, ma lei poggiò le mani a terra tirandosi sù con una capriola.
"Non dire sciocchezze madre, nessuno mi influenzerà mai."
Il pugno che ricevette lo stordì per la rabbia con cui fu sferrato.
"A me non sembra proprio!" Urlò lei.
Il Principe la guardò basito "Ma che dici?"
"Ti sei abbassato al livello dei terrestri e non te ne accorgi!"
Questa volta il Sayan parò il colpo e si decise a risponderle.
"Tu piuttosto! Non sei mai stata tanto svenevole. Davvero non capisco come l'Inferno abbia potuto cambiarti a tal punto."
"Come?" Rosecheena ora lo guardava stupita, ma che stava dicendo? Lei non era cambiata affatto!
"Non dirmi che non te ne eri accorta!" rise beffardo Vegeta canzonandola.
La Regina digrignò i denti "Ma come osi stupido moccioso?!?"

Bulma e gli altri spalancarono gli occhi.
Stupido moccioso??

Vegeta rise "Ora ti riconosco!"
La donna lo attaccava senza nemmeno prendere fiato.
Che si fosse rammollita anche lei davvero?
Quando cadde a terra per via del calcio di suo figlio voltò gli occhi ai presenti.
Ironia della sorte il primo sguardo che vide fu quello ceruleo di Bulma.
Sembrava preoccupata, per chi?
Per lei?
Si rialzò anche se le ginocchia non la reggevano più e fissò gli occhi scuri di suo figlio.
Allungò il braccio e sul palmo della mano creò un'onda d'energia sempre più grande, stava per lanciarla contro il guerriero quando tornò a guardare la scienziata con la coda dell'occhio.
E la luce abbagliante nei suoi occhi fu rivelatrice dell'amore che la legava al Principe dei Sayan.
Rosecheena rimase interdetta, come aveva fatto a non vedere quel sentimento tanto intenso?
Era così evidente ora.
Le era sfuggito, proprio a lei che si vantava di non perdere mai nulla di vista.
Se si concentrava poteva anche sentire i battiti del suo cuore accelerati nel saper Vegeta in tale situazione.
Sospirò e fece sparire l'onda energetica.
"Ho sbagliato" bisbigliò.
Alzò gli occhi su Vegeta che la guardava curioso e infine decise. S'incamminò verso di lui e si strinse al suo braccio trascinandolo verso tutti gli altri.
"Si può sapere che ti prende ora?" era decisamente confuso.
"Zitto."
Vegeta la guardò truce, prima lo attaccava e poi gli ordinava anche di stare zitto.
Fu trascinato davanti ai terrestri e soprattutto di fronte a Bulma. La Regina si separò da Vegeta e prese la sua mano portandola a stringere quella tremante di Bulma. I due la guardarono confusi.
"Ma che vuol dire?" domandò il guerriero, non ci stava capendo più nulla!
Rosecheena sorrise "Mi sembra ovvio. Voi dovete sposarvi!"
"Cosa??" Bulma non capiva, ma se fino a poco prima voleva ucciderla!
Rosecheena tornò a guardare suo figlio.
"Hai morso questa terrestre e ora devi sposarla secondo il rito Sayan."
Erano rimasti tutti più che sorpresi, ma Vegeta venne colto da puro panico prematrimoniale. "Che cosa??"
La Sayan strinse le braccia "Se vuoi questa donna dovrai sposarla, non posso sopportare l'idea di un'unione illegittima."
"Non è illegittima, l'ho morsa."
Rosecheena portò le mani ai fianchi con sguardo deciso. "Non mi interessa! Tu la sposerai! E così renderai Trunks il tuo erede legittimo, devi farlo anche per lui, non solo per te."
Vegeta, come tutti i presenti, era rimasto perplesso ma Bulma sorrise stringendo la mano del guerriero.
"È fantastico! Così sarò la moglie del Principe dei Sayan in modo ufficiale!"
Vegeta si voltò verso la scienziata che sorrideva raggiante. "Già..."

In casa c'era un'atmosfera gioiosa, almeno fra le donne.
"Oh cara, come sono contenta! Un matrimonio Sayan, chissà se è molto diverso dal solito."
Bulma sussultò "In effetti non ci avevo pensato...chiederò a Rosecheena. A proposito, dov'è?"
"Non so cara, l'avevo vista andare di là con Vegeta."
Bulma si avvicinò alla cucina e si sentì le voci dei Sayan.
"Io non ti capisco madre, prima odiavi Bulma e ora vuoi che la sposi? Mi spieghi perchè hai cambiato idea improvvisamente?"
Vegeta sembrava nervoso, notò Bulma, ma sperava che volesse sposarla secondo l'usanza Sayan, lei voleva essere sua a tutti gli effetti.
Si mise contro la parete ad ascoltare, era curiosa anche lei.
"Questi non sono fatti che ti riguardano, e comunque se vuoi che accetti quella terrestre devi sposarla. Sei un Principe e anche tuo figlio lo è, ed è ovvio che tu debba assolvere ai tuoi doveri con un matrimonio. Convivere e avere un figlio che per la legge è illegittimo ti sembra dignitoso per un Principe? L'hai morsa, ti manca solo la cerimonia, non vedo quale sia il problema."
Vegeta tentennò, bè detto così non sembrava una degna situazione.
La Regina approfittò del momento di titubanza del figlio per convincerlo ancora di più.
"E sappi che anche tuo padre è d'accordo con me!"
Vegeta sogghignò "Certo, ma se anche desiderassi sposarmi come dici tu voi tornerete presto agli Inferi e quindi la cosa si rivelerà impossibile."
Rosecheena socchiuse gli occhi picchiettandosi l'indice sulle labbra pensando.
"Sono certa che tuo padre convincerà Yammer a farci rimanere ancora per un pò, e poi tu non ti sei ancora rimesso completamente, quindi il problema non si pone."
Vegeta sospirò, quello sguardo minaccioso non ammetteva repliche.
"E va bene! Sposerò Bulma secondo rito Sayan."
E le due donne sorrisero soddisfatte.

 

 

Seraaaaa! XD Come va? Spero che il capitolo non abbia sconvolto troppo nessuno XD Attendo i vostri pareri e ringrazio che recensisce questa storia ogni volta, mi rendete davvero felice e rileggere le recensioni nei momenti senza ispirazione mi da' la carica per continuare a scrivere. Dunque un GRAZIE speciale per ogni commento e al prossimo capitolo.    

Baci!! :)

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Nuova pagina 1

Vegeta sospirò mentre osservava sua madre e Taanipu.
"Madre, non ti sembra di esagerare?"
"Non dire sciocchezze cucciolo!"
Trunks e Goten si misero a ridere facendo arrossire il Sayan.
"Finiscila di parlarmi come fossi un marmocchio!"
Rosecheena sorrise mentre sistemava l'ultima candela.
"Come sei noioso, sembri tuo padre!"
Vegeta sospirò ancora facendo ridere la Regina.
"Non dirmi che sei nervoso!"
"Non lo sono infatti."
"Puoi anche cambiare idea se non vuoi sposarti."
Il Principe aggrottò le sopracciglia, mentre anche gli altri raggiungevano Vegeta e i piccoli Sayan in giardino.
"Mi prendi in giro? Mi hai costretto tu!"
Rosecheena gli si avvicinò di più vedendo arrivare Bulma.
"Ti ho detto che se vuoi che accetti quella terrestre devi sposarla. Puoi anche rifiutarti, ma io non l'accetterò mai, chiaro?"
"Ho capito, ho capito!"

Bulma rimase incantata dalla cura con cui era stato preparato il giardino interno della Capsule Corporation.
"Wow, è fantastico!"
Taanipu sorrise soddisfatta.
"È esattamente identico a quando si sposarono il Re e la Regina."
Bulma sorrise felice, si sentiva lusingata.
Tutti si voltarono verso Re Vegeta.
"Cerca di non scappare anche tu dalla finestra come fece Rosecheena, terrestre."
La Regina avvampò d'imbarazzo mentre Vegeta rideva e i piccoli Sayan si facevano spiegare cosa volesse dire quell'affermazione.
"Rosecheena a quanto pare non se la sentiva di sposarsi e scappò dalla finestra delle sue stanze, però riuscì a trovarla in tempo per il matrimonio e a riportarla indietro."
"Avevo i miei motivi! E questo discorso finisce qui!"
Vegeta rise "E menomale che quello nervoso ero io."
"Zitto!"
"Vi ringrazio per lo splendido lavoro che avete fatto, ma non mi avete ancora detto in cosa consiste un matrimonio Sayan." disse la scienziata alle due guerriere.
"Oh bè, nulla di speciale," esordì Taanipu "prima della cerimonia dovresti scontrarti con la Regina e ottenere così il diritto di sposare il Principe"
Bulma strabuzzò gli occhi "Che cosaaa??"
"Ma dato che sappiamo tutti che vincerei io," s'intromise Rosecheena "sono così clemente da risparmiarti una tale umiliazione passando direttamente alla cerimonia."
Bulma sospirò di sollievo. "Menomale..."
"La cerimonia si svolgerà al sorgere della Luna." Bulma si ritrovò a sorridere alle parole della Regina, lo trovava così romantico.
"Tu e Vegeta vi avvicinerete all'inizio di questo corridoio delimitato dalle candele che abbiamo preparato noi e vi incamminerete verso l'altare, lì Vegeta vi sposerà in conformità alle nostre leggi."
"Ma come? Ci sposerà tuo padre?" chiese la padrona di casa al guerriero.
"Io sono il Re e io faccio le leggi. Con la mia parola nessuno potrà mai ridire qualcosa sulla vostra unione." Terminò il Re.
La madre di Bulma sorrise felice "Che bello! Sarà un matrimonio stupendo, ne sono sicura, ma dovrò trovare l'abito adatto!"
Rosecheena spalancò gli occhi "Oh no! Non abbiamo le armature da cerimonia!"
"Ed è grave?" domandò Bulma.
"È terribile!" urlò la sovrana mettendosi le mani nei capelli.
"E vabbè" esordì Vegeta con un'alzata di spalle, "vorrà dire che ci sposeremo un'altra volta."
Bulma e Rosecheena lo fulminarono con lo sguardo."Finiscila!"
"A questo posso pensare io." tutti si voltarono verso il namecciano.
"Sono perfettamente in grado di creare abiti dal nulla grazie ai miei potei, mi serve solo un 'accurata descrizione."
"Ma è stupendo! Grazie Junior!" Bulma non poteva chiedere di meglio.
"Bene, dunque dovrebbe essere tutto a posto." Affermò la Regina portando le mani ai fianchi mentre qualcuno borbottava: "Stupido muso verde!"

Vegeta si riguardò allo specchio mentre si sistemava il bracciale d'oro al braccio, sbuffò.
"Si può sapere che hai da sbuffare in continuazione? Sembri una stufa."
Vegeta osservò il riflesso di suo padre farsi più vicino e si mise la corazza mentre questi si appoggiava al muro affianco allo specchio.
"Non mi piace l'idea di sposarmi davanti a tutti."
Il sovrano assunse uno sguardo fra il serio e il divertito. "Preferiresti un matrimonio in gran segreto?"
Il guerriero lo guardò serio. "A me non piacciono queste pagliacciate." terminò col solito tono di voce duro.
Re Vegeta si staccò dal muro e prese a girare attorno al figlio esaminandolo prima di parlare.
"Ho notato che hai la strana tendenza a dimenticare chi sei."
Vegeta alzò un sopracciglio prima di controbattere. "Che sciocchezza, son.."
"Non ho finito!" Re Vegeta si fermò innanzi a lui incatenando così i loro occhi.
"Sei stato, sei e sarai per sempre il Principe dei Sayan! Non ti è concesso avere figli da donne che non hai marchiato e sposato e sarebbe un vero peccato sentirsi dire che Trunks non è tuo figlio, un tale potenziale non può e non deve essere ignorato! Per quanto sia difficile da ammettere, capisco che Vegeta ormai non esiste più come il nostro popolo, ma voi ci siete e solo tu conservi ancora memoria delle nostre tradizioni, non dimenticarle Vegeta."
"Io non ho dimenticato padre, ma sai bene che non sono fatto per certe cose."
L'uomo sospirò "Ti ho cresciuto nella speranza di vederti diventare il primo Re Super Sayan della storia, non posso vederti sul trono, ma posso ricordarti che sei un Principe e che anche tuo figlio lo è, e in quanto tale ti si impone di sposarti pubblicamente, che la cosa ti piaccia o meno, perciò ti sposerai!"
Vegeta guardò suo padre e gli parve di essere tornato bambino quando era naturale prendere ordini da lui. Strinse le braccia al petto.
"Tsk, io non prendo ordini da nessuno."
Re Vegeta incrociò le braccia a sua volta.
"Forse non hai capito bene. Io ti ordino di sposarti in quanto Re del popolo Sayan e, fino a prova contraria, tu sei il Principe e non posso permetterti di disonorare la nostra nobile famiglia. Quindi ti sposerai e il discorso si chiude qui. Chiaro?"
Vegeta sbuffò ancora ma era decisamente più sereno, ora non poteva più tirarsi indietro.
"E va bene padre."
"Finisci di prepararti e scendi, dobbiamo riconoscere tuo figlio come Principe."

Bulma si rimirò per l'ennesima volta sorridendo soddisfatta, era stupenda! Non credeva che anche con la tuta da combattimento sarebbe stata così femminile. Junior aveva davvero fatto un ottimo lavoro grazie alle descrizioni accurate di Rosecheena.
La tuta blu che indossava le lasciava le spalle scoperte e poi la fasciava fino alle cosce. Mentre l'armatura bianca intarsiata d'oro le copriva il busto e faceva da base per il mantello arancione che scendeva lungo la sua schiena. Dei lunghi guanti coprivano le sue braccia sino al gomito e alti stivali bianchi le coprivano le gambe.
"Quest'armatura è perfetta. Il namecciano ha fatto un ottimo lavoro. "
Bulma si voltò verso la Sayan che si era avvicinata per assicurarsi che fosse tutto in ordine.
"Ecco, scegli quelli che più ti piacciono."
La scienziata osservò estasiata i gioielli favolosi che la Sayan le stava mostrando racchiusi in un cofanetto.
"Oh, ma sono stupendi! Non so se posso…"
"Non essere ridicola, stai per sposare mio figlio Vegeta, devi essere più luminosa di una stella! Ecco, prendi questi."
La Regina porse a Bulma un anello sormontato da un diamante e degli orecchini lunghi dello stesso materiale.
"Il collo è meglio che sia scoperto dato che dovrà morderti."
La donna annuì "Non so davvero come ringraziarla."
La Regina posò il cofanetto e sospirò. "Dammi del tu, terrestre."
Bulma sorrise lusingata "Va bene, come…come vuoi."
"Sei pronta ormai."
Bulma si guardò ancora allo specchio e sorrise ancora, era felice.
"Menomale, che non dovrò combattere contro di te, altrimenti mi sarei dovuta sposare col volto tumefatto probabilmente!"
Rosecheena, per la prima volta da quando era sulla Terra, rise assieme alla donna lasciandola stupita.
"Devo dire che hai il senso dell'umorismo, terrestre!"
"Sì e sono molto felice che Vegeta abbia deciso di sposarmi secondo le vostre tradizioni. Non credevo l'avrebbe fatto e di questo devo essere grata a te."
Rosecheena alzò un sopracciglio "In effetti Vegeta non si comporta propriamente da Principe, in quanto tale non avrebbe dovuto avere remore, ma ho notato che è cambiato e d'altra parte ciò era inevitabile considerati tutti gli anni trascorsi dall'esplosione del nostro pianeta. Ma ora ci sono io e non posso sopportare di vederlo vivere con una donna e che non sia sua moglie! E ora scendiamo la Luna è sorta ed è giunto il momento."
Bulma sorrise osservando il cielo serale e insieme scesero al piano di sotto.



Ciao a tutti! Forse vi eravate dimenticati di me, data la prolungata assenza, ma tranquilli,non abbandonerò certo questa storia! :)
Chiedo perdono per l'immane ritardo, ma fra studio, feste e quant'altro non ho davvero trovato un momento libero.
Ringrazio tantissimissimo chi mi ha lasciato una recensione e chi legge e spero che apprezzerete anche questo capitolo!
Baciiiii!

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Nuova pagina 1

La falce di Luna risplendeva nel cielo notturno e insieme al tremolare caldo delle fiaccole conferiva al giardino una nota di romanticismo che gli occhi di Bulma scorsero subito.
Rosecheena si allontanò da lei e si portò a lato di quel corridoio di fiaccole dove anche gli altri si stavano riunendo.
Bunny si avvicinò alla figlia.
"Oh Bulma, quest'abito ti sta d'incanto!"
"È un'armatura, mamma..."
La bionda sorrise "E allora? Tu sei stupenda ed è questo che conta!"
Bulma sorrise abbracciandola "Grazie mamma!" Dopo che sua madre si fu allontanata la donna guardò gli amici presenti. Tutti i Sayan indossavano armature da combattimento, proprio come aveva ordinato la Regina, e la scienziata sorrise a Trunks che, con l'armatura che prima era stata indossata dal piccolo Vegeta, sembrava un vero Principe.
Quando vide arrivare il Re dei Sayan capì che era giunto il momento, ora mancava solo lo sposo!

Vegeta si librò in aria dal balcone e atterrò in giardino, non si sarebbe certo sprecato a scendere le scale o a usare la porta.
Anche se era un poco distante vide che erano tutti pronti, suo padre si stava accingendo all'altare, dunque si mosse.
Arrivato al corridoio di fiaccole vide Bulma e rimase senza parole.
Con quell'armatura sembrava una vera Sayan, era così bella da lasciarlo senza fiato.
La vide sorridergli, sembrava emozionata.
"Sei...sei stupenda" le sussurrò.
Non era da lui farle certi complimenti, ma non seppe evitarle quelle parole.
Gli occhi di lei si illuminarono in risposta "Grazie"
Vegeta vide suo padre fargli cenno e guardò Bulma. "Andiamo."
Camminarono insieme sino all'altare, mentre Rosecheena sospirava, si sentiva strana, ma almeno lei non stava frignando come la madre della terrestre!

"Bene" Esordì Re Vegeta, "al cospetto dei guerrieri e pertanto in conformità alle leggi dei Sayan, alla luce della Luna sarete uniti in un vincolo indissolubile ed eterno."
Vegeta sussultò impercettibilmente, tre giorni.
Sua madre era li da tre giorni e tu guarda in che situazione si trovava! Beh, oramai era lì, tanto valeva mettersi l'anima in pace.
Si concentrò sulle parole di suo padre.
"Pertanto, davanti al nostro popolo e alle nostre tradizioni unisco mio figlio Vegeta, Principe del Pianeta Vegeta e del popolo Sayan, a questa donna terrestre, Bulma, in un vincolo indissolubile ed eterno."
Il Re si rivolse a Vegeta "Ora puoi morderla"
Bulma chiuse gli occhi quando sentì i denti del Principe affondare nella sua spalla e avvertì distintamente il sangue correre sulla sua pelle ed essere leccato via da Vegeta.
I terrestri iniziarono ad applaudire e Chichi e Bunny iniziarono a lanciare sui due sposi petali di fiori, ma Re Vegeta riprese a parlare facendo cenno a Trunks di avvicinarsi.
"Nomino Bulma membro della famiglia Reale e nomino Trunks Principe dei Sayan e del Pianeta Vegeta in quanto legittimo erede al Trono."
Tutti ripresero ad applaudire e si spostarono nella zona in cui era stato allestito un banchetto.
Gohan si voltò verso Goten che aveva uno sguardo mesto. "Ehi, che hai piccolo?"
"Ora che Trunks è un Principe credi che potremo rimanere amici?"
"Certo che sì Goten, perchè ti preoccupi?"
"Pensavo di no..."
"Non essere sciocco fratellino e ora mangiamo, non hai fame?"
Il piccolo Son sorrrise mettendosi al suo posto e iniziando a mangiare le prelibatezze preparate per l'occasione.

Tutti cenavano allegramente e persino Vegeta sembrava rilassato in confronto al solito, certo non si sarebbe mai aspettato di doversi sposare nel modo in cui intendevano i Sayan.
Bulma era al settimo cielo, ora quel Principe sarebbe stato suo per sempre.
La cena trascorse col solito brio ma Goku e Vegeta sapevano che presto i loro genitori sarebbero dovuti tornare negli Inferi e la cosa li rattristava.
Non era giusto, si disse il Son, li aveva appena conosciuti e già dovevano andarsene, in fondo lui aveva salvato la Terra e l'Universo intero un sacco di volte un premio se lo meritava, no?
Si voltò verso sua madre, era una donna molto forte sia fisicamente che caratterialmente e lui non voleva che se ne andassero ancora. Vide suo padre litigare con Goten per l'ultima bistecca mentre gli altri attorno ridevano divertiti, bè forse doveva parlare con Re Yammer...

"La nostra Luna era molto più bella, non trovi?"
Re Vegeta alzò lo sguardo verso la volta celeste mentre posava il bicchiere di vino rosso.
"Già, questo satellite è molto più piccolo di quello che ti ho regalato, mia Regina." terminò con un ghigno sarcastico e un baciamano mentre Rosecheena si avvicinava più a lui ridendo.
"Cosaaa?? Ho sentito bene?" Bulma si sporse verso la Regina credendo di aver frainteso le parole della donna.
"Benissimo, terrestre. Vegeta per ringraziarmi di avergli dato un erede tanto forte mi regalò la Luna che orbitava attorno al nostro Pianeta, era davvero molto bello possederla!" La sovrana terminò con una risata mentre poggiava la mano al braccio del marito.
"Ti ha regalato la Luna... è molto romantico." disse Bulma estasiata con occhi luccicanti, poi si voltò verso Vegeta che era seduto affianco a lei con le braccia incrociate.
"Com'è che tu non mi hai mai regalato niente del genere?"
Vegeta alzò le sopracciglia "Ma se possiedi già tutto! E quello che vuoi te lo costruisci da sola!"
"Che razza di scusa è? Anche io voglio la Luna!"
I presenti si misero a ridere, quei due erano una coppia davvero particolare.
"Direi che è ora di festeggiare figlio mio, non credi?" Vegeta si voltò verso suo padre e incontrato il suo sguardo si ritrovò a sorridere.
"Torneo?" chiese.
"Misto."
Goku s'intromise "Di che parlate?"
Bardack colpì suo figlio con un pugno in testa.
"Come osi intrometterti nei discorsi del Re e del Principe, Kaharoth?"
"Ahi! Non lo farò più promesso, ma non colpirmi così forte!"
"Tsk, sei un Super Sayan rammollito Kaharoth, come puo averti fatto male un misero pugno come quello?"
"Ehehe" rise Goku grattandosi la nuca "Non ero preparato, comunque di cosa parlavano?"
Bardack sospirò "È abitudine che per festeggiare i matrimoni si istituiscano tornei che possono essere maschili, femminili, riservati ai cuccioli o misti."
"Urca! Voi sì che sapete come divertirvi!"
"Sì! Vogliamo combattere anche noi!" Urlarono Trunks e Goten.
"E come facciamo a decidere l'ordine degli scontri?" domandò Gohan.
"Facciamo come al torneo mondiale" propose Goten.
Gohan spiegò ai Sayan come funzionavano le cose "Per voi va bene?"
Re Vegeta alzò le spalle "A me interessa solo lottare."
Gohan preparò il necessario e fece estrarre il proprio numero ai presenti e trascrisse l'ordine degli scontri in modo che tutti potessero vederlo.
Decisero di prendere parte all'evento anche i terrestri, ma Crilin sospirò avvilito. "La solita sfortuna, dovrò combattere contro Trunks!"
Vegeta chiamò suo figlio affinchè si avvicinasse e gli parlò sottovoce.
"Vedi di stenderlo subito, Trunks. Devi essere impeccabile davanti al Re, chiaro?"
Il piccolo Brief annuì " Tranquillo papà, ci penso io!"
"Bene" esordì Gohan "il primo scontro è quello fra Crilin e Trunks, potete iniziare."
I due si portarono l'uno di fronte all'altro e si misero in posizione.
"Cerca di fare il bravo Trunks, ok?" tentò l'uomo sapendo bene che era diverso da Goten.
"Mi spiace Crilin, ma non avrò pietà!" terminò il piccolo Principe con uno sguardo troppo simile a quello di Vegeta.
"Co...cosa?" Crilin deglutì a fatica, ma Trunks era già partito all'attacco. Poche mosse e il terrestre finì al tappeto mentre Trunks si pavoneggiava come al solito dopo uno scontro.
Quando tornò a sedersi la Regina lo strinse a sè facendolo sedere sulle sue ginocchia.
"Bravo cucciolo, sei il degno erede di tuo padre."
Trunks arrossì, ma sorrise alla Sayan. "Grazie nonna."
"Tsk, era solo un terrestre, aspetta a cantare vittoria." disse il Re, era troppo presto per dare soddisfazione a quel mocciosetto.
Il bambino strinse le braccia al petto mentre Videl e Taanipu si apprestavano a lottare
"Però l'altra volta ti ho sconfitto, nonno."
Vegeta quasi si strozzò col vino che stava bevendo, suo figlio era forse impazzito??
Non poteva credere che avesse risposto a quel modo al Re dei Sayan, lui non l'aveva mai fatto!
"Ma come osi moccioso?" Il padre si stava arrabbiando, notò Vegeta, ma la Regina scoppiò a ridere.
"Ahahah! Trunks sei il miglior nipote che si possa desiderare! Un vero Sayan, che coraggio, nemmeno tuo padre aveva mai risposto così a Vegeta!"
Il Re strinse le braccia al petto e guardò Trunks, che moccioso sfacciato ma era così forte e poi Rosecheena aveva ragione, ma non poteva certo lasciare che la passasse liscia.
"Vedo che non hai timore di me, ma di tuo padre ne hai perciò gli ordinerò di darti una lezione esemplare!"
Il monarca ghignò soddisfatto quando vide il viso di Trunks divenire cereo.
"Sentito Vegeta?" continuò il Re "Magari sarà meno sfacciato dopo una lezione coi fiocchi."
Rosecheena lanciò un'occhiataccia a Vegeta stringendo il bambino più a sè.
"Mio Re non esagerare, è un piccolo Super Sayan!"
Trunks annuì "Già nonno, dovresti essere molto contento di avere un nipote forte come me!"
Il Re strinse le braccia e si voltò per nascondere un piccolo sorriso di soddisfazione che però Vegeta scorse senza fatica.
Quando Videl cadde a terra Taanipu andò a sedersi affianco a Bardack e Goku.
"Ah.." sospirò "Questi terrestri non sono molto forti..."
Goku sorrise, che madre potente che aveva!

Re Vegeta seguiva con interesse lo scontro fra Junior e Gohan, era evidente che fossero maestro e allievo.
"Davvero niente male per essere un namecciano ma vincerà il ragazzo, d'altra parte è un Sayan."
E infatti Gohan sconfisse il suo maestro assicurandosi il posto nello scontro successivo.
"Ora tocca a Yamco e a Goten"
"Cosaa?" urlò l'uomo "così perderò di sicuro!"
"Vuoi tirarti indietro allora?" chiese Goten.
"No, ma prometti di non trasformarti!"
"Va bene, tanto ti batterò lo stesso!"
I due iniziarono lo scontro, ma purtroppo per lui, Yamco si ritrovò a terra dopo pochi secondi.

"Il prossimo scontro è fra Re Vegeta e la Regina"
Il Sovrano rise "Questo mi ricorda qualcosa, vero Rosecheena?"
La donna strinse le braccia e alzò il viso con fare superbo. "Questa volta vincerò io però"
I due si portarono nella zona dove avevano combattuto tutti gli altri.
"Che voleva dire tuo padre?" chiese Bulma curiosa.
"Mia madre vinse il torneo planetario che mio padre aveva organizzato per trovare la donna più forte da sposare ma lei non volle saperne e allora si misero a lottare, fu l'ultimo scontro del torneo, la Regina perse e secondo le nostre leggi fu costretta a sposarlo."
Gli altri rimasero stupiti, questi Sayan avevano degli usi davvero strani.
I due sovrani si prepararono allo scontro e Rosecheena si legò i capelli in una coda alta.
"Addirittura?" Il Re sapeva bene che quello era un segno di quando la sua donna faceva sul serio.
"Bè, è l'occasione buona per vendicare la mia sconfitta."
L'uomo rise "Sconfitta che ti ha fatto diventare Regina."
Lei sorrise chiudendo gli occhi "Già, ma pur sempre sconfitta."
Poi si lanciarono l'uno contro l'altra, mentre con la mente tornavano al passato.

 

Ehilaaa! Salve lettori  : ) Chiedo perdono per il ritardo immane, ma purtroppo dovevo studiare -.-  Spero il capitolo sia piaciuto, le parti sul passato del Re e della Regina sono state parti delle altre mie storie, ma le ho messe l'ho stesso per chi non le avesse lette :D  Ditemi che ne pensate, ciao!

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Nuova pagina 1

Rosecheena partì all'attacco intenzionata a sconfiggerlo almeno una volta nella vita. Aveva sposato l'unico uomo che non era mai riuscita a sconfiggere in combattimento seguendo le leggi Sayan e rispettandole poiché costretta dal volere del Re!
Lo colpì con un destro preciso, ma lui si era subito mostrato più veloce nel contr'attaccare, che rabbia che le faceva provare!

Vegeta parò uno dei calci della moglie, lo faceva eccitare quando lottava con quella foga e quella rabbia contro di lui, aveva sposato una vera furia!
Con una spinta la fece cadere a terra ma la donna si rialzò con una capriola e lo colpì in voltò con un pugno e subito il Re si vendicò con una ginocchiata ben mirata allo stomaco della moglie che si rimise in posizione intenzionata a non cedere per prima.

Goku rise mentre osservava con vivo interesse lo scontro dei due sovrani "Tua madre è proprio testarda, sai Vegeta?"
Il Principe si limitò a fare spallucce, in fondo erano in pubblico davanti a dei semplici terrestri.
"Dico sul serio," riprese Kaharoth "ora capisco da chi hai preso, con due genitori così non potevi essere molto diverso!" terminò con una risata che presto coinvolse gli altri.
"Kaharoth!" Il Son si voltò verso suo padre che lo aveva richiamato tanto duramente.
"Che c'e?"
"Mi sembrava di averti già detto che non puoi rivolgerti così a un membro della famiglia Reale!"
"Ma dai papà, conosco Vegeta da una vita ormai!"
I presenti non sapevano se ridere o meno di quell'affermazione fatta con un espressione tanto buffa.
Bardack rimase per un attimo stranito quando realizzò di essere stato chiamato "papà" per la prima volta da Kaharoth.
"E allora? Non è certo un valido motivo!"
Il pugno in testa che ricevette sancì la fine della discussione e l'inizio delle risate generali.

"Maledetto!" Rosecheena, oramai col fiato corto, sferrò l'ennesimo pugno allo zigomo del consorte che lo evitò solo in parte ricevendo un graffio a testimonianza del colpo.
Le afferrò il polso che l'aveva ferito o lo rivoltò in una posa innaturale costringendola a voltarsi di spalle facendo sì che la schiena di lei si ritrovasse contro il suo petto.
Lei tentò di colpirlo con il gomito dell'altro braccio ma lui fermò anche questo tentativo e le fiatò all'orecchio.
"Ammettilo che ti piace, chi mai ti ha tenuto a bada come faccio io?"
Lei digrignò i denti "Ti taglierei la gola se potessi!"
"Già, ma sappiamo entrambi che non sei abbastanza forte per riuscirci!" terminò ridendo.
La donna si liberò come una furia facendo scattare le lunghe gambe e colpendolo lo fece cadere a terra, subito si porto davanti a lui e gli premette il piede sul petto sogghignando.
"Ma guardati, disteso a terra proprio come un verme!"
Lui ghignò di rimando, non gli fu difficile tirarsi su facendole lo sgambetto con la coda.
Quando si ritrovò davanti a lei fissò lo sguardo nel suo "Che c'è?" le chiese beffardo "Ti sei inebriata perché per la prima volta sei riuscita ad atterrarmi?"
"Ti stai divertendo vedo, ma durerà ancora per poco!"
"E come mai? Vuoi arrenderti?"
La Regina illividì per la rabbia "Ti faccio vedere io!"

"Certo che i Sayan hanno un modo strano per dimostrare i loro sentimenti d'affetto" Tutti si voltarono verso Videl che aveva parlato senza pensarci troppo.
"Perché mi guardate così? Che ho detto? Vi sembra normale che due persone che si vogliono bene combattano con tanta forza l'uno contro l'altra? Potrebbero farsi seriamente del male"
Taanipu la guardò scettica. "Mi sembrava di aver capito che anche tu fossi una guerriera, ma forse mi sono sbagliata."
"Certo che sono una guerriera, e anche molto forte!" affermò risentita la ragazza.
"E allora di che ti stupisci? Quando due compagni smettono di lottare vuol dire che non c'è più nessun coinvolgimento fra loro. Lo scontro è essenziale per due Sayan!"
Videl rimase senza parole e un po' stupita, ma forse voleva dire che i combattimenti fra Sayan erano come i battibecchi fra fidanzati.
D'altronde si sa, l'amore non è bello se non è litigarello!
"In fondo anche io e Goku ci siamo scontrati al torneo mondiale di arti marziali prima di sposarci!" sorrise Chichi mentre pensava a quel girono ormai lontano.
"Eh già," continuò il Sayan "non avevo mai lottato contro una donna tanto agguerrita!"
Goten rise "Era forte la mamma?"
"Certo, mi mise in difficoltà. Ahahah!"
"Che beota!" sussurrò Vegeta ghignando.
"Guarda che ti ho sentito!" replicò piccato Goku a braccia conserte.
"Era quello che volevo Kaharoth."
"Che c'è? Hai voglia di lottare?" domandò Goku fintamente offeso.
Vegeta si alzò in piedi "Volentieri"
Bulma e Chichi si sospirarono rassegnate, quei due non cambiavano mai!
Goten e Trunks erano entusiasti, sarebbe stato uno scontro degno di nota!
"Non so se l'avete notato, ma è già molto tardi, non sarebbe meglio rimandare ad un'altra volta?" disse Bulma.
"Già ragazzi rimandate, ora arrivano i dolci!" trillò la signora Brief.
Goku si voltò verso di lei con occhi sgranati "I dolci?? Bè Vegeta, mi sa che rimandiamo ad un'altra vota, ok?"
Il Principe sbuffò "Sempre il solito mentecatto!"

"Mia Regina, sei sfinita, arrenditi dai." Le sussurrò il Re all'orecchio, mentre le sigillava i polsi fra le mani e la stringeva al suo petto.
"Scordatelo…" tentava di liberarsi, ma quella morsa era come acciaio.
"Non ti arrendi mai eh?" Lui si chinò a baciarle il collo, oramai era notte e gli altri parlavano fra di loro senza neanche più guardare lo scontro.
"Che stai facendo?"
"Mi prendo il mio premio."
Rosecheena digrignò i denti "Non hai vinto ancora!" con le ultime forze che le restavano sferrò una ginocchiata al ventre del Re che si spostò all'indietro e le liberò i polsi.
Lui la guardò seriamente e la colpì con forza facendola cadere a terra e sancendo così la sua vittoria.

"Nonna…" Trunks era vagamente preoccupato, il nonno l'aveva colpita con forza, vide che anche Bulma si era portata una mano alle labbra come se fosse un po' spaventata.
Rosecheena si alzò e sputò in terra. Guardò con sdegno suo marito e s'incammino per tornare a sedersi al suo posto.
Il Re la seguì sorridendo sghembo, quella donna era troppo orgogliosa, ci avrebbe messo un po' a smaltire la sconfitta.
La donna si sedette a braccia conserte e gambe accavallate in un atteggiamento di chiusura totale.
Anche il Re si sedette e notato lo sguardo di Trunks addosso parlò "E' così che si combatte, visto?"
"Io sono comunque più forte."
"Ma come osi? Vuoi davvero prenderle eh?"
I presenti risero senza prendere sul serio quella minaccia.
"Perché non gli dai una bella lezione Trunks?" il bambino si voltò verso la Regina dei Sayan.
Il Re sogghignò "Non dirmi che vuoi usare Trunks per vendicarti, donna!"
"Sarebbe l'ideale non trovi?"
L'uomo rise mentre prendeva la mano della donna per rivolgerle un baciamano "Suvvia, mia Regina, non dirmi che davvero credevi di sconfiggermi!"
"Tsk! Ci è mancato poco! E smettila" disse ritirando la mano "le tue lusinghe non le voglio!"
"Magari preferisci un nuovo diamante incastonato in un anello, che ne dici?"
Lei sollevò il mento altezzosa "Magari…"
I presenti risero, che coppia strana!

"Ecco i dolci!" La signora Brief fece il suo ingresso ammirata da tutti, mentre ognuno pensava a quale dolce dare il primo morso.
"Urca! Non vedo l'ora di mangiarli!!"
Chichi prese Goku per un orecchio "Comportati bene, prima gli sposi!"
"Veramente per noi Sayan, questo è indifferente, basta mangiare!" esclamò Taanipu.
Goku sorrise entusiasta "Voi siete un popolo fantastico!"
Posti i dolci sulla tavola tutti si avventarono su di essi e presero a mangiarli con un espressione estasiata, erano deliziosi.
"Credo che andremo a dormire noi." Affermò il dottor Brief mentre si alzava seguito a ruota dalla moglie.
"Già, siamo molto stanchi, buonanotte a tutti."
I terrestri risposero in coro ai due mentre questi si allontanavano
La cena si chiuse poco dopo con un brindisi che la Regina dedicò al suo cucciolo e mentre i terrestri applaudivano Rosecheena si voltò verso il Re.
"E' ora di ritirarci, non credi?"
Lui alzò un sopracciglio per poi sogghignare "Ti ho fatta stancare troppo vedo."
Lei assunse uno sguardo malizioso "No, ma vediamo se ci riuscirai ora." E si incamminò verso la casa.
Re Vegeta parlò al figlio e poi si alzò seguendo la donna.

Poco dopo Taanipu sbadigliò e decise di alzarsi, si sentiva terribilmente stanca, anche se non aveva fatto molto in quella giornata.
"Io mi ritiro nella nostra stanza, sono sfinita, ci vediamo domani mattina." poi si rivolse sottovoce al figlio "passa una buona notte Kaharoth." E gli carezzò il braccio.
Bardack, visto l'aspetto stanco della compagna decise di seguirla e anch'egli si alzò sotto lo sguardo dei presenti.
"Ehi, ma dove sono andati i tuoi genitori?" domandò Bulma a Vegeta quando si rese conto che anche loro non c'erano più.
"A coricarsi"
"Li capisco d'altronde riavere il corpo dopo tanto tempo fa consumare molte energie, io lo so bene." disse Goku grattandosi la nuca "è normale che tutti loro si sentano molto più stanchi del normale soprattutto dopo aver lottato."
"Ma il torneo?" domandò Goten "come facciamo?"
"Sarà per la prossima volta dai, non preoccuparti." Gli disse Gohan cercando sollevargli il morale.
"Uffa però, vabbè allora ho vinto io!"
"Cosa? No! Io ho vinto!" Trunks voleva mostrare di essere il più forte, i due si prepararono allo scontro, ma Chichi e Bulma li afferrarono prima che iniziassero a menar le mani.
"Combatterete un altro giorno, ora andate a dormire!" dissero in coro le due donne.
"No, non abbiamo sonno!"

La compagnia rimase fuori ancora per un bel po', fino a quando anche i terrestri non decisero di andare a riposare. Bulma e Chichi presero fra le braccia Trunks e Goten oramai addormentati sulle sedie e tutti rientrarono, solo Goku e Vegeta rimasero fuori a fissare le stelle.
"Che vuoi terza classe? E' tutta la sera che vuoi parlarmi."
Il Son sorrise "Te ne sei accorto eh?"
"Non sono ancora diventato un mentecatto come te."
Goku sorrise ancora, Vegeta non cambiava mai.
"Credo che presto se ne dovranno andare."
"E allora?"
"Re Yammer magari potrebbe concedere loro più tempo se glielo chiedessi in fondo ho salvato l'Universo!"
Il Principe si voltò a guardarlo in viso, capiva che Goku che non aveva mai conosciuto i suoi genitori desiderasse passare più tempo con loro, ma doveva comunque capire che gli avrebbe persi ancora.
"Più tempo non cambierà le cose, dovranno ritornare all'Inferno lo stesso Kaharoth, fattene una ragione."
Goku sospirò "Forse hai ragione Vegeta. Bè vado a dormire anch'io, buonanotte amico."
Vegeta fece una smorfia, "amico"…bleah!
Ma decise comunque di andare dalla sua sposa, dovevano ancora festeggiare in privato!






Ciaoooooooooo a tuttiiii!
E' passato tantissimo tempo dall'ultimo aggiornamento, ma purtroppo gli esami sono finiti solo ieri e quindi ho potuto aggiornare solo ora, spero che qualcuno si ricordi ancora di questa storia! XD
Se avete letto questo capitolo vi ringrazio e spero che mi diciate se è carino o meno,l'ho fatto un po' diverso dal solito e il flashback sui reali ho preferito trasformarlo in piccole riflessioni che legassero i due reali al loro passato senza però distoglierli dal contesto della storia. Spero che vi sia piaciuto lo stesso!
A presto, ciaoooooooooo!!

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Nuova pagina 1

La mattina seguente Vegeta si alzò per primo alla Capsule Corp, o almeno così credeva.
Scese in cucina e vide con stupore suo padre mangiare una mela.
Il Re lo guardò sollevando un sopracciglio "Che ci fai già in piedi? Non ti sei divertito con tua moglie stanotte?"
Vegeta avvampò "Ma che diavolo dici?!?"
Il sovrano rise in modo gutturale "Che c'è? Ti stupisce tanto che tuo padre possa farti una domanda del genere? Guarda che non sei più un marmocchio!"
Il Principe mugugnò indignato e si sedette a fare colazione, poco dopo suo padre lo fissava insistentemente.
"Che c'è?"
Re Vegeta strinse le braccia al petto "Finisci di mangiare e andiamo fuori, voglio allenarmi e farti allenare come si deve."
Vegeta corrugò le sopracciglia "Che intendi?"
Il Sayan si voltò a guardare fuori dalla finestra "Tuo figlio è ancora un moccioso e tu ti alleni seriamente da solo in quella camera a gravità, ma voglio essere io ad allenarti finché sono qui. Come una volta."
Gli occhi del Principe si sgranarono lievemente, suo padre mai gli aveva parlato così, mostrando apertamente dei sentimenti per lui oltre all'orgoglio che gli suscitava, ma era bello sapere di non essere l'unico Sayan ad essere cambiato profondamente.
Sorrise lievemente e finì di masticare alzandosi.
"Bene, andiamo. Io sono pronto."
I due uscirono nel giardino e Vegeta cominciò a riscaldarsi, ma Re Vegeta lo bloccò subito.
"Non perdere tempo e combatti."
I due iniziarono a scontrarsi l'uno contro l'altro senza risparmiare colpi violenti.
Re Vegeta venne sconfitto ma sempre si rialzava sino a quando non si stufò.
"Cambiamo esercizio, fammi diecimila flessioni su un dito."
"Non prendo ordini da nessuno"
Il Re ghignò "Vedo che ricordi ciò che ti ho insegnato, ma ora muoviti!"
Il Principe si piegò e cominciò a fare gli esercizi e notò con piacere che suo padre fece lo stesso affianco a lui.
Circa mezz'ora dopo i due stavano ancora allenandosi e Vegeta sentì suo padre respirare profondamente, ghignò.
"Già stanco, padre?"
Il Re continuò i suoi piegamenti con lo sguardo fisso sull'erba del prato, ma dopo alcuni istanti si voltò verso il figlio.
"Vegeta, immagino che presto ce ne torneremo agli Inferi, perciò devo farlo."
Il Principe inarcò un sopracciglio "Di cosa stai parlando?"
Il monarca respirò e fissò gli occhi in quelli più scuri del suo erede.
"Devo farti le mie scuse Vegeta."
Il Principe dei Sayan dovette fermarsi e sedersi a terra per evitare di cadere come un salame. Non poteva credere di aver sentito uscire quelle parole dalla bocca di suo padre, ma il sovrano continuò.
"Sono stato più attento ad essere un buon Re che un buon padre, ma il mio errore più grande è stato quello di affidarti alle mani di Freezer." il Sayan digrignò i denti e strinse i pugni. "Se solo fossi stato più forte non avrei dovuto consegnarti a lui!"
Vegeta si adombrò per un breve istante ma presto riconquistò la solita espressione.
"Il passato è passato, ormai è inutile parlarne."
"Maledetto Freezer, ma almeno brucia nelle viscere dell'Inferno!"
Re Vegeta si prese un attimo per calmarsi e riprese.
"Non ti biasimo se non puoi perdonarmi per averti reso un subordinato di qualcun'altro, proprio io che ti insegnai a non prendere ordini da nessuno e a considerare noi Sayan esseri superiori. Sarebbe dovuta toccare a me la tua sorte."
Vegeta lievemente a disagio e in imbarazzo incrociò le braccia ulteriormente.
"Non è stata poi così terribile." affermò orgoglioso.
"Non mentire"
Il Principe guardò suo padre. "Che intendi?"
"Molte volte ho sentito la tua disperazione" Vedendo che il figlio era rimasto senza parole proseguì "Era parte della mia pena soffrire come ho costretto mio figlio a fare. Non meritavi tutto quel dolore."
Vegeta rimase senza fiato.
"Quindi hai...hai sentito tutto quello che avvertivo io?"
"Solo le sensazioni negative, quando hai cominciato a stare bene ho smesso di sentirti, è stato un bene per te trovare quella donna anche se all'inizio eri in lotta con te stesso."
Lo stupore ancora dipinto sul suo viso "Allora sai tutto..."
"All'incirca."
Vegeta restò senza parole. Aveva sempre creduto di essere rimasto solo ma invece suo padre aveva sofferto assieme a lui, aveva provato la sua stessa disperazione, la rabbia e il dolore.
Divisi dalla morte, ma ancora vicini.
Capì che suo padre attendeva una qualche risposta.
"Non ne avevo idea. Ma comunque sia non ti odio padre, non ne ho motivo."
Re Vegeta sospirò sollevato e pose una mano sulla spalla del figlio.
Sorrise sghembo "Ora basta, sembriamo delle donnicciole!"
Vegeta sorrise beffardo "Meglio lottare."

Bulma sorrise portandosi la tazza di caffè alle labbra. Aveva osservato i due Sayan dalla finestra e anche se non aveva sentito nulla aveva capito dall'espressione di Vegeta che la conversazione era andata bene. Quella mano sulla spalla poi, era un gesto tanto semplice quanto profondo. Si voltò e si accinse a preparare la colazione per tutti gli altri.

Goku mugugnò qualcosa mentre un fastidioso raggio di sole lo colpiva sugli occhi, si rotolò nel letto e avvertì qualcosa di morbido muoversi sul suo viso.
Quando aprì gli occhi notò con piacere che Taanipu era seduta sulla sponda del letto e che la sua coda gli carezzava la guancia.
"Mamma…"
"Ciao Kaharoth, vedo che sei un dormiglione!"
Goku rise "E' molto tardi?"
La guerriera sorrise indicando la finestra "Mezzogiorno. I tuoi figli sono svegli già da un pezzo."
Goku arrossì un po' mentre la donna gli carezzava i capelli ribelli, era tutto così strano per lui.
Si mise a sedere e nel medesimo istante Goten arrivò correndo e gli saltò fra le braccia.
"Ciao papà!"
"Ciao piccolo!" gli scompigliò i capelli.
"La mamma dice di sbrigarti che è pronto!"
Goku si alzò in piedi e si diresse in bagno sbadigliando. "Bene, arrivo subito!"
Taanipu allungò le braccia verso il piccolo Son che subito corse ad abbracciarla.
"Ti voglio bene nonna!"
Gli occhi della Sayan si inumidirono leggermente "Anch'io piccolo, anch'io."

Trunks corse a chiamare sua nonna, arrivato davanti alla camera bussò.
Rosecheena andò ad aprire e sorrise vedendo il nipotino.
"Trunks, non devi bussare, tu sei il Principe!"
Il piccolo rise grattandosi la nuca "La mamma dice che è maleducazione entrare senza bussare."
La Regina borbottò "Stupidi terrestri"
Trunks si mise a ridere sentendo lo stesso commento che usciva sempre dalle labbra di suo padre.
"Sono venuto a dirti che il pranzo è pronto."
La guerriera sorrise osservando gli occhi azzurri del bambino.
"Vieni qui" gli indicò l'armadio portatile che aveva tirato fuori e fatto ingrandire.
Era pieno di armature da combattimento e il piccolo Brief vide la Regina afferrarne una e mostrargliela.
"Questa è l'armatura che deve indossare un Principino dei Sayan ed è identica a quella che aveva sempre tuo padre. Ora è tua."
Trunks la prese fra le mani e la osservò con occhi scintillanti, era a dir poco stupenda, e c'era anche il mantello!
"Ma come mai la tenevi nel tuo armadio?"
Rosecheena sorrise "Sei davvero intelligente cucciolo. Era lì così potevo sempre pensare a tuo padre e a come adorasse indossarla."
Trunks si dispiacque di aver fatto rattristare Rosecheena ma lei continuò "Ma sono molto più contenta di averla donata a te, Principino."
Il bambino sorrise e l'abbracciò. "Grazie nonna, la metterò sempre!"
"Ne sono certa, ora andiamo, immagino ci stiano aspettando."

Ognuno prese posto e iniziarono a pranzare, ma aleggiava la consapevolezza che presto i Sayan sarebbero dovuti tornare agli Inferi.
La signora Brief finito il pranzo si alzò di scatto correndo in cucina e tornò con un gran sorriso e un quantitativo enorme di dolci.
"Non sapevo quali fossero i vostri gusti, perciò ho preparato torte di tantissimi gusti diversi." Dispose i dolci sul tavolo "E per voi" disse osservando Re Vegeta e Bardack "ho fatto preparare queste torte al cioccolato. Sono sicura che vi piaceranno, il cioccolato piace a tutti!"
Bulma scosse il capo, ma almeno sua madre questa volta si era data una regolata, a parte i cuori disegnati sulle torte.
Goku era in estasi "Queste torte sono superfantastiche!"
"Grazie caro!"
Re Vegeta si alzò da tavola per primo e Trunks gli corse dietro. "Nonno ti sfido, voglio combattere contro di te!"
Il sovrano annuì "Va bene moccioso, ma voglio allenare te e tuo padre. Pertanto faremo un combattimento a tre."
Trunks aggrottò le sopracciglia "Cioè?"
"Tutti contro tutti. Non saprai mai quando e chi sta per attaccarti."
"Fantastico!"
Bardack ghignò "Ti propongo lo stesso allenamento Kaharoth, ci divertiremo un sacco."
Gohan e Goten annuirono e Goku sembrò entusiasta. "Ci sto."

Tutti quanti uscirono in giardino e iniziarono mettendosi in posizione. Trunks aveva un po' di timore, ma voleva mostrare ai due Vegeta che era abbastanza forte, mentre Goten invece si sentiva al sicuro perché aveva al suo fianco Gohan e sapeva di potersi fidare del suo fratellone.
I Sayan adulti iniziarono subito a scontrarsi l'uno l'altro lasciando presto i piccoli a imbronciarsi.
"Ehi!" urlò Goten "ci sono anch'io!"
"Ehi!" Trunks partì all'attacco immediatamente, non voleva rimanere indietro, a mezz'aria riuscì a colpire suo nonno che l'attaccò a sua volta.
Bardack si impegnò a combattere contro Gohan, quel giovane sembrava potentissimo!
Taanipu sorrise guardando lo scontro assieme agli altri che erano rimasti a terra.
"Come sono carini."
Rosecheena annuì "Il mio Vegeta è il migliore, ovviamente!"

Trunks e Goten vennero fatti cadere a terra per primi ma subito si rialzarono.
"No, no." Urlò Bardack ai piccoli "chi cade a terra è fuori dai giochi!"
"Cosa?? Ma noi non lo sapevamo!" Trunks e Goten dovettero tornare a sedersi assieme agli altri.
"Uffa però, dovevano dircelo!" Goten strinse le braccia imbronciato, Taanipu l'abbracciò "Dai cucciolo, la prossima volta ce la farai."
Goku e Bardack presto si allearono contro Gohan che preso alla sprovvista venne fatto precipitare al suolo.
"Accidenti."
Rimasero tutti ad osservare i quattro Sayan scontrarsi, ben presto Re Vegeta e Bardack vennero sconfitti ma prima che i due eroi potessero lottare fra loro Rosecheena e Taanipu si alzarono in volo andando di fronte ai loro figli.
Goku alzò le sopracciglia "Vuoi lottare mamma?"
Taanipu ghignò "Vediamo come te la cavi in aria."
I due si impegnarono in un corpo a corpo che presto si mostrò sfiancante per la donna, ma allo stesso tempo Goku non smetteva mai di stupirsi notando la bravura e la tecnica impeccabile di sua madre.
Poco lontano da loro Rosecheena stava colpendo Vegeta allo sterno.
"Ti sei allenata agli Inferi, vero madre?"
La Regina rise beffarda "Credevi che me ne sarei rimasta con le mani in mano?"
Vegeta rise "No di certo."
E la colpì facendola cadere.

Infine Goku e Vegeta rimasero soli a guardarsi.
"Pronto Vegeta?"
Il Principe ghignò "Lo sono sempre, Kaharoth!"
"Bene allora!"
I Sayan e tutti i terrestri rimasero colpiti nel vedere due forze così imponenti scontrarsi. L'energia che i due emanavano era inimmaginabile ed inoltre erano talmente veloci che era quasi impossibile vederli.
Taanipu si portò una mano al petto "Il mio bambino…che potenza!"
Rosecheena sorrise "Il mio cucciolo!"
Re Vegeta e Bardack rimasero senza parole e con occhi sgranati, era evidente che non avrebbero mai potuto raggiungere quel livello.
Chichi rise "Credo che combatteranno per tutto il resto della giornata ormai!"
Bulma si voltò a guardarla ridendo "Lo credo anch'io!"

Per il resto del pomeriggio rimasero tutti ad osservare il lunghissimo e sfiancante combattimento fra i due guerrieri finché non caddero a terra sfiniti.
"Urca Vegeta, ti sei allenato parecchio ultimamente!"
"Piuttosto…sei tu che hai battuto la fiacca"
"E' vero. Che sete!"
I presenti rientrarono e decisero di trascorrere il resto della sera assieme ai Sayan che come temevano sarebbero presto dovuti tornare nel mondo dell'aldilà.

La mattina seguente Vegeta si recò in cucina, convinto che non si fosse ancora alzato nessuno, rimase stupito quando vide dalla finestra Kaharoth fare esercizi di riscaldamento.
Si prese da mangiare ed uscì.
"Che fai già in piedi Vegeta?" domandò il Son, allegro.
Il Principe alzò un sopracciglio "Tsk, che ci fai tu piuttosto? Tuo figlio racconta sempre di come sia impossibile farti svegliare!"
Goku sbatté le palpebre "Davvero? Bè solitamente è così ma stamattina non riuscivo a stare nel letto."
Vegeta ingoiò la sua colazione e si mise a fare vari esercizi di riscaldamento.
"Non dirmi che pensi ancora di chiedere a Re Yammer di farli rimanere qui per altro tempo."
Goku smise di sferrare calci all'aria e si voltò con uno sguardo serio, parlò con calma.
"Veramente pensavo di farli resuscitare."


Ciao a tutti!
Come va? Non so se qualcuno si ricorda ancora di questa storia ma lo spero!!
Chiedo perdono per la lunghissima attesa, ma purtroppo ho avuto un sacco di problemi fra cui il computer che ha dovuto subire un reset totale! 9
Spero che il capitolo sia piaciuto e vi informo che siamo ormai giunti alla fine, il prossimo capitolo infatti sarà anche l'ultimo!
Attendo di sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate!
Ancora grazie a chi legge e mi lascia un commento!
A presto! =)

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Nuova pagina 1

Vegeta rimase lievemente sorpreso ma poi esclamò: "Non ha senso, perché dovresti fare una cosa del genere?"
Goku assunse un'espressione piccata "Perché non dovrei? Non c'è niente di male, se non vuoi che i tuoi genitori ritornino in vita fa pure, ma voglio avere mio padre e mia madre con me!"
Vegeta lo guardò interdetto, non credeva possibile che Goku si comportasse così, era un atteggiamento troppo infantile anche per lui.
"Neanche loro vorranno tornare in vita Kaharoth!"
Goku tornò a sferrare calci all'aria "Lascerò che siano loro a decidere se resuscitare o no."
Il Principe sospirò "Non riesco a credere che tu sia tanto irragionevole, persino Goten capirebbe che è una follia!"
"Goku, Vegeta" i due Sayan si voltarono verso la voce che li aveva chiamati, di fronte a loro la vecchia Baba sulla sua sfera di cristallo.
"Sono venuta a dirvi che il loro tempo è oramai scaduto, Vegeta tu ti sei ripreso e non è più possibile che le anime degli inferi rimangano nel mondo dei vivi."
Vegeta annuì consapevole "Lo immaginavo"
Goku sorrise "Facciamo colazione tutti assieme prima!"
"Va…va bene."
Quando rientrarono Chichi e Bulma erano affaccendate ai fornelli mentre gli altri cominciavano a scendere dopo essersi alzati.
Quando i Sayan giunsero in cucina si sedettero tutti a mangiare e Baba parlò al Re dei guerrieri.
"Vegeta, mi ha contattato Re Yammer e ha ordinato il vostro rientro al più presto. Il vostro tempo è oramai scaduto."
Tutti poterono notare le espressioni affrante sul viso di Rosecheena e Taanipu e Goku ne approfittò.
"Cosa ne dite se vi facessi tornare in vita?"
Taanipu l'osservò stupita "Tornare in vita? Ma che dici Kaharoth? Non è possibile!"
"Si che si può! C'è un modo."
Bardack si accigliò "Non dire sciocchezze Kaharoth, siamo morti da molti anni ormai"
Re Vegeta annuì "Bardack ha ragione, siamo più giovani persino dei nostri figli! E poi finiremmo solo per annoiarci."
Goku li guardò interdetto, non credeva che si sarebbero rifiutati.
Chichi lesse sul suo viso lo sconforto è gli strinse la mano sorridendo "Goku cerca di capirli."
Quando tutti finirono di mangiare si recarono in giardino, Crilin diede una pacca sulle spalle a Goku
"Amico mio, non essere tanto afflitto, tu dovresti capire meglio di chiunque altro essendo andato e tornato dal regno dei morti parecchie volte."
"Forse hai ragione."
Improvvisamente la sfera di Baba si illuminò e apparve il viso di Re Yammer.
"Baba! Baba mi senti??"
"Si la sento Re Yammer."
"Hai informato i Sayan che il tempo è scaduto?"
"Si e sono pronti a tornare."
"Goku dovrà portarli qui col teletrasporto, che tornino al più presto."
Taanipu si voltò per abbracciare suo figlio.
"E' ora di salutarci"
"Sicura che non vuoi tornare in vita mamma?"
La guerriera sorrise amaramente "Mi piacerebbe molto Kaharoth ma è trascorso davvero troppo tempo e non sarebbe la cosa giusta per nessuno di noi. E' già stato un vero privilegio il poterti incontrare!"
Goku sorrise e annuì, sua madre aveva pienamente ragione.
"E' stato bello conoscerti mamma!"
"Oh piccolo mio!"
La tuta arancione di Goku si bagnò delle lacrime salate di Taanipu ma egli la strinse ancora più forte. Quando i due si separarono Goten corse verso la donna abbracciando le sue gambe.
"Mi mancherai tanto nonna!"
"Anche tu cucciolo! E non piangere, non è conveniente per un Sayan!"
Goten annuì pulendosi il naso con la manica della tuta. "Ti voglio bene!"
Quando la donna si alzò i suoi occhi erano già gonfi, si mosse verso Gohan.
"Nonna non mi dimenticherò mai di te."
"Gohan! Sei un così bel giovane, so che non ami la lotta, ma continua ad allenarti sei talmente potente!"
"Lo farò"
Poi si avvicinò a Chichi e Videl
"Mi raccomando continua a prenderti cura del mio bambino e dei miei nipoti come hai fatto sinora e tu cerca di essere una buona compagna per Gohan."
Le due donne annuirono.
Bardack sospirò, quante moine!
Vide Kaharoth avvicinarglisi e si tese, se sperava d'abbracciarlo non aveva capito un bel nulla!
"Fermo lì! Non penserai davvero di abbracciarmi??"
Tutti si misero a ridere, almeno la tensione si era un po' smorzata!
Goku si grattò la nuca "Veramente…"
Bardack assunse un'espressione di disgusto "Un saluto a distanza andrà più che bene!"
"Ma papà…"
"Niente "ma" moccioso!"
Goku sorrise "Come vuoi tu!"
Bulma vide Vegeta sospirare, non doveva essere un momento facile neanche per lui, ma con sua grande sorpresa vide Rosecheena avvicinarsi prima a lei e tenderle un piccolo cofanetto.
"Cos'è?"
"Alcuni dei miei gioielli."
Bulma sgranò gli occhi "Che…che cosa?" stentava a crederci.
Rosecheena indurì lo sguardo "Non lo faccio per farti un regalo, ma perché per essere degna di mio figlio devi essere sempre bellissima dato che non sei in grado di combattere. E anche se sono i miei gioielli meno preziosi sono comunque più belli dei tuoi!"
Bulma storse il naso "Sempre gentilissima eh."
Ma poi rise, d'altra parte la Regina dei Sayan era fatta così!
"Comunque" aggiunse la Sayan a voce più bassa "continua a prenderti cura di Vegeta, intesi?"
Bulma sorrise dolcemente "Lo farò sempre!"
Rosecheena poi si avvicinò a Trunks che aveva indossato l'armatura che gli era stata regalata dalla sovrana.
Il piccolo l'abbracciò "Mi mancherai molto nonna."
Lei sorrise carezzandogli una guancia "Anche tu, ma ricorda sempre che sei un Principino. Allenati ogni giorno e comportati da vero Sayan!" Poi lo strinse forte al petto carezzandogli i capelli e gli baciò la fronte "Ciao Trunks."
Quando si mosse verso Vegeta lui la bloccò "Verrò con voi da Re Yammer."
Lei annuì ma parlò comunque "Ti ho lasciato un' armatura sul letto, quella formale da Principe, avrei potuto dartene una da Re ma so che preferisci l'altra. Cerca di non distruggerla, capito?"
Vegeta assentì "Non ce n'era bisogno."
"E ti ho messo sul tappeto gli stivali alti, quelli formali e i guanti con le rifiniture d'oro."
Tutti sorrisero, Sayan o meno, una mamma è sempre una mamma!
Baba si portò avanti "Mi dispiace essere la guastafeste della situazione ma dobbiamo andare, non abbiamo più tempo."
I Sayan annuirono e guardarono i presenti salutandoli.
Re Vegeta e Bardack alzarono due dita in segno di saluto verso i loro nipoti e insieme a Goku e Vegeta svanirono nel nulla.
Goten si asciugò ancora il naso con la manica della tuta e Gohan pose le mani sulle spalle di Goten e Trunks, che non permetteva alle gocce salate che gli pungevano gli occhi di uscire, per confortarli.

Re Yammer sospirò quando li vide apparire davanti alla sua scrivania gigante.
"Era ora! Finalmente siete tornati, i Sayan cominciano a ribellarsi senza il loro Re."
Re Vegeta ghignò "Che c'è? Non sei capace neanche di tenerli a bada per un paio di giorni Yammer?"
Vegeta rise, suo padre era sempre il solito a quanto pareva.
"Vegeta! Ringrazia piuttosto che vi siete comportati bene e che quindi non dovrai veder inasprita la tua pena! E tu che ci fai qui, Vegeta?"
Il Principe guardò l'enorme Re dell'aldilà.
"Sono venuto per salutarli."
"Capisco, bè allora approfittatene ora, devo far chiamare le guardie."
Re Yammer si rivolse a uno dei suoi sottoposti "Chiamate le guardie infernali, devono riportare indietro i Sayan!"
"Si Maestà!"
Taanipu riabbracciò il suo Kaharoth e Rosecheena strinse Vegeta.
"Oh Vegeta! Stringimi!"
Le lacrime della Regina bagnarono la tuta blu di Vegeta e questi la strinse come quando la rivide.
La strinse fino a quando sentì le sue ossa scricchiolare.
Il Principe le bisbigliò all'orecchio affinché solo lei potesse sentirlo "Madre, sarai sempre l'unica Regina."
Rosecheena singhiozzò più forte e si aggrappò alle sue spalle con le unghie, sapeva che era il suo modo per dirle che l'amava. Si spostò un po' per poterlo guardare negli occhi.
"Vegeta ascoltami, cerca di redimere la tua anima. Evita di finire agli Inferi, sei ancora in tempo!"
Il Principe la guardò negli occhi e vide la sua determinazione.
"Mi annoierei parecchio in Paradiso ma posso provarci."
Un largo sorriso apparve sulle labbra della guerriera.
"Non avrei mai creduto di poterti rivedere, figlio mio. E' stata la gioia più grande di tutte."
Vegeta annuì e guardò suo padre, non c'era bisogno di parole.
Un paio di cenni col capo furono più che sufficienti, si erano già detti tutto quello che dovevano dirsi.
Le guardie infernali fecero il loro ingresso con delle manette speciali e le mazze chiodate.
"E' ora." Tutti si voltarono verso Re Yammer e annuirono.
"Porgete i polsi alle guardie."
Dopo che furono ammanettati i Sayan vennero invitati ad incamminarsi verso gli Inferi.
Si voltarono un'ultima volta verso i loro figli consapevoli del fatto che non li avrebbero mai più rivisti e lentamente si allontanarono.
Goku e Vegeta rimasero a fissare le loro schiene sino a quando fu loro possibile.
Yammer sospirò "Ragazzi, ora potete tornare a casa."
Goku assentì col capo e pose una mano sulla spalla di Vegeta, pochi secondi dopo erano di nuovo nel cortile della Capsule Corporation, ad attenderli Bulma e Chichi.
La prima si avvicinò a Vegeta mentre Goku si mosse verso la mora.
La scienziata strinse la mano del marito. "Vieni, c'è una torta al cioccolato che ti aspetta."
Goku si voltò verso i due "Anch'io voglio la torta!"
Chichi gli diede una sberla in testa "Sei il solito maleducato!"
Goku si grattò la nuca imbarazzato.
"Ehi Vegeta! Scommetto che riesco a mangiarne più di te e anche più in fretta!"
"Tsk! Ti faccio vedere io! Ti rimangerai queste parole Kaharoth!"
Bulma e Chichi fecero un sorriso tirato, mentre i due entravano in casa.
Più che mariti sembravano figli!

FINE

 


Ta-daaaaaa!!! La storia è ufficialmente finita!!
Spero che ci sia ancora qualcuno a leggerla considerato quanto tempo è trascorso dall'ultimo aggiornamento, ma purtroppo gli impegni e lo studio non mancano mai! :*(
Spero con tutto il cuore che il finale vi sia piaciuto e vorrei tanto sapere cosa ne pensate, ho provato a farlo in vari modi, ma questo è l'unico che mi sembrava decente.
Non posso far altro che ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato i vari capitoli.
Grazie mille anche tutti coloro che hanno messo la mia creazione fra le preferite, le seguite e le ricordate. Mi lusingate!
Cercherò di non sparire da Efp, e chissà che in futuro i nostri eroi non saranno protagonisti di qualche nuova avventura ;)
Grazie e baci a tutti quanti!

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