Sguardo

di Cucuzza2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'hai detto ***
Capitolo 2: *** Lo so ***
Capitolo 3: *** Orgoglio ***



Capitolo 1
*** L'hai detto ***


Ho sempre pensato che tu soffrissi di manie di persecuzione.

Nella stessa identica maniera nella quale tu mi hai sempre definita un po’ tocca.

Sempre quella storia della congiura di tutto il mondo ai tuoi danni... Te l’avevo detto, comunque, che non era colpa tua.

Gorgosprizzi.

Scommetto che sono loro: ti confondono, ti innervosiscono, ti mandano fuori di te.

Ti convincono che tutti di odino.

Te l’avevo detto: ignorali, e combatti.

Ci sei riuscito, Rolfus.

 

“Ma tu dici sul serio, Luna?

“Non lo so. D’altronde... Non è questo quello che importa, no?”

“Ti sbagli.”

“Mmh.”

 

Diciamo che ci sei quasi riuscito. Non importa, è solo questione di tempo.

Non trovo i Nargilli, Rolfus.

Ma non può essere un inganno.

 

“Sì che può esserlo, Luna.”

“Io non ne sarei così sicura.”

 

Sì, sei sempre vissuto nella consapevolezza di essere odiato da tutti.

Forse credevi anche di odiarli... Ma non c’è nulla di vero in ciò.

 

“Pensi ancora che io abbia delle manie di persecuzione, dunque?”

“Lo sai, è colpa dei Gorgosprizzi.”

“I Gorgosprizzi non esistono.”

“Non lo pensi davvero.”

 

È andata avanti così per mesi, fino ad un giorno di sole.

Poi mi hai baciata.

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Capitolo 2
*** Lo so ***


Non ha davvero nessun senso.

Nessun senso.

Non so bene perché ti abbia lasciata, sicuramente non per quegli stupidi motivi che ti ho elencato un attimo fa - un giorno fa - una vita fa.

 

“Sei più grande di me.”

“Non ce la faccio più con tutta questa stranezza.”

“I miei la prenderebbero male.”

“Sono in un periodo difficile.”

“Siamo troppo diversi.”

 

Forse l’ultimo motivo era l’unico ad essere veritiero.

Veritiero, non sensato.

Ci siamo completati, Luna - almeno, così credevo.

 

Non ti sei scomposta nemmeno per un attimo. Hai alzato le spalle e ti sei allontanata. Eri certa che ti avrei cercata, hai detto.

Il sole brillava quanto te.

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Capitolo 3
*** Orgoglio ***


“Hai finito di lottare contro il tuo orgoglio, dunque.”
Rolfus alza le spalle, visibilmente imbarazzato.
Ed in quell’attimo capiamo che non avremo mai più bisogno di parole.
 
“È un’occhiata, la mia, Luna.”
“Anche la mia.”
“Potrei raccogliere i cocci, ma non servirebbe a nulla.”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Nulla, credo.”
“Completarsi è più difficile che sovrapporsi.”
“Ed essere diversi lo è più che essere uguali.”
 
“Rolfus?”
“Luna?”
“Se avessimo un bambino, lo potremmo chiamare Lysander.”
“Secondo me sarebbe meglio Lorcan.”
“Oh, no, certamente meglio Lysander.”
“Lorcan, vorrai dire.”
“Lysander.”
“Lorcan.”
“Lysander.”
“Lorcan.”
“Lorcan.”
“Lysander.”
 
Avrebbero continuato anche per tutta la vita.

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