Can I have this dance?

di NellieLestrangeLovett
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1.1- Come James tentò di invitare Lily ***
Capitolo 3: *** 1.2- Come Narcissa venne (quasi) conquistata da Lucius ***
Capitolo 4: *** 1.3- Come Severus si trovò in una scomoda situazione ***
Capitolo 5: *** 2.1- Acquisti per le ragazze ***
Capitolo 6: *** 2.2- Shopping (se così si può definire) anche per i ragazzi ***
Capitolo 7: *** 3- Preparativi in corso ***
Capitolo 8: *** 4.1- Il ballo (parte prima) ***
Capitolo 9: *** 4.2- Il ballo (parte 2) ***
Capitolo 10: *** 4.3- Il piccolo eroe di Cissy ***
Capitolo 11: *** 4.4- Amici come prima, più di prima ***
Capitolo 12: *** 4.5- Il suo primo, vero bacio ***
Capitolo 13: *** 5- Tutto è bene quel che finisce bene ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 CAN I HAVE THIS DANCE?

PROLOGO


Il professor Silente quella sera si alzò in piedi quella sera, mentre tutti gli studenti di Hogwarts stavano cenando in Sala Grande. “Un piccolo avviso per tutti gli studenti dal terzo al settimo anno”. Molti alzarono la testa incuriositi, tra cui il bellissimo Lucius Malfoy e i suoi splendenti capelli biondo platino. “Per l’inizio delle vacanze estive abbiamo deciso di festeggiare quello che sicuramente è stato un anno scolastico molto duro, ma sicuramente soddisfacente…”. Spostò lo sguardo sui professori alla sua destra: la McGranitt aveva affondato il viso fra le mani scuotendo la testa, Lumacorno sbadigliava e Vitious aveva l’aria di uno che stava per sbattere ripetutamente la testa sul tavolo per la disperazione. Il Preside, deluso, tornò a guardare sorridendo gli studenti e concluse la frase. “… pertanto abbiamo deciso che il giorno 12 giugno, così gli studenti che devono affrontare i G.U.F.O e i M.A.G.O avranno già terminato gli esami, daremo un ballo scolastico, dedicato soltanto agli studenti, appunto, dal terzo al settimo anno”. Mormorii di protesta si levarono fra i primini e i secondini, mentre gli altri si scambiavano occhiate eccitate. Al tavolo dei Serpeverde Narcissa Black saltò sulla panca iniziando ad acconciarsi i capelli, guardandosi in uno specchietto che aveva appena estratto dalla borsa appoggiata accanto a lei. Severus Piton sbuffò sonoramente, si vedeva che odiava questo genere di cose. Rodolphus Lestrange fissava Bellatrix Black, che invece evitava intenzionalmente lo sguardo del compagno e si era girata verso Lucius, che invece guardava sbavando la piccola Narcissa, ancora intenta a studiare come sarebbero stati meglio i suoi capelli già perfetti e profumati. Dall’altra parte della Sala Grande Sirius Black si strofinava le mani soddisfatto e sussurrava qualcosa nell’orecchio del migliore amico, James Potter. Remus Lupin, che era seduto di fronte a loro, riuscì a sentire le parole “Rimorchiare”, “Lily Evans”, “Divertirsi” e “Marlene McKinnon”. Il prefetto scosse la testa sorridendo e fece un rapido calcolo a mente… no, il dodici giugno non ci sarebbe stata la luna piena, quindi non avrebbe dovuto affrontare il suo piccolo problema peloso. Accanto a lui Peter Minus sembrava ancora più nervoso del solito e muoveva la testa a piccoli e velocissimi scatti guardandosi intorno. Silente rimase atterrito dal terrore che aveva seminato dando la notizia del ballo. Molti studenti, soprattutto ragazzi, sembravano intenzionati di puntarsi la bacchetta alla tempia e sussurrare un piccolo “Avada Kedavra” per porre fine alle loro sofferenze. La maggior parte delle ragazze urlava istericamente: “Che cosa mi metto?! Eh?! NON HO UN VESTITO ADATTO, LA MIA VITA E’ ROVINATAAAAA”.  Anche Minerva McGranitt intanto fissava gli studenti e scoccò al Preside uno sguardo che evidentemente voleva significare: “Io te lo avevo detto…”. “Su, su” riprese parola l’ex insegnate di Trasfigurazioni cercando di riprendere il controllo della situazione, era pur sempre la sua scuola, in fondo “Ci sarà tempo per gli acquisti alla gita ad Hogsmade che si terrà settimana prossima…”. Un sospiro di sollievo si levò da tutti e quattro i tavoli delle Case. “E ora ognuno nel proprio dormitorio!”

EEEEEECCOOOOO QUAAAAA, PORTO SUA MALIGNITAAAAAAAAA'. Scusatemi, sto sclerando perchè ho iniziato a scrivere questa storia con l'idea di tenerla per me, ma poi ho cambiato idea e l'ho pubblicata. Scusatemi se sembra una cosa stupida.... ma ora che la rileggo in effetti LO E'!! Comunque spero che vi piaccia, anche se non è proprio il massimo...
Un bacio
NellieLestrangeLovett

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Capitolo 2
*** 1.1- Come James tentò di invitare Lily ***


 Capitolo 1.1- Come James tentò di invitare Lily

Il giorno seguente James Potter girava per i corridoi con la sua tipica camminata spavalda. Si atteggiava fra i primini, che lo guardavano ammirati indicandolo come il miglior Cercatore che si era masi visto ad Hogwarts. Accanto a lui, a destra, camminava Sirius Black, bello e dannato, e conosciuto soprattutto perché era fra i più famosi playboy della scuola. Si scostò una ciocca di capelli scuri dal viso. Un paio di ragazze del secondo anno che passavano di lì svennero. Alla sinistra di Potter c’era invece Remus Lupin, come sempre un po’ malmesso ma con la spilla di Prefetto sul petto, che stava dicendo qualcosa a James: “E mi raccomando, se vuoi invitare Lily devi essere delicato e gentile…”. Proprio in quel momento, come se fosse stata davvero chiamata, la rossa Grifondoro comparve da dietro un angolo parlottando con Mary McDonald. A quel punto Potter si lanciò in avanti quasi correndo e bloccò la strada alla compagna. “Evans” disse cercando di mantenere il suo tono arrogante “Io, te, il ballo. Che ne dici?”. “Alla faccia della gentilezza e delicatezza…” borbottò Lupin. Lily squadrò James dalla testa i piedi, si tirò indietro i capelli con una mossa teatrale e, con un sorriso sprezzante, rispose: “Con te, nemmeno fra cent’anni, Potter”. Detto questo superò i Malandrini a testa alta, sorridendo però a Remus, che in fondo le stava simpatico. Il ragazzo più popolare della scuola rimase lì in piedi, come se fosse stato immobilizzato con una magia, a bocca aperta a fissare il vuoto. Sirius gli batté una pacca sulla spalla. “Avanti amico, ce ne sono mille come lei, e anche più disposte…”. Lupin tossicchiò cercando di far tacere l’amico. “… e poi non è che abbia questo grande fisico, insomma ha le gambe un’po’ secche…”. “Sirius…” iniziò Remus. “… voglio dire, Marlene mi è quasi saltata addosso quando le ho chiesto se voleva venire al ballo con me…”. “SIRIUS CHIUDI QUELLA DANNATA BOCCA!”. James sembrò riscuotersi di colpo e guardò il migliore amico negli occhi: “Grazie, Sirius, sei davvero di conforto!” gli disse sarcasticamente, e poi se ne andò da solo, lasciando gli altri in mezzo al corridoio. “Maledizione, Lunastorta, perché non mi hai detto di stare zitto?!”.

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Capitolo 3
*** 1.2- Come Narcissa venne (quasi) conquistata da Lucius ***


1.2- Come Narcissa venne (quasi) conquistata da Lucius

Era una tranquilla serata e la Sala Comune dei Serpeverde era quasi vuota, tranne un paio di ragazzi del primo anno e Narcissa Black, acciambellata su una poltrona a fissare distrattamente il fuoco che bruciava nel camino. Ad un certo punto qualcuno le appoggiò una mano sugli occhi, coprendole la visuale, e le appoggiò qualcosa in grembo. “Allora ci vieni?” chiese una voce profonda alle sue spalle. Lei sorrise e rispose: “Dove?”. Le persona dietro di lei ridacchiò e le diede un bacio su una guancia. “Al ballo, ovviamente”. Cissy finse di doverci pensare, adorava fare la preziosa! Allora lui (era evidente che fosse un ragazzo) le tolse la mano dagli occhi e la giovane alzò la testa, fino a ritrovarsi faccia a faccia con Lucius Malfoy che le sorrideva. Lo guardò intensamente e ricambiò, per poi rispondere che sì, sarebbe andata al ballo con lui. Quando Malfoy si allontanò soddisfatto dopo averle stampato un altro bacio appiccicaticcio sulla guancia, Narcissa non poté fare a meno di pentirsi di aver accettato. Infatti sperava che Rodolphus Lestrange la invitasse, anche se sapeva che il ragazzo aveva una evidente cotta per Bellatrix. “Sarà una serata moooolto lunga” sussurrò.

Non sono soddisfatta di questo capitolo... per niente! Bah... spero di riuscire a fare meglio nel prossimo, in cui vedremo Severus in una situazione imbarazzante...

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Capitolo 4
*** 1.3- Come Severus si trovò in una scomoda situazione ***


 1.3- Come Severus si trovò in una scomoda situazione

Bellatrix Black camminava per i corridoi della scuola con il suo passo felino, senza prestare minima attenzione a tutti gli sguardi che le ragazzine le lanciavano. La giovane strega infatti aveva davvero un fisico invidiabile e non esitava a metterlo in mostra: i capelli neri le ricadevano sulle spalle disordinati ricci che però le conferivano un’aria aggressiva, che però in fondo le piaceva. “Ehi Black!” si sentì apostrofare alle spalle. Alzò gli occhi al cielo e si girò con un finto sorrisetto sul viso. Quello scocciatore di Rodolphus Lestrange le seguiva ovunque. “Dimmi Rod” gli rispose cercando di essere gentile, in fondo il ragazzo piaceva parecchio ai suoi genitori, e per questo doveva trattarlo bene. “Pensavo… sai… che noi due… potremmo andare al ballo insieme…”. Bellatrix tentennò, andare al ballo con quel finto “macho” era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare. “Oh Rod” tentava ancora di essere lusingata dalla richiesta “E’ molto gentile da parte tua ma purtroppo vado già con un altro”. “Ah sì? E con chi?”. Già, con chi? Si chiese fra sé e sé la mora cercando di trovare una soluzione, e in fretta. Così non le restò che afferrare il primo malcapitato che le era passato accanto, che altri non era che Severus Piton. “Con Severus!”. Il malcapitato provò a replicare, ma Bella gli scoccò uno sguardo a metà fra la minaccia e l’implorazione, e così il ragazzo tacque. Lestrange fece una faccia delusa, com’era possibile che una Black preferisse passare del tempo con un Mezzosangue neanche così attraente mentre lui, era il discendente di una nobilissima famiglia Purosangue per il quale tutte le studentesse di Hogwarts stravedevano. Girò i tacchi e si allontanò. Bella prese per un braccio Severus, lo attirò a sé e gli diede un bacio su una guancia. “Grazie Sev” gli sussurrò in un orecchio. Piton era pietrificato, mai Bellatrix Black lo aveva baciato, o chiamato Sev. Tentò di sorriderle, ma probabilmente venne fuori solo una strana smorfia contorta. “Allora ci vediamo al ballo in Sala Grande alle otto?”. “Ma… io… veramente…” tentò di replicare lui, avrebbe dovuto spiegare alla Black che aveva intenzione di invitare Lily, dopo aver sentito del fallimento di San Potter con la rossa. Peccato che Bellatrix non aveva l’aria di voler sentire ragioni, gli rivolse un ultimo sorriso malizioso e ripetè: “Alle otto”.

Taaaataaaann!! Non ve lo aspettavate?? E' da un po' che mi sono fissata con Bellatrix/Severus, tanto che ieri durante la lezione de "I Promessi Sposi" stavo parlando con una mia amica (ciao Fede, se stai leggendo ;D) di fanfiction e faccio: "Io shippo Bella e Sev" a voce un tantinello troppo alta e quella che era seduta di fronte a me si è girata con una faccia tipo: "Ma cosa ti sei fumata?!". Ahahahahahhahahah, ho riso molto :'D

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Capitolo 5
*** 2.1- Acquisti per le ragazze ***


 2.1- Acquisti per le ragazze

Il giorno della gita ad Hogsmeade era finalmente arrivato, ma nessuno sembrava interessato a Mielandia o Zonko per una volta. Probabilmente il negozio di abbigliamento Stratchy&Sons avrebbe ospitato metà del corpo studentesco quel pomeriggio. Bellatrix  si lasciò trascinare da Narcissa per tutta la strada, mentre quest’ultima continuava a farfugliare qualcosa riguardo ai capelli della sorella. Quando arrivarono davanti a Stratchy era già ghermito. Le due ragazze si fecero avanti fra la folle sgomitando e si diressero verso la zona dove erano esposti gli abiti da cerimonia femminili. Due ragazze erano per terra e si stavano picchiando per un tubino rosa, che intanto una terza studentessa di Serpeverde del quarto anno aveva preso e portato via silenziosamente. Dai camerini arrivavano frequenti strilli isterici del tipo: “E’ troppo stretto”, “Mi fa un sedere grande come un calderone…” oppure “Sembro un maledetto manico di scopa coperto da uno straccio viola, sono orrenda!”. Alcune piangevano, altre discutevano su chi aveva visto un determinato paio di scarpe per prima, ma erano davvero poche quelle ad andarsene con in mano un sacchetto e un’ soddisfatto. Mentre Bella era ancora stordita da tutta quella confusione, Cissy era già partita all’attacco: spingendo e tirando qualche gomitata si era infatti fatta strada fino a un bel vestito blu scuro con la gonna formata di diversi veli e lo stava soppesando indecisa. La mora intanto spostò lo sguardo fra le presenti e vide la Nata Babbana di Grifondoro, Lily Evans, davanti  allo specchio con indosso uno strano abito marroncino tutto balze, accanto a lei una sua amica, Mary McDonald le pareva che si chiamasse, si grattava il mento perplessa, fissando l’immagine riflessa. Bellatrix sogghignò malignamente, quel vestito non donava per niente alla Evans, ma sicuramente quella lurida Mezzosangue non aveva abbastanza galeoni per permettersi qualcosa di meglio. Si sentì chiamare da Narcissa, che le lanciò qualcosa e le ordinò di provarselo. Passò qualche minuto e sia lei che la sorella si guardarono davanti alle loro figure nello specchio e sorrisero quasi simultaneamente. Quegli abiti erano perfetti per loro due! Uscendo dal negozio, la maggiore notò che Lily e la sua amica erano sparite.

Voi non avete idea di quanto mi sia divertita a scrivere questo capitolo!! Quali saranno i vestiti perfetti per Bellatrix e Narcissa? E Lily avrà davver acquistato l'orrendo vestito marroncino? E i ragazzi come se la caveranno a trovare un'abito da cerimonia adatto? LO SCOPRIRETE AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO! (che spero sarà molto presto)

PS. Magari a molti non interessa, ma ho caricato nella mia pagina facebook alcuni video fatti da me, fra cui quello che rimanda alla mia altra ff "Pretty women are a wonder" ;)

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Capitolo 6
*** 2.2- Shopping (se così si può definire) anche per i ragazzi ***


 2.2- Shopping (se così si può definire) anche per i ragazzi

I Malandrini camminavano strascicando i piedi per terra, come se stessero andando al patibolo, fino ad arrivare anche loro a Stratchy&Sons. Videro le ragazze uscire entusiaste mentre gridavano fra di loro cose come “Stupenderrimo!” e “Divino!”. I maschi invece, avevano tutti espressioni stravolte e sembravano tutti aver voglia di tornare di corsa al castello e dimenticare quell’orribile esperienza. James aveva tormentato Remus per tutto il tragitto con una semplice, breve ma molto irritante domanda ripetuta all’infinito: “E tu con chi ci vai, eh Luna? Con chi ci vai al ballo?”. Lupin continuava ad ignorare di proposito l’amico, il che rendeva quest’ultimo ancora più fastidioso e petulante. Dopo il rifiuto di Lily, Potter era riuscito ad invitare all’ultimo minuto e con sufficiente riluttanza Mary McDonald, mentre Minus era riuscito a strappare una promessa che sarebbe stata la sua accompagnatrice ad una esasperata Emmeline Vance, che non era più riuscita a sopportarlo dopo il decimo invito in mezz’ora. Solo la ragazza di Remus rimaneva un mistero che il Prefetto sembrava piuttosto riluttante a rivelare anche ai suoi migliori amici. Stavano giusto iniziando a guardarsi intorno in cerca di uno smoking della loro taglia quando James pose per almeno la millesima volta quel pomeriggio la solita domanda: “E tu con chi ci vai, eh Luna? Con chi ci vai…”. “NO NO NO!” interruppe un’acuta voce disperata “Non devi MAI indossare calzini marroni, Rodolphus, quante volte te lo devo ripetere?!”. I Malandrini si sporsero leggermente oltre un appendiabiti per vedere Lucius Malfoy che passava in rassegna i suoi compagni Serpeverde, avendo da criticare per ognuno di loro. “Avery, hai i polsini slacciati, cosa aspetti a sistemarli?!”, “Nott, abbottonati quella camicia come si deve che è tutta storta!” e “Mulciber quel farfallino fa a pugni con il colore dei tuoi occhi, cambialo!”. Il biondo indossava un completo gessato celeste e ad ogni rimprovero si spostava una ciocca di capelli splendenti da davanti al viso. Appena si voltò Rookwood gli fece un gesto tutt’altro che gentile con una mano. “E’ inutile che fai così, Augustus” gli rispose Malfoy “Mi ringrazierete tutti quando  le vostre dame vi vedranno e saranno orgogliose di quanto sarete eleganti!”. Lestrange borbottò qualcosa sul non esserne così sicuro, ma Lucius replicò: “Oh sì invece, Rodolphus. Non è un caso che Bellatrix abbia preferito andare al ballo con Piton che con te, insomma quel ragazzo non sarà un mostro di stile, ma di sicuro si veste meglio di te!”. Con questo squadrò il ragazzo ed iniziò ad elencare: “Capelli perennemente spettinati, giacche messe come capitano, postura inaccettabile… i muscoli non mancano, ma li usi in modo sbagliato. Basta fare il macho, le ragazze adorano i ragazzi forti ma sensibili… insomma un po’ come… come… beh, come moi!”. I Malandrini erano riusciti a non farsi scoprire fino a quel momento, nonostante James avesse le lacrime agli occhi, Minus fosse sul punto di rotolarsi a terra dal ridere e Sirius si era voltato mormorando: “Non ce la faccio… non ce la posso fare”. Ma dopo l’espressione poco modesta di Malfoy, oltretutto espressa in francese, i quattro non riuscirono più a trattenersi e scoppiarono in una fragorosa risata e Peter cadde sulle ginocchia tenendosi lo stomaco fra le mani e così rivelando il nascondiglio dei suoi amici. I Serpeverde, imbarazzatissimi di essere stati trovati in quella situazione compromettente, tirarono fuori subito le bacchette e le puntarono contro i Grifondoro, che però furono più rapidi e corsero fuori dal negozio. Continuarono a correre fino a quando non si trovarono quasi ad Hogwarts, e non avevano ancora smesso di ridere. “Forse sarà meglio…” iniziò Remus con il fiatone “Che ci facciamo spedire gli abiti da cerimonia… dai nostri genitori…”. Gli altri tre annuirono, e a quel punto Potter pensò bene che era il momento di ricominciare con: “E tu con chi ci vai, eh Luna? Con chi ci vai al ballo?”.

Sono molto orgogliosa di questo capitolo, mi sono divertita anche più di quello prima a scriverlo!!

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Capitolo 7
*** 3- Preparativi in corso ***


 3- Preparativi in corso

Il 12 giugno era finalmente arrivato. Era una calda giornata estiva e già durante la colazione si sentiva eccitazione nell’aria. Le lezioni erano finalmente finite e quindi gli studenti potevano passare tutta la giornata tranquillamente distesi nel parco a parlare o a leggere, ma non fu così. Già dopo pranzo, verso l’una del pomeriggio, alcune ragazze iniziarono a recarsi nei loro dormitori per prepararsi. Che esagerazione! Pensò Bellatrix mentre si avviava verso il Lago Nero assieme ai suoi amici. Stava giusto duellando contro Avery quando vide Narcissa che le veniva incontro da lontano. Quando la raggiunse le disse in tono autoritario: “Bella, vieni con me che dobbiamo acconciarci!”. La mora lanciò uno sguardo all’orologio da polso di Rookwood e provò a protestare: “Ma sono solo le due! Io ho appuntamento alle otto con...”. “Niente ma!” la interruppe la minore, che in quel momento aveva un’inquietante somiglianza con sua madre. Bella, sbuffando, si avviò dietro a Cissy sotto gli sguardi increduli degli altri, che non erano abituati a vedere la Black prendere ordini da qualcuno, men che meno dalla sua sorellina! “Spero che comunque ne valga la pena” constatò Mulciber per rompere il silenzio. I Serpeverde rimasero nel parco fino alle sei e mezza, poi accordarono che forse era meglio andare anche loro nei dormitori almeno a vestirsi e darsi una spazzolata ai capelli. Mentre Narcissa cercava di acconciare in qualche modo i capelli ribelli di Bellatrix, anche nel dormitorio delle ragazze di Grifondoro i preparativi per la serata procedevano già da un po’. Mary stava pettinando i lunghi capelli rossi e lisci di Lily guardandoli con invidia e confrontandoli con i suoi mossi e castani, Emmeline intanto faceva su e giù per la stanza con un paio di tacchi altissimi, trattenendo un gemito di dolore ad ogni passo, anche se la sua faccia sofferente di certo non passava inosservata. “Basta! Io ci rinunciò!” gridò dopo qualche minuto di sfilata su e giù per la stanza, si tolse le scarpe e si sedette sul suo letto a baldacchino massaggiandosi i piedi. Poi tirò fuori dal suo baule un altro paio di scarpe eleganti ma basse, le indossò e commentò: “Ahhh, così va meglio!”.
I Malandrini nel frattempo avevano messo sottosopra la loro stanza, tanto per cambiare. Sirius e Peter stavano mettendo in scena una dura lotta per la sopravvivenza con i cuscini, mentre James continuava a pettinarsi i capelli per poi guardarsi allo specchio, scuotere la testa, passarsi di nuovo una mano sulla testa per arruffarli, aspettare cinque secondi e ricominciare da capo. Remus era l’unico che aveva già indossato il suo completo e cercava di dissuadere i suoi amici a fare lo stesso. Alle otto meno un quarto finalmente tutti erano pronti, chi più e chi meno, a scendere in Sala Grande.

Questo è un capitolo "di mezzo" che serve per collegare la parte dello shopping al ballo effettivo. Ve lo dico di già: succederà di tutto! Chi è la ragazza di Remus? E Severus riuscirà a ballare almeno una volta con Lily o dovrà aiutare Bellatrix a nascondersi da Rodolphus per tutta la sera? Lucius e i suoi capelli splendenti riusciranno a conquistare il cuore gelido della piccola Narcissa?
SAPRETE TUTTO AL PROSSIMO AGGIORNAMENTE (che sarà oggi pomeriggio o domani mattina presto ;D)

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Capitolo 8
*** 4.1- Il ballo (parte prima) ***


4.1- Il ballo (parte 1)

Le ragazze iniziarono ad arrivare molto più tardi dei ragazzi, ma nessuno si lamentò alla vista di tutte quelle studentesse in abito da sera che si mescolavano fra i maschi per trovare ognuna il proprio accompagnatore. Sirius aveva appena fatto una battuta, quando James, ridendo, si voltò e vide una splendida Lily Evans con un vestito smeraldo, come i suoi occhi, che camminava verso di loro sorridendo, i capelli rossi lasciati sciolti lungo le spalle. Che avesse cambiato idea? Magari ci aveva ripensato e aveva deciso che in fondo valeva la pena di andare al ballo con lui… ma si sbagliava. La giovane infatti li raggiunse, salutò Remus raggiante, lo prese a braccetto e si allontanarono insieme. Potter rimase senza parole, come osava uno dei suoi migliori amici andare al ballo con la ragazza per cui lui aveva una cotta?! “Amico, hai la bocca talmente spalancata che potresti ingoiare una Pluffa intera…” commentò Sirius dandogli una pacca sulla spalla.

Bellatrix si fece sinuosamente largo fra la folla, raggiungendo Severus e stampandogli un altro bacio sulla guancia, lasciandogli una grande sbavatura di rossetto scarlatto. Qualche metro più avanti Rodolphus fulminò con lo sguardo il povero Piton, che era arrossito violentemente davanti alla dimostrazione “d’affetto” della Black. La Serpeverde indossava un bellissimo abito nero con le spalline e una vertiginosa scollatura sulla schiena ed era fra le poche ragazze di tutta Hogwarts che camminava sui tacchi senza sembrare un troll ubriaco. I capelli erano acconciati in un complesso chignon che le lasciava alcune ciocche ad incorniciarle il viso. Al collo aveva una bellissima collana d’argento che terminava con un rubino a forma di goccia. “Grazie ancora per avermi salvato da Lestrange” sussurrò nell’orecchio del suo accompagnatore, che sentendosi addosso gli occhi, per una volta colmi d’invidia, di tutti gli studenti (maschi, ovviamente) presenti, non fece a meno di borbottare: “Non c’è di che…”.

“Come sei… ehm… elegante” fu il primo commento di una aggraziatissima Narcissa Black appena vide Lucius ed il suo completo celeste. La minore dei Black era fasciata in un bellissimo vestito blu notte con piccoli ricami argentati sull’orlo della gonna. In testa portava una piccola tiara, come una vera principessa. Malfoy fece un profondo inchino ed un baciamano alla sua dama e poi la trascinò verso la pista da ballo, mentre quest’ultima lanciava uno sguardo malizioso verso Lestrange.

SCUSATESCUSATESCUSATESCUSATEEEEEEEEEEE!!! Lo so che dovevo aggiornare in frettissima, ma ho avuta la brillante idea di iniziare un'altra ff con la fantastica LovelySev394 (se stai leggendo qua, ti adoro <3)... cooooooomunque, qui abbiamo soltanto la formazione delle coppie (tra cui Remus e Lily, anche se ormai sembrava abbastanza ovvio -.-")
Fatemi sapere cosa ne pensate (non è un gran che come capitolo....)




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Capitolo 9
*** 4.2- Il ballo (parte 2) ***


4.2- Il ballo (parte 2)

Le coppie avevano iniziato a volteggiare a ritmo di musica, chi più e chi meno bene. Peter, ad esempio, aveva pestato i piedi alla povera Emmeline almeno una decina di volte soltanto durante il primo valzer, mentre Remus e Lily sembravano invece cavarsela benissimo insieme, nonostante Lupi cercasse di evitare le occhiatacce velenose che James gli lanciava ogni tanto. Quest’ultimo aveva già il mal di testa dopo nemmeno cinque minuti a causa di Mary e della sua insopportabile parlantina. La ragazza infatti aveva trovato fondamentale descrivere per filo e per segno al povero Potter il bellissimo abito che aveva visto da Stratchy&Sons ma che non aveva potuto comprare perché costava troppo, per poi passare a commentare le altre ragazze una dopo l’altra. Sirius e Marlene ballavano stretti una all’altro contro ogni limite di decenza, tanto che nel giro di due balli la professoressa McGranitt li aveva minacciati di spedirli entrambi nel proprio dormitorio se non si fossero staccati abbastanza da poter far passare almeno una mano fra i visi dei due.
Poco più lontani da loro, Narcissa cercava di evitare le continue avances di Malfoy, che sembrava  intenzionato a baciare la giovane Black prima della fine della serata.
Rodolphus Lestrange alla fine si era rassegnato e aveva afferrato per un braccio Alecto Carrow e l’aveva trascinata sulla pista da ballo, anche se non aveva perso di vista neppure per un momento Bellatrix. La Black stava ballando con Severus poco più in là. “Ehm… Severus?” mormorò la mora al suo cavaliere, scuotendolo dai suoi pensieri, per lo più rivolti a Lily. “Puoi tenermi più stretta, sai?”. Il giovane in quel momento si accorse con imbarazzo che le sue mani sfioravano a malapena la schiena della ragazza, mentre tutte le altre coppie, in particolare Sirius e Marlene, erano decisamente più avvinghiate. Strinse più a sé la sua dama e ripresero a ballare come se niente fosse, ma questa volta l’aspirante pozionista non lasciò il suo sguardo divagare nella Sala fra le altre coppie, incontrando qualche volta gli occhi pieni di rabbia e di gelosia di Lestrange, ma si concentrò su Bellatrix. Fino a quel momento non si era davvero reso conto di quanto la sua dama fosse bella quella sera. La strinse maggiormente a sé, voleva che per una volta il povero Severus Piton, sempre deriso e preso in giro da tutti, facesse invidia a tutti gli altri.

Schifo. Questo capitolo fa letteralmente SCHIFO. Mi dispiace, ma l'avevo già riscritto parecchie volte e non mi convinceva mai, quindi alla fine l'ho pubblicato così... siate buoni vi prego! Spero di fare meglio nel prossimo

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Capitolo 10
*** 4.3- Il piccolo eroe di Cissy ***


 4.3- Il piccolo eroe di Cissy
 
“E poi ho anche una immensa biblioteca nel maniero di famiglia, e ci sono i più costosi ed antichi volumi di genealogia Purosangue…”.
Narcissa alzò gli occhi al cielo, ma il suo cavaliere non se ne accorse, occupato com’era nel suo interminabile monologo sulle ricchezze dei suoi genitori. Le parole per la giovane si erano trasformate in un indistinto “bla bla bla bla”.
Cissy avrebbe anche voluto far notare a Lucius che lei era una Black, e che quindi soltanto il vestito che indossava quella sera valeva metà dell’intero patrimonio dei Malfoy, ma da ragazza educata qual era evitò di parlare.
Si chiese che fine avesse fatto Rodolphus, e come se lo avesse chiamato, il giovane Lestrange apparì in tutta la sua magnifica bellezza, nonostante l’espressione imbronciata.
 
Aveva perso di vista Bella, ma come poteva essere stato così idiota?! La stava tenendo d’occhio dall’inizio del ballo come potrebbe fare un Cercatore con il Boccino d’Oro, e adesso lei era sparita, trascinandosi dietro quell’idiota di Piton. Ma perché la sua ragazza (insomma, non lo era ancora ma presto lo sarebbe diventata, nessuna poteva dirgli di no troppo a lungo) sembrava preferire quel secchione unticcio a lui, capitano della squadra di Serpeverde e probabilmente la persona più popolare della scuola?
Dannazione aveva anche scommesso trenta galeoni con Rabastan che alla fine della serata lui sarebbe riuscito ad avere il reggiseno di Bellatrix, e non poteva presentarsi a mani vuote!
Il suo sguardo si posò sul grazioso viso della minore delle sorelle Black, che danzava con quel buono a nulla impomatato (e anche piuttosto effemminato, a volte) di Lucius Malfoy. Forse in fondo con suo fratello avrebbe ancora potuto vincere la scommessa con suo fratello… bastava usare le tattiche giuste sulla piccola Narcissa, che magari dopo un po’ di divertimento gli avrebbe concesso come souvenir un pezzo della sua sicuramente elegante biancheria intima…
Con passo sicuro superò la Evans e Lupin sulla pista da ballo e, sfornando il suo sorriso migliore, si avvicinò a Malfoy e la bionda, inchinandosi gentilmente davanti a quest’ultima.
“Lucius, ti dispiace se ti rubo la tua stupenda dama?”.
Cissy davanti a quell’insolito atto di galanteria (diciamocelo, non è che Rodolphus Lestrange fosse proprio un gentiluomo, di norma) ridacchiò ed arrossì violentemente, abbandonando il suo cavaliere.
Sembrava un sogno. Prendere per mano quell’affascinante ragazzo più grande di lei, amico di sua sorella, sentire la sua mano scivolarle su un fianco, e avvinghiarsi a lui più stretta che poteva, strappandogli un sorriso. La musica sembrava arrivare da molto, troppo lontano, era troppo inebriata dalla situazione per accorgersene. Poi però l’incanto finì, Rod le aveva appoggiato una mano sulla schiena, e la accarezzava sempre più velocemente, sempre più invadentemente, e di certo per la bionda non era piacevole.
“Scusa… puoi smetterla?” mormorò timida, ma lui la ignorò, o forse non la sentì, e iniziò davvero ad esagerare.
“Smettila!” sbottò allora Cissy “Smettila Rodolphus, smettila!”. Lui le rivolse un sorrisetto innocentino e tentò di trascinarla fuori dalla Sala Grande, e nonostante la tredicenne si divincolasse sotto la stretta muscolosa da Battitore.
La riuscì a portare in un angolo buio, e cercò di toccarle il sedere, quando una voce alle sue spalle esclamò:
“Lasciala andare!”.
Entrambi si voltarono e Narcissa provò un enorme senso di sollievo, prima di rendersi conto che chi aveva parlato non era altri che Lucius Malfoy, il ragazzo più delicato del mondo. Di certo Lestrange ci avrebbe messo un secondo a trasformarlo in poltiglia.
“Altrimenti?” lo canzonò quest’ultimo “Chiami papino?”.
Malfoy cercò di ribattere, ma il suo avversario aveva già estratto la bacchetta e con una velocità sorprendente lanciò un incantesimo non verbale, probabilmente un Levicorpus, il povero biondino si ritrovò appeso a testa in giù, mentre Rodolphus si preparava a ributtarsi sulla sua preda indifesa
Lucius si dibatté come un pesce fuor d’acqua e cadde a terra, sentendo un preoccupante crac e un dolore lancinante alla spalla. Ignorando le fitte che sentiva nella carne si avvicinò silenzioso ed inosservato alle spalle del Battitore, troppo occupato a cercare di capire come slacciare il vestito alla ragazzina, che cercava di gridare e difendersi. Solo all’ultimo secondo Rodolphus si girò per ricevere un sonoro pugno dritto sulla mandibola. Poi fissò spaventato Lucius, un rivolo di sangue che gli scivolava oltre l’angolo della bocca spalancata, e scappò a gambe levate.
Cissy impiegò qualche secondo per capire l’accaduto, e quando il suo cervello riuscì a registrare  che il biondo davanti a lei, il suo cavaliere, l’aveva salvata.
Scattò in piedi e gli gettò le braccia al collo, strillandogli in un orecchio:
“MIO EROE!”. Gli diede addirittura un bacio sulle labbra.
Malfoy represse una smorfia di dolore e solo allora la bionda si accorse del braccio destro di Malfoy, che gli penzolava mollemente lungo il fianco.
“Ma sei ferito” disse piano, prendendolo per mano (la sinistra) e conducendolo fino all’infermeria.

Signore e signori... sembrava impossibile ma ce l'ho fatta! HO RIPRESO QUESTA FF! Vi prego ora non odiatemi per avervi fatto aspettare così tanto (sempre che qualcuno mi stia ancora seguendo...)... Mi sento in colpa per aver fatto sembrare Rod una specie di troll maniaco in questo capitolo ma capitemi, dovevo in qualche modo (in questo caso un modo molto stile "Ehi tu porco levale le mani di dosso!" [Ritorno al futuro, per chi non lo sapesse]) rendere Lucius un eroe agli occhi della piccola ed innocente Cissy (che però sa il fatto suo ed è piuttosto sveglia per la sua età u.u)
Quindi beh, per rovinarmi ancora di più ho allungato di qualche capitolo ancora, e vi do solo un piccolo anticipo: nel prossimo aggiornamento (non chiedetemi quando sarà, potrebbe essere fra un'ora come fra un mese...) vedremo come se la passano Lily, Remus e James (e anche Sirius e Marlene, dai)

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Capitolo 11
*** 4.4- Amici come prima, più di prima ***


4.4- Amici come prima, più di prima

Un’altra occhiataccia di James. La millesima almeno, quella sera. Lupin si sentiva come un criminale, volteggiando allegramente con Lily sulla pista da ballo.      Era un idiota, un enorme, mastodontico idiota che tradiva così facilmente il suo migliore amico.
“Remus” si sentì chiamare “C’è qualcosa che non va?”.
Il licantropo alzò gli occhi dal pavimento, andando ad incontrare quelli verdi smeraldo della sua compagna. Scosse la testa, anche se con poca energia e convinzione.
La rossa si strinse nelle spalle, e anche se era piuttosto confusa decise di non indagare oltre. Di certo quegli idioti di Potter e Black (anche se quest’ultimo sembrava troppo occupato a pomiciare con Marlene…) dovevano aver qualcosa a che fare con l’espressione colpevole di Lupin…
Decise di insistere.
“Remus, se c’è qualche problema possiamo parlarne, sei un mio amico… forse posso aiutarti”.
“Lily, ti ho detto che va tutto bene, non preoccuparti” rispose il ragazzo tornando a fissarsi i piedi.
Un’altra occhiataccia di James. E siamo a mille e uno pensò amaramente. Poi però prese una decisione per farsi perdonare: smise di ballare e afferrò la sua compagna per mano, realizzando poi che questo gesto avrebbe fatto solo infuriare ancora di più Ramoso, portandola fino al tavolo dove i suoi amici erano seduti.

“Ma che diavolo sta facendo?!” sbottò il Cercatore di Grifondoro, più rivolto a se stesso che ai suoi amici (Peter infatti si stava ingozzando di dolci e Sirius e Marlene, come già sappiamo, erano troppo… ehm… occupati). Quando però si trovò davanti Remus, e con lui Lily, cercò con un certo sforzo di autocontrollarsi, fingere che tutto stesse andando bene, e che lui si stesse divertendo da morire.
“Ciao James, stavo pensando… ti va se facciamo un piccolo scambio di dame?”.
Ma a che cavolo di gioco stava giocando?! Prima gli fregava la ragazza e poi gliela sventolava sotto il naso, proponendogli anche di concedergli un breve ballo con lei?! Piccolo lupo mannaro maledetto…
Peccato che Mary non fosse dello stesso avviso e fosse saltata in piedi eccitata, accettando subito l’invito e tornando sulla pista da ballo accompagnata da Lupin. Così lui per la prima volta si ritrovò ad affrontare la Evans da solo. Non osò guardarla negli occhi, mentre la rossa affondava sbuffando in una sedia accanto a lui.
“Sappi che lo sto facendo solo per Mary, poveraccia, aveva un’aria talmente annoiata…”
“E quindi ora le dai il cambio e sta qui tu ad annoiarti?”.
Lily sembrò afferrare l’invito celato in quella domanda e si sporse verso il coetaneo con i capelli scompigliati.
“Potter, mi stai chiedendo di ballare?” .
“Vedila come ti pare, Evans” rispose lui immusonito, arrabbiato e sollevato allo stesso tempo che lei avesse capito così in fretta.
“Allora per una volta credo che accontenterò il piccolo giocatore di Quidditch egocentrico” lo prese in giro, facendosi seguire sulla pista da ballo.
James si sarebbe messo volentieri a gridare di gioia in quel momento, stava davvero ballando con Lily Evans!
E presto li raggiunsero anche Peter con Emmeline e Sirius con Marlene (a quanto pare la McGranitt li aveva rimproverati, o minacciati, vedetela come preferite, di nuovo).
I Malandrini di nuovo riuniti.
Remus tirò un sospiro di sollievo, guidando Mary, la sua ultima idea aveva salvato la sua amicizia con James, e chi lo sa, forse Lily avrebbe capito chi fosse in realtà Ramoso e avrebbe smesso di odiarlo… mai dire mai. 


Incredibile ma vero, sono lanciatissima e sono riuscita a pubblicare subito anche questo capitolo :DD Ahahahahah e quindi alla fine, per quanto io non sia una grande fan di James Potter, gli ho concesso un ballo con Lily, e chi lo sa cosa accadrà... Prossimo aggiornamento su Sev e Bella (dopo molte, moltissime riflessioni esistenziali su di loro...)!

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Capitolo 12
*** 4.5- Il suo primo, vero bacio ***


4.5- Il suo primo, vero bacio

Improvvisamente Bella aveva lanciato un gridolino tipo: “Oh no!” per niente nelle sue corde, lo aveva afferrato per un polso e lo aveva trascinato via.
Per questo ora erano entrambi nascosti sotto ad un tavolo vuoto, da dove potevano avere una perfetta visuale della sala senza però essere trovati.
“Senti, Bellatrix, ma perché non dici a Rodolphus che non è il tuo tipo, magari così ti lascerà in pace…” azzardò Severus timidamente, ma la risata brusca e triste di lei, quasi grottesca, lo interruppe.
“Non dire stupidaggini, Sev. Io, una Black, che rifiuta un Lestrange? Due delle più grandi ed antiche famiglie Purosangue, unite… con tutta probabilità i nostri genitori ci stanno già organizzando un matrimonio combinato… fra qualche anno io sarò Bellatrix Lestrange, aspetta e vedrai” spiegò amaramente.
Piton, guardandola in quegli occhi neri dalle lunghe ciglia e le palpebre truccate che apparivano più pesanti del normale, si rese conto di quanto lui, Mezzosangue povero e senza un padre, era più felice di quella ragazza Purosangue con una numerosa famiglia che si aspettava il meglio da lei, perché almeno lui aveva il diritto di amare chi voleva. E a sedici anni ne sapeva molto sull’amore, molto più di qualsiasi normale adolescente.
Appoggiò comprensivo, quasi senza pensarci, una mano sul braccio di Bellatrix e lei gli sorrise malinconicamente, stringendosi nelle spalle.
“Bah… non ti preoccupare, è il mio destino e mi è sempre stato detto che sarebbe stato così. Alla fine bisogna solo accettarlo”.
Proprio in quel momento Piton, leggermente a disagio per la sincerità della mora, spostò lo sguardo verso la pista da ballo, dove vide Lily, la sua Lily, che ballava con James Potter.
Il cuore gli sprofondò nel petto. Forse aveva perso ogni possibilità di farla innamorare, ma fino a quel momento aveva avuto la speranza che James, il “grande Cercatore di Grifondoro”, non le piacesse.
E ora danzavano abbracciati, ovviamente accompagnati dagli altri idioti, gli amichetti di San Potter.
Rimase lì a fissare quel quadretto felice fino a quando la voce di Bellatrix, con un sussurro, lo fece sobbalzare:
“Ti piace molto, vero?”.
Severus arrossì violentemente, non era in condizione di negare che la “piccola Sangue Sporco Evans” come la chiamavano la maggior parte dei Serpeverde fosse l’unica ragazza ad interessargli.
Bella però non fece nessun commento, stranamente, sullo stato di sangue della rossa, ma chiese di nuovo, con voce monocolore:
“E allora perché non vai a parlarle?”
“Non mi ascolterà” rispose il ragazzo. “Mi odia”.
Poco male pensò la mora come può un Serpeverde come lui fare amicizia con una Grifondoro come lei?
“Beh devi trovarti un’altra ragazza allora, Sev” gli rispose con leggerezza.
Piton la guardò senza sapere che cosa pensare. Sostituire Lily con qualcun’altra? Mai.
“Normalmente alla gente non piaccio” replicò distrattamente.
“Hai mai baciato qualcuno?”
“CHE COSA?!”
Bellatrix ridacchiò e prese quella risposta come un evidente no. Si fece più vicina al ragazzo. “Bene, Sev” disse piano “Questa è la tua sera fortunata”.
Appoggiò gentilmente le labbra rosse su quelle tremanti del ragazzo, che rimase interdetto e stupito dall’improvvisa mossa della Black.
La mora mantenne il contatto qualche minuto, poi si staccò e con un altro sorrisetto, strisciò fuori dal tavolo. “Buona serata, Severus” fu l’ultima cosa che disse prima di rimettersi in piedi ed allontanarsi.
Il sedicenne impiegò parecchio tempo a capire che cos’era appena successo.
Bellatrix Black, la ragazza più… più… più attraente della scuola lo aveva appena baciato.
Il suo primo, vero bacio.  


NON CI CREDO NON CI CREDO NON CI CREDO! Dopo mesi di attesa sono finalmente riuscita a finire questo capitolo, esattamente come avevo intenzione di finirlo. E ora proverò anche a mettere la parola "fine" a questa ff, che mi trascino dietro da mesi e non vedevo l'ora di terminare! E... scusate ma dovevo assolutamente farli baciare xDD 

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Capitolo 13
*** 5- Tutto è bene quel che finisce bene ***


5- Tutto è bene quel che finisce bene

“Vuoi una brioche al cioccolato, Lucius?”.
Il biondo annuì, sentendosi come un eroe ferito, coccolato dalla sua personale crocerossina, ossia Narcissa.
La ragazza aveva passato tutto il resto della serata con lui in infermeria, riempiendolo di complimenti e baci, bacini e bacetti vari.
“Ciiiisssyyyy” fece dopo qualche secondo, dolcemente.
“Dimmi, mio salvatore”
“Mi manca un po’ di zucchero”. La bionda afferrò subito l’allusione e gli si avvicinò, appoggiando le sue labbra su quelle di Malfoy. Quando si separarono lui le passò un braccio (quello sano, il sinistro, visto che il destro era ancora fasciato) attorno alle spalle e lei gli appoggiò la testa sulla spalla.
“Puah!” commentò da poco lontano Bellatrix, versandosi un bicchiere di spremuta. “Tutto questo romanticismo mi fa venir voglia di vomitare”
I due la ignorarono e continuarono a fissarsi negli occhi, persi nel loro mondo.
In quel momento accanto alla maggiore delle sorelle Black si sedette Rodolphus Lestrange.
“Ehi Bella” la salutò massaggiandosi la testa.
La ragazza fece per scostarsi, ma poi ripensò alle parole che aveva detto lei stessa la sera prima a Severus. Quello era il suo destino e lo sapeva bene. Doveva soltanto accettarlo. E poi chissà, magari Rod si sarebbe dimostrato un ottimo compagno, dopo tutto.
“Ehi Rod” rispose, sorridendo.
“Senti, mi stavo chiedendo se avevi gli appunti di Pozioni, perché io li ho persi”
La mora annuì.
Cissy spostò lo sguardo sulla sorella, vedendo che Lestrange aveva ricominciato a fare il cascamorto con lei e pensò bene di avvisarla su quello che aveva cercato di farle la sera prima, ma alla fine decise di non farlo. In fondo un ragazzo che sopportasse il carattere impetuoso di Bellatrix non era facile da trovare.

Contemporaneamente, dall’altra parte della Sala Grande, James Potter stava discutendo animatamente di Quidditch con Mary McDonald, mentre accanto a loro Sirius e Marlene chiacchieravano a bassa voce.
“Ma come puoi dire che i Tornados sono meglio dei Cannoni di Chudley?!”
“Stanno ancora cercando di bilanciarsi, ma presto metteranno su una bella squadra e i Cannoni finiranno in fondo alla classifica! Aspetta e vedrai!” ribatté Mary, convintissima di quello che stava dicendo.
“Sì, e io magari morirò in una futura Guerra Magica” commentò sarcastico il Cercatore.
Remus quasi si strozzò con il succo di zucca che stava bevendo, sentendo quest’ultima affermazione.
In quel momento una voce allegra li fece voltare tutti. “Ciao ragazzi!” esclamò Lily, sedendosi fra Potter e Lupin. “Ciao James” aggiunse poi e a queste ultime parole tutti i Grifondoro del sesto anno (ossia i quattro Malandrini, Mary, Marlene ed Emmeline Vance) si girarono verso la rossa, guardandola a bocca aperta.
“Che c’è?” domandò quest’ultima afferrando una fetta di pane tostato e un panetto di burro. “Ho detto qualcosa che non va?”
“Evans… t-tu…” balbettò Ramoso “Tu… mi hai chiamato per nome!”
“E’ un problema, James?”
“ASSOLUTAMENTE NO!” strillò il ragazzo “E’ solo che è la prima volta in sei anni che mi chiami così. Mi ero abituato a ‘Potter’ o ‘Pezzo di deficiente’ ormai”
“Se proprio ci sei affezionato posso tornare a usare quelli”
“Ti piacerebbe!”
Remus, osservando in silenzio i due che bisticciavano, sorrise fra sé e sé. Le loro non erano più frecciatine, ma semplici battute che qualsiasi coppia di amici potrebbe scambiarsi sul sorriso sulle labbra. Missione compiuta pensò.

E Piton? Il ragazzo entrò in Sala Grande proprio nell’attimo in cui Lily si stava sedendo accanto a James, ed ebbe un tuffo al cuore. Anche l’ultimo dei suoi sogni, quello che la sua amata potesse continuare ad odiare Potter quasi quanto lo faceva lui, andò in frantumi. Si accomodò fra Avery e Mulciber a testa bassa, più triste che mai. Poi però, mentre si versava un po’ di latte caldo in una tazza, incrociò lo sguardo di Bellatrix, impegnata a chiacchierare con Rodolphus Lestrange, e la ragazza gli scoccò un sorrisetto e gli fece l’occhiolino. Il loro bacio era un segreto, un segreto che avrebbero mantenuto per sempre.

Silente guardava soddisfatto gli studenti riuniti in Sala Grande per la colazione.
“Direi che il ballo è stata una bella esperienza, no?” chiese rivolto al resto del corpo insegnante.
La McGranitt gli lanciò un’occhiatina sarcastica.
“Oh, avanti Minerva non puoi non esserti divertita!” esclamò gioviale il Preside.
“Mi sarei divertita molto di più, Albus, se non avessi dovuto passare tutta la serata a rincorrere Black e la McKinnon per evitare che copulassero sotto ad un tavolo” rispose gelida l’insegnate.
L’uomo ridacchiò. “Beh, veramente pensavo che sarebbe stata un’idea simpatica organizzare un altro ballo l’anno pross…”
“NO!” strillarono tutti i professori all’unisono, e gran parte dei ragazzi si voltarono verso la grande tavolata degli insegnati, attirati dall’improvviso rumore.
Quello fu il primo e ultimo anno in cui si diede un ballo ad Hogwarts, se vogliamo escludere il Ballo del Ceppo. 


Ebbene sì, siamo arrivati alla vera fine, che non è proprio felice per tutti ma non volevo infierire sulla coppia Bellatrix/Severus e quindi... beh, ecco qua. Voglio ringraziare tutte le magiche persone che hanno recensito! 

fede malfoy
NothingElse
Feli_Tonks
Zia Proxy
saeko94
MartyHerm
e ovviamente LovelySev394 (pensavi mi fossi scordata di te, eh? <3) 


E ora con grande piacere spunto quella casellina che indica che la storia è completa! :D 
Alla prossima ff 
NellieLL

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