La vera storia di Severus Piton

di MeiyoMakoto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un triangolo amoroso ***
Capitolo 2: *** Pensa al Quidditch! ***
Capitolo 3: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Un triangolo amoroso ***


PREMESSA: il primo capitolo non mi convince, quindi vi prego di non giudicare la storia a partire da esso. danke!
Meiyo


‘Di capelli boccolosi e addominali scolpiti dal Quidditch non me ne frega proprio niente.', affermò Lily distogliendo vistosamente lo sguardo dalla cricca di James Potter.
Severus non rispose.
‘Voglio dire,’, continuò Lily. ‘Cosa me ne può importare di quel cerebroleso che mi fa il filo da anni e ancora non ha capito che non ci sto?’
Ancora silenzio.
‘Come può pensare, quell’imbecille, di valere una cicca in confronto a te?’, concluse la rossa con un’occhiata adorante.
Severus sospirò.
 ‘Evans, ne abbiamo già parlato; tu sei una schifosissima Sanguesporco, non me ne può importare di meno di quello che pensi o non pensi e, sicuro come il fatto che lo shampoo Babbano sarebbe nocivo per la mia chioma scintillante, tra me e te non funzionerebbe mai.’
‘Oh, hai ragione, l’unto dei tuoi capelli è così meravigliosamente denso che sarebbe proprio un peccato rovinarli con il lavaggio!’, cinguettò la ragazza.
‘Non era quello il fulcro del mio discorso.’, ringhiò Severus. ‘Lo capisci o no che ti devi scollare, lurida Quasi Babbana?’
‘Oh, Sev, anche se esteriormente fai il difficile, lo so che in realtà sei così follemente innamorato di me che rischieresti la vita quotidianamente, anni dopo un ultimo, ennesimo due di picche da parte mia, per salvare un mio figlio avuto da un altro uomo!’
‘Fossi scemo!’, grugnì il Serpeverde, alzandosi e allontanandosi.
Lily sospirò.
‘Com’è timido, il mio Severus! Sarà andato a sfogare la sua inconfessabile passione per me inventando incantesimi e pozioni sotto falso nome e appuntandoseli in un testo di proprietà scolastica…’
Invece Severus stava marciando dritto verso un gruppetto di ragazzi sdraiato all’ombra di un salice, poco più in là.
‘Così non ci siamo proprio, Potter!’, sbraitò.
Un ragazzo alto, ben piazzato e con un paio di occhiali dall’improbabile montatura tonda di fil di ferro emerse dall’erba.
‘Che vuoi che faccia, Piton?’, mugolò. ‘Quella lì ti sta sotto in maniera disarmante, sono anni che provo a scollartela di dosso, ma è di un cocciuto…’
‘Lo so.’, ringhiò l’altro. ‘Lo so anch’io che è cocciuta come un mulo, e lo so anch’io che le mie indubbie attrattive l’hanno stregata… Ma se vuoi continuare a farti prestare gli appunti di Pozioni, razza di capra decerebrata che altro non sei, devi rimorchiarla, punto e basta! Ti avverto, signor capitano della squadra di Quidditch, ti toccherà passare tutti i pomeriggi a studiare invece di svolazzare qua e là, se non ti dai una sacrosanta mossa!’
‘No!’, fece James impallidendo. ‘Non puoi togliermi il Quidditch! È l’unica cosa che ho!’
I tre ragazzi dietro di lui tossicchiarono allusivi, ma lui li ignorò.
‘Andiamo bene…’, commentò Severus. ‘Comunque qui sto arrivando a un punto di non ritorno, quindi fai quello che devi fare senza tutte queste lagne.’
‘Ma che devo fare?!’, ululò l’altro.
‘Tutto il necessario.’, fu la risposta. ‘Anche sposartela, se devi.’
 
 
‘Ehi, Evans…’
‘Lasciami in pace, Potter, altrimenti ti sbatto in punizione.’
‘E con che motivazione?!’
‘Mi inventerò qualcosa, non ti preoccupare.’
Brutto ammasso lentigginoso di perfidia, se non fosse per Piton sai dove te la ficcherei la spilla di Caposcuola?!
‘Andiamo, Lily, così mi spezzi il cuore, lo sai che ti amo alla follia!’
Lily? Che è tutta questa confidenza?’
‘Scusa, scusa… Però non capisco perché sei così fredda; voglio dire, dopotutto non è che Piton…’
‘Non mi toccare Severus! Guarda che tu non sei degno di allacciargli le scarpe!’
‘Ok, ok, però…’
‘Però un corno! Se tu capissi che tesoro di ragazzo è, allora forse rivolgerti la parola non sarebbe una tale tortura!’
Il colpo di genio.
‘Sì, hai ragione. Perché non mi parli un po’ di lui?’
Lily spalancò gli occhi.
‘Sul serio? Non me lo aveva mai chiesto nessuno, chissà perché…’
‘Nooo, davvero? È veramente un mistero, un argomento così… ehm… appassionante…’
E fu così che Lily Evans cominciò a guardare James Potter con gli occhi diversi, e che la squadra di Quidditch del Grifondoro non ebbe bisogno di trovarsi un nuovo Cercatore.



Carissimi, non disperate, la storia di Lily e Severus non è ancora finita! So che morite dalla voglia di scoprire se Severus riuscirà a sfangarla e come diavolo è finito un Mangiamorte convinto a proteggere per anni il figlio di quella matta di Lily Evans. Gioite, allora, perché sta per arrivare il capitolo II: Pensa al quidditch!. Se invece non vi interessa mi ritengo mortalmente offesa e vi auguro una vita piena di rimorso per non aver completato la lettura di una storia così profonda e toccante.
Meiyo

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Capitolo 2
*** Pensa al Quidditch! ***


Era una di quelle notti che ti fanno ringraziare Dio per l’esistenza dei piumoni, con pioggia, lampi e chi più ne ha più ne metta.
Severus Piton, però, era superiore a frivolezze come il desiderio di evitare la morte per assiderazione: aveva approfittato del fatto che tutti gli altri Serpeverde avevano abbandonato l’idea di sfidare il gelo della Sala Comune e stava ripassando Pozioni in santa pace.
Ma non poteva durare.
‘Severus, dobbiamo parlare.’
Il ragazzo sospirò.
‘Pensavo di aver gettato via tutte le Passaporte che avevi sistemato qui, Evans.’
‘Ti eri dimenticato quella nello scarico del bagno.’, rispose lei sorridendogli teneramente.
‘Sei pazza.’, commentò Severus per l’ennesima volta, raccogliendo le sue cose. ‘Io me ne vado a dormire. Grazie per avermi rovinato il ripasso, tanto per cambiare.’
‘Aspetta! Devo dirti una cosa… Io… Provo qualcosa per un altro.’
‘Auguri e figli maschi, allora.’, fece il ragazzo dirigendosi verso il dormitorio.
Lily gli si parò davanti, impedendogli di proseguire.
‘Oh, Sev, vorrei tanto che la gelosia non ti mordesse dentro così! Sono così confusa… Chi scegliere, l’amore della mia vita o l’aitante capitano della squadra di Quidditch?’
‘Mentre ci pensi, ti consiglio di levarti di mezzo, altrimenti ti affatturo.’
‘Che caro, sempre così protettivo! Faresti qualsiasi cosa pur di risparmiarmi il dolore di scegliere, anche colpirmi con la magia!’
‘Sì, ok. Te ne vai, per piacere?’
‘Non prima di assicurarmi che tu e James non vi litighiate le mie attenzioni fino a causare una guerra fra due mondi opposti quanto quelli dei vampiri e dei lupi mannari…’
‘Carina come idea, si potrebbe sfruttarla per un libro per ragazzine.’
‘Hai sempre delle trovate geniali, tu… Oh, Severus, ma cosa mi era venuto in mente?! Al diavolo James, sono tutta per te!’
‘NO!’, sbottò Severus, impallidendo.
Si ricompose: la sua flemma aristocratica cominciava a risentire dei continui attacchi della Sanguesporco.
 ‘Lily Evans, sei stata una piaga dall’età di sette anni, dal giorno in cui mi hai abbordato in quel dannatissimo parco. Ho provato in tutte le maniere a farti stare alla larga, ma tu sei cocciuta come Silente quando il barbiere gli consiglia di fare una spuntatina alla barba. Non volevo arrivare a questo, ma se proprio non vuoi sentire ragioni ti devo…’
Puntò la bacchetta in direzione della rossa che lo guardava con la bocca semiaperta e un’espressione vacua negli occhioni verdi -probabilmente non aveva capito una parola di quello che aveva detto… Un bersaglio fin troppo facile, indegno di lui. Represse l’orgoglio e aprì la bocca per lanciarle la maledizione, ma la vista della propria bacchetta puntata contro di lei causò il lampo di genio. Benedicendo la sua intelligenza tutta Serpeverde, il ragazzo abbassò il braccio.
‘…ti devo conquistare sfidando Potter a duello.’
‘Oh, Sev, vincerai di sicuro!’, esclamò la rossa raggiante.  Lui non si diede neanche la pena di risponderle, la spinse di lato con  malagrazia e raggiunse il dormitorio per un buon sonno ristoratore.
 
 
La tensione era palpabile. Mezza Hogwarts era corsa in cortile a quello che si preannunciava un duello da far epoca, a giudicare dalle espressioni feroci dei due avversari. Tutti si immaginavano cosa potesse passare per la testa agli sfidanti in un momento così intenso… Ma la risposta li avrebbe sorpresi molto.
Severus si stava chiedendo se Potter si sarebbe mai deciso a colpirlo in modo da finire questa storia una volta per tutte e andarsene a pranzo, mentre James cercava di fare appello a tutto il suo coraggio Grifondoro per gridare quella fattura.
‘Avanti, James, pensa al Quidditch.’, mormorò fra sé alzando impercettibilmente il braccio; ma lo sguardo elettrizzato -quasi fanatico- di Lily Evans gli fece di nuovo cambiare idea.
Sposatela, se devi, aveva detto Piton, e la Evans aveva tutta l’aria di voler mettere in atto questa proposta… Ma no, stava solo esagerando.
‘Pensa al Quidditch.’, sussurrò di nuovo. Chiuse gli occhi, puntò la bacchetta contro Piton e gridò: ‘Tarantallegra!’
La fattura lanciata alla cieca non lo sfiorò neanche, ma Severus aveva i riflessi pronti: cominciò a ballare sfrenatamente.
‘Come potrò mai competere con una tale abilità.’, disse incolore. ‘Hai vinto, Potter. Ora lasciatemi da solo col mio cuore spezzato.’
E se ne andò, sempre dimenando le gambe, prima che la Evans potesse opporre  resistenza. Ma quando fu a distanza di sicurezza non poté trattenersi dallo sbirciare indietro; e alla vista di Lily selvaggiamente avvinghiata a Potter, Severus Piton sentì una fitta di rimorso.
In fondo neanche quell’imbecille di James Potter si meritava una piattola come la Evans.



Pensavate che fosse finita eh? E invece tra pochi giorni arriva l'Epilogo, quindi, in onore della gloriosa memoria di Severus Piton, seguite e recensite numerosi! E' quello che il povero Severus avrebbe voluto, ne sono... ehm... assolutamente certa!
Meiyo

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Capitolo 3
*** Epilogo ***


‘Li protegga.’, boccheggiò Severus. ‘La prego.’
‘Tu mi disgusti.’, rispose gelido Silente. ‘Non ti importa che una povera innocente muoia, purché suo marito e il suo bambino si salvino.’
‘In realtà non è che non mi importi… Io la voglio proprio fuori dai piedi! Se il Signore Oscuro la ucciderà Potter sarà finalmente libero e la mia coscienza a posto.’
Silente alzò un sopracciglio.
‘Temo di non capire.’
‘Si vede che non conosce Lily Evans.’
L’altro annuì grave.
‘Invece la conosco, eccome: sta sempre ad impicciarsi degli affari dell’Ordine, anche se le abbiamo ripetuto migliaia di volte che il nostro è un club esclusivo e non sono ammessi gli sfigati, specialmente quelli rossi e petulanti.’ Restò in silenzio per un attimo, come se stesse prendendo una decisione di vitale importanza. ‘Va bene, Severus, ti aiuterò: non possiamo lasciare due poveri, innocenti Potter nelle mani di quella pazza. Ma c’è una cosa che non capisco… Non potevi semplicemente al tuo Signore di risparmiarli?’
‘L’ho fatto, ma mi ha detto di non rompere, che James gli è sempre stato antipatico con quei suoi svolazzamenti su e giù per il campo da Quidditch… Io gli ho risposto che probabilmente lui era il triplo più bravo a giocare di quella mezza sega di Potter, ma lui mi ha guardato storto e se ne è andato.’
‘Capisco.’, rispose Silente cupo. ‘Ho visto Lord Voldemort fare cose orribili, Severus, ma mai nessuna quanto il suo primo volo su una scopa… Non ci sono parole per descrivere quanto facesse schifo.’
Rabbrividì.
‘Ma tu cosa mi darai in cambio del mio aiuto?’
‘Sarò la sua spia tra i seguaci del Signore Oscuro.’
‘Non basta. C’è dell’altro?’
‘Questo.’, rispose Severus offrendogli una figurina delle Cioccorane nuova fiammante. Gli occhi di Silente si dilatarono di brama alla vista di quel prezioso pezzo di cartoncino.
‘Morgana?’, sussurrò, senza fiato. ‘Ma è rarissima! Ho comprato duecento confezioni di Cioccorane nella speranza di trovarla, ma ho ottenuto solo centoventisette doppioni di Tosca Tassorosso. Quella dannata carta capita sempre…’
‘Sempre.’, concordò Severus mentre l’altro afferrava avidamente la figurina.
 
 
Harry Potter riemerse dal Pensatoio con le idee ancora più confuse di prima.
 
 
Un (altro) ringraziamento adavalonne e a tutti quelli che hanno seguito/preferito, dando il loro contributo alla causa della demenzialità!
Meiyo

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