Dark Experiment

di Giammiz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio e Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ed Esitazioni ***
Capitolo 3: *** Alleanze e Compromessi ***



Capitolo 1
*** Risveglio e Sorpresa ***


Era un semplice giovedì sera. Leggevo un manga mentre guardavo distrattamente fuori dal finestrino del treno che mi avrebbe portato a casa. “Certo che in questo periodo cala subito la notte” Pensai guardando fuori dalla finestra. Quel giorno il treno era parecchio affollato, era l’ultimo giorno di vacanze estive. Sbuffai e pensai: “L’ultimo giorno eh? Che noia, se penso che da domani dovrò cominciare un altro anno di studi…” Presi le cuffie e le posizionai perfettamente sulla nuca cercando di spostare il mio pensiero sulla musica. Improvvisamente arrivò, all’improvviso, un tremendo attacco di sonno. Cercai di resistere ma a quanto pare Morfeo aveva deciso che avrei dovuto addormentarmi. Riuscii a posare il manga, ma prima che potessi muovermi ulteriormente mi addormentai.
Con l’aiuto di una nuova e vivace canzone mi svegliai di soprassalto. Sentivo ancora il sonno pesarmi sugli occhi ma guardandomi intorno iniziai a spalancarli: della folla che c’era prima erano rimaste soltanto una decina di persone anche loro addormentate. Tra loro notai una ragazza che ad occhio e croce sembrava avesse la mia età. La osservai per un po’, incantato dalla sua bellezza: Aveva dei capelli lisci che terminavano in piccoli boccoli marroni sulle spalle, delle labbra rosee né troppo sottili, né troppo grandi e dei lineamenti stupendi che contornavano il suo splendido viso. Quando vidi che era sul punto di svegliarsi mi rigirai per non farmi scoprire. Guardai per un attimo fuori dal finestrino e notai un paesaggio diverso dal solito la solita ferrovia era diventata un prato che avrebbe fatto ingelosire persino lo sfondo di Windows.
Stavo per alzarmi per vedere meglio quello splendido panorama quando notai che la mia gamba era incatenata alla sedia.
Porsi nuovamente il mio sguardo al panorama e vidi che lo splendido prato si strava trasformando in una landa deserta piena di macerie. Impallidii. “Che diavolo sta succedendo qui?!” Dissi con un tono di voce abbastanza alto. In quel momento notai che le altre persone prima dormienti si erano alzati ed osservavano quell’orribile spettacolo fin dove potessero avvicinarsi con le catene completamente pallidi in volto, soprattutto la ragazza.
Ci fermammo alla solita stazione. Sì, la solita però devastata. Sembrava che fosse passato un uragano e che si fosse divertito parecchio. Le catene si staccarono automaticamente e le porte si aprirono lasciando entrare un filo di luce.

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ed Esitazioni ***


Dall’esterno entrò una sottile puzza di zolfo e noi tutti uscimmo dal treno.
L’aria era abbastanza respirabile nonostante l’aspetto distrutto e bruciato della terra che ci circondava. Mi girai e notai che il treno era ricoperto di un sottile strato di radici, “Che strano” Dissi. “Quando sono salito sembrava più pulito…” Non ci pensai molto e tornai a guardarmi intorno. All’improvviso apparve una debole e fioca luce blu “Benvenuti, benvenuti carissimi ospiti ” In quello stesso istante la luce si trasformò in sette persone che ad occhio e croce sembrava avessero sulla quarantina d’anni.
I loro vestiti erano tutti uguali: pantaloni grigiastri e un camice bianco lungo fino alle ginocchia posto sopra ad una maglietta nera. La capigliatura dell’uomo situato al centro del gruppo era l’unica cosa che lo distingueva dagli altri. Mentre gli altri avevano i capelli tagliati in un semplice caschetto, lui aveva in aggiunta una coda di cavallo esageratamente lunga.
La mia curiosità verso quella capigliatura venne interrotta quando l’uomo al centro iniziò a parlare:
Salve a tutti e benvenuti nel nostro esperimento”.
Molti di loro si incuriosirono e si avvicinarono ma io incurante li guardavo senza mutare la mia espressione.
“Esperimento?” Chiese l’uomo più robusto del gruppo.
“Sì, sì” Disse con un sorriso da completo beota. “Noi creiamo dei mostri tipo draghi dinosauri e via dicendo e voi vi fate attaccare ed uccidere da loro per testarli” continuò sempre con quel suo sorriso.
Sgranai gli occhi come tutti gli altri del resto ed in preda alla rabbia scattai verso di loro, insieme a me partì l’uomo robusto che essendo più vicino a lorò stava per colpirli. “MA NON SCHERZIAMO!” urlò.
L’uomo al centro senz’alcuna esitazione premette un pulsante che lanciò una scarica elettrica sull’uomo tramortendolo. Fu allora che notai che sul collo di ognuno c’erano dei collari metallici. “E’ da lì che è partita la scarica…” Pensai.
“Ne vuoi anche tu?” Mi squadrò con gli occhi.
Senza dir nulla mi calmai e mi ricomposi volgendo nuovamente lo sguardo verso di loro.

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Capitolo 3
*** Alleanze e Compromessi ***


L’uomo al centro riprese a parlare: “Allora, allora, allora innanzitutto le presentazioni!” Disse con molta enfasi ed iniziò ad indicarci uno alla volta.
Non prestai attenzione alle presentazioni ed iniziai a cercare una via di fuga, La stazione era chiusa da dei cancelli elettronici così pensai che l’unica via di fuga fosse il treno ma su questo erano cresciute ancora più radici e sembrava inutilizzabile.
La mia ricerca fu improvvisamente interrotta da una soave e melodiosa voce che mi aveva ipnotizzato, apparteneva alla ragazza che avevo adocchiato prima.
“Ecco… io mi chiamo Ryha ed ho 17 anni. Piacere di conoscervi”.
Sembrava un po’ spaventata, d’altronde, chi non lo era?
Nonostante non la conoscessi mi sentivo in dovere di aiutarla.
Arrivò al mio turno che finì subito con un distaccato: “Sono Giez. Piacere”.
“Oh bene, bene, bene abbiamo dei nomi per questi bei visini!”
Disse.
“Il mio nome è Gaspard de Lou. Ma chiamatemi soltanto Gaspard carissimi”. Il suo modo di parlare mi faceva rabbrividire.
Se ne stava andando quando con fare maldestro si rigirò verso di noi e con il suo solito sorriso ci disse: “Oh dimenticavo, chi rimane in vita 50 giorni può tornarsene a casa” Si rigirò e salutando con la mano disse: “Bye bye” per poi sparire così com’era arrivato. 

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