A volte devi solo trovare venti secondi di spudorato coraggio

di misshoraan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


P.o.V. Narratore
-Facciamo una scommessa?- il biondo alzò un sopracciglio -Devi riuscire a far innamorare Serena.- 
P.o.V. Serena
This young girl, she's so cute
Everytime I see her, wear a fresh pair of shoes
'Cause this young girl, she's such a killer
Can't wait til I have it, I'm spend half a milla

-D'accordo mi alzo!- sbottai, arrabbiata verso il mio stupido LG. Sì, non sono come tutti che vogliono l'Iphone, io voglio il mio LG Optimus Life nero. A malincuore scesi dal letto ed andai a svegliare mio fratello Nate -Ei fratellone!- esclamai, fintamente allegra -Ricordi che dobbiamo andare a scuola oggi?- sbuffò. Per vendetta mi prese per la vita e mi fece cadere sopra di lui, poi mi abbracciò -Nate finiscila che dobbiamo andare!- cercai di dire, scossa dalle troppe risate provocate dal solletico che mi faceva. Sbuffò di nuovo -Vabbé, dai alzati- sorrisi. Scesi in cucina e presi il latte ed i biscotti e, sapendo che mio fratello non si era ancora alzato, urlai -Nate! Ho fatto le frittelle, e se non ti alzi le mangio tutte io!- tre secondi dopo era seduto davanti al tavolo con un'espressione famelica in viso. -Ma non hai fatto le frittelle- piagnucolò guardando il pacco di biscotti che gli avevo appoggiato davanti. Ridacchiai -Lo so fratello, lo so-
Mentre prendevo i libri dal mio armadietto sentii una voce conosciuta -Buongiorno bella ragazza!- Blair. Si, ci chiamavamo come le protagoniste di "Gossip Girl" e forse era per questo che io e lei eravamo le ragazze più popolari della scuola, le più seguite su Twitter e quelle con più amici su Facebook! -Ciao altra bella ragazza- rise -Pronta per il nuovo anno scolastico?- chiesi, anche se la sua espressione rispondeva a tutte le mie domande -Dai che scherzavo! Comunque cos'hai alla prima ora?- entrambe guardammo l'orario -Inglese- mormorò triste -Io matematica- sbuffai -Ci vediamo dopo?- aggiunsi guardandola annuire. La salutai con un gesto della mano e mi avviai in classe. Mi sedetti in uno degli ultimi banchi, vicino alla finestra. Stavo osservando il cielo, quando una voce mi fece sobbalzare -Posso sedermi?- voltai velocemente verso il ragazzo: biondo, occhi azzurro mare e sguardo alquanto intrigante -Horan hai una classe intera di posti, non venire a rompere a me- sorrise -Ma io voglio sedermi qui- non feci in tempo a ribattere che si era già seduto. Beh, forse ora vi dovrei spiegare un paio di cose, in tutte le scuole superiori ci sono gerarchie e la mia non fa eccezzione. Al primo posto ci siamo io, Blair ed altri cinque ragazzi: Harry Styles, il puttaniere, Zayn Malik, il suo fedele compare, Louis Tomlinson, il buffone della scuola, Liam Payne, il più tranquillo del gruppo ed infine c'era lui, Niall Horan. Irlandese di nascita, trasferitosi a Londra pochi anni or sono e preso sotto l'aria protettiva del gruppo di Styles. Stava diventando come lui, era stronzo con le ragazze che gli correvano dietro e gentile con quelle che non lo sopportavano, doveva farle morire per lui, così avrebbe potuto aggiungerle alla sua collezione.

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Ahahahahah! Ogni riferimento a Gossip Girl è puramente casuale! Comunque buongiorno.
Questa è la mia terza FF, una l'ho ancora in corso, ma mi mancano pochi capitoli, quindi ho deciso di cominciare questa, sennò perdevo l'ispirazione xD

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Finalmente c'era la pausa pranzo -Vieni a mangiare?- mi chiese Blair appoggiando la testa sulla mia spalla -No, ho un appuntamento con il teatro- rise -Ci vediamo dopo- mi diede un bacio sulla guancia e trotterellò felice in mensa. Io feci la strada opposta, andai verso l'auditorium, vero il palco, verso il pianoforte. Per tre mesi non avevo toccato quei tasti e mi mancavano, mi mancava suonare e cantare le mie canzoni preferite, mi mancava isolarmi dal mondo. Aprii piano la porta, per vedere se c'era qualcuno, ma era deserto. Mi avvicinai al palco e salii le scalette, avvicinandomi sempre di più a ciò che desideravo di più al mondo, alla mia vita. Mi sedetti sullo sgabello e dalla borsa tirai fuori gli spartiti per suonare: le parole non mi servivano. Adesso dovevo solo scegliere che canzone! Lessi i titolo dei primi fogli, quando arrivai al quinto mi si illuminarono gli occhi -Common denominator- mormorai. Era una canzone di Justin Bieber, abbastanza facile da suonare.
P.o.V. Narratore
Vedendo che Serena non stava andando in mensa, Niall decise di seguirla -Dove vai?- chiese Harry, indagatorio -Devo.. devo vedere una cosa- ribatté il biondo, girando le spalle all'amico. Notando che qualcosa non andava, i ragazzi lo seguirono, come lui faceva con Serena. Si ritrovarono davanti alla porta dell'auditorium -Che ci dovrebbe fare Niall in auditorium?- bisbigliò Zayn all'orecchio di Harry, che fece le spallucce. Il ragazzo aprì la porta senza far rumore, e dopo aver fatto entrare gli amici, la chiuse dietro di sé in silenzio. -Ma quella è la Harmony?- chiese Louis, strizzando gli occhi per vedere la ragazza seduta al piano. Gli altri fecero le spallucce, quando lei cominciò a suonare una musica invase tutto il teatro. La sua voce era calda, gentile, come se volesse accarezzare ognuno di loro.

-I don't want to go back
To just being one half of the equation
You understand what I'm sayin'?
Girl with out you I'm lost
Can't face this focus at heart
Between me and love
You're the common denominator, oh, oh, ohh, oh
You're the common denominator, oh, yeah, woah
Before your love was low
Now you're just my height, aye
We chase the game that would put
My cot in the side
Broken heart rise up to say
Love is alive
You and I would stand
To be multiplied, yeah
Out of all the things in life,
That I could fear,
Uh
The only thing that would hurt me,
Is if you weren't here,
Woah-

P.o.V. Serena
Un sorriso solcò il mio volto quando smisi di cantare. Amavo quella canzone e anche il cantante -Sei brava- ma perché quella voce doveva sempre interrompere i miei pensieri -Grazie- risposi fredda. Sentii i suoi passi avvicinarsi -Perché sei così con me?- chiese, con voce sensuale -Tutti sanno che sei un puttaniere come Styles. Ho ceduto con lui, non lo farò con te- ed ecco i ricordi che riaffioravano nella mia mente. Il ghigno soddisfatto di Harry Styles dopo la mia festa di compleanno, tutta la fatica per riconquistare la mia reputazione, che lui distruggeva accuratamente una volta al mese. Dopo essere finalmente stato rifiutato da una ragazza, che diventò ed è tutt'ora la mia migliore amica, io riconquistai il potere e lei lo acquisì insieme a me. -Io sono diverso da lui- disse, alle mie spalle -E in cosa saresti diverso? Giochi con i sentimenti delle ragazze, esattamente come lui-  ridacchiò -Io le lascio con tatto- sussurrò al mio orecchio. Mi voltai e gli tirai uno schiaffo, il rumore rieccheggiò per tutta la sala -Sei esattamente come lui, non cercare scuse per convincermi che sei diverso, perché non ci casco, non più.- mi alzai, presi la borsa e me ne andai, lasciandolo lì a pensare ai suoi errori.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Era passata una settimana dallo schiaffo che avevo dato a Horan e per fortuna non mi era più venuto a cercare. Stavo correndo sotto la pioggia per tornare a casa e, immersa nei miei pensieri, sbattei contro qualcuno. Scivolai ma mi prese al volo -Scusa- balbettai imbarazzata, alzando lo sguardo per osservare il ragazzo: biondo scuro, occhi cioccolato ed un sorriso stupendo, i capelli bagnati gli andavano negli occhi e mi fecero sorridere -Stai tranquilla- mi sistemai la felpa -Io sono David- disse, porgendomi la mano -Serena- gliela strinsi, aveva un presa forte, ma non esagerata. -Grazie per non avermi fatto cadere- mormorai imbarazzata -Figurati, non potevo far cadere una bella ragazza come te- se non fosse per il fatto che avevo le guancie arrossate per il vento, si sarebbe notato che ero arrossita sulle gote. -Io adesso dovr..- mi vibrò il cellulare -Scusa un secondo- mi allontanai di poco da lui -Pronto?- mio fratello mi rispose urlando -Serenadevitornaresubitoacasanoncicrederaimaiètornatalamamma!- allontanai di poco il telefono dall'orecchio -Nate calmati! Ripeti che non c'ho capito niente- respirò profondamente -Non ci crederai mai, è tornata la mamma!- m'irrigidì di poco sul posto -E' a casa?- chiesi, fredda -Si, ma..- lo interruppi subito -Quando va via chiamami, non voglio vederla.- chiusi la chiamata, mi asciugai gli occhi che avevano cominciato a pizzicare e mi voltai verso David con un finto sorriso -Scusa, era mio fratello- sorrise -Come si chiama?- chiese interessato -Nate, Nate Harmony- spalancò gli occhi e mi guardò -Nate Harmony? Quel Nate Harmony? Nate statemi-alla-larga-che-vi-picchio Harmony?- abbassai lo sguardo ed annuii. Quando nostra madre ci aveva abbandonato pochi anni prima, Nate aveva cambiato atteggiamento, era sempre scorbutico, cattivo. Era diventato il bullo della scuola, il più temuto -Oh..- non riuscì a dire altro -Beh.. tu dovrai andare adesso.. io non voglio tornare a casa..- non sapevo più che dirgli, a quanto pare avevo trovato una delle vittime del "lato oscuro" di Nate. -Come mai non vuoi tornare a casa?- chiese, un po' preoccupato -E' tornata mia mamma.- spiegai con semplicità. Sul suo viso si era formato una specie di punto di domanda, sospirai e incominciai a raccontare -Quattro anni fa, nostra mamma, mia e di Nate, ci aveva abbandonato. Lui non prese bene questa storia e diventò violento e cattivo. L'ha superata solamente l'altro anno ed è tornato mio fratello. Comunque io non voglio vederla: per me non è più una madre, è una sconosciuta- conclusi, sentii di nuovo gli occhi pizzicare e tirai su con il naso -Capisco- mormorò. Notai una sua piccola indecisione, che mi volesse abbracciare? Non gli lasciai il tempo per una scelta e lo abbracciai io, all'inizio rimase un po' sorpreso, ma poi mi strinse a sé. Il mio cellulare vibrò di nuovo "Niall Horan ha aggiunto un nuovo tweet" sbuffai e lo lessi "@BabyHarmony Cosa succede con il moretto? Adesso te la fai con le vittime di Harmony senior?" fulminai il telefono con lo sguardo, c'era la foto di me e David che ci abbracciavamo. Mi guardai intorno e lo vidi, mi salutai con la mano e si avvicinò -Ehi Serena!- esclamò allegro -Horan, ti do cinque secondi per scappare, dopo ti castro- istintivamente portò le mani sui pantaloni -Paura eh?- chiesi ridendo -Ciao Niall- lo salutò il moro -Ciao David- sbuffai -Maschi- borbottai contrariata

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Ehilà belle ragazze :D Ho aggiornato con questo mini capitolo perché starò via una settimana e mi dispiaceva lasciare la storia così!
La prossima volta sarà un capitolo gigante, lo giuro! (;

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


-Serena?- chiese Nate al telefono, sospirai -Dimmi- non rispose subito, ci mise quasi un minuto -La mamma se ne è andata.. di nuovo.- feci silenzio -Arrivo-. Dopo tre giorni che dormivo a casa di Blair, dopo tre giorni che evitavo mio fratello, dopo tre giorni che non camminavo per le strade di Londra nell'arco di cinque minuti ero arrivata a casa. Aprii piano la porta e ciò che vidi mi distrusse, per la seconda volta Nate Harmony piangeva. Mi avvicinai a lui e, in silenzio, lo abbracciai accarezzandogli i capelli -Andrà tutto bene- sussurravo, come se ci credessi davvero. 
Quando tornai a scuola ero stremata. Nate piangeva tutte le notti ed io stavo sveglia a consolarlo e quando finalmente si addormentava ero io quella che non riusciva a dormire. Per di più quella mattina avrei avuto la prima lezione di canto ed io non avevo preparato niente. Entrai nell'aula e salutai il professore, quando suonò la campanella vidi qualcuno che non mi sarei mai aspettata di incontrare a quella lezione. Horan, Tomlinson e Payne in aula canto?! Ma che razza di scherzo è?! Si avvicinarono a me -Ciao bellezza- mi salutò il biondo con un sorrisetto malizioso -Ciao Liam- dissi con un sorriso, ignorando completamente gli altri due -Ciao Serena- rispose lui sedendosi accanto a me -Hai l'aria stanca. E' successo qualcosa?- scossi piano la testa: per quanto "simpatico" poteva essere quel ragazzo faceva parte della banda di Styles ed io non mi fidavo -Buongiorno ragazzi, siete pregati di prendere posto- lanciò un'occhiataccia a Niall e Louis che erano ancora in piedi. Si abbandonarono sulle sedie con aria scazzata ed il professore continuò -Come sapete questo è il corso di canto e per cominciare volevo testare le vostre capacità- i suoi occhi percorsero la classe -Signorina Harmony, vuole cominciare lei?- sobbalzai -Oh.. ehm.. certo- mi alzai e mi avvicinai a lui -Prego- si scostò. Chiusi gli occhi e cominciai a
cantare
-Regrets collect like old friends 
Here to relive your darkest moments 
I can see no way, I can see no way 
And all of the ghouls come out to play 
Every demon wants his pound of flesh 
But I like to keep some things to myself
I like to keep my issues drawn 
It's always darkest before the dawn 
And I've been a fool and I've been blind 
I can never leave the past behind 
I can see no way, I can see no way 
I'm always dragging that horse around 
Our love is pastured such a mournful sound 
Tonight I'm gonna bury that horse in the ground 
So I like to keep my issues drawn 
But it's always darkest before the dawn 
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh whoa 
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh whoa 
And it's hard to dance with a devil on your back 
So shake him off, oh whoa- 
Sorrisi quando smisi di cantare e poi abbassai lo sguardo -Complimenti- mi disse il professore invitandomi a tornare a sedermi. Avevo gli occhi lucidi quando mi sedetti vicino a Liam -Ora Payne, Horan, Tomlinson siete così gentili da farci sentire cosa avete preparato voi?- Liam mi sorrise e si alzò insieme agli altri. 
-
Let's dance in style, lets dance for a while 
Heaven can wait we're only watching the skies 
Hoping for the best but expecting the worst 

Are you going to drop the bomb or not?- cominciò Liam
-
Let us die young or let us live forever 
We don't have the power but we never say never 
Sitting in a sandpit, life is a short trip 
The music's for the sad men-
ora era Horan a cantare
-Forever young, i wanna be forever young 
Do you really wanna live forever, forever 
Forever young
Some are like water, some are like the heat 
Some are a melody and some are the beat 
But Sooner or later they all will be gone 

Why don't they stay young-  
le loro voci stavano benissimo insieme e piccoli brividi mi colsero alla sprovvista
-It's so hard to get old without a cause 
I don't want to perish like a fading horse 
Youth is like diamonds in the sun 
And diamonds are forever-
infine cantò Louis ed aveva anche lui una voce stupenda. Tornarono a sedersi con un sorriso soddisfatto, se il loro intento era quello di sorprendere tutti c'erano riusciti -Non sapevo sapeste cantare così bene- sussurrai a Liam mentre il professore chiamò un'altra studentessa -Io non sapevo che tu sapessi cantare in quel modo- ribatté lui con un piccolo sorriso. Abbassai lo sguardo -Sei sicura che è tutto a posto? Prima avevi gli occhi lucidi- mi disse piano, in modo da non farlo sentire in giro -Sono stanca, tutto qui- feci le spallucce -Non credo sia tutto qui- mormorò -Nate mi ha raccontato qualcosa riguardo ad una certa Marylin- spalancai gli occhi -Oh.. lei. Si, è nostra madre che è ricomparsa dopo quattro anni ed è sparita di nuovo dopo una settimana. Nate è distrutto per questo ed io sono tutta la notte a consolarlo, non riesco più a dormire e a concentrarmi, ma, voglio dire, niente di cui preoccuparsi no?- abbozzai ad un sorriso forzato -Si, certo- il suo tono non era convinto ed i suoi occhi esprimevano tristezza e rancore.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Tornai a casa camminando piano, ero immersa nei miei pensieri. -Sono tornata!- urlai per farmi sentire da Nate, ma inciampai in qualcosa: valigie?! -Nate perché ci sono delle val..- mi interruppi vedendolo arrivare con uno zaino in spalla -E' colpa tua se la mamma se ne è andata- disse -L'ho chiamata, ha detto che posso andare da lei. Ci vediamo sorella- prese le valigie ed uscì di casa, lasciando la porta aperta, in modo che riuscissi a vederlo andarsene. Le lacrime cominciarono a rigarmi il viso, io le asciugavo ma loro scendevano sempre più frequenti e non riuscivo più a fermarle. Il mascara si stava sciogliendo e si mescolava con le lacrime, che scivolavano colorate di nero. Non avevo il coraggio di chiudere la porta, ero ferma a fissare il punto dove mio fratello era sparito dalla mia vista -Serena!- non risposi, non volevo parlare -Che c'è?!- chiese lui, scuotendomi piano -Se ne è andato- mormorai, con le lacrime che continuavano a scendere. Liam mi guardò perplesso, poi capì e mi abbracciò. Passarono anche Harry, Zayn, Louis e Niall.. ma sempre insieme stavano quei quattro?! Riconobbero la casa e poi videro Liam, si avvicinarono -Ehi Payne, che ci fai abbracciato a Harmony? Non è che ti sei preso una cotta?- chiese ridendo. Liam si staccò da me e lo fulminò con gli occhi, mi guardò -Che succede?- scostò Liam per mettersi davanti a me -Pensi veramente che con tutte le persone del mondo vengo a dirlo a voi quattro sfigati?- dissi acida, sottolineando il numero con la voce -Non ti smentisci mai eh?- rise, ma era una risata vuota e senza allegria -Ascoltami bene, piccoletta, non ti conviene metterti contro di me, ti ricordi l'ultima volta cosa è successo vero?- puntò i suoi occhi verdi dritti nei miei grigi -Non me ne frega niente di quello che puoi fare Styles- alzai lo sguardo, per guardarlo anche io negli occhi -Ah no? Sai che se voglio trovo tuo fratello? A proposito, dov'è?- "Tuo fratello.. tuo fratello.. tuo fratello" quelle parole mi rimbombavano nella mente come se ci fosse un eco -Non ho un fratello- le parole mi uscirono da sole, senza che potessi fermarle -E' Nate chi è allora?- era confuso -Ha smesso di essere mio fratello quando è uscito da questa casa con le valigie per andare da sua madre- abbassò lo sguardo, sembrava dispiaciuto -Ti ha lasciato qui da sola vero?- chiese, soffocando le risate. Ah, ecco, mi sembrava strano che Harry Styles fosse dispiaciuto per me -Ti ha abbandonato come ha fatto tua madre eh?- aveva esagerato. Gli tirai un pugno in faccia e cadde all'indietro -Ti. Ho. Detto. Che. Non. Ho. Più. Un. Fratelllo. E. Neanche. Una. Madre.- sibilai, con un'espressione disgustata in volto. Il tono con cui lo dissi fece paura pure a me. Mi avvicinavo sempre di più a lui, che indietreggiava, finché delle braccia forti mi abbracciarono da dietro -Serena calmati- sussurrò Niall al mio orecchio -Horan lasciami, devo uccidere questa specie di.. di.. di essere vivente- mormorai schifata guardando Harry. Non accennava a mollare la presa -Ah, adesso non fai più la spavalda vero?- chiese alzandosi, con un sorriso beffardo in volto ed un tono straffottente. Mi dimenai per andare a picchiarlo di nuovo, ma non ci riuscii -Sei solo una debole- rise -Una debole abbandonata dalla famiglia- rise ancora più forte -Harry, smettila- intervenne Zayn. Wow, era la prima volta che sentivo la sua voce! Ok, questo non è il momento -Come scusa?- Cavoli, i migliori amici di Harry Styles gli stavano andando contro -Ti ho detto di smetterla se non vuoi riceverti un altro pugno in faccia dalla piccola Harmony- concluse tranquillo, come se stesse parlando del tempo -E' solo fortunato che Horan mi stia tenendo, sennò lo avrei già ammazzato di botte togliendogli quell'espressione da sfigato che ha in faccia.. ah, no, aspetta, non è l'espressione, è la sua faccia!- esclamai con rabbia. Harry si avvicinò pericolosamente a me -Sei solo fortunata che non voglio picchiare una ragazza- sussurrò, poi si girò e se ne andò -Noi, andiamo con lui, voi restate qua con lei?- chiese Louis rivolgendosi al biondo e al castano -Certo, non preoccupatevi- disse Liam, mentre Horan mi spingeva in casa. -Lasciami! Voglio andare a picchiarlo!- mi lamentai, i ragazzi scossero la testa -Se lo vai a picchiare lui picchia te, e non voglio vederti rovinata- borbottò Niall mentre Liam chiudeva la porta dietro di noi. Finalmente riuscii a liberarmi dalla presa del biondo. Mi voltai -Tu puoi restare- indicai il castano -Tu sparisci da casa mia- indicai l'altro -Scordatelo, resto qui- 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


P.o.V. Narratore
Liam e Niall erano perennemente a casa della mora: avevano deciso, contro le proteste della ragazza, di restare a dormire da lei. Il castano si sistemò nella stanza di Nate, mentre il biondo in salotto, visto che l''unica stanza ancora libera era quella dei genitori, ma era intoccabile. Quella sera Serena andò a dormire presto, non si sentiva molto bene e non voleva essere di peso a Liam, che l'aiutava già abbastanza. Di notte la ragazza si svegliò quandò sentì una pressione sul materasso, aprì gli occhi e guardò l'ora: le 03.12 -Sei sveglia?- la voce del ragazzo era ridotta ad un sussurro, ma nel silenzio della casa sembrava quasi un urlo -Adesso si- ribatté la mora, con la voce impastata dal sonno -Posso dormire con te? Ho paura di stare da solo in salotto.- lei sapeva che non era vero, ma non aveva la mentalità adatta per ribattere -Solo se mi stai a minimo un metro di distanza- Un piccolo sorriso soddisfatto si formò sul viso del biondo, che si stese con la schena rivolta a Serena. Dopo quasi un'ora che entrambi i ragazzi si furono addormentati un leggero tremolio svegliò di colpo Niall -Ma che caz..- si interruppe, notando che era la ragazza a tremare per il freddo. Indeciso sul da farsi si girò e guardò la mora: i capelli che le ricadevano dolcemente sul viso, quell'espressione di immensa tristezza che aveva negli ultimi giorni. Le diede un bacio sulla guancia e poi l'abbraccio delicatamente, in modo da scaldarla. Lei, inconsapevole di ciò che stava facendo, appoggiò le mani su quelle del ragazzo, intrecciando le loro dita. All'inizio Niall era sorpreso, ma poi sorrise e si addormentò con la fronte appoggiata ai capelli di lei.
La mattina Liam si alzò prima degli altri, andò in cucina e cominciò a preparare la colazione: anche se non era un buon cuoco sapeva fare abbastanza decentemente le frittelle, così prese tutto l'occorrente e si mise a trafficare con i fornelli. Quando finì sistemò accuratamente tre piatti a tavola e decise che era ora di svegliare i suoi amici. Per primo, andò a svegliare Niall, ma non lo trovò in salotto, quindi andò nella camera di Serena e bussò piano. La porta si aprì da sola e li vide abbracciati mentre dormivano. Dispiaciuto, si avvicinò al letto per svegliarli e scosse piano l'amico che mugolò qualcosa tipo "No, non posso perdere, devo vincere. Devo farla innamorare" e quando aprì gli occhi e vide Liam gli rivolse un largo sorriso -Quindi la scommessa con Zayn è ancora aperta.- commentò il castano, guardando Serena con dolcezza. Il biondo si limitò ad annuire -Vai, la sveglio io- disse, per niente convinto Liam uscì dalla stanza -Serena?- di nuovo la voce del biondo era un sussurro leggero -Svegliati, è pronta la colazione- erano ancora abbracciati quando la ragazza si svegliò.
P.o.V. Serena
La voce di Niall mi svegliò con dolcezza, all'inizio non me ne accorsi, ma quando cercai di girarmi notai le nostre mani intrecciate -Niall..- cominciai ma mi zittì con la mano -Shht.. tranquilla, non è successo niente- tolse le braccia, permettendomi così di alzarmi. Andai in cucina -Buongiorno-disse Liam, io ero ancora stordita, quindi non risposi -Stai bene?- annuii in silenzio

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Scusate per il capitolo corto, ma non sapevo che altro scrivere T.T

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Mi ritrovai al buio, non sapevo dove mi trovavo. -Serena!- la sua voce era lontana e rimbombava -Serena aiutami!- non riuscivo a muovermi. Caddi in ginocchio e mi misi la testa fra le mani, finché non arrivò lui. Fottutamente perfetto, portava luce ovunque andasse -Stai bene?- un sussurro. Mi prese in braccio -Chiudi gli occhi- disse. Obbedii: sentii il suo respiro sul suo viso e poco dopo le sue labbra sulle mie -Serena io ti..-
-CHE CAZZO CI FAI A CASA DI SERENA?- due voci maschili mi svegliarono di colpo. Ero in salotto ed era pomeriggio, Liam e Niall si stavano urlando contro qualcosa. Mi arrivavano parole indipendenti come "scommessa" o "aiuto" ma mai una frase completa. Mi avvicinai alla porta giusto in tempo per sentire -PERCHE' IO LA AMO!- *BOOM* caddi per terra. La porta si aprì davanti ai miei occhi e c'erano Liam, Harry e Niall che mi guardavano. Dovevo avere una faccia parecchio sconvolta perché si precipitarono ad aiutarmi -Hai sentito?- mi chiesero Harry e Liam contemporaneamente -No, cosa avrei dovuto sentire?- mentii: era meglio così Non è vero che cazzo è sta vocina? La tua coscienza cogliona! Sfotti? Si, decisamente. Che coscienza adorabile che mi ritrovo. Aspetta un secondo.. Parlo con me stessa?! Oddio, dove ho sbattuto la testa? -..usciamo, ti va bene?- Eeeeeeh? 
No, fermi tutti, time out, stop -Che hai detto scusa?- lo guardai -Ti ho chiesto se, visto che è il mio compleanno, stasera usciamo- disse, visibilmente seccato dal mio poco interesse -Oh.. è il tuo compleanno?- chiesi, suscitando le risate di Harry -Capitan ovvio all'azione!- sbottò -Ti va bene o no?- annuii -D'accordo- un piccolo sorriso soddisfatto si formò sul suo viso -Bene, volevo chiederti questo. Ti passo a prendere alle sette e mezza. A dopo babe- e se ne andò trascinando via anche Harry. Restammo io e Liam -Ti piace?- chiese -Chi?- Niall, scema! Oh no, ricominciamo! -Niall- Ahahah sfigata avevo ragione Ma perché non stai un po' zitta eh?! -Ma chi, Horan?- Lo ha appena detto -Quanti altri Niall conosci?- Solo lui -Beh, c'è Niall.. no, solo lui. E no, non mi piace- Si invece. No. Si. No. Si. E smettila! Io sono la coscienza, io ho sempre ragione! -Ne sei sicura?- Visto? Se ne è accorto anche lui! E io ti dico di no! -Si Liam, sono sicura- Non è vero. Che rompi coglioni che sei! -Ti dico solo una cosa: non innamorarti di lui.- mi lanciò un'occhiataccia -Ci vediamo domani- e se ne andò. Rimasi da sola a pensare a quelle parole: perché non dovevo innamorarmi di lui? Non che volessi farlo eh, mettiamo in chiaro le cose, ma una motivazione doveva esserci. Sai com'è fatto Horan, lo conosci! E' la copia di Styles, fa di tutto per far innamorare una ragazza per poi portarla a letto e lasciarla. Si, ma con me non ci ha mai provato! E ora fa di tutto per convincermi.. c'è qualcosa che non mi torna. Comunque andai in bagno e mi feci una lunga doccia rilassante. L'acqua scorreva sulla mia pelle e non c'era alcun rumore, la mia mente vagava per strade sconosciute, ma poi mi riportava sempre sullo stesso argomento: Niall. Uscii dalla doccia, mi vestii ( http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=57656542 ) e mi truccai con un po' di matita e di mascara: ero pronta. Guardai l'ora, erano le sette ed avevo ancora mezz'ora di tempo prima che arrivasse Horan. Andai in camera di Nate, per la prima volta da quando se ne era andato. Aveva lasciato tutte le foto di noi insieme, tutti i libri di Harry Potter che gli avevo regalato e tutti i cd degli ACDC che gli piacevano tanto. Presi il primo libro e me lo rigirai tra le mani, avevo ancora tempo, quindi decisi di leggerlo "-Che cosa sono io?- chiese Harry senza fiato." sorrisi. Suonò il campanello ed io mi alzai per andare ad aprire: la polo bianca, i pantaloni beige e le supra nere, il mio cuore perse un battito. -Andiamo?- chiese con un sorriso. Meno male che non ti piaceva eh! Zitta. Annuii e lo seguii, era a piedi e non sapevo dove mi volesse portare -Se ti stai chiedendo dove stiamo andando, lo vedrai tra poco- ma che cazz..? Legge nel pensiero?! Mi portò al cinema, a vedere non so che cosa -Ti va bene?- chiese, indicando uno dei film. Annuii senza neanche guardare quale e prese i biglietti. Andammo a sederci in fondo e guardai il biglietto "Hellraiser: Revelations" genere "Horror".. Merda.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


L'appuntamento con Niall non era stato brutto.. era stato un disastro. Se ne andò a metà del film lasciandomi da sola a tremare come una cretina, e il giorno dopo a scuola si è pure lamentato che non era successo niente! Ma valli a capire tu sti maschi.. -Ehi Harmony!- oh no, che vuole lui adesso? Continuai a camminare, ignorandolo. Sentivo i suoi passi avvicinarsi dietro di me e poi una mano che mi prese il polso facendomi girare -Potresti rispondermi quando ti chiamo- sussurrò, a pochi centimetri dal mio viso, i suoi occhi verdi puntati nei miei ed un sorriso beffardo -Cosa vuoi Styles?- chiesi, con tono seccato -Sai, il tuo "amichetto"- fece le virgolette con la mano libera -Niall mi ha raccontato del vostro appuntamento- sghignazzò -Ha detto che si aspettava che lo seguissi fuori dal cinema e che avrebbe voluto molto scop..- ultimamente Styles se le andava a cercare: era il secondo pugno sul naso che riceveva da me. Si allontanò tenendo una mano premuta sul viso -Ma sei pazza?!- chiese, guardandomi torvo, io ridacchiai -No, mi chiamo Serena. Pensavo lo sapessi ormai- e me ne andai lasciandolo là da solo. Mi si affiancò Liam, con sguardo un po' preoccupato -Se continui così verrà il momento che te li tornerà tutti- disse guardandomi -Che lo faccia pure- ribattei fredda. Ci rimase un po' male, ma non si arrese -Non serve che mi tratti così, io sono tuo amico- feci una risata vuota, senza allegria -Si, mio amico, certo.- mi fermai a guardarlo. Scosse la testa, sconsolato -Serena fidati, io ti voglio bene- sussurrò, guardandomi negli occhi. Sembrava, anzi, era sincero, ma facevo fatica comunque a fidarmi -Liam non è quello il punto- abbassai lo sguardo per un secondo, poi lo rialzai -Il problema non sei tu, ma Styles e Horan. Finché tu stai con loro, non stai con me, semplice no?- mi girai e corsi via. Andai in cortile, che a quell'ora era sempre vuoto, e mi sedetti sul muretto.
P.o.V. Narratore
Dopo aver parlato con la mora, Liam corse da Harry e gli altri, che lo guardavano correre -Era ora, che ci facevi a parlare con quella troietta?!- chiese il riccio, fulminandolo con gli occhi -Ho fatto una scelta- annunciò il ragazzo, guardando i suoi amici -Ah, bene. Puoi dire addio alla tua amica, sappiamo che hai scelto noi- ridacchiò Louis -No, ho scelto lei- disse invece Liam, sorprendendo tutti i ragazzi -Preferisci lei a noi? Preferisci una che conosci da due settimane che i tuoi migliori amici?- chiese Zayn, incredulo. Il castano annuii -Voi non siete lei, non potete capirla. Ne sta passando tante in questo periodo, è triste, arrabbiata, ha bisogno di qualcuno che l'aiuti- spiegò ai ragazzi, soprattutto al biondo, come se volesse aiutarlo a conquistarla- il riccio fece una risata di scherno -E tu la capisci vero? Tu sei l'unica persona che può aiutarla?- si abbandonò ad una lunga risata -No, non l'unico.- rispose solamente Liam, guardandolo -Certo Liam, valla a raccontare a qualcun altro.- disse Harry -Ti dico solo una cosa: se vai da lei, non tornare da noi- aggiunse con noncuranza, appoggiandosi all'armadietto dietro di lui. Il castano ci pensò -Ci vediamo ragazzi- e se ne andò, per raggiungere la mora in cortile. I ragazzi cominciarono a discutere tra di loro, insultando Liam e Serena abbastanza pesantemente, ma Niall era zitto, pensieroso. Stava rimuginando sulle parole del suo migliore amico "..ha bisogno di qualcuno che l'aiuti" stava parlando di lui? Forse Liam si era accorto che tutto cià che faceva non era più solo per scommessa.
P.o.V. Serena
Chiusi gli occhi, buttando la testa all'indietro, era una posizione che mi rilassava. Sentii il suono della campanella, ma non me ne importava -Ma non dovresti essere in classe?- sobbalzai, aprendo gli occhi di botto: Liam -Che ci fai qui?- chiesi, in modo da sembrare il più distaccata possibile -Ho scelto te- sussurrò il castano, stringendomi in un caldo e accogliente abbraccio. Feci un sorriso -Adesso però rispondi: tu non dovresti essere in classe?- chiese, con tono di rimprovero -Se è per questo anche tu dovresti essere in classe!- ribattei -Uhm.. si, hai ragione. Allora facciamo così. Io non chiedo niente a te se tu non chiedi niente a me- sorrise, un sorriso sincero -Andata-
Stava per iniziare l'ultima ora di lezione, ed io mi sedetti in fondo alla classe da sola. Mi si avvicinò Niall in silezio, non disse niente e si sedette. Sembrava quasi che avessimo preso un accordo: non ci parliamo. Il professore entrò e cominciò a parlare del prossimo argomento di cui avremmo trattato, sbuffai annoiata mettendo il cellulare nell'astuccio. Mi arrivò un messaggio di Niall:
-Ciao.
-Che vuoi?
-Lo so che sei arrabbiata con me
-Infatti lo sono, ed adesso vorrei seguire la lezione!
- scrissi seccata
-Non è vero, e adesso leggi senza ribattere.- sbuffai -Mi dispiace per l'altra sera ok? Mi sono fatto prendere dal panico. Non ci crederai mai, ma tu mi piaci veramente, non ho mai provato questo sentimento per nessun'altra. Ero realmente dipiaciuto quei giorni che ho passato a casa tua dopo che tuo fratello se ne è andato e sono pronto ad aiutarti in qualunque cosa tu voglia. Ti prego perdonami, mi fa male il fatto che non mi parli, che non ci parliamo.- non gli risposi più.

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Ok, SCUSATE! Avevo un blocco, non sapevo proprio come
continuare la storia e poi il lampo di genio. Vi prego, potete
anche uccidermi se volete, anche perché il capitolo fa
abbastanza schifo.. 
Vabbè, lasciamo perdere! Stavolta aggiorno a 3 recensioni:)

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


-Facciamo sette minuti in paradiso?- urlò Louis. Quattro voci gridarono -Sii- mentre la mia tremolante diceva -Scordatevelo- ma purtroppo ero da sola, quindi vinse la maggioranza. Ci sedemmo in cerchio, con una bottiglia di vodka vuota in mezzo a noi -Chi comincia?-  chiese una delle troiette che quei quattro avevano invitato -Inizio io- disse Styles, guardadomi con un ghigno. Girò la bottiglia, io pregavo che non scegliesse me, lo pregavo con tutto il cuore, ma a quanto pare qualcuno era incazzato con me, il tappo era rivolto verso di me. Le altre  tre emisero dei lamenti, mentre i ragazzi se la ridevano alla grande. Mi alzai di malavoglia, seguita da Harry e Louis, ci infilammo nello sgabuzzino e Louis chiuse la porta dietro di noi -Mi raccomando, non voglio trovarvi nudi quando torno- ridacchiò chiudendo a chiave la porta. Mi allontanai il più possibile da lui, guardandolo schifata, mentre si avvicinava con un sorrisetto malizioso. Mi bloccà al muro con le braccia, mentre si avvicinava a me con il viso, sentivo il suo alito pieno di alcool sul collo. Ubriaco già di pomeriggio? Styles, mi deludi! -La sai una cosa?- mi sussurrò all'orecchio, con voce roca -Ti ho sempre amata- Oh no, ecco che comincia con le frasi sdolcinate -Sei stata la più importante per me- e poi continua con i complimenti -Perché non ci riproviamo?- infine arriva al punto di cui gli preme parlare. Cercai di allontanarmi, ma ero bloccata dalla parete, mi guardò negli occhi. Mi persi nei suoi occhi verdi, così brillanti, così profondi, così.. NO! Non potevo, non dovevo cascarci un'altra volta! 
Flashback on
Harry si avvicinò a me, guardandomi -Mi piaci- sussurrò -E sei bellissima stasera, come sempre del resto- arrossii, abbassando lo sguardo. Mi prese le mani con dolcezza, i suoi ricci solleticavano la mia fronte. Decisi di guardarlo negli occhi e me lo ritrovai a pochi centimetri dal naso, chiuse gli occhi ed io feci lo stesso -Proviamoci- sussurrò, prima di baciarmi. Mi portò in camera sua, e continuando a baciarmi chiuse la porta a chiave. Mi adagiò piano sul letto, osservandomi. Mi slacciò il vestito, mentre io gli toglievo la maglia -Sicura?- chiese, mentre si sbottonava i jeans. Io annuii e lui, sorridendo, si buttò di nuovo sopra di me, con mani esperte mi accarezzava tutto il corpo per poi togliermi il reggiseno, che venne buttato da qualche parte. Ribaltò la situazione, ora ero io sopra. Lo baciai dolcemente, mentre con le mani gli toglievo i boxer e lui toglieva a me gli slip. Sospirai, quando lui entrò dentro di me con un colpo secco.
Flashback off
Perché mi tornavano in mente proprio in quel momento? Quei momenti del mio passato che volevo dimenticare stavano tornando a galla più vividi di prima. Avvicinò le sue labbra alle mie e, ignorando ogni mia protesta, le fece combaciare. Con quel poco di lucidità che mi rimaneva appoggiai le mani sul suo petto cercando di allontanarlo, ma lui mi mordicchiò il labbro, accarezzandomi il collo con due dita. Dopo quei gesti il mio cervello andò in tilt, non capivo più niente. Lo lasciai entrare con la lingua, che cercava la mia, e mi avvicinai a lui con il corpo. Quando sentì che si sfiorarono mi sbatté violentemente contro la parete, mettendo le mani sui miei fianchi. Mi misi in punta e lui ne approfittò per prendermi per le gambe e mettersele intorno alla vita. Mi appoggiò di nuovo al muro, accarezzandomi la coscia con una mano. Io gli passai le mani tra i capelli, mentre le nostre lingue si cercavano, giocavano e si rincorrevano come due vecchie amiche. Dovevo ammetterlo, mi mancavano i suoi baci. Così passionali, ma anche gentili e dolci, nessuno sapeva come Harry Styles sapeva baciare così bene, non l'aveva mai detto a nessuno. La serratura scattò e la porta si aprì di colpo -Ho.. ehm.. interrotto qualcosa?- chiese Niall, guardandoci scioccato. Harry mi appoggiò a terra, con un sorriso soddisfatto -Niente di importante, tranquillo- disse, dandogli una pacca sulla spalla. Guardavo Niall come se volessi chiedergli scusa, non so neanche per cosa visto che non stavamo insieme.
Presi un bicchiere dalla dispensa e lo riempii di vodka. Ero già abbastanza ubriaca, ma dovevo scordarmi del pomeriggio. Due braccia mi presero per i fianchi, allontanandomi dal bicchiere -Non hai bevuto abbastanza?- chiese Niall, lasciandomi piccoli baci sul collo. Cominciai ad essere pervasa da una risatina incontrollata -No- ribattei, cercando di non ridere. Mi girai verso di lui e lui premette le sue labbra sulle mie. Non lo allontanai, anzi, lo avvicinai ancora di più a me. Con un braccio spostò il bicchiere e mi fece sedere sul mobile, le nostre lingue si cercavano come se non potessero fare a meno l'una dell'altra e le nostre mani si sfioravano continuamente. Gli accarezzai i capelli e sentivo la sua erezione premere sulla mia gamba -Per favore! Se dovete fare 'ste porcherie almeno fatele in camera mia, non in cucina!- esclamò Zayn entrando -Se ci lasci le chiavi- ribattei io, ridendo. Le appoggiò sul tavolo, scuotendo la testa, noi le prendemmo e corremmo in camera, come due fidanzati per scappare dai genitori. Cosa successe dopo lo lascio alla vostra immaginazione.
Mi svegliai in una stanza che non era la mia, avevo un mal di testa tremento ed ero in intimo. Mi alzai barcollando, tutta la stanza si muoveva e dovetti appoggiarmi al muro per non cadere. Si aprì la porta davanti a me e ne uscì Niall in boxer -Buongiorno- disse con un sorriso. Feci per avvicinarmi a lui ma caddi, mi prese in braccio prima che potessi toccare terra -Forse è meglio chiedere a Zayn un'aspirina- disse, uscendo dalla stanza. Annuii, affondando il viso nel suo petto e chiudendo gli occhi -Ehi Harry! Hai visto Zayn?- chiese il biondo. Sentendo quel nome mi pietrificai: mi ero dimenticata che c'era anche lui, ma non mi ero dimenticata di quello che era successo -Prova a vedere in cucina.- rispose Harry. Sentivo il suo sguardo addosso a me, ma non ci facevo caso. Lo sentii muoversi ed aprire una porta -Oh, eccoti finalmente!- esclamò, segno che aveva trovato il ragazzo -Ciao- rispose con voce fioca il moro -Ascolta, hai un'aspirina?- chiese, mentre mi girai a guardare Zayn. Era stanco e si vedeva a distanza di chilometri: la cresta era floscia e aveva le occhiaie. -Sono in bagno.- borbottò, senza neanche guardarci. 

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Saaaaalve :D Ecco qua il nuovo capitolo..
E' un po', come dire, un po' più "HOT" ma
me lo sono sempre immaginata così..
Anche stavolta aggiorno a 3 recensioni :3

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Era lunedì, io odiavo il lunedì! Però quello era speciale. Mi preparai per andare a scuola, saltellando felice per la casa. Dopo una ventina di minuti ero pronta e suonarono al campanello. Andai ad aprire radiosa, ma quando mi ritrovai davanti Liam rimasi un po' delusa -Oh.. ciao!- lo salutai con finta allegria -Ho portato i cornetti!- annunciò chiudendo la porta alle mie spalle -Mangiamo sul muretto- aggiunse, notando il mio sguardo interrogativo. Arrivammo a scuola con largo anticipo, infatti non c'era praticamente nessuno, e mi avvicinai a quel pezzo di mattoni di corsa. Ci saltai sopra, sedendomi, mentre lui apriva avidamente la busta -Ecco, tieni- disse, porgendomene uno. Lo addentai affamata e fui felice di scoprire che era ancora caldo -Li ho presi alla nutella, so che ti piacciono- sorrisi dolcemente, per poi avvicinarmi e dargli un piccolo bacio sulla guancia. Cominciammo a chiaccherare animatamente, senza accorgerci della gente che passando ci guardavano ridendo. Fu la campanella a riportarci alla realtà -Corri!- urlai, prendendolo per mano ed avvicinarmi all'entrata di corsa. Arrivammo troppo tardi: ormai le lezioni erano cominciate e i professori non ci avrebbero lasciato entrare. Scoppiammo a ridere, non sapevamo bene per cosa, forse per i nostri compagni di classe che ci guardavano malinconici oppure per le urla delle professoresse che chiedevano chi rideva, ma non riuscivamo a smettere. Ad un certo punto mi appoggiai all'armadietto ed alzai lo sguardo, smisi di ridere all'istante -Che succede?- chiese Liam, ancora con le lacrime agli occhi. Avevo lo sguardo fisso, fisso su Niall che ci provava con una bionda. La storia si stava ripetendo, ma questa volta non sarei rimasta a guardare -Posso fare una cosa?- sussurrai, girandomi verso Liam -Cosa vorr..- non lo lasciai finire che premetti le mie labbra sulle sue, mettendo le braccia intorno al suo collo per non perdere l'equilibrio. Entrambi chiudemmo gli occhi, lui mi mise le mani sui fianchi e mi attirò a sé. Il mio stomaco si contorse e sbocciarono le farfalle, oh cazzo. Mi ero appena resa conto che mi piaceva il mio migliore amico! Sentii il rumore di un armadietto sbattere e dei passi che si allontanavano velocemente, sorrisi e mi staccai da Liam -E questo era per..?- chiese, come se fosse appena uscito da un sogno. Feci le spallucce -Mi piaci- dissi solamente -Anche tu- sussurrò lui, spostandomi una ciocca di capelli dal viso. Sorrisi imbarazzata, abbassando lo sguardo -Vuoi diventare la mia ragazza?- chiese a bassa voce, abbracciandomi stretta -Si- risposi
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Lo so, lo so, capitolo corto, ma ultimamente ho un sacco di problemi çç
Comunque super svolta nella storia! Tutti che pensavano che Serena si 
sarebbe messa con Niall e inceveeee! So già che morirò per questo xD
Bene, adesso vado che è meglio *voce da puffo Quattrocchi (o come 
cavolo si scrive)* Aggiorno a 3 recensioni, come al solito del resto:)

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Un mese. Cavoli era già passato una mese! Forse, e sottolineo forse, vi starete chiedendo "Un mese COSA?", ma un mese da quando mi sono messa con Liam no? Mi pare così ovvio! Ero così felice che stavo canticchiando davanti all'armadietto quando Blair arrivò con aria lugubre -Ehi che succ..?- non riuscii a finire la frase che scoppiò a piangere, abbracciandomi. La strinsi, accarezzandole i capelli. Vidi Liam arrivare e guardarmi, gli mimai "Vattene" con la bocca in silenzio, continuando a consolare Blair. Lui capì al volo e cambiò strada velocemente, molto velocemente. Lei continuava a singhiozzare e, non riuscendo a parlare, non poteva spiegarmi che aveva. L'accompagnai in bagno e si sciacquò il viso con acqua fredda -Mi spieghi che succede?- le chiesi dolcemente. Lei annuì cupa -Mi trasferisco- mormorò. Scoppiai a ridere -In Francia- aggiunse. Smisi di ridere all'istante, avevo la gola secca e non riuscivo a parlare. Lei fece un sorriso ironico -Mio padre ha trovato un buon lavoro lì e ha detto che deve trasferirsi tutta la famiglia, per stare insieme- disse, disgustata. Mi ripresi, voglio dire, la mia migliore amica stava per trasferirsi in Francia, chiunque sarebbe scioccato! -Non puoi lasciarmi così- balbettai -Sei tutta la mia famiglia- aggiunsi, sull'orlo di una crisi di nervi. La sua espressione si addolcì e mi abbracciò lei -Stai tranquilla, appena posso torno qui. Con o senza il permesso dei miei tornerò qui da te, e andremo a vivere insieme in una casetta in periferia lavorando da Starbucks, ok?- entrambe ridacchiammo -D'accordo. Quando parti?- guardò l'ora -Tra cinque minuti i miei passano a prendermi- sussurrò. Abbassai lo sguardo -Mi mancherai- dissi in un soffio -Tu di più- ribatté lei -Mandami un messaggio quando arrivi, voglio sapere tutto della Francia!- sorrise -Certo, ti chiamerò ogni giorno- Mi abbracciò un'ultima volta ed uscì dal bagno cupamente. Si girò per un secondo e mi guardò, mi salutò con la mano e fece un sorriso. Ricambiai il saluto. Dopo cinque minuti a fissare la porta tristemente mi resi conto che dovevo uscire da lì, quindi cominciai a camminare depressa. Non feci in tempo ad aprire la porta che si aprì da sola ed entrò Louis Tomlinson tutto agitato -Ti devo parlare- disse, serio. -Oddio, dev'essere grave- commentai guardando la sua faccia. Mi fulminò con lo sguardo -Tu sei..- alzai un sopracciglio. Lui fece un respiro profondo -Simasorlla- Simascosa? -Ripeti- sbuffò -Sei mia sorella- sgranai gli occhi -Dov'è la telecamera? No, perché se è uno scherzo non mi piace per niente.- si guardò intorno -Nessuno scherzo, l'ho saputo stamattina. Mia mamma e tuo papà avevano una relazione e hanno avuto due figli, me e te. Quando si lasciarono decisero che io sarei rimasto con mia madre, mentre tu con tuo.. nostro padre. Dopo papà si sposò con la mamma di Nate e hanno fatto pensare a tutti che tu e Nate foste fratelli, anche se non era vero.- rimasi lì impalata, senza saper cosa dire. Mi scosse prendendomi per le spalle -Ci sei? Rispondimi!- si lamentò -Oh.. beh.. wow- dissi -E' l'unica cosa che sai dire? Wow? Ti sei sprecata!- commentò -QUESTA E' UNA CATASTROFE!- cominciò ad urlare come un bambino -Hai una vaga idea di ciò che significa questo? Io e te fratello e sorella? Se lo viene a sapere Harry mi uccide, e poi la sai un'altra cosa? Mamma mi ha detto di portarti a casa con me oggi, vuole che tu venga a vivere con noi!- No, cosa? Io vivere con Louis Tomlinson? -Scordatelo, io non ci vengo a vivere con te- ribattei secca -Il problema è che lei è tua madre, devi ascoltarla- sbuffai -Legalmente mia "madre" è la madre di Nate, quindi devo render conto a lei- puntualizzai -Ah ah ah fosse così semplice- disse -Marylin ha rinunciato a prendersi cura di te e ha delegato tutto alla mamma, per questo vuole che tu venga da noi.- BOOM che grande mazzata. -Oh.. Meglio che ricominciamo tutto da capo allora- feci un piccolo sorriso e gli tesi la mano -Io sono Serena, tua sorella, piacere!- all'inizio fece una faccia confusa, poi iniziò a capire -Io sono Louis, tuo fratello- sorrise -Ora però c'è ancora un piccolo, minuscolo problema- dissi uscendo dal bagno -Quale?- chiese lui ridendo -Il mio cognome resta Harmony o cambia in Tomlinson?- chiesi, ridendo a mia volta -Beh, penso che cambi- disse -Serena Tomlinson.. ma sai che ci sta bene?- aggiunse, facendomi l'occhiolino. Andai al mio armadietto quando sentii due braccia abbracciarmi da dietro e qualcuno iniziò a darmi dei piccoli baci sul collo. Sorrisi dolcemente e mi voltai, ritrovandomi faccia a faccia con Liam. Sfiorò il suo naso contro il mio e sorrise -Mi sei mancata- sussurrò, prima di baciarmi dolcemente. Ricambiai il bacio, per poi staccarmi e guardarlo negli occhi -Novità?- chiese. Feci le spallucce -Oh, niente di particolare.. La mia migliore amica si trasferisce in Francia e ho appena scoperto che Louis Tomlinson è mio fratello- spalancò gli occhi e io gli spiegai tutta la storia -Aaaaaah.. quindi oggi non vieni a casa con me?- fece il faccino triste. Scoppiai a ridere -Mi dispiace, devo andare da lei- lo abbracciai -Stai tranquilla amore, stavo scherzando- sorrisi -Mi piace quando mi chiami così- gli sussurrai all'orecchio -Così come? Amore?- annuii -Amore amore amore amore amore- cominciò a dirmi, facendomi venire dei brividi per tutta la schiena -Hai intenzione di continuare?- chiesi, baciandogli il mento -Certo amore, finché non mi pregherai in ginocchio di smettere- risi -Ma io non voglio che tu smetta- Gli baciai le labbra e appoggiai la fronte sulla sua. Niall passò e ci guardò male, anzi, ci stava uccidendo con lo sguardo. Geloso, Horan?
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Sconvolte? Io si çç Ok, come faccio ad
essere sconvolta quando tutto questo 
è opera mia non l'ho capito, ma questi
sono dettagli xD Vi piace eh? Serena 
Tomlinson is here! E poi lei e Liam 
sono super pucciosi e Niall e super
geloso x'D Allora, 3? Dai, stavolta
rischio e punto sul 4.  4 recensioni e
aggiorno *w*

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Stavo camminando in silenzio di fianco a Louis. Come stabilito mi stava portando a casa sua, dove mi avrebbe presentato alla sua famiglia -Sei nervosa?- mi chiese, rivolgendomi un largo sorriso -Un po'- ammisi, fermandomi -Louis ho paura- mi prese le mani, stringendole tra le sue -Hai paura di cosa? Di avere una famiglia? Di essere felice?- lo guardai negli occhi, annuendo piano. Mi lasciò le mani e ricominciando a camminare disse -Sai, non sono sicuro di volere una sorella così scema!- risi -Parla quello che vive di righe e bretelle facendosi chiamare BooBear!- arrossì di botto -E tu.. tu come lo sai?- balbettò fingendosi disinvolto -Ti ricordo che Liam Payne è il mio fidanzato, certe cose me le racconta! E Louis..- mi guardò -Non sai mentire, inutile che ci provi- rise, ed io con lui -Siamo arrivati- disse, riportandomi alla realtà. Mi soffermai a guardare la casetta a due piani che avevo davanti: i muri erano rosati, con delle grandi finestre dal cornicione bianco. La porta d'entrata sembrava uscita da un film dell'Ottocento. Era tendente al rosso con dei grossi battenti in ferro. Il giardino era grande, con un albero piantato nell'angolo, su cui era appesa un'altalena. Vari giocattoli erano sparsi sul prato vicino a delle piccole, ma visibilmente curate, aiuole. Camminai piano, cercando di evitare quel cruciale momento in cui avrei dovuto bussare alla porta. Eravamo davanti al portico quando mi fermai -Lou non ce la faccio- dissi, sopraffatta dalla paura. Stavo per andarmene quando mi prese per il polso e mi fermò -Serena so che è difficile, ma..- venne interrotto dalla serratura che scattava -Serena? Sei tu?- mi voltai di scatto ed incontrai gli occhi di una donna. Deglutii -Ehm.. salve signora Tomlinson.- esitai. Come mi sarei dovuta comportare? Sorrise dolcemente -Chiamami semplicemente Johannah- due bambine comparvero timide da dietro la mdre -Louis chi è questa bella signorina?- chiese una delle due -Daisy lei è Serena. Rimarrà da noi per un po'- le rispose gentilmente il fratello -Sei un'amica di Lou?- chiese l'altra guardandomi. Feci una risatina imbarazzata -Diciamo.. diciamo di si- le risposi. Guardandole meglio notai che erano gemelle -Sai, adesso che Frizzy e Lottie non ci sono abiamo la camera tutta per noi!- esclamò Daisy allegra, prendendo per mano la sorella e correndo a giocare in giardino. -Loro sono Daisy e Phoebe, due delle mie sorelle- mi spiegò sorridente Lou -Le altre due, Lottie e Frizzy, sono partite per l'Italia da nostra zia. Staranno lì due anni- sorrise ancora -Beh, entriamo?- chiese la madre indicando il salotto. Entrai per prima, ero decisamente poco convinta e ancora leggermente spaventata -Immagino che Louis ti abbia raccontato, o non saresti qui- annuii, sedendomi sul divano indicatomi dalla donna -Beh, vuoi sapere qualcosa?- chiese ancora, sedendosi di fianco al figlio -Una cosa soltanto.- mi incitò a continuare -Perché tenercelo nascosto per 18 anni e dircelo proprio adesso?- chiesi guardandola. Lei sospirò -Vostro padre..- mi guardò -Beh, tuo padre era malato e lo sapeva. Lo sapeva quando nacque Louis e quando nascesti tu scoppiò. Disse che non sarebbe riuscito a prendersi cura di noi come avrebbe voluto e mi lasciò. Voleva andarsene, lasciarci, ma riuscii a convincerlo a prendersi almeno uno dei nostri figli. Lui scelse te, non perché volesse meno bene a Louis ovviamente, ma perché era abituato a tenerti sempre in braccio. Prima di andarsene mi chiese, mi pregò di non raccontare niente, ve lo avrebbe detto lui al momento opportuno.- concluse mentre una lacrima scendeva sul mio viso. Nessuno parlò per alcuni minuti, Louis si era avvicinato e mi aveva asciugato le lacrime -Penso che Louis ti possa far fare il giro della casa, così ti ambienti- disse Johannah, dopo un urlo particolarmente forte delle gemelle. Dopo un cenno di consenso del figlio si alzò ed uscì di casa -Andiamo?- chiese il castano, porgendomi la mano . Io annuii, ancora non molto convinta di ciò che stavo facendo. Anche se dall'esterno la casa sembrava vecchia e malandata per via delle piccole crepe sul muro, all'interno era tutt'altro. La cucina era quasi completamente in acciaio (il frigo ricoperto in legno era l'eccezzione), la camera delle 4 sorelle era enorme e sembrava uscita da un libro di fiabe: tutte le tonalità erano sul rosa (c'era rosa acceso, rosa pastello, rosa scuro, rosa chiaro, rosa salmone e altri), letti a baldacchino e tende decorate. Il bagno era tutto sull'azzurro/blu. Le piastrelle del pavimento sembravano un cielo senza stelle e le pareti un cielo senza nuvole, insomma, un accostamento perfetto. Ma la stanza più bella della casa era quella di Lou. Un grande armadio a ponte nero sovrastava il tutto, con sotto un letto matrimoniale con le lenzuola rosse. Di fronte al letto una disordinata scrivania in mogano e di fianco una grande bacheca piena di foto. Mi avvicinai per osservarle meglio e una attirò particolarmente la mia attenzione. Due bambini erano seduti sul prato di casa Tomlinson e giocavano. Il maggiore, con i capelli castani e gli occhi azzurri, teneva la piccola, che aveva gli occhi grigi -Sai, non dirmi che siamo noi!- esclamai ridendo -In realtà si. L'ho trovata ieri sera in un vecchio scatolone in soffitta- mi rispose -Ah, comunque dormiremo insieme- alzai un sopracciglio -Sempre che tu non voglia dormire con le nane, ovvio- sorrisi. Se volevo dormire con due bambine iperattive? Ma anche no. Sospirai -D'accordo.. ma non ho il pigia..- mi arrivò una felpa in faccia -Preferisci quella o la maglietta di Superman?- chiese Louis con aria innocente -Sei un coglione!- esclamai ridendo, mentre lui si avvicinava con sguargo minaccioso -Cosa sono io?- chiese, facendomi il solletico -Un co.. no, smettila! Sei un cogli.. no, ok, ok, non sei un coglione!- mi guardò soddisfatto -Ti cambi prima o dopo cena?- chiese, mentre ero piegata a riprendere fiato. Guardai l'ora: le 19. La porta di casa sbatté e la voce di un uomo risuonò nella casa -Bambine, sono tornato!- Louis sospirò -E' tornato Mark- ultimamente mi chiedevo se io e Louis facessimo a gara di sospiri.. bah.. Uscimmo dalla stanza -Salve signor Tomlinson- lo salutai -Ciao, tu devi essere Serena, giusto?- chiese gentilmente -Così pare- sorrise -Mi piaci, sei simpatica!- esclamò -Adesso vado a cambiarmi e poi ceniamo- sembrava un appunto per se stesso che una frase rivolta a me. Scendemmo le scale e ci affacciammo alla cucina proprio quando Johannah aveva messo l'ultimo piatto in tavola -Ecco, è pronto- disse, invitandoci a serederci. Durante la cena iniziò un'infinita ed imbarazzante discussione su di me -Allora, Serena, come vai a scuola?- chiese Mark, dopo avermi fatto il terzo grado su tutto ciò che riguardava Nate, la famiglia con cui ero cresciuta, i ragazzi con cui ero stata, ecc ecc ecc. Stavo per rispondere, ma Louis mi interruppe prima -Ha una media altissima ed è la piu popolare della scuola- arrossii leggermente -E come hai conosciuto Louis?- "Sono andata a letto con il suo migliore amico che da quel giorno mi sfotte sempre" no, non è decisamente la frase adatta -Ci siamo scontrati nei corridoi, ma non siamo mai stati amici. Ci conoscevamo di nome più che altro- ma che brava attrice che sono -Già, proprio così- confermò Louis annuendo. Per fortuna quella fu l'ultima domanda.
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Bene, ragazze, ecco il capitolo **
Spero vi piaccia, ho cercato di descrivere 
bene la casa, e spero di essere stata
abbastanza esauriente:) Io avrei già pronto
il prossimo capitolo, quindi aggiorno tra 3 
recensioni, visto che non vedo l'ora di 
postarlo xD

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Non ci potevo credere, non ci volevo credere! -Dio!- trillò Blair al telefono -E sta bene? Voglio dire, non si è fatto niente di grave spero- continuò. Trattenni le lacrime e Louis mi strinse a sé -Si, sta benissimo. Scusa adesso devo andare- chiusi la chiamata velocemente -Quando hai intenzione di dirle la verità?- chiese il castano di fianco a me -Io.. io non lo so- ammisi -Per me tutto questo è un brutto sogno, sono convinta che tra poco mi sveglierò e tutto questo non sarà successo- presi in mano il cellulare, indecisa -Io gli scrivo- annunciai infine
'Beh, ciao Liam. So che non ti ricordi di me, sono Serena. Ero la tua ragazza, o almeno così era prima dell'incidente, prima di tutto questo. Tutti ci dicevano che eravamo la coppia perfetta, che niente e nessuno avrebbe mai potuto dividerci, ma a quanto pare qualcosa è riusciuto a farlo. Fino a una settimana fa non sarei riuscita ad immaginare una vita senza te, senza i cornetti che mi portavi alla mattina, senza gli sguardi e le parole dolci che mi dicevi, però ora mi toccherà farlo. Mi mancherai.' Messaggio inviato.
'Scusa, ma non mi ricordo' scoppiai a piangere leggendo le tre parole più brutte del mondo. A quanto pare Liam aveva rimosso tutto ciò che mi riguardava. Louis mi consolò, nel modo in cui solo un fratello può fare -Per fortuna ci sei ancora tu- balbettai tra i singhiozzi -Io non vado da nessuna parte- ribatté.
Entrai a scuola con lo sguardo basso, gli occhi gonfi ed arrossati -Ora capisco perché fai girare la testa a tutti i ragazzi della scuola- commentò una voce dietro di me, una voce che avrei riconosciuto ovunque. Mi voltai di scatto, scioccata -Niall, avevi ragione, è stupenda- si rivolse al biondo di fianco a lui, che sorrise -È lei Serena- gli rispose Niall. Liam mi guardò negli occhi -Perché hai pianto?- chiese, rattristato -Oh, non è niente- mentii con un piccolo sorriso -È per colpa mia vero?- continuò sempre più convinto -Non avrei dovuto scriverti ieri, scusami- affermai, per poi sgattaiolare via, soffocando i singhiozzi. Non volevo vederlo così e non volevo che lui mi vedesse in quelle condizioni -Stai bene?- mi chiese il biondo, che mi aveva intelligentemente seguito -Certo- gli risposi secca -Ha chiesto lui di vederti, se fosse stato per me ti avrei risparmiato questo incontro- m'informò gentilmente. Mi mise una mano sulla spalla, facendomi volgare verso di lui -Serena anche se ti ha dimenticato puoi sempre ricominciare con lui- mi guardò negli occhi -Lui ti amava- aggiunse -Il problema non è lui, sono io- ammisi -Che intendi?- mormorò confuso -Lui amava me, ma il mio cuore apparteneva già a qualcuno- spiegai. Avrei ammesso che ero innamorata di lui? Mai. -Sai, io e Zayn avevamo fatto una scommessa- disse lui -Avrei dovuto farti innamorare, ma a quanto pare non ci sono riuscito, ha vinto- quelle parole mi colpirono come una mazza sulla testa. Lasciai cadere i libri e corsi via, lontano da lui, da Liam, da tutti

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