Because you stole my heart..

di givemenicholas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti voglio bene sorellina. ***
Capitolo 2: *** I Miss You Mum, I Miss You Dad... ***
Capitolo 3: *** Turn away when I look into your eyes.. ***
Capitolo 4: *** I Need You.. ***
Capitolo 5: *** Ricatti, scommesse e baci.. ***
Capitolo 6: *** Se questa era la mia vita, non mi potevo lamentare. ***
Capitolo 7: *** Di chi sei innamorata? ***
Capitolo 8: *** Will you try to make me feel better? ***
Capitolo 9: *** Confessioni.. ***
Capitolo 10: *** She's Mine. ***
Capitolo 11: *** Because you stole my heart ***



Capitolo 1
*** Ti voglio bene sorellina. ***


...TI VOGLIO BENE SORELLINA...




Erano circa due anni che i miei genitori erano morti, due anni che io non vedevo gli occhi di mia madre, quelli di mio padre, due maledetti anni
da quando i miei genitori se ne erano andati lasciandomi sola. Ero stata un mese in un orfanotrofio, poi erano arrivati due signori, una donna
molto ma molto bella, occhi di un azzurro intenso e capelli biondi, l’uomo molto alto, con una folta chioma bionda e occhi verdi. Erano lo stereotipo
d'inglesi perfetti, erano belli fuori ma anche belli dentro. Da quando i miei se ne erano andati, avevo cominciato a fare tutte le cose che loro non
volevano, mi avevano denunciato più di una volta, fumavo, bestemmiavo ma la cosa più importante era che avevo smesso di credere in Dio.
Come si fa a credere in Dio, quando una ragazza di quattordici anni rimane senza genitori? Io non ci credevo più. Dopo un anno cominciai a
chiamare mamma e papà i miei nuovi genitori, anche se loro non avrebbero mai potuto sostituire i miei. Avevo un fratello, Niall James Horan,
il classico ragazzo perfetto, biondo occhi azzurri, alto, magro, tenero, per lui non provavo molta simpatia, forse mi detestava per come mi comportavo,
forse perché con lui non volevo stringere un legame più profondo. Insomma mentre lui era perfetto, io ero la classica ragazza: mora, riccia, occhi
castani-verdi, di media altezza, con le curve al posto giusto. Prima che morissero, i miei genitori ero molto solare, sorridevo sempre, ero molto
educata, portavo rispetto a tutti. Dopo la loro morte sorridevo a mal a pena, ero diventata maleducata, non rispettavo nessuno.
Il mio nome Andrea Jane e adesso Horan. A chiunque dicevi il mio nome, gli venivano i brividi, ero conosciuta come la ragazza non scolarizzata,
maleducata, pericolosa quella che la gente non vorrebbe frequentare. I miei veri genitori mi avevano insegnato il rispetto, l’educazione ma,
ogni volta che ci provavo, si apriva in me una vecchia ferita, non riuscivo a fare ciò che mi avevano insegnato, faceva solo un gran male.
“Ehi Andre!  Ci sei?” una ragazza poco più alta di me mi scosse da i miei pensieri, era rossa, con due grandissimi occhi verdi “si ci sono Kate!”
le dissi, lei era la classica ragazza che va dietro alle brutte amicizie, forse è per questo che era la Mia migliore amica, si lei l’avevo conosciuta dopo
essere stata addotta, lei sapeva tutte di me ed io di lei, aveva cominciato a fumare a quattordici anni, i suoi genitori erano molto severi gli dicevano
sempre cosa fare: non frequentare brutta gente, non fumare, non fare sesso, non drogarti, non bere, non rubare. Le impedivano di vivere, così lei un
giorno decise di infrangere tutte quelle regole che gli erano state imposte. Io e lei, eravamo così diverse ma anche così dannatamente uguali.
Andavano d’accordo su tutto, se c’era da parare il sedere all’altra lo facevamo senza problemi, facevamo le stesse cose, stessi corsi, stesso sport,
stesse passioni, stessi amici. Ci incamminammo verso l’entrata di quell’orribile edificio l' Arts School. La nostra scuola era una delle più importanti,
ricche scuole di Londra, io la detestavo così tanto, piena di figli di papà, che non sapevano accettare niente, stupidi bambini viziati, che al primo capriccio
c’era il paparino ad esaudire gli ordini. Una cosa che avevo imparato era quella di accettare quello che avevo, non chiedevo niente ai miei “genitori”, quello
che mi davano o regalavano lo tenevo. Non chiedevo mai niente. Eravamo nei corridoi quando una voce abbastanza irritante ci fece sbattere le ante dei nostri armadietti
“Allora Horan. Non hai nessuno da picchiare oggi? Sai un’altra denuncia e potresti finire dentro!” già, Allison la principessa della scuola, quanto la odiavo,
si era fatta metà della scuola.. tra cui mio fratello, già la detestavo per quello, lo aveva fatto soffrire, anche se non provavo una forte simpatia nei suoi confronti
era comunque mio fratello e in due anni avevo cominciato ad affezionarmi a lui. La guardai dall’alto al basso “senti ciccia sparisci, se non vuoi fare una brutta, lenta e dolorosa fine!”
le sorrisi malignamente e lei sparì nel nulla. Insieme alla mia amica andai in classe, dove presi posto all’ultimo banco vicino al muro, posizione strategica
per dormire, mandare messaggi e ascoltare la musica, avevo lezione di storia, una palla di materia come quella che la insegnava, la Signora Smith,
o meglio conosciuta come la Signora, mi-piace-rinfacciarvi-il-fatto-che-non-scopo. “Buongiorno ragazzi!” si alzarono tutti tranne me ed Allison
“cos’è avete i sederi pesanti?” la fulminammo con lo sguardo, lei si sedette e dopo l’appello cominciò la lezione. “Dovete sapere che la guerra di Maratona…”
avevo perso il filo del discorso subito dopo avere detto presente. Dopo un po’, entrò la professoressa di Musica seguita da cinque ragazzi, i miei occhi
si bloccarono appena videro quella folta chioma di capelli biondi, era quasi un anno che non lo vedevo. Era in tour se non sbagliavo. Sì perché mio
fratello era uno dei componenti dei One Direction, una nuova band che come dicevano le ragazze della scuola era formata da cinque ragazzi fighi,
con delle voci da angeli. Sinceramente non mi ero fermata più di tanto ad ascoltare la loro musica, non m'interessava.
“Ragazzi loro, come ben sapete, sono gli One Direction, una famosa Boy band, sono qui per aiutarci nel corso di musica, per raccontarci la loro storia,
del loro sogno che si è realizzato …”
la prof continuava a parlare ma il mio sguardo finì fuori dalla finestra, i miei pensieri vagavano, misi il cappuccio della
mia felpa e le cuffiette, volevo isolarmi da quel mondo tanto brutto e crudele. Pensai a due anni prima, quando la mia vita era così perfetta, con i miei genitori,
i miei amici, già quanto mi mancavo i miei genitori, molte volte la sera mi capitava di piangere pensando a loro. Scossi la testa e tirai indietro le lacrime
Signorina Horan, ha qualche problema?” mi chiese strafottente la prof di storia “No. E se anche fosse non gli dovrebbe interessare!” la mia amica mi
tirò una gomitata, mentre gli sguardi dei cinque ragazzi si posò su di me, sentivo i suoi occhi addosso, quegli occhi color ghiaccio su di me, bruciavo,
come se quello sguardo mi stesse dando fuoco, come se io stessi cominciando ad andare a fuoco. “Come scusi?” mi chiese quella vecchia decrepita,
“Non ripeto le cose due volte.” Protestai io “Sa, credevo che qui dentro ci fossero persone con il cervello, ma non tutte  ce lo hanno, vero signorina?
Lei ne è la prova. Mi chiedo come i tuoi genitori non ti abbiano insegnato l’educazione, i genitori dovrebbero..”
stava per continuare quando io con un
colpo buttai il banco per terra e mi alzai dalla sedia “Stia zitta, mi può dare della stupida, ignorante senza cervello ma lei non sa un cazzo su i miei genitori,
lei non deve osare parlare di loro, non sono degni di stare sulle sue labbra, lei è solo una stupida professoressa, che pensa di sapere tutto quando invece
non sa proprio un cazzo!”
gli andai ad un centimetro dalla faccia rossa in faccia con le lacrime che scendevano lungo tutti gli occhi
“Ma come ti permetti io ti faccio sospendere!” mi disse lei nera dalla rabbia “sa cosa le dico? Mi sospenda. Ma non si azzardi più a parlare dei miei genitori”
corsi via dall’aula in lacrime. Sapevo che mi sarebbe costata cara. Nessuno poteva parlare dei miei genitori.
 
Niall {POV}

Quando entrai in quella classe i miei occhi si posarono su quella chioma riccia e castana, era molto cambiata nell’ultimo anno, era dimagrita tantissimo,
aveva il viso sciupato. Poi accadde l’impensabile, la professoressa parlò dei suoi genitori, io ero uno dei pochi a sapere cosa aveva passato, in quel
momento avrei tanto voluto dire di tutto alla prof, ma ci pensò lei.
Aveva il viso rigato dalle lacrime, la faccia rossa dalla rabbia. Mangiò la faccia alla professoressa, ma chiunque l’avrebbe fatto se fosse stato nella sua situazione.
Andrea ebbe una gran forza per tirarsi su e andare avanti dopo la morte dei suoi, una forza che in pochi avrebbero trovato. Eppure, bastava poco per distruggerla,
bastava una parola GENITORI, che ecco che tutta quella gran forza spariva nel nulla, lei diventava indifesa come un cucciolo. I ragazzi sapevano che avevo una
“sorella” ma non l’avevano  mai vista, o almeno in foto.  La classe era in silenzio “scusatemi, sono veramente imbarazzata, non so perché..” la professoressa di
musica cercò di scusarsi, ma lei non aveva fatto proprio nulla, la bloccai “Non deve scusare Andrea, ma la prof, sa cosa le dico Signora Smith, quello che le
ha detto mia sorella è tutto vero, lei non sa proprio niente, le pregherei di starsene zitta, almeno..”
una ragazza rossa si alzò e andò davanti alla professoressa,
interrompendomi “Lei è proprio una stronza, non è la prima volta che gli e lo dico, sa dovrebbe farsi un grande esame di coscienza, e capire che i suoi problemi,
la sua depressione e rabbia non la deve sfogare su di noi. Lei non sa niente di quello che ha passato la mia amica, forse non lo saprà mai, lo spero perché sarebbe
capace di dirlo ai quattro venti, quindi io la finisco qui. Ma si ricordi, la prossima volta che si azzarda a dire una cosa del genere non mi fermerò solo alle parole”

detto ciò uscì tirando una spallata alla professoressa visibilmente imbarazzata. Io guardai i ragazzi che erano senza parole, dopo di che corsi fuori dalla classe, la cercai
nei bagni, in mensa, nelle aule ma niente, andai in giardino e vidi due ragazze, dei capelli rossi mossi che ricadevano nella spalla della ragazza mora.
Andrea aprì gli occhi, dopo avermi visto sussurrò qualcosa all’amica e lei se ne andò, il suo viso era rigato dalle lacrime, appena fummo soli, corse verso di me e mi buttò
addosso scoppiando a piangere, rimasi senza parole, credevo mi odiasse, o almeno mi ignorava sempre, la strinsi forte “Jane ci sono io adesso!” solo io la chiamavo così,
o almeno credo, mentre gli accarezzavo i capelli, i suoi singhiozzi cominciarono a diminuire, ci sedemmo sul prato e cominciammo a parlare
“Perché? Perché mi hanno lasciato Niall? Dimmelo! Ti prego perché quel dannato uomo lassù si è dovuto prendere i miei genitori, loro che
facevano solo del bene, perché non quella miriade di assassini, terroristi che ammazzano tutto il tempo. Perché i miei e non loro!”

Le sue guance erano rigate dalle lacrime “Andrea, guardami!” lei alzò il viso e i suoi occhi si incatenarono con i miei
“Quando tu vai su un prato, prendi i fiori belli o quelli brutti?” la guardai e continuai “prendi quelli belli, Dio ha fatto lo stesso, è una cosa crudele, triste lo so.
Ma i tuoi genitori saranno sempre nel tuo cuore, loro non ti abbandoneranno  mai, o almeno non del tutto, quando guarderai il cielo, vedrai le stelle, ricordati
che le più luminose sono loro, loro che ti guardano e ti proteggono dall’alto, loro ti amano e ti ameranno sempre!”
l’abbraccia fortissimo, mentre lei
ricominciava a piangere, presi il telefono e scrissi un messaggio veloce a mia madre:
“Ti prego, vieni a scuola, è successo un casino con Andrea. Niall!” la risposta non tardò ad arrivare “Stiamo arrivando, tu tienila con te!”.
Misi il telefono  in tasca e continuai a parlare con lei “Posso chiederti una cosa Niall?” mi chiese lei “Tutto quello che vuoi!” le sorrisi e le accarezzai una mano
“Tu mi odi?” alzai un sopracciglio e la guardai confuso “Perché dovrei?” lei abbassò lo sguardo “ho sempre pensato che tu mi odiassi, perché magari mi
comportavo male, ti stavo antipatica, perché i tuoi genitori sarebbero diventati anche i miei..”
le alzai il mento e le baciai il naso
“io credevo che tu ce l’avessi con me, per questo ti stavo lontano, avevo paura che tu mi potessi respingere e che io potessi in
qualche modo farti del male,comunque no TI VOGLIO BENE SORELLINA”.


LEGGEMI LEGGIMI LEGGIMIIIIII
Se la storia ti è piaciuta, hai un account su EFP, vuoi il continuo..
su cosa aspetti a farmelo sapere..
se mi chiedete leggo anche le vostre FF...
Quindi fate le brave e recensite.. PLEASEEEEEEE....
un bacione Gaia :)

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Capitolo 2
*** I Miss You Mum, I Miss You Dad... ***


POV ESTERNO
Niall e Andrea stavano parlando, lui riuscì a farla sorridere e a lei questo piaceva tanto. Si era sempre fermata all’aspetto fisico e all’apparenza,
non aveva mai provato a conoscerlo veramente, in due anni non gli era mai capitato di avere un discorso così con suo fratello. Presto si accorse
che era un ragazzo dolcissimo, simpatico, era un ottimo amico, ma specialmente era un fratello meraviglioso. Anche se non era di sangue,
per lei era come se lo fosse. Andrea si accorse di volerli un gran bene. Era impossibile non volerglielo.
Mentre parlavano dei ragazzi, si avvicinarono, se lei non avesse avuto ancora la vista sfuocata per il pianto, si sarebbe accorta subito che
erano gli amici del fratello. “Ehi Amico, che fine avevi fatto?” disse un ragazzo biondo scuro, “scusatemi!” Niall si scusò, si alzò e poi
aiutò la sorella ad alzarsi. “Ragazzi lei è Andrea, mia sorella!” lei si asciugò le lacrime e tirò su lo sguardo. Lei era forte, non avrebbe
mai permesso a nessuno di metterla in imbarazzo. “Ciao!” urlarono in coro i ragazzi “Piacere. Io sono Louis!” disse un ragazzo
abbracciandola, era molto alto, occhi di un azzurro intenso e dei capelli castani. “Ciao, io sono Liam!” disse un ragazzo, alto, il fisico
atletico, si vedeva dallo scollo a V della maglietta, i capelli biondo cenere. Lei gli sorrise poi guardò un altro ragazzo, “Ehi bella, io sono Harry!”
disse un ragazzo riccio, alto con due occhi ghiaccio, erano un misto tra lo azzurro il verde, sembravano quasi grigi, erano veramente belli pensò
la ragazza, forse i più belli che lei avesse visto. Tutto ciò che pensava, fu distrutto quando i suoi occhi incontrarono quel colore così intenso,
erano color nocciola, i suoi capelli erano quasi neri, aveva un taglio molto bello, tutto di lui la sorprese “Piacere Zayn!” disse questo ragazzo
bello sorridente, lei scacciò quei pensieri dalla testa e lo salutò con un sorriso enorme “Piacere mio io sono Andrea!” disse mettendo in
mostra il suo sorriso. “Lo sappiamo Niall ha parlato spesso di te, devo dire che nella realtà sei molto più bella!” Zayn tirò un colpo dietro
alla testa al ragazzo riccio “Ehi dico la verità!” scoppiarono a ridere tutti “sei sempre il solito!” dissero in coro i ragazzi, ad Andrea Harry
sembrava un ragazzo molto solare, simpatico ma anche tanto modesto. Beh era un bellissimo ragazzo lo era per forza. “Si certo Bellissima!”
disse lei in modo ironico, la superavano tutti di molto, beh lei era alta 1.67 quei ragazzi la superavano tutti di quasi dieci centimetri, si accorse
solo dopo che due figure si stavano avvicinando a loro, “Oh merda!” disse la ragazza appena riconobbe quei volti. Ecco e adesso cosa avrebbe
detto ai suoi genitori? “Andrea Jane Horan, cosa diavolo hai combinato? Eh ciao ragazzi!” disse una signora bionda rossa in viso “Beh io..”
stava per finire ma suo fratello la interruppe “Sta volta non è colpa sua, c’eravamo anche noi in classe, ha fatto tutto la professoressa!”
appena finì di parlare Niall il telefono del padre cominciò a squillare “Pronto?” “Si siamo in cortile entriamo subito Signor preside” “Si certo lei viene con noi!”
il padre guardò la figlia male e dopo aver salutato i ragazzi, la ragazza insieme ai genitori si recò nell’ufficio del preside, quell’ufficio che
oramai conosceva a memoria, ogni volta finiva lì.

Nell’ufficio del preside...

“Allora signorina mi vuole spiegare cos’è successo?” chiese il preside incuriosito e allo stesso tempo divertito, oramai Andrea era la “cliente”
abituale di quell’ufficio. Non era in classico preside che dava torno a tutti, ti capiva era comprensivo, ti difendeva quando ce n’era bisogno e invece
ti puniva quando te lo meritavi, Andrea credeva che tutti dovevano essere così, non per forza buoni a manica larga, anche solo corretti, ecco per lei
era quello essere un insegnante. La ragazza era da sola nell’ufficio del preside, lui voleva parlare un attimo solo con lei, per vedere com’erano
andati i fatti, Andrea si schiarì la voce e abbassò lo sguardo, per non fargli vedere che soffriva a parlarne, che lei era debole, lei non era la stessa
quando toccavano questo argomento, prese un bel respiro e cominciò “Due anni fa sono morti i  miei genitori, io non sono la vera figlia degli Horan,
ma mi trattano come tale, ed io gli e ne sono grata, sono i miei genitori. I miei veri genitori sono morti due anni fa, vede io mi comporto così non
perché sono stata cresciuta male, anzi tutto il contrario, però ogni volta che cerco di comportarmi e ricordarmi cosa mi avevano insegnato i
miei, mi si apre una ferita che ancora non ho cicatrizzato, anche se sono passati due anni, perdere la madre il padre non è lo stesso che perdere
il nonno o un parente comunque diverso, io come posso comportarmi bene, se in me si riapre una ferita che mi fa stare malissimo? Molte volte la
sera piango pensando alla mia vecchia vita, al sorriso di mia madre, ai suoi occhi, alla voce di mio padre, alla sua gelosia e il suo affetto.
È una ferita che non svanirà mai, so che mi dirà che loro ci saranno sempre, ma non è così, loro non sono qui, si sono nel mio cuore, ma non sono
più qui fisicamente. Oggi quando la Professoressa li ha citati, mi ha detto che loro non mi avevano insegnato la buona educazione io sono scoppiata,
sa che non ho un bel rapporto con quella, tutta la scuola si trova male con lei, solo il pensiero che i miei genitori fossero stati nominati da quella
vipera mi ha fatta schizzare, loro mi hanno insegnato il rispetto, loro erano delle bravissime persone e mi dispiace da dire, ma non si meritano
per niente di stare nella bocca di quella prof, è un argomento molto delicato, non ne parlo mai a nessuno, sono solo in quattro a sapere di questa
cosa con lei cinque, la prego non lo dica in giro, non voglio che la gente sia mia amica per pena, non ne ho bisogno, è una cosa molto personale. La prego!”

solo alla fine Andrea riuscì a guardarlo negli occhi, i suoi occhi che adesso stavano facendo uscire miriade di lacrime, lacrime amare, più le ci pensava e più si
arrabbiava, maledetto ubriaco, se non fosse per lui adesso i suoi genitori sarebbe qui, con lei. Il preside rimase senza parole, tutti sarebbe rimasti senza parole.
Intanto fuori
“Mamma può venire a stare da noi, per noi non è un problema, falla stare con noi, una ragazza in casa ci farebbe anche comodo. No adesso
senza scherzare, ho parlato tanto con lei, ha bisogno di cambiare aria, ci sarò io e poi non abitiamo neanche tanto lontano, le starò dietro io.”

Niall stava parlando con i suoi genitori, forse era proprio di questo che la sorella aveva bisogno, cambiare aria, conoscere gente nuova, senza
allontanarla dalla sua vita quotidiana. I due adulti ci pensarono su un po’ poi acconsentirono, causando la felicità di quel gruppo, che già aveva
trovato simpatia per quella ragazza. “Va bene, a condizioni che lei vada a scuola, e che tu Niall gli stia dietro,sai com’è fatta, ha bisogno di un
aiuto in tutto, ha bisogno di un appoggio da uno più grande, hai quasi tre anni più di lei, falle capire che tu ci sarai sempre, ha bisogno di un
fratello maggiore e con voi ragazzi, che oramai fate parte della famiglia non avrà problemi, avrà il supporto da cinque ragazzi. Mi raccomando
trattatela bene, se no sono cavolo vostri. Adesso dobbiamo solo aspettare che lei decida cosa fare!”
questo discorso fece sorridere tutti i ragazzi.
Appena la porta del preside si aprì, Andrea ne uscì e ne entrò un’altra ragazza, la stessa che aveva difeso l’amica in classe. La povera  ragazza andò
ad abbracciare il padre e la madre, scusandosi del comportamento “Amore, se andassi a stare con i ragazzi?” le chiese la madre, la ragazza si tirò
subito su di colpo “che cosa?” il fratello l’abbracciò da dietro“Si vieni con noi! Ci serve una ragazza in casa!” lei saltò imbraccio al fratello
Si si si, ti voglio bene brutto scemo!” disse per poi stritolarlo in un abbraccio tipo Orso Abbraccia tutti. “ma mamma come mai?” chiese una volta
scesa dalle braccia di Niall “Perché, forse è meglio che tu cambia un po’ d’aria e poi non vi vedete da tanto tempo!” appena finì di parlare si aprì
la porta dell’ufficio del preside e ne uscì una ragazza trionfante con un sorriso smaliante in faccia, Andrea e Kate si abbracciarono fortissimo, i loro
legame era bellissimo, in molti lo invidiavano, appena una stava male l’altra se ne accorgeva, quando una mentiva alla’altra bastava fissarla negli
occhi per capire che non stava dicendo la verità, una volta Andrea tirò un pugno nel naso al ragazzo dell’amica solo perché lui l’aveva chiamata troia.
Beh chi non desidererebbe un’amica del genere, beh lei ce l’aveva, ed era molto fortunata. “Scema, vado a stare con mio fratello!” disse sorridente Andrea,
ma l’altra non sembrava ricambiare, infatti il suo sorriso scomparve e il suo volto si incupì “Dove?” chiese con voce terribilmente triste
“se non sbaglio è la casa accanto alla tua!” disse alzandole il viso, la ragazza rossa saltò addosso all’amica facendola cadere e provocando
la risata di tutti i presenti. Adesso quelle due ribelli avrebbero passato molto tempo insieme, a partire da quel momento.
Kate dette una mano ad Andrea a mettere apposto e preparare le cose per portare da suo fratello.
Fu un’imprese tenendo presente tutti la roba che aveva: trucchi, vestiti, scarpe, borse, foto. Lasciò anche qualcosa in casa nel caso ce ne fosse stata l’emergenza.
Ecco adesso Andrea avrebbe ricominciato a divertirsi, ma non sapeva che avrebbe ricominciato anche ad amare.
La casa era molto grande, dopo aver sistemato delle cose, Andrea si recò in un posto, ci andavano circa tutte le settimane almeno una volta.
Varcò quel cancelletto verde, era pieno di fiori, c’erano delle siepi, quel posto era triste, ma le persone lo rendevano più bello con fiori, allegri
per ricordare i loro cari. Stava camminando lungo un sentiero, la sigaretta quasi finita tra le dita, si guardava intorno, c’erano alcune persone
non molte, beh la gente lavora al pomeriggio, ad un certo punto mentre aspirava dalla sua sigaretta vide una bambina con il suo papà vicino
alla tomba, la bambina avrà avuto circa quattro - cinque anni, il suo sorriso era bellissimo notò Andrea, ma lo stesso non si poteva dire del padre,
i suoi occhi erano spenti, il suo sorriso non c’era, quando passò accanto a queste due persone sentì una cosa che le spezzò il cuore
“Amore, saluta la mamma!” disse il padre alla bimba, “ciao mamma, ci vediamo domani, ti voglio bene.” La ragazza scoppiò a piangere
facendo girare i due, la bambina si avvicinarono e le prese la mano “ehi perché piangi?” le chiese, Andrea si abbassò alla sua altezza
“vedi, anch’io sto andando a trovare la mia mamma!” le accarezzò la guancia e poi guardò il padre “sei una bimba fortunata, hai il tuo papà qui accanto”
il padre le sorrise . “dimostragli sempre tutto il bene che gli vuoi, giocaci insieme, quando sarai grande non vergognarti di uscire con lui,
se io lo avessi ancora qui con me, ci starei tutto il tempo!”
disse Andrea sorridendo alla bambina, quegli occhi azzurri così vispi e furbi la
guardavano, quelle manine tanto piccole le accarezzarono la guancia “Dov’è il tuo papà?” chiese abbracciando suo padre, lei sorrise alla
bambina e al padre “Mio padre adesso è con la mia mamma e la tua mamma, su una stella, se vuoi rivedere la tua mamma, stasera con il
tuo papà guarda il cielo fissale stelle, quando vedrai quella più luminosa, ecco sarà la tua mamma che ti starà sorridendo e proteggendo dall’alto!”
Andrea detto questo se ne andò mentre la bambina chiedeva al papà di guardare il cielo stasera, non sapeva dove aveva trovato il coraggio di dire quelle
cose, non sapeva neanche che da lontano qualcuno la stava guardando, lei ignara di tutto, prosegui, si accese una sigaretta e mentre fumava e camminava
pensava, pesava quando anche lei era così piccola, quando andava in giro con suo padre, quando lui e sua madre la facevano dormire nel loro letto.
Un ultimo tiro e buttò la sigaretta, era arrivata alla lapide. Le foto dei suoi genitori erano così belle, sua madre aveva quel bellissimo sorriso, quei capelli ricci
che le ricadevano sulle spalle, mentre suo padre sorrideva con le braccia incrociate. “Sai mamma, oggi ti ho difesa, anzi vi ho difesi, so che voi non siete fieri
delle persona che sono diventata. Ma io vi amo, mi mancate così tanto”
scoppiò in un pianto quasi isterico, i singhiozzi le impedivano quasi di parlare, ad un
certo punto mentre le eri appoggiata alla lapide che piangeva, si sentì abbracciare “Sh, Andrea ci sono io, calmati!” la voce di quel ragazzo era così dolce,
la ragazza si strinse a lui “Mi mancano cazzo!” lui non sapeva cosa fare “Andrea, calmati così non respiri!” piano piano la ragazza cominciò a calmarsi
“cosa ci fai qui?” gli chiese dopo che si fu calmata del tutto “Sapevo saresti venuta qui, eri troppo silenziosa, adesso però torniamo che si sta facendo tardi?”
chiese il ragazzo accarezzandogli la guancia e mettendo un braccio nelle sue spalle stringendola, lei annuì e insieme si incamminarono verso casa.
Davanti alla porta Andrea si girò e lo guardò “Grazie di tutto, Grazie Zayn!”.


LEGGIMI LEGGIMI LEGGIMI..
Allora ciao bellissime come state?

eccolo qui il capitolo..
comunque ritemi cosa ne pensate, che sono curiosa..
questo capitolo è molto triste, lo so. 
mi sono messa a piangere mentre lo rileggevo..
RECENSITE <3
un bacione :)

_FlywithmE_

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Capitolo 3
*** Turn away when I look into your eyes.. ***


Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you smile at the ground it aint hard to tell
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
If only you saw what I can see
You’ll understand why I want you so desperately
Right now I’m looking at you and I can’t believe
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
Oh oh But that’s what makes you beautiful
 
Zayn {POV}
quella ragazza aveva un non so che di misterioso, era tutto il contrario di Niall. Lei parlava sempre, non stava ferma un
secondo, mangiava molto poco, mentre lui aveva dei lunghi momenti di silenzio, era più calmo di lei e mangiava tantissimo.
Insomma erano come l’acqua e il fuoco,il sale e lo zucchero. Erano così diversi eppure sembravano così uguali, senza
parlare si capivano, solo con uno sguardo riuscivano a capirsi, come facevano non lo so, so solo che quel legame era
bellissimo. “Zayn a che cosa pensi?” mi chiese Harry scuotendomi dai miei pensieri, scossi la testa “a loro due!”dissi
indicando con la testa Andrea a Niall abbracciati sul divano.  Lei stava ridendo mentre lui diceva cose molto stupide, io e
Harry ci buttammo sull’altro divano, all’improvviso ci saltarono addosso Liam e Louis facendo scoppiare a ridere il biondo
e la mora sul divano accanto. “Ehi mi hai fatto male idiota!” dissi tirando un buffetto dietro il collo di Louis, le risate di
Andrea non smettevano, la guardammo tutti male, quando lei si accorse dei nostro sguardi si bloccò “cosa c’è?” chiese
confusa, in un secondo le fummo tutti addosso, torturandola, le stavamo facendo il solletico, e tra le sue urla, i suoi “vi prego”
e le nostre risate passammo così la giornata, o meglio il pomeriggio. 
Era una settimana che lei era a casa con noi, era molto simpatica, se eri triste lei riusciva a farti sorridere, diciamo che era
la versione di Louis al femminile. Aveva un gran senso dell’umorismo, anche con battute molto ma molto idiote, riusciva a
farti ridere, forse perché gli uscivano così spontanee, so solo che aveva fatto una bellissima impressione sia su di me che gli altri ragazzi.
Quel pomeriggio avevamo deciso di andare alla spiaggia, io ero in giardino il vento primaverile quasi estivo era leggero, ti
accarezzava il viso e di cullava, il profumo dei fiori, i capelli scompigliati, tutto amavo di questa stagione.
I miei pensieri furono interrotti quando fece il suo ingresso Andrea, aveva un vestitino che le arrivava qualche centimetro sopra
il ginocchio, color rosa pesca, con dei sandali bianchi, i miei occhi erano fissi su di lei, una volata di vento le fece scompigliare
quella marea di ricci, il vestito le si alzò e lei lo tirò subito giù. Mi avvicinai a lei, le sorrisi e lei ricambiò “Allora pronta?” le dissi
io mentre prendevo il casco, “non dobbiamo aspettare gli altri?” io mi sedetti sulla moto e la guardai
“loro vengono in macchina, se vuoi ti porto io in moto” il suo sorriso si allargò, era meraviglioso “Che moto sia!” disse per poi
mettersi il casco e salire in sella, misi il casco e partii, sfrecciavo tra le strade, il vento di schiaffeggiava il viso, in giro c’erano poche
persone e macchine. Le sue mani mi stringevano la vita, la sua presa era stretta, come se avesse paura di  cadere, le accarezzai
una mano, e poi tornai a guidare. Quando arrivammo scesi dalla moto e mi tolsi il casco, se lo tolse anche Andrea, me lo porse e
si mise seduta con la gambe a penzoloni “Allora non scendi?” le chiesi sorridendo, mi tirò a se, i nostri respiri si mischiarono ,
mi mise le mani tra i capelli e me li mise apposto, qualcosa nel mio stomaco non stava fermo, si muoveva di continuo, non ci feci
caso e la guardai mentre mi sorrideva “Grazie!” le bacia la guancia e la feci scendere. Una macchina ci affiancò, “allora andiamo?”
chiese lei a quei quattro ragazzi. Tutti insieme andammo verso la spiaggia, ad un certo punto una mano mi bloccò per il polso, mi
girai e vidi Niall dietro di me “Ti devo parlare Zayn!” annui, in realtà sapevo benissimo cosa voleva dirmi, sapevo che primo o poi
sarebbe successo. Mentre gli altri erano avanti noi ci sedemmo per terra “Dimmi” gli dissi dopo essermi acceso una sigaretta
“Lo vedo come la guardi, vedo come sorridi quando la vedi, ma specialmente vedo come ti brillano gli occhi appena sei in una compagnia”
aspirai e abbassai lo sguardo “in realtà, Niall sei come un fratello per me, non riesco a mentirti; per voi sono come un libro aperto, si a
me tua sorella piace, piace per il suo carattere, per i suoi occhi, per come’è dentro, non mi importa se ha in bel fisico”
 lo guardai
e sorrisi “a parte che è una bomba, andiamo ha un fisico della madonna” scoppiò a ridere e poi mi guardò “Zayn, voglio solo che
sia felice, non voglio rivedere tutte quelle lacrime sul suo viso, lo vedi pure te è così bella quando sorride, ma nello stesso tempo
voglio vedere felice te. E’ difficile come situazione, amo tutti e due, siete fantastici, quindi per qualsiasi cosa io ci sono, ma ti consiglio
di andarci piano, la conosco e lei ha paura di soffrire. Tu non sei uno di quei ragazzi che vuole correre, non sei arrogante, stronzo, sei
tutto il contrario, non sei un puttaniere come sembri, tu sei dolce, tenero. Zayn ti conosco da due anni credo che tu sia il ragazzo perfetto
per molte ragazze. Quindi fratello non correre, non tagliare le tappe dai tutto al tempo.”
 Detto ciò ci alzammo e sempre con la sigaretta tra
le dita andai verso gli altri, erano tutti seduti ma mancava lei, c’erano i suoi sandali, guardai verso il mare e la vidi, mentre fumava con i piedi
nell’acqua, il vento muoveva il suo vestito e i suoi capelli. Era così bella, forse Niall aveva ragione, avrei dovuto conoscerla meglio.
Liam andò li, lei si spaventò, cominciarono a parlare, non capivo di cosa, so solo che lei sorrideva e lui anche, ridevano e scherzavano, 
lei gesticolava e lui invece fissava il mare. I loro occhi si incontrarono e lei arrossì, in quel momento feci una faccia strana, “che hai Zayn?”
mi chiese Louis guardando nella direzione del mio sguardo “Oh capisco, e quindi il piccolo Malik si è innamorato!” disse scoppiando a
ridere, feci finta di picchiarlo, ogni volta tra me e lui era così, anche Niall e Harry si buttarono sopra di noi, cominciammo a scherzare, ad un
certo punto mentre eravamo uno sopra l’altro si ci buttò addosso anche Liam, Andrea prese la macchina fotografica e scattò una foto, dopo
di che si ci buttò addosso anche lei, dopo due secondi cademmo tutti, Harry aveva le gambe sopra la faccia di Liam, io avevo la testa sulla
pancia di Niall, Andrea era sotto Harry e Louis che gridava e rideva.
 
Andrea {POV}
Quel ragazzo mi metteva in imbarazzo, non mi ero mai sentita così, neanche con James, quel ragazzo che credevo di amare, che invece poi
si era solo rivelato uno stronzo. Quel giorno mentre eravamo sulla moto, avevo il cuore a mille, le farfalle nello stomaco, anzi che farfalle i
dinosauri, i suoi occhi erano così profondi, il suo viso da duro che in realtà era solo una maschera. Zayn aveva un animo molto gentile,
era dolce, tenero, non dimenticherò mai quel giorno al cimitero dove mi ha aiutata. Anche se mi faceva quell’effetto non volevo correre,
non volevo bruciare le tappe, non volevo innamorarmi adesso, o almeno non così in fretta, non mi sono mai piaciuti quei rapporti dove
dopo due giorni c’era già il ti amo. Il ti amo si dice dopo un po’ di tempo, quando i sentimenti che provi sono veri, quando quello che
provi non è più una cotta, quando hai occhi solo per quella persona, quando il tuo cuore batte all’impazzata. Ecco quello è essere
veramente innamorati. Ero sulla riva con i piedi nell’acqua, pochi minuti prima avevo visto mio fratello e Zayn parlare, chi sa di cosa
stavano parlando. Io intanto mentre gli altri tre erano in vena di descrivere la loro ragazza ideale mi ero immersa nei miei pensieri,
mi ero tolta le scarpe. Camminai lungo la riva, amavo il mare, mi dava una sensazione di libertà, in più quel vento che ti accarezzava,
quel venticello primaverile quasi estivo ti cullava, il mio vestito volava da una parte all’altra. Mi accesi una sigaretta, molti mi dicevano
che era sbagliato, ma come tutti avevano il loro modo per sfogarsi e staccare per qualche minuto la presa io avevo il mio.
Molti piangevano, molti facevano a pugni, molti si tagliavano le vene e bene io fumavo, mi dava una sensazione di sollievo.
Mi direte che stupida, ma per me era quello, era quello che a volte mi rilassava. Ad un certo punto, sentii un respiro sul mio collo,
mi girai e vidi degli occhi castani, che mi fissavano, “Payne mi hai fatto prendere un colpo!” dissi mettendomi la mano sul cuore,
lui scoppiò a ridere, cominciammo a parlare “credo di essermi innamorato!” mi disse lui guardando il mare “che cosa?” lo guardai,
dopo di che cominciai a fargli due mila domande “chi è? Come si chiama? Quanti anni ha? Se ti fa soffrire se le vedrà con me!” lui
sorrise e comincio “Si chiama Danielle, è alta, riccia, ogni volta che sto con lei il cuore mi batte a tre mila! È dolce, ed è un po’ che ci frequentiamo!”
io sorrisi e mentre lui scrutava le onde che si infrangevano contro le rocce, gli dissi tutto quello che pensavo “sai Liam, tu ti meriti una ragazza
perfetta sei un amore, con tutti, aiuti, ci sei sempre, ma non correre, devi renderti conto se quello che provi per lei è una cosa vera,
oppure è una cotta passeggera, non vorrei ritrovarmi sommersa dai tuoi fazzoletti pieni di lacrime, più che altro non vorrei spaccare
la faccia a qualcuno!”
 dissi sorridendogli, lui mi guardò “Sai Andrea, tu sei bellissima, adesso capisco perché Zayn ti guarda in quel modo!”
mi disse lui sorridendo e guardandomi “Quale modo?” chiesi io rossa in viso abbassando lo sguardo, “lo scoprirai presto!” detto questo
ci girammo e la scena che vidi fu esilarante, quell’ammasso di deficienti erano uno sopra l’altro, corremmo e dopo che Liam gli fu saltato
addosso scattai una foto, dopo di che mi ci buttai sopra anche io. Fu un pomeriggio bellissimo, mi divertii tantissimo, finalmente dopo tanto
tempo il mio sorriso ritornò sincero, quello che da un anno più o meno era sparito. Verso le sei di pomeriggio tornammo a casa, questa volta in
moto ci andarono Louis e Liam, dovevano andare a fare la spesa, a quel pensiero scoppiai a ridere, non ce li vedevo quei due in casa mentre
cucinavano, con il grembiule. Salimmo in macchina io e Niall dietro e Zayn ed Harry davanti, amavo quella macchina, la Mini Cooper, la prima
volta che la vidi ne rimasi colpita. Mentre nella mia testa si crearono mille pensieri io mi addormentai sulla spalla di mio fratello.
 
POV ESTERNO
Andrea si era addormentata in macchina, appena arrivarono Harry la prese in braccio e la portò sul divano, quel ragazzo credeva che
tra lui e lei poteva nascere una bella amicizia, ma niente di più, sapeva che il suo migliore amico si era preso una cotta per lei e di certo
non avrebbe rovinato una bella amicizia come la loro per una ragazza. La stese sul divano, e gli accarezzò la guancia, gli fece una foto e
poco dopo la mise su twitter.
" Ecco a voi la sorella del biondino, non è così tenera mentre dorme?"
Dalla porta entrarono Zayn, Liam, Niall e Louis, Harry gli fece segno di stare zitti “ma portala in camera sua era troppo difficile?” chiese Louis
mentre andava in cucina, Harry ci penso e alzò le spalle, aiutò gli altri a mettere a posto la spesa. Zayn decise di portarla su in modo da non
svegliarla, la prese in braccio e la portò nella camera della ragazza, appena l’appoggiò sul letto sentì una vocina dolce e impastata dal sonno
“Zayn grazie per questo pomeriggio!” disse Andrea con gli occhi da cucciolo ancora addormentati, lui gli diede un bacio nella fronte “Di niente tesoro!”.
Zayn si stese accanto a lei e comincio a cantargli una canzone, il suo pezzo di canzone che in quel momento rispecchiava il loro comportamento..


 

So c-come on
You got it wrong
To prove I’m right I put it in a song
I don’t why
You’re being shy
And turn away when I look into your eyes
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you….
Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you smile at the ground it aint hard to tell
You don’t know
You don’t know you’re beautiful

 
LEGGIMI LEGGIMI ....
Ciao bellissime, ebbene si rieccomi qui con un'altro capitolo, come promesso non ci sono
più lacrime, o almeno per un po'.
Questo capitolo l'ho scritto in due tre ore, stamattina. ho scritto anche il prossimo siccome
non sono andata a scuola..
Beh che dire recensite mi raccomando se no non continuo.
Almeno con 4 recensioni, se non non vado a vanti, se leggete non vedo perchè non dovete dirmi
che ne pensate, anche sapere che vi fa schifo e la odiate, mi va benissimo.
Comunque detto questo io me ne vado, un Bacione 
..Una Directioner..

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Capitolo 4
*** I Need You.. ***


Kate {POV}

Era sabato mattina, finalmente si poteva dormire, eppure quel sabato era diverso, sì perché Andrea ed io
avevamo deciso di andare a fare un giretto con le nostre “Bimbe” avevamo la stessa passione.
Arrivata davanti a casa sua, suonai il campanello, mi venne ad aprire un Harry tutto assonnato con addosso
solo i pantaloni della tuta “Ciao, Kate giusto?” disse sorridendomi e facendomi entrare “Si giusto! Andrea?”
chiesi impaziente di abbracciare la mia amica “Sta ancora dormendo!” disse ridendo, mi tirai uno schiaffo
nella fronte, quella ragazza dormiva sempre, era sempre in letargo, “è un caso perso!” dissi facendo scoppiare
a ridere anche altri due ragazzi, “Ciao Rossa!” mi disse Niall venendomi ad abbracciare “Ehi Biondo!” dissi
scompigliandoli i capelli, all’appello mancava solo Andrea, che cosa strana. “beh io vado a svegliarla!” dissi
sorridendo malignamente. Lasciai quei cinque ragazzi in salotto, andai nella sua camera e appena entrata,
feci piano mi avvicinai al suo orecchio e … “Svegliati dormigliona!” il mio urlo lo si poteva sentire lontano
chilometri e chilometri, lei fece un salto dal letto, appena mise a fuoco la situazione mi guardò malissimo,
cominciai a correre giù per le scale, rompendomi quasi il collo, mentre lei mi rincorreva
“ brutta stronza, io ti ammazzo! Come cazzo ti viene in mente!” arrivai in salotto e mentre i ragazzi ci guardavano
con aria confusa io me la ridevo,  ad un certo punto mi inciampai e caddi sul divano addosso a Harry e Liam, 
Andrea scoppiò a ridere, “Ti sta bene!” disse tra le risate, mi alzai chiedendo scusa ai due, ero imbarazzata e
meno male che la mia amica mi salvo da quella situazione “Andiamo su?” annuii e salimmo le scale,
ci preparammo, mi mettemmo la tuta, le scarpe e prendemmo il casco.
Andammo direttamente in garage, portammo fuori le moto. Una volta messo apposta tutto salimmo in sella
“Allora pronta?” chiesi alla mia amica “certo!” mettemmo in moto e partimmo.
 
POV ESTERNO

Ogni volta che erano in moto le ragazze, si dimenticavano tutto, ogni volta che Andrea era in moto, aveva la sensazione
di volare, e pensava di poter raggiungere i suoi, la passione per le moto ce l’aveva da quando era piccola, suo padre
amava le moto e aveva strasmesso questa passione anche a lei. Era l’unica cosa che non aveva smesso di fare da
quando erano morti i suoi genitori. Kate, beh lei amava le moto da quando era piccola, aveva ereditato questa passione
da suo cugino, più grande di lei, aveva scoperto questa passione in Italia mentre era in vacanza da dei parenti.
Suo cugino era più grande di lei, erano uguali, sia esteticamente che caratterialmente., molti li scambiavano per fratelli,
invece erano solo cugini.
Le ragazze si stavano divertendo, quando andavano in moto si dimenticavano di tutti i problemi, staccavano la spina e
pensavano solo alla velocità. Andrea era tra le due la più pericolosa, non c’era un motivo esatto, a lei piaceva sempre
esagerare, infatti ne aveva pagate molte volte le conseguenze, mentre Kate era più moderata.
Decisero di tornare a casa nel primo pomeriggio.
 
Zayn{POV}
Eravamo in giardino che giocavamo a calcio, quando delle moto da cross si fermarono nel vialetto, Niall andò li e gli prese
i caschi appena si spostò notai subito Andrea e Kate. Rimisi tutto insieme Moto, Andrea, Moto “Da quando ti piace la moto da cross?”
gli chiesi curioso, lei mi sorrise “Da una vita!” disse facendomi l’occhiolino “Ehi domani mattina ti passo a prendere e andiamo
a scuola insieme?”
chiese Kate all’amica “Certo! Ci vediamo domani, Ti voglio bene.” Si abbracciarono e ognuno andò per la
sua strada “Io porto la moto in garage!” disse Andrea sorridendo “Ti accompagno!” dissi andando dietro di lei, arrivammo
dentro e la guardai, era così fissata e impegnata a togliere il fango dalla moto che non si accorse del mio sguardo.
“Non ti credevo un’appassionata di moto cross!” dissi sorridendo, finalmente si tirò su e si sedette in sella guardandomi
Mio padre mi ha trasmesso la passione, quando ero piccola, prima che morisse mi portava sempre in giro,
anche solo per pochi minuti, amavo quando lo faceva, mi faceva sentire protetta e libera allo stesso tempo.
In realtà non voleva comprarmi la moto ma quando capì che era tutta la mia vita, beh si rese conto che era
una cosa stupida impedirmi di fare ciò che amavo di più. Ogni volta quando sono sulla moto, nei salti mi
sembra di volare e per pochi secondi mi sento più vicina ai miei genitori.”

Disse sorridendomi, l’abbracciai  “Nessuno avrebbe avuto la tua stessa forza, ti stimo, perché non ostante
tutto non hai mai smesso di fare ciò che ami!”
lei mi sorrise e dopo essersi tolta i residui di fango addosso
andammo in casa.
Quella sera cucinarono Liam e Andrea, infatti il cibo era buonissimo, “ehi tesoro che vuoi fare stasera?”
chiese Liam sorridendo a lei “Io avevo voglia di stare in giardino, tanto non fa tanto freddo, che ne dite?”
ci chiese Andrea tutta sorridente, accettammo tutti, dopo aver messo apposto tutto ci recammo in giardino,
la piscina era illuminata e lo stesso il prato, ci sedemmo e cominciammo a parlare di tante cose, i ragazzi
entrarono un attimo e restammo da soli io e Andrea, si accese la sigaretta, dopo due tiri gli e la presi e
comincia a fumarla “Ehi brutto maleducato dammi la mia sigaretta!” disse guardandomi male “se no cosa mi fai?”
gli chiesi con sguardo malizioso ma allo stesso tempo divertito “sei un porco Malik! Dai sei cattivo!” risi feci un tiro e
gli e la porsi “dovresti smetterla, non ti hanno mai detto che fa male!” gli dissi ridendo “Da che pulpito poi!” disse
ridendo, restammo li non so per quanto a ridere e scherzare.
 
Andrea {POV}

La mattina fu traumatico svegliarmi, avevo sonno, la sera ero andata a dormire tardi a causa di Zayn, quel ragazzo mi
faceva uno strano effetto. Mi preparai e scesi le scale, la casa era silenziosa, presi un bicchiere d’acqua, non era mia
abitudine fare colazione, osservai il tavolo e ci trovai un pacchetto di sigarette, lo presi, sapevo che era di Zayn, scrissi un biglietto..

Buongiorno Belli e brutti, io sono a scuola, per qualsiasi cosa
chiamatemi sul cellulare, un bacione Vostra Andrea.


Ps= essere se non trovi le tue sigarette l’ho prese io, si chiama vendetta. Bacio.


Uscii di casa e accesi la sigaretta, passai a prendere Kate e insieme ci recammo a scuola. Le prime due ore avevamo storia,
la cosa non mi faceva molto impazzire, quella prof era scorbutica isterica e per lo più in appropriata
“Buongiorno ragazzi, oggi verifica!” disse entrando in classe, dopo vari insulti da parte di tutta la
classe ci consegnò le verifiche, inutile dire che non sapevo niente, al centro del foglio scrissi: NON SO NIENTE.
Lo stesso fece Kate, consegnammo e mentre stavamo uscendo dalla classe la professoressa di richiamò
“vi sembra il modo di venire vestite a scuola?” la guardammo male “dov’è il problema scusi?” chiese
strafottente Kate “Avete tutto il sedere di fuori, non credete siano un po’ corti quei pantaloni?” disse lei accigliata
“Prof ma le lasci stare; stanno tanto bene vestite così!” disse un nostro amico “Mike sei un depravato!” disse
Kate ridendo e facendo scoppiare a ridere tutta la classe “in ogni modo prof, se le da fastidio non ci guardi, non
vedo dove sta il problema, le signorine la in fondo possono indossare quelle gonnelline che non coprono niente,
e noi non possiamo mettere dei pantaloncini? Manco avessimo un porta aerei al posto del sedere.”

Dissi guardando la prof con aria di sfida. Detto ciò uscimmo dalla classe. Avevamo due ore libere, ci recammo
nell’aula  di musica, alle prime ore era sempre vuota, così io mi sedetti al piano forte mentre Kate si accese una sigaretta.
Un’altra passione in comune era la musica, le mie dita cominciarono a schiacciare i tasti bianchi e neri formando una melodia, aprii la bocca e cominciai a cantare..

Well it’s good to hear your voice
I hope your doing fine
And if you ever wonder I’m lonely here tonight
Lost here in this moment and time keeps slipping by
And if I could have just one wish
I’d have you by my side
Oooh oh I miss you
Oooh oh I need you
And I love you more than I did before
And if today I don’t see your face
Nothing’s changed no one can take your place
It gets harder everyday
Say you love me more than you did before
And I’m sorry it’s this way
But I’m coming home I’ll be coming home
And if you ask me I will stay, I will stay
Well I try to live without you
The tears fall from my eyes
I’m alone and I feel empty
God I’m torn apart inside
I look up at the stars
Hoping your doing the same
Somehow I feel closer and I can hear you say
Oooh oh I miss you
Oooh oh I need you
And I love you more than I did before
And if today I don’t see your face
Nothing’s changed no one can take your place
It gets harder everyday
Say you love me more than you did before
And I’m sorry that it’s this way
But I’m coming home I’ll be coming home
And if you ask me I will stay, I will stay
Always Stay!
I never wanna lose you
And if I had to I would chose you
So stay, please always stay
You’re the one that I hold onto
Cause my heart would stop without you
And I love you more than I did before
And if today I don’t see your face
Nothing’s changed no one can take your place
It gets harder everyday
Say you love me more than you did before
And I’m sorry that it’s this way
But I’m coming home I’ll be coming home
And if you ask me I will stay, I will stay
I’ll always stay
And love you more than I did before
And I’m sorry that it’s this way
But I’m coming home I’ll be coming home
And if you ask me I will stay, I will stay
I will stay

Appena finii la canzone, mi ritrovai tra le braccia di Kate, sapeva che quella canzone l’avevo scritta
per i miei genitori “L’hai scritta te?” una voce dolce e profonda ci fece staccare, i miei occhi fissarono
quegli occhi quasi grigi, sorrisi e annuii “E’ bellissima!” mi disse venendo vicino a noi, la stretta di Kate
si fece più forte, la guardai negli occhi e lei abbassò lo sguardo arrossendo..


LEGGIMI LEGGEMI LEGGIMI...
Ok siccome ho ricevuto quattro bellissime recensioni, ho postato il capitolo, non è molto bello, avevo un'ansia vicina che ogni due secondi mi diceva:
Gaia, fai il capitolo, dai su scrivi un po', dai su muoviti..
Quindi boh ecco cos'è uscito..
Ovviamente se non ricevo almeno 4 recensioni non continuo, mi dispiace.
Detto ciò:
Che ne pensate del capitolo?
vi piace?
volete il continuo?

Un bacione _FlywithmE_    

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Capitolo 5
*** Ricatti, scommesse e baci.. ***


Harry {POV}

Entrai nell’aula di musica, dovevo vedere se quella mattina era stata prenotata. Più mi avvicinavo e più sentivo
puzza di fumo, ma anche una bellissima melodia, aspettai che finisse e poi entrai, due occhi verdi mi scrutarono,
erano gli stessi che l’altra mattina avevano bussato a casa in cerca di Andrea, erano gli stessi che in quelle poche
volte che gli avevo visti mi facevano battere il cuore e mi ci facevano perdere dentro. “L’hai scritta te?” chiesi alla
piccola Horan, lei annuì sorridendo “è bellissima!” dissi scrutando la ragazza accanto a lei, forse quella affermazione
era riferita più a Kate che alla canzone anche se ammetto che erano delle bellissima parole quelle dentro ad essa.
Andrea usci e lasciò me e la ragazza dai capelli rossi da soli “Allora come stai?” chiesi sedendomi e baciandogli la
guancia “Tutto bene dai, te?” sorrise e si girò verso di me “bene,che ci facevate qui?” chiesi incuriosito, lei alzò le
spalle “Avevamo un compiti in classe, siccome non sapevamo niente, abbiamo lasciato in bianco e siamo uscite!” 
disse sorridendo “Ah capisco!” dissi con un tono divertito, cominciammo a parlare a scherzare, quella ragazza mi
trasmetteva sicurezza, specialmente i suoi occhi, erano come una calamita per i miei, ogni due secondi ero a fissarli,
erano così profondi e belli, “hai degli occhi bellissimi!” dissi, ma solo dopo mi resi conto di quello che avevo detto
“Ehm.. grazie!” mi disse lei arrossendo “Da quando la ribelle Kate, arrossisce?” le chiesi ridendo, lei diventò ancora
più rossa, scatenando la mia ilarità, dopo essersi ripresa mi tirò un pugno le braccio mettendo il broncio “ah ah ah spiritosa!”
io mi ripresi e la guardai “semmai spiritoso!” la corressi “ah, scusa, sai la prima impressione che dai è di essere una femmina!”
mi disse scoppiando a ridere, la guardai storto, poi però scoppiai anche io a ridere “Interrompo qualcosa?”
chiese Louis entrando, scossi la testa e poco dopo entrarono i ragazzi e Andrea insieme alla prof di musica,
“Allora ragazzi, tra poco ci sarà la festa di fine anno e vorrei che partecipassero un po’ di persone, tra cui lei Signorina Horan!”
tutti ci girammo verso di lei che scoppiò a ridere “Che cosa? Si certo bella battuta io non faccio proprio niente!” disse
fissando la professoressa con aria storta “se vuole la sufficienza almeno nella mia materia lo farà eccome!”
la piccola Horan sbarrò gli occhi “è una ricattatrice, così non vale!” disse sbuffando “Lo so, ma è l’unico modo
per farla partecipare, e siccome io credo in lei, so che ha una magnifica voce, so già che non ci saranno problemi!” 

disse quella donna per poi uscire dalla classe. “che fottuta bastarda!” disse Andrea prima di strisciare lungo la porta e
appoggiare il viso sulle ginocchia “ehi vedrai che ce la farai!” disse Kate, la ragazza sospirò “non lo so, sai che non canto
mai! E poi cosa dovrei cantare? Una stupida canzone di quelle boy bad che fanno impazzire mezza scuola? Di certo non
posso cantare il Metal sai è un po’ difficile come cosa, non posso cantare di certo di Madonna, Britney Spears o gente
famosa, farei una figuraccia! A sto punto mi viene da pensare che è meglio essere bocciata!”
 disse “Non dire stupidaggini!”
disse la ragazza dai capelli rossi “Tu ce la farai e poi puoi cantare una tua canzone che hai scritto, nei hai tante!” io la guardai
“Ha ragione, quella che stavi cantando prima era bellissima!” dissi sorridendogli, Zayn mi guardò confuso, con uno solo
sguardo gli feci capire che gli avrei raccontato tutto a casa “Non voglio che la gente sappia ciò che sto provando! Tutte le
mie canzoni parlano dei miei genitori, non voglio passare per la povera orfanella della scuola!”
 Liam si abbassò alla sua
altezza “Ehi, ce la puoi fare, non arrenderti, NOI ti siamo accanto, orami fai parte di noi, ti aiuteremo noi. Quindi su con la
vita tesoro, conta su di noi.”
 Disse alzandola lei sorrise e l’abbracciò, sono sicuro di aver visto la mano di Zayn e le sue
nocche diventare bianche, ebbene si il mio migliore amico si stava innamorando, chi lo avrebbe mai detto che Zayn Malik
si sarebbe innamorato? O almeno così credevo “Abbraccio di gruppo!” urlò Louis, dopo due secondi eravamo tutti stretti
in un abbraccio. Amavo quei momenti, dove capivi che i tuoi veri amici ti stavano accanto.
 

Andrea {POV}

Erano passati due giorni da quando la prof mi aveva dato quella terribile notizia, erano due giorni che cercavo di scrivere
qualcosa che non riguardasse i miei genitori ma niente, le uniche cose che scrivevo parlavano d’amore, avevo una
sensazione strana, quando mi avvicinavo ai ragazzi il mio cuore cominciava a battere all’impazzata, ero distesa sul
mio letto a pensare quando qualcuno bussò alla mia porta “Ehi bella, ti va di andare al parco?” ed ecco che il mio
cuore ricominciava a battere, ok quel ragazzo mi stava facendo perdere la testa, eppure ci conoscevamo da poco,
ma con lui ero sempre a mio agio, ridevo, ed ero me stessa, non avevo paura di essere giudicata, non che la cosa
mi fosse mai importata, ma per una volta riuscivo a dire tutto quello che provavo, “certo dammi cinque minuti che mi vesto e scendo!” 
dissi sorridendo, lui chiuse la porta, mi precipitai in bagno a lavarmi, andai davanti all’armadio e mi preparai, indossai i miei amati
Ray Ban mi spruzzai un po’ del mio profumo alla vaniglia e scesi le scale “eccola!” dissi saltando gli ultimi gradini finendo quasi
per terra “eccoti allora andiamo?” mi chiese sorridendomi “certo, fammi salutare gli altri!” dissi sorridendo, andai in salotto
dove trovai Liam e Louis a giocare con la Wii scoccai un bacio sulla guancia di ognuno “Ni..” non mi lasciarono finire “in cucina!”
dissero, andai in cucina e appena entrai scoppiai a ridere “Mangi sempre tu?” chiesi a mio fratello che era concentrato a farsi un
panino, mi girai e vidi Harry bere un succo di frutta, andai da lui e gli baciai la guancia “non è un po’ corto quel vestito?” mi chiese
mio fratello scrutandomi “pensavo fossi morto, sai non hai risposto alla mia domanda!” dissi ridendo “Manco tu! Allora?” sbuffai
“esco con Malik, non vado con chi sa chi!” dissi baciandolo sulla guancia, lasciando il segno del lucidalabbra
“bleah Andrea mi hai lasciato tutto quel coso!” disse facendo una faccia schifata “Oh ci penso io amore!” disse Harry avvicinandosi
“Tu stai lontano da Niall tu sei mio, non ci credo che mi tradisci!” disse Louis facendo la sua entrata in cucina, allontanando Harry da
mio fratello, io me la stavo ridendo di gusto, vivere con quei cinque a volta era pesante, infondo erano maschi, però poi ti rendevi conto
che era grazie a loro che ridevi e sorridevi di continuo “va beh gente noi usciamo!” dissi salutando tutti con un gesto della mano,
“ce l’hai fatta, pensavo fossi morta!”
 mi disse il moro mettendomi un braccio intorno alle spalle, a quel gesto arrossii
“non mi mollavano più!” dissi ridendo. Appena arrivammo al parco corsi sull’altalena, Zayn cominciò a spingermi,
provocando le mie risate, quando scesi cominciammo a camminare Zayn era magnifico, non solo esteticamente
era un ragazzo fantastico, era dolce, simpatico, insomma il ragazzo che tutte vorrebbero avere e ancora non ci credevo
che ero al parco da sola con lui, lui era Zayn Malik ed io ero una semplice ragazza, mi rabbuiai “che succede cucciola?”
mi chiese prendendomi una mano, un secondo come mi aveva chiamata? Ok stop arrossii e lo guardai “come mi hai chiamata?”
gli chiesi sorridendo “cucciola, hai un viso da cucciolo!” disse mordendomi il naso “Ehi mi hai fatto male” dissi mettendo
il broncio, lui cominciò a farmi il solletico, e presto ci ritrovammo per terra, io che urlavo per cercare di farlo smettere
“Zayn ti prego smettila!” lui rideva “Prima devi dirmi che sono il ragazzo più bello del mondo!” disse scrutandomi e
continuando a farmi il solletico “Giammai!” dissi ridendo e cercando di imitare un attore cercai di  respirare con scarsi risultati
“bene allora non smetto!” disse lui continuando quella dolce e tremenda tortura
“ok ok lo ammetto, sei il ragazzo più bello del mondo, adesso basta però!” lui smise e io ricominciai a respirare tra le risate,
“mi voglio rifare il naso!” dissi guardandomi su uno specchietto, solo dopo mi resi contro di averlo detto nel momento meno opportuno,
non lo avevo mai detto a nessuno era solo un mio pensiero e adesso mi ritrovavo a condividerlo con un ragazzo, mi tappai la bocca “cosa?!”
mi chiese lui  guardandomi negli occhi “scusa, non volevo dirlo è un mio pensiero!” dissi abbassando lo sguardo
“non puoi rifarti il naso, è perfetto!” disse lui toccandomelo e facendomi ridere eravamo distesi sul prato a ridere,
mi prese la mano e rimanemmo un po’ così, ad un certo punto ci guardammo negli occhi, ci stavamo avvinando
sempre di più, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, i suoi occhi erano fissi nei miei, i nostri nasi si sfioravano
quando, partì la suoneria del suo cellulare, credo che in quel momento entrambi volevamo morto chi ci aveva interrotti.
“Pronto!” disse seccato facendomi sorridere, quindi lui al mio bacio ci teneva, quindi lui ci teneva a me, ero tra i miei
pensieri quando anche il mio cellulare cominciò a squillare, appena lessi il nome, mi alzai e mi allontanai da Zayn,
non volevo sentisse “cosa vuoi?” dissi appena aprii la chiamata “oh ma che bel saluto!” disse la voce dall’altra parte
del telefono “Fottiti. Perché mi hai chiamato?” dissi seccata “volevo chiederti se ti andava di uscire?” mi chiedevo
se uno così poteva essere normale o cosa “si certo contaci. Ma non ci pensare neanche, dopo quello che mi hai fatto
hai anche il coraggio di chiedermi di uscire?”
 gli chiese scioccata “e dai non puoi essere ancora arrabbiata per quella volta!”
perché sentivo la sua voce così vicina? Mi girai e me lo ritrovai davanti, era sempre lo stesso, palestrato, alto, biondo occhi neri, il
classico sbruffone, sbiancai di colpo “cosa vuoi?” chiesi abbassando lo sguardo “te!” disse alzandomi il viso e avvicinandosi, gli
tolsi quelle mani dal mio viso e lo spintonai facendolo cadere, da dove mi era uscita tutta quella forza non lo so, forse era la rabbia
forse la paura, non lo so, ero solo riuscita a buttare per terra 90 chili di muscoli “Andrea, dove sei?” mi sentii chiamare 
“sono qui!” dissi lui venne verso di me e vide il ragazzo per terra “o allora è per questo che mi hai rifiutato!” disse lui
andando faccia a faccia a Zayn, “senti bello, vedi di stare alla larga da Andrea!” lui rise “altrimenti il signorino Malik cosa mi fa?”
chiese James, Zayn era poco più alto di lui, forse aveva meno muscoli ma sapevo che sarebbe successo un casino
così mi misi in mezzo “ok, noi ce ne andiamo! Tu non farti più vedere!” dissi rivolta a quel ragazzo tanto orrendo
“stupido!” sussurrò Zayn tra i denti, sapevo sarebbe successo quindi mi misi in mezzo prima di far prendere a
Malik un pugno in faccia, inutile dire che james mi presein pieno volto. Dopo due secondi vidi Zayn prendere a pugni James.
Lo staccai da lui e mentre il biondo era sanguinante sul prato. Con una mano sull'occhio e sul sopracciglio sanguinante andai a casa
con Zayn
 “perché lo hai picchiato?” pensavosolo a questo “lascia perdere.” 
Disse Zayn freddamente, arrivammo a casa, appena aprimmo ci ritrovammo addosso quattro

ragazzi, ma appena videro il mio occhio, si staccarono “chi è stato?” disse Niall nero dalla rabbia “non lo so!” disse Zayn
andando in camera sua e sbattendo la porta. Perfetto adesso faceva pure l’offeso, mi tempestavamo tutti di domande,
mi andai a sedere sullo sgabello, Louis arrivò con il disinfettante, “ehi adesso brucerà un po’ ma devo!” disse sorridendomi,
quel sorriso che metteva allegria a chiunque. Prese del cotone e cominciò a disinfettarmi, tra i miei ti prego basta, i miei brucia
riuscì a finire, non riuscivo ad aprire l’occhio e la cosa mi innervosiva. “Lou mi prendi il cellulare?” gli chiesi sorridendo, me lo
porse, feci il numero della mia migliore amica e andai in camera mia sbattendo la porta, “ehi bellissima allora?” disse la sua
voce così calda e protettiva “vuoi un riassunto?” gli chiesi nervosa “perché ho la sensazione che non sia andato bene? Comunque
vai spara, sono tutta orecchie!”
 disse sorridendo “allora, abbiamo scherzato, riso poi ci stavamo per baciare, ma gli è squillato il
cellulare, poco dopo ricevo una chiamata e indovina chi era? James. In realtà me lo sono trovato davanti, per evitare di fare tirare
un pugno a Zayn me lo sono presa io. Inutile dire che poi il signorino Malik l’ha riempito di botte. Sai qual è la cosa peggiore?
Che non è possibile, che deve spuntare quando mi sto rifacendo una vita, non è giusto perché non posso essere felice anche io?
Tutti lo possono essere tranne me. È ingiusto. Perché Kate perché?” 
disse scoppiando a piangere “sto arrivando!” disse lei per
poi riattaccare, lei c’era sempre, se la chiamavo alle due di notti con una crisi di nervi lei correva a casa mia e lo stesso per me, ero
distesa sul mio letto a piangere quando delle mani calde si appoggiarono sulla mia testa accarezzandomi “scusami.” 
Quella voce così calda e dolce, mi alzai di colpo e lo abbracciai. “perché non hai lasciato che mi tirasse il pungo?” chiese innervosito
“perché non c’entri nulla te. Questa è la mia storia, è il mio passato. Non voglio mettermi per le mie scelte sbagliate.
Lui è un mio ex si chiama James, non ha mai accettato il fatto che l’ho lasciato perchè mi ha quasi violentata ad una
festa quando era ubriaco. Non voglio che tu ti rovini per me!”
 dissi piangendo “ehi, io per te faccio questo e altro!”
disse baciandomi l’angolo della bocca, i accarezzandomi l’occhio “guarda cosa ti ha fatto!” disse arrabbiato
“credo che lui sia messo peggio!” accennando a ciò che aveva fatto quel pomeriggio. Lui rise “Grazie Zayn!”
dissi sorridendo “di niente Piccola!” disse baciandomi la fronte. Due secondi dopo la porta  si aprì di colpo
“che diavolo è successo? Io lo ammazzo quel coso. Lurido bastardo!” Kate era rossa in viso, Zayn uscì e ci lasciò sole.
Gli raccontai tutto, e dopo varie imprecazioni su quell’essere decidemmo di scendere, quella notte avrebbe dormito da me, proprio come una volta.
Quando scendemmo sentimmo le voci dei ragazzi “allora che scommessa era?” chiese ridendo Zayn
“allora, oggi ti abbiamo chiamato perché…” varcai della porta “ecco bravi su cosa avete scommesso?”
chiesi curiosa incrociando la braccia e sbattendo il piede per terra “ehmm… allora.. abbiamo scommesso su cosa stavate facendo
quando vi abbiamo chiamato.!” 
Arrossi “avanti sentiamo le proposte!” disse Kate ricevendo un’occhiataccia “secondo me stavate
mangiando un gelato!”
 disse mio fratello “ma tu pensi sempre al cibo?” chiese la mia amica guardandolo scioccata “secondo me
vi stavate baciando!”
 disse Harry il classico pervertito “secondo me stavate mangiando una carota!” disse Louis facendo scoppiare a
ridere tutti “no ok faccio il serio, secondo me eravate sullo scivolo!” disse con voce da bambino “secondo me gli stavi facendo il solletico”
disse Liam, io ci pensai e mi venne in mente une bellissima idea “mi dispiace deludervi ma nessuno ci ha azzeccato!” dissi sorridendo
tutti mi guardarono “cosa stavate facendo?” chiese Niall sbarrando gli occhi.. andai da Zayn gli presi il volto tra le mani e lo baciai,
per cinque secondi mi dimenticai di chi avevo in torno, Zayn mi prese per i fianchi e mi fece cadere su di lui, mi morse il labbro inferiore
“ci avete interrotti mentre ci stavamo per baciare!” disse Malik guardandoli male.
Ebbene si io e il Signorino Malik ci eravamo baciati e in quei pochi secondi le farfalle nello stomaco non erano mancate..
ok ero Fottutamente cotta di ZAYN MALIK.



Leggimi Leggimi leggemi..
ok allora eccomi qui.. sta volta ho postato prima.. 
Ahahahaha ok voglio un premio!
Allora che dire, sta volta mi sento buona e chiedo solo 3 recensioni.. dai
su non chiedo la fine del mondo, solo vorrei sapere che ne pesate..
Anche critiche accetto, così posso imparare qualcosa.
Un bacione <3


ps= ringrazio le 
6 presone che hanno messo la storia nelle preferite.
7 persone che hanno messo la stroria nelle seguite.
18 persone che hanno recensito..
beh grazie anche se siete poche, sono solo al quinto capitolo..
Grazie di Cuore (:

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Capitolo 6
*** Se questa era la mia vita, non mi potevo lamentare. ***


Leggimiiii...
Allora ecco a voi questo capitolo, è brutto e corto, ma fatemi capire che ne pensati..
fatemi capire se ne vale la pena di mettervi il prossimo.. 
comunque beh se non vedo TRE  recensioni non continuo, in quello scorso addirittura 5..
IO VI AMO DONNE..
vorrei ringrazire quelle che la leggono, chi l'ha messa tra le preferite e chi nelle seguite.. 
Spacialmente grazie a voi che recensite sempre.
Un bacione. <3



Andrea {POV}

Era più o meno passata una settimana da quando avevo baciato Zayn, una settimana che mi sentivo
terribilmente in colpa, una settimana che io sapevo che non avrei rivisto i ragazzi per un po’.
"Allora Amore cosa mi devi dire?" mi chiese mia madre sorridendo e sedendosi sulla poltrona
"Ti ricordi, quando avevo mandato quella lettera per fare il provino come modella?" il suo
sorriso si spense, "si!" disse semplicemente "mi hanno chiamata, hanno visto delle mie foto, mi vogliono per delle sfilate.."
continuai abbassando lo sguardo "Ma è fantastico!" disse lei abbracciandomi "in America."
dissi asciugandomi una lacrima "che cosa? No Andrea, non.." ci pensò su e poi mi guardò
"è il tuo sogno, non sono nessuno per impedirtelo!" disse facendo un sorriso amaro, la guardai "la partenza è domani, devo dare una
risposta entro oggi, la lettera mi è arrivata una settimana fa, non sapevo cosa fare, sei la prima a saperlo. Non voglio lasciarvi, ma non
voglio neanche rinunciare al mio sogno, volevo provare e vedere come andava! Non durerà molto giusto un mesetto, la scuola la finirò
qui, salterò solo il mese d'aprile, ma credo che questo sia l'ultimo problema"
mia madre mi sorrise, entrò mio padre, ne parlai anche con lui,
subito non era d'accordo ma dopo averlo convinto mi fece gli auguri e mi disse che per qualsiasi cosa la porta di casa sarebbe stata sempre aperta.
Presi il cellulare e composi QUEL numero "Salve, sono la signorina Horan, volevo informarla che accetto, domani partirò!" dissi sorridendo
"perfetto, siamo felici abbia accettato, non ci speravamo più!" disse quella voce
"si mi scusi se ho chiamato solo adesso ma ho avuto molte cose per la testa!" dissi pensando a ciò che avevo passato in
quella settimana, i miei amici, il ragazzo che mi faceva battere il cuore, la mia migliore amica, i miei genitori, una lacrima mi rigò il volto,
ma subito l'asciugai "Non si preoccupi, allora ci vedremo domani all'aeroporto! salve signorina!" detto questo la chiamata terminò.
Adesso dovevo fare il passo più grande dirlo a Kate, presi il cellulare e scrissi in messaggio:


TI DEVO PARLARE. TRA 10 MINUTI TI VOGLIO A CASA MIA.

Uscii di casa dei miei e mi diressi verso quella dei ragazzi, entrai in casa, "Ehi Piccola Horan dov'eri?" chiese Harry, quel ragazzo
riccioluto che mi aveva dato quello stupido soprannome "A casa mia!" dissi freddamente, due mani mi cinsero i fianchi "che succede?"
mi chiese quella voce, quella dannata voce che avrei dovuto lasciare, staccai le sue mani, suonarono la porta senza dire niente
andai alla porta “ehi che succede?” mi chiese quella voce, le indicai di entrare e andare in camera mia, appena entrammo mi sedetti sulla
poltrona “domani parto per l’America!” dissi sussurrando “che cosa?” disse urlando “mi hanno chiamato per quel provino di modella,
hanno visto delle mie foto, domani parto, scusa ma ho scelto di partire oggi, una settimana fa mi era arrivata la lettera,
ma avevo bisogno di pensare, di schiarirmi le idee. Non starò via tanto, solo un mese poi tornerò qui. Passerò li le vacanze di pasqua!”

dal suo viso cominciarono ad uscire fiumi di lacrime e lo stesso dal mio,
“non puoi Andrea, non puoi farmi questo, cazzo sei la mia migliore amica, non te ne puoi andare anche te, ti prego!” mi chiese
inginocchiandosi, scossi la testa, lei delusa uscì dalla mia camera sbattendo la porta.


POV ESTERNO

Kate uscì di casa sbattendo la porta, i ragazzi avevano sentito le urla e si stavano chiedendo che cosa stava succedendo,
dalle scale corse giù una figura femminile “Kate, Kate cazzo aspetta!” urlava in preda dalle lacrime, ma oramai era troppo
tardi l’amica se n’era andata, Andrea si lasciò scivolare contro la porta, dando il via libero a singhiozzi, lacrime, urli.
Non ci poteva credere, non voleva lasciare la sua migliore amica così.

Niall si avvicinò alla sorella “Che è successo?” chiese alzandole il viso, lei tolse la mano del fratello dal suo viso e
si alzò “Lasciami stare. Sono una delusione per tutti. Io me ne vado.” Disse lei andando verso le scale ma fu
fermata da due mani, Liam e Zayn non capivano “Non dire stupidaggini, non sei una delusione, e non dire neanche
per scherzo quelle cose!”
dissero insieme, Zayn e Andrea erano diventati grandi amici, ma tra i due batteva più di una
semplice amicizia, invece con Liam c’era un legame meraviglioso, si capivano solo con uno sguardo.
Lei strattonò il suo sbraccio e si liberò di quella presa. Andò su in camera sua, il padre sarebbe passato a
prenderla per le quattro di notte, aveva chiesto di non dire niente ai ragazzi,  non voleva essere fermata, cominciò a
preparare la roba, o meglio le valigie, non prese molta roba, tanto sapeva che da lì a poco, avrebbe cominciato a comprarsi abiti firmarti con il suo lavoro.

La vennero a chiamare per la cena, scese giù ma non toccò cibo, tornò in camera e si mise sul letto,
prese macchina fotografica, cellulare, Ipod, computer, mise tutto dentro la valigia. Si chiuse a chiave in modo che nessuno potesse entrare.
Le quattro di notte arrivarono subito, la casa era silenziosa, prese un foglietto e cominciò a scrivere..


Sapete perché Kate è uscita di casa così? Beh, perché gli ho dato una brutta notizia, me ne vado, non per sempre, ma vado ad inseguire il mio sogno, magari un giorno ci rivedremo lo spero perché oramai siete essenziali, scusate se non ve l’ho detto, non volevo creare problemi anche per voi. Ho deciso di partire in piena notte, mentre voi state dormendo. Vi voglio un bene dell’anima ragazzi non dimenticatelo, per uno di voi anche qualcosa in più.
Non è un Addio ma un Arrivederci..
-Vostra.. Andrea.


E così quella ragazza, ribelle, pazza che aveva rubato i cuori a quei cinque cantanti se ne andò.
Appena arrivata in macchina trovò suo padre giù di morale, lo consolò, quando arrivarono a destinazione lo salutò, e si imbarcò.
Appena salita sull’aereo mise le cuffie: partì la sua playlist Demi Lovato, Avril Lavigne, Adele, Madonna, insomma tutte canzoni
che in quel momento rispecchiavano il suo stato d’animo. Dopo cinque o dieci canzoni, non lo sapeva aveva perso il conto, tra
le lacrime, si era addormentata. La mattina fu svegliata dall’Hostess . era arrivata a New York, appena uscì andò a ritirare i bagagli e
andò verso l’uscita dove un ragazzo aveva un cartello in mano con su scritto il suo nome. Si avvicinò e sfoderò un sorriso “Piacere Andrea!”
il ragazzo le sorrise, era un bellissimo ragazzo e la ragazza era la prima cosa che aveva notato “Piacere Manuel, allora nuova collega
com’è Londra?”
disse raggiante il ragazzo “o sei un modello? Comunque è fredda, piovosa, ma dannatamente perfetta!” disse sorridendo,
parlarono del più e del meno, cominciarono a conoscersi, quel ragazzo era simpatico sapeva tirare su il morale, appena furono in
macchina in ragazzo, la guardò “sei bella, ma prima che tu ti innamori di me, sono Gay!” disse sorridendo, lei ci rimase di stucco
poi si riprese e lo guardò “stai scherzando? Che spreco di ragazzo!” disse Andrea facendolo scoppiare a piangere.
Prese il cellulare e inviò un messaggio 


SONO ARRIVATA, NON PREOCCUPATEVI, VI VOGLIO BENE. BACIO ANDRE.
Mise il telefono in tasca, ed insieme a Manuel si diresse in albergo, era enorme, l’accompagnò in stanza “la mia è accanto alla tua!” disse sorridendo,
era enorme, letto matrimoniale, salotto tv, bagno “Ok grazie, adesso cosa dobbiamo fare?” chiese cordialmente lei, sperando in un sei libera
“Ti aiuto e poi ce ne andiamo da Starbusck ed infine andiamo in ufficio che ti vogliono vedere!” disse raggiante il ragazzo,
lei sorrise e mise apposto la sua roba, si fece una doccia e si vestì , uscirono dall’albergo e si diressero a prendere un bel frappuccino
al cioccolato. “Allora cosa mi racconti?” chiese lei mentre si dirigevano all’ufficio con la loro consumazione in mano “ma che sono bello,
faccio impazzire le ragazze, no va beh, sono un modello, è sempre stato il mio sogno, sono Italiano!”
disse ridendo “wow, ecco perché sei
così bello! La bellezza Italiana non la batte nessuno!”
disse Andrea ridendo. “te che mi racconti?” disse il ragazzo aprendo la porta
dell’edificio alla mora “che ho dovuto lasciare la mia vita, la mia migliore amica, il ragazzo che mi piace e tutti i miei amici, con un
biglietto, ho fatto davvero la parte della codarda!”
disse abbassando lo sguardo.


Andrea {POV}

“eccoli qui, allora Andrea non sei bella solo nelle foto!” disse una signora sulla quarantina avvicinandosi e presentandosi
“Piacere sono Charlotte, ma chiamami Charlie, sono la direttrice, allora cara hai conosciuto Manuel, è stato educato?”
chiese sorridendomi e portandomi in sala trucco “si non si preoccupi, è stato un tesoro!” dissi, sedendomi su una sedia,
dove poco dopo fecero il loro ingresso dei truccatori che truccarono sia me che Manuel “meno male, allora cara, dammi del tu,
comunque hai stile mi piace come ti vesti! Comunque arrivando a noi, oggi faremo delle prove!”
disse porgendomi del vestiti.
Ok il mio sogno era iniziato, ma avevo paura, paura che non ce l’avrei fatta, la mia testa era sempre altrove, era rimasta e Londra con la mia vecchia vita.

Cominciammo a provare vestiti su vestiti, ci fecero una marea di foto, dicevano che sarebbe finite sulla copertina di un giornale,
ero esaltata all’idea, ma ero preoccupata di non piacere “Allora ragazzi per oggi abbiamo finito, potete andare, Andrea vieni un secondo qui!”
disse Charlie, tutti i lavoratori scomparvero dietro una grande porta, rimanemmo solo io e lei “Allora cara, sei perfetta, domani ti voglio qui
per le undici, ti farò conoscere una ragazza, è una modella come te ed ha la tua età, avevo pensato di farvi fare un set fotografico
insieme, giusto per prendere confidenza per la prossima sfilata!”
disse raggiante, quella donna, aveva i capelli neri corvino, due
occhi azzurro ghiaccio, facevano impressione, aveva un animo gentile, era disponibile, spigliata.. almeno per quanto l’avevo potuta conoscere
“Si certo non c’è problema!” dissi gentilmente, andai a cambiarmi ed insieme a Manuel mi diressi all’albergo, avevo bisogno di riposare,
di mangiare non se ne parlava, lo stomaco mi si era chiuso da quando avevo lasciato la mia città. “Allora Buona notte ci vediamo domani
mattina, alle dieci e mezza! Che ne dici andiamo a fare colazione insieme?”
mi chiese felice quel ragazzo
“certo, allora a domani mattina, buona notte Manuel!” lo salutai con un bacio nella guancia che prontamente lui ricambiò.
Entrai in camera, presi il mio pacchetto di sigarette e cominciai a fumare, fumavo per non piangere, persi il conto delle sigarette e mi addormentai.

La mattina seguente fui svegliata dalla sveglia che avevo prontamente messo la sera prima, amavo dormire e in quel momento avrei voluto rimanere li al caldo,
ma il lavoro chiamava, mi lavai e appena uscita dal bagno mi infilai una maglietta corta che scopriva il piercing all’ombelico, dei pantaloncini blu della tuta,
misi le scarpe da tennis e dopo essermi sistemata, presi cellulare, borsa ed uscii, appena chiuso la porta mi ritrovai il petto di Manuel davanti,
ci andai a sbattere infatti, quel ragazzo era bellissimo, c’ero rimasta un po’ male quando mi aveva detto che era Gay,
tanto il mio cuore batteva per un certo ragazzo moro che in questo momento forse stava cercando di capire perché
me ne ero andata, ma specialmente dove ero andata, presi il cellulare e vidi:

SONO PRESENTI 5 MESSAGGI NELLA SEGRETERIA TELEFONICA, 50 MESSAGGI E 100 CHIAMATE..

Ok, io credevo che sarei mancata a qualcuno ma non così tanto cavolo, misi il cellulare in tasca e insieme al mio nuovo
collega entrai da Starbusck, presi un caffè espresso con panna, per tirami su e svegliarmi completamente, cominciammo
a girare per le vie di New York, a quell’ora c’era molta vita, si vedevano tanti vecchietti per la strada che passeggiavano,
persone che correvano, studenti che marinavano, insomma qui la vita non era molto diversa da quella di Londra.
Arrivammo in ufficio e appena entrammo visi una ragazza bionda che parlava con Charlie
“OH eccola la nostra Andrea, allora Jane lei è Andrea, Andrea lei è Jane!” ci presentammo “Piacere di conoscerti!” mi
disse abbracciandomi “Piacere Mio!” dissi raggiante, quella ragazza aveva un non so che di simpatico, forse il viso acqua e sapone
che mi trasmetteva sicurezza e sincerità, forse quegli occhi color cielo, e quei capelli biondi che la facevano sembrare una bambola,
si lo ammetto quella ragazza era bellissima. Cominciammo a parlare del più del meno, mentre i truccatori e gli stilisti ci preparavano
“sai che il mio secondo nome è Jane?” dissi ridendo, lei mi guardò ridendo “davvero?” mi chiese incredula “Si si, giuro!”
dissi ridendo. Passammo così la mattinata, tra risate, scherzi, scatti fotografici.

Se questa era la mia nuova vita, beh non mi potevo lamentare era bellissima.

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Capitolo 7
*** Di chi sei innamorata? ***


LEGGIMI LEGGIMI LEGGIMI....
Allora avete visto? mi avete lasciato 5 recensioni e quindi eccomi qui, prima del solito a continuare..
*suonano i tamburi, trombe chitarre* 
*si schiarisce la voce* ecco a voi sto scempio di capitolo.. 
fatemi sapere che ne pensate..
mi raccomando recensite..
sta volta non metto RICATTI** voglio vedere se siete così brave, belle, gentili, simpatiche da recensire..



POV ESTERNO

Mentre la ragazza era dall'altra parte del mondo, nella sua città il clima non era dei migliori, il primo a svegliarsi la mattina
stessa che Andrea aveva lasciato la sua vita fu Louis, scese in cucina e lesse il biglietto, chiamò immediatamente Niall,
appena lo lesse, prese il cellulare e provò a chiamarla, più e più volte, senza risultato. Svegliarono gli altri ragazzi, Zayn
non sapeva se crederci o no, la ragazza a cui teneva, a cui si era affezionato, se n'era andata, prese il cellulare e anche
lui provò a chiamarla senza risultati, la reazione di Harry e Liam non fu diversa dagli altri. Erano tutti scossi, confusi, non
si spiegavano il perché di questo "Addio" improvviso.
Niall prese il cellulare e compose il numero di sua madre, lo stesso fece il riccio con Kate, loro dovevano sicuramente saperlo.
La madre del biondino sarebbe arrivata a momenti, mentre la rossa non dava segno di vita. Adesso erano riusciti a capire
lo strano comportamento di Andrea, la "sfuriata" di Kate, non riuscivano, però, a capire perché la ragazza non aveva detto
niente, non capivano perché se ne era andata così nel nulla, senza un preavviso, senza avvertire.
Passò una settimana, da quell'addio, i ragazzi continuavano a tempestare di chiamate e messaggi la mora, senza riceverne
risposta, solo la rossa che sino allora non si era avvicinata alla casa dei ragazzi era riuscita a parlargli.
Quella mattina i cinque ragazzi erano stati invitati dalla Signora Horan a pranzo, la madre del Biondo non cedeva,
nemmeno il padre "Andrea ci ha chiesto di non dirvi nulla, e noi gli abbiamo promesso di non farlo!" continuavano
a dire i signori Horan ai cinque cantanti che volevano scoprire che fine aveva fatto Andrea. Verso l’una del pomeriggio
mentre erano tutti in salotto a discutere animatamente, suonò il campanello. Andò ad aprire Harry, il campanello
continuava a suonare, appena il ragazzo aprì la porta una figura femminile, con dei capelli rosso fuoco, che il riccio
avrebbe sicuramente riconosciuto, cominciò a saltare ed urlare "Dov'è?" chiese la ragazza "ma chi?" chiese il moro
confuso, la ragazza entrò urlando e andando verso il salotto "Non ci credo, guarda, guardala cazzo!" disse la rossa
sventolando un giornale tra le mani, quella stessa mattina ricevette un messaggio con scritto:

COMPRA MAGNIFIC DI OGGI.

La destinataria era una ragazza mora, che da una settimana aveva lasciato la sua casa per inseguire il suo sogno.
Denise la madre del biondino e della neo modella prese il giornale e tirò un urlo "Oh mio dio, quanto è bella!" disse
orgogliosa della figlia, tutti i ragazzi corsero dalla donna e le presero il giornale, Zayn cominciò a leggere:

La famosa stilista Charlotte Grande mette in mostra una nuova scelta (?) questa Ragazza, è
inglese, si chiama Andrea Horan.
In questi scatti la stilista vuole mostrare le qualità della neo modella.Bella si ma non sarà un po’
giovane per cominciare questa carriera?
La ragazza è stata vista anche in compagnia del suo collega, Manuel Rossiil modello italiano,
questi due, sono stati visti per mano,
mentre erano in giro per la Grande mela.. non è che sotto sotto il lavoro sta facendo nascere qualcosa?

La ragazza dagli occhi verdi stava facendo i salti di gioia “la mia migliore amica è una modella!” urlava dalla felicità,
prese il telefono e la chiamò, tutti rimasero in silenzio, la rossa mise il vivavoce “Pronto!” rispose una voce assonnata
dall’altro capo del telefono “non si ci fa più sentire?” chiese la rossa ridendo “Kate, sono le nove di mattina, cosa vuoi?”
chiese la ragazza sbadigliando “Ops, è vero c’e il fuso orario, stamattina ho ricevuto il messaggio!” una risata dall’altra
parte del telefono “te l’ho inviato ieri sera!” disse la mora “quando torni?” chiese la ragazza rossa incupendosi,
si sentì tossire “non lo so, mi sto ancora maledicendo per non aver detto ai ragazzi della partenza, mi sento una merda,
ma non ce l’avrei fatta. Qui sto bene, il mio sogno si sta avverando, ma ho una voglia matta di riabbracciarti, te, Zayn, Niall insomma tutti!”

la ragazza rossa sorrise guardando Zayn che abbassò lo sguardo “Ti manca il moro vero?” chiese Kate all’amica
“Si, da morire, vorrei tornare indietro quando per colpa di quegli stupidi ci siamo baciati, mi manca lui, i suoi
occhi i suoi abbracci, la sue carezze, la sua voce..”
 Andrea singhiozzò “Allora torna!” dalla bocca di Zayn uscirono queste
due parole, così piano, ma abbastanza forti da far capire alla ragazza che anche lui stava ascoltando “Zayn?” chiese la mora
“si, Andrea, ti prego torna!” la ragazza sospirò “scommetto che ci sono anche gli altri quattro!” disse ridendo “Ciao Principessa!”
urlarono tutti insieme “ciao scemi”. Si sentì bussare alla porta “Avanti!” la voce di Andrea era abbastanza alta,
tanto che i ragazzi aveva sentito tutto “Buongiorno bellissima, già sveglia?” chiese Manuel “Chi è?” chiesero
tutti alla piccola Horan “si, mi ha svegliato la mia migliore amica! Dobbiamo già andare?” chiese Andrea al ragazzo
“Si, piccola!” a quelle parole tutti guardarono Zayn, che stava per spaccare qualcosa. “Ragazzi, devo andare!
Spero vi sia piaciuto il giornale, non credete a tutto quello che leggete, Zayn sei unico, Manuel non è te.”

Detto ciò la ragazza chiuse la chiamata.
La ragazza aveva già letto il giornale, aveva già parlato con Manuel per la storia dell’articolo che riguardava loro due,
entrambi erano d’accordo, entrambi avrebbero smentito tutto.
 
Andrea {POV}

Quelle voci mi avevano fatto cominciare la giornata nei migliori dei modi, la voce della mia migliore amica, di mio fratello
e di tutti i miei amici erano come una droga, mi mancavano come manca l’aria ad un pesce fuori dall’acqua, come ad
un uomo manca l’ossigeno sott’acqua, mi mancavano come manca la droga ad un drogato, le sigarette ad un fumatore
e si mancavano come a Niall manca il cibo dopo due ore. “a cosa pensi?” mi chiese Manuel mettendomi un braccio
intorno alle spalle “quanto tempo abbiamo prima di lavorare?” chiesi guardandolo “un’oretta perché?” mi chiese
sorridendo “andiamo al parco?” chiesi sorridendo “certo dolcezza!”. Quel ragazzo era meraviglioso.
Appena arrivammo al parco mi sedetti per terra,lui mi imitò “che ti succede ?” mi chiese lui accarezzandomi
una guancia, abbassai lo sguardo “il ragazzo con cui parlavo oggi! È il ragazzo che mi piace, hai presente i One Direction?”
gli chiesi alzando gli occhi e fissandolo “si quei cinque ragazzi inglesi giusto?” io sorrisi e continuai
“Zayn Malik, è lui il ragazzo con cui stavo parlando, sono la sorella di Niall Horan, il biondino della band.”
Dissi arrossendo “ecco dove avevo sentito già il tuo cognome, mia sorella non fa altro che nominarlo, Horan di qui,
Niall di la, credo si sia innamorata di lui!”
 mi disse ridendo, risi anche io “impossibile non innamorarsi di mio fratello!
Comunque il punto è che mi mancano un casino! Loro cinque compresa la mia migliore amica!”
 lui mi abbracciò
“ti capisco, quando vado torno a lavorare e lascio la mia famiglia li è sempre così!” sorrisi “ma sei veramente gay?”
dissi spuntando dal nulla, lui scoppiò a ridere e mi contagiò “Ma secondo te un figo del genere può essere frocio?”
mi chiese accigliato “ma tu..” lui mi interruppe “lo so io ti ho detto così, la maggior parte di ragazze che lavorano
con me poi si innamorano, non volevo che anche tu ci cascassi!” 
disse serio “e perché me lo hai detto? Potrei
ancora innamorarmi di te!”
 dissi ridendo “è impossibile, tu sei innamorata di Zayn, ti si legge negli occhi, quando
mi parli di lui ti brillano gli occhi!”
 disse sorridendo. Presi una sigaretta a l’accesi “sai che fa male?” mi chiese
ridendo “non sei il primo che me lo dice!” dissi facendogli la linguaccia “ah si e chi altro te lo ha detto?” mi chiese
“Zayn..” lui mi guardò “visto sempre Zayn qua, Zayn su, Zayn di qui.. nel tuo vocabolario esiste solo la parola Zayn?”
mi chiese divertito, io lo spinsi “ma ehi, non è vero!” dissi facendo l’offesa “ammetti che sei innamorata di Zayn Malik!”
mi disse scrutandomi, mentre io abbassavo lo sguardo arrossendo “è vero!” dissi in un sussurro
“cosa non ho capito bene! Devo sentirlo urlare!”
 mi disse ridendo, esasperata mi alzai
“Zayn Jawaad Malik, sono fottutamente innamorata di te!” dissi alzandomi e urlando, ricevetti solo il suo applauso e
lo sguardo assassino da parte dei vecchietti che stavano passando tranquillamente “finalmente, ora possiamo andare a lavorare!”
mi disse prendendomi in cavalletta. Passammo così tra le strada trafficate di New York, lo sguardo divertito della gente era meraviglioso,
tutti sorridevano appena ci vedevano.
Quando arrivammo in ufficio Charlie e Jane, scoppiarono a ridere “oddio ma vi siete visti?” ci chiesero entrambe,
“cosa abbiamo?” chiesi cercando di scendere “no no, mi hai dato della femminuccia adesso ti mollo sulla
sedia dei truccatori!”
 disse divertito Manuel “No ti prego in mano a quelli no!” dissi facendo la drammatica,
ricevendo le risate di quei tre e gli sguardi assassini dei truccatori.
La mattina seguente, mi sveglio il trillo di skype, mi tirai una botta in testa, ricordandomi che quella sera mi
ero dimenticata di spegnere il computer, la chiamata era da parte di Kate, l’accettai buttandomi sul letto
“Buongiorno migliore amica, già sveglia?” mi chiese lei bella raggiante “ stavo dormendo, mi hai svegliata!”
dissi con voce roca “come facevi a dormire se eri in linea scusa?” mi chiese ridendo “si da il caso che ieri
sera mi sono dimenticata di spegnere tutto per la stanchezza!”
 dissi sbadigliando “ciao sorella!” sentì urlare,
mi tirai su di colpo e guardai il computer “cazzo Kate, potevi dirmelo che c’erano pure loro!” dissi coprendomi
con la coperta “dai che sei bella lo stesso!” sorrisi “come ti va la vita con Danielle, signor Payne?” chiesi
ridendo e sedendomi in modo da farmi vedere, mi vidi bene nella web cam, il mio aspetto non era dei migliori,
capelli spettinati, pigiama, composto da canottiera e pantaloncini, trucco sbavato “bene bene, e te con Manuel?”
mi chiese ridendo, io sbiancai “che cosa?” chiesi incredula “si senti:
La giovane modella Andrea Horan alle prese con l’amore?
Eccola qui ritratta con il giovane Manuel Rossi, i due sembrano scambiarsi dolci effusioni, e
una voce lì vicino ha detto che la ragazza ha urlato al parco MANUEL ROSSI SONO INNAMORATA DÌ TE.
Sarà vero, o saranno solo voci?

“è una cazzata!”dissi decisa “Andrea le foto parlano chiaro!” disse Zayn seccato
“vi giuro anzi ti giuro Zayn che io con lui mi stavo confidando..” lui scosse la testa
“come faccio a crederti?” mi chiese dispiaciuto “aspettate!”.
Andai davanti alla porta di Manuel e bussai, il ragazzo mi aprì e prendendolo per il braccio lo portai davanti al PC
“Manuel digli la verità! Digli cosa abbiamo fatto al parco!” dissi disperata “Ciao ragazzi, si Andrea ed io non
stiamo insieme, al parco si è solo confidata, mi ha detto quanto gli mancate sono persino riuscito a fargli dire di chi è innamorata..”

lo bloccai “ehm ok quello non gli interessa!” dissi arrossendo e tappandogli la bocca “oh a noi si, allora?” chiese Louis beffardo
“Malik, andiamo sei davvero così stupido? Ti credevo più sveglio e furbo!” il ragazzo tirato in causa tirò su lo sguardo e fulminò
Manuel “come scusa?” chiese infastidito “cazzo Malik, me ne sono accorto io che la conosco da poco e non tu? Andiamo
si vede lontano un miglio che è cotta di..” 
gli tappai la bocca, lo spinsi giù da letto “niente non sono innamorata di nessuno.
Adesso dobbiamo andare ciao vi voglio bene.”
 Chiusi la chiamata per poi buttarmi su Manuel “picchiandolo”, lui rideva
“brutto stronzo, tu sei tutto rincoglionito, mi sto rovinando a stare con te.” Detto ciò andai a farmi una doccia,
quella giornata era libera, così decisi di chiamare Jane e uscire con lei. La sera ricevetti un messaggio:

DI CHI SEI INNAMORATA? 

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Capitolo 8
*** Will you try to make me feel better? ***


Kate {POV}

Da quando avevamo fatto la videochiamata con Andrea i ragazzi erano sempre più giù, persino Louis
che era lo spirito del gruppo, la mia migliore amica mancava a tutti in particolare a Zayn, una volta lo
trovai a curiosare nel profilo di Twitter e di Facebook della mia amica. "Zayn possiamo parlare?" gli
chiesi mentre con i ragazzi stavamo andando a scuola, "certo!" disse lui sorridendo, quel ragazzo era
magnifico, cera sempre, il suo sorriso non mancava mai, anche se nellultimo periodo i suoi sorrisi
erano falsi, si vedeva che gli mancava qualcosa o meglio qualcuno. Ci allontanammo dal gruppo
"che succede?" gli chiesi accendendomi una sigaretta, lui mi imitò "mi manca, Kate mi manca, i
suoi occhi, i suoi abbracci, la sua voce, mi manca lei. In più ho paura che si innamori di quel Manuel,
quando vedo quelle cose scritte sui giornali mi viene un nervoso che spaccherei qualcosa, ho paura
che lei si possa dimenticare di me, in più adesso che quello li mi ha detto che lei è innamorata di
qualcuno non so più che pensare!"
 disse il moro con rabbia e preoccupazione "Zayn.." gli accarezzai la guancia
"Andrea non ti potrà mai dimenticare, quando mi parla di te gli brillano gli occhi, quel ragazzo è bello ma
come ha detto lei non è te. quindi adesso fammi un sorriso!" 
gli dissi, lui mi abbracciò e insieme tornammo dagli altri.
Con gli altri avevo un rapporto simile a quello che avevo con Zayn, con Harry invece era tutto diverso, cerano volte in cui
era tenero, dolce, mi abbracciava, altre invece che era stronzo e non mi considerava, non lo capivo.
Entrammo nellenorme edificio, quella mattina la preside ci voleva tutti in auditorium, ci doveva parlare di una cosa.
Appena entrammo gli occhi di tutti si posarono sui ragazzi beh si dovevano ancora abituare compresa me a vederli spesso.
"Ragazzi allora venendo al punto, non ci sono abbastanza fondi per coprire le supplenze di alcune materie, quindi
dobbiamo trovare un modo per guadagnare dei soldi, almeno che voi non vogliate eliminare, musica, arte, cucina e biologia!"

dissi il preside, tutti cominciarono ad urlare "se volete queste materie, tirate fuori idee!" disse il preside scrutandoci uno ad uno,
"potremmo fare una sfilata e dopo potremmo fare cantare delle persone!" disse una ragazza attirando lattenzione di tutti;
i ragazzi cominciarono a protestare, "mio fratello è un modello potrei chiedergli una mano!" continuò la ragazzina,
!mi sembra molto bella come idea, a contrario del torneo di calcio, basket o quantaltro, quindi ragazzi quanti di
voi sono daccordo?"
 la metà della scuola alzò la mano "perfetto è giudicato, allora signorina poi la vorrei nel mio ufficio per parlarne!"
disse il preside rivolto alla ragazza.

Due giorni dopo, arrivò in classe una circolare che annunciava che la sfilata si sarebbe tenuta tra una settimana,
tutte erano eccitate allidea, tutte tranne me, a me poco fregava di quella scuola, da quando se ne era andata
Andrea me ne fregavo di tutto, mentre prima cercavo un minimo di passare lanno, in quel periodo era lultima cosa a cui pensavo.
 
Andrea {POV}

"Ragazzi allora domani partiamo per Londra!" ci disse Charlie "che cosa?" chiesi incredula "Si la scuola di mia
sorella ha dei problemi e così per accumulare un po di soldi mi ha chiesto se possiamo fare una sfilata,
Charlie ha detto che va benissimo, poi dopo canteranno delle canzoni.. potresti cantare pure te!"
 mi disse
Manuel "si certo come no!" non volevo cantare ero già stata costretta dalla prof di musica a farlo nello spettacolo
di fine anno, non avevo intenzione di cantare pure li.
Il giorno dopo partimmo per Londra, non avevo detto ancora niente ai ragazzi, anche perché mi avrebbero visto alla
sfilata dal  momento che si sarebbe tenuta nella mia scuola. Ero molto agitata, la cosa che mi preoccupava era che
in quel periodo ero dimagrita tantissimo, avevo perso due taglie, la nicotina mi toglieva la fame, in più quando vedevo
le mie colleghe vicino a me mi vergognavo, loro così secche, perfette, a volte mi sentivo inferiore, brutta, non potevo
competere con delle ragazze come loro.. ma il punto è che i ragazzi e Kate se ne sarebbero accorti era quello il mio problema..
"che succede tesoro?" mi chiese Jane sedendosi vicino a me sullaereo "la sfilata la facciamo nella mia scuola!"
dissi deglutendo "davvero? Quindi ci saranno anche loro?" mi chiese preoccupata. Jane era diventata una buona amica,
mi confidavo spesso con lei, gli avevo raccontato di Zayn e degli altri, "si!" dissi annuendo "le mie ragazze preferite!" disse
Manuel mettendosi davanti a noi "che mi dite?" ci disse sorridendo, sapevo perché era così, da li a poco avrebbe rivisto sua
sorella e la sua famiglia. In realtà eravamo tutti felici, tutte e tre, Manuel, Jane ed io avremmo rivisto la nostra famiglia, a me la
cosa preoccupava un pochino ma infondo era il mio lavoro non ci potevo fare niente, oltretutto quattro giorni dopo la sfilata sarei
dovuta tornare a casa, il mese a New York  era scaduto ed io dovevo tornare alle mie origini. Passammo il viaggio a ridere e
scherzare, insieme eravamo delle bombe, ridevamo sempre, facevamo scherzi ai truccatori nascondendogli i trucchi, facevamo
scherzi a Charlie dicendo di stare male, tutti al nostro passaggio sorridevano, più che altro si sbellicavano dalle risate.
"Avvisiamo i signori passeggeri che stiamo per atterrare, siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza!"
Ed ero di nuovo li, dopo quasi un mese, ero di nuovo li, mi mancava laria di Londra. Io e i ragazzi decidemmo di andare in giro
per le strade dopo aver posato le cose in albergo, era pomeriggio e le giornate di Londra cominciavano ad allungarsi a schiarirsi,
misi dei pantaloncini una felpa larga, i miei Ray Ban e misi il cappuccio non volevo essere riconosciuta e lo stesso Manuel e Jane.
Andammo da Starbusck; mentre camminavamo sentii delle voci famigliari "Ehi Kate, vai più piano!" disse Harry "Riccio mi hai offesa!"
disse la mia migliore amica "Harry hai fatto arrabbiare la bimba!" disse la sua voce, roca e profonda, mi bloccai di colpo,
ed una persona mi venne addosso facendomi quasi cadere "oddio scusami!" disse un ragazzo "Louis attento dove vai!"
sgranai gli occhi, la voce di mio fratello l'avrei riconosciuta ovunque anche a distanza di anni "ehm, n-n-non ti preoccupare!"
dissi cercando di non essere riconosciuta "Andrea?" chiese Liam venendo li vicino "ehi Giorgia muoviti!" disse Jane venendo
li e tirandomi via, quasi caddi. Mi girai e vidi che quei cinque ragazzi e la mia migliore amica mi stavano guardando, sorrisi ma
tornai subito a camminare "Grazie Jane, non saprei come ringraziarti!" gli dissi abbracciandola.
Dopo aver preso il nostro frappuccino ci recammo in albergo.
Il giorno della sfilata arrivò, ed insieme ad esso arrivò anche lansia, la paura, mille emozioni mi colpirono in pieno,
eravamo li mentre ci stavano preparando, si sentiva il rumore delle persone.
 
POV ESTERNO

"buonasera a tutti!disse il preside portando silenzio in sala "Vorrei ringraziare tutti i presenti per venuti, grazie al
vostro contributo la scuola, non avrà più problemi per le supplenze, per le gite, grazie di cuore a tutti."

Partì un applauso generale "prima che vi pentiate, mi dileguo, buona serata spero vi piaccia!" il preside si dileguò
ed entrò la presentatrice della sfilata "buonasera allora come state?" partirono degli urli "sapete che qui dietro ci
sono delle ragazze bellissime?"
 disse la presentatrice, partirono degli urli da parte dei ragazzi della scuola "ma
anche bellissimi ragazzi!" 
si corresse, partirono gli urli sta volta da parte delle ragazze "allora volete o no vedere
queste bellezze?"
 chiese la donna spostandosi di un lato, con un foglio in mano "Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii" di alzò un boato
dal pubblico "Allora diamo il via!"

Dietro le quinte il clima era teso, erano tutti agitati, erano in fila uno dietro laltro, pronti per il loro ingresso.
"per la collezione donna, primavera e estate, ecco a voi un vestitino, rosa pesca corto e leggero!" fece il suo ingresso Jane,
in tutta la sua bellezza, appena entrò in scena la ragazza si sentirono dei fischi di approvazione da parte dei ragazzi.
Jane camminò lungo la passerella davanti a molti occhi che la fissavano con adorazione, chi di invidia, chi di approvazione..
nessuno però la guardava come due occhi color cielo, quel ragazzo era rimasto sbalordito non aveva mai visto tanta bellezza,
la ragazza tornò indietro e sparendo dietro le quinte. "per la collezione uomo primavera e estate ecco a voi, dei jeans lunghi
sbottonati, camicia a boscaiolo rossa!"
 Fece il suo ingresso Richard, un ragazzo biondo con gli occhi molto scuri, ci fu un
urlo da parte delle donne, beh non si poteva negare era un bellissimo ragazzo. "sempre per la collezione uomo ecco a voi,
jeans corti, al ginocchio con camicia bianca e cardigan blu"
 appena uscì il ragazzo moro ci fu un attimo di silenzio, dopo
pochi secondi ci fu un boato, Manuel camminò lungo la passerella sorridendo alle ragazze che lo guardavano con la bava,
chi lo guardava con invidia, chi con rispetto o semplicemente chi lo guardava come se lo volesse magiare.. quel ragazzo
non era apparso bello solo agli occhi di Andrea ma anche a quelli di tutte le femmine presenti in quella stanza.
Quando il ragazzo tornò dietro la mora, era agitata adesso avrebbe dovuto camminare e sfilare davanti ai suoi amici e compagni..
"per finire nella collezione primavera e estate ecco a voi, una maglia bianca corta con dei pantaloncini rossi quasi arancio!"
Andrea prese un respiro e salì in passerella, con un sorriso falso, con tanta tana ansia cominciò sfilare.
Tutto il pubblico era rimasto sbalordito, o almeno tutti quelli che la conoscevano,  "wow!" ci fu un boato unico seguito poi da urli e
fischi, la ragazza sorrise guardando davanti a se dove trovò Zayn, Niall, Liam Louis e Harry che la guardavano con ammirazione.

Zayn {POV}

Quando Andrea salì sulla passerella sgranai gli occhi, non ci credevo, era così dannatamente bella, anzi perfetta,
cominciò a sfilare lungo la passerella "Quando cazzo è bella?" chiesi più a me stesso che a Liam che era accanto
a me "è bellissima!" rispose lui sorridendo alla ragazza. La Piccola Horan tornò indietro "adesso per la collezione
estate vedremo dei costumi! Allora ragazzi piaciute le due ragazze?"
 dal pubblico si alzarono dei fischi e dei
commenti, tutti dicevano la stessa cosa "sono bellissime!" come dargli torto le due ragazze che avevano sfilato
erano meravigliose, almeno per me Andrea lo era stata!  la presentatrice andò avanti "ecco a voi Jane, la ragazza inglese, non è bellissima?"
disse la donna, guardai la ragazza, con la coda dellocchio vidi Niall con gli occhi luccicanti, lo guardai per bene e
quando anche lui si accorse del mio sguardo abbassò il suo e arrossì. "ragazzi prima ho sentito, dire che una
ragazza qua dietro è una vostra compagna è vero?"
 chiese la presentatrice Si! si sentì urlare da qualche parte
del pubblico "allora eccola di nuovo qui, ecco a voi Andrea!" la ragazza uscì provocando degli urli "sei bellissima!"
si sentì urlare da dietro, la scrutai per bene mentre sfilava, era dimagrita davvero tanto, stava bene, non che prima
non stesse bene, anzi la preferivo , adesso era fin troppo magra.
La sfilata finì, "allora ragazzi siete pronti per sentire cantare? Chi si offre?" chiese la presentatrice, nessuno era
intenzionato ad andare; ad un certo punto fece il suo ingresso un ragazzo moro "leiii" disse mettendo al centro del
palco una ragazza, sorrisi appena la riconobbi "allora cosa ci canti?" disse la donna porgendo il microfono ad Andrea
"è una canzone che ho scritto io, è dedicata ad una persona speciale!" disse  guardandomi "ohohohoho cè del tenero vedo!"
disse la presentatrice facendo arrossire sia me che la mora "bene allora io vado buona fortuna bella!" disse andando dietro le quinte.
Partì la musicae Andrea cominciò a cantare.
You are fine 
You are sweet 
But I'm still a bit naive with my heart 
When you're close I don't breathe 
I can't find the words to speak 
I feel sparks 
But I don't wanna be into you 
If you are not looking for true love, oh oh 
No I don't wanna start seeing you 
If I can't be your only one 

 

Le parole erano piene di significato, era quello che provavamo sia io che lei..

So tell me when it's not alright 
When it's not OK 
Will you try to make me feel better? 
Will you say alright?  
Will you say OK? 
Will you stick with me through whatever? 
Or run away 
Say OK. 
When you call I don't know if I should pick up
the phone every time 
I'm not like all my friends who keep calling up the boys, I'm so shy 
But I don't wanna be into you 
If you don't treat me the right way 
See I can only start seeing you 
If you can make my heart feel safe
When it's not alright 
When it's not OK 
Will you try to make me feel better? 
Will you say alright? 
Will you say OK?
Will you stick with me through whatever? 
Or run away
Let me know if it's gonna be you 
Boy, you've got some things to prove 
Let me know that you'll keep me safe 
I don't want you to run away so 
Let me know that you'll call on time 
Let me know that you'll help me shine 
Will you wipe my tears away 
Will you hold me closer 
When it's not alright 
When it's not OK 
Will you try to make me feel better 
Will you say alright?
Will you say OK?
Will you stick with me through whatever? 
Or run away 
Say OK 
Will you say OK 



______________________________________________________________________________________________________________

LEGGIMI LEGGIMI LEGGIMI...
allora questo capitolo non è uscito come speravo.. non è stato nemmeno tanto seplice scriverlo.. ma dovevo farlo per voi no?
Allora che ne pensate?
Siete contente che Andrea sia tornata?
secondo voi che succederà tra lei e Zayn??
e Niall?? Avete visto il povero biondino.. Ahahahahah cupido è arrivato anche per lui...
Potrebbe colpire anche me almeno io quel biondo me lo sposo..
Ok dopo questo svarione (?) posso andarmene...
miraccomando VOGLIO sapere che ne pensate...
Grazie mille alle Quattro ragazze che hanno recensito..
Un bacione al prossimo capitolo (:


ps= per tutte coloro che leggono INVISIBLE
 volevo dirvi che voglio portare prima questa storia a 13 capitoli come l'altra..
poi vado avanti anche in quella.. in modo che scrivo un capitolo di questa e uno dell'altra....

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Capitolo 9
*** Confessioni.. ***


SCUSATE PER GLI EVENTUALI ERRORI.


POV ESTERNO

La ragazza finì la canzone con le lacrime agli occhi, più guardava Zayn e più si rendeva conto di quanto gli era mancato,
più guardava suo fratello e più si accorgeva di quanto gli fossero mancati quegli occhi, più guardava Harry, Liam e
Louis e più si rendeva conto di quanto gli fossero mancati I loro abbracci.. ma la cosa più importante era che più
guardava Kate e più aveva voglia di andarla ad abbracciare e piangere tra le sue braccia. Quel mese era stato
terrificante sotto un certo punto di vista, Andrea era sotto stress ventiquattro ore su ventiquattro, era stanca, nervosa.
Forse il giornale aveva ragione era troppo piccola per fare quel lavoro, lei aveva bisogno di divertirsi, di essere libera, cosa
che lì di certo non era, siccome aveva in mezzo ai piedi i truccatori e stilisti, che gli dicevano cosa doveva fare, come
doveva farlo, quando doveva farlo e dove doveva farlo. Aveva la testa veramente piena, e in quel momento la cosa
che più desiderava era poter abbracciare quei sei ragazzi che adesso come adesso erano tutto quello che poteva desiderare.

La sua migliore amica era tornata il rosso originale, era di nuovo color carota, cosa che Andrea aveva sempre preferito quel rosso accesso.


Quando finì la serata e il pubblico stava uscendo Jane, Manuel e Andrea andarono nel loro camerino, la ragazza si accese
una sigaretta, pensava, pensava a come la sua vita sarebbe tornata quella di una volta, sveglia presto, sopportare la prof di
storia, visita al preside, uscite con gli amici. La ragazza però non sapeva che da lì a poco avrebbe aggiunto una cosa in quella lista.

Era sovrappensiero tanto che non sentì entrare dei ragazzi dalla porta “ciao.” Disse una voce bassa, la mora si girò di colpo e vide
una forza della natura dai capelli rossi guardarla con gli occhi lucidi, ad Andrea scese una lacrima, quella ragazza dai capelli color
carota gli si fiondò addosso facendola cadere nel divanetto affianco a lei, entrambe scoppiarono a piangere, entrambe per le
gioia di avere di nuovo l’una accanto all’altra “ti prego non farlo più, non mi lasciare più!” disse Kate in preda dai singhiozzi
mentre stritolava l’amica in un abbraccio “te lo prometto, da adesso in poi saremmo sempre io e te, perché ricordi..
noi siamo l’eccezione del per sempre, niente è infinito tranne noi due!” tutte e due si stritolavano in un abbraccio da orso
“ehi carota voglio un abbraccio da mia sorella è permesso?” chiese un biondo facendo girare di scatto la rossa
“Biondino ti ho detto mille volte che non mi devi chiamare così!” disse alzandosi a aiutando la sua amica che poco
dopo fu travolta da un ragazzo dagli occhi color cielo “ti voglio bene Andrea!” disse il ragazzo baciandole i capelli “anche io Niall!”
quando si staccarono fu travolta da altri tre ragazzi che la stritolarono in un super abbraccio “ragazzi mi siete mancati ma non respiro!”
disse la mora cercando di staccarsi, i tre si staccarono sorridendole.. la ragazza si sentiva osservata, osservata da degli
occhi nocciola, osservata da l’unico ragazzo che ancora non l’aveva abbracciata, si girò e lo fissò per poi essere stritolata
tra le braccia di Zayn. 
“Ragazzi loro sono Kate, Niall, Liam, Louis, Harry e Zayn, scemi loro sono Manuel e Jane i miei colleghi
alias compagni di  avventure e scherzi ri-alias miei amici!” fece le presentazioni Andrea “ohh finalmente conosco
il famoso Zayn!” disse Manuel ricevendo in cambio una brutta occhiata da parte della mora “famoso?” chiese il moro tirato in causa
“niente Zayn lascia perdere!” si affrettò a dire la Piccola Horan.


Le tre ragazze erano avanti, mentre i sei ragazzi erano dietro che camminavano, avevano deciso di fare una passeggiata, la mora,
la bionda e la rossa stavano ridendo e scherzando, non l’aveva trovata simpatica solo Andrea, Jane, ma anche Kate lo pensava
e si vedeva da come rideva, di solito era una molto diffidente tranne in questo caso, trovava Jane una ragazza solare, simpatica
con molto spirito di iniziativa, era riuscita a far sorridere Andrea e questo le bastava. I ragazzi invece stavano parlando di stupidaggini
come il loro solito. “ragazzi io ho sonno!” disse Andrea, sbadigliando e appoggiandosi alla spalla di Niall che la strinse a se “anche io!”
dissero Jane e Kate “tesoro cosa fai vai in albergo o vieni da noi?” chiese il fratello alla mora “ragazzi vi dispiace se torno a dormire a casa?”
chiese Andrea ai suoi colleghi “ci mancherebbe altro, noi però andiamo se no viene troppo tardi!” disse Jane abbracciando sia la
Piccola Horan che la sua nuova amica “è stato un piacere conoscervi ragazzi!” disse la bionda “tesoro ci vediamo domani mattina! Buona notte!”
disse Manuel schioccando un bacio sulla guancia alla mora “notte!” detto questo i nuovi arrivati andarono in albergo, mente gli altri si
incamminarono verso loro casa “adesso che siamo tra di noi.. Andrea quanto sei dimagrita esattamente?” chiese Liam all’amica
“non tanto avrò perso 2 chili!” disse sdrammatizzando la ragazza tirata in causa, in realtà lei sapeva bene perché era dimagrita
ma specialmente quanto, Liam la fermò per un braccio “andate avanti noi dobbiamo parlare!” disse fissando gli altri.

I due rimasero indietro “allora adesso puoi dirmelo” disse il ragazzo fissando Andrea “mi sentivo inferiore a tutta quella
perfezione che mi circondava, mi sentivo grassa, così ho diminuito le porzioni, arrivando a non mangiare alcuni giorni a
volte saltavo i pasti tutti i giorni. La nicotina e la paura mi toglievano la fame. Ho perso due taglie!” disse la ragazza
abbassando lo sguardo, lui gli alzò il mento e la fissò negli occhi “ehi, non ti preoccupare, adesso ti aiuterò io a riprendere i chili,
ti rivoglio in forma come prima, eri bellissima con le curva al posto giusto, dove si terrà Zayn se non hai neanche un po’ di fianchi scusa?”
disse ridendo “scemo!” disse la ragazza spingendolo, poi tornò seria “ma io mi piaccio così, mi sento bella, apposto!” disse lei guardandolo
“ma non fa bene per la tua salute, sei la mia migliore amica e voglio il meglio per te!” disse lui abbracciandola “cosa sono?” chiese lei
rossa “Andrea, con te riesco a confidarmi, con te starei tutto il tempo, mi fai ridere, non mi sento in imbarazzo quando parlo di Danielle,
sei la mia migliore amica!” disse per poi baciarle la guancia “Sei il mio migliore amico Liam.” Disse lei stringendolo a se. 

Tornarono dagli altri, che stavano ridendo e scherzando, e insieme arrivarono a casa.

“ehi la mia stanza è ancora intatta?” chiese Andrea ridendo “veramente il letto è da fare, mancano le lenzuola che ne dici di dormire
con Kate nella stanza degli ospiti? “ la ragazza annui e si fiondò in quella camera buttandosi sul letto, fu raggiunta poco dopo dalla sua
migliore amica che le saltò addosso “mi sei mancata Rossa!” disse Andrea stringendola “anche tu!” disse la ragazza “allora adesso che
finalmente ti vedo, quando hai intenzione di provarci con Zayn?” chiese Kate, la mora arrossì di colpo “ma cosa dici, siamo solo amici!”
disse cercando di sviare il discorso anche se sapeva che primo o poi avrebbe dovuto ammetterlo “Andrea ti conosco abbastanza da
poter dire che quel ragazzo ti ha fatta perdere la testa, andiamo se non ci tenevi così tanto te lo saresti già fatto!” disse Kate
scoppiando a ridere e contagiando l’amica “ma parli.. allora parliamo perché non ci hai provato con Harry?” disse per ripicca la
mora, questa volta fu il turno della ragazza dai capelli color carota ad arrossire “quel ragazzo è meraviglioso, mi piace tanto, ma io a
lui no, si vede non mi calcola di striscio!” disse la ragazza abbassando lo sguardo triste “ehi sono o non sono una tua amica, domani ci parlo io!”
disse abbracciandola. 

Tra scherzi, risate e confessioni si addormentarono.

Durante la notte una ragazza si svegliò di colpo, era sudata con le lacrime agli occhi, si alzò e andò verso una camera.
Quella camera, dove un ragazzo moro dagli occhi color nocciola stava dormendo. La ragazza entrò e si avvicinò “Zayn..”
il ragazzo “mm!” la ragazza lo mosse leggermente “Zayn!” disse poco più forte “Andrea che succede?” chiese il ragazzo
sedendosi sul letto, appena vide gli occhi rossi della mora l’abbracciò di colpo, la ragazza si lasciò andare e scoppiò in
un pianto liberatorio, il ragazzo non sapeva cosa fare, la fece stendere sotto le coperte stringendola al suo petto.
Cercava si tranquillizzarla senza risultati “ehi piccola mi dici che hai?” chiese Zayn, asciugandogli le lacrime “ho sognato i miei genitori..”
disse tra i singhiozzi, la strinse più a se. La ragazza dopo un’ora si addormentò tra le braccia del moro.

il ragazzo pensava, pensava a quanto quella ragazza gli fosse mancata, a quanto fosse bella ma la cosa più importante è
che pensava a quanto quella ragazza gli faceva perdere la testa.







LEGGIMI LEGGIMI LEGGIMI...
ok potete tirarmi i pomodori.. questo capitolo fa pietà.. 
è molto corto lo so.. ma mi farò perdonare con il prossimo capitolo..
Non volevo andare troppo avanti con la storia, se no poi sembra che stia andando troppo veloce..
Quindi se volete il continuo cosa che alcune di voi so che vogliono.. DOVETE RECENSIRE.
Grazie alle 4 magnifiche recensioni ricevute nello scorso capitolo...
Ditemi tutto ciò che volete nelle recensioni.. non mi offendo..
Quindi attendo vostri commenti per sapere se volete o meno il prossimo capitolo. 
Un bacione.. Grazie a chi la recensisce sempre e anche chi legge solamente. <3

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Capitolo 10
*** She's Mine. ***


Ragazze. scusatemi tanto.. è quasi un mese che non aggiorno, ma la voglia
di scrivere non è molta e per evitare di scrivere schifezze ho evitato.. lo scorso
capitolo era di passaggio.. questo qui invece darà una certa svolta alla storia.
Grazie alle 39 recensioni in quanti? Nove capitoli.. ok io vi amo.
Ho notato che le recensioni sono diminuite.. che c’è non vi piace più la storia?
se è così ditemelo almeno non scrivo più e la finisco qui.
Adesso voglio vedere almeno 5 recensioni, non dite che sono tante perché il alcuni
capitoli ne ho ricevute addirittura 6. Forza e coraggio non chiedo la fine del mondo..
chiedo soltanto il vostro parere sul capitolo e sulla storia in generale.
VI AVVISO.. APPENA TROVO CINQUE O ANCHE PIU’ RECENSIONI VI POSTO IL CONTINUO..
ANCHE PERCHE’ TRA UN PO’ PARTO PER LE VACANZE E STO VIA TANTO, QUINDI VOLEVO
POSTARE 2-3 CAPITOLI. PERO’ LO FACCIO SOLO SE VEDO TANTE TANTISSIME BELLISSIME RECENSIONI.

Comunque passando alla storia, da adesso in poi scriverò sempre
con IL PUNTO DÌ VISTA ESTERNO perché mi semplifico la vita ed evito di incasinare la storia..
rendo anche più leggibile la storia senza troppi cambiamenti. Solo in alcune situazione userò il punto di vista dei personaggi.
Adesso me ne vado..
SCUSATEMI.
BUONA LETTURA.

Una Directioner.


La ragazza fu svegliata da dei tocchi leggeri sul braccio, aprì piano gli occhi e si ritrovò due occhi nocciola davanti,
la mora guardò il suo braccio “Zayn, vuoi farmi morire con i grattini per caso?” chiese ancora assonnata,
il ragazzo rise “certo che no!” disse tra le risate “ come mai sono qui?” chiese la ragazza confusa “non ti ricordi niente?” 
Chiese il moro continuando quella dolce e lenta tortura sul braccio della mora. Lei scosse la testa
“sei venuta da me in lacrime, hai sognato i tuoi!” a quelle parole la ragazza cominciò a ricordare ed avere
delle immagini sfuocate di quella notte “si scusa, adesso ricordo, non so perché sono venuta qui, ero mezza addormentata, non ero in me e..”
i ragazzo la bloccò “ehi non è un problema!” disse sorridendo “mi è venuto d’istinto venire da te, non lo so perché!” disse la ragazza
abbassando lo sguardo, il moro le alzò il mento con due dita “mi ha fatto piacere dormire con te! Anche se
ammetto che sei peggio di una calciatrice!”
 disse lui facendo scoppiare a ridere la ragazza “oddio mio scusami!”
Disse portandosi una mano alla bocca non riuscendo però a fermare le risate “Comunque Buongiorno!” disse il
ragazzo sfiorando lievemente le labbra della mora “Zayn, ha proposito di questo..” disse la ragazza
“tranquilla, voglio andarci piano, voglio farti capire che a te ci tengo veramente tanto, che non sei una delle tante!” lei
sorrise “Grazie, che ne dici se ci frequentassimo, senza necessariamente fare tutto di fretta?” chiese la mora
sorridendo e appoggiando la testa sul petto del moro “sono d’accordo! Però posso avere un bel bacio del Buongiorno?”
chiese ridendo, la ragazza rise e si tirò su di colpo “non ci pensare minimante ciccio!” disse indicandolo
“ah no? Vuoi vedere che invece avrò il mio bacio?” chiese strafottente il moro “fai poco il furbetto Rock Star!” disse
lei facendoli la linguaccia, la prese per i fianchi facendola cadere su di lui e cominciò a farle il solletico “No ti prego Zayn!”
Disse la ragazza tra urla e risate “te lo meriti!” disse il ragazzo continuando quella tortura. All’improvviso la mora si ritrovò
sotto il ragazzo, lui prese ad accarezzarle la guancia, gli spostò i capelli che erano ricaduti sul suo viso dietro ad un orecchio,
appoggiò la sua fronte contro quella della mora, lo sguardo del ragazzo alternava labbra-occhi-labbra-occhi,
lasciò un dolce bacio sulla fronte, poi un lieve morsetto sul naso della ragazza, la quale sorrise, appoggiò le mani sui fianchi
della mora e finalmente fece incontrare le loro labbra. Entrambi avevano gli occhi chiusi, entrambi si stringevano, come se
avessero paura che qualcuno potesse dividerli. Il ragazzo leccò le labbra della ragazza, come a chiederle il permesso,
la mora schiuse le labbra. Le loro lingue si incontrarono, entrambi ebbero dei brividi lungo la schiena appena ci fu quel contatto.
Quel contatto tanto atteso, tanto desiderato. Il ragazzo morse lievemente il labbro inferiore della ragazza.
Quando le loro labbra si allontanarono, si sorrisero “vado a farmi una doccia!” disse la ragazza lasciando un dolce casto bacio
sull’angolo della bocca del moro, uscì dalla camera e si chiuse la porta alle spalle.
Il ragazzo era steso sul letto a pensare, era felice, libero, non si era mai sentito così, nessuna ragazza l’aveva mai ridotto così.
Ovviamente ridotto in senso buono, nessuna gli aveva mai rubato il cuore.
Ebbene si quella ragazza c’era riuscita, il suo cuore adesso era in mano alla Piccola Horan.
 
Intanto nella stanza di Andrea..

“Dove cavolo eri?”disse una ragazza rossa all’amica appena questa varcò la porta, Andrea non
rispose si buttò sul letto con occhi sognanti, l’amica la guardò storta, poi capì “oddio raccontami tutto!”
Disse Kate, sorridendo felice anzi felicissima per l’amica. Entrarono entrambe in bagno,
Andrea si buttò dentro la vasca, aveva bisogno di un bagno caldo, mentre l’amica di una doccia “stanotte ho
sognato i miei, mi sono svegliata che ero nel letto di Zayn, mi ha detto che sono arrivata da lui in lacrime.
Poi va beh abbiamo parlato di tutto, alla fine abbiamo deciso di cominciare a frequentarci senza tagliare le tappe.
Mi ha detto che vuole andarci piano con me perché vuole dimostrarmi che a me ci tiene davvero tanto, che non
sono una delle tante. Alla fine mi ha chiesto un bacio..”
 si fermò e cominciò ad immaginare quello che era successo
pochi minuti prima “poi?” la incitò Kate “non volevo baciarlo, così ha cominciato a farmi il solletico, alla fine hai
presente nei film? Che si ritrovano uno sopra l’altro? Ecco è successo lo stesso e mi ha baciata!” 
disse con gli
occhi che le brillavano. L’amica tirò un gridolino di felicità. “Oddio, sono felice per te!”.
Quando furono pronte, con un pantaloncino e una maglietta scesero giù in cucina per fare colazione
“buongiorno mondo!” dissero le ragazze tutte felici “Buongiorno Principesse!” disse Niall andando a baciare le due
ragazze. La verità era che Niall era come un fratello maggiore anche per Kate, lui conosceva bene entrambe le ragazze
ed erano veramente importanti per lui, come il biondo per loro. La mora passò dietro Zayn e gli tirò un pizzicotto sulla
schiena “Ahia!” disse lui guardandola confuso “così impari a farmi il solletico!” disse la ragazza. Andò a sedersi tra
Louis e Liam, dove lasciò un lieve bacio sulla guancia a entrambi “come mai è così affettuosa la mia migliore amica stamattina?”
Disse il ragazzo biondo cenere “chiedilo a Zayn!” disse la rossa, ricevendo una brutta occhiataccia dall’amica.
“uhuhuhu cosa ci nascondi Zayn?” disse Louis curioso “Andrea ed io ci frequentiamo, abbiamo deciso di fare le cose con calma!”
Disse il ragazzo indifferente alzando le spalle, tutto il contrario della Piccola Horan che diventò rossa come un pomodoro.

Nel pomeriggio uscirono tutti insieme, in compagnia di Janee Manuel. Andreaappena vide il ragazzo gli saltò addosso
salutandolo con un caloroso abbraccio, la verità era che la ragazza si era davvero affezionata al modello. Kateinvece
salutò la nuova amica con un grosso abbraccio “gente ho fame!” disse una ragazza bionda, tutti scoppiarono a ridere
“strano che non sia stato mio fratello a dirlo!” disse tra le risate la mora “ma che simpatica sorellina!” disse il biondo
fingendosi offeso “sai cosa ti dico Niall, noi ce ne andiamo a mangiare e loro rimangono qua!” disse Jane, prendendo
Niall a braccetto e facendo la linguaccia agli altri. I due Biondi andarono a mangiare, mentre gli altri andarono nel parco.


Nel parco..

“Andrea vieni con me?” disse Zayn prendendola per mano “ok!” disse la ragazza stringendo la mano del moro, mentre
camminavano in silenzio entrambi si accesero una sigaretta, appena i loro sguardi si incrociarono scoppiarono a ridere.
Si sedettero sotto un albero, la mora fissava l’acqua del lago mentre il moro fissava Andrea “sai che sei ancora più sexy quando fumi?”
Chiese il ragazzo sussurrando e lasciando un dolce bacio sul collo della ragazza “tu lo sai che con questa voce sei da stupro?”
Chiese la ragazza scoppiando a ridere “si modestamente, lo sapevo!” disse il moro mettendosi apposto i capelli e vantandosi “ma finiscila!”
Disse la ragazza per poi tirargli una spallata amichevole. Quando finirono di fumare Andrea, si sedette in mezzo alle gambe di Zayn,
lui l’abbracciò e poggiò le mani sui fianchi della ragazza. C’era un silenzio tranquillo, la ragazza pensò che non fosse normale da parte
di Zayn, così si girò verso il viso del ragazzo. Il moro la stava fissando “sei bellissima!” disse ad un tratto quando Andrea si girò verso
di lui. La ragazza arrossì e abbassò lo sguardo “non è vero!” disse lei sorridendo amaramente, Zayn le tirò su il viso e lasciò un dolce
bacio a fior di labbra “non dire stupidaggini!” disse il ragazzo. Andrea moriva dalla voglia di risentire le labbra di lui sulle sue.
Moriva dalla voglia di riavere quel contatto “baciami!” ordinò lei, rendendosi conto solo dopo di quello che aveva detto, il ragazzo fece un
sorriso malizioso e fece come gli aveva ordinato la mora, fece toccare le loro labbra, intensificando quel bacio. La fece sedere cavalcioni su di lui.
Mentre la baciava, aveva una strana sensazione, poi si ricordò di com’era vestito. Aveva indossato una tuta “Malik ti basta solo un bacio?” chiese la
ragazza alzando un sopracciglio “sei tu che mi fai quest’effetto!”. È già il ragazzo si stava maledicendo di avere indossato la tuta, si era
eccitato solo con un bacio e la ragazza se n’era accorta. Parlarono ancora un po’ quando decisero di tornare dagli altri.
Intanto tra Niall e Jane..
“Oddio non ci credo!”disse il biondo tra le risate “te lo giuro, gli abbiamo nascosto i trucchi e loro sono andati su tutte le furie perché non li trovavano!”
Disse la ragazza. Erano da  Nando’s il loro ristorante preferito e la ragazza gli stava raccontando cosa avevano combinato Manuel, Andrea e lei mentre erano in America.
Sentirono la campanella del negozio suonare e delle voci famigliari inondare il locale “eccoli!” disse una voce femminile, i due
ragazzi biondi si girarono e scrutarono i loro amici che si dirigevano verso di loro “Zalve!” disse una ragazza mora ridendo, era
per mano con Zayn “avevamo fame anche noi!” disse Liam sorridendo e stringendo la mano a una ragazza riccia, molto ma molto bella.
Si sedettero tutti intorno al tavolo “Jane lei è Eleonor la mia ragazza” disse Louis presentando una ragazza molto bella, alta,
con capelli mossi “piacere mio!” disse la bionda sorridendo alla mora “lei invece è Danielle la mia ragazza!” disse un ragazzo con
capelli color biondo cenere “piacere!” disse quest’ultima abbracciandola.
Ordinarono tutti da mangiare e cominciarono a scherzare.
 
Il giorno dopo..

“Andrea non so cosa mettermi!”disse una ragazza in prenda dal panico “calmati Kate, devi uscire con un ragazzo non con Joe Jonas!”
Disse Jane prendendo per le spalle la rossa “oh magari potessi uscire con quel Figo!” disse con la bava alla bocca la ragazza
“Kate, cavolo smettila. Prendi questi vestiti e vatti a preparare!” disse la sua migliore amica nervosa.
“Allora sei pronta?” disse un ragazzo bussando alla porta della rossa. Quest’ultima aprì la porta sorridendo Prontissima!”
Disse una ragazza tutta sorridente, baciò la guancia a quel ragazzo e insieme si diressero verso la macchina “Dove andiamo?” 
Chiese la ragazza sorridendo “Sorpresa!” disse lui.

“Posso toglierla?” disse Kate impaziente “no, la benda la devi tenere sino a che non te la tolgo io!” disse ridendo il ragazzo “sei una palla al piede!” disse lei sbuffando.
Quando arrivarono, il ragazzo fece scendere Kate, la prese per i fianchi e la condusse verso un prato “sei pronta?” disse lui mordendo il lobo della ragazza “si scemo!” 
Disse euforica la rossa, il ragazzo le tolse la benda.
Lei rimase senza parole “ti piace?” disse lui circondandole i fianchi “Si Harold, mi piace, è bellissimo, cioè wow!” disse Kate senza parole, lui prese una
coperta e si stese sopra tirando a se la ragazza “Kate mi piaci!” disse lui “anche tu!” disse tranquilla la ragazza “che cosa?” disse tirandosi su di colpo
“che c’è di male?” chiese confusa lei “cioè, mi stai prendendo in giro, lo hai detto tranquillamente, come se fosse una cosa scontata!” disse lui
preoccupato “Styles, sono due semplici parole MI PIACI non è una strage, non me ne posso fare una colpa!” disse lei guardando altrove,
non voleva incontrare i suoi occhi “vieni qui!” disse lui attirando la ragazza a se, le prese il viso tra le mani e la baciò.
Entrambi avevano gli occhi chiusi, entrambi erano felici. “Quindi sei la mia ragazza!” disse lui sicuro di se “non lo so non mi hai ancora fatto la proposta!” disse lei ridendo.
Lui prese un tulipano rosso, il colore preferito di lei “Katherine posso avere l’onore di essere il suo fidanzato?Posso avere l’onore di farla mia per sempre!?”
Chiese lui porgendole il fiore “si!” sussurrò la ragazza buttandosi addosso al ragazzo che cadde all’indietro sui fiori. Scoppiarono a ridere.
Passarono il pomeriggio rincorrendosi, scherzando e parlando.


Intanto a casa..

Andrea si stava facendo una doccia, quando uscì, si avvolse in un asciugamano, prese il phone e s’incominciò ad asciugare i capelli, quando furono asciutti,
uscì dal bagno, ma nel farlo si scontrò con qualcuno “scusa!” disse lei sorridendo, quando alzò il viso, si rese conto che era Zayn “che ci fai in camera mia?”
Disse lei arrossendo “ti stavo cercando!” disse lui appoggiando le mani sul suo asciugamano, si avvicinò e la baciò. Le loro lingue che tanto si erano cercate
adesso erano di nuovo unite, lui la prese e la fece stendere sul letto, lui si mise su un fianco. Le accarezzava tutto il corpo, mentre lei accarezzava i suoi capelli
“Zayn!” disse lei cercando di fermarlo, il ragazzo le stava baciando il collo “Zayn, cazzo se mi hai fatto un succhiotto ti ammazzo!” disse lei staccandosi dal
ragazzo “devo fare vedere alla gente che sei proprietà privata, che sei solo MIA!” disse lui baciandole il naso, la baciò e le morse il labbro inferiore.

Andarono al parco, stavano camminando mano nella mano, lei stava ridendo alla battuta di Zayn “Oh ma guarda chi c’è!” disse una voce maschile,
appena i due innamorati si girarono, gli occhi del moro si riempirono di odio e rabbia “cosa vuoi?” chiese scontrosa Andrea “te” disse il biondo, il
ragazzo e la ragazza scoppiarono a ridere “stammi bene a sentire, lei è mia, te la sei fatta scappare perché sei un coglione.
Bene adesso è innamorata di me ed io di lei. Quindi vedi di girare alla larga!”
 disse Zayn con voce strafottente
“diamo a lei la scelta.. so che mi ama ancora!” disse il biondo “Zayn.. ha ragione lui, sono ancora innamorata di lui.!” la ragazza, si girò fissando il
moro negli occhi e facendogli un occhiolino, senza farsi vedere dall’altro ragazzo. Si avvicinò al biondo che stava sorridendo, si avvicinò alle sue labbra e
mentre lui chiudeva gli occhi, lei gli tirò uno schiaffo in pieno viso. 
“Puttana!” disse James “Sai mi chiamavano in modi peggiori!” disse strafottente lei “Ad esempio?” chiese lui “la tua ragazza!” disse lei girandosi e baciando Zayn.
I due se ne andarono così, lasciando quel ragazzo troppo convinto e presuntuoso lì da solo. Infondo se l’era cercata,
Andrea sorrideva come una scema “perché sorridi così!?” chiese il ragazzo “perché hai detto che sono innamorata di te e tu di me!” disse lei arrossendo.
Zayn non si fece scappare l’occasione la baciò. 

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Capitolo 11
*** Because you stole my heart ***


*scusate per gli eventuali errori*


CINQUE ANNI DOPO...

"Amore dove sono i miei jeans?" disse un ragazzo moro esasperato "Non lo so Zayn, non devo sapere tutto sempre io.
Cazzo non ce la faccio più mi stai facendo esasperare" 
Andrea lo guardò storto "Piccola lo sai che ti amo tanto?" 
disse il ragazzo prendendola per i fianchi "Anche io lecca culo, adesso cammina o farai tardi alle prove!" il ragazzo
sparì e la ragazza comiciò a prepararsi, quella sera sarebbe stata speciale si perchè quel giorno lei e Zayn facevano
cinque anni da quando stavano insieme... e lei non poteva essere che felice, si era diplomata con un bel voto, aveva
cominciato a fare la modella ma a Londra senza necessariamente trasferirsi dall'altra parte del mondo, suo fratello
si era fidanzato con Jane, la sua collega non che una sua cara amica, Harry era un tira e molla con Kate la sua migliore amica..
quei due litigavano di continuo ma nel profondo si amavano e molto anche. Louis e Liam erano sposati entrambi con Danielle
ed Eleanor due ragazze favolose, quelle cinque ragazze erano sempre insieme quando i ragazzi non c'erano, diciamo che
potevano essere definite i One Direction al femmnile.. si perchè ognuna di loro rappresentava un componente: 
Jane era timida, un po' come Niall, un pozzo senza fondo come lui. Danielle era quella calma, silenziosa, un po' come Zayn.
Eleanor era quella più matura, era Liam con la parrucca ecco come era soprannominata.
Poi c'erano Kate e Andrea.. quelle due erano come Harry e Louis non crescevano mai, erano due casiniste nel vero senso
della parola, facevano scherzi erano fenomenali infatti molto spesso stavano con Hazza e Lou per questo.  
I pensieri di Andrea furono interrotti dalla suoneria del suo cellulare "Pronto!" "siamo qui apri!"  chiuse la telefonata,
andò ad aprire la porta e si ritrovò quattro forze della natura "Allora che fate stasera?" disse Jane, andando verso la
cucina e tornando con una mela in mano "volevo fare qualcosa di romantico!" disse Andrea sedendosi sul ripiano
della cucina "Mmmm.. a che servono le amiche??" disse Danielle ridendo "ci pensiamo noi!" disse Eleanor ridendo 
"adesso- Kate si alzò mise un cd a caso- forza ragazze al lavoro!"

Le ragazze erano tre ore che pulivano la casa, cantando e ballando come delle cretine, quando ebbero finito,
cominciarono a preparare la casa, nella camera di Zayn e Andrea misero petali rossi ovunque.. crearono una scritta TI AMO.
Una volta finito, Andrea si andò a preparare, si fece la doccia, quandò finì le ragazze cominciarono a sistermala.
Le fecero indossare una brasiliana, in pizzo bianca e rosata, un corpetto stretto che metteva in risalto il suo seno
prosperoso, le fecero indossare degli short cortissimi che sembravano più culotte a vita alta, una canotta che arrivava
giusto sotto il seno, ovvero dove finiva il corpetto, lasciando scoperto, il piercing all'ombellico e i suoi tatuaggi.
I quei cinque anni si era fatta vari tatuaggi: uno era la scritta Freedoom sotto il seno, un'altro era la scritta 
When a love finished, one of two suffers. But if nobody suffers, it isn't never started.. but if both suffer it isn't never finished. 
Poi ne aveva un'altro dietro il collo, il nome dei suoi veri genitori o meglio le iniziali dei loro nomi incatenate.
Quando ebbero finito di vestirla, le lasciarono i capelli naturali, proprio come piacevano a Zayn, i suoi bellissimi ricci castani
quasi biondi, quel giorno erano molto più boccolosi, la truccarono con del semplice mascara e matita, niente rossetto
ombretto e roba varia, semplice come piaceva al suo ragazzo. 


****INTANTO DAI RAGAZZI****



"Allora, che fate stasera?" disse Louis guardando Zayn mentre cercava qualcosa da regalare ad Andrea "Ammettilo farete sesso sfrenato!" 
disse ridendo il riccio "Non lo so.. e si Harry forse lo faremo, comunque devo trovare qualcosa!" disse il moro 
"ehi, perchè non fai una cosa semplice, a mia sorella piacciono le cose fatte con il cuore!" disse il biondino,
quel povero ragazzo dagli occhi blu ci aveva fatto l'abitudine con queste battutine stupide su sua sorella "Sei un fottuto genio Niall!" 
disse il ragazzo gli occhi li si illuminarono improvvisamente, corse dentro al negozio  e uscì tutto sorridente.
 "Allora.. adesso cinese.. devve essere tutto speciale!" disse Zayn mandando un messaggio
a Kate dicendo di non fare cucinare Andrea perchè ci avrebbe pensato lui.
Andarono a casa di Harry e Louis ed Eleonor si i tre convivevano anche se oramai la casa era anche di Kate.
Zayn si andò a preparare, si fece una lunga doccia, uscito si pettinò il suo ciuffo, dopo mezz'ora aveva finito con i capelli,
quella sera sembravano più lunghi e la cresta era venuta da dio. Si mise un pantalone della tuta nero, proprio come
amava la sua ragazza, una maglietta bianca con lo scollo a v, che lasciava scoperti i tatuaggi e la collanina con il nome di lei.
Si mise sopra la giacca di pelle e le sue, anzi loro, amate scarpe rosse, si le Blazer erano le scarpe preferite sia di lui che di lei.
Si mise il profumo della One Million, uscì e partì in moto. Per quella serata si era preparato con cura, aveva fatto attenzione a tutto
si quella sera era perfetto o come avrebbe detto Andrea  << Mi fai sesso violento>> sapeva che infondo lei amava quelle cose,
come lui stesso attento quando lei gli diceva qualcosa.. anche solo quando erano per strada che vedeva una casa e lei diceva
<< Mi fa sesso>> lui se lo ricordava. Per questo quella sera si era preparato così, erano cinque anni cavolo non un mese.
Passò prima dal ristorante preferito di lei, ovvero il cinese, si aveva una passione per quelle cose,
amava il riso alla cantonese, il pollo al curry, il maiale con funghi e bambù; beh lui non si lamentava amava quel genere di cibo.
Quando arrivò davanti a casa sua, aprì con telecomando il cancello e parcheggiò la moto dentro il garage, entrò dalla porta sul retro,
posò da mangiare dentro al forno e senza farsi vedere uscì. Chiuse il garage e tutto contento andò alla porta principale suonando,
le ragazze erano già andate via. Quando la porta si aprì rimase sbalordito. Ok non si vedevano da tanto, cioè cinque ore, ma quel
giorno era particolarmente bella, quei jeans le fasciavano le gambe perfettamente, il top lasciava vedere il piercing e i tatuaggi..
Va bene quella ragazza era la più bella del mondo. "Che fai non entri?" chiese lei rendendosi conto che lui era rimasto impalato 
"Ehm.. oh si scusa, è che sei bellissima stasera!" disse lui prendendola per i fianchi baciandola 
"Mmm.. se questa è la ricompensa mi vestirò così più spesso!" disse lei ridendo e prendendolo per mano facendolo entrare.
"Ehm, Kate mi ha detto di non cucinare, quindi cosa mangiamo ordiniamo una pizza?" disse Andrea in imbarazzo, aveva preparato tutto, lui sorrise
"no non ti preoccupare, ci ho pensato io, vai sul divano arrivo!" disse lui lasciandole un bacio sulla fronte. Ebbene si loro non erano tipi da cena a lume
di candela, tavolo per due, loro erano diversi.. odiavano seguire la massa, loro erano loro, odiavano le tradizioni.
La ragazza si andò a sedere, meno male che Zayn non si era accorto del cerotto che aveva sul collo, era abbastanza grande,
ma grazie ai lunghi ricci riusciva a coprirlo "Eccomi!" disse il suo ragazzo arrivando con il cibo, appena lo mostrò alla mora;
gli occhi le presero a luccicare "Cinese!" disse lei saltando come una bambina, lui rise e si si sedette accanto a lei,
mettendo le gambe incrociate, lei lo imitò "Dammi cibo!" disse lei allungando le mani verso di lui che se la rideva alla grande.
Zayn aprì la scatola e la imboccò, lei fece lo stesso, quando si guardarono scoppiarono a ridere "no non fa per noi essere sdolcinati" disse lui ridendo.
Cominciarono a mangiare e tra una risata e l'altra finirono. Lei andò un secondo in bagno mentre lui buttava tutto nella spazzatura.
Andrea si guardò allo specchio, si lavò i denti, stava pensando al suo regalo, tempo fa credeva che fosse una cosa stupida, pensava
<< perchè mi devo fare una cosa, poi magari ci molliamo>> però lei non sapeva che quando si è innamorati, si fa di tutto.. e lei per Zayn lo aveva fatto..
partendo dal primo ragazzo serio, la prima volta con lui, il suo primo tatuaggio, ha marinato la scuola per la prima volta, ha giudato per la prima volta, cantato 
davanti ad un pubblico per la prima volta, baciare sotto la pioggia, stare sevglia fino all'alba con lui, guardare il tramonto, sparire per una settimana con Zayn e andare
ad Ibiza. Si erano cose decisamente fuori dal comune.
Insomma cose che se le avessero detto quando lei aveva sedici anni, probabilmente sarebbe scoppiata a ridere.
Quando finì scese le scale appena varcò la soglia del salotto vide Zayn varcare la porta del bagno tutto sorridente
"Mmm, mi preoccupa vederti così!" disse lei ridendo facendo ridere anche lui. Si sedettero sul divano "Andrea, beh non sono bravo
con le parole ma credo che questo te lo debba dire ti amo perchè senza te non sono niente, ti amo perché mi rendi felice, ti amo
perché trovi sempre il modo di farmi ridere, ti amo perché non stai un attimo ferma, ti amo perché sei tutto, ti amo perché non 
riesco a non pensarti , ti amo perché sei unica, ti amo perché mi fai dire cose che non riesco mai a dire, Ti Amo Perché Ti Amo."  

disse tutto d'un fiato "Ti amo vita mia, non puoi capire quanto!" disse lei baciandolo, il ragazzo le porse una busta
"il mio regalo per i nostri cinque anni" lei lo guardò confusa, una lettera? no era impossibile, non era il tipo.
Quando aprì la busta sgranò gli occhi "Oddio Zayn è.. è.." lui sorrise "è un viaggio per due persone a Pechino, so che era il tuo sogno, non ci sei mai stata!"
detto questo la ragazza gli saltò imbraccio baciandogli tutto il viso "Grazie, grazie, grazie ti amo Zayn, è il regalo più bello del mondo!" disse lei
guardando i biglietti "E beh il mio regalo?" disse il moro sorridendo "Brutta merda, non ti basta la mia presenza?" disse lei fingendosi offesa
"certo, quella basta e avanza.." disse lui baciandole il naso. Andrea si spostò i capelli di lato, mostrando a Zayn il cerotto
"Oddio come, quando, dove, con chi e perchè?" disse lui preoccupato "Zayn fermati, non mi sono fatta male!" disse lei sorridendo,
si tolse il cerotto e girò il collo. Zayn sgranò gli occhi "Andrea, è.. è bellissimo. Grazie!" disse lui baciandola.

Si era tatuata questa frase Because you stole my heart, con sotto il nome di lui sul collo sotto l'orecchio. Era piccolino ma significativo. 


Zayn, la prese imbraccio e la porto in camera, la stese sul letto, cominciò a baciarla e a spogliarla e lei fece lo stesso.
Ogni volta quando facevano l'amore era sempre come se fosse la prima volta, lui le chiedeva se era sicura, le chiedeva
se le faceva male, e si scusava sempre se vedeva una smorfia di dolore sul suo viso "Sei sicura?" chiese alla mora,
lei lo baciò in tutta risposta, appena lui entrò in lei, la ragazza gemette, lui pensando di averle fatto male, e di essere
stato troppo veloce o forte, la guardò "ti ho fatto male?" disse lui mentre cominciava a spingere piano "No!" disse lei mentre arrossiva leggermente,
Zayn la baciò a stampo, per poi scendere sul collo, lasciò un succhiotto sopra al tatuaggio.
Ebbene si era la millesima volta che facevano l'amore, ma era sempre speciale. L'amore di quei due ragazzi era bellissimo.
Non si sa se continuarono a stare insieme per molto, se si lasciarono, se si sposarono, sei morirono o semplicemente se fecero dei figli.
Si sa solo che quell'amore era vero, e per quel momento Zayn amava Andrea, come Andrea amava Zayn.
E fidatevi l'amore che provavano l'uno per l'altra era davvero tanto.












Salve bellissime pimpe *-* allora scusasate se non ho aggiornato più ma, ho avuto problemi.. comunque tornando tornando a noi... mi viene da piangere.. ebbene era l'ultimo capitolo... non che Epilogo, scusate non doveva finire così in fretta ma io non ho molto tempo per scrivere, non ho idee e la storia sta perdendo lettori.. avevo detto nello scorso capitolo che se non trovavo 5 recensioni non andavo avanti.. ne ho trovate solo tre ma mi sta bene così, tanto questo era l'ultimo capitolo... è la seconda storia che finisco.. *piange* ma non preoccupatevi... HO GIA' SCRITTO UN'ALTRA STORIA... devo solo modificarla... e poi ho altre idee per due FF... sempre sui One Direction.. ebbene si mi sono innamorata di questi ragazzi.. a proposito avete ascoltato  LIVE WHILE WE'RE YOUNG?? Io so e me ne sono innamorata... anche se in effetti...


What Makes You Beautiful: cosa ti rende bella.
Gotta Be You: ci sei solo tu.
One Thing: tu hai quella cosa.
Live While We're Young: facciamo qualcosa stanotte.
la prossima canzone secondo me sarà: me la date, perchè mi piace.
Ok no era orrenda.. però dai c'è... AHAHAHAHAHAH OK sparisco allora... se alcune di voi avessero twitter io sono codesta ragazza @Bandana_Rossa  me lo sono rifatta perchè seguivo troppe persone e mi seguivano in troppi e non riuscivo più a menzionare nessuno così eccomi qui.. Recensite e ditemi come vi chiamate così vi seguo.. ;)
Vi Amo ragazze grazie per le 600 visite nel primo capitolo in soli 11 capitoli, le 43 recensioni, e tutte le persone che hanno messo la storia, tra le seguite, ricordate, preferite.. grazie anche a tutte quelle persone che in silenzio hanno continuato a leggere la mia storia.. davvero grazie mille Vi Amo siete MERAVIGLIOSE. <3
Un bacione _FlywithmE_

PS= MI SONO INNAMORATA DI QUESTA DANNATA COPPIA**

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