My Best Friend

di peluche
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo :3 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***



Capitolo 1
*** Prologo :3 ***




“ Ti darei un bacio se non fossi più brava di me a calcio. Ti darei un bacio se qualche volta stessi con le altre ragazze.
Ti darei un bacio se non guardassi con me DragonBall e Holly&Benji. Ti darei un bacio se qualche volta mi abbracciassi.
Ti darei un bacio se mi prendessi per mano. Ti darei un bacio se diventassi la mia ragazza.  

Liam “


L'infanzia dicono sia il momento più bello della propria vita e per me lo è stato.
Lo è stato fin quando la vita non ci ha fatto crescere,ci ha messo in testa sogni e speranze.
I ragazzi per me non sono mai stati un problema e non mi ero mai preoccupata di averne uno.
Fino a quando entra in gioco la gelosia. Brutta cosa la gelosia,soprattutto alla nostra età.



Adesso sono in bilico tra questa amicizia infinita che ci lega
e tra questo amore che ci perseguita.
Mi sono sempre chiesta: 
" Può il tuo migliore amico diventare il tuo ragazzo? "

 

Ciao sono Sam,ho 18 anni e questa è la mia storia!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


My best friend –



 

CAPITOLO 1.


 

*pov autrice

Londra quella mattina era soleggiata,atmosfera perfetta per il primo giorno di scuola. I parchi si erano svuotati perchè i bambini dovevano preparare le cartelle e i ragazzi dovevano prepararsi psicologicamente. Nel quartiere numero 6 regnava il silenzio ormai da un po'. Non c'erano più bambini lì e tutti avevano raggiunto la tanto attesa età dei 18 anni. Tra questi c'era Samantha Johnson che dormiva tranquillamente nel suo letto. Canottiera e pantaloncini,e i lunghi capelli bruni sciolti che le sfioravano la schiena. L'estate era appena finita,un'estata strana e complicata. Piena di cambiamenti,un anno pieno di cambiamenti....


 


 

*pov Sam


 

La sveglia suona interrottamente e mi obbliga a girare il braccio e buttarla violentemente a terra. Sobbalzo al rumore e mi alzo di colpo,guardandola.
“ Cavolo! “ Guardo l'ora: le 7 in punto. Si forse ero leggermente in ritardo. Scendo velocemente dal letto ed entro di fretta nella doccia. L'acqua era gelida,e solo al tocco con la mia pelle,tremo.
“ Mamma l'acqua! “ urlo.
“ Ti alzavi prima signorina,adesso sbrigati! “ La mia adorata mammina. Una donna bruna,alta,dagli occhi verdi,45 anni di dolcezza che rispondevano al nome di Clarisse. Prendo un respiro e mi tuffo sotto il getto di acqua gelida,facendo il più in fretta possibile. Stacco l'acqua,metto l'accappatoio e ritorno in stanza,accendendo la radio.
“ ...questa band sta facendo impazzire tutte le ragazze del mondo Carl! “ diceva il tizio.
“ A me piacciono,francamente credo siano adorabili “ aggiunge la sua collega.
“ Adorabile io lo dico al mio cane! Ma facciamo contente le ragazze e sentiamo il loro ultimo singolo.. “ Cerco nell'armadio,buttando per terra magliette vecchie e stravecchie.
“ Ecco a voi con 'One Thing' i One Direction “ e sulle notte di quella canzone saltello,cercando disperatamente la maglietta comprata il giorno prima.
“ Sei ancora così? “ Mia mamma entra all'improvviso nella stanza,già con la giacca infilata.
“ Non trovo la maglietta nuova! “ con il piede nel frattempo batto a tempo di musica.
“ Forse questa? “ Mi giro e vedo mia madre che la prende dalla poltrona dove c'era una montagna di vestiti,uno sull'altro. Le sorrido imbarazzata e le do un bacio sulla guancia. Si avvicina alla radio e abbassa leggermente il volume.
“ E' Liam? “ Mi chiede all'improvviso. Alzo la testa e per un attimo fermo lo sguardo su una foto che ritraeva me e un bambino biondo con due scocchette rosse,seduti in giardino.
“ Si,sono loro “ finisco di allacciare anche le scarpe,raccolgo i lunghi capelli castani in una coda alta e prendo la cartella da sotto il letto,piena di polvere. La sbatto un po' e dentro ci trovo ancora i libri dell'ultimo giorno di scuola.
“ ..se fossi la loro ragazza starei morendo dalla voglia di rivederli!” la canzone finisce e la tizia continua a sbavare senza scrupoli.
“ Si perchè a quanto so,hanno finito il loro primo tour estivo e sono tornati a Londra.. “ aggiunge l'altro.
“ Avanti non sei contenta? Li rivedrai dopo quasi 4 mesi! “ ci si mette anche mia mamma con quel tono entusiasta.
“ Si sono contentissima,ma non vorrei fare tardi il primo giorno di scuola se non ti dispiace “ La supero,esco dalla stanza e scendo le scale fermandomi in cucina. Il frigo era pieno di calamite che tenevano foto di un gruppo di 5 amici. Quegli amici che non vedevo da quasi 4 mesi,mia mamma aveva ragione. Quella è stata la prima estate che non abbiamo passato insieme. La prima estate che non passiamo insieme dopo 18 anni. Eppure a volte sembrava di vederli ancora lì,per strada che aspettavano uscissi per giocare insieme a loro. Immaginavo di vedere Niall correre qua e di là con la sua palla da basket. Vedevo Zayn che faceva a gara con me per chi correva più forte. E mi sembrava di sentire il rumore di skaterboard che faceva Harry sul marciapiede e vedere Louis che lo rincorreva per buttarlo giù. E Liam...Liam che conosco da quando sono nata,Liam che odiavo all'asilo perchè mi faceva sempre i dispetti. Liam che mi difendeva e poi tornava a prendermi in giro. Liam che mi chiamava sempre a casa dicendomi di uscire in cortile e Liam che è semplicemente il mio migliore amico. Ma per fortuna quest'estate c'era Allie,che in qualche modo ha preso il loro posto.
“ Sono sicura che il frigo offre una programmazione televisiva interessante,ma devo essere in clinica tra 10 minuti quindi muoviti o te la fai a piedi! “ Sobbalzo e quei pensieri svaniscono,sostituiti dalla minaccia giornaliera di mia madre. Bevo un po' di latte,prendo il telefono ed esco di casa,seguendola alla macchina. Guardo le loro case dal finestrino e penso a quante volte ci sono entrata per un ginocchio sbucciato o per una semplice merenda. La visuale viene sostituita da quell'orribile edificio che per 3 mesi avevo dimenticato.
“ In bocca al lupo Sam “ Saluto mia mamma e rimango immobile a guardare quelli di primo eccitati e allo stesso tempo terrorizzati.
“ Non sanno cosa li attende! “ La voce di Allie mi fa sobbalzare e mi volto per guardarla.
“ Andiamo a terrorizzare le matricole? “ Le chiedo scherzosa. Mi scompiglia i capelli ridendo e mi prende sottobraccio,e insieme ci incamminiamo in un nuovo anno scolastico.


 


 

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Spero piaccia come primo capitolo,su recensite C:

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


My best friend –
 

Capitolo 2

 

 

Quel primo giorno di scuola doveva essere assolutamente dimenticato. Come sospettavo,abbiamo cambiato tutti i professori e quelli nuovi risultano ancora più stronzi di quelli di prima e francamente mi chiedo come sia possibile. Ma saltando la parte sgradevole che parla dei professori, mettiamoci anche il fatto che in quella mattinata si è solo parlato dei One Direction. Di quanto fossero belli,di quanto fossero fantastici,di quanto ragazze della mia età,che in teoria dovrebbero avere un cervello,fossero elettrizzate al pensiero del loro ritorno. Forse perchè conosco quei ragazzi meglio delle mie tasche non sono così euforica? O forse perchè io non sono una loro fan ma una loro amica? Non sono i miei idoli,sono semplicemente i miei amici. I miei pensieri vengono scavalcati da un tonfo assordante di un vecchio Pick-Up. Un tonfo che conoscevo benissimo,che non sentivo da tanto tempo. Solo al pensiero rido entusiasta e mi affaccio alla finestra. Vidi una chioma arruffata che riconobbi subito.
«Sam scendi!» nello stesso istante sento mia mamma chiamarmi da sotto e senza pensarci due volte,corro giù per le scale,rischiando seriamente di ammazzarmi. La porta di ingresso si apre e la figura di mio fratello Dan varca la soglia di casa,cosa che non faceva da ben 2 anni,visto che aveva deciso di andare a lavorare come cuoco in Italia. Con una rincorsa gli salto tra le braccia e lui mi accoglie con un abbraccio da orso.
«Fratellone!» urlo,quasi piangendo.
«Ciao sorellina,quanto mi sei mancata!»
Rimaniamo attaccati come due koala per più di 5 minuti fin quando mia madre decide di disturbarci.
«Sisi ma vieni dalla tua mamma – cerca dolcemente di spostarmi – mi sei mancato piccolo mio» Ho gli occhi lucidi e a vedere quella scena mi intenerisco.
«Mi dispiace interrompere questi momenti ma qualcuno potrebbe darmi una mano?» Mio padre era rimasto sul vialetto,intento a scaricare i mille borsoni che mio fratello si era portato dietro. Corro ad aiutarlo,prima che gli venga il colpo della strega.
«Oh,dov'è Liam quando serve!» brontola tra se. E' vero,Liam ci aiutava sempre con scatoloni,buste della spesa o bagagli. Era sempre disponibile e mio padre nel periodo in cui mio fratello mancava lo aveva preso come figlio,ma questo forse già da un po'.
«Sicuramente in un albergo a 5 stelle o in una limousine a sorseggiare bicchieri di champagne! - dico un po' seccata – credimi,sta meglio di noi! » Mio padre fa una smorfia,forse un po' malinconico. Prendo gli ultimi due borsoni dal cofano e sento alcune voci squillanti che mi fanno voltare la testa e mi accorgo di un gruppo di ragazze un po' particolari. Indossavano una t-shirt con su scritto a caratteri cubitali 'ONE DIRECTION' e ognuno in faccia aveva scritto con un pennarello il nome di un ragazzo diverso.
«E' arrivato carnevale all'improvviso e non me ne sono reso conto?» Mi giro verso mio fratello che guardava,anche lui sconcertato,le ragazze.
«Saranno appena uscite da uno dei loro ridicoli raduni» rimango a fissarle per qualche minuto e poi lascio che Dan prenda uno dei due borsoni.
«Allora sono davvero famosi eh?» mi chiede,con un tono strano. Forse sorpreso e anche dispiaciuto. Mi fermo un attimo e mi volto verso la mia sinistra. La casa di Liam era proprio di fianco alla mia e ormai era da un po' vuota. Sin da piccoli,io e Liam ci arrampicavamo sul rispettivo balcone dell'altro per passare lunghe giornate a inventare nuovi giochi o semplicemente a parlare,e ho perso anche il conto delle volte che ci ho dormito insieme. Era uno di quei ragazzi silenziosi,che non si esponeva molto,ma una volta che lo conoscevi,era impossibile non volergli bene.
«Addio compagni di giochi quindi?» Non avevo ancora risposto a Dan,e non si meritava la mia titubanza proprio quel giorno.
«Non giocavamo più insieme già da un po',quindi non è cambiato molto e si,sono davvero famosi! - gli do una spintarella amichevole – Mi dispiace,Harry non potrà più svelarti i trucchi dello skate» Ridiamo insieme,e per un attimo penso a quanto mi è mancato il mio fratellone!
«Parliamo di cose serie – dico all'improvviso,rendendolo confuso – cosa mi hai portato dall'Italia?» Ride di nuovo e mi prende la testa sotto il braccio,scombinandomi i capelli.
«Ma allora è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio!» cerco di spingerlo via per liberarmi dalla sua presa. Mi da un bacio sulla guancia e mi lascia andare,arrivando con un salto sulla soglia di casa. Entro anche io e poggio il borsone per terra.
«La mia sorellina ha fatto conquiste in questi 2 anni? O è rimasto fedele al piccolo Payne?» Mi chiede all'improvviso,mentre lo fissavo per vedere se qualcosa fosse cambiato in lui. Lo guardo stranita per poi accennare un sorriso.
«Oh si,ho avuto molte richieste,ma sai non erano all'altezza!» con una mano mi porto i capelli dietro la spalla,cercando di sembrare più altezzosa possibile. Lo vedo piegarsi in due per le risate e senza degnarmi di una risposta,sparisce in cucina. Salgo le scale e torno nella mia stanza,buttandomi sul letto e afferrando il computer. La radio era ancora accesa e come sempre,c'erano i gli stessi tizi della mattina che parlavano interrottamente. Francamente ascoltavo poco di ciò che dicevano,non mi interessava.
«...quindi si prenderanno una pausa per alcuni mesi,ho capito bene?» diceva uno di loro.
«hai capito benissimo e penso che avranno un sacco di fan da tenere a bada!» ovviamente so di chi stanno parlando,visto che era discussione di ogni giorno. Seccata,la spensi e tornai di sotto,raggiungendo mio fratello sul divano e accovacciandomi vicino al suo braccio.

La sveglia suona come ogni mattina e come ogni mattina,infastidita dal rumore le faccio fare un delicatissimo volo sul pavimento. Sul letto c'erano ancora il libro e il quaderno di matematica aperti. La sera prima mi ero addormentata mentre cercavo un miracolo per superare la verifica di matematica di questa mattina. Sfortunatamente per me il detto 'la notte porta consiglio' non vale,semplicemente perchè a me porta solo tanto sonno.
«Sam io scappo in clinica,tuo padre sta riposando e tuo fratello..»
« Lo so, – la interrompo alzando un braccio – meglio non disturbarlo,andrò a piedi.» Mia mamma teneva una clinica veterinaria e ogni mattina presto doveva scappare. Mio padre era un commercialista e passava tutto il tempo in ufficio e quelle poche volte che stava a casa le sfruttava per riposarsi. Era un uomo adorabile,mi capiva e adoravo scherzare con lui. Mio fratello era un cuoco eccezionale e io ero la sfigata della famiglia...
Un qualcosa di pesante si tuffò all'improvviso sul mio corpo,bloccandomi il respiro. Alzai la testa e trovai Charlie,il mio golden retriever di 3 anni,che penzolava la sua lingua davanti la mia faccia.
«Buongiorno anche a te.» Lo accarezzai sulla testa e poi mi alzai di corsa,prendendo i primi vestiti che mi capitavano. Mi vestii in pochi secondi,raccolsi la cartella da terra e aprì la porta di casa.
«Ciao piccolo,ci vediamo dopo.» Mandai un bacio a Charlie con la mano e chiusi la porta. Iniziai a camminare e a legarmi i capelli che per la fretta non avevo aggiustato. Passai di fronte casa di Liam e mi accorsi che la volvo c30 di sua madre aveva ripreso il suo posto nel vialetto. Feci una smorfia,non capendo. Possibile che fossero già di ritorno? Sentìì il cellulare vibrare in tasca e distolsi lo sguardo,prendendolo.
«Pronto?» chiesi,riprendendo a camminare.
«Sam ma dove sei? Stanno per chiudere i cancelli!» La voce allarmata di Allie fu la risposta. Guardai l'orologio e mi resi conto che effettivamente era davvero tardi e non potevo saltare la verifica. Iniziai a correre e tranquillizai Allie,chiudendo la chiamata.

Il timer del forno iniziò a suonare,mentre io pensierosa tamburellavo le dita sul tavolo.
«Com'è andata la verifica?» Dan mi diede un colpetto sulla testa,riportandomi sulla terra. Charlie lo seguiva,aveva sicuramente capito che era ora di merenda.
«Ci ho provato.» dissi,senza darci peso. Aprì il forno e uscì i biscotti al cioccolato che avevo preparato.
«Buoni.»
«Hei! - schiaffeggiai la mano di mio fratello,pronta a rubarne già qualcuno – sono per mamma e papà,domani è il loro anniversario!» Mi guardò seccato.
«Appunto perchè è domani e oggi non ci sono quindi non lo scopriranno mai.» Iniziò a farmi il broncio e a ruffianarmi,fin quando non dovetti cedere.
«Oh e va bene! - dissi,porgendogliene due – ma smettila di fare l'ebete!» Mi scoccò un bacio in guancia e si tuffò sul divano. Charlie mi guardava come un'anima in pena,tanto che dovetti accontentare anche lui.
«Siete due lagnoni!» Gliene lanciai uno e lo prese al volo. Iniziai a metterli in una ciotola,quando sentìì un grosso chiasso fuori.
«Ma che succede?» Dissi,lasciando il contenitore e avvicinandomi alla finestra.
«Hei gente silenzio! - si brontolò mio fratello,appollaiato sul divano intento a divorare l'ultimo biscotto – ci sono i Simpson!» Alzai gli occhi al cielo e tornai alla finestra. Scostai la tenda e vidi un grosso pullman posteggiato nel vialetto,circondato da ragazzine di tutte le età. Mi tolsi il grembiule e lo tirai a Dan.
«Ove ai?» disse,con la bocca piena di cibo.
«Sei vomitevole Dan! – iniziai a salire le scale per raggiungere la mia stanza – arrivo!»
Entrai in camera e aprì la finestra per uscire in balcone. Mi porsi sulla ringhiera e osservai l'enorme pullman e le ragazze strillanti che lo circondavano. Improvvisamente mi voltai alla mia destra e vidi una figura conosciuta nella stanza di fronte. Misi a fuoco l'immagine e quando vidi Liam il mio cuore iniziò a battere a mille. Forse stava per prendermi un infarto,tanto che barcollai e dovetti reggermi.
«Sono tornati.» sussurrai. Guardai anche la casa di fronte la mia e notai le numerosi luci accese,segno che anche Niall era rientrato. Sorrisi al pensiero. Erano tornati davvero,tutti. Sentì il rumore del pullman che si accendeva e che lentamente abbandonava il quartiere. Le fan,deluse,rimasero alcuni minuti a fissare le case dei loro idoli,per poi sparire anche loro. Finalmente. Rimasi forse 2 ore a fissare senza sosta la finestra della stanza di Liam,osservandolo mentre rimetteva a posto le sue cose. Si fece anche buio,e solo in quel momento mi resi conto del tempo che era passato. Mi alzai da terra e rientrai,chiudendo con fatica la finestra.
«Bentornati a casa.» sussurrai. Mi buttai sfinita sul letto e cercai di non pensare e semplicemente rilassarmi. Sentì il cellulare vibrare e lo presi,leggendo il messaggio appena arrivato.
Ho appena saputo. Tutto bene? Allie si preoccupava sempre per me,soprattutto su questa storia. L'avevo tormentata per tutta l'estate e sapeva quanto fossi ansiosa per il loro ritorno. Non risposi,anche perchè non sapevo neanche io come stavo. Chiusi gli occhi e cercai di dormire. Volevo dormire senza pensare a niente. Senza pensare che Liam si trovava a pochi metri da me. Senza pensare che i miei amici di infanzia erano di nuovo tutti lì. Senza pensare che non si erano degnati di venirmi a trovare appena arrivati. Senza pensare che per tutta l'estate non ho avuto la possibilità di sentirli neanche una volta.

Riuscì veramente a prendere sonno. Ma quel poco tempo di relax fu disturbato da un ticchettio assordante che proveniva dalla finestra. Alzai lievemente la testa e guardai l'ora: le 4 del mattino. Chi cavolo si prendeva la briga di venire a rompere l'anima a quell'ora? Il rumore continuò.
«Si,sto arrivando!» dissi assonnata. Mi alzai dal letto,strofinandomi un occhio e quando mi voltai non avrei mai pensato di trovare fuori dal mio balcone lui. Proprio come quando eravamo bambini,come se non fosse cambiato niente,lui era lì. Mi avvicinai e aprì la finestra,fissandolo.
«Liam..» dissi in un fiato. Aveva tagliato i capelli e quando mi vide in quel modo assonnata sorrise.
«Ciao pulce,sono tornato.» La sua voce risuonava melodiosa nelle mie orecchie. Non sentivo quel soprannome da un po',forse perchè solo lui si era appropriato il permesso di chiamarmi in quel modo. Avevo una voglia matta di tuffarmi tra le sue braccia,ma non volevo fare niente di troppo per paura di essere respinta.

 

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ok gente,ora entriamo nel vivo della storia C:
spero vi piaccia e che qualcuno la legga,davvero! 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


My best friend –
 

Capitolo 3

 

 

L'aria fresca iniziò a sfiorarmi la pelle e rabbrividìì.
«Dai entra che si gela.» Lo feci entrare e chiusi velocemente la finestra,prima di rischiare di prendere una polmonite. Avevo i capelli tutti arruffati e indossavo ancora la tuta del giorno precedente. Liam si guardò attorno,si soffermò sulla foto mia e sua che stava sulla scrivania e sorrise. Aveva qualcosa di diverso,come se il ragazzo che conoscevo fino a poco tempo fa si stesse in qualche modo limitando. Si voltò verso di me e iniziò a parlare imbarazzato..
«Senti.. - portò un braccio dietro la testa e per un attimo rividi il mio amico – posso abbracciare la mia migliore amica?» Lo guardai stranita,sorridendo.
«Mi stai davvero chiedendo se puoi abbracciarmi? Dopo 18 anni vuoi ancora il permesso?» Senza aggiungere altro e senza una sua risposta,gli andai in contro e mi tuffai tra le sue braccia. Mi strinse a se e poggiò il suo mento sulla mia testa. Mi accorsi che era più muscoloso e aveva un profumo nuovo che mi stava mandando in estasi.
«Come hai fatto a diventare più bassa in 4 mesi,Sam?» Mi disse,sorridendo. Mi scostai leggermente per poterlo guardare e lo colpì lievemente sulla spalla.
«Vedo che non hai perso il senso dell'umorismo!» Mi fece una smorfia,imitandomi.
«e poi perchè mi hai svegliata alle 4 del mattino?!» Lo spinsi via,sedendomi sul letto,fingendomi arrabbiata.
«Diciamo che,mi mancava la mia compagna di giochi. Quella che era più forte di me a calcio,che si lamentava sempre e che mi veniva dietro.» Allargai gli occhi,guardandolo mentre si divertiva a prendermi in giro.
«Io ti venivo dietro? - inizia a fargli il sollettico e cademmo entrambi all'indietro,arrivando sul letto – sei tu che mi cercavi sempre!» Era più forte di me,questo era risaputo! Mi bloccò le braccia e dovetti cedere. Rimase a guardarmi,mentre ancora ridevamo. Eravamo a pochi centimetri di distanza e l'effetto che mi fece non mi piaceva per niente.
«Come se non avessi gradito la mia visita a quest'ora della mattina.» Tornò serio,allentò la presa e mi lasciò libera,alzandosi.
«Ho desiderato rivederti su quel balcone già il giorno dopo che sei partito.» Mi vergognai un po',ma era la pura e semplice verità.
«Mi mancava il mio amico. Mi mancava vederti alla finestra tutti i giorni e in questo momento sono la ragazza più felice del mondo – tornò a sorridere,quel sorriso che amavo follemente – e poi cavolo,ho Liam Payne nella mia camera! Qualsiasi altra ragazza mi invidierebbe!» Si portò una mano al petto e fece un inchino.
«Vuole un autografo bella signorina?» Mi chiede,avvicinandosi. Incrociai le braccia e lo guardai altezzosa.
«Non ho tempo per mettermi con stupidi ragazzini che si credono delle superstar!» Scoppiò in una risata che fece ridere anche me e si lanciò su di me,buttandomi nuovamente sul letto. Iniziò a farmi il solletico e il mio respiro si fece più faticoso.
«Scusa scusa scusa scusa!» si fermò e sistemò la testa sul cuscino. Accennò uno sbadiglio e guardai l'orologio: le 5 e mezza. Iniziai a giocare con un ciuffo di capelli che gli penzolava davanti la fronte e lui chiuse gli occhi.
«Rimani qui?» chiesi,senza pensarci. In fondo,aveva dormito da me una decina di volte. Che male c'era? Aprì lievemente gli occhi e mi tirò a se. Alzò la coperta e coprì entrambi,mentre io rimasi immobile schiacciata contro il suo petto.
«buona dormita pulce.» Mi scoccò un bacio sulla fronte e incastrai perfettamente la mia testa sotto il suo mento. Sentivo il suo respiro sui miei capelli e riuscivo a percepire i battiti tranquilli del suo cuore. Come da bambina,tra le sue braccia mi sentivo protetta,soprattutto ora che eravamo cresciuti e avevamo messo i giochi da parte. Chiusi gli occhi e capì che avrei dormito meglio di qualsiasi altra notte.


Il canto degli uccellini mi riportò sulla terra,togliendomi dal mondo dei sogni. Fece del suo anche Charlie che iniziò a leccarmi la faccia,divertito. Per mia fortuna era sabato e questo significava: una giornata senza scuola dedicata tutta al divertimento. Aprì gli occhi e mi stiracchiai per bene. Notai con sorpresa che ero sola,quando ero sicura che Liam fosse lì con me fino a poche ore fa. Notai un biglietto sul cuscino al posto della sua testa. Lo presi e lo lessi.
I ragazzi avevano bisogno di me per discutere su una cosa con il nostro manager! Tranquilla non sono sparito di nuovo,sarò ancora a pochi metri da casa tua quando ti sveglierai,Liam. Sorrisi e scesi dal letto,infilandomi una felpa gigante che usavo per stare comoda in casa. Scesi le scale e mi accorsi di esser sola.
«Ehi gente! - mi affacciai in tutte le stanze,inutilmente – non c'è nessuno?» entra in cucina e,mentre prendevo una scatola di latte dal frigo,notai un postit sul tavolo. Mamma e Papà tornano domani,quindi non ti arrabbiare se ho divorato i tuoi biscotti, - sbuffai – io torno stasera che ho alcune cose da fare,non combinare danni! Dan.
«'non combinare danni'» gli feci il verso,seccata. Presi un bicchiere e iniziai a versare dentro un po' di latte. Fresco,come piaceva a me. Charlie iniziò ad abbaiare quando suonarono alla porta.
«Oh ti prego,mi sono appena svegliata!» lo rimproverai dolcemente e andai ad aprire.
«BUONGIORNO!» mi urlò Allie,facendomi sobbalzare. Era l'unica ragazza che conoscevo che la mattina era bella vivace. Io francamente avevo bisogno almeno di 1 ora per svegliarmi completamente.
«Ciao Allie,entra pure.» tornai in cucina e la lasciai in compagnia di Charlie,il quale sembrava amarla. Tornai seduta e al mio bicchiere di latte.
«Dove sono tutti?» Mi chiese,raggiungendomi in cucina.
«I miei genitori tornano domani, - bevvi un sorso di latte e ripresi – Dan non ne ho idea e Liam è con i ragazzi.» La mia amica sgranò gli occhi e mi resi conto del mio errore.
«Chi scusa?!» Mi chiese,incredula. Forse dovevo dirvi che la mia cara amica Allie aveva una cotta smisurata per Liam Payne e per tutta l'estate mi aveva tormentata,affinchè glielo facessi conoscere.
«Ehm si, - finì il mio latte e la guardai imbarazzata – è venuto a farmi una sorpresa alle 4 del mattino e ci siamo addormentati» Avevo paura che la prendesse nel modo sbagliato. Non volevo perdere Allie,soprattutto per un ragazzo.
«E quando vi rivedrete? Presto no? Lui abita qui a due passi.» Appoggiai la testa sul tavolo,sapevo già cosa mi stava chiedendo.
«Mi vesto e andiamo,ok?» Urlò così tanto che Charlie si nascose sotto le mie gambe e mi abbracciò così forte che pensavo mi stesse seriamente strozzando.
«Sei la migliore amica che abbia mai avuto! Te l'ho già detto no?» cercavo in ogni modo di allontanarla,ma quando si trattava di Liam nessuno poteva darle testa.
«Hai due secondi per liberarmi prima che cambi idea.» Mi lasciò all'istante,sorridendomi. Mi alzai per buttare il bicchiere dentro il lavandino e tornai di sopra,cercando qualcosa da mettere. Optai per un jeans,una felpina e le mie adorate converse blu. Lasciai i capelli liberi e tornai di sotto. La trovai accucciata sul divano,in preda alle crisi.
«Che problema hai?» La guardai stranita,mentre prendevo le chiavi e il telefono.
«Sono orribile,non mi guarderà mai.» Si era stretta il cuscino alla faccia e con difficoltà capivo cosa diceva. E' vero,Allie aveva queste piccole crisi,solo perchè aveva poca autostima di se stessa. Mi avvicinai e le tolsi il cuscino dalla faccia.
«Sei bellissima e Liam ancora non ti conosce,ma ti conoscerà.» Sbuffò.
«L'ultima sua ragazza era una modella! Come posso competere?» Trasalì a quel pensiero. Ricordai il pomeriggio che su E!news avevo visto le famosissime foto che ritraevano Liam a cena con una modella super affascinante con una marea di trucco di sopra,un tacco 12 e un seno che faceva invidia a chiunque.
«Francamente non so perchè sia stato con quella spilungona,ma sono sicura che preferisce le ragazze semplici come noi cioè te,quindi consolati!» Mi corressi all'istante,prima di fare un errore più grande del precedente,quando le dissi che aveva dormito qui. Riuscì finalmente a convincerla e uscimmo di casa. Facemmo pochi passi per arrivare di fronte casa di Liam,e quando raggiungemmo la porta,Allie iniziò a respirare a fondo.
«Calmati,non è la casa di un terrorista.» Suonai il campanello e mi aprì Janet,la madre di Liam.
«Oh mio dio Sam! - quando mi vide allargò la bocca e mi abbracciò – da quanto tempo che non ti vedo,tesoro mi sei mancata.» Non la vedevo da tanto tempo ed era mancata anche a me. La mia famiglia e quella di Liam si conoscevano da tantissimo tempo visto che per anni sono stati sempre vicini di casa,anche da prima che io e Liam nascessimo.
«Come stai?» mi chiese,facendo entrare sia me per poi accorgersi di Allie.
«Tutto bene grazie,lei è una mia amica.» La indicai mentre stringeva la mano alla sua futura suocera (lei lo ha pensato sicuramente).
«Voi come state?» Le chiesi dopo. Vedevo Allie che si guardava attorno,osservando ogni minimo particolare.
«Tutto bene,solo che con il fatto che siamo rientrati anche noi insieme a Liam abbiamo la casa un po' sottosopra – disse mentre ci conduceva in cucina – aproposito cercate lui?» Allie iniziò a punzecchiarmi il braccio.
«Si ma se non c'è ripassiamo dopo.» Sentivo già Allie sbuffare.
«Oh ma c'è,è con i ragazzi in salotto che parlano col manager,da quasi 2 ore!» Si mise a guardare l'orologio e prese le chiavi dal tavolo.
«Io vado al supermercato tesoro,dopo quattro mesi dobbiamo fare un po' di rifornimento, - risi con lei – voi potete aspettare benissimo qui,staranno per finire.» Stavo per rispondere di no ma Allie mi schiacciò il piede affinchè stessi zitta e annuissi. Janet uscì e io mi voltai verso la mia amica.
«La prossima volta usiamo un altro metodo di comunicazione.» mi lamentai,sentendo ancora dolore al piede.
«Stavi per porre fine al mio sogno!» Incrociò le braccia e prese posto.
«Liam non scappa,è proprio qui nella stanza accanto.» nello stesso istante,Allie si alzò e iniziò a sbirciare in salotto. La seguì e vidi solo 3 dei 5 ragazzi, seduti sul divano e un tizio vestito elegante,pettinato accuratamente,di fronte a loro. Liam si voltò ed Allie per la vergogna indietreggiò,buttandomi a terra.
«Ma che diamine fai?» le dissi,cercando di non alzare la voce. Mi guardò a viso d'angelo,allungando una mano e facendomi alzare.
«Ha uno sguardo incantevole.» La guardai stranita.
«Ti ha guardata per due secondi e poi mi sei arrivata di sopra come un'animale.» Sbuffò e iniziò a saltellare,portandosi le braccia alla vita.
«Sai dov'è il bagno?»
«Non entrerai nella sua camera frugando magari nei suoi boxer,vero?» Mi guardò come per dire 'sarei mai capace di una roba simile?',ma vedendola soffrire forse per la vescica troppo piena le indicai la strada del bagno.
Mi avvicinai al frigo e presi una scatola di succo,versandone un po' in un bicchiere.
«Guarda guarda, - disse una voce alle mie spalle – viene a trovare Liam ma non pensa al suo vecchio amico Louis.» Louis Tomlinson era quello con cui avevo più rapporto dopo Liam,ovviamente. Era appoggiato con una spalla al muro,le braccia incrociate e mi fissava. Riconobbi quegli occhi color ghiaccio che tanto amavo e quei capelli biondi che formavano una curva perfetta sulla sua fronte. Non credevo fosse possibile,ma era più bello di prima.
«Errore. - gli dissi,guardandolo – E' stato Liam a venire da me,tu non mi hai pensato.»
«Ti ho pensato in tutti questi quattro mesi.» Disse con il suo solito sorrisetto,avvicinandosi.
«Ma fa la finita!» Lo colpì alla spalla ridendo e ci unimmo in un abbraccio.
«Ehi guardate che sono geloso.» Liam entrò in cucina e si avvicinò,dando una botta sulla testa a Louis.
«Niall e Zayn sono dovuti andare dai loro nonni,non sanno quando e se tornano.. - Guardai Louise dispiaciuta – però ti salutano tanto.» Gli sorrisi per poi ricordarmi del quinto ragazzo.
«Ed Harry?» Gli chiesi,ma prima che potesse rispondere una chioma riccia gli spuntò alle spalle. Harry Styles era il più piccolo del gruppo e diciamo che soffriva per questo,soprattutto perchè i suoi migliori amici,nonchè colleghi,glielo ricordavano in ogni modo.
«Ciao piccolina.» Venne ad abbracciarmi e lo strinsi,lui non era proprio cambiato.
«Ehi pulce ma non c'era un'altra ragazza con te?» Mi chiese Liam a un tratto. Effettivamente si,e iniziai a chiedermi che fine avesse fatto. In quel momento la vidi scendere dalle scale e rallentare di colpo quando si trovò i tre ragazzi davanti.
«Grazie al cielo.» dissi tra me,raggiungendola.
«Facciamo questa cosa.» La presi per mano e la portai vicino Liam. Ad un tratto tutte le insicurezze di Allie sparirono e si avvicinò a Liam tranquilla e serena.
«Liam lei è Allie,Allie lui è Liam.» respirai a fondo,soddisfatta. Si strinsero la mano e Liam le sorrise e sono quasi sicura che il cuore di Allie iniziò a battere a mille. C'era qualcosa nello sguardo di lui che non mi convinceva. Guardava Allie in modo strano,come se fosse incuriosito. Nessuno poteva permettersi di dire che Allie fosse brutta,con quella chioma bionda e quel taglio di occhi azzurri. Era più alta di me e anche più magra se vogliamo dirla tutta. E anche più bella. E anche più per Liam.
«Non essere troppo gelosa.» mi sussurrò Louis nell'orecchio. Mi voltai a guardarlo e lo vidi che rideva mentre saliva al piano di sopra e Harry lo seguì,dandomi prima un bacio in guancia.
«Allora,possiamo uscire qualche sera di queste tutti insieme,che dite?» chiese Liam,chiedendolo più ad Allie che a me.
«La trovo un'idea fantastica! - sorrise a 32 denti lei – che dici Sam?» Entrambi si voltarono e mi fissarono,attendendo una mia risposta. La mia amica dagli occhi mi implorava di dire si,Liam..francamente non lo capivo,non più.
«Certo.. - dissi – perchè no.» Allie mi sorrise di nuovo e Liam mi guardò per un momento,come se volesse scrutare la mia espressione. 'Cerca di sorridere,cazzo' pensai. Feci un sorrisino forzato,sperando che se la bevesse,ma forse mi conosceva troppo bene e infatti rimase a guardarmi. Ma alla fine che male c'era uscire tutti insieme? Un'uscita tra amici...si spera.
 

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I commenti sono sempre graditi,grazie <3
Vi giuro che ho già pensato al capitolo finale ahuahauahuaau e comunque si,
lo so che con questo capitolo vi ho sconvolto un pò,meglio*-*

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


My best friend –
 

Capitolo 4

 

 

«...e poi abbiamo preso un gelato e abbiamo fatto una passeggiata romantica sul molo..» Era da quasi mezz'ora che ascoltavo Allie che mi descriveva in ogni minimo dettaglio l'appuntamento che aveva avuto la sera precedente con Liam. Era la prima volta che uscivano da soli,dopo aver fatto un'uscita di massa per una settimana intera. Io stavo sempre con Louis,visto che Harry invitava sempre una ragazza diversa,Allie invitava amiche del suo stesso corso e io mi ritrovavo circondata da coppiette e da galline che fissavano i ragazzi come fossero statue greche. Così la sera precedente io e Louis c'eravamo rifiutati di uscire,inventando qualche scusa ridicola,e abbiamo lasciato che si godessero il loro appuntamento romantico. Non mi dava fastidio,ma avrei voluto passare un po' più di tempo col mio migliore amico e meno tempo con Allie che mi ossessionava descrivendomi ogni sua espressione,parola,movimento; qualsiasi cosa! Forse aveva dimenticato che conoscevo quel ragazzo da 18 anni e ogni cosa che mi diceva per me non era niente di nuovo. Come la voglia che Liam aveva sul collo,che io adoravo ma Allie aveva avuto la capacità di farmi venira la nausea anche di quella.
«Sam mi stai ascoltando?» Mi chiuse l'armadietto di colpo,mentre io pur di non ascoltarla,ci frugavo dentro in cerca di qualcosa. Qualcosa di ignoto,però.
«Sisi,ho seguito tutto.» Le sorrisi,mettendo le braccia conserte.
«in verità pensavo mi baciasse ieri sera,ma forse è troppo presto, - un qualcosa iniziò a scombussolarmi lo stomaco – però l'atmosfera era quella giusta,eravamo vicinissimi!» Sorrisi. Il sorriso più finto che potessi fare. Avrei voluto semplicemente che Allie per almeno dieci minuti non mi parlasse più di Liam. Del suo sorriso,dei suoi zigomi,dei suoi occhi,dei suoi muscoli. Qualsiasi cosa tranne questa.
«secondo te mi sono innamorata?» Mi disse all'improvviso. Sgranai gli occhi.
«Lo conosci solo da una settimana e un paio di giorni! - dissi,scuotendola – e ti prego ti prego,possiamo parlare di qualcos'altro?» Mi sorrise maligna. Aveva pensato sicuramente a qualcosa con cui portarsi la testa.
«Esatto,parliamo di altro. - Si avvicinò – C'è qualcosa sotto con Louis,vero?» Le si luccicarono gli occhi ma io cercai a tutti costi di non riderle in faccia,ma fu più forte di me. Mi piegai in due e risi così forte che attirai l'attenzione di tutti i ragazzi della scuola.
«Conosco Louis da quando aveva il pannolino, - dissi con le lacrime agli occhi – pensarlo come un possibile fidanzato non è proprio nei miei programmi.» Alzò un sopracciglio e iniziò a cedere.
«Bè, - iniziò a dire – considerando che conosci Liam anche da prima e non ci hai mai voluto far niente,devo crederti.» “Non ci hai mai voluto far niente.” In realtà non ci avevo mai pensato,anche se sin da piccoli per tutti dovevamo stare insieme. Sentimmo la campanella suonare ed Allie dovette scappare – e ringraziai il cielo - per l'ora di Inglese,mentre io avevo ancora un'ora buca. Andai in cortile col mio libro di chimica e mi sedetti sul prato. Aprì il libro e iniziai a leggere qualcosa,visto che nella prossima lezione mi aspettava una bellissima interrogazione.
«Ehi Johnson!» Solo una persona utilizzava il mio cognome per attirare la mia attenzione,a parte i professori ovviamente,e solo al pensiero mi venne il disgusto.
«Carter.» dissi,senza neanche voltarmi. Alan Carter era il capitano della squadra di football e cercava di rimorchiarmi da ben due anni. Era alto,moro e con gli occhi verdi. Sarebbe stato anche bellino,se solo non avesse avuto il cervello delle dimensioni di un criceto. Si sedette accanto a me,senza chiedere il permesso ovviamente.
«bellezza è da tanto che non usciamo.» pensai al nostro primo e ultimo appuntamento,e la mela che stavo mangiando mi andò di traverso.
«Davvero? - dissi,guardandolo mentre masticavo – non ne ho sentito la mancanza.» Utilizzava quello sguardo sdolcinato,che per me era nauseante,con tutte le sue possibili prede.
«avanti, - iniziò a toccarmi la spalla – magari questa volta potrebbe andare meglio.» Inghiottì pesantemente e lo guardai. Se fossi stata una di quelle ragazze che oltre a una quinta di seno di femminilità non aveva niente,gli avrei già tirato un pugno nei testicoli. Ma siccome sono una persona educata e razionale,mi limitai a usare le parole per un semplice avvertimento.
«Se provi ancora a toccarmi la spalla o qualsiasi altra cosa,dovrai preoccuparti molto per i tuoi rapporti intimi.» Sorrise e iniziò ad avvicinarsi con la faccia,mentre con la mano mi teneva la testa e puntò le mie labbra. Prima che potessi dire o fare qualcosa,sentì un colpo sulla sua schiena e lo vidi cadere in avanti,arrivando con la faccia sull'erba.
«Non hai sentito che ha detto?» Vidi Liam nero di rabbia,pronto a spaccargli la faccia a furia di calci. Alan sollevò la testa,pulendosi il muso con la mano.
«Che problemi hai,Payne?» Si alzò di colpo e in un istante furono faccia a faccia,a soli due centimetri di distanza. Nel frattempo vidi ragazzi alzarsi e iniziare ad avvicinarsi,sperando in una rissa. Mi alzai velocemente e mi misi in mezzo,dividendoli.
«Lasciala stare!» Urlò Liam,mentre io cercavo di allontanarlo.
«Adesso che sei una rockstar,frocetto pensi di farmi paura?» Alan continuava a provocare,mentre rideva sotto i baffi. Sentivo Liam stringere i pugni e i muscoli che si facevano più tesi. Feci scivolare la mia mano sul suo braccio fino ad arrivare al suo pugno e stringerlo.
«Ti prego andiamo.» Gli sussurrai all'orecchio.
«Tanto prima o poi me la prendo.» Alan continuava a ridere e mi lanciò uno sguardo di sfida,io spinsi Liam ma lui continuava ancora a fissarlo. Si decise a camminare e arrivammo nel cortile interno.
«E' un coglione e un fottutissimo stronzo.» Sbattè il pugno contro il muro e sussultai.
«Da quando parli con Alan Carter?» Iniziò a prendersela con me,mentre si massaggiava le nocche che piano piano iniziavano a sanguinare.
«Lo conosciamo dal primo e ha fatto sempre lo sbruffone con me,io non ci parlo.» Cercai di dire qualsiasi cosa,pur di calmarlo,mentre continuavo a fissare la sua espressione. Era arrabbiato,tormentato,stavo male a vederlo così.
«Mi vuole da due anni lo sai,ma da quando siamo usciti non l'ho più calcolato.» Ok,forse quest'ultima parte non dovevo dirla.
«Da quando cosa?!» Mi chiese,allargando gli occhi e guardandomi.
«Ques'estate, - iniziai a dire lentamente – siamo usciti una volta, - respirai a fondo fissandolo – è andata male e niente.» Non rispose. Distolse lo sguardo e continuava a massaggiarsi nervosamente le mani. Mi avvicinai prendendogliele,cercando di calmarlo. La mano destra che aveva sbattuto violentemente al muro,era rossa e spaccata. La massaggiai con i polpastrelli,ma mi sporcai di sangue anche io.
«Devi metterci qualcosa.» Gli dissi,ma non mi guardava. Forse neanche sentiva.
«Andiamo in infermeria Liam.» Lo strattonai dal braccio e lo spinsi lievemente in avanti,inducendolo a camminare. Per tutto il traggitto non mi degnò di uno sguardo,neanche di una parola. Si limitava a muovere la mano e a massaggiarla.

La radio parlava da sola ormai da un po'. Il soffitto francamente mi sembrava più allettante. Non riuscivo a levarmi dalla mente la visione di Liam che prendeva a pugni il muro e il sangue che gli usciva dalle mani. Perchè aveva reagito in quel modo? Non c'era motivo.
«Sam?» Mio fratello mi chiamava dalla sua stanza e sbuffai al pensiero che solo io in quella casa avevo la voglia di alzarmi quando qualcuno chiamava qualcun'altro.
«Dimmi poltrone.» Gli dissi,vedendolo disteso sul letto intento a mangiare patatine e altre schifezze varie.
«Charlie deve fare la passeggiata,puoi pensarci tu?» parlava con tutto quello schifo in bocca tanto che riempì il letto di briciole.
«Ma certo fratellino, - dissi sarcastica – è da due anni che lo porto fuori io visto che tu non c'eri,quindi che problema c'è?» Mi mandò un bacio con la mano e io gli risposi con una smorfia. Scesi sotto e presi il guinzaglio che pendeva dagli attaccapanni e vidi Charlie,pronto davanti la porta.
«Sam dove vai?» Mia mamma si sporse dalla cucina per guardarmi.
«A portare Charlie fuori visto che quell'ameba di fratello che mi ritrovo si secca anche a vivere.» Misi il guinzaglio a Charlie e aprì la porta. L'aria iniziava a farsi fredda,anche perchè cominciava a far buio. Mi strinsi nelle spalle e mi pentì di non essermi portata una giacca dietro,o quantomeno un cappello. Guardai la casa di Niall che era di nuovo desolata da più di una settimana ed ebbi un po' di malinconia. Mi mancavano quei suoi capelli troppo biondi,quasi ossigenati anche se non lo erano,e quell'aria da bimbo che non l'aveva mai abbandonato. Anche la casa di Zayn era vuota visto che,a quanto so,ha deciso di passare un bel po' di tempo dai suoi nonni,lontano da Londra. Come non capirlo? Non li invidio proprio. Non vorrei mai essere famosa. Il pensiero di mettere su uno stupido web o su una stupida televisione la mia vita privata,mi fa veramente vomitare. E poi io odio stare al centro dell'attenzione,quindi sarei sempre rossa di vergogna. Per non parlare della scuola,visto che Liam e Harry sono continuamente oppressi dalle fan impazzite.
«Sam.» Sussultai quando sentì chiamarmi alle mie spalle. Mi voltai e trovai Louis leggermente sudato,con una tuta e gli auricolari. Sicuramente stava tornando da un pomeriggio di corsa.
«Ehi, - dissi accennando un sorriso – ti tieni in forma.» Mise le mani sui fianchi e uscì la lingua,sfinito. Si sedette sul marciapiede e presi posto accanto a lui,mentre Charlie continuava ad annusare il prato nervosamente. Louis aprì la bottiglia d'acqua che teneva in mano e iniziò a buttarsene un po' sulla faccia.
«Non siete a qualche appuntamento super elegante con qualche agente o vip internazionale?» Chiesi,ridendo.
«Sai,non è poi così male, - disse,mentre l'acqua gli colava giù dal viso fino ad arrivare al mento – abbiamo tanta gente che ci vuole bene,facciamo ciò che ci piace e poi giriamo il mondo insieme,che c'è di meglio?» Pensai a quel suo 'giriamo il mondo insieme'. Un tempo facevo parte anche io del loro piccolo mondo,ma adesso mi sentivo come un pesce fuor d'acqua. Allie aveva ormai occhi solo per Liam. Liam a sua volta si comportava in modo strano e io mi ritrovavo senza amici.
«Forse cerco di autoconvincermi di questo perchè mi mancate e vorrei far parte anche io di un qualcosa.» Vidi con la coda dell'occhio Louis che si voltava verso di me,mentre io guardavo per terra. Mi mise un braccio sulle spalle e mi spinse a se.
«Tu fai parte della nostra vita Sam, - disse mentre mi schiacciava il naso contro la sua spalla – e questo non potrà mai cambiare.» Sorrisi,ma prima che potessi dire altro,vidi una decina di ragazze avvicinarsi munite di macchine fotografiche e blocchetti.
«Louis ciao,possiamo chiederti una foto e un autografo?» disse una che se avesse potuto,mi avrebbe uccisa già con lo sguardo. Mi staccai immediatamente dalla presa di Louis e mi alzai.
«Ci vediamo dopo,grazie.» Lo oltrepassai,lasciandolo alle bestie che tra breve avrebbero iniziato a urlare. Tornai verso casa ed aprì la porta.
«Ehi Sam vieni qua, - Dan nel frattempo aveva preso posto sul divano in salone,provvisto sempre di cibo – Allie è famosa.» Mi avvicinai confusa e mi accorsi che la tv era accesa su E!news. Odiavo profondamente quel programma. Mi appoggiai sul bracciolo del divano e osservai delle foto che venivano a mano a mano mandate alla tv.
«...quindi possiamo dire che il nostro Liam a casa si sia dato da fare.» disse la giornalista,mentre facevano passare foto di Liam intento a mangiare un gelato con Allie sul molo e mi ricordai del racconto di lei. Ridevano e lui sembrava felice.
«Bè mi dispiace per le fan che dopo la rottura con Danielle si erano in qualche modo sollevate,ma adesso dovranno vedersela con la biondina londinese.» Continuavo a fissare Liam. Continuavo a fissare il suo sorriso.
«belli no?» Dan era davvero contento di vederli insieme. Io mi sollevai e feci per salire sopra.
«Tutto bene?» Mi chiese,preoccupato.
«Oh si, - dissi io posando una mano al muro – sono solo un po' stanca» Gli sorrisi e corsi di sopra. Aprì la porta della stanza e senza pensarci due volte,uscì sul tetto. Mi piaceva stare lì di sera a guardare la luna. Non c'erano nuvole e quindi la visuale era perfetta. Portai le ginocchia al petto e ci appoggiai il mento. Neanche io so dire perchè mi irritò il fatto di vedere le loro foto su una televisione di un programma televisivo che guardano più di cento ragazze malate di testa. Odiavo il fatto di essere sostituita da qualcuno,da qualcuno che era arrivato dopo di me. Odiavo il fatto che qualcosa,o meglio qualcuno,che era mio da 18 anni desse più attenzioni a qualcun'altro.
«Ehi.» Mi voltai di scatto,vedendo Liam che avanzava verso di me,facendo attenzione a calpestare le tegole. Gli sorrisi e si sedette vicino a me.
«Vieni ancora qui a confidarti con la Luna?» Mi chiese,dandomi una spintarella amichevole con la spalla.
«E' l'unica che mi sta sempre a sentire,non risponde e soprattutto non può dirmi che ho torto.» Gli lanciai un'occhiataccia.
«E la libertà di pensiero?» Mi guardò a bocca aperta.
«Tu ne hai fatto una così grande scorta che per gli altri non è bastata.» Ridemmo insieme e per un momento ci fu solo silenzio. Osservai la sua mano destra avvolta da una fascia e la presi. La toccai delicatamente con i polpastrelli,cercando di non fargli male.
«Perchè ti sei arrabbiato così tanto con Carter?» gli chiesi all'improvviso. Forse potevo stare zitta,decisamente. Sollevò la mano,dividendola dalle mie. Avevo capito che non mi avrebbe risposto,così cambiai argomento.
«Ho visto te ed Allie su E!news.» Rise e si portò una mano sulla fronte.
«E' carina Allie, - disse – e sembra volermi bene.» Si portò i capelli all'indietro con la mano e i ciuffetti gli caddero sulla fronte,tutti spennacchiati. Fissava la luna e vedevo gli occhi che brillavano per il riflesso. Da quando era diventato così bello?
«Si,ti vuole molto bene.» Lo fissai. Si voltò verso di me e rimase a guardarmi. Dentro quegli occhi potevo perdermi e un soffio di vento spinse il suo profumo dentro le mie narici. Quel profumo mi mandava in estasi,non potevo farci niente. E per un attimo pensai a lui e ad Allie come coppia e il mio cuore iniziò a esplodere. Come se quella sera fosse l'ultima che passavamo insieme. Si alzò e si sistemò i pantaloni. Mi alzai anche io,ma nello stesso istante appoggiai il mio piede su una tegola poco stabile e scivolai finendo sulle braccia di Liam.
«Sam tutto bene?» Mi sollevò e finì con le braccia attorno al suo collo,in preda al panico. Mi accarezzò i capelli dolcemente e con l'altra mano mio sfiorava la schiena.
«Ero morta,stramorta.» Eravamo talmente vicini che sentì la sua bocca allargarsi in un sorriso.
«Con me qua a prenderti?» mi sussurrò all'orecchio,ridendo. Allontanai il viso poco quanto bastava per guardarlo negli occhi.
«Sperando che tu ci sia sempre.» Divenne serio di colpo e per la prima volta nella nostra vita io e Liam non ci guardavamo più come migliori amici,come due persone che si conoscono da una vita,ma come due ragazzi normali,attratti l'uno dall'altra. Evidentemente però il destino ce l'aveva con noi.
«Sam, - urlò improvvisamente mio fratello – c'è Allie al telefono.» Tolsi le braccia attorno al suo collo e ci allontanammo a poco a poco.
«a domani Sam.» Accennai un saluto e lo vidi calarsi giù dalla scala fino ad arrivare a terra e incamminarsi verso casa sua. Mentre camminava si voltò e io lo guardai per altri due secondi,ma alla fine decisi di rientrare,pronta a subirmi un'altra telefonata sulle bellezze di Liam. 

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Va bene,devo dire che impazzisco per Liam sempre di più :Q_____
si questo non centra,ma volevo dirlo! Quindi questo capitolo com'è? Diciamo che Sam dovrà un pò combattere con i sentimenti per Liam e per Allie. Grazie per la lettura C:
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


My best friend –
 

Capitolo 5

 

 

Sapete cosa amo da morire? La domenica mattina. Prima di tutto non c'è scuola,posso alzarmi quando voglio e poi amo oziare di domenica. Quella mattina però non andò come io speravo.
«Forza dormigliona alzati.» Evidentemente doveva essere il 31 ottobre ovvero Halloween, e come da tradizione la sera prevedeva una super cena a casa Johnson con famiglia e amici stretti,ergo famiglia Payne. Dopo cena i grandi portavano i bambini al tradizionale 'dolcetto o scherzetto' e noi ragazzi in teoria potevamo partecipare alla stupida festa che si teneva in paese. I miei genitori e i miei zii portavano in giro Maggie e Zoe,che in questo momento mi stavano fracassando una costola. Erano le mie cugine,due gemelle di 7 anni di una bellezza e dolcezza mozzafiato. Entrambe more con gli occhi verdi,qualche lentiggine e il sorriso sempre stampato sul viso. Aprì gli occhi e mi saltarono nuovamente di sopra,arrivandomi sulla bocca dello stomaco. Iniziai a tossire e loro risero.
«Ok,sono sveglia.» Implorai pietà e loro la smisero,sedendosi stile indiano sul mio letto.
«Adesso senza uccidermi,venite a darmi un bacione senza discussioni.» Si avvicinarono contemporaneamente e mi scoccarono un bacio in guancia all'unisono. Amavo le mie cugine.
«Quest'anno abbiamo dei vestiti bellissimi,nessuno ci riconoscerà.» disse Zoe,entusiasta.
«E mangeremo tanti dolci.» aggiunse Maggie che solo al pensiero si leccava i baffi. Avrei dato qualsiasi cosa per riavere indietro quei momenti di felicità,semplici ma perfetti.
«Sono sicura che sarete le più belle e, - mi alzai e le presi in braccio – conquisterete anche qualche bel bimbo.» Raggiunsi le scale e le rimisi giù.
«Questo non è possibile Sam, - iniziò a dire Zoe che a volte mi sembrava una ragazza della mia età e non una bimba di 7 anni – noi siamo fidanzate con Liam,da tanto tempo.» sorrisi.
«Ah già,me ne ero dimenticata.» Mi presero per mano e iniziammo a scendere al piano di sotto. Entrammo in cucina e trovai mia mamma e mia zia Nicole alle prese coi fornelli.
«L'abbiamo svegliata.» disse Maggie soddisfatta. Mia zia si voltò e allargò la bocca in un sorriso quando mi vide.
«La mia ragazza.» Allargò le braccia e mi tuffai nell'abbraccio. Adoravo mia zia e la consideravo una seconda mamma. Potevo parlare di qualsiasi cosa con lei ed era sempre pronta a darmi consigli e a consolarmi.
«Le tue cugine non vedevano l'ora di vederti e soprattutto..»
«..non vedono l'ora di vedere Liam,lo so.» La interruppi,completando la frase. Ridemmo insieme e poco dopo lei tornò ai coltelli.
«Dov'è lo zio?» chiesi,mentre mi sedevo e prendevo una mela dal vassaio.
«E' andato con tuo padre a prendere il giornale e a prendere le zucche.» Mi rispose mia mamma,intenta a pelare le patate. Come ho già detto la mia famiglia faceva le cose in grande e a me andava bene così per il semplice fatto che quella sera avrei mangiato un sacco di roba buona. Iniziai ad addentare la mia mela,quando le gemelle allargarono la bocca e iniziarono a correre.
«Oh le mie due pesti preferite.» Dan si era appena svegliato e amava le nostre cugine tanto quanto me. Non le vedeva da due anni e per questo anche mia zia si catapultò a salutarlo.
«Ogni anno sei sempre più bello,com'è possibile?» disse. Soffocai una risata e Dan mi diede una botta sulla schiena.
«Tu sei sempre più bella.» Dan fece scendere le gemelle e si unì in un abbraccio con mia zia. Mi intenerivano sempre quelle scene,soprattutto se si trattava della mia famiglia. La porta di ingresso si aprì e Charlie entrò come una furia,lanciandosi sulle bambine. Era un tenerone anche lui. Vidi mio zio Mark varcare la soglia e iniziai a corrergli incontro. Mi prese al volo e mi cullò tra le sue braccia.
«Piccolina.» mi disse,accarezzandomi i capelli. Tornai coi piedi a terra e lo lasciai a Dan. Mio padre entrò dopo di lui con il giornale sotto il braccio e tra le mani buste che contenevano zucche di varie dimensioni. Ne presi qualcuna per aiutarlo e le appoggiai in cucina.
«Va bene donne,datevi da fare che tra poco c'è il football.» Lanciammo un'occhiataccia a mio padre che si era comodamente sistemato sul divano,seguito da Dan e da mio zio. Zoe iniziò a passare qualche zucca a mia zia,mia madre mise la pentola sul fuoco e Maggie invece preferì rimanere a giocare con Charlie.
«Vado a cambiarmi e scendo ad aiutarvi.» dissi,mentre raggiungevo le scale.
«Ah Sam, - mi urlò mia madre – Liam viene per le 8.»

Rientrai a casa dalla solita passeggiata con Charlie e trovai già tutto sistemato. Nella sala da pranzo c'era una grandissima tavolata apparecchiata,con tantissimo cibo sopra. Sul davanzale delle finestre come ogni anno mia mamma aveva sistemato delle zucche piccole intagliate,con dentro una candela. Sentivo un odore buonissimo,lo seguì e mi portò dritta in cucina.
«Ciao Sam.» sentì la voce di Janet richiamare la mia attenzione. Indossava anche lei un grembiule e tra le mani aveva un vassaio colmo di dolcetti vari. La salutai sorridendole e mi superò,mettendo i dolcini in frigo.
«Posso dare una mano?» chiesi,guardandole indaffarate.
«No tesoro.» mi disse mia madre accarezzandomi una guancia. In quel momento intervenne Janet.
«Potresti farmi invece la cortesia di andare a chiamare quel nullafacente di mio figlio?» Mi chiese,seccata.
«Non risponde al telefono e doveva essere qui già mezz'ora fa.» Continuava a lamentarsi e amavo vederla prendersela con Liam. Annuì ridendo e tornai alla porta,aprendola e diriggendomi nella casa accanto. Quando arrivai alla porta mi accorsi che era semiaperta,sicuramente Janet pensava che Liam sarebbe uscito poco dopo di lei,ma i maschi sono lenti dalla nascita. Entrai in casa e iniziai a guardarmi attorno.
«Liam.» urlai,senza ricevere risposta. Salì al piano di sopra e iniziai a sentire una voce che canticchiava 'What makes you beautiful'. Entrai nella sua stanza e come sempre notai il suo tremendo disordine. Sul letto c'era un ammasso di vestiti,la scrivania era completamente sottosopra e l'unica cosa che era in perfetto ordine,erano le sue chitarre. Tipico.
«Baby you light up my world like...» Mi voltai di scatto sentendolo cantare dietro di me e quando mi vide si bloccò. Notai che era appena uscito dal bagno,ancora bagnato con solo indosso un'asciugamano che lo copriva dalla vita in giù. Aveva più muscoli,questo era palese. Aveva ancora i capelli bagnati e l'acqua gli colava fino ai piedi,tanto che bagnò per terra. Mi fece un effetto strano vederlo in quel modo. Non avrebbe dovuto sorprendermi visto che l'ho visto anche più scoperto di così,ma adesso sembrava che ci fosse qualcosa di diverso. Quando tornai sulla terra,chiusi gli occhi di colpo,imbarazzata.
«Scusa ma tua mamma voleva sapere dove fossi finito.» dissi in un fiato.
«Ho perso un po' di tempo in doccia.» Rimasi con gli occhi chiusi quindi non potevo vedere se fosse imbarazzato o no,ma dalla voce sembrava di si. Iniziarono a tremarmi le mani al pensiero di averlo lì a pochi passi da me,seminudo.
«Ti aspetto sotto.» tagliai il discorso e cercai di uscire dalla stanza senza prendere il muro e centrando l'uscita. Mi sedetti sul divano in salotto e agitavo le mani nervosamente. Lo aspettai per circa dieci minuti. Scese dalle scale indossando un jeans e una maglietta attillata,e aveva lasciato i capelli ribelli coi ciuffetti sulla fronte. Mi alzai ed ebbi difficoltà a guardarlo negli occhi.
«Andiamo?» mi chiese. Annuì e uscì dalla porta,puntando dritta verso casa mia.

La cena andò piuttosto bene. Mangiammo così tanto che stavo quasi per scoppiare quando mia zia uscì la torta che aveva fatto e Janet i pasticcini che aveva portato. Maggie e Zoe erano due fantasmi assolutamente adorabili e non vedevano l'ora che finisse la cena per scappare fuori alla ricerca di dolci. Quella sera ci fu un cambiamento di programma e così invece di trovarci come ogni anno a quella stupidissima festa in paese,mi ritrovai in una festa a casa di un tizio che neanche conoscevo. Ovviamente a insistere erano stati Harry e Louis. Presi posto su un divano colmo di porcherie e lattine di birra,vedendo tutti i miei compagni di scuola e non,fatti già da un po'. Odiavo quelle feste,prima di tutto perchè non mi piaceva bere,non fumavo e non mi divertivo. Le feste erano sempre piene di imbecilli che non vedevano l'ora di farsi un canna o andare a letto con qualcuno. Mi ritrovavo sempre a fare la mamma di turno che controllava i suoi amici mentre si davano alla pazza gioia. Una coppietta completamente ubriaca si tuffò sul divano accanto a me e iniziò a sbaciucchiarsi ovunque,tanto che mi venne da rimettere. Mi alzai disgustata e iniziai a girovagare per la casa in cerca di qualcuno dei miei amici. Era una villa a tre piani con piscina,quindi potevano essere davvero ovunque. Salì al secondo piano e trovai Louis con alcuni compagni che beveva tranquillamente una birra. Tirai un sospiro di sollievo,almeno lui era ancora normale. Mi affacciai al balcone e notai Harry sul trampolino,pronto a tuffarsi. Sembrava normale anche lui. Ok adesso all'appello mancavano Allie e Liam,e già il fatto che non trovavo nessuno dei due mi faceva preoccupare. Feci per salire al terzo piano ma Tayler Bolton,braccio destro di Alan,mi tagliò la strada.
«Spiacente ragazzina, - disse mettendosi a braccia conserte – a meno che non sei con qualcuno non puoi salire al terzo piano,e hai capito di cosa sto parlando.» Come in ogni festa,avevano trasformato il terzo piano nel 'reparto sesso' ed era davvero disgustoso il pensiero.
«Ne faccio a meno,grazie.» Gli dissi voltandomi,ma mi prese per il braccio.
«Sai io sarei disponibile.» Mi divincolai dalla sua presa guardandolo schifata.
«Neanche nei tuoi sogni Bolton.» Girai i tacchi e tornai velocemente al piano di sotto,sicura che i due non potevano trovarsi al terzo piano. La musica era talmente forte che quasi mi stava spaccando i timpani e c'era così tanta gente buttata a terra e schiacciata contro il muro intenta a limonare che facevo fatica a camminare. Arrivai in salotto,ormai completamente distrutto,e vidi Liam ed Allie sul divano che si baciavano appassionatamente. Rimasi per qualche minuto a fissarli,immobile. Indietreggiai fino a sbattere con qualcuno.
«Ehi bellezza stai attenta.» Mi voltai e trovai Alan con un bicchiere pieno in mano. La puzza di alcool che uscì dalla sua bocca mi arrivò dritta dritta dentro le narici.
«Oh,brutta le gelosia vero?» Mi disse,fissando Liam ed Allie.
«Non è come credi.» dissi velocemente,mettendo le braccia conserte.
«Avanti Sam,fatti una bevuta.» Mi avvicinò il bicchiere che solo dall'odore mi fece venire mal di testa.
«Con questo farà meno male.» aggiunse. Mi voltai ancora a guardare Liam che stringeva Allie sempre di più a se e non riuscivo a capire se fossero ubriachi o no. Alan aveva ancora il braccio lungo verso di me,con il bicchiere pronto ad aspettarmi. Solo un goccio,farà meno male. Lo presi e lo annusai. Cercai di non badare all'odore e fare finta che fosse un normale succo di frutta,tanto che lo bevvi tutto in un sorso.
«Ancora.» dissi,leccando con la lingua una goccia che mi stava colando dal labbro inferiore. Alan sorrise soddisfatto e mi prese per mano,conducendomi in cucina. Prese un altro bicchiere e lo riempì.
«Queste ti faranno bene.» Uscì dalla tasca delle pillole e le buttò dentro la bibita,facendole sciogliere. Ero un po' titubante. Che diamine stavo facendo? Mi passò il bicchiere aspettando che lo prendessi e senza pensarci due volte lo afferrai e bevvi tutto,di nuovo. Andammo avanti così per circa un'ora,io che bevevo la prima cosa che mi capitava prima ed Alan che mi sbaciucchiava dappertutto. Eravamo seduti sulle scale,quando Louis mi apparve davanti.
«Sam?» disse,incredulo.
«Amico Louis,ciao!» dissi con una voce un po' troppo squillante.
«Vedi Alan, - dissi indicando Louis – lui è un mio grande amico.» singhiozzai ridendo.
«Sam hai bevuto?» Mi chiese. Lo guardai e scoppiai a ridere.
«Un pochino.» Indicai quel pochino,che poi pochino non era,con le dita e Alan iniziò a piegarsi in due dal ridere. Louis scomparve tra la folla e Alan iniziò a baciarmi il collo. Ridevo senza neanche avere motivo e misi le mie mani tra i suoi capelli. Louis tornò poco dopo con i rinforzi,ovvero Liam.
«Sam!» Mi urlò lui,spingendo violentemente Alan via da me.
«Ciao Liam, - lo guardai mentre mi toccavo i capelli – ho bevuto sai?» Non capivo perchè ma Alan continuava a ridere mentre prendeva un altro bicchiere e iniziava a bere,ancora.
«Sam che diavolo hai bevuto?» Mi prese dal braccio,come se fosse un padre che doveva rimproverare sua figlia. Mi alzai cercando di liberarmi dalla sua presa.
«Mi stai facendo male,lasciami.» Ero poco stabile,infatti barcollavo ma Liam mi stava davvero facendo male.
«Vieni andiamo a casa.» Iniziò a tirarmi ma cercai di fare forza per non seguirlo.
«Non ci vuole venire a casa con te,lasciala.» Alan si alzò e si mise in mezzo,liberando il mio braccio dalla stretta di Liam.
«Lei vuole stare con me,vero?» Mi disse,voltandomi la testa e iniziando a baciarmi. Sentì subito la sua lingua toccare la mia che si opponeva alla sua volontà e con le mani cercai di levarmelo di dosso. Liam si buttò su di lui e arrivarono per terra.
«Se la tocchi un'altra volta giuro che ti uccido.» Liam iniziò a prenderlo a pugni in faccia e Alan reagì,prendendolo anche a calci. Louis ed Harry alzarono Liam da terra e lo trattennero,mentre Tayler tratteneva Alan.
«Sam.» Allie apparse al mio fianco e mi schiaffeggiò cercando di svegliarmi. Mi sentivo dannatamente pesante e non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Le gambe iniziarono a cedere e per un pelo non mi ritrovai con la faccia a terra perchè Liam mi prese tra le sue braccia.
«Ci sono io.» Mi dissi piano. Facevo fatica anche a rimanere attaccata al suo collo.
«Ho mal di testa,voglio andare via.» gli sussurai a un orecchio. Sentivo la mano di Louis sfiorarmi i capelli e le labbra di Liam sulla mia fronte.
«Non può tornare a casa così,portala di sopra.» Liam annuì a Louis e,prendendomi in braccio,salì le scale che portavano al famosissimo terzo piano. Appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.
«Starai bene Sam.» Sentì a fatica,però poco dopo percepì qualcosa di morbido sotto di me e sprofondai in un sonno profondo.


 

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Per questo capitolo non avevo proprio fantasia però mi sono impegnata:3
Ancora c'è molto da scoprire quindi non vi soffermate a questo capitolo. Sam e Liam ne vedranno
ancora delle belle ;) Grazie a tutti quelli che mi seguono e le recensioni sono sempre gradite <3
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


My best friend –
 

Capitolo 6

 

 

Il calore dei raggi del sole mi sbatteva già da un po' sulla faccia,costrigendomi ad aprire gli occhi e a svegliarmi. Sentivo la testa esplodermi e solo poco dopo mi resi conto che ero completamente abbracciata a cucchiaio con Liam. Le sue braccia mi stringevano contro il suo petto ed erano incrociate sul mio. Sentivo il suo respiro calmo sui miei capelli e il suo cuore che batteva. Mi voltai lentamente,per quanto fosse possibile muovermi,e lo guardai. Dormiva profondamente,completamente rilassato. Aveva l'espressione del volto pacata,come se fosse in assoluta pace e serenità. Portai una mano sul suo viso e iniziai ad accarezzarli una guancia. I nostri nasi quasi per poco non si sfioravano e la tentazione di baciarlo diventava sempre più forte. Con un dito disegnai le forme del volto,fino a raggiungere le sue labbra. Avvicinai il viso quanto bastava affinchè il mio naso potesse sfiorare il suo,ma in quel momento si mosse lievemente ed aprì gli occhi.
«Buongiorno.» disse,assonnato. Chiuse di nuovo gli occhi per poi riaprirli e sorridermi.
«Ho fatto un bel casino ieri.» abbassai lo sguardo,fissando la sua canottiera talmente attillata che metteva in evidenza i pettorali.
«Tutti facciamo casini, - disse in un primo momento ma poi si fece serio – ma non capisco perchè tu ti sia fidata così tanto di Alan.» Alzai lo sguardo per poterlo guardare e mi ritornò in mente la scena di lui che stringeva sempre di più al suo petto Allie.
«Forse per una sera volevo evitare di pensare.» dissi di getto.
«In che modo? Uccidendoti o andando a letto con Alan Carter?» il tono della sua voce si faceva più forte.
«Non sarei mai andata a letto con Alan Carter.» lo rimproverai. Sentivo la sua presa che si faceva più stretta e i muscoli che diventavano più tesi.
«E anche tu eri occupato con qualcuna a quanto pare.» Appoggiai una mano sul suo petto spingendomi leggermente all'indietro per poterlo guardare.
«Stai parlando di Allie?» Mi chiese.
«A meno che ieri sera non ti sia fatto qualche altra ragazza si,sto parlando di lei.» lo stuzzicai.
«Fino a prova contraria sono stato tutta la notte al famosissimo terzo piano con te e con nessun'altra.» Lo guardai per qualche minuto e poco dopo ridemmo insieme. In quell'istante la porta della stanza si aprì e apparve Allie che quando ci vide rimase a bocca aperta.
«Allie.» dissi,allontanandomi immediatamente da Liam e mettendomi seduta. Ci guardò entrambi per poi voltarsi e scappare di sotto. Liam si alzò di scatto e andò a rincorrerla e decisi di seguirli. Scesi velocemente le scale,schivando la gente che dormiva sul pavimento. Vidi Liam uscire dalla porta e correre fuori in giardino,lo seguì e mi fermai di colpo quando mi accorsi che avevamo raggiunto Allie.
«Allie guardami.» Liam la prese dal braccio,facendola voltare.
«Non gliel'hai detto vero?» chiese la mia amica,indicandomi. Liam portò le mani ai fianchi e guardò a terra.
«Aspettavo il momento giusto.» disse lui,cercando una sorta di scusa. Mi avvicinai lentamente.
«Un momento, - dissi guardando soprattutto Liam – detto cosa?»
«Che stiamo insieme,da una settimana.» Intervenne Allie perchè Liam non si decideva a parlare. Sgranai gli occhi sconcertata.
«E perchè non me lo avete detto?» chiesi.
«Bè, - iniziò a dire lei - Liam pensava che avresti avuto bisogno di tempo per digerire la cosa.» Liam sbuffò scocciato,come se non volesse che quella cosa si sapesse. Quindi era ufficiale,stavano insieme. Non avevo altro da dire.
«Io, - dissi – sono contenta.» Cercai di sembrare più normale possibile. Liam mi guardò cercando di capire il mio intento. Allie si allargò in un sorriso e andò a stringergli la mano.

 

Il fidanzamento era ufficiale ed Allie iniziava a comparire sulle pagine internet o sui programmi tv. Iniziavano a nascere anche dei suoi fans club e le persone per strada la salutavano e le chiedevano di fare una foto. Spesso venivo fotografata anche io ma cercavo di nascondermi perchè mi imbarazzavo troppo.
Ero molto nervosa quella sera perchè eravamo state invitate agli Europe Music Awards che si tenevano a Francoforte,in Germania. I ragazzi dovevano esibirsi e ci avevano pregato di venire. Francamente odiavo certe cose e al pensiero mi sentivo già male,ma mia mamma mi aveva costretto,aiutata da mio fratello Dan che non vedeva l'ora di beccare qualche superstar strafiga. Così quella mattina ci avevano messo su un jet privato,eravamo arrivati in Germania e ci avevano fatto sistemare in un albergo lussuosissimo. I ragazzi erano già lì da un paio di giorni a causa delle varie prove che dovevano fare. Per l'occasione Allie,con l'aiuto di quell'ameba di mio fratello,mi aveva costretta a indossare un vestito con degli stupidissimi tacchi. Mi aveva truccata e l'unica cosa che mi dava conforto era pensare che quella sera li avrei rivisti tutti e cinque insieme. E un giorno mi avrebbero dovuta ringraziare per avermi fatto patire ciò. Una macchina venne a prenderci alle le sette in punto e arrivammo al 'grandioso' evento poco dopo. Era pieno di fotografi e c'era tantissima gente che si accalcava uno sull'altro per poter almeno toccare di striscio una delle tante celebrità. Vidi il tappeto rosso e in un istante capì che dovevamo passare per forza da lì. Cercai la mano di Dan,seduto accanto a me,in preda al panico.
«Ehi stai tranquilla,sono solo dieci minuti di notorietà.» Mi disse,sorridendomi.
«Sono anche troppi.»
«Avanti Sam, - iniziò a dire Allie – sarà divertente.» Si,sarà divertente perchè gli stupidissimi tacchi che mi avevano fatto mettere si sarebbero incastrati in quel stupidissimo tappeto e sarei arrivata con la faccia per terra. La macchina si fermò di colpo e qualcuno aprì la portiera e la prima ad uscire fu Allie,molto sicura di se. Dan la seguì e dopo toccò a me. Il tizio che aveva aperto la portiera mi porse una mano,la afferrai e appoggiai i piedi per terra,alzandomi. Le persone urlavano,tenevano in mano cartelloni e tanta altra roba e quasi quasi piangevano. Sicuramente si saranno chiesti “e questa chi diavolo è?” e non potevo darli torto. Iniziai a camminare facendo attenzione a dove mettevo i piedi e raggiunsi Allie e Dan. Uno dei tre presentatori ci raggiunse e iniziò a parlare con Allie. Non l'avevo mai vista così,e mi mancavano quei momenti in cui io ero quella sicura di se e lei la ragazza ingenua e timida. Mi guardai attorno facendo l'indifferente e sorridevo alla gente quando mi guardava.
«Sei Sam vero?» mi chiese all'improvviso una ragazza. Non ero abituata a tutto questo.
«Si sono io.» risposi imbarazzata. Mi inondarono di domande e mi prese il panico. Mi chiesero se ero mai stata con Liam o con qualche altro di loro e in caso volevano sapere come baciavano. Presa dal panico cercai Dan,che per mia sfortuna si era portato avanti con Allie. Le urla delle ragazze crebbero tanto che mi costrinsero a tapparmi le orecchie con le mani.
«State dando fastidio a questa bella ragazza?» Mi voltai appena sentì parlare qualcuno e notai un ragazzo poco più alto di me,capelli biondi e sorriso scintillante. Sapevo chi era e francamente lo odiavo da sempre anche se in quell'occasione aveva preso le mie difese. Iniziò a firmare autografi e a sorridere a qualche ragazza urlante e mi lanciò delle occhiate sempre sorridendo.
«Tutto ok?» Justin Bieber mi stava chiedendo se era tutto ok ed ero sicura che quelle fans in quel momento mi stavano veramente odiando. Prima che potessi rispondere Allie tornò indietro a riprendermi. Sorrisi a Justin per essere educata e lui ricambiò.
«Hai fatto colpo su Justin Bieber?» Mi chiese,dandomi una spintarella.
«Non mi interessa minimamente fare colpo su un ragazzino che si crede già una celebrità internazionale.» Dissi mentre terminavamo quello stupidissimo tappeto rosso per entrare finalmente nell'edificio. Era enorme e vidi tantissime star che già avevano preso posto. Seguì Allie fino a quando si fermò davanti a una fila di posti prenotati per noi. Dan era già seduto e io mi guardai attorno per un attimo,sbalordita.
«L'ho trovata, - disse Allie – stava facendo la corte a Justin Bieber.» Mi voltai irritata e la vidi abbracciata a Liam.
«Io non facevo la corte a nessuno.» La rimproverai. Liam mi guardò serio.
«Perchè Justin Bieber?» Mi chiese.
«Mi ha solo chiesto se stavo bene,tutto qui. - ero stufa – Adesso non ne facciamo un affare di stato,Allie.» La fulminai con lo sguardo e decise di starsene zitta. Una chioma bionda platino sbucò da dietro Liam e mi sorrise. Il sorriso più solare del mondo.
«Niall!» Urlai,andandolo ad abbracciare. Mi dondolò tra le sue braccia e ci guardammo ridendo.
«Ciao terremoto.» Zayn mi spuntò accanto,abbracciai anche lui e mi sollevò da terra.
Con mia grande sorpresa,fino a quel momento la serata riuscì veramente bene. Risi come una matta ed ero soddisfatta dei vincitori.
«Adesso tocca a loro.» Allie mi diede una gomitata per avvisarmi e di colpo le luci si spensero. La scalinata del palco iniziò a brillare a causa dei vari strass che vi erano stati appiccicati e quando iniziò la musica comparve Liam. Ci fu un boato e io mi unì ad Allie e a Dan che applaudivano. La canzone era 'One Thing' e iniziarono a cantarla tutti che la voce di Liam non si sentì neanche più. A mano a mano entrarono anche gli altri e sorrisi a vederli tutti su quel palco,ricordando per un momento quando erano bambini. Scherzavano anche mentre cantavano e se devo dire la verità erano davvero bravi. Mi unì agli altri che si erano alzati per ballare e per un momento mi sembrò di essere a un concerto della mia band preferita. Mentre ballavo mi accorsi che di fronte a me c'erano Selena Gomez e Taylor Swift che saltavano a tempo di musica. La melodia cambiò di colpo e si fece più lenta,mentre i ragazzi iniziavano a intonare le parole di 'Moments'. Come sempre ad iniziare era Liam che questa volta insieme agli altri sedeva su uno sgabello. Aveva una camicia a quadretti,giacca grigia da cui usciva un fazzoletto rosso dalla tasca e aveva messo del gel ai capelli per renderli più ricci. Era una favola con quei capelli ricci e lo odiavo quando si ostinava a farsi quella maledetta stiratura.
«Sam, - i miei pensieri per un istante vennero interrotti dalla voce di Allie,ma non riuscivo a levare lo sguardo da Liam – ti prego non portarmelo via.» Dovetti spostare lo sguardo sulla mia amica per cercare di capire la sua supplica.
«Portarti via cosa?» Chiesi,confusa.
«Pensi sia stupida? - Mi chiese sorridendo – So come ti guarda e so come lo guardi anche se ti ostini a dire il contrario.» Cercavo di trovare qualcosa da dire ma non riuscivo a dire niente.
«Per una volta nella mia vita ho ottenuto qualcosa che desideravo da tanto,che mi piace,che mi fa stare bene e a cui piaccio, - Iniziava ad avere gli occhi lucidi – certo non quanto tu piaccia a lui.» Stavo per aprire bocca ma mi bloccò con un cenno della mano.
«Non voglio che tu mi dia spiegazioni,nessuna scusa,nessuna difesa, - ero davvero senza parole – voglio solo che me lo prometti.» Tornai con lo sguardo su Liam e per un attimo il mio cuore iniziò quasi a contoncersi dentro. Lo guardavo cantare e sentivo ogni parola come se fosse mia. Mi tornò in mente la scena di quando prese a pugni il muro per Alan,quando lo vidi a torso nudo in camera sua,quando a fatica cercavo di rimanere attaccata al suo collo dopo aver bevuto un sacco di porcherie e quando quella mattina mi svegliai schiacciata contro il suo petto. Allie mi toccò la mano e una lacrima scivolò via sul mio viso.
«Te lo prometto Allie.» Riuscì a dire solamente. E per la prima volta mi resi conto che Liam non mi apparteneva più,che io non ero più la sua ragazza preferita,che dovevo lasciarlo andare e che...mi ero davvero innamorata di lui,ero stata sempre innamorata di lui. Allie mi sorrise e strinse la mia mano,nel frattempo i ragazzi intonarono le ultime note della canzone.
«Vado un secondo al bagno.» Con la mano tolsi la lacrima che si era fermata a livello della guancia e inventai una scusa per allontanarmi. I bagni si trovavano dietro le quinte ed essendo quasi in prima fila ci misi poco a raggiungerli. Non guardavo dove andavo,ma fissavo le mie scarpe che mi stavano distruggendo i piedi e cercavo di non piangere per non rovinare il trucco. Sentì il presentatore che annunciava la fine dello show,visto che ai ragazzi li era stato affidato il compito di chiuderlo in bellezza. Non so perchè presi la decisione di non guardare dove stavo andando,ma questo mi portò a sbattere contro qualcosa,o meglio,qualcuno.
«Scusa mi dispiace.» dissi imbarazzata,alzando il volto e trovando Danielle,la bellissima modella super truccata e bombata nonché ex ragazza di Liam.
«Guarda guarda, - disse incrociando le braccia – finalmente ti incontro.» Mi guardava con aria altezzosa,ridendo sotto i baffi forse per il mio abbigliamento.
«Scusami?» Ero confusa.
«Tu sei l'amichetta del cuore che viene sempre al primo posto,vero?» Alzai un sopracciglio.
«No scusa forse hai sbagliato persona.» Cercai di superarla ma si piombò davanti senza farmi passare.
«Credi davvero che lui ti voglia?» Mi chiese e io continuavo a non capire.
«Ma guardalo, - voltò lo sguardo verso Liam che era intento a parlare e a scherzare con Allie e io feci lo stesso – ti conosce da una vita,ti ha avuta sempre a disposizione eppure sceglie la tua migliore amica.» Mi concentrai sulla coppia e le parole di Danielle mi risuonarono nella testa.
«Svegliati Sam, - conosceva il mio nome – lui non ti ha mai scelta.» Quello forse faceva più male di ogni cosa.
«Tu sarai sempre l'amichetta da cui correre quando avrà qualche crisi,quando ti vorrà dire ti voglio bene,ma lei potrà posare le labbra sulle sue,potrà accarezzarlo,sarà il suo compagno per la vita e potrà farci l'amore tutte le volte che vorrà e, - si avvicinò al mio orecchio – bye bye Liam.» Gli occhi mi si iniziarono a gonfiare e Danielle mi superò,dandomi una spallata.

 

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Ci tenevo a dire che io NON odio Danielle,al contrario siccome mi piace molto volevo inserirla in qualche modo! Bè che dire? Devo ringraziare i Kids Choice per avermi ispirata a scrivere questo capitolo perchè ho un sacco di idee ed è difficile metterle insieme :) Come vi è sembrato? I vostri pareri sono molto importanti davvero <3 Ah si,il pezzo di Justin Bieber xD Francamente lo odio davvero,ma volevo inserire altri ragazzi a parte i One Direction! Se si vedrà di nuovo? Bè è da scoprire :)

Forse alcuni si chiederanno perchè non ho messo qualche foto di come vedo Sam,bè forse perchè volevo dare libera scelta alla vostra fantasia così potete immaginarla come più vi piace! Al prossimo capitolo gente,mi raccomando perchè ci sono un sacco di altre sorprese e colpi di scena! ( forse non ve l'ho detto,mi chiamo Claudia e ho 18 anni)

Un bacio,Cla (:
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


My best friend –
 

Capitolo 7

 

 

«Assicuratevi di non aver dimenticato nulla.» Mio padre prese le ultime valigie all'entrata e uscì puntando la macchina ormai piena di bagagli. Erano già trascorse due settimane da Halloween e i miei zii si preparavano a tornare a Boston. Accompagnai con la mano Maggie e Zoe alla macchina,le quali piagnucolavano già da ore rifiutandosi di andarsene. Nessuno lo voleva,ma mio zio aveva un lavoro che non li concedeva più di 2 settimane e questo privilegio lo aveva solo perchè era il direttore di un'azienda importante.
«Non possiamo restare qualche altro giorno?» Si lamentò Zoe,supplicando mia zia. La piccola salì controvoglia sull'auto,seguita dalla gemella.
«Ci rivediamo presto.» dissi io,rassicurandole mentre chiudevo la portiera. Dan sciolse l'abbraccio con mia zia e toccò a me.
«Vorrei tanto che abitaste più vicino.» Mi lamentai quasi quanto le mie cugine. Mia zia rise e mi strinse.
«Non sai quanto lo vorrei io piccola mia.» Mi allontanai e mi accarezzò una guancia.
«Mi raccomando, - aggiunse – salutaci Liam.»
«Certamente.» risposi,mentre la vedevo aprire la portiera e richiuderla poco dopo. Le gemelle erano molto tristi anche perchè non avevano potuto salutare il loro fidanzatino,occupato a fare qualche intervista in giro per l'Europa. Mio fratello mi mise un braccio sulle spalle e con un cenno della mano salutammo i nostri zii che erano già partiti. Continuai a guardare la macchina fin quando non la vidi girare l'angolo e sparire. Charlie emise qualcosa di incomprensibile,quasi come un lamento e gli diedi una piccola pacca sulla testa. Ci voltammo e tornammo dentro casa,notando subito la differenza visto che non c'erano più voci di bambine qua e là.
«Non mi avete raccontato niente di Francoforte.» Fu l'osservazione di mia madre che tornò subito a mettere a posto casa. Ripensai a quella sera,alla promessa che avevo fatto e rabbrividì.
«Avresti dovuto vederli,sono stati grandi.» Rispose Dan con entusiasmo. Io indifferente,aprì uno scaffale e tirai fuori qualche barretta di cereali.
«Ti sei divertita Sam?» Mia madre notò subito la mia finta indifferenza e odiavo quando si accorgeva di tutto.
«Sicuro.» dissi,senza darci peso. Scartai la barretta e iniziai ad addentarla,mentre tornavo di sopra con lo sguardo di mia madre e di mio fratello fisso su di me. Aprì la stanza e mi tuffai sul letto,un po' troppo goffa. Poco dopo vidi la testa di mio fratello sbucare dalla porta.
«Si può?» Alzai le spalle,facendogli capire che era lo stesso. Si guardò attorno come se non avesse mai visto per bene la mia camera e iniziò a darmi fastidio.
«La mamma ti ha mandato a indagare?» Gli chiesi.
«Chi io? Perchè mai.» Mio fratello era capace a tutto,tranne che mentire. Alzai un sopracciglio come per rifargli la domanda e sbuffò.
«Non potevo dirle che avevi promesso alla tua migliore amica che non avresti impedito il suo rapporto con Liam.» Lo guardai a bocca aperta,allargando gli occhi. Cioè lui aveva sentito tutto?
«Era una cosa privata.» dissi offesa.
«Avanti sorella, - si buttò sul letto facendomi saltare col suo peso – era impossibile non sentire.» portò le mani dietro la testa,mettendosi comodo.
«Bè non sono arrabbiata per quello,per la verità non sono arrabbiata e la mamma dovrebbe smetterla di mandare te per sapere i fatti miei.» Mi prese le guance e le strinse,facendomi sputacchiare un sacco di briciole sul letto.
«Ti adoro quando fingi di non avere niente.» Mossi la testa per cercare di liberarle e me le massaggiai.
«Sei un emerito cretino,non ho niente.» Tornai alla mia berretta,distogliendo lo sguardo. Poggiò i piedi a terra e scese dal letto raggiungendo la porta.
«Tranquilla sorellina,la mamma non saprà mai che hai il cuore spezzato per il piccolo Payne.» Afferrai la prima cosa che mi capitò davanti: un cuscino. Glielo lanciai addosso,ma lui quasi con un ridicolo passò di danza lo evitò con classe.
«Ti odio.» Gli dissi,incrociando le braccia. Di risposta,mi mando un baciò con la mano e chiuse la porta alle sue spalle.

 

Quel pomeriggio decisi di fare una passeggiata per schiarirmi le idee. Faceva freddo ma non mi importava visto che amavo l'inverno. Si forse sono un po' strana da tutti gli altri ragazzi,ma amavo i maglioni,i cappelli di lana,il freddo,la neve e soprattutto il Natale. A parte il fatto che da un paio di giorni ero sola perchè Liam era in giro con gli altri ragazzi ed Allie colse subito l'occasione per seguirli. Vedevo le loro foto sui giornali,su facebook e su twitter. Era davvero odioso. In più le fans di Justin Bieber mi odiavano,definendomi una trovata nelle patatine che aveva avuto la fortuna di parlare con il loro idolo. Io a quell'incontro non ci avevo più pensato,anche perchè odiavo quel ragazzo e tutto ciò che lo riguardava. Tenevo le mani dentro le tasche a cause del freddo e vedevo il fumo gelido – così lo chiamavo – che mi usciva dalla bocca. I genitori iniziavano a portare i bambini alle piste di ghiaccio e le case iniziavano ad essere decorate con mille lucette natalizie. Francamente era ancora presto,ma amavo quell'atmosfera. Sentì il cellulare vibrare e quando lo uscì lessi sul display il nome Liam.
«Pronto?» Mi strinsi nelle spalle e la mia mano, che si era riscaldata all'interno della tasca,rabbrividì al cambiamento di temperatura.
«Ehi pulce.» Lo sentì a malapena,c'era troppo rumore di fondo.
«Ehi, - dissi continuando a camminare – tutto bene?» Continuavo a sentire gente che gridava. Sicuramente era sommerso dalle fans.
«Volevo solo dirti che stasera torniamo.» Non rispose alla mia domanda e francamente sembrava che non mi stesse dando molta retta.
«Ah va bene,gli altri come stanno?» Guardai a terra,nascondendo il viso nella pesante sciarpa che avevo messo.
«Si alla grande,pulce ti devo lasciare ora.» Parlava velocemente e sentivo le voci degli altri,compresa Allie,che ridevano e lo chiamavano interrottamente. Feci per rispondere ma sentì subito il famosissimo 'tututu' che ti avvertiva quando finivi a parlare da sola come una deficente,come me in quel momento. In tutto questo non mi ero accorta di essere finita in mezzo alla strada e sentì il clacson di una macchina risuonarmi nelle orecchie e qualcosa che come un missile mi spinse giù per terra,salvandomi da una morte certa.
«Stai bene?» La voce era calda e un profumo di menta mi rinfrescò la faccia. Aprì gli occhi ancora confusa e sembrava fossi finita in paradiso perchè trovai il volto di un angelo. Due occhi azzurri come l'oceano mi stavano fissando attendendo una risposta e quando sorrise apparvero sul suo viso due fossette adorabili. Si alzò e mi porse una mano. La afferrai e mi rimisi in piedi.
«Che è successo?» Chiesi,toccandomi la testa.
«Oh bè, - si mise le mani in tasca e continuò a ridere – parlavi al telefono credo,non ti sei accorta che eri finita in mezzo alla strada e una macchina ti stava per uccidere ma ehi, - fece un gesto con le mani indicandosi – ti ho salvata.» Mi venne da ridere a vedere la scena e a guardarlo meglio,mi sembrava di conoscerlo.
«Ti conosco?» Chiesi,osservandolo.
«Sono Seth,siamo vicini di casa da quasi sei anni.»
«Seth? - dissi sbalordita – Seth Green?» Annuì imbarazzato. Evidentemente aveva subito qualche mutazione e il ragazzo ciccione di un metro e cinquanta si era evoluto in un ragazzo di un metro e settanta,bello e attraente.
«Sei come dire..» cercai di trovare qualche aggettivo per descriverlo.
«Bello?»
«Qualcosa del genere.» Ridemmo insieme e per un attimo successe qualcosa di strano. C'era qualcosa nel suo sguardo,nel suo modo di fare forse che mi conquistò.
«Stavi tornando a casa?» Ruppe il silenzio che iniziava a farsi imbarazzante.
«Si.» Risposi.
«Torniamo insieme.» Mi fece un cenno con la testa e sorrisi,iniziando a camminare. Per tutto il tragitto lo osservai. Stava con le mani in tasca e guardava per terra.
«Sam è snervante.» Mi disse all'improvviso,alzando la testa. Caddi dalle nuvole,cercando di capire di cosa stesse parlando.
«Smettila di fissarmi,non sono un mutante.» Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso. Nel frattempo avevamo raggiunto casa mia che veniva prima della sua. Lo superai lentamente e mi afferrò dalla mano,fissando il mio gomito.
«Ti sei fatta male.» Mi guardai il braccio e notai che in quel punto si era formata una chiazza di sangue. Mi alzò le maniche della giacca e della maglietta e notai il gomito sbucciato da cui usciva un'infinità di sangue.
«Vieni devo metterti qualcosa.» Mi prese per mano e mi condusse verso casa sua. Aprì la porta ed entrai imbarazzata.
«I tuoi non ci sono?» Dissi,rabbrividendo a causa del braccio scoperto. Aprì uno sportello e prese un po' di cotone con il disinfettante e tornò da me.
«No lavorano.» Con un gomitolo e un po' di acqua ossigenata iniziò a tamponarmi la ferita. Ritirai il braccio di scatto,facendo una smorfia con la faccia per il bruciore.
«Ehi, - Mi guardò con quegli occhi color oceano e mi si sciolse il cuore – se non te lo tampono ti viene qualche l'infezione e potresti subire qualche mutazione particolare anche tu.» Risi mentre gli lasciavo riprendere delicatamente il braccio e mi venne la pelle d'oca a contatto con le sue dita. Strinsi i denti e pregai che finisse presto.
«Ora ci mettiamo questo e dovrebbe smettere di sanguinare.» Mi mise un cerotto a livello del gomito e mi guardò soddisfatto.
«Grazie.» dissi guardandolo mentre rimetteva tutto a posto. Chiuse lo sportello e mi sorrise ancora. Un tuono improvviso mi fece sobbalzare e sentimmo la pioggia che cadeva violentemente sul quartiere.
«Perfetto!» Non avevo né ombrello,nè cappuccio,quindi mi sarei fatta una bella doccia.
«Era da tanto che non pioveva.» Seth si avvicinò alle finestre e abbassò di più le serrande per impedire all'acqua di entrare.
«Vado a prenderti un ombrello.» Lo vidi percorrere un corridoio e poi entrare in una stanza. Misi le braccia conserte e guardai fuori. Si era alzato anche il vento e gli alberi si muovevano furiosi,come se fossero vivi. Pensai a quei disgraziati sull'aereo e all'ansia che mi sarebbe venuta mentre aspettavo che tornassero.
«Ti ho preso anche questa, - mi voltai sentendo Seth – è un po' grande ma mantiene calda.» Mi mostrò una felpona blu con su scritto Yale e notai nell'altra mano l'ombrello. Mi avvicinai,presi la felpa e la indossai.
«Ha un suo fascino.» Mi disse,ridendo. Dentro quella felpa ci navigavo ma aveva ragione,manteneva davvero calda.
«Te la riporto presto.» Presi l'ombrello e mi diressi verso la porta.
«Magari una sera di queste.» Stavo per abbassare la maniglia ma a quella frase mi bloccai e lo guardai. Mi andava davvero di uscire con Seth e considerando che ormai il capitolo Liam era chiuso,non potevo perdere l'occasione.
«Sabato?» Gli chiesi,aprendo la porta e sentendo degli schizzi d'acqua che mi arrivavano sulle gambe.
«Sabato.» Si mise le mani in tasca e mi rispose sorridendo e quelle due fossette riapparvero,come la cosa più bella e perfetta di questo mondo. Mi voltai ed aprì l'ombrello,chiudendo la porta alle mie spalle. Mi alzai il cappuccio della felpa e iniziai a correre,cercando di non cadere. Raggiunsi la casa e il mio sguardo cadde su quella di Liam. Notai Janet in salotto,intenta a lucidare l'argenteria,mentre il piano di sopra era desolato. Guardai quella stanza vuota per una manciata di minuti,fin quando la porta di ingresso non si aprì.
«Che fai lì imbabolata? - mi chiese Dan,rabbrividendo – diluvia!» Chiusi frettolosamente l'ombrello ed entrai,sentendo l'aria calda della casa che mi scaldò le guance.
 

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Alloooooora!! Intanto volevo fare gli auguri a tutti e non vi dico quanto ho mangiato oggi :S
Sono appena tornata dal cinema e ho visto il mio film preferito,Titanic <3 Vabè,torniamo al capitolo xD Ora entriamo davvero nel vivo (si so già di averlo detto precedentemente) e per quelli che pensavano che sarebbe tornato Justin Bieber o che Sam sarebbe subito corsa tra le braccia di Liam bè,mi dispiace ma avevo gi in mente Seth :) Secondo me vi piacerà molto come personaggio,tanto quasi Liam ma lui è lui :P Che dire spero vi piaccia e i commenti sono sempre ben accetti :)

Un bacione,cla (:
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


My best friend –
 

Capitolo 8

 

 

 

 

L'aria gelida entrò dentro la mia camera facendomi venire i brividi. Forse mi ero persa qualche passaggio ed era arrivato l'inverno tutto in una volta,ma quella mattina c'era particolarmente freddo. Aprì gli occhi scocciata e mi tolsi la coperta di sopra,rabbrividendo quando i miei piedi toccarono il pavimento ghiacciato. Mi alzai stringendomi nelle spalle e mi avvicinai alla finestra. Appoggiai le mani su un'anta per richiuderla quando un batuffolo bianco si appoggiò sul mio naso per poi sciogliersi immediatamente. Guardai fuori e con mio grande stupore mi resi conto che tutto il quartiere era diventato bianco. Allargai la bocca e mi si illuminarono gli occhi,come una bambina la mattina di Natale.
«Dan!» Urlai,correndo fuori dalla mia stanza per raggiungere quella di mio fratello. Era completamente al buio,visto che odiava la luce che entrava la mattina che lo costringeva a svegliarsi,e quindi teneva tutto completamente chiuso. Corsi verso le finestre e alzai le serrande,facendogli arrivare la luce dritta sulla faccia.
«Dan! Dan!» Gli saltai sul letto entusiasta,scuotendolo.
«Cosa vuoi Sam?» Mi disse,mentre si metteva il cuscino sulla faccia per ripararsi dalla luce.
«C'è la neve Dan.» Continuavo a scuoterlo e lui si dimenava da sotto il cuscino cercando di buttarmi giù dal letto. Odiavo quando qualcuno non mi dava retta,così lasciai la sua stanza e mi catapultai al piano di sotto.
«Sam.» Mia madre mi vide scendere come un fulmine e arrivare dritta dritta alla porta di ingresso per aprirla e vedere tutto il vialetto imbiancato.
«Devo correre da Liam.» Feci un passo indietro e richiusi la porta,mentre frettolosamente risalivo nella mia camera. Mi infilai il primo jeans che mi capitava di mano,tirai fuori dall'armadio la mia giacca da neve e misi i miei ugg vecchi già da tempo. Mi catapultai fuori dalla finestra facendo attenzione alle tegole e sprofondando nella neve,scesi dalla scala e corsi verso casa Payne. Io e Liam sin da piccoli amavamo la neve e ogni anno,il giorno della prima nevicata,correvamo fuori a divertirci. Ormai era una tradizione ed ero sicura che nessuno ce l'avrebbe portata via. Mi arrampicai fino ad arrivare alla finestra della sua stanza. Notai che il letto era già fatto e che la camera era vuota. Percorsi il corridoio fino ad arrivare in cucina,dove trovai Janet e Martin intenti a fare colazione.
«Buongiorno Sam.» Mi disse Martin,alzando gli occhi dal giornale che stava leggendo per sorridermi.
«Ciao cara.» Janet posò delle tazzine sul tavolo e prese posto.
«Liam non è nella sua stanza,è uscito?»
«Oh si,è uscito presto con Allie,hanno visto la neve e non hanno resistito.» La pugnalata al cuore più grande della mia vita. Indietreggiai delicatamente e distolsi lo sguardo,fissando i miei ugg ormai tutti rovinati.
«Vuoi fermarti per colazione?» Mi chiese Janet,vedendo che non davo risposta.
«No, - dissi andando verso la porta – andrò fuori anche io,buona colazione.» Feci un cenno con la mano ed uscì,con lo sguardo nel vuoto. E così anche questa cosa aveva perso la sua importanza,per Liam. Mi chiesi quale fosse il mio ruolo a questo punto.
«Non puoi fare quella faccia con tutta questa neve in giro.» La voce calda di Seth richiamò la mia attenzione,e lo vidi lì poco distante da me intento a modellare una palla di neve già perfetta con le mani.
«Si bè,qualcuno è stato capace di rovinarmi la giornata.» Dissi,accennando un sorriso.
«Sai, - disse mentre si avvicinava – non c'è niente che una palla di neve non possa risolvere.» Terminando la frase,mi lanciò quella cosa come un missile che mi finì dritta sulla faccia,la quale iniziò a bruciarmi come non mai. Scappò all'istante quando notò la mia espressione e iniziai a rincorrerlo. Raccolsi un po' di neve da terra e la modellai con le mani rendendola più o meno rotonda,anche se assomigliava più ad un uovo. Seth si voltò di scatto e rallentò. Ero pronta a scagliare la mia arma ma con la mano mi bloccò il braccio,girandolo e facendolo arrivare dietro la mia schiena. I nostri corpi avevano aderito perfettamente e sentì il suo fiato sul mio collo.
«Fai la tua mossa.» Mi disse,con tono di sfida. Pensai a una tecnica che mi aveva insegnato Liam tempo fa e feci finta di allentare la presa. Quando sentì i suoi muscoli completamente rilassati e il suo sorriso maligno,mi voltai di scatto buttandolo a terra. Forse era più furbo di me,tanto che mi tirò su di lui afferrandomi per un braccio. Atterrai sul suo stomaco e iniziò a contorcersi per il dolore,mentre io ridevo come una pazza.
«Ehi.» Una voce conosciuta attirò la nostra attenzione,facendoci sollevare la testa. Allie se ne stava lì a guardarci con un sorriso a 32 denti,mentre stringeva fortemente la mano di Liam al suo fianco.
«Ehi..» dissi,sollevandomi da Seth e togliendomi la neve dal pantalone. Anche lui si era rialzato e imbarazzato,si mise le mani in tasca.
«Non è bellissimo? - iniziò Allie,mentre si stringeva al braccio di Liam – è venuto a svegliarmi di mattina presto per farmi vedere questa meraviglia.» Accennai un sorriso per cercare di non rovinare il suo entusiasmo.
«Si insomma so che era una cosa nostra,ma spero non te la sia presa Sam.» Liam aveva anche il coraggio di parlare.
«Ma figurati, - gli dissi sorridendo – ci stavamo divertendo anche noi.» Indicai Seth e anche lui sorrise.
«Lo abbiamo visto,piacere io sono Allie.» Allie gli porse una mano. Era entusiasta al pensiero che io trovassi un altro ragazzo che non fosse il suo grande amore.
«Io sono Seth.» Disse lui,gentile.
«Seth? Seth Green?» chiese di colpo Liam,piegandosi in due dal ridere. Lo guardai seccata,ma lui non mi degnava di uno sguardo.
«No dai,dobbiamo continuare a parlare,che ne dite di stasera?» Aggiunse,con le lacrime agli occhi.
«Perchè no? - Seth si voltò verso di me – infondo è sabato e noi avevamo un appuntamento!»
«Fantastico,faremo una bell'uscita a coppie.» Urlò Allie entusiasta,mentre prendeva Seth a braccetto e si avviava.
«Seth? Sulserio?» Liam continuava a ridere e lo superai,dandogli una spallata.
«Sei un bambino Liam.» Velocizzai il passo,fino ad arrivare a casa mia. Entrai e mi preparai psicologicamente per stasera.

 

Quella sera piovigginava,così optai per un jeans,un maglioncino e degli stivali. Mi misi uno dei miei cappelli preferiti,presi la borsa e raggiunsi la porta.
«Buona fortuna.» Mi disse mio fratello,ridendo sul divano. Lo fulminai con lo sguardo mentre mi avvolgevo la sciarpa al collo ed aprì la porta,uscendo. Ci eravamo dati appuntamento da 'Happy Days',una panineria molto carina che si ispirava al mitico telefilm. Non era molto lontana dal quartiere,così ci misi poso a raggiungerla. Li vidi già tutti lì,intenti ad aspettarmi. Allie aveva messo un vestitino e se ne stava con la testa appoggiata sulla spalla di Liam,quasi come una sanguisuga. Seth era con le spalle appoggiato al muro e si guardava attorno,sicuramente cercava di evitare di rispondere alle domande di Liam.
«Ci hai messo una vita.» Mi disse Allie,sollevando la testa e sorridendomi.
«Scusate.» Guardai prima Liam per poi sorridere a Seth,rassicurandolo. Entrammo e prendemmo subito posto. I panini ci misero poco ad arrivare,ma quello che successe dopo fu la parte più importante.
«Allora Seth, - iniziò Liam – come hai fatto a perdere così tanti chili?» Lo guardai seccata,ma lui aveva solo iniziato.
«Solo buona volontà Liam.» Rispose lui,bevendo la sua birra e sfidandolo con lo sguardo.
«Quindi adesso potrai avere le tue prime esperienze con le ragazze visto che prima forse non ti filava nessuno.» Tirai un calcio dritto sul ginocchio a Liam ma lui non cambiò espressione. Seth rise.
«Tu preoccupati per le tue esperienze,visto che a quanto dicono le riviste hai perso la verginità solo l'anno scorso.» Seth appoggiò i gomiti sul tavolo,il mento sulle mani e lo fissò,in attesa di una risposta. Vidi Liam diventare rosso di rabbia ed Allie che se avesse potuto avrebbe incenerito Seth con lo sguardo.
«L'abbandono del papino,l'hai superato?»
«Liam!» Urlai e sbattei la mano sul tavolo,nera di rabbia. Il padre di Seth aveva abbandonato lui e sua madre quando era molto piccolo e odiavo Liam per quello che aveva appena detto. Seth sorrise,innervosito,e continuò a bere la sua birra senza rispondere.
«Vado a fumare una sigaretta,scusate.» Si alzò dal tavolo e io lo afferrai dalla giacca.
«Tranquilla Sam,sto bene.» Mi sorrise ed uscì il suo pacco di Malboro dalla tasca,dirigendosi verso la porta.
«Si vai a piangere da mammina,solo quella ti rimane.» Allie strattonò Liam dal braccio – finalmente anche lei aveva capito che aveva esagerato – e io lo guardai furiosa,alzandomi e uscendo frettolosamente. Non mi accorsi neanche di Alan che era seduto con i suoi amici idioti in un tavolo vicino all'ingresso e per mia sfortuna andai a sbattere contro la sua spalla.
«Stai attenta brutta stronza.» Mi urlò,ma senza darci peso uscì dal locale. Mi guardai attorno cercando Seth,ma non lo vidi da nessuna parte. Mi avvicinai così a una panchina e lasciai che il vento mi accarezzasse i capelli.
«Sam.» Sentì la voce di Liam affannata,sicuramente mi era corso dietro ma io non me ne ero proprio accorta. Lo vidi mentre riprendeva fiato ma senza pensarci gli urlai contro.
«Che cosa volevi fare eh? Metterlo in ridicolo? Ferirlo?»
«Ci siamo solo provocati a vicenda.» Mi disse,riprendendo fiato.
«Provocati per cosa? Sei stato un vero stronzo lì dentro Liam,alla pari di Alan.»
«Avanti Sam, - allargò le braccia sbalordito,quasi ridendo – è Seth Green,non può piacerti sulserio.»
«Hai sempre trovato un difetto ad ogni ragazzo che ci provava con me,esci dalla mia vita Liam!» Si avvicinò e mi mise le mani ai fianchi,avvicinandomi a se. I nostri nasi si sfiorarono e i suoi occhi fissavano interrottamente le mie labbra.
«Vuoi che esca dalla tua vita Sam?» Mi chiese in un sussurro. Per un attimo pensai che forse anche Liam provava qualcosa per me,forse anche per lui non ero una semplice amica.
«Vuoi che lasci andare la mia migliore amica?» Aggiunse. Ricevetti una pugnalata per la seconda volta e immediatamente tolsi le sue mani dai miei fianchi e mi allontanai.
«Si,voglio che mi lasci a Seth.» Ci misi un po' a pronunciare quelle parole e mentre lo facevo il mio corpo tremava,non per il freddo,non per il vento,ma per l'emozione che stavo provando in quel momento. Liam mise le mani in tasca e si dondolò sui talloni per un po'.
«Liam.» Sentimmo la voce di Allie che era uscita fuori per cercarci e mi ricordai della promessa.
«Sarò sempre la tua migliore amica e ci sarò sempre come tale.» Mi avvicinai quanto bastava per appoggiargli una mano su una spalla e sussurrargli questo all'orecchio. Lo lasciai lì con lo sguardo perso nel vuoto e corsi da Seth,che mi stava aspettando sulla strada. Lo raggiunsi e iniziammo a incamminarci verso casa.
«Ti prego Seth scusami,non so cosa gli sia preso davvero sono imbarazzata io per lui.»
«Ehi ehi, - mi bloccò le mani per calmarmi – non fa niente Sam,davvero.» Ci guardammo per un momento e in quell'istante il suo sguardo mi sembrò la cosa più bella e confortante di questo mondo.
«Li conosco i tipi come Liam,da quanto è innamorato di te?» Mi chiese all'improvviso. Scossi la testa confusa.
«Liam non è innamorato di me,da mai.» Dissi ridendo. Mi guardò come se lo stessi prendendo in giro.
«Lo giuro,non c'è mai stato niente e mai ci sarà,l'ho messo in chiaro anche poco fa.» Lo rassicurai e mi sorrise. Non avevo assolutamente intenzione di perdere Seth,tanto come aveva detto Danielle se Liam mi avesse voluta veramente avrebbe lasciato Allie e sarebbe corso da me,ma evidentemente le nostre anime non erano destinate a incontrarsi,mai.
«Oh,devo ridarti la felpa.» Cambiai argomento per cercare di salvare in qualche modo la serata.
«Non serve,te la regalo.» Lo sorpassai per camminargli davanti,all'indietro però.
«Siamo già arrivati al punto di farci i regali?» Lo stuzzicai.
«Allora facciamo che è un prestito, - si fermò di colpo e io mi fermai con lui – mi ridarai la mia felpa quando e se Liam scoprirà di essere innamorato di te.» Feci una smorfia. Che razza di accordo era.
«Sei proprio convinto eh?»
«Conosco noi ragazzi Sam.» Mi fece l'occhiolino e mi superò,sfiorandomi lievemente la spalla. Lo fissai per un po' mentre camminava e mi accorsi veramente che in lui c'era qualcosa che mi attirava,che mi prendeva. Si voltò a guardarmi e quel suo sorriso nella notte risplendeva come mille stelle.
«Andiamo?» Mi urlò,facendomi un gesto con la testa. Gli sorrisi e lo raggiunsi,decisa a non farmelo scappare. Seth poteva dire quello che voleva,ma ero io adesso che avevo messo un punto alla questione Liam-è-innamorato-o-no-di-Sam.
 

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Ciaoooooooooooooooooooooooo :D

Alloooooora,questo capitolo mi piace molto perchè Liam inizia a muovere il culo e a svegliarsi.
Ci voleva. Non pensate sia stato un po' tra le nuvole nei precedenti?

A parte l'episodio con Alan,ovvio. Giusto lui,non lo sottovalutate perchè vi stupirà ;)
Seth invece vi piacerà come vi avevo già accennato e più in là scoprirete perchè!
Volevo ringraziare le 13 persone che mi seguono,le 6 che mi hanno messo nei preferiti e nelle...ricordate (?),
e infine tutti quelli che leggono e commentano <3

So che questa storia è in corso,ma una notte ho pensato a una ff di raiting rosso a cui tengo particolarmente e ieri ho pubblicato il prologo.
Se volete farci un salto mi farebbe davvero piacere,si chiama Amici di letto!

Bacio,cla (:
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


My best friend –
 

Capitolo 9

 

 

Nevicava ormai quasi ogni giorno ed era un piacere per i miei occhi svegliarmi la mattina ed uscire di casa camminando in mezzo a quella meraviglia. La neve rendeva quasi piacevole anche la scuola,visto che durante l'intervallo ne approfittavamo per fare qualche battaglia di palle di neve. Qual'era la cosa brutta? Toglierla dal vialetto. Mia mamma ogni anno obbligava mio fratello e me a spalarla per rendere visibile la porta di casa.
«E' divertente alla fine.» Dissi io,cercando di allentare la tensione mentre ne spalavo via un po'. Mio fratello mi lanciò un'occhiataccia.
«Divertentissimo Sam,come una spina nel sedere.» Scoppiai a ridere a quella battuta e gliene tirai un po' raccogliendola con la pala.
«Se lo fai un'altra volta ti uccido.» Si allontanò di poco,scrollandosi la neve dalle spalle e dal cappello.
«Avanti Dan,da piccoli ci divertivamo.» Lo guardai scocciata e non ricevendo risposta tornai alla mia pala. Mio fratello di mattina era terribilmente irritante e camminava fianco a fianco con l'acidità. La porta di casa si aprì e ne uscì un Charlie missile,che si tuffò immediatamente dentro uno strato di neve,sprofondando. Dietro di lui mio padre si stringeva nelle spalle,con la valigetta in una mano e nell'altra un ombrello visto che non smetteva di nevicare.
«Vai a lavoro?» Gli chiesi,mentre arricciavò il naso per il freddo.
«Il lavoro non è come la scuola,Sam.» Fece attenzioni allo strato di ghiaccio che si era formato sulle scale e ci passò davanti,andando verso il garage. Era sicuramente scocciato perchè a causa della neve,gli uffici non erano stati chiusi.
«Quando andavo a scuola io queste cose non succedevano, - iniziò a lamentarsi Dan – chiusi per la neve? Cosa dovrebbe succedere? Siete più pericolosi voi con le vostre menti malate.» Finì la mia parte e buttai il peso sulla pala che avevo messo verticalmente,esausta.
«Ti faccio notare che se non avessero chiuso le scuole per la neve,in questo momento staresti spalando da solo.» Charlie sbucò fuori dall'ammasso di neve e iniziò a scrollarsela di dosso,facendomi ridere.
«Esagerata,hai lasciato la parte maggiore a me.» Insistì mio fratello,lamentandosi al solito.
«Quale parte del gentiluomo non hai capito,Dan?» Inarcai un sopracciglio,mentre lo guardavo completare la sua parte e rivolgermi uno sguardo omicida.
«Sam,sta zitta.» Mi disse,prendendo la sua e la mia pala e risistemandole in garage. Lo osservai camminare,quando un suono di clacson attirò la nostra attenzione,facendoci voltare. Una Smart rosso fuoco spiccava sulla strada,a causa della neve bianca e svoltò per entrare nel vialetto di casa Payne. Conoscevo quella macchina,ma mi sembrava assurdo che potesse essere lei. Mi voltai verso mio fratello che all'improvviso si era irriggidito.
«Possibile?» Gli chiesi,non volendo necessariamente una risposta. Infatti non la ottenni. Io al contrario di mio fratello speravo fosse lei,perchè mi era mancata molto. La portiera si aprì e quando vidi quella chioma dorata capì subito.
«Neev!» Urlai,andandole incontro.
Neev Payne era la sorella maggiore di Liam,la sorella maggiore che avevo sempre desiderato e che non avevo mai avuto. Era la ragazza più buona,gentile,intelligente e stupenda del mondo. E non lo dico solo perchè mi ha fatto da babysitter praticamente una vita,ma perchè era davvero così. Le confidavo tutto,anche la minima cosa. Quello che mi faceva star male è che mio fratello ne era follemente innamorato,ma non era un'amore nato così dal nulla. Erano stati insieme per circa sei anni,quando poi lei vinse una borsa di studio per la fotografia che la costrinse ad allontanarsi chilometri e chilometri da Londra,facendo terminare la loro storia. E ora era tornata,non la vedavamo da circa quattro anni.
«Sammy Sammy!» Mi disse,chiamandomi col nomignolo che utilizzava per attirare la mia attenzione da bambina. La strinsi forte e un profumo di fragola mi invase le narici. Era poco più alta di me,magra e con una bellezza mozzafiato!
«Ti sei sistemata eh!» Mi stuzzicò al solito.
«Tu invece resti come al solito la stronzetta di famiglia.» Le feci una linguaccia e mi pizzicò la guancia. Vidi che si mise a guardare oltre me,e potevo immaginare chi stesse guardando. Mi voltai,mio fratello accennò un saluto con la mano per poi rientrare a casa con Charlie alle costole.
«Bentornata a Londra.» Si disse,salutando ancora lentamente con la mano,rimanendo imbambolata.
«Avanti,saranno tutti felici di rivederti.» La presi per mano riportandola sulla terra e corsi verso la porta di casa Payne,suonando interrottamente. Sicuramente Janet e Martin non erano a casa ma a lavoro e dovevamo sperare che Liam sentisse il campanello e che ci facesse entrare evitando di farci congelare.
«Aspetta, - disse Neev cercando nervosamente nella sua borsa – dovrei avere ancora le chiavi.» La guardai mentre curiosava in quella che più una borsa sembrava quella specie di affare della signorina Hermione Granger,nella quale potevi mettere qualsiasi cosa di qualunque dimensione. Uscì vittoriosa non molto tardi un mazzo di chiavi e aprì la porta,facendomi riscaldare le guance una volta entrata in casa.
«Fratellino superstar che tutte le ragazzine tredicenni vogliono farsi dove sei?» Urlò,sporgendosi in tutte le stanze. Nessuna risposta. Dopo un po' però mi accorsi di una sagoma che si sporgeva da una camera. Iniziò a camminare di peso e notai la figura assonnata di Liam che si avvicinava grattandosi un occhio e i capelli tutti arruffati.
«Wow,sei più sfigato di come ti avevo lasciato.» Iniziò Neev,guardandolo mentre avanzava. Liam sentì la voce e si fermò di colpo. Si torturò ancora un po' l'occhio e poi mise a fuoco la figura di sua sorella.
«Neev?» Disse,incredulo,sbattendo le palpebre più volte.
«No, - sbuffò Neev mettendosi a braccia conserte – Gesù Cristo!» Risi come una pazza. Mi era mancata quella ragazza,ma davvero tanto.
«Vieni e abbracciami,pedofilo che fa fare pensieri contorti a delle povere adolescenti.» I due fratelli si unirono in un abbraccio e sorrisi. Neev stringeva Liam più forte che poteva ma lui era troppo assonnato per farlo.
«Ti sarei venuto a prendere se solo me lo avessi detto.» Sbottò Liam,risvegliandosi all'improvviso. Neev iniziò ad andare in giro per casa e io e Liam le andammo dietro.
«Non sono ritardata fratellino, - iniziò a prendere qualche oggetto qua e là incuriosita – sono in grado di ritrovare la strada di casa da sola.» Si buttò sul divano,mettendo le gambe su un bracciolo e guardandoci.
«Quando avete intenzione di mettervi insieme voi due?» Chiese di colpo,senza nessun velo di ironia sul volto. Ripensai a qualche sera precedente,al fatto che io e Liam non avevamo parlato più dopo quello che era successo e trasalì. Lui invece,scoppiò a ridere,una risata un po' troppo accentuata per i miei gusti.
«E' da una vita che te lo dico,non staremo mai insieme.» disse di getto. Neev scrutò la sua espressione,si alzò e dopo aver dato una rapida occhiata schifata a suo fratello,si posizionò davanti a me,accarezzandomi una guancia.
«Buon per te, - mi disse – Liam sta ancora passando la fase 'mi masturbo in camera mentre guardo foto di Megan Fox nuda'» Liam rise forzatamente e io soffocai una risata.
«E' bello riaverti qui sorellina.» Disse,guardandola socchiudendo gli occhi. Neev gli si avvicinò e gli prese una guancia,strapazzandogliela peggio di un uovo.
«E' bello poterti prendere di nuovo in giro,pulcino spennato.» Aggiunse,facendo un accenno ai terribili capelli di Liam in quel momento.

 

«Sono tornata.» Rientrai a casa dopo essere passata dal supermercato e aver preso alcune cose per la cena di stasera.
«Ciao tesoro.» Mi disse mio padre sul divano,intento a guardare la solita partita di football,registrata ovviamente. Charlie seduto accanto a lui sbattè rumorosamente la coda sul bracciolo del divano e mi guardò,con la lingua a penzoloni. Mi tolsi gli scarponi da neve e li lasciai all'entrata lasciando uno strato di neve sul pavimento. Con la busta in mano mi diressi verso la cucina dove mia madre aspettava che tornassi appoggiata ai lati del tavolo,sorseggiando un buon tea.
«Ecco tutto.» Posai la busta della spesa nel lavello e mi legai i capelli in una coda di cavallo.
«Grazie Sam.» Mia mamma mi scoccò un bacio in guancia e iniziò a curiosare tra la spesa,uscendo a poco a poco ciò che avevo appena comprato.
«Neev è stata così carina ad averci portato quel dolce,non doveva.» Iniziò,sistemando le cose negli scaffali. Dopo essere stata calorosamente accolta dalla sua famiglia,Neev era passata da noi per portarci una gigantesca torta al cioccolato,intoccabile fino all'ora di cena. La guardai mangiandola con gli occhi e quando allungai una mano per prenderne un pezzo,mia madre mi bacchettò col cucchiaio di legno.
«Ahi!» Ritirai velocemente il braccio,agitando la mano come se volessi mandar via il dolore.
«Dan è stato tutto il giorno chiuso in camera..» Mi disse poco dopo.
«Prevedibile.» Feci spallucce e mi incamminai verso le scale,salendo incuriosita verso la camera di mio fratello. Sentì una musica incomprensibile,che più che una canzone sembrava una dichiarazione di guerra. Veramente vomitoso. Sicuramente era qualche rap sfigato che buttava quattro parole in una canzone e riusciva a guadagnare perchè esistevano degli sfigati come mio fratello che osavano ascoltare quella roba. Mi avvicinai alla porta e la aprì,trovandolo sdraiato sul letto intento a leggere uno dei suoi stupidissimi fumetti.
«Come fai a leggere con questo chiasso?» Feci una smorfia e andai verso lo stereo,spegnendolo. Dan si mise seduto e chiuse il libriccino.
«Com'era?» Dissi,imitando il saluto pietoso che quella mattina aveva fatto a Neev.
«Cosa avrei dovuto fare? Correrle incontro e dirle che bello quanto tempo che non ti vedevo?!» Mise le braccia conserte e mi guardò furioso. Risi e con un salto mi precipitai al suo fianco,poggiando una testa sulla sua spalla.
«Potevi semplicemente raggiungerla,salutarla e andare..» Dissi lentamente,cercando di non farlo alterare ulteriormente. Sospirò.
«E' più bella di prima,come cazzo fa a essere più bella di prima?» Mise la faccia tra le mani e mi sembrò un pazzo di qualche centro psichiatrico.
«Deve essere una cosa di famiglia..» Dissi più a me stessa e sperai con tutto il cuore che Dan non avesse sentito.
«Cosa?» Mi chiese,quasi ridendo.
«Cosa?» Gli feci eco io,fingendo di non capire.
«Hai detto 'deve essere una cosa di famiglia'» Mi imitò pietosamente aprendo e chiudendo le virgolette con le mani.
«Certo li hai visti i suoi genitori? Janet è una donna stupenda!» Dan inarcò un sopracciglio,guardandomi.
«Janet, - disse – si certo.» Mi spinse complice col gomito e sbuffai.
«Di chi altro dovrei parlare?» Mi alzai seccata andando verso la finestra,scostando la tenda e guardando fuori il quartiere innevato.
«Magari di un ragazzo alto,biondo,muscoloso e affascinante che risponde al nome di Liam Payne,nonchè fratello di Neev, - si alzò dal letto e gesticolava fastidiosamente – o forse mi sono perso qualcosa e non parli del ragazzo che conosciamo da quando siamo nati e di cui sei follemente innamorata?» Lo guardai con uno sguardo omicida stringendo i pugni.
«Non sono innamorata di nessuno Dan, - dissi guardandolo con le braccia conserte – e poi basta già uno di noi innamorato di una Payne.» Questa volta sorrisi io.
«Abbiamo un fratello sconosciuto da qualche altra parte del mondo?» Finse di non capire e mi avvicinai col mio solito sguardo maligno.
«Adesso che è tornata Neev anche io posso tormentarti.» Gli passai accanto sorridendo e lui quasi rabbrividì.
«Non proprio sorellina.» Mi disse,tornando sicuro di se mentre mi guardava dall'alto ridendo. Cosa diavolo rideva? Non lo avevo messo un po' sotto pressione? Lo guardai invogliandolo a continuare.
«Bè, - si mise le mani in tasca e iniziò a girarmi intorno dandomi il tormento – fondamentalmente io e Neev non ci siamo lasciati perchè non volevamo stare più insieme,ma semplicemente perchè siamo stati costretti dalle circostanze..» Lo seguivo con lo sguardo cercando di capire dove volesse arrivare.
«..e io non ho mai negato il fatto che mi mancasse e che l'amassi ancora,tanto che per cercare di dimenticarla sono finito anche in Italia..» Si bloccò di colpò e iniziò a ridere in modo strafottente.
«Tu al contrario hai sempre negato questo amore contorto che provi per Liam e io mi divertirò a prenderti in giro fin quando verrà il giorno in cui te ne renderai finalmente conto e lo urlerai al mondo,quindi sorellina, - Mi appoggiò una mano su una spalla – sono io che ti ho in pugno.» In quel momento divenni peggio di un camaleonte. La mia faccia divenne di tutti i colori: bianca,rossa,viola,nera. E sentivo la rabbia che mi saliva dalle punte dei piedi su un cima fino alla testa. Strinsi i pugni e la tentazione di prenderlo a schiaffi si faceva sempre più forte.
«Sam.» Cazzo! Mia mamma sceglieva sempre il momento sbagliato per urlare fastidiosamente il mio nome.
«Sam scendi giù.» Continuò,mentre Dan rideva al fatto che non potessi dargli risposta. Battè due colpi con la mano sulla mia spalla e,dandomi un veloce bacio sulla guancia,uscì dalla stanza. Cercai di ricompormi e mi diressi verso le scale curiosa di conoscere il motivo che aveva portato mia mamma a interrompere la conversazione tra me e Dan,da dove lui ne uscì nettamente vittorioso.
«Cosa v..» Urlai quasi,quando notai la figura di Allie sorridermi imbarazzata in fondo alle scale.
«Allie?» Dissi confusa. Cosa ci faceva a casa mia? Forse Liam era così tanto indaffarato e lei come ultima risorsa aveva scelto me per non rimanere sola?
«Ciao Sam, - era come se fosse la prima volta che entrava in quella casa – possiamo parlare?»
 

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gjoirjsod ciao :3
Allora questo capitolo mi piace moltissimo! Per il semplice fatto che finalmente arriva Neev! ( francamente non so da dove mi sia uscito questo nome ma mi piace )
Chi è Neev? E' la sorella maggiore che tutti vorrebbero avere diciamo xD
Sa ascoltare,ti consiglia,ti insulta e ti fa ridere! E poi volevo che anche Dan avesse qualche ruolo più impegnativo in questa storia :D Bè effettivamente in questo capitolo non succede niente di che,Liam si vede poco e Seth per niente,però volevo rafforzare il rapporto fraterno tra Sam e Dan e poi non vedevo l'ora di far arrivare Neev (nata durante un'interessantissima lezione di matematica) per stravolgere la vita di Dan e la quale avrà un ruolo fondamentale nella storia contorta tra Sam e Liam! E ora qualcuno penserà “ e ora che vuole quella stronza di Allie? ” boooooh lo scoprirete nel prossimo <3

Un bacio,cla (: 
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


My best friend –
 

Capitolo 10

 

 

 

 

«Allora..» Disse Allie seduta sul mio letto. Non riusciva neanche a guardarmi,fissava le sue dita che si intrecciavano nervosamente. Lo faceva sempre quand'era nervosa.
«Allora ti ascolto.» Tagliai. Lei prese un respiro profondo,guardò prima fuori dalla finestra per poi fissare me.
«Ho litigato con Liam..» Mi disse. Devo dire che mi aspettavo di tutto,tranne che venisse da me se aveva un problema con Liam. Giusto giusto da me? L'ipotetica amica che poteva soffiarle il ragazzo?
«E me lo stai dicendo per..» Continuai io,facendo segno di proseguire con le mani.
«Io non riesco a capirlo in fondo,a volte sta in silenzio per delle ore e io non so che fare..» Gli occhi le iniziarono a diventare lucidi e la voce si affievoliva a poco a poco. Segno che da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere.
«..tu invece riesci a capirlo subito,anche quando sta in silenzio, - Si alzò e si inginocchiò davanti a me prendendomi le mani – Sam perdonami se ho fatto la stronza in questi mesi ma ti prego aiutami a capirlo..» Non avevo mai visto Allie piangere,per niente e per nessuno. Credevo che quello che provava per Liam fosse solo una stupida cotta ma forse dovevo ricredermi. Forse Allie amava davvero Liam e vederla in quello stato faceva stare male anche me. Mi era stata molto vicina quest'estate e proprio ora non potevo voltarle le spalle. Le presi le mani e gliele strinsi.
«Dire che hai fatto la stronza è un complimento, - Alzò delicatamente il volto e mi guardò confusa – ma se non ti comportassi così alla fine non saresti tu.» Sorrisi e le asciugai le lacrime che le avevano rigato il viso. Sorrise anche lei e mi buttò le braccia al collo facendomi quasi cadere a terra.
«Sei la migliore amica che abbia mai avuto!» Mi disse mentre mi stritolava,impedendomi addirittura di respirare.
«Se continui a stritolarmi così non ci sarà più nessuna migliore amica.» Cercai di parlare prendendo dei respiri con difficoltà ed Allie iniziò a ridere e si allontanò.
«Scusa, - le era tornato il sorriso di sempre – quindi mi aiuterai?»
«Conosco quel ragazzo da quando ha aperto gli occhi per la prima volta,dovrà pur contar qualcosa!» Allie mi saltò di nuovo di sopra,questa volta però con più delicatezza.
«Le vostre urla stanno disturbando le mie letture giornaliere.» Dan si precipitò nella stanza,sbattendo la porta al muro. Quando vide che io e Allie eravamo unite in un abbraccio sorrise.
«Avete fatto finalmente pace?» Chiese,appoggiandosi al muro e ridendo.
«Si,ora puoi tornare ai tuoi giornalini porno.» Mi avvicinai,lo spinsi fuori e gli chiusi la porta in faccia,sentendo le sue inutili giustificazioni.

 

Camminavo sulle tegole facendo molta attenzione per cercare di non scivolare come l'ultima volta. Arrivai alla scala e mi calai,facendo attenzione a non scivolare a causa della neve. Quando arrivai a terra camminai verso casa Payne,pronta ad arrampicarmi per raggiungere la stanza di Liam. Avevo promesso ad Allie che avrei trovato un piano per farli chiarire e quel giorno mi travestì da portatrice di pace. Scivolai più volte prima di riuscire a raggiungere la finestra e infine a entrare nella stanza. Notai che gli scarponi si erano completamente inzuppati di neve,che in quel momento si sciolse tutta sul pavimento della camera di Liam.
«Merda!» Dissi,dimenticando per un momento di essere in una casa altrui.
«Sam?» Alzai lo sguardo da terra e trovai Liam sulla porta,che mi fissava divertito.
«Ho sporcato tutto,scusa.» Mi tolsi velocemente le scarpe rimanendo con i calzettoni e aprì nuovamente la finestra per appoggiarle sul tetto per poi richiuderla.
«E' semplicemente acqua,si asciuga.» Liam mi sorrise e ritrovai sul suo viso quelle scocchette rosse che non vedevo da un po'. Si avvicinò e si sedette sul letto,fissandomi.
«Cercavi mia sorella?» Mi chiese. Sentì il pavimento ghiacciato sotto i miei piedi e rabbrividì,stringendomi nelle spalle.
«No, - dissi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio – non posso venire a parlare un po' con te?»
«Non eri tu quella che aveva detto che dovevo stare fuori dalla tua vita?» Intrecciò le mani e appoggiò i gomiti sulle ginocchia.
«Non ho mai detto questo..» Mi avvicinai e mi piegai sulle gambe per poter arrivare al suo stesso livello di altezza e fissarlo negli occhi.
«Ti ho semplicemente ricordato che io non ho un ragazzo e..» Mi interruppe bruscamente.
«E cosa? Seth è il ragazzo della tua vita?» Alzai gli occhi al cielo. Non volevo finire in un'ulteriore discussione.
«Che mi dici di Allie?» Gli chiesi all'improvviso,rendendolo confuso.
«So che avete litigato,è una brava ragazza e vorrebbe solo capirti.» Sorrise e iniziò ad arrossire di nuovo. Voleva farmi impazzire,era chiaro.
«E chi può capirmi? Sono ingestibile.» Disse,sfiorandomi una mano che si era appoggiata sul suo ginocchio.
«Lei crede che io sia l'unica che può capirti.» Continuava ad accarezzarmi la mano con il pollice e sentivo il mio cuore che accellerava i battiti. Mi fissava e cercavo di non perdrmi nei suoi occhi per rimanere lucida. Non mi rispondeva e quella situazione mi stava mettendo a disagio.
«Sono sicura che è stata solo una piccola discussione,ma vedi lei a te ci ti..»
«Sei bellissima Sam,lo sai?» Mi interruppe di nuovo mentre mi accarezzava una guancia, e lo guardai senza riuscire a dire una parola.
«Non pensavo di trovarti ancora più bella al mio ritorno.» Lasciò la sua mano calda sulla mia guancia e con le dita iniziai ad accarezzargli le mani. Sentivo i suoi polpastrelli accarezzarmi l'orecchio e l'altra sua mano che a poco a poco si intrecciava con la mia. Allungai un braccio e gli arruffai i capelli che gli cadevano in modo disordinato sulla fronte e poi con le dita gli accarezzai le scocchette,ancora più rosse di prima. Se in quel momento una musica non ci avesse interrotto,non so fin dove saremmo arrivati. I suoi occhi si illuminarono e alzò lo sguardo per vedere da dove provenisse.
«La senti?» Mi domandò confuso. La canzone era 'Better in Time' di Leona Lewis e per me non era una sorpresa. Mi sollevai stiracchiando le gambe e andai ad aprire la finestra.
«Ciao Liam.» Gli dissi,arrampicandomi e facendogli un cenno con la mano.
«Dove vai?» Mi chiese,chiedendomi di restare con lo sguardo anche se il suo cuore voleva scoprire da dove venisse quella canzone.
«Liam!» Non feci in tempo a rispondere,quando la voce di Allie si mise tra di noi. Lo chiamava affinchè si affacciasse all'altra finestra,quella che dava sul cortile. Liam mi fissò mentre mi calavo e arrivavo giù. Allie era lì con un striscione enorme che diceva “it'll all get better in time” e vidi Liam affacciarsi e sorridere.
«Wow!» Sentì una voce che conoscevo alle mie spalle e mi voltai curiosa. Neev camminava verso di me,fissando Allie e Liam alle mie spalle.
«La tipa ci sa fare.» Si fermò e mise le braccia conserte.
«Si,diciamo che ci sa fare.» Feci per superarla ma mi bloccò.
«Curioso che sapesse la cantante preferita di Liam,la sua canzone preferita e la sua frase preferita.» Mi scrutava e sentivo l'ansia scorrermi nelle vene.
«Avrà solo avuto fortuna.» Dissi,cercando di sorridere. Neev mi sorrise.
«Solo una persona conosce mio fratello così bene,dopo di me ovviamente, - si avvicinò e mi guardò seria – ed entrambe sappiamo che non è miss romanticismo dell'anno con una quarta di seno.» Lanciò un'occhiataccia ad Allie e poi tornò su di me.
«Allie non è tanto terribile quando la conosci bene.» Cercai di sorriderle e si lasciò superare.
«Se ci fossi stata tu sarebbe stata tutta un'altra storia.» Mi fece voltare nuovamente e nelle sue parole sentì la sorella maggiore che avevo sempre visto in lei. Protettiva e affettuosa.
«Ma non ci sono giusto? E tuo fratello sta bene così, - Misi le mani nelle tasche della giacca e nascosi il viso nella sciarpona – e conosco un altro fratello che farebbe di tutto per stare bene con la persona che ama.» Neev cambiò di colpo espressione e le sorrisi,lasciandola turbata mentre mi avvicinavo alla porta di casa.

 

«Ehi bellezza.» Sentì quella voce irritante mentre tornavo a casa dopo aver fatto una visita veloce a mia nonna.
«Non ho tempo Alan.» Dissi,guardandolo con la coda dell'occhio senza fermarmi. Lui velocizzò il passo per raggiungermi e mi afferrò un braccio per farmi voltare bruscamente.
«E' buona educazione salutare,non te l'hanno insegnato?» Sentivo la puzza di alcool che gli usciva dalla bocca e quel rossore negli occhi stava a significare che si era fatto da poco una o due canne. Mi stringeva il braccio sempre di più e cercavo di divincolarmi. Perchè avevo scelto una scorciatoia? Non era meglio la strada principale piena di gente?
«Lasciami Alan,mi stai facendo male!» Sentivo le sue dita entrarmi quasi nella pelle e si avvicinava sempre di più,tanto che mi sbattè contro il muro alle mie spalle.
«Adesso non c'è quel coglione di Payne ad aiutarti,eh?» Infilò una mano sotto la felpa e rabbrividì a sentire le sue mani gelide,e con l'altra mi toccava fastidiosamente la faccia e iniziò a baciarmi con forza il collo.
«Ti prego Alan,smettila!» Cercavo di spingerlo via muovendo inutilmente sia le gambe che le braccia,ma i lunghi anni come capitano della squadra di football si facevano sentire.
«Chiama Payne,chiamalo!» Mi urlava all'orecchio mentre iniziava a schiacciarmi con più forza contro il muro. Non avevo mai avuto così tanta paura in vita mia e avrei dato qualunque cosa purchè Liam fosse stato lì. All'improvviso si sentì un tonfo e Alan si accasciò a terra,toccandosi la mascella.
«Sono arrivato io Carter,ti va bene?» Seth l'aveva steso con un semplice pugno solo perchè Alan era troppo fatto e ubriaco per avere le forze per reagire. Strisciò una o due volte prima di rimettersi in piedi,guardarmi serio e poi scappare via. Iniziai a piangere e Seth mi accolse in un abbraccio,e non mi sentì mai così protetta.
«E' passato,è passato.» Mi accarezzava i capelli e mi baciava dolcemente la fronte,mentre io stringevo i pugni sul suo petto e singhiozzavo.
«Se non fossi arrivato tu..lui..lui..» Mi prese il viso tra le mani e mi asciugo le lacrime che mi stavano completamente bagnando la guancia e che avevano completamente bagnato la sua maglietta.
«Non ci pensare capito? Sono qua e stai bene.» Mi sorrise e cercai di tranquillizzarmi. Le lacrime a poco a poco smisero di scendere e Seth mi scoccò un altro bacio sulla fronte.
«Ehi Seth!» Sentì la voce di Allie alle mie spalle e pregai con tutta me stessa che non ci fosse anche Liam.
«Allie, - salutò Seth – Liam.» Aggiunse poco dopo,facendomi trasalire.
«Che è successo?» Questa volta fu Liam a parlare,preoccupato. Nessuno rispose e Seth mi guardò,cercando di capire se poteva dirglielo o meno.
«Sam?» Sentì Liam avvicinarsi e appoggiò una mano sulla mia spalla per farmi voltare.
«Che le hai fatto?» Notando la mia espressione e gli occhi gonfi,Liam si scagliò furioso contro Seth.
«Seth non centra, - lo presi dal braccio prima che potesse commettere qualche stupidaggine – mi sono semplicemente sentita male Liam e Seth passava di qui e mi ha aiutata.» Guardai Seth affinchè annuisse.
«L'ho vista un po' pallida e mi sono preoccupato.» Aggiunse,guardandomi complice. Liam si voltò verso di me e iniziò ad accarezzarmi le guance e gli occhi gonfi. Non ci eravamo mai detti bugie e odiavo mentirgli.
«Mi stai dicendo la verità Sam?» Mi chiese,guardandomi negli occhi. Mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio,aspettando che rispondessi.
«Ma certo amore,che cos'altro poteva succedere?» Allie rispose al posto mio,si avvicinò e intrecciò la sua mano a quella di Liam.
«Tranquillo Liam, - intervenne anche Seth - tutto bene.»
«Non lo sto chiedendo a voi! Voglio sentirlo da lei!» Alzò la voce e divenne rosso di rabbia,senza togliermi gli occhi di dosso.
«Sto bene.» Gli dissi,sorridendogli. Gli presi la mano che ancora mi accarezzava la guancia e gliela strinsi per poi lasciarla andare.
«Meglio che la porto a casa ora.» Seth mi cinse le spalle con un braccio e io appoggia la testa sulla sua spalla,fissando ancora Liam.
«Dopo ti chiamo per vedere come stai.» Mi urlò Allie quando iniziammo a camminare. Liam non disse mezza parola,sicuramente non mi aveva creduto per niente.
«Stai bene?» Mi disse Seth,stringendomi delicatamente col braccio. Lo guardai per un momento e mi sentì sollevata,protetta. Se non ci fosse stato lui non so fin dove sarebbe arrivato Alan. Istintivamente mi alzai sulle punte per scoccarli un bacio sulla guancia.
«Si,grazie.»
 

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Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!
Lo so sono imperdonabile perchè sono in ritardissimo,ma sono tornata solo ieri sera da Rimini e non potevo postare prima :(
Che dire? Lo so,questo capitolo fa assolutamente pena!
Potete dirlo tranquillamente...ma volevo assolutamente postare il prima possibile così non l'ho elaborato tantissimo (?).
Duuuunque,ve l'avevo detto di non sottovalutare Alan ;) e Liam? Ooooh si sta svegliando <3
Ringrazio tutte le persone che mi seguono,davvero siete un'amore! Adoro le vostre recensioni!

 

Bacioni,cla (:
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


{ My best friend –

 

 


Capitolo 11

 

 

 

Sentivo le mani di Alan accarezzarmi con forza le braccia e il viso. Ero completamente schiacciata contro il muro e non potevo reagire. Pressava con forza le sue labbra sulle mie e la sua lingua andava cercando la mia che si opponeva miseramente.
«Sam!» Le sue dita sembravano volessero conficcarmi nella pelle,tanto che mi crearono un grosso livido sul braccio. Continuava a darmi baci e succhiotti sul collo con pochissima delicatezza e il suo peso mi bloccava completamente le braccia.
«Sam svegliati!» Sentì qualcosa scuotermi interrottamente e aprì gli occhi urlando,ritrovandomi nella mia camera. Dan era accanto a me che mi guardava con aria preoccupata,sconvolto. Mi ritrovai completamente sudata,fuori dalle coperte.
«Che è successo? - Mi chiese mio fratello,accarezzandomi la faccia – Urli da ore!»
Senza dire una parola mi alzai dal letto tremando ed entrai nel bagno,sciacquandomi velocemente la faccia e i polsi.
«Sam?» Dan mi raggiunse e aspettava impaziente una mia risposta. Mi asciugai il viso e lo superai,ma quando mi afferrò dal braccio toccandomi il grosso livido non potetti non trattenere un urlo. Lui mi guardò stranito.
«Che ho fatto?» Mi massaggiai piano il braccio e tornai sul letto,mettendomi sotto le coperte prendendo il telecomando sicura che anche quella notte non avrei dormito.
«Ho fatto solo un incubo tutto qui..» Accesi la tv senza neanche guardarlo.
«Un incubo che dura da tre giorni?» Alzò la voce cercando di attirare la mia attenzione. I miei genitori erano partiti per un convegno ed era da un paio di giorni che eravamo soli e mio fratello si subiva i miei urli notturni.
«Che hai al braccio?» Mi chiese all'improvviso.
«Cosa dovrei avere al braccio?» Finsi indifferenza e capitai Tom&Jerry alla televisione e iniziai a guardarlo fingendo interesse.
«Fammi vedere Sam.» Si avvicinò e iniziò ad afferrarmi il braccio. Cercai di spingerlo via con i piedi ma ormai avevo capito che con un maschio per quanto riguardava la forza non si poteva competere. Mi alzò velocemente la manica e fissò sconcertato la macchia viola più sotto della spalla.
«Ho solo sbattuto,tutto qui.» Mi lasciò il braccio e mi riabbassai la manica,rimettendomi sotto le coperte.
«Una botta,certo.» Indietreggiò senza togliermi lo sguardo di dosso ed uscì dalla stanza. Sentì la porta della sua camera che si chiudeva e mi alzai velocemente per prendere la pomata da un cassetto del comodino e spalmarla lentamente sul livido per poi passare al collo. Era da quasi tre giorni che non riuscivo a chiudere occhio a causa di Alan e di quello che avrebbe potuto farmi se Seth non fosse arrivato. Sapevo che Alan voleva portarmi a letto ma non pensavo potesse arrivare fino a questo punto e ogni mattina cercavo di evitarlo a scuola perchè già solo il pensiero di vedere la sua faccia mi metteva paura. Pensavo agli insulti che mi urlava in faccia e solo al pensiero tremavo e iniziavo a piangere.
«Stronzo.» Lanciai il tubetto contro l'armadio e mi misi il viso tra le mani,sforzandomi di prendere sonno.

 

Stavo curiosando in cucina in cerca di qualcosa di buono da preparare visto che odiavo fare la spesa e l'esperta in quel campo era mia madre. Io e Dan avevamo divorato tutto negli ultimi giorni e i miei non sarebbero tornati prima di domani notte,quindi era un problema. Il mangiare di mio fratello poi consisteva in patatine e altre schifezze varie,mentre io abituata alla buonissima cucina di mia madre mi ritrovavo in dieta da almeno cinque giorni. Lui e Charlie invece se la spassavano a mangiare porcherie e nessuno poteva dirli niente. Quella sera ogni scaffale,perfino il frigo,era vuoto. Sbuffai mettendo le mani sui fianchi e poi andai alla porta sentendo il campanello.
«Ciao bocciolo!» Il sorriso splendente di Neev mi apparve davanti la porta assieme all'aria gelida e per questo la feci entrare velocemente.
«Qual buon vento.» La vidi che si guardava attorno,annusando anche di qua e di là.
«Si sente la mancanza dei tuoi genitori, - si avvicinò ad annusare anche me – non c'è il solito profumo di vaniglia di tua madre.»
«Sei passata per insultare?» Misi le braccia conserte e la guardai divertita. La seguì in cucina e iniziò ad aprire gli armadietti e il frigo trovandoli completamente vuoti.
«Sono venuta a salvarvi.» La guardai stranita.
«Mia mamma mi ha obbligata a invitarvi a cena perchè sospettava non avreste avuto niente da mangiare.» Mi sorrise riconoscendo la mia espressione confusa e mi superò puntando le scale.
«Dan è di sopra?» Iniziò a salirle senza volere realmente una risposta e la seguì velocemente. Raggiungemmo la porta e la aprì sentendo immediatamente un calore piacevole.
«Dan stasera..» Mi fermai di colpo notando mio fratello con addosso solo un asciugamano e le cuffie alle orecchie. Si muoveva in modo ridicolo sicuramente a tempo di musica e canticchiava,stonando ovviamente.
«Dan!» Urlai più forte senza alcun risultato. Entrai nella stanza e lo raggiunsi sfilandogli le cuffie e facendolo voltare.
«Ma che diavolo fai?» Mi urlò per poi accorgersi di Neev in fondo alla stanza.
«Non ti ricordavo così muscoloso Dan.» Disse lei stuzzicandolo mentre lui iniziava a sorridere. Lo vidi irrigidirsi e fissare Neev impacciato.
«Ho capito, - Mi allontanai e superai Neev – io vado da Liam ci vediamo dopo.» Chiusi la porta e scesi le scale. Mi infilai la giacca da neve,gli scarponcini,salutai Charlie ed uscì di casa. Come sempre era pieno di neve e sentivo l'aria gelida entrarmi quasi nelle vene. Arrivai alla porta e bussai,pregando che aprissero presto. Janet mi apparve davanti sorridendomi a trentadue denti e invitandomi a entrare. Sentì subito il profumo del mio cibo preferito: pollo e patate al forno.
«E' il tuo preferito no?» Mi chiese Janet cordiale,sorridendomi. Annuì e la vidi mentre ritornava in cucina quasi danzando. Janet era una donna bellissima ed era normale che Neev e Liam fossero così stupendi.
«Liam è in camera.» Mi disse senza che neanche lo chiedessi. Il fatto è che io e Liam passavamo così tanto tempo insieme che ormai i nostri genitori davano per scontato che uno chiedesse dell'altro. Questo almeno prima che lui diventasse una star internazionale. Le sorrisi impacciata e percorsi il corridoio fin quando raggiunsi la porta. Sentì una musica provenire dall'interno e riconobbi il suono della sua chitarra. Rimasi un paio di secondi ad ascoltarlo fin quando non si bloccò di colpo e la paura di trovarmelo improvvisamente davanti mi fece aprire di scatto la porta.
«Ehi..» Mi disse voltandosi. Entrai chiudendo la porta alle mie spalle e mi avvicinai.
«Suonavi?» Gli domandai. Che dici Sam,stava solo litigando con la chitarra!
«Ci provavo, - fece per rimetterla a posto – i ragazzi vogliono che scriva una nuova canzone.» Mi sedetti sul letto accanto a lui fissandomi le mani.
«Domani ho un intervista con Elle! - Mi disse entusiasta – Ti immagini io nel salotto di Elle?»
«E' fantastico Liam..» Cercai di sembrare più felice possibile,ma ero tutto il contrario. Odiavo il fatto che avesse partecipato a quello stupido talent show e odiavo il fatto che fosse diventato una stupida stella internazionale.
«Però mi hanno avvertito, - Lo guardai confusa – Elle è una che fa domande molto piccanti,devo pensare bene alle risposte.»
«Non sei il tipo che non sa dare risposta.» Gli dissi stuzzicandolo mentre mi alzavo per andare a curiosare le sue mensole.
«Credo mi daranno anche un premio.» Mi voltai di scatto.
«Un premio?» Misi le braccia conserte e lo guardai stranita.
«Si per miglior voce solista o qualcosa del genere.» Si alzò anche lui ed entrò in bagno,mentre si sfilava la maglietta e apriva l'acqua nella doccia.
«Ma tu non fai il solista,o sbaglio?» Non mi piaceva l'andamento che stava prendendo quella discussione.
«Nessuno vuole togliere niente agli altri Sam.» Lanciò la maglietta per terra e scelse qualcosa dall'armadio. Ho già detto che non mi stava piacendo il suo atteggiamento?
«Bè se ti danno un premio come voce solista si,lo stanno facendo.»
«Avanti,potrei mai prendermi tutto il merito?» Si avvicinò a me facendomi gli occhi dolci e se fosse stato uno di quei stupidi cartoni sulla testa gli sarebbe comparsa un'aureola. Ci guardammo per alcuni secondi e poi ridemmo entrambi.
«No,non faresti mai una cosa del genere ai tuoi migliori amici.»
«Grazie.» Mi scoccò un bacio sulla guancia e si chiuse in bagno,pronto a entrare in doccia.

 

«Su che tra poco iniziai!» Allie ci chiamava interrottamente da quasi mezz'ora,tanto era presa dall'eccitazione. Eravamo tutti a casa di Harry – quella più grande aggiungerei – e aspettavamo che il programma di Elle delle 19:15 iniziasse. Niall aveva pensato anche ai pop corn e aveva preso comodamente posto sul divano da ben due ore. Prima aveva guardato una partita di football,poi il suo programma televisivo e infine ci aveva gentilmente concesso di guardare assieme a lui Liam nel programma di Elle.
«Amico potresti mangiare in modo più umano e meno animale perfavore?» Harry raccoglieva pop corn da terra e levava le briciole che Niall seminava sul divano.
«Non hai una specie di cameriera?» Niall continuava a parlare mentre si ingozzava di pop corn e beveva bicchieroni di coca cola.
«Non mi piace stare nel tuo porcile, - Gli passò davanti facendogli mettere giù i piedi che aveva sistemato sul divano e si sedette accanto a me – quindi adesso questi diventano miei perchè non sei in grado di mangiarli senza fare macello.» Risi alla scena,guardando Niall con il broncio ed Harry che lo ignorava,mangiando tranquillamente il bottino. Mi accovacciai comodamente accanto a lui e lasciai che mi mettesse un braccio attorno alle spalle. Dan aveva preso posto su una poltrona con Neev appoggiata al suo bracciolo. Allie teneva il telecomando in mano e ad ogni fine pubblicità ci zittiva sperando che iniziasse. Zayn e Louis presero posto a terra,mentre divoravano una pizza.
«Inizia!» Urlò improvvisamente Allie,e questa volta aveva ragione. Sulla tv apparve il viso sorridente e gentile di Elle che ci dava il benvenuto nel suo salotto.
«Spero che non lo metta in imbarazzo, - Disse Louis asciugandosi il muso con la manica della maglietta – Liam è molto suscettibile.»
«E invece io spero che lo faccia.» Tutti ci girammo a guardare Niall che aveva messo la braccia conserte e aveva assunto la posizione da non-parlo-con-nessuno.
«Come ti ho cresciuto posso rispedirti alla pubertà,Horan.» Disse Neev col suo solito tono gentile ma che in realtà era quello di una stronza senza cuore.
«Liam ha bisogno di essere un po' mosso, - Continuava a dire il biondino,tenendo sempre le braccia conserte – è troppo tranquillo per i miei gusti.»
«Non tutti hanno un comportamento animalesco come te Niall.» Disse Harry,mangiando ancora i pop corn. Niall lo guardò minaccioso e io continuai a ridere da dietro la spalla del riccio.
«Niall ha ragione.» La voce di mio fratello si sentì per la prima volta in quella stanza da quando eravamo entrati e ovviamente solo per dire una stronzata. Neev lo pizzicò sul braccio e Dan sobbalzò sulla poltrona.
«Dico solo che gli farebbe bene un po' di pressione, - Si massaggiò il braccio cercando di evitare lo sguardo di Neev – tutto qui.»
«Potete piantarla?» Allie si voltò guardandoci tutti con sguardo assassino.
«Non era muta?» Mi chiese Neev sottovoce facendomi ridere. Allie alzò il volume e quando Elle disse il nome di Liam,un urlo riecheggiò nella stanza. Sicuramente il suo salotto era pieno di stupidissime teenagers che si erano murate un sabato pomeriggio per vedere il loro super idolo.
«Come stai Liam?» Gli chiese lei,facendolo accomodare.
«Adesso che vedo loro,meglio.» Liam fece cenno alle fans e ci fu un secondo urlo.
«Come ci si sente a essere il miglior cantante di una band?» Sentì Harry irrigidirsi.
«E' stupendo,non ho mai ricevuto un premio del genere.» Sgranai gli occhi di colpo e tutti mi seguirono a ruota.
«Ehi ma..» Niall col cibo in bocca non riuscì a dire altro.
«E' vero che quelle canzoni stupende le hai scritte tutte tu?»
«Adesso mi fai arrossire,mi avevano detto che eri gentile.» Harry si mise seduto,stringendosi le mani.
«Vi prego ditemi che non lo sta facendo.» Louis abbandonò la sua pizza e fissò la faccia di Liam sullo schermo,basito.
«Starà scherzando,sicuro.» Intervenne Allie,cercando di sdramatizzare.
«E chi ha scelto al nome One Direction,tu?» Continuò a chiedere Elle.
«Bè,ineffetti.» Liam sorrise beffardo ed Harry si alzò di scatto,uscendo furioso dalla stanza.
«Piccolo stronzetto.» Sentì Neev dire tra i denti.
«Hai mai pensato a una carriera da solista?»
«Giusto l'altro giorno un agente mi ha chiamato per propormelo e ho detto che ci avrei pensato.» Niall di colpo spense la tv con il telecomando e si alzò.
«Non so voi ma mi sono stancato di sentire queste stronzate.» Uscì anche lui dalla stanza lasciando il cibo sul divano,e se si trattava di Niall era grave.
«Quel ragazzino quando rimette piede in casa farà meglio a mettersi in guardia,lo levo dal mondo.» Neev si alzò dal bracciolo della poltrona e seguì Niall fuori. Io rimasi a fissare lo schermo della tv ormai spenta e le parole di Liam mi risuonavano nella testa interrottamente. Perchè aveva fatto una cosa del genere? Non era da lui. O meglio,non era da lui prima che diventasse una celebrità internazionale.

 

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Scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaate!
Vi confesso che non avevo più fantasia per continuare questa ff anche se ci tengo parecchio,perciò ho finito ora di scrivere questo capitolo e non oso immaginare gli errori che ci sono! Vedo che questa storia sta perdendo interesse e mi dispiace parecchio :( Se volete che la sospendo ditemelo,anche se mi dispiacerebbe moltissimo! Fatemi sapere! Ah,ho aggiunto il banner,che ne dite? Francamente ho trovato Vanessa Hudgens perfetta per Sam,ma voi potete immaginarla come più volete! E Neev la vedo perfetta con Katie Cassidy ;)

Un bacione,cla (:
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


{ My best friend –
 

 

Capitolo 12

 

 

 

«I ragazzi devono scegliere da soli la meta,tesoro.» Continuava a dire mia madre. Ero sul divano con la testa in giù che cercavo di distrarmi per non sentire più le loro chiacchiere.
«Ma ha delle piste bellissime.» Proseguiva mio padre,senza voler arrendersi. Mio fratello spuntò da sopra le scale e iniziò a scenderle,dando una veloce occhiata allo schermo del pc su cui mio padre puntava gli occhi.
«E l'albergo ha pure delle stanze veramente carine.» Mio padre si divertiva ogni anno a intromettersi nella progettazione del viaggio invernale di tradizione di noi ragazzi,ma nessuno mai lo ascoltava realmente.
«Papà anche quest'anno?» Intervenne mio fratello arrivandogli vicino e appoggiandogli le mani sulle spalle.
«Guarda Dan, questo albergo sembra carino.» Mio padre piegò lo schermo per far vedere l'hotel a mio fratello,al quale gli si illuminarono gli occhi.
«Carino,ma papà lo sai che ogni anno andiamo sempre nel cottage della famiglia di Harry, quindi non ci serve un albergo.» Dan andò verso il frigo e prese una delle sue solite schifezze.
«Ma non è diventato vecchio? Ci andate da tanto ormai,perchè non cambiare? - Disse mia madre – Secondo me Liam sarebbe d'accordo.» Liam. Non sentivo quel nome da parecchio ormai.
«Sam perchè non fai un salto da Liam e gli chiedi che ne pensa?» Mio padre mi richiamò dalla cucina con un pizzico di entusiasmo visto che per la prima volta qualcuno prendeva in considerazione un suo consiglio sul viaggio.
«Papà forse è meglio di no..» Mio fratello aprì un pacco di patatine e pregò mio padre di non insistere.
«Perchè no? Chiamalo Sam!» Mio padre mi lanciò il telefono che rimbalzò sul divano e cadde rumorosamente a terra. Mi alzai sbuffando e andai come una furia da loro.
«Non ho intenzione di chiamare Liam,non oggi,non domani,mai. Se volete qualcosa da lui quella è la porta,abita a circa cinque metri da noi,non è poi così difficile. E anche stesso riusciate a rintracciarlo papà la risposta è no,non prenderemo il tuo consiglio in considerazione perchè siamo andati sempre al cottage di Harry e non cambieremo quest'anno. A dire il vero ho quasi pensato di non andarci e di rimanere a casa. - Feci per andarmene lasciando tutti di stucco ma mi voltai un'altra volta – E per la cronaca,tutti ti appoggiano solo perchè li fai pena papà,niente di più.»
«Sam!» Urlò mia madre richiamandomi. Salì velocemente le scale e chiusi con forza la porta della mia stanza,buttandomi a capofitto sul letto. Dopo pochi secondi qualcuno iniziò a bussare senza sosta alla porta urlando il mio nome. Era Dan.
«Che vuoi?» Mi alzai per aprirgli ed entrò superandomi senza problemi.
«Che cavolo ti è preso?» Mi chiese,pieno di rabbia.
«Non farmi la ramanzina Dan,non è il caso.»
«Eh no signorina ora tu mi ascolti!» Mi afferrò dal braccio per farmi voltare.
«Sei sempre acida,scontrosa,di cattivo umore,hai diciotto anni Sam! Da vecchia come sarai? Continua così e rimarrai sola come un cane.» Mi lasciò il braccio e me lo massaggiai.
«Che ne sai tu eh? Hai passato la vita dietro a una ragazza,te la sei fatta scappare e per dimenticarla sei finito in Italia Dan! E ora che è di nuovo qui cosa stai facendo per riprendertela? Niente!»
«Io avrò passato la vita dietro a una ragazza,ma tu hai passato la vita sbavando dietro il tuo migliore amico e non hai le palle per ammettere che ti piace e che lo ami!» Iniziò ad alzare la voce e mi fece sentire piccola piccola dentro quella stanza.
«Qui il problema non è Liam,è che siete cambiati tutti! - Gli occhi iniziarono a gonfiarmi – Vi basta un viaggio,partite,ve ne andate e quando tornate pensate che le persone siano le stesse,la verità è che pensate solo a voi stessi.»
«Ma di che stai parlando? Liam ha sbagliato in quella trasmissione,io ho sbagliato a non tornare da Neev,ma tu Sam non sbagli mai? Sei la fottutissima ragazza perfetta?» Dan mi puntò un dito contro,ignorando le mie lacrime.
«Non sono perfetta,vorrei ma non lo sono! Non riesco a dire a Seth che non lo amo,non riesco a dire a Liam che lo amo e non riesco a dire ad Alan che è uno stronzo per avermi quasi violentata.» Mi accorsi solo alla fine di quello che avevo detto e mi portai una mano alla bocca come per potermi rimangiare tutto. Dan fece una smorfia ed avanzò.
«Alan cosa?» Mi chiese, con tono più sicuro.
«Niente.» Mi voltai e scattai sul letto,mettendomi sotto le coperte.
«Non te lo richiederò più Sam, - Mio fratello alzò la voce – cosa ha fatto Alan?» Mi si avvicinò e mi tolse le coperte di dosso. Mi misi seduta con le gambe incrociate e lo guardai.
«Promettimi che non farai niente.» Mi guardò senza rispondere.
«Mi ha come dire bloccata in un vicolo e stava per..» Dan indietreggiò stringendo i pugni.
«Alan è un uomo morto.» Disse. Uscì dalla stanza e scattai giù dal letto rincorrendolo.
«Dan ti prego non è successo niente.» Lo tiravo dal braccio cercando di fermarlo ma ormai sapevo benissimo che era inutile combattere contro un uomo. Scese di corsa le scale e prese la giacca appesa.
«Esco.» Disse soltanto,facendo un veloce saluto ai miei.
«Dan!» Urlai correndo fuori. Lui senza darmi retta salì in macchina e partì. Senza pensarci due volte corsi verso casa di Liam e bussai senza sosta alla porta.
«Sam ma che cavolo..?» Neev comparve sulla soglia e senza neanche salutarla la superai correndo verso la stanza di Liam.
«Sam!» Mi urlò lei dietro. Entrai nella camera ma era completamente vuota. Il letto era ancora disfatto e come sempre c'era un disordine tremendo.
«Dov'è tuo fratello?» Avevo il respiro affannoso,ma l'idea di mio fratello che affrontava Alan mi faceva tremare.
«Sam tesoro calmati! - Neev mi prese dalle braccia cercando di calmarmi – Dimmi che è successo.» Mi guardai attorno disperata per poi finire sugli occhi dolci di Neev.
«Ho detto una cosa che non dovevo dire a Dan ed ora è andato a fare una sciocchezza e avevo bisogno di Liam per fermarlo ma lui non c'è,non c'è mai per ora.» Neev mi abbracciò accarezzandomi i capelli e mi cullò tra le sue braccia. Mi portò nella stanza di Liam e chiuse la porta,facendomi appoggiare sul letto.
«Cosa hai detto di così pericoloso a Dan? E perchè sta per fare una sciocchezza?» Mentre lei parlava io guardavo nervosamente l'orologio.
«Dov'è Liam?» Le risposi con un'altra domanda.
«A qualche stupida intervista,Sam! - Mi bloccò di nuovo vedendomi agitata – Vuoi dirmi che succede?» Presi un respiro profondo e decisi di dirle tutto.
«Io e Dan abbiamo litigato..»
«Io con quell'astrocefalo di mio fratello ci litigo sempre.» Feci cenno di no e capì che non era solo quello.
«Tra le tante cose che mi sono scappata nella discussione gli ho detto che qualche giorno fa Alan stava per violentarmi,ma non l'ha fatto.» Neev iniziò ad agitarsi.
«Alan è lo stronzetto della scuola? Cosa ha fatto?» Iniziò a toccarmi il viso preoccupata.
«Non mi ha fatto niente,Seth è arrivato in tempo.» Neev si alzò dal letto e tirò fuori il telefono.
«Tuo fratello sarà sconvolto,devo chiamare Liam.» Compose velocemente il numero e portò l'apparecchio all'orecchio.
Pronto?
«Astrocefalo dove sei?»
Sto lavorando,che vuoi Neev?
«Liam..devi correre da Dan.»
Che vuol dire correre?
«E' successa una cosa con Alan.»
Che genere di cosa?
«Puoi per piacere smetterla di fare domande e muovere il culo?»
Appena finisco.
«No Liam,adesso.»
Chiuse il telefono e tornò da me,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Andrà tutto bene.»

 

Sin da quando ero bambina il mio film preferito era stato 'Il matrimonio del mio migliore amico',semplicemente perchè era stato il primo film che avevo guardato con mia madre. Era da tanto che io e mia madre non facevamo qualcosa insieme e mi mancava. Mi mancava cucinare con lei,mi mancava mettere a posto la casa,comprare regali e divertirmi con lei. Si perchè anche se sembra strano,ci sono un sacco di modi per divertirsi con la propria mamma. Mio padre invece è diverso. Non sono ancora riuscita a chiedergli scusa per la scenata che gli ho fatto stamattina e lui non la meritava. Il fatto è che io e mio padre avevamo lo stesso carattere e facevamo fatica a far vedere le nostre emozioni. Per fare un esempio in tutta la mia vita c'eravamo dati si e no quattro abbracci. Con mio padre non dovevo condividere affetto perchè sapevo che c'era comunque,anche se non lo dimostravamo sempre. Lui era quello con cui condivido la mia passione per lo sport,per i film di fantascienza e per le battutte tristissime. Mi dispiaceva per quello che gli avevo detto,neanche lo pensavo.
La pecora nera della famiglia invece era mio fratello. Caratteri completamente diversi e con un affetto molto molto profondo. Passavamo la maggior parte delle giornate a litigare,a insultarci e spesso e volentieri piangevo dopo una discussione. La cosa più bella di tutto questo? Che quando facevamo un gesto verso l'altro era sincero,proprio perchè era raro che succedesse. Ed ora mi trovavo lì,seduta sugli scalini dell'ingresso ad aspettarlo. Ad aspettare quel bambino che mi proteggeva quando qualcuno mi prendeva in giro da piccola,quando mamma o papà mi rimproveravano o quando litigavo con Liam. Quell'amore di fratello che per niente al mondo avrei perso,neanche con la litigata più brutta. Lo aspettavo da una giornata intera,con una tazza di tea tra le mani e un cappello di lana che mi riscaldava la testa.
«Posso unirmi al tuo momento d'ansia?» Una voce mi fece voltare e trovai Neev,anche lei con una tazza fumante tra le mani e uno dei suoi bizzarri cappelli. Per un attimo avevo dimenticato che assieme a mio fratello c'era Liam. Non penso di avervi detto tutto quello che penso di questo ragazzo. Sapete come ci siamo conosciuti? A parte i nostri genitori,io da piccola odiavo Liam. Lo detestavo,era il classico bambinone che si faceva lo scaltro davanti agli amici. Un giorno però un bambino mi fece cadere a terra con uno spintone e Liam da tutt'altra parte era corso da me e aveva buttato giù quel bimbo con un pugno. Si procurò una bella punizione da parte dei suoi,ma il mio cuore si procurò una bella cotta. Si perchè presi la mia prima cotta all'età di cinque anni,per Liam Payne.
«Torneranno Sam.» Neev poggiò una mano sulla mia interrompendo i miei pensieri e sentì subito la sua pelle calda.
«Ho paura di scoprire in che stato torneranno.» Neev sorrise,fissando sempre la tazza davanti a se.
«Non le pensa davvero quelle cose sai? - Mi voltai confusa – Le cose che ha detto in televisione.»
«Lo difendi troppo Neev.» Tornai a guardare la mia tazza.
«Credimi,sono quella che lo insulta più di tutti,da quando ha messo piede in quella casa,ma sono quella che lo conosce anche meglio di tutti e so cosa pensa,so cosa vuole.» Continuavo a fissare il liquido dentro la mia tazza senza avere una vera voglia nel berlo.
«Per esempio so per certo che non ama Allie, - Mi voltai a guardarla – le vuole bene sennò non ci starebbe insieme ma Sam.. - Si girò verso di me mettendo le gambe incrociate – Liam non ha mai guardata nessuna come guarda te e tu neanche te ne accorgi.» Mi morsi il labbro senza neanche sapere cosa dire.
«Dan guarda te come non ha mai guardata nessun'altra.» Neev abbasso lo sguardo e sorrise.
«Dan è il grande amore della mia vita.» Fece spallucce iniziando a piangere.
«Ma allora perchè non vi rimettete insieme?»
«No Sam,tu non capisci..» Si rimise composta,guardando nuovamente la tazza.
«Hai appena detto che Liam guarda me come nessun'altra e quindi dovremo stare insieme,cosa c'è di diverso tra te e Dan?» Senza rispondermi,Neev iniziò a singhiozzare e io appoggiai la testa sulla sua spalla. Rimanemmo in quel modo per un po',senza parlare. Non volevo più infierire,e neanche lei. Solo in quel momento la mia preoccupazione non andò più solo verso Dan,ma anche verso Liam. I miei due ragazzi si stavano facendo ammazzare per me e se fossero tornati con un solo occhio nero non me lo sarei mai perdonata.
«Liam?» Neev mi fece alzare la testa e due figure ci apparsero davanti. Una era un po' più accasciata e l'altra la teneva da un braccio,ma anche quest'ultima camminava un po' male.
«Dan!» Mi alzai di scatto e corsi da loro. Quello più accasciato era Liam,ma non si riusciva a vedere che cosa avesse a causa di quel buio.
«Ha chiamato i rinforzi quel bastardo!» Neev si lanciò su Liam,toccandogli il viso per cercare di capire che cosa avesse mentre si staccava da Dan.
«Non dovevate andare!» Li urlai,ma Liam alzò la testa.
«Fammi il piacere di tacere!» Mi disse,superandomi sbattendo con la mia spalla.
«Ci penso io a tuo fratello,vai da Liam.» Neev mi sorrise gentile e si mise un braccio di mio fratello sulle spalle.
«Stai bene?» Chiesi a mio fratello. Dan mi sorrise,gli scoccai un bacio sulla fronte e inseguì Liam che non aveva intenzione di fermarsi.

 

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Salve salve salve :D
Bè,che dire? Forse questo è un capitolone! Lo so,c'è molto dialogo però volevo rafforzare il rapporto tra fratelli :)
Diciamo che Sam sta entrando un po' in crisi perchè non sa come comportarsi con Liam. Vorrebbe odiarlo,ma come ben sappiamo non ci riesce xD
Ah una cosa..ho pensato molto a come immagino Dan (che tra l'altro si chiama come mio fratello) e ho pensato a Zac efron*-*
Tutti vorrebbero avere un fratello come lui,no?

Scusate se ci metto un po' a postare ma in questo periodo non sto molto bene..
Ditemi che ne pensate come sempre perchè non smetterò mai di dirvi che le vostre recensioni mi riempiono il cuore,davvero!

Un bacio,cla (:
 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


{ My best friend –
 

 

Capitolo 13

 

 

 

Liam non aveva nessuna intenzione di rallentare o di fermarsi e a me toccava stargli dietro in silenzio,visto che ogni volta che cercavo di dire qualcosa mi zittiva,mi ignorava o mi insultava. Era facile però stargli dietro a causa del suo zoppicare che mi faceva venire una voglia di prenderlo tra le braccia a trascinarlo di peso fino a casa,ma ormai avevo imparato la lezione.
«Quel bastardo..» Insultava sottovoce Alan ormai da un po' e ogni volta sputava a terra. Un misto tra sangue e saliva che mi suscitava disgusto.
«Possiamo seder..» Stavo cercando di dire,ma Liam si voltò di scatto guardandomi furioso. Mi fermai di colpo guardandolo spaventata. Spaventata per com'era ridotto non per cosa potesse farmi perchè forse era una delle poche persone con cui mi sentivo al sicuro e protetta. Non mi avrebbe mai fatto del male.. fisicamente,ovvio. Vidi che si stancò anche lui di camminare e decise di seguire il mio consiglio – senza ammetterlo – e si sedette sul marciapiede di una villetta. Avevamo superato già da un po' casa mia e avevo lasciato mio fratello con Neev senza vedere realmente le sue condizioni. Prima di corrergli dietro avevo avuto il tempo di rientrare a casa e prendere un piccolo kit di pronto soccorso,per rendermi almeno utile,anche se sapevo che Liam non si sarebbe mai fatto toccare da me. Si era infatti seduto e teneva una certa distanza,anche quando mi accasciai sulle gambe davanti a lui. Stava con la testa bassa e teneva le mani strette in un pugno. Allungai il braccio per potergli scostare i ricci dalla fronte,ma con un movimento velocissimo mi afferrò il polso con la mano per fermarmi.
«Non mi toccare.» Disse,affannato.
«Smettila di fare il bambino.» Con tutta la forza che avevo cercai di liberarmi e sentì che potevo farcela perchè in quel momento lui era fin troppo debole per poter reagire più di tanto.
«Devo farti quello che ti ha fatto Alan e di cui non mi hai parlato? Non tentarmi Sam.» Sorrisi a quella provocazione,più finta della sua serietà in quel momento.
«Forza fallo,sono qui davanti a te.» Senza dire niente mi lasciò il polso e finalmente potei allungare la mano. Gli sollevai il viso e quando gli scostai i capelli notai l'occhio destro completamente nero e il sangue che gli colava dalla fronte e dal naso.
«Dio Liam..» Dissi. Avevo già detto che mi sarei sentita in colpa per tutta la vita,giusto? Bè,forse non era abbastanza e in quel momento speravo soltanto che almeno mio fratello fosse ridotto meglio.
«Mi dispiace tanto,davvero..» Gli occhi mi si gonfiarono mentre scendevo con le dita sul suo viso fino a far scivolare la mano via.
«Non devi dispiacerti di questo Sam, - Iniziò a dire – devi dispiacerti del fatto di non avermelo detto prima così avrei..» Lo fermai di colpo.
«Avresti cosa Liam? Saresti andato prima a farti ammazzare? COSA?» Iniziai senza rendermene conto a urlargli di sopra.
«Perchè non te l'ho detto secondo te?» Gli chiesi. Non mi rispose,si limitò a girare la testa per non avere più il mio sguardo addosso.
«Ero sicura che avresti reagito così ed è proprio quello che volevo evitare,tu non ragioni quando succedono queste cose!»
«Non ragiono? C'è anche da ragionare?» Voltò la testa di scatto e si portò più in avanti facendomi sussultare.
«Non volevo che arrivassimo a questo punto..» Abbassai la voce e e lo guardai in quei grandi occhi dove era facile perdersi,anche se uno dei due era più chiuso a causa dei pugni che Alan o qualche altro gli aveva dato.
«Che ti ha fatto quel bastardo?» Mi chiese all'improvviso,con tono più calmo ma sempre scontroso.
«Possiamo non parlarne più?»
«Sam!» Mi urlò contro. Sbuffai e senza riuscire a guardarlo negli occhi iniziai a fissarmi le dita che iniziavano a giocare con dei fili del suo jeans.
«Mi ha solo baciata...toccata...» Trasalì al ricordo.
«Ok basta.» Appoggiò la sua mano sulla mia vedendo i miei occhi lucidi e me la strinse. Alzai la testa per sorridergli,ma quando i nostri sguardi si incrociarono per più di dieci secondi lasciò la presa e tornò a guardare per terra. Presi la cassetta del pronto soccorso e uscì una spugna con un po' di disinfettante,per pulire la ferita alla fronte e sul naso. Quando però allungai il braccio,Liam mi diede un leggero schiaffo per fermarmi. Sbuffai e iniziai a schiaffeggiarlo anche io e lui dopo di me. Andammo avanti così per una manciata di secondi,quando mi fermai di colpo seccata.
«Dobbiamo continuare per molto?» Gli chiesi.
«Non voglio che mi tocchi Sam.» Continuava a tenere la testa bassa e si manteneva distante. Senza pensarci due volte lo presi dai capelli e gli tirai la testa prima verso di me e poi gliela feci inclinare un po' all'indietro per mettere le ferite sotto la luce della luna. Iniziai a tamponargli la fronte mentre lo sentivo stringere i denti e maledirmi sottovoce.
«Anche ora che sei cresciuto ci vogliono le maniere forti con te.» Dissi ridendo,cercando di allentare la tensione.
«Anche ora che sei cresciuta ci vuole qualcuno che ti difenda.» Mi rispose lui di rimando. Continuai a tamponargli la ferita mentre i suoi occhi luccicavano con il riflesso della luna.
«Grazie..» Riuscì a dire. Mi accorsi che tentò di sorridermi con difficoltà perchè era chiaro che era ancora molto arrabbiato con me,ma quel poco mi fece comunque piacere. Gli pulì completamente la fronte e quando mi accertai che si fosse calmato,gli lasciai i capelli e mi piegai nuovamente davanti a lui iniziando a tamponargli il naso.
«Vuoi davvero accettare quel lavoro da solista?» Gli chiesi,attirando la sua attenzione.
«Non lo so Sam, - mi disse – cantare è diventato la mia vita,è ciò che sono.»
«Cantare con i ragazzi Liam.» Lo corressi io. Lui sbuffò senza però allonatanarsi da me.
«Non volevo dire quelle cose in televisione,non so cosa mi sia preso.» Rallentai a poco a poco e allontanai la mano dalla faccia per poterlo guardare.
«Cantare da soli può essere geniale,ma quando lo si fa insieme si è migliori ed è per questo che vi hanno preso Liam,insieme siete perfetti,da soli siete solo voi e basta.» Liam sorrise questa volta senza contenersi.
«Ti odio quando hai ragione.» Mi disse.
«Non è vero.» Mi allungai per scoccargli un bacio sulla guancia e risistemai il disinfettante e la spugnetta nella cassetta.
«Andiamo a casa,hai bisogno di riposare.» Lo tirai per farlo alzare ma quando si mise in piedi soffocò un gemito e si accasciò su di me di peso.
«Che ti ha fatto alla gamba?» Gli chiesi,mentre gli mettevo un braccio attorno alle mie spalle.
«Solo qualche calcio..» Rispose ridendo.
«Sam questo non vuol dire che ti ho perdonata,sono ancora incazzato nero con te.» Aggiunse,mentre iniziavamo a camminare.
«Oh, - Dissi io stringendogli la mano – possiamo discuterne domani.» Mi guardò ridendo ma cercò di tornare più serio possibile mentre si appoggiava con delicatezza su di me e trascinava di peso la gamba malandata.
«Sam?» Una voce attirò la nostra attenzione e due figure apparsero davanti ai nostri occhi. Due figure che mano a mano che ci avvicinavamo prendevano la forza di Seth ed Allie.
«Liam?» Squittì Allie,appena vide Liam accasciato su di me. In un attimo sparì da Seth e arrivò da Liam,toccandogli nervosamente il viso e le spalle.
«Che ti sei fatto? Che è successo?» Gli chiedeva,senza dargli il tempo di rispondere.
«Allie ne parliamo domani,sono stanco.» La liquidò Liam. Lei rimase immobile davanti a lui e vidi Seth avvicinarsi.
«Che è successo?» Mi sussurrò.
«Niente,sono caduto,niente di grave.» Liam rispose al posto mio,segno che il suo udito era molto più sviluppato di quanto Seth credeva.
«Voi piuttosto che fate qui?» Chiesi io. A nessuno era sembrato strano che la presunta ragazza del mio migliore amico e il presunto ragazzo innamorato di me stavano tranquillamente passeggiando insieme da soli di sera? Allie si spostò e abbassò lo sguardo facendosi piccola piccola. Seth aveva le mani dentro le tasche della giacca e non sembrava avesse intenzione di rispondere.
«Perchè eravate insieme?» Richiese Liam al posto mio,ma nessuno dei due si degnava di darci una risposta.
«Visto che non possiamo aspettare Natale e nessuno dei due ha intenzione di rispondere,ci racconterete la vostra simpatica avventura in un altro momento,ma mi scuserete se non riesco a stare in piedi,mi sembra di avere un chiodo conficcato nella fronte e ho un occhio più viola di una melanzana se voglio tornare a casa il più in fretta possibile,grazie.» Liam mi incitò a proseguire e lo accontentai,togliendo lo sguardo da quei due che sembravano rimasti come imbambolati.

 

La sveglia suonò senza sosta quella mattina,ma quando la staccai feci una scoperta grandiosa. Sopra il comodino su cui poggiava la sveglia vi era un piccolo calendario dove c'erano segnati i giorni che mancavano alle così tanto attese vacanze di Natale. Quando i miei occhi finirono sul tondino che segnava il 22 dicembre,feci dei veloci conti e quando scoprì che proprio quella mattina era il 22 dicembre urlai dalla gioia.
«Che succede?» Mia mamma entrò terrorizzata nella mia stanza e mi guardò sconcertata mentre ero con le braccia completamente in aria e la testa tirata all'indietro per poter urlare meglio.
«Tra tre giorni è Natale!» Urlai ancora e mi alzai,andandola ad abbracciare.
«Ma sei scema Sam?» Mi disse fermandosi.
«Hai fatto la brava quest'anno mammina?» Le chiesi,prendendola dalle mani e conducendola in un ridicolo ballo. La porta si riaprì e quando Charlie entrò iniziò a girarci intorno,scondinzolando ed abbaiando.
«Ti prego Sam basta.» Diceva mia madre,tra le risate e le urla. Io continuavo a dondolarla di qua e di là,mentre Charlie saliva sul mio letto e ci abbaiava da lì sopra. Rallentai fino a fermarmi e fermai mia madre che continuava a giare su se stessa senza controllo.
«Buongiorno mamma!» Le scoccai un bacio sulla guancia e lei mi sorrise.
«Vado a svegliare tuo fratello,sperando che mi accolga in modo più normale del tuo.» Solo in quel momento mi ricordai della sera precedente e istintivamente la bloccai. Mia madre non poteva vedere Dan in quello stato,qualsiasi stato fosse.
«Oggi iniziano le vacanze di Natale,lo sveglio io!» Le dissi,uscendo dalla mia camera e correndo in quella di mio fratello. Chiusi la porta e sussultai quando sentì il mio nome. Dan era sdraiato sul letto con il pc sulle gambe.
«Ehi..» Dissi io,avvicinandomi velocemente per sedermi accanto a lui. Aveva anche lui l'occhio viola,ma meno rispetto a quello di Liam,e notai che al polso aveva una piccola fasciatura.
«Dan mi dispiace..» Mi accovacciai sulla sua spalla proprio come quando era piccola e correvo da lui dopo aver fatto un brutto sogno.
«Ehi non è grave, - Mi disse – io sto bene è Liam quello messo male. Quando gli ho detto tutto ha cambiato colore e non ci ha visto più dalla rabbia..» Sorrisi debolmente,sia al pensiero che Liam si era fatto quasi ammazzare per me e sia perchè mio fratello alla fine stava bene.
«Neev è un bravo medico..» Disse soddisfatto,mettendo in mostra la fasciatura come un trofeo. Lo guardai negli occhi e vidi che aveva un non so che di diverso.
«Dan che è successo con Neev?» Gli chiesi. Mio fratello distolse lo sguardo e mi guardò confuso,ridendo.
«Cosa doveva succedere? Niente!» Iniziò a sistemare il computer e si alzò dal letto. Lo osservai in ogni sua azione ed ero quasi certa che mi stesse nascondendo qualcosa. Era troppo.. tranquillo. Ma vedere mio fratello in quello stato,spensierato nonostante le botte in faccia..mi faceva felice!

 

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Eh già ciao :D
Allora che dite? Amo molto la parte di Liam e Sam e si AHAUAHUAHAUAHUAU chissà che hanno combinato Seth ed Allie!
Non so ancora quanto durerà questa storia,ma credetemi che succederà davvero di tutto..non date niente per scontato ;)

Bacio,cla :)
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


{ My best friend –
 

 

Capitolo 14

 

 

 

«Questa no,questa si..» Era da circa mezz'ora che cercavo disperatamente di riempire quella valigia posta sul mio letto che mi sembrava sempre più vuota. Dovevamo partire tra due giorni e non avevo completamente idea di cosa portarmi. La cosa più brutta dei viaggi? Preparare la valigia. E' vero che partivamo ogni anno e quindi più o meno dovevo già sapere cosa portare,ma ogni anno avevo sempre difficoltà.
«Basta,partirò nuda!» Sbuffai seccata,portando le mani sui fianchi e fissando il mio armadio pieno di vestiti che mi piacevano sempre di meno ogni volta che li guardavo.
«Mmm..saresti sexi sugli scii.» Una voce mi fece sobbalzare e quando mi voltai trovai Liam che mi fissava con le braccia conserte. L'occhio a mano a mano stava tornando al suo colore normale,ma sul naso aveva quella cicatrice che sembrava non volesse proprio andare via.
«Da dove sei entrato?» Gli chiesi,notando la finestra della stanza chiusa.
«Tuo fratello mi ha fatto salire.. ho preferito la porta questa volta.» Entrò in stanza mettendosi le mani in tasca. Notai il disordine e sorrisi imbarazzata,anche se ci era abituato.
«Partiamo tra due giorni Sam..» Notò la valigia vuota sul letto e i mille vestiti attorno e sorrise.
«E io non so cosa portarmi!» Tornai con gli occhi verso l'armadio e curiosai tra una cruccia e l'altra per cercare una qualche ispirazione.
«Andiamo a casa di Harry,non in una qualche lussuosa zona sciistica.» Alla fine,come sempre,il parere del mio vecchio papà non era stato preso in considerazione da nessuno,o meglio.. i ragazzi essendo diventati famosi volevano un posto più tranquillo e con meno gente,così Harry aveva avuto la grande idea – strano a dirsi – di ospitarci tutti nella sua casa in montagna. Una piccola casetta di legno isolata,ma calda e accogliente. C'eravamo andati forse due o tre volte quando eravamo più piccoli e ricordo solo il camino e gli squisiti marshmallows che scioglievamo tra il fuoco.
«So che casa di Harry è sperduta in mezzo alla montagna,ma io non so comunque cosa portare.» Continuai. Sentì i suoi passi farsi sempre più vicini e poco dopo vidi il suo braccio allungarsi tra i vestiti come a volere cercare qualcosa. Dopo pochi minuti uscì un paio di vestiti e me li mostrò,entusiasta.
«Questi mi piacciono come ti stanno,quindi li portiamo.» Fissai il suo bottino e mi resi conto che aveva ragione.
«E poi avrai bisogno solo di scarponi e tuta della neve.. non ti fare troppi problemi!» Risi alla sua espressione scocciata.
«Hai ragione,grazie.» Mi alzai in punta di piedi per dargli un bacio in guancia e presi i vestiti,iniziando a piegargli con cura e mettendoli dentro la valigia.
«Come mai sei passato comunque?» Gli chiesi,sapendo che non era passato per aiutarmi a fare la valigia.
«Volevo parlarti di quella cosa.. di Seth ed Allie.» Alzai lo sguardo e incontrai il suo,un po' frustrato. L'immagine di Seth e di Allie che tornavano a casa da soli di sera non era andata via dalla nostra testa,ma per me forse non era una cosa tanto negativa,solo che dava comunque fastidio. A Seth non piacevo io? E la mia migliore amica non mi aveva tormentata tutta l'estate pregandomi che le facessi conoscere il suo Liam?
«Io non ho sentito nessuno dei due veramente..» Presi una maglietta e iniziai a piegarla.
«Forse si sono solo incontrati e hanno deciso di proseguire assieme..» Liam si sedette sul letto e iniziò a fissare il vuoto.
«Allie abita da tutt'altra parte,Liam.» Possibile che fosse tanto cretino?
«Quindi?»
«Quindi.. oggi è la vigilia di Natale e stasera mangeremo così tanto da sentirci male,domani è Natale e mia zia ci cucinerà qualcosa di buonissimo e la batteremo a carte fino allo sfinimento.. la notte partiremo per casa di Harry così potrò batterti sulle piste come ogni anno e quando torneremo.. si vedrà,ok?» Mi ero sistemata davanti a lui,piegandomi sulle ginocchia.
«Mi hai fatto appena ricordare il vero motivo per cui sono venuto qui..» Sorrise,mentre stringeva le mani.
«Cosa?» Sorrisi anche io,guardandolo negli occhi e aspettando che continuasse. Mi guardò per alcuni minuti negli occhi e dopo si allungò verso di me,dandomi un bacio sulla guancia.
«Buona vigilia di Natale,Sam..» La guancia mi andò in fiamme e in quel momento non potei più guardarlo negli occhi per l'imbarazzo e abbassai lo sguardo.
«Anche a te Liam.» Riuscì solo a dire.
«E quest'anno ti batterò sulle piste.» Assunse un tono più allegro e più strafottente,il solito.
«Non credo proprio.. riesco a batterti da una vita,quest'anno non cambieranno le cose.» Lo spinsi amichevolmente dalla spalla e mi alzai in piedi.
«Non ti è passato di mente che forse ti ho lasciata vincere?» Lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Tu orgoglioso come sei avresti fatto vincere me? Certo Liam,trova ancora qualche scusa.» In un attimo si alzò dal letto e mi prese dalla vita,alzandomi sulla sua spalla. Iniziavo a sentire il sangue che mi stava andando al cervello e mi dimenavo come una scimmia esaurita cercando di scendere.
«Non puoi farmi sentire male ogni volta che la discussione non va come vuoi tu.» Risi,iniziando a prendere a pugni la sua schiena. Lui girò su se stesso e io urlai così forte che stavo quasi per vomitare.
«Ma che diamine..» Dan apparve sulla porta e rimase a guardare la scena con il sorriso sulla faccia. Maschi.
«Invece di ridere ebete che non sei altro,vieni a dare una mano!» Mio fratello si lanciò su di noi,ma invece di aiutare me come io speravo,iniziò a farmi il solletico alleandosi con Liam. Dovevo aspettarmelo!
«Fatemi scendere,fatemi scendere!» Urlavo,inutilmente. Liam però dopo quasi mezz'ora di volteggi,decise di fermarsi e mi mise giù,barcollando insieme a me.
«Andate al diavolo,tutte e due!» Dissi,prendendomi la testa con le mani e cercando di far smettere quel senso di vertigini.
«Tua sorella vuole battermi anche quest'anno,dice.» Liam mise le braccia conserte e diede una spallata amichevole a Dan.
«Sarà troppo occupata a insegnare a Seth a sciare.» Disse mio fratello. Un momento. Seth? Chi è che aveva invitato Seth? Io e Liam lo guardammo tutti e due confusi,mentre lui rideva. Solo poco dopo si rese conto di essere l'unico che trovava divertente quello che aveva appena detto.
«Cosa centra Seth?» Chiesi io,ad alta voce questa volta.
«Ehm..nessuno vi ha detto che abbiamo invitato sia lui che Allie?»
«COSA?» Urlammo io e Liam all'unisono. Mio fratello entrò nell'imbarazzo più totale perchè aveva capito che aveva scatenato il panico. Sapete cosa voleva dire portarsi dietro Allie? Era la ragazza più imbranata che conoscevo e l'idea di dover passare la MIA settimana bianca dietro a lei,mi faceva entrare in crisi. Francamente non sapevo se Seth sapesse sciare o meno ma Allie già bastava e avanzava. In più dovevamo affrontare quel discorso che io volevo rimandare in data indefinita,invece mi toccava affrontarlo subito!
«E' stata un'idea della mamma.. non sarà male..» Mio fratello scrutava la nostra espressione e quello fu uno dei tanti momenti in cui avrei incenerito mia madre molto volentieri.
«Torno a fare i bagagli..» Liam tagliò il discorso e preferì andarsene,dopo aver dato una pacca sulla spalla a Dan.
«Mi sono perso qualcosa o Allie non è più la ragazza di Liam e Seth non ti fa più la corte?» Lo guardai scocciata e quando sbuffai andai a chiudere la valigia e a deporla accanto alla porta.
«Te lo dico se tu mi dici cosa è successo con Neev.» A volte mi stupivo di me stessa. Avevo dei lampi di genio grandiosi! Dan mi guardò per una manciata di secondi un po' titubante. La curiosità era una cosa di famiglia e fremeva dalla voglia di sapere cosa fosse successo,così si arrese.
«Abbiamo deciso di riprovarci.. con calma però.» Non riuscì a soffocare un urlo e mi buttai tra le sue braccia,eccitata. Aspettavo quel momento da non so quanto ormai e avevo anche iniziato a perdere le speranze ormai,visto che Neev non si decideva a ritornare a casa.
«Sam però deve rimanere tra noi,capito?» Mi disse mio fratello,allontanandomi un poco. Mi portai una mano al petto e imitai uno di quei classici giuramenti targati scout.
«Andiamo sotto ora, - Mi allontanai da lui e cercai di ricompormi – sono arrivati gli zii.»

 

La casa era stata invasa da circa venti persone che comprendevano zii,nonni e cugini di ogni età. Erano intenti a parlottare tra di loro mentre stavano comodamente seduti a una tavola apparecchiata e stracolma di cibo. Il Natale portava sempre un senso di allegria e di serenità in tutte le case ed era quasi impossibile non amarlo. Io fissavo i volti dei miei familiari che scherzavano e ridevano tra di loro come non facevano mai in tutto l'anno. Le gemelle non stavano mai un attimo ferme e correvano qua e di là beccandosi anche i rimproveri dei loro genitori. Mio fratello era impegnato a parlare con i miei cugini più grandi,mentre io stavo sempre vicina al mio cugino preferito: Noah. E' vero che era più grande di me,ma da piccola ne ero follemente innamorata e lo so che sembra assurdo ma dovevate vederlo. Moro con gli occhi verdi e uno potrebbe pensare che le bambine a quell'età sognano il classico principe biondo dagli occhi azzurri ma già da piccola ero strana.
«..e quindi si è fidanzato?» Mi chiedeva Noah,parlando ancora di Liam. Non so perchè ma mi ritrovavo sempre a parlare di lui,con chiunque fosse.
«Si,con la mia migliore amica.» Sembrava strano dirlo,ma Allie era davvero la mia migliore amica,solo che nell'ultimo periodo come tale ha fatto un po' schifo.
«La tua migliore amica si è messa con il ragazzo che piace a te?» Mio cugino fece una faccia strana per poi addentare un altro pezzo di carne.
«Noah non è il ragazzo che mi piace e su questo vorrei almeno il tuo appoggio visto che sembra che la zia e mio fratello mi parlino dietro.» Noah scoppiò ridere,quella risata che tanto amavo per quanto fosse contagiosa.
«Va bene cugina,scusa.» Mi diede un bacio sulla guancia e tornò al suo piatto.
«Sam,mi porti con te sulla neve?» Maggie si catapultò al mio fianco e mi pizzicò il braccio affinchè mi girassi per supplicarmi ancora una volta di portarla con me.
«Piccola vorrei tanto ma io vado con gente grande e tu devi stare qui con quelli della tua età.» Mi guardò con i suoi grandi occhi e quasi mi si spezzò il cuore.
«Non capisci che va in vacanza con Liam? Noi non siamo invitate!» Si intromise Zoe quasi offesa,facendo il verso a sua sorella. Forse la piccola non considerava il fatto che avevano la stessa età,solo che lei al contrario di Maggie voleva già essere come gli adulti. Sorrisi alla sua espressione e prima che potessi dire qualcosa mia zia si alzò per prenderle per mano.
«Il nonno vi da il permesso di andare sopra a giocare,io vi rubo Sam per un attimo.» Le gemelle corsero di sopra e io seguì mia zia in cucina.
«Hai preparato tutto?» Mi chiese,voltandosi e guardandomi.
«Con un po' di difficoltà ma ce l'ho fatta!» Risposi,soddisfatta.
«Andrete in quello stesso residance?» Iniziò a prendere i piatti sporchi e lavarli nel lavandino.
«No,Harry ci ha gentilmente ospitato nella sua umile dimora in quel posto sperduto.» Mi avvicinai e la aiutai passandole i bicchieri.
«E vengono anche Allie e Seth?» Mia zia era a conoscenza di tutto,questo perchè era sempre in contatto sia con me che con Dan.
«Mio fratello ci ha dato la tr.. bella notizia oggi.» Mi corressi all'istante ridendo.
«Ho visto te e Liam in una foto su internet qualche giorno fa..» Sgranai gli occhi di colpo.
«Eravate fermi di fronte una casa.. era buio,non si capiva granchè.» All'istante mi ricordai della famosa notte in cui quei cretini si erano fatti pestare di botte.
«Stavamo solo parlando,tutto qui..» Cercai una qualsiasi scusa plausibile. Mia zia mi guardò per un po' con la coda dell'occhio e poi iniziò a sorridere,come faceva quando ero piccola e dovevo confidarle un segreto.
«Lo sai che puoi dirmi tutto vero?» Mi chiese. Una domanda retorica per quanto mi riguarda.
«E' che tutti sono convinti che la cosa giusta da fare sia che io e Liam ci mettessimo insieme,ma non sanno niente,la fanno troppo facile..» Smisi di passarle i bicchieri e rimasi a fissare il muro di fronte.
«L'amore non è mai facile,sai? Quando ho conosciuto tuo zio era il ragazzo strafottente della scuola e io la secchiona di turno.. per lui non è stato facile innamorarsi di me,ma alla fine ha ceduto e io ho vissuto più in 4 anni di liceo che in tutta la vita passata.. tu hai conosciuto Liam non in modo naturale è vero,ma per volere dei vostri genitori.. ma loro vi hanno fatto solo conoscere,voi potevate tranquillamente odiarvi per il resto della vostra vita e invece eccovi qui.. avete un rapporto speciale.. un rapporto che neanche se state lontani anni luce potrà mai rompersi.. » Mi persi tra le sue parole e nel suo sguardo di conforto che mi rivolgeva ogni volta.
«Ma c'è Seth ed Allie.. »
«Allie non è stupida! Secondo te non si è accorta che Liam guarda te come non guarda nessun'altra? Non lo lascia semplicemente perchè al contrario di lui,lei lo vuole veramente e ha paura di perderlo.. e Seth potrebbe davvero renderti felice,sai? E' un po' come quel libro che mi hai fatto leggere,Twilight.. Seth è il tuo Jacob,facile da amare e Liam è il tuo Edward. Nero e bianco. Tocca a te scegliere: vuoi la strada facile o quella ripida e difficoltosa?»
«Zia sai che fine fa Bella,vero?» Chiesi io,iniziando a fare sarcasmo.
«Si,per fortuna non c'è pericolo che questo succeda con te.» Scoppiammo a ridere insieme e riprendemmo a lavare i piatti,ormai sporchi da troppo.

 

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Ciao ciao ciao :3
Sapete che è successo? E' FINITA LA SCUOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mamma mia che liberazioneeeeeeee,mi rilasserò solamente adesso e mi dedicherò a VOI :D
Alloraaaa che mi dite?? Il viaggio sarà una delle parti più belle,ma non vi dico nulla ;)
Ne vedremo delle belle però! Detto questo,vi piace il nuovo banner? Mi sono impegnata,già già!
Scrivetemi in tanti,xoxo cla (:

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


 

 

{ My best friend –

 

Capitolo 15

 

 

 

«E vinceeee!» Noah si alzò sbattendo le mani sul tavolo e urlando di gioia ancora una volta. Avevamo finito di cenare da due orette ormai e ci stavamo dedicando a un'interessantissima partita a carte dove però il vincitore da un'ora a questa parte era stato sempre e solo Noah.
«Controllatelo nei pantaloni.. secondo me bara!» Brontolò mia nonna,che aveva perso tutti gli spiccioli raccimolati nelle partite precedenti.
«Mi dispiace nonna ma hai un nipote troppo fortunato nel gioco.» Lui si affrettò a prendere la sua vittoria e le rivolse un sorriso fin troppo soddisfatto.
«Peccato che tutta questa fortuna si perda in amore.» Lo stuzzicò sua madre,che odiava quando iniziava a fare lo sbruffone. Noah le fece una linguaccia e tornò seduto,mettendo con cura la vittoria dentro il portafoglio.
«Chi vuole essere stracciato adesso?» Continuò,osservandoci con sorriso beffardo.
«Nessuno Noah,mi sono stufata.» Peggy,mia cugina di quattordici anni e sorella di Noah,portò le braccia conserte e si buttò di peso contro lo schienale della sedia,sbuffando.
«Io avrei un po' di fame.» Mio fratello iniziò a massaggiarsi lo stomaco e a brontolare. Come potevano avere fame dopo tutto quello che avevamo mangiare? Io non avrei mangiato per un mese.
«Zia non c'è qualcosa di dolce?» Peggy tornò con le braccia sul tavolo e si lamentò seguendo mio fratello.
«La zia ha già cucinato abbastanza, - ruggì sua madre – prendi il cappotto che tra poco ce ne andiamo.» Mia cugina sbattè le mani sul tavolo,come aveva fatto poco prima suo fratello,e iniziò a lamentarsi.
«Ma mamma sono ancora le due!» Peggy era una delle poche ragazze che conoscevo che odiava stare in casa propria e accoglieva ogni scusa per starci il più lontano possibile.
«Appunto,tu hai fatto già abbastanza,Peggy.» Mia zia si alzò dalla sedia e andò verso l'attaccapanni per prendere i cappotti.
«Coraggio sorellina,tra un paio di anni potrai uscire con me,Dan,Sam,Derek e Lucy.» Noah amava prendere in giro sua sorella,ma a me francamente faceva troppa tenerezza. Era l'unica della famiglia ad avere quattordici anni e ogni volta si ritrovava sempre sola. Maggie aveva sua sorella Zoe,Dan aveva Derek e Lucy e io avevo Noah. Spesso se la prendeva coi nostri zii perchè non si erano impegnati abbastanza per far venire fuori una cugina o un cugino della sua stessa età.
«Per andare dove? In qualche stupido locale da sfigati?» Lei però,cercava quasi sempre di non dargli soddisfazione..a volte ci riusciva..
«Sempre meglio di tornare a casa da mamma e papà!» ..altre volte no.
«Noah smettila.» Mia zia lo rimproverò.
«Lascialo parlare Peggy,qualche pomeriggio ce ne andiamo a fare shopping.. solo io e te.» Lucy le si avvicinò,piegandosi alla sua altezza e portandole un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. Era la più grande tra i cugini,anche se non sembrava. Per quello più grande di tutti poteva benissimo passare suo fratello Derek. Era alto,spalle larghe.. ecco cosa può portare una vita passata a fare nuoto!
«Davvero?» La bocca di Peggy si allargò in un sorriso e quando Lucy annuì,le saltò al collo stringendola.
«A che ora partite?» Derek si alzò dalla sedia e non tolse un attimo gli occhi dallo schermo di quello stupido iphone. Sicuramente era Lizzie,la sua ragazza.
«Abbiamo l'appuntamento con gli altri qui fuori tra un po'..» Rispose mio fratello.
«E' Lizzie Derek?» Zoe si piazzò davanti a lui e la scena faceva alquanto ridere. Zoe era talmente piccola che a volte avevo paura che solo sfiorandola,Derek l'avrebbe potuta scaraventare sul pavimento.
«Si Zoe.» Alzò un secondo lo sguardo per sorriderle e poi lo riabbassò.
«Ormai sono sposati quei due.» Sussurrai io a Noah,ancora accanto a me.
«Perchè non andate di sopra a prendere i borsoni? E' quasi l'ora.» Mia mamma uscì dalla cucina e iniziò a sistemare il tavolo che occupava tutto il salone. Io e mio fratello annuimmo all'unisono e andammo verso le nostre stanze,con Maggie alle costole.
«Posso dormire nella tua stanza stanotte?» Le gemelle e i loro genitori erano gli unici della famiglia che abitavano lontano chilometri e quando c'era qualche festività si fermavano a dormire da noi.
«Certo piccola.» Le sorrisi e poi presi il borsone che stava sul mio letto per portarlo al piano di sotto. La presi per mano e tornammo in salone,il quale si era già liberato senza il tavolo.
«Non ti fare battere troppo da Liam.» Derek mi fece l'occhiolino e notai il telefono dentro la tasca.. strano.
«E' da anni che batto Liam,cugino.» Gli risposi io,raggiungendolo e sentendomi sempre troppo bassa di fronte a lui.
«Lo so,ma cerca di stare attenta.» Mi scompigliò affettuosamente i capelli per poi darmi un delicato bacio sulla fronte. Era l'unico tra i cugini maschi che si concedeva a qualche gesto di dolcezza e quando lo faceva era irresistibile.
«Mi raccomando terremoto.» Derek venne sostituita da Lucy che mi accolse in un abbraccio e mi strinse a se. Le sorrisi e le sussurrai debolmente un semplice ok. Salutai anche i loro genitori e poi li vidi uscire dalla porta principale. Sicuramente Derek stava andando a prendere Lizzie e Lucy in qualche locale a ballare.
«Non stanno partendo per la guerra!» Noah,il solito,cercava di sdrammatizzare sempre.. ma non aveva tutti i torti.
«Non aspettarti abbracci o cose simili da me.» Mi disse,una volta avvicinatosi. Annuì sorridendo e mi salutò con una semplice pacca sulla spalla. Salutai anche Peggy,i suoi genitori e i miei nonni materni e a poco a poco la casa iniziò a diventare più silenziosa... a parte il fracasso che facevano le gemelle giocando con Charlie. Guardai l'orologio e mi accorsi che era giunta l'ora di andare. Uscimmo dalla porta e in strada era visibile il classico pulmino che Harry utilizzava per quelle scampagnate.
«Hai preso tutto? Spazzolino,crema solare,felpe,sciarpe..»
«Mamma! Ho preso tutto.» La interruppi bruscamente e mi stritolò in uno dei suo abbracci. La lasciai a Dan e andai a salutare mio padre.
«Cerca di non frenare più a spazzaneve.» Mi guardò di sottecchi e io sorrisi.
«Andrò alla grande.» Gli diedi un bacio in guancia e dopo aver salutato le gemelle,i miei zii e Charlie,raggiunsi finalmente i miei compagni di viaggio.
«Metti tutto dietro Sam.» Mi urlò Harry dal lato di guida. Aprì il cofano e mi accorsi delle sagome di Allie e Seth nei sedile posteriori e mi irrigidì pensando a quello che poteva succedere in una settimana.
«Non chiudere!» Mi voltai di scatto e trovai Liam che mi correva in contro con un borsone in mano e la tavola da snowboard su una spalla.
«Pronta?» Mi chiese,dopo aver messo tutto nel pulmino e chiuso. Lo guardai per un attimo ed ebbi un po' di titubanza nel rispondere.
«Si..credo.» Dissi. Mi sorrise complice e allungò un braccio per prendere la mia mano e salire insieme a me nel veicolo.

 

«Non togliere gli occhi dalla strada!» Sentivo delle voci farsi sempre più forti,una tra queste era una voce femminile parecchio allarmata. Cercai con tutta la forza di non aprire gli occhi e di continuare a dormire.
«Guarda un orso!» La voce di mio fratello si fece più forte e al contrario di quella precedente era più scherzosa.
«Dan ti prego.. e non ci sono gli orsi qui.» La voce femminile era di Neev,impossibile non riconoscerla. Sicuramente mio fratello aveva dato il cambio ad Harry,senza che io me ne accorgessi,e Neev era passata avanti per fargli compagnia.. e mio fratello a suo solito,faceva di tutto per stuzzicarla.
«Ce ne sono tantissimi invece.» Sentì la voce di Harry accanto a me la quale mi costrinse ad aprire gli occhi. Sentì qualcosa di caldo e morbido sotto la mia guancia e solo in quel momento mi resi conto che ero appoggiata sulle gambe di Liam e la sua mano toccava il mio fianco. Mi alzai delicatamente e mi accorsi che era con la guancia completamente schiacciata sul vetro del finestrino e teneva la bocca aperta. Si doveva essere addormentato anche lui. Gli presi la testa e gliela abbassai per fargliela appoggiare sulle mie gambe e farlo mettere comodo.
«Buongiorno carotina!» Louis mi diede un pizzico all'orecchio e mi fece voltare verso i sedili dietro,dove trovai lui,Seth e Niall che dormivano ed Allie che mi rivolgeva uno sguardo strano. Sembrava arrabbiata.. arrabbiata nera.
«Ciao dormigliona.» Neev mi fece voltare nuovamente verso avanti e mi sorrise affettuosamente.
«Quanto ho dormito?» Chiesi,ancora assonnata.
«Diciamo per tutto il viaggio.» Rispose Harry accanto a me. Notai i suoi capelli arruffati e la figura di Zayn che dormiva con la faccia spiaccicata sul vetro,come Liam un attimo prima.
«Ti sei persa un gran bel viaggio sorellina.» Dan mi guardò dallo specchietto e mi fece l'occhiolino.
«Ma se hai dormito per tutto il tempo.. guidi solo da due ore.» Intervenne Neev. Quei due sembravano cane e gatto.. una coppia perfetta. Risi alla scena e iniziai a guardare fuori dal finestrino trovando un paesaggio completamente bianco. Gli alberi erano altissimi ed erano tutti pieni zeppi di neve. Se si guardava in alto si potevano vedere i primi impianti sciistici e alcune baite.
«Sbaglio o c'è più vita?» Domandò Neev,intenta come me a osservare fuori.
«Da quando hanno fatto fuori mezza flora per più impianti e case,il posto ha iniziato a popolarsi.» Mi voltai verso Harry.
«Ma poveri animali e piante!» Dissi,dispiaciuta.
«E le carote?» Domandò ironicamente Louis,facendo una vocina piccola piccola. Risero tutti a quella osservazione ed Harry diede una pacca sulla spalla a Louis per consolarlo.
«E siamo giunti a destinazione gente!» Esclamò soddisfatto mio fratello,fermando il pulmino sotto l'apposita tettoia della baita. La ricordavo più piccola,dovevo ammetterlo,e avevo dimenticato quanto fosse bella. Avevo sempre sognato di poter vivere in una casa del genere in montagna. Come Heide.. con meno capre però.
«Sveglia gente!» Urlò con poca delicatezza Harry,aprendo lo sportello e facendo letteralmente cadere Zayn sulla neve.
«Scusa amico..» Si scusò poco dopo,superandolo e andando verso il cofano. Zayn si guardò attorno confuso e si scrollò la neve di dosso.
«Liam..» Lo mossi piano per cercare di svegliarlo e lo vidi sbattere debolmente le palpebre. Si alzò dalle mie gambe e iniziò a guardarsi attorno per cercare di focalizzare il luogo.
«Siamo arrivati?» Disse,sbadigliando.
«A te cosa sembra?» Squittì Allie da dietro,rivolgendogli uno sguardo minaccioso e scendendo dalla macchina.
«Già.. sarà una luuuunghissima settimana.» Dissi ridendo io,scivolando sul sedile e scendendo.
«Non dirlo a me.» Aggiunse Liam,scendendo dal lato opposto. Prendemmo i nostri borsoni e ci avvicinammo all'entrata,aspettando che Harry aprisse.
«Non apro questa casa da due anni,non so cosa ci troverete dentro.» Ci avvertì,inserendo la chiave nella serratura e aprendo la porta. La casa era come la ricordavo. Calda,accogliente e ben arredata. Sulla sinistra c'era il salotto,con due divani e un televisore.. riempito con un enorme tappeto; sulla destra vi era una piccola cucina e un tavolo. Di fronte alla porta di entrata vi erano le scale che portavano alle camere da letto e ai bagni.
«Mi chiedo sempre perchè non la sfrutti mai.» Disse Zayn,guardandosi attorno.
«Gran bella casa Harry.» Si unì Seth.
«C'è qualcosa da mangiare? Ho una fame!» Niall ci superò velocemente e si precipitò davanti al frigo,in cerca di qualunque cosa da mettere sotto i denti.
«Prima di tutto sistemiamoci nelle camere,allora... - Harry prese dei mazzi di chiavi da un cassetto e iniziò a dividerli – come sempre Louis è con me nella mia camera,Zayn e Niall..»
«Grande!» Esclamò entusiasta Niall,afferrando il mazzo di chiavi e correndo di sopra.
«..Dan e Neev la vostra camera è come l'avete lasciata..» continuò Harry.
«Pulita e profumata.. non grazie a Dan ovviamente.» Disse Neev,prendendo le chiavi e spingendo affettuosamente mio fratello che le fece il verso alle spalle.
«..nella camera di Liam e Sam ci mettiamo Liam ed Allie,va bene per te vero Sam?» Harry mi fissò e rimasi come immobile sotto il suo sguardo. Quella camera era stata sempre mia e di Liam.. se mi andava che Allie prendesse il mio posto? Certo che no!
«Certo che si!» Dissi,contro voglia.
«Per te va bene Liam?» Gli domandò poi Harry. Liam mi guardò per un attimo con la coda dell'occhio e poi annuì.
«Perfetto! Quindi nella stanza dei miei ci siete tu e Seth.» Harry mi lanciò il mazzo di chiavi e lo afferrai,fulminandolo con lo sguardo. Vidi Allie dirigersi verso le scale e Liam seguirla,con poca convinzione. Seth prese sia il mio che il suo borsone e li seguì...
«Scusa..» Mi sussurrò Harry. Io gli lanciai uno sguardo furioso e poi seguì gli altri di sopra. La settimana era già iniziata male.

 

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Scusateeeee,ma come ho detto nell'altra ff ho avuto problemi e non potevo postare e scrivere :(
Spero di essere più presente ora!
Bè come avete notato la famiglia di Sam è davvero big,come la mia! La mia forse è anche più larga..ma comunque xD
Per chi è entrato un po' nel panico,vi faccio un piccolo schema sull'età dei nostri giovani eroi:
Sam ed Allie hanno 18 anni. Harry ne ha 17. Zayn,Niall e Noah ne hanno 19. Louis ne ha 20. Dan ne ha 22. Neev e Derek ne hanno 21. Peggy ne ha 14. Zoe e Maggie ne hanno 7. Lucy ne ha 24. Ora che abbiamo fatto uno schemino sull'allegra famigliola,che ne dite dare un volto a ciascuno di loro?
Dan l'avevo già detto e lo vedo come Zac Efron e anche Neev,che la vedo come Katie Cassidy. Allie invece la vedrei bene come l'attrice Aimee Teegarden. Per Derek avevo pensato a Dylan Efron,per Peggy vedrei Danielle Campbell e Noah come Jeremy Sumpter. Lucy invece la vedo bene come Jennifer Lawrence. Per quanto riguarda le gemelle,credo che siano perfette le gemelle che ci sono nel film 'genitori in trappola' che poi è solo Lindsay Lohan.
Ok,credo di avervi annoiato abbastanza! Scappoooo,un bacioooosss (:
ps: non ho riletto,scusate!

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


 

 

{ My best friend –

Capitolo 16

 

 

 

 

Arrivammo alla baita degli Styles di sera e quindi l'unica cosa che si poteva fare era quella di rinchiudersi in camera e dormire... dopo il lungo viaggio. Io francamente,che avevo dormito tutto il tempo,non avevo nessun accenno di sonno.. anche per la camera che mi avevano assegnato. Non avevo mai dormito nella stanza dei genitori di Harry e adesso mi toccava dormirci una settimana con Seth. E la mia bellissima camera? Era occupato da Liam e da quella simpaticona della mia migliore amica Allie. Seth aveva cercato di attaccare discorso per tutta la notte,ma io mi ero finta stanchissima e mi sono catapultata sotto le coperte. Mi ero girata di spalle e dopo avergli dato la buonanotte mi ero concentrata a guardare fuori dalla finestra la luna che quella sera risplendeva più del solito. Amavo quel posto anche perchè le stelle erano visibili,non come in città che per vederle dovevi spostarti chilometri.. lontana dalle luci e dal caos. Le camere erano tutte sullo stesso piano,ma quella notte non si sentì il minimo rumore.. forse perchè nessuno,a parte me e Zayn che eravamo abbastanza riposati,era riuscito a prendere sonno durante il viaggio. Per cercare di scappare da Seth,chiusi dopo un po' gli occhi,costringendomi a dormire e pensando soltanto che l'indomani avrei sciato per tutta la giornata.
Quella mattina a svegliarmi fu un gran fracasso al piano di sotto che mi fece aprire gli occhi e rendermi conto che fuori splendeva il sole. Mi voltai di scatto sorridendo alla mia destra e con mio stupore trovai il letto vuoto. Mi misi le pantofole e uscì in corridoio,sbirciando nelle camere a causa delle porte aperte e non trovandoci nessuno.
«Louis sei un'idiota!» Sentì Harry al piano di sotto,ridere insieme all'amico. Scesi le scale e li trovai tutti lì.. alcuni seduti al tavolo intenti a mangiare dei pancakes – forse appena sfornati – e altri alle prese coi fornelli.
«Buongiorno tesoro!» Mi salutò sorridente Neev,dopo aver dato uno schiaffo sulla testa a mio fratello.
«Ma che ore sono?» Chiesi,massaggiandomi la testa e guardando fuori dalla finestra.
«Dovrebbero essere le otto e mezza credo..» Disse Harry,mettendo una dozzina di pancakes in una ciotola.
«E se vi muovete a mangiare io vorrei andare sulle piste.» Mio fratello era seduto con il broncio,evidentemente aveva finito di mangiare da un pezzo e moriva dalla voglia di andare a sciare.. come me del resto. Mi avvicinai al tavolo per prendere un pancake e in piccoli pezzi iniziai a mangiarlo.
«Seth tu sai sciare?» Chiese Zayn,mentre tirava fuori la sua tavola da snowboard. Vidi Seth seduto sul divano alle prese con gli scarponi.
«Ho sciato solo una volta.. a otto anni.» Rispose,imbarazzato.
«Il sistema è sempre quello.. ti aiuterò io.» Zayn gli sorrise e si infilò i guanti soddisfatto.
«E a me chi ci pensa? Non so neanche da dove iniziare!» Squittì Allie dalla sedia,finendo la sua colazione.
«Non hai tipo un fidanzato tu?» Disse Niall,con la bocca piena. Risi alla scena ma quando Allie si voltò verso di me,tornai subito seria.
«Un fidanzato che non ho idea di dove sia.» Disse. Ora che ci facevo caso,Liam non c'era da nessuna parte. Mi guardai attorno senza trovarlo e poi tornai su Allie,che aveva distolto lo sguardo per mia fortuna.
«Oh, - Iniziò Harry spegnendo il fuoco – a Liam piace andare a sciare di mattina presto.. è già sulle piste.»
«Allora muoviamoci,tutti quanti!» Dissi,quasi urlando,mentre rischiavo di affogarmi con l'ultimo pezzo di pancake.
«Le vostre cose sono ancora in garage.» Harry sbarazzò il tavolo e mi lanciò il mazzo di chiavi. Sorrisi raggiante e corsi fuori per aprirlo. Solo il pensiero di rimettermi la mia vecchia tuta da neve – lasciata lì un paio di anni fa – mi metteva allegria. Trovai un borsone con scritto un po' sbiadito il mio nome e ci curiosai dentro trovando le mie vecchie cose. La tuta che avevo lasciato qui era rossa,ed era quella che mi piaceva di meno.. purtroppo. La indossai velocemente e quando alzai la testa e trovai sulla parete tutti i paia di scii,quasi mi luccicarono gli occhi.
«Oh mio dio..» Sfiorai con una mano i miei,bianchi e grigi con dei fiocchi di neve stampati.
«Non li ha mai toccati nessuno da quando li abbiamo lasciati.» Sentì la voce di Louis alle mie spalle e gli sorrisi.
«Allora signorine,pronte a perdere?» Alle sue spalle comparve Neev,che indossò i suoi occhiali come una vera e propria professionista.
«Questi scii sono troppo piccoli!» Allie uscì di casa con un paio di scii in mano e una tuta un po' troppo appariscente per il colore.
«Sono di mia sorella.. per le prime armi andranno benissimo.» Disse Harry uscendo dopo di lei.
«Ragazzi ci vediamo alle piste,vi saluto.» Dan uscì come un fulmine dalla porta di ingresso e iniziò a correre,con la sua tavola sulla spalla.
«Aspettami grassone.» Lo rincorse Neev.
«Forza carotina vatti a cambiare,ho tanta voglia di batterti quest'anno.» Louis mi diede un pizzico sul naso e dopo avergli sorrise rientrai velocemente in casa,sbattendo contro Seth all'ingresso.
«Oh scusa.» Dissi imbarazzata alzando lo sguardo. Che situazione.
«Tranquilla Sam.» Mi sorrise lui,facendosi da parte per lasciarmi entrare. La sua gentilezza era alquanto strana.. solo Allie si ostinava a tenermi il muso?

 

«Ma dov'è sarà Liam?» Mi urlò Harry,guardando sotto di lui. Avevamo appena preso la seggiovia e ci stavamo guardando attorno per cercare di trovare Liam tra uno sciatore e l'altro.
«Basta beccare il più imbranato tra questi.» Disse ridendo Neev accanto a me. Io ero salita con lei e mio fratello,Harry era con Niall e Louis,mentre Zayn si era generosamente offerto di occuparsi di Seth e Allie.. dandoci il cambio,ovviamente.
«Lo raggiungerò in fretta,ovunque si trovi.» Dissi,chiudendo la lampo della giacca a causa dei fiocchi di neve che riuscivano a entrare dentro. Fu il momento di alzare la sbarra davanti a noi e quando ci alzammo,voltammo tutti a destra in modo assolutamente coordinato. Sciiavamo da quando eravamo piccoli.. cosa vi aspettavate?
«Eccolo!» Urlò Dan,allungando un braccio e indicando un tipo con una tuta blu scuro che da come sciava doveva essere per forza lui.
«E' mio.» Partì all'istante,iniziando a fare una serie di curve per poi lanciarmi in linea retta verso Liam.
«Sam aspetta.» Sentì urlare Louis alle mie spalle,ma dovevo raggiungere Liam a tutti i costi senza rallentare. Quando fui a pochi metri da lui,accellerai un altro po' aiutandomi coi bastoncini e quando gli fui accanto lo oltrepassai per fermarmi a qualche metro più avanti e farlo frenare bruscamente.
«Ma sei pazza Sam?!» Mi urlò,dopo aver alzato parecchia neve.
«Chi doveva vincere quest'anno?» Chiesi io ridendo. Lui abbassò lo sguardo e sorrise,come se fosse imbarazzato. Era tanto difficile per un maschio ammettere che una ragazza era più brava di lui in qualcosa?
«Amico potevi aspettarci.» Harry arrivò qualche secondo dopo di me,seguito da tutti gli altri.
«Quando sono arrivato non c'era nessuno,avevo le piste tutte per me.» Vidi gli occhi di Liam quasi luccicare e capì subito cosa provava.
«Si ma non fare lo stronzo e vai ad aiutare la tua ragazza,così Zayn può divertirsi un po'.» Sua sorella lo rimproverò,piazzandosi accanto a lui e riempiendolo di neve di proposito.
«Perchè è venuta se non sa sciare?» Chiese Liam sbuffando,più a se stesso che a noi.
«Domanda interessante,se vuoi vado a chiederglielo!» Gli sorrise Neev strafottente.
«Tu devi sempre trovare un modo per intrometterti nella mia vita vero?» Liam si voltò verso la sorella furioso e Neev fece scomparire il sorriso,tornando seria.
«Ok ragazzi,perchè non torniamo su?» Dan si mise tra entrambi allontanandoli con le mani.
«Torno giù da Allie,voi fate quello che vi pare.» Liam mi passò accanto come un fulmine e in un istante arrivò in fondo da Zayn ed Allie.
«Neev,lascialo stare!» Disse mio fratello,cercando di non alzare la voce.
«E' un bambino inaccontentabile.. prima si fidanza e poi ha la faccia tosta di lasciarci con quell'incapace.» Lei senza guardarlo,iniziò a scendere lentamente.
«Ehi!» La rimproverai io,seguendola.
«Scusa tesoro.» Si voltò facendomi gli occhialino per poi velocizzare fino a raggiungere la seggiovia. Io decisi di raggiungere Liam e aiutarlo o con Allie o con Seth.
«Posso dare una mano?» Una volta arrivata chiesi a Zayn se potevo rendermi utile.
«Seth viene su con me,mentre Liam si occuperà di Allie.» Annuì per poi voltarmi e vedere Allie col sedere per terra e Liam che cercava in qualche modo di farla rialzare.
«Aspetta,vi aiuto.» Dissi ridendo,dopo aver visto Allie ricadere per terra.
«No da te non voglio aiuto,grazie.» Rimasi con il braccio in aria e la guardai in modo confuso dopo questa sua affermazione.
«Sam è più brava di me a sciare Allie,può aiutarti.» Disse Liam,cercando di difendermi.
«Tu sei il mio fidanzato,non il suo,il mio.. e mi aiuterai tu a stare in piedi su questi cosi,lei può tornarsene su a fare la figa.» Riuscì ad alzarsi e si scrollò di dosso la neve e lanciò un'occhiataccia prima a Liam e poi a me.
«Ti comporti come una bambina Allie.» Liam le lasciò il braccio e iniziò a indietreggiare,guardandola come schifato.
«Ah ma davvero?» Allie rimase un attimo a guardarlo e poco dopo iniziò a togliersi gli scii.
«Allie possiamo sciare insieme,è facile..» Cercai di dire,ma continuava a sbattere gli scii sulla neve cercando di levarli.
«Fai quello che vuoi.» Liam se ne andò,lasciandoci in quella pessima situazione.
«Ti aiuto io ferma. - Tolsi prima i miei per poi abbassarmi e levare i suoi - ..si fa così,ecco.» Tornò con gli scarponi per terra e raccolse gli scii per metterseli sulla spalla e andare verso casa di Harry. La guardai camminare da sola e per un momento mi fece troppa tenerezza.. ma non sapevo perchè ce l'avesse così tanto con me. Cosa le avevo fatto? 

 

La sera dello stesso giorno eravamo tutti seduti a tavola intenti a gustare la cena. Avevamo sciato per tutta la mattina e ci eravamo fermati a pranzare in un piccolo cottage per poi riprendere. Il silenzio stava iniziando a diventare fin troppo pesante,soprattutto tra me,Allie e Liam. Notai però anche un po' di freddazza tra mio fratello e Neev,che quella sera avevano scelto di sedersi in parti completamente opposte e non si rivolgevano il minimo sguardo.
«Allora..domani saliamo da Frost?» La voce di Harry riecheggiò nella stanza per spezzare la tensione. Harry odiava il silenzio e la calma,così cercava di intraprendere un discorso facendoci una proposta che non potevamo rifiutare.
«Oh ma si! Mi mancano i suoi Hamburger giganteschi!» Urlò di gioia Louis,battendo il pugno sul tavolo.
«Oh mi sembra perfetto così Dan potrà invitare la sua nuova amichetta conosciuta oggi in pista.» Disse Neev,fulminando mio fratello con lo sguardo. Alzammo tutti lo sguardo dal piatto e la guardammo confusi.
«Aveva solo bisogno di una mano,devo ripetertelo ancora?» Cercò di difendersi mio fratello,che fino a quel momento aveva girato la forchetta tra il cibo senza magiare niente.
«E casualmente le sue labbra sono finite su le tue?» Neev trascinò di peso la sedia all'indietro spingendosi con le mani.
«Le sue labbra,non le mie! C'è differenza!» Dan lasciò le posate e il rumore mi entrò nelle orecchie facendomi rabbrividire.
«Bè almeno il vostro ragazzo non passa la maggior parte del tempo a sbavare dietro la sua migliore amica.» Allie si intromise nella discussione dopo aver bevuto un sorso d'acqua e lanciò un'occhiataccia a me per poi finire su Liam.
«Hai un altro ragazzo per caso?» Le chiese lui,appoggiandosi con le spalle allo schienale della sedia. Il mio sguardo andava da Liam ad Allie,come quello degli altri.. ad eccezione di Neev che continuava a fissare Dan con le braccia conserte.
«Avere te come ragazzo è come non averne proprio!» Allie si alzò dalla sedia e corse verso le scale. Liam la seguì con lo sguardo per poi alzarsi anche lui e dire un 'buona cena' ad Harry prima di andare fuori. Neev fece la stessa cosa,seguendo Allie al piano di sopra.
«Neev!» Mio fratello le corse dietro alzandosi velocemente dal tavolo.
«Mi sa che per Frost non se ne fa niente.» Osservò Zayn,mangiando l'ultima fetta di carne nel suo piatto.

 

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Sono sempre qua a scusarmi,perdonatemi <3
Quindi questo capitolo mi piace molto,soprattutto la fine,quindi spero vi abbia affascinato anche a voi:)
 In questi giorni ho scritto due os che spero possiate leggere!

Una è su Niall e l'altra su Nick.
Grazie a tutti come sempre :*

 



 

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


 

 

{ My best friend –

 

 

 


 

Capitolo 17

Gli ululati dei lupi si sentivano fino alla mia stanza e da sotto le coperte osservavo la luna e li immaginavo lì,in mezzo agli alberi a cantare contro qualcosa di così meraviglioso. A volte da piccola avevo desiderato di essere un lupo,quando mio padre mi portò allo zoo e li vidi per la prima volta all'età di otto anni. Il lupo si muove in branco e non fa mai niente da solo. Caccia in branco,mangia in branco,vive in branco. Ho sempre pensato che spesso le persone dovrebbero prendere più esempio dagli animali e criticarli di meno per la loro ignoranza. Nel corso della mia vita avevo paragonato un mucchio di gente agli animali,ma mi sono sempre resa più conto che gli animali in confronto a loro erano oro.
-bip-
La macchinetta del caffè mi portò sulla terra e mi voltai,vedendo che il mio caffè era pronto nella tazzina. L'orologio segnava le tre e un quarto di notte e io non riuscivo più a prendere sonno. Mi ero alzata con un mal di testa allucinante e non ero più riuscita a riaddormentarmi. Quel giorno erano stati tutti in silenzio e ognuno aveva sciato per affari suoi,la vacanza iniziava a trasformarsi in un incubo e non potevo permetterlo. Presi la tazzina dalle mani e iniziai a sorseggiare un po' di caffè,camminando verso il divano. La casa era nel silenzio totale ed era anche per quello che amavo quel posto. Pace e tranquillità. Almeno fino a quel momento,visto che sentì dei passi provenienti dalle scale e mi irrigidì.
«Chi è?» Chiesi in un sussurro. Non ricevetti risposta,al contrario la figura di Seth con un balzo apparse alla fine delle scale.
«Scusa,non volevo spaventarti.» Si scusò,notando il mio sussulto.
«Lì c'è del caffè se vuoi.. l'ho appena fatto.» Mi sedetti sul divano e incrociai le gambe,fissando Seth nell'oscurità che si dirigeva verso la cucina. Mi sentivo un po' in imbarazzo perchè non avevo proprio idea di cosa dire.
«Anche tu non riesci a dormire?» Mi chiese,mettendosi un po' di caffè in un bicchiere e voltandosi a guardarmi.
«Non proprio.. ho provato a riaddormentarmi ma.. non ce l'ho fatta.» Posai la tazzina a terra e portai le ginocchia al petto. Seth si avvicinò a me e si sedette anche lui sul divano.
«Ho visto che sei piuttosto bravo sugli scii.. per essere un principiante voglio dire.» Cercai di dire per non cadere nel silenzio.
«Voi siete eccezionali,sciate come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.» Anche lui,come me prima,posò la tazzina sul tavolo e allungò un braccio sullo schienale del divano e mi guardò. Lo guardai anche io e per un attimo provai un pizzico di imbarazzo. Quella situazione mi imbarazzava perchè non riuscivo a gestire i miei sentimenti e lo sguardo di Seth era profondo,come la prima volta che l'avevo visto. Avrei tanto voluto innamorarmi di lui,ci avrei voluto provare sulserio ma.. il destino mi giocava contro!
«Non voglio che per tutta la settimana ci comportiamo così Sam..» Mi disse di getto. Lo guardai confusa come se non riuscissi a capire dove volesse arrivare.
«Così come?»
«Così.. con questo imbarazzo.. so che c'entra quella sera che tu e Liam avete visto me ed Allie insieme da soli..»
«Non devi spiegarmi niente Seth,è chiaro.» Cercai di alzarmi ma mi afferrò la mano.
«Mi piace Sam! E mi dispiace che al suo posto non ci sia tu.. mi piacevi sulserio,sai? E mi piaci tutt'ora ma.. io non posso competere col vero amore,e sappiamo benissimo di chi stiamo parlando.» Mollò la presa delicatamente e feci scivolare la mano via. Lo guardai per un istante e cercai ancora una volta di soffocare quella verità che ormai nascondevo da troppo tempo.
«Non esiste il vero amore.. quello esiste nelle favole,con il principe azzurro,con un bel castello e con il per sempre felici e contenti,qua siamo nella realtà Seth.»
«Ed è sbagliato sperare che quella fantasia si possa catapultare nella realtà?» Rimasi immobile,come se improvvisamente le mie gambe si fossero riempite di cemento e mi stessero trattenendo in quell'esatto punto. Sentivo il suo sguardo addosso,ma era uno sguardo dolce.. tenero.
«Mi è venuto un po' di sonno,a domani Seth.» Gli sorrisi cercando di liquidarlo e tornai di sopra,lasciandomi quei suoi pensieri assurdi alle spalle.
«Ehi.» Alzai lo sguardo e trovai Liam,intento a uscire dalla sua camera.
«Ehi..» Risposi,cacciando i pensieri di un istante fa.
«Va tutto bene Sam?» Mi chiese,chiudendo la porta alle sue spalle e avvicinandosi. Avevo una voglia matta di buttarmi tra le sue braccia e lasciare che mi cullasse,come quando eravamo piccoli e nessun pensiero cattivo poteva ostacolarci.
«Certo.. non riuscivo a dormire e sono andata in cucina a prendere un caffè.»
«Non riesci a dormire e vai a prenderti un caffè?» Sfoderò il suo solito sorriso fantastico,quello che forse mi aveva fatta innamorare sin dall'inizio. Sentì le gambe tremare e le ginocchia quasi cedere,ma cercando di fare finta di niente mi unì alle sue risate.
«Già,dovresti sapere che sono un controsenso.» Portai le braccia dietro la schiena e mi dondolai sui talloni,ridendo. Liam mi guardò in modo strano,come se avesse avuto un flashback o qualcosa simile.
«Ehi.. me lo dicevi sempre quando eravamo piccoli e poi ti dondolavi in questa maniera.. sui talloni.. » Sul suo viso apparve l'ombra di un sorriso,non il solito.. quello era speciale,come se avesse un filo di malinconia e gli facesse piacere.
«Ora vado a letto Liam,buonanotte.» Cercai di distogliere lo sguardo e smisi subito di dondolare,tornando composta.
«Hai ragione terremoto,buonanotte.» Mi sorrise ancora una volta per poi lasciarlo lì in corridoio,con i riccioli che ricadevano ribelli sulla sua fronte.

 

Alla fine quel giorno non andammo da Frost,anzi non so neanche cosa fecero gli altri onestamente.. so solo che io decisi di andare a fare una passeggiata nei boschi,servendomi di racchette. Mi piaceva starmene in mezzo alla natura,specialmente quando era ricoperta di neve. So che i ragazzi dovrebbero amare l'estate e aspettarla con ansia,ma io mi trovavo bene con l'inverno.. con i suoi colori,con i suoi mutamenti continui.. e mi piaceva sentire freddo,i geloni alle mani e il naso rosso come Rudolf. Patetico no? Ma io ero in quel modo.
«Sam..» mi voltai di scatto,trovando Liam dietro di me.
«Che fai qui?» Gli chiesi. Lui al contrario mio odiava l'inverno. Odiava sentire freddo.. l'unica cosa che amava di questa stagione era la neve perchè poteva farlo sciare.
«Ti ho seguita.. non volevo,scusa.» Si scusò,imbarazzato.
«Non devi chiedermi scusa.. che ti prende?» Era strano da qualche giorno,più del solito. Silenzioso,scontroso..
«Facevi una passeggiata?» Si avvicinò mentre io ripresi a camminare.
«Lo sai che mi piace stare in montagna.» Risposi,osservando i rami stracolmi di neve.
«Mi hai fatto una testa così una volta da piccoli perchè ti accompagnassi a fare un pupazzo di neve.. l'esperienza più terribile della mia vita.» Fece una faccia allibita ricordando la scena e io scoppiai a ridere.
«Ma come! Mi avevi detto che era stato fantastico e che era venuto anche bene!»
«Avrei detto qualsiasi cosa per finirlo il prima possibile.» Iniziai a schiaffeggiarlo fingendomi offesa e lui cercò di bloccarmi le braccia incrociandomele al petto e stringendomi a se.
«E ora che fai?» Mi minacciò,a un palmo di naso. Rimasi a fissarlo negli occhi,pochi centimetri ci dividevano e avrei senza alcun problema avvicinarmi un minimo per toccare le sue labbra ma non potevo...
«Stai interrompendo la mia passeggiata tra la natura.» Sciolsi la sua presa e tornai a camminare,con lui alle calcagne.
«Ho parlato con Seth..» Dissi a un tratto,senza voltarmi.
«Di..?»
«Gli piace.. Allie intendo.. gli piace e gli dispiace che non ci sia io al suo posto,e francamente mi dispiace che io non provi ciò che lui stava iniziando a provare per me.» Sentì i suoi passi d'improvviso fermarsi e quando mi voltai lo trovai immobile qualche passo dietro di me. Lo guardai con un punto di domanda,per cercare di capire cosa stesse facendo.
«Sono una bella coppia.. vero?» Chiese,senza capire bene dove volesse arrivare.
«Penso di si..» Risposi io,incerta. Continuai a camminare senza sapere esattamente dove stessi andando. Lo sentivo dietro di me,seguiva i miei passi,i miei movimenti,senza superarmi.
«Forse dovrei.. lasciargliela.. - disse a un tratto facendomi voltare – lui può darle davvero quello di cui ha bisogno.»
«E tu Liam.. tu di cosa hai bisogno?» La voce iniziò a tremarmi e i suoi occhi iniziarono a brillare per chissà quale ragione.
«Io ho bisogno di qualcuno che mi capisca solo con uno sguardo,di qualcuno che stia lì in silenzio con me.. di qualcuno che mi abbracci,che mi faccia ridere.. che conosca i miei cibi preferiti,il mio cantante preferito.. ho bisogno della mia migliore amica Sam.» Ma ero entrata in qualche universo parallelo senza saperlo?
«Adesso hai bisogno di tutte queste cose? Adesso Liam?! - Iniziai a urlare andandogli contro – Dov'eri quando cercavo di farti calmare,quando cercavo di scoprire che diavolo ti passasse per la testa,quando avevo bisogno di te! Dov'eri? Quando io ero lì.. ad aspettarti,tu non c'eri..» Una lacrima mi scivolò già dalla guancia e gli occhi diventarono rossi.
«Mi dispiace di essere stato.. intrattabile in questi giorni.. non era mia intenzione.» Si scusò.
«Sei un..» Cercai di urlare qualche insulto che lo potesse rispecchiare,ma un tuono così forte mi fece sobbalzare e senza pensarci mi fece finire tra le sue braccia.
«Sarà meglio tornare.. di corsa!» Disse lui,ma in quello stesso momento iniziò a grandinare così forte che mi picchiettava sulla testa come tanti pugnetti.
«Si ma.. da dove?» Non mi ricordavo proprio da dove avevamo iniziato a camminare.. ci eravamo allontanati troppo senza accorgercene. Così Liam mi prese per mano e iniziammo a correre in un punto qualsiasi,schivando i rami degli alberi che si trovavano alla nostra stessa altezza. Sentivo freddo.. ma un freddo cane. La grandine mi entrò dentro la tuta di neve e iniziai a rabbrividire. Si scioglieva così rapidamente che iniziai ad avere la schiena completamente bagnata.. ghiacciata più che altro. Nessuna di quelle strade mi sembrava famigliare.. anzi una valeva l'altra.
«Liam! - urlai – dove stiamo andando?» Non rispose. Si guardava attorno,stringendo la mia mano sempre più forte per paura di poterla perdere da un momento all'altro. E in quel momento scivolai via.. forse per la neve negli occhi,per il freddo,per la stanchezza.. lasciai la sua mano. Mi fermai e iniziai a tossire,non riuscendo più a vedere niente.
«Ehi! - Liam si fermò subito dopo di me e mi prese il viso tra le mani – Dobbiamo solo camminare un altro po'.»
«Non ce la faccio mi bruciano gli occhi!» Dissi,quasi piangendo. Non disse niente per un po',si guardò attorno forse per trovare una soluzione.
«Ti fidi di me?» Mi chiese a un tratto.
«Si certo.»
Senza rispondere mi prese in braccio e mi mise una mano davanti agli occhi per non fare entrare altra grandine.
«Ho visto una baita laggiù.» Mi urlò,correndo. Sentivo ancora la neve picchiettarmi sulla tuta e il vento gelido. Poi Liam con un calcio aprì la porta di una baita e la gelida grandine cessò di finirmi violentemente addosso...

 

 

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Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!! Non avevo proprio fantasia per continuare la storia,anche se so cosa deve succedere.. ma solo l'altro giorno guardando il video 'live while we're young' mi è tornata l'ispirazione:) Allora,banner nuovo e ragazza nuova. Vanessa Hudgens non mi piaceva più,così l'ho sostituita con Lily Collins:) Da questo capitolo in poi inizia la parte più bella della storia,vedremo cosa accadrà in questa misteriosa baita!

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