Quando il vento cambia...

di Dark_Cider_Princess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia nuova vita ***
Capitolo 2: *** Ritorni, malintesi e... ***
Capitolo 3: *** Shopping! ***
Capitolo 4: *** Viaggio in treno ***
Capitolo 5: *** Ai ripari... ***



Capitolo 1
*** La mia nuova vita ***


La mia nuova vita

 

Sono nervosa perché tra un po' sarò di nuovo Smistata. Si avete capito bene, di nuovo. Sì, perché dopo la guerra Silente ha deciso di farci Smistare per la seconda volta. Perché? Perché siamo cambiati. Mi sento leggermente nervosa e irritata. Non mi sento così da quando Ron è andato via... qualcuno prende la mia mano tra le sue.
"Tranquilla, Mezzosangue, ci sono io con te. Qualsiasi cosa accadrà sono con te" sussurra Draco Lucius Malfoy, da tre mesi mio ragazzo.
"Furetto io sono tranquilla!" sbotto leggermente irritata. Possibile che questo Serpeverde capisce sempre come mi sento?
"Allora potresti smettere di stritolarmi la mano?" chiede con vece leggermente inclinata. Automaticamente allento la presa e sussurro:
"Scusa"
Le porte della Sala Grande si aprono. Vedo Silente in piedi.
"Cari ragazzi, volevo solo dirvi che inizieremo dagli alunni del Settimo anno." annuncia.
Sospiro leggermente, per fortuna io sono al Quinto!
Dopo che tutti i ragazzi del Settimo e Sesto anno sono stati Smistati, l'anzia torna a tormentarmi.
"Hermione Jane Granger!" esclama la McGranitt. Alzo la testa e vado a sedermi sullo sgabello.
Interessante... sussurra il cappello, in questi anni sei cambiata... Hai sempre un grande cervello, molto grande ma non vai bene per Corvonero... Coraggio, molto, moltissimo ma non sei più adatta per le fila Grifondoro... Sei cambiata moltissimo, hai qualcosa di nuovo nel cuore perciò... SERPEVERDE!
Oddio, oddio, oddio, oddio. Santissimo Godric! Sono una Serpe!
Mi alzo e vado a sedermi tra le serpi. Sono cambiata così tanto? Sì, per colpa del furetto. Tutta colpa sua.
Osservo lo Smistamento; Daphne viene Smistata di nuovo a Serpeverde, come il mio ragazzo, Pans e Nott.
"Harry James Potter!" urla la McGranitt. Dopo tre minuti il cappello urla:
"SERPEVERDE!"
Miseriaccia! Anche lui? Daphne l'ha corrotto...
"Ginevra Molly Weasley!"
...
...
"SERPEVERDE"
Almeno con me c'è Ginny!
Infine, con Blaise Zabini la cerimonia finisce.
Io e Ginny ci scambiamo un'occhiata complice e guardiamo male i due Serpeverde seduti davanti a noi.
"Brutti idioti, ci avete corrotto! Ora per colpa vostra siamo Serpi!"
"Abbiamo solo cacciato il vostro lato Verde-Argento." dice Draco.
"La colpa è vostra che avete il cuore Gelido" finisce Blaise.
Scuoto la testa, facendo ondeggiare i miei riccioli.
"Dai Herm non fare così, almeno adesso staremo nello stesso dormitorio, le nostre stanze saranno moooolto più vicine." dice Malfoy con un'occhiata allussiva.
Salazar, che scemo mi tocca sopportare.
Lancio un'occhiata a Harry che ghigna divertito. Draco gli ha dato troppe brutte abitudini.
Sospiro lievemente pensando che domani iniziano le vacanze estive. Eh, sì. Hanno fatto la cerimonia proprio prima di partire!


*Angolino dell'autrice*
Ciao, che ve ne pare? Come avete visto ho completamente scombussolato il V e il VI libro, per adattarli alle mie esigenze, se così si possono chiamare. Ron è sparito dopo un litigio molto colorato avuto con Hermione e Harry. Riguardo alle coppie: Draco sta con Hermione, Harry con Daphne, Blaise con Ginny (motivo x cui lei andrà contro la sua famiglia) e Theo con Pansy.
Se passate di qui scrivete una recensioncina, anche per dirmi che faccio schifo.
A presto
,

                    DarkCider

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Capitolo 2
*** Ritorni, malintesi e... ***


Eccoci qui, dopo secoli di assenza, vi postiamo questo capitolo:
 

Ritorni, malintesi e…

Pov  Ron:
Sono nervoso e mi sudano le mani, chissà quale sarà la loro reazione…
Carico il baule sull’Espresso di Hogwarts e mi metto nel nostro scompartimento. Sposto leggermente le tendine che coprono il finestrino e mi rendo conto di essere in anticipo; non c’è quasi nessuno sul binario. Uno sguardo più attento e noto che ci sono molte Serpi: Malfoy, ad esempio, è in piedi con le braccia incrociate, poco più indietro ci sono Parkinson e Greengrass, sedute su un baule a chiacchierare, poco distante ci sono Zabini e Nott, anche loro impegnati in una discussione, si capisce dai gesti, molto accesa, Tiger e Goyle non ci sono, li ho visti di guardia a uno scompartimento, evidentemente Malfoy non vuole perdere il suo vagone. Lascio andare la tendina e mi metto a fissare Leo… forse avrei dovuto dire a mamma che sono tornato, andare a salutare Ginny magari… beh che c’è di più bello di una sorpresa? Niente…
 
                                                                         ***
Pov  Draco:
 
Finalmente lo Sfregiato è arrivato!
-Sfregiato, dannazione, credevo di doverti aspettare per secoli!-  sbotto acido.
-Anche tu mi sei mancato, Dray.- risponde lui, per nulla colpito.
-Harry!- urla Daphne abbracciandolo e iniziando a bacargli il viso.
-Duffy…- fa lui prima di iniziare a baciarla a sua volta.
-Ehm-ehm, prima che continuiate a succhiarvi la faccia, volevo chiedervi se avete visto Hermione…-
Daphne si scolla da Harry e fa ‘no’ con la testa…
Mezzosangue questa me la paghi! Penso prima di venire travolto dalla Mezzosangue in questione, spuntata da Merlino solo sa dove! Comunque, la mia ragazza mi fa “dolcemente” cadere sul pavimento della stazione, per poi rialzarsi e stritolare Harry.
-Ahy!- dico, alzandomi leggermente dolorante.
-Scusa, Draco, ma sono felicissima!- dice la ragazza senza lasciare Harry. Dopo si dirige da Daphne e Pansy e abbraccia anche loro.
-Hai visto Ginny?- mi chiede dopo aver salutato anche Blaise e Theo.
-No, non ho visto la Piattola!- sbotto leggermente arrabbiato.
-Dracucciolo, che hai amore?- chiede Harry.
-Io…- non finisco la frase che Hermione mi tira per la camicia e fa incontrare le nostre labbra. Inizialmente è un bacio dolce, ma poi la ragazza mi morde leggermente le labbra per approfondire il bacio…
Ma, come al solito qualcuno c’è l’ha con me! Altrimenti perché la Piattola (Proprio mo’ doveva venire questa? Bah…) ci interrompe apparendo all’improvviso  piangendo disperata tra le braccia di Blaise?!
-Ginny! Ch’è successo?- dice Hermione.
-Mam…ma e papà n…on hanno pre…eso bene la m…ia sto…ria con Bla…ise dic..ono che voglio sta..a…re con lui so…lo pe…r i soldi, che so…no il diso…nore de…lla fami…glia e io gli ho de…tto che lo amo e che se la pens…ano così no…n sono più lor…o figl…ia e…- dice la rossa prima di ricominciare a piangere.
-Dai, Ginny…- inizia Daphne.
-E gli ho dato una set…ti…mana per decidere.-
-Andra tutto bene, Gin.- fa Theo.
-Qualsiasi cosa accadrà ti staremo vicino!- continua Hermione, ripetendo la frase che le ho detto un anno e tre mesi fa, e intrecciando le nostre dita.
-Così vicino che per disperazione, ci Avadakedavrizzerai tutti!-  finisce Pansy sorridendo e prendendola sottobraccio.
-Herm, come l’hanno presa i tuoi?- sussurro nell’orecchio dell’ex Regina dei Grifondoro. La sento irrigidirsi e lascio cadere il discorso.
-Duffy, Pan, andate a dire a Tiger di scendere e di venire a prendere i bagagli!- dico alle ragazze che mi camminano davanti.
-Oh, no, no, no! Malfoy, se ci tieni tanto muovi qual cul…- fa Pansy prima di venire trascinata da Daphne verso il treno. Sorrido voltandomi verso Hermione, ma il sorriso mi muore sulle labbra quando vedo una ragazza che conosco fin troppo bene.
-Saliamo, ragazzi.- sussurro prima di trascinarmi Hermione dietro.
 
                                           ***
Quella sera al Banchetto…
 
Hermione sedeva tra Pansy e Ginny, ascoltando le chiacchiere incessanti delle due e pregando Salazar di far venire al più presto lo Smistamento. Salazar doveva averla sotto la sua ala, perché poco dopo le porte della Sala Grande si aprirono ed entrarono i primini. Tra le teste dei ragazzi riconobbe una persona che conosceva fin troppo bene e il cuore le si strinse in una morsa ripensando all’ultima volta che si erano visti:
 
-Si può sapere che diamine ci facevi con le labbra ad un centimetro da quelle di Harry?!- urla facendo avanti e indietro.                                                                                                                                                                                                       –Io…-                                                                                                                                                                                                                                                                 -Tu cosa? Cosa?! Sei solo una Lurida, Sporca, Stupida Mezzosangue!- esclama il ragazzo con rabbia e cattiveria, facendo piangere la ragazza che gli sta difronte.                                                                                                                                  –Tu sei un brutto stronzo! Sì, Ronald Weasley sei uno stronzo! Io ti ho donato tutta me stessa e tu…-                                                                               -E tu ti fai seghe mentali sul tuo migliore amico e la tua ragazza!- s’intromette Harry.                                                                                            
 
 
-Herm, capito?- chiese Pansy scuotendole un braccio.
-No, scusa non ascoltavo, dicevi?-
-La settimana prossima andiamo a Hogsmeade e usiamo le Golden-Magic-Card dei ragazzi, ti va?- ripeté la moretta scuotendo la testa.
-Perfetto.-
-Yupsi, Serena!- esclamò la McGranitt ed Hermione si rese conto di aver perso lo Smistamento.
Dopo che la ragazza fu assegnata a Corvonero, i ragazzi iniziarono a mangiare, ma vennero interrotti dalle porte che si aprirono con violenza.
Una ragazza con i capelli neri e gli occhi viola attraversò la  Sala Grande con la testa alta, fermandosi davanti al tavolo dei professori. Hermione sentì Draco deglutire e per un secondo si chiese il perché, poi la sua attenzione fu di nuovo attratta dalla ragazza al centro della Sala.
-Signorina Siphoren…- iniziò la McGranitt, ma la ragazza la interruppe.
-Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto qualche problemino con i Thestrals…-
-Certo, capisco. Minerva, perché non riporta qui il nostro caro Cappello? Così Smistiamo la signorina Siphoren in una delle case…- esclamò Silente
-C-certo.- mormorò l’insegnante prima di sparire e tornare poco dopo con cappello e sgabello a sueguito.
-Siphoren, Eltanin Merope .- esclamò la donna.
La ragazza andò a sedersi sullo sgabello con infinita grazia e prima ancora che quest’ultimo toccasse la sua testa tutta la sala sentì chiaramente :
-SERPEVERDE!-
-Strano, eh, Draco? Ha fatto proprio come ha fatto con te.- esclamò Harry, che aveva capito benissimo chi era la ragazza.
-Ehm…- iniziò Draco ma fu interrotto dalla ragazza in questione.
-Draco! Quanto tempo!- esclamò vedendolo e andando ad abbracciarlo.
-Draco dovrei sapere qualcosa?- esclamò Hermione leggermente arrabbiata.
-Ecco lei è…-
-Ciao, io sono Eltanin, una cugina italiana di Draco e…-
-E adesso devi mangiare…- l’interruppe il ragazzo.
-No, ho già mangiato. Tu invece sei Hermione, giusto?- esclamò la mora tornando a guardare Hermione.
-Sì.-
-Ho sentito molto parlare di te…-
-Vorrei poter dire lo stesso.- disse l’ex Grifona, secca.
-Drake, non le hai mai parlato di me?- esclamò Eltanin guardando male il cugino.
-Eh…-
-Meglio! Lui parla solo male di me!- esclamò la ragazza facendogli una smorfia.
-Nin…- iniziò Draco
-Non chiamarmi così, nome di battesimo intero, prego.- rispose Eltanin , ghiacciandolo.
-Eltanin, non  credi di esagerare?- riprese il biondo.
-No.-
-Draco, devo andare, i primini…- esclamò Hermione, alzandosi.
-Cero, certo, vengo anche io, sono un Prefetto, dopotutto.-
Quella sera nel dormitorio, Hermione, Pansy,  Daphne e Ginny chiacchieravano a voce bassa, decise a non farsi sentire dalle loro compagne nella stanza accanto.
-E poi…- fece Hermione, ma fu interrotta da Eltanin.
-E poi ti ha baciata, Hermione, Draco me l’ha raccontata mille volte questa storia.- esclamò la ragazza dirigendosi verso uno dei letti della stanza.
-Eltanin, non sei cambiata.- disse Daphne scuotendo la testa.
-Io sono perfetta così.-
-Certo, certo… adesso a nanna! Domani due ore di pozioni con i Grifoni!- disse Pansy.
Venti minuti dopo Eltanin chiese sottovoce:
-Hermione? Sei sveglia?-
-Mmm, che c’è, Eltanin?-
-Io… Grazie.-
-Per cosa?-
-Per quello che fai e farai per Draco.-
-Ah, okay, ewwn, Gra-a-zie…- esclamò la bruna prima di girarsi nel letto e di addormentarsi.
Sarà un anno lungo, caro Drake, a quanto ne so non le hai detto nulla… pensò Eltanin prima di addormentarsi a sua volta.
 
 
 
Eccoci qui! Con una capitolo si spera abbastanza carino e che riceverà qualche commentuccio… baci e al prossimo capitolo.
Dark, Cider & Princess.

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Capitolo 3
*** Shopping! ***


 

Shopping!

Una settimana dopo:
-Eltanin, svegliati!- urlò Pansy scrollando la moretta ancora placidamente sdraiata sul letto.
-No, ho sonno!-
-Ed io che pensavo che tu volessi spendere tutti i soldi della Golden-Magic-Card di Draco! Sappiamo entrambe che Herm non spenderà più di dieci Galeoni!- disse la ragazza, studiando attentamente le parole. Evidentemente le aveva scelte bene: infatti Eltanin si alzò dal letto e corse in bagno a cambiarsi, poco dopo ne uscì vestita di tutto punto: gonna nera, camicetta verde con bottoni argentati (giusto per evidenziare la sua appartenenza a Serpeverde) e  un paio di scarpe col tacco.                                                                                                                          –Pronta, Pansy vuoi sbrigarti? Sono secoli che ti aspetto!- sbottò la ragazza uscendo dalla stanza.                                                            –Salazar aiutami tu!- borbottò Pansy uscendo dalla stanza.
-Quasi quasi non ci speravo più!- disse Daphne quando vide arrivare le due more.                                                                                      –Prenditela con Pansy! Non voleva alzarsi dal letto… andiamo?- disse Eltanin camminando spedita verso il villaggio.
-Vi muovete? I ragazzi ci aspettano!- aggiunse poi.
-No, Eltanin, non ci sono i ragazzi. Quidditch.-  disse Ginny.
-Meglio! Su, una giornata solo donne!- continuò la ragazza.
-‘kay.- dissero le altre, rassegnate.
-Ferme!- esclamò ad un certo punto Eltanin, bloccandosi fuori ad un negozio.
-Che hai visto stavolta?-
-Ho tre buoni motivi per trascinarvi qui dentro: uno, Grifoni ad ore dodici, due, devo entrare qui dentro, tre, se non lo fate vi costringo-
Hermione seguì il suo sguardo e dovette ammettere che, effettivamente, c’erano dei Grifondoro che camminavano verso il punto in qui si trovavano le ragazze.
-Okay, dentro.- esclamò Pansy.
Normalmente avrebbe accettato lo scontro, ma Ginny le aveva confessato che era doloroso vedere come veniva trattata dai Grifoni. Non le interessava più cosa pensavano di lei i Grifondoro normali, ma suo fratello… Beh, era un altro paio di maniche. Pansy ricordava ancora molto bene cos’era successo una settimana prima, quando Ron aveva visto il logo di Serpeverde sull’uniforme della sorella. L’aveva insultata pesantemente, sicché la ragazza aveva dovuto ricorrere alla magia per farlo smettere.
Entrate nel negozio, le ragazze si resero conto che non era un negozio d’abigliamento o di gioielli, bensì un negozio per la manutenzione degli oggetti magici.
-Che ci facciamo qui, Etanin?- chiese Ginny, guardandosi attorno. C’erano molte cose, dal lucido per le scope a oggetti per la manutenzione di oggetti incantati.
-Io devo fare una cosa… voi fate un giro.- esclamò la ragazza, che sembrava in trance. Si avvicinò alla sezione per le bacchette e prelevò un kit di manutenzione.
-Signorina Siphoren, da quanto…- esclamò il negoziante.
-Grazie Ralph, volevo solo questo kit di manutenzione e svolgere il controllo annuale.- lo interruppe la ragazza.
-C-certo.- esclamò l’uomo, prendendo la bacchetta di Eltanin, -Olmo e corda di…-
-Cuore di Drago, sì, mi dice le condizioni?- l’interruppe la ragazza, sbrigativa.
-Ha bisogno solamente di un controllo… interno, può tornare tra due settimane?- chiese l’uomo restituendole la bacchetta.
-No, vado a scuola, io! Tornerò quando avrò un’altra uscita, grazie lo stesso.- mormorò la ragazza posando sul banco del negozio otto galeoni e uscendo velocemente.
-Andata bene? Trovato quello che volevi?- chiese Hermione quando uscì dal negozio con le altre.
-Sì… Ragazze, io vado un attimo da Scrivenshaft, okay? Ci vediamo tra poco dai Tre Manici di Scopa…- iniziò Eltanin.
-Certo, certo vai pure.- l’interruppe Pansy.
Le ragazze tagliarono per un vicoletto secondario, e chiacchierando, si diressero verso i Tre Manici di Scopa. A metà del vicolo, Ginny si fermò e si chinò per prendere la sua spilla d’argento, un regalo di Blaise, che teneva appuntata sul mantello. Quando si rialzò si trovò faccia a faccia con il fratello che, le urlò contro tutto il suo disappunto dicendole che  preferiva “avere una sorella morta, piuttosto che un’infida Serpe interessata solamente al denaro!”, dopo queste amare parole, e dopo averla schiaffeggiata, la lasciò lì, sola a piangere, pietrificò le due Serpi, rispettivamente bionde e brune, e trascinò via Hermione.
-Ron! Lasciami!- urlava la ragazza, divincolandosi.
-Ronald Bilius Weasley! Lasciami seduta stante!- il ragazzo non rispose, perché fu colpito da uno Schiantesimo.
-Tutto okay, Herm?- chiese Eltanin, sorridendo.
-S-sì. Grazie. Volevo sapere se potresti… beh ecco…- iniziò la riccia.
-No, Hermione, Draco lo deve sapere.- l’interruppe l’amica, sapendo dove voleva andare a parare.
-Oh… come stanno le altre?-
-Bene, Ginny le sta aiutando a tornare “morbide”.-
-Bene, torniamo al castello? I ragazzi dovrebbero aver finito l’allenamento.- chiese Hermione.
-Sì, andiamo.- disse la mora.
 
                        
                                                                       ****
Giorni dopo:
-Herm, per Salazar, alzati, siamo in ritardo! Draco ci ammazza, stavolta!- urlò Pansy rendendosi, solo in quel momento, conto di che ora era.
-Parla per te, non mi farà niente.- sbottò la ragazza, ficcando la testa sotto il cuscino.
-Hermione, anche Eltanin si è alzata.- sbottò la ragazza, incazzata.
-Salazar! È così tardi!- urlò a sua volta Hermione, scattando in piedi.
-Sì, Herm.-
-Mamma mia! Meno di venti minuti e finisce la colazione! Siamo fritte!- disse la brunetta cercando le sue cose per la stanza.
Alla fine alle ragazze andò bene, perché anche Draco era in ritardo! A fine colazione, i Serpeverde stavano per andarsene, quando la voce di Silente li ghiacciò sul posto:
-Ragazzi, piccolo annuncio! Per Capodanno, ci sarà un ballo qui ad Hogwarts, al quale prenderanno parte anche gli ex-alunni!- disse l’uomo.
-Blaise, io lo sapevo che questa era una scuola di ballo, e non di magia!- sbottò Draco.
-Quindi cos’aspettate? Correte a fare gli inviti!- terminò il preside.
-Io non corro da nessuna parte, so già che andrò al ballo con il mio Dracucciolo!- esclamò Harry.
-Mi dispiace, Harrietta, ma io ti lascio! Ho intenzione di chiedere ad una bella Mezzosangue di venire con me al ballo!- esclamò il biondo, facendo un gioco che oramai facevano sempre.
-Ma no!- esclamò il moro.
-Su Harry, ci sono io per te!- mormorò Daphne baciandolo.
Così le Serpi ridevano, senza sapere che tra pochi mesi, tutto sarebbe cambiato.
 
 
Eccoci qui! Abbiamo aggiornato di nuovo per compensare la nostra mancanza precedente! Volevamo solo dirvi che, per il momento, aggiorneremo una volta a settimana per motivi non-dipendenti dalla nostra volontà. Questo capitolo è in gran parte frutto di Cider (parte finale esclusa), scritto durante l’ora di Matematica. Detto questo un bacione,
Dark, Cider & Princess

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Capitolo 4
*** Viaggio in treno ***



                                                 Viaggio in Treno





Elthanin osservò i letti a baldacchino occupati dalle compagne, poi, spostò lo sguardo verso il suo letto, il letto dove avrebbe dovuto trovarsi.
Ma cosa ci poteva fare? Era più forte di lei, doveva andare in Biblioteca, doveva controllare, doveva sapere se aveva ragione.
Mentre usciva dalla camera, pensò che aveva fatto bene a chiudersi in bagno per secoli.
Uscì dai sotterranei passando per i passaggi segreti stretti e angusti che aveva trovato il primo giorno di scuola e, dopo aver liberato i capelli da eventuali ragnatele, riprese il suo cammino, schivando per miracolo prima Gazza e Mrs Purr e poi Pix.
 Giunta in Biblioteca sospirò di sollievo, c’era riuscita! La sua auto-congratulazione ebbe vita breve, fu infatti interrotta dalle voci di alcuni studenti; ringraziando il suo super-udito, e lanciando bestemmie verso i quattro fondatori, si nascose dietro la cattedra della bibliotecaria. Nel suo campo visivo entrarono gli studenti che aveva sentito parlare.
Si stupì, e non poco, di vedere i Grifondoro entrare in Biblioteca guardandosi attorno con aria sospetta; insomma, i rosso-oro ligi delle regole dov’erano?!
Si ritrovò combattuta: il suo lato “Calcolatore” voleva scoprire cosa ci facevano lì i Grifoni, e magari, fargliela pagare in seguito; ma il suo lato meno razionale, voleva fargliela pagare per quei mesi di insulti che avevano riversato addosso alle amiche.
Decise di ascoltare e, poi, di agire.
- Silente… Scoprire… ‘Nitt ci ucciderà… Le Serpi… Sicuro Ron?-, furono le uniche parole che riuscì a cogliere, e capì benissimo che la McGranitt li avrebbe uccisi se Silente li avesse scoperti e poi le Serpi… bah, ma che le importava? Stavano facendo una cosa proibita, e poi sapeva cosa stavano facendo - o almeno in parte. Così uscì allo scoperto, dopo aver lanciato un muffiliato in direzione della porta, dicendo con voce chiara e limpida:
-Hey, Grifoni, qual buon vento?!-
-Buon vento non direi… e potrei farti la stessa domanda!-, sbottò Dean Thomas.
-No, no, no, ho chiesto prima io, eh!-, disse la ragazza sedendosi con grazia su una delle poltroncine messe a disposizione degli studenti.
-Cercavamo un bel posticino, lontano dalle Serpi, eravamo convinti che la Biblioteca era come il veleno per voi ma…-, iniziò Neville Paciock
-Siamo stati sfortunati.-, finì Seamus Finnigan
-La sfortunata qui sono io.- borbottò la ragazza.
-E tu che ci fai qui?-
-Perché dovrei raccontarlo a voi?- chiese la Serpe alzandosi con estrema lentezza. Strizzò leggermente gli occhi per abituarli alla luce soffusa del luogo e vide che i ragazzi si guardavano alle spalle con una certa irrequietezza e, non appena fu in piedi, cinque bacchette le furono puntate contro.
-Calma, ragazzi, non ho voglia oggi. Magari quando torno, eh?- chiese lei, giocherellando con la sua bacchetta.
-Perché?-
-Oggi sono magnanima, cosa succederebbe se la McGranitt venisse a vedere come mai c’è tanto fracasso qui?-
-Anche tu saresti nei guai.-
-Eh, no. Io ho il permesso di Piton. E poi domani si parte! È quasi Natale, perché quelle facce lunghe? Su’ con la vita! Ci vediamo in giro, Grifi!- disse allegramente, mandando un bacio con la punta delle dita ai ragazzi e, ridendo, s’avviò verso l’uscita.
Era a tre centimetri dalla porta quando fu colpita dallo schiantesimo, che la fece “rimbalzare” contro il muro, battendo il viso sulla pietra fredda. Si alzò dolorante e guardò male Weasley, dicendogli:
-Weasley, non avresti dovuto attaccare una donna di spalle e disarmata! Godric si starà rivoltando nella tomba!-, poi, lasciando stare il sarcasmo, sibilò, riducendo gli occhi a due fessure: - Aspetta che…!-
-Che Malfrett e gli altri sappiamo cos’è successo?- disse il rosso sorridendo leggermente.
-No, aspetta che mi vendichi!- disse lei pietrificandolo con un incantesimo non-verbale.
Si dileguò quasi subito e arrivò al dormitorio esausta.
Nell’ultimo barlume di lucidità pensò che non aveva più preso il libro.
La mattina si svegliò tardi, era tardi perfino per lei! Si guardò attorno, ma trovando solo i mobili di legno pregiato, letti vuoti e niente bauli si costrinse a fare presto. Nella fretta, non aveva osservato lo specchio e, di conseguenza, l’enorme livido violaceo che le spiccava sul viso.
Così, vide Draco assottigliare lo sguardo e trascinarla via, senza apparente motivo. O almeno a sua saputa!
-Chi te l’ha fatto?- chiese lui, adirato.
-Fatto cosa?- ribatté lei.
-Questo!- disse lui toccandole il livido.
-Ahia! Non lo so, va bene? Sarò caduta dal letto…-
-‘Nin non sai mentire!- disse la Serpe bionda sorridendo.
-Non-chiamarmi-Nin!-
-E tu non cambiare discorso! Dimmelo o uso le mie doti da Legilimens.-
-Provaci ed io uso le mie da Occlumante!-
-Dimmelo!- sibilò lui, mentre gli occhi si facevano scuri.
-Non arrabbiarti!-
-Non farmi fare promesse che non manterrò!-
-Uff… Weasley mi ha lanciato un’incantesimo, ho battuto contro la pietra e questo è il risultato, ‘kay? Mi sono anche vendicata.-
-Poi mi spieghi… Mediment!- disse il biondo voltandole le spalle e andando via a passo di carica.
La ragazza lo raggiunse e, tirandolo per un braccio disse:
-Lei non sa?-
-Di cosa?-
-Di cos’è successo prima che tu stessi con lei…-
-No, non sa. Non voglio che si ferisca per cose che non deve temere, Elthanin.- sussurrò il biondo.
-Ti capisco, ma sa che essere compagna di un Purosangue vuol dire tanto? Sa che non potrete permettervi di mostrare debolezze? Lei è cresciuta in un mondo di Zucchero e Cannella. Se vuoi che regga, dille ciò che provi, così lei non s’illuderà com’è successo all’altra- disse la bruna.
-El…- iniziò il biondo.
-Andiamo, ci aspettano.- l’interruppe la cugina, odiandosi. Non doveva mostrare che soffriva, l’avrebbero schiacciata.
-Perché mi dici questo?-
-Dico ciò che penso, Drake.- disse lei diventando di nuovo la brunetta comica e leggermente acida che tutti conoscevano.
-Soffri di doppia personalità!- disse il ragazzo scuotendo il capo.
-E tu “Sniffi troppe Margherite”!-
-E questa dove l’hai sentita?-
-Oh, Draco, lo diceva la mia professoressa di Latino e Antiche Rune alla scuola di magia dove andavo. Sai, si chiama Roberta Gilli, è molto famosa per le sue pillole di vita-
-Cammina che è meglio!-
 
                                                             ***
 
 
Draco camminava a passo svelto, cercando di seminare la bruna che aveva alle spalle che era decisa a non demordere.
-Sai che non accetterà mai?-
-Forse.- disse lui affrettando il passo
-E che non ti darà un figlio entro l’anno?-
-Può essere.-
-Che per lei è troppo presto lo sai?-
-Anche.- rispose, svoltando velocemente, mentre la ragazza lo seguiva.
-Che non seguirà le nostre tradizioni?.-
-Piantala!-
-E che…?-
-NIN ADESSO PIANTALA!- urlò il ragazzo.
-Calmati Draco. E-non-chiamarmi-Nin!- rispose la cugina, riportandolo nel mondo reale.
-Elthanin? Ma cosa…?-
-Dormivi. E posso sapere cos’ho fatto per farti adirare anche nel sonno?-
-Sapessi… gli altri?-
-Sono andati a procurare “viveri essenziali” per usare le parole di Theo.- disse la ragazza avvicinandosi al finestrino e poggiandovi il capo.
-Sono andati a seguire il carrello dei dolci?-
-Sì.-
-Oh… e tu?-
-Sono rimasta a vegliare i tuoi dolci sogni.- rispose la ragazza.
-Oh… Ah… Eh…-
-Russi.-
-Cosa?-
-Russi, e molto!-
-Io non russo!- iniziò il ragazzo ma fu bloccato da una marea di dolci e burro-birre lievitando dalla porta. “Meno male che ho fatto ingrandire il vagone” pensò la serpe.
-Preso tutto?-
-Oui.-
-Bene, noi prendiamo tutto!- disse Pansy.
-Non vorrete mica ingrassare?-
-Noi non ingrasseremo!- sbottò Theo, facendo cenno a Blaise di dargli man forte.
-Zitto tu!-
-Va bene…-
-Voi non ingrassate?- chiese Harry annoiato, senza sapere di aver sganciato una bomba.
-Noi grasse?- disse pericolosamente Daphne.
-No, no, cioè… forse… boh…- disse Harry, diventando tutt’uno con il sedile.
-Qui si mette male per voi!- disse Elthanin addentando una liquirizia e guardando le sagome di Tiger e Goyle fuori la porta.
-Help Me!- sussurrò Harry, muovendo solo le labbra.
-Ignorateli, ragazze, come faccio io!- disse la ragazza, aiutando il Bambino-Sopravvissuto-Per-Miracolo-All’-Ira-Della-Fidanzata.
-Idea!- disse scattando in piedi,-gioco della bottiglia!-
-Regole magiche?-chiese Theo
-Ovvio!- rispose la ragazza cercando qualcosa con lo sguardo.
-Come si gioca?-chiese Hermione
-Basta che ti procuri una burro-birra vuota, che la incanti affinchè riveli le bugie e per il resto è uguale.- rispose Elthanin incantando la burro-birra appena scovata.
-Chi viene indicato dalla bottiglia fa la domanda, gli altri rispondono, ‘kay?-
-Okay.- dissero i ragazzi in coro.
A scegliere la domanda fu Elthanin che disse:
-Come vi siete fidanzati?-
Tutti optarono per ‘Verità’ e  il giro iniziò:
-Io e Blaise ci siamo innamorati durante una gita a Hogsmeade, io ero sola, lui senza il furetto, ci siamo baciati per “sbaglio” e ora eccoci!- disse Ginny mostrando la mano saldamente ancorata a quella di Blaise.
-A noi è naturale, Serpe attrae Serpe!- disse Theo baciando Pansy.
-È iniziata al Ballo del Ceppo e poi…- iniziò Harry.
-Il resto è storia!- Finì Daphne.
-Mmm… io stavo volando con la mia FireBolt quando ho visto qualcosa precipitare dalla Torre di Astronomia, senza pensarci mi sono tuffato a prenderla e , trovatami la Grifona sulla scopa, le ho detto che…-
-Per morire dovevo aspettare di conoscerlo come Draco.- finì la ragazza mettendogli la testa sulla spalla.-
-Perché volevi morire?- chiese Elthanin, curiosa
-Mi era volata la sciarpa!- si difese la riccia.
-Okay… giriamo.-
Toccò a Theo:
-Cosa più imbarazzante?-
-Ho visto i miei che lo facevano nella doccia!- disse Blaise rabbrividendo.
-Io ero con lui, vale anche per me.- aggiunse Draco
-Ho dichiarato il mio ‘amore’ a un tizio di tre anni più grande di me che mi ha consigliato di farmi ricoverare al San Mungo.- disse Pansy
-Sono andata a una festa vestita da confetto!- mormorò Daphne.
-Io passo!- dichiarò Hermione.
-Okay, tornati a scuola bacia Gazza!- disse Harry.
-Bleah! No, che schifo!-
-Allora…?-
-La mia prima volta!-
-Tu?- chiesero i ragazzi voltandosi verso Elthanin.
-Passo!-
-Imbarazzante?-
-Troppo!-
-Dici alla McGranitt che è un’arpia orribile!- disse Draco.
-Così mi mette ‘T’.-
-Allora…?- disse Pansy.
-La prima volta che ho volato, a 9 anni, sono rimasta appesa per la gonna a un Pioppo!-
-Hahaha! C’ero anch’io!.- ricordò Draco ridendo.­
Toccò a Pansy che disse:
-Prima volta, dove, quando, con chi!-
-Blaise, anno scorso, serpeverde.- rispose Ginny.
-Draco, l'anno scorso, Serpeverde.- disse Hermione.
-Tre anni fa, con Josua Firm, Spagna.- disse Daphne
-Tre anni fa, Irina Toshee, Cina.- aggiunse Draco
-Tre anni fa, Linda Toshee, Cina.- rispose Theo.
-Shirley Igg, due anni e mezzo fa, Corvonero.-
-Tocca a te, Elthanin.- disse Hermione.
-Passo!-
-Bacia Goyle!- disse tranquillamente Pansy.
-Che schifo! i Gorilla non li bacio, io!-
-Allora dicci!-
Per tutta risposta Elthanin si alzò, aprì la porta dello scompartimento, afferrò Goyle per la cravatta e lo baciò, lasciandolo spaesato in mezzo al corridoio dopo avergli chiuso la porta in faccia.
-Ehm... va bene.-
-Io, primo bacio, con chi?- chiese Ginny.
-Ginny.- disse Harry.
-Ron, disse Hermione.
-Con il mio Snaso!- rispose Pansy.
-Pan!-
-E' vero, quarda la bottiglia!- disse la mora indicando la bottiglia ancora normale.
-Okaaay... io con Irina Toshee.- rispose Draco.
-Irina...- sibilò Hermione.
-Linda Toshee!- rispose Blaise.
-Tommy Finger.- rispose Daphne.
-Jilly Kurt.- disse Theo.
Elthanin impallidì, non poteva saltare il giro due volte di fila. decise di dire la verità:
-Non arrabbiatevi... La mia prima volta, il mio primo bacio, il mio primo amore, il mio primo tutto è stato... Draco Lucius Malfoy.- sussurrò la Bruna.



*Spazio dell'Autrice*
Ferme! Posate i pomodori! Scusate se ci ho messo tanto, ma prima l'ADSL non partiva, poi Dark e Princess mi hanno abbandonato ed infine sono stata colta da una mancanza d'ispirazione :'(
Pardon moi!
Ringrazio chi ha recensito, chi ha messo la ff tra le seguite/ ricordate e preferite (Y.Y) e in particolare grazie alla mia musa: Isidar23, altrimenti il chap non sarebbe arrivato :D
Sperando di evitare i pomodori, a presto, si spera,

-Cider-

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Capitolo 5
*** Ai ripari... ***


Ai ripari....





Pov Hermione 
 
Guardo Elthanin e scoppio a ridere. Sì, rido, perché è uno scherzo. Insomma, non è incenso però…
Il mio Draco con la cugina? Naaah!
Quando smetto di ridere, vedo che mi fissano tutti. Che hanno da fissare? È ineducato!
Apro la bocca per dirlo quando un lampo di comprensione mi attraversa gli occhi. Chiudo la bocca di scatto.
Nessuno ride. Perché?
Guardo la bottiglia, è ancora normale. Troppo normale.
“Draco, è vero?” chiedo, terribilmente calma.
“Sì…”
“Perché non ne ho saputo niente?”
“Non devi preoccuparti di cosa c’era prima di te…”
“Ah, no?! Come non dovrei preoccuparmi di Irina e dell’affetto che c’è nella tua voce quando ne parli?! Come non dovrei preoccuparmi di tutte le ragazze tra gli 11 e i 71 anni che ti ruotano attorno?!” esplodo, incazzata. Okay forse non proprio tra gli 11 e i 71, però… Dettagli!
“Non hai nulla da temere!” ribatte Draco.
“E-se-non-ho-nulla-da-temere-perché-non-l’ho-saputo?” sbotto, contrariata.
“Per non farti arrabbiare!”
“Non ha funzionato!” la mia voce sale di un’ottava.
“Non devi temerla…” ripete, la voce ridotta ad un sussurro, e si è leggermente sporto in avanti, ha il viso a centimetri dal mio.
“Oh, e perché?!” chiedo, abbassando a mia volta la voce. Mi prende una mano tra le sue e dice, con voce chiara e limpida:
“Perché ti amo!”
Con la coda dell’occhio, vedo le Serpi sospirare.
Io, invece, sono fusa.
Ho perso un battito, o cinque. O venti. O mille.
La rabbia è sparita.
Per tre, semplicissime, parole.
Semplici per tutti, ma per lui, no.
Non me l’ha mai detto.
Mai.
E sceglie di farlo adesso, con sette paia d’occhi e d’orecchie a vedere e sentire la scena.
“Draco…” sussurro prima di baciarlo. Prima di perdermi nel nostro mondo, vedo Elthanin uscire dallo scompartimento, chiudendo lentamente la porta. Con lei parlerò dopo…
 
                                           *****************
 
 
Elthanin era uscita dallo scompartimento senza apparente motivo.
La verità era che si sentiva un’intrusa, non le piaceva guardare quella che, oramai, lei considerava la vita privata del cugino.
Si avviò verso la fine del treno, dove c’era una piccola area all’aperto.
Si mise seduta su una panchina e si mise a fissare le nuvole che le sfrecciavano sulla testa.
Inspirò a fondo, con calma. L’aria era fredda e suoi respiri si condensavano in nuvolette di vapore; automaticamente, si strinse di più il mantello sulle spalle.
Molte cose erano cambiate in quei mesi: era diventata amica di Hermione – anche se non era certa cha la cosa valesse ancora –; Ginny aveva fatto pace con i suoi parenti, eccezion fatta per Ron, che era rimasto impassibile; ed era diventata Cacciatrice.
Tutto, però, in quel momento, le appariva strano.
Perché?
Perché in quel momento rischiava tutto.
Sapeva che, se non avrebbe fatto chiarito con Hermione – ecco, questo era il punto! – avrebbe voluto abbandonare la scuola; perché non poteva stare nel suo stesso istituto se lei l’odiava.
Avrebbe potuto dare gli esami da privatista, cosa c’era di male?
Persa nelle sue elucubrazioni, non si era resa conto che la ragazza in questione, era uscita e si era seduta vicino a lei.
“Elthanin, dobbiamo parlare”
La ragazza si voltò, stupita e si ritrovò faccia  a faccia con Hermione Jean Granger. La ragazza aveva i capelli più in disordine del solito, forse a causa del vento, e il naso rosso.
“Dimmi tutto.”
“Tu… tu provi ancora qualcosa per lui?” chiese la riccia.
“No, Hermione. Provo solo l’affetto che provano i cugini, non quello a livello più… ehm… profondo, ecco.”
“Ma, Elthanin, sai che non posso ignorare il passato?”
“Strano, l’hai fatto con Pansy.” Replicò acida la mora
“Lei… è diverso.”
“Come?”
“Lei… lo sapevo, ecco.”
“Non cambia.”
“Sì…
“No, non cambia. È stato l’errore di un’adolescente in balia agli ormoni, capito? Io, provavo qualcosa per lui, ma prima. Ora no.”
“Elthanin, ti credo. Ma, c’è qualcos’altro che dovrei sapere?”
“Certo che no! Io la mia vita privata non la racconto a nessuno!”
“Ma…” iniziò Hermione; ma il fato doveva aver preso sotto la sua ala la mora, perché il treno decise di fischiare proprio in quel momento.
Elthanin si alzò dalla panchina e, dopo aver lanciato un’ultima occhiata alle pianura che cedeva il posto alle case ricoperte di neve, seguì Hermione all’interno del treno.
I ragazzi si stavano affollando vicino ai finestrini del corridoio, rendendo difficile l’avanzare delle due ragazze. Dopo gomitate, calci e sgambetti le ragazze riuscirono a tornare al loro scompartimento. Venti minuti dopo, le ragazze scesero dal treno, lasciando ai ragazzi il compito “bagagli”.
Elthanin salutò gli zii con una semplice stretta di mano e, a Narcissa, un live bacio sulla guancia.
Regole Purosangue e, lei, doveva attenersi.
Hermione, invece, che da sempre era piaciuta a Lucius e Narcissa, (“Perfetta Purosangue, sarebbe stata!” era stato il commento dei coniugi Malfoy, al loro primo incontro), decise di osare e abbracciò di slancio Lucius che, dopo un attimo di sconcerto, ricambiò.
Elthanin, esclusa da quel quadretto, fece scorrere lo sguardo sul binario, soffermandosi su Ginny che parlava con Molly. Certo, era contenta per lei, e aveva fatto bene a prendere la madre di petto; ricordava ancora quando, a una partita di Quidditch a cui erano stati invitati anche i genitori dei giocatori, aveva parlato con la madre, spiegandole i suoi sentimenti per Blaise e dicendole che, effettivamente, con Harry non sarebbe stato diverso; tanto oramai era anche lui serpe ed era sempre stato ricco. Così Molly aveva accettato la scelta della figlia e seguendo l’esempio della Matriarca, tutta la famiglia. Si staccò dalla rossa, che in quel momento abbracciava la madre, per osservare il treno. O meglio, chi scendeva dal treno.
Grifoni boriosi, Tassi che correvano per abbracciare le loro famiglie, Corvi ancora con il naso tra i libri ed, infine, lui.
Lo afferrò per la collottola e lo trascinò alla fine del treno, dove lo aggredì.
“Dirglielo no?!” chiese e , senza far rispondere il ragazzo proseguì: “No, certo che no! Facciamo fare tutto alla PICCOLA ‘Nin, tanto è sempre quello cha ha fatto! Ha SEMPRE provveduto a tutto! Che importa se ‘NIN litiga con Hermione? Niente, perché lui dopo un bacio la fa franca! Che importa se a ‘Nin la giornata va di male in peggio?! Che importa?!” disse, facendo avanti e indietro e, di tanto in tanto, puntando un dito accusatore o alzando gli occhi al cielo. Naturalmente, non aveva finito perché interruppe il ragazzo;
NIENTE! Ecco cosa importa! Non-importa-un-emerito-cazzo-a-nessuno!!! NESSUNO!”
La serpe bionda, per esperienza, aspettò che la cugina finisse di parlare di se in terza persona e, con leggera nonchalance, si lasciò sfuggire un ghigno, non capitava mai di vedere la cugina tanto arrabbiata da auto-nominarsi “Nin” o sa usare parole tanto pesanti. In seguito, il ragazzo rimpianse amaramente ciò che aveva fatto:
Ridi? Ri-di? RIDI?!?!” urlò la ragazza, facendo salire di almeno due ottave la voce, “Perché ridi? Neh? Spiegamelo! Voglio ridere anche io! Ah giusto, ridi perché a te va bene, magari stasera ti fai pure perdonare a modo tuo!!! Ma io?!” disse, sussurrando l’ultima frase.
“Elthanin, cuginetta, tranquilla. Hermione ti ha perdonato. E rido perché ti chiami ‘Nin’!”
“Uno, non usare mai più la Legilimanzia su Hermione; due, grazie della soffiata; tre, sono AFFARI miei come mi AUTONOMINO!” disse, lanciando un’occhiata inceneritore al cugino. Si allontanò a passo svelto, tornando dagli zii. Una leggera vertigine la costrinse a fermarsi a metà strada, e, dopo respiri profondi riprese a camminare. Era abituata a quelle sensazioni, era quasi un mese che le provava, ma la coglievano sempre di sorpresa.
Mentre guardava Lucius e Narcissa Malfoy, ridere di gusto a una battuta di Hermione pensò che sarebbe stato un lunghissimo Natale.
Ma, ancora non sapeva cosa l’aspettava…

*Angolino dell'Autrice*
Eccomi qui! Spero che l’attesa non sia stata troppo lunga e, premettendo che al prossimo chap. spiegherò TUTTO ciò che ho lasciato in “Sospeso” durante questo mini-mini capitolo [Gli incubi di Draco, la sua relazione con Elthanin, le regole Purosangue, i Weasley…] vorrei un commentino-ino-ino.
Grazie a chi segue, preferisce, ricorda e recensisce questa ff! e, naturalmente, a chi segue in silenzio!
Bacioni,
Cider

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