Sangue di tenebra

di Fiamma Erin Gaunt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap 1 ***
Capitolo 3: *** Cap 2 ***
Capitolo 4: *** Cap 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 





















 

 

-Damon,cosa c'è?-

Elena aveva notato lo sguardo che Damon aveva rivolto al gruppetto di ragazzi che era appena entrato al Grill;in particolare sembrava essersi concentrato su un ragazzo dai capelli scuri e la carnagione mediterranea;un bel tipo,su questo non c'era ombra di dubbio,ma era circondato da un'aura di potere che la inquietava.

-Per un attimo mi era sembrato...-

-Cosa?-

-Nulla,Elena- replicò il vampiro,scrollando le spalle,se non avesse saputo che era impossibile avrebbe detto che quel ragazzo dall'aria così familiare era lo stesso stregone che aveva conosciuto più di un secolo prima. Ma non poteva essere,nessuno stregone,nemmeno il più potente,poteva vivere tanto a lungo,figurarsi poi mantenere l'aspetto di un diciannovenne.

-Stai mentendo,c'è qualcosa che ti turba- insistette la ragazza,ormai era diventata una vera esperta nel capire quando Damon tentava di mascherare la sua inquietudine.

-Hai notato anche tu i ragazzi che sono appena entrati,vero?- aggiunse,quel gruppetto le suscitava cattive sensazioni.

Damon le rispose con un sorriso enigmatico.

-Damon,è lui,vero?- esclamò Stefan,raggiungendoli in quello stesso istante.

-Lui chi?-

-Non fare finta di non capire,sto parlando di quel ragazzo,lo stregone- insistette Stefan lanciandogli un'occhiataccia.

-Non ne sono sicuro Stefan,è passato...quanto? Un secolo su per giù? Dovrebbe essere cibo per i vermi a quest'ora-

-Ma non lo è-

-Uno di voi due si degna di spiegarmi chi diavolo è?- esclamò Elena,ormai sul punto di perdere la pazienza.

-Ai suoi ordini,signorina Gilbert- replicò ironico Damon,prima di aggiungere - Si tratta di uno stregone italiano,l'ultima volta che l'ho visto è stato circa un secolo fa a Salem,all' epoca non aveva una bella cera...ma suppongo che non l'avrei avuta neanche io se mi fossi ritrovato legato ad un palo e mezzo divorato dalle fiamme- commentò con tono meditabondo.

-Se stava per essere bruciato sul rogo qualcuno deve averlo salvato-

-Brillante deduzione,ci sei arrivata tutta da sola?- commentò sarcastico.

-La domanda giusta è:chi l'ha salvato- intervenne Stefan,continuando a fissare il gruppo seduto poco più in là.

-No,la domanda giusta è come fa a non essere invecchiato di un giorno- lo corresse Damon scrutandolo con disappunto.

-Sì,anche questo- convenne Stefan.

-Bene,andiamo a chiederglielo allora- decretò Damon voltandogli le spalle e dirigendosi verso di loro.

-Rico Bellin,quando è stata l'ultima volta che ci siamo visti?- esclamò piazzandosi davanti allo stregone.

Rico si voltò,lanciandogli un'occhiata di sincero stupore.

-Damon Salvatore,dunque era il 1890 o forse il 1900?- replicò fingendosi meditabondo.

-Vedo che ti sei mantenuto piuttosto bene per essere un ultracentenario-

-Anche tu sei piuttosto in forma-

-Roba da vampiri,tu invece che scusa hai?- replicò fissandolo con aria assorta.

-Sai Dam,non credo che te lo dirò,è il mio piccolo segreto- replicò sorridendo enigmatico.

-E così lui è uno dei fratelli Salvatore- intervenne una ragazza dai lunghi capelli neri,sorprendentemente simile allo stregone.

-Già,sorellina. Damon,lei è mia sorella Fiamma- li presentò con un cenno del capo.

-Non sei una strega e neanche una vampira...allora cosa sei?- le chiese fissandola negli occhi ardenti come tizzoni.

Fiamma si limitò a sorridere enigmatica.

-Non ti ricordavo tanto curioso,Damon- commentò Rico.

-Già,ho preso questo brutto vizio stando a contatto con gli umani.-

-Ma davvero,e dimmi,è stata la doppleganger,com'è che si chiama...Elena?,a trasmetterti questa insana curiosità?-

Damon si irrigidì e lo agguantò per il colletto della giacca di pelle,una scarica elettrica lo pervase facendolo imprecare e spingendolo a mollare la presa.

-Dovresti essere più gentile con i vecchi amici- gli fece notare con un sorriso ironico.

-Cosa sai di Elena?- ringhiò Damon.

-Bè,so che è la doppleganger di Katherine,che Klaus la sta cercando per spezzare la maledizione del Sole e della Luna e che tu e Santo Stefan state cercando di proteggerla- replicò pacato.

-E come fai a saperlo?-

-Le voci corrono,e poi,io c'ero quando Klaus cercò di servirsi di Katherine-

-Fu cinquecento anni fa,come puoi essere in circolazione da tutto questo tempo?- esclamò incredulo.

-Non fare domande e non ti racconterò bugie- disse voltandogli le spalle e rivolgendosi al resto del gruppo -Andiamo ragazzi,abbiamo del lavoro da fare-

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Capitolo 2
*** Cap 1 ***


Cap 1
 














 

-Allora,cosa sei riuscito a scoprire?- gli chiese Stefan non appena Damon fece ritorno da loro.

-Abbiamo uno stregone che ha più di mezzo millennio,sua sorella che non riesco a capire cosa diavolo sia,e,come se non bastasse,sanno della doppleganger e della maledizione-

-E tu li hai lasciati andare via così?- chiese incredula Elena.

-Prima di criticare,dai un'occhiata alla mia mano- replicò Damon, mettendole sotto gli occhi una mano annerita che sembrava essere stata carbonizzata dal fuoco.

Elena trattenne il fiato e la esaminò gentilmente.

-Guarirà?-

-Sì,il processo di guarigione è già cominciato ma questo non significa che non faccia dannatamente male-

-Credo che Bonnie dovrebbe dargli comunque un'occhiata,almeno ci faremo un'idea di quello che ci aspetta- considerò Stefan.

-Già,chiediamo aiuto ad una streghetta che ancora non riesce a controllare i suoi poteri,sarà sicuramente una valida contromossa ad uno stregone cinquecentenario- commentò Damon inarcando un sopracciglio.

-Non sei divertente-

-Non volevo esserlo-

-A parte quello che ci hai appena detto,hai scoperto altro?- intervenne Elena.

-Solo che sono qui per un motivo preciso,Rico ha detto che avevano del lavoro da fare-

-E non sei riuscito a sapere di cosa si trattasse?-

-No,sai Stef,di solito,gli stregoni cattivi e ultra potenti non rivelano i loro piani al primo che passa-

-Andiamo a parlarne con Bonnie,subito,se è vero che sono in giro da così tanto tempo,magari le streghe hanno tramandato qualche storia su loro due.- disse Stefan alzandosi dal tavolo e incamminandosi verso l'uscita del Grill.

-Avviso Caroline e Alaric- replicò Elena affiancandoglisi e inoltrando lo stesso messaggio ad entrambi: "Casa di Bonnie tra quindici minuti,è urgente".





 

 

 

 

**********













-Elena,che succede?- domandò Bonnie,aprendo la porta e trovandosi davanti l'intero gruppo.

-Facci entrare e te lo spieghiamo,non è sicuro parlarne all'aperto- intervenne Damon,lanciando un'occhiata circospetta al boschetto che costeggiava la casa.

Bonnie annuì e si fece da parte per farli passare.

-Allora,di che si tratta?-

-Eravamo al Grill e Damon ha rivisto una sua vecchia conoscenza- iniziò Stefan.

-Un vampiro?-lo interruppe la strega.

-No,uno stregone cinquecentenario,e,a giudicare da questa,è decisamente più simile a te che a me- replicò Damon,sventolandole la mano sotto gli occhi.

-Sembra carbonizzata,come se fossi stato centrato in pieno da un fulmine- considerò la ragazza,esaminandola con circospezione.

-Bè,direi che il paragone può essere calzante,è stata una sorta di scarica elettrica-

-Comunque non ho mai sentito parlare di uno stregone che fosse in vita da cinquecento anni,sei sicuro che sia stato proprio lui a colpirti?-

-Intendi dire se l'attacco non è partito da uno dei suoi stregoni?-

-Esattamente- confermò Bonnie.

-No,lo escludo,la scarica partiva dalla sua pelle,a quanto ne so un vampiro non dovrebbe riuscire a farlo senza rimanere carbonizzato- replicò Damon,aggrottando la fronte con aria pensierosa.

-Dille della sorella- lo invitò Elena.

-Ah,già, era accompagnato da una bella moretta che di sicuro non è una strega nè una vampira-

-Potrebbe essere una licantropa- considerò Bonnie.

-Non lo so,so solo che non è un lupo mannaro,emanava un'energia diversa da quella di quel piccolo teppista di Tyler-

-Aspetta un attimo,hai detto che sono fratello e sorella...sono gemelli?- saltò su Bonnie,all'improvviso.

-Potrebbero esserlo,sono molto simili- confermò Damon.

-Torno subito- disse,sfrecciando lungo le scale alla volta della sua camera da letto. Riapparve una manciata di minuti più tardi con un libro stretto tra le braccia.

-Non è un grimorio- osservò Stefan,scrutandolo attentamente.

-No, è uno dei diari di Emily- replicò,sfogliandolo rapidamente.

-Sono questi due?- chiese mettendogli sotto gli occhi una vecchia foto che ritraeva Emily e Katherine in compagnia di due giovani italiani dalla bellezza tenebrosa.

-Sì,sono loro- confermò il vampiro.

-Di quando è?- domandò Elena.

-Circa centocinquant'anni fa- replicò,leggendo la data sul retro della foto.

-Quindi Rico non mentiva,conosce sul serio Katherine- commentò Damon con tono meditabondo.

-Il fatto che sia amico di Katherine non è una buona notizia per noi- ribattè Stefan.

-Credo di sapere quale sia il lavoro che devono sbrigare- saltò su Caroline.

Tutti i presenti si voltarono verso di lei aspettando che continuasse.

-Deve essere alla cripta,se è davvero così potente,cercherà di spezzare il sigillo- concluse.

-La Barbie ha ragione,come ho fatto a non pensarci prima- esclamò Damon.

-Dobbiamo andare alla cripta-

-Certo che dobbiamo fratello,abbiamo faticato tanto per imprigionare quella stronza egoista,non intendo vedere i miei sforzi andare in fumo- concordò Damon.

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Capitolo 3
*** Cap 2 ***


Cap 2
 













 

-Sei sicuro di quello che fai,fratello?- intervenne Fiamma,rompendo il silenzio che li aveva avvolti lungo la strada verso l'ingresso della cripta.

-Certo che lo sono,una stupida barriera non può impedirmi di ottenere quello che voglio- replicò lo stregone con aria determinata.

-Ma è stata fatta dalle Bennett,potresti perdere troppe energie per riuscire a buttarla giù- insistette fissandolo preoccupata.

-Ho detto che lo farò,so quello che faccio. Smettila di darmi il tormento- replicò brusco. Si pentì all'istante del tono che aveva usato,lei era tutto quello che gli era rimasto della sua famiglia e si preoccupava per lui più di quanto avesse mai fatto chiunque altro,meritava di certo un trattamento migliore di quello che le aveva appena riservato.

-Perdonami sorella,ho esagerato- commentò,voltandosi a guardarla con un'espressione di sincero pentimento.

Fiamma scosse la testa,come a dire che sapeva bene che non voleva trattarla male.

-Non preoccuparti Ric,so che puoi farcela - replicò sorridendogli.

-Questo è poco ma sicuro- confermò lo stregone,avvicinandosi lentamente verso la barriera magica.

Il volto pallido ed emaciato di Katherine apparve nell'oscurità.

-Rico- sussurrò,spalancando gli occhi,di tutte le persone che si era aspettata di vedere lui era in assoluto l'ultimo.

-Merda Kat, da quanto è che sei qui dentro?- esclamò il ragazzo esaminandola con sguardo preoccupato.

-Un paio di settimane,credo.- mormorò la vampira con voce roca.

-Dammi cinque minuti e ti tiro fuori di qui- assicurò,chiudendo gli occhi ed espandendo il suo potere per sondare la barriera.

-Fiamma- chiamò,continuando a tenere gli occhi chiusi.

-Sono qui,fratello- replicò la ragazza,stando attenta a non toccarlo per non interferire con la sua magia.

-Fai uscire tutti,mi serve concentrazione e qui dentro c'è troppo potere psichico- ordinò.

Fiamma si voltò verso il resto del gruppo - Allora,avete sentito? Tutti fuori- ordinò con tono secco.

-Vi aspettiamo fuori- gli comunicò,uscendo a sua volta.

Rico annuì e tornò a concentrarsi sull'incantesimo.







 

 

************











-Dannazione,sono già qui- imprecò Damon non appena giunsero a pochi metri dalla cripta.

-Qual' è il piano?-

-Facile,mettiamo fuori combattimento gli scagnozzi qui fuori,entriamo e impediamo a Rico di spezzare il sigillo.- replicò Damon scrollando le spalle.

-Lo fai sembrare quasi facile- commentò Stefan.

-Lo è,Stef,ci sono due lupi,uno stregone,un vampiro e una ragazza che non so cosa sia.Possiamo farcela,è un gioco da ragazzi-

-Dobbiamo sbrigarci,la barriera sta cedendo- li avvertì Bonnie.

-Hai sentito la streghetta,entriamo in azione- decretò Damon,tacitando le ulteriori obiezioni di Stefan.

I fratelli Salvatore sfrecciarono incontro al vampiro dall'aria possente e a Fiamma.

-Damon Salvatore,è un piacere rivederti- commentò la ragazza chinandosi a schivare i colpi del vampiro.

-Dovrai essere più veloce di così se vuoi colpirmi- lo schernì portandosi alle sue spalle e atterrandolo con un calcio al ginocchio.

Damon si portò una mano alla rotula e sussultò leggermente,doveva essersi dislocata. Lanciò uno sguardo attorno a sè,Stefan era bocconi e perdeva sangue della bocca,Tyler continuava a combattere ma aveva un brutto morso sull'avambraccio. Da dove era non riusciva a vedere Bonnie e Caroline.Dannazione,stavano perdendo, e questo non andava bene per niente. Si fece forza e si alzò in piedi;Fiamma lo osservò con aria divertita.

-Sei un osso duro,Salvatore,ma contro di me non hai possibilità-

-Allora cosa aspetti ad uccidermi?- la provocò il vampiro.

La ragazza sgranò gli occhi con aria stupita - Oh,ma io non voglio mica ucciderti.Il nostro compito è di tenervi impegnati e basta,mio fratello non vi vuole morti - spiegò in tono pacato.

-E così quello che decide è tuo fratello,deve essere frustrante non contare nulla- la provocò Damon.

Un calcio,dato con una forza maggiore rispetto al precedente,lo colpì in piena faccia facendogli ruotare la testa da destra a sinistra. Se fosse stato umano sarebbe bastato quell'unico contatto per spezzargli l'osso del collo.

-Non posso ucciderti,ma ciò non significa che non possa farti male- commentò Fiamma fissandolo con aria imbronciata -E,tanto per la cronaca,io non prendo ordini da nessuno- aggiunse rifilandogli un altro calcio,questa volta alla bocca dello stomaco.

-Basta così,sorella,credo che abbia capito l'antifona- intervenne la voce leggermente roca dello stregone.

Damon volse lo sguardo verso l'alto;una Katherine in condizioni quasi del tutto ristabilite sorreggeva lo stregone che,per contro,sembrava essere stato ad un passo dal lasciarci le penne.

Fiamma distolse l'attenzione del vampiro e raggiunse il fratello.

-Ric,come stai?- gli chiese,con la voce incrinata di chi è sul punto di scoppiare a piangere.

-Non c'è una domanda di riserva?- scherzò debolmente.

-Possiamo portarlo da voi?- domandò Fiamma rivolgendosi a Stefan,che si era rimesso in piedi e stava aiutando Damon a fare lo stesso.

-Ci ha davvero appena chiesto di darle una mano,dopo che mi ha preso a calci in faccia?- intervenne incredulo Damon.

-Non stavo parlando con te- lo rimbeccò la ragazza.

-Ovviamente in cambio abbiamo qualcosa da offrirvi- aggiunse,tanto per far capire che non si aspettava di ricevere aiuto gratuitamente.

-Cosa?-

-Informazioni,su Klaus e sulla maledizione- replicò debolmente Rico.

-D'accordo,seguiteci- decretò Stefan.

-Che cosa?- intervenne incredulo Damon,e a lui fece eco la voce di Alaric - Stai scherzando Stefan-

-Sanno più di noi sull'argomento e,al momento,ci servono tutte le informazioni possibili,quindi verranno con noi- tagliò corto il minore dei fratelli Salvatore.

 

 

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Capitolo 4
*** Cap 3 ***


Cap 3














-Quanto ci vuole per arrivare a casa vostra?- chiese Fiamma mentre fissava con aria preoccupata il gemello,che sembrava sul punto di perdere conoscenza.

-Siamo quasi arrivati- la rassicurò Stefan,accelerando.

Elena,schiacciata tra Alaric e Damon,rivolse un sorriso pieno di comprensione alla ragazza;nessuno meglio di lei poteva sapere cosa voleva dire perdere qualcuno a cui si teneva più della propria vita,e lo stregone al momento non sembrava destinato a rimanere nel mondo dei vivi per molto tempo.

-Siamo arrivati- annunciò Stefan,parcheggiando davanti casa e smontando per dare una mano a portare dentro Rico.Lo stregone si lasciò sfuggire un gemito quando il vampiro lo prese tra le braccia.

-Dobbiamo sbrigarci,dov' è la vostra strega?- interloquì Katherine,con un tono preoccupato che attirò gli sguardi increduli dei presenti.

-Bè,che c'è? Capita anche a me di tenere a qualcuno,non sono senza cuore come sembrate essere convinti voi- commentò,infastidita da quelle facce stupite.

-Bonnie sta arrivando,è andata a prendere il suo Grimorio- replicò Elena raggiungendo Stefan che stava sistemando lo stregone sul divano.

-Cosa possiamo fare nel frattempo?- chiese accarezzando con delicatezza la fronte del ragazzo,un bruciore inaspettato la spinse a tirarla via all'istante.

-Ahi- commentò,guardando la punta delle dita,su cui cominciavano ad apparire delle bolle d'acqua,sembrava che si fosse ustionata.

-I suoi elementi sono l'elettricità ed il fuoco,non è saggio toccarlo quando sta male- le spiegò Fiamma,prima di voltarsi verso Stefan -Dove posso trovare del ghiaccio,dell'acqua e delle pezzuole?-

-Vado a prenderti tutto- replicò il vampiro,sparendo verso la cucina.Riapparve una manciata di secondi più tardi portando tutto l'occorrente.

-A cosa servono?- domandò Caroline fissando Fiamma che si affaccendava a tamponare il corpo del fratello con l'acqua fredda.

-Ad abbassare la temperatura corporea,la magia sta agendo da sola per cercare di guarirlo,ma non basta,di questo passo finirà con l'accendersi come un fuoco fatuo- spiegò sostituendo il ghiaccio alle pezzuole bagnate.

-Bonnie e il vostro stregone sono arrivati- annunciò Alaric,facendo strada alla giovane Bennett e allo stregone biondo che avevano incontrato fuori dalla cripta.

Il biondo lanciò un'occhiata all'amico sdraiato sul divano e prese immediatamente in mano la situazione -Bonnie,sistemati alla mia sinistra e preparati ad evocare l'aria,Fiamma tu rimani lì e concentrati sulla terra,io penserò all'acqua.- ordinò,chiudendo gli occhi e venendo immediatamente imitato dalle due ragazze.

-Serve un coltello-aggiunse,senza rivolgersi a nessuno in particolare,e un attimo dopo si ritrovò a stringere tra le mani una lama. Con un colpo repentino si recise i palmi delle mani e passò il coltello a Fiamma che fece lo stesso e lo passò a Bonnie.

La strega fissò incerta l'arma -Mi hanno già rubato una volta i poteri,non voglio correre di nuovo questo rischio- commentò con tono di scusa.

-Si tratta di connessione metapsichica,nessuno cercherà di rubarti i poteri,ma se non te la senti cercheremo di cavarcela noi due- replicò Evan continuando a tenere gli occhi chiusi.

Qualcosa nella voce dello stregone spinse Bonnie a fidarsi di lui;sentiva che era sincero e che quello che stava facendo era giusto. Trattenendo il fiato,incise i palmi e porse le mani ai due ragazzi.

Per una decina di minuti non accadde nulla,ma ad un tratto Elena prese la parola -Sento l'odore del muschio misto a quello di brezza estiva e di pioggia-

-Già,lo sento anche io- confermò Caroline,inspirando a fondo.

-Abbiamo fatto tutto il possibile,dovrebbe riprendersi a momenti- commentò Evan,sciogliendo la presa dalle mani delle ragazze e facendo un cenno al vampiro muscoloso che faceva parte del loro seguito.

Dimitri si morse il polso e glielo porse,Evan bevve un paio di lunghi sorsi e si lasciò cadere su una delle poltrone.In quello stesso istante Rico riacquistò conoscenza e mormorò debolmente -Fiamma...-

-Sono qui,fratello- replicò la ragazza stringendogli delicatamente una mano.

-Hai visto,ce l'ho fatta a liberare Katerina- sussurrò con tono compiaciuto.

-Sì,ce l'hai fatta- confermò Fiamma mentre una lacrima le solcava il volto.

-Shh,sto bene,va tutto bene - la rassicurò il fratello attirandola in un abbraccio.

-Grazie,credo che questa volta avrei anche potuto lasciarci le penne se non fossi intervenuta anche tu- continuò,rivolgendosi a Bonnie che sorrise con aria imbarazzata.

-Bè,le streghe devono aiutarsi a vicenda- commentò.

-Già,o almeno così si dice-

-Hai un bell'aspetto Katerina- commentò,rivolgendosi alla vampira che sedeva sul bracciolo del divano.

-Tutto merito tuo,cominciavo a credere che sarei morta lì dentro- replicò lanciando un'occhiataccia ai due Salvatore.

-Bè,avevo un debito nei tuoi confronti.Una vita per una vita,adesso siamo pari- decretò lo stregone porgendole una mano con aria solenne.

Katherine l'afferrò e la strinse -Sì,siamo pari- confermò.

-Spiacente di interrompere questo quadretto idilliaco,ma,quali sarebbero queste informazioni su Klaus e sulla maledizione?- intervenne Damon dirigendosi verso il carrello degli alcolici.

-Damon,mi deludi amico mio,non si usa più offrire del bourbon agli amici?- replicò Rico,in tono fintamente offeso.

-Siamo amici?Credevo che avessi rinunciato ad esserlo quando tua sorella mi ha pestato- replicò ironico.

-Certo che siamo amici,altrimenti a quest'ora saresti morto- gli fece notare lo stregone.

-Bè,come ragionamento non fa una piega- concordò il vampiro porgendogli un bicchiere.

-All'amicizia,allora- disse Rico,alzando il bicchiere al cielo;Damon imitò il suo gesto ed entrambi lo vuotarono in un sorso.

-Bene,ora veniamo a Klaus.Probabilmente è il più pericoloso degli Originali,è a dir poco ossessionato dall'idea di creare un esercito di ibridi.-

-Un esercito di ibridi?- chiese perplesso Stefan.

-Ah,già,non vi ho detto la parte più interessante. Klaus è sia vampiro che lupo.-

-Cosa?Come fa ad essere entrambi?-domandò Elena,sgranando gli occhi incredula.

-Si tratta di una storia lunga,e non vi piacerà- replicò Rico.
















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