Pensieri ed emozioni

di Pletto_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Joey ***
Capitolo 2: *** Rachel ***
Capitolo 3: *** Chandler ***



Capitolo 1
*** Joey ***


E così sono rimasto solo, come lo sono sempre stato... Quando potevo avere una famiglia sono sempre scappato nascondendomi nel mio mondo di avventure da una notte e panini, ma ora che ho quasi perso la mia famiglia di amici mi rendo conto del grande errore che ho fatto.

“Joey tesoro tutto apposto?” mi chiese Rachel entrando senza bussare in casa.
“Eh? Oh si Rachel tutto apposto...”
“Non credo che vada tutto bene, vuoi parlarne?” si sedette accanto a me e mi prese la mano.
“Beh ecco, vedi, mi manca Chandler e anche Monica, ma di più Chandler...”
“Ma ancora non sono andati via, abitano ancora nell'appartamento di fronte”
“Fisicamente sono qui, ma già li sento lontani, già vi sento lontani”
“Ci?!” chiese perplessa.
“Si, vi, Chandler e Monica andranno via con Jack ed Erica, tu ti sposerai con Ross, avrete tanti piccoli paleontologi”
“Non saranno mai dei paleontologi” disse con un sorriso velato da una leggera malinconia”
“Phoebe e Mike avranno dei piccoli Hannigan, e io rimarrò solo con Oca e Gallina” guardai quei due cuccioli tutti pelosi e sorrisi, ma una lacrima mi rigò il volto, Rachel me l'asciugò “Tesoro, io ci sarò sempre per te, e poi Emma ti adora, come farei ad abbandonarti? Ora devo andare a far finta di aiutare Monica, vieni con me?”
“Si, due minuti e arrivo” mi asciugai le lacrime. Sono un uomo santo cielo! Non posso... Non devo piangere!
Andai nell'appartamento numero 20, la mia seconda casa.
“Ehi! Vi serve una mano?” chiesi con nonchalance.
“No Joey tranquillo...” stavo per sedermi “anzi si!” riprese Monica.
Maledizione non voglio aiutarli, mi stancherei.
“Joey vedi il frigo non dobbiamo portarlo via, però sarebbe meglio svuotarlo quindi dovresti...”
“Ci penso io Monica, mangio tutto!”
“Non tutto Joey, ti fa male!”
“Non preoccuparti”sorrisi, era proprio quello di cui avevo bisogno.
“Ehm senti Joey, puoi venire qui un attimo per favore?”
“Sono occupato Chandler, non vedi?” indicai il cibo.
“Si vedo, ma ti prego vieni qui.”
“D'accordo...”
Andai nella loro camera da letto. “Che c'è?” chiesi scocciato.
“Tieni!” mi diede una manciata di soldi, a occhio saranno stati duemila dollari in contanti “Non li voglio” glieli ridiedi.
“Joey...” sospirò “Ti prego prendili... Non posso pensare di andarmene lasciandoti senza soldi, Estelle è morta, sarà difficile trovarti un lavoro, perciò per il momento prendili, per favore” stava trattenendo le lacrime, io non ce la feci, scoppiai a piangere “Non voglio che tu te ne vada! E' già stato difficile quando hai traslocato due metri più avanti, come farò senza di te?” lo abbracciai, piangendo come un bambino, ma in effetti ero un bambino, loro mi trattavano come un bambino.
“Joey” scoppiò a piangere anche lui, rispose al mio abbraccio “Nella nuova casa c'è un posto per te vieni con noi...”
Stavo per rispondere si, ma dovevo smettere di essere il loro bambino. “No Chandler, saprò cavarmela” mi asciugai le lacrime sulla camicia.
Mi guardò e sorrise “Sei cresciuto... Ma quando ti sentirai da solo ricordati che io ci sarò”
“Grazie...” uscii dalla stanza e anche dall'appartamento. Entrai nel mio, mi sedetti sulla poltrona che avevo comprato insieme a lui, ma non era comoda come al solito, mi alzai e sentii qualcosa nelle mia tasche, misi la mano in tasca e tirai fuori i soldi di Chandler, ce l'ha fatta alla fine a darmeli quel maledetto.
“Joey!!” entrò Phoebe, anche lei senza bussare.
“Devo imparare a chiudere la porta... Dimmi Phoebe?”
“Come stai?”
“Sto bene, perché me lo chiedete tutti?” chiesi irritato.
“Perché sei quello che ha più bisogno di attenzioni in questo momento, ti stanno lasciando tutti da solo...”
“Grazie del pensiero Phoebe, ma sono abbastanza grande per affrontare questa situazione senza un supporto morale”
“Sai, io e Mike vogliamo avere dei figli...”
“Mmh... Lo sospettavo”
“Ma voglio che tu mi rimani vicino, voglio che tu sia il padrino dei miei figli, sei l'esempio da seguire, sei un uomo dal cuore grande e molto umile... Rimarrai mio amico vero?”
“Certo Phoebe!” la abbracciai.
“Dai andiamo di là, Monica sarà stressata, dobbiamo darle fastidio per l'ultima volta” sorrisi e le presi la mano.
“Ehi Monica! Ho fame!”
“Joey non rompere, ora non posso prepararti nulla”
“Prima di andare via lo puoi fare? Vorrei un ultimo dolce ricordo”
“Joey caro, farò il possibile, ma non ti assicuro niente...”
“Grazie lo stesso Monica, ti voglio bene” la vidi spaesata, forse l'avevo sorpresa con quel ti voglio bene, anche perché non glielo avevo mai detto. “Anche io ti voglio bene Joey” venne verso di me e mi abbracciò.

Adesso, forse ero veramente pronto a intraprendere una nuova vita, un vita con meno Monica e Chandler della precedente.

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Capitolo 2
*** Rachel ***


Non credevo che Joey potesse avere una reazione del genere alla partenza dei suoi migliori amici, ha sempre cercato di rimanere forte, ma è così sensibile. Se solo potessi essere anche io come lui.

Ricordo ancora quel giorno in cui conobbi Monica, ero così piccola e così dannatamente viziata. La presi da parte e le dissi “Io e te diventeremo famose mi cara” avevo la fissa dei cantanti, volevo essere la nuova Madonna. Eppure oggi sono qua a decidere se partire per Parigi oppure rimanere qui e sposare Ross. Ho sempre pensato che fosse lo “Stupido Fratello di Monica” così esibizionista e ridicolo, invece, quell'esibizionista è diventato una delle mie ragioni di vita.
“Mamma...”
“Emma tesoro mio, cos'hai? Vuoi mangiare?” le diedi il biberon, era già così grande.
“Ehi!” Ross entrò con un mazzo di rose rosse. Lo guardai con aria interrogativa.
“Sono per te, ovviamente, Rachel voglio che tu rimanga con me, voglio che tu ed Emma rimaniate con me... Ho bisogno di voi!”
Perché Ross?! Lo sai che piango facilmente l'hai fatto apposta, maledetto! “Ross” mi avvicinai a lui “E' Parigi!”
“Ma io sono l'amore della tua vita...” replicò. Non si arrende facilmente.
“Ross devo ancora pensarci...” in realtà sapevo quel che avrei dovuto fare, non l'avrei mai lasciato per nulla al mondo, la nostra storia è sempre stata un tira e molla continuo, ora poteva essere un “vivranno per sempre felici e contenti”.
“Parto!” non volevo dirlo davvero!
“Cosa? Ti ho dichiarato il mio amore, ti ho portato le rose e tu parti? Va bene, fai come vuoi!” lasciò le rose sul tavolo e se ne andò.
Che stupida che sono! Devo andare da Monica, lei mi deve ascoltare per forza.
“Monica!!” strillai entrando nell'appartamento ormai quasi vuoto.
“Rachel che vuoi?!” strillò anche lei dalla camera degli ospiti, cioè la mia vecchia camera.
“Devo parlarti...”
“Oh no” si affacciò “Hai intenzione di partire?” come diavolo ha fatto a capirlo?
“Veramente non voglio partire, ma ho detto a Ross di volerlo fare...”
“Tesoro, non devi partire, fagli una sorpresa, qualcosa, adesso non posso parlare guarda che casino!”
“Ma dove?!” guardai l'appartamento praticamente vuoto.
“Qui!” indicò un quadrato pieno di polvere dove una volta c'era il mio letto. “Devo assolutamente pulirlo!”
“Va bene Monica, io a questo punto me ne vado...” la salutai con un abbraccio al quale non rispose calorosamente per via della polvere.
Non sapevo dove andare, fargli una sorpresa? Che cosa assurda che aveva detto Monica...
Passeggiai a lungo per New York senza pensare a qualcosa di veramente concreto, quando mi ritrovai davanti un negozio di valigie, era un segno?
D'accordo parto! Non mi interessa niente di Ross! Ho la possibilità di andare a Parigi. Guardai un pochino più avanti e c'era un negozio di abiti da sposa... Il mio destino era stato deciso da una manciata di passi.

“Sei scesa?!” stava piangendo.
“Sono scesa!” mi corse incontro e mi baciò.
“Ti amo... E non ti lascerò mai più andare via...”
“Mai più...” gli feci l'eco.
Forse il mio destino non era stato deciso da quella manciata di passi, forse era già stato deciso quando entrai in quel bar, tutta bagnata, con quel vestito da sposa, che forse un giorno indosserò di nuovo.

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Capitolo 3
*** Chandler ***


Sto qui seduto su questa sedia, così fredda, ma così familiare, piena di ricordi! Oh mio Dio, ma è solo una sedia! Come fa ad avere ricordi?!
“Chandler? Tesoro cos'hai?” mi chiese Monica fermatasi improvvisamente nel mezzo della stanza, evidentemente mentre pensavo alla sedia piena di ricordi facevo anche dei gesti.
“Eh? No niente tesoro, pensavo alla sedia...”
“Alla... Sedia?” sguardo interrogativo, ma subito pronto a giudicare la mia risposta, ormai la conosco troppo bene.
“Ehm, era un modo come un altro per dire quanto mi mancherà questo posto, questo palazzo e questa città...” poggiò gli scatoloni e si sedette sulle mie ginocchia.
“Tesoro, questo posto non ci basta più, quei bambini cresceranno, e non voglio farli crescere in una casa così piccola, senza i loro spazi...”
“Si hai ragione, e poi ormai abbiamo deciso, non possiamo mica abbandonare tutto!” sorrisi e le diedi un bacio.
Penso che andrò un po' da Ross a bermi una birra...

“E quindi parte?” chiesi stupito sorseggiando una tazze di tè.
“Si, a quanto pare Parigi è una persona migliore di me!”
“Dai non ti abbattere Ross! La vostra relazione è sopravvissuta a cose peggiori!” disse Joey seduto per terra vicino ad Emma.
“Si, ma ho paura che questa volta sia per sempre!”
“Secondo me tornerà...”
“Lo spero proprio, Chan, lo spero proprio...” lo abbracciai, guardai l'orologio, era tardi.
“Io devo andare... Mancano meno di dieci ore e sono certo che Monica starà impazzendo.”
Joey rimise la piccola nella culla, prese il cappotto e venne con me.
“Ross, vedrai che torna!” disse Joey abbracciandolo.
“Ciao ragazzi! Vi voglio bene” andai ad abbracciarli. Avrei voluto immortalare quel momento e portarlo per sempre con me.

Tornai a casa, mi sedetti sulla stessa sedia piena di ricordi, ma stranamente ora sembrava più fredda.

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