Amore o semplice amicizia?

di Dreamer_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un cliente sgradevole ***
Capitolo 3: *** E' una sfida? ***
Capitolo 4: *** Circolare dalla Miyabigaoka ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

La vita di Misaki Ayuzawa era sempre stata movimentata … nonostante fosse povera, aveva sempre tante cose da fare. Inoltre il suo compito di presidentessa della scuola Seika la teneva sempre occupata, e tutti i pomeriggi  doveva lavorare part-time al Maid-Latte. Davvero stancante … ma una persona riusciva a risollevarle il morale ogni volta che si sentiva stanca ed era giù … Era un inutile e fastidioso alieno pervertito, ma era l’unico che la capiva … l’unico che amava davvero: Usui Takumi, il ragazzo più affascinante della sua scuola.

Molte ragazze gli andavano dietro, ma con la sua espressione fredda e distaccata, le respingeva una per una. Dopo il fidanzamento dei due, molte ragazze erano infuriate con la presidentessa, per aver rubato il loro ragazzo, ma Misaki cercava di non farci caso … anche perché se le ragazze avevano da ridire, interveniva Usui salvando la sua amata da tutte quelle accuse e critiche.

Erano passati 6 mesi dal loro fidanzamento, e per 6 mesi, Misaki sopportava le critiche delle sue compagne, nonostante facesse di tutto per aiutarle, dato che era la presidentessa.

L’immagine della Seika continuava a migliorare giorno dopo giorno, e di questo Misaki si sentiva soddisfatta. Era un ottima presidentessa, tanto brava che venne eletta anche per l’anno successivo, e grazie a lei la Seika adesso era una delle scuole migliori del quartiere.

Era una normale giornata come tutte le altre. La nostra Misaki si stava dirigendo verso il Maid-Latte.

Arrivata sul posto di lavoro iniziò a cambiarsi e quando fu pronta, entrò subito in gioco. Servire i clienti non era facile … anche se le volte che si presentava lei, i clienti ne restavano ammaliati alla sua vista, suscitando la gelosia di Usui, che li guardava con uno sguardo glaciale per spaventarli. Già … Ormai Usui era un cliente più che abituale … era sempre presente, e quando c’era qualche problema in cucina, interveniva per dare una mano. Questo faceva piacere a Misaki, ma certe volte diventava irritante …

Sembrava una giornata tranquilla. Usui era già seduto al suo solito tavolino. Continuavano ad arrivare clienti e tutti erano soddisfatti … finche non venne un cliente, che purtroppo Misaki aveva già avuto occasione di conoscere …

-Buongiorno padrone!- disse con un grande sorriso e facendo un piccolo inchino, finche poi non si ritrovò davanti una persona spiacevole.

-Ciao … Misa-chan-  rispose il cliente con un ghigno pervertito sul volto.

Usui iniziava a preoccuparsi notando la scena, e Misaki non era più in condizioni di muoversi o di emettere parola, tanto era sorpresa.

Perché lui era qui? Cosa voleva ancora? Non gli era bastata la lezione che gli aveva dato Usui?


Angolo Autrice: Eiih! Salve a tutti :)
Eccomi con questa nuovissima fanfiction. Si, sono stata abbastanza improvvisa, ma ero talmente presa dall'ispirazione dopo aver finito di vedere questo anime, che non sono riuscita a resistere! ^^
Spero comunque che siate tanti a leggerla e... vi prego di lasciare una recensione. Voglio sapere se è una schifezza totale, o se vi piace.
Non ho scritto molto in questo capitolo perchè è solo un piccolo prologo ... ma comunque andando avanti a scrivere, farò dei capitoli un pò più lunghi ;)
Beh ... alla prossima!!
Kiss by Dreamer <3

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Capitolo 2
*** Un cliente sgradevole ***


Un cliente sgradevole


-Come mai tanto stupita? Ti eri forse già dimenticata di me?- Disse il ragazzo ridendo.

-Tora Igarashi … Impossibile dimenticarsi di un tipo tanto disgustoso.- Rispose fredda la ragazza irritata dalla sua risata.

-E’ così che tratti il tuo padrone? Lo sai bene che non dovresti comportanti in questo modo quando lavori.- Ghignò ancora.

-“Maledizione! Mi tocca anche fare la carina … Coraggio Misaki non puoi farti sopraffare da lui!!” Benvenuto padrone! Si accomodi pure.- Misaki fece un grande sorriso e accolse il ragazzo cercando di cancellare dalla sua mente ciò che le aveva fatto in passato, anche se questo risultava parecchio difficile.

Tora scoppiò a ridere nel vedere la ragazza sorridergli in quel modo. Dopo di che si sedette a un tavolino, guarda caso proprio vicino a quello di Usui.

-Cosa vuole che le porti?- Disse Misaki evidentemente infastidita. Perché doveva venire a scocciare? Non gli era bastata la lezione?

-Mhh … Portami un omelette di riso, Misa-chan.-

-“Perché si ostina a chiamarmi Misa-chan?! Non gli ho dato nessun permesso! Quanto è fastidioso!” Subito!- Misaki si diresse verso la cucina ancora infastidita.

Intanto Usui osservava Tora mentre attendeva il piatto che aveva ordinato. Il suo sguardo era un misto tra fastidio e preoccupazione nei confronti della sua ragazza. Cosa voleva ancora? Perché era tornato?

-Perché mi fissi?- Domandò all’improvviso Tora sentendosi osservato.

-Che ci fai qui?- Rispose con un'altra domanda Usui.

-Fatti miei … Problemi?-

Usui non rispose. Sapeva che non sarebbe riuscito a ottenere risposta da quell’essere. Eppure tutto ciò lo incuriosiva.

Misaki tornò con l’omelette di riso e la diede al ragazzo sforzandosi almeno di sorridere.

-Desidera altro padrone?-

-Si.-

-Mi dica e io esaudirò la tua richiesta.-

A quel punto Tora fece un ghigno guardando Misaki intensamente negli occhi, rispondendo con schiettezza:

-Te.-

Angolo Autrice: Ciao a tutti!! So che chi aveva iniziato a leggere questa fanfiction mi odierò a morte dato che sono mesi che non la aggiornavo ... 
Scusatemi tantissimo ma ho iniziato questa fanfiction di botto e dopo il prologo non mi è venuta più nessuna idea ... Ho avuto un blocco terribile e ho pensato seriamente di cancellarla ... Ma!! Io non sopporto iniziare le cose senza finirle ... Quindi mi sono messa d'impegno per continuarla! Ed ecco questo capitolo schifoso ... 
Non mi piace molto ed è corto, ma al momento non avevo idee ... Prossimamente farò capitoli molto più interessanti!
Quindi non scoraggiatevi! Continuerò questa fanfiction! :)
Alla prossima!! 

Dreamer ^^

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Capitolo 3
*** E' una sfida? ***


E’ una sfida?


“Te.” Esattamente questo aveva detto il ragazzo. Cosa intendeva? Voleva Misaki? Ma perché? Quella storia non era finita da anni?

Misaki fece un espressione strana: un misto tra l’irritato e lo sconvolto.

-Ehm … Padrone non scherzi … Desidera altro?- Non poteva certo rispondergli male, in fondo stava lavorando.

-E va bene … Visto che ti ostini a non capire. Sono venuto fin qui solo per parlarti. Aspetterò che tutti i clienti se ne siano andati. Dopo di che, tornerai da me e ti parlerò di questa cosuccia.- Tora fece un ghigno, aumentando l’ansia della ragazza che lo stava fissando con un espressione interrogativa.

Cosa voleva dirle di tanto importante Tora? E soprattutto, perché sembrava nascondere della serietà dietro alle sue parole?

Usui continuava a fissare Tora mentre la sua espressione sembrava sempre più irritata ogni secondo che passava.

Misaki invece si limitò ad annuire, guardando prima il suo ragazzo e poi colui che le aveva fatto quella stupida richiesta di parlarle, per poi uscire dalla sala e dirigersi verso la cucina.

Le sue colleghe la guardavano preoccupate, dal momento che avevano origliato tutta la conversazione. La ragazza dai capelli castani non ci fece caso, prese due piatti di omelette di riso e tornò in sala per servirle ad altri clienti.

Il locale si svuotò velocemente, anche troppo. Perché proprio oggi che c’era Tora ad aspettarla, il tempo doveva volare in questo modo? Purtroppo non poteva farci niente … Così si diresse in camerino per cambiarsi.

La ragazza iniziò a slacciarsi la divisa da maid e a sfilarselo, quando a un certo punto una voce maschile la interruppe da quello che stava facendo:

-Cosa hai intenzione di fare?-

Misaki sobbalzò girandosi di scatto mentre cercava di coprirsi con la divisa.

-Usui!! Quante volte ti ho detto che non puoi entrare qui??- Lo rimproverò lei.

-Rispondi alla mia domanda.- Usui pronunciò queste parole con freddezza. Come se avesse voluto subito una risposta senza che la sua ragazza lo rimproverasse.

-Che ti prende?-

Usui non rispose: stava ancora aspettando che Misaki rispondesse alla sua di domanda.

-Guarda che non ho intenzione di parlare con Igarashi. Sei impazzito se credi che avrei accettato la sua richiesta. Sospirò la ragazza.

Usui abbozzò un sorriso. Si sentiva sollevato dalla sua risposta. Si avvicinò a lei e la abbraccio senza pensarci, soprattutto senza pensare al fatto che in quel momento si stava spogliando.

-Usui!! Smettila! Che fai? Devo cambiarmi! Va via! Stupido alieno pervertito!- Ovviamente a Misaki facevano piacere le attenzioni della persona che amava più di ogni altra cosa ma non poteva di certo darlo a vedere. In fondo era sempre lei: la solita Misaki testona. Spesso però le sue guance la ingannavano, diventando di un rosso acceso ogni volta che Usui dimostrava di amarla.

Il ragazzo rise ancora più sollevato, notando che la sua Misaki non era affatto cambiata. Si staccò dall’abbraccio e la guardo negli occhi con uno di quegli sguardi intensi che solo lui sapeva fare.

-Ti aspettò dall’uscita sul retro.- Detto questo, Usui la baciò a stampo sulle labbra con tenerezza, dopo di che uscì dalla stanza.

La ragazza rimase ancora un po’ intontita, sia per lo sguardo che per il bacio improvviso. Ma non era il momento adatto, così dopo una scrollata di testa per riprendersi, si cambiò del tutto e uscì dal camerino. Avvisò le sue colleghe che quella sera doveva tornare a casa presto e non poteva occuparsi della chiusura del locale. Le ragazze capirono al volo cosa intendesse Misaki, così la lasciarono andare mentre si dirigeva verso il retro.

Usui la stava aspettando come sempre. La prese per mano e iniziarono a dirigersi verso casa. I due però, non potevano sapere che colui che pensavano di aver scampato, era troppo scaltro e furbo per lasciare andare le cose come stavano.

-Dove pensi di andare? Il tuo padrone ti fa una richiesta e tu pensi di scappare così?- Una mano afferrò quella libera della ragazza.

Misaki si voltò e vide Tora divertito mentre le stringeva la mano. D’impulso lei la levò bruscamente, come se si fosse scottata al contatto con la sua pelle.

-Dì la verità Misa-chan … Hai così paura di me che non vuoi nemmeno più parlarmi. Sei così terrorizzata, che il solo pensiero di parlarmi ti fa venire in mente la solita scena.- Tora si avvicinò al suo viso con la solita espressione.

Misaki spalancò gli occhi. Aveva capito a cosa si stava riferendo Tora. Ricordava bene quando aveva visto per la prima volta, il vero volto di Tora Igarashi, Presidente del corpo studentesco della scuola Miyabigaoka. Anche Usui l’aveva capito, così tirò la ragazza a se come per avvertire il ragazzo di stare attento a quello che faceva.

-Meglio se ce ne torniamo a casa.- Disse Usui per troncare la conversazione.

-Aspettami un secondo dietro l’angolo. Accontento questo bimbo capriccioso e torno subito. Non preoccuparti.- L’espressione sorpresa di Misaki aveva lasciato posto a un espressione decisa e piena di sfida. Voleva dimostrargli che non aveva affatto paura di un tipo falso come lui.

Usui fece come le aveva detto la sua ragazza. Ma non si fidava affatto di quell’Igarashi. Dopo essersi messo dietro l’angolo, spiava i due con i suoi occhi verdi e luminosi, facendo attenzione che a Misaki non succedesse nulla.

-Allora? Cosa vuoi?- Chiese con schiettezza per fare alla svelta.

-Sai Misa-chan … Ci ho pensato parecchio. Voglio uscire con te.-

-Sei impazzito?? Aspetta, non rispondere. Io sono già fidanzata con Usui. Quindi mi dispiace deluderti ma la risposta è no.- Misaki fece per andarsene. Prima sarebbe uscita da quella situazione e meglio sarebbe stato per lei. Ma una mano la trattenne proprio quando fece il primo passo.

-Non ho finito.- Tora le alzò il viso con la mano libera, guardandola negli occhi.

-Voglio uscire con te, perché di ragazze come te ce ne sono proprio poche. Sai bene che tutte le donne cadono ai miei piedi. In questi mesi mi sono chiesto: Perché lei non è caduta? Perché non ha ceduto come tutte le altre? Questo mi ha dato molto fastidio. Perché non era mai capitato che una ragazza tormentasse tanto i miei pensieri.-

Usui iniziava ad allarmarsi. Se si avvicinava ancora alla sua ragazza lo avrebbe preso a pugni.

-Così è questo quello che volevi dirmi. Mi sembrava  strano che uno come te volesse fare sul serio. In realtà, tu sei infastidito dal fatto che io non mi sono lasciata sopraffare. Sei arrabbiato con te stesso perché hai appena scoperto di non riuscire ad avere tutto quello che vuoi.-

A quel punto, una grossa risata uscì dalla bocca del ragazzo. Che aveva tanto da ridere?

-Io ottengo sempre quello che voglio, piccolina. Ti farò perdere la testa per me. Sarai così invaghita di me che lascerai Usui e mi pregherai di essere mia. Vedrai.-

-E’ una sfida, Igarashi?-

-Considerala quello che vuoi, Ayuzawa.- Tora diede un leggero bacio sulla guancia della ragazza, che arrossì sorpresa dal gesto.

-Ci si vede … Misa-chan.- Il biondo la lasciò e si diresse verso la sua macchina che lo stava aspettando.

Usui, che aveva sentito tutto, era sconvolto. Misaki pietrificata. Quali erano le vere intenzioni di Tora Igarashi? Questa domanda fece riempire di preoccupazione i due fidanzati … Il loro amore stava davvero per essere messo alla prova.

Misaki tornò dal suo ragazzo con un espressione strana. Usui fece finta di non sapere nulla, riprese la mano di lei e si avviò senza dire una parola. La accompagnò fino a casa come sempre, ma quella volta, il ragazzo dagli occhi verdi non pronunciò una parola.

-Allora a domani Usui!- Lo salutò Misaki sorridendo un po’ per dargli sicurezza. In fondo non aveva fatto nulla di sbagliato.

-Si … A domani.-

-Usui … Stai bene?- Adesso quella preoccupata era lei.

Il biondo la abbraccio all’improvviso, stringendola forte come se avesse paura che potesse scappare via da un momento all’altro. La ragazza inizialmente rimase sorpresa, ma poi decise di ricambiare quel dolce abbraccio, stringendolo anche lei.

Quell’abbraccio durò diversi minuti. Usui non riusciva a resistere: prese il volto della ragazza e le diede un tenero bacio sulle labbra. Un bacio dove trasmetteva tutto l’amore che provava per lei. Nessuno gliel’avrebbe portata via, nessuno doveva provarci, perché lei era solo sua.

Quando si staccò, lui la guardò intensamente negli occhi ancora una volta mentre lei continuava ad arrossire ricambiando il suo sguardo.

-A domani, amore.- Usui la salutò e si allontanò dirigendosi verso casa.

Misaki rientrò silenziosamente, andando verso camera sua.

*******************

Un nuovo giorno è appena iniziato. Quella sarebbe stata una giornata come le altre, se non fosse per il fatto che Misaki venne svegliata da uno squillo di telefono.

-Pronto?- Rispose assonnata.

-Misa-chan sono io. Oggi non posso venirti a prendere, mi dispiace.- Una voce maschile aveva risposto. Una voce che lei conosceva bene.

-Usui? Perché non puoi? È successo qualcosa?-

-Non mi sento molto bene …- Usui diede due colpi di tosse dopo aver pronunciato la frase. Cercava di non dare troppo a vedere che stava male, sapeva che Misaki si sarebbe preoccupata.

-Stai male! Ehm … Vengo a vedere come stai!-

-No, non venire. Va tutto bene.-

-A me non sembra …-

-Sta tranquilla. Ci sentiamo quando starò meglio. Ciao!-

Misaki rimase un per un po’ con il telefono in mano. Era preoccupata per Usui e le sarebbe piaciuto andare a trovarlo.

Posò il telefono sul suo comodino, si alzò e fece per iniziare a prepararsi, quando la madre aprì la porta:

-Misaki, c’è un ragazzo che ti vuole alla porta. Chi è?-

-Un ragazzo?-

Non era di certo Usui visto che l’aveva appena chiamata dicendole che era ammalato.

Misaki andò verso la porta, quando i suoi occhi si spalancarono vedendo chi era il ragazzo misterioso di cui parlava sua madre.

-E tu che diamine ci fai qui?!- Domandò sconvolta.

-Sono venuto a prenderti, Misa-chan.- Solo lui poteva fare quel ghigno. Quel maledettissimo ghigno che lo identificava chiaramente.

-A prendermi?? Ma per favore … Va via e lasciami in pace.-

-Invece non me ne vado. Ricorda la mia sfida … Ah già … Dimenticavo che hai paura.- Tora rispose divertito nel vedere che Misaki era in panico.

-Io non ho affatto paura! Va bene! Ti dimostrerò che uno come te non riuscirà mai ad avermi! E una volta conclusa la sfida tu sparirai dalla mia vita. Io amo solo Usui.- Misaki era più decisa che mai. Gliel’avrebbe fatta vedere a quel riccone presuntuoso, che con lei non c’era da scherzare.

-Che aspetti a vestirti?- Disse ridendo, notando con gran piacere che Misaki era veramente carina in pigiama.

La ragazza si rese conto della situazione e corse subito in camera a prepararsi.

Una volta pronta, arrivò davanti a quello che lei considerava il suo peggior incubo. Uscì di casa in silenzio mentre Tora la seguiva, dirigendosi verso la scuola.

-Allora? Cosa mi racconti? Mi-sa-chan?- L’unico che sembrava divertirsi era lui, mentre Misaki continuava a mantenere la sua espressione scocciata.

-Nulla di particolare. Con te non ci parlo.-

-Ma come siamo antipatiche sta mattina … E pensare che ho anche evitato di chiamare il mio autista proprio per fare un pezzo a piedi insieme a te.-

-Ti sei disturbato inutilmente, Igarashi.-

Tora rise un'altra volta. Possibile che avesse sempre voglia di ridere? Misaki proprio non lo sopportava. Sperava di arrivare più presto possibile a scuola, anche se stranamente, quella mattina il tragitto le sembrava più lungo del solito.

Angolo Autrice: Salve a tuttiii!! Contenti di rivedermi? Mi odierete sicuramente visto che aggiorno sempre così tardi ... Scusatemi tanto! Il fatto è che ho molte fanfiction da aggiornare e devo organizzarmi bene ^^''
Comunque ho cercato di fare un capitolo molto più interessante e lungo rispetto agli altri proprio per farmi perdonare! Spero che vi piaccia! Se vi ho messo curiosità continuate a seguirmi! Ringrazio tutti i lettori :)
Un ringraziamento particolare ad Any che è sempre disponibile ad aiutarmi!! Grazieeee *-*
Al prossimo capitolo!!

Dreamer ;)

 

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Capitolo 4
*** Circolare dalla Miyabigaoka ***


Circolare dalla Miyabigaoka


Finalmente, dopo aver sopportato quel maniaco per tutto il tragitto, Misaki arrivò a scuola:

-Ora vado. Sono anche in ritardo per colpa tua.- Sbuffò la ragazza mentre stava per varcare il cancello d’entrata.

-A presto!- Sorrise Igarashi.

Nel momento in cui Ayuzawa mise un piede all’interno dell’aula del consiglio studentesco, venne assalita dai suoi compagni che avevano un mucchio di problemi da risolvere e carte da firmare.

-Un momento ragazzi! Almeno fatemi sedere!- Disse Misaki.

Tutti la guardarono senza aggiungere una parola, mentre la presidentessa prese posto dietro alla sua cattedra, iniziando a leggere la valanga di fogli che le erano stati consegnati.

Arrivata al quinto foglio, spalancò gli occhi:

-Yukimura, com’è possibile che ci sia questa circolare?- Domandò la ragazza al suo segretario.

-Oh! E’ un invito per partecipare ad un attività insieme ad un'altra scuola. La scuola che ha proposto questa attività dovrebbe essere segnata sulla circolare.- Rispose Yukimura.

-Mi spieghi … Perché la scuola in questione deve essere proprio la Miyabigaoka?!-

-La Miyabigaoka?! Intende quella scuola prestigiosissima dove sono tutti ricchi?-

-Si esatto … E questa cosa non mi piace per niente.- Misaki era insospettita. Perché mai avrebbe dovuto ricevere quella circolare da una delle scuola più prestigiose? Se si pensava che il presidente del consiglio studentesco di quella scuola era proprio Tora Igarashi, allora questo avrebbe dovuto cancellare ogni dubbio, anche se sembrava troppo strano.

Il presidende della Miyabigaoka voleva svolgere un attività di beneficenza in collaborazione con gli studenti della scuola Seika. Non era specificato che tipo di attività sarebbe stata, ma al solo pensiero di Tora Igarashi che si mette a fare beneficenza, alla nostra presidentessa non potevano non venirle dei dubbi. Sicuramente c’era qualcosa sotto.

Ripose il foglio in cima alla alta pila di moduli ancora da firmare, voleva aspettare un po’ prima di approvare una cosa del genere. Ma non ci diede neanche troppo peso, così tornò al suo lavoro.

Dopo aver svolto le varie cose che una presidentessa deve fare fino alla fine della giornata scolastica, Misaki si diresse verso il cancello d’uscita della scuola.

Nel frattempo, nell’aula del consiglio studentesco di una scuola vicina e molto prestigiosa, il presidente Igarashi era seduto alla sua scrivania in tutta tranquillità.

-Maki, la Seika ha ricevuto la circolare?- Domandò il ragazzo mentre giocherellava con una penna tra le mani.

-Certamente, questa mattina stessa.-

-Molto bene … Cara Misaki, non sai quello che ti aspetta. Ne vedremo delle belle insieme …- Un ghigno malizioso si dipinse sul volto del biondo. Chissà quali erano le sue vere intenzioni.

Intanto Misaki camminava da sola per strada.

-Quasi quasi vado a trovarlo …- La ragazza pensava al suo Usui e a come doveva stare mentre lei veniva continuamente tormentata da Igarashi. Decise così di andare a trovarlo per sapere se le sue condizioni erano migliorate.

Arrivò davanti al portone e citofonò, ma stranamente non ricevette nessuna risposta. Fortunatamente si era fatta fare un duplicato della chiave del ragazzo, sia del portone del palazzo che quella del suo appartamento. Una volta in casa, di Usui non c’era traccia.

-Usui? Ehi Usui dove ti sei cacciato?- La ragazza lo chiamava ripetutamente, iniziando a preoccuparsi visto che continuava a non rispondere.

Andò verso il salotto, quando lo vide sdraiato sul pavimento privo di sensi.

-Usui!!- Misaki era spaventatissima. Lasciò cadere la borsa e si avvicinò rapidamente al suo ragazzo nel tentativo di sollevarlo da terra.

Il ragazzo aprì lentamente i suoi occhi verdi, sbattendo le palpebre più volte come per mettere a fuoco il viso della ragazza.

-Misa…- Sussurrò con un filo di voce.

Con gran fatica, Misaki riuscì ad alzarlo e a farlo stendere sul divano.

-Cavolo, hai la febbre altissima!- Esclamò toccandogli la fronte bollente.

La ragazza gli mise un panno bagnato con acqua fredda sulla fronte, dopo di che gli diede subito la tachipirina e si sedette accanto a lui.

-Ma guarda te se devi farmi preoccupare in questo modo!-

-Scusa … Mi sono alzato per andare in cucina a prepararmi un tè ma la testa ha iniziato a girarmi e non ho visto più nulla … -

-Per forza! Con la febbre alta che ti ritrovi non ti viene in mente di prendere la tachipirina?! E poi potevi chiamarmi!-

Usui rimase in silenzio. La testa gli stava scoppiando e i rimproveri della sua ragazza non miglioravano certo la situazione.

-Non volevo farti preoccupare.- Disse dopo un po’ che Misaki lo stava sgridando.

-Beh l’hai fatto! Devo anche prendermi cura di te!- La ragazza sbuffò mentre Usui rimase evidentemente male dopo quella frase. Lui non gli aveva certo chiesto di prendersi cura di lui … Era venuta di sua spontanea volontà e non avrebbe mai voluto che si spaventasse in quel modo.

-Misa, che ti succede?- Domandò il ragazzo notando che l’espressione di lei era un misto tra preoccupazione e nervoso.

-Scusa … Solo che oggi non sono di buon umore … Mi è arrivata una circolare dalla Miyabigaoka e non capisco perché.-

-Capisco … Quel tipo ti da ancora fastidio …-

-Non ce la faccio più … Ma perché non è sparito una volta per tutte?!- Misaki era seriamente di pessimo umore. Proprio adesso che la sue relazione con Usui stava andando bene, ecco che il principino viziato viene fuori all’improvviso per i suoi soliti capricci.

-Se la cosa ti preoccupa … Lo sai che puoi contare su di me.- Inaspettatamente, il biondo abbracciò la ragazza sforzandosi di mettersi seduto.

-S-si lo so. Grazie Usui …- Misaki arrossì facendo quella sua solita espressione imbarazzata che piaceva da morire al ragazzo.

-Ti amo.- Le sussurrò all’orecchio.

-A-anche io … - Rispose lei sempre più imbarazzata.


I due si scambiarono un bacio appassionato. A Misaki non importava se avesse preso la febbre, perché lei lo amava. Lo amava a tal punto da rinunciare a un giorno di lavoro per lui. Lo amava così tanto, che ogni volta che lo vedeva, il cuore le batteva all’impazzata proprio come la prima volta. Anche se spesso risultava brusca o scontrosa, lui era l’unico a conoscere la sua vera natura, l’unico che la capiva davvero. Niente e nessuno li avrebbe separati, tanto meno un principino capriccioso.

Dopo essersi staccati da quel bacio ed essersi intensamente guardati negli occhi, Misaki si riprese tornando quella di sempre.

-Resta sdraiato o ti peggiorerà il mal di testa!- Gli disse facendolo sdraiare immediatamente. A quel punto sembrava averla lei la febbre, visto che le sue guance erano talmente rosse da far invidia a un pomodoro.

Misa decise di restare a prendersi cura di Usui fino a sera. Gli aveva preparato la cena e gli aveva dato un'altra dose di tachipirina. Stava per andarsene, quando a un certo punto Usui la chiamò.

-Misa-chan … -

-Si? Dimmi.-

-Ti andrebbe di restare a dormire qui?-

Se prima le guance della ragazza erano rosse, in quel momento erano viola. 

Angolo Autrice: Ciao a tutti cari lettori!! Mi scuso tantissimo se il capitolo è risultato corto ma purtroppo non avevo molte idee.. Grazie all'aiuto di Any sono riuscita a farmi venire qualcosa. Scusatemi davvero tanto! Spero comunque di avervi incuriositi. Quale sarà il piano di Tora? E cosa succederà tra Misaki e Usui? Spero che continuiate a seguirmi! Non perdetevi il prossimo capitolo ^^ Alla prossima!! 

Dreamer :)

 

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