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di stewdreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il provino. ***
Capitolo 2: *** Vancouver. ***
Capitolo 3: *** love, love, love. ***
Capitolo 4: *** World Premiere. ***
Capitolo 5: *** Nuove riprese: New Moon! ***
Capitolo 6: *** Sorpresa! ***



Capitolo 1
*** Il provino. ***


Ciao a tutti! Ho deciso di iniziare una nuova storia, la seconda. Ho deciso di scrivere su Kristen e Robert, sulla loro vita privata. Naturalmente la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Pov Kristen.
 
E' il gran giorno. Oggi io e la regista Catherine dovremo scegliere il ragazzo che lavorerà insieme a me nella saga di Twilight, interpretando il secondo protagonista, Edward. Ancora sotto le coperte della camera d'albergo, aprii gli occhi piano. Dalle finestre socchiuse entrava un fil di luce. Sembrava una buona giornata di sole. Mi alzai e mi diressi in bagno. Sono una ragazza semplice, che non ama vestitini, non amo il trucco e sopratutto odio i tacchi. Presi il primo paio di jeans che mi capitarono sott'occhio e una magliettina aderente color viola chiaro, seguiti da un paio di tennis. Legai i capelli ed entrai nella doccia. Una volta finito aprii la porta di plastica della doccia e presi l'asciugamano, avvolgendolo a me. Lavai i denti e la faccia finché non mi vestii. Mancava più di 5 minuti all'arrivo della macchina di Catherine. Presi la borsa a spalla e infilai dentro l'iPhone, il portafoglio e un pacco di fazzoletti. *Din don* sentii suonare.
«Signorina Stewart? La sua macchina è arrivata».
«Grazie, arrivo subito».
Scesi le scale ed entrai in auto, dove dentro, c'èra Catherine.
«Ehi, Kristen! Come và?».
«Ehi Cat, tutto bene, tu?».
«Alla grande! Sei pronta per scegliere il tuo Edward?».
«Si, certo».
Arrivammo allo studio. Salimmo le scale ed entrammo. I ragazzi si trovavano nella sala d'attesa. Io e Catherine aprimmo la porta della sala d'attesa. Lì tantissimi ragazzi erano seduti ad aspettare. Li guardai attentamente...Un ragazzo, capelli folti color oro/castano chiaro attirò la mia attenzione. Era bello. Lui mi guardò e i nostri sguardi s'incrociarono. Dalla sua bocca uscii un piccolo sorrisino. Ricambiai, imbarazzata.
«Bene...George, giusto? Puoi accomodarti».
Il ragazzo si alzò e si incamminò verso di noi. Ma io non staccavo gli occhi dal quel ragazzo. Ero come...ipnotizzata. 
Catherine mi fece segno di entrare, guardai un'ultima volta quel ragazzo misterioso e la seguii.
«Bene, Kristen, lui è George, George, lei è Kristen».
«Piacere».
«Piacere».
«Bene, proseguiamo. Raccontaci di te..Da dove vieni?, quanti anni hai?, perché vuoi questa parte?»
«Beh, vengo dall'Australia e ho 19 anni. Mi piacerebbe tanto avere la parte, mi sembra un film interessate, ecco».
Passò qualche minuto e George uscii fuori. Provammo 5 ragazzi, con cui provai una scena diversa con ognuno, ma nessuno mi convinceva. In mente avevo quel ragazzo così...bello.
«Bene, ciao, Robert...Pattinson, giusto?».
Eccolo, davanti a me, sorridente, con lo sguardo rivolto a me. 
Ci scambiammo un sorriso.
«Allora, Robert, raccontaci di te» chiese Catherine, gentile.
«Vengo dall'Inghilterra, da Londra, ho 22 anni».
«Bene. Perché vorresti la parte?».
Prima di parlare, fissò me, ridendo.
«Beh...mi piacerebbe avere la parte per vari motivi...» Guardò di nuovo verso di me, sempre sorridente.
«Ci sono davvero tanti motivi...mi piace la storia».
Sembrava come se stesse mentendo, come se avesse inventato una scusa.
«Okay, allora..Robert, lei è Kristen, Kristen, lui è Robert».
«Rob va bene» ci disse.
«Okay, Kristen, lui è Rob» precisò Catherine.
«Bene, adesso che vi siete presenti è il momento della scena».
«Che scena faremo?» chiesi a Catherine.
«La scena del bacio» ci disse, rivolgendosi a entrambi.
Robert mi guardò, i nostri sguardi - ancora una volta - s'incrociarono e di nascosto rise. 
Arrivammo nella camera dello studio, era poco soleggiata, un letto, un comodino e qualche quadro qua e là.
Io e Rob ci appoggiamo nel letto, seduti, accanto.
Mentre ci avviavamo parlammo, era molto simpatico.
Piano, cercando di non farsi sentire da Catherine, mi disse: «Ci conosciamo da almeno un'ora e siamo già a letto» disse, ironico.
Entrambi ci scambiammo un sorriso.

«Siete pronti?» disse Catherine.
Entrambi facemmo segno di "si" con la testa.
«3..2..1...Iniziamo!» urlò Catherine.
Io e Rob recitammo le nostre due battute e adesso toccava il bacio.
Piano si avvicinò a me. Io restavo ferma, a fissarlo. Sentivo il suo respiro sul mio. Era fresco, leggero, buono. Finché non arrivò. Posò le sue labbra sulle mie, chiudendo gli occhi. Un brivido mi attraversò la schiena. Posai le mani su i suoi capelli stringendolo a me. Dopo qualche secondo fù sopra di me. Recitammo gli altri pochi minuti di bacio che ci restavano, finché Catherine non urlò «Stop!».
Non volevo muovermi, rimanere così, in quella posizione, insieme a lui.
Mi sentivo....strana. Avevo desiderio di lui.
Ci alzammo. Sistemai la magliettina ormai un pò alzata e la abbassai. 
Catherine ci guardava compiaciuta.
Mi avvicinai a Catherine e gli dissi: «E' lui».
Era ora di andare. Io e Catherine avevamo finito di scegliere. Naturalmente, avevamo scelto Robert.
Mentre lei finiva di mandare un'e-mail a tutti i ragazzi, scrivendo che non erano stati accettati, io passai del tempo insieme a Robert. Parlammo di un pò di tutto. Era così dannatamente simpatico. Era bellissimo, ed essendo anche così simpatico, diventava ancora più bello. Perfetto.
«Ci sentiamo allora» mi disse.
«Certo, magari ci vediamo qualche giorno» gli risposi sorridendo.
Catherine ci accompagnò alla porta, dove noi andammo via. Salutai Catherine e Robert.
«Ci vediamo domani» 
«A domani, Rob»
Tornata in albergo, posai la borsa, mi legai i capelli e indossai il pigiama. Ordinai una pizza e la addentai guardando la TV. Non potevo crederci. Era così...incredibile. Assurdamente incredibile.
Si fecero le 9, e domani avrei dovuto alzarmi presto per raggiungere Rob e Catherine sul set per sistemare varie cose. Spensi la luce e mi addormentai sotto le coperte.
Al pensiero che domani lo avrei rivisto mi addormentai immediatamente. Volevo che arrivasse domani il prima possibile. Chiusi gli occhi e mi abbandonai ai miei sogni.

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Capitolo 2
*** Vancouver. ***


Vi ricordo che: la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Apro gli occhi. E' presto, sono le 5 del mattino. Manca più di 2 ore al secondo al volo per Vancouver. Provo a riprendere sonno, ma niente. Allora prendo il libro di Twilight che Catherine ci ha regalato a me e Robert per imparare la storia, e ricomincio a leggerlo per passare il tempo. Apro il libro a pagina 34, dove avevo messo il segnale. Mi siedo sul letto e comincio a leggerlo, accendendo la luce che c'è nel comodino.
Leggendo il libro mi piace sempre di più. La storia di Bella e Edward, essendo così assurda è allo stesso tempo così dolce e intensa. Edward è il ragazzo perfetto. Alla fine riesco a prendere sonno, lascio cadere il libro sulle mie gambe coperte dal lenzuolo e chiudo gli occhi.
Dopo qualche minuto mi risveglio.
Ho il tempo esatto per sistemarmi. Doccia, denti, faccia e vestiti. E anche un pò di trucco. 
Stavolta a prendermi sarà la macchina personale che Catherine ha preso per pore me e Rob all'aeroporto. Quindi, avrei passato quel poco tempo insieme a Rob. All'idea sorrisi.
Mi affacciai alla finestra e vidi l'auto: colore nero, grossa ma non esagerata.
Scesi le scale e salutai il cameriere che solitamente sta fuori, Marcos.
«Buon divertimento signorina Stewart».
«Marcos chiamami tranquillamente Kris».
Mi fece cenno di si con la testa e ci salutammo.
Aprii lo sportello e lì c'era lui: maglietta larga blu, pantaloni stretti color blu/nero e tenniss. E naturalmente il suo sorriso meraviglioso.
«Ciao signorina» disse sorridendo.
«Ciao Rob, tutto bene?».
«Alla grande! Tu - a parte a essere bellissima - come và?», imbarazzai.
«Bene, e grazie».
«E di che? Pronta per il viaggio?».
«Si..direi di si».
La cosa che mi fece sorridere fù pensare che saremo stati soli, a parlare di tante cose....ma insieme. La cosa strana è quello che lui scatena in me. Mi piace così tanto....Ma naturalmente, è presto, troppo presto. Ma non credo neanche di piacergli....
Basta. Devo concentrarmi.
L'auto si ferma e scendiamo. Davanti a noi c'è un grande aereo privato. Scende la scaletta e io e Rob ci avviamo. Il vento è fortissimo e tutti i capelli volano di qua e là. Prendiamo le valigie e mi siedo nel primo posto che vedo. Robert mi guarda, sorridente.
«Posso avere l'onore di sedermi accanto a te?».
«Certo che sì».
Le mie guance diventarono di un colorito talmente rosa da sentirmi ancora più in imbarazzo.
«Preferisci sederti al mio posto, vicino al finestrino?» chiedo, gentile.
«E' uguale, non preoccuparti».
«Okay...» sussurro.
«Allora, com'è Londra? E'..bello vivere lì?».
«E' senz'altro una bella città, piena di bei posti da visitare...E' veramente bello vivere lì».
Guardarlo parlare è bellissimo. Beh, è lui che è assurdamente bellissimo. 
Mi guarda e sorride. «Cosa c'è?», chiedo.
«Mi piacciono i tuoi occhi verdi».
Imbarazzata, cerco di dire qualcosa di più divertente.
«Oh bhe, peccato che sul set dovrò indossare delle lenti marroni....Comunque, grazie davvero».
«Di nulla. Ehm, non sò che dire...Ti piace la pizza?».
«Si, margherita. Mi piacciono le cose semplici».
«Anche a me».
Passare del tempo con lui era così bello. Lui era bello. 
«Quanto manca?», chiedo alla signorina.
«Siamo arrivati, stiamo atterando».
«Grazie».
Scendendo dall'aereo trovammo Catherine.
«I miei ragazzuoli! Come state? Com'è andato il viaggio?».
«Alla grande, Rob è un simpaticone».
«E' fantastico che voi due andate così d'accordo».
«Kristen è davvero simpatica», dice Rob.
Dietro Catherine c'era un'auto. Salimmo e ci avviamo sul set. Avremmo dovuto girare, come prima scena, l'ultima scena del film. Haha.
La scena finale è quella del ballo di fine anno. Vicino alla scuola c'erano i nostri camerini. Entrammo, ognuno nel proprio, e indossammo i nostri costumi. Io avevo un vestitino blu, dei leggins sopra il ginocchio e delle scarpe da tennis.
La mia truccatrice mi fece i boccoli e mi mise un trucco leggero. Bella era piuttosto simile a me, non amava trucco e tacchi. Se fosse stata reale saremmo state buone amiche. Uscita dal camerino mi trovai accanto Rob: indossava uno smoking nero. Era il puro ritratto della perfezione. Ci scambiammo un sorriso da lontano e Catherine e Rob si avvicinarono a me.
«Carina».
«Anche tu sei carino».
«Nulla in confronto a te».
Arrivati sul set ci preparammo. Avremmo dovuto semplicemente ballare e dire le nostre battute.
Robert, mentre Catherine sistemava alcune cose, giocherellava, cercando di farmi ridere. E ci riusciva.
Era ora di iniziare.
Mi abbraccia a Robert, in posizione di ballo.
Catherine ci diede il via e cominciammo a dire le nostre battute.
Ero a pochi centimetri da lui. Finite le battute arrivò il momento del bacio.
Si avvicinò piano a me e posò le sue labbra dolcemente sulle mie. Cercare di mantenere la calma era impossibile. Era un momento perfetto, il più bello.
Ma come era possibile che in soli 2 giorni io possa essere già....così....innamorata?
«Stooop! Siete stati fantastici, complimenti».
Ma noi non staccammo le nostre labbra. Restammo ancora qualche secondo. Era impossibile fermarsi. Impossibile.
«Ragazzi, abbiamo finito!» urlò Catherine.
Staccai le labbra dalle sue, piano.
«Ops, scusa, non avevo sentito».
«Si..come no» disse fra se e se, ma riuscì a sentirla.
Guardai imbarazzata Robert, stessa cosa lui.
«Scusa..» disse.
«E di che? E' stata anche colpa mia, poi...è lavoro».
«Già».
Finite le riprese Catherine ci chiamò un taxi, che ci portò in albergo. Ovviamente stanza separate.
Era brutto stare sola, ma riuscivo a trovare sempre qualcosa da fare. Entrati in albergo - che era davvero bello - io e Rob andammo a ritirare le chiavi.
«Signorina Stewart, lei ha la numero 8».
«Signor Pattinson, lui ha numero 9. Abbiamo cercato di mettervi vicini....magari siete amici».
Prima che potessi aprire bocca, Rob rispose al mio posto. «Ha fatto bene, tranquillo. E grazie».
Prese le valigie, ormai davanti la porta della nostra camera, ci salutammo. 
«Beh..a dom...»
Prima che potessi finire la frase, mi bloccò.
«Che ne dici se ordiniamo una pizza in camera mia? Certo, solo se vuoi. Non trovo giusto lasciarti sola».
«Oh, grazie, certo che accetto. Poso le valigie e vengo».
«Ti dò una mano», mi disse. Naturalmente non era una domanda. Gli feci l'occhiolino.
Mi limitai a posare le valigie dove mi capitava, talmente ero felice all'idea di passare del tempo con lui. Posate le valigie, entrammo nella sua.
Doveva ancora sistemare le sue valigie e così gli diedi una mano.
«Hai portato più cose di me, cos'hai in valigia? Wow».
«Nulla, ho solo portato più jeans...Ne vado matto».
«Wow, haha».
«Bene, chiamo il servizio in camera. Immagino che tu voglia una margherita».
«Esatto», sorrisi.
Robert prese il telefono e chiamò. La sua voce vellutata era così bella....Perfetta.
Dopo qualche secondo a guardare la tv e a parlare finalmente la pizza arrivò.
Robert aprì la porta, prese le pizze e le portò sul tavolo.
«Che buon odore».
«Mmh, hai ragione».
«Possiamo mangiare sul divano?».
«Certo, guardiamo un film? Ne ho portato alcuni con me per una evenienza simile...».
«Cosa? Haha».
«Primo o poi ti avrei invitata, e dato che eri sola ho pensato di invitarti ora».
Diventai rossa come un peperone. Gli piacevo?
Addentai una fetta di pizza. Parlammo un pò, e finita la pizza misi un film. Decidemmo di guardare un horror. Il film faceva molto paura, ma non ero il tipo da spaventarmi per un film. 
«Non hai paura? Pensavo che ti spaventassi».
«Non sono una femminuccia, sai».
«Oh, bene. Sei...dolce, haha».
«E' un complimento?»
«Certo. Non potrei mai dirti nulla di male! Ti ho detto che sei dolce, giusto? Dovrebbe essere un complimento».
«Grazie, sei molto carino. Dovrei andare però, ho sonno».
«Okay, non ti costringo mica a restare, anche se mi piacerebbe».
«Mi stai facendo la corte o cosa?».
«Più o meno».
«Grazie....Bhe, rimango?».
«Mi piacerebbe, ma non ti costringo».
«Mh, okay, rimango un'altro po'».
Guardando il film mi addormentai sul divano. Ero molto stanca. 
 
Pov Robert
Kristen si addormentò sul divano e non avevo come portarla in camera sua. Avrebbe dovuto dormire qui, allora. E' così bella mentre dorme. 
Senza fare rumore le misi un cuscino e la coperta di sopra. Infine, andai a dormire. Domani mi sarei dovuto alzare presto, e Kristen era qui, quindi, avrei dovuto anche svegliarla. La guardai un'ultima volta, poi andai a dormire. Spensi la luce e mi addormentai.

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Capitolo 3
*** love, love, love. ***


Vi ricordo che: la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Pov Robert.
Si fece mattina. Erano le 7 in punto, alle 9 saremmo - io e Kristen - andati sul set. Mi sveglia di corsa; indossai un pantalone sportivo, che solitamente uso in casa, e una magliettina bianca aderente. Entrai nell'altra stanza, dove Kristen dormiva ancora sul divano. Mi avvicinai piano evitando di svegliarla. Ancora dormiva. Mi sedetti nel divano vicino a lei senza svegliarla. Rimasi 1 minuto o 2 a fissarla. Aveva gli occhi chiusi, i capelli sciolti, e sorrideva. Ero incantato. Era perfetta, bellissima, una dea. Dolcemente gli diedi una carezza nella guancia. Avevo ancora un pò di tempo, così feci due uova e un pò di bacon e li divorai. Una volta finito, mi avvicinai a Kristen per svegliarla.
«Kristen...» sossurrai.
«Kristen, è ora di svegliarsi». Si mosse qualche istante, poi cercò di aprire gli occhi.
«Dove...dove sono?».
«Buongiorno! Ieri sera ti sei addormentata sul divano».
«C-cosa? Oh no! Scusami!».
«Ma no, tranquilla».
«Sono le 7 e 20».
Lentamente si alzò. Si legò i capelli con l'elastico che aveva in polso. 
«Grazie per avermi fatto dormire qui», disse.
«Di nulla».
Si sedette a mangiò un pò d'uovo e un pò di bacon. 
«Sai che alle 9 dobb..» non mi lasciò finire la frase.
«Oh no! Devo prepararmi e le valigie non sono ancora sistemate, in camera mia. Vado, okay?».
«Tranquilla, vai, così finisco di prepararmi anch'io».
Si avvicinò alla porte della camera per uscire, si girò e disse: «Grazie ancora, Rob».
Gli risposi con un sorriso. Kristen uscì e io rimasi solo. Mi sembrava un sogno. Kristen aveva passato la notte in camera mia. Wow. Entrai in bagno e cominciai a sistemarmi.
 
Pov Kristen.
La mia camera era un disastro. Le valigie ancora chiuse. Nulla di sistemato. I miei abiti erano ancora chiusi nelle valigie. Mi passai una mano tra i capelli e sospirai.
Aprii la prima valigia che vidi e presi un paio di jeans, una magliettina larga e le solite tennis.
Corsi in bagno. Poi mi fermai un'attimo a pensare.
Ma cosa era successo? Avevo dormito nella camera di Rob. Che figuraccia, come mi sono potuta mai addormentare? Come? Pff.
Entrai nella doccia, feci lo shampoo e finì di lavarmi. Passò mezz'ora e fui subito fuori dal bagno. Adesso avrei dovuto sistemarmi tutto, in quel poco che mi restava. Che noia.
*Din don*
Chi era alla porta? 
Mi dirigei alla porta ed aprii. Ed eccolo: bellissimo, la maglia color blu scuro e un paio di jeans stretti. Era Rob.
«Sei pronta, giusto? Bene. Pensavo di servisse una mano con le valigie...».
«Grazie! Sei arrivato al momento giusto, mi hai salvata. Haha».
Entrò. Cercai di spiegargli, più o meno, come sistemare le cose. Posai le magliette in un cassetto, i pantaloni nel cassetto sotto, e quei pochi abiti e gonne che avevo le posai in un'altro mobile.
«Fatto».
«Anch'io, Kris».
«Grazie Rob».
«Okay, ora che abbiamo finito, pensavo, ehm, ti piacerebbe venire giù, con..con me a fare colazione?».
Mi stava invitando. Non potei non trattenere un sorriso.
«Certo che sì».
Mi avvicinai a lui, che si trovava vicino alla porta, e me l'aprii.
«Che educato».
«Certo che sì signorina». Scoppiammo a ridere.
Scendemmo le scale e ci avvicinammo al bar. Ci accomodammo in un tavolino e ordinai solo un pò di cioccolata calda. Mentre aspettavo parlai con Rob.
«Impegni per stasera?», chiese.
«No, perché?».
«Dato che sei sola, pensavo, vorresti venire di nuovo in camera mia? Mangiamo un pizza e guardiamo un film, non sò».
«Okay, in fondo sono sola». Arrossii.
«Ora di andare, il set ci aspetta». Ci avviammo fuori, in macchina, ed andammo.
 
-2 ore dopo.
 
Finito! Ero stanchissima. Non vedevo l'ora di rilassarmi un pò in albergo.
Ci dirigemmo direttamente in camera di Rob. Alle 8 sarebbe arrivata la pizza. Aprì la porta, gentile.
«Che si fà?».
«A dire la verità sono stanca, guardiamo un film per ora, okay?».
«Okay». Prese un DVD e lo mise. Non m'importava granché del film, m'importava che fossi con Rob.
Si sedette accanto a me sul divano e aspettammo che il film iniziasse.
«Non addormentarti di nuovo, signorina».
«Haha, farò del mio meglio».
Rob si avvicinò poco a me, senza farsi notare. Ovviamente, io lo notai. 
Arrivò la pizza. Quando Rob aprii la scatola della pizza tutto il profumo uscì fuori, invadendo la stanza.
Portò la pizza sul divano. Presi una fetta e la morsi.
«Mmh, che buona».
«Già».
Durante il film Rob mi guardava spesso, stessa cosa io, e molto spesso i nostri sguardi s'incrociavano.
«Stanca, vero?».
«Tantissimo».
I nostri volti erano vicinissimi. Un'instante dopo i nostri sguardi erano a qualche centimetro di distanza. Sentivo il suo respiro. Anche quello era buono; fresco, dolce, incantevole.
Non sapevo nemmeno come ci fossimo avvicinati tanto. Lo sentivo sempre più vicino. Avanzava lentamente per arrivare alle mie labbra. Io stavo ferma, immobile, ipnotizzata dal suo viso così perfetto e così vicino a me. 
E poi le sue labbra toccarono le mie. 
Prima restai immobile, senza sapere cosa fare, dopo qualche istante, invece, la mia reazione cambiò totalmente. Mi strinsi a lui, tenendolo e accarezzandolo dai capelli, baciandolo con più forza e decisione. Assaporai quell'attimo così perfetto, magnifico, e desiderai che non finisse mai.
Le nostre labbra combaciavano alla perfezione, i nostri movimenti erano uguali; il bacio era assolutamente magnifico. Un brivido mi attraversò la schiena. Mi prese in braccio e mi fece sdraiare sul letto. Poi lui si mise sopra di me, e finalmente, mi baciò. In quell'istante persi completamente la testa.
«E' la mia prima volta...» sussurrai. 
«Anche la mia...Magari, dato questo, sarà più facile..nessuno sà cosa fare».
Gli diedi ancora un bacio. Un'altro ancora, un'altro e ancora un'altro. Dopo qualche minuto mi accorsi che, sia i miei che i suoi abiti - sia l'intimo - non c'erano più. Le mie braccia erano completamente avvolte a lui. «Sono in paradiso...Mmh», disse.
«Questo è senz'altro meglio del paradiso...è un sogno».
La notte proseguì perfettamente. L'indomani - domenica - mi risvegliai. Ero abbracciata al suo petto, e lui mi stringeva a sé. 
Riaprii gli occhi. Lui era già sveglio.
«Buongiorno bellezza...», sussurrò.
«'Giorno...».
«Vuoi ordinare la colazione?».
«Preferisco rimanere qui con te, grazie».
«Mmh...».
Si avvicinò a me e mi baciò. 
«Penso sia un'ottima idea..».
Rimasimo tutto il giorno così, come la notte scorsa.
«Pensavo...dato la situazione, la tua camera..ti serve ancora? Ehm, potresti stare qui con me, no?».
«Già....chiamo il proprietario e gli chiedo di portarmi le cose».
Chiamai e chiesi cortesemente se potevano portare le mie valigie nella camera accanto, e che mi sarei trasferita lì. Il cameriere venne di pomeriggio, così io e Rob avevamo avuto tutta la mattina per fare quello che ci pareva e per sistemarci.
Quando arrivarono le valigie sistemai gli abiti nei mobili della camera di Rob.
«Usciamo?» chiese.
Gli feci segno di sì con la testa. 
«Vado a fare una doccia, allora...vieni con me?» chiese.
Mi avvicinai a Rob e lo seguì. Entrammo insieme nella doccia e ci lavammo. Fù una doccia stile "baci e bagnoschiuma", non sò se mi spiego....
Ci vestimmo e uscimmo, a piedi. Percorsa un pò di strada successe l'inevitabile. Paparazzi.
Ma come? Come facevano a riconoscerci se il film non era nemmeno uscito? Ci pensai un'attimo...Il sito del film! Ecco! I nostri nomi e le nostre foto si trovavano lì. 
«Fate cheese!» e ci scattarono delle foto.
Guardai Rob. 
L'indomani le nostre foto erano in prima pagina: "Kristen Stewart e Robert Pattinson, gli attori che interpreteranno Bella e Edward escono insieme!"
Mezzo mondo sapeva chi eravamo. Di già. Ottimo.
Ma dovevamo prepararci: questo era solo l'inizio, sapevamo che il costo della fama era questo.
Però, alla fine, poco m'importava. Da quando ero una bambina ero abituata a finire in tv, giornali e cose varie. All'improvviso il mio cellulare squillò.
"Chiamata in arrivo: Catherine".
Risposi.
«Kristeeeen! Congratulazioni. Rob è troppo okay».
«Ehm, Cat, grazie. Scommetto che l'hai letto nel giornale. Ma comunque grazie, la storia è vera. Sono felicissima».
«Che bello! Così sarà anche meglio girare il film!».
Parlammo qualche altra ora, poi, finalmente, chiusi.
Rob mi guardava. «Era Catherine, ci ha fatto gli auguri o qualcosa di simile».
«Ah..».
Si avvicinò lentamente a me. Mi baciò con decisione e sussurrò: «Ti amo».
«Io di più».
Non ci restava più nulla da dire: io ero sua e lui era mio.

-4 mesi dopo.

Le riprese di Twilight erano terminate e il film era già uscito ovunque. Aveva avuto un gran successo. Tra poco avremmo iniziato un tour mondiale per presentarlo in vari festival ecct. Io e Robert, invece, eravamo più affiatati che mai. Mi aveva regalato un'anello di fidanzamento, meraviglioso. Adesso vivevamo anche insieme. Avevamo comprato una casa tutta nostra a Los Angeles. La nostra vita era perfetta.
 
 

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Capitolo 4
*** World Premiere. ***


Vi ricordo che: la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Oggi prima premiere mondiale di Twilight a Los Angeles. Ero nella nostra casa - mia e di Rob - a Los Angeles.
*driiin driiin* La sveglia cominciò a suonare all'impazzata. Che ora erano? Mi avvicinai al comodino e guardai. Erano le 8:00. La premiere si sarebbe svolta alle 6 di pomeriggio, ma nonostante questo, avrei dovuto alzarmi presto; dovevo preparare tantissime cose, l'abito, il trucco, ordinare l'auto, i capelli e tante altre stupidaggini simili. E anche se queste cretinate non mi interessassero per niente, era un'obbligo. Mi alzai, rimanendo seduta sul letto, e mi passai una mano tra i capelli, scombussolata. Avevo una voglia matta di rimanere a dormire tutta la mattina, ma ahimè avrei dovuto alzarmi. Diedi due colpetti sul braccio di Rob, per svegliarlo.
«Signorino, svegliati, forza».
Rob si passò le mani tra gli occhi, e infine, aprii gli occhi. Gli vedevo il sonno negli occhi. 
«Buongiorno...che...che ore sono?».
«Le 8».
Si alzò piano, raggiungendomi. 
«Buongiorno...» ripeté.
Avvicino il suo viso al mio, e mi baciò. Sorrisi.
«Dobbiamo alzarci...». Ci alzammo. Ero in slip e la magliettina. Mi avvicinai alla cucina insieme a Rob, prendemmo del latte e dei cereali e mangiammo velocemente.
«Allora, pronta per la prima premiere?!».
«Si, direi di si».
 
Si fecero le 6. Mi trovavo nella camera dell'albergo provvisorio, che si trovava vicino al luogo dove si sarebbe svolta la premiere, insieme alla mia truccatrice. Rob si trovava nella camera accanto. 
Era ora! Una volta finito di indossare l'abito, di sistemare capelli e trucco, uscì dalla camera. Scesi di sotto, dove già Rob si trovava. Indossava giacca e pantaloni color blu scuro. L'esatto ritratto della perfezione. Mi avvicinai a lui, che si trovava insieme alla guardia del corpo (o qualcosa di simile...).
«Carina».
«Si si, come no. Ti sei guardato tu? Boh, sei...sei...bellissimo». Mi lanciò un sorriso.
Ci avvicinammo alla porta, dove davanti si trovava la nostra auto. Dentro si trovava Taylor (Taylor Lautner). Mi prese la mano. Arrivati alla porta, mi sussurrò: «Sei bellissima, e non dire che non lo sei».
Entrammo in auto, e lì c'era Taylor, con un sorriso stampato in faccia.
«Ciaaaao ragazzi! Come state?».
«Io bene, grazie. Tu...direi di si?». Come risposta mi sorrise.
Robert si avvicinò a lui, dandogli quella specie di saluto al "maschile" con il pugno.
«Tutto bene amico, tu?», disse Rob.
«Bene bene, pronti?».
«Altroché!».
Io, invece, non lo ero affatto. Non ero pronta ad affrontare una folla simile. Robert e Taylor parlarono tutto il tempo di cose da maschi e blablabla, io mi limitai a guardare fuori dal finestrino, anche se si vedeva poco, dato che i finestrini erano neri. Arrivammo nel posto della premiere; dietro le sbarre c'era una massa enorme di fans urlanti di tutte le età. La macchina si fermò esattamente davanti al tappeto rosso. Robert aprì la portiera per scendere e tutta la folla cominciò a urlare sempre più forte. Una volta sceso, salutò tutti con la mano, poi mi diede la mano, per farmi scendere. Ancora una volta la folla urlò sempre più forte. Mi sentivo strana. La cosa che mi tranquillizzava era che ero insieme a Rob. Attraversammo il tappeto rosso, seguiti da Taylor. Ci avvicinammo alla folla a rilasciare autografi e cose simili. Tutte le persone avevano un poster del film, una foto o quant'altro. 
Una volta finito mi avvicinai a Robert, seguita da Taylor. Ci fermammo a farci scattare qualche foto dai paparazzi e dai fans. C'erano tantissimi flash, ovunque. Infine ci limitammo a lasciare interviste con vari magazine, giornalisti ecct. Io e Rob fummo fermati da un giornalista; non vidi bene di chi si trattasse.
«Buona serata ragazzi, come và?».
«Bene bene».
«Bene».
«Allora, com'è stato girare Twilight?».
«E' stato qualcosa di unico...ci ha cambiato la vita», rispose Rob. Sapevo di cosa parlava. Risi.
«Fantastico. Allora, siete stati fotografati insieme. State realmente insieme? Kristen, vedo che porti un'anello». 
«Ehm...beh, diciamo...ehm, si» risposi.
«Si», concluse Rob.
«Wow! Mitico ragazzi. Vi auguro buona fortuna. Ciao e grazie!».
L'intervistatore si allontanò e raggiunse Taylor, e cominciò a intervistarlo.
Tutta la serata passò così: interviste, foto, autografi...
Una volta finito tutto, la nostra auto passò a prenderci. Lasciò me e Rob al nostro hotel, e Taylor al suo. Finalmente. Ero esausta. Salimmo le scale ed entrammo in camera. Mi dirigei subito in bagno. Feci una doccia, insieme a Rob, indossai un pigiama pulito e accesi la tv. Ero affamata. Nonostante l'ora - l'1:00 - cucinai una cosa semplice e veloce. Feci 2 panini con prosciutto e maionese. Lo diedi a Rob, che mi aspettava sul divano, e lo mangiammo. Finito il panino spensi la tv, e io Rob andammo nel letto. Dopo qualche ora ci addormentammo. Chiusi gli occhi, e abbracciata a Rob, mi addormentai insieme a lui.

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Capitolo 5
*** Nuove riprese: New Moon! ***


Vi ricordo che: la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Guardai la sveglia: che ora erano? Sgranai gli occhi e guardai meglio. Erano le 8 del mattino. Ancora presto. Oggi era sabato, e nonostante tutto, saremmo dovuti andare sul set per iniziare le riprese del nuovo capitolo: New Moon. Catherine, quindi, sarebbe andata via. Il regista di New Moon sarebbe stato Chris Weitz. Avevo visto il suo volto nel pc, e guardandolo, sembrava simpatico, e anche bravo nel suo lavoro. Ancora mezza addormentata, mi distesi nuovamente sul letto, dato che mancavano 4 ore. Cercai di riaddormentarmi, ma niente. Robert dormiva come un ghiro, beato lui. Così decisi di continuare a leggere Twilight. Ogni volta che leggevo un nuovo pezzettino del libro mi rendevo conto di come Stephanie era brava, e di come fosse bella la storia; una storia bellissima, che racconta di questi due ragazzi, che appartengono a due mondi totalmente diversi, che si amano così fortemente da fare di tutto. Mi lascia andare uno sbadiglio. Alleluia! Così, lentamente, posai il libro sul comodino, e mi strinsi a Robert per addormentarmi. Sorrise nel sonno. 
Aprii gli occhi. Erano le 9. Ho dormito solo un'ora in più? Avrei preferito dormire ancora un po'. Ma pazienza. Non sentivo più sonno. Accanto a me c'era Rob, ancora addormentato. Gli accarezzai la guancia. Era così bello...quasi sembrava un sogno. Sentì la mia mano sulla sua guancia, e sorrise, avvicinando la sua mano alla mia. Piano piano, aprii gli occhi anche lui. Quanto era dolce! Appena svegliato, sembrava un bimbo.
«Mmh..».
«Dormiglione, sveglia» sussurrai. 
«Sono sveglio, e vieni qui! Dai», disse sorridendo.
Avvicinai il mio volto al suo e mi diede un bacio. Uno di quelli leggeri, dolci. 
Sorrisi.
Mi alzai dal letto e indossai la camicetta bianca di ieri sera, subito dopo mi dirigei in bagno. Legai i capelli e lavai i denti. Spazzolai per bene e posai lo spazzolino. Feci una doccia e indossai degli abiti puliti: una maglia a fantasia e dei jeans. Una volta finito di sistemarmi, uscii fuori, dove seduto c'era Rob.
«Vado a lavarmi, non scappare, ho ordinato il servizio in camera».
«Non scappo da nessuna parte! Haha. E dai, scemo, entra».
Si avvicinò a me, mi baciò e poi entrò in bagno. Accesi la TV e aspettai. 
*Toc Toc* «Servizio in camera!».
Lentamente mi dirigei alla porta, ed aprì. Il cameriere aveva portato tanta roba, e io non avevo proprio fame. Ma comunque. Se le avrebbe mangiati Rob.
«Grazie mille». 
Presi il carrello con il mangiare e chiusi la porta. C'erano dolci, uova, bacon e tante altre cose. Rob uscì, con dei jeans neri aderenti e una maglia grigia. Era semplicemente perfetto. 
«E chi mangia, ora, tutta quella roba?!».
«Tu, ovviamente». 
Sorridemmo. Posai le cose sul tavolo e cominciai a mangiare. Presi le uova e il bacon; lasciando i dolci a Rob. Finito di mangiare, andai nel divano con Rob. Cambiai canale, e trovai un mio vecchissimo film: Panic Room. Avevo solo 12 anni. Stava iniziando.
«Wooo, woo! Panic Room! Aaah, che piccina che eri».
Sorrisi.
«Haha, si, come no».
«Guardiamolo!».
«Okay...Il film è bello».
«Mai bello come te, però».
Quanto era dolce. Mi avvicinai lentamente a lui e lo baciai.
Era un momento perfetto. Lui, era perfetto. Iniziò la sigla del film, e cominciarono a comparire i nomi.
«Il tuo nome, aw».
«E' così bello?».
«Tutto di te è bello». Arrossii.
Abbracciata a Robert, continuammo a guardare il film. Ero davvero piccolissima. 
Passarono le ore, e si fece ora di andare. Entrammo nell'auto e ci dirigemmo sul set. Arrivati, li c'erano già Taylor, che in New Moon avrebbe recitato in molte più scene rispetto a Twilight, Ashley, Nikki, Kellan, Peter, Jackson e il resto del cast e produzione. Lì, a chiacchierare con qualcuno della produzione, c'era il nostro nuovo regista: Chris.
Scesi dall'auto, mi dirigei da tutti e salutai.
«Kris! Bella, come stai? Tutto bene?» chiese Nikki eccitata.
«Dolcezza sto bene, e tu?».
«Tutto okay».
E poi, arrivò Chris.
«Ciao ragazzi! Rob, Kristen, io sono Chris, il regista di New Moon. Ho già fatto conoscenza con il resto del cast mentre voi non c'eravate. Allora, siete pronti?».
«Si, ehm, tutto bene. E si, siamo prontissimi! Piacere di 
conoscerti».
«Il piacere è tutto mio».
Poi, salutò Rob, e lentamente ci dirigemmo tutti verso i nostri camerini, dove indossammo i nostri costumi.
Il camerino, stavolta, era più grande, con più costumi, e le pareti erano dipinte di un'arancione accesso che metteva allegria. Accanto al mio camerino, c'era quello di Rob, e poi, quello di Jackson, Ashley e tutti gli altri. Lì c'era Charlotte, la mia truccatrice. Mi diede gli abiti che avrei dovuto indossare, mi sistemò il trucco e gli abiti.

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Capitolo 6
*** Sorpresa! ***


Vi ricordo che: la maggior parte della storia è inventata, ma alcuni momenti sono realmente accaduti a Robert e Kristen, quindi, per farvi capire quali sono i momenti e le parole realmente dette/fatte da Robert e Kristen le scriverò in nero. Buona lettura!
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Uscii dal camerino. Come prime riprese, oggi, avrei dovuto fare la più difficile: quella di buttarmi da una scogliera, perché Edward era andato via.
Indossavo un paio di jeans e una maglietta semplice, insieme a un paio di tennis. Naturalmente, la scogliera era finta.
Il tutto si sarebbe svolto in una piscina molto grande. Poi, sarebbe stato montato tutto per me sul computer. 
Seguita da Chris e da altre persone della produzione, che non conoscevo completamente, mi avvicinai al posto delle riprese. Davanti a me, giusto un po' più distante, c'era un pezzo di cartone - cartone? - enorme, dove c'era rappresentato il mare. 
«Bene, Kristen, è molto semplice: ti attaccheremo dei fili che ti sosterranno mentre girerai la scena, tutto chiaro?». Annuii.
Due persone si piazzarono dietro di me e cominciarono ad attaccarmi fili e altra roba simile.
In realtà, durante tutta la scena, io dovrò fare nulla; faranno tutto i fili. Forte!
«3..2...1..Partenza! Cominciate a muovere le macchine!», urlò Chris.
Lentamente mi sentì alzare da terra, e in qualche attimo, fui in aria. Poi, cominciarono a calarmi in acqua. Una volta in acqua, cominciai a recitare la parte, come se stessi annegando. Manca poco, manca poco, pensai.
E finalmente, Chris urlò «Stooop!».
Tutta bagnata, mi avvolsero in un'asciugamano e mi diressi, insieme alla mia truccatrice - nonché quella che si sarebbe presa compito di aiutarmi sul set - nel mio camerino. Mi sedetti e mi lasciai andare un brivido di freddo.
«Kristen, dovresti andare a fare una doccia. Lì ci sono gli altri abiti: ti serviranno per la prossima scena».
«Okay, okay. Vado a fare una doccia».
«Bene, io vado a prenderti le scarpe. Si trovano nell'altro camerino e non so' nemmeno perché. Fai veloce».
«Certo, non preoccuparti».
Veloce mi diressi nel bagno; cominciai a togliere gli abiti e velocemente entrai nella doccia. Una volta avermi insaponata e risciacquata perbene, uscii dalla doccia e indossai i miei - quelli di Bella, in realtà - abiti e uscii fuori a prendere una boccata d'aria.
Mi sedetti nei gradini della roulotte. 
«Ciaoooo!».
«Che spavento, cazzo, Robert!» dissi.
«Hahaha, ti ho spaventata, eh?! Comunque, sei stata brava», e mi baciò. Sorrisi.
«Cosa devi fare, adesso?».
«Dovremmo fare la scena in classe, ricordi?».
«Oh. Uffa, dovremmo andare alla scuola, giusto. Che noia, non mi va' di prendere l'auto!».
«Vengo con te, mmh?».
«Mmh..okay, allora...sì».
Scoppiammo a ridere. Chris ci chiamò;
«Forza, ragazzi! Dobbiamo andare, svelti!».
«Arriviamo!» disse Rob.
Mi alzai; sistemai i pantaloni e mi avviai insieme a Robert alla macchina. 
 
Dopo qualche minuto arrivammo. Ci dirigemmo nell'aula dove avremmo girato, e insieme a tutti gli altri, ci sedemmo al nostro posto. Rob indossava una maglia aderente bianca e una giacca leggerissima color grigio.
Si accese la tv, dove avrebbero messo la lezione. Dopodiché iniziammo con le nostre battute. Una volta finito, ci alzammo, e, per mia fortuna, la giornata di riprese finì. Ero esausta. Volevo solamente rilassarmi un po'. Avevo bisogno di relax. Calma.
«Okay, gente, abbiamo finito per oggi. Ottimo lavoro!», urlò Chris.
Una volta esserci salutati tutti, ci dirigemmo in hotel. Ero davvero esausta! Entrai svelta in camera insieme a Rob, andai veloce al bagno a indossare il mio pigiama.
«Devo ordinare il servizio in camera?» chiese Rob.
«Si, ma solo dell'insalata».
«Okay».
Dopo qualche ora, squillò il telefono. Lo presi velocemente e guardai lo schermo: «Chiamata in arrivo: Mamma».
Svelta, aprì la telefonata.
«Maaaaaaaamma!» urlai di gioia.
«Tesoro, come và? Tutto bene? Raccontami! Ho una grande sorpresa!».
«Niente di particolare, che mi racconti tu?».
«Vengo a trovarvi! Certo, se per voi non è un problema...».
«Oddio! Mamma, non potevi farmi regalo migliore! Ma sai, siamo alle prese con New Moon, quindi non saremo tutto il giorno con te...».
«Non fa' nulla, mi occuperò io della camera, del cibo, delle pulizie...di tutto. Tu pensa solo a rilassarti e alle riprese! E si, anche a Rob. Haha».
«Mamma, ascolta...ne parleremo domani, okay? Sono stanca e...».
Non mi lasciò finire la frase.
«Capisco, capisco. Devi essere stanca. Vai a dormire, su». 
«Okay mamma, ti voglio bene. Ci sentiamo domani».
«Notte, piccola».
Chiusi la telefonata. Che sorpresa! Avrei dovuto sistemare un po' qui e là, organizzare le cose, decidere dove avrebbe dormito...Insomma, che confusione.
Però, adesso, avevo troppo sonno, quindi io e Rob ci dirigemmo a letto.
«Allora, quindi, Jules viene a trovarci? Finalmente conoscerò la donna che ha messo al mondo questo spettacolo!».
«Eh sì...ma non esagerare. Dobbiamo organizzare le cose, capire dove sistemarla, sistemare la camer...».
Mi mise a tacere con un bacio.
«Abbiamo tutta una giornata per parlarne, no?».
E mi avvolsi lentamente tra le sue braccia.

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