Sasuke Izuna Uchiha-una realtà da scoprire

di Sinead1370Kimaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Prologo
 
E’ tutto un vociare.
Seduti a tavola ci sono volti che non conosco,o che non voglio riconoscere.
Le riunioni del clan mi hanno sempre messo angoscia,soprattutto quando si inizia a parlare delle varie imprese.
Mio zio si siede e mi fissa.Mia madre corre avanti e indietro per sistemare tutto.Niente deve andare storto.
Mio fratello sfodera il suo sguardo più fiero e si siede accanto a me.
Mio nonno mentre alza lo sguardo dal piatto inizia: “Allora Itachi,come prosegue il tuo percorso Anbu?”Mio fratello incredibilmente calmo gli risponde: “Sono sempre il migliore”.Yohaci Uchiha,mio nonno.O meglio quella persona che ha generato mio padre.
Io non gli sono mai piaciuto,e credo che non gli piacerò mai.
Io,Sasuke Uchiha,la pecora nera del clan,quel ragazzino cresciuto all’ombra del fratello,cresciuto all’ombra di un clan ricco di grandi ninja,cresciuto semplicemente nell’ombra.
Quel ragazzino che passa intere giornate nel bosco a rincorrere i serpenti,quello che non parla con nessuno tranne col fratello.
Mentre sono assorto nei miei pensieri non mi accorgo che mio nonno mi sta chiamando.
Mio fratello grazie ad un leggero calcio sotto il tavolo mi riporta alla realtà.Attenzione!Il grande Yohaci si è degnato di rivolgermi la parola,bisogna mettere i manifesti!Mi chiede con fare scettico: “Che lavoro vorresti fare dopo l’accademia?”.Lo guardo e gli dico distaccato: “Voglio entrare nella squadra Anbu,lascio l’onore della polizia a mio fratello.”
Mio nonno sorridendo beffardo mi rispose: “Spero tu stia scherzando!Per entrare negli Anbu ci vogliono abilità che tu non hai e che non riuscirai ad acquisire,rischieresti solo di ricoprire di ridicolo il nome degli Uchiha!”
Alzando lo sguardo lo fisso con determinazione e gli rispondo: “Bhè meglio fallire che non provare proprio,mi sbaglio o diceva sempre così Izuna?”
Ho ottenuto ciò che volevo.
Pronunciare il nome di uno dei due fratelli Uchiha era proibito all’interno del clan.
Anche se io somigliavo in modo impressionante a Izuna.
Per un momento dopo la mia nascita mia madre pensò di chiamarmi proprio così.
Però alla fina su esortazione,o meglio ordine di mio nonno,decisero per il mio attuale nome.
A volte mia madre quando eravamo soli mi chiamava Izuna,diceva di averlo sognato la notte che nacqui io.
In effetti tutte le volte che passavo accanto alla statua del mio antenato nel giardino del quartiere mi sentivo particolarmente attratto dal suo sguardo.
Mio nonno disse con disprezzò: “Non capisco proprio perché Orochimaru-sama abbia chiesto di avere te come alunno.”
Sentii accanto a me mio fratello irrigidirsi.
Altro nome da non pronunciare mai era quello di Orochimaru.
Il sannin aveva sempre mostrato un vivo interesse per lo sharingan fin da quando aveva conosciuto mio fratello.
Circa un mese fa il terzo hokage era venuto di persona per consegnarci una lettera nella quale Orochimaru chiedeva se poteva avere l’onore di allenarmi.
Tutto ciò logicamente dopo il mio diploma.
La mia famiglia si era preoccupata soprattutto per lo sharingan.
Intanto la cena era terminata, alzandomi presi i piatti e mi diressi in cucina.Sistemando le stoviglie nel lavabo guardai mia madre.
Quando aveva saputo di Orochimaru si era imposta,non voleva perdermi.Mikoto Uchiha,donna testarda che amava alla follia i suoi figli.
Mia madre mi guardò con i suoi occhi neri e passandomi una mano sulla guancia mi disse: “Perché non provi,Sas’ke, a non far infuriare tuo nonno?Sai che non vuole che si parli di Izuna,né di Madara”Guardandola dissi: “E voi non volete che si parli di Orochimaru,vero madre?”La donna mentre continuava a lavare i piatti disse: “Non voglio che quell’essere ti abbia,non potrei mai permetterlo!Inoltre dobbiamo sempre tenere conto della condizione Akatsuki…”Già…Bhè vedete tutta la storia sul demone delle dieci code è una grande falsa.Jubi era ancora vivo,gli altri cercoteri erano come dei figli del decacode.Questo demone era stato sempre sotto la protezione del clan Uchiha,fin quando circa trent’anni fa riuscì a liberarsi.Circa undici anni fa attaccò Konoha.I tre consiglieri decisero per punire il clan Uchiha di sigillare il demone in uno di loro,cioè io.Naruto Uzumaki?Vive la sua vita con i suoi genitori.Mi sembra il momento di presentarsi per bene:

Sono Sasuke Izuna Uchiha,jinchuriki di Jubi e questa è la mia storia…
 
 
 
 
Ciao!Allora questo cap vi sembrerà un miscuglio informe di notizie ,ma più avanti chiarirò tutto.Anche riguardo ad Orochimaru che avrà un rapporto più stretto con il clan.Inizio col dirvi che gli aggiornamenti saranno abbastanza lenti(proprio per iniziare col piede giusto)Visto che questa storia segue molto i momenti di ispirazione.E’ una storia incentrata su Sasuke,accetto qualsiasi tipo di correzione,purchè costruttiva,anche perché non sono pratica con le varie note e rating.Recensite numerosi e tanti saluti!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
 
Il mattino seguente Konoha era ancora assopita e i caldi raggi di sole illuminavano i volti degli hokage. Tutto era silenzioso,fin quando…

Kushina: “Naruto Namikaze,svegliati immediatamente!”Una donna dai capelli rosso fuoco stava salendo di corsa le scale per svegliare il figlio.
Il biondo da parte sua si tirò ancora di più le coperte sul capo e mugugnò qualcosa di incomprensibile.
Kushina allora lo prese di peso e lo portò in bagno mettendogli la faccia sotto l’acqua fredda.
Il biondo urlò e si svegliò di soprassalto.Gridando disse: “Sono sveglio!Ma perché mi devo alzare?”La madre disse: “Caro il mio Naruto,nel caso te ne fossi dimenticato oggi devi andare all’accademia!E ora muoviti!”Detto ciò scese in cucina per preparargli la colazione.
Dalla porta del bagno si affacciò intanto un’altra testa bionda che disse: “Oh,buongiorno figliolo,ne hai ancora per molto in bagno?”
Minato Namikaze pur essendo il quarto hokage era sempre in ritardo e alla povera kushina toccava svegliarlo tutte le mattine.Naruto passandosi una mano nei capelli disse: “No,ho finito!”e detto ciò se ne andò in camera sua.Prese dall’armadio una tuta arancione,la sua preferita e indossandola velocemente scese in cucina,lasciando la camera in completo disordine.
Intanto…

…nel quartiere Uchiha aleggiava un clima di tranquillità.
Sasuke si era alzato presto e si era sistemato la camera,era andato in bagno e aveva indossato un pantalone nero e una maglia nera con un simbolo Uchiha sulla schiena.
Verso le sette scese in cucina.
La madre guardandolo gli disse: “Buongiorno Sas’ke-chan,dormito bene?”Sasuke sedendosi a tavola le rispose: “Si madre,ma mio fratello?”
La madre versando il latte nella tazza gli disse: “Credo scenda a momenti,ecco qui.” e gli mise la tazza col latte di fronte sul tavolo.
Proprio in quel momento entrarono Shisui e Obito.
Quest’ultimo era il fratello minore di Shisui che aveva circa 19 anni.
I genitori lo chiamarono Obito in ricordo del primo Obito,quello morto in battaglia.
A differenza di suo fratello era diventato un ottimo ninja medico,anche se suo padre avrebbe voluto di gran lunga che diventasse un Anbu.
Sasuke li salutò con un cenno del capo.
Dopo la colazione prese la sua borsa e salutati tutti uscì per andare all’accademia.In poco tempo si ritrovò tra le strade di Konoha.Mentre camminava sentii gli occhi della gente su di lui.Qualcuno lo chiamava mostro sotto voce,qualcun altro gli rivolgeva parole di odio sotto voce,ma lui camminava a testa alta,da vero Uchiha.
All’improvviso sentii un braccio che gli si posava sul collo.Voltandosi riconobbe la test bionda del suo amico.
Naruto esordì,col suo classico tono allegro: “Ciao Sas’ke-kun!Hai visto che bella giornata?Sole,aria…”Il moro lo interruppe dicendo: “Guarda che anche ieri c’era l’aria!”
Certe volte si chiedeva come mai con tanta gente si ritrovava come amico proprio quel dobe.Kushina e Mikoto si conoscevano fin da bambine,così affrontarono insieme tutte le sfide della vita,i primi amori e furono immensamente contente di sapere che i loro figli avrebbero avuto la stessa età.Infatti io sono nato a luglio,mentre  Naruto a ottobre.
Così per mia sfortuna sono anche io classe con lui.Ma la mia vera sfortuna è quella di avere come compagno di classe Neji Hyuga.
Camminando non ci rendiamo conto di essere già arrivati nel cortile dell’accademia.Poco dopo suona la campanella.Io e Naruto con un tacito accordo prendiamo posto all’ultimo banco a sinistra,ecco Neji,mentre mi siedo mi si avvicina e gettandomi i libri a terra dice: “Scusa!Ah però non mi uccidere come facesti con tanta gente innocente,mostro!”Stringendo i pugni mi abbasso a prendere i libri.
Ma lo Hyuga non contento continua: “Sei un mostro,non capisco come ti permettano di stare a contatto con noi.”Ok,ora sto perdendo la pazienza.

Jubi: “Uccidilo…avanti,pensa alla gioia di vederlo implorare pietà,avanti ti basta poco,liberami e io lo ucciderò per te…
Sasuke: “Taci!Non ti voglio sentire!”
Jubi: “E’ inutile che ti fingi buono,tu sei malvagio come me,uccidilo,senti il suo sangue come reclama…!”
Sasuke: “Ti ho detto di smetterla,basta!”

Proprio in quel momento Naruto scattò in piedi e disse in direzione di Neji: “Perché non lo lasci stare!”Ma il castano sputa velenoso: “Non ti mettere in mezzo Namikaze,Solo perché sei il figlio dell’hokage non credere che abbia paura di farti un occhio nero!”Naruto disse: “Allora fammi vedere!”Neji sta per allungare un pugno a Naruto,ma io alzandomi paro il colpo diretto al mio amico e stringo talmente forte la mano di Neji,tanto da farlo contorcere dal dolore.
Lo fisso con il rin’negan attivo.Si,perché un regalo di Jubi è  il Rin’negan.Posso attivarlo e disattivarlo quando voglio,però se lo uso troppo rischio di rompere il sigillo.Per mia fortuna Iruka-sensei si precipita in classe attirato dalle urla.Vedendolo lo Hyuga e tutti ce ne torniamo a sedere.
Le lezioni proseguono noiose.Sono il migliore anche senza seguire.Preferisco di più la parte pratica.
E per mia fortuna di lunedì abbiamo tre ore di pratica.Iniziamo con i cloni.Shino usa i suo insetti,kiba trasforma Akamaru in una sua copia,Naruto come al solito non riesce a combinare niente.
Tocca a me.Scelgo di usare i serpenti.
So  benissimo che a Konoha le tecniche che includono i serpenti sono viste con diffidenza,ma io le adoro.Componendo alcuni sigilli riesco a creare un clone di serpenti,Iruka-sensei mi guarda e dice: “Ottima dimostrazione,ma riesci a creare una copia senza i serpenti?”
Senza rispondere creo un clone d’ombra e il mio sensei dice: “Così va meglio!”
Per fortuna anche questa giornata è terminata.All’uscita ci sono tutti i genitori.
Minato con la sua veste di Hokage è venuto a prendere Naruto.Stranamente noto che lo yondaime sta parlando con…mio fratello!
Che bello,Itachi è venuto a prendermi!Riscossi dalle nostre voci i due uomini si voltano e ci vengono incontro.
Ci salutiamo e ci avviamo noi verso il clan Uchiha,mentre Naruto e Minato verso il palazzo degli Hokage.
Mio fratello mi prende la cartella dalle spalle e mi dice: “Come è andata oggi?”Lo guardò e gli rispondo cordiale: “Bene,più o meno…”Itachi con sguardo preoccupato mi guarda e dice: “Come mai,qualcosa non va?”Sorridendogli gli dico: “No,tranquillo!”Entriamo nel quartiere Uchiha e ci dirigiamo verso casa nostra.
Riconosco senza problemi la voce di mio nonno.Cerco senza farmi sentire di sgattaiolare in camera mia,ma proprio mentre sono a metà scala sento la voce di mio padre: “Sasuke,vieni qui!”Ecco lo sapevo,ora vorrà sentire l’intero resoconto della giornata.Scendo e con grande sorpresa mio padre mi dice semplicemente: “Preparati che oggi nel pomeriggio verrà Orochimaru-sama,ha detto che vuole darti una cosa.”
Rispondo: “Certo padre.”E vado in camera mia,stavolta sul serio.Chissà che mi vorrà dare.Io personalmente Orochimaru non l’ho mai capito.Si circonda di tanti idioti come Kabuto e kidomaru,ma a che pro?Per ora mi conviene prepararmi…
 
 
Ciano!Che ve ne pare?Allora vorrei ringraziare in modo particolare Student95 e lovemusic per le loro rec!E tutti coloro che hanno letto questa fic!Allora riguardo ad Obito,mi è sempre piaciuto come personaggio,perciò ho deciso di mettere questo personaggio che lo ricorda molto.Shisui ha 21 anni e Itachi 20.spero che arrivino altre molte rec tanti saluti!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ciaooooo!Allora voglio ringraziare:Haru_chin
Student95
_luna_nuova_
Falsa dea molto adorata
Per le loro recensioni e per il loro supporto.Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento!
 
 
Capitolo 2
 
Come promesso Orochimaru quel pomeriggio si recò al quartiere Uchiha.
Appena arrivato su accolto da Fugaku e Yohaci che lo invitarono ad entrare.
Sasuke dalla sua camera aveva sentito la voce di Orochimaru e aveva affrettato i preparativi.S
perava vivamente che il sannin si fosse dimenticato di lui.
Mentre si accomodavano fugaku disse: “Per noi è un onore,Orochimaru-sama,averla qui con noi.”
Econ un gesto della mano fece segno a Mikoto di portare il the.
Orochimaru affiancato da Kabuto disse serafico: “Il piacere è mio,sono lieto di sapere che abbiate accettato che sia io ad allenare Sasuke.”
Fugaku sorseggiando la bevanda calda disse: “Mio figlio non poteva avere una fortuna più grande,ma Orochimaru-sama,voglio essere chiaro con voi.Mio figlio Sasuke non è ai livelli del fratello.”
Orochimaru sorridendo disse: “Io non mi preoccuperei,è molto più forte di quel che sembra.Ma non lo vedo…”
L’uomo disse sbrigativo: “Scenderà a momenti.”
Allora il più piccolo degli Uchiha capì che era venuto il momento di scendere.
Sperava che ci fosse almeno il fratello,ma poi si ricordò che Itachi era al quartiere Anbu.
Mentre scendeva maledisse mentalmente il fratello per la sua assenza.
Giunto in fondo alla rampa di scale si ritrovò gli occhi del sannin puntati addosso.Avvicinandosi al tavolo saluto con riverenza: “Orochimaru-sama.”L’uomo dal canto suo gli disse: “Sas’ke-kun,spero ti piaccia il regalo che ti ho portato”e fece segno a Kabuto.Il ninja medico estrasse dalla borsa un serpente.Sasuke era pietrificato.
POV Sasuke
 Mi sono sempre piaciuti i serpenti.Ma quello li,non so perchè mi sta antipatico.Una sensazione che sento a pelle.
Il sannin dice: “Prima devi trovargli un nome.”
Fisso con attenzione il serpente e annuncio ad alta voce: “Hebi.”
Orochimaru dice: “Perché non vai a giocare con lui,in modo che io e tuo padre possiamo parlare”
Congedandomi con un segno del capo esco.
Deposito Hebi su un masso e guardandolo gli dico: “Una lumaca farebbe molta più compagnia”
Il serpente di punto in bianco cerca di mordermi,ma per fortuna riesco a scansarmi e evito di essere preso.
Favoloso,oltre che brutto è anche permaloso,andiamo bene!
Per fortuna Orochimaru va via.
Io salgo in camera mia e ripongo Hebi sul pavimento.
Mi è venuta una gran sete,così decido di prendermi un po’ di the.
Mia madre vedendomi mi chiede: “Sas’ke-kun,è finito lo zucchero,non è che ne prenderesti un po’?”
Posando il bicchiere sul tavolo rispondo: “Certo.”
E esco.
C’è un piccolo negozio di alimentari,in un vicolo verso i confini del villaggio.
Il padrone è buono ed è uno dei pochi che non mi crede un mostro.
Entro nel negozio e prendo ciò di cui ho bisogno.
Uscendo mi ritrovo catapultato nel caos tipico di Konoha.
Cammino col naso per aria,mentre ripenso ad Orochimaru.
Purtroppo non mi accorgo che qualcuno mi sta venendo contro.
E così ci scontriamo.
Massaggiandomi la testa dico: “Dannazione,ma perché le persone non guardano dove camminano?”
Una voce debole mi dice: “Sas’ke-kun,scusami!”
Riconoscerei quegli occhi bianchi fra mille.
Hinata Hyuga.
La cugina di Neji.
E’ incredibile,quei due pur essendo cugini non si somigliano per niente.
Guardandola arrossisco.
Uffa!Ma cosa mi succede!Perchè diamine mi ritrovo rosso come un pomodoro!
Con il mio solito tono serio le dico: “No,Hinata-chan è colpa mia.Tutto bene?”
Lei mi risponde: “Si…grazie”
Esordisco dicendo: “E’ tardi,devo andare.Ci vediamo domani.”
Hinata mi sorride e dice: “Si Sas’ke-kun,ciao”
E con ciò ci dividiamo.Senza rendermene conto arrivo nel mio quartiere.
Mi fermo di fronte alla statua di Izuna.

Jubi: “Siamo sentimentali…”
Sasuke: “Sta zitto!Non mi devi parlare!”
Jubi: “Sai benissimo che Hinata non sarà mai tua!Perchè tu sei come me,sei un mostro!”
Sasuke: “Lasciami in pace!Ti ho detto che non voglio sentirti!”

E senza rendermene conto inizio a correre verso le sponde del fiume Nakanawa.
Il fiume che scorre nel quartiere Uchiha.
Jubi: “E’ inutile che corri!Io sono dentro di te e scappare non ti servirà a niente!”

In realtà sono scappato perché non mi deve vedere nessuno.
Quando Jubi inizia ad agitarsi c’è un solo modo per farlo smettere.
Estraggo un kunai dalla tasca e fissando le stelle conto fino a tre.
Mi taglio in prossimità delle vene.
Come previsto Jubi è tornato al suo posto.
Non so perché si comporti così,ma un demone è una mentalità troppo contorta e difficile da capire.
Prendo la bustina della zucchero e corro verso casa.
Aperta la porta,mi sfilo le scarpe.Vado in cucina e poso lo zucchero sul tavolo.
Mia madre guardando la macchia sulla maglia mi dice: “Vieni Izuna,mettiamoci una benda.”
Mia madre continua a chiamarmi Izuna.
Quando non ci sono né mio padre né mio nonno lei preferisce questo nome.
Quando era piccolo mi raccontava una storia,che mi piaceva un sacco.
Più che una storia era una leggenda.
Secondo questa leggenda,dopo la morte ogni Uchiha diventava una costellazione.Il mio avo Izuna non era diventato una costellazione,ma una sola stella.
Una di quelle stelle che appaiono raramente.
Una stella rossa.
“Ecco fatto.”Guardo mia madre che depone le garze.
Dandomi un colpo sulla schiena mi dice: “Su,aiutami a mettere la tavola!”
Mi alzo e la seguo.Finito di mettere la tavola mi dirigo in camera mia per mettermi una maglia pulita.
Appena entrato trovo Hebi sul mio letto.Avvicinandomi a quello che dovrebbe essere il mio animale gli dico: “Eh no!Questo è il mio letto,tu dormi lì”e lo misi in uno scatolo.
Domani gli avrei comprato una cuccia.
O come si chiamavano i letti dei serpenti.
Presi una maglia e scesi giù.
Seduto sul divano trovai mio fratello.
Itachi guardandomi mi dice: “Oh,ciao otouto!Scusami per oggi pomeriggio,ma Danzo-sama mi ha fatto convocare”
Sedendomi accanto a lui gli dico: “Tranquillo,fa’ niente.Tu per caso sai che mangiano i serpenti?”
Itachi mi guardò e disse: “Non dirmi che Orochimaru ti ha regalato un serpente!”
Voltandomi verso di lui gli dico: “Oh si!”Scuotendo il capo mi guarda e mi sorride.
Allargando le braccia dice: “Vieni qui!” E io mi fiondai sul suo petto.
Mio fratello ed io eravamo inseparabili.
Mentre mi stringeva si accorse della mia fasciatura vicino al polso e mi disse: “Ancora?”
Io annuì.
Itachi mi disse serio: “Devi fare attenzione,sei andato troppo vicino alle vene.Sas’ke,rischi di farti molto male se non stai attento.”
Con altrettanta voce seria gli rispondo: “Lo so nii-san,lo so.Però è l’unico modo per metterlo a tacere.”
La voce di mia madre ci riscuote.
Dirigendoci in cucina motiamo che ci sono anche Obito e Shisui.
Li saluto e mi siedo accanto al mio nii-san.Mio padre esordisce: “Scommetto che vorrai sapere di cosa abbiamo parlato io e Orochimaru-sama oggi pomeriggio”
In realtà non mi importa,ma visto che mio padre smania dalla voglia di dirmelo gli rispondo: “Mi farebbe piacere essere messo al corrente.”
Il capoclan si sistema meglio sulla sedia e mi dice: “Allora,Come tu sai Orochimaru non può avere interi Team di genin,perciò abbiamo deciso che tu sarai suo alunno.”
Io lo guardai e dissi: “Ma io e Naruto-kun volevamo stare in team insieme!”
Mio padre mi guarda e mi dice: “Oh,ma tu sarai assegnato ad un team,però ti allenerai anche con Orochimaru,potresti trarre grandi vantaggi da questi allenamenti.”
Lo guardo e abbassando gli occhi mi rassegno.
Doppio lavoro.
Che bella prospettiva.
In quel momento squilla il telefono.
Mi alzo e vado a rispondere. “Pronto?”
“Ciao Sas’ke sono Naruto!Ho una bella notizia!Per sbaglio ho dato un’occhiata alle scartoffie di mio padre e indovina un po’…Tra poco c’è un torneo!”
Io sorpreso gli dico: “Torneo?”
Naruto mi rispose: “Si,un torneo con dei giochi,non sei contento?Non vedo l’ora di giocare alla caccia al tesoro.Domani dobbiamo chiedere  A Iruka-sensei di metterci in squadra insieme!bhè ora ti lascio che devo cenare!Ciao!
Anche io lo saluto e riattacco.
Dopo la cena salgo in camera mia.
Dopo aver dato la buonanotte a mio fratello mi stendo sul letto.
Non ha sonno.
Hebi sibila.
Apro la finestra e esco sul balcone.
Affacciandomi vedo la luce in cucina ancora accesa,segno che i miei sono ancora svegli.
Ho bisogno di stare da solo.
Salto giù dal balcone,atterrando agile con una capovolta e mi dirigo verso il bosco.
Ma io non sono mai da solo.
Jubi non mi lascia mai un momento di tregua.
Arrivo sulle sponde del fiume.Non ho le scarpe.Incantato dalla superficie scura dell’acqua mi ci tuffo.
Con tutti i vestiti.In pieno settembre.L’acqua è gelata,ma a me va bene così.
Domani abbiamo le prove del chakra.Rimango a galla mentre fisso le stelle,fin quando sento uno strano fruscio.
Vedo della foglie muoversi e istintivamente nuoto fino a riva.Per mia fortuna ho portato un kunai.Senza tanti complimenti lo brandisco e mi metto in posizione d’attacco.Mentre scruto nella fitta boscaglia vedo venir fuori un coniglio.Tutta questa tensione per uno stupido coniglio.Chissà se a Hebi piacciono i conigli.
Ma che cosa vado farneticando,i serpenti non mangiano i conigli!Sto ufficialmente diventando pazzo.E così convinto della mia pazzia mi avvio verso casa.
Salgo dal balcone.Appena mi giro noto in camera mia una figura appoggiata alla scrivania.
Entrando dico: “Nii-san,mi hai fatto prendere un colpo!”Itachi mi guarda e mi dice: “Vuoi prenderti una broncopolmonite o cosa?”E mi si avvicina,mi avvolge in un’asciugamano e mi riscalda col suo corpo.Mi rendo solo stando a contatto con lui di essere praticamente gelato.
Dopo un po’ mi dice: “Dai otouto,mettiti qualcosa di asciutto,o ti ammalerai sul serio.”Seguo il suo consiglio.Avviandosi verso la porta mi augura la buonanotte.Ricambio e mi siedo sul letto.I miei capelli gocciolano.Il ticchettio delle piccole sfere di acqua che cadono sul pavimento mi rapisce.Inutile nasconderlo,sono teso.Domani sapremo che tipo di Chakra abbiamo.Nel mio clan,hanno quasi tutti il chakra di fuoco,senza contare che tutte le nostre tecniche sono basate su quell’elemento.
Mi metto il pigiama e mi nascondo sotto le coperte.Per fortuna il sonno non tarda ad arrivare.
Come ogni mattina,pur riluttante,mi alzo.Il rito mattutino ha inizio.Mentre chiudo la porta di camera mia una voce mi giunge alle orecchie: “Ehi cuginetto,vedo che oggi ti sei vestito con dei colori allegri,mi complimento con te!”Mi guardo.Ho messo dei vestiti neri,io Shisui non lo capirò mai.
Lo guardo e gli dico: “Mi sto esercitando per il tuo funerale!”Lui mi guarda e dice: “Ma certo,anche io sono molto contento di essere tuo cugino!”Sbuffando sonoramente scendo giù.Mia madre mi accoglie col suo classico sorriso.
E’ impossibile tenere il broncio di fronte a quel volto confortante di Mikoto Uchiha.Faccio colazione e mentre sto per uscire Itachi mi viene dietro e prendendomi in braccio mi dice: “Allora non si saluta più otouto?”Dopo avermi messo giù mi scombina i capelli,mi prende la cartella e fa segno di uscire.Camminando di buona lena arriviamo in poco tempo all’accademia.Dopo averci radunato in cortile Iruka sensei ci fa segno di sederci. “Allora quando vi chiamerò verrete qui e io vi sistemerò le foglie sulla mano.Tutto chiaro?”
Un si generale si disperse nell’aria.Iruka-sensei ci mise una foglio in ogni spazio fra un dito e l’altro e un in mezzo al palmo.E questi sono i risultati.

Shino Aburame: Terra
Choji Akimichi: Terra
Sakura Haruno: Terra-aria
Hinata hyuga: Aria-acqua
Neji Hyuga:Aria
Kiba Inuzuka: Fuoco
Shikamaru Nara: Terra-acqua
Naruto Namikaze: Aria
Rock lee: Non classificato
Ten ten: Aria
Ino Yamanaka: Acqua

Speravo non mi chiamasse,in fondo poteva dimenticarsi di me.
Ma il sensei era troppo preciso per lasciar perdere un alunno.E così dice: “Sasuke,dai tocca a te.”Mi alzo.
Appena sistemate le foglie,quella tra il terzo e il quarto dito si bagna.Acqua.Poco dopo quella tra il secondo dito si brucia.Fuoco.Mentalmente ringrazio i miei protettori.Quella al centro della mano si spezzetta.Fulmine.Sono sorpreso.Mentre sto per lasciare le foglie quella tra il quarto e il quinto dito inizia a seccare.Indica un chakra malvagio.Ma io non mi cruccio più di tanto.So che indica la presenza di Jubi.Dopo le prove Naruto mi dice entusiasto: “Whao,ho il chakra dell’aria!Come mio padre!Tu invece ne hai tre tipi diversi di chakra!”Sai che novità!
Lo guardo e lui mi dice: “Oggi pomeriggio abbiamo organizzato un’uscita per festeggiare,ti va?”
Pensandoci un po’ su gli dico: “Vabbene,ma niente uscite stupide!”
Mi da un colpo sulla spalla e mentre si allontana mi dice: “Oggi alle cinque in piazza!”
Dopo averlo visto scomparire per le strade di Konoha mi avvio verso casa.
 
 
Ciaoooo!Allora rieccomi qui!Lo so,gli aggiornamenti non sono lenti,ma sono riuscita a avere un po’ di tempo x scrivere!Inizio col dirvi che alcuni chakra li ho inventati.Nell’anime non vengono specificati e così ha fantasticato un po’.alla prox!Ps aspetto tantissime rec e grazie mille a tutti coloro che leggono questa mia fic!
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Ciaoo!Allora,scusatemi per il mostruoso ritardo!!!!Vorrei innanzitutto ringraziare:
Vika_23
Student95
Falsa dea molto adorata
Lovemusic
_luna_nuova_
Per le loro recensioni.Siete davvero molto importanti x me!Grazie mille.Un grazie anche a tutti coloro che hanno letto e leggono questa mia fic.
Basta,vi lascio al capitolo.
Ci vediamo a piè pagina!!!!
 
 
Capitolo 3
 
 
Tornando a casa socchiudo la porta e lascio le scarpe vicino al gradino.
Con passo titubante entro in cucina.
Mio padre voltando la testa verso di me dice: “Allora?”
Capisco che allude al chakra.
Sedendomi rispondo: “Acqua,fuoco e fulmine.”
Con uno sguardo irritato mi dice: “Acqua?”
Annuisco.
Eppure a me l’acqua è sempre piaciuta,così calma, ma capace col tempo di erodere una montagna.
Il fuoco, appartiene al mio clan.
E’ genetico.
Il mio unico problema è il fulmine.
Non conosco nessuna tecnica,né nessuno che abbia questo chakra.
Qualcosa mi inventerò.
Ora viene il difficile.
Devo chiedere a mio padre il permesso di uscire.
Alzando lo sguardo gli chiedo: “Padre,oggi pomeriggio alle cinque, Naruto-kun e gli altri hanno organizzato un’uscita per festeggiare.Posso andare con loro?”
Mio padre distoglie lo sguardo dal giornale e dice vago: “Si…più tardi chiamerò Minato-sama.”
Lo ringrazio con un cenno del capo e salgo in camera mia.
Prima però voglio andare da Itachi.
Così entro in camera sua e lo trovo intento a decifrare un’antica pergamena.
Mio fratello ha una pazienza per studiare tutti i codici.
Io piuttosto brucerei tutti quei cumuli di scartoffie.
Ecco a cosa mi può servire il fuoco.
Lo terrò a mente.
Gettandomi sul suo letto lo guardo e lui distratto mi saluta.
Capisco che non è il momento adatto per parlare.
Entrando in camera mia noto Hebi sul letto.
E’ inutile discutere con quel serpente.
Mi sa che dovrò andare da Orochimaru per chiedergli una mano ad educare quel coso.
Chissà se l’intento di quel’uomo non era quello di avvicinarmi tramite Hebi.
Aprendo l’armadio ne estraggo una camicia blu e un paio di pantaloni bianchi con le solite scarpe ninja blu.
Dopo aver perso un po’ di tempo a studiare,verso le quattro e mezza decido di avviarmi.
Cammino lentamente.
Tanto sono in netto anticipo.

Con mia grande sorpresa in piazza trovo già Naruto,Shikamaru,Choji,Ino e Sakura.
Il primo indossa come al solito una felpa arancione.
Nel contempo arrivano anche gli altri.
Dopo i classici saluti ci dividiamo.
Naruto mi si avvicina e gettandomi un braccio sulle spalle dice: “Allora Sas’ke,che vogliamo fare?Ho sentito che hanno aperto un nuovo chiosco,perché non ci prendiamo qualcosa da bere!”
Guardandolo gli dico: “Per me va bene.”
Comunichiamo la decisione agli altri e ci avviamo.
Hinata mi si avvicina e con il suo sorriso dolce mi dice: “Ciao Sas’ke-kun!”
Le sorrido e le dico: “Ciao Hinata-chan”
Guardandola mi accorgo che è disarmata.
Come anche Sakura.
Solo noi ragazzi abbiamo le armi.

Arriviamo nel chiosco.
Dopo esserci accomodati una graziosa e minuta cameriera ci chiede: “Allora,cosa prendete ragazzi?”
Sakura dice: “Un succo di pesca.”
Hinata prende la stessa cosa.
Io e Naruto due coca-cole.
Mentre sorseggiamo le bevande un’esplosione ci sorprende.
Tecnicamente noi non siamo ancora dei genin.
Ma in caso di emergenza possiamo intervenire.
E questa è un’emergenza.

Naruto tremendamente serio mi fa un cenno e tutti e quattro saltiamo via.
Giunti sul posto notiamo che non c’è nessun ninja.
Solo dei civili che corrono spaventati avanti e indietro.
Guardando Naruto gli dico: “Io tengo a bada il fuoco e tu entri dentro.”
Il biondo annuisce.
Naruto quando è serio fa paura.
Le ragazze iniziano a prendersi cura dei civili coinvolti nell’incendio.
Saltando sul palazzo di fronte.Mi concentro.

Jubi: “Ma guarda un po’…prima non mi consideri e ora mi chiami.Sono onorato!”
Sasuke: “Mi serve una mano.”
Jubi: “Perché vuoi salvarli,sono le stesse persone che ti considerano un mostro.Meritano di morire.”

Inutile,non ho il tempo di litigare con un demone cocciuto.
Mi ricordo di una tecnica che ho letto sul libro.
Un jutsu d’acqua.
Meno male che prima di uscire ho studiato.
Compongo i sigilli: serpente,pecora,topo,cane,pecora.
Aprendo una mano dico: “Suiton:Suihachi no jutsu”
Un getto d’acqua esce dalla mia mano e va  a colpire il palazzo incendiato.
Naruto entra.
Tento di nasconderlo,ma sono terribilmente preoccupato.
Dopo dieci minuti ecco quel baka uscire.
Sano e salvo.
Poco dopo la tecnica si esaurisce.
Ma sento un’altra voce che chiama una tecnica di acqua molto più potente della mia.
Sono arrivati i jonin.
Era ora!
Certo che i ninja quando servono non ci sono mai!
Dei passi dietro di noi ci fanno alzare lo sguardo.
E’ Minato-sama.
Lo yondaime si fionda sul figlio e preoccupato gli chiede: “Naruto-kun,come stai?”
Sakura si avvicina a Minato per raccontargli l'accaduto.
L’hokage ci guarda e ci dice: “Venite al palazzo.Da li chiameremo i vostri genitori.”
Tutti e cinque ci avviamo.

Jubi: “Ma guarda!Che gesto eroico!”
Sasuke: “Cosa vuoi,l’unico che merita di morire sei tu!”
Jubi: “Oh andiamo Sas’ke-chan,devi ammettere che ti serviva una mano prima!”
Sasuke: “Non chiamarmi Sas’ke-chan!E poi mi sembrava di aver sentito qualcosa,per questo mi serviva il rin’negan.Di certo non avevo bisogno di te!”
Jubi: “Si,Sas’ke-chan,credi ciò che vuoi…”

La voce di Hinata mi riporta alla realtà.
Senza accorgermene siamo già nell’ufficio dell’hokage.
Minato ci fa accomodare.
In un angolo c’è un membro di Anbu. “Allora”
Inizia lo yondaime “Perché non ci raccontate quello che è successo?”
“Hokage-sama,noi eravamo nel chiosco dei limoni,quando abbiamo sentito un’esplosione.Molto probabilmente causata da una carta-bomba compressa,a causa della forza e del corto raggio di azione.”
Minato annuisce.
“Tocca a noi stabilire l’arma e il motivo dell’attentato.”
La voce di quell’antipatico di Danzo-Sama giunge come una lama alle mie orecchie.
Quell’uomo è come le zanzare,più cerchi di liberartene,più te le ritrovi attaccate come sanguisughe.
“La mia era una solo una supposizione.”
“Una supposizione piuttosto astuta.Chi ci dice che tu non sia coinvolto?”
Lo guardo.Certo che quell’uomo è davvero impossibile.
Minato-sama mi fa segno di non rispondere. “Allora,Hinata-chan,Sakura-chan i vostri genitori sono arrivati.In quanto a te Sas’ke…”
Lo interrompo: “Vado da solo.”
Mi congedo e esco.
Per le scale incontro Hiashi-sama.
Un leggero cenno del capo e scompaio verso l’uscita.
Arrivo a casa e salgo in camera.Hebi è steso sul mio letto.
Basta,domani vado da Orochimaru.
Scendo giù per cenare.
Ci siamo solo io e mia madre.
Per fortuna ci asteniamo da qualsiasi chiacchiera.
Dopo cena decido di andare a dormire.
Sono troppo stanco.
Per fortuna domattina non devo andare all’accademia.
 
Con i primi raggi di  sole mi sveglio.
Preparo uno zaino e prendo Hebi.
Si va da Orochimaru.
Teoricamente mi sto già pentendo della mia decisione.

Il rifugio del Sannin si trova verso la zona disabitata di Konoha.
Nessuno gira mai da quelle parti senza un motivo preciso.
Mentre cammino noto una dell’erba leggermente ammaccata.
Faccio finta di niente.
Che banalità!
Se Orochimaru ha questo tipo di guardie così maldestre,gli conviene licenziarle.
Un fruscio.
Estraggo un kunai,appena in tempo per deviare la traiettoria di una decina di shuriken.
Sento un applauso.
“Complimenti,senza usare lo Sharingan”
Mi giro.
Orochimaru mi guarda con un ghigno dipinto sul volto.
Accanto a lui Kabuto e i quattro dell’apocalisse.
Ah no,credo si chiamino quartetto di qualcosa.
Kidomaru mi chiede: “Come hai fatto a schivarli?”
Lo guardo e dico: “C’era dell’erba calpestata.Strano dato che qui non passa mai nessuno.”
Il sannin mi guarda e dice: “Ottima osservazione.Vieni.”
Lo seguo.
Il rifugio di Orochimaru è esattamente come me l’immaginavo.
Poco illuminato e estremamente umido.
Arriviamo in una stanza rettangolare di grandi dimensioni. “Allora”
esordisce il sannin facendomi segno di accomodarmi, “Cosa volevi dirmi.”
Come ha fatto a capire che dovevo parlargli?
Quell’uomo non ha nessuna arte oculare,ma sembra essere capace di leggerti nell’anima.
Qualcosa nel mio zaino sussulta.
Hebi.
Speriamo non stia soffocando.
Sarebbe un bel guaio dovermi sbarazzare di un cadavere.
La testa del rettile spunta da una fessura.
Sbuffando dico: “E’ lui il problema.Fa quello che vuole,quando vuole.Per non parlare poi del fatto che si diverte ad attaccare la gente.”
Orochimaru si accomoda meglio sulla poltrona e mi guarda.
Dopo un po’ di tempo sorride e dice: “Così vorresti imparare a farti rispettare dai serpenti.”
Annuisco.
Il sannin si passa la lingua sulle labbra.
Guardandomi dice: “Io posso insegnarti molto di più.
Posso insegnarti come evocare un serpente in combattimento,come ammaestrarli,come usare i loro veleni e come difenderti da essi.
Ci vorrà un intenso allenamento.
Sei disposto a sottoporti alle mie lezioni?”
Gli rispondo incuriosito: “Non mi importa la fatica che ci vorrà,sono pronto per qualsiasi allenamento.”
Ghigna.
Non credo che sappia ridere.
Ogni tentativo o accenno di risata muore in un ghigno distorto.
Dice: “Bene,inizieremo da domani pomeriggio.”
Lo ringrazio e mi congedo.
Uscendo fuori mi sento stordito.
Cosa ho fatto?
Sono diventato suo alunno?
Ora come ora non mi posso più tirare indietro.
Scuoto la testa.
Senza accorgermene sono caduto nella sua rete.

Sono finito come un topo in bocca al serpente.


Eccomi qui?Allora,che ve ne pare?????Che faticaccia,scrivere la parte dove Sasuke incontra Orochimaru è stato molto stancante!
Aspetto molte recensioni!
Baci!!!!
 
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***



Ciaoo!Allora,voglio ringraziare Student95 per la sua recensione.Ma dove siete finiti tutti?Confessate,vi siete dimenticati di me! *scoppia a piangere e se ne va in un angolino della sua camera a disperarsi*
Sasuke: "Tra un po' si riprende,voi intanto leggete il capitolo!"

Capitolo 4


La solita routine inizia di prima mattina.
Il buongiorno a casa mia è sempre silenzioso,costituito dal profumo di caffè,il rumore dell’acqua e il fruscio delle pagine di giornale.
Anche se il vero segnale che mi sveglia sono dei passi.
Il rumore di scarpe ninja che cercano silenziose di camminare senza far rumore.
Itachi di prima mattina,viene quasi sempre a svegliarmi.
Eccolo che entra.
Sento una leggera pressione sul letto e una mano si posa amorevole sulla mia schiena.
Apro gli occhi.
Il mio sguardo incontra quello grigio-nero di mio fratello.
Mi sorride e dice: “Buongiorno otouto,svegliati dai.A proposito è arrivata una lettera dall’accademia.Oggi sarete divisi in team.”
Di sbotto mi alzo e urlo: “Che?Senza nemmeno avvisare.”
Itachi si ferma sull’uscio e con una mano vicino alla porta mi dice: “Konoha ha bisogno di incrementare la forza militare.E ora vestiti.”
Scendo dal letto e mi dirigo in bagno.
Finito il rituale di pulizia mattutino mi porto in camera mia.
Indosso abiti blu scuro.
Non mi va il nero.
Scendo giù.
Appena metto piede in cucina mio padre senza neanche alzare lo sguardo dal giornale dice: “Orochimaru-sama mi ha detto che oggi inizierete l’allenamento.Mi raccomando di impegnarti e mantenere alto il nome degli Uchiha.”
Quanto lo odio.
Il nome degli Uchiha.
Lui e tutti quelle stupide credenze da clan di nicchia.
Non capisce che io sono andato da Orochimaru solo per cercare di farmi apprezzare da lui.
Reprimendo la rabbia gli dico con occhi bassi: “Certo padre.”
Senza fare colazione esco.
Se il buon giorno si vede dal mattino,oggi sarà una giornataccia.
O forse no.Vedo Hinata girare l’angolo.
Diamine se è bella!
Ha cambiato divisa.
Delle fasce le coprono le gambe mentre sopra porta un pantaloncino celeste,con una maglia con le maniche ampie di un azzurro più scuro.
Facendomi coraggio mi avvicino.
Alzando la mano le dico: “Ciao Hinata-chan,oggi c’è la divisione in team.”
Lei mi guarda e mi sorride dicendo: “Si,spero di capitare in un bel team!”
Camminando arriviamo nel cortile dell’accademia.
Saliamo in classe.
Ci sediamo vicino io, Naruto e Hinata.
Iruka –sensei posando alcuni fogli sulla cattedra inizia: “Come sapete Konoha ha bisogno di aumentare la forza militare.Perciò oggi sarete divisi in team per svolgere missioni,in modo da svincolare gli altri ninja.Bene iniziamo.

Team 10,con Asuma Sarutobi:Ino yamanaka,Shikamaru Nara,Choji Akimichi.
Team 9:Neji hyuga,rock lee,ten ten,con Gai Maito.
Team 7:Naruto Namikaze,Sasuke Uchiha e Hinata hyuga,con Kakashi Hatake.
Team 8:Sakura Haruno,Kiba Inuzuka,Shino Aburame con Kurenai Yuhi.

Le vostre lezioni all’accademia saranno regolari,escluso eventuali missioni.
Bene ora conoscerete i vostri sensei.”
Detto ciò scendiamo in cortile.
Di fronte a noi vediamo quattro maestri.
Uno ha la faccia da cretino,un altro invece sembra un fumatore incallito,mentre l’ultimo a sinistra sembra essere troppo impegnato a leggere per rendersi conto di noi.
Dopo un  po’ alza lo sguardo dal libro e con voce annoiata: “Ah bene,voi siete il mio team.”
Naruto avanzando dice con entusiasmo: “Chiaro che si!Io sono Naruto Namikaze e un giorno sarò hokage di Konoha!”
Il sensei infilandosi le mani in tasca guarda Hinata e le dice: “Tu invece sei?”
La ragazza arrossisce e con voce timida gli risponde: “Sono Hinata Hyuga signore.”
L’argenteo le sorride cogliendo il suo imbarazzo e le dice: “Chiamami sensei.E tu?”
Stavolta sta parlando con me.
Alzando lo sguardo gli dico: “Io sono Sasuke Izuna Uchiha.”
Vedo che mi fissa.
Prendendo di nuovo il suo libro dice: “Bene, vi chiamerò per la prima missione.”
E detto ciò sparisce.
Naruto felice si pone avanti a me e Hinata e dice: “Allora non siete contenti che siamo in team insieme?Non vedo l’ora di compiere missioni,per dimostrare a tutti che sono il migliore!”
Scuoto la testa rassegnato,mentre Hinata ride.
La campanella ci indica la fine delle lezioni.
Con malcontento di Naruto ci separiamo.
Io devo andare da Orochimaru.
Ripercorrere di nuovo quella strada ingombrata dalla boscaglia selvatica mi fa uno strano effetto.
Per fortuna mi sono ricordato di prendere Hebi.
Arrivo di fronte all’ingresso.
Respirando a fondo entro.
Dopo aver vagato per i corridoi sento di aver perso l’orientamento.
Per fortuna al mio fianco compare miracolosamente Kabuto.
Meno male,altrimenti avrei rischiato di rimanere per sempre chiuso in quei corridoi.
Aggiustandosi gli occhiali mi chiede: “Cercavi Orochimaru-sama,vero?”
Ma no!Ero venuto per cambiare aria!
Annuisco.
Sorridendo mi dice: “Ti sta aspettando fuori,ti accompagno.”
E detto ciò ci mettiamo in marcia.
Come Kabuto mi aveva anticipato Orochimaru era in piedi con lo sguardo perso a rimirare la chioma di un albero.
Sentendo i nostri passi mi dice: “Sas’ke-kun,temevo avessi rinunciato all’allenamento.”
Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi.
Gli dico: “Io non mi tiro mai indietro.”Ghigna.
Non riesco proprio a sopportarlo quando tenta di sorridere.
L’aria che tirava da Orochimaru era diversa di quella del resto del villaggio.
Sembrava quasi di stare in un altro paese.
In un'altra realtà.
Orochimaru mi guardò e disse: “Per oggi ci limiteremo ad aumentare la tua confidenza con i serpenti.”
Detto ciò compone alcuni sigilli i posando le mani a terra evoca un serpente.
Per mia fortuna di medie dimensioni.
L’animale inizia a strisciare verso di me che istintivamente indietreggio. Orochimaru mi dice: “Allunga un braccio.”
Obbedisco e mi abbasso all’altezza del serpente.
Quest’ultimo sibilando striscia verso di me e sale sul mio braccio.
Da lì inizia il vero allenamento.
 
Intanto al villaggio…
Un Anbu corre per i corridoi del palazzo dell’hokage.Entrando dice: “Yondaime-sama,sono stati individuati un ninja di Suna,e altri due non identificati nei pressi del villaggio”Lo yondaime si alza in piedi e dice: “Una squadra Anbu con me alle porte del villaggio.”
 
Nel bosco…
???: “Jubi dovrebbe essere qui.”
??: “Si,speriamo di trovarlo.”
?: “Ma quanti anni dovrebbe avere?”
???: “All’incirca 11,o forse in più”
 
Da Orochimaru…
(Pov Sasuke)
Sono tre ore oramai che sto facendo “Amicizia” con questo serpente.
Diciamo che mi aspettavo di peggio.
Orochimaru mi dice: “Per oggi basta.Ci vediamo domani.”
Lo saluto e vado via.
Meno male,sono libero!
 
Alle porte del villaggio…
Lo yondaime guarda le tre figure avvicinarsi.
Gli Anbu sono già pronti sull’attenti.
Tra loro si vedono due sharingan attivati.
Itachi e Shisui.
I due Uchiha sono pronti alla battaglia.
I tre ninja incappucciati si fermano a circa cinque metri dal gruppo di Konoha.
Uno di loro,evidentemente il capo, si fa avanti.
???: “Stiamo cercando Jubi no Kyoto.”
 
Lo yondaime dice: “Il ragazzo è sotto la protezione di Konoha,ho bisogno di sapere chi siete e cosa desiderate da lui.”
I tre si sfilano i cappucci.

???: “Io sono Killer Bee,fratello del Raikage.
??: “Io sono Utakata,del villaggio della nebbia.”
?: “Io sono Sabaku no Gaara,figlio del Kasekage.”

Minato sembra rilassarsi.
Sorridendo dice: “Venite,ne discuteremo meglio nel mio ufficio,anche perché inizia a fare freddo.”
Shisui sussurra alle orecchie di Itachi: “Secondo te perché stanno cercando tuo fratello?”
Itachi con lo sguardo perso nel vuoto dice: “Non lo so,comunque non penso siano pericolosi.”
I ninja camminando giungono nell’ufficio dell’hokage.
Minato inizia a parlare dicendo: “Per quale motivo siete qui?”
Killer bee gli risponde: “Akatsuki,un’associazione di nukenin, sta cercando di rapire tutti i jinchuuruki.Siamo venuti qui perché noi forze portanti stiamo creando un’alleanza per far fronte a questo pericolo.Logicamente mi rendo conto che Jubi non ha ancora l’età adatta per lasciare il villaggio,perciò pensavamo di rimanere qui per proteggerlo e creare la nostra base.”
L’Hokage incrocia le braccia al petto e dice: “Voi capirete che devo parlarne anche col consiglio,ma penso che sia una buona idea.Farò chiamare ora il ragazzo.”
Rivolgendosi ad Itachi disse: “Itachi-kun,vai a chiamare tuo fratello.”
Il moro inchinandosi leggermente disse: “Si yondaime-sama.”
E con ciò sparisce.

 POV Sasuke
Sento qualcuno avvicinarsi.
Per fortuna riconosco mio fratello.
Itachi serio mi dice: “Devi venire subito dallo Yondaime.”
Annuisco e insieme iniziamo a correre per le strade di Konoha.

Jubi: “Che emozione!E’ da tanto che non vedevo i miei amici!”
Sasuke: “Che intendi dire?”
Jubi: “Oggi conoscerai qualcuno come te!”
Sasuke: “Smettila!”

Itachi: “Otouto tutto bene?”
Alzo lo sguardo e sorrido a mio fratello tranquillizzandolo.
Arriviamo di fronte alla porta dell’ufficio dell’hokage.
Sento Jubi agitarsi e mi porto una mano sullo stomaco,chiudendo gli occhi e piegandomi leggermente in avanti.
Mio fratello mi passa un braccio intorno alle spalle e mi sorregge.

Sasuke: “Smettila!Che ti prende?”
Jubi sta correndo come impazzito sulle pareti della gabbia mentre ride.Con una delle sue code colpisce mi colpisce e vengo sbalzato su un muro di fronte.Con un tremendo dolore alla schiena cado a terra.Un rivolo di sangue mi solca le labbra.Stessa cosa che succede anche nella dimensione reale.Purtroppo qualsiasi danno io subisca da Jubi all’interno della sua dimensione si ripercuote sul mio corpo.
Sasuke: “Basta!Fermati!”Il demone ride e scompare sul fondo della gabbia.

Aprendo gli occhi vedo mio fratello che con un fazzoletto mi asciuga le labbra.
Un dolore tremendo nella schiena mi porta quasi a cadere in avanti.
Mi sorreggo alla spalla di mio fratello.
Respirando a fondo mi rialzo.
Insieme a mio fratello entriamo nella stanza dell’hokage.
Noto un uomo sulla trentina,un ragazzo di 16-17 anni e un altro su per giù della mia età.
Minato inizia: “Ah Sas’ke,benvenuto.Loro sono…”
Lo interrompo: “Ichibi no Shukaku,Rokubi e Hachibi.”
Lo Yondaime annuisce.
Un ragazzo dai capelli rossi si alza e mi porge la mano dicendo: “Jubi no Kyoto,da quanto tempo.”
Afferrando la sua mano gli rispondo: “ Circa cinquecento anni,caro Shukaku.”
Il più anziano ci interrompe: “Passando alle presentazioni,io sono Killer Bee.”
Il castano si fa avanti e dice: “Io sono Utakata.”
Mentre il rosso tenendo sempre la sua mano stretta attorno alla mia dice: “Io sono Sabaku No Gaara.”
Li guardo.
Sono esattamente come me.
Dei Jinchuurichi.
Mio fratello aveva ragione quando mi diceva che io non sono solo.
Li guardo e sforzandomi di apparire indifferente rispondo: “Io sono Sas’ke Izuna Uchiha.”
I tre vengono invitati dall’Hokage a rimanere al villaggio,e trova un alloggio per i ninja.
Io torno a casa con mio fratello.
Prima di cenare Itachi racconta tutto a mio padre,che sbuffa contrariato.
Forse si è dimenticato che è colpa sua se io sono un Jinchuurichi.
Dopo cena decido di uscire.
Di nascosto come sempre vado al fiume.

Sasuke: “Che ti prende,perché sei così agitato?”Jubi continua  a correre nella gabbia.Il demone dice: “Gli altri demoni sono trattati con più rispetto,vengono evocati,io sono il più forte,non merito di essere trattato come un banale parassita!”Jubi si infuria e inizia a prendere a colpi di testa le sbarre della prigione.
Sasuke: “Basta!Smettila! Cosa vuoi fare!”Mi ringhia contro e mi colpisce con una zampa.I suoi artigli mi feriscono a un braccio.Se continua di questo passo rischierà di gettare a terra la gabbia.Attivo il rinnengan.Lo guardo e creo delle catene che gli bloccano le code e le zampe.
Jubi: “Lasciami!”

Sentendo le sue grida ritorno alla realtà.
Il braccio sanguina copiosamente.
Torno a casa.
Per fortuna nel salotto c’è mio cugino Obito.
Chiamandolo gli chiedo: “Obito,non è che mi faresti una fasciatura?”
Si alza dal divano e prendendo la sua borsa mi dice: “Sei altamente masochista,perché ti diverti a sfidarlo?”
Lo guardo e scuoto la testa: “Stavo cercando di farlo ragionare.”
Shisui mentre fa zapping col telecomando dice: “ Ti piacciono le cause perse!”
Finita la medicazione, vado in camera mia e mi metto a dormire, o meglio ci provo.Anche se con estrema difficoltà riesco ad addormentarmi.
Ma per mia fortuna il sonno non tarda ad arrivare.


Ciao!Siamo giunti anche alla fine di questo cap!Bhè,ke ve ne pare?Mi raccomando lasciate molte recensioni!Baci!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Lo soooooo!!!!!Sono in tremendo ritardo!!!!Vi prego di perdonarmi!Ma giocando a calcio mi hanno rotto il setto nasale e capitemi.............
Vi chiedo ancora scusa!!!!!!!
Jubi: "Congratulazioni adesso hai perso anche quei pochi lettori che avevi!"
Io : "Non è vero!Loro non mi abbandonano!!!!!"
Bhè vi lascio al capitolo.Ci tengo molto a questo cap.Mi piace!Spero piaccia anche a voi!!!!!




Questa mattina mi sono alzato prima di ogni altro giorno.
Perchè?Semplice voglio passare a prendere Hinata a casa.
Perciò mi preparo velocemente e scendo di corsa in cucina dove mi aspetta la mia famiglia.
Mio padre intento a leggere un giornale mi saluta con un breve cenno del capo.
Mia madre sorridendomi mi porge la colazione,mentre mio fratello sta litigando al telefono con un suo compagno di squadra.
Faccio colazione ed esco.
Inizio a correre per recuperare tempo.
Anche se arrivato nei pressi di villa Hyuga inizio incoscientemente a rallentare.
Entro nel grande giardino adornato di ciliegi.
Due membri della casata cadetta mi scortano fino al campo di allenamento.
Incredibile.
Hiashi è peggio di mio padre.
Far combattere Hinata contro Neji è un suicidio!
Almeno mio padre non mi fa combattere contro mio fratello,anche se Itachi mi farebbe vincere pur di non colpirmi.
Il padrone di casa mi invita a sedermi.
Accolgo il suo invito e mi accomodo sul portico accanto a lui.
Neji e Hinata continuano il loro combattimanto.
Quel bastardo di Neji non le da neanche il tempo di rialzarsi.
Hiashi scatta in piedi e dice: “Hinata,sei la vergogna di questo clan!Ora sparisci dalla mia vista!”
Sentito ciò Hinata si alza sconfitta,prende la borsa e inizia a camminare.
Saluto e la seguo.
La raggiungo e le dico: “Hinata,non ti preoccupare.Credimi,puoi battere Neji!”
Lei mi guarda e mi sorride.
Non riesco a vederla triste.
Così le dico: “C’è un posto segreto dove io mi alleno.Se vuoi possiamo andarci insieme,così ti posso dare una mano con gli allenamenti.”
Lei mi sorride e mi ringrazia.
Arriviamo all’accademia dove troviamo un Naruto che ci aspetta a braccia conserte.
Puntandoci il dito contro dice: “Questo non è lavoro di gruppo,mi avete lasciato da solo!”
Gli tiro un pugno in testa e gli dico: “Per forza Baka!Tu arrivi sempre in ritardo!”
Sento una voce chiamarmi: “Sas’ke-kun.”
Mi giro.
Un momento che ci fa Gaara qui?”
Lo raggiungo lasciando i miei compagni perplessi.
Una volta vicino a lui gli chiedo: “Gaara-san,perché sei qui?”
Mi risponde: “Dopo l’accademia passa a questo indirizzo.Sono arrivati altri Jichuuriki.”
Annuisco,lo ringrazio e corro verso gli altri.
Saliamo in classe.
Le lezioni sono noiose.
All’uscita prendo appuntamento con Hinata per le otto di sera.
Dopo cena ci vedremo di nascosto vicino al fiume Nakanawa.
Prendo la cartella e corro verso il luogo che mi ha indicato Gaara.

Arrivato busso e entro.
L’appartamento che l’hokage gli ha affidato non  è niente male.
Killer bee dice: “Allora loro sono: Yugito Nii,forza portante di Nekomata e Fuu,forza portante di Nanabi.”
La ragazza con gli occhi da gatto mi dice: “E tu dovresti essere la forza portante di Jubi?”
La guardo e le rispondo: “Fino a prova contraria sono io.”
Utakata ci dice: “Bene ora che ci conosciamo,penso che possiamo andare via.Vi chiameremo noi domani.”
Li saluto e vado da Orochimaru.
Incoscientemente inizio a correre.
Non so perché.
La verità è che non voglio tardare.

Entro e mentre vago per i corridoi vengo affiancato da Jirobo e Kidomaru.
E’ incredibile il fatto che mi venga sempre a prendere qualcuno quando cammino per il rifugio di Orochimaru.
L’uomo con le sembianze da ragno mi dice: “Orochimaru-sama ti sta aspettando nei laboratori.Prima porta a sinistra.”
Fantastico,devo arrivarci da solo.
Infatti i due sono scomparsi.
Arrivato di fronte ad una pesante porta di legno scuro, busso e spingo l’ostacolo per entrare.
Orochimaru è seduto su una poltrona con due braccioli a forma di testa di serpente.
Solamente una candela dalla fiamma tremula gli illumina il viso,rendendolo ancora più inquietante.
Kabuto sta lavorando ad un tavolo ingombrato da provette e altri strumenti da laboratorio.
Con voce viziosa Orochimaru si rivolge a me dicendomi: “Sas’ke-chan,vieni.”
Poso lo zaino vicino al muro e mi avvio verso di lui.
Il sannin mi fa segno di sedermi sulle sue ginocchia .
Riluttante obbedisco.
Meglio non contraddirlo.
Sento Jubi sussultare.
Meglio che si faccia passare qualsiasi attacco di pazzia,ora sono troppo impegnato a salvarmi la pelle per dargli retta.
Sento il fiato caldo di Orochimaru sfiorarmi il collo.
E’ incredibile come quel corpo marmoreo possa sprigionare un calore tanto bruciante.
Il sannin mi dice: “Hai visto i ragazzi del quartetto,il potere appartiene a me…”E con ciò?Cosa vuole dirmi?
Continua: “L’hokage non è d’accordo sui miei metodi dall’allenamento.Tu che ne pensi?”
Cerco di essere il più neutro possibile: “Ognuno ha le proprie metodologie,Orochimaru-sama.”
Ghigna.
Con una mano mi sfiora il collo.
Involontariamente mi irrigidisco.
La sua pelle emana uno strano tepore,capace di attrarmi.
Mi dice: “Visto che ora sei mio alunno mi sembra giusto che dia anche a te un piccolo regalino.”
Mi prende il mento fra due dita e alzandomi la faccia,i nostri due sguardi si incrociano.
Mi perdo in quegli occhi malvagi e seduttori.
Posa leggermente la sua bocca sul mio collo e mi morde.
Rimango di stucco.Mi ha morso?
Passa un po’ di tempo.
Orochimaru si stacca da me.
Lo guardo,un dolore immenso mi blocca il respiro.
Il sannin mi sfiora la guancia con la sua lingua,e sembra davvero divertito quando lancio un urlo di dolore.
Kabuto intanto è uscito,lasciandomi solo con il mio destino.
Sento la testa che va a fuoco.
La cosa peggiore è che il segno maledetto sta cercando di interagire con Jubi.
Orochimaru mi sussurra: “Tra poco passerà Sas’ke,vedrai,mi ringrazierai per questo regalo.”
E ghigna di nuovo.
Un altro spasmo muove il mio corpo.
Il sannin intanto passa il suo indice sulle mie labbra.
Non so che fare.
Vorrei scappare,ma sono come intrappolato vicino a lui.
Giro la testa di lato,ma lui mi riporta nella stessa posizione di prima e mi blocca i polsi.
Nei suoi occhi scorgo un lampo d’inquietante follia.
Con la lingua mi lecca il lobo dell’orecchio destro.
Le forze mi stanno abbandonando.
Non riesco ad oppormi.
Ghignando mi afferra dietro la testa,tenendomi per i capelli e poggia le sue labbra sulle mie.
Un bacio che non ha niente di affettuoso,solo un bacio carnale.
Mi sento male.
Sto per svenire.
utto inizia ad offuscarsi,ma mi costringo a tenere gli occhi aperti.
Mi morde il labbro superiore.
Mi tortura i capelli mentre mi accarezza lungo la schiena.
Non riesco più a sopportare quel contatto.
Il sannin sembra accorgersene e mi afferra di nuovo i polsi,portandomeli dietro la schiena,obbligandomi ad inarcarla.
Dopo stacca le sue labbra da me,mi lascia cadere dalle sue ginocchia e nella caduta urto violentemente la testa sul pavimento freddo.
Rimango a terra a contorcermi di dolore.
Perdo il senso del tempo.
L’unica cosa che vedo è Orochimaru che esce.
 
(Pov Orochimaru stessa scena)
E’ incredibile come il corpo di un ragazzino possa essere tanto attraente.
Sas’ke,non sai che progetti ho per te.
Tuo padre pur di vederti un ninja forte ti ha consegnato a me.
Che sciocco.Sas’ke-chan,ti guardo negli occhi.Leggo solo odio,un odio puro.
Stai fremendo per il mio tocco.Piccolo e innocente Sas’ke.
L’innocenza è un pregio che non ammetto.
Ti bacio.
Mi diverto a vedere tutte le tue certezze cadere.
Ti lascio Sas’ke,tanto so che tornerai.
 
 
I miei occhi si inumidiscono.
Che ho fatto di male?
Prima sono stato sacrificato ad un demone,attirando così su di me l’odio di tutto il villaggio.
Non sono bastate le notti intere di pianti per lavare la mia anima.
Sono sempre vissuto all’ombra di mio fratello,odiato dalla mia stessa famiglia e reputato poco più di incapace.
E ora sono stato consegnato dal mio stesso padre nelle braccia della morte.
Mi rialzo.
Ancora barcollante prendo lo zaino ed esco.
Gli alberi sembrano figure minacciose,che mi accusano di essere un fallito.
Voci grottesche si susseguono nella mia mente.Il canto di una civetta sembra un presagio di morte.
Cerco di scappare il più lontano possibile.Inciampo in una radice e istintivamente grido.
Mi sono sbucciato le ginocchia.
Si sta facendo tardi.
Mi devo allenare con Hinata.
Non posso darle buca.
Non ora che sono riuscito a darle una speranza di essere apprezzata dal padre.
Non voglio che lei soffra come ho sofferto io.
Mi rimetto in piedi e ricomincio a correre.
Arrivo con grande fatica nella spiazzo che avevo scelto come sito di allenamento e mi butto esausto ai piedi di un albero.
Sono ridotto peggio di uno straccio.
La sento arrivare.
Mi getto un po’ di acqua in faccia per rinvigorirmi.Hinata mi saluta: “Ciao Sas’ke-kun,grazie mille per esserti offerto di aiutarmi.”
Le sorrido e le dico: “Per me è un piacere.”
Le labbra mi prudono.
Il solo ricordo di quel bacio mi dà la nausea.
Hinata si sfila lo zaino e aspetta mie istruzioni.Le dico: “Stasera iniziamo con qualche esercizio base per il tuo byakugan.”
Annuisce e attiva la sua abilità innata.
Io non ho ancora lo sharingan.
Ma manca poco,me lo sento.
Prendo dei kunai e glieli lancio.
Lei li schiva.
Così la attacco da più punti.
Ad ogni kunai ho legato un filo,così nel caso Hinata non riuscisse a schivarli il li fermerei in tempo.
Dopo molto tempo cambiamo esercizio.Ci dedichiamo ad un po’ di Tajinjutsu.
Non l’attacco.
Mi limito a parare i suoi colpi.
Non riuscirei a ferirla neanche volendo.
La luce della luna si rispecchia nei suoi occhi bianchi e crea uno strano contrasto con le mie iridi onice.
L’acqua del fiume rispecchia i nostri movimenti,come una magia.
Ogni mossa sembra una strofa di una canzone.
Ci fermiamo.
Complici ci andiamo a sedere sulle rive del fiume e gettiamo i piedi nelle acque gelide.
La guardo.Sorridendole le dico: “Non devi proccuparti,un giorno sarai più forte di tuo cugino.”
Lei mi sorride.
Mi guarda noto che si sofferma a guardarmi sul collo.Mi aggiusto la maglia e le dico: “I tatuaggi mi sono sempre piaciuti.Si è fatto tardi.Vuoi che ti riaccompagni a casa?”
Lei gentile mi risponde: “No,tanto è vicino.Ci vediamo domani.”
Annuisco e la saluto.
Va via.
Inizio a correre verso casa.
Arrivato nella residenza del capoclan entro,lascio le scarpe nell’ingresso e ignorando la voce di mia madre mi fiondo in camera mia.
Non ho fame.
Come potrei averne.
Mi getto a peso morto sul letto.
Scacciando di malo modo Hebi.
I suoi occhi mi ricordano incredibilmente quelli di Orochimaru.
Sento dei passi.
Itachi entra in camera mia e si siede sul letto.
Non dice niente.Aspetta che sia io a parlare.
Mi giro a guardarlo.
Una parte della maglia è scesa sulla spalla sinistra,lasciando libero il collo.
Mio fratello nota il segno sulla mia pelle e imprecando va via.
Non voglio sentire mio padre e mio fratello discutere.
Affondo la testa nel cuscino e inizio a piangere.Non voglio che nessuno mi veda.
Vengo catapultato nella dimensione dentro di me…

Jubi: “Stasera hai avuto ciò che ti meritavi.”Non ho neanche la forza di dirgli di smetterla.Mi accascio.Non riesco a sentire neanche più le sue parole.

Riaprò di sbotto gli occhi,annaspando per respirare.
Mi obbligo a chiudere gli occhi
.L’unica cosa che vedo sono gli occhi di Orochimaru.
Con quell’immagine impressa sulla retina,mi addormento sperando che domani sia un giorno migliore.


OH my Godd!Amo questo capitolo!Orochimaru ci sta prendendo gusto a torturare il povero Sas'ke!Volevo andare un po' oltre il bacio,ma mi sono fermata.Voglio prima approfondire il rapporto tra i due e poi proseguire.Sicuramente più in là ci sarà una scena OroxSasu.Ma fra poco!!!!Fatemi sapere che ve ne pare!!!Mille baci a tutti!!!!

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Ciaoooooo!!!!!!!
Allora vi confesso che c’è stato un momento in cui ho pensato si nn continuare più…..ma poi mi sono detta: “E no!Io non mi arrendo così facilmente” e così eccomi qui!!!!Allora ringrazio:
Student95
Falsa dea molto adorata
per le loro recensioni davvero molto preziose per me!!!!
Grazie davvero mille!!!!
Un grazie speciale anche a tutti i lettori silenziosi!!!!
Mi aspettavo più recensioni…..vabbè vi rifarete con questo capitolo!!!!!
Ciaoooooo!!!!
 
 
 
 
Capitolo 6
I raggi del sole mi svegliano.
Per fortuna mi sento meglio.
Mi preparo e guardandomi allo specchio stringo i pugni.
Non posso lasciarmi andare così.
Devo reagire e dimostrare a tutti che non hanno speranze contro di me.
Con questa convinzione scendo le scale e senza fare colazione esco.
Ormai non mangio più.
Ho lo stomaco chiuso in una morsa.
Mia madre aveva preparato tutto.
Mi dispiace deluderla e addolorarla.
Ma non ci riesco.
Troppi grilli mi girano per la testa.
Konoha si sveglia lentamente.
Mi è sempre piaciuto uscire presto di casa.
Vedere le strade vuote e i negozi aprire lentamente i battenti.
Ma purtroppo anche la mattina presto le strade sono popolate da alcune persone.
Solo la notte non c’è nessuno.
La cosa che odio di più sono gli sguardi della gente quando cammino per la strada.
Provo solo odio e rabbia.
Sarei capace di ucciderli tutti.
Sento il marchio bruciare.
Mi conviene calmarmi.
So che non serve a niente.
Non sono ancora in grado di controllarlo.
Vorrei passare a trovare Gaara e gli altri per vedere come se la cavano.
Ma purtroppo in un giorno ci sono solo 24 ore.
Dipende,a volte una giornata sembra brevissima,altre volte interminabile.
Anche stamattina ho deciso di passare a prendere Hinata.
Vederla mi mette di buon umore.
Forse ha ragione Shisui,sono innamorato.
Ma no!
Che vado a pensare!Io non le posso piacere.
Trovo Hinata già fuori casa sua ad aspettarmi.Mi corre incontro e mi saluta allegra.Le sorrido.Non voglio rovinarle la giornata.Continuiamo a camminare.Non mi sfuggono i classici commenti delle persone.
Odo alcuni: “Povera ragazza.”
E altri: “Forse non sa che lui è un mostro”
E qualcun altro: “Non è la figlia degli Hyuga?” 
Hinata sembra accorgersene e mi prende la mano.Inutile dire che mi la guardo e arrossisco.
Lei mi sorride.
Le dona sorridere.
Le dico: “Passiamo a prendere anche Naruto,così non ci fa la predica!”Annuisce e ci avviamo verso la residenza dell’hokage.
Lei non ha bisogno di mille parole per esprimersi.
I suoi occhi parlano.
A differenza di come può sembrare emanano una strano sensazione di quiete e un calore primaverile.
Del tutto diverso dal calore infernale di Orochimaru.
Bussiamo a casa di Naruto.
Kushina ci saluta: “Oh ragazzi,benvenuti!Naruto-kun sta scendendo. Volete accomodarvi?”
Io e Hinata accettiamo l’invito e ci accomodiamo in salotto.
L’hokage è seduto alla sua scrivania mentre sta firmando delle scartoffie.
Lo salutiamo.
Poco dopo scende le scale un Naruto che sembra ancora addormentato,con i capelli arruffati e la maglia messa al contrario.
La madre lo guarda con le braccia sui fianchi.
Scuotendo il capo inizia a sistemarlo.
Dopo aver salutato la famiglia Namikaze ci avviamo verso l’accademia.
Irika-sensei entra.
E’ giovane,ma sa creare un ottimo rapporto con i suoi studenti.
Forse è uno dei maestri più bravi.
Non si siede mai alla cattedra.
Il primo giorno ci disse che la cattedra per lui era un inutile ostacolo che ci divideva.
Appoggiandosi al suo banco prende il registro e inizia a fare l’appello.
Stamattina dobbiamo iniziare con storia.
Il perfetto sonnifero.
Naruto non aspetta neanche che Iruka-sensei inizi a spiegare che già si addormenta.
Le ragazze davanti a noi chiacchierano.Ogni tanto Hinata si intromette nella discussione.
I miei conpagni si ingegnano per combattere la noia.
Choji mangia,Shikamaru….bhè sta seduto sulla sedia a girarsi i pollici,Lee si stringe le bende,Kiba gioca con Akamaru e lo Hyuga scrive qualcosa.
Guardo fuori.Sento qualcuno che mi chiama
.Sembra la voce di Gaara…
Sasuke: “Gaara…?”Infatti è il rosso.
Perplesso lo guardo e gli chiedo: “Ma come…?”
Il ninja di Suna mi dice: “Lo so,ti sembra strano,ma è un mezzo di comunicazione che possiamo usare noi Jinchuriki tra di noi.Ti devo,o meglio,ti dobbiamo parlare”
Gli dico: “Quando?”
Gaara mi dice: “Ora,lo so,devi trovare un modo per venire.”
Serio annuisco e gli rispondo: “Vedrò di venire.”


Istintivamente alzo la mano e chiedo di andare in bagno.
Come al solito di prima mattina i bagni sono deserti.
Gli studenti sono troppo stanchi per pensare di alzarsi e andare in bagno.
Infatti dormire sui banchi è più facile e più rilassante.
Le finestre sono alte.
Dannazione.Anche se…ma certo!
Prendo uno dei classici fili ninja degli Uchiha e lo lego ad uno shuriken.
Lo faccio roteare e lo lancio.
Si aggancia ad una sbarra.
Certo che scappare di scuola è più difficile che evadere ci prigione!
Afferrando con forza un capo del filo inizio ad arrampicarmi.
Riesco ad arrivare sul davanzale.
Ma non è ancora tutto finito.
Mica posso scomparire per molto tempo dalla classe!
Creo un clone d’ombra e gli dico di andare in classe.
Ora posso pensare ad uscire.
A furia di non mangiare sono dimagrito e riesco a passare tra le sbarre.
Diciamo che io sono sempre stato magro.
Poi a furia di allenarmi mi sono irrobustito.
Si,su per giù posso considerarmi un bel ragazzo.
Ma ora non è il momento di fare il narcisista .
Corro sui tetti cercando di non farmi vedere.
Le persone di Konoha non fanno più tanto caso alle persone che saltano sui palazzi.
Ormai i ninja sono diventati trafficanti abituali dei tetti.
Speriamo che il mio clone non sia fatto scoprire.
Ecco,sono arrivato.
Gaara era già fuori ad aspettarmi.Mi dice: “Sas’ke,ma tu non eri a scuola?”
Lo guardo e gli rispondo: “Si,ma non volevo tardare."
Annuendo mi fa segno di entrare.
Tutti i jinchuriki sono seduti con sguardo torvo e aria seria.
Cosa sarà mai successo?
Sedendomi guardo killer bee.
L’uomo alza il capo e si gira verso di me.
D’improvviso sbatte un pugno sul tavolo.
Sussulto.
Si alza in piedi e dice: “Kyubi è stato catturato mentre ci raggiungeva.Forse hanno scoperto dove siamo.Ora siamo solo nove.Dobbiamo iniziare ad avanzare e attaccare. Akatsuki deve pagare.”
Tutti annuiscono.
Io no so che fare.
Gaara propone: “Potremmo fare delle missioni investigative.”
Yugito annuisce e dice: “Secondo me è una buona idea.”
Killer bee piombando sulla sedia si posa il capo tra le mani.
Dopo un po’ si convince e dice: “E sia.Yugito e Fuu staranno in coppia insieme,Gaara-Utakata e…….”
Mi guarda e mi chiede: “Possiamo contare su di te?”
Io gli rispondo: “Certamente.”
Continua: “Bene,allora starai in gruppo con Gaara e Utakata.Io intanto cercherò di contattare gli altri Jinchuriki.Appena noteremo movimenti sospetti una squadra si recherà sul posto a verificare.Per ora è tutto.Ci manterremo in contatto.”
Alzandomi guardo l’orologio.
Mancano dieci minuti all’uscita.
Corro in direzione dell’accademia.
Vedo il mio clone uscire.
Con un gesto lo faccio scomparire e saluto i miei amici.
Devo usarlo più spesso questo trucco.
Durante le riunioni del clan.
Si,ottima idea.
Mi attardo un po’ per le vie di Konoha.
Imbocco una stradina che porta al bosco.
Voglio prendere un po’ di aria fresca.
Vago un po’ per il sentiero ricoperto di erbe profumate.
Le foglie verdi creano un riparo dove potersi rilassare.
Forse dovrei tornare a casa,ma non ne ho voglia.
In realtà so cosa mi aspetta.
Mi rendo conto di essere un vigliacco.
La verità è che non riesco ad andare da Orochimaru.
Una parte di me mi dice di ignorare il bacio,mentre un’altra mi suggerisce di scappare.Il problema è che……
“Buongiorno Sas’ke-kun”
Non ha sentito nessuno arrivare e ora mi ritrovo il mio sensei di fronte.
Il mio VERO sensei.
Alzo lo sguardo proteggendomi gli occhi con una mano e ricambio il saluto: “Salve Kakashi-sensei.”
Chiamare sensei Kakashi è totalmente diverso.
Perchè il maestro ti da veramente l’impressione di qualcuno che ti vuole insegnare qualcosa.
Orochimaru invece no.
Ti da solo l’impressione di una trappola nascosta nel buio pronta a catturarti e ucciderti con una sola mossa.
L’argenteo mi guarda e si posa al tronco di un albero.
Si caccia le mani in tasca e alza lo sguardo.
Dice: “Un ottimo posto per stare lontani da tutti.Dopotutto anche tu vuoi scappare,non è così Sas’ke?”
Lo guardo.
Dalla maschera riesco ad intravedere un sorriso.
Continua: “Non sono mai stato bravo con le parole,ma sappi che i problemi se cerchi di evitarli,trovano sempre il modo di rincorrerti.A quanto pare il tuo problema ti ha raggiunto.”
Una voce totalmente diversa giunge alle mie orecchie. “Sas’ke,credevo ti fossi perso.”
Kakashi-sensei si mette una mano dietro la testa e dice: “Spiacente Orochimaru-sama,sono stato io a trattenerlo.”
Il sannin inclina la testa di lato, lancia una sguardo a Kakashi-sensei e gli sputa velenoso: “Un mio alunno…”
L’albino lo interrompe: “Fino a prova contraria lui è anche mio allievo e ho tutto il diritto di trattenerlo quanto voglio.”
Si,quell’uomo mi piace.
Ha coraggio.
Gli sta bene,così impara ha credersi importante.
Orochimaru mi fa segno di andare.
Saluto il mio sensei e seguo il mio aguzzino.
Corriamo.
Sembra molto arrabbiato.
Scendiamo in uno spiazzo vicino il covo.
Si ferma di fronte a me e inizia: “Vedi di tagliare i rapporti con quel ninja da strapazzo.Stessa cosa con i tuoi amichet ti demoni…”
Questo non lo deve dire,lui non sa niente.
Chi si crede di essere.
Gli urlo contro: “Lei non sa niente dei miei amici e nemmeno del mio sensei!Non può criticarli senza conoscerli!”
Senza nemmeno rendermene conto mi trovo schiantato contro un albero.
Sento del sangue caldo colarmi giù per la fronte.
Il sannin si porta di fronte a me.
Sento un calcio arrivarmi dritto nelle costole,le sue parole mi cadono addosso pesanti e dolorose come i calci: “Mossa molto azzardata ragazzino.Con me non puoi scherzare.”
Lo sento continuare la sua poesia di violenza:
“I ribelli…
*Calcio nello stomaco*
Vanno educati
*altro calcio*
Con le cattive maniere”
Mi prende per il bavero e mi guarda.
Cerco di girare la faccia e di divincolarmi.
Mi costrige a guardarlo.
Mi sfiora lo zigomo.Dice: “Sai Sas’ke-chan,non mi piace uccidere al primo colpo le persone…preferisco prima giocare con le mie prede…”
Riesco a liberarmi e scrollandomi la povere di dosso gli dico: “Io non sono la preda di nessuno.”
Il vento soffia.
Veloce scappa via.
Sembra essere spaventato.
Con una mossa repentina Orochimaru tenta di colpirmi.
Schivo il pugno abbassandomi,con un calcio cerca di mandarmi al tappeto,ma con un abile salto lo evito.
Sento il potere scorrere nelle mie vene.
E’ come bere del veleno.
Sento ogni singola cellula del mio corpo rinascere e inebriarsi di potere, i tessuti sembrano staccarsi dalle ossa,ma non fa male,riesco a trarre energia e potere da ogni singola fibra di dolore.
Mi guardo le mani.
Sono maculate.
Gli tiro un pugno.
Lo schiva.
Sembra una danza.
Una di quelle che mano a mano ti portano sempre più vicino all’inferno.
Il mio diavolo.
Ecco cos’è Orochimaru,il mio diavolo personale.
Colui che mi porterà alla dannazione.
Un altro calcio sfiora la mia testa.
Il vento è scappato via.
Mi ha lasciato.
Dopotutto nell’inferno non c’è aria.
Il mio ossigeno è il respiro del Sannin.
E’ come una droga,più cerco di scappare e più mi ritrovo incatenato.
Sono come Prometeo.
Condannato ad una pena eterna.
Altro colpo.
Le emozioni dentro di me si rincorrono.
Un calcio,un pugno e la danza continua.
E l’inferno si avvicina.
E il diavolo prepara le sue catene e affila le sue unghie pronte a strapparmi ogni singolo brandello di vita.
E io non mi arrendo.
Schivo uno shuriken.
Il Mio Diavolo prepara il suo veleno.
Un calcio.
Fa caldo.
Sento la lava di questo potere maledetto scorrermi accanto ai muscoli.
Sudo.
Ogni singola goccia di sudore diventa rosso a contatto con il sangue che mi copre il volto.
Un pugno.
Il nettare della perdizione ha il sapore di tutte le mie sofferenze.
Nessun colpo.
Ci siamo fermati.
Forse siamo arrivati all’inferno.
Ansimo.
Il cuore pompa sangue e veleno.
Orochimaru da bravo diavolo mi attira a sé con le sue catene.
Il suo contatto brucia.
Il dolore arde e la mia anima si spegne.
I muscoli di marmo non mi obbediscono.
Il cervello è scappato e il mio stomaco sembra trafitto da mille aghi avvelenati.
Gli occhi sembrano aver voglia di saltare via dalle orbite.
Le gambe tremano.
Orochimaru si gira e inizia a camminare.
I suoi passi rimbombano nelle mie orecchie come i tamburi di una marcia funebre.
La Mia marcia funebre.
Quella che gli altri hanno scritto per me e io sono stato costretto ad accettare.
Purtroppo.
Si ferma.
Con voce infernale mi dice: “Vedi di rimetterti a posto per domani,Sas’ke-chan”.
Riprende a camminare.
Scompare avvolto da un’aura di malvagità.
Mi rialzo e inizio a camminare lentamente.
Ogni passo sembra una sfida contro il mondo.
Una guerra interminabile e difficile.
Arrivo a casa.
Mi appoggio al cardine della porta mentre mi sfilo le scarpe.
Mio fratello è seduto sul divano.
Mi saluta: “Otouto!Finalmente!Ma…cos’hai……”Le sue parole mi risuona lontane, impercepibili,come un grido di salvezza dal paradiso all’inferno.
La vista si annebbia.
Le gambe cedono.

Lentamente cado e…..
 
 
 
 
E…..Come continuerà!!!
Spiacente lo scoprirete solo leggendo!!!!
Che ve ne pare?????
Mi raccomando lasciate mooooolte recensioni o la vendetta di orochimaru si abbatterà su di voi!!!!!!
Ciaoooooooooo!!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Ciaooo!
Allora scusate x il ritardo!
Questo capitolo è semplicemente un capitolo di passaggio,quindi è scritto di proposito in modo veloce.
Grazie mille a
Falsa dea molto adorata
Student95

X le loro importantissime recensioni!!!
 
 
 
Capitolo 7
 
“ Non avete visto che è svenuto?Ma certo per voi è più importante che faccia onore al clan!”
La voce di Itachi scuote le mura di casa Uchiha.
Fugaku è sul punto di esplodere,Yohaci è seduto nervoso.
Il primogenito del capoclan continua: “Non posso vedere mio fratello consumarsi ogni giorno di più!Non mangia,non ride non è più il Sas’ke che conoscevo!Come fate a non accorgervene!Siete troppo preso da questo stupido clan per occuparvi di vostro figlio!”
Fugaku scatta in piedi e collerico grida: “Basta Itachi!Non sono disposto ad ascoltare una parola di più!Tuo fratello è una disgrazia!Ecco cosa rappresenta per me!Io non volevo un altro figlio,non avevo bisogno di un altro peso!”
L’Uchiha più giovane rabbrividisce.
Lui ha sempre saputo che suo padre considerava Sas’ke un incapace,ma ora era troppo.
Itachi guarda suo padre con odio e gli dice velenoso: “Voi avete costretto mio fratello a diventare ciò che è diventato!Voi lo avete mandato da Orochimaru e se dovesse accadergli qualcosa sarà solo e soltanto colpa vostra!”
Yohaci afferra il suo bastone e si tira in piedi,è stanco.
Stanco di tutte quelle discussioni per uno stupido moccioso.
Lui aveva ragione,Mikoto avrebbe dovuto abortire.
Almeno si sarebbero risparmiati un bel po’ di grattacapi.
Il vecchio esce dalla stanza e si chiude in camera sua.Una dolce ninna nanna risuona tra le mura del piano superiore della villa Uchiha.
Mikoto accarezza dolcemente la fronte del figlio e la rinfresca con bende imbevute in acqua.
La donna guarda il corpo di Sas’ke,il corpo di un bambino che custodisce un orrido mostro.Guarda le stelle e canta:

 
“Stella rossa che guardi da lassù
Questa notte un sogno triste ho fatto sai
Lacrime velan gli occhi e tu
Tu risponder non sai”
 


Una voce la scuote.
Itachi si sporge sull’uscio e le sussurra: “Madre,andate pure a dormire,rimango io con Sas’ke”
La donna si alza,sistema le bende e bacia il volto del bambino.
Si avvicina al maggiore e lo guarda negli occhi.
Un singhiozzo tradisce la sua maschera seria e si lascia andare al pianto tra le braccia di suo figlio.
Itachi non sa che fare,cerca di consolarla,ma capisce che è tutto inutile.
La donna si ricompone,lo saluta e scompare dietro la porta.
Itachi si avvicina al letto del fratello e gli prende la mano.
Sas’ke si agita un po’,allora Il maggiore gli dice: “Mi spiace Otouto,ma io non so cantare.”
Il minore apre gli occhi e gli risponde: “Nii-san,ti…devo….dire….una cosa.”
Itachi gli dice  dolce: “Dimmi otouto,ti ascolto.”
Sas’ke si mette a sedere e guarda suo fratello negli occhi.
Ha vergogna,non sa come dirgli del bacio con Orochimaru.
Non sa neanche se è giusto dirglielo.
Il maggiore gli prende la mano e lo incoraggia con lo sguardo.
Sas’ke gli dice: “Ecco…bhè…vedi…volevo dirti che….ti voglio bene nii-san.”
Alla fine non gli ha detto niente,il piccolo Sas’ke ha deciso di combattere da solo.
Peccato che lui non abbia le armi adeguate.
Itachi gli scombina un po’ i capelli.
Lo guarda.
E’ cresciuto Sasuke,non è più il bambino che piangeva quando c’erano i temporali,non ride più spensierato.
E’ cambiato Sas’ke,è teso,preoccupato,si comporta da adulto.
Itachi gli da’ un buffetto sulla fronte e gli dice: “Anche io otouto,ora dormi.”
Il minore annuisce e si infila sotto le coperte mentre il fratello si alza dalla sedia,gli rimbocca le coperte e esce.
 
*Paese della pioggia-Covo di Akatsuki*
Pain siede nella stanza principale del covo.
La cerimonia di estrazione si è conclusa con successo,il demone è stato catturato.
Gli altri membri urlano,festeggiano e brindano al successo.
Zetsu sta consumando il suo pasto,nutrendosi della giovane carne del’’ex contenitore umano,che ora non è altro che un fantoccio senza anima.
Kisame alza boccali di birra e brinda allegro,Hidan in un angolo prega il suo dio sacrificando il sangue del piccolo mostro appena purificato.
Ma Pain è irrequieto,sa che da qualche parte,in qualche villaggio ci sono ancora nove jinchuriki.
Ma lui aspetta,con impazienza si convince che è meglio non affrettare i tempi.
Devono procedere gradualmente,inoltre conoscono l’identità di quasi i tutti i jinchuriki.
Tranne uno,il bambino.
Non sanno niente,sono solo a conoscenza del fatto che sia un ninja di Konoha.
La loro spia ,un’alta carica di konoha,tarda a farsi sentire,sono anni che non hanno più sue notizie.
Danzo si offrii  undici anni fa di mantenerli costantemente informati sulla situazione del Jubi.
Stupido,non ha mantenuto il suo giuramento e ora la pagherà.
 
 
*Konoha-covo di Orochimaru*
Kabuto lavora ai suoi esperimenti,il fumo proveniente dalle varie ampolle gli fa storcere il naso.
Gli esperimenti che rendono contento Orochimaru-sama sono il suo impiego quotidiano.
Eppure non riesce a lavorare bene,c’è un pensiero che lo turba.
Sospira e posa gli occhiali sul tavolo,chiude gli occhi e rivede la figura di Sasuke,fiera,altezzosa,capace di sfidare Orochimaru in persona.
L’uchiha non gli sarà mai devoto,non diventerà mai un suo strumento.
Il sannin si sta sbagliando di grosso,lui invece ha votato la sua vita ad Orochimaru e ora viene rimpiazzato da quel moccioso.
La voce del suo sensei lo scuote dai suoi ridicoli e gelosi pensieri.
“Kabuto-kun qualcosa ti turba?”
Si aggiusta gli occhiali e continua il suo lavoro rispondendogli: “No Orochimaru-sama”
Le mani si muovono febbrili tra gli oggetti e come ogni volta riprendono il consueto lavoro.
Il sannin in un soffio gli è vicino.
Gli prende il mento tra le dita e lo guarda.
Gli dice: “Kabuto, cosa pensi?”
Il ninja medico gli risponde: “Riguarda Sas’ke….”
Il sannin ride,sadico e tenebroso.
Con le mani dietro la schiena si allontana camminando in direzione della porta.
A pochi centimetri da essa si ferma e dice: “Ciò che faccio con Sas’ke non deve interessarti Kabuto.
Nè a te,né agli altri.”
Esce.
L’argenteo si rimette al lavoro.
Come sempre.
 
Sas’ke si sveglia di prima mattina,tutto il suo corpo sembra un cumulo di dolore,i lividi e i tagli bruciano.
Si getta dal letto e continua a vivere.
O meglio sopravvive.
Si guarda allo specchio e nota il profondo taglio sopra l’occhio sinistro.
Deve inventare una scusa da rifilare a quel curioso di Naruto.
Scende le scale di fretta,nel sentirlo la madre lascia cadere delle posate.
Gli si avvicina e dice: “Sas’ke,che ci fai in piedi?Devi tornare a letto.”
Si siede e addenta una fetta biscottata e sorridendo le risponde: “Perché?Sto benissimo.”
Meno male che lui non è Pinocchio,altrimenti povero naso!
Fa colazione,prende lo zaino e corre via.
E’ in ritardo.
Tremendo ritardo.
Tutte le volte che fa colazione è costretto a correre per arrivare a scuola!
Riesce ad inserirsi fra i suoi compagni per un pelo e sale.
Iruka-sensei si schiarisce la voce e richiamando il silenzio dice: “Allora,ho un annuncio.Il team 7 è stato richiamato all’ordine per una missione.Congratulazioni ragazzi!”
Naruto urla e scatta in piedi,Hinata sorride allegra mentre Sas’ke…….stranamente gioisce.
Meglio le missioni rispetto a Orochimaru.
 

Allora?Lo so,nn è un granchè.A me personalmente non piace,a voi??? Vediamo...chi si ricorda....chi è quella stella rossa???
recensite o……La maledizione di Orochimaru vi colpirà!!!!
O: “L’hai già usata questa.”
Io: “Taci!!!Ha funzionato!”
O: “Come no!”
Ok…vado a picchiare orochimaru baci!!!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Ciaooo!!!Scusate per il ritardo ma sn appena tornata da una gita di 7 giorni con la scuola!
E poi le tesine….ma nn lo possono abolire l’esame di III media?
Cmnq ecco qui un nuovo cap!Vi avviso è un capitolo di passaggio!!
Vorrei ringraziare

Falsa dea molto adorata
Student95
Vale_hina
Per le loro recensioni!!Spero che continuerete a seguirmi.

Bene godetevi il cap!!

Capitolo 8
 
Kakashi è andato ad aspettare i suoi genin fuori dall’accademia.
Gli sembrava un gesto da bravo sensei e poi dovevano pianificare alcune strategie.
Li vede uscire e alza la mano per richiamarli.
In breve tempo i suoi ragazzi lo accerchiano e Naruto gli salta addosso gridando: “Kaka-sensei!!!!”
L’argenteo si lascia stritolare per un po’,ma poi lo allontana e dice: “Allora adesso andremo a ritirare le vostre comunicazioni ufficiali e dopo ci andremo ad allenare.”
Naruto continua a saltellare contento e solo l’intervento di Sas’ke,che lo afferra per un braccio,riesce a fermarlo.

Pov Sas’ke.

Mio Kami!
Naruto è peggio di…. una molla iperattiva!
Cosa mi tocca sopportare!
Però dai,finalmente una missione!
Era ora!
Speriamo solo che non ci tocchi fare la spesa a qualche vecchietta o recuperare qualche micetto indifeso!
Ok sto sclerando….ma tutto sommato sono contento di poter andare in missione.
Sarà un occasione in più per dimostrare a mio padre che valgo quanto Itachi!Anche se…ho un cattivo presentimento…vabbè…sarò io particolarmente catastrofico!
Ci incamminiamo verso il palazzo dell’hokage per ritirare le nostre comunicazioni ufficiali.
Ci sono tutti,le più alte cariche di konoha racchiuse in un ufficio rosso e verde.
Minato-sama si alza dalla sedia e guardando i ragazzi inizia: “Allora…inizio col farvi le congratulazioni!Siete stati scelti per portare a termine la vostra prima missione!Purtroppo è un incarico già di alto livello…di rango C.”
Naruto scattando in avanti punta un dito contro il padre e dice: “No problem papi-sama!Noi siamo i migliori!”
Senza tante cerimonie gli tiro un pugno dietro la testa.
Ma quanto è cretino!
Papi-sama,ci mancava un nomignolo per l’hokage!
Ringraziando e salutando i nostri superiori usciamo.
Kakashi sensei ci dice di seguirlo.
Arriviamo in un prato immenso.
Non lo conoscevo proprio.
L’argenteo si passa una mano tra i capelli e guardandoci dice: “Allora…bhè suppongo che sappiate come funziona una missione,vero?Comunque in ogni modo adesso pianificheremo alcune strategie.”
Si siede e srotola una mappa.
Indicando un percorso tracciato in rosso dice: “Questo e l’itinerario da seguire.
Come ben sapete la nostra missione consiste nello scortare il costruttore di ponti e sorvegliare l’ultimazione dei lavori nel paese delle onde.Quando viaggeremo,io camminerò davanti,Hinata alla destra di Tazuna e Naruto alla sua sinistra.Sas’ke invece farà il chiudi fila.
Sas’ke in questa missione ci sarà d’aiuto il tuo rinnegan,riesci a tenerlo attivato per qualche ora?”
Lo guardo e annuisco.
Posso provarci.
Continua: “Molto probabilmente potremmo essere attaccati da ninja nemici,in quel caso non voglio nessun colpo di testa.Ricordatevi che voi non siete ancora genin veri e propri,perciò sarò io a intraprendere qualsiasi combattimento.
Se la situazione dovesse precipitare, mi dovete lasciare e proseguire con Tazuna.
In caso fossimo attaccati da più nemici contemporaneamente,voi avete sempre il compito di proteggere Tazuna.
Se questi ninja cercano il combattimento l’unico che autorizzo a combattere è Sas’ke.
No,Naruto è inutile che cerchi di protestare,Sas’ke è più freddo e meno emotivo di tutti voi.
Hinata,tu invece ti occuperai di portare i kit di medicazione.
Per ora è tutto ci vedremo domattina alle 5 in punto.”
Detto ciò scompare di punto in bianco.
Tutti e tre ci alziamo e salutandoci ci dirigiamo verso le nostre case.
Arrivo a villa Uchiha e corro verso casa.
Devo dare la convocazione a papà.
Lascio le scarpe nell’ingresso.
Saluto mamma e mi precipito in salotto entrando sbircio per vedere se c’è qualcuno.
Noto che seduti di fronte a mio padre e a mio nonno ci sono Inabi,Tekka e Yashiro.
Mio padre si è accorto della mia presenza,si gira verso di me e mi guarda.
Facendo un passo indietro dico: “Padre,scusate.Non sapevo che avevate impegni. Torno più tardi.”
Ma lui mi ferma e dice: “No Sas’ke,dimmi cosa desideri?”
Mi avvicino e accomodandomi di fronte a lui gli consegno la lettera dell’hokage.
Con fare circospetto la apre e inizia a leggere.
Mi guarda con una strana nota di soddisfazione negli occhi.
Mi porge la lettera e dice: “Bene,hai la tua occasione,Dimostra di essere degno del cognome che porti.E ora va’”
Salutando esco dal salone.
Mi dirigo in camera mia per preparare lo zaino.
Anche se…..cosa devo portare?
Meglio che mi faccio aiutare da Itachi,infondo a cosa servono i fratelli?
Vado in camera sua,e lo saluto.
Lui mi guarda e dice: “Oh,ciao Otouto!Tutto bene?”
Gli rispondo: “Si!Domani devo partire per una missione e non è che mi daresti una mano con lo zaino?”
Si alza,chiude il libro e mi dice: “Certo!Dai andiamo!”
Entriamo in camera mia e Itachi dice: “Allora,primo hai bisogno di uno zaino comodo,te ne presto uno dei miei,aspettami qui.”
E detto ciò esce.
Si presenta poco dopo con uno zaino blu notte con il simbolo degli Uchiha cucito sopra.
Lo posa sul letto e dice: "Per prima cosa dobbiamo mettere i vestiti nella parte a contatto con la schiena,in modo che non sia troppo duro.Portati alcuni cambi e soprattutto abiti comodi.”
Annuisco e aprendo l’armadio prendo alcune magliette e alcuni pantaloni da portare.
Insieme li pieghiamo e li sistemiamo.
Continua: “Ai lati mettere alcune bottiglie di acqua,in modo che risultino facili da prendere,mentre sopra metteremo i kunai di scorta nel caso dovessi finire quelli nel porta-kunai.
Però ho una sorpresa per te.”
Lo guardo stranito mentre lui si alza e scompare nel corridoio.
Lo sento ritornare poco dopo e vedo che porta in mano una custodia di stoffa con sopra il simbolo del paese del ferro.
Porgendomela dice: “Li ho presi nella scorsa missione,avevo intenzione di darteli per il tuo compleanno,ma questa occasione mi sembra più adatta.Su aprilo!”
Inizio a scartare il pacchetto.
Una volta aperto compare un bellissimo set di venti kunai,tutti lavorati e con il manico ricoperto di stoffa decorata.
Sono stupendi!
Guardo Itachi e gli dico: “Itachi,sul serio grazie mille,ma non dovevi!”
Mio fratello mi scombina i capelli e dice: “Scherzi?Il set di kunai che usi non vale quattro soldi!
Ti servivano delle armi degne di questo nome!
In più ti ho preso anche una stella shuriken gigante.”
E mi porge un altro pacco.Incredibile,Itachi è sul serio il fratello migliore del mondo!
Portandosi le mani sulle ginocchia dice: “Allora,ora che lo zaino è pronto ti conviene fare una doccia,domattina non penso che avrai molto tempo.A che ora devi partire?”
Mi alzo e gli dico: “Alle cinque mi devo trovare alle porte di Konoha.”
Mi risponde: “Bene,ti posso accompagnare.Su ora fai in fretta!”
Annuisco e mi dirigo verso il bagno dove apro l’acqua calda e la lascio scivolare nella vasca.
Chiudo la porta e mi immergo nell’acqua caldo densa di schiuma.
Ci voleva proprio.
L’orologio segna le sei.
E’ Incredibile come sia volato il tempo.
Sono solo un po’ teso per la missione.
Mi lavo e dopo un’oretta esco dal bagno perfettamente pulito.
Mi dirigo in camera mia dove mi getto a peso morto sul letto.
Manca solo un’ora alla cena.Ma io non ho fame,voglio solo dormire….

…Vengo trascinato giù dal letto dalla voce di mia madre che mi chiama per la cena.
A tavola mio padre mi chiede: “Allora di che si tratta questa missione?”
Alzo lo sguardo e gli rispondo: “Dobbiamo scortare il costruttore di ponti Tazuna fino al paese delle onde e sorvegliare i lavori”
Lui annuisce.
Mio nonno con un colpo di voce prende la parola e dice: “ E’ una missione abbastanza facile, vedi di non fallire.Infondo sei anche tu un Uchiha”
Per mia grande sfortuna sono costretto anche io a portare questo cognome.
Termino la cena,saluto e vado in camera mia.
Mi infilo il pigiamo a senza tante cerimonie crollo in un sonno profondo.
 
Il mattino seguente è tutto pronto.
Come d’accordo Itachi viene a svegliarmi e mi prepara un minimo di colazione.
Mi vesto e scendo ancora tutto assonnato.
Mi siedo a tavola e Itachi mi porge una tazza di latte e si siede di fronte a me.
Inizio a mangiare quando lui mi dice: “Allora teso?”
Lo guardo negli occhi e con un mezzo sorriso gli rispondo: “Certo che no!”
Gli porgo la tazza vuota,lui la lava e la mette ad asciugare.
Insieme ci dirigiamo nell’atrio,mi passa il giubbino e prende il mio zaino.
Facendo il minor rumore possibile usciamo di casa e iniziamo a camminare.
Il vento freddo mi punzecchia il viso.
Alle cinque meno dieci ci ritroviamo di fronte alle porte di Konoha.
Non c’è ancora nessuno.Io e Itachi ci sediamo per terra.
Dopo poco arriva anche Hinata,accompagnata da un servitore della famiglia Hyuga.
In quel momento il cercapersone di mio fratello suona.
Con aria dispiaciuta mi dice: “Sas’ke,devo andare.Scusami ma il dovere chiama.Mi raccomando sii prudente.”
Lo saluto e lui si allontana di corsa per i tetti di Konoha.
Guardo Hinata e mi avvicino.
Le chiedo: “Allora,tutto bene?”
Lei mi guarda con quei suoi occhioni bianchi e mi dice: “Si,tutto bene.Solo un po’ preoccupata.”
Le poso una mano sulla spalla e le dico: “Tranquilla,andrà tutto bene.”
In quel momento sentiamo dei passi veloci e vediamo la zazzera bionda precipitarsi verso di noi.
Naruto dice tutto affannato: “Sono…puntuale….”
Guardo l’orologio e gli dico: “No,mi spiace deluderti,ma sono le cinque e un minuto.L’appuntamento era alle cinque.”
Sconfitto e ansimante si getta a terra.
Intanto l’accompagnatore di Hinata è andato via.
Tutti e tre ci sediamo in tondo e ci guardiamo in faccia.
Sono le cinque e mezza,e Kakashi-sensei ancora non è arrivato.
Passa un’altra mezz’ora.
Ancora niente.
Verso le sette la voce di Kakashi-sensei ci sorprende: “Scusate per il ritardo,ma ho accompagnato una vecchietta a casa.Bene questo è il signor Tazuna.”
Un uomo sulla sessantina con un cappello largo in testa ci guarda e dice: “Bhè siamo finiti in un asilo nido?Come sono caduto in basso.”
Ma come si permette!
Stavolta Naruto ha fatto proprio bene a dargli una risposta.
Per una volta sono d’accordo con lui!
Kakashi sensei ci fa segno di metterci in posizione.
Il sole sta sorgendo.
E così all’alba il team sette parte per la sua prima missione!
 

Allora?Ke ve ne pare?Fatemi sapere,vi aspetto!!
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 Ciaooo!!Allora eccoci qui all'inizio della missione vera e propria!!!
Ringrazio
Vale_Hina
Student95
per le loro importantissime recensioni!!!!Un grazie speciale anke a tutti i lettori silenziosi,grazie di cuore!!!Cmnq continuate a seguirmi!!!
Per ora godetevi il cap!!!


Capitolo 9

Stiamo camminando da due ore.
Appena due misere ore e Naruto già si lamenta. “Ma io voglio combattere!”
Ok ora basta.
Sto perdendo la pazienza.
Inoltre mi bruciano gli occhi,sembra che qualcuno abbia appiccato il fuoco nelle mie cavità oculari!
I lati negativi del rinnegan.
Ma c’è qualcosa di strano,non piove da settimane eppure ci sono delle pozzanghere sparse qua e la…il terreno non può essere impermeabile visto i tipi di alberi che vi crescono.
Continuiamo a camminare ma all’improvviso uno strano fruscio ci sorprende.
Kakashi-sensei ci fa segno di rimanere fermi.
Poi succede tutto in un lampo.
Due ninja compaiono di fronte a noi e cercano di attaccare Tazuna.
Kakashi-sensei viene stritolato da due catene che lo riducono in tanti pezzetti.
Ok ora tocca me.
Guardo Naruto e Hinata e dico: “Voi due,formazione di difesa laterale!” riesco appena in tempo a notare una pioggia di aghi ninja che si dirige verso di noi.
E’ il momento dell’azione!
Chiudo gli occhi e mi concentro,dopo pochi secondi mi porto le mani al petto e gettandole in avanti grido: “ Tecnica della Sottomissione celeste della sete divina!Shinra Tensei!”
In breve una piccola sfera di gravità di colore verdognola ci circonda respingendo le armi e alzando un grande polverone.
Hinata mi dice: “Sas’ke attento,sono di fronte a te!”
Grazie al suo avviso riesco ad intercettare i loro colpi.
Ma si sa,Naruto non sta a sentire nessuno e così si getta all’attacco,venendo bloccato dall’avversario.
Guardo Hinata e le dico: “Tu occupati di Tazuna,io aiuto Naruto.”
Lei annuisce e si mette in posizione d’attacco.
Cerco di attirare l’attenzione dell’altro ninja su di me,ma inevitabilmente mentre cerco di aiutare Naruto vedo il nemico avventarsi in direzione di Hinata e di Tazuna.
La ragazza estrae un kunai e si pone di fronte al nemico.
Ingaggiano una breve lotta di Tajiutsu,mentre un clone di Hinata è rimasto vicino al nostro protetto.
Incredibile,ha un ottima mente da stratega,non come quel baka di Naruto!
Il ninja avversario lo lascia e inizia a combattere con me.
Mi serve un piano e alla svelta.
Un momento…ci sono delle pozzanghere di acqua e io ho il chakra di fulmine.
Eureka!
Guardo Hinata e le dico: “Hinata-chan,le pozzanghere!”
Lei capisce il mio piano e cerca di portare il suo avversario in prossimità dell’acqua.
Ora sono tutti e due in trappola.
Li lego tramite una catena che ho portato e compongo alla svelta dei sigilli e dico : “Raiton Kangekiha! (arte del fulmine: jutsu dell’onda pressante!)”
In breve i nostri nemici giacciono abbrustoliti e stremati a terra.
Kakashi-sensei scende in quel momento da un albero vicino e dice: “Sono sorpreso,non mi aspettavo di vedervi così preparati ad affrontare un combattimento.
Congratulazioni Sas’ke,sai quando usa le tecniche giuste al momento giusto,inoltre sai sfruttare bene l’ambiente circostante per i tuoi attacchi.
Hinata,hai dato prova di un coraggio e una di prontezza che solo poche Kunoichi dimostrano di avere.
In quanto a te Naruto…mi spieghi cos’avevi intenzione di fare?
Non è quello il lavoro di squadra che intendevo!
Si vede che non sei ancora pronto per affrontare un combattimento improvviso.
Lei signor Tazuna,tutto bene?”
Il vecchietto aggiustandosi gli occhiali dice: “Certo,si…”
Il nostro sensei continua : “Bene,rimettiamoci in marcia.”
Naruto mi lancia ogni tanto sguardi adirati,ma mica gliel’ho detto io di buttarsi in una battaglia senza usare la testa!
Baka di un dobe!
Dannazione,mi bruciano gli occhi!
Perché mi tocca sempre farlo…

Arrivato nella dimensione di Jubi gli dico: “Allora,di grazia,mi spieghi per quale motivo stai cercando di farmi diventare cieco?”
Il demone compare vicino alle sbarre e dimenando le code mi risponde: “Sei tu che stai usando il rinnegan,io non c’entro niente!”
Mi avvicino alla prigione e gli dico: “Stammi bene a sentire sottospecie di mostro cresciuto male,questa è la mia prima missione e non ho nessuna intenzione di fallire.Capito?” 
Lui si gira e m’ignora.
Ma chi si crede di essere!
Nel caso l’avesse dimenticato lui si trova nel mio corpo e che gli piaccia o no deve mostrare un minimo di rispetto!.....

“Sas’ke, stiamo per arrivare.”
Guardo Kakashi-sensei e annuisco.
Meno male!
Dopo una manciata di minuti ci ritroviamo in un piccolo villaggio,dall’aria povera e desolata.
Ci sono persone gettate come roba vecchia ai bordi delle strade,le campagne sono selvagge e deserte.
Sotto guida esperta di Tazuna ci muoviamo per quei vicoli lugubri e umidi.
In seguito ad un giro veloce per il paesino ci troviamo fuori in piena campagna,più precisamente sulle sponde di un piccolo laghetta.
La casetta di Tazuna è una minuscola costruzione in legno,appena si entra si accede ad un piccolo atrio collegato con una cucina-sala da pranzo.
I mobili sono bianchi e scheggiati in numerosi punti.
In un angolo della stanza c’è un piccolo braciere che serve per scaldarsi.
In effetti,fa abbastanza freddo.
Appena entriamo una giovane dai lunghi capelli blu-neri ci da’ il benvenuto.
Il signor Tazuna si gira verso di noi e ci dice: “Lei è mia figlia Tsunami.
Cara,questi sono i ninja della foglia che mi scorteranno in questo periodo.”
La ragazza ci sorride e dice: “Scommetto che siete affamati,ho preparato qualcosa da mangiare.
Inoltre sono pronte anche le camere,voi ragazzi starete in camera di sopra,mentre per la ragazzina…se per te non è un problema puoi dormire con me.”
Hinata la guarda e risponde cordiale: “Per me va benissimo!”
Tsunami sembra rilassarsi e con un gesto della mano ci invita a prendere posto.
Mentre noi ci accomodiamo lei ci serve delle ciotole di zuppa calda.
Certo,non è il massimo,ma almeno non rimaniamo digiuni.
Dopo la cena Tsunami si alza,sparecchia e ci dice: “Venite,sarete stanchi,vi accompagno in camera vostra.”
Noi ci alziamo e la seguiamo.
La nostra camera è piccola,con una finestra e tre piccoli letti.
Niente di che.
Dopo la buona notte Tsunami e Hinata escono.
Kakashi sensei,posa lo zaino a terra e dice: “Allora iniziate a sistemarvi, dopo voi bambini andate a letto.”
Naruto evidentemente nervoso si girà verso il sensei e gli dice: “Noi non siamo dei bambini!”
L’argenteo per tutta risposta si siede e inizia a leggere.
Naruto si infila il pigiama,il cappellino e borbottando si infila sotto le coperte.
Seguo il suo esempio,infondo sono stanco anche io.
Mi giro e fisso il soffitto.
Chiudo gli occhi e…
…Sto camminando in un corridoio tetro e umido,le parete sono incrostate di dolore e urla,l’aria è viziata e pesante come un macigno di peccati.
Lampade nere e unte di sangue rappreso emanano una luce di dannazione e perdizione che mi trafigge.
Per terra pozzanghere che emanano puzzo di stantio mi bagnano i piedi,gocce cadono lente e stanche dal soffitto che piange per tutte le vittime uccise inutilmente.
Voci corrono e ombre nere mi affiancano e poi scompaiono.
Continuo a camminare con una calma che tradisce le mie emozioni,il mio cuore sembra pompare a vuoto.
Sento di essere attirato verso un destino crudele che non merito eppure continuo la mia marcia,arrendevole e consapevole della mia fine .
Dinanzi a me si apre un enorme stanzone,freddo e spaventosamente vuoto.
Non sono solo,dieci persone vestite di nero e rosso sono ipnotizzate come in preghiera di fronte ad una statua di un demone dalle mani legate.
Quella figura mi terrorizza come l’immagine del lupo cattivo delle fiabe.
Legati alle pareti ci sono i corpi di Gaara,Utakata e tutti coloro che come me hanno patito un destino che non hanno scelto.
Ragazzi che come me,hanno avuto solo la colpa di nascere nel momento sbagliato,nel posto sbagliato.
Sembrano bambole senza vita,cucite da un filo di odio,rattoppate con false frasi d’amore,dilaniate da frasi di rancore puro,confezionate dalle mani esperte di burattinai che le vendono come roba usata e consumata.
Vengo gettato in ginocchio da una forza che non conosco e mi ritrovo a fissare l’unico occhi ancora chiuso della statua,la futura dimore della mia anima.
Si,perché un biju è infondo una parte dell’anima di un Jinchuriki,qualcosa che si attacca a te e piano piano ne diventa parte.
Tutta la mia vita finirà in un occhio, morirò.
So che prima o poi accadrà.
Con un tonfo e una scossa dalla bocca della statua escono dei draghi celesti.
Però,non sembrano minacciosi.Si avvicinano quasi danzando e mi avvolgono,portandomi in alto.
Lentamente iniziano ad attraversarmi da parte a parte,come se volessero scucirmi.
Mi sento privato di una parte di me….


“NO!!!”mi sveglio ansimante e sudato.
Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla,mi giro e vedo Kakashi-sensei che mi chiede: “Sas’ke,tutto bene?”
Annuisco,scuoto la testa per cacciare via quelle immagini ripugnanti.
Lo guardo e gli dico: “Si,ho solo bisogno di un po’ d’acqua."
Kakashi-sensei,mi scusi se l’ho svegliata..”
Lui mi sorride e mentre mi porge un bicchiere di acqua mi dice: “Tranquillo,e comunque è totalmente impossibile dormire con Naruto che russa.”
Gli sorrido e lo ringrazio.
Lui si rimette a letto e io lo imito.
Però,basta sogni…


Allora ke ve ne pare??Vi dico che a me la scena del combattimento nn  piace molto....vabbè fatemi sapere bacii!!!!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Ciaoooo!!!Lo so…sono si nuovo in ritardo…perdono!!!!
Allora ringrazio:
Lovemusic
Student95  (Whaoo non ti sei persa nemmeno un capitolo!!!Grazie mille!!!)
Vale _hina  
C’è una scena romantica Sasuhina scritta apposta per la mia cara Vale_hina!!
Inoltre ringrazio anke tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite e a tutti i lettori silenziosi!!!
 
Bhè ke dire…..buona lettura!!!
 
 
 
Capitolo 10
 
Fuori sta albeggiando,saranno su per giù le sei o le sette.
Tirandomi su,mi metto a sedere e giro lo sguardo per la stanza.
Naruto sta dormendo,mentre il letto di Kakashi-sensei è vuoto.
C’era da aspettarselo.
Mi vesto e mi avvicino a Naruto,scuotendolo leggermente gli dico: “Baka,alzati.”
Lui si gira e mormora con la voce ancora impastata dal sonno: “Ancora cinque minuti mamma…”
Lo scuoto ancora e gli dico: “No baka,non sono Kushina-san,muoviti!”
Ma lui si gira e continua a mormorare.
Ok,ci rinuncio.
Le buone maniere non funzionano.
Compongo dei sigilli e con una tecnica basilare di acqua lo bagno.
Fradicio si alza e mi grida contro: “Ma che ti passa per quella testa Teme? Perché non mi hai svegliato in modo civile?”
Gli tiro un pugno sulla testa e mentre mi alzo lo incito a vestirsi.
Lo lascio ai suoi pensieri,sempre se i suoi neuroni hanno finito lo sciopero.
Camminando per i corridoi sento dei passi leggeri seguirmi,ah che bello,Hinata-chan si è svegliata,così potremmo stare un po’ da soli!
Fermandomi l’aspetto e lei non appena mi vede mi dice: “Oh sas’ke-kun,buongiorno!Dormito bene?”
Le sorrido e le rispondo: “Si Hinata-chan,tu?”
Lei sorride chiudendo quegli occhioni bianchi.
Devo smetterla di fissarla come un deficiente,sembro Naruto di fronte ad una ciotola di ramen!
Per sciogliere un po’ l’imbarazzo le chiedo: “Visto che è presto,perché non ci facciamo una passeggiata…si,insomma….un giretto qui intorno….”
Lei sorride e mi dice: “Certo!”
Le sorrido e insieme ci incamminiamo  fuori dall’abitazione di Tazuna.
Il vecchio costruttore di ponti dorme ancora.
Il laghetto che circonda la casa e di un celeste polvere,sulle rive crescono tanti fiori colorati.
Vedo Hinata spalancare gli occhi e dire: “Guarda Sas’ke!”
Indica un punto indefinito della riva.
La vedo correre in quella direzione e la seguo.
Arriviamo nel luogo che lei indicava prima e la vedo chinarsi a guardare un fiore bianco.
Lo accarezza e continuando a guardarlo mi dice: “E’ un Edelweiss,sono fiori rari e fragili.”
Le piacciono gli endelwaiss….edenwein…vabbè quei fiori li,prendiamo nota.
Continua: “Mio padre dice che i fiori sono inutili,che poi appassiscono.Infatti lui odia anche le piante che stanno nel nostro giardino,sai quelle piante simboleggiano ogni membro del nostro clan…”
Un po’ come fa il mio clan con le stelle.
Mi abbasso accanto a lei e prendo il fiore.
Lo stacco delicatamente e le lo sistemo con gentilezza tra i capelli.
Lei arrossisce,la guardo e le dico: “Invece secondo noi Uchiha,ogni membro del nostro clan dopo la sua morte diventa una stella.Siamo molto legati alle costellazioni.”
Lei mi guarda e mi sorride.
Rimaniamo seduti a goderci la fresca brezza mattutina.
Nessuno di noi parla,forse non sappiamo cosa dire.
D’un tratto dietro di noi compare Kakashi-sensei che ci dice: “Buongiorno ragazzi!Anche voi mattinieri vedo!Non ho interrotto niente di romantico vero?”
Sia io che Hinata diventiamo rossi come lo Sharingan e io rispondo in fretta: “Ma no!Cosa le viene in mente Kakashi-sensei!”
Intanto Naruto sbuca da dietro un cespuglio gridando: “Sas’ke è innamorato,Sas’ke è innamorato!”
Mentre saltella gli faccio lo sgambetto e lo vedo precipitare in acqua.
Tutti e tre ridiamo di gusto mentre il biondo riemerge dal lago.
Kakashi-sensei dice: “Su,andiamo a fare colazione.
Tra poco dovremmo andare con Tazuna al cantiere.”
Annuiamo e ci incamminiamo seguiti a ruota da Naruto che ogni tanto mi trucida con lo sguardo.
E’ buffo quando fa così.
Entriamo nella piccola cucina che inondata dalla luce del sole sembra calda e accogliente.
Tsunami ci saluta e ci invita a prendere posto a tavola.
Ci serve la classica Asa Gohan del mattino.
Noi ringraziamo e iniziamo a mangiare.
La colazione è fugace,sappiamo benissimo che potremmo essere attaccati da un momento all’altro.
Tazuna,dopo aver mangiato con noi ci fa segno di andare.
Salutando Tsunami,usciamo.
Camminiamo per una stradina che si avventura verso le montagne.
Sentiamo il rumore assordante del fiume che imperterrito continua il suo corso.
Il sole si è alzato nel cielo,ma è stranamente pallido e ogni tanto qualche folata di vento freddo ci sorprende facendoci rabbrividire.
Naruto starnutisce,bhè da stamattina si è bagnato due volte e vista la temperatura dell’acqua del lago,non sarei voluto essere al suo posto.
Hinata si aggiusta il fiore che le ho sistemato tra i capelli,il quale minaccia ad ogni passo di cadere e schiantarsi al suolo.
In lontananza si inizia a intravedere una costruzione non completata.
Deve essere quello il cantiere.
Ha l’aria di un vecchio rottame fantasma,per niente rassicurante.
Dopo aver camminata ancora per qualche decina di metri arriviamo all’ingresso del cantiere.
Ci sono uomini vestiti con abiti logori,sporchi di intere giornate di lavoro e con un casco giallo.
Un uomo sulla quarantina si avvicina al costruttore e inizia a mostrargli un progetto.
Kakashi-sensei ci richiama all’ordine e dice: “Allora,faremo in questo modo.Voi tre rimarrete qui e terrete compagnia a Tazuna.
Io andrò in giro per cercare informazioni sui ninja nemici che potremmo incontrare.
Niente colpi di testa o azioni eroiche, ci siamo capiti?”
Chiede in direzione di Naruto.Voltandosi di spalle dice: “State attenti,ragazzi.”
E corre verso il bosco.
Intanto Tazuna ha iniziato a gironzolare per il cantiere per poter ispezionare i lavori.
Sembra soddisfatto.
Io,Hinata e Naruto cerchiamo un posto dove sistemarci.
Ci sediamo su un tronco di legno in disuso, in modo da non disturbare i lavori.
Naruto inizia a gironzolare e a toccare ogni singola cosa che vede,venendo molte volte rimproverato.
Così mi costringe ad alzarmi per andare a recuperarlo.
Ho l’impressione che sarà una giornata lunga e noiosa.Molto noiosa.
Per ingannare il tempo mi stendo e socchiudo gli occhi.
Devo solo cercare di non addormentarmi,cosa molto difficile.
Mentre inizio a perdermi nei miei pensieri.

*konoha*

Itachi e shisui hanno appena finito un compito da anbu,che consiste per lo più in scartoffie e pergamene da firmare.
Dopo che shisui ha malamente rispedito Obito all’ospedale i due più grandi vanno a fare un giro per il villaggio.
Passano accanto ai muri sperando di evitare una lotta.
Pur essendo Uchiha sono anche loro alla ricerca di un po’ di pace e di un goccio di buon sakè.
Shisui mentre camminano si rivolge al cugino dicendo: “ ’tachi oggi non hai spiccicato una sillaba,preoccupato per la missione del marmocchio?”
Il moro gira lo sguardo e risponde in un soffio: “No…cioè..in verità un po’ si.Sono preoccupato per Sas’ke…cos’hai da ridere!?”
Infatti Shisui ha iniziato a ridacchiare.Voltandosi verso il cugino dice: “Andiamo!Sei esagerato! E’ via da solo due giorni!Dimmi un po’…quando uscirai con la tua ragazza mica ti porterai dietro anche tuo fratello?”
Itachi scuote la testa e continua a camminare.
“Mi fa piacere vedere che almeno qualcuno si diverte.Comunque caro Itachi anche io sono molto preoccupato per il piccolo Sas’ke…”
Itachi e Shusui si girano mettendosi in posizione di difesa.
Itachi sputa velenoso: “Cosa vuoi?”
Orochimaru scende dall’albero su cui era salito e inizia ad avanzare verso i due cugini.
Si ferma e inclinando il capo dice: “Andiamo Itachi,non essere così scontroso.Non devi ingelosirti se stiamo condividendo le attenzioni di Sas’ke.Infondo lui è così…puro.”
Itachi muovendosi dalla sua posizione dice: “Non ti capisco,cosa stai farneticando?”
Lui ride e portandosi un dito alla bocca dice: “Che ingenuo che sei Itachi,ma forse il tuo caro cugino ha capito ciò che intendo.”
 
*Pov Itachi*
Ma cosa…
no non può essere…
Sas’ke me ne avrebbe parlato..
no,kami cosa gli ha fatto?Giuro che se ha osato anche solo pensare di poter mettere un dito su mio fratello…
Non ci credo…Sas’ke…
quel lurido bastardo!”
**
 
Orochimaru ride ,di nuovo.
Con tanta leggerezza dice: “Se hai capito Itachi ho baciato tuo fratello.E devo dire la verità è stato così…”
Non riesce a terminare la frase perché un pugno di Itachi gli arriva dritto sul volto.
Prima che il ragazzo possa riattaccare il sannin Shisui lo afferra per le braccia e dice: “Siamo in servizio Itachi,non ora.Avrai la tua occasione di farlo a pezzi!”
Il sannin rialzandosi dice: “Si è fatto tardi,buona giornata Itachi!”
E con ciò sparisce.
Itachi si libera nervoso dalla presa di Shisui.Il maggiore gli dice: “Come fai a sapere che ti abbia detto la verità? Rifletti,forse ti ha mentito!”
Itachi disse nervoso: “No,sapevo che c’era qualcosa che Sas’ke voleva dirmi ma non ci riusciva.Kami!Come ho fatto a non accorgermene!”
Shisui circondando le spalle del cugino gli dice: “Vieni,Andiamo a prenderci un goccio di Sakè,ne hai bisogno.Forza offro io.”
 
 
Allora???Ke ve ne pare??Ke razza di sadico Orochimaru,vero??
Fatemi sapere,baci!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Ciaooo!!!Scusate per il ritardo…….ma sono in pieno periodo d’esami!!!
Non ce la faccio più!!!!!!
Il 25 ho gli orali……….povera me!!!! (guarda ke a nessuno interessa ndJubi)
(e a te ki te lo dice? ndMe) (Io sono il demone ancestrale e…ndJubi)
Ora che ha iniziato non lo ferma più nessuno….vabbè ringrazio:

lovemusic
Student95
Falsa dea molto adorata
Vale _hina

Grazie davvero mille, spero che questo capitolo non vi deluda!!! Perché in tutta sincerità….non mi convince…..vabbè…a voi l’ardua sentenza!!!
 

Capitolo 11
 
 
 
 
Eravamo seduti al tavolo di una locanda piena di ninja.
Gente a cui mancava un occhio, a chi mancava una gamba e altre persone che davano d’idea di sopravvivere con l’alcol anziché con l’ossigeno.
Ma lì Shisui era di casa.
Però,in un solo colpo avevo scoperto ciò che mio zio stava cercando dall’alba dei 21 anni di mio cugino: Dove diamine si andasse a cacciare dopo le loro litigate.
Quello che vedevo non era il mio cugino con la testa da perfetto bambinone, a dire il vero la mia reazione di poco fa non è che si addicesse molto al “Freddo e preciso Itachi Uchiha”.
Non so neanche io cosa abbia mosso la mia mano.
Forse è perché sono stufo.
Si, questa è la verità.
Sono stufo di vedere Sas’ke tornare a casa senza la forza di reggersi sulle gambe, sono stufo di vederlo girare al largo dai punti di incontro degli altri ragazzi.
Sono stufo di accostare la sua immagine al Jubi e sono disgustato dal doverla involontariamente accostare ad Orochimaru.
Sono stufo di non poter stare con mio fratello, stanco di correre avanti e indietro per queste stupide missioni che non fanno altro che portare morte e distruzione.
Sono stanco di sognare di notte i cadaveri delle persone che uccido.
Sono stanco di dover solo immaginare la pace, senza poterla realmente toccare.
Mi muovo irrequieto sulla panca mentre Shisui arriva con due bicchieri di Sakè.
Si siede e dice: “Itachi, andiamo parla. Senti sai che i discorsi seri non fanno per me… io sono portato per gli scherzi, per far ridere la gente, per litigare con mio padre.
Dannazione sei tu quello che sa sempre cosa dire!”
Mi muovo in avanti e gli dico: “Hai ragione. Ora non so neanche io cosa dire. La verità è che mi rendo conto di non essere ciò che credevo!”
Shisui lo interrompe: “Aspetta una sillaba alla volta. Senti se mi stai per entrare in crisi di identità,credimi non è il caso. Mi basta già quella lagna di Obito!”
Sorrido.
Ha proprio ragione, lui è bravo a far ridere la gente.
Mentre io ero sempre dovuto essere un bravo Shinobi, un figlio primogenito ubbidiente e diligente, un Uchiha degno di questo nome.
Ma l’unica cosa che avevo fatto veramente col cuore, essere l’aniki migliore del mondo per mio fratello,mi sono reso conto di aver miseramente fallito.
Shisui inizia: “No, perché appena torna a casa viene in camera mia e si inizia a lamentarsi dicendo di non sentirsi adatto e di non…Itachi? Pronto? Terra chiama Uchiha Itachi, se ci sei rispondi!”
Alzo la testa e dico: “Questo è il punto.”
Shisui si passa una mano nei capelli con fare interrogativo.
Itachi continua: “Con te Obito parla! Ti racconta tutto! Sas’ke invece non mi ha detto niente di quel…si di…hai capito!”
L’altro Uchiha dice: “Guarda se vuoi un otouto rompiscatole e chiacchierone ti regalo il mio.
E poi scusa, Obito ha quasi 18 anni e io 21. Ci sono solo tre anni di differenza! Tra te e Sas’ke ce ne sono 9, è logico che non riesce a dirti certe cose e poi ragiona,non sai se è vero.
Chi ti garantisce che quella vipera non ti abbia mentito.
Per quanto può essere un lurido e viscido scarto umano non penso che arriverebbe a tanto.
E poi per sfogare i suoi istinti ha già kabuto,non gli serve Sas’ke.
Ok questo non dovevo dirlo,vero?”
Itachi poggia la faccia sul palmo aperto e dice: “Ma qual è la verità, come faremo noi a capire il vero e il falso…”
Shisui dice: “Eh no!I discorsi filosofici da Eremita dei Sei Sentieri non si possono sentire! Anzi ho una buona idea…tu vuoi vendicarti del caro rettile Orochimaru e io voglio vendicarmi di Kabuto per…vabbè niente di importante.
Vendetta come quando eravamo bambini,ci stai?”
L’altro scuote la testa desolato: “Tu sei veramente stupido. Non puoi pretendere di irrompere in casa di Orochimaru e vendicarti come niente fosse! Bisogna studiare un piano,una strategia,cercare punti di fuga o lacune nel sistema di sicurezza,serve fare una mappa del luogo e….”
Shisui allargando le braccia dice: “E ma così che sfizio c’è!Tutto sta nel colpo di genio,  nell’improvvisazione! Secondo te quando quel viscido ha baciato Sas’ke-kun aveva pianificato qualcosa?”
Itachi dice: “Dimmi quando e dove.”
Shisui ghignando gli porge la mano e dice: “Questo è l’Itachi che conosco io.”
L’altro titubante l’afferra,sapendo che ha appena accettato di prendere parte ad un piano perfettamente Kamikaze.

Ma dopotutto nelle vene degli Uchiha scorre vendetta,giusto?
 
 
 
L’ultimo Uchiha che in questo momento sta pensando alla vendetta è Sasuke.
Troppo impegnato a guardare Hinata di nascosto,sbirciando con la coda dell’occhio e al contempo troppo impegnato a cercare di ignorare Naruto che corre avanti e indietro rischiando di venire linciato da qualche carpentiere non troppo paziente.
Pov Sas’ke-kun
Kakashi-sensei sembra scomparso definitivamente.
Dopotutto deve “cercare informazioni”…certo e io nel mio tempo libero vado a raccogliere margheritine e intreccio collane di fiori!
Fantastico,meno male che questa era una missione di livello C.
Apparte quei ninja all’inizio,non abbiamo incontrato nessuna difficoltà.
Sento una leggera nebbiolina calare su tutto l’ambiente.
Strano fino a poco fa non c’era e la nebbia non è che compare così.
Faccio un cenno a Naruto e Hinata e con estrema disinvoltura iniziamo a camminare per il cantiere fino ad avvicinarci a Tazuna.
Tra la spessa nebbia, che ora sembra uno strato di panna su una torta,compare una figura adulta.
Dico agli altri: “Ragazzi,uomo sui 25-30 anni,alto,porta una spada.”
Gli altri due annuiscono.
L’identikit è uno dei primi passi per conoscere il nemico.
Spada mi sembra un po’ poco,considerando che quel’affare è grande quasi più di lui.
Inizia a camminare verso di noi,che automaticamente scattiamo come molle in posizione da combattimento.
Intanto tutti gli altri operai si sono dileguati lasciando Tazuna alle nostre cure.
Però,accentuato spirito di squadra!Inizio a camminargli incontro.
Voglio vedere se è davvero un nemico.
Ci fermiamo a poca distanza e lui dice: “Il mio obbiettivo è Tazuna il costruttore.Voi poppanti toglietevi dai piedi.”
Però,gentile il tipetto.
E detto ciò estrae la sua enorme spada dal fodero e la punta per terra.
Lo guardo e gli dico: “Mi spiace deluderla,ma finchè ci saremo noi a proteggere Tazuna,lei non potrà toccarlo neanche con un dito.”
Mentre sto parlando mi accorgo che un clone mi sta scavalcando per andare verso il resto del gruppo.
Lo raggiungo e intercetto il colpo bloccandolo.
Per essere un clone è molto potente.
Dannazione,ma dov’è Kakashi-sensei quando serve!
Facendo scomparire la copia gli ripeto: “Forse non sono stato abbastanza chiaro,non ti conviene attaccarci.”
Per tutta risposta il ninja che mi sta di fronte sfodera la sua spada e parte in velocità verso di noi.
Che testa dura!
Peggio di Naruto.
Mi preparo per un tecnica basilare: “Jutsu del campo caramelloso” ha un nome ridicolo,ma è efficace.
Come mi aspettavo riesce ad evitare il mio jutsu costringendomi a partire di contropiede.
Dannazione,non posso attaccarlo da vicino,lui e quella maledetta spada.
Devo cercare di disarmarlo.
Ma come?Se non mi sbaglio Itachi ha messo nel mio kit,anche dei pezzi di una stella Shuriken e del filo trasparente.
Trovato!
Devo solo cercare il tempo di montare la stella e il gioco e fatto.
Anzi.
è ora che Naruto si renda utile.
“Naruto!”lo chiamo
“Nel mio kit,custodia rossa.Montala come te!”
Il biondo annuisce e prende i pezzi.
Speriamo che sia in grado di montarla!
Intanto mentre mi concentravo su Naruto non mi sono accorto di un colpo di mannaia diretto proprio alla mia testa.
Usando riflessi e doti atletiche di cui ignoravo l’esistenza riesco a spostarmi e vedo precipitare accanto a me solo una ciocca di capelli.
Dannazione! C’è mancato un pelo.
Naruto mi chiama e dice : “Sas’ke,eccola!” e con ciò la lancia verso di me.
Muovendomi rapidamente la afferro e soddisfatto mi rendo conto che Naruto ha capito il piano.
Ne devio la traiettoria e la indirizzo verso l’avversario,mentre in fretta compongo dei sigilli.
La stella Shuriken,a poca distanza dal nemico,si trasforma in Naruto che sorprendendo il nemico lo lascia basito e immobile,permettendomi di avvicinarmi sotto forma di stella shuriken e, una volta riprese le mie sembianze, di assestare un colpo al polso del nemico facendogli volare lontano la spada.
La spada atterra abbastanza lontano conficcandosi nel terreno,soddisfatti io e Naruto ci guardiamo e ci prepariamo all’attacco.
Noto che stranamente il ninja abbassa e rialza rapidamente la testa,come in un cenno di approvazione e di certo non sta facendo i complimenti a noi. Sento uno sferragliare di kunai e mi volto indietro.E quell’altro ninja da dove è sbucato?
Fermi tutti,non è possibile! Avevo controllato tutta la zona!
E soprattutto come si permette di attaccare Hinata!
La ragazza cerca di difendersi e riesce a malapena ad allontanare l’avversario.
Allora, ragioniamo.
Se lascio Naruto,molto probabilmente continueremo la missione in tre.
Idem con Hinata.
L’unica soluzione è fare qualcosa di cui so che mi pentirò.

“Ehi tu!Avvicinati! Ti conviene starmi bene a sentire,ora io ho bisogno che intervenga tu.Fai attenzione un solo errore e te la…”
“Come ti permetti di parlarmi così moccioso!Tu lurido vermiciattolo!Dovresti strisciare ai miei piedi!” Non so perché ma immaginavo che il tono minaccioso non mi avrebbe portato a niente di buono. Ok,cambiamo strategia.
“Tu! Ti conviene starmi a sentire se non vuoi passare sotto le grinfie dello Sharingan di mio fratello,e sai che lo faccio!” O meglio…che Itachi lo fa. Il demone con sguardo folle indietreggia e io mi avvicino alla gabbia mentre poggio una mano sul sigillo,ma proprio mentre sto per staccarne un pezzo……..

…..Una mano mi si poggia sulla spalla.Kakashi-sensei! I ninja vedendolo si fermano.
C’è un breve scambio di sguardi tra il nostro sensei e l’avversario, dopodiché i due ninja si volatizzano.
Cioè,noi ci facciamo quasi uccidere e poi arriva lui e loro si smaterializzano?
E no c’è qualcosa che non quadra. Kakashi-sensei si gira verso di me e dice : “Sas’ke,ma come ti è passato in mente!Ti rendi conto di ciò che avevi intenzione di fare! Ti proibisco di pensare anche solo un’altra volta ad aprire quel sigillo.”
poi guardando verso il punto dove sono scomparsi i nostri avversari continua: “Erano jonin.O meglio nukenin.Zazuza Momochi e Haku. ”
Lo guardo e gli dico: “Come mai appena l’hanno vista sono scappati?”
Il nostro sensei si infila le mani in tasca e dice: “Forse avranno ricevuto un contrordine.Comunque non importa.Ora torniamo a casa.Anche lei signor Tazuna.”
E così, senza risposte precise torniamo a casa.
 
 
 
*Konoha*

Shisui e Itachi hanno indossato i loro completi da anbu, e si sono dati appuntamento nel bosco.
Il maggiore dei due dice sottovoce: “Allora cugino,pronto per vendicare il tuo fratellino?”
Itachi gli bisbiglia laconico: “E’ una missione suicida.”
L’altro sbuffa e dice: “Ma insomma!Dove è finito il tuo senso dell’avventura!”
Itachi lo guarda di sguincio e sussurra : “Oh mio caro,ma io c’è l’ho il senso dell’avventura…solo che ho anche un grande spirito di autoconservazione,quindi secondo me avremmo dovuto studiare meglio la situazione.”
L’altro gli da una pacca sulla spalla e dice: “Tranquillo Itachino!!!Sei in ottime mani!!”
Itachi inizia a camminare e l’altro accelerando il passo lo raggiunge.
Il minore gli dice: “Esattamente, in cosa consista il nostro piano di vendetta?”
Shisui sorride come se non stesse aspettando altro che poter mostrare il suo meraviglioso piano.




Allora???Sono curiosa di sapere che ne pensate!!!
A me personalmente nn mi convince e a voi???
Cosa farà Itachi per vendicarsi?
E soprattutto Sas'ke proverà a staccare il sigillo?
Grazie di cuore a tutti voi ke leggete e recensite,baci
C.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


*Appare una nuvola di fumo e si sente una musica di suspance*
Coff..coff..scusate troppo fumo!
Salve a tutti!! Rieccomi qui!
Scommetto che non vi sono mancata neanche un po’!
Voi invece si!!
Innanzitutto buon anno scolastico  a tutti!!
Ho iniziato da poco il ginnasio e dopo 4 giorni di scuola vi presento questa schifezza!!
Ho superato in modo disastroso il blocco dello scrittore e sono pronta a riprendere!!

Ringrazio:
Student95
Vale_Hina

Per aver recensito lo scorso capitolo e Falsa dea molto adorata per avermi consigliata!
Bene….capitolo misto e confusa come gli altri del resto…
Spero colo che non siate assaliti da coniati di vomito durante la lettura…
enjoy!!
 
 
 
 
 
Kabuto lavora incessantemente nei laboratori del covo.
Sperimenta sempre nouvi farmaci per permettere al suo signore l’immortalità.
Le porte sono aperte e Orochimaru-sama è seduto su una poltrona alle sue spalle e si gode lo spettacolo del suo fedele suddito che si affaccenda tra le provette consultando vecchi libri ingialliti.
Un serpente intanto furtivo e sibilante entra nella stanza per poi andarsi ad arrampicare su per il corpo bianco del suo padrone.
Orochimaru gli accarezza la testa e lo lascia cadere in terra.
Rivolgendosi a Kabuto dice: “A quanto pare stiamo per avere visite.”
Kabuto si ferma e preoccupato dice: “Signore,vuole che chiami i ragazzi del quartetto?”
Orochimaru ride e si alza,compie alcuni passi verso il suo assistente e sfiorandogli il volto con le mani dice: “No, prepariamo ad accogliere i nostri ospiti.”
E con ciò torna a sedersi nella stessa posizione di prima.
Kabuto continua a lavorare,come se nulla fosse mai accaduto.
Lui forse ha una mezza idea su chi possano essere i visitatori.
 

*Flashback*
Al centro ospedaliero di Konoha quel giorno tutti i giovani medici avrebbero potuto presentare le loro scoperte all’hokage stesso per cercare di poter prendere parte ad un nuovo gruppo di avanzata ricerca medica che stava nascendo.
C’erano davvero tutti, da Shizune a Kabuto e perfino Obito Uchiha.
L’hokage sedeva su una piattaforma rialzata e accanto a lui c’era sua moglie,la bella Kushina Uzumaki.
Anche lei aveva voluto assistere a quell’ avvenimento così importante.
Il maestro Hokage aveva raccomandato a tutti una concorrenza leale e un rispetto profondo e reciproco.
Si….come no.
Tutti i giovani medici erano pronti a fare a cazzotti per quel posto,tranne uno Obito.
Lui non voleva fare a pugni con nessuno, voleva semplicemente presentare il suo progetto e starsene con l’anima in pace.
Shisui quel giorno aveva finito presto i suoi doveri da Anbu e così aveva deciso di prendere esempio da Itachi e comportarsi una volta tanto da fratello maggiore.
Così rinunciando a tutti i suoi filmini mentali nei quali si vedeva nella solita taverna in compagnia di amici e “amiche” si avviò verso l’ospedale.
Non ebbe bisogno di chiedere informazioni per trovare la sala,dato che ormai conosceva l’oscedale meglio delle sue tasche considerando i grande numero di volte che vi era finito.
Quando arrivò lo scenario che gli apparve davanti agli occhi lo sorprese non poco.Sembrava il giorno di promozione degli Anbu!Solo che da loro ci scappava sempre il ferito….ma questi sono dettagli.
Vide seduto tra le file suo fratello che stringeva titubante un pacco di fogli.
Eccolo lì il suo fratellino!
Con le mani in tasca lo raggiunge e si sedette accanto a lui.
Salutandolo gli disse: “Allora,pronto a farli saltare tutti in aria?”
Shisui lo guardò con sguardo critico e disse un secco: “No.”
Shisui gli tirò un pugno sul braccio e disse: “Ok,scartiamo la mia ipotesi,ma tu comunque sei pronto?”
Prima che la risposta potesse lasciare la bocca di Obito l’hokage pronunciò il suo nome: “Obito Uchiha”
Il ragazzo di alzò e raggiunse il tavolo dell’hokage poggiando leggermente e con grazia il plico di fronte al capo villaggio.
Il biondo gli disse: “Allora Obito,di cosa vuoi parlarci?
L’Uchiha iniziò: “La mia ricerca tratta dei modi di usare i vari tipi di chakra per creare farmaci…”
In quel momento Kabuto si alzò e disse: “Hokage,con tutto il rispetto questo progetto non mi sembra efficace, semplicemente perché il chakra di elementi diversi rispetto a quelli che una persona ha non possono essere usati.”
Obito ignorando completamente il commento continuò: “Certamente io intendevo creare dei farmaci per ogni tipo di chakra”
Kabuto continuò: “E quanta fatica costerebbe?”
Insomma l’argenteo con gli occhiali interruppe in continuazione il giovane Uchiha,creandogli uno stato di confusione pazzesco.
Il progetto di Obito fu scartato,mentre Kabuto riuscì a prendere il posto…….

*fine flashback*

Ecco perché Shisui si voleva vendicare.
In fondo ci teneva a suo fratello….o forse voleva salvaguardare i suoi neuroni,dato che dopo il fallimento Obito era entrato in una profonda crisi depressiva.
E non è che il giovane Uchiha si sfogasse bevendo o prendendo a cazzotti qualcuno,no.
Lui andava dal fratello e li iniziava con tutte le sue lamentele da adolescente-in-piena-crisi-d’identità.
 
 
 
 
Pov Sas’ke

Sul paese delle onde il velo nero delle tenebre è ormai calato da un pezzo.
Tutti dormono mentre gli animali notturni si prendono i pezzi della loro vita e pianificano vendetta contro gli abitanti del giorno.
Kakashi-sensei e Naruto dormono ormai da circa due ore e io sono disteso mentre cerco di prendere sonno.
Impresa impossibile.
Sono totalmente madido di sudore e le piccole gocce che mi imperlano il volto,lentamente si raffreddano a contatto con il leggero venticello che entra dalla finestra.
La stessa finestra che ero tremendamente sicuro di aver chiuso.
E’ possibile che quando vuoi qualcuno con cui parlare non ci sia mai nessuno?
Di solito quando sono a casa e non riesco a dormire vado a svegliare Itachi.Ma ora non mi sembra il caso di farsi due giorni di cammino per andare dal mio Nii-san.
Anche se a dirla tutta per rivedere Itachi sarei disposto a fare ben più di due giorni di cammino.
Mi tiro a sedere e stringo le ginocchia al petto.
Guardo la stanza scura e poi mi decido ad alzarmi.Facendo attenzione a dove metto i piedi faccio ciò che so fare meglio: evadere.
Esco dalla finestra,cercando un posto decente per allenarmi.
 

Konoha-covo di Orochimaru.

Kabuto è chino sul tavolo degli esperimenti,con il gli occhiali appannati per il vapore dei liquidi in distillazione e due ciuffi argentati che gli pendono dalla coda bassa in cui ha raccolto i capelli.
Alle sue spalle Orochimaru lo guarda mentre accarezza la testa di un serpente.
Il ninja medico allunga la mano per prendere una provetta,ma questa si sposta.
Da sola.
Ripete il gesto con un cipiglio di fastidio.
Lui allunga la mano e la provetta si allontana.
Ripetono questa sequenza di azioni per un numero smisuratamente alto di volte,finchè il piccolo contenitore di vetro non si schianta al suolo.
Orochimaru mentre continua ad accarezzare il serpente sposta lo sguardo sui pezzi di vetro e gli dice: “Vedi di stare più attento,Kabuto.”
Il ninja medico borbotta della scuse e dopo aver raccolto i cocci,si rimette al lovoro.
Dopo essersi ripetuto mentalmente che quella provetta “non” si è mossa da sola,continua a spulciare tra i suoi libri.
Intanto mentre il suo sguardo vaga tra le righe il leggero strusciare sul tavolo lo fa distrarre.
Alzando lo sguardo trova tutto in ordine.
Continuando a leggere e rammendandosi mentalmente di non testare più su di lui le sostanza di laboratorio si rimette al lavoro.
Mentre sta per girare pagina il rumore di qualcosa di vetro che si schianta al suolo lo fa sobbalzare.
Orochimaru da dietro gli dice: “Kabuto,c’è qualcosa che non va? Ti vedo particolarmente disattento stasera.”
Il ninja medico,mentre innervosito inizia a raccogliere i cocci di vetro,dice al sannin: “Orochimaru-sama….non ha fatto cadere io la provetta.” 
Da dietro di lui una risata quasi collerica dice: “ Vorresti farmi credere che le boccette di vetro si muovono da sole? Rimettiti al lavoro e fa attenzione.Non voglio ripetertelo più.Mi hai capito?”
Con voce nervosa Kabuto risponde: “ Certo Orochimatu-sama.Mi scusi.”
Il sannin alzandosi esce dal laboratorio,seguito dal suo serpente.
Kabuto una volta rimasto solo si aggiusta gli occhiali e con tanta calma inizia a fissare un punto indefinito della stanza.
Dopo un po’ di tempo inizia a gridare: “ Ehi chiunque tu sia,ti conviene uscire immediatamente allo scoperto! Non ho molta pazienza!”
Non ottenendo nessuna risposta e felicemente convinto di aver intimorito il nemico alza una mano per prendere un libro ma…….

“KABUTOOOOOOOOOOOOO!!!!”
L’urlo disumano di Orochimaru lo fa sobbalzare e come un fulmine,sbattendo contro il tavolo e contro lo stipite della porta il fedele servitore del Sannin si precipita nella stanza del suo padrone.
La scena che gli si presenta davanti lo lascia attonito.
Orochimaru è appeso al lampadario della stanza con una corda che gli lega le mani,mentre tutti gli oggetti presenti nella stanza volano a destra e a manca,come d'altronde sta facendo il fedele serpente di Orochimaru,che di certo passerà alla storia come il primo serpente volante.
Infuriato il Sannin cerca di liberarsi e con una decina di vene pulsanti sulla fronte urla a Kabuto: “Razza di Idiota! Vieni a liberarmi!!”
Intanto attirati da tutto quel trambusto insolito il quartetto del suono è arrivato sulla scena del crimine.
Vedendo Kabuto intento a evitare mobili, Orochimaru penzolare dal soffitto e il serpente che accompagna solitamente il Sannin volare come un’aquila, non possono fare a meno di gettarsi all’aiuto del loro padrone.
Intanto Kabuto dopo essere stato colpito da: un armadio,la testiera del letto,una sedia,una scrivania,un quadro dipinto da Orochimaru in piena infanzia,una statuetta a forma di serpente,l’intera collezione di Kimoni perfettamente identici di Orochimaru e dal serpente che gli si era spiaccicato in faccia,era riuscito a salvare il suo padrone e a riportarlo quasi perfettamente integro fuori dalla stanza.
Intanto i fantastici quattro del suono erano ancora alle prese con vari complementi d’arredo.
Il sannin spingendo lontano Kabuto urlo’ ai ragazzi: “ Branco di Incapaci! Uscite di lì!”
E girando i tacchi uscì fuori dal covo.Arrivato nello spiazzo davanti all’ingresso si fermò a contemplare la notte.
Muovendo alcuni passi verso il bosco disse: “ Davvero mossa poco prudente.Ricorda Itachi-kun,da vendetta nasce vendetta.”
E con una risata sadica tornò all’interno.
 
*Pov Itachi*
Ci ha riconosciuti.
Lo sapevo e volevo che fosse così.
La prossima volta sarò io a fargli quei lividi e non i mobili.
Shisui non ha perso nemmeno un briciolo della sua bravura nell’inventare scherzi e mentre ritorniamo al quartiere Uchiha si vanta del suo meraviglioso successo.
Una mossa azzardata.
Da vendetta nasce vendetta….non avrà mica intenzione di….no,non potrebbe torcere un capello a Sasuke senza che io lo venissi a sapere.
Sicuro Itachi-kun?
Come una lama tagliente questa domanda si insinua nella mia mente.
Sas’ke non ti ha raccontato proprio tutto… basta così.
Parlerò a Sas’ke quando tornerà dalla missione.
Per ora concentriamoci solo a cercare una scusa per mio padre….
 
 
*Pov Sasuke*
Cercare un posto decente per allenarsi.
Certo.
Dovessi fare così tutte le volte rischierei di non allenarmi più.
Non conosco la zona e non so dove andare.Il sole sta già sorgendo in lontananza e io sono stato tutta la notte a zonzo.
Perfetto.
Per fortuna il ponte sarà ultimato a breve e così potremo tornare a casa.
Rientrando dal signor Tazuna trovo già tutti svegli e in cucina per la colazione.
Devo avere una faccia da zombie visto che Kakashi-sensei mi guarda come un alieno.
Rifiuto cortesemente quello che Tsunami mi offre e una volta che tutti sono pronti iniziamo ad incamminarci verso il cantiere.
Non c’è nessuno.
Operai,ingegneri,architetti…tutti spariti.
Kakashi-sensei chiede al signor Tazuna: “ Mi scusi,ma è sicuro che i suoi operai sapevano di doversi presentare oggi?”
“Eccome…”
Una voce proveniente da un punto non identificato ci fa trasalire.
Sfodero un kunai e mi metto in posizione di difesa,imitato da Naruto e Hinata.
“E devo ammettere che è stato piuttosto difficile convincerli a non venire…..”
La nebbia davanti a noi sembra diradarsi per lasciare spazio ad uno scenario mostruoso.
Appesi ai piloni del ponte,come tante piccole e macabre decorazioni ci sono i cadaveri di tutti i lavoratori.
Saranno più di cento morti.
E tutti in una volta.
Hinata singhiozza mentre Naruto gli grida contro: “ Sei un mostro! Zabuza Momochi io ti…”
Lo zittisco con un gesto.
Quello non è Zabuza.
La sua arma è diversa,la corporatura non coincide.
E soprattutto il corpo di Zabuza penzola con il torace squartato davanti a noi.
Quando la nebbia quasi scompare distinguiamo due figure avvolte in abiti neri e rosse….

Non può essere…….




 
 
 
Non commento…mi limito a sparire per evitare pomodori e altri ortaggi marci….
Vi chiedo scusa se vi ho proposto questo indecente capitolo.....brutto in tutte le forme...scusate...
Al prox cap!! Se sopravvivo!!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Ciaoooo!!!! Allora......Ecco come promesso il nuovo capitolo.
Vorrei precisare che questo è un capitolo che segnerà una svolta....oltre al fatto che ci tengo tantissimo!!!
Ringrazio:
Student95 (tra un po' ti arrivera la mia tessera di membro unico e onorario dei miei fan..!)
April88
Lalla_98
Grazie mille!!! Inoltre un grazie speciale a tutti i lettori silenziosi!!




*Pov Sas’ke*
 
Sapevo che prima o poi sarebbe succcesso.
Quasi come un moto di rassegnazione interna,la macabra consapevolezza che un giorno mi avrebbero trovato mi perseguitava fin dall’infanzia.
Eppure non pensavo che sarebbe successo così in fretta.
Non pensavo che a undici anni mi sarei trovato davanti il mio peggior incubo.
Eppure avrei dovuto immaginarlo.
Centotrentanove persone.
Centotrentanove morti.
Centotrentanove volti che avrei rivisto nei miei incubi.
Ed erano morti perché loro erano venuti a cercare me.
Erano morti perché quella missione era stata affidata a me.
E molto probabilmente Naruto,Hinata e Kakashi-sensei sarebbero stati feriti, o peggio….uccisi….solo perché Io ero con loro.
Avrei causato la morte delle persone a cui tengo di più.
E forse Tsunami non avrebbe mai più rivisto suo padre.
E certamente io,dopo quel giorno, non avrei rivisto mai più la luce del sole.
Non sono tragico.
Sono realista.
Questa è la mia realtà, sono solo un topo in gabbia, costretto a illudersi di poter fuggire da qualcuno che in realtà conosce le mie mosse ancora prima che sia io a compierle.Sorrido.
Se fossi Naruto probabilmente già avrei iniziato ad attaccare i miei nemici,se fossi Itachi starei elaborando una strategia per evitare che i miei compagni vengano feriti.
E invece io sono Sasuke.
Solo Sasuke.
Io sono quello che causa i problemi,ma che non sa risolverli.
La nebbia è totalmente sparita e le due figure ci appaiono quasi nitide.
Una ha un cappotto nero a nuvole rosse con capelli albini,occhi violacei e una strana falce a tre lame,l’altro è vestito esattamente come il primo, porta una maschera a coprirgli la parte inferiore del volto e ha gli occhi verdi e rosa.
Kakashi-senseisi porta davanti a noi e scoprendo il suo Sharingan dice: “ Naruto,Hinata state accanto a Tazuna.Sas’ke…..scappa.”
Mi guarda e continua: “ Devi andare via.Ce la caveremo.Va via.L’akatsuki non avrà pietà.”
Naruto ci guarda interrogativi.
Portandosi una mano alla testa chiede: “ Cos’è l’Akatsuki?”
Kakashi-sensei tenendo gli occhi puntati sul nemico gli risponde: “ un’organizzazione che vuole catturare tutti i Jinchuuriki.Non sappiamo il motivo.”
Il biondo si gira verso di me.Nel suo sguardo c’è una punta di meraviglia e tanta preoccupazione.
Naruto seriamente preoccupato non avrei mai immaginato di vederlo.
Mi prende per le spalle e dice: “ Stupido Teme! Che ci fai ancora qui.Scappa! Forza!”
Lo allontano e sibilo: “ No. Io non vi abbandono. Non posso.”
I nostri discorsi vengono interrotti dall’uomo con gli occhi verdi: “ Jubi No Kyoto, vieni con noi.”
L’albino invece con una vocetta isterica dice: “ Tanto vi sacrificherò tutti a Yashin! Infedeli!”
Naruto grida con un pugno chiuso: “ Lui non si chiama Jubi No Kyoto!Lui si chiama Sasuke!”
Quello con gli occhi verdi ridendo quasi sadico dice: “ Per noi lui è Jubi No Kyoto.Per tutto il mondo ninja lui è Jubi no Kyoto.”
E’ così.
Per tutto il mondo io sono un demone.
Lo sapevo.
  Kakashi-sensei si gira verso di noi e dice: “ Ragazzi,sono Kakuzu e Hidan.Kakuzu ha sviluppato una tecnica che gli permette di avere cinque cuori….mentre Hidan è…..”
L’albino dice: “ Immortale? Si…è uno dei doni di Yashin-sama. E ora ve ne mostrerò altri!”
Dicendo ciò si getta all’attacco con evidente fastidio di Kakuzu.
Kakashi-sensei para l’attacco e ingaggia una lotta con Hidan.
Hinata mi guarda e dice: “ Sas’ke-kun…..”

 “Attenta!!”è l’unica cosa che riesco a gridare mentre la afferrò per un braccio,salvandola così da un colpo di Kakuzu.
Non possiamo occuparci anche di Tazuna.
Riacquistando un briciolo di lucidità dico a Naruto accanto a me: “ Naruto crea dei Kage Bushin e mettili a guardia di Tazuna.”
Senza replicare obbedisce e con sorprendente velocità si schiera accanto a me e Hinata.
I rumori della battaglia tra Kakashi- sensei e Hidan sembrano quasi dei colpi di martello su di noi.
Senza il sensei siamo persi.
Io non so che fare e Naruto e Hinata sono messi peggio di me.
Il biondo portandosi in avanti dice: “ Io sono Naruto Uzumaki,futuro Hokage di Konoha e ti batterò! Dattebayo!”
Incorreggibile.
Kakuzu dopo il tentativo iniziale sembra essersi fermato.
Lui non attacca e noi non abbiamo alcuna intenzione di prendere l’iniziativa.
D’un tratto è come se dalla sua schiena iniziasse a …..spuntare qualcosa.
Lentamente dei fili neri iniziano a galleggiargli intorno.
Con un rumore sordo di uno strappo il suo corpo si scuce.
Letteralmente.
Compaiono dinanzi a noi cinque figure nere,di diverse dimensioni e con maschere diverse sul volto.
I miei amici non combatteranno questa battaglia.
ùAfferrò Naruto per le spalle e lo getto a terra immobilizzandolo.
Guardo Hinata e le dico con un tono freddo e duro: “ Non immischiarti!”
Intanto il biondo cerca di dimenarsi e inizia a gridarmi contro mentre Hinata si mette accanto a lui e cerca di farlo stare, inutilmente, zitto.
Kakuzu guardandomi dice: “ Credi di essere tanto forte da sconfiggermi e riuscire a salvarti? Ti sbagli di grosso moccioso!”
Mettendomi di fronte a lui lo guardo negli occhi e gli dico: “ Non pretendo di salvarmi. Ma stai pur certo che ti impedirò anche a costo della mia vita di ferire i miei amici!”
Amici.
Quanto calore è capace di darti questa parola,non avevo mai provato una cosa del genere, ma ora c’è qualcosa di nuovo.
Non il veleno che mi scorre dentro quando combatto per Orochimaru, non è la rabbia di quando mi rendo conto di non riuscire ad eguagliare mio fratello, non è la disperazione di quando cado succube di Jubi…..è come quando Itachi mi stringe,quando sorrido per le battute di Naruto,quando guardo Hinata negli occhi.
Ed è per questo che voglio combattere,per questo voglio rischiare la pelle, per loro….per tutti quelli che credono in me!
Senza pensarci due volte mi getto all’attacco senza curarmi delle urla di Naruto, senza pensare alle conseguenze.
Continuo a correre verso il nemico,ignorando completamente il dolore provocato dalle ferite che quelle maschere nere mi provocano, non mi importa!
Potrebbero anche staccami la carne a morsi,cavarmi gli occhi, rompermi tutte le ossa ma ora ho capito che se voglio che tutti non mi considerino più un mostro devo smetterla di piangermi addosso. Sono dannato,va bene!
Sono condannato all’oscurità, va bene anche questo!
Non mi importa!
Quest è la mia vita!
Se non posso viverla io, lascerò che i miei amici possano andare avanti!
Sono arrivato a due centimetri dal volto del mio nemico quando vengo scaraventato via.
Rotolo più volte,sbattendo scompostamente le parti del corpo e picchiando ripetutamente la testa a terra.
Uno dei pilastri del ponte arresta la mia corsa.
Punto i gomiti a terra e cerco di rialzarmi.
Non importa quante volte cadrò!
Guardo una pozzanghera d’acqua vicino a me e mi ci specchio.
Un sorriso incredulo si apre sulle mie labbra.
Non è possibile!
Non è il segno maledetto a darmi questo potere e nemmeno Jubi….E’ lo Sharingan!
Ho trovato il motivo di andare avanti e sono stato premiato.
Stringo i pugni e tirandomi in piedi riparto all’attacco.
Vedo ogni cosa, i suoi movimenti,le sue prossime mosse.
So esattamente come contrattaccarlo e senza indugiare mi dirigo verso di lui.
Riesco a schivare i pugni, ma il mio Sharingan mi dice che una di quelle maschere sta cercando di attaccarmi.
Mi giro per difendermi,ma il Fuuton viene bloccato da Naruto e Hinata.
Il biondo mi guarda e dice: “ Siamo amici, non preoccuparti ti copriamo le spalle!”
E mi mostra il pugno alto.
Anche Hinata mi sorride e iniziano a combattere contro quelle entità di chakra.
Riparto all’attacco e riesco, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, a mettere a segno un paio di colpi.
Sono solo due miseri colpi che di certo non lo sconfiggeranno.
E ora mi serve una strategia,basta colpi eroici…devo pensare a qualcosa e anche alla svelta!
Tecnicamente dovremmo ucciderlo sei volte….già è un’impresa ucciderlo una sola!
Siamo tre…quindi ci toccherebbero due volte a testa…ma è meglio scartare quest’opzione…non possiamo sconfiggerlo..
dobbiamo solo cercare di metterlo fuori gioco.
Naruto, Hinata e io veniamo circondati completamente dal nemico e ci troviamo letteralmente spalla a spalla.
Bene…è Jubi che vogliono?
E Jubi avranno!
Questa volta anche Kakashi-sensei concorderebbe con la mia scelta.
Chiudo gli occhi…….
 
…..Eccolo lì…chiuso nella sua gabbia che mi da le spalle.
Alza il capo e dice : “Izuna….cosa ci fai qui? Dovresti essere sotto tre metri di terra…..”
Mi giro intorno e non vedo nessuno.
Mi avvicino e gli dico: “ Jubi….sono io.”
Lui si gira di colpo e sogghignando dice: “ Non è possibile! Questo è lo Sharingan di Izuna…tu non puoi averlo!”
Sento una mano che si poggia sulla mia spalla e alzando lo sguardo vedo un ragazzo sui venticinque anni che mi sorride.
Mi somiglia tantissimo….
Voltandosi verso me si china alla mia altezza e mi guarda negli occhi mettendomi le mani sulle spalle.
Mi sorride e dice: “ Sei cresciuto….. non pensavo che ti avrei mai rivisto….”
Ma lui è……. Non può essere…..E’ tutto tremendamente strano….lo guardo e gli dico: “ Ma tu sei Izuna? Il fratello di Madara?”
Annuisce e sorridendomi dice: “ Sono io. E sono sempre stato dentro di te. Quando nascesti giurai a tua madre e a tuo fratello che ti avrei protetto.
Ho imprigionato la mia anima in questo sigillo per aiutarti.
So che sei confuso….ma sappi che tu non sei sbagliato. Sas’ke….hai tanti amici e te ne sei reso conto.
Sono fiero di te….Finalmente sei degno dello Sharingan….
So anche di Orochimaru se è questo che ti stai chiedendo
….tuo padre è sempre stato uno stolto…ma non tenerti tutto dentro..ricordati che ci sarà sempre qualcuno ad aiutarti…..
E ora forza! Ti aiuto io con Jubi!....”
Si rialza e porta la mia mano verso la gabbia del demone e mi aiuta a prelevarne una parte.
Mentre il potere di Jubi mi invade lui mi abbraccia e mi dice: “ Credi in te Sasuke! Hai un lungo cammino da percorrere! Non mollare!”
E con ciò scompare.

 
 
Un manto di chakra mi avvolge mentre cammino verso Kakuzu con una calma tremenda.
Lui sembr chiamare a raccolta Hidan e ritirare la sua tecnica.
Stanno scappando.
Allargo le braccia permettendo a tutta la mia energia di espandersi e andare a colpire i nemici e l’ultima cosa che vedo prima di perdere i sensi e la luce del sole che mi illumina il volto……
 
 
 
 
 
*Konoha-ufficio dell’hokage*

Un Anbu sale di corsa le scale per l’ufficio di Minato.
Spalancando la porta entra e dice: “ Hokage-sama! Il team 7 è tornato.
Naruto Namikaze e Hinata Hyuga sono in perfette condizione salve qualche graffio.
Kakashi-san ha riportato solo qualche ferita e attualmente si trova all’ospedale.
Sasuke Uchiha è stato trasportato di urgenza in sala operatoria.
Le famiglie sono già state avvisate.”
Minato gettando letteralmente tutti i fogli per l’aria si precipita in ospedale.

*Pov Minato*

Arrivo nella stanza dove sono ricoverati i due ragazzi trovo già Kushina accanto a Naruto e Ko che sta riempiendo di attenzione Hinata.
Mio figlio scuote la testa bionda mentre scalpita e urla: “ Io voglio andare da Sasuke! Non potete impedirlmelo!”
Mi avvicino e lo abbraccio.
E’ un sollievo riaverlo a casa…sano e salvo.
Ero mortalmente preoccupato, ma ora è fra le mia braccia.
Gli accarezzo la testa e gli dico: “ Dopo andrai da Sasuke.Ora devi stare fermo.Cosa è successo?”
Mentre sta per rispondere alla mia domanda,una voce lo fa al posto suo.
Kakashi-san comparendo sull’uscio della porta dice: “ Siamo stati intercettati da Akatsuki.”
Un’altra voce di unisce alla su a chiede: “ Akatsuki?”
E’ Itachi-kun.
Ha la faccia di uno che ha corso per ore.
Evidentemente l’avranno chiamato di urgenza.
Non ci sono né Fugaku né Mikoto…ma non mi sorprendo.
Continuando a parlare dice: “ Come Akatsuki? Dov’è mio fratello?”
Kakashi-san gli mette una mano sulla spalla e gli dice : “ E’ in sala operatoria.Quando siamo ripartiti era svenuto.”
L’Uchiha sospira e si gira verso di me.
Sussurra: “ Era una missione di livello C….non dovevano correre pericoli!”
Scuoto la testa e gli dico comprensivo: “ Itachi-kun…non ne sapevamo niente. Hai ragione…non dovevano incontrare l’Akatsuki.”
Socchiude gli occhi e si passa una mano sul volto.
In quel momento un ninja medico fa il suo ingresso nella stanza e dice: “ Itachi Uchiha?”
Il ragazzo quasi ansimando risponde: “ Sono io! Mi dica tutto.”
Il medico gli sorride e dice: “ Suo fratello è fuori pericolo.
Si sta svegliando, potete andare a trovarlo. Ma mi raccomando: non deve assolutamente sforzarsi.Stanza 313.”
Naruto si fionda giù dal letto e chiama Hinata che, ignorando Ko, lo segue.
Anche Itachi si dirige verso la stanza seguito da Kakashi.
 
 

*Pov Sasuke*

Dove sono?
Non riesco a muovere un solo muscolo…ma questo….è l’ospedale di Konoha?!
Come ci sono arrivato?
Io ero in missione e stavo combattendo, poi è arrivato Izuna e Jubi….
“ Sas’ke!!!!”
Riconoscerei la voce di Naruto anche se non avessi più le orecchie….Sia lui che Hinata stanno bene.
Dietro di loro c’è Itachi…
Con fatica mi metto a sedere e mi giro verso di lui.
Biascico un: “ Nii-san….”
E lui si avvicina al letto prendendomi la mano.
Con un segno di Kakashi-sensei Naruto e Hinata lo seguono fuori.
Una volta soli Itachi mi abbraccia e mi bacia sulla fronte.
Le sue labbra sono umide e calde, lo sento sorride mentre mi stringe più forte.
Anche io lo abbraccio lo chiamo delicatamente ma lui mi poggia l’indice sulle labbra e mi bisbiglia un dolce: “ Dopo otuoto…dopo…”
Rimaniamo abbracciati per diversi minuti….


Avevi ragione Izuna…..Io non sono solo…..
 
 








Ma quanto mi piace questo capitolo!!!!!!!
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui sani e salvi!!!
Ciaooooo!!!!

 

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